Valpolicella Aprile 2016

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA1986 - 2016www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.4 - APRILE 2016 - Stampato il 31/03/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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ORFANI ALLA NASCITA di ROSANNA PANCALDI Articolo 1: “I figli non si comprano”. Possiamo sperare che questo disegno di legge sia approvato? Mah! Al momento tutto tace. Staremo a vedere come si muoveranno i nostri governanti e se si muoveranno. Di certo la nostra è una società malata. Una società perversa, che per soldi sta vendendo e comprando tutto, anche la vita. Dopo la nascita - e l’arrivo in Italia - del figlio di Nichi Vendola e del compagno Ed, si riaccende il dibattito sulle adozioni e soprattutto sul tema caldo dell'utero in affitto. Un abominio che gode sempre più successo e il motivo è semplice: si evita un coinvolgimento emotivo e soprattutto psicologico (dicono) tra la madre e il bimbo; bimbo che viene tolto immediatamente dopo la nascita alla donna che l’ha partorito. Ma sono così sicuri i fautori di questa pratica, che i nove mesi trascorsi in quel ventre non abbiano lasciato, invece, una profonda traccia psicologica tra i due? Si è forse dimenticata l’importanza della vita prenatale, durante la quale passano moltissime comunicazioni neurochimiche tra madre e figlio. Comunicazioni che imprimono una traccia indelebile nella vita di ciascuno dei due e della quale dovranno tenere conto. Va detto, comunque, che la scelta di questa pratica, riguarda anche tantissime coppie etero in cui la donna, a causa di malattia o di età avanzata non può portare a termine la gravidanza. Non accettiamo più che la natura faccia il suo corso. Da sempre ci sono coppie “normali” private della gioia di un figlio, ma la genitorialità – abbiamo sempre pensato e creduto – non può essere un diritto acquisito. Oggi si parla continuamente del rispetto della natura: dalle foreste, all’acqua, agli animali, dalla raccolta differenziata, alle auto ecologiche. Tutto per salvaguardare il Pianeta e quindi la vita in generale. Ma perché, allora, non rispettiamo la natura per quanto riguarda il modo in cui si mette al mondo un figlio? Il classico modo che proprio la natura ci ha insegnato: l’unione tra un uomo e una donna, che diventano un padre e una madre e da cui nasce una famiglia. Forse perché oggi tutto gira intorno al dio denaro. Siamo abituati a volere tutto e ad avere tutto e quindi – dato che il mercato lo permette - pretendiamo di comprare un figlio, come se fosse una qualsiasi altra merce. Lo possiamo ordinare con determinate caratteristiche fisiche, dotato di una particolare intelligenza, insomma un figlio pressoché perfetto. Abbiamo anche varie possibilità di acquisto, dal più economico al più costoso: negli Stati Uniti la “merce” ha un costo di 100-130mila euro, che possono arrivare a 200mila; seguono Canada (90mila euro), Grecia (tra 40mila e 60mila euro), Ucraina e Russia (40mila), India e Nepal (30mila). Dipende dal nostro portafoglio, ma comunque tutti garantiscono un numero illimitato di tentativi fino al risultato sperato: un figlio orfano dalla nascita.

Negrar, calcio e... tamburello Il piano di lavoro per il rifacimento del campo da calcio in erba sintetica di Negrar capoluogo è in fase conclusiva di progettazione. L’Amministrazione, approvato il progetto preliminare e acquisito il progetto definitivo, sta ora aspettando di avere a disposizione il progetto esecutivo corredato di tutte le necessarie autorizzazioni, per approvarlo e appaltare i lavori…Ma c’è anche chi non è felice di questo progetto: «Il tamburello fa parte della storia di Negrar e non si può in un attimo cancellare tutto…nel progetto non è più previsto il Campo da Tamburello» - affermano Massimo Montagnoli e Mirco Zantedeschi, presidente e segretario dell’“ASDT Negrar 2014”, associazione tamburellistica nata nel 2014 a Negrar. Pagina 13

Speciale San Pietro in Cariano Cronaca, appuntamenti, informazioni e il programma della Festa più attesa dell’anno a Pedemonte: questi i contenuti di cinque pagine che vedono protagonista il comune di San Pietro in Cariano. Nel frattempo inizia il conto alla rovescia per la 57a Festa dei Vini Classici della Valpolicella, l’appuntamento di Primavera promosso dal Comune di San Pietro in Cariano, in programma da venerdì 22 Aprile a domenica 8 Maggio a Pedemonte. Un evento che quest’anno si arricchisce di una novità: la Amarathon, prima maratona della Valpolicella in collaborazione con i gruppi podistici della Valpolicella. Un percorso di 21 km che toccherà i cinque comuni della Valpolicella Classica. Inserto San Pietro in Cariano

A partire dal numero di Maggio la cronaca del comune di Brentino Belluno non avrà più la sua pagina dedicata sull’edizione Valpolicella, ma verrà trasferita sull’edizione Garda Baldo: una scelta fatta a seguito delle numerose richieste pervenute alla redazione da parte di cittadini e lettori di Brentino Belluno e accolta di buon grado dall’Amministrazione comunale.


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SAN PIETRO

“Rotonda di Pedemonte”

Vorrei puntualizzare in merito alla mancata realizzazione della “rotonda” di Pedemonte soluzioni alternative ai semafori. Di questi ultimi ne esistono solo 2 e il sottopasso in questo caso sarebbe molto costoso e di difficile soluzione. Altre alternative proposte da questa Amministrazione sarà solo uno sperpero di denaro pubblico, come purtroppo è stato il parcheggio camper di San Pietro realizzato dall’Amministrazione

Accordini. Vorrei ricordare che l’attuale Amministrazione era contraria alla realizzazione delle nuove due rotonde di San Pietro, un progetto portato avanti e concluso dall’Amministrazione Maestrelli, di cui io mi onoro di aver fatto parte in qualità di assessore. Al sondaggio effettuato ai primi di gennaio che ha visto il 74% dei cittadini di San Pietro favorevoli alla rotonda di Pedemonte, vorrei rispondere al signor sin-

daco Giorgio Accordini che il sondaggio è stato effettuato nei pressi di otto attività commerciali in loco, facendo rispondere solo a chi risiedeva nel comune di San Pietro: 100 intervistati con 74 favorevoli alla rotonda. L’Amministrazione Maestrelli è stata eletta nel 2009 con il 44% dei consensi, l’attuale con meno del 30% giusto per ricordare! Iseo Murari (ex assessore)

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DA GARDA Un’isola ecologica davvero ORDINATA!

DA PESCANTINA Via Filissine ... che bel tombino! Un vero pericolo per gli automobilisti!

DA PERI Il sottopasso della stazione ferroviaria di Peri. La manutenzione è inesistente, due sole luci funzionano. Infiltrazioni d’acqua ovunque!

DA MORON Nella loc. di Moron i contadini bruciano sterpaglie nelle ore non permesse creando nuvole di fumo. Non si possono aprire le finestre!

DA DOMEGLIARA Questo autovelox (non funzionante - è stato installato circa 1 anno fa, su un terreno privato! Qui ci sono i 50 km orari, ma sfrecciano anche ai 100!

RACCOLTA CARTA Gli addetti alla raccolta non possono permettersi di lasciare una strada in queste condizioni!

VENETO. SANITÀ VIRTUOSA?

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Lo abbiamo detto e continuiamo a ripeterlo, l'adozione dei costi standard, spot elettorale della campagna del governatore contro gli sprechi, è stata completamente ignorata ed ora più che mai occorre applicarla. Zaia si vanta di una sanità regionale "virtuosa" e di non far pagare l'addizionale Irpef ai Veneti, ma in compenso fa pagare tra i più alti costi per i ticket sanitari. Secondo la ricerca svolta dall'Ires del Veneto presentata dal sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil sulle entrate della sanità regionale, siamo al secondo posto nella classifica delle regioni italiane per la maggior quota sborsata dai cittadini attraverso i ticket: 181 milioni nel 2014, secondi solo alla Lombardia con oltre 234 milioni. All'ultimo posto di questa classifica c'è il Molise con soli 5 milioni versati dai cittadini per i ticket sanitari. Davanti a queste cifre è finalmente chiaro come i Veneti vengano presi in giro. Se da una parte la Regione non impone il pagamento dell'Irpef dall'altra ha applicato come ha voluto la legge nazionale che permette alle Ulss di imporre il ticket ai cittadini che non rientrano nella fascia delle esenzioni per basso reddito. In questo modo il ticket sanitario, com'è oggi, crea disparità sociali

perché le differenze economiche si "sentono" anche tra le Ulss della nostra stessa Regione. Secondo le dichiarazioni riportate dalla stampa della ricercatrice Camilla Costa (centro studi Ires-Cgil) nel sistema Veneto emergono 'diseguaglianze eccessive e contraddizioni incomprensibili'. I ticket sono diventati un modo per ripianare i buchi di bilancio invece che coprire le effettive spese del ricorso al Pronto Soccorso e l'esempio più eclatante è quello dell'Ulss veneziana che ha un deficit, secondo quanto riportato dalla ricercatrice, di oltre 68 milioni in rosso che diventerebbero addirittura 79 milioni senza gli oltre 11 milioni derivati dai ticket versati dagli utenti. Davanti a tutto questo torniamo a chiedere con maggiore forza l'adozione dei costi standard perché non vi siano più cittadini di "serie A" e "serie B" tra le nostre province. Vedremo poi se la maggioranza smentirà ancora se stessa e la promessa elettorale di abolizione del ticket sanitario, e vedremo chi voterà a favore della nostra mozione! Giovnna Negro Andrea Bassi Maurizio Conte

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PESCANTINA

“Problema strade. Gli interventi...”

Vergogna! Un’amministrazione che ride! Scandalose le esternazioni viste in Consiglio comunale a Pescantina sull’interpellanza che io stesso ho presentato mettendo nuovamente in evidenza la situazione catastrofica delle strade del territorio di Pescantina. Con l'interpellanza chiedevo cosa vuole fare l'amministrazione Cadura per ridurre il proble-

ma. Come già visto in precedenti richieste di questo tipo ho avuto le stesse identiche risposte e gli stessi identici sorrisi di un anno fa. Ridono. Il vicesindaco Paola Zanolli, come consuetudine, a distanza di più di due anni di mandato ha scaricato la colpa sulle precedenti amministrazioni e ha informato che cercheranno di tamponare il più possibile

attingendo alle poche risorse disponibili. Io dico che è questione di immobilismo: oggi a Pescantina per non chiudere le buche si chiudono le strade (vedi a S. Lucia e Settimo). Le poche buche che chiudete vengono tamponate con il ghiaino invece che l'asfalto e non esiste una manutenzione annuale adeguata. E di contro vengo utilizzati fondi per fare le stri-

Nelle scorse settimane i cittadini di Pescantina hanno potuto vedere all’opera i lavoratori di una ditta che rinnovavano la segnaletica orizzontale in alcune strade del paese, tra cui via Roma. Anche in questa azione, seppur necessaria, risulta difficile riconoscere una logica evidente da parte dell’Amministrazione, visto che la nuova segnaletica (strisce, stop, passaggi pedonali…) è stata disegnata su una sede stradale composta da tombini sprofondati, buche che ormai sembrano voragini, strati di rattoppi su rattoppi. Insomma, un lavoro fatto senza tener conto della priorità logica che andava certamente al ripristino del manto stradale prima che al disegno delle strisce delle piste ciclabili. Proprio perché le risorse del Comune sono scarse non è il caso di sprecarle in opere che andranno comun-

que rifatte in un secondo momento: se la segnaletica è importante per la sicurezza sulle strade, non lo è certo di meno la sussistenza stessa della strada, che ormai costringe pedoni, ciclisti e automobilisti a pericolose gimkane fra le buche, con un’andatura più consona a quella di una gara ad ostacoli che alla normale circolazione stradale. Anche riguardo a via Piasenti (contro strada di fronte alla discarica che apre le vie d’accesso di Balconi alla Valpolicella) l’assessore Boscaini mi rassicurava, pochi giorni fa, che l’intervento di ripristino della segnaletica orizzontale e della pista ciclabile (con rifacimento delle strisce che la delimitano) era in programma da tempo, e che perciò la richiesta che io stesso avevo fatto in questo senso (visto che è una delle poche strade ancora con un

discreto manto stradale) era del tutto superflua: se questo è vero c’è da chiedersi come mai un intervento studiato e programmato con cognizione di causa non abbia previsto di ripulire il ciglio della strada prima di ridisegnare le strisce. Il risultato ovviamente è incompleto, visto che su larga parte della via in questione non sono state rifatte le strisce che delimitano la carreggiata proprio perché i cigli sono pieni di erbacce e arbusti. L’intervento è stato programmato con tanta “cura” che non si è nemmeno pensato che per rendere agibile la pista ciclo pedonale che veniva ridisegnata, bisognava innanzitutto estirpare ramaglie e arbusti da cui la pista risulta invece ancora parzialmente invasa, e quindi difficilmente praticabile, nonostante le strisce nuove. Davide Pedrotti

Il compito di un’Amministrazione comunale è, soprattutto, quello di fare gli interessi e venire incontro alle necessità e ai desideri dei cittadini della comunità che l’ha eletta. Tutto ciò dovrebbe stare nella norma, quello che purtroppo non avviene nel comune di Pescantina. La conferma di questa contrarietà comunale, nei confronti della sua gente, la constatiamo in modo rilevante nel suo comportamento relativo alla discarica di Cà Filissine che, invece di bonificarla e poi chiuderla, come promesso in campagna elettorale, si pensa di utilizzarla per altri 20 anni. Ci sono inoltre altre due annunciate iniziative in programma, contro la volontà della gente e dei commercianti che riguardano:

- lo spostamento del mercato settimanale dell’attuale sede, di fronte al centro commerciale dove gli spazi sono molto larghi e comodi sia per i commercianti che per la gente, in quanto ci sono tanti parcheggi a disposizione, al Lungadige Giacopini. Un’area molto limitata e raggiungibile con difficoltà dalle persone anziane. - la realizzazione di una pista ciclabile attorno al centro commerciale, comprendente le vie Madonna – Dalla Chiesa – Prese – Pozze, eliminando diversi posti auto, necessari e utili a commercianti e cittadini; una pista poi che non serve a nessuno. Pertanto l’attuale Amministrazione, invece di cercare di imporre cose non gradite alla popolazione, dovrebbe utilizzare il denaro a disposizione per

asfaltare le strade e rinfrescare la segnaletica del centro con i suoi passaggi pedonali, sistemare e pulire i marciapiedi e le aree verdi da erbacce e installare più cestini rifiuti. Si realizzi poi il tanto decantato giardino con piante, panchine e fontana nell’area esistente accanto al campetto da calcio di via A. Dalla Chiesa. Se tutto ciò non andasse in porto e si continuasse con deludenti iniziative, ne dovrebbero prendere atto i consiglieri di maggioranza al fine di togliere il loro consenso per stare veramente con la stragrande parte dei Pescantinesi. Uno l’ha già fatto, basterebbe che lo facessero altri due per ritornare a consultare e risentire democraticamente la volontà e il pensiero dei cittadini di Pescantina. Renato Tomezzoli

STRAGI IN EUROPA

“Parole profetiche del Card. Biffi” Gentile direttore, faccio seguito alle stragi che ciclicamente stanno insanguinando l’Europa da parte dei terroristi islamici. A questo riguardo cito quanto già pubblicamente espresso anni or sono dal Cardinale Giacomo Biffi: “Gli immigrati islamici sono un grave rischio perché i musulmani non con-

cepiscono la separazione tra Stato e Religione e hanno leggi e consuetudini incomparabili con le nostre. Lo Stato selezioni gli immigrati o sarà un futuro di lacrime e sangue”.Allora il cardinale venne criticato da laici e religiosi come un vecchio prelato in cerca di notorietà. Ora che le parole profe-

tiche si stanno puntualmente avverando, le sinistre europee, come al solito, reagiranno con adeguate espressioni di solidarietà ai morti e ai feriti, giorni di lutto, fiaccolate, convegni, ma tutto rimarrà ipocritamente come in passato mentre noi continueremo a farci massacrare. Marco Bresciani

sce sulle strade passando su buche e cigli stradali invasi dall'erba. La scusa è sempre quella: mancano i fondi…però se i fondi fossero utilizzati con attenzione risposte a lavori di semplice fattura si possono fare. Vedi proprio i fondi per le strisce ancora prima di sistemare il manto stradale. Non si capisce come abbia fatto l'amministrazione a trovare

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 31 - 03 - 2016

i fondi per pagare il progetto discarica se soldi non ce ne sono: ben € 436.000! Il mancato appello verso un dipendente del Comune che ha costretto l'ente a elargire una somma pari a €66.000. Per non parlare poi dell'aumento del numero di pratiche legali e conseguenti parcelle ad avvocati e di alcune scelte riguardo il risparmio di somme (inesistente) con

l'affidamento di alcuni servizi a cooperative. Desolante! Questa amministrazione non è in grado di affrontare le esigenze del paese né di ascoltare i cittadini con un risultato allarmante. Non ascoltare la gente è l'elemento di sconforto, molto di più che le sterili risposte di consiglio che ricevo. Si ride, ma c'è da piangere! Manuel Fornaser


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PESCANTINA

“Problema stradale... continua” Caro Direttore, sono veronese, ma ho radici pescantinesi; mi piace pertanto, ogni tanto, fare un salto nel mio paese d’origine per incontrarmi con qualche vecchia amica a fare quattro chiacchiere. Così ho pure l’opportunità di percorrere luoghi e strade tanto care alla mia giovinezza, che non ho mai dimenticato.

Era più di un anno che non ritornavo e, credetemi, ci sono rimasta male e sono rimasta molto delusa nel constatare e vedere il centro storico e la zona del centro commerciale tanto trascurate. Le strade sono infatti piene di buche con la segnaletica completamente assente o trascurata. Non parliamo poi dei marciapiedi dissestati, sporchi e pieni

di erbacce. Tutto ciò lo dico e lo scrivo in quanto spero che l’Amministrazione in carica e il suo Sindaco si diano da fare e provvedano affinché la mia cara Pescantina sia assestata e ripulita perché non merita l’attuale abbandono. Infatti non è mai stata così impresentabile.

Egregio Direttore, quando ho letto la lettera di Pedrotti sul progetto che qualcuno vorrebbe realizzare nel centro Pescantina, sono rimasta proprio delusa, perché se il Comune avesse davvero 30.000 euro per un progetto tanto fantasioso e inutile io vorrei proporne uno più mode-

sto e più utile. In via Madonna all’altezza pressappoco del distributore e fino al Capitello c’è una “specie” di marciapiede pericoloso, perché bisogna per forza camminare sulla strada e per chi è a piedi o conduce una carrozzina è davvero un rischio. Perché allora non eliminarlo spia-

nandolo e lasciare per i pedoni uno spazio limitato con la linea bianca? E’un tratto abbastanza breve e non penso sia una spesa eccessiva. Tutti i pedoni, come me, sarebbero grati all’Amministrazione.

Maria Zanetti

Rita Zardini

SANT’AMBROGIO

“Una buona notizia” Il comune di Sant'Ambrogio, insieme ad altri comuni veronesi, è stato inserito nel progetto "banda ultra larga" a 100 Mbps, per ampliare la connessione internet ultra veloce.Quando si parla di infrastrutture non si deve pensare solo alle grandi opere. Una connessione internet veloce è importante quanto una strada o un ponte: permette di mantenere le persone in contatto ed è necessaria per ogni tipo di azienda.In Veneto attualmente la banda larga (a 30 Mbps)

copre solo il 20% degli immobili, mentre la connessione a 100 Mbps raggiunge solo il 4%.Per recuperare il ritardo il Governo ha deciso di investire in Veneto 316 milioni di euro. Con la banda ultra larga a 100 Mbps sarà possibile lavorare con internet da qualsiasi località come se si trattasse della rete aziendale e la grande velocità permetterà aumenti di produttività e diminuzione dei costi. La banda ultra larga rappresenta quindi un supporto essenziale alle attivi-

tà produttive per poter uscire dalla crisi e siamo contenti che anche Sant'Ambrogio, insieme ad altri comuni della provincia, sia stato inserito di questo progetto. Ne beneficeranno anche molte famiglie che oggi sono costrette ad attivare connessioni internet con una qualità scadente. Una buona notizia che non ha colore politico. Francesco Bussola Segretario del Circolo PD Sant'Ambrogio di Valpolicella

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DOMEGLIARA

“... e l’autovelox” Buongiorno! Sono Tecla Cacciamani residente in via Casetta Domegliara! Questo autovelox (non funzionante ) è stato installato circa 1 anno fa, su un terreno privato! Qui ci sono i 50 km orari, ma sfrecciano anche 100! Siamo in pieno centro abitato, con persone, animali (che puntualmente vengono investiti)! Mi domando se il sindaco ci prende in giro o cosa? Perché gli altri installati a Sant’ Ambrogio funzionano? Vorrei una risposta se possibile dal primo cittadino, anche perché è stata fatta anche una raccolta firme....le tasse le paghiamo anche "care"! Distinti saluti. Tecla Cacciamani

IL SINDACO RISPONDE Preciso innanzitutto che la colonnina “speed check” di via Casetta ricade su terreno pubblico. La funzione di tale dispositivo è duplice: quella della prevenzione del fenomeno della velocità tenuta dai veicoli e quella della repressione del fenomeno stesso a mezzo di rilevatore elettronico mobile con la necessaria presenza degli operatori di polizia locale. Risulta quanto mai evidente che se l’Amministrazione comunale ed il corpo di polizia locale hanno fatto installare lo

“speed check” proprio in quel punto di via Casetta è perchè si è valutato che in quel tratto di strada i veicoli debbano tenere una velocità particolarmente moderata al fine di non creare pregiudizio alla sicurezza delle persone, degli animali e delle cose. Si sono effettuati numerosi servizi di polizia stradale, sia in ordine alla prevenzione che alla repressione dei comportamenti non conformi alle norme della circolazione, anche in via Casetta, nel tratto tra le intersezioni

con vicolo Fanfani e Case sparse Montindon. Per quanto concerne l’incidentalità della zona, non risulta che nel tempo si siano verificati sinistri di particolare gravità. Si terrà comunque in considerazione questa segnalazione e, sempre compatibilmente con gli impegni del servizio della polizia locale, si provvederà ad intensificare la vigilanza di polizia stradale nella zona. Il Sindaco di Sant’Ambrogio Roberto Albino Zorzi

Per le vostre lettere scrivete a :

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COMMENTI ALL’EDITORIALE DI MARZO

Gentile Lino Venturini, chi le scrive è una donna di quarantadue anni, impiegata, separata con tre figli. Ho letto l’articolo in prima pagina del giornale di marzo: “Famiglia e amori, che confusione!” e vorrei condividere con Lei una riflessione. Il mio concetto di giornalismo è un po’ più legato all’informazione e credo non sia corretto scrivere e distribuire un giornale sul quale, in veste di “giornalista”, qualcuno si sente autorizzato a diffondere una propria opinione su qualsiasi argomento venga trattato. Ho trovato interessante la parte dell’articolo dove vengono riportati dati statistici, un po’ meno la gran parte dell’articolo dove lei fa dichiarazioni circa ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato, perché le ripeto che di una sua opinione si tratta. Tengo subito a precisare che io non amo persone del mio sesso, sia chiaro. Ho avuto un matri-

monio alle spalle, non andato bene purtroppo, e ho preso mio malgrado la decisione della separazione. Detto ciò, ritengo di vivere nel nome dell’Amore e non faccio alcuna distinzione se si tratta di persone dello stesso sesso che si amano oppure come lei stesso la definisce “famiglia naturale”, un amore tra uomo e donna. Quando parla del matrimonio è corretto definirlo un’istituzione antica, un po’ meno definirlo “pilastro su cui si regge la civiltà planetaria” e le spiego anche il motivo. Sarei d’accordo con Lei, se per matrimonio si intendesse un’unione basata sull’amore e sincerità, ma molto spesso le persone rimangono assieme per convenienza e per salvare la faccia, o semplicemente per i figli. Logicamente non si può fare di tutta un’erba un fascio, esistono (per fortuna) casi dove il Matrimonio è la casa

dell’Amore e le persone si rispettano e amano veramente. Per queste motivazioni, non posso trovarmi d’accordo con lei dichiara che è la bellezza della famiglia (mamma, papà e figli) a poter salvare l’Italia. Purtroppo l’Italia (come il resto del mondo e delle nazioni) può essere salvata solo dal rispetto verso tutti e dal principio di non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi. Se tutti partissimo da questo elementare concetto, l’uomo e la Terra troverebbero pace finalmente. Ma fintanto che ognuno di noi, nel suo piccolo, non fa qualcosa affinchè i preconcetti vengano eliminati, non andremo da nessuna parte. Credo che la categoria dei giornalisti abbia in fondo una grande responsabilità: dovrebbe informare e limitarsi a questo, benchè mi renda conto di quanto difficile sia. Sicuramente le persone gay hanno attraversato momenti di sconforto e esclusione,

per la strada da loro intrapresa. Sono altresì convinta che tutto ciò che sta accadendo, sia semplicemente una conseguenza di una società disposta a vivere nell’ipocrisia, piuttosto di esporsi ed esprimere la propria visione di vita. Ce ne sono di cose che secondo me rovinano il mondo, cosa mi dice di chi vende il proprio corpo a pagamento? O di chi vive una doppia vita, prendendosi gioco dei sentimenti altrui? Penso non siano meno importanti. Cos’è che veramente la turba, rispetto alle unioni di persone dello stesso sesso, al punto di definirla una minaccia per la società? Io di minacce ne vedo tante, onestamente, a partire dagli attacchi terroristici che Le ricordo essere il segnale di una mancata tolleranza verso ciò che si ritiene “diverso”. E con questo concludo. Distinti saluti Mara Bertasi

Leggendo molti interventi pubblicati nelle ultime edizioni di questo giornale, spesso mi sono trovato di fronte alla descrizione di una realtà sociale che faticavo a riconoscere intorno a me. Forse, complice una miopia mentale oltrechè visiva, non riuscivo a mettere a fuoco quello che il "senso comune" faceva apparire come "mostri", "giganti" da temere, combattere e sconfiggere, pena la distruzione della società. Quindi, indossate un paio di lenti diverse, ho cercato di vederci in modo più chiaro, più nitido e prendendo spunto dall'ultimo articolo di fondo (che in generale rappresenta anche la posizione del giornale stesso) ho scoperto che spesso il "senso comune" non è un valido maestro e talvolta, effettivamente, crea confusione. Una confusione che la lingua italiana non aiuta a risolvere, in quanto il termine "famiglia" è poco definito e sottende una complicata trama di relazioni e dimensioni interpersonali. E' un argomento dai labili confini anche per la varietà di discorsi che si possono fare intorno alla famiglia: religiosi, morali, legali, tradizionali e intimamente personali: spesso coesistenti, ancorchè contrapposti, all'interno di uno stesso contesto sociale o nazionale. Ricordiamo, inoltre, come la famiglia stessa sia teatro di immagini contrastanti: luogo di affettività, solidarietà, autenticità, intimità, ma anche di oppressione, violenza, obbligo. Quindi, di cosa parliamo quando parliamo di "famiglia"? E perchè continuare ad usare la parola "naturale" in riferimento alla famiglia sottolineando solo l'aspetto biologico-riprodut-

tivo? A questo proposito, quando si parla di una costruzione sociale e normativa quale è la famiglia, forse, il termine "naturale" dovrebbe essere sostituito con "tradizionale". La famiglia di oggi, in questa nicchia di terra, è diversa da quella di un secolo fa, così come quest'ultima era diversa da quella di epoche precedenti e così via, tante forme diverse di famiglia, a ritroso nel tempo e nello spazio, percorrendo latitudini diverse, tra culture e popolazioni diverse (studi antropologici alla mano). Ogni costruzione sociale e culturale è soggetta a cambiamenti e trasformazioni nel tempo. Pensiamo alla distinzione normativa tra figli "legittimi" e "naturali" (con ordine d'importanza inverso) in vigore fino al 1975: "naturale" causa di crudeli discriminazioni. Il senso comune tende a vedere "leggi naturali" anche laddove non esistono. Leggo di paure per la distruzione della comunità innescata dallo sgretolamento della famiglia (tradizionale). Vorrei invitare, a tal proposito, ad avere una visione diversa, passando da una prospettiva "sottrattiva" ad una "additiva": nuove forme non privano o sostituiscono, ma, preservando l'esistente, arricchiscono. Da lettore de L'Altro Giornale, non mi aspettavo tanta imbarazzante superficialità in prima pagina: un compendio di luoghi comuni ed emotività incontrollata, dettati più dalla pancia e non dal solito approccio misurato e razionale letto in altri articoli. Ad esempio, liquidare in poche parole battaglie civili, ponderate, discusse, sofferte, vissute come fossero semplicemente capricci

non credo sia accettabile. Si possono (e si devono) sostenere le proprie idee e convinzioni con argomentazioni convincenti, ma non sempre, a quanto pare, questo riesce: mescolare aborto ed immigrazione per costruire la paura dell'estinzione del popolo italiano? Coinvolgendo in questo malsano ragionamento le nascite dei bambini stranieri? Risulta poco credibile l'inno conclusivo alla "bellezza", quando fino alla riga precendente ci si è impegnati ad elargire copiosamente "bruttezza". Forse, ciò che sta morendo non è la civiltà o la famiglia, ma l'attitudine a scendere sotto la superficie della realtà come appare cercando connessioni di senso nell'oceano di eventi che ci circondano. "E quando qualcuno vi propone di credere a una proposizione voi dovete prima esaminare se essa è accettabile, perché la nostra ragione è stata creata da Dio, e ciò che piace alla nostra ragione non può non piacere alla ragione divina, sulla quale peraltro sappiamo solo quello che, per analogia e spesso per negazione, ne inferiamo dai procedimenti della nostra ragione" (Umbrto Eco, Il nome della rosa). Andrea Scattolini

formato dal padre, dalla madre e dai figli, che costituisce l'unità di base della società 2... quella costituita dal solo nucleo fondamentale, ossia padre, madre e figli, o anche soltanto marito e moglie

Rispettiamo il suo punto di vista e pubblichiamo volentieri la sua lunga lettera. Riportiamo, comunque, due definizioni di famiglia tratte da due dizionari della lingua italiana: Olivetti e Treccani.

1... insieme di persone unite da un rapporto di parentela o affinità; specialmente il nucleo sociale

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Gentile signora Mara, vorrei precisare – innanzitutto - che lo spazio per l’articolo di fondo in prima pagina, è riservato proprio alla libera espressione del pensiero di chi scrive, sia esso direttore del giornale o persona dallo stesso delegata. Non si tratta assolutamente di cronaca o informazione come quella che si trova all’interno del giornale. Inoltre, Lino Venturini, non criticava i gay, ma l’istituzione del matrimonio per questi, con conseguente legittima eredità, pensione ecc. La “minaccia per la società” era intesa come manca-

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ta nascita di bambini, visto che – evidentemente – due persone dello stesso sesso non possono procreare. Sono d’accordo con lei che il nostro è un lavoro di grande responsabilità e credo che L’Altro Giornale assolva in pieno al dovere di trasparenza e obiettività nel dare la notizia. Aggiungo, gentile signora, che L’Altro Giornale non censura nulla – a meno che non si tratti di offese nei confronti di qualcuno – quindi le lettere vengono tutte pubblicate. Compresa la sua. Rosanna Pancaldi direttore

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Futuro in vigneto: natura e tecnologia

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LA PARTNERSHIP. Collaborazione tra il Consorzio di tutela e le Amministrazioni locali

Rispetto ambientale, tutela del paesaggio e innovazione tecnologica sostenibile in

vigneto saranno al centro della campagna vitivinicola 2016 della filiera produttiva

della Valpolicella che sperimenterà la prima start up in Italia di certificazione di

ULSS 20, 21, 22. Nominate le tre “terne” dei direttori Pietro Girardi, Direttore generale dell’Azienda Ulss 20, Commissario delle Ulss 21 e 22, lo scorso 3 febbraio ha nominato le "terne" dei direttori (sanitario, amministrativo e ai servizi sociali) che lo affiancheranno in ciascuna Azienda territoriale. La “terna” nominata nell’Ulss 20 avrà un contratto di cinque anni (tre più una verifica da parte della Regione e altri due anni). Nelle Ulss 21 e 22, commissariate, l’incarico è di un anno. Viene così completato l’organigramma della sanità veronese, con le squadre che, operando in sinergia, renderanno concreta la riforma commissariale delle Ulss veronesi destinate ad un eventuale accorpamento. All’Ulss 22 di Bussolengo sono stati nominati nei tre incarichi annuali, sanitario, amministrativo e al sociale, Antonio Ferro, Mario Castagnini e Gaspare Crimi. Antonio Ferro, già direttore sanitario dell’Ulss 20, è vicentino, laurea in medicina e chirurgia. Mario Castagnini, veronese, è stato direttore ai Servizi sociali all’Ulss 21 e alla 22; aveva il medesimo incarico presso l’Ulss 19 di Adria da dove proviene. Gaspare Crimi è stato direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’Ulss 20; ultimo suo incarico la Direzione sanitaria dell’Ulss 21. Ad affiancare il direttore generale Pietro Girardi presso la Ulss 20 sono stati nominati Denise Signorelli direttore sanitario, Giuseppe Cenci direttore amministrativo e Raffaele Grottola direttore ai servizi sociali. Denise Signorelli, veronese, è laureata in medicina e chirurgia, specializzata in igiene e medicina preventiva, proviene dall’ Ulss 22 dove ricopriva l’incarico di Direzione medica di Presidio ospedaliero. Giuseppe Cenci, vicentino, laurea in Giurisprudenza, era Direttore generale dell’Ulss 5 di Arzignano dopo essere stato Direttore amministrativo all’Ulss 21 di Legnago e all’Ulss 3 di Bassano. Raffaele Grottola, veronese di adozione, già responsabile dell’Area disabilità dell’Ulss 20, da otto anni era Direttore ai Serviz i sociali dell’Ulss 21.

area a denominazione a produzione integrata con il supporto fattivo delle amministrazioni locali. Il progetto, che vede la collaborazione scientifica del Crea di Conegliano, è stato al centro del convegno dal titolo “Il futuro in vigneto: tecnologia, natura e consumo etico” organizzato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella martedì 22 marzo presso Villa Quaranta Park Hotel. Accanto al direttore del Crea, Diego Tomasi, che ha illustrato il progetto, è stato possibile ascoltare l’esperienza di Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del Bere,

sulle esigenze sempre più salutistiche del consumatore globale e le novità di aziende leader nella sperimentazione e produzione di mezzi tecnologici ecofrendly, (Agrotipo – Adron Technology e Pessl Instruments). La certificazione volontaria di produzione integrata messa a punto dal Consorzio, gratuita per le aziende che hanno aderito alla fase pilota, rappresenta una tappa importante dopo cinque anni di lavoro sulla vitivinicoltura sostenibile

“Riduci Risparmia Rispetta”, coinvolgendo le aziende, referenti scientifici e le istituzioni del territorio. «I consumatori chiedono prodotti sempre più sicuri, di qualità e socialmente sostenibili – afferma Christian Marchesini, presidente del Consorzio -. Un territorio come la Valpolicella, che esprime una viticultura d’eccellenza non può ignorare anche questi elementi di valore nella bottiglia». Riccardo Reggiani

MUNDUS VINI. Vince l’Amarone della Cantina Valpolicella Negrar E’ stato l’Amarone della Cantina Valpolicella Negrar ad aggiudicarsi il titolo di miglior vino a Mundus Vini 2016, concorso enologico internazionale che si tiene due volte l'anno, in Primavera e ad agosto, istituto in Germania nel 2001 e diventato una prestigiosa vetrina per le etichette di qualità prodotte nelle regioni viticole più blason ate. All'edizione primaverile del Concorso, che rappresenta per i partecipanti un'importante sfida tra vini di tutto il mondo, una giuria di 160 esperti ha assegnato 2.063 medaglie su oltre 5 mila etichette degustate, dando lo scettro all'Italia, che ha conquistato 497 medaglie. Tra queste, sono state assegnate 6 medaglie Gran Oro, di cui una all'Amarone della Valpolicella Classico Riserva Mater Domìni V eneti 2010 di Cantina Valpolicella Negrar. Il riconoscimento è stato consegnato lo scorso 12 marzo a Luca Bissoli, direttore commerciale della cantina cooperativa negrarese, in occasione di ProWein, fiera enologica tra le più qualifiLuca Bissoli, a destra, ritira l'attestato di Mundus Vini 2016 cate a livello internazionale, appena conclusasi a Düsseldorf, in Germania. Non solo. Sulla base dell'alta qualità, l'Amarone Riserva Mater DV 2010 è stato insignito anche del Best of Show, che lo qualifica come il miglior Amarone tra quelli presentati al concorso enologico. «Siamo davvero orgogliosi dei riconoscimenti ricevuti, Mundus Vini è un concorso molto prestigioso e determinante per consolidare la posizione nei mercati europei - dichiara Bissoli -. L'Amarone Mater Riserva rappresenta per noi il top della tipologia, sintesi tra i talenti di territorio, tradizione e uomo, un vino che ha raggiunto sino ad ora i requisiti richiesti solo nelle annate 1990, 1995, 1997, 2000, 2003, 2004, 2008 e 2010». Mater Riserva appartiene alla linea Collezione d'Autore, dedicata ai vini Amarone di grande qualità prodotti nei vigneti di Jago, frazione di Negrar tra le più vocate della Valpolicella. Il carattere di eccezionalità di questo Amarone viene evidenziato anche dall'etichetta, creata per l'occasione dall'artista Gianni Burato, che scelse di raccontare Mater attraverso l'effige di una donna-vitigno radicata nella terra e le cui braccia protese verso il cielo diventano tralci ricchi di grappoli.


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Trasporti veronesi Servizi potenziati

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IL BILANCIO DEL PRESIDENTE ATV. Massimo Bettarello: «Diritto alla mobilità da garantire»

«Garantire il diritto alla mobilità di ogni cittadino perseguendo l’obiettivo di sviluppare e valorizzare le risorse dell’Azienda, patrimonio di tutti i veronesi». Queste le parole usate dal presidente di Atv, azienda trasporti Verona, Massimo Bettarello, nella sua relazione di fine mandato (con scadenza 31.12.2016). Tre anni di grande lavoro, quelli di Bettarello, del suo CdA e del direttore generale Zaninelli, che si sono chiusi positivamente evidenziando sempre un notevole utile, nonostante «l’avvio del mio precedente mandato (2011 – 13) precisa il Presidente - sia stato segnato da una serie di travagliati eventi societari, oltre che dalla drastica diminuzione dei finanziamenti regionali. Un ritrovato equilibrio economico ha permesso poi, a partire dal 2012, di porre mano ad interventi qualificanti, tra cui la ristrutturazione della rete, tuttora in fase di completamento. Il maggior numero di chilometri finanziati per 1,2 milioni di

euro hanno consentito di potenziare l’offerta del trasporto urbano ed extraurbano. I progressivi interventi sulla rete urbana da gennaio 2014, hanno portato un incremento dei servizi in termini di frequenza, capillarità ed estensione oraria (prolungato fino alle 21.00 e il sevizio serale fino alle 2.00 il venerdì e il sabato sulle principali linee)». A dicembre 2013 ha preso avvio inoltre il Bus express, 5 linee che, dalle principali località della provincia raggiungono piazza Brà e la stazione di Porta Nuova con posto riservato, in tempi rapidi e senza fermate intermedie. Nell’estate 2014 inoltre è stata avviata la prima fase della ristrutturazione della rete di trasporto nel bacino del lago di Garda e nell’entroterra gardesano, proseguita poi anche nell’estate 2015, da metà giugno a metà settembre. Anche i collegamenti con l’ovest della provincia sono stati potenziati con l’attivazione di corse a frequenza ogni

30 minuti tra Villafranca e Verona. Nell’area sud della Provincia sono state attivate inoltre corse a frequenza ogni 30 minuti tutto il giorno anche per Legnago. Rafforzati anche alcuni collegamenti sulle direttrici suburbane Grande Mela – Mancalacqua – Lugagnano, Caselle, San Giovanni Lupatoto, oltre alle estensioni delle linee urbane fino ai centri di San Pietro in Cariano e Bussolengo. «Aspetto cruciale della gestione aziendale – aggiunge ancora Bettarello – si presenta quello del rinnovo del parco mezzi. L’età media elevata della flotta aziendale è legata essenzialmente all’assenza di finanziamenti statali in grado di sostenere piani di rinnovo dei mezzi. Il nostro CdA ha dato corso ad un piano di investimenti da 8,8 milioni di euro, di cui 5 in autofinanziamento, grazie al quale negli ultimi due anni sono stati acquistati 44 autobus, di cui 10 nuovi autoarticolati a grande capacità destinati al servizio extraurbano». Un lavoro, quello effettuato

negli ultimi anni dal Consiglio di Amministrazione di Atv, che ha ottenuto un riconoscimento nell’ambito della quarta edizione del premio “Ambrogio Lorenzetti” per la governance delle imprese organizzato

dal Politecnico di Milano e rivolto alle aziende meritevoli di aver adottato buone

pratiche di governo societario. Riccardo Reggiani

OSPEDALE SACRO CUORE. Tumori, attivo il Numero Verde L’800 143 143 è il Numero Verde per la cura del tumore attivato dall'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Si tratta di un numero dedicato alle persone con diagnosi oncologica (o solo con un sospetto) che vogliono intraprendere un percorso di accertamento e di cura presso il nosocomio calabriano. Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 al Nume ro Verde rispondono due tutor che una volta individuato il problema del paziente, lo mettono in contatto con l'Oncologia, i Servizi o le Unità operative interessate al tipo di tumore. Sono stati 10.766 i pazienti oncologici che nel 2015 hanno fatto riferimento all'ospedale di Negrar, un migliaio più dell'anno precedente. Ogni paziente viene preso in carico da un team di specialisti che valuta il trattame nto personalizzato da intraprendere.


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Nasce Pensionati Veneti «L’unione sarà la forza»

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NUOVO MOVIMENTO. Piazza Bra (a Verona) ha ospitato la conferenza di presentazione di programmi e obiettivi

E’ stato il Liston 12 in Piazza Bra, ad ospitare la conferenza di presentazione del neonato movimento dei “Pensionati Veneti” che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e del capogruppo del movimento Gianni Guglielmo Pozzani, il quale ha illustrato il programma che intende seguire nel prossimo futuro. Molti gli interventi e molti sono stati i temi affrontati: quello sulla Sanità Pubblica è stato oggetto di una discussione accesa a causa del paragone tra sanità italiana e sanità statunitense. Pozzani ha citato, a tal proposito, l’esempio della Cardioaspirina, un farmaco nazionale che viene venduto ad un prezzo di quindici volte superiore degli USA. «Bisognerebbe

combattere le lobby delle case farmaceutiche concordando i prezzi dei farmaci, in modo che siano in linea con quelli venduti in altri

Paesi e informando i cittadini delle spese che sostiene la sanità italiana sugli interventi e sulle prestazioni sanitarie. Le pensioni sono sempre più basse per i pensionati italiani – continua Pozzani – e gli anziani fati-

cano a pagarsi le cure mediche. L’Istat 2015 ci informa che sono aumentati i decessi in quanto i pensionati non sono riusciti a pagare le cure per prevenire, ma anche per curare la malattia. La sicurezza del domicilio e della persona, è compromessa da una magistratura che “premia i ladri” e condanna chi tenta di difendere i propri beni e la propria famiglia. La gente vive nella paura - prosegue il Capogruppo - e il cittadino non si sente tutelato dallo Stato; questa condizione crea uno stato di solitudine nella nostra società. Gli italiani si sentono abbandonati». Pozzani ha toccato anche il tema immigrati. «I “Pensionati Veneti” credono che il profugo debba essere aiutato, ma non quando questo diventa un problema al quale l’Italia non può eco-

nomicamente rispondere. L’aiutare nella difficoltà è un dovere di ogni popolo e di ogni persona, ma non bisogna perdere di vista le priorità. Il movimento “Pensionati Veneti” intende

unire tutti coloro che condividono questi concetti perché, come dice un vecchio detto, “l’unione fa la forza”. L’importante – conclude Pozzani - è che coloro che sono alla guida poli-

ARBIZZANO / TEATRO Continua la rassegna di primavera “Teatro a Villa Albertini” promossa dall’assessorato alla Cultura del comune di Negrar. Dopo i primi due appuntamenti di sabato 12 marzo con la compagnia teatrale Castelrotto e di sabato 19 marzo con il Gruppo Popolare Contrade, sabato 2 aprile sarà il momento del Gruppo Popolare la Resela che andrà in scena”E ho messo su fameja” alle ore 21.00. La rassegna chiuderà sabato 9 aprile con “Mas-cio e femena li creò” della Compagnia Teatrale El Gavetin 21.00.

Gianni Pozzani

tica a Roma, sappiano e vogliano ascoltare i diritti e le aspettative dei cittadini che, in un Governo Democratico, sono alla base per una convivenza pacifica». Angelica Adami


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Investimenti in Provincia

ACQUE VERONESI. Anticipati al 2016 alcuni lavori e interventi

I vertici di Acque veronesi, composti dal presidente Niko Cordioli, dal suo vice Domenico Dal Cero e dal consigliere di amministrazione, Paola Briani, hanno deliberato nel corso dell’ultimo cda, di anticipare al 2016 attività di gara ed interventi su tutta la provincia scaligera dal valore di 3,5 milioni di euro, originariamente previsti per il 2017. Tale iniziativa è stata resa possibile grazie alle nuove risorse finanziarie recuperate con le operazioni concluse a fine 2015 ed inizio 2016 che hanno portato nelle casse della società consortile circa 40 milioni di euro. La variazione consiste in un movimento di importi all’interno del quadriennio 2014 - 2017, per interventi già inclusi nella programmazione vigente. Le tempistiche richieste dall’iter approvativo per la formalizzazione del Programma degli Investimenti 2016 - 2019 avrebbero infatti messo a rischio l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo di spesa costituito dalla nuova disponibilità finan-

ziaria per l’anno 2016. La deliberazione dell’AEEGSI (n. 664 del 2015) ha approvato il nuovo metodo tariffario idrico da utilizzarsi nel quadriennio 2016 - 2019 ed impone l’approvazione, da parte del Consiglio di Bacino Veronese, del nuovo Pro-

Niko Cordioli

gramma degli Interventi entro il 30 aprile 2016. Anticipando quindi tale data, Acque Veronesi, in considerazione anche delle partico-

lari caratteristiche tecniche di alcune opere, già adesso “cantierizzabili”, ha deciso di avviare nel corso dell’anno corrente una ventina di interventi su tutto il territorio veronese, comprendenti nuove infrastrutture e lavori di adeguamento ed estensione di quelle già esistenti. «La nuova politica finanziaria della società ha consentito importanti introiti provenienti dall’operazione “Hydrobond” e da un pool di banche nazionali. Ciò ha permesso di implementare ulteriormente la disponibilità economica di Acque Veronesi – ha commentato Cordioli – Nel 2016 sono previsti investimenti complessivi per oltre 10 milioni di euro. Riusciremo così ad intervenire in numerose zone della provincia ancora sprovviste di infrastrutture indispensabili. Tutto ciò, applicando una delle tariffe meno care d’Italia, come testimoniato da numerose ricerche nazionali. I prossimi mesi rappresenteranno una sfida impegnativa per i progetti della nostra azienda».

SUPERNOVA CAR SERVICE / NUOVO NETWORK OFFICINE “La condivisione di un programma comune da parte di autofficine meccaniche indipendenti che, pur rimanendo autonome, aderiscono ad un progetto al servizio dell’automobilista”: questo è il nuovo network “Supernova”. Il progetto ha tre priorità: formazione dell’officina per riparare qualsiasi tipo di auto, chiarezza e trasparenza sin dal preventivo per un costo della riparazione certo, servizi di assistenza all’automobilista. A parlarne è Federico Ferrari, titolare di FAEG di Arbizzano, referente per la Valpolicella di “Supernova”. Perché un altro network officine? «Il lavoro dell’autoriparatore è diventato in questi ultimi anni molto complesso. L’avvento massiccio dell’elettronica nelle principali funzioni di assistenza alla guida, confort, sicurezza e controllo ecologico, ha fatto sì che, per poter riparare l’auto, ci si debba dotare di strumenti ed attrezzature che prevedono un notevole investimento di denaro. Attraverso il network si ha la possibilità di accedere a banche dati tecnici e banche ricambi che permettono di conoscere a fondo le caratteristiche di tutte le auto. Infine il rapporto tra automobilista ed autoriparatore si basa ancora oggi sulla fiducia ma un preventivo chiaro che renda certo il costo dell’intervento è una condizione fondamentale, anche questo è un servizio che il network mette a disposizione». Perché l’autoriparatore dovrebbe scegliere il network “Supernova”? «Il progetto “Supernova” è nuovo nel nome e nei programmi, ma si avvale dell’esperienza ultra decennale di un altro progetto famoso e sviluppato in Italia con il nome di Pointservice. Supernova, come dice lo slogan “Grazie al passato, guardiamo al futuro!” ha fatto tesoro dell’esperienza e vuole oggi favorire il rapporto tra automobilista ed autofficina attraverso nuovi e moderni sistemi di Federico Ferrari marketing, di assistenza e servizio creando e supportando una rete di professionisti capace di gestire la riparazione dell’auto». Cosa deve fare un autoriparatore che vuole aderire al progetto Supernova? «Il progetto prevede sul territorio alcuni Rivenditori di ricambi auto come referenti di zona (per la Valpolicella il referente è FAEG) ai quali il meccanico si può rivolgere per informazioni ed eventualmente attivare le procedure per l’adesione». Quali sono i vantaggi per l’automobilista? «Ricevere servizi senza maggiorazioni di costi, affidandosi a professionisti competenti che, lavorando in network, riescono sempre a trovare la giusta soluzione».

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CRONACHE della II Circoscrizione

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Cinquecento “luci” entro fine dicembre ILLUMINAZIONE PUBBLICA. Quasi 50 vie interessate, molte delle quali in II circoscrizione

Saranno quasi cinquanta le nuove vie nel Comune di Verona illuminate entro la fine del 2016 e tra queste molte appartengono alla II Circoscrizione. Entro la fine dell’anno il comune di Verona, che gestisce la rete e gli impianti di illuminazione mediante affidamento ad Agsm Lighting, installerà circa 500 nuovi punte luce nei quartieri e nelle vie del territorio veronese, attualmente sprovviste. «In questi mesi sono pervenute presso i nostri uffici numerose segnalazioni per l’estensione e il potenziamento della pubblica illuminazione in varie zone della città - spiega l’assessore all’economato del comune di Verona, Alberto Bozza -. Da qui è partita un’analisi che ci ha permesso di individuare ulteriori criticità legate soprattutto al bisogno di garantire sempre maggiore sicurezza lungo le strade, i marciapiedi, le piazze, i parcheggi, le aree verdi del territorio comunale oltre a completare con l’illumina-

COMITATO SAN ROCCO / SALA DI LETTURA-BIBLIOTECA Il Comitato San Rocco prosegue le proprie attività culturali con la sala di lettura-biblioteca. Questa nuova proposta si è resa possibile grazie alla donazione di oltre 3000 volumi fatta al Comitato, che in seguito ha catalogato e sistemato in una delle sale adiacenti la Chiesa di San Rocco, con l’intenzione di condividere questo bene con la Comunità. La sala di lettura-biblioteca ha un’apertura bisettimanale, lunedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.30 alle 18.30. E’ possibile la consultazione e il prestito dei libri, che spaziano dalla narrativa italiana e straniera, saggistica, poesia, storia, arte, fino ai romanzi per bambini e ragazzi. La sala è aperta anche per chi vuole trascorrere qualche ora di studio in un luogo intimo e tranquillo, eventualmente anche fuori dagli orari sopraccitati, previo accordo telefonico. Per informazioni: salalettura.sanrocco@gmail.com

zione pubblica la realizzazione di importanti infrastrutture». «Un milione di

euro di investimenti, quasi 500 nuovi punti luce, 47 nuove vie nelle quali inter-

Alberto Bozza

Fabio Venturi

verremo, tutte nei quartieri, in periferia, dove c’è più bisogno di sicurezza e dove c’è la voglia di lottare contro il degrado - commenta Fabio Venturi, presidente del Gruppo Agsm -. Un investimento importante di Agsm Lighting, insieme al Comune di Verona, per rendere la nostra città e i nostri quartieri ancora più belli e vivibili, un modo per dimostrare ancora una volta che siamo l’azienda dei veronesi, che le risorse le spende per migliorare la qualità della vita dei veronesi e delle aziende del nostro territorio».

PITTURA E SCULTURA. In mostra le opere dei Cavalieri L’imponente Palazzo della Gran Guardia ha aperto i battenti sabato 5 marzo per accogliere una rassegna pittorica e scultorea promossa dall’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, nella quale sono state esposte le opere di 22 insigniti di tali benemerenze. Fra queste hanno ben figurato i lavori dell’artista di fama nazionale Trento Longaretti che, vi cino ai 100 anni, ancora impugna pennello e tavolozza per i suoi prestigiosi tratti. L’idea di portare l’arte cavalleresca a Verona è balenata al Presidente Nazionale Unci, Grand’Ufficiale Marcello Annoni, che da diversi lustri si dedica alla pittura con lo pseudonimo di “Maranno” vantando ambiti riconoscimenti artistici. Oltre al folto pubblico, varie autorità cittadine hanno onorato l’evento con sentite parole di circostanza, fra cui il rappresentante del Vescovo di Verona, monsignor Barbolan. Il Prelato, sottolineando le affermazioni del presentatore circa Verona città dell’amore, ebbe a suggerire che Sua Santità Giovanni Paolo II, arrivato a Verona, pronunciò subito i nomi di Giulietta e Romeo. A rendere viva e interessante la vernice sono state l’arguta verve del conduttore Giancarlo Per etti e la dotta critica dell’Ufficiale Vera Meneguzzo. E’ stata questa una rassegna storica che ha soddisfatto gli espositori e gli organizzatori, paghi del successo ottenuto dal loro ambizioso impegno. “Cavalieri in Arte” è proseguita fino al 14 Un momento di presentazione con le autorità marzo. B.C.

FLASH DALLA SECONDA CIRCOSCRIZIONE PRIMAVERA IN ARSENALE 2016 - MERCATINO DELL’ARTE E DELL’ARTIGIANATO. Organizzata presso il comprensorio Arsenale padiglione 20/1, la manifestazione è finalizzata a proporre ai visitatori articoli e oggetti creati con passione e fantasia da artigiani di Verona e di altre città limitrofe nello scenario dell’Arsenale. Il mercatino è aperto nei giorni 23, 24, 25 aprile dalle ore 10.00 alle 19.30 (inaugurazione sabato 23 ore 11 con ingresso gratuito). BICICLETADA DE LA RENGA. Tutti in piazza della vittoria a Parona lunedì 25 aprile per la “Bicicletada de la renga”. L’evento, che prevede il raduno alle 9.30 con partenza alle 10.00, è organizzata dal Comitato benefico “Festa de la renga” ed è a partecipazione libera e gratuita…purchè tutti siano muniti di bicicletta. In caso di maltempo l’evento verrà rinviato al 1° Maggio. 4 PASSI DI PRIMAVERA. E’ in programma per domenica 10 aprile la 44° edizione di “4 passi di Primavera”, marcia libera su due percorsi di 20 e 11 km sui colli di Verona. L’evento è organizzato da “Giovane Montagna di Verona – Unione sportiva Cadore” in collaborazione con “Camminiamo Associazione Futuro insieme onlus” e con il patrocinio della II Circoscrizione. Partenza ore9-10 da Piazzale Chiesa S.Maria Ausiliatrice per info giovane.montagnavr@libero.it. SECONDA OCCASIONE. Sabato 30 aprile dalle ore 10.00 alle 17.00 il Lungadige XXVI Luglio 1944 a Parona si colorerà del mercatino famigliare dell’usato della II Circoscrizione, “Seconda occasione”. “Vendi, scambia, baratta, regala, ricicla, riusa…libri, musica, vestiti, bigiotteria vintage, borse, cappelli old style, foulards, oggetti di casa, giocattoli, mobili, vecchie stufe, biciclette, sci, scarponi, quadri, stampe, collezioni di tutti i tipi”: questo lo slogan dell’evento organizzato dalla II Circoscrizione in collaborazione con Amia. Per partecipare è necessario iscriversi gratuitamente: http://circ2.comune.verona.it


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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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All’interno di questo nuovo spazio dedicato all’Agricoltura e al territorio direttamente o mettendovi in contatto con professionisti ed esperti del setvorremmo instaurare un Dialogo con i lettori in cui ospiteremo domande tore. Vi invitiamo quindi ad inviare le vostre domande e i vostri intervene richieste di informazioni alle quali cercheremo di fornire una risposta, o ti all’indirizzo articoli@laltrogiornalevr.it

NUTRIRE LE PIANTE NON E’ MAI UNA PRATICA BANALE

Sul numero di Febbraio abbiamo parlato della nutrizione delle piante arboree ed erbacee, presentando una panoramica generale che prendeva in considerazione le produzioni agricole e il rispetto dell’ambiente. La fertilizzazione viene spesso ritenuta la causa di molti fenomeni di inquinamento e, pur se non sempre tali accuse sono fondate, un impiego non corretto e ragionato di concimi può provocare alterazioni ambientali significative. Per questo motivo è indispensabile tener conto del risultato produttivo che si vuole ottenere, senza mai dimenticare la tutela dell’ambiente. Abbiamo chiarito, inoltre, che gli interventi dell’uomo, per migliorare qualità e quantità delle produzioni agricole, passa attraverso la certezza che, ciò che

conta, non è la quantità di fertilizzante distribuita nel terreno, bensì la parte che viene assorbita dalle radici della coltura, poiché tutto il resto alimenta le piante infestanti o finisce per inquinare

colture agricole non esiste una panacea per tutti i mali, ma ogni situazione deve essere affrontata caso per caso tenendo presente tutti i fattori che influenzano il risultato, fra i quali si eviden-

la falda acquifera. E’ nostra intenzione entrare quindi nell’argomento specificando quali sono ed a che cosa servono gli elementi fertilizzanti. Nella nutrizione delle

ziano: la fertilità presente nel terreno, le pratiche colturali adottate, la rotazione delle colture, le caratteristiche ambientali determinate dalla stagione ed infine i

L’Istituto di Istruzione Stefani Bentegodi – sede coordinata di San Pietro in Cariano – si è cimentato nel tema della salvaguardia e valorizzazione di un importante giardino storico, il parco di villa Leoni Sandri a Volargne, per immergere gli studenti del corso professionale nella problematica della tutela dei giardini storici. Il progetto nasce dalla volontà della scuola di creare momenti di comunicazione e collaborazione con il territorio, addizionando alla componente tecnica e scientifica il messaggio umanistico e paesaggistico dei giardini storici, sensibilizzando gli studenti nei riguardi di una componente fortemente caratterizzante dell'ambiente veronese.

I proprietari di Villa Leoni Sandri hanno messo a disposizione della scuola il parco della villa, ideato negli Anni Quaranta dell’Ottocento dall’architetto Giacomo Franco,

tazione agraria, una problematica reale che potranno incontrare nel futuro ambito lavorativo. Il progetto prevede una prima fase di tipo operativo, svoltasi già nei primi mesi autunnali, in cui gli alunni coordinati dai docenti hanno identificato e risolto le principali emergenze di manutenzione ordinaria del giardino, dalla potatura delle siepi alla rimozione della vegetazione infestante lungo i sentieri e all’interno dei viali. Lavorando nel contesto del giardino hanno intuito e apprezzato il messaggio estetico del giardino ottocentesco, vivendo in prima persona le sensazioni e le emozioni trasmesse dal “monumento verde”. Il progetto proseguirà nella prossima primavera con una

fabbisogni della coltura, tenendo presente le produzioni che si vogliono ottenere. Come si può ben vedere, le variabili sono davvero numerose e il sovrapporsi di esse costringono l’agricoltore a modificare i propri interventi qualitativi e quantitativi al fine di ottenere il miglior risultato. Valutati questi aspetti, possiamo dividere gli elementi, messi a disposizione dal terreno alle colture, in tre grandi gruppi: macro-elementi o elementi principali, mesoelementi o elementi secondari e micro-elementi o oligoelementi. I primi sono composti da azoto, fosforo e potassio, i secondi da magnesio, calcio e zolfo ed infine i terzi da boro, cloro , ferro, manganese, molibdeno, rame e zinco. L’azoto è il costituente delle

proteine ed e’ quindi fondamentale per la vita delle piante, poichè entra nella composizione di numerosi composti fondamentali quali la clorofilla, ormoni, vitamine… Il fosforo ha un ruolo fondamentale nei fenomeni di moltiplicazione e riproduzione, della formazione di semi e frutti e nelle reazioni metaboliche. la carenza di questo elemento si manifesta con il nanismo. Il potassio ha una funzione catalitica ed agisce in tutte le principali funzioni della pianta, quali la fotosintesi, la respirazione e la moltiplicazione ed estensione cellulare. Analizzando i meso-elementi, il calcio è il costituente principali delle pareti cellulari e la sua carenza provoca specifiche affezioni nel frutto, il magnesio e’ un costituente essenziale per la

clorofilla ed infine lo zolfo è presente in tutti gli amminoacidi essenziali alla formazione delle sostanze proteiche. Nei micro-elementi il boro e’ indispensabile per la germinazione del polline e per la formazione dei fiori e dei frutti, il ferro è un catalizzatore per la fotosintesi e la sua carenza impedisce la formazione della clorofilla. Questa carrellata di elementi e funzioni non può che essere parziale, poichè la materia è vasta ed i meccanismi sono complessi ed interconnessi. Abbiamo cercato di semplificare la nostra comunicazione per renderla fruibile anche al lettore meno esperto, il quale vede nell’intervento umano un aiuto alla natura, che e’ sempre pronta a ripagare gli sforzi di tutti coloro che la rispettano, pur nella necessità dei cambiamenti.

serie di giornate di esercitazione operativa completate dalla partecipazione degli studenti ad un incontro di presentazione della storia del giardino che si terrà

nell’aula magna della scuola in collaborazione con il Centro di Documentazione per la storia della Valpolicella. A conclusione del progetto gli alunni esporranno il lavoro

svolto dalla scuola nell’ambito della visita guidata del parco che si effettuerà nei mesi primaverili. Prof. Evelina De Rossi Classe 4 BS

Come lavorare tra storia e professionalizzazione agraria per creare competenza

trasformandolo in un grande laboratorio didattico per gli studenti che hanno così avuto la possibilità di affrontare, nell’ambito di un’eserci-


CRONACHE di Negrar

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Piano Interventi Varianti corpose

CONSIGLIO COMUNALE. Approvate due modifiche. Ne parlano Sindaco e vicesindaco

NEGRAR

Nelle scorse settimane il Consiglio Comunale di Negrar ha approvato in via definitiva due corpose varianti al Piano degli Interventi della precedente Amministrazione. Ne parliamo con il sindaco Roberto Grison e con il vicesindaco Fausto Rossignoli. Un primo commento su questo risultato. «Crediamo che i cittadini possano essere soddisfatti. In campagna elettorale avevamo promesso di cambiare il Piano degli Interventi precedente secondo alcune linee molto chiare: stop al consumo di terreno agricolo, stop alle lottizzazioni speculative, sì ai piccoli interventi per le famiglie, sì agli interventi per le aziende, sì alle riqualificazioni e alle ristrutturazioni. E’ esattamente quello che abbiamo fatto con le due varianti appena approvate». E’ vero che ci saranno quasi 100.000 metri cubi di cemento in meno? «E’ vero: il saldo che conta è di quasi 100.000 metri cubi di cemento in meno, ma non dimentichiamo che sono state approvate per la prima volta anche nuove norme che contribuiranno a promuovere un’edilizia ispi-

FIDAS NEGRAR. Cena, allegria e bella musica all’insegna della solidarietà e dell’amicizia E’ stata una serata all’insegna della condivisione e del divertimento quella che lo scorso 5 marzo ha animato il centro sportivo di Mazzano. Protagonista è stata la sezione Fidas di Negrar. Novanta persone, donatori e non, si sono

date appuntamento nella frazione negrarese per una serata in cui il direttivo della sezione si è improvvisato cuoco e cameriere. Ottima musica ha accompagnato il momento di festa al quale ha preso parte, in rappresentanza del comune di Negrar, l’assessore alle Politiche Sociali Ulyana Avola. Durante la serata Nicola Trande, Presidente Fidas Negrar, ha fatto il suo intervento ringraziando i membri del Direttivo per l’impegno profuso nel gestire al meglio la sezione. «Confermo con piacere – ha affermato Trande – che nel 2015 la nostra sezione ha incrementato le donazioni: 25 in più rispetto al 2014, con ben 400 donazioni. Una cifra, questa, aggiunta nonostante il calo del numero di donatori». La Fidas Negrar conta 200 donatori ed è alla continua ricerca di nuove leve, in particolare giovani. «Un grande grazie va a tutti i donatori da parte del Direttivo e soprattutto di tutte quelle persone che hanno ricevuto un dono prezioso, il sangue»…Ma la Fidas negrarese ha un altro motivo in questo 2016 per far festa: il 50° anniversario di fondazione della sezione. «Stiamo pensando a dei festeggiamenti particolari – anticipa Trande -. Vorremmo organizzare qualcosa di speciale accanto alla gente e per la gente…ma sarà una sorpresa di cui parleremo prossimamente».

rata al risparmio energetico, al rispetto dell’ambiente e alla qualità. Siamo di fronte non a delle semplici varian-

dini, le aziende, i professionisti. Qualche scelta è stata un po’ sofferta, ma sulle decisioni finali la maggio-

Roberto Grison

Fausto Rossignoli

ti, ma a un vero e proprio nuovo piano degli interventi: abbiamo lavorato su una cinquantina di temi nel primo passaggio consiliare e addirittura su una novantina di osservazioni e proposte nel secondo passaggio consiliare. Dai cittadini sono arrivati ottimi contributi che in parte rilevante sono stati accolti e approvati. Come siete arrivati a questo risultato? «C’è stato un lungo percorso di confronto all’interno dell’Amministrazione e anche all’esterno con i citta-

ranza è arrivata coesa e convinta. Anche la minoranza ha avuto la possibilità di dare un proprio contributo informato e costruttivo. Va sottolineato che questo lungo percorso si è concluso in circa 10 mesi, praticamente un record». Però quasi 100.000 metri cubi di cemento in meno significano anche meno entrate per il Comune. «La precedente Amministrazione aveva motivato le proprie scelte con l’obiettivo di voler rilanciare l’economia. Dobbiamo chiederci

se la revisione profonda di quelle scelte avrà per l’economia delle famiglie un segno positivo o un segno negativo. Non siamo ingenui: questa svolta creerà qualche difficoltà economica al Comune in quanto ci saranno meno entrate dall’attività edilizia, ma siamo certi che nel medio periodo queste scelte creeranno più ricchezza e più qualità della vita per tutta la comunità. Avremo un Comune un po’ più povero, ma una comunità un po’ più ricca. D’altra parte da qualche decennio in qua si era creata una catena insostenibile: si facevano nuove lottizzazioni per avere i soldi per risolvere i problemi lasciati dalle vecchie lottizzazioni; poi si facevano altre lottizzazioni per avere ancora soldi per risolvere i problemi lasciati dalle nuove lottizzazioni e così via all’infinito: abbiamo deciso che era il momento di spezzare questa catena insostenibile. Siamo orgogliosi di averlo fatto noi e di offrire alla nostra comunità un gesto importante di coerenza e di coraggio. Abbiamo la speranza che la nostra comunità ne faccia tesoro e non lo disperda». Silvia Accordini

L’olio è la new entry 2016 PALIO DEL RECIOTO E AMARONE

Anche l’olio di Negrar è stato tra i protagonisti del Palio del Recioto e Amarone 2016. Per la prima volta infatti il Sovrano Ordine di Ercole era presente al Palio. «Ringraziamo il Comitato Organizzatore per averci dato questa grande opportunità di farci conoscere all’interno della manifestazione più importante del nostro Paese – afferma con soddisfazione Marco Gozzo, Presidente dell’Associazione -. Il 2016 per la nostra Associazione è un fondamentale anno di crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo, che ha visto dalla sua fonda-

le marogne e il sistema di preservazione del territorio, in quanto l’olivicoltura ha sempre svolto questo ruolo. Questo tema – aggiunge Gozzo - verrà sviluppato da qui fino alla XIIa Edizione del Palio dell’Olio, il cui fulcro saranno sempre le persone e il territorio. L’XI Edizione del Palio dell’Olio, tenutasi sabato 12 dicembre 2015, ci ha dato grandi soddisfazioni. I produttori partecipanti hanno saputo portare un prodotto di alto livello. Inoltre, abbiamo riscontrato un allargamento delle zone di produzione, più distribuita sul territorio della Valpoli-

Anna (Negrar-Masua), Cipriani Daniele (Loc. La Cola), Puntin Franco (Gargagnago), Bussola Roberto (Negrar), Righetti Leopoldo (Fumane), Valeruz Giorgio (Negrar), Az.Agr. “La Spelonca” (Avesa), Piacentini Adelino (Negrar- Siresol). Tra i cavalieri nominati quest’anno Camilla Coeli (Assessore alla Cultura del Comune di Negrar), Rosanna Pancaldi (Direttore “L’Altro Giornale”), Tullio Murari (Presidente Pro Loco “Emilio Salgari” di Negrar) e Ivan Zantedeschi (giovane chef del Ristorante Valpolicella). Tra i produtto-

zione (2013) il consolidamento del Palio dell’Olio come appuntamento fisso per produttori e amanti della Valpolicella. Abbiamo abbracciato il tema di questo Palio del Recioto e Amarone,

cella». I primi dieci classificati, in ordine di posizionamento: Az. Agr. “Il Grignano” (Quinzano – Vincitore), Conati Andrea (FumaneCavalo), Righi Claudio e

ri, per l’impegno profuso nel mantenere la tradizione olivicola e l’attaccamento mostrato verso l’Associazione, sono stati nominati cavalieri Adelino Piacentini e Leopoldo Murari.


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«Tamburello? Erba sintetica È tradizione» per il domani

IL CASO. I vertici dell’ASDT Negrar 2014 in difesa del proprio sport

Servizi di

Silvia Accordini

«Il tamburello fa parte della storia di Negrar e non si può in un attimo cancellare tutto»: sono queste le parole pronunciate da Massimo Montagnoli e Mirco Zantedeschi, presidente e segretario dell’ “ASDT Negrar 2014”, associazione tamburellistica nata nel 2014 a

grandi numeri del calcio. Ci è stato detto che dovremmo trovare un altro spazio: rimarrebbe l’area verde accanto al campo da tamburello di Arbizzano – aggiungono ancora con rammarico, guardando nella loro sede in viale della Rimembranza quella foto di una partita di tamburello disputata in piazza a Negrar datata 1913 -. Ci

ad ospitare quest’evento. Siamo delusi e scoraggiati: all’interno della nostra associazione tutti si stanno impegnando per far crescere i nostri allievi, sportivamente e umanamente, e il nostro desiderio è quello di far conoscere il tamburello a sempre più ragazzi. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in soli due anni di attività – concludo-

La foto di una partita di tamburello del 1913 e la coppa con cui la Prima squadra dell’Asdt Negrar 2014 è entrata in serie C

Negrar. Parole di rammarico, le loro, dato che «nel progetto del comune di Negrar relativamente agli impianti sportivi non è più previsto il Campo da Tamburello – affermano -. Siamo stati avvisati qualche settimana fa che a metà giugno dovrebbero iniziare i lavori per la realizzazione dei nuovi impianti sportivi. Peccato che il nostro campo da tamburello verrà spazzato via e mai più ripristinato a vantaggio del campo da calcio…si sa, l’attenzione anche in questo caso è sempre rivolta verso chi “fa i numeri”. Probabilmente i nostri 60 iscritti contano poco se confrontati con i

troviamo in una spiacevole situazione: a breve inizieranno i campionati e non sappiamo nemmeno se riusciremo a portarli a termine». E poi c’è un altro problema: i prossimi 2 e 3 luglio l’ “ASDT Negrar 2014” ospiterà le finali della Coppa Europa Open maschili e femminili. Per l’occasione arriveranno a Negrar squadre francesi e italiane. «Si tratta di una bella occasione per Negrar, il suo territorio e la valorizzazione del nostro Comune – si sfogano Zantedeschi e Montagnoli -, invece ci troviamo a vivere questo appuntamento con l’ansia di chi non sa se si riuscirà

no Presidente e Segretario dell’ASDT Negrar 2014 -: i nostri pulcini, giovanissimi e juniores hanno ottenuti buoni risultati durante lo scorso campionato, al cui termine abbiamo registrato la vittoria della nostra prima squadra in serie D, che ha vinto il titolo provinciale e si è classificata al terzo posto nelle finali nazionali militando ora in serie C. Ma i risultati non bastano a farci tornare l’entusiasmo con cui abbiamo dato vita nel 2014 a questo sodalizio. Perché non lasciarci il nostro campo, qui in centro a Negrar, dov’è sempre stato?».

CAMPO DA TAMBURELLO / IL COMUNE RISPONDE «Per le disposizioni dettate dalla Lega Nazionale Dilettanti e dal Coni risulta necessario provvedere ad un ridimensionamento del perimetro del campo di calcio, compresi gli spazi non solo adibiti al gioco, ma complementari all’attività sportiva stessa – affermano il sindaco Roberto Grison e l’assessore Bruno Quintarelli relativamente al campo da Tamburello -. E’ necessario pertanto disporre di una parte del terreno attualmente adibito al gioco del tamburello. Nell’attuale area non è infatti tecnicamente possibile, con le nuove regole, mantenere i due spazi dedicati al calcio e al tamburello. Si aggiunge inoltre la necessità e la volontà di allestire spazi esterni per la scuola primaria, tuttora insufficienti. Ad oggi infatti l’attuale area non sta dando risposte adeguate e complete per l’esigenza

delle società sportive e per la scuola. Essendo l’area in oggetto al centro del paese l’amministrazione intende riqualificarla secondo una progettualità globale pensando anche a liberi spazi di incontro a disposizione dei cittadini, necessità altrettanto significativa

come quella per le attività sportive e scolastiche. Ci stiamo comunque impegnando nella ricerca di un’area alternativa per poter dare continuità all’attività di tamburello, che riteniamo importante e che ha segnato la storia sportiva del nostro territorio».

CAMPO DA CALCIO. Piano lavori in fase conclusiva di progettazione

Il piano di lavoro per il rifacimento del campo da calcio in erba sintetica di Negrar capoluogo è in fase conclusiva di progettazione. L’Amministrazione ha approvato il progetto preliminare e acquisito il progetto definitivo che ha ottenuto l’autorizzazione ambientale. Il progetto è stato trasmesso anche alla Lega Nazionale Dilettanti, che ha espresso il proprio parere con qualche prescrizione: perché il campo sia funzionale alle società sportive è infatti necessario che sia anche omologato (la LDN ha imposto regole severe affinché i campi in erba sintetica rispondano a requisiti precisi). Il professionista incaricato sta ora procedendo, secondo le disposizioni della LND, alla redazione dell’ultima fase progettuale, progetto esecutivo. «Siamo oramai vicini alla momento conclusivo di questa lunga fase che impegna al giorno d'oggi più della vera e propria realizzazione – afferma l’assessore ai Lavori pubblici di Negrar, Bruno Quintarelli -. Si prevede di avere a disposizione il progetto esecutivo, corredato di tutte le

necessarie autorizzazioni, per approvarlo non appena disponibile il bilancio di previsione 2016-2017. Prima di vedere all’opera l’agognata ruspa dovremmo superare l’ultimo adempimento, ovvero l’appalto dei lavori. La gara per imposizione normativa non potrà essere esperita dal

per le complicate regole, la burocrazia e le scarse risorse economiche». Gli uffici tecnici del comune di Negrar hanno lavorato anche per partecipare al bando “Piano Sport e Periferie” per un finanziamento a fondo perduto dello Stato per la realizzazione e la rigenerazione di

L’attuale campo da calcio di Negrar

comune di Negrar, ma affidata dalla “Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Negrar e San Pietro in Cariano”. La realizzazione del nuovo campo da calcio – aggiunge Quintarelli - è un obiettivo che si vuole raggiungere perché è un’opera tanto attesa da tutte le società sportive, in particolar modo quelle giovanili, bambini e famiglie al seguito. Siamo consapevoli che in questi tempi “fare” è molto difficile

impianti sportivi. «Prendo l’occasione – conclude l’assessore - di dar merito alla società che attualmente gestisce l’impianto, che con l’aiuto di volontari e genitori ha sistemato in maniera più che decorosa gli attuali spogliatoi, e ringrazio anche per il prezioso contributo di idee dato durante questo lungo percorso di lavoro fin qui svolto insieme alle associazioni e alla consulta di Negrar».


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CRONACHE di Marano e Sant’Anna

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Adolfo dice addio alla “sua” anagrafe MARANO. Lonardi va in pensione e lascia l’ufficio in cui ha lavorato per tanti anni

045 7755126

Quando qualche mese fa Adolfo Lonardi, responsabile dell’ufficio Anagrafe di Marano di Valpolicella, ha cominciato a ripetere a tutti che la pensione sarebbe stata imminente, nessuno voleva credergli: impossibile immaginare l’ufficio anagrafe di Marano senza la sua figura, ora imbronciata per le sempre nuove e incredibili incombenze delle anagrafi dei piccoli e grandi Comuni d’Italia, ora sorridente e beffarda di chi ne sa una più del libro. All’ufficio anagrafe pareva esserci nato: è vero prima che lui vincesse il concorso al suo posto c’era suo padre Santone, dalla memoria infinita e infallibile, memoria che Adolfo ha ereditato e incamerato. Per cui una mattina qualsiasi rischi di essere proiettato nel passato remoto, di quando, nell’immediato ultimo dopoguerra, era stato rieletto sindaco Giuseppe Zardini, lo stesso che i fascisti avevano cacciato più di 20 anni prima, insieme col suo vice-

sindaco Massimo Venturini. Ebbene Giuseppe Zardini aveva i campi a Porta, proprio sotto il municipio, per cui, quando si doveva fargli firmare qualche carta, gli impiegati salivano in soffitta per vedere dove stava arando e poi scendevano nel

Adolfo Lonardi

campo. Egli fermava i buoi, appoggiava le carte sul manico dell’aratro, firmava e poi riprendeva ad arare. Lo stesso Zardini ebbe numerosi figli che si sono dispersi

per il mondo e che tornano in questi anni a farsi seppellire a Marano. Adolfo, pur non avendoli mai conosciuti di persona, li ricorda uno per uno, così come erano elencati nella vecchia scheda di famiglia in cartone grosso e sempre giallastro. La sua memoria, unita all’incredibile capacità di abbinare vicende di famiglia e storie individuali, è preziosamente emersa quando si è trattato di svuotare l’ala vecchia del cimitero del capoluogo: in previsione di dover liberare quasi 400 tumuli, è stata preparata una fossa comune in cui collocare le salme non individuate o quelle rimaste (magari a 50 anni dalla morte) senza discendenti o familiari. Ebbene la fossa comune è rimasta inutilizzata, perché Adolfo era già sulle tracce di tutti, o meglio aveva in poche settimane steso una rete di collegamenti (una catena di Sant’Adolfo) per cui molti si sono presentati spontaneamente e per tutti egli aveva

già la soluzione pronta, la più conveniente per il Comune, perché veniva a utilizzare al meglio gli spazi disponibili, la più conveniente e la più consona per i parenti che risolveva piccoli dubbi e problemi e li faceva uscire dall’ufficio con la convinzione di aver fatto la cosa giusta. È un risultato che si può ottenere solo in forza di una consolidata esperienza umana, acquisita e sviluppata, grazie alla sua immancabile disponibilità, ben nota e apprezzata dai concittadini, travolti magari all’improvviso dal dolore e bisognosi di essere guidati passo dopo passo. Ora questa disponibilità non può scomparire solo per un decreto di pensione: ci sarà ancora bisogno di Adolfo e lui scenderà a piedi la scala dall’abitazione al municipio, brontolando frasi incomprensibili per risalirle ore o minuti più tardi con la faccia schiarita di chi sa di essere stato ancora una volta utile, per non dire insostituibile.

Anziani, ritrovi per stare insieme SANT’ANNA D’ALFAEDO

MARANO. Proseguono gli incontri al Santuario Santa Maria in Valverde Proseguono gli incontri presso il Santuario S. Maria in Valverde a Marano di Valpolicella. Protagonista della Primavera 2016 è la figura di Maria: nei Vangeli, nei Padri e nella Storia della Chiesa, nella Letteratura e nell’Arte. Dopo le serate di lunedì 29 febbraio, 7 marzo, e 14 marzo, il Santuario ospiterà lunedì 4 aprile una serata dedicata a “Maria nella Letteratura”, con il professor Giuseppe Degani. Lunedì 11 aprile Don Andrea Ronconi approfondirà l’argomento “Maria nel magistero di Giovanni Paolo II” e lunedì 18 aprile Don Antonio Scattolini parlerà di “Maria nell’arte”. Gli incontri hanno inizio alle ore 20.45.

Sono partiti in via sperimentale lo scorso autunno, solo nelle frazioni di Ceredo e Cerna, i ritrovi per anziani promossi dal Comune di Sant’Anna D’Alfaedo, ma potrebbero espandersi anche nelle altre frazioni del comune. Si tratta di momenti di incontro dedicati principalmente agli ultra settantenni, ma chiunque può partecipare. L’appuntamento è per tutte le settimane, il giovedì a Ceredo e il venerdì a Cerna, nelle baite comunali riscaldate presso i campi sportivi delle relative frazioni. Un’iniziativa partita in collaborazione con i Servizi Sociali e i volontari del Servizio Civile Anziani e Servizio Civile Giovani. Come ben sappiamo uno dei motivi principali della

depressione in persone anziane è la solitudine e proprio per contrastare questa patologia l’Amministrazione di Sant’Anna è scesa in campo con questa inizia-

fatto di iniziative; ad esempio per lo scorso Natale in entrambe le realtà sono state programmate cene natalizie con tanto di tombola e ricchi premi; nel

tiva, che ha l’intento appunto di far passare ai partecipanti un paio d’ore in compagnia. Gli incontri vengono organizzati volta per volta, a piacimento dei presenti, magari con giochi da tavolo, partite a discorso e lavoretti manuali. A chiudere l’incontro è la consueta merenda che varia a seconda del periodo o della festività del momento e poi ci si saluta sempre ringraziandosi a vicenda e dandosi appuntamento alla volta seguente; rilassati ma carichi di gioia, entusiasmo e vita. Ad oggi si sono formati dei gruppi molto affiatati e alquanto propositivi in

periodo carnevalesco un gruppo si è offerto per preparare gli gnocchi e una piccola pesca di beneficienza il cui ricavato è stato poi devoluto a favore del Mato Grosso. In molte occasioni sono gli stessi partecipanti a portare dolcetti, torte, bibite o addirittura a contribuire ad una cassa comune per acquistare ciò che viene consumato durante la loro permanenza nelle casette del Comune. Gli anziani che hanno problemi a raggiungere il luogo d’incontro vengono aiutati dalle due volontarie del servizio civile Zenalda ed Anna. Fin dall’inizio il Sindaco Raffa-

ello Campostrini è rimasto soddisfatto per la risposta e la partecipazione al progetto: «Voglio ringraziare prima di tutto le persone che hanno accolto questo invito con entusiasmo, voglia di partecipare e di mettersi in gioco - spiega il primo cittadino -. Voglio ringraziare inoltre le volontarie Anna e Zenalda per l’impegno e la passione che hanno messo sin da subito in questa iniziativa ed infine un grazie ai comitati locali di Cerna e Ceredo, che hanno in gestione le baite in legno comunali, per la disponibilità dimostrata e la pronta condivisione di questa bella e nuova attività». Immaginiamo, dalle parole del Sindaco Campostrini, che il futuro per il progetto sia alquanto roseo, e che lo stesso vedrà sicuramente un ampliamento alle altre frazioni del Comune soprattutto per i risultati che gli incontri hanno sul piano sociale. Infatti è molto interessante notare, che, nonostante l'età, la voglia di giocare e divertirsi in compagnia non passano mai; lo dimostrano le barzellette e le battute frequenti, le risate ed i sorrisi. Pure la volontà di fare, di mettersi in gioco e di imparare si rinnovano costantemente, sostenute dall'esperienza e da quella maturità che si raggiungono solo con il tempo. Alberto Dalle Pezze



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CRONACHE di Pescantina

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Regole approvate per il referendum “CONSULTIVO”. Otto voti a favore e cinque astenuti: questa la posizione del Consiglio

Servizi di

Lino Cattabianchi

Il Consiglio ha approvato il regolamento per il referendum consultivo con 8 voti a favore e 5 astenuti. «E’ composto di 26 articoli - ha spiegato la delegata Emma Benedetti - ed ha come fine la partecipazione dei maggiorenni alle scelte della comunità. Il referendum può essere promosso da un comitato con un minimo di 70 persone ed ha un costo stimato di 25/30mila euro. I quesiti e la loro ammissibilità sono valutati e ammessi dalla commissione sulla base della raccolta di almeno 1.300 firme, cioè del 10% degli attuali 13mila aventi diritto. Per contenere i costi le operazioni si devono svolgere in una sola giornata, dalle 9 alle 21. Si possono accorpare, per economizzare i costi, 5 quesiti in una sola giornata referendaria». L’approvazione del regolamento consultivo, che nasce dall’articolo 34 dello

L’ELEZIONE. Letizia Fontana nuovo sindaco dei ragazzi

Il nuovo sindaco dei ragazzi è Letizia Fontana della classe 2B, la scuola media “Ippolito Pindemonte” dell’Istituto comprensivo 2, retto dalla dirigente Elisabetta Peroni. E’ stata eletta con 141 voti nella lista n. 6 e succede a Letizia Zampini di Ospedaletto. La proclamazione in sala consiliare ad opera della delegata all’istruzione, Nadia Girelli. Presenti consiglieri e assessori di maggioranza e, per le minoranze, Silvia Marai e Samuele Baietta. «Questa è la casa di tutti i cittadini di Pescantina - ha esordito nel suo saluto il sindaco Luigi Cadura -, dove si prendono le decisioni importanti per il paese. Sono felice che anche voi abbiate intrapreso questo cammino per diventare cittadini consapevoli, rispettosi e che si danno da fare per gli altri. Spero che qualcuno di voi faccia politica con spirito di servizio. Letizia sarà presente con me nelle cerimonie ufficiali e nelle occasioni importanti». «Cari ragazzi, è bello vedervi qui oggi – ha sottolineato il consigliere Samuele Baietta del M5S -, in questa sala dove si decidono le sorti del nostro paese. Spesso la politica viene vista come una cosa che passa al telegiornale, ma è invece la nostra vita quotidiana. Non abbiate Letizia Fontana sindaco dei ragazzi paura di chiedere, di pretendere chiarezza e trasparenza. Perché se oggi il vostro interesse è la scuola, domani sarà il lavoro, la pensione, il servizio sanitario e tanto altro ancora. Buon lavoro a tutti». Letizia ha l’hobby della lettura e della musica; ama Ligabue e Jovanotti, e sarà affiancata da Nicole Cavinato di 2C, vicesindaco, e dagli assessori Sofia Di Stefano ai lavori pubblici; Alessia Viviani 2C a cultura e manifestazioni; Matteo Di Martino 2B allo sport. In Consiglio Loris Hyso 1F, Emilio Cavalletti 1F, Sara Vicentini 2C, Marco Berardo 1B e Michele Beverari della 2B, che farà anche il segretario. Sui banchi dell’opposizione Mouaouia Hachraf di 1E, Cristian Dal Barco di 2D, Emma Riolfi di 2E, Federica Smania di 2°. «Per la scuola – dice Letizia - vorrei introdurre altri giochi sportivi, oltre alla corsa campestre e alla pallavolo. Inoltre, una gara di quiz a squadre fra le classi e un’attenzione particolare alla manutenzione dell’edificio scolastico con migliorie a tapparelle, termosifoni e connessione internet, con festa di fine anno. Per il paese di Pescantina vorrei che fossero riparate le buche sulle strade e che ci fosse un luogo di incontro e di riflessione, dove i ragazzi possano studiare insieme». Apprezzamento da parte di Emanuele Begalli, rappresentante del Consiglio di Istituto e della preside Elisabetta Peroni, che, dal canto suo, ha ringraziato Luisanna Sidoni ed ha sottolineato «il grande valore della sinergia tra Istituzioni e scuola a benefico del territorio».

Statuto comunale, dove è prevista questa sola forma di consultazione popolare, ha lasciato l’amaro in bocca al Comitato Referendario

alla vicenda legata al progetto della discarica di Ca’ Filissine. Se ne è fatto interprete il consigliere Francesco Marchiori nella dichia-

(CR) e a Pescantina Comune Virtuoso (PCV), promotori della richiesta di referendum sulla discarica, che avevano raccolto e presentato in Comune oltre 4mila firme. Infatti, non si può applicare il referendum consultivo

razione di voto: «Poteva essere l’occasione di ammettere anche le altre forme di referendum abrogativo, confermativo e oppositivo per dare una forma più compiuta alla partecipazione popolare. Il finale disattende le richie-

ste». Identica la posizione di Vittoria Borghetti: «La ragione di merito è venuta meno». Inaccettabili queste prese di posizione per il sindaco Luigi Cadura: «E’ sconcertante il fatto che si pensi ad uno strumento di questo valore e non lo si voti perché non soddisfa le richieste di un gruppo. L’adozione del regolamento per il referendum consultivo è l’attuazione dello statuto comunale del 1995 ed è un momento importante per la democrazia. Da oggi a Pescantina i referendum si possono fare. Certo, rimane da mettere mano allo statuto». Ma non demorde Gianluca Godi di Pescantina Comune virtuoso, che ha promosso con il Comitato referendario la raccolta delle 4mila firme e la richiesta di referendum. «La delusione è nostra e dei cittadini che lo hanno chiesto – spiega -. Abbiamo ripresentato come Pescantina Comune Virtuoso la proposta di inserimento nello Statuto comunale, all'articolo del referendum, anche quello abrogativo e propositivo, invitando tutti i consiglieri a convertirlo in mozione per un prossimo Consiglio comunale».

Frantumata la Madonnina BAITA DEGLI ALPINI

Inqualificabile atto di vandalismo alla Baita degli Alpini di via Pace 2B. «Degli sconosciuti - racconta il capo-

diventata ben presto un significativo punto di ritrovo per tutto il paese. «Qui si svolgono tutte le nostre prin-

anche la Casa di riposo di Pescantina». Da due anni a questa parte il capitello ospita il Rosario nel mese di

gruppo Mirco Lonardi hanno frantumato la statuetta della Madonna di Lourdes posata nel capitello di Rosso Verona, al centro del prato. Un gesto messo in atto da ignoti, che ha sconcertato molti e ha generato un senso di amarezza in tutto il Gruppo e nei suoi simpatizzanti». La baita alpina di via Pace, vicino all’asilo nido, inaugurata il 6 agosto 2008, è

cipali attività associative prosegue Lonardi - che in gran parte sono aperte alla cittadinanza. Per questo avevamo anche pensato, dopo qualche anno, di dotare la baita di un capitello che abbiamo ricavato da una base usata un tempo come fontana, riadattandola per ospitare una statuetta della Madonna di Lourdes, alla quale, tra l’altro è dedicata

maggio e, per la devozione alla Madonna di Lourdes, gli alpini due volte all’anno, a Santa Lucia e per la Festa dell’ospite, fanno visita alla Casa di riposo per portare doni e un po’ di allegria. Conclude Mirco Lonardi: «Per il mese di maggio la Madonnina ritornerà al suo posto. Queste persone sconosciute hanno offeso la sensibilità di tutto il paese».



CRONACHE di Fumane

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Cofinanziamenti per idee comuni

FUMANE-MARANO. Il 7 marzo si è tenuto un incontro con il Comitato paritetico dei Fondi

Mercato Settmanale

SABATO

Si è tenuto lo scorso lunedì 7 marzo un incontro con l’onorevole Roger De Menech, presidente del Comitato paritetico per la gestione dei Fondi dei Comuni Confinanti, fondi costituiti d’intesa con le Province Autonome di Trento e Bolzano. All’ordine del giorno la proposta di attingere a questi fondi per cofinanziare il rifacimento del ponte Peri-Rivalta, struttura fondamentale per l’intera Val d’Adige, ma bisognosa di un intervento visto che il manufatto risale all’immediato dopoguerra e comincia a denunciare carenze e problemi. De Menech ha chiarito che da poco più di anno, dopo aver avviato la liquidazione dell’arretrato accumulato nella vecchia gestione, è stato adottato un nuovo regolamento che prevede di assegnare 24 milioni in quote fisse per ogni Comune confinante e di destinare i residui 56 milioni a progetti di area vasta per migliorare

servizi e infrastrutture nelle zone montane, in modo di ridurre lo spopolamento e l’abbandono di aree consistenti del nostro territorio.

sugli acquedotti, che riguarda i territori dei Comuni di Sant’Anna d’Alfaedo (comune confinante) e dei Comuni di Fumane, Marano

Mirco Frapporti

Giovanni Viviani

L’idea è quella di cofinanziare progetti che abbracciano più Comuni e che comportano vantaggi e ricadute anche non immediati. «Per la Valpolicella-Lessinia esiste già un progetto di area vasta che merita di essere finanziato – ha ricordato Mirco Frapporti, sindaco di Fumane -. Si tratta di un intervento molto articolato

PLANT-FOR-THE-PLANET ACCADEMIA A FUMANE Trenta nuovi alberi sono stati piantati a Fumane dai ragazzi della scuola media. L’occasione è stata offerta dall’Accademia di Plantfor-the-Planet ospitata dall’Istituto B. Lorenzi sabato 5 marzo. «Già venerdì 4 marzo, grazie al contributo della forestale e dell’associazione TerraViva, abbiamo potuto dare avvio ai lavori – afferma Mee Young Kim, un delle organizzatrici -. Nella giornata di sabato abbiamo poi incontrato i ragazzi a scuola: 25 alunni sono stati impegnati per l’intera giornata in lavori di gruppo, discussioni e confronti sui temi dell’ambiente e numerosi giochi che hanno visto i ragazzi stessi protagonisti e animatori. La giornata si è conclusa con la presentazione dei lavori creati agli adulti presenti e con la consegna degli attestati come Ambasciatori della Giustizia Climatica». Grande la soddisfazione espressa

dagli organizzatori, sempre più conviti del fatto che “se si inizia a dare un input positivo ai bambini in pochissimo tempo si possono cogliere buoni frutti”. «Siamo molto soddisfatti dell’ottima riuscita di questa Accademia fumanese – aggiunge Mee Young Kim –, per la quale ringraziamo, oltre all’Amministrazione comunale, all’associazione TerraViva, al corpo forestale di Peri, anche il Centro Famiglie di Fumane, i nostri sponsor che ci forniscono supporto e materiale e naturalmente i nostri ragazzi ambasciatori della Giustizia Climatica che stanno attivandosi per prendere in mano il loro futuro facendo parte dell’Associazione mondiale Plant-for.-th-Planet». Una eco, quella che il messaggio lanciato da Plant-forthe-Planet sta avendo, confermata dalle numerose richieste di partecipazione che gli stanno giungendo

dal territorio: «Abbiamo partecipato il 20 marzo scorso a Mio Fiore Verona – conclude Mee Young Kim – e il 9 aprile proporremo un’Accademia presso il Vittoriale degli Italiani a Gardone, così come il 10 aprile

nell’ambito della Benvenuta Primavera a San Pietro in Cariano – Fumane, il 24 e 25 aprile in occasione della maratona di Cà di Cozzi e l’8 maggio a Peri per l’evento Sorella Acqua». Silvia Accordini

L’iniziativa degli scolari Plant-for-the-Planet è nata nel 2007 e si basa sull’idea che “i ragazzi potrebbero piantare milioni di alberi in ogni paese del mondo”…Da allora Plant-for-the-Planet è cresciuta giorno per giorno, con Accademie in ogni paese del mondo: ragazzi provenienti da 100 paesi del mondo ne fanno già parte. Obiettivo di Plant-forthe-Planet è coinvolgere un milione di ragazzi come Ambasciatori della Giustizia Climatica in oltre 20.000 accademie in tutto il pianeta entro il 2020. Anche a Verona molti ragazzi sono già diventati Ambasciatori e molte sono le Accademie organizzate ogni anno sul territorio provinciale. Gli alberi piantati in tutto il mondo fino ora sono 14 204 669 676 il numero viene aggiornato sul sito http://www.plant-for-theplanet.org/de/startseite

Valpolicella e Negrar (comuni di seconda fascia) e che garantirebbe di evitare un’altra crisi nei rifornimenti idrici come quella della scorsa estate, che ha visto diverse località a secco per giorni e settimane, la circolazione di centinaia di autobotti, colture e animali a rischio per mancanza di acqua. L’acqua è un bene

primario e va garantito se si vuole che la gente rimanga in montagna – ha aggiunto : è vero che questo compito di garantire acqua e fognature spetterebbe all’ATO e ad Acque Veronesi, ma il cofinanziamento permetterebbe di accelerare i tempi di esecuzione e di investire sulle strutture del territorio altri 3 milioni di euro». Il Sindaco di Marano, Giovanni Viviani, da parte sua ha auspicato che questi incontri per i Fondi portino a costituire un gruppo di lavoro permanente dei sindaci dei Comuni di montagna: per l’efficacia degli interventi per il miglioramento della qualità della vita nelle aree marginali è necessario la convergenza di aree molto ampie e occorre costruire una cultura diffusa della concertazione e della sussidiarietà. L’incontro si è chiuso con la presa in carico da parte dei presenti dei problemi emersi e con l’impegno di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili.

NOTIZIE FLASH DA FUMANE

MEMORIA FILM FESTIVAL. Andrà in scena giovedì 21 e venerdì 22 aprile a Fumane il Festival di cortometraggi realizzati dalle scuole dedicati ai temi della storia, della resistenza, del lavoro e della democrazia che verrà inaugurato il 21 aprile alle 20.30 nella sala consiliare di Fumane dal Sindaco di Fumane Mirco Frapporti e dal presidente dell’Associazione Documenta Gianluigi Miele. La serata sarà dedicata ai lavori prodotti dagli studenti delle scuole superiori IPSIA G. Giorgi di Verona e Istituto Tecnico Marconi con ricerca su Carcere degli Scalzi. Il “Memoria film Festival” proseguirà venerdì 22 aprile alle 20.30 con una serata dedicata ai lavori prodotti dagli alunni delle scuole primarie di Pazzon (Caprino), Mizzole, Fumane. Gli approfondimenti riguardano la conservazione del cibo nel passato, l’acqua, la guerra e la resistenza a Fumane. Seguiranno le premiazioni dei filmati, valutazione espressa da una giuria qualificata. Venerdì 29 aprile alle ore 16.00 in sala consigliare verrà proiettato il documentario "Guardando Indietro" del regista Gianluigi Miele: nove donne del Baldo, alcune anziane, descrivono le loro esperienze di vita. VALPORUN. E’ in programma domenica 22 maggio dalle ore 9.30 la terza Vapolrun – 3° Trofeo Zandonà. La manifestazione podistica è nata dall'intento di alcuni amici uniti nella passione della corsa, di ricordare il caro amico Nazzareno Zandonà scomparso prematuramente più di un anno fa. Appassionato e amante di questo sport, Nazzareno portava i propri amici a partecipare a gare in tutta Italia ed Europa: per questo ora quelle stesse persone vogliono dedicare a lui questa gara. Per l'occasione il G.P. Gargagnago, di cui Nazzareno era un pilastro portante, il Banchette Runnersil, il G.M. Fumane, la Polisportiva Fumane e i Fumanesi de Soca, si sono uniti per organizzare la terza Valporun, che si snoderà tra Fumane, Bure, Gargagnago e San Pietro in Cariano (abbinata anche a una corsa non competitiva aperta alle famiglie). Alla Valporun è legata una corsa aperta a tutti agli alunni di elementari e medie, la “Valporun juniors – Trofeo dell’Amicizia”.Per informazioni: www.valporun.it; info@valporun.it, segreteria@valporun.it. 347.9439633


CRONACHE di Sant’Ambrogio

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Ondata di colori: il Carnealon sfila

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LA 69ª EDIZIONE. Il regalo per i 70 anni? Una statua che rappresenti lo storico evento

Una statua, che rappresenti lo storico Carnealon, da collocare sulla nuova rotatoria di Domegliara sulla strada statale 12. Omaggio al 70° compleanno del Carnealon che sarà festeggiato nel 2017 ed ulteriore conferma che Domeiara è il paese del Carnealon. L’idea, lanciata a suo tempo dal gruppo carnevalesco Bdd Butei De Domeiara, è stata ripresa dal sindaco Roberto Zorzi: il primo cittadino, durante la recente 69° edizione, ha chiesto al comitato benefico presieduto da Sergio Quintarelli detto il Baronetto, di sviluppare idee per la realizzazione della statua. Intanto la Valbusa anche quest’anno ha festeggiato lo storico Carnealon con la tradizionale sfilata svoltasi, dopo due rinvii per maltempo, in un recente sabato pomeriggio di marzo. A renderle omaggio sono arrivati 80, ,tra gruppi e carri allegorici, oltre 1500 figuranti per la gioia di grandi e piccini. Iniziato a ritmo di samba con i

ballerini e ballerine dell’associazione culturale scaligera Forteza, il Carnealon è stato guidato dal Duca della Valbusa Claudio “Lalo” Simeoni e la dolce Lina Di Meo, il Marchese del Montindon Marco Arcali e la marchesa Lorella Ruffo col fido Cedrone Senza Fegato. Alla corte del Carnealon immancabile è stata la presenza del Papà del Gnoco e delle teste coronate di Verona e provincia, le incantevoli

Norme da rispettare ANIMALI DA COMPAGNIA

Vita dura per gli accompagnatori di cani che non rispettano l'ambiente. Il comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella, tramite un’ordinanza del sindaco Roberto Zorzi, ha fissato alcune regole per i conduttori di cani e degli altri animali da compagnia. Chiare le disposizioni da rispettare: gli accompa-

particolare dei minori, e di igiene pubblica. I conduttori dei cani sono obbligati a fare uso del guinzaglio durante la circolazione e la permanenza degli stessi nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, salvo che nelle aree a loro specificatamente destinate ubicate in via Monte Pastello e via Campagnon nella

majorettes Le Perle di Cavaion Veronese, il corpo bandistico di Caprino Veronese, ben 20 carri allegorici. Bravi, bravissimi, i gruppi di tutta la provincia, nel realizzare mastodontiche scenografie tra personaggi politici sbeffeggiati, cartoni animati e tanto altro. I “Bdd” di Domegliara, i Butei de Domeiara, hanno firmato il carro allegorico “Pace, amore e…escavatore!”, vittima sacrificale Matteo Salvini, segreta-

rio della Lega Nord; Il Sasso di Rosegaferro ha realizzato il carro “Magna Leon che ciapen la Pension”; da Albarè, Caprino Veronese e Palazzolo sono giunti i Circoli Noi. L’associazione famiglie Insieme di San Zeno di Mozzecane ha firmato “La Minions mania”. “I Bugiardini” di Rivoli Veronese e “Anche Cappuccetto Rosso si ribella” della compagnia dell’Onda di Oppeano hanno chiuso in gloria il corteo regale. In piazza Unità d’Italia i cuochi del comitato benefico, con gli Amici del Carnealon di Rivoli Veronese, hanno sfornato pasta al sugo (un quintale e mezzo), sotto il vigile occhio di Polizia Locale, carabinieri di Sant’Ambrogio e quelli in congedo, Croce Rossa. L’ultima emozione l’ha regalata lo speaker regale, il Gran Commendatore Gianluigi Fasoli, dando l’arrivederci al Carnevale 2017, il 70° Carnealon de Domeiara. Massimo Ugolini

CONTRIBUTO. Oltre 4.000 euro alla parrocchia per sistemare la canonica

Un contributo di 4.566 euro alla parrocchia di Sant'Ambrogio di Valpolicella. E' quanto ha stabilito il consiglio comunale ambrosiano secondo quanto stabilito dalla legge regionale 44/1987 che destina annualmente agli enti locali risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione. II contributo sarà destinato a coprire parte delle spese necessarie alla ristrutturazione della canonica. «Quest'anno è pervenuta solo la richiesta del parroco di Sant’Ambrogio di Valpolicella - ha premesso il sindaco Roberto Zorzi nell'illustrare la proposta poi votata all'unanimità. - Si tratta di un contributo che s'inserisce in un sostegno alle parrocchie che costituiscono punti di riferimento per le nostre comunità». Positivi anche i commenti degli esponenti delle opposizioni. Pier Luigi Toffalori di Al Servizio dei Cittadini si è detto soddifatto «perché il restauro della canonica abbellisce l’ambito architettonico della chiesa, elemento positivo per la nostra comunità». «Nel 2015 - ha rammentato il capogruppo di Idea Comune Bianca Pellegrini - il consiglio comunale deliberò un contributo alla parrocchia di Ponton, quest’anno è toccato a Sant’Ambrogio, fondamentale in questo contesto è il dialogo tra i sacerdoti del nostro Comune. Anche questo intervento, come i precedenti, merita di essere sostenuto». M.U.

GARGAGNAGO. Domenica solidale

gnatori di cani, su aree pubbliche o aperte al pubblico, devono munirsi di strumenti idonei per la pulizie e raccolta di eventuali deiezioni solide degli animali, esibendoli su richiesta degli organi di vigilanza. I conduttori devono provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni solide, chiudendole in un idoneo contenitore da depositare nei cestini porta rifiuti o, in assenza, da smaltire nella frazione umida dei rifiuti domestici. Inoltre è vietato condurre il proprio cane in tutte le aree verdi e attrezzate ove vige il divieto di accesso per motivi di sicurezza delle persone e in

zona artigianale della frazione Ponton. L’ordinanza non si applica ai cani in servizio di guida ai non vedenti, a quelli in dotazione alle forze armate, di polizia e protezione civile. Sono previste sanzioni in caso di trasgressione delle disposizioni contenute nell'ordinanza: prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. «Sempre più cittadini afferma il sindaco Roberto Zorzi che ha emesso il provvedimento - hanno avvisato gli organi preposti della presenza di deiezioni canine solide su strade, marciapiedi, aree verdi ed attrezzate del territorio comunale». M.U.

Successo per la seconda edizione di “Domenica Solidale”, iniziativa realizzata dal Circolo Acli di Gargagnago, presieduto da Manuel Gamberoni, col patrocinio del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, sviluppando un'idea di Alberto Perin. Oltre 300 cittadini di Gargagnago e dei paesi limitrofi hanno partecipato alla due giorni «evidenziando una volta di più l'importanza di questa manifestazione voluta dalle associazioni» ha sottolineato l’assessore Silvano Procura. Quest’anno il contributo è stato destinato alla Croce Rossa Italiana Comitato della Valpolicella. Il concorso “Il salame più lungo” è stato vinto dal calcio club Hellas Bulldogs con un salame delle lunghezza di 3 metri e 7 centimetri; secondo il Gruppo Podistico con uno di 1 metro e 66 centimetri; terzo il Comitato Sagra de Domeiara con uno di 1 metro e 43 centimetri. Al concorso hanno partecipato anche l'Ac Gargagnago e locale Pro Loco, Fidas e le Famiglie S’Incontrano di Sant’Ambrogio. Michele Valle, titolare dell’omonima azienda agricola, ha insegnato le tecniche per creare hamburger con la pasta del salame al circolo Acli dove la giornata è stata allietata dalla tradizionale polenta e salame. M.U.

DOLCÈ / LAVORI PUBBLICI Punto dei lavori pubblici nel Comune di Dolcè. Con grande soddisfazione della cittadinanza sono iniziati i lavori relativi alla “Realizzazione della rete del gas in media e bassa pressione a Dolcè e nella frazione di Ceraino – II° stralcio Ceraino”. «La nostra amministrazione - afferma il sindaco Massimiliano Adamoli sta definitivamente concretizzando l’impegno assunto circa 5 anni fa di arrivare alla completa metanizzazione di tutto il Comune. Prossimamente organizzeremo una riunione con la cittadinanza per spiegare le modalità per allacciarsi alla rete gas metano». Quello di Ceraino è l’ultimo tassello di una serie di lavori di metanizzazione «che sembravano irrealizzabili a detta degli scettici ma che invece sta trovano piena concretizzazione» - prosegue il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Adelino Melchiori che sottolinea la volontà e la

tenacia della maggioranza consiliare legata al nostro gruppo “Paese Mio”, guidata oggi dallo stesso Adamoli e fino al 2014 da Luca Manzelli. La dorsale per alimentare Ceraino parte dalla cabina di primo salto in località Soman, realizzata due anni fa a servizio di Dolcè capoluogo e già allora predisposta per servire al momento opportuno la frazione. La linea di distribuzione si snoderà nelle vie del paese al fine di alimentare le abitazioni di Ceraino. Il cantiere ha già interessato parte del centro abitato e parte della strada statale 12 del Brennero e dell'Abetone. Inizialmente Volargne dove era più facile operare, quindi Ossenigo, Peri, Dolcè e ora Ceraino «rappresentano un preciso e concreto impegno assunto nei confronti della cittadinanza di portare servizi ed utilità a tutti» - conclude il sindaco Massimiliano Adamoli.


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CRONACHE di Dolcè e Brentino Belluno

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Ponte Peri-Rivalta Sinergia di intenti

NUOVA STRUTTURA. I Comuni stanno unendo le forze per far fronte alle spese di costruzione

Si stanno unendo le forze per far fronte alle spese della costruzione del nuovo ponte di collegamento tra Peri e Rivalta, un collegamento fondamentale per la vita delle comunità di destra e sinistra Adige per i

all'intervento del FCC (fondo dei comuni di confine) ex Odi con l'appoggio delle province autonome di Bolzano e Trento. In un incontro svoltosi a Rivalta lo scorso 7 marzo, l'onorevole De Menech, presiden-

Peri e Rivalta, anche l'onorevole Diego Zardini: «Puntiamo a chiudere a breve – ha affermato - l'accordo tra i Comuni, che nel nuovo modo gestionale sono i titolari della decisione, per provvedere al finan-

il continuo spopolamento dei nostri paesi». Anche il sindaco di Avio, Federico Secchi, presente all'incontro, si è espresso in modo positivo: «Quest'opera, già approvata dall'amministrazione dell'ex sindaco Bor-

rapporti molto stretti in vari ambiti e attività che vedono le comunità complementari per moltissimi aspetti: farmacia, medico di base, stazione ferroviaria...La struttura è anche un passaggio obbligato per i mezzi pesanti che vogliano attraversare il fiume, oppure per chi transita nei giorni di forte traffico dell'autostrada A22. Da anni si parla del rifacimento del ponte e se ne parla anche oggi, grazie

te del comitato di gestione del fondo, ha spiegato come vengono impiegate le risorse per progetti di questo tipo: dopo aver avviato la liquidazione delle risorse provenienti dalla vecchia gestione è stato introdotto un nuovo regolamento che prevede di assegnare un totale di 24 milioni di euro divisi in quote per ogni Comune di confine (di fascia A) e altri 56milioni per le infrastrutture e i progetti volti alla tutela delle zone montane. Per ottenere questi fondi è indispensabile che i Comuni condividano progetti. All’incontro del 7 marzo è intervenuto, oltre a molti sindaci della zona che hanno sottolineato l'importanza del ponte tra

ziamento dei progetti». Il progetto consiste nella costruzione del nuovo ponte affiancato all'esistente per non creare disagi ai cittadini. La struttura sarà provvista di pista ciclabile e pedonale, oltre alle due corsie di marcia per gli autoveicoli. Al termine sarà demolito il vecchio ponte «che comporta una spesa consistente» – ha sottolineato il sindaco di Dolcé, Massimiliano Adamoli. «Questa è la giusta occasione per realizzare un'opera che andava fatta molti anni fa – ha concluso il sindaco di Brentino Belluno, Alberto Mazzurana - che ci permette di riqualificare la Valdadige; opera che ci potrà aiutare a combattere

ghetti, è degna di un avvallo perché non solo è un collegamento tra le comunità di Dolcé e di Brentino Belluno toccando i paesi di Rivalta e Peri ma è estremamente utile anche per i cittadini del comune di Avio. Proprio in questi giorni ne abbiamo conferma con la chiusura del ponte di Borghetto: molti cittadini sono costretti a recarsi sino Rivalta per poi risalire. Questo ponte può essere considerato, usando una metafora, anche come un'unione di più comunità, legate dallo stesso territorio. Un collegamento tra Baldo e Lessinia che si rinsalda nella Terra dei Forti che ci accomuna».

Dolcè

La fibra ottica sta arrivando DOLCÈ / LAVORO

La fibra ottica sta per arrivare a Dolcè. La fibra aiuterà le imprese a risparmiare tempo e denaro e ad essere più competitive sul mercato. La banda larga e ultralarga permette infatti di lavorare in modo più veloce, efficiente e sicuro. Le imprese

zona artigianale e industriale di Volargne. Tutti i cittadini, le imprese artigiane e industriali, gli esercizi commerciali e i liberi professionisti di Dolcè sono invitati a partecipare all’incontro pubblico. Brennercom si è impegnata a realizzare entro

godranno di vantaggi strategici e di innumerevoli nuove opportunità usufruendo di servizi avanzati: Internet ad altissima velocità, telefonia e innovativi servizi IT di cui è possibile godere al meglio se alla base c’è una rete ultraveloce, potente e sicura come quella in fibra ottica. Ma non solo: una rete in fibra rende una zona più attrattiva agli investimenti e aiuta a creare occupazione. Mercoledì 13 aprile alle ore 18.30 nella sala consiliare del municipio in via Trento 698 il sindaco Massimiliano Adamoli e Brennercom illustreranno il piano per la realizzazione della rete nella

l’anno una rete d’accesso in fibra ottica di tipo FTTH (Fibre To The Home, cioè “fibra fino all’utenza finale”) e a collegare tutte le imprese alla nuova infrastruttura. Il progetto prevede la connessione in fibra delle singole aziende. Significa che il cavo in fibra ottica arriva fin dentro la sede dell’impresa e quindi la connettività Internet non utilizza la classica linea telefonica in rame. Più ci si avvicina con la fibra ottica allo stabile che ospita l’azienda e più si dice che la rete è “future proof”, ovvero a prova di futuro. «La fibra ottica è uno strumento fondamenta-

le per supportare lo sviluppo imprenditoriale - afferma il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli -. Brennercom consentirà, a chi lo riterrà opportuno, sia cittadini privati che attività produttive, di disporre a breve di questo tipo di linea tecnologicamente avanzata. La collaborazione con Brennercom consentirà alla nostra amministrazione comunale di potere disporre l’allacciamento alla fibra ottica al nostro impianto di videosorveglianza e di dotare di una connessione ultraveloce la scuola primaria di Volargne. Ciò permetterà di agevolare il personale docente nell’utilizzo degli strumenti previsti dalla normativa di legge come registro elettronico e lavagne multimediali delle quali la scuola è dotata». «Dopo aver cablato varie zone artigianali in Alto Adige, Trentino e Veneto - prosegue l’amministratore delegato di Brennercom Karl Manfredi siamo fortemente motivati e determinati nell’ampliare la rete in fibra ottica che ci permette di offrire servizi di telecomunicazione e IT, anche in cloud, ad alto valore. Per Dolcè si tratta di una grandissima opportunità. Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco Massimiliano Adamoli e tutta l’amministrazione comunale per la preziosa collaborazione».

Andrea Lanzoni

DOLCÈ. L’Amministrazione premia le nozze d’oro

Un riconoscimento alle nove coppie, residenti nel Comune di Dolcè, che hanno festeggiato nel 2015 l'anniversario dei 50 anni di matrimonio: a consegnarlo è stata l’amministrazione comunale di Dolcè. Grande è stata l'emozione respirata nella sala consiliare di Dolcè dove il sindaco Adamoli con il vicesindaco Adelino Melchiori, l'assessore alla cultura Elena Salvetti, i consiglieri comunali Alessandro Castioni, Carmine D'Onofrio e l'affetto di alcuni familiari hanno consegnato una targa a ricordo dello straordinario evento a Silvano e Giovanna

Lonardi, Luigi Pilati e Gina Salomoni, Giuseppe Salvetti e Nicla Loro, Lino Brunelli e Edda Gasparini, Alessandro Valentini e Lucia Zanetti, Sergio Tommasini e Ortensia Olivieri, Luciano Battistolli e Anita Buio, Silvano Corsi e Maria Teresa Coati, Francesco Vesentini e Loredana Babbi. «E' stato bello consegnare queste targhe a nostri concittadini che hanno tagliato un traguardo prestigioso della propria vita per loro, i propri familiari e la comunità intera - ha affermato il sindaco Massimiliano Adamoli -. Un traguardo non comune che conferma quanto sia fondamentale il legame matrimoniale ed il ruolo della famiglia su cui si fonda».


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CRONACHE di Brentino Belluno

Atti vandalici, stop! Misure preventive

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L’APPELLO. Il Comune alza la voce e studia le contromosse per combattere il fenomeno

Servizi di

Andrea Lanzoni

Stop agli atti vandalici. A gridarlo a gran voce è l’Amministrazione comunale di Brentino Belluno che conferma che “trascurare e rovinare le strutture della Comunità sono azioni che non saranno più tollerate”. Sia nel nostro che nei comuni limitrofi, dove purtroppo questo fenomeno è ancora più marcato ed evidente, Così come nei Comuni limitrofi, anche a Brentino Belluno l’amministrazione sta adottando misure preventive e correttive per arginare il problema del vandalismo. Di fatto anche una buona educazione civica, non solo fatta nelle scuole ma anche in altre sedi, potrebbe dare coscienza del danno ambientale, oltre che paesaggistico, che gesti di vandalismo possono comporta-

re. Anche gettare sacchetti contenenti rifiuti per strada è da considerarsi un atto vandalico: nei pressi del paese di Belluno Veronese, per esempio, da un po' di

tempo si trovano sacchetti dello stesso genere, posizionati nello stesso punto. Il sindaco Mazzurana si esprime a riguardo dicendo che «la raccolta del secco non

riciclabile avviene nelle famiglie una volta la settimana e abbiamo a disposizione un'area ecologica che riesce a supportare questo genere di rifiuto e così è

anche nei comuni che ci confinano. Sono basito per quanto da tempo sta accadendo a Belluno: una mattina ho raccolto io stesso un sacchetto abbandonato. Con

l’Amministrazione si è pensato a creare misure correttive e di dissuasione che a breve illustreremo. Sul territorio comunale ci sono molte “zone calde” dove abitualmente si trovano sacchetti che sembrano lanciati dalle auto; in questi stessi punti si dovrà operare più rigorosamente: nelle aree di sosta i turisti dovranno trovare un ambiente pulito, tanto da essere incentivati a lasciarlo a loro volta pulito. A questo proposito – conclude il Sindaco – vorrei fare un plauso al gruppo di Protezione civile e a tutti i gruppi che hanno dedicato il loro tempo per migliorare il territorio attraverso una "giornata ecologica" nella quale si sono occupati della pulizia degli argini dell'alveo dell'Adige e dei bordi stradali lungo la strada provinciale».

RIVOLI-DOLCÈ-BRENTINO. L’Osservatorio della Valdadige compie un anno

Compie un anno l’Osservatorio della Valdadige, di cui fanno parte i comuni di Rivoli, Dolcé e Brentino Belluno. Ed è proprio in occasione di questo primo compleanno che la Regione Veneto gli ha conferito un riconoscimento grazie al quale è entrato a far parte degli Osservatori Regionali del Veneto, impegnati nell'osservazione e nella tutela del territorio e del paesaggio. Lo scorso 29 febbraio la sala conferenze della Cantina Sociale Valdadige ha ospitato un incontro, a cui ha preso parte anche il presidente della Regione, Luca Zaia. In quell’occasione è stato suggellata formalmente la serietà dell'iniziativa della Valdadige con l'ingresso nel gruppo degli Osservatori Regionali. Attraverso questo Ente, i Comuni si impegnano a tutelare il paesaggio e il territorio, ad organizzare incontri di formazione e attività didattiche con la partecipazione della Regione. All’interno dell’Osservatorio è attivo un esecutivo composto dai Sindaci dei Comuni di Rivoli, Dolcè e Brentino Belluno, oltre ad un rappresentante del BIM Adige (Bacino Imbrifero Montano) e ad un direttore esterno, in rappresentanza della Regione. Per le Consulte tecniche è previsto un Comitato tecnico che svolge attività di consulenza per il Comitato esecutivo in materie tecnico – pratiche, con l’obiettivo di focalizzare al meglio gli interventi necessari alla tutela e alla valorizzazione del territorio che di volta in volta si renderanno utili.

Anche per quest'anno il comune di Brentino Belluno ha in serbo un ricco pacchetto culturale. In questi giorni si sta procedendo per ultimare i lavori nei pressi della scuola primaria di Rivalta e il 30 aprile è prevista l'inaugurazione dove il Teatro verrà intitolato ad una persona molto importante per la storia del Comune, il maestro Antonio Festa già sindaco del comune di Brentino Belluno. La referente per l'iniziativa, Manuela Azzolini, descrive i vari appuntamenti: «sul palco per questa grande occasione ci sarà Roberto Puliero con la compagnia "La Barcaccia"di Verona e per noi sarà anche l'occasione per vedere recitare al suo fianco Delia Lorenzi originaria di Belluno Veronese nell'esilarante commedia "Nemici come prima". Sabato 7 maggio la sala consiliare di Rivalta ospiterà la

INIZIATIVE CULTURALI

consueta Serata di Poesie che il gruppo culturale "El Casteleto" da anni offre al nostro Comune. Ad allietare le nostre serate estive -

aggiunge ancora Azzolini sarà la compagnia teatrale "El Gavetin" di Negrar che il 23 giugno a Belluno metterà in scena una commedia dialettale "Buseta e boton"e l'11 agosto a Preabocco il viaggio comico dialettale

"Mascio e femina li creò"». A breve, presso la scuola primaria di Rivalta, verrà aperta la biblioteca Comunale in collaborazione con la biblio-

teca di Volargne. La struttura resterà aperta due giorni a settimana in alternanza tra i due Comuni in orari e giorni ancora da definire. Al momento la cooperativa Hermete, con l'ausilio di alcune volontarie del

Brentino Belluno

VAL LAGARINA VERONESE Educazione stradale a scuola

Educazione Stradale per la classe quinta della Scuola primaria della Val Lagarina Veronese di Rivalta giovedì 10 e 17 marzo. Le classi quinte hanno infatti accolto Alberto Arduini, responsabile della polizia locale del comune di Brentino Belluno. «Abbiamo avuto modo di conoscere il percorso compiuto dall’uomo, nella storia, dalle prime vie di comunicazione fino alle odierne autostrade e i più importanti segnali stradali di pericolo, d'obbligo e di divieto con alcune norme di educazione stradale – afferma l’insegnante Francesca Sartori-. Sono stati momenti molto interessanti che ci hanno permesso di capire come muoverci sulla strada in sicurezza». Non è mancato un momento di “verifica” attraverso un questionario: «Eravamo preoc-

comune di Brentino Belluno, sta procedendo alla catalogazione dei libri provenienti da donazioni private insieme ai libri già esistenti, donati

dalla Fondazione San Zeno di Verona. La biblioteca in associazione con Volargne prenderà il nome di "Biblioteca Valdadige" e sarà affiliata in un circuito di altre biblioteche della provincia di Verona.

cupati, perché chi avesse totalizzato più di cinque errori non avrebbe ricevuto il patentino rosa “Corso di educazione stradale” rilasciato dal Comando di Polizia Municipale – aggiungono gli alunni -. Fortunatamente siamo stati tutti abbastanza in gamba e siamo stati promossi. Ringraziamo Alberto Arduini che ci ha fatto meglio comprendere l’importanza di conoscere come ci si deve comportare correttamente sulla strada, così da evitare occasioni di pericolo nel rispetto verso gli altri». «E’ stata per me un’esperienza bella e interessante - dice Alberto Arduini –. Ho riscontrato nei ragazzi grande interesse».


SPORT

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AUTOMOBILISMO. Quintarelli di Negrar è nella storia. Nessuno ha più trofei di lui in Super GT

Ronnie alza il 4° titolo È il pilota più vincente

E’ passato poco più di un anno da quando lo avevamo menzionato sulle nostre pagine e da allora il pilota

gare centrali della stagione non riuscendo più a salire sul podio. Prima della penultima gara ad Autopolis erano

veronese Ronnie Quintarelli si è tolto grandi soddisfazioni. Un anno fa in questo periodo era alla ricerca di quel quarto titolo che avrebbe riscritto nuovamente la storia del Super GT nipponico, visto che in passato nessun pilota era riuscito nell’impresa. La stagione 2015 lo ha visto partire con il numero #1 sulle fiancate della macchina Nismo Super GT, grazie al titolo conquistato nel 2014, e già alla seconda gara Quintarelli ha riscosso la sua prima vittoria sul circuito di Fuji, stabilendo anche il record della pista nelle qualificazioni. Quando tutto sembrava essersi avviato per il meglio, il team Nismo Quintarelli-Matsuda ha avuto un declino nelle

quinti in classifica e distaccati di sette punti dalla macchina leader del campionato, la Nissan Calsonic #12. Una gara tirata e sempre molto aperta, calcolata nel minimo dettaglio dalla Nismo, anche nel pit stop perfetto a metà gara che ha permesso a Quintarelli e Matsuda di portare a casa un’importante vittoria. Nell’ultima gara del campionato Gran Turismo più competitivo del globo la tensione era alle stelle: «Ero elettrizzato - racconta Quintarelli -. Preoccupato per le condizioni atmosferiche ancora instabili ma allo stesso tempo molto fiducioso. Nella gara di Motegi dovevo giocarmi il tutto per tutto per conquistare il mio quarto titolo nel Super GT». Come

accaduto anche nelle passate stagioni la Nismo, dalla griglia di partenza, lancia Quintarelli che fin dall’inizio spinge al massimo quanto basta per passare primi in classifica e vincere il campionato. «E’ stata un’emozione immensa - spiega Quintarelli - innanzitutto perché ho visto ripagati tutti gli sforzi e sacrifici fatti durante la stagione e poi per aver realizzato il mio sogno di diventare il pilota più titolato del Super GT. Chiaramente devo ringraziare la Nissan, la Nismo, la Michelin, i tifosi, la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno supportato in questi anni». A

coronare una stagione a dir poco splendida è stata la notizia dell’onorificenza di Ufficiale della Stella d’Italia da parte del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che ha accolto la segnalazione dell’ambasciatore italiano in Giappone

Domenico Giorgi. «I risultati sportivi hanno sicuramente avuto la loro importanza, ma la scelta dell’ambasciatore Giorgi penso sia stata influenzata anche dal mio impegno nel sociale - afferma Quintarelli -. Dopo lo tsunami dell’11 marzo 2011, con un amico italiano ho iniziato a portare i primi aiuti umanitari a Ishinomaki e Rikuzentaka. Col passare del tempo il gruppo si è ingrandito a tal punto da farlo diventare una splendida realtà di volontariato e l’abbiamo battezzata “Italians for Tohoku”». Nella stagione 2016 Quintarelli, riconfermato nel team Nismo insie-

me a Tsugio Matsuda, cercherà un nuovo primato: la conquista del terzo titolo consecutivo per scrivere un nuovo ed avvincente pezzo di storia del Super GT giapponese.

Alberto Dalle Pezze

BASKET. Fumane Sant’Ambrogio lavora sul vivaio

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CICLISMO / LA CORSA

L’«attimo bianco» di Musseu Murari «Sapevo che sarebbe stata dura: temperatura troppo alta per poter sperare in una grande cavalcata con la mia fatbike. E, cosi, è stata molto dura, ma quel magico manto bianco era lì che mi aspettava». Con queste parole Giorgio Murari, il ciclista dell’estremo di Negrar, parla del suo “attimo bianco”, la Corsa Bianca, che ha portato a termine il 22 e 23 febbraio scorsi. «Come sempre quando faccio grandi imprese, sono partito di notte, la magica notte, questa volta con la luna piena e i miei amici lupi ad aspettarmi – racconta Musseu -. 0 gradi, nevicava, bellissimo il disegno di grandi fiocchi illuminati dal faro sul casco, nel silenzio più totale. Sono partito alle 23.00 da Fosse, subito il Corno d'Aquilio, Sega di Ala, un tuffo nel più totale buio fino al passo Malera, lungo la Traslessinia e poi via, passaggio al limite per il Pertica. Albeggiava, la temperatura iniziava ad aumentare, tanto che iniziò a piovere. Non riuscivo più a pedalare, ma ero preparato mentalmente – aggiunge ancora Giorgio, che ricorda il suo grande team di Verona, Focus Xc Italy, ringraziando in modo particolare Luca e Giorgio -. L'Animale che c'è in me ha preso forza: affondavo fino alle ginocchia, a tratti prendevo la bici in spalla: era tutto

Fumane Sant’Ambrogio Basket nel pieno della stagione agonistica, puntando su vivaio e prime squadre. «Dopo aver registrato diverse soddisfazioni nel corso della scorsa annata - afferma il presidente Damiano Conati - stiamo valorizzando sia il settore giovanile maschile che femminile. Abbiamo impostato un minibasket, frutto della promozione continua nelle scuole e non solo». I numeri sono presto detti: alla pallacanestro stanno giocando un centinaio di bambini delle scuole elementari, una cinquantina delle medie e quasi un centinaio tra superiori e adulti. «Diffondere il basket e lo sport in generale tra i più piccoli - continua il presidente - assume un indelebile significato nella crescita dei ragazzi. Anche per questo come società abbiamo un sacco di altri progetti correlati: il progetto Bimbo Sport con le scuole materne e l’album delle figurine del comune di Sant’Ambrogio, l’evento Benvenuta Primavera con il comune di Fumane, giornate di sport e solidarietà con i nostri istruttori e alcune associazioni sul territorio». La società disputa le partite casalinghe nella palestra della scuola media di S. Ambrogio, mentre bambini del minibasket giocano nelle strutture di Sant’Ambrogio e Fumane. Per quanto riguarda le formazioni maggiori, «la prima squadra femminile guidata da coach Tosi con il vice Leso si sta ben comportando nella Serie C Interregionale e siamo felici del lavoro svolto finora» - spiega Damiano Conati. L’obiettivo? «Un finale di campionato più tranquillo dell’anno scorso quando ci salvammo all’ultimo respiro». In campo maschile la squadra maggiore, guidata da coach Rosario Coraggio, sta affrontando il torneo di Prima Divisione con un duplice scopo raggiunto sul campo: far maturare e crescere i ragazzi dell’Under 18 nel gruppo dei senior e avvicinarsi il più possibile alla categoria superiore, centrando i play-off. «Ben 5 ragazzi delle classi 98/99 giocano con la prima squadra che, dopo la stagione regolare, ha centrato il quarto posto ed entrando così nei play-off promozione». Massimo Ugolini

bianco ed era facile perdersi, ma sono cresciuto qui e anche un albero o una roccia mi indicavano la via. Sono sceso poi tra gli “umani”, a Giazza, per un caffè e per asciugarmi un po’, e poi via per il ritorno,

Giorgio Murari

nella mia magica Lessinia». Giorgio è arrivato a Fosse il 23 febbraio dopo 24 ore precise, dopo aver percorso 160 km per 4000 metri dislivello…Ma ora un’altra avventura attende Musseu: l’attraversata dell’America, la famosa Raw, che l’11 giugno partirà dalla California per arrivare in Colorado per un totale di 2.500 km attraversando i più famosi deserti americani. Musseu vivrà quest’impresa in coppia con Dorina Vaccaroni, la famosa schermista vincitrice di ben cinque medaglie d'oro, salita poi in bici dominando per un decennio nelle Granfondo. «Dorina si è recentemente avvicinata al mio mondo “estremo” – aggiunge Murari – e ha voluto me come coach e spalla. Un vero onore!». Ma per partecipare alla Raw America serve un buon finanziamento: Giorgio e Dorina sono a buon punto, ma mancano ancora quattro mila euro per coronare il sogno di partire e per viaggiare in sicurezza. Per questo sono alla ricerca di sponsor che li accompagnino in questa grande avventura, che ovviamente punterà alla vittoria! Per contatti: 339.4738161; giorg9@alice.it S.A.

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Colpi di tamburello, ricordando Stefano

Aprile 2016

L’Atd Negarine organizza il torneo in memoria dell’amico Cipriani

Sarà dedicato alla Stefano, caro amico memoria di Stefano p r e m a t u r a m e n t e Cipriani il torneo scomparso e sempre

organizzato dall’Atd Negarine (Associazione tamburello Dilettantistica) nel pomeriggio del prossimo 23 aprile e nella giornata del 25 aprile (con i tornei di qualificazione con finali 3° e 4° posto e 1° e 2° posto nel pomeriggio). «Parteciperanno al torneo, intitolato a

Capriano del Colle Baietta - è tra i più (BS) e girone 2 Nega- prestigiosi dei tornei rine A (VR) – Ceresara di categoria che si sono tenuti negli ultimi anni ed è motivo di orgoglio per la società del Negarine, molto attiva e attenta verso i settori giovanili di questo sport. Colgo l’occasione per ringraziare la società del San Pietro 2001” nella figura del Presidente Bruno Fraccaroli per la collaborazione. Un ringraziamento all'AmminiLa Categoria Giovanissimi Negarine A strazione comunale per il contributo rimasto nei nostri (MN) - Segno (TN) - offertoci, in particolacuori, le migliori Tassullo (TN) ). I giro- re all'assessore allo squadre della catego- ni di qualificazione sport Mauro Carradoria “Giovanissimi” di “andranno in scena” ri e al Vice Sindaco Veneto, Trentino e sul campo di San Pie- Maria Francesca SalLombardia – afferma tro in Cariano e zani». Ma gli appunAndrea Baietta del- Castelrotto, mentre le tamenti per l’Atd l’Atd Negarine -. Il finali si disputeranno Negarine non finiscotorneo sarà struttura- sul campo principale no qui: l’1 maggio il to in due gironi: giro- di Castelrotto. Sicura- campo dell'Atd Negane 1 Negarine B (VR) – mente quello in pro- rine ospiterà la “festa Pozzolese (MN) - gramma il 23 e 25 sociale”, il cui evento Besenello (TN) – aprile – aggiunge principale sarà il Tor-

Calcio, Memorial Tommasi

Sarà una “due giorni” a tutto sport quella che la Polisportiva Pedemonte A.S.D. sta organizzando per domenica 24 e lunedì 25 aprile a Pedemonte. Gli impianti sportivi del paese si vestiranno a festa in occasione della ventunesima edizione dell’ormai tradizionale e immancabile Torneo “Massimo Tommasi”, fortemente voluto 21 anni fa da Domenico Farina, “el Ceco”, allora Presidente della Polisportiva Pedemonte ed oggi Presidente onorario. L’evento è nato per commemorare Massimo Tommasi, un giovane calciatore scomparso prematuramente, e per offrire un’occasione di gioco, amicizia e divertimento ai piccoli campioni del futuro. I “lavori” dell’edizione 2016 del Torneo avranno inizio alle ore 14.00 di domenica 24 aprile con l’arrivo delle squadre e il successivo inizio delle partite. Lunedì 25 aprile la manifestazione proseguirà con un ricco programma: alle

ore 9.00 le squadre arriveranno al centro sportivo per partecipare alla S.Messa delle 9.30, dopo la quale avranno inizio le partite. Una pausa conviviale per il pranzo offerto sotto la tensostruttura dalla Poli-

primo confronto quindi nel pomeriggio del 24 aprile, la cui squadra vincitrice potrà giocare il giorno successivo accanto ai Pulcini 2006 Pedemonte e alle prime sei squadre professionistiche che hanno aderito con i

sportiva a giocatori e accompagnatori interromperà la giornata calcistica, che vedrà riprendere le partite alle 14.30. Si continuerà a giocare fino a sera per poi concludere in bellezza con le premiazioni fissate alle ore 18.00 alla presenza delle autorità. Il torneo, che negli anni ha cambiato formula (non più quadrangolare ma strutturato per gironi) prevede un

Pulcini 2007. «Tra le invitate - afferma Alberto Fedrigo, Presidente della Polisportiva Pedemonte – spiccano Hellas Verona, Atalanta, Bologna, Brescia, Chievo Verona, Carpi, Mantova, Modena, Padova, Sassuolo, Sud Tirol e Vicenza. Quattro saranno i campi da gioco coinvolti e sette le partite per squadra con un tempo unico di 20 minuti».

neo riservato alla categoria Esordienti con la partecipazione delle squadre del Negarine A - Negarine B - Carianese Medole (Mn). Non mancherà anche in questo 2016 inoltre il

Sagra di Castelrotto. «Una menzione particolare – concludono dal direttivo dell’Atd Negarine – va alla Società sportiva del Settimo che collabora attivamente con la nostra società met-

La Categoria Giovanissimi Negarine B

tradizionale torneo riservato alla categoria Pulcini, nella cornice della piazza di Castelrotto, che si terrà nel mese di giugno nell'ambito della

tendo a disposizione la propria struttura per consentire alle nostre numerose squadre di poter svolgere gli allenamenti e la preparazione».


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BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

GREEN DRINK: BEVIAMO VERDE “ Una malattia deve essere curata naturalmente, con le forze dell’uomo stesso; i medici devono soltanto aiutare”. Ippocrate Come tutti gli anni in questo periodo sono reduce dalla maratona fieristica “Cosmoprof Italia”, un evento di riferimento per noi produttori e operatori nel meraviglioso mondo del benessere. Il tema che percorrerà tutto il 2016 in tutti i Cosmoprof del mondo (i prossimi Asia e North America) e che in quattro giorni è stato sviscerato a Bologna è “ GREEN”. Per questo motivo ho deciso di parlarvi di un fenomeno nato in Asia ma poi sbarcato in America ed ora anche in Italia: il Green Drink, vere e proprie spremute di clorofilla. La ricerca sull’erba di grano è iniziata in epoca romana e venne riscoperta negli anni ‘50 negli Stati Uniti dalla dottoressa Ann Wigmore, che dopo lunghi studi ne confermò i benefici e dimostrò l’azione purificante. La storia di questa equilibrata risorsa di ricchi nutrienti e i benefici largamente sperimentati contro vari disturbi come l’obesità, allergie, diabete e malattie del cuore verrà approfondita dal dottor Yoshihide Hagiwara, una delle personalità più importanti nel campo della scienza della nutrizione degli ultimi cinquant’anni. Molto diffuso in estremo Oriente da sempre anche in Occidente si sta imponendo fra le bevande naturali. Oggi in America il succo di erbe di grano si può trovare in tutti i coffeeshop e sembra essere il più sano riequilibratore del ph. Quando si parla di erba di grano, si intendono il grano (o frumento), l’orzo e il farro germogliati di 10-15 giorni. È costituita da una serie impressionante di sostanze nutritive che rafforzano e ringiovaniscono il nostro organismo, in tutte le sue parti. È composta per il 70% da clorofilla cioè pura energia solare concentrata, il rimanente 30% da amminoacidi essenziali, 90 minerali, 13 vitamine e 80 enzimi. Un vero e proprio tesoro di salute! Questi nutrienti mantengono le nostre cellule in sana condizione e lavorano per correggere qualsiasi anomala condizione possa accadere. E la cosa sorprendente è che non lo fanno come i farmaci, che sono sostanze estranee al corpo, ma funzionano aiutando a ringiovanire le attività naturale del nostro organismo. Queste bevande possono essere considerate un antidoto contro la nutrizione deteriorata della cultura del Fast Food tradizionale, assolutamente privo di qualsiasi sostanza nutritiva. L’idea di benessere che ispira il consumo di bevande a base di clorofilla è quello di cercare le basi della salute nella vitalità e nella forza degli ingredienti naturali, e non di sintesi, che il nostro pianeta possiede in abbondanza. Sul mercato si trova sotto diverse forme: in polvere, liofilizzata, in compresse o pronta da bere. La si può acquistare in erboristeria o trovare nei migliori centri benessere. È fondamentale naturalmente fare attenzione a cosa si compra! Capire se si tratta di erba di grano o succo di erba di grano, accertarsi sulla provenienza, le analisi chimiche e l’assenza di maltodestrine o altri veicolanti. Cerchiamo il prodotto vivo (non cotto), ricco di vitamina B12, biologico! L’assunzione dell’erba di grano sotto forma di succo è più potente e energizzante (30ml di succo equivalgono a 1kg di verdure verdi biologiche). Ricordate di assumerlo a stomaco vuoto , sorseggiando lentamente.

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LO SAPEVATE CHE... - Le formiche non dormono mai!

- Il sole libera più energia in un secondo di tutta l’energia consumata da sempre dall’umanità

- Una goccia di petrolio può trasformare 25 litri di acqua potabile in acqua NON POTABILE. - Il materiale più resistente creato in natura è la ragnatela

Buona Primavera a tutti. Namastè!

VACCINAZIONE CONTRO L’HPV

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini OSSIGENO, LA NOSTRA VITA Nel Salone Bionaturale di Antonella è a disposizione, per chi vuole prendersi cura in modo naturale dei propri capelli, il primo dispositivo di ossigeno, puro al 96%. Si tratta di un apparecchio elettronico che separa l’ossigeno dall’aria dell’ambiente, fornendo ossigeno ad alta concentrazione. E’ utilizzato per fornire ossigeno puro a pressione dosata e controllata negli spazi intercellulari dei tessuti, stimolando la microcircolazione e il rinnovamento cellulare, favorendo l’equilibrio della pelle, del cuoio capellu“L’energia e la persistenza to e dei capelli, idratandoli, stimolandoli conquistano tutte le cose” e lucidandoli. Questo nuovo dispositivo aiuta inoltre a prevenire la formazione di diverse anomalie della cute e dei capelli, eliminando le tossine depositatesi e combattendo il sebo, la forfora e la caduta. I capelli avranno più vigore e saranno così stimolati nella crescita. Se utilizzato in abbinamento a prodotti specifici, l’ossigeno aiuta ad enfatizzare gli effetti positivi dei principi attivi presenti nei prodotti stessi. Per le sue elevate proprietà terapeutiche, e a seguito di numerosi studi scientifici, l’ossigeno oggi viene utilizzato così anche in campo tricologico. Nel Salone Bionaturale di Antonella si possono trovare anche altri servizi, tra cui - Permanente, sostegni e ondulazioni a base naturale - Colorazioni, mèsc, giochi di luce a base naturale - Percorso SPA Hammam, 60 minuti di coccole per i tuoi capelli e per lo spirito. - Prodotti specifici per la cura e la bellezza dei capelli - Tagli e acconciature alla moda - Analisi del capello con tricocamera ed estrazione del bulbo gratuita Giovedì – Venerdì 8.30 – 17.00 - Sabato 8.30 – 14.00 Si gradisce l’appuntamento: cell. 347.7579713

Via degli Arusnati, 3 (1° piano) Parona

La vaccinazione contro il Papillomavirus umano (Hpv) si è dimostrata molto efficace nel prevenire nelle donne il carcinoma della cervice uterina (collo dell’utero), soprattutto se effettuata prima dell'inizio dell'attività sessuale; questo perché induce protezione prima di un eventuale contagio con il virus Hpv. «In questi giorni, afferma il dottor Sante Burati, medico ginecologo responsabile dell’Ostetricia dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar è stato pubblicato uno studio che ha valutato l’impatto della vaccinazione contro Hpv negli Stati Uniti iniziata nel 2006 evidenziando una diminuzione del contagio di circa il 60% nei giovani tra i 14 e i 19 anni. Il Papillomavirus umano è un virus molto comune, tanto che, secondo una stima, il 75% degli individui viene infettato nel corso della vita. Si trasmette soprattutto attraverso i rapporti sessuali, ma per contrarre l’infezione potrebbe bastare un contatto nell’area genitale o con le mucose del nostro corpo. Il contagio non provoca sintomi né nell’uomo né nella donna e quindi la sua trasmissione al proprio partner è molto frequente, ma l’infezione può determinare una trasformazione maligna delle cellule del collo dell’utero e rimane silente fino a quando si sviluppa il tumore. In natura esistono oltre 120 tipi diversi di Hpv, in grado di aggredire la parete del collo dell’utero, la vagina, il retto e il cavo orale e produrre differenti tipi di alterazioni: alcuni sono responsabili di lesioni benigne (ad esempio

i condilomi), altri (circa 30) producono, invece, lesioni in grado di evolvere in cancro. Circa il 70% di tutte le lesioni pretumorali sono attribuibili a due tipi di papillomavirus (il 16 e il 18), mentre l’altro 30% è dovuto agli altri tipi. Il 90% dei condilomi invece è causato dai tipi 6 e 11. Non tutte le infezioni da Hpv producono

Sante Burati

lesioni che poi possono evolvere in cancro. Anzi, la maggior parte di esse (circa l’80%) è temporanea e regredisce spontaneamente. Soltanto quelle che diventano croniche (una minoranza) - aggiunge Burati - possono trasformarsi nell’arco di 7-15 anni in una lesione tumorale. Il carcinoma della cervice uterina è il secondo tumore più diffuso nelle donne colpendo ogni anno circa 3.500 persone causando 1.000 decessi in Italia. Negli ultimi venti anni la mortalità per questo tumore si è ridotta drasticamente, soprattutto grazie alla diagnosi precoce realizzata attraverso i programmi di screening (Paptest). Bisogna precisare che il vaccino non esenta la donna vaccinata dal pap-test; deve farlo per evidenziare eventuali

lesioni pretumorali degli altri papillomi potenzialmente cancerogeni per cui non è vaccinata». Oggi sono disponibili due vaccini contro il papillomavirus: un vaccino bivalente che protegge contro i tipi 16 e 18 (i tipi di virus in grado di causare più frequentemente le lesioni pretumorali) ed un vaccino quadrivalente che offre una protezione anche contro i tipi 6 e 11 (quelli che causano il maggior numero di condilomi). «Entrambi i vaccini continua il medico - hanno un'efficacia elevata, se somministrati prima che la persona sia stata contagiata con il virus HPV, che si acquisisce, di norma, dopo l’inizio dell’attività sessuale. Inoltre inducono una migliore risposta immunitaria nelle persone più giovani. Per questa ragione la campagna di vaccinazione contro l'Hpv è indirizzata alle bambine di età compresa tra gli 11 e i 12 anni. La vaccinazione in questa classe di età, secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili, consente di prevenire, nella quasi totalità dei casi, l’insorgenza di un’infezione persistente dei due ceppi virali, che più frequentemente provocano il tumore della cervice uterina. Ambedue i vaccini sembrano presentare un certo grado di protezione verso altri ceppi di Hpv, ma è fondamentale sensibilizzare soprattutto i genitori sull’efficacia della protezione dal contagio e quindi sulla drastica riduzione del rischio di poter sviluppare un tumore del collo dell’utero in età adulta delle proprie figlie». Angelica Adami


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GIOVANNA BARBIERI, DA CONTABILE A ROMANZIERE

Dai numeri alle parole…fatture e bolle improvvisamente si sono trasformate in pagine di libri per Giovanna Barbieri, quarantenne di Arbizzano, laureata in Scienze Politiche ed appassionata di Storia medievale. Giovanna, perso il lavoro di contabile, ha deciso di voltare pagina, abbracciando a pieno una nuova occupazione: quella di romanziera e di consulente editoriale. Una dimostrazione del fatto, come lei stessa conferma, che «tante passioni possono diventare un lavoro» e soprattutto che «il mondo è pieno di opportunità». Giovanna, ad un certo punto della tua vita hai scelto di reinvertarti. Rac-

contaci la tua esperienza. «Una volta terminata l’Università ho trovato lavoro come impiegata amministrativa. Dopo dieci ore di lavoro in ufficio, davanti al computer, tornavo la sera davvero distrutta, tanto che dopo alcuni anni – e dopo aver perso il lavoro a causa della crisi -, mi sono detta: “proviamo a cambiare strada”. Ho sempre coltivato la passione per lo studio della storia medievale, per la lettura e per la scrittura: ho ripreso così in mano il libro che nei fine settimana avevo iniziato a scrivere, “La stratega, anno domini 1164”, e ho trovato una casa editrice interessata a pubblicarlo. E’ iniziata così la mia avventu-

ra di romanziere». Un’avventura che ti ha portata a pubblicare, a novembre anche il tuo secondo libro “Cangrande Paladino dei ghibellini”. «Sì, è un altro romanzo in cui la storia, le gesta di Cangrande, con la comparsa anche di Dante Alighieri, si intrecciano ad una storia inventata ambientata tra Fumane e Verona. Ho presentato questo libro a Milano e a Modena, lo presenterò presso la libreria Pagina 12 di Verona e a Negrar, nell’ambito della Primavera del Libro a maggio e spero a breve di poterlo presentare a Povegliano. E’ una grande soddisfazione illustrare al pubblico il frutto di ore di

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

FRICASSEA DI UOVA E ASPARAGI

INGREDIENTI: 5 uova (di cui 4 a dadini e 1 a fette) 500 gr. champignons a pezzi 500 gr. asparagi bianchi a pezzetti Mezza cipolla - Prezzemolo

PER LA BESCIAMELLA 30 gr. farina - 30 gr. burro Mezzo litro acqua di cottura delle verdure Brodo - Sale, pepe - Succo di mezzo limone Rosolare la cipolla e cuocere champignos e asparagi con un po' d'olio, sale, pepe per circa 20 o 25 minuti non asciugandoli completamente, in modo che rilascino la loro acqua di cottura. Scolare quindi le verdure e conservare l’acqua di cottura per la preparazione della besciamella. Mescolare quindi le verdure con le uova a dadini e la besciamella (ottenuta sciogliendo il burro e aggiungendovi mescolando energicamente la farina. Aggiungere mezzo litro dell’acqua di cottura conservata e, se necessario, un po’ di brodo). Decorare quindi con fette di uovo, prezzemolo e qualche punta di asparago. Cremosa e deliziosa!

ODM Fashion School, l’officina della moda ODM Fashion School by M.B. L'officina Della Moda, nasce a Verona nel 2008 da un sogno nel cassetto di Marzia Bazzerla, titolare e fondatrice della prestigiosa Scuola di moda in via Albere 1, a pochi passi dal centro storico di Verona. Marzia è figlia d'arte, e già all'età di 6 anni, con il supporto della mamma e delle zie, faceva dell'ago e del filo la sua passione. La Scuola garantisce una formazione di alto livello a tutti coloro che desiderano entrare a far parte del mondo della moda e a professionisti del settore che intendono specializzarsi o perfezionarsi in attività pratiche e teoriche con lo scopo di accompagnare gli studenti al conseguimento del diploma professionale rilasciato dall'Istituto o al diploma (con valore Europeo) rilasciato dalla Regione Veneto. Marzia Bazzerla Marzia, il suo sogno nel cassetto è diventato una realtà, un qualcosa di tangibile che si tocca con mano... la fantasia che crea un abito, l'immaginazione che sfocia nella materia in una società dove la tecnologia la fa da padrona, nella quale la manualità si è quasi del tutto perduta. I corsi che ODM offre agli studenti sono un connubio tra “mente e braccio”, ci potrebbe descrivere in cosa consistono? «La Scuola istruisce corsi di sartoria, modellismo, figurino e stilismo, con l'obiettivo di preparare figure professionali con una visione completa di tutte le fasi necessarie per tutto ciò che riguarda la creazione della moda». E coloro che non sono portati per il disegno? «Buona parte dei nostri studenti sono digiuni nell'arte del disegno, ma con l'aiuto dei nostri docenti, sono riusciti in brevissimo tempo nella creazione del “figurino – moda” con ottimi risultati». A quale età i ragazzi possono entrare a far parte della Scuola? «La Scuola è aperta a ragazzi e ragazze che abbiano compiuto i 16 anni d'età e comunque solo dopo la scuola dell'obbligo, fatta eccezione per il corso di portamento che vede coinvolte le ragazze a partire dai 14 anni». Per informazioni: www.mbofficinadellamoda.com

scrittura, di documentazione e di ricerca, sia a livello storico che artistico. In queste settimane ho ultimato il mio terzo romanzo, ambientato questa volta alla fine dell’Impero Romano con protagonisti Alarico e Silicone…vediamo se anche questo periodo storico può piacere!». Oltre a scrivere romanzi svolgi anche attività di consulenza editoriale. Di cosa si tratta? «Oltre a controllare la grammatica e la sintassi e a correggere bozze di manoscritti, fornisco agli autori suggerimenti relativamente al punto di vista da adottare nella narrazione o consigli tecnici sulle scene: questo è il mio lavoro di editor freelance». Il tuo stile di vita è completamente cambiato rispetto

a prima? «Decisamente. Ora lavoro da casa è già questo è un

Giovanna Barbieri

grande cambiamento. Ho anche imparato ad utilizzare il computer in modo completamente diverso a prima (ora è molto in voga il digi-

tale) e mi sono avvicinata molto al mondo dei social media, canale fondamentale per la promozione. All’inizio è stato difficile, ma poi ho imparato a gestire i tempi e ad organizzarmi…e oggi non tornerei indietro, visto il livello di stress che avevo raggiunto. Come romanziere ed editor non guadagno certo quanto prima, ma senz’altro la mia serenità e il mio benessere ne stanno giovando». Si può dire che il tuo lavoro è “donna”? «Le donne scrivono senza dubbio più degli uomini: il 90% dei manoscritti che correggo sono firmati da donne. Nel campo dell’editing invece funziona un po’ come in tutti gli altri ambiti: anche qui una donna deve sgomitare per guadagnarsi il suo posto».

“Cangrande Paladino dei ghibellini” – La trama Tra il 1312 e il 1314 la guerra contro la guelfa Padova diventa più cruenta. Nel 1312 entra in città il poeta Dante Alighieri, al quale il signore di Verona concede riparo. Il rimatore decide di terminare “il Paradiso” nella Biblioteca Capitolare e di cercare i figli Pietro e Iacopo. Le vicende di Dante e di Cangrande s' intrecciano con il casato Aligari di Fumane, dove sono reclutati i cavalieri, senza terra e ricchezza, Paolo e Julien de Grenier, d'origine franca. Il cavalier Julien conduce una faida contro una famiglia di orfani d'origine ebraica. Paolo e Caterina, la maggiore dei ragazzi perseguitati, s'incontrano per caso nel bosco Belo e s'innamorano a prima vista. La loro relazione, però, è osteggiata dal padre di lui. Il libro è in vendita in tutte le librerie on – line, su Amazon e, sia cartaceo che digitale, presso “Arpeggio libero” (sul sito internet)

DONNE DELLA VALPOLICELLA

È stato il ristorante Borgo Antico di Villa Quaranta ad ospitare lo scorso 16 marzo una partecipatissima serata, organizzata dall'Associazione delle Donne della Valpolicella per il tradizionale scambio degli auguri di Pasqua. Durante la serata la presidente del gruppo Bruna Pavesi Castelli ha fatto un resoconto sui proventi ottenuti dalle ultime iniziative promosse dall'Associazione e quelle in essere nei prossimi mesi. Sono state presentate, inoltre, in maniera ufficiale due nuove iscritte alle quali la presidente ha consegnato le tessere d'iscrizione. Durante la cena la presidente ha introdotto la nota cantante veronese Cristina Gamba, la quale ha illustrato ai commensali una serata che si terrà venerdì 1 aprile presso Aquardens Restaurant:

“Forza è curabile” questo il titolo dell’incontro che avrà lo scopo di incoraggiare ogni donna toccata da questa ter-

l'importanza di tale iniziativa, vista la recente esperienza che l’ha coinvolta personalmente, e per questo ha

Da sinistra la presidente Bruna Pavesi Castelli, la cantante Cristina Gamba, la vicepresidente Carmela Dori Guidi

ribile esperienza a lottare per vincere; la serata avrà anche la finalità di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro al seno. La cantante ha sensibilizzato la platea sul-

deciso di essere la madrina dell'evento in modo da poter contribuire in maniera attiva con la sua voce al successo della serata. Angelica Adami


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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Negli anni ’90, quando ci si chiedeva se fosse giusto per i “singles” adottare figli, io scrissi il mio pensiero in poesia. Quei versi sono divenuti oggi di estrema attualità, considerate le discussioni quotidiane sulla famiglia, sugli omosessuali e sugli uteri in affitto. Ecco allora come la penso sull’argomento, scusandomi per la licenza poetica: “A capo tola”. Siamo ormai a Pasqua e il Natale si allontana, ma, se vogliamo, il Bambinello può nascere in noi in qualsiasi momento, basta volerlo, come lo vuole Carlo Calzoncini con versi senza titolo, riferiti proprio alla Festa della cristianità: “Natale”. La bella stagione si avvicina: accogliamola con gioia come suggerisce Adelino Ceglie di Caselle di Sommacampagna, “Primavera”. A CAPO TOLA Se lese sul giornal che de sti tempi, el mondo el gira sensa ‘na ruela, se è vera come par, che serti sempi i pianta su fameia sensa tutela. A dirla neta e ciara, la morosa, che mete via la dota e le ricama, l’è ‘n omo che fasendoghe da sposa, el vol ciapar el posto dela mama. La stessa solfa l’è quando do done le giura de volerse fra de lore; se podarà pensar che iè gran bone, ma mai ‘na giusta copia come core. D’acordo che butini no de nasse drento a messioti che fa meraveia, ma seanca i ghe le desse ancora ‘n fasse se podarea ciamarli ‘na fameia…? De orfani, me par a mi, de mare; con du papà che sona de abondansa; opur n’altro caso iè sensa pare e con do mame a darghe la creansa. Par no parlar dei “singoli” famosi…! L’union che ten ligà come la cola, la vol i fioi che cresse fra du sposi e un omo che se senta a capo tola. Giancarlo Peretti

NATALE Siam qui riuniti per il piacere di stare assieme rinunciando – forse – ad altri inviti per esternare una reciproca speme di un futuro sereno come conviene a persone come noi, perbene, che di propri impegni mai son venute a meno, ma che agli avvenimenti del mondo non possono contrapporre come i veri cristiani sentimenti il tricolore nella torre della propria città, il diritto al rispetto di una millenaria civiltà. Il sonetto è finito, amici miei, il Bambino è risorto, il Natale venne onorato per il grande significato che accende le speranze nei cuori dei più semplici e nei cuori puliti di chi ha lavorato,

PRIMAVERA La primavera è arrivata e nell’aria si sente già odore di erba fresca e il cinguettio di allegri passeri fa rallegrare gli animi. Un ruscello d’acqua fresca chiacchiera con sassi lucenti al sole, e pian piano con piccole onde lontano va portando con sé il vecchio inverno. I fiori presto nasceranno in mille variopinti colori, dove di petalo in corolla gli insetti voleranno e buon miele daranno. Spuntar di coperte, lenzuola e cuscini su finestre aperte fan pensar a grandi feste. L’allegria della gente è ormai già presente radunandosi la sera per l’arrivo della primavera.

di chi per il prossimo si è sempre prestato, di chi cerca una ragione d’essere al mondo, di chi - come noi un po’ meno forti per l’età –

Adelino Ceglie

spera fermamente nell’anno che verrà. Carlo Calzoncini

“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino

In redazione è giunto un libro fotografico che raccoglie, attraverso un lungo lavoro di ricerca, collage e stesura da parte dell’autore Rinaldo Dal Negro, un tracciato storico-sociale della Parona del passato e del presente, raccontata grazie alla volontà del Comitato Benefico “Festa della Renga”, nella persona del Presidente Roberto Bussola. “Parona di Valpolicella”, questo il titolo dell’opera fotografica, di cui è stata realizzata la 2^ edizione rinnovata nel dicembre 2015, vuole essere intesa come un archivio storico fatto di immagini e testimonianze raccolte grazie ad un certosino lavoro di selezione, raggruppamento e coinvolgimento fornito dai cittadini della Gianfranco Iovino zona e proprietari di foto e documenti del passato di alto valore, significato e spessore, dagli archivi del Genio Civile e da alcuni scatti presi in prestito da altre pubblicazioni. Tutti i contributi sono stati utili per impreziosire un volume unico nel suo genere e di assoluto pregio che vuole esaltare Parona e la sua storia millenaria con oltre 200 immagini e documenti disposti con stile appropriato e fluido, partendo dall’analisi toponomastica del territorio, attraverso la raffigurazione di molteplici cartografie planimetriche e topografiche, per poi iniziare il vero e proprio viaggio nel tempo attraverso la visione territoriale dei luoghi simbolo di Parona con foto d’epoca in bianco e nero, per poi risalire lentamente la scala temporale degli anni e approfondire l’evoluzione storica del territorio attraverso immagini di ville, palazzi d’epoca, monumenti, oltre che residui bellici, opifici della prima rivoluzione industriale fino a completare il lavoro inserendo alcuni personaggi noti, le attività sociali relative al calcio, le ricreative e di sviluppo e con un bel finale su paesaggi recenti di alto fascino e piacere. Basta sfogliare velocemente il volume per rendersi conto di quanta storia sia raccolta con preziosa qualità, esposta nelle sue 144 pagine, formato A4, su carta lucida e di alto spessore tipografico, con cui viene rappresentato un vero e proprio viaggio storico di Parona, già Comune rurale dal 1184 e divenuto frazione della II^ Circoscrizione del Comune di Verona nel 1927. Oggi la zona storica di Parona è tutelata dalla legge per essere definita un “centro storico minore avente caratteristiche di pregio” ed è stata già oggetto di numerose pubblicazioni, ma nessuna fino ad oggi si è mai spinta ad esprimere l’alto valore territoriale e storico in esso contenuto attraverso una chiara e intuitiva struttura da album fotografico che, sicuramente, interesserà sia i “paronati” che i tanti lettori appassionati ed affascinati dalla storia secolare di questo territorio, unico e spettacolare. Per informazioni sull’acquisto del volume rivolgersi direttamente al Comitato Festa della Renga.

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey

IL LIBRO DELLA GIUNGLA (The Giungle Book) Genere: Avventura - Drammatico. Durata 90 min. U.S.A. 2016 (uscita 14 aprile) di Jon Favreau, con Neel Sethi e le voci di Gabriele Caprio, Franco Zucca, Michele Gammino, Alberto Angrisano, Domitilla D'Amico, Nino Prester. Una curiosità: il film prodotto dalla Walt Disney Pictures è stato girato con un misto di liveaction e CGI (Computer Generated Imagery). Neel Sethi è l'unico attore in carne ed ossa mentre il resto del cast da voce agli animali. Dopo lo strepitoso successo dell'indimenticabile pellicola del 1967, ritorna sul Grande Schermo con nuovissime tecniche d'animazione: Il Libro della Giungla, l'attesissima trasposizione cinematografica di un'opera che da più di un secolo è conosciuta in tutto il mondo grazie ai racconti per ragazzi dello scrittore indiano Rudyard Kipling (1865 -1936) usciti nel 1894. La regia del film - kolossal è stata affidata ad un maestro del genere: Jon Favreau (Iron Man e Wolf of Wall Street). Un cenno sulla trama. Nella giungla selvaggia (incantevole e suggestiva l'ambientazione) la pantera nera Bagheera trova un cucciolo d'uomo abbandonato in una cesta e lo porta immediatamente da un lupa che lo crescerà assieme ai suoi piccoli ululanti. Il destino del bambino è di restare nella foresta ma è in arrivo una feroce tigre di nome Shere Khan, famosa per la sua indole poco affabile che si ciba degli esseri umani eliminandone ogni traccia. La vita di Mowgli (bravissimo l'esordiente Neel Sethi) è in grave pericolo ed è costretto a fuggire con la pantera Bagheera e il tenerone e un pò mattacchione orso Baloo. Qui, nel bene e nel male, incontrerà nuovi esseri viventi che ravviveranno il suo percorso: la lupa Rakcha sua madre adottiva, l'infido pitone Kaa che mangia gli animali ipnotizzandoli, il capo dei lupi Akela, un'orda di elefanti inferociti e il chiacchierone Re delle scimmie l'orango King Louis. Sarà lui che cercherà di convincere Mowgli a rivelargli il segreto del fuoco chiamato "il fiore rosso" che ha la magia di portare calore, luce e protezione. Ma per il figlio della giungla il momento di tornare "da quelli come lui" sta per arrivare. Mowgli accetterà il consiglio dei suoi inseparabili amici? Lascerà per sempre la foresta? Un fantastico "film Disney" da non perdere! Un autentico capolavoro! Buona visione a tutti!


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STORIA DEL TERRITORIO

27 di Rinaldo Dal Negro

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NOTIZIE DI CRONACA DELL’ANNO 1965

• L’illuminazione pubblica venne estesa anche ai cosiddetti “quartieri fuori porta”, ovvero alle frazioni Avesa, Quinzano, San Massimo, ecc. Qui vennero posti, lungo le principali vie, alcuni lampioni contenenti una lampada elettrica. L’alimentazione avveniva tramite grosse batterie che, di tanto in tanto, venivano ricaricate mentre le singole lampade, essendo a filamento incandescente, erano soggette a continua sostituzione perché facilmente si bruciavano! • Fece scalpore lo scandalo che investì il ministro veronese Trabucchi, accusato di “illecito finanziamento” a favore della Democrazia Cristiana, collegato all’importazione di tabacchi dal Messico! • Il quartiere generale della SETAF (Southern European Task American Force) e tutti gli apparati militari collegati lasciarono la nostra città per essere trasferiti a Vicenza. La cosa destò generale soddisfazione fra i veronesi in quanto, tra l’altro, determinò una ricaduta dei prezzi di vari prodotti di consumo e, soprattutto, delle locazioni locali. Di contro però procurò la perdita di lavoro di circa trecento loro dipendenti civili veronesi. • A favore dei senza tetto, in sostituzione del poco decoroso dormitorio pubblico ospitato nel Camploy, il Comune costruì un nuovo asilo notturno capace di confortevoli 124 letti. La relativa gestione venne affidata all’E.C.A. • Svolta politica – amministrativa a Palazzo Barbieri. Da febbraio la maggioranza divenne di centro – sinistra, con otto assessori DC, due PSI e due PSDI. • Ripetute intemperie nel veronese: in luglio nubi-

fragi con vento a oltre 100 Km all’ora e quindi notevoli danni; a settembre l’Adige in piena ruppe gli argini allagando, tra l’altro, la linea ferroviaria del Brennero e le circostanti campagne. • Il veronese padre Giulio Bevilacqua – grande studioso e sacerdote esemplare – venne promosso da Papa Paolo VI alla dignità cardinalizia e lo scelse poi quale suo confessore. Erano tanti anni che un nostro concittadino non riceveva tanti onori, pertanto l’avvenimento suscitò unanime compiacimento. • Dopo tante aspettative della popolazione montana, venne finalmente ultimata la costruzione della strada Verona – Boscochiesanuova. L’inaugurazione avvenne nel mese di gennaio con presenti le massime autorità veronesi. • Il pensionato veronese Angelo Malachini – già autista del Re d’Italia Vittorio Emanuele III, ricordò come al Ministero della Real Casa erano addetti “un esercito” di circa 5.000 dipendenti e che vivere al Quirinale era come essere in Paradiso, con ogni ben di Dio a disposizione! • Clamorosa rapina al Banco di Roma. Ad eseguirla tre banditi provenienti da Milano che, con pistole in mano, riuscirono ad impadronirsi di “solo” una decina di milioni di lire, in quanto la cassaforte era semivuota. La loro fuga divenne poi “tragicomica”. Infatti la loro macchina venne bloccata da un camioncino che ingombrava la strada e furono pertanto costretti a fuggire a piedi. Si inoltrano però in un vicolo cieco dove un coraggioso dipendente della banca, che li aveva rincorsi, riuscì a recuperare il bottino. Rubarono poi una “Cinque-

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

VIAGGIARE... A 4 ZAMPE

Noi che amiamo gli animali e non ci separiamo mai dai nostri amici a quattro zampe vogliamo parlare di come trasportarli in tutta sicurezza in automobile. Secondo il codice della strada, se avete un solo cane in macchina la scelta su come e dove farlo sentire a suo agio sarà ampia, ma badate bene che non sia d’intralcio a chi guida. Quindi: non deve saltellare tra un sedile e l’altro e non deve stare in braccio a chi guida o tra le sue gambe (sembra facile giusto?) Ci sono tre modi per far affrontare uno spostamento in auto: 1) Il trasportino rigido: è sicuramente un mezzo Roberto Azzolina efficace per trasportare un cane in macchina, ma come per ogni cosa, anche l’utilizzo corretto del trasportino deve avvenire a piccoli passi! Il cane deve abituarsi gradualmente a stare chiuso in una struttura del genere, altrimenti otterremmo esattamente il risultato opposto. Il trasportino, se ben fissato in macchina e della giusta misura, può sicuramente aiutare in caso di incidente o di una brusca frenata ad evitare che il cane si faccia male o che diventi un pericolo per voi. 2) La cintura di sicurezza per cani: l'imbragatu- Alessandra Azzolina ra si attacca alla cintura di sicurezza a tre punti già installata sulla macchina e costituisce un grosso passo avanti sul fronte della sicurezza. Il sistema è ben studiato perché per far scendere il cane è possibile slegarlo con un unico movimento e agganciare un normale guinzaglio all'anello metallico dell'imbracatura. Anche per questa soluzione, come per il trasportino, il cane avrà bisogno di un periodo di “prova”, durante il quale un bravo padrone insegnerà al proprio quadrupede, sempre a piccoli passi, ad abituarsi a questa nuova imbragatura. 3) Il bagagliaio con una rete divisoria: è sicuramente uno dei modi più usati, ma non per questo quello più sicuro. Viaggiare in questo modo è a norma di legge e quindi nessuna multa o rischio se si viene fermati. Non ci resta che augurarvi viaggi felici!!

cento” in sosta con la quale, non essendo pratici della città, imboccarono Corte Farina bloccata al traffico da appositi paracarri. Fuggirono pertanto nuovamente a piedi e, in due, riuscirono a dileguarsi mentre il terzo venne raggiunto e disarmato da un vigile. La vicenda suscitò notevole clamore in quanto rapine del genere, allora, costituivano la rarità! • Il 25 aprile Verona celebrò due importanti eventi: il ventennale della Liberazione e il VII centenario Dantesco. Alle relative manifestazioni partecipò Ferruccio Parri – già presidente del primo governo democratico del dopoguerra. • La linea aerea Verona – Roma era economicamente passiva e per salvaguardarla e dissipare la paura dei veronesi a farne uso, vennero diffuse le seguenti cifre relative al 1963: a livello mondiale, con oltre 5.000 aerei in servizio, si sono verificati 26 incidenti con 687 morti. Limitatamente alla sola Italia ci sono invece stati oltre 350.000 incidenti automobilistici con 9.840 morti all’istante e circa 240.000 feriti, alcuni dei quali morti successivamente all’incidente! • Il comune di Verona propose, per Dino Stradiotto e Antonio Fraccaroli, la Medaglia d’Argento al valor civile per il loro coraggio e abnegazione. Il primo si gettò nell’Adige e salvò due giovani che, finiti nel fiume con la loro auto, stavano annegando. Il secondo riuscì, con adeguati sforzi, a fermare e a trattenere la signora G.B. la quale, dopo aver gettato nel canale una sua figlia, stava per gettarsi pure lei nel canale trascinando con sé altre due piccole creature!

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

ARRIVA IL PRIMO FOGLIETTO ILLUSTRATIVO MULTILINGUE Buone notizie per gli oltre 5 milioni di stranieri residenti in Italia, e in particolare per quel 60% che ancora non conosce bene l’Italiano. Da oggi infatti sulle confezioni di ibuprofene e naprossene sarà riportato un codice QR, in grado di rimandare a un foglietto illustrativo multilingue. Spesso infatti per chi non conosce la lingua può essere un problema comprendere le informazioni presenti sul foglietto illustrativo relative al farmaco, correndo il rischio di errori nell’assunzione. E non solo per i residenti in Italia ma anche per i circa 50 milioni di stranieri in transito ogni anno nel nostro paese, considerando anche che il mal di testa è uno dei problemi più comuni. Il foglietto illust rativo sarà disponibile e stampabile in 10 lingue tra le più parlate nel mondo e in Italia. Questo nuovo servizio coniuga informazione e innovazione tecnologica, per mettere a disposizione delle persone informazioni facilmente accessibili, immediate e chiare. I farmaci a base di ibuprofene e naprossene sono tra le soluzioni di automedicazione più utilizzate in Italia per la gestione del mal di testa e questo servizio contribuirà a favorirne un utilizzo corretto, anche tra tutti coloro che non possiedono una perfetta padronanza della lingua italiana e si rivolgono alle farmacie del nostro Paese per trattare questo disturbo molto diffuso. Una novità per l’Italia, perché si tratta del primo servizio multilingue disponibile e accessibile velocemente sulla confezione di un farmaco di automedicazione. Le 10 lingue attualmente disponibili sono: cinese mandarino, arabo, hindi-urdu, russo, spagnolo, inglese, portoghese, tedesco, francese e italiano. L’accesso attraverso il codice QR è possibile da qualsiasi cellulare e tablet abilitato con l’apposita applicazione di lettura. È sufficiente aprire l’applicazione che consente la lettura dei codici QR, già installata sui cellulari di ultima genera zione, e inquadrare il codice con la fotocamera per visualizzare automaticamente le informazioni e leggerne il contenuto.


L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO

PROGETTO CASA

Portoncini d’entrata all’avanguardia Il portoncino d’entrata, il fiore all’occhiello di ogni edificio L'ingresso può essere considerato il biglietto da visi-

ta di un edificio; anche la storia dell'architettura ne ricorda l'importanza. Le nuove linee dei nostri portoncini arricchite con

nuovi allestimenti, nuovo design, nuove seducenti combinazioni di materiali, sono in grado di armonizzarsi con lo stile di ogni costruzione, integrandosi con l'insieme della facciata: noi lavoriamo per questo, per offrirvi la scelta migliore - anche in termini di sicurezza e prestazioni isolanti. Portoncini in alluminio La speciale tecnologia costruttiva dei portoncini di ingresso FIN-Project in alluminio ci consente di produrre pannelli interni ancora più robusti: la collocazione del pannello decorativo, che ricopre completamente il profilo esterno dell’anta, consente di guadagnare più spazio per il materiale isolante di riempimento dagli ottimi valori prestazionali. I portoncini della serie Light sono ora disponibili anche con triplo. Sono ben due inoltre le nuove eleganti serie di portoncini che FINSTRAL presenta sul mercato. Vetro è una serie dal design molto moderno. Pannelli decorativi interamente in vetro smaltato rivestono la superficie dell’anta da entrambi i lati del serramento. I modelli della serie Vetro possono essere personalizzati con smaltature disponibili in 9 tonalità. Ceramica è una serie particolare, per la cui realizzazione FINSTRAL ha scelto di impiegare un nuovo materiale: Ceramica offre quattro modelli dalla superficie decorata in rilievo in speciale ceramica molto resistente. Un disegno di linee minimaliste ed equilibrate, per un insieme dal carattere vivo e deciso. Portoncini in PVC e PVCalluminio Anche la serie Top 90 in PVC si rinnova: lasciatevi conquistare dalle novità di materiali e allestimenti! I portoncini Top 90 sono da ora disponibili non solo

PROMOZIONE PRIMAVERA TINTEGGIAMO La tua casa nel modo migliore che tu possa immaginare. Tinteggiatura appartamento mq 50, 70, 100 calpestabili di colore bianco con copertura mobilia, stuccatura base e 2 mani di colore bianco e pulizia finale, prezzi molto vantaggiosi. - 50 mq calpestabili euro 500,00 - 70 mq calpestabili euro 600,00 - 100 mq calpestabili euro 700,00 Cosa aspettate? chiamate per sopralluoghi gratuiti. Sarai soddisfatto o rimborsato inoltre si eseguono velature, spatolati, terre fiorentine è molto altro ancora, e ancora.

nella versione in PVC con il battente a vista, ma anche nella versione in PVC-alluminio, realizzata con battente a vista oppure con anta esterna a scomparsa. Nell’esecuzione con pannello applicato e anta a scomparsa su entrambi i lati, invece, i modelli Top 90 sono disponibili a scelta in PVC-alluminio oppure in alluminio. L’alluminio vi regala ampie possibilità di scelta e personalizzazione cromatica. Questa grande varietà realizzativa ci consente di offrire al committente ampia libertà di scelta nella progettazione del portoncino che desidera, un serramento di grande qualità costruttiva e di design. Per aiutarvi a disegnare lo spazio di ingresso vi mettiamo a disposizione Il nuovo configuratore per i portoncini FINSTRAL con cui in pochi click, avrete la possibilità di visualizzare

come in una fotografia, la porta dei vostri desideri! L'uso del configuratore è

oltre 300 modelli, può selezionare il modello più adatto e specificare il

molto semplice: in primo luogo l'utente inserisce le informazioni più importanti relative al portoncino, come tipologia e dimensioni. Quindi, scegliendo tra 15 collezioni e

materiale in cui il portoncino andrà realizzato: PVC, PVC-alluminio o alluminio. In seguito si possono scegliere le superfici ed i colori per pannello e telaio, oltre a specificare i vari allestimenti e componenti accessori desiderati. Ecco fatto: la porta d’ingresso, personalizzata in base ai propri gusti e desideri, può addirittura essere integrata in varie immagini esemplificative di facciata oppure essere inserita nella vista esterna della propria abitazione. Per richiedere un preventivo, basta stampare il riepilogo contenente tutti i principali dati della configurazione ed inviarlo, anche via mail, a FINSTRAL. Il configuratore è già online, sul nostro sito www.finstral.com. L’intera gamma prodotti FINSTRAL è visionabile presso gli showroom Finstral: Verona, Via Francia 5/A tel. 045/583664 Mazzantica di Oppeano Via Aie 10 tel. 045/7145895 www.finstral.com

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GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNA-

Design, gli obiettivi

PROGETTO CASA Dal 12 al 17 aprile a Fiera Milano Rho sono attesi più di 300.000 operatori da oltre 160 Paesi e un pubblico di oltre 30.000 persone nelle giornate di sabato e domenica. Le giornate della 55a edizione del Salone del Mobile portano la città meneghina al centro del mondo

del design con eventi che coinvolgono tutta la città e non solo; spesso è l'occasione per il riutilizzo di spazi abbandonanti per esporre arredamento e creare eventi. In mezzo ad un tale turbinio di giochi e colori diventa difficile capire quali saranno le tendenze nell’interior design, quali i prodotti che avranno più successo in un comparto economico da sempre fondamen-

a cura dell’Architetto Mirko Ballarini tale per il made in Italy. le ma ha cambiato la stoTalvolta poi non è così ria del design e del profacile capire cosa sia il dotto industriale in genedesign e a quali bisogni rale; due gusci stampati in risponda, se debba prima plastica con bordi arrodi tutto essere etico tondati per agevolare il oppure rispondere a un contatto con il piano seppur nobile obiettivo d’appoggio: una particoestetico (la 7° Biennale di lare conformazione che Architettura aveva come ha, tutt’oggi, la peculiarità tema proprio “Meno este- di essere individuabile al buio seguendo semplicemente il filo della corrente. L’esempio è illuminante per capire l’obiettivo primario del design: risolvere i problemi della gente, rivelare la bellezza delle lavorazioni, spostare un po’ più in là il confine della conoscenza e della tecnica. Ho potuto tica, più etica”). apprezzare nelle mani di Diventa illuminante una un noto designer un paio lezione dei fratelli Achille di occhiali in plastica e Pier Giacomo Castiglio- destinati alle popolazioni ni che nel 1968 hanno più povere: sempliceprogettato un piccolissi- mente riempiendo di mo oggetto dal design acqua i due pezzi di plageniale. Prodotto la stica messi al posto delle prima volta da VLM un lenti, questi si incurvavainterruttore che interrom- no fino a diventare efficape la corrente elettrica e si ci per risolvere problemi può applicare a qualsiasi di miopia o presbiopia: filo d’illuminazione e un esempio straordinario non. Un’intuizione che di cosa possa fare il vero oggi può sembrare bana- design!


SPORT SALUTE E BENESSERE TEMPO LIBERO

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

CONSIGLI PER TENERSI IN FORMA. La Valpolicella offre vari stimoli per praticare sport all’aperto

L’attività fisica è benessere Fare regolarmente attività fisica per migliorare il benessere psicofisico e per mantenere lo stato generale di salute, sono i punti cardine che dovrebbero segui-

re tutti per farli diventare dei veri e propri stili di vita. Regolari esercizi di ginnastica non solo mantengono snelli, ma garantiscono anche uno stato di benessere duraturo. L’esercizio fisico stimola il rilascio di oppiodi naturali, le endorfine, che provocano una sensazione di benessere all’individuo dopo l’attività sportiva. Una volta per sentirsi in forma ci si dedicava a faticosissimi esercizi ginnici e interminabili sollevamenti di pesi; oggi invece esiste una concezione diffusa per cui ci si può mantenere in forma con gradevoli attività sportive. Le attività aerobiche, come ad esempio camminare a passo svelto, ballare, andare in bicicletta e fare jogging,

stimolano anche il metabolismo, motivo per cui l’aerobica risulta essere l’attività per antonomasia per mantenere un peso corporeo ottimale.

Tre volte alla settimana per una durata di 30 minuti di ginnastica aerobica, come la corsa per esempio, riduce il grasso in eccesso e allevia gli stati depressivi oltre a tonificare la muscolatura e a rinvigorirla contribuendo a evitare perdite di tono muscolare e di elasticità delle ossa dovute all’età. Il jogging e la corsa sono due metodi eccezionali per stimolare la circolazione sanguigna, sono di aiuto per mantenere snelle le gambe e le cosce e per restare in forma. Per non sovraccaricare le articolazioni sarebbe meglio evitare di correre o fare jogging sull’asfalto e sul cemento e proprio per questo motivo vogliamo incentivare gli appassionati a vivere al meglio la passione per la

corsa proponendo dei percorsi facili e per tutti i livelli di preparazione podistica. Nel cuore della Valpolicella, dalla piazza principale di Gargagnago,

passando dietro la Chiesa, si segue il Sentiero della Salute e si raggiunge S.

Giorgio, dove si può visitare la celebre Pieve barbarico-romanica ritenuta la più antica costruzione cristiana superstite sul territorio veronese. A questo punto si prosegue godendosi la vista panoramica della pianura veronese, arrivando in località “Cavarena di Sotto” (da questa zona, per molti studiosi, proviene il materiale costruttivo dell’Arena di Verona); lungo una comoda strada si arriva di nuovo a Gargagnago, presso la Chiesa. Un altro percorso che merita una passeggiata, una corsa o un giro in bicicletta, è il percorso Jago-Moron: si parte dalla piazza principale del paese di Negrar e si salgono le colline in mezzo ai

vigneti con una vista spettacolare e un panorama mozzafiato. La nostra Valpolicella offre vari stimoli per praticare sport all’aria aper-

ta e a costo zero… sta a noi non farsi prendere dall’ozio seguendo l’antico proverbio “chi dorme non piglia pesci”!

La Valpolicella in bici o in camper Da San Pietro in Cariano a Verona attraverso Negrar in bicicletta è l’itinerario che porta molti appassionati del relax all’aria aperta ad annoverare nei fine settimana la loro passione. Questo bellissimo percorso porta a scoprire alcune caratteristiche peculiari della Valpolicella: partendo da San Pietro, lungo una breve via, si raggiunge la Pieve di San Floriano per arrivare direttamente nel comune di Marano di Valpolicella, meritando una visita al paese e in special modo a corte Fasanara e alla pieve di San Marco Evangelista in località Pozzo; proseguendo il percorso, si raggiunge Valgatara, il sentiero in bicicletta diventa più impervio, non concedendo tregua, ma il paesaggio merita una sosta per ammirare sulla destra il monte Masua e sulla sinistra i monti di Fumane senza dimenticare il santuario di Santa Maria in Valverde che svetta sulle pendici del monte Castellon e intorno ravvivano il paesaggio le abitazioni di Marano e di San Rocco. Sono gli ulivi e i vigneti che ravvivano questi incantevoli luoghi poco trafficati e poco battuti dai mezzi di

trasporto. Abbandonando la biciletta, ci soffermiamo ora sul camper. Il lago di Garda abbonda di camping per turisti e non, che sempre più numerosi, scelgono questo tipo di vacanza “low cost” per tra-

mente una vera vacanza in libertà, svincolati da qualsiasi vincolo, e perché no, anche spendendo relativamente meno rispetto alle vacanze “preconfezionate”. Si possono inoltre programmare viaggi

coli. Comprarlo non è economicamente conveniente, ma poi si ammortizza la spesa iniziale mano a mano che lo si utilizza: i risparmi che si possono ottenere sono innumerevoli in quanto si può sfruttare

scorrere del tempo in comitiva o con la famiglia accompagnati sempre da un po’ di spirito di iniziativa e da qualche regola base per riuscire ad organizzare e a vivere serena-

anche all’ultimo momento senza nessun vincolo! Se tutto è pianificato correttamente, il camper rimane una soluzione ottimale anche in caso di viaggio con i bambini, anche pic-

praticamente tutti i fine settimana, anche durante i mesi più freddi. I camper poi hanno una svalutazione molto ridotta, quindi il ricavo in caso di rivendita non verrà abbassato.




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