Giornale Valpolicella Giugno

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ANNO XXVIII - N.06 GIUGNO 2013 - stampato il 03/06/2013

VALPOLICELLA

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Richiesta di revoca dell’autorizzazione regionale alla realizzazione dell’impianto ad olio di colza: questa è la svolta che sta subendo l’intera vicenda legata al tanto discusso impianto che dovrebbe sorgere nella zona artigianale di San Pietro in Cariano. Alla luce infatti di una raccolta firme, della presentazione di un ricorso al Presidente della Repubblica di 30 cittadini e di alcuni dubbi su cui l’amministrazione sta cercando di fare chiarezza, il sindaco Gabriele Maestrelli durante la seduta dell’ultima Consulta di frazione lo scorso 14 maggio ha dato lettura di una lettera inviata alla Regione. Continua a pagina 20

PESCANTINA - CÀ FILISSINE

BURE. DON FRANCESCO

Irrevocabili le dimissioni depositate lo scorso 8 maggio da Alessandro Reggiani, ex sindaco di Pescantina. La sua decisione, meditata da mesi, è arrivata a distanza di due giorni dal Consiglio comunale “infuocato” del 6 maggio scorso. In quella sede il Consiglio era chiamato ad esprimersi relativamente al progetto di bonifica della discarica di Cà Filissine. A parlare della situazione creatasi a Pescantina è Alessandro Reggiani stesso, al quale, trascorsi i 20 giorni dalle dimissioni, è subentrato il Commissario prefettizio. Sarà quest’ultimo, a questo punto, a dover decidere in merito al progetto di bonifica, ora al vaglia della Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). pag.10

E’ stato un traguardo festeggiato all’insegna della gioia quello che ha visto protagonista don Francesco Murari, parroco di Bure negli scorsi giorni. Il mese di maggio 2013 per lui ha rappresentato infatti una tappa importante nella sua carriera: il 25° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Una ricorrenza celebrata nell’arco di una “tre giorni” ricca di impegni nei quali don Francesco ha festeggiato accanto ai giovani e alle comunità in cui ha svolto il suo Ministero, Arbizzano, Bussolengo, Valeggio sul Mincio, Cherubine e ovviamente Bure, che domenica 26 ha vissuto la sua Festa della Comunità. pag.14

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le vostre

Lettere HELLAS

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ITALIA

“I veri campioni” Sono trascorsi quarant’anni da allora. Le piante erano più verdi, l’azzurro del cielo più intenso e l’aria era più respirabile sicuramente. Poi c’erano le stagioni che ora non ci sono più. Quarant’anni fa avevo 17 anni. Ero allo stadio e tifavo Milan. Sono uscito piangendo. Avevamo perduto lo scudetto della stella. Ora, io non credo ci siano state tante date ricordate qui da noi, come quella. Certo, l’evento è stato grande, l’Hellas ha giocato una partita stupenda. Il Milan era stanco morto e credeva ( erroneamente) di non aver bisogno di impegnarsi più di tanto. In fondo 5-3 equivale ad un semplice 2-0. Sai quante provinciali hanno battuto le grandi anche con punteggi più ampi? Eppure, nulla di straordinario da raccontare per quarant’anni. I giocatori come Zigoni, Mascetti, Sirena, Maddè, Luppi, Bergamaschi, sono stati grandi comunque, indipendentemente da quella partita. E sminuisce pensare di essere grandi perché in fondo, diciamo la verità, abbiamo fatto perdere uno scudetto al Milan. Noi in realtà non abbiamo vinto nulla. Solo una partita. La grandezza

Giugno 2013

non è in ciò che abbiamo vinto ma in quello che abbiamo fatto perdere agli altri. Io, seppur milanista dalla nascita, amo la mia città Verona e ho sempre avuto grande stima per l’Hellas, che ha accompagnato la mia gioventù nelle sue combattute, a volte epiche partite. Ha avuto dei giocatori indimenticabili per bravura e per serietà. Ma ora basta. Teniamo quella partita in uno scrigno, dove si conservano le cose preziose. E questo scrigno nascondiamolo nel cuore. Non facciamo di un bel ricordo uno slogan, non ripetiamolo all’infinito, magari per sfottò. I ricordi non gelosamente custoditi si disperdono al vento del tempo. E perdono importanza. Ora pensiamo al futuro. L’Hellas è una grande squadra e deve mirare in alto, pensare con umiltà, ma con quella dei campioni veri. Ora pensiamo alla nostra vittoria più che alla sconfitta degli altri, pensiamo a ciò che conquistiamo e non a ciò che abbiamo tolto agli altri. Questi sono i veri campioni. E i veri campioni mettono pace nello sport. Forza Hellas. Franco Guidoni

Luppi e Zigoni - 20 maggio 1973

“Il popolo della peggiocrazia” L’Italia è in una crisi cronica, la produttività è ai minimi storici e la recessione continua la sua lenta progressione. Il Paese è malato perché, da molto tempo, è governato non dai migliori, non dai mediocri, ma dai peggiori; si potrebbe definire il nostro sistema una Kakistocrazia (il governo dei peggiori). Aggiungo anche che L’Italia non si è adeguata al cambiamento economico. Si può con certezza dire che l’economia mondiale è cambiata; nel dopoguerra il vantaggio comparato di una Nazione era dato dal capitale fisico accumulato. Oggi il valore di una Nazione è dato dal capitale umano e civico e dal sistema dei valori associato. L’Italia è povera di entrambi, solo il 14% della forza lavoro è laureata, meno del Messico, meno di metà della Francia e Inghilterra. Ancora più carente è la cultura della meritocrazia. Il manuale della BPM (Banca popolare Milanese), indica che i vertici dirigenziali spettano ai rappresentanti sindacali più fedeli, non ai più bravi. Ed ancora uno studio della Luis rivela che l’80% dei manager italiani dichiara che la determinante più importante per il successo è la conoscenza di persone importanti, la competenza e l’esperienza arrivano quinte dopo lealtà e obbedienza; e allora, perché un giovane deve studiare se contano solo le conoscenze? La cultura della meritocrazia abbraccia la cultura della legalità! Se manca una, manca anche l’altra! La non legalità in Italia si è radicata a tutti i livelli anche nei nostri comuni, dove in taluni casi la nomina dei collaboratori non

avviene con profili meritori. Se un capo di partito vuole usufruire di favori o benefici che non gli competono, non nomina un candidato competente ma nomina uno fedele, e non c’è miglior fedele del buono a nulla, che non ha alternative! Questo è anche il motivo per il quale, spesso i più bravi e i più indipendenti vengono massacrati, perché “disturbano” il sistema che per esistere non ha bisogno di voci libere. La verità va tenuta sistematicamente nascosta, spesso sostituita da affermazioni illusorie, ripetute all’infinito da chi è in completo delirio di potere. I posti dirigenziali sono coperti spesso da chi è meno capace; questo clientelismo è il motivo della profonda crisi italiana. Se sommiamo a questo sistema corrotto, anche la poca cultura del popolo italiano la miscela che ne esce dà adito a forti preoccupazioni sulla rinascita nel breve periodo del nostro Paese. In Europa, all’opposto, e nella competizione mondiale, vince il migliore, non il figlio di papa, non il compare o il raccomandato o collaboratore politico. Laddove non esiste fiducia in un sistema meritocratico tutti investono in raccomandazioni e nessuno investe in capitale umano (l’indirizzo clericale molto spesso ricco di pietismi ha in parte contribuito a questa formazione sociale, che appare poco analista). Il clientelismo genera clientelismo in un circolo vizioso assurdo. In questo intreccio sistemico di corruzione, di scambi clientelari, di accaparramento del potere, di sodalizi mafia e politica con la cattiva imprenditoria, il danno

arrecato si riversa su un unico soggetto: il cittadino. La mala gestione porta con sé anche effetti collaterali negativi, i cui effetti devastanti si infrangono su: ambiente, giustizia sociale, sanità, redistribuzione del reddito etcc.. Per questo noi cittadini, i primi ad essere colpiti da questo sistema corrotto, dovremmo essere i primi a riprenderci in mano il nostro futuro. Questo rinnovato atteggiamento deve necessariamente avvenire attraverso la responsabilità di tutti. Questa “peggiocrazia” è il vero cancro dell’Italia, e il vero cambiamento avverrà solo attraverso la crescita della nostra collettività e la crescita dei singoli soggetti. Paolo Zardini

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 03 - 06 - 2013



le vostre Lettere

“Destri risponde a Costantini” che affascinava anche elettori del centrodestra, è stato soffocato dal tradizionalismo di Bersani, naufragato nel tentativo di un accordo con Grillo; e tanto di non allearsi con “il nemico” Berlusconi ha sopportato ogni insulto del comico genovese, salvo poi essere scartato dagli stessi uomini che l’avevano sostenuto. Passando alla “cruda realtà” sono conscio che la colpa della situazione economica attuale sia da attribuire tanto ai Governi di centrodestra, tanto a quelli di Centrosinistra e, in piccola parte anche dall’operato del Governo Monti. Non reputo la crisi economica figlia dell’imprenditoria medio piccola, dell’artigiano o del piccolo lavoratore autonomo, la reputo conseguenza però di un sistema finanziario in totale dicotomia con l’economia reale, quella che produce, che crea occupazione e ricchezza, che accresce il benessere del nostro territorio. Mi sono domandato dove fossero finiti i soldi elargiti dalla Bce alle banche italiane. Ho scoperto che le nostre banche hanno acquistato BTP e titoli simili per 28 miliardi di euro, portando la quota complessiva da 209 a 237 miliardi in un solo mese. Sempre a gennaio hanno aumentato la quota tra bond bancari e riacquisti delle proprie obbligazioni per un totale di 41 miliardi. Il totale fa 69 miliardi. Tutte queste

operazioni finanziarie hanno sottratto liquidità alle imprese, il monte prestiti è passato dai 915 miliardi del novembre 2011, agli 899 miliardi dello gennaio 2012, e il trend del 2013 è sulla stessa linea. Se la matematica non è un'opinione meno 16 miliardi di euro sottratti alle imprese, una cifra mostruosa! Senza contare poi che i prestiti sono stati concessi a un tasso fisso agevolato dell’1%. Mi sembra sufficiente per dimostrare come il sistema finanziario e bancario stia facendo di tutto per affossare la nostra economia. Sul tema dell’occupazione giovanile convengo con lei che la Legge Biagi ha agevolato il fenomeno del precariato, ma anche creato un 1.560.000 nuovi posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione passato dal 9,6 al 7,1%. Il Presidente Berlusconi ha subito in questi anni una campagna d’odio. Sono convinto del mio sostegno a Silvio Berlusconi, al Popolo della Libertà, ad una visione autenticamente liberale della società e dell’economia, alla rilevanza del mondo della media e piccola imprenditoria che ha saputo portare il nostro territorio al benessere, e ora non merita di essere abbandonata a se stessa. Se chiudono le imprese, i giovani e i meno giovani dove troveranno occupazione?

Mi chiamo Alessandro Pachera, un papà separato.Da tempo sono simpatizzante dell’Associazione genitori separati pari potestà di Verona. Mi sento in dovere di approfondire l’argomento inerente la gestione scolastica dei figli dei genitori separati. La norma vigente è molto chiara, con l’introduzione della legge 8 Febbraio 2006, n.54 che di fatto modifica l’art. 155 cc, cita: “le decisioni per maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione e alla salute sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli”. Con l’aiuto dei professionisti del settore scolastico ho constatato che la situazione nella nostra città non è poi così drammatica. Tuttavia mi sento di poter affermare che c’è ancora molta strada da percorrere per arrivare al perfezionamento del sistema scolastico. Purtroppo quando due genitori si dividono, questo raramente avviene in maniera pacifica e molto spesso i figli diventano oggetto di contenzioso tra i due genitori. Per questo motivo spesso ci si rivolge al giudice per chiedere aiuto laddove gli ex coniugi non riescano a mettersi d’accordo e trovare un punto d’incontro. Chi ci rimette sono i figli perché si ritrovano catapultati in un mondo che non gli appartiene e vi sono entrati a far parte troppo in fretta. L’istituzione scolastica ha un ruolo molto importante e spesso deve filtrare gli attriti che si manifestano tra gli ex coniugi. Nelle scuole veronesi si è iniziato a richiedere all’atto dell’iscrizione scolastica del proprio figlio la doppia firma dei genitori, un traguardo importante, mirato alla valorizzazione del concetto di famiglia per garantire equità e pari opportunità per entrambi i genitori. Purtroppo spesso accade che un genitore iscriva di sua

spontanea volontà il figlio ad una determinata scuola senza prima averne discusso con l’altro. A tal proposito propongo e chiedo a tutti i dirigenti degli asili nido, di applicare le regole dettate dalla legge anche nei loro istituti, per far sì che questi episodi si verifichino sempre meno. In questa società viene ancora troppo poco valorizzata la famiglia, e le scuole tendono ancora ad appoggiarsi alla figura materna come strumento principale di comunicazione tra istituto ed ambiente familiare. Questo atteggiamento tende a creare conflitti tra istituzione e papà. Io vorrei strappare una promessa a tutti i dirigenti scolastici delle scuole dell’obbligo e degli asili nido: creare una sorta di doppia documentazione per ciò che riguarda la pagella e tutti gli avvisi importanti tra scuola e famiglia. Molti dei papà separati non sanno nemmeno quando il figlio andrà in gita piuttosto che in visita al museo. La scuola non può negare al genitore non affidatario informazioni e notizie circa il rendimento scolastico, le assenze, i comportamenti e più in generale la condotta del figlio nelle relazioni con i compagni e con i docenti. Alessandro Pachera

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“Difficile parcheggio” Sono andato alla macchinetta ho fatto leggere il codice a barre, ho inserito le monete scritte sul display, sono andato verso l'uscita e inserendo il biglietto in un'altra macchinetta sono uscito sorridendo, pensando per un momento di essere in un paese straniero. Conclusione: siamo in un paese dove l'Ospedale ha il maggior numero di utenti e quindi molte auto utilizzano i parcheggi. Le persone

“Anche a noi padri separati”

Matteo Destri

NEGRAR Buon giorno, vorrei segnalare un fatto curioso accadutomi nel centro del Paese di Negrar provincia di Verona. Abito e vivo da Negrar dalla nascita (50 anni fa circa) e giro frequentemente nel centro del paese. Quando non riesco a trovare un parcheggio gratuito utilizzo quelli a pagamento. Il giorno 21.05.13 ho parcheggiato la mia auto nel parcheggio di fronte al Perez e dopo aver premuto il pulsante ho ricevuto dalla macchinetta il biglietto allegato, l'ho messo in tasca e sono andato in paese a prendere un caffè. Dopo essere ritornato al parcheggio ho preso il biglietto per vedere come funzionava il pagamento, ma non riuscivo a capire cosa ci fosse scritto. Per un attimo pensavo di essere ubriaco e di non riuscire a leggere, ma visto che ho preso solo il caffè ho escluso subito questa ipotesi. Io sono italiano e oltre alla nostra splendida lingua conosco il tedesco, lo spagnolo, il bulgaro, non conosco l'inglese e il francese.

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DIRITTI

BOTTA E RISPOSTA Egregio Francesco Costantini, desidero darle alcune precisazioni in merito alla risposta da lei data, in seguito alla mia lettera comparsa su “L’Altro Giornale”. Mi sembra conclamata la rimonta, di cui si è reso protagonista il centrodestra e il suo leader Silvio Berlusconi, se confrontata con i sondaggi che comparivano di continuo prima del voto, e che davano la coalizione guidata a Pierluigi Bersani, in vantaggio di circa 10 punti rispetto al centrodestra del Presidente Berlusconi.. Era il centrodestra che doveva essere sepolto a pochi giorni dalle elezioni, era il suo leader ad essere politicamente morto a detta di numerosi opinionisti. E’ innegabile che rispetto al 2008, la coalizione di centrodestra abbia perso numerosi elettori, ma è anche sorprendente come sia avvenuta la rimonta del 2013, dove il Popolo della Libertà è passato dal 12% a circa il 30 e tutt’oggi appare in continua crescita. Nella sua risposta sosteneva che Berlusconi chiamasse con disprezzo i suoi avversari “comunisti”. Non ritengo il termine offensivo, sono loro a definirsi così, e tantomeno anacronistico, dato che la sinistra italiana a differenza di tutte le altre sinistre Europee non è ancora diventata liberal-democratica; la dimostrazione sta nelle primarie, dove il pensiero “liberal” di Renzi,

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anziane non sanno il francese e nemmeno l'inglese, non tutti hanno in tasca un vocabolario inglese-francese-italiano. Chi va in Ospedale può avere problemi di salute gravi personali o di parenti, sicuramente più importanti del parcheggio. Visto il prezzo molto elevato dei parcheggi a Negrar si potrebbe fare meglio. Cordiali saluti Giuseppe Simeoni

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CRONACHE

DETRAZIONI

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CANI

“La moglie o il cane?” “La piazzola di San Floriano” Gentile Direttore, sono un pensionato di Arbizzano. Percepisco 1.200 euro al mese di pensione a cui si aggiungono i 450 euro percepiti da mia moglie. Da qualche mese mio figlio, disabile al 62%, ha trovato lavoro e da allora la possibilità di fare detrazioni fiscali si è ridotta alla grande. In questa Italia ci si ritrova di fronte a fatti che hanno dell’incredibile: l’assicurazione dell’auto ad esempio, essendo ritenuta troppo “bassa” non posso detrarla…mi dovrei comprare una Ferrari! Ciò che trovo ancora più assurdo è che, tra le varie voci relative alle possibili detrazioni a cui posso accedere, mi ritrovo anche le spese veterinarie, mentre mia moglie, che mensilmente ha bisogno di visite mediche, non può usufruire dell’esenzione dal pagamento del ticket. Mi chiedo allora: per usufruire delle detrazioni devo portare mia moglie dal veterinario? Oppure dovrei cacciare mio figlio da casa perché ha trovato lavoro? Non mi rimane che ringraziare il nostro governo che si diverte a fare leggi delle cosiddette “tre carte”. Lettera firmata

In quanti modi si può boicottare il funzionamento di un’area cani? A San Floriano ne stanno escogitando molti. Chiedendo pazienza (meglio che niente). Avanzando motivi pretestuosi per non realizzarla (superati, anche se a fatica). Recintando in modo pessimo il perimetro: la rete, fissata su paletti conficcati nel cemento e quindi inamovibili, termina, nel lato basso, a 30 cm da terra, cosicchè i cani possono tranquillamente uscire, sfuggendo al

controllo. Abbiamo ovviato posizionando delle cassette in plastica nei varchi più pericolosi, sperando che erbacce e terreno cooperino per rimediare all’imperizia degli addetti. Portando e spargendo su tutto lo spazio una strana terra argillosa (di cui non si sentiva la mancanza) che alle prime gocce di pioggia impedisce alle persone di camminare (perché non si riesce ad alzare le scarpe) e i cani si ritrovano con le zampe appesantite, con que-

sta specie di terra tra le dita, così che non riescono più a camminare. Posizionando una fontanella per mesi non funzionante: dopo aver portato per parecchio tempo bottiglie di acqua da casa, ora la fontana funziona. Provando a mettere una chiave sul cancelletto (meno male, finora non si è arrivati a chiudere a chiave). Ma il meglio è arrivato in questi giorni: il pericolo maggiore per i cani, in primavera/estate, è provocato dalla presenza di Forasacco - orzo murino - avena fatua -(qui da noi chiamato anche piero-va-su” o in altri modi fantasiosi): è quella graminacea selvatica, dannosa quando è verde ma addirittura letale dopo lo sfalcio dell’erba: si sviluppa anche da secca, con la punta aguzza e le appendici laterali si attacca al pelo, penetrando

nella pelle, si intrufola tra le unghie dei cani, nelle ascelle, nelle orecchie, nel naso, nel prepuzio, causando gravi lacerazioni. A volte si riesce a toglierla con intervento chirurgico ma spesso non si arriva in tempo. E’ necessario che questa graminacea non sia presente dove si portano i cani ma è assolutamente indispensabile che, quando si taglia l’erba, questa venga poi asportata dal terreno per evitare questo grave pericolo. Nella nostra piccola area, dopo che l’erba aveva raggiunto un livello sufficiente a coprire la panchina, hanno tagliato l’erba ma l’hanno lasciata, anzi è stata sparsa sul terreno, coprendolo completamente: in questo modo, per poter portare i nostri cani nell’area loro riservata, dovremo aspettare il prossimo inverno. Piera Conati

SAN PIETRO

“Risposte mancanti” Caro Direttore, vorrei condividere la lettera del signor Zendrini Simone apparsa sul numero 05 di Maggio edizione Valpolicella, dove il signor Zardini lamentava mancate risposte da parte del Comune di San Pietro in Cariano circa le condizioni internet in cui si trova la gran parte della Valpolicella. Ebbene: anche io ho più volte scritto in Comune, e mai nessuna risposta mi è stata data. La questione "fibra ottica/internet veloce" è stata anche verbalizzata per mesi durante il consiglio di Frazione di Pedemonte. Anche da lì nessuna risposta in merito. Faccio inoltre notare che, quando la Lega Nord faceva campagna elettorale, mise nei sui punti in programma anche: “Internet free per tutti". Andate a vedere. Attendiamo fiduciosi risposte! Nicola Stringari Pedemonte Guardare in alto a San Pietro... Gentile Direttore, credo che anche lei conosca il consiglio che danno per farci coraggio nei momenti no, quello di reagire alzando la testa. Ho voluto seguirlo una volta, ma mi è andata male. In una giornata storta, imboccando via Roma dalla piazza del vecchio municipio, ho provato a tirarmi su di corda volgendo gli occhi al cielo, solo che la vista di un legno marcio che sostiene delle pietre in bilico per aria ha depresso ancor più il mio morale . Quando passo lì sotto non mi resta che sperare di farla franca, dato che nei casi brutti della vita ti viene in aiuto anche il Cielo qualche volta. Lo dice un vecchio proverbio, che però fa una premessa : prima devi aiutarti tu. Ci ho provato, segnalando il pericolo al Comune, ma invano. A questo punto comincio a pensare che nella storia c'entrino le "Belle arti". Parlo di quell'Ente che tutela il nostro patrimonio artistico. E' probabile che quelle pietre sospese fino a sfidare la legge di gravità siano da lasciare come stanno per ammirarne tutta la loro bellezza, come un capolavoro architettonico . A me però danno una impressione diversa . Infatti, per parafrasare (al contrario) un vecchio spot, ogni volta che passo da quelle parti più guardo su e più mi butto giù. Giordano Salzani

LUNEDÌ 20 MAGGIO IN PIAZZA A NEGRAR È STATO SMARRITO UN OROLOGIO D’ORO Chi l’avesse trovato contatti i Carabinieri o il Parroco o il 347 1683175


le vostre Lettere

PARONA

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CITTADINANZA

RELIGIONE

“Monumento ai caduti” “Sacro Cuore” Caro Direttore, sono a scrivere per sensibilizzare e segnalare il profondo degrado in cui si trova il Monumento ai Caduti di Parona di Valpolicella. Tale monumento venne eretto dopo l'ultima guerra per onorare e ricordare tutti i nostri caduti. Vengono infatti citate le varie Brigate e moltissimi morti caduti per la patria. Ricordo che un tempo, ogni anno in Novembre, veniva dedicata loro una commemorazione ufficiale con i reduci e la varie associazioni di combattenti. Bruciava sempre una lampada in loro ricordo ed era perenne la bandiera Italiana. Io ero bambino, ma ricordo con quale spirito tutto si svolgeva. Mio nonno, ex combattente, mi raccontava la storia di tale commemorazione e le vicende vissute dall'Italia negli anni della Guerra. Come tutto era estremamente triste, come milioni di giovani hanno speso la loro giovinezza tra le mani della violenza e della morte. Ancora oggi, quando ci passo davanti, dedico un paio di minuti… Ora è veramente un peccato vedere che tutto è dimenticato e abbandonato. La memoria, la storia, il ricordare sono l'unico strumento che rimane per capire, per non dimenticare, per non perdere tutto nel caos che circonda il nostro tempo. La memoria è anche il sapere che deve essere trasmesso alle nuove generazioni. Spero che presto si possa tornare a valorizzare questo luogo come merita, e che tutti ne traggano beneficio e memoria collettiva. Immagino che di questi tempi, dove scarseggiano anche i servizi primari, non ci sia tempo per un vecchio monumento..., però... non si sa mai. Grazie. Nicola Stringari - Pedemonte

Il Papa Giovanni Paolo II, il 13 aprile 1985 ai Segretari Nazionali dell’ADP rivolgeva questo memorabile discorso…«L'Apostolato della Preghiera - che io conosco ed apprezzo da molti anni - vuole esaltare il valore apostolico della preghiera nella Chiesa; esso si fonda sull'esortazione di San Paolo, che raccomandava di pregare per tutti gli uomini. Cosa, questa, “bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore” (1 Tm 2, 3); sull'efficacia della preghiera fatta nel nome di Gesù (Gv 16, 23 s), in comune (Mt 18, 19 s), insieme con Maria Santissima (At 1, 14). Inculcando la spiritualità dell' “offerta” in unione con l'oblazione di Cristo nella Santa Messa, l'Apostolato della Preghiera è sulla scia dell'insegnamento conciliare, che ha presentato il Sacrificio Eucaristico come fonte, centro e culmine di tutta la vita cristiana (cfr. Lumen gentium, 11; Presbiterorum Ordinis, 5; Ad gentes, 9), e pone nel suo giusto valore la “preghiera dei fedeli”, che la Chiesa ha ripristinato nella Celebrazione eucaristica e nella liturgia delle

ALPINI

“... a Piacenza” Caro Direttore, domenica 12 maggio ho sfilato con gli Alpini a Piacenza. Prima però con il gruppo di Verona Centro abbiamo assistito per qualche ora al passaggio degli Alpini che marciavano prima di noi. Poi ci siamo portati all’ammassamento per prepararci. La città di Verona con il suo numeroso gruppo ha cominciato la sfilata dopo le 13.00. Io ho compiuto lo scorso anno 81 anni, ma l’entusiasmo che provoca questa manifestazione è molto forte. Oltre l’ora, anche il sole ha contribuito a rendere la marcia faticosa, tant’è che

Marcello Giacomello

io, con sulle spalle uno zaino abbastanza pesante, ho accusato la stanchezza che, comunque, sono riuscito a dominare fino a dopo le tribune delle autorità. Dopo due-trecento metri ho preso una storta dietro il ginocchio sinistro e non ce l’ho più fatta. Su suggerimento del Capitano che sfilava accanto a me sono uscito dalle transenne e ho cercato le auto navetta per farmi portare al pullman…ma in realtà non c’erano. Così mi sono rivolto ad un gruppo di vigili motociclisti chiedendo cosa dovevo fare. Uno di questi, sentendo la mia

età, subito mi ha abbracciato dicendomi: “magari ci arrivassi anch’io così in gamba”. Io l’ho ringraziato del complimento ma gli ho esposto il mio problema. Questo giovane si è dato da fare e addirittura ha telefonato al suo Comando, così è uscita una macchina con sopra l’autista e il Comandante dei vigili in persona che telefonando all’autista del pullman per sapere dov’era parcheggiato, mi hanno caricato e portato da lui facendo 25 chilometri perché era in periferia. Grazie Piacenza. Marcello Giacomello

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Ore (cfr. Sacrosanctum Concilium, 53). Continuate pertanto a farvi evangelizzatori di Colui che è ricco in misericordia, perché la Chiesa sembra professare in maniera particolare la misericordia di Dio e venerarla, rivolgendosi al Cuore di Cristo (Dives in misericordia, 13). In questa prospettiva, continuate, con sempre maggiore e rinnovato impegno, a raccomandare e a diffondere la pia pratica dei “Primi Venerdì”: riconciliato con Dio, con la Chiesa e con i fratelli mediante sacramento della Penitenza, il fedele si unisce, cibandosi del sacramento dell'Eucaristia, al Cuore di Gesù e partecipa al suo atteggiamento di offerta e di riparazione». Nadia Furia

“Problema minore” Non penso proprio che i problemi prioritari del nostro Paese siano la cittadinanza ai bimbi nati sul territorio da genitori stranieri e la cancellazione del reato di clandestinità. All'Italia ed ai suoi cittadini servono lavoro e meno imposte, l'eliminazione degli sprechi e dei privilegi nonchè degli assistenzialismi. Serve inoltre ridurre la burocrazia e far si che tutte le Regioni siano uguali ed autonome, con le stesse possibilità in un sistema Federale-Senatoriale. Quindi, gentile Ministra Cecile Kyenge appena nominata, da cittadina italiana faccia gli interessi della nostra gente adeguandosi alla volontà della maggioranza; idem dicasi per il calciatore Balotelli. Infatti la cittadinanza è giusto che avvenga

per i nati nel Paese da genitori stranieri, al loro compimento del 18° anno di età. Cioè consapevolmente alla maggiore età, al fine di evitare successivi ripensamenti o allontanamenti dall'Italia con i loro genitori. Per quanto riguarda poi il reato di clandestinità è giusto che rimanga tale e sia, oltretutto, severamente attuato dalla Magistratura in quanto determina sicurezza, rispetto ed antirazzismo nonchè regolarità e controllo dei cittadini residenti, per il giusto buon vivere di una comunità. I morti di Milano e la giovane di Livorno, se i clandestini venissero subito espulsi e ci fossero maggiori controlli alle frontiere, sarebbero ancora in vita. Questa è la realtà. Renato Tomezzoli

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DIALOGO

CUCINA TRADIZIONALE

“Ieri e oggi” Nel corso dei secoli il condizionamento ambientale ha concorso a formare la tradizione della cucina veronese. Infatti c'è un preciso rapporto tra il variare del paesaggio e la cucina di Verona, situata in una felice posizione geografica per cui si passa dall'ameno paesaggio del lago di Garda (la gastronomia di lago) a quello continentale del Basso Veronese. Le facili possibilità di ottenere prodotti prima naturali e poi derivati insieme alla storia comune di queste genti durante secoli di vita hanno determinato una cultura collettiva che si ritrova in cucina nel comune sentire di certi piatti. In primo luogo è famosa la gastronomia degli gnocchi, la cui festa popolare fa risalire la tradizione nel XVI sec, quando ai Sanzenati venivano offerti gli gnocchi sopra un gran tavolone di pietra, la "piera del gnoco", ancora visibile in un angolo del prato che circonda la basilica di S.Zeno. Ora è rimasta la gran festa, quella di Venerdì "gnocolar" con distribuzione di questo piatto ai cittadini in festa accanto al "Papà del gnoco", il re del carnevale. Ma il piatto ancor più famoso, il piatto dei Veronesi, è la "Pastissada de caval", saporito spezzatino di cavallo che si richiama ad un 'antichissima tradizione nata al tempo delle guerre fra gli Ostrogoti di Teodorico e gli Eruli di Odoacre. Dopo una cruenta battaglia, sui campi rimasero molti cavalli morti e i Veronesi, per festeggiare la vittoria, utilizzarono le carcasse dei cavalli: ne marinarono le carni aromatizzandole con spezie, cipolle e generoso vino rosso per ottenere uno spezzatino che anche oggi è presente nella gastronomia veronese, sia aristocratica che popolare. In tempi più vicini a noi il bollito si accompagnò ad una salsa che è rimasta famosa e molto ricercata: la "pearà", a base di pane raffermo, mescolato a midollo di ossa e tanto pepe nero allungato con un buon brodo naturale. Questa salsa si accompagna perfettamente ad un buon bollito misto. Però la cucina veronese in ogni tempo ha sempre utilizzato la varietà e la ricchezza dei prodotti del suo territorio con estrema semplicità e giudizio, così

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LAVORO

RICORDO

“Guerra ieri e oggi”

che il sapore delle pietanze fosse più vicino possibile al naturale, rispettando le usanze di quell' antica e saggia cultura del focolare, come racconta nelle sue storie del passato Dino Coltro: "...I mangiari di una volta, quando si facevano desfritti per insaporire minestre o erbe, e in pressia si impastavano bigolotti per cavarsi la fame, erano sempre quelli, si trattava di un mangiare pitocco, sempre lo stesso, le differenze erano poche, appena da distinguere il desinare dalla cena, tante volte neanche quello, anche tra una famiglia e l'altra non esistevano molte diversità ...". Ma bastava un pizzico in più di fantasia che quel mangiare semplice da poveri risultasse gustoso. Così infatti recita, sempre il Coltro: "...allora si insaporiva la polenta con una fettina di filonello (sanguinaccio) cotto in padellino o sulla gradella o con una sciantina di moretta (salamino fatto di sangue), i grassioi duravano fino alla Zeriola (Candelora, 2 febbraio), ne mettevi un grumo su una fetta di polenta brustolà, con i due pollici la allungavi nel mezzo in modo che i grassioi vi entravano dentro, si copriva con un'altra fetta, il caldo della polenta li faceva sciogliere lentamente, la polenta se ne imbeveva da diventare lucida di uno sciolto che scorreva tra le dita, imbalsamava le mani, sicché ogni tanto dovevi leccartele per non perdere quel succo prelibato. La bocca se ne impapolava tutta, perfino i denti li sentivi pieni di quella delizia che faceva achioccare la lingua ...". Dina Marika Riccardini

Gentile amica Rosanna, desidero scrivere questa lettera in memoria di mio padre e di tutti i padri che sono stati costretti ad andare in guerra dal 1939-1945 per combattere un "nemico" che neanche conoscevano. Tanti di loro sono ormai morti e anche mio padre, uomo onesto, generoso e rispettoso è morto anni fa a 88 anni. In fondo è stato fortunato che dopo 4 anni di guerra e 2 anni e mezzo di prigionia in Russia in Siberia è tornato a casa. Nel 1917 in Siberia era morto suo padre, mio nonno, che non ho mai conosciuto. Ho sempre davanti ai miei occhi questa grande hall della Ferrovia a Vienna, grigia, scura e fredda e mio padre che partiva per una guerra non voluta e noi bambini attaccati alla gonna di mia madre, senza capire cosa veramente succedeva. I grandi del mondo decidono del destino di uomini piccoli, dittatori impongono la loro volontà. Il potere dato ai politici non viene usato quasi mai per il bene della comunità. Anche adesso popoli piangono, si disperano in altre parti del mondo e si osa parlare della Primavera Araba, invece si dovrebbe dire Inferno Arabo! In questo momento il mio pensiero va in Siria dove un dittatore non vuole mollare. Bambini crescono in mezzo alla morte, distruzione e paura. Bambini che nella loro vita non hanno visto intorno altro che odio e miseria e cosa strana, i grandi Politici del mondo stanno a guardare, non sanno cosa fare. Aspettano che il dramma si esaurisca da solo dopo milioni di

PENSIONI

“Ahi, ahi, ahi” Caro Direttore, la pensione minima degli italiani non supera i 500 euro. La pensione di un familiare di extracomunitario con carta di soggiorno, sia genitore o parente con più di 65 anni di età, fatto arrivare nel Belpaese grazie alla legge sul ricongiungimento, legge Amato nr. 388 del 2000, becca dall'Inps 550,5 euro mensili per tredici mensilità. La legge sarà anche politicamente corretta ma, e me, con indicizzazione della pensione bloccata perchè c'era da far sacrifici e visto come siamo messi, sembra sano autolesionismo se non addirittura masochismo. D'accordo che per Amato - qualcuno lo voleva persino ritirarlo fuori dall'armadio - queste cifre sono irrisorie: lui si becca poco più di 31mila euro mese e … tutto il resto è noia. Umberto Brusco Bardolino

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morti, profughi, invalidi e case distrutte! Mi viene in mente un detto di Mark Twain: “Non occorre chiedere di che razza sei, basta che sia un uomo, di peggio non esiste”. E anche oggi nel nostro piccolo si ammazza senza ragione e per futili motivi. Ho cominciato a leggere i miei libri che raccontano storie di guerre e consiglio ai giovani di aprire questi libri per conoscere e capire che il passato non è così bello come sembrava. Una biblioteca è una cosa meravigliosa, un libro si prende in mano e si può rileggere mille volte ed è una cosa tua per sempre. Sarei anche felice se qualche superstite scrivesse qualche suo commento e insieme si gridasse che la guerra è una brutta cosa, non serve e il traguardo Europa unita è proprio nelle parole “Mai più guerre tra di noi, mai più guerre nel mondo”. E io aggiungo: “E' forse un'utopia?”. Edith d'Austria

“Secondo me” Quanto lavoro ci sarebbe per i giovani, se i Comuni italiani decidessero di mettere in sicurezza i loro territori ed i Beni Ambientali? In sicurezza da alluvioni, frane, terremoti, naturalmente, ma anche dagli incendi spesso di natura dolosa che colpiscono perfino le aree protette. Lo capiamo in questi giorni considerando i disastri causati dalle insistenti piogge nei territori troppo a lungo trascurati nei vari Comuni della nostra Penisola. Ora il maltempo si è accanito soprattutto al nord, ma non è che al sud questi fenomeni non possano fare danni. E purtroppo lo abbiamo constatato in molte altre occasioni. Mettere un argine a questo degrado è urgente, come è urgente dare lavoro ai troppi giovani disoccupati. Si tratta solo di volontà politica, cioè di trovare i fondi necessari. Questo è il principale compito del nostro governo, dato che nel programma del presidente del Consiglio Enrico Letta, il lavoro e specificatamente “il lavoro dei giovani è al primo

posto”. Decidano i ministri competenti se le necessarie risorse debbano essere trovate, ad esempio con i tagli delle spese improduttive oppure con una tassa di scopo da applicarsi ai ceti più abbienti. Ma decidano in fretta! Dare lavoro ai giovani è dare loro una speranza, un futuro! Una volta messo in sicurezza il territorio ed i beni ambientali, vedremo aumentare grandemente il turismo (e quindi le entrate), perchè avremo valorizzato sia i tesori artistici e architettonici sia quelli paesaggistici per i quali siamo giustamente famosi nel mondo. Gli eventi naturali, poi, causeranno ad un territorio adeguatamente protetto danni minori e di conseguenza comporteranno spese molto contenute a confronto con quelle alle quali dobbiamo far fronte nell'attuale situazione di precarietà. Alla fine, siamone certi, il saldo economico e sociale sarà nettamente positivo. Roberto Cesari Verona

ALCOL

“Prezioso anonimato” E’ stata l’associazione di Alcolisti Anonimi con il suo ferreo anonimato, portato avanti con caparbietà da chi vuole il bene e la salvezza dell'associazione, che si è presa cura anche della mia vita. L’assoluta e totale indipendenza, l'incorruttibilità da ogni forma di richieste di finanziamenti o altre richieste di denaro, in Alcolisti Anonimi è una delle prerogative che attraggono chi vi si avvicina: il nuovo arrivato è molto timoroso di farsi riconoscere nella vita sociale, nel lavoro o in qualsiasi altro posto non sia il gruppo e, non essendoci scopo di lucro o altri interessi di denaro, infonde un senso fiducia e di stima verso queste persone che si attivano gratuitamente. Poi con il tempo arriverà la gratificazione e l'umiltà avrà il sopravento anche su chi amava la ribalta e il protagonismo. Con la frequenza del gruppo e le esperienze dei più anziani di program-

ma abbiamo capito che il protagonismo fa male, perché crea ansia. L'anonimato di Alcolisti Anonimi aiuta a curarsi soprattutto nello spirito e fornisce quel cambiamento, che se anche sarà lento, è assicurato. Consapevoli della nostra situazione di ammalati, ma anche di persone che si autoaiutano a percorrere la strada della guarigione e a mantenerla. Questa nuova condizione sarà illuminata dal nostro potere superiore, attraverso la coscienza del gruppo e questo ci porterà alla tanto sospirata sobrietà. Portare il messaggio a chi ne ha bisogno è una cosa fantastica,

che arricchisce immensamente chi lo fa. Se poi viene anche raccolto e messo in pratica la gratificazione sarà ancora maggiore. Dare quello che si è ricevuto, come ci è stato donato, senza nessuna contropartita, fa crescere e rafforzare la nostra sobrietà. Questo fare del bene senza chiedere nulla in cambio è anonimato, è dare importanza ai principi dell'associazione e non alla nostra personalità, con umiltà e amore. Per informazioni sui 20 gruppi che si attivano in Verona e Provincia: 334.3952277 Luigi

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ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Un Centro di Formazione Professionale all’insegna dei valori.

I ragazzi con “l’intelligenza nelle mani” Una scuola che valorizza i giovani che hanno voglia di imparare facendo, utilizzando con entusiasmo le loro qualità che sono generalmente tecnico pratiche. Magari non amano particolarmente stare sui libri, ma sanno fare cose intelligenti, hanno appunto “l’intelligenza nelle mani”. Ne è stato un chiaro esempio l’inaugurazione all’Istituto Salesiano San Zeno di Verona in occasione della festa di Maria Ausiliatrice del sito a Lei

dedicato: un capitello attorniato da panchine per la raccolta nei momenti di preghiera interamente realizzato dagli allievi del Centro del marmo. «E’ uno dei tanti capolavori dei nostri allievi dice la direttrice Anna Trevisani - realizzato con competenze professionali che spaziano dalla lettura e interpretazione di progetti architettonici, all’utilizzo di macchine utensili a Controllo Numerico, alla finitura e posa in opera di manufatti di pre-

Il sito realizzato dagli allievi

gio. Il comparto del marmo ricerca giovani in possesso di conoscenza professionali approfondite, il lavoro non manca e tutti gli allievi hanno l’opportunità di farsi conoscere dalle aziende attraverso l’esperienza degli stage che effettuano durante il secondo e il terzo anno formativo. Spesso ricevono proposte di lavoro al termine del triennio e si inseriscono senza particolari difficoltà». Ma la scuola è anche trasmissione di valori. Gli allievi sono

Allievi in visita a Roma

seguiti anche nella loro crescita come persone, si presta particolare attenzione alle loro necessità, alle loro problematiche, ed è per noi fondamentale la collaborazione con le famiglie. «Nessuno viene lasciato indietro, tutti gli allievi che ne abbiano necessità possono usufruire di supporti per il recupero di abilità e competenze sia nelle materie culturali e scientifiche, sia nelle materie tecnico professionali - dice il Prof. Fincati, coordinatore delle classi -. Abbiamo visto spesso giovani, delusi da

precedenti percorsi scolastici iniziati e poi abbandonati a seguito di una o addirittura due bocciature, che attraverso la formazione professionale hanno ritrovato fiducia in se stessi e nel giro di poco tempo sono riusciti a diventare bravi e competenti, in grado di fare cose con grande professionalità. Siamo riusciti a trasmettere loro la passione per una professione nobile e legata alle tradizioni del territorio, tradizioni che hanno sposato l’alta tecnologia ormai presente in tutte le aziende».

pubbliredazionale

CRONACHE


Cronache CRONACHE

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PESCANTINA. Le dimissioni di Alessandro Reggiani. Le ragioni della sua scelta

Irrevocabili. Ora il Commissario «Da oltre un anno sto meditando le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Pescantina. Le motivazioni erano – e sono – da ricercare nella assoluta impossibilità di amministrare un Comune di oltre 17 mila abitanti, senza nessuna risorsa da destinare ad opere pubbliche, servizi, aiuti a chi è nel bisogno». Con queste parole Alessandro Reggiani si è rivol-

to nei giorni scorsi ai cittadini di Pescantina motivando le sue dimissioni da Sindaco, depositate l’8 maggio, a distanza di due giorni dal Consiglio comunale “infuocato” (6 maggio) che ha visto triste protagonista un intero Comune. In quella sede il Consiglio era chiamato ad esprimersi relativamente al progetto di bonifica della discarica di Cà Filissine: le

minoranze dal canto loro hanno presentato una mozione per bloccare il progetto stesso e uno stuolo di convenuti, tra cui anche mamme con bambini, ha fatto tutto il resto. Sono volate parole pesanti, tra fischi, messaggi scritti su lenzuola e striscioni e offese di vario genere. A parlare della situazione creatasi a Pescantina è Alessandro Reggiani stesso a cui dopo i 20

IL SINDACO DI MARANO INTERVIENE

«Il pericolo è gravissimo» Non c’è più tempo da perdere. Il percolato nella discarica di Pescantina sta continuamente aumentando. Ciò potrebbe provocarne la fuoriuscita sia per tracimazione che per incremento delle pressioni idrauliche sul fondo. La discarica è come un grande spugna dentro la quale si infiltrano le acque di pioggia che percolano nel corpo della discarica e si caricano di ogni sorta di inquinante. Il capping post mortem, ossia la copertura impermeabilizzante superficiale da fare alla fine della coltivazione, non è stato completato, perché la coltivazione non è stata completata mentre la discarica è stata posta sotto sequestro nel 2006: oggi le continue piogge stanno riempiendo il catino di acque che diventano inquinanti, inquinantissime, un vero e proprio veleno. C’è il rischio che esso esca per tracimazione e se ciò avvenisse si tratterebbe di un danno incalcolabile. Una discarica, finito lo scarico di rifiuti al suo interno, per decenni richiede di essere gestita perché al suo interno si creano temperature molto elevate, fino a 80-90 gradi, con formazione di gas, in altissime concentrazioni. Si tratta di metano esplosivo che, se non estratto, può far esplodere la discarica. Il pericolo di incendi in una discarica è all’ordine del giorno come è avvenuto alla discarica Bellolampo di Palermo l’anno scorso ove per un mese continui voli di Canadair hanno molto faticato a domare le fiamme. Il periodo di lavorazione di una discarica, mentre arrivano i rifiuti, deve generare importi in grado di sostenere anche tutte le spese per la gestione post mortem, per 20-30 anni. Quindi se una discarica lavora per 30 anni, deve generare somme utilizzabili per 60 anni, per coprire i costi di gestione durante la coltivazione ma anche durante il periodo successivo alla sua completa chiusura, per almeno altri 20-30 anni: ciò al fine di

Simone Venturini

rimuovere il gas che per decenni si continuerà a formare all’interno, per evitare che esploda e per rimuovere anche il percolato che anche se in minor quantità si continuerà a formare. Oggi sembra che nessuno sia in grado ed abbia le risorse per gestire questa fase e questo è molto preoccupante. E’ noto che le antiquate modalità con le quali è stata realizzata l’impermeabilizzazione sul fondo e sulle pareti della discarica, specialmente dei primi lotti, rendono la discarica vulnerabile. E' come un catino ove le pareti sono perforabili da ciò che invece dovrebbero contenere.Le alte temperature che all’interno si formano possono provocare la fessurazione dell’argilla di impermeabilizzazione e la lesione dei teli in polietilene. Ciò potrebbe provocare - ed anzi io temo che ciò sia già successo - in molti punti la rottura dell’impermeabilizzazione con conseguente dispersione del percolato in falda. Il percolato è uno dei peggiori veleni che possono inquinare le acque di falda. Le acque di pioggia che si infiltrano nel corpo della discarica dilavano i materiali vari che costituiscono i rifiuti e si caricano di ogni tipo sostanza, formando il percolato. Questo è un veleno, pericolosissimo. Se versato in un vasetto di fiori, potrebbe incenerirli nel giro di qualche ora. Adesso siamo di fronte al rischio che il percolato fuorie-

sca in grandi quantità dalla discarica e che questo raggiunga le falde ed anche l’Adige, non molto distante da lì ed in posizione depressa tale da costituire il naturale collettore dei deflussi di falda e dei contaminanti in essa contenuti. A Rovigo l’acqua dell’Adige è la principale fonte di approvvigionamento per gli acquedotti: un inquinamento serio dell’acqua dell’Adige sarebbe un pericolo gravissimo per la vita umana e per tutta la vita dell’ambiente fluviale, fauna e flora. Se ciò avvenisse, si tratterebbe di un danno immane, dalle conseguenze inimmaginabili. Occorre agire subito ed invece vedo tanti soggetti ostinati a dire no a tutto e senza una reale preoccupazione per quello che potrebbe accadere. La discarica è una bomba e qualcuno sta giocando con il fuoco. Ho apprezzato molto gli sforzi del sindaco Reggiani di trovare una soluzione ad un problema che lui ha ereditato da altri. Si è trovato di fronte a posizioni preconcette ed ideologiche, senza proposte costruttive. Sembra proprio che si voglia che il peggio accada e cioè che il percolato esca dalla discarica: questo è da irresponsabili. Mi auguro che il Prefetto, nell’individuare il commissario che prenderà in mano il Comune di Pescantina, possa affidargli pieni poteri per decidere i passi da compiere per arrivare alla rimozione del percolato. Dovrà avere pieni poteri per agire in fretta, non c’è tempo da perdere. Occorre ridurre l’altezza del percolato in maniera drastica: oggi le pressioni generate dagli elevati tiranti idraulici stabilitisi in discarica tendono a farlo uscire con danni e conseguenze gravissimi. Questa è la più grave emergenza ambientale dell’intera Provincia di Verona e forse del Veneto. Simone Venturini Sindaco di Marano di Valpolicella

giorni previsti – cioè il 28 maggio scorso - è subentrato un Commissario prefettizio, la dottoressa Rose Maria Mchinè. Sarà quest’ultima, a questo punto, a dover decidere in merito al progetto di bonifica, ora al vaglio della Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Cosa l’ha spinta verso queste dimissioni? «Di fatto a Pescantina non esiste più una maggioranza coesa, trasparente e in grado di governare, ma un gruppo di persone non più in grado di prendere decisioni, per paura di scontentare questo o quello…E’ chiaro ormai che ad un anno dalle elezioni comunali del 2014 una parte di Assessori e Consiglieri, sobillati da bugie e strumentalizzazioni da parte di gruppi politici mascherati da Comitati, non sono più interessati al bene della comunità. A tutto questo si sono aggiunti insulti, minacce e gravi atti intimidatori nei miei confronti, che non accetto. Non sono abituato a comportarmi da pusillanime e non intendo certo iniziare ora. Da qui la mia scelta di renderle irrevocabili: una delle condizioni per ritirare le dimissioni era quella di poter ottenere la nomina di un commissario ad acta per la discarica. Cosa che, dialogando col Prefetto e con il suo staff, ho appreso non essere possibile dal momento che una simile figura viene nominata solo ed esclusivamente in

caso di inadempienze da parte dell'amministrazione comunale, e non era il nostro caso». Come commentare il Consiglio comunale del 6 maggio scorso? «E’ stato a dir poco vergognoso ciò che si è verificato in quella sede: si è visto e sentito di tutto, ma ciò che più mi ha deluso è stato vedere strumentalizzati persino i bambini, usati come piccoli attori per teatrini indegni di un paese democratico. Su youtube girano video di bambini che, incitati dalle mamme stesse, piangono dicendo che non vogliono la discarica dietro casa loro, che non vogliono portare la mascherina per sempre. E’ inaccettabile che si possa arrivare a questi livelli!». …Ma passiamo al tasto più dolente dell’intera questione: la discarica e il relativo progetto di bonifica. «In tutta questa vicenda chi ci rimette maggiormente è Pescantina, un Comune che, a causa delle assurde prese di posizione di chi si ostina ad opporsi ad un progetto necessario, sta per essere annientato da un problema ambientale da risolvere nel più breve tempo possibile. Il progetto di bonifica, non ancora adottato dal Comune e in merito al quale io stesso ho sottolineato alla Commissione VIA alcuni punti critici su cui confrontarsi, è in fase di valutazione. A tutto questo si aggiunge un’ulteriore

Alessandro Reggiani

pericolo per Pescantina: se il progetto dovesse saltare, non solo Daneco – la società che gestisce l’impianto ndr – potrebbe rivalersi nei confronti del Comune dopo aver anticipato denaro per interventi realizzati durante questi anni di sequestro della discarica, ma anche la Provincia, per evitare il dissesto finanziario, si troverebbe costretta a chiedere indietro al Comune quei 5 milioni di euro stanziati in questi anni per lo smaltimento del percolato. Su questo penso che tutti debbano meditare seriamente. Concludo infine ringraziando tutti quei dipendenti comunali, amministratori e cittadini che in questi anni non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Ora ci prepariamo alla riscossa: non penso di ritirarmi dalla politica, ma di continuare il dialogo col paese e di cominciare quanto prima la campagna per le comunali del 2014. Nei giorni scorsi abbiamo aperto la sede e tutti gli attuali assessori sono a disposizione del pubblico per fare da tramite tra i cittadini e l'ente comunale. Il collegamento col territorio rimane in prima linea».

IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA

«Situazione preoccupante» E’ la preoccupazione a scandire le parole pronunciate dal vicepresidente della Provincia, Fabio Venturi, a pochi giorni dalla notizia delle dimissioni del sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani. L’amministratore provinciale non entra nel merito delle dimissioni in sé, piuttosto sottolinea il suo stato d’animo estremamente negativo relativamente a Cà Filissine e alle sorti della discarica stessa. «Sono molto preoccupato – afferma Venturi – per ciò che sarà di Cà Filissine e della popolazione di Pescantina. Con Alessandro Reggiani ho avuto negli scorsi anni motivi di scontro, ma soprattutto di incontro per cercare di raggiungere insieme quello che era il nostro unico scopo: risolvere un problema ambientale davvero importante. In questo momento ciò che alimenta la mia preoccupazione è che il Consiglio comunale di Pescantina si sia espresso a favore del ritiro

del progetto, l’unico esistente per la discarica…Oltre a questo non abbiamo nulla!». Due sono i problemi a cui si riferisce Fabio Venturi, uno sul fronte economico e uno sul fronte ambientale: «in questi ultimi cinque anni la Provincia ha destinato 5 milioni di euro a favore del progetto per la discarica di Pescantina – precisa Venturi -: se il progetto venisse veramente ritirato saremmo costretti dalla Corte dei Conti, per evitare il danno erariale, a chiedere indietro questa somma al Comune, il quale, inutile dirlo, verrebbe a trovarsi in serie difficoltà. Non parliamo poi della problematica ambientale che incombe: in assenza di un progetto definito la discarica non viene dissequestrata. Possono essere fatti molti altri progetti, più belli, meno belli, più o meno efficaci di quello proposto, ma ritirare un progetto senza averne già un altro è assurdo. Come si farà a bonificare il sito? Il

Fabio Venturi

percolato – continua Venturi allarmato - ha raggiunto livelli altissimi e l’area va bonificata quanto prima: lo dice anche la sentenza! A questo punto non rimane che attendere i primi giorni di giugno, entro i quali si saprà se il progetto verrà ritirato o meno. Ciò che auspico è che chi si occuperà della gestione del Comune, prima di prendere qualsiasi decisione, valuti attentamente la questione sotto ogni aspetto».


CRONACHE

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VALPOLICELLA BENACO BANCA. Approvati i bilanci 2012

Risultati positivi e nuovo Consiglio L’Assemblea dei Soci di Valpolicella Benaco Banca ha approvato i bilanci riferiti all’esercizio 2012 e relativi alle due Banche (Banca della Valpolicella e Benaco Banca) che dal 1° gennaio 2013 si sono fuse. Per entrambe risultati positivi; presentando nel dettaglio i numeri al 31 dicembre 2012 il Presidente Gianmaria Tommasi e il vice Presidente Franco Ferrarini commentano con soddisfazione quanto emerge dai dati di bilancio giudicandoli favorevolmente soprattutto perché ottenuti in un contesto economico che risente del perdurare di una crisi sempre più profonda. «Anche nel 2012 si sono dovute affrontare situazioni difficili – ha detto il Presidente - che riguardano sia le imprese sia le famiglie ma, pur nella necessità di operare con prudenza e di elevare le soglie di attenzione, si è agito puntando a non perdere di vista le reali necessità della nostra clientela». «Il

nostro impegno si è concentrato soprattutto verso aziende e famiglie in difficoltà – ha aggiunto il Vice Presidente - grazie anche al rinnovo di linee di credito ad hoc, sostenute da collaborazioni ed accordi “anti crisi” sviluppati con Enti ed Istituzioni regionali e nazionali». I volumi gestiti presentano un andamento complessivamente crescente: • Raccolta Diretta Indiretta pari ad euro 449,4 milioni segna un aumento del 5,87% • Impieghi alla clientela

ammontano ad euro 295, 3 milioni in crescita dello 0,95%% • Margine di interesse ammonta ad euro 8, 7 milioni (+ 1,63%) • Margine di Intermediazione si attesta ad euro 14,7 milioni (+12,17%) • Utile d’esercizio: 1,4 milioni di euro. • I crediti deteriorati lordi sul totale crediti ammonta al 4,48% del totale inferiore alla media regionale che si attesta al 21,44% Risultato economico in linea con gli esercizi precedenti pur avendo provvedu-

to in via prudenziale ad effettuare accantonamenti superiori al passato. L’assemblea ha votato all’unanimità anche il Consiglio di Amministrazione in carica per i prossimi tre anni, composto da Gianmaria Tommasi (Presidente), Franco Ferrarini (Vice Presidente), Andrea Aldrighetti, Carlo Giuseppe Bellorti, Ermano Cristanelli, Marco Dall’Ora, Massimo Ferrarin, Dante Micheli, Silvio Ottonelli, Cecilia Tomasi, Andrea Giovanni Zanetti, Cinzia Lisetta Zanetti e Roberto Zuliani.

E’ stato poi eletto anche il Collegio Sindacale, composto da Giuliano Salandini, Clemente Ballarini e Gian Paolo Ranocchi. All’Assemblea ha partecipato, in rappresentanza della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, il direttore generale Maurizio Bragato, che ha espresso giudizi positivi sui dati presentati e raggiunti e sull’operazione di fusione. «Non ci siamo limitati e non

ci limitiamo a finanziare quello che i soci e i clienti fanno, ma vorremmo promuovere il “fare”, “stimolare l’intraprendenza” perché Valpolicella Benaco Banca vuole essere una “via d’uscita dalla crisi” per tante famiglie ed imprenditori – concludono Tommasi e Ferrarini -. Ecco perché ci siamo messi assieme, perché crediamo che “l’unione faccia veramente la forza”, che le vie dell’economicità e efficienza si percorrano meglio e con più risultati in due perché crediamo che la cultura “del fare assieme” della “cooperazione tra soggetti economici” sia una prospettiva alla quale anche i nostri soci e clienti devono guardare con favore. Dalla crisi si esce tenendo duro, lavorando sodo, inventando percorsi nuovi, cambiando modi di fare, collaborando e cooperando».

SANT’AMBROGIO

Scuola Paolo Brenzoni nel segno dell’arte e della scultura Un’altra annata positiva nel segno dell’arte e della cultura per la scuola d’arte «Paolo Brenzoni» di Sant’Ambrogio di Valpolicella, fondata nel 1868. Nell’anno 2012-2013 la scuola è stata frequentata da circa 150 allievi, fra cui numerosi alunni delle scuole elementari e medie che hanno partecipato a specifici corsi di disegno. La settimana dell’arte è ruotata attorno alla figura dello scultore Mario Salazzari (1904-1993) che diresse la scuola d’arte ambrosiana dal 1947 al 1950. «Il percorso artistico del grande scultore veronese - ha spiegato Beatrice

Mariotto, direttore della scuola d’arte - è stato al centro di un’intensa serata presentata dalle storiche dell’arte Sabrina Baldanza e Camilla Bertoni con l’introduzione dell’architetto Libero Cecchini. Era presente il dirigente dei Musei d’Arte e Monumenti di Verona, la dottoressa Paola Marini, complimentatasi per i lavori esposti. Anche il Museo di Castelvecchio ha partecipato con l’opera “Tacchino” e il Comune di Verona ha patrocinato la settimana d’arte. Un grazie va alle imprese ambrosiane che collaborano con noi, al Lions Club Valpolicella e

LE PREMIAZIONI La giuria, presieduta dallo scultore e pittore Sergio Sorgini, composta dal pittore e critico Leonardo Guardalben e dai docenti dei corsi Laura Poffe (pittura), Iva Recchia (disegno figurativo e laboratorio creativo), Renzo Garibaldi (modellazione plastica), Federica Casanova (mosaico), Matteo Cavaioni (scultura) ha conferito le targhe per le migliori opere ad Albino Molinaroli (disegnolaboratorio creativo), Paolo Triberti (pittura), Isabel Maria Toro Galisteo (mosaico), Illario Busato (modellazione plastica), Argentino Boscolo (scultura del marmo). Segnalazioni di merito sono state conferite a Maria Grazia Cotroneo (disegno figurativo), Valeria Venturini (pittura), Irene Mozzo (mosaico), Manuele Mocci e Marco Salzani (scultura della pietra), Ernesto Pisani e Liliana Pascoli (modellazione plastica). Per informazioni sulla scuola d’arte www.scuoladartebrenzoni.it.

alla Fondazione Sant’Ambrogio Promozione Pietra Naturale che ogni anno ci sostengono». Altro appuntamento importante si è svolto col critico letterario Paola Azzolini che ha presentato “Le amiche della libertà nella Verona del Risorgimento – Caterina Bon Brenzoni e Nina Serego Alighieri”, donne della Valpolicella che, all’interno dei salotti nelle loro ville di Sant’Ambrogio e Gargagnago, composero novelle e poesie che spesso assunsero importanza civile e patriottica. Il direttore della scuola ha presentato alcuni progetti futuri: la sistemazione dell’ultimo tratto della “marogna” all’ingresso del borgo di San Giorgio e che circonda il cortile della Brenzoni, la realizzazione di una Via Crucis da collocare presso il cimitero di San Giorgio, che

racconterà la storia faticosa degli scalpellini ambrosiani, soggetti che nell’opera

Beatrice Mariotto

saranno presenti accanto alla figura di Cristo. Non ultima la richiesta, di una

sede amministrativa per la scuola. Massimo Ugolini


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L’ASSOCIAZIONE. Da vent’anni Renato Lelli offre assistenza

“Genitori separati” Un aiuto concreto Da 20 anni offre assistenza a genitori separati, in particolare i papà, attraverso l’associazione genitori separati per le pari potestà di Verona (AGSPP) di cui è presidente. Lui è Renato Lelli, che traccia un bilancio di questi due decenni riflettendo sulla situazione attuale. Qual è il suo stato d’animo in questo momento? «Mi sento profondamente affranto, sofferente e deluso nel vedere scene tanto crudeli. Dopo anni di lotte contro i ciclopi a colpi di petizioni parlamentari articoli di giornali convegni, cos’è cambiato in tema di famiglia? Un bel niente! Siamo rimasti al tempo dell'australopiteco. Ho sempre denunciato che la soglia di attenzione era abbondantemente superata e bisognava prendere provvedimenti urgenti per colmare questa catastrofe sociale, ma...niente! E adesso paghiamo gli errori politici. Luigi Preiti l'attentatore di Palazzo Chigi, ha chiesto delle condizioni dei carabinieri e quando ha saputo che per uno dei militari dell'Arma, altro papà, le condizioni erano molto gravi ha cominciato a piangere e la disperazione non ha avuto quasi più limiti. Chi lo ha visto, in queste ore, riporta in modo univoco il grado di grande prostrazione. Al suo difensore ha ribadito il suo pentimento e detto che "voleva farla finita". Un padre disperato…non pazzo. La poca visibilità politica e lo scarso supporto dalle istituzioni

porta questi papà a contattarmi quasi quotidianamente, anche solo per sentire una parola amica e di conforto; ecco perchè offro volentieri assistenza gratuita e cerco di avvalermi di aiuti legali con gratuito patrocinio». Cosa lamentano i padri separati al giorno d’oggi? «I nuovi padri lamentano la sofferenza nel diritto di visita, molto spesso si trovano con grossi problemi economici. Anche a causa della crisi economica generalizzata spesso hanno perso il lavoro e con esso i mezzi sufficienti per vivere dignitosamente, dovendo provvedere da soli non solo al proprio sostentamento ma anche a quello della ex moglie e dei figli: non sanno più come fare. Le istituzioni dicono che gli aiuti ci sono e sono quelli per i poveri. Nessuno però considera che l’edilizia agevolata molte volte per i papà separati non è accessibile, perché il reddito di partenza è nella media e non viene fatta una verifica per capire quanto rimane delle entrate una volta tolti gli assegni di mantenimento, gli alimenti e l’affitto di una seconda casa dopo che la prima è stata assegnata alla ex moglie. Questa situazione ha creato così un tracollo economico psicologico di disperazione non indifferente per l’uomo che, pur avendo in maggioranza una normale busta-paga, spesso si vede costretto ad optare per

Renato Lelli

situazioni di fortuna, è costretto a dormire in macchina e a fare la fila, ogni giorno, per un piatto caldo alla mensa della Caritas. Non parliamo poi di chi ha già perso il posto di lavoro». E allora che fare? «Il prevenire, preservare e salvaguardare che, in aeronautica militare e' parola d'ordine per l'ottimo sistema funzionale…Ma dov'è finito in questa nostra Italia ormai così sfigurata? Questi papà perdono tutto. Diventa una situazione insostenibile, una delirante e disperata realtà che traghetta, per forza di cose, tanti papà ad atti inconsulti ed addirittura, per chi non resiste, anche al suicidio. Tutti questi argomenti, in questi anni, li ho voluti depositare come petizioni parlamentari, alle relative commissioni, ma a tutt'oggi sono ancora ferme». AGSPP SOS: 348. 8583860; 346. 9432579

IL CONCORSO

Veronica è Miss Valpolicella

Gruppo delle ragazze che si sono distinte, al centro Veronica Bissoli eletta “Miss Valpolicella 2013”

Schiera di bellissime in gara al “The Shout” di Domegliara. Sulla passerella, appositamente allestita, hanno sfilato ben 29 modelle, per la terza selezione del concorso di “Miss Provincia di Verona”, collegato a “Miss Mondo Italia”. Ad avere la meglio è stata alla fine Veronica Bissoli, 18enne di Verona, eletta “Miss Valpolicella”. La giovane studentessa, con il titolo conseguito, si è garantita il passaggio alla finale, prevista a inizio autunno, del concorso che premia l’avvenenza e la simpatia delle ragazze veronesi. La giuria, ha poi assegnato

altri otto riconoscimenti: Annabianca Albertini, 15enne di Mezzane di Sotto si è distinta come “Fashion Girl”; Laura Dal Santo di Villafranca e Vian Rasol di Cavaion, 16enni, gratificate rispettivamente con i titoli di Sport Girl e Model Girl; Rosangela Perrone, 17enne di Cerea, si è meritata la fascia di Show Girl, tutte studentesse. Cristina Prepelita, 20enne, estetista di Bussolengo e Serena Mizzon, 21enne, impiegata di San Giovanni Lupatoto, hanno ricevuto nell’ordine i titoli di Cover Girl e Talent Girl. In una gara di bellezza che

si rispetti non poteva mancare un elogio alle gambe più belle: la fascia di Miss Gambe in Primo Piano è stata così assegnata a Barbara Bogdanich, 17enne, studentessa di San Martino Buon Albergo. Studentessa anche Francesca Favali, 16enne di Castel d’Azzano, divenuta Miss Futura, riconoscimento che premia la più carina e frizzante tra le giovanissime in gara. «Non disperi chi, in questa occasione, non ha potuto partecipare – affermano gli organizzatori -. A breve sono previste altre tappe, chi volesse iscriversi chiami il 348.0805628».


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SANT’AMBROGIO. La pecora Brogna protagonista dell’ultima serata della rassegna

Cucina e cultura unite a I venerdì del Covolo Si è conclusa lo scorso venerdì 17 maggio la rassegna “I venerdì del Covolo” promossa dal ristorante enoteca Al Covolo di Sant’Ambrogio di Valpolicella e dallo SNODAR – Sovrano e mobilissimo ordine dell’Antico Recioto -. Diverse sono state le Confraternite che si sono avvicendate nelle serate di venerdì presso il ristorante ambrosiano: dall’asparago al gorgonzola, dal baccalà a molti altri prodotti regionali tipici sono stati infatti i protagonisti delle cene proposte dallo chef Andrea ai commensali che hanno aderito con entusiasmo alle serate culturali. E la serata conclusiva del 17 maggio è stata dedicata ad un prodotto molto particolare: la pecora Brogna, razza della Lessinia che la neonata associazione per la promozione e la tutela della pecora Brogna, presieduta dall’allevatore Massimo Veneri, sta cercando di salvaguardare. «Il nostro scopo – ha affermato Massimo Veneri intervenendo durante la piacevole serata – è distinguere la pecora Brogna, che nel 1.300 era molto apprezzata in particolare per la sua pregiata lana, dalle altre razze di pecore. Circa 1500 sono i capi che, in Lessinia e nel veronese, vengono allevati naturalmente – e i cui agnellini si nutrono solo di latte materno -. La nostra Associazione, nata la scorsa estate, sta cercando di valorizzare la pecora Brogna incentivandone il suo allevamento. Da parte nostra inoltre ci siamo messi alla ricerca di ristoratori che potessero proporre all’interno del loro menù anche la pecora o l’agnello, valorizzando la razza Brogna, utilizzan-

done tutte le parti, dalle frattaglie alle costolette, dal carrè alla spalla». Ed è a questo appello che Adelino Molinaroli e il figlio Andrea del ristorante Al Covolo di piazza Vittorio Emanuele hanno risposto con entusiasmo, proponendo un menù, “Dal pascolo alla tavola”, interamente a base di pecora Brogna: tortelli ripieni di agnello brasato al burro e timo, agnello di pecora in tre cotture, arrostito, grigliato e rosolato in burro e timo. La cena del 17 maggio, data la speciale occasione, è stata accompagnata dai vini dell’azienda agricola Le Bertarole, e ha visto inoltre debuttare l’antipasto a base di polenta e frattaglie. «Da agosto 2012 abbiamo messo a menù i piatti a base di pecora – ha affermato Adelino Molinaroli, uno dei primi ristoratori ad aderire all’associazione – e da allora il successo registrato è notevole. Grazie a questo

percorso intrapreso intendiamo valorizzare la pecora Brogna, promuovendo al tempo stesso il Parco della Lessinia e legandola al territorio. Il tutto attraverso piatti genuini e sani». Ed è stato proprio sull’aspetto della salute che si è soffermata Antonella Bampa, fiduciaria della Condotta di Verona di Slow Food, sottolineando come lo slogan di Slow food stesso “cibo buono, pulito e giusto” si rispecchi perfettamente nei progetti portati avanti dall’associazione per la Pecora Brogna: «Trovare professionisti che propongano una cucina di questo tipo – ha infatti affermato – è davvero importante. Dobbiamo iniziare a pensare che ogni nostro atteggiamento nei confronti del cibo va ad influire sulla nostra salute: non si può pensare di sacrificare la qualità del cibo, non tanto per il suo sapore, quanto per il nostro benessere».

13 SANT’AMBROGIO. La mostra di Mario Dalla Fini è aperta fino al 16 giugno Continuerà fino al 16 giugno la mostra culturale di pittura di Mario Dalla Fini. Ad ospitarla la Pieve di San Giorgio Ingannapoltron a Sant’Ambrogio che rimarrà aperta ai visitatori nei giorni feriali e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 20.00. L’esposizione è interamente dedicata alle opere di Mario Dalla Fini che si distingue per il suo particolare mondo e la sua creatività che spazia dalla pittura alla scultura, fino ad arrivare a semplici oggetti dipinti a mano. Nato a Badia Polesine nel 1935, Dalla Fini vive e lavora a San Pietro in Cariano, e ha compiuto i suoi studi all'Accademia delle belle arti Cignaroli della città scaligera. Da anni si dedica a materiali poveri quali il legno e il sasso con cui riesce a produrre piccoli e grandi capolavori. La sua pittura si caratterizza per i toni sobri e soffusi, che esprimono un senso di malinconia per il tempo passato. Una sorta di nostalgia che si può leggere anche negli occhi dell'artista, mentre spiega i soggetti delle sue opere - uno scarpone, una bicicletta d'altri tempi, una fetta d'anguria - tutti oggetti che tendono a simboleggiare una vita intensa e serena. Nella sua opera vive il ricordo di quando uomo, natura e animali vivevano in perfetta armonia e vigeva ancora la legge del villaggio.


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BURE. Don Francesco Murari taglia un bel traguardo

VOLLEY LIBERTAS

Venticinque anni di ordinazione

Il torneo di Riccione

E’ stato un traguardo festeggiato all’insegna della gioia quello che ha visto protagonista don Francesco Murari, parroco di Bure nei giorni scorsi. Il mese di maggio 2013 per lui, nato a Negrar il 6 giugno 1960, ha rappresentato infatti una tappa importante nella sua carriera: il 25° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Una ricorrenza, questa, celebrata nell’arco di una “tre giorni” ricca di impegni, dal 24 al 26 maggio, nei quali don Francesco ha festeggiato accanto ai giovani e alle comunità in cui ha svolto il suo Ministero, Arbizzano, Bussolengo, Valeggio sul Mincio, Cherubine e ovviamente Bure. Don Francesco, ci parli della sua vocazione? «Dopo aver percorso l’itinerario della scuola dell’obbligo mi sono iscritto a ragioneria presso l’Istituto di San Pietro in Cariano, conseguendo il diploma nel 1979. Dopo alcune esperienze lavorative entravo nel seminario Maggiore di Verona nel 1982. La mia vocazione è maturata nel corso degli anni, prima come un semplice desiderio, poi come un’attrazione irresistibile alla quale non si poteva dire di no». I suoi primi passi li ha mossi proprio ad Arbizzano… «Ad Arbizzano ho trovato il primo ambiente accogliente, le prime esperienze pastorali e specialmente la guida saggia e illuminata dell’allora Parroco don Carlo Tezza. Ho celebrato la mia prima Messa nel maggio del 1988 con la presenza di tutto il paese, dato che da ben 35 anni non c’era più stato un sacerdote novello» Cosa ricorda con maggior intensità di quei giorni? «E’ stata un’esperienza indimenticabile, tutto mi sembrava incredibile: ero diventato un ministro di Dio! Non ho trattenuto le lacrime davanti alla mia famiglia, pensando che da quel momento in poi la mia vita sarebbe radicalmente stata diversa». Dove ha trascorso questi 25 anni? «Ho trascorso i primi sette anni da giovane curato nella Parrocchia di Santa Maria Mag-

Don Francesco Murari 25 anni fa con la madre

giore in Bussolengo; ne sono seguiti quattro nella Parrocchia di Valeggio, uno in città a San Luca, otto come parroco a Cherubine di Cerea ed ora qui, a Bure. Tutte esperienze che hanno lasciato il segno, tante le persone incontrate, molte le vicende liete e tristi condivise con la gente che mi era stata affidata». Che dire quindi di questi 25 anni? «Raggiunti i 25 anni di Sacerdozio, ringrazio innanzitutto il Signore per avermi chiamato a così grande responsabilità; ringrazio tutte le persone che hanno incrociato il mio cammino. Spero di poter servire la Chiesa ancora per molto con l’entusiasmo del primo giorno. Mi piace definirmi come il Papa Francesco desidera che sia il pastore: “Qualcuno che va incontro alla gente”».

Grande successo anche in questo 2013 per il consueto appuntamento a Riccione con il 16° Torneo di volley misto e l’8° torneo di calcio a 5 maschile organizzato dalla San Floriano Volley Libertas. 250 giovani della Valpolicella e provincia il 17, 18 e 19 maggio si sono incontrati sotto rete con squadre di pallavolo miste e squadre di calcetto che si sono sfidati su campi di erba sintetica lungo le spiagge della riviera Romagnola. Dopo la presentazione dei tornei in spiaggia ove in spiaggia e alcune ore serali passate in compagnia, i ragazzi si sono dati appuntamento il sabato mattina per l’inizio degli incontri di pallavolo e calcetto presso gli impianti sportivi del comune di Riccione, per proseguire nel pomeriggio dopo pranzo con le fasi semifinali. La domenica mattina si sono svolte le finali con premiazioni. «Le giornate – affermano Marco Padovani, Presidente San Floriano Volley Libertas Verona e consigliere provinciale Centro Sportivo Libertas Verona, e Alessio Treccani, vice presidente - si sono rivelate ricche di eventi, in sintonia con la volontà dello staff che intende dare la possibilità ad ogni giovane che vi partecipa di divertirsi, conoscersi e trascorrere tre giorni sotto l’aspetto dell’aggregazione, relax, sport e divertimento. E’ stata una grande soddisfazione per tutto lo staff vedere un numero così

Un fine settimana, quello trascorso a Riccione, che ha coronato un’annata di successi “in campo” per il San Floriano Volley Libertas, le cui quattro squadre iscritte ai campionati del centro sportivo italiano che scendono sul parquet nei pomeriggi e sere durante la settimana, hanno ottenuto ottimi risultati: «la squadra femminile – affermano ancora il presidente Padovani - ha visto la partecipazione di nuove atlete provenienti da diverse società, la squadra maschile ha svolto un buon campionato. Non di meno il settore giovanile a cui teniamo molto, allenato da Egle e Chiara, per la juniores mentre il minivolley, seguito da Maria e Samuel, ha visto un elevato numero di iscrizioni. Quest’anno siamo riusciti ad iscrivere al campionato una squadra amatoriale formata da almeno due donne in campo. Con tutte queste squadre riusciamo a soddisfare tutte le età di giovani che vogliono fare parte della nostra associazione. Per questo ringrazio la disponibilità e la passione degli allenatori e collaboratori per il loro impegno». Per informazioni: Alessio 347.7965772 Marco 347.1226688 alto di partecipanti prendere parte a questa importante manifestazione sportiva. Un ringraziamento speciale va all’intero staff che da alcuni mesi ha collaborato per la buona riuscita di questa manifestazione. In particolare vogliamo ringraziare tutte quelle persone che in qualche modo mettono a disposizione gratuitamente tempo e passione per portare avanti questa realtà in Valpolicella nata 20 anni

fa. Un grazie va anche al Centro nazionale sportivo Libertas, al Centro regionale Libertas dell’Emilia Romagna, al Centro provinciale Libertas di Verona, a Paolo Chiavica, presidente provinciale di Verona, e a Tullio Murari, consigliere nazionale. Grazie infine a tutti quegli sponsor e cantine che credono in quello che facciamo mettendoci a disposizione il materiale per le nostre attività».

STRADA DEL VINO VALPOLICELLA

Le App per tenersi informati Sono stati presentati a Villa Amistà a Corrubbio di Negarine gli strumenti innovativi tecnologici realizzati dalla Strada del Vino Valpolicella per la promozione del territorio. «Si tratta di applicazioni informatiche di nuova generazione, meglio conosciute come App - ha spiegato Alberto Aldegheri, presidente della Strada -. Consentiranno di visualizzare sui propri sul proprio smartphone o tablet gli inediti percorsi alla scoperta

della Valpolicella». I progetti, finanziati dai soci della Strada con il contributo di Avepa in un progetto del Gal Baldo Garda, sono stati elaborati in quasi due anni di ricerche. Il vicepresidente della Strada, Patrizia Begnoni, ha chiesto ai soci «di metterci al corrente di nuovi contenuti per arricchire le App». Cristina Mariani, coordinatrice della Strada, col supporto della società Proxys, ha spiegato le applicazioni: la prima deno-

minata “Itinerari in Valpolicella”, è già scaricabile con tre percorsi culturali; la seconda applicazione, denominata “Strada del Vino Valpolicella”, sarà ultimata a breve e conterrà le informazioni relative ai soci della Strada. Gli itinerari saranno visibili anche sul nuovo totem informatico, postazione in piazza Vittorio Emanuele a Sant’Ambrogio. Per informazioni: www.stradadelvinovalpolicella.it. M.U.

Alberto Aldegheri (al centro), Cristina Mariani, (a sx), Patrizia Begnoni,(a dx)

CASTELROTTO / CONCORSO DI PITTURA

Visi e colori della Valpolicella Alla presenza delle autorità e di numeroso pubblico è stata inaugurata lo scorso mercoledì 24 aprile a Castelrotto l’11° edizione del concorso di pittura Visi e colori della Valpolicella. Il teatro parrocchiale del paese – sala don Giorgio Maccaccaro - ha ospitato l’evento durante il quale una qualificata giuria composta da Mara Isolani, pittrice e critica d’arte, Carlo Caporal, critico d’arte, Adriana Zaccaria, insegnante d’arte, Sergio Filippini, segretario, ha procla-

mato i vincitori. Il primo premio è stato assegnato a Maria Grazia Bonomi di Rovere Veronese, il secondo premio a Nadia Nicolini di Erbezzo. Terza classificata Anna Maria Dal Pezzo di Negrar, quarta Alessandra Giunta di Verona, quinta Paola Bazzani di Corrubbio. Un premio speciale è stato assegnato a Natalia Curdova della scuola d’arte di S.Ambrogio di Valpolicella, di origine russa. «Questo concorso, anno dopo anno – affermano gli organizzatori

con soddisfazione - aumenta il suo interesse per numerosi artisti, per il luogo e il tema proposto sulla Valpolicella, con la sua bellezza e la sua panoramicità». Il concorso, presentato da Giancarlo Peretti, è stato promosso da Guida di Verona e Provincia, con il patrocinio del comune di San Pietro in Cariano, del Comitato provinciale Pro loco, della II Circoscrizione del comune di Verona, del gruppo La Genziana, dell’UNCI Cavalieri d’Italia e dell’Officina Agli Angeli.


CFP Tusini: la parola ad alunni e genitori A volte le testimonianze parlano più di qualsiasi altra cosa...Pubblichiamo di seguito i pareri di alcuni Genitori e allievi del CFP Tusini di Bardolino. I GENITORI “Il Tusini mi piace, perché è una scuola impostata su delle regole e sull’educazione. Le regole e le chiare impostazioni date vengono osservate da mio figlio non solo a scuola, ma anche a casa e nella vita di tutti i giorni. Mio figlio, chiuso e timido, aveva proprio bisogno di un’impostazione così, soprattutto in un’età così difficile e al Tusini ha trovato l’equilibrio giusto. Molto importante per lui è anche la figura del tutor. Per mio figlio il Tusini è una famiglia. Apprezzo molto gli sms di promemoria che inviate, perché mi permettono di sapere sempre cosa succede a scuola, le telefonate in caso di assenza, il modo in cui sono strutturati i colloqui. Se dovessi dare un punteggio al Tusini da 1 a 1000, darei 1000”. Sig.ra Signorini, mamma di F.B.(1A - A.F. 2012-2013) “Sono molto contenta del CFP Tusini perché i ragazzi sono molto seguiti. Mio figlio è nel settore meccanico e proprio in questi giorni, in cui sta facendo lo stage, viene a casa contento e felice, perché riesce a capire quanto gli viene richiesto e anche a svolgerlo e si rende conto che è grazie a quanto gli viene insegnato in laboratorio a scuola. L’insegnamento della meccanica al Tusini lo considero molto valido e di questo si sta rendendo conto anche mio figlio. Al Tusini si respira un bel clima e lo staff degli insegnanti dimostra di essere molto valido e ne ha il completo controllo. Il tutor è una figura davvero unica. La Direzione e la segreteria sono fondamentali e funzionano alla perfezione. Si vede che ciò che viene trasmesso è ciò che hanno dentro. Consiglierei a tutti questa scuola”. Sig.ra Gaiga, mamma di S. B.(2A - A.F. 2012-2013) “Mio figlio viene da un altro Istituto Superiore, dove ha fatto il primo anno con risultati negativi. Quando è venuto al Tusini si è trovato subito bene. È contento di venire a scuola e si vede proprio che frequenta volentieri. Sono contenta del CFP Tusini, perché offre la possibilità di avere diverse ore di manualità grazie ai laboratori. Mio figlio non è molto portato per la teoria, ma è più propenso alla pratica e qui si trova benissimo. La gestione degli insegnanti è ottima e i

professori hanno un buon rapporto con gli allievi e con i genitori, con cui sono sempre in contatto e verso i quali sono sempre attenti e disponibili”. Sig.ra De Massari, mamma di E. B. (2A - A.F. 2012-2013) “Sono contento che i miei figli vengano a scuola qui perché sono seguiti dagli insegnanti, dalla direzione, dalla segreteria, da tutto lo staff. Mi piacciono tanto i colloqui, dove si vede che i professori sono responsabili nei confronti dei ragazzi e vogliono solo il meglio per loro. Sono contento di questa scuola, perché è sempre in contatto con i genitori. Consiglierei volentieri ad altri di venire qui”. Sig. A. B., papà di I. B. (3A - A.F. 2012-2013) e di T. B. (1B – A.F. 2012-2013) GENITORI DI EX ALLIEVI “Sono stata molto contenta del Tusini, perché era la scuola giusta per mio figlio. Era partito fin dalla terza media con l’idea di frequentare meccanica al Tusini, poi, chissà perché, ha voluto frequentare l’Istituto Tecnico a Verona con gli esiti negativi che sappiamo. Quando è venuto lì, ha capito che era quella la sua strada. Il Tusini era la scuola adatta a lui. Sono rimasta molto contenta degli insegnanti. La direzione e la segreteria lavorano in modo perfetto. Consiglierei proprio di venire a scuola lì. La meccanica è davvero ideale al Tusini”. Sig.ra Rossi, mamma di M. M. (3A - A.F. 2010-2011 e terzo classificato prova di matematica al Concorso Nazionale Cnos). “Sono stata contentissima della scuola, perché, innanzitutto, è una scuola seria. Il team dei professori si è sempre dimostrato molto vicino alla famiglia e attento ai problemi. C’è sempre tanta comunicazione con le famiglie e gli insegnanti sono molto seri con gli allievi. La Direzione e la segreteria sono sempre state molto efficienti. Inoltre, è sempre stata trasmessa una grande serenità di fondo. Mio figlio sta ora frequentando la quinta di un Istituto Superiore e lo scorso anno è stato sulle pagelle d’oro. Ricorda sempre con nostalgia e simpatia il Tusini. Consiglierei decisamente questa scuola!”. Sig.ra Lanzoni, mamma di M. D. T. (3B – A.F. 2010 – 2011) GLI ALLIEVI “Mi piace questa scuola perché a ricreazione si può giocare a ping-pong, a calcetto oppure a calcio nei vari campi. Si lavora molto bene in laboratorio. Inoltre, la scuola si trova in

un bellissimo posto tranquillo con vista lago. Consiglierei a tutti di iscriversi in questa scuola”. T. A. (1A - A.F. 2012 - 2013) “Mi piace questa scuola soprattutto per i laboratori, dove si lavora bene, perché in questa scuola ti fanno imparare il lavoro. Con gli insegnanti mi trovo bene, perché riesco a capire e a seguire quando spiegano. L’ambiente, inoltre, è accogliente. Consiglierei proprio a chiunque di iscriversi in Direttrice CFP questa scuola”. Speranza Gandolfi G. O. (1A - A.F. 2012 - 2013) “Mi piace questa scuola perché ha tante ore di laboratorio, dove gli insegnanti ti fanno lavorare bene ed anche troppo. Insomma, preparano bene. Mi trovo molto bene con gli insegnanti. La scuola è proprio bene organizzata”. D. B. (1C – A.F. 2012 – 2013) “Mi piace molto questa scuola. Avevo fatto il primo anno in un istituto superiore di Verona, ma era tutta un’altra cosa. Qui mi sono trovato subito bene, perché è un ambiente accogliente. L’autobus arriva direttamente nel cortile della scuola e dallo stesso cortile riparte per il ritorno ed è molto comodo. A ricreazione si può giocare a calcio o ai vari giochi che ci sono sotto il porticato. Gli insegnanti sono simpatici e spiegano bene. Consiglierei di iscriversi a questa scuola perché è impostata molto bene”. M. C. (1A - A.F. 2012 – 2013) “Sono proprio contento di questa scuola. Ciò che la distingue è soprattutto la concretezza e l’applicazione nel mondo del lavoro. Mi piace la praticità nello studio, cioè l’impostazione molto tecnica ed applicativa. Gli insegnanti sono tutti molto bravi e preparati e con loro mi trovo bene. Inoltre, Direzione e segretaria lavorano, secondo me, in modo perfetto”. F. R. (3B – A.F. 2012 – 2013)


CRONACHE

Giugno 2013

NEGRAR. Il sindaco Dal Negro parla di Imu, servizi, viabilità e Piano degli Interventi

«Situazione complicata ma non impossibile» Tempi duri per i Comuni…«Tutto è molto difficile, il legislatore molto incerto, IMU prima casa, Tares, Patto di stabilità non consentono di fare il bilancio». A completare la frase è il sindaco di uno dei comuni della Valpolicella che mai come in questo momento si è trovato al centro di attacchi e lamentele, Negrar. Il sindaco, Giorgio dal Negro, cerca quindi di fare ulteriore chiarezza, aggiornando la cittadinanza sulle ultime novità. «A Negrar ci sono problemi di bilancio, economici, urbanistici…Ma qualcuno cerca di far passare un messaggio negativo. Non è così! E’ dura, ma non impossibile, anzi, forse vediamo la situazione sotto una buona luce – continua Giorgio Dal Negro -. Il debito è diminuito di oltre 12 milioni di euro e nel 2013 scenderà di altri 2 milioni. Il comune ha un consistente avanzo di esercizio pari a 2.782.000 di euro dei quali 1.074.000 di euro derivati da alienazioni. Il recupero dell’evasione fiscale a tutto il 2008 è pari a 622.000 euro».

Parliamo di tasse… «L’IMU è diminuita quest’anno di un punto tanto sulla prima quanto sulla seconda casa e il cittadino verserà circa 900.000 di tasse IMU in meno e poi molte agevolazioni sulla seconda casa a figli, genitori, fratelli e diversamente abili. L’IMU sulle attività produttive sarà al 7,6 per mille e quindi cala di tre punti: abbiamo bisogno di favorire investimenti e lavoro». I servizi? Come ve la state cavando? «Abbiamo mantenuto tutto ad un buon livello. Scuole, nido, trasporto scolastico e mensa sono di buon livello, come pure la cultura. Anche il sociale è ben curato anche se le nuove “necessità” stanno creando tensione e “batticuori”. Il servizio ecologia è tra i migliori in Italia: più spazzatrici, più differenziata e vedremo di far partire la nuova isola ecologica di Arbizzano». E in materia di viabilità e buche? «Sono state il nostro tallone d’Achille. Il tempo non è stato clemente e le strade erano pessime. In questi giorni abbiamo recuperato:

le buche sono state e stanno per essere sistemate e il servizio di recupero è in pieno svolgimento. La segnaletica è stata ripresa bene e il servizio illuminazione è in ripristino. Veniamo quindi al Piano degli Interventi, che ha creato aspettative, ma anche molte tensioni… «Il sindaco e la maggioranza devono creare lavoro nel rispetto del territorio. Mi pare di poter assicurare che ci stiamo riuscendo. Alle critiche rispondiamo con “fatti non parole”. Il Piano non consuma neppure la metà del volume previsto dal vecchio Piano Regolatore. Non si consumano aree agricole, non avremo cunei di visibilità ridotta, non vedremo cose insostenibili, cerchiamo di restare il più possibile sui “due piani”. Credo che mai come ora il territorio sia stato considerato un valore. La città può stare tranquilla: questo piano degli interventi avrà uno sviluppo in cinque anni e poi si perderanno diritti. Quindi poco, buono, misurato, equilibrato per le esigenze delle famiglie e le aspettative di lavoro…E in più otteniamo anche un po’

cia. Cultura, turismo, impresa: questo è il “triangolo magico” per il Sovrano Ordine di Ercole, che anche in occasione dell’Umag expo ha presentato l’associazione ai “gemelli”

150 sono le domande confermate (le richieste erano 225). Di queste 150 domande 80 riguardano interventi al di sotto degli 800 mc (per una richiesta di cubatura totale pari a 50.000 mc). 40 domande sono relative a cambio d’uso di edifici già esistenti (per 30.000 mc). 15 domande chiedono di poter costruire al di sopra di 800 mc per una cubatura totale di 38.000 mc. Infine 15 domande sono relative a destinazioni “turistico – alberghiere”.

I DATI UFFICIALI RELATIVI AL RECUPERO DELL’EVASIONE FISCALE – ANNO 2012 Ici – avvisi di accertamento incassati nell’anno 2012 per gli anni pregressi dal 2006 al 2010 Giorgio Dal Negro

di ristoro per le casse comunali e per i lavori pubblici». La vedo tranquillo… «Purtroppo ho una certa età. Avrei bisogno di un altro mandato per cambiare completamente la città e il Comune. Vorrei vedere Negrar tra i migliori, il più pulito, con buoni servizi, tasse equilibrate, senza debiti e tanta armonia…Vedremo!».

Il Sovrano Ordine di Ercole cerca sinergie

che, su invito del comune di Casaleone, ha anche preso parte dal 17 al 21 maggio scorso ad un interscambio culturale con Esvres sur Indres, cittadina vicina a Tours, nel cuore della Fran-

I NUMERI UFFICIALI DEL PIANO DEGLI INTERVENTI

Per quanto concerne le cubature già acquisite attraverso il vecchio Piano regolatore generale sono previste: - ad Arbizzano (zona campo sportivo – ex area Peep) 22.600 mc - a Torbe (ex zona Peep) 2000 mc - a Monrerico 4.360 mc sono destinati a credito edilizio (il proprietario in pratica non sa ancora cosa fare) - a Negrar – Area Righetti sono previsti 16.000 mc già autorizzati - ad Arbizzano – area ex Monfortani sono previsti 31.000 mc già autorizzati - la cubatura prevista per Novare (spostamento volume per vincoli ambientali – non si può costruire a Novare) va indirizzata ad Arbizzano (4.500 mc), a Negrar (4.300 mc) e come credito edilizio (5.900 mc).

VALPOLICELLA / LA CONFRATERNITA

«Stiamo cercando di trovare sinergie e contatti per promuovere il nostro territorio con altre realtà che rispecchino i nostri valori e principi». Con queste parole Marco Gozzo, presidente del Sovrano Ordine di Ercole, la confraternita costituitasi qualche anno fa raggruppando alcuni olivicoltori della Valpolicella, si preparava a partecipare all’Umag Expo ad inizio maggio ad Umago, in Istria, a cui ha preso parte su invito di Andromake di cui è presidente Paola Pelliccioli. “Fare sinergie di eccellenza” è l’obiettivo dell’associazione di promozione culturale della Valpolicella

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istriani attraverso i concetti su cui si intende investire per promuovere non solo l’olio, ma anche l’intero territorio della Valpolicella: eccellenza, territorialità, tradizione, memoria, scambio, attrattività, internazionalità, cultura, valore, complementarietà. «Il nostro scopo – aggiunge ancora Marco Gozzo - è far conoscere la Valpolicella attraverso le sue persone e il suo territorio, portando nella nostra terra chi compra e chi vuole viverla e comprenderla. Aprirsi e costruire alleanze con altre realtà e culture: solo così si può veicolare un territorio e le sue eccellenze. A questo proposito ospiti del nostro palio dell’Olio saranno proprio gli amici di Umago, ai quali è stato lasciato in dono un Bacco in ceramica realizzato da Gianni Pozzani, assessore alla cultura del comune di Negrar, anch’egli molto soddisfatto per la buona riuscita di questo gemellaggio. Ad Umago – conclude Gozzo, coadiuvano dal vicepresidente Federico Mainenti e dai consiglieri Sara Benedetti, Alessandra Guglielmi e Alessia Fasoli – abbiamo gettato le basi per capire che la Valpolicella deve essere messa al centro con la sua identità e i suoi prodotti».

euro 72.132,24 Proventi canone servizio idrico anni pregressi dal 2002 al 2007 euro 165.371,46 Proventi TIA anni pregressi dal 2007 al 2011 euro 358.384,59 Proventi COSAP anni pregressi 2009 – 2010 euro 11.206,68 Proventi accertamenti canone ICP euro 14.959,15 Totale incassi: euro 622.054,12

ASSOCIAZIONE CUORE DELLA STELLA L’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE CUORE DELLA STELLA PRESENTA IL LABORATORIO D’ARTE “LA TELA E IL PIGMENTO”. OBIETTIVI: Costruzione di una telaio in legno con tela di cotone; Imprimitura; Realizzazione di colori a olio tramite pigmenti; Esecuzione di un dipinto. Il corso è aperto a tutti e si svolgerà nei seguenti giorni: venerdì 7, 14, 21, 28 giugno, lunedì 1 e 8 luglio, dalle ore 15:30 alle ore 18:00, in località Capo di Torbe, Negrar Il costo è di euro 20 ed è incluso il corso, i materiali e la merenda. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 3470448202 (Sabrina) oppure mandare una mail all’indirizzo cuoredellastella@gmail.com.

ARBIZZANO

Corsi per ogni gusto Visto il successo dei corsi di maggio, l’Associazione “Compagni di viaggio” di Arbizzano organizza presso il Palazzetto dello Sport, in via Santa Chiara - a fianco della scuola Elementare - due corsi per tutte le età. Sabato 15 giugno (ore 9.00-13.00) “Biglietti per ogni occasione” corso base per imparare la tecnica della stampa a mano con i timbri in gomma, gli inchiostri colorati e le polveri da rilievo e poter così creare originali biglietti, chiudipacco, segnalibri, segnaposto…Sabato 22 giugno (ore 9.0013.00) “Ghirlanda estiva”, unendo tante tecniche (pasta polimerica, cucito creativo, riutilizzo materiali casalinghi) per realizzare una bella decorazione da appendere alla porta come benvenuto per i propri ospiti. Per info e iscrizioni: fratanteidee@gmail.com - Francesca 342-9310438


CRONACHE

Giugno 2013

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NEGRAR. L’assessore comunale fa il punto della situazione in merito agli ultimi quattro anni

Cultura, istruzione e turismo: Gianni Pozzani a tutto campo E’ un’intervista a tutto campo quella a cui si è prestato l’assessore alla Cultura del comune di Negrar, Gianni Pozzani. Un intervento, il suo, volto a fare il punto della situazione su quanto fatto in questi quattro anni di amministrazione nell’ambito delle deleghe ricevute: Cultura, Pari opportunità, Turismo, Istruzione, Rapporti con l’Europa. Assessore, nell’ambito della cultura quali sono

stati i progetti messi in atto? «Abbiamo vissuto un momento di scarsissima disponibilità finanziaria. Nonostante tutto però siamo riusciti a proporre ogni anno un buon cartellone di spettacoli. L'assessorato ha promosso la costituzione di una sede Archeo club, per la valorizzazione dei nostri beni archeologici ed è in stampa il volumetto Sentiero delle indulgenze, che ci invita al

NEGRAR / CER

Centri estivi al via Tempo di vacanze, tempo di centri estivi! Dall’1 luglio prendono il via anche a Negrar i CER organizzati dalla Cooperativa sociale Hermete e dal comune di Negrar dedicati alle scuole materne, elementari e medie. Il CER Materne prevede il tempo pieno 8.00 – 16.00 – fino al 2 agosto – a Prun presso la scuola dell’infanzia e un tempo parziale 8.00 – 12.30 – fino al 26 luglio – presso il centro di aggregazione di San Vito. Il CER elementari prevede invece il tempo pieno fino al 2 agosto presso la scuola media di Negrar e il tempo parziale fino al 26 luglio, sempre presso la scuola media di Negrar. Infine il CER medie – ospitato dalla scuola media di Negrar – continuerà fino al 26 luglio nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 e il giovedì dalle 9.00 alle 16.00. Non mancheranno i CER in convenzione: l’associazione Compagni di viaggio propone il tempo parziale mattutino (8.00 – 12.30) per bambini della scuola primaria fino al 2 agosto ad Arbizzano presso la scuola primaria, mentre il gruppo Giovani di Fane propone il tempo parziale pomeridiano (14.30 – 18.00) per i bambini dell’ultimo anno della scuola materna, per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie fino al 2 agosto presso la scuola primaria di Fane.

SANT’ANNA D’ALFAEDO

Progetto “Ecotutto” “Incontrarsi per gustare lo stare insieme nel proprio territorio” è il cuore della proposta del comune di S.Anna d’Alfaedo e dei ragazzi del progetto “Ecotutto” per il pomeriggio di domenica 16 giugno. A partire dalle ore 15 la piazza antistante il Museo si animerà di iniziative per i più grandi e i più piccini. Sarà presente il Ludobus che riempirà lo spazio con le sue proposte: genitori e bambini potranno divertirsi insieme con giochi semplici e tradizionali, ma anche con giochi curiosi e fatti di materiale riciclato. L’associazione Tekazù proporrà “ACQUA in gioco”, una serie di giochi ed esperimenti per imparare il buon uso dell’acqua e riflettere sulla sua preziosità. Saranno inoltre presenti alcuni lavori a tematica ambientale fatti dagli alunni delle scuole superiori che aderiscono a "Ecotutto" durante l’anno scolastico. «L’ecologia va intesa come armonia tra l’uomo e l’ambiente, ma anche tra le persone nel proprio territorio» - afferma Davide Benedetti, educatore referente del progetto, invitando tutti a partecipare.

recupero della spiritualità veneta mentre il Gruppo artisti è sempre impegnato». E per quanto riguarda Biblioteca e Pari opportunità? «Mai come in questi anni il Comitato di gestione ha lavorato in tutti i campi: ha promosso una mostra mensile per i nostri artisti, incontri su benessere e salute, letture e laboratori, letture presso i Centri estivi di San Vito e Prun, letture per i bambini in inglese e molti convegni. Ha raddoppiato il servizio di prestiti e attivato il servizio Internet con tre computer a disposizione dei cittadini. Ha infine consegnato annualmente tre targhe a cittadini benemeriti e ha in cantiere la costituzione di Amici del cuore, con la collaborazione del reparto Cardiologia dell’ospedale di Negrar e di

Verona per la prevenzione e la riabilitazione. Nell’ambito delle Pari opportunità stanno operando un gruppo di donne che intendono affrontare temi legati alla difesa dei diritti delle donne stesse e del loro sviluppo culturale». Parliamo di turismo. «L’argomento è stato trattato con buoni risultati dal consigliere Tullio Perina che ha raccolto in un volume tutte le nostre attività ricettive della ristorazione. E’ proseguito il gemellaggio con Modica per l’abbinamento recioto e cioccolato. Accanto al Palio dell’Olio, si è costituito il “Sovrano ordine di Ercole”, intraprendendo rapporti con Innsbruck e l’Istria. Un canale importante è stato aperto anche con gli Stati Uniti per eventuali scambi turistici e culturali» Infine l’istruzione e tutto

ciò che ad essa ruota intorno… «L'amministrazione ha qualche difficoltà a rispondere a tutte le esigenze della scuola, ma ce la sta mettendo tutta. L'insegnamento è ben seguito dall'Istituto Comprensivo e presenta tantissime promozioni didattiche. Per quanto concerne le scuole materne i Comitati di gestione stanno arrivando a presentare i bilanci in pareggio. Dopo alcune incomprensioni la nostra amministrazione ha mantenuto fede ai contributi concordati dalle convenzioni. In materia di trasporti con un piccolo aumento siamo riusciti a stabilizzare i costi ottimizzando la spesa, risparmiando quattro pulmini – 150.000 euro in meno -. Per quanto riguarda i pasti nelle scuole quest’anno la nostra amministrazione ha deciso di

Gianni Pozzani

provare per un anno con un appalto che consideri un primo piatto, frutta o yogurt e pane, naturalmente rivedendo il costo al ribasso». E per il futuro? «La lista Vivi Negrar ha operato all’interno dell’amministrazione con grande senso del dovere preparando giovani per un futuro migliore per il nostro Comune. Con tutta l’amministrazione abbiamo contribuito a pagare i 10 milioni di euro del grande debito trovato. Lavori ne sono stati fatti pochi, ma nelle migliori famiglie prima si pagano i debiti e noi abbiamo salvato il Comune dalla bancarotta.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«No alla chiusura dei sentieri storici» In uno degli ultimi consigli comunali, il 29 aprile scorso, a Negrar è successo un fatto che considero molto positivo. Si discuteva della proposta di togliere l’uso pubblico (cioè di impedire il passaggio) su uno dei più belli e panoramici sentieri storici presenti sul territorio comunale. Il sentiero è una specie di meravigliosa balconata naturale dalla quale si gusta nelle giornate limpide una vista mozzafiato sulla città, su tutta la Valpolicella, fino a buona parte del lago e qualche volta fino agli Appennini. Fra l’altro, il sentiero è l’unica via di accesso al sito archeologico del monte Roccolo dove secondo gli studiosi gli antichi abitanti della Valpolicella avevano fondato il loro centro di culto. Ebbene, per la prima volta la maggior parte dei consiglieri, di minoranza e di maggioranza, ha detto no alla proposta che avrebbe privato per sempre la comunità di Negrar di un percorso storico utilizzato da centinaia di anni. I consiglieri che hanno votato contro la proposta ritengono che i percorsi e i sentieri storici presenti sul territorio costituiscano uno strumento formidabile di conoscenza e di fruizione dell’ambiente e del paesaggio, ma anche di valorizzazione economica delle bellezze che abbiamo la fortuna di custodire. Lo sviluppo del territorio verso il turismo di qualità non può prescindere dalla possibilità per i cittadini e per gli ospiti di poter raggiungere e gustare, con educazione e rispetto, le zone di valore paesaggistico e panoramico. Queste considerazioni sono tanto più valide in questo momento di grave difficoltà economica, perché i percorsi e i sentieri sono un grande valore aggiunto alle offerte del nostro territorio. Ovviamente parliamo di percorsi e di sentieri storici, non delle semplici scorciatoie. La comunità deve essere grata a questi consiglieri. Nei giorni scorsi ho proposto la formazione di una commissione guidata dall’Assessore alla cultura con il compito di individuare una rete minima e strategica di percorsi e sentieri storici da salvaguardare, e di mettere in rete i 9 percorsi già individuati dal Comune nel 2006 con il “sentiero delle indulgenze”, promosso recentemente dall’Assessorato alla Cultura, e con i “sentieri della fede” promossi dalla Regione. Sarebbe molto significativo che alcuni tratti dei sentieri fossero attrezzati per l’utilizzo anche da parte di persone disabili e diventassero luogo di incontro e di svago per le famiglie, particolarmente per quelle con bambini in tenera età. Secondo me i tempi sono maturi per lavorare insieme su questo fronte importante. Le possibilità per mediare in modo intelligente e responsabile tra le giuste esigenze dei proprietari e le giuste esigenze della comunità ci sono tutte, nell’interesse generale. Fausto Rossignoli Consigliere comunale


CRONACHE

Giugno 2013

SAN PIETRO IN CARIANO. Il sindaco Maestrelli commenta il bilancio consuntivo 2012

18 MARTEDÌ CON L’AUTORE

«Lo Stato deve reagire Così non si va avanti» Il rendiconto finanziario dell'esercizio 2012 del comune di San Pietro in Cariano ha raggiunto il Consiglio comunale lo scorso 19 aprile, presentandosi con un avanzo di amministrazione di ben 412.000 euro. «Le speranze per poter migliorare i conti in questo nuovo anno sono molto esigue: la nuova riduzione dei trasferimenti previsti non lascia scampo – afferma con amarezza il sindaco di San Pietro, Gabriele Maestrelli -. Mi chiedo, a questo punto, a cosa servano ormai i Sindaci. Se non riesce dare ossigeno alle Amministrazioni virtuose, credo che lo Stato centrale debba ripensare a tutta la politica economica nazionale prima che tutto ci crolli addosso. Tagliare ancora i trasferimenti vorrà dire tagliare da parte nostra le spese sociali e questo significherebbe abbandonare i cittadini, sopratutto i più deboli, al loro destino. Mi sembra assurdo tutto questo: lo scopo per il quale esiste uno Stato verrebbe meno, per di più in un paese, il nostro, dove i cittadini pagano le tasse ma non ottengono servizi. La politica ora più che mai deve intervenire e lo Stato reagire. Il perdurare di questo assurdo paradosso che si chiama "Legge di stabilità" oltre che creare instabilità potrebbe creare grossi problemi sociali». A San Pietro in Cariano tuttavia le uscite per le spese sociali nel 2012 sono state

Gabriele Maestrelli

tutte coperte, anche riducendo spese su interventi diretti. «Abbiamo dato priorità a questo tipo di spesa piuttosto che ad altre spese – aggiunge ancora il primo cittadino - e mi sembra di aver agito nel verso giusto. Mi

spiace non poter fare quello che avevamo promesso, ma mi sembra che le scelte fatte siano quelle giuste. Il patto di stabilità e' stato rispettato e i nostri fornitori sono stati pagati fino a tutto il 31 dicembre 2012…pochi Comuni possono fare la stessa affermazione. Vorrei infine ricordare che a monte di tagli e sacrifici per il Comune, abbiamo avuto il coraggio di rivedere tutta la politica fiscale comunale: oltre a ridurre le spese superflue, abbiamo trovato risorse facendo un accurato controllo delle entrate, mettendo in cantiere controlli sulle aree fabbricabili per quanto riguarda l' ICI, come sulle tariffe rifiuti controllando le superfici degli utenti. Abbiamo adottato quel sistema caro a diverse Amministrazioni precedenti, cioè "pagare tutti per pagare meno", ma che nessuna aveva mai avuto il coraggio di fare. Un primo risultato importante lo abbiamo ottenuto – conclude Maestrelli -: la tariffa rifiuti nel 2013 molto probabilmente non sarà ritoccata, nonostante l'aumento dei costi di quasi 100.000 euro, avendo messo a ruolo nuove superfici emerse dagli accertamenti fatti e venute a galla a carico di utenti che o per colpa o per dolo non avevano denunciato. Credo che in una logica di rigore e di democrazia sia stata la cosa giusta da fare». Silvia Accordini

Con la serata del 4 maggio scorso a San Pietro in Cariano si è conclusa in bellezza, con la partecipazione di Milo Manara, personaggio di primo piano nel panorama artistico internazionale, la rassegna “I martedì con l’autore”. La rassegna, organizzata dalla Commissione per le attività Culturali e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di San Pietro in Cariano. Milo Manara, artista molto conosciuto nel mondo dei fumetti e non solo che risiede da molto anni in Valpolicella, davanti al pubblico molto attento, ha raccontato come la sua passione è diventata un piacevole lavoro, che gli ha consentito di conoscere e collaborare con personaggi famosi di vario genere. Hugo Pratt suo mentore, Federico Fellini, Valentino Rossi: questi sono alcuni personaggi dei

quali Milo Manara ha raccontato, parlando non solo dei lavori eseguiti per loro, ma anche di numerosi aneddoti e delle situazioni vissute con loro, evidenziandone oltre che le grandi capacità, anche le loro qualità umane. Alla fine della serata, il noto fumettista ha dato un saggio della propria bravura provvedendo a soddisfare chi tra il pubblico presente, richiedeva un suo autografo, che naturalmente consisteva in un suo disegno. L’assessore alla Cultura, Cesare Zardini, ha poi chiuso la serata, ringraziando l’artista per la sua gradita presenza, e ha ringraziato i componenti della Commissioni per le attività Culturali «per l’organizzazione di tutta la rassegna, sicuramente ben riuscita, e che verrà riproposta nella primavera dell’anno prossimo».


CRONACHE

Giugno 2013

SAN PIETRO IN CARIANO. Incontro tecnico per il futuro della Casa di riposo

Il caso ICSS tiene banco Diventerà Fondazione?

Incontro tecnico nella serata dello scorso 16 maggio in sala Lonardi, a San Pietro in Cariano. L’argomento era uno di quelli di cui si è molto parlato in questi ultimi anni: al centro delle discussioni era infatti l’ICSS (istituzione comunale servizi sociali) che l’amministrazione comunale sta cercando da qualche tempo di rendere più snella nella sua forma giuridica. La casa di riposo di via Beethoven infatti, nata nel 1985 come casa albergo e trasformata poi nel 1995 in ICSS, è una delle poche strutture del Veneto ad essere unicamente a statuto comunale. Ecco allora che da alcuni anni si sta pensando alla sua trasformazione in Fondazione, con la conseguente insurrezione e relative preoccupazioni da parte dei dipendenti in particolare. Ed è stato

proprio per fare chiarezza sull’eventuale cambiamento che il 16 maggio scorso sono stati invitati ad intervenire il direttore generale dell’Ulss22, Alessandro Dall’Ora, il presidente di URIPA (Unione regionale istituzioni e iniziative pubbliche e private di assistenza agli anziani), Roberto Volpe, e Stefano Casara, direttore della Fondazione Bressan di Isola Vicentina, trasformatasi negli anni ’90 da IPAB a Fondazione. Il direttore dell’ICSS di San Pietro in Cariano, Francesco Zantedeschi, ha aperto la serata ricordando che «la casa di risposo di San Pietro è gravata da costi ormai insostenibili, quando i nostri “competitor” hanno la possibilità di gestirsi più liberamente». In seguito ha preso la parola Roberto Volpe, spiegando come il passag-

«Il lavoro pubblico oggi non è più un’isola felice…Basti pensare che solo pochi giorni fa, a bilancio chiuso, la Regione Veneto ha sottratto alla nostra Ulss ben 12milioni di euro. Il futuro dobbiamo costruircelo tutti insieme: non c’è più nessuno che Alessandro Dall’Ora possa garantircelo. In questo senso quindi la flessibilità che una struttura depubblicizzata può garantire è reale». Alessandro Dall’Ora, direttore generale dell’Ulss22 di Bussolengo, ha esordito con queste parole durante la serata del 16 maggio rivolgendosi in particolare ai dipendenti della Casa di riposo carianese. «Bisogna rendersi conto – ha continuato poi – che se vogliamo garantire i posti di lavoro e il servizio all’anziano senza aumentare le rette – che provocherebbe un calo dell’utenza -, è necessario adeguarsi ai tempi e trovare una soluzione che possa offrire maggiori garanzie».

gio a Fondazione non significhi privatizzazione, ma depubblicizzazione. In pratica il lavoratore statale mantiene il suo contratto fino alla fine del suo percorso lavorativo. «L’ente pubblico oggi rappresenta una struttura pachidermica – ha affermato Volpe -: questa casa di riposo è gravata da una tassazione tale che, modificando la sua natura giuridica, si otterrebbe un notevole risparmio, da investire conseguentemente in ulteriori servizi all’utenza e in vantaggi per i dipendenti. La crisi permea ormai la nostra società e sta raggiungendo anche questo settore: alcune famiglie hanno infatti già abbracciato la scelta di gestire a casa il proprio familiare». Stefano Casara da parte sua ha parlato dei dubbi che inizialmente non sono mancati anche per la realtà di cui è direttore. Dubbi subito sopiti di fronte ai vantaggi effettivi di cui ora gode la Fondazione Bressan. La parola è poi passata ad alcuni dei presenti, tra cui Castioni di CISL e Coato di CIGL che hanno espresso le loro perplessità in merito all’eventuale trattamento contrattuale dei lavoratori in caso di trasformazione in Fondazione e chiedendo lumi sulla possibilità invece di trasformare in IPAB (istituzione pubblica di assistenza e beneficen-

19 PEDEMONTE

Zikomo a tutta ... beneficenza

Francesco Zantedeschi

za) la struttura. La stessa domanda è stata rivolta da parte di Mario Lonardi, capogruppo di minoranza in Consiglio comunale a San Pietro in Cariano che vedrebbe nella soluzione IPAB un passaggio intermedio prima di arrivare alla Fondazione. La risposta è arrivata dall’assessore ai Servizi sociali del Comune, Marco Bogoni, che ha confermato di aver ricevuto comunicazione da un legale incaricato che la trasformazione in IPAB per legge non è possibile. Volpe dal canto suo ha ribadito che «trasformarsi in IPAB oggi significherebbe in ogni caso assumere la natura giuridica di un ente il cui statuto risale al 1890, che oltretutto poi escluderebbe la possibilità di un’ulteriore trasformazione in Fondazione».

Dopo il successo del pranzo di beneficenza organizzato il 20 gennaio scorso presso la cantina Bolla a Pedemonte, che ha unito all'insegna della solidarietà 132 convitati, continuano le iniziative della neonata associazione Zikomo, parola che nella lingua cichewa del Malawi significa “grazie”. Nata ufficialmente lo scorso 7 dicembre per volere dei sette soci fondatori, l'Associazione, che si fa promotrice di progetti di solidarietà sociale nel territorio della Valpolicella e non solo, organizza per l'estate 2013 due eventi da non perdere: il primo, il 21 giugno, all'insegna del canto e della musica, il secondo, il 6 luglio, in cui la faranno da padroni lo sport e la bicicletta. Il solstizio d’estate verrà salutato, venerdì 21 giugno alle ore 21, da un concerto sotto le stelle in un contesto d'eccezione: la pieve medioevale di S. Floriano, messa a disposizione dal parroco don Carlo Vinco. Risuoneranno nell'attiguo chiostro le voci e le note del conosciuto ed apprezzato gruppo corale e strumentale Chorus, diretto fin dall'anno della fondazione (1995) dal maestro Carlo Bennati. L'ensemble, composto da 50 coristi e da 3 strumentisti, proporrà in questa serata speciale i pezzi forti del suo vasto repertorio, che spazia

dalla musica leggera a quella popolare internazionale, dalle colonne sonore di film alle musiche di cartoni animati e alle covers internazionali. «Il concerto - assicurano gli organizzatori di Zikomo regalerà emozioni a tutto il pubblico e un brindisi benaugurale siglerà questo momento di gioia e di festa molto importante per l'associazione, che avrà modo di far conoscere agli spettatori le proprie finalità ed i propri progetti. I biglietti si potranno acquistare in prevendita e il ricavato della serata sarà devoluto al Centro Accoglienza Santi Innocenti diretto da suor Delfina Tamela a Beira, in Mozambico»…Ma un altro appuntamento vedrà protagonista la Valpolicella: 250 ciclisti si sfideranno, sabato 6 luglio, in una gara ciclistica in programma alle ore 15.30, organizzata in collaborazione con l‘ASD Sant Luis e Cicli Fontana. In palio medaglie d'oro ai primi classificati e premi in natura. Per prenotare i biglietti del concerto, che richiederà un’offerta libera, contattare i seguenti numeri: 347.3172700, 349.8876472, 348.2232734. Per donazioni: Bcc Valpolicella Benaco Banca. agenzia Borgo Trento, Associazione Zikomo, IT 93 U 08315 11701 000010007308.

SAN PIETRO IN CARIANO

Tutti in fila per il Palio delle Contrade Anche quest’anno dipingerà di allegria un intero fine settimana estivo il Palio delle Contrade di San Pietro in Cariano. L’Amministrazione comunale carianese, in collaborazione con varie associazioni del territorio, organizza in questo 2013 la quarta edizione dell’evento che negli scorsi anni ha

riscosso notevole successo. La serata inaugurale è stata già fissata per il 30 agosto, mentre le sfide tra le varie Contrade partecipanti avranno inizio sabato 31 agosto e proseguiranno nella giornata di domenica 1 settembre con l’assegnazione del Palio. «Il comitato organizzatore – afferma Cesare Zardini,

assessore alla Cultura e allo Sport del comune di San Pietro in Cariano - è già al lavoro per programmare la tre giorni, mentre i cittadini che vorranno partecipare attivamente come contradaioli dovranno al più presto - e possibilmente entro il 30 giugno mettersi in contatto con i responsabili delle varie

frazioni e contrade. Tutti i riferimenti saranno elencati sul sito istituzionale del Comune, dove, a partire dalla prima settimana di giugno, sarà possibile trovare ulteriori dettagli della manifestazione». Per informazioni: Segreteria del Comune Ufficio Cultura 045.6832113.

La contrada di Pedemonte vincitrice del Palio 2012


CRONACHE SAN PIETRO. Il sindaco Maestrelli fa un passo indietro

Impianto a olio Arriva la svolta C’è una svolta a San Pietro in Cariano nella vicenda “impianto ad olio vegetale”, il cui progetto ha animato incontri e dibatti negli ultimi mesi. Durante la seduta della Consulta di frazione di San Pietro capoluogo di martedì 14 maggio infatti il sindaco Gabriele Maestrelli ha dato lettura della missiva inviata alla Regione Veneto con la richiesta di revoca dell’autorizzazione regionale alla realizzazione dell’impianto stesso. Qualche settimana fa 30 residenti di località Casa Rossa avevano inviato al Presidente della Repubblica

un ricorso, allarmati dall’eventuale presenza di un impianto a biomasse sul territorio. Alla luce quindi delle incongruenze relative la progetto sottolineate anche dal Comitato Mamme della Valpolicella, presieduto da Maria Elisa Nalin, il sindaco Maestrelli ha deciso di fare un passo indietro e di prendersi il tempo necessario per effettuare tutti i controlli e le verifiche del caso. Tra le motivazioni della scelta effettuata, il primo cittadino in particolare ha elencato non solo il ricorso e la raccolta firme fatte dai cittadini,

ma anche ha confermato di voler tener conto del vincolo paesaggistico esistente sull’area e gli insediamenti residenziali che dovrebbero sorgere nei pressi dell’area. Sembra inoltre che la superficie coperta autorizzata risulti pari a 3.917 metri quadrati, a fronte di una superficie autorizzabile pari a 3.892 metri quadrati. Al tempo stesso la distanza dal confine dell’impianto previsto è pari a 4,6 metri, mentre la distanza prevista dalla legge è pari a 5 metri. A questo punto non rimane che attendere i prossimi sviluppi.

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Biomasse «I problemi sono 2» Da oltre 4 anni presentiamo proposte all’Amministrazione di San Pietro e rivolgiamo osservazioni su molte questioni importanti, senza venir mai ascoltati, se non proprio quando non ne possono fare a meno (come per la raccolta settimanale del secco), ma l’esito della vicenda sull’impianto a biomasse, che, per la verità, al momento in cui scriviamo, non ha ancora un esito, merita un appunto. La nostra Lista Civica si è costantemente battuta contro l’impianto a biomasse e lo sta facendo anche per evitare che venga realizzata la megalottizzazione dell’ex area Lonardi. Al di là degli aspetti tecnici, che sono certamente importanti, e degli errori in buona fede che tutti possono e possiamo fare, i problemi fondamentali della questione biomasse sono sostanzialmente due. Il primo, basilare, è la qualità dell’aria che respiriamo e l’incidenza che un impianto di tale dimensione può comportare. Un Sindaco che abbia a cuore la salute dei cittadini, così come fa ogni anno l’ordinanza per limitare l’uso degli autoveicoli, deve moralmente sentirsi in obbligo di limitare l’uso delle biomas-

se fino ad una certa potenza, perché producono un’infinità di polveri sottili (oltre agli odori) per le quali abbiamo già sforato il limite annuale fissato dalla legge. Avevamo chiesto al Sindaco e alla maggioranza di emettere un’ordinanza in tal senso, anche per evitare di far spendere soldi ai cittadini per ricorsi legali, ma ci è stato risposto no. Il secondo punto riguarda l’informazione e la superficialità di chi amministra: ci sono voluti due mesi, un ricorso e una sorta di “svergognamento” pubblico, prima che il Sindaco mandasse una lettera a Venezia per segnalare che qualcosa non va in questa autorizzazione delle biomasse, nonostante tutte le cose già emerse fino a marzo. Nel frattempo l’impianto, fosse stato per l'attuale Giunta, poteva già essere costruito e funzionante. Scarsissima l’informazione anche su tutte le altre azioni amministrative in questi anni. Non capiamo questo modo di amministrare. Noi lo vogliamo cambiare. Chi ha osservazioni e/o suggerimenti può scrivere a listacivicabattistella@hotmail.it. Davide Zanzi Portavoce Lista Civica Battistella

NOTIZIE IN BREVE

foto Andrea Rossignoli

ORTOBELLO. Continua l’iniziativa “Ortobello” promossa dal comune di San Pietro in Cariano. Il ciclo di sei appuntamenti nel veronese di “ortoscambio e ortoemozioni” è dedicato a chi vuole condividere esperienze legate al viver bene. Dopo i primi tre incontri del 25 e 31 maggio e dell’1 giugno, il programma prosegue con sabato 8 giugno – ore 18.30 - con l’orto sinergico in permacultura in via Belvedere – all’interno dei campi sportivi di Corrubbio – a cura di Terraviva. Si continuerà sabato 22 giugno alle 18.30 con l’orto spiegato da un professionista in località Ai Beati di Garda con Martin Obrist. Infine sabato 6 luglio – ore 18.30 – ci si ritroverà presso gli orti comunali dietro il cimitero di San Pietro in Cariano dove si parlerà di orto classico e Banca genetica di piante da frutto – meli e peri -. Per prendere parte agli appuntamenti è necessario prenotare al numero 349.8073064. BUON VINO FA BUON TEATRO. Prosegue la rassegna “Buon vino fa buon teatro” organizzato dalla Proloco di San Pietro in Cariano con il patrocinio del Comune. L’edizione 2013, che compie 17 anni, segue la formula di sempre: una serata teatrale in compagnia di un buon bicchiere di vino offerto dalle cantine del territorio. Dopo i primi appuntamenti del 25 maggio e dell’1 giugno, sarà la volta di sabato 8 giugno alle ore 21.15 presso la Pieve di San Floriano con “Il gobbo di Notre Dame” a cura dell’ass. culturale Musicalmente Incanto. Sabato 15 giugno alle ore 21.15 presso la Pieve di San Floriano andrà in scena “El peocio refato” della compagnia teatrale La Resela, mentre sabato 22 giugno alle ore 21.15 presso l’azienda vinicola F.lli Farina in via Bolla a Pedemonte la compagnia teatrale Le Contrade manderà in scena “Tourbillo, intrigo da sogno”. A chiudere il ciclo di appuntamenti sarà, sabato 29 giugno alle ore 21.15, la commedia “El segreto per restar zoeni” della compagnia teatrale El Gavetin. In caso di maltempo le rappresentazioni del 15, 22, 29 giugno si terranno presso il teatro parrocchiale di Pedemonte. MARIE CLAIRE IN VALPOLICELLA. Gaia Padovan con "Il Baule di Gaia: Come vestirsi per...?" approda in Valpolicella. La giornalista, che dalle tv locali è approdata alle redazioni di TG5 Rai 2 e Sky Tg24 occupandosi di cronaca, esteri, politica, da sempre coltiva una smisurata passione per la moda…Colpa di un baule in cui sua nonna conservava vecchie riviste femminili e una crinolina impolverata. Nel suo videoblog dell’importante rivista di moda Marie Claire riapre proprio quel baule regalando consigli per essere sempre chic in ogni occasione… Riparazioni elettrodomestici Ed ecco che per un grandi e piccoli (lavatrici, lavastoviglie, Fashion look per un frigoriferi, piani cottura ecc...) week – end enogastronomico Gaia Padovan ha scelto di girare il suo videoblog proprio tra i vigneti e le bellezze architettoniche della San Pietro Valpolicella. Per in Cariano visionare il videoblog: www.marieclaire.it - Il Baule di Gaia

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CRONACHE

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SAN FLORIANO. Ecco “Progetto voce sana” della laureanda Linda Castellani

SCUOLA “DANTE ALIGHIERI”

Consigli di igiene vocale I prof prendono appunti

La patente della bicicletta

“Progetto voce sana”: questo è quanto è stato proposto lo scorso 22 aprile presso l’Istituto Calabrese Levi di San Floriano da Linda Castellani, giovane studentessa di Arbizzano, laureanda in Logopedia. I destinatari dell’iniziativa che intendeva fornire alcune indicazioni di igiene vocale, sono stati 44 insegnanti che hanno aderito al progetto, realizzato grazie all’aiuto della professoressa Giovanna Cavalleri dell’istituto Levi. Il progetto è partito a dicembre 2012 con la somministrazione ai docenti coinvolti di un questionario relativo ai fattori di rischio vocale per gli insegnati. «Dai questionari – afferma Linda Castellani – è emerso che l’80% degli insegnanti accusa qualche disturbo, mentre il 13% avrebbe bisogno di un controllo vero e proprio». Ed ecco quindi che, con grande soddisfazione dei partecipanti, Linda, seguita nel suo progetto dalla logopedista Nicoletta Bonisoli e dalla relatrice della sua tesi di laurea, Paola Sperindè, il 22 aprile ha raggiunto l’istituto Levi ed ha proposto un incontro in cui ha fornito alcune nozioni di anatomia della laringe, e descrivendo molti aspetti legati ala voce. «In quell’occasione – racconta con soddisfazione Linda – ho dato agli insegnanti alcuni consigli relativi al riscaldamento della voce prima di ogni lezione, oltre che ad alcuni suggeri-

menti di igiene vocale per poter parlare in classe per lunghi periodi senza mettere troppo sotto sforzo le corde vocali. L’idratazione ad esempio è fondamentale per salvaguardare la propria voce, mentre evitare posture scorrette mentre si parla può essere di grande aiuto. Anche la secchezza degli ambienti in cui si parla è da tenere sotto controllo: parlare a lungo in un ambiente privo di umidità affatica le corde vocali – è necessario quindi ridurre l’uso di condizionatori e climatizzatori, areare spesso i locali, in particolare

se, nel caso degli insegnanti, si fa uso del gesso. Anche l’alimentazione è importante per salvaguardare la propria voce: ho spiegato infatti agli insegnanti che hanno preso parte al progetto che il fumo, le sostanze alcoliche, i cibi grassi e proteici, caffeina e teina possono rappresentare dei nemici per la nostra voce». Un progetto, quello portato avanti da Linda, che lei stessa, vista l’ottima riuscita di questo primo approccio, spera di poter riproporre in futuro anche in altri istituti, in particolare asili nido e scuole materne.

E’ stata inviata al comandante della Polizia Municipale di San Pietro in Cariano, Francesco Bendazzoli, all’agente Bruno Gardin e alla preside dell’ Istituto Comprensivo San Pietro in Cariano, Bianca Pellegrini, una lettera scritta a nome delle insegnanti delle classi quarte della scuola primaria Dante Alighieri di S.Pietro in Cariano. L’oggetto è il progetto: “La patente della bicicletta”. «Questa iniziativa – affermano le insegnanti -, riproposta ogni anno nella nostra scuola, è particolarmente gradita agli alunni e contribuisce all’ acquisizione di una cultura del rispetto e della sicurezza». Un progetto, questo, talmente gradito che gli alunni ne hanno fatto un tema svolto in classe. La patente della bicicletta In questi giorni, noi alunni di quarta ci siamo preparati per conseguire la patente della bicicletta. Eravamo tutti entusiasti perché queste occasioni capitano poche volte ed è una grande esperienza per noi bambini. Infatti, noi andiamo molto spesso in bicicletta e questi insegnamenti ci sono molto utili. Con la maestra

abbiamo studiato alcuni cartelli stradali e il loro significato. Senza i segnali stradali ci sarebbero parecchi incidenti! Le maestre hanno poi invitato a scuola l’ agente di Polizia Locale del nostro Comune, signor Bruno Gardin. E’ un signore molto simpatico e sa essere chiaro nelle spiegazioni; scherzava con noi, accettava i nostri sbagli con un sorriso e a volte ci faceva delle domande - trabocchetto per tenere sveglia la nostra mente. Con lui abbiamo imparato molte cose sul codice della strada e ora quando andiamo in bici ci sentiamo molto più sicuri. Il giorno della prova pratica abbiamo portato a scuola le nostre bici; eravamo piuttosto agitati, perché non volevamo sbagliare. Per fortuna abbiamo eseguito il percorso preparato dal vigile senza fare errori! Ed ecco il momento della premiazione: è stato emozionante ricevere la patente della bici dal vigile che ha stretto la mano a ognuno di noi. Ci siamo sentiti più grandi! Ringraziamo le maestre e il vigile Gardin per averci dato questa importante opportunità.


CRONACHE

Giugno 2013

MARANO. Il Comune conferma il provvedimento preso l’anno scorso

22 MARANO/STRADA DI NOVAIA

L’IMU sulla prima casa Interventi azzerata anche nel 2013 post crollo Anche per l’anno 2013 a Marano di Valpolicella è azzerata l’IMU sulla Prima Casa. Il provvedimento adottato dal Comune per l’anno 2012 sarà confermato anche per l’anno corrente. «Riteniamo che questo sia non solo un provvedimento importante ma sia soprattutto l’esito di molti altri, costanti e persistenti provvedimenti di gestione del bilancio che oggi ci consentono di sollevare le famiglie dal peso di questa imposta – afferma il sindaco Simone Venturini -. Spero che il risparmio che deriverà per ogni famiglia possa generare un pò di fiducia nel futuro, di voglia di ripresa, di ottimismo. Sollecito anche i cittadini che possono farlo ad approfittare del Piano Casa che consente ampliamenti e recupero dei manufatti esistenti: è un modo per dare un pò di ossigeno alle imprese (muratori, idrauli-

ci, elettricisti, fabbri, falegnami…) e ottenere spesso anche significativi miglioramenti del patrimonio edilizio dal punto di vista architettonico ed energetico, per rispondere a specifiche esigenze del nucleo familiare senza impatto sull’ambiente e senza sottrazione di suolo agricolo. E’ chiaro che l’azzeramento dell’IMU da solo non ha un gran significato: molto più importante è vederlo inserito in una visione

complessiva di bilancio. Se il bilancio è sano, se il Comune riesce a garantire i servizi, le manutenzioni, allora si può pensare di ridurre (o eliminare) la tassazione. Proclamare la rimozione di un'imposta senza preoccuparsi dell’equilibrio di bilancio è operazione demagogica che non porta il bene vero dei cittadini: se per togliere l’IMU, si dovessero ridurre i servizi, il sociale, la scuola, la sanità è chiaro che

l’operazione sarebbe piuttosto avventata. Nel nostro caso non è così». «Come lo scorso anno prosegue l'assessore al Bilancio, Laura Valdegamberi - l'azzeramento dell'IMU Prima Casa verrà ottenuto applicando l’aliquota di base prevista per legge ma contestualmente elevando la detrazione per l'abitazione principale fino alla concorrenza dell'importo dell'imposta dovuta sull'abitazione principale medesima di modo da azzerarla». Conclude il Capogruppo di Maggioranza, Angelo Lonardi: «Ciò è dovuto anche ad anni di buona gestione, amministrando come fa il buon padre di famiglia, adottando provvedimenti necessari a garantire servizi ai cittadini senza però ricorrere ad eccessivo indebitamento, procedendo, come si suol dire, con il passo secondo la gamba».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«L’avanzo di bilancio diamolo al sociale» Nell’ultimo consiglio comunale di Marano, con diversi spettatori presenti, segno di una insofferenza verso questa amministrazione, è stato approvato il bilancio di gestione 2012 che evidenzia un avanzo non vincolato per più di euro 69000. Il gruppo di minoranza sta spingendo affinché possa essere destinato agli asili di Marano e di Valgatara; al supporto delle aziende che stanno chiudendo con formule di nuovo impiego tra pubblico privato, proposta dello sportello burocratico doganale presso il comune per l’export Internazionale delle aziende vitivinicole; estensione del servi-

zio internet nelle frazioni del comune. Vi è estremo bisogno di aiuto alle imprese e alle famiglie, forte attenzione ai giovani alla ricerca di un disperato lavoro e agli anziani. Il nostro intento propositivo è quello di dare in primis risposta alla sofferenza della gente ma ci siamo interessati anche di: Santa Maria Valverde, pro loco, casa di riposo, spinta all’agricoltura sostenibile senza l'utilizzo della chimica per un'aria più salubre. Ringraziamo l’amministrazione perchè nonostante aver aumentato l’addizionale IRPEF del 20%, ha accolto la nostra proposta di

restituire parte del maltolto con l’abolizione dell’IMU sulla prima casa (purtroppo le tasse comunque aumentano a Marano: infatti l’aumento dell’Irpef pesa per euro 50.000 mentre l’abolizione dell’imu per soli euro 20.000). Speriamo che l’amministrazione accolga anche l’altra nostra proposta di riduzione dell’IRPEF la quale tornerebbe ai livelli del 2011, stesso giro di vite andrebbe fatto per i diritti di segreteria per concessioni edilizie e gli oneri di costruzione che hanno avuto nei recenti due anni aumenti anche del 300% per i primi e del 60% per i secondi.

Abbiamo appoggiato il Piano Casa che consente ampliamenti e recupero dei manufatti esistenti, senza utilizzo di nuovo territorio agricolo e verde; un modo per dare un po’ di ossigeno alle imprese (muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami…) Bruno Cottini Jonathan Formolo Lista Zardini Sindaco per Marano di Valpolicella

Cinque erano le famiglie rimaste isolate a causa delle piogge torrenziali che venerdì 17 maggio avevano fatto crollare la strada di Novaia a Marano. La stessa sera, il Sindaco di Marano, Simone Venturini, ha convocato in Municipio il proprietario del terreno soprastante la vecchia sede stradale, nel frattempo crollata nel progno di Marano, e ha formalizzato la richiesta di cessione di una striscia terra privata sulla quale realizzare la nuova strada. «Al mattino del giorno dopo – afferma il primo cittadino -, Federico Arduini era già in Municipio con la lettera di adesione alla richiesta che gli avevo fatto la sera prima. Di questo lo ringrazio molto. Abbiamo subito attivato l’impresa che durante tutto il giorno di sabato ha lavorato per ripristinare la viabilità. A metà pomeriggio, la strada era già tornata percorribile». Nello stesso giorno il Sindaco ha concordato con il proprietario del terreno nuovi interventi per drenare in modo più corretto le acque al fine di scongiurare nuovi crolli del muro soprastante la strada, ora in parte rimosso perché già crollato, e nuovi cedimenti della sede stradale. «Ho poi dato disposizione al vigile comunale – aggiunge Venturini - di emettere una nuova ordinanza che stavolta verrà notificata, personalmente, a tutti i contadini proprietari dei terreni entro i quali si trovano fossi, che richiedono manutenzione, trascurati o completamente chiusi: occorre ripristinare i fossi. Se non interverrà il singolo agricoltore, interverrà il Comune che caricherà le spese sui contadini. Molti contadini hanno disseminato di tubi i loro campi pensando con questo di allontanare le acque. In realtà hanno peggiorato la situazione. Il fosso drena su tutta la sua lunghezza e su tutta la sua sezione (ai lati e sotto) , il tubo solo all’estremità. Solo i fossi hanno capacità drenanti utili ai terreni. Occorre rinunciare a qualche filare di vigne e riaprire i fossi. Se non sarà così, ad ogni pioggia, saranno guai. E prima o poi, questi toccheranno tutti». In questi giorni il Comune ha dato corso a numerosi altri interventi: un nuovo passaggio a guado del vajo Fasanara all’intersezione con la strada vicinale di Ca' del Pipa che consente all’acqua del vajo di defluire regolarmente verso valle; una nuova cunetta di drenaggio lungo la strada del cimitero di Valgatara, un nuovo muro di sostegno della strada vicinale del monte Sant’Urbano. «Ringrazio Ferruccio Ferrari, “lo sceriffo”, che ci ha consesso l’accesso dai suoi fondi per ricostruire la strada – continua il sindaco di Marano -. Anche lì una non corretta regimazione delle acque ha fatto crollare la strada. Ora l’abbiamo riparata ma è necessario un ripristino dei fossi. Oramai le acque sono state deviate dai contadini sulle strade, non solo vicinali, ma spesso comunali ed anche Provinciali. Il sedime della strada Provinciale SP 34 della Valgatara a Canzago è distrutto a causa delle acque non regimate della zona di Moropio – Porta. L’ordinanza che sta per arrivare (con notifica personalizzata) ai contadini riguarda proprio i proprietari dei terreni di quella zona dove dal punto di vista idraulico è stato fatto tutto ciò che di peggio poteva essere fatto. E i crolli di Novaia ne sono la conseguenza evidente». Ora preoccupa il cimitero di Marano che sta subendo cedimenti molto seri. Il Comune sta già pensando ad un nuovo progetto di consolidamento. Analogo progetto verrà redatto a breve per un nuovo ponte lungo la strada della Torta, crollata anch’essa. «Sono spese di rilievo – conclude il sindaco -, ma ce la faremo».

FUMANE / VIAGGIO A STRASBURGO

Studenti a casa dell’UE Viaggio nel cuore dell’Unione Europea per i ragazzi della classe II C della scuola media di Fumane. Gli alunni, che durante l’anno scolastico hanno compiuto un percorso di “cittadinanza europea” da mercoledì 22 a venerdì 24 maggio sono stati protagonisti di un viaggio formativo a Strasburgo, sede del Parlamento europeo. «Quella di Strasburgo, si è rivelata per i ragazzi un’esperienza molto positiva, una delle tante a cui l’Isistuto B.Lorenzi ha aderito nel corso dell’anno – affermano le insegnanti che hanno accompagnato gli alunni in questo viaggio, Monica Meneghelli e Nicoletta Capozza -. Non solo il

fatto di entrare all’interno del Parlamento, ma l’intero viaggio ha permesso ai ragazzi di uscire dai confini

del proprio paese e di sperimentare concretamente ciò che hanno appreso dai libri».


CRONACHE

Maggio 2013

IL PROGETTO. Anche Fumane punta a ridurre l’emissione di anidride carbonica

Energia ambientale: educare al risparmio

Informare, sensibilizzare e creare una nuova cultura in ambito energetico: questi gli strumenti che rendono possibile il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020, previsto dal progetto europeo Patto dei Sindaci. I Comuni di Bardolino, Cavaion Veronese, Mozzecane, Fumane, Garda, Rivoli Veronese, San Pietro in Cariano, San Giovanni Lupatoto, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, aderendo al Patto dei Sindaci nel 2011, hanno sposato questa causa, consapevoli del fatto che gli interventi di efficientamento

energetico degli edifici pubblici e privati e l’introduzione di sistemi di mobilità sostenibile e di impianti per la produzione di energia rinnovabile, se non accompagnati dalla diffusione di una nuova cultura energetica, da soli non bastano per raggiungere gli obiettivi proposti dal Pacchetto Clima ed Energia Europeo del 2008 del 20 20 20 (20% in meno di anidride carbonica, 20% in più di efficienza energetica, 20% in più di energia rinnovabile entro il 2020). Ed è proprio all’interno di questo contesto che ha preso corpo il progetto "Sfida l'Energia!" dedicato agli Istituti Comprensivi e fina-

lizzato alla sensibilizzazione sul risparmio energetico a scuola e alla riduzione, attraverso comportamenti virtuosi, dei consumi scolastici e delle emissioni di CO2. E’ a questo progetto che ha aderito anche l’istituto B.Lorenzi di Fumane, i cui alunni di terza media, raggruppati in Rilevatori, Energetici, Guardiani della Luce e del Fuoco hanno registrato e monitorato i consumi di gas ed elettricità delle scuole da novembre a marzo e hanno proposto e applicato, a seguito di una fase di analisi dei comportamenti all’interno degli istituti scolastici, le buone pratiche per il risparmio energetico. A

conclusione della sfida le scuole partecipanti sono state premiate con un viaggio formativo a Bruxelles per una rappresentanza di alunni e di insegnanti il 22 e 23 maggio, finanziato dalle amministrazioni comunali e dagli sponsor (per Fumane Cementirossi e BCC Valpolicella Benaco Banca di Marano). Gli studenti di Fumane, di Valeggio e di Cavaion Veronese accompagnati da insegnanti e da rappresentanti dei rispettivi comuni hanno visitato la città, il Parlamentarium (Centro visitatori del Parlamento Europeo) e il Comitato Economico e Sociale Europeo e hanno partecipato al Gioco di Ruolo “Diventa Europarlamentare per un giorno” all’interno del Parlamentarium: l’esperienza, accolta e riportata con grande entusiasmo, ha reso protagonisti i ragazzi, partecipando al dibattito su tematiche ambientali e tecnologiche. Il Vice Sindaco di Fumane Giuseppe Bonazzi, da parte sua, ha parlato dell’importanza del Patto dei Sindaci, come prospettiva concreta di sviluppo per uscire dalla crisi, che mette in relazione l’Unione Europea direttamente con gli Enti Locali, bypassando enti nazionali e regionali.

FUMANE

La Grotta nell’“olimpo dei musei” E’ entrata nell’olimpo dei musei europei la Grotta di Fumane. Il sito è stato infatti ufficialmente inserito in IceAge Europe (www.ice-age-europe.eu), un network che raccoglie 15 tra i più importanti musei e siti paleolitici e musei archeologici incentrati sul Paleolitico in Europa. «Lanciato dal Neanderthal Museum – afferma il professor Marco Peresani, dell’Università di Ferrara, che da 20 anni segue gli scavi a Fumane - il network nasce dall'esigenza di creare sinergia nella promozione ai fini scientifici, turistici e manageriali dei siti di eccellenza che presentino un elevato potenziale informativo sulla storia del popolamento

antropico del nostro continente durante i periodi glaciali». IceAge Europe coinvolge diverse strutture museali in grado di attrarre un potenziale di visitatori stimato a non meno di 1,3 milioni e prevede nel prossimo futuro di allargare la rete di collaborazioni, incrementando il numero di siti musealizzati. «La Grotta di Fumane – continua Peresani - è stata inserita all'interno di questo network non solo per la sua importanza scientifica, ma soprattutto perché è sito fruibile, aperto ai visitatori. La sua importanza scientifica è dovuta alle ricerche che l'Università di Ferrara conduce da oltre 20 anni grazie al finanziamento della

Grotte di Fumane foto Marco Testi

I SITI E I MUSEI DI ICEAGE EUROPE: Krapina Neandertal museum - Krapina, Croazia Museum of prehistory - Solutrè, Francia Centro internazionale di preistoria - Francia Grotte Diisturitz, Oxocelhaya and Erberua Francia Museo dell'uomo di Neandertal - Francia Museo di preistoria - Blaubeuren, Germania Neanderthal museum - Mettmann, Germania Palàon - Schoningen, Germania Museum of human evolution - Burgos, Spagna National museum and research center of Altamira - Spagna Grotte di Santimamine - Paesi baschi, Spagna Grotta del Tito Bustillo - Spagna The Gibraltar museum - Inghilterra Kents cavern, grotta preistorica - Inghilterra Comunità Montana della Lessinia - Parco Naturale Regionale della Lessinia e del Comune di Fumane, con il supporto di altri partner regionali e privati». La Grotta è oggetto attualmente di un ampio progetto di miglioramento dell'offerta turistica intrapreso dal comune di Fumane e dal Parco della Lessinia, che prevede la costruzione di una struttura di accoglienza giornaliera per i visitatori e gli operatori archeologici e la creazione di un parco

Archeologico Tematico. «All’interno del nostro PAT – conclude il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi – abbiamo inserito la futura realizzazione dell’Archeopark, un progetto che prevede la valorizzazione dell’rea, oltre al miglioramento dell’offerta turistica attraverso la costruzione di una struttura di accoglienza e ristoro per i visitatori. Una decisione, la nostra, supportata ulteriormente dalla notizia dell’inserimento della Grotta in IceAge».

23 FUMANE. Approvato il bilancio consuntivo 2012 E’ stato approvato nell’ambito del Consiglio comunale dello scorso 17 aprile il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2012 del comune di Fumane. «L'esercizio 2012 – esordisce il sindaco, Domenico Bianchi - ha visto confermati tutti i servizi programmati, ampliati e rafforzati, in particolare nei settori scuola, cultura e sociale con le nuove emergenze che si sono verificate, oltre che nell'area del turismo e delle manifestazioni che accanto alla Fiera di Marzo, organizzata dal Comune e dai Fumanesi De Soca, ha avuto un notevole successo. Da rammentare l'adesione del comune all'associazione "Pedemontana Veronese" insieme ad altri comuni della Valpolicella, nel segno della consolidata collaborazione e visione comune nell'affrontare alcune tematiche». Il bilancio 2012 del comune di Fumane si è chiuso con un avanzo di amministrazione pari a 121.941, 16 euro. «Nell’arco del 2012 – prosegue il primo cittadino - hanno avuto conclusione alcune opere importanti e di elevato valore quali il nuovo eco centro a Fumane capoluogo, con l'apertura al pubblico nel corso di gennaio 2012 e la ristrutturazione del fabbricato dell’ex scuola materna di Fumane. Sono stati inoltre portati a termine i lavori del 3° stralcio della strada comunale Molina-Breonio prima dell'estate scorsa, mentre è stato riasfaltato il tratto di strada Ronchesoi-Molane che era ormai divenuto intransitabile. Sono stati infine completati i lavori di metanizzazione fino a Verago, come previsto da apposita convenzione. A tutto questo si aggiungono altri interventi minori come alcune asfaltature, nuovi punti luce ed altro ancora. Un’annotazione particolare merita il ripristino dell'area sportiva di Cavalo. Si è pure concretizzato l'iter del P.A.T. per pervenire alla sua adozione. Con grande disappunto – aggiunge Bianchi - si è provveduto all'aumento dell'addizionale comunale IRPEF, dallo 0,4% allo 0,8%, e cosi pure è stata aumentata l'IMU su seconda casa e aree edificabili, dallo 0,76% allo 0,9%, per poter reperire le risorse finanziare necessarie per i lavori indispensabili per rendere antisismica la scuola elementare “F. Pellegrini”. Volevo inoltre sottolineare che dal 2010 al 2012 la posizione debitoria del comune di Fumane è diminuita di 500.000 euro: un risultato non di poco conto, in particolare in momenti come quello che stiamo attraversando. Mi permetto infine un’ultima considerazione: le minoranze in Consiglio comunale hanno votato contro questo rendiconto a causa delle 16 variazioni di bilancio fatte nel corso dell’anno…Tengo a precisare che queste 16 variazioni non sono state frutto di un capriccio, ma semplicemente di una necessità presentatasi lungo il percorso amministrativo del nostro Comune».


CRONACHE

Giugno 2013

SANT’AMBROGIO. Approvato il bilancio consuntivo 2012. Maggioranza soddisfatta

«Servizi primari garantiti e indebitamento ridotto» Approvato con un avanzo di 482mila euro il bilancio consuntivo 2012 del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Soddisfazione è stata espressa dalla maggioranza, «nonostante le difficoltà in cui devono operare gli enti locali con continui tagli erariali», come ha sintetizzato l’assessore ai Tributi e Bilancio, Sandro Stella. Astenuti gli esponenti della Lega Nord Remo Sandri e Vittorio De Battisti; critiche e voto contrario da parte di Pier Luigi Toffalori (Uniti per Voi), Elly Zampieri e Luca Frildini del Partito Democratico. «Abbiamo garantito i servizi primari e ridotto l’indebitamento dell’ente che, a fine 2012, si attestava a 7 milioni 700mila euro di cui una parte di competenza dell’Azienda Gardesana Servizi, attraverso

l’estinzione di alcuni mutui per circa 650mila euro - ha proseguito l’assessore Stella -. Per rispettare il Patto di Stabilità e la corretta liquidazione dei fornitori dell’ente, abbiamo ceduto una piccola parte del patrimonio che questa amministrazione non ha ritenuto strategica ai fini istituzionali. Inoltre siamo stati costretti a deliberare l’aumento dell’Imu seconda casa e l’addizionale comunale per mantenere inalterati i servizi comunali e compensare i tagli erariali che lo scorso anno sono stati pari a 540mila euro. Abbiamo compiuto nel corso di 9 anni interventi rilevanti sia di grande che piccola natura, sia visibili che nei sottoservizi, migliorando la vita della cittadinanza. Attualmente sono in corso lavori per la risoluzione della frana

SANT’AMBROGIO/25 APRILE Diversi appuntamenti hanno caratterizzato sul territorio ambrosiano la Festa della Liberazione del 25 aprile. La giornata, organizzata dai gruppi Alpini di Sant’Ambrogio Domegliara guidato da Giuseppe Coato, Ponton da Bruno Castioni e Monte da Alberto Borchia, in collaborazione con l’amministrazione comunale, è iniziata con l’alzabandiera e la deposizione di corone di fiori presso i Monumenti ai Caduti nel capoluogo e nelle frazioni. Quindi a Domegliara don Alessandro Martini e don Luciano Ugolini hanno celebrato la messa nella chiesa parrocchiale a cui è seguito il corteo, fino al locale Monumento ai Caduti per la deposizione della corona, animato dai rappresentanti delle associazioni comunali. Diversi gli interventi coordinati dai capigruppo Alpini Giuseppe Coato. M.U.

di San Giorgio, oltre all’avvenuta realizzazione dell’impianto sintetico del Montindon». Il sindaco Nereo Destri, rispondendo anche alle dichiarazioni degli esponenti di minoranza ha aggiunto inoltre che «in un momento così difficile la mia Amministrazione si è mossa in diverse direzioni, inoltrando una richiesta alla Fondazione Cariverona a favore delle famiglie in diffi-

24 SANT’AMBROGIO

Giochi in piazza: amicizia e sorrisi

coltà, incontrando i rappresentanti di Banco Popolare di Verona, Unicredit, Banca Intesa, Banca della Valpolicella per individuare soluzioni a favore delle famiglie in difficoltà gravate da mutui. Siamo tutt’altro che fermi, stiamo aspettando risposte dalla Provincia dopo un incontro svolto a Soave per reperire nuove risorse». Massimo Ugolini

LE MINORANZE Durante la seduta dell’ultimo Consiglio comunale Remo Sandri della Lega Nord ha lanciato una proposta: «Arrivati a questo punto della crisi invito la maggioranza a predisporre un incontro tra tutti i gruppi consiliari per decidere la destinazione dell’avanzo di bilancio con un occhio di riguardo per i cittadini in difficoltà. Quanto al debito di 7 milioni di euro, risulta il medesimo di quando vinse la prima volta questa amministrazione Destri. D’altra parte in questi 9 anni, diverse opere sono state realizzate». Pioggia di critiche e voto contrario da parte del consigliere Pier Luigi Toffalori che l’ha motivato così: «Il bilancio comunale si basa sulle tasse, imu, addizionale comunale in testa. Questa amministrazione ha portato più cementificazione e meno servizi, pagando oggi gli errori di ieri. Penso ad investimenti sbagliati come il recente Palazzetto dello Sport, un pozzo senza fondo per le spese di manutenzione. Per quanto riguarda i campi di calcio, accanto a quello artificiale, ecco quello di allenamento ancora inutilizzabile per buona pace delle società sportive che devono emigrare in impianti sportivi di altri Comuni. Zero investimenti nello sviluppo economico contro una crisi che continua a colpire imprese e famiglie». Secondo Elly Zampieri del Partito Democratico il bilancio di questa Amministrazione rispecchia una chiara scelta politica nell’utilizzo delle risorse economiche necessarie agli investimenti «orientati per la maggiore parte verso il mondo dello sport. D’altro canto verso il settore culturale o sociale gli investimenti sono pari a zero come risulta dal rendiconto. Eppure all’Amministrazione avevo segnalato alcuni bandi comunitari, a cui hanno aderito positivamente altri Comuni». Il collega del Partito Democratico Luca Frildini ha aggiunto. «Non esiste nel territorio di Sant’Ambrogio un luogo pubblico come un teatro per dedicare tempo libero che non sia solo orientato allo sport».

Sono stati gli alunni delle scuole primarie dell’istituto comprensivo Dante Alighieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella i protagonisti dell’ottava edizione dei “Giochi in piazza”. Tradizionale teatro è stata piazza Vittorio Emanuele di Sant’Ambrogio trasformata in campi di gioco secondo lo slogan di quest’anno legato al tema “Giochi diversi, stessa voglia di amicizia” sintetizzato dai bambini in tanti messaggi. Gli entusiasti alunni di prima e seconda si sono cimentati in palla che scotta, arrivo a canestro, gioco del corridoio, margherite, girotondo, gioco del fazzoletto, mentre gli alunni delle classi terze e quarte si sono divertiti con palla prigioniera, percorso tira la pallina, fazzoletto, palla goal, arrivo a canestro, margherite. Gli alunni di quinta elementare sono stati protagonisti della caccia al tesoro per le vie del centro storico e hanno vestito i panni d’intervistatori d’eccezione del sindaco Nereo Destri sulla piazzetta del municipio. I bambini, indossando magliette verdi, gialle e bianche con riferimento alle margherite, avevano iniziato la giornata sulla scalinata del municipio ambrosiano, cantando

“Quello che mi aspetto da te” e l’hanno conclusa sulle note dell’Inno di Mameli. Il tutto dopo avere racchiuso i propri pensieri sull’amicizia in frasi, scritte su foglietti a forma di petalo ed incollati dai genitori negli appositi pannelli a forma di fiore. «Amicizia e socializzazione costituiscono principi d’educazione per i bambini che oggi le apprendono in collaborazione tra loro attraverso il gioco per concretizzarle in futuro nella propria vita» ha spiegato la maestra Daniela Zampini, referente della commissione degli insegnanti che ha organizzato i Giochi in Piazza in collaborazione con l’assessorato comunale alla cultura ed istruzione di Franco Cristini, l’istituto comprensivo ambrosiano Dante Alighieri diretto dalla professoressa Claudia Lonardi, le insegnanti dei plessi scolastici, i servizi socio educativi dell’Asl coordinati dall’educatrice Elisa Marangoni, la cooperativa Hermete, la biblioteca comunale, la scuola d’Arte Paolo Brenzoni e l’apporto dei genitori degli alunni, operai comunali, Polizia Locale, Arma dei Carabinieri, Anc Carabinieri in Congedo, Croce Rossa. M.U.

MOVIMENTO S.AMBROGIO 5 STELLE E’ nato il Movimento “S. Ambrogio 5 Stelle”, presentato nella serata del 22 maggio scorso nella sala conferenze presso la Biblioteca comunale. «Il Movimento “Sant’Ambrogio 5 Stelle” – è stato spiegato durante la serata - è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico né intende diventarlo in futuro. Non ha ideologie di sinistra o di destra, ma idee. Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo e indirizzo».



CRONACHE

Giugno 2013

DOLCÈ. Ogni settimana gli speleologi del nord Italia visitano la Grotta di Peri

“Spurga delle Cadene” bellezza da valorizzare E’ una delle più belle e suggestive grotte, in grado di competere con la mitica Spluga della Preta, il celebre abisso noto in tutto il mondo: è la nostra Grotta di Peri, nota agli speleologi come Spurga delle Cadene, oggetto, negli anni ‘80, di un grave inquinamento da liquami suini, dovuti a sversamenti abusivi degli allevamenti sovrastanti. I testimoni oculari raccontano che i liquami maleodoranti ricoprivano tutto con un elevato spessore. Per ben 20 anni è stato impossibile entrarvi, a causa dello schifo e della puzza, ma da qualche tempo le cose sono cambiate in meglio e questa perla è tornata “visitabile” tanto che ogni domenica questo anfratto della Valdadige è meta di speleologi provenienti da tutto il nord Italia. Anche l’Amministrazione comunale di Dolcè si sta interessando a questo sito: «Siamo consapevoli - spiega il vicesindaco Massimiliano Adamoli - del valore di questa grotta e delle potenzialità ad essa collegate ma non siamo in grado da soli di avviare un organico pro-

Sergio Adami, Gruppo Speleologico Mantovano, Massimiliano Adamoli, vice sindaco comune di Dolcè; lo speleologo Andrea De Angelis e Giacomo Lasagni del CNSAS (soccorso alpino speleo)

getto di recupero e promozione della stessa. Il sindaco, Luca Manzelli, ha parlato con il direttore del Parco Naturale della Lessinia, Diego Lonardoni, segnalandogli la cosa, soprattutto la possibilità di far entrare a tutti gli effetti la Grotta di Peri tra le mete e le bellezze del Parco da conoscere e frequentare. Credo che in questa prospettiva, un ruolo assai utile potrebbe essere svolto dal volontariato, in particolare dalle associazioni speleologiche che in quest’ultimo periodo hanno espresso grande interesse per la nostra piccola meravi-

glia naturale. Si potrebbe pensare anche ad un percorso guidato lungo un sentiero ben tracciato, in piena sicurezza, da affiancare a quelli che l’Amministrazione Comunale sta mettendo a punto per far apprezzare a cittadini e turisti le bellezze che ci circondano. Siamo comunque alla ricerca di contributi, pubblici e privati, che ci consentano, quanto meno, di progettare e realizzare un’area attrezzata e di ospitalità per gli appassionati che vengono qui da ogni parte d’Italia». Uno di questi è Sergio Adami, speleologo mantovano del

GSM (Gruppo Speleologico Mantovano) attivo nell’esplorazione della grotta. «Visito da tempo la Spurga delle Cadene – afferma lui stesso - e la trovo a dir poco affascinante, non meno attraente della famosa Spulga della Preta. La valuto quanto una grotta del carso, con spazi e formazioni suggestivi: penso al meraviglioso Lago Pensile, alla Sala Bianca e alla nuova Sala delle Meraviglie. Siamo di fronte ad un luogo inusuale per i Lessini. In questo periodo siamo regolarmente circa una trentina di speleologi a ritrovarci qui, di domenica o nei giorni di festa, per addentraci nella grotta di Peri. Naturalmente, la visita è riservata a persone esperte ed opportunamente attrezzate. La seconda parte è abbastanza acquatica e per arrivare fino al sifone è necessaria una muta. Le esplorazioni si sono fermate nel 1971, ma, considerando che lo sviluppo è di circa 1200 metri, andrebbero riprese, anche per ripulirla da tubi, tubetti, cavi e cavetti usati nei vari tentativi di svuotamento dei sifoni. Noi speleologi, per quanto ci riguarda, siamo disposti ad impegnarci in prima persona in quest’opera: il GSV, composto da circa 40 soci, svolge da più di 20 anni la propria attività speleologica tutte le domeniche coniugando l’esplorazione, la ricerca scientifica e l’attività didattica». Maurizio Pedrini

26 VOLARGNE-DOMEGLIARA

Piccoli e famiglie

a Villa del Bene

Hanno varcato il portale della splendida Villa del Bene che dà sulla via Tridentina i piccoli alunni – con le loro famiglie - dei Nidi in Famiglia di Volargne e Domegliara. L’iniziativa voleva richiamare l’attenzione sulla possibilità reale di avvicinare ed “accordare” grandi e piccoli a quei valori architettonici e storici che rappresentano i preziosi patrimoni del nostro territorio. Un’ idea, in uno spazio, che diventa risorsa reinventata, fra tradizioni e storia, vissuta da coloro che un domani – da cittadini – saranno chiamati a rispettarli e tutelarli. Il pomeriggio si è rallegrato inizial-

mente all’interno del cortile residenziale, dove le educatrici sono riuscite a sorprendere grandi e piccoli con tante proposte simboliche di festa e tradizione. In un secondo tempo le porte si sono spalancate alle sale del palazzo che, per qualche ora, sono state messe a disposizione dei visitatori. Promotori dell’evento il Comune di Dolcè nella persona del Consigliere ai Servizi Sociali, Silvana Leva, la collaboratrice educativa tecnica addetta a spazi e risorse, Valentina Bertoli, insieme alle educatrici Pierina Magagnotti e Paola Gasparini. m.p.

GARGAGNAGO / CIRCOLO ACLI

VENDESI, SENZA INTERMEDIARI, area di circa 72.000 mq, di cui 17.420 mq Agro, Artigianale Industriale, situata a Nord Ovest di Verona, fuori dal centro abitato, adatta ad Impianti Fonti Rinnovabili. Esiste un capannone di 3.600 mq con possibilità di espansione a 3.900 mq. Abitazione di 100 mq con possibilità di espansione a 270 mq. Accesso dal paese di Domegliara con strada asfaltata. Per informazioni Tel. 348 3232660 mail: mbtrader@libero.it

Continuano le attività del Circolo Acli di Gargagnago forte di oltre 100 soci. «Abbiamo concluso in collaborazione con la Strada del Vino Valpolicella un corso sulla conoscenza del vino, registrando la partecipazione di una trentina di iscritti che, grazie alla bravura di esperti relatori enologi, hanno scoperto le varie sfumature dei nostri vini e prodotti - spiega il presidente Silvano Procura che illustra le attività estive -. Stiamo collaborando con altre realtà di Gargagnago per l’allestimento di un calendario ricco di appuntamenti grazie al coinvolgimento di altre realtà paesane come il Gargagnago Calcio, il gruppo Podistico, la Pro Loco». Ecco al via la stagione della Bocciofila che ha sede presso il Circolo. «La speranza è che possa regalarci nuove, immense soddisfazioni in tornei di bocce provinciali e regionali». Tradizionale evento sarà il rinomato torneo del Bacalin e l'immancabile serata a base di birra e prodotti tipici tedeschi. «C’è soddisfazione nel rilevare

che in questi ultimi anni, grazie al fantastico aiuto dei miei consiglieri e del gestore - prosegue il presidente Procura - abbiamo rilanciato il Circolo come punto di riferimento del nostro piccolo ma volenteroso paese. Il tutto in sinergia con altre associazioni perché ritengo che l'unione fa la forza. Siamo sempre pronti alle critiche costruttive». In settembre il Circolo proporrà serate enologiche con aziende vinicole di varie zone d'Italia che presenteranno prodotti e realtà delle proprie aree. m.u.

Silvano Procura


P oesie

RUBRICHE

Giugno 2013

27 di Giancarlo Peretti

Si è appena conclusa l’adunata nazionale degli alpini a Piacenza ed ecco che un nostalgico ha dedicato qualche verso ai soldati con la penna: “Alpin” di Eros Piazzi. Annamaria Zantedeschi ha fatto pervenire al giornale un pensiero a favore del dotto. Massimiliano Menini che suona come uno spot pubblicitario: “L’è el meio”. Di Luciano Lonardi uno sfogo amoroso verso “El paradiso de Albisan”. Loredana Zanon di San Giovanni Lupatoto, ci propone “Aria nuova” con delicati versi che certamente portano alla Primavera…di dentro e di fuori. Grazie Loredana. ALPIN Sa feto bocia con ste scarpe grosse? Vao a caminar nel fango e sule roce. ‘Ndo veto omo con ste mane larghe? Gh’è quei che g’à bisogno, vao iutarghe. Ci seto vecio dal cor come ‘n butin? Ci te par che sia…son ‘n alpin! Eros Piazzi

L’È AL MEIO (al dottor Massimiliano Menini) Quando vago dal dentista me cala ‘l fià e perdo la vista, l’è gran brao son sincera, en più l’è sior de maniera, ma la paura gà ‘l birocio serco de non ardar…e sero l’ocio. Fa punture par solearte l’è gran brao nel studiarte, ma te sicuro, ‘l de fà ‘ndesio,

EL PARADISO DE ALBISAN Ad Albisan en di gò fermà el tempo, …a vardar zò da la terassa dela ciesa. Ho alsà i oci al ciel e ringrassià el Creator, par sto panorama pien de robe bele. Son tornà na note de luna piena e ….fra el cri cri dei grili, ho visto le luci de sta tera mesiarse con le stele. Luciano Lonardi

con i arnesi ghe ropeta drio, el le neta el le uda, parchè i dura se ie marsi ‘l le caa l’è na bela fregadura l’è gran brao, ma ‘l de fa a manele ruma pansa e le buele. Massimiliano l’è ‘l melo che ghe sia no l’è solo brao, ma gran figo credìme, bale no de molo mia proélo e vedarì se l’è vera chel che digo Annamaria Zantedeschi

ARIA NUOVA Sono cambiata. Dentro, fuori, sulla pelle, nei rapporti con le persone con lo specchio con me stessa. C'è un'aria nuova che mi alita intorno, s'impadronisce del mio respiro, attutisce i pensieri. Forse è semplicemente aria di primavera. Loredana Zanon


S

SPORT

Giugno 2013

PORT

CALCIO. I ragazzi di mister Pienazza hanno vinto il campionato di Seconda categoria

Valgatara promosso col 10 Sarà una Prima assoluta

Il Valgatara scrive la storia, la sua storia. L’uragano biancorosso travolge tutti e mette la mani sulla Prima categoria. I ragazzi di mister Roberto Pienazza arrivano dove mai la società si era spinta in 32 anni di vita, vincendo il campionato di Seconda con quattro giornate di anticipo e con dieci punti di vantaggio su Pedemonte e Burecorrubbio. Un risultato ancora più prestigioso pensando che questa è la promozione numero due in tre stagioni. «Abbiamo raggiunto un traguardo storico e ne siamo onorati. È davvero un’enorme soddisfazione». Pienazza è raggiante. E come dargli torto. «Per la proprietà è un grandissimo orgoglio: la famiglia Ferrari ha sempre tenuto al Valgatara, investendoci anima e corpo – continua il tecnico -. E aver trionfato con così largo anticipo è ancora più bello: i ragazzi sono stati fantastici e hanno dimostrato una maturità incredibile. Restare in testa alla classifica per l’intero girone di ritorno non è stato facile perché i cali di tensione sono perennemente dietro l’angolo. Invece ce l’abbiamo fatta.

La Prima squadra del Valgatara

L’estate scorsa avevamo dichiarato di voler disputare un campionato di vertice e provare ad andare in Prima: obiettivo raggiunto con merito. Sono contento pure per il paese: spesso le persone lo conoscono per le cantine vinicole ma non sanno dove sia. Adesso, giocando in Prima, magari Valgatara avrà maggiore visibilità». Due promozioni in tre anni non sono cosa da poco. Mattone su mattone la squadra si è costruita, partendo dalle fondamenta. Mister Pienazza prende in mano il gruppo nel 2010, fa suo il torneo di Terza categoria (senza mai

perdere una partita) approdando in Seconda. Nella passata stagione arriva invece un terzo posto e la sconfitta nella finale playoff contro il Povegliano. E, nel 2013, ecco lo storico passaggio in Prima. Il Valgatara è stato un rullo compressore, trascinato pure dai 23 gol di Claudio Faustini che non perde mai la voglia di segnare reti pesanti. «Faustini è stato determinante, inutile nasconderlo – commenta Pienazza -. Claudio ha un fiuto del gol pazzesco. Mi sono piaciuto parecchio anche Marco e Leonardo Aldrighetti, e il nostro jolly

Siro Franceschetti. In generale, però, tutti i giocatori sono stati fantastici e hanno dato il massimo. Nessuno escluso. Il segreto della promozione? Proprio i ragazzi che hanno saputo formare un gruppo solido e unito. Dopodichè la preparazione atletica del nostro preparatore Michele Mezzacasa: siamo partiti un po’ imballati, perdendo tre gare nelle prime sette giornate e ricevendo alcune critiche, ma una volta smaltito il carico della preparazione, siamo usciti fuori alla grande, andando veloci come treni». Matteo Sambugaro

PATTINAGGIO ARTISTICO / SABATO 8 GIUGNO

Fantasy Skate prepara il saggio finale Continua la stagione del Fantasy Skate, società di pattinaggio artistico a rotelle in Valpolicella. Fantasy organizzerà sabato 8 giugno dalle ore 20 nella tensostruttura di Ospedaletto di Pescantina il saggio di fine anno. «La partecipazione al saggio - spiega il presidente Giorgio Zambon - è aperta a quanti siano interessati a conoscere la nostra società e sarà rivolta alla sensibilizzazione del pubblico e delle Amministrazioni comunali che ci accolgono, sull’annoso problema delle strutture in cui allenarsi, problema reso ancora più gravoso dall'incerto futuro della tensostruttura di Ospedaletto. Speriamo in una larga partecipazione per condividere il momento più bello della nostra attività sportiva,

soprattutto speriamo nella presenza di tanti ex atleti che si sono succeduti in questi anni a cui verrà rivolto un invito particolare per rivedersi con quanti hanno condiviso la stessa passione sportiva». «Si tratterà - prosegue il presidente - di un’occasione speciale per festeggiare la fine di un’annata sportiva in cui, oltre ai risultati ottenuti a livello provinciale, si stanno raggiungendo buoni obiettivi anche a livello regionale». Isacco Gamberoni si è classificato vicecampione regionale negli esercizi obbligatori nella categoria Allievi Regionali maschili (nati 2000-2001) svoltisi nella trevigiana Silea; Elisa Bovo Elisa e Noemi Gamberoni hanno conquistato rispettivamente il secondo e il terzo posto nella

categoria Esordienti A (nati 2003) nella prima tappa del circuito Gran Prix tenutasi sempre a Silea: le stesse atlete sono poi giunte rispettivamente quarta e terza nella tappa di esercizi liberi svoltasi a Costabissara nel vicentino. Ottimi anche i risultati della categoria coppie composte da Isacco Gamberoni e Rachele Faggioni negli Allievi regionali; Gabriele Chinotti e Susanna Tommasi negli Esordienti regionali, «in cui poniamo grande fiducia per il presente e il futuro data la giovanissima età e l’ottimo potenziale» aggiunge il presidente che sottolinea anche la prova della giovanissima Carlotta Pimazzoni (nata 2004) «che se la vedrà con alcune tra le migliori atlete della Regione negli esercizi obbligatori». Non solo. «Ben 32 atleti della nostra società - conclude il presidente Giorgio Zambon hanno costituito la compagine più numerosa della provincia, nei Giochi Giovanili svoltisi nell’impianto di pattinaggio di via Santini a Verona. Eravamo presenti con ragazzi e ragazze dai 5 ai 17 anni, fascia d’età fondamentale per il suo valore di promozione sportiva e di preparazione a una successiva ed eventuale scelta agonistica da parte degli atleti impegnati». M.U.

28 INVITIAMO LE ASSOCIAZIONI E LE SOCIETÀ SPORTIVE AD INVIARE I LORO ARTICOLI AL SEGUENTE INDIRIZZO:

articoli@laltrogiornalevr.it

MOTORI

Il Realmotorsport sfonda in Europa La scuderia scaligera Realmotorsport cala il poker a Rechberg in Austria nella seconda prova del campionato europeo della Montagna. Alex Urthaler vince la classe 1600 nella categoria Sport Prototipo su Radical SR4. Nella stessa giornata successo per Federico Liber su Formula Gloria nella classe 1600 riservata alle Formule dopo l’ottimo piazzamento ottenuto nel circuito francese di Col ST.Pierre; vittoria per Damiano Schena nel gruppo E1 classe 2000 su Renault Clio; successo per Alex Leardini su Honda Civic gruppo A 1600. Non solo. Realmotorsport ha ottenuto il secondo posto su Formula Renault per Franco Bertò e Piergior-

gio Ottuzzi su Radical Sr4. «E’ stato un week emozionante - spiega il presidente della scuderia Alex Urthaler -. Rivolgo un doveroso grazie a tutti i nostri sostenitori ed amici che hanno realizzato partecipato a questo proficuo week end in qualità di tecnici ed hospitaly. Mai avevamo centrato un numero così cospicuo in una sola gara a livello internazionale. Pensiamo ora a Portogallo e Spagna dove il nostro portacolori Liber con la sua Formula ci sta regalando forti emozioni e grandi risultati». I prossimi appuntamenti del team saranno in giugno in Repubblica Ceca ed a seguire i due appuntamenti in Italia di Ascoli e la mitica Trento Bondone. M.U.

CICLISMO. Murari ancora campione Grande prestazione per l’ultracycler Giorgio Murari (in arte Musseu) alla Race Across Italy il 4 maggio scorso a Nettuno. Il percorso, valevole come campionato italiano, prevedeva la traversata Nettuno – Chieti – Nettuno dal mar Tirreno al mar Adriatico e ritorno: 640 km per 5500 metri di dislivello. A darsi appuntamento per una delle gare più attese dell’anno sono stati i migliori specialisti a livello europeo che si sono sfidati a ritmi incredibili…ma ancora una volta il negrarese Musseu si è superato fermando il cronometro a 22 ore e 30 minuti (29 di media) riconfermandosi campione italiano over 50 e primo a livello europeo. Al giro di boa a Chieti, dopo 340 km, era terzo assoluto con una media dei 32 km orari dietro solo a due campioni austriaci. Durante la notte, sotto un forte temporale in cui non è mancata nemmeno la grandine, Murari ha saputo tenere il passo concludendo la sua corsa come quinto assoluto e primo over 50. «E’ stato un percorso veloce e relativamente facile per essere una ultracyclyng – afferma Giorgio Murari commentando la sua Race Across Italy -. Sono troppo felice! E’ stata una grande prestazione: mi sono reso conto con estrema soddisfazione che gli anni passano, ma io vado sempre più forte»…e adesso “avanti tutta” verso la Race Across Europe in programma nel mese di agosto. «Chiedo a tutti coloro che credono in me e nello sport pulito di darmi una mano a compiere questa grande avventura» – conclude Giorgio Murari, alla ricerca di sponsor per intraGiorgio Murari con Zamprendere la sua boni, campione mondiale prossima avvenarrivato alla Race Across tura. Italy con 2 ore e 30 minuti Per contattarlo: dopo di lui, e Strasser, giorg9@alice.it campione austriaco vincitore della gara e di due Race Across America.


SPORT

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CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

UN PUERPERIO DIFFICILE Il puerperio è il vocabolo con cui i medici indicano il periodo, della durata di 6-8 settimane, necessario alla donna per tornare nelle stesse condizioni in cui si trovava prima della gravidanza. Per la donna è un momento particolare ricco di gioia e gratificazione ma anche d’isolamento e impegno fisico ed emotivo. Descrive quindi il periodo che va dall’espulsione della placenta subito dopo il parto e si conclude con la ricomparsa della prima mestruazione dopo la gravidanza detta anche “capo parto”. Di fatto, però, resteranno invariate alcune modificazioni di tipo anatomico soprattutto a carico dell’apparato urogenitale e del perineo (l’area compresa tra vagina e ano). Durante la gravidanza la vescica e i muscoli del pavimento pelvico sono sottoposti a una rilevante compressione da parte dell’utero gravido e degli alti organi pelvici. Questa compressione determina sulla vescica una riduzione del tono muscolare con aumento della sua capacità con conseguente difficoltà a svuotarsi. Contemporaneamente, per gli stessi motivi, si ha una riduzione del tono dello sfintere uretrale e ciò comporta una non perfetta tenuta dell’urina con possibili perdite durante i colpi di tosse e gli sforzi. Con il parto si possono generare altri danni sulle strutture legamentarie e muscolari del pavimento pelvico. Tutto ciò spesso compromette, oltre alla capacità di trattenere le urine, anche la ripresa di una normale attività sessuale. “Non mi sento più padrona del mio corpo; mi sento invecchiata; non ho fatto più l’amore; vivo con l’assorbente; devo stare attenta quando rido e tossisco; e se gli altri sentono odore di urina?” queste sono le frasi che più comunemente mi riferiscono le pazienti esprimendo così il loro vissuto emotivo. Nella maggior parte dei casi questi problemi sono transitori, per cui col tempo possono risolversi da

soli, ma in alcuni casi persistono e tendono a peggiorare. Per questo motivo sia per una ripresa della continenza urinaria sia per una soddisfacente ripresa dei rapporti sessuali esistono presidi terapeutici farmacologici e tecniche riabilitative. E’ importante sottolineare che questi disturbi si possono già prevenire durante la gravidanza evitando un eccessivo aumento di peso, praticando la ginnastica pelvica e con un massaggio perineale giornaliero da eseguire a partire da un mese prima del parto con olio di mandorla e creme a base di Collagene, Fitocollagene, Acido ialuronico e Vitamina E.In particolare si è dimostrato utile l’Olio d’Iperico perché è cicatrizzante, antisettico con azione antivirale e antifungina, anestetico, astringente, purificante. Inoltre possiede proprietà decongestionanti e antinfiammatorie e stimola la rigenerazione cellulare. Quando è richiesta un’azione rigenerativa più efficace sulle strutture profonde del pavimento pelvico, risulta molto utile la rieducazione e riabilitazione pelviperineale dopo il parto. Questi percorsi di recupero funzionale sono offerti dall’ostetrica o dalla fisioterapista, figure professionali che possono assistere le puerpere fin dopo il parto, nel caso dell’ostetrica, o dopo qualche mese, per consentire il recupero di difetti specifici, come nel caso della fisioterapista. Tra le possibili attività riabilitative vi sono gli esercizi pelvici di Kegel che consistono in una serie di contrazioni dei muscoli che circondano la vagina e sostengono l’utero, in quanto un’efficace contrazione dei muscoli del pavimento pelvico incrementa la pressione di chiusura dell’uretra, prevenendo la perdita di urina con la compressione dell’uretra contro la sinfisi pubica. Una buona tonicità del pavimento pelvico previene il dislocamento anatomico della vescica e dell’uretere, inoltre aumenta la qualità della vita sessuale femminile. Molte donne

non sanno però identificare e poi utilizzare esattamente questi muscoli, e proprio per questo motivo gli esercizi sono associati al Biofeedback per aumentarne l’efficacia ma soprattutto per fare prendere coscienza alla paziente dell’intensità e della forza che sviluppa con i propri muscoli. In alternativa quando la paziente, come spesso avviene durante l’allattamento, tende a trascurarsi poiché è concentrata sul bambino, o comunque non ha tempo di seguire un programma di fisioterapia in palestra ha a disposizione altri strumenti utilizzabili a domicilio come i coni vaginali di Plevnik. Alcuni danni anatomici, come cisti cicatriziali dolorose o difetti fasciali che predispongono all’incontinenza urinaria o al prolasso genitale, possono infine essere risolti con adeguati interventi chirurgici riparativi e ricostruttivi. Questi interventi, non frequenti, sono comunque proposti solo dopo un adeguato percorso riabilitativo. Presso la Casa di Cura Dott. Pederzoli è attivo un Centro Interdisciplinare per le patologie del Pavimento Pelvico, dove più figure professionali, sotto il coordinamento dell’Unità Operativa di Ostetrica e Ginecologia, sono dedite alla prevenzione e alla cura delle patologie del pavimento pelvico femminile. Il Centro di Uroginecologia, coordinato dal dott. Donvito, è Centro di riferimento regionale riconosciuto dall’Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico (www.aiug.it).

Dott. Massimo Donvito Servizio di Uroginecologia Dott. Riccardo Zaccoletti Responsabile U.O. Ostetricia e Ginecologia Casa di Cura Dott. Pederzoli pubbliredazionale


Donna SPAZIO DONNA

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SPAZIO

L’ARGOMENTO

Diventare genitori

BENESSERE

A CURA DI CHIARA TURRI

TISANA CONTRO L'ANSIA E L'INSONNIA

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

“Ogni goccia d'acqua bagna e nutre ogni filo d'erba.” (Proverbio cinese)

Gentile dottoressa, siamo una giovane coppia in attesa del primo figlio, vorremo da lei qualche consiglio, desideriamo essere dei buoni genitori, per questo le chiediamo come possiamo prepararci. Essere genitori è un “lavoro” impegnativo ma ricco di soddisfazioni, parenti ed amici saranno prodighi di consigli, l’esperienza può sempre offrire ottime indicazioni, prima di tutto però, cercate in voi l’amore e la disponibilità verso questa nuova vita. La genitorialità è un processo attraverso il quale si impara a diventare genitori capaci di prendersi cura dei figli, in modo sufficientemente adeguato ai loro bisogni, che sono diversi nelle diverse fasi dello sviluppo. Dal punto di vista psicologico, la genitorialità

Donna

non deve essere considerata come un insieme di comportamenti” giusti” da imparare, la genitorialità è uno “spazio mentale” che inizia a formarsi nell’infanzia osservando i nostri genitori. È con la nascita di un figlio che si attiva questo spazio psichico rimettendo in circolo pensieri e fantasie legati al proprio essere stati figli.

LA CURA DEI CAPELLI

Avete qualche dubbio, qualche problema? Inviate i vostri quesiti alla dott.ssa Bevardo – che sarà felice di rispondervi - attraverso il nostro indirizzo mail: articoli@laltrogiornalevr.it oppure a L’Altro Giornale – via Bernardi, 7 – 37026 Settimo di Pescantina

A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI

LA CADUTA DEI CAPELLI:

I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi:

1- Anagen: fase di crescita o nascita. 2- Catagen: fase di stasi o intermedia. 3- Telogen: fase di riposo o caduta Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile.

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L'essere umano possiede a livello connaturato la capacità di adattarsi alle situazioni avverse (sempre più spesso oggigiorno definite appunto "stressanti"), attraverso meccanismi psichici e fisiologici di reazione-azione che cercano di compensare e riequilibrare le normali e funzionali dinamiche biologiche e mentali. Tutte noi possiamo dire di avere sperimentato momenti della nostra vita più “pressanti” di altri e di essere più o meno riuscite a gestire la situazione. Quando però i fattori di stress sono eccessivi o troppo prolungati la persona esaurisce le riserve di energia utili per le reazioni di adattamento, recupero e riequilibrio, finendo per incappare in una serie di problematiche sia psichiche, che fisiche e gradualmente in veri e propri disturbi aventi sintomi gravemente disfunzionali nelle varie sfere vitali dell'individuo. E' bene però precisare che lo stress può anche risultare utile e funzionale per superare certe difficoltà nel breve momento (in gergo questo tipo di stress è conosciuto come "stress buono" e in psicologia viene definito "eustress"); esso però può ben presto divenire pericoloso e dannoso se eccessivamente prolungato nel tempo (in tal caso si definisce, sempre in modo gergale, "stress cattivo" e secondo le teorie psicologiche "distress"). Dunque lo stress non va sempre e comunque considerato negativamente ed evitato, ma considerato, se breve e non intenso, come elemento vitale e funzionale al miglioramento adattivo in senso biologico, mentale e caratteriale. Nei casi invece in cui esso risulta essere pesante e prolungato, inducendo forte menomazione in molte dinamiche interne ed esterne della persona, allora diviene una seria patologia dalla quale possono poi derivare molteplici altri disturbi psicofisici. Esistono in natura fiori e piante in grado di tenere sotto controllo gli stato di ansia più blandi. Semplice da fare è la tisana sedativa, utile negli stati ansiosi, cioè in tutte quelle condizioni emozionali molto simili alla paura ma in cui il pericolo avvertito non è ben definito. Il soggetto ansioso è spesso triste, indisposto, palpitante, ha difficoltà ad addormentarsi, suda molto, lamenta difficoltà respiratorie e soffre di un disagio interiore che si ripercuote negativamente sulla sfera sociale, affettiva e sessuale. L'assunzione di una tisana sedativa è senza dubbio un valido aiuto per alleviare i disagi e affrontare con maggiore serenità paure ed obiettivi importanti. RICETTA PER LA MISCELA Ingredienti per la miscela: Fiori d’Arancio 10 gr, Fiori di Tiglio 30 gr, Fiori di Primula 15 gr, Cardiaca 20 gr, Passiflora 25 gr, Melissa 20gr. Preparazione: Fate bollire una tazza d’acqua (circa 200 ml). Mettete 3 cucchiai di miscela nel pentolino dell’acqua. Lasciate in infusione per circa 10 minuti Filtrate e versate il tutto in una tazza. Questa Tisana va bevuta almeno tre volte al giorno per almeno 10 giorni. Ricordiamoci, però, che i veri registi della nostra vita siamo noi! Namastè!

DUBBI E PAURE DEI GENITORI a cura di Paolo Dalla Vecchia Educatore professionale Poco tempo fa parlavo con un padre di una figlia adolescente che mi ha riportato una situazione molto presente tra i ragazzi d’oggi: la mancanza di interessi, l’apatia e la superficialità. Egli mi ha raccontato che la figlia, iscritta alle superiori, studia senza stimolo od interessi particolari, tanto da raggiungere la sufficienza, non partecipa ad attività sportive, culturali e di impegno sociale; sembra non avere grandi progetti per il futuro. Ama passare almeno un paio di ore al giorno al computer a chattare con le proprie amiche. Le settimane sono scandite tra una festa e l’altra dove viene perpetuata ed alimentata la socialità che pare essere la cosa più importante . I mes-

saggi esterni interiorizzati sono incentrati sull’apparire, sul divertirsi, sull’avere e sulla superficialità. Gli impegni vengono per quanto possibile evitati, rimossi o procrastinati. Sull’altro versante,nessun problema importante, comportamento trasgressivo o conflitto in casa; ma il vero potenziale di quella ragazza dov’è? Dov’è la spinta idealistica e spirituale che ha fatto andare avanti il mondo per generazioni? Io ho rassicurato quel papà invitandolo a proseguire con il suo esempio di vita che è il più grande insegnamento che può dare alla figlia, a proseguire con la coerenza tra quello che fa e quello che dice. Tutto questo presto o tardi darà frutto,

non cadrà nel vuoto perché : “Alla lunga i capaci e i meritevoli hanno successo, Bismarck” e questo vale anche per la paziente opera dei genitori. Il resto lo farà la vita con i suoi “riti di passaggio” ed occasioni. La cosa importante è aiutare i ragazzi a coglierle, ad incentivare esperienze di crescita personale cercando di far accendere la fiamma dell’interesse in loro per qualcosa di valido ed importante per il quale valga la pena di impegnarsi e lottare. In loro vi sono le qualità, ma sono ancora offuscate come quelle di una pietra preziosa ancora coperta da incrostazioni e scorie. Bisogna aiutarli a risplendere di luce propria!


SPAZIO DONNA

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DA ANGAL

LA CURIOSITÀ

Mamma Klaùdia racconta

Mamma single spende 28.000 euro per vestire il figlio La folle madre che ha speso una cifra esorbitante per vestire il figlio si chiama Vicky Antonia, è una modella di 31 anni ed è single. Suo figlio Zack ha 8 anni e veste esclusivamente con abiti firmati.

Continuano ininterrotte le attività dell’Associazione Amici di Angal. Ogni mese, grazie alle cronache da Angal, gli amici Claudia e Mario Marsiaj, impegnati da quasi 50 anni in questo paese del nord Uganda, riceviamo aggiornamenti, notizie e testimonianze. Pubblichiamo di seguito uno dei racconti di Mamma Klaùdia – Claudia per i suoi piccoli si chiama così -. OPINYMUNGO Tra le foto dei miei nipoti, sul comò di camera mia, c'è quella di un bimbo di 6-7 anni dalla pelle scura e dallo sguardo dolcissimo. E' seduto su una poltrona, nel soggiorno della nostra casa di Angal. E' molto composto, il sorriso appena accennato, gli occhi...gli occhi...ho l'impressione che non mi abbandonino mai, come quando, nell'unità nutrizionale dell'ospedale, trascorreva le giornate disegnando piccoli cerchi per terra con un lungo bastoncino, seguendo con gli occhi ogni mio movimento. Si chiamava Opinymungo, veniva dal Congo, aveva, probabilmente, un difetto cardiaco ed era il bambino più tenero e dolce che abbia mai incontrato. Era arrivato con i genitori, a piedi attraverso la savana. Erano ben vestiti, dignitosi. Avevano sentito che ad Angal i bambini, in particolare, erano curati con molta attenzione e amore. Il bambino non cresceva bene - ci hanno detto nonostante il cibo a casa loro non mancasse. E poi si affaticava facilmente! Opiny è rimasto in ospedale alcuni mesi. La mamma sempre con lui, il papà si sobbarcava spesso la "passeggiata" dal Congo. Il piccolo paziente mangiava poco. Alla sera, prima che si spegnesse il generatore, gli portavo un supplemento di cibo, qualcosa di appetitoso, che lui accoglieva con molto piacere. Il giorno dopo sentivo bussare lievemente alla porta: era lui che mi tendeva il tegami-

Dopo l'asportazione dei seni di Angelina Jolie, arriva un pericoloso "effetto imitazione" Dopo che Angelina Jolie è ricorsa alla mastectomia preventiva per evitare un tumore al seno, i medici esprimono la loro preoccupazione derivante da un pericoloso "effetto imitazione". Molte donne potrebbero seguire l'esempio della star senza che ci sia una reale necessità. La donna più rifatta del mondo si pente Avete mai sentito parlare di una modella di nome Alicia Douvall? Si tratta della donna più rifatta al mondo, che però nonostante i suoi 260 interventi chirurgici è arrivata a pentirsi di essersi sottoposta alla chirurgia plastica. Alicia ha 34 anni, e per certo si sa che ha fatto ben 49 interventi al viso, 17 al seno, 2 ai piedi e 1 all’addome. I dettagli delle altre operazioni non sono stati divulgati. Orchestra di ortaggi Siete davvero convinti che zucche, carote, peperoni e sedano servano solo per preparare gustose insalate? Probabilmente non avete ancora sentito parlare della “Vienna Vegetable Orchestra”, la prima band che suona con gli ortaggi! Il progetto musicale è iniziato 15 anni fa per gioco. L'orchestra, formata da 12 elementi, è ben presto cresciuta in tutta Europa, facendo appassionare la gente sia alla musica che ai temi ambientali, di cui il gruppo si fa portavoce. no, accuratamente lavato e coperto da una piccola kitambara. E io fingevo di stupirmi e gli dicevo: "Sei venuto da solo? Hai trovato la strada?". "Sì - mi rispondeva - tutto orgoglioso. Lo prendevo in braccio e lo mettevo seduto su quella poltrona. "Vuoi prendere il the e poi disegnare?" - gli chiedevo. "Eio (sì)" - mi rispondeva ancora. Aveva un modo tutto suo di lavarsi le mani, dopo aver fatto merenda, godendo della schiuma e del profumo del mio sapone...Quando vedevo spuntare attorno al nasino qualche goccia di sudore capivo che era tempo di tornare in ospedale. Me lo legavo sul dorso, come fanno le mamme Alùr, e lo riportavo perché non si stancasse, anche se in realtà l'Ospedale era attaccato a casa. Quella volta il mio ritorno in Italia è stato particolarmente doloroso. Sapevo che non avrei più rivisto Opinymungo. L'anno successivo, pochi giorni dopo aver riaperto casa ad Angal, i suoi genitori sono venuti dal Congo, a piedi attraverso la savana per portarmi una gallina. Ci siamo abbracciati, in silenzio.

Guidi male? Una nuova interessante ricerca, svolta dai ricercatori della University of California, ad Irvine, negli Stati Uniti, ha dimostrato che il patrimonio genetico può influenzare l'abilità alla guida di un automobile. Serve a poco dirlo ma la notizia, in breve, ha fatto il giro del mondo, diffondendosi nei più importanti social network e venendo riportata anche sul sito di Motor Authority. Non sono mancate le ovvie critiche, soprattutto dopo la pubblicazione della ricerca nella nota rivista scientifica Cerebral Cortex.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani INSALATA DI RISO NEL MELONE

INGREDIENTI: 2 meloni - 250 gr. di riso basmati 150 gr. di prosciutto crudo - 200 gr. di feta greca Menta fresca - Olio d’oliva, sale, pepe PROCEDIMENTO: Svuotare i meloni riducendo la polpa in palline o in pezzetti. Nel frattempo lessare il riso per 10 minuti, scolare e raffreddare. Tagliare a listarelle il prosciutto crudo e scottarlo in padella con la festa sbriciolata. Unire il composto di feta e crudo al riso e al melone. Aggiungere menta fresca tritata. Servire l’insalata di riso all’interno dei gusci del melone e su un grande piatto…Un invitante piatto estivo!



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