Edizione Maggio 2014

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ANNO XXVIV - N. 5 - MAGGIO 2014 - Stampato il 28/04/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

FUMANE - SAN PIETRO. Il successo di “Benvenuta Primavera”. (pag. 18) DOMEGLIARA 22 – 26 maggio: è tutto pronto per 32° edizione della sagra. (pag. 13) PEDEMONTE. Concluso il 19° Trofeo “Massimo Tommasi” di Handbike. (pag.25



le vostre

Lettere NEGRAR1

NEGRAR2

“Il nostro Palio del Recioto” Vorrei umilmente dire e suggerire qualcosa, come abitante di Negrar, su questo nostro “Palio del Recioto” che è sempre un avvenimento troppo circoscritto alle nostre zone, una fiera locale che non riesce a rinnovarsi e a farsi conoscere di più anche se abbiamo dei vini fantastici e rinomati in Italia e all’estero. Penso che si potrebbe uscire da uno schema, ormai uguale da molti anni, con iniziative che richiamino, in modo forte, l’attenzione di gente di altre province con la collaborazione della Pro loco della Valpolicella che può contattare altre Pro loco per organizzare dei pullman di visitatori ai quali vengono proposti degli assaggi a prezzi vantaggiosi o dei wein tour. Per esempio si potrebbero organizzare in alcune delle bellissime ville antiche della Valpolicella o nelle cantine vinicole, dei galà e delle cene, a vari livelli di costi, da quella più costosa a quella più accessibile a tutti, preparate da chef anche prestigiosi o che vengono dalla scuola alberghiera “Carnacina” di Bardolino o da scuole alberghiere di altre regioni, con l’abbinamento dei nostri vini alle varie pietanze. Si può creare un contest (una gara) con un premio finale per gruppi musicali emergenti, che si alternano durante il giorno, sul palco in piazza, a costo quasi zero, mentre la sera si potrebbe esibire un’orchestra più

importante. Si potrebbe organizzare una sfilata di moda sulla via principale con i capi di abbigliamento dei negozi della zona che, ovviamente, parteciperebbero senza sostenere spese... Nella nostra zona abbiamo anche un giovane promettente regista, insegnate alla New York Film Accademy di Firenze, che potrebbe realizzare un video sulle bellezze della Valpolicella da pubblicare anche su Internet. Tutto questo creerebbe un nuovo evento, una grande festa di maggior risonanza, dalla quale trarrebbero giovamento anche i vari negozi, i bar, i ristoranti, gli alberghi... Alcune sagre di piccoli paesini sono diventate note a livello nazionale, come la “Sagra dell’Anguria” di Bure che è stata definita dal “Corriere della Sera” la più bella d’Italia. Dura nove giorni e i piatti che vengono proposti sono tantissimi, vari e soprattutto ottimi e la sera si alternano, all’aperto, orchestre rinomate. Si è calcolata un’affluenza di 20.000 persone!!! A volte non è questione di soldi, ma di nuove soluzioni e sinceramente penso che quel tendone un po’ vecchiotto e triste, montato nel nostro campo sportivo, ha fatto il suo tempo... Con amicizia. Flora Giardina

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SANT’ANNA

“Divieto “Campana ritrovata” in piazza” Gentile Direttore

Salve, sono domiciliata a Negrar in Piazza Combattente. Stamattina 8 aprile, sono comparsi nella piazza i cartelli di divieto di sosta per manifestazione, dalla suddetta data e per le due settimane che precedono il 20, domenica di Pasqua. Considerando il grandissimo disagio per gli operatori commerciali, studi medici, utenti che hanno bisogno di parcheggio (cento posti auto gratuiti in meno), a chi giova questa settimana in più visto che l'anno scorso il divieto era stato solo da una settimana prima di Pasqua? Al comune di Negrar giova sicuramente una settimana in più di affitto della piazza.... Negraresi protestate anche se leggerete questa lettera dopo Pasqua! Erminia Andreis

FOTONOTIZIA La foto in bianco e nero rappresenta Arbizzano, S. Maria di Negrar, Pedemonte e San Pietro Incariano nel 1962. Quella a colori rappresenta la stessa zona presa dallo stesso punto, però nel 2010. E c'è qualcuno che vorrebbe la Valpolicella come "Patrimonio dell'umanità"...ma mi faccia il piacere! Claudio Zenorini Arbizzano

nel mese di ottobre 2012, Lei ha pubblicato una mia lettera riguardante il furto di una campana. Siamo veramente felici di informarla che la campana è stata restituita integra. La denuncia fatta ai Carabinieri di Sant'Anna d'Alfaedo è stata ritirata. Desidero spiegare perchè mio marito è così affezionato a questa campana di cui mando delle foto. In origine era di una chiesa. E' stata fusa in onore del Beato (beatificato nel 1956 da Pio XII ) Papa Innocenzo XII Odescalchi. Nato nel maggio 1611 a Como, morto nell'agosto 1689 fu il 240° papa della Chiesa. Fu Vescovo di Roma per 13 anni. Sulla campana ci sono diversi medaglioni, alcuni raffigurano santi non ben definiti, ma i due maggiori, raffigurano il Papa con la scritta INNOCENTIVS-XIODESCALCHI. Mio marito non ricorda da quanti anni un oggetto di questo valore venga appeso al collo di una mucca, ma si presume che la cosa venisse vista come una protezione su questi animali, visto la grande importanza che avevano sulla povera economia contadina. Ringraziamo sentitamente chi ha riportato la campana e Lei per averci dato la possibilità di farlo sapere. Cordiali saluti Cesarina moglie di Achille Laiti scultore



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Le Vostre Lettere

Aprile 2014 Maggio 2014

MASUA

VIVISEZIONE

“Asfalto sui sentieri storici”

“Rispondo ad un lettore”

Gentile Direttore, tempo fa ho scritto una lettera al vostro giornale, segnalando la conglobazione in una proprietà privata di un pezzo di Via Masua con relativi cipressi, lettera che avete gentilmente pubblicato con il titolo ‘I Cipressi della Masua’. Con quest’altra lettera desidero fare una nuova segnalazione riguardante sempre la Masua e cioè l’asfaltatura di tutto il sentiero che parte dalla congiunzione con la strada per San Floriano fino al capitello vicino a Rocolo Caperle in direzione Negrar; dal capitello fino alla fine del sentiero l’asfaltatura esiste da tempo. Ormai, a più riprese, sono riusciti ad asfaltare l’intero crinale della Masua, rimane fuori il tratto che va da Pedemonte alla congiunzione con San Floriano, probabilmente perché non ci sono case. Ho notato questo scempio qualche giorno fa facendo una passeggiata tra vigne, ulivi e pendii in fiore e ne sono

Vorrei rispondere alla forbita lettera del signor Cassardo che titola “sperimentazione e...” Inizio dalla fine e, senza nulla togliere a Sciascia, la risposta è quella di Gandhi : “grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. Mi spieghi il signore in questione dove riscontra il giusto rispetto per gli animali, soprassedendo a quello per l'ambiente: ha visto immagini o ha visitato allevamenti? Galline ovaiole tenute in gabbie striminzite dove non si possono muovere, con le zampe attorcigliate sulle reti, il becco reciso da piccole perchè per lo stress si ferirebbero, esclusivamente per diventare cibo, e i pulcini maschi che non sono produttivi finiscono nel macinacarne per diventare mangime. Maiali tenuti in gabbiotti a misura che impediscono qualsiasi movimento perchè così ingrassano più velocemente. Le scrofe partoriscono senza potersi voltare o alzare per aiutare i

rimasto amareggiato. Era sufficiente mettere un impasto di ghiaino, come è stato fatto in altri tratti del sentiero e si fa in altri luoghi ameni come questo, era sicuramente meno impattante. Bisogna proprio dire che ci sono Amministrazioni che non hanno a cuore la nostra bella terra, che non hanno sensibilità per la storia e la memoria dei nostri luoghi. Questo sentiero della Masua è meta di passeggiate rilassanti per

NEGRAR. STRISCIONI CONTRO LA ROVINA DELLA VALPOLICELLA!!! Perché non parlarne qui a casa mia? Tutti invitati mercoledì 7 maggio 2014 ore 20.30. La serata è aperta a cittadini, politici, giornalisti. Non dispongo di molte sedie (arrivo a 15), quindi se credete, se potete, se avete uno sgabello... insomma avete capito. Grazie. Vi aspetto a San Vito di Negrar, Via Gabriele Fedrigo Villa Zamboni 2.

tante persone, è storico, ci sono tratti (quelli non ancora asfaltati) con ciottoli sistemati chissà quanto tempo fa, dove si vedono ancora i solchi dei carri che passavano trasportando le cose necessarie per la lavorazione dei campi. Ora con l’asfalto è stato tutto cancellato. La nostra bella terra andrebbe valorizzata in tutte le maniere, ricca com’è di bellezze naturali, carica di storia, famosa per il vino. Si potrebbero fare tante cose per migliorarla. Per primo andrebbe mantenuta pulita, c’è immondizia in ogni dove, soprattutto lungo i percorsi frequentati; secondo occorrerebbe riscoprire e sistemare i siti che hanno della storia e che ricordano il nostro passato. Insomma è la Politica che si deve muovere concependo un disegno di ampio respiro, seguire una direttrice che combaci con ciò che offre il territorio, quindi puntare sull’accoglienza e il turismo, in questo modo si favorirebbe anche l’occupazione. Speriamo che le prossime amministrazioni siano in grado di andare verso questa direzione. Solo questo, a mio modesto parere, può salvare la Valpolicella dalla devastazione. Francesco Costantino

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pianeta? E quelle persone - che nella lettera sopra citata - sono denominate “congrega di stampo progressista” non sono altro che persone che, senza scopo di lucro, cercano di salvare creature che hanno tutto il diritto di vivere come noi - serenamente sul pianeta. Spero vivamente che questo progresso, che vede sempre più persone sensibili al benessere di tutti gli esseri, continui e dilaghi prima che spariscano altre specie sempre per mano dell'uomo. “Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute, né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perchè chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore”. ( Pitagora) “Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo” (Mark Twain) e aggiungerei: anche per lucro. Grazie dell'attenzione Rosa Perozeni Negrar

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MARANO. CONCERTI DI MAGGIO Come da tradizione, nel mese di maggio l’Amministrazione comunale in collaborazione con la Banca della Valpolicella, la Regione Veneto, l’Associazione Pro Loco e la Parrocchia organizza il “Maggio Polifonico 2014, rassegna corale di musica polifonica. Quest’anno la manifestazione si svolgerà in due serate nella caratteristica chiesetta romanica di San Marco al Pozzo a Valgatara. La rassegna si aprirà sabato 3 maggio con Sol Ensemble di Padova, complesso vocale tutto al femminile accomunato dal desiderio di valorizzare e proporre con versatilità il vasto repertorio dedicato alla voce femminile. Sabato 17 maggio si esibirà il gruppo corale Esa Consort di San Bonifacio, un ensemble vocale maschile di musicisti professionisti già da tempo attivi nel panorama musicale italiano ed internazionale. L’inizio dei concerti è alle ore 21.00 e l’ingresso è libero.

cuccioli. Le mucche che vengono continuamente ingravidate per usarne il latte. Finchè quando sfinite non diventano carne da macello. I cuccioli vengono allontanati dalla madre e allattati con polveri particolari per lasciare la carne bianca; il latte invece viene utilizzato per gli umani che non riescono a svezzarsi. Per produrre pellicce ogni anno vengono ammazzati 80 milioni di animali. Avete mai visto le immagini in cui vengono uccisi a bastonate i cuccioli di foca? Veramente lei pensa, signor Cassardo, che sia rispetto quello che vede orsi rinchiusi in gabbie anguste, con una cannula perennemente infilata nel fegato per estrarre la bile considerata afrodisiaca? Che dire poi di come si produce il fois gras: tenendo le oche bloccate con una cannula inserita direttamente nello stomaco per venire ingozzate perennemente ed ingrossare così a dismisura il fegato. […] Perchè l'essere umano ritiene di poter fare scempio delle altre creature del

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 28 - 04 - 2014

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Le Vostre Lettere

Maggio 2014

AMBIENTE

UCRAINA. Non è lontana da noi

“Tutti ecologisti per salvarci” Se vogliamo sopravvivere siamo costretti a essere tutti ecologisti. Gli argomenti non sono nuovi, ma i fatti inconfutabili: ricordiamoli sinteticamente. Siamo indissolubilmente legati alla Terra. Non abbiamo prospettive di emigrare in un mondo diverso. I pianeti e le lune del sistema solare sono mondi desolati, privi di aria,di acqua, di suolo coltivabile, e la temperatura vi raggiunge valori estremi incompatibili con la vita. Se nelle profondità sconfinate dell’Universo ci fosse un mondo simile al nostro, esso sarebbe così lontano che ci sarebbe impossibile raggiungerlo. Siamo indissolubilmente legati alla Terra, un mondo dotato degli elementi necessari alla vita: aria, acqua, suolo coltivabile, tutti in quantità limitate. Questa realtà dovrebbe suggerirci, anzi imporci comportamenti adeguati. Ma non è così! Ci stiamo moltiplicando sconsideratamente. La popolazione mondiale è passata dagli 1,6 miliardi del 1900 ai 7 miliardi di oggi, e si prevede un ulteriore incremento fino a raggiungere i 9,5 miliardi nel 2050. Nel 2050 avremo bisogno di risorse almeno sei volte maggiori di quelle che consumavamo nel 1900; ma non basteranno ancora, perché i nuovi stili di vita imposti dal mondo occidentale, in conseguenza dello sviluppo industriale, ci spingono a consumi sem-

pre maggiori. Lo sviluppo industriale incontrollato e lo sviluppo demografico, stanno producendo rifiuti solidi, liquidi e gassosi, in quantità colossali che stanno progressivamente inquinando la terra, l’acqua e l’aria. Esso richiede un consumo sempre maggiore di energia. Lo sfruttamento delle risorse energetiche del pianeta, che consistono per lo più in combustibili fossili, oltre che inquinare l’aria e comportare una catastrofica destabilizzazione ambientale dovuta all’effetto serra (gli scienziati ONU, riunitisi recentemente, hanno previsto che abbiamo solo 15 anni per invertire la tendenza, prima che i fenomeni divengano irreversibili), sta avviando l’esaurimento delle scorte disponibili; né sembra che le energie rinnovabili saranno in grado di sostituirle completamente. La produzione dell’energia nucleare, rischiosa e dipendente da limitate risorse di uranio, non è sostenibile. Lo sviluppo demografico e industriale, unito all’ingordigia di beni e servizi superflui, ha comportato la progressiva cementificazione e bitumazione del suolo, con il doppio risultato di consumare superfici destinate all’agricoltura e alla nostra alimentazione, e di deteriorare il paesaggio agreste e quindi la gradevolezza della vita. Nel contempo la fame di maggiori estensioni di suoli coltivabili ci spinge a una deforestazione deva-

stante, che preclude la rigenerazione dell’aria fino ad oggi assicurata dalla sintesi clorofilliana e che è il presupposto per la desertificazione. Per soddisfare le crescenti richieste di cibo, l’agricoltura ha abusato di concimi e disinfestanti chimici, che consentono produzioni elevate, ma di scarsa qualità alimentare e inquinate, e impoveriscono il suolo dei suoi preziosi componenti biologici. La pressione demografica e l’inquinamento stanno portando all’estinzione le specie selvatiche. Stiamo progressivamente riducendo il pianeta un mondo desertificato e avvelenato molto simile a quelli che ci circondano, e che giudichiamo inospitali. Ci stiamo avviando al suicidio. Dobbiamo invertire rapidamente la rotta, dobbiamo abbandonare i modelli di sviluppo che fin qui abbiamo seguito, pena la nostra sopravvivenza. E’ tempo di dare il via alla rivoluzione ambientale in antitesi con quella industriale […] Ognuno di noi, nel suo ambito quotidiano, può, anche con semplici gesti, essere rivoluzionario, e quando sceglierà coloro che lo rappresenteranno nei consessi locali, nazionali e internazionali dovrà tenere ben presente che è in gioco la sua vita e quella dei suoi figli e che, per questo, non gli sarà consentito votare scheda bianca. Maurizio Chierighini

SAN PIETRO

“Osservazioni sull’ex Lonardi” Attraverso l’associazione Gente e Territori abbiamo presentato alla Conferenza dei servizi della Regione del Veneto alcune osservazioni all’accordo di programma per la realizzazione della megalottizzazione nell’area ex Lonardi, a San Pietro in Cariano. Dopo il via libera della Regione, arrivato nelle scorse settimane, abbiamo ribadito che avremmo proseguito la nostra lotta contro un progetto che è dannoso per il territorio, in particolare per l’aumento del traffico e per la carenza di servizi, oltre che per l’assoluta inutilità di altre case, dato che ce ne sono molte di vuote. Le osservazioni sono state presentate da Stefano Lonardi, presidente della sede locale di Gente e Territori, che ha affermato che «sono diversi i motivi di illegittimità di questa iniziativa. Prima di tutto l’entità dell’incremento di valore dell’area che determina poi l’entità della contropartita, nonché l’adempimento di tutte le obbligazioni di competenza delle pubbliche amministrazioni in materia tra-

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sparenza e di identificazione del soggetto privato contraente». Ritengo inoltre illegittima la conferenza dei servizi perché esprime parere su un pezzo di strada, definito impropriamente “piano strategico di interesse regionale”, previsto dalla pianificazione territoriale adottata dalla Provincia, mentre al contempo la stessa Provincia è stata esclusa dall’accordo di programma e non più invitata alla conferenza dei servizi. Alle osservazioni sono state allegate la Rela-

zione di Valutazione Tecnica a firma dell’architetto Valentino Gomitolo e le Osservazioni al Rapporto Ambientale preliminare redatta dalla dottoressa Paola Modena, che dimostrano l’incongruenza tecnica urbanistica e ambientale dell’iniziativa avviata dal comune di San Pietro in Cariano. Le relazioni erano state inviate in Comune e in Regione il 21 novembre scorso e anche esse non hanno mai ricevuto risposta. Carlo Battistella

GRAZIE

“... alla Cece” Il salotto buono...della "Cece" Io sono stata sua cliente per quasi quarant'anni. Dalla Cece mi sentivo di casa, ci si conosceva tutte. Nel suo negozio si condividevano, come dice lei, gioie e dolori. Quanti episodi potrei raccontare: la sua generosità in un momento per la mia famiglia difficile e doloroso. E faceva tutto senza fartelo pesare. Grazie Cesarina, mi mancherai, mancherai a tutte. Che Dio ti benedica sempre. Giuliana

di Franco Gueli Quanto è già successo in Crimea (annessione da parte della Russia a seguito di un referendum) e quanto potrebbe accadere a breve scadenza (spaccatura dello Stato Ucraino) sembra che si svolga in aree lontane, tanto da non avere ripercussioni per noi. Se questa fosse la convinzione, voglio ricordare alcuni aspetti che possano servire a meglio inquadrare la crisi. L’Ucraina è un cuscinetto tra noi e la Russia, la cui profondità è inferiore a quella esistente in Italia tra Gorizia e Messina. La sua eventuale frammentazione in almeno tre staterelli, con caratteristiche conflittuali, annullerebbe qualsiasi garanzia per l’occidente, sotto l’aspetto strategico ed energetico. Ma non basta, in quanto queste piccole entità, divise da confini fatiscenti sarebbero mine vaganti avendo, tra l’altro, l’attuale capitale quale posta in gioco. Kiev potrebbe essere l’area di uno scontro combattuto alla frontiera fra Russia e Unione Europea. La preoccupazione per un’evoluzione del contenzioso in corso origina dalla convinzione che i Russi vedono nell’Ucraina una componente determinante del progetto di unione Euroasiatica, quindi membro a tutti gli effetti e a qualsiasi costo di un’organizzazione a guida Russa. Kiev è stata la sede del primo stato Russo. Successivamente il potere si spostò verso nord fino a raggiungere Mosca. Il Paese è stato anche parte del Granducato Polacco-Lituano, cosa che spiega l’interesse delle suddette Nazioni (entrambi membri dell’Unione Europea). Gli scenari di guerra fredda, paventati da più parti potrebbero essere la conseguenza di una poco incisiva e credibile politica estera dell’UE. Nel contempo non è da sottovalutare il

comportamento degli Stati Uniti. “A pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina” (frase attribuita ad Andreotti). Il pensiero malizioso è questo: gli USA hanno colto questa occasione per indebolire in un solo colpo Putin, che ha irrobustito la sua credibilità con il successo in Siria e nelle olimpiadi invernali, e nel contempo l’UE caldeggiando l’ingresso di uno Stato in pessime condizioni economiche, politiche e strutturali, che darebbe il colpo di grazia al progetto Europeo. Ricordiamo che recentemente gli USA avevano visto con favore anche l’ingresso della Turchia. L’Italia, in questo frangente dovrebbe porre maggiore attenzione all’evolversi della situazione, sia in quanto membro della NATO, sia in quanto membro dell’UE, sia per i ricordi storici che ci legano a quella terra. La NATO, come ci ha ricordato Padoa Schioppa, ha dato l’impressione, con la proposta di un trattato d’associazione offerto a Kiev, di voler compiere un primo atto di un eventuale futuro accoglimento della stessa nell’Alleanza Atlantica. Da qui la preoccupazione della Russia, che vede,

per la presenza Americana, la prosecuzione della “guerra fredda”. Meglio sarebbe stato se l’Unione Europea avesse avanzato proprie proposte in forma indipendente, con un proprio strumento militare (cosa da tempo auspicata). Noi Italiani abbiamo dei legami con questa terra che ci ricorda la “ battaglia del Cernaia” (guerra di Crimea, 18541856) dove quindicimila militari italiani, guidati dal gen. Alfonso Lamarmora, inviati da Cavour, sconfissero i Russi e misero le premesse perché l’Italia divenisse Nazione; la presenza in Crimea di fortezze veneziane e genovesi e un’antica comunità italiana; la presenza in Italia di circa cinquecentomila Ucraini; l’essere il secondo partner commerciale. In conclusione abbiamo parlato di un Paese che, travagliato da contrasti interni di lingua, religione ecc., ha dovuto adagiarsi sull’immobilismo per garantirsi l’unità nazionale. Oggi, che si è trovato a dover scegliere, è emersa la profonda lacerazione. L’Europa e quindi l’Italia devono intervenire per evitare che diventi preda di potenze emergenti.


Cronache

Gennaio2014 Maggio 2014 IL CONCORSO. Letteratura in primo piano. Eventi culturali fino a settembre

Premio Salgari: si alza il sipario Al via la 5^ edizione del Premio Biennale di Letteratura Avventurosa “Emilio Salgari”, il concorso organizzato e promosso dal Consorzio Pro Loco della Valpolicella, con il patrocinio della Provincia di Verona, della Regione del Veneto, dei Comuni della Valpolicella, con la collaborazione dell'associazione e della rivista “Ilcorsaronero”, di Excellence Club, di Delmiglio Editore, di “Phanteon, il magazine di Verona e Lessinia” ed il sostegno di vari sponsor privati. I finalisti della 5^ edizione del Premio Biennale di Letteratura Avventurosa “Emilio Salgari”, selezionati dalla giuria degli esperti, sono Simone Sarasso con Invictus. Costantino l’imperatore guerriero (Rizzoli); Giulio Leoni con Il testamento del papa (Nord); Luigi De Pascalis con La morte si muove nel buio (Mondadori). Il Premio, giunto alla sua 5^ edizione, nasce per valorizzare la produzione e la figura

del noto scrittore Emilio Salgari e per proporre una rivisitazione, in chiave moderna, della letteratura avventurosa italiana di cui egli è stato

padre e illustre ispiratore. L'iniziativa intende inoltre promuovere la lettura e le attività culturali attraverso un ricco programma di eventi che

coinvolgeranno per un intero semestre, da aprile a settembre, il territorio della Valpolicella. Oltre agli incontri con gli autori finalisti che prenderanno parte alla competizione sono previste numerose manifestazioni e iniziative culturali collegate al Premio Letterario. Gli appuntamenti si concluderanno con una serata di premiazione, che si terrà verso la metà del mese di settembre, durante la quale gli autori finalisti riceveranno i premi in denaro e sarà consegnato al vincitore assoluto, scelto dalla giuria popolare, un premio aggiuntivo. Le tre opere finaliste sono state selezionate, dopo un'attenta disamina delle opere da una commissione qualificata composta da professionisti appartenenti al mondo del giornalismo, della letteratura e della cultura: Alfredo Colitto, Paola Pioppi, Darwin Pastorin, Luca Crovi, Gianfranco de Turris, Alan D. Altieri. Il concorso ospita una duplice giuria: la giuria

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«E’ un appuntamento culturale di grande spessore il Premio di Letteratura avventurosa Emilio Salgari che si pregia del merito di diffondere e promuovere l'opera di uno degli autori di maggior rilievo della letteratura italiana e mondiale di genere avventuroso – ha affermato l’assessore provinciale alla Cultura e Identità veneta Marco Ambrosini -. Emilio Salgari, infatti, rappresenta un motivo di orgoglio per tutto il nostro territorio in quanto, attraverso la sua produzione di eccelsa qualità, ha contribuito a fare conoscere nel mondo il nome di Verona e del Veneto. I vari appuntamenti strettamente legati al Premio, inoltre, saranno affiancati anche per questa edizione da un ampio programma di attività culturali finalizzate alla promozione della pratica della lettura e alla valorizzazione dell'opera di un così importante scrittore. Un plauso ai tre autori finalisti che si contenderanno, nel corso dei prossimi mesi, il titolo di vincitore assoluto di questa 5^ edizione ed un ringraziamento ai soggetti organizzatori per l'impegno da sempre profuso nella realizzazione del Premio». degli esperti e la giuria popolare dei lettori che procede alla scelta del vincitore finale. Possono votare tutti coloro che abbiano acquistato o preso in prestito almeno due dei tre titoli finalisti reperibili presso la segreteria organizzativa del Consorzio Pro Loco Valpolicella, le bibliote-

che e le librerie, i circoli di lettura e le altre realtà aderenti all'iniziativa. La preferenza può essere espressa attraverso la cartolina di voto con codice personale, allegata ai volumi o richiesta alla segreteria organizzativa, o tramite il sito internet www.terradisalgari.it.


Cronache

Maggio 2014

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IL DATO. Nonostante i recenti aumenti, le tariffe restano tra le minori in Italia

VERONA

Acque Veronesi: i costi sono bassi

Silvestri Cavaliere della Repubblica

Nonostante i recenti aumenti, le tariffe di Acque Veronesi rimangono tra le più basse del Veneto e di tutta Italia. La società, seguendo la metodologia dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI), avrebbe potuto richiedere un incremento del 11,65% nel 2014 e del 10,25% nel 2015. Ma così non è stato. L'Assemblea dei Sindaci che compongono il Consiglio di Bacino dell'Aato Veronese ha approvato le nuove tariffe del servizio idrico per il prossimo biennio (2014-2015) e il piano degli interventi sul territorio di Acque Veronesi. La delibera approvata a maggioranza prevede un incremento tariffario del 6,5% per il 2014 e 2015 e investimenti strutturali per 48 milioni di euro nel periodo 2014-2017. Acque Veronesi, accogliendo l'invito del Consiglio di Bacino a contenere i rincari e consapevole della generale situazione di criticità economica, ha quindi proposto un aumento in bolletta che per il 2014 sarà mediamente di 15 euro all'anno a famiglia. Grazie a tale adeguamento, Acque

Veronesi disporrà di circa 24 milioni di euro in più tra il 2014 e 2017 che, unitamente ai 18,5 milioni di contributi regionali, le permetteranno di realizzare opere ed infrastrutture importanti e attese da anni. Tariffa tra le più basse d'Italia: da una indagine di Federconsumatori del 2012, Acque Veronesi risulta posizionata all'86° posto su 109 capoluoghi di provincia nella classifica del costo complessivo annuo a famiglia. La tariffa più economica di tutto il Veneto: a Treviso l'importo annuale era infatti di 237, 75, a Padova di 315, a Vicenza di

322,35. La delibera che aggiorna il metodo tariffario riguarda ovviamente l'intero territorio nazionale, quindi gli aumenti non riguarderanno solamente i cittadini veronesi, ma anche tutti gli utenti della regione. Anche in questo caso, l'aumento delle bollette da parte di Acque Veronesi, risulta essere inferiore alla media rispetto agli incrementi, già approvati o in fase di definizione, dei principali gestori del servizio idrico del Veneto (a Treviso, Padova e Vicenza approvati incrementi sulle bollette fino al 9%). In Acque Veronesi lavorano

280 dipendenti, di cui 6 dirigenti. Dalla fine del 2012, in un'ottica di una progressiva razionalizzazione dei costi del personale, è stata avviata un'analisi organizzativa che ha comportato la soppressione di tre posizioni dirigenziali sulle 9 delineate in organico, nonché l'avvio di procedure di risoluzioni consensuali di rapporto di lavoro per il personale prossimo al pensionamento. Negli ultimi mesi la società ha inoltre ottenuto importanti traguardi sulla riduzione dei costi gestionali. La procedura di gara per l'acquisto dell'energia elettrica relativa alla fornitura per il 2014, garantirà ad Acque Veronesi economie per 990 mila euro. E' stato inoltre avviato un articolato programma educativo e di sensibilizzazione, con l'obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e in particolare le giovani generazioni, sull'importanza essenziale dell'acqua e sulla necessità di un uso corretto di tale bene a tutela dell'ambiente e del territorio. Riccardo Reggiani

Una buona idea premiata quella di Floriano Silvestri. Tutto è iniziato il 25 gennaio 2011 quando pensò di intitolare un ponte sull’Adige di Verona a Ponte dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. «Ho subito informato l’assessore competente, Daniele Polato, che ha manifestato grande interesse e tramite una lettera ha provveduto a tutte le autorizzazioni necessarie – racconta Silvestri stesso, appassionato amatore della Valpolicella, che gli ha dato i natali -. Il 28 aprile 2011 ho appreso dell’assessore stesso che la mia proposta era stata

approvata anche dalla Prefettura di Verona». Il 17 marzo 2012, alla presenza del Prefetto di Verona, Perla Stancari, dell’assessore Daniele Polato e di altre autorità cittadine, il ponte è stato intitolato ufficialmente. «In quell’occasione il prefetto di Verona, Perla Stancari, mi propose per un riconoscimento dello Stato – afferma Silvestri – e il presidente della Repubblica, di sua personale iniziativa, mi ha nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Un titolo che ho accolto con orgoglio e con estrema emozione».


Cronache

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LIBRO. Mamma Agnese ricorda il figlio, spentosi a 13 anni dopo una lunga malattia

LA LETTERA

I sorrisi di Luca oltre la tragedia

Gentilissima Direttrice, vorrei esprimere tutta la mia riconoscenza innanzi tutto a Lei per aver ospitato nel vostro giornale un articolo sul mio Luca e per la segnalazione dell'incontro svoltosi di sabato 5 aprile presso la Parrocchia di Valgatara. Per me è sempre una grande gioia poter condividere con chi lo desidera la storia del mio "pezzetto di cielo". E' stato un momento molto bello, intenso e di grande emozione e ho percepito la partecipazione cordiale di tutti i presenti. Colgo l'occasione per ringraziare il parroco Don Andrea Ronconi che ha organizzato l’incontro e concesso la sala parrocchiale, il signor Luigi Giacopuzzi del gruppo Alpini di Valgatara per la sua vicinanza, il Coro Emmanuel e tutti coloro che hanno partecipato all'incontro e alla celebrazione. Il mio ringraziamento va pure a tutti coloro che vorranno aiutarci a realizzare iniziative di solidarietà nel nome di Luca, in particolare “La tenda di Luca”…Vorrei ringraziare proprio tutti, anche coloro di cui non ricordo bene il nome, ma che ci hanno dimostrato affetto, accoglienza e simpatia. Tra tutti un ricordo speciale va al piccolo Lorenzo conosciuto la sera di sabato ad una festicciola: una conferma in più che sono i piccoli che adottano i grandi. .. Proprio come ha fatto il mio Luca con tante persone che gli sono state accanto. In ultimo sono grata a Luca Salvi e alla sua carissima famiglia per averci ospitato e per la calorosa accoglienza che ci hanno riservato sin dal primo incontro. Porterò nel cuore questa esperienza. La abbraccio cordialmente e fraternamente. Un caro saluto. Agnese

Sabato 5 aprile la sala parrocchiale di Valgatara ha ospitato la presentazione di un libro davvero speciale: “Il libro di Luca - Tutta la gioia in un pezzetto di cielo”. Una testimonianza dolorosa ma ricca di amore e di speranza quella della mamma di Luca, Agnese Guglielmi, autrice del libro. Ma chi era Luca? Era, perché Luca si è spento a soli 13 anni, il 14 settembre 2009 dopo una lunga e dolorosa malattia. Quel “pezzetto di cielo”, come ama definirlo la mamma,

supportata da “zio Alessandro”, era nato avvicinavano. All’interno de “Il Libro di il 2 giugno 1996. Un bel bambino, sano, Luca” si trovano anche alcune pagine del che fin da piccolo ha saputo dimostrare diario su cui Luca annotava pensieri ed una particolare bontà e capacità di perdo- emozioni: ogni pagina termina con un no nei confronti di tutti. Non sapeva “grazie Signore”, indistintamente, sia mantenere rancore Luca, una creatura che le giornate fossero trascorse abbaspeciale, anche per lo spirito di accetta- stanza bene con i fratelli, con gli amici, zione mostrato dopo la scoperta della con la pizza, sia che fossero state marmalattia che lo ha portato alla morte. chiate dalla chemio e dai dolori. Mamma Agnese ha raccontato del perio- Chi volesse capire meglio chi era Luca, do in cui, all’età di 8 anni, Luca iniziò ad conoscere tutta la sua storia e carpire un accusare i primi dolori all’anca: ci è pizzico di speranza nella vita, attraverso voluto un anno per scoprire che in realtà le righe scritte da mamma Agnese, può si trattava del Sarcoma di Ewing. Per acquistare “Il libro di Luca” rivolgendoquesto bambino, che giocava a calcio e a si al gruppo AIDO di Marano di Valpobasket, appassionato dello studio, inizia- licella al numero 045.7701223 oppure rono estenuanti interventi chirurgici, 334.5754032. cure, chemioterapie, radioterapie. Un E’ in programmazione una tre giorni, dal percorso lungo cinque anni, intrisi di 31 maggio al 2 giugno, quando un pulconsapevolezza – Luca, infatti, voleva la lman partirà da Valgatara per raggiungeverità, tutta, anche se dolorosa -. Il gior- re i luoghi natali di Luca e festeggiare il no prima di entrare in coma Luca aveva suo compleanno. Rosanna Pancaldi intuito la fine: dopo aver chiesto alla dottoressa che lo seguiva quanto gli PROGETTO “LA TENDA DI LUCA” rimanesse da vivere, chiamò il sacerLa "tenda di Luca" è un progetto da realizzare a Petrazdote e volle conze, il paese di Agnese e Luca. Si tratterebbe di un tenfessarsi. Un coragdone, una tensostruttura dove radunare i ragazzi del gio e una serenità, luogo (che non dispongono di un oratorio e di nessun quelli di Luca che, luogo di ritrovo) per fare i compiti, giocare, stare in pur nella sofferenza e nella malattia, compagnia, fare festa, socializzare. Agnese è catechiriusciva ad infonsta e si occupa molto dei ragazzi del suo territorio, ma dere alla mamma e al momento non dispone di spazi adeguati. a tutti quelli che lo

P.S. : il 2 giugno Luca avrebbe compiuto 18 anni. Quel giorno sarà celebrata una Santa Messa presso l'abbazia di Sant'Antimo vicino a Montalcino. Sarebbe bello avervi tra noi.


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VERONA. Il 18 maggio sarà una giornata di allegria e solidarietà

MUSICA / IL PERSONAGGIO

Nasi rossi in piazza

Susanna, omaggio ai grandi

Sarà una domenica all’insegna dell’allegria la Giornata del Naso Rosso in programma il 18 maggio in Cortile Mercato Vecchio a Verona. L’unica giornata nazionale di raccolta fondi in piazza per i progetti di VIP Italia Onlus, si svolge in contemporanea in oltre 50 piazze italiane dove i clown VIP coloratissimi distribuiscono migliaia di nasi rossi alla popolazione cittadina, sensibilizzando al volontariato e alla solidarietà nello spirito clown. «Grazie alla Giornata del Naso Rosso 2014 – affermano da VIP Italia onlus - i fondi raccolti ci permetteranno di sostenere la formazione di nuovi clown di corsia, offrendo gratuitamente corsi specialistici e avanzati, le missioni in partenza per Romania, Tanzania, Argentina, Ucraina, Cambogia, India, Sierra Leone, Camerun, la distri-

buzione del Vip Clown News per sensibilizzare in merito alle nostre attività». Diversi sono gli stand che si potranno trovare in piazza domenica 18 maggio: un punto Informativo, giochi, dove grandi e piccini possono cimentarsi in sfide esilaranti in tutta semplicità con entusiasmo e gioia, gadget e truccabimbi per colorare la città non solo con i colori dei camici, ma anche con i dolci visi di tanti bambini, ma anche dei grandi. «Non mancheranno poi spettacoli, uno in tarda mattinata e uno a metà pomeriggio, con gags, numeri di giocoleria, per coinvolgervi in ciò che spesso accade nelle stanze di ospedale – aggiungono gli organizzatori -. Tutta la giornata è stata condita da bans di gruppo, palloncini, bolle di sapone, clowns vaganti per la città, ma soprattutto dai sorrisi!». S.A.

Riflettori puntati sulla veronese Susanna Barcotto, vero istrione da palco, che grazie ai suoi spettacoli musicali riesce a fondere parole, musica ed emozioni, regalando un talk show di assoluto interesse ed originalità. Da due anni la conduttrice veronese anima serate nel segno della buona musica, grazie al suo spettacolo "Omaggio a", che non è un semplice tributo a singoli artisti nazionali, ma una vera e propria serata in onore del personaggio che attraverso aneddoti, fatti, misfatti e pezzi di vita personale si lascia conoscere ed apprezzare, facendosi scoprire ancora più intrigante e piacevole, come nessuna biografia saprebbe raccontare. Vasco Rossi, Zucchero, Battisti, Dalla, Mina, Morandi e tanti altri ancora sono i protagonisti dello spettacolo che Barcotto porta in giro per Verona e provincia con sempre maggiore successo e coinvolgimento, grazie anche ai suoi compagni di viaggio di assoluto prestigio, tutti artisti veronesi di grande qualità quali sono Fabio Campedelli , Alessandro De Magistris e Bruna Sardo, voci soliste che si alternano sul palco per accompagnare musicalmente Susanna Barcotto, che legge, commenta e arricchisce i testi scritti in collaborazione con il giornalista e scrittore Gianfranco Iovino, per rendere esilaranti i suoi viaggi al centro della musica, riscuotendo grande successo di pubblico. Alla domanda del perché queste serate a tema, e qual è il motivo che spinge il pubblico ad appassionarsi alla vita privata degli artisti proposti, Susanna Barcotto ci risponde che «è un'esigenza naturale che nasce in chi ha sempre amato la musica, che accompagna le nostre giornate. Ed è bello, -sostiene ancora Bardotto - poter ricordare le canzoni che hanno fatto la storia di un artista, intervallandole a storia di vita privata, che affascina lo spettatore al punto che, a fine spettacolo, è difficile che si vada via dal palco senza prima aver garantito due o tre bis, perché la gente non vorrebbe più andar via, sentendosi un po' a casa loro, in

Susanna Barcotto

quello che per me è un "salotto musicale" dove nell'informalità e la naturalezza della conduzione, regaliamo un po' di buona musica d'autore a chi ci viene ad ascoltarci». Susanna Barcotto ha iniziato i suoi primi passi con la danza, per poi maturare esperienze nel cinema, la pubblicità e la conduzione di grandi eventi, veronese doc, che riesce a prendere per mano lo spettatore, trasportandolo al centro della vita dei grandi artisti che omaggia. Per informazioni: www.susannabarcotto.it Riccardo Reggiani


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PARONA. Le strutture di attraversamento già esistenti verranno rifatte

Due nuovi ponti per pedoni e bici Erano gli anni ‘90 quando a Parona in viale Del Brennero, in corrispondenza dei numeri civici 9 -11 e 14 16, il Comune di Verona posizionò ai due lati della strada due ponti ciclopedonali di attraversamento del progno “Novare”. Nella seconda metà del 2011 però, considerato che lo stato attuale delle strutture e dei parapetti risulta abbondantemente degradato, con cedimenti e rotture in vari punti, con sfaldature delle fibre legnose che

Enrico Guardini

creano numerose e diffuse schegge appuntite, tanto da renderli inagibili al loro utilizzo, i due ponticelli sono stati chiusi. Attualmente si sta completando l’iter per l’assegnazione dei lavori per il loro rifacimento. Con deliberazione della Giunta Comunale del 27/12/2012 è stato approvato il progetto definitivo dei lavori per la realizzazione di nuovi ponti ciclopedonali. Nel frattempo è stato affidato al geologo Cristiano Mastella l’incari-

Ernesto Paiola

co per la redazione della relazione geologico-geotecnica per la valutazioni delle condizioni geologiche e geotecniche, e successivamente è stato affidato all’architetto Giacomo Izzo l’incarico per la redazione della relazione sismica e calcoli esecutivi delle strutture. L’intervento di messa in sicurezza prevede la rimozione delle parti strutturali degradate e la loro sostituzione con altre strutture che per durevolezza, limitata manuten-

Filippo Grigolini

zione e impatto estetico possano essere costituite anche da materiali diversi. Il progetto prevede inoltre la rimozione delle strutture in legno fatiscenti, la pulizia del piano di posa attuale e delle spalle di fondazione, la posa di micropali di fondazione la realizzazione delle opere propedeutiche alla posa della struttura portante in acciaio protetto dalle aggressioni ossidanti e la posa di parapetto in tubolare di acciaio corten. Sarà poi posata la pavimentazione

per esterni, saranno ricoperte le strutture portanti con materiali di finitura in fibra di legno infine verrà ripristinata la segnaletica stradale. L’intervento nel suo complesso comporterà una spesa di 130.000 euro, iva e spese tecniche comprese. Si prevede l’aggiudicazione dei lavori per il

mese di giugno e in concomitanza con la chiusura delle scuole l’inizio dei lavori, che si concluderanno entro l’aututnno e che dovranno richiedere la chiusura temporanea di una corsia di marcia di Viale del Brennero alla volta a seconda del progredire del cantiere.

«Dalla nostra nomina in Circoscrizione Seconda del Comune di Verona, ci siamo impegnati da subito per risolvere il problema della ciclo-pedonabilità di questa porzione di strada che per caratteristiche proprie risulta essere particolarmente trafficata – afferma Enrico Guardini, consigliere della II Circoscrizione promotore dell’iniziativa -. Oggi la gente deve infatti attraversare progno Novare invadendo la carreggiata percorsa da autoveicoli e camion in situazione di precaria sicurezza. Quest’opera, richiesta a gran voce dai cittadini, ha avuto un iter amministrativo particolarmente lungo e complesso, ma ormai siamo giunti in vista del traguardo finale. Ci auguriamo ora che i lavori inizino e si concludano nei tempi previsti». «L’opera che sarà realizzata – aggiunge inoltre Ernesto Paiola, vicepresidente della II Circoscrizione e coordinatore della Commissione lavori pubblici - ha una valenza strategica per Parona che finalmente dopo lunghi anni di attesa, grazie alla sinergia di forze tra Circoscrizione e Comune soprattutto grazie all’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Casali, che ha messo a disposizione dal proprio bilancio l’ingente somma, potrà essere completata entro il prossimo autunno a dimostrazione che l’obiettivo di una migliore qualità della vita per i nostri cittadini si raggiunge anche con queste priorità che concretamente la 2^ Circoscrizione si è impegnata per realizzare». «I passaggi ciclo pedonali sul progno Novare di Parona di viale Brennero, attesi da anni ma sempre posti in secondo piano fino all'arrivo di questa amministrazione, denotano la grande attenzione che diamo in modo concreto alla ciclo-pedonabiltá e, quindi, in ultima istanza, all'utente cosiddetto debole della strada: il pedone, il ciclista, il bambino, l'anziano, la mamma con la spesa, il ragazzo che si reca a scuola – conclude Filippo Grigolini, Presidente della II Circoscrizione -. La progettazione ha avuto un percorso tortuoso per motivi idrogeologici dell'ambiente sottostante e per carenze statiche delle strutture ora-esistenti. Dobbiamo ringraziare il vice-sindaco del comune di Verona, Stefano Casali, che ha appoggiato l'opera, finanziandola, e il consigliere Enrico Guardini che fin dall'inizio del suo mandato ha seguito passo passo l'iter burocratico sollecitando e vigilando che tutto proseguisse come doveroso».

PARONA. “Primocolore”: i bimbi imparano l’arte visiva Fra le molteplici iniziative messe annualmente in cartellone dal Gruppo Benefico Culturale La Genziana, in Parona, spicca "Primocolore", tenutosi nell'ultima settimana di marzo, presso la sala civica Domenico Zangrandi, del palazzo già sede comunale, e dedicato ai giovanissimi delle scuole primarie. Hanno partecipato un centinaio di scolari delle prime sezioni A e B e quarte sempre sezioni A e B, coadiuvati dai loro Insegnanti, tutti presenti alla vernice, unitamente alla direttrice scolastica. E' questa la settima edizione della manifestazione di arte visiva che ha lo scopo di avvicinare i bimbi al disegno e all'arte pittorica sin dalla tenera età, contando sull'interessamento dei docenti, sulla loro passione e professionalità. Testimoni dell' evento, oltre al sottoscritto conduttore, gli addetti ai lavori de La Genziana, con il loro presidente Paolo Belfi, il presidente della seconda circoscrizione Filippo Grigolini, la prof.ssa Lucia Cametti, presidente emerito della Circoscrizione, ed ancora genitori e parenti degli artisti in erba. Ospite d'onore della manifestazione l'Artista (con la A grande) Bruno Prosdocimi che ha donato un saggio della sua bravura con una caricatura di Papa Francesco che finalmente ha svelato il vero contenuto della famosa borsa: pennelli e colori con cui affrontare a sua volta Primocolore insieme a tanti bimbi. Giancarlo Peretti


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NEGRAR. Parla il sindaco Giorgio Dal Negro a poche settimane dalle elezioni

L’ASSOCIAZIONE

«Obiettivi centrati Mandato positivo»

Genitori Negrar Un anno insieme

«Siamo giunti alla fine del mandato e bisogna dire che pur essendo stato un mandato travagliato ha avuto caratteristiche ben precise: in Consiglio comunale non è mai mancato il numero legale, non sono mai state ritirate delibere e ogni delibera proposta dall’amministrazione è sempre stata approvata». Con queste parole il sindaco uscente di Negrar, Giorgio Dal Negro, apre il suo discorso conclusivo, a cinque anni dall’inizio del suo mandato amministrativo. «E’ inutile a questo punto tornare sui fatti del passato – aggiunge - : il dato di fatto più importante ora è che il comune di Negrar si presenta a fine mandato tra i migliori Comuni italiani. Al prossimo Sindaco il progetto e la sua gestione e,,,chi vivrà vedrà. Su Face-

book ho detto che “un mandato basta e avanza”. Penso che gli obiettivi siano stati tutti centrati…ma qualche rammarico c’è: il tombamento dell’alta tensione, una causa civile in corso con la ditta Urbani (con cui abbiamo vinto al TAR il primo round) e il Central Park che non è stato possibile ipotizzare perché non c’erano le risorse per l’acquisto dei terreni. Rimangono motivi di orgoglio – afferma ancora - l’asilo nido, rimesso in carreggiata con la cooperativa Valpolicella, le scuole dell’infanzia che avevano problemi e che abbiamo sistemato economicamente in modo definitivo ad esclusione della scuola di Negrar, dove abbiamo comunque messo le prime toppe rimettendola sulla strada giusta e nei prossimi 2 – 3 anni il pro-

blema sarà risolto. Certo – continua Dal Negro -, nastri non ne sono stati tagliati, ma il prossimo sindaco tra il 2014 e il 2015 ne taglierà quattro o cinque senza ricorrere a mutui o finanziamenti. Tutta la progettazione è finanziata con risorse del Comune. In buona sostanza almeno a Negrar i nostri figli e nipoti stanno un po’ meglio e non si troveranno debiti dei genitori sulle spalle. Molti auspicano il cambiamento e speriamo che questo avvenga negli uomini e nei fatti perché ognuno amministra la sua stagione e la politica è una mission e non un lavoro. Non so se abbiamo fatto tutto bene – conclude il sindaco -: so semplicemente che abbiamo dato ciò che potevamo dare, che le mani sono pulite e il Gattopardo ha le sue difficoltà».

Giorgio Dal Negro

SANT’ANNA D’ALFAEDO / TROFEO JI TA KYO EI

Applausi al Judo Ottima Prova degli Atleti dell'A.S.D Judo Sant'Anna D'Alfaedo al 7° Trofeo Judo Ji Ta Kyo Ei (Tutti Insieme per crescere e progredire) o scorso 30 marzo a Maspronte. Quando l'appuntamento è di quelli importanti i ragazzi del judo Sant'Anna D'Alfaedo si fanno trovare sempre pronti per raccogliere importanti vittorie nelle loro rispettive

categorie: gli atleti preparati dal M° Giancarlo Zocca 6° dan, hanno confermato, attraverso ottime prestazioni, il loro miglioramento tecnico. Grande la soddisfazione del M° Giancarlo e della Presidente Daniela. «A questi risultati ci si arriva con fatica e impegno da parte dei giovani atleti – affermano -. Un grazie va anche ai genitori che

hanno accompagnato i loro piccoli atleti a questa

NEGRAR / ASILO NIDO “LA LUNA BAMBINA” L’asilo nido "La luna bambina" di Negrar organizza una mattina a porte aperte per i genitori che vogliono visitare la struttura e avere tutte le informazioni che riguardano l’organizzazione e le attività educative. Le educatrici vi aspettano sabato 17 maggio dalle ore 9.00 alle 12.00 in via Guido Ghedini, 1 – Negrar, a fianco della scuola materna. Si ricorda che il nido è a impronta sociale e accoglie anche bimbi con L.104 (disabili). Inoltre sono sempre aperte le iscrizioni al Nido per i bambini e le bambine in età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni. Il servizio viene gestito dalla Cooperativa Sociale Valpolicella Servizi, iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative, Autorizzato e Accreditato dalla Regione del Veneto, necessario per lo svolgimento dei servizi educativi.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: NEGRAR - Comune - Edicola P.zza Vitt Emanuele S.MARIA - Centro Commerciale SAN VITO - Distributore Agip TORBE - Osteria Caprini PRUN - Distributore Agip - Prete FANE - Tabaccheria Guardini

manifestazione. La nostra associazione investe le proprie energie non soltanto per i risultati agonistici, ma si propone di promuovere nel settore giovanile tutti quei valori di carattere Educativo quali investimento di Cultura Etica ed osservanza delle regole». Il 30 marzo a Maspronte si sono distinti in particolare Dalila Vallenari, Matilde Campostrini, Davis Marconi, Stefano Sega, Jennifer Laiti, Riccardo Marchi, Luca Pertovic.

“Collaborare con la scuola nella realizzazione di tutti i progetti che possono rendere più ricca e completa l'esperienza educativa dei nostri figli in questa importante fase della loro vita”. Questo l’obiettivo che l’associazione Genitori di Negrar si era posta un anno e mezzo fa al momento della sua nascita. Un obiettivo grandemente rispettato, che continua ad essere il caposaldo dell’associazione di promozione sociale composta da alcuni genitori uniti dal desiderio di dare vita insieme ad iniziative ed attività rivolte a tutti. «E’ una grande gioia e soddisfazione aver raggiunto e superato il primo anno di attività insieme – affermano i soci dell’associazione -. Molte persone con grande cuore e determinazione hanno superato le inesperienze e hanno permesso risultati talvolta inaspettati. Ciò che in questi mesi di attività ci ha dato maggior soddisfazione è senza dubbio la grande collaborazione, il dialogo e il reciproco aiuto con enti e associazioni che operano sul territorio. Abbiamo collaborato con tutti e tutti hanno collaborato fattivamente con noi, creando una vera rete». Tanti sono stati i progetti, piccoli e grandi, che l’associazione Genitori Negrar in questo anno e mezzo ha avviato: da serate informative per genitori al grest sportivo, dallo scambio libri alla festa di fine anno scolastico. «Molte altre – aggiungono i soci dell’associazio-

ne - sono le aspettative per il futuro e per questo ci proponiamo di diffondere il più possibile le nostre attività, gli incontri, le collaborazioni perché più siamo numerosi e maggiori sono le idee e le possibilità di realizzare. Accoglieremo quindi a braccia aperte chiunque volesse unirsi a noi e contribuire a realizzare altrettanti progetti». Il 5 maggio, alle ore 20.30 l’aula magna della scuola media di Negrar ospiterà una serata informativa dedicata alla gestione dei social network da parte dei genitori, mentre l’associazione è in fermento per organizzare la festa di fine anno scolastico in programma il 7 giugno. «Una festa – concludono dall’Associazione – che ci auguriamo possa riscuotere lo stesso successo dello scorso anno grazie alla collaborazione di numerosi gruppi e associazioni del territorio. Chi volesse mettersi in gioco ed aiutarci sarà il benvenuto! In questa occasione inoltre avverranno le premiazioni del concorso indetto dalla nostra associazione e rivolto alle scuole dell’istituto comprensivo di Negrar: lo scopo è quello di trovare il disegno più adatto per il nostro logo ufficiale…e finalmente a giugno lo scopriremo!». Per informazioni: genitorinegrar@gmail.com; www.associazionegenitorinegrar.it o visitare la pagina Face book. Cell. 377.2603444; 340.2804635


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SANT’ANNA D’ALFAEDO. Dal 15° Cerimant di Padova arrivano al comune due autocarri, un rimorchio e altri due veicoli

Cinque mezzi dall’Esercito E’ una notizia di questi giorni quella che arriva da Sant’Anna d’Alfaedo. Il Comune è riuscito ad acquisire nel proprio patrimonio ben cinque mezzi dismessi dell’esercito italiano stoccati presso il 15° Cerimant (Centro Rifornimenti e Mantenimento) di Padova. «Si tratta di mezzi non più in uso all’esercito, ma che spesso presentano poche ore di lavoro e limitati chilometri percorsi – afferma il sindaco Valentino Marconi -. Per questo molti sono ancora in un ottimo stato di conservazione. Il Ministero della difesa li mette all’asta o li rivende perchè possano essere riutilizzati in altre mansioni utili alla collettività». Per questo passo l’Amministrazione si era messa in moto già lo scorso autunno e ora a distanza di pochi mesi ha già firmato il contratto di acquisizione con il ministero, ha immatricolato i veicoli e in questi giorni ha già portato a casa i mezzi in questione. Nello specifico

Valentino Marconi

si tratta di due autocarri classificati: autocarro medio Fiat ACM 80 e un autocarro pesante Fiat ACP 80; una macchina per il movimento terra JCB 426,

un veicolo multiruolo Fiat VM 90 e un rimorchio per il trasporto di mezzi. L’operazione complessiva di acquisito dei cinque mezzi è costata al Comune

l’esigua cifra di 13.500 €. Questi mezzi potranno essere ora utilizzati per i lavori del comune, per la pulizia delle strade dalla neve e lo spargimento del

sale, ma possono essere utili anche per le associazioni come la Protezione Civile in situazioni di intervento particolari, dovute per esempio alle avversità

metereologiche di cui sempre più frequentemente siamo colpiti. «Sono molto soddisfatto per l’operazione conclusa con il Ministero – conclude Marconi -: con un modesta cifra il Comune si è arricchito di cinque mezzi che faciliteranno i lavori portati avanti dal Comune e dalle associazioni del territorio».

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

GIORNATA PER IL TUO CUORE Anche quest’anno Peschiera ha aderito alla campagna di prevenzione sanitaria «Cardiologie Aperte» e alla manifestazione «Settimana per il Cuore» organizzata in occasione della festa di San Valentino dall'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e dalla Fondazione «per il Tuo cuore» onlus e il sostegno della Rai. La “Giornata per il Cuore”, realizzata con il patrocinio del Comune arilicense, è andata in onda nella Sala conferenze della biblioteca comunale dove medici e infermieri del reparto di cardiologia della Casa di cura Pederzoli, diretto dal dottor Alfredo Vicentini, sono stati a disposizione del pubblico per parlare della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ma non solo: a disposizione per i visitatori – pazienti strumentazioni per test non invasivi e controlli utili a fornire indicazioni su alcuni parametri personali (pressione, peso, ecc.). «Cardiologie Aperte si svolge su tutto il territorio nazionale», spiega la dottoressa Stefania De Feo, referente per la Pederzoli della manifestazione, «con l'obiettivo di promuovere non solo una sensibilizzazione verso le patologie cardiovascolari ma soprattutto una maggiore cultura e consapevolezza dell'importanza della prevenzione – a cominciare dall’adozione di consoni stili di vita - per ridurre l'incidenza e le pesanti conseguenze sulla qualità della vita causate da queste malattie». All’interno dell’evento la conferenza nella quale la stessa De Feo ha spiegato i meccanismi di funzionamento del cuore: potente pompa muscolare che spinge il sangue ossigenato – l’ossigeno è essenziale al funzionamento di ogni cellula dell’organismo - in tutto il corpo mediante un complesso sistema arterioso mentre attraverso il sistema venoso raccoglie il sangue carico di anidride carbonica e lo fa arrivare ai polmoni, dove questo sangue verrà ossigena-

to nuovamente. Il cuore è costituito da: miocardio (il muscolo); valvole (che sono come “porte” che determinano la direzione del flusso sanguigno); il sistema elettrico che controlla la contrazione spontanea e ritmica del cuore; il pericardio, sorta di sacchetto che avvolge e protegge il cuore. Le malattie che colpiscono il cuore (chiamate CARDIOPATIE) possono interessare le varie strutture che abbiamo appena descritto. Tra queste la Cardiopatia ischemica (che interessa le arterie coronariche) è la forma più comune. Si tratta di una dell’espressioni dell’aterosclerosi, un processo degenerativo delle arterie che determina una progressiva ostruzione al flusso del sangue, e che colpisce contemporaneamente più distretti: le sue manifestazioni sono l’infarto e l’angina, ma anche l’encefalopatia vascolare (TIA e ictus), la patologia renovascolare (con insufficienza renale), le arteriopatia delle gambe (claudicatio e ischemia). Prevenire la cardiopatia ischemica vuol dire quindi prevenire anche l’ictus e le arteriopatie degli arti. Dietro lo sviluppo delle malattie cardiovascolari vi sono più fattori di rischio: alcuni non modificabili come l’età, la familiarità; ma altri modificabili cosa che permette di affermare con certezza che un corretto stile di vita aiuta a prevenire queste malattie. Come? Occorre eliminare il fumo; seguire una alimentazione sana (limitare il consumo del sale, mangiare meno ma più frutta e verdura , pesce almeno due volte la settimana, moderare il consumo di caffè); praticare regolarmente una attività fisica (bastano 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno). Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale


Cronache

Maggio 2014 MARANO. Il sindaco Simone Venturini illustra la situazione e tutti i perchè

I lavori “idrici” sono in stand-by Da qualche anno, a causa di un rigidità normativa che regola le gestione dei concessionari affidatari del servizio idrico (in Provincia di Verona, Acque Veronesi) e dell’effetto negativo del referendum che vieta il recupero dei costi degli oneri finanziari legati all’accesso al credito da parte degli stessi concessionari, gli interventi di ammodernamento della rete idrica e fognaria nonché degli impianti di trattamento delle acque nel territorio veronese si sono fermati. Anche a Marano alcuni interventi, già progettati, sono fermi da anni. «Nell’abitato di Purano – afferma il sindaco Simone Venturini - è stato progettato da Acque Veronesi e finanziato dalla Regione Veneto (al 50%) l’intervento di separazione della rete fognaria per eliminazione delle acque parassite. Oggi le acque sorgente e di pioggia e quelle di scarico delle abitazioni finiscono in un’unica tubazione che raggiunge un piccolo impianto di depurazione che, in occasione delle piogge e delle piene delle sorgenti, non è in grado di depurare correttamente. Il sistema fognario di Purano è un inquinatore di acqua di pioggia. Ci sarebbero i soldi per separare le fognature e invece non si fa nulla da anni perché Acque Veronesi non ha i soldi per mettere la parte del finanziamento che manca». Per via delle Poste e Prà

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: MARANO - Municipio VALGATARA - Edicola Ballarini MARANO / LE NOVITÀ

Approvazioni post Consiglio

della Bina a Marano capoluogo esiste un progetto esecutivo che prevede la separazione della rete fognaria per eliminazione delle acque parassite. «Il depuratore deve depurare acque di pioggia – aggiunge il sindaco -. E’ assurdo, e tutto per una superficiale demagogia di blocco delle tariffe che blocca gli investimenti. Proteggere l’acqua costa. Inquinarla e poi depurarla però costa molto di più». Da tempo è noto che la tubazione dell’acquedotto in via Tenda è soggetta a frequenti rotture. Occorre cambiarla con una di maggior diametro e

migliore materiale. In via Graziani e Piazza Arzila è prevista la separazione della rete fognaria. E’ un intervento già cofinanziato (al 50 %) dalla Regione Veneto e già progettato ma anche qui tutto fermo, proprio come in via Giaretta dove è prevista l’estensione della rete fognaria, un intervento già cofinanziato (al 50 %) dalla Regione Veneto e già progettato. «In località Longuri è necessaria l’estensione della rete idrica – prosegue il primo cittadino -. E’ un intervento già cofinanziato (al 50 %) dalla Regione Veneto. La sorgente locale si sta prosciugando. Manca-

no solo 30.000 € di Acque Veronesi. Gli altri 30.000 € della Regione ci sono già ma è tutto fermo. Insomma, quello che oggi si risparmia sulla tariffa per non fare investimenti, si spende in maggiori costi di gestione per sollevamenti inutili, per depurazioni di acque di pioggia che non andrebbero depurate. Ma la conseguenza più negativa è l’inquinamento dell'acqua che i sistemi fognari anziché evitare provocano perché mescolano le acque di pioggia che sono pulite con le acque di scarico delle case che sono sporche».

Importanti novità per Marano dopo l’ultimo Consiglio comunale della legislatura 2009-2014, terminato con l’approvazione di alcuni provvedimenti. E’ stato confermato l’azzeramento dell’IMU sulla Prima Casa e fissata all’8,6 per mille l’aliquota su seconde case ed edifici produttivi. Il Consiglio ha anche votato l’azzeramento totale della tassa TASI, sia sulle prime case che su tutti Simone Venturini gli altri edifici, compresi quelli produttivi.. «In questo modo – afferma il sindaco Simone Venturini - semplifichiamo la vita ai contribuenti che dovranno considerare solo l’IMU sulle seconde case e sui produttivi senza considerare, in alcun modo, la nuova tassa TASI. E’ una questione di semplificazione oltreché di riduzione della tassazione». Il Consiglio ha poi votato lo stanziamento di circa 30.000 € dell’avanzo di amministrazione 2013 per i primi lavori alla nuova Biblioteca Paolo Gelmini che troverà sede nei locali del bar di Piazza della Comunità a Valgatara. «Era un sogno quello di avere una nuova biblioteca – aggiunge ancora il sindaco -. Lo vedremo realizzato con la prossima amministrazione alla quale lasceremo l’immobile ed i soldi per sistemarlo. Altri 30.000 € verranno lasciati senza destinazione ad investimenti, affinché sia la prossima Amministrazione ad utilizzarli come meglio crede». Il Consiglio ha infine votato una delibera di permuta con la ditta Antolini di Prognol per realizzare alcuni parcheggi ed arredare il locale campo giochi. «La delibera – conclude il primo cittadino - prevede una piccola cessione d’area alla ditta Antolini a fronte di altra area che verrà ceduta al Comune assieme ad alcuni importanti lavori. Anche il piccolo centro di Prognol verrà così riqualificato, senza oneri per il Comune se non per le asfaltature finali che verranno operate dopo l’intervento della ditta Antolini che realizzerà parcheggi ed un piccolo marciapiede».

MARANO. Dugale della Presa, si apre l’asta. Chi è interessato si faccia avanti E’ un invito a manifestare il proprio interesse all’acquisto del Dugale della Presa quello esteso ai cittadini dal sindaco di Marano di Valpolicella, Simone Venturini. Qualche mese fa il Comune aveva aperto la procedura di sdemanializzazione del sedime del Dugale della Presa mediante una specifica delibera di Giunta. Il vecchio sedime demaniale del corso d’acqua ha creato nel passato tanti problemi a quei proprietari di fabbricati, costruiti su quella stretta strisciolina di sedime demaniale che solca l’intero territorio comunale di Marano dalla sezione di presa (in località Molin Rotto) fino al confine con il Comune di San Pietro in Cariano a San Floriano. Spesso ciò ha provocato l’impossibilità da parte dei privati di accatastare i propri immobili con complicazioni burocratiche spesso insormontabili. Si tratta di un antico condotto d’acqua che aveva la presa sul progno di Marano e conduceva le acque ad alcuni molini di Prognol e Valgatara per poi terminare nei giochi d’acqua di Villa Giona Fagioli a Cengia. Il condotto negli anni, da canale a cielo aperto, è divenuto un tubo interrato di cui molti hanno perso la memoria. Il sedime però è rimasto nelle carte catastali come sedime demaniale e molti nel frattempo ci hanno costruito sopra recinzioni e talvolta anche edifici. «Abbiamo redatto una relazione con lo scopo di illustrare la funzione idraulica che ha avuto nel passato il Dugale della Presa, del sedime del quale chiediamo ora la sdemanializzazione – afferma il sindaco -. Il Consorzio di Bonifica Veronese e il Genio Civile di Verona si sono espressi favorevolmente circa la domanda del Comune ed ora si può procedere all’asta. Per fare ciò però bisogna dividere il sedime del corso d’acqua in tanti pezzettini. Ora infatti – aggiunge - è un’unica strisciolina che va divisa affinché poi ogni cittadino interessato possa acquistarne una parte. Abbiamo chiesto al Genio Civile - che per conto della Regione Veneto cura le pratiche di sdemanializzazione - di poter far valere il diritto di prelazione del Comune per l’assegnazione di alcune porzioni del sedime del Dugale: in particolare abbiamo chiesto l’assegnazione del tratto che va da Cadiloi fino a Badin. Il tratto interno all’abitato di Valgatara invece verrà posto all’asta dalla Regione e dall’Agenzia del Demanio ed assegnato al miglio offerente. Credo che saranno molti i cittadini di Marano che chiederanno di acquisire le aree del sedime del Dugale spesso ubicato all’interno di giardini privati se non addirittura sotto edifici». In questi giorni il Genio Civile ha chiesto il necessario parere al vecchio Consorzio Adige Garda ora Consorzio Veronese. Poi si procederà con la sdemanializzazione.


Cronache

Maggio 2014

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FUMANE-SAN PIETRO IN CARIANO. Il 13 aprile si è svolta “Benvenuta Primavera” PEDEMONTE-S.MARIA IN PROGNO

Tutti in campo per l’ambiente

Che successo con “Benvenuta Primavera”! la terza giornata dell’Ambiente svoltasi lo scorso 13 aprile ha fatto il pieno di partecipazione e di gradimento. Per l’occasione, i Comuni di Fumane e San Pietro in Cariano uniti in un sodalizio ambientale, collaudato da anni, hanno organizzato l’evento, alla cui gestione hanno preso parte anche i ragazzi del progetto l’Eco di Ecotutto. Cuore pulsante della giornata, ancora una volta, è stato il tratto della Strada Provinciale che va dalla rotonda di San Pietro in Cariano in direzione Fumane (SP33 “del Pastel”), chiusa al traffico per fare posto, a partire dalle ore 12.00, a laboratori, giochi a tematiche ambientali: uno spazio libero per famiglie, adulti e bambini e un’occasione per uno scambio di idee sull’ambiente e di opinioni varie con ripercussioni positive nel sociale. Nella mattinata del 13 aprile numerosi gruppi ed associazioni si sono dati appuntamento nei rispettivi comuni e frazioni per un’operazione

di pulizia intensiva. «Ringrazio i Comuni della Valpolicella che hanno contribuito a far sì che la manifestazione avesse lustro – afferma Giuseppe Bonazzi, assessore all’ecologia del comune di Fumane, affiancato da Giancarlo Signorini, assessore all’Ambiente di San Pietro in Cariano -. Un grazie particolare va alla protezione civile, in particolare quella di Fumane, che si è prodiga-

ta durante l’intera giornata andando oltre ciò che è di sua competenza. Grazie ancora a tutte le associazioni di volontariato che hanno partecipato, sia di Fumane che si San Pietro. Particolare menzione per l’associazione cacciatori della riserva alpina di Fumane che fanno un grosso lavoro e alla pro loco di Breonio che in prossimità del paese ha scoperto una discarica a

ciel sereno: il Comune si sta già mettendo all’opera per ultimare il lavoro avviato. Ringraziamo quindi – aggiungono i due amministratori – tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, organizzata in stretta collaborazione con gli uffici ecologia del comune di San Pietro e di Fumane e i ragazzi del progetto Ecoutto».

PEDEMONTE. Gita parrocchiale al Santuario della Madonna della Corona E’ stata una domenica speciale quella del 6 aprile scorso per un nutrito gruppo di parrocchiani di Pedemonte. La Parrocchia stessa, facendosi interprete della proposta quaresimale del Gruppo della Stella e dei donatori di sangue Fidas, ha organizzato un pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona. Detto, fatto: lo scorso 6 aprile più di 70 persone hanno preso parte all’iniziativa. Qualcuno è partito all’alba a piedi dalla piazza di Pedemonte percorrendo gli antichi sentieri che da Gargagnago conducono a San Giorgio e a Monte, scendendo poi in Val d’Adige all’altezza di Ceraino, per arrivare a Brentino Belluno, tappa intermedia di raduno di tutti i gruppi. A Brentino infatti ad attendere i marciatori c’erano i runner e i ciclisti, partiti anche loro dalla piazza di Pedemonte, e i “meno allenati” che a Brentino sono arrivati in auto. partenza alle ore 8.00. Dopo un momento conviviale, dedicato a recuperare le forze dei più temerari, i pellegrini sono quindi saliti lungo il sentiero/scalinata al Santuario della Madonna della Corona per la Santa Messa delle ore 15.30, celebrata dal Parroco Don Alessandro Castellani che faceva parte dei camminatori provenienti da Pedemonte. Dopo la Santa Messa il gruppo è sceso fino all’Agriturismo al Castel per una cena conviviale.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SAN PIETRO - Municipio - Poste PEDEMONTE - Edicola Cart. Tabacchi - Banca Unicredit CORRUBIO - Tabaccheria Ric. Marai BURE - Bar Edicola

Progetti e premi: Avis in fermento

E’ in pieno fermento il gruppo Avis Pedemonte – S.Maria in Progno. Il 2013 si era chiuso con la tradizionale festa annuale a cui hanno preso parte un centinaio di persone: il pranzo e l’immancabile lotteria sono stati coronati dalla premiazione dei donatori benemeriti: nove sono state le medaglie assegnate. «Alla nostra annuale festa ha preso parte anche un rappresentante dell’Avis provinciale – afferma Nicola Gatti, presidente della sezione Pedemonte S.Maria in Progno -, che ha confermato un calo delle donazioni nell’ultimo anno: Nicola Gatti per la prima volta Verona ha dovuto chiedere sangue oltre provincia. Anche la nostra sezione ha registrato, nell’arco del 2013 un calo di circa 10 donazioni rispetto all’anno precedente. Un dato, questo, compensato dall’ingresso all’interno del nostro gruppo di alcuni soci giovani, che stanno partecipando attivamente alla vita dell’associazione rendendosi disponibili per serate informative e incontri di sensibilizzazione con la popolazione». Uno in particolare il progetto che sta molto a cuore a Nicola Gatti: la prenotazione delle donazioni. «Attraverso questo progetto – afferma il Presidente – si riesce a garantire sangue anche nei periodi di maggiore necessità, come ad esempio il periodo estivo. L’Avis non intende diventare un’”azienda” – afferma - ma ritengo sia utile sensibilizzare i donatori sull’importanza di donare sangue in particolari momenti dell’anno piuttosto che in altri: le sacche di sangue non durano molto all’interno dei frigoriferi in cui vengono custodite ed è davvero un peccato sprecarlo nei periodi in cui ve n’è minore necessità. Meglio effettuare quindi la donazione in un periodo in cui il sangue donato scarseggia e serve maggiormente». L’Avis Pedemonte – Santa Maria in Progno sarà impegnata nei prossimi giorni presso la Sagra dei Vini classici di Pedemonte con un proprio stand e sarà presente, come ormai tradizione, nel mese di luglio in occasione della Sagra del Carmine a S.Maria di Negrar.

SAN FLORIANO

Arriva il grest Per tutti i bambini dai 3 ai 6 anni si preannuncia uno splendido mese di luglio quest’anno a San Floriano: Parrocchia e Scuola dell’Infanzia in collaborazione organizzano il Grest Estivo dal 30 giugno al 25 luglio il cui tema conduttore sarà “Popoli e Culture – Il giro del mondo in 20 giorni: Asia, America, Africa, Europa”. Nel corso delle 4 settimane, i bambini – assieme a Fabiola, Elena, Katia e Cristina – avranno la possibilità di conoscere popoli e culture, disegnare città, paesi, genti e razze, imparare i loro giochi preferiti, vedere come si vestono e come stanno in compagnia, dove vivono e che scuole frequentano e inoltre….assaggiare i loro cibi! Al Grest potranno partecipare (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00) tutti i bambini dai 3 ai 6 anni anche non frequentanti la locale scuola dell’infanzia o non residenti a San Floriano: è sufficiente iscriversi compilando l’apposito modulo che è possibile reperire anche su internet all’indirizzo www.infanziasanfloriano.it Oltre a visitare il sito, per tutte le informazioni necessarie è possibile telefonare 0457701381 (o recarsi) presso la Scuola Materna


Cronache

Gennaio2014 Maggio 2014

17 11 12

SAN PIETRO IN CARIANO. Gabriele Maestrelli fa il bilancio del suo mandato

CORRUBBIO

Bilancio del Sindaco «Cinque anni duri»

Via XXV Aprile ora è sistemata

Tempo di elezioni fa rima con tempo di fine mandato anche per l’amministrazione Maestrelli a San Pietro in Cariano. Il sindaco uscente tira le somme degli ultimi cinque anni, riflettendo su ciò che è stato fatto e ciò che non si è potuto fare. Come definire questi cinque anni? «Sono stati cinque anni durissimi non solo per me ma anche per i miei cittadini in genere. Il problema è uno solo: la burocrazia, che giorno dopo giorno sta uccidendo l’Italia. Lo Stato non può costare 800 miliardi l’anno! Sacrifici alla gente non se ne possono più chiedere anche perché peggio di così rimarrebbe solo la fame. San Pietro ha affrontato la sua crisi in maniera energica, conti in regola, nessun spreco e rispetto delle regole, questo posso dirlo ad alta voce, anche se poi alla fine a conti fatti ,mi chiedo chi ce lo ha fatto fare. Cosa serve avere i conti a posto quando il nostro sacrificio assieme a moltissimi Comuni del Nord, è stato vanificato da Comuni che se ne sono infischiati del Patto di Stabilità?». Cosa è stato fatto a San Pietro in questo quinquennio? «Di cose a San Pietro ne abbiamo fatte tante, anche piccoli interventi, ma mirati

ai bisogni dei cittadini. Abbiamo messo in ballo interventi importanti sulla viabilità a San Pietro, finalmente. Per quello che riguarda il Sociale posso dire che la guardia a difesa di chi non era nelle condizioni economiche dignitose non è mai stata abbassata. Il possibile è stato fatto a cominciare dai contributi, dai costi dei trasporti ridotti del 50% dall’inizio alla fine del mio mandato, dalle mense scolastiche alle tariffe della casa di riposo. Ci sono stati aumenti necessari per l’adeguamento dei costi di servizio, ma nella norma anzi per quel che riguarda la tariffa rifiuti nell’ultimo anno, grazie agli accertamenti dovuti, l’aumento è stato di poco conto». Parliamo di “sicurezza”. «Tanti i problemi incontrati per quanto concerne il capitolo sicurezza, ma sono stati affrontati uno alla volta, d’altronde abbiamo dovuto sopperire alla mancanza di un vigile e non è cosa da poco (erano in cinque). Siamo riusciti con la Polizia integrata a fare i servizi serali, dovremmo definire il programma per il monitoraggio con telecamere per garantire la sicurezza nei punti più difficili del territorio. Qualcosa purtroppo rimane ancora da fare, per qualche colpa nostra, ma soprattutto per

colpa di quel colosso che si chiama burocrazia». Certo, le critiche non sono mancate… «Sono stato criticato per tante scelte fatte sul territorio. Posso solo dire che più che scelte sbagliate sono state pretesti per far politica di bassa osteria». Infine l’area ex Lonardi. «Abbiamo fatto l’accordo, che ho firmato in Regione. Dovrà essere ratificato. E’ vent’anni che un privato pretende i suoi diritti. Privato che, acquistando l’area, ha potuto far permettere al curatore fallimentare della Lonardi Spa di liquidare gran parte dei debitori della stessa, lavoratori e fornitori. Siamo arrivati a questo accordo perché non volevamo lasciare in piedi il precedente accordo, nel quale la cubatura era il triplo della nostra. Mi pare che sia stata fatta una cosa equa. Se si costruirà sarà l’unica area edificabile a San Pietro: il nostro PAT non prevede altro. Avremmo a disposizione una somma che potrà essere spesa per togliere gran parte del traffico sulla provinciale, intasata dalle auto. Sarà un tratto ma comunque cominciare dovevamo cominciare, alternative solo nei libri dei sogni dei nostri contestatori oppure lasciare un’area con tripla cubatura con la possibilità di

L’EVENTO. San Pietro in Cariano ospiterà l a “Primavera del Libro 2014” Sarà il comune di San Pietro in Cariano ad ospitare, dal 5 all’11 maggio, la “Primavera del Libro 2014”, diventando così per una settimana una piccola capitale letteraria. «Questo evento sarà una grande occasione per bambini e ragazzi di avvicinarsi alla lettura, in sinergia con le famiglie e le istituzioni scolastiche – afferma Cesare Zardini, assessore alla Cultura del comune di San Pietro -. Pur essendo il libro vero protagonista, la mostra mercato dell’editoria, dedicata ai più giovani, sarà animata da laboratori didattici, percorsi e appuntamenti pensati per far immaginare e accompagnare nella crescita, nell’ambito della cultura, della difesa dell’ambiente e della promozione umana». C’e un di filo da seguire dal 5 all’11 maggio ed è quello steso dal Ragno, scelto come animaletto simbolo di questa edizione, per l’esempio positivo che esso trasmette: «è un piccolo e laborioso artista, pieno di creatività, sempre al centro della sua tela – aggiunge ancora Zardini -; ci insegna l’arte del tessere per creare legami con molta pazienza e cura, così come spesso accade durante il nostro vivere quotidiano nei rapporti con gli altri, in qualsiasi ambito si stia agendo. L’impegno dell’Amministrazione dal punto di vista finanziario, è stato adeguato all’importanza dell’evento, e purtroppo, tenendo conto delle ristrettezze imposte dal bilancio comunale e dell’insussitenza di contributi da parte degli enti sovra comunali. Augurando buona Primavera del libro a tutti, desidero esprimere un sentito ringraziamento alla Consulta Comunale per le Attività Culturali, agli altri Comuni della Valpolicella, a coloro che si sono adoperati per l’organizzazione e la buona riuscita della manifestazione e infine agli enti privati che vi hanno contribuito economicamente. Si inizia quindi – conclude l’assessore Zardini - lunedì 5 maggio, per terminare domenica 11 maggio: certamente sarà una grande festa, aperta a tutti e alla quale consiglio vivamente di non mancare».

Gabriele Maestrelli

raddoppiarla addirittura. Un’ultima riflessione? «Non ho scheletri nell’armadio e chiudo la mia esperienza di questi cinque anni a testa alta, conscio di aver aiutato tutti nei miei limiti e possibilità. Niente promesse, ma solo vicino a chi ne aveva bisogno».

«Dopo 30 anni, con una spesa di circa 35.000 euro, abbiamo portato a termine un lavoro molto importante: la sistemazione del tratto finale di via XXV Aprile, dal ponte della Ferrovia all’imbocco della provinciale (ex Statale 12 del Brennero) a Corrubbio. Un tratto di strada diventata ormai un lago in caso di pioggia, con le logiche conseguenze che ne derivavano: formazione di buche e danni alle auto». Queste le parole con cui Iseo Murari, assessore agli interventi diretti del comune di San Pietro in Cariano, presenta un intervento ultimato qualche giorno fa.

Lungo l’ultimo tratto di via XXV Aprile sono stati posizionati tre nuovi pozzi perdenti con 14 griglie per la raccolta delle acque piovane. Sono stati inoltre predisposti quattro punti luce ed è stata pulita l’intera area con la posa di un’asfaltatura adeguata. «Una strada, via XXV Aprile, diventata molto trafficata dopo l’apertura di un nuovo supermercato nelle vicinanze – conclude l’assessore -. L’opera è stata voluta da questa amministrazione, sensibile a questi tipi di intervento, per garantire un minimo di sicurezza e decoro».


Cronaca di

Fumane

EVENTI. Notti magiche in Grotta e non solo. Si inizia il 3 maggio, si finisce l’1 giugno

Mese preistorico: festival alle porte Si svolgerà dal 3 maggio all’1 giugno la settima edizione del Preistoria festival, promosso dal comune di Fumane, in collaborazione con Provincia, Regione, Consorzio Pro loco Valpolicella e Pro loco Molina, Parco delle Cascate di Molina, Parco naturale regionale della Lessinia, Università di Ferrara. Numerose le iniziative proposte, legate in particolare alle Notti magiche in Grotta, previste nelle serate del 10, 17, 24 e 30 maggio a partire dalle ore 21.00. «In ognuna delle serate – afferma l’organizzatore, Alberto Castagna – proporremo incontri ad hoc: con Andrea de Manincor e Sabrina Modenini e l'ausilio del Gruppo corale i Cantori de La Val di Fumane, verrà proposta la recitazione dell'opera di

foto Marco Testi

Berto Barbarani "Giulietta e Romeo" in dialetto veronese, e ancora non mancherà l'ascolto dei versi degli animali vissuti nell'epoca preistorica, commentati da Sergio Rizzardi e Germano Piccoli attraverso l'uso di registrazioni, mentre con "Vi voglio raccontare", verrà illustrata la

LA RASSEGNA

storia delle ricerche dal 1800 ai giorni nostri. L’ultima notte in grotta sarà caratterizzata dalla presenza dell’alpinista Beppe Pighi, che racconterà la sua ultima spedizione fatta in Nepal sul monte "Manaslu"». Il Festival chiuderà nella giornata dell’1 giugno a Molina, dove, a partire

dalle ore 11.00 e dalle ore 14.00, verranno proposti laboratori per famiglie, gruppi o singoli: tiro con l'arco, tiro con il propulsore, scheggiatura della selce, costruire collane, usare l'argilla, dipingere con le terre colorate, lavorare la pelle, “Ti dipingo il corpo” (viso, mani o braccia), Laboratorio della lana, Il vulcano, esposizione di strumenti della cultura contadina ed esposizione di strumenti di archeologia sperimentale. «Le attività – conclude Castagna – si svolgeranno nelle corti del paese di Molina in collaborazione con la locale Pro Loco e il suo Presidente Leonardo Ceradini. Nel pomeriggio sarà inoltre visitabile la Grotta con tre turni di visita (15.00/16.30/17.45)».

SABATO 17 MAGGIO

Film in vetrina Festa della Vita Si è svolta a Fumane, nella sala consigliare del municipio nelle giornate del 9-10-11 aprile il Memoria film festival, rassegna del cinema documentario di storia e memoria, organizzato da 7 anni dal Comune di Fumane, I.C. B. Lorenzi di Fumane e Associazione Documenta. La rassegna, rivolta a tutte le scuole della provincia, è giunta oramai alla settima edizione ed è molto cresciuta in questi ultimi anni: alcuni filmati che sono passati dal Memoria Film Festival si sono classificati ai primi posti in altri concorsi a livello provinciale e nazionale. In particolare l’edizione di quest’anno, in occasione del centenario della I° guerra mondiale, è stata dedicata a Vittorio Ugolini. «Notevole il materiale arrivato e il coinvolgimento delle scuole, tanto che si è dovuto aggiungere nell'edizione di quest'anno un giorno in più alla rassegna – afferma l’assessore alla Cultura del comune di Fumane, Giovanni Antolini -. Alla fine invece di avere un primo, secondo e terzo premio la giuria fa deciso di premiare ex-equo al primo posto tre scuole: l’istituto Carnacina di Bardolino con “Di che reggimento siete fratelli?”, l’istituto Giorni di Verona con “La scuola nel territorio” e la scuola primaria di Pazzon di Caprino con “Acqua di monte...acqua di fonte”. Il motivo di questa scelta – aggiunge l’assessore - è dovuto al fatto che nella loro differenza, anche di età, gli allievi, tutti, hanno dimostrato un notevole approfondimento degli argomenti trattati e un buon linguaggio cinematografico. Molto buona l'affluenza di pubblico, che ha premiato l'impegno di tutti».

«Un momento di reale condivisione che si incontra quando si ha l’occasione di riunire assieme le famiglie con i loro bambini». Così l’assessore ai Servizi sociali di Fumane, Sergio Conati, descrive la festa della Vita e dell’Accoglienza in programma sabato 17 maggio dalle ore 15 alle 16.30 presso il centro sociale di viale Verona, alla presenza del sindaco Domenico Bianchi e del parroco di Fumane, don Luciano. Protagonisti saranno i bambini residenti nati nel 2013. Gli inviti per le famiglie dei neo-nati sono stati realizzati dai bambini del centro aperto Insieme +. Durante la manifestazione ogni bimbo riceverà una simpatica maglietta con il suo nome disegnato da Maria Teresa Tommasi e il libretto “Guarda che Faccia!” del progetto Nati per Leggere. La foto personale e di gruppo immortalerà i partecipanti alla cerimonia, mentre i gruppi di volontariato si organizzeranno per rendere la giornata accogliente. Nell’area verde a ricordo dell’evento verrà posta a dimora una piantina simbolo della pace. Oltre al “Ludobussino” proposto dalla cooperativa Hermete in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali, sarà possibile incontrare i gruppi di volontariato che partecipano all’evento.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

FUMANE - Municipio - Farmacia BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi IL LIBRO

Il Cardinale Bacilieri «Quante volte ho provato una certa fierezza pensando che, a inizio Novecento, Verona ha avuto un cardinale a guida della diocesi. Eppure di Bartolomeo Bacilieri sapevo ben poco. Accasatomi a Molina, antico borgo montano che, al confine tra la Lessinia e la Valpolicella, ha dato i natali all’illustre personaggio, ho cominciato ad acquisire una certa familiarità con questo Principe della Chiesa». Inizia così la nota introduttiva scritta da Renato Manganotti in apertura del libro da lui scritto dedicato alla figura del Cardinale Bartolomeo Bacilieri, nato a Molina nel 1842 e morto nel 1923. «Malgrado gli aneddoti di cui ogni tanto venivo a conoscenza, l’insigne prelato continuava ad essermi del tutto sconosciuto – aggiunge ancora l’autore del volume, docente di religione e scrittore -. Senonché, quando per caso mi sono imbattuto in un’antica e desueta pubblicazione che raccoglieva varie testimonianze sul cardinale, ho pensato che era arrivato il momento di dar vita a una piccola biografia sul porporato veronese». Nasce così il libro “Il Cardinale Bacilieri – Un grande Vescovo di Verona”, edito da Gabrielli editori, che sarà presentato nella chiesa parrocchiale di Molina domenica 25 maggio alle ore 15.30 con l’intervento di mons. Giancarlo Grandis, vicario episcopale per la cultura, l’università e il sociale, Emilio Gabrielli, fondatore della Gabrielli Editori e l’autore Renato Manganotti. Un’occasione per conoscere meglio un’importante figura del panorama veronese del ‘900: «Volto eminente della Belle Époque veronese, il Bacilieri è una personalità ricca e variegata che merita davvero di essere riscoperta e conosciuta – afferma Renato Manganotti -. Pertanto accostandomi a lui, ho assunto un approccio narrativo che, lontano da uno stile accademico freddo e distaccato, possa offrire al lettore un piacevole incontro con la storia e l’umanità del cardinale. A tal fine, ho sentito necessario il coinvolgimento del cuore per poter familiarizzare, seppur garbatamente, con la sua nobile persona. Di questo insigne prelato, se mai ci fossi riuscito, ho cercato di far emergere il carattere e lo spirito offrendone, per quanto possibile, una lettura psicologica, senza tuttavia rinunciare all’oggettività storica degli eventi».

IL CORSO DI FORMAZIONE. Nuove guide per la Grotta in rampa di lancio Si è concluso con successo il secondo corso per guide Grotta di Fumane. Il corso si è tenuto con lezioni riguardanti la geologia, zoologia, botanica, evoluzione umana, uomo di Neanderthal e homo Sapiens, archeozoologia, Villa delle Torre (per la conoscenza del territorio), tenute da docenti specializzati nelle materie trattate (Roberto Zorzin, Alessandro Rigoni, Marco Peresani, Matteo Romandini, Franco Nicolis, Pier Paolo Brugnoli, Antonio Guerreschi). Non sono mancate visite a Musei (Verona e Sant'Anna), visita a siti preistorici e simulazioni di visite guidate in grotta. Il tutto per un totale di 13 lezioni che hanno visti impegnati i partecipanti dal 14 settembre 2013 a febbraio 2014. «I docenti erano tutti specialisti delle materie trattate – afferma Alberto Castagna, responsabile del tutoraggio e dell’intero corso -. Il corso, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, ha avuto come responsabile Alberto Castagna, coadiuvato dal Direttore scientifico Marco Peresani, e dal Consorzio della Valpolicella per le funzioni di segreteria amministrativa. I corsisti abilitati sono: Adriano Festa, Alice Conati, Andrea Bertucco, Anna Coghi, Anna Tommasi, Dennis Antonio Vallenari, Elena Lanza, Elisa Marchesini, Elisabetta Lanza, Gianluca Sega, Giulia Carraro, Isotta BianchiLeonardo Lorenzi, lia Fabricci, Matteo Dosso, Michela Pighi, Annalisa Prina, Bignotti Paoila, Raffaele Curiel, Serena Giuliari, Silvia Luise, Simona Boseggia. http://buy.norton.com/specialoffers?VENDORID=YAHOO


32° FESTA DELLA COMUNITÀ SAGRA de DOMEIARA dal 22 al 26 Maggio 2014

GIOVEDI’ 22 MAGGIO ORE 19.30 Apertura Mostra di Pittura e Fotografia ORE 21.00 Serata Teatrale con la Compagnia TEATRO DELL'ATTORCHIO DI CAVAION che presenta la commedia brillante L'USEL DEL MARASCI Biglietto d'ingresso €. 5,00 Per motivi organizzativi i chioschi saranno aperti al termine della commedia. VENERDI’ 23 MAGGIO ORE 19.00 Apertura chioschi con uno SPECIALE MENU' TUTTO COMPRESO A SOLI € 10,00: PRIMO A SCELTA, SECONDO A SCELTA CON CONTORNO, BEVANDA E CAFFE' ORE 21.00 Serata Spettacolo con il Gruppo. Pop. Rock MERCOLEDl' NOTTE SABATO 24 MAGGIO ORE 12.30 Tradizionale Maccheronata con gli alunni della Scuola Elementare di Domegliara Nel pomeriggio GARA CICLISTICA AMATORIAlE APERTA A TUTTI GLI ENTI DELLA CONSULTA DENOMINATA 2° TROFEO LIBER - ZANONI FONTANA ORE 12.00 Ritrovo presso la cantina Aldegheri in Via Alessandro Volta a Domegliara ORE 13.00 PARTENZA Percorso: circuito leggermente ondulato di km 3.8 ORE 19.00 Apertura chioschi ORE 20.00 Esibizione di latino americano della scuola MOSS DANCE di Fumane ORE 21.00 Serata danzante con l'Orchestra Spettacolo "ORNELLA NICOLlNI" DOMENICA 25 MAGGIO ORE 9.00 90° RADUNO AUTO-MOTO D'EPOCA presso Quartier Poli ORE 12.00 Apertura chioschi per PRANZO DELLA COMUNITA' Saranno presenti come tradizione gli ospiti Casa di Nazareth di Ponton ORE 14.00 Esibizione dei clown del gruppo "KAREN SHOW" ORE 18.30 Apertura chioschi ORE 20.00 Esibizione delle Majorettes "LE PERLE" di CAVAION ORE 21.00 Serata danzante con l'Orchestra Spettacolo SELENA VALLE LUNEDI’ 26 MAGGIO ORE 15.00 Tradizionale Gara di Bocce della "MORTADELLA" presso il Bar ENAL ORE 19.00 Apertura chioschi con MENU' SPECIALE Euro10,00 ORE 21.00 Serata danzante con l'Orchestra Spettacolo "SUSANNA PEPE"

Durante tutta la manifestazione funzioneranno CHIOSCHI ENOGRASTRONOMICI con le nostre specialità: risotto al tastasal, pastisà de caval, luccio con polenta, arrosticini e tanti altri piatti. Presso le Opere ParrocchIali funzionerà una grandiosa PESCA DI BENEFICENZA. Tutte le manifestazioni si svolgeranno negli spazi degli impianti sportivi nei pressi della Chiesa di Domegliara. Si declina ogni responsabilità prima, durante e dopo ogni manifestazione.

BUON DIVERTIMENTO !


Cronache

Maggio 2014 SANT’AMBROGIO. Scontro tra maggioranza e opposizione ad un mese dalle elezioni

Ultimo Consiglio: bilancio polemico

20

DOMEGLIARA / 22-26 MAGGIO

La Comunità è già in festa

Servizi di

Massimo Ugolini Ultimo consiglio comunale convocato dall’amministrazione del sindaco Nereo Destri prima dell’appuntamento elettorale programmato per domenica 25 maggio anche nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Come avvenuto in precedenza la maggioranza ha approvato il bilancio 2013 mentre tra le fila delle opposizioni è arrivato il voto contrario e piovute dure critiche da parte di Pier Luigi Toffalori (Uniti per Voi) ed Elly Zampieri del Partito Democratico mentre Remo Sandri (Lega Nord) e i consiglieri Francesco Accordini e Vittorio De Battisti si sono astenuti. «Il rendiconto 2013 ha spiegato l’assessore Sandro Stella - ha presentato anche quest’anno un avanzo, sono stati rispettati negli anni tutti i patti di stabilità e liquidati tutti i fornitori». L’avanzo è stato di 499mila euro di cui 51mila euro vincolati come spese di investimento e fondo svalutazione crediti. «La nuova amministrazione, quindi, potrà valutare come spendere i 447mila euro dell’avanzo di bilancio contrariamente a quanto successo nel 2004, anno del nostro insediamento – ha proseguito Stella -. Il patrimonio comunale è passato dai 19 milioni del 2004 ai 32 milioni di euro di fine 2013. Il tutto nonostante ci siano state alienazioni patrimoniali, i cui proventi sono stati reinvestiti come è tassativamente previsto dalla legge. I mutui, dal 2004 sono aumentati da 6milioni 700 mila euro a 7,5 milioni di euro. Ma si tratta di un aumento apparente in quanto 2,8 milioni di euro sono pagati dall’Azienda Gardesana Servizi che ha in gestione il servizio idrico integrato. La pressione fiscale è aumentata legger-

mente per integrare le minori risorse dovute ai continui tagli subiti. Le entrate tributarie nel 2013 sono aumentate di circa 1 milione di euro ma solo contabilmente a causa dell’introduzione della Tares, che ha natura di tassa ma è sostanzialmente ininfluente perché lo stesso importo lo ritroviamo anche nelle uscite». Remo Sandri della Lega Nord ha usato bastone e carota. «Questa amministrazione avrà pure contenuto il debito ma ha lasciato opere incompiute». «Il bilancio dell’amministrazione Destri e Zorzi è negativo» ha affermato Pier Luigi Toffalori (Uniti per Voi) «sono stati spesi 2,6 milioni di euro per l’attuale palazzetto dello sport ed altri 400mila euro saranno spesi a breve. Con 800 mila euro si poteva costruire il palazzetto nel quartiere fieristico: questa amministrazione ha deciso di interromperne i lavori, pagare la penale e spendere 3 milioni di euro per il nuovo. Scandalosa anche la struttura polifunzionale nel quartiere fieristico quantificata in oltre 900mila euro. La pressione fiscale è aumentata, l’addizionale comunale Irpef è alla massima aliquota. Il

patrimonio comunale è aumentato grazie alle varianti urbanistiche dell’amministrazione che ha trasformato aree verdi in fabbricabili». Durissima anche Elly Zampieri del Partito Democratico: «La popo-

lazione è aumentata di 180 abitanti negli ultimi cinque anni contro un aumento maggiore delle case costruite. Tanti i pezzetti di parco giochi realizzati senza pensare a chi gli usa. Lo stesso dicasi per le piste ciclabili».

VALPOLICELLA SOTTO LE STELLE Sabato 10 Maggio alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele a Sant’Ambrogio di Valpolicella, Non Solo Moda di Sartori Deborah presenta la prima edizione di “Valpolicella sotto le stelle”, sfilata di moda e spettacolo .La manifestazione, patrocinata dal Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, dopo cinque edizioni in Piazza Brà e Piazza dei Signori a Verona, porta in Valpolicella un evento nel quale ballo, musica e moda si mescolano, creando una performance dinamica ed interattiva, nella quale lo spettatore si ritrova coinvolto. In passerella, gli abiti e gli accessori “ballano”. Dalle ore 19, sino all’inizio dello spettacolo, sarà disponibile un servizio di ristorazione in Piazza, organizzato dalla Bottega De Corgnan in collaborazione con i ristoranti Al Covolo, Groto de Corgnan, La Divina, Dalla Rosa Alda, Petra Antica, Dal maestro. «Si ringraziano anticipatamente – afferma Deborah Sartori - tutte le aziende che hanno aderito e contribuito alla realizzazione della manifestazione: Simeoni Eugenio, Tenax, Testi Group, Stocchero Attilio & C. S.r.l., La strada del vino, Gandini Assicurazioni, Azienda Agricola Boscaini Carlo, Grafiche Nicolis, Photographers Nikonisti Verona, Mignolli Auto, Memi Acconciature, Michela Acconciature, Hair D Vision, Savoia Autotrasporti, Leso elettrodomestici, La Cremerie. Sfileranno e si ringraziano Virginio Abbigliamento, Toujours Femme, The Mad Cowntry, Dolpi, Micaela profumeria, Chetilon. La Non Solo Moda, presentando le loro collezioni, attraverso rappresentazioni visive e performance coreografiche, propone un mezzo alternativo per mostrare la moda: un mezzo che punta a restare negli occhi di chi guarda forse più a lungo di un semplice pret-a-porter». In caso di maltempo la manifestazione si terrà sabato 17 maggio.

Al via la 32° edizione della Festa della Comunità di Domegliara organizzata dal locale comitato benefico negli impianti sportivi parrocchiali dal 22 al 26 maggio. Giovedì 22 maggio andrà in scena l’inedita commedia “L’Usel del Marascial” della compagnia Teatro dell’Attorchio di Cavaion Veronese. Venerdì 23 maggio si aprirà con lo speciale menù tutto compreso a 10 euro, quindi serata spettacolo col gruppo pop rock Mercoledì Notte. Sabato 24 maggio a mezzogiorno maccheronata per gli alunni della scuola elementare, nel pomeriggio gara ciclistica amatoriale aperta a tutti gli enti della consulta denominata 2° Trofeo Liber – Zanoni – Fontana. In serata esibizione di latino americano della scuola Moss Dance di Fumane ed, a seguire, serata danzante con l’Orchestra Spettacolo “Ornella Nicolini”. Domenica 25 maggio alle ore 9 è in programma il 19° raduno Auto-Moto D’epoca a cura del locale club Auto Moto d’Epoca con partenza dal quartier Poli. A mezzogiorno ecco il pranzo aperto a tutti alla presenza degli ospiti della Casa di Nazareth di Ponton. Nel pomeriggio Esibizione dei clown del gruppo “Karen Show” e in serata esibizione delle Majorettes “Le Perle” di Cavaion e serata danzante con l’Orchestra Spettacolo “Selena Valle”. Lunedì 26 maggio nel pomeriggio si svolgerà il “torneo della Mortadella” nel bocciodromo comunale di via Valpolicella e serata danzante con l’Orchestra Spettacolo “Susanna Pepe”. Nel centro parrocchiale si svolgeranno la pesca di beneficenza, le consuete rassegne artistiche e fotografiche. Durante tutta la manifestazione funzioneranno chioschi enogastronomici con risotto al tastasal, pastisà de caval, luccio con polenta, arrosticini e tanti altri piatti.

INTER CLUB AMBROSIANO SAVOIA

L’Inter Club Ambrosiano Marco Savoia di Sant’Ambrogio di Valpolicella presieduto da Andrea Sartori, ha organizzato un incontro, in collaborazione con l’amministrazione comunale, con la squadra dell’Inter al centro sportivo Montindon alla vigilia della gara con l’Hellas Verona. Grande entusiasmo si è respirato tra i 200 tifosi nerazzurri che hanno salutato i vari capitan Zanetti, Milito, Palacio, Nagatomo, Ranocchia, Jonathan, disponibili a foto ed autografi. «Una grande giornata di sport - ha spiegato il presidente Andrea Sartori, presidente dell’Inter Club costituito nel 2010 -. Bravissimi società e calciatori che hanno salutato gli appassionati ma lasciatemi spendere un ringraziamento anche al Comune, Arma dei Carabinieri di Sant’Ambrogio, Carabinieri in Congedo e Polizia Locale per la preziosa collaborazione». Per informazioni: e mail: interclubambrosiano@gmail.com.


Cronache

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S.AMBROGIO DI VALPOLICELLA. Nereo Destri traccia un bilancio di due lustri di amministrazione del Comune

Il saluto del sindaco Destri Dieci anni di intenso lavoro Cari concittadini, con queste parole, dopo dieci anni da sindaco del nostro meraviglioso Comune, desidero salutarvi e ringraziarvi, per la fiducia e la stima, che avete dimostrato a me e al mio gruppo. Non è mia intenzione stilare un elenco delle numerose opere che siamo stati in grado di realizzare, anche se mi sembra doveroso ripercorrere le tappe fondamentali di questi anni di impegno e di lavoro, al servizio della nostra comunità. Io, e la mia squadra, abbiamo sempre considerato la salute e il miglioramento della qualità della vita, come due punti fondamentali della nostra azione amministrativa; abbiamo reso l’aria del nostro Comune più respirabile, grazie alla bonifica dell’amianto nell’area dell’ex zona fiera, che occupava circa 11.000 metri quadrati, presso la Scuola Elementare di Ponton, e all’ex consorzio di Domegliara. Ci siamo preoccupati dei bisogni primari dei nostri concittadini, ampliando e migliorando la rete dei sottoservizi, sia nel capoluogo, che nelle frazioni, a mio avviso questi sono interventi che si notano meno e di cui forse ci si è dimenticati, ma sono opere di principale importanza per la comunità. La nostra attenzione si è sempre rivolta agli ambienti dove i nostri ragazzi trascorrono gran parte della loro giornata, dalle scuole materne, a cui abbiamo elargito contributi per circa 3.500.000 euro in dieci anni, alle scuole elementari, pensate solo all’abbattimento e alla ricostruzione di quella di Domegliara in appena sei mesi, alle scuole medie con la riqualificazione dei serramenti e alla creazione del laboratorio per la scuola del marmo. Non ci siamo dimenticati mai del nostro territorio, facendo fronte alle numerose aree edificabili concesse da scelte di amministrazioni precedenti, che noi abbiamo cercato di ridurre, aumentando gli standard urbanistici. La viabilità del nostro comune è stata completamente migliorata, non solo con le tre rotonde, ma anche con numerosi interventi, ad esempio i sensi unici nelle frazioni. La nostra idea non è mai stata quella di gravare sulle spalle dei cittadini, facendo multe e controlli per “fare cassa”, le nostre forze di polizia hanno sempre lavorato per garantire a tutti una maggiore sicurezza con un impegno assiduo e costante, in difesa del territorio e della sua gente. Siamo stati capaci di costruire una filiera, con gli enti provinciali, regionali e statati, che ha permesso di accedere ad importanti con-

tributi per la realizzazione di opere che sono andate a vantaggio di tutta la cittadinanza; il mio pensiero va, per esempio al Palazzetto dello Sport, che con coraggio abbiamo impedito fosse realizzato in un capannone della fiera, e che oggi ospita centinaia di atleti alla settimana, al Parcheggio di Domegliara, opera importantissima per tutti gli studenti e i lavoratori pendolari, al Campo da Calcio Sintetico di Montindon, invidiato da tutta la Provincia, dove abbiamo ospitato squadre di calcio prestigiose, che hanno contribuito a promuovere il nostro Comune. Nel corso di questi dieci anni, abbiamo posto al centro del nostro impegno il tema del sociale, cercando di far fronte alle difficoltà generate dalla crisi che ha colpito il nostro tessuto eco-

nomico, contribuendo ad istituire l’Emporio della Solidarietà; desidero ringraziare tutte le associazioni e tutti i volontari, che hanno lavorato al nostro fianco in questi anni, con spirito di sacrificio e profondo senso del dovere, rendendo possibile tutto questo. La cultura ha avuto, negli anni della nostra amministrazione, una crescita senza precedenti, ricordo che appena insediato la Scuola d’Arte stava attraversando un momento difficile, e qualcuno sosteneva che di li a poco avrebbe chiuso. Noi però non ci volevamo arrendere a questa situazione e grazie alla nomina della Direttrice Beatrice Mariotto, al suo lavoro determinato, alla collaborazione costante di tante persone e al sostegno del nostro gruppo, oggi la scuola vanta un

interesse internazionale, ed ha contribuito alla promozione turistica del nostro territorio. Ricordo tra le opere principali a sostegno della cultura, il restauro di Villa Bassani, il monumento “Valpolicella” di Milo Manara, la realizzazione della Via Crucis dei Lapicidi e la ristrutturazione completa del Borgo di San Giorgio. Tutto questo senza gravare sui bilanci comunali, rispettando sempre il Patto di Stabilità e mantenendo i conti pubblici in ordine, riducendo l’indebitamento e aumentando il patrimonio comunale. Si può sempre fare di più e meglio, credo però che il mio impegno e quello del mio gruppo, sia sempre stato sincero onesto e trasparente, abbiamo sempre posto al centro della nostra azione amministrativa l’interesse della nostra gente, cercando

di ascoltare le difficoltà, e spesso risolvendo i problemi segnalati: il mio ufficio è sempre rimasto aperto per chiunque volesse incontrarmi. Voglio ringraziare, dal profondo del cuore, tutta la mia squadra, gli assessori e i consiglieri comunali della lista Comune e Cittadino che sempre hanno condiviso all’unanimità anche le decisioni più difficili, uno per uno tutti i dipendenti comunali e tutte le persone che, in questi anni, hanno collaborato con me direttamente e indirettamente; una particolare menzione va al Segretario, dott. Luciano Gobbi per la sua indiscussa capacità e per la sua sincera amicizia. Concludendo, un particolare pensiero va a mia moglie, ai miei figli e alla mia famiglia, per avermi sostenuto sempre nel mio impegno amministrativo, e nelle mie scelte personali. Laddove avessi sbagliato, chiedo profondamente scusa, vi assicuro che si tratta di errori non voluti. Ho cercato di fare il bene del mio Paese, battendomi sempre e solo per gli interessi della nostra comunità. Nel 2004 decisi di impegnarmi per amore della mia terra e della mia gente, credo di aver sempre dimostrato la mia passione, la mia onestà e il mio impegno, cercando di migliorare il Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, e la vita dei

Nereo Destri

suoi cittadini. Non pretendo di esserci riuscito, ma sono sinceramente convinto di averci provato. Nella prossima campagna elettorale non sarò protagonista, ho deciso dopo dieci anni di dedicarmi ad altre attività. Dall’esterno sosterrò, al pari di tanti cittadini, la lista Comune e Cittadino e la candidatura di Roberto Zorzi. Il miglior ringraziamento da parte della gente, è dato dalla voglia di impegnarsi di tanti giovani e di tante persone nuove, significa che siamo stati bravi a non far scivolare l’impegno per il nostro comune, nel generale senso di disgusto che colpisce la politica. Nereo Destri


Cronache

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SANT’AMBROGIO. Protagoniste le scuole primarie dell’istituto Dante Alighieri

IL CASO

I bimbi colorano i Giochi in Piazza

Dolcè - Rfi: convenzioni

L’allegria e la vitalità dei bambini hanno calamitato, anche quest’anno, l’attenzione alla nona edizione dei Giochi in Piazza. Protagonisti gli alunni delle scuole primarie dell’istituto comprensivo Dante Alighieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Tradizionale teatro è stata piazza Vittorio Emanuele di Sant’Ambrogio trasformata in campi di gioco secondo lo slogan di quest’anno legato al tema “Giocare è...Correre verso il futuro” in collaborazione con Coldiretti Verona. Gli entusiasti bambini hanno giocato a Tutti in giù, tutti in su, Il buco nel muro, palla avvelenata, percorso, corsa nella galleria; le classi terze e quarte a palla avvelenata, l'occhio del mostro, staffetta del libro, campana, staffetta mista mentre i bambini di quinta elementare sono partiti per una caccia al tesoro per le vie del centro storico. Con gli insegnanti i bambini, che hanno indossato magliette colorate con riferimento all’albero dell’amicizia, hanno cantato “Quello che mi aspetto da te” seguito dall’inno italiano e partecipato ad una colazione a kilometro zero organizzata da Coldiretti Verona. «Abbiamo vissuto un’esperienza entusiasmante in collaborazione con Coldiretti. Durante l’anno i bambini hanno

partecipato a laboratori per apprendere nozioni su antichi mestieri e partecipato a visite in fattorie didattiche, fondamentali elementi per la loro crescita» - ha rammentato la maestra Daniela Zampini, referente della commissione degli insegnanti che ha organizzato i Giochi in Piazza in collaborazione con l’assessorato comunale alla cultura ed istruzione Franco Cristini, l’istituto comprensivo ambrosiano Dante Alighieri diretto dalla professoressa Claudia Lonardi, le insegnanti dei plessi scolastici ambrosiani, i servizi socio educativi dell’Asl coordinati dall’educatrice Elisa Maran-

goni, la cooperativa Hermete, biblioteca comunale e l’apporto dei genitori degli alunni, operai comunali, i volontari delle associazioni ed il supporto di Eurodent che ha sensibilizzato i bambini sulla prevenzione dentale. «E’ fondamentale consumare i prodotti del nostro territorio, riscoprendone le caratteristiche come i centri storici ben evidenziati dai giochi in piazza - hanno sintetizzato il presidente di Coldiretti Claudio Valente. «Attraverso i laboratori nelle scuole - ha concluso Stefania Barana coordinatrice di Donne impresa che ha promosso il concorso scuola “L’officina delle arti povere

– Il saper fare con le mani” abbiamo spiegato agli alunni antichi mestieri che, senza un immediato ricambio generazionale, rischiano di scomparire». «Abbiamo chiuso in bellezza l’esperienza della nostra amministrazione - ha spiegato il sindaco Nereo Destri -. I giochi hanno costituito un’iniziativa eccezionale, nata da un’idea dell’assessore Cristini, grazie all’allegria dei bambini, degli insegnanti e dei genitori». Finale emozionante con i 600 bambini che hanno concluso la nona edizione dei Giochi in Piazza, cantando l’Inno di Mameli. Massimo Ugolini

Il comune di Dolcè e RfiRete Ferroviaria Italiana hanno sottoscritto le prime convenzioni di comodato gratuito di immobili di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Le convenzioni rappresentano la concretizzazione del protocollo d'intesa tra la Regione Veneto e RFI siglato a Venezia nel 2010 tra l’assessore Regionale alla Mobilità, Renato Chisso, ed il Direttore di RfiRete Ferroviaria Italiana per il Veneto, Giuseppe Albanese, al fine di concedere in comodato d’uso gratuito a enti locali, o in affitto a privati, gli edifici non più utilizzati per favorire la riqualificazione di spazi, spesso oggetto di atti di vandalismo, garantendone la manutenzione e il decoro a beneficio di attività sociali e commerciali attraverso la concessione all’utilizzo degli immobili e delle aree non più funzionali alle attività ferroviarie. «Come Comune di Dolcè ci eravamo immediatamente attivati per cogliere questa importante possibilità a favore dei cit-

PERI / SCUOLA MEDIA

C’è il defibrillatore Sarà installato nella scuola media di Peri un defibrilla-

SANT’AMBROGIO. Centro “Paolo Brenzoni”, gli allievi tornano dagli stage sul marmo Si è da poco conclusa l’esperienza degli stage per gli alunni del Centro di Formazione Professionale “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella. I corsi professionali prevedono infatti ogni anno, per gli studenti frequentanti il secondo e il terzo anno, percorsi di alcune settimane nelle aziende del distretto del marmo. «Anche quest’anno quella dello stage si è rivelata un’esperienza molto positiva per i nostri allievi afferma Anna Trevisani, Direttrice del Centro di formazione professionale -. Per i ragazzi del secondo anno si è trattato di un primo approccio con il mondo del lavoro, grazie al quale hanno potuto confrontare le competenze professionali apprese a scuola con le reali esigenze del mondo del lavoro. Per gli alunni del terzo anno lo stage ha rappresentato la conferma della validità e dell’utilità di quanto appreso nei tre anni di formazione professionale. Molti di loro - aggiunge la dirigente - hanno avuto proposte di lavoro: un risultato che infonde ottimismo per il futuro lavorativo dei nostri allievi. Molto positivi sono risultati anche i dati emersi dai questionari di gradimento finale elaborati da parte delle aziende ospitanti, dati che premiano lo sforzo fatto per l’aggiornamento costante delle tecnologie e delle attrezzature del Centro da mettere a disposizione della formazione professionale degli allievi. Valuteremo con attenzione i suggerimenti operativi dei tutor aziendali che hanno seguito i nostri ragazzi in questa esperienza». Grande soddisfazione si percepisce anche parlando con i protagonisti dello stage, i ragazzi stessi, che si stanno preparando per conseguire la qualifica di Operatore meccanico, o di Operatore delle lavorazioni artistiche, qualifica questa che offre a molti ragazzi l’opportunità di mettere a frutto la propria passione e il proprio talento per l’arte. «I nostri allievi sono i testimoni principali della validità dell’esperienza degli stage svolti in azienda - conclude Anna Trevisani -. Sono loro che ci confermano in prima persona l’efficacia di questo momento formativo, attraverso il quale possono mettersi in gioco e mettere alla prova al tempo stesso quanto appreso a scuola. In tutto questo non manca una sana competizione che da sempre esiste tra aspiranti Operatori meccanici e Operatori delle lavorazioni artistiche: la simpatica rivalità tra i due gruppi, che scommettono su chi sarà maggiormente premiato a fine anno al momento di affrontare gli esami di Qualifica, rappresenta un incentivo a fare di più e con più entusiasmo».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare DOMEGLIARA - Centro Parrocchiale GARGAGNAGO - Bar Acli MONTE - Bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante PERI - Alimentari Cristini

tadini - rammenta il vicesindaco Massimiliano Adamoli -. Dopo una laboriosa azione di coordinamento tra enti abbiamo registrato gli atti di comodato all’Agenzia delle Entrate il 20 marzo scorso». A Peri una convenzione prevede l'utilizzo di due locali dell’ex officina, il magazzino della Stazione e due appartamenti; a Dolcè il comodato riguarda la stazione, attuale sede del corpo bandistico comunale. «Il contratto di locazione dell'edificio, sede del corpo bandistico - prosegue il vicesindaco - permetterà ai componenti di proseguire le attività musicali nell'attuale immobile. Il comodato stipulato ha la durata di nove anni. L'importanza di questi accordi è data dal fatto - conclude l'amministratore di Dolcè "che si dà modo a privati di esercitare attività di tipo commerciale o associazioni di svolgere attività sociali, istituzionali ed economico- produttive. Gli utilizzatori ne garantiranno il decoro e la manutenzione».

tore semiautomatico esterno. Il defibrillatore è stato donato dall’associazione Trenta Ore per la Vita onlus nell'ambito della Campagna 2013 "Per salvare una vita non servono supereroi". «Grazie all'interessamento del presidente del Comitato Provinciale di Verona della Croce Rossa Alessandro Ortombina spiega il vicesindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli - abbiamo concordato con il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Peri Carlo Zanetti la necessità di installare questa apparecchiatura a Peri». La consegna e l'installazione del defibrillatore verrà effettuata a seguito dell’avvenuto svolgimento, da parte degli istruttori incaricati dell'istituto comprensivo, del corso necessario per l'utilizzo di questo macchinario salvavita. A breve saranno contattati dai referenti che concorderanno tempistiche e modalità d’esecuzione del corso.«Doveroso, come amministrazione - conclude il vicesindaco Massimiliano Adamoli - è un ringraziamento all'associazione "Trenta Ore per la Vita onlus" per averci donato questo fondamentale strumento nonchè al presidente della Cri provinciale Alessandro Ortombina ed al dirigente scolastico dottor Zanetti per il prezioso supporto».


Le nuove frontiere del mercato? Oriente, America Latina e Africa Sono Oriente e America Latina le nuove frontiere del mercato europeo dell’automobile. E a questi due orizzonti stanno guardando infatti tutti i marchi, nel tentativo di raggiungere un unico obiettivo: l’incremento delle vendite. D’altronde, quali luoghi migliori dei Paesi emergenti per scovare i cosiddetti “nuovi ricchi”. Sul mercato africano sta puntando Porsche, i cui dati diffusi sulla nuova strategia prevedono l’entrata del marchio di Stoccolma in 19 nuovi mercati entro il 2020, in particolare nel continente africano. E’ qui che nei 10 Stati più ricchi l’agenzia New World Health prevede la presenza di 178.800 milionari (il 37% in più rispetto al 2012). Basti pensare che solamente in Sudafrica nei primi nove mesi del 2013 Porche ha venduto 1.800 veicoli, con una crescita del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il famoso marchio tedesco è presente inoltre con i suoi centri in Nigeria, Angola e Ghana, ma presto ha intenzione di aumentare la sua presenza in Africa, per dare la possibilità di acquistare le auto in luoghi dove Porsche non è ancora presente. Africa e non solo: la “regione commerciale” di Porche si estende anche ad India e Pakistan dove, da gennaio a settembre, sono stati consegnati 8.719 veicoli, in aumento del 38% sul 2012. Un mercato in espansione è anche quello cinese, dove i marchi superlusso hanno iniziato a scendere e i gusti degli automobilisti facoltosi si sono spostati verso il segmento premium e quello dei Suv, uno dei punti di forza di Porsche, che dopo pubbliredazionale il Cayenne, sta per ampliare la gamma con il nuovo Macan.


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L’INTERVISTA. Valentina illumina il Fimauto Valpolicella, a due passi dalla sua Verona

Classe e fantasia da 10 Boni, il calcio nel cuore Numero dieci sulle spalle e nell’animo. Artista dentro e fuori dal campo. Classe, genio e un pizzico di timidezza, tutto in un colpo solo. È di poche parole Valentina Boni, preferisce dribblare, segnare e servire assist. Il calcio ce l’ha nel sangue, «è la mia isola che non c’è», il mito di Roberto Baggio lo custodisce nel suo cuore, anzi nei suoi piedi. È tornata a due passi dalla sua Verona la fantasista di Cavaion, per aiutare il Fimauto Valpolicella a restare in serie A e per provare di nuovo il sapore di giocare «a casa mia». Una vita nel Bardolino (oggi Agsm Verona), quattordici stagioni con i colori gialloblù sul petto, conditi da quattro scudetti, tre Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane e dalla maglia della Nazionale. Poi tre anni a Brescia, facendo sempre avanti indietro. Ma il richiamo del passato è stato troppo forte. E così, in estate, Boni ha sposato il Fimauto Valpolicella. Per riassaporare vecchie emozioni. “Valentina rientra a casa, a due passi dalla sua Verona. Dove aveva lasciato il suo cuore”. Le piace il titolo? «Molto. Avevo voglia di tornare nella mia terra, in cui sono nata e cresciuta. In estate avevo ricevuto altre proposte ma ho preferito

rimanere vicino a casa mia (Boni abita a Rivoli, ndr). E poi, era appena arrivata Antonella Formisano in panchina: il richiamo è stato troppo forte». Cosa l’ha conquistata del Valpo? «Il gruppo, l’ambiente, i tifosi. Tutto, insomma. Il Fimauto è una realtà seria, consapevole delle sue potenzialità, che desidera migliorare e imparare, e dove ci si diverte e si lavora con serenità. In più, i sostenitori sono numerosi e calorosi: dobbiamo essere orgogliose di avere un pubblico così. Per essere al primo anno di serie A, il Valpolicella si sta comportando bene». Lottare per lo scudetto e per la salvezza: differenze? «A livello mentale, nessuna. Non ho avuto particolari problemi a calarmi in questo nuovo scenario. Quando ti prefiggi un obiettivo, vai sempre in campo per vincere. Credo però che combattere per salvarsi sia più difficile che competere per il titolo: per mantenere la categoria ogni sfida è fondamentale, vitale. Mentre se hai nel mirino un trofeo, in Italia, le gare davvero importanti sono tre o quattro». Al Fimauto Valpolicella ha ritrovato Antonella Formisano. «Già. Lei ha rappresentato

Valentina Boni (foto CM Righetti)

probabilmente la spinta decisiva che mi ha spinto ad accettare il progetto. Ho conosciuto Anto quando avevo 13 anni ed entrambe giocavamo nel Bardolino. Fin da bambina, Roberto Baggio è stato il mio modello per il calcio maschile, Formisano il mio idolo per quello femminile. Ho imparato tantissimo da Antonella, l’ho sempre considerata un punto di riferimento. Io e lei abbiamo un rapporto di stima e di amicizia molto forte». Formisano ripete spesso: «Valentina è un esempio di tecnica, umiltà e di sacrificio. Un esempio da seguire». Cosa risponde? «Sono bellissime parole, la ringrazio. Nella mia carriera ho cercato di dare il massimo ogni giorno. In campo metto sempre l’anima e la passione, in allenamento, nelle amichevoli e nelle gare di campionato. E continuerò a farlo: questo è il mio modo di essere». Nel 2001, al Bardolino, Formisano le “regalò” il suo numero 10. Quasi un passaggio di consegna? «Esatto. Me lo ricordo ancora bene. Eravamo in ritiro con la squadra e io avevo scelto il 19 perché 1+9 fa 10. Allora si potevano portare le maglie con i nomi stampati sopra. Mister Anna Mega venne da me prima di un’amichevole e mi disse che Anto-

nella aveva deciso di lasciarmi il suo numero 10 e di prendersi il mio 19. È stato un gesto incredibile, mi sono emozionata un sacco». Valentina si sente un numero 10 anche fuori dal campo? «In certe cose sì, anche se sono parecchio timida e riservata. Sono un “10” un po’ anomalo (sorride): non ho il carattere di Antonio Cassano o di Diego Maradona, non sono per niente estroversa. Tuttavia non mi tiro mai indietro nelle cose, anzi. E adoro l’arte. In campo, però, mi è più semplice essere un numero dieci. Mi viene più naturale». La sua passione per l’arte la coltiva? «Sì. Mi sono diplomata all’Istituto d’arte e sto seguendo un corso di interior design, di progettazione di interni. Amo l’architettura, l’arredamento e appunto il design d’interni. Mi piacerebbe trovare un lavoro in questo campo: finora avevo messo da parte tali interessi per dedicarmi al calcio». Affrontare l’Agsm Verona che sapore ha? «Speciale. Ho indossato i colori gialloblù per tanti anni, li sentivo proprio miei. Ho vinto molti trofei e trascorso momenti indimenticabili. Ora, però, la squadra è cambiata parecchio rispetto al passato: sembra di incontrare una formazione totalmente diversa. Per me resta una gara particolare, anche se quando gioco gli avversari sono tutti uguali. E io voglio sempre vincere». Perché finì tra Boni e il Bardolino? «La società non ha riconfermato. In più, ho avuto qualche problema con mister Renato Longega e con ogni probabilità non sarei comunque rimasta. Sono una persona che si mette a disposizione, ma che esprime la sua opinione se reputa sbagliata una cosa. Da capitano riportavo i malumori del gruppo e, alla fine, ci ho rimesso pure io». La Nazionale italiana? «Mi piacerebbe tornarci, però non è un pensiero fisso. La maglia azzurra

La fantasista del Valpo (foto CM Righetti)

l’ho sempre considerata uno stimolo in più, perché prima occorre dare il massimo per il proprio club. I Mondiali del 2015? Sarebbe bello partecipare, coronerei un sogno». Il calcio estero l’ha mai incuriosita? «Non particolarmente. Qualche anno fa ero andata in ritiro con il Valencia ma non mi ero trovata molto bene e non avevo trovato l’accordo con la società. L’idea di andare via dal veronese e di trasferirmi non mi attira». Cos’è il calcio? «Passione e divertimento. Fino a l’anno scorso è stato praticamente tutto. In campo mi sento me stessa, riesco a essere meno timida e ad esprimere appieno la mia personalità. Il calcio è la mia isola che non c’è». Molti la paragonano proprio a Roberto Baggio, il suo idolo. «Ne sono felice. Però non credo di assomigliargli. Da piccola passavo ore e ore a guardare videocassette e dvd con i suoi gol e le sue giocate. Chissà, magari qualche movimento l’ho imparato senza volerlo (sorride). Al Bardolino indossavo addirittura la fascia di capitano del Brescia di Baggio: la mia compagna Cristiana Girelli l’aveva comprata in un negozio e me l’aveva regalata». Quanto può dare ancora Valentina al calcio? E cosa può ancora trasmettere il calcio a Valentina? «Finché mi diverto, continuerò a giocare, ginocchia

e caviglie permettendo (sorride). Spero di togliermi altre soddisfazioni e cercherò di divertirmi e di impegnarmi al massimo, come sempre. Il calcio mi ha insegnato tanto e mi ha pure tolto parecchio: negli anni ho dovuto rinunciare a molte cose, ma rifarei tutte le scelte a occhi chiusi, senza pensarci». L’emozione indimenticabile? «La semifinale di Champions League disputata al Bentegodi contro il Francoforte nel 2008, quando ero al Bardolino. Abbiamo perso, è vero, ma entrare in uno stadio così grande e giocare davanti a 14.000 tifosi è stata un’emozione indescrivibile: sono sensazioni che ripagano tutti gli sforzi, i sacrifici e gli allenamenti che noi ragazze facciamo ogni giorno per questo sport». Il calcio femminile fatica ad emergere in Italia. Come mai? «Per quanto riguarda il mondo del pallone, abbiamo una cultura maschilista e c’è poca voglia di investire nel settore in rosa. Tuttavia, anche le nostre società dovrebbero essere più brave a farsi conoscere e apprezzare. Io ridurrei poi il numero di squadre in serie A per rendere il campionato più competitivo: sedici formazioni sono troppe. Inoltre, bisognerebbe rimpicciolire un po’ i campi e le porte: in questo modo il calcio femminile darebbe maggiore spettacolo». Matteo Sambugaro


Sport

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HANDBIKE. Al centro della manifestazione c’è la prevenzione contro gli incidenti stradali

Cecchetto conquista il “Trofeo Tommasi”

Si è concluso sul circuito stradale di Pedemonte, con la vittoria di Paolo Cecchetto il 19° Trofeo “Massimo Tommasi” di Handbike che la famiglia di Ezio e Luciana Tommasi dedica al ricordo del figlio scomparso tragicamente in un incidente stradale. Da allora l’impegno è stato quello di diffondere attraverso l’handbike la cultura della prevenzione per arginare il fenomeno degli incidenti stradali specialmente quelli che coinvolgono i giovani. iL vincitore Paolo Cecchetto è un atleta di Appiano Gentile che è riuscito a rinascere allo sport dopo un incidente motociclistico che lo ha inchiodato su una carrozzella. L’organizzazione del Gsc Giambenini ha richiamato al via 66 atleti da tutta Italia. La parola d’ordine legata a questa manifestazione è prevenzione. Il progetto ha incontrato il mondo della scuola che partecipa annualmente alla manifestazione dove sono presenti anche gli operatori del SerD dell’Ulss 22. Durante la fase

Partenza 19 Trofeo Tommasi

preparatoria l’équipe di atleti del Gsc Giambenini, formata da Marina Perlato, Graziano Buffo, Andrea Conti e coordinata dal prof. Giuseppe Degani, contatta gli studenti in incontri molto partecipati (quest’anno sono stati oltre 1.500 i partecipanti) e lancia il messaggio che passa attraverso il racconto dell’esperienza personale di una

ripresa dopo l’incidente. Su questo tema i ragazzi sono invitati a produrre testi e disegni. Sono stati oltre 450 i disegni, i testi e le poesie sull’handicap. «La testimonianza degli atleti disabili che vanno nelle scuole – spiega l’ex provveditore Giovanni Pontara - diventa una sollecitazione a farsi tante domande su come la vita possa cambiare, ma

possa anche ripartire». «Oggi ci sono problemi non indifferenti coi ragazzi – sottolinea il vice provveditore Francesco Lo Duca ed è dalla scuola, anche grazie a queste iniziative che lavorano silenziosamente che arrivano questi messaggi di coraggio e speranza». La giuria ha esaminato i lavori dei ragazzi ed ha stilato la lista dei premiati. Ecco l’elenco. Liceo di San Floriano: Marta Masotto 1BS; Riccardo Moro, Riccardo Vassanelli, Edoardo Dall’Ora, Geremia Ambrosi 1BS; Istituto agrario, Stefano Lonardi 1AT; Marco Chesini 1BT. Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano: Arianna Fasoli, Maria Dolci, Nicola Lonardi, Roberto Ossanna 1FC; Valentina Menegatti, Tommaso Ballarini, Francesca Dalla Vecchia, Emanuele Lavarini, Iuliana Mariana Sociu, 1CF. Medie di Pescantina Margherita Adami 1B; Davide Zocca 1C. Medie di Zevio: Francesco Zampa 3B, Marta Zermian 3E; Medie di Negrar, Elena Carli 2C,

Lo starter Gigio Armani 19 Trofeo Tommasi

Giulia Baron 2B; Medie di Castel d’Azzano Davide Bardaro 2C, Marco Basaricò 2E; Medie di Ronco All’Adige, Ilenia Rossini 1B, Gaia Marchetto 1C; Medie di San Pietro in Cariano Alice Pernigo 3B, Martina Sponda 3B; Premio speciale a Vittoria Gugole e Silvia Lentini della 2E. “I ragazzi –commenta il prof. Giuseppe Degani, presidente della

giuria esaminatrice- con i loro lavori sull’handbike ci hanno stupito e commosso per la partecipazione numerosa e la profondità alle testimonianze”. Per l’edizione del ventennale, il factotum Claudio Guardini pensa ad un progetto che faccia arrivare gli atleti dell’handbike all’Arena di Verona, con un pranzo finale attorno al vallo. Lino Cattabianchi

Il vincitore del 19° Trofeo Tommasi Paolo Cecchetto


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“Protect”, protezione antieffrazione Resistenza all'effrazione: vetri e allestimenti di sicurezza per i serramenti e gli infissi Finstral. Forzatura e sollevamento dell’anta, perforazione della struttura per arrivare a manomettere la ferramenta, sfondamento del vetro: in base a recenti statistiche delle forze dell’ordine, questi sono i tipi di effrazione più comuni. Tarda mattinata e tardo pomeriggiosera i momenti del giorno in cui si registra la maggior concentrazio-

ne di furti nelle abitazioni. Non quindi negli orari notturni, contrariamente a quanto si potrebbe credere, poiché le attività che animano il quotidiano consentono in realtà ai ladri di mimetizzarsi più agevolmente. La maggior parte delle effrazioni è costituita da iniziative occasionali, tentativi di scasso che diventano furti qualora al malvivente riesca l’ingresso nell’edificio. Generalmente il ladro procede per tentativi, e il fattore tempo diventa cruciale: se non gli è possibile entrare in un massimo di cinque-sei minuti, spesso sceglie di desistere da quanto stava facendo – agendo altrimenti rischierebbe di attirare troppa attenzione. I dispositivi di sicurezza hanno proprio questo scopo: ostacolare il più possibile i tentativi di intrusione. Nessun sistema può garantire una resistenza assoluta all’effrazione, ma può essere in grado di sopportare manovre anche molto pesanti – in modo da arrivare a dissuadere i malviventi. Per assecondare ogni esigenza individuale in tema di sicurezza, Finstral, azienda italiana leader nella produzione di serramenti, ha sviluppato gli allestimenti “Protect”: un'efficace protezione antieffrazione assicurata da punti di chiusura di sicurezza

posizionati lungo l'intero perimetro del serramento e che impediscono il sollevamento della finestra, e da vetri di sicurezza accoppiati che impediscono lo sfondamento della lastra. Le dotazioni proposte: la chiusura di sicurezza con nottolini a fungo in acciaio regolabili che, bloccandosi nello scontro di chiusura in acciaio - avvitato nel rinforzo del telaio

per una maggiore resistenza -, impedisce il sollevamento dell’anta. La placca di sicurezza in acciaio temprato, montata in corrispondenza del quadro maniglia, che impedisce la perforazione dall'esterno. La maniglia con pulsante e quella con chiave, che vengono azionate mediante un ulteriore meccanismo. Tutti gli allestimenti “Protect” sono certificati in base alle normative europee vigenti (RC 1 N e RC 2). L’intera gamma prodotti Finstral è visionabile presso gli showroom Finstral: Verona, Via Francia 5/A tel. 045/583664 Mazzantica di Oppeano Via Aie 10 tel. 045/7145895

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Ediltetto: esperienza, affidabilità e flessiblità Affidabilità, esperienza, flessibilità: si riassume in questi termini la storia di Ediltetto, un' azienda ricca di valori che richiamano la laboriosità, il fare bene grazie all'investimento di risorse e professionalità. Ediltetto, che ha sede in via Ospedaletto a Pescantina, ha intrapreso nel tempo scelte importanti sia sotto l'aspetto dell'organizzazione aziendale che etico, grazie alle quali è oggi una delle poche realtà venete operanti nel settore delle costruzioni in legno che vanti

un organico di quasi 30 dipendenti. Il continuo aggiornamento e la formazione specialistica del proprio personale, unite ad un’esperienza pluridecennale, garantiscono qualità e durata ad ogni realizzazione di Ediltetto, che opera nel mercato dell'edilizia in legno con competenze a 360 gradi. Tetti in legno completi di lattonerie, pluviali e sistemi di sicurezza anticaduta certificati, solai, edilizia residenziale ed industriale: questi sono gli ambiti in cui opera Ediltetto, offrendo ai propri clienti

assistenza durante tutte le fasi del progetto, progettazione degli interventi sia dal punto di vista termo-acustico che strutturale, certificazione secondo gli stoandard qualitativi vigenti in ambito nazionale o alternativamente sotto indicazione del committente (Klima Haus, Arca, Leed). Ediltetto ha sede in via Ospedaletto 19/A a Pescantina. Tel. 045.7156296; 045.7152849 info@ediltettoverona.it www.ediltettoverona.it

PROGETTO CASA Il progetto "CASA" nasce dall'esperienza di Ediltetto che mette a disposizione del progettista tutto il suo team interno, composto da 30 professionisti, capaci di seguire tutte le fasi di realizzazione di una casa. Ediltetto è in grado di affiancare il committente nelle scelte sia tecniche che progettuali. Ediltetto può anche lasciare l'edificato allo stato grezzo, fornendo supporto e consulenza sino al termine dei lavori. Capacità tecnica, conoscenza dell'elemento legno e cura del dettaglio fanno di Ediltetto il referente ideale a cui commissionare la realizzazione della propria casa in legno. Una struttura, questa, che possiede molteplici caratteristiche: la garanzia di ambienti più salubri, minor consumo di energia per il mantenimento del benessere abitativo , minor impatto ambientale e tempi di realizzazione ridotti e certi. Le case in legno sono durevoli al passare del tempo e non si degradano se opportunamente protette. L’analisi e la cura dei dettagli è garantita da Ediltetto e dal suo team competente e multidisciplinare.


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l’Argomento

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Fecondazione eterologa La fecondazione eterologa è una procedura che per la formazione dell’embrione si avvale dell’impiego di spermatozoi o di ovociti ottenuti da donatori estranei alla coppia. Il bambino nato da fecondazione eterologa ha dei genitori biologici diversi dai genitori sociali. Poco più di 10 anni dopo la promulgazione della legge 40, la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto della cosiddetta fecondazione eterologa. Il mio pensiero è istintivamente contrario alla fecondazione eterologa; rispetto il dolore delle coppie che non riescono ad avere un figlio, ma attualmente il nascituro non è ben tutelato. Non basta il desiderio di avere un figlio, sentirsi capaci di amore verso i figli futuri, non esiste solo il sentire

dei genitori, esistono anche i sentimenti e i diritti dei bambini che nasceranno con la procreazione medicalmente assistita. Come vivranno i figli la verità sul loro concepimento? Ora è in atto una rivolta dei figli della provetta maggiorenni. Vogliono sapere chi è il loro genitore biologico. In Canada il problema è stato portato in tribunale da Olivia P. Lei, quasi trentenne, vuole sapere chi è suo padre. Da oltre dieci anni Olivia cerca quel donatore numero 128 che ha offerto il seme per concepirla. Olivia chiede che anche i figli dei donatori di sperma o di ovuli possano contattare i genitori biologici. La legalità della fecondazione eterologa apre alcune questioni che vanno definite: in particolare la questione sull’anonimato

del donatore-donatrice e il diritto del figlio ad essere informato. In alcune nazioni il diritto del figlio ad essere a conoscenza delle sue origini biologiche viene tutelato dalla legge. Purtroppo la legge 40, non consentendo fino a ieri la fecondazione eterologa, non dice nulla sulla questione. Quello che crea “scandalo” nella fecondazione eterologa è la “sparizione” del genitore biologico. Questa sparizione crea una mancanza nella storia di chi è nato con questo tipo di fecondazione. Quindi, come anche in caso di adozione, sarà bene che i genitori informino i figli al più presto, parlando del loro concepimento e descrivano la cosa in modo naturale. La storia legata al loro concepimento dovrà far parte della loro

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini LA RICOSTRUZIONE DEL CAPELLO Un nuovo trattamento, Vita – cell BK4 dalla ricerca scientifica avanzata USA, vi attende nel salone di Antonella. Per la prima volta i principi attivi utilizzati con successo in estetica vengono impiegati per la ricostruzione del capello in un trattamento straordinario: - Botulino (Botofarm) - Acido ailuronico - Keratina In quattro azioni un trattamento profondo con un risultato immediato senza l’uso di piastra. Un trattamento, questo, consigliato per tutti i tipi di capelli (corti, lunghi, colorati, mesciati, permanentati, “stanchi”, fragili, danneggiati). E’ ora di rifarsi i capelli! Il salone di Antonella offre inoltre: - check – up gratuito del capello con diagnosi immediata - trattamenti curativi a base naturale per ogni tipo di problema di cute e capelli - colori e mesches a base naturale - ondulazione permanente a base naturale - trattamento SPA Hammam con percorso di 50 minuti - tagli di tendenza e molto altro ancora PROMOZIONE SHAMPOO + MASCHERA RISTRUTTURANTE + MASSAGGIO POLTRONA EURO 10,00

normalità, proprio come quando si parla ai bambini di come si sono conosciuti i genitori. Probabilmente sarà per loro uno shock e probabilmente avranno una crisi di identità. Come poi si evolverà questa rivelazione dipenderà molto dal loro carattere, dal loro rapporto con i genitori e dalla forza e dalla fiducia della coppia in se stessa.

BENESSERE

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A CURA DI CHIARA TURRI

CAFFE’ VERDE: UN SOSTEGNO METABOLICO

“Salute a voi che desiderate ardentemente la bellezza: bevete caffè!” Franz Josef Hofer – “Trattato sul caffè” – 1781

Fare attività fisica regolare, cambiare le abitudini alimentari e bere una tazzina di caffè verde arabica al mattino: ecco la soluzione ideale al problema del sovrappeso. Con il caffè verde si bruciano più calorie e si mangia meno durante il giorno perché placa la fame. Gli zuccheri e i grassi che si ingeriscono vengono trasformati più rapidamente in energia per i muscoli e i depositi adiposi di grasso sono bruciati più rapidamente dal corpo grazie all’azione degli antiossidanti di cui il caffè verde è ricco. Questi sono principalmente i motivi per cui il caffè verde sta spopolando ed è diventato a dir poco una moda in fatto alimentare. Il caffè verde, infatti, possiede delle molecole naturali dotate di azione lipolitica sugli adipociti bianchi ipertrofici del tessuto adiposo. Cioè favoriscono la liberazione di acidi grassi dagli adipociti, che riducono così il loro volume e peso. Questi acidi grassi liberi immessi nel sangue devono essere ossidati nel metabolismo cellulare. Se questi acidi grassi liberi non vengono però ossidati, utilizzati dalle cellule essi vengono trasformati di nuovo in trigliceridi nel fegato e veicolati con lipoproteine dal fegato di nuovo agli adipociti. Quindi queste molecole del caffè verde agiscono facendo uscire acidi grassi dagli adipociti, assicurando una azione lipolitica (riduzione volume adipociti), ma se la persona non riduce il suo apporto energetico giornaliero, non esercita attività motoria aerobica, il fegato interviene e “riempie “ di nuovo gli adipociti, annullando gli effetti salutari del caffè verde . Quindi il caffè è un co-adiuvante nel dimagrimento, ma non può da solo risolvere l’eccesso di peso corporeo. RICETTA CAFFÈ VERDE: Si può preparare il proprio caffè verde crudo acquisendo semi verdi, non tostati di caffè arabica o robusta. Pestare in un mortaio i semi verdi da ridurre in polvere; preparare un recipiente con acqua da portare almeno a 80 °C; immergere la polvere preparata da semi verdi crudi, non torrefatti; lasciare in infusione, filtrare e bere la bevanda QUANDO UTILIZZARLO: in tutti i casi di sovrappeso quando il grasso si accumula sul girovita. È utile anche quando i livelli degli zuccheri nel sangue tendono ad essere alti. COME ASSUMERLO: bere semplicemente prima di colazione una tazzina di caffè istantaneo verde australiano, adottando un regime alimentare più bilanciato e una vita più sana. PERCHÉ È EFFICACE: i polifenoli e gli acidi cloro-genici del caffè non torrefatto riducono i livelli di zucchero nel sangue e prevengono la trasformazione di questo zucchero in adipe di riserva. È possibile trovare il caffè anche nelle farmacie ed erboristerie, in versione solubile. Prima dell’assunzione è bene chiedere consiglio al vostro medico di fiducia. Ricordate però che prima di decidere di assumere qualsiasi integratore è doveroso intervenire sulle abitudini della nostra vita quotidiana. Sana alimentazione e regolare esercizio fisico rimangono i metodi migliori per ritrovare la nostra forma! Colgo l’occasione per fare a tutte le mamme gli auguri per la loro festa!!! Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani PASTA CREMOSA CON FAVE, PISELLI E PECORINO INGREDIENTI 400 gr. pennette - 250 gr. piselli - 250 gr. fave - mezza cipolla sale, pepe, olio, menta, dado - abbondante pecorino grattugiato IN PROMOZIONE A PREZZO LANCIO LA NUOVA RICOSTRUZIONE VITA CELL BK4

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Cuocere con un po’ d’olio piselli e fave. Aggiungervi dado, poca acqua e lasciar cuocere per 12 minuti. Nel frattempo portare a cottura la pasta al dente. Frullare metà delle verdure e unire la crema ottenuta alle verdure intere. Condirvi la pasta e spolverizzare con il pecorino grattugiato, pepe e qualche fogliolina di menta tagliuzzata. Spadellare con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Decorare con foglie di menta.


Maggio 2014 ASSOCIAZIONE DONNE DELLA VALPOLICELLA

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CREAZIONI UNICHE

Manara, ospite di Pasqua Quando la natura si fa moda Lo scorso 9 aprile le numerose socie dell’Associazione Donne della Valpolicella, accompagnate per l’occasione anche dai consorti, si sono date appuntamento al ristorante Grappolo d’Oro di Sant’Ambrogio di Valpolicella per uno scambio da sinistra Milo Manara, Bruna Pavesi d’auguri in vista delle Castelli, Luisa Manara festività pasquali. L’impeccabile presidente Bruna Pavesi Castelli, ha dato il benvenuto alle presenti ringraziandole per l’attiva partecipazione alle attività proposte e per la generosità dimostrata in aiuto al “Progetto parrucche”. Ma l’incontro del 9 aprile è stato caratterizzato anche dalla presenza di un ospite molto gradito: il noto fumettista Milo Manara. Considerato uno dei maggiori esponenti del fumetto italiano nel mondo, è conosciuto in Italia e all'estero per il fascino sensuale delle sue tavole. Il famoso disegnatore, che ha collaborato con artisti altrettanto noti, vive oggi a Sant’Ambrogio di Valpolicella. L’intera serata è stata animata da due giovani cantanti che con le loro voci hanno allietato i commensali, ai quali è stato illustrato il ricco carnet di appuntamenti in programma per i prossimi mesi, fino alla chiusura dell’anno sociale che si terrà nel mese di giugno. In particolare l’associazione Donne della Valpolicella sarà impegnata nella serata di mercoledì 14 maggio alle ore 19.30 presso l’hotel San Vito di Negrar con una conferenza sul tema “Donne di d’Annunzio” che avrà come relatrice Nella Dall’Agnello. A seguire la cena su prenotazione. Ancora due sono gli appuntamenti segnalati dalla presidente Bruna Pavesi Castelli per il mese di maggio: venerdì 16 maggio il Lions Benacus si ritroverà ad Aquardens per una conferenza con cena, mentre sabato 31 maggio l’associazione Vivi la Valpolicella organizza il Premio 30 Amaroni. Alle ore 18.00 presso l’hotel San Vito verranno premiato il direttore del TG4 Mario Giordano e il regista veronese di video musicali, Gaetano Morbioli, entrambi intervistati dal giornalista Silvino Gonzato. La serata si è conclusa con una dolce sorpresa: un bell’uovo di cioccolato per ogni ospite. Rosanna Pancaldi

Quando la natura sposa la moda: questo sembra essere il motto che anima due sorelle: Tecla, nella creazione di decorazioni floreali su borse, abiti, cappelli … e Nicla nella creazione di splendida bigiotteria. Come nasce questa vostra idea di associare natura e moda? «Da sempre abbiamo avuto una grande passione per la natura, fin da bambine abbiamo amato cogliere fiori in campagna, passeggiare nei boschi, ascoltare il soffio del vento e soprattutto apprezzare l'enorme e misteriosa potenza del mare. Grazie ai nonni che ci hanno insegnato ad apprezzare la grande bellezza e l' illimitata energia che la natura in tutti i suoi aspetti ci fornisce, siamo sempre state convinte che nessuna forma d' arte potesse essere più elevata ed apprezzabile di quella che “Madre Natura” ha creato. Su questa filosofia abbiamo in seguito basato il nostro lavoro e fin dal 1988 abbiamo cominciato a usufruire di questo”semplice” splendore associandolo alla moda e ai gioielli». Come si concretizza negli oggetti la vostra passione? «Gli accessori moda che creiamo sono ispirati ai doni che possono essere colti dalla terra e dal mare: fiori, conchiglie e pietre dure. Nel tempo sperimentando tecniche e materiali sempre nuovi abbiamo raggiunto collezioni che variano da borse, bijou ed accessori d' arredo, il tutto “naturalmente” decorato a mano». Un’arte, la vostra, che ha riscosso successo… «Le nostre creazioni ci hanno permesso negli anni di collaborare con grandi aziende, che hanno supportato la nostra creatività, apprezzando il ritorno all' artigianato e la particolarità delle nostre creazioni. Ogni oggetto prodotto è infatti esclusivo e sempre unico. Molti stimatori amano personalizzare il proprio look, le loro attività commerciali e adornare la loro casa con originalità». Per informazioni: tel. 338.7665532 e-mail: niclagmg@gmail.com


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Maggio 2014 SOFIA RIGHETTI

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LA CURIOSITÀ

Da Prato Nevoso a Negrar Fiori... da mangiare con un pieno di medaglie Venticinque anni e tanta, tanta voglia di vivere: questa è la storia di Sofia Righetti, di Santa Maria di Negrar. Una storia fatta di progetti e di sogni che si realizzano. Un’esperienza, quella di Sofia, che racchiude in sé una grande verità: volere è potere. Sofia aveva solamente cinque mesi di vita quando per un errore chirurgico subì una lesione al midollo spinale, provocandole una paraparesi alle gambe. Da allora è iniziato un lungo viaggio che l’ha portata ad essere quella che oggi è: tenace e indipendente. Nella sua vita Sofia non si è mai fatta mancare nulla: a diciannove anni è andata ad abitare da sola, si è laureata in Filosofia all’Università di Bologna. Sofia, che suonava la chitarra elettrica in diverse band e fa la fotomodella, ora sta studiando per prendere la seconda laurea…e due anni fa ha scoperto anche lo sci. E’ nata così una grande passione che le ha fatto raggiungere obiettivi importanti. Quest’anno dai campionati italiani Fisip (Federazione sport invernali paralimpici) ospitati da Prato Nevoso il 29 e 30 marzo scorsi, Sofia Righetti è tornata a Negrar con una medaglia d'oro nello slalom gigante, una d'argento nello slalom speciale e una di bronzo per la classica assoluta la categoria 'sitting'…Un traguardo esaltante per Sofia, che ora guarda come obiettivo all'estero e alla partecipazione a gare internazionali. Sofia, un grande risultato quello che hai ottenuto. Raccontaci com’è

Sofia Righetti

andata a Prato Nevoso. «E’ andata molto bene: sono partita con uno dei miei allenatori, Mauro Bernardi, con la consapevolezza che quella sarebbe stata la “prova finale” di tutti i mesi di allenamento fatti in Folgaria in questa stagione. Impegno che si è realizzato con un oro in gigante e un argento in speciale, nonostante io abbia iniziato questa specialità soltanto da gennaio 2014.

Ho giocato di tattica e tecnica sfruttando la neve di entrambe le manches. Neve che si è rivelata molto dura, soprattutto nella prima discesa». Qual è stato il tuo primo pensiero una volta “tagliato il traguardo”? «Ero contenta di essere riuscita a “dargliene tutta”, di potenza e cattiveria, soprattutto nella seconda manches del gigante. Volevo recuperare i secondi persi nella prima. E così è stato. L’energia e la voglia di mostrare il mio valore hanno fatto il resto». Hai messo gli sci da soli due anni: come sei riuscita in poco tempo a mietere i successi che sei riuscita a riscuotere? «Impegno, sacrificio ma anche ricerca della serenità e dell’equilibro tra lavoro sportivo e gli altri aspetti della mia vita. Inoltre parte fondamentale è stato il supporto economico della mia famiglia e delle aziende che quest’anno mi hanno fornito uno sponsor. Purtroppo la Federazione non aiuta con le spese nè degli allenamenti, nè della strumentazione e nemmeno delle trasferte che sono davvero ingenti, quindi devo avvalermi del supporto di sponsor privati, continuando a ricercarne». Quali sono ora i tuoi progetti? «Prendere parte a gare all’estero, spostandomi fuori dai confini italiani per iniziare a “collezionare” punti IPCAS riconosciuti internazionalmente, entrando così in classifica e poter accedere al circuito europeo». Silvia Accordini

Tempo di primavera, tempo di colore, di balconi fioriti e di fiori da…mangiare! Molte sono le specie, da coltivare nel giardino o nell’orto sul balcone: l’importante è non usare pesticidi o altre sostanze chimiche e si potranno tranquillamente aggiungere alle pietanze più disparate. Ma quali sono questi fiori da mangiare? E come utilizzarli? Lavanda I fiori di lavanda si possono usare per insaporire miele, creare tisane saporite o per aromatizzare il sale. Perfetta da coltivare in vaso. Calendula I fiori delle calendula hanno mille proprietà: sono un ottimo antiparasittario che protegge le altre piante del balcone. Usatela nelle vostre zuppe o per una frittata insolita. Dente di leone I suoi fiori gialli daranno un tocco davvero unico ai vostri piatti e in più i suoi petali sono ricchi di vitamine. Provateli con i sorbetti. Violette Piccoli fiorellini che crescono facilmente in tutti i balconi. Come i nasturzi, possono essere un elemento decorativo di vasi con piante dallo sviluppo verticale. Potete usarli da aggiungere alle vostre insalate oppure potete usarli per decorare le vostre torte. Gelsomino Una pianta rampicante di gelsomino renderà il vostro giardino davvero romantico e profumato. Aggiungete i suoi fiori alle vostre tisane: avranno un aroma unico e delicato.

Glicine Il glicine è romantico tanto quanto il gelsomino e suoi fiori lillà sono perfetti non solo per insalate ma anche per torte e tisane: aggiungete qualche petalo allo yogurt con un cucchiaino di miele: resterete sorprese. Rose Chi non ama avere le rose nel proprio giardino? Con i loro petali potete creare l’acqua di rose, ma anche tante ricette. Marmellata di rose, risotto ai petali di rosa ma anche petali di rosa zuccherati con lo stesso procedimento usato per le violette. Fiori di zucca Dovrete scegliere tra un fiore di zucchina oggi o una zucchina domani ma, in definitiva i fiori di zucca coltivati nel proprio orto hanno un sapore davvero unico e inimitabile. Partite quindi dalla coltivazione delle zucchine. Verbena odorosa I suoi fiorellini bianchi hanno un aroma che ricorda il profumo del limone: usateli per aromatizzare piatti di pesce delicati.


Rubriche

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Storia di Verona I PONTI DI VERONA

A Verona, attravérso i tempi, si sono succeduti una cinquantina di ponti più o meno importanti. Abbiamo già dato notizia di quelli di più antiche origini e di seguito completiamo l’argomento dando sommarie notizie di quelli ricostruiti e/o sorti successivamente.

PONTE FERROVIARIO FRANCESCO GIUSEPPE. Questo ponte fa parte della strada ferrata Milano-Venezia della quale la tratta Verona Porta Vescovo - Vicenza fu inaugurata nel 1849 mentre il prolungamento fino alla stazione di Porta Nuova venne ultimato nel 1852 unitamente al ponte ferroviario resosi necessario per l'attraversamento dell'Adige. Detto ponte, intitolato all'allora imperatore austriaco Francesco Giuseppe, è opera degli ingegneri Dondi e Annai e costò oltre quattro milioni di lire austriache. Trattasi di una imponente opera di circa 11 metri di larghezza per 272 di lunghezza, sostenuta da cinque arcate e due passaggi laterali. PONTE DELLA FERROVIA A PARONA. Questo ponte, tuttora senza nome, è stato costruito quale opera necessaria per realizzare la linea ferroviaria Verona Innsbruck - Monaco. La prima tratta ad essere realizzata fu quella Verona Porta Nuova Volargne i cui lavori iniziarono nel 1854 ed entro il 1859 terminarono, ponte di Parona compreso. Detto ponte, lungo 100 metri, e largo otto, fu allora definito "grandioso". Durante il 1944/45 fu bersagliato da ripetuti bombardamenti aerei anglo-americani che ne decretarono la parziale distruzione. Nel 1946, pertanto, iniziarono i lavori di ricostruzione e, nell'occasione, furono aggiunti un secondo binario e un separato passaggio ciclo-pedonale sul lato sud.

P

PONTE NEWILLE poi GARIBALDI. Dove per secoli e secoli l'attraversamento dell'Adige avveniva a mezzo di un battello, a partire dal 1864 entrò in funzione un ponte metallico. Era lungo 75 metri e largo 9 e fu costruito dall'ingegnere Enrico Newille a sua totale spesa, però col diritto di riscossione del pedaggio per settanta anni. Nel 1934 questo ponte fu demolito e sostituito da un manufatto di cemento armato, abbellito da quattro statue opera dello scultore Banterle. Ebbe purtroppo vita breve perché il 25 aprile 1945 i tedeschi fecero saltare in aria. Si rese pertanto necessaria la sua ricostruzione terminata verso la fine del 1947. PONTE ALEARDI. L'originario ponte Aleardi è stato inaugurato nel 1879 e serviva soprattutto per collegare il centro cittadino col nuovo Cimitero Monumentale. Lungo 98 metri e largo solamente cinque, era totalmente in ferro. E' stato purtroppo travolto durante la piena dell'Adige del 1882 e così, due anni dopo, fu sostituito da un altro, sempre in ferro ma di tre metri più largo. Nel 1939 questo precario ponte fu demolito per sostituirlo con uno in cemento armato. I lavori iniziarono verso la fine del 1940 ma nel 1942 furono sospesi a causa della guerra in corso. L'attuale ponte è quindi opera del completamento effettuato fra il 1949 e il 1950. PONTE/DIGA DEL CHIEVO. Questo ponte,o più precisamente diga di sbarramento delle acque, è stato costruito fra il 1920 e il 1923. Sul lato sud presenta una passerella in origine utile per il transito delle autovetture, mentre dal 1991 si presta solamente al passaggio ciclo-pedonale. La sua funzione principale è quindi quella di regolare l'altezza delle acque da immettere nel Canale

di Rinaldo Dal Negro

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(seconda parte)

Camuzzoni che alimenta le Centrali idroelettriche di Basso Acquar. L'attuale struttura è il risultato delle riparazioni dei danni subiti durante la guerra, della sopraelevazione e dell'ampliamento apportati nel 1946 e successivamente. PONTE DELLA VITTORIA. L'originario Ponte della Vittoria è stato edificato fra il 1926 e il 1929. Lungo 111 metri e largo 16 con, sulle testate, quattro basamenti sui quali, in un secondo tempo, furono posti altrettanti gruppi bronzei simboleggianti la "Vittoria" e realizzati dallo scultore Mario Salazzari. Purtroppo il tutto fu distrutto dai tedeschi nell'aprile 1945 e, pertanto, ci fu l'esigenza di costruirne un altro; cosa avvenuta nel 1953 con la realizzazione dell'attuale ponte, quasi identico .all'originario. PONTE CATENA. Questo ponte, costruito nell'intento di abbreviare il collegamento fra le strade nazionali per Brescia e per Trento, è così denominato perché, in passato, c'era nei pressi una catena tesa di traverso sul fiume in funzione del controllo fluviale e di sbarramento doganale. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel dicembre 1928 e furono ultimati nel giro di neanche un anno. Il manufatto, lungo 112 metri e largo 14, ha fatto la fine degli altri, cioè distrutto dai tedeschi nel 1945. Data però la sua enorme importanza fu immediatamente ricostruito (nell'agosto 1946 era già disponibile) identico a quello precedente. PONTE SAN FRANCESCO. E' così denominato perché posto nelle vicinanze dell'omonima chiesa. Fu ideato in quel luogo onde togliere traffico pesante dal ponte Nuovo ma anche per "avvicinare" le borgate

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SS. Trinità e San Paolo, site sulle opposte rive del fiume. Questo nuovo ponte, inaugurato il 28 ottobre 1930, pur non presentando particolari spunti architettonici, si dimostrò subito di grande utilità. Opera dell'arch. Midana, era lungo 112 metri e largo 14. Quello ora in funzione è una ricostruzione effettuata nel 1950. Assomiglia a quello originario (distrutto dai tedeschi il 25 aprile 1945) essendo stato costruito con lo stesso progetto. PONTE DEL RISORGIMENTO. La sua funzione è quella di alleggerire il traffico sul vicino ponte Catena nonché quella di facilitare i collegamenti fra i quartieri di Borgo Trento e San Zeno. Progettato dal famoso arch. Pierluigi Nervi, è lungo metri 126,50, largo metri 18,50, dispone di quattro corsie e di due comodi marciapiedi. Il manufatto, assai elegante e innovativo sotto tutti gli aspetti, è state iniziata nel dicembre 1966, terminato il 30 aprile 1968 e, quattro giorni dopo, inaugurato con grandi festeggiamenti dall'allora presidente del Senato Zelioli Lanzini. PONTE DELL'UNITA' D'ITALIA. Questo ponte è l'ultimo cronologicamente realizzato (tra il 1968 e il 1971) ma non per dimensioni e importanza (misura metri 130 per 19, rispettivamente in lunghezza e larghezza). Progettato dall'arch. Pasqualini e dall'ing. Gentilini è stato lì posizionato con l’intento di alleggerire il traffico in Borgo Trento e particolarmente nella via Mameli. E' rimasto privo di denominazione per oltre quaranta anni per cui, dalla gente, veniva impropriamente chiamato Ponte di Saval. L'attuale logica denominazione è stata pertanto assegnata con tanto di cerimonia celebrativa sul posto il 17 marzo 2012.

a cura di Giancarlo Peretti

Quando l'attuale Santo Karol Wojityla era soltanto Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e come tale venne in Valpolicella, il nostro giornale Gli dedicò una edizione straordinaria che comprendeva tra l'altro una mia poesia a Lui dedicata; "So Santità", che riteniamo utile rileggere. Successivamente mi recai in Vaticano con il coro ANA Coste Bianche ed eccoci ripresi come da foto accanto. Così si potrà affermare che io sono stato toccato da un Santo! Per Pasqua, appena trascorsa, ecco alcuni versi a ricordarcela: "Pasqua Festa di Luce", di Rosaria Esposito e "Gioia in Cristo", di Miriam Zambelli. A dirci invece cosa succede nei giorni di festa in tutte le famiglie, quindi anche a Pasqua, ci pensa Viola 66 (si firma così) con "La dominica dala mama" e speriamo che duri…!

SO SANTITÀ Sensa mancarGhe de rispeto El lassa che disen tre quatro robe, che possa risonar al So cospeto sincere e franche...no volemo gobe. I giornalisti dala pena fiera i à da sempre scrito, par el resto, ch'El g'à de un altro stato la bandiera e che in parole poche L'è un foresto. Noaltri a sti discorsi ghe fen coro zontando che San Piero l'era stranier e che San Zen ancora l'era un moro, come l'Otelo, quel da...la moier. E se volemo a Roma gh'è i romani, che da quassù ne par che i sia teroni, ma in questa nostra tera semo italiani, magari un poco mati e...polentoni. E se El Se degna, vivaren la fola che invesse de vin santo, uso vecioto, el Papa g'abia da brindar a tola con bianco o rosso, ma ch'el sia recioto. Giancarlo Peretti LA DOMENICA DALA MAMA Ala dominica se respira el chièto gh'è sol la mama che la spignata la me tira quasi zo dal leto... la val far coi "magnari" 'na sfilata. Ela, 'pena la se svéia de festa, la parecia la tòla la buta en "bò" drento la téia la impasta, la frise, la brustola.

PASQUA FESTA DI LUCE Pasqua è festa di luce, festa di vita, di rinascita, di gioia, di amore, festa di pace. Che per ciascuno sia il momento di aprirsi alla luce, di rinascere nel cuore, di gioire nell’anima, di amare la vita, di sentire la pace …che come un mare calmo rinfreschi i cuori. Auguri a tutti. Rosaria Esposito

Par i so fioi, che ven da fòra la ghe esibisse svariadi saòri en guardia la 'spèta, no la vede l'ora... pranzar 'nsieme, apartien ai so veci valori. Sol, quan che ven sera... de olta, tuti se fionda a casa ala marna, ghe se straca la siera ma ognun, prima de nar la basa! Viola66

GIOIA IN CRISTO Si ripete ogni anno il ricordo della Pasqua, Sacra storia di Gesù Cristo. Copiamo la Sua verità, con la nostra buona volontà nella pace e nella Sua bontà. Troviamo la forza di essere giusti nella gioia della via in Cristo, che dà la risurrezione la vita eterna Miriam Zambelli



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