L'altro giornale Maggio2012

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ANNO XXVII - N. 5 MAGGIO 2012 - stampato il 30/04/2012

VALPOLICELLA

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Ci sarà anche il nome di San Pietro in Cariano tra le tappe del Giro d’Italia 2012. Già, perché mercoledì 9 maggio la quarta tappa del Giro D’Italia, una cronosquadre di 33 km circa, attraverserà anche il territorio carianese. 22 squadre – con 9 ciclisti ognuna – percorreranno un circuito che, partendo da Verona, raggiungerà Nassar, via Cà Brusà, via Belvedere, Castelrotto, Monte Dall’Ora, Ossan, Pule e ancora Corrubbio, villa Amistà per fare ritorno nuovamente a Verona attraverso lo stradone del Brennero. Le strade interessate dal passaggio del Giro rimarranno chiuse al traffico dalle 13.00 alle 18.00 – la prima squadra partirà verso le 15.25 -. segue a pagina 12

CEMENTIROSSI

DALLA PROVINCIA

E’ ancora aperto il dibattito relativo alla questione “Cementirossi”. A chiarire alcuni dettagli è l’amministrazione comunale di Fumane, in particolare nella persona del vicesindaco Giuseppe Bonazzi. In seguito alla notizia della rinuncia da parte dell’azienda al progetto di ammodernamento e ampliamento, nelle scorso settimane l’attenzione si è concentrata infatti sulla decisione del Consiglio di Stato di rigettare il ricorso di Cementirossi stessa, relativamente a due delibere provinciali. Ma l’informazione secondo gli amministratori richiede precisazioni. pag. 22

E’ stata ancora una volta al centro delle discussioni la viabilità della Valpolicella nell’ambito del tavolo tecnico e politico attivato dalla Provincia di Verona lo scorso 3 marzo. Diverse le decisioni prese durante l’incontro, prima tra tutte quella relativa all’approvazione del progetto definitivo per le due rotatorie sulla provinciale all'interno dell'abitato di S.Pietro in Cariano. Approvato inoltre il progetto preliminare per la realizzazione della rotatoria in corrispondenza con l'intersezione della lottizzazione Cà de Cora, in accordo col comune di Pescantina. pag. 10

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ialogo D DIALOGO

Maggio 2012

Viva l’Italia

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Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere a quanto pubblicato

Questo Governo di “professori” che mi aveva inizialmente convinto, con la sua capacità di prendere decisioni impossibili per i precedenti governi politici, dimostra nel tempo i suoi enormi limiti. Limiti che sono, a mio avviso, dati dalla mancanza assoluta di contatto con la vita reale di individui, famiglie, attività commercialiartigianali e aziende di piccole e medie dimensioni. A loro si è rivolta, abdicando al proprio ruolo, una classe politica incapace di fare l’unica cosa che legittima la sua esistenza: governare l’Italia con l’obiettivo dell’interesse comune. Ad una prima pesantissima azione del governo Monti su pensioni, tasse, Imu, accise sulla benzina ecc., fatta in gran fretta a suon di decreti ci aspettavamo due cose: 1 - un taglio esemplare degli stipendi e delle pensioni scandalose dei parlamentari e il drastico taglio delle sovvenzioni pubbliche ai partiti;

Il Sindaco ringrazia il Palio

Cari Giorgio e Stefano, mi sento in dovere di ringraziarVi per lo straordinario spettacolo che avete regalato a tutta le gente di Marano facendo passare la corsa ciclistica del Palio del Recioto anche lungo le nostre strade. E' stato uno spettacolo bellissimo, indimenticabile. Lungo le strade si è tenuta una festa, senza soluzione di continuità, fatta di tanta gente, di colori, di allegria.

Ad ogni curva c'era un banchetto, a Sottovilla, a Figari, sulla Masua, a Valgatara, a san Rocco, a Carazzole. Mai vista una cosa simile! Ci aspettavamo grande entusiasmo, questo si, ma aver vissuto quella giornata ha dato emozioni non facilmente ripetibili. Mi ha entusiasmato vedere tanti bambini a Valgatara giocare in piazza con il Ludobus e di corsa abbandonare i giochi ad ogni passaggio dei corridori per incitarli. Ho visto tante donne, in piazza a San Rocco, applaudire i corridori e il passaggio di Davide Formolo, il nostro campione; ho visto l'intero paese per un giorno ritro-

varsi lungo le strade come se queste fossero una grande piazza. Il ciclismo è uno sport meraviglioso che più di altri coinvolge le grandi folle perché passa sotto casa, perché non richiede di pagare il biglietto; ma anche perché mette a confronto il singolo atleta con la fatica, con la propria volontà. Il ciclismo però è anche spettacolo perché la bicicletta trasforma la forza (la stessa forza che mette anche un maratoneta o un centometrista in pista) in velocità, con continui cambi di scena, sorpassi, fughe, arrampicate memorabili. Ai lati delle strada si è tutti uguali: non vi è tribuna numerata, non ci

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2 - riduzione imponente delle spese dello Stato (burocrazia, agevolazioni, consulenze ecc.). I “professori” - così solerti con noi semplici “sudditi” - hanno ottenuto i seguenti risultati: il punto uno è materia di competenza del Parlamento, il quale si sta interrogando (???) su cosa fare; per il punto due riporto parte del documento inviato al Ministero dell’Economia dai “nuclei di valutazione e analisi della spesa”: “l’attività in corso è un lavoro complicato e faticoso, non è scevro di difficoltà e richiede tempi non necessariamente brevissimi”. Si tratta di “porre le basi per l’avvio di un processo continuativo volto all’individuazioni delle aree di inefficienza della spesa e di inefficacia delle politiche”. Nel frattempo si continuano ad acquistare auto blu (10 milioni di euro) e agendine per i senatori (?) (950 mila euro). W l’Italia.

DA MARANO Al Sindaco di Negrar, Giorgio dal Negro Al Presidente del comitato Grandi Eventi Valpolicella organizzatore della gara ciclistica del Palio del Recioto, Stefano Bonfioli

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sono posti per vip: si è tutti insieme ad incitare i corridori. Tutto questo è il ciclismo. Insegnare ai ragazzi ad amare questo sport, significa avvicinarli ad una disciplina ricca di soddisfazioni e di emozioni. Il ciclismo è educazione, alla strada ma anche al paesaggio: chi va in bici riesce a vedere ciò che sta intorno e ne apprezza le linee, le geometrie ed anche i profumi. Per questo abbiamo molto apprezzato l'idea vostra e del prof. Giuseppe Degani di invitare i campioni della Colpack presso le scuole di Marano. Per tutto questo, grazie. Il sindaco di Marano Simone Venturini

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: Galeati Industrie Grafiche Imola L’azienda è Certificata FSC (Forestal Stewardship Council)

Numero chiuso il 30 - 04 - 2012



DIALOGO

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Maggio 2012

ALTA TENSIONE A NOVARE

DA SAN PIETRO

il Sindaco risponde

“Opportunità fotovoltaico”

Il sindaco di Negrar risponde alla lettera: da Novare “Alta tensione … a quando?” apparsa sull’edizione Valpolicella del mese di Aprile. «Egregio signor Alessandro Dalle Vedove, perché nascondersi? A quando il tombamento dell’alta tensione a Novare? E’ stato il primo impegno della campagna elettorale del sottoscritto con i partiti Pdl, Udc e Lista Civica Progetto Negrar! Tranquillo che non stiamo mancando all’impegno e tranquillo che sul “pezzo” andremo alla morte. Il problema è che l’Impre-

sa è sempre più incerta se mantenere l’impegno sottoscritto con la precedente Amministrazione che prevedeva, in cambio di 31.000 mc in area Monfortani, l’impegno al tombamento (circa 1.300.00 euro) e parziale ristrutturazione Villa Albertini (circa 3.800.000 euro). Questa convenzione non prevedeva alcunché oltre queste descrizioni “accademiche” dato che la convenzione non era supportata da fideiussione bancaria a prima chiamata. Stiamo lavorando con l’Azienda Residence Arbizzano per vedere come concretizzare e non nascondo comunque

“mille” difficoltà. Lasciamo stare il terreno che serve comunque a quella zona densamente abitata e con, fortunatamente, famiglie giovani. Il problema va risolto e vedremo di risolverlo comunque! E’ un impegno che prevedevamo più contenuto nel tempo, ma gli errori - ancorché della precedente Amministrazione, superficiale e poco incisiva - debbono esser pagati. Tranquillo, signor Dalle Vedove, restiamo impegnati come e più di prima». Giorgio Dal Negro Sindaco

DA NEGRAR

“Area verde a scuola” Siamo un gruppo di mamme di bambini che frequentano la scuola primaria di Negrar. Ci serviamo di questo utile mezzo per rendere nota, a quante più persone possibile, una situazione che ci sta a cuore particolarmente, dato che riguarda un luogo dove i nostri figli passano parte delle loro giornate. La scuola primaria del capoluogo, di recente costruzione, non ha ancora uno spazio adeguato all’esterno (non risulta ancora messo a norma come da progetto dell’edi-

ficio scolastico), tale da permettere di trascorrere all’aperto l’intervallo della mattina e il dopo pranzo nelle giornate in cui c’è il rientro pomeridiano, perché troppo piccolo rispetto al numero di alunni; inoltre, essendo venuta a mancare l’erba, giocando nella terra, questa poi viene riportata all’interno della scuola a scapito della pulizia. Abbiamo fatto presente questo disagio consegnando, il 30 marzo scorso, una lettera in Comune alle autorità competenti, chie-

dendo di trovare una soluzione migliorativa, anche minima come potrebbe essere la semina del giardino. Nessuno, purtroppo, ci ha dato risposta. Rimaniamo comunque fiduciose che una soluzione possa essere trovata al più presto e, se magari, qualcuno che legge ha avuto un’esperienza simile e può dare qualche utile consiglio a noi o al Comune direttamente, benvenga!! Un gruppo di mamme (lettera firmata)

11 Aprile 2012 E’ nata

MARGHERITA BERNARDINELLI

Lo annunciano con immensa gioia mamma Paola, papà Marco, nonni e zii Congratulazioni vivissime anche da parte di tutta la famiglia Reggiani

Caro Direttore, è di questi giorni la notizia che in Italia dal 2007 ad oggi il numero degli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica nazionale ha superato le 338.000 unità, con i privati, molti enti locali hanno partecipato al raggiungimento di questo importante obiettivo. Anche il comune di San Pietro in Cariano, nel corso della precedente Amministrazione, aveva contribuito in modo soddisfacente a tale risultato realizzando, su quattro edifici pubblici, altrettanti impianti fotovoltaici, aggiungendo, così, all’indubbio beneficio ecologico anche i vantaggi economici dovuti sia al risparmio sul costo della corrente elettrica utilizzata sia agli introiti legati agli incentivi statali. Sull’onda positiva di questi risultati, nella primavera del 2009 e nell’ambito della campagna elettorale, il candidato sindaco Lonardi e la sua squadra inserivano come punto importante del proprio programma elettorale la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico. Sarebbe sorto, con il contributo dei privati, sui terreni della ex cava Contine, un’occasione per fare di una

grande discarica l’esatto suo contrario, ovvero un sistema innovativo che produce energia totalmente ecologica. Secondo il mio punto di vista questa politica per l’abbattimento della CO2, causa principale dell’effetto serra, andava proseguita anche con l’avvento della nuova Amministrazione, utilizzando le molte proprietà pubbliche, sia in edifici che in terreni, presenti sul territorio del Comune di San Pietro in Cariano Altri Enti locali hanno seguito questa strada, realizzando benefici sia in termini economici che ecologici grazie, anche, agli accordi fra pubblico e privato. Dopo tre anni di amministrazione Lega/Pdl, invece, a San Pietro In Cariano nulla di importante, mi risulta sia

stato realizzato; su cava Contine, per esempio, le cifre in gioco, vista la tipologia, l’ampiezza dell’area e la sua dislocazione territoriale, come detto, avrebbero dato risultati molto significativi. Difficile pensare ad un cambiamento di rotta da qui alla fine del mandato amministrativo, perché, purtroppo, dopo il 2010, con il terzo e poi con il quarto conto energia, gli incentivi statali sono stati notevolmente diminuiti tanto che alla fine del corrente anno risulteranno quasi dimezzati ed il 2013 non promette niente di meglio. Cosa abbia spinto questi Amministratori a tralasciare un’importante opportunità come il fotovoltaico, ripeto, sia in termini economici che ecologici, per me rimane un inspiegabile mistero. Giuseppe Poiesi

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DIALOGO

GIOCO D’AZZARDO

AFGHANISTAN

“Una pubblicità poco gradita” Egregio Direttore, ho deciso di scriverle dopo aver visto anche su il "nostro" Altro Giornale la pubblicità delle slot machines. Le parlo per esperienza diretta. Da quasi quarant'anni dedico il mio tempo libero al volontariato. All'inizio mi occupavo solo dei problemi legati alla droga, ora droga sono divenute anche le slot machines. Vivo ogni giorno esperienze a me vicine di figli che in pochi mesi dilapidano il conto corrente dei genitori per migliaia di euro e di genitori con figli che, pur avendo uno stipendio fisso non trascurabile, riducono le loro famiglie sul lastrico. Secondo i dati sono 800 mila le persone dipendenti dal gioco e 2 milioni quelle a rischio. Signor Direttore, non cito nomi per non ferire le persone da me seguite, ma è la tragica verità. Questi giochi e questa pubblicità, fanno presa soprattutto sulle persone semplici e poco preparate con conseguenze nefaste per loro e per le loro famiglie. Inoltre, in molte situazioni il fenomeno si lega alla piaga dell'usura e i casi di disperazione con esiti tragici sono innumerevoli. La pubblicità, insensata a mio parere, su L'Altro Giornale del mese trascorso, è una pessima scelta non solo per la mia sensibilità di persona dedita al volontariato, ma anche dal punto di vista etico/ sociale e per la serietà del Giornale, del quale sono affezionato lettore dal primo numero. Qualche giorno, fa un esponente del

governo ha detto che il gioco va contenuto per evitare che il giocatore se ne ammali, diventi un ludopatico. Ecco, coniata la parola ludopatia e depositato un progetto di legge, i politici sono a posto. Invece è doverosa una chiara e netta assunzione di responsabilità per intervenire quanto prima e per contrastare questa vera e propria calamità, economica e sociale. Poiché a noi non è possibile intervenire sul piano normativo, dobbiamo almeno intervenire su quello educativo e d'informazione, rivolto soprattutto ai giovani, e su quello culturale e formativo che chiama in causa i genitori, i gestori ma anche chi, come lei, ha in mano l'informazione. In ogni caso è una vergogna essere cittadini di uno Stato biscazziere che ricava cospicue somme di denaro dal gioco d'azzardo in un momento in cui ufficialmente si chiede a ciascuno di accettare sacrifici rilevanti. Dalle slot machines, lo Stato ha incassato, l'anno scorso, 4 miliardi di tasse pari al 12,6% . Significa che sono stati giocati poco meno di 40 miliardi di euro, un fiume di denaro che ha attirato l'attenzione anche della criminalità organizzata. Signor Direttore, di fronte a un aumento vertiginoso di dipendenza dal gioco d'azzardo, di episodi di povertà indotta dal gioco e, conseguentemente, anche di violenza sui familiari, siamo tutti chiamati a fare il nostro dovere. Perdoni la lunghezza della lettera,

ma non potevo tacere e grazie, per quanto potrà fare. La saluto cordialmente. Giovanni de' Stefani Sommacampagna Rispondo in qualità di editore de L’Altro Giornale, perché a me compete la gestione economica di questa iniziativa editoriale e il reperimento per farla continuare. Condivido tutte le valutazioni che, con tanta passione, lei ci propone. E’ incredibile che lo Stato Italiano abbia legalizzato questo tipo di gioco d’azzardo e ci guadagni così tanto. Uguale ragionamento si dovrebbe fare con le sigarette, dati i danni fisici che derivano dal fumo. Per quanto riguarda noi, ho sempre respinto pubblicità erotiche di massaggiatrici camuffate, mentre per questa inserzione da lei richiamata - in cui tra l’altro compare solo l’elenco delle sedi dell’attività - non ho trovato nulla da obbiettare. Le dirò, caro signor Giovanni, che sono stato anzi contento, quando il nostro collaboratore ha consegnato il contratto che, in un momento economico non facile, ci aiuta a continuare nella pubblicazione del “nostro” giornale. Un giornale, che amo ricordare, non ha ami ricevuto un euro (e prima una lira) di finanziamento statale nei suoi 27 anni di esistenza. Forse questo è da tener presente. Adriano Reggiani

“Una vergogna per lo Stato” Caro Direttore, la battaglia che lo Stato sta conducendo a furia di spot televisivi è quella delle tasse. Il parassita è l'evasore. Tutto bene ? Non so ma non credo che questa costosa battaglia mediatica porti a benefici immediati. Una delle battaglie che lo Stato dovrebbe condurre è quella della cura da dipendenza dal gioco, ma su questo tema non si muove foglia. Forse lo Stato, nella fattispecie il Governo, ha troppo a cuore

i tappabuchi dei loro e, purtroppo nostri, debiti, che il destino di chi spendendo l'impossibile con il gioco, quotidianamente si rovinano. Perchè i vari ministri, magari quello delle attività produttive, non dedicano cinque minuti del loro prezioso tempo per spiegare che non è buona cosa che padri di famiglia facciano sparire un intero stipendio in video poker o gratta e vinci? Leggendo di qua e di là ho scoperto l'arcano: oltre

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ai sicuri introiti giornalieri "cash" è stata posta una recente tassa sulla fortuna che , calando il gioco, verrebbe a mancare. Addirittura una sentenza della Corte Europea ci spiega come lo Stato italiano protegga addirittura questo vergognoso mercato da concorrenti stranieri a nome della tutela del consumatore perseguendo comunque politiche mirate all'incremento degli incassi. Umberto Brusco Bardolino

“Perchè e per quanto?” Morire a 33 anni, nella Repubblica Islamica dell’Afghanistan, dopo dieci giorni dall’arrivo, lasciando un figlio di otto anni. Anche questo triste evento, avvenuto alla fine di marzo u.s., sembra rientrare nella normalità, dopo aver registrato la cinquantesima vittima di nostri militari della missione ISAF (International Security Assistance Force), in quel Paese. Ma questa idea porta un senso di ribellione e dobbiamo chiederci perché? e per quanto tempo? Questa operazione, oggi condotta dalla NATO, è la conferma che l’Afghanistan è “la tomba degli Imperi”. In passato gli Inglesi e i Sovietici si sono trovati nell’analogo dilemma di individuare una soluzione per un disimpegno onorevole tale da non somigliare ad una fuga. Un accenno per memoria. Nel 1836, mentre i Russi dilagavano in Asia, gli Inglesi, prima con mezzi diplomatici e poi, dopo l’insuccesso, con le armi, attaccando da sud attraverso Kandahar (nome a noi purtroppo familiare) e Ghaznì, raggiunsero e s’insediarono a Kabul. S’innescò una spirale di violenza, dei locali contro le truppe inglesi, tale da costringere queste ultime al ritiro, in pieno inverno del 1842, causando enormi perdite (almeno 12.000 militari). Per quanto concerne i Russi la loro occupazione iniziò nel dicembre 1979 e si concluse nel gennaio di dieci anni dopo. L’epilogo non fu meno

drammatico di quello inglese. Infatti il fallimento venne pagato dai sovietici con 15.000 vittime e miliardi di dollari, cosa che fece traballare l’economia russa (lo ammise anche lo stesso Gorbaciov, ordinando il ritiro). Dopo questa seconda fuga l’Afghanistan ritornò alla lotta intestina con i Pakistani delle rigide scuole religiose (chiamate madrasse) guidate dal famoso estremista islamico Mohammed Omar. Questi fatti diedero il via ad una formazione che si diffonderà con l’appellativo di Talebani (studenti). Ritornando ora al quesito “perché e per quanto”, come prima considerazione mi viene in mente che probabilmente quel soprannome che caratterizza l’Afghanistan come “tomba degli Imperi”gli americani e la NATO speravano di smentirlo. Ma ritengo siano in errore. Lo affermo confortato anche dal pensiero esposto da Ahmed Rashid : «Finché non ci si preoccupa di risolvere i problemi relativi alla povertà, alla ricostruzione, allo sviluppo e alla corruzione il Paese in esame, come tutta l’Asia Centrale resterà un’area fertile a qualsiasi forma di risentimento e dissenso». E allora, in questo contesto, oggi i nostri 4200 soldati, unitamente a tutto il contingente ISAF, stanno operando ponendo al centro dell’interesse la popolazione afghana? A mio modesto parere: no. Il tipo di attività in atto,

senza il favore della popolazione, che frequentemente subisce effetti collaterali a proprio danno, è destinata all’insuccesso. Anche la definizione del “quanto tempo restare” è drammatica. Oggi non si sa come sciogliere il nodo afghano. Sembra che si mantenga la nostra presenza in attesa di un’idea geniale, per raggiungere un compromesso che faccia apparire il ritiro una mezza vittoria, ritiro che ci auguriamo non debba essere inquadrato nella maledizione di “tomba degli Imperi”. Concludo queste brevi note, che hanno lo scopo di metter in evidenza il grande prezzo che le Forze Armate Italiane, e l’Esercito in particolare, stanno pagando in quella lontana terra obbedendo a scelte non sue e, nel contempo, di non permettere mai che la morte di un soldato italiano possa rientrare in qualsiasi logica di normalità. I versi vibranti di emozione scritti da Rudyard Kipling, dopo l’epilogo della guerra anglo-afghana, dal titolo “The Young British Soldier”, mettono in evidenza tutta la drammaticità e l’efferatezza della guerra: “quando giaci ferito e abbandonato nelle pianure afghane, e le donne escono per fare a pezzi ciò che di te rimane, prendi il fucile e fatti saltare il cervello, e vai dal tuo Dio come un vero soldato” Francesco Gueli

CANI

“E... proprietà” Gentile Direttore, vorrei parlarle di cani e diritto di proprietà. Nel nostro ordinamento, si definisce" proprietà" come il diritto di godere in modo esclusivo di un bene. Ne consegue che anche i "frutti" che ci si ricavano rientrano in questo diritto. Il mio amico Piero possiede campi a vigneto: sua è anche l'uva che raccoglie. Ma per alcuni" padroni" di

beni di tipo diverso, come il cane (pochi per fortuna) non è ben chiaro il concetto. C'è infatti chi porta a spasso il simpatico animale, e spesso non raccoglie i frutti che questo produce. Li dimentica per strada, come non fossero suoi. Questa, per l'appunto, è ignoranza giuridica: non usufruire di cose che ti appartengono, e lasciarle. Succede poi che qualche

passante, un po' distratto, non se ne accorge e pestandoci sopra - rovina questi ben noti prodotti di varia e artistica forma, ma di precaria consistenza. Cammina, ne porta in giro i pezzi e distrugge così il modello originale. Se ne vedono tanti esempi nel nostro paese e si tollera troppo questo scempio, che è un vero attentato alla proprietà altrui. Per quanto mi riguarda, se incontro il proprietario di un cane che dimentica per strada i "frutti" del suo animale, io lo avviso: "Ehi, guarda che hai lasciato qualcosa che ti appartiene!". E non mi attendo rimostranze, ma piuttosto ringraziamenti. In fin dei conti ho avuto la gentilezza di avvertirlo di riprendersi la sua roba. Gli spetta di diritto, se la porti quindi gelosamente a casa propria. Faccia come Piero che, avendo chiaro il concetto di proprietà, ad ottobre si porta in cantina l'uva maturata sul suo campo. Giordano Salzani


DIALOGO

DECRESCITA

VITA O MORTE

“Quale diritto?” Gentile Direttore, ho letto con vero piacere sul vostro giornale di aprile l’evento di Verona alla Gran Guardia sul convegno del marzo scorso “Decidere per gli altri – vita e morte a confronto”. Anch’io ero presente, perché continuo a seguire e ad aggiornarmi su questi temi, avendo vissuto intensamente il problema accanto a mio marito in stato vegetativo. In Sala Marani dell’ospedale di Borgo Trento il 29 marzo ha fatto seguito un altro evento: “Esiste il diritto di morire?”. Il dottor Massimo Gandolfini, primario di neurochirurgia all’ospedale di Brescia, è stato molto chiaro con un approccio onesto, corretto, non ideologico, neppure religioso, ma razionale. La qualità della dignità della vita è la garanzia della Costituzione della Repubblica che riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, la vita, la tutela della persona umana, la solidarietà politica, economica e sociale. Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge che non può in nessun caso violare il rispetto della persona. In quella occasione ho

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voluto far conoscere il libro “E adesso andiamo a tutto Max” di Max Tresoldi, uscito a nuova vita dopo 10 anni senza alcun segno, proprio come Eluana Englaro. I suoi compagni hanno continuato instancabili a farlo “vivere” e lui sentiva tutto! Seguiva le partite della Roma, squadra del cuore. Ora i suoi calciatori – Totti e Bruno Conti - sono loro a fare il tifo per Max, che si conquista giorno per giorno un futuro sereno. Mi siano consentite due domande: “Tra Eluana e Max non c’era alcuna differenza, Perché una è stata uccisa e l’altro ha potuto vivere?”. “Perché Englaro trova tutte le porte aperte per il suo tam tam di morte mentre queste nostre storie, non uniche, non trovano spazio?”. Maria Adduci Bari Oggi, cara signora Adduci, la nostra società vive un momento di grande contraddizione: teme la morte (infatti si vive nel mito della giovinezza eterna), ma la semina in continuazione. Evidentemente è più facile dare la morte che lottare per la vita!

“... In-felice. Le risposte dei lettori” Egregio Direttore, qualcosa da dire al signor Maurizio Cornaro. Non sapendo oltrepassare una superficiale polemica sul concetto della decrescita felice, il signor Cornaro definisce allocchi quanti in quel pensiero si riconoscono. Forse non lo sa, ma è proprio il consumo illimitato e la competizione folle per produrlo, la causa principale dei problemi da lui elencati. Non sono sorti da qualcosa che non è mai esistito. Disoccupazione, stress sociale, ambiente devastato, popolazioni affamate, ecc. sono la conseguenza logica di un sistema consumista cha la D.F. contesta nelle sue radici. L’allocco è allora chi propone soluzioni già contenute nel contesto della decrescita: la qualità dei prodotti

deve essere sì migliore, ma consumare illimitatamente risorse, anche per prodotti migliori, ci inchioda ancora nell’inganno del consumo fine a sé stesso. Non ha senso la sua interpretazione della D.F., il signor Cornaro, per esempio, confonde la recessione (un fatto subito dalle persone e gestito da poteri forti) con la decrescita felice (una scelta libera esercitata per realizzare migliori condizioni di vita per tutti e non per pochi e a volte stolti consumatori). Meglio fermarsi qui allora e sperare che una lettura (se mai c’è stata) più attenta del pensiero sulla D.F. conforti il signor Cornaro e lo faccia uscire dalla tracotanza con la quale si è esposto. Grazie. Sergio Cristini

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Vorrei gentilmente replicare alla lettera pubblicata su L'Altro Giornale di aprile, da parte del signor Maurizio Cornaro, il quale ironizza e addirittura non ne può più di sentir parlare di decrescita, a suo dire infelice! Per prima cosa, il lettore confonde il concetto di decrescita con quello di crisi e recessione, che sono cose completamente diverse. Prima di sparare a zero e di criticare qualcosa o qualcuno, bisognerebbe quantomeno sapere di cosa si sta parlando. Pertanto occorre leggere, studiare e documentarsi. Dubito molto che il lettore abbia letto uno solo dei libri di Maurizio Pallante, altrimenti non si esprimerebbe in questi toni e termini. Pertanto lo invito ad acquistare il libro "La decrescita felice - la qualità della vita non dipende dal PIL" oppure "Meno e meglio, decrescere per progredire". Lo invito a documentarsi su internet e a leggere il celebre "discorso sul PIL" pronunciato da Bob Kennedy già nel lontano 1968. Forse, così facendo, si accorgerebbe che molti dei suoi giudizi sono solo il frutto di ridotta conoscen-

za o di semplice preconcetto e che la decrescita può davvero dire qualcosa di nuovo e indicare una strada concreta sia per creare nuovi posti di lavoro che per uscire dalla crisi. In ogni caso, davvero non capisco e non è giustificata tanta rabbia e accanimento verso il Movimento per la Decrescita Felice (MDF) e non verso il sistema dominante. Piaccia o meno al signor Cornaro, l'argomento decrescita interessa un numero sempre crescente di persone, tanto che il prossimo 11 maggio alla fiera Solarexpo di Verona (la terza fiera mondiale in tema di energie rinnovabili e risparmio energetico) il prof. Maurizio Pallante e vari imprenditori che aderiscono a MDF terranno una conferenza pubblica su "Green economy e decrescita felice", mentre a Venezia, nel mese di settembre, si terrà la terza conferenza internazionale sulla decrescita (www.venezia2012.it). Cordiali saluti, Luca Salvi Circolo MDF di Verona www.decrescitafelice.it

ITALIANI

“... concittadini, indignamoci!” Gentile direttore, sono un cittadino di Parona che segue con interesse l’evolversi dei costumi e ciò che succede nella nostra società da 66 anni. Da diversi anni assisto ad un acceso dibattito sulla decadenza, inconsistenza, arroganza e costo della nostra classe politica tradizionale. Deputati, senatori e politici in genere sono in numero eccessivo, non sono tecnicamente preparati, salvo pochi casi, percepiscono stipendi scandalosi, pensioni da nababbi, favori legalizzati sproporzionati; per contro “lavorano” nelle aule parlamentari solo 2 giorni la settimana, quando va bene. Quando ci sono da votare aumenti di stipendio, o benefici, che sono tantissimi ed esagerati, non c’è opposizione che tenga, ne di destra, ne di sinistra, ne da parte dei centristi, tutti sono d’accordo, nessuno vota contro, nessuno si astiene. I nostri Onorevoli non sono nemmeno in grado di recepire nel giusto modo le direttive europee, che peraltro non conoscono, e l’Europa continua a bocciare le nostre Leggi. Perché i politici non lasciano scrivere i testi di Legge a tecnici professionisti capaci, come fa il parlamento Europeo? Vi sono enormi sprechi mentre mancano i

mezzi per asili, scuole, esami clinici mutuati da espletare in tempo accettabile…In Italia abbiamo più auto blu della Francia, della Germania, dell’Inghilterra e perfino degli Stati Uniti e se notate i politici non usano FIAT, Lancia o Alfa Romeo, ma, a nostre spese, usano BMV o Audi; inoltre, non vogliono cambiare la Legge elettorale antidemocratica, che non permette al cittadino di selezionare i propri rappresentanti in parlamento. Perché i vari Casini, Fini, D’Alema, Rutelli ecc, devono fare i politici a vita? Che vadano a lavorare anche loro invece di pensare a come spendere malamente i nostri soldi che ci “rubano” con le sudate tasse tramite il finanziamento pubblico ai partiti, perpetrato contro la volontà chiaramente espressa dal popolo italiano. La politica dovrebbe essere un servizio che le persone più illuminate e preparate (Professionisti, Dirigenti; Industriali ecc) che prestano con entusiasmo, per una legislazione o due, la loro mente e le loro

nuove idee al bene della Nazione; assistiamo invece a ex autisti e buttafuori che arrivano in parlamento e diventano cassieri dei partiti (e purtroppo rubano per sé stessi e/o per i dirigenti di partito incollati alla sedia da decenni, soldi pubblici regalati ai partiti), tutto questo mentre imprenditori che, non riescono a pagare i propri dipendenti e/o i pesantissimi contributi del fisco di Stato, si suicidano. Può essere credibile un Paese che si autoassolve sempre e comunque? Vi sono magistrati e giudici corrotti che vengono regolarmente assolti dal Consiglio Superiore della Magistratura divenuto da Organo di autocontrollo a Organo di autoassoluzione. Per quanto possiamo continuare così? Quando riusciremo a vedere finalmente delle ghigliottine simboliche anche nelle piazze italiane? Concittadini, Italiani, non stufatevi di indignarvi; vogliamo cercare di lasciare un mondo migliore per i nostri figli e nipoti?. Giovanni Lugoboni Parona

Per le vostre lettere nel Dialogo scrivete a:

articoli@laltrogiornalevr.it

Cell. 347.7924230 Cell. 348.6048345

di Lorenzo Quell’Oller

PESCANTINA: APPARTAMENTO SU DUE PIANI COMPOSTO DA SOGGIORNO-CUCINA, TRE CAMERE,DUE BAGNI. AMPI BALCONI E GARAGE. MOLTO LUMINOSO. EURO 210.000 SANT'AMBROGIO: VILLETTA A SCHIERA COMODA AL CENTRO PAESE. TRE CAMERE, BAGNI, AMPIO SOGGIORNO CON CUCINA, TAVERNA E GARAGE. CONSEGNA IMMEDIATA FUMANE: IMPORTANTE RUSTICO IN ZONA SOLEGGIATA E PANORAMICA CON TERRENO DI CIRCA MQ 9.000 PIANTATO A VIGNETO. FUMANE: VILLA PARZIALMENTE DA RIATTARE IN ZONA CENTRO PAESE.AMPIO TERRENO CAVALO: RUSTICO D'ANGOLO CON TERRENO DI PROPRIETÀ. POSIZIONE INEGUAGLIABILE. EURO 135.000 TERRENI: CAVALO, TERRENO AGRICOLO MQ 6.500 CIRCA. TOTALMENTE PRATO. AFFARE S.AMBROGIO: PROPONIAMO IN AFFITTO BILOCALE ARREDATO. EURO 400 MENSILI DOMEGLIARA: PROPONIAMO IN AFFITTO APPARTAMENTO TRILOCALE CON GARAGE E AMPIA MANSARDA. EURO 650 MENSILI


DIALOGO

ITALIA

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ALCOLISTI

“... e le morti dimenticate” Ci sono guerre dimenticate, alcune sottilmente retrocesse, altre spettacolarmente pubblicizzate. Guerre appena fuori l’uscio, ma lontane dalle nostre tavole ben imbandite di sapori e di colori vivaci. Eppure c’è un’altra guerra con la residenza a fianco della nostra dimora, che deruba vite, che recide esistenze, che rapina umanità nel silenzio più malato di illegalità. Mentre tutti, quindi nessuno, giocano a fare dello spread, dell’art. 18, il grimaldello intangibile per ogni eventuale crescita possibile, continua la sequela dei morti accatastati uno sull’altro, morti insignificanti di ieri, di oggi e di domani, morti che non parlano, che non possono dettare i tempi alla giustizia disattenta. Sono morti e basta. Morti meno importanti di quelli dell’emergenza mafia, terrorismo, criminalità, infatti quelli, sebbene con il ritardo assassino della storia, hanno imposto il risveglio delle coscienze. Questi altri invece sono morti che vengono da prima della vittoria su ogni mafia, e continuano a dispetto di ogni tragedia, di ogni solitudine, soprattutto a causa di ogni smemorata ingiustizia. Sono i morti che ogni giorno inzuppano di lacrime di coccodrillo i tanti contratti di lavoro fantasma, nei cantieri, nei luoghi destinati alla fatica ma privi di ogni sicurezza. Sono troppi questi morti che gridano vendetta, lo fanno senza armi, ma con la richiesta feroce di una ingerenza umanitaria, dal momento che quella sindacale rimane inevasa alla coscienza. Sono questi i morti che indicano una tradizione, diventata infame malcostume, quale accondiscendenza della sciagura già prossima. Nel bel paese si ode il corpo a corpo con la mafia, il terrorismo, la politica corrotta,

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la corruzione capillare, c’è frastuono di colpi, c’è lotta, c’è vita, c’è speranza. Italia, Italia, è sempre Italia, quella del pallone d’oro mondiale e quella per l’inciucio nazionale, è Italia che si barrica, che si offende, che carica a testa bassa, che marcia per le strade, che prende le botte e le restituisce, è Italia che rimbrotta e si intestardisce, ma non si impunta per l’ennesimo innocente caduto dall’impalcatura perché sprovvisto della necessaria imbracatura. C’è chi imputa questa cecità diffusa alla strategia furba e alla pressione opulenta esercitata dagli interessi di categoria, dalle lobby solitamente ignote. Sono tante le inefficienze, altrettante le inefficaci soluzioni mostrate alla fiera degli stolti, esse inciampano sovente con la disonestà intellettuale insita nel profitto quale fine, che inventa e costruisce il potere della politica, quella politica che non fa servizio, perché opera per alcuni, e non per tutti, tanto meno per quei morti in lista di attesa. Vincenzo Andraous

“L’aiuto del gruppo” Senza l’aiuto degli amici di Alcolisti Anonimi, senza il confronto, come avrei potuto iniziare e poi continuare nel cambiamento della mia vita? Come potevo arrivare a fare persino un inventario della mia vita passata, capire quanti sbagli ho fatto, quante cose giuste avrei potuto fare con la lucidità. Ancora adesso a distanza di anni a volte fatico a conoscermi del tutto, c’è sempre qualcosa che mi sfugge al controllo. A volte faccio ancora un po’ di fatica ad accettare i miei limiti. Quante volte ho scambiato i difetti per pregi, e viceversa. Forse però era una confusione voluta, mentre le paure quelle no erano reali vere. Poi la fretta, il volere sempre tutto e subito fa parte del mio dna ed è ancora un po’ duro da controllare. La mia vita la considero come un gomitolo di lana di molti colori e molto ingarbugliato; credo che da solo non riuscirei a tenerlo districato, probabilmente mi fermerei con il rischio anche di tornare indietro. Mi accorgo che mancando alle riunioni di gruppo parecchie volte, si affacciano i

difetti di carattere quali: l’orgoglio, la mancanza di umiltà, la presunzione di essere sempre nel giusto e magari sempre fra i primi, per poi arrivare a perdere la fiducia in me stesso. Non praticare il programma suggerito dal Gruppo fa entrare in me l’immobilismo cioè la pigrizia, il vedere i difetti negli altri piuttosto che i miei. Mettere in pratica i passi invece fa stare meglio non solo la mente ma anche il corpo, e vivere bene fa anche stare bene con gli altri. Vivere in pace la serenità con il gruppo è il modo migliore di concepire e ringraziare Alcolisti Anonimi per quello che mi ha donato: una vita senza alcol e tanti amici disponibili ad ascoltarmi e condividere gioie e dolori, speranze e certezze. Molti sono i gruppi che operano in tutto il mondo aiutando a trovare la tanto sospirata sobrietà a milioni di persone. In Verona e provincia ce ne sono 23 ben funzionanti pronti a condividere con chi lo vuole. Per informazioni telefonare al 3343952277. Tante buone e serene 24 ore. Luigi

“VISI E COLORI DELLA VALPOLICELLA”

E’ stata inaugurata lunedì 23 aprile la 10° edizione del concorso nazionale di pittura “Visi e colori della Valpolicella”. L’evento, organizzato da Guida di Verona e provincia, con il patrocinio del comune di San Pietro in Cariano, Comitato provinciale Pro loco, II Circoscrizione Verona, gruppo La Genziana di Parona, UNCI Cavalieri d’Italia, Officina Agli Angeli, ed ospitato nel teatro parrocchiale sala Don Giorgio Maccaccaro di Castelrotto, si concluderà il 2 maggio. Alla presentazione da parte di Giancarlo Peretti, ha fatto seguito la premiazione delle opere in concorso. La giuria, presieduta da Bruno Prosdocimi, ha assegnato il primo premio a Rino Merzari, seguito da Alessandra Giunta, Annamaria Grisi, Stefania Vergazzini, Luisa Menin – premio della critica a Giovanna Girardi -. “L’artista con taglio obliquo e una visione quasi aerea ha ben definito questa valle verde” è stato il commento all’opera del primo classificato.


DIALOGO

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DA PARONA

“Alpini e politica... che delusione!” Su due quotidiani di Verona di lunedì 26 e martedì 27 marzo 2012 è stata pubblicata la notizia della visita alla baita degli alpini - di Parona secondo uno, di Montorio secondo l’altro - del sindaco cittadino Flavio Tosi in compagnia di alcuni amministratori di centro destra, nonché dell'ex ministro Maroni. Gli argomenti discussi a tavola (cito testualmente: «accarezzando i cappelli alpini, si è molto riparlato delle elezioni comunali di maggio») non lasciano alcun dubbio sul carattere di propaganda elettorale della riunione suddetta. Io e mia moglie, figli rispettivamente di un sergente

maggiore degli alpini e di un capitano di artiglieria da montagna, veronesi "de soca", sopravvissuti alla ritirata di Russia nella quale hanno combattuto con onore, siamo rimasti allibiti. Non credo che, se fossero ancora oggi in vita, i nostri veci sarebbero contenti di sapere che l'ANA, associazione che rappresenta gli alpini in congedo, ospita nelle loro baite riunioni a scopo elettorale, inducendo a sospettare una matrice leghista dell'associazione stessa. Il capitano Guido Tisato (deportato in vari campi di concentramento in Europa e internato per due anni nel lager di Wietzendorf

per non aver aderito alla RSI) e il sergente maggiore Enrico Premi, scampato fortunosamente all'internamento dopo l'8 settembre 1943, ben lontani da convincimenti e ideologie sinistrorsi, non apprezzerebbero certo l'idea di vedere la sede dell'associazione che ancor oggi rappresenta il Corpo degli Alpini sul territorio - e alla quale siamo tutti riconoscenti per i valori sostenuti e le attività svolte - ridotta a sede di comizi elettorali di partiti che, come sostengono i loro dirigenti (con spirito forse "goliardico" ma oggettivamente discutibile), metterebbero «il Tricolore al cesso». Gli alpini di Parona e di

qualsiasi altra frazione sono padroni di invitare quando vogliono il sindaco e gli assessori della loro città, ma abbiano almeno il buon gusto di farlo con più discrezione, e non in piena campagna elettorale. Infine, un dubbio: Maroni, Tosi e Giacino (ammesso e concesso che abbiano fatto la naja.) hanno al loro attivo nell'ambito delle Truppe Alpine il minimo dei mesi richiesti per indossare il cappello con la penna nera? Se così non fosse - come è ben noto ad ogni responsabile di gruppo - sarebbe una violazione del regolamento ANA. Gian Antonio Premi Maria Simonetta Tisato

GOVERNO 1

“Uno schifo imperdonabile” Veramente non possiamo perdonare chi ci ha governato fino ai giorni nostri, è impossibile che non siano stati al corrente del disastro che viveva il nostro paese, abbiamo avuto due Camere che non si interessavano - possiamo dire proprio di niente – dei cittadini, aspettavano solo il favoloso stipendio alla fine del mese. Oggi viviamo una situazione economica drammatica, ci hanno nascosto troppe cose, con la connivenza della stampa. Dire che è una vergogna è troppo poco, il nostro giudizio deve essere fermo, intransigente e non ci sono parole sufficientemente negative per condannare i governi degli ultimi 30 anni. Abbiamo visto Ciccioline di turno, cambi di giacca politica all'ordine del giorno. Dei nostri referendum se ne sono altamente fregati, sopratutto quello sul finanziamento ai partiti. Ancora una volta ci dicono che se non ci fosse il finanziamento cadremmo nelle mani delle lobby, lo siamo sempre stati nelle mani delle lobby e delle corporazioni. La rabbia incomincia a tracimare dal bordo, abbiamo ancora una volta visto che i soldi li devono tirar fuori sempre quelli e cioè il popolo che lavora onestamente e i pensionati . Dopo tutti gli scandali dei partiti che siamo riusciti a far emergere, hanno ancora la sfacciataggine di dire che i soldi dei finanziamento sono dei partiti e li possono spendere come vogliono, ma ci rendiamo conto di come la pensano? Non sanno che quelli sono soldi nostri che dovrebbero essere spesi per salvaguardare la nostra democrazia, invece no, questi investono e spendono in puttane e diamanti e dopo vanno in parlamento a dire che le famiglie non arrivano alla fine del mese. Altra vergogna, che bisogno c'è di mantenere un prezzo della benzina ammazza economia. I nostri parlamentari vivono

troppo lontano dalla realtà del paese. Non sono stati in grado di gestire né la globalizzazione né tantomeno la nostra entrata nell' euro che ci ha portato al raddoppio dei prezzi nel giro di un anno, dimezzando gli stipendi e le pensioni. Un paese di cittadini frastornati, con una gioventù senza prospettive future e nonostante i sacrifici che stiamo vivendo il debito pubblico continua a salire. Vi ricordate la Parmalat? Hanno rubato ai cittadini 14 miliardi di euro; il governo non è intervenuto, le banche sono state conniventi e la stampa non ha condannato in modo forte. Ogni giorno uno scandalo, dove ladri impuniti rubano il denaro pubblico e tanto altro. Condivido il pensiero che si devono dimezzare i parlamentari, che si devono dimezzare i loro privilegi. La “fola” che andiamo a portare la pace nel mondo con le armi non la beve più nessuno, stiamo facendo un piccolo colonialismo al carro di potenze maggiori, portiamoli a casa i nostri ragazzi. Moltissime sarebbero le cose negative da elencare, ma quello che mi indigna di più in questo periodo è vedere che i vari Pisanu, Casini e altri, stanno pensando di mettersi una cipria diversa per occupare ancora le solite “cadreghe” del potere, sopratutto in un periodo dove molti padri di famiglia si suicidano perché non ce la fanno a mantenere i loro impegni. E’ una situazione che li dovrebbero far riflettere e decidere di andare a casa una volta per tutte, sono responsabili di un fallimento vergognoso e schifoso. Da parte mia posso dire che posseggo due forche: una di legno e l'altra di acciaio, in piazza fra poco andrò con la seconda. Pozzani Gianni Guglielmo Negrar

GOVERNO 2 Caro Direttore, se c'è un simbolo inviso a tutti gli italiani, al netto degli utilizzatori si capisce, sono le auto blu. Le vediamo sfrecciare ad alta velocità in città, sulle corsie preferenziali, fermarsi in divieto di sosta, a volte in contromano. Sembrano quasi sorridere e parlarci. Il blù ? E' il colore del privilegio e chi usa queste auto appartiene ad una classe a parte, classe che non è obbligata a rispettare le regole. "Noi portiamo a spasso una classe speciale - sembra che ci dicano - una classe nominata

dall'alto che non fa parte dello stesso ceppo umano vostro. Non ci importa di quello che voi, popolino, pensate nè ci preoccupa quello che farete”. Fra poco la loro schiera aumenterà di 400 unità ordinate dalla presidenza del consiglio. E pensare che dovevano essere ridotte, lo aveva detto anche Monti. Invece saranno sempre più forti e numerose, tanto loro la benzina non la pagano… E sgommando ci salutano lasciandoci sempre più con l'amaro in bocca. Umberto Brusco Bardolino

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Cronache CRONACHE

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STRADE. Sabato 3 marzo si è tenuto un tavolo tecnico e politico

GIOCHI MATEMATICI

Viabilità in Valpolicella Si discute in Provincia

Sofia Castellani va alle finali

Servizi di

Silvia Accordini Un tavolo tecnico e politico attivato dalla Provincia: questo è quanto accaduto lo scorso 3 marzo. Al centro delle discussioni la viabilità della Valpolicella. Nell’ambito dell’incontro è stato approvato il progetto definitivo per le due rotatorie sulla provinciale all'interno dell'abitato di S.Pietro in Cariano al fine di eliminare le attuali pericolosità, eliminare gli impianti semaforici, fluidificare il più possibile il transito e mettere in sicurezza i percorsi pedonali. E’ stato inoltre approvato il progetto preliminare per la realizzazione della rotatoria in corrispondenza con l'intersezione della lottizzazione Cà de Cora, in accordo

col comune di Pescantina con impegni di realizzazione della stessa da parte della ditta Supermercati Martinelli. «Dal punto di vista pro-

grammatico – afferma il consigliere provinciale Zeno Pescarin - si è convenuto all'unanimità circa l'importanza della riqualificazione della vecchia strada Valpolicella dall'abitato di Parona (innesto con la nuova viabilità del traforo delle Torricelle) fino a villa Santa Sofia nel comune di San Pietro in Cariano. Altrettanto fondamentali sono state ritenute la realizzazione di una circonvallazione dell'abitato di Pedemonte, da villa Santa Sofia all'intersezione con la vecchia Valpolicella, la riqualificazione della Vecchia Valpolicella fino alla rotonda del Paladon e la riqualificazione del tratto della strada provinciale n.4 in territorio carianese con la realizzazione di importanti opere di

riordino urbano e la costruzione di due nuove rotonde in sostituzione degli impianti semaforici tra la rotonda del Paladon e la rotonda con la tangenziale». Non sono stati persi di vista inoltre i futuri obiettivi: in particolare nell’ambito del tavolo tecnico si è parlato della nuova viabilità alternativa al collegamento tra la rotonda di Santa Maria di Negrar e l'abitato di Negrar. «Sono state poste in discussione inoltre due ipotesi da valutare per il futuro – conclude Pescarin -, mentre rimane da approfondire il modo con il quale innestare la viabilità principale con la nuova viabilità del traforo delle Torricelle. In questo il tavolo tecnico rimane in attesa degli atti relativi da parte del comune di Verona».

VIGNETI. Metodi naturali contro la Tignola Prosegue in Valpolicella la lotta alla tignola con metodi naturali. Nella prima settimana di aprile i contadini hanno applicato degli strani spaghetti alle vigne: non si tratta di strane pratiche, ma della lotta ad un dannoso insetto dell'uva, la Tignola. L'erogazione di ormoni femminili manda in confusione l'insetto maschio il quale, non comprendendo dove si trova realmente la femmina, non si accoppia più ponendo fine alla sua stirpe ed interrompendo la prolificazione di nuovi individui della stessa specie, dannosi per l'uva e i suoi prodotti derivati, in particolare il vino. Anche quest’anno in diverse zone della Valpolicella l'Associazione Terra Viva, impegnata nella formazione e nell'applicazione del metodo biologico e nella diffusione dei concetti del biodinamico in Valpolicella, sta attuando, per il secondo anno consecutivo la lotta alla tignola mediante la confusione sessuale, «un metodo di lotta ammesso anche in agricoltura biologica – afferma Marcello Vaona, Presidente di Terra Viva -; un sistema molto efficace ed a basso impatto ambientale per la lotta alla tignola. Fondamentale è l'applicazione in campo per tempo. Per questo motivo abbiamo sollecitato tutti gli aderenti al progetto a installare entro e non oltre la prima settimana di aprile i diffusori in vigna. L'efficacia del metodo dipende anche dalla quantità di ettari a disposizione: ne necessitano di almeno 20 ettari accorpati e molta attenzione alle zone di margine, di confine, ai venti, alle zone boschive d'interruzione dei vigneti, e quant'altro. Terra Viva ha dato anche quest’anno il mandato di consulenza al dottor Enrico Marchesini che con i suoi assistenti seguirà circa 150 ettari dislocati nei comuni di Marano e S.Pietro in Cariano. Fondamentale per riuscire a far decollare l’esperienza sono state la collaborazione con le cantine Sociali di Negrar e San Pietro, il patrocinio del Comune di San Pietro In Cariano, la grande sensibilità di molte aziende e cantine private che hanno voluto riproporre ed ampliare le zone coinvolte nonché il supporto economico di Banca Valpolicella. Il Consorzio Tutela Vini Valpolicella darà il suo apporto per divulgare al meglio i dati ottenuti in questa campagna. Per informazioni: Francesco Badalini - associazione Terra Viva: gruppoterraviva@gmail.com

Sofia Castellani

“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”. Sembra proprio che Sofia Castellani, tredicenne di Parona, stia facendo propria questa massima di Albert Einstein. La giovane studentessa di terza media, che il prossimo anno frequenterà il Liceo Scientifico A. Messedaglia, si è aggiudicata il primo posto in classifica – su 90 partecipanti - partecipando all’edizione 2012 delle semifinali internazionali dei giochi matematici. Sofia, che lo scorso anno ha partecipato alle semifinali dei giochi matematici piazzandosi al secondo posto nella sua categoria, si sta ora preparando alle finali in programma il 19 maggio prossimo all’università Bocconi di Milano. «Per prepararmi ho studiato autonomamente utilizzando libri di matematica e testi degli anni precedenti» – racconta Sofia, che frequenta l’associazione Scacchi Valpolicella e fa regolarmente tornei ottenendo buoni piazzamenti (vinto una coppa per prima classificata nel torneo A come sparviero anche il lunedì di Pasquetta a

S.Ambrogio di Valpolicella) e ama la lettura di libri fantasy, matematica e scienze. I "Campionati internazionali di Giochi matematici" sono gare matematiche che, per essere affrontate non necessitano la conoscenza di nessuna formula e nessun teorema particolarmente impegnativo. Occorre una voglia “matta” di giocare, un pizzico di fantasia e quell'intuizione che fa capire che un problema apparentemente molto complicato è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere. I "Campionati internazionali di Giochi matematici" sono articolati in tre fasi: le semifinali, la finale (19 maggio) e la finalissima internazionale, prevista a Parigi a fine agosto 2012. In ognuna di queste competizioni, i concorrenti sono di fronte ad un certo numero di quesiti che devono risolvere in 90 minuti (per la categoria C1 – studenti di prima e seconda media) o in 120 minuti, per le altre categorie (dalla terza media ai…99 anni d’età).

Quella del 2011-12 dei Giochi matematici è la ventiseiesima edizione del mondo e la diciannovesima edizione organizzata in Italia dal Centro Pristem dell'Università "Bocconi". Nel mondo sono più di 200.000 che si sfidano, negli stessi giorni e con gli stessi "giochi". Sono concorrenti di quattro continenti che provengono da Francia, Italia, Tunisia, Marocco, Niger, Russia, Ucraina, Svizzera, Belgio, Polonia, Lussemburgo, Canada. In Italia, alla prima edizione, parteciparono poco più di 400 "giochisti": gli iscritti all'edizione 20102011 erano oltre 40.000.


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SANT’AMBROGIO. Sagra di Pasqua all’insegna della musica

L’Hip Hop Festival stupisce ancora Hanno stupito anche quest’anno il “Valpolicella Hip Hop Festival”, il “Jazz Festival” e il “Valpo’s Go Talent” svoltisi nell’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Successo raddoppiato in quanto la manifestazione è stata suddivisa in due fine settimana nell’ambito della sagra di Pasqua: dapprima il “Talent Show” e il “Jazz Festival”, quindi nel fine settimana pasquale l’Hip Hop Festival. Nel “Valpo’s Got Talent” successo assoluto per la sedicenne Alice Righi; al secondo posto la dodicenne Matilda Sulpasso e nella sezione dedicata al musical successo per Enzo Forleo e Rita Pavanello della compagnia Controscena di Lazise. Nel “Modern Jazz e Contemporaneo”, successo nella categoria Duo per i veronesi Marco Zanella e Nicole

Vanessi; nella categoria Seniores vittoria per Elisa Gregori e terzo posto per Rita Pavanello che è risultata anche la Best Choreographer mentre il titolo di Best Dancer è andato a Giorgio Albanese. «Valpo’s Go Talent e Festival del Jazz si sono consolidate come manifestazioni sempre più interessanti, per non dire dell’Hip Hop che partì con 40 ballerini ed oggi registra la presenza di 1200 partecipanti» - ha spiegato un entusiasta Damiano Baldassari, uno dei promotori della manifestazione, organizzata in collaborazione col comitato sagra di Sant’Ambrogio in festa, palestra Athleta di San Pietro in Cariano che ha coordinato lo svolgimento e la comunicazione dell’evento ed il patrocinio dell’amministrazione comunale. Direttore artistico è stato Nando De

Bortoli, direttore tecnico Andrea Spezie mentre Katia Armani si occupa dell’organizzazione e della segreteria. «Il prossimo anno ritorneranno anche i gruppi internazionali» - ha sottolineato il direttore Nando De Bortoli. Stranieri a parte nulla è mancato anche quest’anno all’Hip Hop Valpolicella Festival che ha richiamato a Sant’Ambrogio 1200 tra ballerini e ballerine di 80 scuole italiane. Giudicati da una giuria internazionale sono stati assoluti protagonisti, dando vita ad acrobazie, movimenti robotici, capriole e salti nel vuoto, della due giorni ambrosiana, punto di riferimento dell’hip hop nazionale. «Ballerini e appassionati sono l’anima di questo festival» - ha sottolineato il vicesindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi, uno dei fau-

tori con Renzo Ambrosi, e Roberto Sartori, presidente del comitato Sant’Ambrogio in festa, della rinascita della sagra ambrosiana. Nell’Hip Hop Festival podio a tinte gialloblù nella categoria New Generation: primo posto per i Little Stars di Arbizzano coreografati da Luciana Sartorari

davanti ai Cam Crew di Michela Armellini ed i L&A Junior Project di Paola Manghisi. Nella categoria Professional successo per i lombardi The Fonzarelli’s coreografati da Filippo Trombetti; secondo e terzo posto per due gruppi romani: i W Beat di Giulia Salvatore ed i Break Da

Beat di Emanuele Battista. La romana Zena M’Bengue è stata premiata come migliore ballerina col Best Dancer mentre il veneziano Gianluca Frezzato ha vinto il premio «Best Choreographer»: riconoscimenti, questi, offerti dal Comitato Sant’Ambrogio in Festa. Massimo Ugolini

SOLIDARIETÀ. Compri una bottiglia di Recioto o Ripasso e aiuti Annalisa E’ un aiuto speciale quello che anche la Valpolicella sta porgendo ad Annalisa, una bimba di tre anni di San Giovanni Lupatoto affetta da lissincefalia. Una malattia, questa, che non le permette di parlare e camminare e per la quale in Italia non esistono medicine che riescano a farla stare meglio…Una cura però la mamma e il papà di Annalisa l’hanno trovata, attraverso un medico russo che lavora in Israele, ma da soli non ce la fanno a sostenere le spese – ogni seduta costa circa 20.000 euro -. E’ nato per questo in Valpolicella, grazie al gruppo di amici VLN – Vivi La Natura –, il Progetto Annalisa, attraverso il quale sono state realizzate, a costo 0, numerose bottiglie di Passito Rosso (Recioto) e di Ripasso per raccogliere fondi per la piccola Annalisa…Ma non è finita qui: mentre le bottiglie stanno andando letteralmente “a ruba”, Giuseppe, Michele, William e Zeno hanno organizzato una vera e propria serata benefica, per l'occasione denominata "Campioni nello Sport..., ...Campioni nella Vita!" E’ stato così che nella serata di venerdì 13 aprile un'ottantina di invitati, ha raggiunto la Cantina Sociale di Negrar: qui, dopo una visita guidata dal direttore, Daniele Accordini, ad attendere i commensali c’era una cena preparata da alcuni volontari ed offerta da alcune aziende del territorio. Durante la serata, a cui era presente anche Annalisa con la sua famiglia, il dottor Michele Conati ha parlato delle lissincefalia in termini medici, mentre Federica, mamma di Annalisa, è intervenuta parlando dei progressi che sta facendo grazie alle prime sedute di terapia in Israele. «Penso che quando si tratta del proprio figlio, ogni genitore diventi “testardo”: è quello che ho fatto io nel continuare a cercare una soluzione alternativa alle dolorose cure somministrate qui in Italia ai bambini affetti da lissincefalia – afferma Federica -. In Israele la prima cosa che hanno fatto è stata togliere di botto tutti i farmaci – sotto certi punti di vista molto dannosi - che Annalisa doveva prendere. Ora Annalisa riesce a fare tante cose: guardare la televisione, abbracciare le sue bambole, cercare i baci dei suoi fratellini. Oltretutto le crisi epilettiche si sono diradate: per noi, anche solo una crisi epilettica ogni cinque giorni è davvero una grande conquista. Questi progressi mi danno la forza per chiedere sostegno a chiunque sia disposto ad aiutare Annalisa». Al termine della cena ognuno ha offerto il proprio contributo per sostenere le cure di Annalisa. La serata è stata organizzata in collaborazione con l’U.C. Pedemonte 2005 - unione ciclistica ndr -, alla quale hanno preso parte diversi rappresentanti di società ciclistiche del territorio, oltre ad alcuni ex professionisti del mondo del ciclismo veronese. «Siamo molto soddisfatti dell’ottimo andamento di questa serata – affermano gli organizzatori -. E’ disarmante come numerose persone abbiano contribuito ad offrire senza esitazione il proprio aiuto per Annalisa. Vorremmo ringraziare in particolare la Cantina Sociale di Negrar che ci ha ospitati, tutte le aziende che hanno contribuito a rendere possibile questa cena, il VLN che ci ha fornito le bottiglie e l’U.C. Pedemonte per la meravigliosa collaborazione. Ringraziamo infine tutti coloro che hanno preso parte a questa serata offrendo il proprio contributo: anche grazie a loro abbiamo contribuito ad aggiungere un tassello in più per curare questa bambina» Per aiutare Annalisa: Comitato Per Annalisa - Banca di Riminifiliale Centro. Causale: per Annalisa - IBAN IT 77 E 08970 24206 000090003171. S.A.

La Lissincefalia è una malformazione del cervello, la cui superficie è regolare piuttosto che circonvoluta. Tutti i bambini affetti da lissencefalia – 1 ogni 100.000 - hanno un ritardo mentale severo e un controllo difficile di movimento simile ai bambini con paralisi cerebrale. Altri problemi comuni includono l'alimentazione difficile, le crisi epilettiche frequenti ed episodi ripetuti di polmonite.


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L’EVENTO SPORTIVO. Una parte della quarta tappa toccherà il comune

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Il Giro d’Italia 2012 passerà da San Pietro

Tanti progetti per studenti

Si corre a Verona mercoledì 9 maggio la quarta tappa del Giro d’Italia e parte di questa cronosquadre di 33 km circa attraverserà proprio il comune di San Pietro in Cariano. «Accogliamo il Giro con grande entusiasmo – afferma l’assessore a cultura e manifestazioni del comune di San Pietro in Cariano, Cesare Zardini -. Il ciclismo è uno sport molto seguito nelle nostre zone e praticato dal punto di vista amatoriale. Questa tappa rappresenta una grande vetrina per tutta la nostra Valpolicella: il passaggio dei corridori e della carovana del Giro – macchina pubblicitaria che, in base a dove l’Amministrazione locale decide di farla fermare, distribuisce gadget ndr - , evidenzierà a tutti gli appassionati che assisteranno direttamente sul posto e a coloro che assisteranno incollati alla tv la gara – un elicottero con le telecamere della RAI sorvolerà San Pietro in Cariano dalle ore 13.00 alle 18.00 -, le caratteristiche bellezze del nostro territorio. Ringraziamo gli organizzatori per aver scelto questo determinato percorso: la nostra Amministrazione nell'accettare la proposta si e' messa subito all'opera perchè l'evento si possa svolgere nel migliore dei modi». 22 saranno le squadre – con 9 ciclisti ognuna, che si susseguiranno sulle strade carianesi in un percorso che, partendo da Verona, arriverà a Nassar, via Cà Brusà, via Belvedere, Castelrotto, Monte Dall’Ora, Ossan, Pule e ancora Corrubbio, villa Amistà per fare ritorno a Verona attraverso lo stradone del Brennero. «L’impegno dell’amministrazione comunale nella giornata del 9 maggio – afferma da parte sua Alberto Conati, assessore delegato alla sicurezza – riguarderà in particolare la gestione dell’ordine sul territorio comunale: le strade interessate dal passaggio del Giro rimarranno chiuse al traffico dalle 13.00 alle 18.00 - le famiglie e le aziende sono già state avvisate direttamente -, mentre le scuole hanno ricevuto dal sindaco l’avviso di far uscire gli alunni in diversi orari – scuola primaria di secondo grado di San Pietro in Cariano ore 11.30, scuole dell’infanzia di Bure e Castelrotto ore 12.00, scuole primarie di primo grado di San Pietro in Cariano, Pedemonte, San Floraino, Corrubbio ore 12.10 -. Prevediamo un grande afflusso di pubblico – conclude Conati -, proprio per questo cercheremo di fare il possibile per garantire la sicurezza lungo le strade comunali. A breve decideremo inoltre dove far fermare la carovana del Giro, in piazza a Corrubbio o in piazza a Castelrotto». Silvia Accordini

CURATORIUM CIMBRUM VERONESE / L’APPELLO

«Più tutela per la nostra storia» “Chiediamo maggiore tutela per la nostra storia e per la cultura che rappresentiamo. I fondi pubblici sono stati azzerati, chiediamo alle istituzioni di non cancellare l’identità e la storia dei cimbri”: questo l’appello lanciato da Vito Massalongo, Presidente del Curatorium Cimbricum Veronese, dalla Commissione cultura della Provincia di Verona, per chiedere sostegno e attenzione alla storia locale. La commissione convocata su richiesta del consigliere provinciale Adelino Brunelli, è stata un occasione importante per raccontare la storia dei cimbri e delle tradizioni di questo popolo. «A tutela della lingua e delle tradizioni cultura-

li dei Tredici Comuni Veronesi - ha spiegato Brunelli si dedica con passione e con amore l’associazione culturale Cimbri della Lessinia, costutuita nel 1974 con il nome Curatorium Cimbricum Veronese, che si dedica alla conservazione della lingua, della cultura e delle tradizioni popolari con pubblicazioni, convegni, scambi culturali con le minoranze lingustiche di tutto il mondo, festivals, iniziative di conservazione dell’architettura e della religiosità popolare e manifestazioni popolari». «Il Museo dei Cimbri di Giazza - incalza il Presidente della Commissione cultura Ivan Castelletti - è una struttura costruita dalla Comunità

Montana della Lessinia negli anni ‘70 e destinata a documentare le vicende storiche, linguistiche, culturali del popolo dei Cimbri, la comunità etnica e linguistica insediatasi sulle pendici della Lessinia a partire dal Medioevo». Nel 2001, quando si arrivò all’attuazione della legge a tutela delle minoranze storiche, vennero stanziati i fondi destinati ai progetti di tutte le minoranze presenti sul territorio nazionale. Dopo cinque anni di attuazione dei “progetti 482”, dal 2007, di quel budget iniziale è rimasto poco. «Fondi limitati - spiega Massalongo -, quasi irrisori e in continua riduzione, da distribuirsi in parti più o meno

uguali, fra tutti i comuni riconosciuti dalla legge». «Viste la carenza di fondi regionali e statali - conclude Ivan Castelletti -, alle nostre minoranze, non resterà che sperare in amministratori locali sensibili che scelgano di tutelare le identità locali, la storia, la cultura, anche in occasione di Feste, manifestazioni, rievocazioni tradizionali. Rimane da fare una cosa fondamentale: trasmettere l’importanza di investire sulla nostra storia perché deve essere garantito un futuro sulle nostre carte geografiche culturali a tutte le comunità, grandi o piccole che siano».

Oggi più che mai il mondo della scuola ha bisogno di uscire dalle aule per relazionarsi con il mondo del lavoro. Non sempre però gli adulti riescono a capire i bisogni dei giovani che diventeranno i lavoratori del futuro. La scuola ha bisogno di essere aiutata, i sogni degli studenti, per essere realizzati, necessitano di qualcuno che creda in loro. Partendo da questo presupposto, Banca della Valpolicella - Credito Cooperativo di Marano ha deciso di sostenere due progetti educativi, volti a promuovere la vicinanza del mondo economico e finanziario a quello dell’istruzione. Ambiente e fotografia gli ambiti scelti dall’Istituto Bancario. Dall’idea di una docente di lettere del Liceo Scientifico “A Messedaglia” di Verona, Clotilde Ambrosetti, subito colta da Banca della Valpolicella, nasce il progetto “mobilità sostenibile”. La Banca, assieme all’Istituto ha deciso di finanziare l’acquisto di 32 biciclette che saranno utilizzate dagli studenti e dai loro insegnanti per le uscite didattiche. Un modo, divertente ed utile per sensibilizzare i più giovani ai problemi dell’inquinamento ambientale. Un successo oltre ogni previsione, così tanta gente da cogliere di sorpresa quanti hanno promosso l’evento è stata la mostra fotografica “Ritratti di poteri. Volti e meccanismi dell’autorità a scuola”, inaugurata venerdì 30 marzo nella nuova filiale di Banca Valpolicella in Piazzale Cadorna. «La nostra Banca – ha detto il Presidente Tommasi – ha deciso di aiutare questi ragazzi, finanziando i loro progetti perchè crediamo che siano loro il nostro futuro. Riteniamo che i giovani debbano sentirsi apprezzati, devono sapere che anche in questo momento economico difficile, per il loro futuro c’è una speranza. Devono avere la voglia di fare sempre meglio, perché i loro talenti, non vadano sprecati». Il progetto, realizzato dai ragazzi della 5L del Liceo Scientifico Levi Calabrese di San Pietro in Cariano e curato dalla Professoressa Elena Ciresola, potrà ora essere ammirato da quanti amano la fotografia sino al 16 aprile in centro, poi dal 20 nella sede dell’Istituto in via Omero Speri a San Floriano. A tagliare il nastro della mostra, assieme al Presidente della Banca, Gianmaria Tommasi, le massime autorità politiche del comune di Verona, il Dirigente Scolastico GianPietro Tiozzo e il Provveditorato agli Studi di Verona, Giovanni Pontara.

BANCA VALPOLICELLA 2. Bilancio in regola Bilancio positivo per Banca della Valpolicella, approvato dall’assemblea dei soci del 21 aprile scorso. Il Presidente della Banca, Gianmaria Tommasi è soddisfatto dei risultati: ‹‹Il 2011 è stato un anno particolare e il nostro atteggiamento è stato di prudenza e di attenzione, ma non abbiamo mai perso di vista le reali necessità della nostra clientela. Il nostro impegno si è concentrato soprattutto verso aziende e famiglie in difficoltà, grazie anche al rinnovo di linee di credito ad hoc, sostenute da collaborazioni ed accordi “anti crisi” sviluppati con Enti ed Istituzioni regionali e nazionali. Abbiamo osservato l’evolversi della situazione e posso dire che la nostra politica e le nostre scelte hanno dimostrato la giusta direzione del nostro operare. Il sostegno costante alle attività sociali e culturali del nostro territorio continua Tommasi – è da sempre un elemento che caratterizza il nostro agire. Soprattutto la scuola, in questi anni, ha bisogno di essere aiutata».


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NEGRAR. Buon vino, musica, spettacoli, artisti e folclore alla 60ª edizione

Il Palio del Recioto ha fatto il “pienone” Servizi di

Silvia Accordini Un bagno di folla e…di successo per la 60° edizione del Palio del Recioto di Negrar. La storica manifestazione anche quest’anno non ha deluso le aspettative: tra buon vino, ottimi prodotti tipici e di artigianato che facevano bella mostra di sé dalle bancarelle, musica, spettacoli, folclore l’edizione 2012 è riuscita a conquistare il plauso dei numerosissimi partecipanti. A coronare il tutto non sono mancati i trattori d’epoca e l’esposizione degli “Artisti della Valpolicella” che hanno dato un tocco di tradizione e arte in più a questo Palio. Così se la giornata di Pasqua, 8 aprile, ha richiamato in piazza un’entusiasta folla di spettatori, il lunedì dell’Angelo ha registrato il “pienone”…tutti con le orecchie tese a sentire il nome del recioto migliore. In testa alla classifica 2012 del Palio è apparsa la canti-

na Recchia di Negrar, seguita dalla cantina Marconi Luigi di Monte di Sant’Ambrogio e Villa Crine di Pedemonte. L’attenzione si è poi concentrata sulla corsa ciclistica internazionale del 10 aprile che ha infiammato il pubblico. L’evento, organizzato dalla Grandi Eventi Valpolicella, ha visto confrontarsi 191 atleti in rap-

presentanza di 32 formazioni, incoronando infine vincitore Francesco Manuel Bongiorno di Fucecchio in Toscana, seguito da Davide Formolo di Marano di Valpolicella – che si è meritato il titolo di Corsaro nero dai 35 giornalisti accreditati - e Daniele Dall’Oste. Grande la soddisfazione espressa dal sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro: «Il Palio

PRUN. Si torna a parlare di cave Tornano a far parlare di sé le cave di Prun. Era il 24 novembre 2000 quando, in tarda serata, in località Ponzeio a Prun si verificò un evento franoso, che coinvolse un volume di circa 250 metri cubi di roccia. Dai primi sopralluoghi emerse che il crollo aveva lasciato alcuni speroni rocciosi pericolanti, mentre la porzione di parete a lato della nicchia di frana presentava qualche centinaio di metri cubi di volumi rocciosi in condizioni precarie di stabilità. A fronte di questo vennero predisposti – nel dicembre 2000 – interventi urgenti da parte del Genio Civile di Verona che provvide alla formazione di un vallo a presidio della abitazioni sottostanti. Alcuni interventi vennero fatti anche nel 2004, dopo di che l'area è stata oggetto di più sopralluoghi, il più recente dei quali il 15 e il 24 novembre 2011. “Sulla base di quanto emerso dai sopralluoghi – afferma il geologo Claudio Gardini nella sua relazione ufficiale – l'evoluzione della parete esterna della cava A potrebbe comportare il distacco dei volumi frontali delle cavità, separati dalla massa rocciosa retrostante da fratture continue, aperte e lisce. I volumi rocciosi instabili presenti sulle pareti esterne sono destinati a proiettarsi a valle. Il decorso del fenomeno potrebbe essere imprevedibile, anche alla luce di informazioni e monitoraggi delle crepe presenti nella cava”. «Anche in seguito alle recenti scosse di terremoto che hanno interessato il nostro territorio si sono verificati cedimenti interni preoccupanti – afferma l'assessore all'ambiente ed ecologia del comune di Negrar, Giovanni Zanotti -. Tuttavia il problema più significativo è rappresentato dalla consistente fetta di parete esterna che si sta staccando. A questo punto è necessario prevedere alcuni interventi per la messa in sicurezza dell'area. La perizia geologica stessa ha riscontrato possibili pericoli, in particolare per le abitazioni sottostanti le cave in questione. La situazione economica dei Comuni, questo si sa, non versa in buone condizioni in questo momento, ma nonostante questo, si cercherà di adottare le misure necessarie per avviare non solo opere di messa in sicurezza, ma anche un controllo oggettivo per verificare se effettivamente c'è uno stato evolutivo continuo: indipendentemente dagli atti amministrativi posti in essere bisogna capire in quale stato di pericolo sono le abitazioni sottostanti le cave. Da parte nostra stiamo procedendo con le dovute rilevazioni. La fase progettuale è già a buon punto – conclude l'assessore -. Rimangono però da trovare le risorse finanziarie per concretizzare queste progettazioni: servono circa 500.000 euro per provvedere alla messa in sicurezza delle cave e per reperirli ci stiamo attivando attrraverso i dovuti passaggi istituzionali con Provincia, Regione e AATO – autorità d’ambito territoriale ottimale -». S.A.

2012 ha qualificato la piazza di Negrar: finalmente si è usciti dalla “sagra”, proiettando questa manifestazione verso la qualità. A confermalo, oltre alle bancarelle presenti ben organizzate, il settore espositivo stesso, caratterizzato da vini di qualità: le aziende partecipanti sono in costante crescita. La qualità dei vini esposti è stata ritenuta eccezionale e la gara ciclistica del mercoledì poi – aggiunge Dal Negro – si è rivelata un successo senza precedenti: il tratto Negrar – S.Maria, S.Maria – S. Floriano e ancora Marano prima con la Masua e poi con la salita di San Rocco erano un tripudio di persona. Questa corsa ciclistica è stata il primo passo di un percorso di collaborazione molto importante: dallo sport dobbiamo anche passare a progettualità comuni. La collaborazione tra i cinque Comuni della Valpolicella storica e Pescantina è oggi già di ottimo spessore: sport, servizi e progettualità insieme possono rappresentare un vero valore aggiunto per un territorio».

13 LA VISITA

Gita a Innsbruck con prodotti tipici Il 30 marzo scorso una nutrita delegazione veronese ha raggiunto la città di Innsbruck con un carico di prodotti tipici della terra scaligera. Oltre al radicchio rosso, all’asparago, alla pasta non è mancato l’olio extravergine della Valpolicella, rappresentato dall’Associazione Sovrano Ordine di Ercole. «Gli amici di Innsbruck ci hanno accolto in maniera esemplare - afferma Marco Gozzo, consigliere delegato del Sovrano Ordine di Ercole, organismo nato per valorizzare e promuovere l’olio della Valpolicella -. Abbiamo avuto l’onore di essere stati invitati e seguiti dall’Ufficio Turistico della città tirolese, in particolar modo dal presidente Karl Gostner e dal consigliere Hermann Weiskopf». La presentazione è avvenuta nella magica cornice del Market Halle, il mercato cittadino al coperto della frutta e della verdura. «E’ stata un’esperienza davvero significativa – aggiunge Gozzo -: riuscire a portare il nostro olio all’estero rappresenta un importante avvio di un percorso di promozione e valorizzazione che stiamo intraprendendo». Grande la soddisfazione di Gianni Pozzani, attuale assessore alla cultura del comune di Negrar: «Sono molto contento per la riuscita della visita ad Innsbruck, e soprattutto che l’olio extravergine prodotto in Valpolicella sia stato molto apprezzato. Auspico che in futuro si possa creare un gemellaggio con la città tirolese, con la quale possiamo costruire un rapporto duraturo ed importante». «A questo punto è importante riuscire a sfruttare tutte le opportunità possibili per costruire e far conoscere il prodotto “olio della Valpolicella” - afferma Marco Gozzo -. E’ necessario, tuttavia, che vi sia un soggetto unico che riesca ad accentrare la distribuzione e vendita del nostro olio aggregando tutti i produttori della Valpolicella, in grado di creare valore al nostro olio e nuove opportunità di investimento. Sarebbe un peccato – conclude - che alla fine i nostri sforzi e il nostro lavoro fossero goduti da soggetti che non fanno parte dalla nostra amata Valpolicella».


CRONACHE

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NEGRAR. Dal Negro: «Presto presenteremo il nuovo Piano degli Interventi»

14 RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Bilancio 2011 e PAT: Si rinnova i traguardi del Comune il direttivo UDC Sarà il protagonista del Consiglio comunale del 2 maggio a Negrar il bilancio consuntivo 2011, chiusosi con un avanzo di amministrazione di 1.063.000.000 euro. «Siamo particolarmente soddisfatti per aver rispettato il Patto di stabilità – afferma il sindaco Giorgio Dal Negro -. In questo senso determinanti sono stati i 465.000 euro ricevuti come contributo dalla Regione Veneto». Una particolare richiesta verrà fatta al Consiglio comunale nella seduta del 2 maggio: quella di approvare l’estinzione dei mutui per 950.000 euro, utilizzando la differenza – circa 113.000 euro – a sostegno del Palio del Recioto, della Banda comunale di Negrar, di tutte le associazioni sportive minori, delle scuole materne e asili nido e di alcuni aspetti della cultura…Ma non è finita qui: «Al prossimo Consiglio comunale o a quello successivo sarà pro-

posto il nuovo Piano degli interventi – aggiunge il sindaco -. Un documento, questo, ormai ampiamente condiviso – sono state presentate solamente 3 osservazioni a cui abbiamo già dato risposta – con le associazioni imprenditoriali e i professionisti e tecnici comunali che operano nel comune di Negrar e non solo. Dopo il PAT – Piano di assetto del territorio – viene quindi chiesto al Consiglio comunale di approvare il piano degli interventi che sostituisce il vecchio Piano regolare generale. Questo Piano ha una caratteristica essenziale: va incontro alle esigenze delle famiglie. Abbiamo infatti favorito l’edificabilità al di sotto degli 800 metri cubi, cercando di dare soddisfazione alle richieste “minori” e mettendo in secondo piano le lottizzazioni di grandi dimensioni. Siamo a favore di uno sviluppo edilizio compatibile che tenga sul

Giorgio Dal Negro

territorio la famiglia – magari con lotti già esistenti sui quali le famiglie possano edificare per i figli -. Il Piano degli interventi – continua il primo cittadino ha particolare rispetto per le zone collinari: l’assessore

Federico Marangoni ha lavorato molto perché la zona collinare avesse rispetto e particolari risparmi al di sotto degli 800 metri cubi di edificato. Il nuovo piano infatti prevede una perequazione a favore del Comune tra il 25 e il 35% del maggior valore del terreno: nelle zone collinari la tendenza è quella di andare all’aliquota minima. Obiettivo di questo Piano degli Interventi in ogni caso – conclude Dal Negro - è quello di mantenere i 250.000 metri cubi possibili previsti dal Piano regolatore generale, senza nessun aumento di cubatura. Favoriremo inoltre la famiglia, dando anche particolare attenzione alla collina E’ anche aperta la discussione sul valore della perequazione che il Consiglio comunale è chiamato a definire proprio in considerazione delle esigenze minime della famiglia». Silvia Accordini

GIORGIO MURARI

Sognando la RAAM Americana 12 giugno 2012: 5000 km con 47.000 metri di dislivello, da compiere in 15 giorni. La Race across Europe sarà una grande sfida che porterà il negrarese Giorgio Murari oltre ogni suo limite. Un test importante per raggiungere l'altro suo sogno, la R.A.A.M. in America. «So di poter affrontare questa sfida in tutte le sue enormi difficoltà – afferma il ciclista dell’estremo -, ma in una cosa mi trovo disarmato ed impotente: la forte spesa economica di questa Race, che indicativamente si aggira attorno ai 5000 euro. Da solo non riuscirei sicuramente a coprirla ed è per questo che mi sto attivando nel cercare sponsor e aiuti di vario genere, ma in particolare di tipo economico». Da qui l’iniziativa denominata "pedala con Musseu" (inteso non fisicamente, ma

"spiritualmente e idealmente"). «Immagino di dividere la spesa di 5000 euro con i 5000 km del giro e quindi 1 euro al km, chiedendo a chi segue le mie avventure di contribuire, ognuno con i propri chilometri, alla realizzazione di questo grande sogno…e allora ecco che anche un km - e quindi un

euro -, sarebbe per me importante motivo e segno di fiducia, che mi darà la forza per poter compiere questo viaggio al limite dell'infinito. A fine "gara" – conclude - verrà fatto un bellissimo grafico del percorso con tutti i nomi e i "km" che ognuno di voi avrà "pedalato con Mus-

seu" e un piccolo dono ricordo. Tutto il denaro che verrà raccolto in più verrà donato all' ABEO – associazione bambino emopatico oncologico». "Pedala con Musseu" Murari Giorgio Banca Popolare di Verona - IBAN: IT43N0503459602000000 802317, Tel. 3394738161

Lo scorso 23 marzo si è riunito il nuovo Direttivo UDC della sezione di Negrar da cui sono risultati i seguenti componenti, appartenenti alle due liste che democraticamente si sono confrontate: Framba Federico - segretario, Aiello Gianfranco, Antolini Andrea, Bonomi Luciano, Cavaleri Francesco, Corso Maurizio, Damoli Luigino, Fedrigo Agostino, Gaburro Giuseppe, Galvani Vitalino, Giunta Vincenzo, Morselli Giorgio, Perusi Paola, Pavesi Castelli Bruna, Piacentini Adriano, Righetti Francesco, Rossi Paola, Schiavone Enzo, Tommasi Paolo, Viviani Stefania Maria e Vogadori Emanuele. Quale neo segretario, a nome di tutti gli eletti, sento il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno risposto a questo significativo atto democratico partecipando alla votazione per il rinnovo del direttivo stesso. Nella seduta è stata nominata vicesegretario la signora Paola Perusi; questa nomina è stata voluta al fine di dare rappresentanza alla componente femminile da sempre importante nella società. Si è deciso che le riunioni del direttivo verranno fatte bimestralmente salvo esigenze particolari. E’ intenzione del segretario, nei prossimi incontri, coinvolgere il

più possibile i componenti del direttivo affinché partecipino alle iniziative del partito anche a livello provinciale portando il loro contributo nei vari dipartimenti, ma soprattutto si rendano disponibili sul territorio al fine di farsi trovare, dalle persone che avranno fiducia nel nostro gruppo, sempre presenti. La famiglia, le scuole, i centri per anziani, i disabili, lo sport, il sociale in genere è sempre stata la nostra priorità tenendo presente le odierne difficoltà economiche in cui si trova il nostro comune, anzi il nostro paese. Nonostante questo, non mancheremo di portare all’attenzione dell’amministrazione comunale questi argomenti affinché venga loro data la visibilità che meritano. Ci troviamo in perfetta sintonia sia con la Direzione Provinciale, che con quella Regionale, nelle quali abbiamo nostri rappresentanti per un costante e diretto collegamento. Siamo sempre aperti ad ogni contributo, anche esterno, purché nel rispetto della persona umana e nella ricerca del bene comune, che deve essere la molla che spinge ognuno di noi a fare politica oggi. Federico Framba Segretario UDC Negrar

CASA NOGARÈ. LA “MILIA” COMPIE 109 ANNI Ha un ospite ultracentenario e…famoso la Casa Fratel Pietro Nogarè di Negrar: dal 6 ottobre 2010 infatti soggiorna presso la struttura negrarese Emilia Zucchetti, meglio conosciuta come la “Milia”. Proprio lei, che per diversi anni si è fregiata del titolo della più anziana cittadina del suo paese natale, Torri del Benaco, ha ben 108 anni sulle spalle. Già, perché la Milia si appresta a festeggiare in questo 2012 il compleanno numero 109. Emilia Zucchetti, nata il 28 agosto 1903, è una vera forza della natura: alla sua età legge senza occhiali, mangia e cammina da sola…e si fa ancora il letto! Ma l’arzilla ultracentenaria, che ama cantare e bere un bicchiere di vino ai pasti, oltre che ancora nubile è anche famosa: alla veneranda età di 104 anni infatti ha potuto elencare tra le innumerevoli cose fatte anche il suo battesimo del volo in elicottero. Una gita volante, la sua, ripetuta anche negli anni successivi, grazie all’allora consigliere comunale di Torri, Stefano Nicotra, al suo amico Massimo Zuccotti, tra i fondatori del Club Frecce tricolori di Peschiera, e a Giorgio Aloisi, presidente del Club. Da allora la “Milia” non ha perso il suo sprint: «Spiritosa e ironica, Emilia è molto determinata in alcune sue decisioni – affermano da Casa Fratel Nogarè -. Una delle sue massime preferite è “il primo goto devilo tuto, il secondo fino in fondo, il terzo segue il primo…Bevi sempre Bardolino».S.A.


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PERI / SCUOLA MEDIA

NEGRAR. Il gruppo di Arbizzano supporta economicamente gli “Amici di Angal”

Esercitazione anti terremoto

Il Ferrari Club aiuta l’ospedale Saint Lux

Un’esercitazione per gli studenti, corpo docente e personale scolastico, di evacuazione del plesso scolastico in caso di terremoto: questo è quanto verrà organizzato nella scuola media di Peri venerdì 18 maggio dall’istituto comprensivo, diretto da Tiziana Che motti, in collaborazione con il Gruppo Protezione Civile di Dolcè e l’Amministrazione comunale di Dolcè col consigliere delegato Gianfranco Veronesi. All’esercitazione parteciperanno, insieme agli studenti, i volontari dei gruppi di Protezione Civile di Dolcè coordinato da Renzo Andreoli, gruppo comunale di Brentino Belluno e Sant’Ambrogio di Valpolicella, Croce Rossa Sant’Ambrogio col supporto degli agenti della Polizia Locale e dell’Arma dei Carabinieri di Peri. La mattinata si aprirà alle ore 8.30 con l’allarme a cui seguirà l’evacuazione delle scuole: i ragazzi saranno trasferiti con docenti e personale scolastico nell’adiacente campo sportivo dove i volontari della Protezione Civile spiegheranno le regole di comportamento in caso di emergenza tra cui l’antincendio boschivo, mostrando agli studenti le attrezzature in dotazione. Alcuni studenti, che partecipano al progetto comunale Tripla coordinato dall’educatore Nello Dalla Costa, hanno avviato un percorso formativo sull’antincendio boschivo col dottore Massimo Bacchini del Corpo Forestale e primo soccorso con i volontari della Croce Rossa. Al termine dell’esercitazione i volontari del gruppo di Protezione Civile di Sant’Ambrogio di Valpolicella, coordinati da Enzo Baganzani e Antonietta Toffalori, prepareranno il pranzo per tutti i partecipanti. La giornata s’inserisce in una serie di esercitazioni predisposti nel corso dell’anno scolastico dall’istituto comprensivo di Peri per gli studenti. L’esercitazione, inoltre, permetterà di concretizzare

sul campo il piano comunale di Protezione Civile dove all’interno tra le altre cose sono evidenziate, le frane, i rischi idrogeologici o d’incendio, ma anche dove le zone sicure dove mettere in sicurezza la popolazione nel caso di calamità. Inoltre costituirà uno strumento prezioso per testare l’operatività dei gruppi e l’affiatamento tra i volontari dei vari gruppi con l’obiettivo di insegnare ai ragazzi il comportamento da attuare in caso di emergenza. L’amministrazione comunale di Dolcè ricorda che, in caso di terremoto, è bene attenersi alle regole comunemente conosciute: porsi vicino ai muri maestri o sotto i tavoli ed evitare finestre o porte con vetri. I numeri da chiamare, in caso di emergenza, sono i seguenti: 112, 113 o 115 sempre attivi.

Servizi di

Silvia Accordini Ha rinnovato quella che sta diventando una tradizione il Ferrari Club di Arbizzano nella giornata di domenica 15 aprile. Anche quest’anno infatti, come già da alcuni anni, il Club della frazione negrarese ha donato un aiuto economico all’associazione “Amici di Angal” onlus fondata dal dottor Mario Marsiaj e dalla moglie Claudia. I due coniugi, di origine vicentina, ma residenti a Negrar da anni, sono presenti dal 1967 nel nord dell’Uganda, dove, ad Angal, hanno fatto crescere l’ospedale Saint Lux. «Quando siamo arrivati nel 1967 ad Angal il Saint Lux era una piccola realtà missionaria gestita dalle suore comboniane. Il nostro obiettivo era quello di dare l’ospedale in mani africane: ora, a distanza di anni, il personale

PALCO OSCENICO Il gruppo teatrale Palco Oscenico propone al pubblico uno spettacolo, “Attori diversi”, saggio finale di un corso di teatro, nel quale persone con disabilità varie recitano al fianco dei propri assistenti. Lo spettacolo si dipana sulla falsariga del metateatro - il teatro che racconta se stesso -, dove ai problemi della rappresentazione, la splendida commedia brillante Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesselring, si aggiungono i problemi della convivenza tra chi conduce un’esistenza “normale” e chi è costretto a vivere la sua vita su di una sedia a rotelle e a dipendere da un’altra persona 24 ore su 24. Le rappresentazioni avranno luogo il 5 maggio alle 20.30 al Teatro Don Mazza di San Pietro in Cariano e il 19 maggio alle 20.30 al Teatro Comunale di Sant’Anna d’Alfaedo. Per informazioni : cuoredellastella@gmail.com, www.cuoredellastella.org

Il dottor Marsiaj e la moglie Claudia (primi da destra) ricevono l’assegno

è tutto africano. Da parte nostra ci occupiamo della formazione in loco di questi professionisti, che hanno ancora bisogno del nostro aiuto materiale e gestionale». Grazie agli aiuti provenienti dagli amici veronesi e vicentini, in questi anni l’ospedale di Angal ha conosciuto un grande sviluppo, sia per quanto concerne il numero di posti letto, sia per quanto concerne le attrezzature e i servizi… Ma l’ospedale Saint Lux, riconosciuto come “no profit” dallo stato ugandese e quindi sostenuto anche dallo Stato, non è l’unico impegno che Mario e Claudia portano

avanti ad Angal: diversi sono infatti i progetti avviati con i quali l’intera popolazione viene aiutata, primo tra tutti il progetto di sostegno alle famiglie dei bambini orfani, numerosissimi. «Ringraziamo di cuore il Ferrari club di Arbizzano – aggiungono Claudia e Mario che il 7 giugno raggiungeranno nuovamente Angal – che, grazie all’iniziativa di solidarietà partita alcuni anni fa da un’idea del presidente Renzo Damoli, contribuisce a porgere una mano ad una popolazione bisognosa, sostenendo il nostro impegno. Ricordiamo che il 49% dei fondi a sostegno del nostro operato

arrivano proprio dagli aiuti ricevuti dall’Associazione “Amici di Angal”». «La vostra presenza – ha scritto Carlo Turra segretario del S.F.C. Arbizzano il giorno successivo alla consegna riferendosi a Mario e Claudia - è stata per noi del Consiglio Direttivo, presieduto da Renzo Damoli, un momento pieno di calore e umanità. Siamo passati dal mondo asettico e freddo dei motori, (avevamo appena assistito al Gran Premio della Cina) al mondo della carità e della dedizione alle persone deboli e bisognose». Per informazioni: www.amicidiangal.org


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MARANO. Così verrà utilizzato il contributo ricevuto dal BIMA

A Pezza un’altra vasca per raccogliere l’acqua Il Comune di Marano di Valpolicella ha ottenuto un contributo dal BIMA (il Bacino imbrifero dell'Adige) per la costruzione di una vasca annessa alle vasche esistenti del lavatoio di Pezza per la raccolta delle acque di scarico della fontana. Tale nuova vasca, che sarà completamente interrata e non visibile, avrà una capacità di 600 quintali d'acqua e consentirà ai contadini di rifornirsi per gli usi agricoli senza pescare dalle vasche del lavatoio. I lavori sono partiti a Pezza in questi giorni. «Abbiamo voluto così preservare il lavatoio da un uso, spesso intensivo durante i periodi di siccità, da parte dei contadini che hanno bisogno dell'acqua, potenzialmente pericoloso per la qualità dell'acqua della fontana – afferma il sindaco, Simone Venturini -. Spesso, utilizzando per il prelievo dell'acqua dal lavatoio le pompe dei trattori sporche di prodotti fitosanitari, si rischiava di sporcare l'acqua del lavatoio che poi ristagnava nelle vasche, con grave pericolo, soprattutto per i bambini. Con questa opera credo raggiungiamo due obiettivi: da un lato garantiamo una maggior scorta ai contadini con un nuovo volume di invaso pari

a circa 60 autobotti da trattore. La vasca si riempirà durante la notte e renderà disponibile di giorno un notevole volume che oggi, le vasche del lavatoio non contengono se non in piccola parte. Ora, quando arriva un contadino a servirsi alla fontana, in poco tempo prosciuga le vasche del lavatoio, dovendo poi attendere qualche ora perché queste si riempiano ancora. Con la nuova vasca, invece, il volume disponibile sarà molto superiore e questo sarà un vantaggio per i contadini. Dall'altro lato, però, preserviamo anche la fontana. Sarà fatto obbligo di prelevare acqua dalle vasche del lavatoio per fare in modo di preservare il lavatoio da inqui-

namenti. I contadini potranno farlo solo nella vasca all'uopo costruita. Su questo, emetterò ordinanza, appena la vasca sarà pronta». La fontana di Pezza (e la sua sorgente di alimentazione) è da tempo soggetta a controlli da parte degli studenti dell'Istituto Fermi di Verona: la qualità dell'acqua è molto buona e solo in occasione delle piogge si carica di concentrazioni leggermente superiori ai limiti di legge per le acque potabili: in particolare, talvolta aumentano i contenuti di ferro. «Questa per il vero – aggiunge ancora il primo cittadino - è una questione più formale che sostanziale: le quantità di ferro fino ad ora rilevate, subito dopo le piogge, sono

tutt'altro che tossiche. Astrattamente, solo un uso continuativo di acqua carica di ferro, appena sopra i limiti di legge, potrebbe arrecare qualche conseguenza alla salute, ma siccome tali concentrazioni, subito dopo le piogge, scendono, l'acqua di Pezza è da ritenersi molto buona. Anzi, per chi ha bisogno di ferro per la propria alimentazione, l'acqua di Pezza fa anche molto bene. Le concentrazioni di ferro nelle acque della zona pedecollinare di Verona (ma non solo) sono tendenzialmente superiori alla media perché si tratta di acqua minerali. Semmai, si può dire che sono acque un po' dure, non raccomandabili per chi ha problemi di reni».

L’EVENTO MUSICALE. È ora di Maggio Polifonico Come da tradizione, nel mese di maggio l’Amministrazione comunale di Marano, in collaborazione con la Banca della Valpolicella, la Regione Veneto, l’Associazione Pro Loco e la Parrocchia, organizza il “Maggio Polifonico 2012”, rassegna corale di musica polifonica. La manifestazione si terrà nel Santuario di Santa Maria Valverde alle ore 21.00, in località Pezza di Marano di Valpolicella. La rassegna si aprirà il 5 maggio con il Coro polifonico Ensemble La Rose di Piovene Rocchette (VI), coro polifonico fondato nel 2004 e composto di una ventina di voci femminili. Questo coro ha partecipato a vari appuntamenti corali di qualità, ricevendo numerosi riconoscimenti tra i quali, nel 2006, il premio Feniarco quale coro italiano in concorso con la migliore votazione al prestigioso Concorso di Canto Corale “Seghizzi” di Gorizia. Sabato 12 maggio si esibiranno il Gruppo Vocale Novecento di San Bonifacio e il Coro da Camera del Concentus Musicus Patavinus dell’Università di Padova. Per la prima volta nella nostra Chiesa avremo in contemporanea lo spettacolo di due cori che sicuramente ci faranno rivivere in modo unico e indimenticabile diversi brani del grande repertorio di polifonia rinascimentale veneta. I concerti si concluderanno il 19 maggio con I Cantori di Santomio di Malo (VI), fondato nel 1967 dal compianto maestro Piergiorgio Righele, corale dal vasto repertorio comprendente tutti gli aspetti più significativi della letteratura corale, dal canto gregoriano alla musica sacra del Cinquecento e del Seicento, dal madrigale alla chanson e al Lied, dalle composizioni del Novecento a quelle più contemporanee. L’inizio dei concerti è alle ore 21.00 e l’ingresso è libero. Come consuetudine l’Associazione Pro Loco al termine dei concerti sarà lieta di offrire al pubblico intervenuto un piccolo rinfresco. Per informazioni: http://www.comunemaranovalpolicella.vr.it.

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«Amministrazione: poca concretezza» La passatoia in acciaio sospesa 40 metri sopra la Valsorda per 52 metri di lunghezza e 90 mila euro di costo rappresenta l'ennesima conferma che l'amministrazione maranese mira più alle opere di facciata che a quelle di sostanza. Riconosciamo validità estetica e paesaggistica al nuovo ponte di collegamento tra la sentieristica di Marano e Sant'Anna d'Alfaedo, ma rimane il fatto che quel ponte succhia risorse, oltre che per la sua costruzione anche per la successiva manutenzione. Costerà mantenere attiva l'opera e soprattutto assicurarne un elevato stato di sicurezza, che per un passaggio sospeso a 40 metri dal suolo è doverosa. Altra osservazione: questo ponte non e' un vero ponte tibetano. Quelli hanno tre corde e non un camminamento. Non e' un'opera d'arte, ma forse più una cosa ludica: penso che la gente preferisca Gardaland rispetto il ponte tibetano di Marano, dove i soldi possono essere spesi meglio. Ci sono infatti opere necessarie da realizzare prima del ponte tibetano: il problema degli anziani sarà una grande sfida per la comunità e la casa di riposo esistente e' piccola e mal ubicata. Le scuole elementari hanno le palestre a 200 metri dalla struttura con i bambini che vanno anche sotto l'acqua a fare ginnastica ed abbiamo beni storico/culturali che cadono a pezzi, strade con consolidamenti da fare…e qui a Marano invece si fanno i ponti tibetani finti! Senza contare che per realizzare quest’opera servono risorse che il comune di Marano probabilmente non può permettersi, se consideriamo che proprio questa amministra-

zione, così prodiga nelle opere pubbliche di facciata e nell'aumentare le tasse, ha bocciato la mia proposta per un contributo di mille euro a favore dell'ambulatorio pazienti fragili, che il Comune di San Pietro in Cariano sta allestendo a sue spese per ovviare alla chiusura del centro prelievi dell'Ulss 22. Un servizio così importante anche per la gente di Marano, non gode però dei favori dell'amministrazione Venturini. Per quello che riguarda i balzelli, vorrei inoltre puntare il dito contro l'aumento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria: si parla di un aumento del 62% per i mancati aggiornamenti Istat dal 1992 ad oggi. Dalla lettura delle relative delibere, si viene a sapere infatti, che gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione, non sono mai stati aggiornati dal 1992 al 2012. Ed oggi, vent'anni dopo, l'amministrazione intende recuperare quei mancati aggiornamenti in un'unica soluzione, applicando un aumento del 61,97%. Trovo tutto questo poco consono, ma soprattutto ingiusto, in tempi di profonda crisi edilizia. Come è noto a Marano non ci sono apprezzabili zone edificabili, gli interventi quindi riguardano soprattutto ristrutturazioni e recuperi o piani casa. Interventi edilizi che andrebbero a maggior ragione sostenuti, anche perché volti a soddisfare esigenze abitative, alimentando un processo virtuoso e non vizioso, foriero di speculazione edilizia. Questo atteggiamento oltre a dimostrare scarsa capacità amministrativa, potrebbe anche ravvisare il danno erariale. Paolo Zardini Capogruppo di minoranza




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SAN PIETRO. PD e Amministrazione si confrontano sulla Casa di Riposo

Nuova Fondazione ...ed è subito bufera Si è rivolto a L’Altro Giornale attraverso un comunicato il Circolo PD di San Pietro in Cariano che di seguito pubblichiamo. A rispondere chiarendo la posizione dell’amministrazione è il sindaco, Gabriele Maestrelli, coadiuvato dall’assessore al sociale, Marco Bogoni. Il comunicato del PD Il 21 novembre 2011 è stata consegnata in Comune la “Proposta di iniziativa popolare” ai sensi dell’art. 26 dello Statuto Comunale vigente sottoscritta da oltre 1.000 cittadini di San Pietro in Cariano per chiedere l’abrogazione della delibera del 23 maggio 2011 che dispone gli “indirizzi per la trasformazione dell’Istituzione Comunale per i Servizi Sociali e contestuale conferimento – esternalizzazione della gestione ad una Fondazione di diritto privato” e che ogni proposta di modifica sostanziale dell’Istituzione, da sottoporre al voto del Consiglio Comunale, sia obbligatoriamente preceduta da ampio confronto con i cittadini di San Pietro in Cariano e da approfondita valutazione nella competente Commissione Consiliare Comunale […] La Commissione Consiliare Comunale competente non è mai stata convocata, il Consiglio Comunale non ha più discusso il provvedimento e la cittadinanza non è mai stata coinvolta su questa decisione come prevede lo Statuto Comunale su questioni importanti e significative, come riteniamo sia, la trasformazione della Casa di Riposo. Intempestiva la delibera del Consiglio comunale del 26 agosto 2011. Con essa si è dato incarico ad un esperto per la valutazione dei costi e ricavi dell’Istituzione e della Fondazione: è stata prima presa una decisione “politica“ con la delibera n.22 del maggio scorso della trasformazione in Fondazione e poi si fa la valutazione oggettiva dei costi e dei ricavi con la delibera n.48 di agosto. Ciò dimostra l’improvvisazione dell’Am-

ministrazione in quanto le valutazioni avrebbero dovuto precedere e non essere successive alla delibera di indirizzo n. 22/2011 di cui la raccolta firme chiede l’abrogazione. Le ragioni della contrarietà alla trasformazione della Casa di Riposo in Fondazione di diritto privato sono state da noi più volte rese pubbliche: perdita o forte riduzione del valore dell’immobile, patrimonio comunale costruito col concorso delle passate Amministrazioni di varie tendenze politiche, ridotte o nulle possibilità dell’Amministrazione di dare propri indirizzi gestionali ed obiettivi sociali a una Fondazione di diritto privato che, per sua natura, è autonoma rispetto al Comune, nella trasformazione in Fondazione possibili conflitti col personale dipendente e, visti i tempi che corrono, minori garanzie per il posto di lavoro, inevitabili e considerevoli aumenti delle rette a carico degli utenti per assicurare, oltre la gestione ordinaria, gli investimenti patrimoniali, le manutenzioni straordinarie al fabbricato, l’eventuale remunerazione alla Fondazione di diritto privato, il tutto garantendo il pareggio di bilancio. Il Circolo PD di San Pietro in Cariano La posizione dell’Amministrazione «Prima di tutto una precisazione – afferma il sindaco Gabriele Maestrelli: è stato scritto che a proposta di iniziativa popolare che chiedeva l’abrogazione della delibera di consiglio comunale avente ad oggetto “Indirizzi per la trasformazione dell’Istituzione Comunale Servizi sociali in Fondazione”, era stata sottoscritta da 1000 cittadini. Abbiamo visto e sentito in tanti le bugie che sono state raccontate per carpire le firme. A vantaggio di chi, il Pd sta conducendo questa iniziativa, è difficile da comprendere. E’ forse a vantaggio dei giovani, delle giovani coppie, di chi viene sostenuto dal Comune con altri tipi di interventi o di chi ha scelto di tenersi i propri

anziani in casa e che devono rinunciare a dei servizi in quanto l’ Istituzione assorbe e vincola risorse altrimenti spendibili in altri settori? E’ forse a vantaggio degli ospiti dell’Istituzione? Di questo il PD non ha mai parlato, non ha mai detto che la maggioranza degli ospiti proviene da fuori Comune, non ha mai cercato di analizzare se una diversa gestione possa portare ad un miglioramento del servizio e della qualità della vita degli stessi all’interno della casa, cosa che invece a noi sta particolarmente a cuore. E’ forse a vantaggio dei dipendenti? Gli stessi sanno bene che la legge di stabilità per il 2012, ha esteso agli Enti Locali il rispetto del limite del 50% della spesa sostenuta per il lavoro interinale nel 2009. Questo comporta che l’amministrazione coercitivamente deve scegliere se diminuire gli ospiti o esternalizzare parte del servizio. Il risultato comunque non cambia: i lavoratori della società interinale dovranno starsene a casa. Se avessimo ultimato le procedure di trasformazione questo non sarebbe successo. Senza contare che se passa così come formulata la riforma del lavoro del governo Monti, assottiglierebbe ancora di più la già flebile dicotomia tra status di dipendente pubblico e dipendente privato. Ad un certo punto l’Amministrazione comunale si è presa una pausa, questo è vero: ha voluto analizzare anche altre modalità di gestione, ma le altre soluzioni comporterebbero vincoli inaccettabili. L’Istituto della Fondazione consente all’Ente Locale di mantenere in toto la proprietà dell’immobile. Sull’argomento il PD ci ha giocato, eccome! La scelta di mantenere la proprietà dell’immobile comunque, implica la necessità di continui investimenti che negli anni futuri non potranno a cuor leggero essere garantiti, visto il dimensionamento imposto dalla legge alla possibilità di indebitamento. La mancanza di interventi creerebbe una diminuzione del

valore dell’immobile e non viceversa come sostenuto dal PD. A dire il vero poi sarebbe una grande cosa che la politica non potesse più estendere la propria ingerenza su un servizio così importante, che dovrebbe eticamente rispondere esclusivamente alle esigenze degli ospiti, mettendo in secondo piano tutto il resto. Spetta comunque al fondatore la nomina del Consiglio di Amministrazione. Anche l’ultimo argomento utilizzato dal PD, relativo ad un aumento delle rette è del tutto privo di fondamento ed è anche per analizzare tale aspetto che abbiamo voluto esperire un supplemento di istruttoria. Se l’Amministrazione comunale sceglie di mantenere l’immobile i costi di manutenzione straordina-

ria e il costo del rimborso dei mutui saranno a proprio carico, a suffragio di ciò il Comune solo recentemente ha potuto acquisire il parere della Corte dei Conti Regione Veneto. L’Amministrazione Comunale crede che di questi tempi, arroccarsi su posizioni di salvaguardia dell’esistente, non abbia senso e non garantirebbe un roseo futuro al servizio. Se non si agisce velocemente la Casa di Riposo, così come è attualmente inquadrata, potrà forse tirare a campare,

ma fino a quando non si sa, ed allora non ci sarà la possibilità di scegliere come si può fare adesso, ma ci sarà una sola possibilità: la vendita. La gestione di servizi così importanti alla persone, che non sono rivolti, si badi bene, solo ai cittadini di San Pietro in Cariano, deve avere la possibilità di svilupparsi, crescere sia tecnologicamente che nelle competenze e nei servizi da erogare, ma per fare ciò la gestione deve essere svincolata dall’Ente Locale».


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HANDBIKE. Tra le donne, primo posto assoluto per Francesca Porcellato

Trofeo Massimo Tommasi Vince Ruepp al fotofinish L’altoatesino della Val Venosta, Roland Ruepp, si è aggiudicato il 17° Trofeo di Hanbike “Massimo Tommasi” in una gara all’ultimo respiro con Roberto Brigo del Gsc Giambenini. Il tempo più veloce al giro è stato di 1’ e 55’ per la coppia di testa che ha regolato tutte le altre presenze sui 15 giri del circuito da un chilometro, da disputare per 15 volte. Prima assoluta delle donne la “Rossa volante”, l’olimpionica Francesca Porcellato, che si è piazzata quinta in classifica generale. Trentanove gli atleti al via sotto un cielo grigio e grande cornice di festa per i ragazzi delle scuole della Valpolicella che di anno in anno seguono da vicino l’evento. Un appuntamento, il trofeo di handbike, che viene organizzato da Ezio e Luciana Tommasi per ricordare il figlio Massimo scomparso in un incidente stradale a soli 23 anni. «Un momento negativo della nostra vita – commentano - che grazie ai tanti amici che abbiamo trovato sulla nostra strada si è trasformato in un’occasione di riflessione per centinaia di giovani. A questo aspetto nuovo del Trofeo Tommasi hanno lavorato il prof. Giuseppe Degani, il factotum Claudio Guardini e Marina Perlato che, insieme agli atleti del Gsc Giambenini che organizza l’evento, vanno durante l’anno scolastico nelle scuole a portare la loro testimonianza sulla disabilità e sull’aiuto che lo sport può offrire «per uscire dalla curva della vita, per ripartire, per tornare a vivere pienamente». Da questa esperienza che quest’anno è stata condivisa da oltre 1.500 allievi di otto scuole della provincia è nato anche un libretto di poesie, riflessioni, disegni. Si intitola “I like handbike” ed ha una prefazione del provveditore agli studi Giovanni Pontara che sottolinea il carattere «positivamente contagioso della testimonianza degli atleti disabili dell’handbike perché capace di trasmettere fiducia nelle capacità di reagire e speranza nelle possibilità di riprogettare la propria vita». Molti gli enti che hanno aderito all’iniziativa:la Polizia di Stato, la Polizia locale di Verona, il Comune di san Pietro in Incariano, la Banca della Valpolicella

che ha sponsorizzato la stampa in seimila copie del libretto. Presenti alla festa finale l’unità mobile dell’Ulss 22 con l’équipe di educatori guidata dal dott. Ilario Ceschi col progetto “Se bevo non guido” e il Centro di diabetologia di Borgo Trento col Carlo Negri. Una grande festa della scuola e delle associazioni di volontariato sotto la regia di

20 Ruepp, Libanore, Cecchetto: il Trofeo Tommasi in 17 edizioni ha allineato i più bei nomi dell’handbike italiano e internazionale. Dal 2002 al 2012, il palmares fa registrare ininterrottamente il nome di Roland Ruepp, l’atleta altoatesino che ha ottenuto vittorie a ripetizione. Nel 2006 si è piazzato al primo posto lo svizzero Athos Libanore. Poi è ripresa la serie di Ruepp nel 2007 e nel 2008. Dal 2009 al 2011, trittico del campione italiano Paolo Cecchetto della Pulinet Lodi, con volate al fotofinish sul filo dei 50 km all’ora, davanti a Giovanni Achenza, Roberto Brigo, Roberto Piccinini. Molto animato anche il panorama femminile con Marina Perlato, Rosanna Menazzi, e l’olimpionica Francesca Porcellato. Claudio Guardini che lavora mesi per arrivare all’appuntamento coi volontari Aido e Fidas Valpolicella. Questi gli allievi premiati del concorso che ha dato vita al libretto “I like handbike”: liceo di San Floriano, Mattia Danese 1BS e Marco Peretti; Istituto agrario di San Floriano, Riccardo Castioni 1C e Amanda Veira della 1B. Calabrese-Levi di San Pietro, Alice Zancarli e Martina Ferrari della 1CF. Medie di Pescantina, Giulia Benvenuti classe 1C e Anna Penna della 1D. Medie di Ospedaletto, Leonardo Biasi, Riccardo Fedrigo, Andrea Savoia della 1F. Medie di Negrar, Isacco Nicolis 2F; Francesca Fedeli e Laura Zantedeschi 2E. Medie di Caprino Adina Popa e Damiano Vigliano, classe 1D. Medie di Ronco all’Adige, Lorenzo Caldogno della 2B e Yasmin Tangou della 2C. Lino Cattabianchi

SCUOLE. I ragazzi di San Pietro terzi al torneo provinciale di scacchi I ragazzi della scuole primarie di San Pietro in Cariano Nicola Flora – primaria di San Floriano -, Tancredi Mazza – primaria di Pedemonte -, Alvise Ruffoli – primaria di San Pietro -, Giacomo Menon – primaria di San Peltro - e Thomas Siliotti – primaria di San Floriano - hanno rappresentato l'Istituto Comprensivo "C.Aschieri " di San Pietro in Cariano nel marzo scorso a Valeggio sul Mincio al torneo interscolastico provinciale di scacchi classificandosi terzi su 34 squadre presenti. Un risultato, questo, che ha permesso loro la qualificazione alla fase regionale dei Campionati Giovanili Studenteschi di Scacchi svoltasi a Torri di Quartesolo il 19 aprile. I ragazzi, piccoli alfieri della scacchismo giovanile valpolicellese, accompagnati dall'istruttore di scacchi Paolo Dalla Vecchia dell'Associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella, hanno così tentato di raggiungere le finali nazionali che si terranno al Alessandria in Piemonte a maggio. Purtroppo però, pur avendo giocato delle buone partite, sono arrivati a metà classifica, non riuscendo a qualificarsi per la fase Nazionale - passavano solo le prime tre squadre classificate su 17 partecipanti da tutto il Veneto ndr -. La loro bella avventura scacchistica studentesca per quest'anno si conclude qui…in attesa dei campionati del prossimo anno! S.A.


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PEDEMONTE. I volontari ringraziano pubblicamente le migliaia di visitatori

SAN PIETRO/ISTITUTO ASCHIERI

Il presepe vivente saluta e dà appuntamento al 2013

Il Consiglio dei ragazzi

Servizi di

Silvia Accordini Con l’arrivo della Pasqua si è definitivamente conclusa anche per quest’anno l’attività del villaggio del presepe vivente di Pedemonte. Il materiale per la costruzione è stato immagazzinato, pronto per essere ripreso all’edizione 2013 del presepe. Ma prima di chiudere, il gruppo dei volontari desidera ringraziare pubblicamente le migliaia di visitatori che ancora una volta hanno dimostrato il loro affetto e la loro generosità, contribuendo concretamente attraverso le offerte, ad aiutare quelle persone o enti bisognosi di

sostegno scelti all’inizio delle rappresentazioni. Ecco allora che domenica 8 aprile, giorno di Pasqua, alcuni rappresentanti del presepe si sono recati presso la locale Scuola d’infanzia Sorriso e hanno consegnato nelle mani di Presidente e maestre, l’assegno, frutto appunto dell’altruismo di tanti visitatori del presepe vivente, che ben hanno accolto la richiesta di aiuto dei piccoli ospiti della scuola materna. Altra parte delle offerte ricevute sono state consegnate la sera del 19 aprile, direttamente nella mani di Federica, mamma di Annalisa, la piccola bimba di San Giovanni Lupatoto affetta da lis-

La consegna dell’assegno alla scuola materna

sencefalia… «Ed infine – aggiungono dal Gruppo del Villaggio Presepe Vivente non poteva mancare la Par-

AIDO SAN PIETRO: 30 ANNI Trent’anni dalla Fondazione: questo è il traguardo che il gruppo comunale AIDO di San Pietro in Cariano raggiunge in questo 2012. A seguito dell’inaugurazione del “Parco del Donatore AIDO” – in programma martedì 1° maggio alle ore 11.15 a Pedemonte (adiacente Piazza Donatori di Sangue) -, l’anniversario sarà festeggiato sabato 12 maggio a San Floriano. Il ritrovo dei labari è previsto alle 17.45 nel parcheggio di via della Presa (fronte Mignolli auto). Alle 18.15 il Corteo partirà da via della Presa, con la Banda Comunale in testa, le Autorità e tutti i Labari, proseguendo per via della Pieve fino alla porta della Chiesa di San Floriano, dove sarà celebrata la S.Messa, accompagnata dal Coro “El Vesoto”. Chiuderà i festeggiamenti un momento conviviale sotto il chiostro della Pieve. L'AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule) è un'associazione senza scopo di lucro, la cui finalità è promuovere la cultura della donazione e sensibilizzare la popolazione sui trapianti. Il Gruppo di San Pietro in Cariano, che si riunisce ogni secondo giovedì del mese alle ore 21.00, presso la sala civica di Pedemonte (scuole elementari). Il direttivo dell’AIDO di San Pietro eletto il 9 febbraio 2012 è composto da Laura Genovesi (presidente), Gabriella Bonesini vicepresidente), Gabriele Bontempo (vicepresidente vicario), Giuseppe Lotto (amministratore), Sergio Donatoni (segretario). Per informazioni: sanpietroincariano@aido.it. Tel e fax: 045.585682 Da sinistra: Sergio Donatoni, Gabriella Bonesini, Laura Genovesi, dietro al centro Giuseppe Lotto a destra Gabriele Bontempo

SAN PIETRO / RACCOLTA DIFFERENZIATA

Paese mai così pulito dal 2000 Obiettivo raggiunto per l’ambiente a San Pietro in Cariano. Il Comune nell’arco del 2011 ha infatti raggiunto il miglior risultato dal 2000 nella differenziazione dei rifiuti con l' 86,2%. «Roba da eccellenza – afferma un entusiasta Gabriele Maestrelli, sindaco di San Pietro -. Penso ci assesteremo tra i migliori Comuni d'Italia in ambito di differenziazione. Il risultato premia un lungo e logorante lavoro svolto dall’amministrazione, molto attenta all’ambiente. Ringrazio in particolare il consigliere Giancarlo Signorini per il lusinghiero lavoro fatto nel 2011. Un risultato, quello raggiunto, ottenuto gra-

zie ad un assiduo impegno: mi riferisco alle giornate e le feste ecologiche, segno che la raccolta rifiuti e l'ambiente non hanno colore politico, al controllo fatto anche con telecamere. Il servizio ambiente/rifiuti sara' per l'amministrazione motivo di crescita civica e crescita economica: non dimentichiamo che siamo gia' soci di una Covenant of Major e a breve approderemo in una Esco per progettare a S.Pietro un primo importante piano per l'abbattimento dei consumi energetici aderendo al protocollo di Kyoto. Un grazie particolare va ovviamente a tutti i cittadini di San Pietro».

rocchia di Pedemonte da cui 11 anni fa è nata l’iniziativa del presepe. Un piccolo contributo per risolvere, almeno in parte, i tanti bisogni e le situazioni di precarietà nel paese che ogni giorno il parroco Don Ivo deve sostenere. Distribuite le offerte e gli aiuti, può essere definitivamente conclusa la stagione del presepe vivente, ringraziando ancora tutti e dando appuntamento alla prossima edizione, come sempre fra 2 anni, al Natale 2013. Per informazioni : www.presepevivente-pedemonte.it.

E’ proseguita anche durante l’anno scolastico 2011 - 2012 la consolidata esperienza del Consiglio dei Ragazzi del Comune di San Pietro in Cariano, attività svolta in collaborazione con l’Istituto comprensivo carianese “C.Aschieri”. I tredici ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado che, dopo un'impegnativa campagna elettorale, sono stati eletti quest'anno sono: Matteo Antiga (presidente del Consiglio dei ragazzi ), Martino Rubinelli, Samuele Valbusa, Valentina Apostoli, Giorgia Alberti, Leonardo Pascucci, Angela Zambelli, Giovanni Busola, Camilla Molon, Alice Ugolini, Daniele Salzani, Arianna Manara, Margherita Ceschi. Il primo tempestivo provvedimento preso dai ragazzi è stato quello di far riparare l'impianto audio -video dell'aula magna dell'istituto comprensivo rendendo la stessa di nuovo pienamente operativa. Attualmente, invece, i ragazzi, coadiuvati dagli educatori del Servizio Educativo Territoriale dell'Ulss 22 operanti a San Pietro in Cariano, Davide Benedetti e Paolo Dalla Vecchia, e seguiti dalla referente scolastica, la professoressa Chiara Pescimoro, stanno realizzando un cortometraggio sul tema delle barriere archiettettoniche, passaggi pedonali agevolati per persone diversamente abili nel territorio comunale e della "fiducia tra le persone" che sarà presentato in occasione dell'evento "La grande sfida" in programma a San Pietro in Cariano nella giornata del 4 maggio. Il lavoro sarà successivamente presentato anche ad un concorso per cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole secondarie di Verona e Provincia. S.A.


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FUMANE. In ballo anche il ricorso dell’azienda per due delibere provinciali

XXII EDIZIONE

Il Comune fa chiarezza sul caso Cementirossi

Primavera del libro

Servizi di

Silvia Accordini Chiarimenti in arrivo da parte dell’amministrazione comunale di Fumane in merito alla questione Cementirossi. In seguito alla notizia della rinuncia da parte dell’azienda al progetto di ammodernamento e ampliamento, nelle scorso settimane l’attenzione si è concentrata sulla decisione del Consiglio di Stato di rigettare il ricorso di Cementirossi stessa relativamente a due delibere provinciali. «I Comitati erano intervenuti negli anni scorsi attraverso un ricorso al Tar contro due delibere approvate all’unanimità dalla Provincia di Verona relativamente all’uso di rifiuti non pericolosi in sostituzione di materia prima nel processo di lavorazione all’interno della cementeria – afferma perentorio il vicesindaco di Fumane, Giuseppe Bonazzi -. Ripeto, la denuncia era scattata nei confronti di due delibere provinciali. Il TAR a sua volta bocciò queste delibere. Fu a questo punto che Cementirossi decise di ricorrere al Consiglio di Stato: in realtà sarebbe spettato alla Provincia fare ricorso e difendere le proprie delibere e le proprie decisioni. Il Consiglio di Stato ha quindi rigettato il ricorso. Che cosa avrebbe dovuto fare di fronte ad una situazione del genere, in cui a difendere le proprie delibere non era la Provincia stessa? Vorrei proporre infine un’ultima precisazione – aggiunge il vicesindaco -: il comune di Fumane è stato tacciato di essere filo– Cementirossi: non è così. Il Comune ha semplicemente cercato in questi anni di comprendere la situazione e valutare i fatti oggettivamente: basti pensare che a suo tempo, quando si parlava di progetto di ammodernamento, noi stessi abbiamo convocato in Comune tutti i sindaci del territorio, le associazioni di categoria, il consorzio tutela vini della Valpolicella, alcuni viticoltori della zona: nessuno si era pronunciato contrario al progetto. Non è finita: al momento del nostro insediamento abbiamo fatto in modo che la centralina di Fumane potesse rilevare anche l’NO2 – biossido di azoto –. Una sostanza, questa, che prima non veniva

nemmeno considerata, altamente dannosa per la salute e peculiare degli impianti che lavorano ad alte temperature. Ora, dopo l’installazione a spese di Cementirossi, il biossido viene rilevato da Arpav, l’unica ad

avere le chiavi per consultare i dati della centralina. Detto questo – conclude Bonazzi – rimangono ferme le garanzie date da Cementirossi in precedenza relativamente ai lavoratori, agli interventi tecnici in pro-

Giuseppe Bonazzi

gramma per migliorare ulteriormente la qualità delle emissioni e alla progettazione più elaborata per gli scavi di Marezzane».

Anche quest’anno torna la Primavera del Libro in Valpolicella. La XXII edizione si terrà a Fumane, presso l'impianto surmaturazione uve Terre di Fumane, da sabato 5 a domenica 13 maggio. Il tema – guida è stato suggerito dalla scelta dell'ONU di istituire il 2012 come Anno Internazionale dell’energia sostenibile per tutti. «Siamo convinti – affermano gli organizzatori - che, come ha dichiarato il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-Moon, commentando il lancio dell’iniziativa, l'energia sostenibile per tutti è a portata di mano. La povertà di energia deve finire, dobbiamo poter accendere la luce in tutte le case, ridurre la povertà e fornire un’opportunità per tutti, indirizzare lo stimolo economico e combattere i cambiamenti climatici». La manifestazione, organizzata dall'Amministrazione comunale di Fumane con la Biblioteca comunale e Hermete Società Cooperativa Sociale ONLUS, declinerà il tema in percorsi di lettura e laboratori che contribuiranno ad appassionare i ragazzi e le ragazze alla vita del nostro pianeta. Accanto a questi laboratori mattutini, riservati alle classi degli istituti della Valpolicella, nel pomeriggio si alterneranno incontri, laboratori e spettacoli liberi e gratuiti per tutti i visitatori. Sarà inoltre attivo durante l’intera durata de la Primavera del Libro, Per chi non sa né leggere né scrivere, spazio dedicato ai bambini e ragazzi che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento curato da alcuni insegnanti e ragazzi dell’Istituto Comprensivo “B. Lorenzi” di Fumane e dal C.T.I. Valpolicella. Verranno mostrati i vantaggi di tecnologie intelligenti per aiutare chi ha tale disturbo.

Nel frattempo L’Arpav del Veneto - Agenzia Regionale per la Prevenzione e protezione Ambientale -, ha inviato a tutti i Comuni un report relativo alle rilevazioni di PM10 nell’aria negli ultimi anni. Dai dati emergono in particolare il numero di superamenti del valore limite giornaliero registrato presso le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria: in particolare a Fumane i superamenti si sono mantenuti costanti dal 2008 al 2011 con 56 superamenti nel 2011. Ciò che colpisce l’attenzione, al di là dei 129 superamenti di Borgo Milano e i 68 di Cason, è il numero di superamenti a Boscochiesanuova (13), a Bovolone (ben 121) e a San Bonifacio (108).

NOTIZIE IN BREVE PREISTORIA FESTIVAL. Sarà un mese all’insegna della cultura e della preistoria quello di maggio a Fumane. Dal 5 maggio al 3 giugno tornerà infatti il Preistoria Festival caratterizzato da una serie di appuntamenti tra cui attività didattiche, rappresentazioni teatrali e notti magiche in grotta (venerdì 11, sabato 19 e sabato 26 maggio). L’evento, organizzato dal comune di Fumane in collaborazione con Consorzio Pro loco della Valpolicella, Univesità di Ferrara, Regione Veneto, Provincia di Verona, Parco naturale della Lessinia, Comunità Montana, Fondazione Cariverona, Pro loco di Molina, Centro di documentazione per la storia della Valpolicella, Pro loco di Breonio, Soprintendenza autonoma di Trento, Vivere Molina, si concluderà nella giornata di domenica 3 giugno con “Riviviamo la Preistoria”. Durante l’intera giornata verranno proposte a bambini, ragazzi e famiglie attività didattiche e laboratori nelle corti di Molina. Il sito preistorico Grotta di Fumane potrà inoltre essere visitato gratuitamente con una guida. Per informazioni: Consorzio pro loco della Valpolicella – IAT Valpolicella - www.valpolicellaweb.it; info@valpolicellaweb.it MEMORIA FILM FESTIVAL. Sono stati tre gli appuntamenti che hanno caratterizzato quest’anno il Memoria Film festival, rassegna del cinema documentario di storia e memoria proposto da Documenta accanto al comune di Fumane, in collaborazione con il Centro di documentazione per la storia della Valpolicella, l’Istituto veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, Ivres Cgil, l’istituto comprensivo statale di Fumane e l’associazione r-Esistenze. La sala consiliare e il teatro parrocchiale di Fumane hanno infatti ospitato nelle serate del 18, 19 e 20 aprile socrsi “ricordo di Rita Rosani; Ritmi di guerra a Lumini; Fili di memoria, fili di futuro; 3 settembre 1944: il rastrellamento di Montecchia; Racconti per ricordare: il rastrellamento di Vilmezzano; Italia; Ricordo di Vittorio Ugolini, oltre ad una tavola rotonda su Le videointerviste e il documentario nella didattica della storia contemporanea: scambio di esperienze. Le scuole del territorio sono state inoltre coinvolte nel concorso Vittorio Ugolini, mentre alle scuole secondarie di San Pietro in Cariano e alla scuola primaria di Pazzon di Caprino Veronese è stata proposta la proiezione di I ragazzi di Villa Emma. UN MICRONIDO A MISURA DI BAMBINO. E’ stato inaugurato il 21 aprile il nuovo Micronido “Il Sorriso” di via Pio Brugnoli a Fumane. La neo nata realtà, gestita dalla cooperativa Cercate onlus, accoglierà bambini dai 12 ai 36 mesi ed è stata fortemente voluta dall’amminstrazione comunale fumanese. «La nostra amministrazione tiene in viva considerazione la famiglia, considerata la cellula della società. Proprio per questo ci siamo impegnati a sostenere questa nuova realtà, dandole ospitalità all’interno di una ristrutturata struttura comunale e contribuendo economicamente in parte alle rette delle famiglie. Il Sorriso è il primo micronido di Fumane, le cui finalità sono quelle di favorire il benessere psicofisico e il bisogno di relazione dei bambini e delle loro famiglie in un ambiente sicuro e propositivo con personale qualificato e motivato. Il progetto educativo del micronido è orientato a proposte strutturate e libere pensate sulle fasce d’età dei bambini accolti, con ampio spazio all’utilizzo di materiali naturali, oggetti non strutturati e laboratori a tema».Per informazioni: 045.8104952


30° FESTA DELLA COMUNITÀ SAGRA de DOMEIARA dal 24 Maggio al 28 Maggio 2012

GIOVEDÌ 24 MAGGIO ORE 18.00 Apertura Mostra di Pittura, Fotografia e Scultura presso le Opere Parrocchiali ORE 21.00 Spettacolo musicale con il Gruppo "ARTE DANZA" di San Pietro in Cariano

VENERDÌ 25 MAGGIO ORE 21.00 Serata danzante con il Gruppo Country "SILVERADO" Di Venezia

SABATO 26 MAGGIO ORE 12.45 Tradizionale "MACCHERONAT A" con gli alunni della Scuola Elementare di Domegliara ORE 15.30 Torneo di Calcio "VOLONTARI IN CAMPO" presso il centro sportivo "Montindon", con la partecipazione delle Associazioni di Volontariato ORE 21.00 Serata danzante con l'orchestra "SE LENA VALLE"

DOMENICA 27 MAGGIO ORE 09.00 17° RADUNO AUTO E MOTO D'EPOCA presso il Quartier Poli ORE 12.30 Pranzo aperto a tutti con la presenza degli ospiti della "CASA DI NAZARETH" P. BARDELLINI di Pon ton. Intrattenimento con i "CLOWNS ORE 15.00 Giochi all'aperto (Tiro alla fune - Corsa con i sacchi ecc.) ORE 21.00 Ballo Liscio con la grande orchestra "FILADELFIA"

LUNEDÌ 28 MAGGIO ORE 15.00 Tradizionale Gara di Bocce della "MORTADELLA" presso il BAR ENAL ORE 21.00 Serata Spettacolo con il Gruppo "AL.BI BAND" Durante tutta la manifestazione funzioneranno CHIOSCHI ENOGASTRONOMICI e grandiosa PESCA DI BENEFICENZA. Tutte le manifestazioni si svolgeranno negli spazi degli impianti sportivi nei pressi della Chiesa di Domegliara. Si declina ogni responsabilità prima, durante e dopo ogni manifestazione. Il Comitato Benefico Festa della Comunità

o c i f e n e B o t a Il Comit ura aug O T N E M I RT E V I D N O BU


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SANT’AMBROGIO. L’assessore Sandro Stella: «Ottenuti buoni risultati»

24 SCUOLE MATERNE PARITARIE

Primo Consiglio dell’anno Contributi Approvato il bilancio 2011 comunali Servizi di

Massimo Ugolini Si è svolto a fine marzo il primo consiglio comunale dell’anno nel municipio di Sant’Ambrogio di Valpolicella. In consiglio è stato approvato il bilancio consuntivo 2011 con un avanzo di bilancio pari a 205mila euro di cui 64mila vincolati come spese di investimento. Ma se la maggioranza ha votato compatta il provvedimento, illustrato in consiglio comunale dall’assessore Sandro Stella, dall’altro ecco i voti contrari di Pier Luigi Toffalori (Uniti per Voi), Elly Zampieri e Luca Frildini del Partito Democratico, astenuto Vittorio De Battisti (Lega Nord). «Abbiamo rispettato anche nel 2011 i patti di stabilità - ha spiegato l’assessore Sandro Stella -. Non esistono debiti fuori bilancio. Come amministrazione, stante l’attuale situazione di tagli erariali pari a 188mila euro solo nel 2011, ritengo che abbiamo ottenuto buoni risultati. Abbiamo saldato tutti i nostri fornitori, fondamentale in un momento di grave congiuntura economica, ed estinto 4 mutui per 1 milione 296mila euro, utilizzando i proventi di vendita di terreni che non risultavano strategici per le finalità dell’ente. Abbiamo abbassato l’indebitamento dell’ente oggi di 8 milioni 865mila euro di cui 3 milioni sono a carico dall’Azienda Gardesana Servizi. Ciò significa che già dal 2012 avremo un risparmio sugli interessi passivi di 120mila euro annui. Il patrimonio comunale è di circa 31 milioni 850mila euro nel 2004 era di 19 milioni 314mila. Siamo

intervenuti nel campo delle opere pubbliche, completando i muri nel campo sportivo di Montindon, realizzato la rotatoria sulla strada statale 12 del Brennero e dell’Abetone in collaborazione con Anas e Comune di Pescantina, asfaltature nel capoluogo, parcheggio nei pressi della stazione ferroviaria di Domegliara». Vittorio De Battisti, che si è astenuto, ha chiesto lumi sulla pressione tributaria procapite nel corso del 2011. «E’ rimasta inalterata rispetto al 2010» - ha risposto l’assessore Stella. «Senza entrare nel merito delle scelte politiche - ha ribattuto De Battisti - si nota come lo Stato centrale stia martirizzando gli enti locali. Le politiche del governo Monti uccideranno il federalismo fiscale. L’operazione della tesoreria unica dello Stato è scandalosa. L’ultima beffa sarà costituita dall’Imu. Chiedo che l’aliquota Imu sia uguale o meglio minore rispetto a quella dell’Ici per non vessare ulteriormente i

cittadini ed esercizi commerciali». Il consigliere d’opposizione Pier Luigi Toffalori ha motivato il proprio voto contrario con un durissimo intervento. «La relazione dell’assessore Stella rappresenta la decadenza progressiva di questa amministrazione. Dire che pagare i fornitori è un grande risultato mi pare che non dovrebbe nemmeno essere sottolineato perché a chi lavora i pagamenti vanno fatti. Per salvare il bilancio, l’amministrazione sta svendendo il patrimonio immobiliare comunale come il terreno in via Aldo Moro a Domegliara censito originariamente come parco pubblico per essere poi trasformato in area edificabile. Il tutto dopo avere gettato al vento

risorse come la penale liquidata all’azienda che avrebbe dovuto costruire la struttura sportiva nel quartiere fieristico ambrosiano o i 500mila euro che Ipab Colonie Alpine aveva messo a disposizione per costruire un asilo nido comunale. Quanto alla tassazione, va da sé che l’Imu debba essere la più bassa possibile per cittadini ed imprese». Luca Frildini del Partito Democratico ha chiesto come mai l’importo risultante dall’asta dei terreni venduti divergeva dall’importo inserito come incassato a bilancio. «Si tratta di una questione esclusivamente tecnico contabile - ha concluso l’assessore Sandro Stella “il resto è stato incassato nei primi mesi del 2012».

E’ stata approvata dal consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella la deroga dell’articolo 10 della convenzione disciplinante i rapporti tra il Comune e le scuole materne paritarie. Nella fattispecie la richiesta di deroga era stata inoltrata dalla scuola d’infanzia San Gaetano come ha introdotto in consiglio comunale l’assessore all’istruzione Franco Cristini. L’articolo 10 della convenzione prevede che il contributo comunale annuale destinato al funzionamento delle scuole paritarie sia deliberato solo se l’ottanta per cento degli alunni è residente nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Abbiamo ricevuto una richiesta di deroga della scuola San Gaetano di Ponton in quanto il numero degli alunni residenti è inferiore all’80% in una delle due sezioni. La proposta dell’amministrazione è quella di derogare a quanto previsto dall’articolo 10 della convenzione e concedere ugualmente il contributo alla scuola San Gaetano in quanto sta svolgendo una fondamentale funzione educativa sia per gli alunni residenti che sono la maggiore parte che per altri alunni». Il consigliere d’opposizione Pier Luigi Toffalori, dopo avere espresso le proprie preoc-

Franco Cristini

cupazione sul futuro delle scuole materne parrocchiali in un periodo di tagli alle risorse degli enti locali, s’è detto «d’accordo con la proposta, esprimo quindi il proprio voto favorevole». Anche Vittorio De Battisti, capogruppo della Lega Nord, ha evidenziato che «questa deroga va a promuovere l’attività sociale della scuola San Gaetano. Inoltre grazie ad istituzioni come questa, si allevia il Comune dal realizzare un servizio che sarebbe stato più oneroso se gestito direttamente».

SPORT. I cicloamatori esordiscono a Custoza E’ stato costituito a Domegliara da una trentina di ciclisti del paese Mangia e Bevi Bike gruppo di cicloamatori. La prima uscita si è svolta da Domegliara a Custoza dopo avere ricevuto la benedizione sul sagrato della chiesa da parte del curato don Alessandro Martini. «Nostro obiettivo è quello di trascorrere belle giornate all’aria aperta. Le nostre porte sono aperte a tutti» - afferma il pre-

POLITICA / IL CONVEGNO

sidente del gruppo amatoriale Marco Salvetti. Il calendario: 25 maggio Alpe di Pampeago per il

Ricordando Nicola Pasetto

Il direttivo: presidente Marco Salvetti, vice Roberto Semprebon cassiere Giuseppe Macaccaro, con-

Un convegno e una cerimonia di commemorazione per ricordare il parlamentare veronese di Alleanza Nazionale Nicola Pasetto, venuto a mancare tragicamente quindici anni fa a seguito di un incidente stradale. Il convegno, moderato da Franco Munari dell’associazione culturale “Il buon governo delle libertà” di Sant’Ambrogio di Valpolicella, è stato introdotto dal papà di Nicola, Fausto, che ne ha ricordato la figura umana. Quindi il deputato veronese Alberto Giorgetti, già sottosegretario nel Governo Berlusconi, ha spiegato: «Con Nicola Pasetto c’era un’aspettativa nel progetto politico di rinnovamento nonostante fossimo in opposizione alla Camera. Nicola aveva capacità di mediazione ma non andava mai al di là delle proprie convinzioni». Fabio Gamba, nel 1987 segretario provinciale del Fronte della Gioventù, ha rammentato gli anni della destra a Verona: «Nicola divenne consigliere comunale a Verona a 18 anni, un anno dopo finì in galera per avere difeso le idee e la Comunità Militante; chiaro che non fosse un sant’uomo ma un uomo vero e popolare, un esempio di come si fa politica». Il sindaco Nereo Destri ha consegnato la medaglia d’oro del Comune a Fausto Pasetto, padre di Nicola, evidenziando come «con la fede nell’amore e nella gente che nutriva Nicola Pasetto, si può superare ogni ostacolo».

giro d’Italia, 24 Sella Ronda sulle Dolomiti, 4 agosto giornata in bicicletta sul Mortirolo ed Aprica. siglieri responsabile organizzazione uscite Nicola Campostrini, Edy e Zigante; consiglieri responsabile coordinamento Luigi Vantini.


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SANT’AMBROGIO. La manifestazione d’arte si svolgerà dal 13 al 20 maggio

C’è attesa per la mostra della “Paolo Brenzoni” Grande attesa per la mostra organizzata dagli allievi della Scuola d’Arte «Paolo Brenzoni» (www.scuoladartebrenzoni.it) in programma nel quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella dal 13 al 20 maggio. La mostra sarà inaugurata domenica 13 alle ore 21 col “Concerto in bronzo: diario e i sogni di Gino Bogoni. Martedì 15 (ore 21) verrà proposta la serata «Cortometraggi in Valpolicella»: sarà lanciato il bando di concorso per il «IV° Valpolicella Film Festival» e la visione di alcune opere premiate durante le precedenti edizioni. Giovedì 17 maggio alle ore 20,30 la Libera Università Popolare della Valpolicella presenterà «Gino Bogoni (19211990): Il percorso artistico ed umano di un grande scultore veronese del XX secolo». Sabato 19 maggio alle ore 20,30 il poeta ambrosiano Eros Olivotto presenterà la raccolta poetica “Elegia per la madre”. Domenica 20 maggio alle ore 10,30 è in programma la cerimonia conclusiva

con assegnazione degli attestati di partecipazione e, per ciascun corso, del premio per il miglior lavoro esposto. La mostra d’arte rimarrà aperta da domenica 13 a sabato 19 maggio dalle ore 20,30 alle ore 23,00; domenica 20 maggio dalle ore 9,30 alle ore 13. Ingresso gratuito. «Anche quest’anno – afferma Beatrice Mariotto, direttore della scuola d’arte - riproponiamo la formula della settimana di arte, musica, poesia e cinema particolarmente apprezzata negli scorsi anni. Ricorderemo la figura del grande artista Gino Bogoni con eventi a tema, creando con questi ed altri appuntamenti artistici un circuito interessante e portando la cultura sempre più a servizio del cittadino». «Tra qualche giorno - evidenzia l’assessore alla cultura Franco Cristini - si potranno scoprire i lavori degli allievi, ma posso anticipare che la qualità dei lavori è notevole. All’interno della mostra, inoltre, sarà presente una sezione dedicata agli alunni che hanno da poco terminato il

laboratorio creativo organizzato dalla scuola e seguito da Iva Recchia, che

anche quest’anno sono stati numerosi e particolarmente attenti”.

25 Sabato 19 maggio alle ore 21.00 presso la mostra d’arte promossa dalla Scuola d’Arte “Paolo Brenzoni” verrà presentato “Elegia per la madre” la raccolta poetica di Eros Olivotto, poeta e scrittore ambrosiano di adozione. Una raccolta di poesie che ha come tema dominante la figura della madre, il suo ricordo. «Credo che in tutti noi - dichiara Olivotto - vivano i gesti di chi ci ha amati e protetti e penso che di questo non ci possiamo dimenticare. Mai. Mia madre mi ha trasmesso intatto il gusto della vita e dello stupore per la sua bellezza. Quello che ci univa era un legame profondo». La serata, condotta dalla giornalista Paola Azzolini, sarà introdotta da Roberta Dapunt, una delle interpreti più sensibili della recente poesia italiana. Eros Olivotto esordisce pubblicando poesie e racconti su periodici e riviste letterarie. Nel 1995 esce con il primo romanzo "Nonostante tutto", seguito da "Il tempo minore", "Sipari" ed "Ogni istante". Oltre al terzo libro di poesia, appunto “Elegia per la madre”, è in uscita anche il suo terzo romanzo, ambientato nel mondo della scuola. Eros Olivotto è stato invitato recentemente dall’Unesco a partecipare alla Giornata mondiale della poesia, presso la sede di Cerignola (Foggia), in cui ha illustrato il ruolo del poeta nella società contemporanea.

CALCIO CLUB HELLAS BULLDOGS - PROGETTO NO FUSION Tradizionale cena sociale al ristorante Petra di Sant’Ambrogio di Valpolicella per il calcio club di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Hellas Bulldogs–Progetto No fusion, a cui aderiscono oltre 350 soci nelle sedi di Sant’Ambrogio, Verona-Borgo Roma ed in quella tedesca di Babenhausen. Oltre 100 soci gialloblù hanno partecipato al momento conviviale. A fare gli onori di casa il presidente del calcio club Ricardo Adimari, il coordinatore Marco Zenatello e la simpatia dei soci unitamente a quella del Bifido tra battute e sorrisi.


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SPORT

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26 INVITIAMO LE ASSOCIAZIONI E LE SOCIETÀ SPORTIVE AD INVIARE I LORO ARTICOLI AL SEGUENTE INDIRIZZO:

articoli@laltrogiornalevr.it

INTERVISTA. Il medico dell’Hellas Verona, Alberto Fontana, interviene sugli ultimi casi

Malori improvvisi in campo «L’imponderabile esiste» Scendi in campo, passi il pallone, tiri a canestro, segni un gol o tenti una schiacciata. Giochi tranquillo, senza preoccupazione. Poi avverti un malore e ti accasci a terra. E la morte ti assale. Nell’ultimo mese e mezzo abbiamo assistito alle tragedie di Piermario Morosini, 25 anni, centrocampista del Livorno, deceduto sabato 14 aprile in occasione di Pescara-Livorno di serie B, di Vigor Bovolenta, il centrale di 38 anni del Volley Forlì, uno degli azzurri della “Generazione di fenomeni” che negli anni ’90 vinse tutto in Europa e nel mondo, stroncato da un problema cardiaco durante una gara di campionato, e di Matteo Sorio, il giovane veronese di 16 anni scomparso prematuramente mentre si allenava con il suo Dossobuono Team Basket a causa di un malore. Non solo: Fabrice Muamba, calciatore di 23 anni del Bolton, sorpreso da un infarto sul terreno di gioco in una sfida di FA Cup ma salvato miracolosamente dall’intervento dello staff sanitario. Non ci sono parole per descrivere questi tragici episodi. A fare chiarezza e a dare il proprio parere a riguardo è il medico sociale dell’Hellas Verona, Alberto Fontana.

Dottor Fontana, gli ultimi casi di malori in campo devono essere un campanello d’allarme? «No, non è il caso di preoccuparsi eccessivamente. Dispiace che si verifichino certe situazioni, ma rientrano nella normale casistica degli incidenti che possono accadere a un atleta. Le morti improvvise, purtroppo, ci sono sempre state e sono molte più di quelle che escono sui giornali o su altri media. Di solito, però, si dà maggiore risalto alla notizia quando scompare un personaggio di spicco». La medicina sportiva italiana è all’avanguardia? «Sì. I nostri controlli, soprattutto in ambito cardiologico, fanno scuola perché sono davvero accurati. A partire dall’età adolescenziale, qualsiasi tipo di patologia o anomalia è valutata molto bene. E se c’è anche un minimo problema, il ragazzo o l’adulto viene fermato e controllato. La storia di Nwankwo Kanu è significativa: qualche anno fa l’Inter lo comprò dall’Ajax che gli aveva dato l’idoneità per giocare. Lo staff sanitario nerazzurro scoprì che il nigeriano soffriva di valvulopatia aortica e che avrebbe rischiato la vita scendendo in campo. Così, a Kanu sono state fornite le cure necessarie. La

società olandese, invece, avrebbe avuto il ragazzo sulla coscienza nel caso fosse successo il peggio». È possibile evitare o almeno prevenire queste tragedie? «L’Italia ha tutti gli strumenti per riuscirci. Ma, naturalmente, l’imponderabilità ha un ruolo decisivo: se l’arresto cardiaco è tanto prolungato e si aggrava nell’immediato, diventa difficile intervenire». Fa impressione vedere un ragazzo di 16 anni accasciarsi a terra e “andarsene” per un malore. «Concordo. Non è la prima volta che accade e sono cose terribili. Volendo essere cinico, però, e ragionando su quanta gente pratica sport, la percentuale di morti di tal genere è davvero ridotta». Servono controlli medici più accurati? «Sì. Bisogna migliorare costantemente e non abbassare mai la guardia, tenendo sempre monitorata la situazione. E, poi, è indispensabile che le società non permettano ai loro tesserati di giocare senza certificato medico, proprio per evitare bruttissime sorprese». Dovrebbe esserci un defibrillatore in ogni impianto? «Sì, è indispensabile. A livello professionistico non

ci sono problemi, ma tra i dilettanti c’è questa sensibilità? Inoltre, occorrerebbe che ci fossero persone in grado di utilizzarlo in qualsiasi momento». Fabrice Muamba del Bolton si è salvato proprio grazie a un defibrillatore. «Infatti. Mi complimento con i colleghi inglesi che sono intervenuti con rapidità e perseveranza. Ricordiamo che il congolese era morto da un punto di vista cardiaco e, invece, si è ripreso veramente bene. È stato davvero un miracolo». Cosa consiglia a chi pratica sport? «Farsi controllare in una struttura di valore. Nel veronese ne abbiamo parecchie, con medici all’altezza, dove non si trascura nulla. È importante ripetere gli esami tutti gli anni per non correre rischi». Cambiamo argomento: perché in Italia, sia a livello professionistico che dilettantistico, i calciatori subiscono tanti infortuni? «Le motivazioni sono diverse. Intanto a causa di una super attività: si gioca spessissimo e non c’è tempo di riposarsi. Secondo aspetto: una volta si correva di meno e i contrasti fisici non erano tanto frequenti. Oggi, al contrario, tutto è basato sull’agonismo, sul pressing e sul movimento

Alberto Fontana

senza palla. Parlando di dilettanti, gli allenamenti non vengono svolti in modo adeguato: i ragazzi, a volte, reggono solo un tempo, ed essendo stanchi sono più soggetti a infortuni. Un altro problema, secondo me, è la tacchettatura: i tacchetti moderni non permettono una torsione articolare corretta. Infine, è colpa dei campi che andrebbero rifatti. Non lo dico solo io, visto che si lamentano tutti. Basta osservare il terreno del Bentegodi fino a qualche settimana fa, o quello del Meazza di San Siro, o addirittura quello dell’Olimpico di Roma che veniva colorato con la vernice verde dove mancava l’erba. Inammissibile». Che succede a Pato? «Qui bisognerebbe aprire un discorso su MilanLab: sarei curioso di sapere come lavorano. Il brasiliano è un grandissimo talento

con, evidentemente, muscoli molto fragili. Non solo: Pato non è sereno psicologicamente ed è, per questo, più soggetto a infortuni. MilanLab dice di essere all’avanguardia: ma allora perché tanti infortuni? Gli atleti si allenano male o troppo? C’è un tipo di alimentazione non congrua? Oppure, fuori da Milanello, i rossoneri conducono una vita non da professionisti?» Per rientrare in campo, chi ha l’ultima parola? Il giocatore o il club? «Il giocatore. Se quest’ultimo non si sente mentalmente o fisicamente pronto, è meglio mandarlo in tribuna. Altrimenti rischi che si faccia ancora più male. A volte, però, sono i tecnici o gli atleti stessi a voler correre il rischio, pur consapevoli della situazione, soprattutto in partite importanti» Matteo Sambugaro

CALCIO GIOVANILE. Fair play e sportività al 2° Memorial “Marco Savoia” Si è svolto sul campo sportivo della Pigna a Sant’Ambrogio di Valpolicella l’undicesima edizione del torneo di calcio per i giocatori delle categorie 2001, 2002, 2003 e 2004. Il torneo, intitolato 2° Memorial «Marco Savoia» Trofeo Red Graniti, è stato organizzato dal Gsd Ambrosiana in collaborazione col Comitato Sant’Ambrogio in Festa che ha preparato il momento conviviale finale. Si sono affrontate Ambrosiana, Arbizzano, Valpolicella, Settimo, Hellas Verona, Garda, Crazy Colombo, Alba Borgo Roma e La Vetta in un clima di crescente entusiasmo sia tra le giovani promesse che del pubblico presente. Il tutto secondo lo slogan del torneo: “Fair play e sportività prima di tutto”. Hanno primeggiato Valpolicella (2001), Settimo (2002) e Arbizzano (2003/2004); eletti migliori giocatori del torneo Umberto Aldrighetti del Valpolicella per i 2001, Filippo Simeoni del Settimo per i 2002 e Matteo Caramusa de La Vetta per i 2003/2004. Soddisfatti, al termine della manifestazione, Gianluigi Pietropoli, presidente dell’Ambrosiana, e Ottorino Giacopuzzi, responsabile dell’evento, che hanno ricordato Marco Savoia, tifosissimo dell’Inter e supporter dell’Ambrosiana, scomparso lo scorso anno. «Anche quest’anno - hanno affermato gli organizzatori - a Sant’Ambrogio hanno vinto lo sport, la correttezza in campo, sugli spalti e degli appassionati a cui va un plauso. Nonostante non abbiano vinto tutti, abbiamo premiato tutte le società con una coppa, mentre i ragazzi hanno ricevuto una maglietta ciascuno». M.U.


SPORT

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CICLISMO. Due percorsi da scegliere: uno lungo i 125 km e uno corto di 80 km

Domenica 20 maggio scatta la 4ª Granfondo Zen Air Il momento della partenza dello scorso anno

incontro. Ogni anno, la gara appoggia pure come charity sponsor “Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica”, che collabora per sconfigge-

27 I NUMERI DEL 2011 La terza edizione della Granfondo della Valpolicella Zen Air – 29° Memorial Cav. Sante Carradori, ha sfondato i 1.000 partecipanti. I Comuni che hanno patrocinato la gara sono stati Marano, Negrar, Verona, Sant’Anna d’Alfaedo, Fumane e di San Pietro in Cariano. La corsa gode anche del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Verona, e del Consorzio Pro Loco Valpolicella. re questa grave malattia, per la quale ancora oggi non si ha una cura. Attraverso il

contributo di 1 euro su ogni iscrizione, si sostiene la ricerca.

SOFT DART. A Sant’Ambrogio una tappa del circuito nazionale Grand Prix

Domenica 20 maggio sarà la volta della 4ª Granfondo della Valpolicella Zen Air – 30° Memorial Cav. Sante Carradori. I partecipanti potranno scegliere tra due percorsi, uno lungo di 125 chilometri con dislivello di 2.600 metri, e uno corto di 80 chilometri con un dislivello di 1.200. Come l’anno scorso, quest’ultimo partirà da Valgatara e si svilupperà lungo San Pietro in Cariano. Santa Maria di Negrar, Parona, Corrubbio, Negrar, Negrar Villa San Ciriaco, Fiamene, Mazzano, Torbe, Prun, Sant’Anna d’Alfaedo, Cerna, San Rocco e Mara-

no. Il percorso lungo inizierà sempre da Valgatara e, seguendo le colline, si dirigerà verso San Pietro in Cariano, Santa Maria di Negrar, Parona, Corrubbio, Negrar, Negrar Villa San Ciriaco, Fiamene, Mazzano, Torbe, Prun, Sant’Anna d’Alfaedo, Fosse, Breonio, Mazzurega, Fumane, Progni, Molina, Zivelongo, Cona, Cerna, San Rocco e Marano. La differenza sostanziale rispetto all’edizione dello scorso anno è la mancanza di attraversamenti: i ciclisti dovranno gireranno sempre a destra. Sono diversi gli obiettivi che si

sono posti gli organizzatori: far conoscere il territorio per promuoverlo turisticamente e nel settore enogastronimico, creare maggiore sensibilità per far scoprire il mondo ciclistico dilettantistico veronese, riscoprendo la Valpolicella, terra madre di vini tra i più titolati in Italia e nel mondo, e creare un clima di armonia fra rappresentanti istituzionali, personaggi dell’imprenditoria della Valpolicella e celebri sportivi. Inoltre, la Granfondo Zen Air vuole creare una sinergia tra realtà diverse con l’obiettivo di essere sempre più un punto di

Prosegue, più intensa che mai, la stagione agonistica del soft dart veronese. A Sant’Ambrogio, nel quartiere fieristico, si è tenuta una tappa del circuito nazionale Gran Prix: il 18° memorial «E. Bazzoni» e il 3° memorial «S. Coato» organizzato da Fidart in collaborazione col Dart Club Ccb, l’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio, il Comitato Sant’Ambrogio in Festa e Vispi. Davanti ai tabelloni elettronici, si sono confrontati oltre 400 giocatori provenienti da nord e centro Italia. Doris Poluzzi di Oppeano, attuale vicecampionessa italiana, si è classificata al secondo posto ed Elisa Bonafini di Sant’Ambrogio di Valpolicella al terzo alle spalle della pluricampionessa Laura Ariani nel torneo femminile. In serie A, successo per Stefano Tomassetti de L’Aquila davanti a Stefano Barbi, giocatore del Derby Club di Domegliara e al vicentino Matteo Dal Monte. In serie B, vittoria per il perugino Francesco Zampolini; in C, affermazione per Domenico D’Amario di Ascoli Piceno, mentre, in D, successo per Pietro Cristini di Frosinone. Nel torneo a squadre il Derby Club di Domegliara si è classificato al secondo posto nella categoria Elite alle spalle dei vicentini Ceres. «Attraverso il nostro gioco - ha spiegato Renato Costanzi, delegato provinciale Fidart (Federazione italiana dart) - abbiamo ricordato cari amici ambrosiani, giocatori di freccette elettroniche, che oggi non sono più con noi». Il vicesindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Roberto Zorzi, ha sottolineato la bontà dell’iniziativa: «Anche quest’anno, l’Amministrazione comunale ha patrocinato questo evento che ha portato in paese giocatori da diverse regioni italiane. Segno di una disciplina sportiva che non conosce crisi». M.U.


onna D SPAZIO DONNA

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SPAZIO

L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

“La buona madre”. Qual è? In questo mese, dedicato alla figura della mamma, vorrei offrire a tutte loro alcuni pensieri sintetizzati dalle teorie di due grandi psicanalisti. Le mamme di oggi si rivolgono agli esperti per poter essere delle madri perfette, come se fosse un lavoro e come tale ritengono sia perfezionabile con un corso. Essere madri non è una professione ma un modo di essere che appartiene ad ogni donna da sempre. Gli autori che vi propongo in questo articolo parlano di una madre che deve essere libera da schemi e “libretti di istruzione” libera di accettare i propri figli

nel loro modo di essere. Donald Winnicott (1896 –1971), psicoanalista inglese, ha avuto il merito di liberare la figura materna dall’incombenza di dover essere perfetta e infallibile. La madre “buona” è, per Winnicott, una donna spontanea, autentica e vera, una donna che pur vivendo le sue ansie e preoccupazioni, sentendosi a volte stanca o combattendo con i sensi di colpa, emerge come figura in grado di trasmettere sicurezza e amore. L’attività principale in cui dovrebbe impegnarsi una madre consiste nell’accettazione delle proprie caratteristiche e peculiarità,

per arrivare alla consapevolezza di sé. Per riuscire in questo compito la madre non ha bisogno di essere esperta o particolarmente intelligente o colta. Alla nascita, sostiene Winnicott, il lattante vive uno stato di fusione totale con la realtà esterna, è dunque totalmente dipendente dalle cure materne. La “buona” madre è quella che in questo primo stadio, si adatta totalmente ai bisogni del bambino. Successivamente, deve gradualmente venir meno a questo adattamento per far si che il bambino si emancipi dalla fusione e capisca l’esistenza di un “non me”. In questa fase

dello sviluppo la madre, esponendo gradualmente il bambino alle frustrazioni e difficoltà esterne, lo aiuta ad affrontare ciò che è in grado di sopportare da solo. Una madre dotata di una sensibilità normale si accorda naturalmente con i ritmi del proprio bambino, e stando attenta ai dettagli del suo comportamento riesce a soddisfare le sue esigenze, e crea una base sicura. Secondo il modello di John Bowlby (psicoterapeuta infantile) la funzione principale della madre e quella di fornire al bambino una base sicura: fargli sentire che è accettato ed è protetto.

Questa funzione, che nei primi anni di vita viene assolta fisicamente dalla madre, diviene poi una struttura interna capace di consolare e

BEN ESSERE

proteggere durante tutto l’arco della vita. Auguro a tutte le mamme di riuscire a vivere il loro ruolo come un valore e non come un peso.

Donna

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La parola "mamma" all'orecchio di un bambino suona magica in tutte le lingue. Arlene Benedict Rosa Mosqueta o Rosa Moscheta, è un termine usato dai conoscitori in cosmetica e medicina naturale. Questa pianta sta diventando il principale alleato della bellezza naturale grazie al suo enorme potere rigenerante sulla pelle. Molte donne stanno già usando l’olio di rosa moschea per la prevenzione delle rughe d’espressione , cicatrici , macchie della pelle e smagliature. La Rosa Mosqueta (Rosa Affinis Rubiginosa) è una pianta selvatica di origine orientale e cresce in clima freddo e piovoso. Ha uno stelo spinoso, i suoi fiori sono bianchi e rosa può avere pigmenti gialli. I semi sono la fonte per l’estrazione dell’olio di rosa mosqueta molto apprezzata. Nelle Ande dell’America Meridionale(specialmente in Cile) è dove possiamo trovarla, ma è anche conosciuta in Europa, da tanti secoli, senza però approfittare della sua grandiosa proprietà. Già la tribù Araucana usava questa pianta per differente benefici. L’olio alla rosa rappresenta un vero e proprio toccasana per la pelle. La migliore cura per contrastare secchezza, irritazione e invecchiamento precoce della pelle. Quest’olio è estremamente ricco di vitamina A. Trova perciò l’indicazione anche per curare cicatrici, smagliature, rughe, irritazioni e scottature solari. Prepararlo è semplicissimo: Mettere 500 gr di olio di mandorle dolci in un vaso di vetro di colore scuro e aggiungere 40 cogge di olio essenziale di Rosa Mosqueta. Dinamizzarlo (agitarlo con energia). Vi consiglio di scegliere con cura la qualità degli olii usati. Sia l’olio di mandorle che quello di rosa devono essere privi di additivi chimici. Se l’olio essenziale di Rosa è troppo economico diffidate! Purtroppo è uno dei più cari, ma la resa è incredibile. Usate il preparato la sera dopo il bagno o la doccia. L’olio agirà durante la notte e al mattino la vostra pelle sarà morbidissima. Inoltre prove scientifiche dimostrano che l’effluvio di un buon profumo aiuta a godere di un sonno piacevole e ristoratore. Auguri a tutte le mamme. Anche alla mia. Namastè!


SPAZIO DONNA

MODA

Primavera-estate a tutto colore

Fare spazio ai colori scalpitanti della primavera e dell'estate: questa è la parola d’ordine che l’arrivo della bella stagione sta portando con sé. Distinguersi diventa quindi il consiglio che i più grandi esperti di moda stanno gridando a gran voce in vista di questa stagione primavera – estate tutta da…vestire. Il colore moda quest’anno si chiama tangerine tango e non è nient'altro che un arancio molto inteso, a metà tra il colore di un mandarino e il corallo. È un colore solare e brioso. Anche questo inverno, tra i colori moda, l'arancione è stato uno dei protagonisti (se non il protagonista assoluto). La moda offre numerosi spunti per abbinare al meglio questo colore. L'abbinamento più semplice è quello col nero. Arancione e nero sono due colori che stanno perfettamente insieme; il nero è un classico, una tonalità basica mentre l'arancio rompe la monotonia classica per dare un brio in più…Ma l'arancione non sarà l'unico protagonista della prossima stagione: al suo fianco fa capolino il fucsia, di quelli più accesi. Si chiama Cabaret e si abbina benissimo al corallo, al verde, al giallo e ovviamente al nero e al bianco. Continua la sua scia di successi il viola Bellflower. Colore misterioso e magico, il viola è perfetto soprattutto per la sera. Tra le tinte più accla-

mate quest'estate occuperà un posto di rilievo il Solar Power - giallo vivace -, che si abbina bene con il nero, il bianco, l'arancio e il fucsia. E per chiudere la scala dei colori moda tra quelli più “in” della prossima stagione ecco spuntare il giallo-verde Margarita: un po' acre, e acido ma delizioso per dare un tocco di particolarità al look. Ma come indossare questi colori? Questi colori si abbinano perfettamente ai due colori basici della scala cromatica: il bianco e il nero. Usare più colori e mixarli tra loro creerà poi quell’effetto color block che già dall'anno scorso è di gran moda (tanto che quest'anno gli stilisti lo hanno proposto all'interno degli stessi accessori come le scarp). Fondamentale è ricordare di non abbinare un colore brillante a uno pastello perché il risultato sarà orribile. Il segreto è abbinare colori accesi, vitaminici e solari per risvegliare l'ebbrezza della bella stagione: via libera allora al mix giallo e fucsia, assolutamente no invece al mix giallo e rosa pastello (o lilla). Le fantasie sono sempre utili perché permettono di creare dei mix utilizzando capi di abbigliamento tinta unita e altri fantasia: l'effetto bon ton è assicurato. Lo stesso vale anche per la sera, momento in cui, soprattutto in estate, i colori brillanti non sono per niente proibiti.

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TRE NIDI DOVE ALIMENTARSI E’ UN GIOCO “La Pigotta”, “Ciripà”, “Bon Bon”: prendono questi nomi i tre asili nido 0-3 anni convenzionati con la Regione Veneto attivi sui territori di Castelnuovo del Garda dal 2003, Domegliara e Villafranca di Verona dal 2006. Le tre strutture si avvalgono di educatrici qualificate, sono dotate di cucina interna ed osservano un ampio calendario scolastico – rimangono infatti chiuse solamente due settimane ad agosto e una settimana nel periodo natalizio – funzionano dal lunedì al venerdì con un orario lungo ( “la Pigotta” dalle 7.30 alle 18.30, “Ciripà” dalle 7.30 alle 17.30 e “Bon Bon” dalle 7.15 alle 18.00). Svariate sono le attività e i progetti proposti durante l’anno educativo tra cui: percorsi benessere, giochi di una volta, metropolitana delle fiabe e molti altri che vengono inventati per ogni diverso anno di nido dalle tre realtà in rete. È possibile accedere ai nidi dai tre mesi fino ai tre anni di età del bambino e in qualsiasi momento dell’anno attraverso una settimana di inserimento. Un’esperienza particolare che la Pigotta ha iniziato a promuovere dal mese di settembre 2011 e che tra breve partirà anche al “Ciripà”, essendo entrambi in centro paese, è il progetto “dal Mercato alla Tavola” dove i bambini il martedì per Castelnuovo e il mercoledì per Domegliara si recano al mercato accompagnati dalle educatrici. Al mercato – raccontano le titolari dei tre servizi all’infanzia Francesca e Mara – è educativo portare i bambini per farli divertire e curiosare, imparando un modo diverso di fare la spesa tra bancarelle, negozi e servizi. Al tempo stesso uscendo dal nido ogni bambino impara a salutare, ringraziare, stare in fila acquisendo così qualche nozione relativa alla sicurezza. Nell’arco dell’anno viene inoltre proposto un laboratorio di cucina con la cuoca del nido affiancata da qualche esperto panettiere e pasticciere, un’opportunità per i bambini di manipolare, annusare, assaggiare i cibi rinforzando la propria autostima e prendendo consapevolezza del proprio processo di crescita sana. Altra esperienza molto simpatica è stata la Festa del papà vissuta in cucina, con la cuoca e con le mani…in pasta. Durante la serata i papà hanno, infatti, cucinato un menù completo per i loro bambini e per le loro mogli per un divertente gioco di pari opportunità. “Quest’anno inoltre – aggiungono ancora Francesca e Mara – stiamo creando dei ricettari per mamme in gravidanza in collaborazione con lo chef di fama internazionale Fabio Tamaro del ristorante “L’officina dei sapori” di Verona, tra le ricette più apprezzate per le donne in dolce attesa è sicuramente il “Tiramisù smontato” ovvero senza le uova. Altro appuntamento ormai consueto è quello della Festa dei nonni, nel mese di ottobre, dove quest’anno attraverso la festa della semina si coinvolgeranno i partecipanti in laboratori e giochi che hanno come soggetto principale diversi tipi di semi. Ciascun adulto dedicherà un pensiero augurale al proprio nipotino che verrà metaforicamente “seminato” in una piccola zolla di terra arata. Infine, per celebrare quest’anno educativo all’insegna del vivere sano e dell’alimentarsi bene è stata proposta un’uscita didattica insieme alle famiglie in una fattoria della provincia dove un sabato, prima della fine dell’anno scolastico, si giocherà tra polenta, pane e miele per concludere allegramente l’anno educativo 2011/2012 salutando i bambini di tre anni che a settembre andranno alla scuola dell’infanzia. LA PIGOTTA Castelnuovo del Garda - via dell’Artigliere, 2/4 tel. 045.7571254 CIRIPÀ Domegliara - via Valpolicella, 319 tel. 045.7731776 BON BON Villafranca di Verona - viale Postumia, 69 tel. 045.7903376 Oppure per informazioni e appuntamenti: 328/6211565 o lapigotta@libero.it pubbliredazionale


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R ubriche Poesie RUBRICHE

Maggio 2012

di Giancarlo Peretti

Per la festa della mamma abbiamo scelto composizioni in tema: ecco allora “Dedicata a tutte le mamme” di Rosanna Fava. A seguire “Lagrime de mama” di Claudia Ferraro. A ricordarci il dolore delle mamme che hanno perso un figlio ci pensa Luciana Lavarini Castellani con “La stanza vuota”. A firma di certa zia Maria, divenuta ormai nonna, presentiamo una morale che dovrebbe farci pensare: “A la mama bisogna volerghe ben fin che l’è viva”. Condividiamo.

DEDICATA A TUTTE LE MAMME PER LA LORO FESTA La cosa più bella è l’amore della mamma dolce cantilena, “ninna nanna” mi dicevi, piccolo fiore, sempre così sul tuo cuore. Passano gli anni e ti vedo stanca ma sul tuo viso c’è sempre un sorriso. Mamma cara non temere, sono io il tuo tesoro, nascosto e puro. Fiamma che non si spegnerà mai, come vorrei esserti accanto ogni momento, far parte dite, ma tu non sai quanto! Rosanna Fava

LAGRIME DE MAMA Ecco che anca st’ano le casca zo bianche lagrime che diventè stele pian pian le va a quertar quel tochetin de tera scura in mezo a la valeta con ‘na croce de fil spinà. Quando l’è partio la là streto al cor, en santin nel taquin, “No te desmentegar de scriver e de pregar”. Lagrime de mama! Lu l’è partio par riunir ‘sta Italia intiera tanti dialeti ma on solo cor: gente del sud, gente del nord, nei oci ‘na sola bandiera nel cor na sopla canson.

Lu l’è morto en trincea vissin a quel sasso ‘ndo l’ultima letera là leto, l’ultimo baso a ‘na foto smarìa de ‘na bela butela che non la l’à visto tornar. ‘Ndo en primaera tra sterpi sechi gensiane e stele alpine le fa cantar. Ma adesso me piase pensar che lagrime de mama diventè cristali e stele bianche le casca zo dal ciel par far ‘na querta bianca e riparar dal fredo quel fiol sepolto là e la luna e el sol i fa brilar. Claudia Ferraro

CLINICA PEDERZOLI

Interventi d’avanguardia con la sala operatoria ibrida Si chiama sala operatoria “ibrida” ed è la sala che consente ai chirurghi vascolari di eseguire sullo stesso paziente nella medesima seduta interventi chirurgici vascolari sia di tipo “convenzionale” che endovascolari. Alla Casa di cura Pederzoli viene utilizzata dall’équipe diretta dal dottor Marcello Lino. «La sala è dotata di un sofisticato apparecchio angiografico che possiamo utilizzare sia a fini diagnostici che per trattare, ad esempio, le patologie stenoocclusive delle arterie degli arti inferiori tipiche dei pazienti diabetici - spiega il responsabile dell’équipe di Chirurgia vascolare -. La sala e la sua dotazione tecnologica ci permette di intervenire nel corso della stessa seduta con un atto chirurgico tradizionale, ovvero “a cielo aperto”, nel distretto che richiede questo tipo di tecnica e riservare l’approccio endovascolare ad altri distretti come, appunto, quelli più periferici degli arti inferiori o del piede. Un doppio approccio, insomma, che a volte si rende necessario anche per i pazienti colpiti da

aneurisma dell’aorta addominale: la sala “ibrida” garantisce in questi casi un ambiente di assoluta sicurezza sia per il paziente che per l’operatore». E proprio in relazione all’aneurisma dell’aorta addominale il dottor Lino ricorda la campagna di screening promossa e messa in atto dall’équipe, in particolare dal dottor Bruno Migliara, in collaborazione con le amministrazioni dei Comuni vicini alla Casa di Cura Pederzoli. «Stiamo lavorando già da qualche mese e ci ha consentito di individuare aneurismi candidati a semplici controlli periodici ma anche alcuni che hanno richiesto l’intervento chirurgico: poterlo fare in condizione di prevenzione è importantissimo perché nelle situazioni di urgenza il rischio per il paziente è molto elevato». Un altro ambito particolarmente impegnativo per i chirurghi vascolari della struttura ospedaliera di Peschiera del Garda è quello del Piede diabetico diretto dal dottor Cristian Nicoletti. «Il dato più significativo è la multidisciplinarietà dell’équipe che segue le persone colpite

da queste patologie - sottolinea Lino -. Di fatto quello su cui possono contare è un ambulatorio integrato, dove i pazienti sono seguiti in prima istanza per le lesioni ulcerose agli arti inferiori potendo contare su un gruppo di infermieri e medici specialisti di differenti discipline - diabetologo, chirurgo vascolare, ortopedico, podologo - in grado di dare la risposta migliore a tutte le problematiche concernenti la patolo-

gia del Piede diabetico. In questo senso la Casa di Cura Pederzoli conclude il medico - è uno dei pochi Centri in Italia riconosciuti di III° livello, ovvero dove questi malati vengono seguiti sotto ogni aspetto, dalla diagnosi alla terapia». Peschiera del Garda (Vr) Centralino 045 644 91 11

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A LA MAMA BISOGNA VOLERGHE BEN FINCHÈ L’È VIVA A la mama bisogna volerghe ben fin che l’è viva, parchè quando l’è morta se fa poca fadiga. Me vien da ridar quando vedo serti fioi che dopo du giorni che i ghe là soto tera, i va a ‘nfiorarghe la tomba che la par ‘na sèra. Tuti vestidi in nero e con ‘na malissia assè schifosa i se mete in zenocion, e sgranando la corona el par che i diga le orassioni! Prima de vegner via, i ghe darà almanco vinti basi e la fotografia. Se qualche amigo se vissina e ghe fa le condoglianze i se mete a piansar, i se dispera, ‘mbastendo ‘na commedia… che la par qusi vera. So mama che da lassù la vede tuto, la ciama da ‘na parte la Madona e in confidenza la ghe dise: “guarda Ti un po’ là che rassa de fioi semi che g’ò ‘rlevà. Adeso che son a posto e no g’ò bisogno più de gnente, i spende ‘na fortuna sol par fasre vedar da la gente. E fin che era viva i me g’à sempre dà un piato de minestra longa …e anca biastemà!”. Zia Maria

Maggio 2012

LA STANZA VUOTA In quella stanza dalle pareti colorate c’era una culla vuota, ma tanto bella: piena di merletti e pizzi. Poco più in là un letto tutto bianco, immacolato, mai sfatto. Vi regnava un silenzio intenso; nessun bambino è stato cullato in quella culla e mai nessuno ha dormito in quel letto immacolato. Regnava solo un infinito silenzio. Luciana Lavorini Castellani

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