Valpolicella Agosto 2014

Page 1

ANNO XXVIV - N. 8 - AGOSTO 2014 - Stampato il 31/07/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

CICLISMO. Giorgio Murari e la sua Trans America Bike Race (pag. 9) SANT’AMBROGIO. Novità in Consiglio (pag. 21) SALUTE. Medicinali per vacanze tranquille (pag. 7)



le vostre

Lettere ORTI

Agosto 2014

PEDEMONTE

“Tradizioni da riprendere”

“Rotonda della discordia”

L' Ortolano, pensionato, […] di Arbizzano, mi ha accompagnato nel suo bellissimo orto, dove, dopo aver dissodato per bene il terreno dai resti dell'orto precedente, ha costruito il nuovo orto come fosse un’opera architettonica. I filari tenuti insieme da bastoni perfettamente allineati, pronti a raccogliere la crescita delle nuove piantine di pomodoro di tantissime qualità: ciliegini, neri, grappolo, cuore di bue e altri. Fagiolini, zucchine, insalata, piselli, cetrioli, melanzane, erbe aromatiche, insomma un'apoteosi di profumi e freschezza. G. ci accompagna nel suo orto con la soddisfazione di chi è fiero del proprio lavoro e il lavoro in simbiosi con la natura, credo sia il migliore. La natura

Gentile Direttore, vorrei fare qualche considerazione sulla lettera pubblicata dal suo giornale nel mese di luglio, a firma di Stiliano Galvanini. Si parla della mancata realizzazione della terza rotonda, ma la notizia serve solo da spunto per sferrare un pesante attacco al Parroco di Pedemonte (che non la voleva) e ai suoi parrocchiani. Premetto, a scanso di equivoci, che non abito nella zona, ma sono di San Pietro e le mie, quindi, sono osservazioni fatte dall' esterno. In merito a quanto scritto, sono molte le affermazioni che non condivido perché sbagliate, arroganti e offensive. Qualche esempio. Sbagliato affermare che il "no" del Consiglio Pastorale è di coloro che sono contrari al "fare, agire, produrre". Queste persone invece, come cittadini, non hanno fatto altro che esercitare un diritto fondamentale in democrazia: esprimere un dissenso. Sbagliato inoltre quel tentativo di far credere che la "rotondina" risolva, anche in parte, i problemi di inquinamento, per poi criticare don Castellani che è contrario. Non mi risulta che intorno ai rondò si giri in folle, mentre oggi circolano sempre più macchine che si spengono automaticamente allo stop. Indipendentemente dal "credere” o meno, si deve riconoscere che un esponente della Chiesa ricopre un importante ruolo sociale. Arrogante e irrispettoso quindi rivolgersi pubblicamente a lui in questi termini: "Reverendo…lasci

se trattata bene è generosa e ci fa risparmiare. E quando vengono a maturazione i frutti dell' orto, la prima soddisfazione è quella dei cesti di verdura da regalare ai figli e agli amici. La raccolta poi dei pomodori è una festa, sopratutto quando si fa la salsa per l'inverno, sono giorni di trambusto di disordine in casa, di battibecchi fra marito e moglie, ma una volta finito, la dispensa piena di vasetti di salsa, ci ripaga del lavoro. La maggior parte dei cittadini, non conosce la bellissima sensazione di raccogliere un ortaggio che emana il suo profumo, è un momento che ripaga di tutte le attenzioni che l'Ortolano ha avuto nei masi precedenti, zappando l'erba, spollonando i

pomodori, controllando i parassiti. Nei secoli passati, non c' erano gli ortolani, tutto si coltivava vicino a casa e al letamaio che serviva da fertilizzante naturale. Ci sono testimonianze da 10.000 anni or sono, di coltivazioni di erbe aromatiche e medicinali, ma è solo dal 3000 avanti Cristo che in Iran, Iraq, si sentiva l' esigenza di fare l' orto, lo testimoniano scritti su tavolette di argilla. Come vediamo, l'orto è un’esigenza umana che purtroppo l'uomo moderno non ricorda e pochi ne sentono il richiamo: meglio andare al Supermercato a pagare carissima frutta e verdura coltivata con chissà quali fertilizzanti e che non ha alcun sapore! Gianni Pozzani

ALCOL

“False credenze popolari” Si dice: “L’alcol aiuta la digestione”: niente di più errato, poichè le bevande alcoliche rendono molto più difficile il processo digestivo, determinandone

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 31 - 07 - 2014

3

un alterato svuotamento dello stomaco. Come pensare che “il vino fa buon sangue,” quando invece studi approfonditi, dicono che varie forme di anemie, un elevato aumento di grassi nel sangue, siano dovute principalmente ad un uso spesso incontrollato dell’alcol. Qualche altro ritiene che le bevande alcoliche siano dissetanti, ma anche qui arrivano notizie diverse, fonti attendibili, dicono che l’alcol in realtà provoca disidratazione nell’organismo, poiché per metabolizzarlo l’organismo richiede molta più acqua, si blocca l’ormone antidiuretico quindi c’è più necessita di urinare, di conseguenza la sete aumenta. Nemmeno che l’alcol dia calore, corrisponde a verità, in quanto essendo un vasodilatatore esterno, contrariamente a quanto si possa credere, il calore corporeo viene disperso. Ora ci addentriamo in quello che riguarda il vigore e l’umore del bevitore: chi l’ha sperimentato di persona sa e può testimoniare che le sostanze alcoliche inizialmente danno un poderoso senso di vitalità, tanto da potersi considerare degli invincibili, ma dopo un po’, quando l’alcol ingerito diventa troppo, succede

un patatrac incontrollabile, piomberà addosso una sonora sconfitta. Di solito quando si inizia con l’alcol è per farsi coraggio, riuscire a socializzare togliendo un po’ di timidezza, ma quando la fase iniziale finisce e l’euforia del momento passa, si entra nella più completa depressione e ci si incammina sulla strada della disperazione e dei rimorsi. Far passare l’alcol per un alimento indispensabile alla vita è una informazione al di fuori di ogni logica, perché si deve tenere conto che ci sono molte persone ammalate di alcolismo e per fermare la loro malattia, rifarsi una vita con dignità e rispetto devono stare lontani dal primo bicchiere. Comunque se qualcuno ha bisogno si ricordi che ci sono molte mani di amici “Alcolisti Anonimi” pronti a tirarli a bordo del gruppo. Allora si comincerà ad avere delle informazioni certe e soprattutto esperienze vere, da condividere con amici che non giudicano, ma ascoltano e incoraggiano a recuperare la dignità. Se cerchi informazioni sui gruppi di Verona e Provincia chiama il 3343952277. Ti risponde LUIGI. Che augura a tutti un’infinità di ottime 24 ore.

perdere le priorità, quelle vanno decise, suo malgrado, da chi riceve pieno mandato dai cittadini". Tradotto in politichese: si vuole dire in sostanza che in Comune comanda solo chi ha avuto una crocettina in più sulle schede e quindi che può fare quello che vuole. Tutti gli altri non ci possono mettere becco. Il termine "priorità" viene qui usato in maniera impropria, perché - di per sé - riguarda i valori . Serviva un'altra parola, più banale, per definire ciò che alla fine non sono altro che gli interessi del partito che è al potere in quel momento. Scorretto poi quel "pieno" (che vuole dire totale), quando magari la vittoria in percentuale è solo 51 a 49. Offensiva l'ultima parte della lettera, dove si giudica ironicamente il lavoro del prete, perchè fare il prete oggi è un "mestiere" difficile e impegnativo. Deve ammetterlo "suo malgrado" anche chi non simpatizza per questa categoria. Prima di tutto per il dovere della conti-

nua disponibilità. Mai visto sul muro di una canonica questo avviso: “Si riceve dalle ore…alle...Chiuso i festivi”. Per l'accoglienza: mai visto un prete che chiuda la porta davanti ad un extra-comunitario o a chi chiede aiuto. Per la rinuncia: il prete non ha una famiglia, perché è l'intera Comunità che diventa la sua famiglia. Per l'impegno nel campo dell'educazione e del sociale. Alla Parrocchia fanno capo una miriade di attività: asilo dei bambini, catechesi, centri di ascolto, missioni, insegnamento, conferenze, corsi di formazione, grest, attività ricreative, campi scuola, teatro, caritas, assistenza, raccolta fondi per vari bisogni. Non è questo forse un lavorare e produrre? O lo è di più costruire una rotondina? Don Alessandro Castellani non ha fatto nulla di male, ha solo difeso le sue idee. E non l' orticello, come si vuole insinuare. Giordano Salzani



Le Vostre Lettere

Aprile 2014 Agosto 2014

MARE NOSTRO

RIFORME

53

GENITORI

“... o mare loro?”

“Economia e altro”

“Papà e mamma!”

Caro Direttore, continuo a leggere sui giornali, relativamente al problema degli immigrati e clandestini, Mare Nostro qui Mare Nostro là. Io ormai direi invece Mare Loro. Infatti è un continuo arrivo in Italia,via mare, a migliaia. Di questo passo il nostro Paese perderà completamente la sua identità e sarà sempre più sulle spalle di quei cittadini che pagano le tasse. Non riesco proprio a capire come fa questo Governo ad avere così tanto consenso con questo suo deleterio comportamento antitaliano sotto tutti gli aspetti. Infatti pensa più agli stranieri che ai suoi cittadini…tanto paga

Caro Direttore, ogni uno di noi dovrebbe rispondere prima di tutto a se stesso. Mi chiedo se i senatori che si apprestano a votare la controriforma della Costituzione pensata da Boschi e Verdini siano nel loro intimo in pace con se stessi quando riducono la Camera ad una camera di nominati ed il Senato ad un dopolavoro ferrovieri di sindaci e consiglieri regionali. Si sentiranno poi ancora in pace quando davanti all'urna avvalleranno la tesi di Renzi che reputa questa riforma uno snellimento delle leggi del governo ed una riduzione dei costi? Di quali costi si parli sin qui con tutta la più buona volontà non si è ancora capito bene. Quanto al rilanciare l'economia, se si va avanti di questo passo bisognerà stare attenti al boomerang ed a schivarlo.

Cari amici, finalmente qualche buona notizia da sbandierare ai quattro venti nella speranza che altre città e Regioni ci possano imitare: dopo che la Regione Lombardia ha approvato il progetto pro famiglia naturale, sbandierando con orgoglio i nomi dolcissimi di "mamma e papà" per ciascun bambino (pensate un po' a che punto siamo arrivati!!!) nomi che dovevano essere sepolti in favore del termine "genitore A o B” e impedendo che nelle scuole si insegni la teoria del gender e balle varie, anche qui da noi a Verona, grazie all'insistenza eroica del nostro consigliere regionale, Alberto Zelger, presidente del Centro Culturale Nicolò Stenone, la Giunta Comunale ha votato di notte (strategia usata dai nemici della famiglia per vincere a forza di "prova del sonno" notturno) in favore della mozione di Zelger pro famiglia naturale ecc. impedendo il dilagare della teoria della pazzia, quella appunto del gender che non ha assolutamente nessun riscontro nella natura in quanto i due sessi, maschile e femminile, non sono una invenzione casuale o un'opinione tra le altre. La teoria delirante del gender prevede invece (e solo fino ad ora) almeno 58 modi diversi di vivere la propria sessualità! Non sto ad elencarli perchè sinonimo di pazzia galoppante. Chi la pensa diversamente o vive diversamente, faccia pure con libertà, essendo ciascuno di noi tutelato, come persona, dal codice di diritto civile, ma che non pretenda di estendere queste sue teorie nelle scuole come fosse una novità scientifica scoperta recentemente da insegnare a dei bambini in fase di crescita che hanno bisogno solo di giocare e, possibilmente, di vivere sereni! Patrizia Stella

pantalone. Io comprendo che chi arriva é povera gente, ma la soluzione non è andare a prenderli ma aiutarli a casa loro. Così, oltre ad aumentare le nostre spese, con un’Europa assente, si creano altri problemi e i nostri giovani se ne vanno all'estero, via da un'Italia che li trascura. Aiutiamoli pertanto a casa loro. Certamente in mare devono essere assistiti, ma poi dietro-front come fanno in Spagna ed in Australia. Una simile iniziativa eliminerebbe definitivamente la clandestinità via mare. Allora sì sarà veramente Mare Nostro. Renato Tomezzoli

Avremo più peso in Europa, pontifica sempre il nostro leader maximo, intanto l'Europa sembra non accorgersene affatto. Dovrebbero ricordare la responsabilità storica che hanno e che ogni porcata fatta al popolo, come la porcata del porcellum il cui appellativo è stato usato per primo dallo stesso Calderoli che lo aveva foraggiato ed oggi si appresta a votarne un'altra simile se non peggiore assiema all'amica Finocchiaro, ogni porcata dicevo, tornerà a loro come un boomerang e non so se stavolta la sapranno schivare. Intanto ci sono in giro otto milioni di poveri cui dovrebbero dedicare almeno un centesimo del tempo impiegato per le " controriforme " , " controriforme " che non si mangiano nè a pranzo nè a cena. Umberto Brusco

MERCATINO

Acquisto ceramiche, soprammobili, giocattoli, libri, cartoline, fotografie, figurine, fumetti, lampade, stereo, radio e dischi. Sgombero gratuitamente case e appartamenti. Tel. 347 9385584

CALAMITÀ

“Coincidenze o...?” Sin dagli albori dell’umanità l’uomo ha assegnato anche un significato ‘spirituale’ ad alcuni fenomeni naturali quali fulmini, terremoti, eclissi o passaggi di comete: li ha considerati come segni inviati dalle divinità per avvisarci di qualcosa. Poco prima dell’elezione di papa Francesco, sono avvenuti dei segni legati ad eventi, oggetti o luoghi religiosi che hanno innegabilmente colpito l’immaginario collettivo. Questa l’inquietante sequenza: nella notte seguente le dimissioni di Papa Benedetto XVI, il 12 febbraio 2013, un fulmine ha colpito la cima della cupola di San Pietro; in Francia il 20 giugno 2013, una grave ondata di maltempo ha allagato a livelli mai visti Santuario della Madonna di Lourdes; gio-

vedì 16 gennaio 2014 durante un forte temporale a Rio de Janeiro, un fulmine ha amputato un dito della Statua di Cristo Redentore; il 26 gennaio 2014 in occasione della "Carovana della Pace" organizzata dall'Azione Cattolica Italiana, due colombe della pace lanciate da due bambini che si trovavano accanto a Francesco sono finite nelle fauci di un gabbiano e di un corvo; il 29 aprile 2014, la terra ha tremato negli Alti Pirenei, ovest della Francia. L'epicentro del terremoto, secondo l'ufficio sismologico di Francia, è stato localizzato nei pressi di Lourdes; all’indomani della canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II voluta da papa Francesco, un ragazzo di 21 anni è rimasto schiacciato in Val Camonica dalla croce del Cristo Redentore dedicata

COMUNICATO A SETTEMBRE, DAL 23 AL 25, CON L’ASSOCIAZIONE “LA VIA DEL CUORE” È POSSIBILE ANDARE DA PAPA FRANCESCO. La partenza è prevista alle 22.00 del 23 settembre da San Pietro in Cariano con arrivo a Roma alle 5.00 del mattino. Si riparte alle 13.00 per il rientro a Verona (quota di partecipazione 215.00 euro in camera doppia con oltre 40 persone, 235.00 euro in camera doppia con oltre 35 persone, 250.00 euro con oltre 30 persone – acconto di 100.00 euro entro il 20 agosto). Per informazioni e prenotazioni: Dino 347.5274982 - Flora 347.9779240

al papa polacco; nella stessa domenica e nelle stesse ore in cui Bergoglio consacrava Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, durante una cerimonia presieduta da mons. Grillo, la statua della Madonnina di Civitavecchia è caduta terra. La caduta ha provocato la rottura della mano su cui stava appoggiata la corona del rosario donatale da Giovanni Paolo II; il 27 maggio 2014 a poche ore della visita a Betlemme di Francesco, un misterioso incendio ha gravemente danneggiato la Grotta della Natività, ed infine in ordine di tempo, a pochi giorni dello “storico” incontro di pace avvenuto in Vaticano tra i due popoli, israeliani e palestinesi hanno ricominciato a massacrarsi. Solo coincidenze o oscuri segni del cielo? Gianni Toffali



Cronache SANITÀ. Le strategie per avere sempre con sè i propri farmaci e non restarne sprovvisti

Medicine in tasca: vacanze tranquille

Le vacanze devono essere un periodo rilassante e proprio per questo è opportuno considerare con attenzione se i farmaci che portiamo con noi sono sufficienti a coprire l’intero periodo delle ferie. A questo proposito Federfarma Verona ricorda ai pazienti che attualmente la ricetta rossa emessa in territorio veneto ha competenza regionale e quindi se ci spostiamo nel resto d’Italia è opportuno avere con noi i farmaci necessari al mantenimento della terapia. In aereo è utile portare i farmaci nel bagaglio a mano e sempre con i relativi foglietti illustrativi per i controlli sulla sicurezza. Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea a seguito della cosiddetta

“Schengen della Salute” i farmaci grazie alla ricetta internazionale possono essere erogati anche all’estero e pagati dal paziente che dovrà poi presentare per il rimborso la necessaria documentazione alla propria Als entro 60 gior-

ni. È chiaro che fuori dal territorio nazionale non è garantito che si trovi il medicinale abitualmente utilizzato dal paziente. Si tratta di una prassi utile soprattutto per lunghi soggiorni all’estero. Non riporre alla rinfusa i farmaci

prima di partire per le vacanza in un unico contenitore, ma segnalare bene posologia e tempistica, per non fare confusione nel momento dell’assunzione. Inoltre è importante non cambiare mai autonomamente la terapia in atto.

Cronache

7

BUONE REGOLE DI CONSERVAZIONE DEI FARMACI Non assumere un medicinale alterato in colore, odore o consistenza e se si ha qualche dubbio consultare il farmacista o il medico. Le formulazioni solide sono meno sensibili di quelle liquide alle alte temperature e comunque, a parte indicazioni diverse, i farmaci vanno conservati a temperature inferiori a 25° C, perché alla lunga si riduce la data di scadenza. Tra i farmaci più sensibili alle variazioni termiche ci sono quelli per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni. Non conservare i farmaci in freezer perché anche il troppo freddo è dannoso (l’insulina, ad esempio, va conservata in frigo, ma a temperature non inferiori ai 2°C). Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (dermatiti o eczemi), a seguito dell’esposizione al sole: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (FANS), prometazina (antistaminico). Verificare la compatibilità con l’esposizione al sole di ogni farmaco, ma in particolare di preparati a base di ketoprofene e creme contro le punture d’insetto o allergie cutanee a base di prometazina. Caldo e umidità sono dannosi alle strisce per i test diagnostici, comprese quelle per verificare ovulazione o gravidanza.


Cronache

Agosto 2014 NEGRAR. All’ospedale Sacro Cuore Don Calabria verranno prodotti radiofarmaci

Nuovo Ciclotrone contro il cancro Un nuovo alleato. Contro i tumori e non solo. L’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar inaugura, «abbraccia» il Ciclotrone con Radiofarmacia per la produzione di radiofarmaci. Il regalo di compleanno perfetto per festeggiare gli ottant’anni della struttura ospedaliera (1933-2013), un investimento mirato, importante e pensato per il presente e il futuro. Già, perché il costo complessivo della macchina, dell’installazione della Radiofarmacia e dell’intera palazzina è di dodici milioni di euro, sostenuto dal «Sacro Cuore Don Calabria», con un contributo di un milione e 650 mila euro della Fondazione Cariverona. Al taglio del nastro di venerdì 27 giugno erano lì, in prima fila, pure Giancarlo Gorgoni (Resonsabile della Radiofarmacia e del Ciclotrone), Matteo Salgarello (Direttore della Medicina Nucleare), il sindaco di Negrar Roberto Grison, il sindaco di Verona Flavio Tosi e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, a dare il benvenuto alla nuova opera e ad assistere alla benedizione del superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. Il Ciclotrone di Negrar è il più potente acceleratore di particelle in Italia e uno dei più potenti in Europa, che consentirà la produzione di traccianti radiotattivi non

8

NEGRAR / OSPEDALE

Carlo Toninello è il presidente

Carlo Toninello Un momento dell’inaugurazione foto Ennevi

solo per gli esami Pet realizzati nella Medicina Nucleare di Negrar, ma anche per tutte le Medicine Nucleari del Veneto Occidentale. Si tratta, insomma, di radiofarmaci a breve, o a brevissima emitività (la radioattività decade in poche ore), impiegati essenzialmente a scopo diagnostico e prognostico per gli esami Pet della Medicina Nucleare, in campo oncologico, cardiologico e neurologico (per esempio per la diagnosi precoce dell’Alzheimer). «Questa apparecchiatura è importantissima ed è fondamentale sia a livello locale che regionale – ha spiegato Coletto -. Tale sforzo economico è il simbolo dell’investimento oculato, del coraggio e di un’ottima programmazione. Se la sanità del Veneto resiste ed eroga ser-

vizi all’altezza è perché dietro c’è un grande lavoro di squadra». «Per Negrar, l’ospedale Sacro Cuore rappresenta una ricchezza non solo economica, ma anche culturale – ha precisato Grison -. La struttura è davvero immersa nel tessuto sociale e va sostenuta per la sua grande opera quotidiana e per il valore che porta all’intera comunità». La palazzina che ospita il Ciclotrone è una piccola fabbrica di farmaci, appunto, «particolari»: al primo piano, sopra il bunker dove è stata collocata la macchina (pareti spesse due metri), si trova la Radiofarmacia in cui viene prodotto il radiofarmaco. Con l’acquisizione del Ciclotrone, pertanto, l’ospedale di Negrar completa il progetto di cure oncologiche, che comprende già

Oncologia Medica, Chirurgia Oncologica, Anatomia Patologica, Medicina Nucleare e Radioterapia Oncologica. Curiosità: anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha voluto far sentire la propria vicinanza. «Il Sacro Cuore rappresenta uno dei pochi esempi in Italia di assistenza sanitaria globale – recita il messaggio inviato da Roma -. La costante opera di Negrar fa fronte alle malattie e alle difficoltà per donare una migliore qualità di vita. Passione, questa, che si rinnova nella determinazione nel promuovere assistenza, rispettando e recuperando valori passati in cui i progressi della scienza e dell’innovazione tecnologica assumono ruoli rilevanti». Matteo Sambugaro

ARTI PITTORICHE. La Valpolicella si racconta in un concorso L'Associazione “Vivi la Valpolicella” annuncia la VI° edizione del concorso di arti pittoriche con tema fisso la Valpolicella e che prevede alcune novità rispetto le precedenti edizioni, come la mancanza di premi acquisto e la quota di partecipazione ridotta a 10 euro. Al concorso sono ammesse tutte le tecniche pittoriche (olio, acrilico, acquerello, disegno, incisione) e ogni artista potrà presentare una sola opera della misura da cm 30x40 a cm 50x70 (o corrispondente superficie dipinta). La consegna delle opere dovrà essere effettuata nei giorni 19, 20, 21 settembre, dalle ore 9 alle ore 12, presso l'Hotel San Vito (via G.B.Pighi l - San Vito di Negrar). Nello stesso luogo le opere dovranno essere ritirate dopo la premiazione e comunque entro il l 6 ottobre. Le opere saranno esposte, dal 21 settembre al 4 ottobre, sempre presso la hall dell'Hotel S.Vito, dove il 4 ottobre alle ore 17.00 ci sarà la premiazione. Per informazioni: 045.75013333; vivilavalpolicella@gmail.com R.D.N.

L’ospedale Sacro Cuore-Don Calabria-Casa Nogarè-Casa Perez di Negrar ha un nuovo presidente. Fratel Carlo Toninello, religioso dell’Opera Don Calabria, è stato chiamato a sostituire fratel Mario Bonora, che guidava la struttura sanitaria negrarese da 24 anni. La scelta, fisiologico cambiamento dopo tanto tempo, è stata fatta dal Consiglio Generale dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, congregazione fondata da San Giovanni Calabria che gestisce l’ospedale dal 1933. «Vorrei ringraziare fratel Bonora per tutto ciò che ha fatto in questi anni alla guida dell’ospedale – dice padre Miguel Tofful, Superiore generale dell’Opera Don Calabria –. Negli ultimi due decenni fratel Mario, insieme ai suoi più stretti collaboratori, ha guidato la Cittadella della Carità ad un eccezionale sviluppo sia tecnologico sia professionale, senza perdere di vista quell’attenzione umana e spirituale per i malati che da sempre contraddistingue l’ospedale fondato da don Calabria». L’ospedale negrarese rappresenta un punto di riferimento per la sanità del Veneto e in Italia. Con i suoi attuali 1852 collaboratori, con i 26.528 ricoveri all’anno e con 1.173.522 di prestazioni ambulatoriali annue, la struttura veronese è un luogo che ogni giorno accoglie migliaia di persone. Il cambio della presidenza sarà all’insegna della continuità. «I livelli di eccellenza raggiunti costituiscono dei dati di fatto che nei prossimi

anni potranno essere solo ulteriormente sviluppati e questo grazie alla passione e alla professionalità di chi ha guidato l’ospedale in questi ultimi decenni – prosegue padre Tofful –. In tal senso l’avvicendamento alla presidenza è da vedere proprio nell’ottica di permettere all’ospedale di svilupparsi ulteriormente affrontando le sfide che il mondo della sanità ci presenterà nei prossimi anni». Il nuovo presidente, fratel Carlo Toninello, è nato a Vicenza nel 1960 ed è laureato in psicologia clinica a Padova. Religioso dell’Opera Don Calabria dal 1991, negli ultimi dodici anni è stato Segretario generale della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza. A partire dal 2004, inoltre, ha avuto l’incarico di Presidente della Associazione don Calabria: Missioni-SostegnoSanità che cura l’assistenza e lo sviluppo delle attività missionarie dell’Opera Don Calabria, distribuite in dodici Paesi di quattro continenti. «Farò del mio meglio per dare continuità allo splendido lavoro fatto da chi mi ha preceduto – dice fratel Toninello – e insieme a tutti i collaboratori spero davvero di fare in modo che questa realtà continui ad essere un luogo dove le persone hanno la certezza di ricevere le cure migliori possibili, senza dimenticare che la Cittadella della Carità è e rimane uno dei frutti più alti dell’azione di evangelizzazione nata dalla spiritualità di san Giovanni Calabria». Riccardo Reggiani


Cronache

Agosto 2014 CICLISMO. L’atleta di Negrar ha portato a termine la Trans America Bike Race

«Musseu» Murari supera se stesso L'ATTIMO TRANS AM Non ho lasciato cadere la mia anima nell'indifferenza del mondo. Non ho denudato il legame che mi lega così forte a madre natura... Sono entrato dentro di me nel profondo del mio amore nel silenzio dei miei passi... e ho vissuto un meraviglioso attimo immenso. Di quanto viaggino le nuvole Di come le stelle sopra di noi siano in continuo movimento Di giochi di colori che possono esaltare l'anima e creare un attimo infinito Di come l'altruismo colori i volti e gli sguardi in una lacrima d'amore Ora l'anima mia è piena d'amore da donare a chi sa ascoltare

Questi versi, da soli, racchiudono l’intensità della magnifica esperienza vissuta da Giorgio Murari, il ciclista dell’estremo di Negrar. Musseu, questo il suo nome di “combattimento”, ha fatto da poco ritorno dall’America dove ha portato a termine la sua impresa più impegnativa: la Trans America Bike race, la gara più lunga e dura al mondo su strada e senza supporto attraversando gli Stati Uniti da Astoria (lato Pacifico) fino a Yorktown (lato Atlantico). L’avventura ame-

ricana di Musseu è iniziata alle 5 del mattino del 7 giugno ad Astoria in Oregon: il principio di un viaggio terminato gloriosamente a Yorktown in Virginia alle 10.27 del 28 giugno. 7.100 km per 69.000 metri di dislivello percorsi in 21 giorni, 3 ore e 27 minuti, in totale autonomia con 24 kg di bici (che diventavano anche 30 kg a pieno carico di cibo e acqua per una giornata). «In America è tutto “big” – afferma Giorgio Murari -. Ho percorso tratti, ad una quota massima di 3.500 metri, con un vento incredibile che mi portava a pedalare ai tre chilometri orari. Anche la temperatura era “big”: ho pedalato con oltre 40 gradi, senza nessun riparo o ombra…nulla. In certi tratti ho percorso più di 150 km senza trovare anima viva. In quei momenti senti la natura pulsare viva: sei

dentro a lei e devi rispettarla». Ricordi che rimarranno indelebili quelli con cui Giorgio Murari è tornato a Negrar dall’America, fatti di tanta salita, di sensazioni uniche, di notti in cui ha dormito dove capitava, in una chiesa, presso i vigili del fuoco, con gli orsi e qualche volta in motel. «Mangiavo sempre al volo, ai distributori, unica fonte di vita alimentare. Dormivo non più di quattro ore al giorno ogni tanto con 24/36 ore non stop perché era troppo pericoloso fermarsi. Ho viaggiato spesso con 30 kg di bici, 6 litri acqua e cibo necessario per un giorno. Un’impresa avventurosa insomma…ma ora posso dire che il mio sogno si è avverato!. Ora sono felice e…chissà che da questa grande avventura non nasca un libro».

9

QUINZANO. La festa di San Rocco inizia il 12 agosto Raggiunge quota 535 la festa di San Rocco a Quinzano. L’edizione 2014 si preannuncia un successo, all’insegna della tradizione. I festeggiamenti, organizzati dal locale Comitato San Rocco della parrocchia di Quinzano in collaborazione con la II Circoscrizione, avranno inizio martedì 12 agosto quando musica, colore e tanta allegria animeranno la piazza del paese. Mercoledì 13 agosto la festa proseguirà, per poi intrattenere gli spettatori anche nelle serate del 14, 15, 16 e 17 agosto.


Cronache

Agosto 2014 L’INIZIATIVA. “Amici del Togo ONLUS” ha creato il “Villaggio della Gioia”

Una famiglia felice I bimbi sorridono L’Associazione veronese “Amici del Togo ONLUS”, che da oltre dieci anni realizza progetti di solidarietà nel piccolo Paese africano, ha incontrato e fatto suo il sogno di Suor Elisabetta Scaglioni, missionaria originaria di Redondesco (Mantova): creare il “Villaggio della Gioia”, una grande famiglia, dove bambini orfani o abbandonati possano crescere sereni. Tutto ha inizio nell’autunno 2009, quando Suor Elisabetta confida il suo desiderio agli “Amici del Togo”. L’Associazione, fondata nel 2002 dopo un’esperienza vissuta in Togo da una coppia di coniugi veronesi, condivide da subito questo progetto. L’obiettivo è affidare ad alcune donne africane neonati e bambini senza famiglia. I volontari dell’Associazione dopo varie raccolte fondi e grazie alla generosità di tante aziende e privati veronesi, riescono ad acquistare nella città di Atakpamé un terreno, su cui cominciano a costruire alcuni edifici dove accogliere questa nuova famiglia. Con il tempo il progetto cresce e aumenta anche il numero dei

bambini che necessitano di aiuto, per cui vengono acquistati anche altri terreni limitrofi. Particolarmente prezioso si rivela l’aiuto della Fondazione San Zeno di Verona, che tuttora sta contribuendo alla costruzione del “Villaggio”. Oggi il “Villaggio della Gioia” ospita 54 bambini; tutti i bambini sono seguiti dalle “mamme” africane e da Suor Elisabetta. I più grandi vengono accompagnati a scuola con un pulmino donato dall’U.M.M.I di Negrar. C’è chi si occupa del pranzo e delle pulizie quotidiane; alcune infermiere eseguono i con-

trolli e le cure necessarie; diversi volontari si alternano nell’aiuto a questa piccola comunità…ma il lavoro da fare è ancora molto, ci sono tante idee da realizzare (un refettorio, una biblioteca, una sala incontri, un magazzino nuovo). Inoltre il “Villaggio” ha bisogno di continuo sostegno economico: per ognuno di questi bambini si spendono in media 1000 € all’anno. Le spese principali sono quelle sanitarie. Ci sono poi le spese alimentari e quelle igieniche. Infine la ONLUS veronese ha voluto assegnare uno stipendio a tutto il personale (sono 31 i collaboratori ad occupar-

si del villaggio). Nonostante le difficoltà, Suor Elisabetta e gli “Amici del Togo” continuano a credere fortemente in questo progetto e sperano in nuovi volontari e aiuti generosi. Chi volesse sostenere questa iniziativa, può contribuire tramite versamento su conto corrente postale n. 37320421, oppure con bonifico bancario intestato all’Associazione (codice IBAN IT 32 V 05018 12101 000000107147) specificando nella causale “Villaggio della Gioia”. Per saperne di più: www.amicideltogo.it, oppure su Facebook: Associazione Amici del Togo ONLUS.

10

APPUNTAMENTO / 7 SETTEMBRE

I “Chesini” si ritrovano

E’ attesa per il settimo ritrovo dei discendenti di tutto il mondo delle famiglie Chesini in programma domenica 7 settembre presso il Montresor Hotel Tower di Bussolengo, dove alle ore 12.00 è prevista una grande festa in ricordo degli antenati che hanno dato origine a questa stirpe planetaria, i Chesini…Ma non è finita qui: ai discendenti che ne hanno fatto e che ne faranno richiesta è stato consegnato il libro “di famiglia” che raccoglie la storia dei Chesini. Una storia di 17 generazioni, a partire dal capostipite nato nella metà del 1500. Un libro frutto di una ricerca genealogica condotta da Iole Tavella, per soddisfare la richiesta della suocera, Domenica Chesini, nata a Manune nel 1925 e ancora piena di vita. «E’ stata lei a spingermi a riunire i discendenti tutti in un libro "La Storia della Famiglia Chesini", una raccolta di 800 pagine corredata di fotografie che nel 2012 ho dovuto mettere in ristampa per i Chesini dell'oltreoceano – afferma l’autrice de libro -. Dal 2003, data di inizio della mia ricerca terminata nel 2009, sono in contatto con i discendenti Chesini di tutto il mondo: Francia, Svizzera, Spagna, California, Brasile, Argentina, Australia…ed è una grande soddisfazione sapere che loro non hanno dimenticato le loro origini veronesi di Manune di Fumane». Per adesioni al pranzo: 347.2378486 – 339.1927940


Cronache

Agosto 2014 MOLINA. Migliaia di visitatori hanno partecipato con allegria al consueto evento

11

VALPOLICELLA BENACO BANCA

Festa delle Cascate Bonus e fondi per famiglie Sapori e tradizione Si è rivelata un trionfo di sapori e colori, tradizione e divertimento la Festa delle Cascate 2014, che ha visto migliaia di visitatori invadere di allegria Molina nell’intensa giornata di domenica 20 luglio. La 43° edizione dell’evento, organizzata dalla Pro loco di Molina, ha saputo animare la piazza, le vie e le corti del paese con la consueta allegria, caratterizzata da proposte musicali e di animazione per bambini e famiglie, cucina tradizionale e genuina a cui si è affiancata la possibilità di acquistare prodotti della gastronomia e dell'artigianato locale…E, mentre le cucine scaldavano i motori, pronte per fare il “tutto esaurito”, il Molin del Lorenzo in tarda mattinata si apprestava ad ospitare la presentazione del progetto “I 18 molini di Molina”, realizzato da Francesco

Lanza con il contributo di Pro loco Molina, Comune di Fumane, Consorzio Bim Adige, Unpli. Si tratta di una pubblicazione, in lingua italiana e inglese, che vede protagonista la tradizione molitoria del paese, che per secoli ha garantito al borgo di Molina una relativa supremazia industriale sul territorio circostante. «Era dovoroso quindi – afferma Leonardo Ceradini – presidente della pro loco di Moli-

na – allestire una mostra che certificasse la presenza di questo “distretto molitorio” e supportarla con una brochure corredata da foto e commenti, lavoro fatto dai ragazzi del servizio civile presso la pro loco di Molinae resa possibile grazie al contributo del BIMA». Ed è stato proprio per valorizzare la storia molitoria di Molina che anche durante la Festa delle Cascate si è voluto puntare sulla tradizione: i

visitatori hanno potuto gustare, oltre agli gnocchi di malga preparati dal gruppo Antica Terra Gentile di Gorgusello, anche la polenta macinata a pietra e, nel pomeriggio, hanno potuto visitare la Malga turnaria e il Molin de Lorenzo. La giornata, per la quale la Pro loco di Breonio ha messo a disposizione del materiale, è poi proseguita all’insegna della musica con il gruppo “Ricerca Danze popolari di Verona” che, accompagnati dai suonatori del gruppo Tremalnaik, ha allietato la serata chiudendo una giornata davvero speciale... Ma i festeggiamenti per Molina non si fermano qui: nell’intera giornata di domenica 24 agosto si replicherà con la festa della Solidarietà e il Mercato del miele nuovo. Per informazioni: www.prolocomolina.it; prolocomolina@gmail.com.

Nell'ambito delle iniziative "anti crisi" rivolte alle famiglie, Valpolicella Benaco Banca ha costituito un “Bonus Famiglie per i nuovi nati” che permette l'erogazione di finanziamenti a favore delle coppie con neonati o figli adottati. Il finanziamento, finalizzato ad aiutare le famiglie nel momento in cui affrontano le più comuni spese legate alla nascita e all'assistenza di un figlio, potrà essere concesso per un ammontare non superiore a 5.000 euro, da restituire entro cinque anni. Queste agevolazioni creditizie sostituiscono quelle adottate dalla Banca due anni fa con l’adesione al protocollo d’intesa sottoscritto dall’ Abi con il Dipartimento per le politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sospeso poi a fine 2013. «Il Fondo Nuovi Nati – ha detto il Presiden-

te Gianmaria Tommasi – era uno strumento utile e necessario alle famiglie, ma è stato soppresso. Per questo la nostra Banca si è impegnata a continuare le agevolazioni previste anche senza le garanzie del fondo governativo». «Valpolicella Benaco Banca – ha aggiunto il Vicepresidente Franco Ferrarini – si impegna costantemente ad attivare iniziative dalla forte valenza sociale, per dare risposte serie ai problemi ed ai bisogni della nostra comunità. Questa nostra iniziativa è un ulteriore passo verso questo obiettivo ed è la dimostrazione che il sostegno alle famiglie e alle loro esigenze, è una nostra priorità. I consulenti della Banca sono a disposizione per ulteriori informazioni sull’iniziativa e sulle modalità di richiesta dei finanziamenti».

SANT’AMBROGIO. Dall’esordio dell’Italia alla Germania campione. Mundial Village colora Piazzetta Corte Ronchi Si è vestita dei colori del mondiale Piazzetta Corte Ronchi a Sant'Ambrogio di Valpolicella dal 12 giugno al 13 luglio scorsi. Protagonista di Mundial Village organizzato dal cafè La Corte è stato proprio Brasil 2014, andato in onda sull’enorme maxischermo installato nella Piazzetta permettendo la visione all'aperto di tutte le principali partite dei Mondiali 2014. Mundial Village è stato inaugurato mercoledì 12 giugno ad un'ora dal calcio d’inizio del primo attesissimo match Brasile – Croazia…Da quel momento anche la Valpolicella ha avuto la possibilità di riversarsi in piazza per seguire i mondiali di calcio…usufruendo dei servizi di ristoro offerti dal gruppo La Corte: da La Corte cafè alla gelateria Pallocchio fino alla pizzeria Femofondo. Mundial Village, che ha goduto del sostegno di numerosi sponsor della Valpolicella, si è rivelato un grande successo. Nonostante il meteo “sfortunato” la manifestazione ha registrato un grande riscontro da parte degli spettatori, sempre presenti, anche sotto la pioggia…Certo, l’uscita dell’Italia dal mondiale ha spento un pò l’entusiasmo, ma la festa è continuata! Molte le nazionalità – in particolare quella bosniaca - che si sono date appuntamento in Piazzetta Corte Ronchi in un girotondo di colori e di folclore. «Visi truccati con i colori delle rispettive nazionali, un grande tifo e tanta condivisione si sono intrecciati durante questo Mundial Village – affermano con soddisfazione gli organizzatori –. Il tutto all’insegna della sportività: basti pensare che anche durante l’incontro Brasile – Germania tedeschi e brasiliani hanno festeggiato insieme. L’emblema, questo, di una manifestazione sana, da cui è emerso il vero spirito sportivo».


ARBIZZANO VILLA ALBERTINI 38a FESTA DELLA COMUNITÀ 5-6-7 SETTEMBRE 2014


E’ giunta alla sua 38° edizione la festa della Comunità di Arbizzano. A partire da venerdì 5 settembre l’intera parrocchia sarà quindi in festa a villa Albertini, in un programma che proseguirà nella giornata di sabato 6 con buona musica e buona cucina. I festeggiamenti culmineranno nella giornata di domenica 7 settembre quando alla S.Messa seguiranno l’aperitivo e il pranzo per la comunità, proseguendo con giochi per tutti e con una serata musicale…Ma a farla da padroni durante l’intera durata della manifestazione saranno gli gnocchi fatti in “piassa”, una tradizione della Festa della Comunità che cominciò circa 30 anni fa. «Durante i primi anni della festa – raccontava Luciana qualche anno fa - molto gradite erano le trippe. Poi abbiamo notato che in un'altra festa del nostro paese si facevano gli gnocchi a mano: ci siamo informati su come si potevano preparare in anticipo, conservandone una scorta. Andai da una persona speciale del nostro paese, la Mirella, che mi svelò la metodologia di preparazione e fu così che cominciammo a fare gli gnocchi in “piassa”. All’inizio si partì con mezzo quintale di patate, farina e uova, poi con gli anni le quantità sono aumentate, fino ad arrivare anche a 8 quintali di patate, 2 quintali di farina e 250 uova». E anche nel 2014 questa magia si ripeterà ancora una volta, affiancata dai consueti piatti proposti dagli instancabili stand enogastronomici e dal divertimento assicurato dall’impegno di una cinquantina di volontari che ogni anno si prodigano per la buona riuscita della Festa della Comunità


Cronache

Agosto 2014 PARONA. Luglio speciale per oltre 200 bambini: giochi e allegria in parrocchia

14

PARONA

«Piccoli» Gulliver Piazza della Vittoria Lettera di denuncia animano il Grest E’ stato un mese all’insegna delle avventure di Gulliver quello di luglio per i numerosi bambini che hanno preso parte al Grest 2014 di Parona. Un’avventura immancabile, questa, che più di 200 ragazzi suddivisi in squadre, hanno vissuto con trepidazione per guadagnare con impegno e lealtà la vetta dell’ipotetica classifica finale a punti. Un viaggio, quello del Grest 2014, che ogni mattina presso l’oratorio parrocchiale aveva inizio con le riflessioni mattutine di don Mario, parroco di Parona, che, dopo il suo “suggerimento giornaliero” dava il via a giochi e colori con il momento delle botteghe, il tempo in cui bambini e bambine, ascoltando i consigli delle pazienti signore che li aiutavano, hanno realizzato ogni giorno meravigliosi oggetti. Tutti i

partecipanti si suddividevano poi nelle varie squadre, dando vita al momento dei giochi, durante il quale ancora una volta veniva chiesto ai bambini di tenere fede alla promessa fatta durante le riflessioni mattutine: impegnarsi a mantenere un com-

portamento adatto e a passare il proprio tempo in armonia con gli altri. Anche i 70 animatori durante la giornata hanno avuto un ruolo fondamentale: dare il buon esempio…«Perché un buon GREST non è quello in cui i bambini escono dai can-

celli dicendo ai genitori "mi sono divertito", ma è quello in cui, uscendo dai grandi cancelli, rivelano ai genitori "sto imparando a essere grande"» - scrivevano poco prima dell’inizio del Grest gli animatori che, con efficienza, bravura e tanta energia, hanno guidato gli iscritti al Grest durante l’intero arco di un luglio magico per l’oratorio parrocchiale di Parona. Ed è proprio questo lo spirito che è emerso durante il gran finale del Grest 2014 di Parona, nella serata di venerdì 25 luglio, quando si sono alternati sul palco i bambini e i loro animatori ripercorrendo quanto vissuto durante il mese di luglio. Tutti hanno sfoggiato le proprie doti di ballerini e cantanti esibendosi in uno spettacolo davvero speciale, contraddistinto anche da un’esibizione di ginnastica artistica e un assolo di una delle animatrici. Gli interventi di don Mario e del presidente del gruppo Fidas Parona - sponsor del Grest - hanno coronato la splendida esperienza 2014 …«Sotto gli occhi – concludono gli animatori - di genitori, amici e anche delle “mamme del grest”, encomiabili per impegno e dedizione, vere regine delle botteghe e in cucina, che accanto a numerosi volontari hanno completato la meravigliosa macchina messa in moto ogni anno dalla nostra parrocchia: il Grest».

PARONA. Il colonnello Menoni spegne 100 candeline a Villa Monga I figli del colonnello Angelo Menoni hanno voluto festeggiare nel migliore dei modi, il centesimo compleanno (1914- 2014) del padre, invitando a una cerimonia tanti suoi amici ed estimatori. L'incontro è avvenuto a Villa Monga alla presenza dei suoi familiari e dei parenti e di una cinquantina di persone tra cui il parroco don Mario e alcune importanti personalità politiche, tutte a porgere felicitazioni, complimenti e auguri al festeggiato. Componente di una stimata famiglia del luogo (il padre e una sua sorelle erano funzionari comunali e il fratello di professione notaio), il nostro Angelo intraprese invece una lunga carriera militare durante la quale soffrì tre anni (1942-1945) di prigionia in Africa, si guadagnò varie medaglie al valor militare e raggiunse il grado di colonnello. Felicitazioni, complimenti e auguri da queste pagine. R.D.N.

NOTIZIE IN BREVE CENTRO DI INCONTRO E AGGREGAZIONE. Continuano anche nel mese di agosto le attività del Centro di Incontro e Aggregazione per anziani di Parona, con sede in Largo Stazione Vecchia. Il Centro, gestito dall’associazione Auser, è dedicato, gratuitamente, a tutti i residenti nella II Circoscrizione, preferibilmente oltre i 55 anni d’età, ai quali vengono proposti interventi ricreativi, culturali, formativi e valorizzazione delle tradizioni locali, attività motorie (camminate, shiatzu). Nel mese di agosto il Centro sarà aperto il mercoledì dalle 9 alle 12 e il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 15.00 alle 18.00. BANCA DEL TEMPO "ORA PER ORA". Prende il nome di “Ora per ora” la banca del tempo presente sul territorio della II Circoscrizione. Gestisce il proprio servizio presso il Centro d'Incontro di Parona e presso la sede della Circoscrizione. “Ora per ora” rappresenta il luogo dove desideri e disponibilità dei soci si incontrano per offrire la possibilità a chi ha bisogno di tempo di prenderlo in prestito da chi ha tempo libero, nell'ambito di una positiva esperienza di condivisione e valorizzazione delle proprie capacità e dei propri saperi. Il tempo è quindi l'unità di misura che sostituisce il denaro, in un'ottica di scambi solidali tra persone. La Banca del tempo della II Circoscrizione è operativa presso la Sala C Via Valpolicella 19 il martedì mattina previo appuntamento (tel. 346.7260369) e nella Sala riunioni al secondo piano sede Circoscrizione in Piazza Righetti 1 il 3° martedì del mese dalle ore 10.00 alle ore 12.00

Torna alla ribalta l’argomento legato alla pavimentazione antistante il monumento ai Caduti della Grande Guerra a Parona. Una lettera denuncia ancora una volta lo stato di abbandono di piazza della Vittoria. A rispondere sono Filippo Grignolini, presidente della II Circoscrizione, e il consigliere Enrico Guardini. LA LETTERA Dopo ripetute istanze presso gli addetti comunali, al fine di provvedere alla sistemazione del disastrato pavimento antistante il monumento ai caduti della Grande Guerra, in Parona, si è provveduto in questi giorni ad un intervento che, come si direbbe in buon veronese, risulta "peso el tacon del buso". Si è inteso risolvere il problema mettendo un impasto di calce là dove le tessere di palladiana erano mancanti, creando così pericolosi dossi, sicuri ostacoli a danno dei passanti. Ci si augura, appellandosi perciò al buon senso, che si provveda in modo maggiormente consono e definitivo per il decoro del luogo e la sicurezza di chi vi transita. B.C.

LA RISPOSTA DELLE AUTORITÀ «Abbiamo allertato da tempo l'amministrazione centrale circa il problema della pavimentazione di Piazza della Vittoria, come segnalato dai cittadini e dagli stessi consiglieri – affermano il presidente della II Circoscrizione, Filippo Grigolini, e il consigliere Enrico Guardini -. Gli stessi consiglieri hanno chiesto a più riprese interventi per la manutenzione del verde nei giardini annessi. L'impegno di spesa è però cospicuo e ci si concentra sul reperimento di fondi per l'intervento. Sulla frazione di Parona è costante l'azione della Circoscrizione: sono stati asfaltati da poco alcuni tratti di marciapiede e iniziato in questi giorni sulla spinta della Circoscrizione stessa il rifacimento dei ponticelli su Progno Novare in Viale Brennero. Altri ancora saranno gli interventi dell'amministrazione sulla frazione per la quale vi è particolare riguardo».


Cronache

Agosto 2014 NEGRAR. A distanza dal caso di contaminazione del 2013, si torna sull’argomento

Acqua controllata e in caso di sos... Servizi di

Silvia Accordini Si torna a parlare di acqua a Negrar a distanza di un anno dal caso di contaminazione in località Terminon ad Arbizzano che aveva allarmato l’intera cittadinanza nel luglio 2013. «Coerentemente con l’impegno assunto dall’attuale amministrazione di garantire un’azione sempre trasparente e chiara, desidero portare tutti i cittadini a conoscenza dell’attuale situazione del servizio di erogazione di acqua a uso potabile e delle azioni amministrative e tecniche decise per risolvere eventuali criticità, evitando in tutti i casi allarmismi inutili e paure ingiustificate» – afferma il sindaco Roberto Grison, precisando che la situazione attuale è completamente sotto controllo e che le azioni programmate per eventuali emergenze sono dovute più a motivi legali, che a reali problemi di tipo sanitario. A seguito dell’episodio del luglio 2013 scorso la Società Acque Veronesi ha provveduto a installare dei filtri a carbonio attivo che garantiscono la potabilità in sicurezza dell’acqua erogata, e a integrare l’apporto di acqua mediante pozzi che si trovano più a sud, nel territorio di Parona. Il Comune di Negrar, insieme alle altre strutture competenti, ha attivato una serie di ricerche preordinate all’individuazione della causa della contaminazione e ha attivato un monitoraggio continuo dei dati provenienti da ARPAV e Acque Veronesi. «Fino a questo momento, nonostante un lavoro costante e coordinato fra vari professionisti, la causa dell’inquinamento non è stata individuata – aggiunge ancora il Sindaco -. Le ricerche naturalmente continuano, con la certezza che entro i tempi tecnici necessari arriveranno a produrre i risultati attesi. In questa fase i dati si mantengono decisamente entro la soglia stabilita dal legislatore»…Ma l’amministrazione è anche pronta a far fronte ad un’eventuale situazione di emergenza ed ha già un piano nel caso in cui i valori dovessero superare la soglia di legge come avvenuto lo scorso luglio 2013 (ricordando che in ogni caso la tipologia della contaminazione e i valori non sono tali da provocare danni e/o emergenze sanitarie). «Oltre all’operatività interna seguita da ogni singola struttura comunale per

assicurare con la massima urgenza la gestione di tutte le criticità connesse alla situazione – afferma il consigliere Maddalena Maistri - è prevista una costante informazione ai cittadini, mediante ordinanza del Sindaco, avvisi vocali tramite altoparlanti, segnalazione sul portale del comune, segnalazione sui due cartelli luminosi, comunicazioni a mezzo manifesti e a mezzo stampa. In caso di emergenza infine saranno messe in atto le azioni per garantire l’approvvigionamento dell’acqua potabile, l’eventuale emergenza è destinata a rientrare tempestivamente mediante chiusura del pozzo interessato da parte del gestore “Acque Veronesi” e l’approvvigionamento idrico, necessario al territorio comunale, totalmente mediante altri pozzi collegati alla rete».

Maddalena Maistri

Fausto Rossignoli

15

«Massima trasparenza, massima serietà nella ricerca delle cause e massima efficienza nella gestione di eventuali criticità: queste le nostre parole d’ordine – afferma il vicesindaco Fausto Rossignoli -. I cittadini debbono sapere come stanno le cose, senza approssimazione e versioni di comodo, debbono sapere come si sta muovendo l'amministrazione e conoscere in tempo reale i dati delle autorità di monitoraggio (ASL e ARPAV), debbono sapere quali sono le zone interessate e quali no da una eventuale emergenza, debbono sapere come Acque Veronesi gestisce e rinnova i filtri installati. Fino ad ora le cause della contaminazione dell'anno scorso non sono state individuate, ma i filtri a carbonio attivo installati consentono l’immissione nelle condotte negraresi di acqua del tutto potabile. Peraltro la stragrande maggioranza dell'acqua immessa nel sistema idrico negrarese dall'anno scorso non proviene dal Terminon, ma dalle condotte della città, e in caso di emergenza la società di gestione può escludere del tutto l'apporto del pozzo del Terminon. Le ricerche sulle cause della contaminazione proseguiranno senza sosta, anche con modalità. Il Comune – precisa infine il vicesindaco e assessore ad Ecologia e Ambiente – si è dotato di un nuovo Piano di emergenza, nel quale, in caso di nuova (in questo momento imprevedibile) emergenza sarà chiaro da subito chi deve fare cosa e in pochissimo tempo la criticità è destinata ad essere gestita».

ARBIZZANO. Il gruppo Caritas riceve lo «sfratto»: l’appello per trovare una nuova casa E’ un appello accorato quello che arriva dal gruppo Caritas di Arbizzano. Qualche settimana fa ai volontari del sodalizio parrocchiale è stata recapitata una lettera attraverso la quale sono stati invitati a lasciare, entro il 20 settembre, il magazzino in cui da circa otto anni vengono stoccati i beni raccolti, all’interno della struttura ex Padri Monfortani. Questo "sfratto" dal magazzino, vitale per il gruppo Caritas, ha creato allarme tra i volontari, preoccupati per il futuro. «All’interno della struttura in cui raccogliamo e smistiamo tutto ciò che le persone ci portano sono immagazzinati innumerevoli oggetti: dall’abbigliamento alla mobilia, dagli oggetti per l’infanzia a molto altro ancora – afferma Marisa del gruppo Caritas -: ora siamo consapevoli che non potremmo mai trovare uno spazio grande a sufficienza per poter contenere tutto, ma abbiamo estremo bisogno di una sede. Ringraziamo di cuore per la generosità la ditta proprietaria del complesso ex Padri Monfortani che durante questi otto anni ci ha ospitati a titolo completamente gratuito: per noi gli spazi che ci erano stati messi a disposizione sono stati preziosi. Ci rendiamo conto quindi delle esigenze dell’impresa, alla quale abbiamo chiesto di poter pazientare qualche mese in più per poter organizzarci al meglio». Il gruppo Caritas di Arbizzano – che ha la sua sede di fronte alla chiesa di Arbizzano - è attivo da molti anni nell’ambito del volontariato, aiutando numerose famiglie straniere e non solo. «Molte sono le persone che, nel momento del bisogno, si rivolgono a noi per avere un sostegno – aggiunge Marisa - e altrettanti sono coloro che, provenienti dall’intera Valpolicella, con generosità e altruismo ci forniscono materiale e oggetti di vario genere da poter destinare a chi ne ha più bisogno. Negli anni il nostro magazzino è diventato enorme. E’ diventato una vera e propria opportunità per chi si trova in difficoltà e non ci sembra giusto e nemmeno umano chiuderlo». Da qui l’appello lanciato a chiunque potesse essere in grado di fornire un luogo adeguato alle esigenze del gruppo Caritas. «Per il momento abbiamo “bloccato” la raccolta, in attesa che arrivi qualche buona notizia – conclude Marisa -. Vorremmo quindi interessare del problema tutti, invitando ognuno a segnalare alla Caritas o in Parrocchia eventuali disponibilità di spazi coperti, propri o di conoscenti, da poter utilizzare come magazzino». Per eventuali contatti: Marisa cell 346.0512528 Parrocchia di Arbizzano 045.7513027


Cronache

Agosto 2014 NEGRAR. Parola al sindaco Roberto Grison per il punto della situazione

Bilancio 2014 ok «Spese contenute» E’ stato approvato nell’ambito del Consiglio comunale del 30 luglio scorso il bilancio di previsione 2014 di Negrar. Il documento, la cui approvazione arriva a distanza di pochi giorni da quella del bilancio consuntivo 2013, è frutto di precise valutazioni da parte della nuova amministrazione in carica, ma anche di impegni già assunti in precedenza (considerato che la delibera arriva alla fine di luglio, quindi ad anno inoltrato). Quest’ultima infatti ha subito dovuto fare i conti con una notizia inaspettata e improvvisa ricevuta dal Ministero che, in data 24 giugno 2014 ha tolto ben 317.000 euro dal Fondo di Solidarietà Comunale (trasferimenti dello Stato). Un dato, questo, che ha ridimensionato l’avanzo di amministrazione 2013, pari ora a 1.066.425,00 euro, 510.000 dei quali saranno utilizzati per i campi sportivi di Negrar, mentre

Roberto Grison

556.425 saranno destinati successivamente (anche se i revisori dei conti stessi hanno consigliato l’amministrazione di utilizzarli per abbattere i mutui del Comune). «Per quanto concerne le spese – afferma Roberto Grison, sindaco di Negrar, nell’analizzare nel dettaglio il bilancio

– si è cercato di contenerle il più possibile, adattando marginalmente l’impianto: essendo già a luglio abbiamo dovuto lavorare a carte già distribuite da chi ci ha preceduti. In materia di entrate invece un ruolo importante è stato rivestito dal Fondo di Solidarietà comunale che viene continuamente modificato dal Ministero: è stata fatta pertanto una stima prudenziale degli effetti derivanti dall’ulteriore taglio delle risorse correnti provenienti dallo Stato: l’importo inserito nel bilancio di previsione 2014 è pari a 769.643 euro. Stabilita questa cifra abbiamo iniziato a lavorare sulle aliquote da applicare – continua Grison con una nota di rammarico -. Era nostra intenzione ridurre l’addizionale IRPEF, ma ci siamo resi conto che non sarebbe stato possibile, tanto che l’aliquota è rimasta invariata rispetto allo scorso anno assestandosi

ancora allo 0,8 per mille, per un ‘entrata stimata per il Comune pari a 1.857.465 euro. Ciò che invece siamo riusciti a diminuire è stata l’IMU relativamente alla prima casa: mentre l’IMU prima casa nel 2012 era del 6 per mille (con una spesa mediamente calcolata in 230,00 euro), nel 2014 sarà del 2 per mille (con una spesa media pari a 160,00 euro). Il 10,6 per mille sulla seconda casa è rimasto invece invariato, mentre tutti gli usi gratuiti fino al secondo grado di parentela hanno visto una diminuzione dal 7,6 al 6,6 per mille. Le entrate previste quindi per l’IMU ammontano a 3.384.644 euro e per la TASI a 938.468 euro. Una dato importante deriva infine dall’ICI pregressa – conclude il primo cittadino -: nel 2014 è stata prevista un’entrata straordinaria di 390.000 euro a fronte di un’attività di recupero dell’evasione sia per fabbricati sia per aree edificabili».

SANT’ANNA D’ALFAEDO. Un vero e proprio viaggio nel continente africano Tre settimane di Grest all’insegna del divertimento e della cultura Un trionfo di colori all’insegna del continente africano. Questo è stato il Grest 2014 di Sant’Anna d’Alfaedo che ha registrato ben 132 bambini iscritti (dalla prima elementare alla seconda media) guidati da 52 animatori coadiuvati da 16 aiuto – animatori. “Zawadi, il sentiero del fuoco” è stato il tema che ha accompagnato i ragazzi nell’arco di tre intense settimane di grest, durante il quale non sono mancate le uscite a Molina con il Cammina Cammina, al MUVEC (Museo Veneto delle Campane) in provincia di Vicenza e alle Terme di Giunone a Caldiero. Il grest di Sant’Anna si è rivelato quest’anno un viaggio nel continente africano: le sei squadre - i rossi (le Sfingi Rosse), i gialli (i Gialleoni), i verdi (i Babuini), gli arancioni (L'apparenza in-Ghana), gli azzurri (le Tigri Azzurre) e i blu (i Puffi Africani) – erano contraddistinte dalla bandiera di uno Stato africano: i rossi la bandiera dell'Egitto, i gialli quella dell'Algeria, i verdi quella della Costa d'Avorio, gli arancioni quella del Ghana, gli azzurri quella del Sudafrica e i blu quella del Camerun. Filo conduttore del grest è stata una storia particolare: il villaggio di Karibu sta festeggiando l’inizio dell’estate, quando i guerrieri di Kuchoma rubano la Pietra Sacra che consente di rinnovare il fuoco; anche Kuro, il Custode del Fuoco, è scomparso. Thoro, lo sciamano, indica che l’unico in grado di recuperare la Pietra e liberare Kuro è il piccolo Babù, un bambino un po' pasticcione che attraverserà la magnifica e insidiosa natura africana con due amici incontrando molti animali, alcuni dei quali sanno donare consigli giusti, altri che invece si rivelano nemici spietati…«Un viaggio – afferma don Luca Freoni, parroco di Sant’Anna che ha seguito i ragazzi durante il grest - che ci ha portato a scoprire l'importanza dell'accoglienza, dell'amicizia, del coraggio, della ricerca». Giochi, bans, musica, allegria si sono alternati a momenti di preghiera e di riflessione, completati da una piacevole visita agli ospiti della casa di riposo di Sant’Anna e dai meravigliosi “prodotti” che ognuna delle botteghe del grest ha saputo proporre, dalla cucina al ballo, dal calcetto ai fiori secchi , dal decoupage alle lanterne, dal mostro mangiacarta al vasetto fino agli aquiloni, agli orologi, ai braccialetti e al prezioso giornalino.

16

SANT’ANNA / IL PROGETTO

“Città amiche dei bambini”

Un grande progetto internazionale promosso dall'UNICEF sta coinvolgendo i Comuni della provincia di Verona. L'iniziativa prende il nome di "Città amiche dei bambini" e pone come traguardo la rivalutazione del ruolo dei minori all'interno della vita pubblica delle amministrazioni e un loro maggiore coinvolgimento nella stessa. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta sabato 5 luglio a Sant’Anna d’Alfaedo presso l'azienda "Bosco Allegro". 25 i nuovi Sindaci che hanno preso parte all’evento: Verona, Bosco Chiesanuova, Brentino Belluno, Castelnuovo del Garda, Cerea, Concamarise, Costermano, Fumane, Marano di Valpolicella, Montecchia di Crosara, Negrar, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli Veronese, Roveredo di Guà, San Zeno di Montagna, Sanguinetto, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Sant'Anna d'Alfaedo, Selva di Progno, Sommacampagna, Terrazzo, Torri del Benaco, Valeggio sul Mincio, Velo Veronese. Lo scorso 5 luglio la presidente del comitato provinciale di Verona per l’UNICEF, Adele Bertoldi, ha aperto il tavolo sottolineando l’importanza della Convenzione sui diritti dell’In-

fanzia e dell’Adolescenza all’interno delle zone urbane quale punto di riferimento per gli Amministratori al fine di garantire ad ogni minore la possibilità di crescere in un ambiente a sua misura. Da qui la volontà condivisa con i Presidenti delle Conferenze dei Sindaci di individuare quegli strumenti utili alle istituzioni per conoscere nel dettaglio la vita e la crescita dei minori. Grazie al contributo offerto dal Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona è stato possibile presentare un’indagine approfondita che potrà essere portata avanti in autonomia dalle singole amministrazioni creando una rete all’interno del territorio. I dati raccolti da ogni Comune potranno ogni anno, il 20 novembre, essere resi pubblici ai cittadini e, soprattutto, saranno uno strumento utile che gli amministratori potranno utilizzare per verificare e migliorare i servizi dedicati all’infanzia. L’interesse del progetto ha già ottenuto il supporto del Provveditorato agli sudi di Verona e del comitato provinciale di Treviso per l’UNICEF che riproporrà l’indagine ai comuni della provincia omonima.

IN ARENA. Gli over 60 di Negrar in gradinata per Madama Butterfly Destinazione Arena di Verona il 27 agosto prossimo per un gruppo di ultrasessantenni di Negrar che avranno la possibilità di assistere allo spettacolo Madama Butterfly. Anche quest’anno infatti, grazie a un accordo tra la Provincia di Verona e la Fondazione Arena di Verona, che ogni anno mette a disposizione dei Comuni un certo numero di biglietti a prezzo speciale per il Festival lirico areniano, in gradinata non numerata. L’iniziativa, riservata ai cittadini ultrasessantenni residenti a Negrar, viene curata dal settore Servizi sociali del Comune che attende iscrizioni fino al 22 agosto presso lo Sportello del Cittadino. Per informazioni: 045.6011663; servizisocaili@comunenegrar.it


Cronache

Agosto 2014 INDONESIA. P. Luigi Galvani impegnato in una nuova missione di solidarietà

17

MARANO / L’INIZIATIVA

Centro giovanile «Campo Lavoro» aiuta i giovani all’Isola di Flores Servizi di

Silvia Accordini “Per certe amicizie, quelle vere, la distanza non rappresenta un ostacolo”. Con questa frase qualche anno fa su queste pagine avevamo parlato dell’amico Padre Luigi Galvani, missionario Camilliano a cui da molti anni L’Altro Giornale offre il suo appoggio nel suo impegno prima nelle Filippine ed ora in Indonesia. Una vita, quella di Padre Luigi, originario di Valgatara, dedicata agli altri, trascorsa trasformando i sogni in progetti, grazie ad una buona dose di energia e di ottimismo...sempre con il sorriso sulle labbra. Quello stesso sorriso con cui Padre Luigi ci presenta un nuovo progetto, che prende il nome di “Centro giovanile e sociale San Camillo” e che sta iniziando a muovere i primi passi sull’Isola indonesiana di Flores, abitata da contadini e pescatori. «L’isola di Flores – racconta Padre Luigi Galvani - è quella che, in una nazione prevalentemente musulmana (solo il 4% della popolazione professa la religione cattolica), conta più cattolici. Proprio per questo motivo noi camilliano siamo particolarmente legati all’isola di Flores, che, con il suo alto numero di scuole cattoliche, rappresenta per noi un terreno fertile per le promesse vocazionali…Ma nel preparare nuovi “operai” per la vigna del Signore – aggiunge padre Luigi – ci dedichiamo

Padre Luigi Galvani

anche ad aiutare la popolazione. A Maumere, la città di circa 80.000 abitanti in cui operiamo, arrivano giovani dai vari villaggi dell’isola che si recano qui per studiare. Ed è qui che cercano alloggio, talvolta non trovando la giusta sistemazione. Alloggi troppo affollati e condizioni di promiscuità danno adito a situazioni negative e al diffondersi di malattie anche gravi come l’AIDS. Da qui l’invito che il Vescovo della città, le autorità e le scuole stesse hanno rivolto a noi mis-

sionari camilliani di intervenire per porre rimedio a questa situazione, proteggendo i giovani». E la soluzione, come sempre, Padre Luigi l’ha trovata in un terreno di 5.000 metri quadrati acquistato proprio in queste settimane dove è stato realizzato anche un pozzo per l’approvvigionamento d’acqua. Qui Padre Luigi conta di costruire a breve un Centro giovanile e sociale che possa accogliere un centinaio di giovani e in cui realizzare stanze e alloggi a cui faranno da corredo ambulatorio, scuola di computer, scuola di inglese, mensa, centro conferenze e...una gelateria, la prima in tutta l’isola, uno dei tanti sogni di Padre Luigi. «Sono convinto – afferma il missionario – che quando hai un progetto in testa la Provvidenza ti aiuti prima o poi a realizzarlo: così è stato per tutti i progetti che ho portato a termine e che stanno dando buoni frutti». Un invito ad inviare il vostro contributo alla missione di Padre Luigi Galvani: - Fondazione Pro.Sa via Lepetit 4 – 20124 Milano C.c. postale n.41914243 - Banca popolare di Milano (Ag 26 Milano) c.c. bancario n.18500 Abi 05584 cab 01626 – Iban IT90F0558401626000000018500 Causale: Centro giovanile sociale San Camillo – Maumere Isola di Flores

MARANO. Sei «baby» campionesse di scacchi conquistano il 4° posto nazionale E’ una “tre giorni” che ricorderanno con gioia quella del 22, 23 e 24 maggio scorsi le ragazze della classe quinta della scuola elementare di Marano di Valpolicella. Le giovani scacchiste hanno preso parte infatti alla finale nazionale dei Campionati Giovanili Studenteschi di scacchi a squadre che quest’anno si è svolta a Terrasini, in Sicilia. Matilde Accordini, Elisa Badalini, Giorgia Caiazzo, Matilde Riolfi, Rhianna Rossato, Teresa Tommasi accompagnate dal loro istruttore, Michele Lucchese, e da qualche genitore sono partite, portando con loro il bagaglio di vittorie accumulato durante l’anno scolastico alle finali Provinciali e Regionali. Ventitre erano le squadre partecipanti per la sezione Primarie femminili alle finali nazionali, in rappresentanza di tante Regioni italiane. Tre intense giornate di tornei trascorse davanti alla scacchiera hanno caratterizzato il soggiorno in terra sicula delle ragazze della scuola di Marano che si sono battute con impegno e determinazione, fino a guadagnarsi il quarto posto assoluto. «Tutti ci auguriamo – hanno scritto sulla Gazzetta della scuola le mamme delle campionesse di scacchi - che questo percorso, iniziato ormai in terza elementare, possa proseguire e portare altre soddisfazioni, a loro ma anche ai futuri campioni e campionesse della scuola elementare di Marano. Una bellissima esperienza, siamo grati alle nostre figlie, all’allenatore, alle insegnanti e al Preside che, grazie al loro impegno, hanno creato questa occasione». «Come preside o come sindaco posso confermare che la pratica degli scacchi nel curricolo scolastico ha notevoli valenze formative ed educative – afferma Giovanni Viviani -. E’ molto importante il rapporto di collaborazione instaurato con l'Associazione Scacchistica della Valpolicella, con cui ci troviamo a condividere impianto pedagogico e relazione educativa con le classi. Considero opportunità da non trascurare il fatto che le famiglie si sentano coinvolte nei progetti della scuola e che, fin da questa età, studenti e studentesse abbiano la possibilità di incontrarsi con i coetanei e di intraprendere esperienze stimolanti».

E’ un dato confermato quello secondo cui il 20% dei ragazzi nella fascia d’età 15-35 anni abbandona la speranza di opportunità nel mondo del lavoro per ragioni personali o perché trova ostacoli insormontabili dovuti alle crisi economica. «Molto spesso – affermano dall’amministrazione di Marano di Valpolicella queste persone sono talmente demotivate che non hanno nemmeno progetti per il futuro, non accettano stage, non frequentano corsi di formazione e non riprendono nemmeno a studiare. Per tale tipologia di ragazzi il mondo economico ha coniato il nome “Neet” (not in education, employment, or training, né allo studio né al lavorio né in apprendistato) e ha iniziato a considerarli nelle analisi sociali perché elemento simbolo di una struttura economica che è cambiata radicalmente. Purtroppo ci rendiamo conto come anche in Valpolicella sia in continuo aumento il numero di questi ragazzi, di cui i Servizi Sociali di ogni Comune della Valpolicella sono a conoscenza, per i quali è molto difficile invertire una rotta di demotivazione per favorire una autonomia e una progettualità, innanzi tutto, di “vita"» Ed è proprio per questi ragazzi che il Comune di Marano, tramite l'assessore al sociale Filippo Ballarini e l'educatore Ulss, Nello Dalla Costa con incarico alla Cooperativa Hermete, ha proposto una iniziativa chiamata

Filippo Ballarini

"Campo Lavoro 2014", già sperimentata per la prima volta lo scorso anno, mirata e temporanea, per introdurre ragazzi in attività “lavorative” con mansioni compatibili e adeguate ai quindicenni. Quattro adolescenti nel periodo tra il 7 luglio e l’1 agosto sono stati coinvolti in iniziative come ad esempio tinteggiature di locali, sistemazione di aree verdi, cancellate (tutti beni comunali), con il riconoscimento di un simbolico gettone orario. A parte le mansioni vere e proprie, scelte con l'ausilio dell'Ufficio Tecnico, l'attività proposta ha consentito ai soggetti coinvolti di sperimentare e conoscere direttamente cosa comporta un impegno lavorativo, per sviluppare sia abilità all’interno di tale contesto, sia competenze sociali e relazionali al fine di colmare la distanza tra il mondo della scuola e del lavoro.

MARANO / POESIA IN CORTE Al via “Poesia in corte 2014” a Marano, iniziativa promossa dalla Pro loco e dall’amministrazione comunale. «Poesia in Corte – affermano dalla Pro loco di Marano - è una breve rassegna di poesia di “casa nostra”, senza troppa accademia, utile per una serata fuori casa, in corte e fra amici, e per conoscere e apprezzare poeti e scrittori che hanno segnato la cultura veronese o che abitano in mezzo a noi. Una specie di filò all’aperto, che racconta, con i toni della poesia (e spesso dalla viva voce degli autori), non le storie del tempo passato, ma i sentimenti, le passioni, i punti di vista e le speranze del presente, dentro e intorno a noi». Si partirà giovedì 7 agosto alle ore 20.45: presso la tenuta S.Maria Valverde – Gazzo interverrà Sandro Baganzani con presentazione e letture scelte di Giuseppe Degani. Si proseguirà poi giovedì 14 agosto alle ore 20.45 quando la piazza di Mondrago ospiterà un incontro con Giampaolo Feriani e Giovanni Viviani. A chiudere la rassegna, giovedì 21 agosto, alle ore 20.45, sarà un incontro, introdotto da Giovanna Bertani, con Fiorenzo Fedrigo in piazza della Comunità a Valgatara. Per informazioni: prolocomarano@libero.it


Cronache

Agosto 2014 SAN PIETRO IN CARIANO. L’obiettivo del Comune è creare un Albo apposito

Far conoscere le associazioni Servizi di

Silvia Accordini Creare sinergie per aiutare l’associazionismo a rafforzarsi, a sopravvivere e a trovare nuovi stimoli. Questo l’obiettivo di un progetto a cui l’amministrazione di San Pietro in Cariano sta lavorando. «Il primo passo da fare per realizzare il nostro progetto – afferma Fabiola Degani, assessore delegato alle Associazioni – è creare un Albo delle Asso-

ciazioni, una sorta di censimento, già effettuato negli anni scorsi, ma che necessita di un aggiornamento. L’ultimo Albo risale ad almeno cinque anni fa e, prima di ragionare su eventuali contributi da destinare o contatti da prendere come Comune, vorremmo essere certi di avere una lista completa e aggiornata delle associazioni di volontariato di San Pietro in Cariano. Anzi, colgo l’occasione per scusarmi, da parte dell’am-

ministrazione, se qualche associazione, proprio perché sconosciuta, non è stata adeguatamente riconosciuta dal Comune». Scopo dell’amministrazione, attraverso un progetto riservato alle associazioni, è far conoscere queste importanti realtà di volontariato e valorizzarle il più possibile, in un momento storico in cui la crisi sta spegnendo lo slancio nei confronti di quelle attività che non hanno scopo di lucro. «Credo che l’associazionismo – aggiunge ancora Fabiola Degani rappresenti un grande valore sociale per una Comunità ed è necessario lottare affinché rimanga in vita: fare rete e far conoscere fra loro i volontari impegnati con la creazione di una Consulta delle Associazioni è il secondo passo da compiere. In questo modo, incontrandosi periodicamente, avranno la possibilità di confrontarsi e, all’occorrenza, aiutarsi tra loro. Una capillarità, quella che

Fabiola Degani

si vorrebbe incentivare, che potrebbe portare una boccata d’ossigeno a tante associazioni, attraverso uno scambio reciproco di forze e impegno. Un traguardo, al quale vogliamo tendere, che permetterebbe a molte realtà di rimanere in vita e continuare a svolgere il proprio indispensabile servizio ancora per tanti e tanti anni».

PEDEMONTE / FIDAS

Calcio a 5 e solidarietà

Anche il gruppo Fidas – donatori di sangue di Pedemonte è sceso in campo nel fine settimana del 27, 28, 29 giugno, in occasione del torneo di calcio a 5 organizzato a Montegrotto Terme, nel padovano, dalla Fidas Giovani di Padova. Al “Fidas Summer green soccer” hanno preso parte 20 squadre, provenienti da tutte le province del Veneto, che, ospitati dagli spazi verdi degli impianti sportivi della cittadina ai piedi dei colli Euganei, hanno giocato ininterrottamente, compresa la notte, concedendosi alcune pause solo durante le ore più

PEDEMONTE

Grest 2014, la carica dei 130 è un successo Si è conclusa con successo l’esperienza del Grest per la parrocchia di Pedemonte. Dal 9 al 27 giugno 130 bambini hanno colorato di allegria e di spensieratezza le scuole elementari del paese, che, come di consueto, hanno ospitato l’evento. A fare da sfondo al Grest 2014 sono stati l’antica Grecia e gli dei dell’Olimpo. A guidare il gioioso gruppo di ragazzini un nutrito staff di ani-

matori: ben 30 adolescenti – un numero molto maggiore rispetto agli anni scorsi - capitanati da Giulio Riolfi, coadiuvato da Giulia Taviani ed Elisa Bonazzi. «Il gruppo degli animatori ha lavorato molto bene – affermano dalla Parrocchia –: se c’è una fortuna che ha Pedemonte è avere tanti adolescenti che sanno darsi da fare e fanno ben sperare per gli anni

futuri. Anche in questo senso il grest parrocchiale ha confermato nel suo importante valore sociale, non solo per le famiglie che hanno un posto sicuro dove portare i loro bambini appena finito l’anno scolastico, ma anche per gli adolescenti che sono parte integrante ed essenziale nella realizzazione del Grest. Si è puntato molto infatti nel far capire loro l’importanza del loro

Il gruppo animatori

esempio per i bambini». La prima settimana di Grest ha visto la divisione in squadre dei bambini e l’inizio delle attività. Il martedì ha visto l’arrivo di un ospite speciale, Franco Martelletti, ex allenatore della scaligera basket che ha mostrato ai nostri bambini le basi del basket. La seconda settimana è stata dedicata ai lavori nelle botteghe di vasi, magliette, cucina e braccialetti.

18

La terza settimana è stata programmata con giochi d’acqua, caccia al tesoro. Due le uscite che hanno visto protagonisti i bambini: a Folgaria e alle Terme di Giunone. Il tutto si è concluso con la serata finale di venerdì 27, una grande festa in cui i genitori hanno potuto vedere scenette e balli preparati dai loro bambini, guidati dai sempre presenti animatori.

calde. La sezione Fidas Pedemonte era presente all’evento con una delegazione di 15 giovani donatori (di cui 12 attivi) ed è riuscita con grande spirito sportivo a raggiungere gli ottavi di finale del torneo. «Forte si è rivelato il supporto da parte di tutto il gruppo Fidas della nostra sezione – afferma Keti Venturini presidente della sezione di Pedemonte - che si è organizzato con gazebo, tende e cucina da campo per rifocillare i giocatori e sostenitori e accogliere tra i tavoli anche illustri ospiti del direttivo provinciale che hanno goduto delle deliziose pietanze. Tra questi anche il nostro presidente provinciale, Massimiliano Bonifacio. I nostri ragazzi sono stati eliminati agli ottavi di finale, ma hanno vinto il trofeo Fidas Veneto in qualità di squadra con il maggior numero di giocatori-donatori: nella nostra sezione vantiamo infatti un gran numero di giovani donatori. Questo ci ha dato grande soddisfazione e ci ha ovviamente resi orgogliosi. Vorrei aggiungere – continua Keti un ringraziamento speciale a Stefano Facciotti per aver coordinato la squadra e ad Elio Zantedeschi con la moglie Maria insieme a Ezio Tommasi con la moglie Luciana per l'organizzazione in cucina e le prelibatezze con cui ci hanno deliziati. Un grande grazie va ovviamente anche ai giocatori e a quanti si sono prodigati per la buona riuscita della trasferta». I prossimi appuntamenti che vedranno impegnati il gruppo Fidas Pedemonte saranno la "Festa del donatore di sangue in montagna" che si terrà presso il Villaggio Monte Pastel a Gorgusello il prossimo 7 settembre, un bel modo per passare insieme una domenica all'insegna del divertimento. (Per chi fosse interessato: fidaspedemonte@gmail.com).

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SAN PIETRO - Municipio - Poste PEDEMONTE - Edicola Cart. - Tabacchi - Banca Unicredit CORRUBIO - Tabaccheria Ric. Marai BURE - Bar Edicola


Cronache

Agosto 2014 SAN PIETRO. Nel mirino c’è il parcheggio di via Augusta. Il Sindaco risponde

No al disco orario Lettera di protesta Via Claudia Augusta, Corrubbio: fa riferimento a questo tratto di strada e ad alcuni posti auto una lettera arrivata in redazione qualche settimana fa. Destinatario è il sindaco di San Pietro in Cariano, Giorgio Accordini, che abbiamo invitato a rispondere all’autrice dello scritto. LA LETTERA Caro Direttore, vorrei esporle un mio pensiero su una cosa che mi sta a cuore. Come tutti sappiamo sono appena stati eletti i nuovi sindaci

dei nostri Comuni. Per San Pietro in Cariano è tornato in carica il nostro già conosciuto pediatra Giorgio Accordini…e già da subito ha iniziato a fare danni. Ora mi rivolgo a lei, Sindaco: vorrei proprio sapere il perché ha disposto la rimozione del parcheggio con disco orario (1 ora) in via Claudia Augusta, 4 a Corrubbio. Forse per fare un piacere a certi condomini suoi amici che le hanno chiesto di rimuoverlo? Immagino che non si sia posto il problema di verificare personalmente

l’utilità di tale segnale. Ha chiesto alla signora della farmacia e alla signora del bar Arcobaleno se questa mossa avrebbe inciso o meno sull’economia delle loro attività? Io le parlo da cliente fissa sia della farmacia che del bar e paziente del dottor Garofalo che ha lo studio davanti a questo benedetto parcheggio. Nel periodo in cui il disco orario veniva rispettato la possibilità di parcheggiare era assai maggiore di adesso. Ora i condomini, troppo pigri per mettere la macchina in garage (per chi ce l’ha), lasciano le

SAN PIETRO. Poiesi delegato all’Ambiente e all’Arredo urbano Prende avvio da “quella parte del programma che non richiede tempi lunghi ed investimenti impegnativi” l’impegno per il comune San Pietro in Cariano di Giuseppe Poiesi, nuovo consigliere delegato all’Ambiente e all’Arredo urbano. L’arredo urbano per un Comune rappresenta il biglietto da visita per quanti vengono dall'esterno per lavoro o più semplicemente per turismo, mentre per chi ci abita raffigura l'immagine del luogo in cui vive. Proprio per questo ho voluto impegnarmi da subito alle problematiche che può presentare un comune di oltre 13.000 abitanti con una superficie di circa 150.000 metri quadrati fra parchi e giardini, ai quali vanno aggiunti gli oltre 65.000 metri quadrati relativi al terreno denominato ex cava Contine di imminente disponibilità comunale. La priorità, quindi, è stata data alla manutenzione delle aree verdi, alla sistemazione dei tantissimi elementi di corredo: tavoli, panchine, giochi, palizzate, molte rotte per vandalismo. Con l'occasione – aggiunge il consigliere - sono stati ordinati nuovi giochi, alcuni dei quali per diversamente abili, verranno posizionati nel capoluogo, all'interno del parco di via Dolomiti. Verranno installati anche brevi tratti di palizzate dove ora mancano e nuovi cestini per i rifiuti e nuove fioriere verranno sistemate in alcuni punti del territorio comunale. Sono in fase di definizione alcune nuove aree da adibire ad orto comunale per metterle a disposizione della cittadinanza, mentre è in fase di completamento un'area per cani situata nella zona di San Floriano. A questo proposito – continua Poiesi - stiamo contattando esperti del settore per poterla dare in gestione. A fronte di questo forte impegno dell'Amministrazione è indispensabile un contributo anche da parte della cittadinanza: è triste vedere rifiuti per terra, a volte anche in prossimità di cestini vuoti, deiezioni di cani sui marciapiedi, sacchetti di immondizia ai bordi della strada, rami spezzati, cestini per rifiuti rovesciati e quant'altro. Per poter rendere fruibile e vivibile questa bella casa comune che è il territorio di San Pietro in Cariano – conclude il consigliere - è indispensabile il contributo di tutti, con i comportamenti innanzitutto, ma a volte anche con una proposta o, quando serve, una semplice critica». Giuseppe Poiesi

SAN PIETRO / LA MANIFESTAZIONE «CALICI DI STELLE» Torna anche in questo 2014 la manifestazione “Calici di Stelle”. Ad ospitarla sarà l’Aia del Municipio di San Pietro in Cariano che nella serata di domenica 10 agosto, a partire dalle ore 21.00, sarà animata da musica dal vivo e allegria all’insegna delle stelle. Come di consueto la manifestazione, ad ingresso libero, non farà mancare l’opportunità di osservare le stelle con i telescopi, grazie all’assistenza di astrofili professionisti. La serata culminerà con una degustazione di vini e la premiazione delle cantine del territorio partecipanti al concorso enologico "La Selezione del Sindaco".

Giorgio Accordini

vetture anche interi giorni o settimane ferme nel parcheggio. Quindi una povera cliente cosa deve fare? Parcheggiare in doppia fila con il rischio che i vigili le facciano la multa? Signor Sindaco, erano solo cinque parcheggi con disco orario. Cosa le costava lasciare le cose come erano? Si va avanti, non indietro. Lettera firmata

19

IL SINDACO, GIORGIO ACCORDINI «Desidero rispondere alla Signora che ha espresso parole di stima nei miei confronti, anche se ho la vaga impressione che non sia stata una delle mie elettrici. Nell’amministrare si fanno cose buone e talvolta danni; io sarei contento se i danni che farò si limiteranno a togliere un disco orario su cinque parcheggi di sosta. Voglio assicurare che le mie azioni non sono condizionate dal fatto di far piacere o meno ad amici. Alcune scelte sono fatte da amministratori o funzionari che si occupano del tema specifico: non sono costretti a rendere conto al sottoscritto di ogni più piccolo intervento e possono agire in autonomia perché godono della mia massima fiducia. In ogni caso faccio notare che quei cinque parcheggi erano gli unici con disco orario in tutta la frazione di Corrubbio. Non sono sempre stati così: è stata decisa la limitazione di sosta solo un paio d’anni fa e forse, non essendoci gravi motivi per non trattarli come tutti gli altri parcheggi, è in questo caso che si è voluto fare un piacere a qualcuno! Aggiungo inoltre che lo studio del dottor Garofalo ha parcheggi liberi molto più vicini di quelli in questione e se qualcuno va al bar probabilmente ha anche la possibilità di fare 20-30 metri per parcheggiare, perché non esistono parcheggi esclusivi per il bar, ma parcheggi liberi per tutti i cittadini. Da ultimo faccio presente che in tempi brevi la farmacia comunale sarà trasferita nel nuovo stabile, davanti al quale sono stati realizzati sei posti auto nuovi proprio a servizio dell’attività. In questo caso verrà posta una limitazione alla sosta di 30 minuti per poter accedere alla farmacia. Comunque molto spesso lasciare le cose come stanno non vuol dire andare avanti ma restare irrimediabilmente indietro».


Cronaca di

Fumane

PENSANDO AL FUTURO. Tanti i progetti in cantiere, dalla tecnologia alla musica

Gruppo Giovani: Wi-fi e ambizione Giovani e giovanissimi, tra i 21 e i 27 anni, una studentessa, un ingegnere, un fisico, un informatico, uniti dalla passione civile e dalle nuove tecnologie: ecco il nucleo fondatore del Gruppo Giovani di Fumane. Molti gli obiettivi che il Gruppo si è dato: dalla diffusione dell’open source informatico al recupero e alla promozione di iniziative musicali e culturali, dai corsi di alfabetizzazione informatica per ragazzi e adulti all’assistenza nell’utilizzo delle nuove tecnologie. I giovani hanno elaborato progetti ambiziosi e li hanno proposti con entusiasmo al Movimento Solidarietà e Pluralismo che li ha incoraggiati e sostenuti. In vista delle passate elezioni due di essi, Elisa Ferrarini e Ludovico Ortombina, si sono candidati rendendosi a disposizione dell’amministrazione. Ora Ortombina è stato eletto come membro di maggioranza del Consiglio Comunale, incaricandosi tra l’altro di fare da tramite tra l’apparato decisionale e il gruppo di ragazzi. Priorità dunque alle nuove tecnologie: accesso libero tramite wi-fi in tutti i luoghi pubblici del Comune, dalle biblioteche agli ambulatori, dai luoghi di aggregazione alle sale pubbliche dove i cittadini possono riunirsi, anche nelle frazioni. «In biblioteca – affermano dal Gruppo Giovani - si potranno fare ricerche e studi anche dal proprio portatile; nelle frazioni, così disagiate dal punto di vista della connessione, gli studenti potranno iscriversi agli esami, pagare le tasse universitarie e accedere a

Elisa Ferrarini

Ludovico Ortombina

tutti i servizi loro necessari». E gli anziani? «Con la chiusura degli uffici postali nelle frazioni di montagna – aggiungono Ortombina e Ferrarini - molti i disagi che loro sono costretti a subire, ma tanti adempimenti possono essere facilmente svolti tramite internet e con un pò di assistenza si potrebbe risolvere almeno in parte il problema. I giovani sentono urgente la necessità di avere spazi di studio a disposizione che consentano loro sia di poter studiare in tranquillità ma anche di mettersi a disposizione di altri giovani che abbiano bisogno di una mano per i compiti o di confrontarsi su scelte da compiere. E attraverso internet si può scandagliare la rete alla ricerca di lavoro o di finanziamenti per avviare nuove imprese:

infiniti i modi in cui lo strumento informatico può esser utilizzato. Per le scuole i giovani propongono corsi di alfabetizzazione informatica; per gli adulti e la pubblica amministrazione invece il passaggio all’utilizzo dell’open source, una fonte di programmi in cui non si debbano pagare licenza alle grandi multinazionali e che consentono grandi possibilità di risparmio e di sicurezza». Il gruppo fondatore invita tutti i giovani a partecipare alle riunioni pubbliche, in cui ci si apre al confronto di idee e nuove proposte da parte di tutti. Gli incontri e le proposte possono essere dibattuti anche sul loro gruppo Facebook, Fumane Giovane, e possono essere contattati alla mail giovani@comunedifumane.it.

LA CONVENZIONE

Servizio pubblico per tre Il Consiglio comunale di Fumane, su proposta dell’assessore Anastasia Righetti, ha deliberato all’unanimità di richiedere una convenzione con il Tribunale di Verona per poter disporre di tre persone che

prestino stabilmente servizio gratuito in lavori di pubblica utilità. Due persone saranno a disposizione per la manutenzione e gestione delle aree verdi e una terza persona sarà impiegata nell’area cultura e servizi sociali. La convenzione prevede che alcuni reati specifici, come ad esempio la guida in stato di ebbrezza, possano essere scontati anziché con il pagamento di sanzioni economiche, spesso molto onerose, con il lavoro gratuito a favore della comunità. Al Tribunale spetterà il compito di deciAnastasia Righetti dere quante ore

ciascuna persona dovrà essere occupata nel Comune, più alta la pena da scontare maggiore sarà il numero delle ore da effettuare. «Il Comune – affermano gli amministratori dovrà elaborare un piano di lavoro personalizzato mentre i controlli saranno effettuati dai carabinieri della locale stazione. Esperienze già condotte in altri

comuni, come Milano e Bologna, hanno consentito di far svolgere lavori importanti a costo zero, come la manutenzione di aree verdi comunali, il rinnovo del sistema idraulico della scuola...Basandosi quindi sulle capacità e sulle attitudini di ciascuno, si deciderà quale sia l’impiego più produttivo per il Comune».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

FUMANE - Municipio - Farmacia BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Il bilancio 2014 non ha anomalie»

A differenza di quanto è stato detto e scritto in queste ultime settimane, il bilancio di previsione del comune di Fumane approvato ad aprile 2014 non presenta alcuna anomalia e pareggia come previsto dalla normativa vigente con l’applicazione della TASI, allo 0,70%, percentuale inferiore a quanto finora applicato da molti comuni, lasciando al minimo possibile, per garantire i servizi, TARI, IMU e addizionale IRPEF. Il conto consuntivo del comune di Fumane relativo all’esercizio 2013 è stato approvato dal consiglio Comunale (sempre ad aprile) con un avanzo di amministrazione pari ad oltre 180mila euro, di cui 150mila destinati a diminuire l’importo dei mutui in essere. Quindi anche questo documento finanziario non presenta alcuna anomalia. Il “buco” a cui è stato fatto riferimento in queste settimane è relativo all’anticipazione di cassa che si è attivata per onorare gli impegni nei confronti delle ditte che hanno effettuato alcuni lavori importanti: adeguamento sismico della scuola elementare “F. Pellegrini” con una spesa complessiva di circa un milione di euro, e miglioramento del tratto di strada comunale Fumane-Molina-Breonio per un importo di un ulteriore milione di euro. Queste opere sono assistite da un contributo regionale complessivo già deliberato e rendicontato per circa 800mila euro, che la Regione al momento non è in grado di erogare per le normative legate al patto di stabilità. Si è deciso, per permettere alle ditte creditrici nei confronti del Comune di proseguire la loro attività, di ricorrere all’anticipazione di cassa. Opere faraoniche pur nel rispetto delle opinioni non risultano eseguite dalla scorsa amministrazione. E’ bene precisare invece che sono state realizzate opere per oltre 5 milioni di euro senza ricorrere ad alcun mutuo, con l’unica eccezione di uno per circa 120mila euro. Quindi non si è appesantita la situazione debitoria del Comune, anzi, la scorsa amministrazione ha diminuito il debito complessivo in 5 anni di circa 900mila euro. I cittadini interessati si rivolgano al servizio di ragioneria del Comune o si colleghino al sito del Comune e troveranno i riscontri di quanto rilevato. Preciso inoltre che l’aumento della tassa sui rifiuti è stata effettuata per pareggiare il costo del servizio su cui non ha certamente concorso il costo per la costruzione del nuovo ecocentro. Fino al 2009 il costo per il servizio di raccolta rifiuti era coperto dalla tariffa per circa l’80%, con disavanzo di circa 20/30 mila euro a carico del bilancio comunale, sottraendo risorse ad altre priorità quali servizi sociali, scuole ed altro ancora. Incide invece purtroppo ancora sulla tassa dei rifiuti l’impianto di compostaggio di Navesa, chiuso da qualche anno dall’amministrazione scorsa, molto contestato a suo tempo, con un costo negli anni 2000 di 275milioni di lire, per l’ammortamento del mutuo contratto. Domenico Bianchi ex sindaco di Fumane


Cronache

Agosto 2014 SANT’AMBROGIO. Delibere approvate dalla maggioranza in Consiglio comunale

Tassa rifiuti: le nuove tariffe Servizi di

Massimo Ugolini Sono state approvate dal Consiglio comunale di Sant’Ambrogio le delibere relative al regolamento e piano finanziario del servizio di gestione rifiuti urbani nonché le tariffe 2014 della Tari. L’approvazione è avvenuta grazie al voto favorevole della maggioranza del sindaco Roberto Zorzi, viceversa tutte le delibere hanno registrato il voto contrario dei tre gruppi d’opposizione: Idea Comune, Al Servizio dei Cittadini e Libera Scelta. La tassa rifiuti aumenta del 3% rispetto al 2013. «Le legislazione in materia non lascia alcuno spazio - ha premesso l’assessore al Bilancio Evita Zanotti - i costi devono essere interamente coperti dalla tariffa del servizio». «L’aumento è dovuto all’adeguamento Istat, all’aumento dei costi come carburante e personale e da un taglio erariale di 10mila euro nell’ambito della cosidetta legge spending review - ha spiegato il vicesindaco

Renzo Ambrosi -. Dal piano finanziario è emerso che il costo del servizio quest’anno sarà di 1 milione 38mila euro». Marco Selmo ha evidenziato se non sia possibile operare risparmi di spesa nel servizio raccolta porta a porta e Bianca Pellegrini ha chiesto spiegazioni sulle cifre di 130mila euro e 30mila indicate nel piano finanziario. Davide Padovani ha chiesto perché non è stata inserita l’agevolazione per le abitazioni con unico occupante e Pier Luigi Toffalori ha affermato che «l’amministrazione si contraddice perché evidenzia l’importanza del riciclo dei rifiuti e al contempo aumenta di anno in anno la tassa rifiuti». «I 130mila euro – ha affermato l’assessore Zanotti - corrispondono ad una cifra prudenziale per eventuali insoluti della tassa rifiuti, stimata sulla base degli insoluti del 2013. Se la cifra sarà minore, si tratterebbe di un’entrata per le casse comunali. I 30mila euro sono relativi alle spese per il personale comunale che, da quest’anno, si occu-

Roberto Zorzi

pa direttamente della riscossione degli insoluti, fino al 2013 competenza di Equitalia». Per quanto riguarda l’unico occupante, su invito dell’assessore Zanotti, la responsabile comunale del settore Finanziario/Tributario, ha precisato che già il coefficiente previsto agevola le abitazioni con un unico occupante. L’unico occu-

pante di un’abitazione di 100mq paga 70 euro annui a titolo di Tari. Il sindaco Roberto Zorzi ha rimarcato che «il servizio di raccolta porta a porta funziona grazie alla sensibilità dei cittadini. Per quanto riguarda il compostaggio domestico Fumane ha una vocazione più agricola e, di conseguenza, è più facile il ricorso al compostaggio domestico». Per quanto riguarda le famiglie indigenti, l’assessore Zanotti ha precisato che «presentando l’Isee, vi è l’opportunità di usufruire di eventuali esenzioni o riduzioni”. Sui possibili risparmi di spesa l’assessore all’ecologia Renzo Ambrosi ha affermato che “in termini generali è giusto che chi più ricicla, meno paga, infatti il Comune di Sant’Ambrogio paga la cosiddetta ecotassa 7,70 euro alla tonnellata, se riciclasse meno pagherebbe un valore raddoppiato. Il costo pro-capite del servizio di raccolta rifiuti a Sant’Ambrogio è di 89 euro l’anno contro i 144 euro nel Nord Italia».

DOMEGLIARA. Grest 2014 nel segno di musica, giochi e amicizia Oltre 160 bambini e ragazzi, dall’ultimo anno della scuola materna fino alla seconda media, e 140 animatori adolescenti di età tra i 14 ed i 19 anni sono stati i grandi protagonisti del Grest 2014 della parrocchia di Domegliara e le comunità parrocchiali di Ponton, Volargne e Ceraino. Con loro una trentina di mamme, nelle tre settimane di svolgimento, hanno collaborato nelle attività di laboratorio e nella preparazione della merenda. «I ragazzi, durante il Grest intitolato quest’anno Pianoterra, hanno vissuto diverse attività di laboratorio, canto e ballo, insieme anche a tanti giochi spiega il parroco don Alessandro Martini -. Il tutto per imparare a vivere nell’amicizia, mettendosi in gioco e seguendo il comandamento dell’amore». Un’esperienza, prosegue il parroco, «preziosa per educare ragazzi e giovani a vivere la propria esistenza in casa in maniera nuova, pensando che Gesù stesso si è fatto uno di noi ed è venuto qui ad abitare al piano terra». «Il Grest si è consolidato con una grande partecipazione - sottolinea il curato don Michele - e questo ci fa dire quanto le famiglie abbiano fiducia nella parrocchia e quanto credano che la Chiesa sia una casa accogliente per tutti, il luogo in cui si impara a dare senso alla vita, in una amicizia sempre più forte con Gesù e tra di noi». I ragazzi del Grest si sono ritrovati anche il sabato sera per l’animazione della messa delle 18,30. Gran finale con la festa apertasi con la messa e proseguita con un momento conviviale negli spazi all’aperto del centro parrocchiale.

21

SANT’AMBROGIO / COMUNE

Nomine e cariche Una tematica che ha aperto un confronto tra maggioranza e opposizione nel consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella è stata la definizione degli indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni. Al termine della discussione il segretario comunale Luciano Gobbi ha tradotto giuridicamente l’emendamento del consigliere d’opposizione Marco Selmo, inserendo nella deliberazione la frase: “Non è immediatamente rinominabile alla scadenza del mandato, chi ha ricoperto in quel mandato la carica di rappresentante del tale ente”. La deliberazione è stata approvata all’unanimità. Selmo era partito dal presupposto che la nomina dei rappresentanti in enti, come l’Azienda Gardesana Servizi piuttosto che il Consorzio di Bacino Verona Due, fosse legata alla temporalità del mandato. «Essenziale è che le varie designazioni non coinvolgano le stesse persone tanto da fare diventare queste cariche come incarichi che si protraggono di mandato in mandato» - ha evidenziato Selmo. Sulla stessa lunghezza d’onda Bianca Pellegrini di Idea Comune che ha evidenziato quanto sia fondamentale la temporalità del mandato e da Pier Luigi Toffalori di Al Servizio. Davide Padovani di Idea Comune ha rivolto un’ulteriore

richiesta alla maggioranza del sindaco Roberto Zorzi: «Sarebbe auspicabile che i curriculum dei candidati vengano vagliati dalla conferenza dei capigruppo». Su quest’ultimo punto il sindaco Zorzi, a cui la legge conferisce la funzione della nomina dei rappresentanti, si è riservato di decidere, evidenziando che «la designazione delle nomine di rappresentante non sono state molte e comunque sono state limitate nel tempo». Nello stesso consiglio comunale i gruppi d’opposizione Idea Comune e Libera Scelta hanno presentato un’interpellanza sui costi del palazzetto dello Sport, ubicato in località Montindon, inaugurato nel 2008. «I costi di costruzione sono lievitati rispetto a quanto progettato arrivando ad essere quasi il triplo di quanto previsto inizialmente per un importo superiore ai 2 milioni di euro - ha spiegato Davide Padovani di Idea Comune - ora sono stati assegnati i nuovi lavori per la riqualificazione energetica del palazzetto, che stanno iniziando, per un costo di 234mila euro. Si tratta di opere assolutamente inspiegabili - prosegue Padovani - chiediamo una discussione in consiglio comunale sulle vicende che hanno portato alla travagliata costruzione del palazzetto e sulla situazione attuale che desta molte perplessità».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare DOMEGLIARA - Centro Parrocchiale - Alimentari La Bottega Modena GARGAGNAGO - Bar Acli MONTE - Bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante OSSENIGO - Agriturismo La Cà PERI - Alimentari Cristini


22

Cronache

Agosto 2014 DOLCÈ. Il Gruppo culturale ha illustrato il 31° numero della rivista La Valdadige nel cuore

Onda di applausi per «El Casteleto» E’ stata una serata carica di suggestioni, quella vissuta dal folto pubblico che sabato 5 luglio ha gremito il parco di Villa Pastello di Dolcè per la presentazione del XXI numero della rivista “La Valdadige nel cuore”, edita a cura del Gruppo culturale El Casteleto. L’incontro è stato aperto dal presidente del sodalizio, Angelo Brusco che ha ringraziato dell’ospitalità Maria Grazia Fiocco, titolare di ex palazzo Ruzzenenti – Giardino del Potestà. Brusco ha voluto inoltre ringraziare le numerose autorità intervenute, in particolare i sindaci, di fresca nomina, della Valdadige: Massimiliano Adamoli, per il Comune di Dolcè, Alberto Mazzurana, per BrentinoBelluno e Ornella Campagnari per Rivoli Veronese. Presenti anche il maresciallo Guido Vicentini, comandante della Stazione Carabinieri di Peri, e gli ex sindaci di Dolcè, Luca Manzelli, e Rivoli Veronese, Mirco Campagnari, il vicesindaco di Dolcè, Adelino Melchiori, i parroci don Alessando e don Giuseppe. «Inglobati come siamo da ultramoderne tecnologie e cambiamenti epocali – ha affermato Brusco - dobbiamo prendere atto di come il modo e l’approccio alla cultura

siano profondamente mutati. Da ciò la speranza che in futuro i portali della vita aprano ai nostri giovani le declamate attese seminando pagine di bellezza, entusiasmo e ottimismo, adeguandosi alla luce dei tempi e continuando ancora a gustare briciole della nostra identità». Il sindaco di Dolcè, Massimiliano Adamoli, ha elogiato l’attività del gruppo culturale formulando una proposta: «Perché non coinvolgere i ragazzi che frequentano le nostre scuole, inserendo su Internet alcuni articoli del volume

che sarà presentato stasera?». Ai saluti degli altri sindaci ospiti ha fatto seguito il breve intervallo musicale di musica barocca tenuto dal duo Giancarlo Bussola (violinista) e Paola Gentilin (violoncellista). Ancora una volta è spettato al prof. Franco Zeni svolgere il compito di introdurre alla lettura dei vari contributi e approfondimenti “freschi di stampa”. Il sommario dei vari capitoli spazia nei più svariati argomenti di carattere scientifico, storico, economico e poetico, oltre al rac-

conto delle attività sociali svolte dal gruppo. Dopo la lettura delle poesie pubblicate nella Rivista, da parte dei poeti Tonio dal Vò, Bianca Emanuelli, Bepi Sartori e Plinio Pasini, è toccato a Renato Comerlati, dare il congedo agli intervenuti e l’arrivederci all’anno prossimo, non senza aver ringraziato le Grafiche Redaprint per la Stampa e tutti gli sponsor. A seguire, l’immancabile cena servita nella corte di Villa Guerrieri Rizzardi dal Gruppo Alpini di Dolcè. Maurizio Pedrini

SANT’AMBROGIO / RISERVA ALPINA DI CACCIA

L’attenzione agli animali è costante Non si arrestano le iniziative per la verifica della fauna nell’area di Sant’Ambrogio di Valpolicella a cura della Riserva Alpina di caccia ambrosiana che conta un centinaio di cacciatori soci. «Grazie ad un’attenta gestione venatoria - spiega il presidente della Riserva Franco Vassanelli - possediamo oggi un territorio con una varietà faunistica rappresentata dagli ungulati, non da ultimi daini e cervi. D’altra parte l’attività venatoria impegna tutto l’anno Riserve e

Il presidente Franco Vassanelli

Comprensori in primis con censimenti, semina di colture a perdere, ripristini, giornate ecologiche ed attività di vigilanza da parte delle Polizia Provinciale. Al termine dei censimenti effettuati nella tarda primavera e inizio estate abbiamo constatato la presenza sul territorio di camosci, cinghiali e caprioli». La caccia inizierà in settembre. La Riserva ha organizzato, quest’anno a Villa Bassani la “Mostra Trofei-Rassegna di Gestione degli animali ungulati”, visitata, tra l’altro, da alcune classi dell’istituto comprensivo Dante Alighieri. «Si è trattato di una mostra prosegue Vassanelli - iniziata 20 anni fa dall’amico Fernando Leardini all’epoca presidente della Riserva Alpina di Dolcè, quando venne introdotta la caccia di selezione dal dottore Novello Bertagnoli. Quest’anno appassionati e curiosi hanno osservato i vari trofei degli ungulati presenti nella nostra provincia come caprioli, camosci, cinghiali, cervi e daino, prelevati nel corso dell’annata venatoria 2013-2014. Abbiamo fatto conoscere ai cittadini quanto è stato fatto in questi 20 anni sul territorio per favorire il patrimonio faunistico degli ungulati che allora vantava pochi esemplari». Hanno partecipato alla manifestazione una delegazione delle cacciatrici trentine nonché i rappresentanti di

Enal Caccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Federazione Italiana della Caccia, Anuu ed Acv. Massimo Ugolini

DOLCÈ / GLI INCONTRI

I Comuni di confine Nelle scorse settimane hanno avuto luogo due incontri di grande interesse per i Comuni di Confine. Il primo si è svolto a Roma dove si sono incontrati la delegazione dei Comuni Veneti e Lombardi confinanti con il Trentino – Alto Adige e il sottosegretario agli Affari Regionali, Gianclaudio Bressa. Erano presenti il veronese Diego Zardini e il bellunese Robert De Menech. Oggetto dell'incontro: i fondi economici per i Comuni di confine. La delegazione, di cui facevano parte anche i sindaci veronesi Massimiliano Adamoli di Dolcè, Alberto Mazzurana di Brentino Belluno e Claudio Melotti di Bosco Chiesanuova, ha ottenuto risposta positiva alla richiesta di coinvolgimento nella gestione futura del fondo divenuto strutturale, confermato nei prossimi anni per i Comuni di confine. «Nel corso di questa riunione - afferma il sindaco Massimiliano Adamoli - sono stati affrontati anche gli aspetti più tecnici. Per l’erogazione di risorse abbiamo chiesto maggiore semplificazione rispetto al passato, cercando di far divenire più operativi anche quei Comuni con organici ridotti tramite servizi più puntuali». Al fine di formalizzare una proposta in merito, da sottoporre al sottosegretario Bressa, la delegazione ha convocato una Conferenza dei sindaci dei 48 Comuni di confine venerdì 27 giugno a Feltre. «In occasione di questa successiva assise - precisa Adamoli - abbiamo discusso in merito all’incontro svoltosi col sottosegretario Bressa, sull’istituzione di una conferenza permanente dei Comuni di confine, sulla nomina del Coordinamento e sulla proposta d'inserimento al tavolo dell'in-

Massimiliano Adamoli

tesa dei rappresentanti dei Comuni di confine. E’ stata una riunione proficua, alla presenza di 33 sindaci servita a mettere a punto importanti proposte. Alla fine si è deciso di istituire, con apposito protocollo d'intesa la Conferenza permanente dei sindaci dei Comuni confinanti con le Province autonome di Trento e Bolzano. La stessa avrà sede a Feltre. Si è stabilito inoltre – conclude - di eleggere il Coordinamento della Conferenza, composto da 12 sindaci e avrà il compito di mantenere i rapporti istituzionali, elaborare gli indirizzi sulla gestione del Fondo che i Comuni confinanti, attraverso propri rappresentanti, presenteranno in seno ad esso. La nostra richiesta a Bressa, formalizzata nella lettera insieme alle altre indicazioni espresse dalla Conferenza dei sindaci, è che Verona, Vicenza e Brescia abbiano tre sindaci per ciascuna che le rappresentino in seno a questo importante Organismo di Indirizzo del Fondo». M.P.

PROGETTI. Acque Veronesi incontra il territorio per presentare la proria attività «E’ importante che gli amministratori e le categorie produttive conoscano nel dettaglio le modalità d’intervento di Acque Veronesi e le sue priorità. Auspichiamo una collaborazione produttiva, che porti a reciproci vantaggi». Così, Massimo Mariotti, presidente della società consortile che gestisce il servizio integrato in 75 comuni della provincia scaligera, ha aperto i lavori in occasione della "Presentazione del regolamento per l'esecuzione in autonomia di lavori, forniture e servizi". L’incontro rientra in una serie di appuntamenti che vedranno l’azienda confrontarsi periodicamente con le associazioni di categoria del territorio. Il convegno ha affrontato diversi temi che toccano da vicino l’economia veronese: tra questi, il piano degli interventi di Acque Veronesi per il quadriennio 2014-2017 (48 milioni di euro) e il nuovo regolamento per l'esecuzione in autonomia dei lavori, pianificato dal consiglio di Amministrazione della società e redatto dall'avvocato Giovanni Maccagnani, presente all’incontro. Durante la riunione è stato inoltre presentato il sistema di qualificazione per gli appalti in Acque Veronesi, un passaggio di fondamentale importanza per le aziende e i liberi professionisti appartenenti agli ordini professionali. Con queste iniziative Acque Veronesi si avvicina ulteriormente agli imprenditori e ai professionisti di tutta la provincia, puntando sulla trasparenza delle procedure e delle modalità di gestione e sull’applicazione dei criteri di rotazione nell’affidamento dei lavori. Tra i relatori Francesco Berton e Vincenzo Reggioni, rispettivamente direttore generale e direttore approvvigionamenti, servizi e marketing della società. Presenti in sala Mauro Martelli, presidente del Consiglio di Bacino Veronese, rappresentanti dell’Ance, degli Ordine degli Architetti, degli Ingegneri, del Collegio dei Geometri e numerosi funzionari e amministratori della provincia di Verona.


«Caro benzina», record nel 2012 ma... Il record del “caro benzina” si era toccato a settembre 2012 col governo Monti: ben 2 euro per ogni litro di benzina. Prezzo raggiunto in molti distributori urbani e superato in autostrada. Oggi siamo ridiscesi a 1,738 euro (quotazione ufficiale del Ministero Sviluppo a fine aprile). Nel frattempo, però, c’è stata una rincorsa dei contabili del governo a raschiare il raschiabile dal barile (e dalle tasche degli automobilisti), aumentando Iva e accise in maniera vertiginosa. Lo stillicidio era iniziato a giugno 2011 con un aumento di 4 centesimi al litro per finanziare lo sbarco degli immigrati. Solo un mese dopo, l’Iva sale di un punto, dal 20 al 21%, cioè un aumento del 5%. Contemporaneamente viene concesso un secondo finanziamento (il primo ad aprile dello stesso anno) al fondo per lo spettacolo di 0,19 centesimi/litro. Nel novembre 2011, l’alluvione della Lunigiana era stata compensata con 0,89 centesimi al litro. Ma, un mese dopo, il decreto Salva Italia pretendeva 10 volte di più (8,21 centesimi/litro), che per il gasolio diventavano 13 volte di più (11,21 centesimi di euro). Quindi si passa al 2012, col terremoto dell’Emilia, ricordato ai posteri con 2 centesimi/litro. Ad agosto dello stesso anno, altro aumento di 0,42 centesimi per accontentare la richiesta di un bonus per i gestori delle pompe, assieme a un più giustificato provvedimento di riduzione delle imposte per i cittadini dell’Aquila. A ottobre dell’anno sorso scatta un altro punto di Iva, che sale al 22%, seguito il 1° marzo di quest’anno da un aumento dell’accisa di 0,24 centesimi/lt, ufficialmente descritto dalla burocrazia come “disposizioni urgenti per il rilancio della economia”. Ma non è finita. C’è una spada di Damocle all’orizzonte, per quanto riguarda le accise: sono le clausole di salvaguardia previste dal Decreto Legge sull’IMU e dalla Legge di stabilità per il 2014, un vero e proprio impegno di fronte alla Unione Europea, che nel corso dei prossimi 3-4 anni potrebbe obbligare ad aumenti fino a 6 centesimi al litro. In definitiva, oggi, l’accisa sulla benzina è pari a 0,7308 euro/litro, cui va aggiunto il 22% di Iva sulla somma del costo industriale più l’accisa, per una imposta totale di 1,044 euro al litro: una tassa sulla tassa che porta il Fisco a guadagnare più di un euro per ogni litro di benzina venduta. Da notare che per ogni centesimo di aumento dell’accisa, il prezzo finale sale di 1,22 centesimi e per la stessa ragione, ad ogni aumento del prezzo internazionale del greggio, l’Erario percepisce la mancia, ovvero una manciata di centesimi per la nuova Iva.


Agosto 2014

CALCIO. Il dg Righetti: «La promozione ci ha regalato un turbinio di emozioni»

San Peretto esulta e sale in Seconda Il punto più dolce. Di quelli che valgono come una vittoria. Il San Peretto riscrive la storia, la sua storia. Riacciuffa la Seconda categoria dopo tanti anni, centrandola per la prima volta con la nuova dirigenza condotta dal presidente Paolo Menegezzi. «Era il nostro obiettivo fin dalla scorsa estate – confessa il direttore generale, Nicola Righetti -. Aver conquistato la promozione ci ha regalato un turbinio di emozioni». La finale playoff contro l’Albarè Consolini ha consegnato il salto di categoria, sul campo di Fane, tra le mura amiche, là dove in questa stagione i rossoneri non hanno mai perso. Un 2-2 combattuto, «una vera battaglia di nervi ma che abbiamo saputo gestire bene – riprende Righetti -. Nonostante avessimo due risultati su tre a disposizione in virtù del miglior piazzamento in campionato (San Peretto secondo, Albarè Consolini terzo, ndr), abbiamo giocato

per vincere, mettendo in campo la solita grinta e determinazione, in particolare nella seconda parte di gara. Raggiungere un traguardo così importante davanti al pubblico di casa è fantastico. A vederci allo spareggio c’erano circa 250-300 persone: i nostri tifosi ci hanno incitato e trascinato con striscioni, bandiere e palloncini. La promozione è anche merito loro». Sono serviti i tempi regolamentari più due supplementari per esultare, per urlare al cielo la propria gioia, «però alla fine ce l’abbiamo fatta: ne siamo orgogliosi – racconta Righetti -. È stata una grande festa tra canti balli e… bevute, durata fino a notte inoltrata. Il segreto? Un gruppo eccezionale, unito e compatto». Una cavalcata lunga dieci mesi, quella del San Peretto, piena di emozioni e ricordi: dalla lotta in testa alla classifica con il Ponte Crencano all’imbattibilità casalinga (dieci suc-

cessi e due pari), dalla sconfitta contro il Calmasino 2003 all’andata («la gara chiave della stagione: ci siamo chiusi nello spogliatoio per riflettere e siamo usciti con la giusta cattiveria agonistica. Dopo quella sfida abbiamo infilato sedici risultati utili consecutivi»), alla vittoria sul campo del Ponte Crencano, «disputando una gara cinica e tatticamente perfetta». «Gli uomini decisivi? – puntualizza Righetti -. Tutti i ragazzi

sono stati eccezionali. I 17 gol in campionato di Paolo Zolin e la regia di mister Cristiano Oliboni, però, ci hanno trascinato. Peccato non essere arrivati primi in classifica e aver raggiunto la promozione in modo diretto, ma complimenti alla capolista Ponte Crencano: è stata la squadra più forte ed esperta. E ringrazio il Fane calcio per l’ospitalità che ci ha dimostrato durante la stagione». Matteo Sambugaro

24

IL TORNEO. Oltre 100 calciatori allo «Speedy Goal» 2014 Successo per il torneo Speedy Goal giunto alla seconda edizione. Sede della competizione, organizzata dal Gargagnago Calcio del presidente Stefano Sartori, l’impianto comunale della Pigna a Gargagnago. La particolarità? Le 10 squadre in campo, che hanno schierato oltre 100 calciatori, si sono affrontate in gare con l’ausilio di miniporte senza portieri. Sul gradino più alto del podio sono saliti i G.G.G.Gargarismi di Mattia Galvani che hanno vinto per il secondo anno consecutivo il torneo davanti ad un pubblico entusiasta. I vincitori hanno battuto l’indomito Welness Cafè di Marco Zorzi; terzo posto per gli Smigolè che hanno vinto la finale per il terzo e quarto posto sul Bar Tre Archi di Michele Venturelli. Il goleador più rapido?. Manuel Testi degli Smigolè in rete dopo 17 secondi. Gran conclusione con le premiazioni a cui hanno partecipato il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella Roberto Zorzi e l’assessore allo sport Silvano Procura. “Un grazie va al Gargagnago Calcio” ha detto l’assessore allo sport Silvano Procura «che, ancora una volta, si è prestato per organizzare appuntamenti di aggregazione giovanile». Il sindaco Roberto Zorzi ha evidenziato il ruolo delle associazioni, «un imprescindibile elemento nel tessuto della nostra comunità». M.U.

PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE

Fantasy Skate conta i suoi successi Continua anche in estate l’attività di Fantasy Skate, società di pattinaggio artistico a rotelle in Valpolicella. Fantasy ha concluso la prima parte dell’annata con un saggio dei giovani pattinatori, nella stessa struttura ambrosiana, per celebrare il decennale della società diretta dalle allenatrici federali Chiara Partelli e Arianna Salazzari. Tra i risultati più rilevanti, ecco il titolo regionale di Isacco Gamberoni, laureatosi campione veneto nella categoria allievi specialità obbligatori a Sedico nel bellunese. Lo stesso Gamberoni si è classificato quinto a Bassano del Grappa, al trofeo italiano, categoria esordienti e allievi regionali, con Sara Romagnoli e Rachele Faggioni, sue compagne di squadra. Il titolo regionale di Gamberoni si aggiunge a quello di vicecampione regionale nella categoria allievi coppie artistico ottenuto con Rachele Faggioni a Verona e al terzo posto nella categoria esordienti della coppia Gabriele Chinotti e Susanna Tommasi.

Anna Lovato ha partecipato ai campionati italiani esercizi obbligatori nella categoria Divisione Nazionale a Calderara di Reno in provincia di Bologna. A tutto questo si unisce la crescita tecnica del gruppo spettacolo Diapason,

costituito recentemente sotto la guida dell’allenatrice federale Elisa Petrini e formato da ragazze del Fantasy Skate (14 - 17 anni). «Nella prossima finale regionale dei Giochi Giovanili Veneti – afferma il presidente Giorgio

Zambon - puntiamo su Giorgia Sega, Camilla Tommasi e Sofia Fugolo, forti degli eccellenti punteggi acquisiti nella fase provinciale a Verona dove hanno primeggiato nelle rispettive categorie». Massimo Ugolini

CICLISMO. Riccardo Tosin vince in volata il gran premio delle sette fontane Si è concluso con un’avvincente volata il gran premio delle sette fontane, “Criterium delle 7 fontane”, corsa ciclistica storica che si svolgeva nella valle del comune di Marano di Valpolicella, teatro di sfide epiche e palcoscenico di numerose leggende del ciclismo locale. Dall’anno scorso la gara è stata riproposta a livello giovanile e, grazie all’organizzazione del Pedale Scaligero con la collaborazione della Gaiga Campi, domenica 6 luglio a Valgatara si è svolta la seconda edizione. Al via della gara, valida per il trofeo Cantina di San Rustico di Valgatara e seconda prova per il trittico delle Tre Valli, i più forti corridori della categoria allievi (15-16 anni) tra cui Alberto Zanoni, veronese, vice campione italiano a cronometro. Il tragitto percorso è un circuito che attraversa appunto le sette fontane storiche del comune, partendo dalla Piazza della Comunità, Via del Platano, Via Paverno, loc. Agnella, Via Cadiloi, strada Provinciale 34 di Valgatara, loc. Granda, loc. Maregnago, strada Provinciale 33/A della Masua, loc. Sottovilla ed infine ritorna al tratto di partenza. Il circuito è stato percorso 20 volte per un totale di 74 km e 200 metri, per concludersi poi in Via Chiesa dove ha avuto luogo l’avvincente volata che ha premiato Riccardo Tosin (Città di Marostica) seguito da Marco Pappalardo (Sissio Team) e Alberto Zanoni (Cage-Capes). Il percorso non è fra i più impegnativi, ma una scarsa capacità di dosare le forze nei giri iniziali può compromettere la gara che si è svolta in 1 ora e 50 minuti con continui cambiamenti di ritmo e che ha selezionato i ciclisti tanto che degli oltre cento partiti, solo una trentina ha tagliato il traguardo finale. Alle premiazioni erano presenti oltre all’assessore allo Sport del Comune di Marano, Marco Aldrighetti, il vice presidente regionale della Fci, Molinaroli, e la signora Olga della cantina San Rustico.


25

Sport

Agosto 2014 NUOTO. Il giovane atleta del Fumane Nuoto archivia una stagione da incorniciare

Mister 15 medaglie Zancanaro è super La miglior stagione. Finora. Quindici medaglie messe al collo e poi appese in bacheca: sette ori, cinque argenti e tre bronzi, che gli hanno fatto venire i brividi ogni volta. Davide Zancanaro è giovane ma ha già grinta da vendere. E soprattutto, sa di avere un futuro più che roseo davanti a sé. In vasca

va veloce, il nuoto è la sua passione. Undici anni sulla carta d’identità, determinazione da veterano. L’atleta dell’Asd Fumane Nuoto, allenato da Ivan Dal Corso, archivia una stagione da protagonista, che difficilmente dimenticherà. «È stata un’annata fantastica. Davide è davvero contento e

soddisfatto, nonostante non sia riuscito a salire sul podio alle finali regionali – racconta Stella Zantedeschi, mamma di Zancanaro -. Conquistare quindici medaglie è un traguardo bello, gratificante e difficile da raggiungere. Non tutti ci riescono. Davide si è impegnato molto nel corso dei mesi,

allenandosi con costanza e i frutti del suo lavoro si sono visti. Lui è un ragazzo timido e non ama mettersi in mostra né portare, per esempio, le medaglie a scuola: in pochi, infatti, sapevano dei suoi successi ottenuti quest’anno. Quando, però, è uscita la notizia sul giornale (L’Altro Giornale, edizione Valpolicella di luglio, ndr), gli amici, gli insegnanti e la gente del paese gli hanno fatto i complimenti. La vittoria più bella? Secondo Davide e il suo tecnico, l’oro preso nei 400 stile libero a Caldogno lo scorso maggio. Mio figlio non è un velocista ma un fondista: nelle prime quattro vasche era sempre tra i primi tre, poi ha allungato la bracciata, iniziando ad allungare il distacco dagli avversari e vincendo». La prossima stagione è già all’orizzonte: la preparazione comincerà a inizio settembre, le gare scatteranno a dicembre. «Davide e la squadra del Fumane Nuoto parteciperanno a un collegiale a Cesenatico dal 9 al 12 settembre – spiega Stella Zantedeschi -

Davide Zancanaro

. Dopodiché, gli allenamenti avranno luogo tutti i giorni dal lunedì al venerdì». Zancanaro “saluterà” la categoria esordienti B e approderà nella categoria esordienti A primo anno, con cui si confronterà con ragazzi di pari età (2003) e di un anno in più (2002). L’atleta veronese continuerà ad allenarsi nella piscina Sporting Club

Arbizzano. «Davide ha tanta voglia di far bene e spera di salire qualche volta sul podio anche l’anno prossimo – rivela Zantedeschi -. Mio figlio sa che dovrà gareggiare contro ragazzi più grandi, ma ce la metterà tutta per raggiungere i suoi obiettivi e togliersi altre soddisfazioni». Matteo Sambugaro


Rubriche

oesie P

Agosto 2014

20 26

a cura di Giancarlo Peretti

Il mese di Maggio è già trascorso, ma ci sembra doveroso ricordarlo attraverso le parole di Nadia Spada riferite al “Primo Maggio 2014”, festa del lavoro…che non c’è. Marco Crivellaro di Negrar ci ha inviato due poesie, però a noi ne è pervenuta una soltanto che pubblichiamo volentieri : “Andalusia”. Franco Frey ha composto parole e musica per una canzone di cui noi possediamo solo il testo che presentiamo alla lettura: “La canzone di Camillo”. Sarà opportuno che il compositore ci invii anche lo spartito che potrebbe interessare qualche appassionato.

LA CANZONE DI CAMILLO (parlato) Camillo è un mago, un poco vago, che non ride, ma sorride, e se balla, un po traballa, lui non vola, ma sorvola, lui non conta, ma racconta, e se canta, un po s'incanta… Oggi è qua, domani è là: ma che magia, Camillo fa! La canzone di Camillo, naso rosso, non è brillo, la canzone lui non sa? cracra cra cracra cra, cracra cra! (verso della rana) Ma che magia, ma che magia, ma che magia Camillo fa! (ripetere) Sul cappello una farfalla, una giacca a striscia gialla, la canzone sai qual'è? cocco codè, cocco codè, cocco codè! (verso della gallina) Ma che magia, ma che magia, ma che magia Camillo fa! (ripetere) Camillo, clown burlone, per voi canta una canzone, la canzone come fa? quaqua quà quaqua quà, quaqua qua! (verso dell'oca) Ma che magia, ma ché magia, ma che magia

Camillo fa! (ripetere) Con un tocco di magia, la sfortuna caccia via, la canzone fa così? chicchi richì, chicchi richì, chicchi richì! (verso del gallo) Ma che magia, ma che magia, ma che magia Camillo fa! (ripetere) Alla fine della fiera, lui s'incanta… e si fa sera. La canzone è questa qua: Felicità! Felicità! Felicità! (ripetere) Franco Frey Iscrizione SIAE n. 100326

PRIMO MAGGIO 2014 La festa del lavoro si festeggia, e non si sa perché la gente è disperata ma poi ognuno pensa a se. Le fabbriche che chiudono, i giovani se ne vanno, i politici corrotti niente più non fanno. C'è gente che si uccide dalla disperazione ma continuano a far spettacolo alla televisione. Le famiglie vanno in crisi e soffrono i bambini,

ultura C LETTO

PER VOI

Mo Yan, Le rane, Einaudi 2013, 386 p., 20,00€

“Il gracidio delle rane quella volta sembrava un incalzare di singhiozzi, il pianto di migliaia, di decine di migliaia di neonati. Era come se le anime di un numero infinito di neonati stessero denunciando i torti subiti”. L’ultimo romanzo dello scrittore cinese Mo Yan, premio Nobel per la letteratura 2012 – già noto al mondo letterario per Sorgo Rosso del 1986 - narra la storia del paese attraverso la “politica del figlio unico”. E’ la storia di Xiaopao, giovane ufficiale dell’esercito e, soprattutto, di sua zia Wan Xin, ostetrica di campagna. Dapprima brava e solerte, va di villaggio in villaggio per aiutare le partorienti, poi a poco a poco si trasforma in un mostro, terrore dei contadini, l’assassina di tanti nascituri che pratica aborti forzati e addirittura tenta di battere sul tempo una donna al nono mese di gravidanza. “Non vi basta governare cielo e terra, ora volete interferire anche su come la gente fa i bambini?” grida Wang Jiao agli inviati del presidente Mao. Di quanti aborti si è resa responsabile la Zia? Nel libro asserisce di aver praticato duemila aborti ma in un’intervista rilasciata alla televisione di Hong Kong il personaggio al quale Mo Yan si è ispirato per il ritratto di sua zia, asserisce di averne compiuto ben quarantamila. Probabilmente Mo Yan ha voluto edulcorare i misfatti della politica del figlio unico – i suoi critici, infatti, lo hanno accusato di essere ignavo, troppo disinvolto e prono al governo cinese – ma qualsiasi stima vacilla di fronte ai dati rilasciati dal Ministero della Sanità di Pechino: più di 340 milioni di aborti in tutto il paese negli ultimi quattro decenni. Comunque la Zia si rivela un personaggio complesso, dilaniata tra quello che sente il suo dovere nei confronti della linea del Partito Comunista e una sua antica saggia umanità. Il romanzo è un libro di grande atmosfera che avvolge il lettore e gli permette di penetrare con l’immaginazione in un contesto, una cultura, un modo di pensare e un ambiente molto lontani da noi. Un buon libro da leggere, una pagina della storia cinese degli ultimi decenni dalla Rivoluzione culturale ai nostri giorni passando attraverso la politica del figlio unico e dell’efferato delitto dell’aborto, una terribile piaga che affligge non solo la Cina.

Il Mese

Luglio è il settimo mese dell’anno. Il numero sette simboleggia un ciclo compiuto e un rinnovamento positivo, un numero di potenza, virtù e beatitudine. Il sette è indivisibile e non è il doppio di nessun numero. Sette sono i giorni della settimana, sette i pianeti dell’astrologia tradizionale, sette le note musicali. Inoltre riassume la totalità della vita morale perché assomma le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, alle quattro cardinali, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Nella Bibbia si trovano molte allusioni alla sacralità di questo numero che rappresenta il trionfo dello spirito sulla materia o la pienezza dei divini misteri. Per questo motivo il candelabro ebraico ha sette bracci. Sette sono i cieli dove abitano gli ordini angelici, sette i sacerdoti dell’arca dell’alleanza e sette anni occorsero a Salomone per costruire il tempio. Nell’Apocalisse, Gesù porta sette stelle nella mano e l’agnello della vittoria ha sette corna. Sette sono le teste della Bestia, sette i sigilli e le trombe che annunciano l’evento. Delle molte feste che ricorrono in questo mese, ne ricordo una popolare e famosa a Palermo in onore di Santa Rosalia che dura una settimana e si termina, secondo la tradizione, il 15 luglio. Un tempo ‘U fistinu era molto ricco di manifestazioni. Oggi è rimasta la sfilata del mastodontico carro a forma di nave, popolato di statue che fanno da corona a quella della santuzza. La festa celebra il ritrovamento delle reliquie di Rosalia, vergine palermitana appartenente alla nobile famiglia dei Sinibaldi del XII secolo, che per sfuggire ai continui pellegrinaggi si rifugiò, alla fine, in una grotta del monte Pellegrino dove morì nel 1166. Quattro secoli dopo, il 15 luglio 1624, furono scoperte le sue ossa grazie alle indicazioni che lei stessa aveva dato a una donna guarita miracolosamente per sua intercessione. L’anno seguente la città venne colpita dalla peste e le sue reliquie portate in processione fecero cessare l’epidemia. Anche Wolfgang Goethe nel 1786 salì sul monte Pellegrino e rimase affascinato dalla statua di santa Rosalia. “Non mi saziavo di contemplare quell’immagine, mi sembrava emanasse uno straordinario fascino”, scriveva nel Viaggio in Italia. Ancor oggi quella grotta emana fascino e mistero.

ANDALUSIA E' finita l'autostrada nel mio viaggio fino a Granada. La nera lingua infuocata si tuffa quasi in uno scenario da Vecchio Messico, punteggiato di fazendas dal bianco abbacinante, attorniate da sterpaglia e piante grasse. L'arsura non dà tregua, e anche l'auto gocciola sudore. Tra campi arroventati di girasoli e piante d'ulivo a profusione, la terra è chiazzata di vivide tinte, quali rosso e giallo antichi, mentre l'occhio si perde all'orizzonte, dove si staglia, gigantesca e violacea, la sagoma della Sierra di Spagna. Marco Crivellaro arrivano barconi pieni di clandestini, però il nostro cuore, ormai è stanco ed egoista l'amore e l'accoglienza abbiam perso di vista. Speriamo dai che cambi che venga la ripresa, che non ci sia più nessuno che non può far la spesa perché la nostra Repubblica fondata sul lavoro è ...ma se il lavoro manca affonderà da se! Nadia Spada

a cura di Lino Venturini

IL PUNTO Dalle ultime inchieste di cui si scrive e si parla in questi giorni - ma non è una novità - si vede che la corruzione investe non solo parte della politica e della burocrazia, ma l’imprenditoria, la magistratura e le forze dell’ordine. E non facciamo gli ipocriti! I leader delle cricche appartengono a ogni schieramento politico. E’ un intero paese che ha perso la propria funzione, l’orizzonte anche simbolico di riconoscimento di onestà nel proprio ruolo. E’ difficile in una società che misura l’uomo in contanti, essere onesti, trasparenti. La cupidigia legittima qualsiasi impresa economica a scapito del bene comune. La considerazione eccessiva dei beni e del possedere, secondo ciò che pensano i più, fa felici, dà prestigio, potere, garantisce autonomia e mette in risalto la propria immagine. Non solamente. E’ difficile per una comunità che disprezza la famiglia naturale e predilige ogni forma di convivenza, anche innaturale, avere futuro; è difficile per una società che premia i diritti sui doveri, essere credibile nel momento del bisogno; è difficile fare comunità quando per decenni si è sostenuta la cultura del desiderio, che viene alimentato dalla cultura individualista e relativista e della felicità qui e subito che non ammette ostacoli. La corsa apparentemente inarrestabile degli Stati occidentali verso la dissoluzione, verso una dittatura della perversione non può non condurre anche alla catastrofe della convivenza civile. Gli “anni del desiderio e del piombo”, il cosiddetto “Sessantotto”, ha imposto alcune delle tante ideologie di cui ancora soffriamo. Hanno lasciato strascichi in politica, nell’etica e nel modo di pensare che ora stiamo pagando. Si è perso il senso religioso, quello della tradizione, quello delle radici e quello importantissimo della comunità. Se non esistono più verità assolute, non esistono più valori assoluti, quindi nulla per cui valga la pena di spendere la vita, se non impossessarsi dell’avere a scapito dell’essere. Oggi si può dire che si è compiuta la parabola marxista, realizzando l’internazionalismo, il laicismo e il materialismo più predatorio, volgare e distruttivo. Quando una vettura ha le gomme lisce, bisogna cambiarle altrimenti si rischia di capotare o andare a sbattere. E non serve cambiare il conducente. Ma sia chiaro che gli italiani hanno infilato di loro spontanea volontà la testa dentro il cappio, anche se poteva sembrare, o è stata fatta sembrare, una sgargiante cravatta.


Rubriche

Agosto 2014

20 27

In Automobile

CHIEDILO ALL’AVVOCATO

ECOGUIDA: UNO STILE DI GUIDA

POSSO SMETTERE DI FARE IL PAPA’?

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

In un periodo in cui il prefisso “eco” è molto usato in molti settori (ecologia, ecoturismo, ecoincentivi) non possiamo evitare di parlare di ecoguida,ovvero uno stile di guida volto al risparmio di carburante,con molteplici vantaggi: per le nostre tasche,perchè,si sa,ormai la benzina è venduta a peso d'oro liquido; per l'ambiente,perchè il risparmio di carburante si traduce in una diminuzione dell'inquinamento atmosferico,grande piaga della nostra epoca; per i costi di manutenzione della nostra auto,perchè una guida corretta diminuisce il Roberto Azzolina rischio di rotture e di interventi straordinari,che comportano spese su spese. Che cosa si intende per ecoguida o guida ecologica? Diamo dei piccoli suggerimenti: quante volte lasciamo la macchina accesa,senza che ce ne sia bisogno,mentre aspettiamo fermi al passaggio a livello chiuso,più spesso mentre aspettiamo qualcuno che è andato a fare una commissione in un negozio? Proviamo a pensare: un motore,generalmente,per bruciare un litro di carburante ha bisogno di circa 15 metri cubi di aria,la stessa quantità che un bam- Alessandra Azzolina bino di 6 anni utilizza per respirare ben tre giorni. Se possibile,scegliamo percorsi pianeggianti,usiamo (bene!) le marce,mettendo anche la quarta e la quinta: non serve andare in autostrada,per farlo! Teniamo chiusi i finestrini,alle alte velocità. Evitiamo i bagagli sul tetto,se non necessari. Naturalmente,non usiamo la macchina per gli spostamenti brevi,che potremmo fare tranquillamente in bicicletta se non a piedi. La guida ecologica è volta dunque ad un risparmio globale,anche le gomme ed i freni ci ringrazieranno (un po' meno i gommisti!). Come sempre vi consigliamo,chiedete pure alla vostra scuola guida di fiducia,che magari vi saprà dare una rinfrescatina,che con questo caldo non guasterà di certo.

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Darkness and Hope di Angela Volpe è un' avvincente storia narrata in prima persona ed ambientata in epoca contemporanea negli Stati Uniti nord occidentali. La protagonista è Aura, una ragazza italiana che vive una tragica esperienza nell’adolescenza: una sera, rincasando con l’amica d’infanzia, viene aggredita da una creatura oscura dalle sembianze umane. La ragazza sopravvive grazie all’intervento di uno sconosciuto, mentre l'amica rimane brutalmente uccisa. Segnata dal lutto, Aura si trasferisce in California con la persona che le ha salvato la vita, un professore che Gianfranco Iovino diventa il suo mentore e le tramanda tutto il suo sapere, rivelandole tutto quello che sa sull'esistenza di esseri diabolici che si nascondono tra gli umani e insegnandole a combatterli. Dieci anni più tardi il professore muore e la ragazza si ritrova completamente sola. Travolta da un groviglio di sentimenti di rabbia e amarezza, parte per un viaggio senza meta spostandosi dalla costa californiana verso l’interno del continente. Il destino la bloccherà in una tavola calda di un paese poco abitato, dove incontrerà temibili nemici e inaspettati amici e i nuovi legami che allaccerà ribalteranno le sue certezze e scongeleranno il suo cuore, portando il lettore ad un finale davvero imprevedibile e pieno di emozione. Romanzo di formazione dall'assoluto valore narrativo, dove viene affrontata con maestria una storia scandita da perdite, dolori interiori e grandi valori di vita da apprendere e insegnare. Nonostante la struttura Fantasy del volume, oltre gli elementi sovrannaturali che si fondono alla vita quotidiana, nel libro di Anna Volpe si affronta il valore della conquista e la determinazione al coraggio, che spinge a lottare contro ogni male e pericolo. Scrittura scorrevole e temi giovanili, rendono Darkness and Hope un libro adatto a tutti, con particolare predilezione per gli amanti del paranormal romance e l'urban fantasy, che tanto riscuote consensi in questi tempi di grandi sperimentazioni letterarie. Due parole sull'autrice di Darkness and Hope, Angela Volpe, nata a Verona e da sette anni residente a Sant'Ambrogio di Valpolicella. Accanita lettrice ed appassionata di cinema e narrativa fantasy, si propone con la sua opera prima e, contemporaneamente, lavora ad altri interessanti progetti, tra cui una serie di racconti fantasy in chiave divertente che narrano le avventure di diverse creature mitologiche e leggendarie che esaltano la sua grande fantasia creativa, confermandola una gran bella scoperta letteraria di casa nostra. Darkness and Hope di Angela Volpe - Editore Creativa - Pagine 243 - euro 12,00

a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

Gentile Avvocato, quattro anni fa mi sono separato consensualmente da mia moglie e abbiamo optato per l'affidamento congiunto condiviso di nostra figlia. Oggi che la ragazza è diventata maggiorenne vorrei rivedere gli accordi per le visite, anche per lasciarle i suoi spazi. La mia ex moglie è contraria e vorrebbe che io rispettassi gli accordi originari ovvero visite ogni 15 giorni e affidamento ogni week end. Sinceramente, visto che sono ancora giovane, oggi vorrei prendermi qualche week end da dedicare solo a me stesso. Ciò è possibile? O la mia ex moglie potrebbe rivolgersi al Giudice per pretendere il rispetto degli accordi presi quattro anni fa? Guido Egregio signor Guido, l’affido condiviso è il regime di affidamento dei figli che comporta l’assunzione condivisa delle responsabilità e delle scelte genitoriali, con lo scopo primario di garantire ai figli il mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori. In funzione della tutela di tale preminente interesse, nel 2006 il Legislatore ha introdotto una nuova norma che oggi prevedere la possibilità per il Giudice di applicare una multa (che può arrivare anche fino a 5.000 euro) al genitore che tenga comportamenti gravemente inadempienti o ponga in essere atti che arrechino pregiudizio al figlio od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità di affidamento. Tuttavia, va precisato che di “affidamento” si può parlare solo con riguardo ai figli minorenni, mentre l’unico obbligo per il genitore nei confronti del figlio maggiorenne è quello di contribuire al suo mantenimento qualora egli non sia autosufficiente dal punto di vista economico. Pertanto, caro amico, le posso confermare che nessuno potrà più costringerla a tenere “in affido” sua figlia, visto che, con il raggiungimento della maggiore età, l’affido condiviso non ha più ragion d’essere. Si goda, pertanto, la vita! Ma, badi bene, non faccia mancare nulla a sua figlia fintanto che non sarà in grado di mantenersi da sola e non raggiunga l’indipendenza economica. Così dice la legge! Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

QUATTRO ZAMPE IN VACANZA Estate, tempo di viaggi e vacanze. Un momento molto delicato, per gli animali di casa. Nonostante la guerra contro l’abbandono degli animali domestici sia tutt’altro che vinta, visto che ancora troppe persone ignoranti e incoscienti si sbarazzano di cani e gatti proprio nel periodo estivo, la buona notizia è che sempre più famiglie italiane sono intenzionate a non separarsi dai propri compagni a quattro zampe, specialmente in vacanza. E così le strutture alberghiere, i ristoranti, i campeggi, ma anche traghetti, aerei, treni si stanno attrezzando per accogliere famiglie ‘allargate’, che vogliono programmare vacanze a misura di animale. La prova? Basta una ricerca in Internet, per essere letteralmente sommersi da siti specializzati (uno dei più visitati è www.vacanzebestiali.org, gestito dall’Enpa - Ente Nazionale Protezione Animali), in grado di rispondere e venire incontro a tutte le esigenze. Si trovano così consigli sulle mete più adatte per una vacanza con i nostri quadrupedi, vengono segnalati gli hotel che ospitano anche i cani ‘super size’, si possono scegliere le spiagge in cui esistono attrezzature adeguate e si va a cena in ristoranti con spazi animal-friendly. I vantaggi di questi servizi sono evidenti. Gli animali, che sono parte a tutti gli effetti della famiglia, non subiscono il trauma del distacco, che per loro corrisponde ad un addio, non potendo capire dove si recheranno i proprietari, né tantomeno quando ritorneranno. Dall’altro lato i proprietari hanno il sollievo di condividere con i loro compagni di vita a quattro zampe il momento più desiderato dell’anno, quello delle vacanze e del relax, senza angoscia e preoccupazione. Naturalmente esistono delle regole anche per un viaggio ‘a sei zampe’, e sui siti specializzati si possono trovare consigli e suggerimenti, per garantire confort ai nostri animali senza disturbare gli altri viaggiatori, e nel rispetto delle leggi e delle norme sulla sicurezza. Un ultimo promemoria prima di chiudere la valigia: non dimentichiamo che il maltrattamento, l’abbandono, il mancato soccorso di animali feriti sono reato. La Legge 189/2004 prevede fino a tre anni di carcere per chi maltratta gli animali. Dunque, se ci imbattiamo in casi di abuso, incuria, violenza, non dobbiamo esitare a contattare una delle innumerevoli associazioni che si occupano di animali, o le forze dell’ordine (a questo proposito, è bene memorizzare nel telefono i numeri di emergenza). Anche questo è un doveroso atto di civiltà. E l’indifferenza è il peggior nemico degli animali. Buon viaggio!


Territorio

Agosto 2014

Storia di Verona

20 28

di Rinaldo Dal Negro

©

Sommarie notizie di cronaca – anno 1947

E' questa un'annata con una situazione politico-istituzionale relativamente tranquilla; che vede la ripresa di molteplici attività in special modo culturali e che conobbe il problema nomadi. Il tutto sommariamente descritto unitamente ad alcune notizie di normale cronaca. - Rallentò l'impazzita inflazione causata dal conflitto mondiale e i prezzi al consumo iniziarono a stabilizzarsi. Eccone approssimativamente alcuni: pane 230 lire al Kg., pasta alimentare 350, riso 280, zucchero 800, olio d'oliva lire 900 al litro, latte lire 70. - Un flusso continuo di nomadi iniziò a giungere nel Veneto, e quindi anche a Verona, favoriti da una vecchia Legge emessa quando re Vittorio Emanuele III sposò una montenegrina. Erano precisamente persone di provenienza balcanica nullafacenti e che, pertanto, importunavano la popolazione chiedendo l'elemosina e creando altri problemi. - Rinacque, con l'approvazione governativa e il necessario sostegno statale, l'Ente Lirico. Le massime cariche vennero assegnate al sindaco Aldo Fedeli (Presidente) e al tenore Giovanni Zenatello (sovrintendente). Le opere in cartellone furono tre e i prezzi per accedervi andavano da lire 200 per le gradinate a lire 1.000 per le poltronissime. - Si iniziò a ricostruire Palazzo Barbieri, sede del Comune semidistrutta dai bombardamenti del 1944/45. Nell'occasione venne aggiunta la parte circolare così come già nel 1882 aveva proposto l'arch. Gaetano Pinali. - Venne inaugurato, con la proiezione del film "Sangue e arena", il cinema-teatro Corallo. - Ultimarono i lavori di ricostruzione del ponte ferroviario di Parona dopodichè, su tutta la tratta Verona - Brennero i treni poterono viaggiare su doppi binari. - Iniziò a funzionare il nuovo gasometro che andò a sostituire quello di Basso Acquar, completaménte distrutto dai bombardamenti.

Il Soprano Maria Callas, in Arena con due suoi ammiratori

- Delinquenza imperante: due assassinii in 24 ore: a quello accaduto sul treno all'altezza di San Michele Extra, seguì quello in città, con vittima un autista di piazza. - Venne celebrata, con grande risonanza e gioiosa partecipazione di pubblico, la prima Festa della Repubblica. Nella circostanza, dopo il discorso del Sindaco, ci furono la Rivista Militare, un intrattenimento col Corpo Bandistico e, alla sera, stupendi fuochi artificiali. - Undici bambini veronesi, ospiti di una colonia marina ad Alberga durante un’escursione in mare annegarono unitamente ad altri 32 bambini che stavano sulla stessa imbarcazione, affondata a causa di un banale incidente. - Debuttò in Arena, interpretando la "Gioconda", l'allora ventitreenne soprano Maria Callas. Allora era quasi del tutto sconosciuta mentre in seguito sposerà l'imprenditore veronese Gian Battista Meneghini e scalerà i vertici mondiali della lirica. - Un cane randagio prima assalì e tentò di mordere una signo-

ra che passeggiava per strada e poi azzannò, uccidendolo, il figlio dodicenne. Onde evitare ulteriori, simili tragedie il Prefetto emise l'ordinanza di abbattere tutti i cani randagi in giro per la città senza museruola. - Il prof. Mario Mecca - primario oculistico dell'Ospedale Civile di Verona - compì un intervento quasi miracolistico per quei tempi: innestò una porzione di cornea, tolta a un cadavere, nell'occhio di un operaio rimasto cieco a seguito di un grave incidente, facendogli ritornare la vista. - Morirono due grandi personaggi, rispettivamente della cultura e dell'industria veronese: Umberto Boggian - già presidente di varie istituzioni pubbliche e assai benvoluto in quanto mecenate nel mondo musicale; Antonio Galtarossa - pioniere dell'industria metalmeccanica veronese che portò le sue "Officine meccaniche" al raggiungimento di un tale sviluppo così che dalle poche decine di dipendenti iniziali arrivarono ad occuparne circa cinquemila. - Causa la penuria di corrente elettrica,i giornali quotidiani potevano avere al massimo due pagine. -Nei pressi dei bastioni di via Raggio di Sole, dove alcune famiglie di senzatetto erano solite trascorrere la notte, morì una bambina strozzata dalla madre. Le indagini che seguirono chiarirono che si era trattato di una tragedia involontaria e che, comunque, soffrivano ambedue di epilessia. - In occasione della sistemazione viaria della città vennero create alcune nuove strade. Vedi via Giberti, via Locatelli e via D'Acquisto, tutte nei dintorni della zona Pradaval. - Novità per le casalinghe: arrivarono anche a Verona i frigoriferi e le lavatrici. Costavano rispettivamente circa 100.000 e 130.000 lire, cifre che potevano permettersi solamente le famiglie medio-borghesi. - Con propria ordinanza il Prefetto di Verona decretò i prezzi dei ristoranti, trattorie e osterie e, inoltre, vietò di fabbricare prodotti di pasticceria.

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

LA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA

Il termine “medicina” è sempre stato sinonimo di pratica scientifica volta a ripristinare e tutelare la salute e una sua branca è rappresentata dalla chirurgia. La chirurgia ha sempre richiesto un utilizzo esclusivo e diretto delle mani tramite contatto con l’organo attraverso ampi tagli (laparotomie); tuttavia negli ultimi anni la tecnologia ha permesso di trasformare l’atto chirurgico in un qualcosa di più delicato e preciso, caratterizzato da un accesso definito “mininvasivo”. E’ propria questa la peculiarità offerta dalla videolaparoscopia (dal greco “vedere nella pancia”) che, come dice il termine, prevede l’esecuzione di un intervento chirurgico senza ricorso a una laparotomia. In tale tecnica si utilizza, infatti, un sistema in cui attraverso la visione fornita da una telecamera si può procedere a un intervento chirurgico senza ricorrere all’apertura dell’addome ma operando mediante l’utilizzo di sottili strumenti dedicati inseriti nella parete addominale attraverso piccoli fori. Il teatro dell’intervento è rappresentato dalla cavità addominale che viene mantenuta espansa mediante insufflazione di gas (anidride carbonica), consentendo così la creazione di uno spazio tale da permettere di vedere e manovrare gli strumenti chirurgici all’interno dell’addome. Questa tecnica è relativamente recente, basti pensare che solo dai primi anni ‘80 iniziano a trovarsi le prime descrizioni d’interventi laparoscopici sull’uomo (appendicectomia e colecistectomia). Passi da gigante si sono quindi compiuti nell’arco del successivo ventennio allargando le indicazioni al trattamento laparoscopico anche ad altri organi (stomaco, colon, retto, fegato, pancreas) e a patologie di maggior complessità. Un aiuto fondamentale al miglioramento delle tecniche e al raggiungimento di maggiori standard di sicurezza e precisione è stato sicuramente fornito dal progresso della tecnologia. Molteplici sono i vantaggi annoverabili derivanti dall’utilizzo della tecnica video laparoscopica tra cui la ridotta invasività

chirurgica, la minore sintomatologia dolorosa, i più rapidi tempi di recupero postoperatorio, la ridotta degenza ospedaliera, il migliore risultato estetico, oltre alla riduzione del rischio di sviluppo di ernie post-chirurgiche (laparoceli) e delle possibili perdite ematiche, al minore rischio di contaminazione e infezione delle ferite e al minore sviluppo di aderenze viscerali. Chiaramente, come per ogni procedura chirurgica, non si annoverano solo vantaggi ma anche svantaggi che nei casi d’interventi più complessi sono determinati da una maggiore durata dell’intervento. Controindicazioni alla metodica sono rappresentate da situazioni d’insufficienza respiratoria grave e di cardiopatia dilatativa. L’età avanzata da sola, invece, non rappresenta una controindicazione. Sicuro vantaggio di tale metodica è rappresentato dalla migliore percezione da parte dell’operatore della profondità di campo, permettendo l’effettuazione di movimenti più precisi e agili. La precisione di conduzione dell’intervento, infatti, guidata da stretti criteri di tecnica chirurgica e oncologica, permette alla laparoscopia di eguagliare e talora superare le oramai tradizionali ma comunque fondamentali tecniche aperte. L’intervento sicuramente più frequente è rappresentato dalla colecistectomia laparoscopica per calcolosi della colecisti, che è considerata oramai preferibile consentendo un intervento di rapida esecuzione con scarsa sintomatologia dolorosa postoperatoria e rapida ripresa fisica nonché lavorativa. Sempre maggiore diffusione sta assumendo invece la laparoscopia nel trattamento delle patologie oncologiche soprattutto del colon e retto. Non si dimentichi inoltre la possibilità di utilizzo di tale tecnica in casi d’urgenza, in cui per un dolore addominale con caratteristiche di tipo chirurgico si può procedere a esplorazione completa della cavità addominale potendo così fare diagnosi e procedere nello stesso tempo a un trattamento chirurgico corretto e sicuro evitando aperture della parete addo-

minale in sedi non congrue con i conseguenti allargamenti della ferita. Alla base di un ottimo risultato chirurgico ci deve sempre comunque essere un’approfondita conoscenza della patologia, della tecnica sia tradizionale che laparoscopica e un alto livello di preparazione dell’equipe chirurgica che deve lavorare in perfetta sintonia. Ulteriori ambiti di sviluppo sono dati dall’introduzione della laparoscopia con visione tridimensionale in cui le immagini vengono elaborate al fine di dare una visione su appositi monitor ad alta definizione di tipo 3D. Presso il reparto di Chirurgia Generale della Casa di Cura Pederzoli da anni si dedica particolare attenzione alla chirurgia laparoscopica spaziando dal trattamento della calcolosi della colecisti, a quello del reflusso gastroesofageo, dei tumori del colon e retto, della patologia erniaria di parete (ernie e laparoceli), dell’obesità e delle urgenze chirurgiche. Infatti, da alcuni anni, in collaborazione con il reparto di Ginecologia si pone particolare attenzione al trattamento laparoscopico dell’endometriosi con interessamento viscerale profondo. Il costante aggiornamento scientifico e tecnico, il confronto con le migliori scuole chirurgiche laparoscopiche, l’esperienza maturata negli anni hanno consentito di raggiungere ottimi risultati in termini qualitativi e in particolare in ambito oncologico, sempre garantendo gli standard richiesti per l’esercizio di tale chirurgia. Il prossimo traguardo sarà rappresentato dalla Chirurgia Robotica in cui, mediante l’utilizzo di un particolare sistema a braccia robotizzate, il chirurgo potrà procedere all’esecuzione di interventi sfruttando al meglio l’estrema precisione fornita e permettendogli di conseguenza al chirurgo di spingersi oltre gli attuali limiti. Dott. Gianluigi Moretto Responsabile U.O. Chirurgia Generale pubbliredazionale


Agosto 2014

29

FRASE DEL MESE di Marisa Milani "L'ECLISSE; L'INCONTRO ROMANTICO DEL SOLE CON LA LUNA".

l’Argomento

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

La ludopatia? Una vera patologia La ludopatia è una vera e propria patologia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “ una dipendenza priva di droga”. Bisogna distinguere tra semplici giocatori d’azzardo e giocatori d’azzardo patologici, perché non sempre il gioco sviluppa una malattia. Lotto, scommesse sportive, corse dei cavalli, gratta e vinci e biglietti della lotteria, video poker e slot machine sono i giochi che attraggono in modo ossessivo i ludopati. Il fenomeno non è da sottovalutare poiché si sta espandendo a macchia d’olio tra gli italiani. Non si può par-

lare di ludopatia se il comportamento è volontario e controllato, messo in atto in maniera occasionale e solo a scopo ludico. I guai cominciano quando il gioco occasionale diventa abituale e quindi compulsivo; a questo punto il gioco non è più una libera scelta ma una costrizione impossibile da controllare. Il giocatore presenta un comportamento ripetitivo ed è incapace di resistere all’impulso e all’urgenza di giocare. Una vera e propria dipendenza, del tutto simile per sintomi e caratteristiche a quella da sostanze stupefacenti. Una

BENESSERE

droga che influisce sull’organismo anche a livello fisiologico: mentre si scommette l’organismo rilascia endorfine e le sensazioni a livello neuronale sono in tutto e per tutto simili a quelle provocate dalla droga e dall’alcol. Il gioco d’azzardo si contraddistingue per tre criteri: si scommettono denaro e oggetti di valore; la posta, una volta piazzata, non può essere ritirata; il risultato del gioco è basato sul caso. Il gioco d’azzardo patologico è caratterizzato da un comportamento ricorrente e mal adattivo tale da compromettere le attività personali, familiari e

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

ACQUA AROMATIZZATA: FRESCHEZZA E LEGGEREZZA “La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza di cuore.” (Gandhi) L’acqua aromatizzata è un modo fresco e leggero per dissetarsi durante l’estate e i giorni più caldi. Con pochi ingredienti potrete dar vita a un’acqua aromatizzata leggera e rinfrescante. Naturalmente non dovrete preoccuparvi delle calorie: non c’è nessuna aggiunta di zucchero. Gli ingredienti, lasciati in infusione per il tempo necessario, daranno all’acqua un sapore unico e rinfrescante! INGREDIENTI - 1 grosso cetriolo - 1 limone o lime - 4 rametti di menta fresca PROCEDIMENTO Tagliate a fettine il cetriolo con la buccia. Tagliate a fettine sottili il limone e metteteli insieme ai cetrioli in una caraffa capiente. Quindi aggiungete la menta intera e versatevi l’acqua. Chiudete la caraffa e mettetela in frigo a riposare almeno un paio di ore. Prima di servirla filtratela. Aggiungete quindi nei bicchieri dei cubetti di ghiaccio, una fettina di cetriolo fresco e, a piacere, qualche mirtillo intero! I cetrioli non sono semplicemente ortaggi estivi freschissimi e gustosi, ma donano anche stupefacenti benefici alla salute dell’intero organismo umano. Ottimo diuretico, digestivo, antitumorale, ottimo contro il diabete, regola la glicemia e perciò indicato nella lotta all’obesità. Inoltre i cetrioli sono adiuvanti in caso di malattie cardiache come le aritmie e l’ipertensione grazie al ricco contenuto di minerali come il potassio e il magnesio (sono essenziali per l’attività cardiaca). È possibile notare i benefici dopo qualche settimana di assunzione di circa 500 g di cetrioli ogni giorno. l cetriolo ha un contenuto molto elevato d’acqua (la percentuale è quasi del 96%). Il consumo di cetrioli idrata e rivitalizza il corpo donando un aspetto radioso alla pelle. Inoltre questo ortaggio ha un contenuto molto basso di calorie e, come qualsiasi prodotto vegetale, è totalmente privo di colesterolo. Per tale ragione è consigliato nella maggior parte delle diete dimagranti. E’ un generoso serbatoio di minerali che si concentrano principalmente nella buccia e secondariamente nei semi. E’ “controindicato”, quindi, sbucciare il cetriolo, perché insieme alla buccia si perdono le preziosissime sostanze che questo alimento può offrire. I minerali più importanti contenuti nel cetriolo sono: ○ Potassio ○ Ferro ○ Silicio ○ Magnesio ○ Fosforo Molte sono anche le vitamine, che si concentrano principalmente nella buccia: ○ Vitamina C ○ Vitamina A ○ Vitamine del gruppo B ○ 5 Enzimi La nostra acqua aromatizzata ci aiuterà a bere di più e meglio. Ottima idea anche come aperitivo analcolico!!! Namastè!

lavorative del soggetto, questo comportamento risulta esser uno dei disturbi più difficili da trattare, perché chi ne soffre tende ad autoigannarsi e a giustificare la propria condotta. Il gioco diventa patologico quando il soggetto ha bisogno di giocare d’azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata; ha ripetutamente tentato di controllare, ridurre o interrompere il gioco; gioca per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico (per esempio sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione: spesso queste persone mentono ai familiari, commettono azioni illegali per finanziare il gioco; cercano in altre persone il denaro per coprire le perdite subite. La terapia psicologica più utilizzata è quella cognitivo com-

portamentale (TCC). Questo tipo di terapia è volta a modificare il comportamento dannoso di gioco e i pensieri disfunzionali ad esso legati. Le credenze disfunzionali tipiche del giocatore sono: la sovrastima della probabilità di vincita, la convinzione di essere in grado di smettere

quando vuole. Durante il percorso terapeutico il paziente impara a gestire l’impulso a giocare, affrontando le emozioni negative piuttosto che evitandole tramite il gioco. Il trattamento può coinvolgere anche la famiglia del giocatore nel sostenere il cammino verso la guarigione.


Spazio Donna

Agosto 2014

30

IN VACANZA

LARYSA IATSKIV

Un’Ucraina in Italia ...con il ciclo mestruale «Io non voglio un’Ucraina mangiucchiata dagli interessi europei, americani o russi. Voglio un’Ucraina libera, padrona di se stessa, in grado di dar lavoro ai suoi cittadini, capace di risollevare la propria difficile situazione economica con l’aiuto, sì, della comunità internazionale ma senza scendere ad umilianti compromessi o, peggio ancora, a vedersi mutilata di aree del proprio territorio, come la Crimea». E’ una speranza da nazionalista convinta con i piedi per terra, quella espressa dall’ucraina Larysa Iatskiv, originaria di Chervonohrad e a Sanguinetto da un paio d’anni per lavoro. La madre Anna e la sorella Tetiana vivono a Brescia mentre la figlia Anna e il marito Roman hanno deciso proprio nei periodi più caldi della tragica contrapposizione tra filoeuropeisti, nazionalisti, filorussi e governativi di rientrare a Ternopil’ stanchi dell’insicurezza occupazionale dell’Italia.. Larysa è un’esponente della numerosa comunità di provenienza ucraina che è presente nel Veronese e che ha raggiunto, stando a dati aggiornati sulle presenze regolari al 1° gennaio 2011, 1.255 unità (cioè, l’1,2% dei

106.167 stranieri in provincia). A Verona città gli ucraini ammontano a 504 mentre altri comuni scaligeri registrano cifre significative (ad esempio, 74 a Legnago, 59 a Villafranca di Verona, 24 a San Giovanni Lupatoto, 23 a Castel d’Azzano ed a Castelnuovo del Garda). Nell’intero Veneto gli ucraini sono 15.179 (il 3% dei 504.677 stranieri) ed in Italia arrivano a 200.730 (4,4% dei 4.570.317 registrati sempre al 1° gennaio 2011). Il 2 marzo scorso l’Associazione “Malve” d’Ucraina ha

organizzato in Piazza Bra una manifestazione di sensibilizzazione e solidarietà per quanto sta avvenendo nella nazione dove ancora stanno tanti loro familiari. S’è trattato, purtroppo, d’un evento aggregativo alquanto disertato dagli stessi ucraini, come s’è rammaricata Ivanna Buryaki, responsabile dell’associazione, ma le bandiere nazionali sventolate ed i canti intonati hanno comunque fatto breccia tra la distratta folla di Piazza Bra. Claudio Beccalossi

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini LA RICOSTRUZIONE DEL CAPELLO

Un nuovo trattamento, Vita – cell BK4 dalla ricerca scientifica avanzata USA, vi attende nel salone di Antonella. Per la prima volta i principi attivi utilizzati con successo in estetica vengono impiegati per la ricostruzione del capello in un trattamento straordinario: - Botulino (Botofarm) - Acido ailuronico - Keratina In quattro azioni un trattamento profondo con un risultato immediato senza l’uso di piastra. Un trattamento, questo, consigliato per tutti i tipi di capelli (corti, lunghi, colorati, mesciati, permanentati, “stanchi”, fragili, danneggiati). E’ ora di rifarsi i capelli! Il salone di Antonella offre inoltre: - check – up gratuito del capello con diagnosi immediata - trattamenti curativi a base naturale per ogni tipo di problema di cute e capelli - colori e mesches a base naturale - ondulazione permanente a base naturale - trattamento SPA Hammam con percorso di 50 minuti - tagli di tendenza e molto altro ancora PROMOZIONE SHAMPOO + MASCHERA RISTRUTTURANTE + MASSAGGIO POLTRONA EURO 10,00

Arrivano le vacanze estive e a molte donne capita di doverle affrontare con il ciclo mestruale. Un gran fastidio per diversi motivi ma ci sono alcuni consigli che possono essere utili per non rovinarsi le tanto desiderate, e meritate, vacanze al mare o in montagna. Prendete nota e vedrete che sarete meno nervose ed arrabbiate. Per prima cosa ricordatevi che mai come durante il ciclo mestruale è importante bere molta acqua. Almeno i canonici due litri d’acqua al giorno che vi aiutano ad evitare i cali di pressione. Se siete al mare evitate di mettervi come lucertole al sole nelle ore più calde, almeno per i primi due-tre giorni. La cosa che più ci infastidisce è che con il caldo tutti i dolori e i fastidi del ciclo si amplificano. Per questo dobbiamo impegnarci a mangiare cibi ricchi di ferro come carne

rossa, pesce azzurro, soia, lievito di birra, uova, frutta secca, muesli, ortaggi verdi e legumi (fagioli e lenticchie, ceci, fave, piselli). Per i dolori al basso ventre è molto utile il calcio che trovate nel latte, nello yogurt, e

nei latticini in genere o il magnesio contenuto negli ortaggi verdi, nelle banane e nella crusca. Magari prendete il magnesio in polvere per superare quei giorni. Iniziate quando cominciano i sintomi pre-ciclo.

CURIOSITÀ

Primogenite? Sono favorite Le donne primogenite hanno più successo nella vita Cosa hanno in comune Hillary Clinton, Oprah Winfrey e Beyoncé? Sono tutte donne di sucesso e sono tutte primogenite. Un recente studio dell'Università di Essex ha dimostrato che le sorelle maggiori sono le più in gamba della propria famiglia. Ecco perchè. Alcune delle donne più potenti del mondo, in diversi ambiti, dalla politica allo spettacolo, hanno tutte una cosa in comune: sono le figlie maggiori. Secondo uno studio recente questo non è solo un caso, sembra infatti che le donne primogenite abbiamo una marcia in più e, statisticamente, se sono le prime a nascere nella propria famiglia hanno maggiori probabilità di emergere ed essere le migliori del nucleo familiare. La ricerca britannica, condotta dall’Institute for Social and Economic Research, presso l’Università dell’Essex, ha infatti dimostrato che le figlie maggiori sono più ambiziose rispetto ai fratelli nati dopo. J.K. Rowling, Hillary Clinton, Oprah Winfrey e Beyoncé sono solo alcune delle donne potenti nel mondo ad essere le sorelle maggiori. Secondo lo studio le donne primogenite hanno il 16% di probabilità in più rispetto ai fratelli di frequentare l’Università e raggiungere importanti obiettivi lavorativi. Feifei Bu, coordinatore della ricerca, ha speigato le ragioni di tale primato: “Ci sono diverse spiegazioni, una di queste è che i genitori nella maggior parte dei casi dedicano più tempo ed energie ai primi figli”. Gli scienziati hanno inoltre notato che le primogenite hanno più probabilità di farcela indipendentemente dal grado di istruzione dei genitori Questa è l’incredibile storia di Adam e Carly e del loro matrimonio a “sorpresa”. Il ragazzo è infatti riuscito a sorprendere la sua fidanzata progettando segretamente nei minimi dettagli un intero matrimonio. La sposa ha saputo delle nozze poco prima di salire all’altare. Solitamente si organizzano feste di compleanno a sorpresa invitando alcuni amici e acquistando una torta, Adam invece è riuscito a pensare ad ogni cosa e a sorprendere la sua sposa con un matrimonio inaspettato. Il matrimonio a sorpresa di Adam e Carly Tutto è cominciato quando Carly, la sposa, è tornta da un lungo viaggio di quasi sei mesi in cui aveva ripercorso i passi che avevano condotto sua nonna prima in Inghilterra e poi ad emigrare in Canada dove aveva messo su famiglia. Nel mese di luglio Carly ha concluso il viaggio ed è tornata a casa giusto in tempo per la festa di fidanzamento con in suo amato Adam. Quando è tornata però ha scoperto che quella organizzata dal futuro marito non era una semplice festa di fidanzamento ma un vero e proprio matrimonio. Adam ha dato una lettere a Carly in cui rivelava di aver organizzato tutto insieme alla mamma di lei, dal ricevimento ai fiori in chiesa, dal catering fino all’abito da sposa. Inizialmente la donna è rimasta scioccata, poi pian piano lo shock si è trasformao in euforia e felicità. Tutto è andato al meglio e la coppia ha avuto un matrimonio stupendo.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani BRIE CARAMELLATO

INGREDIENTI 100 GR. DI FRUTTA SECCA MISTA 1 FORMA DI BRIE DA 250 GR. - 100 GR. DI ZUCCHERO

IN PROMOZIONE A PREZZO LANCIO LA NUOVA RICOSTRUZIONE VITA CELL BK4

martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - tel. 045 941832 - cell. 330964675

Preparare il caramello, sciogliendo lo zucchero in 100 ml di acqua e scaldando fino ad ottenere un composto dorato filante. Adagiare sul brie la frutta secca e passare in forno per qualche minuto a 180°. Togliere dal forno e cospargere con il caramello.

APERITIVO

INGREDIENTI 2 DL DI SUCCO DI MELAGRANA 1 BICCHIERE DI SUCCO D’ARANCIO FILTRATO 2 BICCHIERINI DI BRANDY - 4 CUCCHIAI DI GRANATINA - PROSECCO

Agitare gli ingredienti, versare nei flute e completare con l’aggiunta di prosecco.


Spazio Donna

Agosto 2014

31

Oroscopo di Agosto 2014

di Francesca Iolanda

ARIETE: momento decisivo per quanto riguarda la carriera. Potrete avanzare richieste alle vostre condizioni e difficilmente non otterrete ciò che desiderate. Una buona dose di opportunismo, inoltre, vi fa andare dritti allo scopo, senza dispersione di energia. Tutta questa ambizione però non vi farà perdere di vista i sentimenti, anzi, ottima l'intesa e il dialogo col partner, grazie anche a una maggior positività da parte vostra. TORO: qualche tensione di troppo rischia di portarvi a rompere tutte quelle situazioni al limite della tollerabilità. Non avete la lucidità e l'energia sufficiente per intraprendere nuove iniziative o gettare le basi per nuovi progetti. Anche in amore prevale l'insoddisfazione e il desiderio di fuga. Si consiglia prudenza in quanto poi sarà difficile recuperare o ritornare sui propri passi. GEMELLI: ottimi aspetti planetari dal segno amico del Leone promettono riuscita anche grazie ad un pizzico di fortuna. Il cambiamento è dietro l'angolo, leggermente frenato da Urano retrogrado in Ariete, ma verranno gettate le basi per collaborazioni professionali importanti e ambiziose. Ritorna l'ottimismo e la voglia di rimettersi in gioco. In amore prevale la dolcezza ma attenzione agli sbalzi d'umore. CANCRO: una certa intransigenza da parte vostra pone le condizioni per quanto riguarda le richieste professionali e la gestione famigliare. Ogni decisione in ambito lavorativo deve passare per il vostro vaglio. State godendo di un periodo di prestigio, di distinzione sociale: approfittatene per mettere in luce le vostre qualità e i migliora-

menti o avanzamenti di carriera non si faranno attendere. LEONE: vi trovate di fronte ad una scelta, qualcosa che non si può rimandare e che richiede urgente soluzione. Sapete cosa volete ma non siete disposti ad accettare compromessi. Anche se il vostro consueto ottimismo vi sorregge è possibile che qualche ostacolo pratico freni la vostra euforia. La comunicazione in famiglia sembra di difficile gestione, anche come conseguenza alle vostre alte pretese. VERGINE: grande chiarezza di idee e buon equilibrio mentale allontanano gli ultimi strascichi di malinconia. Sono favoriti gli studi, le amicizie amorose e gli spostamenti frequenti. Nella professione la vostra operosità vi rende stima e anche i più timidi e riservati tra voi sapranno mettersi in luce. Una certa oculatezza da parte vostra favorisce buone transazioni economiche. BILANCIA: maggior sicurezza da parte vostra e una migliore gestione delle risorse appiana la strada verso obiettivi ambiziosi e promettono miglioramenti soprattutto economici. Il settore delle amicizie si arricchisce di nuove conoscenze, ma anche rinsalda quelle già esistenti. Entusiasmo da parte vostra ed una certa euforia vi accompagneranno per tutte l' estate. SCORPIONE: momento non facile per voi in quanto la vostra intransigenza si scontra con una realtà di non facile accettazione. Come si evolverà dipende da voi. Chi saprà accettare la sfida e affrontare le difficoltà dandogli un'inclinazione creativa, potrà vedere i lati positivi che ne risulteranno. Buona ripresa a fine mese, anche per

quanto riguarda la sfera emotiva ed affettiva. SAGITTARIO: favoriti i viaggi, anche verso mete lontane, che hanno come scopo il divertimento, ma anche l'accrescimento intellettuale e naturalistico. Il desiderio di mettervi in mostra è abbastanza marcato e la vostra comunicatività gioviale, vi farà perdonare qualche pecca di stile da parte vostra. Qualche intralcio o ritardo nelle comunicazioni porterà un pò di scompiglio a fine mese. CAPRICORNO: buone occasioni in campo professionale, soprattutto nella seconda parte del mese, sembrano riportare ottimismo e quel dinamismo che ultimamente vi era mancato. Grande oculatezza da parte vostra nel saper cogliere ogni opportunità con intelligenza e determinazione. Quindi le previsioni sono positive e in ambito lavorativo si riparte con grinta. ACQUARIO: molta stanchezza e una certa sfiducia nelle proprie capacità, vi pone in una posizione di sfavore nei confronti di superiori e colleghi. Vi sembra che i vostri meriti non vi siano riconosciuti e dovrete combattere la tendenza a non reagire e a farvi sopraffare, soprattutto psicologicamente. Evitate di covare rancori che potrebbero scoppiare inaspettatamente. PESCI: strategie di conquista e intenzioni non sempre palesate fanno di voi dei combattenti pronti a giocarvi il tutto per tutto pur di arrivare allo scopo. Non siete disposti a cedere e grazie ad un notevole senso pratico e razionale otterrete molto più del previsto. Qualche rinuncia è prevista solo a fine mese, quindi per ogni iniziativa privilegiatene la prima parte.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.