Sanbonifacese Luglio 2014

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ANNO XXVIII - N.7 LUGLIO 2014 - stampato il 05/07/2014

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

I nuovi Sindaci

Giovanna Negro Sindaco Arcole

Edoardo Pallaro Sindaco Montecchia

Giampaolo Provoli Sindaco San Bonifacio

Gabriele Marini Sindaco Monteforte

Michele Garzon Sindaco Veronella

Roberto Turri Sindaco Roncà

Alessia Segantini Sindaco Zimella



le vostre

Lettere

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F35

SOCIETÀ

“E Mondiali di calcio” “Vizio di informazione” Con l’ondata improvvisa di caldo sono arrivati i mondiali di calcio in Brasile e, mentre i sanitari consigliano di bere molto e alimentarsi con frutta e verdura, noi italiani facciamo indigestione di partite e commenti al dopopartita. Come dire: si è passati quasi improvvisamente dal partito unico al pensiero unico. Improvvisamente mi ritrovo in un paese colmo e stracolmo di commissari tecnici disoccupati. Al supermercato il dialogo fra il banconiere e l’acquirente è monotematico, nemmeno il piatto tipico della “feijoada” riesce a smuovere il solito pensiero, con il risultato che il povero acquirente si ritrova con 300 grammi di affettato mentre ne aveva ordinato 100 grammi. Non va dimenticato nemmeno il fruttivendolo, dove anche le donne sembrano farla da padrone. Dal barbiere, luogo deputato per eccellenza a sparlare di calcio e di donne, si sta vivendo una stagione felice come non capitava da anni, “code” di antica memoria. La sindrome del pallone sembra che abbia coinvolto anche diversi fedeli: le intenzioni rivolte a Santa Rita avvocata per la soluzione dei casi impossibili sono aumentate decisamente in questo ultimo periodo per una papabile vittoria degli azzurri (purtroppo non esaudita). E i media e la tv, la tv

di Stato ci aiutano in questo senso. Non si scrive di altro e non si parla di altro; deliberatamente ci si dimentica che ci sono decine e decine di attività tipiche del periodo estivo di teatro e cultura che possono intrattenere le serate dei cittadini. Ma a fine dei mondiali di che cosa parlerà questo esercito di commissari tecnici? Siamo sicuri che non si cadrà in una profonda depressione? Propongo di erigere per i veronesi più appassionati una mega arena nella pianura legnaghese, in mezzo ad una nutrita colonia di tafani, tenendo presente tutti gli enunciati del D.Lgs 81/08 per non rincorrere in sanzioni e di rinchiudervi per quattro anni, almeno per 10 ore al giorno gli amanti della pelota (figli e cane compresi). Suggerisco un repertorio, non troppo tradizionale, di lezioni di Hegel e Kant mitigate con letture di Sant’Agostino e Pinocchio, con la speranza che in quattro anni questo gusto dell’orrido possa cambiare. Mi ritrovo anch’io con i sostenitori della chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno. Consoliamoci, perché almeno per un mese non sentiremo parlare di spending review, di Cottarelli e di Renzi. Del resto, cambiano gli attori, ma è la solita Italia. Marco Campagnari

Egregio Direttore, scrivo in risposta alla lettera apparsa sull’edizione di maggio 2014 de L’Altro Giornale riguardante gli F35; sono un Ingegnere Aerospaziale triennale che sta proseguendo il suo percorso di studi in Magistrale di Ingegneria Energetica. Ho notato un diffuso “vizio di informazione” (non riferito al Suo Giornale), riguardante i temi più caldi al momento, sui quali la discussione è spesso sommaria e disinformata. Mi piacerebbe poter spendere due parole in merito all’acquisto degli F35. I tempi non sono semplici e portare avanti un pensiero di riduzione delle spese “inutili” che il nostro Paese affronta, può essere un terreno di confronto produttivo per il futuro. Tuttavia, decretare tagli alle spese senza sapere ciò di cui si parla mi sembra abbastanza demagogico. Gli F35, prodotti dalla Lockheed Martin sono un velivolo che tecnologicamente rappresenta l’avanguardia dello sviluppo. Sono il frutto di anni di lavoro, investimenti e oneri di progettazione che hanno coinvolto moltissime imprese statunitensi, europee ed italiane. Gli investimenti iniziali del nostro ministero della difesa, per 131 aerei, erano stimati in 12.9 Mld di Euro, destinati a salire per le fisiologiche

fasi evolutive del processo di progettazione del mezzo. Tali velivoli sono stati ridotti a 90 e al momento solo 3 sono stati effettivamente acquistati e altri 3 dovrebbero entrare in servizio a breve. Leggendo la pagina di Wikipedia.it sull’argomento tuttavia tutti si fermano al valore di 12.9 miliardi, nessuno legge la riga successiva del paragrafo in cui è esplicitamente scritto che tali velivoli “usciranno dagli impianti di Cameri in Piemonte”. Gli F35 vengono prodotti in Italia e grazie a questo potremmo proporci come uno dei maggiori soggetti produttori per il mercato europeo-continentale. La fabbricazione di tali velivoli porterebbe all’occupazione di 1.500 persone, con un indotto di 10.000 posti di lavoro e 40 aziende concorrenti al progetto. Si parla sempre, nel Bel Paese, di investire nello sviluppo tecnologico e nella ricerca, producendo beni di alto livello e, come direbbero gli economisti, svolgendo attività ad “alto valore aggiunto”, tipiche di un Paese sviluppato. Non si tratterebbero dunque materie prime ma si trasformerebbero semilavorati di basso costo in prodotti finiti con valore molto elevato. Una nota di merito che non va tralasciata riguarda la produzione di veicoli aerei

e spaziali in Italia. Molti probabilmente non ne sono a conoscenza ma ci sono fabbriche, in Campania, in Piemonte e persino a Verona, nonché in tutto il Triveneto, che sviluppano e realizzano componenti per velivoli e vettori spaziali. Non siamo dunque una forza marginale nell’ambito aerospaziale. E’ dunque motivato scegliere di rinunciare all’acquisto di un mezzo che, prescindendo dalle più o meno condivisibili motivazioni tatticomilitari, si posiziona in quella gamma di prodotti ad elevatissimo standard di sviluppo? Secondo il mio parere, questa questione rischia di divenire un ulteriore treno perso a causa della stagnazione e dell’incertezza (politica e non) nella quale ci troviamo a vivere. Non dico dunque di spendere senza alcuna remora i 15 Mld di Euro circa, ma penso che prima di rivedere o addirittura suggerire di azzerare un progetto che presenta alcune sfumature di eccellenza, si debba pensare alle conseguenze di tale decisione e se veramente queste rappresentino, a 360°, un beneficio per noi e per il nostro Paese. Spero, per concludere, che il dialogo con esperti nel settore (sicuramente più pronti e ferrati di chi scrive questa lettera), possa divenire un

meccanismo diffuso nel fare informazione, in modo che non si assista alla strumentalizzazione di decisioni che potrebbero avere riscontri non trascurabili sul futuro a medio e lungo periodo. Luca Veronesi

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Concessionaria Pubblicità: Studio Immagine Tel. 045.7611777 Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 07 - 07 - 2014


CRONACHE

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RONCÀ. Il Sindaco è confermato: «Al lavoro con la stessa passione di sempre»

SAN GIOVANNI ILARIONE

Turri punta forte sulla continuità

Città delle ciliegie Il paese aderisce

Successo in solitaria. Roberto Turri vince le elezioni del 25 maggio e si conferma sindaco di Roncà. I numeri del trionfo sono 1.994 voti e 91,21% delle preferenze. Turri, le elezioni l'hanno confermata al timone di Roncà. Cosa si prova? «Grande soddisfazione e orgoglio. La conferma mi fanno pensare a una promozione rispetto a quanto fatto negli ultimi cinque anni. Oggi mi rimetto al lavoro con la stessa passione e la stessa energia, ma forte di un’esperienza costruita giorno dopo giorno in Comune e tra la gente». La Giunta da chi è composta? «Il gruppo è quasi totalmente confermato rispetto al passato. Se è vero che in questi anni abbiamo lavorato bene, ho pensato fosse giusto dare continuità alla squadra. A Roncà non ci sarà la minoranza: i 12 candidati ricoprono i 12 posti disponibili in consiglio comunale». Cosa prevede l'agenda?

«Per il quinquennio abbiamo proposto un programma puntando sulla continuità: a parte qualche opera di rilievo, come la realizzazione di un nuovo impianto sportivo e di una viabilità alternativa al centro storico di Roncà, intendiamo effettuare piccoli interventi che incidono nella quotidianità dei cittadini: riasfaltatura di tratti di strada dissestata, riqualificazione dell’illuminazione pubblica e messa in sicurezza di viabilità pericolosa. Ultimeremo il lavoro volto alla riqualificazione dei cimiteri». Le priorità? «Nel passaggio dalla fine del primo mandato al nuovo non c’è stata nessuna interruzione. Erano iniziate importanti opere di riqualificazione della viabilità del centro del capoluogo, che stanno arrivando al termine. Sono iniziati i lavori di sistemazione della scuola e altri interventi nella periferia del capoluogo, ma anche in alcune frazioni, sempre di riqualificazione della viabilità e dell’illuminazio-

Roberto Turri

ne pubblica». Da dove riparte l'Amministrazione? «Il punto di forza riguarda i beni demaniali (ex basi militari, ndr) che rappresenteranno un valore aggiunto per il nostro territorio. In

passato, il Comune godeva di vari contributi, da Stato o Regione, che negli ultimi anni si sono ridotti o annullati. Ci sono stati poi tagli nei trasferimenti, la riduzione della possibilità del Comune di accedere a mutui e infine il blocco dei fondi dovuto al patto di stabilità. In un momento in cui le risorse scarseggiano c'è ora la possibilità che con il federalismo demaniale possano arrivare al Comune in attribuzione gratuita questi beni. Potremmo quindi realizzare compiutamente quel progetto definito la Cittadella della persona all’interno della ex base logistica in centro a Roncà, che già abbiamo iniziato a realizzare con la cooperativa Monscleda, e attuare altre opere che dovranno iniziare per la realizzazione di un’altra palazzina, da adibire a Ceod». Quali sono i problemi? «Le questioni che affliggono tutti gli enti territoriali, dovute al momento di crisi economica nazionale che lo Stato tende a scaricare sugli enti locali. Il compito del Sindaco e delle Amministrazioni locali è vigilare e difendere con tutto l'impegno possibile i propri cittadini, allo strenuo delle forze». Matteo Sambugaro

Il comune di San Giovanni Ilarione ha aderito all’associazione nazionale ”Città delle ciliegie”, la quale, al decimo anno di attività, raggruppa 68 territori in 12 regioni e rappresenta il 90% della produzione nazionale leader in Europa e quarta nel mondo riconosciuta come la migliore in assoluto in termini qualitativi. Il contatto tra i due enti è avvenuto per interessamento dell'Assessore all'Agricoltura Marco Beltrame il quale per primo ha voluto avviare il rapporto di collaborazione che porterà nei prossimi anni a un impulso nella coltivazione del ciliegio e a una partnership al fine di organizzare eventi, manifestazioni, corsi di aggiornamento professionale e tutte quelle attività volte al potenziamento della capacità produttiva oltre che alla valorizzazione e sviluppo di una delle varietà storiche della produzione nazionale di ciliegie: la "Mora di Cazzano". "Città delle Ciliegie" ha ricevuto l'approvazione presso la XIV Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati di una Risoluzione approvata all'unanimità che impegna il governo allo svolgimento di azioni specifiche per la cerasicoltura nazionale recuperando quelle risorse divenute ormai necessarie al fine di conservare la storica leadership europea sul prodotto a fronte di una continua invasione data dal fenomeno della globalizzazione che vede le ciliegie spagnole e turche in primo luogo a invadere nel primissimo periodo e in seguito a fine stagione, i nostri mercati. Così per valorizzare al meglio il prodotto, l’associazione ha ottenuto la delega di ANCI-Res Tipica per le manifestazioni legate a EXPO 2015 nella quale occasione tutti i territori associati avranno l'opportunità di promozionare le proprie importanti tipicità legate al territorio. L'adesione del comune di San Giovanni Ilarione va nella direzione di integrare il territorio rurale veronese a quello più ampio delle produzioni di qualità; fare massa critica; acquisire esperienze dai territori più specializzati; conoscere i mercati e i loro operatori; insomma entrare in un circuito che porti nel corso di pochi anni a far si che si ottenga nuovamente reddito dalla campagna troppo spesso marginalizzata dai fenomeni di urbanizzazione; industrializzazione; spostamento dell'economia verso il terziario che oggi ha determinato la crisi che tutti ben conosciamo. Ora il comune di San Giovanni e l’associazione auspicano che pure i comuni limitrofi vi aderiscano a loro volta consentendo di promuovere il territorio cerasicolo veronese con economie di scala e con maggiore visibilità. M.G.M.

SAN GIOVANNI ILARIONE Da poco è attivo a San Giovanni Ilarione il punto di ascolto “Spazio di Volontariato aperto” (S.V.A.), gestito dal gruppo Anteas in collaborazione con il sindacoto Cisl pensionati. Questo sportello, gestito esclusivamente da volontari, è un luogo dove le persone possono trovare delle risposte vicino a casa che possono essere inerenti un aiuto sociale, problemi di varia natura, conoscere le iniziative del territorio e indirizzi o recapiti telefonici di enti a carattere socia-

le. La sua sede è sotto la canonica ed è aperta il

RONCÀ Il 7 luglio a Roncà farà tappa il Campionato dei caretini a sfere arrivato alla 15ª edizione. Le prime due gare si sono disputate a Montecchia e a Brognoligo e quest’anno la finale sarà per la prima volta fuori dalla provincia di Verona e cioè a Chiampo il 14 settembre. I partecipanti sono 49 fra cui tre donne e 13 sono gli esordienti. Finora i primi tre in classifica sono Cristina Panato e Filippo Villa del Team Best e Filippo Modenese del Pienassi Style. Ogni anno il campionato attira molti spettatori per il divertimento nel vedere scendere da grandi discese piene di curve le persone su questi caretini artigianali. Per informazioni: www.caretiniasfere.com.

lunedì dalle 15.30 alle 18 e il giovedì dalle 9 alle 11.30



CRONACHE MONTEFORTE. Conosciamo da vicino il nuovo primo cittadino

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MONTECCHIA. Il Sindaco: «Il rinnovamento del paese continuerà»

Marini sale È conferma al comando per Pallaro Servizi di

Maria Grazia Marcazzani Il nuovo sindaco di Monteforte d'Alpone è Gabriele Marini. L’insediamento del nuovo Consiglio comunale è avvenuto l’8 giugno nella sala Ermolao Barbaro del Palazzo Vescovile. Sindaco, ci parli del programma che intende svolgere nei prossimi cinque anni. «Il primo aspetto su cui voglio puntare è la sicurezza del cittadino e del territorio. M’interesserò del settore sociale, in favore del quale tutta l'amministrazione si è impegnata a decurtarsi le indennità. Particolare attenzione sarà rivolta al turismo enogastronomico e all'agricoltura. La sicurezza idrogeologica è molto importante e a tal proposito ho già avuto un incontro con l'ingegnere della Protezione Civile Antonio Anti e abbiamo deciso di creare una tabella di marcia rinforzata. Il 13 settembre ci sarà una prova di evacuazione per sapere come comportarsi in caso di alluvione e inizieremo delle iniziative a favore della comunità. In questo periodo in particolare sto cercando di recuperare due contributi per il wi-fi per avere delle zone del paese coperte dal servizio come

anche delle postazioni internet in biblioteca. Ritengo sia importante la sinergia con gli enti superiori per trovare fondi ed evitare così di aumentare le tasse ai cittadini». Quali i punti fondamentali della sua lista? «Ci impegneremo a instaurare un costruttivo rapporto di fiducia tra Comune e cittadini: se si vogliono perseguire degli obiettivi si deve lavorare tutti insieme compresa l'opposizione. Da parte mia non ci sarà nessuna preclusione. Il nostro impegno sarà inoltre volto alla tutela delle risorse naturali, del patrimonio storico – culturale e delle tradizioni di Monteforte, al rilancio dell’iniziativa sociale ed economica del paese, atti-

Ad affiancare Gabriele Marini saranno Silvio Dal Bosco, assessore all’Agricoltura, Luigi Burti, assessore ai Lavori Pubblici e manutenzione, Adriana Valenti, assessore alla Cultura, Gigliola Ciman, assessore ai Servizi sociali e sanitari, Antonella Ferroli, consigliere delegato ad Attività e impianti sportivi, tempo libero, Claudio Betteli, consigliere delegato all’Associazionismo, Rosario Maccarrone, Consigliere all’istruzione e attività produttive, Francesco Carretta consigliere delegato a Sicurezza e protezione civile. Gli altri componenti del Consiglio comunale sono Gianni Bolla, Teresa Ros, Antonio Carletto, Federico Costantini

vandoci per rendere vivibile Monteforte, dare impulso alle attività d’impegno sociale e alle iniziative di volontariato, sviluppare le strutture pubbliche di uso sportivo, culturale, educativo e associativo, collaborare e cooperare con Enti, Istituzioni, Parrocchie e Associazioni. Si punterà molto sui giovani e tutti i cittadini devono sentirsi al centro di ogni interesse. Un punto fondamentale sarà la sistemazione del centro storico che deve essere “ripulito” e rimesso in condizioni decorose». Quali in particolare i progetti a favore della sicurezza? «Troppe zone del paese sono lasciate a se stesse, diventando così pericolose: utilizzeremo tutti gli strumenti che le norme nazionali o regionali prevedono per garantire la sicurezza. Per riportare quindi tranquillità, sicurezza e assicurare a ciascun cittadino di Monteforte il suo diritto di essere tranquillo in casa propria ci s’impegnerà a rendere più efficace il controllo del territorio, collaborando con le Forze dell’Ordine della zona. Accerteremo con continuità la regolarità degli stranieri presenti in paese e si cercherà una collaborazione tra la Polizia Locale e il Comando dei Carabinieri in modo che gli uomini e i mezzi siano distribuiti meglio nell’arco temporale giornaliero».

Edoardo Pallaro è stato riconfermato sindaco di Montecchia per i prossimi cinque anni con il 54,78% delle preferenze. Il Consiglio comunale di insediamento si è svolto il 4 giugno. Sindaco, un commento a seguito di questa riconferma. «Questa riconferma premia il rinnovamento del paese che c’è stato e che continuerà in tutti i sensi. Il fatto poi che Monteforte, Montecchia e Vestenanova abbiano amministrazioni allineate nel centro destra va a vantaggio del mondo agricolo con produzioni di nicchia con vino, ciliegie e olive, quindi un risultato politico che premia la valle nella sua longitudine. Questo rinnovamento servirà molto per l’assetto politico e istituzionale attuale rinforzando la valle». Quali i pro getti per il futuro? «Il primo posto del nostro programma è occupato da lavoro e attività produttive e la risposta che l’ente comunale territoriale può dare è quella di un serio programma di opere pubbliche in modo tale da dare ossigeno alle molte imprese che lavorano nel settore. Occorrerà andare nella direzione di una diminuzione del carico fiscale sugli immobili industriali Vorremmo creare le condizioni per aumentare la capacità ricettiva alberghiera nel nostro Comune attraverso l’innovativa e sperimentale formula dell’albergo diffuso. Sarà nostro compito rimodulare tasse e imposte locali. Per quanto concerne i servizi è già in programma il trasferimento del distretto ASL 20 nei locali dell’ex scuola media. Infine sarà ampliato e migliorato il sistema di raccolta dei rifiuti urbani». E in materia di opere pubbliche e viabilità? «Entro la fine di quest’anno sarà eseguita la sistemazione straordinaria della parte

storica del centro convegni con la creazione di una nuova piazzetta. Entro il 30 giugno 2015 sarà realizzato il percorso salutistico – pedonale che collegherà il ponte dello Schioppo al ponte principale del paese, progetto già finanziato, così come la realizzazione del nuovo ponte pedonale che collegherà via Roma alla pensilina degli autobus. Priorità massima sarà data alla sistemazione di piazza Castello con nuovi marciapiedi e asfaltatura delle strade. Si provvederà a trasformare la strada vicinale dei “Buratti” in strada comunale di collegamento a traffico limitato tra via Cabalao e via Rio Albo. Entro fine 2014 sarà ripristi-

nata la regolare viabilità intercomunale in via Marcazzani. Inoltre vi sono allo studio alcune ipotesi di arredo urbano per rendere più elegante il centro cittadino». Parliamo del settore primario del paese: l’agricoltura legata ai prodotti tipici e al turismo. «L’amministrazione seguirà i lavori della nuova Associazione Cerasicoltori di Montecchia. Sarà istituita la DECO, denominazione comunale, per dare territorialità al nostro prodotto. Si continuerà nella direzione della valorizzazione delle manifestazioni riguardanti i prodotti del nostro territorio: sagra delle ciliegie, Alpon Food, festa dell’olio. Marciliegia».

Ad affiancare Edoardo Pallaro sono Ettore Olivieri, vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Simone Carbognin, assessore ad Agricoltura, Ambiente, Protezione Civile, Silvia Pingelli, assessore a Tributi, Servizi Sociali, Istruzione, Marina Muraro, assessore con delega ad Attività Culturali, Politiche Giovanili, Turismo, Spettacolo. Alessandro Burato è consigliere delegato ai Settori Industria Commercio Artigianato, Cristian Cenci è consigliere incaricato alle problematiche Località Pergola, Giorgio Danese, delegato alle Associazioni non sportive, Federico Policante, incaricato a Sport e tempo libero. Fanno parte del Consiglio comunale anche Carlo Trestini, Bruno Vicentini, Nicola Dal Cero, Antonio Roberti.


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SOAVE. Il consigliere Matteo Pressi attacca, il sindaco Lino Gambaretto risponde

SOAVE / BACHECA INFORMATIVA

Giudice di Pace Botta e risposta

Trova spazio nel Foro Boario di Soave la nuova bacheca informativa del “Sentiero natura Monte Tenda” e della “Pianta della Città di Soave” voluta dal gruppo Legambiente e dall’amministrazione comunale. «Informare e divulgare per valorizzare. questo è il principio che ha ispirato Legambiente Soave nella realizzazione di due progetti denominati “Alla scoperta dei Tesori Nascosti di Soave” e “Sentiero Natura Monte Tenda”, i cui risultati si sono concretizzati in due pannelli tematici – affermano i responsabili del progetto -: uno rappresenta la pianta della città con evidenziati i punti d’interesse storico-culturale e architettonico e l’altro è dedicato al sentiero naturalistico che si sviluppa sul Monte Tenda. Il visitatore di Soave, e non solo, avrà la possibilità di consultare in modo rapido e organico una serie d’informazioni di tipo storico-culturale e naturalistico, e portare con sé queste informazioni durante la propria permanenza a Soave grazie a due qrcode affissi ai pannelli e che rimandano a delle webapps consultabili da smartphone». Lo sforzo progettuale è terminato con la realizzazione di un sito web-cartografico, consultabile dal portale www.legambientesoave.it. I progetti sono stati realizzati grazie al contributo del Centro Servizi per il Volontariato di Verona, l’Amministrazione comunale di Soave e Il lavoro di Gianfranco Guadin, Giovanni Zanoni, Diego Tebaldi, Lisa Alberti, Ivano Mancioppi e Claudio Oliboni. M.G.M.

Lo scorso 30 aprile il Giudice di Pace ha cessato la sua attività negli uffici di Soave e si è trasferito a Verona, la stessa cosa che era successo con il tribunale a settembre 2013. La questione non ha lasciato indifferente la minoranza di Alternativa Civica, che per bocca del Consigliere Matteo Pressi afferma: «È del tutto evidente il disinteresse con cui si lasciano smantellare gli Uffici pubblici esistenti a Soave a servizio dei cittadini dell’est veronese, ormai ridotto al rango di periferia ininfluente e dimenticata da tutti. Questa volta il Sindaco Gambaretto non può fare “spallucce”. Sul piano politico Soave non conta più nulla e, questa volta, Gambaretto non potrà incolpare Roma perché la legge parla chiaro». Nel Consiglio comunale del 31 marzo è emersa anche una questione connessa alla chiusura degli uffici del Giudice di Pace. I consiglieri di Alternativa Civica hanno, infatti, chiesto quale sarà l’utilizzo futuro del corpo di fabbrica situato nella centrale Piazza Castagnedi all’ingresso del borgo medioevale. Sul punto Pressi afferma: «Si tratta di un ampio spazio attrezzato a uso uffici e di due appartamenti di proprietà comunale con ampio terrazzo a mezzogiorno nell’ex Municipio. Spero che a nessuno venga in mente di vendere questa proprietà. Come consiglieri di Alternativa Civica abbiamo già scritto che è interesse del comune portare negli edifici di proprietà dell’ente gli uffici delle società pubbliche e del consorzio Le Valli. Gli appartamenti, invece, possono essere utilizzati per famiglie soavesi in difficoltà e in attesa di assegnazione di un alloggio popolare». «La questione del Giudice di pace è più grossa rispetto all’amministrazione comunale per cui noi non abbiamo potuto fare altro che prendere atto – spiega il sindaco Lino Gambaretto -. Avevo preso contatto con i sindaci dei comuni limitrofi interessati a mantenere la prestazione, ma a nessuno interessa mantenere il servizio sul territorio. Per quanto riguarda l’appartamento, è da sistemare, perché non è a norma con gli impianti, ci sono molti interventi da fare come sostituire i serramenti e ristrutturare il terrazzo, ma in questo momento

non abbiamo nessuna entrata. È impossibile quindi investire sulla manutenzione straordinaria di un appartamento per poterlo affittare o dare a persone bisognose. Il comune di Soave è proprietario di una serie di fabbricati che non stiamo utilizzando: quello del Giudice di pace, il tribunale, villa Scrinzi, il magazzino a San Rocco. Di tutti questi – aggiunge ancora il sindaco - dobbiamo decidere cosa fare, ma non vogliamo svendere. Se per l’appartamento ci fosse un’opportunità di affitto o di vendita e non di svendita saremo ben disponibili a prenderla in considerazione perché consentirebbe al Comune di andare avanti rispetto a un piano d’interventi di vari progetti che abbiamo che non riusciamo a mettere in cantiere. Stiamo aspettando che la Regione ci dia oltre 300 mila euro che ci deve dal 2003. Ricordo infine che sono tre anni che non aumentiamo le tasse per non gravare ulteriormente sui contribuenti mentre certi Comuni, per riuscire a portare a termine qualche opera, hanno portato le aliquote al massimo». Maria Grazia Marcazzani

CONSORZIO DEL SOAVE Prosegue l’impegno promozionale del Consorzio del Soave. Dopo il successo di VieVinum, il festival internazionale del vino di Vienna organizzato in collaborazione con la rivista Falstaff, il Soave è stato impegnato fino al 21 giugno al Vinòforum di Roma. Nelle stesse giornate una delegazione di 30 selezionati buyer e giornalisti, provenienti da Usa, Canada e Messico hanno visitato le colline a est di Verona. Soddisfazione e orgoglio per i produttori del Soave che a Hofburg hanno visto il Soave brillare. Particolarmente sorpresi i 300 buyer presenti che hanno potuto degustare il Soave

nelle differenti interpretazioni della garganega. Dopo Vienna è stata subito la volta di Roma con Vinòforum dove sono stati protagonisti i migliori vini italiani. Il Soave è stato protagonista della serata “Il Soave dei Grandi Cru”: le migliori selezioni di Soave sono state messe in assaggio accanto

alle raffinate proposte gastronomiche firmate dallo chef Massimo Viglietti dell’Enoteca Achilli al Parlamento. In contemporanea a Vienna e a Roma le colline del Soave hanno ospitato un incoming di 30 operatori esteri tra buyer e giornalisti, provenienti da Stati Uniti, Canada e Messico.

NOTIZIE IN BREVE (M.G.M.) SETTIMA ENONOTTURNA TRA LE MURA DI SOAVE. Il 29 agosto si svolgerà la settima edizione dell’Enonotturna, gara podistica competitiva e amatoriale per scoprire le bellezze del paese alla luce del tramonto e alla sera, organizzata dal gruppo sportivo Valdalpone. Ci saranno due percorsi: uno di 3 km riservato agli amatori e uno di 6 km per la competitiva cioè lo stesso percorso dei tre ad anello ma solo da ripetere due volte. Il ritrovo sarà alle 18.30 sotto porta Verona, dove si potranno acquistare pure i biglietti per partecipare e la gara durerà fino alle 22. Per informazioni: www.montefortiana.org. BURATTINI PER BAMBINI. L’associazione “Teatroprova” di San Bonifacio ha organizzato due serate solo per i bambini con protagonisti i burattini. La prima sarà l’11 luglio al Museo del gioco con “Il mago di Oz” mentre la seconda sarà il 9 agosto con “Il gatto degli stivali” al terrazzo Miracoli di Fittà. Entrambi gli spettacoli inizieranno alle 21. MOSTRE D’ARTE ALLA CHIESA DEI DOMENICANI. Durante l’estate il gruppo Soaveinarte organizza varie mostre nella chiesa dei Domenicani, dove esporranno vari artisti: dal 18 al 27 luglio esporrà il pittore Lorenzo Terragin; dall’1 al 10 agosto esporranno Santina Pellizzari e Angelo Ambrosi; dal 13 al 24 agosto Leonello Magrinelli e dal 29 agosto al 7 settembre alcuni artisti dell’associazione e cioè Nicola Cecchi, Maria Ballarotto, Nadia Di Bello e Danilo Tadiello. FIABE NELLA NOTTE SOAVESE. Il 25 luglio alle 21, con partenza dal museo del gioco, l’associazione culturale “Lafogliaeilvento” organizza “Fiabe nella notte soavese” dove saranno proposti una serie di racconti itineranti nei luoghi affascinanti di Soave. Inoltre l’associazione propone per il 31 agosto sempre al museo del gioco ma stavolta alle 17.30 un evento simile dal titolo “Fiabe nel mondo” con racconti e musica per conoscere, integrarsi e interagire.


CRONACHE

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COLOGNA. Cibi a lunga conservazione donati a strutture caritative

COLOGNA / IL CONCERTO

La Colletta alimentare

I colori dell’armonia

Sabato 14 giugno in migliaia di supermercati italiani si è svolta una colletta alimentare straordinaria intitolata “Emergenza alimentare Italia” organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Gli alimenti a lunga conservazione (sughi e pelati, legumi, tonno e carne in scatola, olio, latte a lunga conservazione, alimenti per infanzia) acquistati dai clienti dei tre maggiori supermercati colognesi (Iperfamila, LIDL, Eurospin) e donati ai volontari, saranno distribuiti alle oltre 8.800 strutture caritative convenzionate, che ogni giorno assistono circa 2 milioni di poveri. Nei tre punti vendita erano presenti i volontari degli Scout e semplici cittadini, coordinati dal Centro Aiuto alla Vita. Negli atrii dei supermercati c’era una bella fila di scatoloni per suddividere gli alimenti che la gente donava. E si può dire che ognuno aveva nel proprio carrello anche la borsa per la Colletta. I colognesi sono persone generose, che comprendono l’”emergenza alimentare” che anche molti italiani stanno vivendo. «Fino a dicembre 2013 in Europa era attivo il programma di aiuto agli indigenti, in Italia gestito dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Nel febbraio 2014, l’U.E. ha approvato un nuovo programma di sostegno, che però da noi non è stato ancora convenzionato con AGEA. Questo sta provocando un grave ritardo nell’attivazione degli aiuti, che diventa una grande emergenza nei magazzini del Banco Alimentare. Per questo abbiamo fatto ricor-

Il museo archeologico di Cologna Veneta il 19 giugno ha ospitato “I colori dell’armonia” concerto del musicista Franco Guidetti e delle sue straordinarie chitarre, pezzi unici realizzati dal maestro liutaio Gianni Baretta. Ha introdotto la serata l’Assessore alla cultura Laura Branco: «Il Museo civico di Cologna è anche sede della Biblioteca, un luogo di cultura colognese, per cui sono felice di vedere studenti e insegnanti, giovani stagisti all’estero, cittadini appassionati di musica, arte, archeologia». Il maestro Guidetti ha presentato le sue esecuzioni, spiegando ogni tipo di chitarra: «Le mie composizioni, come anche gli strumenti, sono ispirati all’architettura, alla pittura, all’armonia dell’arte e della natura. La chitarra a tre manici è dedicata a Palladio, quella a quattro ha l’apertura della cassa armonica che riprende l’ingresso di Villa

Pojana, una composizione è dedicata al sentiero dei poeti di Villa Saraceno. La chitarra a cinque manici è dedicata alle torri di Gaudì e ai cinque ordini architettonici. Quella a sei al pittore Degas, i manici ricordano le gambe delle sue ballerine. Infine, il numero sette, cosmologico, esoterico: sette Pleiadi, chakra, note». La serata ha avuto un intermezzo a cura di Paola Salzani, Conservatrice del museo: «Esistono oggetti antichi legati alla musica, già nella preistoria: però erano fatti con materiali deperibili, semi, conchiglie…L’avvento dei Veneti e Romani portò tanti strumenti, come la cetra, strumento a corda del dio Mercurio. E in questo museo, ospitiamo infatti una statuina di Mercurio, dio della musica. Il contesto è appropriato». G.T.

SANT’ANDREA / SCUOLA PRIMARIA

so ad una raccolta straordinaria» - spiega uno dei volontari Scout. Purtroppo, in questo caso, la burocrazia frena anche le attività di aiuto ai più deboli. Graziana Tondini

Sono stati i bambini della scuola primaria di Sant’Andrea, frazione di Cologna Veneta, i protagonisti dello spettacolo “Isotta strega farlocca”. Per il quarto anno è stata proposta ai bambini quest’iniziativa con la regia e il sostegno degli insegnanti e la collaborazione dei genitori per quanto riguardala preparazione dei costumi e la scenografia. La storia è scritta da Alessandra Sala per quanto riguarda il copione e il testo delle canzoni e da Renato Ferraro e Fabrizio Seidita per le musiche delle canzoni. «Abbiamo scelto di rappresentare questo spettacolo musicale perché fa ridere e cantare ma nel frattempo ci insegna ad andare di là dalle apparenze e non giudicare mai qualcuno semplicemente dal suo look - spiega l’insegnante Luisa Tosini -. Questo musical rappresenta il proseguimento e l’adeguata conclusione del laboratorio edu-

cativo “Star bene insieme”, tenutosi nel primo quadrimestre e rivolto alle classi terza, quarta e quinta. Star bene insieme significa, prima di tutto, star bene con se stessi e in secondo luogo con gli altri. La nostra scuola vuole essere la “scuola del fare insieme”, per poi scoprire che in ogni

bambino e in ogni bambina ci sono enormi e diverse potenzialità che vanno accolte, incoraggiate e stimolate affinché ciascuno, nella sua unicità, non sia spettatore ma agisca in prima persona in previsione di un mondo volto al bene e alla pace». M.G.M.

VERONELLA / IL GRUPPO AIDO COMPIE 30 ANNI Domenica 8 giugno si è svolta la festa per il 30° anniversario della fondazione del Gruppo Comunale AIDO di Veronella. Molti anni sono passati dall’aprile 1984, quando alcuni volontari decisero di costituire un gruppo che accomunasse persone di tutto il territorio. Ce lo racconta l’attuale presidente, Gianfranco Bettero: «Il gruppo comunale AIDO venne costituito nella sede della ex biblioteca comunale di Veronella. Primo presidente fu Federica Cacciavillani. Il Gruppo è intitolato a Graziano Bertini, il primo donatore». La cerimonia è iniziata con la sfilata dal quartiere PEEP per le vie di Veronella, alla presenza dei labari di vari gruppi veronesi,

del sindaco Michele Garzon e del Vice-sindaco Marisa Rettore, con un momento di riflessione e posa mazzo di fiori al monumento ai caduti, fino ad incontrare il parroco don Enrico che attendeva i volontari sul sagrato della chiesa. Il direttivo AIDO promuove incontri di sensibilizzazione nelle scuole, portando testimonianze agli studenti: «Grazie al coordinamento con il reparto trapianti dell’Ospedale di San Bonifacio, agli incontri scolastici è sempre presente personale sanitario, per dare le corrette risposte» - spiega Bettero. La giornata è proseguita con il dono di una pergamena ricordo ai labari ed il pranzo sociale. G.T.

VERONELLA / SAGRA DEL CARMINE In piena estate torna la tradizionale “Sagra del Carmine” a Veronella, che si svolgerà dal 18 al 23 luglio, con tanti eventi popolari organizzati dal Comitato Festeggiamenti: «Saranno sei giorni di festa per tutti, con il chiosco gastronomico aperto da venerdì 18 al mercoledì con la classica “cena paesana”, momento di ritrovo per i concittadini e con gli oriundi fuoriusciti dal paese. Altrettanto immancabile il concerto della Banda locale il lunedì sera – spiega Ennio Scavazza Presidente del Comitato – Poi alle scuole elementari avremo le mostre culturali, quest’anno dedicate a Villa Trissino del Palladio, modelli di barche realizzate con i fiammiferi, la storia della bicicletta, una mostra di pittura con olii ed acquerelli e quella

fotografica “Figure sognanti in perplessità” dedicata ai fotografi colognesi Pietro e Luigino Bertolaso. Le foto raccolte e catalogate sono di grande interesse per i nostri paesi, a cura del Centro Studi Storici G. Cardo». Sabato 19, inaugurazione e premiazione degli allievi della scuola di disegno e pittura “Elido Rossi”, curati dall’insegnante Francesca Repele, con premiatore d’eccezione Giovanni Rana. Torna anche il raduno di FIAT 500 e la Fiera Agricola con mostra di mezzi e attrezzature d’epoca e dimostrazione aratura con antichi trattori di un terreno in via Oppi. Ogni serata sarà allietata da un gruppo musicale con ballo per tutti. G.T.


CRONACHE

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ARCOLE. A tu per tu con il Sindaco rieletto: «Vogliamo azzerare tutti i debiti»

Giovanna Negro resta al comando Giovanna Negro trionfa. E resta al timone di Arcole anche nel prossimo quinquennio. Il primo cittadino uscente ha conquistato la “vittoria” alle elezioni del 25 maggio con il 56,54 % delle preferenze, sbaragliando la concorrenza. Sindaco, il paese ha deciso di confermarla ancora una volta. «Innanzitutto ringrazio i cittadini di Arcole, Gazzolo e Volpino per la fiducia che hanno rinnovato a me e a tutta la squadra. Gli elettori hanno apprezzato il lavoro svolto negli anni e ha voluto premiare la politica fatta di idee chiare e trasparenti. In campagna elettorale abbiamo preso impegni che intendiamo rispettare fino in fondo». Come sarà strutturata la Giunta? «Sono stati confermati gli assessori uscenti con l'ingresso di una donna. Il vicesindaco Alessandro Ceretta ha ricevuto la delega all'Edilizia Scolastica e alle Manifestazioni Culturali, a Davide Carli è stata assegnata ancora

Giovanna Negro

la delega allo Sport, a Mariuccia Longo la delega al Sociale e ad Andrea Danieli le Attività Produttive e Viabilità. A questi quattro assessori si aggiungono poi i consiglieri: Stefano Boseggia, referente per Volpino, ha la delega alla Protezione Civile e al Territorio, Mario Longo, che è anche capogruppo, la delega per la Videosorveglianza e l'Illuminazione,

Barbara Trentin la delega agli Adolescenti e Claudio Soprana la delega alla Cultura». Gli obiettivi a breve termine? «Ci sono molti cantieri aperti: la priorità è terminare i lavori iniziati, come il nuovo ponte sull'Alpone, il rifacimento del tetto del municipio e la ristrutturazione della parte storica della scuola elementare di Gazzolo. È appena terminata la sostituzione dei punti luce in piazza Poggi. Sarà realizzato l'ampliamento del Museo Napoleonico e la sede della Protezione Civile. Stiamo poi realizzando un'area verde di circa 1.500 mq attrezzata per il gioco libero». Programmi da spalmare nei prossimi cinque anni? «L’obiettivo è azzerare tutti i debiti del Comune (circa 2 milioni di euro) per liberare risorse da investire per la manutenzione delle strade e il futuro dei nostri figli. Parte dei soldi risparmiati con la chiusura dei mutui saranno investiti in asfaltature e titoli di stato per destinare poi gli

VERONELLA. Il primo cittadino ottiene la conferma con 1.463 voti

Ha giurato lunedì 9 giugno, durante il Consiglio per l’insediamento del secondo mandato, il confermato sindaco di Veronella, Michele Garzon – che nel frattempo ha completato i tre anni di presidenza dell’Unione Comuni Adige Guà -. Una conferma “di forza”, con 1463 voti a suo favore, contro i 793 della lista “La svolta”, seconda arrivata su quattro. Sindaco, quali le sue le sue priorità? «Sicuramente il ponte sul Fibbio di via Alberazzi, chiuso da alcuni mesi perché pericolante. Ho incontrato il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, nominato dopo l’improvvisa tragedia che ha colpito il predecessore Nani. Insieme vorremmo partire per chiedere il finanziamento alla Regione, che stimiamo intorno ai 600/700.000 euro per il rifacimento completo. Se necessario, contatteremo anche il Presidente Zaia. Nel frattempo il Comune ha avviato la fase di progettazione, inviato i documenti in Soprintendenza per l’eventuale vincolo monumentale (il ponte è del 1922). La ricostruzione sarà un intervento delicato, dobbiamo spostare anche tutti i sottoservizi, compresa la

foto di Franco Bressan

Garzon vince le elezioni Marisa Rettore e Michele Garzon

fognatura a depressione». Che dire relativamente alla scuola elementare? «Rispondendo alle richieste dati del premier, ho richiesto un contributo per la Scuola Elementare di San Gregorio a Matteo Renzi. Per questo edificio abbiamo già il progetto preliminare di adeguamento sismico e ristrutturazione. Abbiamo alcuni contributi dalla Regione e sto cercando anche di prorogare quello della Fondazione Cariverona, finché avremo la somma completa necessaria. I contributi da Enti terzi ormai arrivano a piccole tranches, da 100, 90, 20mila euro, non si vedono grosse cifre». Ci parli della sua nuova Giunta. «Ho affidato il ruolo di Vicesindaco a Marisa Rettore,

delegata a svariati Servizi sociali. Alberto Caloini è il nuovo assessore all’Agricoltura, Commercio e Ambiente, mentre l’assessorato all’Edilizia privata, pubblica, Urbanistica è stato affidato a Maurizio Dongiovanni. Mirco Adami è l’assessore delegato allo Sport, associazioni, Protezione civile. Riguardo a queste nomine in sede di Consiglio comunale le minoranze hanno fatto notare la mancanza di “quote rosa”: ho nominato vice-sindaco l’unica donna eletta nella mia lista, che fra l’altro ha fatto il record di preferenze. Se le minoranze presenteranno ricorso per fare integrare la presenza femminile con un assessore esterno, attendo sereno la risposta del Prefetto». Graziana Tondini

interessi ad attività per i ragazzi. Abbiamo in programma la sostituzione di tutti i punti luce del paese con un risparmio energetico e una migliore illuminazione, un'iniziativa collegata con la rete di videosorveglianza che stiamo progettando. Sarà ristrutturata la scuola media Aldo Moro e sopraelevata Piazza Europa con la realizzazione di un parcheggio e sotto un grande spazio da adibire a magazzino o per le manifestazioni». Problematiche e punti di forza? «Le problematiche sono legate ai folli tagli applicati dal Governo Renzi ai Comuni. Per Arcole si parla di un taglio di circa 550.000 euro quest'anno. Per mantenere i servizi saremo costretti ad aumentare le imposte, scelta obbligata e sofferta. I punti di forza sono le cose positive fatte nel primo mandato: raccoglieremo molti frutti per cui abbiamo seminato negli anni passati». Matteo Sambugaro

9 ARCOLE/CIRCOLO PARROCCHIALE NOI SAN GIORGIO Un’estate ricca di eventi quella organizzata dal Circolo Parrocchiale Noi “San Giorgio” di Arcole. La stagione è iniziata in giugno con il “Torneo delle contrà”, tradizionali partite di calcetto a 7, a cui in luglio si aggiungono i più recenti tornei di pallavolo e di bocce. Le sfide si svolgono nelle strutture sportive parrocchiali, con otto contrade in gara, contraddistinte dagli storici nomi: Leoni, Gufi, Galli, Falchi, Lupi, Draghi e Tori, animali noti per agilità, combattività e forza. «Sono state confermate le 8 contrade storiche, le squadre sono formate come sempre dai residenti ed oriundi di Arcole, questi ultimi in numero massimo di due. Si gioca in gironi all’italiana di 4 squadre, poi semifinali e finale - spiega Valerio Alberti dell’organizzazione . La novità del 2014 è il nuovo campo, realizzato nel periodo da ottobre a maggio, con livellazione a laser e semina di erba. È uno dei pochi in erba naturale, in giro si trova quasi tutto sintetico. E’ stato inaugurato il 18 maggio, con una partita tra squadre di bambini». Finito il calcetto partono i tornei di pallavolo e bocce, iniziati l’8 luglio. Le gare si disputano con gli stessi gironi e la sfida tra le contrà sarà in contemporanea per le due discipline - spiega Valerio -. La finale è prevista per il 2 agosto. Il Circolo Noi però non si occupa solo di sport e tradizioni: nel corso dell’anno organizziamo la “Festa del bambino”, “Pedala con NOI”, concerti ed eventi teatrali. In particolare, in luglio, faremo il GREST con la presenza di 150 ragazzi che seguiremo da mattina a sera». Un’associazione impegnata a vasto raggio il Circolo Noi di Arcole, per dare servizi, cultura, svago e sport a tutta la popolazione. G.T.




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SAN BONIFACIO. Il Sindaco illustra gli obiettivi: «Impegno, concretezza e dialogo»

SAN BONIFACIO / LA GIUNTA

Giampaolo Provoli: subito al lavoro

Cinque assessori, una giunta snella con due donne al suo interno. C'è voluta poco più di una settimana a Giampaolo Provoli per definire assessorati e deleghe che accompagneranno la sua prima avventura nelle vesti di sindaco di San Bonifacio. Mario Nogara vicesindaco e assessore a Cultura e istruzione, Gianni Storari assessore al Commercio e Attività produttive, Simona De Luca assessore al Bilancio e finanze, Fabio Merlo assessore ai Servizi Sociale e Marta Temellin assessore all'Ecologia e all'ambiente. Questi i nomi scelti per formare una Giunta che, spiega Giampaolo Provoli, «rappresenta un mix di esperienza e di giovane entusiasmo. Persone scelte seguendo i principi di trasparenza, rappresentatività e competenza». Da quella che sarà la futura minoranza in Consiglio comunale è arrivata qualche critica per la mancata rappresentanza in Giunta delle oltre 2.500 aziende del territorio sambonifacese. In capo al sindaco restano le deleghe ai Lavori Pubblici, Personale, Urbanistica e Sport e rapporti con le associazioni. Una scelta dettata dalla necessità e dall'urgenza di alcuni interventi da realizzare, come ad esempio sugli edifici scolastici. È Comunque lo stesso Provoli a confermare, durante il suo primo Consiglio comunale, che molto probabilmente alcune delle deleghe verranno poi assegnate ai consiglieri comunali nei prossimi mesi. E sulle due donne all'interno della Giunta, il Sindaco conferma: «Una scelta fatta per dare un taglio nuovo e fresco all'Amministrazione comunale».

Servizi di

Matteo Dani «Sono davvero felice, i cittadini hanno premiato il gran lavoro fatto da una coalizione compatta e che si è impegnata a fondo. Adesso ci metteremo subito al lavoro per risolvere le numerose problematiche di San Bonifacio». Sono queste le prime parole da sindaco di Giampaolo Provoli. Nato a San Bonifacio 48 anni fa e residente alla Motta, sposato con tre figli, Giampaolo Provoli insegna matematica e fisica al liceo Guarino Veronese e recentemente ha conseguito un Master in Gestione delle Istituzioni Scolastiche e Pubbliche. Da anni impegnato nel mondo del volontariato e dell'associazionismo, Provoli è stato consigliere

comunale dal 1994 all'ottobre 2013 quando, dopo la caduta dell'Amministrazione Casu, ha deciso di candidarsi a sindaco. Una candidatura divenuta ufficiale dopo la vittoria alle primarie del PD e che lo ha visto proporsi come «uomo del dialogo e del confronto con le liste civiche, le associazioni, i comitati e le altre realtà sociali di San Bonifacio». Il nuovo primo cittadino si è messo subito all'opera e in capo a una quindicina di giorni ha dato il via ai lavori della nuova Amministrazione comunale, creando la nuova Giunta e convocando il primo Consiglio comunale. «Impegno, concretezza e partecipazione della gente saranno le caratteristiche fondamentali di un’Ammini-

Giampaolo Provoli

strazione - spiega Giampaolo Provoli - che sarà chiamata a fare delle scelte molto importanti. Sappiamo infatti

che i cittadini ci hanno dato fiducia perché vengano prese delle decisioni sulle numerose problematiche del nostro paese». Proprio in tema di scelte importanti, il nuovo sindaco ha già le idee chiare su alcune delle priorità dell'Amministrazione: «Abbiamo ben chiare quali saranno le questioni più delicate da affrontare, sappiamo anche che una parte del bilancio dovrà essere destinata agli interventi urgenti da effettuare sulle scuole di San Bonifacio. Come ho detto in campagna elettorale, credo sia prioritario restituire dignità ai ragazzi che a settembre torneranno a scuola; per l'inizio del nuovo anno scolastico speriamo di riuscire a dar loro importanti segnali in merito alla sicurezza degli edifici».

SAN BONIFACIO. Nuova Amministrazione, primo Consiglio comunale Si è tenuto a San Bonifacio, in un'affollata sala Barbarani, il primo Consiglio comunale dell'Amministrazione Provoli. Una seduta che ha permesso ai cittadini di assistere al giuramento del nuovo Sindaco e di familiarizzare con i volti di consiglieri e assessori. Il nuovo Consiglio comunale sarà composto da Cristina Zorzanello, Luciano Fiorio, Palma Racconto, Adriano Pimazzoni, Claudio Verona (consiglieri PD), Gino Gozzi, Maria Rosa Tebaldi, Angelo Lunardi (consiglieri Lista Provoli), Luca Zaffaina, Giuliano Gaspari (consiglieri La Rosa di San Bonifacio), Alessandro Signorato (Lega Nord), Federico Pasetto (Cittadini per San Bonifacio), Michele Teatin (M5S), Alberto Facchin e Simone Rossi (Mario Nogara per San Bonifacio). La prima seduta consiliare, trasmessa in diretta streaming, ha subito visto l'opposizione, e in particolare i consiglieri Federico Pasetto e Alessandro Signorato, sollevare la questione relativa alla reale composizione della maggioranza e della minoranza. «I consiglieri eletti nelle liste di Mario Nogara – chiedono - sono formalmente parte della minoranza del Consiglio ma non è chiaro se faranno realmente opposizione o se, invece, si allineeranno alle scelte della maggioranza». Una questione subito chiarita dai consiglieri chiamati in causa (Facchin e Rossi, ndr) che dichiarano di «essere una minoranza collaborativa che vigilerà sull'operato della maggioranza, valutando le sue proposte e appoggiando quelle che faranno il bene del paese e criticando, invece, quelle che andranno in direzione contraria». La prima seduta è poi servita, come di consueto, per l'elezione del presidente del Consiglio comunale e del suo vice. La votazione ha designato come Presidente Cristina Zorzanello e vicepresidente Michele Teatin. Proprio Teatin rappresenterà il Movimento 5 Stelle, che per la prima volta approda in Consiglio.

SAN BONIFACIO Commenti post elezioni «Ho avuto gli stessi voti del primo turno, sono mancati i voti del centro-destra». Queste le prime parole di Silvano Polo all'indomani del ballottaggio. Un Polo che conferma le critiche all'accordo stretto tra Mario Nogara e Giampaolo Provoli. Il mancato apparentamento ufficiale prevede che i consiglieri eletti nelle liste di Nogara siano formalmente parte della minoranza, mentre il suddetto accordo ha fatto sì che Mario Nogara sia stato scelto come vicesindaco con delega a Cultura e Istruzione, garantendo poi alla sua coalizione anche un altro assessorato. Una situazione che ha fatto sorgere più di un dubbio sull'effettiva composizione di maggioranza e minoranza all'interno del Consiglio comunale. Un Consiglio del quale non farà comunque parte Silvano Polo che, come già dichiarato all'ufficializzazione della sua candidatura, qualora non fosse diventato sindaco avrebbe comunque rinunciato al ruolo di consigliere. Tra le voci della minoranza, «la nostra volontà è quella di non essere un'opposizione sterile – commenta Federico Pasetto (Cittadini per San Bonifacio) – e speriamo che con Giampaolo Provoli questo sia possibile. Certo che gli accordi stretti con Nogara e alcune delle scelte fatte nelle prime settimane di amministrazione vanno nella direzione opposta al metodo nuovo e al rinnovamento da loro sbandierato in campagna elettorale». Parole del tutto condivise dal collega di minoranza Alessandro Signorato (Lega Nord) che promette di «onorare al meglio i voti raccolti a San Bonifacio; cercheremo di portare in Consiglio le istanze dei cittadini. Come Lega punteremo forte sui temi del Ponte della Motta e dell'ex Ospedale».


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L’INTERVISTA. Il Sindaco rivince le elezioni: «Il lavoro degli ultimi anni è stato intenso e proficuo»

Alessia Segantini fissa gli obiettivi di Zimella Vittoria schiacciante, netta. Alessia Segantini guiderà il Comune di Zimella anche per i prossimi cinque anni. Le elezioni del 25 maggio hanno espresso il proprio verdetto: ben 1.394 voti messi in cassaforte, 51,42% delle preferenze raccolte. Un successo, quello del primo cittadino uscente (Lista civica «Per la nostra gente»), chiaro e palese. La nuova Giunta è composta da Angelo Cubisino (assessore al Personale e alle Attività Produttive), Vincenzo Bonato (vicesindaco e assessore allo Sport), Silvano Mattietti (assessore all'Ecologia), Arianna Rasia Dal Polo (consigliere delegato Pubblica Istruzione e Cultura), Marina Zanardo (consigliere delegato alla Promozione Biblioteca), Rupert Bressan (consigliere delegato alle Politiche Giovanili), Daniela Bonometti (assessore al Sociale) e da Guido Nardi (consigliere delegato ai Lavori Pubblici). Sindaco, una conferma «a furor di popolo». Il suo commento?

«È stata una grande soddisfazione, non scontata. Questa campagna elettorale, esattamente come quella di cinque anni fa, l'ho affrontata con serenità e con la consapevolezza che i residenti del comune di Zimella avrebbero potuto decidere per un cambiamento. Il lavoro svolto nell’ultimo quinquennio è stato intenso e proficuo, ma non pensavo di vincere in modo così netto». La Giunta? «È composta sia da nuovi assessori che da assessori riconfermati. Il gruppo, però, è sempre più risicato in base alla nuova normativa. Nei prossimi anni, poi, non è da escludere una rotazione per dare la possibilità ai giovani di inserirsi meglio nell’attività amministrativa. Al di là delle nomine, c’è bisogno dell’apporto di tutti: in tal senso, la squadra è molto motivata». Progetti immediati? «Ci stiamo attivando per organizzare un intervento di asfaltature grazie al contributo di 980.000 euro deno-

minato "6000 campanili" aggiudicatoci a gennaio. Pochi giorni fa ci è stata infatti data la conferma per poter iniziare l'iter procedurale della gara d'appalto». Obiettivi in agenda per il prossimo quinquennio? «Nessuna opera faraonica, ma completamento dei sottoservizi dove ne riscontreremo la necessirà, realizza-

Alessia Segantini

si ripercuote anche a livello sociale. Il nostro punto di forza, al contrario, è la presenza costante in Comune e sul territorio per ascoltare le varie problematiche dei cittadini e dell’intera realtà». Matteo Sambugaro

(M.D.) VERSAMENTO TASI. Il versamento della TASI 2014 (tributo sui servizi indivisibili) slitta di qualche mese. La TASI è il tributo sui servizi indivisibili e rappresenta, con la tassa rifiuti, la componente riferita ai servizi dell'Imposta Unica Comunale (IUC); tale imposta è dovuta da chiunque possieda o detenga fabbricati (compresa l'abitazione principale) ed aree fabbricabili. Per quanto riguarda i possessori di un'abitazione principale il termine per il pagamento slitta al 16 dicembre 2014, mentre per i proprietari di fabbricati e aree fabbricabili il pagamento è previsto entro il 16 ottobre 2014. Per rendere eseguibile il pagamento è comunque necessario che il Comune determini prima l'aliquota, e le eventuali detrazioni, sulla cui base calcolare l'entità del versamento dovuto. Proprio per questo il Comune di San Bonifacio invita i cittadini a monitorare il sito del Comune www.comune.sanbonifacio.vr.it, che verrà tempestivamente aggiornato in caso di approvazione delle aliquote o di eventuali mutamenti delle normative in materia. TRASPORTO SCOLASTICO. Per le famiglie con bambini iscritti al primo anno scolastico della Scuola dell'Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria di 1° Grado è già possibile presentare domanda per usufruire del servizio di trasporto scolastico per l'anno 2014/15. Chi intende usufruire del Servizio, deve presentare domanda compilando l'apposito modulo (reperibile in Comune o scaricabile dal suo sito), che dovrà poi essere consegnato presso l'Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, o inviato via fax al numero 045.6132625. Le famiglie che, invece, non intendono più usufruire del servizio dovranno presentare, sempre all'Ufficio Pubblica Istruzione una formale disdetta compilando il modulo apposito, anch'esso scaricabile dal sito del Comune. Il servizio di trasporto scolastico non potrà essere garantito agli alunni che risiedono nelle vicinanze delle scuole di appartenenza.

Al servizio dei bimbi

con una casa (l'attuale canonica) dove venne inizialmente svolta l'attività di assistenza ed educazione dei bambini. Sul finire degli anni '50 la parrocchia di Prova concesse, per i lavori di realizzazione dell'autostrada A4, la sabbia scavata nell'area dove sorge tutt'ora il campo sportivo, ottenendo in cambio il terreno dove venne eretta la scuola dell'infanzia. Un'opera voluta da don Mario Viale e da tutta la comunità, completata nel 1964. Da allora molti i passi avanti compiuti, a partire dalla creazione del servizio nido integrato “Il Sole” nel 1993. Dai primi 40 iscritti, oggi si è arrivati a 94 alunni nella scuola materna e 18 bimbi per il

rappresentano, invece, i punti di forza da cui ripartirà l'Amministrazione? «Le problematiche riguardano la crisi economica che continua a creare gravi problemi alle famiglie. A Tal proposito, stiamo potenziando un’iniziativa già in essere per creare piccoli progetti lavorativi. Questo, purtroppo, è un aspetto che

SAN BONIFACIO. NOTIZIE IN BREVE

PROVA / SCUOLA DELL’INFANZIA CAUCCHIOLO

Cinquant'anni al servizio dei bambini. Si è festeggiato nel fine settimana del 14 -15 giugno scorsi il 50° anniversario della Scuola dell'Infanzia “Cav. Augusto Caucchiolo”; un evento dedicato alla scuola che è da sempre un punto di riferimento per la comunità di Prova. L'importante ricorrenza è stata festeggiata da tutti gli abitanti della più popolosa frazione di San Bonifacio, ripercorrendo anche le tappe che hanno portato alla nascita della scuola. Una storia che parte dagli anni Quaranta, quando il cav. Augusto Caucchiolo, benefattore al quale l'istituto è intitolato, donò a don Mario Viale e alla parrocchia un ampio terreno

zione di collegamenti con le frazioni attraverso percorsi pedonali, miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale, ottimizzazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti per diminuirne la spesa. E molto altro se ci saranno le possibilità economiche». Quali sono le problematiche da affrontare e quali

servizio nido. Numeri e storie importanti, che sono state ricordate nella mostra fotografica allestita per i festeggiamenti. Nel programma del fine settimana è stata inserita anche una tavola rotonda alla quale ha partecipato il neo sindaco Giampaolo Provoli. «La scuola dell'infanzia e il nido - ha commentato il primo cittadino - sono realtà fondamentali: è attraverso l'educazione dei bambini fin dai primi anni d'età che si introducono le basi per una sana convivenza civile. Senza queste strutture il Comune non sarebbe in grado di garantire tutti i servizi per l'infanzia». Matteo Dani



CRONACHE

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COLOGNOLA. Il veicolo, adibito al trasporto sociale, sarà a disposizione dei Comuni

COLOGNOLA / BORSE DI STUDIO

Fiat Doblò nuovo per l’Unione Est

L'assessore all'istruzione del comune di Colognola ai Colli, Giovanni Migliorini, ha consegnato una borsa di studio ai ragazzi residenti a Colognola che si sono distinti durante lo scorso anno scolastico per aver conseguito il diploma alla scuola secondaria di primo grado con il voto 10, e in qualche caso anche la lode, e alla scuola secondaria di secondo grado con una votazione superiore a 95/100. Gli alunni premiati, con un assegno e un attestato, sono stati Giulia Dalla Benetta, della scuola media Cappelletti-Turco di Colognola, Alessia Cattivelli, della media di Caldiero, Niccolò Avogaro, Vincenzo Manto, Riccardo Venturella, Giulia Domenichini, Maria Vittoria Zampieri ed Elia Capuzzo della media «Fano» di Colognola, e Emanuele Dalla Chiara della media di Soave. La borsa di studio per la maturità è andata a Francesco Sentieri che si è diplomato al Liceo Maffei con 96/100. «Questa premiazione – ha spiegato Migliorini nel corso della cerimonia – vuole essere un segno di riconoscimento da parte della comunità per l'impegno profuso e le capacità dimostrate da questi ragazzi che sono patrimonio di Colognola. L'auspicio – ha proseguito rivolgendosi agli studenti modello– è che possiate essere uno sprone per tutti gli studenti del paese a impegnarsi sempre di più. Vi auguro – ha concluso – di attorniarvi sempre di persone che vi possano migliorare, arricchire culturalmente e umanamente». Il contributo erogato loro dal Comune è stato di 130 euro per i ragazzi delle medie e 300 euro per il diplomato alla scuola superiore.

Servizi di

Daniela Rama foto di Marco Testi All'Unione Comuni Verona Est, che ha sede nel municipio di Colognola, è approdato un nuovo Fiat Doblò adibito al trasporto sociale. Frutto dell'iniziativa “Muoviamoci insieme” lanciata qualche mese fa dalla società Muoviamoci insieme Network srl di Reggio Emilia che cercava sponsor per finanziare il nuovo mezzo, mediante la pubblicità, il Doblò è ora nella mani dell'Unione. I paesi di Belfiore, Caldiero, Colognola, Illasi e Mezzane, in seno all’Unione, possono così ora beneficiare di un'auto che, come ha precisato Giovanni Maglioli, presidente dell’associazione emiliana che lo ha donato gratuitamente «viene data in proprietà all'Unione che la terrà per sempre, e non più per quattro anni come avveniva prima. L'ente la metterà, quindi, con continuità al servizio delle persone che

necessitano di trasporto». La sezione Fevoss di Belfiore gestirà il servizio, le prenotazioni e l'organizzazione degli spostamenti. Coloro che volessero avere ulteriori informazioni o prenotare il trasporto con il Doblò possono riferirsi sia alla Fevoss sia all’Unione Comuni, componendo lo 045.7652305. A rendere possibile l'arrivo dell'autovettura, consegnata ufficialmente nel piazzale antistante il comune di Colognola, fulcro dei Servi-

zi Sociali dell'Unione e che dispone anche di una pedana elettronica, sono state 24 aziende della zona il cui logo è impresso sulla carrozzeria del pulmino. Soddisfatta si è detta la responsabile dei Servizi Sociali dell'Unione Sabrina Fontana che ha sottolineato la bontà del progetto dato che «va a potenziare il trasporto dei cittadini anche disabili, contribuendo a supplire le difficoltà finanziarie sempre crescenti negli enti». Anche il presidente Giovan-

ni Molinaroli, consapevole dell'importanza di aver raggiunto un obiettivo che si era posto già Alberto Martelletto che lo ha preceduto alla presidenza, ha espresso orgoglio dicendo: «quando si lavora in sinergia si possono raggiungere traguardi importanti che, come in questo caso, danno un chiaro segnale di operatività in un settore delicato come l’assistenza».

COLOGNOLA / SCUOLA FANO E BALLI CARAIBICI É stata un'esperienza del tutto nuova, stando al panorama scolastico dell’Est veronese, e originale quella vissuta dagli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Fano” di Colognola, presieduta dalla dirigente Donatella Mezzari,che hanno seguito un corso di ballo caraibico imparando salsa, baciata, merengue e mambo. Il progetto, svoltosi in un pacchetto di ore di educazione motoria, si è articolato in due laboratori uno di ballo di coppia di salsa, baciata e merengue, tenuto da Emanuela Bissolo, insegnante della scuola Mister Anthony di Arcole nonché ballerina pluripremiata, e l'altro di mambo e balli di gruppo con gli istruttori Antonella e Rosario, sempre della Mister Anthony. «L'obiettivo – ha spiegato la professoressa Ivana Ferro, curatrice del progetto – è stato di offrire ai ragazzi un’opportunità in

più che ha la duplice funzione di educarli all’ascolto, al ritmo e al rispetto reciproco utilizzando corpo e mente, oltre che di sperimentare un’attività che potranno poi approfondire anche fuori dalla scuola o da grandi. Il ballo inoltre – ha proseguito – richiede grande autocontrollo, memoria e quindi allena il corpo ma anche la mente. É anche un'attività preventiva e correttiva, che migliora la postura e potenzia la concentrazione. É stata una vera novità, che di fatto ha sorpreso i ragazzi,– ha concluso l’insegnante Ferro – in particolare i maschietti che a questa età considerano il ballo come una cosa da femmine». Positivo anche il giudizio della maestra di ballo Bissolo che ha aggiunto: «Questa iniziativa ha fatto emergere lo spirito di classe e soprattutto ha fatto capire ai ragazzi che ballare è facile, ballare bene un po’ meno».

COLOGNOLA / BAITA DEGLI ALPINI “DON BEPO” La baita degli alpini di Colognola, aperta da dieci anni nel cuore del quartiere Villaggio, è stata da poco intitolata a “Don Bepo”, monsignor Giuseppe Gonzato, sacerdote vicino alla realtà degli alpini colognolesi, tanto che durante le processioni indossava il cappello piumato. Nato a Colognola nel 1889, don Bepo operò come cappellano del Battaglione alpini ‘Verona’ e divenne eroe nella sanguinosa battaglia sul Monte Ortigara nel 1917, nella quale venne ferito e fatto prigioniero. Più tardi con l’A.N.A. di Verona, ritornò su questo monte al fine di recuperare le salme degli alpini rimaste insepolte, restaurare la chiesetta esistente e realizzare l’ossario sul Monte Lozze. La chiesetta “Ai morti alpini” a Passo Pelegatta, nella zona del Rifugio Scalorbi, fu costruita per suo volere a testimonianza di quanto tenesse agli alpini caduti per la patria. La cerimonia di intitolazione ha visto il cappellano sezionale don Rino Massella, celebrare una messa animata dal coro Voce dei Colli e dalla banda alpina di Caldiero. All'intitolazione il capogruppo di sezione Agostino Dal Dosso ha

raccontato un curioso aneddoto legato al religioso secondo il quale «monsignor Gonzato benedisse, nella piccola cappella di località Tenda, a Colognola, il gagliardetto della nostra sezione colognolese, adesso custodito nella baita a lui dedicata. Ma questo non è il solo cimelio che possediamo di lui. Infatti – ha proseguito orgoglioso – ora abbiamo anche le uniche due foto di don Bepo che sono riuscito a reperire una in paese, da un nostro socio alpino ex combattente nella seconda guerra mondiale e l'altra alla biblioteca nazionale di Firenze, dove si trova anche un libretto commemorativo del sacerdote». Oltre ad un folto pubblico di alpini e cittadini, a celebrare la figura di don Bepo è intervenuto anche l'assessore Andrea Nogara che ha sottolineato il profondo legame esistente tra le penne nere di Colognola e questo religioso. A rappresentare il sodalizio ora nella baita di via Nobile vi è un'insegna con il nome del sacerdote e un suo busto in bronzo posto all'ingresso. Si tratta di una riproduzione di quello che si trova sulla facciata della casa di riposo di Colognola.


INTERVISTA

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Annalisa Minetti, come si diventa campioni di vita

Annalisa Minetti è un bellissimo esempio di come tutti, anche con qualche disabilità, possiamo diventare campioni di vita. Annalisa è nata a Milano, ma ha origini pugliesi. Segni particolari: bellissima e con un'innata simpatia contagiosa. Finalista a Miss Italia nel 1997, cantante e vincitrice del Festival di Sanremo 1998, mamma e oggi atleta dei record, è un’affermata podista con la medaglia di bronzo e il record del mondo nei 1500 metri alle Paralimpiadi di Londra del 2012. Annalisa, nonostante la cecità da cui è affetta, è sempre stata una sportiva. Nel suo ultimo libro-autobiografico "IrideVeloce come il vento" racconta il suo cammino umano di fede oltre la cecità e le difficoltà di ogni giorno. Dopo la recente separazione dal marito, l'ex calciatore Gennaro Esposito (suo personal manager), riparte con un tour di concerti nelle piazze italiane che è tutto un programma già dal titolo: "Io rinasco", mentre si prepara a partecipare alle prossime Paralimpiadi del 2016 in Brasile. La incontro a Vicenza in mezzo a tanti studenti delle scuole superiori dove è venuta a portare la sua testimonianza. Agli studenti oggi racconterai la tua esperienza di donna, artista, mamma e atleta paralimpica. Quanto fanno bene anche a te questi "incontri motivazionali" che possono essere uno sti-

molo a chi non ha tagliato nella vita ancora nessun traguardo? «Proprio per me sono importantissimi perché, avendo la fortuna di avere l'attenzione mediatica, posso in qualche modo volgere un servizio a quello che sarà il nostro futuro perchè i nostri ragazzi rappresentano questo:il nostro futuro. Ho l'esigenza di poter dare più valore a quelle che sono le mie imprese sapendo poi che posso raccontarle a loro e rimotivarli alla vita e ai valori della vita». "Nuovi giorni" è il titolo del tuo ultimo album. Nuovi giorni sono quelli che hai gustato dopo la vittoria nel 2012 alle Paralimpiadi di Londra conquistando nei 1500 la Medaglia di Bronzo, stabilendo un record mon-

diale nella categoria non vedenti.. Da quel giorno c'è un'attenzione nuova nei tuoi confronti? «E' vero. Credo che lo sport sia un linguaggio che appartiene veramente a tutti e aggrega. Aver rappresentato il mio Paese e aver prestato a lui le mie gambe per raggiungere una medaglia e salire sul podio, mi ha spinto ancor di più nel cuore delle persone e degli italiani. Questo ovviamente lo sento e mi lusinga tantissimo e spingendomi a far sempre meglio, a sostenere lo sport perchè rappresenta tutti i valori importanti della vita: determinazione, tenacia, spirito di sacrificio, il non aver paura della fatica, il sapere che volontà e impegno cambiano enormemente le cose e possono portarti al risultato sapendo

che con il tuo potenziale puoi veramente arrivare vincente a quel risultato». E' curioso come pur amando lo sport, tu non abbia in realtà mai amato la corsa. La consideravi troppo rischiosa? «E' vero. La corsa l'ho sempre tralasciata e lasciata indietro: non credevo di avere un talento e molto spesso sono le nostre convinzioni sbagliate. Mi avevano detto che sarei stata una grande ciclista, così ho iniziato a lavorare sulla bicicletta per almeno due anni con lo spinning e poi su strada e per caso - o forse non per caso - mi sono ritrovata su una strada a correre senza avere un tempo preciso ma con la volontà di gustare il gesto atletico. Da lì a pochissimo mi sono ritrovata in pista con delle chiodate a ritrovare un record italiano e poi un mio record mondiale». Mi ha colpito quando parlando della tua malattia (ipovedente all'età di 18 anni) l'hai definita un "dono". Quando sei arrivata a questa consapevolezza? «Quasi immediatamente: ho avuto la fortuna di avere un fratello con un ritardo cognitivo e questo ragazzo nella sua incoscienza mi ha insegnato a non mollare mai. Aveva questa luce costante negli occhi e io la vedevo (all'epoca potevo ancora vedere). Sentivo questo cuore che voleva fare la differenza. Io nei suoi silenzi ho percepito di essere protagonista della sua vita e quando “mi si è

spenta la luce” ho detto: "Dio, se hai fatto a lui un dono così grande dandogli la volontà di essere comunque felice nelle sue incertezze, io voglio essere invece certa che la mia vita sarà qualcosa d'incredibile e se non posso essere luce diventerò luce"». Pensi di essere stata poco sfruttata in Italia come cantante dopo quella famosa vittoria al Festival di Sanremo nel '98? «Sicuramente sì. E credo che l'Italia non abbia capito realmente quello che la mia voce virtualmente può fare, quanto di atletico c'è nella mia voce. Però in fondo quello che più muovo in maniera molto elastica sono proprio le emozioni che scaturiscono su un palco quando mi propongo davanti ad un microfono e ho tutto il mio pubblico davanti…Forse il mio modo umile di fare musica è quello che a un’artista soddisfa di più». So che dovresti condurre un programma televisivo rivolto al sociale. E' vero? «Assolutamente sì, voglio che il sociale faccia da sfondo a tutte le mie iniziative mediatiche. Non riesco a vivere qualcosa che sia fine a se stesso. Devo sapere che è un servizio e deve essere un corso motivazionale anche questo. Voglio che questo programma, storie incredibili che raccontino ai ragazzi quanto è meraviglioso saper vivere e voler vivere, porti alla luce». Luca Rizzato


CRONACHE

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BELFIORE. La manifestazione festeggia vent’anni e decide di tornare alle origini

BELFIORE

Palio delle Contrade Porcile ha la meglio

E’ stata la Sala Consiliare del Municipio di Belfiore a fare da scenario alla serata dedicata alla famiglia Lebrecht, importante casata di imprenditori, politici ed artisti che ha segnato il territorio belfiorese e veronese negli anni a cavallo tra il 1850-1950. L’occasione è stata la presentazione del volume “I Lebrecht” del professore Francesco Vecchiato dell’Università di Verona, evento organizzato dall’Assessorato alla cultura e dalla Biblioteca comunale. Il professor Vecchiato si è soffermato sulle tre generazioni di Lebrecht: una polacca, una padovana, una veronese: «Enrico Lebrecht lascia la Galizia a causa di un pogrom (devastazione) e si trasferisce a Padova. Arriva a Verona nel 1850 con i figli Carlo e Guglielmo. Come prole sono una famiglia sfortunata e in tre generazioni la famiglia si è estinta. In città i Lebrecht vivono nel palazzo Maffei, vicino alla Bra. Alla morte del padre Enrico, i due fratelli per tempo condividono i beni e si dividono nel 1906. Coltivano interessi diversi: Carlo si occupa delle fornaci di Belfiore e dintorni, Guglielmo della fabbrica di lampade e fornace di Verona, divenute poi Tiberghien. Guglielmo è un attivista politico, consigliere comunale a Verona, anticattolico. Carlo, sindaco per 15 anni a Belfiore va d’accordo con la chiesa». Il volume parla dei consigli e giunte comunali presiedute da Carlo Lebrecht, collegando gli stati di famiglia dei belfioresi del periodo: «Ho cercato di fare un quadro anagrafico del paese, nel periodo del sindaco Lebrecht, anche un po’ a ritroso, a partire dall’alluvione del 1882. La storia familiare di Belfiore in quel periodo è molto complessa, soprattutto per le numerose morti infantili, che si rilevano dai registri comunali e parrocchiali prosegue Vecchiato -. Ho inoltre ripreso nel libro le cronache di Belfiore dell’epoca, tratte dai giornali l’Arena, Verona Fedele e l’Adige».

Servizi di

Graziana Tondini Vent’anni e non li dimostra. È giunto alla XX edizione il Palio delle Contrade di Belfiore, con un ritorno alle origini: per l’organizzazione è nato un apposito “Comitato Palio delle Contrade di Belfiore”, formato da cinque rappresentanti della rispettiva contrà, con la collaborazione dell’Amministrazione. «Il Comitato ha gestito tutta l’organizzazione: dai giochi, alle attrezzature, alla logistica - spiega Andrea Varco, rappresentante dell’organizzazione -. Abbiamo proposto delle novità, come la “Sigla del Palio”, una coreografia comune prima e durante i giochi a cui hanno partecipato tutte le contrade all’unisono, le storiche Porcile (colore arancio), San Luigi (biancogigliati), San Rocco (blu), Strà (gialli) e Cantarane (verde-rossi)». Domenica 22 giugno quindi alle ore 18.00 è iniziata la sfilata dei cortei delle contrade per arrivare in Piazza della Repubblica con il “Palio di Belfiore” consegnato dalla contrada vincitrice 2013 “San Rocco” ed esposto sugli spalti; subito dopo la sigla sono iniziate le gare, anche queste con delle novità, come i “Mattoncini”, il “Percorso” e “Palloncini a sorpresa” per i ragazzi; gli adulti invece si sono cimentati con la “Dea bendata”, il “Melamangio” e l’”Acquedotto”, quest’ultimo un classi-

co dei giochi, con doccia finale per i 5 capicontrada. Il sindaco nel discorso di apertura ha sostenuto la manifestazione: «Era il 1994 quando a Belfiore si svolsero per la 1° volta le gare del Palio, con il paese suddiviso nelle cinque contrade: Porcile, Strà, Cantarane, San Rocco e San Luigi, creando una manifestazione più vicina ai cittadini. Sicuramente è stata l’idea migliore per formare l’”attaccamento” al Palio, per fare sì che l’evento e le contrade che vi partecipano diventino punti di aggregazione». Al termine delle gare è stato assegnato il

Palio alla contrada con maggiore punteggio, Porcile, la zona del centro storico. Molto soddisfatto Andrea Varco: «Abbiamo ricevuto tanti complimenti dal pubblico, sia per l’organizzazione che per il messaggio della manifestazione, l’unione di intenti delle contrade è arrivata ai presenti. Tanta gente si è fermata a commentare le gare, le emozioni trasmesse, è stata una serata dove tutto è filato via liscio. Il Palio è molto sentito, era un dispiacere che saltasse un anno perché mancava un’associazione che se ne facesse carico. Il buon risultato ci sprona per l’anno prossimo».


S

SPORT

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PORT

FIGC. Serata informativa lo scorso mercoledì 2 luglio al PalaMasprone di Verona

La “segreteria”: normative & co.

Tesseramenti, svincoli, reclami e variazione gare. Tutto in una serata. Per sviscerare e approfondire il mondo della segreteria. Occhi concentrati, società attente, dirigenti costantemente con il blocco note e la penna in mano. Tanti gli appunti da prendere, tanti i dettagli da cogliere. Mercoledì 2 luglio al PalaMasprone, a due passi dallo stadio Bentegodi in quel di Verona, la Delegazione Provinciale Figc (Federazione italiana giuoco calcio) e i club scaligeri si sono riuniti, in una serata ad hoc appunto sulla segreteria. Oltre cento iscritti, precisamente centosei, «un dato che dimostra l’attenzione e la sensibilità dei dirigenti su temi importanti» ha spiegato il Delegato Barbara Zampini. Ecco allora una rinfrescata sulle modalità on line di tesseramento sia della Lnd (Lega nazionale dilettanti) che del settore giovanile e una carrellata veloce di informazioni utili, illustrate dai componenti della Federcalcio veronese e del Comitato Regionale Veneto: dagli svin-

coli («lista aperta fino al 16 luglio») al tesseramento degli atleti stranieri («il calciatore può essere impiegato solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione»), dalle iscrizioni («data di inizio: 7 luglio») ai prestiti, dall’articolo 118 delle Noif («un calciatore ha la possibilità di spostarsi in modo autonomo da una società di puro calcio a 11 a un club di puro calcio a 5 e viceversa. Una società che, invece, presenta entrambe le attività non può utilizzare tale norma») alle visite mediche, dall’opportunità di iscriversi al campionato under 21 («c’è voglia di rilanciare la categoria») a questioni assicurative. Dopodiché, spazio al capitolo dedicato a reclami e ricorsi: «Per le ultime quattro partite di campionato, per le fasi finali e i playoff, non sono valide le normative che abitualmente si seguono durante l’anno – ha sottolineato Zampini -. Al contrario, per garantire la regolarità dei tornei, occorre attenersi a procedure “speciali”, perché il Giudice Sportivo ha il compito di deli-

berare subito i risultati. Nel corso della stagione, il ricorso va effettuato tramite una raccomandata, mentre in queste particolari situazioni possono essere usati pure fax ed email. Il preannuncio di reclamo, poi, non deve essere fatto se si ricorre in merito a una posizione di tesseramento: lì si può procedere direttamente con il reclamo». Infine, una “rispolverata” sulle richieste di variazione delle gare, «che devono arrivare in Delegazione Provinciale, lo ricordiamo, in casi di estrema eccezionali-

tà almeno dieci giorni prima della partita, così da poter pubblicale e rendere noto lo spostamento sul Comunicato Ufficiale settimanale – ha riferito Nicholas Frigo, Segretario della Federcalcio scaligera -. E attenzione: a meno di urgenze, non vengono prese in considerazione le motivazioni basate su cerimonie religiose e gite scolastiche dell’ultimo minuto perché, di solito, sono eventi programmati da tempo». Matteo Sambugaro

“I VIAGGIATORI”. L’ANTICO EGITTO AL PALAFERROLI Un vero e proprio viaggio nel tempo: per quattro giorni il Palaferroli di San Bonifacio si è trasformato in un angolo dell'antico Egitto. E' quanto accaduto dal 12 al 15 giugno scorso in occasione dello spettacolo “I Viaggiatori” proposto e realizzato dal Gaev (Ginnastica Artistica Est Veronese). Quello messo in scena dall'associazione presieduta da Mario Montanarini non è il classico saggio di fine anno, dove tutti gli iscritti si esibiscono di fronte alle famiglie, ma un vero e proprio show in grado di unire ginnastica, musica e teatro in una formula assolutamente originale e coinvolgente. Lo spettacolo di quest'anno è stato il prosieguo dell'avventura iniziata qualche anno fa, nel 2008, quando tre amiche furono protagoniste di un viaggio nel tempo che le scaraventò nell'antico Egitto per vivere in una serie di emozionanti avventure. Nel 2014 l'esperienza si ripete: Lavinia, Zoe e Silvia tornano nella terra dei faraoni e, tra sabbia e sarcofaghi, continuano la loro ricerca della chiave del tempo. Un cortometraggio, intermezzi teatrali, canzoni e tanta ginnastica di ottima qualità sono gli ingredienti che hanno permesso di realizzare un'esibizione di ottimo livello, il cui successo è stato confermato dalle gradinate colme del Palaferroli in tutte le quattro serate in programma. Sul palco allestito presso il palazzetto di San Bonifacio sono stati tantissime le ginnaste di tutte le età ad esibirsi, con tanti applausi anche per la sezione maschile del Gaev; il tutto partendo dalle simpatiche danze e dai primi esercizi pensati per i più piccoli, fino ai salti mortali e alle emozioni regalate dalle atlete più esperte. Si chiude così un anno davvero proficuo per il Gaev, con tante soddisfazioni ottenute anche nei risultati sportivi. Tutti i settori agonistici della società hanno infatti ottenuto, nelle varie gare, punteggi tali da garantire loro l'ingresso alle rispettive fasi nazionali. Ulteriore testimonianza, questa, del gran lavoro svolto dai dirigenti, dagli istruttori e da tutti coloro che fanno parte del mondo Gaev. Matteo Dani

SAN GREGORIO TORNEO DELLE VIE È iniziata lo scorso 23 giugno l’8° edizione della manifestazione sportiva “Torneo delle vie di San Gregorio”, con partite a calcetto in cui giocano i residenti dei vari quartieri del paese. Da quattro anni inoltre, la manifestazione è dedicata alla memoria di Antonio Bressan, prematuramente scomparso. «E' un torneo paesano in cui le squadre sono le vie del paese che si trovano a scontrarsi per il titolo del Torneo - spiega Mattia Donatello dell’organizzazione -. Lo scopo è quello di riunire il paese, permettendo così anche a chi si è appena trasferito di farsi conoscere prendendo parte alla manifestazione. E' anche un momento per tutti quanti di ritrovarsi in compagnia passando insieme una serata, guardando le partite e tifando per la propria via». Il torneo vede in campo le seguenti squadre, divise in due gironi. Nel girone A) giocano OppiDesmontà, Visentin-Col Rossi; Stradon; Bruso – Dalla Paola – Nuova Padovana; Olimpic Casetta; per il girone B) saranno presenti Piazza – Bassa; Dossi – San Marcello; Lavagnoli; Real Casetta; Padova – Trieste – Ferrara; Primavera – Risorgimento – I. Tosini. Tutti gli incontri si svolgono al campo sportivo parrocchiale di San Gregorio, alle ore 21.00. La finale si disputerà il prossimo 27 luglio, vedremo chi sarà il successore di via Stradon nell’aggiudicarsi il trofeo. Graziana Tondini




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