ANNO XXVII - N. 1 GENNAIO 2012 - stampato il 5/01/2012
VALPOLICELLA
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
CRONACHE COS’È L’ESORCISMO? pagina 12 FINANZIARIA E COMUNI pagina 13 GOMME DA NEVE, ALCUNI CHIARIMENTI pagina 14
NEGRAR GLI OBIETTIVI DEL 2012 pagina 16
PARCHIMETRI, UN LETTORE CHIEDE IL SINDACO RISPONDE pagina 17
SANT’ANNA ASILO NIDO, FIORE ALL’OCCHIELLO pagina 18
SAN PIETRO PROGETTO TURISTICO pagina 20
FUMANE LAVORI
PUBBLICI, PARLA IL VICESINDACO pagina 22
DOLCÈ 2012 … SI LAVORA pagina 23
SANT’AMBROGIO 1 MILIONE DALLE VENDITE pagina 24
E’ un bilancio di fine 2011 davvero particolare quello tracciato, in esclusiva per L’Altro Giornale, dal Polo scolastico della Valpolicella, protagonista negli ultimi tempi di cambiamenti, rivoluzioni e nuove conquiste. Un bilancio che ha visto l’intervento negli ultimi giorni dell’anno dell’assessore all’istruzione della Provincia di Verona, Marco Luciani, Gabriele Maestrelli, sindaco di San Pietro in Cariano e Giacomo Ferrari, consigliere delegato all’istruzione del comune carianese nell’ambito di un incontro con i rappresentanti degli istituti scolastici della Valpolicella e di San Pietro in Cariano: Gianpietro Tiozzo, dirigente scolastico dell’Istituto Levi - Calabrese, Bianca Pellegrini, dirigente dell’istituto comprensivo di San Pietro in Cariano, Lauro Bernardinello, dirigente dell’Istituto Stefani Bentegodi accompagnato dal direttore Gualtiero Ferrari. segue a pagina 10
CROCE BIANCA
BAGNI IN CHIESA
Il 2012 porta con sé una novità per la Valpolicella: la Croce Bianca - che per 29 anni ha svolto il proprio servizio facendo stazione presso l’ospedale di Negrar - da quest’anno svolgerà invece il servizio partendo dalla nuova sede di Valgatara. «Dopo l’esperienza con l’ospedale di Negrar era intenzione della Croce Bianca di rimanere a prestare servizio sul territorio della Valpolicella – afferma il presidente della Croce Bianca, Simone Mercanti -. Alla scadenza della convenzione, il Sacro Cuore ha deciso di non rinnovare alla Croce Bianca l’appalto. A questo punto abbiamo colto l’opportunità offertaci dal sindaco di Marano di prendere sede a Valgatara, da dove proseguiremo la nostra avventura». pag. 19
«Le parrocchie e i parroci dovrebbero pensare seriamente a dotare gli edifici religiosi di servizi igienici accessibili a tutti. Secondo la legge gli spazi aperti al pubblico con una superficie di almeno 150mq devono essere dotati di questi servizi». Questa la provocazione lanciata qualche mese fa dal consigliere comunale di Negrar delegato alle barriere architettoniche, Giuseppe Righetti. E’ stato così che giovedì 15 dicembre a Gargagnago si è svolto un incontro con alcuni parroci della diocesi di Verona. pag. 17
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ialogo D DIALOGO
Gennaio 2012
CEMENTIFICIO 1
“Principio di precauzione e cemento” Spettabile Redazione, scrivo in merito alla questione periodicamente sollevata dai media locali e che riguarda la cementeria di Fumane.Non mi soffermo sulle ragioni di chi é contro l'ammodernamento del sito produttivo Cementirossi (e ne vorrebbe addirittura la chiusura), poiché ognuno può avere le proprie ragioni (lo dice molto meno eufemisticamente anche un famoso proverbio veronese).Voglio tuttavia puntare l'attenzione su due aspetti solo apparentemente distanti fra loro. - Primo: siccome per il principio di precauzione, tanto caro ad una certa schiera ambientalista, in prossimità di una cementeria é probabile (vedi anche: SI PRESU-
ME) che aumentino i rischi per la salute umana, allora si ragiona come se la probabilità sopraccitata fosse automaticamente una certezza. Quindi la cementeria deve chiudere. Come dire: siccome il traffico veicolare privato, sommato alle emissioni dovute al riscaldamento domestico contribuiscono da soli almeno al 50% dell'inquinamento atmosferico padano, allora é probabile che l'incidenza di patologie respiratorie aumenti in proporzione, quindi per lo stesso principio é meglio stare tutti al freddo ed appiedati. Oppure, tirando in ballo i nostri figli visto che il pensiero della prole fa sempre presa, é come dire che siccome mio figlio potenzialmente potrebbe finire nel
giro della droga, o vittima di incidenti stradali o di chissà cos'altro, allora lo tengo chiuso in casa. Assurdo. Ed improponibile. Esempi esagerati, ma identico principio! - Secondo: in un momento così delicato per l'economia europea e soprattutto italiana, anche solo ventilare l'ipotesi di una chiusura forzata o indotta (anche se dilazionata a cinque o dieci anni), la vedo come un atto grave e vergognoso, proprio quando una rilevante percentuale di aziende locali é in ginocchio e costretta suo malgrado a licenziare o cassintegrare i propri dipendenti. Mi chiedo allora: perché non cercare una soluzione che sia un com-
promesso accettabile per tutte le parti, che passi dal doveroso rispetto verso il creato (abbiamo tutta una serie di leggi e normative chiare e stringenti in merito, sia nazionali che europee), alle lecite richieste dei cittadini, alle esigenze altrettanto lecite dei lavoratori e dell’azienda in questione? RISPOSTA: perché gli interessi in gioco sono altri e si chiamano vino ed agricoltura biologica (???), meglio definita come monocoltura biologica, visto che si tratterebbe sempre e solo di vigneti di proprietà dei soliti noti che ovviamente puntano al profitto non virtuoso (cioé senza ricadute apprezzabili per la comunità). Cassardo Emiliano
CEMENTIFICIO 2
“Tornano le intimidazioni di tipo mafioso” Era già successo in primavera dopo l’annullamento da parte del TAR delle autorizzazioni Provinciali. E’ successo in questi giorni dopo che la Soprintendenza ha espresso il suo parere vincolante contro la scomparsa dell'Oasi di Marezzane. Il 2011 si chiude in Valpolicella con chiari messaggi di tipo mafioso. Ancora il taglio di vigne ad una azienda fumanese che ha fatto ricorso contro le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia in favore del rilancio industriale del cementificio e contro il massiccio utilizzo di rifiuti. Ancora danni alle proprietà private, con lo sfondamento con un masso del parabrezza di un mezzo di proprietà del presidente di Valpolicella 2000, parcheggiato nel cortile della propria abitazione. Riteniamo che questi siano messaggi che non apparten-
gano alla cultura della valle, e siamo certi che nulla hanno a che spartire con la legittima battaglia per la tutela dei propri diritti da parte dei lavoratori dell’azienda. Sono linguaggi e codici mafiosi. E' un caso che tra gli affari che saltano nello stop ai progetti espansivi del Cementificio c’è proprio quello dei rifiuti?
Sono gesti che vanno isolati e stigmatizzati da parte di tutti.Attendiamo una presa di posizione senza se e senza ma da parte degli Amministratori pubblici della valle, anche da quelli che a spada tratta hanno sempre difeso i progetti invasivi della Cementirossi, anche da parte di quelli che in questi giorni, pubblica-
mente, si sono scagliati contro il parere della Soprintendenza. Attendiamo una chiara presa di posizione di distanza dall’Azienda, messaggi chiari e progetti che tengano conto di quello che è tutt’altro scenario da quello di rilancio industriale. Deve essere rotto questo gioco perverso del “non dire” che non fa altro che caricare di responsabilità coloro che democraticamente stanno difendendo ragioni e interessi collettivi. Il Comitato Fumane Futura e l’Associazione Valpolicella 2000 chiedono con forza questa presa di distanza e una presa di posizione chiara e forte perché nessun linguaggio intimidatorio abbia mai legittimità in Valpolicella. Che il 2012 si apra con questa certezza. Comitato Fumane Futura Associazione Valpolicella 2000
3
BUON ANNO Pubblichiamo di seguito una simpatica poesia, inviataci da un nostro lettore con i suoi auguri di buone feste.
Viviamo in tempi difficili e strani, tempi nei quali tassano anche i cani. Il presidente del Consiglio, Monti, ci crede tutti deficienti e tonti: ci succhia il sangue dalle vene e dice che è per il nostro bene. Di lui si dice che sia serio e bello, ma a me sembra più un pipistrello. Accidenti a Lui, che faccia tosta: io mangio polenta e Lui aragosta. Per davvero non c'è più religione: rosicchia anche dalla mia pensione, e, pur sentendomi poeta e sognatore, confesso, m'è passato il buon umore. Ma siccome gli auguri di Natale a nessuno mai hanno fatto male, amici cari, tanti e tanti auguri perché almeno la salute ci duri.
DIALOGO
Gennaio 2012
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PENSIONI
DA DOLCÈ
“Riforma sbagliata”
“Incongruenze ... annunciate”
Come già espresso in un mio precedente intervento, mi piacerebbe se voi poteste chiedere direttamente a qualche politico come mai la riforma pensionistica va sempre nella direzione, a mio avviso, completamente sbagliata e cerco di spiegarmi. 1° Aumentare continuamente l'età pensionistica non ha nessun senso perchè in questo modo blocchiamo la possibilità di poter far entrare i giovani nel mondo del lavoro ad un’età accettabile e vista la crisi che già ci penalizza figuriamoci quando questi cominceranno a lavorare. 2° Se i giovani non hanno un lavoro sicuro o perlomeno meno insicuro non potranno mai farsi una famiglia e quindi creare quel volano di spese che vanno dall'acquisto dell'abitazione, ai mobili, a fare figli ecc ecc; cose molto importanti per incrementare e far girare l'economia che adesso è bloccata. Una persona come me, di 50 anni, difficilmente può creare questo vortice di spese. 3° Noi attualmente spediamo miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali -
cosa per carità giusta però perchè al posto di spenderli per questo non cerchiamo di spenderli per incentivare e incrementare le opportunità dei giovani, che lavorando potrebbero pagare le pensioni a chi ha il diritto dopo 35-36 anni di lavoro di andare in pensione e lasciare il posto a loro. 4° Se nel passato sono stati fatti degli sbagli non è giusto che adesso paghino le nuove generazioni e quelli che attualmente hanno più di 30 anni e si vedono continuamente spostare l'età lavorativa senza peraltro speranze, vista la crisi permanente. Allora io propongo che qualche nostro amministratore, indipendentemente dall'appartenenza politica, proponga una riforma moderna, costruttiva atta a far sì che porti dei benefici, proponendo un'età minima contributiva di almeno 35-36 anni come è sempre stato sino a qualche anno fa, chiaramente proponendo una tabella tipo 60-70-80% del proprio stipendio in base agli anni lavorati tipo 35-36-37 e cosi via sino ad un max di 40 anni. In questo modo se il lavoratore ha la possibilità di
lavorare sino a 40 anni senza ostacolare l'entrata del giovane, ben venga altrimenti si ritira prima sapendo che la pensione sarà decurtata rispetto agli anni lavorati, ma in questo modo diamo una possibilità di scelta. Le pensioni verrebbero pagate dai giovani che entrano nel mondo del lavoro prima e dalla retribuzione della pensione che chiaramente sarebbe inferiore se uno lascia dopo 35 anni, anche perchè si potrebbe attuare la formula ti verso in base a quello che tu hai versato. Inps sa benissimo cosa un lavoratore ha versato in tutta la sua vita lavorativa. Mi piacerebbe sapere che ne pensate anche voi amici lettori. Maurizio Toffali Gentile lettore, ci ricordiamo benissimo della sua precedente lettera. Purtroppo la risposta ai suoi quesiti potrebbe venire solo da chi fa le leggi e cioè dai politici di Roma. Come le abbiamo già spiegato, è praticamente impossibile raggiungerli e soprattutto avere delle risposte!
A volte capita che confrontandosi serenamente possano nascere nuove idee, proposte, progetti, tentando di sviluppare una riflessione che possa avere una prospettiva per il futuro. Da quando ho iniziato il mio impegno pubblico, traendo spunto dalle mie passioni e dalle mie letture, ho sempre cercato di porre davanti a tutto e a tutti il fine, l'obiettivo del bene comune; anche qualche rinuncia, anche qualche passo indietro, anche qualche sconfitta. Il bene comune, l'interesse del territorio e della comunità, la responsabilità di fronte ad un qualcosa che non è solo tuo ma di tutti e quindi il dovere di disporne con la massima cautela e il massimo rispetto. Da qui il dovere di segnalare incongruenze, portare a conoscenza di tutti e far emergere scelte e azioni illogiche e talvolta pretestuose. Tempo fa mettevo in risalto alcune situazioni che riguardano l'organizzazione degli uffici comunali e il buon funzionamento di alcuni servizi ricevendo, di rimando, l'accusa di avere pregiudizi polemici e altro ancora. Oggi constato che sono stati assunti provvedimenti di Giunta del comune di Dolcè che riguardano la mobilità
di personale, la concessione di part time, lo spostamento tra uffici, mettendo ancora una volta in risalto l'assenza di una visione complessiva sulla situazione e sul tipo di organizzazione da dare per cercare di fare bene il bene comune. I lavoratori venuti da oriente, esperti nella realizzazione di muri, indefessi lavoratori che non si curano delle insidie del tempo e delle intemperie, pare si siano dimenticati di posizionare le indicazioni degli spazi per i parcheggi e così si fa, si disfa e si rifà. Speriamo che non si ripaghi! La crisi economica ha rallentato gli investimenti e con loro il rilascio delle concessioni edilizie, probabilmente l'incasso degli oneri e di riflesso la disponibilità finanziaria. La necessità di riorganizzare funzioni e servizi mi portava a richiamare, tempo fa, una riflessione sul tema delle aggregazioni e delle associazioni tra Comuni. La proposta ha ricevuto risposte e commenti anche sarcastici. Ora
leggo che la Giunta regionale ha assunto un provvedimento con il quale si fissa a 5 mila il limite demografico associativo minimo che deve raggiungere un insieme di Comuni, con popolazione compresa tra i 1000 e 5000 abitanti, obbligati all'esercizio delle funzioni fondamentali. Parrebbe che i Comuni interessati e rientranti nella forbice indicata, debbano avviare l'esercizio associato obbligatorio di almeno due funzioni fondamentali entro la fine dell'anno 2011 e di tutte le funzioni entro la fine del 2012. Unirsi per ottimizzare le proprie risorse, mantenendo uno standard accettabile dei servizi, a tutto vantaggio dei cittadini all'interno di una riorganizzazione che, data la sempre più evidente scarsità di risorse, appare oggi irrinunciabile. Una semplice personale considerazione: l'avevo detto e l'avevo scritto…Alla prossima occasione! Filiberto Semenzin
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DIALOGO
DA S. PIETRO 1
Gennaio 2012
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DA S. PIETRO 2
“Consiglio comunale”
“Progetti, senso unico via S.Sofia e ...”
Nel Consiglio Comunale di fine novembre la Maggioranza ha approvato le modifiche al Piano Casa. Dopo due anni è stato recepito quanto allora suggerito da Battistella: non porre limitazioni, rispetto a quanto già previsto dalla legge, agli interventi sulla prima casa di abitazione. Lasciar apportare miglioramenti per i residenti di S.Pietro in Cariano è giusto, opportuno e ragionevole, e la legge lo prevedeva anche prima. Ma la solita testardaggine della Maggioranza, come in altri casi (vedi raccolta differenziata ecc,), ha ritardato questa presa d’atto. Non sia mai che in futuro ascoltino i nostri "consigli" (altrimenti meglio cambiare nome: da "Consiglieri" a "Uditori" Comunali.... giusto??). Come Lista Civica Battistella abbiamo quindi ripresentato la stessa mozione presentata due anni fa, per limitare invece gli interventi sulle seconde, terze case al di fuori delle zone di tutela paesaggistica e dai centri storici, nonché per limitare la speculazione edilizia di tali interventi. Per noi il territorio non può essere spazio di scambio
Caro Direttore, ancora una volta mi sento in dovere di rispondere a dichiarazioni fatte da alcuni esponenti dell’attuale Amministrazione del Comune di San Pietro in Cariano e riportate sulle pagine del Suo periodico edizione dicembre 2011. L’articolo parla di numerosi progetti in cantiere e interventi che stanno caratterizzando le ultime settimane del 2011. L’elenco inizia con i lavori in corso per la costruzione di alcune pensiline per le fermate degli autobus, la ricostruzione di un muro in località Quar (peraltro solo in parte di competenza comunale), l’asfaltatura di un piazzale nel capoluogo per proseguire poi con i progetti in cantiere come la previsione di una rotonda all’altezza dell’incrocio di Bure (risultato, questo, di due anni di mancati accordi con la Provincia), l’installazione di piccoli e semplici impianti di videosorveglianza in alcune zone del Comune e la riorganizzazione dei parcheggi nel centro di Pedemonte: come si vede poco più che ordinaria amministrazione. Per essere arrivati a metà mandato non si può dire che questa maggioranza stia lasciando una grande immagine per quanto realizzato nel campo delle opere pubbliche, speriamo nella seconda parte del mandato, Ho, però, volutamente omesso, dall’elenco sopra riportato, l’inversione in via sperimentale del senso unico di via Santa Sofia, perché su questo tema vorrei esprimere alcune considerazioni di carattere personale. Il consigliere delegato dice di aver «accolto numerose richieste avanzate dagli
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: Galeati Industrie Grafiche Imola L’azienda è Certificata FSC (Forestal Stewardship Council)
Numero chiuso il 05 - 01 - 2012
per una legge definita ottusamente “economica”: i vantaggi di alcune limitate categorie ora, andrebbero a creare danni maggiori in futuro per tutta la comunità. Nella mozione abbiamo, allora proposto, un atto unilaterale d’obbligo in cui il proprietario s’impegna a non vendere l’unità immobiliare oggetto d’ampliamento, per un periodo di cinque anni a partire dalla dichiarazione della fine dei lavori e ostacolare così la speculazione. Ma la maggioranza ha detto no, anche se il loro programma (come il nostro) prevedeva di incentivare l'edilizia per un esclusivo utilizzo dei residenti. Sulla nostra mozione la Maggioranza PDL + Lega Nord ha quindi votato contro, L’Unione PD + Lonardi/Accordini e altri si è astenuta. Conseguentemente, alla delibera della maggioranza sul Piano Casa noi abbiamo votato contro. Lonardi e Marchesini dell’Unione si sono invece astenuti, Giacopuzzi dell’Unione ha addirittura votato a favore. Assenti Cavazza e Righetti. Siamo un po' rammaricati, ma questa ci sembra anche una risposta a chi ci ha accusato di aver consegnato il Comune nelle mani sbagliate, a chi si è meravigliato perché alle elezioni ci siamo presentati separati dal PD ufficiale e da Accordini: loro, oltre a non aver fatto nulla per cercare di stare uniti, continuano a tenere, su argomenti per noi importantissimi come l'urbanistica, un’altra posizione. Domenico Zantedeschi consigliere comunale Lista Civica battistella San Pietro in Cariano
abitanti di via Ca De Dè» e aggiunge che «è convinto che l’inversione parziale del senso di marcia possa portare un piccolo beneficio alla viabilità». Io, invece, sono convinto che la scelta sia stata un po’ azzardata per almeno tre buoni motivi. Primo, perché costringe tutti gli abitanti della lottizzazione “Zucca”, quartiere fra i più popolosi del Comune ad uscire obbligatoriamente con le loro macchine sulla strada provinciale e, per giunta, su brutti incroci senza impianto
semaforico e, se a questi aggiungiamo anche tutti i cittadini che percorrono via Santa Sofia, si può ben capire come in certe ore della giornata la situazione sugli stessi incroci possa diventare problematica. Secondo, tutto il traffico, proveniente da Negrar, che prima dell’intervento girava a sinistra in via Santa Sofia ora va a saturare la corsia preferenziale con svolta a sinistra direzione Verona, al semaforo di Pedemonte. Terzo, viene intensificato il traffico in via Ca de Dè
destinazione Corrubbio vanificando, di fatto, il beneficio che si ha nella direzione opposta. Ritengo, per concludere, che certe decisioni dovrebbero essere prese dopo un’attenta elaborazione dei flussi di traffico e non «dopo un periodo di osservazione e valutazione» dell’esperimento, con il rischio di dover tornare alla situazione precedente caricando ancora i cittadini di tutti i problemi che ne conseguono. Giuseppe Poiesi
FISIOTERAPIA NEL CANE - LA MAGNETOTERAPIA Per fisioterapia intendiamo quel complesso (o gruppo) di trattamenti basati su manipolazioni, come per esempio gli esercizi e i massaggi, oppure sull’utilizzo di forze fisiche naturali, quali il caldo, il freddo, l’acqua, l’elettricità, la luce, che si rivelano particolarmente idonei ad indurre miglioramenti nel trattamento di svariate patologie acute e croniche. L’obiettivo primario di queste cure è il ripristino delle condizioni fisiche del nostro amico animale nel più breve tempo possibile. A prescindere dalle metodiche scelte, la rieducazione fisioterapica mira soprattutto ad alleviare il dolore, a stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, a migliorare sia il tono e il trofismo muscolari che la funzionalità articolare. I campi di impiego sono i più vari: la fisioterapia viene applicata nel trattamento delle lesioni tendinee e muscolari, nelle lesioni neurologiche e nelle gravi lesioni cutanee. Dal punto di vista pratico dobbiamo distinguere le tecniche manuali, come le applicazioni di caldo/freddo alternati, i massaggi, gli esercizi attivi e passivi e l’idroterapia dalle tecniche strumentali, che si articolano in elettrostimolazione, ultrasuoni, laserterapia e magnetoterapia. È utile sottolineare che tali trattamenti, per poter esplicare i migliori benefici, devono essere rigorosamente applicati al paziente idoneo, al momento opportuno (né troppo presto né troppo tardi) ed alla patologia appropriata. Un’ulteriore distinzione va fatta fra i trattamenti che necessitano di personale qualificato e di attrezzature complesse (massaggi, esercizi, termoterapia, idroterapia, laserterapia) e i trattamenti che possono essere eseguiti dal proprietario al proprio domicilio, come ad esempio la magnetoterapia. Si tratta in questo caso dell’azione curativa di campi magnetici, ed è conosciuta fin dai tempi di Ippocrate e degli antichi Egizi. L’interazione tra campi magnetici di una opportuna potenza ed i tessuti dell’organismo determina uno stimolo alla rigenerazione tissutale, una più rapida guarigione ed una attenuazione degli stati dolorifici. L’elettromagnetoterapia può essere eseguita presso strutture dotate di macchinari fissi di elevata potenza, ma anche a domicilio utilizzando generatori contenuti in fasce di tessuto o in cuscini. La magnetoterapia non necessita della rasatura del pelo né di immobilizzazione, ed è efficace anche in presenza di fasciature; non è dolorosa né rumorosa per cui viene tollerata ottimamente sia dal cane che dal gatto, come pure dai soggetti particolarmente sofferenti o nervosi. Il suo principale utilizzo riguarda il trattamento delle fratture e l’eventuale ritardo di consolidamento osseo. In linea generale la durata dei trattamenti varia da qualche giorno a qualche settimana e le varie metodiche sono tutte ben tollerate sia dal nostro cane che dal nostro gatto. Anche i proprietari apprezzano i vantaggi di questi trattamenti sostanzialmente privi di effetti collaterali. Dr. Massimo Cometti
Se desiderate informazioni o un argomento da trattare in particolare potete chiamare 045-6860188 o scrivere a clinivetcometti@alice.it La Clinica Veterinaria Cometti si trova a Sant’Ambrogio di Valpolicella in via Alessandro Crescini 106/59-60. Tel. E fax 045.6860188
clinivetcometti@alice.it – www.clinivetcometti.it pubbliredazionale
DIALOGO
I NOSTRI SOLDI Già adesso nel sistema bancario e finanziario c'è chi si impegna ogni giorno per una finanza etica. In Italia è Banca Etica la testimonianza che è possibile una finanza che dia credito a modelli di sviluppo umano ed imprenditoriale sostenibili. Una banca che finanzia l'economia reale e solidale, non la finanza speculativa che opera all'ombra dei paradisi fiscali e che si gioca in borsa il destino di interi paesi. Cosa possiamo fare noi cittadini? Ogni cittadino è parte integrante del sistema economico e finanziario: lavora, percepisce un reddito, risparmia, investe, acquista titoli di stato, quote di fondi di investimento, polizze assicurative. Questo significa che siamo tutti noi a fornire la "materia prima" che alimenta il sistema finanziario. Quando affidiamo i nostri risparmi ad una banca abbiamo il diritto e, per noi, anche il dovere di chiedere: "Come sono
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MANOVRA FINANZIARIA
“Governanti incoscienti”
“A chi li affidiamo?” Gentile Direttore, il Gruppo di Iniziativa Territoriale di Verona sostiene la campagna di Banca Popolare Etica "Non con i miei soldi" (www.bancaetica.it). Si tratta di una proposta per un uso responsabile del denaro e per non essere complici inconsapevoli della crisi finanziaria che ci sta impoverendo tutti. Dopo la crisi finanziaria del 2008 gli Stati sono intervenuti per salvare le banche trasferendo l'eccesso di debiti dai grandi soggetti finanziari al settore pubblico. Oggi la finanza, o meglio la sua degenerazione, sta avendo impatti diretti sulle nostre vite. Come cittadini siamo chiamati a "stringere la cinghia"e accettare misure di austerità e tagli alla spesa sociale, al welfare, con un peggioramento dei diritti, delle pensioni o delle condizioni di lavoro. Purtroppo stiamo ancora aspettando regole condivise per limitare lo strapotere delle lobby finanziarie. Le stesse che hanno lavorato per diluire o bloccare qualsiasi tentativo di riforma o regolamentazione. Contemporaneamente la politica sembra totalmente succube dei mercati finanziari. E' la finanza che detta i tempi della politica e ne fissa i contenuti. Crediamo allora che sia arrivato il tempo in cui ognuno, come cittadino, risparmiatore, lavoratore, pensionato e consumatore debba fare la propria parte e debba prendere coscienza che l'utilizzo del proprio denaro ha conseguenze dirette sul futuro suo, dei suoi simili e dei suoi figli. Oggi, accanto al modello finanziario dominante, esiste un'alternativa che funziona e che interroga il mondo dell'economia sul'urgenza di un cambiamento profondo.
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impiegati i miei risparmi? Che cosa fa la mia banca con i miei soldi? Che parte dei suoi profitti proviene dalla tradizionale attività creditizia che sostiene l'economia reale e la creazione di posti di lavoro e quanta invece dal giocare con prodotti derivati e strutturati e dal sistema bancario ombra?". Se saremo sempre di più a porre queste domande alle banche e agli intermediari finanziari, le risposte dovranno arrivare e l'opacità del sistema finanziario dovrà lasciare spazio a una maggior trasparenza, operando alla luce del sole per costruire, insieme alla società civile organizzata, una vera democrazia economica. Solo così ogni cittadino potrà esercitare un ruolo attivo e da protagonista nel cambiamento del sistema finanziario e contribuire alla nascita di una nuova economia all'insegna della responsabilità sociale della sostenibilità, che tenga conto dell'interesse più alto, quello di tutti.
In questi giorni, su tutti i giornali si scrive di tutto sulla manovra finanziaria, ci è stato imposto dall'Europa, di rientrare con il debito pubblico. Mi chiedo, ma se è un debito pubblico, perché invece di tagliare la spesa pubblica, si vanno a tassare i cittadini, o meglio quella parte di contribuenti, con stipendi mediobassi? Il debito pubblico non è arrivato in questi giorni, è da anni che sale, e, ancora mi chiedo, ma tutti i politici, economisti, che si sono susseguiti in questi, diciamo, ultimi 20 anni, cosa hanno fatto per limitare i danni? Io credo che tutti i politici, che si sono susseguiti in questi 20 anni dovrebbero per primi pagare, in base alla loro presenza al governo del paese, perché non hanno svolto il lavoro a cui erano chiamati. Si parla di responsabilità in ogni settore, di lavoro, ma i politici, i notai, e qualche altro settore ne sono completamente esclusi. Nel momento poi, di tirarsi su le maniche, addirittura cercano ancora di prorogarsi i tempi dei tagli e dei sacrifici, cui anche loro, devono sottoporsi. Sono anni che qualche singolo onorevole cerca di modificare e proporre una riduzione dei privilegi, sempre bocciati a larga maggioranza, e ora ci dicono che ci vogliono dei tempi lunghi per attuare tale modifica. Penso che se volessero dimostrare di essere veramente dei "responsabili", dovrebbero fare un mea culpa e pagare per primi, dando l'esempio, come un buon imprenditore che ama la propria impresa.
DA SANT’AMBROGIO
“Un monumento tricolore” Pubblichiamo di seguito una lettera – già pubblicata qualche anno fa, datata 13 novembre 2006 – con la quale Ezio Andrea Zorzi e Mariano Bellamoli, con le medesime parole, tornano a proporre all’amministrazione comunale di S.Ambrogio di Valpolicella un’idea di monumento da collocare al centro della nuova rotatoria realizzata tra Sant’Ambrogio e Domegliara. Egregio Sindaco, siamo tutti ambrosiani che, senza nessun sacrificio abbiamo ereditato dai nostri avi un immenso valore: la tradizione, che dobbiamo conservare e migliorare. Vi presentiamo due disegni di un monumento in marmo, in onore dei nostri cari ambrosiani caduti in guerra, civili compresi, eroi che vogliamo ricordare a fianco del nostro Patrono Sant’Ambrogio. Dal 1915 a oggi sono trascorsi esatti 91anni. Al primo paese del nord Italia che ha insegnato l’arte del marmo a mezzo mondo manca di un monumento ai suoi eroi. Incredibile lacuna, accaduta o voluta? Non ci risultano responsabili, "per ora". Con il cuore in mano Vi preghiamo di meditare e autorizzare la costruzione del sopra citato monumento che dall'alto dei suoi 4,60 metri abbraccia tutti i suoi ambrosiani. Noi siamo a disposizione per darvi una mano, parlare con tutti voi in ogni momento. Il merito sarà tutto Vostro e avrete la riconoscenza di tutti. Cav. Ezio Andrea Zorzi Cav Mariano Bellamoli
Ci soffocano di discorsi patriottici e loro sono i primi a fare i loro interessi, parlano di atteggiamenti di antipolitica, ma i primi sono loro ad avere comportamenti egoistici e antipatriottici, manca l'esempio dell'amore per la patria e per il territorio in cui viviamo. Non si sono mai colpiti veramente gli evasori, gli inadempienti, coloro che si sono fatti un baffo della legge, evadendo e pagando alla fine, con i soliti condoni fiscali (iniqui), alla faccia di chi ha cercato sempre di rispettare la legge. Chiudo con un pensiero. Per fare una manovra seria sono stati chiamati fior di economisti, che alla fine hanno applicato le stesse procedure delle vecchie manovre, tutti speravamo che questi "professori illuminati" sarebbero stati in grado di tirar fuori qualcosa di più intelligente, ma il tempo non ha fatto altro che confermare che gli economisti seri non sono certo questi. Marcello Giacomelli
DIALOGO
SOCIETÀ
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DEBITO PUBBLICO
“Più cani che... cristiani!”
“Rispondo a Castelletti”
Caro Direttore, nelle case italiane ci sono più cani e gatti che figli. Secondo l'Istat sono 14 milioni e mezzo, più dei ragazzi da zero a 15 anni, compresi neonati e liceali. D'accordo, l'amore per il cane è un sentimento nobile, un affetto che a volte ne sostituisce un altro che se n'è andato o non è mai venuto, ma è e rimane un sentimento privato. È giusto e bello amare il proprio cane, molto meno è imporre questa situazione agli altri. Portarlo in giro senza museruola e senza guinzaglio, o con quei fantastici guinzagli che si allungano
Avrei alcune cose da dire sulla lettera di Ivan Castelletti. L'attuale debito pubblico in Italia (1.900 miliardi di euro) non è stato liberamente contratto in Italia negli anni 80 da governi a guida DC-PSI. Nel 1985 era di circa 346 miliardi di euro. Esso è progressivamente aumentato per colpa di tutti i governi che si sono succeduti dopo il boom economico degli anni 60. Nel 2001, ad esempio, quando si è insediato il 2° Governo Berlusconi, con FI, AN, Lega Nord, UDC, nuovo PSI, PRI, il debito
fino a dieci metri per dare modo alla bestiola di giocare liberamente, magari mordere e tornare soddisfatta dal padrone. Molto meno è lasciarlo entrare nelle aree riservate ai giochi dei bimbi o farlo nuotare in acque affollate. In definitiva costringere persone che legittimamente non amano i cani o ne hanno paura, o ritengono più importanti gli esseri umani come stabilito dalla cultura occidentale fin dalla genesi, a convivere con esso. Qualcuno del tipo di Manuel Vasquez Montalban si chiedeva su quale
futuro possiamo contare se non siamo neppure d'accordo sul primato dell'uomo sugli animali. Primato che sembra oramai sorpassato infatti nel Belpaese: non abbiamo più i fido o i bobi ma cagnolini con nomi da uomo del tipo Sandro, Marco, Ilaria. Non dimentichiamo poi gli alimenti: esistono persino la birra per cani marca Dog Star Brewing (tre euro al litro), biscotti per cani Frieskies Dental Fresh Tartar Control (a venti euro come il filetto). Il tutto alla faccia della crisi galoppante. Umberto Brusco
GLI STIPENDI DEI POLITICI “Siete contrari agli onerosi stipendi dei politici e dei parlamentari? Andate nella segreteria del municipio di Negrar e firmate il vostro dissenso”. Questa è l’iniziativa del
gruppo apartitico popolare “Nun te regghe più” (Ntpr), nato sul social network Facebook, che prevede una raccolta firme per una proposta di legge che equipari indennità, stipendi (e non
solo) dei politici italiani allo standard europeo. Tale iniziativa è regolarmente registrata sulla Gazzetta Ufficiale e consta di un solo articolo che spiega proprio come le nostre figure politi-
che «non debbono percepire a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’Unione Europea, più della media aritmetica degli eletti negli altri paesi dell’Unione per incarichi equivalenti». Per farsi un’idea più precisa della proposta e dei suoi obiettivi, connettersi a www.facebook.com/groups/ 244965888849155 e iscriversi al gruppo Ntpr.
era di circa 1.358 miliardi. Ora, dopo dieci anni, è diventato di circa 1900 miliardi, contribuendovi in parte anche l'ultimo Governo Prodi per quasi due anni. Le pensioni baby non furono decise negli anni 80, ma nel 1973 dal Governo Rumor (DC, PSI, PSDI, PRI). Furono tolte nel 1992 dal Governo Amato (DC, PSI, PSDI, PLI), ma chi ne ha usufruito continua tranquillamente ad usufruirne, tra cui ad esempio la moglie di Bossi, Manuela Marrone, che è andata in pensione a 39 anni. Nessuno, tanto meno la Lega Nord, ha mai pensato di far pagare ai baby pensionati un contributo per l'ingiusto beneficio ricevuto. Contrariamente a quello che pensa Castelletti, stando all'attuale legge elettorale (ideata da Calderoli) ed alla Costituzione, il Governo non é deciso dal mandato popolare, ma proposto dal Presidente della Repubblica e sostenuto dalla fiducia della maggioranza del Parlamento, il quale è eletto su liste bloccate stabilite dai partiti. Dei vitalizi parlamentari
continuano ad usufruire anche quelli della Lega Nord, che in tutti questi anni di Governo non hanno fatto nulla per toglierli, anzi, hanno votato contro ad una proposta per eliminarli. Come si può vedere, certi privilegi sono estesi un po' a tutti e le responsabilità dell'attuale situazione economica sono distribuibili su tutti i partiti. Neanche a me piace la stangata di Monti, perché mi penalizza molto, e interi settori di spesa non sono stati toccati. Ma è arrivata dopo che il Governo PDL-Lega Nord ci ha avvicinato al baratro, arricchendo i già ricchi ed impoverendo sempre più i poveri. Monti deve mediare con i partiti che lo votano. Si fossero presi dei provvedimenti seri un anno fa, sarebbero stati meno pesanti. Ma allora eravamo troppo occupati da bunga bunga, compravendita di parlamentari, leggi per evitare i processi a Berlusconi, con la Lega Nord a votare la profonda convinzione che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Carlo Battistella
GALLI geom. RICCARDO intermediazioni immobiliari Quest’anno, cari lettori, desidero farvi gli auguri attraverso un biglietto – di seguito pubblicato – che ho ricevuto dalla mia nipotina di Piacenza, Claudia anni 11. L’ho trovato talmente bello e profondo nel pensiero, che ho pensato di condividerlo con voi. Buon 2012 a tutti! Rosanna Pancaldi
Buon Anno nuovo a tutti voi! Io trovo che quest’anno sia passato molto velocemente! Forse è perché sono arrivata alle medie e mi è tutto sembrato nuovo, o forse perché veramente quest’anno è volato via, come un foglio di carta trasportato dal vento, che si posa sul terreno. Lì aspetterà un altro foglio di carta che venga a posarsi vicino a lui, ma prima che arrivi dovrà aspettare un anno intero. Quando un foglio comincia a volare significa che un altro foglio ha terminato il suo giro, e quindi un anno è appena finito e ne sta iniziando uno nuovo. Certe volte accade, però, che qualche foglio scompaia perché viene dimenticato nel tempo, oppure qualche vecchio foglio ritorni in cima alla pila perché su di esso sono scritte notizie che meritano di essere riportate alla luce, probabilmente perché in quell’anno era successo qualcosa di importante come per esempio le prime leggi scritte, la prima guerra mondiale, ecc. Alcuni fogli sono più fitti di notizie perché in quegli anni avvengono più cose rispetto ad altri. I fatti sono i fatti e ciò che si è commesso non si potrà mai nascondere o cancellare. Anche se quegli avvenimenti vengono dimenticati o fatti credere falsi, in quei fogli resteranno per sempre scritti con una biro incancellabile. In realtà ognuno di noi ha un foglio personale che è la propria coscienza e la propria memoria. Quindi ciò che facciamo, anche se noi lo dimentichiamo, resterà per sempre scritto su quei fogli impossibili da cancellare o da bruciare. Beh … credo proprio che il biglietto stia finendo ed io non abbia più lo spazio per scrivere, anche se avrei ancora tante cose da dire, ma … non posso. In ogni caso faccio gli auguri di Buon Anno Nuovo a tutti. Claudia Mazzari
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DIALOGO
EVASIONE
RIFLESSIONI
“... e banche”
In nome della lotta all'evasione fiscale si vuole imporre l'obbligo di effettuare i pagamenti superiori a 500 euro solo attraverso assegni, bonifici bancari o carte di credito. Le banche ringraziano perché tutti saranno costretti ad avere un conto corrente e per ogni operazione faranno pagare commissioni che decideranno loro, con il beneplacito di tutti i "garanti". Si farà così uso di "moneta sussidiaria" che sostituirà la "moneta legale". Che fine faranno le banconote che - a termine di codice civile - sono le uniche "monete liberatorie". Lo stato introiterà un'altra imposta: il bollo annuale, circa 50 euro. Infine in un monte così vasto di operazioni che affluiranno nei computer
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dell'Agenzia delle Entrate, con il rischio di intasarli e di renderli inutili, sarà più difficile individuare dove si nasconde la vera evasione. Questa si fa anche con una stretta di mano e con i documenti in cassette di sicurezza all'estero o con uno spostamento di capitali (parlo di grandi capitali, non di cifre da bilancio familiare) "estero su estero". Se si vuole veramente far emergere l'evasione bisogna rendere detraibili tutte le spese e per l'importo integrale. Così, forse, salterebbe fuori quello che non paga le tasse e ci si potrebbe dedicare meglio a stanare i pescecani delle evasioni milionarie. Ma ho il dubbio che sia proprio questo che non si vuole fare. Lucia Masotto
GIORGIO MURARI CERCA SPONSOR Caro Direttore, vorrei parlarle del mio nuovo progetto 2012: la Race Across Europe, una grande sfida che mi porterà oltre ogni mio limite. Chiedo a tutti coloro che seguono le mie avventure di contribuire con un piccolo aiuto economico per poter realizzare un grande sogno, che da solo non riesco a sostenere. Ho pensato di fare un "pedalata con Musseu" dividendo la spesa di 5000 euro per i 5000 km che dovrò percorrere - 1 euro a km -. Ognuno potrà contribuire per il proprio chilometraggio che vorrà pedalare con Musseu. A fine "gara" verrà fatto un bellissimo grafico del percorso con tutti i nomi e i km che ognuno pedalerà con me, ai quali verrà donato un piccolo ricordo. Tutto ciò mi darà anche la forza per poter compiere questo viaggio al limite dell'infinito. Tutto il denaro che verrà raccolto in più verrà donato a Abeo Verona : http://www.abeo-vr.it/ Per contributo "pedala con Musseu" chiamare il 339.4738161 o fare un bonifico con causale…e se si desidera essere nominati nel grafico a: Murari Giorgio Banca Popolare di Verona IBAN: IT04B0518859602000000802317 Giorgio Murari
9 VALORI
“Pannolini lavabili”
“Dove sono finiti?”
Buon giorno, sono una futura mamma che si sta informando sulla possibilità di usare alla nascita del proprio figlio pannolini lavabili. Viviamo in una situazione dove non si fa altro che lamentarsi di immondizia e di discariche, di smaltimento rifiuti e di quanto i gas prodotti dalle discariche nuociano su noi e sui nostri figli; ma mi chiedo allora, perchè, quando c'è la possibilità di "aiutare" l'ambiente, già di suo tanto precario, non esistano delle soluzioni di appoggio a queste iniziative? In molti Comuni del veronese vengono dati dei seppur minimi incentivi per coinvolgere le famiglie nell'uso di pannolini lavabili che con un costo iniziale
Egregio Direttore, nella nostra identità fino al primo dopo guerra (1945) esistevano in generale questi valori: l'amore per la famiglia, il cattolicesimo, la generosità, estro artistico, la passione per lo sport (ciclismo, calcio in particolare), gioia di vivere e qualche difetto come la mentalità clientelare, scarsa identificazione con lo Stato ed altro. Oggi i cattolici non sono più com'erano sotto Pio XII e la famiglia è in crisi profonda. Oggi il primato della coscienza individuale ed il relativismo hanno corroso il concetto di bene e di male talmente che, per esempio, l'obbedienza e la fedeltà non sono più una virtù ma addirittura quasi una colpa. La corruzione è criminosa dal punto di vista della legge e della morale, ma è un merito dal punto di vista dei clan. Per i ladri, gli intrallazzatori, i bancarottieri, concussori, evasori, noi troviamo giusto che vadano in prigione e ci restino il tempo dovuto, senza sconti, ma per i parenti sono vittime sacrificate sull'altare della famiglia. La generosità è intesa nel senso di fare la carità, non nel senso umanitario, del fare l'altro uguale a te. Diamo vestiti alla Caritas,
ridotto, permettono un "risparmio" di 1000 euro e più per ogni figlio e che a livello della cassa comunale non possono che alleviare il peso di ritiro delle immondizie. Se questi pannolini fossero presi in considerazione dalla maggior parte di famiglie con figli. I miglioramenti non arriveranno mai investendo milioni di euro, ma cominciando dalle piccole cose , che col passare degli anni avranno i suoi benefici, sopratutto considerando quanto un pannolino usa e getta impiega per decomporsi. A volte anche la sola informazione è già un risparmio economico e ambientale. Valentina
ma non diamo la cittadinanza e la sanità. Poi abbiamo una casta non all'altezza della situazione, è una tara che è cresciuta, per cui non siamo più in democrazia, ma sotto una oligarchia (comando di pochi) che si è resa inamovibile con apposite leggi come la legge elettorale denominata "porcellum" che è palesemente incostituzionale. Perchè nessuno ricorre alla Corte Costituzionale? Gli italiani in gran parte onesti, meritano uno Stato migliore, con una classe politica più onesta e saggia. Speriamo nel nuovo governo, se il parlamento lo asseconderà nella parte della manovra che riguarda l'equità nel far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate. Speriamo. Oggi la gioia di vivere degli italiani è avvelenata da un virus di una politica malata, non quella che dovrebbe essere un servizio che tende al bene comune, senza interessi particolari o personali. Chissà che la terribile crisi che stiamo vivendo non faccia rinsavire le menti e i cuori e si possa pensare seriamente alla salvezza di tutti. Giancarlo Maffezzoli
LAVORI PUBBLICI
“Quanta fantasia!” Caro Direttore, i lavori pubblici fatti dai nostri Comuni, talvolta superano il buon senso e raggiungono la fantasia. Pali in mezzo ai marciapiedi, tombini in luoghi assurdi, segnali incomprensibili, alberi potati “all’umberta”, noto taglio di capelli del dopoguerra, ed altre amenità che portano un po’ di umorismo. Propongo un premio, il “mongolino d’oro” per queste opere, perché oltre il sorriso che ci portano, ci fanno capire il senso civico di alcuni nostri eletti nella scelta degli “esecutori” e controllo delle opere, dello spreco di risorse e talvolta della situazione, fino alla pericolosità che le stesse creano. La segnalazione dovrebbe essere documentata da relativa foto. Che ne dite, potrebbe dare un pizzico di meno seriosità almeno a un pezzetto di pagina. Rosario Di Bella Siamo d’accordo, caro Di Bella. Inizi lei a inviarci qualche foto: pubblicheremo volentieri.
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Cronache CRONACHE
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L’EVENTO. Amministratori, rappresentanti degli Istituti e l’assessore provinciale Marco Luciani tracciano il bilancio del 2011
Polo scolastico della Valpolicella: grande qualità e numeri da big
Nel corso dell’ultimo decennio ha conosciuto sviluppi per certi versi inaspettati e con il passare del tempo è riuscito a guadagnarsi il plauso dell’intero territorio per il livello qualitativo raggiunto dalla sua offerta. Stiamo parlando del polo scolastico della Valpolicella, protagonista negli ultimi tempi di cambiamenti, rivoluzioni e nuove conquiste. A tracciare un bilancio, con l’arrivo del nuovo anno, ci hanno pensato l’assessore all’istruzione della Provincia di Verona, Marco Luciani, Gabriele Maestrelli, sindaco di San Pietro in Cariano e Giacomo Ferrari, consigliere delegato all’istruzione del comune carianese nell’ambito di un incontro con i rappresentanti degli istituti scolastici della Valpolicella e di San Pietro in Cariano: Gianpietro Tiozzo, dirigente scolastico dell’Istituto Levi - Calabrese, Bianca Pellegrini, dirigente dell’istituto comprensivo di San Pietro in Cariano, Lauro Bernardinello, dirigente dell’Istituto Stefani Bentegodi accompagnato dal direttore Gualtiero Ferrari. MARCO LUCIANI assessore all’Istruzione della Provincia di Verona «La competenza della Provincia in materia di istruzione – ha esordito l’Assessore – riguarda solamente gli istituti superiori. La Provincia in questo senso svolge un lavoro di coordinamento territoriale sulla base di delibere regionali che dettano le linee guida che a loro volta le Commissioni di distretto – 6 A Verona – devono seguire. Queste Commissioni, convocate dalla Provincia stessa, sono chiamate ad esprimersi in merito alla richiesta formativa avanzata da ogni singolo dirigente scolastico degli istituti del territorio. A sua volta poi la Provincia potrà respingere o accettare il parere della Commissione, inviandolo in seguito alla Regione. Il 2011 si è chiuso con il parere favorevole emesso dalla Regione che ha recepito in toto le richieste formative avanzate dalla nostra Provincia. Un risultato, questo, frutto di un lavoro di sinergia svolto fin da subito con l’ufficio scolastico provinciale e con il territorio: prima ancora di ascoltare le esigenze delle scuole abbiamo voluto porre attenzione alle necessità del territorio. Sono stati quindi valutati gli effettivi indirizzi più “gettonati” – tecnico del turismo, linguistico, tecnico della logistica, assecondando la forte richiesta proveniente anche dal mondo economico e permettendo ai ragazzi di poter studiare sul proprio territorio. La Valpolicella è un esempio lampante di tutto questo: durante l’anno scolastico in corso ha mosso i primi passi l’indirizzo linguistico del liceo. Con il prossimo anno scolastico, a seguito delle richieste avanzate dall’Istituto agrario Stefani - Bentegodi, verrà istituito l’indi-
rizzo enologia e viticoltura portando quindi un indirizzo tecnico anche a San Floriano. La scuola da parte sua – conclude l’Assessore - si è impegnata a formare una classe, soddisfacendo le richieste della Valpolicella e, quando l’intero percorso andrà a regime, soddisfacendo le esigenze economico – lavorative del territorio. A questo punto non rimane che attendere la risposta dei ragazzi al momento dell’iscrizione. Si tratta di una grande sfida a cui prendono parte anche gli imprenditori stessi – cantine – che, accanto a tutte le amministrazioni comunali del comprensorio, hanno largamente appoggiato questo nuovo indirizzo».
LAURO BERNARDINELLO, dirigente dell’Istituto Stefani Bentegodi «L’istituzione di questo indirizzo tecnico per noi è molto positiva –sostiene -. Un traguardo in linea con l’idea che noi abbiamo di sviluppo di un istituto che ha una peculiarità: con le sue cinque sedi copre infatti l’intero territorio provinciale. Una caratteristica, questa, che richiede una complessità gestionale notevole, ma che ci permette di essere molto vicini all’utenza. L’istituto per la formazione agraria Stefa-
ni – Bentegodi con i suoi 1550 alunni – che frequentano l’indirizzo professionale a Isola della Scala, Caldiero, Villafranca e a San Floriano e il tecnico a Buttapietra, Caldiero e dal prossimo anno scolastico anche a San Floriano – è l’istituto agrario più grande d’Italia. Ora spetta alla Valpolicella rispondere alla novità di questo nuovo indirizzo con le iscrizioni. Il professor Ferrari con tutto lo staff dei professori sta facendo un ottimo lavoro attraverso l’orientamento proposto. Notevole è l’interesse registrato, grazie anche alla sinergia con l’Università e il centro sperimentale».
Da sinistra Gualtiero Ferrari, Gabriele Maestrelli, Lauro Bernardinello, Marco Luciani, Giacomo Ferrari, Bianca Pellegrini, Gianpietro Tiozzo.
CRONACHE GIANPIETRO TIOZZO, dirigente scolastico dell’Istituto Levi «Credo che con l’istituzione dell’Istituto tecnico enologico a San Floriano ciò che si riteneva più urgente in materia di offerta formativa in Valpolicella è stato realizzato – afferma -. Per quanto riguarda l’Istituto che rappresento – il Levi – Calabrese – l’ofBIANCA PELLEGRINI, dirigente dell’Istituto comprensivo di San Pietro in Cariano “L’Istituto comprensivo Carlotta Aschieri conta 1300 ragazzi – di cui 360 della scuola media inferiore -. Il rapporto con gli istituti superiori della Valpolicella è molto buono: anche se ancora molte famiglie si indirizzano a scuole della città, la richiesta per le
ferta formativa professionale è completa: a giugno si diplomeranno i primi 15 geometri del nostro Istituto “costruzioni, ambiente, territorio”, mentre è ormai consolidata l’offerta dell’Istituto tecnico commerciale “amministrazione, finanza, marketing”. Il Liceo – presente da 7 anni con scienze umane e da decenni con scientifico – è stato arricchito anche
dell’indirizzo linguistico. Ovviamente mancherebbero altri indirizzi, ma in base alle richieste del territorio, mi sembra che questo tipo di offerta sia di ampio spettro. Non nego che le difficoltà non mancano, anche perché l’Istituto Levi – Calabrese conta una compagine consistente di alunni – 1220 in totale».
scuole del nostro territorio è cresciuta negli ultimi anni. Abbiamo da poco concluso il percorso di orientamento che ogni anno proponiamo: ciò che ne è emerso è la richiesta di svolgere un percorso di studi più breve e una qualificazione diversa del professionale sul territorio – alcuni ragazzi dovranno purtroppo spostarsi per poter accedere ad indirizzi specifici. Per quanto riguarda invece
il liceo i nostri alunni sembrano indirizzati tutti agli istituti della Valpolicella. L’impressione è che la Valpolicella si stia dirigendo verso una ricerca di “un’anima” in ciò che si fa: in questo senso quindi va molto bene l’indirizzo enologico, ma anche l’istituto del marmo. E’ necessario però a nostro avviso colmare ancor alcune lacune”.
La sede di San Pietro in Cariano dell’Istituto Levi - Calabrese
Gennaio 2012
GIACOMO FERRARI, consigliere delegato all’Istruzione del comune di San Pietro in Cariano «Credo che mai come in questo periodo – sostiene l’amministrazione comunale di San Pietro in Cariano e le amministrazioni della Valpolicella siano state vicine a questo territorio: tutte infatti si sono trovate d’accordo nell’arricchire l’offerta formativa della Valpolicella nella convinzione che servono indirizzi per cercare di costruire qualcosa di davGABRIELE MAESTRELLI, sindaco di San Pietro in Cariano «San Pietro in Cariano è uno dei pochi Comuni che è riuscito quest’anno a chiudere con un buon bilancio. Questo togliendo pochissime risorse al sociale, per il quale il nostro impegno è
11 vero necessario, con un’offerta ispirata al territorio. Un concetto, questo, che caratterizza una novità della riforma della scuola: puntare sugli istituti tecnici facendo sedere ad un tavolo rappresentanti della scuola e dell’imprenditoria per poi decidere il da farsi. Un esempio per tutti è dato dai diversi imprenditori del marmo da cui sono stato contattato nelle scorse settimane: tutti chiedono di poter creare sinergie tra il marmo e l’istituto “costruzioni, ambiente, territorio”.
La Valpolicella gode di un buon indotto di ragazzi e insegnanti. Purtroppo da qui nascono altre problematiche, di tipo viabilistico ad esempio. Un problema annoso – tanto che siamo l’unico polo scolastico in cui le lezioni iniziano alle 8.40 a causa dei disagi dati dal traffico e dai mezzi pubblici - che come amministrazione comunale di San Pietro in Cariano stiamo affrontando e per il quale chiediamo alla Provincia di riservare un occhio di riguardo».
notevole – afferma -. Credo che il consigliere Ferrari stia egregiamente svolgendo il suo ruolo, pienamente appoggiato dall’intera amministrazione, convinta che l’impegno per l’istruzione e la cultura sia uno dei più importanti doveri di un’amministrazione comunale. L’impegno
quindi non manca, le difficoltà nemmeno, in particolare per quanto concerne il reperimento dei fondi necessari. Nonostante questo tuttavia non mancheremo di perseverare nella ricerca di un miglioramento costante delle nostre scuole, grandi risorse della nostra Valpolicella».
La sede dell’Istituto Statale di formazione agraria
SAN PIETRO IN CARIANO. L’allarme di Ferrari e Pellegrini: «Mancano spazi per la scuola materna» Dalle scuole superiori alle scuole materne, di cui San Pietro in Cariano è ricco. «Il nostro Istituto comprensivo sta attraversando un momento difficile per quanto riguarda le scuole materne – affermano Bianca Pellegrini e Giacomo Ferrari -. Abbiamo infatti più di 100 bambini provenienti da altri Comuni con un picco del 40% di bambini non residenti nella scuola di Castelrotto. Le scuole materane di San Pietro in Cariano ospitano ben 1260 bambini, ai quali si aggiungono i 330 delle scuole paritarie. Molti bambini arrivano anche da fuori comune anche perché la nostra scuola materna, oltre ad essere organizzata da anni con tempi lunghi, è l’unica che offre l’insegnante di sostegno. Purtroppo però, a malincuore, siamo costretti a iniziare a dire stop per mancanza di spazi consoni ai numeri sempre più elevati che registrimo». «Purtroppo – aggiunge ancora Pellegrini – a causa dei tagli che stanno colpendo anche l’istruzione, abbiamo dovuto chiedere un impegno maggiore al Comune, che ci sta offrendo molto sostegno, sia per quanto riguarda le scuole materne che per le elementari e medie. Molti sono i progetti che abbiamo attivato e che vorremmo attivare all’interno del nostro istituto: cercheremo però nei prossimi anni di dirottare le risorse disponibili su ciò che riteniamo veramente essenziale. Stiamo investendo molto su un progetto che garantisce agio e benessere ai nostri ragazzi grazie alla presenza costante di uno piscologo e una psicologa nella scuola. Un progetto, questo, i cui risultati si vedono ogni giorno: mentre infatti in alcuni istituti si verificano episodi di bullismo o vandalismo,nel nostro non è mai accaduto nulla di simile. Una richiesta proveniente in modo molto forte dal territorio è quella delle lingue straniere: anche in questo caso stiamo cercando di soddisfare quest’esigenza di apprendimento». «La nostra amministrazione – conclude Ferrari – continuerà ad impegnarsi ad appoggiare le attività proposte dal nostro Istituto comprensivo, diventato una realtà d’eccellenza: nelle prove invalsi sono stati registrati 10 punti in più rispetto alla media delle scuole venete. Una qualità, questa, che merita di essere ancor più valorizzata e sostenuta».
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CRONACHE
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INTERVISTA. Oliosi ha anche dato vita a incontri di “preghiera liberatoria”
12 Don Oliosi con Benedetto XVI
L’attualità dell’esorcismo Don Gino spiega cos’è Sempre più spesso si sente parlare di integrazione sia culturale che religiosa e al tempo stesso di malattie o problematiche legate alla psiche umana. Argomenti, questi, che rappresentano tematiche ormai all’ordine del giorno, anche nella nostra Verona. Non da ultimo sta tornando alla ribalta il tema dell’esorcismo, oggetto da sempre di opinioni discordanti. Ad occuparsene da decenni è don Gino Oliosi, famoso esorcista della diocesi di Verona, oggi attivo nella chiesa rettoriale di Santa Toscana a Veronetta. Sua è stata qualche mese fa l’idea di organizzare incontri di “preghiera liberatoria” ogni secondo martedì del mese. Ma che cos’è l’esorcismo? E che valenza assume rapportato ai nostri giorni? Ad intervenire in merito è proprio don Gino.
Come nasce l’idea di dare vita a questi incontri di “preghiera liberatoria” e come si svolgono? «Nasce per pregare affinché la famiglia umana sia liberata da Satana e dalle sue opere e per domandare il dono della pace e la grazia dell’attesa della venuta di Cristo. Da alcuni anni si moltiplicano le riunioni per fare suppliche allo scopo preciso di ottenere la liberazione dall’influsso dei demoni, anche se non si tratta di esorcismi veri e propri. Chi vi partecipa non sono degli indemoniati cioè dei posseduti, ma fedeli comuni. Vari possono essere i modi di svolgimento della preghiera liberatoria. Quello che presiedo io con l’autorizzazione del Vescovo inizia alle 18.00 con il santo Rosario, in seguito viene
celebrata la Santa Messa e poi la preghiera di liberazione davanti al Santissimo esposto. Si alternano invocazioni di liberazione, consolazione, guarigione con catechesi, canti e momenti di preghiera personale. E’ un’esperienza molto semplice». Parlare di esorcismo oggi è anacronistico? «Diversamente da altri continenti come l’Africa, la cultura secolarizzata dell’Occidente moderno vive ancora grazie alla libertà dalla paura dei demoni portata dal cristianesimo. Ma se questa fede dovesse oscurarsi, il mondo contemporaneo rischierebbe di ricadere nel terrore e nella disperazione: ci sono già segni di questo ritorno di forze oscure, mentre crescono
CROCE ROSSA / IL PROGETTO
Salviamo i bambini
anche i culti satanici. Perché oggi si irride chi parla di Satana e dell’inferno, di esorcismi e di preghiere di liberazione, ma c’è pieno di maghi e astrologi, sette sataniche ed esoteriche? Chi pretende che neppure si parli in modo ecclesiastico di Satana e di diavoli in realtà favorisce nuovamente il diffondersi della paura e del dominio di Satana». Esistono davvero persone “possedute dal demonio”? «E’ sempre più diffusa la moda romantica di parlare del demonio con facili racconti, colloqui infernali, episodi spettacolari di facile presa nell’immaginario. Il demonio come essere personale è un ottimo attore, un venditore di falsità offerte come verità, ma sa
anche straziare i corpi. Il tormento dei corpi non è l’attività primaria dell’azione demoniaca. L’attività più subdola è altra. Le possessioni, che oltretutto sono rare, le vessazioni, le ossessioni sono la punta di un immenso iceberg. E’ della massa sommersa dell’iceberg che dobbiamo preoccuparci non della punta emergente. La Chiesa ha sempre offerto e offre un equilibrato approccio al problema e i mezzi per affrontarlo e combatterlo». Questi “comportamenti” possono essere classificati malattie e a cosa sono riconducibili?
«Il discernimento su cause naturali o preternaturali di mali fisici e psichici è l’impegno più importante. Molte medicine psichiatriche curano i sintomi senza coglierne la causa. Alcuni segni sono indicativi di un’eventuale causa preternaturale cioè diabolica. Detto questo non si vuol dire che l’uomo venga sottratto alle sue responsabilità: il peccato, con le conseguenze fisiche e psichiche, è sempre una libera scelta umana - “è dal cuore dell’uomo che escono pensieri maligni”. Preghiere di liberazione ed esorcismi veri e propri non pongono l’uomo al sicuro, ma nella condizione di scegliere cure fisiche e spirituali».
Il design ti spaventa? Per te c’è il buon design senza costi da paura! “Se l’idea di arredare casa mette un qualche timore, per le incertezze che pesano sulle scelte dei consumatori, mobiltre permette di scoprire un design che mette a proprio agio, con prezzi che non spaventano e non obbligano a rinunce. Il tutto con la sicurezza dei nostri servizi di consulenza, progettazione e assistenza”. È con queste parole che Enrico Cereghini, direttore dello showroom mobiltre abitare di Bussolengo, ci racconta qual è oggi l’esperienza del progettare la propria casa.
“Chi salva un bambino salva il mondo intero”: questo è il motto del progetto della Croce Rossa Italiana Piccoli grandi aiuti, nato nel 2008 per volontà del referente nazionale, dottor Marco Squicciarini. «La morte di un bambino rappresenta proprio l’arrestarsi del “futuro”, non ha un senso – afferma Alberto Scimemi, istruttore MDVAEP – manovre disostruzione vie aeree in età pediatrica della Croce Rossa Italiana nel parlare del progetto che piano piano si è diramato su tutto il territorio nazionale -. Purtroppo ancora oggi, circa 50 bambini all’anno muoiono per un soffocamento da corpo estraneo oppure rimangono lesi dalla mancanza di ossigeno per svariati minuti. Spesso si agisce nel modo sbagliato che può essere peggio e causare danni ancor più gravi. Il nostro progetto prevede di fare lezioni interattive gratuite mirate a dare
informazione e mostrare quelle semplici mosse che, nella stragrande maggioranza dei casi, salvano la vita ad un lattante o ad un bambino. Inoltre diamo indicazioni sulle linee guida per il sonno sicuro dei lattanti». Sono 2.500 le persone, tra cui genitori, insegnanti, nonni, baby sitter e chiunque abbia a che fare con i bambini, che nell’arco di un anno la CRI ha incontrato nella sola provincia di Verona. «Noi – aggiunge Scimemi - siamo volontari della Croce Rossa Italiana e facciamo tutto ciò gratuitamente e per passione. Siamo sempre alla ricerca di benefattori - sponsor - che ci aiutano nell’acquistare manichini, poster da regalare alla popolazione, materiale didattico. Quest’anno dobbiamo ringraziare l'Associazione Nazionale Carabinieri volontari della Valdadige che, assieme al gruppo Alpini, ci hanno donato un manichino, il negozio
Infanzia Oggi & Baby Boutique e Autodesi srl che ci hanno donato 2.000 poster con illustrato le manovre di disostruzione, la Fondazione della Comunità Veronese che ci ha donato 1.500 libretti informativi e che ci ha aperto un conto corrente per poter accettare le donazioni di chi ci vuole aiutare. Un grazie va anche ai vari istituti, scuole, asili e amministrazioni comunali che ci hanno dato la possibilità di regalare una lezione interattiva alla cittadinanza. Il nostro progetto – conclude Scimemi - sta espandendosi ancor di più nella provincia di Verona: le richieste sono moltissime ma vogliamo arrivare in ogni angolo della provincia per poter formare il più gente possibile». Per informazioni: disostruzionepediatrica@criverona.it; www.criverona.it Andrea Malacchini - Referente Provinciale CRI per l'attività MDVAEP cell: 340.1465508
Analizzando più a fondo la realtà mobiltre, scopriamo un gruppo attivo da più di 40 anni nel settore dell’arredamento e della progettazione di interni, presente a Verona e provincia con lo showroom di Bussolengo e nell’area più a nord con lo showroom di Rivalta di Verona, ideale anche per chi proviene da Trento e Bolzano. Il gruppo, proprio in questo momento, ha deciso di rinnovarsi adottando nuove logiche commerciali per vincere le paure e il fantasma della crisi, investendo sui prodotti, sulla loro modalità di presentazione e sulla comunicazione. La filosofia del gruppo si sintetizza nella formula di un design democratico, ovvero nella ricerca di un arredamento di qualità proposto a condizioni più accessibili. “La volontà è quella di selezionare per i nostri clienti i migliori marchi nazionali e internazionali che sposano questa filosofia, prime su tutte le aziende italiane Scavolini, Ernestomeda e Misuraemme -sottolinea Enrico Cereghini, che per quasi dieci anni è stato direttore degli showrooms Brennero Mobili -. Ho scelto di entrare nel team del gruppo mobiltre condividendo i loro progetti di crescita. Una realtà presente nel territorio veronese con migliaia di clienti e con una forte potenzialità di sviluppo.” La filosofia espositiva mobiltre è evidente nel rinnovato concept di allestimento: piccoli spazi domestici dedicati alle esigenze quotidiane dell’abitare, all’interno dei quali è possibile scoprire in anteprima quali potrebbero essere le soluzioni per la nostra cucina, la camera, il soggiorno o per la cameretta dei bambini. Ringraziamo il direttore Enrico Cereghini per l’accoglienza, sicuri che da mobiltre puoi progettare “la casa che hai in mente, senza spendere di più, senza accontentarsi di meno”. pubbliredazionale
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IL CASO. Il sindaco di Negrar parla come presidente dell’Anci e illustra la sua preoccupazione
Dal Negro: «L’ultima finanziara complica la vita dei Comuni» «L’ultima finanziaria e il suo rispettivo completamento, si sa, non sono proprio da lacrime e sangue, ma purtroppo per i Comuni il problema è gravissimo». Con queste parole Giorgio Dal Negro apre il suo intervento in qualità di Presidente Anci Veneto (Associazione nazionale comuni italiani). «Tutti i Comuni italiani – continua – sono in grave difficoltà: in poche parole non riusciranno a fare il bilancio 2012. E’ vero, è stata introdotta l’Imposta municipale Unica (Imu) – la nuova
tassa introdotta con la riforma del federalismo fiscale che sostituisce sia l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde case, sia l'Ici, con la quale le aliquote possono essere fissate da ciascun Comune aumentando o diminuendo l'aliquota ordinaria. Ma questa stessa tassa non è un’imposta municipale ma un’ imposta statale a tutti gli effetti: ciò che un Comune ricava non lo tiene per sé, ma ne deve rendere buona parte allo Stato. L’Imu inoltre impone una serie di regole a causa delle quali difficil-
mente i Comuni avranno un gettito corrispondente a quello degli anni precedenti. Le aliquote – aggiunge Dal Negro - possono essere aumentate dai Comuni…ma le famiglie? Queste ultime avranno costi in aumento non facilmente sostenibili. La problematica quindi non è di poco conto perché se una famiglia non riesce a sostenere determinate spese è al Comune che si rivolgerà per primo. Non è quindi in discussione il valore o la necessità della manovra finanziaria: è in
discussione il sistema Stato – Comuni. I Sindaci non possono diventare i nuovi gabellieri dello Stato. A questo punto una è la richiesta avanzata dai Comuni Veneti – che come presidente Anci regionale io rappresento –: nel momento in cui un Comune ha un bilancio in regola – e in questo senso i Comuni veneti sono tra i più virtuosi – deve essere tolto il laccio del Patto di Stabilità. I Comuni devono quindi poter dar corso a nuovi investimenti, nuove opere, nuovi servizi, pagando i
OPERE DI VALORIZZAZIONE
ambientale e turistico. Tra gli interventi, il ponte tibetano sospeso sulla Valsorda è il più originale in quanto non esistono realizzazioni di questo tipo in Veneto e sono molto rare in Italia». «La Comunità Montana della Lessinia – ha aggiunto il presidente della Comunità Montana della Lessinia Melotti - ha voluto fortemente questo progetto finanziandone il restante 30%. Il progetto ha una forte valenza per il territorio visto che riguarderà la creazione e sistemazione di numerosi sentieri, il ripristino di edifici tipici, fontane e muretti a secco e la costruzione di un ponte tibetano, autentico fiore all'occhiello dell'iniziativa. Il ponte rappresenta una
L’importo del progetto – pari a 1.793.989,30 euro – è coperto per 1.236.950 euro con il contributo della Regione Veneto e per la restante quota di 557.039,30 euro con fondi del bilancio del Parco Naturale Regionale della Lessinia, della Comunità della Lessinia, oltre a 9.000 euro messi a disposizione dal comune di S.Anna D’Alfaedo per la sistemazione della strada dell’ Aliana. rarità per tutto il Nord Italia e sarà sicuramente un elemento di forte richiamo per i turisti». «Il progetto – ha concluso il direttore del Parco della Lessinia Lonardoni - interessa parte del Parco della Lessinia, in particolare i comuni di Fumane, Marano di Valpolicella e Sant'Anna d'Alfaedo. Gli
Giorgio Dal Negro
ranno lavoro, redditi, impieghi. Questo per il Veneto significherebbe un salto di qualità enorme, superando i prossimi difficili 2 – 3 anni. Una richiesta, la nostra, che Anci Veneto avanza con determinazione e che, mi auguro, già nei primi giorni del nuovo anno potrà ottenere le sue prime risposte».
FUMANE. La cantina Allegrini
Lavori in Valpolicella e Lessinia “Intesa programmatica d’Area della Montagna Veronese. Sistema della sentieristica della Lessinia: valorizzazione turistica Area Valpolicella e Corno d’Aquilio”. Questo il nome del progetto presentato il 20 dicembre scorso nella sala rossa del Palazzo Scaligero dall’assessore alle Attività produttive della provincia di Verona, Fausto Sacchetto, alla presenza del presidente della Comunità Montana della Lessinia, nonché consigliere provinciale, Claudio Melotti, del direttore del Parco della Lessinia, Diego Lonardoni. Inoltre sono intervenuti i tecnici: arch. Fabio Pasqualini, ing. Roberto Castaldini, dott. forestale Raffaele Barbetta. Il progetto prevede la sistemazione di edifici tipici, strade escursionistiche e la manutenzione di alcuni sentieri nei comuni di Fumane, Marano di Valpolicella e Sant'Anna d'Alfaedo. Il costo del progetto, pari a 1.793.989,30 euro, viene coperto per il 70% dalla Regione Veneto. I nuovi sentieri collegheranno la Valpolicella con la Lessinia occidentale. Ma la vera novità è costituita dalla realizzazione di un ponte tibetano che collegherà Marano di Vapolicella a Sant'Anna d'Alfaedo. Il ponte, sospeso sulla Valsorda, è alto circa 40 metri e lungo 52 con una larghezza di 70 centimetri che consente una doppia percorrenza. La freccia di flessione centrale è di circa 2,4 metri. «La Lessinia – ha affermato l’assessore Sacchetto - è una delle tante meraviglie del nostro territorio e un investimento del genere non può che aggiungere ulteriore bellezza ad uno scenario suggestivo. Il progetto è stato giudicato il più funzionale tra i diversi progetti presentati dai comuni dato il suo alto valore paesaggistico,
fornitori che sono “strangolati” – ora i Comuni possono pagare solamente a 2 – 3 anni e non a 30 giorni come dovrebbe essere -. Lo Stato può anche porre limiti superiori per i mutui comunali, ma se un Comune rientra con il proprio progetto, allora giusto che si elimini il Patto di stabilità. Ciò consentirebbe ai Comuni del Veneto – conclude il presidente Anci Veneto – di riprendere sviluppo e dare corso a nuovi piccoli e grandi investimenti. Se si potrà investire si cree-
interventi previsti sono numerosi e legati da una serie di comuni denominatori: la sensibilità per il turismo sostenibile, l'utilizzo di materiali locali e naturali per la costruzione, l'attenzione per i fruitori futuri. Si prevede che i lavori vengano ultimati per la fine di marzo 2012».
e il Poggio di Toscana
Ha tracciato un bilancio speciale a fine 2011 la cantina Allegrini di Fumane. Oltre infatti all’andamento stagionale eccezionale registrato dalla vendemmia 2011 «che porterà ad ottenere vini ampi e di grande intensità aromatica» - affermano i titolari, l’azienda festeggia anche un compleanno importante: il decimo anno di attività della sua Tenuta Poggio al Tesoro di Bolgheri in Toscana, compiuto lo scorso ottobre. «Per festeggiare tale ricorrenza – afferma con soddisfazione la famiglia Allegrini - è in via di definizione un’opera editoriale importante in cui narreremo la storia della nostra avventura toscana».
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REGOLE. L’assessore alla sicurezza di San Pietro Alberto Conati fa chiarezza
“QUI E ADESSO”
Gomme e catene da neve Bisogna averle per forza
Il “Centro Studi Valpolicella” di Ugo Zanetti confluisce nel brain trust “Qui e Adesso” di Lucia Cametti. Il Vicepresidente della Consulta Pedemontana di Arbizzano, Ugo Zanetti, aveva costituito mesi fa con la signora Maria Riccelli di Parona, presidente regionale del M.E.D.A. (Movimento Ugo Zanetti Europeo Diversamente Abili) e con altri concittadini di Negrar, un centro studi avente per spronare le Autorità politiche e amministrative della Valpolicella per una più attiva politica di coordinamento con il comune di Verona nella viabilità, nell’uso delle energie rinnovabili, nell’assistenza sociale e nella Lucia Cametti “gestione attiva del territorio”. Negli stessi mesi la Presidente della Commissione Cultura del comune di Verona, Lucia Cametti, ha costituito una “squadra di cervelli” dal nome emblematico di “Qui e adesso” al fine di evidenziare le esigenze attuali della città, anche in previsione del rinnovo dell’Amministrazione comunale della prossima primavera. Lucia Cametti si batte da anni anche per una sana gestione del territorio circostante la città di Verona, essendo tra i sostenitori della costituzione del Parco della Valpolicella, di cui anche Ugo Zanetti è stato in questi ultimi tempi propugnatore con varie petizioni, scritti e comunicati. «La costituzione del Parco - dice Ugo Zanetti, fautore della Democrazia deliberativa e ben conosciuto a Negrar ed in Valpolicella per le sue battaglie contro “la CASTA” - è stata l’occasione per stringere i legami operativi con la presidente Lucia Cametti e con gli altri componenti del gruppo di opinione Qui e adesso . Credo che solo con iniziative spontanee della Popolazione si possa superare l’attuale crisi di rapporti tra classe politica e cittadini che sono anche elettori e contribuenti fiscali e che quindi avrebbero diritto di essere più ascoltati dalle Autorità». «Verona è ormai una grande città metropolitana - precisa la presidente Cametti - che deve pensare ai rapporti non solo all’interno dei confini comunali, ma anche con i Comuni che la circondano, come quelli della Valpolicella. Ben quindici comuni , da Negrar a Grezzana, da Villafranca a San Giovanni Lupatoto, costituiscono un insieme omogeneo che deve essere coordinato soprattutto nell’attività dei trasporti, dei rifornimenti energetici, della gestione del territorio, della Cultura locale ed internazionale. Cominciamo dalla Valpolicella, ma ci estenderemo nelle prossime settimane a tutti i comuni di quell’agglomerato urbano di mezzo milione di abitanti che possiamo ben definire come “Grande Verona”».
Gomme termiche, catene, gomme da neve…Molte sono le voci che con i primi giorni dell’inverno sono iniziate a circolare ed altrettanta è stata la confusione creatasi tra gli automobilisti. Per fare chiarezza sul tema abbiamo contattato l’assessore alla sicurezza e alla polizia locale del comune di San Pietro in Cariano, Alberto Conati. «Il Codice della Strada – afferma l’assessore parlando a nome del distretto di polizia locale Verona1B della Valpolicella, di cui il comune di San Pietro in Cariano è capofila - stabilisce che si è obbligati ad usare
gomme da neve o catene quando l’ente proprietario della strada lo imponga emanando apposita ordinanza ed esponendo l’apposito segnale d’obbligo – il caratteristico segnale di forma circolare con una ruota con catene su sfondo blu -. Ecco quindi che lo Stato o la Regione, la Provincia o i Comuni, ognuno per le proprie strade hanno il potere di prescrivere quest’obbligo. Onde evitare che l’obbligo sia vigente a macchia di leopardo sarebbe quindi auspicabile che tutti questi enti, almeno a livello di zone limitrofe, trovassero una forma univoca di
imposizione dell’obbligo. Gli unici dispositivi ammessi dal nostro Codice della Strada – afferma ancora Conati -, da utilizzare in caso di neve o ghiaccio, sono gli pneumatici marchiati MS (che rappresentano le iniziali dei termini inglesi MUD and SNOW, fango e neve, e che sono equivalenti alle catene da neve), le catene e gli pneumatici chiodati. Se si montano sul proprio veicolo pneumatici invernali di dimensioni diverse da quelle indicate sulla carta di circolazione e con un indice di carico o un indice di velocità inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione si incorre nella sanzione amministrativa pecuniaria di 398.00 euro e nel ritiro della carta di circolazione, cui seguirà l’obbligo di sottoporre il veicolo a visita di prova». Inoltre se si circola fuori dal centro abitato senza osservare la prescrizione imposta dal segnale d’obbligo di catene o pneumatici da neve, o queste ultime non si trovano almeno a bordo o ancora se si usano dispositivi non omologati, la sanzione ammonta a 80.00 euro – se la stessa condotta è tenuta all’interno del centro abitato la sanzione scende a 39.00 euro -. «Infine è da ricordare – conclude l’assessore
Alberto Conati
Conati – che quando gli Agenti del traffico contestano queste infrazioni e le condizioni della strada non permettano la prosecuzione della marcia, hanno il potere di ordinare agli automobilisti di fermarsi, annotando sul verbale il divieto di proseguire il viaggio fino al miglioramento delle condizioni della strada o fino al montaggio dei dispositivi antisdrucciolevoli. Se si contravviene a quest’ordine la sanzione è di 80.00 euro e alla stessa va associata la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida – 6 punti per i neopatentati».
APPUNTAMENTO SUL VINO
La tesi di Savoia vince 500 euro Nella cornice della Sala Zanotto di Villa Bassani-Brenzoni di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Mario Puliero ha moderato il convegno “Insieme per la Valpolicella. Lungo la Strada del Vino” organizzato dalla Strada del Vino Valpolicella in collaborazione con la Regione Veneto, la Provincia di Verona, le Strade del Vino Veneto, la Camera di Commercio di Verona e il comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Nel corso della serata l’associazione “Vivi la Valpolicella” grazie al contributo della Banca Valpolicella Credito cooperativo di Marano, in collaborazione con l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona e il patrocinio dell’Assessorato provinciale all’Agricoltura e dei Comuni della Valpolicella Storica ha assegnato il
premio di 500 euro per una tesi di laurea in viticoltura ed enologia riguardante il territorio della Valpolicella. Vincitrice è risultata Stefania Savoi, di Cembra (Tn) che con il suo elaborato dal titolo “Evoluzione della pectina della buccia d’uva e degli enzimi idrolitici ad essa correlati durante l’appassimento” ha ottenuto all’unanimità i voti della commissione giudicatrice. L’Associazione Vivi la Valpolicella e la Strada del Vino Valpolicella, considerato l’interessante studio svolto all’Università di Milano, hanno all’unanimità deciso di attribuire una menzione speciale anche alla tesi di primo livello dal titolo “Dinamiche di maturazione, appassimento e vinificazione dell’uvaggio di Corvina, Corvinone e Rondinella in Valpolicella” pre-
sentata da Francesco Righetti, figlio d’arte della “Cantina San Michele” gestita dall’omonima famiglia in Arcè di Pescantina. L.C.
FANFARA DEI BERSAGLIERI. Pranzo di Natale Domenica 11 dicembre la Sezione di Verona e la Fanfara dei Bersaglieri si sono scambiati gli auguri di Natale nel corso di un allegro pranzo. Nel contesto si è esibita la Fanfara eseguendo, con la consueta maestria, le tradizionali marce dei Bersaglieri, suscitando emozioni ed orgoglio tra scroscianti applausi - applausi anche per i decani: il bersagliere Aldo Freddo e il bersagliere Raffaele Ambrogi -. Ringraziamenti sono andati agli amici del comune di Verona che con la loro presenza hanno onorato i valori del bersaglierismo: l'assessore Marco Padovani e i consiglieri Lucia Cametti e Antonio Lella. Il maestro Carlo De Luca è stato applaudito per la sua musica d'ascolto e ballo liscio. La Fanfara si è esibita poi in Piazza Brà lo scorso 17 dicembre per i tradizionali auguri alla città di Verona.
PESCANTINA. La struttura in bioedilizia di via della Campagna da settembre ospiterà asilo nido e scuola materna
Bambi aprirà la sua nuova casa per accogliere tanti piccoli alunni “La Casa di Bambi”: si chiamerà così una nuova realtà tutta dedicata ai bambini che sta prendendo vita a Pescantina, in via della Campagna. Bambi & Bimbi, attivo a Pescantina dal 2001 come asilo nido per iniziativa di Damiano Tommasi, la moglie Chiara, Francesca e Federico, sta crescendo e, a partire da settembre 2012 diventa grande ed aprirà anche alla scuola materna…Ma la Casa di Bambi è una scuola particolare, caratterizzata da scelte ben precise, tra cui il bilinguismo. «Alla luce dell’esperienza avviata nel 2001 con l’asilo nido, è nato il desiderio, anche con Lara e Cristian, di aprire il nido Bambi & Bimbi anche alla scuola materna – afferma Damiano Tommasi -. Ci siamo messi alla ricerca di una struttura che rispondesse alle nostre esigenze e, alla fine, abbiamo deciso di costruire una struttura completamente nuova. L’idea di fondo – aggiunge – è quella di dare al bambino l’opportunità di conoscere il mondo in maniera meno imposta, approfondendo al tempo stesso il rapporto scuola – alunno – genitore, che non sempre viene curato, ed integrando l’offerta formativa anche con altre attività rivolte a bambini e genitori. Tutto questo cercando di trovare le giuste modalità per dar vita ad una formazione continua, anche attraverso il confronto con gli altri: verrà infatti creata un’area di incontro per genitori, ai quali vorremmo suggerire anche una serie di letture che hanno arricchito noi stessi, che potranno così incontrarsi, interagire tra loro, con la scuola e con i loro figli».
L’apprendimento e la sua importanza saranno al centro di tutte le attività svolte all’interno della Casa di Bambi, che proporrà anche l’insegnamento bilingue italiano – inglese con maestre madrelingua, nella convinzione che l’inglese imparato presto vuol dire impararlo meglio e con minor difficoltà. «L’idea del bilinguismo prende forma durante le esperienze che, per lavoro, ho vissuto all’estero con la mia famiglia – aggiunge Damiano -. Grazie a quanto ho potuto vedere all’interno delle scuole in cui hanno studiato i miei figli e mi sono reso conto di ciò che manca da noi, in Italia. Primo tra tutti il bilinguismo. In particolare la mia esperienza in una scuola di Valencia – con la quale collaboreremo - mi ha lasciato molto: lì i bambini apprendono attraverso il gioco e lo stare insieme. La grande capacità di apprendimento dei piccoli, che hanno molte più esigenze di quelle che possiamo credere di conoscere e sapere, spesso in Italia non viene messa a frutto abbastanza e nella giusta maniera. Da qui la Casa di Bambi vuole partire, non per far uscire dalla sua scuola bambini migliori degli altri, ma per rispondere alle loro necessità attraverso stimoli ed opportunità. Molti sono i contatti già presi – continua Damiano – per attività di tipo formativo che verranno proposte - con l’università di Verona e con quella di Venezia ad esempio – e molte altre sono le collaborazioni che vorremmo far nascere cammin facendo per arricchire la nostra offerta e quindi la nostra scuola». Un’altra caratteristica della Casa di Bambi sarà
l’utilizzo di prodotti biologici, per il quale c’è l’intenzione di appoggiarsi ad aziende locali che potranno anch’esse trarre beneficio dalla nuova realtà di Pescantina. «Il desiderio di far crescere i bambini all’interno di un ambiente sano ci ha portati a scegliere la bioedilizia, la cui filosofia verrà seguita anche nella selezione degli arredi interni. Materiali costruttivi e strutture saranno quindi tutti volti al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico: un messaggio che vorremmo trasferire anche ai piccoli ospiti della nostra nuova realtà». La Casa di Bambi ospiterà quindi un asilo nido – per un massimo di 24 bambini – e una scuola materna – per un massimo di 60 bambini suddivisi in tre classi – che saranno dislocate in diverse aule nelle due ali del nuovo edificio. La struttura sarà dotata di un giardino interno coperto, di un’area verde esterna dove troveranno spazio anche una piastra polifunzionale e un campo da calcetto. Non mancherà un orto didattico dove verrà proposta la coltivazione di alcuni prodotti. «La Casa di Bambi verrà strutturata in modo tale da garantire il maggiori benessere possibile ai bambini che la frequenteranno. Una filosofia, questa, seguita anche dal progetto educativo stesso che ci proponiamo – afferma Lara – Ogni spazio, dalle aule interne allo spazio verde esterno, saranno utilizzati a fini didattici: il gioco, lo sport saranno intesi come incentivi per determinati meccanismi di socializzazione e interazione. Si apprenderà
Damiano Tommasi attraverso il gioco, sfruttando il grandissimo potenziale naturale dei bambini: apprendere per loro non è fatica, ma necessità. Il nostro metodo nasce dal tentativo di creare nel bambino una possibilità, uno spunto per mettere in moto un processo spontaneo di apprendimento che ogni bambino svilupperà a suo modo, a seconda delle sue propensioni e preferenze. Quindi non insegnamento e metodo scolastico, ma gioco, attraverso il quale verranno trasmessi concetti di matematica, ma anche di italiano, grammatica e quant’altro».
CRONACHE
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NEGRAR. A tu per tu con il primo cittadino, Giorgio Dal Negro
IL COMPLEANNO
Gli obiettivi del 2012? Ridurre mutui e debiti
La Fidas fa 40
Con l’inizio del nuovo anno il sindaco di Negrar fa il punto delle situazione relativamente ad alcuni argomenti legati all’attività amministrativa del Comune. «Per la quarta volta la Corte dei Conti ha scritto al Comune di Negrar chiedendo spiegazioni in merito a stipule di mutui, situazione debitoria, project financing legate alle annate precedenti il 2009 – esordisce il Sindaco -. Come amministrazione in Consiglio comunale abbiamo preso un impegno ben preciso: non intendiamo più scaricare nulla su chi ci ha preceduto, ma a questo punto ci interessa unicamente risolvere il problema. Il 2011 darà un residuo attivo di bilancio che a malincuore non riusciremo a portarlo ad investimenti, ma lo finalizzeremo al calo dei mutui. Già nel 2011 i mutui sono diminuiti di 1.500.000 euro e ci auguriamo di poter fare altret-
tanto nel 2012. Rinunceremo quindi a fare “bella figura” realizzando opere pubbliche, cercando di diminuire il debito: meno debiti significa anche meno interessi passivi». Nelle ultime settimane del 2011 il comune di Negrar ha dato il via anche alle quattro aste in programma per la vendita del Palazzetto dello sport, del Mercato ortofrutticolo, del terreno
di Arbizzano e della Casa Rossa. «Purtroppo queste aste non sono andate a buon fine – commenta il primo cittadino -: non abbiano ricevuto offerte. Forse il tempo a disposizione è stato poco, ma già nei primi giorni del 2012 riprenderemo i lavori. Ciò che è certo è che non faremo alcun ribasso: se otterremo quanto chiesto venderemo gli immobili, altri-
menti questi beni, che sono dei cittadini e non saranno svenduti, rimarranno del Comune». Il sindaco Dal Negro non manca di fare riferimento anche ad un altro aspetto che sta attanagliando i Comuni: il Patto di Stabilità. «Con il Patto di Stabilità siamo al limite e forse riusciremo a rispettarlo. Abbiamo chiesto qualche sacrificio ai nostri fornitori e alle associazioni. Molta è la concentrazione ed altrettanto è lo sforzo: nel 2010 l’impegno è stato importante e anche il 2011 si è rivelato un anno difficile. Il 2012 sarà un anno ancora più difficoltoso, durante il quale il comune di Negrar sarà chiamato ad attenzioni di tipo particolare. Il nostro intento è quello di consolidare il valore del Comune. La nostra speranza è che nel 2014 il nostro Comune possa essere annoverato tra le municipalità più virtuose del Veneto».
Sono arrivate anche alla redazione de L’Altro Giornale alcune lamentele da parte di cittadini negraresi che hanno visto recapitarsi a casa richieste di pagamento del servizio dell’acqua risalenti agli anni 2005 – 2006 – 2007. «Dopo un’attenta rilevazione abbiamo dato ordine agli uffici preposti di verificare i pagamenti dei servizio – precisa il sindaco Giorgio Dal Negro -. 1009 sono risultate le inadempienze. Da qui è scattata logicamente la richiesta di rimborso ai cittadini. Qualcuno non ha effettivamente pagato ed è giusto che lo faccia se non altro per rispetto verso gli altri. Qualcun altro invece sostiene di aver adempiuto al suo dovere: in questo caso potrà dimostrarlo recandosi presso gli uffici comunali e in questo caso riceverà le scuse dovute».
L’ASILO NIDO SI CHIAMERÀ “LA LUNA BAMBINA” Mercoledì 21 dicembre è stata inaugurata la nuova gestione e intitolazione dell'Asilo Nido del Comune di Negrar”. La luna bambina", poesia di Gianni Rodari, giornalista e scrittore per bambini, è il nuovo nome dell'asilo Nido Comunale in convenzione con la Cooperativa sociale del territorio"Valpolicella Servizi". La cerimonia si è svolta alla presenza dell'Assessore all'Istruzione, Gianni Pozzani, che ha effettuato il taglio del nastro, dell'Assessore Federico Martinelli e del Consigliere Roberto Grison. Erano presenti i bambini con le loro famiglie, tutto il personale educativo e ausiliario, i componenti della Coop. Valpolicella Servizi e numerosi simpatizzanti e amici. Sono intervenute anche coppie di genitori interessate a visitare la struttura e a prendere informazioni per le prossime iscrizioni. L'Assessore Pozzani ha ringraziato la Cooperativa che ha preso in consegna il servizio senza traumi, passando dalla gestione della Fondazione Centro Parrocchiale Santa Famiglia alla nuova, mantenendo la qualità didattica e il personale. Si auspica un aumento del numero degli iscritti per avere anche una buona gestione economica. La festa è continuata con un rinfresco alla presenza di Babbo Natale che ha intrattenuto i bambini con dolcetti e antichi giocattoli di legno. L'atmosfera gioiosa e serena ha "condito" la serata terminata con gli auguri di Natale dei bambini del Nido. Per informazioni e iscrizioni: Nido 045.6000504 - 366.6373633 Uff. Istruzione Comune di Negrar 045.6011666
La Fidas Negrar ha festeggiato 40 anni, con una festa svoltasi nel mese di novembre. Nel 2011, la Fidas Negrar, forte dei suoi 200 donatori, ha voluto investire quasi interamente il contributo ricevuto da Fidas Verona in attività rivolte alla sensibilizzazione alla donazione del sangue e dei suoi derivati. Molte le attività rivolte alla ricerca di nuovi donatori: i consueti incontri con gli alunni delle scuole del territorio, la sponsorizzazione della squadra di pallavolo Fidas Negrar Volley, la realizzazione e la consegna di 6.000 segnalibri alla Biblioteca comunale di Negrar recante gli orari e alcune informazioni riguardanti la biblioteca e i recapiti per informazioni sulla donazione del sangue, la realizzazione di magliette durante la festa dei giovani della Parrocchia di Negrar, e la realizzazione di borse di tela, sacchetti per il pane per alcuni panifici locali, collaborazione con la Parrocchia durante le varie attività. La Fidas Negrar ha partecipato a tutte le attività svolte in collaborazione con le Fidas della Valpolicella, ha collaborato all’organizzazione del torneo di pallavolo Croce Verde Valpolicella sez. di San Pietro in Cariano, del Torneo di calcio “Pulcini” con le società sportive della Valpolicella, ha realizzato sacchetti di tela, che sono stati consegnati alle scuole superiori di 2° grado della Valpolicella (ISIS “Calabrese-Levi” e IPSAA “E: Stefani”). Infine, spazio per una serata informativa con gli atleti del Valpo Rugby di San Pietro in Cariano.
LA FESTA DELLA CLASSE 1938
50 anni insieme 50 anni insieme: questo lo slogan che ha contraddistinto la festa della classe 1938 di Negrar nel 2011. L’allegro gruppo infatti ha celebrato non solo i settantatre anni di tutti i coscritti, ma anche un altro felice traguardo: il 50° incontro. Due ricorrenze, queste, festeggiate il 27 novembre con una S.Messa, seguita da un momento conviviale presso un ristorante della Valpolicella e dalla tradizionale lotteria. 90 partecipanti si sono quindi ritrovati per far festa, ricordando quel 1962, anno in cui ha preso vita la “festa della classe” grazie ad un piccolo gruppetto, cresciuto anno dopo anno a tal punto da far nascere un vero e proprio Comitato. Quest’ultimo si riunisce ogni primo lunedì del mese per discutere di svariati argomenti e, quando è ora, per organizzare la tanto attesa festa della classe. Quest’anno ben 90 erano i partecipanti, ognuno dei quali ha ricevuto una targa in ricordo di questi 50 anni insieme con su scritto, in lingua latina, “Primi tra i primi”…Ma i “trentottini” non si ritrovano solo per brindare: il loro impegno infatti è rivolto anche alla beneficenza. Ogni anno, oltre alla lotteria, non manca infatti una raccolta il cui ricavato viene devoluto in beneficenza per i più bisognosi. Uno dei più recenti progetti a cui la classe ’38 di Negrar ha contributo è stata la costruzione d un pozzo per l’acqua in Guinea Bissau. S.A.
CRONACHE
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NEGRAR. Lettera alla nostra redazione: a lato la risposta del Sindaco
Parchimetri complessi Un cittadino si lamenta Un lettore negli ultimi giorni dell’anno si è rivolto con una lettera alla redazione sollevando una problematica relativa al nuovo sistema dei parcheggi proposto nel centro di Negrar. A rispondere con alcuni chiarimenti è il sindaco Giorgio Dal Negro. LA LETTERA Gentile Direttore, ho sentito che solo un paio di compaesani sarebbero contenti del nuovo sistema di parcheggi, anzi di “pedaggi” instaurato e pubblicizzato da Sindaco e Vicesindaco di Negrar in centro paese e nei pressi dell’Ospedale. Per il resto solo lamentele e imprecazioni contro l’autore di una simile “diavoleria” che obbliga gli utenti a spremersi le meningi per capire come funzionano le “macchinette mangiasoldi” da cui dovrebbero scaturire i ticket da esporre sul cru-
scotto. Forse l’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco non ha pensato che quando si va all’Ospedale si è ammalati e spesso anche vecchi o preoccupati per le condizioni di salute di qualche persona cara, e non si è quindi bendisposti ad interpretare il linguaggio “tecnologico” delle mac-
chinette “sputa-tickets”? Fortuna che ci sono gli extracomunitari (ambulanti e/o mendicanti), colonizzatori abituali dei parcheggi di Negrar, che ci spiegano il funzionamento del marchingegno e che poi si aspettano la mancetta, che si aggiunge al costo del ticket…
Ma l’assessore non appartiene forse a quella forza politica il cui Segretario Nazionale aveva detto degli extracomunitari «Fora dai bal»? Senza di loro non potremmo nemmeno andare all’Ospedale di Negrar. […]
Parlando di barriere architettoniche
Mazzini a Negrar, dell’architetto Diego Martini – commissione barriere architettoniche dell’ordine degli architetti di Verona, di Ilaria Segala sui Paini di eliminazione barriere architettoniche (PEBA). Infine l’avvocato Mario Allegra ha parlato di tutela legale della persona con mobilità ridotta.
LA RISPOSTA DEL SINDACO «Il sistema dei parcheggi adottato – afferma Giorgio Dal Negro – è stato condizionato da una scelta politica, ma anche da una scelta strutturale, in quanto i commercianti stessi del centro di Negrar chiedevano di non far pagare la prima ora di sosta. Da qui la decisione di rivolgersi ad uno dei maggiori fornitori di tecnologie in materia di parcheggi a pagamento, in questo caso Siemens. E’ stata proprio quest’azienda che ci ha consegnato il “pacchetto” completo che inizialmente prevedeva l’inserimento dei dati richiesti attraverso una tastiera “tipo cellulare” che creava determinate difficoltà. Di questo ce ne siamo resi conto fin da subito, tanto che è stato dato ordine agli agenti di polizia locale di non intervenire con le multe fino a che la situazione non si sarebbe stabilizzata. Abbiamo quindi provveduto alla sostituzione delle tastiere per l’inserimento dati – ora infatti la tastiera è come quella di un computer - conclude il Sindaco - il problema ci sembra risolto, anche se è inevitabile la richiesta di tutti i dati da inserire: purtroppo per monitorare l’effettiva durata della sosta non facendo pagare la prima ora è fondamentale richiedere il numero della targa».
Ugo Zanetti
IL CONVEGNO
E’ stato un intenso pomeriggio dedicato alle barriere architettoniche quello che ha visto impegnati numerosi professionisti e disabili a Negrar, nell’auditorium delle scuole elementari, venerdì 25 novembre. Il convegno di aggiornamento sulle norme in tema appunto di barriere architettoniche, organizzato dal comune di Negrar nelle persone del consigliere delegato alle barriere architettoniche di Negrar, Giuseppe Righetti e dell’assessore ai servizi sociali, Luigino Damoli, con il patrocinio dell’Ordine degli ingegneri di Verona e Provincia, dell’ordine degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori della provincia di Verona e del collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Verona, si è aperto alle 15.00 con il saluto delle autorità. I lavori, moderati da Giuseppe Stefanoni, presidente GALM Verona (gruppo di animazione lesionati midollari), sono poi proseguiti con gli interventi di Enrico Agosti, presidente CoReMi sul tema dell’accessibilità, dell’architetto Erkin Bosetto sulla riqualificazione di via
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«Sono molto soddisfatto del buon risultato di questo convegno – afferma Giuseppe Righetti -. Vi hanno preso parte, oltre a diversi professionisti, anche molti disabili provenienti anche dalle città Vicenza, Rovigo Padova. Un’esperienza che riproporremo anche in qualche altra città veneta».
…Ma alle parole Giuseppe Righetti, ideatore del progetto “Valpolicella senza barriere”, intende far seguire i fatti: oltre a rimarcare molto sull’importanza dell’applicazione del PEBA (piano di abbattimento delle barriere architettoniche) «che purtroppo – afferma lui stesso – per ora viene contemplato solamente in 15 Comuni della nostra provincia», il consigliere negrarese ha lanciato un’altra sfida. «Le parrocchie e i parroci dovrebbero pensare seriamente a dotare gli edifici religiosi di servizi igienici accessibili a tutti – sostiene -. Secondo la legge gli spazi aperti al pubblico con una superficie di almeno 150mq devono essere dotati di questi servizi». Proprio per approfondire questa tematica lo scorso giovedì 15 dicembre Giuseppe Righetti ha convocato a Gargagnago i parroci della diocesi di Verona, presenti circa in 30. «L’incontro, coordinato dal vicevicario Don Andrea di Valgatara, è stato molto cordiale – afferma con soddisfazione Giuseppe Righetti -. Non mi aspettavo una presenza così numerosa. Tutti si sono detti d’accordo con la mia iniziativa e ne sono rimasti entusiasti. Per le parrocchie non sarebbe previsto alcun costo: io stesso ho promesso che sia la progettazione che i lavori non richiederanno alcun investimento da parte delle singole parrocchie. Nelle prossime settimane inizieranno già alcuni lavori in qualche parrocchia, quindi a breve riusciremo a vedere i risultati dell’iniziativa».
TRE INCONTRI. Prevenire le malattie al fegato "Conoscere per prevenire": questo l’obiettivo delle tre serate organizzate da comune di Negrar e ospedale Sacro Cuore. L’iniziativa si propone di approfondire le tematiche mediche legate in particolare a fegato e apparato digerente. In particolare verranno Luigino Damoli trattate la “Cirrosi epatica: non solo alcol” – 16 gennaio -, “Dalle infezioni di virus epatici al tumore del fegato: come prevenire? Come curare?” – 30 gennaio -, “Quando il pancreas si “arrabbia”: dalle pancreatiti ai tumori” – 13 febbraio -. Gli incontri si terranno nell’audotorium delle scuole elementari di Negrar a partire dalle ore 20.30 e saranno coordinate dalla dottoressa Maria Chiaramante, primario dell’Unità operativa complessa di gastroenterologia dell’ospedale Sacro Cuore. «La salute pubblica è importante e la prevenzione è la base per garantirla - afferma l'assessore ai servizi sociali Luigino Damoli sottolineando l’importanza dell’iniziativa -. Per questo ho accolto subito la proposta dell'ospedale di affrontare con degli incontri pubblici il tema della prevenzione e cura di patologie che colpiscono moltissime persone. Vogliamo sensibilizzare la popolazione al riguardo, nell'ottica di un miglioramento della qualità della vita; prevenire permette infatti alle persone e alle famiglie di condurre una vita più serena e allo stesso tempo contiene i costi della sanità».
CRONACHE
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SANT’ANNA D’ALFAEDO. Molti servizi e uno spazio verde pieno di giochi
PRESEPE
L’Asilo Nido diventa il gioiellino del paese
L’opera di Fasoli
Da qualche mese sono terminati i lavori di realizzazione del nuovo Asilo Nido di Sant’Anna d’Alfaedo in uno stabile di proprietà comunale. Il nuovo anno verrà quindi salutato con il definitivo trasloco dall’asilo nido privato “Don Domenico Benedetti” ai nuovi locali del nido comunale, realizzati al piano seminterrato della Casa di Riposo del capoluogo. L’Amministrazione comunale di Sant’Anna d’Alfaedo già nel 2009 aveva ottenuto un contributo sostan-
zioso dalla Regione del Veneto di 123.500 euro finalizzato alla realizzazione del nido a cui poi ha aggiunto 15.000 euro deliberati dal consorzio B.I.M. Adige, 10.000 euro della Comunità montana della Lessinia e altri fondi propri. «La scelta dell’ubicazione del nuovo nido – affermano gli amministratori - è dettata innanzitutto dalla particolare vicinanza al nuovo polo scolastico, comprendente la scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la futura scuola secondaria di I°
grado. Nelle immediate vicinanze si trovano anche il nuovo teatro comunale, la piastra sportiva polivalente, il palazzetto dello sport, l’ambulatorio medico, il museo preistorico e paleontologico, la biblioteca, nonché la piazza principale di Sant’Anna con i principali servizi: postali, farmaceutici, comunali». I nuovi spazi dell’asilo nido, dotato di un giardino di circa 100 metri quadrati, è strutturato su una superficie di circa 260 metri quadrati in cui si trovano spazi desti-
nati alla didattica, ai servizi generali e in due spazi ben distinti, il settore lattanti e il settore divezzi. Direttamente dalle sezioni è possibile raggiungere anche lo spazio verde esterno completamente recintato e destinato unicamente ai giochi dei bimbi. I pasti saranno preparati e forniti direttamente dalla cucina di proprietà comunale. Il nido prevede la possibilità di ospitare fino a 30 bambini: 8 lattanti e 22 divezzi. «Questo nido rappresenta un altro piccolo “gioiellino” che l’Amministrazione riesce ad inanellare assieme a quelli degli ultimi anni: scuola infanzia, scuola primaria, teatro comunale…Un servizio non obbligatorio nelle funzioni comunali, ma che l’Amministrazione ha deciso di offrire ai giovani coniugi sempre più spesso occupati nel mondo del lavoro – affermano appunto gli amministratori -. La gestione dei locali del nuovo asilo nido è stata affidata alla F.I.S.M. di Verona che già gestiva l’asilo privato “Don Benedetti” attraverso un comitato genitori».
Luigi Fasoli mostra la sua opera
Giovedi 8 dicembre si è tenuta al ponte di Veja, presso la trattoria omonima, la cerimonia inaugurale del presepe, ideato e realizzato dal noto presepista Luigi Fasoli, che annualmente si cimenta in simili allestimenti in sintonia con il luogo. Il programma comprendeva anche la recita, da parte di Giancarlo Peretti, della sua poesia dedicata a questo presepe, ed un concerto Spiritual Gospel del trio Ilaria Peretti (voce), Alberto Misuri (chitarra), Daniele Pasquali (sax e contralto), replicato con “Note Blues” dal repertorio del classic blues di Janis Joplin. Il tutto si è svolto nel migliore dei modi, alla presenza di circa
INNOVAZIONE. I progetti di tre veronesi tra i migliori d’Italia Giovani e innovazione è un binomio su cui puntare, perché da esso scaturiscono le idee per il futuro. E’ questo il messaggio che vogliono lanciare Alberto Ferrarese, Paolo Campostrini e Zerminiani Andrea, giovani veronesi che nelle scorse settimane hanno potuto presentare il loro progetto ad un importante evento organizzato a Torino nell’ambito delle manifestazioni legate al 150° dell’Unità d’Italia. I tre giovani laureati erano risultati vincitori, nel maggio 2011, di un premio organizzato dalla Regione Trentino Alto Adige che gli ha permesso di partecipare e presentare il proprio progetto di Fito-Bio Rimedio al Working Capital di Torino (presso le Officine Grandi Riparazioni) – Premio Nazionale innovazione. Evento a cui sono stati invitati ad esporre gli ideatori dei 170 progetti di innovazione giudicati migliori fra i 2.200 circa che si erano candidati in tutta Italia. «È stata un’esperienza davvero stimolante – raccontano i tre protagonisti - grazie alla quale abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere, confrontarci con molti altri giovani e di incontrare persone molto interessate al nostro progetto». Lo slogan “Green Tech è cultura del territorio” concentra i tre ambiti d’azione del gruppo dei tre giovani veronesi: la prevenzione dei dissesti idrogeologici, le fasce tampone per preservare le colture e la bonifica ambientale. «La nostra idea – spiega Paolo Campostrini - è quella di proporre degli strumenti low cost che permettano di effettuare un vero risanamento e consolidamento del terreno, utilizzando particolari piante dall’elevata lunghezza radicale consorziate a microrganismi». Lo stesso slogan del progetto spiega molte cose, «in Italia infatti manca ormai da anni una vera cultura del territorio – continua Andrea Zerminiani – e le recenti tragedie in Liguria e Sicilia purtroppo lo dimostrano. Con questo progetto proponiamo un rimedio di prevenzione che in pochi anni permetta di evitare parte dei dissesti e successivamente iniziare degli interventi di bonifica ambientale». Dare spazio alle idee dei giovani ed aiutarli a realizzarle è fondamentale, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Perché proprio da chi questo futuro vuole costruirlo può nascere la spinta per ripartire. «Da sempre abbiamo la passione per l’innovazione – conclude Alberto Ferrarese - e pian piano è nata la consapevolezza di poter fare delle biotecnologie il nostro lavoro, ci abbiamo creduto anche se le difficoltà e le battute d’arresto non sono state poche. Ora il prossimo passo nel breve periodo sarà quello di aprire una nostra azienda e offrire le nostre soluzioni biotecnologiche ad enti e privati interessati ad intervenire sul territorio». Matteo Dani
180 spettatori che hanno gremito le sale e a turno hanno passeggiato all’interno dell’allestimento scenico, sotto il ponte, fra montagne, grotte, contrade, greggi, pastori e persino cascate ed un villaggio indiano: Gesù è nato per tutti. «Finalmente dopo tanti presepi pensati e allestiti ho coronato il mio sogno di essere dentro la scena, come San Francesco che mi ha preceduto nel 1223 con il primo presepe a Greccio - dice Luigi che nei suoi 50 anni di vita ha costruito 47 presepi anche 5 in un solo anno. La sua passione non è solo eredità familiare, ma derivante dagli insegnamenti di Gianfranco Bussola, suo indiscusso maestro. «Per questo allestimento, pensato a primavera ed iniziato ai primi di ottobre - spiega Gigi sono occorsi 360 mattoni in tufo, 16 quintali di pietre, 12 quintali di radici e ceppi nascosti da tanto muschio 400 fogli di carta roccia e 500 litri di acqua spinta da due pompe ad immersione e dalla maestria dell’esperto acquaiolo Elio Lavarini; è stata anche necessaria la collaborazione di tanti volontari, tra cui Anna, Monica e Chiara». Alla richiesta di un suo giudizio, Bruno Lavarini, Sovrano del Ponte, ha sentenziato: «Semplicemente meraviglioso! Non pensavo ad un risultato simile. Curato in ogni singolo particolare. Carta bianca a Gigi che non ha mai tradito le aspettative». Il presepe, che resterà visibile sino alla metà del mese di febbraio, è dedicato quest’anno a tutti coloro che soffrono. G.P.
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MARANO. Attivi i servizi nella nuova sede
La Croce Bianca apre a Valgatara Da qualche anno esistevano contatti tra la Croce Bianca e l’Amministrazione di Marano per attivare una sede operativa della Croce nel territorio Comunale. La Croce Bianca della Valpolicella storicamente svolge il proprio servizio facendo stazione presso l’ospedale di Negrar che lo lega con una Convezione alla Croce stessa. Da quest’anno svolgerà invece il servizio partendo dalla nuova sede di Valgatara. «I contatti erano iniziati già con il precedente presidente provinciale, Mauro Tosato, perché avevamo intravisto nella Croce Bianca, oltre ad un importante servizio, anche una occasione per sensibilizzare i cittadini di Marano e soprattutto i giovani ad una forma di volon-
tariato attivo e concreto con evidenti e percepibili risultati sulla popolazione – afferma il sindaco di Marano, Simone Venturini -. Allora la cosa non si era concretizzata poiché, disponendo la Croce di una sede operativa funzionale a Negrar non vi era la necessità di una seconda sede. «Ora – aggiunge Venturini - i volontari Valentino Venturini di San Floriano e Flavio Ottaviani di Valgatara mi hanno contattato perché la convezione con l’ospedale di Negrar è in scadenza e, ricordando i contatti passati, ci hanno chiesto se fossimo ancora disponibili ad ospitarli. Abbiamo accolto la cosa con grande favore e ci siamo subito messi al lavoro per trovare una soluzione: i locali che allora avevamo
visitato con il presidente Tosato infatti sono stati nel frattempo dati in uso al Gruppo Anziani Attivi di Marano e all’assistente sociale che riceve il pubblico, in un ufficio distante dal Municipio, per garantire la necessaria riservatezza. La soluzione che abbiamo individuato e che ho già illustrato al nuovo Presidente, Simone Mercanti, consiste nell’allestire una stanza con un letto a castello per due persone nei pressi dell’ambulatorio medico sotto la casa anziani. L’ufficio, ora in dotazione al Gaam, verrà dato alla Croce Bianca ed il Gaam avrà una nuova sede in un nuovo spazio che creeremo nella porzione terminale della sala Silvestri ove potranno avere anche il loro magazzino (per le attrezza-
ture per i corsi di pittura, la macchina da cucire, il materiale dei vari mercatini di solidarietà ecc…)». L’assistente sociale riceverà nell’ambulatorio medico occupato solo per poche ore alla settimana dal dottor Volpigli. «In questo modo – conclude il sindaco - avremo un nuovo servizio di Croce Bianca con uno o due mezzi parcheggiati sotto la casa di riposo con la quale potrà instaurarsi una collaborazio-
ne ancora più intensa di quella che già c’è. Attiveremo corsi per giovani del Comune per avvicinarli al servizio di volontariato e sono certo che anche questa novità troverà largo apprezzamento nei cittadini». «Dopo l’esperienza con l’ospedale di Negrar – con il quale era in atto da 29 anni una convenzione – era intenzione della Croce Bianca di rimanere a prestare servizio sul territorio della Valpolicella – afferma
il presidente della Croce Bianca, Simone Mercanti -. Alla scadenza quindi della convenzione, il Sacro Cuore ha deciso di non rinnovare alla Croce Bianca l’appalto, rivolgendosi ad un’altra croce. A questo punto abbiamo colto l’opportunità offertaci dal sindaco di Marano di Valpolicella di prendere sede a Valgatara. Proseguiremo quindi la nostra avventura in Valpolicella da questo nuovo luogo». S.A.
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
«Futuro sempre più critico» «Volontari, siamo soddisfatti» Il 2012 sarà un anno di "lacrime e sangue", in cui la crisi esploderà in tutta la sua drammaticità. Anche nel nostro comune vi sono famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese e il futuro appare nebuloso e incerto per tutti. In questo periodo di crisi è importante mettere da parte le risorse in attesa di tempi migliori. Noi ribadiamo la nostra proposta di mettere da parte il "grano" per il sociale. Chiediamo di destinare "la grana" non alle opere pubbliche, di cui è ricco il nostro comune e per cui si è speso ampiamente in passato, ma alle famiglie in difficoltà, agli asili, alle mense scolastiche, agli scuolabus e al Gruppo Caritas. Da una nostra stima, negli ultimi 5 anni il Comune di Marano ha speso esclusivamente per le opere pubbliche. Riteniamo che, in questa fase storica, vadano riviste le priorità. Devono diventare prioritarie le spese sociali. E' facile sostenere a parole o concedendo il patrocinio le iniziative sociali e di volontariato, più difficile destinare risorse e metterci i soldi, che ci sono stranamente e immancabilmente per le opere pubbliche. Meno politica taglia nastri e maggior Realpolitik, vicina ai cittadini. Invitiamo nuovamente il Consiglio comunale a destinate l'avanzo di bilancio 2010 di 35.000 euro interamente al sociale. Si potrà poi discutere sulle modalità di suddivisione di tale cifra, su quali siano le realtà più bisognose e quelle più meritevoli, ma una cosa è certa: la destinazione dell'avanzo di bilancio per finalità sociali è un atto dovuto, perché questo denaro appartiene ai cittadini. Non si trovino scuse, visto che per il 2011 si prospetta un avanzo di bilancio addirittura di 120.000 euro. Un avanzo di bilancio dimostra anche una scarsa capacità amministrativa, ma confidiamo che anche tale cifra vada impiegata con un occhio di riguardo per il sociale e per le famiglie. Paolo Zardini Capogruppo di Minoranza di Marano di Valpolicella
ERRATA Sull’edizione Valpolicella del mese di dicembre appariva un articolo relativo alla Caritas di Marano. Informiamo i lettori che il corretto codice IBAN del Gruppo Caritas di Marano è il seguente: IT66D083156003100006049
L’Amministrazione comunale di Marano di Valpolicella ha regalato al Gruppo Missionario che opera a Valgatara una nuova taglia-cuci per integrare la strumentazione del gruppo di lavoro, che annovera già ben tre macchine da cucire. Una decina di persone si incontra settimanalmente nella Sala Civica Silvestri, a Valgatara, per preparare oggetti da esporre e mettere in vendita in prossimità delle principali festività. Il ricavato viene di volta in volta devoluto in beneficenza ai vari missionari del Comune che operano nelle più svariate zone disagiate del mondo. La collaborazione con la parrocchia di Valgatara per preparare le vestine dei chierichetti o con la scuola primaria per confezionare le gonne, i foulard e i grembiuli che gli alunni hanno usato per la manifestazione del Folkfestival, oppure per soddisfare le esigenze di singoli privati, ha provocato un aumento del lavoro per cui è stato un piacere per l’Amministrazione acquistare la nuova macchina, ben consapevoli del beneficio che tutta la popolazione ne avrebbe avuto. In occasione del Concerto della Solidarietà, organizzato dall’Amministrazione per raccogliere fondi da mandare alla Scuola Media di Monteforte d’Alpone, dopo l’alluvione dell’1 novembre 2010, il Gruppo Missionario ha devoluto una cospicua somma di denaro. Più volte sono arrivati pacchi di materiali vari, offerti dalla gente che ormai conosce l’uso che ne viene fatto e che stimolano la fantasia e l’estro creativo di Rita, Teresa, Rosalia, Giuliana, Anna, Irma, Giuseppina, Assunta, Carmen, Santina permettendo così la creazione dei più svariati oggetti. Ciabattine per bambini, biancheria per la casa, collane, presepi, lampade, suppellettili, cestini, animali piccoli e grandi che abbelliscono le nostre case, sono messi in mostra e venduti con grande soddisfazione dalle autrici che spiegano con maestria alla gente anche i materiali di cui è fatto ogni oggetto. A tutte le volontarie vanno la nostra gratitudine e il nostro plauso per la caparbietà che dimostrano nel produrre innumerevoli articoli che arricchiscono l’esposizione del mercatino. Per chi volesse dare il proprio contributo al gruppo l’appuntamento è ogni mercoledì pomeriggio. Buon lavoro e grazie a questo fantastico gruppo. Giampaola Zanotti, Assessore alle politiche sociali per gli anziani
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SAN PIETRO IN CARIANO. Il 13 dicembre si è concluso il corso
LA VISITA
Tanti anziani a lezione per rafforzare i ricordi
Vittorio Sgarbi in Valpolicella
Si è concluso nella giornata del 13 dicembre a S. Pietro in Cariano il corso di “potenziamento della memoria” dedicato agli over 60. Un progetto, nato dalla collaborazione tra L’associazione Alzheimer Italia Verona, da decenni in prima linea con i familiari dei malati di Alzheimer nell’attuazione di interventi specifici per gli ammalati e nella promozione di interventi di sensibilizzazione, formazione e prevenzione, l’assessore ai
Servizi Sociali del comune di S.Pietro in Cariano, Marco Bogoni, i Servizi Sociali e la Consulta degli anziani. «Il corso di potenziamento della memoria è nato con l’intento di aiutare i partecipanti a familiarizzare e padroneggiare le strategie di memoria per rendere il ricordo più potente, con la consapevolezza che migliorare si può a qualsiasi età – affermano gli organizzatori -. Un’ analisi preliminare aveva messo in evidenza un ampio interesse dei cittadi-
ni residenti nel comune di San Pietro e, in linea con la forte richiesta, sono stati realizzati due corsi paralleli». Il progetto è stato redatto e condotto da Olimpia Cascia, psicologa collaboratrice dell’associazione Alzheimer Italia Verona ed esperta in ambito sociale, nella ex sala consiliare e in una sala del centro sociale. L’amministrazione comunale carianese ha promosso e finanziato il progetto consentendo a chi si era iscritto la partecipazione
Progetto turistico Pedemontana Veronese Capofila di un’importante iniziativa il comune di San Pietro in Cariano. Si tratta del progetto turistico Pedemontana Veronese che coinvolge 21 Comuni compresi tra l’area confinante il lago di Garda e Monteforte, dall’Adige ai Lessini – oltre a San Pietro in Cariano, Bussolengo, Cazzano di Tramigna, Cerro Veronese, Fumane, Grezzana, Illasi, Marano di Valpolicella, Mezzane di Sotto, Montecchia di Corsara, Monteforte d’Alpone, Negrar, Pescantina, Roncà, San Giovanni Ilarione, S.Amborgio di Valpolicella, Soave e Tregnago -. «Ognuno di questi 21 Comuni – spiega con entusiasmo il primo cittadino carianese, Gabriele Mae- Gabriele Maestrelli strelli – si sta impegnando nel redigere una cartella illustrativa di ogni più piccolo aspetto che riguarda il proprio territorio. Una sorta di dossier che costituirà un quadro generale, base da cui partire per elaborare una serie di dati da portare al cospetto della Regione Veneto, titolare del progetto “Verso la Pedemontana Veneta” per il quale investirà fondi propri. In seguito infatti accanto all’Alta Marca e alla Pedemontana Vicentina prenderà vita un progetto il cui obiettivo primario sarà lo sviluppo turistico – culturale delle province di Verona, Vicenza – con capofila il comune di Tiene - e Treviso – con capofila Vittoria Veneto -. Il progetto, iniziativa voluta dall’assessore al turismo della nostra Regione, Marino Finozzi, verterà principalmente sul potenziamento del turismo in tutta l’area, allo scopo di valorizzare il territorio e trovare in quest’iniziativa la possibilità di impegnare i nostri giovani, creando al tempo stesso una rete tra i diversi Comuni. Il progetto – aggiunge ancora Maestrelli – è finalizzato a catalizzare l’attenzione sul nostro territorio a livello internazionale: il Veneto richiama ogni anno 14.000.000 di turisti – è la prima regione italiana a livello di visite -. C’è però ancora molto da lavorare: in particolare è necessario valorizzare tutte quelle realtà che non hanno l’opportunità di essere “veicolate” all’estero».
SAN PIETRO / 22 GENNAIO
Convegno sui pesticidi La Valpolicella nella giornata di domenica 22 gennaio vivrà una delle giornate dell’ambiente promosse dalla Provincia di Verona in modo alternativo. Al blocco del traffico o ad altre iniziative infatti è stato preferito un incontro organizzato presso la sala Lonardi del comune di San Pietro in Cariano – in via Beethoven - alle ore 10.00 dal titolo “Pesticidi o prodotti fitosanitari”. «Ogni Comune – afferma l’organizzatore Giuseppe Bonazzi,vicesindaco del comune di Fumane – in occasione delle giornate dell’ambiente promosse a livello provinciale deve organizzarsi con iniziative rivolte alla popolazione. I cinque Comuni della Valpolicella storica hanno quindi pensato di riunirsi e organizzare qualcosa di comune a tutti dando continuazione ad un progetto avviato la scorsa primavera. In Valpolicella infatti è stato promulgato qualche mese fa un regolamento per l’uso corretto di pesticidi e fitosanitari. E’ giusto che ora questo regolamento, con le sue conseguenze e le sue normative, venga portato a conoscenza della popolazione. Quest’ultima quindi verrà informata in particolare sotto l’aspetto medico – sanitario: c’è molta confusione relativamente a questi prodotti utilizzati in agricoltura e, visto che l’informazione riesca a volte dissipando i dubbi a togliere in parte la paura, intendiamo accendere una luce in questo senso. Il pericolo non scomparirà, ma se la popolazione ne ha la consapevolezza e lo conosce può trovare il modo per evitarlo o bypassarlo». Il convegno proposto quindi domenica 22 gennaio riguarderà in particolare gli effetti dei fitosanitari sull’uomo e vedrà come relatori Giovanni Beghini, medico di base in San Floriano, Silvia Zanini, pediatra di Verona, Roberto Magarotto, oncologo dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar.
Marco Bogoni
gratuita al corso. «I partecipanti al corso – aggiunge con soddisfazione Marco Bogoni - condividendo dubbi, riflessioni, successi hanno sperimentano come funziona la propria memoria e al termine del corso hanno manifestato un notevole gradimento dell’iniziativa, che ha permesso loro di imparare delle strategie per tenere in esercizio la memoria. Conoscere la “Memoria” e conoscere se stessi sperimentandosi in esercitazioni attive ha consentito ai partecipanti al corso di scoprire le proprie risorse e i punti di forza per vivere la propria età con successo». S.A.
Una visita insolita ha sorpreso la Valpolicella nella giornata di domenica 20 novembre. Il sindaco di Salemi, nonché famosissimo critico d'arte Vittorio Sgarbi, è stato infatti ospite del nostro territorio, alla ricerca in cerca di qualche Villa o chiesa aperta. Ad accompagnarlo in questo “giro” di ricognizione il sindaco di San Pietro in Cariano, Gabriele Mastrestrelli. «Colto un po' di sorpresa dall'evento – racconta il primo cittadino - ho potuto ascoltare dalla sua voce l'interesse che nutre per le nostre bellezze architettoniche, nonche' per la storia della Valpolicella. Giunto dagli studi di Canale 5 mi ha raggiunto in Villa Della Torre a Fumane, accolto dalla gentilissima Marilisa Allegrini, proprietaria della Villa. Insieme abbiamo visitato e chiacchierato attraverso le stanze della stupenda residenza medioevale. Ho accompagnato successivamente l'ospite presso un mio amico e pittore, Pietro Sempreboni di Fumane. Vittorio Sgarbi si e' intrattenuto una mezz’oretta guardando le tele dell'artista e manifestando un vivo apprezzamento per le opere. Ci siamo trasferiti poi a S.Floriano, visitando la Pieve, gentilmente aperta da Don Mario, bevuto un caffè a casa mia ed infine l'ho accompagnato presso la sede comunale, dove ha apprezzato le stanze ristrutturate e la chiesetta di Santa Chiara. Verso le 22.30 – conclude Maestrelli - e' ripartito alla volta di Milano. Durante queste poche ore trascorse insieme ho potuto vedere in Sgarbi una persona molto eclettica e nello stesso tempo grande intenditore dell'arte in senso pieno, molto colto e preparato. Mi ha promesso che tornerà presto...conosce ma vuole approfondire la vita e la storia della Valpolicella. Mi richiamera'».
Sgarbi nello studio di Pietro Sempreboni
PROGETTO OVERLAND
Come trattare i ragazzi Dal 2008 gli assessorati ai Servizi Sociali del Comune di Negrar e San Pietro in Cariano, in collaborazione con l’Azienda Ulss 22, promuovono il progetto “Overland!” rivolto ai genitori con figli adolescenti. Un progetto che ha dato negli anni buoni frutti e che nel 2011 ha portato l’assessore ai Servizi Sociali di Negrar, Luigino Damoli, in collaborazione con i Servizi Socio Educativi di Negrar e il comune di San Pietro in Cariano, ha pensato di continuare a offrire sostegno a vecchie e nuove famiglie attraverso un nuovo strumento, quello di un sito internet e di un Forum. L'11 e il 25 novembre scorsi sono stati organizzati due incontri a San Pietro e Negrar sul tema “Strumenti e strategie per affrontare i problemi con figli adolescenti”. Gli incontri sono stati tenuti dagli psicologi Michele Dolci e Giulia Rinaldi che hanno esposto alcuni degli atteggiamenti più comuni e meno proficui dei genitori rispetto ai figli. Hanno affrontato la “proattività” come modello strategico per risolvere alcuni delle problematicità più comuni nel rapporto genito-
ri/figli. Contestualmente è stato presentato il sito www.overland.altervista.org , per offrire anche via web risposte e strumenti per migliorare le relazioni dei genitori con i propri figli. «Il sito e il forum – afferma l’educatore sociale di Negrar, Simone Perina – hanno come obiettivo quello di creare una comunità virtuale di genitori in modo che essi possano discutere, confrontarsi e aiutarsi sui problemi educativi, sostenuti anche dagli interventi di esperti in terapia breve-strategica. Un vecchio proverbio africano dice che “per educare un bambino ci vuole un villaggio”. Il sito di Over-
land si propone di essere quindi un Villaggio virtuale nel quale gli abitanti si aiutano e si sostengono nel difficile compito di educare». «Sono molto soddisfatto per la partecipazione di un pubblico così numeroso ai due incontri – conclude l’assessore Luigino Damoli -. Le tematiche trattate sono estremamente attuali; avere la possibilità di ascoltare il punto di vista di esperti o le esperienze di altri genitori può diventare davvero molto importante nell’affrontare preparati il difficile compito di genitori ed educatori, soprattutto quando i figli sono nella delicata età dell’adolescenza».
Una scena tratta dal film “Genitori e figli”
CRONACHE
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SAN PIETRO IN CARIANO. Partecipare è semplice e tutti possono farlo
Pedemonte si associa alla raccolta dei tappi Anche Pedemonte contribuisce a rendere possibile un progetto mondiale basato sulla raccolta dei tappi di plastica. La raccolta dei tappi di plastica è nata da un’iniziativa della Caritas Diocesana di Livorno, in collaborazione con la ditta Galletti Ecoservice, impegnata nella raccolta e trasporto di rifiuti speciali, nel riciclaggio e stoccaggio di materiali plastici. Dal 2003 l’iniziativa ha come obiettivo il sostegno ai progetti di approvvigionamento idrico che l’associazione di volontariato Centro mondialità sviluppo reciproco (CMSR), onlus e ong fondata a Livorno nel 1979 ed impegnata su vari fronti della cooperazione internazionale in Italia e all’estero, porta avanti nella Regione di Dodoma in Tanzania. Il grande successo dell’iniziativa sta nel fatto che tutti possono partecipare: «ogni giorno abbiamo a che fare con la plastica e soprattutto con i tappi di bottiglie, flaconi, barattoli e raccoglierli non è certo un compito difficile o gravoso – affermano gli organizzatori -. Per prendere a parte a questo progetto occorre solo la memoria: ricordarsi ogni volta che gettiamo un contenitore di togliere il tappo (se è in plastica PE) e conservarlo. Un gesto così semplice rappresenta qualcosa di importantissimo per molti villaggi della Tanzania completamente sprovvisti di acqua potabile». Moltissime persone hanno compreso il significato che sta dietro alla raccolta dei tappi e hanno contribuito alla sua diffu-
sione in molte regioni italiane. I promotori sono rappresentati da diverse realtà: privati cittadini, amministrazioni comunali e provinciali, aziende di raccolta dei rifiuti, associazioni, scuole, esercizi commerciali…E anche a Pedemonte si è costituito un gruppo che aderisce a questo progetto. Oltretutto nelle ultime settimane dell’anno proprio l’operatore ecologico che si occupa della raccolta della plastica ha suggerito a diversi uten-
PEDEMONTE
Natale 2011: il riassunto Tradizione, musica e cultura hanno arricchito l'atmosfera natalizia, incoronando anche il nuovo anno a Pedemonte. Le festività 2011 sono state infatti caratterizzate dal Villaggio del Presepe Vivente, tornato ad animare la piazza del paese. Inaugurato durante la notte di Natale, il Presepe, frutto dell'impegno solerte di numerosi volontari, ha riscosso anche in quest'edizione successo e plauso, con un numero di visitatori che ha superato ogni aspettativa...Ma l'esperienza del Presepe Vivente è stata arricchita anche da una novità: per iniziativa e disponibilità della ditta Formentelli di Pedemonte durante le festività è stato possibile ammirare all’interno del Villaggio del Presepe Vivente un organo in costruzione accompagnato da spiegazioni del maestro Michael Formentelli. Nella chiesa parrocchiale di Pedemonte sono stati posizionati invece due organi. L'iniziativa di Michael Formentelli ha avuto il suo coronamento nella serata del 2 gennaio scorso, quando alle 20.30 la Chiesa ha fatto da scenario alla serata organistica, occasione per apprezzare solenni esecuzioni del maestro Maurizio Mafezzoli e del maestro Michael Formentelli e per assistere agli interventi di alcuni esperti che hanno illustrato la cultura della musica d'organo. Le rappresentazioni però non sono finite qui: il 2012 inaugura il suo inizio anche a suon di voci e note con il coro El Vesoto, protagonista nella serata del 7 gennaio alle 20.15 e il Presepe in musica, domenica 8 gennaio alle 19.00 in Chiesa con l'esibizione di tutti i cori parrocchiali di Pedemonte, dalle Cantorine ai Giovani, dalle Famiglie al coro polifonico. Proprio nella giornata di domenica 8 gennaio il Presepe chiuderà in bellezza con la sua ultima rappresentazione dalle 15.00 alle 19.00. Le offerte libere raccolte saranno destinate, come in ogni edizione, a sostegno delle attività della scuola dell’infanzia parrocchiale “Sorriso” e di altre attività di solidarietà.
Un momento della serata del 2 Dicembre nella Parrocchiale. Da sinistra Bartolomeo Formentelli e Don Ivo Fiorini
ti di depositare, se possibile, le bottiglie senza tappo. Un accorgimento, questo, che agevola tra il compattatore piazzato sul veicolo che lui conduce…e può quindi contribuire al tempo stesso a realizzare pozzi in Africa attraverso CMSR. Tre sono i centri di raccolta di tappi a Pedemonte: Baita Alpini, Circolo NOI e Cece acconciature. Per ulteriori informazioni: www.cmsr.org/raccoltatappi.htm
21 PATTO DEI SINDACI Il 29 novembre scorso i sindaci di nove comuni della provincia scaligera hanno fatto tappa a Bruxelles, accolti all’interno del Parlamento Europeo, per la sottoscrizione del Patto dei Sindaci. Tra loro anche il sindaco di San Pietro in Cariano, Comune che, accanto ad altri otto Comuni, con capofila Valeggio sul Mincio, ha costituito un’unione grazie alla quale – con ben 120.000 abitanti – riuscirà ad accedere ai fondi europei per la realizzazione di alcune importanti opere sul territorio. Obiettivo principale è ovviamente l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica nell’aria entro il 2020. «Da parte sua il comune di San Pietro in Cariano – afferma Gabriele Maestrelli – intende avviare un piano di “risparmio energetico” che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici, di revisione degli impianti di illuminazione pubblica e di manutenzione degli edifici scolastici nella direzione di un maggior risparmio energetico. Grazie all’unione di questi Comuni prenderà vita una società che otterrà finanziamenti ad interessi bassissimi, ai quali, se interessati, anche i privati potranno avere accesso».
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FUMANE. Intervista al vicesindaco Giuseppe Bonazzi sui lavori pubblici
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
Attenzione alla sicurezza e al risparmio energetico
Multiculturalità
Sicurezza e risparmio energetico. Questi i due fronti sui quali il comune di Fumane ha concentrato la propria attenzione in materia di lavori pubblici nell’arco degli ultimi due anni e mezzo - 2.088.000 euro sono stati gli investimenti totali -. A parlarne è il vicesindaco di Fumane, Giuseppe Bonazzi. Vicesindaco, parliamo di quanto è stato realizzato nel capoluogo di Fumane? «Sono terminati i lavori del marciapiede di via Pio Brugnoli, mettendo in sicurezza il transito che da quella via porta gli alunni verso le scuole elementari, riqualificando e ordinando anche il parcheggio che spesso ostacolava il transito nell'incrocio viale Verona - via Pio Brugnoli, per la cui riqualificazione stiamo valutando alcuni "studi di fattibilità". Si è provveduto ad un riconsolidamento del fondo stradale di via Piani e all’installazione di sbarre di rallentamento in alcune vie del capoluogo. Stanno proseguendo i lavori di riqualificazione funzionale dell'eco-centro. Ancora prima dell’inizio dell’anno scolastico sono terminati i lavori di ristrutturazione della ex scuola materna del capoluogo, che corre nella direzione indicata dal Patto dei Sindaci. Sempre a Fumane, a seguito di una situazione emergenziale nell'edificio dell'asilo Torre incantata, si sono dovute sostituire le guai-
ne di coperture del tetto. L'obiettivo dell'amministrazione è quella di effettuare una bonifica su tutta la struttura anche migliorativa per quanto riguarda l'efficienza energetica». A Cavalo invece? «E’ stata ristrutturata l’ex scuola in via San Zeno, vicino alla chiesa. L'edificio è stato riqualificato nella struttura interna ed aggiornato sotto l'aspetto del risparmio energetico. Anche l'ufficio postale potrà qui usufruire di una sede più adeguata, così pure l'ambulatorio medico. Le stanze al piano superiore, oltre ad un miglioramento strutturale sono state riqualificate anche sotto l'aspetto della fruibilità da parte delle associazioni della frazione. Nell'altro ex edificio scolastico di Cavalo in via Mons. Lonardi, è stato modificato l'impianto di riscaldamento,
mentre in via Molino è stato fatto un impianto di raccolta e convogliamento acque bianche». E per quanto riguarda le altre frazioni? «Anche la frazione di Verago e Molane - Forte Masua è stata oggetto di opere significative. Nell'occasione della festa di San Gaetano si è inaugurato il ponte finanziato dalla Regione Veneto attraverso la Comunità Montana. Al Comune è rimasto l'onere di completare l'opera di riqualificazione urbana con la pavimentazione della stradina che dalla malga porta alla piazza principale. Anche per la strada che porta al forte Masua e ad altre contrade si è intervenuti in parecchi tratti con il manto asfaltato e una cura particolare si è dedicata allo sgrondo delle acque e alla pulizia delle cunette. Nella frazione di Breonio è
Giuseppe Bonazzi
stata portata a termine l'operazione di asfaltatura generale iniziata lo scorso anno. In settembre è iniziata la messa in sicurezza della strada Molina-Breonio, dopo aver ottenuto l'accordo bonario per l'occupazione dei terreni necessari per l'allargamento della strada con i numerosi proprietari. Anche a Mazzurega si sono completate le asfaltature iniziate lo scorso anno, inoltre si è pavimentato il vicolo denominato "Ghetto" col rifacimento di alcuni sottoservizi che risultavano mal posizionati. Nella frazione di Molina si registrano i primi interventi privati riguardanti l'azione pilota, mentre per quanto riguarda la parte pubblica, della stessa azione, abbiamo dato comunicazione alla Regione che è nostra intenzione iniziare appena possibile». Silvia Accordini
La nostra scuola accoglie bambine e bambini provenienti da varie parti del mondo e di religione diversa; questa visione di multiculturalità ci ha portato ad individuare un elemento comune e significativo per ogni bambino: la casa. La casa come luogo di abitazione e di vita fatta di persone, di affetti, di accoglienza, di scambio, di l’amore e dall’accoglienza. La casa vissuta come luogo del cuore.“Natale nel mondo: una casa per tutti” è il titolo del nostro presepe che è frutto di un forte sinergia scuolafamiglia. Ogni bambino, con i propri genitori ha realizzato una casa del mondo, da mettere nel nostro presepe, sorprendendoci della grande creatività e fantasia nell’uso di molteplici materiali. Il Presepe è poi stato allestito nel giardino della scuola dalle insegnanti con la collaborazione di genitori, bambini, personale ausiliario e dipendenti comunali. La scuola dell’infanzia Torre Incantata di Fumane
ISTITUTO COMPRENSIVO LORENZI / IL GRUPPO
PERCORSO FORMATIVO. Famiglie “in regola”
È nato Walking Music
“Genitori in regola”: questo il titolo di un percorso formativo organizzato dall’associazione L2S e dal Centro famiglia di Fumane. Destinatari sono i genitori dei ragazzi dell’istituto comprensivo fumanese. “Genitori in regola” avrà luogo presso la scuola media di Fumane a partire da martedì 17 gennaio. Al primo incontro – dalle ore 20.45 alle 22.45 – seguiranno altre tre serate. «La televisione – affermano gli organizzatori - informa quasi quotidianamente di notizie che riportano a problemi comportamentali e di disciplina in molti ambiti della società. Inutile negare: il problema c’è. Si tratta quindi di recuperare un pensiero condiviso, alcuni orientamenti solidi, uscendo dalla dinamica di delega o di colpevolizzazione perciò che altri non fanno. Costruire più che distruggere o ricercare imputati. Gli incontri del percorso formativo vogliono essere un momento di riflessione, condivisione di strumenti e orientamenti strutturati ed esemplificazioni concrete…un piccolo gesto per recuperare la credibilità del mondo adulto». Gli argomenti trattati riguardano la “Riflessione sulle regole e il loro significato”, “Quali regole sociali e quali regole famigliari”, “Educare alle regole e costruire responsabilità”, “Trasgressione e sanzioni”, “Le figure educative nel trasferire i valori”.
Ha preso il nome di “Christamas’s way” lo spettacolare evento a cui durante le festività natalizie ha dato vita il gruppo Walking music dell’istituto comprensivo B. Lorenzi di Fumane. Un gruppo, questo, nato al termine del mese di settembre 2011 quando alcune classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto fumanese hanno deciso di realizzare uno spettacolo di Natale. «L’entusiasmo è dilagato anche nelle altre classi e sezioni arrivando a coinvolgere 216 ragazzi – racconta con soddisfazione e orgoglio Dolores Ferri, insegnante di educazione musicale -. Con particolari e studiate consegne tutti gli alunni di ogni classe si sono impegnati nella seria e delicata ricerca di testi e musiche adatte al clima di riflessione e di luce particolare tipica del Natale. Nell’arco di tre mesi di scuola Walking music ha percorso un simpatico ma impegnativo cammino musicale volto a raccontare ma soprattutto a trasmettere tutto quello che gli stessi ragazzi vogliono rappresentare nel Natale forse non sempre tradizionale ma sicuramente ricco di contenuti e valori». Si sono concretizzati in questo modo tre concerti – sabato 17 dicembre nella chiesa parrocchiale di Fumane, giovedì 22 dicembre e venerdì 6 gennaio nella parrocchiale di Marano di Valpolicella -. In ognuna delle serate non è mancato una parte dedicata al Natale tradizionale con richiami di melodie popolari o di quei canti che da sempre accompagnano le festività natalizie, una parte legata al cinema, con brani legati anche alla fanciullezza dei Walking music, quando proprio a Natale si andava al cinema con tutta la famiglia e infine uno sguardo internazionale con spirituals e gospel, proprio perché la musica, anche nelle ricorrenze particolari ha sempre un linguaggio universale.
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DOMEGLIARA
DOLCÈ. Da Volargne a Ceraino, da Peri al capoluogo. Adamoli interviene
Niente pensione per il Carnealon
Lavori pubblici nel 2012 Parecchie opere in ballo
Sessantacinque anni, quindi pensionato? Il Carnealon de Domeiara e il suo comitato benefico non ci pensano neanche, anzi, sono già in moto per la 65° edizione che culminerà con la sfilata di domenica 19 febbraio per le via della Valbusa. Ma, prima, un ricchissimo programma farà da anteprima alla sfilata. «Mai come quest’anno c’è attesa e grande entusiasmo a Verona, in provincia ma pure da altri luoghi confida il presidente del comitato Carnealon de Domeiara, Renato Falghera, detto Il Forestiero -. Come lo scorso anno, abbiamo registrato parecchie iscrizioni, e abbiamo già ricevuto l’adesione di undici carri». Ambasciatori di numerosi comitati, di carri allegorici e teste coronate, italiche e d’oltralpe, hanno già lasciato il segno sul libro regale di Ettore l’Araldo di Corte che illustra il programma. «Allestiremo una mostra fotografica sui 65 anni del Carnealon nelle sale del centro parrocchiale: fondamentale l’opera di ricostruzione storica svolta da Sofia Sonia Azzolini, segretaria del comitato» prosegue Falghera. Non solo. «Mercoledì 1 febbraio, il comitato inviterà l’intera cittadinanza alla presentazione delle quattro copie candidate a Duca e Duchessa della Valbusa, in programma nel centro parrocchiale alle ore 20,30». Le quattro coppie: i duchi uscenti Sergio Quintarelli e Michela Menghini, Adriano Lonardi e Simonetta Castioni, Luigi Scarpolini e Lauretta Saccardi e Eligio Bellorti ed Emilia Passarini. Duca. Sabato 4 e domenica 5 febbraio, nelle regali elezioni nei bar del ducato, saranno eletti il 65° Duca e Duchessa della Valbusa. M.U.
Il 2012 a Dolcè si apre all’insegna delle opere pubbliche. Diversi infatti sono i lavori “in ballo”. «A Volargne – afferma il vicesindaco, Massimiliano Adamoli -, con la realizzazione della segnaletica orizzontale in Piazza Roma, sono terminati i lavori per la sicurezza dei pedoni, i cosiddetti percorsi pedo-
nali protetti. E' stato sistemato anche il piazzale lato ferrovia adiacente alla baita degli Alpini. A Ceraino invece è stato approvato il progetto esecutivo per l'ampliamento e la sistemazione del locale Cimitero. In breve tempo si procederà con la gara d'appalto. A Dolcè sono iniziati i lavori per la costru-
zione del nuovo centro polifunzionale, che ospiterà nel seminterrato il magazzino comunale, mentre al piano superiore ci saranno il nuovo poliambulatorio medico, e altri spazi a disposizione per il ritrovo delle associazioni. L'Anas ha provveduto alla demolizione del vecchio casello. Nella frazione di Peri è stata buona la risposta dei cittadini riguardo la semaforizzazione dell'incrocio che porta a Rivalta. L'opera è ritenuta molto utile specialmente in queste fredde giornate dove gli specchi appannati non offrivano sicurezza nell'attraversamento dell'incrocio. Sono al via i lavori per l'ampliamento e sistemazione del cimitero. Sono terminati i lavori di sistemazione e abbattimento delle barriere architettoniche con un ingresso molto più funzionale alla caserma dei Carabinieri di Peri. Per quanto concerne invece l’isola ecologica siamo in attesa dal Comune di Brentino Belluno di una risposta per quanto riguarda l'utilizzo da parte dei cittadini di Peri e Ossenigo dell'isola ecologica di Rivalta – aggiunge ancora
Massimiliano Adamoli
Adamoli -. A tale proposito è stata predisposta apposita convenzione. Per quanto riguarda poi la metanizzazione delle frazioni di Peri e Ossenigo è stato approvato il progetto esecutivo ed è anche stata approvata la convenzione che disciplina i rapporti con Rete Morenica per l'esecuzione dei lavori. Rete Morenica pertanto procederà all'appalto dei lavori. I lavori relativi al collegamento con la dorsale Snam sono partiti_7.
IL PERSONAGGIO. Eliseo Ferrari, poeta e scrittore E’ un vulcano di ispirazioni Eliseo Ferrari, poeta e scrittore di Belluno Veronese. Un “passatempo”, il suo, che anno dopo anno si è tramutato in esigenza di scrivere e far conoscere le sue composizioni. Una passione, coltivata in età matura, che ha fruttato un ricco repertorio composto da poesie, libri e anche commedie. Sì, perché Eliseo Ferrari, nel 2000, ha costituito una compagnia teatrale, I Gabbiani, con la quale ha messo in scena ben sei commedie, tra cui “Le amicizie pericolose”.«Dopo lo scioglimento della compagnia teatrale – afferma Eliseo Ferrari – ho iniziato a scrivere, partecipato anche a diversi concorsi culturali. Molte sono le soddisfazioni e le gratificazioni ricevute in questi anni». La mia prima sposa, La Pace, Il canto della civetta, Soffro e piango, Io rido, Guardare avanti sono solo alcuni dei 150 componimenti in versi scritti da Eliseo Ferrari. Poesie alle quali si sono aggiunti cinque libri: Lisa, storie di una ragazza per bene, Vacanze a Tahiti, Racconti storici e poesie – in due volumi -, Il fiore del Baldo e infine, La coperta di neve, storia di un reduce di Russia, stampato nel 2010. S.A.
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di Lorenzo Quell’Oller
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CRONACHE
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SANT’AMBROGIO. Approvata l’estinzione di quattro mutui contratti
24 RAGAZZI E POLITICA
Le aree immobiliari cedute Il neo Consiglio fruttano 1milione di euro entra in gioco Servizi di
Massimo Ugolini Approvata dal comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella l’estinzione di quattro mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Voto favorevole della maggioranza, contraria parte dell’opposizione. L’estinzione dei mutui segue la cessione di una decina di aree immobiliari tra cui due aree di via Aldo Moro a Domegliara, originariamente destinate ad aree verdi, trasformate in zone di espansione residenziale per 9.500 metri cubi complessivi; altre due aree verdi, presenti in zone produttive, trasformate in artigianali-industriali per altri 4.596 metri quadrati. «La cessione delle aree ha fruttato 1milione 528mila euro di entrate accertate ha spiegato l’assessore al bilancio e tributi Sandro Stella -. Parte di queste risorse, 1 milione 290mila
euro, sarà utilizzata per estinguere quattro mutui legati a contratti sottoscritti negli anni precedenti e rinegoziati con lungimiranza da questa Amministrazione nel 2004. Attraverso tale operazione, abbassiamo i debiti di finanziamento ora a 9 milioni di euro, di cui 2,7 milioni accollati all’Azienda Gardesana Servizi, contro i 10,5 milioni del 2010. Inoltre, annualmente, risparmieremmo 125mila euro fino al 2025 sugli interessi». Non solo. «Se nel 2004, anno del nostro insediamento, il valore delle immobilizzazioni del patrimonio comunale era pari a 19 milioni 389mila euro, questo valore nel 2010 era di 30 milioni 372mila euro – continua Stella -. In tesoreria, il Comune dispone di una liquidità di cassa a fine 2011di 3 milioni 200mila euro». Favorevole la Lega Nord:
Sandro Stella
«avevamo sollecitato molte volte la riduzione del debito e questo sta avvenendo - ha sottolineato Remo Sandri -. Incito l’Amministrazione a riportare il debito a 7 milioni di euro, quota che si trovò quando iniziò il proprio mandato». Astenuti Pd ed Uniti per i Cittadini. «Sono
favorevole di per sé all’estinzione dei mutui ha affermato il consigliere d’opposizione Pier Luigi Toffalori - anche se questa Amministrazione cerca di fare fronte alle difficoltà che lei stessa ha realizzato, cedendo il patrimonio immobiliare con danno per tutta la collettività. Mi riferisco in particolar modo alle aree cedute di via Aldo Moro a Domegliara, 10mila metri quadrati originariamente destinati ad area verde e parco giochi, creando tutta una serie di problematiche urbanistiche e ulteriore cementificazione, dilagata con questa Amministrazione». Astenuto anche Luca Frildini del Pd: «L’estinzione del debito è positiva ma costruire ancora, a danno del territorio e dei cittadini, nonostante le molte case vuote, significa peggiorare la qualità della vita di tutti. Il metodo utilizzato è sbagliato».
FIDAS SANT’AMBROGIO. Un 2011 da incorniciare Fidas Sant’Ambrogio guarda al 2012 con rinnovato entusiasmo. Merito di un 2011 da incorniciare, festeggiato lo scorso 8 dicembre con l’inaugurazione della nuova sede ubicata nell’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella, alla presenza del sindaco Nereo Destri, vicesindaco Roberto Zorzi, consigliere provinciale Fidas Alberto Venturi e del presidente Fidas Valpolicella Nicola Trande. La nuova sede sarà condivisa con la sezione ambrosiana dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi) presieduta da Nicola Zocca. Nella giornata di festa la sezione ambrosiana, che nel 2011 ha spento quaranta candeline, il direttivo presieduto da Arturo Ballarini ha consegnato il distintivo d’oro a Vittorio Dalla Bernardina, croce d’oro a Almerino Tommasi; medaglia d’oro a Gabriella Beltrame e Maria Teresa Ugolini; medaglia d’argento a Claudio Brentegani, Matteo Campostrini, Daniele Gasparini, Carlo Righetti, Giuseppe Semprebon e Davide Sguazzardo; medaglia di bronzo a Riccardo Bertelli, Maria Cristina Cecchini, Nicoletta Gelio, Serena Olivieri, Germano Orlandi, Mauro Rossignoli; benemerenze Giorgio Accordini, Maria Lorena Arcangeli, Stefania Giuseppina Bonsaver, Michele D’Onofrio, Marco Franchini, Matteo Pernigo, Claudio Quintarelli, Giovanni Riolfi e Giorgio Rizzi. «La nostra sezione - spiega il presidente Arturo Ballardini - ha registrato una crescita costante negli ultimi otto anni, passando da 120 donatori agli attuali 205 donatori attivi. Sono certo che potendo disporre di una nuova sede sarà possibile svolgere un lavoro organizzativo più efficace. La nuova sede, inoltre, consente di stabilire stretti contatti con altre associazioni di volontariato, con le quali dialogare per migliorare i nostri servizi nei confronti della collettività». Nel corso del 2011 la solidarietà della sezione Fidas ha interessato le scuole d’infanzia di Sant’Ambrogio, Gargagnago, adozione a distanza ed Emporio della Solidarietà.
Il Consiglio dei Ragazzi con l'assessore all'istruzione Franco Cristini
La riparazione della buca nei pressi del cancello della Grola, le crepe sui muri, il riscaldamento e il tetto della palestra, la pista di salto in lungo; l’acquisto di specchi da posizionare nei bagni, lavagne multimediali e materiale didattico come i vocabolari multilingue; l’organizzazione d’iniziative di solidarietà e la festa di fine anno: queste le proposte del neo eletto sindaco e Consiglio dei ragazzi all’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. I neo eletti sono stati presentati, in un Consiglio comunale d’eccezione nella palestra della scuola media Dante Alighieri ai 350 alunni che hanno partecipato alla tornata elettorale. Sono stati eletti il sindaco dei ragazzi Pietro Zanoni capolista della lista “Sos Scuola”; segretario e vicesindaco Thomas Ardieli; assessore allo Sport Lorenzo Lonardi; assessore alla Cultura Cecilia Campagnari; assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Alessandro Bisotti, i consiglieri di maggioranza Beatrice Peretti, Davide Braga, Patrik Xhelo, Christian Ardieli; i consiglieri d’opposizione Petra
Fasoli, Elena Cubi e Chiara Formenti (lista “Siate affamati, siate folli”), El Mahdi Chougga (lista “Per Dante”). «Cercheremo di realizzare le nostre proposte in collaborazione con la dirigente scolastica e il primo cittadino Destri» ha sottolineato il sindaco dei ragazzi Pietro Zanoni, mentre l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione 2mila euro per attuare le proposte del Consiglio dei ragazzi nell’ambito della convenzione con l’istituto comprensivo. «L’elezione del Consiglio comunale dei ragazzi permette di portare la vita amministrativa nella scuola nell’ambito di una viva collaborazione con le istituzioni» hanno spiegato l’assessore all’Istruzione Franco Cristini e il sindaco Nereo Destri che si sono complimentati con studenti e insegnanti per la correttezza con cui hanno svolto le elezioni, terminate senza nessuna scheda nulla o bianca. Le autorità scolastiche hanno evidenziato l’importanza del Consiglio dei ragazzi mentre don Alberto Giusti, parroco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, ha portato il saluto dei parroci del territorio.
CRONACHE
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L’EVENTO. L’anno scorso la fondazione veronese ha festeggiato il centenario
SAN GIORGIO / LAVORI
L’Unione Marmisti vince il premio Sant’Ambrogio
Via Panoramica
La splendida cornice della sala intitolata al professore Giorgio Zanotto in Villa Bassani ha ospitato la cerimonia del premio Sant’Ambrogio 2011, speciale riconoscimento istituito nel 1997 dall’Amministrazione comunale in occasione della solennità di Sant’Ambrogio: una pregiata statuetta in marmo bronzetto che raffigura il Santo, scolpita dallo scultore Mariano Bellamoli, conferita all’Unione Marmisti di Sant’Ambrogio che ha festeggiato nel 2011 il centenario dalla fondazione. Scorreva il 5 maggio 1911 quando, nello studio del notaio Besi, venne fondata l’Unione Marmisti, familiarmente conosciuta come delle Oche in contrapposizione alla già esistente Piatti. I soci fondatori furono Agostino Savoia (primo presidente), Alfonso Semprebon (“dei ciocoli”), Innocente Piatti, Angelo “moro dell’oca” Zorzi, Pio Bernardoni, Attilio “puotto” Righi, Luigi “nonno” Antolini, Fernando “paciottin” Maggi, Domitillo Dalla Bernardina, Francesco Fer-
rari (“dei tirandi”), Luigi “biputo” Fiorio, Lorenzo Boscaini (“dei boschetti”), Beniamino “puottino” Righi e Domenico “paciotton” Maggi. Diversi i presidenti che si alternarono: il primo fu Agostino Savoia, seguito da Valentino Martini, Attilio Caneva, Attilio Righi, Massimino Galvani, Giuseppe Monico, Osvaldo Zorzi mentre attuale presidente è Paolo Gelmetti. Partita con nove soci, l’Unione ha registrato, nel corso dei decenni, una compagine sociale numerosa fino a superare quota cento. Attualmente, può contare su nove soci. Tra le opere artistiche, uniche, dell’Unione Marmisti ecco la Basilica di Santa Teresa in Borgo Roma a Verona, la chiesa di Belfiore, Porto Legnago e il Santuario della Madonna della Salute, il Cristo della Strada e la Madonna della Corona, solo alcune delle “infinite” opere dell’Unione Marmisti, alcune realizzate insieme alla Piatti come i marmi del Palazzo delle Poste di Verona. «È un onore consegnare l’Ambro-
Il sindaco Nereo Destri consegna l’Ambrogino ai rappresentanti dell’Unione Marmisti
gino all’Unione Marmisti: cent’anni di storia nel marmo, un traguardo unico» ha spiegato il sindaco Destri durante la cerimonia. «Ringrazio tutti i soci di ieri, di oggi e quelli che domani continueranno la nostra opera - ha racconto un emozionato Giuseppe Monico, presidente dell’Unione dal 1959 al 1987. «L’Ambrogino rappresenta il coronamento di una storia iniziata cent’anni fa: ricordiamo con sentita gratitudine tutti i soci succeduti. Grazie all’Amministrazione
comunale e a tutti i partecipanti» ha concluso Osvaldo Zorzi, presidente dell’Unione Marmisti dal 1987 al 2005. «Quasi tutti i soci della Cooperativa - ha commentato Beatrice Mariotto, presidente della Scuola d’Arte - hanno frequentato la Scuola d’Arte e, in questa occasione, sono stati donati alla Brenzoni alcuni antichi gessi che verranno collocati nella gipsoteca della scuola. Un indispensabile strumento di lavoro e un arricchimento culturale per gli allievi».
A breve inizieranno i lavori per mettere in sicurezza via Panoramica a San Giorgio di Valpolicella, chiusa dal dicembre 2010 per un movimento franoso. Ed entro tre mesi, salvo cause di forza maggiore, verrà completata la pavimentazione del centro storico, in cui non parcheggeranno più gli automobilisti non residenti. Questo quanto evidenziato dall’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella in un’animata assemblea pubblica nella scuola elementare di San Giorgio di Valpolicella. Il sindaco Nereo Destri, presente a San Giorgio col vicesindaco Roberto Zorzi, l’assessore ai Lavori Pubblici Renzo Ambrosi, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Giammarco Peretti e il comandante della Polizia Locale Alessandro Cinotti, ha rassicurato sulla situazione di via Panoramica. «Sulla base degli elementi in nostro possesso, posso affermare che attualmente non vi sono pericoli imminenti legati al movimento franoso per le case attigue o vicine» ha spiegato Destri.
Un movimento che, a memoria di alcuni cittadini, ha origini antiche. «Nel 2001 si manifestò un primo movimento franoso, nel 2004 vennero realizzati dei pozzi di drenaggio dell’acqua - ha ribadito il sindaco -. Abbiamo già destinato 400mila euro e ulteriori risorse per l’intervento che consisterà nell’abbassamento della strada fino a quattro, cinque metri, e la sostituzione del terreno asportato con materiale più leggero avente la stessa funzione. Nel contempo, dovremmo scaricare il più possibile l’acqua dalla circostante collinetta, deviandola nell’attiguo progno. Il tutto dopo avere spostato le due tubazioni presenti sotto il sedime stradale, la rete gas metano e la tubatura della fognatura che proviene da Monte». Una volta compiuto l’intervento, in quel tratto di via Panoramica, sarà istituito un senso unico alternato con divieto di passaggio per i mezzi pesanti. Per quanto riguarda i lavori di pavimentazione, il sindaco Destri ha assicurato che, salvo problemi di forza maggiore, saranno completati entro febbraio.
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SPORT
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PORT
CALCIO. Le squadre del vivaio rossonero sono entrate nel vivo della stagione
MOUNTAIN BIKE
Lo sport è divertimento 2011 da ricordare L’Ambrosiana la pensa così per Lorena Zocca
È entrata nel vivo la stagione del settore giovanile dell’Ambrosiana, composto da 190 calciatori e 12 formazioni, dalla scuola calcio agli juniores regionali. Oltre alla prima squadra militante in Eccellenza. Diverse le certezze e le novità nel vivaio della società rossonera presieduta da Gianluigi Pietropoli, supportato dai vicepresidenti Antonio Savoia, Mauro Testi e Alessandro Pieropan. «Fondamentale è l’operato dei tecnici che contribuiscono alla valorizzazione dei ragazzi sia per le compagini regionali che per quelle provinciali - afferma il responsabile del settore giovanile Ottorino Giacopuzzi -. L’allenamento costituisce un momento educativo e ludico in primis per i calciatori più giovani. In tal senso, da questa stagione abbiamo introdotto la figura di responsabile tecnico della scuola calcio nella persona di Daniele Menghin con esperienze in varie società tra cui l’Hellas Verona». A livello regionale, anche quest’anno, i diavoli rossoneri schierano tre formazioni: juniores Elite, allievi e giovanissimi. «Si tratta di una grande soddisfazione aver confermato la presenza delle nostre tre compagini a livello regionale - prosegue Ottorino Giacopuzzi -. Per quanto riguarda i risultati del campo siamo soddisfatti sia
per le compagini regionali che provinciali, anche se ribadisco che il risultato, soprattutto nelle categorie inferiori, non riveste il fine principale dell’attività sportiva. Doveroso un ringraziamento ai miei collaboratori che si stanno prodigando con passione e serietà per la crescita della società». E la collaborazione con altre società tra cui l’Hellas Verona continua. «Il rapporto con i gialloblù è particolarmente proficuo» conferma Giacopuzzi. L’organigramma del settore giovanile ambrosiano è il seguente: responsabile Ottorino Giacopuzzi, allenatore dei portieri Luigi Compri, massaggiatore Claudio Giarola, segretaria Annarosa Savoia. Gli allenatori sono Filippo Campisi e Francesco Oliosi (juniores Elite), Daniele Paganotti, Paolo
Fornalè (allievi regionali ’95-’96), Giovanni Militello, Daniele Fasoli (giovanissimi regionali ’97-’98). Franco Facciotti (allievi ’96), Mauro Tosi, Cristiano Parolotto (giovanissimi B ’98), Michele Bazzoni, Emanuele Boscaini (esordienti ’99), Daniele Fasoli, Giovanni
Militello (esordienti 2000). Daniele Menghin (responsabile scuola calcio), Federico Cavazzana e Riccardo Pietropoli (pulcini 2001), Luca Mascia, Simone Campanari (pulcini 2002), Carlo Menin (piccoli amici 2003-2004) e Fabio Lonardi (piccoli amici 2005-2006).
Vincere è difficile ma consolidarsi ai massimi livelli lo è ancora di più. Chi non smette di stupire è la veronese Lorena Zocca che nel 2011 ha inanellato 15 vittorie tra cui il titolo Triveneto, due podi nazionali all’Italiano Marathon e Team Relay e l’internazionale all’Europeo in Slovenia. Oltre ai successi nella Val di Fassa Bike, Tremosine No Limits, Rally dell’ Oglio, Xc Po e Morbasco, maglia scalatrice Trentino Mtb. La Zocca, che nel 2012 difenderà i colori della società ciclistica Carraro Team, non vuole
fermarsi. «L’obiettivo principale è ripetermi e magari migliorarmi, anche se non sarà facile – conferma Lorena -. Se dovessi scegliere una gara per il 2012 metto in testa il campionato italiano Marathon visto che si disputerà in Veneto alla fine di giugno. Nel 2011 sono arrivata seconda nonostante innumerevoli inconvenienti, ma avrei avuto sicuramente nelle gambe la potenzialità per vincerlo. Ringrazio la mia famiglia che mi segue sempre e la squadra che mi supporta».
PATTINAGGIO. Fantasy Skate Il tradizionale saggio natalizio di pattinaggio a rotelle di Fantasy Skate si è svolto nella tensostruttura di Ospedaletto di Pescantina: grandi protagonisti i 60 pattinatori e pattinatrici della società valpolicellese davanti a 300 spettatori, tra cui il delegato allo Sport del Comune di Pescantina Giovanni Scandiuzzi che ha premiato gli atleti distintisi nella scorsa stagione sportiva con una medaglia offerta dall'Amministrazione comunale di Pescantina. Atleti e atlete sono guidati dall’allenatrice federale Chiara Partelli, responsabile del gruppo agonistico, supportata dall’allenatrice Arianna Salazzari, guida tecnica dei gruppi esordienti e jeaunesse; il maestro Marta Pescarolo che si occupa dell’avviamento e dell’avviamento avanzato, Giorgia Prunas addetta alle coreografie del pattinaggio di gruppo, «allenatrici di riconosciuta professionalità - spiega Giorgio Zambon, presidente del Fantasy Skate -. L’auspicio è di consolidare, se non migliorare, i risultati ottenuti lo scorso anno quando riuscimmo a raccogliere numerosi podi ai campionati provinciali e ottimi piazzamenti (due quarti posti) ai campionati regionali, evidenziando la crescita atletica e tecnica dei nostri ragazzi». E durante il 2011 è stato fatto un ulteriore passo in avanti per centrare gli obiettivi stagionali. «Particolare attenzione - prosegue Zambon - è stata data alla preparazione atletica, con una programmazione mensile specifica per migliorare, oltre alla tenuta fisica in gara, l’elasticità e l’esplosività muscolare, entrambe necessarie per eseguire i salti e le trottole che sono la peculiarità delle performance del pattinaggio artistico». «Fantasy Skate, accanto agli atleti impegnati nel circuito agonistico e amatoriale della federazione, schiera una ventina di nuovi iscritti da tutta la Valpolicella - conclude il presidente - a testimonianza dell’interesse costante di ragazzi e ragazze per questa disciplina tecnica e spettacolare».
CAI DI SAN PIETRO
Corsi di alpinismo Anche nel 2012 la sezione del Club Alpino Italiano di San Pietro in Cariano organizza corsi di alpinismo giovanile, forti della ventennale esperienza nelle attività con i ragazzi. Ai giovani iscritti viene data l’opportunità di conoscere e imparare a frequentare la montagna tramite escursioni, giochi e visite naturalistiche, seguiti da accompagnatori volontari qualificati. Il corso base, rivolto ai ragazzi dagli otto anni compiuti agli undici anni, si svolgerà da marzo a settembre con sei uscite gior-
naliere, un’uscita di due giorni e un soggiorno di una settimana in una località montana; poi, si potrà scegliere di continuare a frequentare i corsi fino ai 17 anni. Per chi fosse interessato, il 27 gennaio alle ore 21.00 ,ci sarà la serata di presentazione delle attività nella sede CAI (Club Alpino Italiano) di Pedemonte in via Campostrini, 56. Invece, le iscrizioni si terranno il 2 e il 9 febbraio dalle 21.00 alle 22.30. Il numero di posti è limitato. Per informazioni: alpgiov@gmail.com
SPORT
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PESISTICA. Nuovi trionfi per la Fondazione Bentegodi ai Campionati Nazionali
27 JUDO S.ANNA D’ALFAEDO
Campaldini mette in bacheca Non solo risultati il sesto titolo italiano assoluto ma anche cultura Grande soddisfazione e splendido regalo sotto l'albero di Natale per i dirigenti della Fondazione M. Bentegodi 1868 Verona, Alberto Nuvolari (presidente), Salvatore Esposito (vice presidente) Maura Zambon e Loris Marini (componenti il CdA) e Stefano Bianchini (direttore generale), per i nuovi successi che la Sezione Pesistica ha portato a casa dalla trasferta in Sardegna, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti di sollevamento pesi, svoltisi domenica 11 dicembre a Nuoro. Le “ragazze della pesistica” si sono confermate campionesse italiane di società anche nel 2011, dopo il titolo vinto l’anno prima a Cervignano del Friuli. A livello individuale, da sottolineare il sesto titolo italiano assoluto consecutivo conquistato da Annarosa Campaldini, nei +75 kg, con sole due prove gara, una di strappo (87 kg) e una di slancio (102 kg), per un totale di 189 kg., il minimo indispensabile per aggiudicarsi le tre medaglie d'oro in palio e distanziare le avversarie. Annarosa veniva da nuovi record italiani assoluti, recentemente stabiliti ai
Le campionesse d'Italia e gli istruttori Bentegodi
Mondiali di Parigi. Tre medaglie di bronzo sono arrivate da Elena Fava, in gara nei 63 kg., con 54 kg di strappo, 68 di slancio e 122 kg totali. Delusione invece per il quarto posto di Maria Vittoria Sportelli, in gara nei 48 kg, che non è riuscita a bissare il terzo posto dello scorso anno: 53 kg nello strappo, 60 nello slancio e 113 kg nel complessivo, non le sono bastasti per ripetere l'impresa realizzata a Cervignano. Belle soddisfazioni sono arrivate dalla sesta posizione di Giada Varalta, nei 75
kg, con 127 kg di totale (60 + 69) e dalla settima piazza di Jenny Gironi, nei 53 kg, con un complessivo di 116 kg (53 + 63); le due diciannovenni atlete, ancora juniores (under 20), dove regolarmente raggiungono il podio nazionale. Da non dimenticare, poi, il titolo italiano assoluto di Carlotta Brunelli, solo da qualche mese in forza al Gruppo Sportivo Fiamme Oro Polizia di Stato Roma, la quale si è confermata nei 75 kg con un totale di 174 kg. (80 + 94). Dopo la lunga militanza nella scuo-
la pesistica bentegodina, Carlotta ha raggiunto quella stabilità professionale e personale, che le permetterà di raggiungere ambiziosi traguardi, soprattutto in campo internazionale. I dirigenti della Bentegodi, e lo staff tecnico della Sezione Pesistica, quest’ultimo composto da Claudio e Bruno Toninel, Fausto Tosi, Nicola Agnolini ed Elena Fava, archiviano così un'ennesima annata sportiva di grandi risultati e successi, raggiunti in campo regionale, nazionale e internazionale.
Si è concluso con una messe di successi per l’ASD Judo Sant’Anna d’Alfaedo il trofeo Santa Lucia svoltosi a Peschiera del Garda sabato 11 dicembre 2011. «E’ con sincera stima – afferma con orgoglio la presidente Daniela Venturinelli - che porgo le più sentite congratulazioni a tutti i componenti dell’Associazione Sportiva e soprattutto al Maestro Giancarlo Zocca che, con impegno e dedizione, si dedica alla preparazione sportiva dei giovani atleti nella disciplina delle Arti Marziali. La nostra Associazione punta le proprie energie e la propria filosofia non soltanto sui risultati agonistici, ma si propone di promuovere sopratutto nel segmento giovanile, e quindi pre-agonistico, tutti quei valori di carattere educativo quali investimento di cultura, etica e osservanza delle regole. Desidero inoltre ringraziare il comune di S.Anna per aver messo a disposizione i
GLI ATLETI PARTECIPANTI AL TROFEO S.LUCIA 2011: Fraccaroli Emma Pozza Anya Pozza Kyda Pozza Leyla Benedetti Angelo Petrovic Ivan Petrovic Luka Vallenari Dalia Mainenti Serena Benedetti Lucia Laiti Nicole Ledri Valentina Antolini Alessio Spiazzi Giacomo locali della nuova sede di allenamento. Un grazie particolare, oltre ai genitori che hanno anch’essi contribuito a questo risultato, va al sindaco Valentino Marconi, al Vice sindaco Raffaello Campostrini, all’assessore allo sport Marco Antolini e a tutta l’Unione Sportiva di Sant’Anna per la disponibilità dimostrata».
ASD JUDO VALPOLICELLA Lo scorso 28 novembre, l'Asd Judo Valpolicella ha partecipato con numerosi atleti di varie categorie al Trofeo di Treviso. I ragazzi veronesi hanno ben figurato, portando a casa parecchie medaglie. Sorprendente la prestazione dell'atleta più giovane, Nautica Mellano (under 13): dopo aver conquistato l’oro, ha ricevuto il premio come migliore atleta della sua categoria. Nell’under 17 vedeva impegnati tre atleti. Riccardo De
Luca (Kg 66), reduce dall'International Judo Koroska Slovenija, dove si è classificato primo: il talento veronese ha portato a casa il bronzo; Rodolfo Barbieri (Kg 55), nuovo acquisto della società, invece, ha vinto l’argento. Meno fortunata la prestazione di Matteo Fonnestu che nella categoria dei Kg 73 ha ottenuto il quinto posto. In seguito hanno combattuto gli under 15, dove Michele Arduini (Kg 66) ha conquistato il bronzo,
Alessandro Fainelli (Kg 55) è giunto quinto e Magdalena Solitro (Kg 52) settima. Nella categoria juniores/seniores, Giuseppe Ziino (Kg 66), tra gli applausi, ha ottenuto un bronzo. Gli impegni futuri per l'Asd Judo Valpolicella sono tantissimi: quello più rilevante sarà l'organizzazione del Campionato Italiano Assoluto Maschile e Femminile, al PalaOlimpia di Verona, in programma il 31 marzo e l’1 aprile 2012.
ATLETICA. Abakpereh: «Sogno il record nei 100 metri»
Brian Abakpereh
Si chiama Brian e ha quasi 17 anni. Anch'io che non sono particolarmente esperta in atletica, vedendolo correre, non posso non accorgermi della sua innata eleganza nei movimenti: la sua figura alta e longilinea sembra volare sfiorando la pista e, con poche falcate, il giro è concluso. Brian Abakpereh è figlio di genitori originari del Ghana, ma lui è nato in Italia e parla e pensa proprio come tutti i ragazzi italiani. Grazie alla società Atletica Valpolicella, che ha scoperto il suo talento, ha trovato una grande passione e una buona motivazione per impegnarsi. La sua attuale specialità sono gli 800 metri, ma il suo allenatore, Paolo Tagliapietra, è convinto possa fare molto bene anche nei 400. «Da quando ha iniziato ad allenarsi con noi, tre, quattro volte alla settimana – dice - Brian è migliorato tantissimo e, gara dopo gara, sta abbassando i suoi personali. Se pensiamo che i risultati migliori in carriera, per gli atleti di questa specialità, arrivano verso i 20 anni, ha ancora un grandissimo margine di miglioramento». Brian a San Pietro in Cariano ha trovato stimoli positivi, una buona motivazione e degli amici che gli stanno vicino: Jacopo, Hamed e Andrea, sono più grandi di lui, ma insieme a loro, Brian si sente bene, li stima e li ammira. Ma ha anche la testa sulle spalle e, alla domanda qual è il tuo sogno nel cassetto, mi risponde mostrandomi un sorriso bianchissimo: «Aprirmi una aziendina tutta mia come elettricista!». «Bello – penso - ha anche la testa sulle spalle!». Quindi con una certa soddisfazione, visto che è stato anche un mio alunno, lo incalzo: «Intendevo nello sport!» Mi guarda e, facendosi un po' più serio, mi risponde: «Il mio sogno nello sport sarebbe quello di fare un record nei 100 metri. I 100 sono la specialità che prediligo. Ma il mio allenatore dice che per quelli, non ho sufficiente elasticità della caviglia. Peccato». Ma non è detto. Forse con tanto, tanto impegno… Noi che lo conosciamo ci speriamo proprio! Paola Speri
onna D SPAZIO DONNA
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SPAZIO
L’ARGOMENTO
a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
La crisi esistenziale
Che cos’è la crisi esistenziale? La crisi esistenziale è una dolorosa sensazione di mancanza. L’individuo che ne soffre non è più in grado di dare un senso al suo esistere. È il senso della vita che si svuota, l’affettività si appiattisce, l’energia vitale è sempre più debole. La nostra vita si esprime attraverso varie identità: siamo padri, madri, fratelli e amici; nella società interpretiamo un ruolo professionale, impiegato, insegnante, infermiere, operaio…L’insieme di queste identità compone la “persona” e dà senso ed energia alla vita e all’esistenza del singolo individuo. La crisi in una di queste identità, se grave, provoca una crisi esistenziale in quanto viene ad incrinarsi il senso stesso della presenza nel mondo. Per superare questo malessere si possono scegliere diverse strade. Il rimedio più facile è il farmaco, sicuramente meno costoso in termini di investimento personale. Gli effetti collaterali sono appiattimento emotivo e blocco nella strada verso il cambiamento. Affidando solo al farmaco la risoluzione del problema si rischia di cercare fuori di sé la risoluzione della crisi delegando la propria serenità ad altri. Altre forme di auto medicamento, diffuse soprattutto fra i giovani, sono le droghe e l’alcol; ad entrambe si chiede di smorzare quel senso di angoscia e di agitazione emotiva caratteristiche della crisi esistenziale. La psicoterapia raffigura un percorso di conoscenza di se stessi alla ricerca di microlesioni nella personalità dell’individuo in crisi. Spesso sintomi come stati di ansia, attacco di panico, disturbi fobici o atteggiamenti compulsivi, nascondono o derivano da queste microlesioni soprattutto in fasi di passaggio normali nella vita (adolescenza, cambio di lavoro, parto, malattia). Per esempio, gravi problemi all’interno di un rapporto affettivo possono scatenare una crisi esistenziale in quanto mettono in discussione il modo di essere del soggetto all’interno del rapporto stesso. La sofferenza interiore è un campanello d’allarme che vuole portare la nostra attenzione su qualcosa da modificare, capire, interpretare, elaborare. La sofferenza non va allontanata come qualcosa di estraneo, ma ascoltata perché si possa risolvere il problema che la scatena e ritrovare il piacere di vivere.
LA CURA DEI CAPELLI
A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI
È un’oasi di coccole per i capelli il nuovo salone bionaturale di Antonella, parrucchiera che ha dato seguito ad una tradizione di famiglia iniziata già dal nonno e condivisa per alcuni anni con la mamma. «Ho sempre svolto la mia attività di parrucchiera unisex affiancando alle consuete metodologie anche trattamenti naturali, aiutandomi con il “vegetale” – afferma Antonella Marcomini –. Un percorso, il mio, iniziato proprio per la mia allergia alle tinture e ai prodotti chimici sul cuoio capelluto. Negli anni ho affinato le mie tecniche, fino ad arrivare oggi ad un’offerta completa all’insegna del bionaturale e del biologico. Nel mio salone si può richiedere il check up gratuito del capello, avvicinandosi anche a cure tricologiche e trattamenti personalizzati». Tinture vegetali, permanenti con prodotti bionaturali, trattamenti anticaduta, aromaterapia formulata con oli ed essenze vitaminiche antiossidanti e co-enzima Q10 o essenza pura di tea tree oli. Nel nuovo salone bionaturale di Antonella si possono trovare trattamenti adatti anche a chi ha problematiche di allergie e a chi, curando l'aspetto, desidera utilizzare prodotti "eco-consapevoli". A fare da cornice a tutto questo c’è anche il nuovo servizio Spa Hammam a 360° per quanto riguarda la bellezza dei capelli e il rilassamento dello spirito attraverso un percorso rigenerativo di 50 minuti con massaggio e scioglimento delle tensioni e ristrutturazione dei capelli.
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BEN ESSERE
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
“L'OLIO E LA VERITÀ TORNANO ALLA SOMMITÀ.” (Anonimo) Care lettrici, viste le numerose richieste arrivate in redazione, ripropongo questo mese un metodo di cura che già avevo descritto e che molte di voi hanno provato con successo. I risultati sono stati, a detta vostra, entusiasmanti. Reduci dalle festività, tutti noi ci ritroviamo appesantiti, o quantomeno affaticati. La cura dell’olio è un valido metodo per ritrovare vigore e forza, per detossinare, riattivare il metabolismo e le nostre difese immunitarie. Spiegherò dunque nuovamente le modalità e le caratteristiche della “terapia dell’olio”, un metodo di cura biologico e del tutto innocuo, per nulla invasivo che assicura risultati semplicemente senza confronto. Tratto dal rapporto del dr. Karach, uno dei partecipanti al Congresso dell' Associazione Ucraina degli Oncologi e dei Battereologi, nel quale viene descritto un insolito e semplice metodo di cura del corpo mediante l'aiuto dell’olio di semi di girasole. I risultati di questo metodo di cura descritti nel rapporto suscitano sorpresa e dubbi. Ma dopo la verifica della "terapia con l'Olio", ciascuno di noi può convincersi della validità delle argomentazioni del dr. Karac e verificarne l'efficacia sul proprio organismo. Karach sostiene che la base di questo metodo di cura consiste essenzialmente in una semplice operazione e precisamente nel succhiare e nell'introdurre l' olio nella cavità orale e che il successivo effetto terapeutico viene esercitato unicamente dal nostro organismo. Con questo metodo è possibile prevenire contemporaneamente squilibri a cellule, tessuti e tutti gli altri organi del corpo. Viene così impedita la distruzione della microflora e di conseguenza, la distruzione del nostro organismo. IL PROCEDIMENTO DI CURA Si introduce nella cavità orale al massimo un cucchiaio da tavola, al minimo un cucchiaino da tè di olio vegetale spremuto a freddo, preferibilmente olio di girasole. Senza particolare sforzo e senza fretta si sciacqua la bocca facendo anche passare l'olio attraverso i denti. L'operazione va eseguita tenendo la bocca chiusa e per una durata di circa 15-20 minuti. L'olio non deve assolutamente essere inghiottito. L’olio è inizialmente denso, ma diventa gradualmente sempre più liquido dopo di che deve essere sputato. Il liquido espulso dovrebbe essere bianco come il latte; se il liquido è giallo vuole dire che la sciacquatura della cavità orale è durata troppo poco. Le sciacquature con l'olio devono avvenire, di preferenza, al mattino ancora prima di fare colazione, sempre a digiuno. Per accelerare il processo di guarigione, il trattamento può essere ripetuto anche tre volte al giorno. Uno degli effetti più evidenti di questo procedimento è rappresentato dal consolidamento dei denti mobili, dalla eliminazione del sangue alle gengive e da un evidente sbiancamento dei denti. Buona salute e buon 2012 a tutte. Namastè!
SPAZIO DONNA
UNO SGURADO SUL MONDO
Donne 2012
È veramente triste, all'alba del 2012, dover ancora affrontare il problema della condizione femminile nel mondo: significa che civiltà e progresso non sono stati sufficienti a risolverlo, che l'uomo ha quasi conquistato lo spazio, ma non ha imparato ad amare e soprattutto a rispettare "l'altra metà del cielo". Nella maggior parte delle culture di cui siamo a conoscenza, i maschi hanno gestito il potere politico e religioso, hanno comandato in famiglia e svolto i lavori più redditizi, sono stati abbastanza liberi di scegliere il proprio destino. Le donne venivano considerate persone deboli e inferiori; erano spesso emarginate dalla società ed escluse dalle sedi in cui venivano prese decisioni importanti. Oggi possiamo affermare che nei Paesi occidentali i diritti delle donne sono legalmente riconosciuti e le leggi italiane sono tra le più avanzate d'Europa, soprattutto quelle per la tutela della maternità e sulle pari opportunità. Nonostante le leggi, molti ostacoli si frappongono ancora tra le donne e la carriera: infatti sono pochissime quelle che occupano posti di vertice nelle aziende e nei partiti politici, continuando la loro giornata ad essere la somma di due fatiche, quella domestica e quella extradomestica. Se però allarghiamo lo sguardo al mondo intero, il quadro è per varie ragioni sconfortante; il genere femminile, che costituisce poco più della metà dell'umanità e svolge i due terzi circa del lavoro globale, non possiede che un decimo della ricchezza, è rappresentato minimamente nei parlamenti, subisce forti discriminazioni. In paesi come la Cina e l'India, dove nascere donna è spesso considerata una disgrazia, migliaia di neonate vengono lasciate morire per cure inadeguate o per abbandono. Nei paesi del terzo mondo la violenza sulle donne è una normale componente del tessuto culturale e non viene identificata come tale neppure dalle sue vittime. Anche la povertà miete vittime in primo
Martina, la mia cagnolina aspetta Babbo Natale!
luogo tra le donne; in Nepal circa l0mila ragazze ogni anno vengono vendute dalle famiglie per essere avviate alla prostituzione e nell'Asia sudorientale sono oltre mezzo milione le bambine costrette a tale attività. Un problema specifico di alcune culture africane è invece quello della mutilazione genitale, ancora ampiamente praticata ed effettuata in condizioni sanitarie abominevoli, senza anestesia e soprattutto su bambine anche in tenerissima età. Gli effetti sulla salute sono devastanti e colpiscono le donne in ogni momento della loro vita sessuale e riproduttiva. Sarebbero 130 milioni le donne che hanno subito questa mutilazione e i flussi migratori stanno facendo arrivare il problema anche nei paesi occidentali. Un altro fattore di disuguaglianza è quello derivante da motivi religiosi, presente soprattutto nei paesi di religione islamica, dove le donne sono vittime di pesanti discriminazioni. Diffusi in alcuni paesi musulmani, i gruppi integralisti si propongono di trasformare la società secondo le regole del Corano e di imporle come legge dello Stato. In Algeria alle donne è imposto di portare l'hidjab, il velo, e di vivere ai margini della società; in Iran, in Afghanistan è imposto il burka e alle donne è preclusa l'istruzione. Un'altra piaga che colpisce le donne in ogni parte del mondo è lo stupro: sconvolge sapere quanto sia diffuso in paesi ricchi e civili quali gli Usa e il Canada, ma ancor più sconvolgente è scoprire come per esempio in Pakistan, per avere giustizia, la donna debba presentare quattro testimoni maschi e non possa testimoniare lei stessa. Inoltre, se la vittima non riesce a dimostrare il reato viene incriminata per attività sessuali illecite, incarcerata, frustata pubblicamente. Concludendo, possiamo affermare che, se è pur vero che la condizione femminile si è evoluta e i mutamenti più significativi si sono avuti in Occidente, molto probabilmente la liberazione di quella parte dell'umanità definita "l'altra metà del cielo" è solo agli inizi.
Gennaio 2012
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La nostra salute
Il freddo dell’inverno ci accompagnerà ancora per qualche mese indebolendo le nostre difese immunitarie. Il freddo, infatti, determina una riduzione dell'irrorazione a livello delle mucose delle vie respiratorie che sono zone di contatto con l'ambiente esterno, diminuendo la capacità dell'organismo di difendersi dalle aggressioni esterne. Dobbiamo, quindi, correre ai ripari partendo dall'alimentazione. Non dobbiamo farci mancare il giusto apporto di fibre, ferro, sali minerali, vitamine e altre sostanze antiossidanti che contribuiscono a rafforzare le nostre difese immunitarie. Le vitamine più importanti in questo tipo di alimentazione sono la vitamina C, dalle proprietà antiossidanti e toccasana per il sistema immunitario, presente soprattutto nella frutta fresca di stagione, come i nostri agrumi (arance, clementine, etc.) e i kiwi; la vitamina A, presente in numerose verdure di stagione, oltretutto ricche anch'esse di vitamina C e sali minerali, come spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti; la vitamina B, che coadiuva l'organismo nel trasformare il cibo in energia, e si trova soprattutto in cereali integrali, avena, carne rossa, verdure a foglia verde (cavolfiori, broccoli, spinaci), tuorlo d'uovo e ceci; la vitamina D, ottimo sostegno per il sistema immunitario e per l'umore, che d'inverno, a causa della diminuita luce solare, è bene assumere tramite i cibi che maggiormente la contengono, come pesce, fegato, latte e uova; è utile anche assumere vitamina E attraverso frutta secca e olio extra vergine di oliva. La dieta invernale deve apportare calore, energia e nutrimento, unendo e bilanciando gusto e salubrità. Un alimento molto utile in questo è il miele, ottimo dolcificante, soprattutto a colazione, insieme al latte. Fondamentali i legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché oltre ad apportare energia contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali, in più contengono lecitina, fonte di fosforo ed immunizzante per le infezioni batteriche. Non vanno, naturalmente, dimenticate le proteine, tramite la giusta porzione sia di pesce che di carne bianca e rossa.
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R ubriche Gennaio 2012
di Giancarlo Peretti
SAN MARTINO B/A, (Borgo della Vittoria) in nuovo contesto residenziale vendesi bilocale di recente costruzione piano primo, riscaldamento autonomo e garage. SAN MARTINO B/ A (Borgo della Vittoria) vendesi appartamento ristrutturato piano 1 ° mq. 118 composto da soggiorno con ampia terrazza abitabile, cucina con balcone bagno, due camere da letto ripostiglio, riscaldamento autonomo, aria condizionata, nell'interrato garage e cantina. VAGO DI LAVAGNO, vendesi bilocale nuovo mq.60 piano 1 ° con ascensore, riscaldamento autonomo, garage. RIF/16 VAGO DI LAVAGNO vendesi trilocale nuovo piano terra, riscaldamento autonomo e garage. RIF/8 VAGO DI LAVAGNO, vendesi appartamento 2° ed ultimo piano, su due livelli composto da soggiorno con angolo cottura, camera, bagno e balcone, al piano superiore con travi a vista,3 camere e terrazzino, riscaldamento autonomo e garage. RIF/21 VAGO DI LAVAGNO vendesi appartamento nuovo mq.90 su due livelli composto da soggiorno con balconcino, cucina abitabile con balcone, bagno - piano mansardato due camere da letto e bagno con travi a vista, riscaldamento a pavimento, aria condizionata garage singolo. Rif. LVA/2 SAN MARTINO B/A (Mambrotta) vendesi villetta a schiera nuova composta da piano terra soggiorno con angolo cottura, camera, bagno, giardino di proprietà, piano mansardato tre camera da letto, bagno e terrazza, nell’interrato garage e ampia taverna. BOSCOCHIESANUOVA, vendesi appartamento piano 1 ° composto da 2 camere, soggiorno/cucina e bagno giardino condominiale, posto auto BOSCOCHIESANUOVA vendesi appartamento, piano 2° composto da ampio ingresso, cucina, soggiorno, tre camere da letto, disbrigo, doppi servizi ampio terrazzo, giardino condominiale, posto auto. BELFIORE. Nuovo! In calsse B (risparmio energetico) appartamento al piano secondo ed ultimo composto da soggiorno, cucina, camera matrimoniale, cameretta e bagno, nell'interrato garage singolo. Ottime finiture! Riscaldamento a pavimento, sanitari sospesi, predisposizione al climatizzatore, predisposizione all'impianto
d'allarme, caldaia esterna a condensazione con predisposizione per pannelli solari, "cappotto" esterno. Da non perdere! Rif. BU36. Euro 129.000 BELFIORE. Casa a schiera al grezzo in fase di ultimazione disposta tutta su un piano e libera su tre lati, composta da ingresso indipendente, soggiorno cucina spazioso, tre camere, bagno, ripostiglio - cabina armadio e scala interna per l'interrato con garage di 40 mq. Esternamente 70 mq di giardino circa. Rif. BLC/50. Euro 155.000 (finita 225.000 euro) BELFIORE. In centro paese bellissimi e spaziosi appartamenti in quadrifamiliare composti da ingresso, soggiorno cucina di 33 mq terrazza abitabile di 23, tre camere di cui una doppia una singola e una matrimoniale, un bagno con vasca e una lavanderia con doccia, nell'interrato garage doppio di 32 mq. Ottimo capitolato in classe B (risparmio energetico), riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione esterna, zanzariere, vetri e infissi maggiorati per una migliore termicità. Centralissimo! Con finiture a scelta. Da non perdere: ultime due disponibilità! Rif. BL/6. Euro 230.000 CALDIERO. Bellissimo appartamento a risparmio energetico (classe B) in fase di ultimazione composto da soggiorno cucina di 32 mq ca. due camere, bagno e ripostiglio-lavanderia; nell'interrato garage doppio. Ottime finiture con riscaldamento a pavimento sanitari sospesi, climatizzatore e impianto d'allarme già installato, finiture a scelta. Ultima disponibilità. Da vedere! Rif.CAL2. Euro 180.000 SAN.MARTINO B.A. Bellissimo bilocale comodo ai servizi composto da soggiorno con angolo cottura, con terrazzi no abitabile, ripostiglio, antibagno, bagno e camera matrimoniale, nell'interrato garage singolo! Nuovo! (con climatizzatore, cassaforte, videocitofono e box doccia, predisposto per l'impianto d'allarme). Da non perdere! Rif. SMB/42 Euro 100.000 SAN. MARTINO B.A. In tranquilla zona del Borgo della Vittoria spazioso appartamento al piano terra parzialmente rimodernato da un'anno e composto da ingresso, cucina abitabile, soggiorno, camera doppia e camera matrimoniale, ripostiglio e bagno. nell'interrato garage singolo piastrellato e cantina. Completo di due climatizzatori, impianto elettrico nuovo e caldaia nuova. Rif. SMB/10. Euro 168.000
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Brunetta Damoli ci ha inviato alcune composizioni natalizie; la ringraziamo e sperando di farla felice le pubblichiamo “Natale”. Quando questa pagina verrà letta il Natale 2011 sarà già trascorso, ma, ascoltando Carla Zanini Ferrari, pensiamo che “L’è ancora Nadal”. Sullo stesso tema ci intrattiene Anna Ballarin proponendoci un virtuale “Presepe”. E che dire di Miriam Zambelli e dell’incrollabile fede che traspare anche “Nel destino di Gesù”?. Chiudiamo la pagina con “Presepio al ponte – di Veja” a mia firma, dedicata alla trasposizione scenica della Natività in un luogo così particolare e al suo allestitore Gigi Fasoli. Auguri. NATALE Che gioia quando arrivano le feste, addobbi, luci e dolci a riempir le ceste. Parenti, amici e affetti riuniti per stare insieme a festeggiare Santa Lucia, l’anno nuovo e soprattutto Natale. Ovunque si vada auguri e doni, pacchetti, baci e abbraccioni. Quando manca meno di un mese, con gli addobbi siamo tutti alle prese, presepi, alberi, palline, stelle filanti e intermittenti giochi di luci scintillanti. Pazzi di gioia i bambini specialmente, ma felici tutti, anche le persone sempre scontente. La cosa triste del Natale e di ogni festa in generale, è che tanto si fa aspettare e molto poco per passare. Brunetta Damoli
CLINICA PEDERZOLI
I benefici della riabilitazione in acqua La riabilitazione in acqua, o idrokinesiterapia, è una tecnica che utilizza le proprietà fisiche dell’acqua (pressione idrostatica, resistenza, temperatura) a fini terapeutici, utilizzata in particolare nel trattamento ortopedico, reumatico e neurologico di patologie sia dell’adulto che del bambino. «E’ importante considerare che la riabilitazione in acqua non può essere sostitutiva dell’esercitazione terapeutica effettuata in palestra, specialmente nelle situazioni in cui la specificità dell’esercizio viene programmata in stretta correlazione con le attività quotidiane da recuperare - precisa il dottor Claudio Bulighin, responsabile dell’Unità operativa di Medicina fisica e riabilitativa della Casa di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda -. La riabilitazione neuromotoria, infatti, deve aiutare a recuperare le abilità motorie necessarie a gestire l’autonomia nel proprio contesto quotidiano. Tuttavia l’idrokinesiterapia può essere considerata parte complementare del programma riabilitativo ed essere associata ad altre metodiche indicate dallo specialista». Il paziente da avviare alla rieducazione in acqua, naturalmente, deve essere attentamente valutato dal medico specialista che lo indirizza ai fisioterapisti esperti in questa tecnica di riabilitazione che da tempo viene effettuata nell’impianto delle piscine comunali della stessa cittadina arilicense. «I vantaggi dell’esercizio in
acqua sono molteplici - continua Franco Milanese, uno degli specialisti della Pederzoli -. L’esercizio in acqua è reso più facile grazie al lavoro in scarico, determinato dalla diminuzione degli effetti della gravità. Questo consente di svolgere esercizi che non sarebbero possibili o comunque molto difficoltosi al di fuori dell’acqua». «Le piscine rieducative attuali forniscono inoltre un ambiente più che garantito dal punto di vista della sicurezza e del confort - aggiunge il dottor Stefano Zarattini, della stessa Unità operativa -. La temperatura dell’acqua delle vasche di idrokinesiterapia è mantenuta solitamente tra i 31 e i 36°C, con effetti di rilassamento muscolare, miglioramento della circolazione e riduzione del dolore; le attrezzature a disposizione favoriscono l’accesso in acqua e consentono il galleggiamento e la gestione di posture complesse come talvolta accade nelle patologie neurologiche». «Tutto questo - riprende Bulighin - favorisce un recupero dolce e graduale dell'esercizio fisico con una presa di coscienza delle possibilità motorie delle proprie articolazioni e permette di velocizzare i tempi di guarigione di patologie di origine posttraumatica (contusioni, lesioni tendinee e legamentose), post-chirurgica (ricostruzioni legamentose, meniscectomia, artroprotesi d’anca, ginocchio, spalla, postumi di fratture del rachide e degli arti inferiori),
reumatologiche-degenerative (artrosi) e neurologiche (paralisi cerebrali infantili, emiplegie, tetraplegie)». «Di grande rilievo - sottolinea ancora il responsabile della Medicina fisica e riabilitativa della Pederzoli - l’efficacia sulla funzione respiratoria delle persone colpite da malattie neuromuscolari: situazioni in cui la perdita progressiva di forza muscolare comporta una disabilità multisistemica coinvolgente tutti gli apparati». Casa di Cura Polispecialistica “Dott Pederzoli” Peschiera del Garda (Vr) Centralino 045 644 91 11
www.cdcpederzoli.it pubbliredazionale
RUBRICHE L'È ANCORA NADAL Stele...de lampadine comete ...dai mile colori par che i ne voia dir: «Femo festa ... l'é Nadal!», La gente no ghe bada la g' à pressia no ghe tempo par sognar. Un butin, na vecia stala, solo fià che scaldava na creatura? …i é rosarie de na òlta no ghe tempo par 'scoltarle quando al mondo se se scàna e ghe in giro la paura. Mi, l'e inutile, ghe credo el butin el nasse ancora e lo vedo drento i oci de na mama che la spera che quel fiol che la tradida possa 'désso rinsavir. Mi lo vedo la fameia tuta insieme drio na tòla parecià el Nadal par tanta gente par fortuna...l'é stò quà. Bon Nadal Carla Zanini Ferrari
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Gennaio 2012
PRESEPIO AL PONTE (DE VEJA) Un presepio de raise, soche e mus-cio verde scuro. Quatro pègore spaìse che se ràmpega su ‘n muro a vardar se Quel che nasse, Dio de tuto l’universo, Buteleto ancora ‘n fasse, El Se sente un po’ disperso soto el Ponte de la Veja, nela grota iluminà, fra le piere che se sghèia del gran sito nominà. Che ghe tende gh’è i pastori, coi agnei sora le spale…
l’è un bel zugo de colori, statuete, case, stale; e de acqua de sorgente che cròa zò da la cascata. Par i gusti de la gente quasi tuto qua se cata. I rè magi i se inzenocia quando ven l’Epifanìa, proprio lì davanti al Bocia, con Giusepe e con Maria. Nela testa cresse un coro… -…dormi ben Caro Butin! Con quei bòcoli de oro Te Si Stela del matin,
che smaltisse i tempi duri dela nostra umanità, che ne rende più sicuri, che ne dà serenità…Gigi el gòngola contento: sempre lu a ogni ano, el rinova el “Lieto Evento” in un posto cossì strano. L’è Nadal un’altra olta come i tanti che è passà: fenghe donche far ‘na “svolta” .a sto mondo sconquassà. Giancarlo Peretti
PRESEPE
NEL DESTINO DI GESÙ
C’è sempre una luce davanti a una stella, c’è sempre l’amore nell’anima bella: l’essere umano. Ci domandiamo: perché Gesù Bambino dal freddo non hai pianto e la Madonna non ti copre col suo manto. San Giuseppe non fa un fuocherello, vicino all’asinello attende il pastorello. Chini a mani giunte pregano sul loro Bambino mandato dallo Spirito Divino.
Quanta tenerezza per il nostro Bambino Gesù. Appena nato lodato, ma il suo destino è stato corto e segnato. Assoluto e conosciuto in tutto il mondo e da oltre 2000 anni ancora ritorna da noi per farci capire di avvicinarsi senza timore a Lui per contemplarlo!
Anna Ballarin
Miriam Zimbelli