L'altro giornale Valpolicella

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ANNO XXVIII - N.05 MAGGIO 2013 - stampato il 02/05/2013

VALPOLICELLA

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

E’ battaglia aperta a Negrar. Sembra non avere tregua infatti lo scontro tra amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giorgio Dal Negro, minoranze consiliari e cittadini. Anche su questa edizione di maggio non mancano interventi da parte di amministratori, consiglieri e lettori, ognuno esponendo i propri punti di vista, in particolare relativamente al tanto discusso Piano Interventi del comune di Negrar. Il Sindaco da parte sua difende la bontà dell’operato della sua amministrazione, ma non mancano le critiche e le lamentele da parte di chi si trova dalla parte opposta della barricata. E il botta e risposta continua…

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CAVALO - BREONIO

Laura Bonomi, Mattia Cacciatori, Francesco Caserta, Riccardo Castioni e Filippo Righetti: sono loro, studenti della classe IIC dell'Istituto Professionale Agrario Stefani Bentegodi della sede di San Floriano, che, a nome di tutti i compagni, hanno vinto il Primo Premio assoluto al concorso “Il tempo della poesia”, dedicato a Giovanni Pascoli nel centenario della sua morte, con la lirica “Fiori sul ciglio”. I ragazzi accompagnati dalla loro insegnante di italiano, prof. Valeria Giacopuzzi, dal preside prof. Lauro Bernardinello e dalla segretaria Carmela Antino, sono stati ospiti per due giorni a Lucca del comitato promotore del Concorso presieduto dal prof. Pietro Paolo Angelini. pag.11

Sono trascorsi alcuni mesi da quando, a fine 2012, gli uffici postali di Breonio e Cavalo, operativi due giorni la settimana, sono stati chiusi. La questione però rimane ancora aperta. «L’evento della chiusura degli uffici postali di Breonio e Cavalo, servizi fondamentali in particolare per le fasce d’età più anziane del territorio, non è di certo stata un fulmine a ciel sereno – afferma il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi -. La nostra amministrazione comunale, dal canto suo, è tempestivamente intervenuta (16 agosto) con una lettera indirizzata al direttore di Poste Italiane Gianfranco Bedendo, sottolineando la propria disponibilità a sostenere tutte le iniziative necessarie per evitare la chiusura degli uffici». Tutto questo però non servì a nulla. pag.23

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Lettere le vostre

Maggio 2013

POLITICA

ri fondamentali che Berlusconi con la sua discutibile condotta ha via via mistificato e rovinato. Ritornando a quanto dice il signor Destri, penso che sia veramente strumentale parlare dell'attuale "cruda realtà" delle aziende facendola risalire alle parti avversarie di Berlusconi. Ricordiamo che quest'ultimo ha governato per 8 degli ultimi 10 anni e la situazione che stiamo vivendo è imputabile anche alla sua politica. Inoltre il tentativo di Berlusconi (peraltro ben riuscito) di addossare la colpa totalmente al governo Monti, è a mio giudizio vergognoso. Berlusconi ha abbandonato la nave mentre stava affondando e ha lasciato che altri si facessero carico di provvedimenti duri e impopolari (sanciti nella famosa lettera dell'Europa da Berlusconi stesso sottoscritta) per poi rispuntare a acque meno agitate e far cadere il governo, dicendo

SAN PIETRO

“... senza risposta” Caro direttore, mi permetta di dire che è vergognoso non avere risposta ad una mail inviata 4 volte al proprio Comune. E’ quello che è accaduto a me, residente nel comune di San Pietro in Cariano quando ho più volte inoltrato la seguente richiesta al mio Comune: “Vorrei sapere se esistono progetti per la posa nel nostro comune della fibra ottica per un utilizzo futuro più dignitoso di Internet. A Pedemonte, dove abito, in alcune abitazioni non è nemmeno possibile installare la linea adsl in quanto troppo distanti dalla vetu-

sta cabina telefonica del comune. Io che sono tra i "fortunati" che hanno la connessione adsl mi connetto ad una velocità ridicola di 1.2MB quando non piove, altrimenti ancora meno. Lavoro con internet, è il mio core business in quanto sviluppiamo applicazioni per piattaforme mobile. Ad arbizzano, a non più di 1 km dalla mia abitazione, la connessione è 10 volte più veloce. Il Comune ha intenzione di adeguarsi in termini di connessione al comune di Negrar?”. Simone Zendrini

peste e corna dei provvedimenti da lui stesso votati! Inoltre il "recupero straordinario" del centrodestra dal Destri ricordato è anche frutto di una buona dose di populismo adottato in campagna elettorale, di promesse roboanti che hanno plagiato la gente impossibilitata a scoprirne l'inganno perchè non ben informata. Per quanto riguarda l'analisi sul far credito, il signor Destri pensa che le Banche si divertano a non far credito alle aziende? E quando mai, se far credito è una fonte di guadagno.

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 02 - 05 - 2013

SANT’AMBROGIO

“Un bel sentiero”

“Beppe Grillo, Berlusconi e ...” Il signor Matteo Detri nella sua lettera pubblicata su L'Altro Giornale di Aprile (ed.Valpolicella) dice bene quando parla di vittoria della protesta rappresentata dal voto al movimento dei Beppe Grillo, ma dice meno bene quando parla di "straordinario recupero del Popolo delle Libertà guidato da Silvio Berlusconi", dimenticando quanti milioni di voti abbia perso il centrodestra di Berlusconi rispetto le passate elezioni del 2008. Io non sono un elettore del PD e mai stato di sinistra, ma mi pare che gli attacchi alla parte avversaria siamo partiti per lo più da Berlusconi che ha sempre tacciato quelli che non la pensano come lui con l'epiteto dispregiativo di comunisti. Il PDL non è un partito, è il partito di Berlusconi. Infatti cosa sarebbe il centrodestra senza Berlusconi? Niente! Eppure nel centrodestra, inteso come espressione politica, ci sono valo-

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Evidentemente le ragioni sono altre e molto complesse: dagli enormi contenziosi in aumento che si trovano ad avere in questo momento gli Istituti di Credito che ne minano la solidità patrimoniale (accordi Basilea 2 e 3) alle difficoltà che hanno a contrarre prestiti a loro volta presso gli Istituti internazionali. Lei parla dei giovani, questione sacrosanta, ma quanto danno hanno fatto i provvedimenti emanati dai governi Berlusconi a cominciare dalle cosiddetta legge Biagi, che in nome della flessibilità sul lavoro hanno creato una generazione di giovani precari impossibilitati a fare progetti per il proprio futuro? Cosa ha fatto Berlusconi per i giovani, che stile di vita ha loro proposto (vedi Bunga Bunga e quant'altro)? Ma possibile che gli elettori del centrodestra non abbiano altri nomi da portare in campo, e sono tutti appiattiti su questo personaggio coperto da scandali di ogni tipo? Francesco Costantini Pedemonte

Buongiorno, con la presente vorrei rispondere alla lettera del sig. Alessandro Cattelan comparso nella rubrica "Lettere" di aprile. Risiedo dal 1972 al termine del sentiero che dal municipio di Sant'Ambrogio di Valpolicella porta in via Chiesa, per un percorso totale di 250m., da poco riaperto al passaggio pubblico con divieto al transito di motocicli e ciclomotori quindi transitabile in bicicletta, ma precluso ai cani. Questo sentiero, prima di essere lastricato, specialmente in primavera e in estate era invaso da erbacce, ortiche e cespugli di spine ed essendo esposto al sole favoriva la presenza di diversi rettili, tra i più avvistati i Carbonassi e gli Orbettini, le vere specie autoctone delle colline veronesi qui presenti. Di bucolico aveva gran poco, anzi bisognava star attenti a non pestare sulle deiezioni lasciate dai cani portati qui proprio per fare i propri "bisogni". Era un sentiero il più delle volte abbandonato a sè stesso, se non si richiedeva la pulizia agli addetti comunali e da sempre usato dagli abitanti della mia zona per raggiungere il centro paese. Secondo il mio parere ora risulta più fruibile per fare una bella passeggiata verso le colline, anzi approfitto per incentivare l'amministrazione comunale affinché provveda a riaprire il seguito del sentiero, oserei dire storico, denominato "I Lastari" che collegherebbe il centro con località Zane permettendo di raggiungere anche la Cà Verde, evitando di percorrere strade trafficate. Così il sentiero non sarà in mezzo... al nulla, ma al centro di un bel percorso che, opportunamente segnalato, valorizzerebbe il nostro territorio. Monia Fasoli

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le vostre Lettere

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CANI

“Le esternazioni di un lettore” In risposta alla lettera del sig. Alessandro C. di Sant’Ambrogio che parla dell’atteggiamento del resto dell’Europa verso i cani che possono circolare liberamente perfino nei luoghi pubblici frequentati giornalmente da gente di tutte le età. Io parlo, e credo ce ne siano molti nella mia stessa situazione, come padre di un figlio allergico al pelo di cane. Me ne sono accorto cinque anni fa: dal 2008 mio figlio non è più libero di andare dove vuole, non solo nei luoghi fuori all’aperto come parchi, giardini, lungolago, spiagge, strade, ma anche nei luoghi pubblici chiusi come ospedali, scuole, uffici, banche, ristoranti, pizzerie, cinema, supermercati dove non ci sia espresso divieto di ingresso per i cani. Per mio figlio prima di entrare in una pizzeria devo entrare e vedere se ci sono cani, altrimenti non può entrare. Diventa tutto rosso e comin-

cia a soffrire di prurito. Mio figlio quando esce di casa deve avere sempre con sè l’antistaminico al cortisone. Pensi, sig. Alessandro, che bella vita per un bambino di 10 anni! A lei il divieto per il fumo nei locali pubblici va bene però! Mio figlio invece anche all’interno delle strutture pubbliche deve girare con l’antistaminico…Tanto glielo paga suo padre mica glielo passa l’ASL. A lei danno fastidio le carte o le bottigliette in giro, mentre le deiezioni dei cani sono una cosa stupenda! Lei che reclama e pretende il giardinetto per il suo cane sotto casa, quante volte lo porta fuori a correre? Sa che una direttiva Europea ha stabilito che un cane deve uscire e correre almeno per tre volte al giorno con una durata minima di un’ora e mezza e non un’uscita alla spicciolata per fargli fare le sue deiezioni in giro? E poi , mi smentisca se non è vero, il

90% degli amanti dei cani e dell’ambiente non le raccoglie queste deiezioni. Vuole il giardinetto della biblioteca, quello senza giostre, ma quanto è grande? In quei due metri quadrati il cane si diverte? A parer mio il 70% dei proprietari di cani sono solo degli esibizionisti che mostrano il loro cane come un trofeo. Nella mia zona ci sono 9 cani, 2 sono trattati da veri cani, ben tenuti, accuditi e tenuti in uno spazio giusto per le loro esigenze, 3 sono trattati da giocattoli (paltò, scarpette, cappellini…), 4 sono proprio sacrificati (due per esempio vivono all’esterno in una casetta per le Barbie, in un recinto di 2m x4m alle intemperie e 2 sono abbandonati a se stessi). L’amore che una persona vuole dare al proprio animale deve tradursi anche nel non pretendere che un animale cambi la propria dignità. Brentegani P.

VALPOLICELLA

“La valle che vorrei” Mercoledi 27 marzo ho partecipato alla tavola rotonda sul futuro della Valpolicella, promossa da Terra Viva con l'interessante obbiettivo di coinvolgere tutte le persone, le associazioni, le realtà economiche al confronto. Interessante la tesi dei relatori, sopratutto del dott. Boscaini, di incentrare il futuro della Valle sulla sua vocazione naturale intorno alla vite ed al vino ed a tutto ciò che può essere collegato, mentre andrebbe contrastato quello che non va in quella direzione. Questi i temi forti delle relazioni, condivisibili ma....! In questo spirito vorrei esprimere alcune mie riflessioni, traendo spunto da alcune, appena accennate, provocazioni del conduttore giornalista Angelo Peretti. Invitava, infatti il moderatore a considerare, come anche il vigneto può distruggere la

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Maggio 2013

vocazione naturale ed il paesaggio del nostro territorio .Senza pensare di dare soluzioni, ma invitando tutti a riflettere e cercarle, segnalo tre aspetti che mi balzano agli occhi. Primo, l'eliminazione, quasi sistematica del ciliegio, poco remunerativo, si dice, ma con quale perdita di immagine del nostro territorio, sopratutto in questa stagione della fioritura? Secondo, la messa a dimora di vitigni su tutte le nostre colline,anche laddove i terreni non sono mai stati coltivati se non a vegri, boschi o tuttalpiù prati. Un esempio per tutti, andate a fare una passeggiata da Monte Solane a Chiesa Vecchia di Cavalo, area SIC Sito di interesse comunitario, osservate, visto che ci siete le propaggini del Pastello e chiedetevi: in che interesse comunitario stiamo riducen-

do questo sito? Terzo, l'acquisizione di tutti, o quasi, i terreni per nuovi impianti, non da parte di vignaiuoli ma da industriali del vino o similari e come tali l'obiettivo che si pongono è ridurre al minimo i costi di gestione, non creando posti di lavoro effettivo sul territorio. Va osservato che anche nella ricca Valpolicella la disoccupazione, soprattutto giovanile, si fa sentire, eccome! Ho solo accennato a questi tre aspetti perchè, mi sembra, abbiano un comune denominatore, guardare al massimo profitto oggi. Se cosi è, chi vive e lavora in altri settori con altri interessi, come può essere coinvolto e pensare ad un suo ruolo diverso nel futuro della Valle? Fernando Cottini Fumane

A DARIO. DALLE FILIPPINE AD ARBIZZANO Arriva direttamente dalle Filippine una lettera inviata da suor Carla, da alcuni anni in terra di missione, dopo aver trascorso un periodo presso la scuola materna di Arbizzano. Pubblichiamo di seguito il suo saluto giunto in occasione della Pasqua 2013. Carissimi, con questo raggio di luce entriamo nella vostra casa per augurarvi a tutti una Pasqua piena di Luce, Vita, Rinascita, Gioia, Pace e Amore. La Resurrezione di Cristo sia per tutti voi anche una festa di Speranza e di apertura alla vita che si fa sempre nuova e di forza. Ho ricevuto con tanta, tanta tristezza la notizia della morte di Dario, manca tanto anche a me, era spesso nei miei pensieri e preghiere. Ho sempre tanto amata la vostra famiglia perche' prima di me, voi mi avete accolta e amata. Penso a mamma Teresina, il caffe' alla domenica era sempre preparato, Dario alla porta ad aspettarmi, con il suo sorriso e la sua gioia regalava anche a me momenti di felicita'. Ora lui e' nella gioia piena assieme ai suoi genitori. Lo penso tanto felice. Buona Pasqua Sr Carla e consorelle

“Cosa stanno facendo per noi?” Prendo spunto per far conoscere il mio disagio verso l'Amministrazione dopo aver partecipato nella serata del 12 marzo in sala consigliare alla riunione della consulta pedemontana. L'iniziativa voluta dal Sindaco di indire la consulta presso la sede della sala consigliare del municipio a mio avviso è stata un grosso fallimento di partecipazione. Questa consulta, che minimo si dovrebbe riunire ogni due mesi, evidenzia la necessità di organizzarla di più sul territorio. Qui ad Arbizzano non manca niente, abbiamo spazi e strutture più che sufficienti a contenere tutta la comunità. Potremmo meglio capire come sarà il nostro paese al termine di questa amministrazione. Forse noi di Arbizzano avremo un nuovo cimitero? Forse avremo una

nuova lottizzazione nell'area ex padri Monfortani? In questo modo comprenderemo meglio perché la ditta Urbani ha citato in causa giudiziaria questa Giunta. Avremo forse una o più zone PEEP? Forse che avremo risolto l'eliminazione della linea ad alta tensione a Novare? Forse avremo recuperato la villa Albertini? Forse avremo l'isola ecologica per il nostro territorio? Forse avremo una dislocazione o una maggior presenza di polizia comunale anche nella nostra frazione? Forse avremo risolto i problemi delle nostre strade comunali piene di voragini? Queste ed altre sono le domande che i cittadini di Arbizzano si pongono senza avere una risposta. Dopo 4 anni noi vorremmo che ci fossero più fatti e meno parole. Perché non si prov-

vede a costruire i marciapiedi, unici salvavita per i cittadini nelle vie sempre più trafficate e dove esistono siti come chiese, scuole, asili, palestre, impianti sportivi ecc. Ormai arriviamo a 4 anni di amministrazione e nulla è stato fatto per Arbizzano, questa è la verità! Dove sta la vostra coscienza quando dichiarate che avete fatto onestamente e con zelo il vostro lavoro se per Arbizzano ci avevate promesso di tutto e di più, come alcune delle cose da me sopra citate? Speriamo che prima del termine di questa Amministrazione sia risolto praticamente almeno il problema nuova caserma dei carabinieri di Negrar. Per quello che non si è fatto i cittadini di Arbizzano ugualmente vi ringraziano e …sperano nel futuro. Nereo Gisaldi

POLITICA. M5S, un bel “casino” Sei o sette mesi prima delle elezioni (tempi non sospetti) scrivevo su questo giornale che se i grillini andavano in parlamento finivano all'opposizione. Perché destra e moderati li detestano e alla sinistra fanno solo da alternativa, portando via voti . Quello che puntualmente sta accadendo. Ed è anche sotto gli occhi di tutti che finora il M5S è andato a Roma solo per fare casino, con tanti saluti a tutte quelle sue promesse di voler ricostruire l'Italia . Rispetto chi lo

ha votato e tutti quelli che sognano un mondo migliore, ma è da ingenui credere che un comico genovese e il suo socio, esperto di internet, riescano dove hanno fallito professori di economia e vecchi marpioni della politica. Non c'è proprio nessun elettore che sia rimasto un po' deluso? Comunque, già suonava un campanello d'allarme perché uno degli slogan era questo: “Andiamo là a spazzar via tutto!”. Giordano Salzani

MONOLOCALE: S. Maria di Negrar, grazioso monolocale al piano terra con giardino di proprietà di 40 mq. L’appartamento è composto da un vano unico con bagno, antibagno, ripostiglio, terrazza coperta di 9,00 mq. Ampio garage singolo, ascensore. Ottimo anche per investimento. C.e. richiesta €. 105.000. QUADRILOCALE: Domegliara, ultimo piano, soggiorno con balcone, cucina separata, 2 camere con parquet, 2 bagni (doccia e vasca), rip.. Garage di 25 mq. adiacente ad ampia cantina. Ottimo stato. Classe E. €. 153.000. QUADRILOCALE CON TAVERNA: Negrar loc. Jago, ultimo piano, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere, bagno finestrato, 2 balconi, rip.. Taverna di 40 mq. con camino, bagno/lav., garage singolo. Zona chiusa al traffico. Classe F. €. 165.000. QUADRILOCALE CON GIARDINO: Pedemonte, in quadrifamiliare, ultimo piano, soggiorno con camino, cucina, 2 matrimoniali, bagno finestrato, rip., 2 balconi. Garage, 2 cantine, giardino di 120 mq. Posizione molto comoda e tranquilla. Classe F. €. 180.000. AMPIO APPARTAMENTO: Negrar, secondo piano disposto su due livelli composto da ingresso, soggiorno, zona pranzo, cucina abitabile, 2 camere, bagno finestrato, terrazza panoramica e balcone; mansarda con 2 camere, bagno, lavanderia. Cantina e garage doppio. Classe E. PREZZO DI SICURO INTERESSE. €. 218.000 VILLETTA A SCHIERA D’ANGOLO: Negrar, in posizione panoramica, villetta a schiera d'angolo composta da soggiorno con stufa in maiolica, cucina, 2 camere, 2 bagni, 4 balconi. Mansarda di 30 mq. Taverna con camino, garage singolo. Giardino di 380 mq. Classe energ. F. OTTIMA OPPORTUNITA’. €. 265.000 ATTICO SU 2 LIVELLI: S. Maria, splendido appartamento composto da soggiorno, ampia zona cucina, terrazza panoramica di 15 mq., 2 matrimoniali, bagno finestrato, bagno/lav., seconda terrazza. Terza camera/studio sul soppalco con elegante bagno con vasca. Finiture di alto livello, pluri accessoriato. Ascensore e garage doppio. C.e., richiesta. €. 320.000. VILLETTA A SCHIERA LOC. VALFIORITA: S. Maria, molto comoda ai servizi, porzione centrale composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, bagno finestrato; al primo piano tre camere da letto, bagno finestrato con doccia idromassaggio e balcone. Ampia taverna con camino, doppio garage. Giardino piantumato di 165 mq. fronte/retro. Ristrutturata nel 2004. Da vedere. Classe energ. E. €. 338.000


CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

ALL’AVANGUARDIA NELLA CURA DEL PIEDE DIABETICO Il problema del “piede diabetico” sta progressivamente assumendo i caratteri di una vera e propria pandemia a livello mondiale; l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima infatti che la popolazione di soggetti diabetici sia destinata ad aumentare drasticamente nel corso dei prossimi anni, e parallelamente anche il numero di soggetti colpiti da piede diabetico (circa il 15% di essi sviluppa un’ulcera del piede nel corso della propria vita) è destinato ad aumentare considerevolmente. Per effetto di questi dati epidemiologici, oggi si calcola che nel mondo ogni 30 secondi viene amputata una gamba per effetto delle complicanze del diabete. Anche nel nostro territorio la situazione non si discosta da questo andamento: i recenti dati Istat stimano nel 4.9% la prevalenza del diabete mellito in Italia nel 2010, rispetto al 3.9% della stima del 2001. Più in dettaglio, si calcola che nella regione Veneto il numero attuale di soggetti diabetici superi di poco le 200 mila unità (dato sicuramente sottostimato, in quanto non tiene conto del “diabete sommerso”, ovvero di quei soggetti che ancora non sono stati diagnosticati come diabetici, ma che di fatto lo sono), per una prevalenza pari a 4,2% (fonte ISTAT). Se consideriamo che appunto il 15% di queste persone è “destinato” ad avere problemi di piede diabetico, si può calcolare che quasi 31 mila abitanti del Veneto avranno bisogno di appropriate cure, diagnosi e prevenzione per evitare il rischio di amputazione d’arto. Proprio in questa ottica è nato, ormai quasi 5 anni fa,il Servizio Piede Diabetico e Vulnologia della casa di cura Pederzoli, rivolto alla cura, diagnosi e prevenzione delle lesioni ulcerative degli arti inferiori nei soggetti diabetici. Il Servizio è stato da subito impostato per garantire al paziente un approccio multidisciplinare al problema, con l’apporto di diversi specialisti coordinato nelle varie fasi della patologia e modu-

lato a seconda delle varie necessità che il paziente stesso presenta, in primis quelle relative alla prevenzione, per la quale è sempre stato riservato un occhio di riguardo. Questo tipo di organizzazione si è dimostrata la più efficace a livello internazionale nell’abbattere il numero di soggetti che subiscono una amputazione di gamba, che nella nostra realtà è ad oggi inferiore al 3% dei casi trattati. Per ottenere questo tipo di risultati sono stati necessari ingenti investimenti, sia in termini di risorse umane, sia in termini di risorse organizzative (possibilità di posti letto per ricovero, spazi in sala operatoria ed angiografica per gli interventi chirurgici), sia soprattutto in termini di risorse economiche, con l’acquisto di tecnologie all’avanguardia: proprio in questo settore, infatti, la ricerca e le varie aziende farmaceutiche sono sempre molto attive, riuscendo, soprattutto nel recente passato, a mettere a disposizione dei medici e degli infermieri apparecchiature e materiali sempre più sofisticati e performanti che, se usati correttamente, consentono di trattare e di recuperare situazioni drammatiche che,fino a poco tempo fa, sarebbero state candidate ad amputazione d’arto. Nel corso di questi 5 anni, il numero di soggetti trattati è progressivamente cresciuto. Nel 2012 abbiamo eseguito circa 400 interventi demolitivi e ricostruttivi sul piede diabetico, oltre 250 interventi di rivascolarizzazione endovascolare (prevalentemente) e/o chirurgica, circa 5000 visite ambulatoriali e di prevenzione. Il tasso di amputazioni di gamba è ad oggi inferiore al 3% dei casi trattati. Per suggellare questa nostra esperienza, abbiamo recentemente organizzato un importante congresso dedicato al piede diabetico ischemico (complicanza questa che, più di altre, aumenta il rischio di amputazione di gamba) intitolandolo “i dubbi amletici” proprio per evidenziare le difficoltà di scelta del miglior

trattamento possibile nel vasto panorama di materiali e tecnologie all’avanguardia di cui oggi disponiamo. Circa 150 medici specialisti provenienti da tutta Italia hanno partecipato all’evento, che ha visto la presenza tra i relatori ed i moderatori dei massimi esperti nazionali ed internazionali sull’argomento. I temi trattati hanno spaziato da una revisione delle indicazioni e delle controindicazioni dei vari interventi di rivascolarizzazione, ad una panoramica sui nuovi approcci e materiali disponibili, ad una analisi del corretto approccio al paziente critico fino alle migliori strategie per evitare le recidive di ischemia al piede. Una intera sessione è stata dedicata alla ischemia critica non rivascolarizzabile, evenienza che espone i pazienti ad un rischio elevatissimo di perdita dell’arto; in particolare, si è discusso sul ruolo che potrebbero avere alcuni nuovi approcci terapeutici come le cellule staminali, la LDL aferesi e la RMN a bassa intensità nel ridurre questo rischio. Sono inoltre stati eseguiti interventi chirurgici di amputazione, ricostruzione e rivascolarizzazione di pazienti con piede diabetico ischemico in diretta dalle sale operatorie della casa di cura Pederzoli con proiezione in aula congressuale, sessione questa particolarmente gradita ai partecipanti, che hanno potuto così constatare nella pratica clinica quanto appreso nel corso delle varie relazioni dell’evento. Gli interi contributi scientifici sono stati infine pubblicati sul sito internet del Servizio Piede Diabetico e Vulnologia (www.piedediabetico.com), da dove sono completamente e gratuitamente consultabili e scaricabili. Ma le soddisfazioni non finiscono qui. Da Gennaio 2013 il Servizio Piede Diabetico e Vulnologia conduce uno studio multicentrico internazionale che si propone di sperimentare l’efficacia e la sicurezza di una nuova procedura, la Risonanza Magnetica Terapeutica a bassa

intensità, in aggiunta alla terapia standard nella gestione delle ulcere neuro-ischemiche del piede diabetico. Lo studio, a cui partecipano enti ospedalieri italiani e tedeschi, è rivolto a soggetti diabetici con ischemia non critica d’arto e con ulcere del piede presenti da almeno 3 settimane. Questo tipo di trattamento, inizialmente orientato soprattutto a patologie dell’ambito ortopedico, fisiatrico e riabilitativo, sembrerebbe capace di impattare positivamente anche sui processi di guarigione delle ferite. Infatti, il campo magnetico generato da questa apparecchiatura e combinato con particolari forme d’onda elettromagnetica , se applicato localmente alla parte anatomica interessata (in questo caso il piede) avrebbe un effetto terapeutico. La durata totale del trattamento è di 4 settimane, durante le quali il soggetto deve eseguire 2 cicli terapeutici quotidiani della durata di 24 minuti ciascuno; per testare l’effettiva efficacia del prodotto, alcuni soggetti potrebbero ricevere casualmente un’apparecchiatura identica a quella in studio ma non funzionante; a questi ultimi pazienti sarà comunque garantito un adeguato trattamento della lesione ulcerativa al piede secondo il protocollo standard solitamente applicato. Va infatti precisato che la Risonanza Magnetica Terapeutica è proposta in questo studio NON come sostitutiva di altri metodi, ma in AGGIUNTA ad essi, in quanto non interferisce con altri presidi. Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al Servizio Piede Diabetico e Vulnologia. Dr Cristian Nicoletti Responsabile Servizio Piede Diabetico e Vulnologia Casa di Cura Dr Pederzoli Peschiera del Garda (Vr) Contatti: 045/6444387, www.piede-diabetico.com piedediabetico@cdcpederzoli.it

pubbliredazionale


le vostre Lettere

LIBERAZIONE

7

Maggio 2013

FEDE

“25 aprile in Piazza Bra”

“Cattolico a tutto tondo”

Certo si potrebbero scrivere dei tomi sulla liberazione e su tutte le sue sfaccettature. Io, invece, vorrei solo ricordare la libertà personale, quella che, mi hanno insegnato, quella che finisce dove inizia quella degli altri. Proprio il 25 Aprile, mi trovavo in Brà con la speranza di assisterete a una parte della cerimonia di commemorazione della liberazione dal regime. Ed eccomi accontentata: c'era la banda, l'esercito, i bellissimi carabinieri e, finito il minuto di silenzio si rompono le righe, in tutti i sensi. Questo, naturalmente, valeva anche per noi del pubblico, ma come copione recita, a cerimonia non

Egregio Direttore, spero che la qualifica di "cattolico a tutto tondo" non significhi per lei appartenere alla categoria minoritaria di cristianucci. Chi crede in Dio e lo manifesta apertamente è soprattutto una persona razionale e coerente, al contrario di chi si dichiara ateo. Infatti, nessuno di noi è nato per merito esclusivo dei genitori. Anzi, capita spesso che si nasca per lo"sbaglio"dei genitori. I quali accendono la vita, ma non sono certo loro a predisporre spermatozoi ed ovuli per formare cellule e via di seguito. O forse è stata una natura autoreferente, nata dal nulla, che crea, inventa e predispone tutto, compresi i complicati sistemi elettromagnetici, digestivi, respiratori, immunologici, cerebrali, ecc; e in più, la coscienza o consapevolezza, la libertà di pensiero e d'agire, la volontà, la razionalità e tutto il resto? E donde la vita? Date a tutti gli scienziati di questo mondo gli stessi elementi non vitali di spermatozoi e ovuli e non nascerà nessun bambino. Date loro gli stessi elementi di un chicco di frumento (la sua farina) e non crescerà una spiga. Molti scienziati o presunti

ancora conclusa, ecco il classico personaggio egocentrico che si mette ad urlare in mezzo alla folla incitando ad andare a casa tutti ed a far tornare a casa i Marò, che secondo lui erano molto più degni di portare la divisa. Ora, tralascio la descrizione fisica dell'individuo che lasciava molto a desiderare, ma il problema è che costui non la smetteva. Nonostante fosse fuori luogo e assolutamente insolente nei confronti dei militari presenti, nessuno diceva niente. Allora mi adopero a farlo star zitto come potevo, ma una signora mi riprende chiarendomi che ognuno deve essere libero di dire la sua. Ecco - a parte il fatto che se la signora lo riteneva

adeguato quel personaggio poteva anche portarselo a casa - mi sono subito chiesta: e la mia libertà ? Se chiunque è libero di calcare la scena senza titolo e senza copione, allora e ma la mia libertà di assistere ad una manifestazione così importante, senza avere un tormentone che urla nelle orecchie della gente, dove la mettiamo? E i ragazzi che manifestavano allora? Come dovevano sentirsi, apostrofati a quel modo da uno che probabilmente non sapeva nemmeno come si scrive LIBERAZIONE. La libertà inizia dove finisce l'educazione? No, perché se è così, allora oggi siamo proprio messi male. Laura Baglieri

M5S

“Lobby che dominano il mondo” Caro Direttore, alcune idee promosse da M5S sono interessanti, perché sollecitano a realizzare una politica più sobria e un ricambio della classe dirigente italiana. Nel contempo preoccupa che Gianroberto Casaleggio pubblicizzi sul proprio sito video denominati “Prometeus” e “Il futuro secondo Casaleggio”. Riporto alcuni stralci assai inquietanti. “L’uomo è Dio, è ovunque, è chiunque, conosce ogni cosa…Questo è il nuovo mondo di Prometeus, tutto è iniziato con la rivoluzione dei media, con Internet. Nel 2047 ognuno ha la sua identità in un network sociale e mondiale creato da Google di nome Earthlink, per essere tu devi essere in Earthlink o non avrai identità…2054: Prima elezione in rete per un governo mondiale chiamato GAIA. In Gaia partiti politici, ideologie, religioni spariscono: l’uomo è il solo proprietario del suo destino, la conoscenza collettiva è la nuova politica”. Volumi autorevoli affermano l’esistenza di centrali di potere che dominano l’alta finanza e l’economia mondiale e che operano per indebolire lo Stato e i partiti, affinchè non ci siano leggi che possano limitare l’avidità e l’espansione di questi poteri forti. Gli autori sottolineano che le religioni, difendendo i diritti fondamentali della persona e dei popoli, sono considerate da queste centrali di potere un elemento di disturbo. Stiglitz, per esempio, documenta come le idee insegnate dalla “New Classical Scool” di Chicago siano deleterie, influiscano molto sull’operato dei dirigenti della “Federal Reserve” e su chi controlla l’alta finanza e l’economia mondiale. Proprio in quella scuola di pensiero sta la radice ideo-

logica che ha ideato i prodotti finanziari tossici, veicolati dalle grandi banche internazionali: se il mercato ha in se stesso il potere di sanare ogni propria anomalia, non deve rispondere ad alcuna legge e lo Stato non deve intervenire in economia con strumenti regolatori poiché inefficace. Seguendo le follie di Chicago, per superare ogni crisi economica bisogna dare libero sfogo al mercato e incentivare i consumi, anche se l’indebitamento dovesse crescere…I sussidi ai disoccupati non sono necessari, perché le persone non sono mai disoccupate, tutt’al più si godono il tempo libero e, dei prestiti per finanziare i consumi…Dai neo classici è nato il modello chiamato ‘monetarismo’ che ebbe molto seguito negli anni Settanta e primi Ottanta: legare le mani allo Stato, imponendogli di aumentare l’offerta di moneta in base a un valore fisso ogni anno. Domato in questo modo il governo, i mercati potevano produrre indisturbati i loro miracoli. La convinzione che i mercati fossero efficienti e capaci di autoregolarsi e deregolamentati si adattava perfettamente a molti interessi

di parte. Appare chiaro perché religioni, partiti e organizzazioni sindacali debbano sparire: una volta eliminati, chi potrà opporsi a queste ingiustizie? L’art. 49 della nostra Costituzione e le norme in vigore impongono giustamente che la politica si attui attraverso i partiti, che essi siano soggetti alle norme delle associazioni riconosciute e quindi rispondano allo Stato, non solo sotto il profilo finanziario, ma anche per la conduzione, che deve essere effettivamente democratica. Insomma, non eliminare i partiti, ma imporre regole per garantirne la trasparenza e la gestione democratica, è la strada per rinnovare la politica del nostro paese. Fatta salva la buona fede di coloro che aderiscono al movimento, la volontà di disintegrare i partiti dimostrata da M5S e i messaggi veicolati dai video “Il futuro secondo Casaleggio” e “Prometeus” sembrano favorire il disegno dell’alta finanza e delle lobby economiche mondiali, piuttosto che promuovere una civiltà più umana e rispettosa dei diritti fondamentali. Mario Rossi

tali, pur benemeriti per medicina o altro, si sono rivelati fasulli quando hanno cercato di dimostrare che bastava l'uomo per spiegare la vita, l'universo, l'origine del mondo, con teorie cervellotiche e puerili. Prendete il prof. Craig Venter che diceva di aver creato la vita artificiale: l'ha solo manipolata, ma creare è tutta un'altra cosa. Prendete la Montalcini: grande scienziata, però si ostinava a cercare nel cervello il punto di partenza della coscienza umana. Que-

347.7924230 Cell. 348.6048345

sta parte dallo spirito, non dal cervello. Adesso lo sa anche lei. Queste non sono fantasie, elucubrazioni, non è fede campata in aria, ma razionalità, logica, è un affidarsi a Chi ha creato l'universo, tutto e tutti, che può fare tutto, compreso quello di poter trasformare questa vita in un'altra più simile alla sua. Sicuramente anche Papa Francesco è un cattolico a tutto tondo e lo dimostra coerentemente con la parola e coi fatti. Livio Lovato

Anche il Rettore dell’Università legge L’Altro Giornale

di Lorenzo Quell’Oller

PESCANTINA: APPARTAMENTO SU DUE PIANI COMPOSTO DA SOGGIORNO-COTTURA,TRE CAMERE, 2 BAGNI, AMPI BALCONI E GARAGE. EURO 210.000 PONTON: BILOCALE DI AMPIA METRATURA, MANSARDATO, OTTIME FINITURE. EURO 100.000 TRATTABILI DOMEGLIARA: PROPONIAMO IN AFFITTO TRILOCALE AL PIANO TERRA CON PICCOLO GIARDINO. EURO 480 MENSILI SAN GIORGIO: RUSTICO ABITABILE DI AMPIA METRATURA DIVISIBILE IN BIFAMILIARE. GIARDINO DI PROPRIETÀ. POSIZIONE PANORAMICA . CALMASINO: RUSTICO DI AMPIA METRATURA IN BELLA POSIZIONE CON CIRCA 30000 METRI DI TERRENO AGRICOLO.PREZZO INTERESSANTE S.AMBROGIO: BILOCALE AL PIANO RIALZATO CON POSTO AUTO. EURO 95.000 S.AMBROGIO: APPARTAMENTO MANSARDATO COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO, 2 CAMERE, SOGGIORNO CUCINA, BAGNO. DOPPIO GARAGE, CANTINA. SPESE CONDOMINIALI MINIME. EURO 149.000


le vostre Lettere

ELEZIONI

MATRIMONI

“E i religiosi?” Ho ascoltato dal TG che nel bianco Veneto bene (Vicenza) i matrimoni di rito civile superano numericamente (di poco) i matrimoni di rito religioso. La notizia è allarmante ma non ancora preoccupante. Siamo solo all'inizio del cambiamento. Tutto ciò che inizia ha la fine. Nel mio vissuto - 80 anni -, ho avuto l'occasione di veder tramontare dittature consolidate, governi assestati politiche e ideali stabilizzati, e certezze assolute. Gli atteggiamenti delle giovani coppie moderne, vogliono dimostrare di avere capito, che si può vivere con i propri mezzi, sulle proprie gambe e pensare con la propria testa, senza il terrorismo delle superstizioni. Vivere in libertà per la loro propria volontà aldilà delle protezioni esoteriche. Libertà di ragionare e di decidere senza la guida di insegnamenti sull'etica della vita all'indirizzo dal leggendario uomo, dall'incerta esistenza fondatore di una religione, sull'eco di mitiche favole, pregne di fantasmi ,spiriti.; in virtù delle quali vengono corrisposti prodigiosi miracoli a riscontro di arzigogolate suppliche. La notizia ci è giunta gradita, inoltre lancia un significativo segna-

Maggio 2013

le di modernizzazione e di rivoluzione. Noi secolaristi abbiamo pazienza. Il cambiamento siamo certi che avverrà. Non sarà nei prossimi giorni, ci basta vedere il segnale di partenza…sappiamo bene che anche la sequoia per grande sia ha iniziato dal piccolo seme. Il tempo è dalla nostra parte. Per ora ci rallegriamo di avere partecipato alla semina. Il germoglio che vediamo oggi, è dovuto alla semina di chi ci ha preceduto. I posteri nostri godranno lo sviluppo e la crescita di questo germoglio. Non vi è notizia migliore da ascoltare per un sognatore libertario. Le nuove libere generazioni, sapranno scegliere il modo migliore per proseguire la vita con azioni utili per la madre terra a produrre alimenti sani non sofisticarti, come si è fatto fin'ora, mirati solo al profitto. Emilio Bellot

8 ALCOL

“Un commento”

“... si presenta”

Dopo il voto del febbraio scorso, che tutti hanno definito di protesta e cambiamento,il quale ha dato tanto successo al movimento 5 Stelle di Grillo, sono andato a controllare il consenso o meno dei vari partiti su tutto il Paese. Il risultato è questo: il movimento di Grillo ha principalmente sottratto i voti a PD e PdL al Centro-Sud, con percentuali oltre il 30% in Sicilia-Sardegna e Marche, ed alla Lega al Nord con percentuali che hanno raggiunto più del 25%. Solo in LombardiaTrentino A.A. e Valle d'Aosta il suo successo è stato molto più limitato con percentuali del - 10 7%. Questo significa che in Trentino ed Aosta si amministra bene il 90% delle tasse che rimangono sul posto e che il progetto del nuovo Presidente della Regione Lombardia, Maroni della LN, di trattenere sul posto, in tutte le Regioni,il 75% di quello

Leggendo un giornalino di Alcolisti Anonimi (Insieme in A.A.), ho trovato una pagina che mi ha colpito per la sua cruda verità. Credo quindi che meriti di essere messa a disposizione di molte persone e condivisa con quanti ne fossero interessati. Eccola, la presento ringraziando quell'amico "anonimo" che ha avuto questa stupenda intuizione e bravura nel mettere a nudo la malattia. “Io sono l'alcolismo. Io sono la tua malattia. Io odio il Potere Superiore. Io odio chiunque abbia un programma. A tutti coloro che vengono in mio contatto, io auguro la morte e la sofferenza. Permettimi di presentarmi: io sono l'alcolismo. Io sono furbo, sconcertante e potente. Io ho ucciso milioni di persone e ne sono contento. Io amo sorprendere e stupire. Io adoro spacciarmi per amico ed amante. Non è forse vero che ti ho dato piacere? Io adoro farti male. Io amo farti piangere. Ancor di più amo stordirti a tal punto da non farti più ne piangere ne soffrire. Non puoi più provare nulla. Questa è vera gloria. Io ti darò una fugace gratificazione in cambio di una lunga sofferenza. Ero sempre a tua disposizione. Mi hai chiesto di far parte della tua vita quando le cose non ti

Per le vostre lettere scrivete a: articoli@laltrogiornalevr.it

che si paga è voluto e gradito da tutti i cittadini. Detto ciò mi permetto pertanto di suggerire,nell'interesse Nazionale,a tutti i nuovi eletti in Parlamento , indipendentemente dal loro colore politico,di compattarci per legiferare insieme,in questa attuale labile maggioranza,poche cose ma molto importanti e poi ritornare al voto. Cioè: una nuova legge elettorale ove i cittadini possano esprimere la preferenza; la riduzione dei parlamentari ed eliminazione dei Senatori a vita; semplificare la legislazione con una sola Camera dei deputati per le leggi Nazionali,attribuendo al Senato quelle Regionali; stabilire che le Regioni siano tutte uguali e trattengano autonomamente il 70-75% di quello che si paga sul posto. Tutto ciò, se si ama l'Italia, è indispensabile per rinnovare e cambiare in meglio il Paese e renderlo così più responsabile ed efficiente eliminando gli sprechi. Solo così questa nostra cara Italia risolverà, definitivamente, i suoi atavici problemi come ha fatto la Germania con una struttura Federale responsabile. Renato Tomezzoli

andavano bene. Quando dicevi che non meritavi quelle cose io ero l'unico a darti ragione. Insieme siamo stati capaci di distruggere tutte le cose belle della tua vita. La gente mi sottovaluta. Loro prendono seriamente gl'infarti i colpi apoplettici e il diabete, sono dei superficiali. Loro non sanno che senza il mio aiuto queste malattie non sarebbero così gravi. Io sono una malattia veramente odiata. Non arrivo senza essere invitato. Tu scegli di avermi. Moltissimi mi hanno preferito al benessere e alla tranquillità. Io odio tutti coloro che hanno un programma di dodici passi. Odio le vostre riunioni, il vostro Potere Superiore. Tutto questo mi sfinisce tanto da non farmi funzionare com'è mia abitudine. Ora debbo acquietarmi. Non mi vedete ma sto crescendo, più grande che mai. Quando solo esisti, io posso vivere. Quando vivi, io solo esisto. Ma sono qua. Insieme c'incontreremo, se c'incontreremo di nuovo ti auguro sofferenza e morte così che io possa vivere”. Se pensi di chiedere informazioni sugli oltre venti gruppi A.A. ben funzionanti in Verona e Provincia chiama il 3343952277. Serene 24 ore Luigi


DIALOGO

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Maggio 2013

CRIMINALITÀ

NUOVO GOVERNO

“IMU, prima controllare”

Un nostro collaboratore aggredito

Caro Direttore, sembra che uno dei temi centrali per la tenuta del nuovo governo sia l'abolizione dell'Imu sulla prima casa. Considerato che, anche per la sinistra, la proprietà non è più un furto, la trovo una cosa sacrosanta. Tuttavia mi permetterei di suggerire a chi imposterà la nuova Imu sulle seconde case di trovare un modo per fare dei distinguo. Mi riferisco a persone anziane che hanno in usufrutto case dei figli da cui non beccano un quattrino, mi riferisco a chi lavora all'estero ed ha lasciato la bicocca di famiglia considerata seconda casa pure essa, mi riferisco a tanti altri casi di ingiusta attribuzione di seconda casa. Non sarebbe il caso, prima di applicare questa vergognosa tassa, di andare a vedere i redditi, o magari, visto che questi si possono agevolmente mascherare, i tenori di vita dei possessori di ville e villette in località amene, usate magari solo qualche settimana l'anno e lasciare in pace chi già tribola a sbarcare il lunario ? Umberto Brusco - Bardolino

A malincuore, stavolta devo scrivere un “pezzo” in prima persona. Un mio esposto/denuncia/querela presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona nei confronti d’una cittadina moldava, O. F. in cui veniva sottolineata l’esigenza di tutela da offese e danni (non solo fisici, materiali e morali ma pure alla mia professionalità e dignità provenienti dalla donna o da qualcun altro magari ipoteticamente sobillato da lei), ha avuto esiti purtroppo prevedibili il 5 marzo scorso a Rosegaferro. Preciso che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona ha rubricato quanto riferito nell’esposto (appropriazione indebita, furto, furto aggravato, minacce, ingiurie) ordinando le indagini in merito. Avendo intenzione di realizzare servizi su case abbandonate o in rovina mi

25 APRILE: tutto rosso Davvero commoventi le molte bandiere rosse (e le poche italiane) che garrivano nelle piazze italiane nel ricordo del 25 aprile. Ma sui testi di storia non stava forse scritto che l'Italia fu liberata, oltre che dal modesto contributo (numerico) dei partigiani, dagli alleati, in particolare, americani? Invece, nessuna parola o gesto di ringraziamento è risuonata nelle piazze per il sangue versato da quegli ignoti stranieri. Neppure una minuscola bandierina a stelle e strisce alzata al cielo. E’ malizia supporre che le “casuali” dimenticanze velino in realtà l’inconfessabile volontà di apporre solo il sigillo “rosso” sul copyright della liberazione antinazista? Chi in questi anni non ha mai voluto festeggiare la liberazione per non dare troppa enfasi al mito (e i miti si sa, non sempre fanno rima con Verità) della resistenza partigiana, pensi che, diversamente dall’Italia, il “25 aprile” di tanti altri Paesi europei, significò nientemeno che il passaggio dalla padella alla brace: da una dittatura di destra ad una di sinistra. L’Italia è stata solo un po' più fortunata. L'anno prossimo tutti in piazza, se non altro, per il pericolo sventato! Gianni Toffali - Verona

GRECIA - ITALIA

“Sapori e cultura” Il Gruppo Scaligero Italia-Grecia organizza presso il Circolo Sottufficiali di via Cantarane 1, una serata Italo Greca con musiche, cena e possibilità di danze alla fine, se non saremo troppo sazi e stanchi. Verrà allestito un ricco buffet a cura del locale ristorante e con la supervisione della nostra insegnante Eleftheria. La parte musicale sarà compito degli amici greci

dottori Danis e Mixalis che si alterneranno al bouzouki e alla chitarra, oltre che al canto assieme alla nostra insegnante e valente interprete. L’incontro avrà inizio alle ore 19.30 di venerdì 10 maggio. Una serata che sarà il preludio ad una serie di manifestazioni similari, sempre più migliorando. Gruppo Scaligero Italia - Grecia

trovavo nella zona tra Villafranca e Rosegaferro quando scorgevo casualmente l’auto guidata da O. F. Andava nella mia stessa direzione e s’è subito accorta di me. Forse per questo s’è fermata a parlottare ad un distributore di benzina con un tizio che guidava un autocarro (evidentemente da lei ben conosciuto). Poi, prima la donna e poi l’autocarro sono ripartiti in direzione Villafranca. Io, invece, mi sono avviato verso Rosegaferro raggiungendo anche via Principe Amedeo dove erano ubicate alcune vecchie case che potevano interessarmi. A lato della chiesa, però, notavo che stava parcheggiato lo stesso furgone di prima e, fermatomi incuriosito a lato della strada telefonavo con il cellulare ad un mio collaboratore, ben a conoscenza dell’intera vicenda, riferendogli quanto avevo visto, quando mi s’è avvicinato il tizio che guidava l’autocarro, un energumeno a me del tutto sconosciuto, il quale ha iniziato a minacciarmi. Io me ne sono andato lasciando il prepotente figuro alle sue invettive nei miei confronti. Di fatto, imponendomi con minacce ed ingiurie d’allontanarmi, il tipo m’ha

impedito d’esercitare la mia attività giornalistica. Il giorno dopo mi sono recato presso l’Ufficio Provinciale del Pubblico Registro Automobilistico con la targa dell’autocarro per risalire al proprietario e/o locatario. Venivo così a sapere nome, cognome e residenza dell’invasato che s’era permesso d’offendermi, minacciarmi e obbligarmi ad andarmene, ostacolando il mio lavoro. Ho trasmesso una memoria al mio legale di fiducia affinchè venga allegata agli atti inerenti all’esposto nei confronti della O. F. che persiste con atteggiamenti delinquenziali. Dato che P.C. aveva annotato la mia targa da cui potrebbe risalire al mio indirizzo per compiere ipotetiche “rappresaglie” e/o intimidazioni e/o altro ovviamente di negativo, ho provveduto a presentare a suo carico un ulteriore esposto per minacce e ingiurie con relativa diffida dal compiere azioni lesive o quant’altro. Il quadro pseudoumano che si ricava è sconcertante. E riferito per competenza anche all’Ordine dei Giornalisti del Veneto perché valuti un suo ulteriore intervento di salvaguardia professionale. Claudio Beccalossi


GUIDO GONELLA UN GRANDE STATISTA E UN UOMO PERBENE La crisi e la necessità del rilancio: riflessioni e proposte Il Centro Studi Guido Gonella di Verona, in collaborazione con un gruppo di docenti delle Università di Verona, Padova, Bologna e Milano-Cattolica, ha promosso una serie di iniziative culturali aperte alla cittadinanza, rivolte in particolare ai giovani. La motivazione principale dell'organizzazione di questi incontri si basa sulla consapevolezza che l’impegno sociale e politico debba essere radicato in un substrato culturale. Attraverso l'analisi e l'approfondimento di argomenti di interesse politico ed economico si riesce a valorizzare le radici della nostra storia. Il primo incontro si è svolto l’11 dicembre 2012 presso il Teatro “Alle Stimate” di Verona. Il prof.Stefano Zamagni dell’Università di Bologna e membro del Comitato scientifico del Centro Guido Gonella, ha avvinto un uditorio di oltre 350 persone su un tema di grande attualità per l’eco-

nomia e la società italiana ed europea: “Se si deprecano gli effetti della crisi perché non se ne aggrediscono le cause ? La risposta dell’economia civile “. A questo intervento ha fatto seguito quello, altrettanto interessante, dell’Avv. Carlo Fratta Pasini, Presidente del Banco Popolare. Nel secondo incontro il prof. Edward O’ Boyle, ricercatore senior del Mayo Research Institute, West Monroe, Louisiana, promotore e finanziatore del “ Verona Prize – Premio di laurea per ricerche sull’economia personalista – 1^ edizione “, ha tenuto una lezione magistrale su: “John Paul II on Economic Freedom”, in cui ha analizzato le encicliche sociali di Giovanni Paolo II. In questo contesto abbiamo conferito a cinque finalisti, neo-laureati italiani, il “Verona Prize”. Il primo premio di euro 2.000 è stato assegnato alla dott.ssa Costanza Tognini per la tesi

Un momento della cerimonia ufficiale per il centenario della nascita di Guido Gonella

di laurea specialistica conseguita presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sotto la guida della Prof.ssa Simona Beretta: “Politica di genere in Indonesia: una ricerca su donne e sviluppo”. A conclusione del secondo incontro, il Prof. Zamagni ha tenuto un altro intervento magistrale su : “Benedetto XVI e la Caritas in Veritate”. Nel corso dei nostri

Guido Gonella nel ricordo di Giulio Andreotti La frequentazione tra Giulio Andreotti e Guido Gonella fu intensissima. Entrambi parteciparono, da protagonisti, alla ricostruzione italiana del dopoguerra, alla lunga stagione degasperiana e alla partecipazione dei cattolici al governo del Paese. Tra le testimonianze di quell'amicizia c’è il ricordo che Giulio Andreotti ha lasciato sulla rivista “30 giorni”. Presidente, qual è il suo primo ricordo di Gonella? “Universitario. Correva il lontano 1938 e dovevo sostenere il mio primo esame all'Università. Gonella era assistente del professor Del Vecchio alla cattedra di Filosofia del Diritto. Mi diede trenta, ma aggiunse Giulio Andreotti che avevo sì risposto quel che il professore aveva scritto, ma che “le tesi erano quasi tutte sbagliate”. Bisogna ricordare che Del Vecchio era anche Rettore della Sapienza e che qualche mese dopo l'episodio venne rimosso, come tanti altri docenti, tra cui Gino Arias, che insegnava Economia politica e, di più, era coautore della carta fascista del lavoro, a causa delle leggi razziali. Gonella rimase sempre vicino e solidale con il suo Professore. Una vicinanza che motivò anche nell'ambito degli studenti e laureati cattolici”. Anni difficili per i giovani cattolici... “Gonella era un punto di riferimento per tutti noi. Innanzitutto, perché era redattore di politica estera dell'Osservatore Romano, ma anche, e forse soprattutto, perché era amico dell'allora Monsignor Montini. Quando poi De Gasperi mi volle accanto a sé, ci frequentammo anche per via del suo incarico di Direttore del nostro giornale clandestino. Un ruolo politico molto importante a cui si aggiungevano le notizie che Gonella riusciva a fornirci del panorama internazionale. I fascisti ne erano talmente indispettiti che alternavano ai picchettaggi alle edicole gli insulti sul settimanale Guf di Roma”. Gonella ebbe dunque un ruolo attivo nell'antifascismo cattolico? “Fu anche arrestato. Per lui intervenne la Segreteria di Stato. Ma poi ricordo la distribuzione di false carte d'identità con timbri dei comuni del Sud liberati; oppure i viveri raccolti per vie misteriose e distribuiti anche ai carabinieri che erano alla macchia assistiti da Don Pignedoli. E così indimenticabile fu la prima distribuzione del Popolo diretto da Gonella per le vie di Roma appena liberata”. Gonella ebbe un ruolo centrale nella Dc. Ne condivise l'impostazione degasperiana? “Di più: condivise con il Presidente De Gasperi l'idea di partito d'opinione, che poi tramontò per via di altre considerazioni. Ma sono certo che non gli piacque mai l'idea della DC divisa in correnti. Il partito, come scrisse, era per lui milizia ideale, coalizione di uomini che intendono affermare l'integrità della loro fede. E Croce fu suo acerrimo avversario. Tanto da affermare che non avrebbe mai accettato la vergogna di vedere un cattolico Ministro della Pubblica Istruzione. Poi Croce cambiò idea e il rapporto tra i due divenne di stima reciproca”. Ma Gonella fu anche Ministro di Grazia e Giustizia. Comprese subito del Ministro Guardasigilli la duplice vocazione: tecnico-giuridica e umana. Furono chiari gli obiettivi che si era dato, tra cui una riforma della legge sul Consiglio Superiore. Ma ciò che gli interessava maggiormente era l'aspetto umano, per cui si battè contro l'innaturale affollamento delle carceri. Gonella è un riferimento ideale di ogni Guardasigilli". Il ricordo che, secondo lei, ha maggiormente colto il valore della personalità di Gonella? “Quello di Giovanni Paolo Il che scrisse: “Fu sincero figlio della Chiesa, illustre statista, autorevole studioso e docente di diritto e dell'insegnamento sociale cristiano. Amo ricordarne la fede schietta e il servizio reso per tanti anni al suo Paese e alla causa della libertà”. Parole che condivido totalmente”. Bruna Pavesi Castelli Presidente Associazione Donne Valpolicella

primi due incontri sono intervenuti, tra gli altri, la Prof.ssa Donata Gottardi, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, il Prof. Giuseppe Favretto, Pro-Rettore Vicario dell’Università di Verona, Mons. Giancarlo Grandis, Vicario per la cultura e il sociale, la Prof.ssa Cristina Spiller del Dipartimento di Scienze Economiche del-

l’Università di Verona, la Prof.ssa Daniela Parisi del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Prof. Giovanni Tondini, già Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona, il Prof. Giandemetrio Marangoni del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona, il Dott. Adriano Tomba, Segretario generale della Fondazione Cattolica Assicurazioni, la signora Cristina Merzi, Family Banker di Banca Mediolanum e tanti altri. Da questi incontri è emerso il desiderio di confronto su una situazione politica ed economica che necessita di un rapido rinnovamento a partire dalle proposte concrete del mondo imprenditoriale, dei lavoratori e della società civile. Il percorso di risanamento vogliamo leggerlo alla luce del pensiero e dell'esperienza di Guido

Gonella, il grande statista veronese che ricordiamo per la sua straordinaria testimonianza morale e per il suo notevole apporto culturale e politico. Se è vero che non si può separare l’uomo dal progetto di cui è partecipe, l'eredità di cui ci facciamo promotori consiste nel custodire l’uomo e il suo ambiente per riuscire ad avere una nuova possibilità di crescita. L'augurio resta ai giovani, nelle parole della nota che accompagnava le “Tribolazioni della democrazia”, apparse alla fine del 1978 per i tipi di Studium in cui Guido Gonella scriveva: “Non è mai troppo tardi per il coraggio morale e per l’intraprendenza politica che sappia porsi anche contro corrente nello sforzo di salvare ciò che non può essere sacrificato e di ricondurre l’Italia lungo la via di una nuova rinascita”. Giuseppe Gaburro Presidente del Centro Studi Guido Gonella Verona

IL MIO RICORDO DI GUIDO GONELLA Tracciare il profilo di una personalità come quella di Guido Gonella in breve spazio è un’impresa ardua: siamo davanti ad un uomo di statura superiore. Ricordo di avere iniziato a conoscere la sua fama oratoria e ad ascoltare i suoi discorsi in occasione delle elezioni per l’Assemblea Costituente nel 1946: in quelle prime consultazioni popolari egli si era subito imposto per la chiarezza delle idee e l’autorevolezza del pensiero. Da quel primo successo era iniziata la vicenda politica che gli avrebbe consentito di raggiungere traguardi prestigiosi nel Parlamento e nel Governo. La mia età mi consente di avere dei memorabili contatti avuti con lui. Si trattò più che altro di relazioni a distanza, perché i contatti personali non potevano essere frequenti: ben presto la sua residenza divenne romana. Da questo punto di vista le mie origini lessiniche rendevano più intenso tale rapporto, in quanto Gonella, quando passò dalla Camera al Senato, fu assegnato al collegio elettorale della Lessinia, la zona più marcatamente democristiana della Provincia. Probabilmente questo tipo di rappresentatività contribuì a far sì che l’uomo politico Gonella fosse considerato un pò veronese ad honorem, in realtà un pò distaccato dai veronesi, anche se il suo peso politico era tale nell’ambito nazionale da sopravvanzare quello locale e da permettergli, ad esempio, da Ministro della Pubblica Istruzione, interventi quali la ricostruzione a totale carico dello Stato dei due grandi Ponti della Pietra e di Castelvecchio, distrutti dalle mine tedesche; e da Ministro della Giustizia quello per il nuovo Palazzo di Giustizia. Al suo tempo c’era a Roma un altro uomo politico veronese egualmente importante, Giuseppe Trabucchi, grande Ministro delle Finanze, il quale

Guido Gonella con Alcide De Gasperi

dai veronesi era considerato veronese a tutti gli effetti, più partecipe alla vita della città. E questa diventa perciò anche la ragione per cui non di rado si afferma che il nome di Guido Gonella non è sufficientemente messo in luce e valorizzato nella sua città. Come Presidente emerito dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona mi preme ricordare un rapporto privilegiato del Ministro con quest’istituzione. Il 13 ottobre 1968 fu celebrato in Accademia il 2° centenario della fondazione della stessa: in quell’occasione fu Guido Gonella, allora Ministro di Grazia e Giustizia, a pronunciare un discorso memorabile circa l’insostituibile funzione di queste antiche istituzioni. Della stessa Accademia di Verona Gonella era stato nominato socio onorario, in riconoscimento dei suoi meriti culturali e scientifici. Ricordo l’attenzione con cui il Ministro seguiva da Roma i problemi delle nostre Amministrazioni comunali. Al di là e al di sopra delle posizioni di grande rilievo da lui conseguite (Costituente, Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana, Deputato e Senatore, Parlamentare europeo, Vice Presidente dell’O.C.S.E., Ministro della Pubblica Istruzione, di Grazia e Giustizia, della Riforma della P.A. e attuazione della Costituzione, membro della Commissione per la revi-

sione del Concordato con la Santa Sede) la vera grandezza dell’uomo era costituita dall’acutezza della mente, dall’elevatezza del pensiero, dalla solidità delle convinzioni, come pure dalla nobiltà dei principi filosofici, etici, religiosi che hanno ispirato la sua vita e la sua attività politica e di statista, l’esemplarità e la rettitudine dei suoi comportamenti, la sua forza dialettica, la propensione al dialogo e l’apertura culturale. La sua morte sopravvenne il 19 agosto 1982, a Nettuno nella sua abitazione. Negli ultimi anni le sue forze erano scemate e i suoi contatti con Verona si erano allentati. Allora io facevo parte dell’Amministrazione comunale del capoluogo ed ebbi l’incarico di rappresentare la città ai funerali a Roma. Ricordo quel pomeriggio di una giornata afosa di agosto, in S. Lorenzo al Verano, il mesto saluto ad un Uomo che aveva onorato la nostra città e l’Italia. Vedo ancora la semplicità scarna di quel commiato, la compostezza della piccola folla. Nessun apparato celebrativo. Non ho potuto fare a meno di pensare come diverso sarebbe stato quel funerale, se si fosse svolto a Verona, in Duomo, oppure a S. Fermo, la sua Parrocchia. Vittorio Castagna Presidente emerito della Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona


Cronache CRONACHE

Maggio 2013

SUCCESSI. I ragazzi della IIC hanno vinto il concorso Il tempo della poesia

11 L’INIZIATIVA

Piccoli Pascoli crescono L’Unicef cerca allo “Stefani-Bentegodi” nuovi amici

Laura Bonomi, Mattia Cacciatori, Francesco Caserta, Riccardo Castioni e Filippo Righetti: sono loro, studenti della classe IIC dell'Istituto Professionale Agrario Stefani Bentegodi della sede di San Floriano, che, a nome di tutti i compagni, hanno vinto il Primo Premio assoluto al concorso “Il tempo della poesia”, dedicato a Giovanni Pascoli nel centenario della sua morte, con la lirica “Fiori sul ciglio”. I ragazzi accompagnati dalla loro insegnante di italiano, Valeria Giacopuzzi, dal preside Prof. Lauro Bernardinello e dalla segretaria Carmela Antino, sono stati ospiti per due giorni a Lucca del comitato promotore del Concorso presieduto dal Prof. Pietro Paolo Angelini. Al concorso dedicato a Giovanni Pascoli, sponsorizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca col patrocinio della Regione Toscana, della Provincia, della città di Lucca e dagli atenei di Firenze, Pisa e Perugia, hanno partecipato 10.000 studenti provenienti da 170 scuole rappresentate da tutta Italia e dall'estero, di ogni ordine e grado, compresa l'università. «Al nostro arri-

I ragazzi della 2aC con la Prof. Valeria Giacopuzzi

vo a Lucca venerdì 5 aprile siamo stati ricevuti per la prima accoglienza dagli studenti dell'ISI Pertini e accompagnati in piazza S. Martino presso l'Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca – raccontano i ragazzi che hanno partecipato alla trasferta -. Successivamente abbiamo raggiunto la sala "Maria Luisa" della Provincia dove abbiamo ricevuto il saluto del presidente della Fondazione Bancaria, dei rappresentanti

della Provincia, del sindaco di Lucca e di altre autorità. Siamo stati poi accompagnati per la visita guidata ai principali monumenti della città e alla casa museo di Puccini. Sabato 6 abbiamo fatto visita alla casa di Giovanni Pascoli, cui sono seguite una S. Messa in memoria del Poeta e la cerimonia di premiazione presso il Teatro dei Differenti». 40 gli istituti scolastici e i singoli studenti vincitori premiati…ma a salire sul

POESIA. Giancarlo Peretti entusiasma il teatro Camploy “Dalla Sala civica Domenico Zangrandi di Parona,al teatro comunale Camploy di Verona, la Genziana ha fatto un salto di qualità trasportando la poesia sulle ali del “Vate” Giancarlo Peretti che, orgoglioso della sua Arte ha debuttato nel silenzio di un attento ascolto, rotto da meritati applausi del pubblico che assiepava la sala”. Questo quanto scritto dal gruppo benefico culturale La Genziana di Parona in occasione del Galà della poesia dedicato alla poesia veronese con le Associazioni e i Cenacoli di poesia di Verona che ha avuto luogo mercoledì 3 aprile presso il teatro Camploy. Ed è stato proprio qui che Giancarlo Peretti ha vinto ancora. Un riconoscimento, questo, che per il poeta dialettale veronese si affianca al secondo premio per le poesie religiose vinto a Massa Giancarlo Peretti e ritirato qualche settimana fa.

palco per ultimi per ricevere il primo riconoscimento assoluto tra gli applausi delle 250 persone presenti in teatro sono stati proprio i ragazzi della IIC dell’Istituto Stefani. «È difficile per i nostri ragazzi descrivere completamente le emozioni provate durante queste due intense giornate – affermano gli insegnanti dei ragazzi accanto a Gualtiero Ferrari, direttore della sede di San Floriano -. Certamente gioia ed entusiasmo per essere stati protagonisti dell'evento ma di certo anche preoccupazione e nervosismo per essersi presentati di fronte a tante persone e autorità, per la lettura della poesia in pubblico e per i doverosi saluti e ringraziamenti. Tutto questo rimarrà nel ricordo come momento significativo di una bella esperienza scolastica, di quella scuola che ha offerto loro un'occasione importante che hanno saputo cogliere».

Prende il nome di Amico dell’Unicef l’iniziativa promossa appunto da Unicef anche nella provincia di Verona a sostegno dei propri progetti per salvare la vita dei bambini più poveri e vulnerabili del mondo. L’iniziativa che si svolgerà in questa occasione anche “porta a porta”, ha come obiettivo quello di creare un gruppo di sostenitori speciali che decidono di essere sempre al fianco dei bambini scegliendo di offrire una donazione regolare. Le aree della provincia interessate sono il lago di Garda e l’entroterra Val d’Adige inclusa, la Valpolicella, la zona da San Martino fino a San Bonifacio e buona parte della Bassa, Legnago e dintorni. Per diventare Amico dell’Unicef basta compilare un apposito modulo di adesione. Non vengono richieste donazioni in contanti. Si può aderire anche presso la sede Unicef di via Michelangelo, 23 a Verona o nei banchetti o negli stand appositamente allestiti in centri commerciali e supermercati di Verona e provincia. «Gli operatori incaricati con una divisa dell’associazione, circa una ventina, si recheranno “porta a porta” per contattare direttamente le persone e chiedere la loro disponibilità spiega Adele Bertoldi, presidente Unicef Verona -. Il veronese si è rivelata una provincia particolarmente ricettiva, disponibile all’ascolto, all’accoglienza e al dono. Per questo si è deciso di iniziare dalla nostra zona come apripista in Italia, con questa nuova campagna. E qui la gente aderisce. Ad oggi i veronesi che tutti i mesi “hanno un pensiero” per l’Unicef sono più di 5 mila. L’Unicef opera attraverso progetti finanziati con le donazioni dei cittadini dei paesi più “benestanti” - spiega Bertoldi -. In particolare quello per la vaccinazione infantile, chiamato “Vogliamo 0” ha come obiettivo di eliminare la mortalità infantile attraverso la vaccinazione dei bambini». Quando è stato lanciato il progetto, nel 2011, il tasso di mortalità infantile nei paesi emergenti era di 22 mila bambini al giorno. Da quando è stato lanciato il progetto Vogliamo 0 siamo arrivati ad una mortalità infantile di circa 19 mila bambini al giorno con un calo di 3 mila unità al giorno. «Il nostro obiettivo è arrivare ad un tasso 0 nel giro di 3 anni – concludono alla sede Unicef di Verona -. Siamo ben consapevoli di quanto il “porta a porta” sia rischioso e di quante truffe ci siano in giro basate su questo sistema. Per questo abbiamo adottato il criterio della massima trasparenza comunicando le zone in cui si recheranno gli operatori. Per chi poi desidera maggiori informazioni siamo a disposizione al numero 045.575345 della sede di Verona dove possiamo fornire anche i nomi degli operatori che si muovono sul territorio».


CRONACHE

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Felice traguardo per l’azienda di Arbizzano nata il 2 maggio 1983

FAEG Centro ricambi auto Trent’anni e non sentirli Festeggia ben 30 anni di storia in questo 2013 FAEG Centro ricambi auto di Arbizzano. Era il 2 maggio 1983 quando quattro soci decisero di fondare l’azienda. «Negli anni ’70 – ricorda Federico Ferrari, uno dei fondatori – la distribuzione dei ricambi a Verona era affidata principalmente a tre realtà storiche e di

grandi dimensioni. La crisi della vendita delle auto all’inizio degli anni ’80 ha fatto sì che anche la distribuzione dei ricambi si polverizzasse. Si trattava semplicemente di decidere di servire le zone distanti dalla zona industriale di Verona, dov’erano concentrate le ditte di distribuzione di allora. Noi

abbiamo scelto di seguire la zona delle Valpolicella, insediandoci a Parona, all’interno di un’ex cantina di vini, che tuttora ringraziamo per averci dato l’opportunità di iniziare e sviluppare la nostra attività. Sin dall’inizio ci siamo rivolti agli autoriparatori e alle officine della zona e da subito abbiamo riscosso ottimi

risultati, tanto che da un magazzino di 100 metri quadrati ci troviamo oggi a gestirne un di ben 700». Nel 1994 FAEG – chiamata così dalle iniziali dei nomi dei quattro soci fondatori, Federico, Adelino, Ernes e Giancarlo -, ha conosciuto anche un cambio al vertice: «uno dei soci fondatori ci ha

Da sinistra Giancarlo Dal Negro, Fernanda Fondelli, Federico Ferrari

purtroppo lasciati prematuramente e al suo posto è subentrata la figlia Fernanda – aggiunge Ferrari -. Ci siamo resi conto che intorno alla fine degli anni ’90 la struttura che ci ospitava non era più idonea. Nel 2000 ci siamo così trasferiti ad un chilometro di distanza, ad Arbizzano. In questi 30 anni abbiamo sempre cercato di fare in modo che l’informatizzazione e la meccanizzazione della nostra azienda potesse rappresentare un fiore all’occhiello per la nostra attività. E così è stato. In particolare dopo il trasferimento all’interno della nuova struttura il nostro lavoro è stato rivoluzionato dall’avvento del computer, grazie al quale abbiamo ulteriormente informatizzato il nostro magazzino investendo sulla tecnologia. Abbiamo continuato a rivolgerci agli autoriparatori che cogliamo l’occasione per ringraziare: la chiave del successo di FAEG è anche merito della loro fedeltà». Dal 2008, a seguito del pensionamento di uno dei soci, FAEG è guidata da Fernanda Fondelli, Federico Ferrari e Giancarlo Dal Negro, che si avvalgono della collaborazione di quattro dipendenti «che hanno sempre lavorato con noi in armonia e con grande passione e che ringraziamo

per il loro impegno – continua Federico Ferrari -. Oggi – aggiunge poi con una nota rammarico – anche il nostro settore, nonostante si dica che il calo della vendita delle auto nuove abbia favorito le riparazioni, sta vivendo un momento difficile a causa soprattutto di mancanza di investimenti e disponibilità da parte degli automobilisti. Si sta cercando di ridurre al minimo la spesa per la riparazione dell’auto da parte del cliente, mentre da parte delle aziende stanno aumentando considerevolmente i costi di gestione. Tutto questo però – conclude Ferrari - non ci toglie la voglia di festeggiare il nostro importante traguardo di 30 anni di storia di FAEG: diversi sono gli eventi che abbiamo organizzato, a partire dalle convention con autoriparatori invitando ai convegni proposti professionisti che studiamo autoriparazione. A giugno inoltre abbiamo organizzato un viaggio con i nostri clienti autoriparatori e dall’1 aprile abbiamo dato il via ad alcune promozioni dedicate agli automobilisti. L’intento è quello di festeggiare, cercando al tempo stesso di proporre agevolazioni a chi deve riparare la propria auto consigliando anche le migliori autofficine della zona».

Lega italiana Lotta contro i Tumori Prende il nome di “Sostegno psicologico a pazienti con diagnosi oncologica recente” l’iniziativa promossa dalla sezione veronese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) con il patrocinio del Comune di Verona e la collaborazione della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG). L’innovativo progetto di aiuto, illustrato a palazzo Barbieri a Verona alla presenza degli assessori scaligeri Antonio Lella e Anna Leso, della psicologa-psicoterapeuta Patrizia Baroncini consulente del progetto, oltre che del presidente LILT di Verona Gianni Stevoli, di Paolo Brugnoli della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale di Verona, del direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del Policlinico di Borgo Roma, Giampaolo Tortora e del direttore Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale “Fracastoro” di San Bonifacio, Francesco Orcalli, ha l’obiettivo di creare una nuova cultura di prevenzione e di sensibilizzazione al disagio psico-emotivo nelle persone che hanno ricevuto da poco una diagnosi di malattia tumorale. Il progetto, che si svilupperà per un periodo di due anni, offre una serie di strumenti specifici che comprendono incontri di sostegno psicologico, un controllo a distanza e telefonate di verifica del grado di soddisfazione nel tempo. Sarà effettuata la raccolta di dati e la valutazione dei risultati raggiunti per verificare se, a seguito dei colloqui, vi sia stata una modificazione nei comportamenti. Le persone interessate potranno, da subito, contattare la segreteria della LILT in via Isonzo 16 – Verona, tel. 045.8303675 per informazioni o per prenotare il primo colloquio.


CRONACHE

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IL TERREMOTO. L’amicizia tra la comunità di Rojo e la Protezione civile AIS

Valpolicella-Valdadige senza sosta in Abruzzo La notte del 6 aprile di cinque anni fa la terra dell’Abruzzo urlò e in pochi minuti una striscia di terreno fu scossa da un forte tremito. Tutto quello che si trovava sulla sua strada fu distrutto: case, chiese, monumenti, vite umane. Immediatamente la macchina degli aiuti si mise in moto e anche un gruppo di volontari della Protezione Civile A.I.S. Valpolicella Valdadige partì alla volta de L’Aquila. Impiantarono una tendopoli a Santa Ruffina di Rojo e da aprile a settembre si alternarono gruppi di volontari per portare soccorso, beni materiali, ma anche conforto, sostegno e solida-

rietà. E da questa terribile esperienza è nata una bellissima amicizia che dura ancora oggi «Un’amicizia vera, fondata sul vero valore che la parola significa» - afferma Silvano Ciccozzi, maresciallo dei Carabinieri della piccola comunità di Rojo, salvatosi dal crollo della sua casa perché la moglie Linda lo pregò per quella notte di dormire nella macchina assieme al figlio Oscar. «Quando ci siamo trovati tutti per strada in preda al totale sconforto, la cosa che ci mancava di più era la sicurezza che ci sarà un domani e questa sicurezza ce l’hanno saputa dare gli angeli che in tutti

Sidney, Luigi, Silvano, Carlo, Oscar

Rojo Basilica di Santa Maria di Colle Maggio

quei lunghi mesi sono stati con noi» - continua Sidney che anche lui in quel frangente ha perduto la propria casa. A volte con le persone nasce un feeling inspiegabile che va oltre la pura conoscenza ed è stato così per questo gruppo di soccorritori e gli abitanti di Rojo. «Durante il nostro periodo di permanenza abbiamo cercato di portare alla tendopoli tutto quello che serviva per animarla, per renderla viva, per cercare in qualche modo di far passare il tempo in un clima più sereno possibile - afferma Luigi Boni più volte capocampo alla

tendopoli -. Ci stavano a cuore soprattutto gli anziani e i bambini. Loro erano i più vulnerabili, gli adulti di giorno mancavano dalla tendopoli per andare al lavoro, mentre gli anziani e i bambini restavano». Per i giovani si sono adoperati portando freezer colmi di gelati e nel caldo mese di luglio perfino una piscina “fuori terra”, mentre il gruppo sommozzatori ha improvvisato un corso di nuoto. «La sera insieme ai soccorritori si organizzavano feste e giochi» – dice Alessia ora sedicenne. «Si cuocevano arrosticini e con il parroco che

UNIONE REGIONALE TITOLARI DELLE FARMACIE DEL VENETO

Certe medicine sono difficili da reperire L’Unione Regionale dei titolari di Farmacia del Veneto denuncia la grave difficoltà, in continuo aumento, rilevata dalle oltre 1.200 farmacie associate, di reperire nel normale ciclo distributivo regionale veneto numerose specialità medicinali. Tra le possibili cause anche l’esportazione parallela di farmaci invece destinati al mercato italiano. Si tratta di farmaci utilizzati nella cura di patologie come ipertensione, morbo di Parkinson, depressione, ansia. Tra i medicamenti ad alta difficoltà di reperimento anche acido folico per le donne incinte e anticoncezionali. «Al fenomeno di rottura di stock, ovvero una temporanea assenza dal mercato di qualche medicinale, si aggiunge quello in forte aumento negli ultimi mesi che riguarda i farmaci consegnati dalle aziende farmaceutiche in quantitativi estremamente contingentati, sia alla distribuzione intermedia, ma anche alle farmacie – dichiara Guido Bonetto, presidente di Federfarma Veneto, l’Unione dei titolari di farmacia -. Tale modus operandi sta creando diversi casi di evidente rarefazione di medicinali nel ciclo distributivo che costringono le farmacie a ripetute ed estenuanti richieste prima di poter ottenere anche poche unità del farmaco richiesto e creano difficoltà nei rapporti con i cittadini, spes-

so costretti a tornare in farmacia per poter ricevere il farmaco prescritto. Il farmacista che si considera la “voce” del cittadino più debole, in questo caso malato e senza possibilità di farsi sentire, si pone come intermediario tra l’utente finale e le autorità competenti, tra cui l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, già avvisata della drammatica situazione di cui chiede ancora l’intervento per arrivare ad una soluzione della crisi in tempi brevi». Il problema della carenza dell’approvvigionamento di medicinali, dovuto anche a fenomeni di esportazione parallela, ha acquisito una rilevanza europea, al punto che è stato uno degli argomenti più importanti discussi durante l’Assemblea Generale del PGEU a Bruxelles il 15 novembre 2012. Nel novero delle possibili soluzioni atte a mitigare l’asprezza di tale fenomeno è stata evidenziata, in sede europea, come best practice ed esempio positivo da seguire, l’esperienza italiana basata sullo scambio di informazioni all’interno della supply chain (gestione della catena di produzione) su tutti i farmaci oggetto di carenze d’approvvigionamento. Ma evidentemente nonostante le ripetute segnalazioni il problema a tutt’oggi persiste con grave disservizio per la popolazione.

fungeva da dj si faceva discoteca» - continua Oscar. «La cucina era aperta ogni ora – spiega Baganzani detto il “Baffo”, cuoco assieme ad Antonietta - e ancora oggi ci scambiamo ricette ed ingredienti. Ogni volta che qualcuno di noi si incontra è motivo di gioia ma anche di scambi». «E così i mesi passavano e l’amicizia si faceva sempre più forte tanto che ancora oggi non passano sei mesi senza che qualcuno di loro

venga a Verona o che qualcuno di noi si rechi a L’Aquila - continua Luigi Boni -. Il 6 aprile scorso infatti siamo scesi a L’Aquila per assistere alla cresima di alcuni ragazzi di Rojo. E’ stata una bellissima cerimonia tenutasi nella basilica di Santa Maria di Colle Maggio, ancora gravemente danneggiata. Ma la data e le macerie stesse della chiesa hanno dato alla cerimonia un particolare significato». Natalina Salerno


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SPORT E PREVENZIONE. Sara Simeoni ospite d’onore alla gara di handbike

Al “Trofeo Tommasi” trionfa la solidarietà Sport, solidarietà e prevenzione al Trofeo Tommasi di handbike la cui 18ma edizione è stata vinta da Pantaleo Sette, seguito da Roberto Brigo del Gsc Giambenini. A far da cornice agli atleti le realtà che nel territorio della Valpolicella rappresentano l’attività di prevenzione e solidarietà. E’ arrivata anche Sara Simeoni a festeggiare assieme ai ragazzi delle scuole il suo sessantesimo compleanno. Ha ricevuto in dono da Ezio e Luciana Tommasi un magnum di

Amarone personalizzato. «Questa gara è importante per il messaggio che trasmette ai ragazzi – ha sottolineato Sara Simeoni - e in particolare perché offre loro l’opportunità, attraverso lo sport, di mettere in evidenza i valori che li legano a questo splendido territorio della Valpolicella». Tra le presenze che connotano il Trofeo Tommasi, la postazione per la prevenzione del diabete, a cura del Centro di diabetologia di Borgo Trento. Anche il Sert di Bussolen-

go che opera costantemente sul fronte della prevenzione è uno dei protagonisti del Trofeo. Andrea Conti, atleta disabile del Gsc Giambenini e uno dei volti più noti dell’handbike veronese, per l’occasione, col contributo di Valpolicella Benaco Banca, ha pubblicato il suo libro di poesie e racconti “Volevo fare l’atleta”: la storia di una ripresa dopo l’attimo che gli ha cambiato la vita. Infine i ragazzi delle scuole della Valpolicella, i veri protagonisti con gli oltre

500 disegni, racconti, poesie e filmati esaminati da una giuria che ne ha scelti una ventina. «Come ogni anno – sottolinea Giuseppe Degani, che anima gli incontri nelle scuole - la scelta è stata una vera fatica». Ecco i premiati: Elisa Recchia e Veronica Bertani (Liceo di san Floriano); Eleonora Prosdocimo e Pietro Peretti (Agraria San Floriano); Leah Appiah e Alberto Bellé (Calabrese San Pietro); Elisa Cavalletti e Alice Cusano (Medie di Pescantina); Serena Righetti e Lilia Pavoni (Medie di Fumane); Lavinia Caprini e Oufkir Mamas (Medie di Negrar); Nicole Cona e Guardini Lucia (Medie di Sant’Anna d’Alfaedo); Chiara Grobberio e Angelica Erbogasto (Medie di Cerro veronese); Laura Gusan e Tedeschi Maddalena (Media don Mazza di Verona); Marta Morandini e Alice Erbisti (Liceo Messedaglia di Verona). Generosa e puntuale l’organizzazione dell’onnipresente Claudio Guardini e dei volontari Fidas. Il 18° Trofeo Tom-

Ezio Tommasi con Sara Simeoni

masi con la gara nazionale di handbike, viene promosso da Ezio e Luciana in ricordo del figlio Massimo scomparso in un incidente. Nel tempo questo appuntamento sportivo annuale per gli atleti disabili ha assunto un significato di grande valore in relazione ai temi della prevenzione e della solidarietà. «Una rete di solidarietà tra istituzioni, enti e semplici cittadini - di cui ha parlato l’ispettore della Polizia stradale, Andrea Scamperle - che comincia a delinearsi come una connessione di volontà di aiuto alla formazione delle nuove generazioni». Determinante il contributo del mondo della scuola, della prevenzione e dell’imprenditoria. «Sono felice – ha sottolineato il provveditore Giovanni Pontara alla presentazione dell’evento a Villa quaranta di Ospedaletto - di senti-

re che la scuola è al centro di questo interesse. Tutti guardano alla scuola, ma non immaginano il lavoro che c’è dietro. Certo: abbiamo tutti cambiato atteggiamento verso il problema dell’handicap e la scuola in questo ha aperto la strada grazie agli insegnanti e ai dirigenti che l’hanno indirizzata verso questo obiettivo». «La scuola sta dando tanto – ha sottolineato il preside del Calabrese Levi di san Pietro in Cariano, Roberto Carceri -. Si dice che i ragazzi di oggi sono più sensibili, anche se più fragili: bisogna educarli alla responsabilità”. “Il cuore della nostra società Gsc Giambenini – ha osservato il presidente Piergiorgio che organizza la gara - è la voglia di vivere e soprattutto di far tornare a vivere». Lino Cattabianchi


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L’INTERVENTO. La parola a Franco Antolini, segretario provinciale Fp CISL

Lavoro Pubblico: un bene comune «Siamo interessati a produrre beni sociali durevoli. Occorre tornare a rendere abitabile la società. Ci angoscia la crisi economica che morde il Paese e colpisce le fasce più deboli; ci turba la fragilità di molte istituzioni; siamo preoccupati per la caduta di credibilità della politica e l’accentuarsi di tentazioni populiste; da una parte e di rinuncia alla partecipazione dall’altra; temiamo quella progressiva frammentazione sociale che produce solo individualismo ed egoismo». Esordisce con queste parole Franco Antolini, segretario provinciale Fp (Funzione pubblica) CISL Verona. Di cosa c’è bisogno allora? «C’è bisogno di un grande sforzo generativo per contrastare la deriva della sfiducia e del qualunquismo, o quella di un ribellismo sterile e fatuo. C’è necessità di valori che ci restituiscano la voglia e il coraggio di dare prospettiva lunga e sicura a progetti di futuro. Occorre riattivare quello spirito di coesione e impegno che ha caratterizzato alcune stagioni della storia del nostro Paese in altri diversi momenti di difficoltà e di crisi. La stagione di crisi e di emergenze che stiamo vivendo rischia di far

dimenticare, o di mettere in secondo piano, parole come: diritti di cittadinanza, qualità della vita, inclusione. Occorre fare attenzione che, attraverso espressioni come: “ce lo chiede l’Europa”; “ce lo impone il mercato”, non passi un attacco strumentale alla stessa idea di welfare, di Bene Comune, di servizio pubblico. Il doveroso rientro del debito e il controllo della spesa pubblica non può portare a indiscriminati tagli ai servizi e disinvestimento sulle infrastrutture che fanno società. E’ indispensabile valorizzare il lavoro pubblico evidenziandone la valenza sociale e la produttività economica». Le riduzioni e i tagli applicati finora sono serviti? «Ridurre i finanziamenti o tagliare i budget di spesa pubblica, non determina automaticamente un processo di razionalizzazione. Questo vale nel privato, ma anche nel pubblico dove di fronte a fenomeni di corruzione, spreco, cattivo uso di risorse, la riduzione non selettiva dei finanziamenti può tradursi facilmente in comportamenti che penalizzano servizi e attività utili, senza intaccare inefficienze, sperperi, uso del denaro pubblico per fini illeciti. Ciò che occorre è l’attuazio-

ne vera di una logica di responsabilità condivisa e partecipata, tra istituzioni, amministratori e lavoratori dipendenti: gli interventi di lotta agli sprechi, il recupero di efficienza non possono essere imposti per legge, ma si ottengono con il coinvolgimento e con la partecipazione». Come si sta muovendo la Cisl Funzione pubblica? «Chiediamo da sempre più partecipazione e più trasparenza. Chiediamo un percorso sulla produttività, per migliorare i servizi in base alla domanda di persone e imprese e per sostenere le nostre retribuzioni sulla base del risultato. La produttività d’altra parte può essere rilanciata da una diversa organizzazione del lavoro che faccia leva sulla disponibilità e l’interesse dei lavoratori a migliorare i processi produttivi e la qualità dei servizi. E’ necessario rilanciare subito la contrattazione nazionale e integrativa: le lavoratrici e i lavoratori pubblici hanno avuto un’erosione del potere di acquisto della retribuzione in tre anni (2010/2012) pari al 7,2%. Solo con la contrattazione e la riorganizzazione della macchina pubblica è possibile sostenere le buste

Franco Antolini

paga dei lavoratori ingiustamente colpiti dal blocco dei contratti nazionali e decentrati. I dati parlano di 265.000 posti di lavoro in meno negli ospedali, nelle scuole materne e in generale nel sistema dei servizi ai cittadini, di tanti lavoratori precari a cui bisogna dare prospettiva, di competenze che mancano e di professionalità che non sono valorizzate al meglio: occorre sbloccare la spirale perversa secondo cui calano i salari dei dipendenti pubblici e cresce la spesa pubblica per beni e servizi. E’ urgente a questo punto l’apertura di una stagione in cui si ricominci a parlare di lavoro pubblico in termini di investimento».

LA TRUFFA. Chiedono soldi spacciandosi per la Caritas La crisi economica che sta investendo la maggioranza dei cittadini, insieme al senso di sfiducia per il futuro e la sempre più marcata mancanza di speranza in un contesto socio-politico traballante e mai chiaro, spinge le persone ad “inventarsi” di tutto per sopravvivere. L’ultima trovata è quella di andare casa per casa a chiedere soldi a nome della Caritas. A questo proposito la Caritas Diocesana Veronese lancia un appello specificando che nessuno dei suoi volontari o operatori, anche se dovessero mostrare cartellini con il logo di Caritas, sono incaricati a tale servizio. Le donazioni per i poveri, Caritas le riceve soltanto ai propri sportelli di Lungadige Matteotti, 8 oppure attraverso bonifici bancari o bollettini postali le cui coordinate sono pubblicate nel sito web www.caritas.vr.it, o tramite i suoi operatori direttamente allo 045.8300677. «Tutti siamo a conoscenza della particolare difficoltà in cui molte famiglie si trovano in questo tempo di crisi – spiega il direttore mons. Giuliano Ceschi -. Caritas, attraverso varie iniziative, grazie alla solidarietà di molti privati, sta tentando, nei limiti del possibile, di offrire una risposta per fronteggiare il disagio. In questi giorni ci è stato segnalato da parte di privati, nella zona di Borgo Milano, che alcune persone a nome di Caritas stanno facendo una raccolta di denaro porta a porta. Vogliamo precisare che nessuna iniziativa del genere è stata autorizzata dalla Caritas Diocesana Veronese. Invitiamo pertanto tutti a non cadere in queste forme di truffa che ogni tanto, in modo diversificato, vengono messe in atto. Chiunque volesse provvedere a donazioni, anche di piccola entità, per situazioni di bisogno, si rivolga direttamente alla sede centrale di Caritas o alle relative Parrocchie di appartenenza».

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15 L’EVENTO - 26 MAGGIO

The Wake end a Wallygator Prende il nome di “The Wake end” l’evento che avrà luogo domenica 26 maggio presso Wallygator, Laghetto ai Portici in Località Pontirole a Bussolengo. «Il nostro obiettivo – affermano gli organizzatori - è quello di creare quella giornata che manca. Una domenica con cadenza mensile che diventerà punto di incontro per gli amanti dello sport. Durante la giornata sarà infatti possibile assistere ad esibizioni di wakeboard, torneo di green volley, torneo di calcetto a 5, arrampicata con caduta in acqua, esibizione di k1 style kick boxing, circuiti funzionali, preparazione agonistica e amatoriale, combattimento e capoeira». La giornata del 26 maggio in particolare si aprirà alle ore 9.30 per poi continuare con l’inizio dei tornei e delle esibizioni alle 10.30. Ogni torneo, che prevede diversi vincitori ed altrettanti premi in palio, sarà a numero chiuso (per iscrizioni contattare Merci 347.5566157 per wakeboard, Michele 340.2804385 per capoeira, Davide 347.0150358 per green volley misto, Marre 349.7458040 per calcetto a 5, Pamelo 340.7934282 per arrampicata con caduta in acqua, Emanuele 349.5212319 per K1 style kick boxing). Non mancherà una zona food & drinks dove sarà possibile pranzare e gustare drink e cocktails rinfrescanti. «A partire dalle 18.00 – aggiungono inoltre gli organizzatori - daremo inizio alla festa: dj di musica deep house, RnB, commerciale animeranno la serata. L'intera giornata sarà animata dal nostro speaker che presenterà le discipline sportive in corso. E’ nostra intenzione far conoscere a tutti gli appassionati di tavole, quello che riteniamo sia lo sport più adrenalinico, il wakeboard, assolutamente consigliato a chi va in montagna d'inverno e si diverte sullo snowboard. Una carica di adrenalina che vede impegnati tutti i muscoli del corpo. A Verona godiamo dell'unica cava che dispone di un impianto con uso anche serale, grazie ai fari che illuminano l'intera area anche nel buio». La giornata del 26 maggio sarà seguita da altre iniziative sportive in stretta collaborazione con Wallygator e le principali palestre, scuole e organizzazione sportive della provincia. Per informazioni: wakeend@gmail.com, Merci 347.5566157, Ledio 342.0732513



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NEGRAR. Quindici cantine partecipanti, oltre 5.000 bicchieri di vino degustati

Il Palio del Recioto brinda al successo Anche quest’anno le aspettative non state deluse e malgrado sono il tempo inclemente un folto pubblico si è riversato nelle vie di Negrar a Pasqua e Pasquetta per assistere al Palio del Recioto. E così, malgrado il freddo e la pioggerellina della domenica di Pasqua, gli oltre cinquemila bicchieri da degustazione che sono stati venduti, sono stati riempiti varie volte ai chioschi delle quindici cantine partecipanti e hanno sicuramente contribuito a scaldare gli animi degli avventori. La disposizione delle bancarelle è stata cambiata, dando un aspetto più ordinato alla piazza e lasciando spazio alla folla di potersi muovere liberamente. Molte le famiglie con bambini che hanno apprezzato il pomeriggio dedicato ai piccoli con can-

foto Lorenzo Serpelloni

zoni e giochi e molti i ragazzi che hanno apprezzato gli stand enogastronomici improvvisando canti e balletti animando la festa. Già alle prime ore del pomeriggio di Pasquetta c’era chi tentava un pronostico sul

foto Lorenzo Serpelloni

vincitore e la piazza dava per favorito il recioto della cantina Recchia. Gli assaggiatori e enologi che facevano parte della commissione convocata dal Consorzio di Tutela, arrivano alla stessa conclusione e così Recchia bissa la vittoria. Seconda è giunta la cantina Le Bignele di Marano di Valgatara e terza Selùn di San Pietro in Cariano. Contento il presidente del Palio Tullio Murari perché sul podio sono salite cantine che rappresentano diverse zone della Valpolicella. Per quanto riguarda la mostra degli artisti, in questa edizione si è aggiudicato il primo premio il pittore negrarese Luigi Menin, mentre il secondo ed il terzo sono stati dati rispettivamente a Gianni Castelletti e Anna Dal Pezzo. Sei sono stati i segnalati dalla giuria. «Negrar ha risposto ancora una volta dando eccellenti contributi artistici all’inter-

foto Lorenzo Serpelloni

NEGRAR / L’ESPOSIZIONE

Gli Artisti della Valpolicella Concomitante al Palio del Recioto di Negrar ha avuto luogo, presso l'auditorium della scuola elementare del paese, l'esposizione in concorso di opere d'arte, in special modo pittoriche, realizzate dal "Gruppo Artisti Valpolicella". La manifestazione è stata organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune, con il patrocinio del Comune stesso. A giudicare le opere in concorso ha provveduto un'apposita giuria composta da esperti esterni (Rinaldo Dal Negro -presidente, Mario Chiereghini e Bruno Ferrigolo) che dopo scrupolosa valutazione delle 58 opere in concorso ha emesso la seguente graduatoria di merito. l° premio a Luigi Menin 2° premio Gianni Castelletti

3° premio Anna Maria Dal Pezzo 4° premio Mario Dalla Fini Premio speciale a Walter Tirelli Segnalati nell'ordine: Giovanna De Boni, Giorgio Zanoni, Elena Omili, Giovanna Bertani, Quirino Maestrello e Luca Montanti. All'inaugurazione della rassegna l'assessore Gianni Pozzani ha ringraziato e si è complimentato con tutti gli artisti partecipanti, che con la loro attività contribuiscono a favorire la promozione culturale. Il sindaco Giorgio Dal Negro si è pure compiaciuto con gli artisti per le loro belle opere e ha inoltre ringraziato gli organizzatori per la manifestazione, che si perpetua con successo da un ventennio. R.D.N.

no del Palio. La mostra, che quest’anno festeggia le nozze d’argento, infatti è la 25° edizione, ha fatto un salto di qualità, tutti gli artisti che hanno esposto sono di ottimo livello, bravi e preparati, pronti sicuramente per portare fuori le proprie opere – sono le parole di Gianni Pozzani, assessore alla cultura nonché patron della mostra -. Inoltre vi sono opere di personaggi nuovi che sicuramente troveranno un posto anche in futuro. Abbiamo, altresì, in programma una collaborazione con la biblioteca per attuare alcuni progetti». Successo di pubblico anche negli altri eventi: le modo d’epoca, le personali di Menin e della pittrice bosniaca Spomenka. I componenti della Proloco, che quest’anno si è assunta l’incarico di organizzare la manifestazione, sono soddisfatti del risultato. «Siamo molto contenti di quanto è stato fatto –afferma Sgaggio vice presidente- anche perché i tempi di preparazione sono stati brevi, dato che il Palio ci è stato consegnato solo a febbraio. Noi abbiamo fatto tutto il possibile affinchè la manifestazione, pur mantenendo integro il suo valore storico, si presenti fresca e rinnovata». E dall’affluenza, dai vini venduti e dall’allegria che si respirava nella piazza, si può dedurre che anche quest’anno il Palio ha fatto centro. Natalina Salerno

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Il miglior Recioto? Dei fratelli Recchia E’ stata una novità targata 2013 quella che ha caratterizzato la serata di chiusura del 61° palio del Recioto, per quanto riguarda il concorso enologico, lunedì 15 aprile. Presso l’azienda Tecnovap di Pescantina si sono ritrovate le aziende partecipanti per una serata di degustazione dei recioti partecipanti al concorso. I presenti dovevano formare una loro classifica e riconoscere il proprio recioto, cosa certamente non facile tra i tanti vini da degustare. Il risultato ha sorpreso gli organizzatori, comunque consapevoli di avere di fronte persone esperte, molte delle quali giovani: l’80% è riuscito ad individuare il proprio prodotto. Per la classifica dei migliori recioti anche i produttori hanno indicato quale migliore in assoluto, quello della cantina f.lli Recchia – come espresso dalla commissione giudicatrice –. Per il secondo e terzo posto, pur con opinioni diverse, hanno ricalcato i risultati ufficiali a dimostrazione e conferma che il vino presentato al concorso era di qualità elevata e che le aziende stanno veramente lavorando con standard di alta qualità. La serata si è conclusa con un momento conviviale che ha permesso uno scambio di opinioni e idee su come migliorare l’organizzazione del Palio inserendo alcune piccole ma efficaci iniziative che valorizzino il prodotto vinicolo. Idea comune è quella di cominciare già a fine settembre con alcune iniziative che portino il pubblico a visitare le aziende durante il periodo della vendemmia iniziando assieme un percorso di avvicinamento alla prossima edizione del Palio. n.s.

NOTIZIE IN BREVE COMPAGNI DI VIAGGIO. L’Associazione “Compagni di viaggio” di Arbizzano organizza presso il Palazzetto dello Sport, in via Santa Chiara - a fianco della scuola elementare - corsi per tutte le età. I prossimi appuntamenti sono previsti sabato 18 maggio - ore 9.00-14.00 - "Parure in pasta polimerica", come fare una bellissima parure di collana, bracciale e orecchini in stile Thun in poche semplici mosse, e sabato 25 maggio - ore 9.00-13.00 (per chi volesse, dopo una piccola pausa pranzo, offerta dalla Associazione, si potrà continuare anche nel pomeriggio) - "Biglietti per ogni occasione", corso base per imparare la tecnica della stampa a mano con i timbri in gomma, gli inchiostri colorati e le polveri da rilievo e poter così creare originali biglietti, chiudipacco, segnalibri, segnaposto…Per info e iscrizioni: fratanteidee@gmail.com Francesca 342.9310438 LA LUNA BAMBINA. Dal mese di maggio sono aperte le iscrizioni al Nido "La luna bambina" di Negrar per bambine e bambini in età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni. Vengono accolti anche bambini con legge 104. Il servizio viene gestito dalla Cooperativa Sociale Valpolicella Servizi, iscritta all'Albo Regionale delle Cooperative necessario per lo svolgimento dei servizi educativi. L'asilo nido inoltre apre le porte ai genitori che vogliono visitare la struttura e avere tutte le informazioni riguardanti l'organizzazione e le attività educative sabato 11 maggio, dalle ore 9.00 alle 12.00 in via Guido Ghedini, 1 a Negrar - a fianco della scuola materna. Per informazioni: 045.6000504 - 366.6373633, mail: lalunabambina@virgilio.it o visitare la pagina Facebook.


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LA FESTA

NEGRAR. I genitori formano un gruppo

Negrar applaude la Mortadella

Un gruppo di genitori dei ragazzi che frequentato l’Istituto Comprensivo di Negrar, visti i tempi ristretti in cui viviamo e animati dalla volontà di fare qualcosa di utile, si sono costituiti in associazione. “Unendo le forze si possono raggiungere obiettivi comuni con meno fatica e più piacevolmente” è lo slogan che li accomuna. «Siamo persone differenti tra loro, con lavori diversi, che abitano in diverse frazioni del Comune, ma tutti accomunati dall’interesse per l’educazione dei propri figli con la volontà di costruire una vera alleanza tra genitori insegnanti ed istituzioni del territorio – spiega Franca, portavoce dell’associazione -. Il nostro scopo è quello di tessere una tela a vantaggio del futuro della nostra società. Tutti possiamo contribuire con idee, tempo e buona volontà, mettendoci in gioco e partecipando attivamente alla vita dei nostri figli o nipoti, perché l’associazione è aperta a tutti coloro che vogliono contribuire, non solo ai genitori». Il gruppo si è già prefissato degli obiettivi che possono avere un imminente realizzo, quali la possibilità di continuare lo studio dello strumento musicale anche per gli ex allievi della scuola secondaria, proseguire con le attività sportive e culturali all’interno della scuola, integrare il comodato d’uso dei libri di testo per la scuola secondaria, organizzare la sorveglianza pre-scuola, progettare convegni con specialisti che parlino di argomenti di comune interesse, organizzare incontri fra i genitori con lo scopo di conoscersi e socializzare. E a tal proposito è in cantiere la realizzazione di una festa di fine anno che include l’intero istituto. «L’associazione è apartitica - puntualizza Franca -, non ha finalità di lucro e svolge attiva di promozione e di utilità sociale. Chiunque volesse informazioni o contribuire con le proprie idee può consultarci al nostro indirizzo e-mail: genitorinegrar@gmail.com o telefonare al numero 337.2603444. Siamo sempre disponibili». Natalina Salerno

Una bellissima domenica di sole ha contribuito alla buona riuscita della prima Festa della Mortadella che si è tenuta a Negrar il 14 aprile scorso. La manifestazione si è aperta in mattinata, sin dalle 8.30, con il via ai 1.800 podisti che si sono riversati sui sentieri che circondano il paese per la “Caminada tra le vigne del Recioto”. Alle 10.30 è partito il cordone colorato delle biciclette delle famiglie partecipanti alla passeggiata sulle due ruote in occasione della festa “Benvenuta Primavera” organizzata in occasione della VI giornata ecologica promossa dalla provincia di Verona. Il percorso è stato disegnato e studiato dagli alunni che frequentano la ID della scuola media Emilio Salgari di Negrar al termine di un progetto eseguito a scuola. La piazza è stata poi animata dall’apertura del mercatino e dei chioschi che proponevano risotto con il tastasal, polenta e mortadela e il vino delle cantine che

hanno partecipato all’ultima edizione del Palio del Recioto. Nel pomeriggio uno spettacolo unico nel suo genere: il maestro salumiere Eugenio Caprini, titolare della storica bottega nel centro del paese, ha dato una dimostrazione dal vivo di come “si fa su” l’insaccato principe della giornata: la mortadella o salsiccia. Caprini dapprima ha fatto vedere come si sceglie la carne disossando un cosciotto di maiale e selezionando la carne da tritare,

levando la cotenna, togliendo le parti nervose che al palato risulterebbero sgradevoli lasciando solo la polpa con il giusto dosaggio di grasso che serve per dare sapore. Dopo la macinatura ha elencato gli aromi che vanno aggiunti all’impasto, senza però rivelarne le dosi, segreto del mestiere. Infine ha proceduto all’insaccatura del salume, usando una vecchia macchina a manovella appartenuta al padre iniziatore di questa attività, aiutato in

questo frangente dalla maschera Re Cioto, invitata speciale alla manifestazione. L’insaccato, in budello naturale, è stato legato e forato per far uscire l’aria. La “picaia” di salamelle è stata poi appesa in bella mostra presso lo stand. A seguire il concerto delle bande comunali di Negrar e Caprino. Infine musica in piazza con un complesso e tanta mortadela e risotto per tutti. La manifestazione è andata in onda in diretta su Radio Universal.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Il sindaco fa altre precisazioni Basta dire la verità! Basta essere sinceri! Tutto si può dire e tutto può essere criticabile e nessuno ha la verità in tasca. Dunque, a Negrar, almeno sino ad oggi, il territorio è stato meticolosamente rispettato ed al massimo livello. Il Sindaco di Negrar è in carica da poco ed in questo tempo non ha firmato nessun piano di lottizzazione. Quello che è, lo vede chiunque, brutto o bello che sia, ed il Sindaco non ha né virtù né colpe. Il Piano casa primo ed il Piano casa secondo, che scadrà a fine novembre di quest’anno, ha dato risposta ad oltre trecento domande di Cittadini che avevano esigenza di ampliare la propria abitazione o per la propria famiglia o per dare ospitalità ai propri figli. E di questo il Sindaco e tutto il Consiglio Comunale, sicuramente per la parte di maggioranza ma credo anche per la minoranza, ha motivo di orgoglio. Per il prossimo “Piano degli Interventi” è inutile e dannoso fare tante chiacchiere perché questa maggioranza intende semplicemente rispet-

tare i diritti, pochi e precisamente definiti, e dare soprattutto risposte concrete alle numerose domande delle famiglie che hanno esigenze modeste e quasi tutte sotto gli 800 mc., il che vuol dire una villetta od una casa bifamigliare. Precisato questo, è da dire anche, senza voler difendere nessuno o tantomeno i numerosi errori in urbanistica ed edilizia privata del passato, che Negrar è ancora uno dei posti più belli da vivere, tanto sotto il profilo ambientale quanto logistico e che il termine “negrarizzazione” altro non è che un semplice “spregiativo” inventato in città. Ora in tanti alzano la voce contro la speculazione edilizia! Ma dove erano negli anni settanta? E chi ha promosso il piano di lottizzazione e le zone PEEP di Arbizzano e Negrar? Semplificando basta dare la colpa ai Sindaci. Ma ad Arbizzano chi erano i proprietari delle terre se non agricoltori o produttori vitivinicoli? Ed a Negrar chi possedeva la terra delle abitazioni residenziali o artigianali produttive?

Giorgio Dal Negro

E chi era che alzava la voce con il pretesto che l’Ospedale cresceva e quindi era necessario dar corso alla edificazione? Non certamente i Sindaci! Forse “coloro”, ultimamente anche imprenditori, proprietari ter-

rieri, vitivinicoli o presidenti di cantine, che oggi sentiamo alla difesa del territorio. Poi francamente a volte con il vitigno o spesso contro il vitigno, a volte per il riordino ambientale ed altre contro il disboscamento, in convegni per cambiare le altimetrie di produzione e “marogne” in cemento ed in altre alla conservazione dell’esistente e delle marogne tradizionali. E magari, peggio, davanti al Sindaco a tutta ed al convegno con la protesta ambientale. Il territorio è di tutti e l’ambiente è della società così come il Sindaco deve coniugare il rispetto ambientale con il lavoro e le esigenze delle imprese, con la produzione del reddito e dei servizi, senza dei quali molto difficile sarà il mantenimento dell’attuale stato di benessere e ben essere. Comunque a Negrar, almeno per il tempo di questa Amministrazione e di questa maggioranza, il rispetto del territorio è assicurato. Giorgio Dal Negro Sindaco di Negrar

Pozzani. Le ragioni dell’amministrazione Voglio fare una semplice riflessione riassuntiva, dei quattro anni passati nell' amministrare il nostro Comune, esprimendo qualche pensiero per spiegare la situazione che l' amministrazione di Negrar, ha dovuto affrontare in questo tempo. Una cosa sicura la possiamo dire: non abbiamo mantenuto le promesse che avevamo fatto in campagna elettorale. E' per questo che ci sentiamo qualche colpa, ma permetteteci almeno di cercare di giustificare il nostro periodo amministrativo. Ricordo il mio libretto programma, con il progetto di un centro sportivo, necessario per i nostri giovani, atteso da decenni, ci credevo e pensavo che fosse realizzabile. Una volta insediati ci siamo trovati un debito stratosferico più di 36 milioni di euro, ci siamo detti che quel peso così forte non ci avrebbe permesso di andare da nessuna parte, pochi servizi, pochi lavori e niente opere importanti per caratterizzare la nostra amministrazione. Allora quasi quasi, ci conviene andare subito a casa – ci siamo detti - ma questo sentimento fu subito accantonato in quanto emerse la volontà e l' impegno di amministrare, in quanto delegati dai cittadini, restiamo solo per pagare i debiti e così abbiamo fatto. Nel frattempo, però, sono avvenuti fatti amministrativi dello Stato che ci hanno messo ancora di più con le spalle al muro: Revisione della Spesa e Patto di Stabilità, due ghigliottine che ci hanno completamente immobilizzato, ci siamo salvati solo con le vendite dei nostri beni. Le critiche sono state molte, ma il nostro Comune ha mantenuto i patti prima con lo Stato e poi con i nostri conti, portandoli sempre al pareggio. Credo che i cittadini si stiano accorgendo di quante difficoltà il nostro paese stia attraversando e capisco anche il disorientamento politico che stanno vivendo. Non vorrei però che questa situazione la imputassero alle nostre scelte che sicuramente possono essere criticabili, una per tutte le aliquote massime dell' IMU, ma penso che non sia difficile capire che sarebbe stato meglio per questa amministrazione, non arrivare a quella aliquota, ma che ci è stata imposta dalle cifre, per il rispetto del pareggio di bilancio. Accettiamo le critiche dei cittadini che guardano le minori aliquote di altri Comuni, ma questi hanno debiti di gran lunga inferiori ai nostri. Oggi la situazione contabile si sta schiarendo e pensiamo che in questo ultimo anno, si possa programmare qualche cosa di utile per il nostro paese, viste anche le maggiori entrate dell' IMU che andremo a rivedere al ribasso. Abbiamo ancora, il fiato sul collo della Corte Dei Conti che controlla i nostri bilanci, in profondo Rosso, ma abbiamo in previsione di abbassare di 10milioni prima di finire e non so se questo può bastare a giustificare il nostro operato, ma noi ce l’abbiamo messa tutta, in qualche caso anche a fare degli errori. Con il prossimo consiglio sarà approvato il Piano degli Interventi, con una volumetria ridimensionata, e porterà risposte di edificabilità soprattutto alle famiglie del territorio. I grandi sacrifici che abbiamo fatto per l' abbassamento del debito, ci riempie di soddisfazione, come succede nelle migliori famiglie. Sarà mia premura fare, in un prossimo futuro, una relazione specifica del lavoro che ho svolto con gli incarichi amministrativi a suo tempo assegnatimi in conto alla Lista Vivi Negrar. Gianni Guglielmo Pozzani


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NEGRAR. Intervista a tutto tondo all’assessore al Bilancio del Comune, Stefano Ceradini

Avanzo di oltre 2 milioni di euro «Lo useremo per debiti e spese» E’ alle prese con l’approvazione del conto consuntivo per l’anno 2012 l’amministrazione di Negrar. Uno in particolare è il dato che sorprende: l’avanzo di amministrazione supera i due milioni e ottocentomila euro. Ne parliamo con l’assessore al Bilancio, Stefano Ceradini. Quali sono le cause di questo consistente avanzo? «In questi ultimi anni siamo passati da un sistema di contribuzione statale a un sistema di tassazione propria. A causa delle imposizioni legislative nazionali in materia di tasse e rispetto del patto di stabilità siamo stati costretti a introdurre le aliquote massime per l’IMU e per l’addizionale comunale all’IRPEF e procedere all’alienazione di alcuni

immobili non necessari al funzionamento istituzionale del nostro Comune come alcuni terreni in località Novare e Palazzina, la Casa Rossa di Santa Maria e il Mercato Cerasicolo. Queste operazioni ci hanno consentito di rispettare l’equilibrio di bilancio e di non sforare il patto di stabilità anche per il 2013. L’avanzo sarà utilizzato, per legge, principalmente per la diminuzione del debito che a fine 2013 potrà assestarsi intorno ai 23 milioni di euro (il debito al 31 dicembre 2009 ammontava a 37 milioni di euro). Solo una parte dell’avanzo (600 - 700.000 euro) potrà essere utilizzata per le spese correnti e le manutenzioni che non si possono più rimandare».

Porterà un beneficio ai cittadini questa opera di riduzione del debito intrapresa ormai da alcuni anni? «Le manovre già operate ci consentiranno di proporre al Consiglio comunale una riduzione delle aliquote IMU già dal 2013. L’idea è di abbassare di un punto percentuale l’aliquota sulla prima casa, di un punto percentuale l’aliquota sulle seconde case e di tre punti percentuali l’aliquota per le abitazioni concesse in uso gratuito ai familiari. Saranno proposte agevolazioni a favore dei disabili in aggiunta a quelle stabilite a livello ministeriale. Questa manovra porterà un beneficio per i cittadini che spenderanno da quest’anno oltre

NEGRAR / IL MURALES

un milione di euro in meno per l’IMU». I cittadini si stanno lamentando per la mancanza di manutenzioni specialmente nel settore stradale. Sono previsti interventi nel 2013? «In questi ultimi anni abbiamo dato priorità ai servizi essenziali e sono state trascurate le manutenzioni per mancanza di fondi. L’opera di risanamento del debito porterà a un maggior stanziamento e da maggio saranno avviate manutenzioni alla rete stradale. Su molte delle strade presenti sul nostro territorio, essendo ancora private, la legge ci vieta di eseguire qualsiasi intervento. In ogni caso l’ufficio Patrimonio si sta impegnando al fine di poter

acquisire il maggior numero di strade dato che ci sono delle lottizzazioni che risalgono anche a 40 anni fa». E per quanto riguarda gli investimenti? «La legge di stabilità 2013 vieta ai Comuni l’acquisto di immobili e alcune acquisizioni in programma per quest’anno (area per l’isola ecologica di Arbizzano, parcheggio di Santa Maria, Caserma dei Carabinieri del capoluogo) saranno rinviate ai primi mesi del 2014. Nel corso del 2013 partiranno i lavori di ristrutturazione e allargamento del cimitero di Arbizzano, la prosecuzione del rifacimento di via Mazzini a Negrar e il completamento della Scuola Materna di Montecchio. Inoltre il nostro sindaco Dal Negro e

Stefano Ceradini

il sindaco di San Pietro in Cariano hanno raggiunto un accordo con il comune di Verona e l’Amministrazione Provinciale per il prolungamento del filobus di Verona fino a Parona con parcheggio scambiatore nella zona sud di Arbizzano - Pedemonte che consentirà ai cittadini di usufruire di un trasporto pubblico d’avanguardia con snellimento di una delle arterie stradali più trafficate dell’intera Provincia».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Amarone, finestra del mondo Le Minoranze intervengono “L’Amarone sulla finestra del mondo”. Così è stato battezzato il grande murales che l’associazione “Cuore della Stella” ha donato al comune di Negrar. Proprio quest’ultimo infatti tempo fa aveva commissionato l’opera, sovvenzionata interamente da un privato del territorio, ai ragazzi dell’associazione di promozione sociale nata a Negrar nel 2010 e costituita da soci, disabili e di diverse età, tutti membri del movimento mondiale Vita indipendente. E’ stato così che, pennello alla mano, Gessica, Marco, Mattia, Emma (che c'era con il cuore insieme alla sua assistente Elena), Federico, Andrea, Michela, Luigino, Cristian, accanto agli assistenti Danila, Katiuscia, Angelo, Paola, Francesco, Stella e le volontarie M. Stella e Roberta hanno realizzato un murales davvero eccezionale all’interno di una grande stanza della palazzina comunale negrarese di via Francia: siamo in campagna e su una collina soleggiata si scorgono le mura, scrostate, di un rustico abbandonato su cui si inerpica un’edera che raggiunge una finestra ormai senza imposte dove è stata lasciata una bottiglia di vino. Sullo sfondo una montagna e ai suoi piedi boschi, campi d'uva e filari di cipressi. Una vecchia colonna sorregge un vaso di glicine – simbolo dell’amicizia - e ai suoi piedi sbocciano un fiordaliso e un papavero. Una vecchia vigna ha già dato i suoi succosi frutti, sotto è posato un cesto di invitanti ciliege. Una rondine, simbolo di libertà, indipendenza e fantasia, scruta il panorama dalla finestra. «Quando il Comune di Negrar ci ha commissionato questo murales – scrive Sabrina Giacopuzzi sul sito

dell’associazione - numerose sono state le idee e i bozzetti realizzati per l'occasione e questo è stato quello che più è piaciuto e che ha messo d'accordo tutti. L'idea era di coprire una grande parete vuota, la difficoltà quella di far partecipare tutti in modo che ci fossero le mani e il cuore di tutta l'associazione. Così mi è venuta l'idea dei numerosi mattoni, del grande pezzo di intonaco uniforme, dell'edera realizzata con degli stampi ricavati da alcune patate, dei cerchietti delle ciliege e dell'uva (colorate con diverse tonalità per evitare la difficoltà delle sfumature), delle foglie della vigna dipinte con diversi verdi per dare un senso di movimento e di chiaro-scuro (come anche per le foglie del glicine), fino ai più piccoli dettagli realizzati in maniera semplice ma d'effetto». Il murales è stato inaugurato mercoledì 10 aprile alla presenza di tutti i ragazzi dell’associazione, dei loro familiari e di molti amici. A tagliare il nastro il sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro, accanto agli assessori Luigino Damoli e Giuseppe Righetti. I ragazzi dell’associazione Cuore della Stella hanno colto l’occasione per dedicare una poesia al sindaco, chiedendo di fare il possibile per porre rimedio ai tagli che già dal prossimo mese la regione Veneto ha imposto relativamente alle associazioni. I festeggiamenti sono poi proseguiti all’insegna di un impegno per il futuro: l’associazione infatti, grazie alle sovvenzioni dei privati che procureranno l’intero materiale, realizzeranno altri due murales per il comune di Negrar, uno nell’ufficio del sindaco e uno in sala giunta.

Sono state presentate al Comune di Negrar, per l’inserimento nel Piano degli Interventi, 243 domande di edificabilità. E’ noto che il Piano degli interventi stabilirà per i prossimi 5 anni dove e quanto si potrà costruire sul territorio comunale. Di queste 243 domande, 183 hanno ottenuto, da parte del consulente tecnico incaricato, una valutazione favorevole. Esaminate le domande accolte, abbiamo forti motivi di preoccupazione e di allarme sui quali il Sindaco continua a non fare chiarezza. Quanti altri metri cubi in realtà si vogliono ancora costruire? Il PAT prevede che per i prossimi 10 anni a Negrar si potrà costruire in tutto 315.000 metri cubi di nuove costruzioni, dei quali 290.000 su aree edificabili del vecchio Piano Regolatore e 25.000 su nuove aree edificabili. La stragrande maggioranza delle domande accolte riguarda invece costruzioni su aree che in questo momento hanno destinazione agricola e che quindi dovrebbero diventare nuove aree edificabili. E risultano quasi del tutto assenti le ristrutturazioni. Se non verranno rispettati i limiti del PAT i negraresi rischieranno di ritrovarsi tra capo e collo più o meno il raddoppio della volumetria prevista, con una colata di cemento di gran lunga superiore al dimensionamento previsto […] A rendere la situazione più preoccupante vi è il fatto che il Sindaco ha annunciato che dopo l’approvazione del Piano degli Interventi adotterà una variante al PAT con un forte aumento di cubature. Eppure le domande presentate valgono già grosso modo per questi primi 5 anni circa 2000 nuovi abitanti potenziali. Soprattutto, come già evidenziato, la maggior parte delle domande prevede un nuovo consumo di territorio agricolo, in barba al principio ormai consolidato nei paesi occidentali per il quale ogni espansione edilizia deve avvenire con il minor consumo di territorio agricolo. Le richieste di edificabilità che incidono sul territorio di Arbizzano (comprensivo per semplicità di S. Maria e Montericco) vanno oltre i 100.000 metri cubi! Questa quantità è comprensiva dei 30.000 metri cubi dell’ex area Monfortani che la Regione ha deciso essere extra budget e dei 24.000 che Dal Negro ha aggiunto di sua iniziativa nell’ex area PEEP di S. Maria. Ma moltissime sono anche le richieste che riguardano Negrar, Moron e Masua e se Dal Negro non recederà dai suoi propositi, dall’ospedale fino a S.Maria vi sarà un’unica sequela di case senza soluzione di continuità. Attenzione: non solo nella parte piana, ma anche nei versanti pregiati di Moron e del monte Masua. Cosa succederà quando arriverà la promessa variante al PAT? […] Visto che la maggior parte dei metri cubi sono richiesti da imprese e privati che risiedono al di fuori di Negrar, vi è da concludere che ai cittadini di Negrar rimarranno solo le conseguenze negative: più traffico, servizi in tilt, crollo dei prezzi delle case, collasso del mercato degli affitti. Negrar è dunque a un bivio: o diventerà nei prossimi anni un luogo di agricoltura di eccellenza, di servizi avanzati e di turismo di qualità o diventerà un dormitorio di Verona pieno di problemi. Questo Piano degli Interventi è l’ultima possibilità di invertire la rotta. Le minoranze (tutte) vogliono che il Piano degli Interventi si basi sulle norme contenute nel PAT in vigore: 1) riqualificazione, ristrutturazione, adeguamento del patrimonio edilizio esistente con la conseguenza del minore consumo di territorio agricolo; 2) sì agli interventi per esigenze familiari, nel rispetto del territorio e del paesaggio (volumi inferiori a 800 mc); 3) no a nuove lottizzazioni speculative; 4) riconoscimento dei diritti acquisiti nel vecchio PRG. Roberto Grison a nome dei consiglieri di minoranza


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SAN PIETRO. E a Castelrotto è stata inaugurata l’ex scuola elementare

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Nuovi cantieri in vista I “Martedì per capoluogo e frazioni con l’autore” Sono molte le opere che nel corso del 2013 prenderanno avvio nel comune di San Pietro in Cariano. In particolare, nel capoluogo, verranno aperti i cantieri per le due attese rotatorie, a cui si aggiungeranno la messa in sicurezza dell’incrocio di via Avanzi e il parcheggio retrostante le Poste. Per quanto concerne invece la frazione di Pedemonte verrà realizzata una rotatoria all’altezza dell’incrocio principale del paese e verranno messi in sicurezza gli incroci di via Paolo VI e via S. Sofia. «Per Corrubbio – afferma inoltre l’assessore ai Lavori Pubblici, Stiliano Galvanini - siamo in fase di gara per la ripresa dei lavori della palazzina polifunzionale a ridosso delle scuole elementari. Finalmente Stiliano Galvanini nel mese di maggio inoltre andremo ad inaugurare la fine lavori presso l’ex scuola elementare di Castelrotto. E’ bene ricordare che in quello stabile si era insediato il comune di Negarine. Si ha conferma della sua qualifica di Comune rurale in quanto è stato trovato nell’elenco degli estimi catastali del 1396, citato come Negarines Castrorupti. Nel 1929 la sede comunale fu trasformata in scuola elementare che L’ex scuola elementare di Castelrotto rimase in funzione fino al 1991. Con questi accenni storici, penso che definire questa una semplice sede polifunzionale sia riduttivo soprattutto in considerazione di quello che dice la sto- in passato ne hanno impedito di fatto il restauro, ma quel che è ria. Chiamiamola semplicemente “Sede Comunale V.Bettelo- certo è che dopo una lunga funzione istituzionale di atavica ni”, se non altro per mantenere inalterata nel tempo l’importan- memoria, tutto era diventato vetusto e spento, quasi ad immorza storica di questo luogo quale punto di riferimento di tutta la talare l’inesorabile declino della nostra piccola comunità della comunità. Tra quelle mura è passata la storia, ci sono stati i frazione di Castelrotto. Da tanti, troppi anni, Castelrotto esigenostri avi, lì sono le nostre radici e lì molti di noi hanno impa- va quest’opera di restauro. Penso siano doverose le scuse per il rato a leggere e scrivere. Ringrazio il Sindaco Gabriele Mae- ritardo trascorso. L’auspicio, ne siamo certi, è che i cittadini strelli per aver creduto fortemente in questo progetto. Un gra- facciano buon uso di questo edificio, nel nome dell’interesse zie sincero anche a Giorgio Accordini che già con la sua prece- collettivo e istituzionale. Pur nelle notevoli difficoltà economidente Amministrazione in qualità di Sindaco aveva pensato a che a cui i Comuni sono sottoposti – conclude infine l’assessoquest’opera inserendola nel piano triennale delle opere pubbli- re -, le Amministrazioni di San Pietro in Cariano hanno sempre che. Purtroppo – aggiunge ancora Galvanini - i tempi della profuso il massimo impegno e sforzo per dare risposte positive burocrazia hanno allungato non di poco il percorso per la e ottimali alle richieste dei servizi fondamentali, convinti come ristrutturazione, ma quando si arriva al traguardo la soddisfa- siamo, che questo sia il modo migliore per garantire i cittadini zione va sempre oltre la polemica. Probabilmente altre priorità e anche questo risultato ne è l’ esempio».

Serata conclusiva il 14 maggio - ore 20.45 - dei “Martedi con l’autore” presso l’Aula Magna della Scuola Media di San Pietro in Cariano con la partecipazione di Milo Manara, personaggio molto conosciuto ed apprezzato e tra i fumettisti italiani maggiormente riconosciuti a livello internazione. «Siamo ampiamente soddisfatti della riuscita di questo ciclo di incontri dedicati a conoscere scrittori del nostro territorio, sia per quanto riguarda la buona qualità degli autori che si sono presentati ai vari appuntamenti, sia per la partecipazione di pubblico alle varie serate – afferma l’assessore alla Cultura del comune di San Pietro in Cariano, Cesare Zardini -. Di tutto ciò devo ringraziare particolarmente la Commissione per le Attività Culturali del Comune, nella persone del Presidente Claudio Rossi e della Vice-Presidente Daniela Spanu e di alcuni altri componenti, che si sono veramente impegnati nell’organizzazione questa iniziativa a costo zero per l’Amministrazione comuna-

Cesare Zardini

le. Ciò è stato possibile, è giusto ricordarlo, anche ai vari autori, che hanno assicurato la loro presenza gratuitamente, e per la disponibilità nella concessione dell’Aula Magna da parte della Dirigente Scolastica, Bianca Pellegrini. Visto i buoni risultati di questa tornata di incontri dei “Martedì con l’autore” – conclude Zardini - si sta già pensando a riproporla prossimamente, nel frattempo rinnovo a tutti l’invito a partecipare alla serata conclusiva del 14 maggio con la presenza di un grande personaggio come Milo Manara».


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SAN PIETRO-FUMANE. Ottima riuscita per la giornata provinciale del 14 aprile

Bentornata Primavera all’insegna dell’ambiente Un successo firmato da ben 2000 persone che hanno preso parte ad una giornata all’insegna dell’ambiente. Tutto questo per i comuni di San Pietro in Cariano e Fumane, è stata domenica 14 aprile, in occasione della sesta giornata dell’ambiente promossa dalla provincia di Verona. Benvenuta Primavera, la cui organizzazione è stata curata dai ragazzi della cooperativa Hermete con il loro progetto EcoTutto, ha raggiunto infatti obiettivi

importanti. «Innanzitutto – affermano Giuseppe Bonazzi e Giancarlo Signorini, assessori all’ambiente dei comuni di Fumane e San Pietro in Cariano - nel gruppo di partenza due Comuni si sono uniti per dare inizio a questa giornata ecologica. E anche se si sentivano ogni tanto voci del tipo “no stemo mesiarse”, alla fine l’ambiente ha vinto e l’unione ha veramente fatto la forza. A Fumane in particolare il gruppo cacciatori ha

fatto un ottimo lavoro, così come è accaduto a Cavalo, Mazzurega, Verago e Molina con il contributo della Pro loco. A San Pietro il gruppo alpini, il gruppo cacciatori, il gruppo Magnalonga e alcuni cittadini hanno ripulito un tratto di tangenziale, alcune strade del capoluogo e alcune frazioni. A tutti coloro che hanno partecipato a questa giornata – aggiungono i due amministratori – va il nostro ringraziamento»…Ma uno degli

Il gruppo al momento della partenza

obiettivi raggiunti è quello dell’aggregazione di molte persone lungo il tratto di provinciale che va dalla rotonda di San Pietro in Cariano verso il comune di Fumane chiusa al traffico per l’occasione, lungo la quale, erano esposti i lavori realizzati dalle scolaresche anche in occasione delle giornate ecologiche precedenti. Il corpo forestale, presente con uno stand, ha illustrato anche con giochi didattici, l’utilità della biodiversità. Non sono mancati il Ludobus della cooperativa Hermete con giochi per i più piccoli, un saggio dell’arte circense, la pro loco di Molina che ha esposto l’utilità delle api nella biodiversità e nella vita e una mostra fotografica proposta dall’amministrazione comunale di Pescantina, mentre il gruppo Magnalonga di Pedemonte ha illustrato i propri progetti per la Valpolicella. Il pranzo invece è stato curato dal gruppo San

AIDO IN FESTA In occasione del suo 31° anno di fondazione L' Aido di San Pietro in Cariano (Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule) nell'ambito della sua attività volta alla sensibilizzazione verso la donazione organizza una manifestazione dedicata alla Popolazione per farsi conoscere e per festeggiare insieme la ricorrenza del 40° dalla fondazione dell' Aido nazionale. La manifestazione avverrà sabato 11 maggio con inizio alle 18.15 con il raduno delle rappresentanze con labari sul sagrato della Chiesa di San Pietro in Cariano, per poi proseguire con la S.Messa alle ore 18.30 presso la parrocchiale di San Pietro in Cariano con l' accompagnamento del coro “Il Cariano” diretto dal Maestro G. Righetti. Al termine della S. Messa verrà offerto un buffet dove saranno disponibili gli incaricati dell'Aido per ogni eventuale chiarificazione e per la distribuzione di documentazione relativa all'attività dell'associazione. Michele di Pescantina. «Abbiamo ricevuto i complimenti da parte di tutti i partecipanti, principalmente famiglie con bambini e ragazzi dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che ci hanno chiesto di poter ripetere quest’esperienza – affermano ancora Bonazzi e Signorini -. Obiettivo delle giornate ecologiche è fare “cultura ambientale” e ci siamo resi conto che dobbiamo farne ancora molta: terminata la rassegna sono

rimaste sullo stradone diverse cartacce e bicchieri. Da parte nostra, noi amministratori abbiamo capito anche che bisogna rendere più funzionale la raccolta differenziata. Ringraziamo infine la cooperativa Hermete per l’ottima organizzazione della manifestazione, che per i comuni di San Pietro in Cariano si è svolta a costo zero, grazie ai fondi ricavati dal premio vinto lo scorso anno per le giornate ecologiche».

SAN PIETRO IN CARIANO / CLASSE 1938 ISTITUZIONE COMUNALE SERVIZI SOCIALI Casa di Riposo L’I.C.S.S. del Comune di S.Pietro in Cariano comunica che dal mese di giugno 2013 il

Centro Diurno per Anziani SARÀ APERTO ANCHE

il SABATO e la DOMENICA dalle ore 09.00 alle ore 17.00 Per informazioni ed adesioni contattare gli uffici amministrativi della Casa di Riposo al 045 7703666 dal lunedì al venerdì. IL PRESIDENTE Scamperle Elisabetta S.Pietro in Cariano Maggio 2013

Festa di successo Erano 110 i “trentottini” che domenica 17 marzo sono partiti con due pullman da Pedemonte alla volta del santuario della Madonna del Frassino a Peschiera del Garda per festeggiare i 75 anni raggiunti. Dopo la S.Messa i “diversamente giovani”, così amano chiamarsi i coscritti della classe ’38 di San Pietro in Cariano, i festeggiamenti sono proseguiti al ristorante Al Frassino per il consueto pranzo allietato da buona musica «per tenere le gambe allenate

da qualche valzer e tango – affermano gli organizzatori, soddisfatti per l’ottima riuscita della giornata di festa -. Non è mancata – aggiungono – la tradizionale lotteria di beneficenza - la classe ’38 di San Pietro in Cariano da anni sostiene infatti un’adozione in Georgia e le attività missionarie di una suora in Brasile ndr -. La festa è continuata fino a tarda sera dandosi appuntamento per il 2014 con una sola parola d’ordine: tutti presenti!». S.A.


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MARANO. Il Comune ha colto l’occasione della disponibilità del gruppo “Capitei”

MARANO

Capitello e lavatoio ristrutturati a Badin

Nuovi scavi al Tempio

Da tempo la popolazione di Badin chiedeva di mettere mano al capitello e all’annesso lavatoio, privo di alimentazione idrica, ubicati all’ingresso della storica contrada. Il Comune ha colto l’occasione della disponibilità di un gruppo di volontari, il gruppo “Capitei”, che gira per la Valpolicella a sistemare vecchi capitelli votivi ed ha coordinato e finanziato la ristrutturazione dei due manufatti. Il signor Vittorio, responsabile del grup-

po, aveva contattato il Sindaco per avere la segnalazione di un capitello da sistemare e il Sindaco ha segnalato proprio quello di Badin. Il lavatoio è stato dal Comune dotato di alimentazione d’acqua e di scarico. Il Capitello, prima ospitante una postuma statuetta dell’Immacolata, sarà ridipinto in questi giorni prima dell’inaugurazione che si terrà il prossimo 10 Maggio. «Negli ultimi anni abbiamo sistemato numerosi capitelli e numerose fontane –

afferma il sindaco di Marano, Simone Venturini -: ricordo i capitelli di Carazzaole, i due di Purano, quello di Maragango. Ricordo poi le fontana di Cadiloi, di Pezza, di san Rocco, della Granda. Ora, con questo intervento, riconsegniamo il giusto decoro all’ingresso della contrada di Badin ove i cittadini da tempo avevano segnalato il desiderio di vedere capitello e lavatoio rimessi in ordine e sistemati. Devo ringraziare il sig. Vittorio e con loro tutti i

volontari del gruppo i Capitei che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro capacità e il loro tempo per questo lavoro che si inerisce in una sequenza davvero molto lunga di capitelli sistemati, in tutta la Valpolicella e zona Nord di Verona. Invito tutti i cittadini di Badin ed anche i parrocchiani di Valgatara alla festa di inaugurazione che si terrà il prossimo 10 Maggio, con la celebrazione della messa alle ore 17.00 nella chiesa di Badin e poi la benedizione del capitello». Seguirà una cena ed un momento di festa presso la parrocchia del Chievo da dove provengono molti dei volontari del gruppo “I Capitei”. La cena sarà occasione per una raccolta fondi di beneficenza ed invito tutti i cittadini a parteciparvi come segno di gratitudine verso i volontari che hanno lavorato per la sistemazione del capitello. «I prossimi interventi di questo genere che realizzeremo a Marano - conclude il primo cittadino - saranno la sistemazione del lavatoio, bellissimo, di Paverno e della fontana e capitello di Pozzo a Valgatara».

MARANO / LA NORMATIVA

Ampliamenti edilizi, ecco i tempi A Marano c’è tempo fino a novembre per ottenere l’approvazione per interventi edilizi di ampliamento di manufatti esistenti mediante il Piano Casa comunale (nuovi locali, tettoie, garages, bagni, magazzini ecc…). «Gli incrementi di volume ammessi per gli edifici residenziali – spiega il sindaco Simone Venturini - sono del 20 %, del 30% se si installano anche pannelli fotovoltaici e possono arrivare anche al 40% e oltre se si modifica la classe energetica dell’edificio ottenendo così anche un significativo risparmio energetico e un miglioramento dell’ambiente, grazie alla riduzione delle emissioni per produrre energia». Tutti gli edifici del Comune sono ampliabili con l’unica eccezione di quelli soggetti a restauro (che sono all’incirca la metà di quelli ubicati nei centri storici). Tutti gli

altri (l’80% degli edifici esistenti) sono ampliabili.«Invito i cittadini – aggiunge il sindaco - a valutare con attenzione questa opportunità in un momento in cui i prezzi delle maestranze e delle imprese edilizie possono essere competitivi a causa della crisi che ha un pò ridotto i lavori. Mi sento di aggiungere tra l’altro – continua – che gli interventi realizzati a Marano con il Piano Casa hanno ottenuto fino ad ora ottimi risultati sia perché sono stati spesso occasione per migliorare nel loro complesso gli edifici esistenti, sia perché hanno dato risposta alle esigenze della popolazione locale senza costituire minimamente occasione di speculazione, sia perché non hanno comportato alcuna alterazione paesaggistica ma anzi, talvolta, hanno dato miglior inserimento architettonico agli edifici».

LA MANIFESTAZIONE

La Primavera del libro è a Marano Quest’anno la ventitreesima edizione della Primavera del libro (19-25 maggio 2013) si terrà nel comune di Marano di Valpolicella, un evento che da più di vent’anni accompagna i bambini e i ragazzi delle scuole di tutta la Valpolicella. La manifestazione avrà come titolo “Un libro ti mette le ali…fai un pieno di libri!” e a fare da filo conduttore sarà proprio il libro nelle sue varie sfaccettature. Tantissime classi dei vari comuni della Valpolicella hanno aderito attivamente con i propri lavori e i bambini hanno così potuto far volare la propria fantasia ed ideare dei lavori sicuramente bellissimi ed originali che saranno esposti durante tutta la mostra: dalla costruzione di un vero e proprio libro ad una copertina per una storia, dalla caratterizzazione di un personaggio all’invenzione di una nuova storia, e così via. L’evento ospiterà inoltre una mostra-mercato del libro per ragazzi ed avrà come contorno tutta una serie di attività pomeridiane e serali che faranno di questa settimana un’esperienza a tutto tondo per bambini e genitori, coronata anche dalla presenza di autori importanti che potranno presentare i loro ultimi libri. Per il buon esito di una così bella e importante manifestazione si stanno cercando dei volontari (genitori, nonni, ragazzi) che mettano a disposizione un po' del loro tempo. Le attività per cui si richiede il

supporto sono molteplici: visite guidate alle classi, aiuto laboratori didattici durante le visite, allestimento libreria, allestimento/abbellimento palestra comunale, aiuto montaggio e smontaggio tavoli, panche, palchi e gazebi, aiuto per impianti audio/video. Quanti vorranno potranno comunicare la propria disponibilità presso la Biblioteca Comunale negli orari di apertura tel. 045.7702219 (martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19), presso la sede Comunale ufficio segreteria tel. 045.6831106 o inviare una mail a cultura@comunemaranovalp.it.

«Tra qualche settimana, riprenderemo gli scavi per approfondire l'estensione dei manufatti pertinenziali al Tempio che l'ultima campagna di scavi del 2010 ha posto in evidenza, a nord». Queste le parole del sindaco di Marano, Simone Venturini. Nel mese di febbraio, la Soprintendenza ai Beni Archeologici è intervenuta sugli affreschi del Tempio. Ora il sito è ancora ricoperto di uno strato di terra su geotessuto al fine di preservare le strutture del Tempio. «Quando riavvieremo gli scavi – aggiunge il primo cittadino - l'intero complesso verrà messo in luce anche per renderlo visibile e visitabile nel corso di un prossimo convegno che si terrà presso il Santuario di santa Maria Valverde, a pochi passi dal Tempio, ove verranno presentati i risultati degli scavi e il loro elevato valore scientifico». Il convegno si terrà il prossimo 1 Giugno 2013 presso il santuario di Santa Maria Valverde. Che la scoperta del Tempio sia elemento di grande valore è provato dal

grande interesse che essa sta suscitando nel mondo accademico e scientifico internazionale. Lo scorso 1 marzo la dottoressa Brunella Bruno della Soprintendenza del Veneto, nucleo operativo di Verona, ha presentato al College de France, a Parigi, una importante relazione sul Tempio di Minerva di Marano, nell'ambito di un seminario sulla religiosità nel periodo romano. «Per il nostro Comune – conclude Venturini - questa iniziativa è di grande importanza e dal 2007 non abbiamo mai smesso di investire e di promuovere il sito: l'investimento è stato rilevante sia per l'acquisto dei terreni - che ora sono tutti di proprietà comunale - che per le operazioni di scavo, talora piuttosto complesse. Lo sforzo però è stato ripagato da una innumerevole quantità di scoperte sia in termini di reperti, che di informazioni storiche che di estensione del manufatto, ben più ampia di quanto le fonti storiche lasciassero prevedere».

MARANO. “Maggio polifonico” Torna anche in questo 2013 a Marano il Maggio Polifonico. La rassegna di musica sacra, organizzata dall’amministrazione comunale di Marano di Valpolicella in collaborazione con la Regione Veneto, l’associazione Veneta Amici della Musica, la Banca della Valpolicella, la Pro loco e la parrocchia di Marano, sarà ospitata come da tradizione dalla chiesa di Santa Maria in Valverde. Il Maggio Polifonico si aprirà sabato 4 maggio alle ore 21.00 con PadovaVocalEnsemble di Padova, gruppo corale diretto da Alessandro Kirschner. Si proseguirà sabato 11 maggio (ore 21.00) con il coro maschile La Stele di Roverè Veronese diretto dal maestro Matteo Valbusa, per poi concludersi sabato 18 maggio (ore 21.00) con Iris Ensemble di Padova diretto da Marina Malvasi.


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Maggio 2013

FUMANE. Il sindaco Bianchi commenta la situazione di Cavalo e a Breonio

Uffici postali chiusi ma il caso è aperto Sono trascorsi alcuni mesi da quando, a fine 2012, gli uffici postali di Breonio e Cavalo, operativi due giorni la settimana, sono stati chiusi. La questione però rimane ancora aperta. «L’evento della chiusura degli uffici postali di Breonio e Cavalo, servizi fondamentali in particolare per le fasce d’età più anziane del territorio, non è di certo stata un fulmine a ciel sereno – afferma il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi -. I due uffici infatti erano stati individuati da Poste Italiane, insieme ad altri della Provincia di Verona, tra le strutture non sostenibili dal punto di vista reddituale. La nostra amministrazione comunale, dal canto suo, è tempestivamente intervenuta (16 agosto) con una lettera indirizzata al direttore di Poste Italiane Gianfranco Bedendo, oltre che al presidente della Regione Veneto, della provincia di Verona, dell’ANCI Veneto e al Prefetto di Verona, sottolineando la propria disponibilità a sostenere tutte le iniziative necessarie per evitare la chiusura degli uffici». Tutto questo però non servì a nulla, tanto che il 26 ottobre 2012 Gianfranco Bedendo, Direttore di Poste Italiane s.p.a. comunicò ufficialmente la chiusura degli uffici, alla quale fecero seguito anche raccolte firme per evitare di far

Domenico Bianchi

mancare alla popolazione questi due servizi. Il 5 aprile scorso inoltre Franco Bonfante, vicepresidente del consiglio regionale del Veneto, è intervenuto a Cavalo accanto a Gianfranco Bedendo promuovendo un incontro - dibattito, molto partecipato, dal titolo “ufficio postale di Cavalo: si può salvare?” al quale hanno preso parte anche alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale. «Questo incontro mi ha fatto molto piacere – conclude il sindaco Bianchi –, tanto che pochi giorni fa ho scritto una lettera di ringraziamento al direttore di Poste italiane, ribadendo la disponibilità dell’amministrazione ad individuare eventuali sostegni in collaborazione con la

Poste di Cavalo

Regione, purchè Banco Poste possa riattivare i due uffici postali di Cavalo e

Fumane non c’entra Sul numero di aprile de L’Altro Giornale – edizione Valpolicella, a pagina 5, è stata pubblicata una lettera dal titolo: “Scuola e insegnanti” attraverso la quale alcune mamme lamentavano il comportamento di qualche insegnanti all’interno della scuola dei loro figli. L’intestazione della lettera riportava però errato il nome del comune di provenienza della stessa: per un refuso di stampa è stato riportato il nome di Fumane che, invece, nulla ha a che vedere con il contenuto della lettera. Quelle mamma non parlavano infatti degli insegnanti della scuola di Fumane, né dell’istituto comprensivo B. Lorenzi in generale. Ci scusiamo con il personale docente, gli alunni e i genitori dell’istituto fumanese. L’errore in cui siamo incorsi è stato del tutto involontario: da sempre L’Altro Giornale dimostra la propria stima - attraverso articoli ed interviste al Dirigente scolastico stesso - proprio per mettere in risalto le attività dell’Istituto B.Lorenzi, preso ad esempio per l’efficienza e l’impegno con cui svolge il suo ruolo nell’educazione delle giovani generazioni.

Micronido, promozione al via

Zone di interesse pubblico ti nei musei di Sant' Anna d'Alfaedo o a Verona. Il progetto stesso dell'Archeopark, inserito nel Pat di Fumane, prevede la sistemazione dell'area in questo senso. Un’operazione, questa – conclude il primo cittadino – che si inserisce in un contesto di valorizzazione di un’attività di scavo archeologico che dura da 25 anni, ma che porterebbe

ERRATA CORRIGE / SCUOLA

E’ stato siglato lo scorso 4 aprile un accordo di programma fra l’Amministrazione comunale di Fumane, l’Istituto Comprensivo Statale "B. Lorenzi"di Fumane e la Cooperativa "Cercate" relativamente al micronido attivato a partire dall’anno scolastico 2012 - 13 a Fumane e gestito dalla stessa cooperativa Cercate. «Un progetto, questo – afferma il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi –, per il quale inizialmente era stata individuata la struttura "ex materna" appositamente adattata e arredata, e che, a causa delle emergenze legate alla sistemazione dell'edificio della scuola primaria del capoluogo, non ha potuto attuarsi pienamente. Il micronido, che rappresenta un servizio importante per l’intera comunità, è partito quindi - parzialmente - in spazi inadeguati ricavati nella struttura della scuola d'infanzia. A questo proposito, per promuovere ed ampliare il servizio attivato, in accordo con il Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo "Bartolomeo Lorenzi" di Fumane, Giovanni Viviani, e il Presidente della cooperativa "Cercate", Fausto Mazzi, si è deciso di avviare un’azione di promozione del nido e della sua offerta formativa con adeguati strumenti di propaganda e di informazione presso le famiglie e presso le comunità di Fumane e dei Comuni limitrofi, adottando al tempo stesso iniziative e intese concrete per il migliore funzionamento del micronido, per garantire unità di progetto e continuità educativa, per un utilizzo razionale degli spazi e delle attrezzature. Verranno inoltre programmati – conclude il primo cittadino - incontri periodici fra i responsabili delle istituzioni coinvolte o di loro delegati per il monitoraggio e per eventuali modifiche migliorative dell'iniziativa».

L’APPROVAZIONE

E’ stata approvata nell’ambito del Consiglio comunale di Fumane del 26 marzo scorso la variante attraverso la quale l’amministrazione comunale fumanese ha individuato come “zona di interesse pubblico” l’area dove attualmente si trova il ristorante Chesini, in fondo a via dei Progni. Una variante, questa, che dovrebbe portare all’esproprio dei terreni in questione: due dei tre proprietari coinvolti hanno già dato la propria disponibilità, mentre il terzo ha deciso di fare ricorso al Tar. «L’area individuata – afferma il sindaco Domenico Bianchi – risulta essere l’unica in prossimità della Grotta di Fumane che può prestarsi alla creazione di servizi a favore dei turisti, dei visitatori e delle scolaresche. Vorremmo infatti adibire quest’area, oltre che a zona ristorativa e di sosta, anche a parcheggio e a sale museali didattiche, dove potrebbero trovare spazio i reperti archeologici della Grotta di Fumane, che attualmente vengono porta-

Breonio. Nel frattempo rimaniamo in attesa di sviluppi».

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un vantaggio anche all’intera zona della Lessinia. Ecco perché siamo convinti che, proprio per l’importanza che riveste questo luogo, debba essere gestito non a livello privato, ma pubblico, considerando anche il fatto che per poter accedere a finanziamenti e contributi, bisogna che l'area sia di proprietà comunale e non privata».

PREISTORIA FESTIVAL Il Preistoria Festival è giunto alla sua VI edizione, anche quest'anno con proposte interessanti di vario genere. Ci saranno incontri di tipo culturale, serate in Grotta con il coro e serate di informazione sulla cultura umana. La manifestazione che si aprirà il 4 di maggio, vedrà la sua conclusione il 2 giugno nelle corti del paese di Molina con attività ludico/culturali adatte alle famiglie. Nella stessa sera si esibirà un gruppo che propone musica e balli popolari.


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Maggio 2013

SANT’AMBROGIO. Musica, danza e intrattenimento: successo garantito

Valpolicella nel segno dell’Hip-Hop Festival Servizi di

Massimo Ugolini Grande successo, nel segno del Valpolicella Hip Hop&Jazz Festival, per la settimana all’insegna della musica, della danza e dell’intrattenimento nell’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella nel periodo della sagra di Pasqua organizzata dal comitato Sant’Ambrogio in Festa. «E’ stata una settimana intensa che ci ha ripagato degli sforzi compiuti anche quest’anno, sanciti dalla presenza di oltre 4mila persone nell’arco dell’intera settimana - spiega Nando De Bortoli, direttore artistico del Festival -. Come promesso nel 2012 quest’anno sono ritornati i gruppi internazionali. Una conferma della qualità e del prestigio registrato nel corso di questi anni dall’Hip Hop Festival, un successo sia nelle presenze che nella qualità del ballo». Su tutti il Valpolicella Hip Hop Festi-

val preceduto dalla quarta edizione del Valpo’s Got Talent, dal 12° festival dedicato al Modern Jazz & Contemporaneo e dal Zumba Party, una miscela di aerobica e ritmi caraibici danzata in gruppo. Appuntamenti organizzati da un’organizzazione composta dal coreografo e insegnante veronese Nando De Bortoli, direttore artistico del Festival, il presentatore Andrea Spezie,

Katia Armani della palestra Athleta di San Pietro in Cariano, una ventina tra tecnici, responsabili di postazioni per la stampa istantanea delle esibizioni dei ballerini nonché 40 volontari del comitato Sant’Ambrogio in Festa. «La manifestazione - sottolinea Andrea Spezie - è stata un momento di confronto fra danzatori di diverse età, stili e formazioni, un'occasione per far

conoscere al pubblico il panorama della danza in tutti i suoi molteplici aspetti». Il festival della Valpolicella ha confermato l’internazionalità di questo appuntamento con oltre 1300 ballerini provenienti da svariate regioni italiane, da Inghilterra e Slovenia in rappresentanza di 105 squadre per un mix interminabile di acrobazie e adrenalina, oltreché dalla giuria internazionale composta dall’inglese Tomas Simon, il francese Peeps e il gruppo internazionale norvegese Quick Crew. Gran finale con l’esibizione di Michael Fields e Ricky Benettazzo, due ballerini professionisti già esibitisi nella prima edizione dell’Italia’s Got Talent». «Eventi come l’Hip Hop Festival permettono di promuovere il nostro territorio

SANT’AMBROGIO / SCUOLA PAOLO BRENZONI

A maggio c’è la settimana dell’arte Un ricco programma di arte, cultura, poesia costituirà il filo conduttore della settimana dell’arte proposta dalla scuola d’arte Paolo Brenzoni durante la tradizionale mostra annuale promossa dagli allievi nell’ex quartiere fieristico ambrosiano dal 12 al 19 maggio. L’inaugurazione avverrà domenica 12 maggio alle ore 21 con il “Concerto traditional folk popolare” del gruppo Almada Folk Ensamble. Domenica 19 maggio alle ore 10.30, cerimonia conclusiva con assegnazione degli attestati e del premio

per il miglior lavoro esposto. Durante la mostra saranno esposti alcuni bassorilievi in gesso eseguiti tra il 1947 e il 1950 sotto la direzione dello scultore Mario Salazzari, alla cui figura è dedicata quest’anno la mostra. «Salazzari e la sua esperienza creativa racconta Beatrice Mariotto, direttrice della scuola d’Arte - hanno attraversato scultura, poesia e musica. A Verona è conosciuto per i grandi gruppi equestri che si ergono maestosi sul ponte della Vittoria, realizzati dall’artista nel 1934, il monumento al Partigiano di piaz-

za Bra, del 1947, il monumento ai Caduti di Borgo Roma, alcuni lavori scultorei presenti nel cimitero monumentale e presso palazzo Barbieri». In occasione del ventesimo anniversario dalla morte di Salazzari la Scuola ricorderà l’artista giovedì 16 maggio grazie alle testimonianze delle storiche dell’arte Sabrina Baldanza e Camilla Bertoni, con l’introduzione dell’architetto Libero Cecchini, in collaborazione con la Libera Università Popolare della Valpolicella. Altri appuntamenti si svolgeranno martedì 14 maggio: il critico letterario Paola Azzolini presenterà “Le amiche della libertà nella Verona del Risorgimento – Caterina Bon Brenzoni e Nina Serego Alighieri”, donne della Valpolicella che, all’interno dei salotti nelle loro ville di Sant’Ambrogio e Gargagnago, composero novelle e poesie che spesso assunsero importanza civile e patriottica. Mercoledì 15 maggio alle ore 20.30 l’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” presenterà il Concerto di

fine anno scolastico, con la Giovane Filarmonica di Sant’Ambrogio – Orchesta e coro. Sabato 18 maggio l’Associazione musicale “1000 Suoni – Davide Begalli” presenterà il concerto “I colori della musica” realizzata dai gruppi di musica d’insieme e dal coro. L’accesso a tutte le serate proposte è gratuito. Per informazioni sulla scuola d’arte www.scuoladartebrenzoni.it.

Mario Salazzari

24 Nel Valpo’s Got Talent tre le sezioni in gara per oltre venti partecipanti: nella categoria danza primo posto per il gruppo Scinamb del Centro Danza di Elisa Gregori che presenterà al teatro Nuovo di Verona il 4 maggio alle ore 21 il primo spettacolo del gruppo dal titolo Geometrica con la regia e coreografia della stessa Elisa Gregori. Nella sezione intrattenimento ha primeggiato la tredicenne Ljuba Medini dell’Accademia Circense di Verona. Nella categoria canto su tutti la promettente cantante veronese Matilde Sulpasso che lo scorso anno arrivò seconda. Tra le curiosità la signora Britta Wirths ha cucinato in un quarto d’ora un antipasto a base di gnocco di ricotta accompagnato da un sorbetto alle fragole. Nel Modern Jazz e Contemporaneo, nella categoria Duo successo per i Due Da Uno con la coreografia di Manuela Binco; nella categoria Allievi primi classificati i Giocoso (coreografia Manuela Binco); nella categoria juniores primi Quasi Cercando (coreografia: Manuela Binco); nella categoria seniores vittoria per Hypnotize con la coreografia di Romina Contiero. Premi speciali sono stati assegnati all’Accademia di Milano con la coreografia Amore Buio di Luca Ghedini a cui sono state assegnate borse di studio per stage estivi di danza a Chicago e nell’isola greca Amorgos. Il Comitato Sant’Ambrogio in Festa ha conferito il Best Coreographer a Manuela Binco e il Best Dancer alla giovanissima Alessia Paletta. in diversi ambiti, ospitando a Sant’Ambrogio migliaia di ballerini ed appassionati che sono l’anima di questo festival - spiega il vicesindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi, uno dei fautori con Renzo Ambrosi e Roberto Sartori, presidente del comitato Sant’Ambrogio in festa, della rinascita della sagra ambrosiana». Entusiasta anche Damiano Baldassari, uno dei promotori della manifestazione che racconta gli inizi di questa manifestazione. «Dodici anni fa su questo palco si esibirono 70 ballerini di hip hop, quest’anno gli iscritti sono stati oltre 1300 contando i partecipanti del Jazz Festival e del Valpo’s Got Talent». Tutti i vincitori della dodicesima edizione del Valpolicella Hip

Hop&Jazz Festival: nella categoria regina dell’Hip Hop Festival, i Professional, hanno trionfato i Check This Out di Mestre coreografati da Barbara Basso; in quella Master gradino più alto del podio per i romani Blinding Side coreografati da Crielesi e Di Giuseppe; nella Low Teen vittoria per gli inglesi di Manchester, Kids of Future del coreografo Leah Ryan-Knight; negli Upper Teen affermazione per i romani Beat Flava di Emanuele Battista mentre la romana Zena dei Break Da Beat è stata premiata come migliore ballerina col «Best Dancer» mentre il duo Crielesi e Di Giuseppe ha vinto il premio Best Choreographer: riconoscimenti, questi, offerti dal Comitato Sant’Ambrogio in Festa.

DOMEGLIARA. Commemorazione per l’onorevole Nicola Pasetto Cerimonia di commemorazione per ricordare la figura politica dell’onorevole Nicola Pasetto. Si è svolta nell’omonima via a Domegliara. «Nicola - spiega Franco Munari rappresentante del gruppo di amici che ha organizzato - per primo ha capito l’esigenza di cambiamento della destra italiana, traghettandola dalla testimonianza alla proposta per potersi confrontare e risolvere le problematiche della cittadinanza. Nicola ci ha insegnato come il potere sia servizio per il bene dei cittadini, la sua figura è stata importante per la destra italiana». Il sindaco Nereo Destri ha evidenziato l’amore per la politica di Nicola Pasetto «a differenza di chi oggi alla politica e al proprio territorio antepone la poltrona in una politica alla sbando». L’assessore Andrea Chiereghini ha spiegato come «per i giovani dell’epoca Pasetto ha costituito un punto di riferimento, ci lascia un’eredità di valori ed ideali che continuerà per sempre».


31° FESTA DELLA COMUNITÀ SAGRA de DOMEIARA dal 23 Maggio al 27 Maggio 2013

GIOVEDI' 23 MAGGIO ore 19.00 apertura chioschi con uno SPECIALE MENÙ TUTTO COMPRESO A SOLI €10.00: PRIMO A SCELTA, SECONDO A SCELTA CON CONTORNO, BEVANDA E CAFFE' ore 19.30 apertura mostra di pittura e fotografia con la presentazione delle opere a cura della dott.ssa Lia Fabbrici presso le opere parrocchiali ore 21.00 serata musicale rock e blues con il gruppo "Blues Tornado" VENERDÌ 24 MAGGIO ore 19,00 apertura chioschi con MENÙ SPECIALE a €10,00 ore 21.00 serata spettacolo con il gruppo "Al-B band" SABATO 25 MAGGIO ore 12.30 tradizionale maccheronata con gli alunni della scuola elementare di Domegliara; nel pomeriggio GARA CICLISTICA AMATORIALE APERTA A TUTTI GLI ENTI DELLA CONSULTA DENOMINATA “1° TROFEO LIBER ZANONI – FONTANA” ore 12.00 ritrovo in via E.Fermi a domegliara ore 13.00 PARTENZA ore 20.30 premiazioni AVIS ore 21.00 serata danzante con l'orchestra "SELENA VALLE" DOMENICA 26 MAGGIO ore 9.00 18° RADUNO AUTO-MOTO D'EPOCA presso Quartier Poli ore 12.00 apertura chioschi per PRANZO DELLA COMUNITÀ. Saranno presenti come tradizione gli ospiti di casa di Nazareth di Ponton ore 14.00 esibizione dei clown del gruppo "Karen show"; nel pomeriggio GRANDE RIEVOCAZIONE STORICA IN COSTUME A CURA “DELL'ORDINE DELLE LAME SCALIGERE” che ci riporteranno nell'epoca medievale e rinascimentale con un grande spettacolo dove cultura, storia, comicità ed emozionanti combattimenti creeranno un immaginario unico e coinvolgente. ore 18.30 apertura chioschi ore 21.00 serata danzante con l'orchestra "Mery e Elisa"

LUNEDI' 27 MAGGIO ore 15.00 tradizionale gara di bocce della "MORTADELLA" presso il bar Enal ore 19.00 apertura chioschi ore 21.00 serata danzante con l'orchestra "Marco e i Niagara" Durante tutta la manifestazione funzioneranno CHIOSCHI ENOGASTRONOMICI con le nostre specialità: risotto al tastasal, pastisà de caval, luccio con polenta, arrosticini, e tanti altri piatti. Presso le opere parrocchiali funzionerà una grandiosa PESCA DI BENEFICENZA. Tutte le manifestazioni si svolgeranno negli spazi degli impianti sportivi nei pressi della chiesa di domegliara. Si declina ogni responsabilità prima, durante e dopo ogni manifestazione.

o c i f e n e B o t Il Comita ura aug O T N E M I T R E V I D N O U B


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SANT’AMBROGIO. Numerosi volontari si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito il paese

Due giornate ecologiche Risultato: parecchi rifiuti Due giornate ecologiche all’insegna della tutela dell’ambiente. Si sono svolte nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. L’epilogo, in entrambi i casi, è stato lo stesso degli scorsi anni: montagne di rifiuti. Di buon mattino i volontari delle associazioni si sono messi al lavoro lungo i cigli delle strade e i sentieri, nei boschi e nelle aree di sosta del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. L’organizzazione è stata affidata, come nelle scorse edizioni, alla Riserva Alpina di Caccia di Sant’Ambrogio di Valpolicella col patrocinio dell’amministrazione comunale, e la partecipazione di numerosi volontari delle associazioni Giacche Verdi Monti Lessini, Protezione Civile, gruppi Alpini Sant’Ambrogio-Domegliara-Ponton, Carabinieri in Congedo, Croce Rossa, Pro Loco Gargagnago, Pro Loco San Giorgio, Associazione Le Famiglie S’Incontrano, Barpernisa Trial Team e numerosi cittadini. Nella prima giornata i volontari si sono prodigati nella raccolta dei rifiuti nell’area della strada provinciale tra Sant’Ambrogio, Monte e Cavalo nonché nella zona di Brentani. Un altro gruppo di volontari ha ripulito la zona industriale del Montindon. Nella seconda giornata ecologica tre squadre hanno ripulito i tratti comunali della strada statale 12 del Brennero a Domegliara e un folto gruppo di cacciatori, coordinati da Franco Vassanelli, presidente del Distretto

Alpino di Caccia ambrosiano, ha setacciato tratti sterrati in diversi punti del

territorio mentre un’altra squadra, alla presenza del consigliere comunale Ema-

nuele Bonazzo, ha operato nell’area di Ponton. Raccolti, purtroppo anche que-

st’anno, rifiuti di ogni genere che hanno riempito numerosi container dell’isola ecologica ambrosiana. «Chi deturpa la Natura crea un danno oggi ed uno alle generazioni che verranno - hanno rammentato l’assessore all’ecologia Renzo Ambrosi e il vicesindaco Roberto Zorzi, presenti anch’essi alle giornate con i consiglieri comunali Fabio Minelli, Roberto Fiorio ed Emanuele Bonazzo -. Doveroso un ringraziamento a tutti i volontari che, con grande generosità, tutelano attraverso queste giornate il territorio di tutti i cittadini.

Franco Vassanelli

Nessuno lascerebbe un rifiuto nella propria casa o giardino. Un ringraziamento ai cittadini che mostrano una straordinaria sensibilità con cui effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti. Infine doveroso un ringraziamento agli operatori dell’isola ecologica Giandomenico, Sergio e Francesco per la disponibilità mostrata nelle due giornate ecologiche». Massimo Ugolini

SANT’AMBROGIO / L’ASSOCIAZIONE ONLUS

La famiglia di “Essere Clown Verona” si allarga Si allarga la famiglia dell’associazione di volontariato Essere Clown Verona onlus con sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella. In aprile è terminato il corso per aspiranti volontari. «Presto nuovi clown, armati di un camice colorato, un naso rosso, ascolto e sorrisi, ci accompagneranno per donare una parentesi serena durante una degenza, ai pazienti di ospedali e case di riposo» - racconta il presidente dell’associazione Marta Zampieri. L’associazione ha partecipato ad un convegno organizzato dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e il Centro Pastorale in occasione della XXI Giornata Mondiale del Malato, in cui il protagonista è stato proprio il sorriso e il Clown Dottore. «Medici, infermieri e le persone che assistono i malati prosegue il presidente - vengono contagiati dalle nostre iniezioni di buonumore e benessere, e può scap-

pare anche a loro un sorriso bello, sincero e sonoro». «Se con un mio paziente riesco a sorridere - ha testimoniato, durante il convegno, un medico primario dell’Azienda

Ospedaliera -. Abbatto quel muro che a volte si crea tra medico e paziente, ci sintonizziamo sulla stessa frequenza d’onda e la cura è più efficace. I clown dottori sono

DOLCÈ. La metanizzazione di Ossenigo e Peri Sono stati da poco ultimati i lavori di metanizzazione della frazione di Ossenigo. Un passo importante e di buon auspicio mentre è in dirittura d’arrivo la metanizzazione della parte nord del territorio comunale di Dolcè in quanto anche nella frazione di Peri i lavori stanno procedendo celermente. Martedì 16 aprile Rete Morenica ha iniziato ad erogare il gas e chi avesse già stipulato il contratto con il venditore del gas può iniziare ad utilizzare il metano. All’evento, presso la cabina di primo salto, erano presenti l’apertura della valvola: il sindaco Luca Manzelli il vice Massimiliano Adamoli, il presidente di Rete Morenica Claudio dal Grande con il direttore Damiano Guida, l'assessore Adelino Melchiori. «Tutta l’Amministrazione Comunale è enormemente soddisfatta per il concretizzarsi di un’opera ed un servizio indispensabili ed attesi dalla cittadinanza - spiega Luca Manzelli -. E’ stato fatto un grande sforzo da parte di tutti per consentire la realizzazione dell’opera di metanizzazione di Ossenigo e Peri: 500 mila euro sono stati stanziati dal Comune e 355 mila euro da parte di Rete Morenica che ha assunto, inoltre, l’onere della progettazione, appalto e direzione dei lavori». «Rete Morenica srl, guidata società che gestisce le reti (ora si può usare il plurale, mentre prima l’unica rete esistente era quella di Volargne) del comune di Dolcè - conclude il vicesindaco Massimiliano Adamoli - sta portando a termine i lavori a Peri con grande professionalità, e li ha terminati a Ossenigo con l’aiuto e l’esperienza dell’assessore Adelino Melchiori, residente proprio nella frazione». Luca Manzelli Massimiliano Adamoli Maurizio Pedrini

come una buona mozzarella di bufala che mia moglie, con tanto amore, mi porta in reparto. Quella mozzarella che proviene da Battipaglia, genuina, fresca…questi sono i clown di corsia». Una bella testimonianza di quella che negli anni è diventata l’opera del Clown Dottore in corsia, «inizialmente una mina vagante, anche poco tollerata ricordano i clown ambrosiani -. Oggi però siamo d’aiuto nei rapporti interpersonali tra paziente e staff medico. E questa è la nostra più grande soddisfazione». I clown dottori dell’associazione svolgono opera di volontariato a favore dei pazienti nei reparti di geriatria e di medicina dell’ospedale Orlandi di Bussolengo, nel reparto di geriatria dell'ospedale Sacro Cuore don Calabria di Negrar, oltre ad essere presenti nei reparti di medicina, geriatria, pediatria e neurochirurgia pediatrica nell’ospedale civile maggiore di Borgo Trento, nell’Rsa mentale di Caprino Veronese, nelle case di riposo di Villafranca, bagnolo di Nogarole Rocca e Pescantina e nella Casa Circondariale di Montorio. L’associazione è guidata dal direttivo composto da Marta Zampieri (presidente), Fabrizio Zenatello (vice presidente), Alessandra Bragastini (tesoriere), Veronica Messetti (segretaria) e Gianluca Sega (consigliere). Per informazioni: essereclownverona@gmail.com, tel. 346.9432540, dopo le 19. M.U


P oesie

RUBRICHE

Maggio 2013

27 di Giancarlo Peretti

La primavera tarda ad arrivare, cerchiamo allora di sollecitarla con la prima poesia che tutti, o quasi, abbiamo imparato a scuola: “Che dice la pioggerellina di marzo?” di Angiolo Silvio Novaro, vissuto tra il 1866 e il 1938. Annamaria Gesuita, già conosciuta in passato, ci intrattiene oggi con un insolito ospite: “La panchina”, di cui sembra abbia conosciuto ogni segreto. Chissà quante volte vi si è seduta! Non lo farà più perché Annamaria si è spenta proprio in questi giorni. Condoglianze alla famiglia. Maggio è il mese delle mamme e delle adunate nazionale degli alpini. Ecco allora una bella poesia di Loredana Zanon sul primo argomento: “SMS dal cielo” ed un’altra di Alfonso Bosio, “El me capel”, quello dei bersaglieri, non meno importanti degli alpini. LA PANCHINA Al parco sei arrivata Qualcuno ha letto il giornale CHE DICE LA PIOGGERELLINA DI MARZO? nuova e di fresco verniciata altri hanno studiato Che dice la pioggerellina se potessi parlare approfondendo il sapere di marzo, che picchia argentina ne avresti di cose da raccontare. e alla vicina fontana si son fermati per bere. sui tegoli vecchi del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto, Hai visto madri con il bimbo da allattare Sani e ammalati hai visto passare innamorati con baci da dare alcuni, non tutti, ritornare sul fico e sul moro disperati che non potevi consolare pioggia, vento, albe, tramonti, fiori rinati ornati di gemmule d’oro? hai dato riposo a chi stanco si è fermato gatti innamorati, cani abbandonati Passata è l’uggiosa invernata e per un po' ha meditato. foglie appassite e poi rinverdite. Passata, passata! Di fuor dalla nuvola nera In estate farfalle hai visto volare di fuor dalla nuvola bigia e nel gelido inverno, la neve posare che in cielo si pigia, EL ME CAPEL ora molti passanti ‘n saloto domani uscirà primavera nel vederti sbiadita e rovinata tacà co on ciodo al muro, con pieno il grembiale pensano "dovrebbe esser cambiata". ghe el me capel de quando era soldà. di tiepido sole Annamaria Gesuita Ghe l’ò tacà parchè di fresche viole quando fa scuro drento de mi, di primule rosse, se el vardo, ciapo fià. SMS DAL CIELO di battiti d’ale, di nidi, Par mì, quel capel lì, Mamma aspetta, vol dir vint’anni, di gridi, di rondini, posa le tue ali per un pò di tempo ancora vol dir sentirme el spirito de alora, ed anche di stelle di mandorlo, bianche… e vieni a casa mia a prendere il the vol dir far on fagotto dei malani, Ciò dice la pioggerellina di marzo per quella pausa che ti piace tanto, ligarlo streto e dighe: che picchia argentina “andè in malora”. a ridere fra di noi delle nostre battute, sui tegoli vecchi del tetto, Siocor, parchè l’è nero, a guardare insieme tutte le mie foto. a qualchedun ghe pararà sui bruscoli secchi dell’orto, che el sia un capel da luto. sul fico e sul moro Fammi sentire figlia Mi so solo na cosa, per altre nuove stagioni ornati di gemmule d’oro. che a nessun no ghel darìa voglio continuare a nutrirmi del tuo affetto Ciò canta, ciò dice; per quanto el fusse bruto! e farne scorta nel mio sacco infinito. e il cuor che l’ascolta è felice. L’è on capel nero, Angiolo Silvio Novaro con le piume nere, Mamma lascia stare quelle ali l’è el capel aspetta...io non sono pronta ancora. de quando era Bersagliere! Loredana Zanon Bersagliere Alfonso Bosio

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

NUOVA DISCIPLINA DEGLI ESAMI Tra parecchi dubbi è finalmente diventata operativa la circolare che stabilisce le nuove modalità degli esami di teoria e di guida per tutte le patenti. La più grande novità riguarda la durata dell'esame pratico: è stato chiarito che, a partire dal 12 febbraio 2013, dovrà essere organizzato in modo da assicurare 40 minuti di guida per ogni candidato. Questo vale per le patenti di categoria A e B, rimane dunque il dubbio relativo alla durata degli esami per le patenti superiori. Inoltre, relativamente allo svolgimento dell'esame di guida Roberto Azzolina per la moto, i circuiti nuovi non sono molto chiari e, volendo stare alle indicazioni ministeriali, in molte motorizzazioni non ci sono spazi sufficienti per poterli attuare. Da ciò è derivata l'impossibilità di effettuare l'esame pratico di guida per la moto nel mese di febbraio e ciò ha provocato notevoli disagi per i motociclisti, i quali si sono visti rimandare l'esame a data da destinarsi. L'unica nota positiva è che chi aveva il foglio rosa in scadenza se lo è visto prorogare fino alla data dell'esame. Va da sè che, a causa del notevole allungamento della durata di ogni singolo esame, ci Alessandra Azzolina sarà un allungamento dei tempi di attesa per poterlo sostenere, poichè se prima ogni seduta prevedeva 12 candidati, ora dovranno essere al massimo 9. Da considerare inoltre che in 40 minuti aumentano esponenzialmente le probabilità di commettere un errore,considerando anche che con la nuova normativa in vigore ci sarà la prova pratica in autostrada o in tangenziale, perciò i candidati dovranno bersi una camomilla bella forte prima dell'esame per restare "rilassati" in questo arco di tempo che, in condizioni di stress come quelle di un esame, può sembrare infinito!

CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior DOMANDA: Toc! Toc! E' la Rai…devo aprire la porta? Gentile Avvocato, si sente sempre più spesso di falsi funzionari (RAI, AGSM, Agenzia delle Entrate ecc.) che, approfittando soprattutto delle persone anziane che vivono sole, riescono a introdursi in casa e commettono furti ai danni dei poveri malcapitati. Le domando: quando alla porta si presentano queste persone che si qualificano, ad esempio, come funzionari della RAI che dicono di dover verificare come mai non viene pagato il canone, il cittadino è obbligato a lasciarli entrare o può rifiutarsi di aprire la porta senza incorrere in conseguenze dannose? Grazie RISPOSTA Caro signore, l'articolo 14 della Costituzione Italiana prevede tra i diritti fondamentali del cittadino l'inviolabilità del domicilio. Pertanto, con riferimento al caso di funzionari RAI che dicono di dover verificare se il cittadino che non paga il canone lo fa perché davvero non ha un televisore o in realtà evade le tasse, solo un provvedimento del giudice che disponga un accertamento incaricando funzionari della Guardia di Finanza, che debbono esporre il mandato del giudice li legittimerebbe a entrare in casa. In tutti gli altri casi, invece, i sedicenti funzionari non hanno alcun diritto di entrare in casa d'altri. Quindi caro amico, per rispondere alla sua domanda, la porta la tenga pure "chiusa"! Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior


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SPORT

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PORT

CALCIO FEMMINILE. La società rossoblù conquista la promozione nella massima categoria

Il Valpo Pedemonte esulta La serie A adesso è realtà

Quelle due parole le ha sognate a lungo. E le ha rincorse per tutta la stagione. Ora il Valpo Pedemonte può urlarle a squarciagola: «serie A», «serie A». Le rossoblù compiono l’impresa. Non programmata, va detto. Ma, forse, ancora più bella proprio per questo motivo. Flora Bonafini e compagne scrivono la pagina più importante del libro di storia del Valpo. Una storia che tra qualche mese incrocerà le realtà migliori del calcio femminile italiano, dal Verona alla Torres, dal Tavagnacco al Brescia. «Vengono i brividi solo a pensarci: dobbiamo renderci bene conto di quello che abbiamo fatto – commenta capitan Bonafini -. Conquistare la serie A regala emozioni uniche: è un traguardo che ripaga anni di sacrifici ed è il coronamento di un grande lavoro svolto da un gruppo straordinario. Non vedo l’ora di affrontare il Verona: sarà un derby molto sentito». L’obiettivo si avvicinava settimana dopo settimana. C’è chi pregustava già il sapore della vittoria, chi invece era più cauto e scaramantico. Fino alla penultima partita di campionato, il giorno della promozione, il giorno della festa. Inutile dire che il 14 aprile resterà per sempre una data indelebile nella mente della società valpolicellese. Una promozione in serie A conquistata con una gara di anticipo, davanti ai propri tifosi, accorsi in 400 a San Pietro per trascinare le ragazze dei tecnici Federico Agresti e Christian Dori. Quei tre gol contro il Tradate Abbiate hanno

La squadra del Valpo Pedemonte (Foto Serpelloni)

fatto esplodere la gioia rossoblù. «È stata una liberazione – commenta Bonafini -. Sentivamo la pressione in modo incredibile ma siamo state brave a mantenere la calma. Festeggiare la promozione con i nostri sostenitori e in una splendida giornata di sole è stato magnifico. Il merito va al lavoro degli allenatori, del club e all’intera squadra: siamo un gruppo davvero unito e compatto sia dentro che fuori dal campo. E questo ha fatto la differenza». Una cavalcata praticamente perfetta quella del Valpo Pedemonte, senza alcuna sbavatura: disintegrato il girone B di A2 con sedici vittorie, quattro pareggi e, soprattutto, zero sconfitte. Un dato, quest’ultimo, che la dice lunga sull’annata da sogno della società rossoblù. «Non aver mai perso dimostra ancora di più la forza della nostra squadra – riprende capitan Bonafini -. Era un piccolo traguardo che ci eravamo poste una volta acquisita la promozione ed è

veramente soddisfacente averlo raggiunto. Siamo andate pure in svantaggio in qualche occasione, ma abbiamo sempre recuperato. Nella mia carriera, non mi era mai capitato di non perdere neanche una volta in un campionato. È fantastico». Il Valpo Pedemonte ha messo tutti in fila. A cominciare dalla seconda in classifica, il Sudtirol Damen Bolzano, finito a nove punti di distanza. «Ci siamo rivelate la formazione migliore del torneo. Anche i tecnici avversari e le altre calciatrici ci hanno fatto i complimenti – racconta il capitano rossoblù -. Il momento più esaltante della stagione? Esattamente dopo il nostro primo gol contro il Sudtirol all’andata, quando siamo andate verso la panchina e abbiamo esultato tutte insieme. Emozionante. Da pelle d’oca». Proprio come la stagione del Valpo Pedemonte.

DOMEGLIARA

Mangia e Bevi Bike:

ciclisti per passione Continuano le attività del Mangia e Bevi Bike il gruppo di cicloamatori di Domegliara costituito da una trentina di ciclisti del paese. «Le porte del nostro gruppo sono aperte a tutti, grandi e piccini, uomini e donne perché Mangia e Bevi è nato con un solo scopo: trascorrere belle giornate in bicicletta osservando da vicino posti meravigliosi che si possono apprezzare meglio sulle due ruote spiega il presidente Marco Salvetti -. Ringraziamo i nostri sponsor ed i nostri sostenitori». In maggio il gruppo salirà nella trentina Polsa per vedere i protagonisti di una tappa del giro d’Italia mentre il 23 giugno parteciperanno alla Sella Ronda sulle Dolomiti e il 4 agosto è in programma l’ascesa al Gavia, salita leggendaria. Il 15 settembre sarà la volta del Giro del Baldo, il 12 ottobre della Gran Fondo d’Italia a Carpi. Infine il 26 ottobre gran chiusura con l’ultimo giro Mangia e Bevi. Inoltre ogni fine settimana sono in programma uscite in gruppo. Il direttivo è composto dal presidente Marco Salvetti, vice Roberto Semprebon, cassiere Giuseppe Macaccaro, responsabili organizzazione uscite Nicola Campostrini ed Edy Zigante; responsabile coordinamento Luigi Vantini. Per informazioni ed iscrizioni al gruppo: mangiaebevibike@libero.it. M.U.

Matteo Sambugaro

JUDO SANT’ANNA D’ALFAEDO / L’EVENTO

Il Maestro Vismara dà lezione a tutti Evento d’eccezione per la società sportiva Judo Sant’Anna D’Alfaedo: sabato 6 aprile presso la palestra Comunale di Sant’Anna , il Maestro Alfredo Vismara 9° dan ha tenuto una lezione di judo rivolta ad insegnanti tecnici ed atleti .Il Maestro Alfredo Vismara, ad oggi uno dei massimi esperti di Judo ancora in piena attività, ha onorato con la sua lezione tutti i partecipanti di questo riuscito stage, seguendo un programma che prevedeva sia tecniche di proiezione (Nage Waza) che tecniche a terra (Ne Waza). I partecipanti, atleti e insegnanti, hanno risposto molto bene agli stimoli del Maestro Vismara, praticando con interesse e con la solita grande passione per il Judo. «Quello del 6 aprile – affermano Daniela Venturinelli, presidente dell’ASD Judo S.Anna d’Alfaedo, e Giancarlo Zocca, insegnante tecnico - è stato un evento imperdibile per tutti i judo-

CLUB AUTO MOTO D’EPOCA

ka veronesi, nonché un’opportunità unica per apprendere da un vero professionista del Judo». Davvero ottima la presenza sul tatami di atleti e tecnici che per le due ore hanno seguito con vivo interesse gli insegnamenti del Maestro Vismara. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione attiva che da anni lega il Maestro Vismara (Associazione Amici del Judo) e il Maestro Giancarlo Zocca. Inoltre, hanno contribuito in modo determinante all’ottima riuscita dello stage anche il Centro Provinciale

Libertas di Verona e il Comune i Sant’Anna D’Alfaedo. Erano presenti in qualità di ospiti d’onore altri grandi Maestri di Judo: Gustavo Salardi 7° dan (Verona), Flavio Poccobelli 6° dan (Verona), Doriano Cordioli 6° dan (Verona), Antonio Pitrelli 7° dan (Varese), Walter Argentin 6° dan (Pordenone), Giancarlo Zocca 6° dan (Verona), Pietro DeLuca 6° dan (Verona), Maurizio Piccoli 6° dan (Verona), Paolino Tarocco 5° dan (Verona). «Grandissima la soddisfazione della piccola A.S.D. Judo Sant’Anna D’Alfaedo

per l’ottima riuscita dello stage, di cui siamo orgogliosi – aggiungono ancora la presidente Venturinelli e il maestro Zocca -. A questo proposito cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i tecnici e gli atleti che hanno partecipato e reso possibile questo importante evento. In particolare si ringraziano il comune di Sant’Anna D’Alfaedo, nella persona del vice Sindaco Raffaello Campostrini, e dell’Assessore allo sport Marco Antolini, per aver messo a disposizione la struttura e per la loro cordiale disponibilità».

Nuovi appuntamenti col club Auto Moto d’Epoca di Domegliara che conta 300 soci. Domenica 26 maggio è in programma il 18° tradizionale raduno nell’ambito della festa della comunità di Domegliara con meta a Bedizzole. Domenica 16 giugno sarà la volta del raduno enogastronomico e tour della Valpolicella Sabato 27 e domenica 28 luglio è in programma una gita di due giorni con auto d’epoca a Bassano del Grappa ed Asolo. Il direttivo del club Auto Moto d’Epoca di Domegliara è presieduto da Flavio Gaburro; vicepresidente e responsabile manifestazioni Gianni Bertasi; segretario e tesoriere Roberto Peretti; responsabile auto Tiziano Galvani; responsabile moto Guido Rizzolo; responsabile marketing Bernard De Wolf; consiglieri Luigi Venturini, Emilio Braghetta e Gabriele Pasetto. Per informazioni: www.clubdomegliara.com, Gianni Bertasi, 347.6869846; Flavio Gaburro, 331.3780787.


SPORT CALCIO. Grande successo per il Memorial giovanile di Sant’Ambrogio

Tanti piccoli campioni colorano il “Savoia” Successo per la dodicesima edizione del torneo di calcio pasquale a Sant’Ambrogio di Valpolicella per i promettenti giocatori nati nelle annate ’02, ’03, ‘04/’05. Ben 240 i calciatori in erba partecipanti al torneo, 3° Memorial Marco Savoia, Trofeo Red Graniti, organizzato dal Gsd Ambrosiana in collaborazione col Comitato Sant’Ambrogio in Festa. La manifestazione si è svolta sui campi sportivi della Pigna di Sant’Ambrogio di Valpolicella sabato e lunedì di Pasquetta per le annate 2002 e 2003 mentre per le annate 2004/05 nel palazzetto dello sport in località Montindon. Numerose le squadre che si sono affrontate in Valpolicella: Ambrosiana, Valpolicella, Garda, Arbizzano, Avesa, Settimo, Bussolengo, Primavera 99, Casteldazzano, Pane,

Parona, Vigasio, Alba Borgo Roma, Cadidavid e Pieve San Floriano. Ogni categoria rappresentata da otto società si è affrontata in gironi all’italiana per accedere, poi, alle finali. Successo dell’Avesa davanti ad Ambrosiana, Valpolicella e Primavera nella categoria 2002; vittoria del Parona davanti a Bussolengo, Ambrosiana e Casteldazzano in quella 2003La due giorni di calcio giovanile era cominciata col torneo svoltosi al palazzetto dello sport del Montindon, riservato ai bambini nati nel 2004 e 2005, successo per il Settimo davanti all’Alba e Vigasio. Al termine delle finali si sono svolte le premiazioni e un momento conviviale in collaborazione col comitato Sant’Ambrogio in Festa nel quartiere fieristico ambrosiano. «Anche quest’anno abbia-

INVITIAMO LE ASSOCIAZIONI E LE SOCIETÀ SPORTIVE AD INVIARE I LORO ARTICOLI AL SEGUENTE INDIRIZZO:

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Marco Savoia

mo riproposto un torneo che si è consolidato nel tempo - ha raccontato a margine della manifestazione Gianluigi Pietropoli, presidente dell’Ambrosiana - siamo soddisfatti di essere giunti alla dodicesima edizione e, grazie all’entusiasmo sempre maggiore degli oltre 200 ragazzi che hanno partecipato con lealtà e correttezza davanti ai loro famigliari. Il tutto ricordando l’amico Marco Savoia a cui abbiamo deciso di dedicare il nostro torneo». Massimo Ugolini

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Davide Reggiani fa sua la prima regionale Uisp Apre il gas e taglia il traguardo per primo. Come fosse un veterano. Davide Reggiani c’è. Il pilota veronese della Team Events si aggiudica la prima gara del campionato veneto Uisp (Unione italiana sport per tutti) 2013, categoria esperti Mx2. «Non ci credevo di aver trionfato - ha commentato Reggiani -. È stata una bella soddisfazione e un orgoglio personale. Anche i miei compagni mi hanno fatto i complimenti. Sono molto contento». Lunedì 1 aprile a Foresto, in provincia di Venezia, Davide ha spinto al massimo e ha vinto, mettendo tutti in fila, nonostante fosse la sua prima volta nella nuova categoria. Altro che pesce d’aprile. Ricordiamo che alla competizione hanno partecipato ben venti concorrenti. La coppa è già in bacheca, nella sua camera, accanto agli altri trofei. «Concentrazione e allenamento: questi sono i due aspetti fondamentali da non perdere mai di vista – ha aggiunto il quindicenne pilota veronese -. Durante la corsa ero concentrato sull’obiettivo da raggiungere. Alla fine ho provato un’emozione incredibile. Dopo i primi quindici minuti di gara, ho capito che avrei davvero potuto farcela a conquistare il successo. Ho sempre creduto nelle mie capacità e sono riuscito a ottenere la vittoria». Giusto il tempo di festeggiare, poi di nuovo in sella in vista dei prossimi appuntamenti. «L’importante è non

Davide Reggiani

mollare mai – ha ripreso Davide -. Cercherò di puntare al massimo risultato in ogni manifestazione». Il motocross è la sua grande passione. Davide si è avvicinato al mondo delle due ruote nel 2008 ed è uno dei più giovani piloti ad aver gareggiato nella categoria esperti. Reggiani si allena un paio di volte alla settimana in pista, senza dimenticare la palestra, basilare per ottenere una forma fisica adeguata alla disciplina. Matteo Sambugaro


Donna SPAZIO DONNA

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SPAZIO

L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Malattie psicosomatiche

Sempre più spesso il medico di base o lo specialista consigliano una psicoterapia per affrontare una malattia che sospettano abbia una base psicosomatica. La medicina stessa riconosce l’esistenza della malattia psicosomatica, i disturbi ad essa collegati sono uno dei meccanismi difensivi più arcaici. I disturbi psicosomatici sono malattie fisiche che vengono scatenate da dinamiche psico-emotive che si esprimono attraverso il corpo. I sintomi psicosomatici sono il risultato di situazioni di forte stress, disagio, ansia che attivano il sistema nervoso autonomo, che a sua volta reagisce con risposte vegetative che provocano problemi fisici. Secondo molti studiosi, alcune esperienze di vita farebbero emergere o riemergere

ansia ed emozioni troppo dolorose per poter essere percepite e vissute dall’individuo, il quale, inconsciamente, metterebbe in atto questo meccanismo difensivo di espressione del disturbo attraverso il soma. In genere il paziente soma-

tico psichico si presenta con un buon adattamento alla realtà e con un pensiero sempre ricco di fatti e di cose e povero in emozioni. Questo tipo di persona difficilmente riferisce sentimenti quali rabbia, paura, delusione, scontentezza,

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insoddisfazione. Spesso si tratta di persone che hanno difficoltà a far venire alla luce le emozioni, quindi i fantasmi rimangono dentro di loro. Generalmente i disturbi psicosomatici si manifestano a danno dell’apparato gastrointestinale (gastrite e colite); dell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmia, ipertensione); dell’apparato respiratorio (asma); dell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce); della pelle (psoriasi, acne, prurito); del sistema muscolare (cefalea, torcicollo). L’intervento psicoterapeutico può agire su due livelli: il livello somatico, oppure l’analisi delle motivazioni inconsce. Nel primo caso intendiamo un intervento circoscritto alla situazione del momento che produce stress e disagio; nel percorso psicoterapeutico invece il lavoro si concentra sull’individuazione delle cause profonde e di personalità che si attivano ogni qualvolta il soggetto si trova in situazioni per lui difficili. Non si tratta quindi di capire quali eventi fisici e biologici abbiano causato la patologia, ma quali meccanismi siano ad essa ricollegabili. I disturbi devono essere risolti nelle loro cause psicologiche per poter recedere nelle loro conseguenze fisiche.

“SUPERARE L’ISOLAMENTO DEI GENITORI” a cura di Paolo Dalla Vecchia Educatore professionale Uno dei mali più frequenti che oggi attanaglia le famiglie con figli adolescenti è l’isolamento e la sensazione di essere sole di fronte ai propri problemi che appaiono talvolta insolubili. E’ essenzialmente per questo motivo che i gruppi di incontro o formazione per genitori funzionano e sono molto frequentati dagli stessi. Recentemente in uno dei nostri territori ho seguito dei genitori che si trovavano in una situazione a scavalco tra la prevenzione dei problemi e la gestione degli stessi. Si parlava di difficoltà di comunicazione tra genitori e figli,regole, alcol e dipendenza dai social network. Al termine del percorso di gruppo li ho incitati a sintetizzare in poche parole cosa realmente si portavano a casa per il futuro ed essi hanno detto: “Attraverso l’ascolto reciproco, il confronto e la condivisione abbiamo scoperto che non siamo più soli e che possiamo aiutarci reciprocamente”. Ecco una soluzione di tipo ecologico sociale: Apertura agli altri nello spirito dell’auto e mutuo aiuto che fa stare meglio non sentendosi più soli ed isolati di fronte ai propri problemi, ma condividendoli con gli altri e prendendo le migliori risposte che ognuno ha trovato in situazioni simili alle nostre e che ha messo a disposizione del gruppo. Ciò rappresenta una spinta verso la condivisione e la rottura dell’isolamento. Poi quel gruppo di genitori ha sintetizzato anche la propria predisposizione al lavoro interiore: “Cambio io per migliorare te!”. Aspetto interiore. I genitori sono disposti a modificare i propri atteggiamenti per produrre di conseguenza cambiamenti negli atteggiamenti dei figli allo scopo di aiutarli a crescere e migliorare. Io credo che questi genitori ci stiano fornendo una chiave di volta per aiutarci a risolvere i nostri problemi con i ragazzi: 1) Essere disposti a mettersi in gioco e condividere le proprie esperienze e vissuti con altre persone che come noi stanno vivendo situazioni simili o analoghe alla nostra. 2) Essere disposti alla messa in discussione personale e a modificare i propri atteggiamenti per produrre cambiamenti in noi e di conseguenza nelle persone che più amiamo, i nostri figli!

LA MEDICINA ESTETICA CAMBIA VOLTO Riempire, tensionare, tonificare, levigare. Laser, filler, termoretrazione e autotrapianto di cellule adipose: sono queste le nuove parole che entrano nel vocabolario della medicina e chirurgia estetica per il viso e per il corpo. A parlarne è Pier Paolo Rovatti, chirurgo estetico. «Tagliare e tirare sono parole che non si usano più – afferma –. Oggi vengono usati materiali e biotecnologie per riempire, tensionare, tonificare e levigare la pelle del volto e del corpo ridonandole compattezza e giovinezza in modo armonico, rispettando i volumi e le caratteristiche individuali – continua l’esperto –. Si tratta di tecniche diverse, spesso associate insieme, in base alle indicazioni individuali e al risultato che si vuole raggiungere. L’effetto “tensione” si ottiene grazie al calore controllato di una sonda, viene stimolata l’azione dei fibroblasti: la pelle si ritrae e si compatta con un effetto lifting naturale – spiega Rovatti –. Questo trattamento è indicato soprattutto per i cedimenti cutanei lungo il bordo del viso ma anche per il corpo, per esempio l’interno braccia poco tonico oppure l’interno coscia. Se poi c’è anche la necessità di riempire un viso svuotato dall’età o da diete, può essere utilizzato l’autotrapianto di cellule adipose, chiamato anche fat grafting, prelevandole dal corpo della stessa paziente e, dopo averle filtrate, vengono trapiantate per riempire zigomi svuotati, occhiaie profonde, guance scavate». Una vera innovazione senza bisturi. «Per levigare la pelle invece io stesso da 30 anni uso i laser per il ringiovanimento cutaneo; nel centro in cui opero abbiamo a disposizione i migliori laser che, stimolando le fibre collagene, tonificano, levigano e compattano la pelle. I risultati sono naturali e duraturi». Maggiori informazioni su www.eubeauty.it


SPAZIO DONNA

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

IL BAGNO DI SALE

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DONNE DELLA VALPOLICELLA

Solidarietà e finanza

“Il mare lava i mali di tutti gli uomini” (Euripide 420 a.C.) Dal punto di vista scientifico la parola cellulite indica un’infiammazione dei tessuti,ma nel linguaggio comune la parola cellulite viene usata per indicare l'eccesso si sostanza adiposa che si deposita in alcune parti del corpo fino a raggiungere la consistenza di un cuscinetto sotto pelle e conferire alla pelle un aspetto raggrinzito, da cui il nome "a buccia d’arancia". Il nome esatto con cui questo disturbo dovrebbe essere chiamato è pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, ma è un po' troppo complicato da pronunciare. E' cosa risaputa che le donne sono le principali interessate a questo tipo di disturbo; il motivo è da imputarsi all'azione degli ormoni sessuali femminili i quali favoriscono una maggiore ritenzione idrica nonché un naturale deposito di sostanza grasse in determinate zone del corpo come cosce, glutei, braccia, fianchi, che sono le tipiche zone in cui le donne vedono spesso comparire i primi sintomi della cellulite MA ATTENZIONE! Oltre all'azione degli ormoni sessuali femminili vi sono altre cause che agiscono in concomitanza con questi: le cattive abitudini di vita, come l'abuso di sigarette e bevande alcoliche, una vita molto sedentaria e priva di attività sportiva, l'abbondanza di cibo e quindi il sovrappeso hanno un ruolo attivo nella formazione della cellulite. Anche ostacolare la corretta circolazione sanguigna nelle gambe indossando indumenti troppo stretti, scarpe con il tacco troppo alto ha un’influenza negativa sulla cellulite. Infatti quando il sangue affluisce e defluisce con difficoltà nei tessuti ne provoca una sofferenza, sia a livello venoso che capillare, con la conseguente degenerazione del tessuto connettivo. Per eliminare un po' di tossine e combattere la cellulite vi consiglio un bel bagno salato da fare un paio di volte a settimana. Questo il procedimento per la sua preparazione: aggiungete all'acqua del bagno 200 grammi di sale grosso da cucina, 5 gocce di olio essenziale di cipresso, 10 gocce di essenza di ginepro, 1 limone biologico spremuto ed immergetevi per almeno 20/30 minuti. Come spugna potete utilizzare le alghe; in un sacchettino di tessuto inserite dell'alga macrocystis e immergetelo per 5 minuti nell'acqua, dopodiché strizzate il sacchetto per liberare i sali di cui l'alga è ricca. A questo punto potete usare il sacchetto come spugna per massaggiarvi e stimolare così la circolazione sanguigna. Per ottenere ancora più effetto potete abbinare al bagno uno o due massaggi alla settimana per due mesi. L’importante è rivolgersi a professionisti e non a persone che improvvisano manovre senza averne competenza. Fate attenzione anche a ciò che mettete nel piatto. Gli alimenti con una marcia in più Alghe: trasformano zuccheri e grassi in energia e contengono iodio, stimolatore della tiroide. Un buon uso è aggiungerle alle minestre; caffè: le sue proprietà toniche e stimolanti aumentano il consumo di calorie. Tre tazzine al giorno, se non hai particolari problemi di ipertensione; rosmarino: è l’erba aromatica più efficace per il metabolismo, inoltre è tonico ed energizzante. Oltre ad aggiungerlo ai piatti, si può preparare l’infuso, la mattina, mettendo un rametto in acqua bollente e lasciando riposare per 10 minuti; ravanello: velocizza il metabolismo ed è ottimo per il fegato. Da aggiungere sempre alle insalate; ideale come aperitivo; sedano: è raccomandato anche in caso di obesità. L’insalata di sedano come antipasto è saporita e costituisce un vero starter per il metabolismo; senape: aiuta a incrementare il metabolismo del 25-30% e lo fa per un tempo prolungato dopo l’assunzione. Puoi preparare una vinaigrette di senape per condire insalate o pinzimoni e usarla pura per accompagnare le carni. Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutte le mamme. Anche alla mia! Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani LONZA DI MAIALE ALLE OLIVE INGREDIENTI: Arrosto di lonza di maiale (calcolare circa 200 gr. a persona) Pasta d’aglio - Maggiorana, salvia, timo, rosmarino Sale grosso, pepe Senape rustica (quella che si trova nei vasetti di vetro) Olio, burro - Olive verdi o nere (circa 6 a persona) PROCEDIMENTO: Spalmare l’arrosto con la pasta d’aglio e in seguito con un trito di maggiorana, timo, sale grosso, rosmarino, salvia e pepe. Rosolare bene l’arrosto con qualche cucchiaio d’olio per alcuni minuti su tutti i lati. Cospargere l’arrosto lasciato intiepidire con senape rustica (o in grani). Lasciare avvolto l’arrosto nella carta stagnola fino al giorno successivo. Cuocere in seguito in forno per circa 2 ore in una pirofila con olio, burro, e olive (verdi o nere) lasciate intere. E’ un ottimo piatto consumato anche a freddo, affettato sottilmente.

LA FESTA DELLA MAMMA La festa della mamma fu istituita nel 1914 negli stati Uniti su proposta di Anna M. Jarvis. Anna era molto legata alla madre, un'insegnante della Andrews Methodist Church di Grafton,nel West Virginia. Dopo la morte della madre, Anna si impegnò inviando lettere a ministri e membri del congresso affinché venisse celebrata una festa nazionale dedicata a tutte le mamme. Questa festa doveva rappresentare un segno d'affetto di tutti nei confronti della propria madre mentre questa era ancora viva. Grazie alla sua tenacia e determinazione, la prima festa della mamma fu celebrata a Grafton e l'anno dopo a Filadelfia: era il 10 maggio 1908.Anna Jarvis scelse come simbolo di questa festa il garofano, fiore preferito dalla madre: rosso per le mamme in vita, bianco per le mamme scomparse. Oltre agli Stati Uniti questa data è stata adottata da Danimarca, Finlandia, Turchia, Australia e Belgio. In Norvegia viene celebrata la seconda domenica di febbraio, in Argentina la seconda di ottobre; in Francia la festa della mamma cade l'ultima domenica di maggio ed è celebrata come compleanno della famiglia. In Italia la Festa della mamma si festeggia la seconda domenica di maggio, come negli Stati Uniti.I simboli di questa festa sono il rosso, il cuore e la rosa, che più di ogni altro fiore rappresenta l'amore e la bellezza e sa testimoniare l'affetto e la riconoscenza dei figli.

“Economia e mercati: le condizioni per un corretto investimento”. Questo il tema approfondito mercoledì 17 aprile nell’ambito di una serata organizzata dall’associazione Donne della Valpolicella unitamente al Lions Club Valpolicella. L’incontro, che ha visto socie e soci ritrovarsi presso Ballarini Interni di Valgatara, è riuscito a sposare il mondo della finanza alla solidarietà. Sponsor della serata era il Private Bunker Massimo Tosato della Banca Mediolanum che nell’occasione ha donato un assegno del valore di 1.000 euro da destinare al reparto Oncologico dell’Ospedale di Negrar per il progetto parrucche. A seguire è intervenuto il dottor Lucio De Gasperis di Banca Mediolanum Milano 3. «Abbiamo pensato di proporre questo incontro – afferma Bruna Pavesi Castelli, presidente dell’associazione Donne della Valpolicella – considerando la situazione che il nostro Paese sta attraversando, in cui non riusciamo a capire le tec-

niche e le soluzioni ideali per gestire al meglio i nostri risparmi». Il dottor De Gasperis, professionista impegnato da anni nel mondo della finanza sia come gestore che come professore universitario, ha quindi illustrato come sia un grave errore investire in un’unica direzione. E’ necessario infatti “polverizzare” i propri risparmi dal punto di vista degli investimenti: De Gasperis stesso, parlando della sua esperienza in Mediolanum in cui si occupa di seguire minuto per minuto l’andamento delle diverse Borse del mondo cercando di intuire quella che potrebbe garantire rendimenti maggiori, ha raccomandato, oltre che di affidarsi a consulenti e gestori seri e preparati, di frazionare il più possibile i propri investimenti al fine di ottenere un guadagno assicurato. La serata del 17 aprile si è poi conclusa con un momento conviviale che ha fatto da coronamento ad un incontro davvero interessante. R.P.



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