Sambonifacese Aprile 2014

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ANNO XXVIII - N.4 APRILE 2014 - stampato il 02/04/2014

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Conto alla rovescia per la 139^ Fiera di San Marco. Giovedì 24 aprile il Commissario Straordinario di San Bonifacio Iginio Olita, alle ore 11.00, taglierà il nastro che darà ufficialmente il via alla fiera. La manifestazione si protrarrà poi fino alla serata di domenica 27 aprile, riproponendosi come appuntamento principe del panorama sambonifacese e non solo. Rispetto agli scorsi anni la novità principale è data dall'ingresso nel team degli organizzatori della ditta Gu&Gi Equipe, che si è occupata del reperimento degli standisti e della realizzazione completa della 31^ esposizione Est Veronese Produce. Anche quest'anno, poi, verrà consegnato il premio “San Bonifacio Produce”. Oltre alle esposizioni e agli appuntamenti giornalieri, anche le serate si riproporranno come punto di forza della fiera. Ad organizzare le serate spettacolo sarà il partner storico Studio Immagine che, assieme a Radio 80, proporrà appuntamenti gratuiti. La Fiera si chiuderà sotto la luce dello spettacolo pirotecnico della ditta Pirofantasia.



le vostre

Lettere LOCARA

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SAN BONIFACIO

“E... i butei”

“Gli aiuti del Comitato Coalonga”

“I Butei di Locara”, un gruppo di 70 persone che nel tempo libero coltivano la passione per le feste in costume, domenica 16 marzo hanno partecipato alla sfilata di chiusura del carnevale di Pieve di Cento nei pressi di Bologna. La notizia è stata appresa da una manchette del quotidiano La Repubblica del 13 marzo nelle pagine di cronaca regionale: “Sfilata di chiusura assieme al gruppo dei Butei di Locara”. Abbiamo voluto fare una sorpresa ai Butei andando a salutarli sul “posto di lavoro”. L’approccio con loro non è stato immediato: sono stati gli speakers della manifestazione, i disk jokers di Radio Diabolico, ad indirizzarci agli amici di Locara stazionati all’ottavo carro. Con l’occasione abbiamo “stretto la mano” alla bolognese Alessandra Spisni, una delle maestre di cucina che ogni giorno alle 12.00 fiancheggia Antonella Clerici in televisione a La prova del cuoco e ospite d’onore sul palco degli speakers. Il coordinatore dei Butei di Locara, Michele, ha 46 anni e ci racconta che sono trascorsi 18 anni dalla prima volta che ha messo piede a Pieve di Cento, un comune di 7000 abitanti, ad impianto urbanistico medievale sullo stesso modello architettonico di Cento, con i suoi 30.000 abitanti, che dista qualche chilometro ma è già in provincia di Ferrara. Direttore Responsabile: Michele spiega che il suo Rosanna Pancaldi gruppo non è tutto di Locara; Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino c’è un accordo di collaboraSocietà Editrice: zione con il corpo di ballo L’Altro Giornale s.r.l femminile residente in città a Redazione: Verona. Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Quest’anno il carnevale a Tel. 0457152777 Cento non si è fatto, ma i Fax 0456703744 maestri carristi non sono stati articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: inerti anche per non perdere il 10 euro annui contatto con gli allievi: hanno C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. infatti allestito ugualmente Via E. Bernardi, 7 37026 alcuni carri allegorici di Settimo di Pescantina buona fattura e li hanno dati Concessionaria Pubblicità: in uso al Comitato di Pieve. Studio Immagine Tel. 045.7611777 Per cui anche i Butei di Locara si sono visti affidare un Stampa: carro tutto per loro e quindi FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 anche la coreografia dell’inte25010 BORGOSATOLLO (BS) ra comitiva dei Butei ne ha Numero chiuso il guadagnato… 02 - 04 - 2014 Fabio Longo

Il 2013 è stato un anno difficile e travagliato . La crisi economica ha portato alla chiusura di molte attività con il conseguente aumento delle persone che hanno perso il lavoro. A ciò si è aggiunto un aumento dell’aggravio della pressione fiscale che ha ridotto le possibilità di spesa per tante famiglie. Ma, nonostante questa situazione di difficoltà , al Comitato di Coalonga non sono mancati gli sponsor e la larga partecipazione alle sue varie attività di tanti cittadini di San Bonifacio e dei paesi vicini. Cosi, grazie a loro e al costante e disinteressato impegno dei validi collaboratori, si può dire che il 2013 sia stato per noi un anno veramente positivo e confortante. È la prova che lavorare assieme, con passione e collaborazione, può aiutare a superare con successo anche i momenti difficili. Siamo tornati

anche quest’anno dai terremotati di Mirandola, consegnando al loro parroco, don Carlo Truzzi, un contributo per la ricostruzione del loro Asilo parrocchiale. Abbiamo dato un contributo anche all’Associazione “Aiutiamo Mamma Anna”, che distribuisce gratuitamente un piatto di pasta a chi si trova in difficoltà economiche. Altri contributi sono stati destinati all’Associazione per i bambini e ragazzi diversamente abili “Il Paese di Alice” Onlus di San Bonifacio, all’Associazione “Immunodeficienze Primitive” Onlus di Brescia e al gruppo volontari della Croce Rossa di San Bonifacio, che è stato utilizzato per l’acquisto delle nuove divise. Si è concluso, poi, il restauro del Capitello dedicato a Sant’Antonio . I lavori sono stati resi possibili grazie a una donazione della ditta Pedrollo S.P.A., nella

persona di Silvano Pedrollo. La signora Ermidia G. ha contribuito donando la sua pensione di un mese. Gianni Piubello, la restauratrice Michela Coltro, Massimo Fattori e la ditta Remonato –Verzini hanno prestato la loro valida collaborazione. Il Comitato Coalonga ringrazia tutti per aver fatto ritornare il Capitello al suo originale splendore. Un grazie anche a Marta, Pietro e Greta per il dono delle nuove giostrine. Quando c’è qualche festa, non manca mai l’amico Luciano, un abile e divertente animatore che, travestito da clown,

con abilità e fantasia realizza con i palloncini allegre creazioni, per la gioia di grandi e piccini. Ringrazio pure la Oemmepi S.P.A di Prova, la Planet S.r.l e tutti quelli che si sono impegnati a favore del nostro Comitato. Sono uomini e donne che si dedicano alle loro mansioni con passione, impegno e sacrificio e che, con l’aiuto e il sostegno di tanti amici, hanno fatto del Chiosco di Coalonga un importante punto di riferimento per tante persone di San Bonifacio e dintorni Il Presidente Antonio Milani



DIALOGO

OMOFOBIA

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ALCOL

PENSIONATI

“... o eterofobia?”

“Una testimonianza”

Egregio Direttore, in merito alla controversa proposta di legge sull'omofobia vorrei elevare un forte grido di allarme per i rischi che comporta un intervento normativo in quella delicata materia. Una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa. La libertà di coscienza, con la conseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose, costituisce la base di quella sana laicità che l'Occidente ha recuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, grazie anche al contributo della grande tradizione di vita e del magistero della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicità del nostro popolo e della nostra società incombe un pericolo gravissimo. Si profila per la prima volta, a più di settant'anni dalla fine del regime fascista, il reato d'opinione, opera identificativa dei tempi torbidi delle ideologie stataliste, che parevano definitivamente consegnate alla storia. Si perché, chi manifesta dissenso sul "gender" (scelta sessuale) incorre in sanzioni penali, che potrebbero essere scontate, in alternativa alla detenzione ai servizi sociali in associazioni gay. Se la proposta di legge non venisse modificata dal parlamento, così com'è, senza esagerare, si può affermare, senza tema di smentita, di essere alla "rieducazione maoista". Giancarlo Maffezzoli

Ricordo quando iniziai a bere alcol. Ero poco più che adolescente. Forse questo non c'entra nulla con l'alcolismo, ma già intorno ai 15 anni scoprii che un bicchiere mi aiutava a diventare con gli altri quel "leone" che desideravo essere. Per il gusto della trasgressione, accompagnai l'alcool alle sigarette. Fortunatamente non ho mai conosciuto o provato altre droghe. Non ho dei ricordi molto belli di quel periodo nonostante le bravate. A ripensarci, l'alcool era presente in tutte le occasioni, sempre. Qualcosa però cambiava. Il goccetto per tirarmi su cominciava a essere sempre più presente nella mia vita, soprattutto quando qualcosa non mi andava giù e non trovavo da solo il coraggio di affrontarla, oppure per aiutarmi a macerare nelle frustrazioni, nelle invidie e nei risentimenti che accumulavo. A 18 anni la progressione del mio bere cominciò farsi terribile, nel frattempo cominciai ad andare a lavorare in altre province, con altri amici, ma l’alcol non mi abbandonava mai. I miei migliori amici per un po' di tempo cercarono di aiutarmi, ma non sapevano cosa fare. Il mio problema diventava sempre più evidente. Da solo non riuscivo più a farcela, ormai mi richiudevo sempre più in me stesso. Preferivo restare da solo, a bere e a piangermi addosso. Non potevo accettare nemmeno che qualcuno mi amasse, perché io per primo

RENZI

“Mi sta deludendo” Avevo simpatia per Matteo Renzi…Ultimamente però mi sta molto deludendo: non mantiene infatti quello che, poco tempo fa, aveva detto: mai alleanze con altre forze politiche, nonché diventare e fare il premier senza il voto popolare. Quello che tutto ciò non sta proprio avvenendo. Quindi parole, parole e sempre parole senza coerenza. Questa purtroppo è l’Italia, un Paese che non vuole cambiare e mette sempre da parte la sovranità popolare. A questo punto spero almeno che si faccia quanto è stato promesso: una legge elettorale che preveda una maggioranza eletta che possa governare senza limitazioni e condizionamenti; le indispensabili riforme costituzionali affinché si abbia una Camera per le leggi nazionali e un Senato per quelle regionali, con un sensibile taglio dei suoi componenti tutti eletti unicamente dal popolo. In base alla consistenza numerica regionale (senza nomine); un Presidente della Repubblica eletto dal popolo. Solo così si avrà una nazione più funzionale e rispettosa della Sovranità popolare. A quanto pare invece si danno altre priorità: si aprono le carceri ai delinquenti e le porte ai clandestini, trascurando i nostri giovani. Per far ripartire il paese serve altro: eliminare gli incalliti assistenzialismi, sprechi e privilegi; ridurre la burocrazia e le tasse alle imprese e ai lavoratori affinchè possano avere una paga più consistente che permetta loro una vita più decente. Serve inoltre un’Europa diversa, non gestita dalle Banche ma dai Popoli con uguaglianza. Purtroppo poi in questo nuovo Governo, non è previsto alcun Ministro Veneto. Andiamo pertanto tutti a firmare nei gazebo della Lega Nord per averlo autonomo con un Referendum come il Trentino e il Friuli. Renato Tomezzoli

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ero disgustato di me stesso. Poi l'ultimo periodo, il più nero. Un senso di vuoto spirituale sempre più profondo. La paura di accettare scontate soluzioni di generazioni precedenti la mia, cui mi ritenevo superiore. I lavori cambiano con gran rapidità, resisto un po’ di mesi e di nuovo l'inferno della bottiglia, ogni volta spero “forse sarà l'ultima volta” ma ogni volta le speranze svaniscono. Passa qualche mese, decido di passare una giornata "normale", al lunapark. con gli amici. Arrivati al tiro a segno non riesco a sparare. Mi tremavano le mani, per fortuna riuscii a non far accorgere di nulla agli altri. Ma scattò in me qualcosa che bastò a farmi trovare il coraggio di chiedere aiuto. E finalmente “Grazie ad un AMICO” arrivai in AA. Non è stato facile all'inizio, non è stata una passeggiata la mia crescita nel programma all'interno dell'associazione, ma grazie ad essa oggi la mia vita la vivo in modo diverso. Riesco a guardare negli occhi le altre persone, riesco ad amare senza paure, riesco ad accettare di essere uno tra tanti. Ma uno che comunque è stato molto fortunato, che ora ha trovato la gioia di vivere, che ha smesso di nascondersi e di fuggire. Se anche tu cerchi qualche gruppo di amici che siano presenti, se chiedi aiuto, telefona al 3343952277 gruppi di A.A. ce ne sono oltre 20 in Verona e Provincia. Luigi

“Ci sono anche loro” In questi anni di crisi, di recessione, di riduzione dei consumi, l’attenzione maggiore è andata alle attività produttive. Nella comunità veronese, però, ci sono persone che, pur vivendo e subendo pesantemente gli effetti della crisi, non sono inserite nelle centinaia di statistiche che ogni giorno vengono proposte. Qualcuno li ha definiti gli invisibili, i senza parola, i dimenticati e spesso i loro destini si intrecciano o si abbracciano in una sorta di condanna alla povertà: sono i “giovani” precari e i pensionati. I giovani perché, pur in presenza di tante parole, di proclami, di tavole rotonde e seminari, ben poco si è fatto per garantire loro un rapporto di lavoro stabile. Il recente decreto del Governo, nel rendere ancor più fruibile e meno vincolante per le imprese il contratto a tempo determinato, renderà la precarietà strutturale al sistema produttivo. Solo due anni fa, la legge di riforma del mercato del lavoro individuava nel rapporto a tempo indeterminato la tipologia di contratto al quale le altre forme contrattuali dovevano tendere. Essere intervenuti ora, modificando sia i contratti e termine sia l’apprendistato vuole dire tornare a precarizzare il mercato del lavoro, nella speranza che questo possa indurre le imprese ad assumere, se pur a tempo determinato, rinviando la stabilizzazione. Negli interventi fiscali varati dal Governo, che con lo stipendio di Maggio si tradurranno in attesi benefici economici per i dipendenti, si è esclusa un’importante platea di persone che, almeno in questi ultimi cinque anni, ha sofferto la crisi. Mi riferisco ai pensionati, che molto spesso, anche a Verona, hanno dovuto aiutare figli e nipoti disoccupati. Venivano definiti e sono stati i principali ammortizzatori sociali. Loro che, mediamente, in provincia di Verona percepiscono una pensione mensile lorda di 780 euro. Da troppo tempo questi però attendono risposte per salvaguardare il potere d’acquisto delle loro rendite che, contemporaneamente, vengono ridotte di continuo. Se l’obiettivo del Governo è far ripartire i consumi per far ripartire la produzione e quindi l’economia, l’aver dimenticato i pensionati è una grave disattenzione che dovrà al più presto essere colmata con un intervento legislativo. Questo si attendono i principali ammortizzatori sociali del paese. Nei mesi scorsi credo che tutti abbiano visto la copertina di un settimanale nazionale in cui appariva il presidente Renzi tra le sue due nonne. Ecco, per i pensionati, populismo e buonismo, se non accompagnati da fatti concreti, diventano solo una presa in giro. Massimo Castellani segretario generale CISL Verona

ASSOCIAZIONE NOI VOI E L’ORO DI SOAVE L’associazione Noi Voi e L’oro di Soave (VR) che si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione di ragazzi disabili cerca in regalo quaderni, fogli, penne, pennarelli, colori a matita e giochi in scatola in buono stato di conservazione. Vi ringraziamo in anticipo per la generosità. Info: Giacomo 348/7524194


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IN AEROPORTO. Ecco la campagna Dream Verona, Drink Soave

CONSORZIO TUTELA DEL LESSINI DURELLO. Tanti eventi nel 2014

Dream Verona Drink Soave. E' questa la frase che, a partire dal 20 marzo, accoglierà i migliaia di passeggeri che ogni giorno arriveranno all'aeroporto Catullo di Verona. Parte così un'importante campagna di comunicazione che avrà come protagonista il vino Soave, simbolo della città scaligera. Questo lavoro è il primo risultato prodotto da "Fucina Soave: bottega di talenti" il progetto di responsabilità sociale d'impresa fortemente voluto dal Consorzio del Soave. Si tratta di un lavoro composto da 16 foto, a colori e in bianco e nero in formato gigante, che andranno a "vestire" pannelli e pareti del Catullo per una superficie complessiva di 120 metri quadrati. Lo scopo è creare un legame emozionale tra Verona, meta da sempre amata dai turisti di tutto il mondo, con il vino Soave, quale simbolo della città. Il progetto si inserisce in un più ampio piano promozionale, coordinato dal Consorzio di Tutela, in collaborazione con Damolgraf e l'Aeroporto Catullo di Verona. Oltre alle foto visibili al Catullo "Dream Verona Drink Soave" è anche il titolo della mostra fotografica inaugurata al Caffè Mazzanti e che resterà esposta per due mesi. Dal Catullo al cuore storico di Verona, si passa poi al quartiere fieristico di Veronafiere dove lo stand del Consorzio riprenderà immagini e suggestioni della campagna "Dream Verona Drink Soave". «Il mondo ci chiede di essere sempre più internazionali - sottolinea Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave - e questo significa fare promozione all'estero e valorizzare a casa nostra i tesori che ci appartengono per farli apprezzare ai milioni di potenziali turisti che potrebbero arrivare qui. Questa campagna vuole andare proprio in questa direzione». Gli scatti sono firmati da Charley Fazio, mentre la realizzazione grafica è a cura della ditta Damolgraf. Un incontro quello fra il fotografo siciliano Charley Fazio e le terre venete del Soave che ha del magico. Reduce dal suo precedente lavoro dal titolo "Luoghi dell'Anima", il fotografo sposa, senza ripensamenti, la causa del vino, figlio di quei vulcani che hanno segnato la prima parte della sua inquieta vita alla ricerca della giusta dimensione su cui viaggiare.

Approvato a pieni voti il bilancio 2013 nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, il Consorzio di Tutela del Lessini Durello affronta un 2014 con il vento in poppa e all’orizzonte numerosi appuntamenti. La denominazione berico-scaligera che ha chiuso il 2013 a quota 700.000 bottiglie, registrando un +14% rispetto all’anno precedente, sta scaldano i motori in vista di Vinitaly, in programma dal 6 al 9 aprile. Per la prima volta il Lessini Durello avrà uno stand tutto suo al Pad 5 G4, a sottolineare la marcata crescita registrata negli ultimi anni dalle bollicine di Verona e Vicenza. Il Durello è stato inoltre scelto come vino protagonista a “Vinitaly and the City”, il patinato fuori salone curato da Veronafiere che si terrà in Gran Guardia domenica 6 e lunedì 7 aprile. Un’edizione che si preannuncia ricca di novità grazie ad una serie di appuntamenti “fusion”: piatti della tradizione scaligera si alterneranno a finger food dal sapore internazionale e spetterà alle bollicine del Durello esaltare gusti e sapori, col suo stile inconfondibile e mai troppo sopra le righe. Una scelta non casuale questa: il Durello risponde alle richieste di un consumatore sempre più consapevole e preparato, che oltre al piacere del gusto, sceglie questo vino per la sua originalità e per la sua storia, fatta di passione, di dedizione e di amore per la propria terra d’origine. «Assistiamo ad un chiaro cambio di passo da parte dei produttori - sottolinea Bruno Trentini, presidente del Consorzio del Lessini Durello – che oggi sono pronti per fare il grande salto. Il livello qualitativo raggiunto mette finalmente in condizione le aziende associate di rapportarsi senza timore coi mercati esteri. A questo si aggiunge la consapevolezza di aver lavorato bene per anni sul fronte della comunicazione e della promozione». Ecco ad oggi le aziende socie del Consorzio del Lessini Durello: Az. Agr. Cecchin, Az. Agricola Casarotto, Az. Agr. Fongaro, Az. Agr. Marcato, Az. Agr. Corte Moschina, Az. Agr. Sandro De Bruno, Cantina dei Colli Vicentini, Cantina di Gambellara, Cantina di Monteforte d’Alpone, Cantina di Soave, Cantina della Val Leogra, Cantina Fattori, Collis Veneto Wine Group, Az. Agr. Montecrocetta, Az. Agr. Bellaguarda, Az. Agr. Antonio Franchetto, Az. Agr. Sacramundi.

Vino in posa Bilancio ok al “Catullo” a pieni voti


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VICENDE. Dopo sei anni, è stata fatta chiarezza sui semafori

L’EVENTO

Caso T-Red in archivio

Ancient Pop Music

Il mese scorso, dopo 6 anni, si è finalmente fatta chiarezza sulla vicenda giudiziaria legata ai semafori T-Red, i rilevatori di infrazioni installati nell'Est Veronese e accusati di presunta manipolazione. Dopo anni di indagini si è appurata la correttezza dei comportamenti nella gestione delle procedure e i soggetti coinvolti sono stati così scagionati dalle gravi accuse. Ma chi sono i protagonisti di questa vicenda? L'ex sindaco di Illasi Giuseppe Trabucchi, il comandante della Polizia Locale dell'Unione Verona Est Graziano Lovato e il titolare della ditta CiTiesse. Tutti e tre sono stati giudicati completamente estranei ai fatti e assolti per non aver commesso nulla di sbagliato. Per far conoscere l'esito della vicenda è stata organizzata una conferenza stampa in Provincia dove è intervenuto il presidente dell'Unione Verona Est, nonché sindaco di Caldiero, Giovanni Molinaroli: «Abbiamo deciso di fare questa conferenza per un forte senso di giustizia.

All'epoca delle accuse sono state pubblicizzate oltre misura le persone coinvolte, ovvero il comandante Lovato e l'ex sindaco Trabucchi, tant'è che gli risultava difficile perfino condurre una vita normale - prosegue Molinaroli-. Vogliamo far sapere che queste persone sono state inquisite e assolte per completa estraneità nei fatti. La nostra intenzione è quella di ridare dignità a questi soggetti calpestati per 6 lunghi anni in particolar modo dalle istituzioni». Alla conferenza ha partecipato anche il comandante Grazia-

no Lovato: «L'assoluzione è con formula piena perché i fatti non sussistono, questo è quello che da più soddisfazione - commenta il comandante -. Nè io né il sindaco abbiamo commesso reati». Sei anni lunghi, sei anni pesanti, come spiega Lovato quasi commosso: «Sono stati sei anni davvero lunghi e pesanti. All'inizio mi sentivo a disagio anche ad uscire di casa perché le persone mi additavano. Chi mi conosce dice che sono invecchiato molto, per fortuna si è risolto tutto». Ludovica Purgato

Quasi un anno di lavoro per dare vita ad un evento che è stato in grado di unire le musiche dei secoli andati con le sonorità contemporanee. Il progetto Ancient Pop Music è scaturito da un bando di CariVerona che ha selezionato tre artisti col compito di unire antico e moderno nel segno della musica. Tutti con anni di conservatorio alle spalle, tra i selezionati c'era anche il sambonifacese Andrea Signorini (chitarra e voce) che, assieme a Marco Di Chio (controtenore) e Davide Porcelli (chitarra e batteria), è andato a formare il trio che per mesi ha studiato e arrangiato note e canzoni fino all'esibizione dello scorso 21 febbraio. «Ancient Pop Music – spiegano i tre artisti – è stato un viaggio musicale che ha cercato di unire melodie antiche con i ritmi più moderni. Abbiamo lavorato su brani vocali e strumentali di compositori britannici, del 1500 quali: John Dowland, Re Enrico VIII, Thomas Robinson, Francis Pilkington, con l'inserimento del contemporaneo Ronan Keating. Nel programma ha trovato spazio anche un brano tratto dal repertorio rinascimentale veronese, ossia la famosa frottola “Su, su leva alza le ciglia” di Bartolomeo Tromboncino. Attraverso la contaminazione di un linguaggio moderno, abbiamo fatto riscoprire melodie che altrimenti difficilmente sarebbero arrivati all'orecchio delle persone del terzo millennio». Matteo Dani

MOUNTAIN BIKE/GRANFONDO DEL DURELLO Il 27 aprile si svolgerà la dodicesima edizione della Granfondo del Durello, gara di mountain bike che si snoda tra i boschi della val d’Alpone, organizzata dall’Associazione sportiva dilettantistica Basalti. Anche quest’anno ci saranno due percorsi: i più allenati potranno scegliere l’itinerario Granfondo più impegnativo di 40 chilometri mentre alle gambe meno in forma basterà intraprendere il percorso Mediofondo di 25 chilometri. Entrambi saranno un sensazionale veicolo per addentrarsi nelle meraviglie delle Piccole Dolomiti e dei monti Lessini attraversando il territorio della veronese

Val d’Alpone e della vicentina Valle del Chiampo. La traccia Gps del percorso lungo, inoltre, è già disponibile al sito www.asbasalti.it: «Il tracciato – spiega la mente del comitato organizzatore, Davide Creasi – è stato rivisto alla luce delle problematiche verificatesi nel 2013 a causa delle forti piogge». Infine la grande novità del 2014 è che la Granfondo del Durello sarà la seconda tappa dell’illustre circuito nazionale Ima Scapin, anche quest’anno composto di nove delle migliori gare a livello del centro-nord Italia. M.G.M.


CRONACHE SOAVE. Gambaretto: «I controlli vengono effettuati ogni mese»

Acqua nociva? Parla il sindaco Nell'est veronese si è in allarme per il problema delle falde acquifere inquinate. In un convegno, che si è svolto a Cologna Veneta lo scorso 25 febbraio, è stato confermato dagli esperti del settore che le falde tra Vicenza e Verona sono inquinate. I relatori hanno sottolineato la gravità della situazione, pare infatti che all'altezza di Arzignano siano penetrate sostanze molto pericolose come cloruri, solfati e cromo che ora stanno scendendo verso l'est veronese. Anche i cittadini di Soave, interessati geograficamente, si dicono preoccupati. «Il numero di persone malate di tumore continua a crescere - commenta una cittadina soavese, mamma di due bimbi piccoli -. Credo che questa sia una delle cause». A fare chiarezza sulle “acque cancerogene” ci pensa il Sindaco Lino Gambaretto: «Innanzitutto posso rassicurare i cittadini, l'acqua è controllata ogni mese, ci arriva un parere dall'Ulss e io posso assicurare che i livelli di sostanze nocive sono sempre sotto la soglia della peri-

colosità. Faccio parte del comitato territoriale di Acque Veronesi -prosegue Gambaretto -. Abbiamo parlato molto di questa situazione e Acque Veronesi sta attivando un progetto dal costo di 2 milioni e 800mila euro». Il primo cittadino si dice preoccupato della situazione generale ma a Soave si può ancora stare tranquilli: “Il nostro territorio non è collegato a quella zona quindi non è interessato a questa vicenda – spiega -. Tuttavia non possiamo sottovalutare la gravità dell'attività di inquinamento fatta negli anni a livello industriale e agricolo. Per esempio a Costeggiola, dopo periodi di forte piovosità, quando in estate si inizia a prelevare l'acqua dalle falde in maniera importante abbiamo il problema dei nitrati, che sappiamo sono legati a concimazioni fatte in modo errato nel passato. Acque Veronesi è dovuta intervenire con un filtro per poter erogare acqua ripulita. L'acqua è un bene prezioso ed i cittadini chiedono che il problema venga affrontato in modo

Lino Gambaretto

serio, qualcosa si sta già muovendo anche a livello regionale. «Questa è una situazione che deve destare preoccupazione - conclude Gambaretto - l'acqua è un bene primario e purtroppo ci accorgiamo della sua importanza solamente quando riscontriamo dei problemi». Ludovica Purgato

Nel 1994, con il governo Ciampi, il debito pubblico era di 1.665.000 miliardi di lire (corrispondenti a circa 860.000 miliardi di euro). Si sono poi succeduti i vari Governi Prodi, Berlusconi, Monti, Letta e infine Renzi. Ora, a distanza di vent’anni, il debito pubblico risulta essere di 2.014.000 miliardi di euro che corrisponderebbe all’astronomica cifra di 3.899.647 miliardi di lire, ed è in continuo aumento, nonostante tutto. Tutti gli ex Presidenti del Consiglio compresi Prodi, Berlusconi, Monti e Letta, che si sono via via succeduti, hanno tentato di dimostrare il loro impegno nella spasmodica ricerca di fondi da stanziare per abbassare il debito pubblico (in realtà aumentandolo in modo esponenziale), contenere la pressione fiscale (in realtà aumentando le tasse) e rilanciare l’economia (in realtà impoverendola). La domanda quindi sorge spontanea: ma con un debito pubblico di oltre duemila miliardi di euro, con una classe politica corrotta e un apparato statale che non accetta condizionamenti sui privilegi acquisiti, c’è ancora qualcuno che crede nelle favole? Purtroppo l’imprenditore, anche il più piccolo su cui grava l’intera economia italiana, è ormai stanco di parole e solo parole, vorrebbe vedere i fatti. Renzi dimostra di metterci tanto impegno, ma cosa riuscirà a fare? Confrontandoci con altri imprenditori, emerge comunque la disponibilità di firmare anche cambiali in bianco a chi, di qualsiasi colore politico, abbia il coraggio e gli attributi per rovesciare questo stato di cose che sta portando l’Italia verso il baratro. Gli imprenditori, perlomeno coloro che ancora riescono a rimanere sul mercato italiano, vogliono comunque dare fiducia a Renzi. Nel frattempo, concentriamoci sulle nostre imprese, sulle nostre famiglie e sui nostri collaboratori, cercando di garantire loro il pane quotidiano e sperando di non arrivare all’ultima spiaggia. Noi, come sempre, ci mettiamo l’impegno e cerchiamo di fare il possibile perchè il nostro grido di dolore arrivi alla cabina di comando. È chiaro che non trovando soluzioni e continuando su questa strada ci troveremo tra i Paesi più poveri del Terzo Mondo. E allora sì che sarà veramente dura per tutti, anche per i politici e per gli statali. Miniato Silvano Delegato Apindustria Est Veronese

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Noi Voi e Loro: disabili al centro In una società dove solo la crisi economica, gli omicidi, i femminicidi, la violenza, il bullismo o i giovani sempre più alcolizzati e drogati ad età bassissime fanno notizia, vorrei illustrarvi un'associazione dove giovanissimi ragazzi unitamente a persone di "maggiore esperienza" (per non dire più vecchietti) cooperano a favore dei ragazzi diversamente abili. L'associazione Noi Voi e L'oro di Soave è nata tanti anni fa per volere di Claudio Dal Prà, al tempo non ancora trentenne, per far integrare nella società i ragazzi down del paese che conosceva. Per molti anni l'attività dell'associazione era costituita da una serata al mese quando tutti i volontari ed i ragazzi speciali andavano assieme a mangiare la pizza, da qualche domenica allo stadio a tifare Hellas Verona, o da una gita in località limitrofe. Una volta all'anno venivano organizzate due manifestazioni allo scopo di far conoscere l'associazione “Diversamente Motori”, che offriva la possibilità ad adulti, bambini e naturalmente ai ragazzi dell'associazione di fare un giretto sulle macchine da Rally, sulle Fiat 500 vecchie, sulla Limousine, sul Camion e sulle Ferrari per le vie del centro di Soave e “Daysabili”, una festa dove si esibivano in canti, balli e recite teatrali i nostri ragazzi e non solo. Quest'anno i due eventi saranno riuniti in un'unica data probabilmente il 14-15 giugno. Dall'anno scorso quando la parrocchia ha dato in concessione all'associazione una casa lasciata in eredità da alcune signore, è nata “Casa Benedetto”. Grazie a martelli e picconi, pennelli e colori, i volontari dell'associazione hanno restaurato l'edificio che ora è diventato un punto di riferimento quotidiano pomeridiano per i ragazzi disabili ed i loro accompagnatori, che fino a quel momento passeggiavano senza meta per i centri commerciali della zona. A “Casa Benedetto” per loro è possibile scrivere, colorare, giocare, imparare a ballare, a cucinare e a fare dei lavoretti grazie a dei corsi organizzati. In particolare vorrei segnalare quello tenuto da Antonella due sabati al mese, durante il quale i ragazzi riescono a realizzare degli splendidi manufatti. Il prossimo obiettivo, se ne avremo le possibilità economiche, sarà l'acquisto di un pulmino per poter andare a prendere a casa i ragazzi che vorranno partecipare alle attività dell'associazione. Responsabile di “Casa Benedetto” è Giacomo Trivellon, un intraprendente giovane ventenne che ha unito attorno a sé tutti i suoi amici ed amiche studenti per tenere aperta a turno la casa durante il pomeriggio. Sembra incredibile quanto i ragazzi diversamente abili siano diventati sempre più indipendenti dai loro genitori, una gioia, un'emozione grandissima. Per maggiori informazioni: Romina 347 6602956 – Giacomo 348 7524194



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SOAVE / BASKET E DISABILI

“Unione Est”: C’è Molinaroli

La Grande Sfida

foto M.Testi

Cambio della guardia ai vertici dell'Unione Comuni Verona Est. Il sindaco di Colognola Alberto Martelletto, trascorsi i due anni di presidenza, ha passato la mano a Giovanni Molinaroli, primo cittadino di Caldiero. Al passaggio di consegne avvenuto durante un Consiglio dell'Unione - che comprende i comuni di Caldiero, Colognola, Illasi e Mezzane di Sotto e da ultimo anche quello di Belfiore Martelletto ha stilato un bilancio degli obiettivi perseguiti dall'ente nel biennio appena concluso. Tra questi ha citato «la rivisitazione dell'organizzazione dell'Unione, mettendo mano ai diversi strumenti regolamentari,

Giovanni Molinaroli

dallo Statuto ai nuovi regolamenti per la Polizia locale, di Polizia urbana, di videosorveglianza. A tal proposito è già stato realizzato l'ampliamento della videosorveglianza a Belfiore e a Mezzane, ed è stata finanziata l'installazione di nuove telecamere aggiuntive negli altri comuni dell'Unione. Inoltre – ha continuato Martelletto – sono stati fatti lavori in economia, interventi nel settore dei servizi sociali e controlli interni riguardanti la verifica degli alloggi per stranieri e l'organizzazione informatica. In riferimento a ciò, si sta dando reale attuazione all'integrazione tra i nostri Comuni con la completa sostituzione dei sistemi informatici, la messa in sicurezza dei dati e l'interconnessione tra di loro. Per quanto concerne il settore sociale, è stata messa a punto una nuova carta dei servizi sociali : in essa sono elencati tutti i diritti del cittadino e le prestazioni di cui può usufruire. In collaborazione con la Prefettura poi, – ha ricordato – si è proceduto alla compilazione di un vademecum sulla sicurezza e si è realizzato il nuovo stemma dell'Unione». Il presidente uscente, oltre a fare il punto di quanto già realizzato, ha salutato e ringraziato i cinque amministratori che con lui hanno creduto fortemente nell'Unione,

foto M.Testi

CAMBIO AL VERTICE. Il sindaco di Caldiero sostituisce Alberto Martelletto

Alberto Martelletto

collaborando a titolo assolutamente gratuito. Nel fare il suo augurio di buon lavoro a Molinaroli, Martelletto ha messo pure in evidenza quanto «il futuro stia proprio nelle Unioni che consentono alle amministrazioni comunali di risparmiare, di poter usufruire di personale specializzato e aggiornato nonché di accedere con più facilità a progetti e fondi sia regionali che statali. Doveroso è anche sottolineare – ha proseguito – che i costi della politica dell'Unione Comuni in questo biennio si sono rivelati pari a zero, a fronte di importanti attività amministrative realizzate». Daniela Rama

Lo scorso 2 marzo ha fatto tappa nel palazzetto di Soave “La grande Sfida”, i giochi interregionali di basket unificato. La manifestazione, organizzata dalla società soavese Associazione sportiva dilettantistica Basket Est Veronese, in collaborazione con l’Assessorato allo sport, ha accolto quattro squadre formate da giocatori e da giocatrici con disabilità mentali: Pianeta Handicap Rovigo, Step Abano Terme e le due formazioni della Grande Sfida Verona. L’evento ha rappresentato, infatti, il momento clou della “Grande SfidaSpring Tour”, il progetto pluridecennale portato avanti dal Centro Sportivo Italiano, Csi, per avvicinare persone disabili alla pratica sportiva, anche con sviluppi agonistici. «Abbiamo subito assicurato il sostegno a questa iniziativa che ha anche un’importante valenza sociale. Per la nostra amministrazione è motivo di orgoglio poter essere di supporto all’opera lodevole portata avanti dal Csi con il progetto” La Grande Sfida” - dichiara l’assessore allo sport Vittorio Iannotta -. Il nostro progetto, solo per il basket, coinvolge oltre 60 ragazzi con squadre a

IL LIBRO

“Sono solo canzoni” e spunti di narrativa “Sono solo canzoni…” è il nuovo lavoro editoriale di Gianfranco Iovino, giornalista e scrittore romano, veronese d’adozione, oltre che nostro collaboratore storico, che torna in libreria a due anni dal romanzo “Oltre il confine” con un esperimento narrativo insolito ed intrigante, nell’aver voluto unire alla musica la letteratura, regalandoci un’antologia di racconti brevi ispirati dai testi di alcune tra le più belle canzoni della musica leggera italiana. Come si legge nell’incipit del volume, è facile domandarsi cosa possano avere in comune pietre miliari della discografia come Anna e Marco di Dalla con Anche per te di Battisti, o Cenerentola innamorata di Masini con La cura di Battiato? Niente; se non che “sono solo canzoni…” dalle quali Iovino ha tratto libera ispirazione per

proporsi al suo affezionato pubblico di lettori con una veste letteraria stuzzicante e imprevedibile, così da regalarci una nuova prospettiva della musica leggera, che sposandosi in un binomio perfetto con la narrativa, riesce ad avere nuove forme espressive e superfici fantasiose nelle quali spaziare per accorgersi che in una canzone c’è contenuto tutto un universo di emozioni. Il libro di Gianfranco Iovino, oltre che godere del Patrocinio morale della Provincia di Verona e del network radiofonico LatteMiele, ha una finalità benefica di assoluto riguardo, a cui ci ha abituato l’autore ad ogni sua nuova opera, in quanto i diritti d’autore sono sempre destinati a finalità benefiche, e questa volta è toccato alla Lega del Filo d’Oro, che quest’anno festeggia i cinquanta anni di attività sul-

l’intero territorio nazionale con sedi e centri di accoglienza per i pazienti colpiti da plurideficenze fisiche e motorie. Un libro intenso, fatto di tanti microcosmi entusiasmanti, attraverso i quali Iovino racconta la vita di ogni giorno affrontando temi sull’amore, la depressione, il dolore dell’anima, la solitudine e la violenza, regalandoci un volume unico nel suo genere, che già in prevendita sta riscuotendo un grandissimo successo. “Sono solo canzoni…”di Gianfranco Iovino, è edito da A. Car edizioni, al costo di euro 18,00 ed è disponibile in tutte le migliori librerie della città e della provincia veronese. Rosanna Pancaldi

Cerea, Prova di San Bonifacio, Verona, Lazise e San Pietro in Cariano. Complessivamente, invece, sono impegnati più di 500 ragazzi e ragazze che svolgono anche calcio, danza, bocce, nuoto e attività ludiche, seguiti da oltre 40 operatori laureati in scienze motorie». «Già l’anno scorso nella zona di Soave e San Bonifacio, dove si concentra principalmente l’attività dell’Asd Basket Est Veronese, è stato organizzato un primo incontro di scambio tra il gruppo della “grande Sfida” di Prova e una squadra giovanile» spiega Roberto Nicolis, responsabile e “anima” della “Grande Sfida”. «Credo – termina Mario Poli, presidente del Basket Est Veronese - che questa manifestazione sia un’opportunità anche per i nostri ragazzi, di essere vicini a coetanei meno fortunati ma spinti da una grande passione per lo sport e che grazie al basket hanno una bella occasione di socializzare e praticare l’attività che la nostra società è impegnata a promuovere sul territorio, a tutti i livelli. La nostra speranza è di poter ospitare con continuità al palazzetto di Soave una squadra della Grande Sfida». M.G.M.


CRONACHE

Aprile 2014

SOAVE. Matteo Pressi e la minoranza attaccano, il sindaco Lino Gambaretto risponde

Irpef, rifiuti, immobili Discussioni “aperte” L’opposizione del comune di Soave capeggiata da Matteo Pressi per “Alternativa civica per Soave e frazioni” è in polemica con la maggioranza guidata dal sindaco Lino Gambaretto per le scelte fatte sull’Iperf, l’aumento della tassa dei rifiuti e la vendita degli immobili pubblici. «Qualche mese fa – afferma Pressi - è approdata in Consiglio comunale la revisione delle aliquote dell'addizionale irpef comunale e da subito è stata polemica. Ciò che sembrava essere un'operazione volta per dare maggiore equità al tributo locale, di fatto, si è trasformata in un semplicissimo aumento delle tasse. Già in sede di bilancio previsionale abbiamo notato come il gettito Irpef è stimato in aumento di quasi il 10% (più di 350.000€), ma il timore è che in sede di bilancio consuntivo la percentuale aumenti. In sostanza la manovra voluta da Gambaretto porta a una diminuzione "spot" dell'aliquota per un numero esiguo di soggetti a fronte di aumenti selvaggi per la maggioranza dei cittadini, addirittura c'è chi vedrà raddoppiare l'importo del tributo. Abbiamo visto aumentare anche la tassa sui rifiuti, e non solo per le gabelle statali. I costi di smaltimento sono aumentati ancora e questo si rifletterà sulle tasche dei cittadini. Tuttavia con la raccolta differenziata porta a porta non ci era stato detto che si sarebbero avuti risparmi e quindi che la tassa sarebbe stata meno salata? I cittadini di Soave continuano a essere spremuti a fronte di servizi talvolta scadenti e talvolta inesistenti. Di opere pubbliche non si vede l'ombra. Negli ultimi 5 anni il comune ha venduto beni immobili per quasi due milioni di euro ma questi soldi non sono stati reinvestiti nel nostro territorio. Basti pensare – precisa Pressi - che in 6 anni sono stati spesi quasi 250.000 euro per avvocati: mezzo miliardo di lire! Per non parlare di spese più piccole ma comunque insensate come le cifre per abbonamenti a giornali e riviste». Il sindaco di Soave Lino Gambaretto risponde agli attacchi: «per quanto riguarda l’addizionale Irpef, sulla base di quella che è stata la verifica fatta dai nostri funzionari, con aliquote ridisegnate in base al reddito della popolazione sgravando così i ricavi più bassi, è inesatto che il consigliere Pressi dica che sono state poche le persone interessate. I 350.000 euro che cita Pressi riguardano l’intero incasso Irpef: nel 2012 il Comune ha incassato 356.000 euro mentre nel 2013 355.000. Le nostre previsioni di variazioni per scaglioni di reddito sono state giuste

e non c’è stato un aumento del 10%. Per la questione Tares – aggiunge il sindaco - i rifiuti in base alla legge devono essere pagati al 100% dal cittadino, e se esiste un aumento del conferimento in discarica, questo non può essere imputato al Comune. L’amministrazione recupera solo integralmente il costo dello smaltimento e per la Tares abbiamo applicato la stessa tariffa dello scorso anno. Siamo stati tra i pochi comuni che non hanno aumentato le tasse. Per quanto concerne le opere pubbliche noi siamo riusciti ad ottenere dalla Regione i contributi per i lavori indispensabili. A questo si collega l’attacco della svendita di beni immobili per il valore di 1.935.000 di euro, grazie ai quali abbiamo potuto mettere dei contributi dell’Amministrazione in ogni lavoro pubblico che abbiamo realizzato. Infine, per quanto riguarda le spese processuali, solo 70.000 euro sono imputabili alla mia amministrazione, mentre le altre riguardano cause iniziate prima. Per quanto riguarda le tasse – conclude il primo cittadino - siamo stati segnalati nel 2013 fra i comuni virtuosi per il rapporto con i cittadini e cercheremo di continuare su questa strada nella convinzione che dobbiamo essere sempre dalla loro parte tagliando così pure alcune spese per loro». Maria Grazia Marcazzani

11 NOTIZIE IN BREVE

(M.G.M.) LEGAMBIENTE E BOLLICINE PER I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA. Lo scorso 7 marzo è stato un giorno speciale per i bambini della scuola dell’infanzia”Principe di Napoli” di Soave. Sono arrivati, infatti, molti giochi per loro donati dall’associazione Legambiente del paese insieme col gruppo di ragazzi di “Bollicine” che ogni anno organizza eventi musicali estivi nel parco Zanella. Il ricavato degli eventi insieme con il cinema all’aperto organizzato da Legambiente sempre nel parco è stato di 482 euro ed è tutto servito per acquistare una casetta, bambole, ruspe, cucina, poltroncine cuscini materassino e molto altro per la gioia dei piccoli ma anche di tutto il personale della scuola. I bimbi per ringraziare i volontari li hanno accolti con giochi e canzoni. LOTTA ALL’INCIVILTÀ. L’inciviltà continua in centro a Soave per quanto riguarda le deiezioni canine e il sindaco di Soave, Lino Gambaretto, lancia un altro appello ai suoi cittadini e ricorda agli agricoltori i divieti vicino alle case con bambini: «Chiediamo agli agricoltori di prestare attenzione, quando irrorano i vigneti, a zone dove ci sono abitazioni, parchi o altri spazi comunali, rispettando le regole in materia disciplinate dal regolamento comunale visibile nel sito del Comune. Infine per quanto riguarda le deiezioni canine, i vigili urbani sono spesso fuori a controllare e chiedono alle persone se hanno il sacchettino corretto».


CRONACHE COLOGNOLA. Servizi e acquisti a prezzi ridotti per persone in difficoltà

La social card per le famiglie Il sindaco di Colognola ai Colli, Alberto Martelletto, e l'assessore ai servizi sociali Giovanna Piubello hanno annunciato l'attivazione di una “social card”, valida per il 2014, e realizzata al fine di sostenere i nuclei familiari del paese in difficoltà. Grazie a questa carta speciale, gli aventi diritto potranno usufruire di prestazioni di servizi e fare acquisti a prezzi ridotti in farmacia, in erboristeria, nei supermercati, dal parrucchiere, dall'ottico e in molte altre realtà commerciali e produttive della zona. «Si tratta di un'iniziativa concreta – hanno spiegato Martelletto e Piubello – che ci siamo sentiti di lanciare come una risposta attenta dell'Amministrazione a questa crisi che continua ad abbattersi sulle famiglie». A poter usufruire della social card sono le famiglie con tre o più figli a carico o con un componente disabile, le persone disoccupate che non godono degli ammortizzatori sociali e quanti non superano i 12mila euro di Isee (Indicatore situazione economica) annuo. «Questa carta – hanno proseguito – prevede riduzioni sulle bollette dell'energia elettrica e del gas e sconti negli esercizi commerciali del territorio. Gli sconti previsti dalla social card – hanno precisato – andranno dal 5 al 20 % e saranno applicati ai detentori della card in tutti i negozi aderenti alla proposta. Un plauso – hanno aggiunto il sindaco Martelletto e l'assessore Piubello– va ai commercianti del territorio che si sono dimostrati sensibili nei confronti dei concittadini in difficoltà, aderendo alla nostra proposta e dando così un segnale di grande solidarietà». Per la verità la social card non è l'unico intervento

che il Comune di Colognola ha attuato a livello sociale per i cittadini che vivono in ristrettezza, dato che l'amministrazione ha acquisito anche voucher di lavoro per un importo di 15mila euro: «Questi buoni verranno utilizzati per pagare le prestazioni temporanee di lavoro che cittadini disoccupati effettueranno a beneficio della comunità, attraverso l'esplicazione di servizi socialmente utili. E' un altro modo – hanno detto gli amministratori – per aiutare chi ha perso occupazione a causa della crisi, facendolo sentire parte integrante e attiva della comunità». Al proposito il bando di concorso è uscito proprio nelle ultime settimane e ha visto il Comune impegnato nella stesura di tre progetti da attuarsi da parte dei cittadini interessati. Per informazioni telefonare allo 045.6159611. Per il ritiro della social card ci si deve rivolgere in municipio dove si dovrà compilare un apposito modulo scaricabile anche dal sito del comune www.comunecolognola.it. Daniela Rama

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DALLA PARTE DEL RISPARMIO ENERGETICO Cambiare le finestre aiuta a risparmiare sui costi di riscaldamento I costi energetici di luce e gas sono aumentati, il prezzo del riscaldamento è in continua crescita e la situazione attuale non permette a molte famiglie di eseguire investimenti. Occorre risparmiare, soprattutto con interventi mirati al campo energetico. Un buon isolamento termico della propria abitazione, riduce i costi di riscaldamento. Uno dei sistemi più semplici ed economici è la sostituzione delle vecchie finestre, con nuove a risparmio energetico. L’ampiezza del mercato con cui si confronta ha permesso a FINSTRAL, azienda italiana leader di settore, di sviluppare nei suoi quarant’anni di attività soluzioni tecniche innovative e versatili – in differenti combinazioni di materiali: PVC, alluminio, PVC-alluminio, legnoPVC e legno-PVC-alluminio. Il marchio FINSTRAL garantisce: elevate prestazioni di isolamento termoacustico, grazie all'impiego di speciali vetri isolanti pesanti ed elastici, allo spessore differenziato delle singole lastre, alla tenuta ermetica del serramento e a una posa in opera a regola d'arte. Protezione da sole e calore, grazie a vetri riflettenti di ultima generazione, oltre che ai tradizionali dispositivi di oscuramento come persiane, avvolgibili, frangisole esterni e veneziane. Elevata resistenza al vento e tenuta all'acqua: la tenuta ermetica dei serramenti è testata e certificata in conformità con la normativa europea, collocandosi ai massimi livelli prestazionali. Resistenza all'effrazione: gli allestimenti “Protect” garantiscono un'efficace protezione antieffrazione grazie a punti di chiusura di sicurezza posizionati lungo l'intero perimetro del serramento e a vetri di sicurezza accoppiati. Design elegante e lavorazione su misura: le esclusive superfici goffrate in PVC e l'intensa finitura opaca dei colori sono una caratteristica unica di FINSTRAL. Il rivestimento in alluminio, poi, consente le più ampie possibilità di personalizzazione a livello di colori e finiture. Manutenzione ridotta: tutti i serramenti sono durevoli nel tempo e richiedono poca manutenzione. Consulenza qualificata e montaggio a regola d'arte: il personale è qualificato, i posatori Finstral sono in grado di eseguire un montaggio accurato e di elevata qualità, ora anche riconosciuta con l’ottenimento del certificato RAL da parte di prestigioso istituto riconosciuto a livello europeo. Ancora per tutto il 2014 inoltre, sostituendo i serramenti si possono godere degli sgravi fiscali che consentono di recuperare fino al 65% della spesa sostenuta. Finstral Via Francia 5, 37135 VERONA TEL. 045/583664 Stabilimento Mazzantica di Oppeano Via Aie 10, 37050 tel. 045/714504 Luca Gobbetti pubbliredazionale


CRONACHE COLOGNOLA. Iniziata la messa in sicurezza della discarica abusiva

Bocca Scalucce Via al recupero Servizi di

Daniela Rama foto di Marco Testi L'amministrazione comunale di Colognola ai Colli ha dato il via alla messa in sicurezza della discarica abusiva di località Bocca Scalucce. Prima di spiegare in che cosa consiste il progetto di recupero della zona, l'assessore all'ambiente Andrea Nogara ha ricostruito la vicenda di questo sito. «Tra gli anni '60 e '70 – ha spiegato – non esistevano ancora norme in tema di smaltimento di rifiuti. Ogni Comune aveva il suo “buco”dove mettere i rifiuti e il nostro era questo vajo in Bocca Scalucce, per metà sul territorio di Colognola e per metà su quello di Illasi. Agli inizi degli anni '80 il sito venne abbandonato e i rifiuti destinati a discariche autorizzate. Però – ha precisato – lo scarico di rifiuti in questo vajo proseguì abusivamente, ad opera di persone note ma, ormai, tutte decedute, passando anzi dagli urbani ai tossico-nocivi quali sono i fanghi di conceria. Tra gli anni '80 e '90 vennero emesse ordinanze per il ripristino del sito, ma rimasero tutte inottemperate sfociando

Andrea Nogara

anche in un procedimento penale che non sortì alcun effetto pratico». Dal 2008 l'amministrazione presieduta dal sindaco Alberto Martelletto ha affrontato il problema, coinvolgendo anche il Comune di Illasi. «I due paesi – ha proseguito l'assessore – hanno provveduto a far recintare l'area e si sono adoperati per ottenere dalla Regione i fondi necessari per la bonifica».

L'accordo è stato siglato da poco, dopo una serie di analisi effettuate dall'Arpav prima del materiale inquinante poi delle matrici collegate e delle falde e dei terreni. E' stato attuato un ulteriore studio sul rischio condotto dall'università di Trento. Il progetto sta per partire e si concluderà entro il 2014. «I costi dell'operazione – ha affermato Nogara – saranno sostenuti al 50% tra i due Comuni mentre Colognola guiderà l'intervento dal punto di vista tecnicoamministrativo. Per la messa in sicurezza del sito si stanno vagliando due soluzioni: la prima prevede la realizzazione di un sarcofago per isolare definitivamente il materiale inquinante mentre la seconda comporta l'asportazione di tutto il materiale e il suo smaltimento in discariche specializzate. Quest'ultima opzione nasconde rischi gravi, perché a causa della difficile cantierabilità del luogo e della fragilità della matrice sottostante, potrebbe provocare delle fratture sulla roccia, mettendo così a contatto la matrice inquinata con il sottosuolo, con conseguenze non da poco per l'ambiente. Si sta valutando anche – ha concluso Nogara – la possibilità di una fitodepurazione».

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COLOGNOLA/CHIESA SANTI FERMO E RUSTICO Buon 70° compleanno don Agostino Martinelli La comunità della chiesa dei Santi Fermo e Rustico ha organizzato una festa a sorpresa per il 70esimo compleanno del parroco don Agostino Martinelli, uno dei pochissimi sacerdoti a livello nazionale chiamati a presiedere la parrocchia del proprio paese di nascita. L'iniziativa ha avuto il suo momento forte nella santa messa domenicale delle 10.30, quando, ad accogliere sull'altare don Agostino, sono stati i confratelli del Santissimo Sacramento, i membri del consiglio pastorale e del Circolo Noi 'Andrea Milani', i suonatori di campane, i catechisti, i bambini, gli adolescenti e i giovani del coro nonché un gran numero di fedeli presenti alla celebrazione. Tutti hanno formulato i propri auguri al parroco, visibilmente commosso, con preghiere e canti durante la cerimonia solenne, seguita dal taglio della torta al centro giovanile. Una festa in piena regola, insomma, che rimarrà tra i ricordi più gioiosi del parroco e dei colognolesi, anche attraverso gli scatti più significativi della giornata che ritraggono don Agostino felice e riconoscente tra i suoi parrocchiani.



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SAN GREGORIO. Intolata una via all’incrocio Mulin al medico

COLOGNA / IL CONCERTO DELL’ERAMAZZINI

Dedica stradale per Calzavara

Omaggio alla grande Mina

Servizi di

Graziana Tondini A fine 2013, la Giunta Comunale di Veronella ha intitolato una via nella zona residenziale all’incrocio Mulin di San Gregorio, allo stimato medico Giovanni Calzavara. Il Dott. Calzavara era nato a Padova nel 1912. Nell’Università patavina si laureò in medicina nel 1941. Durante la II guerra mondiale fu tenente medico in Croazia. Nel 1950 partecipò al primo concorso per esami per il posto di medico condotto nella provincia di Verona ed ottenne l’incarico a San Gregorio di Veronella, dove l’Amministrazione comunale aveva costruito un’idonea abitazione con annesso ambulatorio. In quegli anni Calzavara ricopriva anche l’incarico di Ufficiale Sanitario, vivendo i problemi della povertà dei compaesani, costretti a migrare in Francia e Svizzera: egli rilasciò a molte ragazze del Comune il certificato di idoneità fisica per lavorare come mondine nelle risaie del Piemonte. Dedicò molto

Giovanni Calzavara

tempo a promuovere le condizioni sociali e culturali del paese, in particolare la partecipazione scolastica: il Comune lo invitò ad occuparsi del “Patronato scolastico”, istituzione a favore degli alunni bisognosi; nacquero la “refezione scolastica”, il servizio di “medicina scolastica” con il collega dott. Abramo Sonato; nel 1968 promosse l’acquisto di uno scuolabus, per servire

gli studenti più lontani del paese. Nel 1969 il parroco di San Gregorio, don Giuseppe Chiminazzo, lo invitò ad occuparsi dell’asilo. Il suo impegno durò 21 anni, fino al 1990, collaborando con il parroco, le suore, i genitori e l’Amministrazione comunale. Nel 1972 l’asilo divenne Scuola Materna, con la creazione dell’Associazione genitori “Gioia e Speranza” con Calzavara Presidente. La convenzione tra Scuola Materna e Comune di Veronella fu l’ultimo atto ufficiale del dott. Calzavara, consentendo di dare stabilità economica ad un’istituzione tuttora al servizio della popolazione. Nel 1993 Calzavara divenne Cavaliere; fino alla sua scomparsa, nel 2005, dedicò gli ultimi anni della sua vita alla studio della storia e all’Associazione Combattenti e Reduci. Un giusto tributo da parte dell’Amministrazione ad una persona buona, generosa, corretta e disponibile. Sono in tanti a ricordare le cure prestate ad ogni ora del giorno, festivo e non, di notte, anche a persone che non erano suoi pazienti.

Grande musica al Teatro Comunale di Cologna Veneta sabato 15 marzo: si è esibita la band “EraMazzini” con vocalist Marzia Rigo, un omaggio alla più grande interprete della canzone italiana, Mina. Il progetto “EraMazzini” ripercorre gli anni d’oro della “tigre di Cremona” con uno spettacolo culturale dal repertorio curato, proiezioni video, brani ri-arrangiati ma non stravolti e brevi interventi di Marzia Rigo per ricordare chi è Mina, la sua vita privata e pubblica, il suo percorso artistico, le sue grandi collaborazioni. «Il nostro è un viaggio quasi analogico nella vita e carriera di Mina, che è iniziata nel 1958 alla Bussola di Viareggio - racconta Marzia -. Era una ragazzina in vacanza e fu invitata da amici ad esibirsi. Continuò per altre sere, e non smise più di cantare…». Alle spiegazioni si intervallano i brani, celeberrimi, da “Se telefonando”, a “La voce del silenzio”. “Mina fu lanciata dal suo produttore con due nomi: Baby Gate e Mina, alla fine

prevalse Mina… All’inizio degli anni ’60 diventò subito un personaggio mediatico, cercato dai giornali e dalla RAI, per la sua personalità, forte e aggressiva, diversa dall’immagine rassicurante delle cantanti dell’epoca” spiega la vocalist. «Mina era un’anticonformista, precorse i tempi – aggiunge Marzia -. Allora ebbe una relazione con Corrado Pani, sposato, in un’epoca in cui non esisteva il divorzio. Nacque il figlio Massimiliano, per questo fu cacciata dalla RAI e dalla casa discografica per un anno, ma poi tornò con ancora più grande successo». Mina ha collaborato con i grandi autori italiani: famosissime le canzoni che la coppia Mogol-Battisti scrisse per lei: “Insieme”, “Amor mio”, “Io e te da soli” e quelle che la cantante interpretava nei concerti e in TV. Mina ha sempre sperimentato nuovi autori, da Cristiano Malgioglio de “L’importante è finire”, ad Anselmo Genovese di “Anche un uomo”, fino ad Alex Britti con “Oggi sono io”.




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SAN BONIFACIO. Elisabetta Gardini ospite della Consulta del Lavoro

18 SAN BONIFACIO / FOTONOTIZIA

Europarlamento, una realtà “vicina” Il Parlamento Europeo come strumento più che mai utile ai cittadini. L'Europarlamentare Elisabetta Gardini, ospite del convegno organizzato dalla Consulta del Lavoro, ha insistito fortemente su questo messaggio di fronte al pubblico intervenuto per ascoltarla in sala Barbarani a San Bonifacio lo scorso 22 marzo. «La comunicazione del lavoro fatto in sede europea è fondamentale – ha esordito Gardini -, la gente infatti spesso non sa che è proprio nel Parlamento Europeo che viene discusso e votato l'83% delle norme che verranno poi ratificate e applicate dai vari Stati. Anche noi parlamentari europei dovremo sforzarci sempre più per far si che i cittadini recepiscano questo organo come uno strumento che merita di essere conosciuto e sfruttato». Lavoro e impresa sono i temi più scottanti che il Parlamento Europeo sta discutendo in questi mesi. Dopo anni nei quali ci si era focalizzati solamente su finanza e servizi, ora l'attenzione si sposta sulla produzione. «Temi, questi ha continuato Elisabetta Gardini -, che

sono molto cari all'Italia e al Nord Est in particolare. In Europa circa il 90% delle comparto industriale è costituito da piccole e medie imprese, che in totale sono quasi 21 milioni. E' ovvio quindi che si debba agire per tutelarle. L'obiettivo è quello di arrivare, entro il 2020, ad avere il 20% del PIL interno di uno Stato prodotto dal settore manufatturiero e nei prossimi anni sarà in questo senso che verranno orientati la maggior parte dei fondi comunitari. L'obiettivo sarà quello di puntare sulla focalizzazione intelligente, cioè credere e sostenere quelle che sono le vere vocazioni di un territorio». In conclusione dell'incontro, le parole del presidente della Consulta del Lavoro Giancarlo Baggio: «La Consulta è sensibile e attiva sui temi riguardante impresa e produzione, per questo già da tempo ci proponiamo, e continueremo a farlo, come un mezzo per aiutare aziende e imprenditori a conoscere e sfruttare tutte le possibilità che l'Europa offre loro». Matteo Dani

Elisabetta Gardini

C'è chi l'8 marzo regala e riceve mimose, c'è chi invece scende in piazza; non per protestare, ma con l'unico scopo di trovarsi assieme e celebrare la giornata di tutte le donne. Così a San Bonifacio, nel pomeriggio dello scorso 8 marzo, è stato improvvisato un particolare flash mob in Piazza Costituzione. Una trentina le donne ritrovatesi, nell'arco del pomeriggio, in piazza, con palloncini e colori, pronte a salutare e a scambiare qualche parola con le passanti. Un'idea originale per dare senso ad una giornata il cui significato e la cui genesi spesso vengono dimenticati. Per questo il momento clou del ritrovo è stato nella lettura di poesie dedicate al sesso femminile. Siamo donne, siamo in piazza, ci siamo. Questo il loro messaggio. M.D.

ACQUE VERONESI. Al via i lavori di adeguamento fognario e acquedottistico in piazza Venturi nel Comune di Monteforte d'Alpone. Un'opera da 600 mila euro. Partiranno a giorni i lavori di rifacimento delle reti di acquedotto e fognatura nella Piazza Venturi nel Comune di Monteforte d'Alpone. Un intervento atteso da anni, realizzato da Acque Veronesi e cofinanziato dal comune di Monteforte d'Alpone. L'obiettivo dell'opera è la riqualificazione della zona del paese attraverso la realizzazione di una serie di interventi sia a livello funzionale (l'adeguamento e l'ottimizzazione delle reti acquedottistiche e fognarie già esistenti), che estetico. In particolare, i lavori riguarderanno: il restauro della piccola scalinata prospicente il palazzo Vescovile, il rifacimento della pavimentazione e di tutti i sotto servizi di acquedotto e fognatura, il prolungamento del marciapiede lungo via Dante, l'adeguamento del sistema di scarico delle acque meteoriche e dell'impianto di illuminazione della piazza. Inoltre, la società consortile che gestisce il servizio idrico in 74 comuni della provincia, provvederà all'inserimento di colonnine a scomparsa per l'alimentazione elettrica ed idrica per banchetti fieristici, al restauro del monumento ai caduti e degli elementi lapidei ed alla sistemazione di alcune aree verdi. «L'importo complessivo dell'intervento è di circa 600 mila euro, di cui circa 430.000 a carico del Comune di Monteforte d'Alpone - ha detto Marco Olivati, vicepresidente di Acque Veronesi - . Un intervento importante, realizzato grazie anche al contributo della Regione Veneto e che testimonia l'impegno della società su tutto il territorio provinciale». I lavori termineranno nel mese di settembre.


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SAN BONIFACIO. La richiesta dei genitori degli alunni delle scuole elementari

LONIGO

«Più sicurezza per i bambini»

Fiera Campionaria Ben 528 candeline

Sicurezza per i bambini che frequentano le scuole di San Bonifacio. E' ciò che chiede il gruppo “Genitori pro sicurezza”, composto da mamme e papà dei giovani alunni che frequentano le scuole elementari di via Roma e via Fiume. La questione della messa in sicurezza degli edifici scolastici è nata all'indomani del sisma che ha colpito l'Emilia (primavera 2012) e che ha fatto comparire vistose crepe sulle pareti e sul soffitto della palestra al primo piano delle scuole “G.Sandri”, subito resa inagibile. L'intera scuola fu dichiarata ad alto rischi sismico e il Comune fece eseguire due perizie per verificare le condizioni degli edifici scolastici e, a settembre 2012, l'anno scolastico è iniziato regolarmente. Da qui parte la lettera aperta che i genitori hanno utilizzato per rendere pubblica la situazione delle scuole. «La seconda perizia – spiegano i membri del gruppo – è stata fatta molto bene, e nella relazione finale (pubblicata in data 20 settembre 2012) si parla chiaramente di strutture non idonee a garantire suffi-

cienti margini di sicurezza. Benché entrambi gli edifici siano integri, via Roma ha al suo interno elementi strutturali ad alto rischio come la palestrina e le due rampe di scale, via Fiume, dal canto suo, risente di problematiche relative alla morfologia stessa dell'istituto». La perizia è l'ultimo atto ufficiale attestante la sicurezza o meno delle scuole e a quasi due anni dal terremoto non è stato ancora fatto nessun intervento. «Dopo più di

un anno di richieste e aspettative andate a vuoto - continuano i genitori -, nel novembre 2013 ci siamo riuniti, raccolto quasi 200 firme e iniziato una serie di incontri con la Dirigente Scolastica, col Vicecommissario e con rappresentanti dell'Ufficio Tecnico. Ci siamo informati su quanti e quali bandi per ottenere fondi il Comune ha partecipato, ed è di questi giorni la notizia dello sblocco del Patto di Stabilità per gli interventi sugli edifici

scolastici. Il Commissario ci ha comunicato che il Comune ha fatto richiesta in tal senso perchè si possa intervenire almeno sulle scuole di via Roma (lo sblocco è possibile per una sola scuola a Comune, e la “G. Sandri” a norma di legge ha la priorità in quanto al suo interno è già presente una zona dichiarata inagibile ndr). Pretendiamo che i prossimi Amministratori si facciano carico di questa problematica e si adoperino per risolverla».

Più di 500 anni e non sentirli. Oltre cinque secoli di storia per la Fiera Campionaria a Lonigo, che ha chiuso da un paio di settimane la sua 528^ edizione, confermandosi come appuntamento clou della primavera berica. Nata nel 1486 da una tradizione dei monaci benedettini e diventata col passare del tempo un grande evento, la Fiera Campionaria ha visto anche quest'anno migliaia di persone riversarsi nelle vie del centro storico e al Parco Ippodromo, cuore pulsante di una manifestazione che ha riproposto un mix tra promozione delle attività economiche e intrattenimento popolare. Proprio la possibilità di essere vetrina per produttori ed aziende del territorio è uno degli aspetti della Fiera che più sta a cuore al sindaco leoniceno Giuseppe Boschetto che, in sede di presentazione dell'evento, ha manifestato la sua soddisfazione per le adesioni ottenute dagli espositori, pervenute agli organizzatori in numero superiore rispetto alla capacità ricettiva della fiera. Oltre a ditte e produttori presenti con il loro stand, la

Fiera si è segnalata anche in quest'edizione per l'attenzione dedicata al territorio e alle sue tipicità; il 16esimo “Salone della Meccanizzazione Integrale e Sostenibilità in Agricoltura” e la 14^ edizione della mosta-mercato “L'oro della Terra Leonicena” sono iniziative che in questo senso vanno lette e che non hanno mancato di attirare tantissimi visitatori. Non poteva mancare, poi, il tradizionale stand di Abensberg, come sempre affollatissimo e in grado ogni anno di rinsaldare il gemellaggio esistente tra Lonigo e la cittadina bavarese. Tra i momenti culturali più significativi della Fiera c'è sicuramente stata l'inaugurazione del busto dedicato a Carlo Ridolfi (pittore e storico dell'arte nato a Lonigo nel 1594 e morto a Venezia nel 1658) donato alla città dallo scultore Guerrino Lovato. Da segnalare, infine, la visita alla Fiera fatta dal giornalista, e ora candidato alle elezioni europee, Magdi Cristiano Allam che, nella mattinata di domenica 23 marzo, ha incontrato molti imprenditori presenti con il loro stand.


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SAN BONIFACIO. L’ingegner Umberto Anti ha illustrato il progetto in sala Barbarani

Ponte della Motta “Luci” sul futuro Torna la luce sul futuro del Ponte della Motta. Il progetto c’è e, dopo l’annuncio ufficiale degli scorsi giorni, è stato proprio l’ing. Umberto Anti, direttore del Genio Civile di Verona, a spiegarlo ai cittadini accorsi in sala Barbarani per l’incontro pubblico al quale hanno partecipato anche l’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti e l’Assessore provinciale alla Protezione Civile Giuliano Zigiotto. Nel suo intervento Anti è stato chiaro: «Il progetto finalmente c’è ed il TAR ha dato il via libera ai lavori dopo aver risolto la questione su quale ditta li avrebbe realizzati. Se ne occuperà la Scala Santo di Verona e partiranno a breve, prima delle elezioni ; la ditta avrà 550 giorni di tempo per terminare la costruzione del ponte». I lavori comprenderanno anche la sistemazione e la messa in sicurezza di tutto il tratto del fiume dal ponte della ferrovia fino a un km dopo il ponte Motta, tutto interamente finanziato dalla

Regione. Il ponte sarà allargato, verrà tolto materiale dall’alveo del fiume e il suo letto abbassato di un metro; il ponte, che non avrà più le tanto criticate pile di sostegno (sarà rinforzata la sua struttura a livello degli argini) verrà sistemato esattamente dove si trovava prima, allargato di un paio di metri (totale 5 m), con uno spazio per il marciapiede. Tutto senza andare ad incidere sul bilancio del Comune. «Questo progetto – ha proseguito Anti – non potrà essere in nessun modo bloccato dalla nuova Amministrazione Comunale che, al massimo, potrà solo dare suggerimenti per migliorarlo. Verranno rinforzati gli argini e sarà posta una rete metallica per evitare che tassi o nutrie creino, per le loro tane, buchi molto pericolosi». E’ poi intervenuto l’Assessore Regionale Massimo Giorgetti , spiegando che «tutti i lavori verranno eseguiti nel più breve tempo possibile. Non ci si può permettere di non realizzarli

perchè la Regione ha stanziato 40 milioni di euro per questo progetto e sta cercando altri finanziamenti dallo Stato, ma a Roma prima di concedere i finanziamenti si vuol vedere i progetti parti-

re». Alla fine serata l’ing. Umberto Anti, dopo molte proteste da parte dei cittadini sulla precaria situazione della stradina che porta alla passerella provvisoria, quasi

L’ingegner Anti e l’assessore Zigiotto

impraticabile a causa del molto materiale sparso, si è preso la responsabilità di provvedere al più presto alla risistemazione. Lavori, questi ultimi, prontamente eseguiti nella giornata di sabato

29 marzo, rendendo il fondo della strada più omogeneo in modo da consentire il transito anche a bici e passeggini. Matteo Dani

E’ di Silvano Polo una delle poche voci critiche a quanto illustrato dal genio Civile di Verona. Anzitutto sui tempi per dare il via ai lavori. «Mi chiedo – esordisce Polo - come si possa affermare, e come ho letto su qualche giornale, che i lavori inizieranno già ad aprile, quando lo stesso ing. Anti ha dichiarato che ci vorrà un mese solamente per la consegna formale dei lavori all'impresa e che essa deciderà in assoluta completa autonomia l'organizzazione dei lavori, con la possibilità (a norma di legge ndr) di attendere anche fino ad un terzo del tempo totale previsto, 550 giorni, quindi più di 6 mesi prima di iniziarli». Anche le dimensioni e la struttura del ponte sono oggetto di riflessione. «Si parla di ponte largo 5 metri - prosegue Silvano Polo - cioè nè più nè meno lo stesso ponte che è stato tolto, così com'è; in pratica in ottemperanza a quanto aveva già fissato, con le proprie prescrizioni, la Soprintendenza ai Beni Culturali che, come sappiamo, ha imposto sul ponte il Vincolo Culturale. Io Silvano Polo rimango dell’idea che il ponte vada sostituito con uno nuovo, e non rinuncio certo alla battaglia. E’ vero che ho dichiarato che se il Genio Civile, e la Regione, si assumeranno ogni responsabilità, anche i danni economici, in conseguenza dell'abbassamento dell'alveo, che dovrebbe risultare sufficiente, come dicono, a garantire la sicurezza futura da eventuali piene, non ho niente in contrario ad accantonare l'ipotesi di un ponte mobile, anche se, comunque, mi sembrerebbe sciocco non approfittare dell'occasione di poter sollevare il ponte di un metro e mezzo per portarlo sopra agli argini».


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L’IDEA. Volume dedicato a uno dei Comuni simbolo della denominazione dell’Arcole

LA PUBBLICAZIONE

Terra di incontri: il libro su Belfiore

Arcole Terra Atestina

Si chiama “Belfiore, terra di incontri” ed è la prima pubblicazione interamente dedicata ad uno dei comuni simbolo della denominazione dell’Arcole, realizzata dalla Strada del Vino Arcole Doc e dal Consorzio di Tutela, nell’ambito del Gal Pianura Veronese. La Strada del Vino Arcole si snoda a cavallo tra la provincia di Verona e Vicenza in un percorso ricco di storia e tradizione che tuttavia fino ad oggi non era stato ancora adeguatamente valorizzato. Ecco il motivo alla base di questa agevole pubblicazione in quadricromia, che all’interno unisce con gusto informazioni pratiche a brevi approfondimenti storici. Attenta è poi la scelta delle immagini e delle fotografie: dal Santuario della Madonna della Strà a Palazzo Moneta, dagli scorci naturalistici in riva all’Adige ai prodotti tipici di quest’area produttiva, il turista che scelga Belfiore potrà avvalersi di questo nuovo strumento, pratico ed essenziale, nella certezza di scoprire tutto il bello e il buono di questa generosa terra. Ampio spazio al suo interno anche al Melo Decio, la mela tipica di Belfiore, che presto diventerà presidio Slow Food. Principe all’interno di questo ricco comprensorio produttivo è il vino Arcole, che viene prodotto nelle differenti tipologie anche a Belfiore, e che di fatto funge da trait d’union tra paesaggio, architetture e

prodotti della buona tavola. «Questa pubblicazione - sottolinea Francesco Sitta, presidente della Strada del Vino Arcole DOC – è il risultato di un intenso lavoro che abbiamo voluto con convinzione. La Strada è di fatto una associazione di imprese e di enti che si dedica alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Il suo primario obiettivo è quello di incentivare l’offerta turistica attraverso ad esempio la rivalutazione delle bellezze storiche, architettoniche e naturali che sono situate in questo comprensorio. Il successo che questa guida ha ricevuto alla BIT di Milano, dove l’abbiamo presentata in anteprima, ci dice che siamo nella direzione giusta».

Parola chiave tra le righe della guida è “benessere”. Col progetto Vini, Vivi, Bici, in collaborazione con l’Associazione “AMEntelibera”, sono stati creati sette itinerari turistici che si sviluppano in parte su piste ciclabili e in parte su strade secondarie, distribuiti tra le provincie di Verona, Vicenza e Padova, della lunghezza media di 25 km ciascuno e da percorrere esclusivamente in bici. Ognuno dei percorsi è dedicato ad un particolare prodotto tipico della zona di produzione dei Vini Arcole (asparago, patata, mela, prosciutto, radicchio, mandorlato) e permetterà di conoscerne specificità stagionali, luoghi e aspetti ancora poco noti. I fiumi Adige, Alpone e Guà faranno da cornice naturalistica ai percorsi mentre i castelli, le ville veneziane e le preziose pievi ne caratterizzeranno in modo unico il profilo paesaggistico. I sette percorsi, tutti all’interno di un territorio pianeggiante, sono adatti sia alle famiglie sia a quanti desiderano concedersi una gita in bicicletta senza la necessità di essere molto allenati.

È stato pubblicato a fine 2013 il volume “Arcole Terra Atestina” del geometra e storico locale Claudio Soprana. Un volume corposo, di oltre 400 pagine, sulla storia arcolese “dalle origini all’età romana” come recita il sottotitolo. Una ricerca che esplora il periodo più antico di Arcole, dalle prime tracce della presenza umana sul territorio (nel Neolitico), fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. «La copertina del libro riporta l’iscrizione del cippo confinario di Lobia del 135 A.C., con cui Sesto Attilio Sarano, stabilì i confini dei territori di Este e Vicenza. E’ la prova indiscutibile che Arcole era terra atestina, dipendente cioè dall’antica Ateste, l’attuale Este, capitale dei Paleoveneti» - scrive l’autore. «Dagli studi emerge che Arcole fu parte di un vasto territorio abitato dai Veneti Antichi, che si estendeva nella pianura compresa tra la valle Zerpana e il torrente Togna, dall’antico corso dell’Adige ai primi rilievi collinari. Un’area che ebbe come capoluogo l’antico insediamento di Desmontà-Sabbionara (oggi in territorio comunale di Veronella), sorto nei pressi dell’Adige nel periodo finale dell’età del Bronzo, tra il XIII e X secolo A.C. La presenza dell’importante fiume e di suoi affluenti favorì la nascita di insediamenti sparsi ben collegati fra loro – prosegue Soprana -. Un territorio che mantenne, per oltre due millenni, una propria identità e storia comune, fino al Medioevo quando ancora coincideva con il distretto di Arcole e Cavalpone (l’odierna San Gregorio di Veronella)». Il volume, riccamente illustrato con foto, mappe, immagini aeree e satellitari, si suddivide in 25 capitoli, dalle prime tracce dell’uomo alla soppressione e smembramento dell’agro atestino: «In Italia – conclude l’autore - sono scarse o assenti le pubblicazioni che offrono un’immagine locale del passato, tranne per quelle relative al mondo etrusco, romano o della Magna Grecia. In ambito scolastico la storia del periodo pre-romano è praticamente assente, ma queste popolazioni hanno recitato una parte molto più ampia di quanto è comunemente conosciuto». Graziana Tondini



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IL PROGETTO. Presentata in Provincia l’iniziativa sociale di A.N.A.S.

ZIMELLA - 27 APRILE

Non troppo piccoli per parlare di alcol

La marcia podistica di San Floriano, che si svolge a Zimella domenica 27 aprile 2014, è intitolata al Santo Patrono della parrocchia che viene ricordato liturgicamente all'inizio del mese di maggio. La manifestazione ludico motoria aperta a tutti, giunta alla 33a edizione, è diventata un appuntamento tradizionale che coinvolge l'intera comunità di Zimella in una grande festa popolare. La marcia non competitiva consente di condividere con amici, vecchi e nuovi, la passione per il movimento libero e salutare immergendosi in suggestivi paesaggi naturali. Quattro sono i percorsi che la Polisportiva Gemina ha individuato e che sono evidenziati con differenti colorazioni sulla mappa inserita nel volantino e sul territorio. Il colore verde indica il percorso di 6 km e l'azzurro quello degli 11 km; entrambi i tracciati si sviluppano in pianura. Il giallo segna il tratto misto, pianeggiante/collinare, di 16 km e il colore rosso contrassegna il tracciato dei 24 km, il più lungo, che consente di raggiungere l'incantevole paesaggio dei Colli Berici attraversando pregiati vigneti e uliveti. La partenza della marcia dalla sede della polisportiva Gemina, in via Castellaro, é prevista dalle ore 8,00 alle 9,00 e con qualsiasi tempo. Al tracciato rosso dei 24 km si iscrivono invece i marciatori che con assiduità partecipano alle manifestazioni podistiche migliorando sempre più la propria performance. Il regolare svolgimento della manifestazione ludico motoria, con numerosi posti di ristoro e con un servizio di ambulanza medicalizzata, è assicurato da oltre settanta volontari che sorvegliano gli attraversamenti stradali e tutto il percorso. La grande partecipazione di podisti, che aumentano di anno in anno, conferma l'apprezzamento degli itinerari proposti e gratifica la Polisportiva Gemina e tutti i suoi collaboratori che si impegnano per la buona riuscita dell'evento sportivo.

Lo scorso martedì 1 aprile nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero l'assessore all'Istruzione Marco Luciani ha presentato il progetto “Non troppo piccoli per parlare di alcool”, campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro l'abuso di alcool fra i giovanissimi. Erano presenti Francesco Bitto, presidente di A.N.A.S., Carla De Zordo, rappresentante di A.N.A.S. e responsabile del progetto e Annalisa Tiberio, responsabile Ufficio Interventi Educativi dell'Ufficio scolastico provinciale. L'iniziativa, promossa dall'Associazione Nazionale di Azione Sociale, affronta il problema del consumo di alcool già a 11 anni, secondo quanto riportano le recenti statistiche italiane. Il progetto sarà realizzato con delle giornate in cui agli alunni saranno spiegate con slide, adeguate al target di riferimento, le malattie mortali, come la cirrosi epatica, tumori, tubercolosi all’apparato respiratorio, i danni al sistema nervoso periferico e i disturbi comportamentali, cui

si va incontro con l’uso dell’alcool, seguite da testimonianze di ragazzi che si sono fatti travolgere dal vortice dell’alcool. Le giornate si concluderanno con un aperitivo analcolico a base di frutta in modo da dare una valida e sana scelta. «Sia i giornali nazionali che quelli locali – afferma l’assessore Marco Lucani - sottolineano il problema del consumo di alcool fra i minorenni, anche in età precoce. In Italia il primo bicchiere si consuma a 11 anni, due anni in meno rispetto alla media europea. Il Veneto è tra i

primi posti in Italia in questa triste classifica. Le scuole veronesi sono sempre state attente a questa tematica, ma il lavoro fatto non è mai sufficiente. Per questo motivo è di fondamentale importanza che alcune associazioni si occupino di iniziative preventive per il bene della collettività. Il lavoro di A.N.A.S. si dipana su due diversi fronti, che comprendono la spiegazione dei rischi che comporta la dipendenza da alcool e l'illustrazione di modelli di divertimento alternativi e soddisfacenti». «L'A.N.A.S – aggiunge Francesco Bitto - è

un'associazione di promozione sociale che opera su scala nazionale. Gli iscritti in tutta Italia sono più di 100 mila. Abbiamo cominciato ad approfondire la questione dell'alcool rivolgendoci ad esperti in materia e abbiamo capito che per fare sensibilizzazione si doveva partire dalle scuole medie, perché è in questo contesto che il problema comincia a farsi sentire. Fino ad ora il progetto è stato esposto in diverse scuole, fra cui quelle di Vigasio e Povegliano Veronese e a maggio andremo a Villafranca».


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PROGETTI. Il paesaggio, la storia e i prodotti tipici ospiti all’evento internazionale

BELFIORE / BIBLIOTECA

Belfiore in mostra alla BIT di Milano

Punto internet

Servizi di

Graziana Tondini A febbraio 2014, le bellezze naturali, storiche e monumentali, i prodotti tipici di Belfiore sono stati ospiti della BIT “Borsa internazionale del turismo” di Milano, manifestazione internazionale che presenta ad un pubblico qualificato un’offerta turistica precisa e puntuale anche di luoghi fuori dal turismo di massa. La partecipazione è stata possibile grazie alla collaborazione con la “Strada del Vino Arcole DOC” che ha predisposto il progetto “Belfiore Terra d’incontri”, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione e del GAL della Pianura Veronese, che l’hanno finanziato con 300mila euro. È stata anche l’occasione per la pubblicazione dell’omonimo fascicolo, in cui sono illustrate le bellezze territoriali e la storia legata alla presenza del Fiume Adige. Belfiore vanta una preziosa architettura rurale, con il Santuario di Madonna della

Strà del XII secolo, edificato lungo la strada romana “Porcilana”, che ospita la scultura lignea “Madonna con Bambino” di Giovanni Zebellana del 1497. Sono presenti ville e palazzi dei notabili che lavoravano ampi fondi agricoli, come Palazzo Moneta, Palazzo Cipolla “La Panterona”, Palazzo Tantini Banterle con un’importante torre colombara del XIV secolo, la Corte Bova con la Pila del riso. Negli ultimi anni il Comune ha avviato un’intensa opera di valorizzazione di Cava Moneta, un biotopo importante, in cui sono presenti numerose specie erbacee, arbustive, alberature che formano una particolare nicchia ecologica in cui dimorano uccelli migratori di molte specie. A questo si aggiunge il prodotto tipico del territorio, la mela, di cui è stato registrato il marchio “MelAdige” nel 2012, poi il “Decio” antica varietà conservata e recuperata. Anche Cava Moneta, oggetto di studio anche di Verona Birdwatching, per la quale è in preparazione un progetto di valorizzazione, si presta bene ad accogliere i nuovi visitatori.

Palazzo Moneta e Torrione (foto Alessandro Trevisan)

È aperto al pubblico presso la Biblioteca comunale di Belfiore, il “punto di accesso ad internet P3@Veneti”, uno spazio destinato ai tre servizi di accesso, assistenza e acculturazione informatica, promosso con fondi dell’Unione Europea, dello Stato italiano e della Regione Veneto, ed organizzato dal Comune di Belfiore. In questo punto di accesso, la Biblioteca offre gratuitamente l’uso del PC e di internet; l’assistenza alla navigazione web e ai servizi digitali, in particolare a quelli erogati da istituzioni pubbliche; l’alfabetizzazione informatica. In specifiche fasce orarie sono presenti dei tutor, a disposizione degli utenti, per affiancamento sia nell’utilizzo del PC che per l’uso del web. «I destinatari di questo progetto sono tutti i cittadini - spiega il Presidente della biblioteca Giorgio Santi -. In particolare gli anziani, che spesso faticano a trovare occasioni per imparare ad usare il computer o a risolvere i problemi che incontrano nella navigazione. L’accesso alle postazioni P3@Veneti è gratuito, per iscriversi basta avere compiuto 14 anni e presentarsi in biblioteca con un documento di identità e sottoscrivere un modulo. Per i minori, serve che il modulo sia firmato anche da un genitore». L’utilizzo delle tre postazioni è possibile in orario di apertura della biblioteca: lunedì 9.30-11.30 – martedì e giovedì 15.0018.00; venerdì e sabato 15.00-17.00.


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MONTEFORTE. Il Sindaco: «I lavori voglio siano realizzati»

MONTECCHIA

Nuove opere sono in arrivo

Inaugurata via Buratto

Servizi di

Maria Grazia Marcazzani A poco più di un mese dal termine di vita dell’amministrazione Tessari tutte le opere pubbliche programmate da qualche tempo non saranno tralasciate, anzi, ne inizieranno a breve alcune indispensabili per il paese. «Ho deciso di non ricandidarmi come sindaco, ma m’interesserò fino alla fine del mio mandato perché le opere pubbliche programmate siano realizzate – esordisce il sindaco Carlo Tessari -. Non è un fattore elettorale se molte di queste partiranno in questo periodo ma è dovuto alla lentezza burocratica italiana, che rallenta qualsiasi cosa anche lavori di somma urgenza come questi. A breve cominceremo l’asfaltatura delle strade danneggiate dall’alluvione grazie a contributo di 290.000 euro che abbiamo ricevuto dalla Regione. Ad aprile inizieranno i lavori di sistemazione di piazza Silvio Venturi e il 10 s’ini-

zierà con i lavori di rifacimento del tetto delle scuole elementari cui seguirà la tinteggiatura della facciata.

Carlo Tessari

Sono in partenza quelli per la realizzazione dell’idrovora in via San Carlo. I lavori per la nuova baita degli alpini dentro il parco giochi – aggiunge inoltre prenderanno il via dopo ferragosto e questa servirà anche come centro della protezione Civile in paese in caso di eventi come quello alluvionale. Infine a breve sarà terminata la risistemazione della chiesetta della Madonnina, e dopo quelli di consolidamento partiranno i restauri della chiesetta di Sant’Antonio. In questo modo cerchiamo di valorizzare il nostro patrimonio, anche se purtroppo non possiamo più aderire all’ufficio turistico a causa degli alti costi. Mi auguro – conclude il sindaco uscente - che la campagna politica che sta iniziando metta in primo piano il problema della sicurezza idraulica e di favorire l’insediamento di attività lavorative non inquinanti nel nostro territorio che possano portare lavoro ai giovani del paese».

SAN GIOVANNI ILARIONE

Addio Renzo, il paese piange Lo scorso 7 marzo se n’è andato, all’età di 80 anni, Renzo d’Arcano, fondatore e presidente del calzaturificio Frau di San Giovanni Ilarione. Per ricordarlo si è deciso di raccontare la sua impresa che ha dato lavoro a molte famiglie della Val d’Alpone puntando sempre sul lavoro italiano e non de localizzando all’estero. La sua avventura imprenditoriale nasce nel 1952. Viveva a Torino, pur essendo di origine friulana, aveva appena conseguito la maturità classica e si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza. Suo padre era titolare di un ingrosso di calzature e si era trovato in mancanza di pantofole a basso costo così aveva deciso di prodursele da solo e gli aveva affidato il compito di seguire l’azienda nata in poche settimane in un

capannone a Collegno…Da qui iniziò l’avventura di una grande azienda che nel 1977 aprì uno stabilimento anche a Montecchia. D’Arcano ha sempre sostenuto di essere legato a questa zona per la serietà della gente e per i buoni rapporti con le amministrazioni locali. Ha sempre amato il lavoro, la fabbrica e le maestranze donando tutto se stesso. Nei ritagli di tempo libero è sempre stato appas-

sionato di storia, economia, finanza, arte e musica classica. «Questa è stata una grande perdita per il settore calzaturiero e per Montecchia - commenta il sindaco di Montecchia Edoardo Pallaro -. Il paese è riconoscente a Renzo d’Arcano perché la sua fabbrica ha portato benessere dando dignità economica alla nostra gente e tutto il Comune lo riconosce come un cittadino benemerito»

SAN GIOVANNI ILARIONE

Invito a teatro: ultime tappe Nel mese di aprile andranno in scena a San Giovanni Ilarione le ultime due commedie della 13ª rassegna “Invito a teatro”. La prima sarà il 5 aprile intitolata”L’usel del marascial” di Loredana Cont messa in scena dall’associazione “Teatro dell’Attorchio” di Cavaion Veronese per la regia di Ermanno Regattieri. La vicenda prende il via dall’investimento in auto per sbaglio del fagiano del

maresciallo dei carabinieri, che si dice non sia nemmeno un fagiano. Tuttavia il paese è piccolo e il segreto diventerà di dominio pubblico mentre il maresciallo indagherà per scoprire il colpevole. Il 24 aprile l’ultima commedia sarà della compagnia locale”Sale e Pepe” insieme con il coro “El Biron” del gruppo alpini del paese, intitolata “L’amore del secolo” scritta da Giulia

Magnabosco che ne cura pure la regia. Lo spettacolo, costruito dalle testimonianze degli abitanti di un paese di provincia, ripercorre il tema della coppia nel corso del Novecento. Dall’innamoramento al matrimonio, dai messaggi d’amore sussurrati ai filò agli sms inviati dal telefono cellulare, si analizza cos’è cambiato e cos’è rimasto in cento anni.

Lo scorso 8 marzo è stata inaugurata a Montecchia di Crosara la via dedicata a Giovanni Battista Buratto, pittore veronese del 700 i cui genitori erano originari di Montecchia. La cerimonia, alla presenza dei ragazzi di terza media del paese, ha visto la benedizione della via fatta dal parroco monsignor Franco Coffetti, cui è seguito un piccolo buffet per festeggiare l’evento. Inoltre per valorizzare i

beni storici presenti nel territorio, sono state realizzate dieci targhe marroni che ora saranno collocate nei luoghi prescelti, tra cui il Duomo, la Casa Canonicale, la Chiesa Rettoriale e l’ex ospedale in corticella Maltraversi nella zona di Castello. «Dopo aver posto tutti i cartelli, faremo una cartina turistica che sarà distribuita gratuitamente a chi visiterà Montecchia dove saranno indicati questi luo-

ghi storici importanti per il paese e non solo con un percorso storico- turistico e culturale – afferma il sindaco Edoardo Pallaro -. I cartelli sono stati realizzati grazie al contributo della Banca Popolare agenzia di Montecchia. In questo modo cerchiamo di promuoverci in maniera autonoma poiché il Comune non può più permettersi di erogare il contributo annuale all’ufficio turistico della zona».


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l’Argomento

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

L’importanza del papà La festa del papà (19 Marzo) è passata un po’ sotto tono, oscurata dalla festa della donna e dai molteplici dibattiti sul femminicidio. Vorrei festeggiare tutti i papà -, un po’ in ritardo - ricordando loro come il padre influisca molto più di quanto si creda nell’evoluzione psicologica di una donna. La madre rappresenta, per entrambi i sessi

una figura basilare, il padre ha la funzione di sostenere i figli bambini nella consapevolezza di appartenere al loro sesso (identità di genere) e i figli adolescenti nella maturazione della capacità di impostare una relazione serena con l’altro sesso. Il rapporto padre figlia - un rapporto molto delicato - può influenzare in modo deter-

BENESSERE

minante la personalità della donna. Durante la prima infanzia la bambina sviluppa il desiderio di avere il padre tutto per sé, maturando sensi di colpa legati a questo desiderio e alla necessità di prendere le distanze da una madre dalla quale ancora dipende. Se il padre accoglie con affetto, comprensione e maturità le richieste della

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

VISO ILLUMINATO DALL’AUTOMASSAGGIO “Un volto senza tratti caratteristici è come un libro di cui non si può citar nulla.” Joseph Joubert, Pensieri, 1838

Uno dei segnali più temuti dell'invecchiamento sono le rughe. In realtà ci sono due tipi di rughe: le rughe mimiche (chiamate anche "pieghe di espressione") e le rughe da senescenza. Le prime si possono manifestare anche in giovane età e sono dovute ad atteggiamenti ripetuti. Le seconde si manifestano per l'invecchiamento della pelle che determina modificazioni sia nei diversi tessuti che la compongono sia ai suoi annessi. Per prevenire il fenomeno, non potendo interferire sui fattori genetici, bisogna limitare quelli ambientali, e per questo motivo consiglio di limitare l'esposizione solare o a lampade abbronzanti e idratarsi in modo adeguato, sia bevendo acqua, sia applicando per tempo ed in modo efficace cosmetici funzionali anti-rughe. PULIZIA. Prima di tutto è necessario pulire accuratamente la pelle del viso, in modo che nulla ostacoli l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei prodotti che si utilizzeranno. Latte e tonico sono sufficienti, ma per un effetto spa, dopo l’utilizzo di tali prodotti, può essere effettuato un “bagno di vapore” aromatizzato con qualche goccia di olio essenziale di rosa . Un buon massaggio deve seguire i muscoli del viso stimolandoli leggermente con movimenti ritmati. Il massaggio, oltre a rafforzare i muscoli facciali, ottenendo uno stiramento meccanico delle rughe, riattiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del metabolismo, favorendo una accelerata produzione di cellule nuove e una più accelerata eliminazione di tossine. AUTOMASSAGGIO. Stendere la crema sul viso cominciando dal mento, poi sulle guance e le tempie seguendo le "linee direzionali". Massaggiare il mento ed il collo seguendo le "linee direzionali". Massaggiare la parte sinistra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell'orecchio, dal naso alle tempie. Massaggiare la parte destra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell'orecchio, dal naso alle tempie. Massaggiare la fronte dalle ciglia ai capelli alternando le due mani (sempre con le dita unite). Con un po' di crema massaggiare in modo circolare le zone limitrofe all'occhio. Eseguire un leggero picchiettamento ai lati della bocca, attorno agli occhi. Togliere gli eventuali eccessi di crema con una velina o con ovatta. Bastano 10 minuti per donare al proprio viso la freschezza tipica delle giornate primaverili. Attraverso questo facile auto-massaggio al viso, infatti, si possono distendere i tratti, ravvivare il colorito, rilassare l’espressione ed eliminare le borse. Inoltre, se eseguito con costanza almeno 3–4 volte a settimana, coadiuva alla prevenzione delle rughe e aumenta l’efficacia dei poteri dei prodotti utilizzati durante il massaggio. Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani NIDI DI TAGLIATELLE CON CREMA DI ASPARAGI INGREDIENTI 250gr. di tagliolini all’uovo - 300 gr. di asparagi - 150 gr. di philadelphia (o robiola o ricotta) - 200 gr. di besciamella - 2 uova Prezzemolo, formaggio grana, sale, pepe Cuocere in abbondante acqua le punte degli asparagi. Scolare e cuocere il resto degli asparagi, conservando l’acqua per la successiva cottura dei tagliolini. Dopo aver cotto la pasta, condirla con parte del composto ottenuto frullando gli asparagi, le uova, il prezzemolo, sale, pepe e philadelphia. Con un forchettone formare dei nidi di tagliolini e posizionarli sulla placca del forno, precedentemente ricoperta di carta forno. Coprire i nidi con il rimanente composto di asparagi unito alla besciamella. Decorare con le punte degli asparagi e il formaggio grana e lasciar gratinare in forno per alcuni minuti.

bambina l’aiuta a sviluppare rispetto per se stessa e autostima. Una funzione fondamentale del padre è sostenere la figlia nel passaggio dal mondo protettivo materno e familiare ai conflitti e alle difficoltà del mondo esterno. Può capitare che il padre non capisca questa fase, può minimizzare o fare finta che non esistano tali bisogni. Questo comportamento induce la bambina a sentirsi rifiutata o sminuita come persona. Un padre assente o troppo indulgente non riesce a trasmettere un giusto senso dei limiti, dei valori e dell’autorità. Un padre romantico, eterno fanciullo, che evita conflitti e responsabilità, che si presenta come figlio della propria moglie trasmette alla propria figlia insicurezza e scarsa fiducia

in sé, ansia e fragilità. Quando il padre è rigido e autoritario spinge la figlia ad essere altrettanto severa con se stessa e con gli altri. Questo tipo di genitore si aspetta il successo dalla figlia, legge con disprezzo ogni segno di debolezza e castiga duramente eventuali comportamenti disobbedienti. Alcune donne tentano di ribellarsi e vivono costantemente in guerra con il genitore. Molte sono rabbiose nei riguardi

del padre e dell’uomo in generale, una rabbia che ha radici nel rapporto con il loro papà. Se il rapporto con il genitore è caratterizzato da un forte risentimento è facile che questo si manifesti anche con il proprio partner. Ci sono donne che si sentono deluse e abbandonate dal padre, inconsapevoli della propria rabbia inibiscono tenerezza e trasporto colpendo in particolare l’intimità di coppia.


Spazio Donna

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LA FESTA

Pasqua: la storia, la tradizione, le curiosità La Pasqua, oggi, è "mobile". Ma ai primordi del Cristianesimo, la resurrezione era celebrata ogni domenica. Successivamente si decise di commemorarla solo una volta l'anno ma subito esplosero diverbi tra le varie correnti in merito alla data in cui tenere l'evento. Le controversie ebbero finalmente termine con il concilio di Nicea (325 d.C.) durante il quale si decise di affidare alla Chiesa di Alessandria d'Egitto il compito di stabilire, anno per anno, il giorno esatto del ritorno di Gesù. Ossia la rinascita della primavera. Partendo dunque dalle norme del suddetto concilio ecumenico (che fu il primo della storia) - per le quali la Pasqua deve cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera – diventa facile desumere scientificamente tale data, basandosi sull'equinozio di primavera e sul successivo plenilunio. Purchè, per tale computo, si utilizzi il meridiano di Gerusalemme, luogo di morte e resurrezione del Cristo. La Pasqua ortodossa, però, non coincide con quella cattolica perché i fratelli d'oriente utilizzano, per il

calcolo, il calendario giuliano anziché quello gregoriano. Pertanto, tale festività cade quasi sempre circa una settimana dopo quella cattolica. Qui da noi, intanto, i campanili sono muti. Dal venerdì santo, e fino alla domenica di Pasqua, le campane delle chiese italiane, infatti, non suonano. In segno di dolore per il Cristo crocifisso. Anche in Francia esiste questa usanza e ai bambini si dice che le campane «sono volate a Roma». La domenica mattina, poi, i bambini stanno ore a fissare il cielo per riuscire a vedere le campane che ritornano. Il termine Pasqua deriva dalla parola latina pascha e dall'ebraico pesah, che significa "passaggio". Nella tradizione ebraica, Pasqua celebra la liberazione del popolo di Mosè dalla schiavitù in Egitto e viene solennizzata in occasione del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera. Sarebbe il passaggio del popolo d'Israele dallo stato di prigionia a quello di libertà. Solo dalla nascita del Cristianesimo, poi, nel giorno di Pasqua viene celebrata la Resurrezione di

Cristo. La festa, comunque, oltre alle radicate motivazioni religiose, è legata al risveglio della natura, al passaggio dalla stagione fredda a quella calda. Tutt'altro clima in Scandinavia, ove il luteranesimo impazza e la Pasqua assume un significato minore, venendo considerata un giorno di vacanza e basta. Il folklore finlandese, tuttavia, vuole che tra il venerdì santo e la domenica di Pasqua, le streghe volino in cielo. La notte del sabato, in memoria dell'antica tradizione di scacciare le streghe dal proprio focolare domestico, si usa perciò accendere fuochi liberatori e fare saune a tutto spiano. E poi arriva Pasquetta. Cioè il Lunedì dell'Angelo. Con questa ricorrenza tanto cara ai vacanzieri, si vuol ricordare invero l'apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus. E' consuetudine, tra i cristiani, ricordare il viaggio dei due discepoli, trascorrendo questa giornata con una passeggiata fuori porta... e in coda sulla strada del rientro.


INTERVISTA

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Masini, per la prima volta «solo piano e voce»

Dopo tanti anni di musica è arrivata anche per Marco Masini, che da sempre ama le sfide e viaggiare controcorrente, la prima volta del “solo piano e voce”. Un album e un tour teatrale realizzati in completa solitudine che ha regalato a tutti i fan la possibilità di ascoltare le sue canzoni così come sono nate in maniera essenziale. “La mia storia piano e voce” così s'intitola l'album del cantautore toscano che mescola i grandi successi di Marco: Disperato, Ci vorrebbe il mare, Perchè lo fai, T'innamorerai, le censurate Vaffanculo e Bella stronza, L'uomo volante, L'Italia, Caro Babbo, Raccontami di te, Fino a tutta la vita che c'è. Tutte in versione senza rete restituite al futuro in modo completamente originale includendo due brani inediti: “Io ti volevo” e “Aspettami lì” (con un quartetto d'archi). Masini è lì, seduto accanto al suo strumento preferito, il pianoforte, subito dopo il sound-check sul palco. A qualche domanda risponde volentieri. “La mia storia piano e voce”: un album e un concerto in solitudine. Che effetto fa ogni sera stare da solo e riprendere in mano queste canzoni che hanno una “carezza” diversa all'ascolto riprodotte in questa versione? «E’ un modo diverso di esporle perchè la gente è abituata anche a sentirle e a metabolizzarle attraverso un arrangiamento, una sonorità. Così le rappresento in maniera diversa, minimalista. Quello che mi rende più curioso anche di affrontare una tappa nuova è il modo in cui le racconto: non racconto le canzoni ma la mia vita. Non affronto l'argomento musicale ma quello più umano e esistenziale del mio percorso». Fisicamente è un concerto più impegnativo visto che oltre a suonare e cantare, ti devi anche raccontare? «È cento volte più impegnativo di un concerto normale perchè appena un dito smette di suonare un tasto, si ferma la musica, quindi è normale che sia molto più faticoso. Però regala molte più soddisfazioni». La parentesi da solo al pianoforte c'è sempre stata nei tuoi concerti attraverso un medley dei tuoi successi. È da quell'entusiasmo che generava ogni volta nei tuoi “live” che è nato poi questo progetto? «Sì, ma l’idea nasce sostanzialmente dalla voglia di misurarmi da solo con il pubblico per capire quanto avrebbe compreso il mio viaggio: una band avrebbe un po' disturbato sotto questo aspetto. Credo che l'intimi-

tà più assoluta sia proprio una voce e un pianoforte. Loro in questo tour alla fine si sono rivelati la mia orchestra». C'è un brano che hai riscoperto riprendendolo in mano per questo progetto discografico e nel live? «Un po' tutti. Vedo che il mio pubblico li canta tutti. Le canzoni sono un po' come dei figli e non si può riscoprire uno piuttosto che un altro. Un padre ha il dovere di essere imparziale e voler bene a tutti quanti nella stessa maniera. Vedo che certe canzoni hanno la dote di regalare emozioni diverse». Due inediti: “Io ti volevo” è una canzone d'amore e “Aspettami lì” parla di un problema sociale, di extracomunitari. Sono nate di getto? «Più che un problema, è una visione di questo Paese da parte di un extracomunitario che arriva e si innamora di un'italiana lasciando il figlio lontano. Io ti volevo invece è una confessione, e parla di quando ci si rende conto che dobbiamo assumerci le nostre responsabilità sui sentimenti. La presa di coscienza è un gesto di grande maturità». Con “Cosa ci resterà degli anni '80” ti sei aggiudicato la vittoria del programma “I migliori anni” di Carlo Conti. «Sì, ma la vittoria non conta. Importa semmai essere tornato in tv, perchè mancavo da un po' di tempo. Carlo mi ha dato questa opportunità e ho ritro-

vato il pubblico a casa e questa cosa mi ha dato anche l'idea appunto di rincontrarlo in teatro in maniera così stretta e intima». Oggi che è passata la “tempesta” che effetto ti fa ripensare a quando qualche sciocco diceva che portavi sfiga? «Mah, la tempesta non finisce mai. Chi crede al fatto che qualcuno possa influire negativamente sulla propria vita è molto fragile e ha un cervello poco sviluppato a capire che la propria vita si costruisce soltanto da soli e non in base agli altri». Che cos'è che è riuscito a tenerti lontano dalla depressione o dal compiere un gesto estremo? «Gli attributi. Nella vita bisogna tirarli fuori nel momento giusto...Non è la musica che ti crea i problemi. E' la vita in generale che ti regala tantissime cose belle e anche momenti di difficoltà. Se hai un carattere forte riesci a superarli. Il carattere forte si può però anche costruire grazie a tante difficoltà che la vita ti porge davanti ma che ti rafforzano». Io sono della vecchia guardia e adoro il Masini che graffia e che spacca. Oggi scrivi canzoni d'amore, ma penso che spunti dall'attualità per scrivere qualcosa d'incazzato ne avresti molti oggi… «Non credo che serva molto incazzarsi oggi. Lo fanno già in tanti. Ci sono troppi urlatori. E' un po' controcorrente. Lo facevo quando non lo faceva nessuno e ora che molti s'incazzano preferisco stare tranquillo e pensare, perchè secondo me con la logica e la strategia si raggiungono più obiettivi». Stai già scrivendo nuovi brani per il prossimo album? «Ho già dei pensieri e degli spunti che ho fermato in un telefonino e in un registratore ma li devo tirar fuori, rianalizzare e rivedere. Il Festival è un’ottima vetrina per tutti perchè gli spazi musicali sono sempre meno e non c'è più il Festivalbar, non c'è niente, solo i talent... Sanremo è un modo per arrivare alla gente per chi non può iscriversi ai talent. Non è mai detto perchè dipende dal momento,dalla canzone, dalla produzione. Aspetterò di capire quali saranno i miei nuovi progetti e poi valuterò tutte le possibilità». Luca Rizzato


S

SPORT

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PORT

SAMBONIFACESE. Mesi di delusioni sono stati cancellati dalle ultime soddisfazioni

Dopo la pioggia torna... la vittoria

Tra le caratteristiche più belle, forse romantiche, del calcio c'è sicuramente quel fatto inspiegabile nel mondo della logica che vede risorgere chi è dato praticamente per morto. Una metafora concreta di quello che l'araba fenice racconta da secoli. Su queste basi e su queste speranze la Sambonifacese può scrivere la sua storia in questo finale di stagione. Un campionato che sembrava una aver preso la strada di una lunga e agonizzante discesa verso i bassifondi della classifica, una retrocessione che da spettro lontano diventa realtà quotidiana. Proprio in questo momento, quan-

do tutti si aspettano la resa, ecco la vittoria che manca da più di tre mesi. I rosso-

blù di mister Poggi si impongono in trasferta nel derby col Legnago e gli

animi si svegliano; sette giorni dopo arriva un pareggio contro il Seregno

che veleggia nelle zone alte della classifica. Certo, la classifica non può dirsi migliorata, sei sempre lì sotto, eppure ora nello spogliatoio è forse tornata quella voglia di giocarsi tutto fino in fondo. Al di là di valori tecnici ed esperienza, superando quelle difficoltà quotidiane che potrebbero togliere a tanti la voglia di allenarsi. Manca praticamente un mese alla fine del campionato, le possibilità di salvezza passano solamente attraverso i play out; per arrivarci la Sambo dovrà staccarsi dalle ultime due posizioni della classifica e recuperare punti su quintultima e sestultima, in

modo da conquistarsi la possibilità di giocarsi il tutto per tutto in quegli spareggi che spesso hanno riservato grandi sorprese. Giovani leoni e vecchi lupi di mare, da questo mix la Sambo dovrà trovare la forza, la speranza, di sovvertire i pronostici e tingere di rossoblù il finale di campionato; c'è la possibilità di rinverdire il mito di un calcio dove tanti sono i Davide che sono stati in grado di raggiungere i loro obiettivi nonostante se la giocassero contro tanti Golia. Quello che sperano tutti i tifosi della Sambo è che questa possa davvero essere una di quelle storie. Matteo Dani


SPORT

Aprile 2014

SPORT DI CASA NOSTRA. FOCUS SULLA VARIANTE AL GIOCO DELLE BOCCE

Ecco la “bocciata” specialità veronese Parlando di sport nei numeri precedenti avevamo raccontato la realtà tutta veronese per un gioco particolare che esiste come variante al gioco tradizionale delle bocce. Stiamo parlando della "bocciata" che a differenza del gioco classico il lancio della sfera viene effettuato con

più forza "scalzando" una o più bocce all'interno di un cerchio di ferro da una distanza di circa 14 metri. Protagoniste della specialità "bocciata" tre storiche società come Stella 81 di Montecchia di Crosara, Z902 di Ronco all'Adige e Bocciofila 200 di Veronella del neo presidente Ales-

sandro Ranghiero e del segretario Graziano Busin che ad un mese esatto dall'inizio del torneo ufficiale presentano tutta la schiera di giocatori presso il bar Ciono's di Veronella: «Il nostro intento di far conoscere anche ai più giovani questo gioco tradizionale spiega Ranghiero - ha

avuto l'effetto sperato e siamo contenti di poter avere nel nostro gruppo nuovi ragazzi che si sono appassionati a questo sport vero. Siamo curiosi di ricominciare con il campionato e chissà cosa riusciremo a combinare quest'anno visto che avremo le finali proprio qui a Veronella». Nella foto di gruppo scattata poco dopo la presentazione ufficiale anche molti personaggi di spicco del mondo dello sport colognese come due ex presidenti dell'Ac Cologna del passato glorioso come Flavio Rigon e Sandro Maroccolo.

30 SCUOLA DELLO SPORT

Metodologia e didattica La Scuola Regionale dello Sport del Veneto in collaborazione con la delegazione Coni di Verona ha organizzato per martedì 8 aprile e giovedì 10 aprile il corso di primo livello (Metodologia e Didattica per l’Attività Sportiva) rivolto ad Allenatori, Tecnici, Istruttori, Educatori e Operatori Sportivi di base. I corsi sono stilati a cura della Scuola Regionale dello Sport, la cui mission, a partire dal 2014, sarà quella di dedicare annualmente l’attività sia ai propri consueti obiettivi che ad uno di essi in modo particolare. Quest’anno sarà concentrato sul tema del “recupero” della competenza e conoscenza tecnico - metodologico - educativa degli Operatori Tecnici dello Sport Veneto, stante il loro attuale

e consistente turnover. L'aggiornamento sarà successivamente ampliato e completato nel secondo semestre 2014, con approfondimenti riguardanti la stessa area tematica. Consigliata pertanto la partecipazione ad entrambe le iniziative, che saranno svolte presso la sede CONI Point di Verona di Via Forte Tomba 7/A a Ca di David. L’iscrizione è gratuita e le iscrizioni verranno accettate, in ordine cronologico, fino al raggiungimento di 70 unità. Per ogni necessità o chiarimento: - Segreteria Scuola Regionale dello Sport CONI Veneto – tel 0498658327 – numero verde 800338866 - mail srdsveneto@coni.it (lunedì – mercoledì – venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00).

CHIEVO - HELLAS VERONA

Il derby della Scala

In principio fu il derby di Verona, oggi è più comunemente definito dai media nazionali come il derby della Scala, lo stemma della Signoria Scaligera. Per molti veronesi il vero derby non è di certo quello contro il Chievo, storicamente più legati alla rivalità storica con Vicenza, ma indipendentemente da che punto lo si guarda, la sfida tra Chievo ed Hellas Verona rimane sempre un derby affascinante tra due squadre della stessa città. Il Verona, la prima squadra cittadina, il Chievo la figlia prediletta della stessa città, cresciuta esponenzialmente così tanto da superare anche lo stesso Hellas nelle gerarchie rimanendo più di 13 anni in Serie A, con in mezzo una stagione in Serie B, mentre il Verona

lottava per non sparire in Lega Pro. Stabilire che valore abbia la stracittadina oggi è difficile saperlo. Confrontare il derby di Verona con gli altri derby stracittadini di “metropoli” come Milano e Roma in cui esistono club storicamente più legate alla storia di queste sfide è difficile farlo. Chievo e Verona legate da pensieri facinorosi su impossibili fusioni societarie, legate da storie di ex e uomini che hanno contraddistinto i derby nella storia. Un derby che all’andata ha giocato un brutto scherzo alla squadra di Mandorlini, affossata da una rete a pochi minuti dalla fine di Hetemaj. Nei 10 confronti sono diventate 5 le vittorie del Chievo e 4 per il Verona,

ma che però mai come questa volta parte da favorito. La storia si ripete ma Chievo ed Hellas non possono non essere legate da destini profondamente incrociati. In principio fu il primo derby storico della città scaligera, ora a distanza di anni, con un Chievo diventato realtà calcistica consolidata nel tempo tra i professionisti e un Verona tornato a brillare nel calcio che conta, la sfida tra Hellas Verona e Chievo è diventata molto più di una sempre partita tra due squadre della stessa città. Speriamo venga onorato anche nello spettacolo in campo e sugli spalti. L’Arena è tornata a brillare, speriamo anche al Bentegodi. F.V.




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