Edizione Valpolicella

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ANNO XXVIII - N. 10 - OTTOBRE 2013 - Stampato il 03/10/2013

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

SI CAMBIA DISTRIBUTORE

Da questo numero l’edizione Valpolicella de L’Altro Giornale, cambia distributore. Dal 1986, anno di inizio delle nostre pubblicazioni, far giungere a tutte le famiglie della zona il nostro giornale è sempre stata una nostra priorità e una nostra preoccupazione. Poste Italiane per oltre vent’anni, alcuni distributori locali poi, si sono confrontanti con questo difficile compito. Da questo mese, dicevamo, ci affidiamo a una nuova azienda che sembra avere i requisiti per dare un servizio migliore. Confidiamo, come sempre, nel vostro interesse e nella vostra disponibilità nel comunicare eventuali manchevolezze. Vi ricordiamo, comunque, che presso tutte le sedi comunali sono a disposizione alcune copie de L’Altro Giornale. Grazie per la vostra attenzione.



le vostre

Lettere NASSAR

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Ottobre 2013

CHIESA E GOVERNO

“La vergogna sull’Adige”

“Le novità e il vecchiume”

Gentile Direttore, da quasi trent’anni abito in quella storica zona chiamata Nassar. Solo ora mi decido a scrivere lamentando il vergognoso degrado in cui viene lasciata una contrada che vanta secoli di storia. Contrada che purtroppo si trova in tre Comuni: Pescantina, San Pietro in Cariano e Verona. Questo è forse il motivo che ha sempre penalizzato noi abitanti, dal momento che fra tre Comuni, poi alla fine, non apparteniamo a nessuno. Una zona che poteva essere salvaguardata da un punto di vista architettonico, dal momento che vanta edifici trecenteschi (probabilmente un ospizio

Oggi va molto di moda dir male della Chiesa. Fuori da questo ambiente, è difficile sentire uno che la difenda: c’è il pericolo che gli mettano l’etichetta di bigotto. Fra l’altro, la sua storia si estende lungo l’arco di duemila anni, e non è difficile trovare episodi negativi durante tutto questo tempo: l’inquisizione, le guerre di religione, i Papi con “famiglia”, il potere temporale, etc. Un mio amico prete, quando vado sull’argomento, allarga le braccia sconsolato e mi dice: purtroppo siamo uomini anche noi. Ma lo fa per giustificare. Da qualche tempo però (ma già con Papa Giovanni) in questa grande Istituzione tira aria di rinnovamento e dunque – quando se ne parla – non è onesto ricordare solo le cose negative del passato. Una bella svolta per il cambiamento la sta dando Papa Francesco: basta ascoltare quello che dice e vedere come agisce. Discorsi semplici che capiscono tutti, disponibilità al dialogo, vicinanza con la gente. Prima c’era distanza fra Pontefice e fedeli, ora invece lo si sente vicino e

per viandanti e pellegrini sulla via per Roma), da un punto di vista storico, in quanto abitata da secoli e da un punto di vista ambientalistico, vista l’indiscussa bellezza dell’alzaia sull’Adige. Non mi soffermo sul fatto di aver lasciato che la strada di accesso, dopo averci promesso un dignitoso selciato che meglio si sarebbe intonato con l’età del posto, sia stata poi volgarmente asfaltata, e per giunta male. Non mi soffermo neanche sulla difficoltà di parcheggio, varie volte richiesto dagli abitanti. Ma vedere adesso l’Adige sempre più sporco, addirittura melmoso, decisamente mal-

sano e l’alzaia diventata un deposito di rami, alberi rotti, tronchi interi e quant’altro, è una cosa che non può lasciarci nell’indifferenza. È una cosa che offende noi abitanti della zona in primo luogo, ma anche coloro, e sono tanti, che godono di questa meravigliosa passeggiata, l’alzaia appunto. Ma perché a nessuno è ancora venuto in mente di ripulirla, di servirla di panchine, di farla tornare a nuova vita in modo da poterne usufruire anche con biciclette e carrozzine per bambini? Perché non si può creare un bellissimo parco sull’Adige? Un’indignata abitante del Nassar

DISABILITÀ

“Che bella testimonianza!” Ciao, mi chiamo Alex Caprini, molti di voi mi conoscono già, altri ne avranno l’occasione. Vivo a Pescantina con i miei genitori. Sia io che mio padre siamo affetti da una malattia neurologica denominata Morbo di Steinert della famiglia delle distrofie. La mia storia inizia a 10 anni, quando mi diagnosticarono questo problema; fortunatamente, seppur degenerativa, questa malattie è molto lenta, quindi fino ai 28 anni non ho avuto grossi problemi tanto che facevo il buttafuori in discoteca e vivevo da solo. Quando la malattia si è scatenata in tutta la sua essenza, sono arrivato in pochi anni ad utilizzare il girello e la carrozzina. In quel momento ho avuto una grossa depressione a causa di tutto questo, tanto che ho anche pensato di farla finita. La mia psicologa conosceva l’associazione UILDM e mi ha consigliato di fre-

quentare questa realtà. Io ero molto scettico perché non mi consideravo un disabile, ma mia mamma con l’aiuto del responsabile delle attività sociali Giuseppe Fiorio mi ha convinto a partecipare ad una serata del Gruppo Giovani. Inizialmente ero timoroso, ma frequentando le varie attività sociali ho conosciuto delle persone molto in gamba, che mi hanno messo subito a mio agio. Ora sono tranquillo, felice, ho dei veri amici e tutto grazie alla UILDM ed in particolare al Gruppo Giovani. Insieme organizziamo uscire, vacanze estive, “pizzate”, gite e ci divertiamo. Riusciamo a fare tutto questo grazie ai giovani volontari che ci seguono nelle nostre uscite e ci aiutano. Li possiamo definire senza dubbio amici. Altri volontari, invece, si adoperano per fare i trasporti e altre attività. Sono felice di aver conosciuto queste persone

e nonostante la disabilità, vivo una vita pressoché normale, anzi di più perché ho conosciuto questa realtà che mi offre tante opportunità. Grazie UILDM! Alex Caprini

Festa della Fede, una manifestazione che si terrà presso l’Arena di Verona il 12-13 ottobre. Una festa di colori, sorrisi, musica e testimonianze che inizierà sabato 12 alle ore 15.30 con i giovani del ‘9998-97. Uno “sballo” alternativo attraverso gli occhi della Fede.

molti sono i segnali: passa le transenne per stringere la mano alle persone, va via senza scorta e si mette in posa per farsi fotografare dalla gente. Una preoccupazione del nuovo Papa è rinnovare anche in Vaticano, dove domina una gerarchia ormai mummificata che vive solo per se stessa. Per limitarne l’influenza si è scelto nuovi collaboratori, denuncia quello che non va e mette mano dove bisogna cambiare. Spesso lo si sente pronunciare queste due semplici parole: “Mai più…” dove è tutto il suo programma di rottura con il passato. Ha dato poi una nuova e più moderna interpretazione del fare il prete: “siate fecondi spiritualmente, non zitelloni”. Una frase capolavoro, semplice e profonda, che dà coraggio e nuove energie a chi ha scelto questa strada. E poi, via tutti quei vecchi simboli di umana grandezza – i ricchi ornamenti e mezzi costosi – apertura fino al punto che Lui è pronto a mettere a disposizione i vecchi conventi abbandonati per dare un tetto a chi non lo ha e rilancio dell’idea di povertà, com’era in origine. Nessun dubbio quindi che la Chiesa si stia rinnovando, mentre è certo che la politica è rimasta vecchia, per non dire decrepita: sono anni che si parla di riforme, ma tutto è ancora come prima. La ricerca di un accordo per il cambiamento si risolve quasi sempre nel nulla, in un lavoro sterile: resistenza delle lobby, interessi di parte, veti e opposizioni frenano tutto. Nella guerra siriana, Francesco I ha preso una netta posizione e l’ha dichiarata, senza stare lì ad aspettare i voti dell’Onu. Ha capito in anticipo che un intervento esterno è pericoloso, perché può provocare un conflitto mondiale. Mai vista tanta

tempestiva determinazione in chi ci governa, dove di solito in ogni presa di posizione si studia prima la convenienza politica. Di questo Papa si conoscono anche piccoli gesti: si è offerto di battezzare il bambino, dopo che la madre gli aveva scritto che volevano farla abortire. Un esempio da seguire quel suo cercare un rapporto diretto con la gente per risolverne i problemi. I nostri politici invece pensano solo al partito e alla loro sopravvivenza, i problemi del Paese vengono dopo. È questo che ci fa andare indietro in Italia, quando invece la Chiesa, tanto criticata, cerca di andare avanti. Giordano Salzani

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Numero chiuso il 03 - 10 - 2013



Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

SAN PIETRO

CASTELROTTO

“Scuola, orari e genitori”

“Ricordando Stefano”

Desidero segnalare un disservizio presso l’Istituto comprensivo Statale di San Pietro in Cariano. Anche quest' anno è giunto l'inizio della scuola e per il terzo anno arriva la solita ansia, non tanto per i possibili risultati scolastici dei miei figli, ma piuttosto per la gestione degli orari di entrata ed uscita. Si deve sapere che tutte le scuole primarie di San Pietro in Cariano, ormai da anni, hanno un periodo iniziale ad orario "ridotto": ore 8.30-ore 12.30. Nulla in contrario se noi genitori fossimo tranquilli a casa, peccato che abbiamo la brutta abitudine di lavorare. Ragione per cui sia io che mio marito ci troviamo a correre su e giù per la Valpolicella per riuscire ad accompagnare i figli a scuola, arrivare in ritardo al lavoro (visto che forse solo le commesse iniziano a lavorare alle 9), chiedere in pausa pranzo un permesso di uscita prolungato, per riprenderli e poi depositarli nuovamente in giro. Risultato: noi siamo davvero

Sabato 21 settembre è stato un giorno particolare per alcuni amici di Castelrotto e dintorni. Tutti insieme si sono ritrovati per ricordare con affetto e commozione un caro amico prematuramente scomparso, Stefano, uno degli organizzatori della sagra di Castelrotto. E’ stato proprio in seguito a questo momento di ritrovo che Andrea gli ha voluto rivolgere alcuni pensieri.

stressati ed i figli pure (alla faccia dell'ambientamento scolastico). L'anno scorso sono voluta venire a capo del problema ed alla domanda sul perché di tale orario, mi è stato risposto dall'ufficio competente: non c'è il servizio mensa pronto a partire da subito, perché ci sono troppe diete speciali. La maggior parte degli studenti usufruiscono della mensa già dagli anni precedenti per cui la dieta se "speciale" è già nota al servizio ristorazione. Il problema forse è sui nuovi iscritti? Io ho compilato l'iscrizione della mia secondogenita a febbraio; in seguito mi è giunta a casa dalla direzione didattica di San Pietro in Cariano la lettera di conferma ed il bollettino di pagamento per l'assicurazione, oltre che la richiesta di presentare in segreteria la foto della bimba. Viste le continue relazioni che intercorrono tra la famiglia e la scuola, non si può chiedere l'iscrizione al servizio ristorazione con possibili diete speciali e relativi certificati

entro giugno/luglio? O i problemi di allergie alimentari subentrano tra agosto e settembre? La maggior parte degli istituti scolastici, a Verona e in provincia, da lunedì 16 settembre sono ad orario intero comprensivo di mensa e lezioni pomeridiane. Penso che non sia poi così difficile supplire a questo disservizio e se proprio non si riesce possiamo adottare l'alternativo esempio di un istituto di Castelnuovo: per il primo periodo i bambini vanno a scuola con il vecchio e glorioso "cestino"; la dieta viene così gestita direttamente dai genitori. L'adeguamento all'Unione Europea deve essere orientato anche al miglioramento dei servizi verso i cittadini e le famiglie! Mi auguro che questa mia lettera, portavoce dello sfogo e reclamo di mumerosissimi genitori, venga presa finalmente in considerazione e non si trasformi nella "fatica di Sisifo". Daniela Raggi San Pietro in Cariano

DOMEGLIARA

“Grazie al nido della Vale” A Domegliara c'è un posticino dove, entrando da un cancelletto fiorito, ogni bambino può incontrare la magia che solo la "principessa" Valentina può donare. Quando i genitori, per la prima volta, affidano i propri figli presso l'asilo nido di Valentina, trovano un posto accogliente dove i bambini si possano sentire accuditi e protetti. Ma durante il percorso scopriranno molto di più, in quanto "la Vale" con le sue coinvolgenti idee riesce a far trascorrere momenti felici e spensierati, facendo tornare un po’ bambini anche i genitori! Ecco come dei piccoli foglietti possono diventare i biglietti per entrare al circo, come dei tappini possono diventare la meta ambita per la caccia al tesoro e come delle guancette rosse ti possono trasformare in un folletto... Per concludere l’anno Valentina ha organizzato una festa con le famiglie e i bambini, all’insegna della gioia, dell’amicizia e dell’ecologia. Cinque dei

suoi “grandi” hanno piantato, con l’aiuto dei papà, un alberello nel parco giochi parrocchiale di Domegliara, simbolo del loro passaggio alla scuola materna. L'immaginazione della Vale ha aperto nuovi mondi di creatività ai nostri piccoli. La sua spontaneità li ha incoraggiati a esprimersi in libertà, a tirare fuori la loro fantasia. Valentina e le sue collaboratrici hanno saputo guidare il cammino dei nostri figli, e noi, genitori, vogliamo ringraziarle, non solo per averli accuditi, ma per averli amati davve-

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ro. Vogliamo concludere con le parole che Valentina ci ha rivolto alla festa di fine percorso, per condividerle con tutti voi: "...ricordate, qualsiasi cosa succeda intorno a voi, durante il vostro cammino di famiglia, insieme cercate di capirne la risorsa positiva che ne potete trarre, affinché tutto, ma proprio tutto possa diventare costruttivo, positivo, educativo..." Andra Trifoi, Elisa Ridolfi, Anna Montanari, Daniele Martorana, Luciano Tonel, Alessandro Crestanini ed altri genitori grati

«Per ricordare Stefano tante persone si sono incontrate grazie ad un passaparola nel punto più alto possibile, nel punto più vicino al cielo, una sera calda e piacevole di settembre. Buona cucina, buona musica, tutto curato ed organizzato da amici che hanno condiviso un percorso più o meno lungo con te. Campeggiava sullo sfondo la tua immagine, seduto alla batteria, guardavi noi, intenti a cucinare, a distribuire piatti, bevande, sorrisi, bambini che correvano e ridevano felici, un’atmosfera serena come piaceva a te. Questo era il nostro intento, ricostruire l’atmosfera che caratterizzava i nostri incontri, si stava proprio bene quella sera, è andato tutto bene, ci siamo riusciti credo. Del resto hai visto tutto, e sentito tutto, hai sentito Simo alla batteria e la Bebe a fare i coretti, il coro gospel che ha introdotto con dolcezza la serata, la grinta dei Devils, la JBB e Danny sempre incisivi, gli Oto-distorti che spaccano, mi mancava un po’ di voce e a volte guardavo in su e ti chiedevo una mano

per portare in fondo le canzoni, e a chiudere i Tea Spoon sonorità piacevoli e coinvolgenti che ci hanno accompagnato a fine serata. Poi la lanterna accesa che è salita verso il cielo, e che sanciva la fine della giornata ed il deflusso lento delle persone, ho visto facce serene, e tanti hanno fatto fatica a lasciare quel posto isolato e tranquillo, abbiamo raccolto incoraggiamenti a riproporre questa festa. Poi come ad ogni fine serata, come succedeva alla nostra sagra, siamo rimasti in pochi a fare il punto della situazione davanti ad una birra ( tu ci insegni che è un peccato non finire il fusto cominciato) a ridere più per la stanchezza credo, questa cosa non l’ho mai capita, ma è successo anche questa volta, seduti fino a tardi a ridere e a rivivere mentalmente tutto quanto fatto, i momenti critici, gli aneddoti che raccontavamo con te e che succedevano quando si organizzava qualcosa. Già il ricordo…..è importante ricordare, è doveroso ricordare, il tempo trascorso con te, quanto ci hai lasciato dentro e trasmetterlo a chi deve crescere ancora e ricordare a noi di portare avanti quei valori sinceri e profondi in cui credevi. Vorrei ringraziare anche a nome della Miki quanti si sono spesi a vario titolo per realizzare questa splendida serata che sicuramente non ti riporterà giù da noi ma che sono convinto ti ha fatto scendere tra di noi almeno per qualche ora…ti vogliamo bene». Andrea

CONCERTO SACRO A MARANO

A conclusione dell'anno della Fede il Coro e Orchestra Amici della Musica di Fumane invita al concerto sacro “Alto e Glorioso Dio” che si terrà nella Chiesa Parrocchiale di Marano Sabato 26 Ottobre 2013 ore 21. Musiche di Mozart, Schubert, Bach, Frisina, Franck, Vivaldi. Il concerto è patrocinato dalla Valpolicella Benaco Banca

VALFIORITA: S. Maria, adiacente a tutti i servizi, splendida porzione di villetta a schiera angolare con giardino piantumato di 370 mq., composta da un accogliente soggiorno con camino, zona pranzo/cucina, 2 CAMERE, tre bagni. Garage singolo, taverna, lavand., c.t.. Soluzione introvabile. Classe energ. richiesta. €. 335.000. S. VITO: appartamento al primo piano di 120 mq., composto da ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, tre camere, bagno, rip., cantina. Pronta consegna, abitabile subito. Classe F. PREZZO AFFARE €. 89.000. NEGRAR: loc. Jago, in quadrifamiliare, primo piano (ultimo), libero su tre lati, composto da un ampio ingresso, sala da pranzo con balcone, zona cottura separata con camino, soggiorno con ampio balcone, 2 matrimoniali di 19 mq. ciascuna, bagno finestrato, balcone. Climatizzato. Cantina e garage entrambe di 24 mq. Classe G. €. 125.000. PEDEMONTE: zona Poste, ampio appartamento composto da soggiorno con terrazza di 13 mq., cucina abitabile con balcone, 3 camere da letto, ampio bagno finestrato, ripostiglio. Caldaia a condensazione, termosifoni, impianto elettrico, nuovi, appena sostituiti. Cantina di 13 mq. e spazioso garage singolo. Classe F, €. 154.000. ARBIZZANO: in pregevolissima ristrutturazione, appartamento al primo piano composto da soggiorno con zona cucina, ampia camera matrimoniale, camera singola, 2 bagni di cui uno finestrato. Impiego di materiali solo di primissima qualità. Riscaldamento a pavimento, pavimentazione in listoni di legno, Completamente climatizzato, videocitofono, garage doppio "in larghezza". Classe D €. 315.000. ARBIZZANO: molto comoda al centro paese, in contesto signorile, villa singola di 400 mq. con giardino pianeggiante e piantumato di 600 mq. ca. L’abitazione è già predisposta per essere utilizzata anche come bifamiliare. Classe energ. richiesta. €. 660.000. S. VITO: splendido app.to al piano terra composto da soggiorno, cucina abitabile arredata, 2 camere, 2 bagni, terrazza coperta di 9mq. e scoperta di 45 mq., cantina e garage. Climatizzato, ottimo stato, da vedere. Classe E. Prezzo molto interessante.



Le Vostre Lettere

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PAPA

POLITICA

“Assurda e stomachevole”

“Francesco e gli altri”

La politica odierna ci presenta una situazione che ci costringe a fare necessariamente delle scelte. Non sopportiamo più questo teatro assurdo e stomachevole: la squadra Berlusconi che difende il suo leader dall’aggressione della magistratura, perchè molti di loro sono poverissimi di consensi e quindi senza Berlusconi se ne andrebbero a casa. Il centro-sinistra, con il Pd in testa, vive una situazione di grande confusione. Sono alla ricerca di un leader, che non trovano da decenni. Sono stati solo capaci di nominare ex democristiani con compromessi fra le correnti che scatenavano invi-

All’indomani dell’elezione di papa Francesco, nonostante le vistose differenze dottrinali e teologiche rispetto a papa Benedetto XVI, commentatori e vaticanisti hanno reiteratamente smentito la palese discontinuità tra i due pontificati. A negare con maggiore enfasi sono stati i cosiddetti conservatori. Ogni qualvolta Francesco mandava segni di apertura alla modernità, i conservatori alla Sandro Magister, alla Antonio Socci o alla Francesco Agnoli (solo per citare alcuni nomi ultraconservatori), accusavano i media laici di strumentalizzare le parole del Papa. Cosa non vera, il Papa si è sempre espresso chiaramente. A dissipare definitivamente il dubbio della “rottura” con il papa tedesco e i suoi predecessori è arrivata l’intervista che Francesco ha rilasciato a Civiltà Cattolica. Nell’informale chiacchierata è sal-

die e battaglie di potere e ancora una volta nominano un ennesimo democristiano a capo del governo e un segretario del partito ormai dimenticato da anni. Il Partito dei Pensionati aveva sposato a suo tempo, certe istanze di sinistra, ma non abbiamo mai avuto risposte. Anzi la sinistra ha avvallato riduzioni sulle pensioni e creato numeri vergognosi di esodati allo sbando. Il nostro disagio sta crescendo e ci porterà a pensieri rivoluzionari: siamo avanti negli anni, ma siamo 18 milioni! Solo la Chiesa è riuscita a rinnovarsi con papa Francesco; la nostra classe politica

invece è rimasta ancorata al vecchio stile delle careghe. La palla deve ritornare in mano ai cittadini e – tutti noi - abbiamo l’obbligo di decidere per un rinnovamento che vada nella giusta direzione. Alle ultime consultazioni gli italiani hanno dimostrato due cose da noi condivise: la completa distruzione di Fini e il grande ridimensionamento di Casini. Detta alla veneta: due caregari insopportabili. Guardiamoci bene attorno, ce ne sono tanti altri da mandare a casa. Cerchiamo persone nuove e votiamole. Gianni Pozzani

FUMANE

“Grazie per la scuola” Gentile Direttore, assieme ad altri genitori di Fumane, desidero ringraziare chi si è adoperato per risolvere il problema della scuola primaria di Fumane. Cittadini, Comitato dei Genitori, Amministratori ed Enti hanno permesso, nei loro diversi ruoli, di far iniziare ai nostri figli, l’anno scolastico nell’edificio ristrutturato e con la messa in sicurezza della parte esterna con il nuovo marciapiede. Grazie. Riccardo Reggiani

60 anni insieme

tato fuori quel che già si sapeva. Francesco ha espresso apertura, solidarietà e vicinanza agli omosessuali, ai divorziati e alle donne che hanno abortito. A fine intervista, in perfetto stile laico illuminista volterriano, ha aggiunto che «Se una persona dice che ha incontrato Dio con certezza totale e non è sfiorata da un margine di incertezza, allora non va bene. Per me questa è una chiave importante. Se uno ha le risposte a tutte le domande, ecco che questa è la prova che Dio non è con lui. Vuol dire che è un falso profeta, che usa la religione per se stesso. Le grandi guide del popolo di Dio, come Mosè, hanno sempre lasciato spazio al dubbio». Gli struzzi che per ignote ragioni non vogliono ammettere il cambio di guardia e di passo della Chiesa cattolica, riusciranno ad ammettere che il Papa che ha mandato in pensione

Gentile Direttore, ultimamente ho sentito la voce di papa Bergoglio accusare l’occidente di indifferenza verso i migranti rifugiati politici e migranti irregolari, ma non una sola parola verso quei mussulmani che perseguitano i cristiani bruciando le loro chiese per il solo fatto che ai loro occhi rappresentano una religione occidentale. Se questo è dovuto al “poli-

l’omofobo San Paolo, “ridimensionato” due millenni di dottrina e encicliche, ripristinato la teologia della liberazione (condannata da tutti i precedenti pontefici), rottamato i valori non negoziabili ed esaltato l’importanza del dubbio, è il Papa che ha “cassato” duemila anni di tradizione cattolica? Gianni Toffali

tically correct”, è bene che papa Bergoglio si spogli del titolo di capo di stato del Vaticano, che in passato ha creato tante scelte sbagliate, e, come capo della Chiesa Cristiana, titolo che gli compete, cominci liberamente a denunciare queste situazioni. Cordialmente, Marco Bresciani

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

REFERTI ON-LINE

Vengono dal cuore le congratulazioni per Rita Lombardi ed Elio Marconi, sposati dal lontano 17 ottobre 1953. Li festeggiano i figli Paolo, Mario e Susanna con i nipoti Federica, Anna, Lucia, Sara, Giulia e Matteo.

E’ nata Alice Ruffo Lo annunciano con gioia mamma Annalisa, papà Matteo e il fratellino Lonardo LA DEDICA DI NONNO PIERO Adesso finalmente - sei settembre è arrivata Alice piccolina: ’na meraviglia col visetto rosa, gli occhioni della mamma, boccuccia a cuore e dita affusolate, come il papà già qualche ricciolino, somiglia tale e quale al fratellino.

Come voler di più?... Leonardo l’ha guardata ed ha subito detto “Che carina!” …e poi agitando quella sua manina ha sussurrato un “Ciao” di benvenuta alla sua sorellina. Nonno Piero

Dal 13 maggio 2013 la Casa di Cura Dott. Pederzoli ha attivato un servizio gratuito, attivo 24 ore su 24 per la consultazione on line dei referti di Laboratorio Analisi. Il servizio di refertazione on-line non sostituisce le normali procedure di consegna dei referti, che restano, in ogni caso, disponibili in formato cartaceo presso la struttura sanitaria. Per usufruire di tale servizio è opportuno disporre di un Personal Computer connesso a Internet. Al cittadino, all’atto dell’accettazione amministrativa, verrà proposto di poter usufruire di tale servizio. In caso di risposta affermativa verra’ consegnato un modulo con le credenziali di accesso. Il referto è autenticato con firma digitale e reso disponibile on-line in forma telematica protetta. L’utente, segnalando opportunamente la lettura e il download del referto on line non risulta più obbligato al ritiro dello stesso in forma cartacea presso lo sportello dell’ospedale. Quali esami posso consultare on line? Puoi consultare gli esami di laboratorio eseguiti presso il laboratorio Analisi della Casa di Cura Pederzoli. Quando posso vedere il referto? Il referto è disponibile dalla data indicata sul modulo ritiro-referti che è stato consegnato all’accettazione prelievi. Per quanto tempo posso vedere il referto? Il referto è visibile e stampabile sul sito per 30 giorni (in osservanza delle linee guida del Garante Privacy 19 novembre 2009), dopo tale termine non sarà più possibile consultarlo. Rimane comunque la possibilità di ritirare il referto cartaceo presso gli sportelli della Casa di Cura entro 60 giorni dalla data indicata sul modulo ritiro referti. Il codice referto è valido anche per prelievi futuri? No, ogni volta che farete un prelievo, Vi sarà assegnato un nuovo codice referto. Siete certi che il mio referto non potrà essere visto da nessuno? Il Vostro referto è disponibile su un sito sicuro che la Casa di Cura gestisce con tecniche di protezione. Inoltre per accedere al referto è necessario digitare i codici indicati nel modulo di ritiro referti, di cui solo l’assistito dispone. Se smarrisco il referto posso ristamparlo? Si, il referto può essere ristampato più volte ed in qualunque momento entro i 30 giorni di disponibilità sul sito.

Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale


Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

RICORDO

“Gli Alpini del ‘70” Il tempo lenisce il dolore, ma non cancella il ricordo, né può colmare il vuoto che hanno lasciato. Sono trascorsi molti anni da quel lontano 7 marzo 1970, quando una slavina si portòvia la vita dei nostri 7 alpini a Ponticello di Baies. Come sorella di uno di loro, desidero ringraziare tutte le associazioni degli Alpini, parenti, amici e conoscenti che ogni anno si recano in pellegrinaggio lassù, dove la vita dei nostri fratelli si è fermata per sempre. Un grazie di cuorea tutti e un abbraccio. Pia Baietta Sorella di Fausto, uno di loro “Signore delle cime, nel tuo paradiso lasciali andare per le tue montagne”

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CARO NAPOLITANO... Mi spiace dirlo, ma ultimamente il presidente Napolitano non mi piace più. Dopo le 4 nomine di Senatori a vita, ora ha fatto un’altra nomina poco piacevole: quella di Amato alla Corte Costituzionale. Il signor Amato ha infatti già una pensione di oltre 30 mila euro al mese che ora, con questa nomina, raddoppia i suoi introiti alla faccia di chi stenta a campare. Amato poi, è quello che quando era premier, aveva prelevato soldi – per mantenere l’immensa burocrazia del Paese – dai conti correnti di tutti i cittadini, anche di quelli che avevano pochi denari. Questa, purtroppo è l’Italia che non vuole cambiare per continuare ad essere mantenuta. Mario Avesani

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COMUNICATO CISL Il “Top Manager”, che ha potere di governo sull’Impresa, a prescindere dai risultati conseguiti e riportanti nei bilanci annuali e dall’andamento della stessa, tra stock option, stipendi e bonus vari, percepisce una retribuzione in misura fissa ed un compenso variabile, che dovrebbe essere legato ai risultati positivi e all’andamento dei titoli. Nel bel mezzo della crisi, le banche - che lesinano i prestiti agli imprenditori, che pongono ostacoli alle richieste di mutuo casa dei lavoratori, tagliano posti di lavoro, per non parlare dei vari scandali finanziari di cui alcune di loro sono protagoniste – non hanno limiti nelle (auto)retribuzioni di manager e presidenti. La FIBA CISL, il sindacato dei lavoratori delle banche aderente alla CISL, ha dato il via ad un’iniziativa a livello nazionale per presentare al Parlamento una proposta di disegno di legge, sottoscritta come minimo da 50 mila cittadini elettori, che ponga un limite massimo agli stipendi ed ai bonus dei manager. E che ci sia bisogna di un “tetto” lo dicono i dati raccolti in un dossier pubblicato dalla stessa Fiba Cisl da cui emerge come le cifre siano astronomiche e le distanze tra le retribuzioni dei lavoratori dipendenti degli istituti di credito e i loro manager sono clamorose (gli Amministratori Delegati dei gruppi bancari e Compagnie di Assicurazione italiani percepiscono, in media, una retribuzione pari a 70 volte di più dei loro dipendenti). La FIBA CISL di Verona ha programmato per i mesi di settembre, ottobre e novembre una pluralità di iniziative (punti di raccolta con gazebo, camper che sta girando per i Comuni della provincia di Verona, possibilità di firmare presso alcuni Comuni) con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di firme possibili. Per essere sempre aggiornati sulle varie iniziative basta collegarsi al sito internet www.fiba.it , cliccare sul banner in alto nella Home Page “Firma anche tu” e cliccare sulla regione di appartenenza (nel nostro caso Veneto). Comuni dove è possibile recarsi per firmare (presso gli uffici anagrafe o uffici elettorali) Verona (Ufficio Anagrafe Via Adigetto), Pescantina, Bussolengo, Sommacampagna, Villafranca (Ufficio elettorale), Povegliano V.se (Ufficio Elettorale), San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio V.lla, Negrar, Fumane, Marano V.lla. Firma anche tu! Se firmi li fermi, se non firmi chi li ferma? Zampini Enrico - Segretario Generale Aggiunto Fiba Cisl Territoriale Verona Coordinatore per Verona e Provincia iniziativa raccolta firme

GRAZIE MAMMA Caro papà, sono passati 30 anni da quel orribile giorno che nella mente di noi figli è rimasto indelebile anche se molti hanno dimenticato o così a me pare.La gente è distratta, la tua famiglia certo no. E' quasi una vita, eravamo piccoli troppo piccoli e siamo cresciuti subito in fretta con la responsabilità della situazione (e anche qualcosa in più). Ora siamo grandi, più o meno l'età che avevi tu quando ci hai lasciati; era il primo giorno di scuola di quel maledetto 15 Settembre 1983, ci siamo salutati con il solito bacio con la promessa di vederci a pranzo per raccontarci com'era andata, il mio primo giorno di superiori e non abbiamo potuto più raccontarci niente. A pranzo non sei mai arrivato. Siamo venuti noi figli e la mamma a vederti su un letto della rianimazione, fermo immobile, siamo stati lì fermi a guardarti con la speranza che aprissi gli occhi... invece era tutto finito, la tua vita era finita lì... e un pò anche la nostra. GRAZIE MAMMA PER QUELLO CHE HAI FATTO DA SOLA Chiara


Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

ESODATI

DOMEGLIARA

“... del sangue, altra follia della Fornero” Spett. le Redazione, sono un donatore di sangue dal 1974, ho sempre fatto le mie donazioni per quanto possibile con assidua regolarità in quanto convinto e felice del bel gesto di amore verso il prossimo bisognoso della fonte esclusiva di vita per tutti noi. Mi rattrista e disgusta leggere in internet l’articolo apparso in rete il 23/09/2013 che parla degli “Esodati del sangue.” Praticamente, dopo la riforma Fornero, una persona che ha donato per una vita il proprio sangue al prossimo si ritrova a fine periodo lavorativo a dover continuare il lavoro mesi in più per raggiungere i requisiti della meritata pensione recuperando le giornate apparentemente coperte contributivamente dall’Inps nel corso della vita da donatore. Il fatto è ancora più grave se si pensa che i media, giornali e televisione non né hanno mai fatto cenno, tenendo così i meritevoli bravi cittadini donatori ignari e all’oscuro di tutto, in modo che continuino a donare all’insaputa del regalo ingrato e disgustoso che gli riservano i politici italiani. Io personalmente sono stato già duramente ingannato con il lavoro e la pensione dalla famigerata legge di quella gentildonna della signora Fornero , tanto che mi ritrovo a 59 anni senza lavoro e senza pensione, e devo lavorare ancora più di tre anni (e chi lo trova un lavoro alla mia età) per raggiungere i nuovi requisiti previsti dalla truffaldina legge, ora con questo risvolto oscuro della legge contando le mie 110 donazioni dovrò lavorare ancora circa 6 mesi in più. Ritengo questa legge a dir poco da “vigliacchi” e non esagero, non si può ingannare in questo modo subdolo ed increscioso chi ha dato per il prossimo il proprio sangue “gratis et amor dei”. E’ questa la riconoscenza? E’ questa la remunerazione dello Stato democratico in cui viviamo? Ma si rendono conto i nostri politici che questa sporca faccenda ben architettata da loro, porterà scompenso tra i donatori che di sicuro non doneranno più con quell’amore che li ha sempre contraddistinti. Le donazioni crolleranno di sicuro in modo vertiginoso e gli ospedali si ritroveranno così con carenza ancora maggiore di sangue con le comprensibili conseguenze per tutti, e la gente bisognosa cosa farà? Molto probabilmente chi ha imbastito questa legge non ha mai avuto bisogno di sangue altrimenti ci avrebbe pensato sopra prima, ma…. sarà sempre così??? Speriamo che qualche politico “illuminato” al Governo attuale o a quello che verrà si faccia artefice di qualche miracolo e che sistemi questo sporco ricatto verso chi ha sempre donato con amore per il prossimo non come loro. Sergio Mazzi

IN RICORDO DI SERAFINO RIGHETTI Ha lasciato tutti con un sorriso, quel sorriso che ne ha contraddistinto la vita. Serafino Righetti, 77 anni, di Santa Maria di Negrar, ha lasciato la moglie Jole, che lo ha amorevolmente curato nei mesi di sofferenza. Serafino era volontario nel Nucleo Volontariato e Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri Valpolicella con sede a Sant'Ambrogio di Valpolicella. Sempre presente, cordiale, disponibile, sapeva sdrammatizzare dall'alto della sua stazza imponente nella sua inseparabile divisa. Per questo era apprezzato mentre prestava servizio la domenica mattina nel parcheggio dell'ex quartiere fieristico per il mercato settimanale di Sant'Ambrogio o durante la settimana davanti alle scuole di Gargagnago dove si era fatto ben volere dai bambini, mamme e maestre per la sua disponibilità e buon cuore. «Si tratta di una grande perdita, il dolore è immenso perché Serafino era una persona straordinaria» afferma il vicesindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi, che ne ha sempre apprezzato la professionalità e uma-

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nità. Aggiungono Mirco Meneghello, presidente del Nucleo, e Andrea Chiereghini, assessore comunale di Sant’Ambrogio. «Da alcuni mesi Serafino non prestava più servizio perché stava lottando contro un male che lo aveva colto a fine 2012. Ma è come se ci fosse sempre stato nel nostro Nucleo, visto che è stato tra i primi ad entrare nove anni fa. Perdiamo purtroppo un pezzo di noi, un pezzo di storia della nostra Associazione, un volontario esemplare, un carissimo amico». Massimo Ugolini

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“Che festa!” Dopo due anni, riecco una bella festa al nostro Residence “Casetta” a Domegliara. Allora tutti assieme si festeggiarono gli splendidi 80 anni di nostro nonno Enrico. Oggi la nascita di due splendide bimbe, Eleonora e Agnese arrivate tra noi a portare gioia e nuova vita. Ecco allora la bella idea di trovarsi tutti assieme e di trascorrere un giorno di festa con una buona grigliata condita con le verdure dei nostri orti, del buon vino e un ottimo dolce. L’attenzione di tutti è andata soprattutto alle piccole che, tranquille e curiose, si divertivano alle mille feste e complimenti degli ospiti. Tutto è andato per il meglio, anche con l’arrivo a sorpresa di Don Alessandro il nostro Parroco, il quale impartirà il sacramento del Battesimo alle due piccole. Tutti noi ringraziamo l’amico Lalo per la disponibilità del posto e per la preparazione alla grigliata, e tutti quelli che hanno preparato con maestria e arte quanto di buono era stato portato dai genitori delle bimbe. Tante provviste che sono bastate a prolungare la festa anche per cena … a proposito l’occasione è servita anche a festeggiare con un brindisi Edoardo e Alice per i loro 18 anni. Alla prossima! S.C.

SUOR ROSANNA PAPA È stata celebrata domenica 29 settembre nella Chiesa di San Martino di Tours la S.Messa di saluto a Suor Rosanna, coordinatrice per sette anni della scuola dell’infanzia “Santa Famiglia” di Negrar. La suora è stata di recente trasferita nelle Marche dopo aver guidato la nota scuola, che ospita 150 bambini. Suor Rosanna Papa appartiene all’Istituto delle “Piccole Suore della Sacra Famiglia” di Castelletto di Brenzone. Passa ora il testimone a Chiara Girelli, coordinatrice con forti esperienze nel sociale, nell’organizzazione e nell’educazione. Dopo la S.Messa, la comunità ha voluto salutare Suor Rosanna e dare il benvenuto a Chiara con un rinfresco al Circolo Noi; i bambini hanno omaggiato la suora con un bel cesto contente i disegni di tutti i piccoli frequentanti e salutandola con affettuosi sorrisi. Gloria Ugolini


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LE NOVITÀ 2013/2014. Nuove misure ambientali e conferma del blocco circolazione dei veicoli non catalizzati

Piano antismog per l’inverno Azioni antismog per l’inverno 2013/14. Mercoledì 18 settembre il vicepresidente e assessore all'Ambiente della Provincia Fabio Venturi ha illustrato gli esiti del T. T. Z. (Tavolo Tecnico Zonale), convocato con i 98 Comuni della provincia veronese. Le misure all'esame dei sindaci hanno riguardato il blocco della circolazione settimanale dei veicoli benzina e diesel, le iniziative ambientali da parte dei Comuni, oltre a una serie di buoni comportamenti da proporre ai cittadini. Sono state approvate diverse misure, fra cui la conferma di quelle già in vigore l'inverno scorso, come ad esempio il blocco della circolazione dei veicoli non catalizzati. Resteranno fermi i mezzi Euro 0 benzina; Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel dal 7/10/13 al 06/12/13 e dal

07/01/14 al 16/05/14. Il blocco vale nei giorni feriali dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30 (mezz'ora in più rispetto allo scorso anno, ma con un periodo più lungo di sospensione del divieto in dicembre per le festività). Per effetto di questo provvedimento saranno fermi circa 33

mila veicoli diesel, 34 mila veicoli benzina, per un totale di 67 mila mezzi su 560 mila veicoli, circa il 12/13% dei mezzi. «Abbiamo approvato all'unanimità le misure emergenziali per il contenimento dell'inquinamento atmosferico dell'inverno – ha sottolineato Venturi -. Nella nostra

zona, a incidere maggiormente sono le polveri sottili. Quest'anno, confermiamo i provvedimenti dell'anno scorso, con l'aggiunta di qualche novità. C'è una sensibilità altissima da parte dei sindaci, e di tutto il territorio veronese, sul tema della lotta all'inquinamento atmosferi-

co. Ed è questa unanimità che ci permette di andare avanti in maniera più efficace, consapevoli però che è la stessa configurazione geografica della Pianura Padana a rendere difficile la lotta. Anche quest'anno ci sarà il blocco dei veicoli non catalitici ma abbiamo ampliato il periodo di sospensione del divieto di circolazione in dicembre. Un'altra importante novità riguarda la deroga per i mezzi agricoli e commerciali: ciò vuol dire che potranno circolare, consentendo agli operatori di poter svolgere il proprio lavoro. Siamo andati quindi incontro alle esigenze dell'economia già in difficoltà, cercando di non creare ulteriori ostacoli». Ecco, allora, le novità 2013/2014: libera circolazione dei mezzi commerciali, agricoli e speciali, nell'eser-

cizio dell'attività professionale; tre giornate ecologiche, di cui una con il blocco totale della circolazione in tutta la provincia veronese, mentre le altre due senza blocco del traffico ma con iniziative ambientali. La prima giornata sarà nel periodo natalizio, a scelta dei Comuni, la seconda il 16 febbraio in occasione della Half Marathon di Verona con blocco del traffico; la terza nel weekend 12/13 aprile in occasione dell'evento “Benvenuta primavera”; divieto per i mezzi pesanti e trasporto pubblico di mantenere l'accensione del mezzo durante la sosta; i veicoli storici e d'epoca potranno circolare durante le manifestazioni; istituzione di un Ecosportello di coordinamento delle iniziative ambientali fra Provincia e Comuni.


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Ottobre 2013 I NOSTRI VINI. La senatrice americana Wojcik in visita

“Sconosciuti” negli U.S.A.

«Il vino italiano più noto negli Stati Uniti? Quello della Toscana». Parole che fanno riflettere. La senatrice americana Kathleen L. “Kay” Wojcik (Illinois), accompagnata da una propria delegazione, è stata invitata nelle scorse settimane a visitare la Valpolicella e ad assaporare i suoi vini. E ha messo in luce un particolare che, forse, pochi conoscevano. La Valpolicella ha recepito il messaggio forte e chiaro, insomma. L’Amarone e il Ripasso, per esempio, devono uscire di più allo scoperto. Wojcik ha anche partecipato a un incontro specifico, tenuto dall’agronomo Paolo Zardini, a Villa San Giorgio. Gli americani hanno così potuto apprezzare il paesaggio veronese, dalle viti vicine al lago di Garda sullo sfondo. Zardini ha presentato una dettagliata storia della Valpolicella e delle sue caratteristiche, suscitando l’interesse degli ospiti statunitensi. La senatrice ha poi confermato la validità e la diffusione della cucina italiana negli U.S.A., sottolineando come le spe-

cialità culinarie italiane nell’ambito della ristorazione siano le più apprezzate. Le attenzioni principali, però, erano rivolte ai vini: «Negli Stati Uniti il vino italiano più in mostra è quello toscano, mentre è poco conosciuta la Valpolicella – ha ribadito Wojcik -. Un’ottima organizzazione di vendita di vini di diverse provenienze è il club del Wall Street Journal che, appunto, consegna a domicilio ogni tipo di vini richiesti, anche dell’Italia». Per esportare i prodotti negli Stati Uniti, pertanto, «va escluso l’uso di e-mail, ma occorre recarsi sul posto, spiegare

che tipo di pianta è la vite, come e dove si coltiva, come si produce il vino e dove si conserva, prima di venir messo in vendita» ha aggiunto la senatrice. La Valpolicella ha imparato la lezione: per crescere, per farsi conoscere, è indispensabile allacciare ulteriori rapporti in direzione di una maggiore esportazione di vini, e sfruttare l’enorme potenzialità che il mercato statunitense è in grado di offrire. A questo punto non rimane che attendere il prossimo anno, quando in Valpolicella arriverà una delegazione di Wine Spectator

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VALPOLICELLA BENACO BANCA Valpolicella Benaco Banca, la nuova realtà bancaria originata dalla fusione di due BCC, la Banca Valpolicella e la Benaco Banca, fa il punto della situazione. Il presidente Gianmaria Tommasi e il vicepresidente Franco Ferrarini tracciano il bilancio dopo sei mesi di attività. «La fusione fra le due banche non nasce, come spesso accade, da necessità, da difficoltà di una delle due – sostiene Tommasi - ma dalla convinzione che operare insieme facilita e migliora le nostre attività, ci permette di erogare servizi migliori e più efficienti, ci permette cioè di meglio perseguire gli obiettivi da raggiungere». La raccolta diretta è aumentata del 3% circa, passando dai 333 milioni di euro del dicembre 2012 ai 343 milioni di giugno 2013. Più o meno invariati sono rimasti gli impieghi, che si attestano sui 300 milioni. Anche la raccolta indiretta è rimasta pressoché invariata, attestandosi sui 115 milioni di euro. L’utile di semestre è stato di oltre 700 mila euro, con un grosso accantonamento a fondo rischi. «I dati che emergono sono positivi. Il periodo che stiamo vivendo, come sappiamo, non è dei migliori – continua Ferrarini -. E’ pur vero che le zone in cui la nostra banca prevalentemente opera, la Valpolicella, la zona lago e il Caprinese stanno forse soffrendo meno la crisi di altre zone anche della nostra stessa Provincia, però non c’è dubbio che anche noi, ogni giorno, tocchiamo con mano quanto la situazione sia difficile, dal punto di vista economico certo, ma di riflesso anche da altri punti di vista, per noi altrettanto importanti». «Siamo veramente soddisfatti della fusione – riprende Tommasi -. Prima di tutto, abbiamo preso atto con soddisfazione della disponibilità alla collaborazione e alla integrazione del nostro personale. E questa collaborazione fra le nostre due squadre è stata ed è eccellente. Ne approfitto per ringraziare pubblicamente tutti. Si è reso necessario cambiare il sistema informatico per la ex-Benaco, il che ha comportato qualche disagio, che si è cercato di risolvere celermente con soddisfazione generale». «Quello che più ci piace – conclude Ferrarini - è vedere che lo spirito, le idealità, le finalità dell’operare delle due banche si sono dimostrate coincidenti: stiamo verificando ogni giorno che ciò per cui le due banche singolarmente operavano, insieme può essere meglio perseguito. Scegliere il meglio delle due esperienze senza alcuna riserva mentale non è uno slogan, ma è quello che abbiamo sempre detto di voler fare e che stiamo facendo, giorno dopo giorno. L’obiettivo il “ben-essere” delle nostre comunità».


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Ottobre 2013 “VITA INDIPENDENTE”. L’estate scorsa l’Ulss 22 ha sbloccato le sovvenzioni

Esultano i disabili Riecco i contributi Contributi 2013 ripristinati. Esultano i disabili dell’Ulss 22 che aderiscono ai progetti di “Vita Indipendente”. Un sollievo, una liberazione, una vera e propria manna dal cielo. «Perché ormai eravamo alle asse, facevamo fatica ad andare avanti. Siamo rimasti da aprile a luglio senza contributi». Elena Skall, che da anni si occupa di Vita Indipendente, affiancando suo figlio Marco, parla a cuore aperto. “Bisognava pagare le cure domiciliari alle persone non autosufficienti e gli assistenti: per far fronte alla situazione, tutti hanno messo mano alle proprie risorse. Ma per gente che vive grazie alla pensione, non è semplice come compito. Occorre chiedere prestiti a familiari, amici o a banche». In agosto, invece, l’azienda sanitaria di Bussolengo ha ripristinato i contributi e rimborsato chi aveva dovuto anticipare i soldi negli ultimi mesi. «In primavera – riprende Skall – La

Giunta del Veneto ha varato una delibera regionale che rivoluziona completamente il sistema dei servizi sociali. Il direttore dell’Ulss 22 Alessandro Dall’Ora ha quindi bloccato l’erogazione dei contributi, volendo aspettare l’approvazione della delibera. Una volta arrivato il sì dalla Regione, la situazione si è sbloccata. Il problema è che da aprile a luglio siamo rimasti figli di nessuno, trascorrendo mesi difficili e complicati. In questo periodo di crisi, l’imperativo per le figure politiche

e tecnico-amministrative, è quello di risparmiare e spendere il meno possibile. Strategia corretta, ma quando non si danno servizi essenziali, necessari alla vita di alcune persone, la scelta non è più condivisibile. Nei mesi scorsi abbiamo fatto appelli all’Ulss 22, petizioni, proteste, addirittura una manifestazione davanti alla sede dell’azienda ospedaliera di Bussolengo. Finalmente, a fine luglio, la delibera regionale è stata approvata e le cose sono migliorate». La situazione, al momento, è

più tranquilla, almeno fino al termine del 2013. La paura dei disabili di “Vita Indipendente”, infatti, è quella di ricevere i propri contributi in ritardo o, nella peggiore delle ipotesi, vederli ancora sospesi. «Secondo la delibera del Veneto, occorre realizzare una completa revisione di tutti gli utenti disabili, dividendoli in base a nuove categorie stabilite dalla Regione. Questa classificazione permetterà di capire di che servizio o di che contributo avranno bisogno le persone – conclude Skall -. Hanno assicurato a Vita Indipendente che non correremo alcun rischio e che i contributi verranno erogati senza problemi. Va sottolineato, in ogni caso, che l’Ulss 22 si è davvero distinta fino allo scorso marzo per aver dato regolarità ai pagamenti di Vita Indipendente. In Italia non capita così spesso». Matteo Sambugaro

VALGATARA / IL CONVEGNO

Scuola di “Decrescita felice” Una Sala Polifunzionale affollata ha accolto venerdì 30 agosto a Valgatara Maurizio Pallante, fondatore e presidente del Movimento per la Decrescita Felice, e Fabio Salviato, fondatore di Banca Etica, che hanno esposto le loro tesi per dare una risposta concreta contro la crisi economica. «Il nostro attuale modello di sviluppo - ha spiegato Pallante - non ha futuro: quella che stiamo vivendo è in realtà la somma di tante crisi: economica, energetica, occupazionale, morale, ambientale. È necessario cambiare il nostro modello culturale se non vogliamo decretare il crollo definitivo della nostra società». La soluzione, secondo i due relatori, è da ricercare in una nuova forma di economia in cui l’uomo sia il fine e non il mezzo delle strategie attuate e che si concentri sul

nostro sistema nazionale, senza alimentare le multinazionali. È con questo intento che sta nascendo a Parma la scuola della Decrescita Felice, nell'Agrivillaggio di Vicofertile-Parma. Il presidente della scuola è Maurizio Pallante: il movimento sta dando un contributo importante in termini di collaborazione scientifica (supervisione dei contenuti dei corsi e della formazione). «La scuola – ha spiegato Pallante – coinvolgerà imprenditori responsabili che stanno già attuando nelle loro attività importanti scelte di cambiamento e che formeranno altri imprenditori interessati a impegnarsi in questa direzione». Oltre al recupero della produzione di beni nazionali, la Decrescita Felice vuole puntare infatti su efficienza energetica e sovranità alimentare per

Fabio Salviato con Maurizio Pallante

favorire la ripresa dell’economia e creare nuovi posti di lavoro. «Decrescita è riduzione degli sprechi e delle emissioni inquinanti – ha spiegato Pallante –. In Italia ad esempio sprechiamo il 70% dell’energia che produciamo. Investire in case a risparmio energetico porterebbe anche a risparmiare denaro in futuro». Quello che la Decrescita contesta è la ricerca ossessiva della crescita, quella

che viene indicata con il PIL. «È necessario liberarsi dalla mercificazione del benessere e della crescita, incrementando autoproduzione, scambio di beni e altre pratiche del buon vivere - ricorda Pallante -. Puntiamo a uno slancio della società civile che, in assenza di una politica presente, si attivi per trovare nuovi modi di produrre, combinando innovazione e bene comune».

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VALPOLICELLA/IL CORSO

La lettura a voce alta

L'autunno in Valpolicella si arricchisce di una nuova iniziativa promossa dalle biblioteche di Negrar, Fumane, Marano e Sant' Ambrogio di Valpolicella: un corso di lettura a voce alta, aperto a tutti gli utenti delle biblioteche. “Ascolta, ti racconto…” è una serie di quattro incontri di due ore previsti nelle giornate di sabato 9 (biblioteca di Negrar),16 (biblioteca di Fumane), 23 (biblioteca di Marano) e 30 novembre (biblioteca di S.Ambrogio) e organizzati in collaborazione con Nati per Leggere e la libreria Farfilò. Lo scopo è formare un gruppo di lettori volontari e promuovere la lettura in età prescolare, fornendo strumenti e indicazioni atti a trasmettere il piacere della lettura. Al termine del corso, i partecipanti saranno coinvolti nell'organizzazione di una serie di appuntamenti con bambini e genitori nelle biblioteche organizzatrici. Il programma del corso prevede un incontro con Alberto Raise, coordinatore di Nati per Leggere Veneto e la

pediatra Stella Lonardi, coordinatrice di Nati per Leggere Valpolicella e tre incontri con Lucia Cipriani, libraria e appassionata di letteratura per l'infanzia. Al corso sono ammessi 24 partecipanti, che potranno iscriversi nelle biblioteche di Negrar, Fumane, Marano e Sant' Ambrogio di Valpolicella entro il 5 novembre. Il costo del corso è sostenuto dalle biblioteche comunali organizzatrici e gratuito per i partecipanti, che si impegneranno a svolgere, terminati gli incontri e a titolo di volontariato, attività di lettura ad alta voce nella biblioteca prescelta in accordo con il bibliotecario di riferimento. Per ulteriori informazioni: Fumane 045.6837104, Mail: biblioteca@comunedifumane.it; Marano 045.7702219 Mail: cultura@comunemaranovalp.it; Negrar: 045.6011619 Mail: biblioteca@comunenegrar.it; Sant’Ambrogio 045.7732155 Mail: biblio.santambrogio@alice.it. S.A.

IL LIBRO. Raccontare un mondo in ogni parola Presentazione del libro “ Il Ponte del Tempo” – Scoprire il senso nascosto nelle parole e nella vita, di Nicolò Mavić, pseudonimo di Raffaele Ceravolo. L’evento si è tenuto venerdì 13 settembre in libreria Feltrinelli in via Quattro Spade, a Verona. Medico psichiatra, di origine triestina, responsabile del Ser.T. di Bussolengo e direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell’Azienda Sociosanitaria 22, Ceravolo ha voluto con il suo libro far conoscere le sue intuizioni sul formarsi originario di alcune parole e palesare tramite esse piccole e grandi scoperte di una vita vissuta. Nel libro, l’autore svela l’apparente incoscienza che ognuno di noi ha nell’uso delle parole, mostrando tramite racconti autobiografici, dove il lettore può perdersi, ritrovarsi o riscoprire il piacere immenso di non sentirsi soli, unici, colpiti da avversità speciali. Le scoperte emozionanti raggiunte sul mondo racchiuso in una parola riguardano ad esempio il sostantivo nascita che tramite un semplice meccanismo di inversione diventa scena. Nascere ha in sé l’uscita dalla scena (il grembo materno) e il legame tra nato e tana rafforza questa idea: l’uscita dalla tana è il primo atto di vita, si entra in scena per l’unico spettacolo della vita per poi uscire di scena all’atto della morte. Da qui l’autore dà spazio al racconto della propria nascita, e descrive la sua entrata in scena come evento cardine della sua vita perché responsabile di condizionamenti inconsci capaci di segnare le dinamiche future.


Cronache

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IL SOSTEGNO. L’associazione Il sorriso di Beatrice supporta i malati oncologici

Medici e terapisti portano speranza L'assessore al Volontariato Marco Luciani ha presentato il progetto “Medici in convenzione”, il sostegno dell'associazione “Il sorriso di Beatrice” agli ammalati oncologici e ai loro familiari. Il progetto offre gratuitamente servizi a tariffe ridot-

te (in alcuni casi gratuite) per i tesserati dell'associazione e loro parenti in difficoltà. «L'associazione 'Il sorriso di Beatrice' cerca di operare dimostrando come sia possibile affrontare concretamente eventi tristi e luttuosi – ha spiegato Lucia-

ni -. E' importante evitare di chiudersi soccombendo al dolore perché è possibile trasformare in speranza la lotta di chi quotidianamente vive questa terribile esperienza. Proprio per questo nasce il progetto “Medici in convenzione” che coinvolge

al suo interno figure professionali (fisioterapisti, ginecologi, ortopedici e psicologi) che si rendono disponibili a seguire il difficile percorso dei malati e a sostenere i familiari. L'associazione promuove, sia a livello locale che nazionale, numerosi

GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI Anno 2010 -Contributo di 4.800, 00 euro all'Oncologia dell' Ospedale Sacro Cuore di Negrar per il sostegno psicologico agli ammalati di cancro ed ai loro familiari; Anno 2011 -Contributo di 4.500, 00 euro all'Oncologia dell'Ospedale Sacro Cuore di Negrar per il sostegno psicologico agli ammalati di cancro e ai loro familiari. -Contributo per organizzazione IV Convegno Nazionale "La Sofferenza nella Malattia" -Contributo di 1.500,00 euro a due famiglie con ammalati oncologici che necessitano di sostegno economico Anno 2012 -Contributo di 1.000,00 euro a una famiglia di Ronco all'Adige la cui figlia ammalata di leucemia necessita di sostegno economico per cure mediche. -Contributo di 1.200,00 euro per musico-terapia presso oncologia medica di Negrar -Contributo di 4.500,00 euro per sostegno psicologico famiglie ammalati oncologici presso Ospedale Sacro Cuore di Negrar (Oncologia Medica). -Contributo per formazione professionale operatori addetti all'assistenza ammalati oncologici Obiettivi 2013 -Acquisto strumento ecografo per Hospice Marzana (Verona) -Contributo per sostegno psicologico familiari di ammalati oncologici

E’ stato inaugurato sabato 7 settembre l’Affi Kart Indoor in via Archimede 2 all’inizio della zona industriale di Affi. Alla cerimonia d’inaugurazione, a cui hanno partecipato un migliaio di appassionati, sono intervenuti il parroco di Affi don Giuseppe Venturini che ha benedetto la nuova struttura con parole significative, il comandante dei carabinieri della stazione di Cavaion Veronese Antonio Stoffella, stampa, appassionati ed alcuni piloti professionisti kart . «La benedizione - ha rammentato don Giuseppe - non è una polizza assicurativa con Dio ma una forma religiosa per rappresentare come si vuole adoperare un luogo, in questo caso un sito di svago e mi auguro di amicizia. Il tutto secondo un orizzonte di valori sportivi e di divertimento». «Affi Kart Indoor è dedicata alla promozione del settore karting ha spiegato Alessandro Zantedeschi, titolare con il papà Luca, dell’omonima società sportiva che gestisce la struttura -. La seconda pista in Italia di questo tipo. Nel piano inferiore la pista è in asfalto mentre in quello superiore la superficie è composta da una resina studiata appositamente per il nostro settore. Per quanto riguarda la sicurezza abbiamo installato delle barriere ammortizzate di nuova concezione mentre al pilota forniamo casco e paracostole come dotazione obbligatoria. Gestendo la struttura come società sportiva affiliata al Coni tramite la Csen, Centro Sportivo Educativo Nazionale - prosegue Zantedeschi - organizzeremo corsi di pilotaggio di kart dai principianti a quelli più esperti». Venti i kart a disposizione degli appassionati: 14 da adulto e 6 da bambino prodotti dalla ditta italiana Tbkart della comasca Orsenigo. Completano la struttura un bar ed il parcheggio interno. Affi Kart Indoor propone diverse tipologie di corse per piloti che vanno dai 7 anni in su: prova cronometrata (10 minuti); mini Gp (5 minuti di qualifiche e 15 giri di gara con partenza in griglia); Gp (10 minuti di qualifiche e 20 giri di gara con partenza in griglia). Affi Kart Indoor è aperto dal lunedì al giovedì dalle ore 18 alle ore 1; venerdì dalle ore 18 alle ore 2; sabato dalle ore 14 alle ore 2; domenica dalle ore 10 alle ore 24. Affi Kart Indoor è presente su Facebook, Twitter e Youtube; internet: www.affikartindoor.it. Massimo Ugolini

pubbliredazionale

Affi Kart Indoor

eventi, tornei e attività per raccogliere contribuiti volti a sostenere l'assistenza di chi sta lottando contro la malattia». All’incontro di venerdì 19 settembre erano presenti, per il direttivo dell'associazione “Il sorriso di Beatrice”, Rino Davoli, Sara Bevilacqua, Gigi Giordano, Maria dal Dosso, Silvia Prandi, rispettivamente presidente, vicepresidente, tesoriere, segretaria, coordinatrice del progetto. Hanno partecipato, inoltre, alcuni medici e professionisti sanitari convenzionati: Emanuele Lupetti, ortopedico; Edward Haiek, ginecologo; Jessica Geremia, psicologa; Claudio Fava, fisioterapista. Storia dell’associazione a Colognola ai Colli su iniziativa di familiari e amici di Beatrice Bevilacqua prematuramente scomparsa il 15 settembre 2009, si è costituita un’ associazione senza scopo di lucro, ispirata a principi di trasparenza e democrazia e che si propone finalità di solidarietà sociale e di operare per la tutela della salute del cittadino,

con particolare attenzione all’ambito oncologico. L’Associazione denominata “Il Sorriso di Beatrice” – Onlus nasce con l'intenzione di trasformare un evento tragico quale è stato la scomparsa di Beatrice in motivo di gioia e speranza per tutti coloro che vivono la drammatica esperienza della malattia oncologica. «La nostra associazione nasce a seguito della scomparsa di mia moglie Beatrice e vuole rendere onore alla sua grande voglia di vivere – ricorda Rino Davoli -. Da qui è scaturita l'idea di riunirci in un'associazione, tra amici e parenti, per mantenere vivo il suo ricordo. “Il sorriso di Beatrice” oggi conta 300 soci e circa 40 volontari che offrono aiuto e sono un punto di riferimento per i malati oncologici. Il nuovo progetto ha come obiettivo quello di fornire alle persone malate un sostegno intermedio oltre quello erogato dal sistema sanitario, e offrire l'opportunità, in un periodo economico difficile, di fruire di medici esperti».


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Ottobre 2013

Cronache

L’EVENTO. Far conoscere e promuovere la Valpolicella con i suoi prodotti tipici

VILLAGGIO MULTICOLORE

Il Palio dell’Olio: territorio e gusti Raccontare la Valpolicella attraverso il suo territorio, le sue persone e i gusti che essa dona ai suoi prodotti: questo è l’obiettivo che in tre serate l’Associazione Sovrano Ordine di Ercole attraverso il suo evento anticipatore del Palio dell’Olio ha deciso di allestire. L’Associazione, divenuta da maggio di quest’anno associazione di promozione sociale, è formata da una quarantina di soci e, diretta da giovani i della Valpolicella, nasce per promuovere le eccellenze agroalimentari attraverso le persone e il territorio. Proprio da questo obiettivo ha preso vita “La Valpolicella si racconta: territorio, persone, gusto”, evento ideato e realizzato dalle tre giovani consigliere dell’Associazione Alessandra Guglielmi, Sara Benedetti e Alessia Fasoli. «L’evento organizzato nelle serate del 25 ottobre, 7 novembre e 28 novembre, nasce dall’idea che il prodotto, anche se tipico, è figlio del territorio che dà le materie prime e il suo ambiente, e delle persone che lo lavorano, le quali ci

Marco Gozzo

mettono dentro tutta la propria esperienza e amore» afferma Sara Benedetti. «Lo scopo è quello di andare a riscoprire come si è formata la nostra cultura culinaria, per capire come il gusto si è

evoluto anche in conseguenza dei cambiamenti sociali e territoriali accaduti nel corso dei decenni» continua Alessia Fasoli, che ricopre anche il ruolo di segretario dell’Associazione. «Quest’anno inizieremo dalle origini, ovvero dal primo dopoguerra, per porre le basi di partenza di questo nostro percorso - afferma Alessandra Guglielimi –. Ogni serata avrà un tema specifico, territorio, persone e gusto, dove relatori esperti andranno ad approfondire la tematica affrontata, e fare da guida negli assaggi di piatti relativi al tema e all’annata di riferimento. E vi saranno anche delle piacevoli sorprese». «Ringraziamo i tre ristoranti che hanno deciso di aiutarci a costruire questo evento, che

hanno accolto con molto entusiasmo la nostra idea, il Ristorante Tesoro, il Ristorante Valpolicella e Locanda ‘800”» conclude Sara Benedetti. «Questo evento è per noi importante, perché racchiude tutta la filosofia della nostra Associazione. Vogliamo far capire alle persone che le eccellenze agroalimentari hanno una grande storia e per questo è giusto dare la giusta chiave di lettura per saperle veramente apprezzare e godere – afferma Marco Gozzo, presidente dell’Associazione -. Il fatto che questo evento sia stato realizzato da ragazzi dice tanto di noi. Questo sarà il preludio della nostra manifestazione principe, il Palio dell’Olio, che quest’anno si svolgerà a Fumane».

Integrazione fra i sapori

Nigeria, Tunisia, Albania, Bangladesh, Togo, Guinea Bissau, Egitto, Marocco, Romania, Messico, Panama, Sri Lanka, Perù, India, Santo Domingo, Brasile, Senegal, Messico, Ex Jugoslavia, Moldavia, Ghana: queste le nazioni che hanno dipinto con i loro suoni e i loro sapori il Villaggio Multicolore 2013 che domenica 22 settembre ha animato per un’intera giornata il parco di Villa Lebrecht a San Floriano. L’evento, giunto alla sua quarta edizione e patrocinato dalla parrocchia di San Floriano, è un appuntamento gastro-nomade dove si uniscono convivialità, musica, gioco, culture vicine e lontane. Il Villaggio multicolore è riuscito così nel suo intento anche quest’anno: far conoscere le diverse realtà culturali ed etniche presenti sul territorio. «Il Villaggio multicolore è diventato un momento importante e irrinunciabile – affermano gli organizzatori -. Attraverso questa iniziativa si è sviluppato così un progetto che, oltre a richiamare l’attenzione sull’esigenza di tutti i cittadini di superare le barriere della diffidenza, è anche e soprattutto un momento di festa e di divertimento. Il Villaggio Multicolore nella sua semplicità vuole essere uno strumento per familiarizzare con l’altro, ma anche con la propria diversità e lo fa attraverso il cibo e la musica». Il festival, che utilizza piatti posate e prodotti con materie prime ecocompatibili, rinnovabili, con un ridotto o nullo impatto ambientale, si è quindi colorato anche in questo 2013 dell’entusiasmo e della gioia dello stare insieme, gridando un grande arrivederci alla prossima edizione.


Cronache

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TRASPORTI. Alberto Bozza: «I cittadini usufruirebbero di una migliore viabilità»

Filobus a Parona: il progetto esiste Filobus fino a Parona e collegamento con la Valpolicella. L’idea esiste, è concreta. C’è chi la condivide, chi invece è contrario. Alberto Bozza, consigliere del Pdl in seconda circoscrizione è uno dei promotori che, da tempo, sta portando avanti il progetto. «Questa è un’importante battaglia che migliorerà moltissimo il servizio del trasporto pubblico locale e che permetterebbe ai cittadini di Parona di usufruire di una migliore vivibilità del proprio paese, perché verrebbe creato un filtro delle auto di attraversamento da nord verso la città». Sono attesi sviluppi,

la storia procede da tempo. Ricordiamo che, al momento, il tragitto del filobus andrebbe da Borgo Roma a via Ca’ di Cozzi, proprio a pochi passi da Parona. «L’assessore alla Mobilità del comune di Verona, Enrico Corsi, ha dato la sua disponibilità sia sulla fattibilità economicofinanziaria che tecnica del prolungamento del tracciato – riprende Bozza -. Inoltre, c’è stata la partecipazione attiva dei sindaci dei comuni di Negrar, Giorgio Dal Negro, e di San Pietro In Cariano, Gabriele Maestrelli,, i quali si sono dimostrati interessati alla proposta e pronti a indivi-

duare una zona all’interno dei territori di loro competenza, al fine di creare un’area di manovra e capolinea per il filobus, denominato Opera, e di parcheggio per le auto per favorire, in questo caso, l’interscambio tra mezzo privato e mezzo pubblico. E si sono resi disponibili pure per coordinare i bus del trasporto pubblico di massa delle linee extra urbane con la nuova linea urbana rappresentata dal filobus. La stessa Provincia di Verona ha sottoscritto un protocollo d’intesa con tutti i Comuni della Valpolicella e il Comune di Verona al fine di affrontare

L’EVENTO. Gli scultori Pradella e De Bortoli ritornano con stile a Ottobre Arte Parona Il ritorno di Vinicius Pradella e Arsenio De Bortoli. L’edizione 2013 di Ottobre Arte Parona apre le sue porte dal 12 al 19 ottobre. E i due maestri, pittore il primo, scultore il secondo, faranno il loro rientro ufficiale alla manifestazione culturale organizzata e gestita dal gruppo La Genziana. Mancavano dal 2003 le loro esposizioni ed entrambi sono pronti a presentare la propria produzione. Ottobre Arte Parona si svolgerà nella sala civica Domenico Zangrandi, al Centro d’Incontro locale, e sarà patrocinata dal comune di Verona, dalla seconda circoscrizione, dall’Unione nazionale cavalieri d’Italia e dall’Amministrazione provinciale di Verona. Ricordiamo che il taglio del nastro, l’inaugurazione dell’evento, avrà luogo sabato 12 ottobre alle ore 17. Una settimana di arte, cultura e amicizia, in cui gli interessati e i semplici curiosi potranno trascorrere qualche ora in compagnia e vedere all’opera (e le opere) artisti preparati e spinti da tanta passione. Venerdì 18ottobre, poi, sempre alle ore 17, si terrà un pomeriggio poetico e musicale con la partecipazione di Elena Piccoli, Giampaolo Feriani, Giancarlo Peretti, Walter Campedelli, Giorgio Ottaviani e Domenico Tommasi.

CORTE MOLON / PUNTO FAMIGLIA ONLUS Punto Famiglia Onlus offre un punto di incontro, ascolto e formazione, uno spazio riservato e accogliente per chi cerca ascolto, conforto e un pò di serenità. Nella cornice di Corte Molon c'è una piccola sala adibita proprio a questo, dove persone appassionate e qualificate mettono a disposizione il loro tempo e la professionalità acquisita, cercando di adoperarsi per il benessere della famiglia, convinti che occorra prendersi cura di ogni persona con cuore, oltre che con professionalità, per “garantire che i processi degenerativi non prevalgano su quelli generativi e che la disperazione non prevalga sulla

speranza”. Un compito davvero delicato e difficile soprattutto nell’odierna società,che si mostra inesorabilmente sempre più individualista e materialista. In questo momento sono aperte le iscrizioni per un ciclo di incontri per genitori con figli (6-12 anni), finalizzato a migliorare i rapporti genitori-figli ed anche le relazioni nell’intero contesto familiare. Gli incontri del primo ciclo sono iniziati martedi 24 settembre e termineranno il 17 dicembre c/o Corte Molon, in seguito l'orario potrà essere concordato con i partecipanti.Per informazioni telefonare a: 349 2447520 o 340 3323 336

un piano viabilistico che risolva le problematiche attinenti al territorio della Valpolicella». La speranza del capogruppo del Pdl in seconda circoscrizione è «di predisporre una concreta soluzione progettuale che preveda appunto il prolungamento del filobus fino a Parona, e oltre, e

l’individuazione di un’area da adibire a capolinea e

parcheggio nei territori dei Comuni confinanti».

AUTOBUS 21 IN VIA DEI RETI E' paradossale che una vicenda apparentemente banale come quella della fermata del bus di Via Reti a Parona, palesemente fuori posto, tenga impegnati per mesi un'intera Circoscrizione, compreso il presidente attuale Grigolini e l'ex presidente nonché capogruppo in consiglio provinciale, Alberto Bozza. La soluzione appare tanto semplice che a dirla quasi non ci si crede: è prevista la realizzazione del filobus; pende la richiesta di prolungamento dello stesso fino a Parona sulla quale si è espresso anche l'Assessore comunale. Allora si pongano su questo le stesse energie, si lavori su quel tracciato, dando attuazione a tutte le azioni che da anni vengono annunciate e si risolva una volta per tutte il problema, che non è soltanto quello dei dieci metri in più o in meno della fermata, ma dell'intero quartiere che ogni giorno si trova invaso dalle auto in sosta degli utenti dei mezzi pubblici. Il viale verso il ponte della ferrovia e i binari in disuso della stazione sono il luogo più adatto dove costituire il nuovo capolinea del filobus. A meno che non si venga a scoprire che il filobus è l'ennesima bufala di questa amministrazione. Elisa La Paglia consigliere comunale Pd


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Mobili ed elettrodomestici: detrazione del 50% sulle spese Detrazione del 50% sulle ulteriori spese sostenute per l’acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni. Ecco cosa ha riconosciuto il decreto legge 63 del 4 giugno 2013 ed entrato in vigore il 6 giugno 2013. Non solo: il medesimo ragionamento va fatto anche per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Il tutto per gli strumenti finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo, ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro. Lo sconto annuo dall'Irpef lorda, quindi, può arrivare fino a 500 euro. Il principio-base è lo stesso dell'agevolazione sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici prevista quattro anni fa: la detrazione è abbinata a quella sul recupero edilizio, e spetta solo a chi beneficia anche del 50% sulle ristrutturazioni. Non è necessario, però, che i lavori siano "nuovi". Anzi, le Entrate aprono le porte del bonus sugli arredi a tutti coloro che hanno sostenuto spese agevolate al

50% del 26 giugno 2012 – data di debutto della detrazione edilizia in versione extra large – fino al 31 dicembre di quest'anno. Ad esempio, anche chi ha rifatto il bagno nell'autunno dell'anno scorso potrebbe decidere di comprare una nuova cameretta nelle prossime settimane. L'importante è che gli arredi siano destinati allo stesso immobile oggetto dei lavori e che non siano pagati prima dell'inizio dell'intervento. L'apertura sul calendario è rilevante, dal momento che secondo il Cresme nel 2012 sono state eseguite 481mila ristrutturazioni agevolate. Escludendo i lavori pagati prima dell'introduzione del 50%, e conteggiando anche quelli di quest'anno, si può arrivare alla stima di 745mila potenziali beneficiari. L'altra concessione delle Entrate riguarda i metodi di pagamento. Oltre che con il bonifico "parlante" – identico a quello per la detrazione sul recupero edilizio e con la stessa causale – i mobili e i grandi elettrodomestici possono essere pagati anche con carte di credito e bancomat. Una bella semplificazione, soprattutto perché evita di doversi presentare una seconda volta in negozio per ritirare la merce o di dover pagare tutto in anticipo rispetto alla consegna. Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.itb , é disponibile un opuscolo che illustra come e quando richiedere l’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% della spesa su mobili ed elettrodomestici.


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Rinnova e Ristruttura

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RONDINELLI IMPIANTI, RISPARMIO ENERGETICO Termoidraulica, condizionamento e pannelli solari. Le porte di Rondinelli Impianti Snc sono aperte. La professionalità e la qualità sono a portata di mano. L’azienda veronese di San Pietro in Cariano (via Poiano 9/C) si occupa del settore degli impianti termici, idraulici, di condizionamento ed elettrici: i titolari, Vito e Domenico, mettono a disposizione dei propri clienti tutta la competenza maturata in oltre quindici anni di esperienza. L’attività principale di Rondinelli Impianti Snc consiste nella progettazione e nella realizzazione di impianti a risparmio energetico ed energie rinnovabili: sotto questo nome si annoverano varie tecnologie mirate a ridurre i consumi dell’energia. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi energetici, in modo che ci siano meno sprechi, sia con metodologie in grado di trasformare l’energia da una forma all’altra in modo più efficiente. Ecco i servizi offerti dall’azienda veronese: impianti termosanitari, impianti termici, impianti di condizionamento, pannelli solari, caldaie, aspirazione centralizzata, trattamento acque, impianti di irrigazione, pulizia impianti di riscaldamento a pavimento, impianti elettrici, ottimizzazione e certificazione impianti idraulici/gas. Contattando l’azienda, è possibile avere un preventivo gratuito. Rondinelli Impianti si occupa pertanto di installazioni e manutenzioni idrauliche, ma anche di impianti di riscaldamento e condizionamento applicati a ristrutturazioni o a nuove costruzioni, sia civili che industriali, che vanno dal semplice bagno al grande complesso. Rondinelli Impianti offre, inoltre, un servizio a 360 gradi: dall’installazione all’assistenza fino alla manutenzione vera e propria. Avvalendosi sempre della professionalità e della competenza di artigiani esterni. L’azienda scaligera prende in considerazione tutte le tipologie di impianti di riscaldamento: da quello tradizionale a quello a pavimento fino all'innovativo impianto a soffitto, sempre con un occhio di riguardo per pannelli solari e pompe di calore, per avvantaggiare il risparmio energetico. Rondinelli Impianti Snc, quindi, consente di rispondere a tutte le necessità della propria clientela in modo efficiente e rapido. Per informazioni: telefono e fax 045 7701064 349 7496126 - 348 8437796 pubbliredazionale

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Cronache

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NEGRAR. Il gruppo di volontari cerca nuove leve per dare continuità

SANTA MARIA-ARBIZZANO

Aiuti nel segno di Don Calabria

Grest estivi e allegria

Servizi di

Matteo Sambugaro Assistenza agli ammalati. Vicinanza ai bisognosi. Piccoli servizi, ma necessari per rendersi utili e aiutare. Nel segno della cultura della spiritualità “calabriana”. Il gruppo di volontariato “Don Calabria” di Negrar vuole crescere e cerca nuove leve. Sabato 19 ottobre è in programma alle ore 15 al Centro di formazione dell’ospedale, un incontro di formazione. Un membro del Centro camilliano parlerà di Volontariato: una sfida ad amare. «L’appuntamento è aperto a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al nostro mondo e conoscere da vicino questa bella realtà - spiegano il presidente, don Gaetano Gecchele, e il segretario Francesco Nordera -. Speriamo che ci siano tanta partecipazione e molto interesse». Ogni mese (anche nel 2014), verranno organizzati incontri specifici in cui verranno trattati diversi temi: imparare a seguire gli ammalati, come affrontare determinati problemi, per esempio. Senza dimenticare gli argomenti di spiritualità. «Il nostro gruppo di volontariato è formato da 32 persone che provengono da varie zone della

Valpolicella e dalla Bassa Veronese – riprendono don Gecchele e Nordera -. Operiamo al 3° e al 4° piano dell’ospedale geratrico, al 1° e al 2° piano di Casa Nogarè, a Casa Perez e a Casa Clero. I nostri contesti di competenza sono gli stati vegetativi, la vicinanza agli stranieri, la segreteria e la preparazione degli altari per le celebrazioni liturgiche. Assistiamo gli ammalati, prodigandoci nell’ascolto, e svolgiamo piccoli servigi, tipo dare da bere, talvolta imboccare, o portare i pazienti a fare un giro ai giardini o accompagnarli in chiesa. Cerchiamo poi di coinvolgere le persone in iniziative di animazione, leggendo loro il giornale, facendoli cantare e partecipare a giochi. Il nostro volontariato si basa proprio

sulla cultura della spiritualità calabriana. Tra noi componenti c’è unione e amicizia». Un po’ di storia: il gruppo di volontariato “Don Calabria” è nato nel 2001 ad opera di don Elvio Damoli, sacerdote dell’Opera don Calabria, e da frate Matteo Ponteggia. Per dare vita a questa opera di servizio all’ammalato, i fondatori si sono ispirati alla figura di San Giovanni Calabria, da cui il gruppo prende il nome. «Svolgiamo i compiti di assistenza verso chi è più solo o disagiato, nei confronti delle persone che per mancanza di mezzi economici non hanno la possi-

bilità di potersi permettere un’assistenza o di chi ha parenti troppo lontani per potersi occupare di loro – precisano il presidente e il segretario -. Con il passare degli anni, però, stiamo constatando che l’età anagrafica di alcuni di noi aumenta, e che altri per ragioni familiari debbono lasciare temporaneamente o in modo definitivo il gruppo: pertanto, stiamo cercando nuove leve che portino avanti con entusiasmo l’attività e il compito di assistenza». Per informazioni: Francesco Nordera 347 9940033, don Gaetano Gecchele, 366.3218897.

Entusiasmo, allegria e tanto divertimento. Conditi da buoni numeri, che non fanno mai male. Il grest estivo delle parrocchie di Santa Maria di Negrar e di Arbizzano va in archivio e dà appuntamento all’anno prossimo. Pomeriggi intensi a Villa Albertini, sia nelle ultime due settimane di giugno che nella prima di luglio. Duecento bambini e circa un centinaio di animatori si sono dilettati in laboratori, hanno giocato a tutto spiano. Senza dimenticare la catechesi, «un’attività molto importante – ricorda don Franco Santini -. Ci siamo soffermati sulla parola di Dio, improntando il grest sulla figura di San Francesco. Il tema di quest’anno era Forza, venite gente. Siamo davvero soddisfatti: i bambini si sono divertiti ed erano talmente contenti che avrebbero voluto continuare l’esperienza». Non sono mancate poi le uscite, vere e proprie “gite” in allegria: la tabella di marcia ha infatti previsto un’uscita in piscina, una al mare a Cavallino-Treporti (Venezia) e una passeggia-

ta sulle colline della Valpolicella. Ma le attività estive non sono finite qui: «Il campo scuola di Santa Maria di Negrar ha riscosso grandissimo successo – spiega don Santini -. Siamo stati a Gorgusello, vicino a Molina, per una settimana, dal 4 all’11 agosto: un’esperienza esaltante per i 70 ragazzi che vi hanno partecipato. La tematica del 2013 è stata Stargate: abbiamo riflettuto sui doni dello Spirito Santo, organizzando anche giochi e varie attività ludiche». Don Franco è pronto a salutare e trasferirsi. Domenica 29 settembre, il parroco ha celebrato la sua ultima messa in quel di Santa Maria. «Mi dispiace andare via, perché la nostra è una bella comunità, unita, sincera, formata da ragazzi splendidi che si comportano molto bene. Lascio la mia parrocchia, la mia squadra, in zona Champions League, per usare un’espressione calcistica: abbiamo creato una formazione competitiva con molti talenti, che devono essere sfruttati pure in futuro»

PARROCCHIA / DON FRANCO VA A LUGAGNANO

Santa Maria saluta il parroco Il Consiglio Pastorale saluta don Franco Santini. Domenica 29 settembre, il parroco ha celebrato la sua Messa “d’addio” a Santa Maria in Progno. Si trasferirà a Lugagnano, dove svolgerà il ruolo di coparroco. Tre anni al Santuario della Madonna del Carmine hanno però lasciato il segno. Un segno indelebile. «L’opera di don Franco è stata apprezzata da tutti i fedeli per l’impegno, la grande generosità, la competenza che ha profuso nel corso del tempo per far sì che la parrocchia offrisse l’ambiente più consono possibile allo sviluppo della fede cattolica – ricorda il Consiglio Pastorale -. Don Franco ha come motto un

Don Franco alla Messa d'ingresso

pronunciamento evangelico di San Matteo, Non è venuto per essere servito, ma per servire. Egli ha servito gl’interessi della parrocchia in ogni sua componente, dai bambini

agli adolescenti, dalle famiglie agli adulti, dagli ammalati a quelli bisognosi della cura dell’anima per qualunque motivo. Neanche l’impegno cui la Curia lo ha destinato per il completamento del Corso di Studi in Scienze delle Comunicazioni fino al prossimo conseguimento della laurea in dicembre, che ha comportato il sostenere 27 esami in poco più di due anni, lo ha distolto dal compito che si era imposto, ossia servire la comunità parrocchiale. Soprattutto con gli adolescenti e con i giovani, Don Franco ha esercitato un’azione estremamente meritoria attraendo nelle attività della parrocchia un numero incredibile di ragazzi. Con loro, Don Franco ha instaurato un rapporto costante e pieno di attenzione alle problematiche tipiche di quell’età. I giovani si sono

sentiti attratti dalla sua personalità prorompente e gioiosa e particolarmente vicina al loro modo di pensare. Creando un gruppo di animatori dediti e pieni di buona volontà, i grest, i campi scuola estivi e invernali, a cui hanno partecipato centinaia di bambini e adolescenti, sono sempre stati un successo, in ogni senso: i ragazzi si sono divertiti e hanno capito quanto importante sia l’essere vicini a Dio e vivere la sua Parola». Durante il suo mandato Don Franco ha celebrato oltre 1.200 messe, 35 battesimi, 49 prime comunioni, 48 prime confessioni, 65 cresime, 18 matrimoni, circa 30 funerali. Per non parlare di oltre 300 ore di adorazione Eucaristica e 400 ore di confessioni. «Don Franco ha lasciato il segno e nella comunità e se ne sentirà la mancanza».


Cronache

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NEGRAR. Dito puntato contro il Piano degli Interventi. Il sindaco Dal Negro risponde alle proteste della gente

Arbizzano: «No al cemento» Arbizzano contro la “negrarizzazione”. Arbizzano contro la possibile colata di cemento. Pollice verso nei confronti di nuovi progetti edilizi. E dito puntato contro il Piano degli Interventi (PI) approvato in estate dal comune di Negrar. La frazione è preoccupata, le proteste sono all’ordine del giorno, tanto che addirittura il WWF ha deciso di scendere in campo accanto ai cittadini. Assemblea pubblica, raccolta firme, lamentele via web, una passeggiata ambientalista “tra le Ville Venete e i luoghi delle nuove cementificazioni”, la proposta di una marcia su Roma, alle porte del Ministero, per salvare il paesaggio: a capo della “rivolta” (termine forte, lo sappiamo, ma che rende l’idea) c’è il Comitato Salva Arbizzano. L’Amministrazione, intanto, incassa il colpo, riceve continue accuse. Il sindaco Giorgio Dal Negro non ci sta e risponde: «In campagna elettorale avevamo messo in chiaro che sarebbero stati rispettati il territorio, i diritti dei cittadini e quelli delle imprese. La mia mission 2009-2014 desiderava soddisfare le famiglie e creare lavoro. Ed è ancora così. Negrar è terra vitivinicola, agricola, è zona di artigianato, di professionisti, di marmo e pietre: ambiti altamente specializzati e riconosciuti pure a livello internazionale. Nel Piano degli Interventi, abbiamo operato una scelta precisa: accettare tutte le richieste sotto gli 800 metri cubi, proprio per tenere unite le famiglie”. L’ASSEMBLEA PUBBLICA. I cittadini si sono riuniti. Per protestare. Hanno partecipato in ben 150 all’assemblea pubblica organizzata il 9 settembre dal Comitato Salva Arbizzano. Numeri importanti, argomenti scottanti. «Sarebbe interessante sapere se all’assemblea abbiano preso parte solo persone della frazione – sottolinea Dal Negro -. È chiaro che è iniziata la campagna elettorale. Ognuno utilizza i propri mezzi per cercare di avere un consenso nel giugno del 2014. Questo è giusto, legittimo. Tuttavia, mi pare che alcune persone che oggi alzano la voce, non si assumano le loro responsabilità. Perché certe situazioni attuali, derivano da scelte fatte da chi amministrava in precedenza. A breve, in ogni caso, apriremo la pagina facebook Forza Arbizzano, con tanto di simbolo del Comune e lo slogan Negrar libera che avevo usato in occasione delle elezioni del 2009. Tale iniziativa servirà per dare notizie e tenere informati i cittadini. Inoltre, abbiamo già organizzato due riunioni ad Arbizzano e ne abbiamo in programma

Giorgio Dal Negro

un altro paio. Io rispondo a tutti gli inviti: quando sono stato chiamato, ho sempre risposto presente. Il Sindaco è a disposizione di chiunque voglia parlare». I NUMERI. Dal Negro scende nel dettaglio e fa il punto della situazione. «Nella storia dei Comuni c’è il Piano regolatore (Prg). Negrar aveva un Prg di 289.511 metri cubi. Il Piano di assetto del territorio (Pat) approvato e autorizzato dalla Regione Veneto con la precedente Amministrazione ha portato il

dimensionamento a 396.500 metri cubi. Mi chiedo allora: di chi è la responsabilità? Parliamo di un fatto risalente al primo semestre del 2009. Noi siamo in carica dal secondo». Il Sindaco inquadra poi il Piano degli Interventi del 2013, «logica conseguenza del Prg e del Pat, e sotto la nostra completa responsabilità – afferma -. Abbiamo chiesto all’intero paese di manifestare le proprie esigenze e sono arrivate 250 domande: alcune sono state cassate subito per incompatibilità con il Prg e il Pat, mentre ne abbiamo prese in considerazione 193. Di queste ultime, una parte è sotto gli 800 metri cubi e l’altra sopra gli 800 metri cubi. In totale, le richieste danno 123.981 metri cubi. Pertanto, di quei 396mila metri cubi, l’odierna Amministrazione è responsabile di 123mila. Il credito edilizio previsto dal PI, poi, è in conseguenza del riordino ambientale. Abbiamo domande di questo genere per 27.834 (metri cubi): Arbizzano ne genera 19.160 tra ex area Novare e Montericco e ne vede atterrare sul suo territorio 12.653. Non capisco quale sia il problema». PASSATO E FUTURO. Un piccolo sguardo al passato. Dal Negro riavvolge il

nastro. Il suo mandato era cominciato a metà 2009 e terminerà nel 2014. Fra qualche mese, le elezioni sanciranno il futuro di Negrar. «Sono cosciente di non aver realizzato opere pubbliche – continua il Primo cittadino - però ho pagato tutti i debiti nei confronti dei fornitori, che oggi a Negrar sono pagati regolarmente. Il Comune aveva 37milioni di euro di debiti, ora invece 23 milioni. A

novembre con la destinazione dell’avanzo di esercizio 2012, probabilmente andremo sotto i 21 milioni, e nel 2014 la speranza è di scendere sotto i 20 milioni. Senza dimenticare i nostri consistenti avanzi di esercizio e il rispetto constante del Patto di Stabilità. Anni fa abbiamo preso in mano un catorcio, trasformandolo in una realtà virtuosa. Ricordo, appunto, che tra il 2014 e il 2015, Negrar

entrerà a far parte dei Comuni virtuosi. Insomma – conclude Dal Negtro - i prossimi amministratori si ritroveranno tra le mani un gioiellino, con una serie di convenzioni pubblico-private in fase di realizzazione: ci saranno convenzioni già prescritte che bisognerà solo mettere a regime, tutte coperte da fideiussioni bancarie e da progetti di massima». Matteo Sambugaro

L’INTERVENTO. La minoranza attacca l’Amministrazione La litigiosa compagnia che ha guidato Negrar in questi anni è al capolinea. Mentre il Piano degli Interventi rivela ogni giorno i suoi aspetti impresentabili, gli altri tacciono, il Sindaco è rimasto da solo a difendere l’indifendibile. Anche i più accesi sostenitori ammettono che tutte le promesse sono state mancate. Tutte tranne una. La promessa che il Sindaco ha affidato solo a pochi intimi: quella che dopo una decina di anni di rallentamento l’attacco al territorio sarebbe ripreso, come ai bei tempi. Il Piano degli Interventi ne è la conferma. Eppure in questi anni è stato detto e ripetuto in tutti in modi. Il nostro Comune è arrivato al bivio, al momento delle scelte senza ritorno. O valorizza finalmente la sua vocazione alla cultura enogastronomica e al turismo di qualità, o diventa il dormitorio di Verona; o decide di garantire finalmente servizi decenti alle lottizzazioni e ai quartieri che già esistono, o continuerà a rincorrere nuove lottizzazioni e nuovi residenti senza mai migliorare la vita di nessuno; o diventa il luogo dei servizi di eccellenza, o rimane ancorato all’economia del cemento; o diventa la comunità delle scelte condivise, o resta la società dei furbi. La risposta del Piano degli Interventi è sconfortante. Anziché limitarsi a dare le risposte davvero necessarie alle famiglie, ci saranno 43 nuovi interventi di grandi dimensioni, il 65% di tutte le nuove volumetrie. Anziché puntare a ristrutturare e riqualificare il patrimonio edilizio esistente, la maggior parte degli interventi sarà del tutto nuova e consumerà un’altra grande fetta del nostro territorio agricolo. Anziché valorizzare la zona montana, i nuovi volumi verranno spostati verso le aree più appetibili della parte bassa (chiedere ai cittadini di Arbizzano). Anziché salvaguardare le zone di rilievo paesaggistico, alcune delle aree più pregiate saranno consegnate per sempre alle lottizzazioni speculative (come l’area che comprende le 6 ville storiche e la Pieve di Arbizzano, le aree di Moron, il versante collinare della Masua, l’area panoramica di Iago). Per completare l’opera verranno cancellate alcune aree che il vecchio PRG destinava a servizi per i cittadini. La chiave di volta del Piano è quella dei crediti edilizi: vengono originati in un luogo e vengono fatti atterrare in un altro più pregiato, addirittura in aggiunta al dimensionamento fissato nel Piano di Assetto del Territorio. Con questo sistema in qualche ambito territoriale i metri cubi sono addirittura decuplicati. Il Sindaco dice di essersi limitato a completare la pianificazione dei precedenti amministratori. L’affermazione è falsa. Ogni scelta di questo Piano è una decisione consapevole di questo Sindaco e di questa maggioranza. Potevano essere prese decisioni del tutto diverse perché nessuna norma imponeva queste scelte, queste volumetrie e queste lottizzazioni. A dire il vero dice anche che con il ricavato degli interventi farà tutte le opere che non ha fatto in questi anni. A parte ricordargli che con il solo introito che ha perso maldestramente nell’affare Monfortani vi era a disposizione una somma di gran lunga superiore di quella che il Comune racimolerà con il Piano degli Interventi, vi è da chiedergli cosa ce ne faremo delle opere se il prezzo che dovremo pagare è quello di un’altra devastazione del nostro territorio, del nostro ambiente e del nostro paesaggio. Senza bisogno di arrivare all’osservazione sempre pertinente che nessuno per quanto bisognoso di soldi è disponibile a mandare la propria moglie a battere sul marciapiede. Questo Piano non è una soluzione. E’ un problema. Fausto Rossignoli


FORZA ARBIZZANO FATTI NON PAROLE! Il P.I. (Piano degli Interventi) è l'atto finale di un lungo percorso urbanistico del Comune di Negrar.

NEGRAR ARBIZZANO: resta da precisare! Zona ex peep (vicino al campo sportivo)

• domanda n° 74 Oasi Soc. Coop. m3 2.300, perequazione euro 31.197; • domanda n°175 Sartor Srl m3 800, perequazione euro 18.400; • domanda n°219 Roma Srl m3 4.257, perequazione euro 90.950; Il PRG nell’intero territorio comunale prevedeva residenziale per m3 • domanda n°220 S.Maria 90 m312.383, perequazione euro 282.010; 289.511 mentre il PAT, approvato dalla precedente amministrazione, • domanda n°221 Cogese Srl m3 6.110, perequazione euro 138.896. ha previsto un carico insediativo di edilizia residenziale (compreso residuo PRG) di m3 396.500. Tali volumi sono “comunque” già ricompresi nel volume distribuito minore 800 o maggiore 800 m3 Quindi, all'interno delle regole del PAT, definite dalla precedente amministrazione, il P.I. di questa amministrazione, ha permesso alla città di fare domande per nuova edilizia residenziale, commerciale, turistica e artigianale. Il P.R.G. (Piano Regolatore) prima, il PAT (Piano Assetto Territorio) poi ed infine P.I. (Piano Interventi).

ARBIZZANO: Zona Ex-Monfortani: il volume di m3 31.000 era già stato assegnato e convenzionato dalla precedente amministrazione e comunque deliberato il 29/04/2013 da questa amministrazione; è confermato il volume e la convenzione. Le domande presentate all'amministrazione sono state n° 250 e di Chiaro è e deve essere che qualsiasi soluzione diversa dall'attuale queste solo 191 hanno avuto giudizio favorevole, n° 57 giudizio non convenzione “deve assolutamente considerare il tombamento delfavorevole e n° 2 interventi con normativa statale/ regionale. l'Alta Tensione”; l'area EX MONFORTIANI potrà essere edificata quindi “dopo aver tombato l'Alta Tensione”

Delle 191 domande con giudizio favorevole: • n° 36 non sono state confermate dal richiedente; • n° 27 riguardano modifiche normative o cartografiche che non necessitano di perequazione economica ed accordo; • n° 26 riguardano richieste per edifici non più funzionali al fondo rustico; _______________________________________________________ • n° 102 sono le domande con giudizio favorevole che sono state formalizzate attraverso atto unilaterale, che dovrà essere trasformato in convenzione entro 60 gg. dalla “APPROVAZIONE” del P.I. _______________________________________________________

SVILUPPO ECONOMICO La Città di Negrar, a P.I. approvato, avrà una disponibilità economica di euro 3.388.529; le convenzioni saranno definite entro 60 gg. dalla Approvazione del P.I. e saranno riscontrate da calcolo economico, progetto di massima, fidejussione bancaria o assicurativa di primarie compagnie. IMPEGNO DI PROGRAMMA In campagna elettorale era stato detto! a) Cambiamo il PAT; b) Approviamo il P.I.; c) Approviamo il PIANO CASA; d) Le linee guida prevedono costruzioni con volumi inferiori a 800 m3; e) Case a 2 Piani; f ) Non monetizzazione standard urbanistici per avere parcheggi e giardini.

Il volume inferiore ad 800 m3: n° 69 domande per volume residenziale concesso m3 45.973 e superficie altre destinazioni mq. 515 con perequazione finanziaria da depositare nelle casse comunali in tre rate entro 2016 (2014/2015/2016), con un montante di euro 1.038.884 E poi: 1) Esigenze della Famiglia; Il volume superiore ad 800 m3: 2) Lavoro; n° 33 domande per volume residenziale concesso m3 78.008 e 3) Zona Sportiva. superficie altre destinazioni mq 2.802 con perequazione finanziaria, in generale da convenzionare in opere pubbliche, entro 60 gg. dall'approvazione del P.I., e da realizzare nei tre anni dopo approvazio- Il disegno è stato completato ed il valore del debito “pubblico” di ne progettuale, con un montante di euro 2.349.645. finanziamento del Comune di Negrar è sceso da 37.062.364 euro a 20.039.722 euro, con tutti i fornitori pagati entro 60 gg. da fine lavoCREDITO EDILIZIO: È generato da demolizioni di opere incongrue, eliminazione di ele- ro. Non è quasi dimezzato? menti di degrado, miglioramento della qualità urbana, paesaggisti- L'avanzo di amministrazione dell'anno 2012 è di 2.782.397 euro, dei ca, architettonica ed ambientale. quali 1.809.202 euro dovranno essere destinati a copertura dei I volumi maturati con operazioni di credito edilizio possono essere mutui e la differenza totalmente disponibile! collocati/ ripartiti anche all'interno di uno o più ATO, diversi da quel- Entro il mese di novembre di quest'anno 2013, l’avanzo di amminilo in cui si attua l'intervento che genera il credito edilizio. Il credito edilizio è un volume già esistente o perché deriva da strazione sarà destinato ad opere pubbliche ed alla riduzione ultedemolizioni o perché già inserito nel dimensionamento del PRG; in riore del “Debito Pubblico del Comune di Negrar”, che contiamo di quanto tale “NON CONSUMA DIMENSIONAMENTO” del PAT e può portare, con l'anno 2013 in corso, sotto i 18.000.000 di euro ed un essere localizzato nelle zone edificabili del PAT “indipendentemen- previsionale 2014 sotto i 16.000.000 di euro. te” dagli ATO, in ragione di un obiettivo di riordino ambientale. “Comune VIRTUOSO: Finalmente!”

Il sindaco Giorgio Dal Negro

Il registro del credito edilizio avrà, dopo l'approvazione del P.I., un montante di m3 27.834 AM1 ARBIZZANO EST “avrà” un collocamento di m3 12.653; ARBIZZANO ha generato, tra Novare e Montericco, un credito edilizio di m3 19.160 Le norme d'indirizzo di questa amministrazione erano e sono: • Costruire massimo piano terra e primo piano; • Non monetizzare gli standard urbanistici; • Perequazione al 30% del plusvalore da versare entro 3 anni; • Domande con cubatura minore di 800 m3; • Domande con cubatura maggiore di 800 m3.

GRAZIE Nicola Merci PDL Marco Conti PDL Denico Franchini PDL Francesca Boari PDL

Carlo Barzon P. NEGRAR Domenico Berzacola P. NEGRAR Tullio Perina VIVI NEGRAR Bepo Righetti G. MISTO G.Franco Dalle Pezze LEGANORD

Roberta Renzi NEGRAR DOMANI Claudio Viviani NEGRAR DOMANI Andrea Sona NEGRAR DOMANI Angiolina Boldo LISTA TOSI Antonella Tricol LISTA TOSI


Cronache

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SANT’ANNA. Posata la prima pietra: i lavori tanto attesi sono già partiti

NEGRAR / IL PREMIO

La scuola media sta per nascere

“Campanile” a Bignami

Il sogno diventa realtà. Sabato 14 settembre è un’altra data da segnare nel libro dei grandi eventi per la comunità di Sant’Anna d’Alfaedo. L’Amministrazione Comunale ha chiamato a raccolta tutti i bambini e ragazzi delle scuole, gli insegnanti e tutti i cittadini per la cerimonia di posa della prima pietra della nuova scuola media. E’ un progetto che ha radici lontane e risale ancora all’Amministrazione di Renzo Antolini (19951999). Esso prevedeva la realizzazione di un unico polo scolastico nel capoluogo di Sant’Anna d’Alfaedo, che andasse a sostituire le piccole scuole delle frazioni. L’idea sembrava irrealizzabile a quel tempo, e varie erano le contrarietà tra i cittadini desiderosi di non perdere la scuola nelle frazioni. «Invece - afferma il Sindaco, che era allora consigliere – il tempo ci ha dato ragione. Se non avessimo preso questa strada, le nostre piccole scuole sarebbero chiuse e chissà dove staremo ora portando i nostri bambini a scuola. Infatti, l’esiguità dei numeri e le spese di mantenimento sarebbero oggi insostenibili». E così dopo aver inaugurato nel 2005 la nuova scuola d’Infanzia (ex asilo), nel 2007 la nuova scuola primaria (ex elementare), nel 2009 il nuovo Teatro comunale (nel piano seminterrato dell’asilo), si appresta ora a cominciare l’ultimo stralcio della scuola secondaria di primo grado, meglio conosciuta come scuola media. Lo stabile sarà complessivamente disposto su cinque livelli, due seminterrati e tre sopra il livello della strada. All’interno della struttura, nel livello più basso, ci sarà una piscina di 22 metri per 7 di larghezza, che verrà riscaldata con l’acqua calda tramite un impianto di tubazioni che è già stato posto sotto il manto stradale. Poi nel livello superiore troveranno spazio i laboratori tecnici a servizio della scuola (laboratori scientifici e informatici). A pian terreno sorgeranno l’atrio e gli spazi per l’accoglienza, e nei due livelli superiori, aule e bagni per gli alunni. Un progetto da circa 2,6 milioni di euro che vedrà la compartecipazione di vari enti: 800mila euro dalla Regione Veneto grazie all’assessorato all’Edilizia Scolastica dell’assessore Massimo Giorgetti. Altri 300 mila euro dal Ministero delle Finanze grazie all’intervento dell’onorevole Alberto Giorgetti, 120mila euro dalla Fonda-

zione Cariverona e l’ultima tranche di 1,380 milioni dai Fondi dei Comuni di Confine dell’ODI (organismo di indirizzo) del presidente Aldo Brancher. Ora, è stato appaltato un primo stralcio che prenderà avvio fra una quindicina di giorni, di circa 900mila euro, per realizzare la

struttura al grezzo e non perdere il finanziamento regionale. Durante la mattinata di festa come prima pietra è stata affissa un’epigrafe incisa nella pietra che ricorda come “Con volontà, impegno e determinazione i sogni diventano realtà”. I bambini delle ele-

mentari e i ragazzi delle medie, attraverso canzoni e danze popolari, hanno abbellito e coronato la giornata. Alla fine, ecco una nuvola di palloncini colorati che si sono levati in cielo, simbolo del sogno che in questo giorno si è sollevato da Sant’Anna d’Alfaedo.

Cantina Valpolicella Negrar al centro. Va a una donna il Premio 2013 "Campanile" dell'antica pieve di San Martino di Negrar. Si tratta della socia Matilde Bignami, da trent'anni imprenditrice vitivinicola nelle colline veronesi, un mondo prevalentemente maschile. Una serata in lieta armonia quella trascorsa dai 230 soci di Cantina Valpolicella Negrar, riunitisi lo scorso 31 agosto nella sede in via Salgari della Cantina cooperativa, insieme ai loro familiari e ai dipendenti dell'azienda, per la cena-evento in ricordo dei primi 80 anni di attività. Nel corso della serata, il presidente della Cantina, Carlo Alberto Recchia ha consegnato a Matilde Bignami il riconoscimento. L'opera simbolo del Premio “Campanile” si ispira alle componenti storiche e culturali più rappresentative di Negrar, dove la Cantina ha sede, individuando nel campanile dell'antica pieve romanica l'elemento più significativo. «Matilde risponde in pieno al nostro intento di riconoscere meriti e qualità a chi ha dimostrato lungimiranza, intraprendenza

e originalità nel suo stile di vita e di lavoro, avendo a cuore la Valpolicella, intesa non solo come territorio, ma come insieme di valori umani e culturali, di passioni e tradizioni» ha affermato Recchia. «Essere socia al femminile di Cantina Valpolicella Negrar – ha spiegato Bignami - in un mondo come quello agricolo prevalentemente maschile non è mai stato un problema per me, anzi, è stato naturale, perché mio padre, generale del Regio Esercito, mi ha insegnato a non aver paura di niente». La vincitrice ha però aggiunto che «un tempo occuparsi di agricoltura era più semplice, mentre oggi ci sono troppe scartoffie a cui stare dietro». La vincitrice, nata a Verona, classe 1931, diviene imprenditrice vinicola a 51 anni, dopo aver viaggiato in Italia e all'estero sin da bambina, scegliendo le colline veronesi, dove da sempre trascorreva felice le vacanze estive. Dopo la morte dei genitori, Bignami si stabilisce sopra Avesa dove acquisisce la proprietà materna di 4 ettari di terra fra ulivi, viti, bosco e prati.

SANTA MARIA DI NEGRAR

Sagra del Carmine: successo da applausi La 36ª edizione della Sagra del Carmine, svoltasi a Santa Maria di Negrar dal 19 al 22 luglio è stata assistita dal bel tempo e ha avuto un riscontro decisamente positivo, con una grande partecipazione di pubblico interessato alle proposte musicali e alla cucina tipica degustata con i vini della Valpolicella. La ricerca e la definizione di proposte musicali di nicchia e qualità, è stata possibile solo grazie al sostegno dei numerosi sostenitori (definirli sponsor è improprio) che hanno consentito la realizzazione dell’opuscolo promozionale. «A loro, va un grande grazie – spiega Francesco Zantedeschi, presidente del Comitato organizzatore -. L’assemblea dei Soci Fondatori del nostro sodalizio, nel periodo autunnale deciderà il nuovo target della Sagra del Carmine edizione 2014; si tratterà di una rivisitazione dell’evento, conciliando il concetto originario con nuovi gusti e richieste degli ospiti, da sempre al centro del nostro operare. La Baita della Comunità, struttura sociale che opera dal 2007, sarà completata con i lavori di realizzazione

Francesco Zantedeschi

del magazzino/struttura per eventi esterni (inizieranno nel mese di novembre, ndr) che renderà il centro inter-

generazionale totalmente funzionale, come da progetto concepito dal compianto presidente Adriano

Moschin. Rinnovo il mio personale ringraziamento ai Soci Fondatori del Comitato Sagra Santa Maria che con il

loro operato consentono l’organizzazione dei vari eventi programmati nel corso dell’anno».


Cronache

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SAN PIETRO IN CARIANO. I progetti dell’Amministrazione comunale per migliorare la situazione della frazione

Pedemonte, obiettivo viabilità Servizi di

Silvia Accordini E’ un progetto ambizioso quello che l’amministrazione comunale di San Pietro in Cariano ha riservato per Pedemonte e per la Sp. n°4 che attraversa il paese. Per la viabilità del centro della frazione carianese sono previsti infatti alcuni interventi di miglioramento a partire da via Paolo VI a via S. Sofia. «Le opere previste, che richiederanno un investimento di circa 530.000 euro, andranno ad intervenire su tre intersezioni cariche di traffico – comunica dagli uffici tecnici del comunale Piergiorgio Dal Dosso -: in via Campostrini – via Paolo VI verrà inserita la terza corsia nel tratto di provinciale con accesso in via Paolo VI. In questo modo il traffico in direzione San Floriano non verrà intralciato. Anche per l’inserimento in via S.Sofia, dove il cambio del senso di marcia sta funzionando molto bene, è prevista la terza corsia. L’intervento più significativo riguarda infine l’incrocio all’altezza di via Cà de Dè: in quest’area il traffico è notevole, tanto che i dati rilevati dall’amministrazione provinciale nel 2010-11 evidenziano picchi di 1.800 veicoli all’ora nelle ore di punta. Da qui l’idea di realizzare una rotatoria per evitare il più possibile fermi auto. Parallelamente alla realizzazione della rotatoria

verrà riqualificato l’intero tratto stradale fino al parcheggio di piazza Donatori di Sangue con l’installazione di spartitraffico e attraversamenti pedonali facendo in modo che la strada possa essere fruibile in sicurezza da auto e pedoni». La rotonda presso l’incrocio via Cà de Dè - via Campostrini avrà un diametro di 30 metri e godrà di un contributo regionale di 397.000 euro in scadenza nel 2015. «Il diametro della rotatoria – aggiunge ancora Dal Dosso – è stato trattato in contradditorio con l’amministrazione provinciale, pro-

prietaria del tratto di strada su cui verrà realizzata l’opera. Il progetto definitivo è il migliore che abbiamo ottenuto mediando tra una rotatoria più piccola – per ridurre al minimo gli espropri – e una più grande, come avrebbe voluto la Provincia». I lavori relativi alla rotatoria saranno corredati da alcune opere di riqualificazione dell’area: in particolare attraverso la parziale copertura del torrente che lì scorre verranno messi in comunicazione i due parcheggi sui quali si affacciano le attività commerciali che

affiancano la provinciale. A questo punto l’amministrazione comunale di San Pietro in Cariano sta valutando le soluzioni migliori che possano costituire la giusta mediazione tra il volere dell’amministrazione provinciale e gli interessi dei frontisti stessi, privati e commercianti. Da questi accordi e dalle loro tempistiche dipenderanno i tempi della realizzazione dell’opera: non mancano infatti le rimostranze nei confronti del progetto. In particolare la parrocchia di Pedemonte – per la quale è previsto il maggiore

esproprio – si sta opponendo alla rotatoria. Il Consiglio pastorale parrocchiale ha infatti espresso il proprio parere negativo: «Molti studi hanno dimostrato che la capacità di una rotatoria di risolvere e snellire i problemi di traffico è proporzionale al diametro. In questo caso se si considerano le dimensioni previste in progetto si nota come vi siano reali difficoltà di risoluzione del problema del traffico proveniente in particolare da via Cà de Dè per la difficoltà di immissione sulla Sp. 4 come pure per chi arriva da via della Contea.

Provenendo inoltre da S.Maria di Negrar l’immissione in rotatoria risulta certamente rallentata e pericolosa per la riduzione del numero delle corsie per senso di marcia. La conformazione stessa della rotatoria inoltre – aggiunge il Consiglio pastorale parrocchiale di Pedemonte – fa sì che vi sia un netto inserimento verso i terreni della parrocchia che portano ad avere una corsia molto prossima agli accessi della canonica con evidenti problemi in caso di incidente. Tutto questo in considerazione del fatto che adiacente la rotatoria trova spazio anche una scuola materna con il suo parco giochi. A nostro avviso – conclude il Consiglio – vale la pena di valutare soluzioni alternative a largo respiro, anche con possibili rifacimenti o allargamenti della viabilità collaterale esistente al fine di realizzare flussi di traffico diversificati per tipologia che certamente garantiscono una maggiore efficacia e migliore sicurezza sia da parte di chi percorre e utilizza tale incrocio, sia di chi abita su via Cà de Dè o via Campostirni o via della Contea. Nel contempo risultano altamente apprezzabili e condivisibili tutti gli altri interventi collaterali previsti dal progetto su tutta la carreggiata in direzione S.Maria, come il golfo di fermata per il bus o la sistemazione dei parcheggi».

CORRUBBIO DI NEGARINE / SAN ROCCO E SAN ROBERTO

La Sagra e le dimissioni Si è conclusa con successo l’edizione 2013 della Sagra di San Rocco e San Roberto che anche in questa stagione estiva ha visto Cor-

rubbio di Negarine in festa. Non manca però la novità: dopo 14 anni Maurizio Adami ha deciso di lasciare la presidenza della

Sagra. «Sono stati anni bellissimi – afferma lo stesso con tanti progetti portati a termine. Quando siamo partiti nel lontano maggio

2000 eravamo un pò scettici del percorso che stavamo affrontando ma con la forza e la determinazione siamo riusciti a toglierci tante soddisfazioni. In questo momento sento che le forze e l’entusiasmo vengono meno. Tante persone giovani rimangono alla finestra, nessuno entra a far parte del gruppo dove sarebbero ben accetti e quelli rimasti sono un pò stanco. anche con rammarico perché c’erano ancora tante cose da fare, soprattutto per la Parrocchia del nostro Don Giuseppe, ma spero che qualcuno possa prendere in mano le redini di questa Sagra. Tutto il materiale è stipato nella baita Alpini e nel magazzino zona sportiva di Corrubbio, c’è tutto per ripartire, l’importante è avere un po’ di buona volontà». Molti sono i ringraziamenti che Maurizio Adami vuole fare, «dai miei collaboratori che per 12 anni mi sono stati vicini, al gruppo che ci ha affiancato negli ultimi anni. All’assessore alla cultura di S. Pietro, Cesare Zardini,

agli sponsor che ci hanno fatto compagnia nel nostro libretto pubblicitario, a tutti coloro che hanno aiutato durante le serate di sagra, fino a tutte le associazioni che hanno dato il loro sostegno a cominciare, il Gruppo San Ulderico di Castelrotto al Gruppo Missionario, l’Associazione per la lotta alla Fibrosi Cistica, il Gruppo Alpini di Negarine, l’Amministrazione Comunale, la Consulta anziani del Comune di San Pietro in Cariano, la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Protezione Civile Comunale e i vari presidenti che si sono susseguiti nella Consulta di frazione, a tutte le famiglie della Parrocchia che con la loro

offerta hanno fatto sì che raggiungessimo gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Sicuramente ho dimenticato qualcuno ma il mio ringraziamento va a tutti indistintamente. Grazie anche a tutti i nostri fornitori che anche alle 9 di sera ci hanno aperto le porte per rifornirci in corsa di quello che esaurivamo, per non far mancare niente ai nostri ospiti, l’elemento principale della Sagra di Corrubbio. Un pensiero - conclude infine Adami - va al nostro Parroco Don Giuseppe nella speranza che i lavori rimanenti per la manutenzione della chiesa di Castelrotto e la chiesetta di San Martino siano portati a termine».


Cronache

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PALIO DELLE CONTRADE 2013. Secondo in classifica Corrubbio, terzo Bure la Piazza

Avversari messi in riga Pedemonte è campione l’ein plein dei contradaioli di Pedemonte, ma non c’e’ stato nulla da fare. Certo, la vittoria al primo gioco del tiro alla fune, da parte del Bure la Piazza proprio contro il Pedemonte, aveva un pò illuso tutte le contrade, ma non è stato così. La classifica ha visto al 4° posto la contrada Cengia, al 5° posto si è classificato San Pietro, al 6° Bure San Francesco, al

7° San Floriano e all’8° posto Ossan. Massiccia è stata la presenza dei tifosi delle varie contrade che durante tutti i giochi non hanno fatto mai mancare il proprio sostegno alla loro preferita. Il sindaco di San Pietro, Gabriele Maestrelli, ha consegnato alla contrada Corrubbio l’attestato del “miglior ballo del Palio”, dopo che, nel gioco finale

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Lascerò con i conti a posto» Buongiorno ai lettori, anche il 2013 si sta lentamente chiudendo, siamo sempre alle prese con l'emergenza, Comuni solidi, come lo sono sempre stati i nostri Comuni, alle prese con instabilità finanziaria e l'incubo di capire come si potrà andare avanti. San Pietro in Cariano alle prese con problemi sempre più pressanti di finanza, programmazione e di identità, stiamo portando a termine il nostro mandato tra mille difficoltà, una cosa comunque che mi solleva è che lascerò un'amministrazione a posto con i conti, con meno debiti e sopratutto con la consapevolezza di aver amministrato con serietà e correttezza. Abbiamo ridotto l'indebitamento, siamo riusciti a metter da parte risorse che, spero, potremo usare in questo ultimo spazio di tempo che ci rimane. Dico spero, perchè la burocrazia, il grande male italiano, mi dia almeno il tempo per realizzare alcune opere importanti che mi stanno a cuore e che erano il punto più importante della mia campagna elettorale, la Viabilità. Parlando con i colleghi Sindaci della Valpolicella (Marano escluso) sul tema Comune unico, argomento che ci vede uniti nel proseguimento del progetto, il discorso non poteva, come sempre, cadere sulla problematica della gestione delle risorse, sempre più incerte, che lo Stato mette a disposizione, uno Stato che a tutto pensa tranne che capire l'Italia e gli italiani. […] Basti pensare, per darci un'idea, che hanno impiegato 8 mesi per capire dove trovare due Miliardi per abolire l'ICI sulla prima casa, il risultato è che hanno sì abolito l'IMU ma ce la vedremo ritornare sotto altre spoglie (service tax) i soldi non ci sono, ma nessuno ha parlato di tagliare finalmente le spese di questo mostro divoratutto che è la Burocrazia, con una spesa di circa 800 Miliardi l'anno (50% del PIL). Per darci un'idea di come siamo sprofondati, eloquente la notizia di come funziona all'Estero, una grossa Società americana (Verizon), la settimana scorsa ha piazzato un prestito obbligazionario (per finanziare i suoi progetti futuri dal mercato finanziario) prestito da 49 Miliardi di dollari, sottoscritto totalmente, ci pensate circa 37 Miliardi di Euro, ma capite di cosa sto parlando, una società americana, una ditta che si finanzia agevolmente sul mercato ed uno Stato che fatica a reperire 2 Miliardi!!! Questo è il metro su cui ci misuriamo, questo è la situazione sempre più preoccupante a cui la Politica non da peso. Certo meglio parlare della decadenza di Berlusconi o meglio ancora della Nazionale di calcio, cioè di tutto tranne di quello che conta. Non si parla delle pensioni da fame, della Cassa integrazione che mette in pericolo il sistema economico delle famiglie, non si parla dei Giudici che, concentrati su Berlusconi, tralasciano i veri problemi giudiziari; delle nostre imprese che vantano 90 Miliardi di crediti dallo Stato; dell'incostituzionalità del prelievo sulle pensioni d'oro, ma nulla si dice delle pensioni da 500 euro di quasi 8 milioni di anziani, quelle forse sono costituzionali?; di Napolitano che fa senatori a vita quattro eccellenze tra cui una cinquantunenne (e giù denaro pubblico alla faccia della “spending review”). Non esistono più certezze, tantomeno a Roma. Non parliamo poi dell'immigrazione massiccia che è esplosa in Italia, bene ha fatto papa Francesco a benedire i morti in mare dovuti all'immigrazione, male, secondo me, parlare dell' indifferenza degli Italiani al problema, questo doveva dirlo nei confronti dell'unione Europea, quella che ha votato per l'estromissione dei crocefissi (tanto per capire). Gli Italiani hanno fatto e stanno facendo di tutto per queste sciagurate persone, ma quanta incertezza sta portando questa situazione al nostro sistema sociale, alla nostra sicurezza, al nostro futuro. Forse non si tiene in considerazione che altri 40 mila nostri giovani – in aggiunta agli altri 80 mila partiti lo scorso anno hanno lasciato l'Italia in cerca di lavoro. In Italia non si lavora più, c'è la disoccupazione al 15% reale, abbiamo famiglie allo stremo che non hanno nemmeno i soldi per mandare i figli a scuola. E non parliamo di “razzismo” ma di logica conseguenza di una situazione divenuta esplosiva ed incontrollabile. Tutti questi problemi si stanno riversando inesorabilmente sui terminali più vicini alla gente e cioè sulle Amministrazioni comunali: la barca ormai fa acqua da tutte le parti... un appello ai politici: FATE PRESTO. Grazie per l'attenzione. Gabriele Maestrelli - Sindaco di S. Pietro

sulla piastra dei giardini di via Mara, tutte le contrade si sono esibite dimostrando bravura e tanta voglia di divertirsi e far divertire. «E’ stata una grande festa – afferma Cesare Zardini, assessore alla Cultura e allo Sport del comune di San Pietro in Cariano -. Le contrade si sono sfidate tra loro in modo cavalleresco, dimostrando di aver assimilato il giusto spirito che deve avere questo tipo di manifestazione, in particolare cercando in quasi tutti i giochi che lo consentivano, di schierare e far gareggia-

re tra loro contradaioli e contradaiole molto giovani. Come sottolineato anche nelle scorse edizioni, il mio particolare ringraziamento va soprattutto alle sempre più numerose associazioni del nostro territorio e ai numerosi volontari: la loro disponibilità dal punto di vista organizzativo ha sostanzialmente reso possibile la manifestazione. Mi auguro – aggiunge infine Zardini - che l’amministrazione comunale che andrà ad insediarsi il prossimo anno abbia anch’essa volontà di portare avanti e

Cesare Zardini

sostenere questa manifestazione, certamente da far crescere e migliorare, ma ormai diventata tradizionale e popolare appuntamento annuale nel nostro territorio». Silvia Accordini

L’Utl di Negrar riparte L’Università del tempo libero di Negrar è pronta per il nuovo anno accademico. Le iscrizioni al via da martedì 17 settembre, e la serata di inaugurazione svoltasi venerdì 27 settembre, aperta a tutti gli interessati, non soltanto ai soci, hanno inaugurato la stagione 2013/14. Saranno mesi ricchi di novità quelli che attendono studenti e appassionati. Novità che spaziano dalla cultura all’arte, dalla musica alla salute e alle lingue straniere. Le lezioni inizieranno il 14 ottobre e termineranno a fine maggio. Le iscrizioni, invece, chiuderanno il 12 ottobre. Ricordiamo che i corsi partiranno una volta raggiunto il numero minimo di partecipanti, che varia da materia a materia. «Teniamo i numeri bassi perché puntiamo sulla qualità. Vogliamo proporre argomenti interessanti e spiegarli nel modo migliore - precisa Massimo Latalardo, presidente dell’Utl (Università del tempo libero) di Negrar -. Durante la serata del 27 settembre, tenutasi nell’atrio della scuola elementare di Santa Maria di Negrar, a cui hanno partecipato più di un centinaio di persone, sono state illustrate tutte le novità. Dopodiché, spazio allo spettacolo finale e al rinfresco augurale. L’evento è stato molto piacevole». Scendiamo nel dettaglio: l’ambito della cultura generale subirà un profondo rinnovamento. Verranno introdotti, per esempio, una serie di corsi e di conferenze sulle vicende e sull’influsso che il mondo esterno ha avuto sulla storia medievale della Valpolicella e di Verona, prendendo in considerazione anche l’arte, le poesie, i canti, le fiabe, il paesaggio che si sono sviluppati nel tempo. Inoltre, in accordo con il professor Giovanni Viviani e il Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella, avranno luogo quattro serate a tema che integreranno il programma accademico. «Introdurremo poi un secondo ciclo di incontri, chiamato La partecipazione del Veneto al Dettato Costituzionale - riprende Latalardo - un paio di corsi di psicologia, intesa però come un percorso di conoscenza interiore di se stessi e dei propri figli, e un corso di scrittura di trame di libri gialli». A livello artistico, invece, ecco l’introduzione dell’arte della pergamena. Capitolo musica: le new entry, in questo caso, sono l’armonica a bocca e la fisarmonica. Senza dimenticare il benessere: l’Utl di Negrar proporrà i corsi “Curare il fisico divertendosi”, più precisamente ginnastica dolce, ballo liscio, yoga, pilates e danza d’animazione. «L’entusiasmo da parte dei soci non manca mai – sottolinea Latalardo -. L’anno scorso abbiamo registrato 250 iscritti: speriamo che le novità introdotte attirino maggiormente l’interesse della gente, anche perché abbiamo intenzione di offrire, specialmente in primavera, ulteriori attività. Parliamo di uscite didattiche sul territorio veronese, e non solo, in funzione dei calendari di mostre e nei musei». Ogni età è quella giusta, recita lo slogan dell’Università. «Non abbiamo limiti anagrafico, né in alto né in basso – spiega il presidente -. I nostri soci hanno un’età media di 45-50 anni. Abbiamo contato una discreta prevalenza di giovani al sotto dei 30 anni, e gli over 65 rappresentano solo il 3035%. Siamo contenti, inoltre, per aver risolto il problema della sede: ora ci troviamo in via Chiesa di Santa Maria 12/A, a Santa Maria di Negrar. Desidero ringraziare gli altri componenti del direttivo: Giuliana Cavallaro, Augusto Cazzola, Lucio Corrà, Camilla Ferrari, Rina Ines Morales Novella e da Mariuccio Quintarelli, il cui apporto è vitale per la costruzione dei programmi e per il buon esito dell’Anno Accademico».

pubbliredazionale

Quaterna della Contrada Pedemonte al Palio delle Contrade di San Pietro in Cariano. L’edizione 2013 della manifestazione che ha chiuso il mese di agosto ha visto classificarsi al secondo e terzo posto rispettivamente Corrubbio e Bure la Piazza. Queste ultime, accanto alle altre contrade hanno fatto il possibile e l’impossibile per impedire


Cronaca di

Marano

MARANO. Il sindaco Simone Venturini spiega la novità in favore dei comitati

«Forniture di gas per manifestazioni» Al fine di agevolare i comitati di volontari che organizzano sagre e manifestazioni nel Comune di Marano, l’Amministrazione ha deciso di attivare nei pressi delle piazze e dei luoghi pubblici, dove si tengono tali manifestazioni, alcune forniture di gas metano per alimentare le attrezzature e le cucine mobili dei comitati. In piazza Arzilla a Valgatara, per il Comitato san Marco al Pozzo, alle fontane di Pezza per il locale comitato, in piazza dello sport a Marano per il Comitato san Luigi – Parrocchia di

Marano, e in piazza a san Rocco per il locale comitato sono stati attivati dei punti di prelievo del gas metano dalla rete del Concessionario Veneta gas, intestati al Comune. A Purano è già attivo un contatore intestato alla parrocchia di Marano che serve il comitato locale. È stata approvata una convezione in accordo con i comitati e la Pro Loco, in cui è stabilito che il costo per l’attivazione dell’utenza gas, il montaggio del contatore e i lavori di prima attivazione sono a carico del Comune, mentre il consumo del gas

sarà addebitato dal Comune ai vari comitati. «In questo modo garantiamo lo svolgimento delle feste in sicurezza senza l’uso di bombole mobili di gas gpl che potrebbero costituire anche un pericolo, ma soprattutto consentiamo di ottenere un significativo risparmio, dato il minor costo del metano rispetto al gpl – afferma il sindaco Simone Venturini -. I comitati benefici del nostro Comune sono costituiti da volontari che poi donano il ricavato delle numerose feste in beneficenza, per il sostegno delle scuole materne parrocchiali, per i missionari in giro per il mondo e per altre iniziative benefiche. Ci è parso giusto, dunque, attivare queste forniture così importanti che agevolano l’organizzazione, la rendono più sicura e anche meno onerosa. In questi giorni attiveremo pure la fornitura di gas per la malga Biancari, richiestissima da molti cittadini, dalla Pro Loco e da molte associazioni per momenti di festa, per manifestazioni e per raduni». La malga è punto logistico centrale della rete di sentieri che il Comune ha realizzato in questi anni, grazie a Cementirossi, a seguito di una permuta nell’ambito della quale il Comune ha ceduto alla ditta alcuni terreni a Marezzane che rientrano nel perimetro della minie-

Simone Venturini

ra. La ditta ha ceduto al Comune la malga (dopo averla preventivamente ristrutturata) e molti terreni sui quali sono stati realizzati i sentieri dalla ditta stessa. La costruzione del ponte tibetano e l’apertura di alcuni sentieri nell’ambito di un recente finanziamento regionale, concesso alla Comunità Montana, ha fatto di quella zona un luogo di importante richiamo all’interno del quale la malga costituisce il centro.

MARANO / ACQUA

Nuova vasca di raccolta Una nuova vasca per la raccolta dell’acqua. Il Comune di Marano ha infatti realizzato, anche grazie a un contributo del Consorzio BimAdige, una vasca di circa 600 quintali di capienza che raccoglie le acque di scarico della fontana di Pezza e, attraverso una pompa all’uopo installata le rende disponibili per tutti i cittadini, che la possono prelevare per i loro usi agricoli o domestici. «L’estate scorsa è stato un via vai continuo di mezzi e di cittadini che si sono succeduti presso la vasca per prelevare l’acqua che altrimenti sarebbe andata sprecata - dichiara il sindaco, Simone Venturini -. Immaginavamo che l’opera avrebbe riscontrato tanti apprezzamenti ma non pensavamo in questa misura. Tra l’altro, la vasca non si è mai svuotata, a dimostrazione che il suo dimensionamento idraulico è risultato corretto. Essa, infatti, è in grado di raccogliere le acque di scarico della fontana e anche quelle di ruscellamento da pioggia che, previo trattamento in un piccolo dissabbiatore, vengono poi inviate alla vasca. Quando la vasca è piena, una valvola a galleggiante chiude l’alimentazione e le acque proseguono verso gli impluvi di scarico naturale». Entro la fine dell’anno, il Comune realizzerà un’altra vasca di pari dimensioni presso la fontana di Paverno, a Valgatara. «Il successo dell’intervento di Pezza - continua Venturini - ci suggerisce di dotare il territorio di più realizzazioni di questo tipo. La gente ha dimostrato di usare molto questo tipo di servizio che ha anche indubbi benefici. Prima, infatti, soprattutto i contadini, immergevano nelle vasche dei lavatoi pubblici i tubi di prelievo dell’acqua spesso sporchi di prodotti per i trattamenti dei vigneti, inquinando così tutta l’acqua del lavatoio; oggi invece, l’acqua viene prelevata da una pompa fissa che non viene a contatto con il mezzo meccanico dell’agricoltore». Il Comune ha ottenuto un nuovo contributo dal BimAdige per la realizzazione della vasca di Paverno e nell’ambito dei lavori verrà abbellito anche il lavatoio. «Il lavatoio di Paterno - conclude il Sindaco - è uno dei più belli del Comune. Verranno sistemate le pietre, verrà pavimentata con pietra di Prun anche tutta l’area circostante. L’intervento ha dunque un valore funzionale ma anche architettonico».

MARANO. P3@Veneto, il centro internet aperto ai cittadini Nuovo centro internet. Dal 9 settembre, il Comune di Marano ha realizzato, grazie al contributo della Regione Veneto, un centro pubblico di accesso a internet chiamato P3@Veneto. Nel nuovo centro, installato nella Biblioteca comunale Paolo Gelmini a Valgatara, sono disponibili tre postazioni individuali che permettono a tutti i cittadini di accedere gratuitamente alla tecnologia informatica, utilizzarne gli strumenti e connettersi alla rete internet. Inoltre, è presente un servizio hotspot-wifi che consente il collegamento ad altri dispositivi mobili personali come notebook, tablet e smartphone con le stesse credenziali ottenute per la navigazione dalle postazioni. «Questo centro – spiega l’assessore alla Cultura Giampaola Zanotti - ci permetterà di aumentare i servizi effettuati dalla nostra biblioteca, centro propulsore delle tante iniziative culturali di questi anni e si prefigge lo scopo di offrire uno spazio multimediale dedicato a chi vuole avvicinarsi all’utilizzo del PC e a internet». Il centro sarà aperto nei giorni di apertura della Biblioteca, martedì giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19 e, grazie alla presenza di giovani tutor, anche il sabato mattina dalle 10 alle 12. All’interno del nuovo centro, i tutor forniranno un’adeguata assistenza a tutti i cittadini per un corretto uso delle apparecchiature e per la risoluzione di eventuali problematiche. «I giovani del nostro Comune, per lo più universitari, che si alterneranno a turno per la gestione dell’apertura mattutina sono più di venti, un numero straordinario – continua Filippo Ballarini, assessore alle Politiche Giovanili -. L’idea di coinvolgere la categoria universitaria è nata soprattutto per dare uno spazio a questa fascia d’età che molto spesso è alla ricerca di un posto per studiare comodo e senza disturbi esterni. La risposta e la disponibilità che abbiamo trovato in questi giovani è stata semplicemente eccezionale».


Cronache

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FUMANE. Bianchi e Bonazzi commentano la riapertura della scuola elementare

La Pellegrini agibile «Missione compiuta» La scuola elementare c’è. Pronta e sistemata. La Flaminio Pellegrini è a norma antisismica in tutto e per tutto. Gli alunni hanno trovato un edificio nuovo ad accoglierli, giovedì 12 settembre. Un’occhiata veloce, qualche commento qua e là, poi veloci in classe per la prima lezione. «Missione compiuta: avevamo detto che avremmo terminato i lavori entro l’inizio dell’anno scolastico e abbiamo mantenuto la parola». Sprizza gioia da ogni poro il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi. Sette mesi di cantiere, cominciato a metà febbraio, operazioni portate avanti in fretta e furia. Una corsa contro il tempo, insomma, finita nel migliore dei modi. Ricordiamo, per dovere di cronaca, che a seguito del terremoto del 29 maggio 2012, la scuola era stata dichiarata inagibile. «Ci siamo impegnati per risolvere questo disagio al più presto – riprende Bianchi -. La maggioranza consiliare ha deciso di sistemare la struttura con le risorse a disposizione, senza ricorrere a soluzioni fantasiose, costruendo una nuova scuola, come invece avrebbero voluto i comitati per il polo scolastico. Abbiamo dovuto navigare contro le critiche dei genitori e dell’opposizione, ma alla fine, grazie alla determinazione dell’Amministrazione e ai soldi dei cittadini derivanti dalle imposte Irpef e Imu, siamo riusciti nel nostro intento. La Flaminio Pellegrini, oggi, è davvero sicura». Il costo dei lavori ammonta a circa 900 mila euro, 450 mila dei quali provenienti dalla Regione Veneto, «che si è

Domenico Bianchi

dimostrata così attenta ai problemi di Fumane. In particolare, ringraziamo l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti – aggiunge il sindaco -. C’è grande soddisfazione: abbiamo realizzato una scuola antisismica all’avanguardia, una delle poche nella nostra Provincia e in Italia». Scendiamo nel dettaglio: le operazioni sia all’interno che all’esterno dell’edificio sono state parecchie. «Tutti i muri perimetrali, nonché quelli interni, sono stati chiusi con due tipi di rete, una a maglia piccola e una a maglia grossa – sottolinea il vicesindaco, Giuseppe Bonazzi -. Le malte sono arrivate in sacchi certificati dalla ditta che ha seguito i lavori, proprio per garantire ottima qualità. Le fondamenta, già presenti e profonde due metri, sono state racchiuse da un cordolo di cemento armato, per rinforzare l’intera struttura. Per quanto riguarda gli isolamenti, poi, abbiamo isolato il soffitto del tetto con i finanziamenti del Comune, il

primo piano con il contributo di 70 mila euro del Ministero delle infrastrutture. All’interno abbiamo rifatto gli impianti elettrici, idraulici, i pavimenti sono nuovi, come i serramenti. Le dieci aule, che accolgono 235 bambini e ragazzi, sono dotate di linea dati e connessione internet: c’è la possibilità, infatti, di applicare le lavagne Lim (Lavagna interattiva multimediale). Abbiamo anche curato l’aspetto cromatico delle classi, per creare un’influenza positiva sullo stato

d’animo degli alunni. Tutte le aule hanno doppi colori: abbiamo scelto l’azzurino e il giallo ocra per la parte est, il giallo, un azzurrino ancora più chiaro e il bianco per la parte ovest. La sala informatica, al contrario, è stata trasferita per ragioni di spazio nella sede della ex scuola materna, nell’edificio di fronte. All’esterno, invece, sono state realizzate una serie di opere complementari che daranno sicurezza sia all’incrocio che all’area ricreativa della scuola. Per

esempio, abbiamo allargato il cortile. Siamo veramente soddisfatti. Ogni giorno eravamo sul posto di lavoro per controllare le operazioni. La Flaminio

Pellegrini è davvero una bella vetrina per il paese, che tutti i cittadini possono vedere e ammirare». Matteo Sambugaro

FUMANE/STRADE. Stand-by a Mazzurega, Molina-Breonio finita Tempo di inaugurazioni. Due nuove strade si affacciano a Fumane. Entrambe con l’obiettivo di fornire maggiore sicurezza e fruibilità ai cittadini. Domenica 29 settembre è stata presentata la variante “by-pass” a Mazzurega, chiamata così «perché bypassa il passaggio davanti alla chiesa: prima i veicoli transitavano proprio lì di fronte – spiega il vicesindaco Giuseppe Bonazzi -. La zona non era sicura e mancava anche un po’ di privacy, soprattutto in occasioni di matrimoni o di altre cerimonie. L’Amministrazione ha fatto in modo che la strada passi nei pressi della chiesa. Questa soluzione darà tranquillità alla gente, diminuirà i pericoli e salvaguarderà pure una serie di opere parrocchiali, come il campo sportivo, la sala riunioni e l’asilo, che si trovano nei dintorni e che vengono utilizzati da tanti cittadini di Mazzurega». I lavori sono stati realizzati in meno di un anno: il costo complessivo è di 130 mila euro, di cui 100 mila provenienti dalla Regione Veneto. Domenica 13 ottobre, invece, verrà inaugurato il quarto, e ultimo, stralcio della strada Molina-Breonio. «L’Amministrazione è molto attenta non solo alla viabilità, ma anche alla sicurezza – ricorda Bonazzi -. Cerchiamo di mettere a proprio agio le persone, il più possibile. In tal caso, abbiamo migliorato la via che da Molina va a Breonio. Inoltre, questa strada permetterà ai cittadini di muoversi con una certa disinvoltura e di poter, quindi, abitare meglio in montagna. I disagi saranno evitati o notevolmente ridotti. Creando servizi e facilità di accesso, speriamo che la gente possa rimanere comodamente, e senza problemi, a vivere in montagna». M.S.

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Il Comitato per il Polo scolastico di Fumane puntualizza Se oggi Fumane ha una scuola elementare antisismica il merito non è solo di questa Amministrazione, ma anche di quei genitori che hanno avuto il coraggio di contrastare scelte sconsiderate, manifestando con passione le proprie convinzioni. E' datato 2005 un documento noto all'amministrazione che prevede l'obbligo di procedere a verifiche sismiche entro l'8 maggio 2008. Dal 2008 in poi, invece, con continue deroghe protratte di anno in anno le amministrazioni hanno preferito ignorare il problema. […] Ci siamo riuniti in un comitato, con l'ambizione di costruire una nuova scuola e abbiamo lavorato mesi per preparare un dettagliato progetto che fosse realizzabile in tempi accettabili e che comportasse una spesa accessibile per amministrazione. […] Il sindaco Bianchi non solo non ha preso in considerazione il progetto e la possibilità di ottenere fondi europei, ma ha escluso ogni contatto con quelli che hanno "osato" sollevare il problema. […] E' evidente che ristrutturare questa scuola, oltre a vanificare qualsiasi progetto per la sistemazione della viabilità di Fumane, rimane un progetto insufficiente e sottodimensionato, senza alcun futuro. Lo dice proprio il PAT approvato da

questa stessa Amministrazione, a pagina 21 della relazione di progetto: "La vecchia scuola elementare posta all'incrocio del nodo viario principale in capoluogo in situazione ambientale problematica necessita di una ricollocazione ed anche l'attuale polo scolastico, di recente edificazione, appare già insufficiente ed il lotto è realmente sottodimensionato”. Nel 2009, in piena campagna elettorale, nell'Allegato "D" alla delibera n.22 del 22/06/2009 nella sezione "Opere pubbliche" al primo punto il sindaco Bianchi scrive: "La riqualificazione del capoluogo, non può non tener conto della riconsiderazione dell’area scolastica. II fabbricato delle scuole elementari è in condizioni precarie. Inoltre la collocazione dei plessi scolastici di qua e di la del Progno, rende impossibile il loro collegamento funzionale. I parcheggi sono del tutto inadeguati. Si prevede pertanto la costruzione di un nuovo e moderno plesso scolastico […]” Promesse da campagna elettorale ampiamente disattese. I cinque anni sono quasi scaduti. Cosa verrà promesso il prossimo anno? Con quale credibilità? Comitato per il Polo Scolastico di Fumane


Cronache

Ottobre 2013 SAN GIORGIO. Destri: «Ringrazio i cittadini per la loro collaborazione»

Via Panoramica è stata riaperta Servizi di

Massimo Ugolini «Finalmente la strada è stata riaperta, frutto di una risposta concreta ed efficace alla popolazione di San Giorgio che da lungo tempo attendeva la messa in sicurezza dell’intera area e il ripristino della viabilità. Un ringraziamento particolare va ai cittadini di San Giorgio che, pur nel riconosciuto disagio, hanno sempre collaborato fattivamente, e ai tecnici comunali che hanno monitorato costantemente le varie fasi della complessa operazione». Così il sindaco Nereo Destri riassume la riapertura di via Panoramica

a San Giorgio di Valpolicella avvenuta in settembre. La strada era stata chiusa nel dicembre 2010 per una frana. «Il tempo impiegato per attivare l’iter procedurale è stato lungo ma abbiamo affrontato una molteplicità di problematiche» prosegue il primo cittadino in relazione alle opere che hanno comportato un costo complessivo di 450mila euro di cui 250mila euro per la progettazione e la messa in sicurezza della frana e 200mila per l’acquisto dell’abitazione e dell’area pertinente attigua al movimento franoso. Progettista e direttore dei lavori è il geologo trentino Lorenzo

Nereo Destri

Cadrobbi. «Non dimentichiamo - riprende Destri - i

numerosi sopralluoghi effettuati nonché due studi tecnici commissionati per individuare la soluzione migliore. Al di là di questo, il principale ritardo era legato all’iter procedurale per l’acquisizione della casa e dell’area esterna di via Panoramica avvenuta solo alla fine del 2012. Subito dopo abbiamo indetto la gara d’appalto, aggiudicato le opere lo scorso 5 febbraio e il 4 marzo abbiamo consegnato il cantiere alla ditta che ha iniziato i lavori». L’intervento è stato suddiviso in diverse fasi. «In primis, la ditta vincitrice ha posizionato micropali nei pressi dell’abitazione presente sul punto della frana. Quindi abbiamo convogliato l’acqua nel vaio sottostante e per ulteriori ragioni di sicurezza abbiamo reso più efficienti i pozzi esistenti». Sotto il profilo viabilistico «un primo intervento ha riguardato lo spostamento dei sottoservizi, quindi è stata spostata l’attuale sede stradale sul giardino attiguo all’abitazione acquisita, entrata nel patrimonio comunale – conclude il sindaco -. Risultato? Abbiamo evitato il sovraccarico del traffico e permesso nel contempo un alleggerimento dell’attuale arteria stradale».

SANT’AMBROGIO/LA SCUOLA

“Brenzoni” pronta al via

Sabato 12 ottobre inizieranno i nuovi corsi della scuola d’arte «Paolo Brenzoni» di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Le lezioni di disegno, pittura, mosaico, scultura e modellazione plastica, della durata di tre ore, si terranno il sabato mattina o pomeriggio nel padiglione dell’ex quartiere fieristico e nella ex scuola elementare di San Giorgio di Valpolicella. «Anche quest’anno attraverso la scuola - afferma l’assessore alla Cultura Franco Cristini - l’Amministrazione comunale organizzerà importanti momenti culturali, proseguendo nell’opera di promozione e di salvaguardia del territorio. Continuerà la collaborazione con la Libera Università Popolare della Valpolicella tramite

SANT’AMBROGIO E SAN GIORGIO

Lavori alle chiese, arrivano i contributi Le parrocchie di San Giorgio e Sant’Ambrogio hanno ottenuto, ciascuna, un contributo di 6.400 euro per interventi relativi alle rispettive chiese. E’ il frutto della deliberazione sugli interventi relativi a opere concernenti chiese e altri edifici religiosi secondo quanto previsto dalla legge regionale 44/1987, approvata all’unanimità dal Consiglio comu-

nale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Le uniche richieste pervenute sono state quelle delle parrocchie di San Giorgio e Sant’Ambrogio - ha affermato il sindaco Nereo Destri nell’illustrare la deliberazione -. Quest’anno abbiamo deciso di assegnare un importo uguale per entrambe le parrocchie». San Giorgio ha presentato un progetto di restauro della torre campa-

Chiesa di Sant’Ambrogio

naria di 161mila euro; Sant’Ambrogio per la riqualificazione di una parte interna della chiesa parrocchiale per un importo di 71mila euro. La deliberazione è stata votata all’unanimità dai banchi della maggioranza così come dell’opposizione anche se, prima del voto, il consigliere d’opposizione Pier Luigi Toffalori ha polemizzato con l’Amministrazione comunale:

«Colgo favorevolmente il fatto che anche la parrocchia di San Giorgio stavolta abbia ottenuto un contributo - ha spiegato Toffalori -, rispetto alla situazione dello scorso anno, che aveva visto la stessa parrocchia di San Giorgio inoltrare richiesta senza però ricevere alcun contributo. Quest’anno il contributo viene destinato metà alla

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parrocchia di Sant’Ambrogio e metà alla parrocchia di San Giorgio. Tuttavia ritengo che sarebbe stato più giusto assegnare un contributo maggiore a quella di San Giorgio perché più piccola rispetto a quella di Sant’Ambrogio e per il fatto che l’intervento a San Giorgio comporta un intervento economico maggiore». Chiesa di San Giorgio

l’utilizzo gratuito della biblioteca comunale per l’organizzazione di lezioni di storia dell’arte. Proseguiranno i corsi di disegno per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie. Inoltre ricollocheremo le sculture in pietra, facenti parte del simposio “Omaggio a Giulietta”, nel nuovo spazio verde in fase di sistemazione nel quartiere fieristico. Le sculture sono state ripulite dagli allievi del corso di scultura e dal loro docente Matteo Cavaioni e posizionate nel cortile antistante il laboratorio di marmo in attesa della loro definitiva collocazione». Un’altra iniziativa della scuola d’arte sarà la realizzazione della «Via crucis dei Lapicidi» presso la strada pubblica di accesso al cimitero di San Giorgio. L’opera sarà curata dagli allievi del corso di scultura coordinati dal docente Matteo Cavaioni in collaborazione con l’architetto Libero Cecchini. «La Via Crucis dei lapicidi - spiega il direttore della scuola Beatrice Mariotto - costituisce un segno di riconoscenza e un omaggio alla storia della comunità ambrosiana. Il nostro grazie va soprattutto alle famiglie che ci hanno permesso di realizzare l’opera senza oneri a carico del Comune e che, con questo gesto, dimostrano ancora una volta la loro vicinanza e il loro supporto alle attività della scuola». Nella “Via Crucis dei lapicidi” gli allievi della scuola racconteranno la passione di molti ambrosiani, «che un tempo morivano a causa di malattie che non lasciavano scampo come la silicosi, schiacciati dai massi o in fondo al mare, durante la lunghissima traversata verso l’America». La scuola d’arte è reduce da diverse iniziative tra cui la partecipazione alla recente Marmomacc. Inoltre le opere degli allievi del corso di scultura sono stati presentati in piazza Dante a Verona, durante la manifestazione “Mani Creative”. Per informazioni sulla scuola d’arte: direttore Beatrice Mariotto 0456832651; www.scuoladartebrenzoni.it


Cronache

Ottobre 2013 DOLCÈ. L’assessore comunale parla degli interventi previsti per l’autunno

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DOLCÈ

“Lavori pubblici”: Piazza in onore di Centurioni Adamoli fa il punto Con l’arrivo dell’autunno fervono i lavori per il completamento di alcune importanti realizzazioni al servizio dei cittadini del comune di Dolcè: infrastrutture che hanno richiesto un notevole sforzo, sia in termine di programmazione che di investimenti, da parte dell’Amministrazione comunale. Facciamo il punto della situazione con l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimiliano Adamoli. Partiamo dall’ampliamento della scuola elementare di Volargne: il nuovo anno scolastico è ormai iniziato, a che punto siamo? «I lavori stanno procedendo come previsto. Le lavorazioni pesanti relative all’apertura del cantiere che dovevano essere costruite in sicurezza, senza la presenza dei bambini, sono ormai concluse». Le famiglie, gli alunni e il per-

sonale scolastico possono stare tranquilli? «Sì. Sotto questo delicato profilo, legato alla prevenzione dei rischi, sono stati approntati tutti gli accorgimenti necessari e previsti dalla normativa vigente. Ovviamente, i lavori in corso porteranno un certo disagio, necessario per l’esecuzione e il completamento dell’intervento edilizio che ha lo scopo di dare alla frazione una scuola adeguata alle moderne necessità didattiche». Passiamo alla pista ciclabile da Ceraino a Borghetto d’Avio: «Stiamo rispettando le tempistiche previste. Alcuni tratti sono già completati, altri sono programmati per l’autunno, in modo che il cantiere e le macchine operatrici interferiscano il meno possibile con le vendemmie. Siamo fiduciosi che le aspettative degli amanti

A Volargne si sta costruendo la nuova ala della scuola

Lavori di realizazzione della pista ciclabile da Ceraino-a Borghetto d'Avio

delle due ruote e dell’intera cittadinanza non andranno deluse». Chiediamo all’assessore di ipotizzare una data per il completamento dell’opera, con tutti i servizi accessori collegati, ovvero piazzole di sosta, parcheggi, e altri. «Per la primavera 2014 - risponde Adamoli - prevediamo di concludere tutti i lavori relativi, e quindi di dare ai cittadini la nuova ciclopista integralmente funzionale». L’assessore fornisce chiarimenti anche sulla completa metanizzazione del Comune, obiettivo ormai alla portata, dal momento che all’appello mancano solo Ceraino e il paese capoluogo. «Il traguardo è ormai vicino - precisa Adamoli -. Sono in corso gli interventi di allacciamento delle ultime vie del centro storico di Dolcè. Abbiamo ottenuto un

ulteriore finanziamento, pari a 735.000 euro, per la metanizzazione di Ceraino e la sistemazione delle strade di Dolcè e Ceraino. Questo permetterà di completare a tutti gli effetti la metanizzazione del territorio comunale. Nel frattempo stiamo attendendo le ultime operazioni di collaudo e la successiva apertura dei rubinetti da parte di Snam (Società Nazionale Metanodotti)». Concludiamo questa panoramica con il progetto riguardante la nuova area ricreativa esterna al Circolo Noi di Dolcè. «Anche in questo caso - risponde il responsabile delegato dalla Giunta - abbiamo ottenuto un finanziamento da parte del fondo ODI per un importo di euro 773.956,66. Nei prossimi mesi attiveremo le relative procedure». Maurizio Pedrini

DOMEGLIARA. Bocciodromo riqualificato. E ora tutti a giocare Bocciodromo comunale riqualificato a Domegliara. La struttura gestita dalla società bocciofila Ambrosiana, composta da due campi di bocce, ha registrato alcuni interventi a opera dell’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio, tra cui l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione. È stata riqualificata anche la zona circostante. Soddisfazione è stata espressa dai dirigenti della società bocciofila presieduta da Francesco Ruggeri, intervenuto col vicepresidente Renato Benedetti Vallenari, il segretario Giacomo Selvi, associati e appassionati nonché dagli amministratori comunali intervenuti all’inaugurazione. «Abbiamo mantenuto una promessa verso una società, l’Ambrosiana, e i suoi soci che costituiscono una presenza fondamentale sotto il profilo sociale per Domegliara e i paesi limitrofi. Sono persone sempre disponibili, a partire dai dirigenti, il presidente, il suo vice e il segretario» ha affermato il sindaco di Sant’Ambrogio, Nereo Destri, intervenuto col vicesindaco Roberto Zorzi. «Ringraziamo l’Amministrazione comunale per questo intervento fondamentale per la nostra Bocciofila che permetterà agli appassionati di giocare a bocce nelle serate estive e se possibile anche nella tarda primavera» hanno detto il presidente Ruggeri e il vicepresidente Renato Benedetti Vallenari. Nella stessa serata, associati e appassionati hanno organizzato un piccolo torneo per festeggiare l’avvenimento. M.U.

Domenica 15 dicembre l’intera comunità di Dolcè si è stretta intorno ai nipoti Ivano e Mauro, alla famiglia e alla Guardia di Finanza, rendendo onore a Tullo Centurioni, martire della libertà, alla cui memoria, nel corso di una solenne cerimonia, è stata intitolata la piazza principale del paese. L’eroico finanziere di Dolcè, dopo l’8 settembre 1943, favorì l’espatrio in Svizzera di profughi ebrei e ricercati politici per sottrarli alle persecuzioni naziste. Per il suo impegno umanitario venne preso di mira delle autorità tedesche le quali, dopo un servizio di pedinamento che lo sorprese mentre agevolava la fuga di alcuni profughi ebrei, lo arrestarono deportandolo nel campo di concentramento di Mauthausen nel novembre del 1944. Da quel momento se ne persero le tracce e non si ebbe più alcuna notizia di lui. Dopo tanti anni l’eccezionale coraggio di questo cittadino è stato riconosciuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel 2008 gli ha conferito la medaglia d’oro al merito civile. Anche Dolcè, suo paese d’origine, ha potuto finalmente rendergli onore. L’ex piazza Roma è apparsa gremita di cittadini commossi, rappresentanti del Gruppo Alpini di Dolcè, dell’Avis Valdadige e di altre associazioni di volontariato. Al Corpo Bandistico Comunale di Dolcè è spettato il compito di sottolineare i momenti cerimoniali più intensi. Presente pure un reparto in armi della Guardia di Finanza per la solenne resa degli onori, nonché una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Numerose le autorità intervenute: oltre al sindaco di Dolcè, Luca Manzelli, il sottosegretario all’Economia e Finanze, Alberto Giorgetti, in rappresentanza del Governo, il deputato Vincenzo D’Arienzo, il colonnello Bruno Biagi, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Verona, il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella Nereo Destri, il capitano Christian Arvoti, comandante della compagnia dei carabinieri di Caprino. «La nobile figura di Tullo Centurioni – ha detto il sindaco - dona grande onore al paese, perché incarna i principi universali condivisi da tutti, quali la libertà, l’uguaglianza e la fraternità. Egli rappresenta un mirabile esempio da seguire. Centurioni è stato capace di dire di no, di fronte all’odio di chi gli chiedeva di assumere comportamenti barbari e persecutori». I nipoti e le autorità hanno quindi scoperto il monumento dedicato a Centurioni che nella piazza a lui dedicata ne testimonierà per sempre la memoria. M.P.


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Ottobre 2013

PALLAVOLO. La società veronese apre la stagione 2013/14 puntando sui giovani

CICLISMO

GSP Valpolicella: 13 anni di volley

“Fumane Cavalo”, largo agli amatori

Tredici anni di volley a grande ritmo e con la passione per il GSP Valpolicella Volley che apre la stagione agonistica e amatoriale 2013/2014 puntando sui giovani. Il presidente Fabio Fiore ha illustrato la stagione sportiva in un incontro per allievi, genitori, sponsor e autorità a Parona. Il volley in Valpolicella è rappresentato da due squadre under 18 e under 16, una squadra

di under 14, under 13 e under 12 e tutto il settore del minivolley. «Copriamo tutte le fasce di età e anche il comparto maschile con una under 15 allenata da Zeno Salzano – racconta Fiore -. La nostra missione è far crescere i giovani da un punto di vista sportivo e umano. Le squadre si alleneranno su otto palestre che coprono il territorio della Valpolicella a Parona,

Negrar, San Pietro In Cariano, Arbizzano, Pedemonte e Marano di Valpolicella». Una decina sono le squadre che hanno iniziato la stagione: le più alte in categoria sono l’under 18 allenata da Michele Vallani che giocherà la Seconda divisione mentre un’ulteriore under 18 che disputerà anche la Terza divisione sarà allenata, unitamente a una under 16, da Luca di Nubila. Luca

Strain allenerà l’under 16 e l’under 14 e avrà la responsabilità tecnica del settore agonistico, mentre Rossella Minozzo allenerà l’under 13. L’intero settore del minivolley sarà seguito da Sergio Salzano che allenerà anche l’under 12. Il tutto per un totale di 140 allievi nel settore agonistico e un centinaio di bambini del minivolley. «Lo scorso anno sono state disputate circa 250 gare tra tutte le categorie. Il nostro obiettivo futuro è aumentare le adesioni a questo sport da parte delle giovani leve e di collaborare con le scuole, come stiamo già facendo attraverso un corso di minivolley in sinergia con la scuola elementare di Parona, a cui mettiamo a disposizione i nostri istruttori» conclude Fiore. Nel programma c’è spazio anche per la ginnastica per adulti, che si svolgerà nella palestra delle scuole medie di Parona e al palazzetto di Arbizzano, e per la pallavolo amatoriale con due squadre, una maschile e una femminile.

È scattata la prima edizione della “Fumane Cavalo”, cronoscalata individuale ciclistica per atleti amatori. Il via è partito domenica 22 settembre alle ore 10. Protagonista assoluta della gara è stata la “vecchia strada di Cavalo” (quella che porta anche al santuario della Salette, per intenderci), tanto temuta da tutti i ciclisti per via della pendenza, dei tornanti impossibili e del fondo stradale “d’altri tempi”. La manifestazione prende origine dalle precedenti edizioni della Fumane Breonio. Organizzata dalla Polisportiva Fumane e dal Circolo Il Punto, ha visto al via cinquanta atleti provenienti dalle province limitrofe che

SPORTING CLUB ARBIZZANO/NUOTO

CICLISMO. Murari ancora protagonista

Si è conclusa positivamente la stagione dei nuotatori dello Sporting Club Arbizzano. Umberto Lamberti, Fabrizio Lepore e Lorenzo Lomonaco si sono contraddistinti nei World Masters Games, le olimpiadi masters svoltesi a Torino. Umberto Lamberti, nella categoria M50, si è classificato quinto assoluto nei 100 dorso col tempo di 1’27”91 e nono nei 50 dorso in 41”78; nella categoria M35 sesto posto per Lepore in 32”91 nei 50 delfino e ottavo nei 200 crawl in 2’25”71; Lomonaco decimo nella specialità del crawl nella distanza dei 50 metri (28"91) e 11° col tempo di 1’05”50 nei 100 metri. In settembre i nuotatori dello Sporting Club Arbizzano hanno ripreso gli allenamenti nella piscina di Arbizzano in vista degli appuntamenti agonistici per la nuova stagione natatoria 2013/2014. «Abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni nel gareggiare alle Olimpiadi master con atleti di ogni nazionalità - afferma Umberto Lamberti che, nel corso della stagione natatoria, ha conquistato cinque medaglie, tra cui un oro nei 100 dorso ai campionati regionali e il bronzo nei 100 misti agli assoluti invernali -. Doverosi i complimenti ai miei compagni Lepore e Lomonaco, la dura preparazione ci ha permesso di gareggiare ad alto livello». M.U.

Ha avuto come scenario Carces in Francia l’ultima grande impresa di Musseu, il nome di “battaglia” del ciclista negrarese Giorgio Murari, che il 4 settembre scorso ha preso parte alla Le 1000 du sud. Definita la gara randonnèe ciclistica più dura in Europa, caratterizzata da salite spesso sopra i 2.000 metri di quota, la 1000 du sud ha visto Murari percorrere la Provenza e le alpi marittime: 31 passi in totale , 18.000 metri di dislivello. Con un clima caldissimo di giorno e freddo di notte si sono ritrovati in 75 ai blocchi di partenza: solo 33 hanno portato a termine un’impresa in autonomia totale in cui era vietata l’assistenza. E in tutto questo, Musseu si è piazzato secondo assoluto e primo tra gli italiani. «Ho finito la mia Le 1000 du sud in 63,45 ore senza dormire – racconta lui stesso - il tutto in autonomia totale con una bici a pieno carico di 18 kg. Ho mangiato dove capitava, "alla francese", con escursioni termiche da 0 a 35 gradi. E di notte a 2.400 metri di altitudine, tu da solo con madre natura. Un’esperienza davvero unica». Un traguardo, quello di Murari, tagliato all’indomani di altre due imprese affrontate: il 23 agosto infatti Musseu ha preso parte in Slovenia alla rado del lago di Bled (400 km per 5000 metri di dislivello), mentre il 28 agosto ha percorso, battendo il record, l’Abruzzo extreme, 400 km per 8000 metri di dislivello perGiorgio Murari corsi in sole 20 ore. S.A.

si sono dati battaglia. A fare da apripista, una presenza di eccezione come l’ex professionista della Liquigas Bellotti Francesco, fuori gara, che si è dilettato sull’impegnativo tracciato. La distanza da percorrere, rigorosamente in salita, era di 5,8 chilometri con pendenza media del 7,1% e punte al 14%. Un panorama da togliere il fiato sulla piana di Fumane faceva da contorno all’impresa dei ciclisti. Il podio maschile assoluto è stato occupato da Ferrari Carlo del Team Chesini, primo classificato con un incredibile 16’48” alla media di 20,71 km/h, seguito da Ferrari Davide del Max Team 17’02” e terzo Fatone Stefano della Aurora con 17’14”. Tra le donne ha vinto Laura Fossati Bellini, seguita, a circa 1’, dalla atleta di casa Semprebon Luisa da poco dedita all’agonismo. «I molti consensi ricevuti ci portano a pensare a qualche sorpresa importante per il prossimo anno – dicono gli organizzatori -, realizzabili grazie a uno staff di collaboratori che hanno dato prova di grande efficienza e professionalità come la protezione civile di Fumane, lo staff dei cronometristi diretto da Federico Sartor, e i soci del circolo Il Punto». «Vorrei ringraziare le aziende vitivinicole Campagnola di Valgatara e Allegrini di Fumane per il notevole sostegno prestato alla manifestazione aggiunge Andrea Gregori, presidente della Polisportiva Fumane -, che di fatto hanno fornito i premi, ovviamente a base di prodotti vinicoli, molto apprezzati dai partecipanti. E’ fuor di dubbio che l’interessamento per le attività della Polisportiva profuso da ditte così importanti, ci fa ben sperare per il proseguo dei nostri progetti e per la crescita e diffusione a livello nazionale di questa manifestazione».


Sport

Ottobre 2013 CANOA, KAYAK E RAFTING. La manifestazione scatterà il 20 ottobre

Decima Adigemarathon Adigemarathon compie dieci anni. L’edizione 2013 della manifestazione di canoa, kayak e rafting è prevista per domenica 20 ottobre. Gli sportivi entreranno nelle acque del fiume Adige sul tradizionale percorso che unisce Borghetto di Avio (Trento) e Dolcè (Verona) a Pescantina (Verona), valida come ultima e unica prova italiana delle Canoe Marathon Classic World Series 2013. L’Adigemarathon è organizzata dai Canoa club di Verona, Pescantina, Borghetto d’Avio, coordinati da Terradeiforti sport e l’apporto dei Comuni di Dolcè e Pescantina, Genio Civile Verona, HydroDolomiti Enel, Se Hydropower e di quasi 400 volontari. L’anno scorso, alla manifestazione hanno partecipato 1.606 pagaiatori di 13 nazioni. Il presidente di Terradeiforti Sport Bruno Panziera sottolinea «il grande rilievo internazionale dell'Adigemarathon registrato in questo decennio. Fondamentale, in tutto questo, è l'apporto dei volontari. In un momento di particolare difficoltà economica, doveroso è un ringraziamento anche a tutti gli enti e realtà che ci hanno sempre sostenuto». «Siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama mondiale. Ringrazio le associazioni di volontariato che si prodigano per la riuscita dell’Adigemarathon» dice il sindaco di Dolcè, Luca Manzelli. Sul fiume Adige si confronteranno oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano appunto

P

Borghetto d’Avio da Pescantina. Particolare è la categoria Sup, Stand Up Paddler, composta da pagaiatori che partiranno da Dolcè in piedi su una “tavola” tipo quella del più popolare surf. Un’ora dopo la partenza degli agonisti, almeno 500 canoisti amatori partiranno dall’isola di Dolcè con lo stesso obiettivo di raggiungere Pescantina dopo 20 chilometri. Con loro al via anche gli equipaggi del rafting. Lungo l’Adige quasi 400 volontari saranno impegnati nei vari servizi di supporto alla manifestazione e

soprattutto per garantire la sicurezza. Attenzione alla solidarietà, come sempre: quest’anno Adigemarathon sostiene il funzionamento della “Casa di Tommaso” di Batumi e del “Centro dei Ragazzi” di Kutaisi in Georgia, il paese caucasico ex sovietico la cui popolazione soffre ancora delle guerre civili e russo-georgiane che l’hanno stremata, e l’associazione Sinergia impegnata in un progetto a favore dei ragazzi di strada a Lima (Perù) anche con la gestione di una casa famiglia che ospita una decina di ragazzi.

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MARANO. Festa dello sport Dal tamburello al calcio Si è svolta con successo sabato 7 settembre la Festa dello Sport a Marano di Valpolicella. Durante la giornata sono state molte le iniziative che hanno portato sportivi e appassionati in paese. In collaborazione con il comitato Tamburello provinciale, si sono tenute tre partite di tamburello. Al mattino si sono sfidati i giovani della categoria juniores del Valgatara contro la squadra femminile di Arbizzano, nel primo pomeriggio le giovanili del Settimo contro il Cavalcaselle e nel tardo pomeriggio la serie D di Bardolino e Cavalcaselle. Non poteva mancare, poi, sul campo da calcio la sfida tra Amatori Marano contro Amatori Valgatara che ha visto gli amatori di Valgatara vincere per 3-1. Nella adiacente palestra comunale si è svolto, invece, un torneo di minivolley tra le formazioni giovanili della Valpolicella, in contemporanea a un il torneo di scacchi che, nonostante fosse alla sua prima edizione, ha raccolto un buon numero di iscritti. In serata si sono tenute le premiazioni degli atleti partecipanti ma non solo: sono stati infatti consegnati premi da parte del Comune di Marano a favore degli sportivi che in questi ultimi anni hanno ben rappresentato il Comune in Italia e, in alcune occasioni, anche oltre confine. Tra i premiati i ciclisti Anna Farina, Davide Formolo e Edoardo Zardini e la squadra di calcio FCD Valgatara che quest’anno è approdata in Prima categoria. L’Amministrazione ha voluto premiare pure i ragazzi della scuola primaria di Marano per gli ottimi risultati ottenuti ai Campionati Scolastici di Scacchi e un ulteriore riconoscimento è stato dato alla società tamburello di Valgatara per l’impegno dimostrato dall’inesauribile Massimo Ferrari e dai suoi collaboratori nell’avvicinare numerosi giovani a questo sport. «Una giornata stupenda – commenta l’assessore allo Sport Giuseppe Zardini -. Vedere nuovamente il tamburello in piazza a Marano è stato emozionante. Alle varie attività hanno partecipato molti sportivi di ogni età con il giusto spirito contribuendo a valorizzare la corretta pratica dello sport». L’iniziativa, già alla terza edizione, è organizzata dal comitato sagra di San Luigi della parrocchia di Marano, in collaborazione con gli amatori Marano e l’assessorato allo Sport del Comune.

oesie

di Giancarlo Peretti

L’amore per la propria casa si manifesta… anche guardando dalla finestra. È la morale che conclude i versi di Nadia dal titolo “Vardando fora da casa mia”. Un cortile dove a volte nascono dissapori, diventa in questo caso un sogno paradisiaco. Soffermiamoci ora all’interno di una casa, dove fanno bella mostra “Vecchie fotografie”, a dimostrare che le persone raffigurate, che ancora sorridono, non se ne sono mai andate. Peccato l’anonimato dell’autore o dell’autrice. Marco Crivellaro, di Jago Di Sotto, ci prospetta le “Sere d’Estate in Valpolicella”. Gustiamocele finché siamo in tempo. VECCHIE FOTOGRAFIE

VARDANDO FORA DA CASA MIA…

Fermi nel tempo lì ad aspettare dentro la cornice in una vecchia foto che vi raffigura, siete i miei cari che non avrei mai voluto lasciare.

Quando vardo fora dala finestra de casa mia vedo na corte, la pi bela che ghe sia. I dise che la sia del miledosento, vecia come la Pieve e a creder mi non stento. La parona l’era na contessa che no la gavea parenti cossì la ga lassà tuto ai so laorenti e le par quelo che i ga dato en nome de quei rari si, parchè la se ciama “Corte dei Ereditari”. La me corte da tante fameie lè abità ghe veci, buteleti e gente de tute le età, e nela corte non manca de sicuro l’armonia con momenti de silensio e momenti de tanta alegria. Ma la me casa le bela anca parchè sul de drio Ghe passa el progno dove l’acqua la core con tanto brio, e cossì quando vardo fora da quela parte lì vedo en panorama che sensa fià el me lassa lì. Se vede qualche casa, ma verde ghe ne tanto ghe campi de vigne, siresi, olivi ensoma en incanto. E quando mi e me marì li fora ne sentemo ne par de esser en paradiso, ma me sa che ghe semo! Si parchè ascoltar i useletti e el ciacolar del progno fa si che se te sere i oci el te par en sogno. E ghe da dir che sarò esagerata ma dala me casa mi me sento tanto amata! Nadia

Mi sorridete senza premura per voi non c’è più fretta solo una muta discreta attesa. Questo vostro silenzio mi opprime a volte tanto mi pesa, ma c’è un’aria diversa da quando guardo queste foto; aleggia il vostro sorriso nella mia casa. Ora so non siete mai andati via; siete solo partiti per il Viaggio, prima di noi… E mentre spolvero queste cornici, dolcemente vi penso, mi scappa una carezza ed è tutta per voi! Anonimo SERE D’ESTATE IN VALPOLICELLA Soavi note notturne Diffuse da giardini incantati nei quali il tempo si è come fermato, infrangono all’improvviso il silenzio circostante, accomunandosi a una lussureggiante natura,

che con peschi, ciliegi e vigneti lambisce cittadine e villaggi di questa meravigliosa terra, fonte d’ispirazione per artisti dai tempi di Emilio ai giorni nostri. Marco Crivellaro


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Ottobre 2013

BENESSERE

L’ARGOMENTO

Donna

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

La sindrome del nido vuoto La sindrome del nido vuoto è quello stato psicologico in cui possono entrare i genitori quando i figli conquistano la loro indipendenza. Quando spiccano il volo e “lasciano il nido”. Nei genitori può manifestarsi quando i figli piccoli cominciano la scuola materna, oppure, più avanti quando vanno a studiare lontano, o si sposano, o vanno a vivere da soli. Possiamo parlare di sindrome del nido vuoto quando queste tappe, naturali nella crescita dei figli, vengono vissute dai genitori come un vero e proprio lutto. Allora subentra uno stato psicologico di malinconia, solitudine, tristezza, ansia, senso di vuoto. Colpisce soprattutto le donne che hanno sacrificato se stesse, i propri bisogni, per occuparsi della casa e del nucleo familiare. Spesso il

LA CURA DEI CAPELLI

A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI

LA CADUTA DEI CAPELLI:

I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi:

1- ANAGEN: fase di crescita o nascita. 2- CATAGEN: fase di stasi o intermedia. 3- TELOGEN: fase di riposo o caduta Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile. PROMOZIONE PROMOZIONE SHAMPOO + MASCHERA SUI TRATTAMENTI RISTRUTTURANTE DI RICOSTRUZIONE + MASSAGGIO POLTRONA DEI CAPELLI EURO 10,00 martedì e mercoledì con appuntamento - giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 sabato dalle 8.00 alle 14.00

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momento in cui il nido si svuota coincide con momenti significativi per la famiglia: i genitori entrano nella mezza età e i loro genitori, diventati anziani richiedono più cure. Se la nascita del primo figlio rappresenta per la coppia un momento di crisi anche il passaggio inverso non è da meno. Quando i figli abbandonano la casa parentale per la coppia è un momento di bilanci emozionali e coniugali, e se la coppia non è stabile si troverà con molta probabilità a vacillare. Le coppie che si sono dedicate esclusivamente al loro ruolo di genitori, tralasciando la relazione individuale e la propria individualità, trascurando i propri bisogni e desideri, sono più fragili di fronte all’autonomia dei figli. Come affrontare questa tappa? Prima di tutto è necessario riconoscere che i figli hanno una vita propria e che l’uscita di casa non coincide con la perdita del figlio. Un nuovo rapporto più adulto e paritario, tra genitori e figli, può colmare il vuoto offrendo alle parti nuovi ruoli e nuove vicinanze. È il momento di riscoprirsi come coppia cercando obiettivi e interessi comuni, trascurati per la presenza dei figli. Alle mamme, spesso più sensibili al nido vuoto, consiglio di ricominciare a dirigere le stesse attenzioni di cura e amore che avevano verso i figli, verso se stesse. Riallacciare vecchie amicizie, un po’ trascurate per mancanza di tempo, aiuta a ritrovare nuovi interessi a sentirsi vive e nuovamente utili. Curare il proprio aspetto e la salute ci fa sentire meno gli anni che passano e soprattutto i figli, quando tornano a casa, ritrovano dei genitori sereni felici .

A CURA DI CHIARA TURRI

VAYU NETI: PULIZIA DELLE NARICI “Se tu vuoi cambiare il mondo, inizia col cambiare te stesso”. (Mahatma Gandhi) La respirazione è il più grande atto vitale! Tutti noi saremmo in grado di vivere rimanendo senza cibo e acqua per qualche giorno. Non è possibile invece fare altrettanto senza respirare. Tutti i fenomeni vitali sono legato a fenomeni di ossidazione e di riduzione. Senza l’elemento ossigeno non può esistere la vita. Sicuramente tutti voi non avete aspettato i consigli yogi per respirare. Ma scoprire l’arte del respiro yogico vi farà capire quanto respirato male. In realtà tutti noi sapevamo respirare bene da bambini! Ma una serie di elementi della nostra vita sono cambiati crescendo, rendendo a mano a mano il nostro respiro incompleto, superficiale affrettato rendendoci nervosi e ansiosi. Prima di iniziare qualsiasi atto di rieducazione respiratoria, ricordiamoci che il respiro in sé è anteriore a noi! Non possiamo insegnargli nulla ma accogliere i suoi poteri vivificanti. Sta a noi perciò eliminare ostacoli alla sua naturale azione: tensioni , atteggiamenti fisici e mentali sbagliati! Una tecnica molto usata nello yoga in preparazione a qualsiasi esercizio respiratorio (pranayama) è Vayu Neti o pulizia delle narici attraverso l’aria: Posizione seduta comoda (va bene anche su una sedia). Lavoriamo con una narice per volta chiudendo l’altra con le dita. Blocchiamo la narice destra con il dito medio e anulare della mano sinistra. Inspirando dalla narice sinistra alziamo il gomito del braccio destro (all’altezza della spalla) ed espirando sempre con la narice sinistra scendiamo con il gomito in modo deciso. Ripetiamo più volte e invertiamo l’esercizio. Lo sfregamento dell’aria lungo le vie respiratorie elimina eventuali mucosità e polvere che ostruiscono il passaggio dell’aria. Trattandosi di una iperventilazione, cioè un esercizio che purifica e riscalda, potremmo anche avvertire una sensazione di calore. Se dopo vayu neti percepiamo una narice leggermente più chiusa dell’altra, possiamo massaggiare i punti sensibili dell’arcata sopracciliare del lato della narice chiusa, sulla zigomo, lungo il bordo inferiore dell’occipite e infine nell’incavo dell’ascella opposta alla narice chiusa. Premiamo leggermente qualche secondo. Quando sentiamo le due narici libere possiamo respirare lentamente ascoltando e godendo della nostra condizione libera, leggera. Sentiremo tutto il nostro viso rilassato. Approfittiamo per praticare una breve interiorizzazione percependo le qualità diverse tra l’aria inspirata e l’aria espirata. Più fredda e secca la prima , più calda e umida l’altra. Buon lavoro a tutti. Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

TORTIGLIONE VENEZIANO Ingredienti pasta frolla: gr. 250 di farina gr. 110 di zucchero gr. 120 di burro 1 uovo + 1 tuorlo pizzico di sale

Ingredienti ripieno pasta di mandorle: gr. 300 di zucchero gr. 350 di mandorle pelate 1 uovo + 1 albume ½ fialetta aroma di mandorle 1 tuorlo per spennellare

PROCEDIMENTO: Impastare la frolla, mettere mezz’ora in frigo; impastare la pasta di mandorle nel robot da cucina. Formare un rotolo con diametro di 6/7cm. Tirare la frolla a rettangolo, mettere al centro il rotolo di pasta di mandorle e avvolgerlo nella frolla dando la forma di ferro di cavallo. Adagiare sulla piastra del forno ricoperta di carta da forno e cuocere a 170 gradi per 30/35 minuti. Far raffreddare bene e spolverizzare con zucchero a velo. Provato e mangiato … è buonissimo!!!


Spazio Donna

Ottobre 2013

MODA

Inverno Neo-Grunge La moda è così: con ogni nuova stagione si tende a dimenticare quella precedente, cercando di concentrarsi solamente sul futuro, prevedendo e anticipando i “must” e i “trends”. Ci si perde sempre nell’immensità della novità. Ma come è successo un po’ in ogni decade, è tempo di rivivere la moda del passato, perché, alla fine, gli uomini si rendono sempre conto che non esisterebbe un presente e nemmeno un futuro senza un glorioso passato. Già la primavera aveva portato con sé un un po’ di retrò, ma da questo autunno/inverno 2013 è più che mai via libera allo stile Neo-Grunge. Si torna alla Seattle degli anni ’90, ai tempi della fusione tra l’innovazione del rock e la tradizione del folk: i colori freddi, la pelle e le borchie si mescolano con i capelli al naturale, i pantaloni a zampa e i colori vivaci dei figli dei fiori, i precedenti spodestati dal trono della moda. Ma attenzione: se avete in mente l’estetica decadente di Seattle siete sulla strada sbagliata. Da Kurt Cobain & co. si prendono solo le linee guida come le camicie a scacchi, le sovrapposizioni, i jeans sdruciti, mentre si deve dimenticare la trasandatezza genuina che era alla base di questo stile “cattivo e spor-

co”. Il Neo-Grunge 2013, infatti, è molto glam e mescola capi base del grunge con elementi eleganti, chic e sartoriali. Se vi considerate delle donne seducenti e l’idea di indossare anfibi e cappotti XXL non vi va, non disperate. Caratteristica di questo autunno/inverno, infatti, è la diversità tra i trend: immaginatevi una vetrina affollata di capi tra i più diversi possibili, che però possono anche essere combinati insieme con un po’ di ironia e umorismo. Eccovi la stagione autunno/inverno 2013. Vicino al Neo-Grunge troviamo

il classico intramontabile della Femme Fatale, per tutte le donne che sono fiere di mostrare al mondo di essere tali con stampe animalier, pelle nera effetto latex e spacchi vertiginosi. Il tutto valorizzato da scarpe accattivanti come décolleté o stivali alti con il tacco. E ricordate: se quest’inverno vorrete essere davvero alla moda, circondatevi di capi colore grigio, in tutte le sue sfumature. Altri must sono il blu elettrico e l’intramontabile bianco&nero, ma rigorosamente in quest’ordine, ovvero top immacolato e gonna nera.

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CHIEDILO ALL’AVVOCATO

a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

Egregio avv. Dal Fior, ho sentito che con il nuovo decreto legge "del fare," quando entrerà in vigore, le banche avranno l'obbligo di fare un arbitrato o mediazione obbligatoria con i clienti a cui è stato applicato maggiori interessi (o simili) su c/c rispetto il tasso soglia. E' vero? Se così fosse, il cliente può impugnare anche fatti accaduti prima del decreto o questa "novità" vale dall'entrata in vigore del decreto in poi? Ringraziando e in attesa di risposta, porgo ossequi. Una lettrice Cara lettrice, in merito alla Sua prima domanda Le confermo che dal 19 settembre 2013 entrano in vigore le disposizioni del Decreto c.d. "del fare" (d.l.. 69/2013 con con l. 98/2013) che hanno reintrodotto per alcune materie (tra cui contratti bancari e finanziari) l'obbligo, prima di agire in giudizio, di preventiva mediazione della controversia davanti ad organismi autorizzati dal Ministero della Giustizia. Il procedimento di mediazione (che deve durare al massimo 3 mesi dalla domanda) è, pertanto, condizione di procedibilità senza la quale non è poi possibile agire davanti al Giudice. Va segnalato che la mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione è valutato sfavorevolmente dal Giudice che può condannare la parte assente al versamento in favore dello Stato di una somma di denaro. Per quanto riguarda, invece, il secondo quesito La informo che il Decreto ha valore retroattivo, fermi sempre i termini di prescrizione previsti dalla Legge. Far valere i propri diritti anche con le "care" banche e' sicuramente un'opportunità da non perdere... Auguri cara Signora.

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior



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