L'altro Giornale Sanbonifacese

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ANNO XXX - N.09 SETTEMBRE 2015 - stampato il 10/09/2015

SAMBONIFACESE

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Cultura, eventi, scambio di conoscenze e voglia di ricreare un vero senso di comunità. Potrebbero racchiudersi in questi concetti le linee guida del Settembre Sambonifacese 2015. Un programma denso e variegato quello stilato dagli assessorati alla Cultura e al Commercio che, assieme alla Pro Loco, hanno distribuito lungo tutto l’arco del mese numerosi eventi. Tanti gli appuntamenti culturali, dalla presentazione di libri, come il volume curato da Pietro Sofia “San Bonifacio nella storia e nei personaggi”, e raccolte di poesie alla tradizione di canti popolari del Coro delle Fontanelle fino all’inaugurazione dell’affresco restaurato in via Portone e all’esposizione dei madonnari curata da Fantasiarte. In tema di incontri poi, vanno segnalati il convegno “Informare per vigilare” del Movimento per la Vita e il doppio appuntamento con l’associazione Il Paese di Alice, che curerà una sfilata di moda e talenti presso Villa Gritti e farà poi festa presso la propria sede la settimana successiva. Non mancheranno gli eventi per gli appassionati di sport, con l’appuntamento ciclistico “Memorial Paolo Cavallaro” e il “4° settembre sambonifacese in moto”. Tra gli appuntamenti più attesi di questo Settembre Sambonifacese, infine, vanno segnalati la Festa dei Popoli, la sfilata di moda in piazza Costituzione a cura della Confcommercio, le premiazioni del premio internazionale di poesia “Simone Lorici” e l’ormai tradizionale Giornata delle Associazioni.



le vostre

L ettere MAGDI ALLAM

POVERA ITALIA

“Stato, Chiesa, Islam” A proposito del fatto, a dir poco sconvolgente, secondo cui il ben noto giornalista ed ex parlamentare europeo Magdi Cristiano Allam è stato ridotto sul lastrico perché condannato dai giudici italiani a pagare 70mila euro agli islamici dell’Ucoii solo per aver messo in guardia gli Italiani dal pericolo dell’avanzare della loro strategia bellica, sulla scia della ben nota giornalista Oriana Fallaci, vorrei “tranquillizzare” il nostro coraggioso protagonista con queste considerazioni. Mentre i legali cercheranno di temporeggiare tra un ricorso e l’altro, egregio Magdi Cristiano, arriveremo ben presto a un preciso evento chiaro e inconfutabile per tutti: tra non molto gli islamici di casa nostra, a un preciso cenno dei loro capi, non si faranno scrupolo di mostrare il loro vero volto e le loro lame taglienti a tutti,… compresi quei politici, giudici e

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sacerdoti che li difendono come se fossero dei poveri innocenti insultati da quei “fanatici” senza cuore come noi. Infatti, per gli Islamici siamo tutti, indistintamente, “cristiani-occidentali infedeli”, degni solo di morte, credenti o non, e quanto più noi ci dimostreremo deboli, tanto più loro si dimostreranno violenti. E mentre da parte dello Stato, i governanti nemici dell’Italia stanno eliminando o riducendo all’osso le nostre forze armate: militari, polizia, carabinieri ecc. presentandole come inutili o corrotte, per lasciarci inermi in balia del nemico, da parte di molte autorità ecclesiastiche viene invocato il dialogo e la preghiera interreligiosa verso l’unico Dio, dicono, che lo si chiami “Gesù” o “Allah” o quant’altro, nell’intento di favorire quell’abbraccio massonico tra Islam e Cristianesimo dove, per volere del Nuovo Ordine Mondiale, noi

cristiani, per ben che vada, saremo costretti a seppellire, assieme alle armi, anche la nostra dignità, onore, cultura, libertà e in primis la nostra fede cattolica che conta più di tutto. I nostri martiri hanno dato la vita per molto meno. Si stanno infatti avvicinando le profezie di Fatima e noi, poveri, sparuti, impotenti italiani cattolici senza più né Patria, né ferma guida religiosa, cosa dovremmo fare se non continuare ad invocare con fede eroica l’aiuto dell’unico, vero Salvatore del mondo, Gesù, che ci salvi dall’ira di Dio che i nostri peccati, le nostre infedeltà, i nostri tradimenti ci hanno procurato? Gesù Cristo ha promesso che le porte degli Inferi non prevarranno contro la sua Chiesa, e noi vogliamo credere in Gesù e nella vera Chiesa, nonostante quanto sta accadendo di grave! patrizia@patriziastella.com

Il 15 luglio 2015 gli organi di informazione hanno comunicato che il debito italiano ammonta all’incredibile cifra record di 2.218 miliardi di euro. Nel 2011 ultimo governo Berlusconi il debito era di 1.898 miliardi e così, in meno di quattro anni, con i governi di Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi (nessuno votato dagli italiani) il debito è aumentato di 320 miliardi, di euro che suddivisi per i 1.246 giorni (dal dicembre 2011 al maggio 2015), risulta una media di 256.821,8 milioni al giorno, di incremento del debito. Se poi suddividiamo il totale di 2.218 miliardi di euro per i 60 milioni (circa) che sono gli abitanti in Italia, risulta un debito compresi i neonati e i centenari, di 36.966 euro pro capite. Nascere in Italia e trovarsi già alla nascita un tale debito, non credo vi siano altri paesi con una simile situazione debitoria. Ma tutti questi soldi che fine

hanno fatto? Abbiamo forse visto un miglioramento dei servizi, della sicurezza o un incremento dell’economia, dei posti di lavoro? In realtà, molte aziende private falliscono, la disoccupazione è in costante aumento, l’invasione degli extracomunitari è continua e senza sosta, i nostri paesi che subiscono le calamità naturali (terremoti, nubifragi, trombe d’aria, ecc.), aspettano anni per vedere «forse» un qualche piccolo contributo. E allora tutti questi soldi dove vanno a finire? Senz’altro a pagare gli interessi sull’enormità del debito ma buona parte serve a mantenere un carrozzone di politicanti corrotti che pensano solo al proprio benessere e alla propria «carega». È chiaro comunque che con questa situazione debitoria l’Italia è un’azienda in dissesto e che presto o tardi è destinata al fallimento. Silvano Miniato Rappresentante Apindustria Verona

SINISTRA

“Le varie tappe nel corso degli anni” Gentile direttore, ho vissuto abbastanza per poter elencare varie tappe della sinistra italiana: - chiusura delle case di tolleranza per riversare sulle strade la prostituzione femminile ed omosessuale che esercita sotto gli occhi di tutti, adolescenti compresi.

- introduzione del divorzio con figli che crescono con un padre naturale e un patrigno e, alternativamente, una madre e una matrigna. - legalizzazione dell’aborto che in realtà è diventata una pena morte per creature innocenti. - immigrazione volutamente incontrollata in quanto gli immigrati

aventi diritto allo Status di Profugo potrebbero ottenerlo presso le ambasciate italiane all’estero. - la sinistra preferisce imbarcare sulle coste libiche profughi e non profughi per rinforzare un proletariato da cui attingere nuovi voti. L’ex ministro dell’Immigrazione del Partito Democratico, Cècile

Kyenge, con la proposta di legge Ius Soli, ha chiaramente espresso questo proposito. - dulcis in fundo, prossima legalizzazione delle coppie omosessuali dove i figli adottivi cresceranno con due padri o due madri. Marco Bresciani

Silvano Miniato

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi

Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Viale dell’Industria, 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Concessionaria Pubblicità: Studio Immagine Tel. 045.7611777 Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 10 - 09 - 2015



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IL VIAGGIO. Il dott. Abela ad Oghlwapo per inaugurare un’ala dell’ospedale “San Bonifacio”

In Costa d’Avorio per solidarietà Il primo di agosto, il dott. Abela, è partito per Oghlwapo in Costa d’Avorio, con una delegazione medica formata, oltre che dallo stesso dott. Franco Abela, presidente dell’Associazione AVO, dal dott. Luigi Benini ex primario chirurgo in pensione, dal dott. Enrico Gomiero odontoiatra di Padova, dalla d.ssa Serena Cernuschi laboratorista di Padova e odontoiatra a Lonigo e dall’infermiera Anna Gomiero di Padova. Questa delegazione si è recata in Costa d’Avorio per l’inaugurazione del secondo padiglione dell’ospedale “San Bonifacio” di Oghlwapo che la comunità sambonifacese ha costruito e donato alla comunità ivoriana, con l’aiuto fondamentale di Cariverona e di Silvano Pedrollo. Questo secondo padiglione inaugurato l’8 agosto 2015, comprende un centinaio di letti nei tre reparti di medicina, pediatria e ostetricia con sala parto annesse. Adesso l’ospedale “San Bonifacio” di Oghlwapo può dirsi completato e operativo in tutte le sue funzioni. Nel primo padiglione inaugurato nel-

l’agosto del 2008, funzionano già il pronto soccorso con autoambulanza, l’accettazione con poliambulatorio, la radiologia, il reparto di odontoiatria con servizio radiologico, oltre ad un piccolo reparto di dialisi. Nel primo padiglione inoltre, è sistemato un servizio di laboratorio completato nei primi mesi di quest’anno con attrezzature nuove e attivate dalla d.ssa Cernuschi durante il periodo dell’inaugurazione. All’ingresso dell’ospedale sono state esposte alcune targhe a ricordo del fondamentale aiuto ricevuto da Cariverona e a ricordo degli amici volontari ora defunti,

Bruno Chilese del gruppo missionario di Prova e il dott. Emmanuel Ntakirutimana (un medico volontario ruandese amico di Abela). Sempre in questa occasione, sulla parete esterna dell’ospedale, è stato inaugurato un murale in quarzo di tre metri per uno e mezzo, donato dalla ditta Stone Italiana di Zimella e lavorato dalla ditta vetrai Bersani di Prova, raffigurante l’albero della solidarietà, un baobab stilizzato con incisi i nomi di tutti coloro che nel corso di questi anni si sono dati da fare in modo volontario per la realizzazione dell’opera. Nel viaggio di ritorno la delegazione si è recata poi

ACQUE VERONESI A BILANCIO

... ed ecco il nuovo Consiglio L’Assemblea dei Soci di Acque Veronesi ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che guiderà la società consortile per i prossimi tre anni. Sono stati nominati: Niko Cordioli, presidente, Domenico Dal Cero, vicepresidente e Paola Briani, consigliere. Nella stessa seduta sono stati inoltre nominati i componenti del collegio sindacale: Cristiano Maccagnani (presidente), Alberto Mion e Niko Cordioli Giovanna Rebonato. A precedere la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, il 29 giugno scorso è stato anche approvato il bilancio consuntivo 2014 della società consortile «Abbiamo investito oltre 15 milioni di euro sia a Verona che in provincia, riuscendo a risolvere criticità che si trascinavano da anni» ha affermato il presidente uscente di Acque Veronesi, Massimo Mariotti. Un bilancio all’insegna dell’ottimizzazione delle risorse, degli investimenti e di importanti progetti per il futuro, con un utile pari a 1.100.173 euro, ricavi che si attestano a circa 88 milioni di euro, a causa di minori consumi di acqua di oltre 5 milioni di metri cubi rispetto al budget dovuti alle condizioni meteo della primavera estate del 2014. L’AEEGSI (l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico) ha approvato definitivamente a luglio 2014 le tariffe 2014 e 2015 di Acque Veronesi. Il Metodo Tariffario introduce un nuovo sistema su scala nazionale che avrà l’obiettivo, per limitare sprechi dovuti alle criticità degli acquedotti spesso inadeguati, di promuovere investimenti sulle strutture esistenti e per la realizzazione di nuovi impianti. Acque Veronesi gestisce il servizio idrico integrato in 77 comuni della provincia veronese, servendo circa 800.000 cittadini, attraverso 5.300 chilometri di acquedotto, 2.500 chilometri di fognatura ed una settantina di impianti di depurazione. La società consortile, dal 2007 ad oggi, ha investito circa 116 milioni di euro in infrastrutture. Le tariffe applicate finora da Acque Veronesi sono state tra le più basse di Italia e la più economica del Veneto. Il volume degli investimenti realizzati nel corso del 2014 è stato pari a 15,8 milioni di euro di opere realizzate e per il 2015 sono previsti investimenti pari a circa 17 milioni di euro. «I numeri emersi nel corso dell’approvazione del bilancio sono frutto di notevoli sforzi economici e tecnici - ha detto Mariotti - Per il futuro sono in cantiere numerosi progetti di ammodernamento delle reti idriche e fognarie in tutta la provincia. A tal fine Acque Veronesi, anche in collaborazione con altre società appartenenti a Viveracqua, è in procinto di concludere nuove operazioni finanziarie che permetteranno alla stessa di garantire risorse per oltre 100 milioni di opere nei prossimi 6 anni. Lascio un’azienda sana e vicina alle esigenze del territorio».

in Senegal per visionare il costruendo ospedale di Thiolom Fall che la consociata di AVO, Associazione Anna Frank di Arcole, sta portando avanti in modo volontario affiancando l’associazione senegalese presente in Italia “Thiolomois Bock Diom” di Treviso, Padova e Verona. Il 19 e 20 settembre in occasione della festa dei popoli che avrà luogo a San Bonifacio verrà proiettato un filmato che relazionerà tutta la visita effettuata. Silvano Miniato

5 IL CONCORSO. “CIBO TERRA NATURA”

L'Associazione “Sentiero Civico” organizza quest’anno il concorso fotografico “Cibo terra natura”, per riflettere sui temi dell’Expo in corso a Milano. “Nutriamo il pianeta” partendo dal piacere, il gusto, il colore, l’energia, l’arte e la vita dei territori dell’est veronese. «Il territorio ed i prodotti dell’est veronese sono un patrimonio eccezionale per creare conoscenza, divulgazione e cultura. Vogliamo che i provetti fotografi riescano ad esplorare la nostra terra nella sua evoluzione rurale - spiega la presidente Anna Ferraro -. Vorremmo offrire un panorama completo del territorio, dei frutti che si raccolgono, dei cambiamenti avvenuti con gli anni». Il concorso è gratuito e aperto a tutti. Ogni partecipante potrà mandare max 4 fotografie, analogiche o digitali, d’archivio o recenti, entro il prossimo 30 novembre. L’Associazione avverte che l’invio delle fotografie comporta la cessione dei diritti di utilizzo, a propria discrezione, per fini culturali e sociali, senza alcuno scopo di lucro. Le immagini saranno valutate da un’apposita Giuria di qualità, secondo i criteri di coerenza con il tema, impatto emozionale e creatività. Il vincitore sarà premiato con un viaggio di due giorni e la sua immagine finirà in copertina del calendario 2015 di Sentiero Civico. Altre 12 fotografie saranno pubblicate nelle pagine del calendario. Per cui i fotografi amatoriali potranno trovare spunti interessanti in tutte le colture e lavorazioni agricole dell’est veronese, dagli asparagi e la tabacchicoltura proprie di Arcole, al radicchio rosso di Cologna, la verza moretta di Veronella, i vini DOC, l’enogastronomia e… via libera alla fantasia! Info su www.facebook.com/sentierocivico. Graziana Tondini


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COLOGNOLA AI COLLI. Presentato il documento relativo al Verdone Nano

Il “ biso” colognolese ha il suo disciplinare L'Amministrazione comunale ha presentato agli agricoltori locali il disciplinare di produzione del Pisello Verdone Nano di Colognola. Lo ha fatto nella cornice di Villa Aquadevita nel corso di una riunione pubblica proponendo in anteprima l'etichetta e la confezione. L'ortaggio principe di Colognola, il “biso” per l'appunto, ha, infatti, ottenuto la Denominazione Comunale e ora si accinge a conquistare il riconoscimento di prodotto regionale di qualità. «Negli ultimi anni – ha spiegato il sindaco Alberto Martelletto – il Comune ha commissionato una selezione varietale che è giunta a produrre le sementi ora dotate di apposita certificazione. La denominazione è di proprietà dell'Amministrazione ma è evidente che seminare un prodotto certificato qualifica e garantisce tutta la produzione». La qualità del “biso” Verdone Nano affonda le sue radici nel lontano 1957 quando gli chef dei maggiori ristoranti del nord d'Italia e della Svizzera si

foto M.TESTI

recavano al mercato allestito nel capoluogo di Monte per acquistare le perle verdi prodotte sui crinali colognolesi dei colli vulcanici, peculiarità che assicura l'inconfondibile gusto che le contraddistingue facendone un prodotto unico. «Ad oggi l'alta qualità, seppur essenziale, non basta – prosegue Martelletto – occorre infatti far sì che i produttori, ben 25 in paese, adottino accorgimenti per celebrarne anche l'immagine. Tra gli

accorgimenti illustrati nel disciplinare vi è la vendita dei piselli in un packaging più adeguato rispetto alle bruttissime borsette di plastica o alle anonime cassette consegnate finora al compratore. Subentreranno quindi – conclude il Sindaco - fascette, plateau personalizzati e sacchetti promozionali atti a qualificare maggiormente il prodotto, a favorirne la commercializzazione e il ritorno economico, nonché a proteggersi

da eventuali abusi di produttori esterni dando in questo modo maggiori garanzie al consumatore». Nel disciplinare vi sono pure consigli inerenti la coltivazione del prodotto con riferimenti al clima al terreno e alla concimazione. Durante l'incontro è stata anche proposta l'idea di dare vita ad un'associazione specifica di produttori. «L' intento – ha precisato il primo cittadino – è quello di avviare un dialogo con consorzi ortofrutticoli e punti vendita per promuoverne la commercializzazione. Anche i numerosi ristoranti della zona – ha aggiunto – sono invitati con lo stesso scopo a organizzare nel periodo di raccolta alcuni itinerari enogastronomici che abbinino i nostri vini, molti dei quali pluripremiati, a menù a base di bisi». Daniela Rama

CORSO DI MICOLOGIA L'assessorato alla cultura e la biblioteca Gino Sandri di Colognola ai Colli propongono, in collaborazione con il Gruppo micologico e di protezione spontanea dell'Associazione dopolavoro ferroviario di Verona, un corso di micologia. L'obiettivo è quello di approfondire l'universo dei funghi riconoscendone la varietà e la pericolosità, sviluppando al contempo una cultura ecologica per la tutela degli ecosistemi naturali. Il primo, dei sette incontri che si svolgeranno tutti nell'aula magna dell'istituto comprensivo, è fissato per martedì 22 settembre. Al termine di ciascuna lezione si effettuerà il riconoscimento dei funghi portati dagli stessi 'allievi'. Quanti volessero partecipare possono iscriversi entro il 15 settembre direttamente in biblioteca. Il corso, fanno sapere gli organizzatori, si terrà solo in presenza di almeno 10 iscritti. D.R.

ALS SOCCORSO ONLUS Quest'anno “ALS Soccorso Onlus”, con il patrocinio del Comune di Colognola ai Colli, propone anche nel periodo autunnale il corso di primo soccorso per aspiranti volontari soccorritori, che si svolgerà a partire da 13 ottobre presso la sala civica Peruzzi in località Monte. Il corso è aperto a chiunque voglia partecipare, che sia maggiorenne e in possesso della cittadinanza italiana. «Per chi fosse interessato avranno luogo due serate di presentazione dell'Associazione e del corso presso la Baita degli Alpini di Colognola ai Colli, sita in Via Nobile, il 21 settembre e 9 ottobre alle ore 20.45 – afferma Michele Dal Magro, responsabile della Formazione di ALS Soccorso -. ALS Soccorso è a disposizione della popolazione e del 118 Verona Emergenza per il soccorso sanitario e ha bisogno costantemente di integrare il corpo esclusivamente volontario. L'Associazione ha bisogno di tutti per le varie attività con finalità sociale che propone alla cittadinanza di Colognola e delle comunità limitrofe». Per informazioni e pre-iscrizioni: 345.7944692, 045.6152370 dopo le ore 20. E-mail: formazione@alssoccorso.it

AIDO

“La donazione” in concorso Come ogni anno la sezione locale dell'Aido “Antonella Piubello”, ha bandito il concorso La donazione: una vita che continua, rivolto agli alunni delle scuole medie di Colognola. Giunto alla sua 18esima edizione, anche questa volta tutti i ragazzi partecipanti si sono dimostrati molto sensibili al tema del dono sfoderando fantasia e tecnica per sottolinearne l'importanza. A colpire maggiormente la sono stati Sara Ruffo della sezione A, Andrea Scartozzoni della B e Sofia Santarosa della C della scuola media 'Gino Fano' e Simone Rossetti di terza A, Filippo Perotti di terza B e Sofia Lovato di terza C della scuola media paritaria 'Cappelletti-Turco'. Il presidente di Aido Colognola Marco Viviani, alla presenza dei due dirigenti scolastici Donatella Mezzari e Mauro Peroni e di altri volontari dell'associazione, ha premiato i sei vincitori con una pergamena e un lettore digitale E-Book. Ciascun alunno che ha partecipato ha ottenuto, invece, sempre dall'Aido, un libro di narrativa per ragazzi. Sempre attiva anche sul fronte dell'informazione, l'Aido propone con il Comune, il 25 settembre, alle 20.30, alla baita alpina di via Nobile a Villaggio, un convegno su "La donazione e il trapianto di organi e tessuti".

SCUOLA S. MARIA BERTILLA Prima di affrontare il nuovo anno scolastico, alla scuola dell'infanzia parrocchiale Santa Maria Bertilla è tempo di bilanci. Le insegnanti, infatti, si dicono soddisfatte di quanto trattato nel corso della scorsa programmazione didattica educativa. «Il progetto svolto – spiegano – ha interessato i 750 anni dalla nascita di Dante. L'intento è stato quello di avvicinare i nostri alunni alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Abbiamo trasformato l’opera in un vero e proprio “game” su tre livelli, denominati rispettivamente il mondo rosso, il mondo giallo e il mondo azzurro. Drammatizzando alcuni canti, abbiamo reso i bambini interlocutori attivi del viaggio dantesco, consentendo loro di scegliere la direzione da fare intraprendere al “personaggio-supereroe Dante”. Al termine di questa avventura – concludono le maestre – abbiamo preso ancor più consapevolezza che noi, per dirla con Dante, l’Amor che tutto muove …, l’Amor che move il sole e l’altre stelle ce l’abbiamo davanti tutti i giorni, lo ritroviamo negli occhi dei nostri piccoli alunni che ci regalano quotidianamente emozioni, soddisfazioni e sorrisi incondizionati».

PESCA... STREPITOSA Luca Tavoso, giovane colognolese di 13 anni, appassionato di carpfishing, ha pescato uno storione di 30 chili. Il pesce gigante ha abboccato all'amo di Luca al laghetto di pesca sportiva “La coeta” di San Martino Buon Albergo. Davvero una grande soddisfazione per il ragazzo che con un simile bottino non solo ha sbaragliato pescatori veterani ma soprattutto guadagnato l'ammirazione di tutti i presenti e dei suoi concittadini.D.R.


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SOAVE. Botta e risposta tra Sindaco e Minoranza nella seduta del 24 luglio

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

L’aliquota TASI infiamma il Consiglio

“No all'aumento della pressione fiscale e diminuzione della spesa corrente”. Queste erano le parole d'ordine contenute nel programma del Sindaco Gambaretto. Tre anni dopo la realtà è ben diversa: la spesa è ai massimi di sempre, le tasse raddoppiano e, ciliegina sulla torta, gli onesti pagano anche per i furbi. Nel silenzio di fine luglio, il Sindaco Gambaretto ha varato la maxi manovra comunale: la TASI, tassa sulla prima casa, è stata aumentata dell' 80% passando dal precedente 1‰ all’1,80, l'IMU viene applicata ai Soavesi nell'aliquota monstre dell'8,60‰, tra le più alte dell'est veronese. L'addizionale IRPEF continuerà ad essere un salasso grazie ad un aumento del 20%. Ma il vero scandalo si ha con la TaRi, la tassa sui rifiuti. Grazie alla fumosa voce "fondo di svalutazione crediti" inserita nel piano finanziario, il Sindaco ha previsto la creazione di un fondo attraverso il quale sanare la quota di evasione: il cittadino onesto pagherà la propria parte di tassa rifiuti unitamente ad un'ulteriore somma che servirà a sanare il buco creato da chi non paga. Dopo 8 anni di amministrazione Gambaretto il nostro Comune si ritrova con una spesa fuori controllo e tasse ai massimi di sempre. Ed è proprio il caso di dire che a pagare sono sempre i soliti! Sono certo che il sindaco esibirà la solita manfrina a base di tagli statali e patto di stabilità tacendo sugli enormi sprechi della sua amministrazione, proprio quelli che bisognerebbe tagliare prima di aumentare le tasse. Uno su tutti grida vendetta. Il comune arriverà a spendere circa 190.000€ in 3 anni per aver appaltato all'esterno la gestione di aiuole e giardini ma allo stesso tempo continuerà ad avere sul groppone gli stipendi dei 5 operai comunali che potrebbero benissimo svolgere questo compito. Sia chiaro: non voglio una gestione del verde di minore qualità, ma credo sia evidente a tutti che avere operai propri e pagare anche una cifra simile per appalti inutili sono due cose che non possono stare insieme. Matteo Pressi Consigliere Comunale

Consiglio comunale infuocato il 24 luglio a Soave. L’argomento scottante è stato l’aumento dell’aliquota della Tasi dall’1 per mille all’1,8 per mille. «L’anno scorso siamo riusciti a tenere l’aliquota all’1 per mille perché abbiamo incassato la quota dei mutui di Acque Veronesi – ha esordito il sindaco Lino Gambaretto -. Poiché l’anno scorso abbiamo aumentato l’Imu, quest’anno abbiamo deciso di non infierire e di aumentare solo la Tasi. Con il ricavato cercheremo di mantenere i servizi e molta attenzione per il sociale. La Tasi passerà quindi dall’1 all’1,8 per mille e si prevede di guadagnare 360.000 euro. Dobbiamo anche tenere conto che dal 2009 a oggi abbiamo avuto una riduzione di un milione di euro di trasferimenti dallo Stato e dall’Imu, il 38% dei soldi introitati va allo Stato». «Ho qui tra le mani il programma del sindaco presentato tre anni fa – ha affermato il consigliere di minoranza Matteo Pressi -. Parlava di contenere spesa pubblica e tasse. Dopo tre anni abbiamo una spesa fuori controllo e tasse ai massimi. È il con-

trario di quanto promesso. Pagano sempre i soliti». «La situazione che stiamo vivendo – ha aggiunto Gambaretto - non è frutto di disinteresse perché si pensa che qualcun altro pagherà ma di quello che viviamo quotidianamente che ci impongono dall’alto. Le aliquote Imu, Irpef e Tari rimangono invariate rispetto lo scorso anno e non si possono diminuire per riuscire a chiudere il bilancio» perché lo Stato ha tagliato sempre più i contributi. A Soave, così come a Monteforte, il Consiglio ha approvato all’unanimità l’adesione al bacino per la gestione dei rifiuti "Verona Est".

«Sono molto soddisfatto di questa delibera: una parte del risultato è merito del comune di Soave, capofila rispetto a tutti i comuni dell’est veronese nel sollecitare la Regione a modificare la bozza del Piano Regionale dei rifiuti – ha affermano il sindaco -. Ora la convenzione è con il bacino Verona Nord, come avevamo proposto noi. Il nostro bacino interessa 53 comuni e Soave vale 1,71 millesimi all’interno di questo. Questo è un buon risultato e per una volta la politica regionale ha ascoltato quella locale». «È il risultato di un lavoro di squadra portato avanti a tutti i livelli: qui in Comune, gra-

NOTIZIE IN BREVE (M.G.M.)SETTEMBRE SOAVESE. Settembre a Soave significa grandi eventi. Il 13 settembre è in programma l’Antico Palio di San Lorenzo: nel parco della Rimembranza si sfideranno le 10 contrade del paese. Dal 18 al 21 settembre si terrà l’87ª Festa dell’uva. Domenica 20 si svolgerà anche il mercatino dell’antiquariato, del collezionismo e delle curiosità. Dal 25 settembre al 4 ottobre nella chiesa dei domenicani il gruppo Soave in arte organizza la mostra “Dentro e oltre l’immagine” dove esporranno le pittrici Alberta Marchi e Paola Dalla Pellegrina. Sabato 26 e domenica 27 settembre ritorna la Festa del plein air. Infine sempre il 26 nella chiesa dei domenicani il gruppo Soave in arte presenterà il libro “Tra le righe del silenzio- perché nessun padre vada perduto” di Maria Bertilla Franchetti. IL SANTUARIO DELLA BASSANELLA TAPPA GIUBILARE. L’8 dicembre 2015 si aprirà l’anno Giubilare della Misericordia e il Santuario della Bassanella, di cui è stato nominato rettore Monsignor Luigi Verzè, è stato scelto come chiesa giubilare nella provincia di Verona.. Per tutto il prossimo anno il santuario di Soave, per il quale è previsto un intervento di risanamento, sarà luogo di preghiera, pellegrinaggi e iniziative. «Il Comune di Soave in occasione del Giubileo 2016 ha aderito al progetto Romea Strada, che riscopre un antico sistema di vie e sentieri europei e dell’Italia settentrionale in particolare, con sviluppi storici e cronologici indipendenti e propone percorsi che portano a Roma, seguendo gli antichi tracciati dei pellegrini» - spiega Alice Zago, consigliere delegato alla cultura e turismo che collabora nel progetto insieme con il Comitato della Bassanella, di cui è presidente Giovanni Martinelli. COMUNI RICICLONI. Soave e Monteforte d’Alpone anche quest’anno si sono meritati il riconoscimento da Legambiente di comuni ricicloni poiché superano del 65% per la raccolta differenziata. Soave, per la quinta volta vincitore è al 31° posto con un indice di raccolta di 59,84 il 74,36% di raccolta differenziata e una produzione pro capite di 1,11. Monteforte al 40° posto e premiato per il terzo anno consecutivo con un indice di raccolta di 56,39 una raccolta differenziata al 74,24% e una produzione pro capite di 0.97. CAMBIO PARROCI A SOAVE. Don Luigi Verzè lascia la parrocchia di Soave, Castelcerino, Fittà e Castelletto per raggiunti limiti di età. Si occuperà del santuario della Madonna della Bassanella. Al suo posto arriverà don Stefano Grisi finora parroco moderatore a Casette di Legnago e amministratore parrocchiale di Roverchiaretta. Cambierà anche il vicario parrocchiale perché don Cristiano Mori diventerà parroco di Vigasio. Al suo posto arriverà un diacono che sarà ordinato sacerdote il prossimo anno.

zie alla mozione sostenuta dall'intero Consiglio e alla collaborazione tra maggioranza e opposizione, ma soprattutto in Regione dove il Presidente Zaia si è dimostrato sensibile ai nostri problemi – ha infine commentato il consigliere Pressi -. Confermiamo il nostro ruolo di minoranza critica di fronte alle cose che non vanno, ma sempre pronta a promuovere e sostenere le iniziative che tutelano gli interessi dei soavesi». M.G.M.


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SAN BONIFACIO. Gianpaolo Provoli parla dei lavori effettuati sugli edifici

Strutture scolastiche: il “punto” del Sindaco Con l'inizio dell'anno scolastico torna come sempre d'attualità il tema relativo alle strutture scolastiche di San Bonifacio, un argomento che, fin dal suo insediamento, sta molto a cuore al sindaco Giampaolo Provoli e all'Amministrazione comunale. A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, è stato proprio il primo cittadino ad illustrare i lavori effettuati negli scorsi mesi, la situazione attuale ed i progetti futuri. Completati recentemente i lavori antisismici e di riqualificazione della palestrina della scuola elementare Gino Sandri di via Roma, sono invece ancora in corso quelli per la risanificazione della mensa scolastica seminterrata di via Fiume (più di una volta allagata dai temporali estivi) attraverso un intervento che risolvere radicalmente il problema con delle vasche di accumulo dell'acqua piovana; costo totale dei lavori attorno ai 60mila euro. Sempre per quanto riguarda via Fiume, si stava valutando l'idea di insonorizzare la mensa stessa. Durante l'estate, poi, vari i lavori effettuati presso le scuole medie di Prova in risposta alle varie segnalazioni ricevute per interventi di manutenzione negli scorsi anni; anche a Prova potrebbero effettuarsi lavori per la risistemazione delle aule seminterrate, ma dovranno essere prima risanati gli intonaci. Alle scuole di Locara, invece, il problema sono gli infissi ormai da sostituire e per i quali si provvederà durante il prossimo anno. Infine, per quanto riguarda il finanziamento di nuove strutture scolastiche, il Comune ha creato un bando di circa 2 milioni di euro, a totale carico dello Stato, ed ha soprattutto elaborato un progetto per una nuova scuola dell'infanzia, destinato alla scuola Fiorio di via Fiume che nel nuovo edificio potrebbe trasferire le sue sezioni. La struttura di via Fiume oggi ospita scuole dell'infanzia, elementari e medie, ma non è completa-

mente a norma dal punto di vista antisismico e potrebbero essere necessari interventi per quasi 4 milioni di euro. Non potendo intervenire sul complesso scolastico durante il periodo di lezioni, l'idea è quella di scaglionare i lavori, realizzando un nuovo

complesso scolastico (dismettendo totalmente quello attuale), oppure di realizzare una nuova scuola dell'infanzia che permetta di avere spazi liberi dove collocare, per blocchi, le altre scuole durante il periodo della loro ristrutturazione e

messa a norma. La possibile nuova scuola dell'infanzia Fiorio, con sedici aule, come prevede il progetto preliminare dell'architetto Maria Luisa De Rossi, sarà legata ai concetti di sostenibilità e risparmio energetico potrebbe sorgere nella zona del campo da baseball dietro lo stadio Tizian. In entrambi i casi si dovrà comunque aspettare, i costi non sono infatti sostenibili, ma il Comune ha assicurato di essersi già attivato per accedere ai finanziamenti del Governo e per i quali sono stati presentati progetti concreti, mantenendo nel frattempo in uno stato dignitoso le strutture già esistenti. Matteo Dani

ANTICA SAGRA DI SANT’ABBONDIO

Il trionfo della tradizione Si è conclusa lunedì 31 agosto l’antica sagra di Sant’Abbondio, appuntamento di fine estate che riunisce la comunità sambonifacese alla Motta, il luogo da cui è nato San Bonifacio e da cui è iniziata la sua storia. Proprio ai piedi delle rovine dell’antico castello dei conti San Bonifacio e accanto alla chiesetta romanica, simbolo del quartiere, l’associazione La Motta organizza da anni questa sagra che, anche in quest’edizione, non ha mancato di richiamare numerosi visitatori. Un bel risultato per l’associazione che si presentava ai nastri di partenza della sagra con un nuovo presidente, Simone Brandiele, e con un nutrito innesto di nuove giovani leve. Anche la sagra, che ha nell’offerta enogastronomica di piatti tipici un suo punto forte, presentava delle novità rispetto al passato. La prima è stata l'apertura al pubblico di Villa Scudellari, il prezioso edificio a fianco della chiesetta, che ha ospitato una collettiva d'arte con la partecipazione dei pittori Valentina Gelosi e Sara Marchesini e della scultrice Mabe (Marina Bertagnin). La

seconda è stata invece una corsa ciclistica amatoriale in mountain bike tra i vigneti circostanti il colle della Motta nella giornata di domenica 30 agosto. I ricavati della manifestazione, come ogni anno, saranno utilizzati, oltre che per finanziare l’evento stesso, anche per una serie di inter-

venti di conservazione della chiesetta della Motta, risalente al 1.400 e che negli ultimi mesi ha visto effettuare lavori di messa in sicurezza della campana. Sono in programma, ora, interventi di ristrutturazione della scalinata di ingresso. M.D.

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

“Tutto è finzione”

Marco Bertagnin

Il giornalista in “Quarto Potere” afferma che “non basta una parola sola per spiegare la vita di un uomo”. Si tratta della complessità del vivere, che in fondo è una serie di pezzi mancanti per comporre un rompicapo. Una società per la quale si è sistematicamente cercato di smarrire il significato della sua esistenza è una società esposta alla predazione e al dissolvimento. Oggi questo noi siamo, grazie ai cattivi maestri e alla paura di ribellarsi. Viviamo una colossale finzione. Sono finti e insensati i dibattiti televisivi; sono finte le interminabili discussioni istituzionali, sono finte le prese di posizione, sono finti gli schieramenti. Tutto ciò è artefatto e apparente. Tutto ciò è soltanto far credere. A sentire coloro che si ergono a maestri di se stessi sovviene il “guai a voi, ipocriti, che apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità”. Questo penso quando assisto ai sermoni sdolcinati sul tema del giorno: i migranti. Sermoni politici e sermoni religiosi, in un intreccio amoroso. Questi che ci comandano e ci danno lezioni, invero, non credono a niente. Riflettiamoci. Marco Bertagnin

ASSOCIAZIONE BETHEL. Pesche ai “diversamente bisognosi” Dodici tonnellate di pesche di prima qualità sono state donate a favore di famiglie e persone ‘diversamente bisognose’ e associazioni di volontariato. Questo è quanto è accaduto a San Bonifacio il 13 e 14 agosto scorsi. La distribuzione è stata possibile grazie agli aiuti messi a disposizione della Comunità europea, che, attraverso l’Associazione Nazionale di Volontariato e Protezione Civile, I.P.F. Onlus e l’Associazione Bethel Italia, hanno fatto arrivare la frutta nel comune di San Bonifacio. Sul posto si sono attivati i volontari della Associazione Bethel che hanno predisposto una massiccia distribuzione della frutta fresca gradita ai cittadini bisognosi. Vista l’ingente quantità, Bethel si è attivata per contattare altre associazioni per il sociale, “Sulle Orme” di Soave, associazione missionaria, Mamma Anna, San Vincenzo, Movimento per la vita. «La popolazione ha gradito l’iniziativa – affermano dall’associazione Bethel, che da alcuni mesi è operativa a San Bonifacio con raccolta e distribuzione alimentare -. Confermiamo il desiderio di affermare la nostra presenza nel territorio e offrire ancora sostegno ai più bisognosi. Cogliamo l’occasione – affermano i volontari coordinati dal responsabile Paolo Lobocchiaro – per ringraziare il presidente dell’APS Bethel, Vanni Bondesan. Un ringraziamento inoltre all'assessore Fabio Merlo e alla dottoressa Ballini per la loro disponibilità».



CRONACHE

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SAN BONIFACIO. Il primo cittadino continua a smentire le voci di possibili arrivi

Profughi all’ex ospedale tormentone dell’estate Le questioni nazionali rimbalzano e provocano effetti anche a livello locale. Potrebbe sintetizzarsi così il tam tam di voci, notizie e smentite degli ultimi giorni di agosto relativo al possibile arrivo di profughi a San Bonifacio. Una voce che è iniziata a girare già nelle prime settimane agostane e che poi, di bocca in bocca e grazie alla cassa di risonanza fornita dai vari social network, ha instillato molti interrogativi nella testa dei sambonifacesi ed è addirittura sfociata in una manifestazione organizzata da Forza Nuova con relativo corteo attraverso le vie del centro storico. L'ex ospedale Zavarise Manani sarebbe stata la struttura presso la quale i profughi avrebbero dovuto essere alloggiati. A smentire

tutte le voci è dovuta intervenire l'Amministrazione comunale che, con una nota pubblicata su facebook, ha definito come una vera e propria “bufala” la notizia sull’imminente arrivo di profughi presso l'ex ospedale. «Ad oggi non ho avuto notizie di un possibile utilizzo del vecchio ospedale e i ripetuti contatti con la Prefettura confermano di non aver mai preso in considerazione l’eventualità – afferma il sindaco di San Bonifacio,

VENDEMMIA

Misure anti traffico

Con l'arrivo della stagione della vendemmia, anche a San Bonifacio sono state prese delle misure per evitare che i mezzi in viaggio verso la cantina sociale intasino il traffico del centro storico. Con un'ordinanza in vigore dallo scorso 16 agosto l'Amministrazione comunale ha imposto il divieto di circolazione dei mezzi agricoli nei seguenti tratti stradali (contrassegnati da apposita segnaletica): via Fiume, nel tratto compreso tra la circonvallazione est e viale Trieste; via Camporosolo; via Fontanelle, nel tratto compreso tra via S.Pellico e via Libertà; via Bassano del Grappa; via Cervi; via Marconi; via Portone; via Minghetti; cavalcavia di Villanova, nel tratto compreso tra via Chiavichetta e via Minghetti. L'ordinanza ricalca quanto già sperimentato durante il periodo di vendemmia dello scorso anno. Per facilitare il transito dei mezzi agricoli ed evitare la perdita del carico e lo sgocciolamento del mosto, sono stati poi rimossi i dossi artificiali di via S.Pellico e via Minghetti. Il divieto di circolazione sarà in vigore fino al prossimo 1 novembre. M.D.

Giampaolo Provoli -. Anche la dottoressa Bonavina dell’Ulss20 non ha mai autorizzato, né è venuta a conoscenza di questa cosa e nemmeno la Regione Veneto, proprietaria dello stabile. Io sono peraltro fortemente contrario all’arrivo di questi profughi – aggiunge il primo cittadino - e credo risulti materialmente impossibile utilizzare uno

stabile fatiscente e privo di ogni servizio: non è possibile pensare di gestire numeri del genere nel comune di San Bonifacio. Ribadisco che ad oggi nel territorio di San Bonifacio non sono ospitati profughi. Ricordo che il 22% dei residenti è di origine non italiana e la crisi ha aumentato il carico dei servizi sociali già al limite».

10 URBANIZZAZIONE E PROVENTI L’8% ALLE PARROCCHIE

Saranno tre parrocchie di San Bonifacio le destinatarie dell'8 per cento dei proventi derivanti da opere di urbanizzazione. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che ha così deciso di assegnare i fondi alle parrocchie di Sant'Abbondio, Praissola e Lobia. L'assegnazione dei fondi è stata approvata da dodici consiglieri, con l'astensione di Luciano Fiorio, Anna Firolli e Alessandro Signorato. Il totale dei proventi sarebbe stato di 50.820 euro, dei quali 9.000 erano già stati assegnati alla suddetta parrocchia di Praissola per effettuare la manutenzione straordinaria della copertura della chiesa di San Giuseppe Lavoratore. I restanti 41.820 euro sono poi stati suddivisi, di modo che alla parrocchia di Sant'Abbondio sono stati assegnati 7.384 euro per la sostituzione degli apparecchi di riscaldamento del duomo, 3.898 euro da utilizzare per la manutenzione e la pulizia del campanile e altri 18.018 euro destinati al risanamento conservativo e al consolidamento del muro di cinta della canonica e all'apertura di un nuovo passo carraio sul retro della canonica. I rimanenti 12.520 euro sono infine andati alla parrocchia di Lobia, che attraverso questa somma dovrà provvedere alla manutenzione e alla messa in sicurezza del complesso campanario della chiesa di Santa Lucia. M.D.

13 SETTEMBRE, VILLA GRITTI - VILLABELLA

“Canto di tradizione orale” Curvato un pò di lato, l'uomo lasciava la presa della bocca del sacco che gli gravava sulle spalle e i chicchi di frumento con un leggero fruscio cadevano e rimbalzavano sul solaio con un tintinnio che si spandeva sotto le massicce travature del granaio. «Mi ricordo - racconta Dino Ambrosini, presidente del Coro delle Fontanelle di San Bonifacio come quel suono mi comunicasse una gioia tutta infantile. Anche sul volto degli adulti oppressi dalla fatica, dalla polvere e dal caldo afoso di luglio traspariva un ineffabile compiacimento. Lo si percepiva sopratutto a sera, a cena con i paiaroi (gli uomini addetti al trebbiatoio) i quali davanti al fiasco di vin clinton ormai vuoto, discorrevano quietamente del buon raccolto, dei chicchi belli gonfi di glutine, risparmiati dai temporali (el Garda, el vesentin ladro e asasin), dal vento gagliardo e che concludevano una stagione di lavori e di attese»…Non poteva esserci scelta più appropriata del granaio plurisecolare di villa Gritti, a

Villabella di San Bonifacio, calcato da generazioni e generazioni di pitochi appesantiti dal sacco di frumento sulle spalle, quale sede per accogliere il Convegno sul “Canto di tradizione orale, un ponte sul passato”che si terrà domenica 13 settembre alle ore 10.00. Questa prima edizione del convegno interregionale portata avanti con coraggio dal Coro delle Fontanelle sarà condotta da

quattro etnomusicologi di grande autorità culturale, con un curriculum personale ricco di pubblicazioni, interventi, saggi, progetti musicali film e ricerche . Aprirà i lavori con un saluto canoro il Coro delle Fontanelle, quindi Giuliano Biolchini esporrà i risultati di una sua ricerca condotta sul campo nel Fignano dell'appennino modenese; seguirà Renato Morelli (già regista

RAI 3) che illustrerà una sua recente indagine sul canto religioso di tradizione a Cuglieri in Sardegna e a Premana nel lecchese. Concluderà i lavori Gian Paolo Borghi, consulente di enti regionali e provinciali, che illustrerà le varie espressioni del canto di tradizione con i commenti musicali del cantastorie veronese Otello Perazzoli, ultimo aedo della Civiltà Contadina.

Il Coro delle Fontanelle per i mesi di settembre e ottobre ha un fitto calendario di appuntamenti: quattro repliche de “la Grande Guerra” con il Teatro Prova ad Illasi, San Bonifacio, Montecchia di Crosara e Sandrà; inaugurazione della mostra fotografica “Quando erimo pitochi, quando eravamo povera gente”, convegno interregionale sul canto di tradizione orale relatori gli etnomusicologi Giuliano Biolchini modenese, Renato Morelli trentino, Gian Paolo Borghi romagnolo con l'animazione musicale del l'ultimo cantastorie veronese Otello Perazzoli; concerto nell'ambito della “festa dei Popoli” a San Bonifacio; quarta rassegna del canto di tradizione orale, concerto a Porporana (Fe); concerto, con il gruppo danza del coro, per l' apertura dell'università popolare di Montecchia di Crosara. Gli appuntamenti clou sono il Convegno interregionale presso Villa Gritti località Villabella domenica 13 settembre in collaborazione con l'ASAC Veneto e la mostra fotografica sul mondo contadino dal 12 al 27 settembre presso il cinema Teatro Centrale di San Bonifacio.


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ARCOLE. Nessun trasferimento alle materne paritarie che opteranno per l’insegnamento della teoria

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Niente contributi a chi “parla” Gender

Passata l’alluvione e la paura, ripuliti dall’acqua e dal fango i ricordi e ciò che ancora si poteva recuperare, a distanza di tre mesi rimane sempre lo stesso interrogativo: “Chi deve pagare per i danni ingenti a Sanguinetto?” E soprattutto mi preme capire la logica per cui il Comune non è stato inserito nella lista della Regione per gli interventi straordinari ai luoghi danneggiati dall’emergenza, a differenza di altri comuni Veneti. Abbiamo battuto i pugni sul tavolo per farci ascoltare, perché “chi di dovere” venisse a vedere la gravità dei danni con i propri occhi, eppure incontri, richieste e il mio emendamento alla legge regionale sugli aiuti, per porre l’attenzione su Sanguinetto, sono stati ignorati, a differenza di altri Comuni che, senza troppa fatica, sono stati accontentati. Laddove vi sia una scelta e una preclusione non motivata dalle entità dei danni mi chiedo: “Qual è il metro di misura con cui si valuta e stabilisce che un Comune necessita dei rimborsi e invece un altro può farne a meno?” La scelta non può e non deve in nessun modo essere discrezionale, né politicamente strumentata. Nel Veneto non ci sono alluvionati di “serie A” e “serie B” dove i primi ottengono una risposta e i secondi vengono ignorati. Io non ci sto. Ed è con questo spirito che il mio gruppo in Consiglio Regionale ha chiesto e ottenuto una seduta consiliare straordinaria e monotematica, proprio per capire quale sia il reale stato di indebitamento della Regione. Il presidente Zaia continua a sventolare dati positivi dove la Regione è virtuosa e paga i propri debiti entro 30 giorni, ma questo vale solo per le fatture “commerciali”, mentre per quelle “non commerciali” vi è una lunga lista d’attesa che dura anche da diversi anni. Nell’elenco di chi attende vi sono i contributi a tutti i Comuni e ad altri enti territoriali quali, ad esempio, Associazioni di vario tipo, Consorzi di Bonifica, Parrocchie. Vogliamo vederci chiaro e verificare il termometro della situazione debitoria, perché è ora che la Regione paghi i propri debiti. Consigliere regionale GIOVANNA NEGRO

Ha suscitato molto clamore la decisione dell'Amministrazione comunale di Arcole di non versare alle scuole materne paritarie i contributi comunali nel caso in cui le stesse decidano di insegnare ai ragazzi l'ideologia gender. Ma cos'è l'ideologia gender? E' l'idea secondo la quale la sessualità di una persona va oltre la dimensione fisica. In sostanza il genere è la percezione che si ha di sé stessi che a sua volta è anche il frutto degli stereotipi che la società riserva a maschi e femmine a cui assegna ruoli e atteggiamenti diversi. Nella seduta del Consiglio comunale dello scorso 11 luglio l'assessore al Sociale Mariuccia Longo ha comunicato l'inserimento di una clausola alla convenzioni con le scuole paritarie riservando la facoltà all'Amministrazione di non dare contributo (700 euro a bambino, 4.000 per diversamente abili) se viene insegnata l'ideologia gender. Il Vicesindaco Alessandro Ceretta ha puntato il dito contro la riforma della

scuola del governo Renzi che prevede attività didattiche volte alla prevenzione di discriminazioni di genere: «Questa è l'introduzione dell'ideologia gender con l'intento, lodevole, di prevenire discriminazioni» - ha detto al Consiglio presentando un articolo di giornale che raccontava i disagi avuti da bambini tedeschi durante lezioni di questo tipo in Germania e titoli di libri e film predisposti per presentare ai bambini queste tematiche mentre Ceretta sostiene che «ci

sia il diritto della famiglia di vigilare e di educare i figli secondo le proprie convinzioni». Il gruppo di minoranza Nuova Arcole ha espresso pareri diversi al suo interno se per la capogruppo Anna Ferraro «il Comune vuole entrare in merito ad aspetti che sono specifici dell'ambito didattico, dando indicazioni sull'orientamento educativo, quando questo in logica dovrebbe essere lasciato a chi ne ha competenza ovvero agli insegnanti, ai dirigenti, agli educatori come, e

MAGICO MONDO DI LUPILÙ

Il centro d’infanzia di Lidl “Il magico mondo di Lupilù”: questo è il nome del nuovo Centro d’infanzia realizzato da Lidl Italia ad Arcole e inaugurato domenica 30 agosto. Al taglio del nastro accanto ai vertici dell’azienda leader nel settore della grande distribuzione, erano presenti anche l’ex sindaco Giovanna Negro, il nuovo “sindaco” Alessandro Ceretta, oltre al sindaco di Verona, Flavio Tosi, e al presidente della Provincia Antonio Pastorello. La nuovissima struttura, asilo nido e scuola materna dedicata ai bimbi di dipendenti e collaboratori Lidl, che deve il suo nome proprio al marchio di abbigliamento per bambini di Lidl, “Lupilù”, si sviluppa su 4.000 metri quadrati e può ospitare fino a 120 piccoli alunni d’età compresa tra i tre mesi e i sei anni. “Il magico mondo di Lupilù”, ecosostenibile e all’avanguardia, dotato di un impianto fotovoltaico da 30 chilowatt e di un ampio parcheggio, è dislocato a pochi metri dalla sede centrale di Lidl. Un giardino esterno di ben 3.200 metri quadrati, due ampi servizi igienici, una cucina interna, una stanza per l’allattamento rappresentano anch’essi il com-

fort di cui possono godere i piccoli alunni frequentanti la scuola. Il nuovo Centro dell’infanzia realizzato da Lidl con un investimento di 2 milioni di euro prevede inoltre al suo interno diversi spazi destinati alle diverse fasce d’età, dai più piccoli (3 – 12 mesi) ai più grandicelli (12 mesi – 6 anni). Denominatore comune sarà un modello educativo ben preciso, orientato all’ascolto e alle inclinazioni dei bambini che frequenteranno la scuola. Non è un caso infatti che “Il magico mondo di Lupilù” sia dotato di stanze tematiche: dalla stanza dei mestieri a quella dei giochi di ruolo, dalla stanza della musica a quella dell’attività fisica, fino alle stanze del fango, delle arti visive, della materia…in un giro-

tondo di colori e di divertimento a misura di bambino. «Una grande azienda si vede proprio da questo, dalla sua capacità di investire nel proprio capitale più importante: i dipendenti – è il commento di Alessandro Ceretta, l’assessore che da qualche mese svolge le funzioni di sindaco di Arcole -. Lidl ha avuto il coraggio in questo momento storico di investire una somma importante a beneficio dei dipendenti e dei loro figli. Non si è guardato solo al contenitore, uno stabile davvero curato nei dettagli, ma anche al contenuto con un'offerta educativa all'avanguardia con il bilinguismo tedesco e inglese e i molti laboratori per le attività. Un plus per i bambini che frequenteranno questa struttura».

soprattutto, agli stessi genitori. A nostro sapere, l'ideologia "gender", non esiste a livello normativo». Nicola Castegnaro, della stessa lista della Ferraro, si limita a dire: «io non voglio entrare sul fatto di essere favorevole o meno a questa problematica, ma, mi pongo il problema se come Comune abbiamo la potestà per far disapplicare o a chiedere a chi opera con noi la disapplicazione di una norma statale». Per la Consigliera del PD Cristani Laura la riforma della scuola voluta dal governo Renzi non ha nulla a che fare con il gender. Conclude il Sindaco Negro: «Ma scusatemi, se dite prima che a livello legislativo non c'è la teoria del "gender", poi perché diciamo che non deve essere applicata a questa delibera? I genitori comunque devono essere messi nella condizione di poter scegliere cosa viene insegnato ai loro figli».


CRONACHE CONSORZIO LEB. 450 milioni di metri cubi d’acqua distribuita

Guerra aperta alla siccità Il Consorzio LEB (Lessinio Euganeo Berico) ha salvato quest’anno la stagione irrigua, in condizioni di estrema siccità, di un territorio vasto 100mila ettari tra le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. E’ stata, infatti, garantita la massima portata autorizzata: le campagne assetate hanno ricevuto oltre 450 milioni di metri cubi d’acqua, con indubbio beneficio anche per l’ambiente. In questo modo tutte le colture ne hanno beneficiato. Ricordiamo che il Consorzio LEB gestisce un canale artificiale che, prelevando acqua dall’Adige a Belfiore, nel veronese, compie un percorso lungo diciassette chilometri fino a Cologna Veneta e arriva a Cervarese Santa Croce nel padovano, viaggiando dentro ad un grande collettore sotterraneo per altri 28 chilometri. «Il servizio irriguo spiega Luciano Zampicinini, Presidente del Consorzio LEB - sta proseguendo con ottimi risultati nonostante la preoccupazione legata alle condizioni del canale le cui lastre di contenimento versa-

no in uno stato che necessita urgenti interventi di manutenzione straordinaria. Questo comporta per la struttura un costante e quotidiano monitoraggio al fine di garantire la sicurezza anche ambientale del territorio e la continuità del servizio». L’allarme lanciato dal Presidente del LEB è stato immediatamente recepito e condiviso con preoccupazione dai Presidenti dei tre Consorzi elementari che costituiscono il LEB. A Cologna Veneta, nella sede del Consorzio si sono trovati, infatti, Paolo Ferraresso, Presidente del Bacchiglione, Michele Zanato, Presidente dell’Adige-Euganeo, e Moreno Cavazza, Vice Presidente

dell’Alta Pianura Veneta, oltre a Luciano Zampicinini e Alberto Baratto, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del LEB. Dalla riunione è emerso che sono soprattutto 5 i chilometri di canale irriguo su oltre 16 nel tratto pensile (tre metri sopra il livello della campagna) che necessitano urgentemente di interventi straordinari. «Chiediamo - afferma Michele Zanato, a nome dei tre Presidenti dei Consorzi elementari - un intervento urgente della Regione Veneto e dei suoi organi politici e tecnici affinché il canale LEB venga messo nelle condizioni di operare al servizio del territorio in totale sicurezza».

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VERONELLA. LA SAGRA La pesca di beneficienza in occasione della sagra paesana era una tradizione in quasi tutte le parrocchie. Tradizione che ormai va scomparendo: richiede tanto lavoro e magari gli incassi da destinare ai restauri o al mantenimento della chiesa e delle attività parrocchiali sono scarsi. A Veronella invece resta un punto fisso della Sagra del Carmine, grazie all'operosità di 7-8 signore volontarie, che la organizzano da molti anni. Ci racconta questa tradizione Vittoria, portavoce delle signore: «Il gruppo di donne che organizza la pesca di beneficienza è lo stesso da circa 20 anni, anche se ogni tanto ci sono defezioni e rientri, o qualche nuova ragazza si aggiunge. Gli uomini del centro parrocchiale aiutano per allestire il palco dei premi, portare tavoli e sedie, distribuire i manifesti…». Ma quando si comincia ad organizzare la pesca? «Cominciamo a pensarci subito dopo le feste di Natale, perché il lavoro più impegnativo è procurare i regali per il pubblico - continua Vittoria -. Bisogna inviare le lettere, contattare aziende e privati per avere il materiale, offerte, sponsorizzazioni. Di solito sentiamo aziende locali e dei dintorni. Poi si va dai grossisti per gli acquisti». Quest'anno la pesca è stata aperta per sei serate e la domenica pomeriggio, con il caldo torrido di luglio: «Il lavoro è tanto, ma alla fine è divertente, a volte abbiamo qualche diversità di opinioni nel gruppo, qualche discussione, ma ogni anno siamo qui, pronte a riprovarci» commenta Vittoria. Notevole l'urna per la “pesca” dei biglietti: completamente realizzata a mano, è stata donata al gruppo da Roberto De Lorenzi e Luigi Negretto, abili artigiani. Un pezzo unico, visibile solo a Veronella. Graziana Tondini

BELFIORE - L’INTITOLAZIONE

Una piazza a Carlo Lebrecht Con delibera di Giunta Comunale del 2 luglio scorso, l'amministrazione di Belfiore ha deciso di intitolare una piazza a Carlo Lebrecht, grande sindaco di Belfiore nel periodo tra fine '800 inizi '900. Carlo Lebrecht nacque a Padova il 15.09.1843 e morì a Verona il 28 maggio 1907, quando era ancora sindaco a Belfiore. Dal padre Enrico ereditò la fornace di Belfiore, che diresse da solo fin dal 1906. L'azienda di fabbricazione laterizi continuò anche con il figlio di Carlo, Danilo, con il nome di Fornaci Valdadige. Le fornaci di Belfiore a fine 1800 risolsero molti problemi di manodopera in esubero dalle attività di campagna, favorendo lo sviluppo produttivo e di posti di lavoro per i compaesani. Grazie alla sua attività di imprenditore, venne eletto sindaco dai notabili belfioresi nel 1889. Due grandi opere si segnalano nel corso dei suoi tre mandati elettivi (dal 1889 al 1897 e poi dal 1905 fino alla morte): la collaborazione al restauro del Santuario di Madonna della Strà e l'avvio della grande Bonifica Zerpana, nell'area a confine tra Belfiore, Veronella ed Arcole, che renderà utilizzabile 800 Ha di terreno. Carlo Lebrecht, nonostante la sua fede ebraica, mantenne buoni rapporti con la Chiesa cattolica, tanto che durante i suoi mandati fu effettuato – come già detto l’importante restauro del Santuario di Madonna della Strà. La chiesa della

Madonna era stata gravemente danneggiata dall'alluvione del 1882 e dalle numerose scosse di terremoto che colpirono la zona dal 1891 al 1896, tanto che la facciata si era staccata dalle murature perimetrali di quasi un metro, sporgendo pericolosamente verso il sagrato. Fu Lebrecht ad ospitare il Regio Prefetto di Verona, il cardinale Bacilieri, l'on.le Poggi, il sen. Sormani Moretti e tante altre autorità alla riapertura del restaurato Santuario il 2 settembre 1906. Anche per questa ragione, l'Amministrazione di Belfiore ha scelto di dedicargli una piazza all'incrocio tra le vie Strà e De Gasperi, a poche centinaia di metri dal Santuario che per la sua intercessione fu salvato. G.T.

Volontari con ass. Brunello e Italia Nostra Vicenza

VERONELLA. UNO SGUARDO SUL NOVECENTO Si intitola “Veronella nel Novecento” e sviluppa i temi proposti nel novembre 2014 nell’allestimento curato per la “2° Festa della verza moretta” del Comune di Veronella, ampliando lo sguardo sul Novecento in tutto il territorio. L’assessorato alla cultura e la biblioteca comunale hanno messo a disposizione il materiale d’archivio, altre immagini sono state rinvenute dai volontari di “Salviamo Corte Grande” presso privati, istituzioni, siti internet e pubblicazioni. La mostra, grazie alle foto dell’intero territorio comunale, si articolerà in sezioni riguardanti lo sviluppo dell’artigianato e dell’industria, dell’agricoltura, la storia delle comunità del capoluogo e delle frazioni San Gregorio e Miega, vari eventi e manifestazioni che hanno coinvolto la cittadinanza nel corso del XX secolo. Un piccolo sguardo sarà portato alla ex frazione Bonaldo, territorio veronellese fino al 1981. Altra attenzione verrà posta alle due guerre mondiali che hanno insanguinato anche il “secolo breve” di Veronella, portando feriti, dispersi e morti tra la popolazione. Tragici eventi che sono stati fissati sul territorio nei monumenti ai caduti di ogni località. G.T.



CRONACHE

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MONTEFORTE D’ALPONE. Agitazione in Comune dopo le dimissioni dei consiglieri

S.GIOVANNI ILARIONE. La polemica

E Costantini interpella Gastrofili il Consiglio di Stato vs Sindaco L’amministrazione Marini a Monteforte è sempre più pericolante. Federico Costantini, consigliere di minoranza, si è rivolto nei mesi scorsi al Consiglio di Stato per sapere se il consiglio comunale opera in modo legittimo dopo che a settembre 2014 arrivarono le dimissioni dei consiglieri Francesco Caretta, Giliola Ciman, Antonella Ferroli e Claudio Betteli, surrogati con Damiano Caeli, Agostino Moreno Floriani, Corinna Emilio e Andrea Dal Bosco. Nel frattempo anche Silvio Dal Bosco si dimette, ma il Sindaco decide di non coprire il posto vacante dato che non ci sono più candidati presenti nella sua lista e non vuole nominare una persona esterna alla maggioranza. Da qui le obiezioni della minoranza (Teresa Ros, Federico Costantini, Antonio Carletto e Gianni Bolla) secondo cui i rappresentati di maggioranza sono troppo pochi e chiedono l'intervento di Prefetto e difensore civico regionale che danno ragione a Marini.

Servizi di

Maria Grazia Marcazzani

Tre dei quattro gruppi di minoranza impugnano al Tar che rimanda la decisione, mentre Costantini si rivolge al Consiglio di Stato che giovedì 30 luglio ha accolto la domanda di sospensiva della delibera imponendo al Tar di andare a sentenza quanto prima. Intanto si attende la convocazione del prossimo Consiglio comunale. Nell’ultima seduta la consigliera Ros suggerì al sindaco di instaurare un servizio di bus

navetta per le frazioni, dopo che sarà tolto l’ufficio postale di Costalunga, ma il sindaco Marini affermò che sarebbe una spesa improponibile poiché la navetta, usata lo scorso anno per una settimana quando fu chiusa totalmente la piazza per i lavori, costò 2000 euro. Era stata data anche una notizia positiva: con i soldi restituiti da quelli già spesi per la pompa idrovora a San Carlo, verranno installati dei dissuasori di velocità nei

Il sasso l’ha lanciato l’associazione Gastrofili di San Giovanni Ilarione con un post su facebook, in cui si accusa l’amministrazione comunale di bloccare l’installazione del telescopio sistemato a Cattignano. Ma il sindaco Ellen Cavazza non ci sta e risponde alle accuse. «Dopo quasi 20 anni di presenza a Cattignano, il Gruppo Gastrofili Val d’Alpone forse dovrà trovare un’alEllen Cavazza tra locazione - spiega Elio Magnabosco, presidente del gruppo Gastrofili a nome di tutto il direttivo -. Il Gruppo Gastropressi dei plessi scolastici, fili Val d’Alpone è un’associazione, nata nel 1997, che unisce verrà messa a norma antin- appassionati di Astronomia e di Gastronomia che conta, ogni cendio la biblioteca comu- anno, più di 100 iscritti. Nel 2012 le ex scuole di Cattignano, nale e sarà creato un archi- mantenute efficienti dal Gruppo Gastrofili, furono ristrutturate vio comunale dove conser- proprio grazie alla collaborazione sinergica tra il Gruppo e l’Amvare la documentazione ministrazione Comunale di allora. Il comune di S. Giovanni Ilaconsultabile poi facilmente rione si è ritrovato così con uno stabile rimesso a nuovo, con una dagli uffici pubblici. spesa di poche migliaia di euro, a fronte di un patrimonio acquiA breve inizieranno inoltre i sito di centinaia di migliaia di euro. Nel frattempo i Gastrofili lavori per sistemare e fare i hanno acquisito e revisionato un telescopio Newton di quasi 800 marciapiedi in via Santa kg che è fra i più grandi del Veneto, con i suoi 600 mm di specCroce, via Roma e via IV chio primario, che abbiamo sistemato grazie all’aiuto di associanovembre ed è stata appro- zioni, ditte e ben 200 privati cittadini. Impedimenti burocratici e vata la convezione per il nuovi vincoli proposti dall’attuale Amministrazione, proprietaria consiglio di bacino “Verona dell’immobile, ancora non consentono la realizzazione dell’Osnord” riguardante il servizio servatorio Astronomico Pubblico. L’attuale Amministrazione di gestione integrata dei Comunale ci ha consegnato una proposta di modifica dell’attuarifiuti urbani. le convenzione per la gestione della sede - in scadenza il 31 dicembre 2016 – che per la nostra Associazione risulta inaccettabile in determinati punti». I Gastrofili stanno ora MONTEFORTE. L’Istituto Comprensivo di iniziando a valutare anche le proposte di alcuni comuni Monteforte d’Alpone ha presentato i due limitrofi che hanno manifestalibretti per cui tutte le classi seconde e terze to la disponibilità a realizzare della scuola media hanno lavorato durante l’osservatorio. «Ci siamo visti due o tre volte ormai – ribatte il quest’anno scolastico. La seconda media si è sindaco Ellen Cavazza occupata di alimentazione legata la tema delAbbiamo concesso ai Gastrofili l’ultimo piano per il telescol’Expo realizzando un docu-film sulla sana alipio e abbiamo dato loro l’opmentazione, “La cena perfetta”, e un libretto portunità di utilizzare anche gli altri piani, purchè rimangano sui cibi tradizionali del paese partendo dalle anche a disposizione del materie prime e analizzandone e le ricette. La Comune o di qualche altra associazione che volesse utilizterza ha celebrato il centenario dell’inizio della zarlo…ma i Gastrofili voglioprima guerra mondiale in Italia con un libretto no lo stabile solo per loro. a tema, in cui sono stati analizzati i nomi delle Ristrutturare l’edificio, con finalità di centro di aggregavie e delle piazze del paese dedicate ai caduti, zione giovanile, è costato testimonianze di persone che l’hanno vissuta, 360.000 euro di cui finanziati 135.000 euro dalla Regione una ricerca sugli archivi locali e sull’elenco dei Veneto, 130.000 euro da Caricaduti e una valorizzazione dei monumenti ai verona, 50.000 euro dal Bim Adige e 45.000 da fondi comucaduti presenti nel territorio comunale. nali. Cariverona ha imposto un SAN GIOVANNI ILARIONE. Dal 3 al 7 agovincolo: per 15 anni lo stabile sto si è svolto il City Camp estivo Acle. Il prodeve essere un centro di aggregazione giovanile, anche in getto ha coinvolto 21 ragazzi delle scuole modo parziale. L’amministramedie, per approfondire in modo piacevole la zione ha così deciso di concedere ai Gastrofili solo il sottolingua inglese. Ogni giorno i ragazzi, dalle 9 tetto come osservatorio astroalle 17, hanno fatto otto ore di full immersion nomico pubblico, dopo il cambio di destinazione d’uso nella lingua inglese grazie alla maestria delle approvato anche da Cariverona preparatissime tutors Acle, Helene e Alice prolo scorso 11 febbraio. Si era deciso di concedere gli altri venienti da paesi anglofoni e ospitate dalle locali del piano terra e del famiglie di due ragazze. Il City Camp è termiprimo piano solo sporadicanato il 7 agosto con uno show finale e la conmente anche in base alle necessità delle associazioni giovanisegna dei certificati a tutti i partecipanti e li che usano la struttura. Una anche agli helpers che avranno crediti per il proposta mai accettata: i Gastrofili pretendono di utilizloro percorso di studi. zare l’edificio a titolo completamente gratuito».

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