ANNO XXVII - N.07 LUGLIO 2013 - stampato il 08/07/2013
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Numero chiuso il 08 - 07 - 2013
simulate da poveri infelici, è inguardabile anche per i voyeur, che potrebbero guardarselo a pagamento. Se per educazione sessuale si intende questo, stiamo toccando il fondo. Per bambini interessati al sesso c’è, sempre Italia Uno, The Cleveland Show: pessimi disegni animati, contenuto volgare e a continuo sfondo sessuale (addirittura c'è la presenza di una bambola gonfiabile). Trasmesso alle 13.30, così lo descrive un genitore: «Pedopornografia, allusioni continue al sesso, volgarità e violenza, il tutto trasmesso in una fascia cosiddetta protetta e con un semplice bollino giallo. Ma stiamo scherzando? È possibile fare qualcosa per bloccare questa vergogna?» Citiamo le parole testuali di una mamma: «salve, sono un genitore (con ragazze grandi), mi occupo di bambini dai 3 ai 6 anni. Venerdì 14 giugno ho avuto modo di vedere il cartone dei Griffin alle 14 su Italia Uno, parlava di prostitute, con un linguaggio coperto da bip continui, argomento senz'altro non adatto alla fascia protetta». Se non ricordiamo male, I Griffin già sono stati sanzionati dal Comitato Media e Minori, quando era operativo. E che dire dei manifesti che pubblicizzano “Tulpa” (VM14), ambientato nei club privé? Mentre i benpensanti dissertano contro la
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FAMIGLIA
“Genitori preoccupati” L’Esorcista, vecchio e scontato film, comunque costellato di scene raccapriccianti, disgustose e violente che colpiscono il cuore e la mente anche dei ragazzi e adolescenti di oggi: mandato in onda, in prima serata, su Italia Uno. Per chi desidera qualcosa di più piccante, c’è Sex therapy, a mezzogiorno, su Cielo: oltre a contenuti e scene esplicite anche se probabilmente (sperabilmente)
Luglio 2013
“Papà e mamma per ogni figlio” violenza sulle donne, questi cartelloni, presenti in molte strade delle nostre città, mostrano una schiena femminile segnata dalle frustate. Segnalazioni, queste, pervenute solo nell’ultima settimana. Ormai il grido dei genitori e degli educatori diviene rabbia, mista all’impotenza. I Comitati e le Commissioni non funzionano, i giornali ci danno dei bacchettoni, il Parlamento non sa (forse) oppure non si interessa. Ci preoccupa soprattutto la violenza dilagante nei media, nei film e nei cartoni. Poi ci si stupisce se anche in Italia un ragazzo è entrato a scuola armato fino ai denti? Quando capiranno che i genitori non sono preoccupati per un loro interesse, ma per il futuro del Paese? Gli unici interessi che contano, evidentemente, si chiamano Rai, Mediaset, Medusa Film, o altri simili. Genitori, muoviamoci noi, per primi: ci sono le segnalazioni da inoltrare, a noi, direttamente alle emittenti, ma anche ai vari comitati (Comitato Media e minori, Consiglio Nazionale Utenti, ecc.). Ma, soprattutto, la televisione è meglio tenerla spenta: ci sono tante cose belle che si possono fare quando i bambini sono a casa (passeggiate, giochi, piscina, ecc.). Associazione Italiana Genitori
Caro direttore, vorrei condividere con i lettori un articolo, pubblicato da Avvenire il 30 maggio scorso a firma di Carlo Bellieni, che mi ha molto colpito. L’articolo commenta quanto riportato recentemente dalla rivista scientifica Early Children Development and Care, secondo cui padre e madre sono ugualmente importanti per il figlio, ma che ognuno ha un suo ruolo indispensabile per l’equilibrio dei figli: tutto il contrario della moda secondo cui coppie dello stesso sesso sono la stessa cosa che coppie di sesso diverso. Eppure la rivista parla chiaro – afferma nell’articolo il giornalista di Avvenire -: i figli di genitori con ruoli madre – padre differenti, hanno capacità sociali più sviluppate e sono più pronti alla competizione rispetto ai figli di genitori con ruoli non differenti. Un altro studio mostra come i figli delle coppie con ruoli differenti tra padre e madre hanno minor aggressività. La specificità dei ruoli non significa monopolio ma una complementarietà tra padre e madre. I padri sembrano giocare un ruolo maggiore nel processo di apertura dei figli al mondo esterno che è legato allo sviluppo dell’autonomia e alla capacità di affrontare i rischi. Secondo la rivista rispetto ai
padri, le madri attribuiscono maggior valore al lavoro in casa, al supporto emotivo per i figli e all’educazione sessuale. La scienza parla chiaro: il figlio è in rapporto di crescita con la madre per certi tratti del carattere e col padre per altri. Due padri (o due madri) rispondono a questa esigenza? Certamente no. E ancora, l’aiuto alla socializzazione dei figli dato da madre e padre differiscono in alcuni tratti ma servono nella loro complementarietà a creare l’impalcatura di regolazione delle emozioni. Insomma – continua ancora Carlo Bellieni nel suo articolo -, per far crescere bene un figlio non è vero che “basta volerlo”. Non si possono fare esperimenti in un campo come la cura dei figli, quando migliaia di anni di crescita sociale umana hanno “seleziona-
to” un ambito preferito chiamato famiglia. E’ la famiglia che ha vinto per millenni e ha permesso che il mondo arrivasse fino a oggi è quella che ha le caratteristiche della complementarietà psicologica e sociale tra donna e uomo. Avere “due mamme” senza papà o “due papà” senza mamma è la stessa cosa rispetto ad avere un padre e una madre? La scienza dice “no”. Ma i bambini – conclude l’articolo - non sanno reclamare i loro diritti nei parlamenti e sui giornali e in tv, i loro diritti non hanno spazio: si affermano solo i presunti diritti dei “grandi”. Ci piacerebbe un mondo in cui le decisioni sui figli si prendono su basi solide, criteri scientifici e amore, due pilastri che si sostengono reciprocamente, non sulle mode. Elvira Tebaldi
A tutto Gusto
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Cronache CRONACHE
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LA NOVITÀ. Zaia, Coletto e Sernagiotto presentano il nuovo Piano Sociosanitario
Sanità Veneta: la riforma
«Epocale, lungimirante, innovativa e fondamentale». È definita così da Zaia, Coletto e Sernagiotto la grande riforma della Sanità Veneta delineata dal nuovo Piano Sociosanitario Regionale. La Giunta ha infatti approvato pochi giorni fa le tanto attese schede di dotazione ospedaliera e territoriale. Ne ha dato notizia il presidente della Regione Veneto Luca Zaia aprendo il consueto punto stampa del martedì, affiancato dal vicepresidente Marino Zorzato, dall’assessore alla Sanità Luca Coletto e da quello al Sociale Remo Sernagiotto. I punti cardine di questa riforma sono pochi ma estremamente importanti: grande rafforzamento della sanità territoriale con la nascita degli ospedali di comunità e delle medicine di gruppo integrate per portare le cure più vicine alla gente; nessun taglio di posti letto, ma una diminuzione dei posti letto per acuti a favore dell’attivazione di letti di comunità; potenziamento dell’urgenza-emergenza per dare risposta ai casi gravi entro la proverbiale “golden hour”; mantenimento di
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
Intervento Cisl A ballottaggi conclusi e quindi dopo gli stop imposti dalle “ansie elettorali” (che la dicono lunga sul basso livello del dibattito politico italiano) sono state finalmente presentate le così dette “ schede ospedaliere”. La stampa locale ha già dato ampia diffusione ai dati in questione che, per quanto riguarda il territorio di Verona, qui riassumiamo:
tutte le eccellenze attualmente presenti negli ospedali per acuti suddivisi in fulcri di riferimento Europeo (le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona), in fulcri di riferimento provinciali (gli Ospedali capoluogo) e in nosocomi “di rete”, tarati sull’assistenza di circa 200 mila abitanti l’uno. «Dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, viene disegnata un’organizzazione sanitaria moderna e capace di essere efficiente per vari anni a venire – dice il presidente Zaia -. Siamo già molto più avanti di altri in giro per
L’ASSISTENZA OSPEDALIERA Sono previsti due Centri “Hub” (fulcri) di riferimento europeo, indicati nelle Aziende Ospedaliere Universitarie di Padova e Verona con compiti di ricerca, didattica e cura. Nascono inoltre Centri Hub di riferimento provinciale dove sono collocate tutte le specialità ospeda-
l’Italia perché il nostro tasso medio di ospedalizzazione è di 7 giorni contro i 30 di alcune altre Regioni e con questa riforma manterremo la leadership nazionale. Segnalo anche molti aspetti che non esito a definire di civiltà come le reti per la presa in carico del paziente dalla diagnosi alla guarigione o come il rafforzamento dell’urgenza-emergenza per soccorrere chi sta davvero male e rischia la vita o ancora come la scelta strategica degli ospedali di comunità, dove i pazienti cronici e anziani troveranno l’assistenza a loro più adatta. Anche gli hospice – conclude Zaia - per i malati terminali dove scienza e umanità devono accompagnare la persona nell’ultimo tratto di vita e le medicine di gruppo che, a regime, saranno sempre a disposizione della gente contribuiscono a rendere gli ospedali più ‘umani’». Il vicepresidente Zorzato,
Luca Coletto
infine, ha tenuto a sottolineare che «complessivamente quella che verrà realizzata è un’ottima sanità, accompagnata da una diffusa specializzazione e da un’Università che esce dalla sua sede e, molto opportunamente, si diffonde sul territorio». Alessia Menegolli
liere con garanzia di risposta per le alte specialità e di supporto per la rete degli ospedali
L’ASSISTENZA TERRITORIALE
definiti “Spoke” (raggio) e tarati ognuno per
L’assistenza territoriale, punta a garantire 24
fornire assistenza ad un popolazione di circa
ore su 24, 7 giorni su 7 tutta l’assistenza sani-
200 mila abitanti cadauno.
taria ai pazienti che non necessitano dell’ospedale per acuti. Importante novità è il
LA RETE URGENZA-EMERGENZA E’ uno dei cardini della nuova organizzazione sanitaria: il Coordinamento Regionale garantisce il collegamento tecnico-scientifico con le Centrali operative provinciali e con tutti gli attori del sistema, la Centrale Operativa pianifica e attiva le risorse sul proprio territorio di competenza, le unità di Pronto Soccorso garantiscono le prestazioni di emergenza e urgenza e l’osservazione breve intensiva fino a 48 ore.
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superamento dell’ ‘isolamento’ dei medici di famiglia, diffondendo su tutto il territorio le “Medicine di Gruppo Integrate” (team multi professionali costituiti da medici e pediatri di famiglia, specialisti, medici di continuità assistenziale, assistenti sociali) che assicureranno un’assistenza continua lungo tutte le 24 ore per 365 giorni l’anno. Nuovo strumento operativo sarà la Centrale Operativa Territoriale, attivata in ogni Ulss, che coordinerà la presa in carico protetta del paziente e fungerà da raccordo tra le strutture ospedaliere e territoriali.
Su questi dati inizierà il dibattito che, come è sempre accaduto, sarà monopolizzato dalle posizioni di parte (leggi partito) che strizzeranno l’occhio alle pulsioni campanilistiche con il risultato di escludere dalla discussione ogni tentativo di valutare la questione nel merito. Prima di ogni altra considerazione riteniamo necessarie le seguenti puntualizzazioni: la CISL condivide l’indirizzo di fondo del “nuovo Piano Socio Sanitario Veneto” che tende a riequilibrare le risorse tra gli ospedali per acuti, ospedali di comunità, riabilitazione e servizi sul territorio. Le schede in questione sono (o dovrebbero essere) una prima realizzazione del piano Socio Sanitario Regionale per quanto riguarda la riduzione (da noi condivisa) dei posti letto per acuti. E’ fondamentale capire adesso come verrà dato seguito a questa operazione. Va spiegato infatti che il semplice annuncio del “taglio” di un certo numero di posti letto non significa ancora niente. Per capire l’effettiva portata dei cambiamenti annunciati è determinante stabilire come, dove e quando verranno re-impegnate le risorse risparmiate. E’ evidente quindi che solo quando conosceremo i dettagli applicativi saremo in grado di formulare una complessiva e seria valutazione. Le “schede” evidenziano tuttavia, anche ad una prima superficiale lettura, quello che forse rischia di essere il problema di fondo di questa riforma: la mancanza di coraggio. L’Ospedale a due teste “Bussolengo/Villafranca” è una avveniristica idea organizzativa o un profondo e servile inchino ai potentati locali? L’aumento dei primariati risponde a necessità organizzative o è una strizzata d’occhio alla lobby omonima? Il servizio Socio Sanitario Veneto in termini economici vale più del 80% del budget della Regione Veneto. Riformarlo per adeguarlo alle nuove necessità della popolazione comporterà inevitabilmente variare degli equilibri consolidati, modificare ed a volte destabilizzare una gigantesca ramificazione di interessi grandi e piccoli. Per guidare la nave della riforma servirà molto giudizio ma anche molto coraggio … Speriamo allora che il buon giorno non si veda dal mattino.
CRONACHE
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BELFIORE. La folkloristica manifestazione si è svolta domenica 23 giugno
San Rocco alza al cielo il Palio delle Contrade Servizi di
Graziana Tondini Un Palio, quello delle Contrade di Belfiore, rinnovato per la 19° edizione, svoltasi domenica 23 giugno. Ad organizzare la folkloristica tenzone ha esordito l’Associazione di giovani Distillab, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Verona. Ha collaborato anche l’AVIS belfiorese. L’associazione di promozione sociale Distil-lab è nata nel 2009 e il suo nome sta a indicare la volontà di raccogliere le potenzialità dei giovani belfioresi e “distillarle” in un “laboratorio” che porti nuovi input e nuove idee per il paese. Distil-lab ha portato innovazione e continuità, in una manifestazione che rischiava di interrompersi. Confermati i cinque storici rioni in gara: Porcile (colore arancio), San Luigi (biancogigliati), San Rocco (blu), Strà (gialli) e Cantarane (verde-rossi). Il primo segno di rinnovamento è lo svolgimento nell’unica giornata di domenica: nel tardo pomeriggio sono partiti i cortei delle contrade per fare il loro
ingresso in Piazza della Repubblica con il Palio della Madonna consegnato dalla contrada vincitrice 2012 “Porcile” ed esposto sugli spalti; subito dopo sono iniziate le gare, uniche fra grandi e piccini: i classici “tiro alla fune” e “corsa con i sacchi” ed i nuovi giochi: “trottola intelligente” (quiz culturale), “tetris”, “scoppia e centra”. Il sindaco Davide Pagangriso sostiene la manifestazione: «Noi non abbiamo sfilate storiche con figuranti in costume medievale e storie di nobiltà e cavalieri da rievocare. Ma il Palio di
Belfiore è un insieme di sentimenti: è passione, gioia, rabbia, delusione. Una febbre che cresce di giorno in giorno, fino alla sfida finale di giugno. E’ riduttivo identificare la manifestazione al giorno delle gare: per i belfioresi il Palio è vita di contrada, che dura tutto l’anno». Al termine delle gare è stato assegnato il Palio alla contrada con maggiore punteggio, i blu di San Rocco, a cui è seguita la premiazione del miglior folclore ai gialli della Strà: successo quest’ultimo decretato dalla giuria formata da sindaco,
parroco e medico del paese e dai capi-contrada, unito al voto popolare su Facebook. Contento dell’esito il presidente Distil-lab Enrico Albertini: «Al nostro esordio in una manifestazione così grande ed impegnativa è andata bene, buona la partecipazione delle contrade e del pubblico. E’ stato apprezzato il nuovo gioco a quiz di cultura generale, con alcune specifiche domande su Belfiore. E alla fine, in un clima di convivialità, tutti si sono fermati in piazza per l’happy hour e a festeggiare insieme».
6 BELFIORE La Parrocchia di Belfiore, con il patrocinio del Comune, ha organizzato per il 5 luglio il concerto della rock band vicentina “The Sun”, un gruppo formatosi nel 1997 e che nel corso della carriera ha seguito un particolare percorso evolutivo. Il risveglio spirituale del gruppo risale al 2008, con la decisione della band di dare un taglio più spirituale, solare e diretto alla propria musica, con un nuovo sound più immediato che li porta a comporre in lingua italiana. I loro primi 30 brani autoprodotti sono caratterizzati da uno sguardo riflessivo sul mondo giovanile. I “The Sun” si esibiscono nel 2011 a Betlemme in uno speciale concerto per la pace e per l’abbattimento del muro che divide lo Stato di Israele dalla Palestina. Nel 2012 cantano a Gerusalemme e nel 2013, su invito del Card. Gianfranco Ravasi hanno aperto l’Assemblea Plenaria sulle culture giovanili emergenti in Vaticano. Il giorno dopo il concerto sono stati ricevuti da Papa Benedetto XVI. «Siamo felici di ospitare il gruppo a Belfiore: i The Sun vivono una forte spiritualità che traducono in musica, testi, parole e opere - spiega Silvia Marceglia, del gruppo organizzatore -. I loro eventi sold out testimoniano il grande successo, che nel 2012 ha toccato le 25.000 presenze di ragazzi ai concerti. Vogliamo sperimentare il connubio fra giovani, musica e religione». La band coniuga una musica potente e melodica con messaggi riconducibili all’etica, alla concretezza e alla spiritualità, che ne fa una realtà artistica unica in Italia, coniugando in modo del tutto nuovo la musica rock, la formazione, l’incontro personale e la fede. «Come gruppo parrocchiale abbiamo scelto di ospitare il concerto nel Comune di Belfiore, grazie all’idea dei nostri giovani di promuovere tra i coetanei, a suon di musica, valori spesso relegati nelle aule di catechismo o tenuti nascosti per paura del giudizio altrui» commenta Silvia. L’incasso della serata sarà devoluto alla Caritas parrocchiale per le “Adozioni di vicinanza” e ai lavori di ristrutturazione dell’Oratorio Gaudete. Sono stati tanti i giovani e non solo, presenti al concerto.
Il gruppo “The Sun”
CRONACHE
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COLOGNA. L’annata 2012/13 è stata piena di iniziative, dall’ambiente alla legalità
COLOGNA / LA RASSEGNA
La scuola primaria guarda già al futuro
Il cinema appassiona
La Scuola Primaria di Sant’Andrea si prepara al prossimo settembre, con un calendario di confermate e nuove iniziative rivolte alle esigenze dei bambini e delle famiglie. E’ trascorso bene l’anno scolastico 2012/13, come spiega l’insegnante Elena De Lorenzi: «L’anno appena trascorso è stato ricco di novità e soddisfazioni: è iniziata l'organizzazione a tempo pieno che ha permesso agli insegnanti di poter lavorare con tempi più distesi, avvalendosi di una didattica laboratoriale. I bimbi sono stati stimolati all'apprendimento attraverso una molteplicità di attività che hanno coinvolto il corpo: danza, musica, gioco, arte». I bambini sono i protagonisti del processo educativo: «La nostra scuola pone particolare attenzione alle loro necessità fisiche e psicologiche, agli stili cognitivi e di apprendimento. La didattica attuata ha sfruttato vari canali comunicativi, permettendo al bambino di fare esperienze autentiche. È una didattica rispettosa dei tempi di
apprendimento, che privilegia il conoscere attraverso il fare - continua l’insegnante -. Importante è la socializzazione, che permette al bambino di confrontarsi con gli altri e con la diversità, per cui abbiamo fatto anche progetti speciali che mirano all’inclusione». A conferma della bontà dell’offerta formativa, la scuola di Sant’Andrea ha ricevuto due importanti premi: «Il 1° promosso da AMIA, riguardava l'esecuzione di un presepio realizzato in materiale rici-
clato; il 2° promosso dal MIUR, riguarda l'educazione alla legalità: le classi vincitrici hanno trascorso tre giorni a bordo della nave della legalità che partendo da Civitavecchia, è arrivata a Palermo, dove si sono svolte le manifestazioni contro la mafia, in ricordo dell'attentato ai giudici Falcone e Borsellino. Un premio altamente significativo. Inoltre, l’intero plesso ha potuto visitare una fattoria didattica, poiché abbiamo aderito all’iniziativa “Frutta nelle scuole”, un
COLOGNA. Medaglia d’onore a Ottavio Micheletto Ottavio Micheletto è stato insignito il 2 giugno, Festa della Repubblica, della medaglia d’onore del Presidente della Repubblica, quale deportato e internato per il lavoro coatto in un campo nazista. Micheletto, classe 1923, è stato decorato dal Prefetto Perla Stancari, alla presenza del sindaco di Cologna Veneta, Silvano Seghetto e dei familiari. Ottavio ci ha raccontato i giorni terribili della guerra e della prigionia: «Sono partito da Cologna il 1° gennaio 1943, neanche ventenne, per l’addestramento nel V artiglieria a Riva del Garda. A giugno partii per Bari e da lì con la nave a Durazzo e poi Cetinje, nel Regno di Montenegro. Rimasi poco al fronte, poiché in settembre i nostri comandanti si accordarono con i tedeschi, che ci portarono dal campo militare alla stazione in Albania. Siamo stati accampati per 22 giorni all’aperto, senza cibo, senza acqua, costretti a bere dai fossi e a rubare per sopravvivere». Dall’Albania con il treno si sono spostati a 20 km dal confine con l’Olanda: « Mi hanno mandato a lavorare a Colonia, in una fabbrica di tubi in cemento. Una guardia belga ci scortò in treno fino a Bonn, in un altro campo di lavoro con il lazzaretto per gli ammalati. Mi misero nel lazzaretto, ma stavo male e tornai a Meppen. Per il posto letto bisognava aspettare che qualcun altro morisse. Ma ormai, verso la fine della guerra c’erano tanti posti liberi.» In prigionia Micheletto ha incontrato persone con cui ha fortemente legato: «C’erano i fratelli Lovato di Cologna, Carletti e Fasson di Albaredo, Garzon di Bonaldo. E in ospedale a Colonia, il dott. Alessandro Piccini e l’infermiere Ferruccio Gobetti di Cologna, che mi hanno assistito. A Meppen, nel letto sotto di me dormiva Demetrio Regno di Terni, con cui è nata un’amicizia che dura tuttora, con i figli e nipoti».
Micheletto e famiglia
progetto per fare conoscere le proprietà della frutta ed incentivare i bimbi ad una sana e corretta alimentazione. Sono tutti progetti che offriremo anche da settembre ai nuovi iscritti, insieme al nuovo servizio di custodia dei bimbi fin dal primo mattino, che stiamo cercando di attivare per agevolare le famiglie che devono recarsi al lavoro - conclude l’insegnante -. Un gruppo di genitori si sta attivando e preparando, la decisione del dirigente scolastico arriverà in estate».
Si è conclusa con un buon esito la 31° rassegna cinematografica al Cinema Teatro “Contardo Ferrini” di Cologna Veneta. Una rassegna di otto films pluripremiati come “Vita di Pi”, “Argo” (premio Oscar 2013) e “La migliore offerta” di Tornatore, hanno attirato circa 50 spettatori abbonati, più i singoli ad ogni proiezione. «Il Cinema Teatro Ferrini è il “cinema parrocchiale”, gestito da volontari - spiega il presidente Alberto Ghiotto -. Abbiamo avuto un buon riscontro perché proponiamo film, teatro per adulti o bambini, presentazioni di libri, concerti di gruppi locali, a costi abbordabili per tutti». Una nuova sfida aspetta le sale parrocchiali, il passaggio al cinema digitale: «Le pellicole nel corso del 2013 verranno ridotte sempre di più e sembra che dal 2015, spariranno del tutto. Per digitalizzare le proiezioni dovremmo spendere dai 25 ai 60mila euro, per l’acquisto delle tecnologie necessarie per la ricezione e proiezione digitale, una spesa molto alta - spiega Ghiotto -. Ci sarà il contributo al 50% della Regione, si spera, comunque per il nostro bacino d’utenza il costo è tanto». Speriamo che i buoni prezzi del Ferrini spingano le persone ad uscire di più, per godere dei films sul supporto che più gli è congeniale (il grande schermo non ha paragoni con la TV o il PC), ma soprattutto per incontrare e conoscere altra gente, scambiarsi opinioni, commentare: l’atmosfera che si respirava durante la rassegna era proprio questa…in 50 spettatori si parlava, si criticava o applaudiva con il vicino di sedia anche se non ci si era mai visti prima! Il cinema era diventato una grande famiglia allargata.
CRONACHE
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IL CASO. Il paese ha aderito alla campagna nazionale “365 giorni NO”
SOAVE / LA FESTA
Violenza sulle donne Soave grida “basta”
Vino bianco e Medioevo
Soave dice no alla violenza sulle donne aderendo ad un'importante campagna nazionale: “365 giorni NO”. Un no secco ad una violenza insensata, in spaventosa e costante crescita, una violenza distruttiva che nel nostro paese ha già ucciso, solo lo scorso anno, 124 donne. Non si tratta solo di omicidio ma anche di percosse, lividi, lesioni gravi e abusi sessuali. Ferite che lasciano segni indelebili non solo sulla pelle. Il Comune di Soave ha voluto dare un chiaro segnale del suo impegno nella lotta contro la violenza sulle donne partecipando a questa iniziativa. “365 giorni NO” porta con sé un compito importante: promuovere atti e iniziative volti ad affermare una cultura del rispetto dei diritti e della persona. I comuni che sottoscrivono la campagna si impegnano a realizzare dieci punti davvero fondamentali. 1. Promuovere azioni ed iniziative
volte a prevenire ogni forma di violenza sulle donne. 2. Istituire e sostenere reti per individuare modalità di intervento per prevenire le violenze e per offrire aiuti concreti alle donne vittime di violenza. 3. Impegnarsi affinché sul
proprio territorio siano operativi rifugi per donne vittime di violenza. 4. Realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere. 5. Promuovere e sostenere iniziative di
sensibilizzazione e informazione nelle scuole. 6. Sostenere le associazioni e gli organismi impegnati a prevenire e contrastare la violenza contro le donne. 7. Promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti. 8. Organizzare corsi di informazione e sensibilizzazione, rivolti ai dipendenti e agli amministratori del proprio Comune. 9. Inserire nei propri Regolamenti procedure che vietino l’utilizzo di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi offensive o che istighino alla violenza contro le donne. 10. Promuovere e diffondere la “CAMPAGNA 365 NO” divenendone testimonial in prima persona con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne. Ludovica Purgato
SOAVE
Lella, la fotografa numero 1 Lella Frassoldati Vaccari ormai è diventata la fotografa per eccellenza del territorio soavese anche grazie alla varie mostre che ha fatto dove espone sempre foto su Soave. Ora ha voluto celebrare il suo paese in due libri appena usciti dove sono riunite alcune delle sue foto più belle che ha fatto in questi anni.«Era da molti anni che sognavo di fare dei libri fotografici su Soave perché è un paese che amo molto ma a causa di problemi di salute, dell’alluvione che ha colpito Soave e il terremoto a Finale Emilia, dove abitano i miei genitori, il mio progetto è stato accantonato. Dallo scorso gennaio, però, l’ho ripreso grazie al supporto di vari amici. Sono state prese le foto che ho realizzato nel corso degli anni soprattutto per le mostre che faccio in paese in occasione delle annuali
feste del vino e dell’uva che secondo me sono le più emblematiche per rispecchiare la bellezza di questo paese. I libri sono in vendita nella mia farmacia, nel negozio Soaverie, all’hotel
RoxyPlaza, all’enoteca Realda, al ristorante Al Gambero e all’agriturismo Tamellini. Una parte del ricavato sarà devoluta ai terremotati di Finale Emilia poiché ci sono ancora tanti
problemi e 650 famiglie vivono ancora a casa di parenti o roulotte perché non hanno ancora una casa. Infine l’ultima mostra che ho tenuto nella festa del vino di giugno intitolata “Passeggiando per Soave”è stata un grande successo ed è stata gradita da tutte le persone che l’hanno visitata, soprattutto dal presidente della Pro loco Demetrio Viviani che si è complimentato per le mie foto, dove si vede la gioia di vivere e l’amore per la mia passione. Ho avuto tantissimo pubblico e ho ricevuto delle richieste da parte di alcune persone per delle copie di foto. Inoltre tengo un diario dove le persone possono lasciare i propri commenti sulle mostre che faccio e rileggendolo ho notato che le persone gradiscono il mio lavoro e ciò mi dà molto piacere». M.G.M.
Una festa che si preannunciava un successo, ed un successo è stato. Stiamo parlando della festa medioevale del vino bianco di Soave che con la sua magica atmosfera ha catturato moltissimi visitatori. A causa dell'alluvione dello scorso Maggio la manifestazione è andata in scena dal 13 al 16 giugno regalando forti emozioni a grandi e piccini. Le numerose mostre artistiche, il banchetto medioevale, gli spettacoli musicali, le rievocazioni storiche, le degustazioni e le visite guidate hanno reso Soave ancor più magica e
speciale. Camminando per le vie del centro i visitatori hanno potuto assaporare una sensazione unica: quella di essere tornati indietro nel tempo. Nella cornice del fiabesco castello, dame, giullari, signori di corte e musici hanno intrattenuto il pubblico incantandolo con spettacoli d'altri tempi. Per la prima volta si è tenuto il torneo di arco storico Città di Soave. Gli arcieri si sono sfidati lungo le mura in via Ruffo, in piazza Cavalli e al parco Baccio Zanella rigorosamente in abito medievale. L.P.
CALDIERO La riqualificazione energetica è un aspetto molto importante per la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della salute e del benessere dell'uomo. Caldiero, comune attento alle tematiche ambientali, ha organizzato in collaborazione con Abakus Solar Italia, con l'Università Lumsa Centro Studi Scenari Urbani e con la Fondazione Italiana per la Bioarchitettura un seminario dal titolo “Riqualificazione energetica, la nuova frontiera dell'illuminazione pubblica” che si è svolto nell'auditorium della scuola elementare “Ederle” di Caldiero . Un seminario rivolto a tecnici elettricisti, progettisti ed amministratori pubblici per far conoscere le lampade a basso consumo energetico di nuova tecnologia, già adottate dal comune di Caldiero per l'illuminazione pubblica che si presenta come esempio virtuoso: 1300 punti luce del paese verranno sostituiti dalle nuove lampadine con tecnologia Led che produrranno oltre ad un risparmio energetico uno economico di oltre 500 mila euro nei prossimi vent'anni. Al termine del seminario, condotto da personalità di spicco a partire dalla prof.ssa Witti Mitter della Fondazione Italiana di bioarchitettura fino ad arrivare agli esperti Camillo Settimi, Arnaldo Da Vià e Stefano Neffandi, i partecipanti hanno effettuato un sopralluogo nelle prime vie dove sono già state sostituite le vecchie luci. I lavori si sono aperti con i saluti del sindaco di Caldiero Giovanni Molinaroli e dell'assessore regionale Massimo Giorgetti. Tutti i partecipanti hanno ricevuto al termine dell'evento un vademecum operativo dove erano riassunti tutti i punti trattati. L.P.
CRONACHE
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L’EMERGENZA. Ordinanza del Comune che vieta l’uso per consumo alimentare
Costeggiola e Cazzano: scoppia l’S.O.S. acqua A Costeggiola, frazione di Soave e Cazzano di Tramigna, dallo scorso 5 giugno è emergenza acqua per gli abitanti poiché un’ordinanza del sindaco di Soave Lino Gambaretto vieta l’uso per consumo alimentare. «Abbiamo dovuto fare quest’ordinanza quando le analisi periodiche effettuate da Acque veronesi hanno evidenziato un’elevata concentrazione di nitrati superiore ai limiti previsti dalla legge. Acque Veronesi ha provveduto a fornire il paese di cinque serbatoi mobili in acciaio inox da 1000 litri disseminati in tutto il territorio di entrambi i comuni. Questi si trovano in piazza Salvo D’Acquisto, in via dei Tigli, in via Ungaretti e nelle contrade Tamellini e Battocchi - Carcera.
Ogni lunedì e giovedì saranno riempiti grazie ad autobotti della stessa società» spiega il vicesindaco e addetto all’ecologia Gaetano Tebaldi. «La vicenda si sta protraendo più del previsto perché subito pensavamo di utilizzare in modo provvisorio l’acqua di un pozzo in località Carcera ma dopo le analisi del caso si è scoperto che anche questa presenta troppi nitrati. Ora stiamo aspettando l’arrivo di un impianto di filtrazione su resine selettive per nitrati. La ditta che ce lo fornirà ha detto che dovrebbe arrivare in tempi brevi» auspica il sindaco Lino Gambaretto, anch’egli residente nella frazione e quindi colpito in prima persona dal problema. Maria Grazia Marcazzani
10 SPETTACOLI. È inizato il Soave Festival Un’estate tra cinema e teatro a Soave, città “scenario” della XXª edizione del Soave Festival per quanto riguarda l’ambito teatrale. Novità di quest’anno è la location, che si sposta in alcune cantine del paese dove prima di ogni rappresentazione si potrà effettuare una visita guidata a queste e degustare i loro prodotti. Il primo spettacolo si terrà il 10 luglio, mentre l’ultimo appuntamento è previsto per l’11 settembre. La rassegna cinematografica, invece, si terrà al parco Zanella organizzata come ogni anno da Legambiente. Le proiezioni partiranno da giovedì 4 luglio per concludersi l’8 agosto, in caso di maltempo saranno recuperate il 22 e 29 agosto. M.G.M.
SOAVE / LE PUBBLICAZIONI
Tanti libri, tante storie Fervono a Soave le uscite librarie dedicate alla storia del paese, ad associazioni o a personaggi che hanno segnato la storia locale. E’ recentemente uscito infatti un libro dedicato alla storia della scuola materna del paese per festeggiare il suo 140° compleanno, scritto dall’ex vicesindaco Massimo Soriolo con Dario Bruni, studioso ilarionese. «L’opera inserisce questa realtà scolastica nelle prime scuole paritarie, dove alcune persone importanti del luogo hanno voluto molto quest’istituzione perché hanno capito, in un periodo dove si faceva fatica a sopravvivere, che i bambini hanno bisogno di una crescita culturale per futuri cittadini» - spiega il sindaco Lino Gambaretto. Il secondo volume, presentato lo scorso 27 aprile, è quello sui 40 anni di storia del coro Città di Soave, dove sono elencati i concerti da loro fatti, le locandine degli eventi cui hanno partecipato. Il libro è stato curato da Daniele Costa, avvocato e corista del gruppo. Il terzo libro è dedicato a Enrico Peranzan e scritto dalla nipote Maria Verlato Carlesso, moglie dell’attuale presidente della Cantina di Soave
Attilio Carlesso. Peranzan era il farmacista del paese negli anni ’20 e ha vissuto il periodo tragico per l’agricoltura locale quando molte zone italiane e francesi a vigneto furono colpite dalla filossera, una malattia che ha distrutto completamente le nostre coltivazioni. Le colline erano brulle mentre la pianura era coltivata a fru-
mento, grano ed erba medica. Egli, insieme con altre personalità soavesi, si è fatto carico di una serie di studi in collaborazione con politici dell’epoca fascista, università e altre istituzioni importanti, di un progetto che ha consentito la rinascita della viticoltura a Soave grazie all’importazione di barbatelle americane non attaccabili dalla filossera. Inoltre lui ha collaborato al rinnovamento della cantina di Soave che nel 1926 era stata chiusa per mancanza d’uva e nel 1929 è stata rifondata. Peranzan, che era titolare di un’azienda agricola, insieme con altri proprietari terrieri, decise di chiudere la propria attività per unirsi nella cantina sociale. Ha ricoperto ruoli importanti per quarant’anni in seno alla Cantina e ha fortemente voluto la nascita del Consorzio tutela Vini. L’ultimo libro, che uscirà a breve, è curato dall’associazione Soave in Arte per festeggiare i suoi 20 anni di attività. Nel libro, insieme agli eventi più importanti degli ultimi dieci anni e la presentazione di tutti gli artisti che ve ne fanno parte, sono inserite tutte le chiese del paese e delle frazioni con la loro storia. M.G.M.
INVALIDI, MALATI ONCOLOGICI
Guida ai diritti L'associazione “Il sorriso di Beatrice”, onlus impegnata nell'offrire sostegno psicologico e agevolazioni a quelle famiglie in cui è presente una realtà oncologica, ha contribuito alla pubblicazione di una guida ai diritti degli invalidi civili e dei malati oncologici. «Lo scopo di questa "Guida ai Diritti", realizzata nell'ambito della convenzione tra l'ITAL UIL Nazionale e Il Sorriso di Beatrice Onlus per il sostegno ai malati oncologici e ai loro familiari – spiega Davoli – è quello
di mettere a disposizione di tutti la base di un lavoro efficiente che renda più "civile" il rapporto tra cittadini e Stato in quei momenti dove la malattia ci fa scordare tutto, anche quello di essere soggetti a dei diritti. E' proprio in questi particolari momenti di bisogno – conclude Davoli – quando tutto sembra impossibile, che il patronato ITAL non solo garantisce assistenza ma mette a disposizione tutta la propria professionalità e competenza». D.R.
CRONACHE
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LA COLLABORAZIONE. Stilato un ricco calendario di iniziative culturali
11 IL LIBRO
La Val d’Illasi si unisce Colognola C’è l’estate da preparare nella storia Servizi di
Daniela Rama foto di Marco Testi Per la prima volta tutti i Comuni della Val d'Illasi hanno deciso di unirsi per offrire ai propri cittadini un ricco carnet di eventi in programma per l'estate 2013. Gli assessori alla cultura dei Comuni di Badia Calavena, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Selva di Progno e Tregnago hanno lavorato in sinergia per un paio di mesi al fine di stilare un calendario di eventi culturali che «possano non solo far divertire, ma anche far conoscere il territorio, il paesaggio, la storia, le testimonianze architettoniche e l'economia di tutta la vallata. Il nostro – hanno detto gli amministratori nella conferenza stampa di presentazione – è un progetto culturale intercomunale che crede nel rispetto e nella salvaguardia del patrimonio che la storia, l'arte e la natura nel tempo ci hanno lasciato». Dal titolo Eventi in Val d'Illasi 2013, la proposta è patrocinata dall'associazione “Illasi Valleys” che sostiene e promuove il turismo in zona e lo fa mediante il contributo di
numerose aziende e di giovani studenti universitari volontari. «L'intento di Illasi Valleys – ha spiegato il vicepresidente Mirko Meneghelli – è quello di valorizzare il più possibile il territorio e tutto ciò che può offrire. Abbiamo apprezzato tantissimo che le Amministrazioni si siano unite e abbiano iniziato un dialogo con noi». «Il pieghevole che ne è uscito – ha riferito l'assessore di Colognola Giovanni Migliorini – e che contiene un'ottantina di eventi culturali, musicali, cinematografici e di folklore, è frutto di un lavoro di collaborazione
che, in questi tempi di crisi, ci aiuta a promuovere la cultura. E' la cultura stessa che ci sprona a costruire insieme. Il nostro obiettivo – ha continuato - è di realizzare anche una brochure invernale, ricca di appuntamenti che sappiano incuriosire e allietare i nostri cittadini». Concorde si è trovato anche il primo cittadino di Illasi, Paolo Tertulli: «Mi complimento con tutto il gruppo di amministratori che ha concretizzato l'idea e ritengo che il nutrito programma di eventi inquadri tutto il nostro territorio, che si snoda lungo il corso del Progno, dandogli una forte
unitarietà». «Si è trattato di realizzare una cultura sponsorizzata per rilanciare la vallata e dare opportunità alla gente», ha ritenuto Claudio Ferrari, assessore alla cultura di Tregnago. «Certo – ha chiosato Giovanni Molinaroli, primo cittadino di Caldiero – la cultura ha fatto da traino di aggregazione ed è stata punto di forza per un lavoro di squadra che superi il campanilismo». Di grande cooperazione e di forte valore della cultura hanno parlato anche l'assessore di Badia Calavena, Emanuele Anselmi e Marco Carradore, vicesindaco di Selva di Progno. Il nutrito panorama di eventi culturali, di spettacolo e sportivi, racchiuso nel dépliant, di cui si sono tirate 16 mila copie, ha il pregio, secondo il consigliere delegato alla cultura di Illasi Ilaria Marconcini «di svecchiare il concetto di cultura dato che gli eventi in programma si rivolgono anche ai giovani e alle famiglie». Quanti desiderassero visionare la brochure dell'intero programma, possono consultare i siti dei rispettivi Comuni o reperirne copia nei municipi della Val d'Illasi.
“Il futuro ha il cuore antico”. E' questa la scoperta, dopo anni di ricerca condotta nell'archivio di famiglia, effettuata dall'avvocato Claudio Carcereri De Prati, che ha presentato in municipio a Colognola il suo ultimo libro che prende il titolo proprio da questa considerazione. Il professor Carcereri De Prati ha passato in rassegna documenti e carte dell'archivio dei suoi avi, risalente alla metà dell’800 fino agli ultimi decenni del 900. Ne è uscita una pubblicazione che dà un quadro socio-economico della Colognola del tempo, nel quale è possibile ricostruire gli aspetti locali di diversi fatti storici oltre a scoprire un'interessante storia della viticoltura che fa riferimento a tutto il Veronese pur prendendo le mosse da Colognola. Non a caso, infatti, l'autore ha sottolineato che «il libro ha una duplice valenza: l’una riguarda Colognola e l’altra documenta lo sviluppo della coltura della vite. Quest’ultima ci aiuta a capire le trasformazioni che hanno interessato il territorio veronese negli ultimi 150 anni». Tutto quanto è stato attinto dall’archivio della famiglia Carcereri de Prati «che gravi-
Claudio Carcereri
tava attorno alla realtà della villa, intesa come cellula sociale ed economica di tutta la realtà agricola del tempo». Nel libro dell'avvocato Carcereri De Prati ci sono quindi delle pagine di storia che hanno rischiato di andare perse, tanto che il libro si avvale dei contributi di tre esperti: Marco Pasa, per l’inquadramento storico-sociale, Federica Formiga, che parla della biblioteca di Giuseppe Carcereri de Prati, ed Ettore Curi che ha redatto delle schede che aiutano a leggere molti documenti.
LA NOMINA. Giancarlo Rama è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica «Non bisogna perdere la memoria del passato, che è un valore da custodire e onorare, come ci ricorda spesso anche il Capo della Stato Napolitano, per sottolineare che la libertà è stata conquistata con il sacrificio di molti». E' questo il monito lanciato anche nel corso di una recente cerimonia al sacrario del Baldo, a lui affidato per quanto concerne la cura del luogo, dal neocavaliere Giancarlo Rama, vicepresidente provinciale dell´Associazione nazionale combattenti e reduci di Verona nonché segretario-economo dell´Associazione mutilati e invalidi di guerra della federazione di Verona. Già premiato con la croce d'oro di Cangrande della Scala, Rama è stato da poco nominato dal prefetto Perla Stancari, Cavaliere dell´Ordine al Merito della Repubblica. Si tratta di un titolo meritato per il suo costante impegno nel tramandare i valori civili sia mediante la raccolta di molte testimonianze degli ex combattenti riuniti nell'associazione da lui presieduta, sia attuando diverse iniziative miranti a valorizzare i sentimenti patriottici e civili per i quali si sono sacrificati in molti. Prima tra tutte la famiglia di Giancarlo Rama, il cui padre Ottavio, soldato nel secondo conflitto mondiale sul fronte greco albanese, che si ritrovò in giovane età mutilato a causa del congelamento dei piedi. Da lui ha imparato quanto la pace, la libertà e la democrazia che oggi ci sono nel nostro Paese siano stati dettati da profondo desiderio di giustizia, non privo di sofferenza. Aspetti da non dimenticare e che Rama ha voluto rispolverare facendo posizionare su ogni monumento della Val d'Illasi il triGiancarlo Rama con il prefetto Stancari colore e con molte altre iniziative patriottiche prive di retorica e vibranti di sacrificio umano. e il vicesindaco Piubello
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SAN BONIFACIO. Ha preso il via nelle scorse settimane il Progetto CoOffice
Servizi di
Un ufficio al prezzo di un caffé al giorno. Potrebbe essere questo lo slogan del Progetto CoOffice che a San Bonifacio ha preso il via ufficialmente nelle scorse settimane. Obiettivo del progetto è fornire, a tutti quei professionisti che non hanno ancora un ufficio, un luogo di lavoro condiviso dove poter seguire la propria attività e creare delle partnership. Il Comune di San Bonifacio e la Consulta del Lavoro hanno fin da subito sostenuto l'iniziativa, e proprio il sindaco Antonio Casu e i rappresentati della Consulta erano presenti alle riunioni di presentazione del progetto. «L'Amministrazione comunale – ha detto il primo cittadino crede fortemente in quest'iniziativa che dà spazio e possibilità ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro, senza gravarli troppo con costi che potrebbero rallentarli. Il CoOffice sarà poi occasione di interscambio di conoscenze e
foto Giorgio Lecca
Matteo Dani
contatti che non potrà che agevolare chi vuole sviluppare la propria attività». Scrivania, internet Wi-Fi, piccoli uffici privati e anche una saletta riunioni/conferenze: sono queste le offerte che il Co Office propone a tutti coloro che vorranno usufruire dei locali ricavati presso l'Ex consorzio Agrario di via Mazzini. Ogni postazione di lavoro può essere prenotata dai professionisti interessati a prezzi davvero favorevoli,
soprattutto per i giovani che stanno iniziando la propria avventura lavorativa: si parte infatti dai 30 euro per un mese, fino ad arrivare ai 2 euro per la singola giornata. La collaborazione con la Consulta del Lavoro, poi, permetterà di avere delle consulenze a condizioni più che agevoli per dare, in particolare ai giovani, la possibilità di valutare attentamente quali passi compiere per lo sviluppo della propria professionalità. Già dai primi
giorni gli interessati hanno iniziato a prenotare le singole aree di lavoro, cogliendo appieno il senso di un'iniziativa che è si votata al dare la possibilità di seguire la propria attività, ma che porta con sé la grande opportunità di scambio e condivisione di idee con le persone con le quali si condividono gli uffici. E' da progetti come questo che possono nascere le sinergie del futuro.
“Balliamo Insieme a Voi” Il ballo e la voglia di divertirsi senza badare all'età tornano in Piazza Costituzione. Si terrà infatti dal 30 agosto al 2 settembre “Balliamo Insieme a Voi”, evento organizzato dall'Associazione Amici del Ballo e inserito nel programma del Settembre Sambonifacese. Un fine settimana di ballo liscio, musica ed esibizioni quello che attende il centro di San Bonifacio con una manifestazione che ormai da più di dieci anni colleziona numeri e successi, riempiendo Piazza Costituzione di ballerini e coppie danzanti. Come di consueto sarà il liscio a farla da padrone, durante tutte le serate infatti ci sarà la possibilità per gli appassionati di scendere in pista sulle note di Gianfranco&Elisa, Orchestra Alida Ferrarese, Elenia e i Festival e Omar&Federico. Ci saranno poi le esibizioni degli allievi della scuola di ballo Mister Antony, sabato 31 agosto, e del Beverly Dance Studio. Ballo fa rima con solidarietà: saranno ben due infatti le iniziative dedicate a chi è meno fortunato. Nel pomeriggio di sabato 31 agosto si terrà la Marcia della Fraternità; marcia non competitiva che partirà da Piazza Costituzione, toccherà Arcole e Belfiore per poi concludersi sempre nel centro storico di San Bonifacio. Due i percorsi previsti, di 6 e 12 chilometri ciascuno. Durante tutte le serate, infine, ci sarà la possibilità di sostenere il progetto “Ballando per la Solidarietà”, col quale gli organizzatori della manifestazione si propongono di raccogliere fondi da destinare a delle adozioni a distanza. foto Giorgio Lecca
Uno spazio dove lavorare per chi non ha un ufficio
SAN BONIFACIO.
Romolo Sciuscio
CONSULTA GIOVANILE NEWS Tempo di rinnovo delle cariche per la Consulta Giovanile di San Bonifacio: lo scorso 13 Aprile, infatti, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del direttivo. Mirko Visentin è stato eletto come nuovo presidente, con l'obiettivo che ormai da anni contraddistingue la Consulta: dare spazio e voce ai giovani. «E' una grossa responsabilità ed un impegno costante - commenta il neo presidente -, ma sapere che ho l'onere e il piacere di portare la voce dei giovani in quei luoghi, che alle volte non sono ascoltati, cancella tutto il peso di portare avanti questo gruppo e le sue idee». Impegnato nella Consulta Giovanile fin dalla sua fondazione, Mirko Visentin ha già ricoperto la carica di vicepresidente per due mandati. Al suo fianco avrà Samuele Bertolazzi e Alberto Frate, vicepresidenti, Mattia Amabiglia che sarà il nuovo segretario ed Emanuela De Vellis nel ruolo di tesoriere. Una squadra affiatata quella della Consulta Giovanile, che proprio nelle scorse settimane si è data da fare collaborando all'organizzazione di un incontro con i volontari di Emergency a Prova e durante la Giornata parrochiale della Spesa Solidale dello
scorso 25 maggio. «Gli obiettivi per il futuro – conclude Visentin - sono quelli di creare eventi e occasione di aggregazione per i giovani del territorio, facendo squadra con altre realtà in modo da non far sormontare appuntamenti e soprattutto essere una cassa di risonanza per i bisogni e le idee dei giovani, comunicando e confrontandoci con Comune, scuole e associazioni».
CONCERTO / VOCALE 900 COMPIE 10 ANNI Il gruppo Vocale Novecento ha festeggiato i 10 anni di vita, e lo ha fatto con un concerto-evento tenutosi presso l'Abbazia di Villanova lo scorso 16 giugno; numeroso il pubblico accorso per celebrare un traguardo importante per una delle realtà corali più rappresentative di San Bonifacio. Un concerto che è diventato una vera e propria festa, grazie alle voci del coro diretto dal maestro Maurizio Sacquegna. Il gruppo Vocale Novecento nasce nel settembre 2003 come formazione puramente maschile composta da 8 elementi più il maestro Sacquegna, e fin da subito ha iniziato a specializzarsi nella polifonia rinascimentale. «Una scelta particolare, quella della polifonia rinascimentale – spiega il maestro Sacquegna -, fatta perché all'epoca della fondazione il coro poteva contare su voci maschili molto particolari come quelle dei controtenori, che ci hanno permesso di esibirci seguendo le regole della polifo-
nia antica. Da allora siamo cresciuti e la polifonia rinascimentale è diventata un vero e proprio marchio di fabbrica». Dalla fondazione inizia un percorso che porta alla nascita della sezione femminile nel 2005 e all'unione delle due sezioni nel 2007, anno nel quale il coro assume anche lo status di associazione. Dal 2007 ad oggi tanti i concerti e i concorsi ai quali il Gruppo Corale Novecento ha partecipato, raccogliendo anche numerose soddisfazioni, come la fascia d'oro e il premio al maestro conquistati al concorso nazionale di Quartiano (LO) lo scorso maggio . Oggi il coro può contare su un totale di quasi 60 elementi fra maschi (15), femmine (20), strumentisti e ragazzi della sezioni Voci Bianche, ultima nata nel Gruppo e diretta da Cecilia Ballini. Per i prossimi mesi il Gruppo ha in programma di partecipare a numerosi concorsi, arrivando anche a Monaco di Baviera in ottobre.
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L’EVENTO. La giovane cantante trionfa al prestigioso concorso valdostano
LONIGO / LA FESTA
Festival Saint Vincent: vince Nicoletta Mastella
Sette culture si riuniscono
Servizi di
Matteo Dani Parla sambonifacese il Festival di Sain Vincent. L'edizione 2013 del prestigioso concorso canoro valdostano è stata infatti vinta da Nicoletta Mastella, che con la sua voce ha sbaragliato tutti gli altri concorrenti giunti alla finalissima. Le finali, svoltesi in tre date ( 8, 10 e 15 giugno), sono state solamente il coronamento di un percorso che Nicoletta ha iniziato già ad ottobre 2012, quando ha deciso di partecipare alle prime selezioni del festival. «All'inizio – racconta Nicoletta Mastella - eravamo quasi 4.000 partecipanti che, di selezione in selezione, si sono dimezzati fino ad arrivare ai 200 che si sono aggiudicati la possibilità di partecipare ad una settimana di studio e musica presso l'Accademia di Saint Vincent. Di questi solo in 40 hanno poi preso parte alle
finali». Il festival di Saint Vincent è uno dei concorsi canori più famosi e apprezzati, sia a livello nazionale che internazionale. Prestigio confermato anche dai maestri e giudici che hanno ascoltato i partecipanti e lavorato con loro in Accademia; nomi prestigiosi e già noti anche al pubblico televisivo, come Luca Pitteri, Fabrizio Palma e Grazia Di Michele. Nicoletta Mastella
ha convinto tutti, la sua interpretazione di And I'm telling you I'm not going di Jennifer Hudson, colonna sonora del film DreamGirls, è infatti stata votata come vincitrice assoluta sia dal pubblico che dalla giuria di qualità. «Una soddisfazione davvero grande – come confessa Nicoletta -, sia per il lungo percorso che mi ha portato fino alla finale, sia per il prestigio del concorso
stesso». Nicoletta ha il canto e la musica nel sangue, fin da piccola ha sempre cantato, e dall'età di 12 anni ha iniziato a partecipare a numerosi concorsi locali e nazionali, cogliendo anche numerose soddisfazioni. «Era da un po' che non partecipavo a dei concorsi – continua -, è stato bello tornare e vincere subito, ora però voglio continuare a dedicarmi al mio progetto discografico, con la speranza di riuscire a registrare un album e dei singoli sia per il mercato italiano che internazionale». Idee chiare, per una ragazza che sa quello che vuole ed è pronta a fare di tutto per realizzare il proprio sogno. «Per me - conclude Nicoletta Mastella - cantare è una delle espressioni più alte e virtuose della nostra umanità, un desiderio naturale che si ha fin da piccoli, un modo per cantare quanto di incredibile c'è in questo nostro mondo».
Si è svolta nel weekend dal 21 al 23 giugno a Lonigo la seconda edizione della Festa dei Popoli, appuntamento multi-culturale organizzato dal Circolo Noi leoniceno. Una tre giorni di festa, musica e condivisione che ha avvicinato culture in apparenza differenti ma unite in realtà da profondi fili conduttori.
QUANDO L’ENERGIA DI LUCE CREA BENESSERE
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Sette le culture, con le relative etnie, che hanno partecipato a quest'edizione della Festa: Bangladesh, Cina, Ghana, Giappone, India, Marocco e, ovviamente, Italia. Uno spaccato di mondo riunitosi presso il Centro Parrocchiale di Lonigo che rappresenta però anche il manifesto di un'Italia che è sempre più un crogiuolo di culture provenienti da ogni angolo del pianeta. Arte e musica sono state le grandi protagoniste della manifestazione che ha proposto le esibizioni dei Nouvelles Mysticanze e della Error Band e le coreografie dell'accademia Ballet Studio. Musica e spettacolo che sono stati proposti anche dalle comunità partecipanti: con la sfilata in abiti tradizionali dei vari paesi,i balli tradizionali indiani, le musiche marocchine, le danze Azonto e le voci gospel del Ghana. C'è stato poi spazio anche per lo sport, con il torneo di calcetto organizzato nel pomeriggio di domenica 23 giugno, e per momenti culturali con lo spazio-libri, le esposizioni di oggettistica tradizionale ed i laboratori creativi.La festa dei Popoli è stata un'occasione per vedere all'opera realtà e comunità che hanno deciso di mettersi in gioco, scoprire tradizioni lontane, assaporare cucine dai mille sapori e fare festa assieme. Perchè è dalla condivisione che nascono conoscenza e rispetto.
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BASSO VERONESE. Il presidente Rigodanzo parla della sua associazione
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Adige Nostro promuove storia, cultura e natura Servizi di
Graziana Tondini L’associazione culturale “Adige Nostro” nasce nel 1999 con lo scopo di salvaguardare e promuovere il patrimonio naturalistico, architettonico e archeologico del basso veronese, in particolare nell’ambito dell’Adige. Il presidente Gianni Rigodanzo ci ha spiegato le finalità e i progetti del gruppo: «Fin dalla nascita abbiamo voluto instaurare un clima di collaborazione con gli Enti del territorio: le Soprintendenze, il Demanio e Genio Civile, i Musei ed Amministrazioni comunali. Dal 2004 collaboriamo attivamente con i nuclei di Verona e Venezia della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Nelle località Caneviera e Desmontà, tra Albaredo d’Adige e Veronella abbiamo collaborato alla scoperta di una vasta necropoli del periodo dal IX al VII sec. A.C., che ha fornito reperti che vengono prestati ad importanti mostre di livello nazionale, come quelle di Brescia e Padova, tuttora in corso». L’editoria è importante per l’Associazione: «Stia-
mo collaborando ad un libro sulla necropoli di Desmontà, di prossima pubblicazione, ma un grosso impegno riguarda la realizzazione di un DVD dedicato al Fiume Adige:
“Fauna, flora, architettura nel territorio di Ronco, Albaredo, Angiari e Legnago”, con riprese fatte in navigazione sul fiume – aggiunge Rigodanzo . Sarà un viaggio per immagi-
ni per coloro che non possono farlo sul posto. Avrà spazio anche l’eno-gastronomia dei luoghi, le specialità culinarie della tradizione, i prodotti tipici locali. È un progetto in fase embrionale, ma abbiamo già la bozza». Proseguono intanto le collaborazioni con la Soprintendenza: «Stiamo riordinando il magazzino dei libri e documenti dell’istituzione a Cologna Veneta e ad Albaredo, dove ci occupiamo anche dell’allestimento del museo della “Civiltà dell’Adige”» spiega Rigodanzo. A Cologna l’archivio della Soprintendenza sarà inaugurato per la fiera di settembre.
VERONELLA. Sagra del Carmine dal 19 al 24 luglio Puntuale tra gli eventi di luglio, torna l’antica sagra del Carmine a Veronella. Organizzata dal Comitato Festeggiamenti, in collaborazione con il Comune, l’AVIS-AIDO e la Parrocchia, dal 19 al 24 luglio saranno sei giornate di festa per la comunità. Il programma prevede le celebrazioni religiose in onore della Patrona, mostre culturali presso le scuole medie, dedicate fra l’altro, al paesaggio veneto e a Corte Grande, l’esibizione della Banda di Veronella, serate danzanti per tutti i gusti e le età, pesca di beneficenza. Domenica 21, giornata clou dei festeggiamenti, 3° raduno delle FIAT 500 e auto d’epoca con sfilata, apertura 4° fiera agricola con esposizione di vecchi trattori e bancarelle, esibizione di go-kart e ballo hip-hop. Come di consueto, la sagra si concluderà con la cena paesana, serata di ritrovo per i concittadini e anche per chi è andato a vivere fuori.
Carmido Giusti con il Prefetto e il Sindaco
Nel mese di maggio scorso al Sig. Carmido Giusti di Veronella è stato consegnato l’attestato di Cavaliere della Repubblica. L’attestato gli è stato conferito dal Prefetto di Verona Perla Stancari, alla presenza del sindaco Michele Garzon. Un cavalierato per meriti sportivi quello di Giusti, con la candidatura partita dai suoi grandi amici Mario Micheletto e Gian Antonio Meneghetti. «La mia candidatura l’hanno proposta loro, amici miei fin dalla giovinezza, Micheletto in particolare con cui ci sentiamo quasi fratelli» racconta Carmido. Commenta il riconoscimento Giuliano Danieli, presidente della S.S.Aurora: «E’ un titolo meritatissimo. Carmido si è dedicato con grande dedizione ai ragazzi del calcio. Ha dato il giusto spazio a tutti i giovani atleti, in modo che potesse emergere
anche chi era meno dotato. Privilegiava la visione tecnica del gioco, non solo la forza atletica, la fisicità. Sapeva cambiare strategia di gioco nel corso delle partite, man mano che lo svolgimento lo richiedeva. E’ stato uno dei migliori collaboratori che ho avuto nella società sportiva». Infatti a Veronella Giusti è conosciuto per la dedizione ai giovani sportivi: «Finito di giocare, mi sono dedicato alla preparazione dei giocatori, con la prima squadra e poi per tantissimi anni, fino al 2003, con tutte le squadre del settore giovanile. La partita era un premio che i ragazzi dovevano conquistarsi con lo studio: se a scuola non si impegnavano, non li facevo giocare. A fine attività ho avuto anche un riconoscimento dai genitori, con cui non ho mai avuto discussioni».
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ARCOLE. Sono stati consegnati gli attestati di merito alla scuola Aldo Moro
Laura, Jessica e Alice le migliori alle medie Sono stati consegnati , con la chiusura dell’anno scolastico, gli attestati di merito ai migliori alunni della terza media "Aldo Moro" di Arcole da parte dell'Amministrazione Comunale. Ad essere premiati, su indicazione della scuola in base al voto di ammissione all'esame, sono un alunno per ogni classe che si sia distinto per la serierà di comportamento, l'impegno ed i risultati conseguiti nel corso del triennio di studi. Hanno ricevuto l'attestato di merito tre ragazze: Laura Poggiato classe 3A, Jessica Mustali classe 3C e Alice Contini classe 3B. Alla migliore studentessa che ha terminato il ciclo di studi e residente nel Comune è stato inoltre assegnato l'Attestato di Eccellenza ed un buono del valore massimo di 400,00 euro per l'acquisto dei libri di prima superiore, si tratta di Contini Alice. Le premiazioni sono avvenute durante la consegna delle pagelle alla presenza degli studenti e dei loro genitori. «E' il primo anno che facciamo questa manifestazione commenta l'Assessore alla
Cultura Alessandro Ceretta, che aggiunge - abbiamo voluto dare un segnale in questo periodo di difficoltà riconoscendo l'impegno e la buona condotta dei ragazzi. Si parla spesso di bullismo nei giornali e in TV ma molti ragazzi non fanno notizia perchè semplicemente sono stati bravi a scuola e si comportano bene. E' giusto premiare e dare
risalto agli studenti modello ed al loro messaggio positivo». Per il Sindaco Giovanna Negro «è un modo per investire sul futuro e sulla cultura dei nostri figli». Il Comune infatti pagherà i libri per la prima superiore allo studente migliore, in questo caso una ragazza, per incentivare i ragazzi del prossimo anno ad impegnarsi in una sana competizione, «ma
anche per dire che l'Amministrazione Comunale è al fianco delle famiglie in questo momento di crisi e per dare un segnale istituzionale: sostenere i giovani nello studio significa dare un futuro al nostro paese. A tutti i ragazzi che hanno finito le medie i migliori auguri per il loro avvenire. Noi siamo qui a sostenerli» conclude il Sindaco.
20 LAVORARE PER IL PAESE Ad Arcole, con i soldi risparmiati dalla rinuncia all'indennità da parte degli amministratori (sindaco e assessori), circa 250.000 euro in 5 anni, si è potuto programmare l'ultimazione della ristrutturazione della scuola elementare del capoluogo. Abbiamo ereditato dall'Amministrazione precedente una montagna di debiti, circa 5.500.000,00 di euro oggi ridotti a 2.400.000 euro grazie alla nostra politica finanziaria. Per la nostra amministrazione la scelta è stata fin da subito chiara e unanime: rimboccarsi le maniche e lavorare gratis per 5 anni per dare un futuro al nostro paese. Abbiamo ereditato tanti debiti, un paese con molte strutture fatiscenti eppure alcuni componenti della passata Amministrazione (oggi Consiglieri Comunali di minoranza) percepivano indennità consistenti. Noi abbiamo fatto una scelta diversa: dare l'esempio di cosa significhi lavorare per il paese. Oggi finalmente possiamo dare un esempio concreto di quell'impegno finanziando con il risparmio sui costi della politica la ristrutturazione della scuola. Inizieranno a breve quindi, i lavori di sistemazione del piano terra della scuola elementare di Arcole, verranno ristrutturate le aule e messi a norma gli impianti per il contenimento energetico per un totale spesa complessiva di 200.000,00 euro. I lavori, secondo il programma, termineranno prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Mentre Grillo perde tempo a mandare a quel paese chi lo critica e i suoi parlamentari stanno ancora contando gli scontrini, la Lega Nord, ancora una volta, dimostra con i fatti cosa significhi amministrare per la gente, un modo ben preciso per dimostrare con il proprio impegno l ' amore per la propria terra. Giovanna Negro Sindaco di Arcole
ARCOLE. Concerto in piazza
ARCOLE / CALCIO A 7, VOLLEY E BOCCE
Nell’ambito delle manifestazioni “Provincia in Festival”, sabato 29 giugno, concerto in Piazza Poggi del maestro Vittorio Vedovato, pianista e compositore e di Marzia Ferraro, soprano. Marzia Ferraro e Vittorio Vedovato sono una coppia nella vita e nella musica. Appartengono ad una famiglia di artisti: Vittorio è figlio del musicista colognese Gregorio e da qualche anno si sono affacciati alla musica anche i loro figli più grandi Gregorio (come il nonno) e Tatiana. La serata intitolata “Opera, operetta, canzoni in concerto” era dedicata al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi è stata organizzata dal Comune e dalla Provincia. Al compositore di Busseto sono stati dedicati i brani d’apertura tratti da “Aida, Traviata, La forza del destino” eseguiti in coppia da soprano e pianista o per solo pianoforte. Il concerto ha visto un’alternanza di brani cantati e per piano, passando dall’operetta della “Vedova allegra”, alla canzone napoletana con “Torna a Surriento” ed il bis con “O sole mio”. Non potevano mancare le colonne sonore da celeberrimi film, come “Luci della ribalta” e “Love story” rielaborate dal compositore Vedovato. Infine l’esibizione di due voci “verdi”: la figlia della coppia Tatiana con “Over the rainbow” celeberrima canzone interpretata da Judy Garland e la giovanissima cantante lirica arcolese Giada Andretti, che si è cimentata nell’ “Habanera” dalla Carmen di Bizet. Un vero peccato la sovrapposizione del concerto con la finale del torneo di calcetto delle contrade, ma un pubblico di appassionati era comunque presente ad applaudire i bravi musicisti. G.T.
I Tornei delle contrà Ad animare l’estate arcolese ci pensano i “Tornei delle contrà” con le storiche partite di calcetto a 7 e i più recenti tornei di pallavolo e di bocce, organizzati dal Circolo Noi “San Giorgio”. Le sfide si svolgono nelle strutture sportive parrocchiali con otto contrade in gara, contraddistinte da nomi simbolici: Leoni, Gufi, Galli, Falchi, Lupi, Draghi e Tori, animali noti per agilità, combattività e forza. «Quest’anno abbiamo puntato molto sul coinvolgimento della gente, assegnando particolare importanza al folklore spiega Federico Barana del Circolo Noi -. I contradaioli lavorano per non essere ripetitivi, con una sana
competizione tra i gruppi». Le decorazioni delle contrade sono davvero fantasiose: in giro per il paese si vedono striscioni e sculture inneggianti il rione, come il grande gallo luminoso sulla rotonda ovest, o “mamma gufa” scolpita dall’artista Maffeo d’Arcole con tanto di prole gufesca intorno. Oppure i furbi “volponi” che occhieggiano dalle cancellate alle sexy “volpone” che fanno mostra di sé poco lontano. Carinissimi anche i “draghetti blu” che sembrano integrarsi con la segnaletica del paese. «Come evento speciale, si è svolta la partita benefica tra ex calciatori dell’Hellas Verona e rappresentanti delle contrà, il
cui incasso è stato devoluto all’associazione “Bambini senza frontiere” per un campus di bimbi palestinesi in Lessinia, lontani dalle zone di conflitto», prosegue Barana. Finito il calcetto a giugno, subito partono i tornei di pallavolo e bocce: «Presentiamo la pallavolo per il 2° anno, con in campo giocatori dai 16 anni in su e obbligo di almeno 3 donne in squadra - spiega Federico -. Mentre le gare di bocce sono eredità del “Torneo dei brocchi” di molti anni fa, quando alle agilità dei calciatori, si contrapponeva la satira dei bocciofili manifestata perfino nei nomi delle contrà, come “struzzi” o “galline”». G.T.
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CRONACHE
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MONTECCHIA. Ben tre signore hanno raggiunto il traguardo dei 100 anni
22 MEDAGLIE D’ONORE
Cesari è la contrada più vecchia di Verona La contrada più longeva della provincia di Verona e forse d’Italia è la Cesari di Montecchia di Crosara, dove da novembre a giugno hanno festeggiato il traguardo dei 100 anni ben tre signore. La prima è stata Dorina Zago lo scorso 20 novembre, cui ora si aggiungono Aristea Dal Cero il 22 giugno e Margherita Burato il 24 giugno. Aristea, sesta di nove fratelli, è nata in contrada Cesari, dove è tornata a vivere con il figlio Renzo e i suoi nipoti. Nel 1914 la famiglia si trasferisce in centro paese e lì conosce a 14 anni Ferruccio Burato che sposerà nel 1936 e avranno tre figli. Insieme gestiranno un negozio di
generi alimentari in piazza Frutti. Quando nel 1944 i nazisti bruciarono nella loro ritirata il centro di Montecchia pure il loro negozio e la loro casa furono completamente distrutti
e solo grazie a Giovanni Turella che li aiutò e li ospitò poterono ricominciare una vita tranquilla fino al 1989 quando Ferruccio morì. Margherita invece non ha mai lasciato la con-
La signora Margherita con il sindaco di Montecchia Pallaro e il Parroco
trada dov’è nata. Si sposa nel 1934 con Aristide Biasiolo, agricoltore del paese, da cui avrà quattro figli. Purtroppo Aristide, alpino del 6° reggimento, fu fatto prigioniero l'8 settembre del 1943 e deportato in Germania. Morirà in campo di concentramento il 19 aprile del 1945. Margherita non si fa vincere dal dolore pensando ai figli da mantenere decide di rilevare il lavoro del marito diventando anch’essa una contadina e sopportando una vita molto dura. A entrambe le nuove centenarie il sindaco Edoardo Pallaro ha consegnato una pergamena con gli auguri di tutto il paese. Maria Grazia Marcazzani
RONCÀ / SAGRA DI SANTA MARIA MADDALENA Dal 26 al 29 luglio torna a Terrossa di Roncà una delle feste più famose dell’est veronese: la sagra di Santa Maria Maddalena con l’Antico Palio dei mussi. La sagra inizia venerdì 26 luglio con musica, balli e apertura dei chioschi gastronomici, in attesa di movimentarsi la sera successiva con “Veci magnari, veci mestieri e vin bon”, la sfilata di 13 carri-osteria, ciascuno allestito da una contrada del paese per servire un menù completo a base di piatti tipici della tradizione contadina veneta: dalle bruschette con l’olio extra-vergine d’oliva Veneto Valpolicella Dop alla polenta ai ferri con la sopressa veronese (insaccato tipico), dagli gnocchi della Lessinia alla zuppa di pane casereccio (pamojo), dai bigoli (pasta lunga ruvida) con olio e sarde al
pescato di fiume, dal cotechino al risotto al tastasal (con la pasta di salame), dalla polenta e lumache (i bogoni) alla polenta con baccalà, dalle fragranti torte da accompagnare con il Recioto di Soave Docg al sorbetto e caffè fatto con la moka. Altro momento atteso della sagra è la galoppata su sterrato dei tredici asinelli, spronati dai fantini insigniti dei colori delle diverse contrade, che si svolge in un’area verde a fianco della chiesa del paese domenica 28 luglio fra le grida d’incitamento dei paesani. Fantino e asino vincitori sono festeggiati da tutte le contrade fino al termine della sagra, che finirà lunedì 29 luglio tra musica, degustazioni e uno spettacolo pirotecnico dell’incendio della Cappellina simbolo della frazione. M.G.M.
Alessandro Pontalto con il prefetto Stancari e il sindaco Pallaro
Lo scorso 2 giugno, festa della Repubblica, a Verona il prefetto Perla Stancari ha conferito la medaglia d’onore voluta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a otto veronesi che hanno conosciuto purtroppo la deportazione e l’internazione in lager nazisti. Di questi solo due sono ancora in vita: Ottavio Micheletto di Cologna Veneta e Alessandro Pontalto novantunenne di Montecchia di Crosara. Pontalto fu fatto prigioniero insieme con la sua compagnia a Salonicco il 9 settembre 1943 e per due anni visse in un campo di lavoro nazista. «Se mi sono salvato - racconta Pontalto - è perché fra noi deportati c'era un'amicizia fortissima. Eravamo tutti fratelli, nord o sud non faceva differenza. Tante volte i tedeschi ci hanno chiesto di disertare, di passare con loro. Tuttavia abbiamo sempre detto di no. Eravamo italiani e orgogliosi di esserlo…Purtroppo non mi pare che questi sentimenti siano diffusi oggi». M.G.M.
SAN GIOVANNI ILARIONE A San Giovanni Ilarione il mese di luglio sarà caratterizzato da numerose feste. Dopo la festa dello Sport svoltasi dal 4 al 7 luglio, che ha fatto conoscere da vicino realtà sportive come il calcio a 7, il minibasket, la bici e la pallavolo grazie a gare e tornei, sarà la volta della 38ªfesta della frazione di Cattignano dal 12 al 14 luglio. I primi due giorni saranno caratterizzati da musica e buon cibo, mentre novità di quest’anno sarà la prima StraCattigano, che si svolgerà nella mattinata del 14 luglio: si tratta di un percorso di 9 km durante la quale, passeggiando, si potranno degustare prodotti tipici locali. Durante l’intera giornata non mancheranno tornei di calcio saponato e volley saponato, grigliata in compagnia a pranzo e musica fino a tarda notte. M.G.M.
MONTEFORTE / IL MINI THRILLER DI SALVATORE AIELLO Lo scorso 10 giugno nell’auditorium della Casa di riposo di Monteforte d’Alpone, è stato presentato al pubblico il primo corto realizzato in paese da Salvatore Aiello, professore di lettere della scuola secondaria inferiore di Montecchia di Corsara, ma ormai famosissimo in tutto l’est veronese per i vari
cortometraggi realizzati negli ultimi anni che hanno ricevuto riconoscimenti a livello nazionale. Il lavoro presentato, “L’ho sempre saputo”, è un thriller psicologico, risultato del progetto “Ciak si gira a Monteforte”, voluto dall’amministrazione comunale tramite l’assessore all’istruzione Oriano Bertuz-
zi, e fatto proprio anche dall’istituto comprensivo di Monteforte, coordinato dal dirigente scolastico Giuseppe Boninsegna. Dopo i provini per scegliere i protagonisti, tutti gli alunni hanno avuto un ruolo in modo che ognuno si potesse sentire protagonista nella lavorazione del film. In seguito sono
state coinvolte altre persone che con entusiasmo si sono messe a disposizione del progetto. Il regista ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del cortometraggio: «i lunghi minuti di applausi finali, dopo mesi di lavoro intenso, hanno ripagato di tutto l'impegno e la fatica me e tutti quelli che hanno collaborato al progetto». Dopo aver parlato del film, il prof Aiello ha risposto a domande più in generale sul cinema a scuola, sull'importanza degli aspetti didattici di questo modo innovativo di fare scuola coinvolgendo e motivando gli alunni che riescono a trarre il meglio di sé, su come un'attività del genere possa far emergere aspetti, talenti e attitudini difficilmente evidenziabili nella didattica tradizionale. M.G.M.
MONTEFORTE / “VOLOLIBERO” E SOLIDARIETÀ Aiutare i meno fortunati nel ricordo di un amico. Torna sabato 27 e domenica 28 luglio a Monteforte d’Alpone “Vololibero”, la festa dell’associazione “Le Ali di Thomas Onlus”, arrivata quest’anno alla nona edizione. Una festa che aumenta di anno in anno la propria qualità, mantenendo però intatti i suoi obiettivi: regalare ore felici e aiutare gli altri attraverso una concreta attività di beneficenza e raccolta fondi. Il tutto nel ricordo di Thomas Todeschi, giovane montefortiano
scomparso nel 2004 a causa di una terribile malattia, la distrofia muscolare Duchenne. “All'indomani della sua scomparsa – spiega la presidente de Le Ali di Thomas, Tamara Zambon abbiamo deciso di creare un’associazione che ricordasse lo spirito di Thomas e che permettesse ad altre persone di portare avanti la propria vita con dignità, donando loro sorrisi e speranza”. Thomas a causa della malattia non poteva camminare, ma a tutti coloro
che gli sono stati accanto piace pensare che ora lui possa volare libero nel mondo. “Propria grazie alle Ali di Thomas - conclude Tamara Zambon - in questi anni siamo riusciti a raggiungere con i nostri aiuti il Brasile, l'Ecuador e la Terra Santa, mentre l'anno scorso il ricavato della festa è servito ad aiutare il paese emiliano di Mortizzolo, colpito dal terremoto. Speriamo di riuscire, anche quest'anno, ad aiutare più persone possibili”. M.D.
MONTEFORTE L’appuntamento consueto con Calici di stelle a Monteforte, manifestazione nazionale che coinvolge vari paesi produttori di vino, è arrivato quest’anno alla sedicesima edizione. E’ prevista una “due giorni”, il 9 e 10 agosto, per la prima volta nel cortile delle scuole elementari con molto più spazio per godere le serate. La serata del 9, “Aspettando la notte di San Lorenzo”, sarà interamente dedicata ai giovani con spritz, pizza, anguria, schiuma party con musica con dj. Sabato 10 spazio invece alla tradizionale manifestazione Calici di Stelle con alcune innovazioni. Sarà presente lo stand delle degustazioni con la presenza di molte cantine del territorio. Ad intrattenere il pubblico ci penserà prima Otello Perazzoli con le sue canzoni popolari cui seguirà musica da sottofondo degli anni ‘60/’70. M.G.M.
Donna SPAZIO DONNA
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SPAZIO
L’ARGOMENTO
Quando nasce un figlio a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Dottoressa, quanto la nascita di un figlio può influire sulle dinamiche della coppia? La nascita di un figlio modifica ampiamente la relazione nell’ambito della coppia, la gravidanza può essere un momento di forte aggregazione, fantasticare sul figlio che verrà porta la coppia in un mondo di fantasia dove ogni desiderio si avvera; quando il bambino nasce strappa i genitori dalla fantasia e li precipita nella realtà, con le sue esigenze psico- affettive e i suoi bisogni fisiologici. L’arrivo di un neonato altera le abitudini, i ritmi, gli orari, fa perdere il tempo privato; cambia la rappresentazione del partner e le esperienze di intimità. Come fare perché questo delicato
passaggio di vita possa costituire per la coppia un momento in cui ritrovarsi anziché perdersi? Non è un compito semplice, in quanto ciò che è determinante in questo processo è l’equilibrio che la coppia aveva stabilito prima della nascita di un figlio. Alcuni consigli possono aiutare a contrastare l’insorgenza di problemi. Sforzarsi di
trovare del tempo per la coppia. Può sembrare impossibile quando, in due, oltre a lavorare, ci si deve occupare di un neonato ma è di fondamentale importanza che la coppia si ritagli uno spazio proprio nel quale il bambino non c’è o è sullo sfondo. Perdonarsi le proprie paure. Avere paura di mettere al mondo un figlio e di
accudirlo è la cosa più normale del mondo. Chiedere aiuto. Quando il peso dei problemi e delle difficoltà quotidiane diventa insostenibile è bene allentare la tensione e lasciarsi aiutare. Essere genitori può mettere alla prova la nostra pazienza e la capacità di gestire lo stress. Cosa fare quindi per instaurare una relazione
positiva con i nostri figli? Quando ci sentiamo sotto pressione, siamo stressati il nostro corpo e il nostro cervello reagiscono guidati esclusivamente dal “cervello emotivo” a scapito di un modo di comportarsi e di pensare più razionale e lucido. Quando ragioniamo in modo emotivo, perché arrabbiati, stanchi possiamo facilmente reagire con esplosioni di rabbia, urlando e insultando. I bambini imparano a gestire lo stress osservando i propri genitori. I genitori hanno due strumenti efficaci su cui fondare il loro rapporto con i figli: l’affetto e i punti di riferimento. Per affetto intendiamo protezione fisica ed emotiva. In un’atmosfera di affetto i bambini si sentono al sicuro anche se com-
mettono errori, si fidano dei genitori diventando più sicuri di sé e più motivati ad impegnarsi. Fornire punti di riferimento non significa costringere o tenere sotto controllo ma offrire ai bambini gli strumenti di cui hanno bisogno per raggiungere i loro obiettivi in modo autonomo. Ricordarsi sempre che i genitori perfetti non esistono. Avete qualche dubbio, qualche problema? Inviate i vostri quesiti alla dott.ssa Bevardo – che sarà felice di rispondervi - attraverso il nostro indirizzo mail: articoli@laltrogiornalevr.it oppure a L’Altro Giornale – via Bernardi, 7 – 37026 Settimo di Pescantina
RUBRICHE
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Cosa c’è di più bello, in estate, del passeggiare lungo i sentieri della nostra Lessinia o della montagna in generale? Ci si sente liberi e ci si scrolla di dosso quello che la cattiva stagione ha accumulato nello spirito e nel fisico. a cura La Lessinia, poi, così facilmente raggiungibile, dispone di spazi perlopiù di Enzo Coltro incontaminati ed offre vestigia di arte e di tradizioni che invitano ad un soggiorno ricco di piacevoli sorprese. Mi riferisco soprattutto a quelle sculture ingenue, ma colme di poesia, che ci sono state regalate da artisti sconosciuti. Esse sono giunte a noi da tempi assai remoti e recano sovente su di loro i segni del tempo che, da consumato artista, le ha modificate a suo piacere, pur mantenendo forme e visibilità dei soggetti. Madonne, Santi e capitelli sono disseminati lungo i percorsi che si scelgono e tutto concorre a creare un senso di libertà e di spensieratezza, difficile da reperire in altri ambienti.
LIBERTÀ Lassème caminar par i me monti e respirar profumi de caràsa (1), robar du fiori sconti fra le pière e catar sù da l’erba calche fraga (2)…
Odor de mos-cio fresco e de bon fen se sposa za ne l’aria molesìna e un pissaròto (3) fredo come ’l gel el salta in mezo a i sassi consumà…
El cel l’è cossì belo stamatina che ’l par lavà de fresco da la piova, el falco lo carezza al so passaio, ’na rondena lo frisa ’pena ’pena…
Nel bosco l’è un sfodrar de ciclamini, de campanèle tute strete in s-ciàpo (4)… Mi quasi quasi, te fazzo un bel mazzéto e te lo ponto , lì sora, sul to pèto.
(1) caràsa=resina (2) fraga= fragola (3) pissaròto=rivolo d’acqua (4) s-ciàpo=mucchio
CAPITEI IN LESSINIA Madòne de piera laorà dal tempo, butini paciocóni a brazzacòl e prà de pano a i piè de i capitei… Sorisi antichi modelà a scopèl, sbrocài (1) fora da ’n’anima s-cèta, da ’na man vegra (2) cofà chel teren.
Madòne da i oci pieni de cel che varda boschi, mucià a l’orizonte, cambiarse vestito ogni staiòn… Angeli in vol da le ale de sasso a sfidar venti che vis-cia (3) la val, co manti de neve e siàli de stele. Madòne de pièra in pié da ’na vita,
che se consuma pian e se indolçisse, cofà la dura rocia de montagna, a la carezza del scopèl del tempo. (1) sbrocài fora=usciti fuori (2) vegra=incolta (3) vis-cia=frustano
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CALCIO/SERIE D. La Sambonifacese ha fatto la sua scelta
L’EVENTO. Corridori in pista dal 25 al 30 marzo 2014
Enrico Dalè nuovo ds Tunisia Desert Bike Obiettivo salvezza scalda i suoi motori
E' Enrico Dalè il nuovo Direttore Sportivo della Sambonifacese. Presentato ufficialmente non più tardi di qualche giorno fa allo stadio Tizian, il nuovo dirigente rossoblù avrà il compito di allestire in breve tempo una squadra in grado di raggiungere la salvezza in serie D. «Ho accettato con entusiasmo – spiega il neo ds – la proposta del presidente Mazzon e dei soci, sono qui per mettermi in gioco e mettere a frutto le esperienze che ho maturato in questi anni. Voglio portare a San Bonifacio alcune idee innovative che ci permettano di fare un campionato all'altezza delle aspettative, di salvarci e valorizzare giocatori». Bresciano di Rodengo Saiano, Dalè in passato ha già ricoperto il ruolo di direttore sportivo al Mantova, riportando i virgiliani tra i professionisti dopo il fallimento della gestione Lori. Il nuovo ds in passato ha lavorato molto con Pasquale Sensibile (ex ds di Verona, Novara e Sampdoria) ed ha una profonda conoscenza del mercato; nelle ultime stagioni, infatti, è stato capo osservatori della Cremonese e consulente di mercato per le formazioni inglesi nei paesi scandinavi. «Ora cercheremo di allestire una squadra in grado di ben
figurare - continua Dalè -, vogliamo giocatori motivati che vengano qui per mettersi in gioco dare il massimo per questi colori». La Sambo riparte quindi da un ds giovane e motivato, pronto a tuffarsi nell'avventura rossoblù, conscio delle difficoltà ma senza alcun tipo di paura per il ruolo che dovrà ricoprire nei prossimi mesi. «Dopo un vertice con
i soci e vari colloqui – conclude Maurizio Mazzon – abbiamo scelto Enrico Dalè, che ci ha convinti fin da subito per l'entusiasmo e per la volontà di sposare il nostro progetto. Crediamo che la buona organizzazione societaria e la lungimiranza siano le chiavi per far bene nel calcio dei prossimi anni». Matteo Dani
Scalda i motori la 2^ edizione della Tunisia Desert Bike, manifestazione dedicata a bikers e runners che si terrà sulle piste tunisine dal 25 al 30 marzo 2014. Un percorso a tappe, che si differenzia dalle normali gare: l'obiettivo è quello di vivere un'avventura assieme ad amici e appassionati delle due ruote e della corsa, pronti a gettarsi sulle piste della Tunisia e ad assaporarne tutti i segreti. L'ideatore, Ciro De Petri, è un grande esperto di corse in Africa, ha infatti partecipato ad 11 Parigi-Dakar e organizza il Raid Tunisia Desert Cup. «Dalle esperienze passate - spiega De Petri - è nata l'idea di creare un evento che desse la possibilità anche agli amanti delle due ruote senza motori di scoprire le bellezze africane e della Tunisia. Dopo la positiva esperienza dell'anno scorso ci siamo subito messi al lavoro per la seconda edizione». La Tunisia Desert Bike
2014 si articolerà in 3 tappe da 50 km ciascuna; quest'anno la partecipazione è stata estesa anche ai runners che vorranno cimentarsi nella corsa podistica. A loro saranno riservati tracciati ricavati negli ultimi 25 km di ogni tappa. In via sperimentale, poi, sarà data la possibilità di esibirsi anche alle bici a pedalata assistita, che
potranno provare le piste tunisine, senza essere inserite nella competizione. Tutti i partecipanti utilizzeranno un GPS per orientarsi e seguire le piste previste. Anche per l'edizione 2014 è prevista la partecipazione di testimonial d'eccezione, sicura ad esempio la presenza della campionessa olimpica Paola Pezzo. M.D.
SOAVE / L’INTERVISTA
Tiro dinamico sportivo: ecco cos’è Maurizio Mazzon con Enrico Dalè
TENNIS. Andretto protagonista al Torneo Credito Cooperativo È vicentino uno dei protagonisti all'annuale Torneo Nazionale di Tennis "Credito Cooperativo" che si sono svolti nei campi del Circolo Tennis Vip Master di Cervia/Milano Marittima, nel mese di giugno, dove ogni anno intervengono partecipanti di tutta Italia, dal Friuli alla Sicilia, come Dipendenti, figli di dipendenti e amministratori del movimento. Circa una sessantina i partecipanti, che si sono dati appuntamento nelle numerose partite svolte negli assolati campi durante il fine settimana. I tornei divisi in categorie (Master - Open -Over 45 - Open B - doppio - Open Femminile), hanno visto trionfare nell'Open B, la Banca di Credito Cooperativo Vicentino, con il suo rappresentante Andretto Nicola che lavora presso la filiale di Orgiano, capace di imporsi in un tabellone a 32 giocatori, e uscito da una vera e propria maratona tennistica che lo ha visto imporsi in 5 partite nell'arco di 24 h. Molto intensa la finale disputata con un collega Irpino, in un tiratissimo match e un emozionante tie-break finale, che ha dato così al tennista Pojanese la soddisfazione di Nicola Andretto alzare al cielo il meritato trofeo. A.L.
E’ approdato da qualche anno anche in Italia il “Tiro Dinamico sportivo”, disciplina nata negli USA. Uno sport approdato anche a Soave, dove, tra le mura medioevali del castello vive un tiratore di interesse nazionale, Sebastiano Diamante che, assieme ad altri due veronesi potrebbe rappresentare l'Italia nei campionati europei di settembre 2013 e nel mondiale del 2014. Sebastiano, cos'è il Tiro dinamico sportivo? «Il TDS è una disciplina di tiro con armi da fuoco dove il tiratore deve affrontare uno o più esercizi in aree delimitate ed appositamente allestite con diversi bersagli, sia metallici che cartacei, fissi o in movimento. Finito l'esercizio, l'arbitro conteggia il tempo e i punti ed a fine gara dalla sommatoria di tutti gli stage esce la graduatoria con il vincitore». Da quanto tempo pratichi questa attività e quali i tuoi successi? «Ho cominciato nel 2009 dopo aver conseguito il porto d'armi ad uso sportivo. Inizialmente mi sono iscritto al tiro a segno per hobby poi un amico mi ha parlato del Tiro Dinamico...Ho esordito a livello nazionale nel 2009
Sebastiano Diamante
in categoria “D” e ho vinto tutte le gare. L'anno successivo sono passato direttamente alla categoria “A” per merito dei punteggi ottenuti, vincendo la finale nazionale della mia categoria (6°assoluto). Da due anni sono nella categoria Master e quest’anno sono salito sul gradino più alto del podio in tutte le gare». Come mai, secondo il tuo parere, in Italia rispetto all'estero questo tipo di attività fatica maggiormente ad emergere? «Credo sia per l'utilizzo di armi vere che troppo spesso sono associate ad episodi di criminalità. Un altro grande problema è la mancanza di campi idonei al nostro sport, soprattutto in Veneto. Tanti tiratori riescono a fatica ad
allenarsi per la lontananza delle strutture. Negli Stati Uniti è diverso: i ragazzi possono andare al campo di tiro già a 12 anni e a 18 anni li ritroviamo ai campionati del mondo già “top shooter”». I prossimi appuntamenti? «Quest'anno tutti i componenti della mia squadra (Davide Indizio, Francesco Perazzoli, Marianna Limarova ed io) sono stati inseriti in un progetto della Federazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo chiamato “Tiratori di Interesse Nazionale”. Gli osservatori della Federazione stanno seguendo le nostre prestazioni per scegliere chi entrerà a far parte della squadra italiana che parteciperà ai prossimi campionati Europei in Portogallo». Ludovica Purgato