Mensile Maggio

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ANNO XXVII - N.05 MAGGIO 2013 - stampato il 09/05/2013

SAMBONIFACESE

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Ha dovuto fare i conti con l'umore variabile del meteo, ma la 138^ edizione della Fiera di San Marco non ha tradito le attese, confermandosi ancora una volta come l'appuntamento principe di San Bonifacio e dell'est veronese. L'aspetto più positivo dei cinque giorni della Fiera è stato senza dubbio quello della partecipazione. In primis quella dei visitatori, che hanno affollato il parcheggio Palù, Piazza Costituzione e il centro storico durante tutta la durata della manifestazione e, principalmente, nelle giornate del 25 aprile e di domenica 28. Il mercato nel centro storico e la Domenica Ecologica sono stati gli eventi che hanno caratterizzato queste due date, nelle quali era in programma il grosso degli eventi legati alla Fiera. Importante anche la partecipazione delle aziende che, come ha ricordato il sindaco Antonio Casu durante la cerimonia di inaugurazione, «quest'anno è stata superiore del 10% rispetto al passato, un dato che ci conforta, soprattutto se pensiamo che i tre quarti degli espositori alla 30^ Est veronese Produce sono realtà che operano appunto nel nostro territorio». L'edizione 2013 della Fiera di San Marco si è segnalata per la sua grande attenzione al tema del lavoro e della crisi economica che attanaglia l'Italia. Aspetto, questo testimoniato dagli eventi in programma e, in particolar modo, dal convegno Est Veronese, economia, commercio, agricoltura e industria: responsabilità sociale d impresa, organizzato dalla Consulta del Lavoro sabato 27 aprile. «L'amministrazione comunale – ha concluso Antonio Casu - quest'anno si è posta un'ulteriore sfida nell'organizzazione della fiera, cioè ridurre le spese. Per questo l'organizzazione è stata affidata al 100% alla Multiservizi, abbiamo poi cercato di dare il nostro contributo con l'istituzione della Consulta del lavoro per la tutela delle attività produttive, delle professioni, delle aziende e del lavoro, a professionisti ed imprenditori».

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le vostre

Lettere FEDE

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25 APRILE 1

3 25 APRILE 2

“Cattolico a tutto tondo” “Tutto in rosso”

“... in Piazza Bra”

Egregio Direttore, spero che la qualifica di "cattolico a tutto tondo" non significhi per lei appartenere alla categoria minoritaria di cristianucci. Chi crede in Dio e lo manifesta apertamente è soprattutto una persona razionale e coerente, al contrario di chi si dichiara ateo. Infatti, nessuno di noi è nato per merito esclusivo dei genitori. Anzi, capita

Certo si potrebbero scrivere dei tomi sulla liberazione e su tutte le sue sfaccettature. Io, invece, vorrei solo ricordare la libertà personale, quella che, mi hanno insegnato, quella che finisce dove inizia quella degli altri. Proprio il 25 Aprile, mi trovavo in Brà con la speranza di assisterete a una parte della cerimonia di commemorazione della liberazione dal regime. Ed eccomi accontentata: c'era la banda, l'esercito, i bellissimi carabinieri e, finito il minuto di silenzio si rompono le righe, in tutti i sensi. Questo, naturalmente, valeva anche per noi del pubblico, ma come copione recita, a cerimonia non ancora conclusa, ecco il classico per-

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Numero chiuso il 09 - 05 - 2013

spesso che si nasca per lo “sbaglio” dei genitori. I quali accendono la vita, ma non sono certo loro a predisporre spermatozoi ed ovuli per formare cellule e via di seguito. O forse è stata una natura autoreferente che crea, inventa e predispone tutto, e in più, la coscienza o consapevolezza, la libertà di pensiero e d'agire, la volontà, la razionalità e tutto il resto? E donde la vita? Date a tutti gli scienziati di questo mondo gli stessi elementi non vitali di spermatozoi e ovuli e non nascerà nessun bambino. Date loro gli stessi elementi di un chicco di frumento (la sua farina) e non crescerà una spiga. Molti scienziati si sono rivelati fasulli quando hanno cercato di dimostrare che bastava l'uomo per spiegare la vita, l'universo, l'origine del mondo, con teorie cervellotiche e puerili. Prendete il prof. Craig Venter che diceva di aver creato la vita artificiale: l'ha solo manipolata. Prendete la Montalcini: grande scienziata, però si ostinava a cercare nel cervello il punto di partenza della coscienza umana. Queste non sono fantasie, elucubrazioni, non è fede campata in aria, ma razionalità, logica, è un affidarsi a Chi ha creato l'universo. Sicuramente anche Papa Francesco è un cattolico a tutto tondo e lo dimostra con la parola e coi fatti. Livio Lovato

Davvero commoventi le molte bandiere rosse (e le poche italiane) che garrivano nelle piazze italiane nel ricordo del 25 aprile. Ma sui testi di storia non stava forse scritto che l'Italia fu liberata, oltre che dal modesto contributo (numerico) dei partigiani, dagli alleati, in particolare, americani? Invece, nessuna parola o gesto di ringraziamento è risuonata nelle piazze per il sangue versato da quegli ignoti stranieri. Neppure una minuscola bandierina a stelle e strisce alzata al cielo. E’ malizia supporre che le “casuali” dimenticanze velino in realtà l’inconfessabile volontà di apporre

solo il sigillo “rosso” sul copyright della liberazione antinazista? Chi in questi anni non ha mai voluto festeggiare la liberazione per non dare troppa enfasi al mito (e i miti si sa, non sempre fanno rima con Verità) della resistenza partigiana, pensi che, diversamente dall’Italia, il “25 aprile” di tanti altri Paesi europei, significò nientemeno che il passaggio dalla padella alla brace: da una dittatura di destra ad una di sinistra. L’Italia è stata solo un po' più fortunata. L'anno prossimo tutti in piazza, se non altro, per il pericolo sventato! Gianni Toffali

Anche il Rettore dell’Università legge L’Altro Giornale

sonaggio egocentrico che si mette ad urlare in mezzo alla folla incitando ad andare a casa tutti ed a far tornare a casa i Marò, che secondo lui erano molto più degni di portare la divisa. Ora, tralascio la descrizione fisica dell'individuo che lasciava molto a desiderare, ma il problema è che costui non la smetteva. Nonostante fosse fuori luogo e assolutamente insolente nei confronti dei militari presenti, nessuno diceva niente. Allora mi adopero a farlo star zitto come potevo, ma una signora mi riprende chiarendomi che ognuno deve essere libero di dire la sua. Ecco - a parte il fatto che se la signora lo riteneva adeguato quel personaggio poteva anche portarselo a casa - mi sono subito chiesta: e la mia libertà ? Se chiunque è libero di calcare la scena senza titolo e senza copione, allora e ma la mia libertà di assistere ad una manifestazione così importante, senza avere un tormentone che urla nelle orecchie della gente, dove la mettiamo? E i ragazzi che manifestavano allora? Come dovevano sentirsi, apostrofati a quel modo da uno che probabilmente non sapeva nemmeno come si scrive LIBERAZIONE. La libertà inizia dove finisce l'educazione? No, perché se è così, allora oggi siamo proprio messi male. Laura Baglieri


A tutto Gusto

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le vostre Lettere

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M5S

IMU

“Lobby che dominano il mondo” Caro Direttore, alcune idee promosse da M5S sono interessanti, perché sollecitano a realizzare una politica più sobria e un ricambio della classe dirigente italiana. Nel contempo preoccupa che Gianroberto Casaleggio pubblicizzi sul proprio sito video denominati “Prometeus” e “Il futuro secondo Casaleggio”. Riporto alcuni stralci assai inquietanti. “L’uomo è Dio, è ovunque, è chiunque, conosce ogni cosa…Questo è il nuovo mondo di Prometeus, tutto è iniziato con la rivoluzione dei media, con Internet. Nel 2047 ognuno ha la sua identità in un network sociale e mondiale creato da Google di nome Earthlink, per essere tu devi essere in Earthlink o non avrai identità…2054: Prima elezione in rete per un governo mondiale chiamato GAIA. In Gaia partiti politici, ideologie, religioni spariscono: l’uomo è il solo proprietario del suo destino, la conoscenza collettiva è la nuova politica”. Volumi autorevoli affermano l’esistenza di centrali di potere che dominano l’alta finanza e l’economia mondiale e che operano per indebolire lo Stato e i partiti, affinchè non ci siano leggi che possano limitare l’avidità e l’espansione di

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questi poteri forti. Gli autori sottolineano che le religioni, difendendo i diritti fondamentali della persona e dei popoli, sono considerate da queste centrali di potere un elemento di disturbo. Stiglitz, per esempio, documenta come le idee insegnate dalla “New Classical Scool” di Chicago siano deleterie, influiscano molto sull’operato dei dirigenti della “Federal Reserve” e su chi controlla l’alta finanza e l’economia mondiale. Proprio in quella scuola di pensiero sta la radice ideologica che ha ideato i prodotti finanziari tossici, veicolati dalle grandi banche internazionali: se il mercato ha in se stesso il potere di sanare ogni propria anomalia, non deve rispondere ad alcuna legge e lo Stato non deve intervenire in economia con strumenti regolatori poiché inefficace. Seguendo le follie di Chicago, per superare ogni crisi economica bisogna dare libero sfogo al mercato e

incentivare i consumi, anche se l’indebitamento dovesse crescere…I sussidi ai disoccupati non sono necessari, perché le persone non sono mai disoccupate, tutt’al più si godono il tempo libero e, dei prestiti per finanziare i consumi…Dai neo classici è nato il modello chiamato ‘monetarismo’ che ebbe molto seguito negli anni Settanta e primi Ottanta: legare le mani allo Stato, imponendogli di aumentare l’offerta di moneta in base a un valore fisso ogni anno. Domato in questo modo il governo, i mercati potevano produrre indisturbati i loro miracoli. La convinzione che i mercati fossero efficienti e capaci di autoregolarsi e deregolamentati si adattava perfettamente a molti interessi di parte. Appare chiaro perché religioni, partiti e organizzazioni sindacali debbano sparire: una volta eliminati, chi potrà opporsi a queste ingiustizie? L’art. 49 della nostra Costi-

“Abolire gli sprechi” tuzione e le norme in vigore impongono giustamente che la politica si attui attraverso i partiti, che essi siano soggetti alle norme delle associazioni riconosciute e quindi rispondano allo Stato, non solo sotto il profilo finanziario, ma anche per la conduzione, che deve essere effettivamente democratica. Insomma, non eliminare i partiti, ma imporre regole per garantirne la trasparenza e la gestione democratica, è la strada per rinnovare la politica del nostro paese. Fatta salva la buona fede di coloro che aderiscono al movimento, la volontà di disintegrare i partiti dimostrata da M5S e i messaggi veicolati dai video “Il futuro secondo Casaleggio” e “Prometeus” sembrano favorire il disegno dell’alta finanza e delle lobby economiche mondiali, piuttosto che promuovere una civiltà più umana e rispettosa dei diritti fondamentali. Mario Rossi

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Discutere sull’eliminazione dell’Imu o meno è come discutere tra illustri clinici come levare la febbre ad un paziente senza curarsi della malattia. Eppure “la maggioranza di larghe intese” sa che la malattia principale del paese è l’enorme cifra sottratta o dilapidata in sprechi e privilegi, ed allora sì sospendiamo la rata di giugno dell’Imu sulle prime case, ma per abolirla cominciamo ad abolire: Province, consulenze, doppi-tripli incarichi lautamente retribuiti, la maggior parte delle auto blu, palazzi della politica inutili, rimborsi elettorali in surplus. Eliminando questi costi la

riscossione dell’Imu diventerà superflua si abolirà da sola senza patti o patteggiamenti pregressi o in corso d’opera. Credo che Napolitano pensasse a questo quando ha auspicato alle “larghe intese” non certo agli accordi presi nelle segrete stanze a cui fa riferimento Brunetta. Quindi se si vuole abolire l’Imu gli uomini delle “larghe intese” - avendo una maggioranza schiacciante in Parlamento - aboliscano i punti dall’uno al sei e tutte le polemiche sull’Imu diventeranno superflue. Umberto Brusco Bardolino

POLITICA. M5S Sei o sette mesi prima delle elezioni (tempi non sospetti) scrivevo su questo giornale che se i grillini andavano in parlamento finivano all'opposizione. Perché destra e moderati li detestano e alla sinistra fanno solo da alternativa, portando via voti . Quello che puntualmente sta accadendo. Ed è anche sotto gli occhi di tutti che finora il M5S è andato a Roma solo per fare casino, con tanti saluti a tutte quelle sue promesse di voler ricostruire l'Italia . Rispetto

chi lo ha votato e tutti quelli che sognano un mondo migliore, ma è da ingenui credere che un comico genovese e il suo socio, esperto di internet, riescano dove hanno fallito professori di economia e vecchi marpioni della politica. Non c'è proprio nessun elettore che sia rimasto un po' deluso? Comunque, già suonava un campanello d'allarme perché uno degli slogan era questo: “Andiamo là a spazzar via tutto!”. Giordano Salzani


CRONACHE

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SOAVE. Matteo Pressi eletto consigliere comunale di minoranza

SOAVE / LA FESTA

Già in politica a diciotto anni

Vino bianco in stile medievale

Matteo Pressi, studente di giurisprudenza, è stato eletto consigliere comunale nel gruppo di minoranza del comune di Soave all'età di 18 anni. Ha capito fin da subito l'importanza dei giovani soavesi come lui, ed ora a distanza di un anno ha avviato un progetto per coinvolgerli nell'attività politica del Comune. Come si è avvicinato Matteo Pressi alla politica? «A 14 anni mi ha colpito una frase di Papa Paolo VI: “la politica è la più alta forma di Carità”. Questo pensiero mi ha portato a considerare che è certamente un segno di fraterna amicizia dare il pane a chi non ne ha, ma che è ancora più importante un profondo impegno civico volto ad organizzare le cose in modo che alle persone non manchi il pane, la casa e il lavoro». Da dove è nata l'idea di coinvolgere attivamente i giovani? «È nata dalla convinzione che i giovani sono una risorsa preziosa per la nostra società e come tale devono essere protagonisti nell'affrontare e risolvere i proble-

Matteo Pressi

mi che stanno causando disagio nel nostro tessuto sociale. La nostra società ha estremo bisogno di essere innervata di quelle forze, intelligenze e generosità che i vecchi apparati non possiedono più, ancorati come sono alla sola esigenza di mantenere il proprio potere». Attraverso quali mezzi i giovani soavesi possono tenersi informati sull'attualità politica del Comune? «Abbiamo creato una pagina Facebook (Giovani X Soave- un impegno Comu-

ne) dove raccogliamo idee, pubblicizziamo le nostre iniziative e ci diamo appuntamento nelle sale civiche. Il nostro gruppo si riunisce con cadenza mensile, esaminiamo gli atti del Consiglio Comunale e cerchiamo idee per migliorarli, raccogliamo le segnalazioni dei ragazzi e dei cittadini che poi trasformiamo in atti da portare nelle sedi istituzionali opportune». Data l'attuale situazione di crisi politica che sta colpendo tutto il paese cosa potrebbero e dovrebbero fare i giovani? «La politica si è dimenticata di mettere al centro della propria attenzione le persone, ha anteposto interessi di parte alla soluzione dei problemi dei cittadini. Un giovane che vuole avvicinarsi alla politica deve avere coscienza di ciò ed impegnarsi per attuare i cambiamenti necessari. Quando ci si affaccia alla politica si possono vedere molti problemi ma bisogna tenersi lontani da una visione catastrofista. In ciò i giovani possono essere decisivi». Ludovica Purgato

A Soave il fiabesco castello è presente tutto l'anno, ma soltanto per pochi giorni si potranno incontrare dame, giullari, cavalieri, maghi e conoscere usi, costumi e mestieri medioevali. Sì, perché anche quest'anno va in scena la Festa Medioevale del Vino Bianco che immerge Soave in un'atmosfera trecentesca davvero unica. La manifestazione si svolgerà nel borgo scaligero dal 16 al 19 maggio e proporrà mostre artistiche, degustazioni di vino, laboratori, visite guidate, stand enogastronomici, spettacoli, un concorso di bellezza e lo spettacolare banchetto Medievale. Sarà proprio il

tipico banchetto con il Soave classico ed il Recioto di Soave ad inaugurare la manifestazione al Palazzo del Capitano venerdì 17 maggio. Dame e signori di corte, giullari, mangiafuoco, musici e sbandieratori regaleranno emozioni uniche a tutti i commensali. Nella stessa serata al Foro Boario si terranno le selezioni provinciali per Miss Lessinia 2013. Sabato 18 avrà inizio la festa medioevale con figuranti e personaggi storici che si esibiranno in uno spettacolo con i “Tamburini acrobatici di Marendole”. Nella mattinata di domenica 19 si potrà assistere ad una emozionante gara professio-

nale di tiro con l'arco nel 1° Torneo degli Arceri Medioevali Città di Soave. Alle 10.30 avrà luogo la tradizionale cerimonia di investitura delle Castellane e degli Spadarini dell’Imperial Castellania di Suavia, l’unica confraternita enoica femminile composta di illustri donne del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’imprenditoria accomunate dalla passione per il biondo nettare di Soave. Nel pomeriggio andrà in scena al Parco della Rimembranza lo spettacolo equestre “In un tempo lontano... cavalieri alla corte del Cangrande” a cura dell'equitazione storica del Cers e con la regia di Mauro Guidolin e la direzione artistica di Sergio Centomo. Nella stessa giornata in via Adami avrà luogo anche il “Palio delle Botti” dove le contrade di Soave si sfideranno in una gara alla conquista della spada del “Protettore delle Terre del Soave”. La manifestazione si concluderà con le premiazioni del vincitore del Palio e lo spettacolo medioevale degli sbandieratori. La festa è ricchissima di altri appuntamenti come il concerto al Parco Zanella degli “One no One” sabato alle 21.30 e la serata con i dj Filippo Raminello e Jack le Roy alle 22 al Foro Boario. L.P

SOAVE / LA MOSTRA

Le “intuizioni” d’arte di Marina Si è svolta dal 27 aprile al 5 maggio scorsi la mostra d’arte “Specchio della storia” di Marina Mabe Bertagnin, che ha esposto le sue opere nella chiesa dei Domenicani a Soave. L’arte di Marina è frutto di continue intuizioni artistiche che l’artista ha voluto approfondire e su cui ha voluto indagare fin dall'età scolastica. «La mia famiglia mi ha da sempre educata al bello non solo estetico ma sopratutto in relazione al buono, al rispetto, alla sensibilità – afferma l’artista raccontandosi -. Dal momento che ho preso consapevolezza che la bellezza suscita pensieri positivi, ecco che la possibilità di proporre occasioni di gioia e serenità ha dato un senso straordinario a quello che potrebbe apparire semplicemente un mestiere o una passione legata puramente all'esteriorità. Ogni spunto si è rivelato di volta

in volta un'occasione per comprendere il mondo che mi circonda e offrire occasioni anche a chi incontra le mie opere di sentirsi parte attiva di una piccola rivoluzione, uscire dal tunnel “produci, consuma e crepa “ per scoprire nel gesti quotidiani la vera realizzazione. La bellezza in questa rivoluzione parte dal fiore sul balcone o sul vaso messo a tavola, sul sorriso che offriamo a chi si incontra, sulla carta raccolta dal marciapiede....e arriva al quadro che arricchisce la nostra parete così come l'opera scultorea che ci accoglie al parco passando veloci andando al lavoro o quel piccolo bronzo in sala che ci rammenta un regalo importante». Con il liceo e l'accademia Marina Bertagnin ha appreso le tecniche per tradurre questi suoi pensieri in progetti concreti. Ha iniziato così a realizzare piccole cose

Marina Bertagnin

per parenti e amici per poi avvicinarsi ad eventi più importanti promossi dalla scuola e di seguito da enti diversi, fino ad arrivare ad esporre in alcune delle più importanti città e capitali europee. Dopo numerose esposizioni collettive e personali non solo locali, nel 2008 è stata invitata all'Art Center Berlin di Berlino, poi a Vienna e a settembre 2009 al Louvre di Parigi dove all'esposizione internazionale d'arte contemporanea ha presentato l'opera "Silenzio a piedi nudi". «Filo conduttore della mia ricerca – conclude l’artista - è diventato e si è consolidato sempre più il tema del silenzio, come concetto e come valore, dal momento che nell'arte il Silenzio afferma la forza suprema della bellezza e l'essenza del messaggio». S.A.


CRONACHE SOAVE. Nuova normativa comunicata ai vigili urbani

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SOAVE / SCUOLE MEDIE

Polizia municipale Amicizia con francesi e tedeschi Regole più chiare Si sa quanto siano importanti le regole per il benessere di tutti i cittadini ma si sa anche quanto sia difficili redigerle in modo chiaro e comprensibile a tutti. Fino ad ora alcuni “punti” erano rimasti scoperti ma su proposta del comandante il comune di Soave ha deciso un nuovo regolamento di polizia urbana che darà la possibilità ai vigili di sanzionare quei comportamenti scorretti che in passato non erano perseguibili. Questo consentirà di gestire meglio situazioni pericolose che hanno dato in passato o potrebbero dare in futuro problemi ai cittadini soavesi. Dal divieto di lanciare oggetti con l'intento di offendere qualcuno, allo scoppio di petardi in luoghi che potrebbero causare disagi, dal giocare a pallone solamente nelle aree adibite, al non riversare sul suolo materiali di alcun genere fino a passare all'accattonaggio consentito a patto di non arrecare disturbo alle persone. Queste sono alcune

Lino Gambaretto

delle semplici regole a cui i cittadini di Soave dovranno presto aderire. «Bisogna rendere partecipi i cittadini di questo nuovo regolamento anche e soprattutto tramite la scuola - spiega il sindaco Lino Gambaretto -. Alcune regole sono state create ad hoc proprio per i ragazzi delle scuole che utilizzavano in modo non appropriato semplici palle di neve o più

pericolosi petardi rischiando di far del male a se stessi e agli altri. Alcuni comportamenti non appropriati in passato non erano perseguibili serviva dunque un regolamento che permettesse ai nostri vigili di agire nel modo migliore - prosegue Gambaretto -. Il regolamento verrà messo anche su internet e cercheremo in tutti i modi di farlo conoscere ai cittadini». Regole semplici, che un buon cittadino dovrebbe mettere già in pratica nella quotidianità dettato dal buon senso, purtroppo però non sempre è così. «Abbiamo creato anche alcune norme sugli animali domestici – conclude Gambaretto - dopo aver ricevuto segnalazioni non solo relative al disturbo che possono arrecare gli animali ma anche a tutela di quest'ultimi, alcune persone lasciavano ad esempio il cane chiuso sul balcone per tutto il giorno anche d'estate finché erano al lavoro». Ludovica Purgato

SOAVE / PIAZZA CASTAGNEDI

Lavori in dirittura d’arrivo In questi giorni stanno terminando i lavori di piazza Castagnedi a Soave che ha cambiato l’immagine d’ingresso a Soave sia dal punto di vista viabilistico che pedonale. «Prima della sistemazione attuale l’incrocio all’ingresso di Soave era ostico da comprendere. Durante il cantiere sono state fatte diverse correzioni come l’entrata in paese rallentata rispetto a prima e per avere un deflusso più organico del traffico considerando la viabilità attuale – afferma l’assessore ai lavori pubblici Marco Vetrano -. Le due rotatorie, ora sistemate, sono un passaggio obbligato e chi cerca di salirci sopra, può rischiare di vedersi decurtati tre punti dalla patente. Inoltre tutto ciò che è carrabile è

asfaltato mentre la zona pedonale è in porfido e pietra. Gli attraversamenti pedonali saranno in pavimento stampato, con uno uguale messo davanti alle scuole elementari. Le strisce stampate e non verniciate sono più costose ma sono più durature nel tempo. All’interno dell’area pedonale sarà possibile soffermarsi, grazie all’arredo urbano consono che sarà sistemato alla fine dei lavori, e vi saranno delle rastrelliere per le biciclette mentre moto e motorini parcheggeranno all’esterno. Per quanto riguarda il problema parcheggi, in Foro Boario il numero è uguale a prima. E’ stato sistemato in modo diverso con spazi di manovra più stretti.

L’eliminazione dei posti auto a ridosso delle mura sono stati eliminati per volere della Soprintendenza dei beni ambientali di Verona che per permettere i lavori ha preteso che vicino alle mura non ci siano né auto né asfalto. Inoltre – conclude Vetrano - il vecchio ponte è stato allargato rispetto a prima e i mezzi pesanti a breve scompariranno dal centro storico grazie alla realizzazione della nuova circonvallazione in zona industriale. Con questa soluzione è valorizzata dal punto di vista turistico anche Porta Verona mentre in precedenza i turisti erano costretti a osservarla stando attenti a non farsi investire dalle auto che circolavano». M.G.M.

Da dieci anni i ragazzi delle scuole medie di Soave possono conoscere dei coetanei francesi o tedeschi grazie allo scambio culturale organizzato dal Comune di Soave insieme con l’Istituto Comprensivo e i due comuni gemellati Claye- Souilly in Francia e Kelheim in Germania. Quest’anno lo scambio culturale è avvenuto dal 15 al 20 aprile per i francesi mentre i tedeschi sono rimasti un giorno in meno. Gli studenti sono arrivati entrambi il 15 aprile verso le 18 nel piazzale della scuola elementare e da lì hanno raggiunto la sistemazione nelle famiglie. «Ogni anno - rileva il sindaco di Soave Lino Gambaretto.- sono coinvolti nello scambio circa 40 ragazzi italiani che studiano francese o tedesco che hanno possibilità di ospitare dei loro coetanei stranieri e poi andare anch’essi ospiti dei ragazzi in Francia o in Germania dal 13 al 18 maggio. L’amministrazione comunale, ritenendo

l’iniziativa molto bella, ha deciso di supportala annualmente con una spesa di seimila euro per l’organizzazione. I ragazzi vedono quest’iniziativa come una vacanza all’estero di una settimana ma credo che nel tempo quest’esperienza scolastica avrà sicuramente una grossa rilevanza per quelli che saranno i futuri cittadini del nostro Paese». «Gli adolescenti grazie allo scambio culturale sperimentano un modo nuovo per stare insieme di là dalla nostra storia passata. Inoltre sono coinvolti pure i docenti e i genitori nelle varie iniziative. Quando i ragazzi partono ci sono sempre i pianti perché nascono in questa settimana amicizie, piccoli amori, ma fortunatamente a maggio potranno vederli di nuovo quando arriveranno i soavesi in Francia e Germania» - termina Alice Zago consigliere delegato alla cultura e insegnante della scuola media di Soave.

FOTONOTIZIA SOAVE

Lo scorso 7 aprile a Soave si è tenuta l'annuale giornata ecologica che ha viste coinvolte molte associazioni del paese come il gruppo alpini, la Coldiretti, l'associazione dei cacciatori, Legambiente e altri gruppi impegnati dal punto di vista ambientale. Le squadre erano divise per le zone del paese, una per Castelcerino e un'altra per Costeggiola. M.G.M.

Il gruppo che ha preso parte alla giornata ecologica. La persona più anziana ha 84 anni e la più giovane 10.

NOTIZIE IN BREVE (L.P.) SOAVE E I DIPENDENTI COMUNALI. Soave può vantarsi non solo delle sue bellezze paesaggistiche, artistiche e architettoniche, ma anche del lavoro svolto dall'amministrazione comunale. Soave ha più di 7000 abitanti e 32 dipendenti dell'amministrazione comunale, ciò significa un dipendente ogni 221 abitanti, un rapporto molto positivo. Soave non lascia quindi spazio agli sprechi ed impiega nel migliore dei modi le risorse lavorative di cui dispone. Virtù non da poco riguarda anche i conti del comune. Ogni fattura che arriva al Comune di Soave viene saldata dopo un periodo medio di 15 giorni. PERCORSO DEI DIECI CAPITELLI. E’ dalla terra che si riparte, perché la terra ci dà vita, cibo, speranza, e naturalmente vino. E’ questo il presupposto che sta alla base dell’azione di recupero del Percorso dei Dieci Capitelli, un sentiero lungo circa 10 km costellato da una decina di antiche edicole votive nella zona del Soave Classico, su iniziativa del Consorzio del Soave, in collaborazione con il Gruppo sportivo Val d’Alpone de Megni, il Gruppo di restauro “TNT”, l’Accademia delle belle Arti G.B. Cignaroli e la Scuola Brenzoni di Verona. Il trascorrere del tempo e gli eventi atmosferici nel corso degli anni hanno reso urgente un progetto di restauro per molte di queste edicole, che richiedono spesso piccoli interventi sulla struttura muraria, ritocchi di colore o sostituzione di vetri rotti. Si tratta di un progetto di recupero su base totalmente volontaria, già cominciato, che vede il coinvolgimento dei proprietari delle edicole e dei tanti sostenitori che percepiscono come patrimonio collettivo da tutelare questo particolare itinerario.


CRONACHE

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COLOGNOLA AI COLLI. Il viaggio in pullman è previsto per venerdì 24 maggio

COLOGNOLA / LA FESTA

Proposta per anziani: una gita a Bergamo

Trapiantato di organi

Giovanna Piubello

L'assessorato ai servizi sociali del comune di Colognola ai Colli, guidato da Giovanna Piubello, propone ai cittadini ultrasessantenni, una gita in pullman a Bergamo. «Il viaggio – spiega Piubello – è previsto per venerdì 24 maggio e il programma prevede la visita guidata della città e del quartiere Colognola di Bergamo, gemellato con il nostro Comune. Qui incontreremo le autorità locali e il coordinatore, già nostro cittadino onorario, del gruppo ‘Amici di Colognola’ Agostino Cardinali. Sarà un'occasione per

rinsaldare il profondo legame tra il nostro paese e Colognola al Piano di Bergamo, due cittadine omonime gemellate da qualche decennio. Il sodalizio è stato rinvigorito anche l'anno scorso in seguito all'intitolazione alla nostra Colognola, di una via sorta in un nuovo quartiere della cittadina bergamasca». Il gemellaggio risale al lontano 1984, quando il Comune diede un segno tangibile di fratellanza agli amici bergamaschi, dedicando loro il Villaggio “Colognola di Bergamo”. «Le varie corti, Costantina, Canovine, Azza-

nella appartenenti al nostro Villaggio – precisa l'assessore Piubello – corrispondono infatti a zone dei quartieri di Colognola al Piano di Bergamo». I cittadini che volessero partecipare alla gita a Bergamo dovranno far pervenire la loro adesione all’Ufficio U.R.P./Protocollo comunale, in municipio, aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 12.30 e il lunedì e giovedì dalle 16.00 alle 18.00 oppure telefonando allo 045.6159612 entro il 16 maggio. Daniela Rama

CALDIERO / IL CORSO

Come affrontare un colloquio di lavoro Data la situazione di crisi che sta colpendo il mondo del lavoro l'Unione Comuni “Verona Est” ha deciso di organizzare nel mese di maggio un corso a Caldiero (completamente gratuito) sulle tecniche di comunicazione nella ricerca del lavoro e nell'auto-presentazione. Il percorso, rivolto a chi sta cercando un primo o un nuovo lavoro, aiuterà i candidati a potenziare la capacità di ricerca, a presentarsi meglio, a comunicare con

maggior efficacia e a valorizzare le proprie competenze. Il corso è articolato in quattro incontri tenuti dalla Michela Misurini, esperta in comunicazione. Umberto Ligorio, assessore all'informatizzazione del Comune di Caldiero e anche all'informagiovani dell'Unione Comune Verona Est, spiega: «E' il primo corso che viene attivato direttamente da noi autonomamente. Abbiamo deciso di sponsorizzare questo corso a

partecipazione gratuita perché riteniamo decisamente importante questa tematica sul lavoro». Gli incontri si terranno a Caldiero nella Sala Civica dei Volti in piazza Vittorio Veneto 42/44 a partire da mercoledì 8 maggio. E' necessaria la prenotazione presso gli sportelli Informagiovani dei comuni dell'Unione Comuni Vr Est. A Colognola ai Colli partirà a breve un secondo corso patrocinato dall'Unione Comuni Verona Est sul pet-

sitting. Il percorso suddiviso in otto moduli da due ore circa (20.30-22.30) si propone di formare pet sitter esperti e qualificati che siano in grado di accudire gli animali in modo professionale e responsabile. Le lezioni saranno tenute da Valentina Armani, educatore ed istruttore cinofilo. Il corso è organizzato dall'associazione Nagual. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Informagiovani. Ludovica Purgato

Foto Marco Testi

La parrocchia dei Santi Fermo e Rustico ha ospitato l'undicesima Festa provinciale del trapiantato di organi. Promossa dalla sezione veronese dell'Arti (Associazione rene-trapiantati italiani) "Piero Confortini" in collaborazione con l’Acti (Associazione cardiotrapiantati italiani), l’Aido (Associazione italiana donatori di organi), l'Antf Vr (Associazione nazionale trapiantati di fegato), l'Admor (Associazione donatori midollo osseo e ricerca) l’Amministrazione Comunale, la Pro loco e il gruppo alpini, la giornata ha riunito a Colognola numerose persone, che hanno ricevuto il dono di un organo nuovo, provenienti da tutto il territorio veronese e anche

COLOGNOLA. Il crocifisso di Federico Bellomi esposto pubblicamente Una scultura dell'artista colognolese Federico Bellomi, scomparso nell'aprile 2010, da qualche giorno si può ammirare nel chiostro della casa comunale. Si tratta di un crocifisso in bronzo, realizzato da Bellomi nel 1967 e donato al paese dal figlio Francesco. Allievo del famoso acquafortista Dante Broglio, Bellomi, nella sua brillante carriera che lo ha visto, oltre che artista affermato in Europa, docente all'Accademia di Belle Arti di Verona, ha dipinto, inciso, scolpito e plasmato la ceramica, lavorato il vetro, realizzato mosaici, insegnando per oltre trent'anni la sua arte alla Cignaroli. A lui il paese dove è nato si sente legato profondamente, tanto che l'Amministrazione comunale negli anni scorsi l'ha insignito del Premio Columna. Le opere di Bellomi si trovano anche in Spagna, Austria, Olanda, Francia, Brasile e Stati Uniti. D.R.

Foto Marco Testi

da fuori provincia. Dopo la sfilata dei labari, i partecipanti si sono recati nel parco di via San Biagio, davanti alla targa dedicata al professor Confortini, pioniere del trapianto di rene, per un momento di commemorazione. I presenti, tra cui il sindaco Alberto Martelletto e l’assessore ai servizi sociali Giovanna Piubello, hanno assistito a una santa messa animata dal coro polifonico di Caldiero, diretto dal maestro Arnaldo Tomba, e concelebrata dal parroco don Agostino Martinelli, da padre Mario Locatelli, trapiantato di cuore e da monsignor Roberto Baldin, padre spirituale dell'Arti. Al termine della messa a tutte le famiglie, che nel grande dolore della perdita di un proprio congiunto hanno optato ancora una volta per la vita scegliendo di donarne gli organi, l’Arti, l’Acti e l’Aido hanno consegnato una rosa in segno di gratitudine e riconoscenza. Alla manifestazione è intervenuto anche il dottor Luigino Boschiero che, nel sottolineare il significativo numero di intervenuti alla manifestazione, ha spiegato come questa realtà sia diventata grande e importante anche perché «il centro trapianti di Verona è cresciuto nel segno dell’accoglienza, dato che abbiamo effettuato trapianti di rene su persone asiatiche, africane e sudamericane». La giornata è proseguita con il pranzo sociale presso la baita degli alpini di via Umberto Nobile a Villaggio. D.R.



CRONACHE

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BELFIORE. Il Sindaco: «Produciamo il 25% dei pomi dell’intera Regione»

BELFIORE / UNESCO

Le storiche mele Decio in vetrina al Vinitaly

Festa Mondiale del Libro 2013

Servizi di

Graziana Tondini La storica varietà di pomi “Decio” o “Delzo” è stata presentata da alcuni imprenditori agricoli nello stand della Strada del Vino Arcole DOC allo scorso Vinitaly. Un’antichissima varietà, quasi sicuramente di origine autoctona veneta. Ma del “Decio” si tramanda una leggenda classica: nel XVI secolo lo storico fiorentino Francesco Bacchi scrisse che il “Melo d’Ezio” (nome che poi nell’uso comune divenne Decio) venne portato da Roma ad Adria durante la campagna con gli Unni, condotta dal generale d’Ezio vicino a Padova. Da qui diversi trattati di pomologia, attribuirono origine laziale a questa varietà. Consigliato dalla Commissione Pomologica dell’Esposizione di Treviso del 1888, il Decio era distribuito da quasi tutti i più importanti vivai del 1800, ed è

attestata in diversi studi la sua presenza a cavallo tra il XIX e XX secolo in tutto il Veneto. Una coltivazione che continuò nel veronese fino a metà del XX secolo, ormai quasi scomparsa: «Attualmente a Belfiore si ottengono solo 30 qli di Decio, contro i 350.000 delle moderne varietà dichiara il Sindaco Davide Pagangriso -. Una coltivazione lasciata all’amore di qualche produttore, per questo abbiamo intrapreso il percorso di Slow Food, prima entrando nella “Comunità del cibo”, poi per ottenere il presidio». Al Vinitaly erano presenti alcuni produttori, guidati da Antonello Marconi, presidente del Consorzio Ortofrutticolo: «Belfiore ormai produce il 25% della produzione di mele del Veneto, la nostra è una terra vocata alla melicoltura per la presenza dell’Adige, che crea un microclima particolare portando umidità. Con gli anni a Belfiore si è svilup-

pata la “coltura” ed anche la “cultura” della mela». Il melo Decio in passato era ricercato per la qualità, la lunga durata del frutto, per il vigore e la fertilità dell’albero, ma ciò non ha impedito la sua sostituzione con le moderne cultivar, con maggiore resa commerciale. Adesso si sta rilanciando il Decio in varie aree, nel Tre-

vigiano, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana (dove è chiamato “Nasta”). Il sapore e il profumo tipici sono ancora apprezzati in mercati di nicchia. In questa direzione viaggia il progetto belfiorese, entrando nella Comunità del gusto Slow Food della valli basse veronesi. In attesa di ottenere il presidio al più presto.

Domenica 21 aprile si è celebrata la “Festa Mondiale del Libro 2013 dell’UNESCO”, iniziativa a cui ha aderito la Biblioteca Comunale di Belfiore. Il Coordinatore Giorgio Santi ha presentato i risultati ottenuti dalla Biblioteca: «Sette anni fa, quando abbiamo iniziato ad occuparci della Biblioteca di Belfiore, parlando di libri sembrava di andare controcorrente… Oggi i tesserati della biblioteca sono oltre 700 persone e gli utenti attivi 260. E' importante proporre delle cose sane; le nuove generazioni sono smarrite, hanno bisogno di proposte forti. In un paese come il nostro, vivo sotto il profilo culturale e sociale, non poteva mancare un luogo fisico dove leggere o prendere a prestito un libro o interessarsi di cultura». La biblioteca di Belfiore ha più di 9000 volumi registrati e catalogati e tanti visitatori: nel 2012 sono stati 3070, di cui il 32% uomini e il 68% donne. I bambini sono stati il 64% dei

lettori, i giovani dai 15 ai 29 anni il 17%, gli adulti il 15%, gli over 65 anni il 4%. Sono stati prestati oltre 1400 libri. Il prossimo obiettivo del Comitato è portare la Biblioteca nel Sistema Bibliotecario della Provincia di Verona. Con la Festa del libro si premiano anche i migliori lettori dell’anno: per gli adulti migliore lettrice è Vanda Protschokova fra le donne e Danilo Permunian fra i maschi; per le scuole medie i migliori lettori suddivisi per classe risultano Anass Berkachi, Simone Valentini e Giulia Marangon; alle elementari svettano Arianna Ruffo, Enrico Ruffo, Pietro Danzi, Matteo Danzi. Un riconoscimento particolare è andato alle mamme-lettrici di “Storiando” per la costante animazione della lettura in favore di bimbi, che si svolge al sabato pomeriggio in Biblioteca, ed un premio speciale per la promozione della lettura alla Scuola dell’Infanzia.

COLOGNA

BALDARIA / SCUOLA DELL’INFANZIA

I genitori diventano attori Restiotto, tenore-poliziotto “C’era una volta…” il titolo del recital presentato dai genitori-attori del “Giardino della Pace”, la scuola dell’infanzia di Baldaria, presentato sabato 20 aprile al Teatro Comunale di Cologna. Il recital fa parte delle iniziative per coinvolgere genitori e bambini nelle attività didattiche, come spiega il vice-presidente della scuola Francesco Novello: «Volevamo dimostrare se oggi siamo ancora in grado di lavorare, giocare, divertirci insieme ai nostri figli, come facevano i nostri genitori con noi. Abbiamo fatto quattro mesi di prove, due volte la settimana, ed è stato un grande divertimento per noi genitori, a cui si sono aggiunti i fratelli più grandi dei bimbi della scuola. Abbiamo coinvolto 25 genitori e una dozzina di bambini e ragazzi». Il tema della serata erano i film di Walt Disney: il Re Leone,

la Bella e la Bestia, il mago di Oz. Proprio Novello è stato uno dei protagonisti della serata, interpretando il lupo cattivo dei tre porcellini, il principe azzurro di Cenerentola, per finire con “Romeo, er mejo gatto der Colosseo” in un esilarante “Tutti quanti voglion fare il jazz” degli Aristogatti. I saluti finali del Presidente Tiziano Paganotto: «Ringrazio i genitori, i ragazzi, le volontarie per i costumi

e le scenografie, che per mesi hanno lavorato con noi. Grazie soprattutto alla maestra Gabriella Meneguzzo, nostra regista. In questo periodo è in corso un’altra iniziativa, la mostra “Il giardino delle meraviglie” esposta in una banca di Cologna, con i lavoretti manuali dei bambini e genitori degli ultimi 20 anni. Sarà un modo per chi è stato a scuola a Baldaria di ritrovarsi».

Paolo Restiotto, il tenorepoliziotto residente a Sule di Cologna, continua nei suoi impegni canori, sempre di più alto livello. Nel colognese tutti lo chiamano “il tenore napoletano” perché nato nella città del Vesuvio, ma di origini friulane, che vive in provincia di Verona da 36 anni. Fu al Bar del Sule, gestito dalla moglie, che gli avventori lo convinsero a studiare canto seriamente. Per cui Restiotto si decise a studiare canto lirico, con i maestri Giuseppe Scandola e Maria Del Fante, ex cantanti lirici di fama internazionale. Paolo Restiotto si esibisce spesso alle manifestazioni della Polizia: «Tutti gli anni canto alla Festa del patrono della Polizia a Verona, nel 2011 ho cantato nel Battistero del Duomo alla presenza del Prefetto e alla Festa della

Repubblica in piazza dei Signori. Poi, fra i tanti concerti, ricordo quelli di Padova, al Teatro Verdi, con la banda della Polizia di Stato e al Palazzo della Ragione». Quest’anno però inaspettato, è arrivato un momento particolarmente sentito per un poliziotto: cantare al funerale del Capo della Polizia, Antonio Manganelli, prematuramente scomparso. «Ho intonato la “Preghiera del poliziotto” e l’”Ave Maria” di Gounod nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e Martiri a Roma, durante il funerale di Stato – afferma Restiotto -. Il martedì successivo ho cantato nella chiesa del Viminale, alla presenza del Ministro degli interni Cancellieri. Subito dopo sono partito per Avellino, per la messa di suffragio, poiché Manganelli era nato in quel-

Paolo Restiotto

la città». Un’esperienza straordinaria, commovente e di responsabilità enorme». I prossimi impegni porteranno in agosto il tenore “dal cuore napoletano” a Berlino, con un gruppo musicale di 40 elementi, per una selezione di “Traviata”.


CRONACHE

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ARCOLE. Nonostante il maltempo, la 52ª edizione si è svolta con successo

Fiera dell’Asparago: il bilancio è positivo Nonostante il maltempo abbia rovinato la cinquantaduesima edizione della Fiera dell'Asparago il bilancio della manifestazione è da considerarsi positivo. Grande successo per la serata di anteprima di venerdì 19 aprile con grande affluenza per l'Arcole Talent Show e per il "Go AspagaGo" che si è tenuto nella barchessa di villa Ottolini, luogo suggestivo illuminato in maniera speciale per l'evento. L'unica serata senza pioggia ha visto circa 1.500 persone partecipare a questi due eventi molto apprezzati dato l'abbinamento Arcole DOC, asparago e musica. Sabato 20 aprile alle ore 11.00 si è poi proceduto all'inaugurazione ufficiale dell'evento con il taglio del nastro affidato all'assessore

Regionale all'Ambiente Maurizio Conte, evento a cui hanno partecipato anche

i ragazzi della scuola elementare. A causa del maltempo la rievocazione stori-

VERONELLA. Dipendenza senza sostanze

Il 15 aprile l’assessorato ai Servizi Sociali di Veronella, in collaborazione con Dipartimento per le Dipendenze dell’Ulss20, ha organizzato un incontro per discutere della nuova “dipendenza senza sostanze”, il gioco d’azzardo, lecito e non. Alla serata era presente il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, promotore di una legge contro il gioco: «Il gioco, dal lotto al “gratta e vinci” – ha affermato -, è un tarlo che si insidia nella famiglia e la rompe. Come amministratore ho una crisi di coscienza, perché questo tarlo è sponsorizzato dallo Stato. Lo Stato anziché tutelare salute, benessere, risparmio dei cittadini, fa leva sulle debolezze umane per lucrare, ricavare risorse per i buchi di bilancio. Negli ultimi 10 anni in ogni manovra finanziaria, è stato inserito un nuovo gioco. L’ultimo, il gioco online, si può fare in casa con il computer ed ovunque con lo smartphone. Il “giocatore patologico” finisce preda di un indotto malsano, che porta dritto agli usurai». La struttura del gioco d’azzardo è stata illustrata dal Dott. Pietro Madera del Ser.D.3 di Soave: «Il gioco d’azzardo è strutturato in maniera tale che l’unico a vincere è il banco: nei giochi leciti le lobby delle concessionarie e l’erario, in quelli clandestini, la malavita. In Italia il “gioco d’azzardo legale” è la 3° industria, dopo l’ENI e la FIAT. Per il 2012 l’Agenzia dei Monopoli stima che gli italiani hanno speso 90 miliardi di euro in giochi, lotterie, slot, ecc. Una cifra spaventosa, se pensiamo che l’introito dell’odiatissima IMU è stato di 4 miliardi. L’assurdo è che sul gioco, lo Stato sta perdendo tasse: nel 2009 è stato introdotto il concetto di “più incassi, meno paghi” con un aliquota che dal 13,4% scende fino all’8% quando gli introiti delle concessionarie aumentano. Il contrario della tassazione progressiva che colpisce tutti i cittadini». La Dott.ssa Monica Cavaggioni, educatrice del Ser.D.3 ha illustrato l’incremento delle persone in cura: «A Soave avevamo in carico 11 giocatori patologici nel 2011, nel 2013 sono già 34. Hanno un’età media di 40 anni, giocano da almeno 3 anni e spesso hanno contratto debiti con amici e parenti, finanziarie, qualcuno con l’usura. La spesa per il gioco varia dai 400 – 5000 euro al mese, mettendo a repentaglio il futuro proprio e di tutta la famiglia». G.T.

VERONELLA

Corte Grande, luogo del cuore Veronella si è mobilitata per salvare Corte Grande. La storica dimora dei conti Sarego è stata inserita dai cittadini tra i “Luoghi del cuore” del FAI Fondo Ambiente Italiano, il censimento annuale dei luoghi italiani più amati e meritevoli di protezione. Un ottimo risultato: Corte Grande figura al 3° posto in Veneto, 19° in classifica nazionale, con ben 10.920 voti. Un plebiscito per la Corte, sostenuta anche dai paesi limitrofi, da tutta la bassa veronese e da tanti comuni vicentini, grazie al nome di Andrea Palladio, progettista delle barchesse della Corte dei Sarego. Il Fondo Ambiente Italiano, dopo la presentazione delle classifiche a metà febbraio, ad inizio aprile ha inviato una scheda all’Associazione Cittadini per l’Ambiente e al gruppo di volontari, per nuove informazioni sulla Corte: «Abbiamo risposto al questionario del FAI nei tempi richiesti - precisa Loretta Farinazzo, a nome dei volontari . La scheda inviataci richiedeva notizie storiche e tecniche sulla Corte, sulla visitabilità, sulle condizioni strutturali del bene e gli interventi urgenti da eseguire. Per noi la priorità è la riparazione del tetto della bar-

chessa palladiana, nel punto in cui c’è lo squarcio all’incrocio fra le due ali. È questo l’edificio più prezioso dell’intero complesso, che deve avere la priorità tra gli interventi di ripristino. Importante poi, sarebbe il recupero delle due lapidi sulla facciata del palazzo nobiliare del 1700, che ricordano il passaggio dell’imperatore Carlo V a Veronella». Dalla sede di Milano, il FAI ha risposto di avere acquisito la documentazione inviata, di cui a breve sarebbe cominciata l’analisi. Intanto, per mantenere viva l’attenzione sulla Corte, si attende la visita in maggio degli attivisti di Italia Nostra, sezione medio e basso vicentino. Cui seguirà l’allestimento di una mostra nell’ambito della Sagra del Carmine, per ripercorre il percorso con il FAI del 2012/13 a tutela della Corte. Madrina delle mostre per la Sagra, salvo imprevisti dell’ultima ora, sarà la Presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete, Giuliana Fontanella. Tutti passi avanti affinché le istituzioni aprano un dialogo con la proprietà di Corte Grande per recuperare questo importante bene culturale. Graziana Tondini

ca veneziana è stata annullata in quanto era impossibile allestire il campo con le tende. Nonostante la pioggia lo stand enogastronomico ha fatto sempre il pienone in particolare la sera. In molti infatti sono accorsi per gustare i piatti a base di asparago e vedere gli spettacoli. La manifestazione poi si è conclusa come da programma con lo spettacolo piromusicale. «Un sentito ringraziamento a tutti i volontari che con il loro lavoro rendono possibili queste manifestazioni, alle Cooperative Agricole Asparago d'Oro e CORAG, al Consorzio dell'Arcole DOC e all'Associazione Strada del Vino Arcole DOC commenta il Sindaco Giovanna Negro -. Abbiamo scelto di anticipare la data della manifestazione e questo ha avuto un riscontro molto positivo in termini di partecipazione e promozione del nostro asparago. Il prossimo appuntamento con la promozione del territorio e dei suoi prodotti è per il 9-10 novembre con la Fiera Nazionale di San Martino ed Arcole DOC».

11 ARCOLE/ IL PERSONAGGIO Dopo anni di studio e lavori presso l’atelier Gioiarte di Arcole, Carmen Fabbrizio espone le proprie icone in una personale a Gazzolo. «Le icone mi sono sempre piaciute, sia dal punto di vista religioso che da quello estetico. Il viso non sfumato, netto, schematico, mi ha sempre affascinata. Lavoro sulle icone da circa 5 anni, quindi fare una personale presso una banca locale di Gazzolo mi dà molta soddisfazione - racconta Carmen -. L’iconografia è una

scrittura, diversa dalle altre tecniche pittoriche: è un rituale da seguire con meticolosità, bisogna attenersi a dei canoni, a dei colori, è una pittura rigorosa. Dal primo corso, la scrittura delle icone mi ha creato come una sorta di “dipendenza”. Mi sono assoggettata a questa disciplina, che ti porta a fare “ordine” dentro di te». La mostra è aperta fino a metà maggio a Gazzolo d’Arcole. G.T.

COLOGNA VENETA Si è concluso domenica 28 aprile, con il concerto della “Fisorchestra CEA” del Maestro Roberto Quaglia, l’8° anno accademico dell’Università Popolare di Cologna Veneta: un anno molto intenso, con tante lezioni e oltre 200 iscritti. Applauditissimo il concerto della Fisorchestra CEA di Verona, con pezzi tratti

dalla musica classica, da motivi popolari, dalla tradizione napoletana e canzoni “evergreen” italiane ed internazionali, arrangiati per un gruppo di sole fisarmoniche. L’Università Popolare tornerà il 1° settembre, con un concerto lirico in Villa Papadopoli, in apertura del “Settembre colognese”. G.T.


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SAN BONIFACIO. 5° Festival Bandistico Interprovinciale

SAN BONIFACIO / AMICI DELLA BICICLETTA

Invasione di note al Teatro Centrale

Due giornate in sella

Un tripudio di flauti, trombe e clarinetti ha invaso il Teatro Centrale di San Bonifacio che, domenica 5 maggio, ha ospitato il 5° Festival Bandistico Interprovinciale. Alcune delle formazioni più importanti del Veneto si sono affrontate a colpi di note, e alla fine a spuntarla è stata la Banda di Selvazzano (PD). L'evento, organizzato dall' Associazione Benefica Gregoriana Onlus di San Gregorio di Veronella, con la collaborazione di Radio RSB, godeva del patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Verona e del Comune di San Bonifacio. «Siamo davvero soddisfatti per la riuscita di quest'evento – ha spiegato Alessandra Trentin, presidente dell'associazione organizzatrice-, anche giudici e partecipanti sono stati contenti, credo poi che il teatro Centrale sia un ottimo spazio per concorsi di questo tipo. E' stato bello vedere la tanta gente che durante tutto il pomeriggio è venuta ad ascoltare, incuriosita dalla musica proveniente dalla sala».

Tre le bande in gara, più la New Sambo Big Band che si è esibita fuori concorso in apertura del festival. Gli esperti in giuria hanno decretato come vincitrice la Banda di Selvazzano, una formazione storica, visto che la sua attività musicale è iniziata già nei primi anni del '900. Diretta dal maestro Giuseppe Faggin, la banda al completo conta più di 35 elementi, con un'età media giovanissima visto che non supera i 25 anni. Ottima la preparazione e il livello tecnico messi in mostra dai vincitori che tra le loro fila possono schiera-

re molti studenti del conservatorio e alcuni diplomati. «Conquistare questo premio – si legge in una nota ufficiale della banda – è una grande gioia, un riconoscimento che ci fa particolarmente piacere per la qualità delle bande che si sono confrontate sul palcoscenico e che premia l'impegno e la costanza dei nostri musicisti. Dedichiamo questa prima vittoria ai nostri sostenitori, che anche a San Bonifacio non ci hanno fatto mancare il loro calore». Matteo Dani

La sezione sambonifacese della FIAB – Amici della bicicletta si fa in due e, in questi primi sprazzi di primavera, ha organizzato due manifestazioni dedicate a tutti gli amanti delle due ruote. Una giornata di sole e temperature gradevoli ha accompagnato il 1° maggio con la cicloescursione che da San Bonifacio ha portato a Montagnana. Attraverso le strade della provincia, toccando i paesi di S. Stefano di Zimella, Cologna Veneta (con visita del centro storico e dell'ex stazione FS lungo la linea ferroviaria dismessa Treviso – Ostiglia, inclusa in un progetto per la realizzazione di una pista ciclabi-

le interprovinciale), Pressana, fino alla splendida città murata padovana. Un percorso ideato da Alessandro Battochia che ha consentito ai partecipanti di ammirare le bellezze architettoniche del territorio (ville e manufatti) e gli splendidi colori della campagna veronese. In programma c'è poi l'edizione 2013 di Bimbimbici, domenica 12 maggio, che vedrà bambini e famiglie radunarsi in Piazza Costituzione per poi partire con la classica biciclettata attraverso le vie del paese, fino a toccare la frazione di Prova. Percorso che poi riporterà i partecipanti in piazza, dove verrà allestito un rinfresco e ai bambini verranno regalati

dei gadget per la sicurezza delle loro biciclette. Quelli organizzati dalla FIAB sono si eventi grazie ai quali è possible passare qualche ora all'aria aperta, ma sono anche occasione per sensibilizzare la cittadinanza su alcune tematiche legate all'ecologia. Fra questi temi, come si legge da una nota ufficiale degli organizzatori, la promozione di una mobilità lenta e sostenibile, l'attivazione di percorsi sicuri (Pedibus- Bicibus) casascuola per i vari quartieri di San Bonifacio, la riscoperta dei mezzi di trasporto ecocompatibili e l'avvio di iniziative didattico-formative per favorire nuovi stili di vita. M.D.

SAN BONIFACIO / BIBLIOTECA COMUNALE

Al pomeriggio? Si legge Due pomeriggi di lettura animata, due pomeriggi per leggere e viaggiare assieme ad alcuni dei personaggi più divertenti e affascinanti della letteratura per ragazzi. E' questa la nuova proposta della Biblioteca Comunale di San Bonifacio per il mese di maggio. Un calendario di due incontri dedicati ai bambini delle scuole elementari, per avvicinare le nuove generazioni al piacere della lettura. Il progetto di lettura-animata si svilupperà in due date durante

le quali un team di educatori accompagnerà i ragazzi alla riscoperta di alcuni dei più bei romanzi e racconti della letteratura per ragazzi. Non una semplice lettura, ma un vero e proprio coinvolgimento attivo dei bambini nelle trame e nelle sfaccettature dei vari personaggi, fino ad una completa immedesimazione con i protagonisti più importanti. I pirati dell'Isola del Tesoro e gli animali dei racconti di Esopo sono solamente alcuni degli esempi dei classici

che verranno proposti ai ragazzi. Il progetto di lettura animata prevede, come detto, due date e un calendario che sarà così impostato: giovedì 16 maggio, incontro dedicato ai ragazzi di 1a e 2a elementare; giovedì 23 maggio per ragazzi di 3a, 4a e 5a elementare. Entrambi gli incontri saranno completamente gratuiti e si terranno presso la sezione ragazzi della Biblioteca Comunale di San Bonifacio dalle ore 16.30 alle ore 18.30. M.D.

CALDIERO / L’EVENTO

Disabili e solidarietà Una grande sfida internazionale di cultura, sport, arti e dialogo e la città di Caldiero piccola protagonista di un evento così importante. Il 18 maggio, a partire dalle 15, Caldiero si illuminerà di una luce nuova. «Ospiteremo a Caldiero 200 ragazzi diversamente abili – afferma Andrea Dal Sasso, assessore al sociale del Comune di Caldiero – che per una giornata vivranno assieme alle associazioni del paese con passione e compassione». Ragazzi speciali con abilità diverse, forse nuove e sconosciute per alcuni coetanei, che potranno giocare, divertirsi e rispondere alla domanda “Sei felice?”. Le scuole allestiranno un termometro della felicità dove ciascuno

potrà dare la propria risposta e descrivere quando è felice. Gli alunni delle scuole primarie e medie tramite il gioco potranno comprendere meglio i problemi che quotidianamente le persone disabili devono affrontare. Nei “giochi di disabilità” i ragazzi sperimenteranno infatti in prima persona le difficoltà del superamento delle barriere architettoniche. Un impegno importante quello dei ragazzi della scuola primaria “G.A.Farina” e della scuola secondaria “A. Pisano” di Caldiero che hanno portato a termine una ricerca sulla rilevazione delle barriere architettoniche nei luoghi d'incontro. Gli alunni presenteranno dunque l'esito di questi studi proponendo

Andrea Dal Sasso

soluzioni per facilitare l'accesso ai ragazzi disabili nei luoghi di aggregazione. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà al coperto all'interno del palazzetto dello sport in via Alberone a Caldiero. Ludovica Purgato






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SAN BONIFACIO. Due mesi intensi aspettano la Pro Loco

SAN BONIFACIO

Festa Medievale e nuovo direttivo

C.E.R. pronto a ripartire

Servizi di

Matteo Dani Saranno due mesi intensi quelli che attendono la Pro Loco di San Bonifacio, che presenta la nuova “Festa Medievale” e vede avvicinarsi le elezioni per il rinnovo del direttivo. Partiamo dal primo appuntamento, la “Festa Medievale” che si terrà alla Motta dal 31 maggio al 3 giugno. La manifestazione, organizzata in collaborazione con la Consulta Giovani e con i vari comitati di Motta, Coalonga, Villa-

nova-Villabella, Biache, Prova, Lobia, Locara, Portone, Corrubio e Praissola, sarà occasione per vivere delle giornate di gioco, cultura e gastronomia all'insegna del medioevo. Durante le prime serate della manifestazione verrà presentato il volume Torri di Confine: baluardo Scaligero tra Verona e Vicenza, a cura dell' Associazione Ricercatori Documenti Storici, ma il vero clou sarà domenica 2 giugno, con il corteo in Piazza Costituzione dei figuranti e delle squadre dei

Paolo De Mattia presidente proloco San Bonifacio

vari quartieri, accompagnati dagli sbandieratori, e il via ai giochi giochi medievali che occuperanno tutto il pomeriggio. Venerdì 28 giugno, invece, sono in programma le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione, del Collegio dei Probiviri e dei Revisori dei conti della Pro Loco sambonifacese. Sarà possibile votare dalle 19.00 alle 22.00 presso i locali dell' ex tiro a segno. Le candidature (per candidarsi basta essere in regola con il tesseramento dell'anno corrente) dovranno pervenire entro e non oltre domenica 23 giugno 2013 alle ore 19:00, su lettera autografa da consegnare presso la sede della Pro Loco oppure via mail all'indirizzo: proloco.sb@gmail. com. Per qualsiasi informazione a riguardo alla partecipazione ai giochi medievali o relativamente alle elezioni è possibile contattare la Pro Loco allo suddetto indirizzo mail, tramite facebook o telefonicamente al numero 345.3282558.

Si avvicina l'estate e a San Bonifacio il C.E.R. 2013 è pronto a ripartire. Trovato l'accordo e trovata la formula per gestire quello che da anni a questa parte risulta essere uno dei servizi estivi, organizzato dal Comune di San Bonifacio, più apprezzati da ragazzi e genitori. Quello del Centro Estivo Ricreativo sarà un percorso di otto settimane durante le quali i ragazzi dai 6 ai 13 anni trascorreranno più di metà giornata seguiti da educatori formati e preparati, per un'estate che comprenda divertimento e la giusta attenzione ai compiti e all'educazione in generale. In partenza dalla seconda metà di giugno, il C.E.R. prosegui-

rà ininterrottamente fino alla seconda settimana di agosto, e gli iscritti saranno come di consueto ospitati presso le strutture della Scuola Primaria “G. Sandri” di via Roma. Immutato anche il format con il quale si svilupperà il progetto, che comprende un programma giornaliero di gioco ed attività laboratoriali , ma che ha anche in calendario giornate in piscina (a cadenza settimanale) e gite. Come ogni anno, poi, ci sarà una tematica che accompagnerà i ragazzi durante tutte le otto settimane di CER, e sul quale verranno improntate le attività programmate dagli educatori. L'anno scorso il tema centrale

furono le Olimpiadi, per la prossima estate invece il titolo è già scelto: “ …C’era una volta…esperienza giocosa tra passato e presente….” un divertente viaggio lungo la storia del mondo, dai dinosauri agli uomini delle caverne, ma anche attraverso vecchi giochi, e lavori poco conosciuti dalle nuove generazioni, nonchè eventi che hanno costruito San Bonifacio e la sua comunità. Un'idea nata per avvicinare i ragazzi a quella che è stata l'infanzia dei loro genitori. Come di consueto, le iscrizioni per il CER 2013 verranno raccolte dall’Ufficio Istruzione del Comune a partire dal 6 maggio.

LOBIA. L’AVIS si rinnova: avanti la gioventù. La parola d’ordine sarà «continuità» L'AVIS Lobia si rinnova, ma prosegue sicura lungo il cammino intrapreso in questi anni. E' questo il senso del messaggio che il direttivo della sezione AVIS lancia all'indomani del rinnovo delle cariche sociali che ha portato una vera e propria ventata di gioventù. Il nuovo presidente è Alberto Tebaldi e suo vice sarà Marialuisa Bogoni, la segreteria della sezione è affidata a Laura Segafredo e al suo vice Mario Bacciga, mentre per acclamazione si è deciso di dare la presidenza onoraia a Valentino Lovato, membro della sezione di Lobia fin dalla sua nascita e storico presidente. «Con le elezioni dello scorso febbraio – commenta Alberto Tebaldi – il direttivo si è rinnovato molto e l'età media si è abbassata. Non cambia assolutamente però la nostra mission, diffondere sempre più il messaggiio di solidarietà che sta dietro alla donazione di sangue, cercando di avvicinare soprattutto i giovani al mondo delle donazioni». La sezione Avis Lobia è stata fondata nel settembre del 1980, veleggia quindi verso il 33esimo anniversario, e ad oggi conta 105 iscritti. Tra le iniziative organizzate dal gruppo in programma nei prossimi mesi ci sono le consuete campagne di raccolta fondi per Telethon e per sostenere la scuola dell'infanzia di Lobia. Il 16 giugno è in calendario la “Bicicletada fra le frasion” e, nel week-end dal 12 al 14 luglio la “Festa Avis Lobia”, con serate di musica, balli e con il cabaret de El Bifido. «Il direttivo è cambiato – conclude Tebaldi – ma questo non vuol dire che chi ha mandato avanti la sezione sia stato messo in seconda fila, anzi. Siamo sempre tutti uniti, e noi giovani non possiamo che ringraziare chi ci ha preceduto per la grande opera svolta». Per informazioni: pagina facebook Gruppo Avis Comunale Lobia o visitando il sito http://www.avisveneto.it/lobia.


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LONIGO. Il prezioso volume, da un paio di settimane, è a disposizione dei cittadini

Messale del Beato Angelico In Biblioteca c’è la copia

Guido di Pietro Trosini, detto Beato Angelico, nacque a Vicchio Mugello tra il 1395-1400. Non si conosce nulla della sua formazione, le sue prime opere di pittura sono andate perdute; fu anche un miniatore, tra le sue realizzazioni c'è la Madonna dei Domenicani del Messale numero 558 del museo di San Marco a Firenze. Caratteristica delle opere dell'Angeli-

La Biblioteca “G. Lovato di Lonigo” si arricchisce e già da un paio di settimane espone e mette a disposizione dei cittadini una copia del prezioso “Messale del Beato Angelico”. Donato alla biblioteca leonicena da Alessandro Spepelliti, il “messale” originale è normalmente visibile soltanto durante le rare occasioni di esposizione al pubblico nelle teche del museo di San Marco di Firenze. Per la prima volta il messale di San Domenico viene riprodotto a grandezza naturale insieme a una selezione di miniature dai Corali di San Marco di Zanobi Strozzi, allievo del Beato Angelico. Il volume, stampato su una carta speciale appositamente prodotta dalle cartiere Fedrigoni di Verona, presenta un corpus di quarantaquattro tavole miniate proposte in tutto il loro splendore grazie a una moderna tecnica di stampa che ne esalta le vivaci cromature, mentre l’impiego dell’oro a caldo rende ancora più pregiata l’edizione. Edito in colla-

borazione con il Museo di San Marco, il volume è arricchito da tre saggi a cura della dottoressa Magnolia Scudieri, direttrice dello stesso museo, che delineano la figura del-

l’Angelico e situano il Messale nella luminosa parabola artistica del pittore, per poi tracciare un profilo della sua scuola nelle opere figurative del già ricordato Zanobi. Arricchi-

to da una selezione di splendide opere del Beato Angelico e di altri pittori di ambiente fiorentino dell’epoca, il volume rappresenta un doveroso omaggio a uno dei maggiori artisti di una città che ha scritto alcune delle più importanti pagine nella storia dell’arte occidentale. Contenuto in un elegante cofanetto, il volume è rilegato a mano in pelle: presenta sul piatto anteriore una decorazione geometrica impressa a secco con quattro borchie angolari e al centro un doppio rosone concentrico in ottone traforato, fermato da una borchia: sul retro, impressione a secco con quattro borchie angolari e borchia centrale. «Ricevere un dono di tale importanza e bellezza è sicuramente un onore – commenta il sindaco di Lonigo Giuseppe Boschetto -, un'opera che impreziosisce per cultura e valore l'offerta della nostra biblioteca comunale, e che ora sarà a disposizione di tutti i cittadini». Matteo Dani

co è il cromatismo delicato e l'uso di una illuminazione piena; nelle sue prime opere aderisce evidentemente all'arte di Masaccio, come nel dipinto l'Imposizione del nome del Battista, successivamente ritorna a forme più arcaiche, proprio in questo equilibrio tra passato e presente sta il segreto della sua arte. Nella predella del Trittico di Perugia del 1437, sono visibili alcune delle più belle scene rappresentate dall'artista come per esempio nella Nascita e Vocazione del Santo, nelle quali è evidente il gusto per il racconto fiabesco e fantastico. Tra il 1438 e il 1446 realizza gli affreschi per il convento di San Marco; l'artista nel 1446 è a Roma dove per Papa Eugenio IV affresca una cappella in Vaticano che oggi è andata perduta, successivamente a Orvieto inizia la decorazione della cappella di San Brizio nel Duomo, ancora dopo verrà richiamato a Roma dove decora per Papa Niccolò V la cappella Niccolina raffigurando le Storie di Santo Stefano e San Lorenzo. Il Beato Angelico morì a Roma nel 1455.


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MONTEFORTE. Comune e Protezione civile hanno steso il nuovo documento

LA MANIFESTAZIONE

Predisposto il piano per il rischio idraulico

Festa del vino a Monteforte

Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Il comune di Monteforte d’Alpone ha predisposto, in accordo con la protezione

civile, un piano di rischio idraulico su cinque livelli di criticità per evitare il ripe-

NOTIZIE IN BREVE (M.G.M.) MONTECCHIA DI CROSARA. Lo scorso 28 aprile a Montecchia di Crosara l’asilo nido “Girotondo” ha festeggiato i 25 anni di attività e ha premiato Maria Giuspoli Vezzan quale fondatrice della scuola e prima direttrice, e uno alla direttrice attuale Eugenia Danese. La celebrazione si è tenuta nella Sala della Comunità del paese dov’erano presenti le maestre attuali e quelle che si sono succedute negli anni, i bambini frequentanti e gli ex alunni con le rispettive famiglie. Due ex alunni hanno letto alcune poesie dedicate alla scuola e scritte dai genitori nei vari anni. MONTEFORTE D’ALPONE. Lo scorso 25 aprile a Monteforte d’Alpone si è celebrata la festa della liberazione dal nazifascismo, coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole elementari del paese. L’associazione nazionale alpini ha infatti donato una bandiera italiana alla scuola in occasione dei 100 anni di attività dell’edificio scolastico, inaugurato nel 1911 e per evidenziare il passaggio di consegne dal Gruppo Alpini, depositario dei valori nazionali e della memoria storica, ai bambini, cittadini del domani che sono chiamati a gestire la società italiana del futuro senza dimenticare le radici del passato. Alla celebrazione erano presenti molte autorità del paese fra cui il dirigente scolastico Giuseppe Boninsegna e il sindaco di Monteforte Carlo Tessari.

tersi degli eventi del novembre 2010. Il primo livello, lo stato di normalità, consiste nel verificare sempre il Bollettino Meteo del Veneto. Quando iniziano le precipitazioni e il bollettino segnala condizioni meteorologiche avverse si passa al secondo livello per stato di attenzione. Si prende contatto con il responsabile per una valutazione congiunta delle precipitazioni in atto. In base all’esito della valutazione si mette in contatto il caposquadra della squadra Associazione nazionale Alpini Valdalpone, con il quale si dispone l’eventuale attivazione del servizio di monitoraggio idrometrico e dei punti sensibili. Se le precipitazioni continuano e salgono i livelli idrometrici dei torrenti Alpone e Chiampo, si passa al terzo livello con stato di preallarme. Nel caso le precipitazioni proseguissero d’intensità, si passa al quarto livello con la dichiarazione di stato di allarme. Il sindaco dichiara lo stato di allarme e dispone l’informazione preventiva alla popolazione sull’evento atteso e sulle misure di difesa da adottare attraverso

l’impiego integrato di sms, sito internet del Comune, altoparlanti su mezzi della Polizia Locale e i mass media. Nel frattempo predispone gli interventi opportuni insieme al Genio Civile, la Prefettura, la Provincia e la Regione. Il quinto livello con lo stato di criticità conclamata succede in caso di rotta arginale o tracimazione rilevante. La popolazione quando riceverà il messaggio di stato di allarme deve mettere in sicurezza auto e beni ubicati ai piani terra e interrati, alzare le soglie d’ingresso di abitazioni e negozi con paratie o sacchi di sabbia. Nel caso peggiore in cui si ricevesse il messaggio di stato di emergenza, la cittadinanza dovrà raggiungere i piani superiori e rimanervi fino a cessata emergenza, non recarsi nei piani interrati. I residenti in abitazioni con solo piano terra dovranno lasciare le loro case per raggiungerne di più sicure. E’ vietato a tutti di sostare e parcheggiare auto sui ponti, sulle vie di accesso agli argini e sugli argini per non intralciare i mezzi d’intervento e soccorso.

Dal 22 al 26 maggio a Monteforte si svolgerà la 44ª festa del vino. Mercoledì 22 maggio ci sarà il primo evento, organizzato dall'assessorato alla cultura, cioè “Gaber mon amour”, uno spettacolo di cabaret e musica in omaggio al grande artista a dieci anni dalla scomparsa. Giovedì 23 s’inaugurerà “Soave in 3d” nel chiostro del Palazzo Vescovile, una degustazione professionale a cura del Consorzio del Soave, che si ripeterà anche il giorno seguente. Venerdì 24 torna, dopo un anno di assenza, la cerimonia di consegna del gran Sigillo Vicariale, rievocazione storica di un insediamento vicariale in costumi d’epoca, dove il vicario

MONTEFORTE / IL 19 MAGGIO

Parte la Divinusbike Il 19 maggio a Monteforte d’Alpone si svolgerà l’undicesima edizione della Divinusbike Clivus, una delle prime cinque gare di mountain bike in Italia per numero di partecipanti. Una maratona, questa, gemellata con Etna Marathon - entrambi i percorsi si snodano attorno a dei crateri vulcanici -. Con questo nuovo gemellaggio si spera di creare una testa di ponte che possa trainare tutto il movimento della mtb italiana in iniziative simili, in modo da espandere in tutta Italia, in primis tra i giovani, l’interesse per le ruote grasse. Il percorso Marathon del Vulcano 2013 rimane identico allo scorso anno come anche il classic delle ciliegie. Il tracciato corto di 20 km è stato sostituito con una pedalata enogastronomica tra le colline attorno al paese di Monteforte d’Alpone. Sabato 18 maggio alle ore 15 inizierà questa passeggiata in mtb, chiamata Divinus Eno - Bike, affrontata senza alcuna foga agonistica, dove l’unico obiettivo sarà raggiungere qualche cantina del posto per fermarsi a degustare alcuni piatti tipici e sorseggiare qualche ottimo bicchiere di vino. Saranno allestiti banchetti con ogni tipico piatto nostrano, dai salumi, al formaggio, ai dolci, il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere di vino adatto al piatto che si sta assaggiando. Alla sera in collaborazione con la Pro loco sarà organizzata una festa con cucina e musica in piazza con piatti tipici della tradizione dell’est veronese. DivinusBike Clivus rientrerà anche quest’anno nel calendario nazionale Federazione Ciclismo Italiano (FCI) garantendo la partecipazione dei più forti biker nazionali e stranieri. Su un percorso impegnativo come il Marathon del Vulcano si potrà assistere a un’appassionante sfida senza esclusione di colpi. Si gareggerà su 67 km con 2300mt di dislivello avvincente, dove i muscoli saranno messi a dura prova, su salite completamente sterrate come la salita delle antenne e l’assalto al Monte Cimo.

generale della terra di Monteforte consegnerà il sigillo vicariale ad alcune importanti personalità. Sabato 25 il consueto mercato settimanale in via Dante arricchito dalla degustazione del risotto al Soave, sarà affiancato nel pomeriggio dal torneo per ragazzi di Wii su maxi schermo e dall’inaugurazione di Vininchiostro 2013 con degustazioni di vino Soave e Recioto di Soave delle aziende del territorio. Non mancheranno in piazza Silvio Venturi i chioschi gastronomici con un menù rinnovato di risotti, pasta, grigliata e pesce, che torneranno anche nella giornata di domenica. In serata torna il Carnevale di…vino per le vie del centro storico, con la musica folk per il centro storico dei Tacabanda, l’esibizione del gruppo musicale The punk Angels e la gara di ballo delle compagnie carnevalesche di tutta la provincia di Verona. Domenica 26, giornata in cui le cantine saranno aperte al pubblico, si svolgerà un’escursione di nordic walking che prevede un itinerario a piedi di facile livello tra le colline del Soave Classico, una giornata country nel cortile delle scuole elementari di Monteforte, una mostra di auto d’epoca e, dopo il pranzo, i zughi de na olta. L’esibizione del corpo bandistico folk con majorettes di Quaderni di Villafranca sarà seguita da una gara del vino tra le otto contrade e dall’esibizione del gruppo folclorico “El Paiar” di Bovolone con canti e danze della tradizione veronese.


CRONACHE MONTECCHIA DI CROSARA. Il mercato ha ora uno statuto

I cerasicoltori si associano Da alcune settimane a Montecchia di Crosara i produttori cerasicoli hanno deciso di unirsi in un’associazione per valorizzare al meglio il loro prodotto. «Grazie alla costituzione dell’associazione – afferma il sindaco di Montecchia, Edoardo Pallaro - il mercato ora ha una propria partita iva e uno statuto, approvato sia dalla commissione dei cerasicoltori sia dal consiglio comunale. I nuovi membri del gruppo saranno eletti l’anno prossimo. Mario Buratto, l’attuale presidente del mercato cerasicolo, ha dato le dimissioni perciò è stato sostituto come membro, invece la carica di presidente passa al vicepresidente. I soci fondatori sono 24. Il consiglio direttivo sarà composto da sette membri fra cui il sindaco pro-tempore di Montecchia e sei di elezione. Fra

Simone Carbognin

questi, cinque devono essere residenti a Montecchia mentre uno rappresenterà i comuni limitrofi conferitori. La durata in carica sarà di tre anni». «Tutti i conferitori che decideranno di aderire all’associazione avranno dei servizi aggiun-

IL MUSEO DI RONCÀ

tivi come comunicazioni utili, trattamenti, apertura del mercato, mancanze di certi prodotti, tramite sms o mail. Poiché la ciliegia della val d’Alpone è riconosciuta da tutti come una delle migliori d’Italia ora è importante promuoverla per farla conoscere sia in Italia sia all’estero» - spiega il nuovo presidente Davide Danese. «La costituzione dell’associazione – afferma l’assessore all’agricoltura e presidente di Coldiretti, Simone Carbognin - è un’apertura verso il mercato perché nei prossimi anni ci sarà una ricerca sempre maggiore di merci garantite. Abbiamo inoltre deciso di tenere aperto il mercato anche alla sera per favorire i coltivatori che hanno un altro lavoro di giorno». Maria Grazia Marcazzani

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IL LIBRO. “Ad un passo dal cielo” La storia di Valeria Favorito E’ stato presentato lo scorso 22 aprile in una serata promossa dall’Avis di Terrosa “Ad un passo dal cielo”, il libro autobiografico di Valeria Favorito. Si tratta della vera storia di Valeria, guarita da una grave forma di leucemia mieloide acuta contratta quando era ancora una bambina. Il libro racconta in presa diretta tutti i sentimenti e le emozioni provate nell'affrontare questa sfida con la vita, tutte le difficoltà incontrate nell'attesa di trovare un donatore di midollo osseo compatibile, fino alla guarigione avvenuta grazie alla donazione da parte del suo "fratellone" Fabrizio Frizzi: il noto conduttore televisivo. Il libro vuole essere una testimonianza di forza e di coraggio rivolta a tutti coloro che, come lei, si trovano a dover affrontare una grave malattia e, al tempo stesso, ricordare a tutti che la donazione è fondamentale per salvare vite. Alla serata, ospitata dalla Sala del teatro parrocchiale di Roncà, accanto a Valeria erano presenti anche il dott. Fabio Benedetti, il medico che ha eseguito il trapianto e direttore del reparto di Oncoematologia del policlinico di Verona, e Luigi Piva, Consigliere Avis Regionale. .«Il 21 maggio del 2000 divenne il giorno zero della mia vita, quello della mia rinascita» (V. Favorito)

IL SEGRETARIO PROVINCIALE CISL FUNZIONE PUBBLICA

40 candeline! Antolini: «Serve più coesione» Il museo geo-paleontolofico di Roncà quest’anno festeggia 40 anni dalla sua apertura e per festeggiare quest’evento ha deciso di organizzare una serie di uscite per valorizzare il territorio e la produzione locale. Il prossimo appuntamento è previsto il 19 maggio con una passeggiata sul sentiero naturalistico a cui seguirà la visita al museo e una degustazione in una cantina locale. Il 26 maggio ci sarà una gita sul monte Duello e Rio Vanganella cui seguirà la visita al museo e una degustazione di vini con il risotto al Durello. Il 2 giugno torna l’escursione al monte Duello ma con una visita pure alla Val Paradiso quindi una visita guidata a una cantina locale con assaggio di vini. Il 7 giugno ci sarà una visita guidata al museo cui seguirà una degustazione all’Enoteca di Roncà. Questa ritonerà nela stessa modalità il 13 settembre. Il 16 giugno l’escursione naturalistica sarà a Terrossa con visita ai resti del castello, per concludere con una degustazione in una cantina della frazione. Il 7 luglio si terrà un’escursione al sentiero naturalistico quindi una visita al museo e sempre una degustazione in una cantina di Roncà. La stessa visita si ripeterà il 1 settembre con degustazione in un’altra cantina. Il 22 settembre si visiterà il monte Calvarina, il museo e una cantina roncaese. Infine il 24 novembre dopo la visita al museo ci si sposterà a vedere il frantoio del paese “Dalla Fina”. Le escursioni iniziano tutte alle 9 con durata di circa tre ore e il ritrovo è davanti al museo o a fianco dle municipio. Per informazioni: Simona Boseggia, guida naturalistca ambientale, al numero 3386383495 o a Giancarlo Tessari, presidente dell’associaizone Val Nera, 335.6074811 dalle 16.30 alle 20, mail: turismonaturalisticoculturale@gmail.com. M.G.M.

«Siamo interessati a produrre beni sociali durevoli. Occorre tornare a rendere abitabile la società. Ci angoscia la crisi economica che morde il Paese e colpisce le fasce più deboli; ci turba la fragilità di molte istituzioni; siamo preoccupati per la caduta di credibilità della politica e l’accentuarsi di tentazioni populiste; da una parte e di rinuncia alla partecipazione dall’altra; temiamo quella progressiva frammentazione sociale che produce solo individualismo ed egoismo». Esordisce con queste parole Franco Antolini, segretario provinciale fp (funzione pubblica) CISL Verona. Di cosa c’è bisogno allora? «C’è bisogno di un grande sforzo generativo per contrastare la deriva della sfiducia e del qualunquismo, o quella di un ribellismo sterile e fatuo. C’è necessità di

valori che ci restituiscano la voglia e il coraggio di dare prospettiva lunga e sicura a progetti di futuro. Occorre riattivare quello spirito di coesione e impegno che ha caratterizzato alcune stagioni della storia del nostro Paese in altri diversi momenti di difficoltà e di crisi. La stagione di crisi e di emergenze che stiamo vivendo rischia di far dimenticare, o di mettere in secondo piano, parole come: diritti di cittadinanza, qualità della vita, inclusione. Occorre fare attenzione che, attraverso espressioni come: “ce lo chiede l’Europa”; “ce lo impone il mercato”, non passi un attacco strumentale alla stessa idea di welfare, di Bene Comune, di servizio pubblico. Il doveroso rientro del debito e il controllo della spesa pubblica non può portare a indiscriminati tagli ai servi-

zi e disinvestimento sulle infrastrutture che fanno società. E’ indispensabile valorizzare il lavoro pubblico evidenziandone la valenza sociale e la produttività economica». Come si sta muovendo la Cisl Funzione pubblica? «Chiediamo da sempre più partecipazione e più trasparenza. Chiediamo un percorso sulla produttività, per migliorare i servizi in base alla domanda di persone e imprese e per sostenere le nostre retribuzioni sulla base del risultato. La produttività d’altra parte può essere rilanciata da una diversa organizzazione del lavoro che faccia leva sulla disponibilità e l’interesse dei lavoratori a migliorare i processi produttivi e la qualità dei servizi. E’ necessario rilanciare subito la contrattazione nazionale e integrativa: le lavoratrici e i lavoratori pubblici hanno avuto un

erosione del potere di acquisto della retribuzione in tre anni (2010/2012) pari al 7,2%. Solo con la contrattazione e la riorganizzazione della macchina pubblica è possibile sostenere le buste paga dei lavoratori ingiustamente colpiti dal blocco dei contratti nazionali e decentrati. I dati parlano di 265.000 posti di lavoro in meno negli ospedali, nelle scuole materne e in generale nel sistema dei servizi ai cittadini, di tanti lavoratori precari a cui bisogna dare prospettiva, di competenze che mancano e di professionalità che non sono valorizzate al meglio: occorre sbloccare la spirale perversa secondo cui calano i salari dei dipendenti pubblici e cresce la spesa pubblica per beni e servizi. E’ urgente a questo punto l’apertura di una stagione in cui si ricominci a parlare di lavoro pubblico in termini di investimento».


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BASEBALL. Tanti ragazzi e genitori allo tage formativo svoltosi a San Bonifacio

Il Crazy Sambo a scuola dalla Franchigia Parma

Crazy Sambonifacese e Franchigia Parma insieme. Per una giornata di allenamento e non solo. Baseball in primo piano sabato 23 marzo al campo di via Gorizia a San Bonifacio. I ragazzi veronesi delle categorie allievi e cadetti (i nati dal 1996 al 1999) hanno preso parte a uno stage formativo con il club romagnolo, salito in terra scaligera apposta per l’occasione. Allenamenti mirati, corsa, sudore, esercizi e tanto entusiasmo: è stato un pomeriggio intenso vissuto tra sport e divertimento. I tecnici emiliani hanno seguito i giovani, trasmettendo loro consigli e qualche segreto. «Uno stage come questo rappresenta un evento importante per il Crazy Sambonifacese – ha raccontato il presidente Simone Lonardi -. Una realtà emergente, qual è la nostra, ha avuto il privilegio di imparare tante cose da una delle società gloriose del baseball italiano: tale collaborazione permette di far crescere i nostri tesserati e l’intero club, e ci consentirà, un domani, di ottenere risultati sia dentro che fuori dal campo». Già, perché la Franchigia Parma fa capo

al Parma Baseball, appunto una delle realtà di baseball più importanti nel panorama nazionale ma pure internazionale. Il suo palmares parla da solo: dieci scudetti e tredici Coppe dei Campioni non sono roba da poco. Anzi. «I ragazzi si sono divertiti un sacco e hanno ricevuto anche i complimenti dai dirigenti romagnoli per il loro impegno e la passione che dimostrano ogni giorno per il baseball – ha continuato Lonardi -. È stato un pomeriggio fantastico». Durante lo stage si sono resi protagonisti pure i genitori di tutti i bambini e i

ragazzi del Crazy: i tecnici della Franchigia Parma hanno parlato e chiacchierato con le famiglie di baseball, illustrando poi gli eventi in programma nella stagione appena iniziata. «I genitori hanno compreso i nostri progetti – ha ricordato Lonardi -. Ringrazio chiunque si sia adoperato per la perfetta riuscita dello stage e il responsabile della Franchigia, Paolo Zbogar, per la grande opportunità che ci sta fornendo: essere affiliati alla realtà romagnola è un onore». Ma facciamo un passo indietro: la collaborazione tra Franchigia Parma e Crazy Sambonifacese nasce qualche tempo fa. «Il motivo? – commenta Lonardi -. Per dare la possibilità ai nostri ragazzi di giocare di più e di confrontarsi ad alti livelli. La Franchigia Parma prende parte a tornei estivi internazionali e ad altre manifestazioni importanti, in cui la qualità dei partecipanti è molto alta. Chi tra i nostri atleti avrà l’opportunità di far parte della Franchigia, potrà affrontare ragazzi della propria età davvero preparati e competitivi». Matteo Sambugaro

PALLAVOLO

Est e Fresko Volley ai playoff E' un finale di stagione all'insegna dei playoff quello che attende l'Est Volley Club e la consociata maschile Fresko Volley. Le formazioni di punta di entrambe le compagini infatti si giocano la promozione in categoria superiore nella post season. Il MaxaA&P Olivieri chiude il campionato nazionale di B2 al secondo posto, al termine di una volata finale emozionante e che ha fatto accarezzare alle ragazze di coach Pollini il sogno del primo posto. Tutto si è deciso nell'ultima giornata con le arancio-blu sambonifacesi sconfitte in casa da Rovereto, mentre Brescia di rimonta superava Trento e si aggiudicava il campionato. Secondo posto finale, quindi, con 62 punti conquistati che valgono l'accesso ai play-off nazionali che si disputeranno nelle prossime settimane, un risultato davvero di grande prestigio per una formazione che era neoprossa in B2. La prima sfida per la promozione in B1 sarà contro la Properzi Games Lodi, chi avrà la meglio affronterà la vincente tra Ata Trento e Volley Trecate (NO). Anche la costola maschile del-

l'Est Volley si sta giocando la promozione in serie D. Il 10 maggio, infatti, la formazione diretta dal duo Leoni-Signorin affronterà il Caselle nella gara di ritorno delle finali promozione, dopo aver vinto per 3 a zero l'andata. Saranno playoff anche per il Fresko Volley che conclude il campionato al secondo posto dietro l'Olimpia Zanè (VI). La formazione del presidente-giocatore Francesco Pozzani si giocherà la promozione in Serie C già nelle prossime settimane quando dovrà affrontare in doppio scontro il Pallavolo Padova. L'andata (11 maggio) si disputerà al Palasport di Colognola ai Colli, mentre il ritorno (18 maggio) in terra patavina. Per il Fresko Volley c'è comunque già una bella notizia in vista del prossimo anno; nella stagione 2013/14 la squadrà giocherà le sue partite casalinghe al Palaferroli di San Bonifacio, notizia confermata anche dall'assessore allo Sport Lodovico Guariso. Per i ragazzi di Pozzani sarà l'occasione per esibirsi in uno dei palazzetti più belli di tutta la provincia di Verona. Matteo Dani

SAN BONIFACIO / L’EVENTO

Ragazzi alla scoperta del rugby Uno stadio colmo di ragazzi felici di giocare e scoprire uno sport, il rugby, che sta pian piano conquistando sempre più affezionati. È questa l'immagine che resta negli occhi al termine di “Mischiamoci in Allegria”, iniziativa dell' A.s.d. “I Leoni del Nord-Est” che ha portato i ragazzi delle scuole elementari a scendere in campo allo stadio Tizian di San Bonifacio per cimentarsi in una disciplina tutta da scoprire. Avvicinare sempre più ragazzi e famiglie al rugby: con questo scopo nella mattinata di giovedì 16 aprile la società sambonifacese ha raccolto ben 32 classi, provenienti da quattro circoli didattici: San Bonifacio 1 e 2, Monteforte e Veronella. Più di 650 i ragazzi che, suddivisi in diversi campi, hanno scorrazzato e appreso le prime nozioni del rugby. «Penso che una giornata del genere - commenta Marco Zonato, dirigente de “I leoni del NordEst – sia uno spot bellissimo sia per il rugby che per lo sport in generale. I volti entusiasti dei ragazzi dicono tutto,

il rugby è uno degli sport più spontanei del mondo, oltre che una disciplina che unisce e trasmette valori sani. Da noi infatti non vengono fatte selezioni in relazione a particolari doti fisiche o al fatto di essere maschio o femmina». L' A.s.d “I Leoni del Nord-Est” nasce nel 2012 dalle ceneri del San Bonifacio Rugby e dall’ente scolastico Melotto di Lonigo. Attualmente conta ben 107 tes-

serati, dai 5 ai 17 anni, provenienti da 21 comuni suddivisi fra le province di Verona e Vicenza. Il bacino va dai comuni di Zermeghedo e Sossano (VI) fino a Caldiero e Belfiore. Oltre ai normali campionati federali, ai quali partecipano tutte le formazioni, dall'under 6 all'under 16, l'associazione svolge da quest'anno un'attività nelle scuole elementari e medie del vicentino, con lezioni mirate a un primo approccio al rugby e alla sua filosofia. «Siamo un'associazione che mira a fare del rugby educativo – conclude Marco Zonato, assieme all'altro responsabile Alessandro Rodighiero -. Vogliamo creare un movimento che faccia sentire ragazzi e famiglie protagonisti attivi di questo splendido sport. La speranza più grande è quella di riuscire a farci assegnare un campo dove svolgere la nostra attività; speriamo di trovare delle Amministrazioni comunali sensibili, visto che il numero dei nostri tesserati supera quello di molte altre società sportive del territorio». M.D.


SPORT

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CALCIO GIOVANILE. Il club catalano alza il trofeo di San Bonifacio per la prima volta

Il Tiki-Taka vince ancora Il Ferroli è del Barcellona E' il Barcellona ad aggiudicarsi il 24^ Torneo Internazionale Città di San Bonifacio – Trofeo Ferroli superando ai calci di rigore l'Inter. Un'affermazione, la prima in assoluto dei catalani a San Bonifacio, meritata per la formazione blaugrana che durante tutto il torneo ha sciorinato un ottimo calcio. Parla spagnolo quindi la 24^ edizione di un torneo che è ormai diventato uno degli appuntamenti più importanti e seguiti del calcio giovanile, sia italiano che internazionale. Un evento che anche quest'anno ha confermato tutto il suo valore e, se possibile, aumentato ancor di più il suo carattere di internazionalità. Ben quattro infatti le formazioni straniere scese in campo a san Bonifacio: oltre ai catalani erano presenti anche Real Madrid, Arsenal e Vasco da Gama. Proprio a quest'ultima formazione è andato il premio Fair Play e una citazione particolare; dovevano essere presenti già nell'edizione 2012 del torneo, ma un grave lutto ha colpito la società brasiliana che non ha quindi potuto partecipare. Quest'anno

hanno voluto mantenere la parola data e sono finalmente arrivati, mostrando anche tutta la loro bravura, in un cammino di vittorie interrottosi solo alle semifinali. Tornando ai vincitori, il Barcellona nelle partite disputate ha messo in mostra un collettivo di grandissimo spessore, nel quale è la tecnica a farla da padrone e ogni giocatore sa sempre cosa fare quando ha il pallone tra i piedi. Un'organizzazione di gioco collaudata, che rispecchia quella

dei campioni della prima squadra, e anche alcuni singoli di sicuro avvenire. Tra i catalani c'è infatti da segnarsi questo nome, Seungwoo Lee, giovanissimo coreano classe '98 che si è aggiudicato il titolo di capocannoniere e il premio come miglior giocatore del torneo. Un ragazzo che ha tutto per far parlare di sé negli anni a venire e diventare una stella del calcio mondiale. Matteo Dani

CALCIO

La Juve Academy sbarca nel veronese Per un giorno tutta la scuola della Juventus sbarca nel Veneto, si trasferisce nel veronese e precisamente a due passi da San Bonifacio. Fantasia o realtà? Tutto vero! La Juventus National Academy è un modello nato nel 2004 incentrato sulla formazione e sulla crescita continua dei giovani tecnici ed educatori di tutta Italia. Una realtà, quella della JNA che sbarca nella società calcistica di Marco Venturi e del suo 2V Villanova e Villabella. Con Luca Franchetti, Presidente dell’Academy, e assieme ad altre società del Veneto affiliate al progetto, si è cercato di portare avanti il progetto della Juventus Soccer School. Il progetto JSS, rivolto ai bambini e alle bambine dagli 8 ai 12 anni, mette al servizio dei ragazzi tutta l’esperienza del modello formativo JSS con un team qualificato e preparato che segue passo per passo i partecipanti, proponendo una programmazione annuale e mensile specifica, appositamente studiata tenendo conto dell’età e dello sviluppo degli stessi. Durante l’anno, poi il team JSS svolge una serie di test motori in giro per l’Italia che consentono di valutare la crescita atletica monitorando lo sviluppo motorio dei ragazzi. Ogni iscritto JSS segue programmazioni tattiche e motorie specifiche, caratterizzate da valutazioni

individuali mensili che permettono il monitoraggio della crescita del giovane calciatore. Un progetto che anche il 2V, assieme ad altre società venete, hanno sposato per la Juventus National Academy. «Non per “fede calcistica” - come precisa il presidente del 2V, peraltro simpatizzante del Torino - ma per la grande opportunità che la scuola Juventus poteva offrire per la formazione dei tecnici e dei settori giovanili». Ma quali sono le difficoltà che incontrate sulle nuove generazioni? Ce le spiega il responsabile della Juventus Soccer School, Luca Corona: «Pare che le nuove generazioni di calciatori mostrino sempre più carenze tecniche come il calciare, il colpire di testa, il dribbling. La qualità di gioco si abbassa e il confronto con le altre realtà europee risulta deficitario. In Italia – continua - purtroppo c’è spesso una diffusa cultura della vittoria che offusca altre espressioni di gioco e impegno sportivo. Non per niente i minimi investimenti vengono effettuati nei settori giovanili e sulla formazione dei tecnici. Ecco perché nasce anche il nostro modello. All’anno facciamo 5 visite alle società affiliate con corsi, centri formativi e test con i ragazzi». Ottantacinque, come le società affiliate con la JSS in Italia che seguono i corsi e le sperimentano come successo lunedì 22 aprile pres-

so il campo sportivo “Don Luigi Pedrollo” di Via Maestri del Lavoro a San Bonifacio. Il tema del giorno riguardava il “Retraining Courses”, ovvero “Lo smarcamento: da Warm Up al Game Situational” di Luca Corona e Gabriele Savarese. Un lavoro che andava di pari passo alla programmazione annuale e mensile che i tecnici e le società affiliate devono seguire. Inoltre si può collaborare con i propri colleghi, condividendo programmi e obiettivi: una strada che facilita e migliora lo sviluppo tecnico dei giovani calciatori. L’incontro formativo presso il campo sportivo Don Pedrollo era rivolto per la categoria 2002-03 di tutta la regione del Veneto con una seduta dei tecnici della Juventus Soccer School e con una riunione tecnica finale. Ma come è nata l’idea di Marco Venturi? «E’ nata per caso tre anni fa con l’affiliazione alla JSS in maniera gratuita e con la quale si sono accresciuti 75 bambini delle categorie 20012007, ovvero le attuali categorie della scuola calcio. Un grande successo ma che non deve essere confuso come una sorta di stage o provino per i ragazzi: l’Accademy juventina viene fatta sui tecnici per dare uno spirito educativo e non solo tecnico ai “campioni” , si spera, di domani…». Federico Vaccari

23 CALCIO / LA MANIFESTAZIONE Trofeo Ferroli: numeri e curiosità Dodici squadre in gara, 19 partite disputate e quasi 240 i ragazzi scesi in campo nei cinque giorni di torneo. Basterebbero questi numeri a certificare la continua crescita del “Trofeo Ferroli”, ormai diventato un appuntamento di richiamo a livello internazionale e intercontinentale. Considerazioni, queste, che sorgono al termine di una manifestazione che «oltre ad essere un evento sportivo di livello assoluto, è occasione per dare testimonianza concreta di integrazione. Durante le giornate del torneo, i ragazzi delle varie squadre hanno avuto la possibilità di confrontarsi con coetanei provenienti da altre nazioni e da altri continenti, avendo modo di conoscere realtà e usi completamente diversi da quelli a cui sono abituati». Parole, queste, pronunciate dal sindaco di San Bonifacio, Antonio Casu, durante l'incontro con le formazioni straniere «che rendono perfettamente l'idea della grande opportunità di crescita che tornei di questo tipo possono rappresentare - afferma il vocesindaco di San Bonifacio, Umberto Peruffo -. Questo appuntamento infatti è purteoppo poco conosciuto ma si presenta come un evento di grandissima importanza» Mai come quest'anno il Trofeo Ferroli è stato un crogiuolo di culture e tradizioni. Gli spettatori hanno potuto ammirare la giovialità nel gioco e nella vita dei ragazzi brasiliani del Vasco da Gama, ma anche la loro profonda fede che li portava a raccogliersi e inginocchiarsi in preghiera prima di ogni incontro. Dalla Spagna sono arrivate due realtà differenti, la tradizione del Real Madrid da una parte e la fortissima identità catalana del Barcellona dall'altra, con i ragazzi blaugrana fierissimi di portare in alto il nome della propria regione. Ventate di nuovi mondi sono arrivate anche dai tanti ragazzi di origine africana presenti nelle varie squadre e dai giovani asiatici del Barcellona, tra i quali la grande promessa coreana Seung Woo Lee. A San Bonifacio, quindi, è stata scritta una bella pagina di sport e integrazione, due mondi che mai come oggi devono camminare nella stessa direzione. M.D.

La formazione del Barcellona con la madrina Paola Ferroli


RUBRICHE

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Maggio 2013

Poesie

Poesie giovanili che tornano all’improvviso, richiamate alla mente da qualche verso che accende la memoria…Lo scrigno dei ricordi si apre ed ecco apparire liriche per lungo tempo sopite, se non dimenticate. L’incanto della giovineza cura za si fa avanti e riesce a trasformarsi in un miele dal sapore indescrivibile, ma di Enzo Coltro assai allettante. Eccomi proiettato in avventure di cui resta, dolcissimo, il ricordo…“El piopo”, quando il mezzo di trasporto era la bicicletta e l’amore era un sentimento pulito, ingenuo, fresco – oggi lo si definirebbe imbranato – ma a tanti giovani di allora andava bene così. Un amore di cui restano talvolta alcune reliquie che non si possono accantonare facilmente…“Polvare de zoventù”. Infine le primavere attuali, così diverse dalle stagioni di un tempo; stagioni che tendono a scomparire cancellate da inverni che le sovrastano, così come ne abbreviano la durata estati che si presentano inaspettatamente prima della loro data…“Tuto cambia” EL PIOPO Te menava sul palo de la Dei soto graspi de stele, co la luna, e te rumava el vento in te i cavei, no gh’era alora for’ de ti nessuna…

Sentiva el to profumo de butèla rivarme caldo a ogni to respiro e te ciamava, me ricordo: “Stéla!”, slongàndo par i campi el nostro giro.

Pedalava sul sentier de giara scoltando el ciaciàrare de la note, co i grili in volta a far ’na gran cagnàra ne le so tane sconte infra le slòte (1)…

Se fermàvimo in riva al stesso fosso sora un cussin de erba molesìna, el core ne bateva a pi no posso, te me vegnevi sempre pi viçina…

No la sentivo pi la note intorno, la luna se incuciàva sora ’l piopo faséndolo de argento come ’l giorno e se tornava indrio co un gran grópo (2). (1) slòte=zolle - (2) perché allora qualcosa di innato impediva di oltrepassare certi limiti

TUTO CAMBIA I t’à vista a piè descalzi sora ’l prà, vestìa de vento co i cavei de luna, somenàr margarite a piene man.

Te t’è fermà a scoltàre un lugarìn (2) che cantava in to nome sul spinàro e ’l celo impresonà rento i to oci, l’è deventà de incanto un verde smalto.

Primavera che te vè su prà de fiori, te sì de ano in ano difarente… te rivi sempre tardi , qua, da nantri e te ghe pressia de scapàre ia…

Te ricamava perle la rosada (1) che un sole pena nato, la matina, vestea de sguizzi da i riflessi de oro. POLVARE DE ZOVENTÙ

Primavera, no te sì pi la mia. (1) rosada=rugiada – (2)lugarìn= lucherino

Un ciufo de cavei rento ’na busta…

da telarìne (1) che la memoria ga filà col tempo…

do righe…

el to profumo, no, lo sento ancora…

un nome da sbautàr

Quatro frégole de un me gran castèl, tuto chel che me resta de ti… e sto bòcolo che no so trar (2) ia…

relichie consumà de i me vint’ani. (1) sbautar da telarìne=liberare dalle ragnatele (2) trar=gettare



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