Edizione Valpolicella Gennaio 2014

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ANNO XXVIV - N. 1 - GENNAIO 2014 - Stampato il 03/01/2014

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le vostre

Lettere CACCIA

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NEGRAR

“... cacciatori e passanti”

“Scuola secondaria e settimana corta”

Gentile Direttore, mi lasci parlare di caccia, anche se so bene che dopo questo discorso mi troverò qualche doppietta puntata addosso! Corro il rischio perché so rispondere al fuoco, ragionando. Anticamente la caccia serviva a mangiare, oggi uccidere gli animali lo chiamano sport. Pazienza. Senza contare che la legislazione in merito è troppo di manica larga, e non serve uno sforzo a dimostrarlo. Sentite i trucchi: "Caccia in deroga ... preapertura" , e via di questo passo. Siamo alle solite: in Italia prima si fa la regola e poi le eccezioni. Inoltre, una vera idiozia quella precisazione sulla distanza, a seconda di come si spara. Come sempre c'è modo e

Siamo genitori con figli che frequentano o frequenteranno il prossimo anno la scuola media E. Salgari di Negrar e, dopo aver letto l’articolo apparso su L’Altro Giornale Valpolicella lo scorso novembre, vorremmo esporre alcune perplessità e considerazioni sull’introduzione della sola settimana corta per la scuola secondaria di primo grado per l’anno 2014-2015. Anzitutto esprimiamo la nostra delusione per una decisione a sorpresa così categorica e improvvisa in relazione al fatto che, nella circolare n° 107/A del 14 marzo 2013 riguardante il sondaggio/indagine sulla settimana corta o lunga, compariva questa frase: “… Intanto, a scopo di semplice ricognizione sulle preferenze delle famiglie, il Consiglio d’Istituto ritiene opportuno sottoporre ai genitori un sondaggio che fornisca elementi utili per future valutazioni.” L’esito di tale sondaggio non evidenzia la predominanza di una scelta sull’altra. Inoltre le corrette e doverose informazioni relative a questo argomento, a cominciare dall’esito dello stesso, non sono mai pervenute ufficialmente alle famiglie, come invece è stato per il questionario sottopostoci riguardante la mensa scolastica. Il modello settimana corta può predominare nelle scuole della provincia e nel resto d’Europa, ma non è assoluto: se consideriamo istituti con caratteristiche simili alle nostre per bacino d’utenza, dislocazione nel territorio e distanze dalla sede scolastica, come ad esempio Fumane e Grezzana, possiamo constatare che vengono offerte alle famiglie entrambe le soluzioni; un risultato ottenuto sicuramente con grandi sforzi ma necessario a soddisfare le realtà familiari quotidiane. In primis si evidenzia, per quel che ci riguarda, il difficile problema del trasporto: molti alunni provengono dalle frazioni di Negrar e usufruiscono del servizio di trasporto scolastico. Già quest’anno i bambini di Montecchio che frequentano le scuole elementari a S. Peretto escono alle 12.30, attendono sul pulmino fino alle ore 13.05 i compagni delle scuole medie e gli ultimi tornano a casa intorno alle ore 14.00. Con il nuovo orario delle lezioni previsto per il prossimo anno scolastico, nella migliore delle ipotesi, dovranno quotidianamente alzarsi la mattina intorno alle 6.30 e rientrare a casa per pranzare intorno alle 14.30/14.45. Al termine del pranzo i ragazzi necessiteranno di un momento di rilassamento, che non potrà essere troppo lungo perché dovranno ricominciare subito a studiare e fare i compiti per il giorno successivo. Inoltre se, come consigliano medici-pediatri ed insegnanti, si intende far svolgere loro anche un’attività extrascolastica, sportiva o altra, il tempo a disposizione si riduce ulteriormente.

modo di fare una cosa, anche se ne hai il permesso. Che uno mi venga a svegliare alle sei di mattina facendo "pum, pum!" sotto casa con cani ululanti che girano intorno, e solo perché abito vicino ai campi non è molto corretto. Una volta mi sono piovuti i pallini in giardino. Si può farle per legge? Dipende, perché non sempre ho il tempo di star lì a misurare se sconfina con i Direttore Responsabile: metri, anche perché Rosanna Pancaldi sono in pigiama. SuvSocietà Editrice: via, un po' di buon L’Altro Giornale s.r.l senso: se hai in tasca la licenza di "007" e vuoi Redazione: levarti lo sfizio di una Via Enrico Bernardi, 7 fetta di polenta con 37026 SETTIMO quattro ossicini tira di PESCANTINA (VR) pure il grilletto, ma Tel. 0457152777 fallo un po' fuori dai ... Fax 0456703744 c ... piedi. Adesso e-mail: viene il bello, o meglio articoli@laltrogiornalevr.it il brutto, perché è qui Servizi Fotografici e consulenza Grafica che rischio molto dal Mario Franchino momento che la platea Abbonamenti: dei possibili interessati 10 euro annui si allarga e non si riduC.c postale n° 81285140 ce a quel fanatico che intestato a L’Altro Giornale s.r.l. rompe il sonno del Via E. Bernardi, 7 37026 pensionato. Il discorso Settimo di Pescantina è questo: il cacciatore Stampa: può contare in genere FDA EUROSTAMPA srl sull'aiuto di un cane, Via Molino Vecchio, 185 ha un fucile a tre colpi 25010 BORGOSATOLLO (BS) nel caso ne sbagli i Numero chiuso il primi due (succede, succede), mette la tuta 03 - 01 - 2014 mimetica o si nascon-

de nel capanno, usa i richiami ... per cosa? Per venti grammi di penne di un povero uccellino che volava libero nel cielo e che si può centrare facilmente contando sull' ampia "rosa" che fa la cartuccia, o per un fagiano pieno di mangime che hanno appena mollato e sta lì fermo e impaurito sotto una frasca. Una volta per poco non lo prendo con le mani. Con tutto quel dispiego di mezzi, non vi sembra che ci sia una sproporzione fra le due forze? E’ possibile che uno non possa mai farsi una passeggiata nei boschi senza l'incubo di essere impallinato, e solo perché si consente di violare la proprietà altrui e sparare anche sui terreni privati? Non contesto l'esercizio della caccia in sé, ma certe regole troppo favorevoli alla lobby. L'ideale sarebbe che questo sport - se uccidere lo è - si possa praticare solo nelle riserve: allora la gente pacifica se ne sta alla larga e può andare tranquilla dove vuole. Rispettate in quel caso una volta tanto in Italia due libertà: quella dei cacciatori (alcune migliaia) e quella di chi va a spasso (alcuni milioni). Giordano Salzani

I ragazzini poi che sceglieranno o già frequentano l’indirizzo musicale, dopo quante ore di lezione potranno tornare a casa a prepararsi per il giorno successivo? Tempo per lo studio ne rimarrà ben poco e non potremo sempre confidare nella bontà dei docenti nell’assegnare pochi compiti: ci sono tempistiche e metodologie da rispettare anche per lo studio pomeridiano, collaudate nel tempo. L’aspetto didattico è l’altra realtà di cui tener conto. È noto, e soprattutto confermato dal corpo docenti, che l’attenzione e la concentrazione degli studenti, soprattutto in questa fascia d’età che comprende il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, vengono a diminuire con il passare delle ore e questo andrà a scapito delle ultime ore di lezione che non potranno essere, come hanno proposto e auspicato alcuni genitori, per tutte le classi, materie leggere come ed. fisica, ed. musicale, religione. Bisognerà invece aspettarsi un’interrogazione di italiano, un compito in classe di matematica, una spiegazione della grammatica inglese e tedesca, durante la quinta o sesta ora. Ci chiediamo inoltre con quale profitto, dopo una levata mattutina alla buon’ora e sei ore di lezione, si svolgeranno i corsi pomeridiani dell’indirizzo musicale. Arriveremo così ad avere sì necessità di tenere a casa i nostri figli il sabato, ma unicamente per farli riposare dalle fatiche della settimana appena terminata e recuperare quei compiti e lezioni che per sfinimento non sono riusciti a seguire. L’ultima riflessione è che in questo periodo di notevoli difficoltà economiche, sono molte le famiglie che si ritrovano con un genitore (se non entrambi) impegnato sul posto di lavoro il sabato o anche la domenica. Viene quindi a cadere la considerazione del tempo libero a disposizione per genitori e figli nel fine settimana. Infine, dopo aver espresso i nostri dubbi e preoccupazioni chiediamo ai membri del Consiglio d’Istituto di organizzare un incontro con tutte quelle famiglie che attraverso il sondaggio hanno scelto l’opzione della settimana lunga, al fine di verificare la possibilità di istituirne una o più sezioni per l’anno scolastico 2014-2015. Come è stato fatto a Grezzana e Fumane, auspichiamo che anche a Negrar prevalga il buon senso e ci si adoperi per rendere possibili le due soluzioni. Sarebbe un segno di forte coesione tra istituzione scolastica e realtà del territorio. Cordialmente, Un gruppo di genitori


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IL RACCONTO DI UNA TREDICENNE

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IMMIGRATI

“Quello strano pianeta di nome Terra”

“Pensiamo agli italiani”

Da milioni di anni attraverso questi sconfinati spazi, incontro meteore, esploro la Via Lattea e sono testimone di tante e tante cose che avvengono nel cosmo. Io da quassù riesco a scorgere abbastanza nitidamente il pianeta Terra. Questo pianeta è abitato da tanti animali. Però quelli che mi hanno colpito di più sono gli umani. E sapete perché? Perché sono la specie animale più stupida di tutto il pianeta! Ad esempio: pur sapendo che se si getta un mozzicone di sigaretta in un bosco, questo prende fuoco, loro non se ne curano e continuano ad appiccare incendi. La specie umana si dà un gran daffare a scavarsi la fossa. Ma non solo a se stessa, anche a tutto il resto del pianeta. Se solo potessi aiutare la Terra lo farei, ma purtroppo non so come! Guardate un po’ come trattano gli alberi: per la produzione di carta, continuano ad abbattere milioni e milioni di piante. Ma da dove credono che provenga l’ossigeno? L’unica cosa che il loro organismo richiede per sopravvivere è l’ossigeno, l’acqua e una sana alimentazione. Eppure, anche se non c’è un uomo sulla superficie terrestre che non lo sappia, essi continuano a tagliare alberi, ad inquinare acqua e a nutrirsi male. Un altro fenomeno inconcepibile sono le centrali nucleari. Qui viene prodotto con le scorie radioattive un inquinamento talmente forte, che chiunque ci si avvicini si ammala e muore. Pensate che in un paese dove una centrale nucleare è saltata, le popolazioni che vivevano a decine di chilometri di distanza sono state colpite da quelle onde radioattive ed ancora oggi ne risentono le conseguenze. Che dire allora degli scienziati che hanno passato parte della loro vita a costruire l’arma più potente del mondo? Quanto impegno, quanta fatica, quanto studio per ottenere l’ordigno più devastante che si fosse mai visto: la bomba atomica! Ma a quale scopo tanti sforzi? Per distruggere vite umane e vincere la guerra. E questa era provocata dalla contesa di un pozzo petrolifero! Peccato, però, che il petrolio sia una delle principali cause dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, e che contribuisca al surriscaldamento dell’atmosfera! Le inevitabili conseguenze sono lo scioglimento dei ghiacci, l’aumento del livello degli oceani e la sommersione di terre. Che dire poi del problema della fame nel mondo? Si è stimato che basterebbe lo stipen-

Caro Direttore, in questi giorni, a livello nazionale, c’è stato dello sdegno su quello che la TV ha fatto vedere in merito al trattamento riservato agli immigrati clandestini per evitare epidemie in quel di Lampedusa. Perché ciò non avvenga la soluzione c’è: assisterli in mare se necessario, ma poi riportarli subito ai limiti delle acque territoriali di provenienza e quelli che sono già qui, clandestinamente, rispedirli nei loro paesi. Così fanno molti paesi, specie l’Australia e nessuno fiata. Noi invece abbiamo al Governo delle forze politiche, compreso il buon Renzi e il ministro Kyenge che invece di pensare alla nostra gente e ai nostri giovani hanno altre priorità come la cancellazione del reato di clandestinità, concedere una facile cittadinanza, assistere e dare le case gratis ai Rom. Questa è l’Italia di oggi che non vuole cambiare e che si allontana sempre più dai problemi e dai bisogni degli italiani. La colpa però è anche nostra perché diamo sempre più consenso a chi non ama il nostro Paese e la sua gente. Sveglia italiani perché lamentarsi o non votare è un errore, bisogna dare il nostro consenso a chi fa i nostri interessi. Renato Tomezzoli

dio annuale di certi calciatori per distribuire equamente le risorse alimentari del pianeta. Una vera vergogna! Fra gli uomini, chi più ha, più è spilorcio. Ma non è solo questo che contesto loro. Disapprovo anche alcune forme di rigidità mentale che non capisco. Non molto tempo fa, in una città di quello stato a forma di stivale, un uomo era stato condannato agli arresti domiciliari. C’era però un problema: quest’uomo un domicilio, cioè una casa dove abitare, non ce l’aveva proprio: era un senzatetto. Così le autorità pensarono di condannarlo a rimanere tutto il giorno sotto lo stesso porticato per viverci … insomma, come se quello scampolo di marciapiede potesse considerarsi a tutti gli effetti una vera e propria casa. Dopo qualche tempo, quell’uomo, avendo necessità di fare un bisognino, attraversò la strada per rifugiarsi dietro un cespuglio del giardino di fronte. Le guardie, passando di lì, lo riarrestarono e fu nuovamente condannato ai soliti domiciliari sotto lo stesso portico. Sembra quasi una barzelletta, ma pensando che purtroppo è realtà, resta proprio senza parole! Dunque: ora siete d’accordo con me sul fatto che l’uomo sia il più stupido essere animale esistente sulla Terra? Leuca, una stella del Firmamento Autore: Claudia Mazzari, 13 anni

PRIVILEGI

“... e Statuti speciali” Caro Direttore, nei giorni scorsi l’informazione scritta e televisiva ha illustrato gli assistenzialismi e i privilegi di cui godono le Regioni a Statuto Speciale, specie la Sicilia e la Valle d’Aosta. Da quelle parti gli sprechi sono all’ordine del giorno. Un ministro alla trasmissione di Santoro, intervistato, ha detto che non si può far nulla in quanto hanno regole diverse dalle Regioni normali, previste dalla Costituzione. Ma allora cosa aspettiamo a cambiarla e a fare in modo che tutte le Regioni siano uguali e così gli italiani? Tutto ciò sa di inefficienza e di disuguaglianza perché non è giusto che ci sia chi paga e chi mangia soltanto, perché lo prevede la Costituzione. Se questo Paese è nato male diamogli al più presto una struttura federale coma hanno Germania e Austria: solo così si salverà. Maria Rossi


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VALPOLICELLA UNITA 1

VALPOLICELLA UNITA 2

“Forza Sindaci, che ce la fate!” Dal dibattito riportato sul numero di Dicembre 2013, sembrano comparire i soliti problemi burocratici benché due Comuni della Valpolicella, (San Pietro e Fumane) abbiano già approvato in Consiglio comunale l'avvio della procedura di unificazione. Eppure sarebbe facile, per tutti i sindaci “unionisti”, dare un segno ai propri cittadini delle loro reali intenzioni, praticamente a costo zero. In Valpolicella vi sono già due comuni che storicamente hanno assunto la denominazione “di Valpolicella” ancor prima di essere unificati: Sant'Ambrogio e Marano, che tra l'altro per ora non ha deciso se essere nell’unione. Se ora anche Negrar, Fumane e San Pietro, favorevoli all'unificazione, aggiungessero alla loro denominazione d'origine anche la specificazione “di Valpolicella”, il processo sarebbe già avviato almeno nell'orgoglio di Patria locale dei concittadini. E poi tutti i Comuni (e i loro abitanti) avrebbero solo da guadagnarci ad essere qualificati come residenti nella regione del vino, anzi dell'Amarone! Se il vino, anzi l'Amarone è il principale elemento unificante della

nostra vallata, perché non utilizzarlo anche amministrativamente e commercialmente! Se chiamassimo intanto correntemente il nostro paese “Negrar di Valpolicella”, oltre che unificare PAT e PI per l'intera vallata, faciliteremmo l'individuazione geografica del nostro comune ai trasportatori, agli operatori economici e turistici e sopratutto ai produttori e ai commercianti di prodotti del settore enologico, principale fonte di rapporti con l'estero (e con il resto d'Italia) dei nostri Comuni. Lo stesso varrebbe per San Pietro. Chi mai conosce dov'è “Cariano” a parte i cariane-

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si, abitanti della stessa località di Cariano?! Un bel “San Pietro di Valpolicella” darebbe una dignità di capitale all'attuale Comune al centro geografico della “Valpolicella unita”. Anche Fumane con l'aggiunta di “di Valpolicella” acquisirebbe maggior peso sia a livello turistico che vinicolo: un bel passaporto per un piccolo Comune! Forza sindaci, svegliatevi! Basta poco per coinvolgere la popolazione in un progetto ideale che porterà solo benefici alla nostra Valle. Ugo Zanetti Vicepresidente della Consulta Pedemontana

“Cambiare è doveroso e giusto” Nei giorni scorsi i sindaci di Fumane e di San Pietro in Cariano hanno dato avvio alla procedura per l'unificazione dei comuni della Valpolicella. E' un passo avanti importantissimo per la nostra zona, conosciuta in tutto il mondo proprio col nome Valpolicella sia per il vino, sia per il paesaggio. Nei prossimi giorni anche gli altri sindaci, con i rispettivi consigli comunali, possono approvare l'avvio di tale approvazione della prima fase esplorativa, che necessita poi di un'approvazione da parte del consiglio regionale del Veneto e per ultimo di un referendum confermativo da parte dei cittadini, che hanno l'ultima parola su tale scelta. E' una grossa opportunità che ci viene data, alla quale possono aggregarsi anche le comunità di Marano di Valpolicella e Pescantina, una volta che avranno eletto le nuove amministrazioni, sempre se lo riterranno opportuno, per i vantaggi che elenco: - la valorizzazione con un'unica regia delle singole tipicità e dei singoli borghi che sono presenti nella nostra Valpolicella; - la pianificazione unica territoriale, con la salvaguardia in primis del territorio che ha subito negli anni scorsi un forte sviluppo edilizio, ma

che oggi con questa feroce crisi, va rivisto in un insieme diverso; - la possibilità di accedere in modo uniforme direttamente a contributi e finanziamenti europei 2014/2020, senza passare da livelli intermedi, per risolvere definitivamente i problemi della viabilità per abbattere l'inquinamento atmosferico, della riconversione del patrimonio edilizio col risparmio energetico, rendendo il nostro territorio all'avanguardia, sfruttando al massimo le nuove conoscenze scientifiche; - lo sviluppo del progetto turistico Pedemontana turismo veneto, creando una sinergia tra le diverse tipicità uniche del nostro territorio e mettendo in risalto i nostri borghi, le nostre frazioni sia per la visita sia per le attività culturali che organizzano;

Tutto questo servirà per dare un futuro alle nuove generazioni per rimanere in Valpolicella e non essere costretti ad andarsene, perché creerà un nuovo tipo di sviluppo, non basato sulla creazione di nuovi insediamenti edilizi, ma sulla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio esistente, migliorando il settore agricolo e sviluppando il settore turistico. L'unificazione delle singole amministrazioni farà la forza per costruire qualcosa di nuovo, come nel dopoguerra che non si chiedevano se ricostruire o meno; ora per uscire da questa crisi non dobbiamo chiederci se cambiare passo o meno, cambiare è doveroso, altrimenti anche il nostro territorio diventerà un museo o un dormitorio che prenderà solo la polvere. Carlo Manara

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FAMIGLIA

“Quella vera esiste ancora?” Gentile amica Rosanna, si parla tanto della famiglia, quella normale, padre, madre e figli. Ma esiste ancora quella bella, duratura e intatta? Poche direi. Divorzi, separazioni, convivenze, seconda e terza unione sono all'ordine del giorno. Il giuramento fatto in buona e cattiva sorte non ha più valore. La famiglia si è distrutta da sé, non servono leggi, nè comandamenti. Comincia con i propri egoismi, la non voglia di fare sacrifici e rinunce. Le scappatelle (di solito dalla parte di lui) per cercare facili emozioni e per evadere dal solito tran tran. Oggi tutto questo succede alla luce del sole, anche i figli che nascono fuori da un legame matrimoniale che però non

sempre vengono riconosciuti, oppure padri che solo dopo una vita vissuta hanno ammesso la paternità. Che tristezza! Nel passato erano le madri che tenevano insieme la famiglia, soffrivano, si sottomettevano a questi mariti prepotenti anche perché dipendevano da loro economicamente e per dare ai figli una casa, una famiglia. Era triste anche quando i figli nati fuori dal matrimonio con altre donne finivano in istituti, figli di NN e le loro madri subivano il disprezzo della società. Ho conosciuto donne che mi raccontavano della loro triste vita. Un argomento questo della famiglia, oggi più che mai difficile da trattare. I valori sono in bilico da anni, l'amore sostituito dalla

parola sesso, sembra uno sport che si fa quando si ha voglia. Le occasioni si presentano sempre e adesso c'è anche internet e un'offerta enorme che incita al tradimento. Non so come una società che nega tutto: l'onestà, la fedeltà, il rispetto, la fratellanza possa sopravvivere. I figli crescono con squallidi esempi da parte degli adulti, e allora cosa c'è da aspettarsi quando lui dice sei sempre mia figlia anche se ho un'altra donna, mi viene la ribellione. In casa dovrebbe regnare l'amore, l'armonia per dare calore e rifugio a una povera creatura abbandonata. Cari auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Edith

NEGRAR: zona scuole medie, bilocale al piano terra composto da soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno finestrato. Ingresso indipendente e piccolo giardino di proprietà. Libero dal 15 maggio 2014.Classe energetica richiesta. Cantina e garage al piano interrato. Ottima opportunità €. 118.000. NEGRAR: loc. CALCAROLE, in posizione molto panoramica, a pochi minuti dal centro paese, villetta a schiera centrale in quadrifamiliare, composta da soggiorno con cucina abitabile separabile, tre camere da letto con parquet, 2 bagni finestrati, 3 balconi, ripostiglio. Taverna, garage doppio. Giardino fronte/retro di 200 mq. ca. Classe energ. in arrivo. Ristrutturata. €. 308.000. S. MARIA: Valparadiso, grazioso appartamento al piano terra, con giardino, composto da soggiorno, cucina separabile, 2 camere con parquet, bagno finestrato, balcone. Ampia terrazza di 30 mq. prospiciente al proprio giardino. Cantina e garage al piano interrato. Classe F. €. 198.000. PARONA: centralissimo appartamento d'angolo di ampia metratura, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 3 camere con parquet, 2 bagni finestrati, ripostiglio, 3 balconi. Al piano interrato, cantina e posto auto coperto. L'appartamento nell'anno 2002 è stato completamente ristrutturato. Classe F. €. 229.000. S.VITO: Negrar, nuova villetta a schiera centrale con ingresso indipendente composta da soggiorno, cucina abitabile fronte giardino, 3 camere, 3 bagni, 2 balconi. Taverna di 35 mq. con annesso garage doppio di 30 mq. con cantina, bagno/lavanderia. Giardino fronte/retro di 140 mq. ca.. Classe B. Zona molto silenziosa, chiusa al traffico. €. 385.000. PEDEMONTE: zona Poste, ampio appartamento composto da soggiorno con terrazza di 13 mq., cucina abitabile con balcone, 3 camere da letto, ampio bagno finestrato, ripostiglio. Caldaia a condensazione, termosifoni ed impianto elettrico nuovi. Cantina di 13 mq. e spazioso garage singolo. Classe F. €. 154.000. NEGRAR: loc. Jago, in quadrifamiliare, appartamento all’ultimo piano libero su tre lati, composto da ampio ingresso, sala da pranzo con balcone, zona cottura separata con camino, soggiorno con ampio balcone, 2 matrimoniali di 19 mq. ciascuna, bagno finestrato, balcone. Climatizzato. Cantina e garage entrambe di 24 mq. Classe G. €. 125.000.


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ALCOL

VENETO

“Uniti per l’indipendenza” Il comitato 'Veneto decida' é riuscito nell'impresa di mettere insieme tutti i movimenti indipendentisti del Veneto. Il vessillo di S. Marco è tornato a svettare sulla sua terra sorretto da migliaia e migliaia di Veneti orgogliosi di appartenere alla loro bandiera, fieri della loro gloriosa storia. A Bassano i Veneti per la prima volta hanno dato la loro nobile risposta a chi spesso frettolosamente, per motivi ideologici, tendeva a liquidarli e confonderli con coloro che hanno tentato di usare una grande storia e una immensa cultura per un pugno di diamanti. La cultura e la storia del Veneto e del suo popolo è ben altro: il primo paese a proibire la tratta degli schiavi fu la Repubblica Serenissima di Venezia nel 960, con la promissione del XXII Doge Pietro IV Candiano. Nel 1786 sono arrivati a Venezia gli emissari del nuovo governo degli Stati Uniti d’America, che la Serenissima Repubblica per prima aveva riconosciuto. John Adams, Benjamin Franklin e Thomas Jefferson sono

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venuti sul Canal Grande non in vacanza, ma per studiare le leggi dell’ordinamento veneziano, leggi che sono tuttora alla base della Costituzione Americana. Solo un paio di esempi, distanti nel tempo tra loro, estratti a caso a significare che la storia della nostra terra per troppo tempo è stata negata ai testi scolastici. A Bassano del Grappa, dopo oltre 150 anni, migliaia di Veneti hanno dato segno del loro senso di civiltà, tolleranza, dignità; con grande compostezza e consapevolezza hanno finalmente avuto modo di gridare il loro: 'par tera, par mar - S. Marco'; 'Veneto – Libero'; 'indipendenza – indipendenza'. Il lungo corteo è partito da Viale Fosse, si è portato in Piazza Libertà, centro di Bassano ove acclamatissimo è arrivato anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, accompagnato dal presidente della provincia di Treviso, Leonardo Muraro. Il lunghissimo corteo ha poi attraversato e riattraversato in senso inverso il ponte degli Alpi-

ni, per arrivare infine in Piazzale Cadorna. Sul palco, coordinati da Piero Bortolini si sono alternati, Alessio Morosin e Luca Azzano Cantarutti, presidente onorario e presidente di Indipendenza Veneta; Luca Zaia, Presidente del Veneto; Stefano Valdegamberi per Futuro Popolare Veneto; Antonio Guadagnini di Veneto Stato; Davide Guiotto portavoce di Veneto decida, il comitato organizzatore; Fabrizio Comencini di Liga Veneta Repubblica; Mara Bizzotto, europarlamentare della Lega Nord e Pierangelo Del Zotto di Prima il Veneto. La conclusione, a cura del presidente di Veneto Nostro – Raixe Venete Alberto Montagner, che al grido 'par tera e par mar' ha infiammato la piazza ricevendo in risposta un entusiastico boato al grido di 'viva S. Marco'. Va segnalato che per migliaia e migliaia di Veneti veri, erano presenti solo tre auto di Carabinieri. Anche questa è civiltà. Paolo Pendenza Indipendenza Veneta

“Buona volontà e costanza” I gruppi Alcolisti Anonimi non sono salotti dove ci si riunisce e si frequenta per fare pettegolezzo, ma ci si ritrova per socializzare, per liberarsi dai pesi delle disavventure, dai guai che ci ha provocato l’alcol: ecco questo è lo scopo delle riunioni. Il luogo dove vengono condivise le varie esperienze, con le relative soluzioni al nostro problema - che è e rimane - inguaribile, progressivo e mortale, che distrugge tutto dove passa, anche i migliori anni della vita. Trovare la soluzione al problema dell’alcol è indispensabile, perché questa è una questione di vita o di morte, non solo per noi ma anche per chi ci vive accanto e per gli innocenti che spesso si trovano coinvolti in incidenti provocati dall’alcol. Per ottenere la guarigione si deve abbracciare per intero il programma che viene proposto da A.A. perchè le mezze

misure non servono a nulla. Se mi fido e mi affido alle esperienze di quelli che sono passati prima dalla nostra stessa strada, si ha la possibilità di fare quei cambiamenti utili, che ci permettono di rinnovare la nostra vita e migliorare la nostra esistenza, vivere questa nuova opportunità ha del miracoloso, è qualcosa che non avevamo mai nemmeno sognato prima e io posso testimoniarlo. Il metodo A.A. ci insegna che le nostre vecchie abitudini devono essere cambiate se vogliamo rinnovarci; il programma è semplice ma non sempre è facile, dipende molto da noi, però ci insegna a salvarci la vita. Serene 24 ore a tutti Luigi In Verona e Provincia operano ben 20 gruppi sempre disponibili alle richieste di chi ne ha bisogno. Per informazioni telefonare al 33452277.

IO STO CON FRANCESCO Io sto con Papa Franceso. Non condivido le posizioni del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini e non condivido neppure quelle del sindaco Tosi, segretario regionale della Lega Nord Veneto, in tema di immigrazione. L'accoglienza di immigrati, in fuga perché perseguitati nei loro Paesi, deve essere, prima di tutto, una scelta etica e, per chi è Cattolico, una scelta di fede. Papa Francesco ha ricordato a tutti che lo stesso Gesù era un profugo e che lo era ancor prima di nascere. Nel Vangelo di Giovanni è stato poi ribadito a tutti i credenti che il Verbo si è fatto carne. Il Verbo, Dio, è diventato uomo, è diventato azione. Come a volerci ricordare che, come uomini di fede, dobbiamo tradurre in pratica il nostro credo. La solidarietà, l'accoglienza e l'attenzione per gli ultimi riteniamo siano solo suggerimenti, da parte del Vangelo e del Papa, o invece li riteniamo indicazioni fondamentali per poterci definire cristiani? Nella responsabilità di un ruolo politico non si cerchi il facile consenso, per altro fortemente abusato negli anni passati, ma si tenti invece di tradurre in pratica quanto dichiariamo di essere: Cristiani. Massimo Castellani Segretario generale Cisl Verona


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FUMANE

“Inquinamento e dati” Caro Direttore, tutti i cittadini di Fumane che hanno l’abitudine di leggere il pannello luminoso sulla facciata del municipio, hanno potuto constatare che da mesi i valori di PM10 (polveri sottili), NO2 (ossido di azoto), SO2 (anidride solforosa), che sono i principali responsabili dell’inquinamento dell’aria che respiriamo, non vengono aggiornati quotidianamente, ma saltuariamente, e che gli stessi dati rimangono esposti per tutto l’intervallo di tempo intercorrente fra un’indicazione e l’altra. L’informazione quotidiana dei dati sull’inquinamento dell’aria, è stata istituita perché i cittadini potessero programmare tempestivamente i loro comportamenti e le decisioni da prendere. Mancando la puntualità dei dati viene meno la ragione

di essere del pannello stesso. Ancor più, poiché la data di aggiornamento dei valori raggiunti all’inquinamento viene indicata in una schermata diversa, chi non ha l’attenzione e l’avvertenza di metterli in relazione riceve una falsa informazione. E allora mi chiedo: l’ARPAV li comunica saltuariamente? La centralina di Fumane funziona con capricciosa intermittenza? Chi li dovrebbe aggiornare se ne dimentica? E ancora: i nostri amministratori se ne sono accorti? Oppure assorti negli affari dell’amministrazione e nelle strategie delle prossime elezioni guardano in basso e non sollevano lo sguardo? Ma forse non sono più aggiornato, e non è più vero che l’inquinamento dell’aria è un pericolo grave per la nostra salute, che favorisce l’insor-

genza di malattie respiratorie, cardio-circolatorie e di tumori. Forse non è più vero, come rilevato da recenti ricerche, che le polveriPM2,5, che sono una parte importante delle PM10, possono modificare il nostro codice genetico, e che l’inquinamento di oggi manifesterà i suoi effetti anche sulle future generazioni. Sarebbe un vero sollievo sapere che non dobbiamo più preoccuparci di quello che respiriamo, che non ci interessa più essere informati puntualmente, perché non è più necessario prendere precauzioni. Temo tuttavia che le cose non stiano così. La questione merita un chiarimento del sindaco, responsabile della salute pubblica. Cordiali saluti Maurizio Chierighini

DOCUMENTI

“Sempre più difficile!” Caro Direttore, siamo in caduta libera fra tanti blà-blà, tanta carta e pochi fatti. Lavoro da circa 30 anni per un'azienda di trasporto pubblico e nei primi anni ‘80 girava tanta carta; verso la metà degli anni ‘90 la carta era diminuita e sembrava che le cose fossero più semplici. Ora la carta ha di nuovo il sopravvento, con l'aggravante di procedure che di fatto paralizzano tutto e che sostanzialmente hanno il solo effetto di scaricare responsabilità e oneri sugli altri.

All'inizio degli anni ’90 furono introdotte le "semplificazioni" che sembrava aiutassero il cittadino con autocertificazioni e documenti in carta semplice, con le debite eccezioni come i notai, le banche e le assicurazioni, per le quali categorie servivano e servono tutt'oggi le "marche da bollo". E senza i valori bollati (che in Italia sono una vera e propria dittatura ) non puoi fare nulla, neanche morire, figurarsi nascere. E giacchè le cose vanno bene trovano ancora spazio gli "ostacola-

tori", categoria in costante aumento, che brandendo "procedure" che sembrano create ad hoc, anziché semplificare, complicano ogni cosa e rendono difficili anche le cose più semplici. E allora? Allora W la "peppa pig", cartone animato che sta riscuotendo un grande successo, dove c'è la soluzione immediata ad ogni problema con un bel "ecco fatto". Forse avremmo da imparare anche dalla "Peppa". Luciano Fasoli

FOTO NOTIZIA DA MOLINA

E’ stata una vera e propria frana quella che nel giorno di Natale si è abbattuta sulla strada che conduce al cimitero di Molina. Dalla strada soprastante, quella diretta a Gorgusello, e dai parcheggi stessi è scesa infatti una grande quantità di terreno. Uno smottamento dovuto all’incuria e alla mancata manutenzione del territorio, secondo Leonardo Ceradini, riconfermato presidente della Pro loco di Molina, che lancia l’allarme, preoccupato dell’assetto di uno dei territori più visitati della provincia di Verona: «Questa frana, avvenuta a pochi mesi dal crollo del muro in piazza della chiesa, è l’ennesima conferma di un fenomeno ormai innegabile, l’abbandono della montagna. Sia i privati che l’amministrazione comunale non si curano del territorio: molti terreni privati sono lasciati a se stessi e gli scoli laterali e i fossati lungo le strade non vengono puliti, tanto che l’acqua si crea vie alternative per defluire, ed ecco il risultato. Ciò che infastidisce - aggiunge con una nota di rammarico Ceradini – è che da parte dell’amministrazione comunale di Fumane si nota un’attenzione meticolosa nei confronti dei comportamenti dei privati, mentre per ciò che è pubblico non viene compiuto il minimo sforzo. Sarebbe poi interessante capire se il finanziamento per la nuova strada di Gorgusello è stato impiegato con la dovuta attenzione alla sicurezza idraulica».


Le Vostre Lettere

Gennaio 2014

FORCONI

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SCUOLA

“E popolo dei parassiti”

“Come arginare il bullismo”

Caro Direttore, alla fine sono scesi in campo i "forconi". Traditi dalla politica, Berlusconi, Grillo e compagnia cantante che nulla hanno fatto per cambiare qualcosa, per alleviare il disagio della gente. Sappiamo che la saggezza contadina è consolidata nel tempo dei tempi ed il proverbio "chi troppo vuole nulla stringe" è ora più che mai sintomatico. Oggi sia Berlusconi che Grillo dicono di essere al loro fianco, ma dov'erano quando servivano della variazioni sul tema?

Bullismo endemico all’istituzione scolastica come alla collettività intorno? Mi sono confrontato con la prima linea professorale, ma anche con quell’altra della retrovia, ho incontrato quella genitorialità che non ammette giudizi né sentenze di appello, quando si tratta dei propri figli. Il fenomeno del bullismo è un problema relazionale, che attraversa le nostre famiglie, scuole, città, strade, a causa delle nostre ripetute e reiterate mancanze e inefficienze, nessuno può sentirsi autorizzato a non farci i conti. Per tentare di arginare questo cratere di diseducazione virulenta, è necessario non fare spallucce alle nostre lentezze, e soprattutto alle nostre belle certezze, che non ci consentono di cono-

Letta, Alfano e Renzi, prima che la punta dei forconi arrivi ai loro sederi, inizino immediatamente a tagliare privilegi e sprechi. Non con leggi che andranno in vigore nel 2016 ma subito. Sarebbe bello se i "tre giovani" della politica italiana impugnassero i forconi assieme al popolo ed eliminassero sprechi e privilegi per 100 miliardi l'anno e dirigessero le acuminate punte contro il popolo dei parassiti, peraltro ben conosciuto. Popolo che è il vero nemico Umberto Brusco del paese.

RIFLESSIONI

“Sul libro dei PD” Caro Direttore, desidero sottoporre le mie riflessioni sul libro scritto dai parlamentari PD Luigi Manconi e Valentina Brinis: “Accogliamoli tutti”. Tre milioni di disoccupati più tre milioni di italiani che hanno rinunciato a cercare lavoro non significano nulla? “Gli italiani delinquono più degli stranieri”. Se il fatto che circa il 6-7% di stranieri in Italia diventano circa un 33% di detenuti nelle patrie galere, la matematica è un’opinione. “Gli italiani invecchiano”. Eliminiamo le ruberie, il parassitismo, gli sprechi, l’evasione fiscale, i 100-200 mila aborti annui (che nella maggioranza dei casi sono degli omicidi legalizzati), e ci accorgeremo che il calo demografico si arresterà. “Abbiamo bisogno

di lavoratori sottopagati, poco qualificati, spesso sfruttati”. No grazie. Non abbiamo bisogno di schiavi che per il momento ci costano 12 milioni di euro la settimana quando molti italiani sono costretti a frugare nei rifiuti dei mercati

per sfamarsi. “Non c’è alternativa” L’alternativa esiste, basta non votare questa sinistra che, a spese degli italiani, sta importando un nuovo proletariato da cui attingere nuovi voti. Marco Bresciani

ASSOCIAZIONE CULTURALE E BENEFICA NO-PROFIT ”LA VIA DEL CUORE”

DUE GIORNI FANTASTICI... DESTINAZIONE ROMA 25- 26 FEBBRAIO 2014

1°GIORNO: ci incontriamo alle ore 4 del mattino del giorno 25 a San Pietro in Cariano (p.zza degli Arusnati) e a seguire ai caselli di Verona nord e Nogarole Rocca per partire alla volta di ROMA. Durante il viaggio faremo alcune fermate e arriveremo a destinazione per le 12,30 e pranzo in ristorante, in centro. Nel pomeriggio visita guidata della città. Cena in hotel e pernottamento. 2°GIORNO: la mattina del 26, dopo colazione, ci rechiamo all’udienza papale in sala Nervi per un incontro di cuore con papa Francesco. Alle 13 pranzo in ristorante ed inizio della strada di ritorno. Quota di partecipazione: € 195 in camera doppia con oltre 40 partecipanti; € 205 in camera doppia con oltre 35 partecipanti; € 220 in camera doppia con oltre 30 partecipanti. Acconto di € 100 entro il 20 gennaio. Info e prenotazioni: Dino 347 5274982- Flora 347 9779240 La quota comprende: trasporto pullman, 2 pranzi, cena, pernottamento e prima colazione, assicurazione medico-bagaglio, quota associativa obbligatoria alla nostra associazione € 10

scere fino in fondo i dubbi che delimitano aree problematiche di così grande spessore e pericolo per un futuro a misura di uomo per i nostri ragazzi. E’ l’esperienza a darmi man forte, è la somma degli errori a rendere obbligante un intervento che non può essere procrastinato, tanto meno amputato nella sua incisività da forme di rigetto baronali o peggio padronali, in ambiti che sono demarcati da confini, sì, sottili, ma diventati frontiere da percorrere in lungo e in largo per conoscerne le reali misure di contenimento. Indipendentemente da chi farà un passo indietro per porsi dove c’è l’intera panoramica da indagare, è in quest’ottica che dovranno essere presenti quattro poli convergenti: genitori, insegnanti, studenti, territorio, per comunicare tra loro e trasmettere informazioni, movendo una sinergia non di facciata, ma realmente improntata al raggiungimento di obiettivi comuni. La scuola è di tutti, soprattutto è comunità e condivisione, allora ciascuno abbia il coraggio di mettersi nei panni dell’altro, e una volta tanto, lo faccia con voce liberante, obbligando la scuola, e così se stessi, a muovere dalle gabbie di partenza, quelle recintate con il filo spinato delle

deleghe sempre comode. Occorre sfuggire gli atteggiamenti ottusi, in cui è difficile affrontare con un minimo di onestà e umiltà il dibattito per arginare il fenomeno del bullismo, si preferisce rifugiarsi in fuorigioco, creando una disattenzione che autorizza l’accantonamento del rispetto delle regole, premiando i soliti furbetti dalla botta facile, dal beverone, dallo spinello acceso. Occorre prendere in esame iniziative volte a indagare non più e non solo il mondo degli adolescenti, ma quello adulto, e non solo a scuola. E’ necessario approntare servizi di consulto nell’istituzione scolastica, affinché chi è deputato a leggere oltre che a scrivere un voto, possa ritrovare equilibrio e serenità per riconquistare rigore e autorevolezza, rientrando a pieno titolo nel gioco delle relazioni. Forse è anche il caso di spiegare a chi è genitore sulla carta, che lo è pure sulla linea mediana della tutela, e che solamente insieme si fa promozione, prevenzione, sviluppando capacità di partecipazione per progettare interventi rivolti ai ragazzi, azioni di sostegno e accompagnamento urgenti in attesa dell’incontro con il proprio futuro. Vincenzo Andraous


Cronache

SACRO CUORE. Nell’occasione è stato inaugurato il nuovo acceleratore lineare

L’ospedale festeggia 80 anni di servizio

Tempi ridotti di trattamento e massima precisione. Sono le potenzialità del nuovo acceleratore lineare per la radioterapia dei tumori in funzione all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Il primo con queste caratteristiche nel Veneto. L'inaugurazione del TrueBeam, questo il nome della nuova macchina, si è svolta il 12 dicembre in occasione della celebrazione degli 80 anni dalla fondazione del nosocomio da parte di San Giovanni Calabria. Erano presenti l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, i sindaci di Verona e Negrar, Flavio Tosi e Giorgio Dal Negro, e il superiore generale dell'Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. Il presidente del nosocomio, fratel Mario Bonora ha presentato il nuovo direttore dell'Unità operativa complessa di Radioterapia oncologia, il dottor Filippo Alongi, proveniente dall'Istituto Humanitas di Milano. La nuova macchina – dal costo di 3 milioni di euro sostenuto dall'ospedale con il contribu-

to della Fondazione Cariverona di 1 milione e 200 mila euro – si aggiunge ad altri due acceleratori lineari Trilogy Varian in funzione nella radioterapia veronese dal 2011 che già rappresentano in termini tecnologici lo standard più alto. «In un momento in cui il Fondo nazionale per la sanità è sempre più esiguo in quanto legato al Pil, non è facile

investire come sta facendo l'ospedale di Negrar, il quinto in Veneto per numero di ricoveri e con il riconoscimento di presidio regionale completamente equiparato al pubblico - ha detto l'assessore Coletto -. Il nuovo acceleratore lineare è un investimento per la salute dei veneti e rientra nella logica della razionalizzazione dei costi in quanto consentendo una

riduzione sensibile della durata del trattamento e permette a un maggior numero di pazienti di accedere a cure di altissimo livello». «L’adeguamento tecnologico e strutturale – ha sottolineato fratel Bonora – rientra nella nostra mission, cioè quella di servire il paziente non solo prendendosi cura della persona, ma anche offrendogli le terapie più avanzate».

Cronache

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Il nuovo acceleratore lineare è dotato di un sistema – sviluppato nella “mitica” Silicon Valley californiana – che permette di trattare ad alte dosi e in pochi secondi lesioni tumorali di difficile accesso con le metodiche tradizionali, senza necessità di anestesia e ricovero ospedaliero, in maniera assolutamente non invasiva. In tal modo il paziente effettua una seduta in meno di 3 minuti, il che significa minor disagio per il paziente e riduzione delle incertezze del posizionamento che sono cruciali per la precisione nel colpire il tumore e ridurre il coinvolgimento degli organi a rischio circostanti. Prima del trattamento, il paziente viene sottoposto ad una Tomografia Computerizzata (TC), in base alla quale il radioterapista oncologo stabilisce un “piano”, cioè dove e con quale intensità la macchina può indirizzare radiazioni. Prima di ogni seduta, il paziente viene collocato sul lettino e sotto la guida di un'ulteriore TC (di cui il TrueBeam è dotato) viene riprodotta la posizione secondo “il piano”, muovendo il lettino robotico di precisione millimetrica, l’unico in Italia. Quindi più il trattamento è veloce, minori sono i rischi di spostamento del paziente e maggiore è la precisione del trattamento. Inoltre, grazie alla tecnologia che permette di erogare alte dosi di radiazioni in poco tempo, il TrueBeam, in casi selezionati e all’interno di rigorosi protocolli, consente di ridurre sensibilmente il numero dei trattamenti. Secondo studi internazionali, per esempio, con il nuovo acceleratore lineare è possibile trattare il tumore alla mammella in 15 sedute anziché in 30 come prevede la radioterapia tradizionale.

DOLCÈ - MARANO - SANT’ANNA D’ALFAEDO. Protezione Civile in convenzione Approvata, nell’ultimo consiglio comunale di Dolcè, la convenzione per la gestione in forma associata del Servizio di Protezione Civile triennio 2014/2016, nel rispetto della Legge 24.02.1992 n. 225 e del Decreto Legislativo 112/1998 che ha affidato ai Comuni l’attuazione, in ambito comunale, delle attività di previsione e prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali. La convenzione coinvolge i comuni di Dolcè, Marano di Valpolicella capofila della Convenzione, e Sant’Anna d’Alfaedo. L’approvazione della convenzione è stata votata all’unanimità. «Si tratta di un accordo importante sotto diversi profili relativi alla tutela e prevenzione sul territorio nonché in uno spirito di condivisione delle funzioni comunali associate - afferma il vicesindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli che ha seguito tutto l’iter, partecipando a diversi incontri con il sindaco di Marano Simone Venturini e il sindaco di Sant’Anna Valentino Marconi -. Sottolineo che questa convenzione è stata condivisa, fin dagli incontri preparatori, dai rappresentanti dei vari Gruppi di Protezione Civile di Dolcè, Marano e Sant’Anna che, da sempre, collaborano fattivamente per la tutela del territorio». I tre Comuni, ai sensi della Legge Regionale 11/2001, art. 109, hanno così istituito una specifica struttura di Protezione Civile che coordinerà, in ambito comunale, le risorse strumentali e umane disponibili; gli interventi necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita, in caso di eventi calamitosi in ambito comunale, migliorando lo standard qualitativo degli interventi in caso di emergenza locale, nonché concorrendo efficacemente alle emergenze di entità superiore. «La nuova convenzione – aggiunge Adamoli - è stata deliberata, secondo quanto previsto nella Legge 135/2012 che ha introdotto l’obbligatorietà della gestione associata di una serie dettagliata di servizi e funzioni fondamentali per tutti i Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti se appartengono o sono appartenuti a Comunità Montane. Pertanto i comuni di Marano Valpolicella, S. Anna d’Alfaedo e Dolcè, con territori fra loro contigui, hanno manifestato l’intenzione di gestire in forma associata il servizio di Protezione Civile riconoscendo che il convenzionamento tra Comuni di tale servizio ne costituisce una modalità per l’ottimale svolgimento in rapporto ai sempre maggiori compiti loro attribuiti, alla contestuale domanda da parte dei cittadini di servizi sempre più adeguati sotto il profilo della qualità e alle difficoltà derivanti dalle ristrettezze della finanza pubblica».

Massimiliano Adamoli


Cronache

Gennaio 2014 L’ARTISTA. Nuovo lavoro sulla Lessinia sull’amato Ponte

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LA SERATA. Cinquant’anni di attività di animazione corale

Fasoli colora Quanti onori il Natale 2013 per Giacopini Gigi Fasoli, costruttore di tanti presepi presentati ultimamente anche negli arcovoli areniani, non ha perso il "vizio" ed eccolo ancora all'opera per questo Natale con un nuovo lavoro, sempre riferito alla Lessinia e all'amato Ponte. Anche in questa occasione ha allestito un capolavoro da poterci girare intorno per ammirarlo in tutta la sua interezza, meritevole di elogi da parte della troupe di TelePace, che si è sbizzarrita con le telecamere per un filmato che vedremo prossimamente. Nella registrazione appariranno anche immagini e voci riguardanti il caratteristico luogo, compreso cori e poesie di cui ecco qualche verso: “…Gigi el gòngola contento, sempre lù a ogni ano el rinòva el Lieto Evento in un posto cossì strano...”. Ed ancora in lingua italiana: “Il libro delle firme te lo dice quante son le persone intervenute ad ammirar lo stile tuo felice nel far presepi ricchi di vedute; larghe. distese, sempre più apprezzate, che dalla testa tua sono sgorgate”. Accanto al presepe classico di Gigi, ne è sorto

uno artistico, con i personaggi a grandezza naturale, scolpiti in una speciale pietra localmente denominata "Lastra de l'ara". Gli autori sono Jessica Guardini, regista, Franco Bustaggi e Nicola

Dalle Pezze, scultori. Il tutto si presenta così bene che qualcuno ha scritto sul libro degli ospiti che se Gesù non fosse nato a Betlemme, l'avrebbe fatto a Ponte Di Veja. Giancarlo Peretti

GRAZIE E AUGURI

La nostra associazione si è costituita nel gennaio 2010. Sono passati dunque quattro anni da allora e noi abbiamo fatto tanta strada. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno sostenuto, a cominciare dai nostri genitori che hanno sempre creduto in noi e ci hanno supportato. Ringraziamo gli assistenti e i volontari che hanno saldamente tenuto il timone della nave e senza i quali non avremmo esaudito i nostri desideri. Ringraziamo le autorità e speriamo in un anno meno difficile. Ringraziamo parenti, amici e conoscenti per la loro simpatia e le parole giuste al momento giusto. E ringraziamo noi stessi per l'impegno, il coraggio e la forza che non ci hanno mai abbandonati. Buon Anno 2014 Dall’Associazione di promozione sociale Cuore della Stella www.cuoredellastella.org

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

NUOVA PROCEDURA PER IL RINNOVO PATENTE

Dopo mesi di anticipazioni e dubbi, pare che dal 9 gennaio 2014 si darà inizio alla nuova procedura per il rinnovo delle patenti di guida. Cambierà una cosa importante: non verranno mai più inviati per posta bollini che confermano la nuova scadenza della patente rinnovata, che poi una volta appiccicati si staccavano, si scolorivano e diventavano illeggibili! Dunque ad ogni rinnovo la patente verrà sostituita con una nuova tessera, che è identica alle patenti rilasciate nella Comu- Roberto Azzolina nità Europea. Noi che lavoriamo presso autoscuole ed agenzie siamo già pronti a rispondere a tutti i quesiti che ci porranno i nostri clienti. Costerà di più? Questo è certo: l'importo dei bollettini postali da versare per effettuare il duplicato della patente è maggiore, quindi il costo sarà leggermente più elevato. Dovrò aspettare molto per avere la patente nuova? No assolutamente: con la procedura di trasmissione telematica ci vorranno solo pochi giorni. Quando scadrà la patente nuova? Le patenti A e B scadranno il Alessandra Azzolina giorno del compleanno del possessore, mentre quelle superiori (C,D,E) alla data della visita effettuata. Ma la domanda alla quale più ci dispiace rispondere, tenetevi forte, è questa: posso tenere la patente vecchia? C'è la foto di quando avevo vent'anni...Quanto ci dispiace per i nostri nostalgici, ma la vecchia patente, purtroppo, va riconsegnata alla Motorizzazione. Ragazzi, preparate le fotocopie e i fazzoletti e...buon rinnovo a tutti! Con l'occasione poi, vi facciamo i nostri migliori auguri di un felice e sereno 2014!

Quattro cori per Lorenzo Giacopini, a sottolineare mezzo secolo di attività di animazione corale in quattro paesi. Le Coste Bianche di Negrar, il Fiorellin del bosco di Ceredo (Sant’Anna d’Alfaedo) e il Montegaleto di Bussolengo, oltre al gruppo folcloristico “La Reséla” di Pescantina, hanno onorato il maestro Lorenzo Giacopini in una serata a lui dedicata nella pieve di San Giorgio Ingannapoltron. Giacopini, originario di Pescantina, è da quasi mezzo secolo attivo nell’animazione corale della provincia. Ha diretto il “Montegaleto” a più riprese, fino al 2012, quando ha passato il testimone alla giovane maestra Julie Butturini. Ha guidato le “Coste Bianche” di Negrar e, partendo dal suo lavoro di professore di matematica alle scuole medie di Sant’Anna d’Alfaedo, come etnomusicologo e ricercatore di cante della Lessinia, ha dato vita al coro “Fiorellin del bosc” di Ceredo. Lavoro che si è concretizzato anche nel libro preziosissimo “Canti popolari della Lessinia Occidentale”. Orientale)

Lorenzo Giacopini a San Giorgio Ingannapoltron

Inoltre all’inizio degli anni ’80, ha curato le prime fasi di vita e di assestamento musicale del gruppo corale e musicale “La Reséla” di Pescantina che aveva cominciato il suo lavoro di ricerca delle cante in riva all’Adige. «Il riconoscimento a Lorenzo Giacopini – sottolinea Angelo Pinali, presidente del Montegaleto - corona, da parte di tutti i cori che ha diretto e animato, anni di amicizia e di passione per la musica corale che ha interessato ben quattro paesi con caratteristiche e peculiarità originali. Dal 1968, quando

approdò a Bussolengo al Montegaleto, quasi mezzo secolo con la musica. Un grazie a “Szraff”, come è il suo soprannome nel coro, e anche alla sua consorte, Margherita Magalini che ha sempre partecipato con passione a questa attività». Profondamente commosso per la manifestazione di affetto “a sorpresa” che gli hanno dedicato i suoi cori, Lorenzo Giacopini ha voluto cantare con una formazione mista le sue bellissime ballate che ha dedicato agli amici e che meriterebbero di essere raccolte in un album. L.C.

CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

OPERATRICE SOCIO SANITARIA: OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ? Gentile Avvocato Dal Fior, sono una operatrice socio sanitaria che lavora presso il reparto di ostetricia e ginecologia di un ospedale veronese. Avrei bisogno di porle un quesito per capire se a livello legale sono tutelata. Le spiego brevemente: in sala parto ci si trova abitualmente con parti in contemporaneità e di supporto all'ostetrica (quando le infermiere sono impegnate in altra urgenza) che dà mansioni non idonee al mio profilo (es: aspirare neonato e eseguire iniezione intramuscolare alla paziente). Nessuna mi ha mai obbligato, ma… E' stato riferito a me e alle mie colleghe che in caso di "emergenza" su ordine ostetrico possiamo eseguire iniezioni e diluizione di farmaci da mettere in fleboclisi e non possiamo rifiutarci perchè potremmo essere perseguibili penalmente, ma sono responsabili le ostetriche poichè sono loro che firmano. Quello che le chiedo è se posso sottrarmi ad un ordine visto che sono mansioni che non mi competono. Se lo faccio sono perseguibile? E se non posso rifiutarmi, sono responsabile dell'azione che faccio o lo è l’ostetrica? Una lettrice Carissima lettrice, secondo la legge reg. n. 20/2001 (che disciplina il profilo professionale dell’operatore socio sanitario) non sono di competenza di tale figura professionale le attività da lei descritte, a meno che non si tratti di operatore socio sanitario munito di apposita specializzazione in assistenza sanitaria. In mancanza di specializzazione, pertanto, ritengo che lei non solo potrebbe ma addirittura dovrebbe rifiutarsi di eseguire le attività che esulano dal suo profilo professionale, assumendosi in caso contrario le responsabilità derivanti da un eventuale errore. Mai come oggi, dunque, le consiglio di segnalare la situazione alla direzione sanitaria dell’ospedale presso cui lavora facendo valere i suoi diritti e pretendendo il rispetto delle regole. Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior


Cronache

Gennaio 2014

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TRASPORTI PUBBLICI EXTRAURBANI. L’assessore provinciale Gualtiero Mazzi illustra le novità

Nuove corse e rinforzi Migliorare la viabilità

Novità in vista per il 2014 in materia di trasporti pubblici extraurbani. Ad illustrare quanto previsto per il nuovo anno ci ha pensato l’assessore provinciale Gualtiero Mazzi. A partire dal 7 gennaio saranno attivate nuove corse rivolte ai Comuni di prima cintura, per facilitare la mobilità verso Verona, e verranno intensificati alcuni collegamenti per le località più periferiche e rinforzate le linee di maggiore utilizzo: le “frequenze” aggiuntive verso i Comuni di Pescantina, Bussolengo, Pedemonte, San Floriano, San Pietro in Cariano, Pozzo, Raldon, Campagnola di Zevio, il rinforzo di linee già esistenti verso altre località nelle ore di punta, con maggiori corse negli orari di entrata/uscita scolastica, al mattino e a mezzogiorno, le corse che prima erano di tipo extraurbano, tra Verona e i Comuni di prima cintura, passeranno suburbane, questo significa che saranno garantiti dalla Provincia con un risparmio per i Comuni. «Questi interventi – afferma l’assessore Mazzi - sono il frutto dei due anni di battaglia condotta in Regione per ottenere nuovi criteri di ripartizione dei fondi, sulla base della mobilità oggettiva espressa dai diversi bacini veneti. Il riconoscimento di maggiori percorrenze per circa 1,2 milioni di chilometri, rispetto a

Gualtiero Mazzi

SAN PIETRO IN CARIANO

È in arrivo la linea 21

quelle storiche, ci permette oggi di mettere in campo le risorse necessarie per potenziare il servizio su tutta la rete. Sotto il coordinamento della Provincia - in qualità di Autorità di bacino - è stato fatto un ottimo lavoro di squadra con ATV, in particolare con il tecnico Guido Zanderigo e il presidente Massimo Bettarello. Questo cambio epocale di ripartizione fondi su criteri di mobilità oggettiva e non più su base storica è merito della battaglia portata avanti dal ‘sistema Verona’, e cioè da me per quanto riguarda la Provincia, dal Comune di Verona con l'assessore Corsi, della Regione con i consiglieri Andrea Bassi e Paolo Tosato

SERVIZI SUBURBANI Le linee interessate sono precisamente: Verona - San Giovanni Lupatoto - Pozzo ogni 20 minuti nelle ore di punta e ogni 40 minuti negli altri orari della giornata - linea 21; Verona – Arbizzano - S. Maria di Negrar - Negrar ogni 40minuti tutto il giorno - linea 21; Verona - Castel d’Azzano ogni 30 minuti tutto il giorno con prolungamenti a Rizza e San Martino - linea 510; Verona – Grezzana - Stallavena ogni 30 minuti tutto il giorno - linea 510; Verona – Lugagnano – Mancalacqua - Grande Mela ogni 30 minuti nelle ore di punta - linea 32; Verona - Caselle di Sommacampagna con corse a orario delle linee 23-24.

NUOVA LINEA 102 PER PESCANTINA, BUSSOLENGO + ESTENSIONE LINEA 11 A BUSSOLENGO. La nuova linea 102 offre un collegamento rapido Pescantina – Bussolengo - Verona, con transito dall’Ospedale di Bussolengo, dalla zona dell’Ulss 22 e arrivo a Verona via superstrada. La linea 102 è una significativa risposta alla necessità di trasporto rapido e di rafforzamento dei servizi per queste due importanti realtà della cintura urbana. Offre un numero elevato di corse nelle ore di punta del mattino, del mezzogiorno e della sera e un collegamento continuativo a frequenza di 30 minuti per tutto l’arco della mattinata. Inoltre il servizio per Bussolengo, via San Vito al Mantico, viene integrato con il prolungamento di alcune corse della linea urbana 11. Anche tutta la zona della Valpolicella è interessata da un importante rafforzamento del servizio. La linea urbana 21 viene infatti estesa fino a Pedemonte, San Floriano e San Pietro in Cariano e sarà intercalata alla linea 103, realizzando così una frequenza di 20 minuti in tutto l’arco della giornata nel tratto tra San Pietro in Cariano e Verona. Altro intervento di intensificazione del servizio interessa la direttrice Verona – Pozzo – Raldon - Campagnola di Zevio: la linea 144 è stata opportunamente rafforzata offrendo un elevato numero di corse nelle ore di punta del mattino, del mezzogiorno e della sera e un collegamento continuativo a frequenza di 30 minuti per tutto l’arco della mattinata.

RINFORZI DELLE LINEE ESISTENTI Intensificazione del servizio nelle ore di punta sulle seguenti direttrici: Verona/San Martino Buon Albergo/Vago/Caldiero; Verona/Illasi/Tregnago/Badia Calavena; Verona/Villafontana/ Bovolone/Cerea/Legnago; Verona/Zevio/Ronco all’Adige/Albaredo d’Adige; Verona/Buttapietra; Verona/Pescantina/Domegliara; Verona/Sommacampagna/Villafranca; Garda/Lazise/Peschiera/ Castelnuovo; San Bonifacio/Lonigo Rafforzamento di alcune linee ad uso degli studenti nelle ore di punta – entrata/uscita da scuola L'intensificazione delle linee estive nelle località turistiche Ampliamento del servizio di rinforzo estivo nell'area del lago di Garda estendendolo dal 1 giugno al 30 settembre.

Un nuovo importante servizio farà il suo ingresso nel 2014 a San Pietro in Cariano. La linea 21 - che è sempre terminata a Parona e da qualche anno raggiunge l’ospedale di Negrar – a breve farà tappa anche nel comune di San Pietro in Cariano. «Da Parona gli autobus della linea 21 – afferma Alberto Conati, assessore alla Sicurezza del comune di San Pietro in Cariano – arriveranno anche nel nostro territorio comunale: attraverso la strada vecchia per Parona raggiungeranno via Cà de Dè – dove verranno istituite due fermate –. Dall’incrocio di via Cà de Dè si immetteranno quindi sulla provinciale dove effettueranno tutte le fermate esistenti fino ad arrivare all’altezza della rotonda del Paladon. I mezzi pubblici svolteranno in via Barbassa raggiungendo via Chopin con capolinea al centro sociale in via Beethoven. Qui sosteranno 10 minuti per riprendere la corsa e tornare, sempre attra-

verso via Cà de Dè, a Verona. I mezzi della linea 21 partono ad intervalli di 40 minuti l’uno dall’altro – aggiunge ancora Conati -: per questo abbiamo fatto in modo che gli autobus della linea 103 – in arrivo da Domegliara e anch’essi con intervalli di 40 minuti l’uno dall’altro – possano alternarsi. In sostanza gli utenti in partenza da San Pietro in Cariano avranno a disposizione un mezzo pubblico ogni 20 minuti. Oltretutto – continua l’assessore – i percorsi per la città diventano quindi due: la linea 103 arriva alla Stazione, mentre la linea 21 raggiunge Borgo Roma. Preciso infine – conclude – che anche la linea 103 a San Pietro in Cariano capoluogo transiterà dall’interno percorrendo quindi via Barbassa, via Chopin e via Beethoven. Si tratta di un servizio nuovo, studiato accanto alla Provincia. A questo punto non rimane che attendere la definizione delle tariffe per il ticket e poi si partirà».

Un tratto di via Ca’ de Dé. La linea 21 passerà da qui.



Cronache

Gennaio 2014 DOMEGLIARA. L’evento culminerà il 2 marzo con la sfilata tra le vie della Valbusa

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IL PROGETTO

Grande fermento Al via “Lavoro in Valpolicella” per il Carnealon Carnealon de Domeiara e il suo Comitato benefico in gran fermento per la 67° edizione che avrà il proprio apice con la sfilata di domenica 2 marzo per le vie della Valbusa. Un’emozionante programma aprirà le danze carnevalesche nel Ducato. «Come sempre avviene, l’attesa è spasmodica a Verona, in provincia ma anche in altri luoghi - afferma Sergio Quintarelli, presidente del comitato benefico Carnealon de Domeiara -. Carri e teste coronate, viandanti e forestieri e tanti altri ci onoreranno della loro presenza, dando lustro alla sessantasettesima sfilata». Confermati ambasciatori e maschere di numerosi comitati, carri allegorici e teste coronate, italiche e d’oltralpe. Tutti pronti per la nuova edizione del Carnealon de Domeiara che partirà, come predica l’Araldo di Corte, dalle elezioni dei candidati alla carica di 67° Duca e Duchessa della Valbusa, la Notte delle Stelle, Mascherade e da ultima la Sfilata. Il conto alla rovescia comin-

cerà sabato 15 e domenica 16 febbraio con le elezioni regali: «I nomi dei candidati - prosegue un euforico Quintarelli - saranno svelati a breve, l’unica certezza è che saranno elezioni vere». Sabato 22 febbraio Duca e Duchessa saranno incoronati nella “Notte delle Stelle” dal Marchese del Montindon, allorquando saranno dispensate le Commende a chi il Carnevale ha reso grande. Tante mascherine

saranno attese sabato 1 marzo per la tradizionale Mascherade nel centro parrocchiale di Domegliara. Il ricco programma di eventi culminerà con l’attesa sfilata, domenica 2 marzo, per le vie della Valbusa, allorquando un serpentone di oltre settanta gruppi, teste coronate, maschere, carri allegorici attraverserà il Ducato, concludendo il suo allegro cammin in piazza Unità d’Italia per salutare i

RENATO LELLI E IL DEBITO PUBBLICO «Sul debito pubblico ci sarebbe molto, troppo da dire…Il debito pubblico è quel debito che lo Stato contrae con la banca nazionale per avere da essa il denaro necessario per sostenere le proprie spese e per far girare l’economia. Nel nostro caso lo Stato è l’Italia e la banca è in realtà internazionale, la privata BCE, banca centrale europea, che non è prestatore di ultima istanza e non presta denaro agli Stati direttamente». Con queste parole Renato Lelli, da anni impegnato come cittadino e come presidente della agspp (associazione genitori separati per le pari potestà) per cercare di far arrivare la voce del popolo alle Istituizioni, parla del debito pubblico. Renato Lelli negli ultimi anni ha raggiunto il Parlamento europeo attraverso numerosissime petizioni…Una di queste è stata iscritta nel progetto di ordine del giorno della riunione della Commissione per le petizioni che si è tenuta a Bruxelles il 16 dicembre scorso. Una riunione a cui Lelli è stato addirittura invitato a presenziare. «La banca centrale – aggiunge Lelli continuando il suo intervento sul debito pubblico - ha il potere di stampare denaro per conto dello Stato e questo potere si chiama signoraggio. Il denaro viene dato agli Stati sotto forma di acquisto di titoli dello stato, promesse di pagamento a scadenza con interesse. Il famigerato spread non è che la differenza che intercorre tra gli interessi che gravano tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi: è chiaro che se uno Stato è considerato in crisi gli investitori saranno invogliati a comprarne i titoli solo se questi frutteranno interessi alti. Più gli interessi sono alti, più sarà difficile per gli Stati garantirne la copertura. Negli anni ’60 – ’70 con moneta sovrana aiutavamo le nostre imprese svalutando. Tutto questo per dire che il debito pubblico dipende da un’unica cosa: il fatto che gli Stati non stampino moneta in proprio, ma ne affidino la stampa e il potere di deciderne la quantità disponibile a delle banche. Le nostre imprese muoiono per non avere prestiti. Ci sono Stati liberi dove questo non avviene perché la banca nazionale è di proprietà dello Stato oppure sotto sua stretta sorveglianza. Ne è l’esempio la Federal Reserv degli USA. Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserv dice che “un governo non potrà mai fare bancarotta coi debiti emessi nella propria moneta sovrana”»

paracadutisti della pattuglia acrobatica di Boscomantico e maccheroni a volontà. Non solo. Come da tradizione Duca, Duchessa e corte della Valbusa incontreranno la popolazione di Domegliara e del circondario, a partire da anziani e malati, i bambini delle scuole elementari e parteciperà ai Carnevali veronesi e non. Massimo Ugolini

In questi giorni sta prendendo forma il progetto “Lavoro in Valpolicella” con l’obiettivo di affrontare in maniera pratica e concreta la questione del lavoro e di costruire una struttura che possa risolvere l’emergenza di questo momento, ma anche gettare le basi di un progetto di organizzazione del mercato del lavoro rivolto al futuro. Il progetto è promosso dalla Caritas, sostenuto dai comuni della Valpolicella (Fumane, Marano di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Negrar e Sant’Ambrogio di Valpolicella), sponsorizzato dalla Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo e coordinato dall’Agenzia del lavoro della Cesaro & Associati. L’incontro di presentazione del progetto, aperto a giovani studenti, insegnanti, genitori e addetti al lavoro, si terrà nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “E. Stefani” di San Floriano lunedì 13 gennaio alle ore 18.00 e sarà l’occasione

per introdurre temi che oggi sono fondamentali nel mondo del lavoro e che saranno ciascuno argomento di confronto nei prossimi incontri previsti dal progetto: i disoccupati, i giovani e l’inserimento nel mondo del lavoro, gli adulti che in questo mondo devono reinserirsi dopo malattia o gravidanza e coloro che non sono a proprio agio con la professione, e vogliono “ricollocarsi”. Verrà aperto, inoltre, un portale per il lavoro accessibile a tutti gli attori sociali della Valpolicella: grazie alla creazione di un database condiviso di curricula, sarà favorito l’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro. In più, ogni Comune potrà decidere di mettere a disposizione dei cittadini gli “sportelli di ascolto”, nei quali opereranno volontari formati ad hoc, per mezzo di un percorso di preparazione, costituito da cinque incontri di approfondimento sugli strumenti operativi da utilizzare.

L’Istituto Tecnico “Romano Guardini” L’Istituto tecnico economico per il turismo “Romano Guardini” da 30 anni si occupa della preparazione di figure professionali adatte al settore economico-aziendale e turistico, in stretta collaborazione con il territorio veronese. Già a partire dal primo anno è previsto lo studio di tre lingue europee (inglese,tedesco,francese/spagnolo), con particolare attenzione al linguaggio tecnico e specifico del mondo del lavoro, tenuto da insegnanti madrelingua. Il piano di studi è inoltre caratterizzato da discipline economico-aziendali (matematica, informatica, diritto, economia aziendale) e tecnico-turistiche (discipline turistico aziendali, tecnica turistica, arte e territorio) atte al completamento di un profilo professionale spendibile in diversi settori di impiego. Alla preparazione teorica è affiancata quella “sul campo” attraverso lo svolgimento di stage formativi in Italia e all’estero, allo scopo di preparare i ragazzi al panorama lavorativo internazionale. Al termine del terzo anno gli studenti svolgono un tirocinio di 3 settimane presso una struttura ricettiva alberghiera, mentre alla fine del quarto anno, presso un’agenzia viaggi. Siamo presenti inoltre alle diverse iniziative organizzate dal comune di Verona (Job&Orienta-Maggioscuola) con attività di hosting. Le possibilità post diploma sono: proseguimento degli studi universitari (Lingue e letterature straniere, economia del turismo-giurisprudenza) o di corsi di specializzazione biennali (ITS turismo-Mediazione linguistica e traduzione). Inserimento nel mondo del lavoro in uffici commerciali, strutture ricettive, tour operator e tour organizer, organizzazione eventi. Novità a.s. 2014-2015: in conformità alla normativa vigente agli iscritti del primo anno verrà consegnato in comodato d’uso un TABLET ASUS 100, per lo svolgimento delle attività laboratoriale digitalizzata.


Cronache

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ESPERIENZE. Damiano Conati è appena tornato con la famiglia da Cidade Olimpica

«I nostri tre anni in terra brasiliana» Era l’8 novembre 2010 quando Damiano Conati con la moglie Francesca e il loro piccolo Isacco arrivarono per la prima volta a Sao Luis, nella missione diocesana di Verona in Brasile. Ad accoglierli l’intera popolazione di Cidade Olimpica, nell’ultima periferia della metropoli brasiliana. Iniziava così l’avventura per la famiglia Conati che aveva deciso di lasciare Fumane per trascorrere tre anni di vita, di emozioni, di esperienze in terra brasiliana. Tre anni intensi che si sono conclusi lo scorso 1 novembre 2013 con il rientro a Verona del Dama, della Chicca, di Isacco…e di un fratellino o una sorellina, non si sa ancora, in arrivo con il nuovo anno! Damiano, come definire questi ultimi tre anni? «Direi che sono stati “strani”. Ricchi di emozioni, di conoscenze, di cose nuove, di momenti di allegria e di momenti difficili, di felicità e di condivisione. Un’esperienza che definirei unica. Appena siamo arrivati mi sono reso conto che se non

parti convinto rischi di voler tornare subito indietro: i nostri primi 18 giorni sono stati caratterizzati da 18 omicidi. E’ una cosa che ti fa riflettere. La missione in cui ci trovavamo è veronese, quindi i quattro sacerdoti presenti a Cidade Olimpica erano per noi un ottimo punto di riferimento…ma rimane pur sempre il fatto che ti ritrovi lì, attorniato da quelle casette di fango e mattoni…Inizialmente non è facile. Poi piano piano trovi persone amiche che ti aiutano, stringi amicizie, fai nuove esperienze ed è così che, giorno dopo giorno, tutto diventa bello e quando poi vai via piangi, com’è successo a noi». E per Isacco com’è stata quest’esperienza? «Tre anni per un bimbo sono un pezzo di vita! Mi auguro che si ricordi molti momenti di questi tre anni. Lui è stato spettacolare in questi tre anni ed ha dimostrato una capacità di adattamento incredibile, come solo un bambino può avere. Incredibile è stata anche la sua capacità di imparare la

lingua». Qual è stata la cosa più difficile? «La nostra difficoltà iniziale è stata capire quel’era il nostro ruolo e la nostra utilità là in quel momento. Un sacerdote arriva in una missione e sa bene che cosa deve fare e per cosa si trova lì. Un laico arriva in un luogo dove il suo aiuto è preziosissimo eppure si sente inutile. Ecco, per noi la difficoltà maggiore è consistita proprio nel trovare una collocazione. Poi però ci siamo resi conto che la nostra organizzazione mentale, il nostro guardare al futuro sono usanze europee…là invece si vive alla giornata, là il tempo non esiste, non esistono orari precisi, non esiste il concetto di famiglia come la intendiamo noi. E’ così che ci siamo resi conto di quante cose potevamo fare e di quanto importante era la nostra presenza». Cosa vi mancherà di Cidade Olimpica e della sua gente? «L’allegria, la gioia di vivere, il colore e il calore, la

felicità nonostante la povertà e le difficoltà: abbiamo trascorso tre mesi senza acqua a Sao Luis, non potevamo fare passeggiate la sera perché ad una certa ora scattava il coprifuoco e bisognava rientrare in casa, ci sono fognature a cielo aperto a Sao Luis…Però c’è tanta solidarietà e soprattutto tanta fede. Ho trovato un giorno un uomo senza gambe e braccia, con la moglie lebbrosa. Gli ho chiesto come andava e lui mi ha risposto “Tutto benissimo grazie a Dio”!». E che cosa vi mancava

Damiano con la moglie Francesca e il piccolo Isacco

maggiormente di Verona durante la vostra esperienza brasiliana? «Il silenzio. I brasiliani sono casinisti di natura! E poi ci mancava il freddo: del nostro rientro, appena scesi dall’aereo, oltre alla calorosa accoglienza che abbiamo ricevuto, ricorderò sempre il

freddo, finalmente il freddo. In Brasile la temperatura è costantemente intorno ai 35° con un tasso di umidità dell’80 – 85%! Ora ci godiamo le nostre famiglie, la nostra terra, casa nostra…e questo bimbo, figlio del Brasile, che nascerà ad aprile».

Numerosi sono i progetti che la missione Fidei Donum porta avanti a Cidade Olimpiaca a Sao Luis: dal progetto di rinforzo scolastico a quello per le mamme in gravidanza, dal progetto sportivo al progetto di arte e cultura “Educarte”, dal progetto sociale e centro di ascolto CEPA al progetto comunicazione e corsi professionali. Ognuno di questi progetti può essere “adottato” donando 25 euro al mese. c/c bancario – Banca popolare di Verona – Diocesi di Verona Centro missionario IBAN IT 04W0503411750000000130000 – causale nome del progetto adottato – S.Luis Brasile Per maggiori informazioni: cmdverona@cmdverona.it, www.missionesaoluis.blogspot.com.br


Cronache

Gennaio 2014 SANITÀ. A Borgo Trento e a Borgo Roma medicine garantite post ricovero

Farmaci distribuiti dentro gli ospedali Pochi la conoscevano prima d’essere stati dimessi da un ricovero ospedaliero ordinario, un day-hospital, una visita specialistica ambulatoriale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Si tratta della distribuzione di farmaci tramite le “farmacie ospedaliere”, un servizio pubblico che procura in forme gratuita e diretta farmaci ai cittadini nell’ottica di garanzia della continuità assistenziale ospedale-territorio. La particolare attività viene espletata presso le due sedi ospedaliere di Borgo Trento (piazzale Stefani 1 – Padiglione 41, Piano 1°) e di Borgo Roma (piazzale Scuro 10 – presso la Piastra Odontoiatrica, Piano 1°), con apertura dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 16.30. Pur tenendo presente che nelle due strutture non vengono erogati tutti i farmaci, i curatori delle prestazioni precisano che possono essere consegnati ai pazienti dimessi le medicine «per trattamenti acuti/urgenti o partico-

larmente complessi rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) e prescritti da uno specialista dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Per alcune tipologie di farmaci (farmaci del Prontuario Ospedale-Territorio), è prevista la dispensazione solo ai pazienti residenti a Verona e provincia (Accordo sulla Continuità Assistenziale e sulla Distribuzione Diretta tra le Aziende Asl 20, 21, 22 e l’A.O.U.I. VR). Gli altri pazienti, muniti di piano terapeutico, dovranno

rivolgersi al proprio medico di medicina generale». Per quanto riguarda l’assistenza farmacologica in caso di terapie acute, viene consegnata «la quantità di farmaco tale da coprire l’intero ciclo di terapia, nel caso di terapie croniche fino al controllo successivo, per un periodo non superiore ai tre mesi (Decreto Regione Veneto 141/2009)». I pazienti dimessi che necessitano di prodotti non dispensati dalla “farmacia ospedaliera” tramite i suoi due sportelli, a loro volta, devono necessariamente

recarsi dal medico di medicina generale munito di lettera di dimissione o relazione di visita o piano terapeutico per la prescrizione dei farmaci ed il successivo ritiro presso una farmacia aperta al pubblico. Sono considerate anche quelle circostanze in cui non sia possibile accedere al proprio medico curante nei tempi congrui per l’assunzione della terapia. In questa evenienza, «sarà obbligo dello specialista ospedaliero prescrivere direttamente i farmaci, sia quelli rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (classe A) su ricetta rossa che quelli a pagamento (classe C) su ricetta bianca (Lettera Direzioni Sanitarie A.S.L. 20, 21, 22, A.O.U.I. VR, Prot. n. 613/A30 – 09/05/2005)». Per il ritiro dei farmaci nei due punti ospedalieri di Borgo Trento e di Borgo Roma è permessa l’entrata in auto nello spazio interno dall’accesso limitato, previo avviso alle portinerie. Claudio Beccalossi

“VILLAGGIO DELLA GIOIA”: I LAVORI CONTINUANO Proseguono i lavori per la costruzione del “Villaggio della gioia”, progetto che nasce nel 2009 da un sogno di Suor Elisabetta Scaglioni, missionaria in Togo da molti anni. Il “villaggio” nasce come risposta concreta ai bisogni dei più piccoli che, spesso, rimangono orfani della mamma al momento della nascita, oppure sono vittime di situazioni familiari difficili. Alcuni casi vengono affidati temporaneamente al “villaggio”, altri sono seguiti direttamente nella famiglia di origine. Attualmente sono presenti una cinquantina di ospiti e più della metà ha meno di un anno. Al momento i “piccoli” sono accolti in una casetta in affitto, i più grandi negli edifici che si stanno ristrutturando. Suor Elisabetta, oltre ad occuparsi della formazione delle “mamme” (le donne che si occupano dei bambini) e dell’ordinaria gestione di una struttura così impegnativa, sta seguendo anche i lavori di ristrutturazione. Il progetto prevede la costruzione e la ristrutturazione di ambienti adatti ad accogliere bambini di varie età, dai neonati ai preadolescenti. Tutte le buone intenzioni hanno però bisogno di concretezza: di portare avanti il sogno di Suor Elisabetta si è fatta carico l’associazione Amici del Togo, attiva dal 2002. La struttura fatiscente ospita una decina di ragazzi che vivono in un ambiente decisamente penoso; mancano i servizi più elementari: materassi, sedie e tavoli, la luce elettrica e i servizi igienici non esistono; per non parlare dei velenosissimi serpenti che entrano quotidianamente dalle finestre. Il direttore dell’istituto fa quello che può ma le risorse di cui dispone sono quasi nulle. Nonostante questo comporti parecchie ore di cammino, i ragazzi frequentano quotidianamente la scuola e, nonostante tutto, rientrano ogni giorno al riformatorio che è l’unica casa che hanno. L’Associazione si è fatta carico di inviare materassi e cibo oltre a dei fondi per la ristrutturazione delle stanze e dei servizi, operazione cui contribuirà direttamente anche un socio volontario. Per informazioni: www.amicideltogo.it Per sostenere Amici del Togo onlus: c/c postale n. 37320421 oppure bonifico bancario su Banca Popolare Etica filiale di Padova iban IT 32 V 05018 12101 000000107147

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DONNE DELLA VALPOLICELLA

Una serata di auguri

Un valzer di auguri natalizi, sorrisi e allegria: questa è stata la serata dello scorso 18 dicembre per l’associazione Donne della Valpolicella. Numerosa la presenza delle socie, accompagnate per l’occasione dai mariti, alla cena di fine anno ospitata da villa Quaranta – Park hotel. «Ringrazio tutti voi per essere intervenuti a questo appuntamento – ha esordito la presidente dell’associazione, Bruna Pavesi Castelli porgendo il suo benvenuto ai commensali -. Un grazie particolare al presidente del Lions club Benacus e del Lions club Bussolengo, ai sindaci del comune di Negrar e San Pietro in Cariano, al professor Guidi, eletto pro-rettore dell’università di Verona, al commissario straordinario di Pescantina, Rose Maria Machinè, alle Castellane di Suavia e un grazie di cuore a tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a portare avanti le attività della nostra associazione». La serata è proseguita all’insegna dell’allegria in un clima di festa e di condivisione. La Presidente ha colto l’occasione per omaggiare le consigliere del gruppo, Franca Bevardo Burati, Luciana Quintarelli, Paola Braghetta, Clara Perusi, Cristina Franza, oltre alla vicepresidente Carmela Dori Guidi, alla tesoriera Viviana Farina, alla segretaria Ada Pavesi, a Fiorenza Ferruda e a Tiziana Scolari con i doni che ogni socia a fine serata ha ricevuto. Presente alla serata del 18 dicembre scorso anche Stefania Gori, primario del reparto di oncologia dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar, al quale le Donne della Valpolicella, attraverso un progetto avviato dal Lions club, ha donato alcuni fondi per l’acquisto di parrucche per le donne in chemioterapia. «Nell’ambito della cena che organizzeremo nel mese di febbraio – ha anticipato Bruna Pavesi Castelli – è in programma una lotteria benefica il cui ricavato contribuirà a portare avanti il progetto». «Ringrazio tutte voi e i membri del Lions club per questo grande gesto di solidarietà – ha aggiunto poi la dottoressa Gori -. E’ per me un grande onore essere qui con voi questa sera». Un mazzo di fiori donato alla presidente per il suo impegno costante ed impeccabile e tanti, tanti auguri per un buon Natale ed un felice 2014 hanno infine concluso la serata, con un arrivederci al prossimo appuntamento.


Cronache

Gennaio 2014 PUBBLICAZIONE. Presentato il libro di Lucia Cametti a Parona e a Verona

La tradizione di Santa Lucia “M’è rimasta nel pensier la luce…”: è il titolo della pubblicazione di Lucia Cametti sulla tradizione di Santa Lucia a Verona. Un misto di storia e di leggenda sulla Santa siracusana conosciuta nel mondo intero, le cui spoglie dimorano nella chiesa dei SS Geremia e Lucia in Venezia. La presentazione dell’opera della Cametti ha avuto due importanti momenti: il primo in Parona, sala Domenico Zangrandi, nel palazzo già sede del Comune sino al 1927. Il secondo in Verona presso la Società Letteraria, la settimana successiva. Entrambi gli appuntamenti sono stati onorati da numeroso ed interessato pubblico che ha potuto così conoscere aspetti inediti della vita della Santa e delle sue vicissitudini da morta. Il libro, edito da Delmiglio, arricchito dalla copertina di Ernesto Tommasini, con disegno di Bruno Prosdocimi e fotografie di Pino Dal Gal , è da leggere tutto d’un fiato, comprese le poesie in tema di Barbarani, Vitturi, Gino Tartaglia, Angelin Sartori, Silveria Gonzato e GiancarloPeret-

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: NEGRAR - Municipio ARBIZZANO - I Sapori del Portico SANTA MARIA - Centro commerciale

PARONA

Centro Anziani ti. Pure Dante è menzionato, con i suoi riferimenti alla Santa della luce,nel Purgatorio e Inferno. Ad insaporire le pagine la ricetta delle pastafrole veronesi di Giorgio Gioco ed una tipica siciliana. A Parona erano presenti, con il gruppo organizzatore La Genziana e l’autrice Lucia Cametti, il presidente. della seconda circoscrizione Filippo Grigolini, il

consigliere comunale con delega alla cultura Antonia Pavesi,il presidente della commissione cultura della seconda circoscrizione Federico Martinelli e il presidente del comitato benefico “Festa De La Renga” Roberto Bussola. Alla Società Letteraria, con la presenza della Verona Bene, si sono distinti, oltre all’autrice, i relatori Prof. Ernesto Guidorizzi,

vice presidente e Mons. Giancarlo Grandis. Un autorevole intervento anche da parte del parlamentare europeo Dr. Lorenzo Fontana. Entrambi gli avvenimenti sono stati allietati dal suono delle “barcarole” su Santa Lucia e canzoni napoletane eseguite con chitarre e mandolini dal complesso veneto “GIOWALCOR-DO”. Claudio Gasparini

E’ attivo il Centro Anziani sito in Largo Stazione Vecchia a Parona (vicino alle scuole). Ad occuparsene è l’Auser Verona, in qualità di associazione di volontariato capofila del Progetto Centro Anziani Protagonisti del Quartiere di Parona, congiuntamente con le Associazioni noprofit presenti sul territorio che aderiscono al Progetto. Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Le attività, secondo il programma

e gli orari disponibili presso il Centro, sono gratuite e comprendono le seguenti iniziative: lettura giornali e servizio biblioteca, giochi di carte e tombola, corso di burraco, incontri culturali (con lezioni su argomenti letterari, storici, sociali e sanitari), filmati, illustrazione fotografica di viaggi, attività di scambio con la banca del tempo, attività motorie di ginnastica dolce, laboratorio "Caffè della memoria", servizio infermieristico, corso di computer, scuola di ballo, camminate.

L’EVENTO. “Negrar a lume di candela”

L’ANNIVERSARIO / A 50 ANNI DALLA MORTE

Si è rivelata un grande successo la manifestazione “Negrar a lume di candela” che sabato 30 novembre ha illuminato di calore e colore il centro di Negrar. «Siamo molto soddisfatti della seconda edizione di quest’evento – affermano gli organizzatori del gruppo La Vigna -: buona l'affluenza di pubblico proveniente anche da fuori Negar; la festa si è svolta in una serata molto fredda ma ciò non ha impedito di passeggiare per le vie del centro tra luci, bancarelle e candele accese. Nei vari punti di ristoro si è potuto degustare vari piatti tipici quali gnocchi di malga, lesso e pearà, canederli, arrosticini e tanto altro». Grande successo ha riscontrato la zona bambini con il ludobus e lo spettacolo delle bolle grazie anche all’associazione genitori, la scuola, il nido e l'asilo che hanno animato il tardo pomeriggio culminato con l'arrivo di S. Lucia e Babbo Natale raccogliendo un cesto pieno di letterine per la gioia di tutti i più piccoli. La serata è poi proseguita con l'esibizione sul palco di due gruppi musicali quali i Rock me Baby e i Soqquadro unitamente alla musica mixata dal dj Freccia e il dj Pina intervallati dall' intervento tanto atteso del Bifido con il suo spettacolo dialettale che ha divertito tutti. «Una festa da ripetersi - fanno sapere gli organizzatori -, sempre con nuove emozioni. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno voluto aiutarci volontariamente per la realizzazione della manifestazione, al Comune di Negrar per il patrocinio e a tutti i commercianti che hanno aderito più numerosi della prima edizione. Diamo quindi appuntamento al prossimo anno, ricordando che prima di allora il nostro gruppo sarà impegnato a dar vita ad altri eventi, sempre con lo scopo di fare beneficenza».

In ricordo di Ghedini “Per un orizzonte di speranza” era il titolo della serata dedicata a Guido Ghedini, che lo scorso venerdì 6 dicembre ha richiamato molte persone nella sala convegni Fratel Perez di Negrar in occasione del 50° anniversario dalla morte che ricorreva proprio nel 2013. Un personaggio, Guido Ghedini, «unico – come lo definisce Giuseppe Gaburro tracciandone l’immagine -. Ho avuto il grande onore di godere della sua amicizia e di lavorare assieme a lui qui a Negrar – aggiunge Gaburro che, nell'occasione di questo importante anniversario, con alcuni amici ha pensato di promuovere un Premio di Solidarietà rivolto ai giovani della comunità dedicato a Ghedini -. Negrar non può dimenticare questo suo eccezionale amministratore. Guido Ghedini era una per-

sona che con rara competenza e professionalità, sapeva sfruttare ogni legge o aiuto che lo Stato concedeva a favore dei Comuni. Era di un'umanità eccezionale». Molti sono intervenuti durante la serata del 6 dicembre, iniziata con una S.Messa e proseguita con il ricordo di un personaggio rimasto nel cuore dei negraresi e non solo. A presentare il Premio di Solidarietà ci ha pensato Damiano Tommasi, presidente dell’associazione italiana calciatori: il premio Guido Ghedini, riservato ai giovani tra i 16 e i 35 anni del comune di Negrar, ha lo scopo di promuovere la cultura e la pratica del volontariato in ambito missionario, sociale, socio – sanitario, educativo, culturale, ambientale, ricreativo e sportivo. Verrà attribuito la prossima primavera.

NEGRAR / PARI OPPORTUNITÀ

Stalking: «Denuciamolo» In occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza delle Donne, il Direttivo della Commissione Pari opportunità del comune di Negrar, si è riunito nella prestigiosa cornice della Magioca Ralais in loc. Moron. Si sono discussi problemi che interessano l'altra parte del cielo. Erano presenti, oltre alla presidente della Commissione Pari opportunità di Negrar, Elisa Galli, anche l'ex assessore alla Cultura del comune di Negrar, Gianni Pozzani, la Dirigente Regionale della Commissione Pari Opportunità, Gabriella Avesani. Laura Taccani, Loretta Todesco, Veornique Mondon e Maria Giovanna Bertani. Durante la riunione si è trattato – tra gli altri - il problema dello stalking e la Commissione si è attivata per reperire indirizzi e

numeri di telefono, al fine di poter aiutare, in caso di necessità, quelle donne che dovessero trovarsi ad affrontare un problema. «In caso di stalking – è stato detto durante l’incontro -, le donne devono anzitutto rivolgersi al Pronto Soccorso, se necessario, e poi alle Autorità. I nostri Carabinieri sono preparati a dare assistenza, indirizzando le vittime a Comunità di pronta accoglienza come ad esempio il Centro Petra (800392722) o al telefono Rosa (045.8015831) e il numero di utilità Nazionale 1522 (gratuito) 24 ore su 24, attivo in lingua italiana araba, francese, inglese e spagnolo». A Verona é attivo dall’1 giugno 2012 lo Sportello di Ascolto Stolking e Mobbing in via Aldo Fedeli (tel 045.1237132) , aperto il martedì e il venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00.



Cronache

Gennaio 2014 NEGRAR. Il sindaco Giorgio Dal Negro analizza l’anno appena trascorso

«Debiti pagati Odissea finita» Il 2013 si è concluso e ci stiamo avvicinando anche al termine del mandato per molte amministrazioni della Valpolicella. «Devo dire con franchezza che l’odissea è finita e il vascello del comune di Negrar è in porto ad Itaca – afferma il sindaco Giorgio Dal Negro -. Ho sempre detto che ci sono un sacco di debiti: li abbiamo pagati. Oggi possiamo permetterci di aprire un pò i “cordoni della borsa” e, con l’ultimo consiglio comunale di sabato 14 dicembre, siamo riusciti ad andare incontro alle associazioni sportive, ai servizi sociali, alle scuole materne e all’asilo nido stanziando finanziamenti. Avevamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta. Sei mesi fa – aggiunge il primo cittadino – avevamo parlato di IMU: ebbene, l’IMU prima casa a Negrar non si pagherà e, per

i cittadini che danno la casa ai figli, nemmeno quella sulla seconda casa. L’odissea, oltre al debito, riguardava anche il personale dipendente, che abbiamo riorganizzato ed oggi è a livello ottimale. I fornitori che bussavano alla porta del sindaco sono stati pagati e i trasporti scolastici, che erano cari e non funzionali, sono stati sistemati. Anche il sistema delle mense è stato portato ad un buon livello. La biblioteca ha battuto il record con oltre 8000 libri dispensati all’anno. L’edilizia privata risponde entro 30 giorni dalla domanda, mentre l’urbanistica ha risposto con il Piano degli Interventi. L’ecologia ha sistematicamente tutto sotto controllo, tanto la raccolta rifiuti quanto gli acquedotti. Le manutenzioni sono il nostro tallone d’Achille – continua Dal Negro -, ma dal bilancio per

il prossimo anno abbiamo stanziato 150.000 euro per la manutenzione delle strade. La spazzatrice da gennaio riparte a tempo pieno». Un bilancio positivo quello tracciato dal sindaco di Negrar, che ammette anche però di «aver fatto poco, ed è vero, ma il 10 gennaio partono i lavori per via Mazzini. Delibera, finanziamento, bando di gara, assegnazione lavori sono stati fatti. Nei prossimi mesi – aggiunge ancora – acquisteremo l’area di Arbizzano per l’isola ecologica. Abbiamo bisogno di alcuni mesi per la valutazione da parte dell’ufficio delle entrate e poi saranno definiti il progetto e il bando di gara. Il finanziamento della Regione Veneto è confermato e il Comune ha già deliberato la differenza in bilancio. I lavori presso la scuola materna di Montecchio – prosegue il

primo cittadino tracciando un bilancio del 2013 – sono stati finanziati con il residuo di bilancio 2012 e gli uffici stanno dando corso al progetto e al bando di gara. La Caserma dei Carabinieri sarà ristrutturata. E’ arrivato il contributo di 240.000 euro dalla Regione Veneto e il Comune ha stanziato 250.000 euro con il residuo di bilancio 2012. La Giunta ha dato ordine agli uffici per il progetto e il bando di gara». Qualche inconveniente ultimamente si è registrato a Negrar per il pagamento dell’IMU e della Tares. «Il Governo – afferma Giorgio Dal Negro – ha messo in difficoltà tutti i Comuni italiani con decisioni all’ultimo minuto. Su facebook mi sono scusato con la città e spero di essere stato compreso. In ogni caso qualsiasi cosa decisa il Governo, a Negrar non si pagheranno sanzioni. Quindi i cittadini possono rimanere tranquilli: se entro il 16 gennaio riusciranno a pagare bene, altrimenti hanno tutto il tempo per effettuare il versamento in seguito». Uno sguardo infine al 2014 e ai mesi che verranno: «Entro fine aprile, Stato permettendo – conclude il Sindaco -, verrà approvato il bilancio con massimo impegno per la riduzione dell’Irpef. Ci impegneremo inoltre a continuare il dialogo con Istituzioni, sindacati e organizzazioni imprenditoriali per il Comune unico della Valpolicella».

IL PROGETTO

Un Sostegno alimentare

E’ un progetto solidale quello presentato a ridosso del Natale 2013 dal comune di Negrar. I Servizi sociali del comune negli ultimi due anni hanno infatti registrato sul territorio comunale una crescente difficoltà in alcune famiglie nel soddisfare i bisogni primari. A seguito quindi di alcuni incontri con i rappresentanti dei Gruppi Caritas di Arbizzano e Negrar, su indicazione del sindaco Giorgio Dal Negro, i Servizi sociali si sono rivolti a Fondazione Cariverona: è nato così “Sostegno alimentare”, un progetto che intende garantire la possibilità per le famiglie in difficoltà di essere sostenute nell’approvigionamento mensile con una borsa alimentare, oltre a garantire la fruizione del pasto scolastico agli alunni con difficoltà socio – economica senza spese a carico della famiglia. Per l’anno 2013 – mese di dicembre – Fondazione Cariverona ha assegnato al comune di Negrar 20.000 euro: il 27 dicembre sono arrivate 5 tonnellate di alimenti di prima necessità distribuiti alle 371 persone individuate dai Servizi sociali nel comune di Negrar. Per il primo semestre 2014 Fondazione Cariverona ha già stanziato 80.000 euro a favore del progetto “Sostegno

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

L’emendamento all’Assestamento di Bilancio I gruppi consiliari di Negrar Domani, Lista Tosi e Progetto Negrar comunicano che lunedì 25 novembre hanno presentato un emendamento all’Assestamento di Bilancio 2013 inserito all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di Giovedì 28 novembre 2013. L’emendamento è stato presentato perché, dopo aver analizzato la proposta di Assestamento di Bilancio 2013, hanno intravvisto la possibilità di: • ridurre l'IMU di 0,6 punti; • elargire alle Scuole Materne un contributo straordinario, corrispondente al 30% di quello complessivo, per ridurre la quota a carico delle famiglie. La proposta è stata discussa in maggioranza e con i tecnici e, con un minimo ritocco, ha fatto breccia. All’iniziativa hanno aderito anche il PDL,

la Lega Nord ed il gruppo Misto (mentre il Gruppo Vivi Negrar si è invece dissociato) sottoscrivendo quindi il nuovo emendamento che prevedeva: • riduzione dell'aliquota IMU di 0,6 punti sulla seconda casa in uso gratuito a figli, nipoti o fratelli; • riduzione dell'aliquota IMU di 0,4 punti sulla seconda casa; • contributo straordinario alle Scuole Materne, corrispondente al 20% di quello complessivo, pari ad € 50.000. Riteniamo che quando è necessario stringere i denti non ci si debba tirare indietro, anche dovendo operare scelte che non incontrano il favore dell'opinione pubblica. Chiedere ai cittadini sacrifici è quanto meno antipatico, tuttavia il momento storico

che attraversiamo non permette voli pindarici. Quando però c'è un piccolo spiraglio è doveroso allentare la morsa sperando, tutti insieme, di essere messi in condizioni di poter intraprendere azioni per la ricrescita di questo paese. La nostra Amministrazione ha certamente faticato in questi anni e, tanto la giunta quanto il Sindaco hanno cercato in ogni modo di tenere la rotta, con i mezzi possibili cioè: quasi niente. Un ennesimo sforzo fatto per far fronte ai problemi posti da un Bilancio strangolato dai debiti; debiti che sono cresciuti in modo vorticoso dal 2004 al 2009 portando il Comune ad un indebitamento del 240% contro il 120% previsto dalla Normativa. Basti pensare che: dal 1965 al 2004 l'indebitamento del Comune di Negrar era di

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circa € 15.000.000,00; dal 2004 al 2009 l'indebitamento è arrivato a circa € 38.000.000,00 e fornitori mai pagati. Un indebitamento che non ha certo visto partecipe questa Amministrazione che anzi si è trovata intrappolata dentro normative che imponevano il rientro del debito, come ho detto, un debito enorme che avrebbe sfiancato chiunque. Fortunatamente, quest'anno si riesce ad utilizzare qualche risorsa che ci permetterà di realizzare parte del nostro programma e guardare al futuro con maggior serenità. Il tema è stato quindi dibattuto in Consiglio Comunale ed ha incontrato l’unanimità di tutti i consiglieri. I gruppi consiliari Negrar Domani, Lista Tosi, Progetto Negrar

alimentare”. «Ad occuparsi dell’organizzazione e della distribuzione stessa, anche a domicilio, sono i gruppi Caritas di Negrar e Arbizzano, già impegnati in questo senso attraverso la Borsa alimentare del Veneto – afferma l’assessore ai Servizi Sociali Luigino Damoli -. Senza i volontari di questi gruppi il nostro progetto non potrebbe esistere, quindi un grande grazie va a loro. Attraverso un banco dati dettagliato verranno effettuati controlli e verrà tenuta monitorata ed aggiornata la situazione». 50 sono invece i bambini a cui grazie a questo progetto verrà garantito il pasto presso le mense scolastiche delle scuole di Negar. «I dati parlano chiaro – aggiunge il sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro -: dai 15 – 20 casi storico di bisogno, nel nostro Comune si è passati a ben 400 casi. A troppi manca addirittura il cibo, anche in un paese ricco come Negrar. Grazie a questo progetto e alla sensibilità dimostrata dall’ingegner Paolo Biasi di Cariverona, siamo sicuri di poter trascorrere le festività consapevoli che a Negrar un pasto caldo non mancherà a nessuno. Vorrei quindi ringraziare non solo Cariverona, ma anche ai volontari dei gruppi Caritas operativi sul territorio e a tutto lo staff dei servizi sociali che tanto si è prodigato per questo progetto: l’assessore Damoli, Alessandra Dall’Ovo, Giovanna Dellera e Gianna Marin». «Attraverso il nostro costante lavoro sul territorio, in questi anni abbiamo notato un crescente aumento di casi di difficoltà anche nell’approvigionamento alimentare. Difficoltà registrate non solo i famiglie exracomunitarie e straniere, ma anche in famiglie negraresi. Noi siamo legati al Banco Alimentare del Veneto, dal quale però non riusciamo ad avere molta varietà di alimenti, tanto che Caritas stessa deve sopperire a queste mancanze – affermano Marisa e Maria Rosa, di Caritas Arbizzano e Caritas Negrar -. Grazie a questo progetto invece riusciremo a garantire alle famiglie che seguiamo un dieta variegata, in particolare per i bambini. La distribuzione infatti viene fatta a seconda delle famiglie e dei loro componenti. Vorremmo inoltre rivolgerci a chi si trova in difficoltà: non esitate a rivolgervi a noi, assicuriamo la massima discrezione e siamo anche disposti a portare a domicilio la borsa alimentare».


Cronache

Gennaio 2014

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Centro di Formazione Professionale Brenzoni: Quando la scuola è una grande famiglia E’ una tradizione che ogni anno si ripete quella che vede riunirsi presso la scuola stessa a Sant’Ambrogio di Valpolicella alunni e famiglie del Centro di formazione professionale “Paolo Brenzoni” in occasione delle festività natalizie. Questo è ciò che è successo anche il 13 dicembre scorso in una serata all’insegna dell’allegria e della festa, a cui ha

preso parte anche don Romano Bettin, in rappresentanza dell’istituto salesiano San Zeno. Molti erano i commensali che hanno preso parte alla cena di Natale organizzata dal CFP. «Come sempre questo evento si è rivelato meraviglioso – afferma Anna Trevisani, direttore del Centro di formazione -: i genitori hanno contribuito alla preparazione dei piatti, men-

tre i ragazzi hanno servito a tavola. Inoltre, grazie ad un immancabile tam tam, ci hanno raggiunto anche alcuni ex allievi. Una piacevole sorpresa per noi, la loro presenza, che ci ha confermato quanto la nostra scuola rimanga nel cuore dei nostri ragazzi». Tra gli ex allievi c’era anche Samuele Gasparini che appena concluso il ciclo di studi al Centro professionale

è stato inserito all’interno di un’azienda del territorio grazie al sistema del tirocinio. Ora Samuele è stato assunto dall’azienda stessa che sta puntando su giovani motivati e capaci. Un successo per lui e per la scuola stessa. «La scelta iniziale di iscrivermi al CFP Paolo Brenzoni è stata dettata dalla mia passione per il settore del marmo e per la scultura

– racconta Samuele -. Mi sono avvicinato alla scuola credendolo un semplice centro di formazione…invece vi ho trovato ben altro: professori bravi che oltre a svolgere in modo ottimale il proprio lavoro di insegnanti si sono rivelati educatori veri e propri, attenti a far crescere i propri alunni anche dal punto di vista umano. Il mio percorso di studi è stato anche un’esperienza che mi ha fatto crescere interiormente: i miei insegnanti hanno saputo vedere in me le mie capacità, aiutandomi a coltivarle. Se tornassi indietro nel tempo – aggiunge inoltre - senza dubbio deciderei di intraprendere la stessa strada, anche perché, grazie al siste-

Samuele Gasparini

ma del tirocinio ho avuto l’opportunità di avvicinarmi concretamente al lavoro per cui sono stato preparato e, appena ottenuta la qualifica, ho trovato così il mio posto all’interno del mondo del lavoro».

Un momento dei festeggiamenti del 13 dicembre

“SCUOLA PORTE APERTE” SABATO 18/01/2014 ORARIO: 14.30 - 17.00 per la presentazione del progetto educativo e delle attività formative, con simulazioni didattiche nei laboratori insieme agli allievi

pubbliredazionale

ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Il CFP (centro di formazione professionale) “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella propone un percorso di studi della durata di tre anni. Le due Qualifiche erogate del CFP “Paolo Brenzoni” sono Operatore meccanico con indirizzo professionale macchine utensili a Controllo Numerico, e Operatore delle lavorazioni artistiche, con indirizzo professionale nell’esecuzione di manufatti di pregio, finitura e posa in opera. Dopo aver conseguito queste qualifiche, nel caso in cui un allievo voglia proseguire gli studi, può accedere direttamente al terzo anno di un Istituto superiore: normalmente con la prima qualifica si predilige l’Istituto Tecnico Tecnologico, mentre nel secondo caso di può approdare all’Istituto Tecnico per Geometri. Il Centro organizza anche corsi di formazione superiore finanziati dal Fondo Sociale Europeo per giovani diplomati o laureati per la qualifica di Tecnico del restauro di beni culturali, corsi erogati in collaborazione con l’Università di Verona.


Cronache

Gennaio 2014 NEGRAR. Tanti cittadini hanno risposto alla II edizione di Raccolta sotto l’albero

Doni e regali: ABEO sorride Tutti in piazza domenica 15 dicembre scorso a Negrar in occasione della seconda edizione della “Raccolta sotto l’albero”. Dalle 9 del mattino e fino a pomeriggio inoltrato la manifestazione, organizzata dal gruppo Negrar Domani, dal gruppo misto di Giuseppe Righetti, con la collaborazione del comune di Negrar e dell’assessorato alle manifestazioni di Nicola Silvestri, ha richiamato l’attenzione di molti cittadini. Molti hanno contribuito a rendere speciale la giornata di raccolta fondi e giocattoli a favore dell’ABEO (associazione bambino emopatico oncologico). La vendita di alcune bottiglie di vino donate dalle aziende del territorio e le donazioni volontarie di chi è intervenuto alla raccolta hanno permesso di raccogliere 1562 euro. «Ringraziamo il sindaco di

Negrar Giorgio Dal Negro e il presidente Fidas Negrar, Nicola Trande per l’appoggio e il sostegno dimostrati – affermano Roberta Renzi e Claudio Viviani, due degli organizzatori -. Un grazie particolare va a Roberto Lugoboni, ideatore e promotore della Raccolta sotto l’albero, ad Andrea Annechini che ci ha fornito la

cioccolata calda offerta in piazza e alle cantine che hanno donato il loro vino, senza il quale non avremmo potuto raggiungere questo traguardo. Siamo molto soddisfatti di questa seconda edizione della raccolta sotto l’albero. Il tempo è stato clemente e la piazza ha visto partecipare all’evento molte persone a cui sono

state offerte bevande calde e risotto: un modo anche per scambiarsi gli auguri in vista delle festività»…Ma la cifra raccolta è stata incrementata anche da un ulteriore donazione: nella mattinata di sabato 14 dicembre, nell’ambito del Consiglio comunale di Negrar, alcuni consiglieri hanno deciso di devolvere il proprio gettone di presenza a favore di ABEO, per un totale di 1842 euro. «Nella giornata di domenica 15 dicembre – continua Roberta Renzi – abbiamo raccolto anche molti giocattoli nuovi donati da privati e da fornitori di negozi. Da parte nostra abbiamo già contattato ABEO con cui non rimane che concordare la data di consegna del denaro raccolto e dei giocattoli, stringendoci la mano con un arrivederci alla prossima edizione».

NEGRAR / LAVORI

Via Francia, la palazzina sarà sistemata Sicurezza in vista per la palazzina dei servizi di via Francia a Negrar. Il sisma del maggio scorso ha lasciato le sue tracce anche sulla struttura che ospita alcuni uffici del comune di Negrar. La Giunta comunale ha approvato un progetto preliminare per la sistemazione dell’edificio: gli interventi richiedono un investimento di 215.000 euro…ed è proprio a favore di questo progetto che negli ultimi giorni dell’anno, sotto l’albero di Natale, Negrar ha trovato un bel pacchetto: a seguito della richiesta di contributo avanzata alla Regione Veneto dagli assessori Federico

Marangoni e Giovanni Zanotti e dai consiglieri Nicola Merci e Denico Franchini, dalla Giunta veneta, attraverso l’assessore regionale Massimo Giorgetti, è arrivato un contributo di 107.500 euro a favore del progetto per la sistemazione della palazzina. «Si tratta di un ottimo risultato – afferma Federico Marangoni : i dipendenti comunali in primis erano molto in apprensione per la situazione della struttura. Ora, grazie a questo contributo, potremmo procedere destinando in bilancio la cifra rimanente per coprire la spesa dei lavori». «Attraverso questo finanziamento

La palazzina comunale di via Francia

– afferma l’assessore Massimo Giorgetti - la Regione intende ottenere due importanti risultati: migliorare a livello sismico un edificio

strategico del Comune e realizzare un’opera che permetta l’iniezione di ulteriori risorse per far lavorare le imprese del territorio».

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NEGRAR / IL CASO

La mini imu tiene banco

Da «Disobbedisco» a «Mi arrendo». Tutto in pochi giorni. Torna a far parlare di sé la “mini imu”, la quota d’imGiorgio Dal Negro posta eccedente l’aliquota standard. L’avviso è del sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro: «Entro il 24 gennaio, i cittadini dovranno pagare lo 0,40 al Comune. Parliamo di piccole cifre, di qualche decina di euro». È stato colto di sorpresa il primo cittadino, lui che aveva deciso di «disobbedire», facendo forza sul decreto “Salva Roma”, «in cui veniva chiarito che il sindaco non era obbligato a richiedere appunto lo 0,40 alla popolazione. Lo Stato avrebbe così rimborsato l’aliquota base del 4,60 al Comune e la situazione sarebbe finita lì». Il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, però, cassa il decreto “Salva Roma”, e il 28 dicembre, ecco arrivare il Milleproroghe, il consueto decreto legge del Consiglio dei Ministri, a cambiare le carte in tavola. «Con queste ultime disposizioni, il sindaco è obbligato a richiedere lo 0,40 alla gente – confessa Dal Negro -. Pertanto, di fronte alla legge dello Stato, non posso che arrendermi. Lo faccio perché adesso la responsabilità è trasferita dal primo cittadino alla popolazione: se le persone non pagano entro il 24 gennaio, in futuro dovranno sborsare il doppio. Mi arrendo a malincuore, non posso mettere a rischio le tasche dei cittadini». Matteo Sambugaro

MONTECCHIO/SCUOLA DELL’INFANZIA. Non solo formazione, ma pure laboratori di lingue e musica E’ una realtà in continua attività la scuola dell’infanzia di Montecchio di Negrar – Associazione Aurora, gestita da genitori. Tre insegnanti professioniste si occupano dell’educazione dei piccoli ospiti della scuola, affiancate da una cuoca e un’ausiliaria. Grandi spazi e ampie aree verdi in cui giocare e svagarsi accolgono i bambini, le cui attività si svolgono in gruppi di massimo 15 alunni…Ma la scuola dell’infanzia di Montecchio, oltre al consueto piano dell’offerta formativa, propone una serie di attività complementari, tra cui un laboratorio musicale con un papà musicista dell’Arena, un corso di psicomotricità e un corso di acquaticità, oltre ad un laboratorio di lingua spagnola e ad un corso di inglese con un’insegnante madrelingua. La scuola dell’infanzia di Montecchio, che accoglie bambini nati fino ad aprile 2012, svolge le sue attività all’interno di uno stabile recentemente ristrutturato grazie all’intervento del comune di Negrar e della Fondazione Cariverona. A partire da settembre la scuola potrà usufruire anche dell’ultima parte di struttura in via di restauro. Per informazioni: 045.7540018


Cronache

Gennaio 2014 COLLEZIONISMO. Le rappresentazioni della Natività di Franceschetti

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ACAT VALPOLICELLA-LESSINIA

Mirco e il presepe Un “Girasole” per gli alcolisti Un grande amore Una passione coltivata fin da bambino. L’ambrosiano Mirco Franceschetti, fin dall’infanzia, allestisce presepi. Con un suo zio realizzò il primo presepe, costituito da piccole statue che, nel giorno dell'Epifania, mise in fila indiana in direzione della grotta per salutare il Divino Infante, al termine delle festività natalizie. Nel Natale del 1978, 35 anni fa, Franceschetti, allora giovane studente, costruì una grande grotta in legno, in cui pose, grazie alla strenna natalizia della nonna materna Maddalena Marcella Boscaini, le prime statue in cartapesta romana alte 30 centimetri. Nel corso degli anni allargò la rappresentazione con vari scenari tra cui castelli e casette consone alla Palestina. L’appassionato Mirco aggiunse cartigli con frasi evangeliche in latino. S’iscrisse a vari concorsi. «Nel 1979 conseguii il mio primo diploma» - racconta orgoglioso, Mirco Franceschetti. Con il passare del tempo Franceschetti, nella vita maestro di scuola elementare, allestì altri presepi utilizzando più stanze della sua abitazione con statue di Fontanini, Landi e Moranduzzo. Da costruttore divenne collezionista, acquistando vari presepi tra cui quelli peruviani, il presepe in legno d'ulivo proveniente dalla Terra

Santa ed i longilinei personaggi sacri del Ruanda Gli amici del Gruppo Missionario di Sant'Ambrogio gli regalarono i presepi del Madagascar. Franceschetti ha esposto in diverse mostre, ricevendo attestati e riconoscimenti gelosamente custoditi nella sua abitazione ambrosiana. «Esposi il presepe più grande nella scuola primaria “Collodi” di Valeggio sul Mincio». Presepi ed aneddoti. «A Napoli con

l’amico pittore Mario Chiereghini conclude Mirco Franceschetti nella celebre via di San Gregorio Armeno acquistai un presepe che rappresentava uno scorcio caratteristico della Caserta vecchia, che arricchii con le celebri statuine napoletane fatte di terracotta. Il viaggio di ritorno fu scomodo ma la soddisfazione di averlo con me fu immensa». Massimo Ugolini

Nel novembre 1990 nasceva a Fumane il primo club 400 “Il Girasole” dell’ACAT Valpolicella-Lessinia occidentale: un’associazione storica che da 23 anni opera in modo attivo e capillare sul territorio. Il club 400 si incontra ogni martedì alle 20.30 presso il centro sociale. Forte della collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss 22 e con l’assessorato ai Servizi Sociali di Fumane, l’ACAT si inserisce all’interno di azioni che possano operare nelle attività di prevenzione soprattutto con manifestazioni pubbliche ma anche nell’offerta di consulenza nella costruzione di proposte orientate alla prevenzione tra i giovani. L’opera continuativa è data dalla testimonianza dei partecipanti: l’esempio delle famiglie che frequentano il club dà alla comunità il miglior messaggio che può essere recepito. La visibilità maggiore si concretizza nella mostra che quest’anno è stata allestita durante la Festa del Ciclamino a Breonio, valorizzata dall’Unità Mobile del SerT. L’operatività non appare, ma si svolge settimanalmente con la partecipazione delle famiglie che si trovano in difficoltà causate principalmente dal consumo di alcool. Il fenomeno dell’uso di alcol fra i giovani e

giovanissimi di Fumane è stato segnalato ai Servizi socio educativi dando inizio ad una serie di valutazioni rispetto a metodologie di intervento. L’ACAT ha fornito la sua esperienza e consulenza facendosi da tramite con la sede di Marzana. L’incontro con il personale ha contribuito a fare chiarezza sul tipo di intervento da attivare. In questa sede è apparsa chiaramente la necessità di fare una scelta: o attivare un progetto destinato ai ragazzi che informasse sulle conseguenze derivanti dal consumo di alcol, oppure procedere invece con una modalità di coinvolgimento che unisse le figure che maggiormente sono a contatto con i ragazzi: insegnanti, allenatori, catechisti, arbitri, animatori, genitori. Questa via è sicuramente molto più lenta e difficile rispetto alla scelta di attuare progetti già rodati sul territorio, ma presenta il vantaggio di unire le forze per un obiettivo comune. Si è creato un tavolo di dialogo con i rappresentanti di queste categorie, mettendo a confronto esperienze, interessi e disponibilità. Sono emerse le differenze di obiettivi e di azioni dove però l’elemento comune era il come attivare un’azione efficace nella prevenzione dei consumo di alcol fra i giovani.


Cronache

Gennaio 2014 CORRUBBIO. L’Amministrazione comunale intende privatizzare il servizio

La Farmacia sarà venduta? E’ iniziata nel 2002 la storia della Farmacia comunale di Corrubbio. In quell’anno infatti il comune di San Pietro in Cariano aveva inviato alla regione Veneto la richiesta per una possibile apertura. Dopo varie vicissitudini, con Delibera della Giunta Comunale del 9 marzo 2007 venne costituita la “Società a responsabilità limitata, mediante atto unilaterale, in funzione della futura cessione della quota minoritaria del 49% del capitale sociale di Farmacia Comunale San Martino s.r.l.”. La Farmacia è stata aggiudicata definitivamente il 17 ottobre 2007 alla dottoressa Beatrice Spada per 180.000 € e venne aperta nel 2008. Oggi la farmacia San Martino sta aspettando il termine dei lavori della palazzina polifunzionale di Corrubbio per trasferirvisi e, contemporaneamente, ha preso il via una raccolta firme da parte dei cittadini venuti a conoscenza della decisione presa dall’amministrazione comunale. Nell’ambito del Consiglio comunale di San Pietro del 29 novembre scorso infatti uno dei punti all’ordine del giorno era proprio “Alienazione quota del 51% della Società Farmacia Comunale San Martino s.r.l e relativa titolarità della Farmacia di Corrubbio”, successivamente approvato dalla maggioranza. «Una scelta, quella di cedere le quote comunali della Farmacia di Corrubbio, che l’amministrazione dice di aver fatto perché la farmacia “non rende” – afferma-

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SAN PIETRO - Municipio CORRUBBIO - Edicola PEDEMONTE - Edicola BURE - Bar

LA PAROLA AL SINDACO

no gli esponenti della minoranza del gruppo L’Unione San Pietro in Cariano all’indomani dell’assemblea indetta il 9 dicembre scorso proprio per portare a conoscenza dei cittadini la situazione …peccato però che venga valutata ben 830.000 euro. Al di là di questo, continuiamo a chiederci perché i cittadini e le minoranze stesse non siano stati informati di questa scelta. Si poteva organizzare un incontro e discuterne insieme. La nostra preoccupazione rimane una in particolare: una volta che la farmacia sarà diventata a tutti gli effetti privata, il titolare potrebbe anche decidere, pur

con i limiti chilometrici imposti per legge, di spostare l’esercizio in altro luogo. . L’amministrazione afferma che questo non accadrà, ma il nostro timore rimane. Siamo altresì convinti che la farmacia, una volta trasferitasi presso il centro polifunzionale, guadagnerebbe valore. Non capiamo il motivo di questa fretta: si poteva attendere un anno e fare le dovute valutazioni prima di decidere di vendere». A seguito della serata del 9 dicembre scorso ha preso quindi il via una raccolta firme per fermare l’iter di privatizzazione della farmacia San Martino.

L’INTERVENTO DI CARLO BATTISTELLA «La farmacia ha un importante funzione sociale ed è falso che non abbia prodotto utili – afferma Carlo Battistella –. Il Comune ha già incassato 180mila euro per l’assegnazione, più altri 40mila euro per la rinuncia del primo farmacista vincitore, versando solo circa 25mila euro di capitale sociale. Ora, in caso di vendita, una perizia tecnica ha calcolato che la farmacia ha un valore aggiunto di 420mila euro, che prima non c’era. Questo non è un buon motivo per fare cassa ora, nonostante il momento di crisi economica. È naturale che nei primi anni di gestione sia difficile avere utili dato che ci sono state delle spese di avviamento da ammortizzare. È un errore vendere la quota societaria del Comune adesso, quando si sono ormai estinte le spese e si cominciava ad avere degli utili ancora più significativi da reinvestire nel sociale o in altri ambiti. Sarebbe stato molto più ragionevole – aggiunge ancora il consigliere di minoranza - aspettare ed effettuare il trasferimento della farmacia nella sede comunale più grande. Sulla sua chiusura comunque è sbagliato generare allarmismo come sta facendo l’ex sindaco Accordini. Il fatto che l’attività, che resti comunale o che diventi totalmente privata, secondo la Pianta Organica Farmacie non potrà essere spostata dalla frazione di Corrubio, tanto meno in un centro commerciale dove sono consentite solo le parafarmacie, deve tranquillizzare la popolazione. Quindi i cittadini continueranno ad usufruirne regolarmente e non avranno disagi».

SAN PIETRO / LA RASSEGNA

De-Gustiamo il Teatro Ritorna al Teatro Don Mazza di San Pietro in Cariano la nuova rassegna Teatrale “De – Gustiamo il Teatro in Valpolicella”. A partire dal 18 gennaio per cinque fine settimana, gli appassionati del teatro amatoriale si potranno dare appuntamento a teatro, dove si alterneranno diverse compagnie del Veneto. «Valpolicella luogo affascinante e intrigante al contempo – affermano gli organizzatori -. Un territorio il cui paesaggio è modellato dalle vigne, ma che contiene tradizioni agricole diverse, uniche e autentiche. La cultura del cibo e del vino è sempre stata segno di civiltà e un modo importante per comunicare e per comprendere un luogo. Ecco perché nasce l’idea di proporre quest’anno una novità: associare allo spettacolo teatrale, serate di degustazione dei nostri tipici sapori agroalimentari, abbinandoli ai vini di un produttore che partecipando alla serata presenterà la propria azienda e i propri vini. Un ringraziamento particolare – aggiungono ancora – va alle Istituzioni, negli Enti Regione, Provincia e Comune di San Pietro in Cariano, per l’adesione alla rassegna con il loro pregiato patrocinio, al Circolo Noi per la condivisione e l’aiuto per tutti gli appuntamenti teatrali e un elogio speciale a tutti gli “sponsors” che con i loro contributi alimentano e permettono lo svolgimento della rassegna». Per prenotazioni: 345 2754509; cineteatrodonmazza@gmail.com (indicando il nome dello spettacolo, la data, nome e cognome, numero dei biglietti).

PREZZI: Promozione: Biglietto intero con degustazione € 10,00 (Solo su prenotazione con inizio alle ore 20:00) Biglietto intero € 8,00 Biglietto gratuito (fino a 12 anni)

«Premetto che il Bando non è ancora stato fatto – esordisce il Sindaco di San Pietro, Gabriele Maestrelli nel puntualizzare -. Una farmacia comunale dovrebbe rappresentare una peculiarità per un Comune come realtà vicina al sociale, con prezzi agevolati. Purtroppo però oggi come oggi questo non è possibile, visti i costi sempre più alti da sostenere. Abbiamo ereditato la farmacia comunale San Martino nel 2009…da allora il comune non ha mai guadagnato nulla, anzi, nell’ultimo anno l’esercizio è stato in perdita. Al contrario, in caso di vendita, oltre alla cifra che il Comune potrebbe incassare per il suo 51% di quote, le casse comunali avrebbero l’opportunità di incassare l’affitto derivante dall’occupazione degli spazi della palazzina polifunzionale dove a breve, a lavori ultimati, la farmacia si trasferirà. Ultimamente – aggiunge Maestrelli - il Comune e i servizi sociali, ricevono molte richieste di aiuto da parte di giovani e meno giovani. Richieste che non possiamo soddisfare per mancanza di fondi: vendendo questo bene comunale avremmo le disponibilità per farlo. Vorrei tuttavia rincuorare i cittadini: la farmacia, anche in caso di vendita la privato, rimarrà a Corrubbio, dove, nella nuova palazzina, avrà a disposizione ottimi spazi e un buon parcheggio. Qualcuno ha parlato di “svendita” del capitale comunale – conclude il sindaco -: la farmacia valeva molto di più poco tempo fa, ma il nuovo piano regionale ha istituito nuove farmacie, di cui una a San Floriano».

PROGRAMMA RASSEGNA TEATRO DON MAZZA 2014 SABATO 18 GENNAIO Compagnia La Resela “ El Peocio Refato” Ore 21.00 Regia di Lino Padovani Dirige il coro: Giuseppe Guglielmi Genere: commedia brillante musicale in due atti Degustazione: Risotto all’amarone dello chef “Mimmo” Vini della Cantina Valentina Cubi – Loc. Casterna - Fumane SABATO 1 FEBBRAIO Compagnia di Castelrotto “ Io, due figlie, tre valigie e la mutanda” Ore 21.00 Regia di Giorgio Avanzini e Tiziano Gelmetti Genere: commedia brillante in due atti Degustazione: Degustazione formaggi Soc.Agricola Le Coste – Sant’Anna d’Alfaedo Degustazione marmellate Az.Agr.Girotto – Marano Valpolicella Panificio Barba – San Floriano Vini della Cantina Nicolis – San Pietro in Cariano

SABATO 15 FEBBRAIO Compagnia El Gavetin “Pensione Capricorno” Ore 21.00 Regia di Franco Antolini Genere: commedia comica in due atti Degustazione: Salumi del Salumificio Valpolicella – San Pietro in Cariano Panificio Barba – San Floriano Vini della Casa Vinicola Sartori – Negrar in Valpolicella SABATO 15 MARZO Compagnia Le Contrade “ Tourbillon, un intrigo da sogno“ Ore 21.00 di Paolo Corsi Regia di Delio Righetti Musiche originali di Giannantonio Mutto Genere: commedia brillante Degustazione: Panificio Rossignati dolce e salato – San Pietro in Cariano Vini dell’Azienda Agricola Manara – San Floriano Vi aspettiamo! Gruppo Teatro Don Mazza del Circolo Noi


Cronache

Gennaio 2014 SAN PIETRO IN CARIANO. L’assessore Conati illustra dodici mesi di attività

Annata positiva per la Polizia E’ un bilancio positivo quello tracciato dall’assessore delegato ai rapporti con la Polizia Locale del comune di San Pietro in Cariano, Alberto Conati. «In quest’ultimo anno sono stati portati a termine progetti attesi da molto tempo – afferma l’assessore -. Abbiamo recentemente approvato, previa autorizzazione della Provincia di Verona, la nuova perimetrazione dei centri abitati del nostro Comune, come risulta individuato nell’ambito della planimetria all’ufficio tecnico comunale. Nell’arco del 2013 è stato dato corso inoltre ai controlli serali il venerdì e il sabato: strade, piazze, quartieri, parchi pubblici tutti i fine settimana sono stati sorvegliati grazie a questo servizio. Per quanto concerne il controllo della velocità sulle strade sono stati installati in punti stabiliti del territorio comunale alcuni speed check, che operano di pari passo con il servizio di autovelox. La Polizia Locale ha lavorato per un corretto conferimento dei rifiuti, contrastandone l’abbandono anche attraverso l’utilizzo della videosorveglianza. Rimane attivo inoltre il servizio per l’attraversamento scolastico davanti alle scuole di San Pietro in Cariano,

Alberto Conati

San Floriano e, quando è possibile, Corrubbio». La Polizia locale di San Pietro in Cariano è inoltre attiva anche con corsi di educazione stradale e corsi per il patentino della bicicletta. «I nostri agenti – aggiunge Conati – svolgono il loro servizio in occasione del mercato settimana-

le e per la gestione della segnaletica stradale. Non ultimo il servizio per il randagismo: forse non tutti sanno che il nostro Comune ha in affido anche alcuni cani dei quali paghiamo il box presso il canile. Vorrei puntualizzare inoltre che l’obiettivo della Polizia Municipale non è quello di fare “cassa” ma di fare prevenzione e di garantire la sicurezza di tutti i cittadini. A dimostrazione di questo è la cifra incamerata dal Comune negli ultimi anni: le entrate registrate sono esattamente la metà rispetto a quelle degli anni precedenti». Uno sguardo poi al 2014: sono in arrivo a San Pietro le “sospirate” telecamere per la videosorveglianza. «Compatibilmente coni l bilancio comunale – afferma ancora l’assessore Conati – e quindi senza fare alcun debito, nel 2014 verrà finalmente creato l’impianto per l’installazione di otto telecamere sul territorio comunale ». Infine un’ultima precisazione in materia di sicurezza e polizia municipale arriva dagli uffici comunali: «come stabilito dal decreto legislativo del 13 settembre 2012 e relative modifiche dell’8 novembre 2012, su tutto il territorio comunale è vietata la vendita di tabacchi e alcolici ai minori di 18 anni».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Le precisazioni di Alessandro Sterza Uno dei punti cardine del programma elettorale della Lista Maestrelli era la salvaguardia del territorio per fermare la febbre dell’edilizia in Valpolicella. Ricordo il volantino distribuito in tutte le famiglie del nostro Comune in cui era scritto: “Blocco totale della cementificazione nell’Area ex Lonardi, approvata dall’amministrazione Accordini”. Purtroppo, come spesso accadde, certe promesse rimangono slogan…Entrando nel merito della convenzione “Area ex Lonardi”, vorrei evidenziare e sconfessare alcune dichiarazioni: “siamo partiti da un diritto acquisito e abbiamo diminuito la cubatura”. Falso, le delibere adottate dall’amministrazione precedente non erano vincolanti e l’attuale amministrazione poteva (e doveva) azzerare in qualunque momento i precedenti “intenti” edificatori residenziali. “La bretellina bypasserà il centro abitato di Pedemonte, attualmente soffocato dal traffico dei comuni confinanti e dal polo ospedaliero di Negrar”. Falso, il traffico nella frazione di Pedemonte aumenterà notevolmente, in quanto, i veicoli diretti a Negrar dovranno percorrere v. Paolo VI, v. Don Fasoli o v. Cà Dedè per poi immettersi sulla provinciale e attraversare il già caotico semaforo. Anche a San Pietro il traffico aumenterà: i veicoli diretti verso la tangenziale dovranno percorrere la già trafficata provinciale. Tutto questo causerà un irrimediabile aumento di sostanze nocive come il PM10 e biossido di azoto. “In quattro anni di amministrazione non abbiamo mai utilizzato 1 mq di area agricola”. Vero, per il semplice motivo che da qualche anno l’offerta del mattone ha superato la domanda. Nonostante ciò, l’amministrazione negli ultimi 6 mesi del suo mandato, toglierà per sempre alla nostra Valpolicella 23.000 mq di area agricola per realizzare la bretellina, 11.000 mq all’interno della stessa area ex Lo nardi, oltre a quelli che verranno utilizzati per realizzare una nuova area artigianale e quelli che verranno cementificati dal Pat. “Per completare la bretellina contiamo di utilizzare gli oneri di urbanizzazione secondari”. Vero: i soldi destinati alle opere di urbanizzazione secondari saranno destinati alla realizzazione di una strada che poi sarà “regalata” all’Amministrazione Provinciale di Verona, che viceversa, non avrà speso nulla per la sua realizzazione e per la quale nessun consigliere di questo Comune ha saputo spiegarne l’utilità in Consiglio Comunale. Nel nostro Comune si insedieranno circa 1000 nuovi abitanti ai quali dovremmo garantire i servizi previsti dagli oneri di urbanizzazione secondari come l’ampliamento di asili nido, scuole materne, strutture per l’istruzione superiore, impianti sportivi, aree verdi di quartiere, centri sociali. Il ridimensionamento dell’area residenziale o il mantenimento della destinazione d’uso in artigianale-industriale, con la realizzazione di capannoni per i nostri artigiani o fruttai per i nostri agricoltori avrebbe incentivato l’occupazione e valorizzato il nostro territorio. Mi auguro, che nessun amministratore che ha votato questo scempio affermi quello che ho sentito in consiglio comunale: “ho votato per coerenza politica ma non ero d’accordo”; perché, questo sarebbe un ulteriore “beffa”. Il Consigliere di maggioranza Alessandro Sterza

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INTERVENTI DIRETTI

“Nuove” strade e illuminazione Proseguono nel comune di San Pietro in Cariano i lavori di asfaltatura di alcune strade bianche. «Si tratta di opere molto importanti per la viabilità e la sicurezza – afferma l’assessore agli Interventi Diretti, Iseo Murari -, oltre che per il risparmio di denaro pubblico. La nostra amministrazione ha deciso di impegnarsi per risolvere questo problema, anche se purtroppo i tempi si sono prolungati in attesa delle necessarie autorizzazioni». Il 21 dicembre è stata inaugurata via Terminon asfaltata e rimessa a nuovo. La strada, che collega via Cà de Dè e la zona industriale di Arbizzano con il Nassar, permette a chi proviene da Negrar e da Arbizzano di bypassare Pedemonte. L’opera ha richiesto un investimento di 37.400 euro. «Altro importante intervento – aggiunge Murari - ha riguardato la sistemazione e l’asfaltatura dell’ultimo tratto di via Bure alto in direzione Fumane, un intervento richiesto da anni dai cittadini, costato 21.300 euro». Negli ultimi giorni del 2013 sono partiti gli interventi per la sistemazione e l’asfaltatura di via Pigno, la strada che da via Semonte a San Floriano porta sulla Masua. Anche in materia di illuminazione pubblica proseguono i lavori, all’insegna del risparmio energetico. «L’amministra-

Iseo Murari

zione – continua Iseo Murari – sta sostituendo su tutto il territorio comunale le vecchie lampade con nuovi impianti a led. Oltre alla posa in opera di tre punti luce in via Fontana a Pedemonte, nei giorni scorsi abbiamo sostituito le lampade in via Cà de Dè e via della Contea. Questi lavori sono stati eseguiti con una spesa di 10.000 euro, ma permetteranno di beneficiare del 40% di risparmio netto sulla bolletta dell’elettricità. Altri significativi lavori per l’illuminazione pubblica stanno proseguendo su tutto il territorio comunale, sempre nell’ottica del risparmio energetico. Questi sono i fatti e non le chiacchiere o i volantini».

Inaugurazione di via Terminon


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Marano

SANTA MARIA VALVERDE. Sono prossimi i lavori di restauro per la storica struttura

Fondi dal GAL: Santuario nuovo Sono ormai prossimi i lavori di restauro del Santuario di Santa Maria Valverde a Marano di Valpolicella, grazie al contributo erogato dal GAL BaldoLessinia. La Parrocchia di Marano di Valpolicella ha, infatti, partecipato al bando Misura 323/a relativa al recupero del patrimonio storico architettonico del territorio, pubblicato dal GAL Baldo-Lessinia lo scorso anno, aggiudicandosi il finanziamento di 47.400 euro. Il terremoto dell’inverno 2012 ha lesionato alcune strutture nel comune di Marano di Valpolicella tra cui il Santuario di Santa Maria Valverde, che ha subito danni consistenti. Il tetto del Santuario era già stato danneggiato in precedenza per la caduta di un pino, a causa di una tromba d’aria. Il Santuario, che è luogo e struttura amata da tutta la popolazione del comune di Marano e anche di tutta la Valpolicella, richiede un urgente intervento, soprattutto di sistemazione del tetto. Il contributo erogato dal GAL Baldo-Lessinia permette, quindi, di realiz-

zare una parte dei lavori di restauro del Santuario. Necessitano, però, altri fondi per la sistemazione del campanile e degli interni. Per tale ragione, l’Amministrazione comunale di Marano di Valpolicella ha deciso di destinare alla Parrocchia un contributo di altri 30.000 euro. Il progetto di restauro del Santuario è stato presentato lo scorso 28 novembre a Palazzo scaligero dall’assessore al Bilancio della Provincia di Verona – e presidente del Gal Baldo Lessinia -, Stefano Marcolini. «È la prima volta da quando sono stato eletto sinda-

co che il nostro Comune riceve un finanziamento elargito dal GAL BaldoLessinia, che oggi ringrazio molto – commenta il sindaco di Marano, Simone Venturini -. Intervenire in un periodo economico così precario non è facile e questa prima opportunità si focalizza, non a caso, sul nostro amato santuario di Santa Maria Valverde. Per tutta la comunità rappresenta un luogo sacro e religioso, l'anima della Valpolicella, pertanto ci rivolgiamo proprio al cuore dei cittadini e dei parrocchiani. Quando si è presentata l'occasione di intervenire non abbiamo

avuto il minimo dubbio a quale struttura destinare l'aiuto. Il tetto del santuario necessita di un intervento urgente, danneggiato da piogge, trombe d'aria e del recente terremoto». «La realtà maranese – afferma il parroco don Andrea Ronconi - è da sempre legata a un santuario che, fin dall'epoca romana, custodisce una memoria storica e culturale importante. Da molto tempo i cittadini chiedono con insistenza, intervenendo anche economicamente, di ripristinare una situazione che rischiava di compromettere uno dei luoghi più significativi e caratteristici del nostro territorio. La chiesa e il paesaggio circostante rappresentano infatti una fonte di spiritualità e di incontro con Dio, sia nelle notti stellate che nelle giornate limpide e soleggiate. Ma è anche un posto caro a tutte le persone di varia estrazione sociale, ai non credenti e a chi semplicemente si dedica un momento di interiorità e riflessione in contemplazione con la natura».

SALUTE. Il Comune acquista tre defibrillatori Il comune di Marano ha acquistato tre defibrillatori da posizionare presso il Municipio, presso la palestra del Capoluogo e presso la sala polifunzionale e gli impianti sportivi di Valgatara. Dopo alcuni contatti con il dott. Giulio Molon, cardiologo dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar e con l’associazione No Profit “Valpolicella Cuore” di Loris Biondi, il Comune ha acquistato, con una spesa di circa 5.300 €, i tre defibrillatori, cui ha fatto seguito il corso per sportivi, animatori sociali, gruppi ed associazioni al fine di educare il più alto numero di cittadini all’uso dello strumento che può salvare la vita a chi venga colpito da attacco cardiaco. Il corso di informazione e formazione all’uso degli apparecchi è stato sostenuto interamente dal Comune di Marano. «Ci siamo ritrovati alcuni mesi fa con il dott. Molon ed alcuni responsabili di associazioni e gruppi, non solo sportivi, presso il Municipio per sondare la disponibilità dei gruppi stessi di indicare alcune persone per i corsi che avevamo programmato al fine di insegnare l’uso dei defibrillatori – afferma il sindaco di Marano, Simone Venturini -. L’interesse è stato subito evidente e perciò abbiamo avviato il progetto. Lo scorso 14 dicembre si è tenuto il primo corso, in sala Consigliare, al mattino, e devo dire che le risposte dei cittadini hanno superato ogni più rosea previsione. Abbiamo infatti dovuto organizzare subito un secondo corso in altra data (il 21 dicembre) per consentire agli oltre 40 iscritti di partecipare. Sono sicuro che questa iniziativa darà i suoi frutti. Mi pare tra l’altro un segnale davvero importante quello di un numero così elevato di persone che hanno interesse ad imparare ad usare il defibrillatore allo scopo di essere in grado, se ve ne fosse la necessità, di salvare la vita di altre persone. E’ giusto che il Comune si sia fatto promotore di questa iniziativa perché asseconda un atteggiamento positivo della popolazione che va incoraggiato».

PURANO

Un progetto per la piazza

E’ stato approvato dalla giunta comunale di Marano di Valpolicella lo scorso 23.10.2013 G.C. 78/2013 il Progetto Definitivo dei lavori di riqualificazione ed allargamento della Piazza principale di Purano con il nuovo magazzino comunale. L’intervento, progettato dall’arch. Fabio Dal Barco, prevede un finanziamento complessivo di 520.000 €. «L’intervento – spiega Simone Venturini, sindaco di Marano - è il completamento di un progetto preliminare redatto ancora nella precedente amministrazione, poi integrato con il manufatto interrato che servirà da magazzino comunale che pensiamo di dare in uso al comitato locale di Purano e anche alla Pro Loco di Marano che ha sempre moltissime attività e necessita di spazi ove stoccare il materiale. Si tratta di un progetto molto ambizioso ed anche molto costoso che si somma ad altri interventi già realizzati a Purano. Stiamo parlando, per il solo abitato di Purano, di una progettualità complessiva di quasi 1 milione di euro, un importo rilevantissimo che in effetti ha già prodotto una evidente riqualificazione dell’abitato, con il sagrato della Chiesa e il campo giochi con il nuovo parcheggio». La maggior parte dei fondi sono stati ottenuti da enti superiori, partecipando, con esito favorevole ad appositi bandi di gara. «L’intervento cui si riferisce l’ultimo progetto dovrà trovare esso stesso finanziamento da enti superiori – aggiunge il primo cittadino . Al momento abbiamo 63.000 € della Regione Veneto che evidentemente non bastano. Credo la prossima amministrazione potrà usare questo progetto per accedere a nuove opportunità di finanziamento e sono certo si potrà realizzare anche questo lavoro». La piazza verrà allargata, di molto, verrà creata la fermata dell’autobus che potrà agevolmente fare manovra in piazza, ci sarà uno spazio per spettacoli all’aperto che potrà essere usato dalla Pro Loco che avrà anche la possibilità di usare il magazzino, molto ampio, che verrà realizzato in interrato.


Cronaca di

Fumane

IL CASO. Parla il Sindaco: «Le strutture sono di utilizzo pubblico»

Cavalo e Verago Malghe di tutti Sono due le Malghe presenti sul territorio di Fumane da tempo inutilizzate: la malga ternaria di Cavalo e la Malga Verago. Proprietari delle due strutture erano i soci della cooperativa casearia che fino a 30 anni fa conferivano il latte presso questi edifici. «Purtroppo – afferma il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi – negli ultimi anni qualche associazione del territorio ha cercato di appropriarsi di queste malghe. Addirittura un’associazione ha inviato alcune richieste di contributo per la sistemazione della struttura spacciandosi come proprietaria. Ecco perché il Comune ha deciso di avviare una procedura legale, rac-

cogliendo testimonianze e dati, per far sì che queste strutture avessero la garanzia di utilizzo pubblico»…Ed è proprio a seguito di questa decisione che hanno preso il via le polemiche. «Polemiche – aggiunge ancora il sindaco – a cui vorremmo porre fine una volta per tutte. Vorrei precisare poi che è stato istituito un vincolo di destinazione circa l’utilizzo dei beni relativi alla malga di Cavalo e Verago a favore dei cittadini di dette frazioni». Nel frattempo è arrivata una novità: il GAL Baldo Lessinia ha assegnato un contributo di 70.000 euro per la ristrutturazione della malga di Cavalo 8 a cui il

Comune dovrà aggiungere l’IVA). «Il progetto – conclude il sindaco Bianchi – è già in fase di stesura. A breve si passerà quindi all’avvio dei lavori: si tratta di un interessante lavoro di recupero, anche perché all’interno della malga sono ancora presenti le attrezzature che un tempo venivano utilizzate all’interno della malga. Si interverrà sul tetto, sull’impianto di illuminazione e verrà creato un servizio igienico. Un’opportunità, quella giunta attraverso questo contributo GAL, che il Comune è lieto di cogliere a vantaggio dell’intera comunità».

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Un topolino entra a scuola

Domenico bianchi

COMUNE. Servizi sociali, uno anno pieno zeppo di attività E’ un bilancio di tutto rispetto quello tracciato dall’assessorato ai Servizi sociali del comune di Fumane relativamente al 2013. Numerosi sono i progetti portati avanti dal Servizio Socio – educativo dell’Ulss22 accanto al Comune di Fumane al fine di fornire iniziative educative che mirano a valorizzare risorse e competenze esistenti nel Comune, allo scopo di attivare energie e reti di cui la comunità dispone. Uno di questi progetti è il servizio di Appoggio Educativo - Individuale per minori che si trovano in una situazione di disagio personale e sociale. «Preziosi sono anche i Centri aperti – afferma l’assessore ai Servizi sociali del comune di Fumane, Sergio Conati -: Insieme più, Centro Aperto Fantasia di Breonio, Free Zone - Pass partout sono ambienti accoglienti, per favorire la crescita, l’aggregazione, la socializzazione e la collaborazione. La proposta si colloca nel tempo pomeridiano in particolare per offrire un’opportunità ai minori che hanno genitori poco presenti per lavoro, per tutti quelli che desiderano giocare, ma soprattutto per coloro che devono essere incoraggiati alla socializzazione. Anche quanto proposto durante il periodo estivo, Gioca – insieme, Giocaestate, Cer, rappresenta un ottimo servizio per i nostri ragazzi, proprio come lo spazio famiglia 0 – 3 anni, servizio aperto ai bambini e alle bambine da 1 a 3 anni, alle loro mamme ed ai papà, ai nonni, un luogo dove si impara a stare insieme, a fare le cose con il proprio bambino e quello degli altri, stimola ad uscire dalle mura domestiche per raccontarsi, sostenersi a vicenda, scambiarsi esperienze, approfondire argomenti che riguardano la crescita e l’educazione dei figli». E’ proseguito nel 2013 anche il progetto attraversamenti, realizzato all’interno di un bando regionale con lo scopo di valorizzare creatività, abilità ed espressività del giovane in età scolare, per favorire la cultura della solidarietà, il giusto approccio alla cittadinanza attiva. «Attraversamenti – afferma l’assessore - è un progetto che ha l’ambizione di integrare in modo coordinato ed efficace il lavoro delle associazioni con la normale programmazione scolastica. Gli insegnanti hanno bisogno di rafforzare i loro interventi per attraversare e affrontare in maniera positiva le “diversità” che si trovano quotidianamente in classe. Le attività propoSergio Conati ste in laboratori di media durata (dalle 8 alle 20 ore), permettono ai ragazzi di sviluppare la loro abilità critica li aiutano ad elaborare una visione personale della realtà, ed infine li spingono a muoversi a mettere in gioco le abilità che hanno per la creazione di un evento che li rende protagonisti». Nell’arco del 2013 non sono poi mancati altri progetti quali il Teatro tra i monti e l’assistenza domiciliare e il progetto servizio civile nazionale, e gli eventi quali la Festa della vita, Enjoy sport e diverse iniziative a favore della terza età. «Sente il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno collaborato – conclude Sergio Conati -: sono stati veramente tanti durante un anno particolarmente difficile per quanto riguarda i bisogni delle famiglie e della popolazione del nostro Comune. Un ringraziamento particolare va all’assistente Sociale Chiara Giacopuzzi e all’Educatrice Maddalena Mazzi per l’impegno e la professionalità dimostrate nella realizzazione dei progetti e nel soddisfare le necessità che si sono presentate durante l’anno».

Tutto è accaduto nei giorni precedenti le vacanze natalizie: una mattina dalla scuola materna di Breonio era arrivata una segnalazione secondo cui un topolino era stato avvistato all’interno dell’edificio che ospita la scuola materna. «Appena avvisato – afferma il vicesindaco di Fumane, Giuseppe Bonazzi – mi sono recato presso la scuola ed ho parlato con la maestra. Verificata la situazione si è provveduto alla disinfestazione: una scatola esca è stata posizionata nel locale in cui era stato visto il topolino che, al momento, era precluso al soggiorno dei bambini in attesa della disinfestazione. Altre scatole esca sono state posto all’esterno della struttura. Le esche usate – precisa il vicesindaco – avevano un repellente per i bambini, come scritto sulla confezione…Ma nonostante questo l’allarmismo dilagava. E’ stato così che ho inviato due fax all’ufficio igiene e all’Ulss22 chiedendo un sopralluogo per verificare la fondatezza o meno dell’allarme innescato purtroppo anche dalla stampa». Il 17 dicembre scorso il vicesindaco Bonazzi, il Preside e due rappresentanti del-

l’ufficio igiene hanno raggiunto quindi la scuola dell’infanzia per un sopralluogo tecnico – sanitario congiunto, al termine del quale la scuola è stata dichiarata subito agibile dal punto di vista igienico. «Ci sono stati forniti alcuni suggerimenti da seguire per la prevenzione futura – racconta Bonazzi -. In ogni caso la disinfezione che era stata ordinata agli operatori, a base di ipoclorito di sodio, era stata efficace. Vorrei precisare infine che io non ho “minimizzato il problema”, come ho visto scritto, ma ho semplicemente ridimensionato il caso, come era giusto che fosse. Quel topolino – conclude infine – non era il classico topo che vive nei campi, ma un piccolo roditore che vive solo in prossimità di appartamenti abitati. Dimostrazione di questo è il fatto che questi topi si trovano spesso all’interno di apparecchiature elettroniche. Da ultimo colgo l’occasione per ringraziare la rappresentante dei genotipi che non ha mai fatto reclami perché ha capito fin da subito la seria volontà dell’amministrazione dissociandosi dalle idee personali di alcuni genitori».


Cronache

Gennaio 2014 SANT’AMBROGIO. Nereo Destri conferisce l’onorificenza alla storica impresa

Ambrogino d’Oro per la “Fedrigoli” Intere generazioni hanno lavorato per l’impresa. Bastava questo per indicare l’impresa Fedrigoli, o meglio: la “Fedrigoli Mario Costruzioni Edili”. L’impresa, fondata nel 1905, ha attraversato, col duro lavoro dei propri operai, gli accadimenti storici del ‘900. Lavoro che l’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella del sindaco Nereo Destri ha voluto evidenziare, conferendo l’Ambrogino d’Oro, onorificenza istituita nel 1997 dalla stessa amministrazione, alla memoria, a Mario Fedrigoli, fondatore dell’impresa edile Fedrigoli. L’amico Gianni Fadini ha letto, a nome della famiglia e dell’impresa, un profilo dell’imprenditore, partendo da uno storico preventivo datato 1933, della Fedrigoli Mario Costruzioni Edili. «Per fare un muro si spendevano 10 lire a metro quadro, per la casa completa ben 17mila lire – ha affermato Fadini raccontando l’impresa Fedrigoli attraverso gli accadimenti storici attraverso lungo oltre un secolo di esistenza -. Momenti belli e tristi, una guerra solo subìta e non certo voluta, gli eventi del 1968». Nel 1981 la scomparsa di Mario Fedrigoli: l’eredità lavorativa passa in mano ai figli, in primis all’ingegnere Guglielmo Fedrigoli che continua la tradizione «forte solo del duro lavoro dei suoi operai che lavora-

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GARGAGNAGO/PARCO GIOCHI

Primo Sport sta arrivando no con qualsiasi tempo prosegue Fadini -. L’impresa Fedrigoli non è solo Mario, Guglielmo, Marco e Mario, i figli di Guglielmo: sono tutte quelle persone che hanno lavorato per questa impresa, hanno spaccato pietre, montato ponteggi, costruito muri e case. Sono tutte le famiglie di questi lavoratori e le generazioni future che nell’impresa Fedrigoli lavoreranno». «Il cuore vero della famiglia Fedrigoli è rappresentato da queste parole - ha sintetizzato il sindaco Nereo Destri che ha letto le motivazioni dell’Ambrogino, conferito all’impresa Fedrigoli - per l’operato svolto nella società fin dal 1905, che ha portato lustro al nostro territo-

rio, ai nostri concittadini di ieri e di oggi». «Siamo vissuti in una famiglia di muratori - ha raccontato un emozionato ingegnere Guglielmo Fedrigoli, figlio di Mario - ricordo la nostra infanzia, il magazzino del papà dove giocavamo noi fratelli. Ringrazio tutti per questo premio. In questa sala c’è chi come Franco Dindo, è stato in azienda per 55 anni. In questa sala ci sono i nostri collaboratori che sono stati con me diversi decenni. Siamo una famiglia. Il futuro?. Visto che siamo qui da più di 100 anni, speriamo che la Fedrigoli possa proseguire per altri 100». L’amministrazione

comunale di Sant’Ambrogio ha consegnato la medaglia d’oro a Franco Dindo in rappresentanza di tutti i dipendenti dell’Impresa Fedrigoli. «Sono stato più sotto Fedrigoli che a casa mia» - ha sintetizzato con eloquenti parole un emozionato Franco Dindo mentre un commosso Lucio Marchesini ha ripercorso le tappe lavorative a fianco di Mario Fedrigoli. La cerimonia della consegna dell’Ambrogino era stata introdotta dal conferimento di un’altra medaglia d’oro da parte dell’Amministrazione Comunale di Sant’Ambrogio a Milo Manara. Massimo Ugolini

SANT’AMBROGIO. Il paese festeggia i propri sportivi: premiati tamburello, braccio di ferro e triathlon Si è svolta a Sant’Ambrogio di Valpolicella la prima edizione della “Giornata dello Sportivo” organizzata dall’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio nel corso delle celebrazioni per l’Ambrogino, in Villa Bassani-Brenzoni. «Abbiamo voluto evidenziare, attraverso questo incontro - racconta l’assessore allo sport Andrea Chiereghini - l’importanza di un’annata sportiva che ha visto protagonisti diverse realtà ed atleti del nostro Comune». L’iniziativa si è svolta a pochi giorni dalla morte di Nelson Mandela «un personaggio universale - ricorda l’assessore - che ha saputo rafforzare l’orgoglio nazionale in un Paese diviso anche grazie allo sport e nello specifico il rugby». Durante la cerimonia sono stati premiati la squadra di serie A Monte Peroni di Tamburello, vincitore della Supercoppa Italiana di tamburello ed a un passo dallo scudetto tricolore; Ermes Gasparini, laureatosi in Polonia campione mondiale di braccio di ferro categoria 85 kg. juniores 21 destro sinistro; Gregory Barbaby, promessa del triathlon italiano, già entrato a fare parte del giro azzurro di questo sport, giunto terzo al triathlon internazionale di Bardolino dove è stato premiato “campione di fair play” in quanto si è fatto superare dall’australiano Cameron Good, poi vincitore della manifestazione. che aveva preso una strada sbagliata a pochi metri dal traguardo. Tutti gli atleti sono stati omaggiati da Velferd, che produce integratori sportivi. «Stiamo supportando diversi sport che danno lustro al nostro territorio oltreché calcio, pallavolo e pallacanestro quotidianamente praticati nei nostri impianti sportivi» - conclude Andrea Chiereghini

Andrea Chiereghini. M.U.

Prende il nome di “Primo Sport 0246” il Parco che verrà realizzato presso la scuola dell’infanzia Angeli Custodi di Gargagnago. Si tratta di un parco giochi attrezzato con comuni giochi da esterno, ma disposti con un criterio logico e preciso che offrono al bambino l’opportunità di esercitarsi nella manualità, nella motilità e nell’equilibrio. Il progetto è stato presentato nell’ambito di una partecipata assemblea pubblica dal professor Guido Fumagalli e dalla dottoressa Patrizia Tortella, del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Università di Verona. «Il loro intervento – racconta una mamma di Gargagnago - ha fatto una panoramica poco esaltante sul futuro dei nostri bambini, spaziando dalle cattive abitudini alimentari alla mancanza di una cultura del movimento e dello sport…ma poi ci hanno regalato una nota di positività descrivendo il progetto Parco Primo Sport nei dettagli e nei particolari dei percorsi che si possono attuare al suo interno, permettendo al bambino di sviluppare le proprie capacità motorie, ma anche sensoriali e cognitive. La cosa fondamentale di questo progetto è il gioco, tutto quello che il bambino fa, vede e impara, passa attraverso il gioco, e proprio in questo parco si

offre al bambino la possibilità di giocare e divertirsi nei modi che meglio crede. Un grande progetto del “Parco Primo Sport” è stato realizzato nel trevigiano, grazie al sostegno della famiglia Benetton; un altro, da poco ultimato, è a Roma; e adesso ci siamo noi, che nel nostro piccolo vogliamo dare concretezza a ciò che crediamo veramente, ovvero che il futuro sono i nostri figli». L’ambiente del parco è accessibile a tutti i bambini, anche a chi ha difficoltà di movimento o altro tipo di disabilità; nel parco il bambino può fare esperienze di movimento più o meno difficili, di motilità delle gambe, braccia e del corpo e di equilibrio, attraverso un ambiente che funge da mezzo per consolidare le proprie capacità, apprenderne di nuove e superare paure ed incertezze che spesso lo bloccano e gli impediscono di agire. Il progetto sarà parzialmente finanziato dalla Fondazione Cariverona e dalla scuola stessa…«e se qualche lettore, qualche imprenditore della zona, volesse darci una mano – concludono dalla scuola dell’infanzia Angeli Custodi -, può farsi avanti, venire a visitarci e aiutarci a realizzare un piccolo progetto per un grande fine: i nostri bambini».


Cronache

Gennaio 2014 SANT’AMBROGIO. È stata approvata la variante relativa all’assestamento

Bilancio comunale: il Consiglio discute E’ stata approvata la variazione relativa all’assestamento di bilancio del comune di Sant’Ambrogio col voto favorevole della maggioranza, il voto contrario di Pierluigi Toffalori (Uniti per i Cittadini) ed Elly Zampieri, esponente del Partito Democratico. Astenuti i consiglieri Francesco Accordini; Remo Sandri (Lega Nord) e Vittorio De Battisti (indipendente). Durante il consiglio - il primo del nuovo segretario comunale, la dottoressa Doriana Sacchetti – sono emersi diversi elementi che hanno contrapposto maggioranza e opposizione. L’assessore al bilancio e tributi Sandro Stella, dopo avere evidenziato «che

il bilancio rispetta tutti i parametri stabiliti dalla normativa vigente» si è augurato che lo Stato, attraverso il fondo di solidarietà comunale, trasmetta all’ente «le risorse necessarie a compensare il mancato introito Imu». Entrando nei singoli capitoli di spesa, lo stesso Stella ha sottolineato diversi aspetti. Relativi, ad esempio, al concorso spesa di 20mila euro deliberato dall’Amministrazione comunale, che aveva fatto andare su tutte le furie le opposizioni, per la realizzazione del complesso scultoreo “Valpolicella”. «L’intera somma è stata coperta da sponsor privati» ha spiegato il sindaco Nereo Destri. Altro botta e risposta

sui 120mila euro, a titolo di contributo regionale, inseriti nel bilancio per adeguamenti strutturali del palazzetto dello sport del Montindon. Stavolta è intervenuto il consigliere Sandri, chiedendo che vengano utilizzati anche per l’impianto di riscaldamento. «Il contributo regionale è finalizzato esclusivamente ad interventi antisismici» - ha risposto l’assessore Renzo Ambrosi. Altro punto, evidenziato nella relazione dall’assessore Stella: il futuro dell’immobile di via Panoramica a San Giorgio di Valpolicella acquistato dall’amministrazione comunale per permettere la risoluzione del problema-frana che aveva

impedito l’apertura della stessa arteria per oltre due anni. «Sarà ceduto» - ha spiegato l’assessore. Affermazione che ha fatto sbottare il consigliere Francesco Accordini, «non sono d’accordo, è stata interpellata la popolazione di San Giorgio?. Quale sarà il prezzo base?». «Il prezzo deve essere ancora fissato ma ritengo che, dopo l’intervento, l’immobile abbia acquisito un maggior valore» - ha risposto il sindaco Destri. «L’amministrazione ci raccontò che, una volta acquistato, questo edificio avrebbe potuto essere trasformato in residenze a scopo sociale» - ha criticato Elly Zampieri. Il consigliere Toffalori, poi, ha chiesto lumi sui due mila euro concessi alla scuola materna Gargagnago. «Si tratta di un nuovo parco giochi» - ha affermato l’assessore all’istruzione Franco Cristini. «Negli ultimi anni questa Amministrazione ha dato peso ad opere faraoniche come il Palazzetto dello Sport che sta continuando a creare problemi in termini finanziari e tecnici» - ha concluso il consigliere Toffalori -. Per contro sono state aumentate le imposte a danno di famiglie e piccole e medie imprese». Massimo Ugolini

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SANT’AMBROGIO/COMITATO

Trent’anni di Corgnan

Premiato il comitato de Corgnan

L’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella ha conferito una menzione speciale al Comitato di Corgnan a 30 anni dalla sua costituzione: «La cosa più bella è osservare nipoti, nonni e ragazzi lavorare insieme per lo stesso scopo - ha rammentato Lucio Marchesini, primo presidente e fondatore del Comitato -. Questi 30 anni hanno costituito un lungo percorso, abbiamo costruito un parco giochi ed organizzato molteplici manifestazioni. Da ultimo abbiamo sponsorizzato il libro “Sant´Ambrogio Appunti storico-ambientali”. Tutti i nostri ricavi sono devoluti al mondo intero senza scopo di lucro». Francesco Oliosi, attuale presidente del Comitato, ha ringraziato

DOLCÈ. La giornata ecologica chiude in bellezza. Adamoli: «Meno rifiuti rispetto al passato» Risultati incoraggianti dalla 22° edizione della giornata ecologica di Dolcè che ha chiuso in bellezza il 2013. «Cresce la coscienza ecologica nel nostro Comune - afferma il vicesindaco Massimiliano Adamoli -, testimoniata da un numero sempre maggiore di volontari che, rispetto alle prime edizioni delle giornate ecologiche 15 anni fa, hanno raccolto meno rifiuti. Frutto di una sensibilizzazione e attenzione all'ambiente sempre più efficace». Massiccia la presenza dei volontari sia del Gruppo Ecologico di Dolcè che una trentina di Scout Cngei della Casa di Caccia Lupi della Valdadige di Peri guidati da Vittorio Travagliati; una ventina di ragazzi del gruppo Tripla coordinati dall'educatore Nello Dalla Costa, una decina di volontari della Protezione Civile di Dolcè guidati da Renzo Andreoli ed altri della Pro Loco di Volargne col presidente Andrea Maimeri nonché volontari del Gruppo Culturale El Casteleto. «Siamo intervenuti nelle aree di Volargne, Dolcè e Peri - racconta Renzo Andreoli, responsabile della Protezione Civile di Dolcè -. I volontari, in modo fattivo, sono stati portatori di un messaggio fondamentale legato alla tutela dell'ambiente». La giornata ecologica si è conclusa con un lieto momento conviviale curato dagli Scout Cngei della Casa di Caccia Lupi della Valdadige di Peri. «La giornata ecologica - spiega l'educatore Nello Dalla Costa - ha costituito un importante momento educativo per i ragazzi sia dal punto di vista ambientale che sociale. Mettere insieme le forze per fare qualcosa di utile per l'intera comunità rappresenta uno strumento di crescita». «Abbiamo raccolto rifiuti in diverse aree del Comune - spiega Gianfranco Azzolini del Gruppo Ecologico - sottolineo che sono stati individuati alcuni nominativi all'interno dei rifiuti raccolti, prontamente consegnati alla Polizia Locale di Dolcè con l'auspicio che il trasgressori vengano sanzionati secondo quanto stabilisce la normativa di legge. Molto positivo il fatto che diversi ragazzi hanno partecipato positivamente alla Giornata Ecologica, la tutela dell'ambiente deve partire dall'educazione dei più piccoli». Appuntamento per le famiglie con la 23° Giornata Ecologica nel marzo 2014.

«tutti coloro, a partire da Paolo Zanchetta e Gianluca Sega, hanno permesso di centrare il traguardo di questi primi 30 anni. Sperando che sempre più giovani possano entrare e continuare la storia del nostro comitato». Lo storico Paolo Zanchetta ha presentato il libro “Sant´Ambrogio - Appunti storicoambientali”, iniziativa editoriale a cura del comitato del quartiere di Corgnan, in occasione dei trent´anni della sagra. «Il volume raccoglie articoli già pubblicati - ha affermato lo storico Zanchetta -. Ho inserito qualche annotazione sulla chiesa perché possa aiutare il devoto e il curioso ad osservare meglio certi particolari. Altre novità si trovano nel profilo di Caterina Bon e nella ricerca sul bombardamento del 6 novembre 1944». «Questo libro - ha spiegato lo scrittore e poeta Eros Olivotto rappresenta il segno del rapporto tra le persone e l’ambiente in cui si sono ritrovate a vivere. Ora se non accettiamo l’idea del rispetto per la Natura, non siamo lungimiranti. Se vogliamo cambiare la nostra vita, dobbiamo accettare un’idea semplice: tutti hanno diritto alla vita ed alla sua sicurezza. La crisi che viviamo è in primis culturale, facciamo le cose perché ne vogliamo ottenere altre. Questo è sbagliato: nel momento in cui si rinuncia alla bellezza della vita, si rinuncia alla vita stessa. Questo libro ci riporta all’essenza della vita perché ti spiega come gli uomini si associano, ti spiega il sorgere delle varie associazioni e il loro intento». M.U.


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oesie

28 di Giancarlo Peretti

Per il nuovo anno pensiamo giungano utili gli auguri inviatici dal professor Pietro Mirabella confezionati in un mazzo di rose rosse, con la didascalia generica di “Auguri Buon Compleanno”. Loredana Zanon (almeno crediamo), si produce in una profonda riflessione sulle “Parole” e sul fatto che sono quelle non dette a ferire maggiormente. Marco Cirvellaro rivolge un cromatico pensiero al poeta di Gardone con pochi ma sentiti versi: “I cipressi del Garda”. E dopo tanta lingua italiana ecco anche il nostro bel dialetto. Ce lo ricorda Nadia, non meglio riconoscibile, in una dedica: “A me papà”.

PAROLE Fiumi, le parole che scorrono lente e sussultano al ritmo inesorabile del tempo, si riversano piano nei meandri sconosciuti della mente per poi scorrere veloci se trovano uno sbocco che va dritto al cuore. Sono chiari ruscelli le parole cristalline di un bambino e sono stagni profondi le parole di un adulto che lasciano il segno.

AUGURI BUON COMPLEANNO Dio ti dia la forza di accettare con serenità le cose che non possono essere cambiate, il coraggio di cambiare le cose che vanno cambiate e la saggezza di distinguere le une dalle altre. Pietro Mirabella

Messaggi in bottiglia nel mar dei pensieri che spesso abbiamo paura di aprire per non star male. Ma sono le parole non dette quelle che feriscono di più perchè fanno parlare lo sguardo e lì dentro, non c'è ancora di salvezza, vi affondano tutte le parole! Loredana Zanon

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

LA MAGIA DEL LUPO

Amato, temuto, osservato. Croce degli allevatori d’alta quota e delizia di studiosi e naturalisti, il lupo venuto dal lontano, che vive sui nostri monti e ha messo su famiglia, ha fatto parlare di sé per tutto l’anno appena trascorso. E continuerà a farlo. Pur avendo cessato da diversi decenni, oramai, di costituire un pericolo per l’uomo, questo animale resta nel nostro immaginario popolare una creatura minacciosa. Dai tempi dell’infanzia, in cui sentivamo parlare del lupo cattivo che mette in pericolo l’ingenua Cappuccetto Rosso, abbiamo sempre avuto il timore inconscio di ritrovarci davanti, nell’ombra dei boschi, questa creatura affamata con le fauci spalancate. Il lupo simboleggia il mistero, la paura dell’ignoto, l’ingordigia famelica, rimanendo nelle favole popolari emblema di cattiveria e ferocia. I malumori di chi vive e lavora nei territori ora frequentati dal lupo si mescolano oggi all’entusiasmo e alla curiosità della comunità scientifica, che vede in questa presenza il segno tangibile della peculiarità e del grande valore naturalistico e ambientale del territorio che questo predatore ha eletto per viverci insieme alla prole. E guardando le immagini scattate dalle foto trappole e dalle guardie forestali, osservando le impronte del lupo sulla neve, possiamo abbandonarci alle suggestioni del viaggio che questo animale ha compiuto, spinto dalla ricerca di cibo e di un territorio accogliente e senza pericoli, per arrivare fino a qui. E mentre la Regione Veneto, in contrasto con la rabbia degli allevatori, ha aderito al progetto di studio e ricerca sul lupo, Wolf Alps, a seguito del ritorno del predatore nelle Alpi centro orientali, amministratori, studiosi e appassionati cercano suggerimenti e consigli tra i gestori di riserve e parchi naturali, italiani e europei, che hanno dimostrato come sia possibile una convivenza pacifica con questo animale affascinante e schivo. Una cosa è certa: la presenza del lupo ha risvegliato vecchie paure sepolte nella memoria, ma anche magiche suggestioni.

I CIPRESSI DEL GARDA Si ergono alti, abbracciandone le rive in simbolica difesa, di verde intrisi, pennelli dannunziani. Marco Crivellaro A ME PAPÀ Ho fato en sogno, gh’era me papà L’à slongà ‘na man, el m’à acaressà. El me verdava con i so oci celeste ciaro E col so soriso che el me era tanto caro.

El m’à dito: “Ricordate che te si la me butina” E a finir el sogno l’è vegnù matina. Cossì me son sveià con ‘na lagrima sul viso Ma dentro al cor mi gaeva en gran soriso. Me papà su sta tera pì non lo veden Ma l’è restà nel cor de ci ghe volea tanto ben! Nadia

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Da questo mese prende il via un nuovo appuntamento culturale, con il desiderio di consigliarvi buone letture di “casa nostra”, e farvi conoscere in maniera più approfondita i nostri tanti bravi autori veronesi, spesso poco apprezzati per la difficoltà a disporre di una vetrina di presentazione adeguata. Fin da questo numero, invitiamo tutti gli scrittori e poeti a spedirci in redazione i propri lavori editoriali, così da permetterci di leggerli e consigliarli a tutti i nostri lettori. Diamo inizio a questa rubrica consigliandovi un “libro curioso”, per la genialità con la quale è stato immaginato e poi realizzato dalla sua autrice, la Gianfranco Iovino veronese Silvana Adami, grande innamorata dei Pooh, che le hanno segnato la vita e scritto tante colonne sonore ai suoi momenti di vita migliore, girovagando su Facebook, e soffermandosi su uno dei tanti Gruppi di condivisione in onore del complesso italiano, ha posto agli iscritti una domanda provocatoria: “Noi sappiamo tutto dei Pooh, ma loro cosa sanno realmente di noi?” e sull’entusiasmo di tantissime risposte raccolte dall’immenso popolo dei Pooh, si è lanciata un’affascinante sfida di provare a raccogliere le storie dei fan, e farne una sorta di diario confidenziale, dal titolo stimolante “Poohrenoi”, edito dalla casa editrice Sassoscritto, che ha visto collaborare più di 70 autori-fan nella stesura di un’antologia di storie di vita, davvero esilaranti, scritte da chi la musica la ascolta e la vive dentro. Attraverso un certosino lavoro di raccolta, rivisitazione e adattamento, Silvana Adami ha saputo portare alla luce un esperimento editoriale del tutto nuovo, dove sono i fan a prendere la parola e raccontarsi per destinare le loro storie personali di amicizia, morte, guarigioni, speranza e, soprattutto, d’amore ai propri beniamini di sempre, Roby, Dody e Red, al secolo i Pooh, autori, tra l’altro della prefazione alla lettura del libro, che vi voglio consigliare di leggere perché son certo saprà entusiasmarvi per la semplicità e la quotidianità che riuscirete a catturare in ogni singola storia scritta, con una particolare annotazione per “Lautong, storia di un'amicizia”, “Ciao, Elsa” e “Io, fan heavy metal”. Un bel suggerimento da destinare a tutti gli innamorati di un gruppo che ha scritto la storia della musica leggera, accerchiandosi di un affetto sincero senza limiti e, specialmente, confini e limiti di ingegno, se i loro fan osano tanto, al punto da regalare, per una volta, qualcosa di emozionante e unico ai loro beniamini di sempre. Poohrenoi – di Sivana Adami e il Gran Popolo dei Pooh Sassoscritto Editore – 238 pagine - €. 14,00


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Storia del territorio a cura di Rinaldo Dal Negro

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AVVENIMENTI E STORIA 1941 - 1942

E’ una grande passione quella che lega Rinaldo Dal Negro alla storia di Verona e della Valpolicella. Meticoloso studioso del passato della nostra città e della nostra valle, Rinaldo Dal Negro, grande appassionato anche di musica e di pittura, ha dato alle stampe diversi libri: due relativi a Parona, uno che narra di Arbizzano, uno che parla di villa S.Sofia ed uno dedicato alla Valpolicella, “Contea e vicariato della Valpolicella”. Giornalista e collaboratore de L’Altro Giornale fin dalla sua fondazione, Dal Negro ha firmato in particolare negli ultimi quattro anni un’intera pagina intitolata “Storia del territorio” per l’edizione Mensile di Verona. Visto il successo dell’iniziativa, a partire da gennaio 2014 la rubrica viene proposta anche sulle altre edizioni del nostro giornale. Di seguito pubblichiamo alcuni fatti accaduti nel biennio 1941 – 42 a Verona.

E’ stato questo un tragico periodo caratterizzato dagli interminabili eventi bellici portatori di carestia e lutti, nonché degli sconvolgenti mutamenti

politici del 1943 (25 luglio e 8 settembre) che si tradussero per l'Italia del nord e per Verona in particolare in guerra civile. Di seguito sommariamente li descriviamo, unitamente ad alcune note di cronaca. 1941 - Vennero inaugurati gli argini in pietrame sull'Adige nel tratto Ponte della ferrovia di Parona - Ponte Catena. Contemporaneamente vennero costruiti gli attigui lungadigi Attiraglio e XXVI Luglio. - Il podista veronese Ettore Padovani conquistò il primato italiano dell'ora con Km 18,200. L'anno dopo corse invece i 25 Km in soli 81 minuti. - La dispersione di acido carbonico dal gassogeno dell'automobile provocò grave asfissione a tre bambine di cui una, Maria Carezzola di 5 anni, dopo breve agonia morì. - Altro grave incidente, questa volta in mare. Il veronese Antonio Potto, gettatosi in mare perché la sua nave stava affondando, venne addentato da un pescecane che gli amputò una gamba provocandogli la morte per dissanguamento. - A Verona, passate l’euforia e

l'illusione della facile vittoria nella guerra iniziata assieme ai tedeschi, subentrarono ansia e paura per gli annunciati possibili bombardamenti angloamericani. E così, prima ai cittadini venne imposto l'obbligo dell'oscuramento serale (cioè evitare luci di veicoli e schermare porte e finestre) poi l'Amministrazione comunale realizzò alcuni rifugi antiaerei. - Per finanziare la guerra in corso, ovvero per costruire armamenti e cannoni, venne reso obbligatorio consegnare "rame e ferro per la Patria", compresi i paioli per fare la polenta e le cancellate di recinzione. - Alcune restrizioni imposte dall'autarchia di guerra: nella panificazione era obbligatorio miscelare la farina di frumento con quella di orzo, segala e fava; nei ristoranti il menù doveva essere prezzo fisso e limitato a minestra, contorno e piatanza; onde risparmiare zucchero e grassi era assolutamente vietato il consumo di dolci. - Antonio Avena ristrutturò una vecchia casa di via Cappello (il cui cortile era adibito a stallo) dotandola di balcone e trasfor-

mandola quale"casa di Giulietta", come vuole la famosa leggenda degli amanti Romeo e Giulietta, narrata intorno al 1524 da Luigi Da Porto col titolo "Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti con la loro pietosa morte intervenuta al tempo di Bartolomeo Dalla Scala" e successivamente romanzata da William Shakespeare. 1942 - Venne inaugurato l'Ospedale Maggiore di Borgo Trento, limitrofo a quello Alessandri (già operativo dal 1914) , cioè in una zona allora non urbanizzata e quindi ritenuta salubre. Il progetto venne elaborato dall'ing. Pio Beccherle e la capienza originaria era di 675 posti letto. - L'Accademia Cignaroli inaugurò la sua nuova sede nel prestigioso Castel San Pietro. L'allora corpo accademico era presieduto da Giuseppe Cavazzana. - Verona ricordò con apposita manifestazione il duecentesimo anniversario della morte del celebre musicista Evaristo Felice Dall'Abaco, al quale poi intitolò il Conservatorio di musica veronese.

- Venne istituito anche a Verona, con sede nell'ampio e moderno palazzo di via Franceschine n. 4, l'Archivio di Stato. Era ed è assai prestigioso in quanto contiene documenti e pergamene risalenti all'VIII secolo nonchè carteggi e importanti documenti comunali, di enti pubblici e della nobiltà veronese a partire dal XV secolo. - Incremento telefonico: nell'ultimo ventennio gli impianti telefonici erano passati da 3 a 20 quelli pubblici e da 600 a 4.000 quelli privati. - Sui campanili della città c'erano complessivamente 222 campane per un peso complessivo di 693 quintali. Le più voluminose erano quelle del Duomo (45 quintali) e quelle della torre dei Lamberti (40 quintali). Per ragioni di guerra, cioè per fare cannoni, vennero requisite e poi fuse anche diverse campane, ma non quelle sopra citate. - Morì Angelo Dall'Oca Bianca. Ebbe onoranze funebri degne della sua grandezza e popolarità di pittore e, l'allora podestà Alberto Donella commemorandolo lo ricordò come "incomparabile esaltatore delle

bellezze di Verona". Era nato nel 1942 e a lui si deve la realizzazione dell'omonimo villaggio sorto in Borgo Milano. - Gli ebrei puri, cioè quelli registrati nella "rubrica A"della prefettura, erano in totale 340. Per loro scattò la precettazione coatta, ovvero i .lavori forzati più umilianti. Tra i maschi c'erano commercianti, intellettuali e professionisti; tutti costretti a tener pulite le strade cittadine! - L'Italia dichiarò guerra anche alla Russia dove l'armata italiana, tra cui l'intero corpo alpino, purtroppo registrò circa 90.000 caduti e 43.000 feriti. Tra i moltissimi caduti veronesi è da citare l'eroico colonnello degli alpini Libero Vinco, medaglia d'Oro al valor militare e poi ricordato con l'intitolazione a suo nome di una piazza in Borgo Venezia. - Constatata la abnorme riproduzione di mosche in atto, il 19 marzo venne istituito il "Centro di demoscazione". La signora Marina Zanon - già vedova del marito a causa della guerra 1915-18 - si è vista mancare anche tre figli (su quattro) nella guerra balcanica (Albania e Jugoslavia).


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ABITARE... IN MANSARDA Antolini Giovanni Riparazioni elettrodomestici grandi e piccoli (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, piani cottura ecc...)

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La

scelta di abitare in una mansarda sta diventando sempre più apprezzata e popolare, in particolar modo nelle grandi città. Non solo single e giovani coppie abbandonano gli appartamenti “convenzionali” a favore dei piani più alti, luogo intimo per eccellenza, che evoca calde e accoglienti sensazioni di romanticismo: sono in aumento anche le famiglie, più o meno numerose, che dicono sì alla mansarda. Trasformare un sottotetto in un ambiente piacevole come una mansarda non è difficile, bastano creatività, i mobili giusti e qualche piccolo trucco per sfruttare al meglio lo spazio: da uno spazio inutilizzato si può recuperare un ambiente a uso abitativo, come secondo appartamento o come piccola dependance per gli ospiti. Per esaltare i volumi suggestivi e caratteristici della mansarda, la scelta migliore da fare è orientarsi su una palette sobria, quindi via libera a tinte pastello o al bianco che illumina e dilata lo spazio. Dipingere le travi di bianco, inoltre, aiuta ad illuminare l’ambiente se scarso di illuminazione naturale. Per dare l’illusione di soffitti più alti è utile ricorrere agli effetti visivi della decorazione a motivi verticali. Se invece si ha a che fare con ambienti stretti e lunghi è sicuramente piacevole all’occhio l’accostamento di toni freddi, come l’azzurro, a toni più caldi, come il pesca. Nella zona più alta della mansarda è preferibile collocare la zona giorno, mentre per la zona di gronda esistono varie soluzioni: è possibile riservarla al piano di lavoro della cucina, ad un armadio su misura, a delle lunghe mensole come piano d’appoggio per libri e lampade. Anche per quanto riguarda il bagno ci vuole attenzione nella disposizione degli arredi: i sanitari vanno collocati dove l’altezza è più ridotta, la vasca da bagno in una nicchia per creare un angolo suggestivo. In camera, la testata del letto va accostata alla parete più bassa, mentre i mobili armadio nella zona più bassa del sottotetto. In conclusione, la cosa più importante da tenere a mente quando si pensa all’organizzazione delle stanze di una mansarda è quella di pensare sempre in modo tridimensionale e abbandonare i vecchi schemi abitativi al fine di favorire soluzioni innovative e originali.


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UN BAGNO DA ARREDARE Il bagno è da sempre uno degli ambienti essenziali della casa, ma se ci si stanca della propria sala da bagno? Ecco una semplice guida per rinnovarlo e renderlo di nuovo piacevole alla nostra vista. Muri e piastrelle: Per il colore dei muri del bagno l’ideale è scegliere una tonalità naturale, ricordando di acquistare un colore adatto agli ambienti umidi, scegliendo una pittura appositamente concepita per il bagno, idrorepellente. Per un risultato perfetto non dimenticare il secondo strato di pittura e di scegliere un colore vivace e allegro, per illuminare l’ambiente e favorire il buon umore. Ma se non si riesce proprio a rinunciare alla pittura scura, l’ideale è dipingere solamente una parete per non rischiare di far risultare l’ambiente troppo soffocante. La creatività è importante: non esiste solo il rullo per imbiancare il muro. Per un effetto striato, per esempio, largo a pennellate disordinate. Se, invece, si cerca un effetto più “grezzo”, lo si avrà con uno scalpello. Cosa c’è di meglio degli stickers per dare un nuovo volto al vostro bagno? Perfetti quelli che suggeriscono calde atmosfere vegetali come piante che si arrampicano sui muri, ottime per nascondere le imperfezioni delle vecchie mattonelle. Una sola regola: è meglio optare per stickers plastificati o in PVC, che non si rovinano a causa dell’umidità. Ma se l’effetto “equatore” non fa per il vostro bagno e volete un ambiente degno di un palazzo principesco, non c’è problema. Basterà creare una vera e propria galleria di specchi di tutte le forme e dimensioni per sentirsi delle vere regine. “Zen”: Sì all’atmosfera da spa, agli asciugamani arrotolati e non piegati, cosparsi di qualche goccia di estratto di fiori d’arancio. Via tutto quello che è di plastica in favore di materiali naturali come il legno, il lino, il cotone e il bambù. Sali da bagno, palline effervescenti, oli da massaggio e, ciliegina sulla torta, candele. Per un’atmosfera zen quelle bianche sono le ideali: illumineranno il bagno per momenti all’insegna del relax. No al disordine: Basta con i prodotti di bellezza sparsi, gli asciugamani piegati male e poggiati ovunque. L'ideale è sfruttare i muri in altezza, applicando degli armadietti pensili dove mettere tutto. Se il lavandino è uno di quelli a piede, sostituitelo con un lavabo integrato in un mobile cassettiera. È più pratico e di tendenza e permette di contenere la biancheria e i prodotti per il bagno. Oltre allo specchio, fissate una piccola mensola di vetro trasparente sul lavandino, dove mettere spazzolini e piccoli contenitori per oggetti. Infine, le altezze: se c’è poco spazio, è preferibile un mobile a colonna, stretto e alto.


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CALCIO. La società rossonera trasmette passione e amore per il pallone dal 1927

Eccellenza e giovani Obiettivi ambrosiani

L’Ambrosiana va di corsa. Storia e passione si intrecciano. Grinta e determinazione fanno da cornice alla filosofia della società. Le idee sono chiare: «Salviamoci in Eccellenza”, la strada da seguire è delineata: «Puntiamo sui giovani». Essere uno dei club più antichi del calcio dilettantistico veronese non è cosa da poco: c’è scritto 1927 sulla carta d’identità alla voce data di nascita, ma lo spirito e l’entusiasmo sono quelli di un ragazzino innamorato del pallone. «Siamo soddisfatti e orgogliosi» conferma il presidente Gianluigi Pietropoli. C’è una prima squadra da mantenere ad alti livelli, e un vivaio da far crescere sempre di più. I rossoneri contano quasi 250 tesserati e presentano almeno una formazione in tutte le categorie del settore giovanile: dalla scuola

calcio ai pulcini, dagli esordienti ai giovanissimi (provinciali e regionali), dagli allievi provinciali agli juniores regionali elite. La punta dell’iceberg, il gruppo allenato da mister Marco Montagnoli milita invece nel campionato di Eccellenza. Un fiore all’occhiello di cui andare fieri per la società di Sant’Ambrogio di Valpolicella, che non ha alcuna intenzione di fare passi indietro. «Desideriamo salvarci e mantenere la categoria. Ce la metteremo tutta per rimanere in Eccellenza: per riuscirci dovremo dare il massimo ogni settimana – continua Pietropoli -. Siamo contenti della stagione che stiamo disputando: i giocatori mettono costantemente l’anima in campo. Alterniamo ottime partite a prestazioni da migliorare, è

vero, ma quando scommetti su tanti ragazzi è normale. Ora paghiamo un po’ di inesperienza, però in futuro ci toglieremo belle soddisfazioni. Bisogna solo avere pazienza e lasciar crescere i nostri giovani. Quanto crede l’Ambrosiana sulle nuove generazioni da uno a dieci? Beh, direi dieci. In un periodo di forte crisi economica come quello attuale, occorre rimboccarsi le maniche: puntare sulla linea verde diventa fondamentale». Il vivaio sta regalando buone prospettive, merito di un lavoro attento e preciso: «Gli juniores regionali elite sono nelle prime posizioni della classifica e rappresentano un serbatoio importante per il futuro – sottolinea il presidente rossonero -. Faccio i complimenti alla squadra: ora, però, non molliamo e con-

Gianluigi Pietropoli

tinuiamo a impegnarci e a lottare per mantenerci a questi livelli». Matteo Sambugaro

CALCIO. I successi della Pieve San Floriano I ragazzi della Pieve San Floriano chiudono il girone provinciale d'andata con 11 vittorie, 54 goal fatti, 10 subiti e la miglior differenza Reti di tutti i gironi. La nascita di questa squadra coinvolge l'unione di due realtà locali, Pieve San Foriano e Negrar, che con le loro compagini Giovanissimi hanno conquistato lo scorso anno le finali provinciali. «Grazie alla bravura dell'allenatore Mauro Gaburro e il vice Papa Sek – affermano dal direttivo della società - è nato un naturale affiatamento tra giovani calciatori, questo si è subito notato già nelle prime amichevoli e l'ampia rosa copre i vari ruoli con tante valide soluzioni, sia tecniche che tattiche. Le società puntavano come primo anno allievi pur giocando contro ragazzi più grandi di riuscire a stare nei posti ai margini del podio ma con l'inizio del campionato si e' dovuto, per fortuna, cambiar obbiettivo grazie ai numerosi successi. Sicuramente il nostro compito è quello di riuscire a tenere tutti con i piedi per terra e provare ad insegnare il più possibile il gioco del calcio. Anche nello staff ‘98 tra scommesse, rituali scaramantici e goliardia si respira qualcosa di speciale coinvolgendo anche i genitori. Per la primavera sicuramente siamo la squadra da battere – concludono dal

direttivo

della

Pieve San Floriano - e cogliamo l'occasione per invitare tutti a venire la domenica mattina al campo di San

Floriano

sostenere

o

per anche

solo per guardare i nostri ragazzi, davanti a un buon caffè o ad un brulè caldo».

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SCI CLUB AMBROSIANO

È cominciata la stagione Stagione entrata nel vivo per lo Sci Club Ambrosiano di Sant’Ambrogio di Valpolicella, giunto alla 42° edizione. Reduce dall’organizzazione di alcuni corsi di sci per bambini e ragazzi, il presidente Renato Ballarini snocciola i prossimi appuntamenti. A partire dall’organizzazione di una gara circoscrizionale per allievi, ragazzi, cuccioli e baby di slalom gigante il 19 gennaio. «Si tratta di un appuntamento particolarmente atteso in tutto il circuito invernale» - spiega il presidente dello Sci Club Ambrosiano Renato Ballarini che ai soci del sodalizio dà appuntamento per la tradizionale gara sociale. Per quanto riguarda l’attività agonistica, ecco lo Sci Club schierare cuccioli e baby allenati da Giovanni Poli ed Anna Ballarini. Ma non solo. «Quest’anno ci siamo presentati al via con una novità - prosegue Ballerini -: abbiamo riformato la squadra di allievi e ragazzi accanto ai cuccioli e baby che si presentano numerosi grazie all’ingresso di cinque nuove pro-

Renato Ballarini

messe nate nel 2005». Gli allenamenti, già iniziati nel periodo autunnale sul ghiaccio della Val Senales e Folgaria, stanno proseguendo dalle piste di San Valentino, storico punto di riferimento del nostro Sci Club». Lo Sci Club Ambrosiano è in via Roma, 2 a S. Ambrogio di Valpolicella (lato chiesa parrocchiale), la sede è aperta tutti i martedì dalle ore 21 alle ore 22.30. M.U.

CICLISMO/GIORGIO MURARI E’ “La grande corsa bianca” la prossima avventura che vedrà protagonista Giorgio Murari, il ciclista negrarese pluripremiato campione di numerose ultracycling. “La grande corsa bianca” si terrà dal 16 al 19 gennaio prossimi lungo 175 chilometri per 7000 metri di dislivello totale tra l’Adamello e lo Stelvio. «Una follia – commenta Murari che ringrazia Trek e Nicola di cicli Bussola per aver sponsorizzato la bici per l’evento – che proprio per questo mi stimola. Sarà una gara sulla neve con temperature polari ai piedi dello Stelvio. Per riuscire ad affrontarla in questo periodo mi sto allenando in alta Lessinia. Spingere sulla neve è durissimo con temperature sempre sotto lo zero. Con me una tenda e sacco a pelo e tutto il necessario per la sopravvivenza. Il tutto in allenamenti anche notturni da solo, lassù al confine tra cielo e terra. “La grande corsa bianca” è una gara su invito e vedrà confrontarsi 30 persone scelte a livello mondiale…E Musseu farà parte del ristretto gruppo che si ritroverà ai blocchi di partenza. In bocca al Giorgio Murari lupo!


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Sport

Gennaio 2014 LA SOCIETÀ. Dodicesima stagione al via. Fondamentale la promozione nelle scuole

Fumane-S. Ambrogio: basket allo stato puro

Dodicesima stagione cestistica per la società Fumane Sant’Ambrogio Basket del presidente Flavio Mascanzoni. Anche quest’anno le previsioni d’inizio stagio-

ne stanno trovando concretizzazione. «C’è grande entusiasmo a partire dai più piccoli, linfa vitale della nostra società - racconta il presidente - nel

minibasket tra Fumane e S. Ambrogio abbiamo registrato l’iscrizione di un centinaio di bambini delle scuole elementari». Fondamentale la promozione

CAMPIONI DI MOTOCROSS

Da basso a sinistra: Ermes Dalla Valeria, Nicolas Busca, Cristopher Busca, Stefano Girardello, Andrea Rossi, Davide Reggiani, Giovanni Stocchero, Alberto Girardi, Simone Rugolotto, Daniele Allegri, Maicol Tinelli, Francesco Boninsegna, Davide Allegri

nelle scuole. «Abbiamo aumentato questo tipo d’interventi con ottimi risultati prosegue Mascanzoni - nel contempo cresciamo in qualità e numeri con le altre squadre del settore giovanile, esordienti, Under 14 e 17 maschile e Under 16 mista». La società gioca le partite casalinghe a S. Ambrogio. «A parte il minibasket suddiviso nelle strutture di Sant’Ambrogio e Fumane - prosegue il presidente - tutte le altre compagini, dai ragazzi in età di scuola media fino alle prime squadre, giocano a Sant’Ambrogio nella palestra omologata delle scuole medie». Luogo delle partite settimanali e non solo. «La palestra è luogo di ritrovo per ragazzi e i genitori anche al di fuori degli allenamenti, per dare una mano, tifare, arbitrare e interessarsi alle sorti delle squadre - sottolinea il massimo dirigente . La collaborazione tra le varie componenti è fondamentale: quest’anno quat-

Squadra Under 14 maschile

tro ragazzi del gruppo Under 17 aiutano gli allenatori dell’Under 14 e degli Esordienti». Passando alle due prime squadre, i cammini sono diversi. «In campo femminile abbiamo costruito negli anni un gruppo vincente spiega Mascanzoni all’ossatura della squadra, composta da ben 11 giocatrici del settore giovanile, quest’anno abbiamo aggiunto due giocatrici di categorie superiori. I risultati si stanno osservando settimanalmente: quattro vittorie in altrettante partite nel girone di Promozione del Trentino Alto Adige». L’obiettivo delle ragazze, allenate da coach Alessandra Giardini, è quello di centrare i playoff e giocarsi in primavera la promozione in Serie C. «In campo maschile, dopo la retrocessione della sta-

gione scorsa - afferma Mascanzoni - la squadra maggiore sta disputando il campionato di Prima Divisione, guidata da coach Riccardo Fracchetti». L’inizio del torneo non ha arrecato le soddisfazioni auspicate. «Il ritorno di qualche nostro giovane del vivaio che aveva deciso di smettere - conclude il presidente - può arrecare nuova linfa per raggiungere i play-off. Al di là dei risultati delle singole compagini, è fondamentale che la nostra società continui il proprio operato educativo in Valpolicella, riprendendo in mano il settore giovanile femminile, cercando di centrare la Serie C con le ragazze, aprendo la palestra a tutti gli appassionati. Come succede oggi il lunedì sera a Fumane dove si allenano gli Over 40». Massimo Ugolini

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

LA DISFAGIA, DISTURBO DAL CAVO ORALE ALLO STOMACO La disfagia è un disturbo nella progressione del cibo dal cavo orale allo stomaco. Le alterazioni della deglutizione si presentano con un'alta incidenza nella popolazione e sono destinate ad aumentare per l'incremento della durata della vita con un crescente interesse del mondo sanitario. Tale disturbo è foriero di complicanze quali la polmonite ab-ingestis (passaggio di cibo nelle vie aeree con infezioni dell'apparato respiratorio), la malnutrizione e la disidratazione. La disfagia è inoltre causa di ricoveri ospedalieri e peggioramento della qualità della vita e secondo recenti studi il numero di persone colte da disturbi della deglutizione è riferita tra il 3 ed il 5%, dal 10 al 30% negli over sessantenni e dal 40 al 60% negli anziani istituzionalizzati. Significative le percentuali legate ad alcune patologie: nell'ictus la è presente nel 42-67% dei casi in fase acuta, mentre si riduce intorno al 3-17% a distanza di un mese, nel morbo di Parkinson i disturbi della deglutizione sono presenti nel 50-90% e vanno in relazione al progredire della malattia, nella sclerosi multipla l'incidenza varia dal 33-43% dei casi mentre nella malattia del motoneurone la disfagia in fase avanzata della patologia raggiunge il 100%. I disturbi della deglutizione costituiscono pertanto un settore di fondamentale importanza per chi si

occupa di riabilitazione e di nutrizione e gli obiettivi principali sono il mantenimento di un'accettabile qualità della vita, la ricerca di un appropriato livello nutrizionale e la prevenzione delle complicanze soprattutto respiratorie. In quest’ottica il gruppo di valutazione per la disfagia ha ritenuto opportuno formulare una guida che fornisse informazioni ed indicazioni accessibili ai caregivers, familiari, pazienti e personale di assistenza. .Si è sentita la necessità, infatti, dopo aver formato il personale che lavora presso la Casa di Cura “Dott. Pederzoli”, di rivolgere l'attenzione al caregiver che interviene sul paziente disfagico e che, dopo la dimissione, si dovrà occupare di lui nei momenti del pasto. Durante il pasto è importante osservare come è posizionato il paziente (deve essere seduto con il capo diritto e lievemente piegato in avanti), come si deve alimentare (in modo lento e con piccoli bocconi), nei casi più difficili si sceglieranno alimenti cremosi ed omogenei. Si deve poi considerare a quale temperatura sia meglio proporre il cibo e con quale strumento somministrarlo (ad esempio un cucchiaino da caffè). Nei casi in cui si possano proporre alimenti solidi, è meglio preferire quelli morbidi e facilmente masticabili. Per i liquidi da somministrare freddi o gassati, nel caso si evidenzi il rischio di inalazione è

meglio proporre acqua gel o bevande addensate. Spesso i caregivers non hanno informazioni sufficienti per evitare che si verifichi uno stato di malnutrizione e/o di disidratazione quindi nella guida sono riportati ricette semplici e nutrienti dal proporre al malato ma anche consigli pratici per aumentare l'apporto proteico e calorico delle pietanze. Uno degli aspetti più importanti trattati è la descrizione delle caratteristiche che i piatti proposti devono avere in termini di consistenza, coesione, omogeneità e viscosità, un piatto con le idonee caratteristiche infatti, favorisce il processo di deglutizione e riduce i rischi di inalazione. Per il riconoscimento dei cibi idonei la guida riporta “il semaforo dei cibi“ con una divisione schematica tra cibi consentiti e quelli da evitare. In generale questi consigli sono utili per il paziente e per chi l’assiste, è tuttavia opportuno che chi presenta difficoltà di deglutizione sia appropriatamente valutato per stabilire le modalità per evitare complicanze e perchè il pasto ritorni ad essere un momento piacevole di socializzazione. Dott. Claudio Bulighin (Fisiatra) Dott.ssa Elettra Pasqualoni (Dietista) Dott.ssa Daniela Riolfini (Logopedista) pubbliredazionale


Gennaio 2014

l’Argomento

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Baby prostitute... Perchè? Ancora leggiamo e sentiamo di ragazzine che barattano il proprio corpo per un oggetto o per denaro. Perché lo fanno? La prostituzione minorile, storicamente, trova la sua ragione d’essere nel degrado materiale in cui versano le famiglie. Oggi non è più così, in una società ove il sesso è sganciato dalle relazioni affettive, il corpo diventa una merce come un’altra. Lo si usa per comprarsi un abito, una ricarica, per avere soldi facili e potersi permettere l’oggetto dei propri sogni. Oggi la sessualità non è più tabù, come lo era per le generazioni precedenti; non è più legata al peccato e così può diventare un semplice strumento di scambio commerciale, il modo più rapido e meno

faticoso per avere successo, per non essere emarginato, per essere vincente. Non sempre dietro queste storie di prostituzione ci sono storie di abusi, spesso sono ragazze che hanno problemi psicologici legati alla disistima: in loro è forte la convinzione di valere poco, di non essere amate. È un problema culturale della nostra società consumistica. Spesso queste ragazzine sono state lasciate sole ad affrontare le difficoltà della loro età. Nessuno ha insegnato loro a volersi bene, non sono capaci di amarsi nel rispetto di se stesse e del proprio corpo. Perché il cliente preferisce le prostitute giovanissime? Esse vengono scelte perché la loro giovane età stimola maggiore senso di potere e

controllo. Quando è un adulto ad accostarsi alle babylucciole cerca sottomissione e l’illusione di essere amato. Che cosa spinge una quattordicenne a vendere il proprio corpo? L’adolescenza è un periodo molto delicato perché l’apprendimento passa attraverso la fase della ribellione. Spesso i genitori non riescono più a comunicare, non capiscono più i loro figli e fra loro si crea un muro. Quando l’adolescente non è in grado di considerare la propria famiglia come un modello cerca all’esterno dei punti di riferimento che non ci sono o sono sbagliati. In questo momento sociale l’esterno è privo di principi morali naturali a cui il giovane possa aderire. L’adolescente, alla ricerca di punti

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

ANTONELLA PARLACI DELLA TUA SCELTA DI ACCOSTARTI NEL TUO LAVORO AI PRODOTTI A BASE NATURALE... la mia scelta è nata da alcune esigenze: il rispetto per se stessi e per l 'ambiente e per il mio problema alle intolleranze e allergie ai prodotti chimici. Il mio salone è una nuova concezione per la cura di se stessi dove trascorrere momenti piacevoli per la salute e il benessere dei capelli lasciandosi trasportare da fragranze ed essenze aromatiche. E' nato per chi si vuole bene e si prende cura in modo naturale dei suoi capelli e di se stesso. QUALI SERVIZI OFFRI ALLA TUA CLIENTELA? E' un salone unisex. Eseguo colori che oltre a coprire perfettamente i capelli bianchi allo stesso tempo agiscono ristrutturandoli e fortificandoli, meches di tendenza , permanente a base naturale che ondula i capelli e ne rispetta la struttura. Eseguo l'analisi del capello in tempo reale completamente gratuita. Nel salone si usano prodotti eco bilanciati a base di olii essenziali con terapie mirate per le varie anomalie del capello. Molti altri servizi si possono trovare in salone come ristrutturazioni alla seta e cheratina o all'olio di argan , trattamenti naturali e rilassanti eseguiti su una poltrona che allo stesso tempo massaggia anche il corpo togliendo tensioni. Percorsi spa da regalarsi o da regalare con simpatici biglietti regalo e molto altro ancora.

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di riferimento, si trova ad imitare un mondo adulto che fugge dall’impegno e dal sacrificio ed è concentrato su comportamenti devianti che pongono l’attenzione sul materialismo e non sulla persona. Dove sono gli adulti che dovrebbero proteggere, educare, amare questi ragazzini? Purtroppo nella migliore delle ipotesi i genitori o gli educatori sono distratti e non si accorgono di come vivono e crescono i

giovani loro affidati. Nelle situazioni peggiori gli adulti a cui dovrebbero affidarsi sono quelli che approfittano della loro fragilità. Agli adulti dico: aprite gli occhi,

BENESSERE

osservate gli ambienti che frequentano, l’uso che fanno di internet, ascoltate le loro richieste, non di oggetti ma di attenzione, affetto, interesse.

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

TISANA DETOX “La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza di cuore.” (Gandhi)

Durante le feste Natalizie abbiamo esagerato. Pranzi, cene, aperitivi! Ogni occasione sembrava innocua, ma ora ci ritroviamo un senso di pesantezza e gonfiore che non riusciamo a smaltire. Sul nostro viso sono chiari i segni di stravizi? Questo vuol dire che il nostro fegato ci sta mandando segnali! Un sovraccarico durante le feste natalizie è “normale”. L’importante è confinare gli eccessi e porre subito rimedio. La prima cosa da fare è tornare ad un regime alimentare che ci permetta di eliminare l’eccesso di tossine. Per rendere la ripresa della forma più veloce è bene abbinare all’alimentazione controllata anche il consumo di una tisana naturale. Andiamo subito ad analizzare questa tisana che ha dei poteri a dir poco miracolosi. PREPARAZIONE: Iniziamo con il versare in un pentolino 1 litro di acqua possibilmente oligominerale. Prendiamo due carciofi e taglieremo in 4 parti ogni carciofo. Aggiungiamo un gambo di rosmarino ed infine una radice di liquirizia lunga 10 centimetri (questa la potrete acquistare in tutte le erboristerie). Uniamo tutti gli elementi alla pentola con l'acqua e lasciamo andare sul fuoco una volta che bolle per una decina di minuti. Il fuoco deve essere lento naturalmente. Filtrate e mettete in una bottiglia da consumare in giornata. Per zuccherare la tisana non utilizzerete zucchero bianco, ma dolcificante o miele saranno degli ottimi sostituti. A mio parere meglio non zuccherare!! Non dimentichiamo l’attività fisica. Mezz’ora di camminata al giorno all’aria aperta può dare grandissimi risultati. Auguro a tutti un felice 2014. Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani ZUPPA DI FAGIOLI AL TIMO INGREDIENTI 200 gr. di pane scondito raffermo 5 cucchiai di olio 600 gr. di fagioli borlotti lessati 3 cucchiai di soffritto surgelato 5 dl di acqua di cottura dei fagioli Timo, aglio, sale, pepe 3,5 dl di brodo vegetale 3 cucchiai di pecorino grattugiato 360 gr. di pomodoro in salsa PROCEDIMENTO Rosolare il soffritto nell’olio, unire i fagioli, l’acqua di cottura, il brodo, sale, pepe, timo, pomodoro e portare ad ebollizione. Tostare il pane a fette. Nella pirofila disporre uno strato di pane, di fagioli asciutti e proseguire in questo modo a strati fino ad esaurimento degli ingredienti. Cospargere il composto con la parte liquida della minestra. Far riposare cinque minuti. Spolverizzare con il pecorino ed informare a 180° per 15 – 20 minuti.


Spazio Donna

Gennaio 2014

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Oroscopo di Gennaio 2014 ARIETE: Se c'è una cosa che quest'anno non avrete è la noia. Già da gennaio avvertite una profonda insofferenza e spesso partirete in quarta per abbattere ostacoli ed incomprensioni. Giove invita alle imprudenze ed ai colpi di testa. Ma non è il momento ne di rischiare, ne di esporsi troppo, rischiereste di non essere compresi e di sprecare energie. Il gusto del proibito e della trasgressione spinge a vivere i rapporti sentimentali in modo caotico e libero, anche se di fondo spesso avvertirete il bisogno di sentirvi compresi e accettati. La forma fisica è un pò in calo nella prima parte del mese. Cercate di non strafare. TORO: Il buon aspetto di Giove appoggia le vostre iniziative, sia economiche sia amorose e anche se da un lato vi sentite soddisfatti in fondo covate un malcontento non giustificato dai fatti. L' immaginazione è molto sviluppata e anche una certa propensione al romanticismo. Possibili infatuazioni, ritorni di fiamma, rimpianti e ripensamenti verso le occasioni mancate. Preferite la prima parte del mese per avanzare richieste e fare progetti di lavoro. Possibile qualche incomprensione in famiglia verso fine mese. GEMELLI: Il bell' aspetto dei pianeti più 'grintosi' favorisce per tutto l' anno il successo e la realizzazione di progetti ambiziosi. Avrete molte energie da spendere, sarete trascinanti, passionali, sempre con una marcia in più rispetto a collaboratori, soci ed amici. Dimostrerete di saper veder lontano e anche il dialogo e le affinità si consolidano, anche se troppo entusiasmo vi rende a volte un pò ingenui. Facciano attenzione i nati nella prima decade a non cercare l' impossibile, ma a verificare sempre prima di agire. Simpatia al top. CANCRO: Gennaio si prospetta un pò pesantino e per tirare il fiato dovrete aspettare la primavera. Giove retrogrado non regala niente e Marte indebolisce l' energia. Nettuno suggerisce di rifugiarsi nei sogni, nei paradisi artificiali, nel misticismo, tutto ciò che allontana dalla realtà. Possibile qualche piccola delusione. Saturno favorisce i progetti a lunga scadenza, ma dovrete impegnarvi. Sarà un anno molto importante per voi nel quale raggiungerete grandi mete. Raccogliete le forze per il grande balzo.

LEONE: Non fatevi influenzare da chi non la pensa come voi e soprattutto nel lavoro evitate polemiche inutili e andate dritti per la vostra strada. Non vi mancano ne energia ne intelligenza per portare avanti i vostri progetti anche da soli. L' ambizione vi spinge ad una super attività, col rischio di diventare dispersivi. Cercate di concentrarti verso un unico obiettivo e portalo fino in fondo. I sentimenti sono un pò sottotono ma è favorita la passione. VERGINE: Buon momento per vivere le relazioni ma anche per trovare soddisfazioni nelle amicizie e nello scambio di idee. A volte rischiate di essere rinunciatari per un eccesso di prudenza, soprattutto nella prima parte del mese. Poi il desiderio di lasciarsi andare avrà il sopravvento e anche i più titubanti vinceranno le ultime resistenze. Nel lavoro saprete appianare le divergenze tra colleghi e riuscirete a farvi apprezzare per il vostro buon senso ed equilibrio. Notizie in arrivo. BILANCIA: Gennaio non porta quei cambiamenti a lungo desiderati, in amore il dialogo è sempre difficile, soprattutto ad inizio mese, e anche se non sempre vi sentite apprezzati ed amati come vorreste, non vi mancherà l' energia per reagire e far valere i vostri diritti. Evitate le spese folli e gli sperperi: potreste pentirvi. Forte lo spirito di competizione, quindi saranno favoriti gli sportivi ma anche le conquiste nella professione. La forma fisica è un pò altalenante. Propensione alle avventure mordi e fuggi. SCORPIONE: Il buon umore che vi regala Giove continua per tutto il mese ed insieme ad una Venere complice favorisce gli incontri ed il benessere in amore. Invece nello sport è consigliata la prudenza. Possibile qualche recidiva nelle articolazioni o ossea. Gli affari partono più che bene ma è previsto un rallentamento nella seconda parte del mese quando non è consigliato agire con leggerezza. Anche nelle spese potreste accorgevi di aver allentato troppo i cordoni della borsa. Sarà richiesta ancora qualche rinuncia o qualche sacrificio.

SAGITTARIO: Parte molto bene l' anno per voi, tra nuove amicizie e occasioni di svago ma anche apprezzando il focolare domestico e valorizzando l' intesa con il partner. Anche la vostra solita irrequietezza vi darà una tregua, cosi saprete apprezzare quello che già avete senza essere alla costante ricerca di ciò che è lontano. Ottime possibilità per chi cerca lavoro, grazie anche alla buona comunicativa che saprete dimostrare. Apprezzamenti e gratificazioni in genere sono previsti per tutto il mese. Brio e vitalità sono in costante crescita. CAPRICORNO: Qualche discussione in famiglia rischia di turbare un menage perlopiù positivo. L' argomento sembra essere sempre il denaro o gli interessi. Bene invece per quello che riguarda i contatti di lavoro, le proposte e i consolidamenti della propria posizione, anche se è sempre consigliata la prudenza e di valutare bene prima di esporvi. L'umore sembra essere un po’ instabile, passate dall' euforia allo scoraggiamento con troppa facilità. Cercate di concedervi spazi per il tempo libero ed il relax. ACQUARIO: Con l' arrivo dell'anno nuovo potrete finalmente lasciarvi alle spalle gran parte delle preoccupazioni che durante il 2013 vi avevano afflitto. I benefici dei buoni aspetti planetari si faranno sentire da metà gennaio in poi con una maggior vitalità e voglia di fare. Anche affettivamente vi sentirete più liberi, ma anche più intraprendenti e focosi. La professione vi vede vincenti grazie ad una bella creatività e a una buona dose di raziocinio ma non mancherà chi vuole mettervi i bastoni tra le ruote. PESCI: Anche quest' anno potrete contare su di un bellissimo trigono nei segni d' acqua. Quindi si rafforza tutto quello che avete ottenuto nel 2013, l' umore sarà sempre gioviale, trascinante, propositivo. Solo nella prima parte del mese dovrete stare attenti alle gelosie e alle ripicche. Meglio pensare bene prima di parlare: potreste ferire qualcuno. Evitate le polemiche sul lavoro, soprattutto con Toro e Vergine. Rischiate di arrivare a fine mese affaticati a causa dei vostri ritmi troppo frenetici.



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