Edizione Valpolicella Aprile 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA ANNO XXX - N.4 - APRILE 2015 Stampato il 30/03/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

A corto d’identità “In questi giorni è stata riportata, dal quotidiano online Il Sussidiario, una piccola notizia, forse, ma molto significativa. In una classe di terza media di una scuola italiana, gli alunni chiedono all’insegnante notizie sull’Isis. La risposta dell’insegnante è esauriente e circostanziata. Inoltre spiega che molti appartenenti sono europei integrati e laureati come il tagliagole che era un noto dj. Spiega che quelli dell’Isis distruggono i monumenti delle civiltà antiche, tutti i simboli cristiani e uccidono chiunque non si converta all’islam. Alla fine l’insegnante chiede ai ragazzi: “Voi cosa fareste se l’Isis arrivasse a casa nostra?” In ventitré su venticinque hanno risposto: ci convertiremmo all’islam. Solo due, figli di famiglie molto cattoliche (visti ormai come soggetti estranei e alieni) si sono opposti. La risposta, purtroppo, non stupisce come non meraviglia che i ragazzi ignorino cosa significherebbe, per il loro modo di vivere, la conversione all’islam. Loro che vestono indumenti alla moda, bivaccano al Mc Donalds, si addormentano sugli smartphone, che hanno come modello aggregativo la gang e il consumare droga è considerato normale. Individualisti, quasi anarchici, non si sentono parte di nessuna comunità, abituati a obbedire soltanto se ne ricavano un vantaggio immediato e personale. Non è colpa loro, ma è evidente che sono cresciuti in una società senza ideali, come nomadi privi di meta e a corto d’identità. Pseudo valori e diritti impensabili e ignobili, uniti a edonismo e consumismo, stravolgono e umiliano quotidianamente la vita. Insomma, la generazione dei nostri figli cresce un po’ come carne da cannone. E’ il tipo di suddito che tutti i totalitarismi desiderano. La storia insegna, infatti, che nessuna civiltà, finché si è mantenuta salda e forte nelle sue tradizioni, è stata cancellata dall’urto con una civiltà straniera. E’ da se stesso che l’Occidente ha bisogno di essere difeso. Non si può abdicare impunemente a concetti come Patria, famiglia naturale, cultura e religione. Una grande battaglia, con potenti mezzi sovversivi in mano ai maggiori media, è in corso da tempo sotto i nostri occhi e colpisce direttamente la dignità della persona, il matrimonio, la famiglia, mettendo in pericolo il futuro dell’Italia. O forse è già tardi, come hanno dimostrato i ragazzi della terza Media. Lino Venturini

Pedalando in Valpolicella Decolla “Valpolicella e Valdadige in bici”. Il progetto, frutto della convenzione siglata lo scorso 4 marzo nella sala consiliare di San Pietro in Cariano tra i Comuni di Dolcè, Fumane, Marano, Negrar, Pescantina, Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano, Sant’Anna d’Alfaedo, ha visto le

Siglato lo scorso 4 marzo a S.Pietro in Cariano “Valpolicella e Valdadige in bici” nove Comuni per un progetto municipalità della Valpolicella dare il proprio consenso a realizzare in forma associata iniziative volte a favorire la promozione del territorio. Tra queste la realizzazione di

una rete di itinerari cicloturistici con relativa segnaletica. L’ente coordinatore, il comune di San Pietro in Cariano, si è impegnato quindi ad affidare ad un professio-

“Territorio in festa” La Valpolicella attende due degli eventi più attesi dell’anno. Il Palio del Recioto di Negrar e la Festa dei Vini Classici della Valpolicella e Recioto di Pedemonte. La 56° edizione della manifestazione che vestirà a festa il centro di Pedemonte è in programma dal 25 aprile al 3 maggio e vedrà come giornate clou dell’evento quella del 26 aprile con la 18° Magnalonga e quella dell’1 maggio con gli stand enogastronomici aperti sin dal mattino, il concorso del Recioto classico e il Palio delle Botti. Ha già preso avvio invece, con i suoi numerosi eventi e iniziative, il 63° Palio del Recioto di Negrar che culminerà nella giornata di Pasqua, il 5 aprile, e Pasquetta, 6 aprile. Il 7 aprile protagonista sarà il 54° Gran Premio “Palio del Recioto” - Memorial Cav. Sante Carradori. I festeggiamenti del Palio 2015 si chiuderanno definitivamente domenica 12 aprile con la Festa de la Mortadela. Pagine 17 – 18 – 19 (Palio) Pagine 21 – 22 (Festa Vini Classici)

nista appartenente alla Fiab Verona, federazione italiana Amici della Bicicletta della progettazione relativamente ad un sistema ipotizzato di più di 200 chilometri di percorsi ciclabili su viabilità secondaria adatta già esistente. La prima fase del proget-

to prevede la realizzazione di segnaletica per la viabilità cicloturistica attraverso cartografia specializzata. Il progetto complessivamente richiederà un investimento di 100.000 euro, di cui 13.000 destinati alla progettazione. Il costo a carico di ogni Comune tiene conto dei metri lineari presenti su ogni territorio comunale. Pagina 9



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Le Vostre Lettere ARBIZZANO

LEGGI

“Via Sparavieri. La risposta” Gentile Direttore, ho letto e condivido il messaggio della lettera apparsa sull’edizione di Febbraio del vostro Giornale, dal titolo “Via Sparvieri o dei Dossi? Aggiungo all’epistolare che fin dall’apertura del Centro sportivo nel tratto di strada che si stacca dalla Provinciale, strada Schioppevia Sparavieri, c’è il problema delle soste selvagge con il restringimento della carreggiata a doppio senso di marcia. Anni or sono il problema si presentava solamente in sporadiche occasioni, oggi molto più frequente e sempre più in tempi ravvicinati. Sostanzialmente il problema è nel pubblico frequentatore della struttura sportiva, poco rispettoso dell’educazione civica e del codice stradale, visto che nelle due uscite dalla proprietà privata del Centro sportivo, deve sempre moderare la velocità e dare la precedenza a tutti i fruitori del tratto pubblico. Infatti al traffico e alla sosta selvaggia si aggiunge la presenza di un accesso carrabile cieco non conforme ai requisiti regolamentari del codice stradale; una proprietà/gestore degli eventi che non regola e non sorveglia il traffico e la sicurezza stradale; un’amministrazione comunale, quella di Negrar, assente nella vigilanza del territorio, posto al confine con un’altra amministrazione, lasciato alla mercè del primo avventore che si impone. Bruno Luigi Zanella Si prende spunto da questa seconda lettera per rispondere anche alla lettera pubblicata sul numero di febbraio. Per quanto riguarda i dossi di Via Sparavieri

non si è fatto altro che ripristinare quelli che negli anni scorsi erano stati collocati e successivamente rimossi da ignoti. La richiesta di ripristino è arrivata proprio da abitanti della zona. Sappiamo che ogni intervento può trovare simpatie e condivisioni di alcuni e scontentare altri: è difficile giungere ad una completa condivisione delle scelte, soprattutto di questi tempi dove vi è poca disponibilità ad accogliere le esigenze degli altri. Per quanto concerne invece questo secondo intervento (che interessa la stessa zona) non ci sembra che la sosta per chi utilizza la struttura sportiva abbia creato fino ad ora particolari problemi alla viabilità. Come viene indicato da chi scrive spetta a chi esce dal cortile dare la precedenza a chi circola sulla strada, se non lo fa commette un'infrazione, ma non mi sembra sia pensabile mettere una pattuglia a controllare queste evenienze. Se “il problema sta nel pubblico frequentatore della struttura sportiva, poco rispettoso dell’educazione civica e del codice stradale”, dovremo generalizzare questi comportamenti a tante altre situazioni distribuite sull’intero territorio e la responsabilità, prima di considerarla di un vigile o di chi amministra, sta nella cattiva educazione civica del cittadino. Si fa presente inoltre che le eventuali soste delle auto lungo la strada avvengono sempre sul lato destro, di competenza del comune di Verona. La Polizia Municipale di questo Comune (sempre che ne ricorrano i presupposti), non può pertanto pro-

cedere ad eventuali sanzioni. Se il sig. Zanella, residente nel Comune di Verona, vuole chiedere il divieto sul lato destro deve rivolgersi proprio al Comune dove risiede. Da parte nostra, in collaborazione con esperti stiamo studiando la mobilità della zona e fra qualche settimana avremo anche i dati di utilizzo di via Sparavieri: con i numeri in mano potremo ragionare più compiutamente; magari prevedendo di imporre il divieto di sosta con rimozione sul lato di nostra competenza. Roberto Grison (sindaco di Negrar) Maurizio Facincani (comandante della Polizia Municipale di Negrar)

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 30 - 03 - 2015

“Contro la libertà d’espressione” Egregio Signor Direttore Nel silenzio generale dei media nazionali, all’interno dei palazzi del potere stanno proseguendo in sordina il loro iter alcuni disegni di legge che, se approvati metteranno in serio pericolo la libertà di espressione e la famiglia naturale. Il ddl Scalfarotto, detto “contro l’omofobia” presenta un testo fortemente liberticida per la sua ambiguità che non definisce chiaramente cosa si intende per “omofobia” e quindi lascerà tutto all’interpretazione del giudice. In questo modo, anche solamente esprimersi pubblicamente per la famiglia naturale come unico modello di famiglia o dichiarare di essere contrari ad adozioni per coppie dello stesso sesso, esporrebbe al rischio di una condanna penale fino ad un anno di reclusione o, in alternativa, ai servizi sociali in associazioni gay. Il che si potrebbe paragonare alla “rieducazione sociale” di altri regimi tristemente conosciuti come maoisti. Ma vogliamo la reintroduzione del reato di “opinione” che c’era con il regime fascista in Italia? Il disegno di

legge Cirinnà, sulla disciplina delle unioni civili, contro il quale, in fretta e furia, sono state raccolte alcune decina di migliaia di firme presentate al Presidente del consiglio, propone di equiparare di fatto le unioni civili, anche tra due persone dello stesso sesso, alle coppie sposate. In più propone la possibilità per uno dei due coniugi di adottare il figlio del partner. E'evidente che in questo modo verrà implicitamente incoraggiata la pratica dell’utero in affitto, che mortifica la vita umana, svilisce la donna e la maternità e priva i bambini del diritto di avere un papà e una mamma naturali. Nonostante le assicurazioni che il progetto di legge Cirinnà, sarà superato da una proposta in tal senso del Governo, l’attività della Commissione a riguardo, è proseguita con le audizioni informali, segno che il testo del ddl è tutt’altro che accantonato. Si ritiene trattarsi di due leggi che fanno parte dell’unico piano di uniformare l’Italia ai diktat dell’ideologia “gender” e creare una società in cui verrà negata l’esistenza del maschile e del femmi-

nile (vedi genitore 1 e genitore 2). Una società nella quale ogni desiderio diventa un diritto, dove sarà possibile negare ad un bambino il suo diritto a crescere in una famiglia con un padre e una madre in nome del cosiddetto “diritto al figlio, a bollare come omofoba, qualsiasi voce contraria. A completare l’opera, poi, c’è anche il disegno di legge Fedeli, che vorrebbe imporre una educazione “gender” obbligatoria nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Ma vogliamo proprio portare alla dissoluzione, questa cosiddetta “civiltà occidentale”? L’ideologia “gender”, non ha alcun sostegno scientifico e nega la bellezza, alla realtà e alla verità dell’essere umano. Non è possibile che le persone di buon senso, restino indifferenti ed inerti mentre nel silenzio generale all’interno dei palazzi del potere si propone di negare qualcosa di così fondamentale come la famiglia e la libertà di espressione e la verità sulla specie umana. Giancarlo Maffezzoli

SCUOLE PUBBLICHE E PRIVATE Egregio Direttore, un nutrito gruppo di parlamentari di maggioranza governativa si è appellato al governo affinchè, nell'ambito della buona scuola, non sia dimenticata quella paritaria. Hanno scritto al premier Renzi per ribadire la richiesta che l'annunciata riforma della scuola abbia un'attenzione a tutto il sistema scolastico. Salvare il pluralismo per poter garantire una vera scelta in campo educativo delle famiglie. Un aiuto potrebbe essere quello della detrazione fiscale, ma nel settore della scuola dell'infanzia se ne possano prevedere altri, anche perchè la gran parte delle famiglie dei bambini non riuscirebbero per reddito a rientrare nella casistica delle detrazioni per una

reale parità scolastica. Il nostro sistema delle scuole dell'infanzia è stato scelto dalla OCSE come modello di riferimento, come un parametro di eccellenza. Non si capisce perchè dobbiamo mettere in pericolo questo segmento del sistema formativo nazionale. Perchè mai le famiglie che scelgono le non statali non dovrebbero avere un contributo dallo Stato? Se le scuole paritarie chiudessero tutte perchè impossibilitate a proseguire, quanti edifici scolastici dovrebbe costruire lo Stato con le relative spese di gestione e manutenzione e stipendi agli insegnanti? E la libertà di scelta educativa delle famiglie, garantita dalla Costituzione, dove andrebbe a finire? Lettera firmata

FISIOTERAPIA VALPOLICELLA CENTRO DI RIABILITAZIONE, FISIOTERAPIA, TERAPIA DEL DOLORE DR. GIUSEPPE RIDULFO: Spec. in Riabilitazione Funzionale Spec . in Medicina dello Sport Spec. in Anestesia e Rianimazione Esegue: Valutazione posturale, infiltrazioni, cura del dolore acuto e cronico, ecografia articolare, terapia manipolativa DR. OMER NEZIRI: Fisioterapista Esegue: Massaggio, terapie fisiche innovative, riabilitazione motoria, riabilitazione uro-ginecologica , terapia manipolativa SEDE: Centro commerciale Valfiorita (di fianco alla LIDL) Via Casette 2 S. Maria di Negrar (VR) - Tel: 0457702274


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LEGA NORD SAN PIETRO Ilaria Zampini è il nuovo segretario politico della Lega Nord di San Pietro in Cariano: «Ho deciso di candidarmi alla segreteria della Sezione carianese per dare un contributo attivo al movimento a cui appartengo da diversi anni. La Lega Nord di San Pietro in Cariano dopo aver amministrato cinque anni il Comune si trova oggi a ripartire dall’opposizione, però l’entusiasmo degli iscritti non manca. Pur essendo all’opposizione in Comune, faremo delle proposte amministrative e inizieremo a mettere le basi per il futuro programma amministrativo comunale e locale. Parteciperà al progetto anche l’ex sindaco Gabriele Maestrelli. Abbiamo molte idee per la Valpolicella che presenteremo in tutte le sedi istituzionali ed è per questo che lavoreremo insieme con la nostra squadra di giovani e persone competenti in ogni materia. In vista delle elezioni Regionali 2015, partiremo fin da subito per far crescere la sezione e lavorare sui programmi locali con proposte sulla sicurezza, la tutela della nostra agricoltura, il turismo, e la promozione del territorio in collaborazione con Consorzi ed Enti locali. Pensiamo ad esempio alle prospettive della Valpoli-

cella su progetti enogastronomici e programmi di valorizzazione turistici e viti-vinicoli, gli itinerari per far conoscere le Ville Venete, il futuro del Polo scolastico, il Comune unico della Valpolicella. Ritengo fondamentale l’organizzazione delle riunioni nelle varie frazioni del Comune con i militanti e i cittadini, dove discutere di argomenti a carattere territoriale e nazionale, per dialogare con i cittadini e raccogliere le loro richieste. Tra le proposte che intendiamo promuovere per il prossimo biennio un miglioramento nella gestione di internet, con l’attivazione di alcuni strumenti di comunicazione diretta che renderanno più facile interagire con la sezione per raggiungere il maggior numero di persone e per comunicare le nostre idee (mail e social network) e inizieremo inoltre il tesseramento 2015. All’assemblea degli iscritti era presente anche l’ex Assessore Provinciale Ivan Castelletti che come responsabile della Valpolicella “ha ringraziato a nome della Lega Nord, l’ex Sindaco Gabriele Maestrelli per il lavoro svolto in tanti anni di militanza e amministrazione”. Castelletti ha proclamato il nostro nuovo direttivo

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LEGA NORD IN VALPOLICELLA

composto da Gabriele Maestrelli, Daniele Coati, Adriano Benetollo, Tristano Interlandi e Gianluigi Lonardi. La sezione della Lega Nord di San Pietro In Cariano si riunisce il terzo giovedì di ogni mese a Castelrotto presso la sala civica Vittorio Betteloni alle ore 21. Il calendario dei prossimi appuntamenti per l’anno 2015 sarà 16 aprile, 21 maggio, 18 giugno, 16 luglio, 17 settembre, 15 ottobre, 19 novembre, 17 dicembre». Ilaria Zampini Segretario Lega Nord San Pietro in Cariano (347 5835101, e-mail: ilariazampini@libero.it)

Era ora che chiudessero quelle sedi della Lega in Valpolicella rette da coloro che hanno portato la Lega Nord ai minimi storici e hanno operato in maniera tale che la Valpolicella finisse in mano alla sinistra. Questi signori continuano nel loro illuminato cammino e probabilmente non contenti consegneranno pure la Regione al centrosinitra. Da molto tempo le sedi Lega Nord non erano più frequentate dai veri leghisti perché i governanti delle sedi stesse non erano più riconosciuti dalla base leghista che da tempo aspettava una epurazione. Operazione, questa, che

Se la nostra distribuzione non riesce a raggiungervi

... CON SOLI 10 € ANNUI... potete riceverlo a casa vostra in abbonamento postale Tel. 045 7152777 C.c. postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E.Bernardi, 7

37026 - Settimo di Pescantina

doveva essere fatta subito dopo i deludenti risultati delle ultime elezioni amministrative. Oggi ci si ritrova ad autoepurarsi a ridosso delle elezioni Regionali 2015, diventando un'operazione molto pericolosa che si presta ad essere cavalcata dalle opposizioni e dai media che spingono per conquistare il Veneto governato da molti anni dal centrodestra. La classe dirigente di queste sedi indossa una sola casacca, quella Tosiana, che da troppo tempo non é dello stesso colore di quello istituzionale della Lega Nord e della Liga Veneta. Non possono che nascondere la loro totale incapacità sotto il pallore del colore giallo di quella casacca, prova ne siano le numerose e puntuali azioni devastanti compiute in tutti i comuni della Valpolicella. Facendoli cadere nelle mani del centrosinistra, spaccando la Lega/Liga in mille rivoli grazie alla loro capacità di seminare zizzania. Facendo capitolare la testa del Segretario Nazionale si é scoperchiata la pietra tombale per i leghisti della Valpolicella: quando li incontriamo per la strada il primo sintomo é un profondo respiro di sollievo, corroborato dal fatto

che con lui se ne vanno tutti i suoi leccapiedi. Oggi per tutti i veri leghisti c'é una grande voglia di ripartire con la veste pulita per ricomporre dei gruppi sani, radicati sul territorio che riprendono a lavorare con entusiasmo per il bene dello stesso nonché per il benessere dei cittadini. Esempio per tutti la Neo rinnovata sezione di San Pietro in Cariano, al centro della Valpolicella, per chi l'avesse dimenticato, é risorta nella Lega Nord Salvini liberandosi dal torpore tosiano. Come si spiega che un Segretario Nazionale dopo soli 4 giorni "dall'espulsione" si schieri con una sua lista contro la Lega/Liga? Per quanto riguarda quel signore […] che parla per conto di tutta la Valpolicella e programma serate per spiegare ai cittadini fumanesi il nuovo progetto politico, sarebbe doveroso che prima spiegasse come ha fatto lui a diventare Segretario della LegaNord a Fumane. Da tempo personaggi come lui presidiavano in malo modo le sezioni della Valpolicella lavorando di fatto contro la Lega Nord-Liga Veneta. Giuseppe Bonazzi Ex Vice Sindaco di Fumane


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ITALIA

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OMOSESSUALI

“Grande disorientamento” Disorientamento inquietante: è quello che stiamo vivendo in questi momenti che non trovano alcuna lettura di una qualsiasi prospettiva economica e politica. Si sta sbandierando un +0,1% di pil, come fosse un dato che ci autorizza a sperare in una ripresa economica. A questo si aggiunge un aumento di 100.000 posti di lavoro, mentre stiamo raggiungendo il massimo della disoccupazione: 12,70%. Sono dati che non ci confortano: troppe sono le aziende che chiudono e tante quelle che vengono comperate dal capitale internazionale. Diventiamo sempre più poveri. In questi ultimi 40 anni, abbiamo costruito e creato ricchezza e opportunità positive per tutto il nostro popolo, garantendoci anche il futuro con i contratti per le pensioni concordati con i vari governi…Un giorno ci svegliamo e siamo poveri: uno qualsiasi si è inventato di portarci in Europa e ci spiega che per avere un marco dobbiamo comperarlo con 1936,27 lire, raddoppiando di fatto il costo della nostra vita. Abbiamo sopportato anche questo. Inoltre ci hanno imposto di pagare una tassazione da strozzinaggio, e negli ultimi 12 anni i governi se ne sono infischiati degli accordi fatti negli anni per le pensioni, facendo pagare un pizzo spropositato ai pensionati che hanno fatto da bancomat alle necessità finanziarie di governi incompetenti. Vi ricordate il governo Monti? Un governo che ha approvato leggi che ognuno di noi avrebbe saputo fare. Monti ci promise che avremmo superato il tunnel perché già vedeva la luce alla fine: un solone che ha venduto ulteriormente alla Merkel parte della nostra sovranità nazionale: non siamo più padroni neanche di casa nostra e dei nostri rispar-

mi, per chi li ha. Praticamente di cialtroni e ladri ne vediamo tutti i giorni e molto spesso sono quelli che ci stanno governando o che occupano posti di potere e non sanno difenderci dalle speculazioni internazionali. Ci sentiamo inerti, sconcertati, senza diritto di parola, ascoltiamo sempre le beghe degli stessi e noi stiamo a guardare increduli e non possiamo essere di nessun aiuto in quanto non ci viene richiesto. Penso che alle prossime elezioni avranno la spudoratezza di venire a chiedere il voto. Il 37% della regione Emilia Romagna, ha dato un segnale importante, ma se ne sono fregati del risultato. Oggi, abbiamo un governo con un premier, non eletto, che stentiamo a capire. Il Movimento 5 stelle che persegue una elezione utopistica al 51% , senza mettere a disposizione la forza di oggi. E poi sta nascendo una nuova Lega che apre a forze che nella storia del nostro vissuto, ci fa pensare a orrori commessi da ideologie evocate da queste forze, incapaci di vedere al di la del loro naso, creando in modo inconsapevole dei mostri incontrollabili. Non ci rimane che sperare in una forza di centro liberal socialista che riconosca tutti i valori che molti uomini a noi cari avevano dimostrato con la loro coerenza e intelligenza politica, di essere vicini alla gente come Aldo Moro, Alcide De Gasperi, e Sandro Pertini che ho visto poco tempo fa in un ricordo televisivo dove esortava gli uomini impegnati nella politica, dicendo che dovevano essere Onesti e Coraggiosi. Oggi abbiamo molti ladri e pusillanimi. Gianni Pozzani Segretario Provinciale PARTITO PENSIONATI

“Adozione e ...Dolce & Gabbana” Le dichiarazioni di Dolce&Gabbana hanno scatenato un putiferio mediatico. Solo per aver apprezzato la famiglia tradizionale e definito "sintetici" i figli delle coppie omosessuali, sono stati insultati e contestati da Elton John, da molti altri divi e stanno subendo un ridicolo, quanto inefficace, boicottaggio dei loro prodotti da alcuni esponenti gay del mondo musicale e cinematografico. Un fatto analogo era capitata a Guido Barilla che dopo le dichiarazioni rilasciate al programma radiofonico “La Zanzara” del 24 settembre 2013 (nelle quali dichiarava che mai avrebbe fatto un “spot Barilla con famiglie gay”) era stato aggredito verbalmente e minacciato sui social media, sino a “cambiare idea” e nominare un rappresentante della potente lobby gay americana negli organi societari. Nel caso di D&G, come in quello del “cedevole” Guido Barilla, nel testo delle dichiarazioni “messe all’indice” non c’è nulla di scomposto né di offensivo, ma solo legittime e inoffensive opinioni personali. Evidentemente, tolleranza, democrazia, rispetto e libertà di espressione, altro non sono che vuote espressioni retoriche coniate dalle lobby gay per silenziare e bastonare chi non la pensa come loro. Gianni Toffali L’INTERVISTA L’intervista contestata fa clamore perché – rilanciando la più recente sfilata «Mamma, madre, Madonna» nella quale i due stilisti avevano portato in passerella le loro modelle con i rispettivi figlioletti – pubblica sotto il titolo «Viva la famiglia

(tradizionale)» un ritratto inedito della coppia più glamour dello stile italiano. «Abbiamo capito – dice Gabbana – che la famiglia non è una moda passeggera. È un senso di appartenenza sovrannaturale e la gente ha bisogno di appartenenza». Dolce aggiunge: «Non abbiamo inventato mica noi la famiglia. L’ha resa icona la Sacra Famiglia, ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. (...) Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni». E se Gabbana si dice sensibile al richiamo della paternità («io un figlio lo farei subito»), Dolce sul punto è invece severo: «Sono gay, non posso avere un figlio – dice –. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia».

POLITICA

“Caro amico Flavio Tosi...” Caro direttore, sono amareggiato e deluso ma soprattutto stupefatto nell’apprendere che l’amico sindaco di Verona Flavio Tosi si candida a governatore del Veneto contro Zaia e la Lega Nord. Non riesco infatti a comprendere come fa il caro Flavio, dopo 25 anni di militanza leghista federalista, come il sottoscritto, qualunque ne siano le motivazioni, a prendere la suddetta decisione. Tutto ciò anche perché, qualche giorno fa, aveva detto che avrebbe votato Zaia in quanto aveva governato egregiamente la nostra Regione. Dice che non vuole imposizioni lombarde. Ma la mediazione tra Zaia – Tosi – Dozzo, cioè tra tre veneti, per trovare una giusta

soluzione per la composizione delle liste non è imposizione ma collaborazione. Non accettare tutto ciò, come ha fatto Tosi, significa voler seguire un’altra strada , cioè fuori dalla Lega. Infatti così è stato con la sua candidatura alla Regione Veneto appoggiata da Alfano, alleato di Renzi e Passera. Mi spiace veramente che tutto ciò sia avvenuto anche perché l’amico Flavio è stato ed è un grande sindaco per Verona, il migliore che abbia avuto. La sua candidatura inoltre favorisce la Moretti la quale, se per caso vincesse, sarebbe una iattura per il Veneto in quanto verrebbe messo definitivamente da parte la sua aspirazione ad avere la

stessa autonomia che hanno i confinanti trentini e friulani. Infatti la Moretti, con il suo PD, è antifederalista e aperta all’immigrazione clandestina. Caro Flavio, da vecchio amico, sento il dovere di darti questo consiglio: ritira la tua candidatura a Governatore e continua a fare il sindaco per doverosa correttezza nei confronti di chi ti ha eletto. Se ciò non avviene viene da pensare che il tutto sia stato programmato per togliere voti a Zaia. Sveglia veneti! Renato Tomezzoli Approvano e concordano Plinio Sandri, Riccardo Graffigna, Isabella Gambarini, Gianni Donisi

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PD

VIOLENZA

“Italia, timida ripresa” Gentile Direttore, alcuni risultati del Governo uniti a una timida ripresa economica sono un piccolo segnale di cambiamento, ma non sono ancora sufficienti per sconfiggere la crisi. Eppure sono convinto che ce la faremo. Sto vedendo in questi mesi riaccendersi la speranza in tante persone. Anche chi è critico con l'azione di governo non può negare che dalle primarie del 2013 è cambiato qualcosa, che oggi a differenza di ieri una classe politica sta provando ad allungare il passo. Il percorso è difficile, lungo e si faranno inevitabilmente

degli errori, ma almeno non siamo rassegnati all'inerzia degli ultimi anni: le riforme non sono più un sogno irraggiungibile e la Politica è tornata a decidere, con buona pace dei tecnici. Sono convinto che il Veneto sarà un protagonista di questo cambiamento. I Veneti sono delusi, giustamente arrabbiati, ma non rassegnati. In questi anni noi Veneti siamo stati presi in giro da chi ha usato la "secessione" e l'"indipendenza Veneta" come argomento da campagna elettorale. Ma cosa è stato fatto in questi anni per difendere la nostra

“Si parla solo di donne...” Regione? Nulla. La realtà è che il Veneto è circondato da due Regioni a statuto speciale e questo è un problema. Serve dunque più autonomia? Sì. Ma per ottenerla abbiamo bisogno di una classe dirigente all'altezza, che smetta di fare propaganda inventandosi referendum per l'indipendenza e che abbia una visione di dove sta andando il Paese. Perché il Veneto nei prossimi anni dovrà essere la locomotiva dell'Italia. Francesco Bussola Circolo PD Sant'Ambrogio di Valpolicella

EDITORIALE. SONO D’ACCORDO Caro Direttore L’articolo di testa di Lino Venturini avvalora le considerazioni che da qualche tempo facciamo in casa. Tutte le civiltà che ci hanno preceduto dopo splendori hanno percorso la stessa sorte. Grandi uomini, grandi intuizioni e scoperte, evoluzione della società, poi gradualmente, una forma di rilassamento della popolazione, quasi si

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fosse raggiunta l’acme di tutto, come se non ci fosse più nulla da scoprire e tutto da godere per sempre. Anche il modo di vivere inizia a modificarsi, i desideri, le necessità, cambiano lo stile di vita, il divertimento, s’inizia a rivedere un po’ tutto dalla validità della famiglia ai desideri sessuali con conseguenze ovvie sulla denatalità che è dovuta a

tutte le modifiche su esposte, non a una sola. Le conseguenze sono consequenziali, fra centinaia di anni, gli scavi rinverdiranno i nostri tempi e nessuno rimpiangerà la nostra presenza, speriamo solo che le nuove generazioni che fra non molti decenni ci sostituiranno siano magnanimi con i nostri nipoti. Rosario Di Bella

Come ben sappiamo nel nostro paese sono stati evidenziati molto spesso gli atteggiamenti violenti che le donne subiscono per mano maschile, a tal proposito il nostro Governo ha elaborato un testo che è diventato legge, recante disposizioni in materia di violenza sulle donne. Nel 2012 è stata effettuata una ricerca di valenza scientifica elaborata secondo i migliori criteri ISTAT. Lo studio è stato pubblicato nella rivista di criminologia, vittimologia e sicurezza - vol. VI - N.3 Settembre/Dicembre 2012, evidenziando che oltre sei milioni di uomini sono vittime di violenza, oltre 3,8 milioni a sfondo sessuale e 2,5 milioni di carattere persecutori. Circa 500 mila casi hanno trovato espressione nella nostra capitale. La domanda a questo punto sorge spontanea: "come mai a fronte di questi dati nel nostro paese si continua a parlare solo di violenza sulle donne"? L'indagine è stata depositata presso il CNR ed ha riportato risultati sorprendenti: il 77% degli intervistati hanno dichiarato di aver subito almeno una volta violenza psicologica da parte di una donna, il 63% hanno ammesso di aver subito violenza fisica proprio da parte di un’espo-

nente del gentil sesso. Lo studio ha dimostrato che non esiste una violenza univoca, dovremmo riflettere più attentamente prima di demonizzare un genere nei confronti dell'altro, contestualmente i dati dimostrano che le percentuali sono perfettamente sovrapponibili a quelli della violenza sulle donne. L'Italia è l'unico paese in cui non si indaga e non si parla di violenza sugli uomini, sia maggiorenni che minorenni. Purtroppo il modo di pensare collettivo è considerare la violenza un fenomeno di genere. Purtroppo è sempre più grande lo scoglio da superare per gli uomini vittima, essi non riescono a raccontarsi perché trovano difficoltà nel riconoscersi attori principali della violenza subita. Infine, e contraria-

mente a quanto previsto per le vittime femminili, per l'uomo non esistono strutture e/o luoghi istituzionali dove poter denunciare la violenza subita - nessun numero verde, nessun sportello di ascolto (pubblico o privato). Ma il Ministero per le pari opportunità non dovrebbe garantire il rispetto della persona nella sua totalità? Oggi non si può più dire che non si conoscono i dati, è arrivato il momento di fare e agire in nome e per conto dei diritti umani, la libertà deve essere garantita ed è un diritto inalienabile dell'individuo, soprattutto per coloro i quali sono stati privati della stessa per mano di aguzzini spietati, uomini e donne! Alessandro Pachera (Coordinatore provinciale pari opportunità UILF.P.L)

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LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

POLITICI

POSTE ITALIANE

PESCA

Grillo, Salvini e Renzi” “Che confusione!” Caro Direttore, è opinione personale, naturalmente, ma io credo che nei partiti di Grillo e Salvini ci sia qualcosa di sbagliato o perlomeno che non si possano definire così. Grillo infatti parlava del suo come di un movimento e la svolta che ha dato Salvini alla Lega è qualcosa di simile. Siamo di fronte a due furboni che sfruttano la crisi dei tempi e raccolgono consensi intorno a loro per creare una specie di gruppo che si mette insieme per motivi particolari. Il collante sono interessi di parte di egoismi, rabbie e malumori. Che sfociano in provocazioni e slogan. Nulla a che vedere con i partiti tradizionali che avevano una loro ideologia alla base e un certo modo di concepire la società civile. Dove gli intenti erano sinceri, anche se alle volte un po’ velleita-

ri perché difficili da mettere in pratica. Questi qui predicano invece quello a cui nemmeno loro credono, basta guardarli bene quando sono sul palco. Ma se trovano certa gente che li segue è fatale che gli venga voglia di mettersi alla testa della marcia e andare avanti. Il codazzo rende fama e orgoglio, oltre al resto. Fuori dall’euro? Ma è un suicidio economico. Extracomunitari a casa loro? Impossibile in questi tempi di globalizzazione, anche etnica. D’accordo sul trovare e mettere poi delle regole al riguardo, ma è un altro discorso. Renzi parlava di “rottamazione”. E’ vero, solo che era un modo simpatico per dire che è ora di cambiare. Uno sostituisce la vecchia macchina con una nuova, ma in mano gli resta sempre una macchina. Giordano Salzani

Gentile direttrice e amica Rosanna. In questo mondo vivere tranquilli non è possibile. Oggi voglio parlare di nuovo delle Poste Italiane. Non è che funzioni perfettamente ma si sa la perfezione non esiste. Tra alti e bassi si va avanti ma ci sono circostanze in cui si rischia di ricevere una lettera o un avviso in ritardo e questo può anche creare danni al ricevente. Inoltre, ora, è anche in questione la possibilità di chiudere gli Uffici Postali più piccoli creando così un grande disagio soprattutto alle persone anziane che vivono sole, senza aiuto e che riscuotono la pensione dal Conto Corrente Postale o vanno in posta per pagare le bollette. A Sandrà, per fare un nome a caso, l'ufficio postale è aperto solo tre giorni alla settimana ma questo è già sufficiente e intanto si evita la chiusura. Invece, come vogliono fare ora, obblighe-

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21 7 “Amicizia e umanità”

ranno le persone ad allontanarsi dal proprio quartiere per usufruire del servizio postale con il rischio di trovare anche lunghe code agli sportelli e non si può pretendere questo da tutti. Si salva chi può utilizzare Internet. La Posta Italiana non è povera, fa anche da banca. Inoltre hanno aumentato i prezzi di tutti i servizi e gli uffici sono diventati come dei bazar in cui si vende di tutto, dai libri, ai giocattoli, ai cd, dvd etc. Spedire una lettera costa molto di più che in Germania e Austria. Purtroppo ora molti appalti di distribuzione vengono dati anche ad altre ditte oltre che alla Posta Italiana e queste ditte non costano da meno, anzi fanno pagare di più! Ringrazio i postini che fanno un lavoro non facile e le colpe dei disservizi ricadono sempre su di loro. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti. Edith

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Ho conosciuto Dario quasi 10 anni fa sulle rive del fiume Adige. Dario ha 76 anni e, fin dal mio arrivo a Verona, mi ha sempre riservato attenzione, cortesia e disponibilità. Ha vissuto con passione, regalando sorrisi e racconti del passato ai colleghi pescatori e ai tanti passeggiatori settimanali e domenicali. L'ho incontrato di recente e ho notato dal suo sguardo che qualcosa non andava. Sapevo della malattia della moglie, per la quale era sempre pronto ad interrompere la pesca pur di starle vicino. Mi sono avvicinato con discrezione pur salutarlo, chiedendogli con un sussurro come andava e la sua risposta è stata un eloquente: "si sta male, bisogna abituarsi". Pensavo così di aver capito il motivo del suo viso triste, ma non

era tutto. Durante il mese di Febbraio, come tutti i giorni di apertura della pesca, Dario si è dimenticato di segnare una trota, presa poco prima, sul tesserino. Che cosa orribile! Sfortuna ha voluto che una guardia più che solerte applicasse il regolamento. Così, ammenda cospicua e, incredibile ma vero, inibizione per un anno dal poter pescare. Ora Dario non si vede più sulle rive del fiume con la sua canna e con il suo cappello a forma di coppola. Sta a casa, solo e forse - guardando la televisione - spera che qualcuno gli ridia la possibilità di rivedere ciò che gli è rimasto, il fiume e i suoi tanti amici pescatori. Aiutiamo Dario a tornare a sorridere, facendo in modo che possa tornare a pescare! Gianmarco Albani

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Servizi sociali del Veneto

L’assessore ai Servizi Sociali Davide Bendinelli illustra le svolte della fase finale della legislatura Nella parte conclusiva di questa legislatura le politiche regionali che riguardano i servizi sociali hanno realizzato risultati molto importanti. C’è stata una svolta politica netta e una “rivoluzione” positiva del sistema, per assicurare i quali - da quando sono diventato assessore regionale ho lavorato con attenzione e quotidianamente. Li ricordo in sintesi: i finanziamenti alle scuole paritarie del Veneto, i provvedimenti di lotta alla povertà e al disagio sociale, la riforma del sistema delle dipendenze, la rivisitazione del sistema centri diurni per la disabilità, la ripartizione del fondo regionale per la non autosufficienza. Mi sono posto l’obiettivo, pur in questo periodo di crisi perdurante, di far sì che le politiche per i servizi sociali continuino ad essere centrali nella programmazione della Regione Veneto. Il Veneto è stato da sempre all’avanguardia nel Paese per il livello e la qualità delle proprie politiche sociali, sorrette in modo particolare dal grande mondo del volontariato. La Regione Veneto ha tenuto alta l’attenzione istituzionale sul fronte sociale mantenendo inal-

terata l’erogazione dei servizi sociali pur di fronte a trasferimenti statali sempre minori. Basti dire che per il 2015, siamo di fronte a una diminuzione spaventosa delle risorse complessive a favore del Veneto (si parla all’incirca di 400 milioni di euro in meno da parte della finanziaria statale). Tutto ciò graverà non poco sul bilancio del sociale. Tuttavia abbiamo raggiunto uno storico accordo con le scuole materne paritarie, che tramite un finanziamento regionale straordinario di 42 milioni di euro da parte del mio Assessorato, permetterà a queste strutture, che accolgono il 70% dei nostri bambini dai 3 ai 5 anni, di portare avanti la loro attività quotidiana. Lo Stato risparmia nel Veneto 500 milioni di euro perché gli costa un terzo rispetto a un servizio per la prima infanzia gestito dal pubblico. Tra gli altri provvedimenti da me proposti e approvati dalla Giunta veneta, ricordo quello di lotta alla povertà e al disagio sociale tramite la redistribuzione delle eccedenze alimentari e che finanzia con 130 mila euro il Banco alimentare del Veneto e con 47 mila euro il progetto “Emporio della solidarietà” pre-

sentato dalla Rete Talenti, coordinamento di associazioni ed enti del territorio veronese, gestito dalla Caritas Diocesana Veronese. E ancora, il finanziamento di 317 mila euro dalla Regione Veneto al Comune di Verona per aiutare le azioni di reinserimento sociale e/o lavorativo delle persone più deboli. Per quanto riguarda il settore della disabilità, ho fatto approvare dalla Giunta un provvedimento relativo ai Ceod che riguarda le migliaia di persone con disabilità (sono 6.225, dati 2014) che ogni giorno frequentano i centri diurni attivi in tutto il territorio regionale. Abbiamo posto mano ad una rivisitazione generale delle attività, delle prestazioni e delle risorse destinate ai centri diurni. Il provvedimento apre un capitolo nuovo sulla programmazione di queste strutture che necessitavano da tempo di un aggiornamento e di un miglioramento di qualità nelle prestazioni e nei servizi e, in particolare, di una loro omogeneizzazione a fronte di situazioni a volte molto differenziate tra una provincia e l’altra. In sostanza, dopo attenta valutazione svolta da un apposito pool

Davide Bendinelli

composto da direttori dei servizi sociali delle Ulss è stato determinato per il 2015 in 58,50 euro il valore medio della quota giornaliera di rilievo sanitario per utente. Sul fondo regionale per la non autosufficienza – capitolo essenziale e costitutivo delle nostre politiche visto l’aumento degli indici di vecchiaia nella nostra regione e il conseguente aumento delle patologie a questo correlate - abbiamo approvato il riparto per il 2015 assegnando 473 milioni di euro per le impegnative nel settore della residenzialità e semiresidenzialità per gli anziani non autosufficienti; circa 63

milioni di euro per le persone con disabilità nelle strutture residenziali; oltre 85,5 milioni per quelle in strutture semiresidenziali, e per la fondamentale area della domiciliarità (1000 utenti circa) 104 milioni di euro di impegnative domiciliari (gli exassegni di cura). Concludo arrivando al fronte delle dipendenze, che in questi anni si sono diffuse in modo nuovo e diverso, tanto da rendere necessario un sistema regionale diversamente organizzato: ccon un recente provvedimento da me proposto, il governo veneto ha approvato di attuare un modello di controllo della spesa nelle Ulss per gli inserimenti nei servizi residenziali delle persone con problemi di dipendenze. Questo significherà una “budgettazione” dei servizi accreditati per permettere un miglior rapporto tra domanda e offerta di servizi e prestazioni ma anche una più solida stabilità dei servizi per evitare liste d’attesa e una ridefinizione delle rette con una riprogrammazione dei servizi del privato socio-sanitario. Davide Bendinelli Assessore regionale ai Servizi Sociali della Regione Veneto



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IL PROGETTO. Percorsi cicloturistici in futuro per Valpolicella e Valdadige

Valpolicella in bici Convenzione siglata Decolla “Valpolicella e Valdadige in bici”. Il progetto è frutto della convenzione siglata lo scorso 4 marzo nella sala consiliare di San Pietro in Cariano tra i Comuni di Dolcè, Fumane, Marano, Negrar, Pescantina, San’Ambrogio, San Pietro in Cariano, Sant’Anna d’Alfaedo. Una sottoscrizione attraverso la quale le municipalità della Valpolicella hanno dato il proprio consenso a realizzare in forma associata iniziative volte a favorire la promozione del territorio. Tra queste la realizzazione di una rete di itinerari cicloturistici con relativa segnaletica. L’ente coordinatore, il comune di San Pietro in Cariano, è impegnato quindi ad affidare ad un professionista appartenente alla Fiab Verona, federazione italiana Amici della Bicicletta, che si occuperà della progettazione relativamente ad un sistema ipotizzato di più di 200 chilometri di percorsi ciclabili su viabilità secondaria adatta già esistente. La prima fase del progetto prevede la realizzazione di segnaletica per la viabilità cicloturistica attraverso cartografia specializzata. Un’idea progettuale, questa, nata dalla volontà di fare della Valpo-

licella «un territorio che si presta ad un cicloturismo familiare , raffinato, che gradisce conoscere la zona in sicurezza- afferma il sindaco di San Pietro in Cariano, Giorgio Accordini -. I nostri Comuni hanno un grande reticolo di strade. Da qui il desiderio di creare con Fiab un tavolo di lavoro e di stipulare una convenzione per dare il via ad una progettazione e cercare di accedere poi a bandi regionali ed europei. Siamo fieri dello sforzo fatto dalle nostre amministrazioni. A questo proposito ringrazio gli assessori delegati che si sono dati e si danno da fare per la piena realizzazione di questo progetto. Anche queste piccole cose possono contribuire a rendere migliore il nostro territorio». Il progetto complessivamente richiederà un investimento di 100.000 euro, di cui 13.000 destinati alla progettazione. Il costo a carico di ogni Comune tiene conto dei metri lineari presenti su ogni territorio comunale e nello specifico: Pescantina 16,43%, Sant’Ambrogio 12,20%,Marano 10,77%, San Pietro in Cariano 16,73%, Negrar 12,20%, Fumane 16,04%, S.Anna d’Alfaedo 2,56%,

Dolcè 5,21%. Entusiasta di “Valpolicella e Valdadige in bici” è Giorgio Migliorini, Presidente di Fiab Verona: «Che otto Comuni si mettessero insieme per parlare di biciclette fino a poco tempo fa era impensabile – ha esordito -. Questo significa che qualcosa sta cam-

biando. Il cicloturismo sta crescendo e il cicloturista non è un turista povero, tutt’altro. Sempre più però si rivela fondamentale investire sulla comunicazione: servirebbe ad esempio realizzare un buon sito web creando una catena virtuosa». Silvia Accordini

Presente alla firma della convenzione il sindaco di Fumane, Mirco Corrado Frapporti, ha ribadito che «Fumane e Marano rappresentano la Valpolicella storica e questo progetto farà in modo di farla conoscere». Da parte sua Luigi Cadura, sindaco di Pescantina, si è detto «felice di far parte di questo progetto. Questi percorsi – ha aggiunto – permettono di collegare la via Claudia Augusta, importante percorso europeo che parte dalla Baviera e segue l’Adriatico, ai Comuni della Valpolicella. Come sindaco di un Comune culla dell’Ausonia e sede dell’unico velodromo di Verona non posso che esserne soddisfatto». Il sindaco di Marano, Giovanni Viviani, ha confermato che a Marano di campioni del ciclismo ce ne sono molti e questo progetto darà loro buoni percorsi su cui allenarsi, mentre Alessandro Castioni, consigliere delegato per il comune di Dolcè, ha affermato che la sua amministrazione ha creduto fin da subito in questo progetto, anche alla luce del successo e dell’indotto apportato dalla ciclopista del Sole inaugurata un anno fa. «trovo lodevole il fatto di riunirsi per portare avanti le istanze della Valpolicella e della Valdadige – ha aggiunto Roberto Zorzi, primo cittadino di Sant’Ambrogio -. Riuscire a fare squadra per aderire ad un progetto anche di piccola portata come questo è importante». «Questo progetto non solo è espressione dell’unione dei Comuni della Valpolicella che insieme riescono ad esprimere potenzialità notevoli, ma segue il principio secondo cui attraverso le piste ciclabili un territorio diventa appetibile. Al tempo stesso si trasmette un segnale a favore di una mobilità alternativa che aiuta a far scoprire aspetti del territorio che da altri punti di vista potrebbero sfuggire» – ha concluso Roberto Grison, sindaco di Negrar, che ha recentemente aderito a rurbance, progetto che dovrebbe dare continuità alle ciclabili in direzione Verona.

BANDO 2015 / VIGNETI, RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE La Regione Veneto ha approvato il bando 2015 per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, per un ammontare finanziario complessivo di 14.834.812,52 euro. Per la prima volta, quest’anno, sparisce una norma che rischiava di far perdere l’intero contributo a molti viticoltori di collina: una novità, questa, auspicata e richiesta dalle imprese agricole, delle quali il consigliere leghista Andrea Bassi si è fatto portavoce in Commissione, in sede di modifica della delibera di Giunta (variazione poi totalmente recepita dall’assessore Manzato). «Fino all’anno scorso – spiega Bassi – l’agricoltore richiedeva ad Avepa il contributo per la ristrutturazione del vigneto in base a una stima preliminare dell’areale che stava impiantando o risistemando. Purtroppo in collina è difficile misurare con precisione la superficie, che non si riesce mai a piantumare nella sua interezza a causa della pendenza, di strettoie, di altri impedimenti. La norma regionale pertanto imponeva l’intera restituzione del contributo erogato da Avepa previa fidejussione, se al momento della verifica della superficie reale, questa fosse risultata inferiore all’80% di quella dichiarata (e stimata) al momento di richiedere il finanziamento». Da qui la volontà di modificare la norma. «In collina, e penso in particolare alla Valpolicella – aggiunge Bassi -, si stanno realizzando miglioramenti fondiari, e gli attuali mappali su cui si richiede il contributo non corrispondono alla fine alla superficie realmente piantumabile. Se questa è inferiore all’80% di quella dichiarata a Avepa, fino ad oggi si perdeva l’intero contributo. Un assurdo che abbiamo sanato in Commissione: in caso di mancata effettuazione o effettuazione parziale dei lavori, i nuovi criteri prevedono unicamente il recupero dell’importo non riconoscibile, maggiorato del 20% a titolo di sanzione. Questo non solo per i nuovi procedimenti di verifica da parte di Avepa del contributo erogato, ma anche per quelli in itinere. Questo Piano di ristrutturazione e riconversione dei vigneti – conclude Bassi - migliora ed esalta ancora di più le potenzialità del nostro territorio e la sua vocazione enologica. Puntiamo ad aumentare la competitività dei produttori di vino e a migliorare i sistemi avanzati di produzione sostenibile e l’impronta ambientale del settore. I finanziamenti disponibili sono indirizzati a iniziative da realizzare nell’ambito dei bacini omogenei viticoli e per produrre vini di qualità designati con le denominazioni di origine oppure con le indicazioni geografiche. Sono finanziabili le azioni tese a riorganizzare il potenziale viticolo veneto per ottenere vini capaci di sfidare la commercializzazione globalizzata, mediante la riconversione varietale, anche mediante sovrainnesto; la diversa collocazione o il reimpianto di vigneti; il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l’introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile». I viticoltori possono già presentare richiesta di finanziamento ad Avepa con modi e termini indicati nella delibera di Giunta regionale numero 267 del 3 marzo 2015.


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STORIE. Più volte invitato a lasciare il Paese, monsignor Giovanni vuole continuare la sua missione

Guerra in Libia Martinelli resta

Ancora una volta, al pericoloso inasprirsi della situazione in Libia dopo i drammatici avvenimenti del 1986 (sfociati con l’Operazione “El Dorado Canyon”, l’attacco attuato il 15 aprile dagli Stati Uniti tramite U.S. Air Force, U.S. Navy e U.S. Marine Corps, in risposta ad un attentato in una discoteca di Berlino frequentata da militari americani) e del 2011 (nell’ambito delle “primavere arabe” che portarono alla caduta e all’uccisione del Ra’īs Gheddafi), non vuole abbandonare il Paese della sua missione e dei suoi fedeli: monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli dell’Ordine dei Frati Minori (francescani) e vicario apostolico di Tripoli, è tra i pochi italiani, se non l’unico, ripetutamente invitati a lasciare l’ormai simulacro di Stato e rimasti cocciutamente nel Paese nordafricano alle prese con una sanguinosa guerra civile nel post Mu’ammar Muhammad Abū Minyar Abū al-Salām

al-Qadhdhāfī, noto semplicemente come Mu’ammar Gheddafi (Qasr Abu Hadi, 7 giugno 1942 – Sirte, 20 ottobre 2011). Alla cruenta lotta intestina in Libia s’è aggiunta l’avanzata dei terroristi islamisti dell’Isis, serissimo spauracchio non solo locale ma internazionale per l’incisività macina terreno dimostrata con plateale efferatezza e studiato propagandismo. Mentre anche la stessa Ambasciata d’Italia a Tripoli sospendeva le sue attività a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza e ambasciatore e personale venivano temporaneamente rimpatriati via mare assieme ad una sessantina di connazionali, i media diffondevano la decisa dichiarazione di mons. Martinelli: «Questo è il culmine della mia testimonianza. E se la fine deve essere testimoniata col mio sangue, lo farò. In chiesa sono venuti a dirmi che devo morire. Ma io voglio che si sappia che padre Martinelli sta bene e che la

sua missione potrebbe arrivare al termine. Ho visto delle teste tagliate ed ho pensato che anch’io potrei fare quella fine. E se Dio vorrà che quel termine sia la mia testa tagliata, così sarà. Anche se Dio non cerca teste mozzate, ma altre cose in un uomo». Rincarava poi in un’intervista telefonica: «Bisogna farsi coraggio, la Libia è un Paese che va amato. Occorre capirlo e saperlo incontrare. Dobbiamo trovare il modo di far risorgere questa nazione. Non con la forza ma col dialogo che è mancato per troppo tempo. Credo sia il momento più difficile di sempre. Con Gheddafi avevamo anche scambi d’amicizia. Era una persona intelligente, anche se un po’ matto. Però, ecco, non ci faceva paura». Mons. Martinelli ama menzionare San Francesco anche in questi tragici avvenimenti: «Lo aveva detto: chi vuole andare tra i saraceni deve lasciare tutto». Saraceni poi musul-

mani. Anche integralisti. Come quelli che, incontrando il francescano in saio per le strade di Tripoli, gli hanno rinfacciato d’essere “contro l’Islam”. Proprio lui, nato in terra libica, per la precisione ad Al Khadrā', vicino a Tarhunah, il 5 febbraio 1942 da genitori d’origine abruzzese, Vincenzo e Maria. La famiglia tornò in Italia nel 1953 e si stabilì a Pozzo di San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona, dove Giovanni, dopo essere stato consacrato sacerdote il 28 luglio 1967, officiò la sua prima Messa. Ma la nostalgia per il nord Africa premeva prepotentemente e don Martinelli si preparò al “gran ritorno” in Libia, voluto definitivo con tutto il cuore, ottenendo la licenza in arabo ed islamologia presso il Pontificio istituto di Studi arabi. Nel pieno della crisi del 1986 tra la Libia e gli Stati Uniti, fu posto in stato di fermo o d’arresto (in ogni caso, privazione della libertà) assieme ad

Mons. Giovanni Martinelli

altri quattro religiosi a Bengasi, il 13 aprile, venendo poi liberato sei giorni dopo. L’ennesima ostinazione di mons. Martinelli a non indietreggiare anche di fronte all’incalzare dell’Isis mi riporta personali ricordi di quando, domenica 17 novembre 1985, ebbi l’opportunità d’intervistarlo distogliendolo brevemente dall’incontro conviviale con parenti ed amici dopo la Messa celebrata a Pozzo di San Giovanni Lupatoto (Verona), dov’era tornato per un paio di giorni dopo la recente proclamazione ufficiale a vescovo di Tripoli. I suoi commenti diplomaticamente abbottonati (ma non troppo) mi permisero di redigere un “pezzo” per il quotidiano “L’Arena” che fece scalpore per il parere decisamente inconsueto dell’autorevole fonte riguardo al Ra’īs di Tripoli. Ecco alcuni eloquenti stralci: “Attorno alla figura di Gheddafi

sono stati creati miti non veri, pregiudizi, illazioni che lo hanno bollato come individuo negativo e basta. Sia in Gheddafi che in altri membri del governo libico ho riscontrato un’aperta disponibilità e un rispetto vicendevoli, che sono alla base della convivenza delle religioni musulmana e cattolica. Le richieste che presentiamo vengono soddisfatte senza problemi, i permessi e i visti d’ingresso per i nostri parenti sono accordati senza eccessive difficoltà. In questi ultimi anni, la Libia ha compiuto passi da gigante in ogni settore tecnologico ed assistenziale e la sanità gode dello sviluppo portato avanti con tanta volontà: gli ospedali sono un po’ dappertutto e il servizio medico è completamente gratuito. L’Italia avrebbe molto da imparare da questi retrogradi e guerrafondai libici…”. Claudio Beccalossi

NOTIZIE IN BREVE

PROPAGANDA ELETTORALE 2015 ELEZIONI REGIONALI Comunicati di propaganda politica relativi a Partiti, Gruppi e Comitati LISTINO PREZZI

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BENVENUTA PRIMAVERA. “Benvenuta Primavera” torna anche quest’anno a San Pietro in Cariano e Fumane. L’ormai tradizionale manifestazione sarà protagonista domenica 19 aprile, quando il tratto della SP 33 del Pastel, che dalla rotonda di S. Pietro in Cariano va in direzione Fumane, verrà chiusa al traffico. Il ritrovo è previsto alle 8.30 per la raccolta di eventuali rifiuti abbandonati. Dalle ore 12.00 invece ci sarà la possibilità di pranzare e fino al tramonto saranno presenti Laboratori didattici, Ludobus, Ecobus, Scacchi, Street dance, Mtb, esposizione di foto e quadri sulla Valpolicella e tanto altro ancora. Verso sera verrà offerta una merenda a tutti i partecipanti. I VENERDÌ DEL CAI. Continuano gli appuntamenti con la VII edizione de “I venerdì con il Cai” – Racconti fotografici…e altre storie presso la sede di Pedemonte in via Campostrini. Venerdì 17 aprile verrà proiettato “Rotte d’Asia centrale” di Alessandro De Giuli. Venerdì 22 maggio sarà la volta de “I parchi della Basilicata” di Franco Zanoni, reportage fotografico della settimana escursionistica Cai 2014 in una regione tra le più selvagge e meno frequentate del meridione con luoghi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. A seguire venerdì 18 settembre “Pedalande” di Dimitri Avesani e Alberto Vaona, venerdì 16 ottobre “La montagna dell’arte” di Luca Frildini. Tutte le proiezioni si terranno alle ore 21.00. Per informazioni: tel. e fax 045.6801299 (reperibili tutti i giovedì dopo le ore 21.00); s-pietroincariano@cai.it (E.Z.) GIORGIO BONSI È CAVALIERE AL MERITO. Su proposta dell’AISVE (associazione stomizzati) dell’ospedale civile di Borgo Trento, Giorgio Bonsi è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con dpr del 27 dicembre scorso. Giorgio Bonsi è il marito della comm. Cristina Verdolin, vicepresidente dell’associazione “Insieme nel tempo libero”, presidente del Comitato Carnevale Stadio e presidente del Comitato Sagra Patronale S.S. Angeli Custodi e in passato è stato anche vicepresidente dell’associazioni San Benedetto Caritas Diocesana.



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IL CONCORSO. “Gioca, impara e riposa!” è il progetto vincitore della rassegna

Arreda la tua scuola Fantasia e creatività “Gioca, impara e riposa!” è il progetto vincitore del primo Concorso di idee “ARREDA LA TUA SCUOLA” indetto dal Centro di Formazione Professionale Scuola del Marmo di Sant’Ambrogio di Valpolicella per l’anno scolastico 2014 2015. Il concorso riservato alle classi terze delle Scuole medie del territorio della Valpolicella, ha visto una elevata partecipazione: gli alunni dovevano cimentarsi nell’elaborazione di un progetto per la realizzazione di un elemento di arredo da giardino, identificato in un tavolo con panche. A realizzare i disegni tecnici definitivi, scegliere il materiale più idoneo e programmare le fasi di lavorazione del pro-

getto vincitore, ci stanno pensando gli allievi della Scuola del Marmo, fucina di veri e propri talenti che hanno trovato nell’Istituto ambrosiano il luogo ideale per crescere umanamente e per formarsi nella professione del settore lapideo attraverso un percorso di qualifica triennale. Nuove tecnologie e tradizione si fondono al Centro di Formazione, all’insegna della vivacità e dell’entusiasmo, gli stessi elementi che hanno caratterizzato il concorso “Arreda la tua scuola ”, vinto dalla classe terza A guidata dalla professoressa Chiara Galeotti della scuola media “G.A. Dalla Bona” di Sant’Anna d’Alfaedo, che avrà così l’onore di posizionare all’in-

terno dei propri spazi verdi l’opera ideata. Accanto al progetto primo classificato sono da menzionare per fantasia e creatività il secondo classificato, la Terza D di Sant’Ambrogio di Valpolicella con l’elabo-

rato “Macchie di colore”, e il terzo classificato, la Terza A di Ospedaletto di Pescantina con il progetto “Nell’astuccio”. «L’impegno dimostrato dalle classi che hanno preso parte al Concorso - afferma

Anna Trevisani, direttore della Scuola del Marmo - è stato davvero notevole e tutti gli elaborati sono meritevoli di menzione. A questo proposito ogni classe riceverà un Attestato di merito e gli Istituti di appartenenza saranno premiati con la formella “Lo Scultore” realizzata dai nostri allievi. Per il Centro di Formazione è una grande soddisfazione aver promosso questo Concorso ed aver così avvicinato alla nostra realtà le Scuole medie del territorio, in modo che i ragazzi e le loro famiglie possano conoscere più da vicino l’offerta formativa ed educativa proposta ai giovani che in questo momento della loro vita stanno sce-

gliendo il percorso da seguire dopo la terza media. La nostra offerta è aperta anche a ragazzi che magari hanno iniziato un percorso scolastico diverso, ma che non trovandovi soddisfazione, nella fase di ri-orientamento possono prendere in considerazione il percorso triennale per la Qualifica professionale di operatore nel settore del marmo». L’opera “Gioca, impara e riposa!” sarà presentata alle Scuola medie che hanno partecipato sabato 18 aprile e alle ore 10.00 nella sala consiliare del Comune di Sant’Ambrogio, proprietario e promotore della Scuola, si terrà la cerimonia di premiazione di tutti gli elaborati. S.A.

ASSOCIAZIONE TUTELA DELLA LESSINIA Si è costituita da poco più di un anno, ma conta già 261 tesserati l’Associazione culturale Tutela della Lessinia. Gli iscritti, per la maggior parte allevatori ed operatori di esercizi turistici, provengono dall’intera Lessinia, da S.Anna d’Alfaedo a Campofontana e insieme al direttivo hanno dato vita ad un organismo apartitico in rappresentanza degli interessi storici, culturali ed economici della Lessinia. «Quando il Parco della Lessinia e la Comunità Montana stessa sono andati in crisi e sono stati commissariati – affermano il presidente Giuseppe Comerlati e il vicepresidente dell’associazione, Daniele Massella – si è avvertito il bisogno di un organismo che fungesse da “voce comune” di cui il nostro territorio era rimasto sguarnito. Gli episodi di predazione legati ai lupi in tutto questo sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E’ stato così che nel 2014 abbiamo deciso di fondare l’Associazione, anche per fare fronte comune nell’affrontare le problematiche legate ai lupi, di certo non previste e del tutto inattese». Durante l’estate 2014 sono stati predati 75 capi di bestiame, oltre a circa 40 capre e pecore in Lessinia. L’ultimo episodio si è verificato un mese fa tra Sant’Anna e Ronconi con la perdita da parte di un allevatore di tre asini. Presidente, l’indignazione e la sorpresa degli allevatori è notevole… «E’ notevole in particolare perché qualche veterinario e forestale non ha voluto ammettere ufficialmente che queste predazioni siano state opera di lupi, quando sappiamo che invece è così. Ricordiamoci inoltre che questi animali, di proprietà dello Stato, prima di tutto invadono la proprietà altrui e oltretutto hanno tutti i diritti di recarvi danni senza che nessuno ne risponda. E’ incredibile. A tutto questo si aggiunge la scarsissima informazione in materia. La rabbia poi deriva anche da un altro fattore: purtroppo c’è qualcuno che tratta i montanari alla stregua di zotici, arretrati e ignoranti. In Lessinia invece c’è gente che lavora sodo, che sulla propria attività ha investito in sviluppo, aggiornamento e igiene e che vorrebbe semplicemente essere lasciata in pace e lavorare…Oltre alle difficoltà oggettive date dalla congiuntura economica del momento, abbiamo invece anche il lupo ora ». Partiamo dall’inizio. Come arrivano i lupi in Lessinia? «Oltre alla convenzione di Berna del 1979 e a vari regolamenti nazionali, esiste un progetto europeo, a cui la Regione Veneto ha aderito a gennaio 2014 ottenendo cospicui contributi, a favore del ripopolamento e della protezione del lupo. Inoltre è in essere un accordo siglato anni fa da Parco e Comunità della Lessinia attraverso il quale si accetta il ripopolamento del lupo e di altri animali predatori nel nostro territorio. Secondo questi documenti il lupo prevale su tutto e tutti…Ma sappiamo realmente se l’habitat della Lessinia è ancora adatto alla presenza di questi animali? L’habitat a nostro avviso è da conservare e non da ricostruire. Rousseau nell’Emile diceva che “tutto è bene uscendo dalle mani dell’Autore delle cose, tutto degenera tra le mani dell’uomo”. Bè, io non la penso così: l’uomo deve saper gestire in modo responsabile il progresso a proprio vantaggio. Nella Genesi sta scritto che il sesto giorno Dio creò l’uomo che doveva dominare su tutte le fiere della terra». Così siamo arrivati a questo punto. Il problema c’è, i lupi ci sono. Quanti? «C’è chi dice che siano 11, chi una quindicina. In realtà non si sa di preciso, per questo è necessario censirli e soprattutto controllarne lo sviluppo: dicono che, secondo le leggi del branco, i lupi si autocontrollano a seconda del territorio che hanno a disposizione e del cibo che possono trovarvi…In Lessinia nel periodo estivo ci sono10.000 capi di bestiame al pascolo, 100 ogni chilometro quadrato: tra qualche anno secondo i miei calcoli di questo passo avremo cinque branchi di lupi, che si traduce in 300 capi di bestiame sbranati ogni anno. Cosa dovrebbero fare gli allevatori? Tenere in stalla le proprie bestie? Se togliamo loro il pascolo i nostri prodotti perderebbero qualità. Noi non abbiamo nulla contro i lupi, ma non possiamo certo lasciarvi in balia le nostre mandrie». Quali quindi le vostre proposte? «Si vorrebbe prima di tutto che fossero saldati i risarcimenti delle predazioni del 2014 e che fosse quanto prima redatto dall'assessorato regionale competente un protocollo che preveda un numero verde a cui l'allevatore possa rivolgersi per un pronto intervento in caso di predazioni. E’ necessario inoltre stilare un prezziario condiviso, il più aderente possibile al concetto di danno emergente e lucro cessante. Si vorrebbe insomma che la Lessinia fosse esclusa dal progetto “Life wolfalps” e che provvisoriamente, in attesa dei lunghi tempi tecnici richiesti per il perfezionamento di tale obiettivo,i lupi oggi in Lessinia fossero raccolti nella malga Derocon (52 ettari già recintata ed in concessione al Parco naturale regionale della Lessinia) di Erbezzo». Silvia Accordini


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Marano

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STRATEGIE FUTURE. Il Comune sta predisponendo la modulistica necessaria

Interventi futuri: la pianificazione

Il Comune di Marano sta predisponendo la modulistica per la presentazione delle manifestazioni di interesse relative alla formazione del primo piano degli interventi. Dopo la pubblicazione sul BUR n. 63 della Regione Veneto, si è concluso l'iter per la piena operatività del PAT (Piano di Assetto del Territorio comunale) che contiene le linee guida per la redazione del nuovo strumento urbanistico che sostituirà il vecchio piano regolatore generale. Il nuovo strumento che regola la pianificazione territoriale è suddiviso in piano di assetto del territorio (PAT) che contiene le disposizioni strutturali e programmatiche e il piano degli interventi (PI) che contiene le disposizioni operative per consentire la realizzazione delle opere. Quest’ultimo è lo strumento attuativo che di fatto sostituirà il Piano regolatore e che, nelle intenzioni dell’Amministrazione maranese, vede come elemento fondamentale i bisogni dei cittadini. Il Sindaco Giovanni Viviani spiega: «Il PAT è stato orientato sulla strada del mantenimento della qualità ambientale, e ora il Piano degli Interventi prenderà in

Claudia Filippini

esame il recupero dei centri storici minori che rischiano di venire abbandonati a causa di norme edilizie inadeguate. Tutti riconosciamo i pregi dei fabbricati storici ma è indispensabile cercare di fondere la tradizione con le norme attuali e i comfort abitativi di oggi. Ora diventa davvero importante l’apporto dei cittadini che con la presentazione delle “manifestazioni di interesse” possono formulare all’Amministrazione richieste sulla base di quanto atteso dal PAT approvato. Va da sé che sarà compito degli amministratori valutare ed eventualmente

dare seguito alle richieste inoltrate dai cittadini mediante la modulistica predisposta, per arrivare a un PI organico». L’aspetto economico viene introdotto dall’assessore al bilancio, Claudia Filippini, che specifica: «Nel merito delle trasformazioni urbanistiche richieste, l’Amministrazione Comunale ed i privati dovranno concordare, a seconda dei casi, la quota e le modalità di recupero alla collettività del plusvalore generato dalla trasformazione richiesta nella manifestazione di interesse. L'importo verrà calcolato sulla base di criteri specifici per la definizione del contributo degli accordi di pianificazione per il P.I., che a loro volta andranno approvati con deliberazione del Consiglio Comunale». Viviani aggiunge che «il percorso per arrivare a P.I. efficaci è quello di una progettazione partecipata, non calata dall’alto, ma necessaria affinché il nuovo piano regolatore possa essere lo specchio dei bisogni dei cittadini, entro un sistema di regole dettato dal PAT. L’obiettivo di una trasformazione urbana condivisa non è lontano. La collaborazione tra amministrazione, progettisti e cittadini

potrà rivitalizzare quei centri che rischiano di venire abbandonati per criteri di recupero troppo rigidi. Lo studio attento dell’architettura dei luoghi, e le ipotesi su come dare nuova vita a edifici abbandonati, deve invece centrare l’obiettivo di definire un grado di trasformabilità compatibile che valorizzi il patrimonio storico e al contempo eviti l'abbandono dei piccoli centri regalando una funzionalità contemporanea agli abitati storici». Questo si traduce anche in un lavoro sulle infrastrutture di rete dati, come spiega l’assessore Filippini che aggiunge: «Durante il mese di dicembre 2014 si sono conclusi gli scavi per la fibra ottica fino alla centrale di San Rocco per servire con Internet veloce anche la parte alta del territorio comunale. L’attualità del risiedere in un piccolo centro, dove la qualità della vita è garantita dal rapporto armonico con l’ambiente e fra gli abitanti, non deve comportare infatti la rinuncia ad accedere alle risorse culturali e informative che il villaggio globale delle telecomunicazioni e delle tecnologie informatiche rende disponibili ovunque».

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IL SERVIZIO

Il pulmino “servizi sociali” sarà attivo altri quattro anni dale di Negrar per le analisi, gare della tombola e delle carte, mercato settimanale di Marano, festa dell’anziano, scambi culturali con i ragazzi stranieri…E’ servito anche agli animatori del grest comunale, alla Protezione Civile in occasione di eventi calamitosi per i quali il pulmino ha varcato i confini regionali. «Il veicolo, essendo impegnato in attività di servizi alla persona – affermano ancora i consiglieri Zanotti e Lonardi - è soggetto a quotidiani spostamenti, sia «In tempi di “vacche magre”, riuscire a raccogliere i fondi necessari per continuare ad erogare gratuitamente i servizi a favore del le persone in difficoltà, in particolare per le molteplici iniziative programmate per gli anziani, è stato un successo veramente inaspettato per l’Amministrazione Comunale di Marano, che ha raggiunto per la seconda volta consecutiva , l’obiet-

tivo di gestire l’automezzo destinato ai Servizi Sociali, senza gravare sul bilancio comunale». Con queste parole i Consiglieri Comunali Giampaola Zanotti e Angelo Lonardi parlano della continuazione del progetto relativo al pulmino dei servizi sociali. Infatti, grazie alla sensibilità e alla volontà di ben 18 sponsor del Comune, più due cittadini che hanno contribuito

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: MARANO - Municipio - Poste VALGATARA - Edicola Ballarini

con esplicita richiesta però di restare anonimi, il servizio verrà garantito per altri quattro anni. A completare l’ambizioso progetto contribuisce un affiatato gruppo di autisti volontari che si turnano alla guida del pulmino, nei diversi giorni, a copertura delle varie attività programmate; a loro va un sentito ringraziamento per la dedizione con cui si impegnano giorno dopo giorno, per garantire il servizio. Nato circa cinque anni fa, grazie anche ad un contributo regionale, il progetto è stato calato nella realtà e il servizio è stato attivato sia per gli anziani che per i ragazzi della scuola dell’obbligo che ne hanno usufruito in molteplici occasioni: trasporto all’ospe-

sul territorio comunale che in quello limitrofo, garantendo, pertanto, elevata visibilità agli sponsor. Altrettanto può dirsi per la pubblicizzazione degli sponsor sul sito istituzionale del Comune. Nel frattempo, gli uffici hanno provveduto a pubblicare il bando di partecipazione e quindi sono state contattate nuovamente le ditte aderenti per la conferma e per espletare le procedure richieste. La soddisfazione maggiore – concludono - è stata quella di aver raccolto immediato consenso

da parte di quasi tutti gli sponsor della “prima edizione”, e di averne trovati di nuovi, segno della serietà e della credibilità con le quali si è operato in questi anni; l’aver trovato sostegno economico da parte di cittadini di Marano, anche oltre la sponsorizzazione, fa capire quanto sia necessario continuare a lavorare nel settore del sociale e dà la spinta giusta per ampliare la gamma dei servizi, magari alle varie associazioni di volontariato, qualora ne facciano richiesta».

PURANO. Arrivano i Valpolicella Buskers Valpolicella Buskers in arrivo a Purano. Sabato 11 aprile, dalle ore 15.00 e fino a tarda serata, live acustici e performance di artisti di strada animeranno la piazza, le vie e le corti del paese in un festival Buskers in cui panchine e portoni delle corti diventano palchi, la piazza un miscuglio tra artisti e spettatori. Le esibizioni e gli spettacoli si adatteranno ai luoghi senza alterarli, attraverso un approccio leggero e flessibile in un'ottica eco-sostenibile. L’accesso all'evento, come da tradizione Buskers, sarà rigorosamente libero e gratuito. Stand di cibo e bevande rimarranno aperti per tutta la durata del festival e non mancherà nemmeno un chioschetto di cocktail analcolici freschi e caldi. Nel corso di tutta la manifestazione saranno presenti vari banchetti per il paese. La manifestazione, sostenuta dal comune di Marano di Valpolicella, è organizzata dall'Associazione culturale MultiTraccia e dalla scuola Ludica Circo partner del progetto Comune di Marano di Valpolicella.


CRONACHE di Negrar e Parona

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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NEGRAR. Grison: «Valorizzare il patrimonio economico, sociale, culturale e ambientale»

PARONA / SICUREZZA

Equilibrio e sviluppo La politica di Negrar

Zone “30 km” Lista allungata

Un progetto Europeo finalizzato a sviluppare modelli di governance per lo sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio: in questo è impegnata da qualche tempo l’amministrazione comunale di Negrar. «Attraverso politiche integrate, che sappiano superare la frammentazione e sappiano unire le energie dei privati al sostegno pubblico, si vuole arrivare ad una Strategia di Sviluppo capace di innescare un processo di riqualificazione del territorio, per valorizzare il patrimonio economico, sociale, ambientale e culturale dei luoghi – afferma il sindaco Roberto Grison -. Il progetto è studiato per unire aree urbanizzate ad aree rurali e favorire sia una crescita più equilibrata e rispettosa del paesaggio e dell'agricoltura sia qualità e stili di vita più sani in chi abita questi territori, preservando le risorse naturali, e garantendo una mobilità efficiente e sostenibile. Dalla condivisione di una visione comune si vuole giungere alla realizzazione

Roberto Grison

di un progetto molto operativo e concreto quale un itinerario ciclabile che colleghi Negrar a Verona e a Grezzana». Il progetto è stato presentato alla Regione in attesa di una risposta per il finanziamento. Per arrivare alla condivisione del progetto l’Amministrazione ha coinvolto le realtà

produttive e ricettive del territorio ed anche l’itinerario ciclabile sta prendendo vita da un lavoro ragionato e partecipato. «Attraverso tre incontri di lavoro già avviati – aggiunge il primo cittadino - si sta identificando il percorso principale e i collegamenti con cantine, bed and breakfast, relais e realtà produttive locali. Dalla zona a sud (Arbizzano), all’interno dello splendido territorio delle Ville Venete si prosegue per Villa Novare per arrivare a Santa Maria e seguendo il progno si arriva alla frazione capoluogo. Da lì si prosegue per Villa Rizzardi in loc. Pojega con la presenza di uno degli ultimi esempi di giardino all’italiana la strada poi porta verso la loc. Preperchiusa sopra la quale sovrasta imponente e con tutta la sua bellezza la Sengia Sbusa, un monolito lavorato dall’erosione carsica. Proseguendo arriviamo alla frazione di Montecchio per poi collegarsi con il territorio del Comune di Grezzana. L’itinera-

PARONA / FOTONOTIZIA Fotoricordo di una collettiva davvero speciale. E’ stata un successo la mostra di pittura realizzata dal gruppo di pittura Gabriele Padovani di Parona per la Festa de la Renga il 18 febbraio scorso. “Immagini e foto storiche di Parona” era il titolo dell’evento organizzato dal comitato Festa de la Renga in collaborazione con Cantine Monte Cillario. A presentare il tutto l’associazione culturale “La Genziana” presso le cantine Monte Cillario di Parona inaugurata il 16 febbraio e rimasta aperta fino al 19.

rio di Rurbance – conclude il sindaco - valorizzerà al meglio anche il collegamento e l’itinerario della Valpolicella creando una continuità tra la città e la vallata. Insomma, una ciclabile con una doppia valenza: quella più evidente e concreta quale collegamento del territorio e promozione di una mobilità sostenibile e quella di esplicitare il valore del fare rete, di “mettersi assieme” di “collegarsi” per valorizzare al meglio i luoghi e il contesto che accoglie ogni individualità».

A Parona si allunga la lista delle zone “30 km”, considerate quindi a maggior tutela. “Viabilità e tutela dei cittadini, pedoni e ciclisti, devono poter sempre più convivere serenamente”: questo è l’intento del consiglio della II Circoscrizione del comune di Verona nell’approvare il provvedimento relativo al limite di velocità dei 30 chilometri orari anche in via Del Ponte e via Fratelli Alessandri. «L’estensione anche a via Del Ponte e via Fratelli Alessandri di questo limite – afferma Filippo Grignolini, presidente della II Circoscrizione – era da tempo caldamente richiesto dai residenti e dai cittadini di Parona. Il provvedimento è ora stato adottato, allo scopo di garantire maggior sicurezza anche lungo queste due arterie del paese di Parona, sempre più al centro dei nostri interessi e delle nostre iniziative. A questo punto non rimane che attendere che il “cdr mobilità e traffico” del comune di Verona dia seguito alla nostra decisione con l'azione concreta di installazione dell'opportuna segnaletica». «L' intervento va nella direzione giusta, quella di migliorare la qualità della vita dei cittadini di Parona, e testimonia la volontà di tutto il Consiglio di essere vicino alle esigenze della cittadinanza» – conclude il vicepresidente della II Circoscrizione, Ernesto Paiola.

PARONA / UN RIFUGIO DI GUERRA E’ trascorso più di mezzo secolo dalla seconda guerra mondiale, allorquando anche la frazione di Parona ebbe a subire gravi conseguenze. Case distrutte e perdite umane che tante volte hanno coinvolto civili inermi. Tanti i ricordi di quel tragico periodo vissuto, al sibilo delle sirene d’allarme e dei proiettili delle mitragliatrici, oltre al frastuono dei grappoli delle bombe “alleate”, che cercavano di abbattere il ponte della ferrovia sull’Adige e di chiudere la strada ai “nemici”, ad evitare loro rifornimenti o la ritirata. La stragrande maggioranza dei cittadini fu risparmiata perché sfollata in luoghi più sicuri, ma chi rimaneva era costantemente a contatto con la paura, spesso la morte. Ci si rifugiava ovunque possibile: cantine, anfratti rocciosi, la galleria del trenino della S.A.E.R., qualche grotta a ridosso delle colline, fra cui la famosa “Boschetta”. Il nome le derivava da un piccolo bosco che la recingeva e proteggeva. Si tratta (esiste ancora) di una grotta carsica dove si stipavano centinaia di persone, fra cui i bimbi della vicina scuola materna, alle prime avvisaglie dell’imminente pericolo. A pochi metri da questo riparo, il 26 Luglio 1944, Alessandro Riolfi e Severino Nicolis persero le loro giovani vite sotto i colpi di mitraglia di un caccia. Sandro aveva solo 12 anni e soccorso da uno studente in medicina, divenuto poi il dott. Angelo Martini, con il ventre squarciato chiedeva: “Sior…diselo che mora…!?”. Il consigliere comunale Bruno Centurioni volle ricordare questo drammatico avvenimento, di cui era stato testimone da bambino, facendo intitolare dall’Amministrazione Veronese, un viale molto frequentato per passeggiate lungo l’Adige: “Viale 26 Luglio” per l’appunto. In questi giorni, dopo anni di distanza, un gruppo di amici ha voluto rivedere la “Boschetta”, per riviverne i drammi trascorsi. Ma quello che fu rifugio per molti risulta ora pressochè impraticabile per le sterpaglie. Tubi metallici, stracci, cartoni, assi e quanto di peggio si possa immaginare ostacolano persino la vista del monumentale antro, che meriterebbe maggior cura in rispetto a tutti coloro che in esso trovarono ricovero e salva la vita. Giancarlo Peretti

NEGRAR / PROTEZIONE CIVILE IN PIAZZA

E’ stata una giornata intensa quella di domenica 29 marzo per Negrar. Con la manifestazione “La Protezione civile in piazza” il centro del paese e il campo sportivo, fin dalle prime ore del mattino, sono stati letteralmente “invasi” da gruppi di protezione civile, vigili del fuoco, aeronautica militare, Guardia forestale, Guardia di finanza, Carabinieri, Croce Rossa e tutti quelle Forze che ogni giorno vegliano sul territorio garantendo la nostra incolumità. La giornata, organizzata dalla Protezione civile di Negrar, in collaborazione con il comune di Negrar e la Provincia di Verona, oltre ad una mostra statica di mezzi e attrezzature dei Corpi speciali dello Stato, un campo per sfollati, una mensa con cucina da campo, prevedeva anche un “mini – convegno” alle ore 11.00 sul tema “Io non rischio” all’interno dell’oratorio di Negrar. «Per una giornata intera – afferma Luigi Boni, presidente della protezione civile di Negrar e del coordinamento provinciale dei volontari della protezione civile – abbiamo portato in piazza tutte le specializzazioni della protezione civile a livello provinciale con la rappresentanza di sette province venete, oltre a tutti i corpi istituzionali con i quali quotidianamente collaboriamo. Abbiamo quindi “occupato” l’intera piazza e via Mazzini con i nostri mezzi e i nostri strumenti in un grande campo base allestito a partire dalle 7.00 del mattino. Era inoltre a disposizione un mezzo aereo per voli panoramici. Un evento, questo, fortemente voluto per portare a conoscenza della popolazione quanto sta accadendo a livello nazionale: la legge Del Rio ci sta penalizzando a livello provinciale, tanto che come Protezione civile stiamo portando avanti un disegno di legge per fare in modo che le realtà locali non spariscano».


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Negrar

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VIABILITÀ. L’assessore Quintarelli assicura: «Terremo conto delle esigenze di tutti»

Riorganizzare la circolazione Riorganizzare la circolazione del territorio comunale prestando attenzione alle esigenze di tutti i cittadini al fine di migliorare la qualità della vita. Questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Negrar intende raggiungere. Per farlo vuole seguire un’idea nuova rispetto al passato. «Abbiamo incaricato una ditta specializzata nello studio della mobilità, che porrà particolare attenzione alla tutela dei soggetti della strada più deboli, pedoni e ciclisti, senza però dimenticare di analizzare le dinamiche del traffico veicolare» - spiega l’assessore alla viabilità Bruno Quintarelli. Nella prima fase saranno analizzate le condizioni della mobilità dei cittadini partendo da Santa Maria, Arbizzano e Novare. La ditta incaricata, Netmobility srl di Verona, ha concor-

dato con l’amministrazione comunale un percorso che prevede anche il coinvolgimento della popolazione. «Affinché questa azione risulti efficace l’Amministrazione punta sulla partecipazione come strumento di confronto - annuncia il sindaco Roberto Grison –. Siamo convinti che Negrar si muove anche con le idee dei nostri cittadini». «Il contributo dei cittadini per questo progetto pilota, che ci aiuterà a prendere delle scelte consapevoli, è importante: oltre a quanto emerso dall’assemblea pubblica avvenuta il 5 marzo scorso, abbiamo a disposizione anche le risposte del questionario predisposto per raccogliere informazioni, opinioni e suggerimenti. La ditta incaricata ha inoltre consultato nei giorni scorsi 25 tra gruppi di cittadini organizzati, associazioni sporti-

ve, sociali e culturali, e rappresentanti delle attività economiche che preferiamo considerare più che dei portatori di interessi dei portatori di conoscenze. Lo studio - conclude Quintarelli – ha l’obiettivo di elaborare delle proposte di organizzazione della mobilità che siano concretamente realizzabili, tenendo conto anche delle risorse a disposizione. L’Amministrazione Comunale potrà quindi assumere le decisioni non solo sulla base dei dati raccolti ma soprattutto in maniera coerente con la programmazione urbanistica futura e delle linee di mandato presentate al consiglio comunale, per individuare una strada che ci permetta di ottenere una circolazione migliore ma soprattutto una migliore qualità della vita del nostro comune». All’inizio di maggio a Negrar è prevista

Bruno Quintarelli

un’assemblea pubblica per illustrare il risultato dell’indagine e le iniziative che l’amministrazione comunale intenderà realizzare per dare attuazione a questo nuovo metodo di affrontare le problematiche della mobilità sulle strade del comune.

SANT’ANNA / COOPERATIVA SOCIALE “LA FAEDINA”

La Cooperativa Sociale “La Faedina” è una realtà presente sul territorio di Sant’ Anna d’Alfaedo dal 1989, che negli ultimi quattro anni sta cercando di dare un’opportunità di lavoro e di residenzialità a persone disagiate o con disabilità, coinvolgendo soprattutto chi, da un lato ha bisogno di essere accompagnato da una presenza-guida, ma che dall’altro possieda abilità lavorative mai sperimentate prima. Attualmente i ragazzi presenti sono Omar, Cristopher, Carlos, Luca e Gabriele che arrivano da ogni parte della provincia di Verona. Il Presidente della Cooperativa Alfonso Tommasi, che con determinazione ha iniziato questa avventura, sostiene con forza che se una società vuole dare delle opportunità alle persone diversamente abili, deve mettere in atto le condizioni idonee perché ciò possa essere attuato. «Stiamo offrendo a questi ragazzi la possibilità di vivere una vita quasi autonoma, svolgendo lavori di manutenzione del legno in genere, sistemazione di porte e finestre, arredi urbani, tettoie e manutenzione delle recinzioni in ferro, il tutto a contatto il più possibile con la clientela. Al termine della giornata lavorativa, alcuni di loro, fanno rientro in un appartamento dove ognuno vive il proprio tempo e quello in comune il più autonomamente e serenamente possibile; un grande passo verso quell’autonomia che sta alla base di ogni dignitosa esistenza, anche la più limitata». E’ importante sottolineare quanto quest’avventura abbia segnato passi significativi ed insperati sul piano psicologico, fisico e sociale di questi ragazzi e per le loro famiglie che si trovano di fronte a profondi e positivi cambiamenti. La difficoltà più grande rimane l’aspetto economico. «Mi rendo conto che stiamo percorrendo una strada impervia - spiega Tommasi - ma i risultati economici, lavorativi e soprattutto personali dei ragazzi sono importanti e spingono a pensare che, con una piccolo supporto delle istituzioni e dei privati, si possano veramente far crescere, maturare e integrare persone altrimenti emarginate. Per i ragazzi la cooperativa non riceve aiuti speciali dalle istituzioni se non per il costo dell’appartamento condiviso, e quindi di fatto si deve reggere su donazioni liberali, sul 5 per mille, e soprattutto sui lavori, che enti, aziende e privati possono affidare. Ecco che, il privato o azienda o ente, può contribuire molto a sostenere questa avventura, che se cresce può rendersi sempre più capace di ospitare altri ragazzi o ragazze svantaggiati, creando così un volano virtuoso positivo per i soggetti stessi, le loro famiglie e di conseguenza per la piccola comunità attorno a loro. La cooperativa è disponibile e ospita ormai da tempo, tirocinanti a vario livello, ragazzi del servizio civile, giovani volontari e persone svantaggiate per alcuni momenti della settimana. Speriamo – conclude Tommasi che tale messaggio possa entrare nel cuore e nella testa di tutti coloro che credono nel prossimo, come stimolo a formare vite, con abilita diverse, ma con il diritto di stare al mondo contribuendo alla crescita di una società umana». Alberto Dalle Pezze

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Papà e bimbi insieme Accoglienza entusiasta per la proposta delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Sacra Famiglia” di Negrar, che sabato 21 marzo hanno visto papà e bambini, lavorare insieme alla realizzazione di una corona di carta, abbellita con bottoni, pietruzze, cuori e fiori colorati dai bambini. «E’ stato veramente emozionante vedere i papà, che hanno partecipato in gran numero alla prima edizione di questa festa, ritagliare, incollare e destreggiarsi in attività di laboratorio manuale insieme ai propri figli» commenta Serena Antolini, insegnante presso la scuola stessa. La mattinata ha dato spazio anche a momenti di gioco in cortile e si è conclusa con un festoso pranzo, al quale hanno contribuito anche le famiglie

con bibite, dolcetti, patatine. «Non è mancato nulla per rendere questa giornata indimenticabile: emozioni, sorrisi, collaborazione e semplicità - commenta la coordinatrice Chiara Girelli -. Stiamo cercando di dare il massimo per riuscire a rendere la nostra scuola un centro polifunzionale ed avviare attività extrascolastiche che coinvolgano le famiglie e la comunità negrarese per far sentire sempre più viva e partecipe alle iniziative educative e ludiche». Durante la mattinata le insegnanti hanno lanciato una proposta a tutti i papà: quella di formare una squadra di calcio della scuola che, in un sabato di giugno, si sfiderà al campo sportivo locale e permetterà a mamme e bambini di tifare per questi meravigliosi padri.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Negrar

PALIO DEL RECIOTO. Degustazioni guidate e abbinamento con prodotti tipici

2116 L’INIZIATIVA

Il vino e la cultura Neo dipendenze Scegli la libertà vanno a braccetto «L’assessorato alla Cultura, Turismo e Valorizzazione del Territorio del comune di Negrar ha voluto ampliare il programma del Palio del Recioto con progetti mirati a coinvolgere i cittadini dando loro la possibilità di vedere il prodotto “vino” in una realtà culturale mirata a rafforzare il legame con il proprio territorio» Con queste parole l’assessore alla Cultura del comune di Negrar, Camilla Coeli, presenta alcune delle numerose iniziative proposte in occasione del Palio del Recioto. «Innanzitutto – aggiunge ancora - si propone un modo diverso per avvicinarsi a questo prodotto storico della Valpolicella attraverso la degustazione guidata di alcuni vini e l’abbinamento con prodotti tipici locali quali formaggi e salumi. Si è cosi varata l’iniziativa “Impariamo a degustare” a cura della Pro Loco “E. Salgari”, in collaborazione con l’AIS (Associazione Italiana Sommeliers), che si avvarrà della splendida cornice di “Corte Caprini Vason”. Sono programmati due appuntamenti giornalieri (ore 10 e ore 16) nei giorni di domenica 5 apri-

le e lunedì 6 aprile. Un sommelier dell’AIS tratterà alcuni aspetti della vinificazione, l’analisi sensoriale e l’abbinamento cibo-vino per poi passare ad una degustazione guidata Valpolicella classico superiore, Ripasso e Amarone». Dopo la teoria, la pratica, con il buffet di salumi e formaggi. Iscrizioni ad esaurimento dei posti a: degustazioni.paliodelrecioto@gmail. com oppure telefonando allo 045.7502157 orari Biblioteca. «Si è pensato inoltre – conclude Coeli - di andare a rintracciare le origini del

Palio, voluto da Guido Ghedini, sindaco di Negrar negli anni della ricostruzione postbellica e il periodo del miracolo economico. Una ricostruzione attraverso il libro scritto da Valeria Chilese e le testimonianze di chi quel periodo ha vissuto. L’incontro si terrà sabato 4 aprile alle ore 10 in corte Caprini Vason. Al termine dell’incontro s’inaugura la mostra “Arte e vino” con opere di artisti locali e veronesi. L’ingresso è libero e la mostra rimane aperta fino a martedì 7 aprile».

Camilla Coeli

Prende il nome di “Scegli la libertà” il progetto a cui anche il comune di Negrar ha deciso di aderire. L’iniziativa, promossa da NADIA Onlus, in collaborazione con la Scuola Allievi della Polizia di Stato di Peschiera del Garda, è nata al fine di sensibilizzare la popolazione e in particolare le famiglie sulle nuove dipendenze. Verrà a breve distribuito agli studenti delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di primo grado di Negrar un libretto/vademecum in quattro lingue (italiano, inglese, francese, arabo) dal titolo “Decalogo per le famiglie sulle nuove dipendenze” assieme ad un questionario anonimo in cui le famiglie stesse potranno esprimere il loro parere su quale delle potenziali dipendenze trattate nel vademecum vorrebbero che il Comune si impegnasse ad organizzare incontri con specialisti. «Questi incontri – afferma l’assessore alla Cultura ed Istruzione del comune di Negrar, Camilla Coeli avverranno in orari serali perché indirizzati princi-

palmente ad adulti-famiglie-poiché proprio alle famiglie è rivolto il Decalogo sulle Nuove Dipendenze redatto da NADIA Onlus con la Polizia di Stato in cui si parla di navigazione in Internet, bullismo a scuola, bullismo in strada, bullismo sui social network, gioco d’azzardo, alcolismo, droghe di ultima generazione. E’ importante che le famiglie partecipino ed esprimano la loro opinione su che tema trattare durante il primo incontro e successivamente i partecipanti potranno decidere di ritrovarsi ulteriormente, in gruppi per approfondire con appuntamenti più specifici e assieme agli esperti intervenuti, gli argomenti di maggior interesse. L’obiettivo – conclude l’assessore - è quello di raggiungere il maggior numero di persone possibile nel tempo creando un laboratorio permanente in cui genitori, associazioni, docenti, istituzioni ed esperti possano confrontarsi sulle esigenze e problematiche del nostro territorio per la prevenzione delle Nuove Dipendenze».

NOTIZIE IN BREVE INDOVINA IL VINCITORE. La novità offerta quest'anno al pubblico del Palio del Recioto sarà la possibilità di esprimere le proprie valutazioni e aspettative nell'incontro con il Recioto. “Indovina il vincitore” è la nuova iniziativa che il Palio del Recioto ha riservato al pubblico: a chi acquista il bicchiere del Palio sarà consegnata una scheda dove potrà esprimere il proprio giudizio sul probabile vincitore. Le schede dovranno essere restituite presso la stand bicchieri entro le 17.00 del 6 aprile. Tra coloro che indovineranno i primi tre classificati tra le 13 aziende partecipanti al Palio saranno estratti a sorte tre biglietti per partecipare gratuitamente alla Magnalonga settembrina del 6 settembre. UTL NEGRAR. Nell'ambito del 63° Palio del Recioto Utl Negrar (Università del Tempo Libero) accanto a Pagus, assessorato alla cultura e Pro loco, propone “Arte e vino”. Dopo le iniziative del 28 e del 29 marzo, “I profumi della Valpolicella nel Recioto” e “Alle origini dell'Amarone”, nella giornata del 4 aprile , alle ore 11.00, verrà inaugurata la mostra “Arte e vino” ad ingresso libero. In Corte Caprini Vason esporranno le loro opere artisti UTL e allievi, oltre ad artisti negraresi. La mostra rimarrà aperta anche nelle giornate del 5 aprile (ore 10 – 13 e 15 – 19), del 6 aprile (ore 10 – 20) e del 7 aprile (ore 10 – 18). 12 APRILE A NEGRAR. Sarà una giornata di gran festa quella di domenica 12 aprile per Negrar in occasione della terza Festa de la Mortadela. Alle 10.00 apriranno gli stand gastronomici e il mercatino, mentre alle 11.30 e alle 17.30 sono previsti due momenti di incontro, “Facciamo insieme la mortadela”, con il maestro salumiere Caprini. A completare la giornata ci penseranno i carri: dalle ore 14.30 la grande sfilata del carnevale invaderà il centro di Negrar: Recioto e Regina Amarone accompagneranno le principali maschere veronesi e i carri carnevaleschi attraverso un perocorso tra le vie del paese. APERITIVI FILOSOFICI A NEGRAR. Continuano gli incontri di approccio alla filosofia proposti dal comune di Negrar presso la biblioteca comunale. Dopo i primi due incontri del 6 e del 20 marzo, venerdì 17 aprile si parlerà di “Cosa è giusto e cosa è sbagliato”, venerdì 8 maggio “Il tema della differenza come valore”, per concludere venerdì 29 maggio con “Breve percorso alla ricerca dell’insostenibile leggerezza del romanzo”. Conduttori degli incontri, a partire dalle 17.30, ad ingresso libero e con aperitivo finale, sono Franco Ceradini, Claudia Maschio, Dario Giansanti, Rita Girelli. Per informazioni: bibliotecacomunenegrar.it MATRIMONI IN VILLA. Sono i “Matrimoni in Villa” la nuova opportunità pensata dall’amministrazione comunale per promuovere il territorio di Negrar. Il comune di Negrar offre ora la possibilità di celebrare matrimoni civili nelle ville storiche, site nel territorio comunale, costruite dalla nobiltà locale, scenari unici, ricchi di magica atmosfera. I proprietari o coloro che hanno titolo di disporre di ville e palazzi di pregio artistico e culturale nel territorio del comune di Negrar possono presentare manifestazione di interesse per la celebrazione di matrimoni entro il 7 aprile. Tutti i dettagli: http://www.comunenegrar.it

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PARONA - Centro incontro - Centro Anziani Super. Rossetto - Distr. Agip Via Preare - Edicola Via Arusnati 1 NEGRAR - Municipio - Edicola P.za Vitt. Emanuele SANTA MARIA - Centro Commerciale S.VITO - Distributore Agip - Hotel S.Vito TORBE - Osteria Caprini PRUN - Distributore Agip - Prete FANE - Tabaccheria Guardini - Poste SANT’ANNA - Municipio - Edicola vicino distr. - Alimentari Corrado Benedetti - Trattoria Ponte di Veja FOSSE - Edicola


63°PALIODELRECIOTO DAL 1 APRILE AL 19 APRILE 2015

Anche quest’anno la Proloco Emilio Salgari ha il piacere di organizzare la grande manifestazione enologica Palio del Recioto, giunta alla sua 63° edizione. Nato come un piccolo concorso, il Palio si è impreziosito nel tempo con eventi sportivi e culturali che oggi lo rendono un appuntamento atteso e gradito. Anche quest’anno, seguendo il filo conduttore delle passate edizioni, si è cercato di mantenere intatte le tradizioni che lo contraddistinguono, ma allo stesso tempo abbiamo inserito delle piccole novità per dare un’identità che si rinnova. Abbiamo chiesto ai ristoratori della zona, di proporre un menù che si possa sposare con la manifestazione e di offrire agli ospiti a fine pasto, il dolce tradizionale pasquale, ovvero la brasadela con un assaggio di Recioto. Inoltre, anche le vetrine del centro saranno addobbate in Tullio Murari tema Palio, saranno sicuramente una gradita scenografia che farà da cornice nelle giornate di festa. Anche quest’anno vi sarà il coinvolgimento degli avventori ai chioschi che potranno, con una schedina in una specie di toto recioto dare un pronostico sui tre vini che saliranno sul podio e fra tutti coloro che avranno indovinato verrà fatta un’estrazione per l’assegnazione di tre biglietti per partecipare alla Magnalonga Settembrina. Tutte piccole novità, che potranno crescere nel tempo e diventare appuntamenti importanti nelle prossime edizioni. Naturalmente il momento più atteso è il lunedì di Pasqua, con la proclamazione del Recioto vincitore, ma anche le giornate di Pasqua e il martedì saranno giornate di festa e di allegria. In tutte le giornate vi saranno spettacoli, musica, eventi culturali, mercatini, mostre e stand enogastronomici. L’impegno della Proloco è quello di promuovere e valorizzare il territorio in tutti i suoi aspetti e settori e una manifestazione così autorevole come è il Palio, è una prestigiosa vetrina per il nostro paese. Vi aspettiamo numerosi convinti che potrete trascorrere delle bellissime giornate con il Palio del Recioto. Tullio Murari Presidente della Pro loco di Negrar


1 APRILE Cantina Valpolicella Negrar Ore 17.30 – intronizzazione Cavalieri dello SNODAR Ore 18.30 Convegno: La Valpolicella nel contesto EXPO 2015 - Valori e pratiche locali per un mercato mondiale Saluti di: Renzo Bighignoli presidente Cantina Valpolicella Negrar – Gian Maria Tommasi presidente Valpolicella Benaco Banca – Roberto Grison Sindaco di Negrar - INTERVENTI di: Ettore Prandini Vice Presidente Nazionale Coldiretti – Enrico Duranti direttore generale ICCREA – ospite d’onore Riccardo Cottarella presidente Expo Vino 2015

PROGRAMMA

2 APRILE Cantina Valpolicella Negrar Ore 8.30CONVEGNO SULLA SICUREZZA STRADALE Incontro dibattito sul tema: PER NON MORIRE SULLA STRADA PROGETTAZIONE, RICERCA, PREVENZIONE, RILIEVO DEGLI INCIDENTI Il Comando di Polizia Locale e l'International Police Association di Verona organizzano una giornata di studio gratuita sugli incidenti stradali, dalla progettazione alla ricerca delle modalità di utilizzo della strada per migliorare la sicurezza della mobilità, alle strategie di prevenzione fino al rilievo degli incidenti stradali 4 APRILE Corte Vason-Caprini Ore 10.00 Presentazione de libro di Valeria Chiese “Guido Ghedini “La testimonianza cristiana di un amministratore pubblico”. Ore 11.00 inaugurazione mostra composita con opere di quotati artisti del mondo veronese: Rossella Cipollaro (Pergamena Art), Ivy Mefalopulos (Pittrice - Restauratrice), Stefano Tedeschi (Incisore - Pittore), Elpidio Tramontano (Scultore) Le opere dei maestri UTL potranno essere "completate" da alcuni elaborati dei loro allievi. Apertura stand gastronomici 5 APRILE Ore 10.00 “apertura 63° Palio del Recioto” Inizia con l’apertura dei chioschi di mescita del vino l’appuntamento tanto atteso dagli amanti del Recioto – l’assaggio del vino di nuova produzione. In piazza a Negrar - chioschi vino e stand gastronomici - mercatino dei prodotti tipici - esposizione di artigianato artistico con prodotti della Lessinia - mostra di Pittura ed esposizione moto d’epoca - intrattenimento per bambini, animazione di strada, spettacolo di musica e/o cabaret al palatenda stand gastronomico e musica “Impariamo a degustare”. L’iniziativa, ha lo scopo di avvicinare il pubblico ad approcciarsi al mondo del vino attraverso la degustazione di alcuni vini della Valpolicella e allo stesso tempo di poterli abbinare ad alcuni prodotti tipici del nostro territorio quali formaggi e salumi. 1^ degustazione dalle ore 10.00 alle ore 12.30 2^ degustazione dalle ore 16.00 alle ore 18.30 6 APRILE Ore 9.30 Chiesa Parrocchiale di Negrar - S. Messa di Ringraziamento. A seguire Benedizione del Recioto in Piazza Vittorio Emanuele II In piazza a Negrar Ore 10.00 Apertura chioschi vino - prodotti tipici e stand gastronomici – esposizione di artigianato artistico con prodotti della Lessinia - mostra di Pittura ed esposizione moto d’epoca - intrattenimento per bambini, animazione di strada, spettacolo di musica e/o cabaret Ore 10.30 partenza della passeggiata “conosci Negrar e le sue contrade” Ore 18.00 Premiazione - concorso enologico “Palio del Recioto” – Palio in vetrina – etichetta del palio Ore 21.00 al palatenda stand gastronomico e musica “Impariamo a degustare”. L’iniziativa, ha lo scopo di avvicinare il pubblico ad approcciarsi al mondo del vino attraverso la degustazione di alcuni vini della Valpolicella e allo stesso tempo di poterli abbinare ad alcuni prodotti tipici del nostro territorio quali formaggi e salumi.


1^ degustazione dalle ore 10.00 alle ore 12.30 2^ degustazione dalle ore 16.00 alle ore 18.30 7 APRILE In piazza a Negrar Ore 8.30 gara sprint ciclistica riservata alle categorie giovanili maschile e femminile Ore 10.00 Apertura chioschi vino – prodotti tipici e stand gastronomici Ore 13.30 - 54° Gran Premio “Palio del Recioto” “memorial Cav. Sante Carradori” corsa ciclistica organizzata da Grandi Eventi Valpolicella Ore 21.00 al palatenda stand gastronomico e musica 11 APRILE Palazzetto dello sport ARBIZZANO "1° STAGE DEL PALIO DEL RECIOTO" CON IL TECNICO M° 6° DAN DI JUDO ARGENTIN WALTER. DALLE ORE 15.30 ALLE 17.00 RISERVATO AD ATLETI AGONISTI ANNI 2003/02/01, DALLE 17.15 ALLE 19.15 PER ATLETI ANNI DAL 2000 AL 1980. 12 APRILE Palazzetto dello sport ARBIZZANO MANIFESTAZIONE NON COMPETITIVA "1° TROFEO DEL PALIO DEL RECIOTO" RISERVATA A BAMBINI E RAGAZZI ANNI DAL 2009 AL 2004. FESTA DE LA MORTADELA Ore 10.00 apertura banchetti lavori artigianali Ore 11,30 e 17.30 facciamo assieme la mortadela con il mastro salumiere Caprini (più volte vincitore del campionato italiano per il miglior salame) ore 12,00 aperitivo per tutti e apertura stand gastronomici risotto con tastasal e polenta e mortadela Ore 14.30 Negrar – a chiusura delle manifestazioni del Palio del Recioto Re-cioto e Regina Amarone invitano tutti alla grande SFILATA DI CARNEVALE 19 APRILE Negrar - Trofeo di tamburello “Palio del Recioto” riservato alla categoria ragazzi Dal 18 marzo all’11 aprile presso la bocciofila BAR FERRARI a San Peretto memorial di bocce “Ludovico Damoli” - Premiazioni il 17 aprile


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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LA FESTA. Sono 177 i donatori attivi, 16 i nuovi iscritti e 11 gli aspiranti donatori

Fidas Pedemonte: il 2014 è positivo Servizi di

Silvia Accordini Fidas Pedemonte in festa domenica 22 febbraio. La giornata, iniziata con la celebrazione della S.Messa con la partecipazione delle sezioni della Valpolicella con il presidente provinciale, dott. Bonifacio, di Avis e Aido, ha offerto l’occasione per fare il punto della situazione sull’annata 2014, caratterizzata da molte soddisfazioni e numeri positivi. 177 sono infatti i donatori attivi della sezione Fidas di Pedemonte. 16 i nuovi iscritti e ben 11 gli aspiranti donatori: cifre che compensano di gran lunga i 15 donatori che per limite d’età o per motivi di salute non possono più donare. Buone le prospettive quindi per il futuro della sezione il cui direttivo, presieduto da Keti Venturini, si pone un obiettivo importante nell’arco dei prossimi 4 anni (a scadenza del direttivo ndr): «l’idea, ambiziosa ma possibile, è quella di raddoppiare il numero attuale di soci – afferma la presidente -. La nostra non è volontà di “fare

Venerdì

numero”, sia ben chiaro, ma di poter riuscire a rispondere in modo sempre più efficace all’enorme necessità di sangue che c’è: è incredibile il numero di sacche di sangue che servono per determinati trapianti. La città di Verona è coperta, ma grazie a più donazioni potremmo aiutare le città vicine». Durante la tradizionale festa annuale sono stati inoltre premiati i donatori che hanno raggiunto grandi traguardi. Non è

mancata infine una novità importante: «A metà 2015 a Borgo Trento e Borgo Roma e a fine 2015 anche a Bussolengo e a Negrar – aggiungono Keti Venturini e Arianna Simeoni, vicepresidente della Fidas Pedemonte – per le donazioni si passerà dalla modalità libera a quella su prenotazione. Si tratta di un servizio, sperimentato negli ultimi due anni a Legnago, che permetterà maggior organizzazione e nessuno

“spreco” di sangue: spesso infatti accade che nell’arco del mese ci siano settimane altalenanti a livello di donazioni. Grazie alla donazione su prenotazione si garantisce il numero di sacche per gruppo sanguigno necessarie. I donatori dovranno quindi chiamare un numero verde e fissare l’appuntamento per la propria donazione, risparmiando tempo e godendo di una maggiore organizzazione».

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Gemellaggi, Ciani ancora al timone Prima riunione del nuovo Comitato comunale per i Gemellaggi di San Pietro in Cariano lo scorso 23 febbraio. La presidente uscente, Carla Ciani, ha presentato il lavoro svolto negli ultimi 5 anni. E’ stato in seguito nominato il nuovo direttivo: Carla Ciani è stata riconfermata Presidente, Vicepresidente è Giovanni Ballarini e Responsabile di Segreteria Laura Manara. «Si e’ voluto dare una linea di continuità all’operato già svolto, inserendo però nuove leve giovanili per creare validi presupposti futuri di giusto coinvolgimento tra i giovani nel Comitato stesso – afferma la presidente -. Obiettivo principale del Comitato Gemel-

laggi è diffondere la cultura e lo scambio di esperienze tra persone di diverse nazionalità: nel nostro caso tra gli abitanti di Stans/Austria, Ingelheim/ am Rhein Germania e Ludlow/Inghilterra, nostre cittadine gemellate dal 1986 (Stans), 1985 (Ingelheim am Rhein) 1992 (Ludlow). Rapporti di amicizia duraturi nel tempo per mezzo di una partecipazione attiva fanno sì che nelle varie comunità si possano costruire progetti di confronto e di cooperazione che portano al loro arricchimento. I gemellaggi contribuiscono a rafforzare il grande spirito europeo e il senso di appartenenza alla Comunità Euro-

pea, instaura dialoghi ed amicizie tra cittadini appartenenti a Paesi e culture diverse, ma consapevoli di essere tutti cittadini europei». Molti gli appuntamenti a cui il Comitato Gemellaggi prende parte durante l’anno, tra cui la “Festa del Vino Rosso” che si svolgerà a Ingelheim am Rhein a fine settembre. In occasione della Magnalonga di Pedemonte, il 25 e 26 aprile una folta delegazione di Stans raggiungerà San Pietro. «La sera del 25 aprile, nella piazza di Pedemonte, la banda tirolese della cittadina di Stans, diretta dal maestro Christian Graupner, e la Banda di San Pietro in Cariano, diretta dal maestro Luciano Filippini, offriranno brani musicali con l’intenzione di creare un’atmosfera di piacevole ascolto – affermano dal Comitato -. Per le famiglie con ragazzi dell’età tra i 14 e 17 anni ci sarà, quest’anno, l’opportunità di ospitare i ragazzi di Ingelheim am Rhein della stessa età dal 26 luglio al 2 agosto prossimi. Questa nostra ospitalità verrà ricambiata il prossimo anno dalle famiglie della cittadina gemellata. Chi avesse desiderio di ospitare i ragazzi tedeschi è pregato di mettersi subito in contatto con Davide Zanzi (329.2124047)».


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CRONACHE di San Pietro in Cariano

L’ISTITUZIONE. Le parole chiave sono sostegno, promozione e valorizzazione

La “Consulta” per la famiglia

“Sostegno, promozione e valorizzazione delle famiglie di San Pietro in Cariano”. Queste le parole chiave del regolamento per l’istituzione della Consulta Permanente della Famiglia voluto dall'attuale amministrazione come da suo programma e approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di San Pietro in Cariano nella seduta del 16 marzo 2015. I lavori per la costituzione della Consulta hanno preso avvio da settembre 2014: nove persone di Corrubbio, San Pietro, Pedemonte e San Floriano, hanno preso parte ad incontri quindicinali per definire le linee guida dello Statuto. L’obiettivo principale, così come perseguito dal consigliere alle politiche per la Famiglia del comune di San Pietro in Cariano, Stefano Marchesini, è quello di garantire alle famiglie del territorio uno strumento di sostegno e di ascolto, e soprattutto un mezzo per la partecipazione diretta dei cittadini, e in particolar modo dei giovani, alla vita amministrativa

Stefano Marchesini

carianesi. Un esempio in tal senso,ci proviene dalla positiva esperienza della Consulta del comune di Forlì, operante con successo sin dal 1996. «Fondamentale afferma il consigliere Marchesini - sarà quindi, non solo il dialogo tra consulta e amministrazione locale, ma anche il sostegno che la stessa amministrazione potrà garantire a quei progetti sociali e culturali, che, nel rispetto della “famiglia”, siano meritevoli di essere attuati». Il nostro contributo, come cittadini, è pertan-

locale. Lo statuto della neo costituita Consulta, composta da membri di maggioranza e di minoranza consiliare, prevede espressamente che la stessa emerga come organo di rappresentanza delle famiglie, e, mediante una collaborazione e un confronto costanti con l’amministrazione locale, e con le altre consulte operanti nel Comune, porti avanti iniziative volte a soddisfare le esigenze e i bisogni degli anziani, dei giovani e in generale, delle famiglie

Acustica Vecchini: professionalità e strumenti all’avanguardia E’ l’esperienza quarantennale nel settore audioprotesico e della sordità il punto di forza di Acustica Vecchini, importante centro di riferimento per chi ha problemi di udito. «La nostra organizzazione, composta da professionisti altamente qualificati, opera con l’ausilio di strumentazione all’avanguardia» – affermano i titolari. Potendo disporre inoltre di un laboratorio di assistenza tecnica attrezzato in sede, gli esperti di Acustica Vecchini sono in grado di consigliare al meglio ogni paziente in riferimento allo specifico caso. Professionalità e competenza, quindi, ma anche cortesia, qualità e personalizzazione dei servizi offerti: questi sono i valori che da sempre caratterizzano Acustica Vecchini. «Il nostro impegno – aggiungono ancora da Acustica Vecchini - è volto a garantire a chi si rivolge a noi soluzioni moderne in cui, oltre ad assicurare beneficio acustico, si cerca di dare risposte adeguate a qualsiasi esigenza estetica, prefiggendoci non solo di far ritornare a sentire bene, ma di migliorare la qualità della vita delle persone che seguiamo. Il nostro studio, aggiornamento continuo e ricerca nel settore dell’ipoacusia e dell’audioprotesi, ci hanno permesso di divenire sul territorio di Verona e provincia anche centro certificato all’assistenza e consulenza per protesi impiantabili ed impianti cocleari. Inoltre, negli anni, grazie a corsi di studio di approfondimento effettuati da alcuni dei nostri Audioprotesisti (laurea magistrale), si è acquisita una particolare competenza nel trattamento del paziente adulto e anziano, verso il quale viene utilizzato un protocollo esclusivo che tiene conto della persona nella sua globalità e dell’ambiente nel quale è inserito».

Acustica Vecchini si trova a Pedemonte in via G. Campostrini 43/E, a Verona in Corso Milano 129 (angolo via Bravo 2/C), e a Lugagnano di Sona in via Pelacane 16. Tel. 045.8101757. Mail: info@acusticavecchini.it

to, quello di cogliere l’opportunità di vivere questa nuova istituzione locale, facendoci portavoce di suggerimenti che possano migliorare la qualità della vita delle nostre famiglie. Maggiori dettagli saranno a breve pubblicati attraverso le bacheche comunali e il sito internet del Comune di San Pietro. Per ulteriori informazioni: Stefano Marchesini 340.6097628, stefano.marchesini@libero.it; Loredana Mariani 347.8903520 mariani.lory@tiscali.it

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PITTURA / CONCORSO Visi e colori della Valpolicella Torna “Visi e colori della Valpolicella” giunto alla sua 13° edizione. Il Concorso nazionale di pittura è in programma a Castelrotto dal 24 aprile al 2 maggio. L’inaugurazione dell’evento, organizzato da Guida di Verona e Provincia e dal gruppo La Genziana di Parona, avverrà venerdì 24 aprile alle ore 17.00 presso le scuole Vittorio Bettelloni. Al concorso, patrocinato da comune di San Pietro in Cariano, Comitato provinciale pro loco, II Circoscrizione del comune di Verona, Unci Cavalieri d’Italia, possono partecipare tutti gli artisti con una o due opere a tema libero eseguite all’esterno (70x100 cm). Tutte le tecniche sono ammesse, ad eccezione del bianco e nero. Le opere, che rimarranno esposte dal 24 aprile al 2 maggio, dovranno essere consegnate nel momento dell’iscrizione nei giorni 22 e 23 aprile dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. La premiazione - il 24 aprile alle ore 17.00 presso le scuole Vittorio Bettelloni – avverrà in occasione dell’inaugurazione presentata da Giancarlo Peretti La giuria sarà composta da Bruno Prosdocimi, Adriana Zaccaria, Carlo Caporal, Marta Bicego, sindaco o assessore alla Cultura del comune di San Pietro in Cariano (segretario Sergio Filippini). Per ulteriori informazioni: 045.6704308; 347.5445862



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CRONACHE di San Pietro in Cariano

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DAL 25 APRILE ALL’1 MAGGIO. Il presidente del comitato organizzatore, Livio Schiavone, presenta l’edizione 2015

«Festa dei Vini? Fa parte della nostra tradizione» «La prima festa dei vini della Valpolicella a Pedemonte, fu organizzata nel 1959. Da allora al 2015 si sono svolte 56 edizioni di un evento che, grazie agli sforzi di un’intera comunità, è entrato a far parte delle nostre tradizioni». Con queste parole Livio Schiavone, presidente del comitato organizzatore della Festa dei Vini Classici di Pedemonte, dà il benvenuto all’edizione di quest’anno, più frizzante e attesa che mai, in programma dal 25 aprile all’1 maggio. «La vecchia festa del vino – aggiunge ancora Schiavone – era molto diversa da quella degli ultimi anni. Questo appuntamento, che si caratterizzava come una festa sostanzialmente locale, basata sulla valorizzazione delle tipicità gastronomiche e vinicole, è stata una delle prime e più rilevanti occasioni per la Valpolicella di prendere coscienza del valore assoluto rappresentato dalla capacità di produrre cose buone, di ottima qualità». Ed è proprio questa festa che torna

La partenza della Magnalonga di una delle ultime edizioni

ancora una volta dal 24 aprile a Pedemonte, in veste di una vera e propria kermesse in onore dei vini prodotti in Valpolicella, una delle più antiche fiere enogastronomiche della provincia di Verona. Molte le iniziative che allieteranno la manifestazione, come convegni tecnici, degustazioni di prodotti tipici locali, mostre, serate musicali, la sfilata storica e lo spettacolo degli sbandieratori di Firenze». Non mancheranno manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica come il

settimo Palio delle Botti del 1° maggio, che rievoca la rinascimentale sfida tra bottai. La tradizione storica vuole, infatti, che a metà del 1500 i bottai divisi a squadre e per contrade gareggiassero tra loro spingendo pesanti botti di legno. La Biciclettata tra Ville e Vigneti, in programma domenica 3 maggio dalla Pro Loco di San Pietro in Cariano, il raduno di auto d'epoca, la cucina del territorio con i piatti tipici sono alcuni degli appuntamenti in agenda. Uno sarà però il

protagonista indiscusso: il Recioto, presentato dalle aziende del territorio negli stand allestiti in Piazza San Rocco che ogni anno si con-

tendono il premio al concorso del Recioto Classico organizzato in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini di San Pietro in Cariano. Ma è soprattutto la 18° Magnalonga della Valpolicella a fare da richiamo in quest’area del veronese: i partecipanti che da molte regioni del nord Italia decidono di prender parte ogni anno alla manifestazione enogastronomica sono numerosi. Ad unirli sono l’interesse per lo splendido paesaggio collinare immerso nei vigneti e il gusto per le prelibate specialità della zona. «Una decina di chilometri di gusto caratterizzano il percorso della Magnalon-

Livio Schiavone

ga della Valpolicella che si snoda tra Cengia, Castelrotto, San Pietro in Cariano e Pedemonte – conclude Livio Schiavone -. Tra una tappa e l’altra vengono presentate le specialità del territorio abbinate ai vini locali. Un evento, quello della Magnalonga, che, accanto a tutti gli altri appuntamenti, mettono in risalto i diversi aspetti della Valpolicella legati ai prodotti tipici e all'impegno delle associazioni, con l’obiettivo ben preciso di far risaltare al meglio i valori storico-artistico ed enogastronomici, punti di forza del nostro territorio».

I colori e l’allegria della scuola dell’infanzia Sorriso di Pedemonte contribuiranno anche in quest’edizione 2015 a rendere speciale la Festa dei Vini Classici. I genitori e il personale della scuola, che ogni giorno accoglie più di 100 piccoli alunni, gestiranno la pesca di beneficenza e il chiosco che in piazza San Rocco rifocillerà chi prenderà parte ai festeggiamenti. Nelle serate del 24, 25 e 30 aprile, nella giornata del 26 aprile con la Magnalonga, e nelle giornate dell’1 e 3 maggio la scuola Sorriso sarà presente per contribuire alla Festa e per raccogliere quei fondi di cui in questo momento una scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale come quella di Pedemonte ha particolarmente bisogno.


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CRONACHE di Fumane

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IL CASO. Incontro tra i vertici dell’azienda e i sindaci di Fumane e Marano

Cementirossi: quale futuro? Il futuro degli impianti industriali di Cementirossi al centro di un incontro svoltosi tra i vertici dell’azienda, i Sindaci di Fumane, Mirco Corrado Frapporti, e di Marano, Giovanni Viviani. Presente anche Mauro Marani, l’ingegnere di ENEA – efficienza energetica - invitato dai sindaci per raccogliere idee e suggerimenti sull’eventuale riutilizzo degli impianti industriali del cementificio. Secondo i due primi cittadini, infatti, gli impianti di Cementorossi possono ancora rappresentare una risorsa importante non solo per l’azienda, ma per l’intera comunità. Da parte sua l’amministratore delegato di Cementirossi, Maurizio

Mirco Frapporti

Giovanni Viviani

Vecchi, dopo aver affermato che finora la direzione aziendale si è impegnata esclusivamente nella faticosa opera di sistemazione dei propri collaboratori, si è dichiarato disponibile e

interessato a valutare proposte e percorsi di rivalorizzazione degli impianti, non essendo intenzione dell’azienda andare a una frettolosa dismissione del complesso di Fumane. Ipotesi

Grande soddisfazione per il risultato raggiunto in ambito di ricollocazione degli ex dipendenti del cementificio fumanese: l’azienda ha comunicato che circa il 50% dei dipendenti ha trovato una nuova sistemazione fra prepensionamenti, ricollocazione all’interno delle altre due sedi della società presso altre aziende e mobilità volontaria. L’azienda conferma quindi che c’è una fondata speranza di riuscire a completare l’operazione per tutti i lavoratori entro le scadenze degli incentivi sociali già attivati. Un ulteriore elemento positivo per Cementirossi è il fatto che una trentina di lavoratori abbiano optato per il percorso di formazione per il ricollocamento affidato dall’azienda alla Studio Cesaro e che una ventina continuino a frequentarlo: ciò permetterà di sfruttare ulteriori disponibilità di reinserimento occupazionale.

concrete sono quindi premature: questo è emerso chiaramente dall’incontro, durante il quale è stata condivisa la preferenza per una destinazione produttiva che si raccordi da un lato con la vocazione vitivinicola della Valpolicella e dall’altro con le opportunità di richiamo, nel settore del turismo e del tempo libero, legate alla presenza degli impianti sportivi (piscine) funzionanti da tempo e, a poche centinaia di metri, del Parco Naturalistico Didattico. Quest’ultimo era stato creato proprio da Cementirossi attraverso il ripristino delle vecchie aree minerarie, come previsto dai piani e dalle convenzioni a suo tempo sottoscritte. A questo proposito è intenzione delle amministrazioni comunali di Fumane e Marano creare un parco intercomunale, per gestire tale struttura, che rappresenta per le scuole del territorio un’opportunità di ricerca e scoperta ambientale stimolante e facilmente accessibile. In questo senso i vertici di Cementirossi hanno garantito collaborazione e valuteranno la richiesta dei Sindaci relativamente ad un supporto per l’avvio di tale progetto che richiede specifiche attenzioni, specialmente nei primi anni.

CAMPIONATO STUDENTESCO PROVINCIALE

Scacchi, Valpolicella protagonista E' stato un tripudio di giovani talenti quello che ha animato il palazzetto dello sport di Valeggio sul Mincio nell'intera giornata di martedì 10 marzo. L'occasione era di quelle speciali: il Campionato giovanile studentesco provinciale a squadre di scacchi svolto in collaborazione tra l'associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella, il comune di Valeggio sul Mincio e l'Ufficio scolastico provinciale. La fase provinciale dei giochi sportivi studenteschi ha coinvolto tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di Verona e Provincia: 97 le squadre partecipanti, distribuite in sei tornei separati, che si sono sfidate in un Campionato valevole per la qualificazione

Provinciali 2015 - la squadra di Fumane

in vista della fase Regionale Veneto in programma a Conegliano il 16 aprile prossimo (le prime tre squadre classificate hanno

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: FUMANE - Municipio - Farmacia - Piscine BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi

acquisito il diritto di passare ai regionali). La parte del leone l'ha fatta ancora una volta la Valpolicella, i cui ragazzi si sono guadagnati i primi tre posti in classifica in due tornei per ordine di scuola. In particolare nelle secondarie di primo grado (scuole medie) la vittoria è andata alle ragazze dell'istituto comprensivo C.Aschieri di San Pietro in Cariano e il secondo posto alle allieve dell'istituto B.Lorenzi di Fumane, mentre per le

primarie femminili (scuole elementari), che hanno visto sfidarsi 18 squadre, la vittoria è andata a Marano, immediatamente seguita da Fumane, entrambe appartenenti all'istituto B.Lorenzi di Fumane...Da qui la nota di amarezza che ha per un momento oscurato gli ottimi risultati raggiunti: “per una regola dei campionati – spiega l'istruttore dell'associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella, Paolo Dalla Vecchia – purtroppo una sola squadra per ogni Istituto comprensivo può accedere alla fase regionale. Così le ragazze di Fumane, pur premiate, non potranno continuare il loro percorso. Per questo un saluto particolare va alla favolosa squadra di Fumane moralmente giunta alla fase successiva, esclusa solo per le procedure burocratiche: Linda Busselli, Debbie Omoregie, Alice Vinciguerra, Sara Righetti”.A questo punto non rimane che attendere con trepidazione il prossimo appuntamento di Conegliano Veneto, il 16 aprile prossimo.

Mercato Settmanale

SABATO

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contattare Tel. 045 7152777 marketing@laltrogiornalevr.it ACQUA, BENE COMUNE Acqua come bene comune, fonte di vita e non merce di consumo, una risorsa primaria da tutelare e difendere. Questo il messaggio che Acque Veronesi anche quest'anno ha voluto trasmettere in occasione dell'evento che vede le risorse idriche celebrate in tutto il mondo. Per un intero giorno, domenica 22 marzo, in Cortile Mercato Vecchio l'acqua di rubinetto è stata la protagonista della vita cittadina di Verona. Obiettivo della manifestazione è stato quello di sensibilizzare e promuovere un uso consapevole e responsabile dell'acqua. Tema portante dell'edizione 2015, organizzata in collaborazione con il Comune di Verona e con il patrocinio di Amia, Provincia di Verona e Consiglio di Bacino Veronese, è stato "l'impronta idrica". I consumi alimentari contribuiscono all'89% del consumo idrico giornaliero degli italiani: in media un individuo consuma due litri d'acqua al giorno per bere, ma ne utilizza, a sua insaputa, fino a 4.000 per alimentarsi. Questi in sintesi i messaggi che il personale della società consortile ha voluto trasmettere alla cittadinanza con l'ausilio di laboratori, pubblicazioni, grafici illustrati e giochi per bambini. Le famiglie veronesi hanno avuto così la possibilità di scoprire come per esempio la maggior parte dell'acqua ''contenuta'' all''interno dei cibi che arrivano sulla nostra tavola, è utilizzata nella prima parte del processo produttivo: la fase della coltivazione. In termini di media mondiale, la produzione di 1 kg di carne di manzo richiede una media di 15.415 litri di acqua, produrre 1 kg di pasta richiede mediamente 1850 litri di acqua. «Ogni anno vengono sprecate circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, un terzo della produzione mondiale - ha commentato il presidente Massimo Mariotti -. Ciò comporta anche lo sperpero di risorse idriche. Tra 15 anni il pianeta si troverà ad affrontare un calo del 40% della disponibilità d'acqua, a meno che non venga migliorata la gestione di questa risorsa vitale. In questi ultimi anni, però - ha aggiunto Mariotti - è cresciuta la consapevolezza che l’"oro blu" non è illimitato e che non sarà sufficiente per le esigenze future se non vengono pianificate adeguate misure di consumo sostenibile». Presente alla manifestazione anche il vicepresidente Marco Olivati: «Le risorse idriche sono alla base della crescita economica, della riduzione della povertà e della sostenibilità ambientale. Ancora una volta Acque Veronesi e il Comune di Verona hanno fatto squadra, dimostrando attenzione e sensibilità su questi temi». Durante la mattinata sono stati anche premiati dal Presidente Mariotti gli alunni delle scuole vincitrici del concorso "Fontane e Fontanili".

Da sinistra il vicepresidente di Acque Veronesi Marco Olivieri, il presidente Massimo Mariotti e il direttore generale del consiglio di Bacino Veronese


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Sant’Ambrogio

LAVORI PUBBLICI. In programma, opere di riqualificazione in alcuni plessi scolastici

Contributi veneti e la scuola sorride Servizi di

Massimo Ugolini Opere di riqualificazione in alcuni plessi scolastici nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. I lavori prenderanno il via grazie a contributi deliberati dalla giunta della Regione Veneto attraverso l’assessorato ai Lavori Pubblici. «Dopo avere registrato, negli ultimi anni, parecchi tagli erariali da parte dello Stato, finalmente è arrivata una buona notizia. La giunta regionale ha accolto le nostre richieste in un settore nevralgico quale l’edilizia scolastica. Doveroso un ringraziamento all’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti». Un contributo di 500mila euro servirà per interventi nella scuola media Dante Alighieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella relativi all’adeguamento antisismico. Per lo stesso scopo sono stati deliberati 185mila euro per la scuola primaria di Ponton “23 gennaio 1945”. «Sempre a Ponton - prosegue il primo

cittadino - provvederemo, grazie allo stesso contributo a sostituire i serramenti così come faremo nella scuola elementare “Giovanni Pascoli” di Sant’Ambrogio». L’inizio lavori? «In primis dovranno essere adempiuti tutti gli iter nel rispetto della normativa di legge, a partire dall’approvazione del bilancio 2015, che consentiranno il conseguente inserimento delle opere nel programma

triennale dei lavori pubblici» - afferma il sindaco Zorzi mentre l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Renzo Ambrosi si addentra in un bilancio degli interventi inerenti l’edilizia scolastica negli ultimi 10 anni, nello specifico: le due precedenti amministrazioni del sindaco Nereo Destri. «Appena insediati, nell’estate 2004, deliberammo specifiche opere per bonificare il plesso scolastico di Pon-

ATTI VANDALICI

Il restauro della Madonnina «L’atto vandalico che ha colpito la Madonna Immacolata, collocata nel capitello della Fontana Vecia in via Maso a Sant’Ambrogio, ha creato grande rabbia. Oggi, grazie alla Scuola d’arte “Paolo Brenzoni”, l’opera scolpita nel 1935 dall’artista Mario Cecchini, è in via di restauro e, a breve, sarà ricollocata nel capitello con grande soddisfazione di tutti». Roberto Zorzi, sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, è soddisfatto di come si sta risolvendo una questione particolar-

mente dibattuta nei mesi scorsi. Nella notte tra l’8 e 9 novembre dello scorso anno la Madonna venne ritrovata in un campo vicino al capitello, decapitata . «I docenti della nostra scuola Nicola Biondani e Matteo Cavaioni, che dirigono i corsi di scultura modellata e della pietra, hanno ricostruito la testa della Vergine - spiega Beatrice Mariotto, direttrice del sodalizio artistico -. Doveroso è un ringraziamento ai docenti, a Vittorio Cecchini che ha prestato il modello in gesso

Gli scultori al lavoro per restaurare la Madonnina

formato dal papà Mario, al comitato Antica Sagra di San Rocco che, attraverso Osvaldo Zorzi e Vittorio De Battisti Besi ed altri volontari, si stanno adoperando per il ritorno della Madonna nel capitello, rendendolo più sicuro con un’apposita protezione». Tanta è la venerazione dei fedeli ambrosiani per la Madonna a cui si rivolsero nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, con preghiere e suppliche affinché fosse risparmiata via Maso. E così fu.

ton dall’amianto. Per la stessa scuola prevedemmo un progressivo programma, poi attuato, di riqualificazione». Nel 2008 toccò alla scuola elementare di Domegliara. «La parte storica dell’edificio prosegue Ambrosi - venne abbattuta e ricostruita secondo la vigente normativa sismica e statica». Il vicesindaco evidenzia, inoltre, «i periodici interventi manutentivi nella stessa scuola media Dante Alighieri e nella scuola materna comunale di Monte». Per la scuola elementare di Gargagnago, chiusa dalla scorsa estate perché non rispettosa della normativa in materia statica, conclude il sindaco Roberto Zorzi, «abbiamo già trasmesso diverse domande di finanziamento con l’auspicio che possano trovare accoglimento come in passato».

25 AVIS DOMEGLIARA

«Il 2015? Auspichiamo che continui ad essere ricco di soddisfazioni nell’ottica di una continua crescita della promozione e quindi dei donatori di sangue». E’ fiducioso Diego Gasparini, presidente della sezione Avis di Domegliara anche (e soprattutto) alla luce dei dati relativi alle donazioni 2014 che hanno confermato una sezione in crescita. «Fondamentale è consolidare il ruolo primario del dono del sangue e nel contempo avvicinare i più giovani alla donazione - prosegue il presidente Diego Gasparini che snocciola i dati 2014 -. I nostri donatori attivi sono rimasti invariati ma abbiamo registrato 287 donazioni, ben 39 in più del 2013. Non solo. I nuovi iscritti sono stati 6». Anche quest’anni il direttivo della sezione ha elaborato un programma articolato. Previsti incontri a tema nelle scuole e nel periodo estivo presso il centro piscine di Ponton, il torneo di calcetto sulla pista parrocchiale in giugno, la tradizionale Santa Lucia per i bimbi di Domegliara, la collaborazione con l’Emporio della Solidarietà di Sant’Ambrogio e l’immancabile pizza per lo scambio degli auguri natalizi, la gita sulla neve a Santo Stefano. In programma anche progetti di collaborazione con le altre associazioni del paese: il 23 maggio l’Avis sarà tra gli organizzatori con altre associazioni del concerto della Sinfonica Band, in piazza Unità d’Italia a Domegliara, patrocinato dal Comune di Sant’Ambrogio. Avis Domegliara è su Facebook, e mail avis@domegliara.com. Il direttivo Avis è composto dal presidente Diego Gasparini, suo vice Giuliano Zerbini, segretario Giuseppe Vassanelli, tesoriere Davide Padovani, revisore dei conti Sandro Stella, consiglieri Luigi Fasoli, Paolo Fasoli, Mario Pizzini, Paolo Coloni, Domenico Calderaro, Fabio Sandri, Davide Gandini, Luca Galvani e Sara Pavesi.

Il direttivo Avis di Domegliara

DOMEGLIARA / CLUB AUTO MOTO D’EPOCA Continuano le attività del Club Auto Moto d’Epoca di Domegliara che festeggia quest’anno il ventennale dalla sua costituzione avvenuta nel 1995. Domenica 19 aprile il sodalizio del presidente Flavio Gaburro organizzerà un raduno di auto e moto d’epoca con meta finale la visita del castello di Bevilacqua (per iscrizioni 347.6869846 Giovanni Bertasi, 335.7703068 Roberto Peretti). Il 31 maggio il club di Domegliara organizzerà il 20° raduno “Sagra de Domeiara” in occasione della Festa della Comunità di Domegliara con visita al museo Mille Miglia di Brescia. Il club, nella prima parte dell’annata, ha organizzato un raduno mascherato in piazza Unità d’Italia a Domegliara con la partecipazione di una trentina di equipaggi. in collaborazione con il Comitato Benefico Carnealon de Domeiara. In piazza si potevano ammirare Fiat, Lancia, Citroen d’epoca oltre a temerari vespisti rigorosamente d’epoca, hanno raggiunto Ponton per una visita a Villa Nichesola. Gran finale con il minestrone e vin brulè per tutti i partecipanti a cura della Protezione Civile di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Ed ovviamente le premiazioni degli equipaggi mascherati da parte del presidente Flavio Gaburro e degli infaticabili Gianni Bertasi e Roberto Peretti: primo premio per Cinzia Guarato di Trevenzuolo, nell’occasione con un simpaticissimo vestito da clown, arrivata su Lancia Fulvia HF del 1969.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

CRONACHE di Sant’Ambrogio

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L’INTERVISTA. Parla Procura: dal calcio al basket, dal tamburello al pattinaggio

Il punto sullo sport «Bilancio positivo» Servizi di

Massimo Ugolini Calcio ma non solo nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Il bilancio è positivo, il dialogo è continuo con le realtà che utilizzano gli impianti sportivi comunali - premette l’assessore allo sport Silvano Procura - è partito il progetto pilota Bimbo Sport con le scuole d’infanzia di Gargagnago e Ponton nel palazzetto dello sport di Montindon collaboriamo con l’istituto comprensivo Dante Alighieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella con preside e docenti per l’annuale corsa campestre della scuola media. Una bellissima soddisfazione ce l’hanno regalata le studentesse Emma Pozzani, Irene Toniolo, Sara Savoia e Sophie Nimb che hanno conquistato la medaglia d’argento nella classifica a squadre delle finali regionali di corsa campestre». Tra le varie discipline sotto

i riflettori il calcio. «L’Ambrosiana, militante nel campionato d’Eccellenza, è ben posizionata, risultati frutto anche di un settore giovanile contrassegnato dalla presenza di 200 bambini». Gargagnago in Seconda Categoria? «I baschi della Valpolicella stanno veleggiando in zona play off, frutto dell’ottimo lavoro della società anche nella gestione dell’impianto la Pigna». A Domegliara spicca la polisportiva La Vetta: 250 iscritti tra calcio e pallavolo. «La squadra maggiore potrebbe agganciare i play off di terza categoria, buoni i risultati della pallavolo femminile, grazie ad un direttivo competente ed organizzato come osservato nella sistemazione del campo parrocchiale di Domegliara». Gli inossidabili Amatori San Giorgio? «Meritano un plauso per la passione con cui da decenni

Silvano Procura

portano avanti la loro attività». Il Team Valpolicella Calcio a 5? «Bravi dirigenti e calciatori succedutisi in questi 11 anni e così stanno continuando». Basket Sant’Ambrogio: 250 ragazzi e ragazze con la prima squadra maschile in Prima divisione e quella femminile in serie C, «con un entusiasmante settore

giovanile - spiega l’assessore che passa alla ginnastica ritmica -. Sta registrando successo tra bimbe e ragazze partecipanti». Fiore all’occhiello era l’At Monte Peroni, campione d’Italia in carica ora trasferitosi a Cavaion Veronese. «Un gruppo di appassionati si stanno prodigando per creare una nuova società, ripartendo dal settore giovanile» - puntualizza l’assessore. Uno sport “ereditato” è il pattinaggio artistico a rotelle. «Abbiamo accolto la richiesta della società Fantasy Skate, punto di riferimento per la Valpolicella e non solo, mettendo a disposizione dei tecnici e dei 120 tra pattinatori e pattinatrici il nostro centro polifunzionale nell’ex quartiere fieristico». Sulla stessa falsariga gli sport karate, kung fu, judo e scherma. «Alcune società hanno ottenuto dalla nostra amministrazione le strutture per svolgere le proprie attività sportive a cui partecipano anche nostri residenti».

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CALCIO / TORNEO PASQUALE

La nuova casa è inagurata Trofeo Red Graniti in palio “Marco è stato il primo a volere questo club, il primo pensiero va doverosamente a lui”. Grande emozione hanno destato le parole del presidente Andrea Sartori che ha ricordato Marco Savoia, tifosissimo nerazzurro, a cui è stato intitolato l’Inter Club costituito nel 2010 dagli amici e appassionati di Marco. Parole pronunciate durante il taglio del nastro della nuova sede dell’Inter Club Ambrosiano “Marco Savoia”, nel bar Petra in piazza Vittorio Emanuele a Sant’Ambrogio di Valpolicella. La serata si è svolta alla presenza del direttivo del club, iscritti e i familiari di Marco Savoia, ricordato a più riprese nel corso della serata. «Le porte del direttivo sono aperte a tutti coloro, in primis ai giovani, che vorranno dare una mano - ha affermato Andrea Sartori, presidente del club, a soci intervenuti sia ambrosiani che di Comuni limitrofi come Dolcè, Pescantina, San Pietro in Cariano, Pastrengo, Cavaion e Rivoli Veronese nonché dal quartiere cittadino di San Massimo -. Ringrazio il gruppo dirigente che si spende per il nostro sodalizio ha concluso Andrea Sartori - gli associati per l’attaccamento alla nostra magica Inter e chi ci ha ospitato fino a ora, il Primavera di Gargagnago». Per informazioni: interclubambrosiano@gmail.com.

Diciassettesima edizione del torneo di calcio pasquale a Sant’Ambrogio di Valpolicella per i promettenti giocatori nati nelle annate ’04 e ’05. Saranno anche quest’anno in campo 200 calciatori per partecipare al torneo 7° Memorial Marco Savoia, Trofeo Red Graniti, organizzato dal Gsd Ambrosiana in collaborazione col Comitato Sant’Ambrogio in Festa e l'AC Gargagnago. La manifestazione si svolgerà sui campi sportivi della Pigna di Sant’Ambrogio di Valpolicella durante il periodo pasquale. Numerose le squadre che si affronteranno: Ambrosiana, Garda,Cavaion, Cadidavid, Castelnuovo Sandrà, Pieve San Floriano, Primavera, Negrar e altre società di Verona. Ogni categoria è legata a gironi all’italiana per accedere, poi, alle finali. Lo scorso anno l’albo d’oro della manifestazione giovanile registrò il successo del-

LA COMMEMORAZIONE E’ stato commemorato a Sant’Ambrogio monsignor Luigi Fraccari, “l’Angelo degli internati”. «A 15 anni dalla scomparsa - ha ricordato il presidente del comitato Mirco Franceschetti - la sua epopea è ancora un argomento straordinario da approfondire. Fraccari, nell’aprile 1944, partì per soccorrere prigionieri e deportati italiani in Germania. Il sacerdote ambrosiano si adoperò per mettere al riparo gli ebrei dalla persecuzione nazifascista ed entrò in alcuni campi di concentramento». Durante la cerimonia nella piazzetta del municipio dove nel 2009 è stato eretto un busto alla memoria del prete ambrosiano, la sezione Avis di Domegliara ha offerto al comitato il labaro da esporre nelle cerimonie. Commovente il momento della consegna del labaro in raso da parte del consigliere Avis Mario Pizzini al presidente Mirco Franceschetti che il parroco don Giusti ha benedetto. La commemorazione ufficiale è stata aperta dalla messa, presieduta dal parroco e concelebrata da don Valeriano Pomari. Sono intervenuti monsignor Giuseppe Boaretto, il sindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi, Mattia Pianetti vice sindaco di Caprino, luogo di nascita del Fraccari, il luogotenente della stazione Carabinieri Piero Calabrò, il comandante della polizia municipale Alessandro Cinotti, il generale Flavio Zordan, i parenti del prelato e diverse associazioni. La cerimonia si è conclusa sulle note del celebre “Signor delle Cime” eseguito dalla Schola Cantorum ambrosiana.

l’Ambrosiana nella categoria 2003, del Settimo nella categoria 2004 e del Negrar nei pulcini 2005-2006. Al termine delle finali si svolgeranno come di consueto le premiazioni ed un momento conviviale in collaborazione col comitato Sant’Ambrogio in Festa nel quartiere fieristico ambrosiano. «Anche quest’anno riproporremo un torneo che si è consolidato nel tempo - anticipa Gianluigi Pietropoli, presidente dell’Ambrosiana -. Siamo soddisfatti delle iscrizioni per una manifestazione che quest’anno festeggerà la tredicesima edizione. Divenuta sempre più importante grazie all’entusiasmo sempre maggiore dei 200 ragazzi che partecipano con lealtà e correttezza davanti ai loro famigliari. Il tutto ricordando l’amico Marco Savoia a cui abbiamo deciso di dedicare il nostro torneo».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare - Savoia Pneumatici DOMEGLIARA - Alimentari La Bottega Modena GARGAGNAGO - bar Acli MONTE - bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante OSSENIGO - Agriturismo La Ca’ PERI - Alimentari Cristini RIVALTA - Municipio - Rist. Belvedere BRENTINO - Municipio - Bar Malu


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CRONACHE della Valdadige

EVENTI. La fondazione è avvenuta nel 1975: tra Dolcè e Brentino Belluno, si contano 181 soci attivi

L’Avis Valdadige festeggia 40 anni L'Avis Valdadige ha festeggiato il 40° anno dalla sua costituzione avvenuta nel 1975. Il quarantennale è stato festeggiato con grande emozione in un'intensa giornata a cui hanno partecipato donatori, familiari e amici del sodalizio presieduto da Fausto Dogo che conta 181 soci attivi di Dolcè e Brentino Belluno. Si sono ritrovati a Belluno Veronese con le autorità tra cui i sindaci di Dolcè Massimiliano Adamoli e il sindaco di Brentino Belluno Alberto Mazzurana, il comandante dell'Arma dei Carabinieri di Peri maresciallo Guido Vicentini, Loredana Martinelli, capo del dipartimento Dimt della Provincia di Verona, Francesco Ioppi consigliere dell'Avis provinciale, rappresentanti di altre associazioni consorelle e comunali di Dolcè e Brentino Belluno. Dapprima i donatori hanno degustato il rinfresco organizzato dalla stessa Avis con l'associazione "Quei de Belum", quindi hanno sfilato per le vie del paese di Belluno Veronese accompagnati dal Corpo Bandistico Comunale di Dolcè, terminando il cammino presso il Monumento Ai Caduti dove hanno deposto un cesto di fiori con benedizione del parroco don Mario Brutti. Dopo la

messa il direttivo Avis ha consegnato attestati ai 19 nuovi donatori e 34 benemerenze tra cui quelle di Diamante per le 120 donazioni a Giovanni Camparsi e Alessandro Sega di Peri e Luigi Dall'Ora di Dolcè; Smeraldo per le 100 donazioni al presidente Fausto Dogo di Peri; Rubino per le 75 donazioni a Nereo Fugatti di Belluno Veronese e Massimo Giacopuzzi di Dolcè; Oro per le 50 donazioni a Marco Castelletti di Brentino, Roberto Composta di Dolcè, Marco Penna di Domegliara, Ivano Saiani

di Peri. Gran finale col pranzo sociale all'hotel Tower Montresor con ricca lotteria. «E' stata una bellissima giornata nel segno della donazione - ha spiegato il presidente Fausto Dogo -. Abbiamo devoluto il ricavato della lotteria alla Fondazione Fibrosi Cistica di Verona». «Ringrazio dell’invito il direttivo Avis Valdadige e tutti i donatori per il fondamentale gesto di grande generosità che compiono periodicamente verso gli altri - ha affermato Massimiliano Adamoli, sindaco di Dolcè. L'Avis Valdadige costitui-

DOLCÈ / GIORNATA ECOLOGICA Anche l’ennesima giornata ecologica nel comune di Dolcè ha dato i suoi frutti. L’iniziativa è stata organizzata dal Gruppo Ecologico di Dolcè, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Protezione Civile e gli Scout di Peri, la Pro Loco di Volargne, El Casteleto di Dolcè e tanti cittadini volontari che domenica 1 marzo si sono ritrovati in piazza Roma a Dolcè e presso la Baita Alpini Pro Loco di Volargne. Risultato? La Valdadige pulita: uno spettacolo. «La bella giornata - affermano Marco Castioni, Gianfranco Azzolini del gruppo ecologico - ha invogliato tanti cittadini ad unirsi a noi per partecipare ad una giornata che vuole significare un’ulteriore conferma della coscienza ecologica presente nella nostra cittadinanza in un contesto di aggregazione sociale». Sono stati raccolti rifiuti lungo la strada statale 12 del Brennero e dell’Abetone e in alcuni luoghi: nella zona industriale e tra la ferrovia e il cimitero di Volargne, strada provinciale Peri-Fosse, e lungo diverse scarpate. «Fondamentale prosegue il sindaco Massimiliano Adamoli - è stata la presenza di cittadini di tutti i nostri paesi». Sabato 7 marzo si è svolta la giornata ecologica nel limitrofo comune di Brentino Belluno: una delegazione del gruppo ecologico di Dolcè compartecipare all’iniziativa all’insegna della solidarietà ambientale tra i due municipi. Non solo. Su idea dei sindaci di Dolcè Adamoli e del sindaco di Brentino Belluno Alberto Mazzurara, la prossima giornata ecologica di novembre coinvolgerà amministrazioni, gruppi e cittadini di entrambi i comuni e, durante la stessa giornata, verrà suggellato un simbolico gemellaggio tra i cittadini dei due municipi sul ponte che collega Peri a Rivalta con scambio di gagliardetti.

27 VOLARGNE / NIDO LA CASETTA

Una sfilata “floreale” Quest’anno in occasione del Carnevale, le mamme dello spazio famiglia del nido “La Casetta” di Volargne di Pierina Magagnotti, con la collaborazione di parenti, amici e conoscenti, hanno sfilato in maschera col tema della “Valdadige in fiore”. Tutto il gruppo si è impegnato nella realizzazione di costumi, cartelloni, addobbi e trucco. Il tempo non ha giocato a favore durante il “Carnealon” di Domegliara, al quale è riuscita a partecipare solo una parte del gruppo a causa della pioggia. Le influenze di stagione hanno impedito di partecipare al carnevale di Peri, ma i fiori della Valdadige non si sono arresi e il gruppo ha sfilato domenica 15 marzo al Carnevale di Piovezzano: la maggior parte del gruppo ha sfilato sotto un sole splendente, seppur disturbati dal vento. È stata un’esperienza impegnativa ma divertente e un positivo momento di condivisione che ha legato grandi e piccini. Come le rondini in vista dell’arrivo della primavera preparano meticolosamente pagliuzza dopo pagliuzza il nido per i loro piccoli, così le mamme dello spazio famiglia che si incontrano ogni martedì pomeriggio presso il nido in famiglia “La Casetta” di Volargne, si sono prodigate per preparare meticolosamente ed organizzare non solo questa sfilata, ma molti altri momenti di attività varie, a cui tutte le mamme interessate è sempre aperta la libera partecipazione. È stato un momento di condivisione che ha legato grandi e piccini, e visti l’entusiasmo e il risultato riscontrati, magari il nido in famiglia tornerà l’anno prossimo con un nuovo, interessante e altrettanto simpatico tema.

sce un valore aggiunto per il nostro territorio. Solo nel comune di Dolcè sono oltre 40 le associazioni presenti». «La donazione del sangue - gli ha fatto eco Alberto Mazzurana, sindaco di Brentino Belluno - è legata alla vita delle persone. In questo senso è ben rappresentata dall'Avis Valdadige che da 40 anni con i suoi volontari ha unito la nostra Valdadige. Questa associazione ha avuto quindi un ruolo fondamentale anche sotto il profilo della socializzazione dei nostri concittadini».

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

David Conati a Peri La scuola secondaria di I grado di Peri ospiterà nel pomeriggio di lunedì 13 aprile l’autore David Conati. «La visita dello scrittore spiega la professoressa Paola Pantano, referente del progetto - è legata alla partecipazione ad un concorso letterario denominato Libriadi organizzato dall’ALI (Associazione Librai Italiani) con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, dell'Ufficio scolastico di Verona e con la collaborazione dell’Assessorato all’istruzione del comune di Verona e di Confcommercio – imprese per l’Italia. Tale attività prevede la lettura del libro “Il campione che sarò” e l’accoglienza, a scuola, del suo autore. Le classi coinvolte nella lettura del libro di Conati e nell’organizzazione dell’iniziativa sono la II A e la II B. Ma l’autore incontrerà tutti i ragazzi di Peri che lo accoglieranno nella palestra della scuola. Il libro - prosegue Pantano - narra una storia di amicizia e di passione sportiva animata da sentimenti quali la lealtà e l’impegno. I personaggi del racconto sono due promesse del calcio, una ginnasta e una campionessa di nuoto. Attorno a loro ruotano altri amici che coltivano il sogno di diventare campioni. Storie diverse ma con un filo comune: lo sport che deve essere basato soprattutto sul piacere del gioco e della competizione leale, condotta nel rispetto di sé e dell'avversario. Sport vissuto come pratica della socialità, rispetto

David Conati

reciproco ed etica condivisa». David Conati autore, compositore e scrivente in genere katalizzautore e incantAutore, ha lavorato con Tito Schipa Jr, Gino & Michele, Oscar Prudente e Mogol. Collabora come traduttore con le agenzie teatrali D’Arborio e Petruzzi di Roma. Ha scritto più di una settantina di testi teatrali, alcuni dei quali premiati ad importanti festival nazionali, oltre ad aver pubblicato saggi, manuali educativi, canzoni, filastrocche, romanzi, guide didattiche e testi di parascolastica per diversi editori. Maurizio Pedrini


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

RUBRICHE

STORIA DEL TERRITORIO

28 di Rinaldo Dal Negro

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Avvenimenti e cronaca dell’anno 1954 E’ stata un’annata, il 1954, particolarmente abbondante di incidenti stradali per cui iniziamo questa cronaca proprio citandone alcuni. - Il sottopasso di Porta Nuova venne definito “sottopasso della morte”. Dal suo avvento, infatti, ci sono stati ben 10 incidenti stradali tra i quali quello verificatosi l’8 maggio con vittime tre agenti della Polizia stradale. - In argomento incidenti stradali hanno concorso, purtroppo, anche mezzi militari. Vedi: un carro armato americano che sfondò un negozio di generi alimentari a San Massimo e un altro che demolì una casa in Basso Acquar; un camion che schiacciò due autovetture in sosta nella piazzetta Pescheria, una jeep americana che investì una vespa in via Interrato Acqua Morta; un camion che investì mortalmente in piazzetta Pescheria Alfonsa Veneri di 18 anni. - Meritano infine cenno anche altri due incidenti stradali per il cordoglio e lo stupore che hanno avuto in città. Sono accaduti a don Emilio Cristiani – direttore dell’Istituto don Mazza – deceduto a seguito di un investimento da parte di un’auto in via Torbido; Giovanni Orlando invece, morto al volante mentre transitava sul Ponte Garibaldi. La sua auto senza guida proseguì per la via Garibaldi senza provocare alcun danno prima di fermarsi contro un pilastro del vicino porticato. - Terminiamo l’argomento “incidenti stradali” col precisare che dall’1 luglio al 6 agosto, nel territorio veronese hanno provocato 17 morti e oltre 200 feriti più o meno gravi. - Freddo eccezionale in tutta Italia durante i “giorni della Merla” (27 – 30 gennaio), così come nella nostra città tutta innevata! - Venne ricostruita la sede della Camera di Commer-

cio distrutta da un incendio due anni prima. Rispetto la precedente medioevale “Domus Mercatorum” vennero apportate varie modifiche onde renderla più funzionale. - Il comune di Verona in attuazione del “Piano di ricostruzione” redatto dall’Ing. Marconi, realizzò la Piazza Arsenale. Ciò fu possibile demolendo alcuni inservibili fabbricati dell’ex arsenale militare. - Dall’inizio dell’anno apparvero anche a Verona le prime immagini televisive, seppur su un unico canale Rai. Dato l’alto costo delle televisioni riceventi, a servirsene erano pochi e così la popolazione, quando in programma c’era una trasmissione importante, vedi “lascia o raddoppia”, si recava in locali pubblici per vederla. - Venne allargata di circa tre metri parte di via Stella. Ciò fu possibile arretrando e abbattendo alcuni edifici di proprietà comunale e, tra mille polemiche, anche privata (Recchia, Tomiolo…). - Svolta nel congresso veronese della DC. Il gruppo espressione degli agrari e della Curia (destra e gonelliani), maggioranza nel partito fin dal 1946, venne nettamente battuto dalla componente di sinistra democratica la quale elesse segretario provinciale Renato Gozzi. Questa volta risultò assai importante perché aprì le porte nella Giunta comunale al partito socialdemocratico e, in seguito, ad altri partiti. - Disoccupazione assai alta a Verona. In aprile era intorno al 12%, quando nel Veneto era dell’8,4%. - Morì don Giovanni Calabria – veronese fondatore della “Casa Buoni fanciulli” e di altre congregazioni di divina provvidenza operanti anche in gran parte del mondo. Beatificato da papa Giovanni nel 1988, l’anno successivo venne solennemente dichiarato santo.

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

AMARSI COME ... CANE E GATTO?

Dai cartoni animati ai proverbi, tutto sembra voler dimostrare che il rapporto tra cane e gatto è inconciliabile. E capita, in effetti, di assistere a inseguimenti e scontri tra i due migliori amici dell’uomo, entrambi predatori: se Fido attacca sfoderando i denti e sfruttando la maggiore forza fisica e in genere anche maggiori dimensioni, il gatto reagisce difendendosi con le unghie o scappa con maggiore agilità. Eppure tutta questa incompatibilità in realtà non esiste. Ne è la prova il fatto che sono sempre più numerosi i nuclei famigliari dove cane e gatto convivono pacificamente. Il segreto? Gli animali possono essere accompagnati e seguiti nella scoperta l’uno dell’altro, e avere il tempo per conoscersi e osservarsi, scoprendo il ‘linguaggio’ del nuovo compagno di casa e di vita. Non dobbiamo mai dimenticare che a separarli c’è e resta una differenza fondamentale: il cane è un animale sociale, che cerca il branco e ama stare in compagnia. Il gatto, invece, è un animale solitario, che vive in compagnia di altri gatti – per esempio nelle colonie feline – solo se la presenza di altri individui non arreca fastidio, e semmai apporta dei vantaggi, e soprattutto è un animale territoriale: sceglie dei luoghi in cui vivere e rifugiarsi, difendendoli anche con aggressività, qualora si senta minacciato. Una tipica situazione di pericolo si può creare nel primissimo approccio, e quando spetta al gatto l’accoglienza di un nuovo coinquilino a quattro zampe: specialmente se è ancora un cucciolo, il cane ha l’istinto di correre incontro, con le migliori intenzioni, al gatto. Il quale, di fronte a una ‘minaccia’ così inaspettata, si vede costretto a fuggire, scatenando l’istinto predatorio del cane. Un altro gesto frainteso è il movimento della coda: il cane scodinzola per dimostrare contentezza, il gatto muove la coda quando è nervoso o si sente in pericolo. I due animali devono dunque potersi ‘studiare’ per interpretare i messaggi e gli stati d’animo reciproci, gettando le basi per una convivenza serena. Superati i primi, inevitabili malumori e diffidenze, tra cane e gatto si può instaurare un forte legame di amicizia e empatia. Tutto dipende da noi: il cane è un animale da branco e in quanto tale vede in noi un punto di riferimento. Di conseguenza, se noi portiamo a casa un micio, permettendogli di vivere nel nostro territorio, in breve tempo questo sarà considerato a tutti gli effetti un membro del branco. Se invece è il cane ad arrivare in una casa già ‘governata’ da un felino, nostro compito sarà quello di garantire al micio alcuni angoli di intimità, nei quali si possa rifugiare quando ha bisogno di stare da solo, con la certezza di poter riposare indisturbato: per questa ragione i gatti amano avere a disposizione armadi, scatoloni, mensole e altri luoghi nascosti e poco accessibili. Nel giro di poco tempo la condivisione della stessa casa, insieme ai proprietari umani, può rivelarsi per i nostri amici a quattro zampe anche un ottimo rimedio contro noia e solitudine.

- Alessandro Serenelli – ergastolano per aver assassinato S.Maria Goretti – all’età di 65 anni venne graziato e poi accolto nella comunità “Servi della Chiesa” di Ronco all’Adige fondata da don Giuseppe Girelli. - Assurde morti per soffocamento. Una dodicenne morì soffocata da un pezzetto di carne di manzo cruda ingerita nella macelleria dove la mamma l’aveva mandata a prendere la spesa. Qualche tempo prima era toccato ad un bambino morire dopo aver ingerito ingenuamente un fagiolino crudo che andò ad istruirgli le vie aeree. L’11 agosto infine la morte per soffocamento causata da un pezzetto di pesca capitò a Bernardo Friedman. - Imposte e tasse a Verona. Le famiglie esentate per indigenza dall’allora imposta comunale di famiglia erano circa 11.000 su un totale di 43.000. Per quanto riguarda l’imposta sul vino (detta dazio) è da dire che venne diminuita da 33 a 25 lire al litro. Le imposte dirette erano invece aumentate rispetto al 1938 dell’8%. L’azienda Trezza – incaricata di gestire le riscossioni – venne costretta a migliorare il servizio con l’assunzione di dieci nuovi dipendenti per non vedersi disdetto il contratto. - Durante l’episcopato di monsignor Germano Angelo Cardinale, che cessò nel 1954, seguendo l’andamento demografico della popolazione e il proliferare di nuovi quartieri, furono erette molte nuove parrocchie diocesane (da 271 divennero 337) di cui due nell’ambito del comune di Verona che, evidentemente , furono dotate di adeguati edifici culturali. - Verona assurta all’attenzione della cinematografia mondiale perché qui si sono girati due importanti film: “Senso” di Luchino Visconti e “Giulietta e romeo” di Renato Castellani.

Oroscopo di Aprile di Francesca Iolanda Ariete: ottime occasioni in ambito professionale che non mancheranno di influenzare positivamente la vita sociale e il buon umore. Vincenti, assertivi, anche le ultime insicurezze si fanno da parte rivelando un aspetto di voi piacevolmente sorprendente. Toro: interamente dedicati verso conquiste materiali, tese al raggiungimento di un maggior benessere, lasciate poco spazio ai voli pindarici e alle speculazioni intellettuali. Quindi molta concretezza da parte vostra ma saprete anche dimostrarvi generosi e capaci di occuparvi di chi vi circonda. Gemelli: Saturno opposto rende tutto più difficile e faticoso, soprattutto ai nati della prima decade. Meglio la seconda parte del mese quando Venere fa sa la sua entrata nel segno favorendo il prestigio sociale e un senso di maggior positività da parte vostra. Cancro: finalmente un pò di respiro dopo un periodo di grande impegno professionale. Belle occasioni di svago e anche chi desidera cambiare ambiente e fare esperienze nuove potrà sfruttare belle opportunità. Leone: non è il momento per prendere iniziative o avanzare richieste: Giove retrogrado potrebbe creare false aspettative. Non siete ancora abbastanza lucidi per gestire una situazione delicata e il rischio di lasciar sfumare un' occasione è abbastanza concreto. Nella seconda parte del mese potrete contare su un aiuto provvidenziale. Vergine: concretezza e prudenza vi fanno procedere per gradi e con un' attenta valutazione dei rischi saprete guadagnarvi una posizione migliore nella professione e nella gestione delle risorse. La vita famigliare è ancora un pò incerta causa di un' eccessiva idealizzazione dei rapporti interpersonali da parte vostra. Bilancia: Marte esce dall' opposizione e con lui se ne vanno tutti quei fastidi ed imprevisti causati spesso dall' egoismo e la meschinità di chi ultimamente avete dovuto subire. Potrete far valere le vostre ragioni e dare quel rinnovamento alla vostra vita a lungo agognato. Scorpione: attenzione ai passi falsi, conseguenti ai moti di ribellione che spesso trovano sfoghi compensatori alle insoddisfazioni latenti. Incomprensioni e difficoltà nelle comunicazioni non rendono la vita più facile. Tendenza a crearsi problemi immaginari da combattere con maggior ottimismo. Sagittario: qualche sacrificio e rinuncia saranno richiesti ai nati della prima decade, ma non mancherà l' energia e la risolutezza per affrontarli. Possibile qualche crisi di sconforto e di pessimismo nella seconda parte del mese. Capricorno: quei cambiamenti radicali e a lungo desiderati faticano ad arrivare, ma anche se lentamente, la situazione procede verso il miglioramento. Ottima la forma mentale che vi permette di essere convincenti e logici. Acquario: ce la mettete tutta perchè le cose vadano al meglio ma i risultati veri e propri faticano ad arrivare. Qualche piccola delusione è in agguato ma dopo il 12 del mese è prevista maggior serenità, soprattutto in campo affettivo. Pesci: procedete col vento in poppa grazie anche alla buona dose di opportunismo che vi contraddistingue. Le occasioni sono molte e promettono miglioramento economico ma anche maggior visibilità sociale. Un pò penalizzati i sentimenti, messi in secondo piano e privati di quel calore umano che li mantiene vitali.


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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Franca Guardini ci manda una poesia precisandoci che fu composta da Renato Simoni di Venezia e pubblicata dal settimanale della terza arnnata, “La Tradotta” nr. 4 del 14 aprile 1918. Ci sembra doveroso ripubblicarla nell’anno dei ricordi della Grande guerra, ringraziando Franca per avercela fornita, con il titolo “La Madonnina Blu”. Un’altra Guardini, questa volta Camilla, giovane quindicenne, si lancia in un’avventura oltremodo interessante, parodiando “L’infinito” di Giacomo Leopardi, con “Il mio infinito”, inteso nel suo proprio, in cui manifesta amore per la sua terra e per ciò che la circonda. Di terra parlano anche i versi anonimi che ci sono pervenuti senza titolo e che osiamo intitolare “Bruscà de tera”. LA MADONNINA BLU In una chiesa non lungi dal Piave un lume solo nel buio era acceso; c’era, d’intorno, un odore soave di vecchio incenso nell’aria sospeso.

Anca sta sera go fato un zireto, me son stracà, che l’età non perdona. Go dito: andremo a sentarse un pocheto e a far do ciacole co la Madona!

Sopra un altare, tra palme di rose, una Madonna vestita di blu volgea le meste pupille amorose sul dolce sonno del bimbo Gesù. Ecco, la porta di schiude, ed un passo s’ode, risuona, si fa più vicino. Dicono i Santi: “Chi fa questo chiasso che può svelgiarei l celeste bambino?”.

Cosa ghe par, Benedetta da Dio, de sti tedeschi? I xe peso del lovo! La staga atenta, Madona, a so fio, che se lo ciapa, lo inchioda da novo.

IL MIO INFINITO Sempre cara è stata per me questa fattoria con quest’albero, in mezzo al prato verdeggiante. Una palla arancione e rosacea splende all’orizzonte. Seduta e ammirando questo meraviglioso spettacolo, che sembra un’esplosione di colori una pace profonda mi rende felice. Però girandomi e guardandomi attorno vedo frutti colorati e diverse specie di animali. E come il maestro insegna al suo alunno, mio nonno insegna a me. E in ogni stagione che cambia, cambiano i colori nella natura. Così mi addormento negli immensi colori naturali, sognando sogni davvero spettacolari. Camilla Guardini

E la fiammella dal lume d’argento, incuriosita, s’allunga a guardar: c’è un vecchio prete che accostasi lento e fa un inchino davanti all’altar:

Go patio tanto, Madona mia bela, vedendo i nostri fradeli furlani in man de quei… (la me perdona anca Ela se parlo mal)…de quei nati de cani! I roba tuto, i xe bestie, i bastona; fin ne le case sti sporchi i ne va, e, quando i branca una povera dona, se la xe bela…Signor che pietà!

“La me perdona, Signora, se vegno a presentarme cussì a la Madona: ho de parlarghe, lo so, non son degno; ma so che Ela la xe tanto bona!”

Madona Santa, pensando a sti dani fati alle ciese più paxe non go! E sti assassini i se dise Cristiani! Cristiani lor? In malorsega, no!”.

BRUSCÀ DE TERA Bruscà de tera te lasso nar…desso che pian se verse la me man e cò devossion te goardo cascar ne la to sia.

Son Papa Sarto: da un pezzo son morto ma in sti paesi, Signora, son nato... Dal campanil qua se vede fin l'orto, dove zogavo co giera tosato (fanciullo)!

La Madonnina che sta sull’altare tra tante rose, vestita di blu, china la fronte, e due lagrime amare cadon sui ricci del bimbo Gesù. E il vecchio Papa dal cuore suo puro questa preghiera ai soldati mandò: “Salvè l’Italia, utei, tignì duro! Viva l’Italia!”. Ed in ciel ritornò.

Lo so…tò catasù cuciandome su la spianà in do a caminà cò i piè desfè i soldè in do el ruseno che segna el confin

EI paradiso xe belo, si tanto: ma ste casete me xe tanto care, e tanto caro me xe il camposanto dove riposa mio pare e mia mare.

l’ea macià i cori de le genziane. Bruscà de tera come çercolo de ostia te lasso lì sul tò altar sensa cesa da la toaja de erba anca se el candelabro de le memorie el l’ea za smorsà el vento.

Franca Guardini

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

RINITE ALLERGICA La rinite allergica è un disturbo sintomatico del naso provocato da un’infiammazione mediata dal sistema immunitario conseguente al contatto della mucosa nasale con un allergene. La rinite allergica è un problema sanitario globale che colpisce dal 5 al 35% della popolazione e la sua prevalenza nell’ultima decade è risultata in aumento. La sintomatologia della rinite allergica è oggi considerata il risultato dell’accumulo di cellule infiammatorie a livello della mucosa nasale, che liberano i mediatori dell’infiammazione. Si possono manifestare rinorrea, ostruzione, starnutazione, prurito nasale con o senza scolo retronasale. Ai sintomi nasali si associano frequentemente anche i sintomi oculari. Una volta che la rinite si è manifestata, la condizione di infiammazione cronica che la caratterizza determina uno stato di iperreattività tale per cui anche gli stimoli irritativi, e non solo gli allergeni, possono scatenare una riacutizzazione della sintomatologia: è quindi preferibile iniziare il trattamento prima che la sintomatologia si sia sviluppata. Le Linee Guida terapeutiche raccomandano l’impiego di steroidi topici nel trattamento della rinite allergica persistente (lieve o moderata-grave) e nella rinite intermittente moderata-grave. I corticosteroidi nasali vengono considerati i farmaci più efficaci, attivi su tutti i sintomi della rinite e particolarmente efficaci sull’ostruzione nasale. Quando i sintomi sono lievi o intermittenti, gli antistaminici orali sono una buona prima scelta, la preferenza tra antistaminici orali e steroidi nasali deve essere sempre valutata caso per caso in base alla gravità, al tipo e alla durata dei sintomi. I corticosteroidi nasali più recenti (mometasone e fluticasone furoato) hanno mostrato di poter migliorare anche gli eventuali sintomi oculari concomitanti. Alcuni rimedi naturali prevedono l’impiego di preparati erboristici ad azione antiinfiammatoria e antistaminica, come il ribes nigrum, l’estratto di semi d’uva ed è raccomandata in generale l’assunzione di Magnesio e Vitamina C, che rinforzano il sistema immunitario e riducono la produzione di istamina.

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Dopo aver descritto le spedizioni alpinistiche compiute sulle Ande tra il 2004 e il 2009 nel suo libro d’esordio “Andar per Ande. Decifrazioni d’alta quota”, l’autore Andrea Vincenzo Lucchi ci ha inviato in redazione il suo nuovo lavoro letterario dal titolo "NEVE NERA" che narra della sua prima spedizione in Africa avvenuta nel febbraio 2013. In questo libro l’alpinista di Vittorio Veneto (Tv) racconta in maniera dettagliata e intensa la salita alla vetta Nelion a 5188 mt e a Point Lenana a 4985 mt sul Monte Kenya, accompagnando il lettore verso le altissime cime africane con sorprendente bravura narrativa, partendo dalle prime fasi di preparazione al viaggio, Gianfranco Iovino fino a giungere all'impresa di 7 lunghi giorni, che ha portato lui e i suoi compagni a raggiungere le cime più alte del Kenya. Attraverso la meticolosa descrizione dell’ambiente africano con la sua vegetazione rigogliosa e particolare, si viene trasportati in un luogo incantevole ma allo stesso tempo insidioso e unico per le difficoltà che l’alta quota presenta ovunque, anche all’Equatore. L’autore, grazie anche a spunti grafici e fotografie suggestive da lui stesso scattate, analizza curatissimi dettagli della sua immensa passione, oltre che riportare interessanti riferimenti storici riferiti ai pionieri delle salite sul Monte Kenya, come Mackinder, e le imprese più suggestive come quella dell’italiano Benuzzi durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra una cena a base di tortellini, il mal di testa che non risparmia nessuno, le escursioni fuori programma, le poche telefonate a casa e gli interessanti scambi interculturali, Andrea raggiunge insieme ai suoi compagni di scalata, incluso Alessia, affabile compagna di vita e di scalate, prima la vetta Lenana e poi, senza più guide né portatori, e con la sola presenza di un amico, la vetta più alta del Nelion. Lucchi Andrea Vincenzo è nato in una piccola isola del Mare del Nord nel 1976. Ancora piccolo rientra in Italia con la famiglia, dove si appassiona alle storie del nonno, maestro di sci e grande amante della montagna, al punto da ricalcarne le sue gesta. Trasferitosi ai piedi del Monte Rosa, dà libero sfogo alla sua passione, fatta di ghiaccio ed alta quota. Oggi Andrea lavora nel veronese, ma risiede a Vittorio Veneto, dove prosegue la sua attività alpinistica su tutto l'arco alpino con gli sci ai piedi d'inverno e le mani nude d'estate, per una passione che sa di amore puro che gli regala grandi traguardi da raggiungere collezionando emozioni intense da vivere e raccontare attraverso i suoi libri, come è accaduto con NEVE NERA: un viaggio affascinante sulle vette altissime del continente nero e più caldo del pianeta. NEVE NERA di Andrea Vincenzo Lucchi ILMARCOPOLO Edizioni - ISBN 978-88-8466-402-0 Pagine 103 - €.12,00


Fiori e giardini? Biglietti da visita Siamo andati a trovare Eugenio Simeoni, giardiniere e titolare di Simeoni Fiori e Simeoni Giardini, chiacchierando con lui di queste due realtà che coinvolgono i fiori, la terra e la natura, e sono molto vicine fra loro. Ci spieghi la differenza fra sue due attività. «Simeoni Fiori è un negozio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, nel Centro Commerciale Corte Ronchi, in cui seguiamo da quattro anni cerimonie, fiere e normale attività commerciale, con due dipendenti. Simeoni Giardini si trova in via Villa a Cavaion, impiega dieci dipendenti e si occupa da vent’anni di giardinaggio, potature, arredo urbano ed esterni di case, capannoni, lottizzazioni, aiuole stradali e campi sportivi comunali». Che importanza hanno il verde e la natura nella vita delle persone, nelle case? «Il verde è un biglietto da visita che aiuta a capire le persone. Nell'immagine esterna di un'abitazione il giardino, o il terrazzo, occupano un posto importantissimo e danno un'idea della persona che vi abita». Ha adottato nuove tecnologie nel corso degli anni? «Abbiamo trattori per tagliare l'erba, per le potature utilizziamo delle piattaforme aeree di varie altezze e le tosaerba manuali vengono continuamente sostituite per rientrare nelle normative. Ogni anno reinvesto in azienda gli utili che rimangono». Segue anche dei corsi di aggiornamento? «Tutti i miei ragazzi ed io, frequentiamo corsi di aggiornamento per le potature, i trattamenti, la sicurezza e le normative, oltre a corsi di psicologia del giardino dove approfondiamo le tecniche di accostamenti di colori e profumi. Queste idee sono essenziali per attirare l'attenzione e si possono attuare anche con piante economiche». Quali sono le richieste più frequenti dei clienti? «Spesso creiamo giardini che non richiedano manutenzione e utilizziamo soluzioni pratiche e poco invasive, come gli impianti di irrigazione a serpentina sotto terra. Cerchiamo sempre di avere idee nuove per stupire le persone e rendere felici i clienti». Rapporto con i dipendenti? «Per tenere unito il gruppo bisogna trattare bene le persone e creare un clima sereno durante il lavoro. La mia attività è come una grande famiglia, i miei dipendenti mi vogliono bene. L’aspetto umano del lavoro è fondamentale per me, ci tengo tantissimo».


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L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

Il design è “Made in Italy” Qualche pillola di storia a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Spesso quando entriamo in un negozio di arredamento per scegliere qualche nuovo mobile ci viene spiegato che quello è un pezzo di design, che è un’icona e rappresenta una parte di storia del progetto di produzione industriale. A prima vista, magari, non sempre è facile comprendere la ragione del perché quell’oggetto sia tanto importante, quale sia il suo apporto al miglioramento del nostro abitare. Il design fa parte delle eccellenze del “Made in Italy” e a ridosso del Salone del Mobile di Milano, dal 14 al 19 aprile, in assoluto la più importante manifestazione mondiale nel campo dell’arredamento, vale la pena pensare alla ragione di tale importanza. Da noi il design corrisponde a una cultura civile e a una importante risorsa economica; è radicato nei distretti industriali, coinvolge interessi imprenditoriali e tendenze culturali. In Italia la nascita del design non è coincisa con la Rivoluzione industriale, come in Europa e questo ha fatto si che la modernità nel nostro paese nascesse prima negli studi degli artisti che nella realtà sociale. Negli altri paesi ancora oggi il design viene interpretato come una funzione aziendale guidata dal marketing mentre in Italia gli oggetti domestici sono legati a doppio filo a cultura, modo di vivere, aspetti politici e perfino religiosi. Non è un caso che sia una nota azienda italiana, Cassina, a

detenere i diritti sulla produzione industriale del più importante architetto del XX secolo, di cui ricorre l’anniversario dei cinquant'anni dalla morte. Le Corbusier annegava, colto da crisi cardiaca, mentre nuotava nelle acque di Roquebrune, in Costa Azzurra, di fronte alla sua minuscola residenza (3,66 x 3,66 metri in pianta e 2,26 di altezza). Il più famoso architetto, urbanista, designer passava infatti molto tempo proprio in quel Cabanon pensato

come il più bel regalo di compleanno per l'amata moglie Yvonne, ma che era anche la realizzazione dei suoi sogni di semplicità e solitudine di fronte al Mediterraneo. La capanna gli permetteva di vivere sulla costa, a contatto con la natura, ritrovando in ogni momento la propria dimensione umana. Di lui restano edifici, mobili, progetti ed utopie ma soprattutto una lezione che non passerà mai di moda: mettere l’uomo al centro del progetto.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

A tutto calcio In questa nuova rubrica seguiremo i gironi dei campionati di calcio dilettantistico dall’Eccellenza alla Terza Categoria, che riguardano le squadre della Valpolicella. Siamo all’incirca a metà del ritorno, ma siamo sicuri che prima della fine ne vedremo ancora delle belle, nella speranza di ammirare qualche bel salto di categoria e, nei casi più disperati, di qualche insperata salvezza. ECCELLENZA GIRONE A Nella categoria più alta prima di approdare al settore professionistico, troviamo i diavoli dell’Ambrosiana, che dopo l’esperienza nella passata stagione con mister Marco “Puma” Montagnoli , hanno affidato il timone ad inizio campionato al giovane Tommaso Chiecchi, ex rossonero e con alle spalle anni da calciatore professionista. A metà delle partite di ritorno, a guidare il campionato di Eccellenza girone “A” sono le due squadre più quotate, ovvero la patavina Campodarsego seguita a pochi punti dall’Adriese, compagine del Polesine. L’Ambrosiana è a metà classifica, in cerca della matematica salvezza il prima possibile, ma non è nemmeno molto lontana dalla zona playoff. «Siamo ad un passo da ciò che ci siamo prefissati da inizio stagione, ovvero la salvezza - spiega Pierluigi Pietropoli, presidente dei diavoli di San Ambrogio -. Abbiamo fatto un ottimo girone di andata che ci ha permesso a fine 2014 di essere quinti in solitaria con 25 punti. Nel ritorno abbiamo faticato un po’ a riprendere il ritmo e purtroppo abbiamo fatto qualche passo falso, ma dobbiamo tener conto che stiamo giocando con una squadra giovanissima, che cresce partita dopo partita. Gli atleti che giocano la domenica sono frutto di un progetto iniziato alcuni anni fa, che oggi ci permette di poter scegliere ragazzi dal nostro vivaio, metterli in campo e ottenere risultati sorprendenti. Oltretutto abbiamo dovuto fare i conti con infortuni pesanti, che solo grazie all’ottimo lavoro e la sintonia di un gruppo ben amalgamato abbiamo potuto affrontare». I rientri dalle varie diffide e dagli infortuni di pedine importanti, come Pietropoli e Quintarelli, fa ben sperare il presidente Pietropoli per le prossime partite in programma, così da raggiungere al più presto la salvezza.

PROMOZIONE GIRONE A Se non fosse stato per il ripescaggio, facilmente in questa categoria non avremmo avuto nessuna squadra della Valpolicella. Ma dopo aver sfiorato la promozione ai playoff, il Valgatara di mister Roberto Pienazza, riesce ad agguantarla ugualmente, dopo la tanto attesa decisione della Figc (Federazione italiana giuoco calcio). Durante l’estate 2014 erano stati annunciati grandi nomi e cambiamenti a sorpresa. Per problemi di lavoro e famiglia, il presidente Marco Ferrari lascia l’incarico al giovane Paolo Megarese, che ha terminato la sua esperienza di calcio giocato proprio tra le fila dei bleu-grana. Già dalle prime battute di campionato sembrava che il Valgatara non potesse avere rivali, sicuramente anche per gli inserimenti di due nuovi giocatori: Matteo Lallo proveniente dalla Virtus Vecomp e Carlo Aldrighetti ex diavolo dell’Ambrosiana. Nelle prime gare è stato un testa a testa con un Caldiero imbizzarrito, ma nel proseguo dell’andata il Valgatara inciampa più di una volta e perde la scia dei gialloverdi della Val d’Illasi, mantenendo però al giro di boa il secondo posto con 25 punti. Nel ritorno i risultati sono stati altalenanti ma secondo il ds del Barça è stato solo per sfortuna. «I ragazzi ci hanno messo lo stesso impegno del girone di andata e la qualità del gioco mi è sembrata molto buona – racconta Mauro Marogna -. Ci è mancato solo un pizzico di fortuna. Le ultime sconfitte sono state di misura e se avessimo pareggiato non avremmo di certo rubato nulla». Il Valgatara riesce comunque a mantenere la zona playoff grazie soprattutto alle belle vittorie dell’andata, ma deve recuperare l’identità perduta se vuole sperare ancora in un salto di categoria. PRIMA CATEGORIA GIRONE A Sono ben tre le valpolicellesi che concorrono nel campionato di Prima Categoria (girone A). La neoretrocessa Arbizzano del presidente Silvano “Ciri” Gasparato è, tra le tre, quella che naviga più in cattive acque e non sembra trovare le forze necessarie per potersi staccare dalle sabbie mobili dei playout. «La retrocessione della passata stagione ha lasciato segni indelebili nell’organico della società sottolinea il vicepresidente Fedele Adami -. Molti giocatori hanno scelto di spostarsi in altre società, maga-

ri in categorie più importanti e chiaramente noi abbiamo dovuto tamponare le carenze andando a pescare tra le nostre giovanili. Fortunatamente avevamo molti atleti volenterosi che arrivavano dagli juniores con fiato da vendere, ma sarebbe servito qualche uomo in più in campo con una certa esperienza alle spalle per trainare la squadra. L’importante ora è non arrendersi e giocare bene ogni partita fino alla fine». Basterebbe veramente poco ai gialloblu di mister Lucio Beltrame perché con una manciata di punti la redenzione sarebbe a portata di mano. Vedremo quindi nelle prossime gare se l’Arbizzano riuscirà a ritrovare la forza necessaria per lo sprint fina-

SECONDA CATEGORIA GIRONE A Nelle parti alte della classifica di Seconda Categoria (girone A) troviamo due agguerritissime squadre della Valpolicella: il BureCorrubbio e il Gargagnago. La prima guidata da mister Alessandro Zampini, al momento è capolista a fianco della temuta Parona, che deve però recuperare una partita col Sant’Anna D’Alfaedo. «Con gli innesti di Accordini e Scienza avevamo formato un’ottima rosa ad inizio campionato con tutta l’intenzione di fare bene - dichiara Massimiliano Zago, presidente del BureCorrubbio -. Poi, a Natale è arrivato dal Pastrengo il portiere Mauro Faettini, che ci ha dato quel

miracolo. «È stato un campionato sfortunato - dice il presidente Bussola -. Abbiamo perso almeno sette o otto punti per strada. In più, partite perse in zona Cesarini e svariati infortuni hanno contribuito a condizionare la classifica. Nulla da rimproverare ai ragazzi che ogni domenica hanno giocato a viso aperto e senza paura. Ora cercheremo di non perdere punti preziosi per non essere risucchiati in zona retrocessione». E proprio nella zona infuocata si trovano tuttora i cugini rossoneri del San Peretto di mister Cristiano Oliboni. «Siamo un ottimo gruppo - commenta Nicola Righetti, direttore sportivo dei rossoneri -. Nella passata stagione, abbiamo

Il Valgatara guidato da mister Roberto Pienazza

le nella corsa per la salvezza. Nemmeno il Pedemonte di mister Rinaldo Zantedeschi dorme sonni tranquilli. I Reds del presidente Ezio Ferrari rientrano in quelle squadre che, incappando in qualche giornata nera, potrebbero ritrovarsi in cattive acque, ma mister Zantedeschi sembra alquanto fiducioso: «In generale è stata una buona stagione. All’inizio abbiamo perso due difensori di peso e indubbiamente questo ci ha subito penalizzato. Abbiamo puntato da subito alla salvezza e se anche tuttora siamo a pochi punti dalla quinta non abbiamo alcuna ambizione di andare ai playoff. Se la squadra gioca come ha fatto finora penso che concluderemo il campionato in tranquillità e senza problemi». La migliore delle tre è di sicuro il Valpolicella, nato nel 2012 con la fusione tra la Fumanese e la Carianese. Al momento il team guidato da mister Michele Purgato riesce a mantenersi aggrappato con le unghie al treno playoff. Come per le altre, però, deve stare molto attento, proprio perché anche nella zona alta della classifica (nel giro di pochi punti) ci sono una miriade di inseguitrici col fiato sul collo, agguerrite e decise a prendersi un posto per salire di categoria.

pizzico d’esperienza e sicurezza in più per fare ancora meglio. Ora siamo pronti a giocarci il tutto per tutto, sempre con la consapevolezza di aver fatto un’ottima stagione». L’importante per il BureCorrubbio, al momento, è non fare passi falsi: dietro ci sono squadre pronte a mettere la freccia e sorpassarlo. Tra queste c’è anche il Gargagnago del presidente Stefano Sartori, trainato dal mister Ivo Castellani. «La stagione è iniziata con l’inserimento nella rosa di nomi di spicco come il portiere Andrea Padovani proveniente dal Pescantina e la punta di diamante Giuseppe Pace – afferma il ds dei biancoverdi, Bissoli Cristiano -. Negli ultimi cinque anni si è formato un gruppo compatto e siamo cresciuti anno per anno. Ad inizio stagione siamo partiti chiaramente puntando alla salvezza, ma a questo punto del campionato, vista la posizione in classifica, possiamo permetterci di ridimensionare le nostre aspettative e ambire a qualcosa di più grande». A metà classifica, tra alti e bassi, lotta a spron battuto il Negrar di patron Tommaso Bussola. I grigio-amaranto diretti da Antonio Russo, si votano al loro patrono San Martino, ma forse sono un po’ troppo lontani dall’alta classifica per sperare in un

agguantato la promozione in Seconda dopo i playoff e un campionato splendido e pieno di soddisfazioni. Quest’anno abbiamo puntato da subito alla salvezza, sapendo che molti giocatori della rosa non avevano mai fatto esperienza in categorie superiori. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma speravamo effettivamente in un finale diverso». Situazione un po’ più critica invece per il Sant’Anna D’Alfaedo, che alla 21ª giornata ha affidato le redini della squadra all’esperienza di Giacomo Cona esonerando Giuliano Andreoli. L’ex falco e falconiere dovrà sfoderare tutta la sua scaltrezza per recuperare punti e tirar fuori il suo Sant’Anna dalle acque torbide dei playout. «Con Andreoli ci siamo trovati benissimo - esclama Alberto Cona, presidente dei Falchi - ma a questo punto del campionato e vista la posizione in classifica, volevamo dare una scossa alla squadra e cercare di uscire da una situazione abbastanza difficile. Per questo abbiamo deciso di optare per Cona, che ha già allenato molti dei ragazzi della rosa e che in altre occasioni ci ha tirato fuori da circostanze simili. Ultimamente abbiamo perso tre partite con squadre di grosso calibro, come il BureCorrubbio e il Gargagnago, ma

32 non abbiamo di certo sfigurato. Ho fiducia nei ragazzi e sono sicuro che alla fine ci salveremo». I Falchi della Lessinia occupano al momento la penultima posizione con una partita da recuperare. TERZA CATEGORIA GIRONE A Con orgoglio e soddisfazione si gode il bel momento Dario Zampini, presidente della Polisportiva La Vetta, in piena zona playoff nel campionato di Terza Categoria (girone A). «Abbiamo sempre puntato sui giovani – analizza Zampini, visibilmente fiero -. La nostra è una bella realtà, formata da ragazzi che vogliono divertirsi e far divertire. La società cura molto anche il vivaio e questo può solo giovare alla prima squadra, che molte volte si ritrova in formazione atleti giovanissimi, con tanta voglia di mettersi in mostra. Quest’anno siamo partiti bene e vedo una forte sintonia con il mister Alessandro Saiani. Ora dobbiamo solo essere costanti e, comunque vada, sapremo di aver dato il massimo». Largo ai giovani anche tra le fila della Pieve San Floriano, di patron Giovanni Flora, che da tre anni, oltre a curare con parsimonia il settore giovanile, fa giocare tra i dilettanti quei ragazzi che non hanno trovato spazio nelle altre squadre della zona. «Non ci siamo prefissati alcun traguardo da raggiungere – riferisce Flora -. L’importante è crescere, divertirsi e far giocare chi non ha questa opportunità in altre società. Io ho raggiunto il mio scopo, ovvero quello di vedere molti giovani di San Floriano giocare nella squadra del paese con soddisfazione. Le prossime domeniche giocheremo come abbiamo fatto finora, sotto il controllo di mister Enrico Facciotti, e sono sicuro che potremo ottenere ancora bei risultati». Festeggia il Fane Calcio dell’allenatore giocatore Riccardo Andreoli e del vice Umberto Mazzi per la seconda vittoria in campionato arrivata qualche domenica fa proprio ai danni della Pieve San Floriano. «Dopo il ritiro dal campionato dello Sporting Salionze, siamo noi la Cenerentola della Terza Categoria in Valpolicella confessa Marco Zivelonghi, direttore sportivo delle aquile di Fiamene -. Questo però non ci turba affatto. Sappiamo che la nostra è una squadra giovane destinata a crescere e maturare. Non ci resta che lavorare e aspettare che i risultati arrivino da soli. L’andata è stata disastrosa sul piano dei risultati, ma nel ritorno abbiamo notato un netto miglioramento del gioco, fino a portarci alla prima, splendida e tanto attesa vittoria con il Pizzoletta e a quella netta per 4 a 0 con la Pieve San Floriano». Alberto Dalle Pezze


Volkswagen Golf GTD Variant Un mix di eleganza e sportività Per presentare al pubblico per la prima volta la nuova Golf GTD Variant, Volkswagen ha scelto il prestigioso palcoscenico del Salone di Ginevra. La Volkswagen Golf Gran Turismo Diesel (GTD) Variant va ad accrescere la già numerosa famiglia della best-seller di Wolfsburg con questa nuova pratica e versatile versione station wagon della GTD che segue il modello berlina. Come si nota dalle foto live arrivano da Ginevra la Golf GTD Variant punta sul comfort e sulla praticità di viaggio. A spingere la Volkswagen Golf GTD Variant è il motore quattro cilindri turbodiesel da 2.0 litri che sviluppa 184 CV e 380 Nm di coppia massima, abbinato al cambio manuale a 6 marce, o all’automatico a doppia frizione a 6 velocità, per un consumo dichiarato pari a 4,4 litri di gasolio ogni 100 chilometri, anche grazie alla presenza del sistema Start&Stop. L’aumento del peso rispetto alla variante berlina ha costretto a rinunciare a qualcosa in termini di reattività con lo scatto 0-100 km/h compiuto in 7,9 secondi e una velocità massima di 231 km/h. Nella dotazione di serie della Golf GTD Variant troviamo i cerchi da 17 pollici, i fari bi-xeno, il climatizzatore automatico e l’impianto radio Composition Touch. Con un ampio bagagliaio che vanta una capacità di carico che va da un minimo di 605 ad un massimo di 1.620 litri, la nuova station wagon di Wolfsburg si presenta con un abitacolo che richiama lo stile GTD grazie a diversi elementi: sedili sportivi, volante e pomello del cambio rivestiti in pelle e rivestimenti del tetto in colore nero. La Volkswagen Golf GTD Variant punta anche sulla maneggevolezza grazie alla presenza del telaio sportivo, del differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+ per la dinamica di marcia e dell’ESC Sport. In più la vettura tedesca può essere arricchita con il Pacchetto Sport che aggiunge vetri oscurati, selettore della modalità di guida e cerchi da 18 pollici con pinze dei freni rosse. La Golf GTD Variant viene venduta in Germania a partire da 31.975 euro.


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

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L’INTERVISTA / QUANDO IL GIORNALISMO DIVENTA SOLIDARIETÀ

Giovanna Benini: «La mia Africa» «Ad Angal ci arriva chi ha nel cuore il desiderio di condividere»: queste le parole che riassumono tutto l’amore, la passione e la storia di una donna che più di tante altre ha saputo costruire un ponte tra la sua anima e il giornalismo, inteso nel senso più pulito e corretto del termine. Giovanna Benini, professionista freelance e scrittrice, ha scritto queste parole al rientro da Angal, un villaggio dell’Uganda dove da mezzo secolo operano medici e volontari coordinati da Mario e Claudia Marsiaj, fondatori dell’Associazione Amici di Angal. «Angal è la mia Terra Promessa» confessa Giovanna e il motivo sta tutto nella sua forte esperienza di vita fatta di coraggio, di scelte e di tanta voglia di non arrendersi. Mai. Giovanna, com’è nato il desiderio di entrare nel campo del giornalismo? «Durante il mio percorso di studi al liceo linguistico è nato in me il desiderio di fare giornalismo. Mi sono quindi iscritta alla facoltà di Lettere, dove questa mia aspirazione si è sempre più acuita… Evidentemente avevo tanto dentro da dire e volevo avere la possibili-

Mario e Claudia Marsiaj

tà di esprimere determinati valori che mi caratterizzano profondamente. Fu così che appena laureata iniziai a lavorare per l’Arena. Dopo pochi mesi vinsi il premio “Don Bassi”, con cui probabilmente procurai dei fastidi a qualcuno più anziano di me. Da qui sono iniziati i problemi e le vicissitudini. Durante 10 anni trascorsi in Arena mi sono dedicata anche alla correzione delle bozze e, in poche parole, ho fatto la cosiddetta “gavetta”. Dopo aver collaborato per 15 anni con Verona Fedele, prima per la cronaca, poi

per gli Spettacoli, mi sono dedicata ai free-press e sono approdata a L’Altro Giornale con cui ho collaborato per un paio d’anni». Strada facendo è nato anche un libro… «Nel 2000 scoppiò a livello nazionale il caso del professor Luis Ignacio Marsiglia, insegnante di religione cattolica al liceo classico Scipione Maffei di Verona, accusato poi di “simulazione di reato”, che denunciò di essere stato vittima di un’aggressione antisemita. Mi fu chiesto di raccogliere testimonianze a favore della

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Così come la nostra natura viene risvegliata dall’acqua, i capelli ritrovano un’idratazione e una vitalità sorprendente grazie all’Olio di Tsubaki. Quest’olio particolarissimo, che non unge e non appesantisce i capelli, si ottiene dalla pigiatura a freddo dei semi di camelia japonica che, miscelato ad altri olii, come l’Argan, le proteine della seta e l’olio ottenuto anche dai petali di camelia japonica, idrata e arricchisce i capelli donando, attraverso l’essenza di tutti questi olii un mix di amminoacidi per l’equilibrio e la struttura dei capelli, con particelle compatibili alle fibre proteiche che restituiscono nutrimento e luminosità, creando un’esclusiva esperienza sensoriale. L’olio di Tsubaki è presente in una linea completa ed esclusiva di prodotti per capelli che si trova nel salone di Antonella. Rivoluzionario anche il nuovo propulsore ad Ossigeno che, usato in tricologia, dona lucentezza, corposità, forza, combattendo gli in estetismi di cute e capelli e le varie problematiche come forfora, seborrea, caduta, diradamento, indebolimento post parto e varie anomalie. Antonella cura i capelli anche nell’estetica capillare con prodotti a base naturale, come ad esempio - colori, meches e giochi di colore a base naturale - percorso spa hammam, benessere capelli e mente - trattamenti ricostruzione con prodotti all’avanguardia con base costiuita dal coenzima Q10 e molti altri servizi sempre nel pieno rispetto della persona e dei capelli.

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verità: attraverso la trasmissione Sciuscià gli accadimenti erano stati travisati a sfavore dell’intera città di Verona. Così, da un progetto per riabilitare la figura di uno dei coprotagonisti di questa vicenda, nacque una pubblicazione presentata a maggio 2009 dopo lungaggini e molte vicissitudini. Anche in questo caso sono stata ostacolata: l’editore, che poi cambiai, temeva per la possibile reazione della Giunta comunale veronese di allora… Ma che soddisfazione vedere poi, dopo anni, questo progetto concretizzarsi! Da quest’esperienza ho maturato la convinzione che le verità vanno dette. E se non vengono ascoltate vanno urlate». Ed ora con la tua tenacia sei approdata ai documentari. Due per l’esattezza. Racconta. «Tutto è nato durante una viaggio a Capo Verde. Prima di partire frequentai due corsi per giornalisti che operano in terra di missione. Ricordo che un amico mi imprestò una vecchia telecamera. A Capo Verde girai quindi un piccolo documentario per il quale al mio rientro un collega mi invitò a scrivere i testi. Nasce così la mia “avventura” con i documentari». L’ultimo, quello in rete

da pochi giorni, presenta proprio l’ospedale di Angal, un villaggio nel cuore dell’Africa nera, sviluppato grazie alla volontà ed al lavoro di due splendide persone, Claudia e Mario. Com’è nato il tuo desiderio di mettere a disposizione gratuitamente la tua professionalità nell’ambito di quest’esperienza? «Avevo solo sette anni quando ripetevo che volevo sposare un nero dell’Africa: se sposo un nero, dicevo, avrò un bimbo di colore e potrò farlo studiare in Italia. Uno in meno che non mangia, dicevo. Poi la vita ha preso una direzione diversa, ma oggi, dopo molti anni, sono venuta a contatto con Angal e con Mario e Claudia Marsiaj che nel 2005 mi contattarono per un servizio per Verona Fedele. Avrei dovuto andare in Africa già allora per aiutare mamma Claudia nel progetto alimentare di Angal, ma per uno strano

Giovanna Benini

ha dato tante soddisfazioni, ma anche molti ostacoli da superare, non ultimo il maschilismo imperante. Il giornalismo si è rivelato una profonda delusione, fino ad arrivare al punto di non darmi più da vivere. Ma ad un certo momento dentro di me qualcosa mi diceva: “se il Signore dopo 27 anni di professione ti ha fatta arrivare fin qui significa che qualcosa ancora devi fare”. Ecco, i miei 27 anni nel mondo del giornalismo sono serviti per Angal. Il documentario che ho realizzato, “Angal Un villaggio e

“Angal Un villaggio e il suo ospedale tra passato e futuro” è disponibile on line: http://youtu.be/AFcczS2C3zo.In meno di una settimana ha ricevuto 134 visite e 15 “Mi piace”. 50 i “Mi piace” ricevuti su Facebook e 22 condivisioni tra YouTube e sito internet di Giovanna Benini (www.giovannabenini.it). Un successo annunciato. gioco del destino non potei partire… Quando però si ha davvero nel cuore qualcosa, se si è determinati, la si ottiene. E alla fine ho raggiunto Angal: Mario Marsiaj, che nel frattempo avevo ricontattato per questioni personali, era rimasto colpito dal mio documentario di Capo Verde e mi chiese subito di realizzarne uno anche per l’associazione Amici di Angal. Partii quindi per l’esperienza più profonda della mia vita. Ciò che ho ricevuto da Angal è incommensurabile. La mia professione mi

un ospedale tra passato e futuro”, spero serva ad allargare il bacino di benefattori che, attraverso il 5xmille o tramite offerte, potranno così aiutare Angal e l’associazione Amici di Angal a crescere sempre più. Ora resta una dolcissima nostalgia e l’impegno con me stessa di fare tesoro di una simile esperienza per ricordare, ricordare sempre, ciò che veramente è importante nella vita nel rispetto di chi mi ha insegnato quanto sia difficile sopravvivere». Rosanna Pancaldi

PONTEGGI TARANTINO-PUNTO VENDITA L’inaugurazione a Caldiero con Krizia “Ponteggi Tarantino” arricchisce la sua attività di un punto vendita: protagonisti saranno ferramenta, trapani e attrezzature per l’edilizia (con la possibilità di noleggio), mentre un angolo interamente dedicato ai bambini sarà l’oasi ideale per giocattoli e, una volta al mese, per laboratori in cui “piccoli lavoratori in erba” si cimenteranno con materiale didattico in argomenti legati all’edilizia e al “fai da te”. Il negozio “Ponteggi Tarantino”, in via Strà a Caldiero, sarà inaugurato sabato 18 aprile: “le danze” si apriranno alle ore 10.00, con un lauto rinfresco e la possibilità Krizia di visitare il punto vendita. La giornata, interamente organizzata e condotta da Patrizia Scognamillo (in arte Krizia), proseguirà con un intenso pomeriggio di intrattenimenti: dalle ore 16.00 a riscaldare l’atmosfera saranno lo zumba della Palestra di Colognola ai Colli con gli istruttori della Polisportiva di Colognola e l’hip hop dei ragazzi della palestra di Caldiero. A seguire la sfilata di miss per Lady Wanizia con l’elezione di Lady Ponteggi Tarantino. Ospite d’onore sarà Beppe Braida che con il suo spettacolo chiuderà in bellezza una magica giornata inaugurale.


L’ALTRO GIORNALE Aprile 2015

SPAZIO DONNA

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

Come tutti gli anni in questo periodo sono reduce dalla manifestazione più importante per il settore benessere. In occasione di Cosmoprof Bologna si ha la possibilità di presentare le proposte benessere più all’avanguardia. Massaggi, trattamenti, macchinari e creme fanno da protagonisti a una full immersion di quattro giorni. In contemporanea a Verona esponeva Vinitaly. Ho voluto unire il concetto di benessere alla cultura del vino e proporvi un trattamento facile con un prodotto del nostro territorio, il vino. Con il termine vinoterapia s’intende il complesso di terapie basate sull’impiego di derivati della vite, quali l’uva, foglie e vino. Questa terapia viene riscoperta in Francia, nei pressi di Bordeaux e il crescente interesse per la cultura del vino ha portato a rivalutare l'impiego delle sue proprietà anche in altri ambiti non legati al senso del gusto. Grazie alle moderne tecnologie biochimiche, si conosce ogni singolo beneficio della pianta e del suo frutto. Tant’è vero che la vite, insieme all’uva, viene impiegata nella cura degli inestetismi della pelle, il miglioramento della microcircolazione sanguigna, la lotta al colesterolo, la depurazione epatica e intestinale, per contrastare l’invecchiamento della pelle e tanto altro ancora. I semi dell’uva sono ricchi di calcio, fosforo, polifenoli e flavonoidi, svolgendo un’azione idratante, levigante e antiossidante. Attualmente sono numerose le SPA che propongono trattamenti viso e corpo e i risultati sono di altissima qualità. Se non avete la possibilità di regalarvi qualche ora di vineterapy in istituto potete provare questo trattamento corpo che vi aiuterà a riattivare il metabolismo della pelle per affrontare la primavera. SCRUB PER GAMBE AL VINO ROSSO Ingredienti 3 cucchiai di vino rosso Valpolicella 1 cucchiaio di miele biologico 3 cucchiai di zucchero di canna 6 gocce di olio essenziale di limone Preparazione Versate tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Applicate l'impacco sulle gambe umide massaggiando dal basso verso l'alto per dieci minuti a gamba. Risciacquate bene alternando acqua calda e acqua fredda. Applicare su entrambe le gambe olio di mandorle con dolci sfioramenti. In questo tipo di scrub la presenza dell'acido tartarico nel vino e dell'acido glicolico nello zucchero hanno un effetto levigante che contribuisce all'eliminazione delle cellule morte e al risveglio della pelle. Buona primavera a tutti. Namastè!

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DONNE DELLA VALPOLICELLA Serata pasquale per l’associazione Donne della Valpolicella. Numerosissime le socie che si sono date appuntamento presso Villa Quaranta in occasione della tradizionale cena dedicata allo scambio di auguri in vista della Pasqua. All’evento, condotto dal giornalista di TeleArena, Gigi Vesentini, ha preso parte anche il prefetto di Verona, Perla Stancari. Tra gli ospiti presenti anche la presidente Lions Valpolicella, Adriana Benati, e la dottoressa Stefania Gori, primario del reparto di oncologia dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar. Frizzante l’atmosfera che aleggiava tra le commensali, alcune accompagnate dai rispettivi consorti, e simpatici gli interventi ai quali sono state chiamate “a spot” alcune socie dal giornalista Vesentini. «Quella dedicata alla Pasqua si è rivelata anche quest’anno un’occasione speciale, divertente e allegra per uno scambio d’auguri e per trascorrere qualche momento insieme – afferma Bruna Pavesi

Castelli, Presidente dell’associazione Donne della Valpolicella -. Come sempre le nostre socie hanno partecipato con entusiasmo alla serata. Ci siamo salutate con una “Buona Pasqua” e scambiandoci il tradizionale uovo di cioccolato, l'immagine che maggiormente ricorre nell'evento pasquale. Già presso popolazioni e civiltà antiche l'uovo era considerato simbolo di eternità, di nuova vita, di rinascita, e proprio con questo significato venne a far parte della tradizione cristiana richiamando alla risurrezione di cristo, al Figlio di Dio che ha vinto le tenebre della morte ed ha riscattato l'intera umanità dal peccato introducendoci alla vita eterna». Il prossimo appuntamento dell’associazione Donne della Valpolicella è previsto per il 22 aprile: la professoressa Dall’Agnello parlerà di scrittore, giornalista, caricaturista e umorista italiano, Giovannino Guareschi.

Da sinistra il Prefetto Perla Stancari, il giornalista Gigi Vesentini, la presidente dell’Associazione Donne della Valpolicella Bruna Pavesi Castelli, la vicepresidente Carmela Dori Guidi



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