Edizione Valpolicella Marzo 2015

Page 1

L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA ANNO XXX - N.3 - MARZO 2015 Stampato il 02/03/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Ieri e ... oggi “Gli ultimi giorni. La fine dell’Impero romano d’Occidente” è un voluminoso studio dello storico e giornalista francese Michel De Jaeghere su uno degli eventi più importanti della storia universale. Lo studioso parla di un processo legato a diverse spiegazioni. La causa principale è la denatalità. Dilagano l’aborto e l’infanticidio e aumenta il numero di maschi adulti che dichiarano di avere esclusivamente relazioni omosessuali. Il risultato è demograficamente disastroso. Roma passa dal milione di abitanti dell’età augustea ai ventimila della fine del quinto secolo. Anche gli insediamenti agricoli sono abbandonati perché non c’è più nessuno che coltiva la terra. Meno popolazione significa meno soggetti che pagano le tasse e quindi un loro continuo aumento che arriva a strozzare l’economia. La caduta dell’impero è annunciata da una rovinosa caduta del novanta per cento degli introiti fiscali. Il 35% della popolazione è costituito da schiavi, ai quali è fatto divieto di praticare l’aborto, ma questi non pagano tasse e lavorano poco e male. Si ricorre dunque all’immigrazione, come nel caso dei Visigoti, e tra il 376 e il 411 entra un milione d’immigrati, sia per la pressione degli Unni sia perché la globalizzazione dei commerci informava i barbari delle favolose ricchezze di Roma. L’esercito è il doppio di quello augusteo, ma metà dei soldati è composta da immigrati i quali, alla fine, sostituiranno i generali romani con i loro. Il processo innescato dalla denatalità che porta alla persecuzione fiscale dei cittadini, con una spirale diabolica di tasse insostenibili, allo statalismo dell’economia, all’immigrazione non governata e a eserciti imbelli, portò alla caduta di Roma. Quella vicenda ci tocca da vicino e ricorda un’altra civiltà che sta morendo: la nostra. Con un vantaggio per l’Impero romano: immigrati e “invasori” riconoscevano la superiorità della cultura romana e cristiana, lentamente e con difficoltà, ma se ne appropriarono. Oggi gli immigrati, o “invasori”, sono portatori di un pensiero forte, quello islamico o quello cinese e non pensano minimamente ad assimilarsi. La crisi, per l’Italia e per l’Europa, potrebbe essere ancora più letale di quanto lo fu per l’Impero romano. Ma chi detiene il potere ha interesse, almeno per il momento, a non capire e forse, purtroppo, non ha né l’intelligenza storica né la capacità. Lino Venturini

Ancora lupi in Lessinia Si è verificato nella notte tra sabato 14 e domenica 15 febbraio l’ennesimo episodio che ha alimentato la preoccupazione per la presenza dei lupi in Lessinia. Tre femmine di asino di un'azienda agricola sopra il Vajo della Marciora, fra il paese di Sant'Anna d’Alfaedo e la frazione di Ronconi, sono state letteralmente assalite e uccise in un'area recinta-

Risale a pochi giorni fa l’ennesimo episodio di razzia verificatosi questa volta tra Sant’Anna d’Alfaedo e Ronconi ta, a 200 metri dalle case dei proprietari. A confermare l’azione dei lupi gli agenti del Comando stazione del Corpo Forestale dello Stato di Bosco Chiesanuova. «Sono circa 10.000 i capi di bestiame presenti sul nostro territo-

rio – afferma Giuseppe Comerlati presidente dell’associazione culturale Tutela della Lessinia costituitasi nel 2014 a seguito dei primi eventi verificatisi – e da quando il lupo ha iniziato ad “attraversare” le nostre

Sant’Ambrogio di Valpolicella

Sagra di Pasqua Una settimana all’insegna dei festeggiamenti quella prevista per la tradizionale Sagra di Pasqua in programma da domenica 29 marzo a mercoledì 8 aprile nell’ex quartiere fieristico di S.Ambrogio di Valpolicella. L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale e organizzato dal neo eletto direttivo del Comitato Sant’Ambrogio in Festa, Tanti gli eventi a partire da domenica 29 marzo con la corsa podistica non competitiva “1° Memorial Roberto Cubi”. A seguire Valpo’s Go Talent, serate spettacolo, manifestazioni sportive e culturali. Funzioneranno inoltre chioschi con specialità e area degustazione dei vini della Valpolicella e non mancherà lo spettacolare “Luna Park”. Pagina 22 - 23

strade il nostro bestiame è in pericolo: mettere i lupi sul nostro territorio equivale a far entrare una volpe in un pollaio. Durante l’estate 2014 sono stati predati ben 75 capi di bestiame, oltre a circa 40 capre e pecore, razze tra l’altro pregiate. I nostri timori riguardano però anche le persone,

tanto che i genitori al mattino non si fidano più a lasciare i bimbi soli in attesa dell’autobus. Si stima che i lupi siano 11, ma sarebbe necessario farne un censimento. Una delle tante azioni che vorremmo mettere in atto in futuro: proprio in questi giorni stiamo prendendo contatti con l’assessore regionale all’Agricoltura per dare avvio a un’azione politica e civile a tutela del nostro territorio e di chi ci vive e lavora».



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

3

Le Vostre Lettere PEDEMONTE

ISLAM 1

Risponde Poiesi Caro direttore, devo ammettere che ho provato un po’ di rammarico nel leggere, sull’ultima edizione del suo giornale, una lettera di una signora in cui lamenta il degrado che esiste in alcune zone della frazione di Pedemonte, criticando sia chi sporca, sia chi non pulisce. Ricordo le tante volte che, anche tramite le pagine del suo giornale, ho richiamato al senso civico quanti si fanno responsabili nello sporcare o nel rovinare la nostra bella casa comune. Ho trovato, perciò, ingeneroso accollarne la responsabilità a chi tutti i santi giorni si adopera per tenere il nostro territorio bello, ordinato e pulito. Per risolvere eventuali criticità, che non nascondo, a volte basterebbe una semplice telefonata agli uffici comunali, invito più volte sollecitato, anche da parte mia, tramite le pagine del suo giornale.

Stiamo, comunque, lavorando per rendere il nostro bel territorio il più decoroso possibile, l’importante progetto dell’operatore ecologico di zona, per la pulizia di piazze, strade e marciapiedi, ne è un esempio indiscutibile. Colgo l’occasione per informare che sui parchi cittadini si è già intervenuto con lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli elementi di arredo, con l’inserimento, anche, di nuove attrezzature. In questa prossima primavera verranno messe a dimora decine e decine di piante d’alto fusto ed altrettanti cespugli, molti fiori verranno sistemati nei punti più sensibili del nostro territorio, rotonde comprese. Resto, a disposizione per eventuali, ulteriori chiarimenti. Il Consigliere comunale Giuseppe Poiesi

ISLAM 2

“Erano paesi tranquilli” “Sono d’accordo e...”

Gentile Direttore, negli anni ’80 mi recavo per lavoro in Siria e in Iraq e posso confermare che, a quel tempo, erano i paesi più tolleranti del Medio Oriente. A Damasco, durante il ramadan, nel mercato coperto, Suq e Hamedia, circolavano liberamente i venditori di bibite. A Bagdad, sempre durante il ramadan, i soldati che tornavano dal fronte iracheno – iraniano si fermavano al primo supermarket per acquistare la birra. Ora, con lo stato Islamico, in questi due paesi e altrove succedono atrocità impensabili. Il ministro Alfano, che manda

la nostra marina sulle coste libiche a prelevare e portare in Italia decine di migliaia di profughi, si è mai chiesto se tra di loro non si nascondano dei terroristi islamici? Al di là dei milioni di euro spesi, quale sarà l’ulteriore prezzo da pagare? Agli italiani non resta che dire Inshallah (“se Dio vuole”). Ma forse il ministro ha altre cose a cui pensare, indaffarato com’è ad essere un partito di centro destra che sostiene un partito di sinistra. Mabruk alek (auguri) signor Ministro. Marco Bresciani

Gentile Direttrice Ho apprezzato l’articolo che ha scritto su L’Altro Giornale del mese di febbraio 2015 dal titolo “Informazione, diritto e dovere”. Sono d’accordo sul pensiero che ha espresso e sulle parole di Papa Francesco. Le vignette di Charlie Hebdo incontrano la mia totale disapprovazione perché in nome della libertà di stampa non si possono oltraggiare persone e religioni. La mia libertà non deve calpestare la libertà degli altri. “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. Non si possono condannare tutti i mussulmani se alcuni gruppi scelgono il terrorismo per raggiungere obiettivi che provocano morte. Ogni persona può scegliere strade sbagliate o ideali che promuovono l’uomo. A noi spetta il compito di non fomentare il razzismo, ma cercare il confronto e il dialogo. con qualsiasi persona che incontriamo nel nostro cammino. Qui a Verona esiste già da alcuni anni un gruppo di giovani cristiani e mussulmani

SAN FLORIANO

“... sott’acqua” Abito a San Floriano dal 1997: già da molti anni ho potuto constatare come via Brigaldara (la strada che dall'incrocio con via C. Biasi va alla confluenza con via Badin, costeggiando la scuola Elementare e i campi di calcio) sia periodicamente allagata. Negli ultimi tempi tale allagamento si ripete con maggiore frequenza: acqua, molta, apparentemente pulita, invade tutta la sede stradale, anche in bellissime giornate di sole, come si può vedere nelle foto allegate. Questo fenomeno è estremamente fastidioso per chi deve passare o vuole passeggiare o portare i bimbi al parco gio-

chi: motivi sportivi o normale viabilità rendono la strada molto trafficata. Sono tanti i mezzi che passano e schizzano tranquillamente gli sprovveduti che non fanno in tempo a rifugiarsi nei campi, dove si può, per evitare una doccia indesiderata. D'inverno poi, col ghiaccio, la strada si trasforma in un biliardo, con rischio scivolate e rovinose cadute. Presumo che chi di competenza sia a conoscenza di questo poco piacevole problema. Nel tempo infatti si sono notati piccoli ridicoli interventi: prima un tombino all'inizio di via Federico della Scala, nella parte più a sud dell'incro-

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

cio, poi un secondo tombino, accanto al primo. Poi un terzo. Poi si sono accorti che forse era meglio che l'acqua non invadesse anche tutta la via sottostante ed è apparsa una griglia che attraversa orizzontalmente la via Brigaldara, nella parte nord dell'incrocio, all'altezza del cancello delle Officine Beghini,

FISIOTERAPIA VALPOLICELLA CENTRO DI RIABILITAZIONE, FISIOTERAPIA, TERAPIA DEL DOLORE DR. GIUSEPPE RIDULFO:

che insieme approfondiscono tematiche culturali e religiose nel reciproco confronto e dialogo. Questo gruppo si chiama “LE 2 FACE”, su internet ci sono utili informazioni. Conosco moltissimi mussulmani che sono persone come noi, che lavorano, hanno una famiglia, hanno dei figli che vanno a scuola con i nostri figli e nipoti e pagano le tasse come ogni cittadino e quindi hanno doveri e diritti come ogni cittadino anche quello di trovarsi insieme per pregare. Questa paura del diverso nasce quando si ha scarsa conoscenza dell’altro. Il diverso per cultura, lingua, religione può essere occasione di rinnovamento, di aperture di nuovi orizzonti che portano ricchezza nella società. Non è facendoci la guerra che costruiamo la Pace. Con stima. Giancarlo Guardini

Spec. in Riabilitazione Funzionale

Spec . in Medicina dello Sport Spec. in Anestesia e Rianimazione Esegue: Valutazione posturale, infiltrazioni, cura del dolore acuto e cronico, ecografia articolare, terapia manipolativa

DR. OMER NEZIRI: Fisioterapista Esegue: Massaggio, terapie fisiche innovative, riabilitazione motoria, riabilitazione uro-ginecologica , terapia manipolativa SEDE: Centro commerciale Valfiorita (di fianco alla LIDL) Via Casette 2 S. Maria di Negrar (VR) - Tel: 0457702274

lasciando che dal campo sportivo fino giù, in prossimità della scuola elementare, l'acqua defluisca liberamente, bloccandosi, per quanto può, nella griglia. Non conosco origine o provenienza di tutta questa acqua, che pare molto limpida e che sembra "sorgere" vicino al capo di tamburello e la diramazione della strada privata della Cantina Cesari.

Non so se si tratta di acqua "potabile", e quindi pubblica, e quindi della comunità, o di risulta di attività privata, ma mi auguro che qualche mente illuminata abbia finalmente un'idea brillante e risolva quanto fatto presente, magari agendo non alla fine ma all'inizio del problema. Grazie per l'attenzione. Piera Conati

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 02 - 03 - 2015



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

Curiosità e notizie dal Mondo

SANITÀ

La Regione risponde al lettore Si riferiva direttamente al dottor Domenico Mantoan, segretario regionale per la Sanità Veneto, il signor Silvio Antolini in una lettera inviata qualche mese fa e pubblicata sul numero di febbraio de L’Altro Giornale. “In occasione degli ultimi esami del sangue effettuati presso l'ospedale Sacro Cuore – affermava il lettore nella lettera - mi sono visto proporre di sostituire l'effettuazione di alcuni esami a

pagamento invece dell'applicazione del ticket sugli esami richiesti dal medico di famiglia. Mi veniva detto dall'addetta alla riscossione che pagando direttamente avrei risparmiato 14€ rispetto al ticket. Come paziente e cittadino Veneto mi chiedo: è mai possibile che la mia Regione rimborsi a un ospedale privato un importo per esame superiore al costo effettivo che l'ospedale sopporta? Che

senso ha?”. La Redazione si è quindi rivolta alla Regione. Qualche giorno fa Giacomo Vigato, dirigente del Settore affari giuridico amministrativi della Area sanità e sociale, ha risposto dicendo di aver girato la lettera del signor Antolini all’Assessore puntualizzando che “una risposta a tali quesiti possono essere comunque attinti direttamente presso le Aziende sanitarie”

SAN PIETRO

“Strade, fastidi e lamentele” Caro Direttore, a volte succedono cose strane e fastidiose sulle nostre strade di San Pietro. Molti si limitano a brontolare, qualcuno mi ha invitato a scrivere. Questi i fatti. Si sono visti vigili – con tanto di macchina fotografica – correre dietro ad un automobilista per sorprenderlo mentre tentava di parcheggiare l’auto fuori posto. Era solo per quei pochi minuti d’attesa che il bambino uscisse di scuola. Veicolo in sosta vietata, d’accordo, che al momento però non costituiva pericolo alcuno per la circolazione. Tale valutazione in merito credo di

5

essere in grado di farla anch’io, anche se non porto la divisa. Non si sa come poi se la cavi l’interessato in questi casi, però il solo assistere a quella specie di “coup de theatre” fa già di per sé un certo effetto presso il pubblico presente. Per quanto mi riguarda – ed è osservazione ricorrente – non ho mai notato invece uno di questi diligenti tutori dell’ordine stradale fermo ai crocevia o vicino alle rotonde, per controllare (come fanno a Verona) se per caso qualche automobilista non dia la precedenza al pedone che attraversa sulle strisce. Non rispettare

il codice – in questi casi – può creare un grave pericolo all’incolumità di una persona: ho visto più di una volta qualche vecchietta evitare per poco di essere investita. Le regole vanno osservate tutte, di sicuro, ma credo che certe situazioni esigano maggiore attenzione e più severità di altre. Nessuna intenzione di insegnare il mestiere a qualcuno, solo opinione personale. O meglio, di un cittadino che contribuisce a tenere in piedi un servizio pubblico che funziona anche per merito dei prelevamenti dell’erario sulla sua pensione. Giordano Salzani

Il bicchiere che non si rovescia mai Due designer statunitensi hanno progettato un bicchiere che non si rovescia mai. Questa soluzione definitiva, che farà felici molti sbadati, si chiama Saturn Wine Glass. Viene dalla California, città in cui Matthew e Christopher hanno uno studio in cui possono fare qualunque cosa, come dice il loro sito web. Il segreto di questo bicchiere sta nella sua base: non è piana ma poggia sul vertice di una specie di piccola piramide rovesciata. Questa forma particolare permette che il bicchiere non cada mai e lo fa invece ruotare su se stesso, senza far rovesciare il liquido che contiene. Il Saturn Wine Glass nasce dalla rivisitazione di una tecnica italiana di soffiatura del vetro ed è stato messo a punto in ben 4 anni di ricerche e studi. L’unico piccolo difetto è la mancanza del gambo, che fa sì che la mano non riscaldi eccessivamente il vino. Cavallo accudisce la padrona morente Ad Ickershaw, in Inghilterra, gli ultimi attimi di vita di una 77enne in una barella ospedaliera sono stati allietati almeno un po’ dalle coccole del suo cavallo Bronwen. La donna, colpita da un cancro che l’aveva costretta all’ospedale, aveva espresso, come ultimo desiderio, quello di rivedere il suo amato cavallo, che aveva allevato e amato, da quando era solo un puledro, per 25 anni. L’incontro è stato organizzato nel cortile dell’ospedale ed è stata un’ultima gioia per l’anziana, che ha dedicato tutta la sua vita alla cura degli animali e, in particolare, dei cavalli, lavorando nell’ippodromo della sua città. Il suo cavallo, dopo esser stato chiamato dalla signora, si è chinato dolcemente su di lei e si è avvicinato con il naso umido alle sue guance, come per baciarla teneramente. Un ultimo gesto d’amore incondizionato che solo gli animali sanno dimostrare così bene.

VOLONTARIATO

“Il gruppo di Negrar” "Il malato è, dopo Dio, il nostro vero padrone. Egli è l'unico centro di ogni interesse, ricerca, provvedimento, struttura, organizzazione dell'ospedale. Ogni altro interesse collettivo o personale, materiale o morale, deve essere subordinato al bene del malato". "In questi tempi di gravi difficoltà, il Signore fa risplendere qua e là i suoi fari di luce, che richiamano agli uomini e dicono che Iddio c'è e che è Padre buono, pensa alle sue creature. Negrar mi sembra uno di questi fari splendenti, che dà una luce propria, così adatta ai nostri tempi e che, attraverso la cura della salute fisica dei corpi, cerca di raggiungere le anime e dar loro il conforto e la gioia della vita cristiana".

Ho voluto iniziare questa breve presentazione del “Gruppo Volontari Don Calabria” di Negrar, con due frasi che lo stesso Santo scriveva. Quando scriveva queste parole, i " volontari" venivano chiamati " uomini di buona volontà'". Siamo, quindi, un gruppo di donne e uomini di buona volontà e ciascuno di noi ha una sua particolare identità, costruita su differenti pensieri, convinzioni, modi di essere, personali pilastri che trovano radici nella nostra storia vissuta e in quella che viviamo. Siamo stati chiamati - qualcuno la chiama vocazione - da qualcosa di vicino al cielo, che parla a ciascuno di noi, che parla in ciascuno di noi. Svolgiamo il nostro servizio a casa Perez, casa Clero, casa

Nogarè e anche in alcuni reparti dell'Ospedale Don Calabria. Portiamo a chi soffre, a chi è solo, a chi è anziano, a chi pensa di essersi perso, conforto, vicinanza, sostegno, ascolto e dove è possibile anche affetto e un po' di gioia. Una volta al mese, abbiamo un incontro di formazione tenuto da esperti psicologi, medici, capisala, cappellani - che ci permette di migliorare il contatto con tutte le persone che ne hanno bisogno. Un giorno dopo aver ascoltato un caro amico, anziano, sofferente, ho scritto questa frase che forse sintetizza il nostro operato. "Come l'umidità aumenta la percezione del calore, così la solitudine aumenta la percezione del dolore". Un volontario Calabriano

POVERA ITALIA Caro Direttore, alle solite noi comuni cittadini con i provvedimenti che il governo via via prende, non riusciamo mai a capire se le stalle vengono chiuse a buoi oramai fuggiti se non dopo decenni. Ora Renzi esulta per l'intesa italo-svizzera ed il rientro, a suo dire, di un fiume di denaro. Stima infatti eufemisticamente che siano depositati nelle banche svizzere circa 150 miliardi di euro di cittadini italiani. A me sembra solo uno spot para-elettorale se solo penso che ai tempi di Tremonti fu fatta un’operazione simile, stimando sempre la stessa cifra depositata nei caveau di Guglielmo Tell. Cifra che da allo-

ra non è cambiata affatto e fa pensare che l'operazione tremontiana sia stata un flop e non si capisce perchè ora, a condizioni più onerose, debba funzionare alla grande. Fa pensare altresì, e fa pensare male, che in questi otto anni trascorsi i capitali siano continuati ad affluire in Svizzera come se niente fosse successo. In entrambi i casi siamo in presenza di uno zoccolo duro di fuga di capitali e da esultare c'è ben poco. Un vero statista dovrebbe rimuovere la causa della fuga e non copiare provvedimenti del passato che nulla, o ben poco, hanno portato alle nostre povere casse. Umberto Brusco

PARONA: centro paese, in quadrifamiliare, app.to d’angolo composto da soggiorno, cucina abitabile, 2 AMPIE CAMERE, bagno, terrazza coperta, rip., balcone. Cantina e garage. Classe “E”. € 155.000. CORRUBBIO: S. Pietro in C., in posizione molto tranquilla e silenziosa, VILLA SINGOLA di 170 mq., più piano interrato. Giardino piantumato libero su 4 lati di 300 mq. Cl. energ. richiesta € 395.000. NEGRAR: loc. Calcarole, in panoramicissima posizione, VILLETTA A SCHIERA recentemente rimodernata. Giardino e ampia terrazza di 35 mq. Ottimo stato. Da vedere, € 319.000. Classe "E". VALGATARA: graziosa VILLETTA A SCHIERA D’ANGOLO con giardino su tre lati di 220 mq.. Comodissima ai servizi del centro paese. Prezzo di sicuro interesse. Cl. energ. richiesta. € 195.000. NEGRAR: in magnifica ristrutturazione, BILOCALE composto da ingresso, ampia zona giorno panoramica, camera, bagno, ripostiglio, travi in legno, cotto, parquet. Posto auto coperto. Ottimo investimento, € 130.000. Cl. energ. richiesta. PRUN: centro paese, porzione di CASA RUSTICA recentemente ristrutturata di circa 120mq., disposta su 2 livelli. Terreno di proprietà di ca.100 mq.. L'immobile è attualmente locato con rendita costante. Classe “F”. € 129.000. NEGRAR: centro paese, ultimo piano con ascensore, app.to composto da soggiorno con panoramicissima terrazza, cucina, 2 matrimoniali, camera/studio, bagno, balconi. Cantina e garage. Completamente ristrutturato nel 2002. Classe “F”. € 168.000 DOMEGLIARA: ultimo piano d’angolo, soggiorno, cucina, 2 CAMERE, 2 bagni, balcone, garage doppio, cantina. Ottime finiture. Classe “E”. € 143.000



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

AMERICA

POSTE ITALIANE

“E di tutto un po” Cara Direttrice. Perché si spendono miliardi di dollari per andare a fare esperimenti nello spazio? Ma cosa cerchiamo oltre i confini della terra, della nostra “non” amata terra?! Quando in questo mondo abbiamo ancora molto da scoprire … come quando Cristoforo Colombo credeva di essere nelle Indie e, invece, aveva scoperto l’America. L’America con il suo vero popolo: gli Indios che rispettò nelle loro tradizioni e nel loro modo di vivere; non come fecero gli Inglesi e gli Irlandesi che andarono in America e chiusero nelle riserve gli Indios, i Pellerossa che vivevano liberi da veri padroni di quelle terre. A me gli Americani non piacciono, l’unica guerra che hanno fatto in casa loro è stata quella di secessione, perché loro sono e saranno sempre razzisti, anche se ora hanno un presidente di colore. Loro hanno creato il male di tutto il mondo, soprattutto con la bomba atomica che hanno lanciato su Hiroshima e Nagasaki e con gli esperimenti atomici che hanno continuato sull’isola di Bikini in pieno oceano. Loro “aiutano” chi è in guerra, ma solo dove hanno un interesse. Anche

da noi italiani che siamo stati “liberati” hanno voluto la Somalia, la Libia, l’Eritrea, dove Mussolini aveva fatto strade e case perché sotto c’era il petrolio. Hanno fatto le loro basi in Italia, così siamo diventati il loro porto sul Mediterraneo, siamo diventati “americani”. Tornando agli esperimenti nello spazio, lo sanno tutti i governanti delle grandi potenze mondiali che ogni cinque secondi muore di fame un bambino? E i nostri politici italiani lo sanno che qui, nella nostra Patria, ci sono famiglie alla fame, che non hanno più niente, alle quali è stata tolta la dignità di un lavoro? E noi cittadini perché ci lasciamo sottomettere in questo modo, perché invece di applaudire Sanremo e la nostra astronauta nello spazio, non pensiamo a ricreare un po’ di giustizia? I potenti, che credono di essere eterni, si permettono di trattarci come fossimo dei burattini nelle loro mani, ci hanno tolto un grande valore: la libertà. Per quanto mi riguarda, la vita mi ha riservato tante sofferenze, ma a nessuno permetterò di togliermi la libertà, l’amore, l’anima. Maria Rosa Beltramo

LUCIA dove sei?

Ci siamo incontrati alla stazione di Tarvisio (confine Italia-Austria) molti anni fa, esattamente il 12.5.2005. Mi hai offerto una sigaretta durante la sosta del treno e poi un caffè nel vagone-ristorante. Purtroppo sono sceso dopo solo una mezz`ora di viaggio a Villach mentre tu hai proseguito per Vienna e poi per la Romania.

Ti prego contattarmi! ALBERTO Cell: 0043.699.10261792 VENDO APPARTAMENTO IN DOMEGLIARA ZONA RESIDENZIALE. 4 LOCALI, BAGNO. RIPOSTIGLIO, BALCONE, CANTINA, POSTO AUTO INTERNO, PICCOLO ORTO DI PROPRIETA'. EURO 98,000 NO AGENZIE

“Bei ricordi!”

Tra i ricordi ovattati, ma ancora ben impressi nella memoria della mia ormai lontana gioventù, c’è quello simpatico e piacevole del postino di paese. Un uomo allegro, sempre sorridente e gentile, che in sella alla sua bicicletta verde chiaro di marca Legnano, borsa di cuoio in spalla e berretto con visiera marchiata P.T. puntuale, con ogni condizione atmosferica, consegnava personalmente a mano nelle case del paese e delle contrade di campagna la posta ai residenti. Era cordiale con tutti, e per tutti aveva una battuta simpatica e di circostanza, ricordo che talvolta appoggiava la bici sul cancello di casa mia, chiamava per nome mio padre, del quale era grande amico, e diceva: “Varda che to’ portà en vaglia…prepara en goto” ed era un momento felice per entrambi. Un momento di pausa e poi riprendeva diligentemente il proprio lavoro pedalando tra le strade polverose e piene di buche di quei tempi fischiettando una canzone. Viste così ai giorni nostri, queste scene, queste cartoline di vita sembrano le storielle a lieto fine della pubblicità di una famosa marca di biscotti. Poi è arrivato il famigerato progresso; man a mano col passare degli anni tutto è cambiato, tutto è diventato frenetico, tutti vanno di corsa, si affannano, e non hanno più neanche il tempo per salutarsi e scambiare quatto chiacchiere, la gente non ha più il senso dell’aggregazione si comunica oramai solo con i telefonini ed il postino arriva quando arriva si e no quattro volte al mese, in moto, di corsa, non suona più, infila frettoloso la posta nelle apposite cassette incurante che tra la tanta pubblicità ci possa essere una lettera a con il suo importante contenuto, o spesso è frequente la posta di qualche altra persona vicina di casa o di numero, il che non è cosa gradita per nessuno, considerato che esiste una legge sulla privacy…E, brutto fatto, che non è colpa dei postini, sono ragazzi giovani, neo diplomati o addirittura laureati, che, malpagati e precari, accettano per necessità e forza di cose un lavoro che dura pochi mesi, giusto il tempo per imparare e conoscere la gente del posto, poi vengono lasciati a casa, umiliati e con l’amaro in bocca. Viene logico pensare che con il francobollo che è sempre più caro, paghiamo un servizio che non è all’altezza di un paese moderno quale dovrebbe essere, non soddisfa per niente le aspettative delle persone, crea malumori e lamentele tra la gente stanca di questi disservizi ed allora viene spontaneo chiedersi, ma dove andiamo a finire di questo passo? E’ possibile che siamo ridotti in queste condizioni? E i nostri cari politici cosa fanno? Che cosa ne pensano? A questo punto a tutti viene da chiedersi: “E’ stato vero progresso?”. Ai posteri l’ardua sentenza. Viva l’Italia. Sergio Mazzi

7 ITALIA

“Leggi e ignoranza” In Italia siamo sottoposti ad una legislazione continua. Il potere legislativo è dei nostri eletti, ossia del Parlamento. Il numero delle leggi statali è nell’ordine di alcune decine di migliaia (in internet non si trova un numero preciso), senza contare tutte le legislazioni regionali, comunali e di enti vari. Per fare un confronto con un Paese simile al nostro, in Francia le leggi sono circa settemila. Tutti quanti noi, ed in particolare i nostri operatori economici che devono applicare la legge nell’immediato, siamo costretti ad operare con un numero di leggi molto superiore a quello degli altri paesi. Ora accade – attenzione che non è ammessa l’ignoranza della legge! Le nostre leggi sono molto spesso scritte in modo incomprensibile; le interpretazioni ufficiali vengono fornite a volte dopo anni, e quindi noi cittadini ci troviamo a dover capire – dato che non è ammessa ignoranza - anche se non si sa che cosa dicano, rendendo difficile se non impossibile il lavoro, in particolare agli operatori economici e persino alle stesse Amministrazioni Pubbliche. I nostri politici il cui dovere è quello legislativo, cioè di fare le leggi, ne hanno varato una montagna, non sanno nemmeno quante sono. Sempre i nostri politici nelle loro dichiarazioni pubbliche ci raccontano di essere molto impegnati nello studiare nuove leggi per creare la crescita economica, dare lavoro ai giovani e migliorare la Pubblica Amministrazione. Molte persone quando sentono parlare di questo argomento si mettono a ridere o a sorridere. Io non so che cosa ci sia da ridere o da sorridere... Ci sarebbe, piuttosto, da disperarsi! Distinti saluti Alessandro Caliari

ATV

“Più attenzione” Gentile amica Rosanna. Visto che l'ATV (trasporto pubblico) non rimedia ai suoi inconvenienti devo scrivere come ogni anno due righe. Per noi l'autobus è necessario sia per gli spostamenti in città che fuori città. Non tutti hanno un mezzo proprio e, spesso, anche chi possiede un'auto non gli conviene utilizzarla per andare in centro città, sia per non ingombrare e inquinare, ma soprattutto perché non si trova dove posteggiarla comodamente senza dover per forza pagare il parcheggio. Scrivo per le persone che hanno difficoltà a salire e a scendere dall'autobus perché i gradini sono troppo alti. Sono persone di una certa età e con tanti problemi. Sarebbe già una cosa utile se l'autista si avvicinasse di più al marciapiede e stesse attento alla chiusura delle porte, onde evitare di incastrare chi è in procinto di scendere. Oltre al rischio di fare del male c'è anche lo spavento. Dovrebbero essere più attenti alla puntualità anche per non far perdere le coincidenze o impegni presi. Importante anche illuminare le tabelle degli orari per facilitarne la lettura laddove non c'è l'illuminazione o non funziona. Particolare attenzione anche alla pulizia del mezzo e non raffreddare troppo l'autobus in estate che a volte si congela e si rischia di prendersi un torcicollo o altro malanno. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti. Edith

VENDESI

MERCATINO

LOC. CORRUBIO, COMUNE DI SANT’ANNA D’ALFAEDO, APPARTAMENTO SITO AL PRIMO ED ULTIMO PIANO DI SOGGIORNO, CUCININO, DUE CAMERE, BAGNO, BALCONE E CANTINA EURO 60.000 INFO 347 0123906

Esperto giardiniere, disponibile per realizzazione e manutenzione dei vostri terrazzi e spazi verdi contattare il 347 5876920


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

SANITÀ 1. A tu per tu con il presidente Marco Bacchini, che interviene su più fronti

Federfarma Verona: «Salviamo il locale» E’ stato un confronto acceso quello che il 20 febbraio scorso ha caratterizzato il Consiglio del Ministri. All’ordine del giorno spiccava infatti anche il Ddl concorrenza del Ministro per lo Sviluppo economici Federica Guidi contenente le nuove norme guida per la vendita dei farmaci. Sul piatto c’era la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con ricetta anche fuori dal canale farmacia, contro la quale nei giorni scorsi si erano aizzati Federfarma Verona (l’Associazione dei titolari di farmacia che rappresenta oggi sul territorio 221 farmacie alle quali si aggiungono le 14 dell’Agec) con il suo presidente Marco Bacchini e l’assessore regionale veneto alla Sanità, Luca Coletto. Alla fine quella norma è stata cassata, come anche altre misure previste nelle bozze iniziali del provvedimento. Una novità "grossa" però c'è per le farmacie: potranno infatti entrare nel mercato e diventare titolari di farmacie private anche le società di capitale,

Marco Bacchini

fino ad oggi escluse dal novero degli aventi diritto. Attualmente la titolarità delle farmacie è riservata solo a persone fisiche, a società di persone e a società cooperative a responsabilità limitata. Con la proposta Guidi le farmacie potranno essere anche di proprietà delle società di capitali e i soci non dovranno più essere obbligatoriamente farmacisti. Viene inoltre eliminato il limite delle 4 farmacie per società proprio per facilitare le economie di scala e facilitare l’ingresso nel settore delle grandi società di capitali come gestori di catene di farma-

cie. E’ preoccupato Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona. Presidente, come commentare queste decisioni? «Negli ultimi cinque anni il sistema farmacie, forse l’unico in maniera così radicale, ha subito una serie di interventi in nome della concorrenza e delle liberalizzazioni che hanno messo in forte difficoltà la farmacia stessa: apertura a livello nazionale di diverse migliaia di parafarmacie, abbassamento del numero di abitanti per farmacia, il cosiddetto quorum passato da 5.000 a 3.300 con la conseguente apertura, solo nella provincia di Verona di 49 farmacie. Stiamo appena cominciando a vedere gli effetti negativi di quella lenzuolata, che si ipotizza di abbassare ulteriormente il quorum da 3.300 a 1.500 abitanti aprendo altre 20.000 farmacie a livello nazionale. Questo, tradotto in “veronese”, significa 300 nuove farmacie sul territorio. Nell’arco di un quinquen-

nio si potrebbe passare dalle attuali 235 alle circa 580 farmacie scaligere con l’aggiunta di una trentina di parafarmacie…Come si può pensare che il sistema possa reggere e che si possa migliorare il servizio soprattutto agli anziani, ai soggetti più deboli e ancor più nelle piccole realtà?». Alla fine i farmaci di fascia C (barbiturici, tranquillanti, pillole anticoncezionali e molti altri) rimangono in farmacia… «Lasciando i farmaci di Fascia C in farmacia il Governo ha tutelato il suo sistema sanitario del quale le farmacie sono parte attiva, ma restano forti da parte di Federfarma le preoccupazioni per la possibile entrata dei grandi gruppi commerciali nella gestione delle farmacie, quindi della salute dei cittadini. Il valore dell’indipendenza del farmacista-titolare che gestisce senza coercizioni e pressioni di sorta la sua farmacia oggi non è pienamente compreso. Le logiche del profitto per il profitto slegate dal concetto di socialità e appartenenza ad

8 L’INTERVENTO DI LUCA COLETTO «I farmaci non sono beni di consumo ma presìdi fondamentali per la salute del malato per i quali è necessaria la professionalità di un farmacista». Questo il commento dell’assessore alla Sanità della regione Veneto, Luca Coletto, e della vicecapogruppo leghista, Arianna Lazzaroni. «Non parliamo certo di una casta da attaccare, bensì di professionisti che quotidianamente costituiscono un caposaldo fondamentale per i cittadini. Con le farmacie venete – concludono Lazzarini e Coletto – la Regione ha avviato una collaborazione fattiva attraverso i medici di base, che ha ottenuto grandi risultati per la cura dei pazienti. Un farmacista, lo ribadiamo, è innanzitutto un professionista, la cui opera è insostituibile ed imprescindibile a garanzia dell’appropriatezza, per migliorare l’erogazione del servizio a beneficio dei cittadini». una comunità, snaturerebbero il senso stesso della farmacia come presidio socio-sanitario, riducendola ad un negozio come un altro». La Corte di Giustizia Europea in una sentenza del 2009 ha riconosciuto come affidare la proprietà della farmacia a non farmacisti comporterebbe una riduzione dell’indipendenza professionale. «Secondo la Corte, i produttori e i commercianti all’ingrosso di prodotti farmaceutici potrebbero pregiudicare ‘l’indipendenza dei farmacisti stipendiati, incitandoli a smerciare

medicinali il cui stoccaggio non sia più redditizio o procedere a riduzione di spese di funzionamento che possono incidere sulle modalità di distribuzione al dettaglio di medicinali’. Credo che si debba parlare perlomeno di ingenuità se si crede di trasformare le farmacie in imprese commerciali non più dirette da professionisti, senza pensare purtroppo al grosso rischio del riciclaggio: le farmacie verrebbero considerate come “lavanderie” di denaro sporco. Si vuole davvero distruggere il nostro sistema mettendolo in mano al profitto e al denaro?».


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

PROGETTI. Continua con successo il percorso di valorizzazione del territorio

Itinerari di fede in Valpolicella Continua con successo il progetto “Itinerari di fede in Valpolicella, sulle tracce della Claudia Augusta Padana”, che, coinvolgendo tutti i comuni della Valpolicella, intende valorizzare e promuovere percorsi legati ai vari itinerari di fede. «Queste parti del territorio possono costituire un importante veicolo di richiamo per i turisti – afferma Giuseppe Poiesi, consigliere delegato all’Ambiente e all’Arredo urbano del comune di San Pietro in Cariano, comune capofila del progetto -. “Itinerari di fede in Valpolicella”, strutturato per cogliere le diverse potenzialità esistenti nell’ambito dell’area interessata, punta ad aggregare altri aspetti relativi all’offerta turistica territoriale, come la ricchezza storico – archeologica, natura-

Giuseppe Poiesi

listica e paesaggistica, alla scoperta dell’arte sacra e contemporanea, pievi e chiese antiche, siti archeologici, punti panoramici, angoli meditativi. Partendo dalla pianura e raggiungen-

do quota 850 metri, gli itinerari presentano un ampio dislivello per cui si possono notare evidenti variazioni paesaggistiche e di bio diversità consentendo di individuare un’ampia gamma di punti di interesse». Numerosi sono gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza previsti, che partiranno a breve: il progetto è stato infatti suddiviso in due stralci, di cui il primo, per un importo complessivo di 725.000 euro, è coperto da un contributo regionale già concesso per 665.000 euro. «Gli interventi previsti – aggiunge ancora Poiesi – avranno carattere non invasivo: saranno utilizzate tecniche antiche affiancate dalle innovazioni moderne necessarie (ad esempio i sentieri rimarran-

no con le loro caratteristiche classiche, le staccionate saranno costruite con sistema palo in castagno e intreccio di nocciolo…)». Le opere da realizzarsi con il primo stralcio riguarderanno: Sant’Ambrogio di Valpolicella (Dalla Pieve di San Zenetto in Poia alla pieve di San Giorgio di Valpolicella e dalla Pieve di San Giorgio all’Antica chiesa di Cavalo), Fumane (dal Forte Mollery a Pargoletto e da Pargoletto al Ponte Tibetano), Negrar Marano (dal Ponte Tibetano a San Rocco), San Pietro in Cariano – Marano - Fumane - Sant’Ambrogio (da San Rocco alla Pieve di San Floriano), San Pietro in Cariano (dalla Pieve di San Floriano a San Martino), Negrar (da Monte Pugno a Colombare di Villa – Sentiero delle Indulgenze).

CAVALO DI FUMANE. Re, Regina e Alfiere: il sabato pomeriggio si gioca a scacchi “Scacchi, evviva!”. Questa è l’iniziativa proposta ogni sabato dalle 15.00 alle 17.00 a Cavalo e a Fumane dall’Associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella,sulla scia del successo riscontrato dai corsi di scacchi organizzati presso le scuole Primarie di Fumane, Valgatara e Marano. «A Fumane, in particolare, l’entusiasmo dei bambini e degli insegnanti è stato tale che, da parte della Scuola e dell’Amministrazione comunale, ci è arrivata la proposta di realizzare un’apertura di una sede per giocare a scacchi tutti i sabati pomeriggio a partire dal mese di febbraio – afferma Paolo Dalla Vecchia, istruttore dell’associazione Dilettantistica Scacchi della Valpolicella -. Ovviamente sono graditi anche i ragazzi di Marano e Valgatara, adulti, principianti e giocatori più esperti…Insomma, scacchi per tutti!». La sede di gioco per Fumane è la Sala Verde delle Associazioni in Viale Verona ogni sabato pomeriggio, tranne il primo sabato del mese, dalle ore 15,00 alle ore 17,00; la partecipazione di grandi e piccini è libera e gratuita ed è garantita la presenza di uno degli istruttori dell’associazione: Paolo Dalla Vecchia, Michele Lucchese, Eleonora Zandaval, Mauro Schiraldi o altri…Ogni primo sabato del mese, invece, sempre con lo stesso orario e con le stesse modalità, l’associazione è presente presso la Biblioteca di Cavalo. …Ma le attività dell’associazione Dilettantistica Scacchi non si fermano qui: molte sono le iniziative che la vedono impegnata durante l’intero arco dell’anno. Prossimo appuntamento è il torneo di Pasquetta a Villa Bassani a Sant'Ambrogio, nell’ambito della tradizionale Sagra di Pasqua nella ex zona fiera del marmo. Lunedi 6 aprile, Pasquetta, avrà luogo il Torneo di scacchi valevole per il Grand Prix del Veneto suddiviso in tre tornei distinti. L’evento, realizzato grazie alla collaborazione e al contributo del comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella e del Comitato Sant'Ambrogio in Festa, sarà suddiviso in Torneo Open per adulti e ragazzi classificati e non (preiscrizioni su www.vesus.org . Conferma iscrizioni nella sede di gioco entro le ore 9.30), Torneo A per bambini e ragazzi under 16 delle categorie Gabbiano, Sparviero, Falco e Aquila (preiscrizioni su www.vesus.org), Torneo B per bambini e ragazzi under 14 anche alla prima esperienza di torneo e non iscritti alla Federazione Scacchistica Italiana delle categorie Principianti, Colibrì, Pettirosso e Rondine (iscrizioni in loco dalle ore 14.00. inizio torneo ore 14.30). Per informazioni 347.2840430 (Paolo), www.veronascacchi.it

9 SAN PIETRO - FUMANE

Plant-for-the-Planet Alberi protagonisti

Da destra l’assessore delegato all'Ambiente e Ecologia di Fumane Ezio Zanboni, il responsabile dell'associazione Plant for the Planet Italia Mario Trevisan, l’Organizzatrice Mee-Young Kim, i collaboratori del Corpo Forestale dello Stato di PERI Fabio Mazzocchi, Lorenzo Gui, Liana Fedrigoli.

“Piantiamo milioni di alberi in ogni paese del mondo”. E’ questo lo slogan di Plant-for-the-Planet, associazione internazionale presente in 100 paesi, nata nel 2007 a seguito di una relazione che un ragazzino di 9 anni, Felix, tenne a scuola. Preparando il suo compito a casa venne a sapere della keniota Wangari Maathai, attivista ambientale e premio Nobel per la pace, che in 30 anni piantò 30 milioni di alberi. Concludendo la sua relazione Felix lanciò l’idea che i bambini potrebbero piantare un milione di alberi in ogni paese del mondo. Oggi bambini provenienti da oltre 100 paesi fanno parte di Plant-for.the.Planet, il cui obiettivo è coinvolgere un milione di bambini come Ambasciatori della Giustizia Climatica in oltre 20.000 Accademie in tutto il mondo entro il 2020…ed è proprio grazie all’Accademia di Verona di Plant-for-the-Planet che il 28 febbraio scorso i ragazzi delle scuole medie di Fumane e San Pietro in Cariano hanno preso parte ad una giornata – seminario speciale: dalle 9.00 alle 18.00 gli alunni sono stati coinvolti in attività di gioco e di piantumazione di alberi in collaborazione con il Corpo Forestale, ma anche in momenti di riflessione e di attività di gruppo per elaborare idee su come poter promuovere presso i loro coetanei la filosofia di Plant-for.the-Planet. «In questo modo – afferma Kim Mee-Young, organizzatrice della giornata – i ragazzi sono diventati per un giorno Ambasciatori della giustizia climatica…Se poi qualcuno di loro decidesse di impegnarsi ulteriormente potrà iscriversi al sito dell’associazione e diventare un vero e proprio Ambasciatore. Vorrei ringraziare tutti i ragazzi, gli sponsor che ci hanno sostenuto e i Comuni di Fumane e San Pietro che hanno patrocinato questa splendida giornata. Obiettivo della nostra Accademia è educare i bambini sui temi ambientali e di giustizia climatica e incoraggiarli ad agire. Il nostro intento inoltre è dare ai giovani ambasciatori della giustizia climatica le abilità necessarie per coinvolgere i propri amici e familiari con l’obiettivo di piantare alberi e raggiungere la “giustizia climatica”. Loro stessi faranno presentazioni e coinvolgeranno altri bambini per farli diventare ambasciatori». Un’iniziativa, quella dell’Accademia di Palnt-for-the-Planet, che ha lasciato i ragazzi di San Pietro e Fumane davvero entusiasti e convinti che “ogni albero è un simbolo della Giustizia Climatica” come sostiene Plant-for-the-Planet.

FIDAS NEGRAR FESTA DEL DONATORE Caro amico, il neo eletto direttivo FIDAS Negrar invita donatori, famigliari, amici, simpatizzanti, e tutti quelli che vorranno venire alla “PRIMAVERA” FESTA DEL DONATORE FIDAS NEGRAR presso il Centro Sportivo di Mazzano sabato 21 marzo 2015. Alle ore 19,30 con: aperitivo di benvenuto, cena e tanta, tanta allegria. La quota di partecipazione è di € 8,00, la prenotazione (via e-mail, sms o telefonicamente) dovrà essere effettuata per motivi organizzativi entro sabato 14 marzo. Vi aspettiamo numerosi un cordiale saluto. Il direttivo FIDAS Sez. Di Negrar Luca Composta 3276150124, Andrea Sona 3666124639, Nicola Trande 3333963641


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

L’INTERVISTA. Il presidente di Socrem, Francesco Turchiarulo, affronta il tema

«La cremazione? Una libera scelta» “La cremazione è una libera scelta, un atto d’amore verso il prossimo e di rispetto verso l’ambiente. Non cancella il ricordo e pone l’uguaglianza di ogni uomo nella morte e nella semplicità del rito”. Queste le parole scelte dalla Socrem (società veronese per la cremazione) per presentarsi. Ed è proprio alla Socrem e al suo presidente Francesco Turchiarulo che L’Altro Giornale si è rivolto per approfondire l’argomento “cremazione”, anche a seguito delle lettere ricevute e pubblicate dal giornale. Signor Turchiarulo, ci parli della cremazione. «La cremazione è il più moderno degli antichi riti. E’ una scelta razionale, ecologica che rispetta la vita. E’ consentita dalla Chiesa Cattolica fin dal 1963, mentre le altre chiese cristiane sono sempre state favorevoli alla cremazione. In Italia la cremazione è un servizio pubblico adottata nei centri del nord per oltre il 30% dei decessi con punte del 50%. Al sud è molto meno prati-

Il presidente Socrem Francesco Turchiarulo

cata, tanto che esistono anche pochissimi forni. Nel caso di Verona ci sono due forni crematori attivi presso il cimitero Monumentale di Verona, che purtroppo non coprono il fabbisogno della città e delle città limitrofe». Parliamo di dati e di costi… «I dati relativi alla scelta della cremazione a Verona sono in continuo aumento: nel 2014 a fronte del 20% di inumazioni e del 26% di tumulazioni (per un totale

del 46%), le cremazioni hanno raggiunto il 54%. Per la cremazione ogni Comune stabilisce una tariffa che ogni anno può variare: in ogni caso i costi da sostenere per una cremazione sono di gran lunga inferiori rispetto a tumulazioni ed inumazioni. In tutto questo è anche necessario considerare il notevole risparmio di spazio che la cremazione permette: in una tomba con una salma ci possono stare fino a 4 urne cinerarie».

E’ possibile oggi disperdere le ceneri o conservarle in casa? «La dispersione delle ceneri è l’unica pratica non permessa dalla Chiesa Cattolica. Dal 2006 invece è possibile conservare le ceneri in casa. Addirittura in qualche chiesa anche nella nostra provincia si può scorgere accanto all’altare un’area dedicata alla conservazione delle urne per chi lo desidera». Come iscriversi e soprattutto perché iscriversi

10 La Socrem - società veronese per la cremazione – si costituì il 28 aprile 1882 in una saletta della società operaia di mutuo soccorso. Aderisce alla FIC – Federazione italiana della Cremazione – e svolge la sua attività nell’interesse della comunità con azioni di promozione sociale e culturale, attraverso la proposta, presso gli organi di Stato, le amministrazioni locali e altri enti locali, di riforme atte a consolidare e migliorare la pratica della cremazione. Possono aderire all’associazione tutte quelle persone che si prefiggono lo scopo dell’incenerimento delle salme, qualunque sia la loro provenienza culturale, religiosa ed ideologica.

alla Socrem? «L’iscrizione alla Socrem, che conta 3.400 iscritti, tutela la volontà del socio, gli dà tranquillità che la sua scelta sarà rispettata. Ci si iscrive alla Socrem compilando e firmando l’apposita richiesta di iscrizione, scrivendo di proprio pugno la

dichiarazione di volontà di essere cremati. Ci si associa poi pagando una modesta quota annuale oppure una quota vitalizia». Per informazioni: Socrem Verona – via Risorgimento, 12 Verona. Tel. 045.8345191; socremvr@libero.it


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

LA STORIA. Matrimonio in centro a Verona, dopo il famoso flash mob di dichiarazione

Il sì di Luca e Barbara San Valentino speciale “Il principe… prende moglie”. Questo potrebbe essere il titolo del film ispirato alla romantica storia che vede protagonisti Luca Residori e la sua Barbara. La coppia è diventata famosa in tutto il mondo per il fantastico e originalissimo flashmob organizzato da Luca per chiedere la mano della sua amata, finalmente guarita dopo cinque anni di vicissitudini e 21 interventi chirurgici che le hanno salvato la vita. Un miracolo, questo, al quale ha contribuito Luca stesso che per due anni ha abbandonato il suo lavoro e ha girato l’Italia per trovare una soluzione al problema di Barbara… Dopo un lungo calvario era arrivato proprio il momento di fare il grande passo: il 6 luglio 2014 Luca è riuscito a trasformare piazza Bra nella cornice ideale per un grande flashmob con proposta di matrimonio. Non mancava proprio nessuno quel giorno: comparse e sbandieratori, amici e familiari e naturalmente il principe azzurro di Arbizzano, Luca, arrivato in

foto veronasposi.it

sella ad un cavallo bianco. L’anello sfoderato al cospetto di Barbara ha poi rappresentato il gran finale tra baci e lacrime di commozione…E dopo alcuni mesi il grande giorno è arrivato: lo scorso 14 febbraio, San Valentino, nella chiesa di San Giovanni in Valle nel cuore di Verona Luca e Barbara si sono detti “sì” per sempre. Luca

è arrivato in sella al suo cavallo bianco Pedro, vestito di tutto punto, con un tight disegnato apposta per il Principe da una nota wedding stylist del Triveneto, con tanto di cilindro e bastone con pomello argentato. E non poteva mancare il tocco del “principe” con gilet e cravatta in tinta. L’arrivo di Luca accompagnato da quattro

cavalieri, preceduto da sbandieratori e musicisti, è stato annunciato da un rullo di tamburi. E poi l’ingresso della sposa, da vera principessa, con un’auto d’epoca una Delahaye 135 M del 1939, auto mai uscita dal Museo Nicolis se non per le riprese del film sangue pazzo con Monica Bellucci e Luca Zingaretti. La sposa, preceduta da

2111 Una popolarità mediatica, quella di Luca Residori e Barbara Cornacchia, che sta stupendo persino loro: «Mai avrei pensato a tale popolarità. Ci scrivono da tutto il mondo» - ribadisce Luca, corteggiato dalle tv nazionali. Su You Tube la “favola moderna” di Barbara e Luca ha avuto almeno 100.000 contatti . La vicenda è stata inoltre ripresa da Rai2, Rai3, rete4 e da numerose testate giornalistiche, oltre che dalla redazione di Pomeriggio 5 di Mediaset. Una visibilità tale che il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha nominato Luca Residori, conosciuto fino a qualche mese fa per il suo Rockabilly, «Ambasciatore della città dell’amore, per aver contribuito con il proprio gesto a far conoscere Verona oltre i propri confini». Tante sono state le apparizioni sulle reti nazionali e altrettanti i disegni e le lettere che gli sposi ricevono anche dall’estero dai bambini. Molte famiglie di bambini ricoverati in vari reparti di pediatria hanno iniziato a contattare Luca e Barabara per strappare un sorriso ai propri figli: il principe insieme alla sua corte ha portato a tutti i bimbi incontrati nei reparti sorrisi, giocattoli, libri e peluches quattro damigelle, sue care amiche, non appena ha visto il suo Luca è scoppiata in un pianto liberatorio che ha dato il “La” ad una cerimonia emozionante celebrata da don Giovanni Biondaro e terminata con una toccante preghiera dello sposo che ha ringraziato non solo i medici che hanno salvato Barbara, presenti tutti alla cerimonia, ma anche la fede e la preghiera. Tanti baci, tanta commozione, tanto riso lanciato e

poi via di corsa in piazza dei Signori dove gli sposi sono stati testimonial di Verona in Love. Una cena principesca nella splendida villa Arvedi ha poi coronato un matrimonio da favola, protagonista su Canale 5 del programma condotto da Barbara D'Urso Pomeriggio lo scorso venerdì 20 febbraio. E poi New York, California, Florida: ora gli sposi si stanno godendo il meritato viaggio di nozze negli Stati Uniti d’America.


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

ATTUALITÀ. Petizione di Lelli su un problema che incide sempre di più sulle famiglie italiane

2112 BUSSOLENGO / CASA DI RIPOSO

Divorzio breve: Zantedeschi è il direttore «Aiuto fai da te» Da statistiche il processo civile italiano è tra i peggiori del mondo; i magistrati, ridotti al lumicino, non hanno la possibilità di studiare a fondo e discriminare bene le cause. Tale situazione è stata sottolineata pochi giorni fa dal primo presidente della Corte di Cassazione che all’inaugurazione dell’anno giudiziario ha affermato che tra i grandi mali della giustizia italiana c’è anche il fatto che siamo un paese troppo litigioso e perciò sarebbe auspicabile un mutamento dell’atmosfera politica istituzionale e culturale. Tra i “litigi” più frequenti c’è anche il divorzio. Ne parliamo con Renato Lelli, Presidente dell’Associazione genitori separati per le pari potestà (AGSPP), che nel 2002 depositò una petizione, dalla quale ha preso vita la legge n° 162 del 10 novembre 2014, per il cosiddetto “divorzio breve”. Presidente, come è nata l’idea di inoltrare alla Camera dei Deputati questa petizione? «In un momento di crisi economica così pressante per i cittadini italiani, che si devono adoperare in tutti i modi possibili per far quadrare sempre di più i conti per arrivare a fine mese, bisogna essere dei

Renato Lelli

funamboli per tamponare tutti gli imprevisti che la vita quotidiana ci riserva. Uno di questi problemi deleteri e infelici per le famiglie italiane sono appunto le separazioni e i divorzi; sono ormai diventati un cancro che distrugge e corrode intaccando la società tutta nelle sue forme più intrinseche. Una risoluzione a tale problema per non impoverire le tasche del cittadino e a sua volta dello Stato, viene dalla Gran Bretagna, dove un sistema ben congeniato consente alle coppie di sciogliere il matrimonio e di provvedere al mantenimento in particolare dei minori, senza passare dalle aule del tribunale, quando sussista una sufficiente

armonia di coppia. Un doppio beneficio, questo per i cittadini, con risparmi economici notevoli per le casse già disastrate dello stato italiano». Da qui la sua proposta… «Nel marzo 2002 depositai alla Camera dei Deputati la petizione n.199 affine alla risoluzione legislativa inglese – nel 2010 inviai inoltre altre petizioni per accelerare la tematica -. Oggi più che mai le istituzioni non supportano economicamente i problemi del cittadino, tra cui in primis la giustizia che ha ben 5 milioni di cause arretrate e per quelle più difficili la soluzione arriva dopo anni di procedimenti. Oltretutto, analizzando a fondo questo problema, si evince

che nelle famiglie ci si separa spesso poiché mancano anche lavoro e denaro oltre alla cultura familiare. Un effetto eclatante di tutto ciò lo abbiamo avuto nei giorni scorsi quando il tribunale di Verona è addirittura arrivato a pignorare la pensione di un nonno per mantenere la famiglia del figlio separato dalla moglie e resosi poi irreperibile». In cosa consiste il “divorzio breve”? «Il divorzio “fai da te” fluidifica i passaggi burocratici dei separandi che non dovrebbero più andare così in tribunale per queste cause, ma semplicemente ritornare dall’Ufficiale civile che a suo tempo sancì l’unione; di conseguenza saranno solo i documenti che dovranno essere inoltrati, come per la prima volta all’atto del matrimonio, alla Procura della Repubblica per la registrazione. Il tribunale sarà l’ultima spiaggia nel caso di una forte diatriba tra gli ex coniugi e sarà la nuova legge sul diritto di famiglia che disciplinerà il tutto nella maniera più giusta ed equilibrata. Rimane comunque fondamentale che in presenza di minori è necessaria la presenza di un legale». Per informazioni: Sos AGSPP 348.8583860; www.agspp.it

L’ASSOCIAZIONE. “Francesco Perez” fa solidarietà La persona al centro: questo è lo spirito che anima l’Associazione “Francesco Perez” di Volontariato Calabriano che da 22 anni presta il suo servizio a favore dell’altro anche presso l’ospedale Sacro Cuore don Calabria di Negrar. Costituita giuridicamente il 28 febbraio 1993 in conformità alla Legge n. 266 del 11/8/1991, l’Associazione ha la sua sede legale a Verona, in via S.Zeno in Monte, ma sono cinque le unità locali periferiche a livello regionale attraverso le quali operano i numerosi volontari del gruppo: Veneto (ospedale Sacro Cuore), Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia. Ad intervenire è Bruno Borin, Presidente dell’Associazione. Presidente, con che spirito opera l’Associazione? «L'Associazione “Francesco Perez” di Volontariato Calabriano non ha fine di lucro e ha come scopo fondamentale l'attenzione, la solidarietà e il servizio alla persona umana nelle varie situazioni di sofferenza e di emarginazione, secondo il pensiero e lo spirito calabriano, garantito dal Superiore Generale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza». Quanti volontari oggi sono impegnati nelle attività dell’Associazione? «Attualmente i volontari impegnati in totale sono circa 600, tutti animati dalla convinzione che il volontariato vuole essere un segno "tangibile" negli ambiti della società civile, per esprimere nel quotidiano il suo appartenere e riconoscersi nello stile calabriano. I volontari calabriani non sono solo degli operatori sociali, ma persone che con le parole e le azioni vogliono sottolineare l’adesione allo Spirito dell’Opera». Quali gli impegni e le attività svolte? «L’associazione collabora con i Religiosi e le Religiose dell'Istituto Don Calabria nelle attività sociali, culturali e formative proposte, suggerisce e stimola nuove attività in campo sociale, sensibilizza i membri dell'Associazione alle problematiche degli emarginati e delle fasce deboli più svantaggiate, si occupa della formazione dei volontari mediante incontri ed esperienze dirette. Inoltre promuove rapporti anche di natura confederativa, collegamenti e confronti con gruppi, associazioni, organizzazioni di volontariato e servizi sociali che operano sul territorio a livello locale, nazionale ed internazionale e si fa carico di collaborare nella realizzazione di progetti di servizio e di solidarietà sociale per il recupero ed il reinserimento sociale di disabili, tossicodipendenti, detenuti italiani e stranieri e persone emarginate in genere». L’Associazione “Francesco Perez” di Volontariato Calabriano ha sede in via San Zeno in Monte 23 a Verona ed è aperta al pubblico il lunedì mattina dalle 9.00 alle 12.00. Tel. 045.8052910

Francesco Zantedeschi lascia il timone della Casa di Riposo di San Pietro in Cariano: a gennaio è stato infatti nominato direttore del Consiglio di amministrazione della Casa di riposo di Bussolengo, di cui è presidente Francesca Zorzoni, già dirigente all’Ulss22. L’Istituzione comunale servizi sociali (ICSS) di San Pietro in Cariano ha quindi un nuovo presidente, Gianluigi Bressan, e un nuovo direttore, Chiara Brizzolati, alla quale il negrarese Francesco Zantedeschi passa il testimone. Già direttore della Casa di Riposo di Arocle, Zantedeschi da maggio 2013 è Commissario regionale straordinario dell’Ipab di Vicenza, una delle più grosse realtà venete con 800 ospiti e 550 dipendenti dove, fino a maggio 2015, porterà avanti la mission di chiudere un bilancio di 6 milioni di euro. «Quest’esperienza - afferma Zantedeschi – mi ha permesso di entrare in dinamiche più complesse rispetto a quelle relative alle realtà di Provincia, come quella di Bussolengo che oggi dirigo. Oggi questa struttura, recentemente inaugurata, ha un nuovo consiglio di amministrazione con il quale cercherò di far diventare l’ente un centro per gli anziani a 360 gradi». Servizi, quelli offerti dalle Case di Riposo, oggi sempre più specializzati e medicalizzati: «Italia, Germania e Giappone – aggiunge Zantedeschi – sono le nazioni

Francesco Zantedeschi

in cui la terza, quarta e quinta età sono più massicce: tra pochi anni avremo sempre più persone anziane che avranno bisogno di servizi. Queste stesse persone troveranno collocazione nelle Case di Riposo di un tempo che diverranno le nuove geriatrie». Nemmeno il mondo delle Case di Riposo è stato però risparmiato dalla crisi. «Mentre un tempo c’erano liste d’attesa infinte per entrare in una struttura per anziani, oggi non è più così – conclude Zantedeschi -: ora il parente verifica la retta, la compara con diverse strutture, controlla la qualità dei servizi offerti e poi decide. E’ chiaro che per le Ppab, che hanno più pesantezza gestionali rispetto ai competitor (fondazioni e privati) questo rappresenta uno scoglio. Spero che dalla Regione venga approvata una riforma che consenta un rilancio delle Ipab stesse».

PROTEZIONE CIVILE Sarà una giornata intensa quella di domenica 29 marzo per Negrar. Il centro del paese sarà infatti “invaso” a partire dalle 7.00 del mattino da gruppi di Protezione Civile, Vigili del fuoco, Aeronautica militare e tutti quelle Forser che ogni giorno vegliano sul territorio garantendo la nostra incolumità. La giornata, organizzata dalla Protezione Civile di Negrar, in collaborazione con il comune di Negrar e la Provincia di Verona, prevede anche un “mini – convegno” alle ore 11.00 sul tema “Io non rischio” all’interno dell’oratorio di Negrar. «Per una giornata intera – afferma Luigi Boni, presidente della protezione civile di Negrar e del coordinamento provinciale dei volontari della protezione civile – porteremo in piazza tutte le specializzazioni della protezione civile a livello provinciale: occuperemo l’intera piazza e via Mazzini con i nostri mezzi e i nostri strumenti in un grande campo base che sarà allestito a partire dalle 7.00 del mattino. I nostri volontari saranno a disposizione di quanti vorranno venire a farci visita per informazioni e per far conoscere le numerose attività dei nostri Gruppi».



L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Negrar

14

INIZIATIVE. Il progetto “Bimbi in rete” dà una mano a genitori, alunni e insegnanti

LA RASASEGNA TEATRALE

Nuove tecnologie Formazione web

ScenArbizzano alza il sipario

Chat, social network sono solo alcuni dei termini che caratterizzano il mondo della rete che talvolta nasconde insidie molto pericolose per bambini e ragazzi. Da qui il progetto "Bimbi in rete", che nasce da una sinergia tra Robyone Srl e "Bimbi in rete", associazione di volontariato che ha lo scopo di educare genitori docenti e alunni ad un uso consapevole delle nuove tecnologie. L'obiettivo è quello di educare gli alunni del secondo ciclo della scuola primaria a un uso consapevole delle nuove tecnologie. Sono previsti all'interno del progetto due momenti di formazione di tre ore ciascuno per approfondire e migliorare le conoscenze informatiche degli educatori, comprendere in modo chiaro le dinamiche del Web, conoscere la pratica degli strumenti mirata all'inizio all'azione educativa verso bambini – affermano gli organizzatori -. Per quanto riguarda gli alunni il percorso

educativo viene proposto alle classi quarte: gli alunni dovranno essere dotati di un libro didattico che li condurrà passo passo verso la conoscenza base dei meccanismi della rete: il browser, il virus e antivirus, il filtro per la navigazione, la sicurezza dei propri dati nella rete, cosa si può fare e cosa è bene non fare nella rete. Per le classi quinte gli alunni dovranno affrontare temi quali il social network, le chat, i giochi di ruolo, l'e-mail. Concluso il progetto ogni bambino iscritto al portale potrà scaricare, dopo aver superato un piccolo test di valutazione da svolgere a scuola, l'attestato di Tenente di vascello per la classe quarta e Capitano di vascello della classe quinta». Questo progetto per la primaria partirà quest'anno come progetto pilota della primaria di Negrar capoluogo. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, gli alunni

e il personale docente verranno formati con una serie di incontri: dinamiche della rete, possibilità che offre, rischi connessi (classi prime), pericoli della rete in particolare per quanto riguarda l'adescamento (classi seconde), sfaccettature dell'utilizzo dei social network e rischi collegati al cyber-bullismo e al sexting (classi terze). Appuntamento quindi l’11 marzo con “Bimbi in rete” per la secondaria di primo grado

(8.45 - 13.20) e formazione docenti primaria (16.00 – 20.00) e il 12 marzo (8.45 13.20 secondaria primo grado) e 20.30 Auditorium formazione genitori. La formazione di alunni e insegnanti nella primaria nella secondaria di primo grado è stata organizzata dall'assessorato all’Istruzione e l'assessorato ai Servizi Sociali, mentre la serata di formazione ai genitori è promossa dall'Associazione Genitori Negrar.

PARONA / IL GRUPPO CULTURALE

La Genziana compie 50 anni Il Gruppo Culturale La Genziana ha compiuto 50 anni venerdì 13 febbraio. L’ha fatto nel modo più consono alle sue caratteristiche, attorniato da un nugolo di ragazzi tredicenni che hanno esposto le loro opere nella sala Domenico Zangrandi, del palazzo già municipio di Parona. Non è del tutto esagerato chiamarle opere, quelle che hanno destato grande ammirazione fra gli intervenuti alla cerimonia di inaugurazione, alla quale erano presenti, con le sezioni A-B-C- e G di terza media, insegnanti ed autorità. Scuola Media In Mostra era il titolo della manifestazione alla sua prima edizione, a significare che altre ne verranno messe in cartellone, dall’infaticabile presidente della Genziana, Paolo Belfi coadiuvato dai suoi insostituibili collaboratori. Fra le

autorità i presidenti emeriti della II Circoscrizione Dottori Alberto Bozza e Lucia Cametti, quale madrina dell’iniziativa, che hanno espresso felicitazioni, consensi e meraviglia per il livello artistico dei giovani. Con alcuni insegnanti accompagnatori non poteva mancare “ il profe” Stefano

Tedeschi cui si deve il livello di preparazione raggiunto dagli studenti che lo hanno calorosamente applaudito. A parlare di arte, cultura e ordine ecologico ci ha pensato il presidente dell’AMIA signor Miglioranzi, che ha apprezzato l’apporto del Gruppo La Genziana a favore dei

giovani, per un loro corretto avvenire civico. Altrettanto apprezzamento è stato espresso dal parroco Don Mario che ha fatto notare come una giornata plumbea ed uggiosa fosse illuminata dai colori della mostra. Con il Comandante la stazione CC, Vincenzo Reggio ed il Capo Gruppo degli alpini Ernesto Ricci, hanno fatto onore all’appuntamento Gianni Pighi per il Gruppo Escursionistico El Capel e Pino Lonardi per il Gruppo Benefico Festa de La Renga. Il tutto allietato dalle vibranti note della chitarra classica di Domenico Tommasi. Inutile dire che la gestione della manifestazione era affidata alla sicura guida di Giancarlo Peretti al quale nulla è sfuggito per rendere la cerimonia viva ed interessante in ogni suo momento. B.C.

Il Teatro è protagonista a Negrar con ScenArbizzano, nuova rassegna teatrale per famiglie che si propone di diventare un appuntamento culturale fisso durante il periodo invernale. A fare da cornice alle numerose serate proposte è il teatro di Villa Albertini che, dopo aver accolto il debutto della rassegna sabato 14 e domenica 15 febbraio, e in seguito alle rappresentazioni del 21 e 22 febbraio e del 28 febbraio e 1 marzo, vedrà protagonisti sul palcoscenico altri sette spettacoli, tra le recenti produzioni di compagnie professioniste e amatoriali del territorio: sabato 7 marzo sarà la volta di “Vite parallele”, domenica 8 marzo “Il tamburino magico”, sabato 14 marzo “Le morbinose”, domenica 15 marzo “Storie de ‘na olta”, sabato 21 amrzo “Le nozze di Figaro”, domenica 22 marzo “Le marmellate” e sabato e domenica 28 e 29 marzo “Variazioni enigmatiche” (sabato ore 20.45, domenica ore 16.45). «Questa prima rassegna al Teatro di Villa Albertini nasce per un’esigenza ultradecennale di proporre eventi culturali a Negrar – afferma Federico Martinelli, direttore artistico della rassegna e presidente dell’Associazione Quinta Parete di Verona -. Negrar, il Comune più importante della Valpolicella, e uno dei più popolati della provincia di Verona, era privo di una rassegna invernale: mancanza colmata, solo ora, con questo primo cartellone. A caratterizzarlo, sono una serie di spettacoli “leggeri”, adatti a un ampio pubblico, anche se non mancano drammaturgie più “impegnate”. Particolare attenzione – aggiunge ancora Martinelli - è stata data anche ai piccoli, con due produzioni per il loro divertimento. Il desiderio è che questo stimolo culturale trovi seguito e che la rassegna, oggi al suo primo anno, possa proseguire, ogni inverno, ricca di novità e di momenti piacevoli. Infatti, per accogliere i gusti di un più ampio pubblico, la rassegna abbraccia l’arte del teatro a 360 gradi, dal teatro di stampo classico al teatro del ‘900 fino a quello di narrazione. Poi cabaret, improvvisazione, mimo e teatro di tradizione popolare e vernacolo. Inoltre, a rafforzare la volontà di Quinta Parete di mettere a disposizione l’arte per tutti, i prezzi degli spettacoli saranno calibrati e, per ragazzi fino ai 13 anni, l’ingresso sarà omaggio». Per informazioni e prenotazioni: quintaparete@quintaparete.it – 349.6171250


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Negrar

15

SERVIZI. Fornitura di beni di prima necessità ed esenzioni dalle tariffe per le mense scolastiche

APPUNTAMENTI

Sostegno Alimentare Le famiglie sorridono

Marzo è color rosa

Continua il progetto “Sostegno Alimentare”, curato dai Servizi Sociali del Comune. Obiettivo sarà anche nel 2015 recuperare risorse per garantire alle famiglie in difficoltà socio-economiche la fornitura di beni di prima necessità e le esenzioni dalle tariffe previste per le mense scolastiche. Il Progetto è stato presentato dal Comune alla Fondazione Cariverona e da questo approvato e finanziato per l’importo di 40.000 euro al quale si aggiunge un cofinanziamento del Comune di Negrar di 27.200 euro. 52.200 euro saranno destinati all’acquisito di derrate alimentari e prodotti per l’igiene garantendo la fornitura di beni di prima necessità alle famiglie per circa un anno e mezzo. 15.000 euro sono invece destinati alle esenzioni

dalle tariffe delle mense scolastiche, altra modalità scelta per andare incontro alle famiglie con figli in età scolare. La prima distribuzione dei beni di prima necessità è avvenuta già nel mese di febbraio: il 14 a Negrar e il 21 ad Arbizzano, grazie all’intervento dei volontari delle due Caritas. In alcuni casi gli alimenti e i prodotti per l’igiene personale vengono consegnati direttamente a domicilio, sempre dalle due Caritas. Nel Capoluogo usufruiranno delle borse alimentari più di 80 famiglie, mentre ad Arbizzano sono più di 30 le famiglie interessate per un totale di circa 360 persone. L’Amministrazione per quest’anno ha deciso di proseguire e potenziare un intervento tanto importante quanto solidale: «Ci crediamo e vogliamo dare continuità alla collaborazione preziosa

Roberto Grison

Ulyana Avola

che si è creata tra i nostri servizi sociali, le parrocchie, i volontari» - afferma il sindaco Roberto Grison. «In un momento di grave difficoltà per molte fami-

glie abbiamo pensato di adoperarci per dare un sostegno su questo doppio fronte» - aggiunge l’assessore ai servizi sociali Ulyana Avola.

SECONDA GUERRA MONDIALE / IL CASO

Sarà un mese dedicato alle donne quello di marzo per Negrar. In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, l’Assessorato alle Pari Opportunità con l’intento di valorizzare la donna attraverso le diverse forme di espressione artistica e culturale, analizzando la problematica della violenza di genere attraverso punti di vista specialistici di esperti di settore, organizza una serie di appuntamenti dedicati agli “sguardi sul femminile”. «Il 7 marzo, dalle ore 20.00, presso Villa Albertini si terrà l’incontro “Violenza di genere: dalla realtà della cronaca ai suoi riflessi onirici” tenuto da Giampaolo Trevisi, Direttore della Scuola di Polizia di Peschiera, e da Stefano Baratta, psichiatra, psicoterapeuta junghiano e scrittore – afferma l’assessore Camilla Coeli -. I due ospiti analizzeranno la questione della violenza di genere, da un lato, con uno sguardo alla problematica che segna ancora il destino di tante donne, e, dall’altro, con una visione di carattere specialistico indagando i sogni di chi ha commesso e di chi ha subito violenza. Seguirà lo spettacolo “Vite parallele”, organizzato nell’ambito della rassegna “ScenArbizzano. Il 10 marzo alle 20.45 presso la Biblioteca comunale di Negrar si terrà la presentazione del libro “Freya e Vera, la forza delle donne” con gli autori Andrea Volmann e Marco Crestati. Il libro racconta di due giovani inglesi durante la Prima Guerra Mondiale in Italia tra Caporetto e Altopiano di Asiago». Giovedì 19 marzo alle 20.45 la Biblioteca invita appassionate e appassionati allo scrittura del territorio a condividere poesie e brani scritti da donne o dedicate a questa figura: dalla collaborazione del pubblico prenderanno così forma le “Voci del femminile” (045.7502157 o via mail biblioteca@comunenegrar.it). Infine martedì 24 marzo ore 20.45 l’Auditorium di Negrar in collaborazione con l’Associazione Telefono Rosa di Verona ospiterà “Donne e media”. Interverranno Cristina Martini, ricercatrice di ProsMedia, e Franca Consorte, psicologa e volontaria di telefono Rosa. Per tutto il mese di marzo saranno infine esposte in Biblioteca le opere della pittrice negrarese Lina Murari.

LA CAMPAGNA

Notizie di zio Guido, 71 anni dopo Risparmio energetico Dopo ben 71 anni hanno avuto notizie dello zio, partito nel lontano 1942 per la campagna di Russia durante il II conflitto mondiale e mai più tornato. E’ accaduto alla famiglia Nicolis di Arbizzano che dopo tanti anni di ricerche e attese ha saputo che lo zio Guido Valentino Nicolis, alpino classe 1916, è effettivamente caduto in guerra. Le sue spoglie si trovano in una fossa comune a Postojali, in riva al fiume Don. Autore della ricerca che ha ricondotto al Caporal Maggiore Guido Nicolis, fino a poco tempo fa annoverato tra i numerosi soldati italiani e veronesi dispersi in Russia, tra cui anche molti originari di Arbnizzano, è stato un alpino di Bussolengo, Andrea Busselli. Grande la commozione di familiari, nipoti e pronipoti, e in particolare del fratello Zaverio, detto trombetta, l’unico ancora in vita. Di Guido i nipoti conservano gelosamente una foto d’epoca e due cartoline spedite proprio da lui durante la guerra, una delle quali è datata 4 gennaio 1943 in cui diceva che stava bene e mandava cari saluti ai familiari…fu l’ultima questa cartolina, perché solo 15 giorni dopo Guido morì. Era il 19 gennaio 1943. «Ora sappiamo dove si è spento e dov’è sepolto – affermano commossi i nipoti -. Lo scorso

Anche Negrar, attraverso gli Assessorati alla Cultura e Istruzione, all'Ecologia e ai Servizi Sociali, ha aderito a “M'illumino di meno 2015”, la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sul Risparmio Energetico. Obiettivo principale della Giornata, che quest'anno si è tenuta venerdì 13 febbraio, è quello di far comprendere al maggior numero di persone l’importanza del risparmio energetico e dimostrare come piccoli gesti quotidiani contribuiscono in maniera fondamentale al superamento dei gravi problemi energetici che affliggono il Pianeta. L’invito che è stato rivolto anche quest’anno a tutti è stato quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili tra le 18.00 e le 19.30. In questa fascia di oraria di “silenzio anno abbiamo pensato di farlo ricordare in una S.Messa, ma non sapevamo come fare: chissà, non avevamo la certezza che fosse defunto. Alla fine ci siamo decisi e la S.Messa è stata celebrata…dopo un mese abbiamo ricevuto la notizia». Una triste notizia, questa, ma, se non altro, una certezza a lungo cercata. Guido riposa lungo le rive del Don da molti anni e con lui forse anche quell’orologio che il fratello, incontrato in stazione, uno diretto in Germania e l’altro in Russia, gli regalò.

energetico” sono state spente anche le luci di illuminazione di alcune vie del capoluogo. Accanto a questo inoltre, giovedì 19 febbraio, grazie alla collaborazione con ARPAV, nell'Auditorium di Negrar ha avuto luogo la serata “M'illumino di meno... anche a Negrar. Risparmio energetico, illuminazione e buone pratiche”. Nella stessa serata l'Amministrazione comunale ha presentato il concorso “Le buone pratiche del sistema energetico” che il 5 aprile alle ore 18.00, in occasione del Palio del Recioto 2015 premierà i tre migliori elaborati per le categorie bambini e ragazzi, giovani adulti e adulti. Per informazioni: www.comunenegrar.it o chiamare negli orari di apertura della Biblioteca allo 045.7502157.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Negrar

2116

L’EVENTO. Aspettative accontentate, pubblico soddisfatto e carristi appagati

TORBE

Il “Carneal” sfila per le vie di Fane

E’ stata un’incoronazione particolare quella a cui ha assistito il paese di Torbe lo scorso venerdì 13 febbraio. Tutto è iniziato l’estate scorsa quando la statua di un Gesù Bambino abbandonato venne ritrovata sulla porta della chiesetta sconsacrata vicino al cimitero di Torbe. Chi la trovò pensò che il “proprietario” venisse a riprenderla, così la lasciò in quel luogo…trascorse alcune settimane la statua era ancora lì, così, coni il parroco don Giovanni Birtele, quel Gesù Bambino speciale, che nel frattempo aveva subito dei danneggiamenti a causa di una grandinata, venne ricostruito e ristrutturato. Da allora per la parrocchia di Torbe è il simbolo delle persone sole e abbandonate, in particolare dei bambini rifiutati. Don Birtele ha anche stampato dei biglietti con una preghiera dedicata. Il 23 settembre 2014, in occasione dell’inizio dell’anno catechistico, i bambini di Torbe hanno portato un cero davanti alla statua che è stata benedetta. Tanti i momenti di preghiera per venerare questo Gesù Bambino, di cui tutti si innamorano al primo sguardo, tanto da far nascere il desiderio di incoronarlo: ecco quindi che il 13 febbraio a Torbe era atteso monsignor Georges Fonghoro, vescovo di Mopti (Mali) che poco prima della cerimonia è stata ricoverato in ospedale e, inviando un suo sostituto, ha scritto una lettera alla comunità di Torbe, presente numerosissima all’incoronazione...Ma le sorprese non erano finite qui: il 13 febbraio Papa Francesco ha inviato la sua Benedizione Apostolica. “Il santo Padre – si legge nella nota della Segreteria di Stato – incoraggia a confidare sempre nella bontà provvidente del Signore e mentre formula cordiali auspici di pace e di ogni bene, imparte di cuore la Benedizione Apostolica”.

Aspettative accontentate, pubblico soddisfatto e carristi appagati. Così possiamo riassumere la giornata di martedì 17 febbraio a Fane. Il piccolo centro, infatti, si è fermato per ospitare l’immancabile “Carneal”, che da più di 60 anni colora a festa le vie del paese, popolato oggi da poco più di 1.100 anime. In tutti questi anni, naturalmente, il modo di costruire e creare carri e maschere è cambiato totalmente, talvolta con tecniche innovative e idee sempre più ingegnose e particolari. I carristi negli ultimi anni mettono in moto la macchina carnevalesca due o tre mesi prima, per essere pronti per la prima dei loro carri. Una delle regole dei carristi di Fane, infatti, è proprio l’impossibilità di partecipare ad altri carnevali, se prima non si è mostrato il carro alla gente di casa. Già dagli ultimi mesi dell’anno, giovani e non più giovani tralasciano i loro normali hobbies per dedicarsi totalmente al carro allegorico, talvolta dando sfogo ad allegre e sane competi-

zioni. L’organizzazione della manifestazione, da più di vent’anni, è compito del Gruppo Giovani, che ha accolto già dalla mattina carri, mascherine e pubblico nel campetto sportivo dietro la chiesa parrocchiale, meta finale di tutta la sfilata. Nel primo pomeriggio tutti i carri allegorici, alcuni provenienti anche da comuni limitrofi, si sono radunati ad inizio paese e hanno aspettato il via degli organizzatori. Come ogni

anno, i carristi hanno scelto temi diversi e talvolta molto originali, passando dalla biblica Arca di Noè alla fantascienza di Halo, oppure dalla notte degli Oscar a Hollywood alla parodia del noto programma di cucina Masterchef. Non sono mancati gli applausi, il lancio di coriandoli e stelle filanti da parte di un numerosissimo pubblico, appostato lungo il percorso. E anche gli spalti del piccolo campetto

si sono riempiti di gente. Ad aggiudicarsi il titolo quest’anno è stato il carro di “FaneWood” e i suoi personaggi del cinema americano. Ottimo piazzamento anche per “L’Arca di Fanè” che si è aggiudicata il secondo posto; sul terzo gradino del podio sono saliti i personaggi del MatoChef. Ai Fanerilla. «È andato tutto come previsto - ha spiegato Oscar Dalle Pezze, membro del Gruppo Giovani -. Il tempo ci ha aiutato tantissimo, regalandoci una bella giornata di sole. Alla fine della festa, ho visto una soddisfazione generale. Il Carnevale di Fane è una manifestazione con una lunga e prestigiosa storia alle spalle e a noi del Gruppo Giovani sta molto a cuore. L’affetto dimostrato anche quest’anno da parte del pubblico ci ha appagati del tutto ed è chiaro quindi che cercheremo di mantenere vivo l’evento pure in futuro. Ringraziamo tutti coloro che hanno sponsorizzato la manifestazione». Alberto Dalle Pezze

OSPEDALE SACRO CUORE / REPARTO DI CARDIOLOGIA

C’è l’attestato La Cardiologia dell'ospedale Sacro Cuore di Negrar ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dell'attività per la diagnosi e la cura della sincope. L'attestato della certificazione rilasciato dal Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo Studio della Sincope (Gimsi) è stato consegnato al dottor Giulio Molon e al dottor Alessandro Costa, referenti della Syncope Unit del Sacro Cuore. Quella di Negrar è la quarta Syncope Unit del Veneto a ricevere la certificazione. L'Unità funzionale per la diagnosi e la cura della sincope svolge la propria attività dal

marzo 2000 all'interno della Cardiologia, diretta dal professor Enrico Barbieri, e ha lo scopo di offrire il massimo supporto per una corretta diagnostica e terapia ai pazienti con episodi di sincope (breve e temporanea perdita di coscienza associata a perdita di tono posturale). Nella maggior parte dei casi la sincope è un banale svenimento, dovuto a fattori scatenanti, come forti emozioni, ansia, ambienti caldi, fatica, forte dolore. In genere è preceduta da sintomi premonitori come nausea, ronzio alle orecchie, sudorazione, vertigine. In questi casi la

prime terapia consiste nel modificare lo stile di vita,

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PARONA - Centro incontro - Centro Anziani - Super. Rossetto - Distr. Agip Via Preare - Edicola Via Arusnati 1 NEGRAR - Municipio - Edicola P.za Vitt.Emanuele SANTA MARIA - Centro Commerciale S.VITO - Distributore Agip - Hotel S.Vito TORBE - Osteria Caprini PRUN - Distributore Agip - Prete FANE - Tabaccheria Guardini - Poste - Cartoleria dell’Aquilio SANT’ANNA - Municipio - Edicola vicino distr. - Alimentari Corrado Benedetti - Trattoria Ponte di Veja FOSSE - Edicola

evitando per esempio la disidratazione e prolungati periodi in posizione eretta. La sincope però può avere anche cause neurologiche o essere associata a una patologia del cuore. In questo ultimo caso la mortalità è più che raddoppiata rispetto alle altre forme di “svenimento” e la sincope può rappresentare un sintomo premonitore di una morte improvvisa. La diagnosi di eventuali cause cardiologiche sottostanti è quindi cruciale per poter trattare in modo adeguato i pazienti con sincope. Riccardo Reggiani

ASPETTANDO IL PALIO DEL RECIOTO

Il Palio del Recioto (dal 3 al 7 aprile) si arricchisce di cultura: in occasione dell’attesa manifestazione l’Utl di Negrar (Università del tempo libero), in collaborazione con Assessorato alla Cultura del comune di Negrar, Pro Loco e Associazione Pagus, organizza alcuni eventi culturali. Il 28 marzo alle 20.30, UTL, supportata dalla Macelleria Caprini, organizza presso Corte Caprini "Cultura e degustazione del vino" condotta da Gaia Castellani, professionista del settore, già Docente UTL: la serata prevede un’analisi sensoriale con i profumi del vino della Valpolicella e degustazione guidata dal titolo “I profumi della Valpolicella nel Recioto” in cui sarà illustrata l'origine del profumo nel vino, con utilizzo di campioncini di odori della docente quale prova pratica di memorizzazione. A seguire degustazione e riconoscimento di Recioto della Valpolicella (degustazione alla cieca) più possibili sorprese (ingresso a pagamento per prenotazioni – solo maggiorenni - 348.2416951 – 045.7502157). Altro evento sarà quello proposto per la serata del 29 marzo (ore 20.30 Corte Caprini): l'Associazione Pagus terrà una conferenza sulle origini dell'Amarone e sul turismo del vino in Valpolicella. Si inizierà con “Alle origini dell’Amarone. La vitivinicoltura in Valpolicella in età romana”, a cura di Davide Canteri, excursus storico che parte dalle caratteristiche del vino prodotto e consumato dagli antichi romani, e giunge alle testimonianze letterarie e archeologiche della Valpolicella in età romana. A seguire “Pagus Wine Tours. Il turismo del vino in Valpolicella: da un’idea a un’impresa”, a cura di Alessandro Conato, storia di un’idea di un gruppo di amici che da hobby è divenuta una realtà imprenditoriale (ingresso a pagamento su prenotazione con possibile degustazione di Amarone). Infine, nei giorni "caldi" del Palio, UTL e assessorato alla Cultura del comune di Negrar, presentano una mostra, ad ingresso libero, in Corte Caprini, con opere di quotati artisti locali di nota fama: Rossella Cipollaro (Pergamena Art), Ivy Mefalopulos (Pittrice - Restauratrice), Stefano Tedeschi (Incisore - Pittore), Elpidio Tramontano (Scultore). Le opere dei maestri potranno essere "completate" da alcuni elaborati dei loro allievi (inaugurazione 4 aprile ore 11. Orari di apertura: sabato 4 ore 11 - 19, domenica 5 ore 10 - 13 e 15 - 19, lunedì 6 ore 10 - 20 e martedì 7 ore 10 - 18.


L’ALTRO GIORNALE Marano 2015

CRONACHE di Marano

17

LA DECISIONE. L’Amministrazione “risponde” alle cattive abitudini di alcuni cittadini PASSEGGIATA ENOGASTRONOMICA

Isole ecologiche: sorveglianza alta Alta sorveglianza sulle isole ecologiche a Marano di Valpolicella. Una decisione, questa, presa dall’amministrazione comunale dopo aver constatato la deprecabile abitudine di cittadini non residenti di portare i propri rifiuti nel territorio maranese. A tale comportamento si aggiunge poi la scarsa attenzione di qualche residente nei confronti della raccolta differenziata che non di preoccupa di dividere il secco dai rifiuti riciclabili rovinando così il lavoro e la cura della stragrande maggioranza che pone la coscienza ecologica tra i valori del proprio comportamento civile. «Il progetto di video sorveglianza prevede l'installazione di videocamere mobili che registrino il comportamento nelle isole ecologiche ed inviano i dati a un server centrale, che è stato tra l'altro potenziato da poco» - spiega il vicesindaco Giuseppe Zardini. «Naturalmente le immagini verranno visionate solo da personale autorizzato e resteranno a disposizioni delle autorità competenti solo per lo stretto necessario - prosegue l'assessore all'ecologia Michela Scamparle - Abbia-

sti da più elementi - spiega Zardini -, tuttavia alcune semplici regole sono facili da attuare come spegnere le ceneri buttate nell'umido, o schiacciare i cartoni e non usare i sacchi non compostabili nella raccolta dell'umido». I nuovi server del Comune con tanto di sofisticati sistemi software serviranno anche a raccogliere i dati di chi non fa il proprio dovere ma «siamo certi che il senso civico della popolazione avrà la meglio su poche eccezioni» - conclude Scamperle.

Torna anche quest’anno la “Quattro passi…di gusto”. Giunta alla dodicesima edizione, la passeggiata enogastronomica organizzata dalla Pro Loco di Marano Valpolicella per il prossimo 12 aprile, dopo dieci anni ritorna a Valgatara. Gli organizzatori rimangono fedeli alla formula: numero contenuto di partecipanti, valorizzazione di prodotti e vini locali, percorso studiato per le famiglie e per conoscere paesaggio, storia e arte della vallata. La Pro Loco di Marano spera di ripetere anche quest'anno il successo della passeggiata che permette di conoscere

il paesaggio della Valpolicella a quasi mille “ospiti” che potranno degustare un menu prelibato fatto di piatti della tradizione e corretti abbinamenti ai vini del territorio. Non mancherà nemmeno il concorso fotografico"4 click per 4 passi", giunto alla seconda edizione, in cui ogni partecipante potrà esprimere attraverso il proprio cellulare, tablet o fotocamera un ricordo della giornata. Le iscrizioni iniziano il 2 marzo fino ad esaurimento posti. Per ogni informazione e per iscrizioni si prega di consultare: www.prolocomarano.it

L’INCONTRO. Comune e cittadinanza a confronto mo potuto constatare che la percentuale dei rifiuti differenziati rispetto al secco, in alcuni mesi non è del tutto soddisfacente. Tuttavia sappiamo che passare al sistema porta a porta sarebbe molto oneroso per i cittadini di Marano, essendo un territorio molto allungato e frazionato. Abbiamo fiducia che riuscendo a far cambiare abitudine a qualche persona i risultati miglioreranno e potremo proseguire con questo sistema per il bene delle tasche dei cittadini e delle casse comunali. La

spesa pro capite per la raccolta in questa maniera verrà diminuita e sappiamo di poter contare sulla buona volontà si ognuno. In casi come questi la coscienza collettiva verso un comportamento responsabile è davvero importante. Da qualche mese sono stati anche installati nuovi pannelli con le indicazioni su come differenziare i rifiuti e dove portarli quando non possono essere lasciati nelle piazzole». «Non sempre è facile differenziare i rifiuti, come nel caso di materiali compo-

SAN PIETRO IN CARIANO

Il Progetto Giovani decolla Decolla Progetto Giovani 2015 a San Pietro in Cariano. Numerose sono le attività proposte, tra cui i Cer estivi per scuole materne, elementari e medie in via di progettazione. Sono state inoltre finanziate le programmazioni di Doposcuola - Centri Aperti sia a San Pietro in Cariano che a Pedemonte con appoggi scolastici per gli utenti segnalati dalla Scuola e dal servizio sociale del territorio. Novità assoluta di quest’anno è la Cooperativa scolastica, in cui i ragazzi della scuola media sono attori unici e principali sia da un punto di vista costitutivo che gestionale. «La Cooperativa – afferma Mariafranccesca Salzani, assessore ai Servizi Sociali, Cultura e Pari opportunità del comune di San Pietro in Cariano - è stata pensata come strumento attraverso il quale valorizzare le abilità che i nostri ragazzi non sanno di avere attraverso l’uso di strumenti preziosi: le proprie mani e il proprio ingegno». Tra le attività

Quattro passi ...di gusto

finanziate spiccano i progetti di aiuto alla Genitorialità che prevedono incontri con professionisti e mediatori con la finalità di assistere le famiglie nel percorso educativo ed evolutivo dei propri figli. Il progetto prevede inoltre corsi di formazione rivolto a implementare le competenze di chi fa sostegno scolastico e educativo, Spazio famiglia rivolto a famiglie con minori tra gli 0 e i 3 anni; progetto Nati per leggere in collaborazione con l'Associazione Pediatri e rivolto alla fascia 3 mesi 3 anni, Famiglie in rete, Sostegno mamme. Non mancano inoltre Gen-Ado, percorso di sostegno alla genitorialita rivolto a genitori con figli tra gli 11 e i 17 anni di età, Informagiovani, progetto Esperienza Giovani rivolto alla gestione di percorsi formativi anche all'estero per i giovani del territorio. «Tutti questi progetti ed altri in via di definizione attraverso un continuo e permanente monitoraggio e una mirata e

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: MARANO - Municipio - Poste VALGATARA - Edicola Ballarini

costante ricerca di nuove prospettive – aggiunge ancora Salzani - hanno come obiettivo principale quello di essere misure di prevenzione rispetto al disagio personale e strutturale che può essere determinato dalla crescita. La sinergia tra Amministrazione comunale, assistenti sociali ed educatori territoriali che sempre con attenzione e professionalità riescono a cogliere malesseri e soluzioni, è un valido strumento per offrire opportunità e attività che possono spesso rivelarsi ottimi mezzi per creare condivisione e aiuto».

Il 4 febbraio presso la Sala Consiliare del comune di Marano e il 10 febbraio presso la sala civica Silvestri di Valgatara, l'Amministrazione maranese ha incontrato i cittadini nell'ambito dell’iniziativa "Comune Aperto". Il sindaco Giovanni Viviani ha dapprima esposto un quadro degli interventi effettuati in questi mesi riguardo alle emergenze che hanno colpito il territorio comunale e in particolare alcune strade comunali, in cui sono stati realizzati interventi di ripristino, il Cimitero di Marano, dove sono nel frattempo iniziate le operazioni di estumulazione. Si è poi passati a illustrare gli attuali impegni dell'Amministrazione dedicando la dovuta attenzione al Piano degli Interventi che prevede ora la possibilità di presentare a breve le manifestazioni di interesse. La terza e ultima fase, cui è seguito un interessante dibattito, ha illustrato la programmazione di più ampio respiro, in cui si sono individuate le priorità per le diverse frazioni del comune. «Il confronto collaborativo con la popolazione è sempre utile per capire quali sono gli argomenti che stanno più a cuore e che vengono sentiti con maggiore urgenza dalla popolazione dichiara Viviani, cui fa eco il capogruppo Angelo Lonardi -. Abbiamo cercato di spiegare quali sono i mezzi che abbiamo a disposizione per erogare i servizi di cui i cittadini hanno bisogno. Se da un lato è vero che i trasferimenti dallo stato centrale hanno subito un taglio drastico, dall'altro ci stiamo impegnando a far funzionare la macchina amministrativa in modo adeguato». La buona affluenza di pubblico ha confermato la bontà dell'iniziativa che verrà certamente replicata più avanti.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

18

LAVORI IN CORSO. Le due Commissioni del Comune si impegnano a 360°

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Cultura, biblioteca e Pari Opportunità

Consulte di frazione

Sono partiti i lavori della Commissione Pari Opportunità del Comune di San Pietro in Cariano. «Attraverso la modifica del regolamento ho voluto dare un taglio più ampio al concetto di pari opportunità appellandomi in prima battuta a quanto riportato nell’articolo 3 della nostra Costituzione – afferma il vicesindaco Mariafrancesca Salzani -. In un mondo che cambia in maniera così repentina dobbiamo essere in grado di capire come il mondo sta

evolvendo. Pari opportunità significa pari condizioni di trattamento nel rispetto della nostra condizione sociale, economica, religiosa, nel rispetto del nostro stato di salute o nel rispetto del nostro essere uomini o donne. Da qui la necessità di portare a conoscenza tematiche nuove che vadano ad abbattere le barriere della diffidenza rispetto alla disabilità, all'essere minoranza, alla condizione di indigenza e povertà, alla malattia mentale, alla medi-

LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ Ciani Carla, Zivelonghi Roberta, Bulgarelli Barbara, Doretta Franceschetti, Antonella Formisano, Maria Zardini, Turri Chiara, Gianna Pesoli, Antonio de Rosa, Cecilia Gabrielli, Salzani Fabio, Lucia Brugnoli che ha curato la creazione del Per contatti, suggerimenti e proposte è disponibile un profilo Facebook. LA COMMISSIONE CULTURA E BIBLIOTECA Sartori Luciano, Riolfi Graziano, Giovanzana Annalisa, Accordini Anna Maria, Francioni Mariagrazia, Bontempo Ester, Fraccari Silvia, Brighenti Serena, Benetollo Adriano, Berti Nicola, Negrini Daniela, Padovani Alessia. La Commissione si ritrova ogni terzo mercoledì del mese ma può essere contattata tramite la mail del Comune e o tramite l'Assessore alla Cultura.

cina preventiva alternativa, alla sessualità e all'affettività, e che vadano a lenire i preconcetti che molto spesso ci impediscono di essere obiettivi e di fare analisi prive di connotazioni pregiudiziali. Rimangono altre tematiche quali la violenza di genere, il vilipendio del corpo della donna, la differenza di trattamento salariale e contrattuale che vedono ancora attuali le battaglie di riconoscimento della parità di genere»…Ma San Pietro in Cariano ha anche una nuova “Commissione cultura e biblioteca”. «Fortemente voluta dall'Amministrazione la Commissione si è insediata con grande entusiasmo – afferma ancora il vicesindaco -. Credo sia molto importante che esista un gruppo di cittadini che a partire dalle proprie competenze individuali e dalle proprie passioni , si è messo a disposizione per creare contenuti ed eventi di interesse vario. Cultura significa la nostra storia, il nostro presente ma soprattutto significa futuro se saremo in grado tutti di capire e

Mariafrancesca Salzani

comprendere ciò che il nostro territorio ci offre. Attraverso la Commissione intendiamo proporre eventi e progetti che siano funzionali alla nostra volontà di migliorare noi stessi attraverso nuove esperienze. Cultura è anche prevenzione attraverso gli stimoli continui che nuove esperienze ci possono dare per mantenere attiva la nostra mente e il nostro corpo. Certo, sono obiettivi ambiziosi – conclude Salzani ma partiamo già da una buona materia prima: San Pietro in Cariano è ricca di associazioni, gruppi, organizzazioni già attive sul territorio e soprattutto abbiamo la fortuna di avere una biblioteca comunale che deve essere il fulcro di tutto ciò che riguarda cultura e ricerca. Ringrazio il Presidente Luciano Sartori per l'impegno dimostrato e i membri della commissione per la capacità e la coesione dimostrata».

NOTIZIE IN BREVE E’ un’iniziativa particolare quella lanciata dal comune di San Pietro in Cariano: ville e palazzi di pregio hanno l’opportunità di “mettersi in mostra” e farsi conoscere aprendo le proprie porte agli sposi. L’appello del Comune è chiaro: i proprietari di edifici di pregio possono presentare richiesta in Comune per ospitare la celebrazione di matrimoni. «Si tratta di una bella opportunità – afferma il sindaco Giorgio Accordini per far conoscere anche agli stranieri il nostro Comune e la Valpolicella stessa con la sua cultura e le sue bellezze». Per informazioni: ufficio protocollo comune di San Pietro in Cariano: 045.6832121; www.comune.sanpietroincariano.vr.it

La “presentazione” Nel mese di febbraio a San Pietro in Cariano sono state presentate le nuove Consulte di frazione alla cittadinanza, con incontri in ogni frazione, a cui hanno partecipato anche gli amministratori. Abbiamo raccolto le sollecitazioni e i suggerimenti, alcuni molto acuti. Abbiamo illustrato gli interventi di manutenzione, realizzati (ad esempio, rifacimento del parcheggio a Bure, migliorie al parco giochi di S.Pietro) e in programmazione (sistemazione del cimitero a S.Floriano, antisismica della scuola di Corrubbio). Abbiamo informato sui nuovi progetti (viabilità sulla Provinciale SP4, Valpolicella senza barriere, Risparmio energetico) perché la Comunità possa vivere e crescere in armonia con le nuove aspettative. La Consulta farà un lavoro di squadra con l’Amministrazione, per trovare il giusto equilibrio tra le esigenze particolari e l’interesse generale, con l’obiettivo di essere concreti e dare risposte ai cittadini, secondo il criterio del buon senso e della priorità. Siamo consapevoli che, innanzitutto, abbiamo il dovere di dialogare con la Comunità, perché vogliamo amministrare in modo responsabile e trasparente. Ecco che gli incontri periodici della Consulta, e da qui la cittadinanza, contribuiranno a disegnare questo percorso, e possibilmente a migliorarlo. Leonello Carneri consigliere per le Consulte e Attuazione del programma

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Consulta S. Floriano Parola al presidente Si è svolta venerdì 6 febbraio la presentazione della nuova Consulta di frazione di San Floriano composta dal Presidente Leonardo Bartoli, e dai consiglieri Beniamino Brazzoli, Alberto Castellani, Lorenzo Riolfi e Chiara Zantedeschi. La Consulta di San Floriano si riunisce, in via ordinaria, ogni primo martedì del mese, alle 20.45, presso il Circolo Anziani “Don Domenico Cordioli” di via della Pieve, 72. Nel corso della serata, oltre alla presentazione dei membri della Consulta, si è parlato anche di funzioni e compiti delle consulte assieme al Consigliere delegato, Leonello Carneri. Si è discusso di forme associative, di albo e consulta delle associazioni. Abbiamo poi approfondito l’argomento legato alle prospettive per il futuro di Villa Eugenia e della manutenzione degli impianti concessi in uso alla locale “Polisportiva Pieve San Floriano”, nonché di viabilità e servizi accessori alla stessa. A nome di tutti i membri della nuova Consulta di frazione ringrazio il Consiglio comunale di San Pietro per la fiducia accordataci. Da parte nostra promettiamo ai residenti di San Floriano, ai gruppi e alle associazioni, impegno, dialogo continuo, trasparenza e buona fede. Ritengo che la neo formata Consulta sia composta di valide persone, con tanta voglia di impegnarsi per il bene comune. Invito tutti ad interagire con noi per sottoporci idee, suggerimenti, problemi e/o esigenze, relativi alla frazione: sia telefonandoci ai numeri esposti presso la bacheca comunale (dove verranno altresì pubblicati i verbali delle riunioni, le convocazioni, gli avvisi etc.), sia scrivendoci all’indirizzo consultasanfloriano@gmail.com, ma anche interagendo attraverso la pagina facebook (consulta San Floriano). Il Presidente Leonardo Bortoli


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

19

LA LETTERA. Sette sindaci scrivono alla Provincia, esprimendo preoccupazione

“Villa Eugenia” Nuovo capitolo

IL COMMENTO Sono soddisfazioni quando vedi che tutti i Sindaci, molto sensibili al futuro dei nostri figli della #Valpolicella, appoggiano una battaglia: mesi fa, precisamente il 24 agosto 2014, la Provincia di Verona ha dato il via all'iter per la messa in vendita dei vigneti a San Floriano, che sono la "palestra" della nostra scuola agraria e dell'Università delle Scienze Vinicole ed Enolo-

Era andata deserta l’asta del 4 dicembre scorso per la vendita dei terreni di villa Eugenia a San Floriano, ma la Provincia sembra decisa a rilanciare. Nulla dovrebbe cambiare rispetto alla struttura di villa Eugenia, che dovrebbe rimanere di uso pubblico, ma gli 11 ettari di vigneto, messi in vendita per circa cinque milioni di euro, sono ora in balìa delle decisioni del Palazzo Scaligero. E mentre tutti continuano a chiedersi cosa ne sarà di questi terreni posti in adiacenza alla scuola agraria, preziosissimi per le attività dell’Istituto Sperimentale di viticoltura di San Floriano, i Sindaci della Valpolicella decidono di fare un passo avanti. E’ stato così che qualche giorno fa Giorgio Accordini, Roberto Grison, Roberto Zorzi, Luigi Cadura, Mirco Frapporti, Giovanni Viviani e Raffaello Campostrini, primi cittadini di San Pietro in Cariano, Negrar, Sant’Ambrogio,

giche, seconda in Italia dopo Conegliano. Pochi, ma veramente in pochi e li ringrazio, hanno capito la gravità di tale scelta. Per fortuna ora i sindaci della Valpolicella, che rappresentano 70.000 abitanti, prendono posizione. La Provincia ora ne prenda atto e ritiri l'asta che, nei giorni scorsi, ha annunciato di ripresentare. Carlo Manara Presidente La Valpolesela

Pescantina, Fumane, Marano di Valpolicella e Sant’Anna d’Alfaedo, hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente della Provincia, Antonio Pastorello e al consigliere provinciale Mauro Carradori, già consigliere comunale di San Pietro in Cariano, esprimendo la loro preoccupazione sul destino degli immobili di San Floriano, di proprietà della Provincia. “Pur comprendendo le difficoltà economiche in cui versa l’ente Provincia,

che costringono all’alienazione di alcuni beni di sua proprietà – si legge nella missiva -, chiediamo con forza che gli immobili che non sono stati oggetto del recente bando di vendita rimangano di uso pubblico, al servizio delle varie realtà (università, Consorzio tutela vini, Strada del Vino, Comuni) che contribuiscono a rendere il nostro territorio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Chiediamo quindi di ricercare tutte le soluzioni pos-

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Lo scarica barile continua» Accordini, che si era dimesso dopo aver perso le precedenti elezioni lasciando ad altri l’onere di contrastare la politica di Maestrelli, riafferma che la minoranza (tra cui una parte dei suoi) avrebbe dovuto votar contro la ratifica dell’accordo di programma di Maestrelli, così adesso non ci sarebbero problemi. Galvanini concorda. Continua così lo scarica barile sull’area ex Lonardi di due tra i maggiori responsabili che hanno contribuito a creare questa situazione. Giusto per chiarezza, volevo far presente che la minoranza si chiama così perchè ha meno voti in Consiglio, e non è sufficiente che alcuni si defilino dalla maggioranza, con il timore di ripercussioni sul piano personale per risarcimento danni, per formare una “nuova maggioranza”. Nè si può votare contro ad un provvedimento di cui si è appena ottenuto l’esclusione dall’ordine del giorno. Non è nemmeno sufficiente osservare per anni un’area degradata per decidere di peggiorare ancor di più le cose con lottizzazioni o centri commerciali, perché il lato estetico è un aspetto importante, ma è certamente il meno importante da considerare nella questione. Questo vale anche per la riduzione di cubatura, vantata da Galvanini come se la lottizzazione non portasse ad una serie di altri problemi maggiori. L’attuale amministrazione ha il mio sostegno per cassare la megalottizzazione a cui tiene Galvanini, e per proporre qualcosa di più utile e meno dannoso, ma il mio contributo non sembra ben accetto. E’ stato infatti recepito solo il mio suggerimento ad inizio mandato per ricostituire la Giunta con le quote rosa e fare delibere regolari, ma per il resto solo risposte negative. Ho chiesto di migliorare la delibera che annullava le decisioni illegittime di Maestrelli e C., evidenziando meglio la sussistenza delle ragioni di interesse pubblico, ma non sono stato ascoltato, e questo è il principale motivo della bocciatura al TAR. Ho proposto di fare una nuova delibera per integrare la delibera mal fatta, prima della risposta al ricorso della Cameri, ma non sono stato ascoltato. Ho inviato suggerimenti per migliorare la memoria difensiva al TAR, ma non se n’è tenuto conto. E altro ancora. Se si condividono veramente gli obiettivi, la concertazione, tra maggioranza, minoranza disponibile, legali e tecnico comunale, è indispensabile, così come lo sono l’azzeramento delle Chi non dovesse ricevere nella casdelibere del 2009 e la riasetta postale l’edizione del giornapertura di un dialogo con le, potrà reperirlo presso i seguenti la proprietà, con linee punti: chiare per un progetto che non la penalizzi, ma che SAN PIETRO IN CARIANO - Municipio sia anche di interesse pubPoste - Uff. Demografico PEDEMONTE - Edicola cart tabacchi - Banca Uni- blico e non crei problemi alla collettività. credit - Floricoltura S. Sofia Carlo Battistella CORRUBIO - Tabaccheria Marai Capogruppo Consiliare BURE - Bar Edicola Cittadini per San Pietro

sibili, coinvolgendo anche la Regione Veneto, per evitare che vada disperso quel patrimonio di conoscenze e esperienze, consolidatosi con fatica nel corso degli anni, legato al Centro Sperimentale per l’Agricoltura e laViinificazione, ed anzi, possano rilanciare l’importanza di queste strutture, permettendo la nascita di un centro di eccellenza e di rappresentanza che possa accogliere i visitatori anche stranieri e raccolga al suo interno tutte quelle

realtà che ruotano attorno al mondo del vino. Siamo certi – conclude la lettera – che le decisioni assunte dalla Provincia di Verona non si limiteranno esclusivamente ad una semplice valutazione economica, ma terranno debitamente conto delle esigenze del territorio della Valpolicella e della volontà espressa dai suoi rappresentanti”. «Abbiamo voluto come Sindaci sottoscrivere questa lettera per dare ancora più forza alle nostre richieste – afferma Giorgio Accordini, sindaco di San

Pietro in Cariano -. Mi preme sottolineare che i rapporti con la Provincia, sia con i funzionari che con l’amministrazione stessa, sono molto positivi anche grazia al fatto che andando al di là degli orientamenti politici siamo riusciti a far nominare in Consiglio provinciale Mauro Carradori, consigliere carianese che si sta prodigando per portare avanti tutte le istanze della Valpolicella. Si è instaurato un ottimo clima di collaborazione che è giusto riconoscere. Siamo quindi fiduciosi».


L’ALTRO GIORNALE Marano 2015

CRONACHE di Fumane

20

STRATEGIE. Valutazioni sui lavori da svolgere e sulla sostituzione dei giochi in giardino

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Dialogo con la scuola Si ragiona sul futuro

«Le opere pubbliche restano nel cassetto»

Un dialogo con la Dirigente scolastica, insegnanti della scuola primaria, rappresentanti dei genitori: questo è stata quanto avviato nei mesi scorsi dall’assessore fumanese, Anastasia Righetti, per una valutazione congiunta degli interventi da effettuare sulla scuola primaria e per la sostituzione di giochi collocati nel giardino. Tutto era partito da una richiesta scritta delle insegnanti e dei genitori che invitavano l’amministrazione ad un confronto. «A seguito dei colloqui con le insegnanti, l'amministrazione, già poco dopo il suo insediamento, aveva immediatamente proceduto ad interventi ritenuti importanti per la sicurezza dei bambini presso la scuola primaria – affermano dall’amministrazione -: l'apposizione di un nuovo cancello ubicato su via Ponte Scrivan, in sostituzione di quello precedente che era instabile e

Maurizio Zantedeschi

Anastasia Righetti

inadeguato ai fini protettivi, la rimozione del gioco/castello che da oltre un anno era collocato nel giardino nella scuola inutilizzato e inutilizzabile in quanto privo di scalette che ne consentissero l'utilizzo, la posa di nuovi tappeti antitrauma e la ritinteggiatura esterna di parte del-

l'edificio. Dopo questi primi interventi l'amministrazione si è confrontata per una decisione condivisa sull'acquisto di nuovi giochi per la scuola e si è deciso assieme di acquistare tre nuove sabbiere che verranno collocate sotto la tettoia già esistente. L'opzione per le nuove sabbiere è stata determinata dal

fatto che le precedenti non erano a norma. A seguito del sopralluogo effettuato dal tecnico comunale, dal costruttore di giochi e dalle insegnanti si è valutata l'opportunità di sostituire, sempre per la migliore sicurezza dei nostri bambini, anche il gioco della spalliera a corda e il telo di copertura delle sabbiere che risulta logoro e poco funzionale». L’assessore Righetti e il nuovo assessore ai lavori pubblici, Maurizio Zantedeschi confermano che gli ordini sono stati fatti, i sopralluoghi pure e nell’arco di poco tempo i nuovi giochi saranno pronti all'uso: «Cogliamo l'occasione – affermano i due amministratori - per ringraziare le rappresentanti dei genitori e le insegnanti della scuola materna per il loro contributo, la loro disponibilità e per il dialogo costruttivo che siamo riusciti ad instaurare».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Cave di Gorgusello, troviamo una soluzione» Le ordinanze emesse dal comune di Fumane per le cave del polo estrattivo di Gorgusello ritengo siano atti dovuti. Le concessioni edilizie rilasciate ancora 10/20 anni fa prevedevano soltanto la prima lavorazione, anche se la normativa regionale si presta a diverse interpretazione non sempre chiare, e di questo i titolari delle cave ne erano a conoscenza. Infatti crediamo che la cosa migliore da fare a questo punto sia di mettere in chiaro cosa si intende per prima lavorazione e cosa per seconda, per evitare spiacevoli inconvenienti come è capitato ai nostri cavatori. Il lavoro è in profonda crisi, e crediamo che soprattutto chi amministra abbia il dovere morale di creare leggi chiare e di sicura interpretazione. Occorre trovare una soluzione, che permetta che il lavoro e l'occupazione ci possa

essere: un modo legittimo e condiviso nel rispetto delle normative vigenti. Senza lavoro e occupazione la nostra montagna "incredibilmente" si spopolerà come già sta avvenendo. Tutte le parole a riguardo non servono a diagnosticare i pericoli, sono necessari i fatti concreti. La nuova amministrazione aveva promesso di risolvere la questione cave nel giro di 120 giorni…se questa è la soluzione dopo 9 mesi di amministrazione si deve con rammarico rilevare che la problematica rimane ancora, senza alcuna prospettiva oculata e seria con il rischio di chiusura delle attività estrattive in montagna. Diego Bianchi Consigliere comunale di Comunità Fumanese

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

La Onlus Centro Famiglia spegne 20 candeline L’associazione Onlus Centro Famiglia di Fumane festeggia 20 anni di attività. Per l'occasione abbiamo deciso di fare il punto del nostro lavoro e di farne partecipe la comunità. La nostra associazione è nata come naturale proseguimento di un progetto fatto dalla Amministrazione Comunale di Fumane, che metteva al centro la famiglia quale nodo privilegiato di messa in rete della solidarietà comunitaria. Da allora il Centro Famiglia ha sempre collaborato con le varie amministrazioni, con la scuola e altre associazioni del territorio per attuare i propri progetti fra i quali ricordiamo alcuni ancora oggi attivi: “Insieme più” e “Centro Aperto” per dare un supporto alle famiglie con dei pomeriggi extra alla scuola; “Raggio di sole” uno spazio per i ragazzi della scuola primaria nei mesi estivi, tutti seguiti egregiamente dagli operatori della cooperativa Hermete. "Adottiamo una scuola", conosciu-

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: FUMANE - Municipio - Farmacia - Piscine BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi

to come “Progetto Angola”, inserito nelle attività della scuola media per un cammino di solidarietà e multiculturalità. Sempre nella scuola, abbiamo organizzato corsi di educazione al dialogo e all'ascolto, con sportello, per genitori e ragazzi con esperti in materia, e incontri sulle varie problematiche legate all'adolescenza. L'anno scorso abbiamo proposto un progetto in collaborazione con Amministrazione, ACAT, Polisportiva, Centro NOI sul pericolo dell' uso di alcool, ma sembra che qui in Valpolicella il problema non esista! Altra iniziativa, per noi importante, la formazione di un gruppo di auto-mutuo-aiuto per donne operate al seno. Da anni organizziamo gite culturali e di svago alla portata di tutti. L'8 marzo offriamo una cena per creare momenti di aggregazione sociale e di divertimento che, nella vita di tutti i giorni, aiutano a stare meglio. Come molte associazioni anche il Centro Famiglia soffre il mancato rinnovamento delle forze "propulsive" ma.... procede nelle sue attività in collaborazione con Scuola e Amministrazione. Invitiamo, chi fosse interessato, ad unirsi a noi, per continuare con nuova energia i nostri progetti che ci permettono di crescere personalmente, socialmente e culturalmente insieme alla comunità: ci troviamo tutti i martedì mattina dalle 10 alle 11:30 in V.le Verona 27/b. Centro Famiglia Fumane

Il 6 febbraio 2015 è stata pubblicata sul sito del comune di Fumane la deliberazione di Giunta n. 126 datata 19 dicembre 2014, con un ritardo di circa 50 giorni dalla sua approvazione. La delibera riguarda il piano delle opere pubbliche programmato dalla nuova amministrazione per il triennio 2015/2017. Si omette l’elencazione, ma si può già ben prevedere che si è in presenza di una formale elencazione di intenzioni, in quanto senza risorse non si va da nessuna parte. Nessun mutuo da sei anni può contrarre il comune di Fumane, pertanto le opere pubbliche rimarranno nel cassetto. Le opere pubbliche che si stanno per realizzare a Fumane fanno riferimento a decisioni e finanziamenti della “famigerata” amministrazione scorsa, condotta da “Comunità Fumanese”, guidata da Bianchi e dalla sua squadra, con un super attivo vicesindaco delegato ai Lavori pubblici, Bonazzi. Quello che si vuol evidenziare è che nel piano delle opere pubbliche non appare più la costruzione di una nuova scuola, è stata cancellata addirittura l’intenzione. Allora a questo punto viene da chiedersi chi ha raccontato bugie negli anni scorsi quando si sono raccolte firme e divulgato promesse di nuove scuole? La compagine che ora regge l’amministrazione del Comune, quando era all’opposizione, ha raccolto ben oltre 600 firme per la realizzazione di una nuova scuola, a che cosa sono servite le promesse se già nel primo piano delle opere pubbliche approvato dalla maggioranza “Solidarietà e Pluralismo” tutto è stato stralciato? Risulta approvato ancora nel lontano 2008/2009 il progetto preliminare della nuova scuola e così è ancora oggi dopo diversi anni. Le promesse elettorali del 2009 e del 2014 del gruppo “Solidarietà e Pluralismo” sono già finite nel dimenticatoio, o meglio, nell’impossibilità della loro realizzazione per le motivazioni più volte ribadite negli anni scorsi. Ora è facile dopo aver preso atto della situazione distinguere chi in questi anni ha detto la verità, e chi invece ha mentito. Ora anche i cittadini fumanesi tutti e in particolar modo quelli che hanno per anni contestato e “gridato” che volevano una nuova scuola dove sono? L’approdo a quanto accaduto negli anni scorsi è stato l’odio, il rancore la conflittualità esasperata, la diffidenza, la superficialità nell’analisi della situazione, le falsità riportate, non certamente il confronto, la collaborazione, il dialogo e la ricerca del bene comune. Per la realizzazione della ristrutturazione della scuola “Flaminio Pellegrini” la maggioranza “Comunità Fumanese” che ha amministrato il comune di Fumane, nel periodo 2009/2014, ha dovuto “lottare” da sola contro tutto e contro tutti, dalla burocrazia, alla minoranza consiliare, ora maggioranza, ai ricorsi, ai sedicenti comitati per il polo scolastico ed anche contro alcuni esponenti politici esterni che a parole si erano proposti come i “salvatori” della patria, ma poi giunta l’ora di operare si sono regolarmente dileguati, solo la struttura amministrativa e tecnica del comune di Fumane e la Regione Veneto sono stati collaborativi. A Fumane c’è una scuola elementare antisismica come poche in provincia e in giro per l’Italia, ristrutturata nel giro di 7 mesi, tempo record, considerata la mole dei lavori svolti e i tempi che normalmente si registrano per le opere pubbliche, ma la determinazione ha permesso una regolare apertura dell’anno scolastico 2013/2014. Oggi questa e tante altre opere pubbliche realizzate nel quinquennio 2009/20014 destano stupore per chi viene da fuori comune e orgoglio per i cittadini fumanesi. Lista Civica “ Comunità Fumanese”


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Sant’Ambrogio

CONSIGLIO COMUNALE. Maggioranza e minoranza discutono su diversi argomenti

I temi del giorno: rifiuti e Pro Loco Servizi di

Massimo Ugolini Convenzione per i Consigli di Bacino di Gestione integrata dei rifiuti e nomina dei rappresentanti comunali nelle Pro Loco hanno tenuto banco nel consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Nelle Pro Loco, per la maggioranza del sindaco Roberto Zorzi, sono stati eletti Alberto Aldegheri, e Andrea Grasso; per le opposizioni Marco Selmo. «Il fatto che ogni gruppo abbia presentato il proprio candidato, costituisce un elemento di democrazia» - ha affermato il sindaco Zorzi. Per quanto riguarda la convenzione per i consigli di bacino di gestione integrata dei rifiuti, l’atto deliberato in consiglio comunale è solo il primo passo “formale” come ha spiegato il segretario comunale Massimiliano Spagnuolo. Al momento l’unica certezza sarà la presenza di tre consigli di bacino in Provincia di Verona secondo la Regione Veneto. Un elemento che ha suscitato le

critiche del consigliere d’opposizione Pier Luigi Toffalori: «Si tratta di un atto fatto calare dall’alto». I contenuti?. «Non si sa nemmeno in quale consiglio finirà il nostro Comune e con quali altri municipi». I costi?. «Nessuna indicazione, ragion per cui il nostro voto è contrario. Dirò di più: qui si rischia di realizzare un nuovo carrozzone, inutile e dannoso sotto ogni profilo». «Non

ci sono elementi certi - ha incalzato Marco Selmo -. Tutti in consiglio, indipendentemente dalla parte politica, dovremmo spiegare che non vogliamo più avere situazioni del genere». «Siamo favorevoli alla convenzione - ha affermato il capogruppo Bianca Pellegrini - perché questi atti verranno riempiti dei necessari elementi prima dell’inizio del servizio. Trovo però incongrui-

tà sul termine ventennale e l’eventuale scioglimento». «La durata della convenzione indicata in 20 anni ha risposto il vicesindaco Renzo Ambrosi - è relativa agli investimenti che saranno sviluppati». La deliberazione è passata col voto favorevole della maggioranza e del gruppo d’opposizione Idea Comune, contrario Al Servizio dei Cittadini, astenuto Libera Scelta.

21 CONTRAPPOSIZIONE

Botta e risposta sul bilancio 2014 Contrapposizioni nette, negli ultimi consigli comunali del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, per le variazioni e gli assestamenti al bilancio 2014, difese dalla maggioranza del sindaco Roberto Zorzi, criticate dai gruppi di opposizione. «L’ennesima riduzione del fondo di solidarietà comunale - ha spiegato l’assessore al bilancio e tributi Evita Zanotti - ha comportato tagli da parte dello Stato per ulteriori 91mila euro che ci hanno obbligato a risparmi di spesa». Negli ultimi due anni i tagli dello Stato sono stati pari a 400mila euro. «Ciò nonostante siamo riusciti a garantire i servizi primari, aumentando tra l’altro il contributo comunale alle scuole d’infanzia presenti sul territorio» - ha affermato il sindaco Roberto Zorzi. «I minori trasferimenti ci sono stati e ci saranno - ha ammonito il consigliere di Al Servizio dei Cittadini Paola Sartori . Ciò significa che l’amministrazione dovrà prestare la massima attenzione alle spese». Il capogruppo di

Idea Comune Bianca Pellegrini ha evidenziato la contrarietà del proprio gruppo: «Manca una visione complessiva, il Pat non c’è come progettualità comune con gli altri Comuni della Valpolicella». Contrario alle manovre di bilancio anche il consigliere di Libera Scelta Marco Selmo che ha chiesto all’amministrazione «maggiore attenzione nella redazione dei documenti contabili viste alcune imprecisioni che, seppure formali, potrebbero generare dubbi». Quanto alla candidatura di San Giorgio Ingannapoltron a “Borghi più belli d’Italia”, omonimo club costituito nel 2006 su impulso della Consulta del Turismo dell'Anci, l'associazione nazionale Comuni Italiani, «San Giorgio – ha chiarito l’assessore Zanotti alle opposizioni - potrà essere inserito tra i “Borghi più belli d’Italia” solo dopo un preciso iter, tra cui un sopralluogo di una commissione di esperti». L’eventuale iscrizione annuale al club comporta una spesa di 2.750 euro.

LA CONVENZIONE

Valpolicella e Valdadige in bici Approvata, all’unanimità, dal consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella, la convenzione tra Comuni per l’individuazione di percorsi ciclabili e la realizzazione di segnaletica cicloturistica nell’ambito del progetto “Valpolicella e Valdadige in bici”. Si tratta di una convenzione intercomunale: nel territorio ambrosiano la ciclabile inizierà alla stazione ferroviaria di Domegliara, collegata a nord con l’area ferroviaria e Volargne, frazione di Dolcè. Sull’altro versante procederà in direzione del capoluogo ambrosiano. «Dopo riunioni congiunte

Roberto Zorzi

in cui il nostro Comune è stata rappresentato dall’assessore Alberto Aldegheri - ha rammentato il sindaco Roberto Zorzi - è stato individuato il percorso che si snoderà su strade già operative e non su progetti irrealizzabili». L’assessore Aldegheri ha aggiunto: «Il percorso

avrà natura mista, stradale e non, lungo arterie a bassa percorribilità automobilistica come individuato in collaborazione con gli Amici della Bicicletta». Dalle opposizioni alcune richieste. «Ideale sarebbe prendere visione del tracciato per appurare eventuali migliorie» - ha

chiesto il consigliere Pier Luigi Toffalori di Al Servizio dei Cittadini. «E’ la prima volta che i Comuni si siedono insieme per realizzare questo progetto ha concluso Bianca Pellegrini, capogruppo di Idea Comune -. Aspico che sia l’inizio di un dialogo unitario su vari temi».

LA RASSEGNA

Editoria, tra passione e territorio A Villa Brenzoni Bassani di Sant’Ambrogio (ex quartiere fieristico) si sta svolgendo la rassegna “Editoria, tra passione e territorio” organizzata dal Circolo Acli di Gargagnago in collaborazione con Damolgraf Editore, assessorato alla Cultura e il patrocinio comunale. Venerdì 27 marzo sarà presentata la recente ristampa di “Verona, storia, strade, piazze, palazzi, chiese e monumenti” con disegni del compianto Carlo Gorni e testi del giornalista Michele Gragnato. Venerdì 17 aprile sarà la volta di “Secretum Templi” di Uberto Tommasi. L’ultimo appuntamento è in programma il 29 maggio con “La vita è un viaggio,

voglio farlo in bicicletta”. In precedenza si era svolta la presentazione dell’opera

“Valpolicella”, del fotografo Fulvio Roiter, in occasione del decennale dalla

stampa dell’opera. Per l’occasione la casa editrice Damolgraf ha intervistato in via esclusiva Fulvio Roiter, un giorno prima della presentazione di Valpolicella, nella sua casa al Lido di Venezia. «La fotografia

nasce dentro, il fotografo vede ciò che gli altri osservano. Fondamentali sono le stagioni per vedere come muta il paesaggio» - ha sintetizzato nel video il fotografo veneziano che oggi ha 88 anni.


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Sant’Ambrogio

COMITATO SANT’AMBROGIO IN FESTA. Il nuovo presidente è Roberto Semprebon

“Sagra di Pasqua” cambia il direttivo Servizi di

Massimo Ugolini Eletto il nuovo direttivo del Comitato Sant’Ambrogio in Festa, organizzatore della tradizionale Sagra di Pasqua in programma da domenica 29 marzo a mercoledì 8 aprile nell’ex quartiere fieristico ambrosiano col patrocinio dell’amministrazione comunale. Nuovo presidente è Roberto Semprebon, vicepresidente Corrado Semprebon, segretaria Lorena Lonardi, consiglieri Debora Botteon, Donatella Pernigo, Giuliana Buniotto, Andrea Zanolli, Damiano Baldassari, Ivano Zanoni, oltre a 50 associati. «Ringrazio i soci per la fiducia - spiega il neopresidente Roberto Semprebon -. Puntiamo ad un’altra sagra di successo». Funzioneranno chioschi con specialità e area degustazione dei vini della Valpolicella. Presente lo spettacolare “Luna Park”. Tanti gli eventi a partire da domenica 29 marzo con la corsa podistica non competitiva “1° Memorial

Roberto Cubi”, compianto ambrosiano dello storico gruppo podistico La Fratellanza e dello stesso comitato Sant’Ambrogio in Festa corsa organizzata dal comitato e dal Gruppo Podistico Gargagnago. Venerdì 3 aprile ecco il Valpo’s Go Talent: i concorrenti mostreranno il proprio talento come cantanti, acrobati, illusionisti; sabato 4 aprile il Valpolicel-

la Hip Hop Festival trasformerà Sant’Ambrogio nella capitale italiana di questo ballo; domenica 5 aprile, giorno di Pasqua, serata con un’orchestra spettacolo “Tonia Todisco”; lunedì di Pasquetta all’insegna della comicità graffiante del Bifido e dalla musica di AlB.Band.; martedì 7 aprile sarà aperto dalla messa a San Zeno in Poja, quindi

festa campestre; in serata liscio con l’orchestra spettacolo «Susanna Pepe». Diverse le manifestazioni sportive: sabato 4 e lunedì 6 aprile torneo giovanile di calcio «6° Memorial Marco Savoia» alla Pigna organizzato dall’Ambrosiana Calcio presieduto da Gianluigi Pietropoli; lunedì 6 aprile torneo di scacchi «Gran Prix del Veneto» in Villa Bassani promosso dal Circolo Scacchistico Valpolicella. Altre iniziative: pesca di beneficenza nella scuola d'infanzia don Ulisse Bertoldi; la mostra fotografica a cura dell'inossidabile Riccardo Cecchini, mostra di pittura in Villa Bassani. Mercoledì 8 aprile largo al ciclismo col 24° Trofeo Savoia Pneumatici. «La sagra di Pasqua conclude il sindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi costituisce un appuntamento atteso, assumendo un significato ancora più importante in questo momento storico, rappresenta un indelebile punto di riferimento aggregativi».

RICONOSCIMENTI. Medaglia alla memoria per De Battisti e Besi

22 DOMEGLIARA

Forti emozioni al Carnealon Il 68° Carnealon de Domeiara ha vissuto momenti di forte emozione nella tradizionale Notte delle Stelle svoltasi nel centro parrocchiale di Domegliara, organizzata dal comitato benefico presieduto da Sergio Quintarelli detto il Baronetto. I quasi 300 ospiti, provenienti da ogni dove della Verona e provincia carnevalesca, hanno gustato il saporito baccalà con polenta cucinato dalla massaie del gruppo Santa Marta, ammirato l’entrata in pompa magna del 485° Papà del Gnoco Gigi Grassi e la sua corte giunti dal Bacanal di San Zeno in Verona. Presente anche Loretta Zaninelli, presidente del Coordinamento Comitati Carnevaleschi della provincia. «E’ il segreto di ascoltare quello che ci anima ed anima il Carnevale» - ha confidato il Marchese del Montindon Marco Arcali mentre Radio Universal dedicava due ore di diretta radiofonica presentata dagli inossidabili Dj Tony G e Giampaolo Bassi. Quindi il Marchese del Montindon, dopo l’eccellente cena a base di polenta e baccalà delle signore del Gruppo Cucina del Centro Parrocchiale, con l’incorruttibile autorità conferitagli dal Barone Recioto Grola e dal Cedrone Senza Fegato, ha incoronato il 68° Duca della Valbusa e Duchessa: Claudio “Lalo” Simeoni e Letizia Mondia, vincitori di un’elezione epocale!. Lo stesso Marchese ha conferito le Commende a chi ha reso grandi i valori carnevaleschi come il giornalista Gianfranco Riolfi; Federico Sansoni, deus ex machine del bar Bassea di Ponton; Giancarlo Piazzola, presidente del Cralo, Circolo Ricreativo Autonomo Lavoratori Ospedalieri del nosocomio di Marzana; Enrico Marchi, già Papa del Gnoco e autore di due libri sul Carnevale Veronese; Beatrice Mariotto, direttrice della scuola d’arte ambrosiana «Paolo Brenzoni»; Eugenio Bissoli, storico dirigente della polisportiva La Vetta di Domegliara ed Elio Cordioli, già Zgizano e componente del comitato carnevalesco di Lugagnano. Gran chiusura con la 68° sfilata, svoltasi a metà febbraio sotto una pioggia a catinelle. Come si suol dire: Carnealon bagnato...Carnealon fortunato per l'anno che verrà.

Medaglia d’onore alla memoria a Onorio De Battisti, classe 1913, deceduto nel 1977, e Riccardo Besi, classe 1912, deceduto nel 2012 poche settimane prima del centesimo compleanno. La medaglia, concessa dal Presidente della Repubblica, è stata consegnata dal Prefetto di Verona, alla presenza del sindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi, ai familiari. Il nipote, lo storico Vittorio De Battisti Besi, trasmise la documentazione al comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il conferimento della speciale onorificenza. «Mio nonno Onorio, deportato in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1944, fu destinato al campo di lavoro Stammlager VI J, vicino a Duisburg. Il 23 maggio 1945, dopo 20 mesi di prigionia, fu liberato dall’esercito inglese - racconta Vittorio De Battisti -. L’altro mio nonno, Riccardo Besi, incaricato di condurre dall’Italia lavoratori specializzati nel settore del marmo, a causa di malintesi con le autorità tedesche, fu arrestato e deportato il 9 agosto 1944 a Dachau. Fu liberato il 19 agosto in quanto estraneo a qualsiasi coinvolgimento politico o militare». Dopo la guerra Riccardo Besi ed altre maestranze veronesi realizzarono la cappella “Regina Pacis” in memoria dei caduti italiani nei campi di concentramento. «Fortunatamente Onorio De Battisti e Riccardo Besi tornarono a casa vivi - conclude Vittorio De Battisti Besi - e questo riconoscimento è un bel modo, seppur postumo, per ricordarli ed onorarli».

GARGAGNAGO. “Domenica S olidale” fa il pieno di beneficenza Due giornate all’insegna della solidarietà quelle organizzate dal locale Circolo Acli di Gargagnago con il patrocinio del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Domenica Solidale è nata per valorizzare chi fa del bene sul nostro territorio» - ha raccontato Alberto Perin, ideatore della manifestazione col circolo Acli di Gargagnago presieduto da Manuel Gamberoni. «Le associazioni - ha evidenziato l’assessore Silvano Procura - rendono semplici, grazie al volontariato, situazioni complesse». E’ stato raccolto un contributo per l’operato dell’Emporio della Solidarietà verso persone in difficoltà. I rappresentanti dell’Emporio, ubicato nel palazzetto del Montindon, hanno ricevuto il contributo dal vicesindaco di Sant’Ambrogio Renzo Ambrosi, presente con l’assessore Silvano Procura, il presidente del circolo Acli Manuel Gamberoni e Alberto Perin. Loredana Zordan dell’Emporio della Solidarietà ha evidenziato come nella struttura «ognuno di noi fa quello che può e questa è la cosa bella». Durante Domenica Solidale si è svolto il concorso “Il salame più lungo”, vinto dal calcio club Hellas Bulldogs con un salame della lunghezza di 280 centimetri; vi hanno partecipato le locali Pro Loco, scuola d’infanzia Angeli Custodi, Gruppo Podistico e Ac Gargagnago, Gruppo Alpini Gargagnago e San Pietro in Cariano; Fidas e le Famiglie S’Incontrano di Sant’Ambrogio; Comitato Sagra Domegliara. Il calcio club Hellas Bulldogs ha devoluto a sua volta il primo premio ad una famiglia bisognosa.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare - Savoia Pneumatici DOMEGLIARA - Alimentari La Bottega Modena GARGAGNAGO - bar Acli MONTE - bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante OSSENIGO - Agriturismo La Ca’ PERI - Alimentari Cristini RIVALTA - Municipio - Rist. Belvedere BRENTINO - Municipio - Bar Malu



L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

CRONACHE di Valdadige

24

BRENTINO-DOLCÈ. Oltre 150 persone hanno partecipato all’incontro con le Amministrazioni

Caso “sbarramento” La patata è bollente Tema scottante in Valdadige il progetto di sbarramento sul fiume Adige sul ponte che collega l'abitato di Rivalta nel comune di Brentino Belluno e quello di Dolcè in frazione Peri. Questo argomento è stato affrontato in un incontro particolarmente partecipato davanti ad oltre 150 persone, tanto che alcuni hanno dovuto fermarsi nei corridoi, alcuni cittadini hanno preso la parola per esporre le proprie perplessità. Questi dati sono emersi dal primo incontro pubblico, organizzato alla Cantina Valdadige di Rivalta, dai sindaci di Dolcè, Massimiliano Adamoli, e di Brentino Belluno Alberto Mazzurana. D'altra parte il tema è di quelli che suscitano immediato interessate visto e considerato che è emerso che ponte e centrale s'incrociano. «Vega, la società acquisita da Agsm - ha spiegato il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli - aveva indicato la realizzazione di una centrale sull'Adige per

Massimiliano Adamoli

produrre energia elettrica ed un ponte ex novo costruito sulla parte superiore della struttura». Il ponte costituisce un collegamento irrinunciabile per i territori comunali di entrambi i Comuni ed è di collegamento tra statale SS12 e Proviciale, tra Lessinia e Baldo Garda nonché valvola di sfogo per l’autostrada del Brennero. In sintesi: quali i costi di una progettazione completa, sbarramento e ponte e

Alberto Mazzurana

demolizione dell’esistente da parte di Agsm come chiesto dai due comuni e dai cittadini ovvero la ristrutturazione o rifacimento ex novo del ponte che collega Peri nel Comune di Dolcè a Rivalta nel limitrofo Comune di Brentino Belluno?. «Il costo della ristrutturazione si aggirerebbe tra i 2 e i 3 milioni e mezzo di euro» prosegue Adamoli -, mentre il rifacimento completo del ponte costerebbe alme-

BRENTINO. Ventiquattrore ecologiche E’ in programma per sabato 7 marzo la giornata ecologica proposta dal comune di Brentino Belluno. Il ritrovo è previsto alle ore 8.00 davanti al municipio per dare inizio alle operazioni di pulizia del territorio, che saranno interrotte da un momento di ristoro alle ore 12.00 con pasta per tutti. «La giornata ecologica, promossa dall'Amministrazione Comunale assieme alla Protezione Civile e in collaborazione con il Gruppo Pescatori della Valdadige – afferma il sindaco Alberto Mazzurana - desidera essere un appuntamento per grandi e piccini al fine di sensibilizzare l'importanza dell'ambiente e della sua salvaguardia. L'invito verrà esteso anche ai ragazzi delle scuole affinchè assieme ai loro genitori possano innanzitutto trascorrere una giornata di festa e anche rendersi utile nelle pulizie dei centri abitati e delle sponde del nostro fiume Adige. A mezzogiorno a tutti i volontari verrà offerto un piatto di pasta per un momento di condivisione assieme». In caso di pioggia la giornata sarà rinviata a sabato 14 marzo.

DOLCÈ. Premio Fedeltà al Lavoro Premio Fedeltà al Lavoro per 35 anni di attività come autotrasportatore. Giobatta Battistolli di Dolcè è stato premiato con la Domus Mercatorum durante la cerimonia annuale svoltasi alla Gran Guardia di Verona. «Per me questo riconoscimento costituisce un grande onore» - ha affermato, durante la cerimonia, un emozionato Giobatta Battistolli -. Mi sono sentito orgoglioso per il mio operato nel mondo del lavoro lungo questi 35 anni ricchi di soddisfazioni». All'autotrasportaGiobatta Battistolli tore di Dolcè è stata consegnata una scultura ideata dalla scuola d'arte "Paolo Brenzoni" di Sant'Ambrogio di Valpolicella, realizzata in marmo Rosso Verona. «Mi complimento a nome dell’amministrazione comunale con Giobatta Battistolli per avere ricevuto il prestigioso Premio Fedeltà al Lavoro per 35 anni di appassionata attività come autotrasportatore» - afferma il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli.

no 7 milioni di euro». Trascorsi anni e riunioni nonché un accordo di Programma tra Provincia di Verona e Regione Veneto, tale per cui furono destinati 950mila euro per la progettazione relativa, «oggi emerge un nuovo dato di fatto - sottolinea il sindaco di Dolcè -. Attualmente l'unica proposta sul tavolo è quella di Agsm per la realizzazione di una centrale ma non quella di un ponte. Agsm ha programmato solo la costruzione delle pile per un'eventuale struttura da realizzarsi in un futuro non precisato». E con fondi che dovrebbero trovare i due Comuni per un importo di 7 milioni di euro. Chiara e netta la posizione dei Comuni di Dolcè e Brentino Belluno: no alla sola centrale. Per quanto riguarda Dolcè, Adamoli ha affermato: «Potremmo accettare la centrale se, sullo sbarramento, Agsm realizzasse il ponte ma, da quanto si è capito e letto, questo non sembra il suo obiettivo». Il sindaco di Brentino Belluno Alberto Mazzurana ha spiegato: «Abbiamo valutato con attenzione il progetto, sentito il parere di esperti e della cittadinanza e come amministrazione abbiamo espresso

parere contrario all’edificazione della centrale idroelettrica. La creazione di una centrale all’interno del nostro territorio è altamente impattante, ne risentirebbe il centro abitato di Rivalta, le campagne limitrofe, la bellezza del paesaggio e non va infine dimenticato l’inquinamento elettromagnetico che ne conseguirebbe per il potenziamento dei tralicci esistenti». Il sindaco di Brentino ha proseguito: «Credo che i nostri territori siano già stati altamente sfruttati, abbiamo già un manufatto per la produzione di energia elettrica: il Canale Biffis, che taglia tutto il Comune di Brentino Belluno. Non vanno poi dimenticate le 4 vie di comunicazione oggi esistenti tra Ferrovia, Auto-

strade e Strade di collegamento, vie che inevitabilmente nel giro di qualche decennio diventeranno 5 per la realizzazione del nuovo Corridoio del Brennero per l’Alta Velocità. Posso comprendere la necessità di investimento di Agsm e la buona opportunità di business che si sia presentata ma credo che vi siano dei limiti che dobbiamo porci e dei momenti in cui è bene fermarsi in alcune opere se vogliamo lasciare alle generazioni future un territorio ancora accettabile. Per quanto riguarda la ristrutturazione/rifacimento del ponte le amministrazioni di Brentino e Dolcè si stanno già muovendo su vari tavoli e auspichiamo nel giro di alcuni mesi di poter avere qualche novità a riguardo».

PERI / SCUOLA MEDIA

Giornata della Memoria Grande partecipazione alla scuola media di Peri, per il Giorno della Memoria, commemorativo della Shoah. La giornata, semplice ma assai suggestiva, ha visto la partecipazione del dirigente scolastico Carlo Zanetti dei sindaci Massimiliano Adamoli di Dolcè e Alberto Mazzurana di Brentino Belluno e del

Comandante della locale stazione dei Carabinieri Guido Vicentini. Il Maresciallo Vicentini e alcuni studenti hanno letto, a più voci, alcuni documenti storici alle classi delle scuole medie appositamente riunite per la Giornata della Memoria. Quindi i primi cittadini Adamoli e Mazzurana hanno evi-

denziato l'importanza dell'esercizio di cittadinanza e della conoscenza e della memoria. In classe gli studenti hanno interpretato alcune opere letterarie e cinematografiche significative secondo il programma progettato dall'insegnate di storia, la professoressa Paola Pantano.

Nella foto gli studenti della scuola media con il preside della scuola, il maresciallo Vicentini e con la fascia tricolore il sindaco di Brentino Belluno Alberto Mazzurana e il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli.


Ferrari Serramenti: qualità ed esperienza Specializzazione nella produzione di serramenti di alta qualità, con soluzioni ricercate, servizi…e tutti i vantaggi del legno uniti a tanta esperienza: questa la ricetta con cui la Ferrari Serramenti affronta il mercato odierno. La falegnameria artigianale di Negrar, guidata i fratelli Claudio, Michele e Alberto Ferrari, è forte di una bella storia aziendale, iniziata nel 1960 da papà Giancarlo, detto "Bassi", e poi portata avanti dai tre figli. Diverse sono le tipologie di prodotti proposte dai sistemi oscuranti ai sistemi frangisole, dai serramenti in legno di vari spessori ai serramenti legno – alluminio, fino alle porte blindate, alle zanzariere, ai mobili su misura. «Tutti i nostri prodotti – affermano i fratelli Ferrari - sono dotati di marchi CE oltre che di tutti i requisiti richiesti per essere utilizzati e vivere la propria casa in totale sicurezza. Un occhio particolare anche al postvendita con assistenza gratuita per due anni. Per quanto concerne poi la manutenzione dei nostri prodotti, siamo a disposizione per rispondere a qualsiasi esigenza». Una realtà, la Ferrari Serramenti, che rimane sempre legata alla tradizione: «il nostro prodotto – aggiungono Claudio, Michele e Alberto - è interamente realizzato e installato da noi, mantenendo come punto di riferimento la qualità, indispensabile per avere successo. I materiali che utilizziamo provengono da fonti responsabili dal punto di vista ambientale e sono selezionati nel rispetto delle norme europee di certificazione di prodotto e di processo. Anche per quanto riguarda la verniciatura ad esempio, abbiamo adottato prodotti e tecniche nuove più performanti con durata oltre i 10 anni». La Ferrari Serramenti è sempre attenta ai criteri di bioedilizia e privilegia le soluzioni in legno. «Il legno è stato per secoli il prodotto principe nelle costruzioni e noi siamo sicuri che non morirà mai – concludono dall’azienda negrarese -. Il suo pregio è indiscutibile: basti pensare che Venezia è interamente costruita sul legno e da secoli resiste all'umidità e all'acqua. Il legno è molto abbondante in natura, con un costo nullo in termini ambientali e offre garanzie di durata superiori a qualsiasi altro materiale. Nella nostra sede in via Francia 3 a Negrar abbiamo un ampio show room dove si possono toccare con mano tutti i nostri prodotti. Non esitate a contattarci, sopralluoghi e preventivi gratuiti senza impegno». Ferrari Serramenti si trova in via Francia, 3 a Negrar. Tel. 045 7502266; fax 045 6011413; mail: ferrariserramenti@yahoo.it


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

26

Sport

AUTOMOBILISMO. Ronnie sarà ancora con il Team Nismo IL RICONOSCIMENTO. Un altro successo per Marco Corrà

Quintarelli confermato

“Ronnie Quintarelli continuerà anche nel 2015 la sua collaborazione con Nissan ed il Team Ufficiale Nismo nel campionato Super GT giapponese”. Questo è l’annuncio dato dal colosso automobilistico nipponico, che ha galvanizzato il “Fans Club Ronnie Quintarelli” di S.Anna D’Alfaedo, comune di nascita del pilota trentacinquenne veronese. Il comunicato è stato reso pubblico qualche giorno fa e con il nome di Quintarelli sono stati resi noti anche gli altri equipaggi per la stagione, al via il prossimo 5 aprile ad Okayama. Compagno di team di Ronnie sarà nuovamente Tsugio Matsuda, col quale ha conquistato il suo ultimo titolo proprio nella scorsa stagione. Si rinnova anche il legame col fornitore di pneumatici Michelin. Per Ronnie la sfida sarà ora quella di cercare un poker che lo farebbe diventare il pilota più vincente nella storia del Super GT: dopo il titolo del 2014 vinto con il Team Ufficiale Nismo, aveva già scritto la storia vincendo due campionati consecutivi, nel 2011 e 2012, con un team non ufficiale: il Mola S-Road. Un traguardo importante per il pilota veronese che gli ha dato modo di approdare dopo un paio d’anni nel team più ambito del Super GT, il campionato automobilistico di punta in Giappo-

ne. «Sono estremamente felice di poter far parte anche quest'anno del Team Ufficiale Nismo, che dopo sei stagioni di attesa potrà riavere il numero 1 sulle fiancate - ci spiega Ronnie Quintarelli -. Ritrovare Tsugio Matsuda come compagno di squadra sarà un ulteriore punto a favore, che ci darà la consapevolezza, anche per quest'anno, di avere le carte in regola per puntare al titolo. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova stagione e tornare a spingere al massimo... come sempre!». E’ chiaro che Quintarelli, nel pieno della sua carriera automobilistica, cercherà in tutti i modi di portare a casa il titolo, anche se le difficoltà e gli ostacoli sono sempre dietro l’angolo. Sarà di

certo una nuova e spettacolare stagione di Super GT, che ci darà modo di assistere a gare strepitose e a colpi di scena che faranno sicuramente aumentare l’adrenalina. Fino ad inizio campionato, Quintarelli e il compagno Matsuda saranno impegnati nei test per mettere a punto la macchina ed iniziare nel migliore dei modi la stagione 2015, che prenderà il via sul circuito di Okayama. A noi non resta che augurare al pilota della Lessinia un grande in bocca al lupo per la stagione entrante e sperare che riesca con il suo team a conquistare il quarto titolo, portando il suo nome e l’orgoglio veronese sempre più in alto anche nel paese del sol levante. Alberto Dalle Pezze

Triathleta dell’anno

E’ stato un evento da incorniciare per Marco Corrà quello del 31 gennaio scorso. A salire sul palco del prestigioso teatro Manzoni di Milano è toccato proprio a lui! L’occasione era di quelle speciali: il Gran Gala del Triathlon Italiano e l’assegnazione degli Oscar del Triathlon per la stagione 2014. Una sfilata di atleti, che, tolto il body da gara, hanno indossato l’abito delle cerimonie…e tra loro c’era anche il diciannovenne Marco Corrà, di Sant’Ambrogio, il primo triathleta veronese a salire così in alto nel mondo del Triathlon. Tanti gli ospiti di spicco della serata, a partire dal più illustre, il CT della nazionale italiana di Ciclismo, Davide Cassani, fino a Marco Sbernadori, primo presidente della federazione Triathlon e tanti altri ancora. Molti i premi elargiti ed altrettante le sezioni da premiare, dal Triathlon lungo alla gara più bella, dal libro più letto ai migliori atleti elite (Alessandro Fabian e Anna Maria Mazzetti)…Ed ecco poi la presentatrice annunciare: “the winner is…Marco Corrà, triathleta dell’anno 2014 per la categoria under 19”. Marco ha raggiunto il palco con gli occhi commossi ed ha accolto con fierezza ed orgoglio quell’oscar, simbolo di tutto il settore giovani della Federazione italiana Triathlon. Uno straordinario traguardo per l’ambrosiano Marco Corrà, oro a squadre nella staffetta di duathlon agli Europei, argento a squadre nella steffetta duathlon ai Mondiali, terzo assoluto ai Campionati europei di duathlon, sempre a podio nelle gare nazionali di categoria, in luce nelle sue prime gare con i professionisti. La nomination è stata formulata da una giuria di esperti del settore e da alcuni giornalisti delle migliori riviste sportive, nonchè dal presidente della ETU la federazione europea di Triathlon. Marco, come commentare questo grande riconoscimento? «Questo riconoscimento rappresenta la ciliegina sulla torta di una stagione incredibile, in cui ho raggiunto risultati davvero importanti. Essere premiato insieme ai grandi campioni

della mia disciplina è stata davvero un'emozione indescrivibile». Il 2014 è stato un anno da incorniciare per te. Ti aspettavi questo successo? «In questa stagione ho puntato sempre al massimo allenandomi molto e con grandi sacrifici. E posso dire che i sacrifici fatti hanno ripagato con una stagione come questa, piena di successi e grandi prestazioni». Quali i tuoi progetti e obiettivi per il futuro? «L’anno prossimo sarà un anno sicuramente impegnativo, il mio primo anno tra i professionisti .Ciò non diminuisce la mia voglia di affermarmi nella triplice disciplina gli obiettivi saranno quelli di riuscire a raccogliere dei buoni piazzamenti ai campionati italiani e anche nelle gare di coppa Europa. Già il 19 aprile sarò impegnato a Melilla nella Spagna marocchina con la mia prima coppa Europa Elite. I miei progetti per il futuro mirano ad una cresta prestativa di alto livello con l'obiettivo di partecipare e raggiungere le future olimpiadi 2020».

PATTINAGGIO ARTISTICO. Fantasy Skate: professionalità, esperienza e passione

E’ entrata nel vivo la stagione di Fantasy Skate. La società bianco blu, forte di un nuovo direttivo, può contare sulla professionalità di due allenatori Fihp, Arianna Salazzari e Elisa Petrini per i gruppi spettacolo, unite all’esperienza agonistica di Chiara Partelli, tecnico Fihp e direttore tecnico della società. Fantasy conta 70 iscritti tra i 5 e i 18 anni. Pattinatrici e pattinatori si allenano in varie strutture di San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio. Il 16 e 17 maggio la società valpolicellese organizzerà a Verona la fase provinciale dei Giochi Giovanili Veneti; il 14 giugno Fantasy allestirà a Verona le due tappe conclusive del circuito regionale Gran Prix Giovani. Nella prima parte della stagione Fantasy ha partecipato con i quartetti al campionato regionale gruppi a Bassano del Grappa; successivamente è stata impegnata nel campionato federale a Verona il 28 febbraio. In precedenza Fantasy era stato protagonista nel trofeo interregionale con i secondi posti di Vittoria Celeste Zambon e Sofia Caccia e il quarto di Angelica Scola e Arianna Gamberoni; nel trofeo regionale a Casalserugo successo per Sebastiano Gelmetti negli esordienti regionali, secondo posto di Isacco Gamberoni nella categoria Divisione Nazionale A. Nel campionato regionale Aics a San Polo di Piave primo posto di Isacco Gamberoni categoria giovani e di Anna Lovato in quella Special mentre Sara Romagnoli era salita sul terzo gradino del podio nella categoria azzurrini. Quindi a Castelgomberto, Angelica Scola, Giorgia Sega, Camilla Tommasi, Gloria Fiordaligi, Aurora e Sofia Fugolo hanno gareggiato nelle rispettive categorie nella fase regionale dei Giochi Giovanili Veneti con buone prestazioni. Per informazioni: 333.9640725; 339.6051388; www.fantasyskate.it. Massimo Ugolini


NUOVI MODELLI AUDI LE NOVITÀ 2015 E 2016

Entro il 2016 il marchio Audi (Gruppo Volkswagen) prevede di raggiungere un obbiettivo commerciale molto ambizioso, aumentare la produzione annua di auto fino a 1,5 milioni di unità. Un risultato possibile solo con una gamma moderna e recente che comprenda nuovi modelli di successo in ogni segmento. Sono quindi più di 20 le auto nuove Audi attese sul mercato entro il prossimo biennio 2015 2016, un rinnovamento iniziato con il lancio della piccola Audi A1 e della berlina compatta Audi A3 e proseguito in questi ultimi mesi con il debutto delle nuove Audi A3 e-tron ibrida plug-in e TT coupè. Nei primi mesi del 2015 debutteranno la nuova Audi TT roadster e la rinnovata Q7 mentre a fine anno toccherà alla nuova generazione della A4, declinata nelle due versioni di carrozzeria: berlina 4 porte e station wagon. In primavera la Audi A1 verrà sottoposta ad un leggero restyling. Nel corso del 2016 dovrebbero debuttare l'inedita crossover Audi Q2 a 3 e 5 porte, la rinnovata A5 coupè e forse la versione di serie della TT Sportback, filante cinque porte derivata dalla TT. Nel 2017 debuttaranno la A5 cabriolet e l'inedita crossover sportiva Q8 che andrà a contrastare modelli come Bmw X6 e Mercedes GLE.

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

VIETATO FUMARE IN AUTO

In base a un disegno legge, l'uso delle sigarette potrebbe essere bandito anche in spazi pubblici (all’aperto). E in auto verrebbe vietato di fumare in presenza di minori. Non si tratta di una novità, visto che se ne parla da anni. «Il prossimo passo delle istituzioni sarà quello di vietare le sigarette nelle automobili, per proteggere i passeggeri, specie i minori, dai pericoli del fumo passivo, e garantire la sicurezza stradale» – ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione dei 10 anni della legge Sirchia (che diede un giro di vite contro il fumo). DIFFICILE MULTARE - Sarebbe problematico far rispettare il divieto (anche perché le forze dell'ordine su strada calano e aumentano i controlli elettronici). Inoltre, l'iniziativa del ministro rischia di finire nel nulla o di avere scarsi risultati: accertare che nell'abitacolo ci sono minori è difficile senza fermare immediatamente il veicolo.Basta ricordare che una Roberto Azzolina prima proposta di questo tipo fu accantonata proprio perché poco applicabile. Era stata presentata da alcuni senatori nel maggio 2008 e, nell'autunno 2009, era confluita nel disegno di legge che a luglio 2010 sarebbe diventato la riforma del Codice della strada (legge 120/2010). Era previsto il divieto assoluto di fumo, con sanzione raddoppiata in caso di minori a bordo. Ma già nel dicembre 2009 il divieto proposto è stato completamente espunto dal testo. Comunque, a lanciare l'allarme fu anni addietro il professor Aldo Ferrara, professore di malattie cardiopolmonari dell'Università di Siena, e direttore dell'associazione Ego-Vai-Q (European Group On Vehicle Air Indoor). Secondo lui, «le polveri sottili che si respirano in auto dopo appena una sigaretta fumata, aumenta di 5 volte rispetto a quello che si verifica in un normale appartamento indoor. Se si vieta il fumo in un cinema, teatro ristorante, ambienti che godono di centinaia di metri cubi d'aria, perché non vietarlo in 2 metri cubi di abitacolo, specie con i bambini a bordo?». In attesa di una legge ad hoc, proviamo a non fumare, in auto? Alessandra Azzolina


L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

RUBRICHE

“Progetto casa” a cura dell’arch. Mirko Ballarini Il bagno è l’ambiente domestico che più di ogni altro riassume alcuni paradossi dell’abitare contemporaneo. Fino a qualche decennio fa, si era abituati ad avere abitazioni dotate di un “salotto buono” e di un secondo locale, più modesto e utilizzato quotidinamente, il “tinello”. Oggi le superfici delle residenze si sono mediamente ridotte, così il soggiorno è divenuto uno – e spesso sacrificato ad altri usi- mentre è aumentato in generale il numero dei bagni, creando così una sorta di gerarchia tra i locali di servizio. Si è passati dall’utilizzare gli ambienti di rappresentanza della zona giorno alla ideazione del “bagno degli ospiti”, che spesso rappresenta lo status della famiglia, vetrina e non più specchio di chi vi abita. Il progetto del bagno si è via via arrichito di elementi di design, arrivando a lasciare alcune comodità che non vengono più ritenute primarie e ad inserirne altre. Se da un lato la vasca idromassaggio non è più considerata un plus indispensabile in una nuova casa, la ricerca si è spostata su accessori tecnologici come soffioni doccia sempre più grandi che possano offrire piacevoli effetti pioggia e cromoterapie con produzioni di essenze. Che dire poi dei rivestimenti: dai marmi alle resine, dalla carta da parati waterproof alla ceramica di grandissimo formato, dal mosaico al legno per pavimento e rivestimento, le sale da bagno sono divenute luoghi di sperimentazioni in cui la fantasia non ha più limite. Negli anni Cinquanta, qualche rivista di architettura già pensava all’importanza della Salle de bain, sognando un bagno che sarebbe diventato la stanza più importante della casa, con vista su un giardinetto interno, con la separazione tra vasca e wc, che avrebbe dovuto essere una continuazione della sala da pranzo o del soggiorno. Forse non siamo arrivati a tanto ma sicuramente da locale di servizio si è trasformato in una stanza importante, da mostrare agli amici e dove la progettazione, già in fase di cantiere, può fare la differenza.

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino La rubrica "LIBRI DI CASA NOSTRA", questo mese vi consiglia un libro "semiserio", come lo definisce la sua autrice, la veronese Alessia Bottone, classe 1985, con alle spalle una laurea "in scienze della disoccupazione a lungo termine", come lei stessa ironizza, e che dopo anni di Stage formativi, mai retribuiti, e una ricerca senza sosta della prima stabile occupazione ha messo su un gran bel e seguitissimo blog internet, che raccoglie storie di precariato e disavventure dei sempre maggiori e indomiti eroici guerrieri della caccia al "posto fisso e stabile". La forma brillante ed ironica con la quale si sviluppa il nuovo libro di Bottone, dal titolo “Papà mi presti i soldi Gianfranco Iovino che devo lavorare? Avventure e disavventure di una precaria a tempo indeterminato”conferma tutto il talento di questa geniale ragazza, che prova a replicare il successo della prima esperienza letteraria ottenuta grazie al testo "Amore ai tempi dello Stage. Manuale di sopravvivenza per copie di precari". In questa nuova fatica letteraria, Alessia prova a raccontare le sue Top5: i 5 colloqui di lavoro più assurdi, i 5 lavori più mortificanti affrontati e le 5 scuse più assurde e ridicole che hanno trovato pur di non pagarla. Grazie al suo inconfondibile e apprezzato stile, schietto, ironico e semiserio, tratta con talento l'argomento più spinoso degli ultimi anni: il precariato, attraverso colloqui reali, quanto inverosimili, la lettura di annunci di lavoro assurdi, contratti a tempo determinato ma indefinibili o stage dal grande spirito di sacrifico ma mai retribuiti, cercando così di tracciare una realtà disperata nella quale il giovane di oggi si confronta incessantemente quando decide di iniziare la sua giornata intestardendosi nella ricerca di un lavoro stabile. 140 pagine di racconti, considerazioni e consigli su come non scoraggiarsi e non considerare mai di essersi imbattuti in una esperienza unica di ricerca, perché c'è chi ne ha visto di peggiori, come l'autrice che introduce il lettore a questa guida attraverso una breve biografia, raccontata in prima persona come il resto del libro. I 12 capitoli sono suddivisi in tre diverse parti: “Dei colloqui e degli altri demoni”, “Storie di ordinaria follia lavorativa”, “Lavoro o son desto?”. Sicuramente troverete spunti interessanti e l'opportunità di sorridere un po', su un problema davvero apprensivo e crescente nei giovani d'oggi, qual è la ricerca del lavoro, grazie alla penna geniale di Alessia Bottone, che molti ricorderanno come simpatica opinionista de La7 nel 2012, che potete apprezzare e seguire anche sul suo blog "danordasudparliamone". Papà mi presti i soldi che devo lavorare? Avventure e disavventure di una precaria a tempo indeterminato di Alessia Bottone Editore Kowalski - pagine 140 - €. 13,00 - Disponibile anche in eBook ad €. 9,99 Sullo scorso numero de L’Altro Giornale nella rubrica “Libri di casa nostra” è stato riproposto “Ad un passo dal cielo” di Valeria Favorito, un libro-verità in cui sono state raccolte evidenti e tangibili testimonianze di forza d’animo e coraggio, medicine infallibili per superare qualsiasi malattia, anche quella più difficile da reggere, come può essere la leucemia. Il ricavato della prima edizione del libro è stato devoluto in 5.000 euro a volontari per accompagnare gli ammalati a Medjugorje, 13.642,58 euro per la ricerca presso il Reparto di ematologia del Policlinico di Borgo Roma. Per ordinare “Ad un passo dal cielo” di Valeria Favorito scrivere a: valeriafavorito@hotmail.it; donazioni minime di euro 10,00 cu C/C postale IT17T076111700000088133590

28

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

QUANDO GLI ALIENI VENGONO DALLA TERRA

Lo scoiattolo grigio, la nutria, la piccola tartaruga dalle orecchie rosse…Questi animali sono conosciuti da tutti e vivono nei nostri territori. Forse però non ci si rende conto del grande percolo che rappresentano per la biodiversità e la salute, al punto di essere una delle maggiori cause di quella che viene ormai definita la ‘sesta estinzione di massa’ del nostro Pianeta. La colpa di questo è di noi umani. Queste ‘specie alloctone invasive’, provenienti da altri luoghi naturali, sono state spostate dal loro habitat naturale a un altro proprio dagli uomini, volontariamente o a causa di attività commerciali. Pensiamo alla nutria: un grande roditore semi-acquatico proveniente dal Sud America e trasportato in massa in Europa a fine ‘800 per produrre pellicce. Quando il mercato ha sancito il declino di questo prodotto, molti animali sono stati liberati in natura e hanno creato danni pesanti agli ecosistemi e alla vegetazione acquatica. Un altro esempio è quello della zanzara tigre: originario dell’Asia, questo piccolo insetto è giunto in Europa e in Italia grazie agli scambi commerciali internazionali. Nel Belpaese la prima regione a ospitare la zanzara è stata proprio il Veneto: gli ambienti lagunari, la pianura, l’umidità hanno permesso alla zanzara di riprodursi e ambientarsi perfettamente, e da qui la diffusione in tutta Italia, sempre grazie al trasporto di materiali per il commercio e l’edilizia, è stata rapidissima. Come contrastare questo costante pericolo per la natura e la salute di ambiente, animali e dell’uomo? La Commissione Europea è impegnata a produrre uno strumento legislativo specifico per la gestione delle specie aliene e per combattere questa piaga. E anche il Ministero dell’Ambiente ha promosso una serie di studi e convegni di approfondimento per ideare nuove strategie di difesa. Ma una cosa è certa: ciascuno di noi può diventare protagonista di questa battaglia a difesa dell’ambiente. Ovviamente possiamo fare poco per impedire alla piccola zanzara di vivere qui, ma possiamo almeno adottare un comportamento responsabile nella vita quotidiana e soprattutto in vacanza: ad esempio non portando a casa da un viaggio pappagallini, tartarughe, insetti. Il rischio è di non saperli gestire e così la soluzione più rapida è quella di liberarsi di questi animali lasciandoli in natura, con pericoli per la loro vita e per l’ambiente che si ritrova a ospitarli. Una curiosità: tra le specie ‘aliene’ indicate come le più pericolose nel mondo c’è una presenza a noi tutti familiare, il gatto! Il piccolo felino è stato portato in ogni angolo della Terra, e spesso, specialmente in alcune isole della Nuova Zelanda, ha contribuito a mettere in pericolo alcune specie di uccelli selvatici. Cerchiamo allora di lasciare ciascun animale nel proprio ambiente: è una questione di rispetto, ma anche il modo migliore per difendere l’ambiente!

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey FAST & FURIOUS 7 (Furious 7) Azione - Thriller 130 minuti - U.S.A. 2014 (uscita 2 aprile) di James Wan, con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Jason Statham, Elsa Pataki, Kurt Russel, Tony Jaa. Una curiosità: La celebre Superstrada Pikes Peak in Colorado, famosa per le gare automobilistiche, piena dì curve e vedute spettacolari, è stata chiusa per consentire di girare le acrobatiche sequenze. Fast & Furious 7 è ultima pellicola con protagonista l'indimenticabile Paul Walker dopo la drammatica scomparsa dell'attore il 30 novembre scorso. Prima dello schianto fatale aveva girato buona parte delle riprese, in quelle mancanti sono stati i suoi fratelli "stuntman" Cody e Caleb a sostituirlo come controfigura, per poi essere ritoccate digitalmente e sostituite con le fattezze di Paul. Il film si annuncia come uno dei più belli e nostalgici della famosa saga (iniziata nel 2001) ed il più emozionante, non solo per la forte adrenalina e il grande divertimento per gli appassionati di "tuning" nel vedere nuove vetture elaborate e "supercar" dalle altissime prestazioni rombare a tutta velocità, ma soprattutto per rivedere ancora una volta sul grande schermo il compianto Paul Walker nei panni del detective Brian O' Conner. Alcuni cenni sulla trama: dopo aver sconfitto la banda di Owen Shaw, Dominic Toretto e i suoi compagni possono tornare a vivere le loro vite tranquille negli Stati Uniti come avevano desiderato. Ma il fratello di Owen, Ian Shaw è sulle tracce di Dominic per ottenere vendetta, mettendo in pericolo ancora una volta il "Team" di amici. La guerra avrà inizio con la morte di Han, un membro della banda, che scatena un regolamento di conti. L'Equipaggio stabilisce così di fermare l'uomo che ha ucciso uno di loro, prima che lui li trovi per primi…Ciao Paul, anche a nome dei lettori di "con noi al cinema".


RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

29

POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Gli appassionati del nostro giornale e soprattutto della nostra finestra poetica sono veramente numerosi e giungono da lontano, come le loro opere. Questa ad esempio, firmata da certo Antonio, arriva nientemeno che da Arezzo con il titolo “Diversità” ed evidenzia l’umiltà della natura e l’arrogante prepotenza dell’uomo. Leonardo, suocero della nostra Silvia Accordini, è l’autore di un simpatico commento poetico riferito ad un amore che finisce: “Tàser”. Silvia Adami ci propone un tragico ricordo per una “Vita spezzata” (il titolo lo abbiamo messo noi sembrandoci appropriato). Siamo ancora molto lontani dall’Estate, ma poiché sognare non è proibito, pensiamola attraverso i delicati versi di Lina Murari: “Foglia secca d’estate”. La poesia fa parte di una silloge molto interessante, alla quale attingeremo anche in altre occasioni.

DIVERSITÀ D’autunno, il vento, mano di Dio, stacca le foglie dai rami degli alberi che, ormai ingiallite, cadono danzando aggraziate, eleganti e leggere donandoci un ultimo spettacolo, coscienti della fine dopo essere state orgogliosamente verdi, e poi rosse, arancioni, ocra: una festa di colori per gli occhi dell’uomo, un carnevale per la natura, che ne gioisce, prima del silenzio autunnale.

La pianta si spoglia, denuda, e si mostra, forse un po’ vergognosa, dopo tanta apparenza e maestosità, senza alcuna difesa, umile, sincera, casta. Non così l’uomo, corona della creazione, che, pur spogliato, nudo, senza pudore alcuno può mantenere orgoglio, arroganza, prepotenza, doppiezza, insincerità: note dolenti d’una umanità debole, fragile e peccatrice. Antonio Arezzo

TÀSER! Quando se se endacorde che a parlar se fa solo del mal o che se "pissa sempre fora dal bocal" non 'nporta se parchè sà perso la mira o se parchè la tà sposta el pitàl Mejo tàser Mejo lassar star Tàser par lasar posto al Creator che mejo de ti pol parlar al cor a l'Anima de Ci te ghe vol Ben quando te tè ' ndacorto che par Ela te se deventà velen. Leonardo FOGLIA SECCA D’ESTATE Una foglia secca d’estate sospinta dal vento lungo la stradina asfaltata all’ombra delle case fa più tragica la sua fine e il suo rotolare rinsecchito nonostante la stagione florida

STORIA DEL TERRITORIO

VITA SPEZZATA Sono passati 16 anni da quando un’auto pirata sulla strada lucida di pioggia ha spezzato la tua giovane vita. Che vuoto mi hai lasciato dentro! Un vuoto mai colmato. La mia vita continua ma la ferita non si è mai rimarginata Il giorno nasce, muore, e tu sei sempre qui, nel mio cuore. Sei sempre nei miei pensieri. Oggi come ieri Silvia Adami

è come un ultimo canto e un addio vivace prima di posarsi finita la voce nella fessura del muretto in attesa che la vegli il sole. Lina Murari

di Rinaldo Dal Negro

©

Avvenimenti e cronaca che dell’anno 1953 - A seguito delle elezioni politiche svoltesi il 7 giugno (seconda legislatura), questi furono i nove parlamentari veronesi eletti. Alla Camera dei Deputati Guido Gonella, Valentino Perdonà, Arturo Burato e Renato Gozzi della DC; Antonio Pesenti del PCI e Giuseppe Di Prisco del PSI. Al Senato della Repubblica: Giuseppe Trabucchi e Francesco De Bosio della DC e Carlo Caldera del PSI. - L’assessore alle finanze del comune di Verona, Valentino Perdonà, diede le dimissioni motivandole per “impegni parlamentari”. Lo sostituì Giorgio Zanotto, ritenuto dal Consiglio comunale “elemento di sicuro valore” (era stato eletto in Consiglio con 635 voti della DC). - Venne aperto al pubblico il ricostruito Ponte della Vittoria. Progettato dall’arch. Ettore Fagioli, prese il nome dai gruppi bronzei già esistenti sul precedente ponte e che simboleggiavano la vittoria. - Assassinio dell’anziana contessa Maria Milani. Aveva sposato il conte Vittorio Frola dal quale si separò appena terminato il viaggio di nozze. Dopo aver dilapidato il cospicuo patrimonio del padre Paolo (famoso ingegnere che realizzò il canale Camuzzoni) ultimamente viveva di assistenza pubblica. Venne trovata assassinata nel suo letto di casa e le conseguenti indagini rimasero insolute. - Siccità dall’1 gennaio al 4 aprile. Più precisamente niente pioggia, venti e secchezza dell’aria e temperatura in aumento come non succedeva da un secolo. - Il Parlamento approvò l’amnistia per tutti i reati politici commessi entro il giugno 1946. Con ciò a Verona uscirono dalle carceri circa 150 detenuti tra i quali A.C. già condannato a 330 anni per il brutale assassinio di un partigiano. - Dispute giudiziarie a non finire tra due coniugi di

nobile famiglia, allora residenti nella loro prestigiosa villa di Novare in Valpolicella. Motivo? Tutto iniziò quando il principe Giulio Rocco di Torrepadula denunciò per adulterio la moglie principessa Francesca Ruspoli e questa, a sua volta denunciò il marito per maltrattamenti e percosse subite. In tribunale le parti inizialmente ritirarono le querele ma rimasero in atto le vertenze di parte civile e non ci fu accordo sulla separazione dell’enorme patrimonio economico in gioco. Pertanto seguirono altri processi, resisi complicati anche per l’insorgere di problemi extraconiugali ed ereditari e quindi con querele e controquerele protrattesi per anni e anni e causa di costosissime spese legali e giudiziarie, prima di arrivare ad una definitiva soluzione. - Demolendo un massiccio torrione fu aperta nei pressi di Porta Vescovo l’ultima breccia che cingeva la Verona fortificata. - Per paventate ragioni di pubblica decenza fu vietato, anche negli stabilimenti balneari, l’uso degli slip. - Rimettere o no i gruppi equestri di bronzo sulle testate del ponte della Vittoria dopo che erano stati tolti e messi al sicuro durante l’ultima guerra? Sull’argomento si accesero vivaci discussioni con le associazioni combattentistiche e l’architetto Fagioli favorevoli e il sindaco Uberti assolutamente contrario. Alla fine, dopo due anni di attesa, i gruppi equestri in questione ritornarono al loro posto nella loro integrità. - Durante una manifestazione patriottica a Trieste tre veronesi (Eugenio Chiarelli, Paolo Marani e Aldo Tomba) gridarono con entusiasmo “Viva l’Italia”. Per tale gesto vennero arrestati e condannati dal Tribunale inglese che allora governava a Trieste a nome del Governo Militare Alleato. - Gesto eroico. Il giovane Igino Caparra non esitò a but-

tarsi nel canale Camuzzoni e salvare M.S. di 50 anni che aveva deciso di togliersi la vita. - In passato erano assai frequenti gli incidenti familiari con vittime i bambini. Ne citiamo alcuni: Luciano Puggia di due anni, giocando in casa si rovesciò addosso un pentolone di brodo bollente, procurandosi ustioni mortali. Aurelia Ceoletta di quattro anni, giocando in casa con una sua cuginetta, cadde in un grande pentolone di acqua bollente che le procurò gravi ustioni. Nadia Follani, pure di quattro anni e ustionatasi da brodo bollente cadutole addosso, morì dopo due giorni. - Morì il pilota Tazio Nuvolari, allora universalmente ritenuto “il più grande asso del volante” o “il pilota del brivido”. Era originario del mantovano, ma a Verona aveva diversi amici e parenti ed era quindi di casa. Anche da noi, pertanto, la sua dipartita destò molta commozione. - Novità nella toponomastica veronese. Comparvero infatti nuove vie: via San Camillo de Lellis (a Borgo Trento), via Cesare Dal Fabbro (nei pressi della circonvallazione Oriani), via Bendettine, via Sogari e via del Capitel (nel quartiere San Michele). - Incredibile fatalità. La signora Argia Marchiori di Verona morì a causa di un incidente stradale accadutole di ritorno da Monselice dove si rea recata per assistere ai funerali di un suo nipote travolto da un’auto. - Venne assegnata la medaglia d’onor al valor militare al medico Attilio Dalla Bona nativo di S.Anna d’Alfaedo. Dopo l’8 settembre 1943 si arruolò nelle formazioni partigiane operanti nell’alta Lessinia dove si distinse nella lotta antifascista e in particolare in un combattimento accaduto a Vestenanova dove, gravemente ferito, venne catturato dai nazifascismi che lo torturarono fino alla sua morte avvenuta il 23 febbraio 1943. Aveva 27 anni.


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

L’ARGOMENTO

30 a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Disney e l’evoluzione della donna Grazie alle mie nipoti negli ultimi anni ho rivisto tutti i filmati della Disney, soprattutto le fiabe con protagonista una principessa, da Biancaneve ad Elsa ed Anna di Frozen. Ciò che emerge e colpisce in questi filmati è quanto rispecchino il cambiamento della società ed in particolare, l’evoluzione della condizione femminile. I personaggi femminili sono legati al loro tempo e questo ci permette di avere una carrellata dell’evoluzione della figura femminile. Il

modo con cui le varie principesse affrontano la loro storia ci racconta dei sogni, e degli ideali che venivano proposti alle bambine del loro tempo. Le bambine degli anni trenta sognavano con Biancaneve (1937), soave fanciulla che dimostrava subito le sue doti di brava donnina di casa. Negli anni cinquanta Cenerentola incarnava la donna bella e modesta che incanta il principe azzurro con la sua bellezza. Aurora ingenua e “addormentata” può essere sve-

gliata solo dal bacio di un principe. Nei decenni a seguire le varie principesse sono un po’ più attive e autonome, sempre però dipendenti da un giovane maschio più o meno titolato che le salva. Eccoci finalmente all’anno 2012 con Merida principessa dai capelli rossi e ricci e dalla personalità ribelle, la nuova figura femminile stravolge totalmente la vecchia immagine. Merida è un modello di principessa che rompe con la tradizione: ragazzina sulla soglia dell’adolescenza

interpreta magistralmente il conflitto adolescenziale fra il maschile e il femminile e i conflitti intergenerazionali. Sarà lei con la madre, tutte e due assieme a sanare i conflitti. Tutto il film ruota attorno al conflitto con la madre e la risoluzione di questo è lasciata all’intelligenza delle due protagoniste. I personaggi maschili non sono belli ne arrivano a salvare la principessa ma impegnati a far baldoria o a far la guerra, ne escono un po’ malconci. In Frozen, il regno dei ghiacci, la storia propone per la prima volta due protagoniste, le sorelle Elsa ed Anna, dai caratteri lontani dall’immaginario della tipica principessa. Se già in Merida si ravvisava il processo di emancipazione femminile, Elsa e Anna rappresentano la forza e la volitività di donne che possono farcela da sole. La trama non ci racconta di una storia d’amore, ma

dell’affetto e della solidarietà fra due sorelle molto diverse fra loro. La morale del film riguarda la “libertà” delle due protagoniste: libere di agire per il bene degli altri, libere di scegliere cos’è meglio per loro, libere di decidere come orientare la propria vita. Queste caratteristiche rap-

presentano pienamente l’ideale femminile del nostro tempo: una donna forte, piena di vita, amante dell’avventura e libera nelle scelte d’amore. L’amore vero non è necessariamente quello che si riceve da un uomo, ma può essere anche l’affetto tra coloro che si vogliono bene.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani FETTINE DI POLLO ALLE PATATINE PAI

Impanare alcune fettine di pollo tagliate sottili con l’uovo sbattuto con poco sale e patatine Pai sbriciolate. Cuocere in forno a 180° per 15 – 20 minuti. Leggere e appetitose!

CAROTE ALLA PANNA

Cuocere tronchetti di carote, rosolati con poco olio, con la panna da cucina, sale e pepe. A fine cottura lasciare che “attacchino” un po’ nella padella e mescolare.

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

Nel salone Bionaturale di Antonella puoi trovare le risposte giuste alle varie esigenze e problematiche di cute e capelli. Con un nuovo dispositivo a propulsione di ossigeno che stimola la microcircolazione sanguigna, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capelluto e dei capelli, si possono ottenere molteplici risultati tra i quali il rinnovamento cellulare contrastando la caduta, la seborrea, la forfora, l’indebolimento fisiologico e post – parto, lucidando, nutrendo, idratando e stimolando i capelli. Un occhio di riguardo non solo per la cura e la salute dei capelli, ma di conseguenza anche per la bellezza. Il Salone offre vari servizi: il colore a base naturale, mesch e giochi di colori, permanente a base naturale, tagli moda, ricostruzione con applicazione di prodotti specifici integrata con l’ossigeno terapia e molto altro.

ANTONELLA OFFRE UN’ACCURATA ANALISI DEL CAPELLO CON TRICO-CAMERA TECNOLOGICA ED ESTRAZIONE DEL BULBO GRATUITA

“Bellezza è l’Eternità che si contempla in uno specchio; e noi siamo l’Eternità, e noi siamo lo specchio”. KHALIL GIBRAN martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - tel. 045 941832 - cell. 330964675

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

IL CIOCCOLATO TI FA BELLA! “I pensieri della donna nascono dal cuore e maturano nella vita.” Lou von Salomé Il cacao non è soltanto un alimento con cui si preparano golosi dolci e buonissime leccornie al cioccolato, ma è anche una sostanza positiva e salutare che può agire sia dall’interno che dall’esterno. E’ possibile trarre beneficio da questa sostanza senza cedere alla tentazione di mangiarsela. Infatti si possono preparare prodotti di bellezza come delle maschere e creme per il viso molto ricche e nutrienti, che regaleranno alla pelle ottimi risultati: renderanno la pelle levigata, idratata, pura e luminosa. Qui di seguito voi propongo una ricetta facilissima per confezionare un pratico e goloso balsamo per le labbra. Ottimo anche come idea regalo a tutte le nostre amiche donne! Balsamo per labbra al cioccolato Ecco come preparare il burrocacao più goloso che ci sia. Mettere un cucchiaio di burro di karitè in una ciotolina mescolare con un cucchiaio e aggiungere due cucchiaini di cacao in polvere e continuare a mescolare fino a quando il burro diventerà morbido e ben amalgamato al cacao. Mettere il burrocacao in un piccolo vasetto di vetro da portare sempre con voi. Un’idea golosa e pratica che manterrà le labbra sempre protette e ben idratate! Buon 8 Marzo a tutte le donne. Namastè!


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Marzo 2015

La Post@ del cuore Nuovo appuntamento con la "Posta del cuore" di Giuliano Tramedam@re, che inizia ad entusiasmare e raccogliere consensi tra i lettori sempre in maniera più considerevole, come è accaduto per San Valentino, dove ci sono stati moltissimi contatti e richieste di suggerimenti. E rifacendomi ad una delle domande che mi hanno posto, che ho ritenuto più opportune e complesse a cui poter rispondere, mi piace riportavi la questione di una assidua lettrice, Loredana dalla Valpolicella, che mi chiede: In amore, la gelosia è un limite da condannare o una virtù da apprezzare? Ovviamente, come spesso accade per le cose della vita, la verità o quella più giusta tra le risposte da fornire, risiede sempre a metà tra le due tesi differenti, nel centro esatto tra le due diverse ipotesi. Una gelosia, se sana, rende un amore ancora più bello e stimolante, secondo me; diventa una sorta di conferma nella quale poter elevare ancor di più l'amore stesso, quando si è consapevoli di sapersi al centro di attenzioni importanti, che a volte sono anche eccesive, ma trasmettono integralmente l'essenzialità che si determina nell'amato, perennemente preoccupato su noi e in apprensione coi suoi mille fantasmi a perseguitargli i pensieri, quando la gelosia tocca la sfera dell'insicurezza e il timore di sapere la propria amata o il proprio amato in pericolo di occhi, sorrisi e parole di corteggiamento che fanno un gran rumore dentro al cuore dalla paura. Diversamente, invece, se la gelosia diventa possesso e possessione, l'amore esce sconfitto in ogni senso. E'

a cura di Giuliano Tramedam@more

vero che l'amore rende prigionieri, anche se sembra far raggiungere la libertà, ma quando quel diritto al rispetto viene soffocato dalla presunzione, la supponenza o la violenza, allora non c'è ragione che tenga, perché il bello del dimostrarsi innamorati pazzi e gelosi si trasforma in carnefici della schiavitù e titolari di una cattiveria che è il rovescio perfetto della medaglia dell'amore e l'amare. Un amore è tale se si alimenta di rispetto e sincerità, e mai lo può essere se, invece, si consuma nelle privazioni e la sottomissione: quello non è amare da gelosi, ma è umiliare l'amore nascondendosi nella gelosia, che se sana è una faccia bella dell'amare e mai uno scudo difensivo per le proprie paure e debolezze! Inviate i vostri dubbi e le vostre richieste a L’ALTRO GIORNALE-SPAZIO DONNA Via Dell’Industria, 22 37029 San Pietro in Cariano o via mail: articoli@laltrogiornalevr.it La frase del mese : "L'amore è composto da un'unica anima che abita due corpi" – Aristotele

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico OLIO DI MENTA PIPERITA NELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE Come noto, la sindrome del colon irritabile è un disordine gastrointestinale caratterizzato da ricorrenti episodi di dolore o fastidio addominale associati ad alterata funzionalità intestinale. Si tratta di una condizione cronica, non correlata ad alterazioni biochimiche o strutturali dell’intestino, di cui soffre circa il 10% della popolazione, prevalentemente donne. L’eziologia non è chiara e tra le ipotesi più accreditate vi sono la mutata motilità intestinale o crampi della muscolatura liscia dell’intestino insieme ad una aumentata sensibilità alle eccitazioni viscerali e ad una diversa elaborazione del dolore. In presenza di una sintomatologia lieve , il trattamento della sindrome del colon irritabile può limitarsi ad una dieta appropriata abbinata ad una maggiore attività fisica. Negli altri casi l’approccio terapeutico dipende dai sintomi lamentati: se il problema principale è la costipazione , si raccomanda l’assunzione di fibre alimentari solubili (es. cereali, legumi, patate). In caso di diarrea viene invece somministrata loperamide come antipropulsivo, mentre contro i dolori e i crampi vengono impiegati spasmolitici, o in alternativa si può fare ricorso all’olio di menta piperita, un fitopreparato efficace e ben tollerato, ricavato per distillazione dalle parti aeree fiorite della Mentha Piperita, contenente come costituente principale il mentolo, dotato di effetto spasmolitico. Il trattamento degli spasmi intestinali con olio di menta piperita prevede la somministrazione, in una preparazione gastro-resistente di olio da assumere tre volte al giorno. L’impiego del preparato di menta si estende al trattamento dei crampi di lieve intensità del tratto gastrointestinale, del meteorismo e dei dolori addominali. Controindicazioni possono sussistere in quei pazienti affetti da malattie epatobiliari ed esofagiti da reflusso. Grazie alle sue proprietà l’impiego della menta piperita nel trattamento dei sintomi della sindrome dell’intestino irritabile è stato confermato e consolidato negli ultimi anni da numerosi studi.

31

ASSOCIAZIONE DONNE DELLA VALPOLICELLA Gnocchi, frittelle, galani e tanta allegria sono stati il leit motive della serata di mercoledì 11 febbraio scorso per l’associazione Donne della Valpolicella. Il ristorante Valpolicella ha ospitato il tradizionale incontro del mese di febbraio dedicato al carnevale. Numerosissime le socie accorse a celebrare la tradizione carnevalesca veronese, festeggiata in compagnia di un ospite d’eccezione, Roberto Puliero, che nell’occasione ha presentato la sua raccolta “Un anno in rima”. «Roberto Puliero – afferma Bruna Pavesi Castelli, l’entusiasta presidente dell’associazione Donne della Valpolicella - ha recitato alcune poesie tratte dal suo libro, tra cui la simpaticissima “Butelòto de ancò” dedicata ai modi di dire della gioventù moderna. La sua satira relativa agli eventi occorsi durante il 2014 a Verona ha suscitato poi molta ilarità, in sintonia con l’atmosfera allegra e distesa della serata, dedicata a questa tradizione che non vogliamo perdere e che rappresenta il nostro essere veronesi e veneti, il carnevale appunto». Ed è proprio alla tradizione e alla cultura che l’associazione Donne della Valpolicella tiene in modo particolare: una delle attività proposte alle socie durante l’arco dell’anno, che sta avendo molto successo, è la visita alle ville Venete. Grande attenzione viene inoltre data agli autori e alla letteratura: l’incontro mensile del mese di aprile vedrà infatti protagonista Giovannino Guareschi…Prima però non potrà mancare la cena di Pasqua che si terrà mercoledì 25 marzo presso il ristorante Villa Quaranta.

Da sinistra l’editore Del Miglio Roberto Puliero, Bruna Pavesi Castelli e Carmela Dori Guidi, vicepresidente dell’Associazione

La Festa della donna nella storia: da battaglia vera a consumismo La Giornata internazionale della donna - comunemente definita Festa della donna - ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922, dove si svolge ancora. Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo. Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto “atto a turbare l'ordine pubblico”, mentre tenere un banchetto per strada diveniva “occupazione abusiva di suolo pubblico”. Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto. Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.