ANNO XXVII - N. 7 LUGLIO 2012 - stampato il 28/06/2012
VALPOLICELLA
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
E’ trascorso un mese da mercoledì 30 maggio, quando i vigili del fuoco hanno posto i sigilli sull’edificio che ospitava la scuola primaria dell’Istituto B. Lorenzi a seguito della scossa sismica scatenatasi nel modenese martedì 29 maggio. Ebbene, nell’arco del mese di giugno molti avvenimenti si sono succeduti, caratterizzati da incontri, dibattiti, interventi dell’amministrazione comunale, della minoranza e dei genitori che nel frattempo si sono costituiti in Comitato. Nel frattempo a San Pietro in Cariano imperversa la bufera sull’area ex Lonardi nella zona industriale carianese, per la quale è stata approvata un’espansione residenziale di 135.000 mc. Nel luglio 2011 Figura 22 srl, società proprietaria dell'area, ha chiesto all'Amministrazione Maestrelli la realizzazione di un accordo che prevedesse il cambio d'uso della proprietà, da area artigianale ad area residenziale. Nell’accordo di programma sottoscritto di parla di costruzioni per un totale di 250 villette.
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ialogo D DIALOGO
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Luglio 2012
Viva l’Italia
a cura di Adriano Reggiani
L’ITALIA DELLA BUROCRAZIA Ieri sera 20 giugno, alla trasmissione televisiva Otto e Mezzo, su LA 7, ho sentito il sindaco di Firenze Matteo Renzi di anni 37, esponente del Partito Democratico, rispondere alla domanda su cosa farebbe per uscire da questa crisi. Risposta: «Affrontare decisamente la burocrazia». Per provare a capire cosa significa burocrazia, quali costi ha e perché, di fatto, impedisce l’uscita dalla crisi economica, vi presento due fatti personali. 1 – Ho trovato tra le vecchie cose di famiglia la licenza edilizia rilasciata nel 1955 a mia madre, dal Comune di Castel D’Azzano dove sono nato. E’ disarmante vedere, anche nella veste grafica e nelle parole usate dal Sindaco, come la mia famiglia la ottenne nel giro di un mese e spendendo quasi nulla (2 marche da bollo da 50 lire e un semplice progetto redatto da un geometra) la licenza edilizia. 2 – Persuaso dai continui richiami a comportamenti ecosostenibili, ho contattato un’azienda di pannelli fotovoltaici e il 30 marzo 2012 ho firmato il contratto per instal-
lare un impianto da 6 kw sulla mia abitazione di Arbizzano.Ho dovuto anticipare 750 euro per “spese di istruttoria della pratica” e ho firmato tutto quello che c’era da firmare. Il 4 maggio sono stato contattato da un ingegnere che mi ha richiesto altre 44 firme su 4 fascicoli da presentare a vari Enti.In data 17 maggio il Comune di Negrar mi ha notificato che la mia pratica edilizia (?) n. 108A/12 era stata assegnata al settore Gestione del Territorio, a un geometra comunale come responsabile del procedimento e ad un altro geometra comunale che sarà il responsabile del provvedimento finale. Ora sono in attesa del risultato della pratica presso i Beni Ambientali di Verona. Bene, anzi male, malissimo. Con 40 gradi di temperatura esterna potrei far funzionare il condizionatore a pieno ritmo senza creare d a n n o all’ecosistema e senza spendere soldi per le sempre più salate bollette Enel. Questo non è possibile perché si deve mantenere la burocrazia.
ITALIA
Tra “boiate” e “porcate” Caro Direttore, la nuova legge sul lavoro è una "boiata" parola del presidente di Confindustria...ma bisogna approvarla! La legge elettorale vigente è una "porcata " parola di chi l'ha scritta, Calderoli. Copiata fra l'altro
dalla legge Acerbo di marca fascista. Sono tuttavia sette anni che ce la teniamo, o la prendiamo, come si preferisce. Intanto Lusi, Penati, Di Iorio e tanti altri fanno "politica" svuotando le casse dello Stato ossia le
nostre povere tasche. C'è da tener conto, se mai serva di consolazione, che sono stati nominati con una "porcata" e sono esentati dal rispettare la "boiata". Umberto Brusco Bardolino
Quantificare il costo economico per me e per l’azienda che installerà l’impianto è difficile, ma il danno che la burocrazia produce è anche la snervante lungaggine che disincentiva persone ed aziende a investire. Nel 1960 stupimmo il mondo con il miracolo economico. Gli italiani di allora senza materie prime, con un paese arretrato e semidistrutto dalla guerra, ma con intelligenza, voglia di lavorare e “capacità di fare impresa” fecero diventare l’Italia una delle maggiori potenze economiche mondiali. E poi arrivarono i politici, sempre meno ispirati al senso dello Stato e la burocrazia sempre più gonfiata dai politici, che non pagano di tasca loro, e siamo diventati il problema economico dell’Europa. Ciliegina sulla torta. Tornando al mio impianto fotovoltaico: la scelta posta sul tipo di pannello da usare era tra cinese o tedesco… italiano niente. Se invece di passare mesi a litigare sull’articolo 18 creassero il lavoro, magari facendo buoni pannelli solari a costi contenuti, forse qualcosa cambierebbe. W l’Italia.
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino
Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: Galeati Industrie Grafiche Imola
L’azienda è Certificata FSC (Forestal Stewardship Council) Numero chiuso il 28 - 06 - 2012
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allo 045 7152777 Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere a quanto pubblicato
DIALOGO
NOVARE
TASSE
“Il mercatino rionale” Gentile Direttore, vorremmo evidenziare il grande interesse dei cittadini di Novare per il mercatino. Crediamo però che bisognerebbe trovare una soluzione alternativa alla pista rossa. E' passato quasi un anno che l'Amministrazione per sue motivazioni di “struttura in sicurezza”, ha spostato la sede del mercatino biologico e alimentare settimanale del sabato mattina da villa Valier- Albertini di Arbizzano, alla pista giochi dell'area verde attrezzata in piazza Matteotti di Novare. Desideriamo sottolineare che la piazza è sempre usata e mantenuta come pista da gioco per bambini, un bene comune, un’area verde attrezzata, voluta e rispettata, pagata dai cittadini di Novare. Crediamo che l'Amministrazione di Negrar abbia dimostrato scarsa sensibilità alla scelta fatta perché organizzare un mercato sulla sede di una pista da gioco non è stato ne intelligente ne costruttiva ma distruttiva a nostro avviso. Come si fa, con quale criterio si dà il permesso che un grosso bili-
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co proveniente da Villa Albertini scarichi in più viaggi di andata e ritorno, 12 casette del Palio del recioto e che a fine agosto 2011 prelevasse in più viaggi le casette dalla pista rossa ad altra destinazione. Ma non avete pensato ai gravi danni che un bilico del genere ha recato al fondo della pista rossa? Questa piazza, signori miei, è stata ideata e costruita come luogo d'incontro, fiore all'occhiello del Comune, studiata a suo tempo come area verde attrezzata per bambini e famiglie di Negrar. Adesso si constata che il fondo (la pista) del mercatino, in questi mesi trascorsi sia significativamente peggiorata. Qualcuno si è permesso di spostare le fioriere che da sempre erano a proteggere la pista dalle invasioni. Diventata con l'utilizzo del mercatino, anche parcheggio di macchine, furgoni e fuoristrada di fornitori e collaboratori. Adesso tutti possono entrare. Perché nessun Amministratore pubblico, i vigili urbani non hanno fatto mettere cartelli stradali di divie-
“Non servono a stare in piedi” to e appropriati per la sosta? Nessun Amministratore si preoccupa del continuo peggioramento del fondo! Il danno già visibile, si vedrà di anno in anno quando acqua neve e ghiaccio faranno ulteriori danni, come si verifica in tutte le strade e pertanto ci sarà un ulteriormente aumento di crepe. La natura non perdonerà la Vostra scelta errata. Il Vostro disinteresse del bene pubblico del Amministrazione è vergognoso. Vi chiediamo, lo pagate Voi il rifacimento della pista? La “Piazza rossa” va tutelata e rispettata. Novare vuole vivere con più pulizia dei marciapiedi e delle strade, con migliorie per l'arredo urbano e della sua area pubblica attrezzata. Siamo meravigliati di questa l'Amministrazione! Dove sta la consulta pedemontana fantasma? La politica rimedi. Trovi un'altra sede. Noi abitanti di Novare invitiamo il Sindaco a trovare un’area più adatta. Desideriamo fatti e non misfatti per la nostra area pubblica comunale. Nereo Gisaldi e tanti abitanti di Novare
Prendendo spunto dalla proposta della Compensazione tra debiti e crediti dello Stato con le piccole e medie imprese, avanzata da Alfano e dal Popolo della Libertà in un documento che lancia un messaggio importante che non si può non cogliere, vorrei proporre alcune riflessioni. E' profondamente giusto per ragioni della tanto auspicata equità sociale "consentire alle imprese che vantano crediti nei confronti di Amministrazioni statali, di Regioni, di Enti locali o di Enti del Servizio sanitario nazionale in relazione a contratti di cessione di beni o di prestazione di servizi, di somministrazione, di fornitura o di appalto, di avvalersi della possibilità di compensare i medesimi crediti con i debiti, gravanti a loro carico, relativi a obbligazioni tributarie, nei confronti delle medesime". Affermando e impegnandosi in questa proposta, il Popolo della Libertà, dimostra la vicinanza verso il mondo dell'imprenditoria che ha sempre rappresentato il motore dello sviluppo economico del paese e del nostro territorio; dovrebbe tuttavia ribadire con forza il sostegno, verso gli imprenditori che anche nelle diffi-
coltà, resistono e resisteranno, dando lavoro a migliaia di famiglie e costituendo un vero e proprio ammortizzatore sociale reale, che troppe volte, e oggi soprattutto, è maltrattato. Con questa lettera, desidero esprimere la mia contrarietà alla ricetta di Monti e a quella del governo tecnico e voglio alzare la voce, la voce di un giovane che vede il suo futuro compromesso e la sua gente lasciata da parte; le tasse non sono una ricetta accettabile in questo momento di crisi! Le imprese non possono e non devono sostenere questo enorme peso fiscale, che soffoca le nostre aziende e i nostri distretti produttivi, che si traduce in licenziamenti e disagi umani intollerabili per le nostre famiglie! Credo parimenti che la lotta all'evasione sia giusta, ma divenga sbagliata qualora non sia accompagnata da una diminuzione del carico fiscale sulle nostre imprese, sulle nostre famiglie. Sono convinto che se la tassazione fosse minore, risultasse più equa, si attuasse attraverso modalità meno feroci e giustizialiste, l'evasione diminuirebbe drasticamente. Se poi i soldi pubblici non fossero sperperati, ma venissero utilizzati per
attuare il principio di sussidiarietà, ovvero decentralizzati agli Enti più vicini al territorio, l'evasione fiscale addirittura scomparirebbe; non posso avere la prova matematica di ciò, ma la prova storica è evidente ai nostri occhi: siamo il paese con la più alta pressione fiscale del mondo, e l'economia è in evidente difficoltà e l'unico rimedio scelto è stato imporre nuovi tributi, ridurre i pagamenti in contati, toglierci grammo dopo grammo la nostra libertà! E' ora di dire basta a questo Stato di polizia tributaria, perchè anche noi giovani dobbiamo comprendere che se il nostro territorio ha rappresentato per molti anni la culla del benessere, molto lo si deve a quelle piccole e medie imprese che oggi sono maltrattate, e a quelle famiglie di lavoratori che si trovano in forte difficoltà, e non perchè agli imprenditori piaccia licenziare, ma perchè si è perso quello spirito economico liberale che è il motore dello sviluppo. “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico” W. Churchill Matteo Destri Sant’Ambrogio di Valpolicella
GALLI geom. RICCARDO intermediazioni immobiliari RISPOSTA DEL SINDACO DAL NEGRO Confermo che villa Albertini non era più utilizzabile per il mercatino . Si era quindi cercato di trovare una soluzione alternativa con i produttori. L’amministrazione ci teneva ad averli nel Comune di Negrar. Questa alternativa si è trovata a Novare. Non nascondo che c’è stato un primo momento di disagio, dato dalla provvisorietà (mi riferisco alle casette) che poi abbiamo normalizzato. Oggi il mercatino è efficiente, esteticamente carino e soprattutto apprezzato. La gente lo vuole, tanto che nell’ultimo anno non ho ricevuto
lamentele. La piazza di Novare la frequento quasi tutti i giorni ed è tenuta bene dall’amministrazione e da chi gentilmente sopperisce ad eventuali mancanze. Novare è uno dei quartieri più belli di Negar: viverci penso sia un privilegio. Qualche mancanza ci sarà pure, ma credo che dal punto di vista della pulizia non ci siano pari. Tuttavia accettiamo suggerimenti per l’arredo urbano. Aggiungo inoltre che certamente quella pista – che ha diversi anni – tra qualche tempo manifesterà tutta la sua vetustà e bisognerà pensare a qualche
soluzione. In ogni caso i cittadini di Novare non hanno mai fatto alcuna rimostranza nei confronti del mercatino e credo che per loro sia motivo di soddisfazione poter avere sotto casa un mercatino di questo livello. Infine un’ultima postilla relativamente alla Consulta Pedemontana: questa ha un suo presidente e una propria struttura che per discutere di eventuali problemi non devono certo dipendere dal Sindaco e dall’Amministrazione. Il Sindaco Giorgio Dal Negro
RISPARMI
“In titoli dematerializzati” Gentile Direttore, sono una signora di 65 anni che ha ricevuto una piccola (per me grande) somma in eredità. L’ho versata in posta, vivamente consigliata dalla direttrice dell’ufficio postale […] a cui mi sono rivolta. I miei 100.000 euro sono stati trasferiti in titoli dematerializzati. Ribadendo che non mi intendo di finanza, mi affidai alla direttrice facendo ben presente che già mi stavo guardando intorno per comprarmi un bilocale (subito). Ho aspettato sei mesi per avere un piccolo
reddito da questi miei soldini…Ora la direttrice afferma che io ero ben consapevole che l’investimento avrebbe reso dopo 18 mesi. Lei crede che io, informata a dovere, avrei messo i miei soldi nell’unico modo in cui non avrebbero reso nulla? Si può dire che è colpa mia che non ho letto parola per parola il contratto, ma, ingenuamente, continuo a voler credere nelle persone anche se la vita e il vivere continuano ad insegnarmi che faccio male. Silvana Ferraro
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DIALOGO
DA SAN PIETRO 1
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Risposte al signor Zanzi Con la lettera del mese scorso, Davide Zanzi, ha trovato ancora l’occasione per incensare Battistella e rivendicarne primogeniture fotovoltaiche che furono, secondo il suo dire, causapremio dell’estromissione dello stesso dalla Giunta Accordini. Quell’estromissione non fu certo per l’inserimento del fotovoltaico nel piano delle opere, ma bensì per il non rispetto della staffetta concordata di metà mandato dell’Assessorato che doveva passare da Battistella a Paiola.Tra le righe si legge una certa nostalgia dei volantini di protesta alla differenziata del Professore. Allora non si contestava la differenziata, ma si contestava il sistema della raccolta che era fatto in maniera approssimativa e alquanto discutibile sotto l’aspetto della legalità. Con della polemica inutile, l’intento del Zanzi è solo quello di portare sull’altare Battistella e pertanto tutto ciò che riguarda passato presente e futuro degli altri, deve
“Uno spazio per i cani”
Caro Direttore, premetto, ho fatto 63 anni sabato 9 giugno, ho problemi di schiena e acciacchi vari, abito in un appartamento al secondo piano e mi fa compagnia un simpaticissimo Beagle, con normali esigenze sia intestinali che di movimento. Con precedenti lettere all’Amministrazione, avevo chiesto l'allestimento di un'area sgambamento cani come prova di civiltà per venire incontro ai bisogni non tanto o solo dei cani, ma soprattutto dei padroni, particolarmente per quelli anziani e con difficoltà di movimento che non dispongono di un terreno proprio. Avevo motivato la richiesta parlando di Pet Therapy, di pulizia strade e altre validissime ragioni, indicando anche uno dei tanti terreni usufruiti per ora solo da vandali, nella zona di San Floriano, di proprietà del Comune. La spesa sarebbe stata minima: una recinzione, una fontanella, un cestino. Per una panchina o altro avremmo provveduto noi. Non c'è stata risposta "uffiCaro Direttore, mato su cava Contine, che parte grazie, soprattutto, ciale" ma solo la ben accolil modo grossolano con cui trovo del tutto marginale, all’ultima Amministrazione ta notizia "ufficiosa" sulla Davide Zanzi, del coordina- ma su “cosa abbia spinto Accordini di cui, non è mento della lista civica Bat- questi amministratori a tra- mistero, anche Battistella ne tistella, ha criticato una mia lasciare, almeno fino ad faceva parte. lettera comparsa sul nume- oggi, un’importante oppor- Alquanto singolare, quindi, ro di maggio 2012 del suo tunità come il fotovoltaico” questa critica espressa da giornale, nella quale avevo che, sia in termini economi- un responsabile di un grupespresso il mio punto di ci che ecologici, si è dimo- po che ha sempre fatto delvista sul programma di strata una forma molto inte- l’ecologia uno dei punti fonrisparmio energetico porta- ressante d’investimento per damentali del proprio pro- Penso di non essere il solo to avanti, nei primi tre anni il futuro nostro e dei nostri gramma elettorale. che riflette sui problemi di di mandato, dall’attuale figli. Mi sarei aspettato un even- una crisi sociale ed econoAmministrazione del Comu- Proprio per questo avevo tuale commento favorevole, mica, dalla quale non ne ne di San Pietro in Cariano, anche sottolineato come invece, purtroppo, è arriva- vediamo la fine, senza sapecredo si commenti da solo. molti enti locali avevano ta una sterile ed inutile re dove ci sta portando. L’inspiegabile mistero, intrapreso questa strada polemica. Voglio scrivere alcune infatti, da me sottolineato, con ottimi risultati e come il Così, almeno, io l’ho inter- riflessioni che aiuteranno a non derivava dal fatto se Comune di San Pietro In pretata! salvaguardare il nostro ma l’impianto fotovoltaico Cariano, nel recente passasoprattutto il futuro dei fosse stato o meno program- to, avesse ben fatto la sua Giuseppe Poiesi nostri figli. La nostra “Valpolesela”, così chiamata ancora nel 1100 d.C., è un gioiello di eccellenze che tutti noi conosciamo: vino, marmo, olio, paesaggio, e soprattutto storia, dove nei secoli la Valpolicella ha contribuito Buon giorno, risposto che le nostre richieste sono "trop- con il duro lavoro dei suoi a proposito di consulenze... po costose" e non possono sostenerle. Nel cittadini a esaltare e rispetSono il presidente della Consulta di Frazio- TG5 del 02/06/2012 delle ore 13.00 ho tare questi prodotti. ne di Corrubbio di San Pietro in Cariano, ascoltato una notizia che riportava un argo- Ho imparato ad amare queche in una riunione di Aprile ha discusso mento nel quale si diceva, fra l'altro, che nel sta terra straordinaria, anche sulla viabilità della strada che attraversa il Comune di Palermo, dovevano assumere 13 nei suoi profumi. quartiere. Le autovetture e le moto, transita- consulenti i quali si dovevano esprimere I nostri cittadini sono consano ad una forte velocità mettendo in perico- sulla capacità professionale dei consulenti pevoli più che mai di questa lo l'incolumità degli abitanti di Via Campa- già in forza dell’Amministrazione di Paler- ricchezza e sanno che tutto gnole. Già altre volte si sono verificati inci- mo. Siccome credo che il tutto non venga il mondo sta scoprendo la denti. Il fatto è stato portato all'attenzione fatto a titolo gratuito, sono a chiedermi: con Valpolicella e ne vogliono dell' Amministrazione Comunale e Polizia i soldi che i cittadini di San Pietro in Caria- far parte, magari prendendo Municipale. E' stata fatta richiesta di alcune no mandano a Roma, l'Amministrazione casa o ville nei nostri paesi. colonnine che controllano la velocità e di Comunale non riesce a trattenere quanto Una terra colma di reperti alcuni cartelli che segnalano la velocità necessita per queste piccole spese? Sono archeologici, con molti siti degli autoveicoli che vi transitano. Dobbia- veramente "troppo costose" oppure gli altri di insediamenti preistorici e romani, con importanti mo dire che l'Amministrazione di San Pie- sono più furbi? testimonianze romaniche, tro in Cariano è fra quelle che hanno i fondi Cordiali Saluti ma non possono spenderli (Patto di stabiliIl Presidente la Consulta di Frazione medioevali, rinascimentali e tà), infatti, l'Assessore alla viabilità ci ha di Corrubbio Benetollo Adriano neoclassiche. essere descritto solo in chiave negativa. Riguardo alle tariffe sui rifiuti, si continua a sostenere che quando c’era Lui le tariffe erano “molto” diminuite. Se cosi fosse stato, la cosa, allora, avrebbe destato scalpore ma sappiamo che non è andata cosi….Rivendicare a mezzo stampa primogeniture effimere è pretestuoso, e diventa solo una gara sterile per capire di chi sia il più bravo, cosa che ai lettori interessa gran poco. L’Amministrazione attuale, fin dal suo primo insediamento, si è accollata l’onere di recuperare l’evasione sulle superfici soggette TIA con punte anche del 40%. Nell’era dei “sapienti” e dei” primi della classe” si optava invece per l’insegnamento del lavaggio del barattolo dello yogurt piuttosto che istruire pratiche di verifica antipatiche ed impopolari. Zanzi si faccia spiegare, nell’intimo del suo coordinamento, il meccanismo inventato per le grandi utenze e che lo scorso anno, in fase di bilancio,
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ha costretto la ragioneria comunale ad eliminare 250.000 euro di residui attivi non più esigibili. Se a ruolo emetto dieci e spendo 5 a fronte di un servizio svolto in privato e regolarmente rendicontato i rimanenti 5 non incassati (residui attivi), non dovevano forse essere motivo di aumento tariffa e revisione del piano finanziario?E le superfici tassabili mai verificate?A chi andiamo a chiedere gli anni di evasione persi perché andati in prescrizione?…..al fantomatico coordinamento della lista Battistella o più semplicemente allo stesso Zanzi? E’ chiaro che per Lui non sono cambiate le regole, non esiste il patto di stabilità, non sono diminuiti i trasferimenti statali e che in sostanza siamo tutti dei semplici incapaci. Cogliamo l’invito al miracolo, nel frattempo suggeriamo a Zanzi di trovare altre occasioni per la sua visibilità… Stiliano Galvanini Assessore i Lavori Pubblici
imminente realizzazione di un’area in Strada Fiorani, lungo la strada per San Pietro, di fianco all'Autorivendita Mignolli, un po' piccola ma meglio che niente. Dopo che per mesi abbiamo atteso, guardando l'inutile approssimativo recinto, abbiamo saputo, sempre in via "ufficiosa", che la Consulta di Frazione ( ? ) ha rifiutato la proposta del Comune, sembra su chiaro suggerimento di un "signore" prepotente (piccolo episodio: aveva anche recintato abusivamente gran parte di terreno comunale adiacente alla sua casa per farne giardino di sua proprietà, recinto prontamente smantellato dai vigili su segnalazione dei vicini che ... se tacevano, magari, gli andava di lusso). Dopo altra mia lettera di protesta, (dove precisavo che, pur non avendo agganci potenti in Municipio, riteniamo validi anche i nostri voti e dovremmo venire ascoltati anche noi ) ho avuto ancora un'altra notizia "ufficiosa" - mai nulla di "ufficiale", e questa è una delusione avendo anche noi concorso all'ele-
zione di questa Amministrazione. Questo chiarimento "ufficioso" precisa che non si potrà più completare l'area cani in Strada Fiorani per motivi igienici … No comment!, ...e invece si, molti commenti: è proprio l'igiene uno dei motivi per i quali le Amministrazioni illuminate costruiscono queste aree; se c'è un'area cani si evita, o per lo meno si riduce sensibilmente l'abbondanza di prodotti canini disseminati nei parchi giochi di bambini , lungo le strade, sui vari marciapiedi e dimenticati da padroni distratti, concentrando l'attività nell'area predisposta dove sono gli stessi utenti a rendersi garanti della sua pulizia per educazione, ma anche per non correre il rischio di ritrovarsi a pestare dove non si deve. Aspetto qualche altra notizia, confidando...confidando. Piera Conati Gentile lettrice, la risposta alla sua lettera è contenuta all’interno di un articolo che compare tra le pagine della cronaca di San Pietro in Cariano. Spero possa trovarla utile.
VALPOLICELLA
“Un Comune, un Sindaco...”
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“Consulta di Corrubbio”
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Una cultura che si è sviluppata in un microclima straordinario, difeso a nord dalla barriera montana e dall’influsso del lago di Garda, che permette a far maturare le nostre olive e vino fino a 600 metri di altezza.Questa piccola premessa prelude a una proposta politica. La situazione economica ci pone davanti a delle scelte così da pensare in modo diverso, specialmente nei confronti del risparmio di risorse pubbliche. Bisogna pensare ad accorpare i servizi comunali come Polizie Municipali, gestione rifiuti, scuole, asili, mense, trasporti, sistemi informatici e segreterie comunali come un unico bacino. Le risorse risparmiate sarebbero tantissime e sufficienti per affrontare tutti i grandi problemi futuri del nostro territorio. Come amministratore, sono consapevole che le minori entrate che lo Stato ci invia saranno sempre più esigue, e ci porranno davanti a scelte impopolari, come sopprimere servizi o farli pagare di più, cosa che non vorremo mai fare. Per questo, i
70.000 abitanti dei comuni di Sant’Ambrogio, Dolcé, San Pietro in Cariano, Negrar, Marano, Fumane, Pescantina e Sant’Anna d’Alfaedo dovrebbero essere governati da un unico Sindaco, da un’unica Giunta e da un unico Consiglio, che rappresentino in modo proporzionale e democratico tutti questi comuni, i quali potrebbero gestire in maniera ampia e produttiva i problemi, con voce unica e forte, scevra di campanilismi che sono stati penalizzanti per tutto il territorio. Una voce forte che esca dai suoi confini, dimostrando coesione nei progetti e in tutte quelle idealità che la nuova società della globalizzazione deve necessariamente prendersi carico. Le modalità per arrivare a elezioni che rappresentino in modo equo e democratico tutti i comuni ci sono, e già sperimentate. Non dobbiamo decidere domani, altri nostri amministratori lungimiranti avevano pensato al Sindaco unico, negli anni Ottanta e Novanta. Gianni Guglielmo Pozzani Assessore alla Cultura di Negrar
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RIFLESSIONI SULL’ECONOMIA VERONESE INTUIZIONI DEL DOPOGUERRA E STRATEGIE PER IL DOMANI
Giuseppe Gaburro
L’economia veronese è un’economia forte e diversificata, con 30 miliardi di euro di PIL ed esportazioni per 9 miliardi, soprattutto verso Germania e Francia. Il PIL pro-capite di 32.203 euro, supera di tremila euro la media veneta ed è il più alto tra le provincie della Regione. Il tasso di occupazione è al 68,5%, a livelli record, nordeuropei. Nonostante questi lusinghieri traguardi, la crisi sta colpendo duramente anche Verona. Ne risentono imprenditori e lavoratori: siano essi giovani, che con difficoltà hanno accesso ad ambiti lavorativi, sia coloro che, dopo decenni di positive attività produttive, devono ricorrere alla cassa integrazione straordinaria,
che prelude ad una preoccupante serie di licenziamenti. Verona, nei primi decenni del dopoguerra, è stata in grado di mettere a frutto il proprio territorio e la strategica posizione geografica. Le grandi intuizioni di quel periodo l’hanno dotata di un sistema autostradale di valore internazionale, di un aeroporto, di un interporto di valore europeo, di una fiera di eccellenza, di strutture sanitarie di avanguardia e di una università con dipartimenti di ricerca di eccellenza. La prima metà degli anni ’60 fu l’epoca in cui a Verona vennero prese decisioni di grandissima importanza per il futuro della città e dell’intero territorio. La classe politica cittadina cui erano assegnate con ampio margine elettorale le responsabilità amministrative si riconosceva in Guido Gonella, uomo politico veronese di grande influenza e autorevolezza, Ministro dell’Istruzione nell’immediato dopoguerra e responsabile del Dicastero della Giustizia alla fine degli anni ’50.
Agli inizi degli anni ’60 tra i politici alla guida di Verona spiccavano i nomi di Giorgio Zanotto, uomo e amministratore raro, che fu ai vertici della Banca Popolare fino al 1999 e di Renato Gozzi, un altro politico di razza, che proprio in quegli anni guidavano rispettivamente l’amministrazione comunale e quella provinciale. A questi dobbiamo aggiungere il nome di Giulio Cesare Tosadori, storico Presidente della locale Camera di Commercio. Il contributo di questi esponenti del mondo cattolico locale e di quella classe politica fu determinante per la realizzazione di opere pubbliche per la promozione di istituzioni economiche e politiche atte a sostenere la crescita economica e culturale. Furono proprio questi gli uomini che proposero al Prof. Resta, chiamato a insegnare economia politica nella nascente Libera Università degli Studi di Verona, di guidare un “ Gruppo di Lavoro per lo Sviluppo Economico della Provincia di Verona “ , che in quei mesi veni-
va costituito con lo scopo dichiarato di sostenere attraverso l’elaborazione di analisi e progetti specifici le decisioni politiche che essi si accingevano ad assumere. Sul fronte infrastrutture e geo-strategico Verona ha però subìto una battuta d’arresto: l’evoluzione delle grandi vie di comunicazione sta rischiando di deviare dalla nostra città, così come faticano a decollare i progetti dell’alta velocità e sembrano allungarsi i tempi di evoluzione della rete ferroviaria. Trento sta mantenendo a Verona il ruolo di snodo cruciale del traffico merci che rischierebbe di essere dirottato, attraverso la Valsugana, verso Padova-Bologna. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che nell’arco di due anni dovranno essere ridiscusse le concessioni in scadenza delle compagini societarie delle due autostrade, la A/4 e la A/22. Infine è nota la crisi contabile e strategica dell’aeroporto e non si sa che alleanze ci saranno per Verona-fiere, che in verità sta lavorando bene, ma che è sempre più pressata dalla concorrenza interna e internaziona-
le. Il Quadrante Europa è un gioiello di efficienza e di indotto , in particolare nell’ottica dell’interscambio Italia-Germania. Tuttavia, non possiamo dimenticare che l’asse del commercio mondiale si sta spostando tra Europa e Asia, ed i traffici marittimi che troverebbero l’Italia quale primo “porto” naturale per l’interscambio merci vedono protagoniste Spagna e Nord Africa. Verona rischia di ritrovarsi a svolgere un ruolo periferico, perdendo la posizione di avamposto della Germania in Italia, di crocevia del traffico intermodale e di luogo ideale di investimenti. E’ necessario un nuovo spirito di squadra , il superamento di un atavico individualismo incapace di rapportarsi per realizzare un disegno comune e condiviso nel tempo. Sta emergendo l’interessante ipotesi della metropoli diffusa. Attorno a Verona gravitano la Lombardia orientale - Brescia e Mantova - , un angolo di Veneto dall’economia forte - Vicenza - e l’intero Trentino-Alto Adige: la parte più sana e dina-
mica dell’economia italiana ruota in questo territorio ma è la città metropolitana che deve diventare sempre più attrattiva orientandosi verso i nuovi settori dell’ economia della conoscenza più che i settori manifatturieri che sempre meno si radicheranno nei territori avanzati. Infine Verona è una delle principali città d’arte europee, che attira milioni di turisti e che, tuttavia, deve rilanciare la propria immagine nel mondo in un fronte comune tra istituzioni pubbliche, politica, operatori economici, filiera agro-alimentare e forze sociali e culturali. Sull’ esempio di uomini lungimiranti e coraggiosi come Giorgio Zanotto e Manlio Resta, la cultura e la politica devono spingere lungo la fertile strada dell’impegno per lo sviluppo, la capacità di ascoltare i bisogni della gente e l’umiltà di dialogare con la parte più illuminata e competente degli intellettuali.
L'Inghilterra è lo Stato più indebitato al mondo. Il rapporto debito/Pil, infatti, ha raggiunto ormai il 900%. A una certa distanza si trovano il Giappone (poco più del 600%), la Svezia (intorno al 450%) e, a seguire, Norvegia, Svizzera, Stati Uniti, Australia, Canada e Nuova Zelanda. La zona Euro è sotto. A rivelarlo è un recente studio pubblicato da BusinessInsider, che fa un calcolo del debito includendo nel rapporto debito/Pil il debito che lo Stato, il debito finanziario (es. le banche), il debito non finanziario (che fa capo alle imprese) ed il debito delle famiglie. Come è possibile, allora, che l’Inghilterra non sia presa di mira dalla speculazione internazionale? Semplice. L'Inghilterra ha una banca centrale che può sempre stampare valuta per rimborsare i debiti dello Stato,
mentre tale operazione nell’area Euro non è possibile. Oggi serve denaro fresco, le aziende e le famiglie ne hanno estremo bisogno: o lo stampa lo Stato o dobbiamo sperare nei FALSARI (gli Usa lo sanno, occupata l’Italia, avevano stampato le amlire). Lo Stato deve stampare denaro e pagare le imprese che stanno fallendo perché la pubblica amministrazione continua ad allungare i tempi di pagamento. Obama, che vuol dare lezioni all’Europa, ma se gli Stati Uniti facessero parte dell’Euro, avrebbero, nel 2012, problemi simili alla Grecia. Ma gli USA sono gli USA, ed hanno il dollaro e la Fed e non l’Euro e la BCE … e stampano. Conclusione: urge nazionalizzare BCE e Banca d’Italia. Dott. Giuseppe Righetti Castelnuovo del Garda
Giuseppe Gaburro già Professore di Economia Politica nell’Università degli Studi di Verona
LE BANCHE E IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI Ho l’impressione che oltre a qualche critica, che peraltro sembra “passata di moda”, su privilegi e costi dei politici e della casta imperante (ora siamo passati ad Equitalia), tutti siano in attesa del miracolo. Al di là degli indubbi sprechi politici, a cominciare dal Presidente Napolitano, non si parla mai di riforme strutturali. Per discutere della riduzione degli sperperi della politica si ricorre a termini stranieri (spending review) solo per confondere le idee. Revisione della spesa pubblica, si chiama, a meno che i politici vogliano prenderci in giro pensando “spending e spanding”. E allora, se veramente teniamo al futuro dei nostri figli, cerchiamo di ragionare sul come uscire da questa crisi. Certamente le opinioni saranno tante e diverse ma, ci rendiamo conto del
vuoto assoluto che regna nei nostri politici, indaffarati solo a difendere la loro poltrona. I MOTIVI - La globalizzazione che ha messo in concorrenza i nostri dipendenti con quelli cinesi ha distrutto il tessuto sociale produttivo dell’Europa. Occorre introdurre un sano protezionismo. - Le Agenzie di rating in mano a privati, che stimolano la speculazione a danno dei popoli. - I costi della burocrazia asfissiante e quelli supergonfiati delle opere pubbliche. - Il terrorismo fiscale, che ha strangolato i consumi. - Le Banche centrali di emissione (BCE e Banca d’Italia) in mano a privati. Soffermiamoci proprio su questo aspetto. Lo Stato, per opere pubbliche, sanità, aiuti di sostegno
Cari lettori, questo mese le vostre lettere sono state davvero tante e purtroppo non siamo riusciti a pubblicarle tutte. Abbiate pazienza … le vedrete nell’edizione del mese di agosto. Buona estate a tutti.
ai lavoratori e all’economia, ha bisogno di denaro. Si rivolge alla Banca Centrale (BCE o Banca d’Italia) per chiedere € 100 e in cambio dà una obbligazione da € 100, che frutta un interesse a favore della Banca Centrale. La Banca Centrale, che non ha il denaro richiesto, lo stampa spendendo 30 centesimi, mentre lo Stato pagherà in denaro (che toglie ai cittadini) il prestito di € 100 + gli interessi (esempio + 2,5%)! Il guadagno per la banca emittente, su una singola banconota, è di € 102,5 0,30 = € 102,2. COSÌ NASCE LA SCHIAVITÙ DEL DEBITO Per pagare gli interessi, lo Stato deve: a) chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, impoverendoli; b) chiedere nuovi prestiti
(ecco l’abbraccio mortale con il sistema finanziario); c) o vende propri beni. Se invece fosse lo Stato ad emettere il denaro, non ci sarebbero rimborsi da fare né interessi da pagare. Le monete degli Stati oggi si distinguono in sovrane e non sovrane. La moneta sovrana è emessa dallo Stato, che non ne rimarrà mai senza. Dunque il suo debito è un falso problema. L’inflazione è l’unico limite alla spesa a deficit del governo a moneta sovrana. L’euro non è moneta sovrana perché nessuno Stato europeo ne è il proprietario; è invece emesso da un sistema di banche private. Ecco l’origine della catastrofe finanziaria europea, un crimine architettato a tavolino e bovinamente accettato dai nostri politici servi dei banchieri.
DA SANT’ANNA
“Il nome della maestra” Egregio Direttore, il mese scorso ho scritto una lettera al Vostro giornale per ringraziare una maestra di pittura speciale che da più di quattro anni segue con generosità, competenza ed amore la Scuola di pittura a Fosse. Ho scoperto che quella lettera è stata letta da molte persone di mia conoscenza. Una di esse mi ha chiesto chi fosse questa maestra e solo allora mi sono accorta che non avevo messo il nome dell’insegnante. Per me e per noi che dipingiamo, non era importante il nome perché la consideriamo “la Maestra” nel senso più vero e più alto di questo termine: Maestra che sa trasmettere, soprattutto con il suo essere, competenze e valori. E' giusto, però, che anche gli altri sappiano il suo nome: Laura Poffe. A lei rinnovo, anche a nome delle altre amiche, i ringraziamenti, la stima e l'affetto. Maria Grazia Zivelonghi
Gentile Direttore, siamo i rappresentati del gruppo VNL – Vivi la natura – di Pedemonte. Da qualche mese a questa parte siamo stati impegnati nel “progetto Annalisa” che ci ha dato molte soddisfazioni. Annalisa è una bimba di tre anni di San Giovanni Lupatoto affetta da lissincefalia, una malattia per al quale i suoi genitori hanno trovato una cura efficace e molto costosa in Israele. Seduta dopo seduta Annalisa migliora ed è un’enorme soddisfazione sapere che i suoi successi sono stati resi possibili anche grazie all’aiuto del nostro gruppo e di tutti coloro che hanno contribuito al nostro progetto. Già, perché in poche settimane le bottiglie di vino che abbiamo prodotto - a costo zero - e successivamente venduto ci hanno permesso di consegnare alla mamma di Annalisa una cospicua somma di denaro che sarà utilizzata esclusivamente per le cure e tutto il necessario per il benessere di Annalisa. Desideriamo quindi porgere il nostro più sentito e sincero ringraziamento a tutti coloro che con generosità e spirito di solidarietà si sono adoperati, a vario titolo e in vario modo, a sostenere questo progetto. Grazie a tutti, di cuore! Il gruppo VNL – Vivi la natura
DIALOGO
DEMOCRAZIA
BEPPE GRILLO
“... affievolita” Gentile Direttore, che l'Italia fosse una "democrazia minore" e il popolo italiano a "sovranità limitata" lo avevamo già capito nel lontano 1948 leggendo la nostra nuova costituzione. I "Padri della Repubblica" ritennero che il popolo italiano non avesse la maturità per scegliere in modo diretto chi lo avrebbe governato. Infatti stabilirono che il popolo italiano si sarebbe limitato a votare dei partiti i quali poi, in Parlamento e senza vincolo di mandato o
“Per me ci prende in giro”
di programma, avrebbero in autonomia deciso il Governo riservando inoltre sempre a loro stessi il potere di abbatterlo. Lasciare infatti al popolo italiano, minorenne e irresponsabile, la facoltà di eleggere in modo diretto un Presidente con ampi poteri, come avviene negli Stati Uniti o in Francia, sarebbe stato oltremodo pericoloso poiché della gente così immatura rischiava di scegliersi un nuovo Mussolini. Dopo oltre 60 anni le cose sono peggiorate.
Adesso in Italia i parlamentari, eletti per sostenere un preciso governo, si sono alleati con i parlamentari eletti per fare opposizione e, uniti nell'orgia del potere, sostengono un esecutivo di "mai presentati alle elezioni". Praticamente un "golpe parlamentare". Di fatto una "democrazia affievolita"...e, come dice Reggiani : Viva L'Italia ! Fabio Bressanelli San Pietro in Cariano
ALL’UMANITÀ
“Abolisci l’egoismo”” Umanità, stai avviandoti a passi precipitosi verso quella distruzione a cui tu stessa ambisci, senza riflettere sulle conseguenze funeste che si profilano. Forse pensi che con la tua forza di distruzione sarai più felice…O forse credi che annientando te stessa ne ricaverai interesse? Sei veramente decisa a provocarti il suicidio! Ingenua! Quale terrificante quadro avrai di te stessa il
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giorno in cui rinuncerai a lasciarti trascinare da quegli istinti sterminatori! Il tuo nome scomparirà, il tuo volto porterà una maschera ancora più tragica della morte. I pochi superstiti fuggiranno l’uno dall’altro, senza più incontrare una goccia d’acqua per bagnare le loro labbra arse di febbre e di pazzia. Umanità, volgi il tuo sguardo verso l’infinito: non vedi la bellezza
della natura, creazione di Dio? Non vedi tutta la tua opera gigantesca, il tuo lavoro costruito attraverso millenni di storia? Umanità, continua a vivere per il tuo lavoro e la tua civiltà. Abolisci l’egoismo e i pericoli della guerra. Abbi sempre fede in Dio e sarai Benedetta! Franca Guardini Fane
Gentile Direttore, per me Beppe Grillo vuole prendere tutti in giro, perchè è chiaro che quando impugna il microfono e si rivolge alla gente sta interpretando una parte. Fa ancora l'attore, solo che adesso recita in piazza. Quel gioco iniziato su internet gli ha preso la mano, e ora deve fingere di crederci e di fare sul serio. E il suo movimento è in ascesa, perché di creduloni che lo seguono ne trova sempre di nuovi. Si spiega. In politica ( come in salute) se si manca di difese è facile beccarsi il contagio e poi diffonderlo. L'immunità si ottiene con l'indipendenza di pensiero e stando alla larga dalle idee di moda lanciate dai nuovi guru. Grillo va forte anche perché impersona l'andare "contro". Ha capito che da noi contestare è diventata la regola. Si fa su tutto: Governo, Papa, Polizia, Banche. Nei cortei con le bandiere non si marcia a favore, ma solo per protesta. Anche se c'è gente che si intruppa senza neanche sapere il perché. Una volta un tale che sfilava mi ha detto: il motivo neanche lo so, ma l'importante è che "sono contro". In Italia si va anche contro l'Italia
stessa, perché si fischia Napolitano e l'inno nazionale . Ve lo figurate l'inglese che fischia “God save the Queen”? Guardatevi qualche vecchio film western per capire cos' è per gli americani la bandiera a stelle. Da noi il tricolore si brucia. Per tornare a Grillo: non nego che qualche sua idea sia buona (come quella di eliminare gli indagati dalla politica), ma la sostanza del suo pensiero è di un qualunquismo che delude e lui gioca molto sul vizio dei nostri a seguire chi predica il proprio comodo. I giornalisti di partito lui li chiama servi del potere, ma tace su quella pubblicità gratuita che gli procurano i media quando danno tutto quello spazio al suo movimento (M5S). Ce l'ha con le nostre banche che strozzano l'economia , ma non parla di quelle svizzere dove ha i suoi conti. In Italia non c'è democrazia dice, ma fa zittire ai comizi chi vuol dire la sua. Non paga da anni il canone, la Rai fa programmi da schifo. L'idea rivoluzionaria è che i soldi si tirano fuori sola quando ci piace. Si chiude Equitalia e si fa obiezione fiscale. Ma il grillino al governo (ci
andrà, purtroppo) con che soldi farà politica? Non si paga il debito pubblico e si esce dall'euro: altre pazze idee di Grillo. In tempi difficili, niente di più facile per aver consensi sulle piazze che gridare contro tutti e spararle sempre più grosse. Abile demagogo Grillo, e molti ci cascano affascinati da quei personaggi (come Bossi e Di Pietro) che fanno i maestri alzando la voce. Non è un caso se la maggior parte dei voti il M5S li ruba alla LEGA e all' IDV, perchè ora è di moda il nuovo pensiero comune lanciato dall'ultimo predicatore. Ci corrono dietro i pecoroni, perché fa comodo prendersi le idee belle e fatte. Semplicistico però pensare che i nostri problemi li risolva una "rivoluzione culturale" da sola (Grillo dice così del suo movimento) quando politici d'esperienza, supertecnici e professori non riescono a venirne a capo. Ma Beppe è un attore nato, e fa cosi bene la parte del salvatore della patria che trova ogni giorno gente nuova che gli crede e vota M5S. Sappiamo bene del fallimento in casi simili. Giordano Salzani
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Cronache CRONACHE
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FUMANE. A distanza di un mese dall’imposizione dei sigilli, Bianchi, Frapporti e Comitato intervengono
Genitori, Sindaco, minoranze... e un’unica preoccupazione: la scuola
di Silvia Accordini E’ trascorso un mese dalla mattinata di quel mercoledì 30 maggio, quando i vigili del fuoco hanno posto i sigilli sull’edificio che ospitava la scuola primaria dell’Istituto B. Lorenzi, intitolata a Flaminio Pellegrini. A seguito infatti della scossa sismica scatenatasi nel modenese martedì 29 maggio, i genitori degli alunni hanno manifestato serie preoccupazioni per la stabilità della struttura, la cui costruzione risale al 1890, nella quale seguivano le lezioni 8 delle 10 classi della elementari – le prime, le seconde, le quarte e le quinte, per un totale di 160 bambini. Ebbene, nell’arco del mese di giugno molti avvenimenti si sono succeduti, caratterizzati da incontri, dibattiti, interventi dell’amministrazione comunale, della minoranza e dei genitori che nel frattempo si sono costituiti in Comitato. Ad intervenire di seguito sono il Comitato dei genitori stesso, il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi e l’ex sindaco – oggi
capogruppo di minoranza – Mirco Frapporti. LA PREOCCUPAZIONE DEI GENITORI La scuola primaria di Fumane non è un problema nato oggi, ma risale a molti anni fa, sottovalutato e spesso ignorato dalle varie amministrazioni che non lo hanno mai considerato una priorità. Eppure l'edificio, costruito nel 1890, già nella prima metà degli anni ‘70 preoccupava i genitori. E non dovrebbe sorprendere, visto che l'edificio non ha fondamenta, elemento di per sé già sufficiente per avanzare seri dubbi sulla destinazione ad uso scolastico. Nel 1977 l'edificio viene modificato, ma invece di renderlo più stabile, ne viene ulteriormente compromessa la stabilità. E' di questi anni infatti la sostituzione del tetto in legno con un tetto in calcestruzzo, che porta il peso per metro quadrato da 80 a oltre 400kg e inoltre, per migliorare l'utilizzo interno, vengono erroneamente demoliti dei muri portanti centrali senza sostituirli con adeguate strutture. Passano gli anni
e nel 2005, su ennesime segnalazioni di movimenti anomali, vengono eseguiti alcuni lavori per ottenere l'idoneità statica, ma vengono indicati altri importanti interventi, mai eseguiti. Viene inoltre sottolineato che in caso di adeguamento alle normative sismiche il locale non sarebbe stato a norma. Riguardo ai lavori mai eseguiti ricordiamo in particolare le controsoffittature. Al contrario di quello che si può pensare le controsoffittature di questa scuola sono vecchie e obsolete strutture del peso di 30/40kg per metro quadro, che pur non influendo sull'idoneità statica dell'edificio, potrebbero cadere in qualsiasi momento sulla testa dei bambini, anche in assenza di un terremoto. Non stiamo quindi parlando solo delle deroghe che la legge permette per la messa a norma e che puntualmente le nostre amministrazioni usano dal 2008 (oggi fino al 31/12/2012), stiamo parlando di lavori che andavano fatti e non sono stati fatti. Il fatto poi che tra il 2008 e il 2009 viene propagandata
l'imminente costruzione di una nuova scuola per giustificare i mancati interventi della messa in sicurezza del vecchio stabile, rappresenta a nostro avviso un'ulteriore colpa degli amministratori tutti, visto che i fatti dimostrano che la nuova scuola era una favola, impegni scritti di Cementirossi non ce ne sono, e la scuola è nello stesso stato di prima. Ma se dal punto di vista statico l'edificio ha già i suoi problemi, cosa potrebbe accadere con un terremoto più forte di quello di gennaio 2012? L'assenza di fondamenta, l'enorme peso del tetto unito alla mancanza di alcuni elementi portanti...sarebbe un disastro. Ma l'importante è essere a norma di legge. E' questa l'unica preoccupazione oggi del dirigente scolastico e dell'Amministrazione comunale. Noi genitori riteniamo che "essere a norma di legge" non significhi "essere sicuri" grazie alle deroghe che la legge permette, e non siamo disposti a rischiare la vita dei nostri figli. Del resto questa nostra preoccupazio-
«Le preoccupazioni non sono soltanto quelle dei genitori, ma sono le medesime che hanno il sindaco, gli assessori e l'amministrazione tutta. E' necessario mettere fine a polemiche che non hanno senso e che non portano da nessuna parte, il creare allarmismi in queste circostanze non è certamente un servizio ai cittadini – esordisce Domenico Bianchi, sindaco di Fumane -. Detto questo, l’amministrazione non ha mai nascosto le difficoltà per realizzare una nuova scuola. E' vero che esiste un progetto preliminare per la costruzione di un nuovo plesso scolastico, approvato qualche mese prima delle elezioni amministrative 2009, per 3.600.000 di euro, ma senza il finanziamento indispensabile e senza la possibilità di poter contrarre alcun mutuo da parte del Comune di Fumane è stato impossibile dare corso all’intervento. E' vero anche che Cementi Rossi si era resa disponibile a sostenere l'onere complessivo per realizzare la nuova scuola, soltanto dopo però l'approvazione definitiva delle richieste allora in corso, tra le quali il progetto di ammodernamento dello stabilimento industriale, avversato da più parti. Dopo che le progettualità di Cementi Rossi sono naufragate è venuta meno anche la disponibilità della società al sostegno economico di 3.600.000 di euro. Si hanno ben presenti le firme raccolte, ben 670, negli anni scorsi per rimarcare l'esigenza di un nuovo plesso scolastico per la scuola elementare. Mai l'amministrazione in carica – aggiunge il sindaco - ha rifiutato collaborazioni, né tantomeno ha rifiutato il terreno, mai reso disponibile, dove poter eventualmente costruire il nuovo plesso scolastico. Saranno disponibili in questi giorni le perizia statica e di vulnerabilità sismica commissionate ad una squadra di tecnici. In seguito si procederà con il progetto preliminare per rendere il fabbricato antisismico – servirà tutto il mese di luglio -. Quando tutti i documenti saranno pronti invieremo le richieste di finanziamento agli enti preposti per la sistemazione della scuola. Bisogna essere realisti: non ci sono risorse per realizzare un nuovo edificio…Se avessi avuto i soldi e la possibilità di accendere mutui l’avrei fatto già tre anni fa. E’ vero, è stato dato avvio ad altre opere in questi anni, ma se si ricevono i finanziamenti per determinati interventi è necessario, per non perderli, investirli in quegli interventi. Non si possono dirottare su altri lavori a proprio piacimento. Stiamo valutando infine – conclude - con il dirigente scolastico, il da farsi per il prossimo anno scolastico: quel che è certo è che serviranno adattamento e comprensione».
Cancello d’ingresso della scuola chiuso dai Vigili del Fuoco
ne, definita "allarmismo" dal nostro Sindaco, è stata condivisa dai Vigili del Fuoco che hanno reso inagibile l'edificio dopo il recente sopralluogo. Per questo motivo quasi 200 genitori hanno deciso di costituire un Comitato di cittadini legalmente riconosciuto, costituito con la specifica finalità della costruzione della nuova scuola. Siamo fermamente convinti che questa scuola non è sicura e troviamo assurdo spendere anche solo un euro dei soldi pubblici per interventi sull'attuale struttura del tutto inidonea ed edificata nel peggior luogo di Fumane, dove sarebbe più logico tro-
vare una rotonda invece di una scuola. L'attuale amministrazione scrive che non ha mai rifiutato i fondi per la costruzione di una scuola, ma è altrettanto vero che non li ha mai ricercati, preferendo spendere i soldi pubblici seguendo priorità alquanto discutibili. Vanno cercati i fondi per la costruzione di una nuova scuola, e vanno ricercati subito, possibilmente attraverso i canali istituzionali, che diano certezze e non vane promesse. E' certamente possibile costruire una scuola con meno dei 3.6 milioni di euro che ci sono stati prospettati. Il Comitato Genitori di Fumane
Con la chiusura della scuola primaria del capoluogo si è creata una grave situazione. E’ necessario e urgente provvedere all’individuazione di una sede provvisoria per le sezioni della scuola primaria di Fumane e altrettanto necessario e urgente è pensare al modo e ai tempi per la realizzazione della nuova scuola elementare, che per noi è un’assoluta priorità. E' falso che sia stato depositato solo il progetto preliminare per la nuova scuola. Il progetto depositato è anche il definitivo ed esecutivo. Si potevano, ove voluto, appaltare i lavori. Il preliminare serviva per poter attivare la procedura d'esproprio del terreno individuato e per inserire il lavoro nel programma triennale. L'attuale maggioranza, con l'abbandono del progetto delle nuove scuole, ha inteso rendere esplicita una netta rottura programmatica rispetto all'amministrazione precedente. Ora ne vediamo le conseguenze. Nel loro programma si parlava di strade e gallerie; nel nostro della nuova scuola primaria del capoluogo: abbiamo perso e così non abbiamo potuto realizzare il progetto della scuola. Anche i meno avveduti si sono resi conto che il mancato confronto con i genitori ha esasperato e reso ingovernabile la situazione. Il Sindaco nei giorni del terremoto non si è reso disponibile ad incontrare i genitori. Il vicesindaco ha irriso chi contestava, assicurando che il "potere" era solo ed esclusivamente nelle sue mani. Ha dovuto però subire la chiusura dell'edificio scolastico da parte dei vigili del fuoco. Solo allora ha ripreso a ragionare anche coi genitori. L'attuale amministrazione ha perduto anni e oggi è obbligata a recuperare in poco tempo tutto ciò che non è stato fatto. Noi, come minoranza, abbiamo continuato a chiedere la nuova scuola primaria con volantinaggio e la raccolta di più di 630 firme nel 2009. La responsabilità amministrativa, però, non è nostra. E' inutile scaricare su altri tale responsabilità: chi ha la maggiorana deve governare e risolvere i problemi con proposte ragionevoli e soprattutto realizzabili. Mirco Frapporti - Capogruppo di minoranza di Fumane
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EVENTI. Successo per la serata promossa da Valpolicella Solidale all’Emilia Romagna
Sant’Ambrogio unito a favore dei terremotati Grande partecipazione da parte della cittadinanza all’iniziativa, promossa da Valpolicella Solidale a metà giugno, per le popolazioni emiliane colpite dai terremoti. Nell’auditorium dell’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella si è svolta una serata musicale allietata dalla presenza di chioschi enogastronomici con l’intento di raccogliere fondi per le popolazioni emiliane colpite dai terremoti, in particolare il paese di Mortizzuolo. La serata è riuscita grazie alla generosità dei partecipanti e di tutti i volontari che hanno messo a disposizione il proprio tempo per questo scopo. L’iniziativa, promossa dai sindaci e dai Comuni della Valpolicella, in collaborazione col Consorzio Pro Loco Valpolicella, Strada del Vino Valpolicella e Banca della Valpolicella, ha visto dapprima uno spettacolo di varietà, musica e danza a cura del Laboratorio dell’Arte e dello Spettacolo, quindi l’esibizione tra gli altri dai musicisti dell’Associazione Mille Suoni Davide Begalli che ha fatto da prologo al concerto di Alberto Salaorni accompagnato dalla Al-B.Band. I chioschi enogastronomici hanno sfornato gli gnocchi di malga a cura delle Pro Loco di Molina, Breonio, Gargagnago, la pastasciutta
a cura della Protezione Civile di Sant’Ambrogio accompagnati dal vino delle cantine aderenti alla Strada del Vino Valpolicella. Presenti, con propri chioschi, anche gli associati del Calcio Club Hellas Bulldogs, e del Comitato Sant’Ambrogio in Festa nonchè Associazione Nazionale Carabinieri Valpolicella, Giacche Verdi, Croce Rossa, Arma dei Carabinieri, Polizia Locale, dipendenti del Comune di Sant’Ambrogio che hanno collaborato nell’organizzazione della serata. «Consegneremo personalmente i fondi raccolti al sindaco di uno dei Comuni colpiti dal sisma» - ha spiegato il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Nereo Destri, che ha evidenziato il ruolo di Valpolicella Solidale che
continua con le proprie iniziative di solidarietà dopo essere già intervenuta con analoghe raccolte fondi in favore delle popolazioni orientali colpite dalla tsunami e successivamente dalla popolazione abruzzese colpita dal terremoto del 2009. «Doveroso un ringraziamento a tutti i partecipanti, associazioni, volontari, dipendenti del Comune di Sant’Ambrogio per la buona riuscita della serata» - ha concluso il vicesindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi. La serata ambrosiana ha goduto del patrocinio dei Comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Pescantina, Fumane, Sant’Anna d’Alfaedo, Marano di Valpolicella, Negrar e Dolcè e della Provincia di Verona. Eventuali
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offerte per le popolazioni colpite dai terremoti in Emilia Romagna potranno pervenire, tramite bonifico bancario, al conto corrente intestato a: Valpolicella Solidale aperto presso la Banca della Valpolicella – Filiale di Sant’Ambrogio di Valpolicella - Iban IT 62 I 08315 59820 0000000 10802 - causale: terremoto Emilia – Valpolicella Solidale. Massimo Ugolini
Da martedì 5 giugno sono attivi in nove Comuni della provincia veronese centri di raccolta di generi alimentari, attrezzature e materiali per le popolazioni colpite dal sisma. Le organizzazioni di volontariato della Protezione Civile e le Amministrazioni comunali della provincia veronese hanno messo a disposizione strutture per intercettare e coordinare le numerose offerte di aiuto di cittadini e aziende. I centri di raccolta, dislocati su tutto il territorio provinciale, hanno sede nei Comuni di Caprino Veronese, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Tregnago, Cologna Veneta, San Martino Buonalbergo, Legnago, San Giovanni Lupatoto, Mozzecane, Castelnuovo del Garda e Verona. Prosegue inoltre senza soluzione di continuità anche il lavoro del centro raccolta e smistamento aiuti per le popolazioni vittime del terremoto a Sassuolo. Cambiano di giorno in giorno le necessità che provengono dai campi curati ed assistiti dai volontari della Protezione Civile di Sassuolo. E' a disposizione un furgone che ogni domenica parte da Fumane direzione Emilia bisogna trovare ogni volta autisti per guidarlo fino a Sassuolo -. C’è richiesta di: tende da campo (46-8 posti), materassini e/o brandine da campeggio, cuscini (guanciali), torce a pila, detergenti e disinfettanti per cucina e bagno, insetticidi e repellenti per zanzare e scarafaggi (Autan), insetticidi per ambienti, assorbenti, pannolini per bambini e adulti, acqua in bottiglia, scatolame, alimenti a lunga conservazione, detergenti per igiene personale, piatti, posate e bicchieri in plastica, abiti, lenzuola, coperte (materiale nuovo). Altre spese importanti in previsione sono per condizionatori, ventilatori e bagni chimici. Chi ha del materiale da donare lo porti il sabato (orario negozio) alla Ferramenta Conati in via Pio Brugnoli 12 -37022 Fumane. Telefono 045.7701413. Le coordinate del conto corrente che è stato aperto dal centro raccolta per fare la spesa di merce fresca: IBAN IT27T0200867019000100984467. Intestato a Comune di Sassuolo. Causale: Terremoto 2012.
LA GRANDE MELA PER LA BENEFICENZA Sono stati consegnati venerdì 8 giugno i beni raccolti presso la Grande Mela durante il weekend del 2 e 3 giugno. A beneficiarne gli amici della “Società del Principato di Francia Corta”, l’associazione nota per le sue attività di valorizzazione della storia e delle tradizioni locali, promozione delle attività culturali, ricreative, folcloristiche e delle manifestazioni carnevalesche del paese di Mirandola. La raccolta ha fruttato oltre 8 tonnellate di merce, tra cui più di 3.500 litri d'acqua, 1.500 kg di pasta, quasi 600 litri di latte e 500 kg tra coperte ed indumenti. «Un vero successo, raggiunto prima di tutto grazie ai tanti clienti del Centro che hanno risposto positivamente all'iniziativa, ma anche alla collaborazione dell'Associazione Benefica "Carnevale Lo Tzigano" di Lugagnano e dei ragazzi del Leo Club di Bussolengo e San Giovanni Lupatoto, attivi con i loro presidi nel Centro durante tutti e due i giorni di raccolta – affermano da La Grande Mela shoppingland -. Nei prossimi giorni verranno organizzati altri viaggi alla volta di Mirandola per continuare la graduale consegna dei beni raccolti. Un grosso grazie è quindi rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'iniziativa; i tanti clienti del centro, le associazioni sopracitate, e non per ultimi tutti gli operatori del centro stesso».
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NEGRAR. Inaugurato l’ennesimo tassello dell’Ospedale Sacro Cuore
Emodinamica, nuova sede Servizio aperto 24h su 24 rale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, padre Miguel Tofful, il vescovo Giuseppe Zenti ha presieduto la S.Messa nella cappella del nosocomio. Il nosocomio dell’Opera Don Calabria – che nel 2011 ha registrato un’attrazione extraregionale del 24% (ogni 100 ricoveri 24 provengono da fuori Veneto) – ha così aggiunto un ulteriore tassello alla sua offerta sanitaria di eccellenza, in particolare in un ambi-
to che interessa una grande fetta di popolazione, come quello delle malattie cardiovascolari. Con la nuova Sede e l’adozione di tecnologie di ultima generazione, il Servizio di Emodinamica si prepara ad estendere la sua attività h24. La nuova sede del Servizio di Emodinamica si trova al secondo piano dell’ospedale “Sacro Cuore” (ingresso B), lo stesso del reparto di Cardiologia, ed è stata allestita con un angiografo di ultima generazione.
BANCHE E INTERESSI / L’INTERVISTA
L’anatocismo riguarda tutti Anatocismo: un termine conosciuto solo dagli addetti bancari e dai legali, ma che,in realtà, riguarda tutti, proprio tutti. Sì, perchè in questi anni di scarsa liquidità e di difficile accesso al credito, conoscere i propri diritti e, nel caso, farli valere, può fare la differenza. Ne parliamo con Giorgio Pescarolo, ex dipendente bancario, oggi titolare di un’agenzia legale di Domegliara. Che cos’è l’anatocismo? «Per "anatocismo" si intende la prassi bancaria per cui gli interessi maturati sul saldo debitore (interessi passivi) generalmente a cadenza trimestrale, vengono "capitalizzati", ossia riportati a capitale. Così facendo, gli interessi "capitalizzati" nel trimestre precedente producono, allo scadere del trimestre successivo, a loro volta interessi che vanno a capitalizzarsi sul saldo finale e così via, in una spirale senza fine. In pratica, è il calcolo degli interessi sugli interessi, attraverso l'applicazione dell'interesse composto, invece dell'interesse semplice. Quali quindi le conseguenze di tutto questo? «La capitalizzazione trimestrale delle competenze
comporta l'aumento del debito sul conto corrente accentuando il saldo negativo per il trimestre successivo. L'effetto di tale procedura è quello di trasformare le competenze maturate nel periodo in nuovo capitale a debito. Il debito capitale del cliente aumenta costantemente nel corso dell'anno, mentre l'eventuale credito si incrementa solamente al termine dell'anno. Tale prassi è stata dichiarata illegittima dalla Corte di Cassazione». Altro tema legato strettamente all'anatocismo è il tasso usurario… «Con la legge n.108 del 07/03/1996 il legislatore emanava una norma specifica per la rilevazione dell'eventuale usura applicata dagli operatori finanziari. La legge stabilisce il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurai. Inoltre con la sentenza della corte costituzionale n.78 si dichiara l'illegittimità del decreto "mille proroghe" che riduce i tempi per i ricorsi nella parte in cui, con una norma assai favorevole alle banche, forniva una interpretazione autentica della norma del codice civile sulla prescrizione. La disposizione andava ad incidere sulle operazioni bancarie regolate in conto
corrente riducendo la possibilità di ottenere un rimborso da parte di quei correntisti che reclamavano l'illegittimità di quanto fatto pagare dagli istituti di credito per la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi. Il 5/04/2012 ha stabilito l'illegittimità della disposizione. Si aprono quindi le possibilità di far valere in camera di conciliazione - e successivamente se non si trova un accordo in giudizio - le ragioni di chi ritiene di aver pagato indebitamente una capitalizzazione trimestrale degli interessi». Cosa può fare quindi un correntista? «Può rivolgersi ad un’agenzia legale come la nostra o all’associazione ALT, il cui obiettivo è ottenere la restituzione degli interessi ultralegali indebiti da anatocismo ed eventualmente di usura, e altri costi impropriamente applicati. In questa fase di micro-analisi del conto corrente, ci si limita ad analizzare gli estratti conto forniti, evidenziando tutte le irregolarità e calcolando l'effettivo costo del denaro che la banca sta addebitando. In pochi giorni si riuscirà a fare una perizia asseverata per procedere al recupero della somma dovuta in tempi brevi».
Si tratta di una macchina per la diagnosi e la terapia della cardiopatia ischemica (malattia che causa il restringimento fino all’ostruzione dei vasi coronarici che portano sangue al cuore) che in Italia ha un’incidenza all’anno di 220 nuovi casi ogni 100mila abitanti per i maschi e di 93 ogni 100mila abitanti per le donne. La manifestazione più importante di questa patologia è l’infarto acuto del miocardio, di cui in Italia si registrano 120mila nuovi
Il nuovo macchinario
casi all’anno con un decesso ospedaliero del 15%. Grazie a una tecnologia sofisticata, il nuovo angiografo emette una dose inferiore di radiazioni rispetto ai macchinari precedenti, garantisce una migliore definizione delle immagini favorendo così
un’accurata valutazione del paziente e di conseguenza una maggiore precisione nella fase terapeutica. L’angiografo è stato acquistato con il contributo della Fondazione Cariverona, senza nessun onere a carico dei bilanci regionali.
VALGATARA. Il 20 luglio protagonista la solidarietà Sarà una serata in cui a fare da protagonista sarà la solidarietà quella organizzata per il 20 luglio. Ad ospitare l’allegra risottata “Tutti insieme per la solidarietà” sarà Corte Galvani a Valgatara. A partire dalle 19.30 tutti coloro che vorranno partecipare potranno accomodarsi intorno ad un tavolo per un risotto, «per aiutare Padre Luigi Galvani, missionario camilliano, nelle sue missioni in Indonesia e nelle Filippine – affermano gli organizzatori -. I proventi saranno destinati per un programma nutrizionale a favore di alcuni bambini di un villaggio a Flores (Filippine) e per l’assicurazione medico sanitaria delle famiglie più bisognose del Calbayog, sempre nelle Filippine. E’ nostra intenzione inoltre Padre Luigi Galvani portare in futuro questo progetto – arricchito anche dalla Dental mission portata avanti con il St. Camillus hospital nelle Filippine – anche in Indonesia, dove Padre Luigi opera oggi». Chi fosse interessato a partecipare a “Tuti insieme per la solidarietà” è pregato di prenotare chiamando lo 045.7704463 chiedendo di Chiara.
IL PERCORSO DEL BUON RIPOSO Riposare bene non è un lusso ma un diritto ed è proprio di questo di cui da oltre 30 anni si occupa Zuanni, impresa familiare attiva dal 1977. «Il fondatore, nostro padre – affermano i fratelli Zuanni -, nacque come artigiano del materasso di lana e con nostra madre divennero produttori di trapunte, copriletto, piumini d'oca su misura e confezionati artigianalmente. Negli anni poi entrammo anche noi figli nell'attività e col tempo è nata l'esigenza di ampliare il nostro mercato aprendo un punto vendita specializzato nel settore del buon riposo». Nel 2004 allo storico negozio di Lugo di Grezzana la famiglia Zuanni, che negli anni è riuscita a conquistare la fiducia e la stima della propria affezionata clientela ha deciso di affiancare un nuovo punto vendita a Negrar, ampliando poi l’esposizione, nel 2008, con un nuovo e luminoso show room. Visitando il negozio si può trovare tutto il necessario per un riposo salutare e piacevole, partendo dai prodotti più tecnici come piani da riposo, materassi e guanciali a quelli più emozionali come il mondo della biancheria. Si possono scegliere diverse reti a doghe da abbinare ad ogni tipologia di materasso in base alle singole necessità, dalle reti fisse alle manuali alle articolate, in legno o acciaio in tutte le misure con il prestigioso marchio italiano “dorsal”. Si parte poi alla scoperta di diversi tipi di materassi: in lattice, in memory e schiumati ecologici o a molle insacchettate, tutti delle migliori marche del settore : "Simmons", "Pirelli", "Maretto Marflex". Sdraiandosi ci si puo' concedere il lusso di percepire le differenze tra un prodotto e l'altro e trovare quindi quello più affine ad ogni esigenza. una volta trovata la base corretta e il giusto materasso si conclude il percorso del benessere con un buon guanciale che permetta alla colonna vertebrale e cervicale di mantener la naturale postura durante il sonno. A concludere il percorso del buon riposo proposto da Zuanni arriva poi il momento di vestire il letto con tutto il necessario per rendere la stanza un rifugio piacevole dove concludere le giornate: un tuffo nel colore con le nuove collezioni "Bassetti" e poi ancora lenzuola, copriletti, teli arredo, accappatoi in microfibra, piumini d'oca di alta qualita', trapunte, copripiumoni e lenzuola caldo cotone…Non manca infine una "coccola utile": poltrone relax del "Poltronificio RC" in diversi colori e modelli. Zuanni si trova a Lugo di Grezzana in via S.Caterina, 2a Tel. 045 8801532 e a Negrar in viale Europa, 3 Tel. 045.7501860
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In occasione della festa patronale, venerdì 15 giugno, l’ospedale Sacro Cuore – Don Calabria di Negrar ha inaugurato la nuova sede del Servizio di Emodinamica, diretto dal professor Enrico Barbieri, primario del reparto di Cardiologia. All’evento hanno preso parte l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, i sindaci di Verona, Flavio Tosi, e di Negrar, Giorgio Dal Negro. Dopo la benedizione inaugurale impartita dal superiore gene-
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PROMOZIONE CULTURALE. Presentata l’associazione “S.P.eR.A. nel futuro”
Sviluppo, Progresso e Rispetto Ambientale Il 13 giugno scorso il palazzo scaligero ha ospitato la presentazione della nuova associazione “S.P.e R.A. nel futuro”, alla presenza del presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, di Giuseppe Totolo, assessore al Turismo di Fumane, Emiliano Cassardo e Andrea Gregori, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'associazione. Costituita a fine aprile, “S.P.e R.A. nel futuro” (Sviluppo, Progresso e Rispetto Ambientale) è un'associazione no profit di promozione culturale e
sociale. Lo scopo dell'associazione è occuparsi di emergenza occupazionale, disagio sociale e sviluppo sostenibile attraverso azioni concrete. «Ho visto nascere questa associazione sul Web – ha affermato Miozzi - e mi ha subito colpito il coraggio dei promotori. È un segno forte, nell'attuale momento socioeconomico, che semplici cittadini si espongano in prima persona per affrontare i problemi che riguardano l'intera comunità. Appoggio, quindi, a 360 gradi questa associazione
che si pone in difesa dei lavoratori e dell'ambiente. Auguro, inoltre, a “S.P.e R.A. Nel futuro” di proseguire con fortuna e successo. E mi rendo disponibile ad aiutare in caso di necessità sia come Presidente della Provincia sia come semplice cittadino». S.P.e R.A significa sviluppo, progresso e rispetto ambientale basati sulla centralità della persona, rispetto delle regole civili ed etiche, autonomia da qualunque condizionamento politico od economico, dialogo con le istituzioni, con il
mondo imprenditoriale, con le altre realtà associazionistiche a prescindere dal loro orientamento sulle varie tematiche, restando sempre entro i limiti di un confronto sereno ma deciso e chiaro. «Esigere chiarezza ed equità di informazione da parte degli organi di comunicazione, avvalersi dell’aiuto di persone competenti negli ambiti specifici nel fornire dati ed informazioni al servizio dei cittadini: questi sono i capisaldi di quella che noi vorremmo diventasse realtà – affermano i fondatori della
neo nata associazione -. Vogliamo dire che se la speranza e la fiducia nel futuro non condiscono il nostro agire quotidiano, vani sono i nostri sforzi per costruire un domani migliore per tutti, per tentare di lasciare ai nostri figli un’eredità degna delle loro
aspettative ed aspirazioni, un ambiente naturale il più possibile preservato ma soprattutto il dono più grande, che è la consapevolezza della dignità di ogni persona, anche di chi ci ha preceduto ed ai cui sacrifici dobbiamo ciò che siamo oggi».
RICONOSCIMENTI E MEDAGLE PER LA VOLPOLICELLA
Vino protagonista Sono sette le medaglie d'oro assegnate dalla prestigiosa rivista Decanter ai vini della Valpolicella. «Un successo ottenuto con il continuo lavoro di miglioramento messo in atto da tutta la filiera, che premia sia i piccoli produttori che le cantine di grandi dimensioni»: queste le parole di soddisfazione espresse da Christian Marchesini, neo - presidente del Consorzio Valpolicella, succeduto il 14 maggio scorso ad Emilio Pedron. Da sola la Valpolicella ha ottenuto più medaglie d'oro di intere regioni, battendo 7 a 5 la Toscana, ma anche la
Sicilia e il Friuli Venezia Giulia. Questo il responso del Decanter world wine awards 2012, l'annuale concorso della più importante rivista inglese dedicata al vino e tra le più prestigiose al mondo. L'Italia in totale ha conquistato 31 medaglie d'oro e la Valpolicella, con i suoi sei Amaroni e un Ripasso premiati con il massimo riconoscimento, l’ha fatta da padrona. A supportare le top, ci sono gli altri premiati della doc Valpolicella, per un totale di 34 medaglie d'argento, 57 di bronzo e 29 menzioni. «Possiamo essere orgogliosi di
questo risultato – dice Christian Marchesini, che traccerà il suo programma alla presidenza del Consorzio su “territorio, qualità e tutela della denominazione” – perché tra i premiati ci sono gli Amaroni ma anche i Valpolicella, cantine di piccoli produttori come pure cantine dai grandi numeri. Una bella dimostrazione di qualità diffusa, frutto del grande lavoro di miglioramento condiviso e portato avanti da tutta la filiera in questi anni. Una dimostrazione che l'unità di intenti è l 'unica strategia che alla fine paga tutti».
Anche il medagliere della Cantina Valpolicella di Negrar si arricchisce di nuovi e importanti riconoscimenti veronesi e internazionali. Tra questi, la medaglia d'oro per il Ripasso Doc Classico Superiore "Vigneti di Torbe" 2010 e una medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles, svoltosi in Portogallo dal 4 al 6 maggio scorso. Ma non è finita qui: in occasione di “Verona Wine Top 2012”, conclusosi il 25 maggio scorso a Verona, la Cantina Valpolicella di Negrar ha primeggiato con tre vini, due Recioti e l’Amarone Bio. All'International Wine Challenge 2012, che si tiene ogni anno a Londra, la Cantina ha ottenuto tre argenti, quattro bronzi e diverse menzioni. Al Decanter World Wine, altro importante concorso enologico londinese promosso dall'autorevole rivista britannica, la Cantina ha conquistato tre argenti, quattro bronzi e tre speciali menzioni.
CORRUBBIO DI NEGARINE
Sagra di San Rocco e Roberto al via Conto alla rovescia per il tradizionale appuntamento con la Sagra di San Rocco e San Roberto, in programma a Corrubbio di Negarine dal 27 al 31 luglio. Un ricco programma con un’altrettanto ricca lista di ospiti coronerà il lavoro del Comitato Sagra, sempre stato presente in modo discreto e a volte in punta di piedi nella solidarietà
verso chi ne ha più bisogno: dalle famiglie in difficoltà ai missionari nelle zone più povere del mondo, adottando a distanza bambini e donando una parte dei proventi alla parrocchia di Castelrotto rappresentata dal Parroco Don Giuseppe. «Quest'anno, grazie all’aiuto di chi prende parte alla nostra Sagra –
afferma il presidente del Comitato, Maurizio Adami -, saremo vicini in modo particolare agli amici dell'Emilia Romagna. Il nostro grazie va anche al Gruppo Alpini di Negarine per il loro prezioso aiuto e a tutti gli sponsor vecchi e nuovi. Durante l’intera manifestazione sarà presente il nostro Luna Park, il banco delle squisite torte
e il banco dell'associazione per la ricerca sulla fibrosi cistica. Aspettiamo quindi tutti a degustare i nostri piatti tipici con qualche gustosa novità…nella speranza che anche quest'anno i nostri sforzi e il nostro entusiasmo regalino a chi vi prenderà parte cinque serate di cui essere pienamente soddisfatti».
CONCERTI. LUGLIO DEDICATO ALLA MUSICA NORDICA Sono due i concerti corali in programma a luglio nel comune di San Pietro in Cariano. Due appuntamenti, questi, patrocinati dal Comune di San Pietro in Cariano, che si terranno nell’ambito del festival Corale Verona Garda Estate 2012 il 5 e il 12 luglio rispettivamente nella Chiesa Parrocchiale di San Floriano e nella Chiesa Parrocchiale di Castelrotto. Giovedì 7 luglio nella Pieve di San Floriano si esibiranno il coro The University Choir Lille Muko – Danimarca – diretto da Jesper Grove Jorgensen e il coro Lapin Laulu – Finlandia – diretto da Kandri Joamets. Giovedì 12 luglio invece a Castelrotto protagonisti saranno la Schola Cantorum Upter di Roma diretta da Giovanni Gava e il coro Viihdekuoro Essut – Finlandia – diretto da Arja Virtanen – Haapasalmi. «Sono due buone occasioni per apprezzare cantate provenienti da gruppi corali al di fuori dei confini locali e nazionali – afferma l’assessore alla cultura di San Pietro in Cariano, Cesare Zardini -. Hanno caratteristiche diverse l’uno dall’altro, ma sono comunque uniti dai luoghi in cui essi verranno proposti come lo sono la Pieve di San Floriano e la Chiesa di Castelrotto, ambienti solenni e nel contempo sempre aperti e disponibili ad eventi culturali da proporre a tutta la popolazione che ci auguriamo naturalmente possa parteciparvi numerosa».
CRONACHE NEGRAR. Valpolicella senza barriere in Comunità Europea
«Il mio protocollo riscuote successo» «Da due anni tutti i Comuni delle provincia di Verona, stanno applicando il protocollo d’intesa per l’abbattimento delle barriere architettoniche denominato- Valpolicella senza barriere - da me proposto, che sta riscuotendo successo a Verona e si sta espandendo in tutto il Veneto e le province limitrofe». Con queste parole Giuseppe Righetti, Consigliere Comunale con Delega alle Barriere Architettoniche del Comune di Negrar, ha raggiunto la Comunità Europea a Bruxelles. Prima spedendo a febbraio la documentazione relativa a Valpolicella senza barriere alla Direzione Generale Giustizia, in particolare a Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Europea, in seguito, rivolgendosi all’onorevole Tiziano Motti. «E’ stato proprio da Motti – afferma soddisfatto Righetti, impegnato da 20 anni per tutti i cittadini portatori di handicap che non hanno voce – che ho ricevuto una risposta positiva. La commissaria Reding, attraverso Motti, mi ha ringraziato per averle esteso questo progetto e lo valuterà nella massima attenzione. Sono oltre 600 i progetti arrivati alla Commissaria Reding da tutta Europa, e gli elementi migliori di ognuno verranno integrati nel prossimo Atto europeo di accessibilità. A settembre la Commissione Europea valuterà i migliori progetti per l'abbattimento delle barriere architettoniche che poi saranno addottati dalla stessa». Nel frattempo lo scorso venerdì 8 giugno Giuseppe Righetti è stato convocato dal presidente della Provincia, Giovanni Miozzi il quale, entu-
Giuseppe Righetti
siasta del protocollo Valpolicella senza barriere ha deciso di inviare ai 99 Comuni della provincia scaligera una lettera per far sì che ogni Sindaco adotti il protocollo. «Sono molto soddisfatto per come stanno procedendo le cose – conclude Righetti -: sono questi piccoli – grandi traguardi che mi incoraggiano a proseguire nella mia “battaglia” contro le barriere architettoniche». Silvia Accordini
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EL GAVETIN
“Par restar zoeni” ora c’è un segreto Debutterà nel fine settimana di venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 luglio a Villa Spinosa a Negrar “El segreto par restar zoeni”, la nuova commedia della compagnia teatrale El Gavetin di Negrar. Uno spettacolo, questo, che parte da un sogno del Cavaliere Aristide Galletti, non più giovane pollaiolo (puinaròl), o meglio avicoltore, come lui stesso ama definirsi. Il sogno di ritrovare la giovinezza perduta. «La possibilità di realizzare tutto ciò – afferma il regista Franco Antolini - si presenta al Cavaliere quando la figlia Lisa sposa un celebre medico - almeno crede - che diventa da subito il vanto di casa. Il celebre professore, specializzato in gerontologia è famoso infatti per aver inventato una nuova medicina “Ormonil 500” ( che aiuta a resta zoeni par tuta la vita), che il Cavalier Aristide vorrebbe assumere (parchè ghe tìra la cavallina). Stimato ed osannato quasi come una divinità, il professore nasconde in realtà un "segreto" , non è affatto professore ma esercita una professione che non ha nulla a che vedere con l’arte medica, essendo infatti un semplice oste. Il finto professore infatti di nome Anselmo, è stato scambiato per il fratello gemello Antonio che è assolutamente identico (come un pomo spartìo a metà). In un crescendo di situazioni comiche e grottesche, originate dallo scambio dei due fratelli (Anselmo l’oste e Antonio il professore) , che vengono a trovarsi in casa di Aristide (el cavalier de le galine), ruotano i vari personaggi della vicenda: da una moglie innamorata (Lisa), ad una amante calcolatrice (Clementina); da una cameriera chiacchierona ed invadente (Pina), ad un giovane aiutante di
Anselmo assai originale (Momolo); da una vezzosa contessa (Maria Cecilia Gargossi), alla figlia trapiantata in meridione, determinata promessa sposa di Antonio, (Marietta, Mariuccia Mariella), per finire con un brigadiere decisamente tonto (Leopoldo Carletti detto “la volpe”)… El segreto par restar zoeni, cioè le pillole di Ormonil 500, alla fine funzionano davvero, coronando il sogno di Aristide che si vede prospettare una nuova ed esaltante giovinezza». Il vero segreto però per restare giovani è sorridere, una cura che questa commedia in due atti propone, per trascorrere due ore di pura evasione all’insegna dell’allegria e dell’umorismo. Per informazioni 3316708113 www.elgavetin.com mail: elgavetin@aruba.it
Franco Antolini
LA GUIDA. Vacanze a Negrar È stata presentata presso l’Auditorium delle Scuole Elementari di Negrar la nuova guida “Vacanze a Negrar”. Realizzata grazie all’Assessorato alla Cultura e Turismo di Negrar, la pubblicazione illustra tutte le strutture ricettive turistiche presenti nel territorio negrarese, divise per ristoranti, trattorie, osterie, enoteche, pizzerie, affittacamere, agriturismi, hotel, relais e bed&breakfast. La guida nasce per essere di pronto utilizzo, pratica e gradevole nella veste grafica. Viene offerta una cartina dove il turista può immediatamente trovare la struttura che intende cercare, la zona di collocazione e, una volta scelta, consultare i relativi contatti e i servizi offerti. «Sono molto contento che questa guida sia stata finalmente realizzata afferma Tullio Perina, consigliere comunale con delega al turismo -. È una guida molto bella e allo stesso tempo pratica, in cui i turisti possono trovare quello che cercano in maniera rapida e completa. Prima di tutto voglio ringraziare dei giovani volontari del Servizio Civile che con il loro impegno e passione hanno permesso la realizzazione di questa guida, oltre al personale dei vari uffici comunali per la loro collaborazione e disponibilità». «Questa guida - sottolinea Gianni Pozzani, assessore alla Cultura del comune di Negrar - segna un primo passo per il rilancio turistico e culturale del nostro Comune, inserito nel cuore della Valpolicella e vicino a Verona, che non dimentichiamo è la quarta città turistica in Italia. Inoltre, il comune di Negrar è inserito nel progetto regionale delle Piccole Città Storiche del Veneto, che ci dà grande visibilità e maggiori spazi di collaborazioni esterne». «Questa guida - conclude il consigliere Tullio Perina - vorremmo ora distribuirla nei principali canali di informazione turistica esistenti in Valpolicella e Verona, in modo da diffonderla verso tutti i potenziali turisti che intendono visitare il nostro Comune. Prossimamente la guida sarà offerta presso il sito del Comune di Negrar (www. comunenegrar.it), con la versione in inglese, in modo da aumentarne la diffusione e la visibilità».
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NEGRAR. Bisogna considerare Irpef e Imu. Dal Negro illustra la situazione del Comune
NEGRAR/DAL 5 LUGLIO
È l’ora di approvare tutti i bilanci italiani
Musica e danza
Scatta il 30 giugno l’appuntamento con l’approvazione del bilancio per i Comuni italiani. «Tutti i Sindaci - afferma Giorgio Dal Negro, sindaco di Negrar - dovranno mettere mano anche all’addizionale Irpef – l’85% dei Comuni l’aveva già aumentata nel 2011. Ora lo dovranno fare tutti obbligatoriamente -. Per il momento inoltre non abbiamo margini sull’IMU: i bilanci devono essere fatti con i gettiti imposti dallo Stato». Una particolare caratteristica però i bilanci di quest’anno ce l’hanno: la provvisorietà. Anche Negrar infatti approverà un bilancio che poi a settembre andrà adeguato. Sindaco, IMU e Irpef: quale la sua opinione? «Siamo contrari ad aumenti IMU che corrispondano ad una tassazione patrimoniale. L’IMU è stata ideata da Tremonti – Calderoli ed ha il senso più compiuto del federalismo. E’ un’imposta nata per poter creare servizi per il cittadino. Noi siamo quindi contrari ad un’impo-
Giorgio Dal Negro
stazione di tipo diverso. Bisogna piuttosto riflettere sull’addizionale Irpef: a livello teorico , essendo un’imposta progressiva, rappresenta la soluzione migliore. Certo, dall’altro lato riscontra una grande evasione. Bisogna essere cauti sull’Irpef, ma al tempo stesso molto equilibrati sull’IMU prima casa – che in ogni caso ha un gettito inferiore rispetto a tre anni fa –
ed altrettanto equilibrati sull’IMU seconda casa e attività produttive. E’ quello che stiamo facendo a Negrar, dove l’amministrazione ha distribuito le bozze di bilancio che il Consiglio comunale valuterà. Siamo consapevoli che i cittadini andranno in difficoltà, non tanto per l’Irpef o per la prima casa, quanto per la seconda casa e le attività produttive, per le quali siamo preoccupati. E’ ingiusto non aver permesso ai Sindaci di conteggiare come prima casa anche le seconde case date in uso ai figli. Speriamo sia solo una questione relativa al 2012 – che può essere letta come un contributo per il risanamento del paese -». Parliamo degli investimenti per il comune di Negrar… «La situazione attuale non consentirà investimenti. Abbiamo finanziato l’isola ecologica e la ristrutturazione di via Mazzini. E’ stata deliberata la ristrutturazione della scuola materna di Montecchio e stiamo pro-
Luglio: ecco la tradizionale e popolare Sagra del Carmine di S.Maria di Negrar.
La 35a edizione è programmata da venerdì 13 a lunedì 16 luglio con le seguenti proposte musicali: Daniele Baldelli discoteca funky, Rudy Rotta Day soul funky blues, Marco & il Clan liscio ed anni sessanta ed in chiusura il rock dei Killer Queen. Vi invitiamo a S.Maria di Negrar, per trascorrere assieme quattro belle serate estive degustando i rinomati piatti della nostra cucina, accompagnati dai vini della Valpolicella ed ascoltando musica di qualità. Rivolgiamo un particolare ringraziamento a tutti i Soci Fondatori del Comitato Sagra S.Maria che con il loro operato consentono l'organizzazione della Sagra del Carmine e lo svolgimento delle attività sociali presso la Baita della Comunità. Personalmente devono essere citati per la loro sensibilità: Castellani Bruno, Farina Claudio, Fiorentini Gianni, Franchini Giuliano, Sartori Paolo, Zaglia Paolo e la Banca della Valpolicella. Desideriamo infine ringraziare i numerosi sponsor che hanno consentito la redazione dell'opuscolo promozionale della Sagra del Carmine, dimostrandoci ulteriormente il loro sostegno, da sempre fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi. IL PRESIDENTE Zantedeschi Francesco IL VICE PRESIDENTE Chiecchi Francesco IL SEGRETARIO Fanton Alessandro
gredendo bene con il piano degli interventi che ottimisticamente potrà vedere 100 richieste…ma la consistenza in oneri per il Comune è relativa. Le casse del Comune soffriranno anche nel 2012. Visto che per il momento non è possibile realizzare il sogno del Central Park stiamo inoltre progettando la ristrutturazione della palazzina del centro sportivo di Negrar. Tenteremo infine di risolvere la questione “caserma dei carabinieri”: proprio in questi giorni ci stiamo confrontando per giungere ad una decisione definitiva. L’orientamento del Consiglio comunale è quello di mantenere i Carabinieri a Negrar. Rimangono quindi due soluzioni: cessione con ristrutturazione e contratto d’affitto dell’attuale sede o soluzione privata esterna prevedendo la cessione dell’attuale caserma. Stiamo aspettando il parere del segretario generale e della dirigente tecnica per come predisporre il bando di gara». Silvia Accordini
Torna anche quest’anno Negrar d’estate, tra musica, teatro e danza. Le ville e piazze di Arbizzano, Montecchio e Prun ospiteranno una ricca kermesse di appuntamenti a partire dal 5 luglio, fino ad arrivare al 4 settembre. Ad aprire Negrar d’estate 2012, alla cui realizzazione hanno contribuito molti sponsor privati, oltre alla Provincia e al comune di Negrar, sarà la serata del 5 luglio quando a villa Spinosa di esibirà la compagnia Amedialuz. A questa faranno seguito tre serate – 6, 7 e 8 luglio, in compagnia de El Gavetin con la sua nuova commedia. Gli spettacoli che caratterizzeranno il resto dell’estate saranno tutti ad ingresso gratuito. «La nostra Amministrazione – afferma l’assessore alla cultura e alle manifestazioni del comune di Negrar - è lieta di organizzare anche quest’anno Negrar d’estate. Una scelta coraggiosa che assocerà spettacoli di significativa suggestione ad altri più leggeri. Ci si commuoverà, si riderà, si alterneranno momenti di danza, musica e teatro nel segno della qualità».
UN..DUE..TRE...BAMS!!! L’Associazione culturale “Niji” in collaborazione con la Banda comunale di Negrar, organizza Un..due..tre… Bams!!! Si tratta di un campo estivo musicale dedicato a bambini con età compresa tra i 6 e i 12 anni, per suonare, cantare e giocare con la musica. Per info. 3286350307 o 3473896810 o niji@lavabit.com SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ASILO NIDO “LA LUNA BAMBINA” DI NEGRAR – IN VIA STRADA DEL RECIOTO – SOTTO LA SCUOLA MATERNA -. PER INFORMAZIONI: 045.6000504
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SANT’ANNA. La struttura in località Campostrin serve al trattramento di reflui zootecnici
Impianto a biomasse: inaugurazione ufficiale Servizi di
Silvia Accordini E’ stata una giornata da ricordare quella del 3 giugno per Sant'Anna d'Alfaedo e per una buona parte della Lessinia: a distanza di soli due anni dalla posa della prima pietra è stato inaugurato il funzionamento a regime del nuovo impianto a biomasse per il trattamento dei reflui zootecnici. L’impianto sorge in località Campostrin, lungo la strada comunale che dal capoluogo di Sant'Anna porta in direzione di Ronconi e Erbezzo. L’impianto vanta il primato in Italia ad essere l’unico costruito e autorizzato a ciclo chiuso - dal letame alla depurazione tutto nello stesso impianto -. Un investimento di circa 8 milioni di euro di soli capitali privati, senza nessun finanziamento pubblico o spesa da parte dell’Amministrazione comunale guidata da otto anni dal sindaco Marconi Valentino. Titolare e costruttrice dell’impianto è l’azienda Marcopolo Engineering spa, di Borgo San Dalmazzo (Cuneo). L’azienda ha una diffusa esperienza nel mondo delle energie rinnovabili con la gestione di numerose centrali a biogas da rifiuti urbani, di parchi fotovoltaici, parchi eolici e centrali a biomasse come questa di Sant’Anna. Questo impianto già in funzione dallo scorso novembre sta accogliendo i reflui zoo-
tecnici (letame e liquame bovino, suino e pollina) di numerose aziende agricole di Sant'Anna d'Alfaedo, Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Fumane, Grezzana e Avio, unite in un consorzio di imprenditori che si sono impegnati nella fornitura del reflui delle loro aziende all’impianto. La direttiva europea sui nitrati aveva messo in pratica la parola “fine” allo spargimento dei reflui su terreni considerati sensibili, com'è tutta la Lessinia, con la naturale conseguenza che molte aziende dell’altipiano sarebbero state costrette a chiudere, non potendo sopportare ulteriori costi di smaltimento. L’impianto trasforma, attraverso la digestione anaerobica, il carbonio presente nelle deiezioni animali in biogas (miscela di metano, azoto, ossigeno e altri gas). Il biogas alimenta un motore in grado di produrre: un megawattora
di energia elettrica che viene immessa sulla rete Enel e costituisce per la Marcopolo il ricavo dell’investimento, e un megawatt di energia termica che scalda l’acqua necessaria al funzionamento dell'impianto e in parte alimenterà l’impianto di teleriscaldamento (già finanziato e in fase di realizzazione) che porterà l’acqua a Sant’Anna per il riscaldamento di alcuni edifici comunali. Alla fine del processo rimangono una
Impianto a biomasse in località Campostrin
parte solida che è humus biologico certificato, completamente inodore che può essere sparso sulle coltivazioni, e una parte liquida che viene depurata e versato nella rete fognaria. «Non è stato un cammino facile, ma solo la forte caparbietà di allevatori e amministratori è riuscita a portare a termine questo progetto – ha affermato commosso e orgoglioso il sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo, Valentino Marconi -. Un grazie sentito va all’assessore regionale Massimo Giorgetti per il sostegno offertoci nel portare a casa in così breve tempo la delibera regionale di autorizzazione alla costruzione. Un altro passo importante per la comunità di Sant’Anna e per la Lessinia, che permette a tanti allevatori e numerose famiglie di continuare il loro lavoro restando nelle aziende che amano, preservando la montagna dal degrado e conservando le tipicità dei luoghi e dei prodotti».
16 POESIA. SANT’ANNA E NEGRAR AL PREMIO BRUNO TOSI Sono stati ben rappresentati Sant’Anna D’Alfaedo e Negrar al XXXVII Premio di Poesia in dialetto veneto Bruno Tosi. Domenica 10 giugno la sala orientale del museo Fioroni a Verona ne ha ospitato la cerimonia di premiazione, allietata dagli intermezzi musicali a cura dei Filarmonici Veneti. Ed è stato proprio in quell’occasione che a distinguersi tra le 135 poesie pervenute alla segreteria del concorso organizzato dalla Fondazione Fioroni di Legnago sono stati i componimenti di Francesca Vallenari di Fosse e di Fiorenzo Fedrigo di Negrar. La Commissione esaminatrice, formata da Mario Klein, Luciana Barbatella, Ester Bonfante, Nella Dall’Agnello, Gianpaolo Feriani, Bruno Zanatta, Enzo Saggioro, ha infatti ritenuto meritevole di segnalazione “Armonia” di Francesca Vallenari (Motivazione: “Stanchi di lottare e soffrire, prendendo la vita a “morsegoni”, ritroveremo pace e serenità se sapremo abbandonarci all’armonia della natura”), mentre ha deciso di conferire il premio speciale alla composizione “Mane grande” di Fiorenzo Fedrigo (Motivazione: “La composizione è un manifesto e lodevole esempio di come sia possibile coniugare metrica e contenuto nella difficile arte del sonetto”).
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MOLINA. È tutto pronto per l’introduzione del ticket nell’area di sosta
Il paese urla il suo “NO” ai parcheggi a pagamento Domenica particolare per Molina lo scorso 24 giugno, caratterizzata da una manifestazione pacifica contro i parcheggi a pagamento. Già, perché dal 20 aprile è serpeggiata la notizia secondo cui l’amministrazione comunale intende far pagare la sosta nel grande parcheggio – 250 posti auto circa - a monte del centro abitato della frazione fumanese. Tutto questo non è piaciuto ai cittadini, alla Pro loco locale, agli esercenti del paese, ai proprietari delle seconde case – che hanno il loro rappresentante in Antonio Sartori - né tantomeno a Vivere Molina, società privata che dal 1993 gestisce il Parco delle Cascate e che dà lavoro annualmente a cinque persone e stagionalmente ad altre 10. Categorie, queste, costituitesi in seguito in Comitato del Buon Senso, guidato da Luca Sartori. «Il 10 maggio scorso – racconta Agostino Sartori di Vivere Molina – abbiamo incontrato l’amministrazione comunale, manifestando in quella sede le nostre perplessità, auspicando un punto di incontro. Gli anni scorsi abbiamo sempre svolto servizi e lavori gratuiti in favore del Comune di Fumane e della Comunità Montana della Lessinia come gli sfalci delle aree verdi, dei parcheggi e dello svuotamento dei cestini. Quest’anno, visto che alcune aree del paese necessitavano di intervento, abbiamo dato la disponibilità di svolgere dei lavori gratuiti individuati dall’Assessorato competente, fino all’importo di 30.000 euro. Chiedo al Sindaco in quale altra località del Comune di Fumane, o se vogliamo della Lessinia, trovino realtà disponibili a svolgere lavori gratuitamente di questa entità?” La proposta era stata formalizzata con lettera del 13 maggio. La risposta del sindaco fu che la
Una delle cascate di Molina
delibera era già stata sottoscritta e non si sarebbe più potuti tornare indietro - ci siamo accorti tra l’altro che Bianchi ci ha raccontato una grossa bugia: la delibera in questione porta data 16 maggio! -. Diversi sono stati gli incontri che si sono susseguiti con il vicesindaco Giuseppe Bonazzi, compresa una serata informativa con la popolazione a cui ha preso parte un nutrito pubblico di cittadini di Molina e non solo, tutti contrari ai parcheggi a pagamento. Il vicesindaco stesso si rivelò disponibile a trovare una soluzione alla problematica …ma in realtà credo sia stata una grossa messa in scena la sua, tanto che pochi giorni dopo l’assemblea ci venne data notizia che si sarebbe proceduto al pagamento». Tant’è che «senza avvisare nessuno – afferma Luigi Castioni, presidente della pro loco di Molina - un bel giorno il parcheggio è stato chiuso – mettendo tra l’altro in difficoltà 12 pullman di visitatori – per gli interventi necessari alla predisposizione del parcheg-
gio a pagamento. Molina, 100 anni di storia, un paese che sta rinascendo…gli amministratori non hanno idea del danno che stanno provocando al paese, colpendolo in piena stagione turistica. L’amministrazione comunale anzichè vedere come una risorsa Molina e tutto ciò che con fatica vi è stato creato in questi anni per attirare turisti e creare momenti di incontro, divertimento, aggregazione, lo guarda con disprezzo e come qualcosa da demolire. E’ una questione di principio: anche se con un ticket esiguo, questi parcheggi a pagamento risuonano in paese come un modo per annientare attività e flusso turistico…Perché allora l’amministrazione non cerca di fare cassa anche attraverso gli altri parcheggi del comune di Fumane? E poi, perché il Sindaco non ci mette la sua faccia, e dà il compito di affrontare la situazione a suoi fiduciari che prima sorridono e poi fanno l’esatto opposto di ciò che promettono? Continuiamo a non capire. E’ assurdo oltretutto che per accedere alla maggior parte delle attività proposte a Molina non si debba pagare e per parcheggiare sì». «A questo punto – conclude Luca Sartori, presidente del Comitato del Buon Senso – crediamo che sia veramente una questione di mancanza di “buon senso” e di visione da parte dell’amministrazione: in realtà si vuole “bloccare” l’unica struttura che crea opportunità di lavoro a Molina, il Parco delle Cascate, dove tutto ciò che è stato fatto è dipeso solo dalla buona volontà degli abitanti di Molina, dato che il Comune non ci ha mai investito un soldo. Con questi parcheggi a pagamento è stata fatta la scelta peggiore, dimostrazione di arroganza e prepotenza». Silvia Accordini
BREVI DA MARANO
CITTÀ DI MARANO. Dal 9 al 23 giugno, presso il Centro Macondo di Marano, si è svolto il 1° Concorso di pittura “Città di Marano”, l’esposizione di 23 quadri, tra cui cinque di pittori non residenti, che ha avuto come tema “scorci del territorio di Marano”. L’esperienza, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, ha avuto un esito molto positivo: il 9 giugno, giorno dell’inaugurazione dell’esposizione, i visitatori sono rimasti molto colpiti dalla qualità delle tele che raccontavano i paesaggi e le contrade del territorio maranese e scene di vita contadina. Fuori concorso, ma molto apprezzata una rappresentazione, ad intarsio in legno, opera del signor Martini di Fumane, del centro di Marano. Alcune espositrici fanno parte del gruppo di pittura che, partito cinque anni fa e guidato dal maestro Renato Gatti, è andato via via crescendo sia come numero di partecipanti che dal punto di vista qualitativo, arrivando ad annoverare tra le sue fila addirittura “nonna Rosetta” che di anni ne ha ben 90. L’11 giugno la commissione esaminatrice si è riunita, assegnando il primo premio a Marisa Capodaglio, il secondo a Tiziana Tommasi e il terzo a Maria Chirighini. CINEMA PAESE 2012. Il comune di Marano di Valpolicella in collaborazione con la Commissione Biblioteca, organizza la seconda edizione di Cinema Paese 2012, quattro serate di cinema all'aperto in Piazza della Comunità a Valgatara. I quattro spettacoli verranno proposti, a partire dalle 21.15, dal 5 luglio. «Questa bellissima iniziativa – afferma Filippo Ballarini, assessore alle politiche giovanili - è un’occasione di ritrovo per famiglie, ragazzi ed anche anziani che con il pretesto di vedere un buon film si ritrovano nella piazza del paese». Per informazioni contattare la Biblioteca Comunale 045.7702219 (martedì, giovedì e venerdì ore 15-19) oppure inviare una mail a biblioteca@comune-maranovalp.it.
MARANO. BOTTA E RISPOSTA TRA OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA Due anni fa le opposizioni di Marano avevano proposto la costituzione di un Fas (Fondo di assistenza sociale) in cui, per un certo periodo, sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza avrebbero dovuto devolvere gli emolumenti derivanti dalla loro carica. Si sarebbe trattato di un fondo speciale di sostegno a famiglie e singoli cittadini in difficoltà a cui si poteva accedere al momento del bisogno. La nostra proposta però, è stata bocciata. A quel punto non ci è rimasto che agire personalmente: d'accordo con i presidenti delle due scuole materne del nostro Comune, oggi i quattro consiglieri di minoranza di Marano versano i propri emolumenti direttamente sul conto corrente delle due scuole. Insomma, questa amministrazione è riuscita a bloccare il Fas, ma non il nostro sostegno alle materne. Nel bilancio di previsione 2012 ci sono 50 mila euro in più per spese di personale, alla faccia della spending review. Abbiamo proposto di spostare quella cifra sul sociale, per chi ha perso il lavoro, per chi sta male o per evitare insomma che qualcuno possa abbandonarsi a gesti estremi, come purtroppo è già accaduto. Ma anche stavolta non siamo stati ascoltati. Questa amministrazione si potrebbe definire “sotto il vestito niente” perché ha una bella facciata, ma dietro casca il palco. Siamo convinti invece che ogni amministratore pubblico debba dare soprattutto il buon esempio. A Marano non si paga l'Imu sulla prima casa: in realtà a Marano nel dicembre 2011 mentre noi presentavamo una mozione per diminuire l'Ici
(oggi IMU), bocciata in Consiglio comunale, l'amministrazione aumentava l'Irpef del 20% e gli oneri di urbanizzazione del 62%. Come si vede, invece di calare le tasse, aumentano. Inoltre, stanno partendo delle cartelle esattoriali per accertamenti di multe e sanzioni pari a 60 mila euro. Quindi non si pagherà l'Imu, ma nel frattempo è aumentato tutto il resto, e la differenza tra richiesto e scontato vedrà comunque una pressione fiscale maggiore rispetto agli scorsi anni. L'avanzo di bilancio: non è indice di buona amministrazione avanzare 300 mila euro. Il Comune tendenzialmente deve puntare al pareggio, non è una azienda privata il cui scopo è avere un utile, in cui spartirsi dividendi tra soci. La nostra proposta è di utilizzare l'avanzo anche per l'aiuto al sociale, il supporto al gruppo Caritas, nato a Marano grazie al parroco don Andrea Ronconi e altre personalità volenterose, per l'aiuto all'agricoltura sostenibile e per il recupero della chiesa di Santa Maria Valverde, un punto di riferimento turistico importante, ora inagibile. Bambini giovani e anziani: per me la questione sta tutta lì. Gli anziani sono sempre più soli e per i bambini mancano le strutture. Se manca tutto a livello sociale, certi soggetti potrebbero soccombere. Agli amministratori l'impegno di ricercare nel sociale i casi più problematici, evitando di agire con azioni amministrative fallimentari e penosi slogan pre-elettorali. Paolo Zardini Capogruppo di minoranza di Marano di Valpolicella
Dobbiamo replicare alle affermazioni completamente errate di Zardini che sembra non avere altro obbiettivo che seminare zizzania in una comunità solidale e coesa come è Marano. L’Amministrazione di Marano, unico caso in Veneto, in un momento di difficoltà per tutti i bilanci, ha elevato sensibilmente il contributo alle scuole materne parrocchiali (di migliaia di euro all’anno in più, in funzione delle entrare che hanno le scuole dalle rette) che non hanno certo bisogno dell’elemosina di Zardini e dei suoi compagni (qualche decina di euro): molti cittadini, da sempre, fanno offerte alle scuole materne ma senza andare sui giornali. È evidente che la propaganda di questi signori è priva di qualsiasi sollecitudine verso le scuole materne ma ha altri obbiettivi. Sul tema della crisi economica ed il sostegno che il Comune offre, crediamo che utilizzare strumentalmente i “gesti estremi” di cui parla Zardini (non sappiamo neppure a chi si riferisca) è esercizio che va oltre il limite della vergogna e della decenza. Davvero non abbiamo parole. Sul tema fiscale, Zardini sembra sbagliare i conti: non si accorge che i cittadini di Marano pagano circa la metà delle tasse che pagano gli altri cittadini dei Comuni vicini: sull’Irpef a Marano si paga il 5 per mille, a San Pietro in Cariano l’8, a Negrar l’8, a Sant’Anna d’Alfaedo il 7. I cittadini ci fanno pervenire il loro apprezzamento ed ora non devono neppure pagare l’IMU sulla abitazione principale e per questo il Comune è osservato con interesse in tutta Ita-
lia. A ciò si aggiunge una dotazione di parchi giochi, parcheggi e strutture pubbliche che ci viene ammirata da tutti. Crediamo che da tempo Zardini non frequenti neppure la Chiesa di Santa Maria Valverde (che lui definisce “luogo turistico” mentre è molto, molto di più) che è perfettamente agibile, in essa si sono tenuti splendidi concerti durante il Maggio Polifonico e tutte le settimane c’è la Messa domenicale. In questo periodo si sono tenuti anche diversi matrimoni. Sul tema del sociale, il Comune eccelle con quasi 300.000 € a bilancio che vengono usati per sostenere casi sociali, iniziative sociali e di aggregazione, servizi, senza propaganda e con molta discrezione. La Casa di riposo di Marano che ha le rette più basse del Veneto (su cui il Comune continua ad investire), i soggiorni climatici per anziani, i corsi e le attività del Gruppo Anziani Attivi sostenute dal Comune, l’assistenza domiciliare, il sostegno economico a persone in difficoltà per il pagamento di bollette ed altre spese, l’attività delle scuole materne (molto sostenute dal Comune), i centri estivi, i centri aperti per il sostegno scolastico pomeridiano, gli appoggi educativi individualizzati, i corsi di formazione per genitori, le iniziative aggregative a sostegno delle famiglie e le mille altre iniziative organizzate a favore dei cittadini di Marano smentiscono le affermazioni prive di fondamento di Zardini. Il gruppo di Maggioranza del Comune di Marano di Valpolicella
CRONACHE
Luglio 2012
FUMANE. Domenica 27 maggio a Molina si è svolta la Festa della vita
19 GRUPPO WALKING MUSIC
Accolti 31 nuovi nati La storia in un brano Solidarietà in copertina Un momento di reale condivisione: con queste parole l’assessore ai servizi sociali del comune di Fumane, Sergio Conati, ha definito la Festa della vita e dell’accoglienza 2012, svoltasi a Molina domenica 27 maggio. «Il periodo di difficoltà generale che stiamo vivendo, ha reso quest’iniziativa ancora più importante e significativa proponendo un’occasione di incontro all’insegna della fiducia nel futuro – ha commentato l’assessore -. Il fatto poi che la proposta sia organizzata dalle Associazioni del territorio e sostenute dall’Amministrazione comunale, pone al centro dell’azione una buona prassi di solidarietà e volontariato». La "Festa della vita e dell’accoglienza" di Fumane nasce nell’anno 1994 dalla collaborazione tra l'Amministrazione Comunale, i Gruppi e le Associazioni di Volontariato del territorio, i Servizi Sociali dell'ULSS stimolati dalla legge n°113 del 29 gennaio 1992 che obbliga i comuni a porre a dimora un
albero per ogni neonato registrato all'anagrafe. Gli inviti per le famiglie dei neo-nati sono stati realizzati dai bambini del centro aperto Insieme +, diretto dall’educatrice Maddalena Mazzi. La festa è iniziata alle 15, quando nella piazza della Chiesa è arrivato il “Ludobussino”, un Ludobus speciale che porta giochi selezionati anche per i bambini piccoli. E’ iniziata così la festa: sono stati chiamati, uno ad uno, i 31 nuovi nati, che
hanno ricevuto il benvenuto dai rappresentanti della comunità, una maglietta disegnata a mano, con il nome da un’artista fumanese Maria Teresa Tommasi. Ad ogni famiglia è stato consegnato anche il libretto “Guarda che Faccia!” del progetto Nati per Leggere, un volantino che spiega il progetto, con gli orari delle biblioteche del Comune e un libretto dal titolo “Il primo anno di vita”, fornito dall’Ulss 22 come
aiuto e consiglio per guidare le neo mamme. Dono della Pro Loco di Molina è stata una copia del disegno del campanile del paese dell’artista locale Paolo Bacilieri. A ricordo dell’evento è stata posta a dimora una pianta, simbolo della vita. In onore dei nuovi nati è stato festeggiato inoltre l’arrivo della X campana del Concerto campanario di Fumane, inaugurata il 16 giugno nella Parrocchiale del Capoluogo.
MOLINA / SCUOLA KISKANU
Quattro alunni all’apiario
Un momento della visita all’apiario
Venerdì 11 maggio, Kevin, Dimitri, Alexandra e Camilla delle classi VI e VIII (Prima e Terza Media Inferiore) della scuola Kiskanu – officine del crescere - di Verona, si sono recati in visita all'apiario di Molina di Fumane. «La giornata – afferma l'accompagnatore Giulio Spiazzi, ideatore del ciclo sperimentale Medie dedicato all'educazione libertaria -, è stata
interessantissima e ricca di piacevoli eventi, a partire dall'ottima accoglienza rice-
vuta presso la pro-loco di Molina, presieduta da Luigi Castion. I ragazzi hanno appreso tutti i segreti dell'apicoltura sperimentale e sociale, organizzata con perizia e padronanza della materia, dal sapiente Leonardo Ceradini. Assieme ad un altro appassionato volontario “molinese”, i ragazzi della scuola Kiskanu hanno passato un paio d'ore di vera e propria “scienza operativa”, indossando tute protettive, maschere e guanti. Impossibile spiegare in
poche parole l'emozione, il ritorno pratico-didattico, lo stupore di questi ragazzi e ragazze, nel visionare le celle delle regine, l'ambiente dei fuchi, e provare sul proprio corpo protetto, l'assalto di miriadi d'api che correttamente praticavano l'autodifesa degli alveari». Al termine della giornata, i ragazzi del Kiskanu, rifocillati dalle amorevoli mani di “Zia Tina”, hanno concluso il loro piccolo-grande tour scientifico-storico, con una visita al Parco delle cascate.
Kiskanu è una particolare esperienza scolastica italiana, attiva dal 2004, nell'ambito della ricerca educativa libertaria. Attualmente conta 23 bambini e ragazzi compresi nella fascia dell'età scolare inerente il ciclo delle Elementari e delle Medie Inferiori. Kiskanu esprime nella pratica le indicazioni variabili della auto-creata “filosofia dell'incontro” (bambini e ragazzi “incontrano” nel gioco, nello studio, nella vita d'insieme, gli accompagnatori e le famiglie disposte a sostenere il progetto), curando anche l'ambiente linguistico non ortodosso e mettendo in gioco nelle “lezioni” settimanali lingue “altre” quali l'Arabo, il Wolof-Soninke Senegalese e il Persiano. Per informazioni: www.kiskanu.org
Musica e danza, in un girotondo di allegria. Il tutto all’insegna della storia. Queste le caratteristiche della serata di giovedì 7 giugno, che ha visto protagonisti i ragazzi del gruppo Walking music dell’Istituto comprensivo B. Lorenzi di Fumane presentare “La storia lunga una canzone”. Uno spettacolo nato grazie all’impegno dei componenti del gruppo, costituitosi al termine del mese di settembre 2011, da quando Dolores Ferri, insegnante di educazione musicale, è riuscita ad entusiasmare tutte le classi delle sezioni A, C, e D delle scuole medie del Lorenzi. Ad introdurre lo spettacolo del 7 giugno ci hanno pensato con un balletto gli alunni delle classi prima, seconda e terza B con un balletto. A seguire “La storia lunga una canzone” che, attraverso la musica, ha ripercorso la storia italiana dagli anni ’40 ai giorni nostri attraverso i brani e le arie che ne hanno accompagnato ogni momento più significativo. «Il film della storia ha sempre avuto la sua colonna sonora – afferma Giovanni Viviani, dirigente scolastico dell’I.C. Lorenzi di Fumane -. Hanno cantato soldati in battaglia e devoti in preghiera, innamorati sotto il balcone e contadini nei campi…Per non parlare della miriade di strumenti musicali, inventati e perfezionati, ma soprattutto suonati per accompagnare una danza o un canto. Nell’ultimo secolo le tecnologie hanno permesso di riprodurre e trasmettere in ogni angolo della terra musiche e canzoni con una tale rapidità che ad ogni cambio di stagione si cambia canzone. Così oggi noi possiamo seguire passo dopo passo la nostra storia con i suoni e le parole delle canzoni più famose in una certa epoca. Noi l’abbiamo fatto daglia anni ‘40 ad oggi ed è stata una bella lezione di storia che si rinnova ogni volta che ci ritroviamo tutti insieme a cantare».
I 100 ANNI DI NONNA VITTORIA Vittoria Ceradini…fa 100! L’allegra centenaria, attorniata dall’affetto dei tre figli, nove nipoti e cinque pronipoti, vive a Molina, dove è nata il 25 giugno 1912. Dopo aver sposato nel 1932 Sebastiano Bacilieri, nel 1950 si trasferisce a Goito e dopo alcuni anni a Chievo dove ha abitato fino al 2003. Dopo di che ha seguito la figlia Anna a Molina. Da quando abita a Molina nonna Vittoria, che, rimasta vedova in giovane età, si mise a lavorare per portare avanti la numerosa famiglia e confidando sempre nella Providenza, è parte attiva nelle attività del paese: frequenta abitualmente il gruppo anziani, è sempre presente alle manifestazioni del paese, va a trovare nelle case di riposo gli anziani di Molina, e, quando capita l’occasione, partecipa ad alcune trasmissioni televisive come Mondo Agricolo e Linea Verde durante le quali anche recentemente ha mostrato come si fa ad impastare e tirare la sfoglia per lasagne e tagliatelle. «Nonna Vittoria – raccontano i familiari –, sempre molto aggiornata sugli avvenimenti del mondo, è molto attiva in famiglia: stira, lava e soprattutto è un punto di riferimento per nipoti e pronipoti con i quali chiacchiera delle loro esperienze e gioca»…Ma l’aspetto che più ha caratterizzato la vita di nonna Vittoria è la sua Fede «che vive ancora oggi non in maniera bigotta o passiva ma con fede attiva e concreta – raccontano ancora i familiari -, certa della presenza di Dio che provvede». I 100 anni di Vittoria Ceradini verranno festeggiati a Molina domenica 1 luglio con una S.Messa alle ore 11.00 e con una risottata in piazza per tutti coloro che vorranno prendervi parte. Nonna Vittoria prepara la pearà
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Luglio 2012
SAN PIETRO IN CARIANO. L’ex acciaieria al centro del dibattito
20 foto Andrea Rossignoli
Si scatena la bufera sull’area ex Lonardi E’ un vero e proprio fronte del “no” quello che si è costituito a San Pietro in Cariano a seguito del Consiglio Comunale dell’8 maggio scorso. Se da un lato infatti l’Ammonistrazione ha approvato un’espansione residenziale di 135.000 mc nell’area dell’ex acciaieria Lonardi, in disuso da anni nella zona industriale di San Pietro in Cariano, dall’altro i Gruppi di minoranza sono insorti. Nel luglio 2011 Figura 22 srl,
società proprietaria dell'area, ha chiesto all'Amministrazione Maestrelli la realizzazione di un accordo che prevedesse il cambio d'uso della proprietà, da area artigianale ad area residenziale. Nell’accordo di programma sottoscritto si parla di costruzioni per un totale di 250 villette. «L'ex Lonardi è un'area già fortemente degradata, sulla quale attualmente si trovano ancora i vecchi capannoni fatti di cemento ed Eternit per un volume di 430 mila metri cubi ed una
L’EX SINDACO GIORGIO ACCORDINI
Visto che spesso sono stato coinvolto, anche a sproposito, sulla questione ex-Lonardi volevo far conoscere ai cittadini la mia versione e le mie considerazioni. Precisiamo innanzitutto che non stiamo parlando di un territorio vergine, ma già costruito e che, scendendo dalla collina di Castelrotto, appare assai degradato. Non è di proprietà comunale ma di un privato che interviene esclusivamente per ricavarne un interesse. Attualmente ci sono 583.000 mc di edifici, per lo più fatiscenti, che necessitano di una riqualificazione e forse anche di una bonifica del terreno. Si continua a dire che la mia Amministrazione ha approvato interventi per 500.000 mc, senza precisare, volutamente, che non era possibile rifiutare la richiesta della ditta che aveva ed ha il diritto di realizzare quanto previsto dal P.R.G del 1985, con le destinazioni ammesse da quella normativa, che non prevede nuove case, ma strutture turistiche, ricreative, commerciali, centro benessere. L'Amministrazione ha voluto guidare questi interventi ponendo una serie di vincoli (miglioramento della viabilità esistente, realizzazione di una bretella di collegamento) che portassero alla risoluzione dei problemi viabilistici. Non si è fatto alcun favore alla ditta, anzi. Ne è prova il fatto che, a tre anni di distanza dall'approvazione, il privato si è guardato bene dal portare a termine l'iter ed iniziare i lavori, anche perché ha trovato nell' Amministrazione attuale un alleato molto più compiacente nei suoi confronti. Per inciso è tutto da dimostrare che una realizzazione parziale di strutture turistiche, piccoli negozi, teatro, piscina ecc. sia dannosa per il Comune, visto che porterebbe sicuramente nuovi posti di lavoro, che in questi momenti di crisi non è da disprezzare. Profondamente falso far credere che l'Amministrazione Accordini avesse già stipulato un accordo per costruire case. La ditta avrebbe voluto tutta zona residenziale (ed ora l'ha ottenuta) ma l'Amministrazione precedente non l'aveva accettato. Si era discussa una soluzione di compromesso che fosse vantaggiosa per tutti: trasformazione di una parte di terreno in edificazione di pregio con al massimo 60 bifamiliari immerse nel verde, e nessun consumo di nuova zona agricola che rimaneva tale o destinata a parco pubblico. Se parliamo di vantaggio economico per la popolazione, ho parecchi dubbi su chi godrà dell'operazione approvata da Maestrelli e Postal. I conti sono presto fatti. Bozza di accordo precedente: 63.000 mc di residenziale e vantaggio per l'Amministrazione di 4.700.000 € (strada di collegamento più palazzina di 1.500 metri quadri per l'Amministrazione). Accordo attuale: 135.000 mc di residenziale e vantaggio per l'Amministrazione di 7.100.000 € (anziché 10.100.000 €). Mancano all'appello 3 milioni di euro. Dove sono finiti? E' bene precisare inoltre che non c'è stato nessun accordo sottoscritto dalla mia Amministrazione, ma una proposta, un impegno della ditta, da discutere in Consiglio Comunale ed eventualmente inserire nel PAT, alla luce del sole, con dibattito pubblico e scelte concertate e condivise. La Giunta attuale, invece, ha preferito proporre un' accordo alla Regione che permettesse di modificare il PRG senza alcun dibattito e confronto, di nascosto, scaricando alla stessa (magari opportunamente indirizzata) la responsabilità della decisione finale. Per concludere vorrei dire a Carlo Battistella che mentre lui lasciava l'Amministrazione (non veniva silurato!) c'erano stati diversi colloqui per coinvolgere gli operatori del settore vitivinicolo del territorio, nell'intervento ex Lonardi. Con il Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Sartori si era arrivati all'accordo per ospitare la sede del Consorzio nella nuova palazzina di proprietà comunale, mentre l'Università di Enologia, era poco interessata alla possibilità di occupare spazi all'interno della nuova struttura. Giorgio Accordini Ex sindaco di San Pietro in Cariano
potenzialità edificatoria teorica prevista dal piano regolatore generale in vigore, pari a 950 mila m³ - sottolinea Luciano Dal Dosso, responsabile del settore edilizia privata e urbanistica del comune carianese - e con due piani urbanistici attuativi approvati dalla precedente amministrazione: il primo, da 200 mila m³, con destinazione turistica, alberghiera e commerciale, il secondo, da 300 mila m³, con destinazione solo turistica».
IL SINDACO GABRIELE MAESTRELLI «Gli oneri di urbanizzazione saranno interamente destinati alla viabilità - spiega il sindaco di San Peltro in Cariano, Gabriele Maestrelli -. Abbiamo un concordato con la Provincia, e concorderemo con la Regione, un piano per la viabilità alternativa all'attuale strada provinciale, di cui i primi stralci saranno realizzati proprio con queste fonti di finanziamento, dando priorità alla bretella di Pedemonte e alla riqualificazione della vecchia via Valpolicella, all'interno di un collegamento più ampio tra i Lessini e la futura tangenziale nord di Verona. Altre priorità sono il collegamento tra l'ex area Lonardi e l'attuale tangenziale nord e la riqualificazione della strada tra villa Santa Sofia a Pedemonte e Parona. Per quanto concerne poi le voci circolanti secondo cui l'accordo di programma sull'area Lonardi abbia avuto un'improvvisa accelerazione proprio nelle ultime settimane, vorrei chiarire che non c’è stata alcuna accelerazione – continua Maestrelli -. La scelta non è stata fatta dalla sera alla mattina: sono 3 anni che ne discutiamo e che valutiamo varie ipotesi, proprio per trovare una soluzione adeguata al territorio, rispettando i diritti del proprietario. Abbiamo preso in esame tutto, dalla cittadella sportiva al centro enologico, ma servono risorse che oggi è quasi impossibile reperire».
L’ASSESSORE ALBERTO POSTAL «Oggi tutti dicono “no” al cemento, senza però fare i conti con la situazione di partenza - esordisce Alberto Postal, assessore all’urbanistica ed edilizia privata del comune di San Pietro in Cariano -. La ex Lonardi è un'area privata di cui l'amministrazione comunale non può disporre a suo piacimento. E' logico che chi l'ha acquistata spendendo in tutto una quindicina di milioni di euro, possa avere aspettative diverse dalla cittadella sportiva o dal museo del vino, che sono certamente delle belle idee, ma difficili da tradurre nella realtà. Avevamo pensato anche noi di concentrare in questo spazio le varie discipline sportive del territorio comunale, ma questo voleva dire dare in cambio al proprietario tutte le altre aree sportive (che comunque non sarebbero state sufficienti), cambiandone la destinazione d'uso in residenziale. Passare dalla propaganda ai fatti non è cosa semplice. Oggi “Figura 22” avrebbe 430 mila mc di capannoni, che potrebbero anche raddoppiare come volume, due Pua (Piano urbanistico attuativo) per 500 mila mc (approvati dalla precedente amministrazione, nel totale silenzio di associazioni e comitati che oggi contestano le nuove proposte migliorative) - aggiunge Postal - e ha presentato una proposta di variante che trasforma il PUA turistico/ricettivo di 300 mila mc a residenziale per 65 mila mc, mantenendo inalterato il PUA turistico/commerciale di 200 mila m³ per un totale quindi di 265 mila mc da approvarsi con il PAT. Ci siamo quindi messi al tavolo per trattare con la proprietà e siamo riusciti a ridimensionare la cubatura edificabile a 135 mila mc. Insomma, abbiamo ridotto il volume ad un quarto di quanto era stato approvato in commissione edilizia e in consiglio comunale dalla precedente amministrazione, senza occupare territorio agricolo e riqualificando un'area degradata. Siamo riusciti a trovare un'intesa su questa volumetria, facendoci riconoscere una perequazione pari a 7 milioni e 100 mila euro che corrispondono a circa il 50% del utile dell’operazione. Per l'amministrazione questo vuole dire che sarà realizzata un'opera pubblica pari a questo importo, tenendo anche conto che entreranno complessivamente ulteriori 5 milioni di euro per oneri di urbanizzazione. Vorrei infine chiarire che la nostra amministrazione tratta solo con rappresentanti italiani di Figura22. L'impegno è sempre garantito da fidejussione indipendentemente dal soggetto attuatore. Se poi la holding ha sede in Lussemburgo, penso che sia perché la legge lo permette».
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Luglio 2012
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SAN PIETRO IN CARIANO / RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
«Una battaglia di tutti» La Giunta Comunale di San Pietro in Cariano con la delibera 69/2012 ha approvato l’accordo con la proprietà per la trasformazione dell’area industriale e artigianale ex Lonardi in 135.000 metri cubi di espansione residenziale, pari a circa 1.400 nuovi abitanti, in cambio di 7,1 milioni di euro per il Comune, destinati ad interventi sulla viabilità sovra comunale. Alla luce dell’attuale situazione socio economica ed in funzione di progetti di valorizzazione della Valpolicella, siamo contrari a questa nuova espansione di edilizia residenziale. Auspicando la convergenza di azioni unitarie con altre forze politiche e movimenti civici, ci opporremo in ogni sede a questo nuovo assalto speculativo perché San Pietro in Cariano e i suoi cittadini non hanno bisogno di nuove case e di nuove lottizzazioni. Già adesso nel nostro Comune ci sono case vuote e sfitte con una capacità abitativa di oltre 1.000 persone. Nuove case e nuove auto comporteranno ulteriori problemi alla già critica situazione della viabilità e alla qualità di vita dei cittadini. E’ inoltre illusorio credere di poter risolvere i problemi del traffico con nuove strade pagate con i soldi di nuove lottizzazioni. Questa riqualificazione edilizia non darà nessun beneficio all’economia locale in quanto il settore è al collasso e le nostre imprese non credono più all'edilizia di espansione. A noi resteranno 1400 abitanti in più ai quali il Comune dovrà fornire i servizi primari, mentre i soldi incassati dal Comune sono destinati a nuove strade sovra comunali, di competenza della Provincia ma che paga il Comune. Negli accordi stipulati dalla precedente amministrazione comunale, già decaduti per la mancata approvazione del PAT (nuovo piano regolatore), a fronte di 60 bifamiliari di edilizia residenziale (metà volumetria di quella ora concessa), al Comune era previsto un tornaconto ben maggiore: una palazzina da destinare a varie attività sociali dei cittadini di San Pietro oltre ad un collegamento stradale della zona con la rete viaria esistente. Oggi l'impulso amministrativo deve essere indirizzato a tutelare il territorio da interventi speculativi a forte impatto ambientale e viabilistico, oltre che ad aiutare a far girare il volano delle vitivinicoltura che ha reso la Valpolicella famosa nel mondo e porta con sé turismo e cultura e migliorare la qualità di vita dei cittadini e preservare la Valpolicella e le sue bellezze. Quella in atto non è una battaglia solo del PD ma di tutti i cittadini di San Pietro. Il Circolo PD di San Pietro in Cariano
«La politica urbanistica non cambia» Ci ri-siamo. Non cambia la politica urbanistica degli ultimi 4 anni a San Pietro in Cariano: Accordini col PD, uguale a Lega Nord col PDL. L’unica cosa partorita, in cambio di qualcos’altro, sono nuove case, ancora case, sempre case, anche se nel Comune di San Pietro in Cariano ci sono circa 400 alloggi vuoti e 250.000 mc. ancora da realizzare, residuo del PRG fatto dalla DC e dal PCI nel 1983. Non cambia nulla nemmeno rispetto ai programmi elettorali: Accordini li modificò in corso di Amministrazione con la proposta di Piruea, poi giurò che era l’ultima iniziativa di questo genere in campo urbanistico, quindi pensò bene di estromettermi dalla Giunta, per lanciare, assieme al PD, l’idea di due nuovi piani urbanistici nell’area ex Lonardi: uno da 200.000 mc. con centro commerciale (ne sentivamo la mancanza), struttura alberghiera ed edificio comunale; l’altro da 300.000 mc. per un villaggio turistico fittizio, perché con l’approvazione del PAT si sarebbe trasformato in una lottizzazione da 63.000 mc. Proclami anche da parte della Lega Nord prima delle elezioni, contro la colata di cemento, e molti ricordano ancora gli strali di un consigliere regionale della Lega Nord per una “moratoria”, uno stop alle nuove lottizzazioni. Il PDL è in gran parte erede di quella destra democristiana che, più di altri, qui, ha sempre avuto il pallino delle case. Ora quindi la “nuova” idea di Lega e PDL: nell’area ex Lonardi 135.000 mc di nuove
case (circa 1.200 abitanti). Il “vantaggio” delle due operazioni è simile: una strada che, passando davanti al Pule, dovrebbe eliminare i problemi di aumento del traffico determinati da questa operazione (ma la strada non si farà per mancanza di fondi, perché c’è da fare anche quella di Pedemonte). In più, ci dice l’assessore Postal in Consiglio, arriveranno nelle casse comunali circa un milione di oneri di urbanizzazione all’anno. Peccato che, storicamente (questi discorsi venivano fatti anche in passato), gli oneri di urbanizzazione non sono mai bastati per realizzare compiutamente i servizi (fogne, scuole, asili ecc.) di cui i nuovi abitanti necessitano. Senza contare la progressiva svalutazione economica del territorio e l’abbassamento della qualità della vita. Il Comune ha bisogno di progettualità nuova e deve saper decidere destinazioni utili socialmente, indirizzate alla vocazione della Valpolicella. Nel mio programma amministrativo per l’area ex Lonardi si era ipotizzata la realizzazione di una cittadella del vino (enoteca, foresteria, università e altro) con spazi culturali e sportivi, gestiti col fotovoltaico. Idee che possono essere integrate e migliorate, ma che danno una prospettiva compatibile col territorio, e non negano ai proprietari un congruo riscontro economico. Questa iniziativa sì, può avere una valenza regionale e sottostare ad un accordo di programma. Ma lottizzazioni basta! Carlo Battistella
Comitato Benefico S.Rocco-S.Roberto in collaborazione con il Gruppo Alpini di Negarine
organizza SAGRA DI S.ROCCO-S.ROBERTO 2011
CORRUBBIO DI NEGARINE 27-28-29-30-31 LUGLIO 2012 GIOVEDI 26 LUGLIO Serata d’invito riservata agli anziani Over 70 della Parrocchia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, Assessorato ai Servizi Sociali Consulta Anziani del Comune VENERDÌ 27 LUGLIO Ore 19.30 Apertura chioschi gastronomici Ore 21.00 Serata con la Rock Band “OTO DISTORTI” SABATO 28 LUGLIO Ore 19.00 Apertura chioschi gastronomici Ore 21.00 Orchestra spettacolo “PAPAYA SHOW” DOMENICA 29 LUGLIO Ore 8.30 Partenza Corsa Ciclistica CATEGORIA ESORDIENTI Ore 8:30 Santa Messa nella Chiesetta di S.Martino - con la distribuzione del tradizionale “Panetto di S.Rocco” - con la partecipazione del Coro “Polifonica di Castelrotto” Ore 11.00 Porchetta offerta dal Salumificio “Freoni Danzi” Ore 11.30 Apertivo offerto dal Comitato Ore 18.30 Apertura chioschi gastronomici Ore 20.00 Esibizione delle allieve di Cristina
Caneva, danzatrice e coreografa del GRUPPO DANZA ORIENTALE “LES JISSE” Ore 21:00 Orchestra Spettacolo “LINDA BISCARO” LUNEDÌ 30 LUGLIO Ore 19:30 Apertura chioschi gastronomici Ore 21:30 STARGATE SOTTO LE STELLE CON YANO DJ & CRAZY KUMA LIVE PERCUSSION MARTEDÌ 31 LUGLIO Ore 19:30 Apertura chioschi gastronomici Ore 20:00 Esibizione Gruppo Ballerini “UPRIVER” Ore 21:00 Orchestra spettacolo PAOLO FRANCIOSI GROUP Ore 23:30 SPETTACOLO PIROTECNICO “Le Pirofantasia” offerto dal Comitato Benefico Sagra Corrubbio, SA.MA FRUTTA e LAMPO IMPIANTI ELETTRICI Durante la manifestazione stands gastronomici con ricchi piatti tipici, angurie, luna park, pesca di beneficienza, banco fibrosi cistica, banco fiori e banco torte Il Comitato declina ogni responsabilità per danni a persona, cose o animali che dovessero verificare nel corso della manifestazione all’interno dell’area stabilita
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SAN PIETRO. L’assessore Signorini: «Questi incivili fanno male all’intero paese»
COMUNE
Spopola la brutta moda del lancio del sacchetto
Arredo urbano a Iseo Murari
Sembra essere diventata ormai una moda quella del “lancio del sacchetto” a San Pietro in Cariano. A confermarlo è il consigliere comunale delegato all’ambiente ed ecologia del comune di San Pietro in Cariano, Giancarlo Signorini. «Vorrei dire a questi incivili che lanciano il sacchetto dal finestrino dell’auto o che lasciano i sacchetti dei rifiuti nei cestini lungo le strade – afferma indignato – che non fanno dispetto a me, amministratore, ma a tutti quei cittadini che vanno all’isola ecologica. La loro inciviltà
è una spesa che pagano tutti. Da tre anni – aggiunge – chiediamo collaborazione, ma probabilmente a qualcuno non interessa. Con chi verrà “beccato” la tolleranza sarà pari a zero…e non pensi di cavarsela andando dal Sindaco!». Altro capitolo sono gli escrementi dei cani. «Siamo stanchi di vedere gli uffici comunali invasi da genitori che si lamentano perché i propri figli tornano a casa dal parco giochi sporchi perché qualcuno non ha raccolto gli escrementi del proprio cane portato a passeggio.
Chi viene trovato senza sacchetto – e sono molti – verrà severamente sanzionato. Stiamo pensando ad un’area cani nel nostro Comune – aggiunge ancora -: avevamo individuato un’area a San Floriano, ma alcuni cittadini si sono lamentati. Stiamo quindi cercando una possibile zona nel capoluogo. Vorrei tuttavia fosse chiaro che, anche in presenza di un’area cani, non sarà di certo il Comune a raccogliere gli escrementi: ogni proprietario dovrà pensarci da sé».
Giancarlo Signorini
CORRUBBIO
Agricoltura sostenibile nell’Orto collettivo Orto sinergico collettivo didattico: questo il nome di un progetto che si sta concretizzando a Corrubbio. Un progetto che nasce in seguito al ciclo di conferenze “Nuovi stili di vita, la sfida del biologico” promosso da Terra Viva, libera associazione che si propone di diffondere conoscenze culturali e tecniche per una nuova consapevolezza della natura e la pratica di un’agricoltura sostenibile. «E’ nata così l’esigenza di tradurre in un progetto pratico gli input ricevuti, mettendo in campo la voglia di partecipazione e collaborazione dei partecipanti, realizzando un orto comune ispirato ai principi della permacultura e dell’agricoltura sinergica (una delle forme di coltivazione più naturale tra quelle conosciute, perché lavora con le dinamiche di fertilità naturali del suolo) – affermano i
componenti del gruppo che ha aderito al progetto -. A inizio gennaio 2012 è stato definito il progetto e l’1 febbraio scorso è stata presentata l’iniziativa al comune di San Pietro in Cariano (al quale va il nostro ringraziamento, in particolare nella persona di Maddalena Maistri) che ha dato la disponibilità di un terreno limitrofo ai campi sportivi di Corrubbio attraverso una convenzione di quattro anni con Terra Viva». A fine di aprile sono quindi iniziati i primi lavori. «Fondamentale - aggiungono ancora i membri dell’Orto Sinergico – si è rivelato il contributo che Vittorio Betteloni ci ha messo a disposizione gratuitamente e al quale va un ringraziamento particolare, così come fondamentale è stato l’intervento di Lucio De Conti che ha portato nel gruppo di Corrubbio la sua esperienza dell’orto siner-
ORTO SINERGICO COLLETTIVO DIDATTICO Sinergico: no pesticidi, per mezzo di una studiata disposizione, le piante si difendono da sole dalle malattie, no fertilizzanti, per mezzo di una studiata alternanza delle specie coltivate si aumenta la fertilità del suolo (al contrario della desertificazione come succede anche nei nostri terreni). Collettivo: non si produce ognuno in un appezzamento ma tutto tutti insieme e poi si dividono i frutti Didattico: vuole insegnare e moltiplicare questa esperienza di rispetto dell’ambiente e condivisione
L’esperienza dell’orto sinergico collettivo non è l’unica che il Comune di San Pietro in Cariano sostiene. «A partire dal 18 luglio infatti – afferma il consigliere all’ecologia e all’ambiente del comune di San Pietro, Giancarlo Signorini - prenderanno avvio nel veronese una serie di appuntamenti denominati “Orto bello – orto scambio e orto emozioni” che offriranno l’opportunità di visitare orti comunali e orti privati sul territorio provinciale. Un’iniziativa, questa, sostenuta dal nostro Comune per condividere esperienze legate al “viverbene”, aperte a chiunque desidererà parteciparvi». Per informazioni: ufficio ecologia 045 6832181 gico di Pescantina. Il gruppo Orto Sinergico si compone di circa 20 persone - che parlano 5 lingue diverse comprese il dialetto -, di cui 3 coordinatori. Generalmente il grosso del gruppo si incontra il sabato mattina per lavorare in compagnia, chiacchierare, scambiarsi informazioni, svolgere lavori di manovalanza, studiare la composizione delle vanese e organizzarsi tra sottogruppi per momenti di lavoro anche durante la settimana. Il nostro auspicio ed invito è quello che anche nei Comuni limitrofi possano nascere iniziative come questa. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a dare una mano per iniziare anche a gruppi di persone completamente inesperte nei limiti dell’esperienza che stiamo maturando». Per ulteriori informazioni: http://www.quarei.it/matonele/?cat=4, http://agrisin e rg i c a . a l t e r v i s t a . o rg / http://www.permacultura.it/ http://www.terravivaverona.org/
Avvicendamento in Consiglio comunale a San Pietro in Cariano nel gruppo Lega Nord: dal 4 giugno Iseo Murari è diventato assessore e, oltre ad occuparsi di interventi diretti e di viabilità, si occuperà anche di arredo urbano. «A tempo record abbiamo asfaltato l’entrata del parcheggio della Casa di riposo. Prosegue inoltre la sistemazione delle strade bianche del Comune per eliminare tutti gli avvallamenti. Via Campagnole è stata inoltre ripulita, mentre ci stiamo occupando della pulizia dei cigli stradali per fare in modo che l’acqua defluisca». Nel frattempo anche il parcheggio di via Barbassa sta per essere completato con la sistemazione della aiuole e la piantumazione di nuovi arbusti. «Un “grattacapo” dell’amministrazione inoltre - afferma Murari - è l’area camper, ad oggi inutilizzata: proprio per questo è stata fatta una convenzione con lo Iat – Consorzio Pro loco di San Pietro in Cariano per la gestione dell’area. Se nell’arco di un anno si riuscirà a movimentare la zona allora si proseguirà su questa stra-
Iseo Murari
da, altrimenti si penserà ad un impiego diverso. Infine – conclude Murari -, oltre al completamento della segnaletica orizzontale lungo le strade comunali, stiamo terminando la rotatoria di piazza San Giuseppe con il nuovo arredo. Interventi di piccola entità, ma importanti per la popolazione e per il territorio». Martedì 3 luglio alle 14.30 all’interno del pargheggio di via Barbassa verrà inaugurato un mercatino a km 0
SAN PIETRO E IL SUO “CLUB DELLA SPASSAORA” Il “Club della Spassaora” così scherzosamente chiamato, non è altro che un gruppo molto affiatato di circa 50 donne di San Pietro in Cariano, che offrono il loro tempo per la pulizia della chiesa parrocchiale. Tutto il paese di San Pietro è “rappresentato” da un gruppetto di queste donne, provenienti da ognuna delle località e contrade del capoluogo. «Molti, entrando la domenica in chiesa per la Santa Messa, non vedono il lavoro di queste donne e tanti non sanno che esistono questi gruppi di pulizia – ci racconta Simone Bulgarini, un collaboratore parrocchiale che ama definirsi “l’orso del Baldo” -. 15 anni fa il 13 maggio, giorno dell’apparizione della Madonna a Fatima, con l’allora parroco don Eugenio si pensò di fare qualcosa per ringraziare questo gruppo. Con la signora Agnese Pellichero Bulgarini, “capo” del club, si decise di organizzare un pellegrinaggio al santuario della Madonna della Corona. Inoltre, visto che la parrocchia di San Pietro ha un terreno in località Passo del Casello a Ferrara di Monte Baldo, dove si svolge il Grest Montano (campeggio parrocchiale), la signora Agnese e il parroco hanno pensato di organizzare un pranzo nella baita del campo, non solo per le donne del club ma anche per i loro famigliari. Da allora non si è mai smesso di organizzare questo momento di incontro e ringraziamento: la baita è sempre stata piena, ci stanno circa 80 – 90 persone e alcune donne, cuoche ormai d’esperienza per i grandi numeri, deliziano i presenti con piatti semplici ma ottimi e sempre abbondanti». Quasi a conclusione del pranzo prende poi la parola l’orso del Baldo o meglio Simone, che da 15 anni regala un momento di allegria con alcune poesie e animando una piccola lotteria casalinga che ogni anno viene organizzata. A chiudere i festeggiamenti ci pensa poi don Eugenio con la sua fisarmonica. «Don Francesco, parroco di San Pietro – aggiunge ancora Simone Bulgarini -, è molto fiero di questo gruppo tant’è che ha voluto mantenere questo appuntamento in baita organizzato dal alcuni anni il 2 giugno- che anche quest’anno ha riscontrato la partecipazione di 70 persone. Dal prossimo anno l’appuntamento sarà ripristinato a metà maggio - la prima domenica più vicina al 13 maggio -. Unico “neo” all’interno di tutto questo è la mancanza di un cambio generazionale. Servirebbero altre donne, o uomini, che possano dar una mano in più».
CRONACHE
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DOLCÈ. Il ricavato dell’evento devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto
COMITATO PASSI CARRAI VENETO
La Festa del 2 giugno per l’Emilia Romagna
Battaglia all’Anas Si va in Regione
Due giugno, 66 anni di Repubblica Italiana, all’insegna della solidarietà per le popolazioni terremotate dell’Emilia. Questo il comun denominatore della manifestazione giunta all’ottava edizione a Peri nel Comune di Dolcè. Grande è stato l’impegno del gruppo Alpini Valdadige nell’organizzare la manifestazione in collaborazione con l’amministrazione comunale di Dolcè. Presenti i rappresentati delle istituzioni a partire dal sindaco di Dolcè, Luca Manzelli, con gli assessori Massimiliano Adamoli, Carmine D’Onofrio ed Elena Salvetti, il Sindaco di Brentino Belluno, Virgilio Asileppi, il comandante della Stazione dell’Arma dei Carabinieri di Peri, Vicentini e il Maresciallo Mariotti, i gruppi Alpini della Valdadige e il gruppo di Ala, l’AVIS Valdadige con i propri gagliardetti, la Protezione Civile di Dolcè e due trombe della Banda Comunale di Dolcè. La celebrazione è
Un momento della festa
iniziata alle 18.30 con la Santa Messa a cui è seguita la cerimonia con l’Onore alla Bandiera e ai Caduti, il discorso delle autorità. La cerimonia si è conclusa con un momento conviviale in piazza con la presenza del duo Masi. Grande è stata la partecipazione da parte della popolazione della Valdadige a conferma che la Festa della Repubblica è
molto sentita. Durante la celebrazione sono state ricordate due persone recentemente scomparse: Giovanni Buio amico fotografo sempre presente e il Cavaliere Leonello Calvetti, Capogruppo degli Alpini di Volargne, persone che hanno lasciato un vuoto incolmabile nel nostro territorio ad a cui i presenti una riservato un lungo
applauso. La Festa della Repubblica di Peri ha rivolto un pensiero agli amici emiliani, a seguito del terremoto ed a cui è stato devoluto il ricavato della festa. Un ringraziamento doveroso è stato tributato al capogruppo Umberto Fugatti e a tutti gli Alpini per l’organizzazione dell’ottava edizione della Festa della Repubblica.
Sono arrivati fino al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, i rappresentanti del Comitato Passi Carrai del Veneto per portare avanti la loro battaglia contro l’Anas. La battaglia di chi, come è successo alla coordinatrice Patrizia Stanghellini, è partito «pagando un tempo 300mila lire e si ritrova oggi con richieste di 3mila euro all’anno e 20mila di arretrati». Il problema, spiegava il presidente del comitato Luciano Soffiati già un anno fa, «è che la legge 449 del 1997 permetteva all’Anas di ritoccare i canoni del 150% il primo anno, ma non diceva nulla riguardo a quelli successivi». Così c’è stata una serie di aumenti dei canoni da parte della società nazionale per le strade statali che, secondo il Comitato, sono arrivati fino al 7–8 mila%, con arretrati che variano da 3 a 85mila euro. I casi limite, infatti, possono raggiungere richieste esorbitanti. Un anno fa un’anziana signora di Dolcé, in provincia di Verona, si è vista recapitare una richiesta da 70mila euro. Ma non solo il canone e gli arretrati vengono richiesti e calcolati arbitrariamente: ma cambiano moltissimo da Regione a
Regione, discriminando imprese e famiglia sui circa 808 km di strade statali del Veneto. È su queste ultime, infatti, che si abbatte la scure dell’Anas, essendo strade comunali, provinciali e regionali al riparo dal tributo. «Ora stiamo seguendo i casi più urgenti e con i contributi dei nostri iscritti prepariamo il ricorso alla Corte europea» ha spiegato Luciano Soffiati. Ma non è solo la Regione ad essere stata coinvolta. Anche da Provincie e parlamentari sono arrivati sostegno e interrogazioni alla Camera. Secondo quanto scritto dal Difensore civico di Padova, poi, il tributo presenta «aspetti di vessatorietà, iniquità, nonché di contrasto con i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico», giudizio poi condiviso dal Difensore civico della Regione Veneto. Per Ivan Castelletti, presidente della sesta commissione Provinciale di Verona, «la soluzione si avrà solo con la modifica della legge 449. Altra ipotesi è che la competenza delle strade Anas, vengano affidate a Veneto Strade. In quest’ultimo caso però, oltre alla gestione delle strade, servono le risorse e quindi l’applicazione di un vero federalismo fiscale».
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SANT’’AMBROGIO. Posa dei sottoservizi e pavimentazione della piazza e di via Garibaldi
SCUOLA PAOLO BRENZONI
S. Giorgio Ingannapoltron Centro storico come nuovo
Un altro anno di arte e cultura
Servizi di
Massimo Ugolini Sono terminati i lavori di riqualificazione nel centro storico di San Giorgio Ingannapoltron. Le opere hanno riguardato la posa dei sottoservizi nonché la pavimentazione in pietra di Prun e sasso della piazza e dell’adiacente via Garibaldi. «Grandissima è la soddisfazione per l’inaugurazione di queste opere» ha commentato il sindaco Nereo Destri durante la cerimonia d’inaugurazione coordinata dal vicesindaco Roberto Zorzi. Don Romano Fiorini, parroco di San Giorgio, ha benedetto le opere e col primo cittadino ha tagliato il nastro tricolore
al termine del corteo animato dalla banda Fanfarino di Bussolengo che ha accompagnato il corteo con le associazioni dalle ex scuole elementari fino alla piazza dopo l’omaggio, contraddistinto dall’alzabandiera e dall’inno di Mameli, al monumento dedicato a Garibaldi. Le opere di pavimentazione della piazza e di via Garibaldi sono state realizzate nell’ambito di un accordo di programma tra il Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella e la Marmi Graniti Pigna per la realizzazione, a Gargagnago, della nuova lottizzazione La Pigna che sostituirà un’area artigianale-industriale dismessa. «I cittadini di San Giorgio hanno sopportato
per oltre un anno questi lavori, a loro va il nostro ringraziamento come a chi ha realizzato queste opere come l’impresa Parolini e lo studio tecnico di Renato e Marco Ballerini - ha proseguito il sindaco Destri -. Oggi possiamo dire che buona parte delle opere messe in cantiere per questo gioiello della Valpolicella sono state compiute. Ne mancano altre, la prossima dovrebbe diventare presto realtà». Si tratta della riapertura di via Panoramica chiusa dal dicembre 2010 a seguito di un movimento franoso. «Dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2012 - ha sottolineato Destri - appalteremo quanto prima i lavori per la definiti-
Un momento dell’inaugurazione
va messa in sicurezza della strada con la successiva riapertura di via Panoramica». E così San Giorgio a distanza di oltre 20 anni ha trovato la propria piazza. «Fino ad alcuni anni fa - ha detto a margine della cerimonia Marco Selmo, presidente della Pro Loco di San Giorgio Ingannapoltron che ha offerto un momento conviviale al termine della cerimonia - organizzavamo goliardicamente la festa della piazza che non c’era, oggi potremmo festeggiare questo evento per la valorizzazione del nostro territorio attraverso la collaborazione tra le Pro Loco e gli operatori. In programma ne abbiamo molti, un paio si sono tenuti a fine giugno». Anche Lodovico Testi, tra i fondatori della Pro Loco di San Giorgio che quest’anno festeggia il quarantesimo anno di attività, ha espresso la sua soddisfazione. «Grazie a questa amministrazione coroniamo un sogno rimasto nel cassetto per oltre 20 anni, da quando nel 1991 l’architetto Libero Cecchini elaborò il primo progetto di riqualificazione per San Giorgio». Testi ha chiesto che questo sia solo il primo tassello della nuova San Giorgio «attraverso un connubio tra Pro Loco e enoristoratori alla riscoperta del nostro territorio attraverso vino, olio, recupero di muretti a secco ed orti».
DOMEGLIARA. Matteo Breoni racconta il suo primo disco Il batterista di Domegliara Matteo Breoni ha prodotto la sua prima fatica musicale. Si tratta dell’album “Teases” (dall’inglese “stuzzica”) e comprende soul music, rock, pop, jazz, funk. «Il suono di questo disco si rifà agli anni settanta - racconta Matteo Breoni - cercando di esaltare la musica nel suo insieme generale, senza particolari velleità solistiche». “Teases” è composto da sette brani inediti in inglese e due covers di cui tre brani sono dello stesso Breoni. Diversi e prestigiosi i musicisti che hanno supportato il batterista di Domegliara nella sua prima creazione. Tra questi il cantante Filippo Perbellini, che partecipò a San Remo Giovani nel 2009; Mattia Capitini, autore di diverse colonne sonore per fiction Rai e Carlo Poddighe polistrumentista bresciano, che ha curato le registrazioni del
disco.
hanno anche
Al
disco
partecipato musicisti
del
calibro di Enrico Bentivoglio, Moris Pradella, Stefano Cappa, Fabio Baù, Samuele Lorenzini, Pier Brigo, Paolo Costanzi, Pietro Maria Tisi. Il disco è disponibile a Verona all’Oberdan Cafè e al Dischi Volanti in via Fama. Nella foto Matteo Breoni
La premiazione
Un’altra annata positiva nel segno dell’arte e della cultura per la scuola d’arte Paolo Brenzoni di Sant’Ambrogio di Valpolicella, fondata nel 1868. Nell’anno 2011-2012 la scuola è stata frequentata da circa 150 allievi, fra cui numerosi alunni delle scuole elementari e medie che hanno partecipato a specifici corsi di disegno, premiati durante la cerimonia di fine annata che ha concluso la settimana dell’arte ambrosiana. «I ragazzi rappresentano oggi il nostro vivaio. Domani saranno gli artisti che frequenteranno la scuola d’arte - ha sottolineato la direttrice Beatrice Mariotto -. Per quanto riguarda gli allievi della scuola sono giunti dalla Valpolicella, la zona Garda Baldo ma anche dalle province di Padova, Venezia e Trento, a conferma della qualità della nostra scuola. Un ringraziamento speciale ai Lions Club Valpolicella per la sensibilità mostrata verso la nostra scuola, ai cavatori e alle ditte del territorio che da sempre ci sostengono». Elogi sono arrivati anche dal consigliere provinciale Francesca Zivelonghi. Presente anche Rino Davoli, presidente dell’associazione Premio Beatrice, che opera a favore dei malati oncologici, ha ringraziato la Scuola d’Arte per avere donato 8 sculture all’associazione. Una di queste, durante la cerimonia svoltasi al teatro Filarmonico di Verona, assegnata al Ministero dell’Istruzione (MIUR), è stata consegnata con una cerimonia ufficiale all’Istituto “Morvillo-Falcone” di Brindisi dove la giovane Melissa Bassi ha perso la vita, quale testimonianza della vicinanza del nostro territorio. LE PREMIAZIONI. La giuria, presieduta dallo scultore svizzero Umberto Maggioni, composta dai docenti dei corsi Laura Poffe (pittura), Renzo Gari-
baldi (modellazione plastica), Federica Casanova (mosaico), Matteo Cavaioni (scultura), Iva Recchia (disegno), ha conferito le targhe per le migliori opere a Natalia Kurdova (disegno figurativo), Antonio Molinaroli (pittura), Livia Damiana Ferrari (mosaico), Mattia Zerbinato (modellazione plastica), Mario Borchia (scultura del marmo). Segnalazioni di merito sono state conferite a Graziella Zuani (disegno laboratorio creativo), Maria Grazia Cotroneo (disegno figurativo), Annamaria Bertani e Paolo Triberti (pittura), Paola Ballarini (mosaico), Argentino Boscolo di Chioggia e Vittorio Salarolo (scultura della pietra), Illario Busato e Cristiana Mariotto (modellazione plastica). GLI INTERVENTI. «Ringrazio gli allievi e la popolazione ambrosiana che negli ultimi anni si è appropriata sempre più della scuola, la sente propria e collabora con l’Amministrazione per la buona riuscita degli eventi proposti - ha affermato l’assessore alla cultura del comune di Sant’Ambrogio, Franco Cristini -. Ringrazio in particolare Matteo Cavaioni, Mario Borchia, Cristiana Mariotto e gli allievi del corso di scultura e pittura per l’allestimento della mostra». «Un grazie va all’amore per il nostro territorio, quello della nostra direttrice Beatrice Mariotto, del nostro assessore, di allievi a partire dai più giovani, dei maestri d’arte - ha concluso il sindaco Nereo Destri - grazie ai quali la nostra scuola continua ad esprimere quella cultura e quel sapere che nessuno potrà mai rubarci. Ringrazio chiunque collabora per il bene del nostro Comune. Sono felice che dalla nostra scuola parta un messaggio di speranza e di solidarietà per la scuola di Brindisi e per le popolazioni colpite dal sisma».
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S.AMBROGIO. Zecchinelli fa l’investigatrice e scopre il nome del “caduto ignoto”
IL COMPLEANNO
Angelina ridà l’identità alla salma di Catterina
Carmela spegne 100 candeline
E’ una storia particolare quella raccontata da Angelina Zecchinelli. L’ex insegnante di Sant’Ambrogio di Valpolicella si è improvvisata per qualche mese “investigatrice” ed è riuscita a dare finalmente un’identità ai resti di una persona che per 68 anni è rimasta un “caduto ignoto”. Questo infatti era il nome inciso su una piccola lapide nel cimitero di Sant’Ambrogio di Valpolicella fino al 9 maggio 2012, data della riesumazione della salma. «Mia nonna Angelina – racconta la signora Angelina –, morta molto giovane nel 1928 di spagnola, era stata sepolta nel cimitero di Sant’Ambrogio…Il 6 novembre 1944, a seguito del bombardamento che ha colpito il paese, in particolare l’attuale via VI Novembre, mio nonno aveva probabilmente dato il consenso ad una famiglia che non aveva soldi per acquistare una piccola porzione di terreno all’interno del cimitero, di seppellire sopra mia nonna una persona deceduta in quel frangente. Purtroppo
però, essendo questo caduto ignoto, in questi anni non abbiamo mai potuto spostare la salma di nonna Angelina nella tomba di famiglia. Sono iniziate così, qualche mese fa, le mie ricerche. Mi sono rivolta al Comune ed ho raccolto molte testimonianze in paese, inizialmente seguendo anche una pista sbagliata…ma alla fine sono arrivata al nome di questo caduto, che si pensava fosse un soldato: lei era Catterina Dindo di Luigi, moglie di Ferdinando Cecchini, detto “Bereton”». Catterina, detta “Pegola”, era nata il 20 marzo 1883 e morì appunto il 6 novembre 1944. Fu sepolta il 10 novembre 1944 alle ore 7.00 al cippo 297. «Attraverso le informazioni raccolte – aggiunge inoltre Angelina – ho saputo che Catterina, mamma di Luigi, detto Gino, un ragazzo morto prima della guerra, poco prima del bombardamento era andata nell’orto per prendere un po’ di rosmarino. Una vicina di casa, sentendo gli aerei nemici avvicinarsi, le disse che stava tornando a casa
Catterina Dindo detta “Pegola” con il marito Ferdinando Cecchini detto “Bereton”
intimando anche a lei di mettersi al riparo…Purtroppo Catterina fu trovata morta dopo il bombardamento ancora con il rosmarino in mano». E’ stato in questo modo che Angelina ha identificato Catterina Dindo, che dal 9 maggio
2012 ha così un nome anche per il Comune, dove i suoi dati – compresa la data e l’ora di sepoltura nel cimitero di Sant’Ambrogio - erano custoditi in attesa che qualcuno li trovasse. Silvia Accordini
Ha compiuto un secolo di vita Carmela Tosi in Boscaini, nata a Verona il 10 giugno 1912. Attualmente Carmela abita a Sant’Amborgio di Valpolicella, in località Corgnan: è qui da 14 anni e vive con il figlio Flavio e la nuora Maria Pia. Da bambina Carmela è stata allevata da una famiglia della Valsugana – la mamma non poteva prendersi cura di lei -. In età da marito poi conobbe a Trento un bel giovane militare, di quattro anni più giovane di lei che divenne suo marito e dal quale ebbe quattro figli – due maschi e due femmine -. Camela ha sempre lavorato sodo tra casa e famiglia, perché il marito non godeva di ottima salute. Le difficoltà non sono mancate, racconta lei stessa, date le difficoltà economiche di quei tempi. Ora Carmela è contenta e serena. «Durante il mese di maggio – raccontano i suoi compaesani -, dal terrazzino di casa che si trova proprio davanti ad un capitello dedicato alla Madonna, segue tutte le sere la recita
del S.Rosario. A fine incontro sorride, saluta con la mano e si ritira, con un arrivederci alla sera successiva». A Carmela piace mangiare bene e non disdegna un goccio di buon vino, lo stesso con cui si è brindato nella serata di venerdì 8 giugno, quando conoscenti e parenti risono ritrovati al Capitello. Qui monsignor Boaretto ha celebrato una S.Messa ed ha pronunciato parole di compiacimento per il felice traguardo raggiunto da Carmela. Il sindaco di Sant’Ambrogio, Nereo Destri, e il vicesindaco, Roberto Zorzi, a nome dell’amministrazione comunale, hanno fatto visita a Carmela e le hanno regalato un mazzo di fiori e una pergamena. La festa si è conclusa con un rinfresco, tanta allegria e una sfida a carte che ha tenuto impegnata fino a mezzanotte la centenaria, che non voleva saperne di ritirarsi. Alla domanda “Come ha fatto ad arrivare a 100 anni?” nonna Carmela ha risposto sicura: “Non sono mai morta prima!”.
SCUOLA DON ULISSE BERTOLDI
Che allegria alla Festa del Bambino Grande successo per la Festa del Bambino della scuola dell’infanzia e nido integrato “Don Ulisse Bertoldi” di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Quest’anno racconta il presidente del direttivo Carlo Boscaini - le insegnanti e i genitori hanno realizzato qualcosa di straordinario. I bambini sono stati i protagonisti di scenette e canti incentrati sui temi trattati durante l’annata. Si è trattato di un
momento di pura gioia ed allegria in un vero spettacolo che ha stupito e sbalordito tutti i presenti. Come sempre si è voluto creare un momento di aggregazione, secondo lo spirito della scuola, che deve fungere anche da momento di incontro per le famiglie». Il direttivo ha già avviato la programmazione per il prossimo anno scolastico. Diverse sono le novità per la scuola “Don Ulisse Ber-
toldi”, che ospita 120 fanciulli alla materna ed altri 20 pargoli all’asilo nido. Dopo tanti anni in questa scuola è andata in pensione la maestra Maria Teresa Fioravante. E' stata presente e partecipe di tutte le trasfomazioni della scuola degli ultimi 30 anni. E' pronto a partire il centro estivo presso la scuola con l'incredibile presenza di 100 fanciulli, segno che le famiglie
apprezzano sempre più questo servizio. Grande successo ha riscosso anche il libro di 120 ricette pervenute dai genitori e nonni. Un progetto nato quasi per scherzo, e che è risultato veramente ricco e bello. Tante iniziative che consentono alla scuola di guardare al futuro con relativa serenità per proporre sempre cose nuove e coinvolgenti. M.U.
Carmela Tosi
MONTE. Scuola dell’Infanzia e Protezione civile insieme per la fine delle attività Nel giardino della scuola dell'Infanzia di Monte si è svolta la festa di fine anno scolastico in collaborazione con i volontari della Protezione Civile di Sant'Ambrogio, Marano e Dolcè che hanno allestito la cucina e il tendone per le esercitazioni ed il momento conviviale. La giornata è iniziata con una prova di simulazione di evacuazione in caso di terremoto condotta dalla Protezione Civile con protagonisti maestre, bambini e genitori. Successivamente si è svolta una prova antincendio in cui ogni bimbo, munito di elmetto e pompa dell'acqua, ha provato l’emozione di spegnere un fuoco. Terminate le esercitazioni, il presidente della Protezione Civile di Sant’Ambrogio Antonietta Toffalori ha consegnato alcuni attestati mentre le maestre della scuola hanno consegnato i diplomi di scuola, quindi è intervenuto il sindaco Destri, il rappresentante dei genitori. La giornata si è conclusa con un apprezzato momento conviviale offerto dalla Protezione Civile. «Ringraziamo tutte le mamme per le buonissime torte, le maestre e collaboratrice, il Comune per l'uso del centro - ha sottolineato il comitato della scuola d’infanzia - ed il gruppo meraviglioso della Protezione Civile di Sant’Ambrogio, Marano e Dolcè che hanno reso questa giornata indimenticabile. Magari da ripetere nei prossimi anni».
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SPORT
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PORT
CALCIO. Il 16 e il 17 giugno hanno colorato il torneo 61 squadre e 750 ragazzi e ragazze
NUOTO SINCRONIZZATO
La Valpolicella Cup 2012 fa il pieno di sport e allegria
Trofeo del Terraglio
Valpolicella Cup dai grandi numeri. Ben 61 squadre e circa 750 tra bambini e ragazzi hanno partecipato all’edizione 2012 del torneo di calcio giovanile. I gol e le giocate dei piccoli campioni hanno colorato le giornate di sabato 16 e domenica 17 giugno. Sui campi di San Pietro in Cariano, Arbizzano, Fumane e Valgatara sono scese in campo le categorie femminile a 11, con la presenza di Verona Bardolino, Valpopedemonte, Asd Laghi Vicenza, Sestrese Athletic Genova, Merstre e Sudtirol Bolzano, esordienti 1999 a 11, esordienti 2000 a 9, pulcini 2001 a 7, pulcini 2002 a 6, pulcini 2003 a e piccoli amici 2004 a 5. Insomma, è stata una festa per tutta la Valpolicella che ha ospitato squadre veronesi, nazionali e pure straniere come i “gemelli” tedeschi
dell’Ingelheim, l’Umago e il Kvaener Matulji (Corazza) e il Dobele (Lettonia). «Siamo soddisfatti – ha spiegato Michele Gelmetti, presidente della Carianese calcio, società organizzatrice della manifestazione -. Il Valpolicella Cup ha riscosso molto successo. Abbiamo
ricevuto i complimenti anche dai club che hanno partecipato. I ragazzi si sono divertiti parecchio: sono loro la faccia pulita del calcio. I giovani giocano solo per il gusto di giocare: se subiscono un fallo non simulano né si lamentano. È un piacere vederli in azione. Mi dispiace che due allenatori abbiano litigato davanti ai bambini che, per fortuna, non si sono lasciati condizionare. Una curiosità: dalla prossima stagione, Carianese, Valpolicella e Fumanese si fonderanno in un’unica società che si chiamerà Valpolicella. «Sono state due belle giornate di sport e ami-
cizia – ha riferito Cesare Zardini, assessore allo Sport di San Pietro in Cariano -. I bambini giocano per divertirsi e stare in compagnia: guardandoli in campo e dopo la partita c’è solo da imparare. Al contrario, il calcio professionistico ha ben da insegnare. È bello aver visto così tanti giovani, genitori, amici e dirigenti passare del tempo insieme, e la presenza di squadre straniere ha dato ancora più lustro all’evento. Il successo di quest’anno dovrà essere di esempio per l’edizione del 2013».
Synchro Fumane ok Dopo il quarto posto dell’anno scorso, il Synchro Fumane 95 torna dalla 25ª edizione del trofeo del Terraglio con un 2° posto di squadra. La manifestazione ha visto la partecipazione di 360 atlete, divise in 14 formazioni. Le sincronette hanno conquistato il podio in quasi tutte le specialità: quattro ori, due argenti e due bronzi, a coronare la stagione della rinascita. In evidenza le bimbe classe 2002 esordienti B, allenate da Natascia Savoia, che hanno ottenuto un secondo posto nel doppio e due terzi posti di squadra. Sugli scudi la squadra delle più “grandi”, le esordienti A. Le giovani atlete, “colorate” da un costume stellato, hanno conquistato il primo posto sbaragliando la forte squadra del Terraglio diventando campionesse regionali. Da sottolineare l’esperienza e la passione dell’allenatrice Francesca Zampieri che ha contribuito a rendere brillante un’esecuzione ben costruita e di buon livello. Protagoniste Maria Vittoria Vassanelli e Agnese Salvi Bentivoglio, rispettivamente argento e oro nel “solo”. Insomma, un grande ritorno del Sincro Fumane grazie anche agli ottimi risultati dati dalla categoria Propaganda. Gli sforzi fatti da queste giovani atlete hanno permesso a tutti di assistere a una giornata di sano sport, dove a vincere sono stati l’entusiasmo e il desiderio di divertirsi.
Matteo Sambugaro
JUDO/VALPOLICELLA-LESSINIA. Arrivano gli Amici Della Montagna
JUDO / NAZIONALE U20
Ferrari e De Luca d’oro A La Coruna, Valeria Ferrari e Alessandro De Luca, festeggiano una doppietta d’oro. Sabato 26 e domenica 27 maggio, in Spagna, si è svolta l’ottava prova European Cup Juniores, valida per la qualificazione al Campionato Europeo Under 20 in programma dal 21 al 23 settembre a Porec in Croazia. I due veronesi appartenenti al Gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, in trasferta con la Nazionale under 20, hanno entrambi conquistato la medaglia d’oro nelle rispettive categorie (De Luca nei 73 kg, Ferrari nei 78 kg), mettendo così, una
seria ipoteca sulla partecipazione al Campionato Europeo. Nelle rispettive finali, Alessandro sconfigge il padrone di casa Alfonso Urquiza, Valeria batte la spagnola Aroa Martin Lara. Grazie a questi risultati, i due atleti valpolicellesi allenati dal Maestro c.n. 6° Dan Pietro De Luca dell’A.S.D. Judo Valpolicella, hanno scalato la classifica della Rankig List Europea: Valeria Ferrari è 2ª su 40 atlete nella categoria dei Kg 78 con 140 punti, mentre Alessandro De Luca è 5° su 72 atleti nella categoria dei Kg 73 con 78 punti.
È arrivato un nuovo gruppo di judo in Valpolicella e Lessinia. Si tratta del Judo Amici Della Montagna, nato dall’esigenza di svolgere attività fisica, imparando tecniche di difesa personale. Il tutto sotto la guida del Maestro Giorgio Bendazzoli. «Attualmente siamo in 13 atleti - spiega quest’ultimo -. Ci auguriamo che altri amici si uniscano a noi perché il judo, oltre essere uno sport, è un’attività educativa». Sono arrivate le prime soddisfazioni per il Judo Amici Della Montagna, composto da atleti di San Giorgio di Valpolicella, Monte, Breonio, Mazzurega e Cavalo, che hanno ottenuto le cinture gialle. M.U.
SPORT
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L’EVENTO. Il resoconto del weeknd organizzato dal San Floriano Volley Libertas
CALCIO / LA VETTA
Pallavolo mista e calcio a 5 In 300 in quel di Riccione
Al Real S. Massimo
Appuntamento al mare, con il 15° Torneo di volley misto ed il 7° torneo di calcio a 5 maschile e femminile organizzato dalla San Floriano Volley Libertas per 300 giovani della Valpolicella: è successo nel fine settimana del 25, 26 e 27 maggio scorso, quando, a Riccione, si sono incontrate sotto rete 10 squadre di pallavolo miste formate da almeno tre ragazze in campo e 14 squadre di calcetto che si sono sfidate su campi di erba sintetica lungo le spiagge della riviera romagnola. La carica dei 300 della Valpolicella è arrivata venerdì 25 sulle spiagge di Riccione dove si è svolta la presentazione dei tornei. «Il sabato mattina – raccontano entusiasti Marco Padovani, Presidente del San Floriano Volley Libertas Verona - e consigliere provinciale Centro Sportivo Libertas Verona – e Alessio Treccani, vice presidente sono iniziati gli incontri di pallavolo e calcetto presso gli impianti sportivi del comune di Riccione, per proseguire nel pomeriggio con le fasi semifinali. La domenica mattina si sono svolte le finali con premia-
zioni alla presenza del presidente regionale dell’Emilia Romagna e dell’assessore allo sport del comune di Rimini. Le giornate sono state molto ricche di eventi, tanto che ogni giovane poteva occupare del tempo libero in attività sana: noi dello staff vogliamo dare la possibilità ad ogni giovane di divertirsi, conoscersi e trascorrere tre giorni all’insegna di aggregazione, relax, sport. Ringraziamo tutto lo staff che ha collaborato per la buona riuscita di questa manifestazione, in particolare Andrea che ha seguito i tornei di calcetto, Adriano,
Beppe, Alessio, Federica, Nadia e Ilaria che hanno seguito il torneo di pallavolo. Un grazie per la fattiva collaborazione va anche al Centro Nazionale sportivo Libertas, Centro regionale Libertas dell’Emilia Romagna, Centro provinciale Libertas di Verona con il suo presidente Paolo Chiavica, e Tullio Murari consigliere Nazionale. Ringraziiamo inoltre il comune di San Pietro in Cariano per il patrocinio concesso e gli sponsor che hanno collaborato». Nel frattempo le cinque squadre del San Floriano Volley Libertas iscritte al campio-
CALCIO A 5
Team Valpolicella nuova stagione Nuova stagione per il Team Valpolicella di Sant'Ambrogio, compagine di calcio a 5 che milita per il sesto anno consecutivo in serie C2. La formazione veronese riparte dalla salvezza ottenuta lo scorso campionato. «Ci siamo messi alle spalle una stagione per certi versi tribolata anche perché, durante l'annata, la squadra ha vissuto diverse vicissitudini che ne hanno condizionato il cammino - spiega Simone Andreis, allenatore del Team Valpolicella -. In effetti, grazie alla serietà e compattezza dei ragazzi, siamo riusciti anche quest'anno a salvarci. Pertanto, ripartiamo la prossima stagione con rinnovato entusiasmo per migliorarci e toglierci diverse soddisfazioni». «Fondamentale sarà raggiungere quella continuità di risultati ottenuta nella seconda parte della stagione. Peccato per le vicissitudini della prima parte - ricorda il consigliere Roberto Cecchini -. Ciò nonostante, i ragazzi sono riusciti a giocare una seconda parte di campionato più che decoroso. È doveroso ringraziare il nostro allenatore Simone Andreis, i ragazzi, e chi, come Officine Meccaniche Donatoni, General Store, Bar dal Maestro, Vision3, Pizzeria Quinta Stagione, Foto Ottica Fasoli, e tanti altri, ci ha sostenuto per tutto l'arco della stagione, con la speranza che possano collaborare col Team Valpolicella anche la prossima annata». Ecco l'organigramma del Team Valpolicella. Presidente: Simone Andreis; Vice Presidente: Mirko Meneghello; Segretario: Massimiliano Aloisi; Consiglieri: Roberto Cecchini, Luca Zampieri, Andrea Coltri; Allenatore: Simone Andreis; Vice allenatore: Luca Zampieri; Direttore Sportivo: Edoardo Brugnara; Portieri: Matteo Azzini, Massimiliano Aloisi; Centrali difensivi: Walter Accordini, Nicola Pizzini, Carlo Alberto Taroni, Edoardo Tamassia, Mirko Meneghello; Laterali: Andrea Coltri, Nicolo'Vernuccio, Tommaso Brugnara, Nicola Bonaldo, Marco Bonvicini, Mattia Gamberoni, Carlo Alberto Fontata; Pivot: Riccardo Ventura, Simone Piacentini, Marco Garzione, Marco Latiffy. M.U.
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nato del centro sportivo italiano continuano a scendere sul parquet durante l’intera settimana dando grandi soddisfazioni. Così, mentre quest’anno è nata anche una squadra amatoriale, la squadra femminile si è arricchita di nuove atlete provenienti da diverse società, mentre la squadra maschile allenata da Nicola ha raggiunto i primi posti in classifica. Enormi soddisfazioni stanno arrivando anche dal settore giovanile, allenato da Egidio, e dal minivolley seguito da Elisa e Maria.
il torneo finale Successo per il tradizionale torneo di fine stagione della Polisportiva La Vetta. Quest’anno la manifestazione, tenutasi nell’impianto sportivo del Montindon di Domegliara, ha visto primeggiare il Real San Massimo nella categoria piccoli Amici (nati nel 2003/04) che ha battuto nella finalissima l’Olimpia Stadio. Combattute anche le gare eliminatorie che hanno visto in campo le giovani promesse di Parona, Arbizzano, San Massimo, Pieve San Floriano, La Vetta. La finalissima è stata commentata da Roberto Puliero, storica voce radiofonica dell’Hellas Verona, che ha premiato i partecipanti. «Pure quest’anno l’amico Roberto ci ha fatto questo immenso regalo» hanno sottolineato a margine i dirigenti Eugenio Bissoli e Roberto Righetti, che hanno organizzato la manifestazione con Dario Cinquetti, Claudio Quintarelli e Francesco Montenegro. Autografi e fotografie con le gio-
vani promesse e i genitori non sono mancati per Roberto Puliero che, nell’osservare l’impianto sportivo del Montindon, un tempo campo del Domegliara in serie D, s’è rivolto al presidente de La Vetta Ennio Fedrigoli. «Questa struttura meriterebbe quantomeno una squadra in Lega Pro - ha sentenziato Puliero con un sorriso -. In quanti anni pensate di portare La Vetta tra i professionisti?». E Fedrigoli: «Dacci il tempo di organizzarci e vedrai che tra qualche anno verrai qui a commentare le sfide della prima squadra». La festa è proseguita con le sfide tra le squadre della Polisportiva di calcio e pallavolo. «È terminata un’altra stagione soddisfacente - ha concluso il presidente Fedrigoli -. Quando in società si può contare su persone che riescono ad organizzare una due giorni di festeggiamenti come questa manifestazione, si può solo essere ottimisti per il futuro». M.U.
CALCIO. Ex di Hellas e Chievo in campo per l’Emilia Tutti “Insieme per il prossimo” lo scorso 13 giugno ad Arbizzano. Un derby gialloblù ha visto infatti scendere sul campo sportivo di Santa Maria ex giocatori dell’Hellas e del Chievo a partire dalle ore 18. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Pro Loco Emilio Salgari di Negrar e dalla società Arbizzano Calcio, è giunta alla seconda edizione e ha riscosso notevole successo. «Alcuni fondi derivanti dagli sponsor - afferma Tullio Murari, presidente della Pro Loco negrarese - e i soldi raccolti per l’ingresso agli impianti sportivi, gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni e quantificato in 5 euro per gli adulti, saranno interamente devoluti a favore delle persone colpite dal recente terremoto in Emilia».
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SPAZIO
L’ARGOMENTO
a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
L’importanza della figura paterna Perché un articolo sulla figura del padre nella pagina della donna? Perché, molto spesso, nelle ormai numerose coppie separate la figura del padre viene sempre più sottovalutata, e svalutata dalle donne, dimenticando quanto sia importante nell’educazione dei figli. Quando nella coppia che si separa sono presenti dei minori essi vengono perlopiù affidati alla madre e il marito - padre allontanato. Erroneamente la madre, spesso per rabbia verso il marito, si assume il carico dell’educazione e della gestione dei figli. A queste madri mi rivolgo sottolineando l’importanza dell’ ex marito nel suo ruolo di genitore e come esse possano distruggere la sua immagine a solo danno dei figli. Il padre ricopre importanti funzioni fin dai primi anni di vita del figlio, il bambino
Un’immagine tratta dal film “Solo un Padre”
porta avanti il suo continuo lavoro di adattamento al mondo esterno prevalentemente attraverso il padre, sia nell’imitarlo sia nell’accettare o meno le sue imposizioni. Caratteristica fonda-
LA CURA DEI CAPELLI
mentale della funzione paterna è quella di stimolare la separazione dalla madre favorendo l’emancipazione dall’infanzia e il suo ingresso nel mondo adulto. L’instaurarsi di una relazione
A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI
È arrivata l’estate e nel Salone Bionaturale di Antonella. Oltre alla cura dei capelli si possono trovare molte soluzioni per un look estivo e frizzante. Tagli personalizzati, colori, meches, permanenti, questi ultimi nel pieno rispetto della salute dei capelli. Nel Salone Bionaturale di Antonella i servizi offerti al cliente sono molti: - il colore vegetale che, oltre a coprire perfettamente i capelli bianchi, li ristruttura rendendoli più forti e lucidi, un valido trattamento per chi soffre di sensibilità o allergia al colore chimico. - la permanente naturale a base vegetale che si può modellare a seconda delle proprie esigenze: riccia, naturale o a sostegno. - un nuovo e rivoluzionario trattamento a base di seta e cheratina che, oltre a togliere il crespo ai capelli, li liscia dando loro lucidità e morbidezza, senza l’uso della piastra. Un servizio che può durare fino a tre mesi. - il trattamento SPA Hammam, un percorso di 50 minuti dedicato al rilassamento della persona e alla ristrutturazione e al benessere del capello. - il chek – up GRATUITO del capello, visionato al tricoscopio e ad una microcamera in tempo reale, affiancando ad ogni tipo di esigenza trattamenti bionaturali. - la ricostruzione del capello formulata con trattamenti ristrutturanti profondi a riempimento dello stelo.
significativa, sicura e costante con entrambi i genitori permette un adeguato sviluppo sociale ed emotivo del bambino. Molti sono i fattori che influenzano lo sviluppo dei ruoli paterni dopo il divorzio. Alcuni studi sostengono che sono le donne a fornire il contesto in cui gli uomini apprendono le competenze genitoriali. Quello che alcuni padri fanno, all’interno di una coppia, è spesso condiviso o dipende dai suggerimenti della partner, ne risulta che il comportamento dei genitori è inevitabilmente legato alla condizione di coppia. Quando la coppia è in crisi, il padre può sentirsi insicuro su come comportarsi, può sviluppare concezioni diverse sul tempo da dedicare ai figli e su come interpretare il nuovo ruolo di padre. A questo punto entra in gioco l’ex moglie che offre all’ex marito il tempo per sviluppare a pieno il suo nuovo modo di relazionarsi con i figli. Essere costantemente criticati dalla ex compagna crea un grave stress e i figli sono i primi a subirne le conseguenze. Quando la figura del padre risulta assente o carente, per “scelta” dell’altro genitore, non si punisce l’adulto ma il minore che spesso è definito come l’unica ragione di vita. Il primo anno dopo il divorzio può costituire un periodo particolarmente importante per ristrutturare i legami genitoriali e per stabilire le modalità di coinvolgimento del padre; alta conflittualità e bassa cooperazione possono interferire con lo sviluppo sereno ed equilibrato dei figli.
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BENESSERE
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI “La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti” Mahatma Gandhi
Con l'arrivo dell'estate esplode la voglia di uscire, di camminare e stare all’aria aperta, ma purtroppo i primi caldi possono essere un problema soprattutto se soffrite di cattiva circolazione: gambe gonfie e pesanti! Per sconfiggere questo problema esistono numerosi farmaci o integratori alimentari a base di flavonoidi, speciali molecole amiche dei capillari che aiutano la microcircolazione e, se assunti regolarmente, fanno sentire più leggere e scattanti. Tuttavia contro le gambe pesanti esistono anche molti altri rimedi. Primo fra tutti tenere le gambe leggermente sollevate con un cuscino sotto i piedi durante la notte è un semplice ma efficace rimedio naturale ai problemi di cattiva circolazione. Durante il giorno ricordatevi di non indossare indumenti troppo stretti o tacchi troppo alti. Non dimenticatevi di fare quotidianamente esercizio fisico, anche se senza esagerare ! Perfetto ad esempio il fitwalking che, agendo positivamente sulla circolazione, aiuta a combattere i problema delle gambe stanche. Fate molta attenzione anche alla vostra alimentazione. Contro il gonfiore alle gambe eliminare i cibi troppo salati (insaccati, pizze, merendine) mentre dovete fare il pieno di frutta e verdura. Inoltre bevete molta acqua durante tutta la giornata! È un semplice ma efficace rimedio naturale contro le gambe pesanti! Fate qualche sessione di linfodrenaggio o presso terapia presso istituti specializzati: assicura un’efficacia duratura nel tempo. Qui di seguito trovate la ricetta per fare a casa un gel contro il gonfiore e la stanchezza. Io lo uso e lo consiglio da anni. E’ imbattibile. L'olio essenziale di menta, contente mentolo, dà una sensazione di immediata freschezza e stimola la circolazione. Il gel d'aloe idrata e mantiene giovane la pelle delle gambe. L'olio di jojoba aiuta a nutrire la pelle senza ungerla. GEL D’ALOE AL MENTOLO Ingredienti: 50 grammi di gel d'aloe 1 cucchiaino di olio di jojoba 7 gocce di olio essenziale di menta 5 gocce di olio essenziale di ecucalipto Preparazione: Metti il gel d'aole in un contenitore; metti l'olio di jojoba in un cucchiaino e aggiungi l'olio essenziale di menta e quello di eucalipto. Poi versa gli oli nel gel d'aloe e mescola bene il composto. Uso: applicare sulle gambe quando sono stanche e gonfie; agita o mescola con cura prima dell'uso e applica con movimenti circolari dal basso verso l'alto per stimolare la circolazione. L'idea in più: se l'effetto rinfrescante non ti soddisfa, aggiungi qualche goccia di olio essenziale di menta. Ne bastano poche per regalare un effetto ghiaccio super! Buona estate a tutte. Namastè!
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DONNE DELLA VALPOLICELLA
Venticinquesimo da incorniciare
La Presidente Bruna Pavesi Castelli con le sue Consigliere
E’ stata la suggestiva cornice di villa Bertani a Novare ad accogliere lo scorso 13 giugno la serata di chiusura dell’anno sociale dell’associazione Donne della Valpolicella, che in questo 2012 festeggia il suo 25° anniversario di Fondazione. A “salutare” un’annata e ad incoronare i 25 anni di attività dell’Associazione sono accorse le numerose socie, molte accompagnate anche dai rispettivi mariti, che hanno potuto assaporare una serata davvero speciale, curata nei minimi dettagli dalla presidente Bruna Pavesi Castelli, che si è prodigata per far sì che l’evento riuscisse nel migliore dei modi. Durante la cena la stessa presidente è intervenuta ripercorrendo i cinque lustri di attività di un’associazione «nata nel 1987 dall'idea di riunire un gruppo di Signore della Valpolicella che si incontrava saltuariamente, dando un nome ed uno stato sociale a questo piacevole gruppo» – afferma Bruna Pavesi Castelli. L'Associazione Donne della Valpolicella si propone di incrementare la partecipazione attiva nel campo sociale della Valpolicella, di favorire rapporti amichevoli, reciproca comprensione e proficua collaborazione: questo è quanto è stato fatto in questi 25 anni attraverso riunioni mensili, presiedute prima dalla scomparsa Nenè Lovat ed ora da Bruna Pavesi Castelli, coadiuvata dalla vice presidente Carmela Dori Guidi, dalla segretaria Ada Pavesi, dalla tesoriera Liliana Farina e dalle consigliere Paola Braghetta, Carla Cicolin, Clara Perusi, Cristina Franza, Franca Bevardo Burati e Luciana Quintarelli. Molte le iniziative intraprese: gite culturali nella Valpolicella per conoscere la sua storia e le sue origini, visite a musei, sia in Verona che in altre città limitrofe, cene sociali con conferenze su temi di attualità, salute, arte e musica, sfilate di moda nell'ambito delle cene. «Non siamo rimaste insensibili quando ci veniva richiesto aiuto per alcune opere sociali come mandare a Lourdes anziani (autotassandoci) – aggiunge la Presidente -. In passato siamo state le prime ad organizzare gare di disegno tra studenti della Valpolicel-
la con temi come “Uno sguardo sulla Valpolicella” o “Conosci la tua terra ?” e con concerti di musica lirica. Siamo inoltre l'unica Associazione di provincia che fa parte della Consulta delle Associazioni femminili presso il Comune di Verona che conta 22 Club aderenti. Noi continuiamo sulla strada che abbiamo intrapreso, mantenendo i rapporti di amicizia e solidarietà che si sono rafforzati in questi anni e la dimostrazione di questi amichevoli rapporti, viene confermata dalla numerosa presenza delle socie che partecipano alle nostre iniziative. Un grande grazie – conclude la presidente - va alle socie fondatrici che ci hanno sempre sostenuto per mantenere vivo il nostro spirito associativo». A suggellare la felice serata non è mancata una composizione speciale 25°, della poetessa “della Valpolicella” Anna Maria Zantedeschi che, con la consueta verve, l’ha recitata ai presenti. Rosanna Pancaldi VINTISSINQUESIMO Vintissinqueani iè nosse de argento/ sparàr non sen bone/ lè grando l'evento,/ ne sen messe el vestito dela Valpolesela/ no se pol farghe torto/ lè massa bela./ Lè bela de note/ eluminà, par presepio,/ lè bela de giorno/ vardè che contorno,/ dai monti al piàn/ penelà de colori/ che natura ghe dona/ en ogni stagiòn/ vardandola còr bate/ par l'emossiòn/ abrassà dai Lessini/ parchè no i le possa tocàr./ Anca el Como se mete/ sula ponta dei piè/ en baso ghe scioca/ lè la pì bela che ghè./ Ghe el Baldo che tenta/ de farnela fora/ ma no la le vol/ par moroso gà el sòl,/ lè lù che l' endora./ Ogni val gà el so progno/ lè con ela chel circola/ sto nome na proprio ciapà/ femo parte de ela/ aven capìo el parchè:/ sen le done dela Valpolesela. Anna Maria Zantedeschi
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I “FIGLI” DI CLAUDIA
Il 7 giugno scorso Claudia e Mario Marsiaj sono tornati ad Angal in Africa per la trentaseiesima volta. Una missione di un’intera vita, la loro, durante la quale hanno trascorso lunghi anni ad Angal, portando sollievo, cure e tanto amore a quel popolo tanto bisognoso. Claudia è in particolare molto legata a quelli che lei ama chiamare “i miei figli di Angal”, bambini che hanno reso la sua vita infinitamente ricca di emozioni, gioia, tristezza, amore dato e ricevuto. Ecco di seguito un racconto di mama Klaùdia: “Questa volta Jakuma, mio amatissimo figlio di Angal, non ce l'ha fatta ad aspettarmi: è morto una settimana prima del mio ritorno ad Angal, a ottobre. Aveva 14 anni, ne dimostrava 8, era malato di aids e viveva in simbiosi con la nonna Cecilia. Era un bambino scontroso, con un carattere spigoloso. Gli volevo un bene dell' anima. Quando, diversi anni fa, avevo cominciato ad occuparmi di lui, non voleva essere curato. «l miei fratelli, i miei genitori mi diceva - sono tutti morti a causa di questa malattia. Morirò anch'io». Si era isolato. Non andava più a scuola perché sul suo viso erano comparsi i segni di questo terribile virus. Poi, non so come, avevo vinto le sue resistenze e con i farmaci adatti e una buona alimentazione l'avevo visto rinascere. Era tornato a scuola, ma aveva mantenuto il suo carattere spigoloso. Mai un sorriso, mai una manifestazione di affetto. Mi trattava con sufficienza, come a dire: «Ma cosa vuole da me questa mzungu (uomo bianco)?». Aveva una grande dignità e accettava il mio cibo come se fosse un dono che lui faceva a me (e in realtà lo era). Non chiedeva mai. Qualche volta, alla sera, quando era sicuro di non essere visto dai compagni, si sedeva sulla panca di fronte a casa mia e mi avvertiva della sua presenza con un colpetto di tosse. Quello era il segnale che aveva fame. Era crollato, però, il giorno della mia partenza. Era scoppiato in lacrime e mi aveva detto: «Non partire, mama Klaùdia». Avevo una gran voglia di abbracciarlo, ma queste effusioni non si usano fra gli Alùr. Gli ho risposto che sarei tornata presto. «No, tornerai troppo tardi», aveva singhiozzato. Da allora ero tornata tante volte e l'avevo visto migliorare. Fino all'ottobre scorso. Fino a quando la tubercolosi, che spessissimo si accompagna all'aids, ha avuto la meglio. E questa volta sono tornata davvero troppo tardi”.
LA RICETTA
a cura degli chef dell’IPSAR Carnacina di Bardolino
TAGLIOLINI DI RISO CON VONGOLE VERACI E PORRI INGREDIENTI: 450GR. TAGLIOLINI DI RISO - 1 KG DI VONGOLE VERACI 300 GR. DI PORRI - 20 GR. DI PREZZEMOLO 100 GR. DI OLIO D’OLIVA - 30 GR. DI FARINA 00 SALE Q.B. PROCEDIMENTO Mettere le vongole in acqua salata, lasciarle spurgare dalla sabbia. Scaldare una padella con poco olio di oliva, mettere le vongole e lasciarle aprire completamente. Spegnere il fuoco e togliere i frutti dai gusci conservando l’acqua di cottura filtrata accuratamente. Lavare ed affettare i porri sottilmente, rosolare in padella con olio di oliva lasciandoli stufare. Spolverare con poca farina bianca, bagnare con l’acqua di cottura delle vongole ed infine unire i frutti. Lessare i tagliolini (eventualmente confezionati con farina di riso ed albume) di riso in acqua bollente salata. Scolare al dente e saltare con la salsa di vongole e porri unendo poco prezzemolo tritato. Servire immediatamente decorando con prezzemolo riccio e gusci di vongole.
R ubriche Poesie RUBRICHE
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30 di Giancarlo Peretti
Elena, da Volargne, bacchetta benevolmente e ironicamente i politici con tre composizioni molto spiritose ma di profondo significato. Le pubblichiamo data l’estrema attualità , iniziando da “Voi del parlamento...noi in questo momento”. Pietro Pancamo, già conosciuto la volta scorsa per la sua verve poetica, compie questa volta brevissimi e elegantissimi “Passi” che meritano la nostra attenzione. Eh, quando si dice che in poche parole si possono dire tantissime cose…! Come Giovanni Pascoli ad esempio, tanto per tornare ai padri della nostra letteratura, che ci descrive con tanta semplicità la stagione finalmente iniziata: “D’estate”. E’ il giusto periodo per le faticose escursioni che il solito Naka descrive in forma dialettale: “La montagna”.
VOI DEL PARLAMENTO…NOI IN QUESTO MOMENTO Voi vi svegliate al mattino e arrivate a sera senza mai aprire il taccuino e senza nulla aver speso perché tutto è compreso. Noi ci svegliamo con il taccuino vuoto, la fame vera e con i conti da pagare arriviamo a sera. Voi viaggiate in auto blu e con la scorta. Noi di blu abbiamo il cielo e ci rivolgiamo con gli occhi in su piangendo più di una volta. Voi lavorate sì e no tre ore al giorno e a onor del vero con uno stipendio da capogiro. Noi nove ore al giorno, chi in precarietà e con uno stipendio da carità. Voi le pensioni doppie in pochi anni e a cinque cifre. Noi le pensioni invece dopo i sessantasette se ci sarà e se ci compete. Voi palazzi, barche, auto di lusso, ville… Noi forse una casa, trent’anni di mutuo con gli interessi alle stelle. Voi ricchi di soldi e di potere, affogati nel piacere. Noi a testa alta con orgoglio e lealtà fieri e dignitosi nella nostra povertà! Elena
PASSI Gesti sinuosi a intrecciare il corpo di un uomo mentre danze attutite risalgono il tempo sfiorando i minuti con un frullo di passi. Pietro Pancamo D’ESTATE Le cavallette sole sorridono in mezzo alla gramigna gialla. I moscerini danzano al sole. Trema uno stelo sotto la farfalla Giovanni Pascoli
CLINICA PEDERZOLI
Artrosi dell’Anca: cosa c’è di nuovo? Anche per l’artrosi dell’anca oggi si può parlare di chirurgia mini – invasiva. Scopriamo di cosa si tratta insieme al dottor Luca Marega, ortopedico della Casa di Cura “Pederzoli” di Peschiera del Garda. Si sente spesso la frase: “ho tanti dolori, sarà l’artrosi”. Ma quando realmente si tratta di artrosi? «In realtà le cause di dolore articolare sono molte ma a grandi linee possiamo parlare di cause di tipo infiammatorio (artrite) e degenerativo (artrosi). L’artrosi, volendo un po’ semplificare, consiste nell’usura della cartilagine articolare cioè lo strato di cartilagine che riveste tutte le nostre articolazioni. La cartilagine articolare possiede una straordinaria resistenza meccanica ed un bassissimo coefficiente di attrito ulteriormente ridotto dalla presenza del liquido sinoviale che agisce come lubrificante all’interno dell’articolazione stessa». Per cui quando si parla di artrosi in realtà si parla di problemi di cartilagine? «Purtroppo per varie cause la cartilagine si può danneggiare; i traumi, le malformazioni congenite, malattie come l’artrite reumatoide ( fortunatamente non molto frequente nel nostro paese ) giocano un certo ruolo; ma la maggior parte delle artrosi è riconducibile a una predisposizione genetica che ognuno di noi ha e che il progressivo allungarsi della vita media sta mettendo in evidenza». Quali sono le terapie efficaci nel contrasta-
re l’artrosi? «Gli approcci terapeutici sono molteplici: si va dai farmaci anti infiammatori, cortisonici e non, che riducono il dolore alle terapie fisiche - ionoforesi, laserterapia, magnetoterapia eccetera - con significato simile ai farmaci; dalle infiltrazioni all’interno delle articolazioni con farmaci anti infiammatori cortisonici o di acido ialuronico alla riduzione dell’attività fisica del paziente». Quando si prende in considerazione l’intervento di protesi d’anca? «Quando le suddette terapie risultano inefficaci nel controllare il dolore e la limitazione funzionale. Negli ultimi 20 anni i criteri per decidere a quale paziente impiantare una protesi d’anca hanno subito profonde modificazioni: in passato era candidato all’intervento solo un paziente con dolori molto intensi anche a riposo; adesso vi sono pazienti che si fanno operare per continuare a sciare o giocare a tennis». Quali sono i vantaggi della tecnica mini invasiva rispetto a quella tradizionale? «Anche in questo ambito la chirurgia mini invasiva ha fatto grandi progressi con l’obiettivo di realizzare l’intervento in modo sempre meno traumatizzante. Il fatto più evidente è il risultato estetico di una incisione più piccola di quella della tecnica tradizionale. Ma questo è anche l’aspetto forse meno importante: ciò che più conta è la ridotta perdita di sangue, tanto che raramente sono
necessarie le trasfusioni, la più rapida e meno dolorosa riabilitazione, il miglior risultato funzionale». Esistono controindicazioni per l’applicazione di questa tecnica mini invasiva? «La chirurgia mini invasiva purtroppo non può essere attuata in tutti i casi. Le principali controindicazioni sono costituite dai pazienti obesi, da quelli che presentano gravi deformità e dai casi di sostituzione di protesi d’anca mal funzionanti o usurate». Oltre alle novità di tecnica chirurgica vi sono grandi novità anche nel campo dei materiali? «Da pochi anni sono state messe a punto della protesi di rivestimento che non solo risultano competitive con le protesi tradizionali ma che consentono prestazioni migliori. Si può dire che oggi nei centri specializzati, ad ogni paziente in base all’età, alle richieste funzionali, alla forma dell’osso e alla sua robustezza si sceglie la protesi più adatta a dare le migliori prestazioni possibili e, salvo eventi eccezionali quali fratture o infezioni, in grado di durare per tutta la vita del paziente senza necessità di essere sostituita». Dott. Luca Marega U.O. Ortopedia e traumatologia Casa di Cura Dott. Pederzoli pubbliredazionale
RUBRICHE
Luglio 2012
LA MONTAGNA Quel caminar pesante su le crode, quel fadigar ansando a ogni passo fra i dispeti de un vento che se gode zugar, fisciar, sonar sensa far ciasso. Respirar...te senti che te entra el mondo che la fadiga la te vola via che i oci i se perde via a vardar un fondo. Mescolà de ciel, de tera e de fantasia e quel silenzio che sciarisse i to pensieri anca se te si straco, el sa cunarte, darte un cicin d'amor e 'na parola. Nel profumo dei mughi su le vete ti te te senti libero e anca in compagnia, me permeto de dir: “sta qua l'è la montagna mia!”. Naka
“VeronArte: tra musica e lettura” a cura di Gianfranco Iovino Proponiamo una rubrica che puntualmente viene pubblicata sul nostro Mensile di Verona. Queste mese VeronArte vi consiglia una lettura leggera, quanto intrigante e variegata, dell'autore romano Niccolò Ammaniti, che con la sua raccolta di racconti brevi "Il momento è delicato" saprà incuriosire ed incollarvi alle sue pagine, mentre per la musica, segnaliamo il concerto evento di Antonello Venditti, all'Arena di Verona per il 9 luglio, con il suo sorprendente e romantico spettacolo "UNICA tour 2012". Niccolo Ammaniti, definito dalla critica lo "scrittore cannibale" per la voracità con la quale riesce a sfornare grandi successi editoriali raccontando squarci di vita normale, nuda e cruda, tra tutti "Io non ho paura" e "Come Dio comanda" col quale ha vinto il premio Strega 2007, questa volta ha deciso di sfidare lettori ed editori pubblicando una raccolta di racconti brevi dal titolo emblematico "Il momento è delicato", a sottolineare l'importanza di riservarsi piccoli spazi nella vita quotidiana, in un momento di crisi generale e generazionale, per leggere spezzoni di storie composte da personaggi comuni, quelli della porta accanto, ma anche di vicende assurde e grottesche che impreziosiscono una raccolta di 16 storie, che vanno dall'horror alla parodia, dal grottesco alla commedia e dalla farsa al pulp, composte in più di vent'anni, con le quali l'autore sciorina uno stile leggero e scorrevole, tra toni accesi e divertenti che permettono al romano Niccolò Ammaniti, autore tradotto in 44 paesi del mondo, di sfornare un miscuglio editoriale ben amalgamato, tra il serio e lo scherzoso, che sa ingolosire il lettore grazie ad un continuo cambio di scene e personaggi con i quali ha già scalato tutte le classifiche di gradimento. Il cantautore romano per eccellenza, Antonello Venditti, sarà in Arena il 9 luglio per presentare il suo ultimo lavoro discografico "Unica", collezione d'autore di 9 brani inediti, dedicati alla libertà e all'amore, proposta a distanza di quattro anni dal suo "Dalla pelle al cuore". Un CD completo e complesso, ben studiato nelle melodie e gli arrangiamenti e dall'impatto sonoro immediato, grazie al quale Venditti punta dritto al cuore dei giovani per la varietà dei temi trattati e la bravura di fare di semplici testi da canzone delle vere e proprie poesie. Si esalta l'importanza dell'amore assoluto e il bisogno impellente di avere maggiore riguardo e rispetto verso le donne, con le quali provare a confrontarsi per riuscire a migliorare se stessi e completarsi l'uno con l'altra in maniera armonica e indissolubile. Il tour, partito da Roma l'8 marzo, data celebrativa sia per le donne che per lo stesso Venditti - giorno del suo compleanno -, ha già toccato città importanti d'Italia riscuotendo grande successo con i suoi 10 strumentisti e una scaletta di 22 brani che farà rivivere la magia di una potenza assoluta, qual è la musica di Antonello. L'appuntamento con "unica tour2012" è fissato per le ore 21 del 9 luglio con scenario l'Arena di Verona.
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