Edizione Febbraio 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA ANNO XXX - N. 2 - FEBBRAIO 2015 Stampato il 02/02/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Tutto negato anche il voto “Sono un uomo comune e quindi mi pare, parlando di me e dei miei, di fare un po’ la storia di milioni e milioni di uomini comuni che, con la loro assennata mediocrità, tengono in piedi la baracca di questo mondo”. Così scriveva il grande Giovannino Guareschi. Siamo noi quelli. Quelli che a fine gennaio, ancora una volta, hanno stretto di un buco la cinghia dei pantaloni e sono andati a pagare bollo auto, canone Rai, Tasi, Imu, inique imposte sulla proprietà dopo aver già pagato tasse dirette e indirette fra le più alte del mondo. Inquietante è il dato diffuso dalla Cgia di Mestre: in venti anni il prelievo è cresciuto più del 40% e i redditi solo del 19%. A incrementare e non di poco il peso delle tasse sulle famiglie hanno contribuito in maniera determinante le tasse locali che in questi vent’anni sono aumentate del 190%. Tutti i governi tendono a divenire patologicamente spendaccioni, ma “non è il regno pesantemente tassato che compie grandi imprese, piuttosto quello che ha delle imposte moderate”, recita la saggezza antica. Invece il saccheggio dell’Italia allestito dalla politica al servizio della finanza e delle lobby di potere, e la devastazione di una burocrazia sadica, demente e scoraggiante, è atroce. Nonostante questo, gli italiani sono costretti a pagare un miliardo e ottocento milioni di euro all’anno per avere la televisione di Stato - evidentemente conforme al potere - quando altri riescono ad offrire lo stesso servizio gratis. “Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli”. L’ha detto il grande Gomez Davila, ma lo sperimentiamo da Roma alla porta di casa. Anche il più impreparato dei padri di famiglia sa che non si può spendere il denaro che non si ha. Al contrario, chi detiene il potere prima spende e poi ricerca le coperture tassando e indebitando gli inermi cittadini. Tramontate le ideologie, oggi l’unico criterio di voto è la buona amministrazione. Questo dobbiamo tenere presente quando andremo a votare, se mai andremo, perché per tre volte ci è stato negato anche quello che è il primo e principale diritto in uno stato democratico: il voto. Lino Venturini

Cà Filissine... il ritorno Discarica di Cà Filissine ancora al centro delle discussioni a Pescantina. Messa sotto sequestro nel 2006 durante l’amministrazione Reggiani - Cà Filissine è stata in questi anni il soggetto di progetti, ipotesi di bonifica, incontri, preoccupazioni per

Dopo il Consiglio del 14 dicembre riesplode il caso “discarica” quelle costose spese di rimozione del percolato. Polemiche, estenuanti consigli comunali, manifestazioni

avvelenate da insulti e denunce sono stati il liet-motive della storia culminata con le dimissioni della Giunta e il com-

Carnealon e Festa della Renga E’ tutto pronto per il Carnealon de Domeiara e la Festa de la Renga di Parona. A Domegliara è attesa per la Notte delle Stelle di sabato 7 febbraio nella quale il Marchese del Montindon incoronerà ufficialmente il 68° Duca della Valbusa e la 40° Duchessa. La serata aprirà la Settimana del Carnevale, da mercoledì 11 a mercoledì 18 febbraio, la cui giornata clou sarà domenica 15 febbraio in vista del 68° Carnealon de Domeiara, con la tradizionale imponente sfilata. A concludere in bellezza il Carnevale ci penserà Parona con la sua immancabile Festa de la Renga che mercoledì 18 febbraio gremirà il paese... (Pagine 12 – 13 e 21)

missariamento del Comune. Ora, dalla scorsa primavera, Pescantina ha una nuova amministrazione: non una polemica, non una manifestazione, non un evento organizzato ad hoc, mentre dal 2006 al 2013 su Cà Filissine e sui suoi effetti sull’ambiente e sulla popolazione ne sono state dette di tutti colori. Si è parlato persino di “disastro ambientale” e “allarme igieni-

co sanitario” per i cittadini di Pescantina e dei Comuni limitrofi…Oggi però, sorpresa delle sorprese, è accaduto il miracolo! Il sindaco Cadura, sulla stampa locale, ha comunicato che l’Ulss22 ha dichiarato che non risultano segnalazioni riferite ad incrementi di patologie particolari nelle zona di Balconi, direttamente o indirettamente riconducibili alla discarica. Anche le acque prelevate a Balconi sono risultate potabili… (pagina 8)



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

ISLAM

INFORMAZIONE, DIRITTO E DOVERE

“Quindici anni fa mi dissero...” Caro Direttore, quindici anni or sono un amico, funzionario del Vaticano, mi disse: “L'Islam ci sta invadendo, piano piano, mandando qui i suoi "piccoli", così aveva definito i piccoli lavoratori, che avrebbero dovuto essere la punta di diamante per la prossima invasione. Nei secoli ci hanno provato più volte con le armi, governando la Spagna per 600 anni, la Sicilia e poi sono arrivati fino alle porte di Vienna”. Io risposi a questo funzionario che non era possibile e che sarebbe stato troppo difficile perseguire una strategia di quel genere. Sono passati gli anni e molti se non moltissimi musulmani sono sbarcati nel nostro paese e noi li abbiamo accolti e abbiamo fatto anche molto per integrarli, nelle nostre scuole, con le nostre case, la

nostra sanità gratis per loro e con ticket per noi. Dopo i fatti di Parigi, sono costretto a fare delle riflessioni. La prima un giudizio di grande condanna nel comportamento di questi terroristi che non hanno nessuna giustificazione, molti buonisti hanno condannato, ma hanno pure criticato le vignette di Charlie, dicendo che sono andati oltre la decenza, ma in un paese civile, la satira si può perseguire con denunce e cause da tribunale. Ora temo che questi fatti siano l'inizio di una escalation futura. Hanno fatto bene i Capi di Stato a dimostrare così massicciamente per il valore della libertà, specialmente i francesi che se la sono conquistata, anche per noi, con una rivoluzione cruenta. Le religioni si rispettano, ma non si pos-

sono difendere con la violenza. Questi assassini non possono giustificare niente, le rivalse dei popoli sono sempre state disastrose, non hanno mai concluso niente, sono sempre stati pretesti per innescare guerre e nefandezze varie. Non possiamo più tollerare che vengano concessi permessi per la costruzione di moschee, mentre in paesi mussulmani vengono trucidati i cristiani e demolite le chiese. E' tempo di fare chiarezza, non mi vengano a dire che c'è un Islam buono e uno cattivo. I cristiani devono fare fronte comune con chi rispetta regole certe e senza ambiguità per i principi delle religioni, salvaguardando ognuno i propri diritti e valori, sopratutto quello della pace. Gianni Pozzani

ITALIA MUORE

“Condivido e aggiungo...” Gentile Direttore, ho letto con interesse e con un misto di amarezza e tristezza l’articolo (“l’Italia muore”) in prima pagina di gennaio 2015 a firma di Lino Venturini. Condivido quanto nell’articolo sostenuto e la chiusa del redattore “… bisogna scendere. E prendere il treno giusto!” Penso, però, che per scendere e prendere il treno giusto bisogna “fare” qualcosa. Bisogna, in primis, rendersi coscienti dell’enormità/anomalia del debito pubblico italiano (dbi). Esso viaggia indisturbato, nonostante la tassazione sempre crescente, ormai quasi vessatoria, (v. anche pag.7 lettera tasse:tra “furbi” e “onesti”) di record in record verso i 2.200 miliardi (mld) di euro (notizia di questi giorni da Istat: nei primi 11 mesi del 2014 è salito di ben 90mld!). Il rapporto con la ricchezza prodotta si sta avvicinando drammaticamente a 140%, cioè si produce per 100 con

un fardello di debito prossimo a 140! E sì, così, l’Italia (forse mai nata veramente) muore! Bisogna divenire consapevoli che esso, debito, è frutto maturato nel tempo con accelerazioni e decelerazioni- di tre negative componenti: 1) evasione fiscale, 2)corruzione, 3) attività del crimine organizzato. Queste tre componenti vengono stimate tra un minimo di 350mld ed un massimo di 450mld di euro. Ciò significa che se si azzerassero tali tre componenti nel giro di 5/7 anni il dpi si annullerebbe! Bisogna essere coscienti che alla evasione, corruzione e attività criminose si aggiunge e si mischia, come in un grosso pentolone, molto spesso la realizzazione di opere pubbliche che o non sono completate – e, quindi, restano inutilizzate – o sono completate, ma non producono alcun reddito. E per “reddito” s’intende soddisfacimento di bisogni primari per le comu-

nità, in termini di servizi (sostegno alla scuola d’ogni ordine e grado, maggiore efficienza amministrativa, risparmi, tutela e salvaguardia dell’ambiente etc…); produzione di reddito vero e proprio da investire a ogni fine anno in altre attività produttive (incentivi ad iniziative di aziende, a progetti per l’inserimento dei giovani nei vari settori in cui si articola la società etc..). Ma tutto ciò viene fatto? Mi guardo intorno e vedo opere pubbliche incomplete e/o inutilizzate o poco/scarsamente utilizzate. Sconsolato, sento risuonare il monito di G. Squinzi, Presidente Confindustria, che ripete inascoltato: “ogni investimento, specie se pubblico, deve essere produttivo” e penso anch’io che: se non scendiamo da questo triste treno in melius (non) mutaret (per scomodare Tacito, Historie) Grazie per l’attenzione, cordiali saluti, Gaetano Mari

di Rosanna Pancaldi Da quando nel 2005 un quotidiano danese ha pubblicato alcune vignette che prendevano in giro Maometto, attirandosi proteste e minacce di morte, le redazioni dei giornali si sono poste una domanda: è necessario o no pubblicare quelle vignette - anche se fanno parte della notizia - benché offensive per qualcuno? Ora, dopo il feroce attacco alla redazione di Charlie Hebdo, che ha causato la morte di 12 persone, incluso il direttore della rivista Stéphane Charbonnier, il problema di ripropone. Nelle ore successive al massacro, alcuni giornali occidentali (tra cui il Post) hanno diffuso alcune delle vignette e copertine di Charlie Hebdo. Altri, invece, hanno preferito non farlo. I più famosi giornali americani, quali il New York Times e il Washington Post, non hanno mai pubblicato le famigerate vignette danesi o quelle francesi, ed entrambi i giornali hanno spiegato perché non intendono farlo. Il caporedattore del New York Times che si occupa delle “scelte etiche” del giornale, Philip B. Corbett, ha detto che il Times non pubblica materiale «che intende offendere di proposito la sensibilità religiosa di qualcuno». Un caporedattore del Washington Post, Martin Baron, ha detto che il giornale evita la pubblicazione di materiale «apertamente, o senza motivo, offensivo verso gruppi religiosi» e che continuerà ad applicare questo metro di giudizio anche dopo l’attacco di Parigi. Stephen Pollard, il direttore del quotidiano inglese ebraico Jewish Chronicle, si è dichiarato contrario alla pubblicazione delle vignette: «È facile attaccare i gior-

COMUNICATO

Invitiamo i nostri lettori a non spedire risposte a interventi apparsi su altre testate. Grazie.

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO

ARBIZZANO

IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777

“Via Sparavieri o dei Dossi?” Gentile Direttore, abito ad Arbizzano zona Sottocastello. Ogni giorno, più volte al giorno, percorro via Sparavieri sia in direzione Sporting Club sia in direzione Chiesa. Ho notato che negli ultimi giorni sono apparsi nuovi dossi rallentatori e mi chiedo: se questa via è diventata così pericolosa e così degna di attenzioni da parte di qualcuno, perché non soffermarsi anche sulla sosta selvaggia delle auto dei clienti della tratto-

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ria (che si trova proprio nella parte più stretta della via) e dei frequentatori della piscina? Via Sparavieri è stretta e tutta curve, quindi quando si svolta dalla Provinciale e ci si trova, a destra, la fila di auto appena dopo il ponticello e, in contemporanea, a sinistra, quelle che escono dallo Sporting è davvero difficile non cozzare contro qualcuno o qualcosa. Non parliamo poi del venerdì-sabato sera quando le auto degli avventori

della trattoria impediscono il transito a chi passa, magari con un furgone o autocarro, e creano grossi problemi al doppio senso di marcia. Chiedo, anche a nome di molti altri abitati della zona, la ragione della comparsa di tutti questi dossi rallenta-traffico. Un po’ ironicamente ci chiediamo se non sia il caso di cambiare il nome alla via: da via Sparavieri a via dei Dossi! Lettera firmata

Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 02 - 02 - 2015

nali che non le pubblicano. Ogni principio in cui credo mi dice di pubblicarle, ma mi chiedo: che diritto ho di mettere a rischio la vita dei miei dipendenti solo per prendere una posizione?». Dobbiamo chiarire che i giornali possono e – a mio avviso devono - modificare le immagini che reputano troppo dure, forti o offensive, nonostante siano parte di una notizia che stanno raccontando: per esempio foto di incidenti stradali, morti a causa della guerra o foto di nudi. Pochi giornali, infatti, hanno pubblicato le tremende immagini della decapitazione degli ostaggi americani uccisi dallo Stato Islamico, o le foto delle attrici statunitensi nude trapelate online nei mesi scorsi. Ricordiamo, inoltre, che l’informazione e la libertà d’espressione sono un diritto, ma anche un preciso dovere. Mi piace concludere con papa Francesco: «La religione non può mai uccidere, non si può farlo in nome di Dio. Ma - ha aggiunto - non si può provocare, non si può prendere in giro la religione di un altro. Non va bene». «In teoria possiamo dire che una reazione violenta davanti a un’offesa, a una provocazione, non si deve fare. Possiamo dire quello che il Vangelo dice: porgere l’altra guancia. In teoria possiamo dire che noi capiamo la libertà di espressione. Questo è importante, sulla teoria siamo tutti d’accordo. Ma io non posso provocare, insultare una persona continuamente, perché rischio di farla arrabbiare, rischio di ricevere una reazione ingiusta». Se poi gli insulti sono rivolti a dei fanatici, la reazione è una strage.



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L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

Curiosità e notizie dal Mondo

SAN PIETRO

“Rispondo all’ex Sindaco” Vorrei rispondere alla lettere firmata da Gabriele Maestrelli pubblicata sul numero di Gennaio a pagina 16. Mi aspettavo che Gabriele Maestrelli motivasse, finalmente in modo adeguato, il perché della sua azione sull’area ex Lonardi, della sostenibilità politica e istituzionale dell’intervento, della potenzialità dello stesso a rendere competitivo il nostro territorio e se lo stesso fosse adeguato per la creazione di un ambiente favorevole ad uno sviluppo sostenibile, a maggior ragione dopo aver perso quasi i due terzi dei voti. Invece leggo che preferisce attaccare il sottoscritto, reo di aver cambiato idea, dopo aver votato in Giunta ed in Consiglio a favore della lottizzazione. Il tutto condito da qualche “compagno” di troppo, espresso in modo sarcastico, ben conoscendo che la mia collocazione politica generale è da sempre orientata al centrodestra, ma che le alleanze per amministrare il comune su basi condivise sono sempre possibili, direi quasi

indispensabili a livello locale. Se non ricordo male anche lui qualche anno fa ha stretto alleanze ed ha amministrato con chi adesso tutto ad un tratto vede come fumo negli occhi. Dopo del tempo passato insieme, pensi , che i dialoghi avuti con chi collabora con te hanno quello spessore di verità che non sempre hanno gli scritti e Maestrelli per anni, durante la sua amministrazione, si era affannato a dire che era “costretto” da alcuni componenti della sua maggioranza a portare avanti quel progetto di grande lottizzazione nell’area ex Lonardi. Questo lo possono confermare anche altri. Cosa è successo alla fine, per cambiare atteggiamento in questo modo? Ce lo deve dire lui, anche perché non solo io e Ferrari, ma anche tre della Lega Nord hanno abbandonato la baracca prima del tempo, soprattutto per questo motivo. Ce lo dica serenamente. Io constato solo che alla fine si è alleato con chi a parole diceva di non volere ed ha perso gli altri . Perché io ho

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cambiato idea? E’ semplice e l’ho già spiegato: perché ho percepito che la maggior parte della popolazione la riteneva un’azione dannosa, perché ho maturato l’idea che fosse una cosa sbagliata, perché era contraria al nostro programma amministrativo, perché anche dal punto di vista tecnico l’operazione presentava lacune. Sia ben chiaro e la gente deve saperlo: non è che improvvisamente, ad un mese dalle elezioni, io abbia voltato le spalle a Maestrelli, è lui che dovrebbe essere più sincero. Era da tempo che gli chiedevo di cambiare rotta, e non solo io, viste le defezioni, ma la risposta era sempre quella: si sentiva “costretto”, fosse stato per lui non avrebbe fatto niente. A me sembra molto più ragionevole ammettere i propri errori e cambiare strada quando ci si accorge di aver sbagliato, invece che continuare a sbattere la testa contro il muro, fino a rompersela. Marco Bogoni Ex assessore ai Servizi Sociali

OSPEDALI E TICKET

Casa tedesca decorata con 450 mila luci

La casa di Rolf Vogt, abitante una località vicino Nienburg, in Germania, in occasione del Natale, diventa una casa da record: a ricoprirla, fino a renderla una vera e propria attrazione, sono le ben 450.000 luci con cui è addobbata. L’idea viene direttamente dagli Stati Uniti, dove è abitudine diffusa illuminare l’esterno della propria abitazione, ma Vogt e suo figlio hanno deciso di cercare di superare i risultati americani, escogitando decorazioni sempre nuove e sembrano esserci riusciti. Anno dopo anno la casa si riempie di sempre ulteriori luci per la gioia anche dei moltissimi visitatori che si recano a vederla. Dormire ovunque senza essere disturbati Eden Lew, artista ed inventore statunitense, ha creato un gadget che potrebbe essere amato da chi ama schiacciare pisolini nei luoghi più impensabili. Si tratta di una capsula in tessuto da indossare, nella quale ci si può rinchiudere quando si vuole fare un pisolino. Il nome di questa strana invenzione è Nutshell ed intende esportare l'idea di base dei fast food nei brevi break che ci concediamo durante la giornata. L'idea di fondo è semplice: se ci vogliono 5 minuti per pranzare, ci si può anche concedere 5 minuti per il sonnellino dopo pranzo. Grazie a Nutshell ci si può rinchiudere dentro ed isolarsi dall'ambiente esterno. In questo modo si può ridurre lo stress e riposarsi nel corso delle nostre giornate frenetiche. I prototipi di questo stano involucro non sono ancora disponibili per il commercio su larga scala ma, data la grande richiesta, è probabile che li vedremo presto sul mercato. Ed arrivano già richieste di versioni differenti, come un Nutshell trasparente per poter mangiare mentre si è a lezione o a lavoro, senza disturbare gli altri con gli odori del cibo.

“Ho chiesto risposte, ma...” Egr. dr. Domenico Mantoan (segretario regionale per la Sanità Veneto), mi rivolgo a lei perché non sono riuscito a collegarmi alla mail della responsabile segreteria della Sanità Stefania Villanova (la prego di segnalare questo inconveniente a chi di dovere). Questo messaggio infatti è destinato innanzitutto all'Assessore e poi, per conoscenza, all' Ospedale di Negrar. La cosa è presto detta. In occasione degli ultimi esami del sangue effettuati presso l'ospedale Sacro Cuore mi sono visto proporre di sostituire l'effettuazione di alcuni esami a

pagamento invece dell'applicazione del ticket sugli esami richiesti dal medico di famiglia (con relativa approvazione firmata). Mi veniva detto dall'addetta alla riscossione che pagando direttamente avrei risparmiato 14€ rispetto al ticket. L'impiegata, con orgoglio aziendalistico, aggiungeva che mai questa proposta sarebbe stata formulata all'ospedale di Borgo Trento. Orbene, io come paziente e cittadino Veneto mi chiedo: è mai possibile che la mia Regione rimborsi a un ospedale privato un importo per esame superiore al costo

effettivo che l'ospedale sopporta? Che senso ha? Come mai la Regione non spiega pubblicamente che cosa ciò significhi? La questione mi è incomprensibile. Ho fatto una piccola indagine: molti altri hanno vissuto la mia esperienza. Desidererei un chiarimento. Grazie. Silvio Antolini Gentile lettore, abbiamo girato il suo quesito in Regione, ma – al momento della stampa – non ci è ancora pervenuta nessuna risposta. Quando – e se – arriverà la pubblicheremo senz’altro.

VERONA MARATHON

“Intervengo e puntualizzo” Egregio Direttore, in qualità di vicepresidente del comitato organizzatore della Veronamarathon mi permetto di intervenire, solo per amore della verità, poichè ormai si parla di cose passate. Tralascio le considerazioni sul mancato rapporto con le realtà economiche locali, tutte ben felici di vedere un evento organizzato sul territorio, ma nel contempo assolutamente incapaci di dare il minimo contributo economico alla realizzazione dell’evento. E passi che le casse del Comune siano bloccate dai vari patti di stabilità, ma anche i privati, cantine e ristoratori in primis, non hanno dato alcun

segno di disponibilità, in due anni di organizzazione. Per l'edizione 2014 il programma dell’evento prevedeva di raddoppiare gli eventi facendo partire da Sant’Ambrogio due gare, una maratona e una mezza, con il doppio delle presenze. A tal fine era stato ritenuto di spostare la partenza all’incrocio della Statale e questo anche per far arrivare i partecipanti via treno, per ridurre l’impatto delle auto. Era necessaria quindi una nuova base logistica, individuata nel Palazzetto dello Sport, per i tre giorni dell'evento. Alla richiesta di averla disponibile la risposta del-

l’Amministrazione è stata “ci sono le partite di pallavolo delle ragazze, non possiamo darvela”. Legittimo, ma si pensi che a Verona troviamo accolte le richieste di spostare l’orario di partite di calcio di serie A e di match di volley e di basket delle massime serie nazionali. Non avevamo alternative a salutare Sant’Ambrogio per individuare tutt’altro percorso. Sant’Ambrogio, ma anche tutta la Valpolicella è nel nostro cuore e in quello di moltissimi corridori. Distinti saluti. GAAC 2007 VERONAMARATHON ASD Matteo Bortolaso

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PARONA

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PRIVILEGI

“Tante parole, pochi fatti”

“Tra pubblico e privato”

Caro Direttore, scrivo in risposta all’argomento “Parona abbandonata?” di cui L’Altro Giornale ha parlato sul numero di gennaio. Alcuni amministratori del comune di Verona si sono affrettati a precisare le cose recentemente realizzate e ad annunciarne altre da eseguire in futuro. Tra queste: un nuovo campo da calcio a 7, la riqualificazione della disastrata Scuola d’infanzia (asilo) di via

Caro Direttore, ne abbiamo sentite tante sui vigili di Roma fino a capire che siamo di fronte ad una lobby, ora in agitazione perché teme di perdere certi privilegi. Come quello, in campo economico, di godere di un’indennità notturna (maggiorazione sullo stipendio) che si conta a partire dall’entrata in servizio alle quattro del pomeriggio, anche se a quell'ora fuori splende ancora il sole Altra assurdità è l'indennità dì presenza: si prende di più solo per il fatto di essere sul posto di lavoro. Non sto ad elencare altre amenità del genere e racconto solo quello che forse pochi conoscono - e che la dice lunga sul come sia abituata bene certa gente pagata con soldi pubblici -. E’ successo che ai primi di gennaio - sull'onda dell'indignazione popolare - qualche politico ha voluto vederci chiaro sulle assenze di fine anno tra i tutori dell’ordine stradale. In certi casi vere e proprie defezioni. Un esponente di quella categoria, preso dal panico per aver brindato all’anno nuovo a casa sua senza giustificazione, si è affrettato a telefonare al medico personale per avere un certificato "riparatore". Postumo. Sfortuna però ha voluto che a rispondere dall'altra parte - al posto del solito professionista - ci fosse un sostituto, il quale si è guardato bene dal prestarsi al giochetto. Ciò nonostante azzardo questa previsione: finirà tutto nel nulla, purtroppo, come al solito. Solo che ora si prospettano forti cambiamenti e i sindacati sono in agitazione perchè

del Ponte, il prolungamento della linea del filobus fino a Parona con relativo parcheggio scambiatore, il recupero a verde pubblico dell’area ex cimitero al centro del paese in disuso da vari decenni, altri lavori minimi riguardanti strade e marciapiedi. Tutte cose assai utili e pertanto, se arrivassero, sarebbe da dire “grazie tante”. Però su queste nuove opere annunciate si pongono dei dubbi, se si

considerano le mancate promesse del passato e che riguardano il sottopasso pedonale nel piazzale Largo Stazione Vecchia, la “bretella” al Nassar onde evitare parte del traffico che attualmente transita nel centro abitato di Parona, l’ampliamento e la riqualificazione dell’impianto sportivo in località Lendinara. Tutte cose annunciate fin dal 2011…ma chi le ha viste? Rinaldo Dal Negro

PEDEMONTE

“Più cura e decoro” Cari compaesani, vi invito a passeggiare nella parte storica di Pedemonte, in via della Contea, nella piazzetta dedicata ai Caduti, lungo la stradina laterale della scuola elementare, davanti al teatro (e qui mi fermo) perché anche voi vi rendiate conto del degrado del nostro paese proprio nei punti che dovrebbero essere tra i più belli. Cartacce, bottiglie di plastica, mozziconi di sigarette, sacchetti lasciati agli angoli, volantini pubblicitari, erbacce, polistirolo ... Ma dove siamo? Chi ci abita in queste vie? Non c'è il servizio ecologico del

comune, ma non c'è neppure il senso civico di chi ci abita. E pensare che non ci vorrebbe molto! In quella zona ci abitano o ci lavorano persone che proprio per il loro incarico dovrebbero garantire almeno la pulizia e il decoro del centro storico! Non è un degrado che

interessa solo queste vie, ovvio. Ce ne sono altre in cui una scopa e una paletta potrebbero fare la differenza, ma questo è il centro del paese! Diamoci una mossa. Non sarebbe più piacevole vivere e passeggiare nel bello? Nicoletta Borgo

si teme che il governo voglia estendere anche al pubblico impiego le regole del lavoro privato. Che prevedono anche il licenziamento in certi casi, concetto del tutto sconosciuto allo “statale”. Ero dipendente di un’azienda privata e, pur in prossimità della pensione, un giorno, per esigenze di servizio, sono stato spostato in un ufficio distante più di trenta chilometri da casa. Non ho fatto una piega anche se il cambiamento mi ha procurato un certo disagio: dovevo alzarmi un'ora prima al mattino, sorbirmi quasi 65 chilometri di viaggio giornaliero e tornare un'ora dopo alla sera. Nessuna indennità aggiuntiva, nessun rimborso spese. Vorrei proprio vedere la reazione di qualche “comunale” nostrano, abituato all'inamovibilità tanto da ritenerla un diritto acquisito, se per cause di esubero - ad esempio - gli toccasse improvvisamente una cosa del genere. Farebbe di sicuro ricorso a tutte le sigle sindacali di sua conoscenza per evitare il trasferimento. Ma un segnale premonitore in merito l'abbiamo già in anticipo: guardate che battaglia feroce stanno ingaggiando i "provinciali " in vista degli spostamenti che ci saranno per il riordino del loro ente. A qualcuno può dar fastidio, ma i tempi sono orma maturi per togliere certi anacronistici privilegi ad una categoria di lavoratori che finora è stata troppo protetta. In fin dei conti è anche una questione di giustizia. Giordano Salzani

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CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

ICTUS CEREBRALE

Nuovo Modello di Assistenza e Trattamento: La Stroke Unit L’Ictus cerebrale ischemico (Stroke) dovuto all’occlusione acuta di un’arteria cerebrale può dipendere da diversi fattori e rappresenta la prima causa di disabilità permanente e la terza causa di morte. Esso costituisce una vera emergenza medica e la possibilità di ricevere una terapia adeguata dipende dalla rapidità con cui si raggiunge la più vicina struttura ospedaliera organizzata, definita “Stroke Unit”, dove si concentrano tutte le competenze necessarie. Questa struttura è l’unica autorizzata a praticare la trombolisi, terapia d'urgenza che consiste nella somministrazione endovenosa di una sostanza in grado di sciogliere il trombo che ostruisce il vaso sanguigno, permettendo così la riperfusione del tessuto ischemico. Nel Reparto di Neurologia della CdC “Dott. Pederzoli” di Peschiera del Garda è operativa dal 2010 una Stroke Unit, modulo clinico di terapia semintensiva dotato di letti attrezzati per il controllo delle funzioni vitali, dove lavora in modo coordinato un Team multidisciplinare di medici esperti (neurologi, radiologi, cardiologi), infermieri e altro personale (logopedisti, dietisti e tecnici della riabilitazione) che applica i protocolli d’intervento più aggiornati ed efficaci. Il nostro Reparto ricovera circa 250 pazienti con eventi cerebrovascolari acuti ogni anno, attuando in media 28-30 trattamenti trombolitici endovenosi in urgenza (12% dei pazienti) con risultati favorevoli a breve distanza. La loro effettuazione nella cosiddetta ‘finestra terapeutica’ (entro 4,30 ore dall’esordio dei sintomi) ha permesso a circa un terzo dei pazienti di tornare a domicilio in pochi giorni completamente guariti e a circa la metà di conseguire un buon recupero funzionale. Questi dati indicano che la Stroke Unit di Peschiera del Garda è uno dei

centri ospedalieri italiani più efficienti nella terapia dell’ictus ischemico in fase acuta. Oltre al trattamento della fase acuta, è altrettanto importante agire con strumenti di tipo preventivo. E’ noto infatti che l’adozione di corrette misure di prevenzione costituisce l’arma più efficace per combattere l’ictus. La prevenzione primaria dell’ictus si attua mediante il controllo dei principali fattori di rischio cerebrovascolare (sovrappeso, ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, trattamento delle aritmie cardiache) e adottando un corretto stile di vita che preveda l’abbandono della sigaretta, una dieta equilibrata, una regolare attività fisica e controlli medici periodici. Pertanto per completare e migliorare l’efficacia del percorso diagnostico-terapeutico dell’ictus, è attivo da qualche anno un Ambulatorio per le Malattie Cerebrovascolari che esegue follow-up di pazienti già colpiti da ictus cerebrale cercando di ridurre l’incidenza di recidive, fornisce continuità terapeutica e offre ai pazienti a rischio vascolare strumenti di controllo di tipo preventivo. Infine, nell’ambulatorio dedicato si effettua una approfondita diagnosi ecografica dei principali tronchi arteriosi intra- ed extracranici e la possibilità di valutare fenomeni microembolici a partenza cardiaca. Concludendo, un adeguato e sempre più tempestivo trattamento dell’ictus ischemico è l’obiettivo primario che la Stroke Unit di Peschiera del Garda cerca di conseguire, ma non dimentichiamo il noto aforisma che ‘prevenire è meglio che curare’. Dott. D. Idone Dott G. Zanette U.O. di Neurologia – CdC Pederzoli pubbliredazionale


LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

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LAVORO

SCUOLE E RIFORME

“Torniamo al grembiule”

“Creare il lavoro che non c’è”

Caro Direttore, sono una nonna, direi moderna, ma che ribadisce che bisogna ristabilire nella scuola dell’obbligo delle regole che ritengo personalmente molto importanti per la formazione delle nuove generazioni . Vengo alla regola: rimettere il grembiule nelle scuole medie inferiori. I nostri figli, almeno a scuola, sarebbero così tutti uguali, ricchi e poveri, perché il figlio di un operaio o di un impiegato spesso non si può permettere abiti o accessori firmati.

«Con la nuova legge di stabilità potrebbero esserci 800 mila nuovi posti di lavoro a partire dal 2015 per tre anni ma potremmo sbagliarci per difetto». Queste le parole e l’ennesima promessa del ministro dell’Economia Carlo Padoan. Non si contano più le volte in cui i ministri dell’Economia degli ultimi tre governi hanno promesso la ripresa e la creazione di nuovi posti di lavoro. Promesse sempre smentite dai fatti, perchè non capiscono, o non vogliono capire, che l’economia della crescita è finita. Crescere ancora, crescere all’infinito non si può. In un sistema economico e di pensiero fondato sulla crescita infinita, parlare di economia e di decrescita felice non è facile. Ma bisogna cominciare a farlo. Stante l’attuale e perdurante situazione di crisi, se fossi un economista mi andrei a nascondere. Serve un nuovo pensiero economico, libero dalle gabbie mentali e dagli schemi fallimentari dell’economia fondata sulla crescita del PIL. Per superare la crisi, serve un radicale cambio di paradigma culturale. Se fossi al posto di Padoan suggerirei al Premier Mat-

Come dice un proverbio: “occhio non vede, cuore non duole”. Infatti la Chiesa cattolica, che questa cosa l’ha capita 35 anni fa, in occasione della Prima Comunione ha stabilito che la cosa importante non è il vestito ma il Sacramento e quindi ora le tuniche devono essere uguali per tutti. E così dovrebbe essere per la scuola, dove non si va per fare sfilate o per telefonare (i cellulari dovrebbero essere lasciati a casa…siamo nati senza telefono eppure abbiamo sempre comunicato!), ma per imparare

A.M.O.

soprattutto l’uguaglianza e il rispetto verso il prossimo. Anche questo servirebbe per il futuro dei nostri figli, per diventare donne e uomini veri, capaci di amare e godere di tutto ciò che è vita. Spero che queste parole servano alle Istituzioni preposte, per riflettere sul fatto che anche l’abbigliamento fa parte dell’educazione dei nostri figli e la scuola, dopo la famiglia, deve aiutare a comprendere l’importanza delle regole: senza regole non c’è libertà! Maria Rosa

VOLONTARIE

“Grazie di cuore” “E riscatto” Caro Direttore, desidero esprimere il mio più sentito e sincero ringraziamento ai Medici ed Infermieri dell’Associazione A.M.O. Baldo Garda onlus (assistenza malati oncologici) con sede a Bardolino, ma molto attiva in Valpolicella. L’assistenza a mio marito, purtroppo deceduto lo scorso Dicembre, è stata prestata con grandi professionalità e tanta umanità. Vorrei dire amore. Anche la vicinanza ai familiari è stata preziosa. E’ importante che la gente sappia dell’esistenza di Associazioni come questa, probabilmente ce ne saranno altre, perché in certi frangenti non si sa a chi aggrapparsi, di chi fidarsi, perché ci si sente sgomenti e impotenti. Grazie di cuore amici dell’AMO, siete meravigliosi! Rosanna Brunelli

Caro Direttore, perché le due volontarie Greta e Vanessa, invece di andare a fare la loro opera di assistenza in territori dove rapiscono per soldi, come loro stesse hanno detto, non si dedicano a chi ha bisogno qui da noi, ove sono in tanti a chiederlo? Così si evitano di pagare salatissime cifre di riscatti, con soldi nostri, a chi desidera solo armarsi, oltretutto contro la nostra Società. Carissimi giovani, donne e uomini, pensateci bene prima di prendere certe iniziative in terre dove la vita delle persone non conta nulla, anzi, zero. Maria Righetti

teo Renzi di spostare la priorità dalla crescita del PIL alla crescita dell’occupazione utile. La crescita del PIL, infatti, non crea occupazione: dal 1960 al 1998 il PIL italiano è cresciuto del 300% ma il numero degli occupati non solo è rimasto invariato in termini assoluti ma è addirittura sceso percentualmente dal 41,5% al 35,8% della popolazione. Ad una crescita così rilevante non è conseguito un aumento ma una diminuzione dell’occupazione. Il motivo è semplice: in un sistema economico fondato sulla crescita e sulla globalizzazione, il mercato impone alle aziende di aumentare la competitività e la produttività, parole tanto care ai nostri politici ed economisti, che non significano altro che produrre sempre di più a costi sempre minori con sempre meno addetti, anche per l’automatizzazione dei processi produttivi. La logica conseguenza è che sempre meno persone percepiscono uno stipendio per rilanciare i consumi. Dunque, quando Renzi e Padoan dicono che bisogna fare ripartire la crescita per creare occupazione, si illudono e prendono in

giro gli italiani. L’unica strada per superare la crisi e creare davvero nuova occupazione, e di qualità, è la Decrescita Felice, come da anni afferma Maurizio Pallante girando l’Italia in lungo e in largo. Già nel 2012 Pallante pubblicò un manifesto-appello dal titolo significativo: Spostare la priorità dalla crescita del PIL alla crescita dell’occupazione in lavori utili: una proposta concreta. Ristrutturare tutte le abitazioni, ridurre gli sprechi di energia e di materie prime, recuperare i materiali, puntare sull’agricoltura biologica, sulle tipicità locali, sulla salvaguardia dell’ambiente, mettere in sicurezza il territorio dalle ricorrenti calamità, investire nelle migliori tecnologie per ridurre l’impronta ecologica sono tutte iniziative economiche potenzialmente in grado di creare centinaia di migliaia se non milioni di posti di lavoro. Iniziative e settori strategici su cui investire e che devono diventare la vera priorità. Altro che la crescita del PIL! Luca Salvi, MDF Verona www.decrescitafelicevr.o rg


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CRONACHE

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PESCANTINA/DISCARICA DI CA’ FILISSINE. L’Amministrazione divulga dati tranquillizzanti. Forse quelli del 2006?

Ricomincia la telenovela E dopo i cortei... il nulla MIRACOLO O MAGIA? Ne sono state dette di tutti i colori dal 2006 al 2013 su Cà Filissine e sui suoi effetti sull’ambiente e sulla popolazione. Si è parlato persino di “disastro ambientale” e “allarme igienico sanitario” per i cittadini di Pescantina e dei Comuni limitrofi… Oggi però, sorpresa delle sorprese, è accaduto il miracolo! Il sindaco Cadura, sulla stampa locale, ha comunicato che l’Ulss22 ha dichiarato che non risultano segnalazioni riferite ad incrementi di patologie particolari nelle zona di Balconi, direttamente o indirettamente riconducibili alla discarica. Anche le acque prelevate a Balconi sono risultate potabili… Ricordiamo che l’amministrazione Reggiani – supportata dai vari organi di controllo – aveva sempre sostenuto questa tesi. A questo punto una domanda sorge spontanea: se dal 2006 al 2013 la discarica rappresentava una fonte di elevato inquinamento per l’ambiente e di indicibili malattie in particolare per le nuove generazioni – ricordate i bambini piangenti e con le mascherini, trascinati dai genitori ai consigli comunali? - com’è possibile che improvvisamente sia diventata innocua? Prodigio? Miracolo? Senza che sia stato mosso un dito per mettere in sicurezza il sito e per risolvere il problema, come per incanto il pericolo sembra essere svanito nel nulla… Rosanna Pancaldi

Tanto se n’è parlato…che alla fine non è stato fatto nulla. Questa è la frase che meglio si sposa con Cà Filissine, la famigerata discarica di Pescantina. Messa sotto sequestro nel 2006 durante l’amministrazione Reggiani, Cà Filissine è stata al centro delle discussioni in particolare per il percolato prodotto dalla discarica. Progetti, ipotesi di bonifica, incontri, preoccupazioni per quelle costose spese di rimozione del percolato hanno fatto da sfondo al post-sequestro, al quale sono seguiti anni roventi, costellati da polemiche, estenuanti consigli comunali, manifestazioni avvelenate da insulti e denunce. Sono volate parole grosse ed insulti e si sono verificati fatti molto gravi: da un lato l’amministrazione a confermare, dati e analisi alla mano, l’assenza di pericolo per la popolazione e per la salute pubblica, dall’altro minoranze e movimento Ambiente e Vita ad investire l’amministrazione di ogni possibile responsabilità di un imminente disastro…

Episodi il cui epilogo sono state le dimissioni della Giunta e il commissariamento del Comune. Ora, dalla scorsa primavera, Pescantina ha una nuova amministrazione, dalla cui elezione poco è stato detto di Cà Filissine. Non una polemica, non una manifestazione, non un evento organizzato ad hoc... E proprio per questo le minoranze consiliari qualche mese fa hanno

spinto Sindaco e Giunta a fare qualcosa. Ed ecco che dal cilindro l’amministrazione ha estratto una novità: ha conferito l’incarico al professor Gianni Andreottola dell’Università di Trento di redigere una nuova ipotesi di bonifica della discarica. Due le premesse fondamentali: no all’escavazione e rimozione dei rifiuti esistenti, come era previsto nel primo progetto e, in parte

Luigi Cadura, sindaco di Pescantina

nella seconda proposta progettuale del 2013; no all’ampliamento del sedime della discarica. «E’ una discarica vecchia, quella di Ca’ Filissine – dice Andreottola -, che dà origine a contaminazioni». Da parte sua il sindaco Luigi Cadura non ha nascosto difficoltà sull’aspetto economico dell’intera operazione.

E nel frattempo… Nelle scorse settimane il Movimento5Stelle di Pescantina aveva presentato formale mozione affinchè, in ossequio a quello che era il programma elettorale della coalizione di maggioranza, venisse svolta approfondita indagine epidemiologica nelle zone limitrofe alla discarica di Cà Filissine, mozione che è stata bocciata al Consiglio Comunale del 29.12.14. Le risposte rese dall'amministrazione a riguardo non convincono appieno tutta la popolazione locale. Con comunicazione del 9 dicembre 2014, l'Ulss 22 ha dichiarato che non risultano segnalazioni riferite ad incrementi di patologie particolari nella zona di Balconi. Il primo cittadino di Pescantina poi riferisce che sarebbero anche stati stabiliti con i responsabili dell'Ulss una serie di incontri al fine di monitorare costantemente la situazione. Non sono del medesimo avviso con quanto espresso dall’Autorità i locali esponenti del Movimento5Stelle. La lettera inviata dall'Ulss prende come punto di riferimento l'atlante geografico della mortalità della regione Veneto, il quale risulta essere stato pubblicato nel 2006 ed è composto di informazioni raccolte nel ventennio 1981-2000. Leggendo la relazione dell'USSL, peraltro pubblicata anche sui blog locali, si rileva chiaramente che “Non sono rappresentati dati a maggior livello di dettaglio (frazioni di comuni) in considerazione dell’instabilità degli stessi riferiti a sottopopolazioni di ridotta consistenza numerica…non ci risultano attivati, ne’ sono attivabili dagli scriventi a livello locale, ad oggi, flussi informativi o sistemi di sorveglianza che registrano e segnalino ai nostri servizi in tempo reale, o comunque nel breve periodo, l’occorrenza di patologie croniche degenerative insorte nella popolazione in generale”. Non esiste dunque, per espressa ammissione dell’Azienda sanitaria, una rete di centri medico-scientifici, deputati, dopo aver prelevato ed analizzato i dati provenienti dal territorio, ad inviarli ad un registro epidemiologico provinciale e/o regionale, in grado di catalogare e dare un valore scientifico a queste informazioni. Tutto ciò è oltremodo grave, perché evidenzia l'assenza di metodologie statistiche volte a parametrare l'effettivo stato di salute della popolazione. Non si può sottovalutare gli effetti dell’inquinamento sulla salute dei cittadini. È ora di dire basta agli interventi realizzati solo quando esplode l'emergenza, bisogna investire sulla prevenzione. La lettera prosegue ancora evidenziando come sia “riconosciuto e ammesso che anche discariche autorizzate, ma non condotte e/o controllate in modo adeguato e puntuale, possano essere responsabili di fenomeni anche rilevanti di inquinamento […] sono da ritenersi prioritari gli interventi atti ad impedire che i fenomeni di inquinamento evidenziati possano giungere a contaminare la falda utilizzata (o utilizzabile) per l’emungimento di acqua ad uso potabile. La maggioranza promette di attivarsi, ma non si può più rimandare, la soluzione per Cà Filissine deve essere tempestiva. Ulrica Castagna Samuele Baietta Candidati consiglieri elezioni regionali


CRONACHE

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SANITÀ. L’epidemia sta colpendo sia giovani che adulti con serie complicanze

L’influenza al top in tutto il Veneto L’epidemia influenzale 2014-2015 in Veneto sta entrando nella sua fase di picco ed è piuttosto aggressiva. Iniziata in anticipo rispetto agli anni precedenti, sta colpendo massicciamente giovani e adulti, con serie complicanze. Secondo i dati divulgati dall’azienda Ulss20 nella seconda settimana di gennaio l’incidenza dell’influenza nella regione Veneto si attesta a 92,6 casi ogni 10mila abitanti, circa tre volte superiore rispetto allo stesso periodo delle ultime cinque stagioni (corrispondenti a oltre 4.000 ammalati per il territorio dell’Ulss 20). Un dato, questo, che è circa il doppio rispetto al valore medio nazionale e che conferma che la fascia maggiormente

colpita risulta essere quella d’età compresa tra i 15 e i 64 anni. In particolare nella prima settimana del 2015 la categoria d’età più colpita è quella dei bambini da zero a 4 anni, con un’incidenza di 327,9 per diecimila abitanti (contro 75,6 per diecimila dell’ultima settimana 2014). Nella classe di età 514 anni l’incidenza è alta ma sostanzialmente stabile, mentre tra i 15 e i 64 anni è passata da 38,2 su diecimila a 76,5 su diecimila. L’ultimo monitoraggio in Veneto fa registrare da inizio epidemia due decessi e 34 casi gravi, dei quali nessuno risulta fosse vaccinato. 28 di questi sono portatori di gravi patologie pregresse. «In queste settimane – sottolinea l’Assessore alla

Sanità del Veneto, Luca Coletto – le nostre strutture sanitarie stanno affrontando una sorta di stress test, perché l’afflusso agli ospedali è notevole e sono aumentati

Acustica Vecchini: professionalià e strumenti all’avanguardia E’ l’esperienza quarantennale nel settore audioprotesico e della sordità il punto di forza di Acustica Vecchini, importante centro di riferimento per chi ha problemi di udito. «La nostra organizzazione, composta da professionisti altamente qualificati, opera con l’ausilio di strumentazione all’avanguardia» – affermano i titolari. Potendo disporre inoltre di un laboratorio di assistenza tecnica attrezzato in sede, gli esperti di Acustica Vecchini sono in grado di consigliare al meglio ogni paziente in riferimento allo specifico caso. Professionalità e competenza, quindi, ma anche cortesia, qualità e personalizzazione dei servizi offerti: questi sono i valori che da sempre caratterizzano Acustica Vecchini. «Il nostro impegno – aggiungono ancora da Acustica Vecchini - è volto a garantire a chi si rivolge a noi soluzioni moderne in cui, oltre a garantire beneficio acustico, si cerca di dare risposte adeguate a qualsiasi esigenza estetica, prefiggendoci non solo di far ritornare a sentire bene, ma di migliorare la qualità della vita delle persone che seguiamo. Il nostro studio, aggiornamento continuo e ricerca nel settore dell’ipoacusia e dell’audioprotesi, ci hanno permesso di divenire sul territorio di Verona e provincia anche centro certificato all’assistenza e consulenza per protesi impiantabili ed impianti cocleari. Inoltre, negli anni, grazie a corsi di studio di approfondimento effettuati da alcuni dei nostri Audioprotesisti (laurea magistrale), si è acquisita una particolare competenza nel trattamento del paziente adulto e anziano, verso il quale viene utilizzato un protocollo esclusivo che tiene conto della persona nella sua globalità e dell’ambiente nel quale è inserito».

Acustica Vecchini si trova a Pedemonte in via G. Campostrini 43/E, a Verona in Corso Milano 129 (angolo via Bravo 2/C), e a Lugagnano di Sona in via Pelacane 16. Tel. 045.8101757. Mail: info@acusticavecchini.it

anche i casi gravi con necessità di ricovero e, in numerose situazioni, di trattamento con la terapia Ecmo. E’ una situazione sostanzialmente attesa – dice Coletto – sia per le caratteristiche del virus di quest’anno, sia per il calo delle vaccinazioni seguito al clamore suscitato dalla vicenda dei lotti di Fluad sequestrati dall’Aifa. Il sistema sanitario veneto la sta affrontando con il massimo sforzo». Riccardo Reggiani

9 Nel frattempo anche i dati diffusi dalle farmacie veronesi parlano chiaro: è stato registrato infatti nelle ultime settimane un aumento del 30% della vendita di antipiretici sia pediatrici che per adulti, mentre per i prodotti fluidificanti l’incremento è del 20%; si riscontrano anche molte situazioni più complesse delle vie aeree per le quali il Medico deve ricorrere all'antibiotico e al cortisonico. Per quanto riguarda in generale i farmaci cosiddetti sintomatici, si è registrato un incremento del 50%. Numerosi i casi di problematiche intestinali con prescrizione di prodotti antiemetici e antidiarroici. «Il consiglio che posso dare – afferma Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia - è quello di non sottovalutare i sintomi influenzali, di ricorrere ad antipiretici se la febbre è particolarmente alta, di rispettare il necessario riposo e se si è influenzati evitare di frequentare luoghi particolarmente affollati al fine di evitare contagi di massa. Inoltre non si devono assolutamente assumere farmaci come gli antibiotici senza la consulenza del Medico, al quale si dovrebbe ricorrere in situazioni che perdurano da più giorni, in presenza di uno stato preoccupante, soprattutto in caso di pazienti già compromessi da altre patologie. Altri suggerimenti che mi sento di dare, anche dal punto di vista della prevenzione, al di là di una corretta alimentazione ricca di frutta e verdura, quindi di sali e vitamine, sono quelli di lavarsi molto spesso le mani ed evitare di portarle alla bocca o al naso, cercare di non frequentare luoghi particolarmente affollati, tenere una temperatura ambientale non eccessivamente elevata sia a casa che al lavoro e con una corretta umidità. Vale la pena anche di arieggiare spesso le stanze in cui si soggiorna».


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

PEDEMONTE. L’attività del Gruppo Infermieri Volontari Immacolata di Lourdes

L’ambulatorio naviga spedito Naviga a vele spiegate l’attività del Gruppo Infermieri Volontari Immacolata di Lourdes, che a Pedemonte, in via della Contea 44, da due anni gestisce un ambulatorio che presta servizi infermieristici dedicati agli abitanti di Pedemonte e dei comuni limitrofi. Era il 2010 quando, su iniziativa di Giorgio Simeoni, infermiere professionale in pensione, nacque l’idea di creare in paese un ambulatorio gestito da volontari. Sentito parroco e Consiglio pastorale parrocchiale, il progetto partì in un locale della parrocchia. Le attività partirono l’1 ottobre 2012 (l’inaugurazione avvenne invece il 10 febbraio 2013). «I medici del territorio – spiega Giorgio Simeoni, fondatore e responsabile del gruppo hanno a disposizione la modulistica fornita dal gruppo infermieri volontari. Il paziente raggiunge l’ambulatorio con la prescrizione medica e il medi-

cinale che gli deve essere somministrato». L’ambulatorio, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 18 e il

sabato mattina dalle 10 alle 11, propone misurazione della pressione, stick glicemici, iniezioni intramuscolari ed endovenose, fleboclisi, misurazione frequenza cardiaca e respiratoria, cateterismo e soprattutto informazioni e socializzazione. «E’ una grande soddisfazione vedere che questo servizio prosegue e che chi si rivolge a noi ne trae beneficio – aggiungono i volontari del gruppo -. I ringraziamenti non mancano mai e alcuni ci chiedono addirittura di poter lasciare offerte alle quali abbiamo dedicato un’apposita cassetta. Utilizziamo quanto ci viene dato per l’acquisto di materiale utile in ambulatorio. Ciò che ci preme sottolineare è che il nostro ambulatorio non intende sostituire o creare doppioni con i servizi già esistenti,

messi a disposizione dal distretto sanitario: il nostro è un servizio gratuito dedicato a chi, per i motivi più disparati, non ha la possibilità di ricevere la prestazione necessaria». Il Gruppo Infermieri Volontari svolge anche servizio a domicilio per chi ne fa richiesta e ha a disposizione un numero telefonico al quale rivolgersi in orario di apertura dell’ambulatorio (348.718908). «Cogliamo l’occasione – affermano ancora i volontari del gruppo – per ringraziare gli “Amici di Pedemonte” per gli spazi messi a disposizione e per provvedere alle spese relative all’ambulatorio. Un grazie va anche a Valpolicella Benaco Banca che copre le nostre quote assicurative. Il Gruppo durante l’arco dell’anno organizza inoltre, presso il teatro parrocchiale di Pedemonte, incontri informativi con esperti dedicati alla salute e al benessere: nel mese di aprile è in programma una serata con un medico ortopedico». Il gruppo infermieri volontari Immacolata di Lourdes, che l’11 febbraio, giorno dell’Immacolata di Lourdes, celebrerà la “Festa del malato” con una S.Messa alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale di Pedemonte, conta ad oggi 16 volontari (Silvana Aprili, Alberto Avesani, Roberta Brentegani, Nicoletta Lonardi, Alice Lugoboni, Marta Machetti, Renato Amiconi, Maria Rosa Marogna, Valentina Murari, Maria Cristina Patuzzo, Giovanna Residori, Sabrina Rigetti, Livio Schiavone, Giorgio Simeoni, Ivana Tebaldi, Maria Zardini).

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Fiera di Marzo Aria di rinnovo E’ un ritorno all’insegna del rinnovamento quello dell’antica Fiera di Marzo a Fumane, che domenica 1 e lunedì 2 marzo vedrà trionfare piante, sementi, fiori dell’orto e del giardino. «L'intento è quello di recuperare l'originalità dell’antica Fiera adattandola alla situazione produttiva locale - spiega Mirco Frapporti, sindaco di Fumane -. Non è più pensabile di proporre un mercato agricolo dei tempi andati. Possiamo però aggiornarlo alle esigenze attuali orientandolo verso le famiglie e portando nel paese un nuovo mercato e una nuova esposizione legata alle piante, ai fiori, alle sementi degli orti e di giardini di casa». «Tradizionale fiera di Fumane è quella che si tiene la prima domenica e lunedì di marzo (in tempi passati talvolta con proseguimento al martedì), detta appunta fiera de marso, per distinguerla dalla sagra di Sant’Eurosia, contitolare del patronato sul paese, che si tiene la seconda domenica di ottobre - commenta lo storico Andrea Brugnoli -. Entrambe, comunque, sono evidentemente basate sul calendario agrario: la prima cade infatti al termine della vendemmia ed era non a caso caratterizzata dalla vendita di attrezzi e recipienti per la cantina; la seconda, all’apertura della stagione agricola, era caratterizzata dal mercato del bestiame, oltre che di telerie e stoffe». Nello spirito di un recupero di questa tradizione si punterà quest'anno sui prodotti locali, biologici e di artigianato. Seguendo questi intenti, la Fiera di Marzo sarà così centrata su un mercato contadino con vendita di sementi, prodotti agricoli e artigianato locale nel centro di Fumane. Presso l'impianto di surmaturazione si terrà una mostra di attrezzature agricole e un mercato vitivinicolo con le cantine locali. La fiera sarà preceduta da una giornata dedicata all'educazione ambientale. Sabato 28 febbraio gli alunni dell'Istituto Comprensivo “B. Lorenzi” di Fumane saranno coinvolti in un percorso formativo e didattico chiamato “Plant to Planet”. I ragazzi svolgeranno attività per capire l'importanza delle piante per il nostro pianeta e alla fine pianteranno loro stessi degli alberi per tutta la comunità. Inoltre sarà presente la protezione civile per una dimostrazione pubblica. Al teatro parrocchiale si terrà una rassegna di cori di canto popolare di Fumane. La manifestazione si aprirà idealmente Venerdì 27 febbraio a Villa della Torre, con la presentazione del libro di Andrea Brugnoli “Magna e tasi. Paralipomeni a una storia di Verona in cucina”, un acuto e ironico contributo alla riscoperta delle tradizioni culinarie del territorio.

LA ONLUS. “Luca... Pezzetto di Cielo”: «Cosa possiamo fare per gli altri?» Il Progetto Luca è stato un bambino sensibile alle sofferenze e alle necessità delle persone che lo circondavano; e quando gli capitava di venire a conoscenza di qualche situazione difficile domandava: “Cosa possiamo fare per quella persona?”. Questa Onlus vorrebbe essere una risposta alla domanda del suo cuore così generoso e pronto per gli altri; una risposta che, unendo tanti cuori e tante mani, possa offrire una testimonianza concreta di vicinanza, solidarietà e fraternità ispirata ai valori del Vangelo; una risposta che ponga particolare attenzione a coloro che rischiano di rimanere nell’ombra per essere “non abbastanza poveri” o “non abbastanza malati” o “non abbastanza soli” per essere considerati. Un riferimento insomma per tutte quelle persone che si sentono o sono “non abbastanza” per essere aiutate e sostenute. A coloro che desiderano donare con gratuità un pezzetto del proprio tempo, dei propri talenti e delle proprie capacità, l’associazione offre l’opportunità di incontrarsi, condividere e collaborare per interventi concreti sul territorio anche col fine di diffondere la cultura della solidarietà e del volontariato tra le giovani generazioni. Le persone che vorranno condividere i principi ispiratori e le finalità di questo progetto, potranno farlo attraverso varie modalità, sia partecipando attivamente come volontari o semplicemente sostenendo questa iniziativa secondo le loro possibilità. Proprio secondo il cuore di Luca la Onlus “Luca … Pezzetto di Cielo” desidera essere una mano tesa per chi ha bisogno e una presenza amica per chi è solo, provare ad essere, come Luca è stato, “ un pezzetto di cielo” per tutti coloro che verranno.. Gli obiettivi che si prefigge sono Creare sul territorio una “rete” di persone solidali e disponibili alle esigenze raccolte o segnalate dall’associazione e in grado di offrirsi a loro volta come risorsa per il sostegno o la realizzazione di diversi progetti. Creare un centro diurno-pomeridiano in grado di offrire un punto di riferimento per i giovani che vivono un isolamento o un disagio dovuto alla solitudine, un riferimento in grado di offrire momenti ricreativi, formativi, di condivisione o di semplice accoglienza Le attività Centro diurno: accoglienza e attività pomeridiana per minori (doposcuola, punto di ascolto, animazione e attività ludico-ricreative, ecc. ) Creazione di eventi (spettacoli, banchetti di beneficenza, ...) finalizzati alla raccolta di fondi per progetti di sostegno e di realizzazione di ulteriori spazi per i giovani Info: www.pezzettodicielo.it


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di Parona

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LA LETTERA. Dopo il trasferimento del dottor Damasco, la frazione lamenta il disagio

I cittadini chiedono un secondo medico Pubblichiamo di seguito una lettera inviata alla redazione de L’Altro Giornale da un gruppo di cittadini di Parona che lamentano i disagi che stanno vivendo, in particolare le persone anziane, a seguito del trasferimento in altri quartiere del proprio medico di base. Una problematica,

questa, che i cittadini stessi, appoggiati dal capogruppo di Forza Italia nel Consiglio provinciale e consigliere della II Circoscrizione, Alberto Bozza, hanno deciso di affrontare chiedendo al Comune di Verona e all’Ulss 20 di provvedere ad una soluzione.

La lettera

L’intervento di Alberto Bozza

Caro direttore, i cittadini di Parona si sono attivati per chiedere al Comune di Verona e all'Ulss 20 di farsi carico del disagio che molti si trovano ad affrontare a seguito del trasferimento in altro quartiere del dottor Luigi Damasco, medico di base, che costringe i pazienti, specialmente i più anziani, a difficili spostamenti a causa anche della mancanza di collegamento tra i quartieri interessati dei mezzi pubblici. A Parona attualmente presta servizio solo la dottoressa Alessandra Pighi. Abbiamo sottoscritto una petizione chiedendo al Comune e all'Ulss 20 di trovare una soluzione che permetta agli abitanti di Parona di avere un servizio pubblico in grado di garantire a tutti l'assistenza medica, vista anche l'espansione demografica alla quale è soggetta la frazione negli ultimi anni.

« In merito alla petizione sottopostami dai cittadini di Parona ritengo che il problema sia realmente sentito dagli abitanti specialmente più anziani. Un quartiere così popoloso, e che si appresta ad incrementare sempre più i propri abitanti, ritengo che non possa avere un solo medico di base a disposizione in loco. Appena investito del problema mi sono recato sia in Comune che all'Ulss per capire come si potesse risolvere concretamente il problema. Anzittutto ho trovato, come sempre, la piena disponibilità e gentilezza della dottoressa Bonavina, con la quale c'è stato un incontro molto proficuo e chiarificatore. La competenza infatti non spetta propriamente all'Ulss bensì al Comune e alla Circoscrizione, A Parona la situazione che si è verificata, in riferimento al medico che si è trasferito, credo che potrebbe essere stata evitata se il medico in questione avesse potuto utilizzare locali di proprietà del Comune a fronte del pagamento di un canone. Sarebbe sufficiente a mio avviso, perché il medico ritornasse a prestare servizio a Parona, che il Comune applicasse una canone contenuto, mettendo a disposizione uno degli spazi di proprietà, così da consentire ai cittadini di avere nuovamente la presenza di due medici di famiglia a disposizione, ponendo fine ai disagi che oggi molti sono costretti ad affrontare dovendosi spostare. Soluzione che il Comune, anche su interessamento della Circoscrizione, potrebbe giustificare per il fatto che il servizio prestato è di pubblico interesse essendo legato alla salute dei cittadini. Porterò all'attenzione del Sindaco, del Consiglio di Circoscrizione e del suo Presidente la vicenda per una rapida, mi auguro, risoluzione per il bene dei cittadini più anziani, e non solo, di Parona».

Dimitri Bellorio A nome di alcuni cittadini sottoscrittori di Parona

L’intervento del presidente della II Circoscrizione, Filippo Grigolini «É da mesi che lavoriamo con l'Ulss20 per trovare una soluzione che vada incontro alle giuste esigenze dei cittadini di Parona. Non é un processo facile portare un nuovo medico nel borgo ma l'amministrazione sta mettendo tutte le energie necessarie per appianare le difficoltà che si sono create soprattutto per i cittadini con maggior difficoltà di movimento come gli anziani. Confidiamo di poter trovare al più presto la via d'uscita migliore».

L’intervento dell’Ulss20 «Il dottor Damasco ha chiuso il suo secondo ambulatorio il 31 dicembre 2014 – affermano dall’Ulss20 facendo il punto della situazione -. Il primo è nel quartiere Stadio. Il numero dei pazienti residenti a Parona ammonta a 280/300. Di questi, alcuni, già prima della chiusura, avevano fatto la scelta di un altro medico, altri hanno mantenuto il dott. Damasco e cominciano ad accedere all’ambulatorio dello Stadio. Altri anziani con patologie che ne impediscono lo spostamento, erano già in A.D.P. (assistenza domiciliare programmata), pertanto li continua a vedere a domicilio. Per quanto riguarda la disponibilità di altri medici, nel quartiere di Parona è presente l’ambulatorio della dott.ssa Pighi, che sta acquisendo scelte in quest’ultimo periodo, e ha attualmente una disponibilità di ulteriori 16 posti. I quartieri limitrofi sono Ponte Crencano e Chievo, raggiungibili in auto in alcuni minuti. A Ponte Crencano è presente , in via Tommaseo, 8, una medicina di gruppo di quattro medici, uno dei quali, dott.ssa Facchin, ha attualmente la disponibilità di 932 scelte rispetto al massimale: ha infatti 568 assistiti con un massimale di 1500. A Chievo sono presenti due medici, in P.zza Chievo, dott. Carcereri Giovanni, che attualmente presenta 128 iscritti, con un massimale di 1500 scelte, e il dott. Carcereri Lorenzo con un numero ancora inferiore di scelte. Gli ultimi medici che sono entrati in convenzione, dott.ssa Guardini, dott.ssa Del Marco e dott. Rigon Giulio, sono stati interpellati chiedendo la disponibilità ad aprire un secondo ambulatorio a Parona. Tutti hanno valutato la possibilità, previa verifica di una disponibilità logistica rapportata agli assistibili. In ballo c’è la disponibilità di Comune/Circoscrizione di reperire la location più adatta. Il Direttore Generale Bonavina – concludono dall’Ulss20 - ha incontrato i rappresentanti della Circoscrizione: ne è emersa tutta la nostra disponibilità ad agevolare la eventuale nascita di un secondo ambulatorio (se ritenuto necessario), senza costi per l’Ulss. Ci si è lasciati in modo molto sereno».



Tra tradizione e novità Divertimento, allegria e tante novità per la Festa de la Renga 2015. L’edizione di quest’anno si aprirà in modo del tutto nuovo per il carnevale di Parona: una mostra fotografica all'interno della quale saranno presenti anche alcuni dipinti. Ne parliamo con il Presidente del Comitato Benefico Festa de la Renga, Roberto Bussola. Presidente, quale il motivo di questa scelta? «Noi, membri del Comitato e Gruppi della Renga, vogliamo sottolineare che la festa deve essere espressione anche di cultura attraverso immagini storiche e quadri che esprimano messaggi positivi e possano dare nuovo slancio per ripartire in un momento così complesso per il nostro paese. Non potevamo, poi, trascurare all'interno di questa rassegna quello che per secoli è stato il mezzo di comuni-

cazione principale e ora sembra apparentemente diventato antico a causa dei nuovi modelli tecnologici proposti da internet: il libro. A questo scopo abbiamo commissionato all'amico giornalista Rinaldo Dal Negro la realizzazione di un volume storico che ritragga Parona attraverso immagini del tempo ormai trascorso e volti di persone nate e residenti nella nostra amata cittadina». Quale messaggio vogliamo trasmettere a chi verrà a farvi visita? «Il passato bussa ogni giorno alle porte del futuro e ricorda ad ognuno di noi le nostre radici e soprattutto permette a tutti di dire: "Io c'ero", anzi sono membro di questa comunità a cui sono tanto legato. Il libro, presente nei banchi che affolleranno le vie di Parona, verrà venduto il giorno della festa e chiediamo a tutti gli amici che

potrebbe immortalare proprio voi, che, in questo modo, diventerete i nuovi "eroi" del prossimo libro della renga. Infine vorrei dire “grazie” a quella parte di Comitato che ha lavorato e a chi il carro lo ha addirittura rimontato affinchè questa festa possa guardare al futuro con orgoglio. Buona Polenta e Renga». Roberto Bussola

prenderanno parte alla Festa, di non far mancare il proprio apprezzamento portandolo a casa. Assieme, ovviamente, ad un piatto di polenta e renga. Al nostro carnevale sarà presente il nuovo papà del gnocco e le nostre maschere che non faranno mancare la tradizionale allegria». Che dire ancora a chi vorrà visitare la Festa de la Renga? «Non mancate alla sfilata perchè forse un fotografo


CRONACHE di Negrar

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

LA DECISIONE. L’Amministrazione stanzia un contributo per aiutare istituti e genitori

14 RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

agricoli: Scuola e infanzia Terreni disciplina IMU Arrivano i fondi Un contributo straordinario alle scuole paritarie dell’infanzia del comune di Negrar. Questo è quanto è stato deciso lo scorso dicembre dalla Giunta comunale negrarese, considerando il periodo di grande difficoltà socio-economica. «Molte famiglie – affermano l’assessore all’Istruzione, Camilla Coeli,

e il sindaco, Roberto Grison – fanno fatica a sostenere la spesa per la frequenza alla scuola dell’infanzia e all’asilo nido per il loro figli. L’Amministrazione ha inteso pertanto aiutare le scuole e i genitori con un contributo straordinario di 21.000 euro che servirà a ridurre il costo di alcune rette per la frequen-

NOTIZIE IN BREVE L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI. Il sindaco di Negrar Roberto Grison, la giunta e i consiglieri di maggioranza incontreranno i cittadini in sei serate, tra febbraio e i primi di marzo. Oltre ad ascoltare richieste e proposte dei cittadini si affronteranno i temi che riguardano il territorio, i progetti già avviati, quelli in fase di programmazione e quelli che rientrano nel programma di mandato amministrativo. Durante le serate verrà inoltre illustrato il nuovo regolamento per la costituzione delle Consulte di Frazione, ormai prossimo ad essere deliberato in Consiglio Comunale. 10 febbraio 20.45 Sala Consiliare di Negrar (Negrar, Villa e Costeggiala), 19 febbraio - 20.45 Sala Polivalente di Villa Albertini – Arbizzano (Arbizzano, Santa Maria e Montericco), 24 febbraio 21.00 Centro Sociale di San Vito (San Vito e Moron), 27 febbraio 20.45 Scuola Primaria di Fane (Fane e Mazzano), 3 marzo ore 20.45 Scuola Primaria di San Peretto rivolto agli abitanti di San Peretto e Montecchio, 6 marzo 20.45 Ex Scuola di Torbe (Prun e Torbe). ASPETTANDO IL PALIO DEL RECIOTO. La Pro Loco di Negrar, incaricata dall'Amministrazione comunale di organizzare il Palio del Recioto che si svolgerà il 5, 6, 7 aprile, incontrerà le Cantine interessate a partecipare al Palio l’11 febbraio alle ore 20.30 presso la sala Consiglio del Comune di Negrar.

za di alunni con gravi situazioni economiche e sociali, o provenienti da famiglie numerose. L’attenzione è andata anche alle emergenze sociali, quali quelle relative a genitori senza posto di lavoro, malattia dei genitori, invalidità, separazioni». Questo contributo straordinario va ad aggiungersi ai circa 250.000 euro che le scuole dell’infanzia paritarie hanno già ricevuto nell’anno 2014 nell’ambito dell’apposita convenzione stipulata con il Comune. «Anche l’Asilo Nido “La luna bambina” di Negrar – aggiungono Sindaco e assessore - ha ricevuto un contributo destinato a sostenere da un lato la spesa per personale specializzato e qualificato indispensabile per garantire la frequenza di bimbi diversamente abili, e dall’altro a sostenere le famiglie in difficoltà assegnando rette agevolate attraverso una convenzione con la cooperativa Valpolicella Servizi che gestisce l’asilo. Coerentemente con le linee di mandato inoltre – continuano - l’Amministrazione sta profondendo il massimo impegno per ridare valore al ruolo dell’educazio-

Camilla Coeli

ne scolastica e sociale, e, in un’ottica di miglioramenti delle strutture, ha provveduto a vari interventi, approfittando della chiusura degli edifici scolastici per le festività natalizie. Oltre alla tinteggiatura delle aule e la sistemazione della pavimentazione esterna nella scuola primaria di Fane, si è provveduto, nella scuola dell’infanzia di Prun, a sostituire le finestre dell’aula mensa e, alla scuola primaria di Negrar si è sistemato il giardino».

Il comune di Negrar si aggiunge alla lista dei Comuni Italiani che hanno deciso di impugnare il decreto ministeriale che ha recentemente rivoluzionato la disciplina IMU sui terreni agricoli montani. Il decreto ministeriale rimodula l'esenzione per i terreni agricoli e ridefinisce i comuni montani. Non c'è dubbio che la materia avesse bisogno di essere rivista e che fosse urgente introdurre degli elementi di equità. Ma il decreto del Ministero ad avviso del comune di Negrar presenta alcuni aspetti non condivisibili che rischiano di penalizzare ingiustamente alcuni Comuni e anche una discreta platea di cittadini. Di fatto il decreto priva da subito e senza preavviso il comune di Negrar di altri 180.000 euro di trasferimenti, costringendolo a rivalersi sui cittadini per pareggiare i conti; e cambia la disciplina delle esenzioni dall'IMU sui terreni agricoli introducendo una griglia di esenzioni che rischia di aggravare le iniquità che già esistevano in precedenza. Senza contare il fatto che la definizione di "Comune Montano" (e quindi l’applicazione della disciplina IMU sui terreni montani) è fatta dipendere dalla circostanza piuttosto casuale e accidentale che la sede municipale si trovi sotto, o sopra, i 600 metri di altitudine e non dalla reale natura dei terreni. Il Comune di Negrar chiederà dunque ai giudici l'annullamento del decreto, per tentare di riportare nelle casse comunali i 180.000 euro trattenuti e per spingere il Governo a rivedere la disciplina contestata con un nuovo intervento, senz'altro necessario, ma più meditato e più attento alla specificità dei territori. Fausto Rossignoli Vicesindaco del comune di Negrar

SOVRANO ORDINE DI ERCOLE

Palio dell’Olio, grande festa Grande festa lo scorso 13 dicembre per il Sovrano Ordine di Ercole di Negrar in occasione del suo Palio dell’Olio. Nuovo il taglio che gli organizzatori hanno inteso dare all’evento, organizzato presso la Sala Convegni della Cantina Valpolicella Negrar. Una tavola rotonda ha aperto la manifestazione, con l’intervento del sindaco di Negrar, Roberto Grison che ha lodato l'iniziativa auspicando una sempre maggior sinergia fra le iniziative che valorizzano la Valpolicella. Marco Gozzo, Presidente dell'associazione, ha presentato l'impegno dell'Associazione nell’arco del 2014. A seguire Enzo Gambin, direttore AIPO (associazione italiana produttori di

olio), ha parlato di miglioramento dell'impatto ambientale in oleicoltura e della qualità nella produzione olivicola, informando i presenti che in futuro si presenteranno problematiche di coltivazione tutte da rivedere. La consueta classifica finale del Palio è

stata affiancata dalla consegna di cinque diplomi con la Menzione Gran Maestro, Dott. Munari Pier Giorgio, indirizzata ai coltivatori che sono stati sempre presenti al Palio con il loro prodotto. E' stato poi conferito il Cavalierato a Marco Marchesini

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PARONA - Centro incontro - Centro Anziani - Super. Rossetto - Distr. Agip Via Preare - Edicola Via Arusnati 1 NEGRAR - Municipio - Edicola P.za Vitt.Emanuele SANTA MARIA - Centro Commerciale S.VITO - Distributore Agip - Hotel S.Vito TORBE - Osteria Caprini PRUN - Distributore Agip - Prete FANE - Tabaccheria Guardini - Poste SANT’ANNA - Municipio - Edicola vicino distr. - Alimentari Corrado Benedetti - Trattoria Ponte di Veja FOSSE - Edicola

Marco, Paolo Vinco, Alberto Damoli, Graziano Nobis, Gianni Pozzani, fondatori del Palio e a Leonello Lavorini. Cavalierato, questo, conferito anche al vincitore dell’ultimo, l'azienda Agricola Dalle Pezze. A seguire è stato proclamato il vincitore del Palio dell’Olio 2014: il fondatore del Palio Gianni Pozzani (seguito da Luciano Brunelli, secondo classificato e Adelino Piacentini terzo classificato), che ha chiuso la manifestazione con un auspicio e un richiamo ai coltivatori, sentinelle del territorio, ad amare il paesaggio, mantenendo l'ordine nei campi e lungo i cigli stradali. «E' proprio nei momenti difficili che bisogna essere presenti per capire e per ripartire con maggiore slancio – ha affermato Pozzani -. Negrar ha una grande potenzialità, ma non bisogna abbattersi: abbiamo superato problemi ben più grandi».


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di Negrar

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AMBIENTE. Il vicesindaco Rossignoli e il consigliere Maistri illustrano i progetti

CONSIGLIO COMUNALE

Negrar più pulita Ecco le strategie

Gianni Pozzani è vicepresidente

Nove progetti per una Negrar più pulita: questo è quanto il Comune ha in agenda per il futuro. «A Negrar la situazione della pulizia di strade, piazze e aree verdi è a macchia di leopardo – affermano il vicesindaco Fausto Rossignoli, e il consigliere delegato all’Ecologia, Maddalena Maistri -. Ci sono aree dove la pulizia può considerarsi a un livello di eccellenza e aree dove dobbiamo assolutamente migliorare. Prima di tutto deve migliorare il Comune e fare fino in fondo la sua parte. Ma decisiva è anche la collaborazione dei cittadini e degli ospiti. Nella lotta per una città più pulita il 50 % dei risultati dipende da loro: a chi gira per il territorio capita tutti i giorni di incappare in qualche spazio pubblico infestato da mozziconi di sigaretta, deiezioni di cane non raccolte, cartacce, rifiuti fuorilegge e rifiuti ingombranti abbandonati. Dobbiamo lavorare insieme perché questo non accada. In una città più pulita la vita è più bella e più sana. E i servizi del Comune sono meno costosi. Da qui l’idea di presentare questi “9 progetti per una Negrar più pulita”, un programma articolato di interventi per cambiare in meglio il posto in cui viviamo. Gli interventi prenderanno il via nei mesi prossimi e si svilupperanno durante tutta la durata dell’amministrazione». Ecco i nove progetti punto per punto: - Miglior utilizzo della spazzatrice meccanica: più ore di spazzamento (+ 30% rispetto agli anni scor-

si); turni di spazzamento riorganizzati (più spazzamento nei centri e nelle frazioni, meno spazzamento sulle provinciali e nelle aree artigianali/industriali); affiancamento alla spazzatrice meccanica di un operatore a terra con soffiatore; pubblicazione sul portale del programma di spezzamento. - Più controllo del territorio da parte del Comune: più presenza sul territorio da parte del funzionario del servizio Ecologia e degli agenti di Polizia municipale, con report settimanale sulle vie controllate; visite settimanali presso le aree ecologiche da parte del funzionario del servizio Ecologia; installazione di telecamere mobili per il controllo delle aree critiche e l’individuazione dei trasgressori - Un nuovo appalto per il servizio di igiene urbana ed una raccolta più responsabile: sperimentazione e valutazione del rapporto costi/benefici delle diverse modalità di raccolta. Obiettivo: mantenimento del sistema attuale o estensione a tutto il territorio comunale della raccolta porta a porta di tutte le tipologie di rifiuti (salvo il vetro) con eliminazione quasi completa delle campane sulle strade; possibile applicazione di una tariffa puntuale ancorata all’utilizzo effettivo del servizio da parte dei cittadini - Collaborazione dei cittadini (più bello il luogo dive viviamo, meno costoso il servizio): convenzioni con i gruppi di volontari per servizio di pulizia nei quartieri e nelle frazioni;

Fausto Rossignoli

Maddalena Maistri

lotta ai mozziconi per strada, alle deiezioni di cani non raccolte, alle cartacce gettate per strada, ai rifiuti fuorilegge, ai rifiuti ingombranti abbandonati nei luoghi pubblici; collaborazione di tutti i cittadini nella segnalazione al Comune di situazioni critiche o di non adeguata effettuazione del servizio; migliore raccordo del servizio Ecologia con gli altri servizi comunali per una più efficace gestione delle segnalazioni di criticità; sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini extracomunitari con comunicazioni nelle varie lingue e iniziative dedicate. - Coinvolgimento dei ragazzi: partecipazione dei ragazzi a interventi di informazione a scuola sulla corretta gestione dei rifiuti; visite on the road per l’individuazione delle problematiche nelle varie aree del Comune; visite guidate agli ecocentri comunali - Acquisto e installazione di nuovi cestini: acquisto e installazione di 60 nuovi

cestini per raccolta rifiuti lungo le vie del capoluogo e delle frazioni; sensibilizzazione dei cittadini all’utilizzo dei cestini (alcune delle aree più sporche si trovano proprio in prossimità di numerosi cestini). - Interventi di derattizzazione e riorganizzazione piano zanzara tigre: monitoraggio e controllo dettagliato del servizio di derattizzazione già testato; riorganizzazione del piano zanzara tigre - Efficacia e continuità nella gestione delle criticità ricorrenti: riorganizzazione del servizio di pulizia presso i cassonetti, del servizio di svuotamento cestini, degli interventi “on demand” per le aree critiche e del servizio di pulizia settimanale nel capoluogo; nuova disciplina regolamentare: approvazione di un nuovo regolamento comunale sui servizi ecologici del Comune, con specifica individuazione delle violazioni e inasprimento delle sanzioni pecuniarie.

E’ Gianni Pozzani il nuovo vicepresidente del Consiglio comunale di Negrar. Sarà lui a coadiuvare il presidente Paolo Zantedeschi nel governare l’assemblea. Un’elezione, quella di Pozzani, avvenuta non senza polemiche da parte delle minoranze consiliari che avevano candidato come vicepresidente il giovane Nicola Merci. Ad intervenire è Gianni Pozzani stesso.

Gianni Pozzani

Vicepresidente, un commento a seguito di quest’elezione… «Sicuramente io rappresento la minoranza. Non avendo alcun incarico in maggioranza, la mia posizione di “consigliere di sorveglianza” da me più volte dichiarata vuole rappresentare un ruolo di consigliere a servizio del paese per la sorveglianza della maggioranza ma anche della minoranza. A mio avviso questo è anche un modo nuovo di amministrare». Come intende esercitare questo suo nuovo compito? «Il mio giudizio non suonerà come un partito preso come la politica passata ha dimostrato nelle bagarre politiche, ma intende essere un intervento costruttivo nei confronti del paese, slegato da orpelli di partito. Io sono – e sono sempre stato – così in realtà». Che dire delle polemiche sorte in Consiglio? «Non voglio entrare nel merito delle diatribe successe in Consiglio con la contrapposizione tra me e Nicola Merci perché come al solito ci possono essere strumentalizzazioni. E’ certo che l’amministrazione ha ritenuto di fare una scelta basata sull’esperienza più che sulla gioventù, che è pur sempre un valore ma che secondo me dovrebbe essere supportato dall’esperienza e dall’impegno. Sono comunque molto soddisfatto che la maggioranza abbia riconosciuto in me dei valori. Da parte mia, se sarò chiamato a sostituire il Presidente, mi impegnerò garantendo imparzialità e rispetto delle procedure. Un’ultima considerazione: colgo l’occasione, come segretario del Partito Pensionati, per chiedere all’amministrazione un aiuto per l’apertura di uno sportello INPS distaccato a Negrar».

BARRIERE ARCHITETTONICHE

Righetti: «Comuni, adottate il Peba» Si è rivolto al governatore della Regione Veneto que-

Giuseppe Righetti

sta volta Giuseppe Righetti, Presidente della “Commissione regionale disabilità e accessibilità”della Regione Veneto e ideatore del protocollo “Valpolicella senza barriere”. La richiesta è molto chiara: fare in modo che tutti i Comuni adottino e rispettino il Peba (Piano per l’eliminazione della barriere architettoniche). «Questo documento – afferma perentorio Righetti, che in passato ha ricoperto il ruolo di consigliere delegato alle Barriere architettoniche nel comune di Negrar – esiste dal 1987 e finora sono davvero pochi i Comuni che l’hanno adottato e che lo rispettano, compresi i Comuni della Valpolicella:

solamente Marano l’ha adottato nel 1987 e San Pietro è al lavoro per farlo. Questo ci fa comprendere quanto poco sia rispettata la legge prevista dal Peba». Una mancanza, questa, che per Righetti rappresenta un reato: «Sono deciso a rivolgermi alla Procura e a far scattare denunce per omissione d’atti d’ufficio – afferma . Questo vale anche per il comune di Negrar che, per i cimiteri in primis, non rispetta per nulla quanto previsto dal Peba». La richiesta di Righetti al governatore Zaia quindi va proprio in questa direzione: fare in modo che i Comuni veneti adottino il Peba, chiedendo ad ognu-

no di documentare la propria adozione della legge. Una mossa, quella di Righetti, appoggiata dal-

l’assessore regionale ai Servizi Sociali Davide Bendinelli che nei giorni scorsi ha presentato in

Consiglio regionale per l’approvazione la mozione di Righetti relativa a questo argomento.

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L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di Marano

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MONTE CASTELON. La Regione mette a disposizione un contributo per proseguire l’opera

IL MURALES

Tempio di Minerva: gli scavi continuano

Inaugurato “Macondo”

Sono passati quasi otto anni da quel lunedì 5 marzo 2007, quando iniziarono sul Monte Castelon, nel comune di Marano, gli scavi archeologici alla ricerca del Tempio di Minerva e del castello Scaligero di Federico II della Scala. Gli operai del Comune sotto la guida e l’assistenza di alcuni archeologi della Soprintendenza ai beni archeologici, la Direzione di cantiere della Dottoressa Brunella Bruno e lo sguardo attento dell’allora sindaco Venturini iniziarono a portare alla luce alcuni fra i più importanti elementi di interesse come la pavimentazione del Tempio e uno dei sui muri. Da allora, una delle scoperte archeologiche più sorprendenti degli ultimi anni, ha attirato un notevole interesse culminato con la richiesta della presenza degli affreschi, una volta restaurati, all’Expo di Milano e un affollato incontro tenutosi il 1 giugno 2013 in quel gioiello che è la Chiesa di Santa Maria Valverde, attualmente in restauro. Alcuni finanziamenti hanno permesso una prima fase di scavi, conclusa con la messa in sicurezza dei preziosi resti e la copertura provvisoria dell’intera area. «Ora - spiega il consigliere capogruppo di maggioranza, Angelo Lonardi - la Regione Veneto ha stanziato un contributo per la prosecuzione degli scavi del Tempio di Minerva sul Monte Castelon: si tratta di una cifra importante, che può arrivare fino a oltre 250.000 euro e che copre il

70% delle spese, mentre il restante 30% è a carico del Comune o di altri fondi». «Come si sa – aggiunge inoltre il sindaco Giovanni Viviani - gli scavi condotti dalla Sovrintendenza Archeologica di Verona, sotto la guida della dottoressa Brunella Bruno, hanno confermato la presenza del tempio di età augustea, già scavato quasi 200 anni fa da Orti Manara, mettendo in luce vari pavimenti e un tratto di muro in opus reticulatum (una tecnica speciale poco utilizzata nell’Italia settentrionale), ma hanno rivelato la presenza di un precedente tempio, dell’inizio del primo secolo a.C, con magnifiche decorazioni ad affresco del primo stile pompeiano. Questo ritrovamento fa del Tempio di Marano una delle

scoperte archeologiche più sorprendenti degli ultimi anni. Va aggiunto che al di sotto di questo tempio repubblicano sono emerse tracce significative di un santuario preistorico, che meriterebbero di essere messe in luce anche per illuminarci su un periodo molto interessante della nostra storia che è quello immediatamente precedente alla conquista romana». Lo scavo si presenta piuttosto impegnativo: occorre ampliare il fronte di scavo per verificare se ci sono altre strutture a fianco di quelle già scavate o altri materiali archeologici sparsi e magari indagare sugli strati al di sotto del tempio. Si deve anche mettere in sicurezza la parete rocciosa, dotare l’area di un minimo

NOTIZIE IN BREVE E’ partita giovedì 29 gennaio la prima edizione di Cinema Paese inverno a Marano di Valpolicella. Il Comune e la biblioteca propongono una rassegna di film che continuerà nel mese di febbraio. La sala civica di piazza della Comunità ospiterà quindi giovedì 5 febbraio (ore 21.00) la proiezione di “L’onda”. Si continuerà giovedì 12 febbraio (ore 21.00) con “Colpa delle stelle” e domenica 22 febbraio (0re 15.30) con “Maleficent”. Per informazioni: 045.7702219; biblioteca@comunemaranovalp.it

di impianto logistico e prevedere già le strutture di copertura e di salvaguardia. Su tutta la materia l’Amministrazione di Marano sta impostando un piano progettuale d’intesa con la Sovrintendenza. Conclude il Sindaco: «Il sogno finale è quello di realizzare un parco archeologico fruibile dal pubblico e dalle scolaresche: il contributo attuale è un primo passo molto importante, ma c’è ancora molto da fare». Sicuramente il Parco Archeologico del Monte Castelon potrà diventare una importante attrazione culturale non solo per il Comune di Marano ma per l’intera Valpolicella.

Il 22 dicembre scorso l’assessorato alle Politiche Giovanili del comune di Marano ha inaugurato il lavoro presso la sala civica “Macondo” a Marano, le cui pareti sono state dipinte traendo spunto dalle vicende dei personaggi del famoso romanzo “Cent’anni di solitudine” di Marquez, ambientato in una cittadina immaginaria di nome appunto "Macondo". Il lavoro fa parte del progetto “Writers” e vede coinvolti alcuni adolescenti del comune di Marano guidati da Nicola Fasoli, sotto la guida dell’educatore comunale Nello dalla Costa. I ragazzi si erano già occupati con successo del murales sullo scivolo in Piazza della Comunità a Valgatara. La serata è stata anche l'occasione per la scuola di teatro comunale, anche questo un importante progetto rivolto ai ragazzi che da 5 anni ha proprio il Macondo quale sede, di rappresentare “A Christmas Carol” di Dickens rivisitato nella chiave cinematografica de “Il diavolo veste Prada”. «Macondo - commenta Nicola Fasoli, coordinatore del progetto "Writers" - già dalle storie dei tempi, tra le righe di Marquez, era un incontro di segni, fantasmi, personaggi presenti o mai esistiti; qualche decennio fa, questo centro si era trasformato in qualcosa di simile e…ora chissà, forse le coincidenze, chissà forse Melquiades o Aureliano hanno fatto sì che gli interpreti pittorici di queste mura fossero oggi in altri luoghi per cedere il campo ai nuovi attori in attesa di un’unione che porterà a creare una spazio surrealmente culturale nelle terre di Macondo dove chiunque avrà voglia di “lasciarlo un po’ più bello di come l’ha trovato” avrà qui il suo posto». Appare visibilmente soddisfatto l’assessore alle politiche sociali, Filippo Ballarini, il quale conferma che «il progetto continuerà anche quest’anno cercando di coinvolgere sempre più adolescenti volenterosi di esprimere la propria vena artistica o semplicemente di stare con i propri coetanei». Ai giovani e volenterosi adolescenti che intendono esprimere il loro lato artistico non resta che farsi avanti.

APPUNTAMENTI. Il Comune incontra la popolazione Due incontri con la cittadinanza per informare sullo svolgimento delle attività del Comune e sviluppare un confronto collaborativo con la popolazione: questo è quanto ha deciso l’Amministrazione comunale che ha scelto due serate in febbraio, sempre alle 20.30: mercoledì 4 presso la sala consigliare in Municipio e martedì 10 presso la sala civica "Silvestri" in piazza della Comunità a Valgatara. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione a nove mesi dalle elezioni, periodo durante il quale il gruppo guidato da Viviani ha dovuto affrontare una serie di emergenze, tra cui le diverse frane che hanno interessato alcune strade del comune e la situazione del cimitero di Marano, che presenta gravi segni di cedimento con la conseguente urgenza di liberare i loculi prima che si arrivi al crollo, ritenuto probabile in caso del ripetersi di piogge intense e persistenti. L'incontro verterà poi sulle intese con i Comuni vicini con il ripristino e talvolta l'ampliamento delle funzioni associate (ad esempio in merito a protezione civile, servizi scolastici) e l'adozione di progetti intercomunali (Progetto Lavoro, Primavera del Libro, Centenario Grande Guerra, lotta alla dispersione scolastica). «L'Amministrazione, con l'iniziativa "Comune aperto" – affermano dal Comune -, intende cercare un dialogo ad ampio spettro con i cittadini per ascoltare dalla loro voce i bisogni che sentono più pressanti promuovendo la partecipazione più ampia alla vita amministrativa».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: MARANO - Municipio - Poste VALGATARA - Edicola Ballarini



L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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NUOVA PUNTATA. Il consigliere di minoranza Galvanini e il sindaco Accordini esprimono la loro opinione

Caso “Area ex Lonardi” Un altro botta e risposta Ex Lonardi: la storia continua. L’ultima novità riguarda la sentenza emessa qualche giorno fa dal Tar. Il provvedimento di fatto boccia la delibera di annullamento dell'accordo di riconversione tra Regione, Comune di San Pietro e immobiliare Cameri, proprietaria dell’area. Ad intervenire in merito in un botta e risposta è la minoranza “Centro Destra per San Pietro” a firma di Stiliano Galvanini e il sindaco di San Pietro, Giorgio Accordini.

IL MESSAGGIO DI GALVANINI Con riferimento all’Area Lonardi e a quanto argomentato dal Sindaco Accordini sulla recente sentenza del TAR, siamo perfettamente d’accordo con quanto lui sostiene: se nel maggio scorso la minoranza, diventata maggioranza, avesse votato sulla ratifica dell’accordo non ci sarebbero questi problemi, sarebbero stati dei chiari “no” o dei chiari “sì” all’Area Lonardi; peccato che gli artefici principali del “non decidere”, siano stati i componenti della sua coalizione, ben rappresentata nell’attuale amministrazione comunale. Se vogliamo andare al vero “peccato originale”, esso ha come data di nascita il 20 aprile 2009, quando l’allora amministrazione Accordini, un mese e mezzo prima delle elezioni, approvò definitivamente in Consiglio Comunale, due Piani Urbanistici attuativi, per una volumetria complessiva di 500.000 metri cubi. Ritornando a quanto sostenuto da Accordini, si arriva ad accusare la giustizia di fare velocemente il suo corso, che non rispetta i rituali tempi biblici e che tutela gli interessi dei privati a scapito della legalità: appare chiaro che il castello di sabbia montato per prendere voti alle elezioni del 2014 non sta più in piedi, né per Accordini né per coloro che dell’Area Lonardi hanno fatto un proprio cavallo di battaglia politico. Se c’è qualcuno che ha creato il “problema Area Lonardi” è stata l’Amministrazione Accordini nel 2009, e sulla stessa lunghezza d’onda sembra anche essere quella attuale con adeguato sostegno di quasi tutta la minoranza. Il tentativo di Accordini di tirarsi fuori da responsabilità politiche sulla questione, è messo a dura prova dalle ultime vicende, ciò lo sta portando a proporre e approvare delibere in Giunta e in Consiglio che andranno a pesare gravemente sulla situazione paesaggistico - ambientale del Comune: la delibera approvata in Consiglio del luglio 2014, ha annullato, oltre che la riduzione dell’edificabilità da 500 a 135 mila metri cubi, anche la perequazione di euro 7.100.000 in opere a favore del Comune, e di fatto ha riconsegnato alla proprietà un’edificabilità sull’area in questione pari a 500 mila metri cubi e 5 mila posti auto coperti. Pertanto invitiamo il Sindaco Accordini a dire un volta per tutte cosa pensa e cosa vuole fare della capacità edificatoria da lui approvata, magari annullando le “sue” delibere del 2009 da 500 mila metri cubi. Il senso di responsabilità non dovrebbe venir meno, soprattutto nel nome dell’interesse collettivo. Centrodestra per San Pietro Galvanini Stiliano

L’ANNIVERSARIO E IL RITROVO Classe ‘38, le primavere sono 77 Sono 77 le primavere che la classe ’38 di San Pietro in Cariano si appresta a festeggiare in questo 2015. Un traguardo, questo, che per la ventunesima volta vedrà gli allegri “coscritti” riunirsi per far festa insieme: l’appuntamento è previsto per domenica 8 marzo, in una giornata tutta dedicata ai ricordi, ma soprattutto alle attese per il futuro… Alle 10.45 si inizia alla celebrazione della S.Messa nella chiesa parrocchiale di Bure. A seguire, alle 12.30, il ristorante Valpolicella attenderà i festeggiati per il consueto e ormai tradizionale pranzo dell’amicizia. Per informazioni: Renato 045.7702074; Luigina 045.7725276; Valentino 045.7701903

LA REPLICA DI ACCORDINI Rispondo al consigliere Galvanini precisando innanzitutto che non è stato Accordini a creare il “problema area Lonardi”. Abitando a Castelrotto gli sarà forse capitato negli ultimi 20 anni di scendere verso San Pietro da via Monte Dall’Ora: i 500.000 metri cubi sono lì, nel più completo degrado e non è stato Accordini a dare l’edificazione, che è già presente, ma il Piano Regolatore del 1985 (ho avuto e forse avrò un lungo impegno amministrativo ma a quell’epoca non ero ancora in Consiglio Comunale!). Ribadisco il fatto che, se si fosse votato contro la ratifica dell’accordo, non ci sarebbe stato bisogno di annullare la delibera. In ogni caso se fossi Galvanini, rappresentante della lista CentroDestra per San Pietro, non sarei così entusiasta della sentenza del TAR la quale dà atto che “la delibera di ratifica è stata assunta in violazione della disposizione del regolamento…” ma che “ l’annullamento della delibera non può essere finalizzata al mero ripristino della legalità violata”. Gli auguro che la Magistratura, che sta indagando per abuso d’atti d’ufficio e alla quale l’Amministrazione ha trasmesso tutti gli atti, valuti positivamente questa sentenza per quanto riguarda i capi d’imputazione, ma ho qualche dubbio. In ogni caso la questione non è chiusa e il Comune farà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Veneto.

AMMINISTRAZIONE / RIVOLUZIONE “ROSA” E’ iniziata la “rivoluzione rosa” a San Pietro in Cariano. Una “scelta di genere”, questa, che il sindaco Giorgio Accordini spiega così: «Si tratta di dare il giusto riconoscimento a chi lo merita. Nella nostra Amministrazione il ruolo della donna è valorizzato e la presenza femminile è apprezzata. Non a caso il Vicesindaco è una donna (lo era anche nella mia precedente Amministrazione) , così come è una donna il Segretario Generale. Su tre Capi Area due sono donne e su 12 capi settore, 7 sono donne e 5 sono uomini. In realtà non è una rivoluzione ma la volontà di dare a tutti le stesse opportunità e di riconoscere il ruolo importante della donna sia nella Politica che nella Pubblica Amministrazione. Personalmente devo dire che non ho mai avuto alcuna difficoltà a rapportarmi con il personale comunale, indipendentemente dal sesso e sono convinto che tutti debbano avere le stesse possibilità di dimostrare le proprie capacità. Tra gli amministratori poi la presenza femminile porta quell’arricchimento di praticità, di buon senso ed anche di dolcezza, indispensabili spesso a mitigare alcune contrapposizioni ed alcune asprezze tipiche della

Maddalena Accordini

figura maschile. Per un’amministrazione che ha fatto della lotta alla violenza sulla donna uno dei suoi obiettivi prioritari – aggiunge ancora il primo cittadino - è inevitabile che occorra partire da alcuni punti fondamentali: pari dignità, pari opportunità, pari responsabilità e pari trattamento. Se siamo convinti di questo anche la violenza sulla donna non ha motivo di esistere e non parlo solo di violenza fisica ma anche di tutte le altre forme di violenza più nascoste ma non meno pericolose ed umilianti. Detto ciò – conclude Accordini - devo anche dire che sono contrario alle “quote rosa” come se la donna fosse una specie in via di estinzione che deve essere protetta. Anche perché in questo modo sembra

Maria Francesca Salzani

Fabiola Degani

che chi arriva a ricoprire compiti di responsabilità non sia grazie alle proprie capacità, ma perché la legge ha previsto di riservarle dei posti e questa è un’ulteriore forma di umiliazione. Quindi diamo a tutti le stesse possibilità e poi “vinca il migliore (o la migliore!)».


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

LA MANIFESTAZIONE. La 56ª edizione prenderà il via venerdì 24 aprile

Festa Vini Classici: si contano i giorni Conto alla rovescia per la 56° Festa dei Vini Classici della Valpolicella e Recioto, manifestazione che ha come obiettivo quello di riscoprire le nostre origini e le nostre tradizioni valorizzando la nostra identità e recuperando il passato per trasmetterlo alle future generazioni. La 56° Festa dei Vini Classici della Valpolicella e Recioto è tra gli eventi tradizionali che aprono la stagione primaverile in Valpolicella. Si inizia il 24 aprile con la presentazione ufficiale dell’evento presso il Byblos Art hotel Villa Amistà. Il 25 aprile gli stand enogastronomici in piazza esalteranno i piatti tipici della zona accompagnati dal buon vino della Valpolicella. Manifestazioni sportive, come la 18° Biciclettata tra Ville e Vigneti, faranno conoscere il territorio offrendo divertimento e relax, mentre non mancheranno gli appuntamenti tecnici come i concorsi enologici e culturali mentre l’1 maggio sarà dedicato alla festa di piazza. Nel frattempo il 6° Palio delle Botti riproporrà momenti di tradizione storica e folkloristica per le vie del centro storico di Pedemonte…Ma è

Il Comitato Festa dei Vini Classici a Frisinga

soprattutto la 18° Magnalonga della Valpolicella a fare da richiamo: apriranno lunedì 17 marzo le iscrizioni a questo speciale appuntamento. Una decina di chilometri di gusto caratterizzano il percorso della Magnalonga della Valpolicella che si snoda tra Cengia, Castelrotto,San Pietro in Cariano e Pedemonte. Tra una tappa e l’altra vengono presentate le specialità del territorio abbinate ai vini locali. Novità di questa 56° edizione della Festa, in collaborazione con il Consorzio Tutela dei Vini Valpolicella, saranno la prima edizione del

“Premio Città di San Pietro in Cariano”e il “Premio Eccellenza Amarone Riserva. «Il Comitato – afferma Livio Schiavone, presidente del Comitato organizzatore - si sente pronto ad affrontare questa sfida, appoggiato dall’amministrazione comunale e da uno sponsor per il premio “Eccellenza riserva Amarone”. Durante le giornate di festa saranno organizzati momenti di degustazione e lezioni sull’Amarone dirette da enologi. Gli eventi della festa – aggiunge inoltre mettono in risalto i diversi aspetti della Valpolicella

legati ai prodotti tipici e all'impegno delle associazioni, mettendo in luce i valori storico-artistico ed enogastronomici, punti di forza del territorio. Desidero rivolgere il mio personale ringraziamento a tutti i componenti del Comitato, persone che nel loro tempo libero si dedicano con passione a questa iniziativa. Come da statuto ad ogni amministrazione anche il Comitato si rinnova: il nuovo gruppo è ben motivato. Da parte mia la disponibilità a dare spazio e autonomia a ciascuno nelle varie attività».

- Con l’inizio del 2015 il Comitato I Maggio ha rinnovato le sue cariche e si è tinto di rosa, grazie all’ingresso di nuove forze femminili. Ecco i membri del direttivo: Schiavone Livio, Toffaletti Luciano, De Bianchi Luca, Dalla Vecchia Massimo, Pongiluppi Nicola, De Monte Giuseppe, Poiega Martino, Riolfi Ivo, Venturini Giuseppe, Sesta Vitalba Lovato Katia, Veronesi Andres, Rossini Stefano, Savoia Gianmarco, Bellini Francesco, Filippini Gianantonio, Speri Eliana, Girelli Silvano, Cazzadori Luigi, Adami Enrico, Dindo Alberto. - Durante la 56° Festa di Vini Classici di Pedemonte verrà suggellato ancora una volta Il gemellaggio con la cittadina austriaca di Stans, che sarà presente alla 18° Magnalonga con la sua Banda Tirolese formata da circa 45 elementi. La Banda Tirolese e la Banda della Valpolicella il 25 aprile si esibiranno in un concerto. Anche gli amici di Ludlow saranno presenti, come ogni anno, alla Magnalonga, alla quale prenderà parte anche una delegazione di Ingelheim am Rhein che festeggerà i 30 anni del gemellaggio con il comune di San Pietro in Cariano. - Le attività del Comitato I Maggio non si concentrano solo sulla Festa dei Vini Classici: nel mese di novembre il Comitato ha preso parte ad un gemellaggio, organizzato dal comune di San Pietro in Cariano, ad Ingelheim am Rhein con visita alle cantine del territorio e degustazione di vini. Sempre a novembre il Comitato ha partecipato con uno stand dei vini classici della Valpolicella a Frisinga in occasione della ricorrenza di San Corbiniano. Quest’anno inoltre il Comitato parteciperà al Palio delle Botti delle Città del vino fino alla finale in settembre.

LA FESTA

NOTIZIE IN BREVE DUE INCONTRI FORMATIVI RIVOLTI A GRUPPI ED ASSOCIAZIONI DEL COMUNE. Questo è quanto l’assessorato alle Associazioni di San Pietro in Cariano, guidato da Fabiola Degani, e la Pro loco carianese propongono nel mese di febbraio. «Siamo partiti da una domanda: “Perché è importante l’associazionismo e quali sono le norme che lo regolano?” – affermano l’assessore Fabiola Degani e il presidente Pro loco Sergio Ragno -. Da qui l’idea di promuovere due serate che riguardano il mondo del no-profit». Mercoledì 11 febbraio (ore 21.00 - sala Lonardi) il commercialista Roberto Barbi parlerà di “Operatività fiscale e amministrativa delle associazioni”, mentre mercoledì 18 febbraio (ore 21.00 – sala Lonardi) l’assicuratore Luca Rugìu approfondirà il tema “Obblighi di legge assicurativi e responsabilità civile”. AIDO SAN PIETRO IN CARIANO IN ASSEMBLEA GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO. Il gruppo si incontrerà alle ore 20.45 nella sala civica di Pedemonte (scuole elementari di via Bolla) per la presentazione, la discussione e l’approvazione della relazione sociale sull’attività svolta nel 2014 dal Consiglio direttivo. La presidente Laura Genovesi e il vicepresidente Gabriele Bontempo invitano i soci all’evento che vedrà all’ordine del giorno anche l’approvazione del bilancio consuntivo 2014 accompagnato dalla relazione dell’Amministratore e del bilancio preventivo 2015 proposto dal Consiglio direttivo. FIERA DEL LIBRO PER BAMBINI A CASTELROTTO. Manca poco alla terza edizione della “Fiera del Libro per bambini” in programma dal 5 all'8 marzo presso la scuola materna di Castelrotto. Oltre alla possibilità di acquistare libri nuovi e usati per bambini e adulti, sono previsti nel pomeriggio e nella giornata di sabato 7 marzo diversi laboratori. Buona l’adesione da parte delle scuole per l’infanzia e delle scuole primarie al secondo concorso artistico-letterario organizzato dal comitato genitori all'interno della Fiera stessa: i vincitori verranno premiati presso il Teatro della scuola per l’infanzia di Castelrotto l'8 marzo alle ore 11. PRIMA CONSULTA DI FRAZIONE PER PEDEMONTE. E’ in programma nella serata di martedì 17 febbraio (alle ore 20.30) la prima Consulta di frazione di Pedemonte. L’assemblea si riunirà presso il teatro parrocchiale di Pedemonte. A presiedere la nuova Consulta di frazione di Pedemonte è Francesco Bellini. Consiglieri sono Beatrice Guarini, Lusi Padovani, Vania Rama e Massimo Speri.

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Cotechini in vetrina La stella del cotechino continua a brillare su San Pietro. Vuoi la bella giornata di sole, vuoi l'oggetto del contendere, il premio del cotechino ha fatto il pieno di gente anche domenica 18 gennaio, e la ventottesima edizione della festa dedicata al succulento insaccato, ha segnato un altro successo di pubblico e di gradimento. Per la cronaca, tra i dieci cotechini a concorso, la giuria di assaggiatori ha preferito di gran lunga quello presentato dal pensionato mantovano Gianfranco Paganini, residente da cinque anni a Valgatara. I giurati hanno assegnato al suo insaccato 253 punti, 224 a quello di Paolo Toffalori e 223 al salume di Alberto Castellani. «Nel cotechino ci vanno la cotica macinata giusta, il muscolo, la testa e la gola del maiale - spiega il vincitore poi bisogna sapere dosare sale e spezie. Ma per quello mi affido ad un vecchio insaccatore mantovano». Ad aggirarsi tra la folla, si sono notati anche Kentaro Kawai, giovane chef giapponese a caccia di specialità nostrane, che ha mostrato di gradire in modo particolare il cotechino (“con la pearà è ancora più buono”), e il presidente dell'ente di turismo della croata Parenzo, Denis Žužić. «In Istria amiamo il cotechino come voi - ha assicurato quest'ultimo - fre-

quentiamo questa zona già da 20 anni, perché abbiamo tanti amici a San Pietro, a Verona, Negrar, Bussolengo. Oggi però siamo in visita privata, proprio per partecipare alla festa. E' la prima volta che vengo e devo dire che questa manifestazione mi piace

molto, sia per la sue genuinità che per l'atmosfera che si respira. A Parenzo organizziamo tutti gli anni una festa simile. La gastronomia veneta e quella istriana sono molto simili». Non è solo la storia insomma, ad unire i popoli. Gianfranco Riolfi

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SAN PIETRO IN CARIANO - Municipio - Poste - Uff. Demografico PEDEMONTE - Edicola cart tabacchi Banca Unicredit - Floricoltura S. Sofia CORRUBIO - Tabaccheria Marai BURE - Bar Edicola


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di Fumane

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LA MOSTRA. Il tempo passa, ma la tradizione non perde il proprio fascino

ACQUE VERONESI

I presepi illuminano e colorano il Natale

Reti fognarie: lavori in corso

Si è confermata una tradizione nella tradizione la mostra dei Presepi di Fumane. È il presepio infatti il protagonista del periodo natalizio. Intrapreso da Francesco d’Assisi, diversi secoli fa, è continuato nella tradizione popolare: vive ancora, nonostante il consumismo sembri farla da padrone sul significato profondo del Natale. Negli ultimi anni la cultura del presepio ha visto accrescere il proprio valore, grazie anche al moltiplicarsi di

mostre e concorsi, che invitano persone di ogni età nel cimentarsi a realizzare opere, talmente originali e ben curate che possono essere considerate artistiche. Fumane a tal proposito ha da anni trovato una formula vincente. Dal 1994 si svolge presso il Centro Parrocchiale la rassegna di presepi, che vede collaborare il Comune di Fumane, la Parrocchia, l’Associazione NOI Tuttinsieme, i Donatori di Sangue, l’Associazione

Commercianti e Vitivinicoltori. Una sessantina gli espositori di quest’ultima edizione, con la partecipazione di gruppi e associazioni, scuole, famiglie, bambini, artisti di ogni età. Grandissimo il successo, di gran lunga oltre il migliaio i visitatori. La rassegna ospita anche un concorso delle opere; suddiviso tra le sezioni ragazzi, giovani, adulti. Oltre a ciò, due importanti riconoscimenti: il premio speciale in memoria di “Dino Righetti”, intitolato all’appassionato costruttore di presepi, collaboratore e sostenitore di questa mostra e il premio popolare espresso dai visitatori della mostra. Il 6 gennaio si sono svolte le premiazioni. La giuria ha assegnato il primo premio a Lino Sempreboni, sezione adulti, con l’opera “Materna protettrice; per la sezione giovani al Gruppo adolescenti di S. Lucia ai Monti, Ascolta Dio; per la sezione ragazzi a Gaia Mascanzoni con Natività nella parrocchia di Fumane: anche la nostra parrocchia accoglie Gesù. «Il riconoscimento “Dino Righetti” è stato conferito a Plinio Bin per il significato e la cura dedicati a Natività nel casolare di campagna – affermano gli organizzatori -. Il voto popolare ha premiato il lavoro realizzato da Associazione Club Automutuoaiuto Territoriale Valpolicella–Lessinia Occidentale ACAT VLO, Progno di Fumane e i suoi mulini rappresentato da Sergio Conati. Cogliamo l’occasione per esprimere vive congratulazioni e un grazie sentito ai presepisti e a quanti hanno collaborato all’iniziativa, che ripeteremo anche in occasione delle festività 2015».

Sono partiti nello scorso mese di dicembre i lavori di adeguamento e potenziamento delle reti idriche e fognarie del comune di Fumane. Si tratta di un

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Impianto idrico di Mazzurega, merito nostro»

investimento complessivo di 280 mila euro, di cui 230 mila finanziati dall’assessorato all’Ambiente della Regione Veneto. L’intervento, realizzato da Acque Veronesi, prevede la creazione di un nuovo tratto di rete fognaria di circa 100 metri nell’abitato di Mazzurega in via Rio Boscone e due nuovi collegamenti idrici in località Pomarole (1.110 metri) e Gorgusello di Breonio (640 metri). «Per quanto riguarda Mazzurega, erano state individuate numerose abitazioni ancora prive del collegamento alla rete fognaria. Una situazione che andava risolta, sia per motivi ambientali, sia per offrire un servizio adeguato ai cittadini – commenta Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi accanto al vicepresidente Massimo Olivati –. Gli elevati consumi di acqua, soprattutto nei mesi estivi, avevano evidenziato la necessità di potenziare l’alimentazione del serbatoio di Gorgusello Nuovo. Abbiamo ascoltato le esigenze del territorio, collaborando in maniera proficua, sia con l’amministrazione comunale di Fumane, sia con la Regione». Soddisfazione per l’avvio dei lavori è stata espressa dal primo cittadino Mirco Corrado Frapporti, accanto all’assessore Maurizio Zantedeschi: «Un’opera importante e attesa da anni, che porterà benefici a circa 500 cittadini. Ringrazio i vertici della società consortile per l’attenzione nei confronti del nostro comune. La fine dell’intervento è prevista per fine aprile 2015».

In veste di ex vice sindaco di Fumane, vorrei cogliere l’occasione per informare i cittadini del Comune in merito ai lavori di potenziamento idrico e rete fognaria di Mazzurega…Non vorrei che passasse il messaggio che gli attuali amministratori – che appaiono nelle foto relative agli articoli pubblicati inerenti i lavori stessi – siano i veri fautori dell’operazione: redazione dei progetti, reperimento dei finanziamenti è opera della passata ammiinstrazione. Nel lontano 2009, precisamente nella seconda assemblea d’ambito “AATO”, il sottoscritto, in qualità di Assessore ai lavori pubblici, segnalò con richiesta scritta la grave situazione della rete fognaria di Mazzurega che si trascinava da anni e nessuno mai si era interessato, presso le autorità competenti, per risolvere la vergognosa situazione. Alla fine del 2009 l’autorità d’ambito provvide ad inserire, nel piano delle opere, i lavori segnalati, compreso il potenziamento della rete idrica a Molina e Gorgusello, che in quelli anni aveva messo a dura prova il servizio autobotti di Acque Veronesi per il ripetersi di siccità estive. Conseguentemente ad ulteriori interessamenti nel 2010 i lavori entrarono nel braccio operativo di Acque Veronesi, a quel punto sollecitai gli ingegneri per i sopralluoghi e congiuntamente si decisero i percorsi della fognatura, ottenendo anche i permessi dei proprietari dei terreni “cosa di non poco conto”. Nel 2011 il referendum su “acqua bene comune” colpì in maniera indiretta i finanziamenti delle opere e le autorità d’ambito stesse. La situazione progettuale entrò in stallo sino alla fine del 2013, anno in cui i lavori potevano benissimo essere terminati, se il terremoto referendario non avesse messo in discussione tutto sulla gestione dell’acqua. All’inizio del 2014 più volte mi recai in sede di Acque Veronesi per visionare insieme alla direzione i progetti e indicare le priorità, soprattutto riguardo la indecente situazione fognaria di Mazzurega. Quando seppi che i lavori sarebbero iniziati a fine 2014 inizio 2015, tentai con la direzione di anticipare i lavori a maggio-giugno 2014, ma l’esito delle votazioni a me avverso, mi impedì di anticipare i tempi operativi. Sempre nel 2013, in una riunione presso Acque Veronesi, con il Sindaco Bianchi, la direzione di Acque Veronesi e la presidenChi non dovesse ricevere nella cassetza della stessa, si segnalava l’insostenibilità del depuratore di Mazzurega, prospettando delle soluzioni funta postale l’edizione del giornale, zionali, la direzione ne prese buona nota. potrà reperirlo presso i seguenti Ora la domanda sorge spontanea: come mai l’amministrazione che governava nel 2008 e anni precedenpunti: ti non aveva mai segnalato all’AATO la situazione di emergenza sanitaria oltre che ambientale, delle fognaFUMANE - Municipio - Farmacia Piscine ture a cielo aperto che esisteva a Mazzurega? La domanda va girata all’attuale amministrazione, perché era la stessa che governava allora e oggi siede al tavolo dei conferenzieri vestendosi di onori immeritati. BREONIO - Albergo Breonio Basta, non è più il tempo dei teatrini della politica che fanno diventare straordinarie opere ordinarie. MOLINA - Alimentari Ex vice sindaco CAVALO - Alimentari Besi Giuseppe Bonazzi


Sabato 7 febbraio NOTTE DELLE STELLE

Sabato 14 febbraio GRANDE MASCHERADE

presso i locali del N.O.I. di Domegliara, su invito, si terrà la tradizionale cena, a presso i locali del N.O.I. di Domegliara, festa in maschera per i bambini base di “polenta e baccalà”. Durante la serata, in pompa magna, il Marchese del Montindon incoronerà ufficialmente il 68° DUCA della VALBUSA e la 40° Domenica 15 febbraio DUCHESSA, alla presenza di amici, autorità e maschere veronesi conferimento 68° CARNEALON de DOMEIARA delle commende ai nuovi notabili. Imponente sfilata della corte Valbusana, preceduta dal 68° Duca e dalla Duchessa, dal Marchese del Montindon e Marchesa, dal Barone del Recioto Grola e dal Da mercoledì 11 febbraio a mercoledì 18 febbraio fido Cedrone senza fegato, accompagnano Teste di Verona e Provincia, carri allegorici, gruppi folkcloristici ed il popolo in festa, lungo le vie del DUCATO, SETTIMANA del CARNEVALE la nuova coppia Ducale, con le maschere Valbusane, visitano asili, scuole, coopera- con coriandoli, balli, canti, frizzi e lazzi, allegria e divertimento per grandi e piccini. tive e case di riposo nel Comune di Sant’Ambrogio e nei Comuni limitrofi. info@carnealondedomeiara.it


CRONACHE di Sant’Ambrogio

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

IL RICONOSCIMENTO. Applausi alla Tipografia Nicolis e alla Trattoria Bar Dal Maestro

22 L’APPROVAZIONE

“Fedeltà al Lavoro” Convenzioni scolastiche Il premio è per due Servizi di

Massimo Ugolini Sant’Ambrogio di Valpolicella ha il conferito il premio Fedeltà al Lavoro a due realtà imprenditoriali operanti sul territorio comunale: la Tipografia Nicolis e la Trattoria Bar Dal Maestro. Il riconoscimento della Camera di Commercio, giunto alla 37° edizione, è stato ritirato, per quanto riguarda la Trattoria Bar Dal Maestro, dalla signora Lia che, con i figli Roberto e Vittorio gestisce l’esercizio. Molto apprezzato il premio dalla signora Lia Bombana ed i suoi famigliari, titolari dello storico albergo in centro paese a Sant’Ambrogio. Una chicca?. “Dal Maestro”, come viene chiamato familiarmente dai cittadini, fu annoverato nell'annuario Touring Club del 1922. La signora Lia s’è detta soddisfatta soprattutto perché ha ricevuto questo premio, a riconoscimento per l'impegno, il merito e la serietà del suo lavoro. Racchiusi in una scultura raffigurante l'angolo dell'edificio della

Camera di Commercio in marmo rosso verona, ulteriore motivo d’orgoglio per i premiati: «Mi sono sentita orgogliosa di essere ambrosiana perché, a tutte le 180 realtà imprenditoriali premiate, sono state consegnate delle sculture ideate dalla scuola d’arte “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella, realizzate con il marmo rosso Verona, tipico materiale estratto dalle cave del nostro territorio». Il premio troneggia in bella vista su una mensola all'interno della trattoria bar Dal Maestro. Il sindaco Roberto Zorzi, presente con il vicesindaco Renzo Ambrosi alla cerimonia, si è congratulato con la famiglia Bombana: «Il Premio Fedeltà Lavoro costituisce un riconoscimento importante per tutti quei lavoratori e quelle imprese con più di 35 anni di attività che sono state premiate per la loro passione, impegno e soprattutto la loro tenacia nei momenti difficili - ha affermato il sindaco Zorzi - ringrazio la Camera di Commercio e il Centro

Servizi Marmo per avere supportato la nostra scuola d'arte, che anche questa volta ha saputo interpretare in modo egregio l'evento». La scuola ha valorizzato un materiale, il marmo rosso Verona «che

rappresenta il nostro territorio e che è stato utilizzato per la facciata della sede della Camera di Commercio, realizzata negli anni ‘60 dall’architetto Libero Cecchini» - ha concluso il primo cittadino.

Approvate due convenzioni dal Consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella: la convenzione tra Comune e scuole materne paritarie e la convenzione tra Comune ed istituto comprensivo Dante Alighieri. «Questa convenzione ci consente di razionalizzare i tempi d’intervento per le piccole manutenzioni ora gestite direttamente dall’istituto» ha affermato il sindaco Roberto Zorzi. «Questa tipologia fu introdotta dalla mia amministrazione - ha spiegato Pier Luigi Toffalori, consigliere del gruppo Al Servizio dei Cittadini -. Fa piacere osservare che continua». Altra convenzione annuale è quella tra Comune e scuole materne per le quattro scuole d’infanzia sul territorio: don Ulisse Bertoldi di Sant’Ambrogio, Sacro Cuore di Domegliara, Angeli Custodi di Gargagnago, San Gaetano di Ponton. «Nonostante le difficoltà economiche contingenti, abbiamo aumentato il contributo di 1500euro per ogni sezione» - ha spiegato il sindaco Roberto Zorzi. Il contributo annuo è di 318mila euro di cui 110mila euro per la don Ulisse Bertoldi di Sant’Ambrogio (5 sezioni), 88mila euro per la Sacro Cuore di Domegliara (4 sezioni), 72mila euro per la Angeli Custodi di Gargagnago (3 sezioni), 48mila euro per la San Gaetano di Ponton (2 sezioni). Il consigliere di Al Servizio dei Cittadini Paola Sartori ha chiesto nuovamente d’inserire l’Isee, l’indicatore economico del reddito «quale strumento per valutare la possibilità di agevolazioni per le famiglie in difficoltà». «I presidenti delle scuole materne hanno preferito continuare come in passato perché l’introduzione di questo indicatore economico avrebbe comportato problematiche burocratiche non indifferenti - ha risposto Zorzi -. I casi particolari potranno essere valutati, come in passato, dalle strutture comunali». «Mi auguro - ha affermato Marco Selmo di Libera Scelta che l’amministrazione possa supportare i comitati di gestione delle scuole d’infanzia in un momento difficile come questo».

L’ASSESSORE ALDEGHERI A TUTTO CAMPO

Associazioni, Comuni e Villa Bassani Villa Bassani, i rapporti con le associazioni, i Comuni della Valpolicella ed altre iniziative. Alberto Aldegheri, assessore alla cultura e manifestazioni del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, ha le idee chiare. «Ho ricevuto la conferma del contri-

buto che avevamo richiesto per la realizzazione del Museo del Vino a Villa Bassani - spiega l’assessore -. L’obiettivo è creare un polo turistico, una Cittadella del Vino e del Marmo in Villa Bassani con sede delle più importanti associazioni ed enti operanti

Alberto Aldegheri

sul territorio per valorizzare i nostri prodotti in una sede adeguata ed elegante per accogliere anche i giornalisti internazionali. Il progetto di rilancio economico, inserito nel programma elettorale, sta prendendo forma». L’assessore è soddisfatto del rapporto con le associazioni. «Abbiamo posto fondamentali basi per un coordinamento con il mondo associativo che ha dato origine ad un calendario comune di eventi al fine di evitare sovrapposizioni». I rapporti con le amministrazioni della Valpolicella: «Continua il dialogo prosegue Aldegheri -, fondamentale per iniziative comuni come l’installazione di tabelle per i percorsi cicloturistici, rilancio degli uffici di informazione ex Iat, sistema bibliotecario veronese in quanto da maggio la Provincia smetterà di cofinanziarlo». Altre iniziative dell’assessorato sono la Primavera del Libro 2015 in programma a Sant’Ambrogio, un corso teatrale per bambini e ragazzi (dal 26 gennaio) a Domegliara, la formale richiesta da parte dell’assessore d’inserimento di San Giorgio di Valpolicella nel Club dei Borghi più belli d’Italia. «Sono soddi-

sfatto dei risultati che abbiamo ottenuto già in questi primi 6 mesi grazie al lavoro svolto in coordinamento col sindaco e l’amministrazione» - conclude l’assessore Alberto Aldegheri.

L’ATTIVITÀ. Elogi a Protezione Civile e Polizia L’amministrazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella ha conferito, in consiglio, encomi e menzioni per l’attività svolta dal gruppo comunale di Protezione Civile e dalla Polizia Locale. Menzione per la Protezione Civile, ha spiegato il sindaco Roberto Zorzi «per una serie di attività tra cui gli eventi meteorologici della scorsa estate». Emozionato il presidente del gruppo Antonietta Toffalori che ha ringraziato «i nostri volontari ed i loro familiari per l’impegno e la pazienza». Quindi è stata la volta dell’encomio al comandante della Polizia Locale di Sant’Ambrogio di Valpolicella Alessandro Cinotti che, impegnato in un servizio di accattonaggio, «lo scorso 27 giugno - ha spiegato il primo cittadino - nell’identificare un cittadino extracomunitario, è stato aggredito, subendo alcune lesioni». Per il medesimo fatto il comandante ha conferito l’encomio semplice all’agente scelto Luciano Verde, anch’egli vittima di lesioni da parte del cittadino extracomunitario nella stessa circostanza.


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di Sant’Ambrogio

IN CONSIGLIO. I temi: collaborazione con Patrengo e Bussolengo e modifiche ai regolamenti

Alleanze comunali e “norme” edilizie Alleanza con i municipi di Bussolengo e Pastrengo, e le modifiche al regolamento edilizio hanno alzato la tensione tra maggioranza ed opposizione nel consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Vogliamo ridurre i costi» - ha affermato il sindaco Roberto Zorzi dopo che il segretario comunale ambrosiano e nel contempo di Bussolengo, il dottor Spagnuolo, aveva illustrato la convenzione intercomunale per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture superiori ai 40mila euro, poi approvata con voto favorevole della maggioranza, voti contrari ed astensioni delle minoranze. «Con Pastrengo – ha aggiunto il primo cittadino - condividiamo servizi di Polizia Locale, con Bussolengo lo scopo è quello di appoggiarci ad un ente specializzato nelle gare d’appalto». Unanime la critica delle opposizioni che ritengono fondamentale dialogare con i Comuni della Valpolicella altrimenti si rischia l’isolamento, hanno affermato il

consigliere di Al Servizio dei Cittadini Pier Luigi Toffalori, Davide Padovani di Idea Comune e Marco Selmo di Libera Scelta. Il sindaco Zorzi, per contro, ha risposto che s’incontra periodicamente con gli altri amministratori della Valpolicella e che Sant’Ambrogio è capofila del Distretto di Protezione Civile Com. Polemiche anche sulla modifica al regolamento edilizio per istituire la commissione locale per il paesaggio in cui inserire la figura del geologo. «Figura fondamentale» secondo Idea Comune «per meglio tutelare l’ambiente», ha spiegato Bianca Pellegrini. «Il geologo - ha aggiunto Padovani - è stato inserito dai Comuni di Fumane, Erbezzo e San Pietro in Cariano, nella commissione paesaggistica». «Ogni richiesta di concessione edilizia deve essere accompagnata dalla relazione di un geologo» - ha replicato il vicesindaco Renzo Ambrosi mentre Laura Damoli, presidente della commissione regola-

menti, dapprima ha evidenziato «che l’inserimento del geologo in quanto tale avrebbe discriminato altre figure professionali, in ogni caso anche il geologo potrà fare parte della commissione»; quindi ha precisato che «in commissione non è stata votata la proposta di Bianca Pellegrini ma c’è stata solo una presa d’atto». Il consi-

gliere Marco Selmo si è astenuto «con l’auspicio che l’amministrazione tenga conto delle nostre osservazioni». Pier Luigi Toffalori, favorevole al geologo in commissione ha invitato la maggioranza «ad esprimere in commissione o successivamente la propria posizione sulle varie proposte per evitare equivoci».

MUSICA. The Matt Project incide il nuovo singolo negli U.S.A. “The Matt Project”, al secolo il batterista ed autore di Domegliara Matteo Breoni e il polistrumentista e cantante Carlo Poddighe, hanno inciso a New York un nuovo singolo. Con loro, nella quarta trasferta nella Grande Mela, c’era il cantante Jury, terzo classificato ad X- Factor 2009, polistrumentista e cantante soul. Il disco, nel gergo musicale Ep-Extended play, è stato inciso nello Steve Studio di Steve Greenwell, produttore e fonico della cantante inglese Joss Stone e Diane Birch. I tre musicisti veronesi hanno suonato nel club di Manhattan The Bitter End, locale in cui si sono esibiti Stevie Wonder, Billy Joel, Bob Dylan. «Tra gli appassionati - racconta Matteo Breoni - c’erano anche alcuni addetti ai lavori dell’ambiente musicale newyorkese, i quali sono rimasti letteralmente stupiti del fatto che siamo una band italiana, tutti pensavano fossimo americani”».

GARGAGNAGO. Il coro strappa l’ovazione al concerto natalizio Corale di Gargagnago grande protagonista del tradizionale concerto tenutosi nel periodo natalizio nella locale chiesa parrocchiale. Il coro, diretto da Tarcisio Pozzi con all’organo Fiorenzo Sona, ha intrattenuto i numerosi appassionati accorsi per il tradizionale evento unitamente al coro La Cordata di Verona e alla corale parrocchiale Sant’Andrea Apostolo di Sommacampagna. Il coro di Gargagnago fu costituito nel 1975 per volontà dell’allora parroco don Daniele Castagna, fondando nel corso dei decenni la propria attività sull’animazione delle celebrazioni liturgiche.

23 DOMEGLIARA

La 68ª sfilata del Carnealon Eccola la 68° sfilata del Carnealon de Domeiara in programma domenica 15 febbraio organizzata, come di consueto, dal comitato benefico Carnealon de Domeiara, presieduto dal baronetto Sergio Quintarelli. «L’entusiasmo è straripante» - afferma il presidente Quintarelli. Il conto alla rovescia è iniziato sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio con le elezioni regali nei bar del Ducato e nei seggi volanti dei Paesi limitrofi, ulteriormente rallegrate dal Club Auto e Moto d’Epoca che ha organizzato il sesto raduno mascherato in piazza Unità d’Italia. Sabato 7 febbraio Duca e Duchessa della Valbusa saranno incoronati, nella “Notte delle Stelle”, serata ad invito, dal Marchese del Montindon, allorquando saranno dispensate le Commende a chi il Carnevale ha reso grande tra un buon goto de vin ed un piatto di saporito baccalà. Tante mascherine saranno attese, sabato 14 febbraio, per la tradizionale Mascherade nel centro parrocchiale di Domegliara. Domenica 15 febbraio, alle ore 14, dal quartiere Poli inizierà la 68° sfilata del Carnealon de Domeiara: un serpentone di oltre settanta gruppi invaderà il Ducato della Valbusa, concludendo il suo allegro cammin in piazza Unità d’Italia. Come vuole la storia del Carnealon, i nuovi Duca con la Duchessa e la Corte della Valbusa visiteranno nei giorni carnevaleschi malati ed anziani, bimbi delle scuole d’infanzia e delle scuole primarie di Domegliara e dei paesi limitrofi.

Il Carnealon nel 1949

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare - Savoia Pneumatici DOMEGLIARA - Alimentari La Bottega Modena GARGAGNAGO - bar Acli MONTE - bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante OSSENIGO - Agriturismo La Ca’ PERI - Alimentari Cristini RIVALTA - Municipio - Rist. Belvedere BRENTINO - Municipio - Bar Malu


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

CRONACHE di Valdadige

OPERE. Intervista al sindaco Massimiliano Adamoli e al vicesindaco Adelino Melchiori

24 VOLARGNE

primaria? Lavori pubblici: Scuola Un riferimento Dolcè fa il punto Punto sui lavori pubblici nel comune di Dolcè. «Prosegue la nostra opera di valorizzazione e abbellimento sia dei centri che del territorio - spiega il sindaco Massimiliano Adamoli – per evidenziarne gli aspetti più caratteristici e belli della nostra Valdadige che merita di essere visitata e vissuta». In bicicletta, a piedi o facendo rafting. «Per quanto riguarda le opere realizzate nella frazione di Peri - prosegue il vicesindaco Adelino Melchiori - sono in via di ultimazione i lavori di sistemazione dei lavatoi di Peri costruiti negli anni '50. Si tratta di un intervento che valorizza un angolo caratteristico del nostro territorio. Tale progetto è stato finanziato con un contributo regionale di 32mila euro». Opere anche al cimitero della frazione Ossenigo. «Stanno procedendo i lavori di messa in sicurezza dell’accesso stradale al cimitero di Ossenigo – prosegue Melchiori -, lavori finalmente in fase di realizzazione dopo i necessari accordi sottoscritti con Anas S.p.A.». Il progetto è

stato finanziato con contributo regionale di 100mila euro. A Volargne sono in fase di ultimazione i lavori per la realizzazione del nuovo impianto d'illuminazione nel piazzale della Baita Alpini e Pro Loco. Per quanto riguarda i sentieri «sono iniziati - prosegue il sindaco - i lavori di sistemazione turistico ricreativa di percorsi sentieristici, in particolare il sentiero Montarion Ossenigo, quelli di Peri–Pradasacco e quelli di Ceraino». Alcuni esempi sono i sentieri che percorrono le storiche trincee con relativa cartellonistica storicodidattica nei boschi tra Peri e Ossenigo, ma anche la sistemazione di un percorso in uno dei luoghi più caratteristici della Valdadige, l’imbocco della chiusa a Ceraino, intervento finalizzato a valorizzare turisticamente il paesino, con un percorso che parte dall’Antica Birreria alla Grotta e scende sulla vecchia alzaia. Il progetto è stato finanziato con un contributo regionale di 61mila euro. Dai sentieri alla strada

Massimiliano Adamoli

silvo-pastorale Vergnana a Dolcè: sono in fase di esecuzione i lavori di “ripristino e realizzazione di strada silvo-pastorale multifunzionale a servizio del versante boscato ubicato in località Costa Vergnana”. Dopo aver perfezionato la concessione da parte della provincia di Verona, grazie anche all’interessamento dell’ex assessore provinciale Stefano Marcolini, di un bosco di 39 ettari “Bosco della Pietà”, «abbiamo fatto richiesta e

PERI/CARNEVALE BENEFICO

Alla 57 a edizione Grande attesa in Valdadige per il 57° Carnevale Benefico di Peri organizzato dal locale comitato del Battuccian con grandi protagonisti La Serenissima Duchessa e l’Eminentissimo Duca del Battuccian e tante mascherine. Il Carnevale si aprirà venerdì 20 febbraio alle 20 dai “bigoli e sardela” nella sede del Gruppo Alpini di Peri. La domenica il carnevale si svolgerà per le vie del Ducato del Battuccian. Alle 11.30 l'aperitivo e a mezzogiorno in piazza partirà la prima distribuzione dei maccheroni e l'apertura del concorso mascherine "Ducato del Battuccian"... E poi, via, alle 14.30 alla grande sfilata con l'obiettivo di superare il record di mascherine dello scorso anno quando furono ben 96 oltre a carri allegorici! Il nobile corteo della Serenissima Duchessa e l'Eminentissimo Duca del Battuccian sfilerà per le vie di Peri chiuse al traffico per la festa. Gran finale nel piazzale della Chiesa, alle 15.30, con lo spettacolo animato dalle mascherine premiate con caramelle e simpatici giochi. Quindi avverrà l’estrazione della lotteria e la “pesatura” del cesto. Al calar del sole l'ultima tappa si svolgerà nella sede del locale Gruppo Alpini Valdadige per l’ultima “cotta col peperoncino”. «Anche quest'anno - anticipano i membri del comitato - il Carnevale si propone come momento di socializzazione nel panorama carnevalesco della nostra Valdadige. Bambini e famiglie sono tutte invitate al pari dei forestieri, benvenuti a Peri e in Valdadige. Un doveroso ringraziamento a quanti contribuiranno negli anni alla riuscita del carnevale, e in particolare a chi sosterrà la nostra tradizione come le cantine del territorio e la Cassa Rurale Bassa Vallagarina. Inoltre ringraziamo l’Amministrazione Comunale sempre vicina a queste iniziative di festa e tradizione». Anche quest’anno il ricavato del Carnevale di Peri sarà destinato in beneficienza.

Adelino Melchiori

ottenuto un finanziamento anche per questo progetto conclude il primo cittadino -. I lavori prevedono la sistemazione di un’area degradata a parcheggio per funzionalità turistico ricreative come canoe, bici, escursioni, e in futuro un'area sportiva di Trial in una cava dimessa all’interno della proprietà provinciale». Anche in questo caso l'amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento regionale di 45mila euro.

La scuola primaria di Volargne, ampliata la scorsa primavera e oggetto delle ultime opere la scorsa estate, costituirà un punto di riferimento culturale per il mondo scolastico e la cittadinanza. Ne parlano il sindaco Massimiliano Adamoli e l'assessore all'istruzione Elena Salvetti. «L’anno scolastico è iniziato nel plesso riqualificato e ampliato - afferma il primo cittadino -. Tale opera ha permesso di conferire al plesso stesso, originariamente sottodimensionato, un nuovo respiro, concentrando in una sola infrastruttura tutte le classi della scuola primaria presente sul nostro territorio». Successive opere hanno permesso la riqualificazione del tetto, l'insonorizzazione delle nuove aule e sistemato il cortile e l’area antistante. «Nel plesso scolastico - prosegue l'assessore Elena Salvetti - sarà attivato un Centro “P3@ Veneti al fine di ridurre il divario digitale di cittadini e famiglie». Il comune di Dolcè ha ottenuto un finanziamento di 8mila euro, pari al 100% dell’importo richiesto, dalla Regione Veneto per la realizzazione di Centri di pubblico accesso ad Internet e ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione denominati “P3@ Veneti” «che costituiranno un fondamentale supporto alla biblioteca comunale, il cui progetto è in fase di ultimazione – prosegue l’assessore -. La nuova biblioteca avrà sede nella scuola primaria di Volargne».

BRENTINO BELLUNO

Metanizzazione, ripartono gli studi Del metano in Valdadige si è iniziato a parlare negli anni ’70. Nel 2002, con l’amministrazione Castelletti, fu impostato uno studio di metanizzazione completo del territorio, con la conseguente realizzazione di un primo stralcio. In quel periodo furono poste le basi per la metanizzazione costruendo in zona Cavaterre la centralina di primo salto per consentire di far passare il metano da alta a media pressione e fu costruito un primo tratto di metanodotto della Cà Vecchia fino al ponte di Rivalta. A distanza di 12 anni l’amministrazione Mazzurana ha ritenuto opportuno riprendere quello studio. Sono stati organizzati diversi incontri con l’ingegner Alessandrini, direttore di Dolomiti Reti, gestore dell’attuale tratto sul territorio della rete metano. Un dialogo che ha portato ad un importante risultato: l’impegno della società Dolomiti Reti a realizzare, a proprie spese, l’impianto di metanizzazione per tutta la frazione di Alberto Mazzurana Rivalta, in particolare per le vie Adige, La Val, Avis, Giarolo, Olivi, Ca’Vecchia, Gelmetti e Don Cesare Scala. «L’intenzione – affermano dal Comune - è iniziare i relativi scavi tra aprile e maggio. In contemporanea saranno eseguiti interventi sulla rete fognaria di Rivalta che presenta alcune criticità: verranno eseguiti lavori di distinzione delle acque bianche da quelle nere di Via Gelmetti e Don Cesare Scala da parte di AGS, azienda che da gennaio gestisce la rete fognaria del Comune. Infine è stato aperto un tavolo anche con ENEL per valutare l’interramento di un tratto di elettrodotto di media tensione che passa sopra il centro abitato. Tutto questo sta impegnando non poco il nostro ufficio tecnico, che l’amministrazione si sente in dovere di ringraziare». La valutazione dell’investimento di Dolomiti Reti è di circa 500.000 € i cui lavori prevedono, oltre alle condotte, anche una seconda centralina nella zona di Rivalta, mentre l’investimento che farà AGS si aggira su circa 240.000 €. Dolomiti Reti nel frattempo è disponibile a predisporre, per chi ne fosse interessato, un preventivo gratuito e senza impegno per valutare il costo dell’allacciamento alla condotta di metanizzazione. «Si tratta di un primo importante passo verso la metanizzazione dell’intero territorio comunale – commenta il sindaco di Brentino Belluno, Alberto Mazzurana -. Il tavolo di lavoro e trattative aperto lo scorso giugno con le rispettive Società ha portato ad un esito quasi insperato. Per proseguire in questa direzione al fine di poter successivamente metanizzare anche i centri di Belluno, Brentino e Preabocco incaricheremo un ingegnere affinché riprenda i progetti impostati dall’Amministrazione Castelletti e ne riveda le possibilità di realizzazione. Siamo consci della complessità del compito che richiede lavori sulla provinciale e in frazioni distanti tra loro. Inoltre, visto il preventivo di spesa di circa 2 milioni di euro, abbiamo la consapevolezza che non si tratterà di un obiettivo immediato, ma l’impegno dell’Amministrazione è fare quanto possibile per poterlo raggiungere».


Case prefabbricate in legno: tutti i comfort e i vantaggi a cura dell’arch. Mirko Ballarini (Studio d'architettura mb2) Anche in provincia di Verona è sempre più frequente veder costruire una villetta o ampliare una casa esistente, non con i tradizionali “mattoni” bensì in “legno”. I sistemi che sfruttano i vantaggi della prefabbricazione abbinata alla tecnologia del legno sono in realtà molteplici e basati su tecnologie nate e sviluppate nei paesi nordici. Ad oggi sono però molte le realtà sia di piccole che grandi dimensioni e anche a carattere locale, che offrono la possibilità di realizzare queste tipologie di fabbricati. Non mancano nei confronti delle case in legno diffidenze di carattere culturale (la casa in legno brucia, marcisce, non è solida, etc) a cui i costruttori danno di volta in volta interessanti e articolate risposte. I vantaggi offerti dalle case in legno sono: a) Tempi di realizzazione ridotti Nella realizzazione di una casa in legno prefabbricata la maggior parte del lavoro si sposta dal cantiere allo stabilimento. La fase progettuale e di preassemblaggio diventa preponderante e ciò determina che sul cantiere le case in legno si realizzino con poche settimane. b) Prezzi fissi e preventivati Prima della messa in “produzione” il cliente riceve un preventivo dettagliato e completo di tutto. Firmato il contratto, (le modifiche sono vivamente sconsigliate poiché assai costose) il costo finale rimane quello stabilito, con grande vantaggio quando si deve ottenere un mutuo. c) Antisismiche e particolarmente adatte alle sopraelevazioni Per la loro leggerezza le strutture in legno sono particolarmente adatte alla sopraelevazione di fabbricati tradizionali, poiché non vanno a incidere significativamente sulle fondazioni e sulle murature esistenti. Molto spesso non richiedono alcun adeguamento, con evidente risparmio economico. d) Elevato benessere e comfort abitativo L’ottima coibentazione termoacustica consente un elevato livello di comfort abitativo sia estivo che invernale, anche in presenza di disturbi dovuti a rumori esterni. Il legno svolge l‘importante funzione della regolazione del clima interno della casa. Le soluzioni “a catalogo” sono assai poco personalizzabili. Tuttavia ad oggi e possibile spingere a vari livelli la prefabbricazione in modo da dare al cliente la libertà desiderata nella scelta di materiali e finiture.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

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CALCIO. Il tecnico Ivo Castellani analizza il momento dei biancorossoverdi

Gargagnago sogna il salto in “Prima”

La Prima categoria è il grande sogno nel cassetto. Mai realizzato in quarant’anni di storia. I vertici della classifica di Seconda sono la realtà del presente, un presente pieno di emozioni e di ambizione. Il Gargagnago ci ha preso gusto, lottare per i piani alti non fa venire le vertigini ai biancorossoverdi. «Conquistare la promozione sarebbe una grossa soddisfazione – spiega il tecnico Ivo Castellani – ma, sinceramente, non abbiamo alcuna pressione da parte della società: noi cerchiamo

di dare il massimo in campo, poi faremo i conti alla fine. Dopo il sesto posto della passata stagione, l’intenzione era di disputare un campionato nelle prime posizioni, in zona playoff. Nessuno di noi si aspettava una cavalcata così importante (a sabato 31 gennaio, il Gargagnago è in testa al girone A, ndr): ora, la squadra proverà a rimanere più in alto possibile, consapevole però che Bure, Parona, Pescantina-Settimo, Peschiera e Cavaion sono validissime concorrenti al

successo finale e che non sarà semplice stare e arrivare davanti a tutte». Il girone di andata ha sorriso ai biancorossoverdi, «è stato sorprendente e strepitoso: abbiamo totalizzato tredici risultati utili consecutivi, frutto di dieci successi e tre pareggi, prima della sconfitta al 14ª giornata contro il Malcesine – commenta Castellani -. Non solo: abbiamo avuto a lungo la miglior difesa e il miglior attacco, giocando un buon calcio. A volte, va detto, abbiamo raccolto più di

quello che avremmo meritato, come per esempio nella trasferta di Caselle (affermazione per 0-1, ndr). Il Gargagnago, in generale, è una compagine qualitativamente valida, composta da parecchi calciatori di esperienza: dobbiamo imparare a non avere cali di concentrazione e di attenzione in campo. In ogni caso, si può sempre migliorare in tante piccole situazioni, ma i ragazzi hanno giocato al massimo delle loro possibilità in tutte le gare». Il girone di ritorno è cominciato da una manciata di settimane. L’obiettivo è continuare a stupire e divertirsi. E, naturalmente, ambire al sogno chiamato Prima categoria. «La seconda parte di campionato è e sarà complicato non solo per noi, bensì per qualsiasi club – analizza Castellani -. Affronteremo avversari che, per un motivo o per l’altro, avranno bisogno di punti: pertanto, ogni domenica il Gargagnago dovrà battagliare per avere la meglio, e la condizione fisica e quella mentale faranno la differenza. Sono molto esigente con i miei giocatori, lo confesso, e non sopporto chi non dimostra impegno e concentrazione: bisogna sempre dare il 100% e, sotto tale aspetto, i miei ragazzi sono solo da lodare». Matteo Sambugaro

SOFT DART

Verona protagonista alle finali nazionali

Verona sul gradino più alto del podio nelle finali italiane a squadre di soft dart, le cosidette freccette elettroniche con la punta di plastica, organizzati alla fiera di Bolzano da Fidart in collaborazione con Vispi, Azienda di Soggiorno Autonoma della capitale delle Alpi, Bull Games e Forst. Grandi protagonisti della 22° edizione del torneo nazionale gli “Effetto Ieio Taac” di Arcole che hanno vinto il titolo italiano nella categoria Master. Un titolo che i giocatori Matteo “Few” Ferraro, Andrea “Lecce” Lorenzo, Luca “Lucheta” Spenazzato, Rosario Scarcelli, Alex “Bocia” Labozzetta, Domenico “Mimmo”, Gregory “Greg” Ballarin, capitanati da Nicola “Muro” Murari, hanno dedicato ad una persona speciale, Emanuele Bixio, Ieio come lo

IL BILANCIO. Il Fumane Sant’Ambrogio Basket entra nel vivo E’ entrata nel vivo la tredicesima stagione cestistica per la società Fumane Sant’Ambrogio Basket del presidente Flavio Mascanzoni. «Siamo soddisfatti come nelle precedenti annate, osserviamo grande entusiasmo a partire dalla nostra base, le squadre più giovani fino alla squadra maggiore che sta disputando la C femminile - afferma il presidente -. Stiamo svolgendo corsi di minibasket a Fumane e S. Ambrogio. Sono un centinaio di bambini delle scuole elementari iscritti al minibasket. Inoltre vantiamo altri 150 iscritti nelle categorie superiori». Una crescita, quella del sodalizio valpolicellese, che vuole avere come imprescindibile base la qualità dell’insegnamento in tutte le formazioni del vivaio: esordienti, tre compagini Under 13 di cui una femminile, l’Under 15, l’Under 17 maschile e l’Under 16 mista. «I bimbi del minibasket si suddividono tra le strutture di Sant’Ambrogio e Fumane - sottolinea il presidente -. Tutte le altre compagini, dai ragazzi in età di scuola media fino alle prime squadre, giocano a Sant’Ambrogio nella palestra delle scuole medie». Su tutti, in campo femminile, spicca la squadra militante in serie C, composta per la maggior parte da giocatrici provenienti dal settore giovanile. L’obiettivo delle ragazze, allenate da coach Alessandra Giardini e Christian Leso, è quello di mantenere la categoria. «In campo maschile - afferma Mascanzoni - la squadra maggiore, in piena zona play off, sta disputando il campionato di Prima Divisione, guidata da coach Riccardo Fracchetti». Al di là dei risultati agonistici, nella società valpolicellese non deve mai mancare, secondo il presidente, quello spirito collaborativo «linfa vitale per la nostra società composta dai ragazzi e dai genitori che danno una mano, tifando, arbitrando e interessandosi alle sorti delle squadre». M.U.

chiamavano affettuosamente, deceduto all’improvviso lo scorso giugno. In giugno la squadra organizzerà il “1° Memorial Ieio” nel bar di Elisa, ad Arcole, sede degli Effetto Ieio Taac. I campioni italiani inizieranno questa stagione nella serie A del soft dart. «Da marzo i campioni italiani giocheranno nella categoria Elite per continuare a vincere» - evidenzia il dirigente Fidart Renato Costanzi, presente a Bolzano. In fiera, davanti a 240 tabelloni elettronici, si sono affrontati 3000 giocatori, suddivisi in 460 squadre provenienti da tutta Italia. Al termine della tre giorni, le premiazioni. Ecco tutti i podi. Nella serie-regina Elite, la serie A del soft dart italiano: campioni italiani i Silver Lions (Brescia), vicecampioni gli Uragano Ceres (Vicenza), terzi classificati i Dragoon Pub (Parma) e quarti i Basdardi (Vicenza). Categoria master: campioni italiani gli Effetto Ieio Taac (Verona), vicecampioni i Las Ve gas (Teramo), terzi classificati i Rosso Di Sera (Tr ev iso) e quarti I Disidratati Di Sherwood (Frosinone). Si è fermata nei quarti di finale delle Amazzoni (Verona). Categoria Amatori: campioni italiani I Tappabuchi (Teramo), vicecampioni i Bull Breakers (Cremona), terzi classificati i Wanted Dart (Cremona) e quarti Le Grignapappole (Cremona). Categoria Mixed: campioni italiani I Super Sayan (Ascoli Piceno), vicecampioni i Delfino Dart (Perugia), terzi classificati gli Hangover Dart (Frosinone) e quarti i Te Lo Metto Nel Bull (Campobasso). Il soft dart ha uno dei suoi punti di riferimento in Verona e provincia. Dal Baldo alla Bassa Veronese, dal lago di Garda alla Val d’Alpone, sono 600 i tesserati che partecipano a campionati e gare, allenandosi durante la settimana. Una quarantina i Dart Club sparsi per la provincia affiliati alla Fidart e legati normalmente a bar o birrerie. In marzo inizieranno i campionati provinciali a squadre; in novembre Sant’Ambrogio di Valpolicella ospiterà l’ultima tappa del circuito nazionale Gran Prix che vedrà l’assegnazione della Coppa Italia 2015. Massimo Ugolini


Un prototipo di auto senza conducente Ricordate Supercar, il telefilm Anni 80 in cui David Hasseloff scorrazzava su un'auto dotata d'intelligenza artificiale, con cui era solito intrattenersi in lunghe e piacevoli conversazioni? Tra non molto uno scenario del genere potrebbe non essere più soltanto fantascienza. Molte case automobilistiche hanno infatti annunciato di poter commercializzare mezzi che non necessitano del conducente di qui al 2020. La rivoluzione parte dalla Florida: è qui che si sta concentrando la maggior parte degli investimenti e dei test, come ha spiegato il segretario al trasporto dello Stato americano Ananth Prasad. SENSORI SULLE STRADE. La Florida è uno dei quattro Stati degli Usa (gli altri sono California, Nevada e Michigan) in cui è consentito sperimentare sulle strade pubbliche la tecnologia che non prevede la presenza di un uomo al volante. Con tanto di test che verificano la capacità delle auto di reagire a repentini cambiamenti atmosferici, con un sistema frenante all'altezza delle mutate condizioni del manto stradale. Tratti di strada tra Orlando e Tampa sono addirittura stati dotati di sensori capaci d'interagire con le vetture per segnalare criticità dal punto di vista meteorologico o del traffico. A lavorare sul progetto sono in molti. Google, il gigante del web che da tempo sperimenta anche sistemi per la guida senza conducente, ha promesso di mettere a disposizione la propria tecnologia entro il 2018. Nissan, Reanault e Mercedes si sono date come obiettivo per l'effettiva commercializzazione il 2020. PILOTA AUTOMATICO GIÀ PRESENTE. D'altronde, anche se l'idea fatica a combaciare con la nostra routine di automobilisti stressati e perennemente imbottigliati, molte delle tecnologie chiave per la realizzazione

di una driverless car sono già a disposizione delle case automobilistiche. E alcune addirittura già in uso. Alcuni modelli Mercedes in vendita sul mercato europeo possono usufruire della possibilità di pilota automatico in condizioni di traffico a bassa velocità: in base all'andatura dei veicoli dinanzi a loro, le auto sono in grado di accelerare o decelare. Volvo, invece, equipaggia alcune auto con un sistema di protezione dei pedoni che interviene tempestivamente sui freni se il radar dell'automobile individua una persona nelle vicinanze. UN SISTEMA DI CABLAGGIO COMPLESSIVO. Il tutto si basa su sistemi complessi di cablaggio e sensori: ogni macchina è destinata a essere collegata all'altra e alle strade, che a loro volta dovrenno essere dotate dei trasponder necessari a rilevare dati e a comunicarli alle vetture. Il risultato può essere un'immensa rete in cui tute le informazioni - dal traffico alla presenza di oggetti per strada - sono destinate a essere condivise per consentire la guida senza pilota. Secondo i primi studi, solo negli Stati Uniti quasi 8 milioni di corsie dovrebbero essere dotate di sensori capaci d'interagire con le vetture.

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

LA SCATOLA NERA

Sempre più veicoli,in Italia vengono dotati della scatola nera,un congegno molto utile montato, oramai, su circa due milioni di autovetture. Proviamo a vedere insieme di che cosa si tratta. La scatola nera è composta da quattro componenti fondamentali: l’accelerometro, un dispositivo di localizzazione satellitare (GPS), un sistema di comunicazione GSM e un microprocessore con una memoria. •L’accelerometro misura i cambi di traiettoria, accelerazioni e frenate, ed è in grado di rilevare il comportamento del veicolo in caso di incidente; •il sistema GPS registra la posizione del veicolo in maniera esatta (il margine di errore è di pochi centimetri) sfruttando la triangolazione del segnale tra i satelliti; Roberto Azzolina •il trasmettitore GSM, che è lo stesso utilizzato dai telefonini, comunica i dati con una frequenza prestabilita (in genere ogni due chilometri percorsi dalla vettura) alla banca dati e, in base alla gravità dell’incidente, allerta i soccorsi; •la memoria, infine, conserva i valori rilevati dalla scatola nera in maniera permanente e anche nel caso in cui venga scollegato il cavo elettrico. La scatola nera è attiva 24 ore su 24. La scatola nera auto registra i dati di guida in maniera oggettiva e, in caso di incidente, questi valori possono essere utilizzati in un’eventuale causa in tribunale. Può essere un’arma a doppio taglio: la compagnia può servirsi delle registrazioni anche se danneggiano il cliente. Effetti positivi riguardano soprattutto la sicurezza: in caso di sinistro particolarmente grave, la black box invia in automatico la richiesta di soccorso, fornendo dati precisi sulla posizione del veicolo. Questo dispositivo è prezioso anche nell’eventualità di un furto: il segnale GPS consente di localizzare subito il veicolo. Se avete delle curiosità da soddisfare,il nostro consiglio è Alessandra Azzolina sempre di rivolgervi alla vostra autoscuola di fiducia.


RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

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STORIA DEL TERRITORIO

di Rinaldo Dal Negro

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Cronaca dell’anno 1952 - Malgrado nel dopoguerra la città si fosse enormemente sviluppata, stante un’inchiesta a livello nazionale effettuata sulla miseria, Verona figurava col reddito medio più basso tra le principali città italiane. - Morì Renato Simoni, giornalista, scrittore e commediografo veronese di grandissimo valore. Con la sua dipartita scomparve del tutto la “triade” culturale Dall’Oca Bianca, Barbarani, Simoni che con le loro ottime qualità artistiche e umane lasciarono a Verona un segno indelebile. - Il 3 marzo venne a Verona il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi per inaugurare la Fiera. Da notare che il presidente Einaudi era particolarmente affezionato a Verona considerato che sua moglie – donna Pellegrini – era originaria della nostra città. - L’ex “Mercatorum”, sede della Camera di Commercio, subì un gravissimo incendio che mise in pericolo anche le vicine case di piazza delle Erbe. Le fiamme distrussero, tra l’altro, la seicentesca Sala consiliare, la biblioteca e il prezioso archivio storico. - Fu interrato il Fiumicello, ultima testimonianza di un corso d’acqua minore. Proveniente da Montorio si inoltrava in città nei pressi di Porta Vescovo, attraversava parte di Veronetta e si dirigeva poi verso l’Adige. - Strano ma vero: ucciso dal proprio cane da caccia il quale premette involontariamente con una zampa il grilletto del fucile rivolto, inavvertitamente, verso il suo padrone. Questa disavventura destò grande sgomento anche perché accaduta al conte Zeno Orti. - Il liceo scientifico Angelo Messedaglia, allora ospitante circa 400 alunni, lasciò la sede di via Fratta per trasferirsi nel ricostruito ed adattato palazzo Da Lisca.

- Nei pressi di Santa Lucia deragliò un treno della linea Milano – Venezia. Conseguenze? Tre morti e numerosi feriti. - Morì il compositore veronese Italo Montemezzi, famoso in tutto il mondo per le sue ottime opere. Una di queste, “Amore dei tre Re”, al Metropolitan di New York rimase in cartellone addirittura per dieci anni! - Si insediò nella ZAI la prima importante industria ortofrutticola veronese. Si chiamava Eva. - Vennero assegnate le Medaglie d’Oro al valor militare (alla memoria) al sottufficiale di fanteria Gino Trainotti e al capitano degli alpini Libero Vinco, ambedue caduti eroicamente sul fronte russo. Agli stessi Verona intestò poi rispettivamente una via e una piazza in città. - Tragedie di bambini. Paolo Brunelli di due anni morì cadendo in un paiolo di acqua bollente. Pier Luigi Cavazza di 7 anni morì straziato dallo scoppio di una bomba a mano rinvenuta in un tombino. Giovanni Maimenti di due anni morì per aver ingerito alcuni sulfamidici trovati nei cassetti di casa. Maria Teresa Grespan di 16 mesi morì schiacciata da un trattore che un familiare stava azionando. - Sorse sul piazzale della stazione di Porta nuova il tempio votivo dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Era stato iniziato nel dicembre 1950 adempiendo ad un voto dell’allora vescovo Girolamo Cardinale. - Venne inaugurata la nuova Borsa di Commercio, ospitata nel grande salone della Gran Guardia appositamente ristrutturato. Nello stesso edificio saranno poi ospitati anche gli uffici dell’Associazione Industriali e dell’ente Fiera. - Su iniziativa del sindaco Uberti riprese le pubblica-

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino In redazione, facendo un po’ d’ordine e archivio tra i tantissimi libri giunti e recensiti negli ultimi anni, mi ha particolarmente entusiasmato riprendere tra le mani “AD UN PASSO DAL CIELO” dell’autrice siciliana, ma veronese d’adozione, Valeria Favorito. Questo libro-verità è stato recensito per la prima volta nel febbraio del 2013, ma ancora oggi riesce a sprigionare una grande vitalità anche solo sfogliandolo, grazie alle sue pagine nelle quali sono raccolte evidenti e tangibili testimonianze di forza d’animo e coraggio, medicine infallibili per superare qualsiasi malattia, anche quella più difficile da reggere, come può essere la leucemia. Ed è ciò che è accaduto all’autrice di questo entusiasmante libro,Valeria Favorito, nata ad Erice, Gianfranco Iovino in Sicilia nel 1988, che all’età di 11 anni subisce una sentenza dalla vita crudele: è affetta da leucemia mieloide acuta, un male che porta alla morte se non viene curato con un trapianto di midollo che le viene assicurato da un donatore dal cuore nobile, grande e impossibile da restare anonimo: quello del conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Oggi Valeria vive a Corrubbio ed è felice e sorridente alla vita, con mille prerogative ed aspettative, tipiche della sua età e di una adolescenza che le è servita a comprendere cosa può determinare un aiuto, come quello offerto dal suo donatore, quando attraverso una piccola parte di se stesso si assicura “vita alla vita”. Il libro “Ad un passo dal cielo” raccoglie foto e ricordi di vita di Valeria, durante gli anni della malattia e l’attesa per il trapianto del midollo. Un viaggio a ritroso tra pensieri e aspettative di una ragazza piena di intraprendenza che si sente davvero depositaria di un gesto umano nobile e quasi angelico, che l’ha ripresa da quel viaggio senza ritorno, mentre stava raggiungendo il cielo, per riportarla a vivere la sua vita di ragazza felice. Nascere è un privilegio assoluto, e poterlo fare per due volte nella stessa vita diventa un dono quasi miracoloso, perché si ha la possibilità di apprezzare quanto sia immenso lo stare bene con se stessi e con il proprio corpo e poter diffondere il messaggio solidale di donare il midollo osseo, attraverso un gesto che regala nuova vita. Il libro di Valeria ha però anche un obiettivo benefico importante, di assoluto valore e rispetto, quello di raccogliere fondi a favore del reparto Oncoematologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona nella cura e la ricerca. Concludiamo questa recensione con le parole di Valeria che nel sintetizzare il motivo che l’ha spinta alla pubblicazione di “Ad un passo dal cielo” col sorriso sulle labbra confida la sua più grande speranza: «Vorrei che i giovani capissero l’importanza della donazione di sangue, delle cellule staminali emopoietiche (midollo osseo), e se non possono donare entrambi, partecipare a qualche altra forma di volontariato che regala gesti e doni di vita.Vorrei dire, inoltre, che il ricavato del libro verrà devoluto al reparto di ematologia di Verona (Borgo Roma), perché lì sono stata bene, non mi hanno mai fatto sentire sola e sono stata assistita e salvata con amorevole cura». Per ordinare “Ad un passo dal cielo” di Valeria Favorito scrivere a: valeriafavorito@hotmail.it; donazioni minime di euro 10,00 cu C/C postale IT17T0761117000000881335 9

zioni il giornale “Corriere del mattino”. A dirigerlo venne chiamato l’on. Pietro Gonella. - Alle olimpiadi svoltesi a Helsinki il veronese Adolfo Consolini conquistò la medaglia d’argento. - Tragedia nella famiglia Pimazzoni - Albertini di San Michele Extra. Morirono nel giro di pochi giorni zio, nipote, madre: Alessandro travolto sulla sua bicicletta, Sara di 25 anni per setticemia, la vedova Albertini di 58 anni per sincope causata dal dispiacere. - Nell’arco dell’intero anno 1952 sulle strade di Verona e provincia si verificarono 415 incidenti stradali di una certa gravità che causarono 45 morti. - Tragedia accorsa al dottor F.G., funzionario della Cassa di Risparmio. Ultimato il bagno uscì dalla vasca e…morì all’instante fulminato dalla stufetta elettrica lì accanto! - Vincite al totocalcio. Danilo Momi, operaio delle Ferrovie dello Stato, vinse al totocalcio 13 milioni di lire, cifra notevole per quei tempi, tant’è che la notizia apparve sull’Arena unitamente alla foto del fortunato vincitore. Dea bendata anche per Cipriano Filippi, farmacista di Cadidavid, che vinse poi 15 milioni di lire. - Incidenti aerei. Causa la collisione tra due aerei militari Tunderbolt, uno precipitò nei pressi di Zevio, causando la morte del pilota. Un aereo F84, nella fase di atterraggio nell’aereoporto di Villafranca si schiantò contro un gelso incendiandosi unitamente al pilota. Nel tentativo di atterrare all’aereoporto di Villafranca un aereo in emergenza precipitò. Era pilotato dal veronese Ugo Aldrovanti che morì all’istante. Nell’incendio a terra venne ustionato anche un contadino del luogo.

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey WILD - (Wild) Drammatico - Biografico 115 minuti. U.S.A. 2014 (uscita 19 febbraio) di Jean-Marc Vallée, con Reese Witherspoon, Laura Derrn, Thomas Sadoski,Gaby Hoffmann, Keene McRae. Una curiosità: Reese Witherspoon (candidata all'Oscar) del film è anche la produttrice. Colonna sonora da batticuore: Bruce Springsteen, Simon & Garfunkel, Wing, The Hollies, Leonard Cohen… Il film, commovente ed emozionante, è basato sulla memorie della popolare scrittrice Nick Homby “Wild: From lost the found on the Pacific Crest Trail” e racconta la storia vera di avventura e rinascita di Cheryl Strayed e della sua escursione solitaria di 1.600 km, dalle montagne del Pacific Crest Trail, al deserto del Mojave, attraversando la California, l'Oregon e lo stato di Washington. Protagonista del film è la giovane Cheryl (una Reese Witherspoon indimenticabile) che con i traumi di un'infanzia molto difficile e dopo anni di comportamento distruttivo tra droghe e amori sbagliati, finisce per prendere una decisione alquanto avventata. Senza nessuna esperienza alle spalle e mossa da grande determinazione, si imbarca in una impresa più grande di lei attraversando gli Stati Uniti d'America: dai confini del Messico a quelli del Canada. In questo lungo viaggio di sconfinata solitudine, avventuroso e formativo, si trova ad affrontare le meravigliose bellezze e i pericoli sempre in agguato della natura selvaggia. Senza nessuna esperienza Cheryl riesce nella sua impresa e nel lungo, faticoso e massacrante percorso, rimetterà insieme pezzi della sua vita che aveva perso ogni speranza dopo il brutto periodo attraversato: la morte della madre molto amata e la fine traumatica del suo matrimonio. Ho scelto questo film per le affezionate Lettrici de l'Altro Giornale come omaggio per il prossimo 8 marzo e "al loro coraggio nella vita".


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

RUBRICHE

POESIE

29 a cura di Giancarlo Peretti

Angelina Zecchinelli attende da un anno che venga pubblicato il suo scritto (non poesia)…eccola accontentata con “Paradiso: reparto maternità”. Poesia è senz’altro quella di Piero Mirabella, sintetica e profonda, dal titolo appropriato. E poiché è rimasto poco spazio, lo riempiamo con un’altra breve dedica a “Sorella Acqua”, ringraziando l’autrice Loredana Zanon per la simpatica idea. PARADISO: REPARTO MATERNITÀ Se presenta ‘n giorno en Paradiso Mama Serena e papà Daniele. E’ permesso? Ariva l’Arcangelo Gabriele, noantri volessimo n’altra creatura… Lu el ne varda en viso… Un butin ghe l’avemo za, Nicola. Stavolta però saressimo contenti se la fusse na butina. Meio se carina! L’Arcangelo de guardia el ghe fa presente che quel zugo lì l’è come el loto… Ci toco toco. Gh’era ‘na fila de buteleti pronti rento en fagotto, tuti lì che i aspetaa le cicogne viaggiatrici o le levatrici, ma i era tuti buteleti, gnanca ‘na butina. Ghe n’era una là in fondo, ma bisognaaa aspetar… Aspetar quanto? Ià domandà mama e papà. Aspetar el vintitri de febrar parchè alora sì l’è en bel festegiar. Du compleani En d’en colpo solo: Giulia e nono Luigi ringiovanio de vint’ani Che ‘l par che ‘l se alza en volo… Se dirà: i soliti raccomandati… Ma questi iè i fatti, el resto iè…ciacole! Angelina Zecchinelli

POESIA Poesia, fatica solitaria con il silenzio a farti compagnia, un foglietto di carta una matita e il tempo che si ferma tra le dita. Un gioco di tensione fra limiti e infiniti, fra intensità ed espansione di spazi misteriosi, profondi, smisurati dell’anima, del cuore, del pensiero …e alfine le parole, come frecce diritte verso il vero. Un’emozione: e poi diventa volo e buca il cielo! Piero Mirabella

SORELLA ACQUA Te si sta decantà in tute le lingue del mondo, lodà da San Francesco, benvista come un caro parente. Acqua che sgorga e che score e non conosse soste e confini, acqua che avemo arginà, contenua nel so leto, sacrificà dentro le nostre bottiglie. Acqua piovana dentro ai seci par i fiori, nelle posse de l’alpèegio par ristorar le bestie, a riempir le canalete par dissetar i campi. A volte te sì limpida come i oci de un buteleto, a volte torbida come un vecio rabuià, te vè cantando melodie verso el mare oni giorno fasendo con umiltà el to dovere. Loredana Zanon


L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

SPAZIO DONNA L’ARGOMENTO

30 a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Perchè tanta violenza? Il 2015 è iniziato bagnato dalla violenza. Ciò che è accaduto alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo ha scosso non solo l’Europa ma tutto il mondo. Tutti noi ci siamo chiesti: perché tanta violenza? Perché l’essere umano è capace di atti così efferati? Assistiamo con sempre maggiore frequenza ad atti di violenza nelle sue innumerevoli manifestazioni: nella guerra a sfondo economico, nei totalitarismi, nel terrori-

smo a sfondo religioso e politico, nella violenza nei confronti delle donne, dei bambini; nella violenza a scuola ( bullismo) e nei posti di lavoro (mobbing). Sembra che l’esperienza umana sia sempre accompagnata dalla violenza. L’aggressività è il motore che permette alla violenza di venir agita, in vero l’aggressività ha una sua componente energetica che l’essere umano utilizza anche per fini positivi: il sesso buono, amare con

passione l’arte, il proprio lavoro e lo sport. Quando l’aggressività viene utilizzata per distruggere, allora diventa violenza. In natura la violenza è giustificata dal bisogno di difendersi da un nemico da cui ci si sente minacciati. Da questo punto di vista la violenza nasce come reazione ad una minaccia. Dal punto di vista psicologico tre sono le tipologie di “nemici” che possono scatenare la violenza. Sono paure che ogni individuo cerca di

L’angolo di Francesca GALANI DI NONNA ANCILLA

controllare e gestire nel suo mondo interiore; quando queste paure non vengono affrontate e rielaborate da una mente matura possono essere vissute come nemici da combattere con aggressività cattiva. Può essere minaccioso ciò che è estraneo, diverso da sé. Quando pregiudizi errati creano nell’individuo e nella società un’idea sbagliata di ciò che è buono o cattivo, il diverso (per orientamento sessuale, per razza, per cultura) diventa

di Francesca Galvani

INGREDIENTI: 50 GR. DI BURRO 3 CUCCHIAI DI ZUCCHERO 3 UOVA 2 – 3 CUCCHIAI DI LATTE O GRAPPA SUCCO DI MEZZO LIMONE UN PIZZICO DI SALE FARINA QUANTO BASTA PER IMPASTARE OLIO PER FRIGGERE

PROCEDIMENTO Impastare gli ingredienti unendovi la farina necessaria ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Passare la pasta nella “nonna papera” (sul penultimo scatto) e tagliare i galani. Friggere in olio caldo (non bollente). Cospargere i galani con zucchero semolato o a velo.

il nemico da combattere. Accettare il diverso implica che devo accettare anche parti di me che mi spaventano, che non voglio. Attaccare il diverso è come eliminare le parti che non voglio di me stesso. Altra tipologia di nemici è quella legata alla vista della debolezza. La reazione violenta alla debolezza che si manifesta, ad esempio, come violenza nei confronti dei bambini, delle persone più deboli in termini economici, di istruzione, ha origine in un super-io disfunzionale nei confronti di una parte debole che abita il mondo psichico del soggetto. Ognuno di noi ha in sé un “bambino” non cresciuto. Questo aspetto della personalità, se ben integrato con la parte più matura dell’adulto, diventa un aspetto positivo e arricchente. Se invece viene vissuto come fonte di debolezza, può generare violenza. Distrug-

BENESSERE

gere il debole è come distruggere questa parte debole del sé e riportare il mondo interiore all’illusione della perfezione. La sfida all’autorità, come le tipologie precedenti, è anch’essa legata al mondo intrapsichico. La reazione violenta alla vista dell’autorità rispecchia il tentativo del sé di ribellarsi all’autorità superegoica interna. Quando le regole non vengono comprese nella loro essenza di regolatori interni ed esterni si trasformano in terribili nemici da combattere. La violenza è spesso attaccare un nemico esterno come proiezione di “nemici” che popolano il mondo interiore. L’incapacità di comprendere e gestire il proprio mondo interiore e le proprie debolezze, porta l’individuo fragile a cercare fuori di sé il nemico ed eliminandolo illudersi di averlo eliminato dentro di sé.

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

Riequilibrio energetico con lo SHIATSU “Saggio è il medico che non si limita a curare gli ammalati, ma si preoccupa d’insegnare ai sani cosa fare per non ammalarsi”

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

PROVA ANCHE TU IL MERAVIGLIOSO MONDO DI OXIGENO Nel Salone Bionaturale di Antonella, c’è una novità. Oxiwell, il primo dispositivo di Ossigeno puro al 96%, fondamentale per migliorare l’ossigenazione dei tessuti e stimolare la microcircolazione, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluto e dei capelli. Si tratta di un dispositivo ultratecnologico elettronico che separa l’ossigeno dall’aria ambiente, fornendo al soggetto ossigeno ad alta concentrazione. Il concentratore di ossigeno è utilizzato per fornire ossigenoterapia trasferendo ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari. L’ossigenoterapia per i capelli è un trattamento che mira a migliorare la salute del cuoio capelluto. In particolare esso viene bombardato da ossigeno ad un alto grado di purezza e ad un’elevata pressione. Questo stimola e migliora la microcircolazione e il rinnovamento cellulare nutrendo, idratando, stimolando e lucidando i capelli aiutando a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli. Se utilizzato con prodotti specifici l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevare proprietà terapeutiche e dopo numerosi studi scientifici viene oggi utilizzato in campo tricologico. ANTONELLA OFFRE UN’ACCURATA ANALISI DEL CAPELLO CON TRICOCAMERA TECNOLOGICA ED ESTRAZIONE DEL BULBO GRATUITA. martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

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Già nell'antichità il massaggio era stato classificato con la codificazione di precise tecniche per rendere la stimolazione più efficace, e, nell'ambito della scienza medica cinese, erano state applicate ad esso le stesse teorie energetiche sulle quali si fondano l'agopuntura, la dietetica e la fitoterapia. Lo shiatsu ( shi=dito, atsu=pressione) è una forma di terapia manuale nata in Giappone all'inizio del XX° secolo ad opera di maestri che praticavano tecniche di massaggio tradizionale dette "anma" o "do-in", direttamente derivate dal massaggio tradizionale cinese o "tuina". Esistono diversi tipi di shiatsu ma i più diffusi in Occidente sono quelli fondati dai grandi maestri Namikoshi, Masunaga e Ohashi. L’obiettivo comune rimane quello del riequilibrio del Qi (forza vitale) all’interno dei meridiani energetici e ritrovare l’armonia degli opposti (yin e yang). Nella pratica la seduta di shiatsu avviene in un ambiente calmo e confortevole: generalmente il paziente è disteso a terra su un tappeto imbottito (tatami) o a volte seduto su una panca bassa o sdraiato su un lettino da massaggio, mentre il terapista può restare inginocchiato o in piedi. Esistono dei trattamenti completi costituiti da una sequenza di manipolazioni codificata (katà), ma può anche essere effettuato un trattamento specifico a seconda del problema. Lo shiatsu è una tecnica manuale che si basa su quattro principi: il respiro, la postura, la perpendicolarità e la pressione. L’abilità dello shiatzuka si evince dal realizzare le giuste pressioni con i pollici, le dita e i palmi delle mani, con le nocche, con la pianta di piedi, col gomito o col ginocchio . L’esperienza dell’operatore permette di instaurare il giusto rapporto con chi riceve il massaggio, risvegliando in quest’ultimo la sua forza di autoguarigione. Il rapporto terapista (torì) e paziente (ukè) è quindi bidirezionale. Lo shiatsu è una tecnica di riequilibrio molto potente. Sottoporsi periodicamente ad un trattamento fatto da mani esperte è quindi un eccellente modo di restare in salute. Risultati molto buoni si ottengono in tutte le patologie dolorose, da quelle articolari (in particolare le lombalgie), alle cefalee. Alcuni shiatsuka esperti possono trattare con successo anche disturbi gastroenterici, dismenorrea e disturbi del ciclo mestruale, insonnia, asma. Certe tecniche specifiche sono inoltre utilizzate per la terapia di malattie acute: forme da raffreddamento, infiammazioni, traumi acuti, ecc. L'azione profonda del trattamento shiatsu, lo rende molto efficace in tutte le forme di stress e di tensione sia psichica che muscolare. Ho riscontrato grandi benefici anche in forme di ansia e di depressione. Attenzione però! Un trattamento shiatsu fatto in modo serio, può modificare in modo molto profondo lo stato emozionale del paziente: non è raro avere come reazione manifestazioni emotive come il pianto o il riso! Personalmente mi sono formata nella scuola del maestro Ohashi che in giapponese significa “grande ponte” e uno dei suoi obiettivi è stato appunto creare questo ponte tra le filosofie orientale e occidentale per quanto riguarda la cura del corpo. Io ho sempre inteso questo “big bridge” anche come “comunicazione attraverso il contatto”.

Namaste!


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Febbraio 2015

La Post@ del cuore a cura di Giuliano Tramed@more Nuovo appuntamento con la Posta del cuore, per girovagare intorno a questo straordinario sentimento astratto e indefinibile, ma assolutamente indispensabile per la felicità dell’anima di ognuno di noi, che muove il mondo e ci accompagna dalla nascita fino alla morte, obbligandoci ad una ricerca continua, di cui non ci sentiamo stanchi MAI! C’è una domanda a cui non ho saputo mai dare risposta precisa: vive meglio l’amore, colui che si sente tanto amato o chi, invece, sente di amare di più dell’altro? Anonima da Verona Nella buona riuscita di un amore non credo sia importante quale ruolo si sceglie o si subisce di interpretare, ma il modo col quale ci si sente coinvolti da quel sentimento. Ho letto da qualche parte che ...”l’amore, come tutte le cose importanti della vita, è un viaggio in salita e discesa e quasi mai in pianura, perché l’appiattimento rende fragili e scontenti gli innamorati.” L’amore è una bella esperienza della mente e del cuore e saprà sempre compensare alla fine, tra l’aver tanto dato e l’aver saputo ricevere più di ciò che si meritava, ma l’importante è che, in entrambi i casi, non ci si chieda mai quale sia la posizione favorevole da occupare, tra l’amare di più dell’altro o il sapersi più amato, ma la certezza che l’amore che vivi non ha bisogno di pesi e bilanciamenti ma solo di salite e discese da affrontare in due, senza mai stancarsi di dare e ricevere forza e coraggio reciprocamente, perché solo così non c’è traguardo che non si possa raggiungere nella vita. Non riesco a trovare l’amore della vita. Sembra sempre quello giusto, ma poi dopo un po’ di frequentazione resto delusa e interrompo. Perché? Loredana da Pescantina

Perché molto probabilmente sei una donna molto esigente, che non si accontenta della banalità o che, forse, ha bisogno di qualcosa che la stimoli di continuo e la faccia sentire e sapere protagonista di un sentimento che vada ben oltre il semplice sapersi innamorati. Sei alla ricerca di un sentimento che permetta un completamento interiore perfetto, che sappia anche sconfiggere quella solitudine tra i pensieri che ti fa chiedere perché sbagli sempre amore, e non ti convince mai che quello che stai vivendo sia quello giusto. Hai bisogno di un compagno che sia più protagonista nella tua vita condividendo cose, pensieri, emozioni, problemi, parlando, discutendo e provando a salvare quell’amore dall’ ennesima crisi di infelicità per non dover più sentenziare che sia un altro fallimento, ma vorresti modellarlo un po’ di più alle tue aspettative e farlo vincere, scoprendo che quello è “l’amore della tua vita”. Provaci, dai… questa sfida parte da te, da dentro te. Convincitene e buona ricerca Loredana. La frase d’amore di questo mese: “L’amore non vuole avere, ma vuole soltanto amare!” di Hermann Hesse

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L’ASSOCIAZIONE: NASCE INFORMASONNO Nuovo nato a Verona: si tratta di InFormaSonno, associazione nazionale sulle malattie del sonno, che in Veneto colpiscono 1 milione di persone. InFormaSonno è stato presentato giovedì 22 gennaio presso l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. “Dormi bene. Vivi in forma” è il messaggio della neonata associazione, che ha preso vita grazie all'iniziativa di alcuni operatori del Centro per le malattie del sonno dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (nell’ambito della Neurologia diretta dal dottor Claudio Bianconi), in particolare del neurologo Gianluca Rossato, presidente dell'associazione. Lo scopo è promuovere, anche nell'ambito medico-scientifico, la cultura del sonno e diventare punto di riferimento per le moltissime persone che in Italia soffrono di “cattivo riposo”, con pesanti ripercussioni sulla salute, la qualità della vita e la sicurezza stradale. «Purtroppo i disturbi del sonno vengono spesso sottovalutati - dichiara il presidente di InFormaSonno, Gianluca Rossato, neurologo e responsabile del Centro della medicina del Sonno di Negrar -. Il 73% non si rivolge al medico, rassegnandosi a una bassa qualità di vita e sottovalutando le conseguenze sulla salute. Infatti alcune malattie del sonno sono importanti fattori di rischio per patologie a livello cardiovascolare, come infarto ed ictus». «Nel 2014 i decessi per incidenti stradali solo nella provincia di Verona sono stati 69 – ha sottolineato il Comandante della Polizia municipale di Verona, Luigi Altamura, intervenuto al convegno del 22 gennaio scorso -. In diversi casi si è trattato di fuoriuscite autonome dalla carreggiata su rettifili. Una dinamica che lascia presupporre come causa il colpo di sonno del conducente. Molti sono avvenuti nelle prime ore del mattino, ma “di sonno” si può morire in ogni ora del giorno». Sull’importanza della prevenzione e informazione su queste patologie è intervenuto anche il presidente nazionale della FAI-Conftrasporto, Paolo Uggè. «Entro il 2015 l’Italia deve recepire una normativa europea che inserisce tra le malattie da segnalare per il rinnovo della patente anche la sindrome delle apnee notturne». Una patologia che, si stima, coinvolga 3 milioni di italiani e che insieme all’insonnia e alla sindrome della gambe senza riposo è uno dei disturbi del sonno più diffusi. «Mi auguro – ha concluso Uggè – che il controllo medico sia realizzato in modo chiaro e serio, a vantaggio della sicurezza di tutti». Per sensibilizzare sul tema l’associazione ha creato il primo portale italiano completamente dedicato al “mondo del sonno”: www.informasonno.it.

Da sinistra Davide Tonon tecnico di neurofisiologia, un paziente e il dottor Gianluca Rossato, presidente dell’associazione “Informasonno”

Per le vostre mail, scrivete a “La Posta del cuore di Giuliano: articoli@laltrogiornalevr.it

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico FARMACI IN GRAVIDANZA Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato le campagne di comunicazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dedicate ai temi “Farmaci e gravidanza” e “Farmaci e pediatria”. Si tratta di due imponenti progetti scientifici di revisione delle evidenze mediche internazionali sull’impiego dei farmaci nelle donne – prima del concepimento, in gravidanza e durante l’allattamento al seno – e nella popolazione pediatrica, che mirano alla diffusione di informazioni certificate e corrette sull’impiego dei farmaci e ad orientare le scelte prescrittive verso il maggior grado possibile di appropriatezza allo scopo di tutelare la salute del bambino e della mamma. La Campagna di comunicazione si rivolge sia alla popolazione generale, con particolare riguardo alle giovani famiglie e al target femminile, riconosciuto quale principale responsabile della somministrazione di farmaci all’interno del nucleo familiare, sia agli operatori sanitari. La Campagna si propone di definire alcuni messaggi fondamentali: Il bambino non è un piccolo adulto Il Progetto mira a promuovere un corretto utilizzo dei farmaci in età pediatrica e sensibilizzare popolazione e operatori sanitari sui possibili rischi derivanti dalla somministrazione a bambini e adolescenti di farmaci autorizzati per l’utilizzo in età adulta. AIFA ricorda che il 70% dei farmaci somministrati ai bambini è utilizzato off label, cioè fuori indicazione. Lattanti e adolescenti: età diverse, farmaci e dosi diversi Lattanti e adolescenti hanno capacità di assorbimento dei farmaci molto diverse gli uni dagli altri: i primi, per un processo di crescita accelerato, presentano tempi di metabolizzazione molto più rapidi, mentre gli altri necessitano di dosaggi attenti e misurati in relazione ai processi metabolici legati allo sviluppo puberale. Di tali caratteristiche è quindi fondamentale tenere conto al momento della scelta dei medicinali e delle relative dosi di somministrazione, che devono essere attentamente valutati in base alle differenti età. L’importanza degli studi clinici L’obiettivo è diffondere una maggiore informazione presso i medici e le famiglie in merito al valore aggiunto costituito dagli studi clinici condotti nella popolazione pediatrica per migliorare la qualità e garantire la sicurezza dei farmaci ad essa destinati.

Studio Incontro - Formazione Aggregazione Cooperativa sociale – via Casorati, 35 B.go Venezia – via Milani, 9a Parona - Verona cell. area formativa: 3296543586 - cell. segreteria: 3473254962 www.SI-FA.com - sifa.coop@gmail.com

La Cooperativa Sociale SI-FA (Studio, Incontro, Formazione, Aggregazione) affronta le situazioni di disagio dei minori e delle loro famiglie, con percorsi e servizi adeguati ed economicamente sostenibili, al fine di promuovere un efficace recupero scolastico ed educativo per tutti gli ordini di scuola. Opera con i seguenti obiettivi: Realizzare percorsi personalizzati di rimotivazione allo studio e di recupero scolastico per un progressivo superamento delle fragilità di apprendimento; Realizzare percorsi personalizzati considerando i Bisogni Educativi Speciali e i Disturbi Specifici d’Apprendimento (BES e DSA). Sostenere le famiglie al fine di condividere il percorso di rinforzo e accompagnamento scelto per i figli; Condividere con il mondo della scuola, qualora ne emerga la necessità e in accordo con la famiglia, l’intervento di supporto da realizzare prendendo contatto con presidi e insegnanti; I percorsi personalizzati sono realizzati: dal LUNEDÌ al VENERDÌ e il SABATO MATTINA Per informazioni la segreteria è aperta nei seguenti orari: -Sede di PARONA in via Milani, 9A da LUNEDI’ a VENERDI’ dalle 14.00 alle 19.00 -Sede di B.go Venezia in via Casorati, 35 Martedì dalle 10.00 alle 12.00 Mercoledì dalle 16.00 alle 18.00 Giovedì dalle 10.00 alle 12.00 Per un colloquio conoscitivo e per concordare un percorso personalizzato, è possibile contattare la prof.ssa Marchesini al numero 329 6543586.



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