Edizione Valpolicella

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L’ALTRO GIORNALE I veri colpevoli di LINO VENTURINI Lasciamo da parte ogni linguaggio sentimentale e retorico che colpisce i cuori, ma offende la ragione. Se abbiamo il dovere, per quanto possibile, di rispondere alle necessità di accogliere persone disperate, lo Stato ha anche il dovere di mantenere l’ordine pubblico e garantire equità e giustizia a tutti. Banalità del tipo “anche noi siamo stati migranti” denotano solo ignoranza e malafede: i nostri migranti partivano con il contratto di lavoro e i documenti in regola. Ecco allora che la propaganda mediatica vuole imporci alcune parole in modo da abbruttire la nostra coscienza critica. I “clandestini” sono diventati “migranti”, poi “rifugiati” e ora “profughi. Perché la Convenzione ONU riconosce lo status di rifugiato solamente a chi è costretto a emigrare per un fondato timore di persecuzione e migrante è chi volontariamente lascia lo Stato di appartenenza per motivi economici o altro. Si ricorre quindi al termine profugo per indicare chi lascia il proprio paese a causa di eventi esterni, ma senza avere lo status di rifugiato: il rifugiato è una figura individuale, il profugo una categoria plurima, solitamente un numero rilevante che può aspirare soltanto a una ospitalità temporanea in campi di raccolta, generalmente alla frontiera. I migranti che arrivano dalla Turchia, ad esempio, sono persone che avevano già trovato asilo oltre le frontiere siriane. Dopo di che è stato deciso, o sono stati incoraggiati non certo per motivi umanitari, a venire in Europa. «Tutti devono assumersi le proprie responsabilità», ha detto il presidente Mattarella a proposito del fenomeno migratorio in atto; tutti, certamente, e in primis quei paesi che l’hanno causato. I milioni di profughi non fuggono dalle dittature, ma dal caos generato dalle guerre alimentate da Washington e dal servile contributo di altre nazioni europee. Non fuggivano i libici da Geddafi e non fuggivano i siriani da Assad, fuggono ora che Washington, Londra e Parigi hanno abbattuto e dissolto governi autoritari, ma legittimi: sono state le bombe umanitarie a creare i disastri umanitari. In Italia, secondo il Rapporto 2015 della Caritas, i poveri assoluti sono oltre 4 milioni, non hanno da mangiare e da bere né un tetto sulla testa. «E’ oltraggiante che si continui a dare gli avanzi ai poveri - ha detto Don Luigi Larizza fondatore della comunità per tossicodipendenti Il Risorto -. Mafia capitale insegna: il fenomeno è un business, un’invasione legalizzata che sta favorendo solo la mafia e i buonisti a pagamento che si stanno facendo i soldi». Buttano in faccia la morte di un bambino per colpevolizzare la popolazione, ma i veri colpevoli sono coloro che hanno scatenato le guerre, a loro si deve chiedere conto e far pagare il conto.

Roberto Zorzi

Domegliara.

Addio traffico

Un sottopasso e nuove rotatorie saranno realizzate entro febbraio 2017 presso gli incroci semaforici. «Al Passaggio Napoleone verrà realizzato un sottopasso al fine di fare transitare il traffico attraverso il sotto-

passo lungo la direttrice Verona-Trento. Per converso chi vorrà dirigersi verso Affi o il lago continuerà a

Villa Eugenia Novità per Villa Eugenia a San Floriano…Dopo alcuni incontri anche tra tecnici dell'Università e della Provincia scaligera, l'accordo è stato raggiunto: la Provincia venderà all'Università la parte agricola del complesso di Villa Eugenia e i fabbricati in cui il Centro Sperimentale svolge le sue attività. Gli annessi rustici, nell'immediata vicinanza dell'ingresso del complesso verrà invece acquisito dal Comune di San Pietro in Cariano che ristrutturerà l'immobile adibendolo a sala polifunzionale – centro di aggregazione da destinare alle associazioni del territorio, in particolare al coro El Vesoto, che da anni chiedeva al Comune la possibilità di avere una sede propria. Per quanto riguarda vigneto e Villa Eugenia invece, la Provincia dovrà necessariamente pensare ad un nuova asta, che verrà indetta in una fase successiva. Pagina 12

EDIZIONE VALPOLICELLA ANNO XXX - N.10 - OTTOBRE 2015 Stampato il 01/10/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

viaggiare sulle stesse arterie utilizzate fin qui attraverso l’utilizzo delle nuove rotatorie». Con queste parole il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Roberto Zorzi, presenta un progetto ambizioso che permetterà di ottenere un netto taglio alle code sulla strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero all’impianto semaforico di Domegliara e al successivo all’altezza del Pas-

saggio di Napoleone, nodo essenziale per dirigersi verso Trento da un lato, verso le zone industriali di Volargne, Rivoli e Affi, il casello autostradale del Brennero, il lago di Garda e il Monte Baldo dall’altro. Sei milioni di euro il costo delle opere; fine lavori previsto il 21 febbraio 2017 dopo 540 giorni, circa un anno e mezzo.

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LE VOSTRE LETTERE

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Le Vostre Lettere GENDER 1

GENDER 2

“C’è chi dice che non esiste” Egregio Direttore, in questi giorni in cui i bimbi ritornano sui banchi di scuola torna a rimbombare la pesante polemica sulla cosiddetta questione del Gender. Oltre alle già famose campagne che si sono viste su tutti i più famosi social network, nelle scuole e in palchi di eccellenza come il Family Day a Roma, giunge pesante come un macigno la notizia che un audio falso e costruito ad hoc stia rimbalzando nelle chat di Whatsapp dei genitori. Audio che dice che "già all’asilo si parlerà di masturbazione, penetrazione, oppure del matrimonio tra due uomini o due donne come normale, non sarà solo educazione sessuale ma le maestre saranno obbligate a tenere lezioni in tutte le materie e parlare di questi temi”. Tutto perchè si e diffuso in quest’ultimo periodo un allarme circa la volonta di introdurre nelle scuole l’insegnamento della fantomatica “teoria gender”, una teoria che non esiste, come non esiste un’ideologia del Gender. Esistono invece i Gender Studies ovvero quelli che in italiano vengono chiamati studi di genere. Questi studi mirano a individuare e a spiegare i motivi per cui ad un dato genere (maschile o femminile) vengano attribuiti dei ruoli specifici non strettamente legati alle caratteristiche sessuali (ad esempio perché le donne guadagnano meno degli uomini). L’ideologia del Gender è una teoria costruita dalle stesse persone che la criticano per avere uno strumento per attaccare le legittime richieste delle persone omosessuali. Questa paura infondata nasce da due eventi: la pubblicazione di un opuscolo OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sullo sviluppo sessuale del bambino e l’inserimento del DDL della buona scuola di un comma che Alcuni lettori ci hanno avvertiti dello spazio che sul vostro giornale viene dato alla disinformazione rispetto alla questione del gender e ci hanno chiesto di intervenire. Contro la ‘ideologia del gender’ è in corso una vera e propria crociata a più livelli: da quello parlamentare a quello divulgativo. Si racconta che una lobby di pervertiti sessuali ha raggiunto una posizione egemonica nell’Onu e nell’Unione Europea e vuole distruggere la famiglia naturale. Ma l’ideologia del gender non esiste: è un’invenzione con cui il Vaticano, le Sentinelle in piedi, i Gruppi antiabortisti, i Movimenti integralisti cattolici contrastano le conquiste dei movimenti femministi e LGBT (lesbici, gay, bisessuali, trans). Ciò che esiste, sono gli studi di genere, che usano il concetto di “genere” per studiare la componente culturale inerente alla definizione dell’identità sessuale. Con ciò non si nega la differenza sessuale, non si sostiene che uno possa decidere il proprio genere a prescindere dal sesso biologico…ma si sceglie di distinguere i piani e di studiare come

prevede la sensibilizzazione degli studenti alle questioni di genere. É sufficiente scorrere la prefazione del documento di sessantotto pagine dell’OMS per capire che viene fatto accenno alla necessita di fare educazione sessuale non solo al negativo, ovvero parlando dei rischi connessi alla sessualita (malattie sessualmente trasmesse e gravidanze indesiderate), ma anche fornendo una visione “olistica” piu positiva (che viene trattata all’interno del testo attraverso lo sviluppo di varie tematiche di ricerca) ovvero un approccio che metta in luce come la sessualita sia un’area determinante dello sviluppo della persona, considerandone i vari stadi di sviluppo. Questo documento non solo non è una direttiva ma soprattutto non dice quello che è scritto nel famigerato volantino fatto circolare e gli standard definiti dall’OMS non hanno nulla a che vedere con le nostre linee guida per la scuola. In nessuno dei testi normativi approvati o recepiti dal Parlamento si fa riferimento alla volonta di insegnare a bambini e ragazzi, contro la volonta delle famiglie, una teoria che non esiste né tantomeno la masturbazione infantile, la penetrazione o l’omosessualità. L’intento delle leggi approvate e , piuttosto, quello di combattere le discriminazioni e la violenza e non c’e nulla che giustifichi le polemiche strumentali e la vergognosa campagna mediatica volta a spaventare i genitori. La scuola, dopo questa Riforma, fara semplicemente la scuola: educhera , come gia fa, alla parita tra i sessi, combattendo ogni forma di discriminazione.

ogni cultura ‘regolamenti’ l’essere uomo o donna. Pensiamo a quanto fosse diverso essere donna 100 anni fa, oppure alle differenze che esistono tra uomini e donne delle diverse culture. E pensiamo a modi di dire del tipo “gli uomini non piangono mai” o “le donne sono il sesso debole”: sono modi in cui una cultura esprime ciò che in quella data cultura ci si aspetta dai due sessi. Gli studi di genere sono emersi negli anni ‘70 e hanno permesso di mettere in evidenza i trattamenti differenziali nei confronti delle donne e delle minoranze sessuali, quello che chiamiamo “discriminazioni”. Questi studi scientifici hanno poi ispirato l’avanzamento dei sistemi legislativi in materia di pari opportunità. La crociata antigender, invece, osteggia le leggi antidiscriminatorie, le campagne di prevenzione educativa contro la discriminazione delle donne e delle minoranze sessuali, i piani di educazione affettiva e alle pari opportunità nelle scuole. Quello che si auspica arrivi nelle scuole, e che, come tutti i POF prevedono, sarebbero atti-

on. Diego Zardini Deputato XVII Legislatura Partito Democratico vità non obbligatorie e di cui i genitori possono informarsi tramite gli organi scolastici preposti, è una educazione all’affettività e al rispetto della diversità. Ciò che bambini e bambine potranno apprendere è che esistono molti modi di esprimere l‘essere femmine o maschi, differenti modi di vivere l’affettività e la sessualità, tutti legittimi se vissuti nel rispetto reciproco e nessuno dei quali dovrebbe godere di maggiori privilegi, che esistono tipi di famiglie diverse e dunque il compagno con due mamme non dovrà essere discriminato e considerato diverso. Il campo dell’educazione è dunque cruciale affinché la nostra società diventi una società inclusiva e rispettosa delle donne e delle minoranze. Proprio in questo campo si gioca la partita più impegnativa, con la certezza che un giorno tutto questo polverone si ridurrà a un vecchio sgradevole ricordo, un malaugurato inciampo del progresso verso l’estensione della cittadinanza a tutti e tutte. Laura Sebastio per la Comitata Giordana Bruna

“La teoria... dell’ortolano” Egregio Direttore, la mia è solo una provocazione, non ho la pretesa di avere verità in tasca, se non la mia esperienza e quanto mi hanno trasmesso i miei maestri (genitori in primis). Ma leggendo l’articolo di spalla dell’ultimo numero de L’Altro Giornale (edizione Valpolicella), riguardante il “metodo gender”, non ho potuto trattenere qualche risatina. Reazione all’articolo uguale e contraria del pianto. Risatina perché non ho potuto fare a meno di immaginarmi in bagno, deciso quel giorno a esser donna, che mi imbelletto e mi deodoro le ascelle (rigorosamente pelose, se no la parte del maschio dove andrebbe a finire?) con uno Chanel 5, mentre mia figlia mi guarda di sottecchi per capire se avrei scelto un tailleur con tacco basso, o un pantalone attillato con tacco 12. Per non parlare di mia moglie, e lei, cosa avrebbe scelto? Poi la risata si è tramutata in cruccio. “Porca miseria”, mi son detto, “ma dove andiamo a finire?” La risposta, mi son sempre detto, con queste premesse la si potrebbe trovare solo in un baratro (sociale e culturale) Ma a pensarci bene, però, se è vero che questi nordici sono tanto avanti da irridere, farsi beffe delle più elementari Leggi di Natura, è altrettanto vero che noi italici cosa stiamo facendo, per far crescere in modo “naturale” i maschi e le femmine? Cioè che tipo di immagini usiamo per parlare di sesso e sessualità? Non parlo di pornografia, che è un fatto grave! Ma a mio parere, credo ci siano degli errori di fondo, nel parlare di queste “cose” intime. Credo ci sia una finta pudicizia nell’affrontare questo argomento che invece è molto naturale, come il cibo o l’aria che ci nutrono Allora ecco la teoria dell’ortolano: siamo fatti di “patate” e “piselli” … e senza scomodare l’ornitologo con gli uccelli!! Ma ‘sti bambini, torno a ripetere, come li cresciamo? Li tiriamo su nella convinzione di essere degli orti?! Faccio dell’ironia, ma se pensiamo a quante banalità istilliamo nella mente e nel cuore dei nostri piccoli, che poi, quando saranno grandi, creeranno difficoltà relazionali. Se non diamo il nome giusto anche agli organi genitali, in modo

sereno, uno davvero pensa di avere il pisello o … l’uccello (la patata, se è una). Ecco, in modo sereno! Sereno, a mio avviso, significa che anche l’adulto è sereno a proposito della propria sessualità, che la vive in modo corretto, equilibrato, dentro un contesto relazionale e affettivo consolidato, maturo, che sente la diversità dei sessi come motivo di crescita, di valorizzazione, di sviluppo fisico ed emotivo, di realizzazione, di dialogo costruttivo, rivolto al futuro non solo proprio, ma anche a quello dell’Umanità che verrà, e non banalizzato a uno scaffale di frutta e verdura, dove oggi prendo patate e domani piselli. E se mi gira, albicocche(!). Occorre, secondo me, mettere un pensiero su quanto siamo educati all’Amore, al Rispetto, al senso di essere relativi e non assoluti, pur avendo per Natura un’identità unica. Occorre essere coerenti, e saperlo testimoniare questo Amore. Solo lì potremo “giocarci” una corretta educazione alla sessualità (cioè all’essere inequivocabilmente maschi o femmine, aldilà di essere etero o omosessuali, perché in Natura anche nell’omologo c’è sempre una diversità). I giovani ci guardano, siamo i loro modelli. E la diversità esiste da sempre. Sotto ogni forma e accezione.

Non dobbiamo farci soverchiare dall’omologazione ideologica. Siamo di carne e ossa: Uomini e Donne, Maschi e Femmine. Con le nostre idee, i nostri ormoni, le nostre paturnie, le nostre magnifiche diversità, ma anche con la nostra unica e irripetibile capacità di amare. Carlo Alberto Bortolotti

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 01 - 10 - 2015


LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

SAN PIETRO

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VALPOLICELLA

“Scarsa vista o inezia?”

“Turismo e camper”

Caro direttore, vedo che a San Pietro, all'altezza del n° 18 di via Molino, c'è una chiazza di bagnato che con il tempo si è andata man mano allargando. E' lì da mesi e nemmeno la torrida estate di quest'anno è riuscita ad asciugarla...neanche un po'. Di recente lì vicino ho notato che se ne è formata un'altra: vuol dire che qualche tubo sotto l'asfalto perde acqua o fognatura, anche se non sono un tecnico. Il fatto è già stato segnalato a suo tempo ad un esponente del Comune – solo a voce però – in modo bonario. Evidentemente questo non basta, perchè tutto è ancora come

Il turismo in Valpolicella è stato sempre poco visibile e assente se non per alcune realtà private di prestigio. Ci dovremmo interrogare tutti! Su cosa noi vogliamo fare per attirare il turismo della Valpolicella. Vogliamo una Valpolicella tranquilla che vive del solito quotidiano: ospedale, lavorazioni marmi e pietre, agricoltura e cantine del vino? E dopo solo paesi e frazioni dormitori a beneficio della Città. Investire anche sul turismo porta ulteriore lavoro e fa girare di più la nostra economia. Guardiamo avanti, abbiamo le eccellenze nel territorio per poter portare un turismo sostenibile e di qualità, nell’economica turistica di Negrar e della Valpolicella. Avremmo dalla nostra il paesaggio e tante realtà produttive, con usi e costumi, vino, marmi, Pievi e chiese, il fiume Adige, percorsi ciclabili, sentieri, miniere, grotte, acqua e sorgenti, centri termali, paesaggi incontaminati, fiere, ville venete, convegni e impianti sportivi e ricreativi ecc. Però le strutture ricettive non le abbiamo: Hotel, alberghi, camping, sono sempre stati destinati a Città

prima. A questo punto ho deciso – anche su invito di altri residenti di ricorrere al suo giornale al fine di denunciare pubblicamente l'inconveniente. Spero così che la nuova iniziativa abbia maggior successo. Una precisazione è doverosa: non voglio dire con questo, che spetti alla nostra Amministrazione intervenire direttamente, me ne guardo bene. Sappiamo infatti che a suo tempo questa ha trovato modo di liberarsi di certi servizi rognosi, lasciandoli ad altri Enti. Una cosa comunque è certa: è il Comune che, trattandosi di suolo pubblico, deve darsi da fare per contattare

chi di dovere per la sistemazione del caso. Per concludere voglio aggiungere una cosa. Su questa strada molto trafficata – visto che collega due quartieri importanti del paese – saranno passati di sicuro a piedi o in macchina il Sindaco, un assessore, qualche consigliere, più di un vigile urbano, un funzionario comunale e almeno tre o quattro fra i vari impiegati che lavorano nei numerosi uffici municipali...Possibile che nessuno di tutta questa gente si sia accorto di nulla, tanto che alla fine – come sempre – è il cittadino che deve chiedere la carità di un intervento? Giordano Salzani

SANT’AMBROGIO

“Revoca di Alberto Aldegheri” A seguito delle elezioni regionali, l'Assessore alla cultura di Sant'Ambrogio, Alberto Aldegheri, è stato allontanato dalla giunta di Sant'Ambrogio guidata dal sindaco Zorzi. Durante il dibattito in consiglio comunale è emerso che all'Assessore non sono stati imputati errori, mancanza di impegno o comportamenti tali da causarne la revoca. La rottura appare più legata alla

decisione dello stesso di candidarsi alle elezioni regionali con la lista Fratelli d'Italia. L'impressione è che solo questo fatto - e null'altro - abbia determinato l'esclusione di Aldegheri, colpevole di aver danneggiato altri candidati alle elezioni regionali a cui il Sindaco, probabilmente, aveva promesso sostegno elettorale. Se così fosse, riteniamo grave che una lista che si

presenta come "civica" utilizzando lo slogan "Gente per la Gente" obbedisca a logiche così rigide: se la lista è civica qualunque membro ha il diritto di candidarsi a qualsiasi consultazione elettorale come ogni altro cittadino. […] Francesco Bussola Circolo PD Sant'Ambrogio di Valpolicellawww.pdsantambrogio.it

MIGRANTI

“Nostri fratelli” La politica fa parte della nostra vita, almeno al 50%, perchè anche Gesù ha fatto politica, la sua politica: vera, rispettosa, di luce per la nostra vita. Secondo me lui è stato il primo vero socialista, lui ci ha insegnato un grande comandamento: ama il prossimo tuo come te stesso. Qualche anno fa ad un congresso a Verona, alla presenza del vescovo Don Zenti la grande astronoma Margherita Hact, ha pronunciato queste parole: “Io sono atea e tutti lo sanno, ma ritengo che Gesù Cristo sia stato il

più grande Uomo della storia lui ha dato un comandamento che voi che frequentate la chiesa non osservate e cioè: ama il prossimo tuo come te stesso voi frequentate la chiesa, ma quando “uscite” non lo fate anzi se potete con l' invidia rovinate il mondo”. Sì, proprio lei, atea, ha dato una grande lezione di vita. I politici devono imparare questa grande parola: l'amore. L' amore combatte tutto, vince su tutto. Ci vuole così poco per farsi voler bene, una buona parola quando conviene. Un sor-

riso sul nostro viso che dà gioia a chi ci incontra: cari politici imparate ad amare la vostra patria, la vostra Italia che è in mano a voi di destra, sinistra, centro. Imparate da Gesù. Grande uomo, vero Dio e vero uomo che ci ha amati al punto di morire per noi sulla croce e ci ha perdonati nella sua infinita misericordia. Questo dobbiamo anche imparare: ascoltare per essere amati, rispettare per essere rispettati. Maria Rosa Beltramo

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e lago di Garda. Noi ci dovremmo distinguere con un turismo di qualità e alternativo come ad esempio anche quello rurale e agricamper. Turismo a temi locali come visite a cantine, enogastronomia, sagre, palio del recioto e amarone, spettacoli culturali e sport per tutto l’anno. Sta prendendo sempre più piede, il turismo itinerante. La destinazione non è più solo un punto di arrivo, la parte finale dei Km percorsi tanti o pochi che siano, ma motivo di conoscenza e di rapporto con i luoghi per scoprirne i valori che costituiscono la loro identità. Il territorio tradizionale, i luoghi cosiddetti minori a vocazione contadina sono scelti secondo una specifica ricettività. Il veicolo abitativo camper, invece, ha disegnato da solo la sua vocazione: è il passaggio più importante, quello che fa la differenza a dà significato a una cultura di vita che trova nella mobilità il suo fondamento. Facendo un significativo passo avanti lo strumento diventa quindi funzione, e può esprimerla in un’ampia gamma di possibilità che non è racchiusa in schemati-

smi tradizionali, il turismo non ha modelli già pronti da ritagliare, e non ne ha bisogno perché ognuno di noi può crearseli da solo, in una sorta di gioco che si può animare con la fantasia in mille modi diversi: la campagna, i borghi, le strade tematiche, gli eventi legati al folklore e alle tradizioni, i parchi, le città d’arte, le strade del vino, le attività sportive, i percorsi ciclabili, i sentieri ecc…Il turismo ha bisogno di domanda e offerta. Se non c’è la prima, la seconda gira a vuoto. Il camper e la caravan seguono questa direttrice. A noi tutti, l’impegno di catturare questo turismo variegato. Amministrazioni, aziende in genere e rurali, cantine del vino, l’ospedale di Negrar, con progetti omogenei e collegati fra loro diamo un servizio aggiuntivo di accoglienza. Progetti per la valorizzazione turistica del territorio mediante, parcheggi a pagamento, aree di sosta con accoglienza adeguate. Tutti dobbiamo dare una mano al turismo itinerante se ci crediamo. Alcune idee su www.AgriPleinAir. Nereo Gisaldi

OMOSESSUALI

“Sofferenza individuale” Nell'odierno panorama culturale, l'omosessualità maschile, sdoganata dall'area dei tabù, ammicca dai cartelloni pubblicitari e dagli spot televisivi, viene gridata nei gay pride e in qualunque programma televisivo, ma viene sottaciuta nella sua dimensione di sofferenza individuale. E' nota la crisi dell'identità maschile e la crescente incertezza della definizione di "genere sessuale", ma prevale lo stereotipo politically correct per cui bisogna vivere e accettare serenamente il proprio essere gay. Il malessere legato alla percezione della propria omosessualità è poco riconosciuto e considerato non tanto una drammatica incognita interiore, ma il risultato di una chiusura moralistico-religiosa della società. Chi si prodiga a difendere i "diritti" degli omosessuali, in realtà opera verso di loro una spregiudicata azione di indifferenza e cinismo, mascherata sotto le mentite spoglie della comprensione e della solidarietà. Favorire o assecondare lo stato di omosessualità, non equivale certo a fare del bene ai "diversamente orientati" , a meno che si abbia voglia di scherzare raccontando la

favoletta che l’amore sterile tra gay generi alcunchè di buono. Se veramente si avessero a cuore gli omosessuali dovremmo indicare vie e soluzioni meno ipocrite. Alcune risposte stanno arrivando dalla psicologia cosiddetta "ricostitutiva", basata sugli studi empirici della identità sessuale. Autorevoli psicologi che da anni lavorano in questo campo possono documentare numerose "guarigioni" di persone gay che hanno iniziato una terapia psicanalitica seria e sono completamente usciti dal tunnel di una personalità incompiuta (vera radice dell'omosessualità). Certo, per gli omosessuali il primo passo da fare sarà gettare alle ortiche le bandiere ideologiche dell’orgoglio gay e riconoscere umilmente e senza complessi il proprio bisogno d'aiuto. La società invece, dovrebbe avere il coraggio di infrangere il luogo comune imposto dai media, secondo cui bisognerebbe arrendersi al fatto che omosessuali si nasce. Il problema dell'omosessualità non si affronta, né demonizzando né assecondando, ma tentando il recupero, liberamente e senza costrizioni. Gianni Toffali

VOLONTARIATO DON CALABRIA Il gruppo di “Volontariato Don Calabria” di Negrar è alla ricerca di nuovi volontari ed estende l’invito “a farsi avanti” a tutti coloro che nutrissero il desiderio di mettere qualche ora del proprio tempo a disposizione dei malati e dei più bisognosi. Quello del Volontariato Don Calabria è un gruppo strutturato e ben organizzato che da anni opera all’interno delle strutture ospedaliere negraresi al servizio dei pazienti ricoverati bisognosi di assistenza e di compagnia. Per informazioni è possibile rivolgersi a L’Altro Giornale: articoli@lalatrogiornalevr.it; 045.7152777

LA LUNA BAMBINA Sono aperte le iscrizioni al Nido "La luna bambina" di Negrar, via Guido Ghedini 1, a fianco della Scuola dell'Infanzia Santa Famiglia, per bambine e bambini in età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni. Vengono accolti anche bambini con necessità speciali (L. 104). Il servizio viene gestito dalla Cooperativa Sociale Valpolicella Servizi e la struttura è autorizzata e accreditata dalla Regione Veneto. Previo appuntamento, la coordinatrice dell'asilo nido è a disposizione dei genitori che desiderano visitare la struttura e avere tutte le informazioni riguardanti l'organizzazione e le attività educative. Informazioni: asilo nido 045.6000504 - cell. 366.6373633 - mail lalunabambina@virgilio.it - Siamo presenti anche su Facebook


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

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ITALIANI

“Popolo di schiavi” Gentile signora Patrizia Stella, è stato un vero piacere leggere la sua lettera su L’Altro Giornale di settembre in quanto ero convinto che italiani – cristiani come lei non esistessero più. Io, nato e vissuto per 30 anni in Libia, a malincuore devo constatare che siamo un popolo di individualisti e opportunisti, destinati a fare da schiavi ai conquistatori di turno. Lupus in fabula: il presidente del consiglio Renzi diserta gli appuntamenti di Bari e Verona per andare a vedere la partita all’US Open di New York a spese dei contribuenti… Come giustamente dice lei, sarà un vero miracolo se non finiremo sottomessi all’Islam State. Concludo con tre versetti del Corano (traduzione Ulrico Hoepli – Milano): V: 56. “O voi che credete, non prendete per amici gli ebrei e i cristiani; essi sono amici gli uni degli altri; chi di voi li prenderà per amici egli certamente diverrà uno di essi; Dio in verità non guida gli uomini iniqui”. IX: 29. “Combattete contro quelli che non credono in Dio, né nel giorno estremo, e non considerano proibito quel che proibisce Dio e il suo apostolo e che non professano la religione della verità, ossia coloro ai quali è stato dato il libro, finchè non paghino la gizya alla mano con umiliazione”. VIII: 12. “Quando il tuo Signore disse, per rivelazione agli angeli: io sarò con voi, rendete saldi quelli che credono, io getterò il terrore nel cuore di quelli che non credono e voi colpiteli sulle nuche e recidete loro tutte le estremità delle dita”. Marco Bresciani

EDUCAZIONE

“Almeno un buon giorno!” Gentile signora Rosanna. Quante parole invano vengono dette ogni giorno e spesso non si trova la parola "buongiorno", neanche nello stretto ambiente in cui si vive. Vedo dal mio balcone persone, anche giovani, che entrano in casa senza salutare chi hanno davanti. Questo lo noto con tristezza, sei a casa mia, dove vivono tanti anziani, e cosa costa un saluto, un buongiorno e anche un sorriso? Il grande Papa Francesco trova sempre per ogni persona un buongiorno e un sorriso. Per mia educazione, se incontro ogni giorno una persona, la saluto e se necessario tengo anche il portone, specialmente chi ha tra le mani i pacchi della spesa. Spesso si parla di quel senso di educazione che dovrebbe essere parte della nostra vita, ma il bene e il male non sono forse dentro di noi? Purtroppo, osservando come gira li mondo negli ultimi anni, noto che il bene è soffocato e il male sta prendendo il sopravvento. P.S. Ho apprezzato il suo articolo sui gender che condivido e trovo interessante oltre che informativo. Frau Edith

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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

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SANT’AMBROGIO. Cinquanta espositori hanno colorato e deliziato il quartiere fieristico

NEGRAR/OSPEDALE SACRO CUORE

Mattoncini d’arte: un trionfo “Lego”

Esoscheletro robotico Tornare a camminare

Un trionfo firmato Lego. Così si può definire “CLV Sant’Ambrogio”, primo evento Lego che nel fine settimana di sabato 5 e domenica 6 settembre ha letteralmente invaso il quartiere fieristico ambrosiano dei famosi mattonicini, delizia di grandi e piccini.

Cinquanta espositori provenienti da nord e centro Italia hanno animato con le proprie costruzioni gli spazi espositivi, rendendo speciale una manifestazione, ad ingresso libero, organizzata, con il patrocinio del comune di Sant’Ambrogio, da “CLV Brick Team Verona”.

La storia di CLV Brick Team Verona, acronimo di Comunità LEGO® Veneta, iniziò nel 2009, quando un ragazzo veronese, Davide Peroni, decise di creare un forum per condividere con altri veronesi la sua passione per i famosi mattoncini Lego. In un solo anno, grazie a Florindo Calamani, Davide Peroni, Oscar Fanna, Cristiano Spoladori, Jader Castioni e Ivan Piola, si costituì così il CLV Brick Team Verona, gruppo di afols – questo il nome degli appassionati di lego adulti ndr –…Oggi il gruppo sta crescendo: molti AFOL (Adult Fan Of LEGO®), presenti nel Veneto, hanno chiesto di unirsi alla comunità di CLV.

Le creazioni esposte andavano dalla grande città attorniata dai trenini 9V e RC, passando per i giganti del Technic, fino ai temi storici come Castle, Pirates, Star Wars, Robotica NXT e molto altro. C’erano le Pale eoliche del monte Mesa di Rivoli, il Ponte di Bassano per uno sviluppo di 2 metri, una fantastica ricostruzione dei tempi del proibizionismo in America, una serie di galeoni ispirati all’epoca dei Pirati…non mancavano ovviamente le creazioni veronesi come la ricostruzione di Piazza delle Erbe con 35.000 mattoncini LEGO®. All’interno della zona espositiva aree gioco per i bambini e punti ristoro completavano l’offerta. CLV Sant’Ambrogio è stato un completo successo: più di 8.300 visitatori hanno preso parte all’evento e ben 60 sono stati i bambini della Valpolicella iscritti al con-

corso “Mattonicini in Valpolicella”, riservato ai ragazzi dai 6 ai 13 anni. «Un successo per noi inaspettato – affermano gli organizzatori -. Mentre sabato l'afflusso è stato costante ma sostenibile, domenica dopo pranzo c'è stato un vero e proprio assalto che ci ha colto tutti di sorpresa; sono state distribuite bottigliette d'acqua a chi era in colonna e i carabinieri hanno dovuto bloccare l'afflusso per motivi di sicurezza, rimandando indietro diverse autovetture. In quel momento l'attesa per entrare nel padiglione della fiera era di un ora...come all'expo! E' stato un evento premiato dai numeri e dalla qualità delle creazioni esposte. La soddisfazione è stata tanta e ci ha ripagato della fatica necessaria per organizzare un evento di questa portata». Silvia Accordini

«Si prova una sensazione primordiale, la stessa che prova un bambino che muove i primi passi». Simone Carredu, 35 anni, sardo, ma veronese di adozione, è sulla sedia a rotelle dal 2009, quando rimase vittima di un attentato in Afganistan. Primo Maresciallo della Folgore, Simone ha indossato mercoledì 16 settembre all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar l'Ekso, l'Esoscheletro robotico che gli ha permesso di alzarsi e deambulare. Ekso, l'Esoscheletro robotico, è risposta tecnologica più avanzata nel campo riabilitativo per i pazienti che hanno perso totalmente o parzialmente la facoltà di camminare a causa di lesioni midollari. Il “Sacro Cuore Don Calabria” è il secondo ospedale del Veneto che dispone del dispositivo robotico di ingegneria californiana, concepito inizialmente per finalità belliche, affinché i soldati americani potessero portare pesi superiori alle loro forze. Una volta indossato come una tuta (il peso è di 20 chilogrammi, ma viene scaricato totalmente a terra) permette al paziente non solo di stare in posizione eretta ma anche di deambulare avvalendosi di un appoggio per gli arti superiori (stampelle o deambulatore). Grazie a particolari sensori, capaci di registrare piccole variazioni di carico effettuate dal paziente, viene innescato un cammino del tutto simile a quello naturale. «Si tratta di un'acquisizione tecnologica importante che dimostra quanto la nostra struttura sia attenta al benessere dei pazienti – ha detto il presidente del Sacro Cuore Don Calabria, fratel Carlo Toninello -. Offriremo così a tante persone la possibilità di recuperare le capacità motorie dove ci siano le condizioni e di mantenere una qualità di vita dove la mobilità è definitivamente compromessa». Come ha spiegato il dottor Renato Avesani, direttore del Dipartimento di Riabilitazione, «l'esoscheletro può essere usato da due categorie di pazienti: le persone che hanno subito una lesione totale o parziale del midollo spinale e coloro che hanno problemi di mobilità causati per esempio da ictus. E' nostra intenzione fare parte di un network internazionale per la condivisione dei dati legati all'uso dell'esoscheletro».

ATTIVITÀ 2015/2016. La stagione di caccia è aperta in tutto il Veneto Si è aperta ufficialmente il 20 settembre la stagione venatoria regionale 2015-2016, che si chiuderà il 31 gennaio 2016. L'apertura generale della caccia è unica per tutta l'Italia e interessa le principali specie, come ad esempio il fagiano, la starna, l'allodola, i tordi, le anatre e la lepre. La Regione, attraverso il calendario venatorio, ha comunque previsto alcune restrizioni della tempistica di prelievo all'interno delle Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.). L'apertura interessa sia le zone di pianura e collina, rappresentate dagli Ambiti territoriali di caccia, che quelle di montagna, rappresentate dai Comprensori alpini, oltre che degli istituti venatori privatistici. La caccia nella zona alpina è stata ulteriormente regolamentata dalla Provincia prevedendo specifiche limitazioni, come richieste dagli stessi Comprensori: ciò si è reso indispensabile in considerazione delle diverse caratteristiche ambientali presenti. Inoltre, negli Ambiti territoriali n. 3 “Mincio” e n. 5 “Tartaro” sono previste alcune restrizioni alla caccia alla fauna stanziale, con l'obiettivo di una sua maggiore salvaguardia. Nessuna novità per i circa 7.500 cacciatori della provincia di Verona che si apprestano ad entrare in azione: le regole della caccia per questa stagione sono, di fatto, uguali a quelle delle passate stagioni, sia in termini di periodi che di carnieri. La settimana venatoria inizia il lunedì; sono giorni di divieto per ogni forma di caccia il martedì e il venerdì di ogni settimana anche se festivi. Ogni cacciatore, indipendentemente dal tipo di caccia esercitato, può cacciare per tre giorni settimanali a scelta, con integrazione di due giornate per la sola caccia alla fauna migratoria da appostamento nei mesi di ottobre e novembre limitatamente al territorio soggetto a gestione programmata della caccia. Alcune specie sono soggette ad eccezioni per tempistiche e modalità di caccia. Tra questi alcuni ungulati (animali dotati di zoccoli) come capriolo, camoscio, cervo e daino, il prelievo dei quali è consentito, sulla base di piani di abbattimento predisposti dalla Provincia, già da giugno (anche se si è interrotto per tutto il mese di luglio) e chiuderà, con il daino, al 28 febbraio. Per altre specie, inoltre, come il merlo, la tortora, la ghiandaia, la gazza, la cornacchia nera, la cornacchia grigia e il colombaccio la caccia è iniziata già a partire dal 2 settembre anche se solo da appostamento. Per quanto riguarda invece il cinghiale, il suo prelievo inizierà a partire dal 1° novembre sino al 31 gennaio, anche se già dal 15 agosto è stata prevista la possibilità di cacciarlo da altana. Anche il giorno di chiusura dell'attività venatoria ha delle variazioni: sarà anticipato per specie come la lepre, la beccaccia, il fagiano, la quaglia; mentre per la ghiandaia, la gazza, la cornacchia nera e la cornacchia grigia è prevista dalla Regione la possibilità di prelievo sino al 10 febbraio.


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CRONACHE

SAN PIETRO. Intervista ad Anna Maria Cottarelli, dirigente dell’Istituto Comprensivo Aschieri

Teoria“Gender” parla la scuola Teoria del Gender-Scuola. Un binomio che da qualche settimana a questa parte si sente sempre più spesso nominare, protagonista di serate, incontri, approfondimenti, discussioni e notizie in un tam tam che di giorno in giorno si sta sempre più diffondendo in rete e sui vari media. Molti sono intervenuti al riguardo, dagli esperti ai meno ferrati in materia...Ma cosa dice chi la scuola la “fa” ogni giorno? Per rispondere a questa domanda abbiamo contattato Anna Maria Cottarelli, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Carlotta Aschieri di San Pietro in Cariano. Professoressa, molti parlano di “teoria del gender” applicata all'istruzione. Lei cosa può dirci a riguardo? «La sensazione è che sia “passata” in questi mesi un'informazione non obiettiva: se una persona si va a documentare può capire che non è il caso di dar seguito agli allarmismi di cui si sente parlare. Costantemente come Dirigenti Scolastici della Valpolicella ci incontriamo e nell'ultima assemblea al centro del nostro confronto c'era proprio quest'argomento: da parte nostra, come Istituti scolastici della Valpolicella, non abbiamo colto allarmi particolari nei genitori e nelle famiglie dei nostri alunni, se non qualche voce che si è alzata dalle Scuola dell'Infanzia. Qualche preoccupazione in più è giunta dalle famiglie della zona lacustre, ma si tratta di allarmismi frutto di un equivoco nell'interpretazione della legge». Il famoso comma 16 della legge 107 esiste davvero però... «Già nel mese di luglio la Lega Nord aveva posto un quesito in Parlamento al Ministro Giannini sulla questione. La risposta fu che non verrà insegnata la teoria del gender a scuola, ma, cito testuali parole “saranno invece attuati i principi di pari opportunità, lotta alla discriminazione, prevenzione alla violenza di genere fondamentali in una società per formare giovani e adulti responsabili”. E questo è ciò che stiamo facendo: le scuole organizzano diverse attività ispirate ai principi della nostra Costituzione e al rispetto della diversità. Noi, come Istituto, proponiamo ad esempio incontri di educazione all'affettività, per i quali l'Ulss22, collaborando fattivamente con noi su più fasce di età, mette a disposizione un'ostetrica ed uno psicopedagogista molto preparati. Tornando però al comma 16 vorrei precisare che il 16 settembre il Ministero ha raggiunto tutti gli Istituti attraverso una Nota Ministeriale con la quale ha inteso porre fine alle polemiche innescatesi, fornendo una corretta interpretazione della legge, nata per “dare attuazione ai principi costituzionali di pari opportunità e non discriminazione” richiamando gli articoli 3, 4, 29, 37, 51 e molti altri della Costituzione Italiana. La Nota Ministeriale chiarisce inoltre che finalità dell'articolo 107 non è promuovere ideologie di qualsivoglia natura, ma trasmettere il rispetto della diversità». Che c'è quindi di nuovo rispetto al passato? «Per quanto ci riguarda siamo in perfetta continuità con quanto proposto negli scorsi anni a livello di programmi e di attività mirati al rispetto della diversità. Nel mese di ottobre tuttavia si svolgeranno le consuete assemblee generali e di classe: in quella sede ci sarà modo di chiarire nuovamente questo concetto, tranquillizzando le famiglie e i genitori». ...E se le cose in futuro dovessero

cambiare? «Io e i miei colleghi siamo convinti che l'educazione abbia senso solo se condivisa: uno dei doveri delle Istituzioni è informare le famiglie, che vengono rese partecipi di ogni attività, ogni decisione, ogni cambiamento attraver-

so le assemblee, gli incontri, ma anche il confronto costante tra collegio docenti, dirigenza e rappresentanti dei genitori. La nostra scuola è e deve essere trasparente, nel rispetto e per il bene dei nostri alunni e delle loro famiglie». Silvia Accordini

7 LA STIRPE

I Chesini si ritrovano La famiglia è raccolta Erano circa 200 all’ 8° Raduno dei Chesini in Italia, organizzato da Jole Tavella Chesini, al Tower di Bussolengo. A questo incontro, dalla Francia, sono arrivati 20 cugini Chesini: per molti di loro è stata la prima volta e lo hanno fatto per conoscere la terra di origine del loro nonno, Luca Bernardo Emilio, del ramo dei Feltri, nato a Pizzolana, località che fa sempre parte di Manune, terra d’origine di tutti i Chesini, ed era emigrato in Francia con la sua famiglia. Ma ci sono stati anche altri arrivi: dal Brasile la sorella Claudia Chesini e Felipe Soccol, con la moglie Glaucia, e quest’anno anche Marsia Chesini cugina di Claudia, tutti discendenti di Filippo Chesini sempre nato a Pizzolana. «Per completare il libro dei Chesini – spiega l’infaticabile Jole Tavella - quest’anno abbiamo preparato l’albero genealogico di tutte le famiglie rilegato in formato A3 e in formato 70x100 in modo che tutti possano avere i fogli della loro famiglia». L’albero genealogico esposto al ristorante, durante la festa, sviluppato in 19 pannelli da 1,60 x 1,60, era lungo 30 metri ed è stato riprodotto con stampa a colori in digitale. Tutti possono ritrovare le loro origini in questo grande albero di famiglia. «Per soddisfare il desiderio di mia suocera Domenica Italia Chesini, io e mia figlia Elena – spiega Jole Tavella - abbiamo fatto una ricerca durata 8 anni, dal 2003 al 2011, confermando le parole del nonno materno di mia suocera Giuseppe Grigoli detto el Bepo Tita. Dai documenti ritrovati risulta che i Chesini erano a Manune già a metà del 1500. La nostra storia riguarda più di 17 generazioni e i Chesini si sono, da allora, diffusi in tutto il mondo». Lino Cattabianchi

NEGRAR. L’Università del Tempo Libero inaugura l’Anno Accademico 2015/16 Venerdì 18 settembre l’Università del Tempo Libero di Negrar (UTL) ha aperto ufficialmente l’Anno Accademico 2015-2016 nella cornice di Villa Albertini ad Arbizzano. La sala polifunzionale mostrava il tutto esaurito, segno di interesse per il ricco programma corsi. La serata, iniziata con il saluto dell’Assessore alla Cultura Camilla Coeli, che ha portato anche i saluti del Sindaco Roberto Grison e del Consigliere alla Cultura Giorgio Zavarise, si è sviluppato sulla presentazione delle tante novità che UTL ha inserito nel suo calendario con particolare enfasi sulla linea culturale relativa all’Arte dell’ ‘800 e ‘900 concretizzata in un corso di storia dell’arte e uno di architettura veronese seguiti da una serie di mostre afferenti allo stesso periodo artistico studiato in aula. «Altra novità - afferma Massimo Latalardo, presidente UTL – sono “I diversi corsi sul territorio” con lezioni in aula e sui posti citati nel corso della lezione. Lasciamo un pò di curiosità nello scoprire il corso di Ipnosi e I corsi di scrittura. Faremmo un torto a non citare anche tutti gli altri: parla per tutti la ricca offerta culturale, formativa e informativa del calendario UTL. Ricordiamo per tutti gli interessati che desiderino informazioni o iscriversi di andare sul sito www.utlnegrar.com o fare riferimento alla Segreteria (via Chiesa di S.Maria 12/a–S.Maria di Negrar - Riferimenti: Camilla 366-9757395 - Lodiana 345-0578048 -Mariuccia 345-0578044 - Rina 348-2416951)».


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IL SUPERMERCATO. 50 anni di storia, qualità ed esperienza iniziata nel 1965

Rossetto ancora il più conveniente Cinquant'anni di storia, di esperienza...e convenienza. E' proprio il caso di dire che per il Gruppo Rossetto questo 2015 è un anno davvero speciale. Da quel 1965 in cui Pietro Rossetto iniziò a scrivere la storia del Gruppo con due negozi in Borgo Milano molte sono state le novità che si sono succedute, fatte di successi, impegno, duro lavoro e inaugurazioni, fino ad arrivare all'apertura di ben 23 supermercati in otto province. E non è finita qui: proprio in occasione del cinquantesimo anniversario è arrivata pochi giorni fa un'altra grande soddisfazione. Per la seconda volta consecutiva, Altroconsumo, nella sua inchiesta annuale, ha incoronato il Gruppo Rossetto il più conveniente d'Italia sulla

totalità della spesa secondo le rilevazioni effettuate nel punto vendita di Parona. Tutto questo senza contare che nelle giornate “speciali”, il secondo e l'ultimo mercoledì del mese, viene applicato il 10% di sconto sull'intera spesa. «Ripetersi non è mai facile, anzi, è sempre difficile – afferma Lorenzo Rossetto, amministratore delegato e responsabile commerciale del Gruppo Rossetto -. Proprio per questo, se lo scorso anno essere in cima alla classifica è stata fonte di grande soddisfazione, quest'anno lo è ancora di più. La concorrenza, si sa, è sempre alla ricerca di tutti i mezzi per “superarti”, quindi non davamo certo per scontato di poter risultare i più economici per la seconda volta di

IL LUTTO / TULLIO PERINA Il giorno 17 Settembre Tullio Perina ci ha lasciato stroncato da un infarto. Lascia la moglie Paola, la figlia Sibilla e il genero Alberto. Era laureato in economia e commercio e nel 1969 è entrato a far parte delle Officine Cardi S.p.A., azienda di famiglia .e nel 1975 è stato nominato membro del consiglio di amministrazione , ricoprendo la carica di Tullio Perina amministratore delegato. Vicepresidente dei Giovani Industriali , dove rappresentava le Officine Cardi S.p.A. Fu inoltre presente nel direttivo nazionale ANFIA per costruttori di rimorchi e semirimorchi. Oggi, ricopriva la carica di Vice Presidente dell' Accademia Cignaroli. Ha svolto un ottimo lavoro di promozione culturale , turistica e produttiva , come Presidente del Palio del Recioto del Comune di Negrar, durante l' amministrazione Zantedeschi. Dal 2009 , è stato eletto Consigliere comunale, ricoprendo la delega al Turismo, incentivando il mondo dei B&B, per dare una risposta turistica più consona al nostro territorio. Nell' ultimo anno dell' amministrazione ha svolto le funzione per la promozione della cultura del Comune, ruolo che ha svolto con grande impegno, che lo ha portato a confrontarsi direttamente con la cittadinanza della quale aveva grande stima e rispetto. Gianni Perina

seguito. Il nostro orgoglio – aggiunge ancora Lorenzo Rossetto, affiancato nella conduzione dell'azienda dai fratelli Giuseppe, Roberto, Germano e Luciano e dalla nuova generazione composta da 9 nipoti – è sopratutto quello di vedere confermato ancora una volta ciò che da sempre promettiamo ai nostri clienti: qualità al prezzo più conveniente. Una sfida che ha caratterizzato fin dall'inizio la

nostra azienda e che sta portando ottimi risultati»...Ma come si riesce a mantenere i prezzi così bassi? «Nessun prodotto cosiddetto “civetta” - afferma Lorenzo Rossetto e bando alla politica del “sottocosto” ma il risparmio sul totale della spesa: questa la nostra filosofia aziendale, che si sposa perfettamente ad una politica trasparente dei prezzi e ad un rapporto di fiducia costruito nei decenni con una

NEGRAR / BIBLIOTECA Sarà un Ottobre di cultura e di incontri con l’autore quello della Biblioteca comunale di Negrar. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 9 ottobre presso la Biblioteca comunale di Negrar alle ore 18.00 con la presentazione del libro “I giardini del cielo e della terra”. Il 28 ottobre alle ore 16.30 sarà ospite in Biblioteca Claudia Maschio con la sua raccolta dal titolo Il pescatore di frottole, recentemente edito dalla casa editrice Vocifuoriscena. Infine le lettrici volontarie della Biblioteca di Negrar, formate nell’ambito del progetto Nati per Leggere, organizzano alcuni momenti di lettura per tutti i bambini sabato 24 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 11.30 per sensibilizzarli e appassionarli al piacere della lettura e un’occasione, per chi non è mai stato, di scoprire la biblioteca e i suoi servizi. «Una delle tante funzioni di una biblioteca, oltre a quella di raccogliere documenti da rendere disponibili al pubblico – afferma l’assessore alla cultura del comune di Negrar Camilla Coeli -, è di promuovere il piacere alla lettura, soprattutto in un paese come l’Italia, in cui una persona su due non legge affatto e una famiglia su dieci non ha nemmeno un libro. Abbiamo scelto autori che, per ragioni diversi, hanno a che fare con Negrar e che sono per noi motivo di orgoglio. Michele Rank nel suo “Per un Manifesto europeo per la lettura” elenca le Ragioni per leggere che sono lo spirito guida delle iniziative promosse dalla Biblioteca e dall’Amministrazione comunale: “leggo per piacere… leggo per essere libero… leggo per sapere chi sono… leggo per sapere chi sarò… leggo per non essere solo…”».

“LESSINIA TERRA DEI SAPORI” “Lessinia Terra dei Sapori” protagonista nel mese di ottobre. Pro loco di Breonio, Antica terra Gentile e pro loco di Molina, con il sostegno del comune di Fumane e del Consorzio Pro loco Valpolicella, organizzano infatti quattro fine settimana in cui i colori e i profumi dell’autunno si intrecceranno alle tradizioni e ai meravigliosi prodotti della terra. Domenica 4 e Domenica 11 ottobre è in programma la seconda edizione de “L’autunno contadino a Gorgusello”, mercato contadino a cura dei piccoli contadini della montagna veronese aderenti ad Antica Terra Gentile. Il terzo fine settimana di ottobre lascerà spazio alla 18° Antica Fiera del Rosario a Breonio: sabato 17 dalle 9.30 alle 12.30 presso l’asilo vecchio Antica Terra Gentile organizza “Il segno rurale del paesaggio”, mentre domenica 18 largo alla Mostra mercato dei prodotti biologici. A chiudere il mese in bellezza sarà Molina domenica 25 ottobre con la prima edizione de “L’ultima de ottobre a Molina”, dedicata ai prodotti della terra ed artigianato locale.

8 Sono molte le statistiche che Altroconsumo ha stilato nell'analizzare i prezzi dei supermercati italiani: Rossetto di Parona è risultato il più economico di Verona e d'Italia sulla totalità della spesa con un risparmio per il consumatore di quasi 1000 euro annui rispetto al punto vendita più caro (la città in cui sono stati registrati i prezzi più alti è Aosta). L'inchiesta di Altroconsumo, che ha rilevato più di un milione e mezzo di prezzi in 885 supermercati e ipermercati di 68 città italiane, ha poi scorporato la spesa suddividendola in prodotti “di marca” (il supermercato più economico è risultato Emisfero), prodotti a marchio commerciale (sul podio è salito Iper) e prodotti “economici” (il più economico è Eurospin).

clientela che non possiamo deludere e che sa che da noi può star certa di acquistare la qualità al giusto prezzo». A fine ottobre il Gruppo Rossetto “taglierà il nastro” di un nuovo superstore in località Mattarana, in Borgo Venezia. Una nuova apertura, questa, che darà lavoro a 60 persone e che coronerà un'ottima annata: se nel 2014 il fattura-

to del Gruppo ha raggiunto i 420 milioni di euro (56 milioni in più rispetto all'anno precedente), nei primi mesi del 2015 il giro d'affari è addirittura aumentato del 10%. E non mancano nemmeno ambiziosi progetti per il futuro: entro il 2020 il Gruppo Rossetto ha pianificato l'apertura di altri 15 punti vendita. Silvia Accordini

ORDINE DELL’AMARON E DEL RECIOTO Grande festa sabato 19 settembre all’Hotel Villa Quaranta di Ospedaletto dove, nel corso della cerimonia di intronizzazione, sono state conferite le onorificenze del Sovrano e Nobilissimo Ordine dell’Amaron e del Recioto – come si ricorderà una delle più antiche Confraternite italiane risalente al lontano 1320 - a sei personaggi del nord Europa responsabili della Interbrands Nordic che rappresenta i vini di Tommasi Family Estates in Scadinavia. Interbrands è da 10 anni un importante ambasciatore dei vini del territorio della Valpolicella Classica molto attivo non solo nella distribuzione dei vini Tommasi ma anche nel promuovere periodicamente visite presso le tenute della casa vinicola con gruppi di clienti ristoratori, enotecari e giornalisti specializzati. «Una cerimonia - come ha annunciato il Gran Maestro dello Snodar Arnaldo Semprebon che ha presieduto il rito, circondato dai maestri equestri e dai dignitari della Confraternita negli sfarzosi paludamenti - con la quale Pierangelo Tommasi, coordinatore dell’azienda di Pedemonte, ha voluto dar vita a questa stupenda manifestazione di folklore enoico locale, un modo per ritrovarci a promuovere un territorio, perché lo Snodar possa ancora una volta oltrepassare i confini d’Italia e onorare ospiti illustri conferendo la prestigiosa onorificenza». Chiamati dal Notaro Flavio Zordan, dopo aver degustato il prezioso nettare secondo il tradizionale rito si sono avvicinati, uno dopo l’altro, a ricevere l’investitura di cavaliere Mr. Oyvind Berg presidente di Interbrands Norvegia, Mr. Jacob Hertz presidente di Interbrands Danimarca, Mr. Sonja Vartio direttore marketing di Interbrands Finlandia, Mr. Johan Harmansson presidente di Interbrands Svezia, e di commendatore (già cavalieri dal 2004) Mr. Johan Rehn presidente di Interbtrands Findalndia e vice presidente del Gruppo, Mr. Jan-Erik Raiha, amministratore delegato del Gruppo. A tutti il Gran Maestro porgendo la spada sulle spalle dell’insignito ha pronunciato la formula “Ovunque in terra vai ricordati sempre della tua Valpolicella”. Le foto di gruppo e la riunione conviviale hanno suggellato nell’amicizia la visita della delegazione ospite che ha portato nei paesi scandinavi il ricordo di un graditissimo soggiorno ricco di stimoli e di prospettive relazionali per il crescente sviluppo economico del territorio veronese. Carlo Rigoni


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di Negrar

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FANE. L’opera riguarda la strada che parte dall’incrocio di via Albarine e prosegue lungo via dell’Aquilio

Percorso pedonale Lavori in partenza Al via i lavori per la realizzazione del percorso pedonale nel tratto di strada che parte dall’incrocio di Via Albarine prosegue lungo via dell’Aquilio nella frazione di Fane. «Attualmente – afferma Bruno Quintarelli, assessore ai Lavori pubblici del comune di Negrar - la banchina pedonale presenta dislivelli, buche e irregolarità della superficie asfaltata che rendono difficoltoso il transito da parte dei pedoni, ed è totalmente priva di percorsi protetti in grado di permettere agli abitanti di spostarsi a piedi in modo sicuro. La sistemazione di questo tratto rappresenta quindi un’esigenza primaria in quanto è frequentato quotidianamente dagli studenti perché porta alla scuola primaria e alle fermate dell’autobus. Verrà pertanto riqualificato e segnalato adeguatamente quel segmento di banchina stradale che da anni è fra le aspettative della cittadinanza e che, oltre alla sicurezza porterà un miglioramento estetico alla frazione, nonché una

NEGRAR

migliore fruibilità dei luoghi». Il percorso pedonale, che sarà realizzato in cemento di colore differenziando così il cammino pedonale dal sedime stradale, verrà posto tra la striscia bianca che delimita il sedime della strada provinciale e la proprietà privata. “Nell’esecuzione dei lavori – afferma ancora l’assessore Quintarelli - verranno inoltre riposizionate le condotte elettriche deteriorate e sistemati alcuni pali della pubblica illuminazione”. Quello di Fane fa parte di un progetto complessivo più ampio che va ad interessare altri due percorsi, sempre nella

parte nord del comune. Un secondo intervento infatti prevede il posizionamento della segnaletica nella strada secondaria che collega la frazioncina di Cà de l’Alba alla località Monspigolo. Questa strada, che ripercorre un’antica e originale mulattiera, venne aperta al passaggio delle auto 25 anni fa e ampliata e adattata alle necessità agricole. Ora, asfaltata, diventa il tratto iniziale del percorso principale che termina in prossimità di Torbe. Un terzo intervento sarà volto a valorizzare il percorso che dal Vajo di Monspigolo raggiunge la frazione di

Prun. «Questo percorso – conclude Quintarelli appare da subito inserito in un ambiente ampiamente coltivato, snodandosi tra vigneti e capezzagne. L’intervento consisterà nel posizionamento di una idonea segnaletica e nella sistemazione del fondo stradale». Il costo complessivo previsto per la realizzazione di questi tre percorsi è pari a 97.900 euro, una spesa sostenuta con un finanziamento regionale per 53.845 euro e per i restanti 44.055 euro con fondi del bilancio comunale. Silvia Accordini

NOTIZIE IN BREVE “L’UNIVERSO È DAVVERO SCRITTO IN LINGUAGGIO MATEMATICO?”. Questo il titolo dell’appuntamento filosofico che si terrà nell’auditorium della Biblioteca comunale di Negrar il 16 ottobre alle 17.30. La questione era già stata posta ai tempi di Platone, il quale per primo sostenne – seguito poi da Galileo – che il “libro della natura” fosse scritto in termini matematici. Ad intervenire sull’argomento saranno il filosofo della matematica Marco Panza, direttore di ricerca al “Centre National de la Recherche Scientifique” e che ha già ottenuto lusinghieri riconoscimenti sia come docente che per il suo impegno come ricercatore a Nantes, Città del Messico, Barcellona e Parigi, dove ha insegnato alle Università “Paris Diderot” e “Panthéon Sorbonne”, e Annalisa Coliva, docente di Filosofia del linguaggio all’Università di Modena-Reggio Emilia, una tra le massime esperte internazionali sul pensiero di Wittgenstein, la quale si occupa anche di epistemologia e filosofia della mente. MANIFESTAZIONI 2016. Un calendario delle manifestazioni 2016: questo è quanto predisporrà entro l’1 dicembre 2015 il comune di Negrar inserendo gli eventi per cui le associazioni abbiano presentato regolare domanda. «L’Amministrazione Comunale – afferma l’assessore Camilla Coeli - riconosce e promuove il valore sociale e culturale delle associazioni di volontariato, di enti e organismi senza scopo di lucro che arricchiscono l’offerta di servizi pubblici e privati sul territorio con l’organizzazione di manifestazioni ed eventi. Nella convinzione che queste manifestazioni possano costituire un veicolo importante di promozione del nostro territorio, il Comune si impegna alla redazione di questo calendario». La domanda da presentare potrà essere scaricata dal sito istituzionale del Comune di Negrar e dovrà pervenire entro il 20 novembre 2015 allo Sportello del Cittadino. L’inserimento della manifestazione nel calendario comporta per la stessa la concessione del patrocinio da parte del Comune di Negrar. Per informazioni: Servizio Istruzione Cultura Sport 045.6011666-045.6011668 cultura@comunenegrar.it

CUORE DELLA STELLA “OZ”, SPETTACOLO SUL PALCO Come ogni anno l’Associazione Cuore della Stella, formata da persone disabili, organizza un evento che coinvolge la comunità. Quest'anno è la volta dello spettacolo teatrale "OZ", ideato dalla regista Irene Fioravante che per un anno ha seguito tutto il gruppo, con estremo coraggio e creatività e che ha dato vita ad uno spettacolo teatrale davvero sorprendente. Lo spettacolo debutterà sabato 24 ottobre alle ore 21.00 presso il teatro comunale di Sant'Anna d'Alfaedo.

OTTOBRE ARTE PARONA Dal 10 al 18 ottobre la sala civica Zangrandi presso il palazzo già municipio di Parona ospiterà “I professionisti dell’arte pittorica”. Luciano Canzan, Gilberto Colzato, Mario Dalla Fini, Bruno Ferrigolo, Ugo Frigo, Mara Isolani, Bruno Prosdocimi saranno i protagonisti dell’evento proposto nell’ambito di Ottobre Arte Parona dal Gruppo Benefico Culturale La Genziana. L’inaugurazione, condotta da Giancarlo Peretti, avrà luogo sabato 10 ottobre alle 17.00. Orari d’apertura: 10.00 – 12.00, 16.30 – 19.00 (festivi), 16.30 – 19.00 (feriali).


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di Negrar

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NOVARE. Inaugurata al parco giochi la BookBox realizzata da alcuni ragazzi di Arbizzano

FANE / ISTITUTO DELL’INFANZIA

“Libreria al sole” Cultura all’aperto

La scuola chiuderà Le Orsoline restano La scuola dell'Infanzia di Fane a partire dall'anno scolastico 2016 – 2017 chiuderà i battenti...ma le Suore Orsoline che anche quest'anno gestiscono il servizio rimarranno in paese. E ci resteranno eccome: proseguirà infatti e si intensificherà il loro instancabile lavoro per la comunità e nella comunità, accanto agli anziani e a tutti coloro che ne avranno bisogno. Esattamente come hanno fatto nell'arco di oltre un secolo di presenza nella frazione negrarese: le suore Orsoline di Fane prestano il loro prezioso servizio in paese da più di 100 anni e, forti di una lunga esperienza e sorrette dalla grande stima di cui godono presso l'intera comunità, proseguiranno nella loro missione. «A malincuore dovremmo chiudere il servizio di scuola materna, ma la nostra presenza è garantita e il nostro impegno non cesserà» - affermano loro stesse smentendo in parte quanto affermato nell'edizione del numero di settembre: la scuola materna chiuderà, ma le suore rimarranno. A confermarlo è anche il sindaco di Negrar, Roberto Grison, che coglie l'occasione per ringraziare le suore Orsoline di Fane per il loro instancabile, prezioso e secolare lavoro a favore della popolazione, in particolare dei bambini e degli anziani. «La presenza delle suore nella frazione di Fane è e rimarrà un punto di riferimento a tutti noi caro – afferma il primo cittadino -. La loro disponibilità, la dedizione e l'operosità continueranno ad essere i migliori esempi per costruire una comunità sempre più solida nei valori fondamentali».

GIORNATA NAZIONALE DI PACE, FRATERNITÀ E DIALOGO In occasione delle ricorrenze del 21 settembre, Giornata internazionale dell’Onu per la pace, e del 4 ottobre, festa di San Francesco, XI Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, il Comune di Negrar ha aderito al Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica “Pace, fraternità e dialogo”. Il Programma è promosso dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani, la Rete nazionale delle scuole per la pace e i diritti umani, la Rivista “San Francesco Patrono d'Italia” curata dai Francescani del Sacro Convento d’Assisi e la Tavola della pace. «La Dirigente scolastica – afferma l’assessore all’Istruzione, Camilla Coeli - ha accolto con molto entusiasmo l’adesione del Comune e stiamo già collaborando assieme per organizzare una serie di appuntamenti in occasione del 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale, visto che il Programma è parte integrante del percorso pluriennale 2014-2018 “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace” che intende promuovere la riscoperta del grande valore della pace a partire dalla memoria della prima guerra mondiale». I laboratori di pace continueranno per tutto l’anno scolastico 2015-2016 e i risultati saranno presentati e condivisi nel Meeting nazionale delle scuole di pace che si svolgerà ad Assisi ad 2016. In serata, presso l’auditorium della scuola primaria di Negrar, alle 20.30 si terrà la conferenza del prof. Riccardo Mauroner dal titolo “La trincea lunga un secolo. Quel che resta della Grande Guerra Italiana tra storia, memoria e identità nazionale”. L’incontro è il primo di una serie che l’Amministrazione organizzerà dal 4 novembre 2015 al 4 novembre 2018 con l’obiettivo di ripercorrere i principali avvenimenti della Grande Guerra attraverso racconti, filmati, protagonisti e vicende umane che hanno segnato i fronti di guerra, in particolare la grande e tragica trincea italiana, dai ghiacciai dell’Adamello al fronte Garda-Monte Baldo-Lessinia; dagli altopiani delle Dolomiti fino all’inferno del fronte dell’Isonzo. Durante la serata lo sculture negrarese Emanuele Marchesini inaugurerà la sua opera lignea “Feritoia n. 14”, un pezzo unico di tiglio: una citazione di "Un anno sull'altipiano"; rappresenta lo scorcio di trincea presidiato dal battaglione di Lussu, con la famosa feritoia 14 dalla quale si scorge un soldato volgere lo sguardo sulla pianura veneta.

PRO LOCO NEGRAR

Il Risotto è d’oro E’ della Pro Loco di Negrar il premio per il miglior risotto della nona edizione della gara gastronomica “Risotto d’oro delle Pro Loco” di Isola. La competizione gourmet è stata organizzata dal Consorzio Le Risorgive della Pianura Veronese e Consorzio Basso Veronese in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Igp Riso Vialone Nano e con il patrocinio di Unpli Verona e ha visto confrontarsi 12 Pro Loco veronesi che hanno proposto il loro risotto, piatto forte delle sagre paesane. Tutti cuochi non professionisti, coloro che hanno partecipato e si

GLI APPUNTAMENTI. Un’estate di cultura conclusa a suon di musica Si è concluso sabato 26 settembre, con il concerto dei cori di Fornace (Trento), Verona e Negrar a Corte Caprini, il ciclo di manifestazioni di teatro, musica e danza proposte nei quattro mesi estivi dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Negrar. Viva la soddisfazione degli organizzatori e di tutti coloro che a diverso titolo hanno contribuito al successo degli avvenimenti che hanno visto in molte occasioni il “tutto esaurito”. Il programma è stato vario: rassegne teatrali e cinematografiche, concerti di musica lirica, da camera e classica, ma anche jazz e musica giovane, cori, ballo, musical e feste che si sono svolte in ville storiche del nostro territorio, in cantine, corti e nelle vie di Negrar che sono diventate luogo d’incontro per la cittadinanza. «Con l’iniziativa “Valpolicella in Villa” – afferma l’assessore alla cultura Camilla Coeli - si è per la prima volta creato un polo culturale tra cinque comuni con Negrar capofila assieme a Fumane, Marano, San Pietro e Sant’Ambrogio. Cinque eventi immersi nelle suggestive realtà architettoniche dei cinque comuni: Villa Rubinelli di San Pietro, Villa Selle Jenna di Fumane, villa Nuvoloni di Marano, Villa Brenzoni Bassani di Sant’Ambrogio e Villa Mosconi Bertani di Negrar. Il tutto ha potuto svolgersi anche grazie al contributo dell’Istituto Regionale Ville Venete. Tale collaborazione ha dato molta visibilità alle iniziative grazie alla rete comunicativa di cui si avvale l’Istituto Regionale Ville Venete. Nel programma ufficiale del Festival delle Ville Venete – conclude Coeli - sono stati così incluse le iniziative di “Valpolicella in Villa” e altre manifestazioni organizzate dal Comune di Negrar. Le Ville venete raccontano la storia del nostro territorio di cui sono la testimonianza più autentica. I numerosi eventi messi in rete hanno aperto e reso accessibile ad un pubblico sempre più vasto le ville con i loro parchi e giardini, in concomitanza con Expo 2015, riconoscendo in questo sistema diffuso di beni culturali un’indispensabile risorsa economica e turistica, un’eccellenza da tutelare e valorizzare».

sono adoperati nella serata per preparare gli assaggi per i 230 ospiti, ma soprattutto per sbalordire la giuria composta da sette persone: uno chef, un sommelier, un giornalista, una scrittrice, un produttore di riso, un ristoratore e il vincitore della scorsa edizione. I giurati dopo un attento assaggio dovevano dare un voto al piatto valutando le caratteristiche di tipicità, creatività, sapidità e gusto, cottura e armonia dei sapori. Il risotto proposto dai risottari negraresi all’amarone e Monte Veronese, ha deliziato il palato dei giurati e si è aggiudicato il premio soprattutto per il giusto equilibrio fra i sapori e la semplicità del piatto proposto. E’ la prima volta che il team partecipa alla competizione, ma i due cuochi non professionisti sono molto conosciuti in paese per la loro assidua partecipazione alle manifestazioni e per la passione che mettono nelle loro preparazioni. Il cuoco Mario è pensionato ed è famoso proprio per il suo risotto, ma anche per la gustosa paella, mentre Claudio giusta spalla e aiuto cuoco nella serata, è infermiere ed è uno degli organizzatori della Magnalonga. Natalina Salerno


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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INTERVISTA. Il consigliere Merci: «Meglio interventi medio-piccoli e sistemare ciò che abbiamo»

Un anno di lavori e di manutenzioni Servizi di

Silvia Accordini Lavori di manutenzione a bilancio a San Pietro in Cariano dopo un anno di attività. «Diversi sono stati gli interventi portati a termine, alcuni di un certo impatto e quindi più facilmente visibili, altri invece minori ma non per questo meno importanti…Considerati i pesanti vincoli di bilancio a cui siamo sottoposti, dovuti in gran parte al ben conosciuto “patto di stabilità”, sono convinto che non sia il caso di avventurarci in iniziative economicamente troppo gravose ma piuttosto fare tanti piccoli/medi interventi di manutenzione e sistemazione di quello che già abbiamo»: a parlare è il consigliere Diego Merci. Quali le opere realizzate e i problemi risolti? «Il primo intervento eseguito è stato a Bure, dove abbiamo sistemato la pavimentazione del grande parcheggio e della strada anti-

stante la chiesa. Sempre a Bure è stato risolto il problema delle infiltrazioni dal tetto della scuola materna. eseguite rampe per agevolare il transito di carrozzine e passeggini sul marciapiede davanti alle scuole. Ci siamo dedicati poi al rifacimento del viale pedonale nei giardini di via Dolomiti, sistemazione dell’asfalto nel viale pedonale vicino a via Marmolada, tinteggiature interne nelle scuole, mentre è stato fatto un nuovo tratto di marciapiede in via Monte Pasubio ed è stato modificato il vialetto pedonale in via Volta per risolvere il problema allagamento strada. E’ stato modificato l’impianto di riscaldamento nelle scuole medie del capoluogo e abbiamo pulito l’alveo del fosso a Lenguin, lungo la provinciale, che creava problemi di allagamento alla carreggiata stradale e sono stati puliti il fosso e la strada nei pressi del cimitero di San Floria-

Venerdì

Diego Merci

no. A Pedemonte è stato rifatto parte del marciapiede davanti alle scuole primarie (nelle quali è stato modificato l’impianto di riscaldamento, sistemato il rivestimento esterno in pietra e rifatte alcune pareti in cartongesso nelle aule interne), risolto il problema delle infiltrazioni dal tetto della baita alpini, sistemati i

Uno dei canali per interagire con l’Amministrazione comunale sono le Consulte di frazione che si riuniscono periodicamente con avviso esposto nelle varie bacheche o nella pagina facebook. Consulta Pedemonte, Presidente Francesco Bellini (consultadipedemonte@gmail.com), Consulta San Pietro in Cariano, Presidente Virna Caldrer (consultasanpietro@gmail.com), Consulta San Floriano Presidente Leonardo Batoli (consultasanfloriano@gmail.com), Consulta Bure, Presidente Alessandra Marconi (consultabure@gmail.com), Consulta Castelrotto, Presidente Patrizia Prando (consultacastelrotto@gmail.com), Consulta Corrubbio Presidente Valentino Carradori (consulta.corrubbio@gmail.it)

dossi in via della Rondinella, pulito il monumento ai caduti in piazza San Rocco, sistemato un tratto di banchina stradale in via Campostrini. A Corrubbio sono stati installati dossi per rallentare la velocità dei veicoli in via Betteloni ed eseguite rampe per agevolare il transito di carrozzine e passeggini sul marciapiede davanti alle scuole». Che dire, grande soddisfazione dunque… «Certamente. Per me è la prima esperienza amministrativa ed ogni giorno affronto situazioni nuove e stimolanti. Invito quindi i cittadini a segnalare sempre le problematiche che riscontrano sul nostro territorio, anche le più semplici, e per il futuro mi auguro un loro apporto sempre crescente al fine di poter risolvere per quanto possibile i loro problemi».

CONSORZIO TUTELA VIVI VALPOLICELLA / IL PROGETTO

Presentato “Riduci, Risparmia, Rispetta” Prende il nome di “Riduci, Risparmia, Rispetta” il progetto proposto dal Consorzio Tutela Vivi Valpolicella, alla cui presentazione hanno assistito nei giorni scorsi i Comuni della Valpolicella storica. Obiettivo del progetto, perseguito con la formazione e il sostegno ai produttori, è la certificazione della Produzione Integrata dell’uva. La “Produzione Integrata” rappresenta la sintesi delle migliori pratiche agricole dirette a ottenere una produzione di elevata qualità nel pieno rispetto dell’ambiente, della popolazione insediata sul territorio e fornendo nel contempo ampi margini alla redditività dell’impresa agricola. La “Produzione Integrata” non sarà solo promossa e divul-

gata, ma il Consorzio provvederà anche a “certificare” che l’azienda agricola produce in modo sostenibile, con l’ausilio di Siquria spa, Ente di certificazione che vigilerà sulla corretta applicazione del protocollo di produzione. Al termine dell’annata il produttore otterrà quindi un suo “Certificato di prodotto” che potrà utilizzare al meglio, anche ai fini commerciali e di marketing aziendale. «I nostri Comuni – affermano i sindaci della Valpolicella - hanno condiviso con molta convinzione la strada intrapresa dal Consorzio per uno sviluppo sostenibile nella produzione dell’uva, in quanto è del tutto coerente con i loro obiettivi di difesa dell’am-

biente e del territorio». I Comuni, all'unanimità, hanno aderito al Progetto, e in particolare le Amministrazioni di Negrar, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio di Valpolicella hanno voluto adottare anche un provvedimento che incoraggi e valorizzi in generale ogni iniziativa e ogni proposta diretta ad agevolare e promuovere percorsi e pratiche di produzione dell’uva più rispettosi dell’ambiente e degli equilibri naturali. Un’agricoltura, quindi, più sensibile e attenta alle buone pratiche, proiettata a una cultura biologica. «Siamo convinti – affermano i sindaci di Negrar, San Pietro in Cariano e Sant'Ambrogio - che un’azione da parte del Consorzio di

Tutela diretta a sensibilizzare operatori agricoli e associazioni di categoria nell'integrazione di tutti i mezzi di produzione, con l’impiego dei moderni mezzi tecnici come la confusione sessuale contro la Tignoletta, e che arrivi al non utilizzo dei diserbanti chimici e al minimo impiego dei fitofarmaci, possa essere un ulteriore elemento per arricchire e dare in definitiva maggiore qualità a tutto il territorio. Tutto questo – concludono potrà garantire un più alto grado di tutela della salute dei residenti e degli operatori agricoli, in particolare delle fasce più deboli della popolazione, e indurranno un miglioramento della relazione di prossimità tra residenti e viticoltori».

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L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

S. FLORIANO. Parte della struttura rimarrà al Comune come sala civica e sede delle associazioni

Deciso il futuro di Villa Eugenia Servizi di

Silvia Accordini Non se n'è più sentito parlare, ma Provincia, Comune ed Università in questi mesi si sono incontrati più e più volte per discutere del suo futuro. Stiamo parlando del complesso di Villa Eugenia a San Floriano, la vasta area agricola con annessi fabbricati e villa padronale di proprietà della Provincia di Verona, titolare anche dell'azienda agricola all'interno della quale vengono svolte le attività del Centro Sperimentale Vitivinicolo. Quando un anno fa alla Provincia sono state tolte le competenze relative all'Agricoltura sono iniziati i grattacapi: l'Ente provinciale, non seguendo più il settore, ha l'obbligo di dismettere l'azienda agricola, con la quale verrebbe quindi meno il Centro Sperimentale. Da qui la decisione dell'Amministrazione Provinciale di vendere. All'inizio del 2015, tra il disappunto generale, venne messo inizialmente all'asta il vigneto per 5 milioni di euro. Un'asta, questa,

andata deserta. Ne seguirono svariati incontri con il Presidente Pastorello, i Sindaci della Valpolicella, i rappresentanti delle associazioni vitivinicole del territorio, i Consorzi nella speranza di poter trovare una soluzione e salvare il Centro Sperimentale. «L'obiettivo – afferma Mauro Carradori, consigliere provinciale e assessore del Comune di San Pietro in Cariano – era quello di verificare se un' associazione di Enti o gli Enti stesso sarebbero riusciti ad acquistare il complesso. Purtroppo non se ne fece nulla, viste le difficoltà attraversate dai Comuni in questo periodo, ma il comune di San Pietro in Cariano una proposta la avanzò chiedendo la possibilità alla Provincia di acquistare i rustici, parte del complesso. Nel frattempo la Provincia decise di convocare il Rettore dell'Ateneo scaligero e discutere con l'Università per cercare eventuali soluzioni...Ed oggi ecco arrivate le novità, dopo alcuni incontri anche tra tecnici dell'Università e della Provincia l'ac-

cordo è stato raggiunto – aggiunge Carradori -: la Provincia venderà all'Università la parte agricola del complesso di Villa Eugenia e i fabbricati in cui il Centro Sperimentale svolge le sue attività. Gli annessi rustici, nell'immediata vicinanza dell'ingresso del complesso verrà invece acquisito dal Comune di San Pietro in Cariano che ristrutturerà l'immobile adibendolo a sala polifunzionale – centro di aggregazione da destinare alle associazioni del territorio, in particolare al coro El Vesoto, che da anni chiedeva al Comune la possibilità di avere una sede propria. Da parte mia, come assessore Provinciale e come consigliere comunale, sono felice che questa florida realtà dalla storia quarantennale possa finalmente trovare una collocazione adeguata all'importanza di quanto in questi decenni ha saputo fare, sul nostro territorio ma anche ben oltre i confini regionali». Per quanto riguarda vigneto e Villa Eugenia invece – conclude Carradori -, la Provin-

SAN MARTINO DI CORRUBBIO

La farmacia si rinnova Inaugurazione ufficiale per la rinnovata farmacia San Martino di Corrubbio nella mattinata di domenica 13 settembre. La benedizione impartita da Don Giuseppe è stata seguita dall'intervento delle autorità e dal taglio del nastro, a cui la popolazione ha assistito numerosa. Protagonista il nuovissimo negozio in cui la farmacia si è trasferita da qualche settimana, all'interno della palazzina polifunzionale realizzata dal comune di San Pietro in Cariano in via Danubio. «E' un giorno importante questo per la farmacia di Corrubbio, la cui storia inizia nel 2000, per poi giungere alla vera e propria apertura del servizio sette anni fa – ha affermato il sindaco Giorgio Accordini -. Oggi la farmacia entra a tutti gli effetti all'interno di questa nuova struttura dove, oltre a proporre vendita di farmaci e prodotti per la cura della persona, continuerà ad essere, come è stata in questi anni, un punto di riferimento per l'intera popolazione. A tutti noi il compito di farla crescere e poterla sentire sempre più nostra». Accanto alla farmacia San Martino nelle prossime settimane si trasferiranno anche il Circolo Anziani, la Protezione Civile, gli ambulatori medici. All'interno della palazzina polifunzionale troveranno inoltre spazio un'aula stu-

Mauro Carradori

2112 ROTATORIE

Arredo e aiuole A settembre sono iniziati i lavori per la realizzazione dell'Arredo urbano nelle due nuove rotonde di San Pietro in Cariano e in tutte le aiuole complementari che ne fanno da contorno, inserite nella grande opera pubblica per la modifica viaria della strada provinciale all'interno dell'abitato carianese. «Con l’inizio del mese di ottobre con le ultimazioni dei lavori, un nuovo effetto estetico interesserà tutta l'area coinvolta nell'intervento – afferma Giuseppe Poiesi, consigliere delegato all’Arredo Urbano del comune di San Pietro rispondendo alle polemiche innescatesi nei giorni scorsi sul territorio -. Purtroppo, come qualche volta accade, già dalle prime fasi esecutive si sono manifestate alcune critiche basate più su supposizioni che su una concreta conoscenza del risultato finale, proprio per evitare ulteriori polemiche desidero spiegare il percorso che ha determinato il risultato finale. Ridurre al minimo la manutenzione ordinaria e straordinaria è stata la prima decisione che poi ha caratterizzato ogni altra scelta: piante poco invasive, perenni, che abbisognano di poca acqua nei periodi di siccità, comunque garantita da un sistema automatico ad ala gocciolante, il brecciolino rosa al posto del consueto manto erboso, la presenza di un telo speciale sottostante per ostacolare lo sviluppo di erbe infestanti, trattamenti antiparassitari solo in casi eccezionali, con la sola necessità di un intervento di potatura a fine inverno. Fioritura varia e durevole sulle rotonde richiamata, anche, in tutte le aiuole circostanti, proprio per poter ottenere un bell'impatto visivo. Queste le motivazioni che hanno portato al risultato finale» – conclude Poiesi che infine precisa: «il rendering del progetto, comunque, è stato presentato a tutti gli organi istituzionali interessati ottenendo la massima approvazione».

cia dovrà necessariamente pensare ad un nuova asta, che verrà indetta in una fase successiva». «Nel 2007 il nostro Coro e altre associazioni del paese – afferma Luciano Sartori, Presidente del Coro El Vesoto – avevano scritto alla Provincia affinchè parte dei rustici del complesso di Villa Eugenia potessero essere adeguatamente sistemati e messi a disposizione di queste realtà. La Provincia, anche negli anni successivi rispose “picche”…Ma ora finalmente le nostre richieste, grazie all’intervento del Comune, saranno esaudite. La struttura, oltre che fornire una sala civica e una sede alle associazioni che fino ad oggi ne sono state sprovviste, rimarrà al paese. Questo è l’importante».

SAN FLORIANO / FESTA SOTTO EL CAMPANIL dio per ragazzi e una sala destinata alla Consulta d frazione e ad incontri e assemblee. «Grazie anche a questa nuova palazzina – ha aggiunto il primo cittadino – vorremmo che il paese di Corrubbio tornasse a vivere e ad animarsi, arricchito di tutti quei servizi che merita». «Questa Amministrazione – ha ribadito il consigliere delegato ai rapporti con la farmacia, Leonello Carneri – ha espresso fin da subito il desiderio di mantenere questo servizio a Corrubbio, che per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione». «Ringrazio di cuore l'amministrazione comunale che, mantenendo le quote comunali della farmacia stessa, ha deciso di condividere con noi la responsabilità e l'impegno nel gestire questo servizio – ha inoltre affermato la dottoressa Beatrice Spada, cotitolare della farmacia accanto al Comune di San Pietro . Trasferendosi in questa

nuova sede la farmacia San Martino ha potuto fare un salto di qualità. In questi primi sette anni, a volte difficili, la farmacia è cresciuta ed è diventata, grazie a personale competente e attento alle esigenze della clientela, un punto di riferimento per la popolazione che qui da noi, come più volte ci è stato riferito, si sente in famiglia. Ai consueti e ormai rodati servizi offerti, se ne aggiungeranno altri, mentre è stato ampliato il reparto di dermocosmesi. Nostro obiettivo sarà inoltre quello di potenziare la collaborazione con i medici del territorio organizzando conferenze, incontri e giornate della prevenzione. Concludo con un grande grazie a tutte le persone che in questi anni ci hanno sostenuto e che spero continuino a farlo attraverso consigli e richieste, preziosi per far sì che questa farmacia possa essere sempre più la loro farmacia».

Si è rivelata un successo anche in questo 2015 la “Festa sotto el Campanil”, protagonista a San Floriano dall’11 al 14 settembre. La Festa, il cui slogan era “Vivere insieme lo spirito della comunità”, è stata anticipata da un mercoledì dedicato agli anziani con la loro 11° Festa, la S.Messa e una cena tutta per loro, per poi proseguire dal venerdì sera con un programma ricco di eventi artistici e attività ludiche e culturali per grandi e piccini, senza tralasciare momenti a carattere solidaristico e caritatevole, come la vendita del pane prodotto dai detenuti del carcere di Montorio. Nell’incantevole scenografia offerta dalla Pieve romanica e dagli spazi ad essa circostanti si potevano gustare ottimi piatti di cucina e, a cura del gruppo adolescenti, che hanno organizzato anche le serate “Ado Fun Park” negli spazi del cortile della Provincia. Molti i musicisti che si sono esibiti e svariate le attività culturali, tra cui il concerto di voci bianche dell’ensemble “In Pueris Harmonia”, l’esposizione degli artisti del gruppo “Libert’Art”, le visite alla Pieve con il Gruppo Campanari Fumane, la presentazione di “Secretum Templi” di Uberto Tommasi. Non sono mancati un torneo di pallavolo, prove libere di tiro con l’arco, degustazione vini e la grande lotteria di beneficenza, oltre a numerose attività per i bambini. «La Festa sotto el Campanil – affermano gli organizzatori – si è confermata anche quest’anno capace di aggregare la comunità, a partire dai preparativi. Notevole l’affluenza registrata e grande la soddisfazione nel sentirci dire che questa festa ricorda ancora le “sagre di una volta”».


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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IL BILANCIO. Il consigliere comunale Giuseppe Poiesi fa il punto della situazione

MOSTRA FOTOGRAFICA / LO SCOPPIO

Ambiente pulito Impegno a 360°

Forte Cedrare

Ambiente e arredo urbano a San Pietro in Cariano: qual è la situazione? Ne parliamo con il consigliere delegato, Giuseppe Poiesi. Consigliere, ci parli degli interventi effettuati sul territorio. «I parchi e i giardini sono stati tutti sistemati nelle loro strutture e nei loro arredi, rimane pur sempre la necessità di proseguire nella manutenzione ordinaria anche a causa del tempo che passa e di qualche vandalo isolato. Succede anche che nelle immediate vicinanze delle tavole la mattina ci sia un vero e proprio immondezzaio, magari con i vicini cestini vuoti. Strade, marciapiedi, piazze e banchine stradali sono puliti, anche grazie all'aumento del 50% delle ore dedicate a questo scopo da parte degli operatori. Un bel salto di qualità è comunque stato fatto anche grazie all'apporto di tanti volonterosi cittadini…però c'è ancora molta strada da fare per arrivare ad un ambiente di prim'ordine e l'Amministrazione continuerà a fare la propria parte

migliorando ulteriormente il decoro, la pulizia, il verde, gli arredi delle nostre magnifiche contrade». Quali i progetti per l’immediato futuro? «Entro l'anno verrà completata l'area cani di San Floriano. Si stanno completando tutte le procedure per poter dare inizio ai lavori di piantumazione a bosco e arboreto da seme, da parte della forestale, sulla grande area delle Contine e per la realizzazione di un giardino arredato a Castelrotto. Sono stati individuati i terreni da adibire ad orto comunale per Pedemonte e Corrubbio, fruibili la prossima primavera. Verranno poi realizzati altri nuovi orti all'interno di alcune scuole pubbliche. Nei prossimi giorni attiveremo tutte le procedure per la sistemazione, al Paladon, dell'arredo urbano all'interno della grande rotonda e nelle aree verdi nelle immediate vicinanze e stiamo studiando delle nuove bacheche da posizionare sul territorio comunale per regolamentare la sistemazione dei vari annunci alla cittadinan-

Giuseppe Poiesi

za. A breve inoltre un centinaio di piante da fiore, di una certa consistenza, verranno messe a dimora per colmare quelle lacune sparse qua e là su tutto il territorio, mentre verranno sostituiti tutti i cassonetti adibiti alla raccolta dei rifiuti speciali». E per quanto concerne la raccolta differenziata? «Sarà cura di questa Ammi-

nistrazione sensibilizzare ancora di più la cittadinanza a seguire le chiare e semplici regole del vivere civile, smaltendo i rifiuti secondo le regole della differenziata: smaltendo correttamente l'umido ad esempio a volte rappresenta solo una parte di quello realmente inserito nel relativo cassonetto, raccogliendo le deiezioni dei propri animali, utilizzando in maniera corretta i cestini porta rifiuti sparsi sul territorio, tenendo pulito il proprio pezzo di marciapiede, tagliando le siepi che sbordano dalla proprietà privata, ma, soprattutto, non abbandonando sacchetti di rifiuti lungo le strade o negli angoli nascosti del paese e segnalando all'ufficio ecologia o al centralino del comune eventuali rifiuti abbandonati. Da parte nostra non cesseranno i controlli, anche ricorrendo all'ausilio di telecamere, su quei pochi, per fortuna, che continuando nei loro comportamenti contro le regole della civile convivenza inasprendo, dove serve, le relative sanzioni amministrative».

In occasione dell’anniversario dello scoppio del forte Cedrare è stata inaugurata una mostra fotografica allestita nelle sale del comune di San Pietro in Cariano, frazione di Corrubio. All’iniziativa ha pensato il geometra Gianni Righetti che a suo tempo aveva anche presentato istanza per la concessione dell’onorificenza al Valor Civile a favore del comune di San Pietro. Il forte Cedrare era in realtà un’antica cava di tufo. Dal 1938 la cava fu utilizzata dall’esercito italiano quale deposito di materiali bellici e successivamente, dopo l’8 settembre 1943, furono i tedeschi a servirsene per il medesimo scopo. Nel pomeriggio del 25 aprile tra i militari tedeschi e gli abitanti di Corrubbio vi fu un continuo “passaparola” per avvisare la popolazione che nel corso della giornata avrebbero fatto saltare il forte…tanti abitanti rimasero però nelle loro abitazioni incuranti del pericolo o sottovalutandolo. Alle 22.30 precise del 25 aprile i tedeschi in ritirata, dopo aver fatto scoppiare altre polveriere sul loro percorso, se la presero con il forte di Corrubio. “Una tremenda deflagrazione squarciò la collina di Sausto, proiettando tutt’intorno detriti e massi giganteschi, anche a notevole distanza. Sotto le macerie delle case crollate e per strada rimasero uccisi 28 abitanti di Corrubio e molti altri rimasero feriti. Tra i morti anche numerosi tedeschi, sorpresi dallo scoppio anticipato rispetto all’ora prevista…”. I danni al paese furono enormi: 33 case completamente distrutte, 91 più o meno lesionate. Villa Banda fu irreparabilmente cancellata mentre la chiesa di San Martino riportò gravi danni. Giancarlo Peretti


CRONACHE di Marano

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RIFIUTI. L’assessore Scamperle lancia il messaggio: «Cambiare sistema sembra inevitabile»

Arriva la raccolta “porta a porta”? «Il risultato sembra inevitabile: passare al "porta a porta"»: esordisce così l'assessore all'ecologia del Comune di Marano, Michela Scamperle, alla nostra domanda sull'efficienza della raccolta differenziata a Marano. «Purtroppo - prosegue l'assessore - Marano sta diventando la discarica preferita di alcuni cittadini dei comuni limitrofi, così diventa molto più facile portare un sacchetto di immondizia indifferenziata piuttosto che dividerla ed aspettare il giorno giusto per il conferimento...Penso saremo costretti a cambiare orientamento rispetto al sistema a cassonetto». L’assessore Scamperle mostra una tabella specifica e una serie di grafici dai quali balza all’occhio un dato particolarmente allarmante: se da un lato i quantitativi di raccolta differenziata pro-capite sono buoni, dall'altro il dato del rifiuto secco per abitante è doppio o triplo rispetto a quello di altri comuni vicini. «Tutto farebbe pensare ad un comportamento piuttosto virtuoso degli abitanti di Marano che producono un

quantitativo di rifiuto riciclabile abbastanza corretto ma abnorme se lo riferiamo al solo dato di secco indifferenziato – aggiunge Scamparle -. La spiegazione di questa stranezza può dipendere solo da due ragioni: o gli abitanti di Marano producono una quantità di rifiuti indifferenziati procapite quasi triplo rispetto agli altri abitanti della Valpolicella, ma pare davvero strano, oppure (e pare la più probabile) una cattiva abitudine riguardo i cassonetti ai margini del paese, che vengono utilizzati anche da cittadini di altri comuni». L'Amministrazione sta valutando anche altre strade come l'installazione di telecamere (di cui esistono già preventivi dettagliati), un più attento controllo da parte della polizia municipale, un controllo delle isole ecologiche con badge o codici a barre sui sacchetti ma i costi rischiano di essere molto elevati. «Spiace constatare come un pessimo comportamento da parte di alcuni cittadini penalizzi in modo pesante la nostra comunità - conclude l'assessore - e ora faremo delle valuta-

FUMANE / L’INCONTRO “Terzani. L’uomo e il giornalista”. Questo il titolo della serata in programma venerdì 23 ottobre presso la Sala Consigliare del Comune di Fumane. L’incontro, che inizierà alle 20.45, sarà introdotto da Oscar Fanna, organizzatore dell’evento in collaborazione con l'assessorato alla Cultura di Fumane e il sostegno dell'associazione Arcobaleno e di tutti i comuni della Valpolicella. Protagonista della serata sarà Tiziano Terzani, la cui vita e la cui carriera di giornalista sarà presentata attraverso video e interventi di ospiti d’eccezione: M a r i o Zanot, regista e sceneggiatore, e A’len Lo reti, curatore editoriale e autore della biografia “Tiziano Te r z a n i . La vita c o m e avventura”.

045 7755126

Michela Scamperle

zioni attente sul rapporto costi/benefici del "porta a porta" nel nostro territorio prima di intraprendere qualsiasi decisione».

VALGATARA Nelle serate di Giovedì 3 e 10 settembre, gli abitanti di Valgatara residenti nella zona adiacente a Piazzetta Divisione Acqui hanno sentito musica da discoteca e un gran vociare provenire dal parco giochi adiacente alle mura di Villa Graziani. E' bastato affacciarsi per capirne la ragione: una serata dedicata ai bambini della scuola materna ed elementare organizzata dal Comune di Marano con musica ed intrattenimento. L'evento di danza dedicata ai piccoli, che con le loro famiglie hanno partecipato divertiti, è stato pensato al fine di utilizzare il parco giochi con i bimbi, con coloro che dovrebbero essere gli utenti principali del parco giochi. «Spesso in giunta abbiamo parlato di frequentatori del parco giochi che approfittando della posizione nascosta hanno avuto comportamenti scorretti e hanno rovinato beni di proprietà pubblica - spiega Claudia Filippini, assessore del Comune di Marano - e con questa iniziativa di due serate abbiamo voluto testare quello che potrebbe diventare la prossima estate un

appuntamento settimanale. Lo scopo era quello di far ritornare le famiglie e i piccoli ad appropriarsi di uno spazio che è pensato soprattutto per loro. "Baby dance al parco" è nata in fretta con la collaborazione fondamentale dei ragazzi del paese, ai quali va un ringraziamento particolare. Si sono prestati a fare da “coreografi-intrattenitori ”e ad organizzare un rinfresco in cui ogni famiglia ha portato qualcosa. E' bastato un giro veloce di messaggi che i ragazzi hanno esteso ai vari gruppi di mamme dei bimbi, ai quali era rivolta la serata, et voilà: una bella serata di musica e festa! Le serate hanno avuto un buon successo di pubblico, anche tenuto conto dello scarso preavviso; tutto è filato liscio con bambini danzanti e genitori rilassati in piacevoli chiacchierate. Certo anche le condizioni meteo ci hanno aiutato con un inizio di settembre davvero piacevole per far tardi la sera", conclude Filippini. Il Comune di Marano non è nuovo alle iniziative estive che coinvolgono i giovani, come "Cinema Paese", ma qualcosa che riguardasse i più piccoli forse mancava. Speriamo che l'iniziativa l'anno prossimo possa divenire un appuntamento stabile perché le famiglie con bimbi possano trascorrere qualche bella serata assieme. Riccardi Reggiani

FESTA DEGLI ANZIANI

Domenica 6 settembre si è svolta la Festa degli anziani del Comune di Marano, alla quale hanno partecipato numerosi “over 65”,in rappresentanza di tutte le frazioni del territorio. Da qualche anno tale festa viene organizzata con il supporto tecnico dei vari Comitati sagra che permettono di utilizzare le loro strutture già allestite per le sagra appunto, cosicchè diventa più facile l’allestimento dei tavoli e la distribuzione del pranzo. Dopo la S. Messa celebrata a Marano dal parroco don Andrea, tutti si sono spostati presso il tendone allestito per la Sagra di S. Luigi e hanno pranzato gustando il mitico menù preparato dal Comitato sagra: antipasto di polenta, funghi e scaglie di grana, risotto all’amarone e lasagne con il ragù, lesso con la pearà, frutta , dolce e caffè. Proprio come essere al ristorante, anzi meglio, visto che le

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: FUMANE - Municipio - Farmacia - Piscine BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi

lasagne erano fatte a mano dalle signore del posto e il servizio ai tavoli è stato garantito da ragazze che si sono dimostrate abili e veloci nella gestione dei vari gruppi. Come consuetudine, durante la festa, sono stati consegnati una pianta di fiori e una targa ricordo alle coppie che hanno festeggiato i 50 e 60 anni di matrimonio, offerti dall’Amministrazione Comunale che in collaborazione con la Pro Loco di Marano e il Comitato Sagra di S. Luigi hanno permesso la realizzazione della bella festa. Un grazie particolare a Giovanni e Gabriele, gli autisti volontari del pulmino del Comune che hanno garantito il servizio di trasporto per coloro che non avevano mezzi a disposizione e un ulteriore GRAZIE a Rita, l’animatrice del gruppo G.A.A.M. che come sempre si è prodigata per la buona riuscita della festa. E’ sempre piacevole ritrovarsi insieme per mangiare ma anche per godere della compagnia degli anziani che trovano modo di incontrarsi e “ciacolar”del più e del meno, gustandosi un buon bicchiere di vino. Ancora grazie a tutti coloro che hanno collaborato e un arrivederci al prossimo anno! R.R.


CRONACHE di Fumane

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L’APPROVAZIONE. Dal Consiglio comunale, ecco il Regolamento della sussidiarietà

Più cooperazione Definite le norme Il Consiglio comunale di Fumane ha approvato il Regolamento della sussidiarietà, che permette e promuove una maggiore cooperazione tra l'ente e i cittadini, organizzati in associazioni o singoli, per il miglioramento e la promozione dei servizi di pubblica utilità. «Il Regolamento - spiega Paola Nicolis, consigliere di maggioranza - sancisce le regole di un modo diverso di esprimere la cittadinanza attiva; è un approccio alternativo di cittadinanza attiva, una modalità di prendersi cura del territorio e dei suoi beni. Per questo abbiamo messo come cappello del regolamento il motto: “Non chiederti che cosa può fare il tuo Comune per te, ma che cosa puoi fare tu per il tuo Comune”. Con questo regolamento vogliamo promuovere un agire sinergico dei cittadini e dell’amministrazione comunale per mantenere viva e solidale una comunità. Infatti, nella parte dei principi generali si sottolinea che la sussidiarietà si ispi-

ra a valori e principi generali: fiducia reciproca, pubblicità e trasparenza, responsabilità, massima apertura, sostenibilità, informalità. Concretamente la sussidiarietà allena la partecipazione dei cittadini alle decisioni - continua Paola Nicolis -, fa crescere e mette in atto la responsabilizzazione e la responsabilità dei cittadini, i quali possono mettere a disposizione anche la loro professionalità». Attraverso dei moduli che verranno predisposti e si troveranno sul sito del comune tra la modulistica, sarà possibile proporre progetti come singoli cittadini, come associazioni o come ATS (Associazione Temporanea di Scopo che si potrà costituire con atto su carta semplice), progetti che verranno vagliati dal Responsabile di procedimento. Di volta in volta verrà valutata la proposta e le “condizioni” dello svolgimento del Progetto: il funzionamento, la durata, le modalità e le regole organizzative, i tempi di realizzazio-

NOTIZIE IN BREVE Nella giornata di domenica 4 ottobre anche il comune di Fumane aderirà alla Prima Giornata nazionale del Dono promossa dall'Istituto Italiano della Donazione. “Il nostro modo per fare festa insieme e per ringraziare le persone, singoli cittadini o associazioni, che, negli aspetti più diversi, quotidianamente offrono qualcosa di sé alla collettività, sarà una percorso insieme – affermano gli amministratori -. Alle 14.30 si partirà dal Municipio per una camminata in compagnia, con rientro previsto alle 17.30 per un rinfresco per il quale ognuno potrà portare ciò che vorrà. In caso di maltempo la manifestazione si terrà in sala consiliare con la proiezione di un film.

Paola Nicolis

Mirko Frapporti

ne. «Si intende inoltre – conclude Nicolis - creare un ”Gruppo promotore”, che raccolga proposte, integri forze e servizi che già ci sono, pro-

muova la conoscenza e l'applicazione del regolamento. Il gruppo promotore sarà aperto a tutti i cittadini e associazioni di volontariato interessate».

«La sussidiarietà è un principio della Costituzione che forse non è mai stato assunto e praticato fino in fondo - commenta il sindaco Frapporti -. Con questo principio si rinnova in modo determinante l’operare sia delle Amministrazioni sia il senso di responsabilità dei cittadini che si riappropriano dell’esercizio di cittadinanza, per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni pubbliche: interventi sulla sicurezza, sulla bellezza, nella pulizia delle strade, per la sistemazione delle aree verdi, o come collaborazione tra famiglie per tenere i bambini». «Fumane ha raggiunto questo traguardo con un percorso che ha previsto tempi di formazione e il coinvolgimento di numerosi cittadini e associazioni - sottolinea l'avvocato Franco Dalla Mura, esperto nazionale di sussidiarietà, che ha dato una prima prova di applicazione di questo principio coinvolgendosi personalmente nel suddetto percorso -. Tale percorso formativo e informativo è fondamentale sia nei confronti della cittadinanza sia verso l'apparato amministrativo, perché la sussidiarietà è un modo veramente diverso di intendere la funzione pubblica del Comune».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Diminuito il debito comunale dal 2009 al 2014» Gli attuali amministratori di Fumane dichiarano che nulla faranno a causa della situazione economica del Comune. Avessero avuto il buonsenso di fermarsi lì evitando quella frase nella quale imputano alla precedente amministrazione “la gravissima crisi, quasi irreparabile, in cui il Comune di Fumane si era trovato nella scorsa amministrazione”. Come responsabile Lega Nord di Fumane ed ex amministratore, consiglio all’assessore al Bilancio di vedersi tutti i conti consuntivi che riguardano la passata amministrazione e vedrà che non esiste traccia né di crisi irreparabile nè riparabile, invece esiste un documento di fine mandato, notificato alla Corte dei Conti, da cui si evince che in cinque anni di mandato sono stati fatti 5.500.000 euro di spesa per opere pubbliche e che il debito del Comune, contrariamente a quanto si vuol far credere ai cittadini, è diminuito nei cinque anni dal 2009 al 2014 di 800.000 euro, nonostante si fosse in piena crisi economica. I tagli del Governo mettono in serie difficoltà un Comune delle nostre dimensione, frase di oggettivo significato pronunciata sempre dall’assessore al bilancio. In amministrazione la lungimiranza è il bene dei cittadini. La passata amministrazione aveva capito che con i tagli il Comune non si sarebbe retto in piedi, aveva approvato una delibera di consiglio, in cui si avviava la procedura per la fusione dei

comuni in un Comune Unico della Valpolicella. Si andava nella direzione della tanto invocata spending review, pur restando nella sostenibilità dei servizi ai cittadini. Esistono una serie di agevolazioni fiscali e burocratiche che agevolano questo processo, lasciando ai cittadini sempre il diritto di decidere con un referendum. La prima cosa che l’attuale amministrazione ha fatto è annullare quella delibera. La seconda cosa è togliere i parcheggi a pagamento a Molina che quest’anno avrebbero reso ben più di 20.000 euro, senza ricorrere alla tassa di soggiorno, dove è l’esercente a dover fare l’esattore per il comune, senza che questo abbia compiuto nessuna opera turistica, ma bensì abbia annullato la delibera di consiglio della precedente amministrazione, che prevedeva un’area di interesse pubblico in fondo alla Valle dei Progni che avrebbe dato un adeguato sviluppo al

Sito Archeologico della Grotta, con una serie di opere didattiche/ricettive, dalle quali ne avrebbe giovato il turismo locale. In una situazione di stallo, dove il lavoro oggettivamente cala per gli amministratori, il sindaco si aumenta lo stipendio, vanificando così il risparmio dovuto alla riduzione degli assessori. Giuseppe Bonazzi Ex vice sindaco Comune di Fumane

GENITORI “GIARDINIERI”

Genitori giardinieri per un giorno: sabato 19 settembre 2015 i genitori del Micronido il Sorriso di Fumane, le educatrici Enrica e Lara, la coordinatrice Maria Grazia e tutti i bambini, si sono trovati alle 9.30 al Nido…per risistemare il giardino antistante il Micronido. Anche i bambini più grandi hanno voluto provare a rastrellare e caricare le foglie secche e gli aghi sulla cariola. I più piccoli hanno giocato negli spazi all’aperto. «Abbiamo avuto anche la visita del Sindaco che è venuto a complimentarsi con i genitori – afferma la coordinatrice Maria Grazia Bruschetta -. Alla fine della mattinata abbiamo condiviso un pranzo a buffet insieme. Il lavoro non è concluso, ma è stato un buon inizio. La Cooperativa Sociale Cercate che gestisce il Micronido metterà a disposizione risorse, mezzi e il lavoro di due soci volontari per concludere ciò che in un sabato mattina ha avuto inizio quasi per caso. E’ banale ringraziare tutti, ma è altrettanto doveroso, e concludendo possiamo affermare che sabato le famiglie hanno dimostrato di essere comunità vera, non solo sulla carta, se si vogliono cambiare le cose basta crederci!».


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CRONACHE di Sant’Ambrogio

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STATALE 12. Un taglio netto alle code: verranno tolti gli impianti semaforici

«Sì» alle rotatorie Viabilità migliore Un netto taglio alle code sulla strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero all’impianto semaforico di Domegliara e al successivo all’altezza del Passaggio di Napoleone, nodo essenziale per dirigersi verso Trento da un lato, verso le zone industriali di Volargne, Rivoli e Affi, il casello autostradale del Brennero, il lago di Garda e il Monte Baldo dall’altro: se lo augurano gli amministratori comunali di Sant’Ambrogio e Dolcè ma anche l’Anas che dirigerà i lavori e la Provincia di Verona che hanno dato il via alla realizzazione delle tanto attese rotatorie che sostituiranno gli impianti semaforici. Non solo come spiega il sindaco di Sant’Ambrogio Roberto Zorzi: «Al Passaggio Napoleone verrà realizzato un sottopasso al fine di fare transitare il traffico attraverso il sottopasso lungo la direttrice Verona-Trento. Per converso chi vorrà dirigersi verso Affi o il lago continuerà a viaggiare sulle stesse arterie utilizzate fin qui attraverso l’utilizzo delle nuove rotatorie». In pillole: sei milioni di euro il costo delle opere; fine lavori previsto il 21 febbraio 2017 dopo 540 giorni, circa un anno e mezzo; le opere

saranno realizzate dal raggruppamento temporaneo di imprese Italbeton - Geotrentina. «Cominceremo dalla rotatoria di Domegliara dove si trovano diverse attività tra cui la farmacia - prosegue il primo cittadino -. Quanto ai possibili disagi alla circolazione cercheremo di limitarli al massimo attraverso un piano che abbiamo messo appunto con il Comune di Dolcè, la Provincia di Verona e Anas». Saranno attivati sensi unici in vie interne nelle frazioni di Ponton e Domegliara, per creare un percorso circolare. «Le soluzioni adottate tenderanno ad arginare i possibili disagi per residenti e automobilisti, lavoratori che operano nell’area dei cantieri anche se è chiaro che

per questo periodo difficilmente si riuscirà a cancellare tutte le problematiche viabilistiche. Fondamentale è che i lavori, dopo 15 anni di attesa, possano iniziare e concludersi finalmente con una data certa, decongestionando una delle arterie attraversata quotidianamente fino a 26mila veicoli». La nuova rotatoria al Passo di Napoleone, al termine dei lavori, potrebbe essere abbellita dall’opera “La Porta”, nuova proposta dalla scuola d’arte ambrosiana “Paolo Brenzoni”, già presentata a Sant’Ambrogio nel mese di maggio 2009 e a Verona durante Marmomacc 2012. La struttura artistica ideata da Matteo Cavaioni, docente di scultura della scuola e dall’archi-

tetto Libero Cecchini. Afferma Beatrice Mariotto, direttore della Scuola Paolo Brenzoni - è formata da elementi in pietra locale: prende spunto dalla tradizione e dalla storia del territorio ambrosiano e più precisamente dalle cave in galleria, dove l’estrazione di lastame veniva realizzata addentrandosi nel sottosuolo, scavando gallerie nella roccia viva e lasciando esili pilastri a sostegno della soffittatura. Le due colonne richiamano, nella forma, i corsi in cui si dividevano le cave di San Giorgio, Monte Solane e Montindon, oggi dismesse, dai nomi spesso riconducibili al colore (Biancon), alla buona qualità (Mejon, Gentil) o alla cattiva qualità (Marseto, Pelosa..), allo spes-

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Curiamo e salvaguardiamo i cipressi» «I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti mi balzarono incontro e mi guardar». Versi di Giosue Carducci. Il viale di cipressi più bello del mondo, quello toscano di Bolgheri, quello immortalato dal Carducci nella sua poesia “Davanti a San Guido”, per ora, 130 anni dopo il canto del poeta, sembra intatto. I cipressi sono ritti e sani. Non si può dire altrettanto per i cipressi della Valpolicella. Anche in questo comprensorio del veronese, come in mezza Italia, il cipresso è un elemento tipico del paesaggio e, come in altre zone purtroppo, la malattia indotta dalla proliferazione di un afide, un parassita chiamato “cinara cupressi”, che negli ultimi tempi si è sviluppato in modo abnorme per ragioni climatiche, sta minando la chioma dei cipressi. Sulle piante attaccate dalla “cinara” compaiono progressivamente delle macchie e delle striature gialle e rossastre, mentre il

cipresso perde via via il proprio colore verde. Alla fine l'intera chioma assume un colore completamente marrone. Ai danni degli afidi, si aggiunge la devastazione provocata da un fungo chiamato “seiridium cardinal”, che provoca il cosiddetto “cancro della corteccia”, un danno per il tronco e i rami più grandi del cipresso. Se non si interviene prontamente il danno fitopatologico e paesaggistico diventa irreversibile. Nel comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella la situazione comincia ad assumere aspetti preoccupanti. Per tentar di porre rimedio alla situazione il gruppo consigliare “Al Servizio dei cittadini” ha presentato un'interrogazione al sindaco Zorzi, chiedendo appunto quali iniziative l'Amministrazione comunale avesse intrapreso per la salvaguardia dei cipressi, in particolare per quelli ricadenti nelle proprietà comunali. Le soluzioni per contrastare e debellare la malattia che attacca i nostri cipressi ci sono. Si va dai prodotti fitosanitari a bassa tossicità per l'uomo, utilizzabili lontano dai centri abitati, a metodi di lotta contro la cinara che prevedono l'inserimento di fattori biotici di contrasto rappresentati dai nemici naturali, quali insetti della categoria dei sirfidi. A ridosso di ferragosto arriva la risposta del sindaco Zorzi, il quale rileva, a suo modo di vedere, come il patrimonio di piante del Comune sia stato colpito solo marginalmente dal parassita, con la speranza che il clima secco degli ultimi mesi dia una mano a contrastarne la proliferazione. Ad

sore (Lastina, Lastra dopia grossa), o alla destinazione d’uso (Seciar). Per la porta la previsione è di un’altezza di circa 8 metri per un peso,

comprensivo di marmo e struttura di sostegno in acciaio, di circa 800 quintali». Massimo Ugolini

CORGNAN/SERATA MUSICALE «La loro musica ci ha rapito e ci ha fatto volare sulle ali della fantasia». Così Gianluca Sega, socio del Comitato del quartiere di Corgnan, ha definito i gruppi protagonisti della rassegna “Area 119” ideata con Riccardo e Mario Filippini. Alla serata musicale svoltasi a Corgnan e patrocinata dal Comune, hanno partecipato diversi gruppi musicali: gli Hermit Wayfarer, i Driving With The Dead, i Lucille/Mmdc, gli Exi, i Mantra. M.U. ogni buon conto assicura che il personale comunale sta monitorando la situazione e che, se necessario, compatibilmente con la disponibilità di bilancio, verranno effettuati i trattamenti più opportuni. Per salvare il patrimonio di cipressi del nostro territorio comunale non possiamo tergiversare. Non è il momento di limitarsi a monitorare una situazione già vistosamente compromessa. Si tratta di intervenire in maniera tempestiva e intelligente e, anche in alcuni comuni del Veneto, abbiamo degli esempi di lotta a costi veramente contenuti alla cinara e di salvaguardia del patrimonio rappresentato dai cipressi, esempi da seguire. Naturalmente ci vuole la volontà da parte delle amministrazioni comunali, mentre, al momento, quella del nostro Comune, Sant'Ambrogio di Valpolicella, come notorio, si distingue per non essere all'altezza della situazione. Pierluigi Toffalori Capogruppo di “Al Servizio dei Cittadini”


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CRONACHE di Sant’Ambrogio

CONSIGLIO COMUNALE. La maggioranza illustra la delibera. Critiche dall’opposizione

17 VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI

Bilancio preventivo Piano alienazioni Triennio 2015-17 «Rivisitate le spese» «Nonostante lo Stato continui a tagliare risorse al nostro Comune, abbiamo operato una rivisitazione attenta e puntuale della spesa col sindaco ed i responsabili di settore, evidenziando ogni possibile risparmio di spesa. Tanto che abbiamo risparmiato 160mila euro senza intaccare i servizi essenziali». Secca e chiara l’illustrazione dell’assessore al bilancio e tributi Evita Zanotti della deliberazione del bilancio preventivo 2015 nel Comune di Sant’Ambrogio. L’assessore ha respinto le critiche dell’opposizione che hanno criticato la maggioranza, evidenziato la propria contrarietà al provvedimento. L’assessore Zanotti ha aggiunto: «Abbiamo aumentato, non diminuito, le risorse, per l’assistenza domiciliare per i pasti spendiamo 35mila euro in più». «Non si è tenuto conto dell’avanzo di bilancio, quando sono stati gravati cittadini e imprese» - ha attaccato il consigliere di Libera Scelta Marco Selmo che ha chiesto chiarimenti «sul costo della biblioteca comunale che comporta un esborso pari a 42mila euro ma si osserva una riduzione di orari e gior-

ni rispetto alle precedenti gestioni». Zorzi ha risposto: «Non vorrei che tagliare il servizio biblioteca, possa generare ulteriore disoccupazione tra i giovani». Il consigliere Pier Luigi Toffalori di Al Servizio dei Cittadini ha chiesto lumi su eventuali bandi di finanziamento europeo, sui lavori nell’ex quartiere fieristico, esternando voto contrario «in quanto questa amministrazione ha aumentato le tasse come le precedenti». «Per i bandi europei ci uniremo ad altri comuni - ha puntualizzato il sindaco Roberto Zorzi - per i cantieri presenti nel quartiere fie-

ristico, stiamo sbloccando definitivamente le opere al fine della realizzazione del parco e del parcheggio». Bianca Pellegrini, capogruppo di Idea Comune, «a fronte di spese in continuo aumento tra cui quelle legali e del trasporto scolastico ha spiegato - è necessaria la costituzione di un osservatorio indipendente politicamente che agisca come consulente finanziario. Le realtà che lo stanno facendo, hanno registrato un risparmio tra il 5 e 10 %». Voto contrario al bilancio dell’ex assessore Alberto Aldegheri «perché per lo sviluppo economico non è stata stabilito

alcun stanziamento di spesa nonostante i progetti che avevo intenzione di realizzare». Paola Sartori di Al Servizio dei Cittadini, ha evidenziato «lo sforzo prodotto da questa Amministrazione nell’individuare forme di risparmio. E’ fondamentale continuare a razionalizzare la spesa pubblica a maggiore ragione a fronte di un arresto della crescita demografica. Un’idea potrebbe essere quella di fare scontare il proprio debito ai morosi attraverso lavori socialmente utili». Massimo Ugolini

TRIATHLON. Marco Corrà fa un’abbuffata di successi Appuntamento di spicco per il Triathlon italiano quello che nel fine settimana del 5 e 6 settembre ha dipinto Cremona dei colori dei giovani atleti Under 23 che hanno preso parte alle gare. Tra loro non poteva mancare il triathleta di Sant’Ambrogio di Valpolicella, Marco Corrà, in forza alla società Minerva Roma, che, insieme ai suoi due compagni di squadra veronesi Leonardo Pasquotto e Rachele Grasso, ha partecipato al lungo fine settimana a tutto sport. Due le competizioni che hanno visto gli atleti confrontarsi: una tappa di Coppa Italia con formula crono singola e una gara per l’aggiudicazione del titolo italiano a squadre con formula crono, a squadre. Il fine settimana è stato completato dall’ormai consueto “Triathlon sprint Città di Cremona” diventato da 17 anni una della gare più importanti del periodo post-ferragostano. Strepitosi i risultati che Marco Corrà ha portato a casa, confermandosi leader indiscusso dell’week end di triathlon di Cremona e vincendo le tre competizioni: primo posto nella crono individuale, primo posto nella crono a squadre insieme ad altri compagni come lui under 23, ma soprattutto primo posto, a distanza di poche ore dalla gara precedente, nel “Triathlon sprint Città di Cremona” cui hanno partecipato professionisti del calibro di Andrea Secchiero probabile olimpionico a Rio 2016 e Tommaso Crivellaro. «Week end perfetto – ha Marco Corrà dichiarato con un grande sorriso Marco al termine delle gare -. Il lavoro e il sacrificio di questi anni stanno dando i loro frutti». Grande la soddisfazione dell’allenatore Paolo Corrà che segue i ragazzi, tutti i giorni: «Marco in questo week end ha veramente superato se stesso, soprattutto come crescita mentale più che fisica, cosa che serve a volte per dare la zampata vincente». Da segnalare anche gli ottimi piazzamenti degli altri due giovani triathleti: Leonardo Pasquotto, senso nella crono individuale e terzo nella crono a squadre e Rachele Grasso, prima nella crono a squadre. Silvia Accordini

«I terreni comunali in vendita?. Si tratta di aree che per il Comune non sono di necessaria utilità». Così il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella Roberto Zorzi ha sintetizzato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2015/2017, deliberato nell’ultimo consiglio del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Il primo cittadino ha aggiunto: «Se le alienazioni andranno a buon fine, saranno finanziate alcune opere pubbliche legate all’edilizia scolastica perché hanno bisogno di cofinanziamenti». Le aree in vendita si trovano in via Roma nei pressi dell’area ecologica di Sant’Ambrogio (135mila euro); a Domegliara in via dei Dossi un terreno contenente una sorgente d’acqua calda (25mila euro); due terreni in via Vegri nell’area del Passo di Napoleone (29mila euro e 30mila euro) ed un relitto stradale in via Stazione a Domegliara (2mila euro). La deliberazione, che prevede quindi la cessione di 5 aree per un importo complessivo stimato di 200mila euro, ha registrato il voto favorevole della maggioranza e di Bianca Pellegrini e Davide Padovani del gruppo Idea Comune; contrari Pier Luigi Toffalori e Paola Sartori (Al Servizio dei Cittadini), astenuti Marco Selmo (Libera Scelta) e l’ex assessore Alberto Aldegheri. «In questo caso - ha illustrato il consigliere Davide Padovani non vi sono movimenti sospetti di speculazione come accadde con la vendita delle aree in via Aldo Moro a Domegliara che privò il paese di un polmone verde». Di opposto avviso Pier Luigi Toffalori consigliere di Al Servizio dei Cittadini. «La questione maggiore in merito è relativa al terreno di via Roma, per la quale era prevista la medesima destinazione per poi essere utilizzata come zona di rispetto nei pressi dell’ecocentro comunale e dello stesso quartiere fieristico. Per il quale mi sento di dire che si tratterebbe della prima volta che viene ceduto qualcosa funzionale al quartiere. Magari si potrebbe utilizzare come orto comunale». Il sindaco Zorzi ha ribattuto seccamente. «Una premessa è doverosa per non generare equivoci, l’area in via Roma non è in alcuna maniera parte del quartiere fieristico che, lo ribadisco per l’ennesima volta, non subirà alcuna cessione».

IN COMUNE

Cambi di personale Avvicendamenti di personale nel Comune di Sant’Ambrogio si sono registrati nella prima parte di quest’anno. Ai pensionamenti di Giovanna Boscani, responsabile del servizio finanziario e del capo operai Elio Zorzi, hanno fatto seguito quelli di Marilena Tommasi, storica istruttrice nella segreteria del sindaco e Gilda Perantoni, capo del personale. Il Comune ha provveduto a sostituirli. A Sant’Ambrogio sono arrivati, in mobilità dalla Provincia di Verona, Susanna Perusi, istruttore amministrativo, che opera nell’area tecnica settore lavori pubblici; Paolo Pasetto, collaboratore amministrativo, nel settore affari generali, protocollo; Stefania Bruniaco, istruttore direttivo, nel settore tributi. Infine ecco il ritorno nel Comune di Sant’Ambrogio per Marisa Cagliari, istruttore direttivo, che lavora nel settore affari generali, proveniente dal Comune di San Pietro in Cariano. Oltre a Cristina Allegrini, responsabile del servizio finanziario, fino al 31 dicembre in convenzione col Comune di Fumane e dal 2016 alle dipendenze di quello di Sant’Ambrogio. «Anche Marilena Tommasi e Gilda Perantoni hanno costituito importanti presenze lavorative per i colleghi ed i cittadini» ha sottolineato il sindaco Roberto Zorzi. «Ho trascorso in Comune buona parte della mia vita lavorativa - ha raccontato Marilena Tommasi - vissuta con diversi sindaci e consiglieri che si sono alternati nelle varie amministrazioni». M.U.


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE della Valdadige

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IL MARCHIO. Promozione vitivinicola, turistica ed enogastronomica del territorio

Terradeiforti riprende vita Sta riprendendo vita il marchio Terradeforti: il progetto di promozione del territorio e delle sue peculiarità turistiche ed enogastronomiche, che fa leva sulla valorizzazione dei vini Doc (Enantio e Casetta), è portato avanti con determinazione dall’ Amministrazioni comunali di Dolcè, Brentino Belluno, Rivoli Veronese e Avio, convinte più che mai della necessità di rilanciare, su nuove fondamenta, anche l’omonimo Consorzio da tempo silente, aggregando non solo i produttori vitivinicoli della zona che crederanno nell’iniziativa. Importante il ruolo dell’associazione culturale Skywine Quaderni di Viticultura, che ha cominciato un percorso di riflessione e di azioni concrete attorno alle potenzialità della TerradeiForti. «Fra maggio e luglio spiega Tiziano Bianchi Skywine si è presa cura di presentare con il format del self tasting i vini prodotti da uve autoctone Enantio e Casetta; iniziativa che ha coinvolto quattordici azien-

Massimiliano Adamoli

de vitivinicole del territorio e che si è concretizzata in un apposito corner Skywine all'interno delle manifestazioni Storia e Sapori, a Dolcè, e Corteggiando in Valdadige, a Brentino e Uva

e Dintorni». Primo, convinto assertore della necessità di fare rete e rilanciare il marchio Terradeforti, il sindaco di Dolcè, Massimiliano Adamoli. «Le quattro Amministrazioni che fanno riferimento alla Terra dei Forti – spiega - hanno da tempo iniziato un percorso comune, che sta già dando frutti assai promettenti, infatti si è creato un circuito tra le tre manifestazioni di promozione del territorio: a “Storia e Sapori” a Dolcè e “Avio e Dintorni”, si è affiancata per la prima volta, con successo, “Corteggiando in Valdadige” a Brentino-Belluno. I tre eventi non solo si svolgono uno di seguito all’altro, seguendo un’ideale linea di continuità, ma portano avanti un comune denominatore legato alla valorizzazione del territorio, delle tradizioni popolari e dell’enogastronomia che fa leva, anzitutto sui vini Doc. Entro la fine dell’anno – prosegue - siamo fiduciosi che venga eletto il nuovo presidente del Consorzio

Amministratori in cerca di sinergie

Terradeiforti protagonista venerdì 4 settembre. Amministratori e addetti ai lavori si sono dati appuntamento a Sabbionara d’Avio in occasione della 15° festa “Uva e dintorni” proprio per cercare di creare le giuste sinergie a favore della valorizzazione di un territorio prezioso, quello appunto della Terradeiforti. Presente all’incontro, cui hanno preso parte tra gli altri i rappresentanti dei comuni di Dolcè, Brentino Belluno, Rivoli Veronese, Avio, il consigliere Provinciale Mauro Carradori che, portando il saluto del Presidente della Provincia, Antonio Pastorello, e del Consiglio provinciale, ha sottolineato le difficoltà in cui versano oggi le province, soprattutto dal punto di vista economico e di competenze. «Un territorio, quello della Terra dei Forti, situato tra le province di Trento e Verona, che ha grandi potenzialità, per caratteristiche economiche, territoriali, di cultura e valore del suo paesaggio» – afferma Carradori. Da qualche mese la delega all’Agricoltura non è più di competenza provinciale, «ma - sostiene Carradori - questo non può comunque essere motivo di disinteresse per l’Ente Provinciale. L'uva e il vino non riguardano esclusivamente l'agricoltura: investire attorno all'attività vitivinicola vuol dire imprenditoria in genere, vuol dire potenziare e incentivare l'attività turistica; e valorizzare le proprie risorse e le bellezze dell'ambiente che si amministra vuol dire creare ricchezza e possibilità di posti di lavoro, soprattutto in questo momento particolarmente difficile della nostra economia Una delle deleghe che appartengono alle province è quella urbanistica: sviluppare dal punto urbanistico il territorio significa anche e soprattutto tutelarlo, e lo si tutela con il confronto con gli amministratori locali e con quello con gli amministratori della provincia vicina, perché è impensabile prendere iniziative importanti soprattutto riguardanti lo sviluppo edilizio e urbanistico senza preoccuparsi di quello che succede un metro più in là. L'impegno della provincia di Verona quindi – conclude il consigliere provinciale - è quello di mettersi a disposizione degli amministratori locali, degli imprenditori, delle associazioni perché ci sia coordinamento, dialogo e condivisione concreta di programmi e di iniziative rivolte a far sì che Terra dei Forti sia un'ipotesi concreta di territorio tra il fiume Adige e il Monte Baldo».

Terradeiforti, il quale sarà sicuramente una figura di prestigio, dotata dell’autorevolezza necessaria a ben ricoprire questo ruolo, legato non solo all’immagine e alla rappresentanza della nuova realtà, ma anche con una spiccata valenza organizzativa. Insomma, siamo fiduciosi che possa davvero ripartire un progetto condiviso per il marchio della Terradeiforti che porti avanti importanti obiettivi legati alla riscoperta e tutela dell’identità di un territorio davvero esclusivo, sotto molteplici punti di vista, che va difeso e tutelato ma anche fatto apprezzare ad un turismo rispettoso, intelligente ed ecosostenibile. In questo quadro, un prima traguardo raggiunto, che fa ben sperare, è stata la presentazione a Expo 2015, il 17 settembre scorso, dell’Enantio, un vino Doc portabandiera della Terradeiforti, che speriamo possa essere sempre più conosciuto e apprezzato in Italia e nel mondo intero». Maurizio Pedrini

Brentino Belluno

DOLCÈ. Campus e passione. Bimbi a lezione di musica

Il piacere di condividere la gioia della musica durante l’estate. Durante l’estate appena conclusa si è svolta a Dolcè, a cura del Corpo Bandistico Comunale, “Musicacampus”, una preziosa attività di invito alla scoperta e al piacere della musica pensata apposta per i bambini. Il programma di ogni giornata prevedeva la seguente articolazione oraria: 8. 30 inizio attività con le lezioni di musica, spuntino, pranzo, lezioni, merenda, per terminare le attività alle ore 16.00. «È stata la prima esperienza di questo genere - commenta soddisfatto Fausto Gamberoni, presidente del Corpo Bandistico Comunale - voluta per far sì che i bambini vengano avviati alla conoscenza degli strumenti musicali e seguiti con molta attenzione dai maestri che collaborano con la Banda. La musica, oltre ad essere un momento di aggregazione importante, per loro diventa un percorso di crescita in cui si sviluppano capacità non solo nei contesti musicali, ma anche nella scuola e nella vita». I bambini che hanno partecipato al percorso hanno dai 7 ai 12 anni, provengono dal Comune di Dolcè e dai Comuni limitrofi. A conclusione dell’esperienza l’applauditissimo saggio finale presso Villa Pastello. Tutti bambini hanno suonato divisi per gruppi di età. «Devo ringraziare per la preziosa collaborazione - conclude Gamberoni - i maestri: Marco Albiero, Ilaria Pasquali, Matteo Battistolli, Pietro Azzolini, Marco Oneda. Inoltre il cuoco Luigi Scarpolini, Luisanna Gamberoni e il Circolo Noi per l'ospitalità e la collaborazione. Vista l'esperienza positiva di quest'anno, ci auguriamo per l'anno prossimo di vedere aumentati gli iscritti e la voglia di musica. Il tutto naturalmente con il patrocinio del Comune di Dolcè». M.P.


PROGETTO

SPOSI VIPSPOSI ITALIAN FESTIVAL Emozioni e consigli sul matrimonio Nei giorni 10 e 11 ottobre il Palazzo della Gran Guardia di Verona ospiterà la 4° edizione di VipSposi Italian Festival, appuntamento imperdibile per tutti i futuri sposi due giorni dedicati alle suggestioni e alle emozioni, ai consigli di eleganza, comportamento e al buon gusto. VipSposi Italian Festival offre ai suoi visitatori una panoramica completa ed attuale su tutto ciò che riguarda il matrimonio: abiti sposi e cerimonia, addobbi floreali, trucco e acconciature, wedding planner, autonoleggio, bomboniere e partecipazioni, ricevimento, fotografia e video, fedi e gioielli, catering e banqueting, interior design e complementi d'arredo, ville e location, liste nozze, musica ed intrattenimento, confetterie, agenzie di viaggio, tour operator, enti del turismo e molto altro...Un contesto raffinato ed accogliente, i futuri sposi possono esplorare le proposte dei professionisti del settore, ascoltare tutte le novità e trovare idee per rendere unico il "grande giorno". VipSposi Italian Festival raggiunge contemporaneamente aziende e consumatori coniugando sapientemente garanzia di business per tutti i professionisti e aspettative soddisfatte di informazione ed emozione per i consumatori, grazie anche al grande investimento pubblicitario e informativo che coinvolgerà la Provincia di Verona e tutte le sue aree limitrofe.


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

CRONACHE

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LA SCOPERTA DI UN VERONESE. Cocci di varia fattura rinvenuti alla base della Torre Parnaso

IN AUTO

Resti archeologici trovati in Calabria

Il 18 ottobre 2015 è prevista l'entrata in vigore del Decreto che prevede la progressiva “sparizione” dei contrassegni di assicurazione, fin'ora esposti in bellavista sul cruscotto dell'auto, attraverso la sostituzione degli stessi con sistemi elettronici. La decisione si è resa necessaria a causa del problema delle falsificazioni delle polizze auto: sta aumentando il numero di conducenti che circolano senza nessuna garanzia in caso di incidente. La RCA è un'assicurazione obbligatoria che permette, alla persona danneggiata senza responsabilità, di essere risarcita del danno. Si tratta di un'assicurazione giusta e legittima, e pagarla dovrebbe essere “normale” per tutte le persone che si considerano civili. Oltretutto le compagnie propongono RCA a prezzi decisamente inferiori rispetto al passato, ragione per cui non esistono scuse di nessun tipo: l'assicurazione va fatta! Per evitare l'aggravarsi di tale problema, il Governo ha deciso di gestire tutto a livello informatico, compresi i controlli da parte degli agenti del traffico. Dunque, tutti i soggetti che hanno un'auto vengono registrati su una banca dati on line su cui è stata inserita anche una voce relativa all'assicurazione e all'attestato di rischio. In questo modo in qualsiasi momento è possibile sapere se il proprietario di un'auto ha provveduto all'assicurazione oppure no. Il controllo della copertura assicurativa sarà inizialmente a campione e di tipo incrociato: attraverso le telecamere nei centri storici,sulle autostrade e in diversi punti stradali (anche sotto forma di autovelox o tutor) che restituiscono di ogni veicolo la targa, tramite la quale è possibile risalire alla storia del veicolo e dei suoi proprietario. Noi speriamo che questo malcostume,iniziato forse con la scusa della “ crisi”,cessi quanto prima; se ai controlli sfuggiranno meno auto,probabilmente anche i più malandrini si dovranno adeguare,o rassegnare!

Forse non sarà una scoperta altrettanto eclatante come quella del romano Stefano Mariottini quando, il 16 agosto 1972, nel corso di un’immersione subacquea nel mar Ionio (a circa 300 metri al largo di Riace), scoprì ad una decina di metri di profondità le statue passate alla storia come “i bronzi di Riace”, ma anche quanto rinvenuto casualmente in Calabria dal giornalista veronese Claudio Beccalossi, direttore del mensile “L’Altra Cronaca”, fa ipotizzare nuove rivelazioni archeologiche. Si tratta di numerosi frammenti di terraglia, dalle fatture ed epoche diverse, recuperati alla base dell’antica Torre di guardia e di difesa “Parnaso” (o “Torre di Joppolo”), a picco sulla Costa degli Dèi (tratto di sponda del mar Tirreno meridionale, il cosiddetto “corno di Calabria”) e nei pressi, appunto, dell’abitato di Joppolo e sotto giurisdizione di Nicotera, ambedue comuni della provincia di Vibo Valentia. Eretta probabilmente dagli spagnoli tra il XIV ed il XV secolo (secondo alcune fonti) o nel XVI secolo (stando ad altre) con funzioni d’avvistamento e di tutela da incursioni turche e piratesche e quale componente del sistema difensivo costiero del Regno di Napoli, la Torre “Parnaso” (detta “cavallara” perché atta ad ospitare la sentinella a cavallo) si trova oggi in un deprecabile stato d’abbandono e di rovina, con parti già crol-

late o fatiscenti, l’accesso interno interdetto ed un circondario ormai inselvatichito. Lasciata al suo destino sia per negligenti “politiche” di salvaguardia e valorizzazione che per mancanze di fondi nelle casse di chi dovrebbe intervenire per competenza, è raramente visitata con le debite cautele ed a proprio rischio e pericolo dagli appassionati di turno. Come Claudio Beccalossi che, in vacanza da quelle parti, è andato a curiosare tra torre e scogliera sul mare. Per fotografare vari particolari del manufatto in pietra locale, il giornalista s’è avvicinato alla base, rinvenendo nel terreno di superficie dei pezzi di

vasellame chiaramente antichi. Un modesto saggio di scavo nel suolo con un’asta di ferro reperita sul posto ha poi permesso l’ulteriore riaffiorare d’una consistente quantità di cocci di presumibili anfore, vasi o contenitori in terracotta di vari spessori, misura, qualità e datazioni. Elementi che meriterebbero (se non imporrebbero) una minima e strutturale campagna di scavi ufficiale che forse porterebbe, considerati i presupposti, ad interessanti risultati. Dopo averli raccolti, fotografati e ripuliti alla meglio, Beccalossi ha consegnato i reperti alla Polizia Municipale di Nicotera, comune su cui gravita amministrativamente la Torre “Parnaso”. Il comandante in persona del Corpo, Gregorio Milidoni, ha redatto e firmato il verbale di consegna, dopo che erano sopraggiunti nell’ufficio per informarsi sul ritrovamento il sindaco di Nicotera, avvocato Franco Pagano e l’assessore alla Cultura, dottoressa Mariella Calogero. Amministratori che hanno ringraziato Beccalossi per quanto loro affidato, in seguito girato al locale Museo archeologico per le opportune valutazioni. Che tutto, zampino veronese compreso, serva all’avvio di ricerche che porterebbero inevitabilmente, quale effetto collaterale, al salvataggio in extremis della claudicante Torre “Parnaso”? Riccardo Reggiani

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare Savoia Pneumatici DOMEGLIARA - Alimentari La Bottega Modena GARGAGNAGO - bar Acli MONTE - bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante OSSENIGO - Agriturismo La Ca’ PERI - Alimentari Cristini RIVALTA - Municipio - Rist. Belvedere BRENTINO - Municipio - Bar Malu


PROGETTO L’IMPORTANZA DI UNA PORTA

CASA

a cura dell’arch. Mirko Ballarini Ricordo il progetto di una villa realizzata da Carlo Scarpa in cui le porte erano completamente assenti. Il grande maestro voleva che lo spazio potesse fluire all'interno della costruzione senza soluzione di continuità, senza che nulla lo andasse ad interrompere; di fronte alle insistenze dei proprietari accettò suo malgrado di far posizionare delle porte ai locali destinati ai servizi igienici. L'aneddoto mi sembrava curioso per introdurre la diversa sensibilità verso uno degli elementi architettonici che più caratterizzano un interno: le porte. Da quelle straordinariamente sottili, simili ad un foglio di carta, a quelle filomuro che si mimetizzano con la parete, da quelle che sembrano un pezzo di tramezza che ruota, a quelle che si trasformano in boiserie con ante complanari agli armadi. Soluzioni particolarmente originali permettono poi il montaggio di porte a lavori finiti, senza controtelaio da murare, ottenendo risultati davvero eleganti con porte che assomigliano a pannelli appoggiati a parete. Non mancano poi le tradizionali porte scorrevoli, che trovano alcune innovazioni tecnologiche nella possibilità di montare sulla cassa l'impianto elettrico. E' indubbio che una larga parte del mercato cerchi ancora le forme della tradizione seppur reinterpretate in chiave moderna con colori, forme e disegni contemporanei. L'ultima tendenza sembra essere quella della porta a battuta rovesciata, con apertura verso l'interno, così da ottenere un elegante effetto di continuità con i lati del corridoio. Qualsiasi sia la soluzione preferita un importante tema riguarda il gioco delle proporzioni: se da un lato ci si attiene a porte che hanno una larghezza minima di 80 cm per garantire il passaggio della sedia a rotelle, dall'altro è lecito aspettarsi per il futuro una tendenza ad aumentarne l'altezza. Questo sia perché la statura media delle persone si sta alzando sia perché, come insegnava Carlo Scarpa, attraversare una porta che esalta la verticalità slancia la figura e in fondo aumenta la propria autostima.

CHIARINI AUTOMAZIONI Automatismi porte, cancelli, quadristica elettrica ed elettronica, impianti bordo macchina, impianti antincendio, di allarme e telefonici, automazione macchinari a controllo numerico, cabine elettriche, domotica, impianti fotovoltaici: questi i servizi che fin dalla sua nascita, nel 1989, Chiarini Automazioni propone. Professionalità, ricerca dell’eccellenza e un'elevata specializzazione dell'attività, sia da un punto di vista qualitativo che di gamma di servizi offerti, negli anni hanno saputo fare di Chiarini Automazioni una garanzia di efficienza e quindi di soddisfazione. «La nostra azienda – affermano da Chiarini Automazioni – è in grado di offrire al Cliente una vasta gamma di servizi con la massima cura, tecnologia e alta qualità. I nostri Tecnici qualificati effettuano interventi direttamente sul campo e sono a disposizione per la messa in servizio, la manutenzione, il servizio di assistenza tecnica.» Chiarini Automazioni produce e commercializza inoltre Frese a Ponte e Centri di Lavoro per il marmo a 3-4-5 assi interpolati, con possibilità di testa birotativa e software avanzato 3D. Nel nuovo stabilimento dispongono inoltre di una struttura per i pezzi di ricambio che assicura una consegna più rapida ed efficiente. Precisione, velocità di lavorazione con la migliore affidabilità e una produzione duratura e senza problemi: questa è la Technology di Chiarini Automazione srl.


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CG EDILSERVICE Progettazione e realizzazione di strutture in legno lamellare e legno massiccio, riqualificazioni energetiche su strutture esistenti ed edifici prefabbricati in legno con sistema X-lam: questo è ciò di cui si occupa CG Edilservice Srl dei fratelli Campostrini, impegnata da più di dieci anni nei diversi ambiti dell’edilizia eco-biocompatibile (civile ed industriale) del nord Italia. Partner Casa Clima®, CG Edilservice realizza case e coperture in legno su misura, adatte ad ogni tipologia costruttiva dalle grandi strutture, all’edilizia privata, oltre agli interventi di isolamenti specifici, per dare la massima efficienza energetica all’edificio. «La vendita di una struttura non deve essere esclusivamente la compravendita di una trave di legno, ma deve essere prima di tutto consulenza tecnica, progettazione esecutiva, produzione e posa in opera» - affermano i fratelli Campostrini. Da CG Edilservice infatti il progetto di partenza, arricchito dalla pluriennale esperienza, è ancora alla base della filosofia aziendale e si propone di mettere in primo piano soprattutto il servizio al cliente. CG Edilservice è dotata di sistemi all’avanguardia con software adeguati alla progettazione e alla programmazione del centro taglio, è composta da sei tecnici qualificati tra cui ingegneri e geometri che si occupano con professionalità, di ogni tipologia di strutture. CG Edilservice, che pone come punto cardine la soddisfazione del cliente, con i suoi servizi assicura professionalità sicurezza e solidità nelle strutture in legno che realizza, eseguendo studio di fattibilità, ricerche di materiali innovativi, calcoli e progettazioni, al fine di ottimizzare i progetti sotto l’aspetto statico ed architettonico. Le strutture proposte da CG Edilservice sono studiate nel dettaglio e vanno ad assecondare le esigenze del committente, che desidera un tetto in legno o una qualsiasi realizzazione lignea all’altezza dell‘investimento che va ad affrontare.


PROGETTO

CASA

CPV CONSORZIO PONTEGGIATORI VERONESI

“Arrivare là dove è possibile, raggiungere punti difficili, costruire la struttura più adeguata per risolvere un problema, studiare il sistema più opportuno per creare elementi di sostegno funzionali e sicuri”. Questo è il Consorzio Ponteggiatori Veronesi (CPV), presente sul mercato da oltre 25 anni. Specializzato nel montaggio e noleggio “chiavi in mano” di ponteggi per i più diversi utilizzi, dall'abitazione ai grandi condomini, dai ponteggi per il restauro conservativo di monumenti a quelli per le manutenzioni di cantieri navali e parchi divertimento. CPV è in grado di studiare la soluzione migliore per ogni esigenza del cliente grazie a tecnici altamente specializzati e addestrati e un ufficio tecnico all’avanguardia. Ponteggi a telaio, multidirezionale, tubo giunto, palchi e passerelle, puntellazioni strutturali e coperture, ma anche competenza, supporto logistico e tecnico con layout anche in 3D e fornitura di tutta la documentazione tecnica prevista dalle attuali norme vigenti. CPV fornisce al committente tutta la sua esperienza, mettendolo al riparo da qualsiasi aspetto burocratico per quanto riguarda l'installazione del ponteggio. Professionalità e serietà fanno di CPV, sempre attento alla sicurezza nell'ambiente di lavoro, l’interlocutore ideale a cui affidarsi.

IDEA NOLEGGIO “Tecnologia e sicurezza al vostro servizio” è lo slogan di Idea Noleggio che dal 2001 opera nel settore delle piattaforme aeree. Numerosi i servizi offerti, tra cui preventivi gratuiti, sopraluoghi e verifica in cantiere, consulenza, assistenza full time sia telefonica che sul posto con possibilità di consegna mezzi in cantiere, noleggio con operatore e istruzione degli operatori sia nei propri punti noleggio che nei cantieri d’utilizzo, ma anche conseguimento di attestato per l’uso delle varie attrezzature. Piattaforme aeree autocarrate o cingolate ma non solo: Idea Noleggio dispone anche di mezzi Agrigarden (motocariole, motozappe, spazzatrici, generatori, biotrituratori) e di vari modelli di furgoni, chiusi per le varie esigenze di trasporto, aperti con cassone fino a 4,20 metri e portata fino a 14 quintali o con gru retro cabina.


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

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CALCIO DILETTANTISTICO. Le prime giornate di campionato dei club valpolicellesi ai raggi x

Ambrosiana, inizio ok Pedemonte in sordina Servizi di

Alberto Dalle Pezze I campionati dilettantistici sono già iniziati da qualche settimana e le compagini valpolicellesi, molte delle quali impegnate anche nelle varie coppe di categoria, hanno avuto, tra alti e bassi, il loro bel da fare. L’unica a punteggio pieno dopo due giornate di campionato è l’Arbizzano di mister Ivo Castellani e del presidente Silvano Gasparato; ma guardiamo nello specifico le varie categorie: ECCELLENZA “Chi ben comincia è a metà dell’opera” si suol dire e l’Ambrosiana di mister Tommaso Chiecchi prende il detto alla lettera travolgendo nella prima gara di campionato il San Martino Speme per 3 reti a 0. Ci pensano Birlea, Ballarini e Aldrighetti a chiudere la pratica e incassare i primi tre punti. I rossoneri di patron Gigi Pietropoli rimangono invece a secco nella seconda gara in trasferta a Cerea. La dea bendata forse è stata un po’ troppo cinica e i diavoli di Sant’Ambrogio lasciano il terreno di gioco a reti inviolate. «Col Cerea avremmo meritato la vittoria, ma la bravura del portiere avversario e i legni presi ci hanno negato i tre punti” ci racconta Tommaso Chiecchi allenatore dell’Ambrosiana “non ci possiamo comunque lamentare come inizio. La squadra è competitiva e il buon lavoro di preparazione sta dando da subito buoni frutti. Noi puntiamo a mantenere la categoria e l’Ambrosiana ha le ambizioni giuste per arrivare quanto prima alla meta». PROMOZIONE Parte in sordina il Valgatara del presidente Paolo Megarese. Nella prima gara col Cavalponica il Barça della Valpolicella alza subito la cresta passando in vantaggio, ma viene ben presto zittito dagli avversari che prima della fine ne infilano ben tre alle spalle dell’estremo difensore vapolicellese. Finisce 32. «Col Cavalponica ce la siamo giocata a testa alta e nonostante la sconfitta ho

Alberto Cona

Fedele Adami

Damiano Tommasi

Franco Ballarini

visto un buon Valgatara - ci spiega mister Roberto Pienazza -. Forse nella seconda di campionato in trasferta contro lo Zevio mi aspettavo qualcosa di più dai ragazzi; questo però non vuol dire che sono deluso dalle due prestazioni. Sto aspettando il ritorno in piena forma di Lallo e Aldrighetti. Oltretutto abbiamo perso Elia Mignolli per un infortunio in allenamento e questo ci ha penalizzato ulteriormente. Non sono comunque minimamente preoccupato, sono solo dispiaciuto per i risultati».

dal Montebaldina al 94’ dopo un alternarsi di battute a rete e nella seconda tra le mura amiche del “P.Maggiore”

PRIMA CATEGORIA GIRONE A Parte male anche il Pedemonte del neo presidente Alberto Fedrigo. Due sconfitte che tengono fermi i Reds sulla linea di partenza. Nella prima gara vengono beffati

lasciano l’intera posta al Gabetti Valeggio, che si aggiudica la gara per una sola rete a zero. «Con la Montebaldina era più giusto un pareggio - sbotta Rinaldo

Rinaldo Zantedeschi

Zantedeschi, DS del Pedemonte, che, alquanto rammaricato, deve ancora abituarsi al passaggio di consegne da mister a direttore sportivo e poi continua -. Poco prima del gol beffa del finale avevamo beccato noi una traversa piena, che avrebbe potuto cambiare a nostro favore le sorti della partita. Col Gabetti poi, per occasioni e gioco meritavamo addirittura la vittoria, ma come spesso succede nel calcio non tutto va secondo i piani. La squadra è giovane, ha tutto il tempo per maturare e fare dei buoni risultati». Nemmeno il Valpolicella del presidente Fernando Boscaini fa faville, racimolando solo due punti nelle prime due gare di campionato. I ragazzi diretti da mister Michele Purgato ospi-

tano l’ostico Povegliano nella prima di campionato e scendono nella buca della bestia nera Pastrengo nella seconda giornata d’andata, pareggiando entrambe le gare. Contento comunque il presidente Boscaini: «Nonostante i risultati abbiamo giocato delle buone partite. A nostro sfavore c’era il fatto che molti titolari erano fuori per infortuni o indisposizione. Poi c’è da dire che Povegliano e Pastrengo sono squadre ben piazzate che ci hanno dato del filo da torcere anche negli anni passati». SECONDA CATEGORIA GIRONE A Falsa partenza anche per il Burecorrubbio che deve cedere il passo ad un SommaCustoza corsaro, che esce dal terreno di gioco vittorioso con il minimo sforzo. Si rifà

però nella seconda giornata la squadra agli ordini del neo allenatore Nicola Dusi, espugnando il fortino di Malcesine per 2 a 1. «Sono contento del gioco espresso dai miei ragazzi nelle prime due partite - commenta Massimiliano Zago presidente del Burecorrubbio -. Abbiamo la possibilità di fare un buon campionato. A parte qualche nuovo innesto, i ragazzi si conoscono e il gioco è fluido e piacevole, insomma tutto secondo le aspettative». Non si muove invece la classifica del Gargagnago ancora a zero punti sui 6 a disposizione. Prima cede il passo al Sant’Anna di mister Sestan e perde di misura nella seconda giornata con il solito Caselle. Non si fanno male Negrar e San Peretto nel derby dell’Amarone, sempre molto sentito sia in campo che sugli spalti. Un pareggio che accontenta tutti ma che, per le occasioni, poteva finire in maniera totalmente diversa. La nota positiva è stato il terzo tempo, dove entrambe le squadre molto sportivamente hanno brindato nel dopo partita con un buon bicchiere di Recioto. Negrar che racimola un punticino anche in casa del Rosegaferro, in una partita dove nessuna delle due compagini ha veramente brillato. «Due pareggi che potevamo trasformare in vittoria con un po’ più di convinzione esclama Tommaso Bussola presidente del Negrar -. Speriamo di ingranare la marcia giusta e di macinare punti già da prossimi incontri». Dopo il pareggio con i cugini del Negrar, i rossoneri guidati dal redivivo Vito Paiola affondano il Calmasino in un rocambolesco 4 a 3. «Un incontro da montagne russe ci spiega Nicola Righetti DS del S.Peretto -. Una gara caratterizzata dai ribaltamenti di fronte e cali di tono sia da una parte che dall’altra, ma fortunatamente sul vantaggio finale siamo riusciti a tenere, portando a casa il risultato. Per quanto riguarda il derby, il pareggio era il risultato più giusto. Il derby è sempre il derby e la tensione era palpabile, ma in definitiva è stata una partita abbastanza equilibrata e corretta». Come detto sopra il S.Anna di mister Rino Sestan guadagna i primi tre punti ai danni del Gargagnago, ma nella seconda di campionato deve arrendersi alla Polisportiva Consolini. E’ fiducioso il presidente Alberto Cona: «Sono perfettamente a conoscenza delle difficoltà che potremo incontrare durante il campionato. La squadra è giovane ma piena di entusiasmo. Fortunatamente tengono duro alcuni elementi della vecchia guardia capeggiati dall’infaticabile Damiano Tommasi e possiamo contare su Giacomo Cona come preparatore atletico».

SECONDA CATEGORIA GIRONE B L’unica compagine a marciare a punteggio pieno è l’Arbizzano di mister Ivo Castellani. Il secco 4 a 0 sull’Avesa in apertura di campionato manda in visibilio il presidente Silvano Gasparato. Non trattiene l’entusiasmo nemmeno il DS Fedele Adami dopo la splendida vittoria sul Real S.Massimo: «Il gruppo è molto affiatato e il gioco visto in campo è di altra categoria. Rimaniamo però con i piedi per terra; il campionato è ancora lungo e tutto può succedere. C’è ancora qualcosa da definire negli schemi, ma sono sicuro che mister Ivo Castellani riuscirà nell’intento». Arbizzano come dicevamo in vetta alla classifica con Alpo Club 98, Montorio e Cadore. TERZA CATEGORIA GIRONE A Mentre scriviamo l’articolo le tre valpolicellesi che militano in terza categoria si stanno preparando per l’inizio dei campionati. Tutte in questo periodo hanno fatto test di preparazione in amichevoli con squadre superiori o di categoria e tutti gli allenatori sembrano pronti all’imminente inizio. Mister Saiani per la Polisportiva La Vetta: «La preparazione è stata molto intensa e soddisfacente. Anche quest’anno vedo i ragazzi molto carichi e pronti ad affrontare un altro campionato all’insegna del divertimento. Guardando il girone penso che sia abbastanza equilibrato, quindi possiamo giocarcela alla grande». Altrettanto ottimista è Giovanni Flora presidente della Polisportiva Pieve San Floriano: «Tutto pronto. Nelle amichevoli che abbiamo fatto ho visto un buon gioco e ho notato l’ottimo inserimento dei nuovi atleti. I ragazzi attendono con ansia l’inizio e questo ripaga gli sforzi di tutta la società». Anche in alta Valpolicella in casa del Fane Calcio si trova un po’ di serenità dopo il gran da fare per ricomporre la squadra e iscriversi al campionato. «Penso che siamo l’unica squadra di terza categoria della provincia ad essere stata costretta a tassare i giocatori per iscriversi al campionato - ci spiega Attilio Quintarelli presidente dei biancorossi -. Ora però siamo pronti e a differenza dell’anno scorso vedo una squadra molto competitiva. Abbiamo una panchina lunga e questo potrebbe essere buono, ma potrebbe rivelarsi anche un problema per fare giocare tutti. Quest’anno abbiamo anche un nuovo allenatore, Bruno Savoia, alla prima esperienza, ma con tanta voglia di far bene, quindi tutto è avviato verso una buona strada».


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CANOA. Mattia vince due ori e due argenti negli Stati Uniti

FUMANE. Nuoto sincronizzato, corsi di nuoto e fitness in acqua

Quintarelli in trionfo

Il Centro Sportivo c’è

Alla fine di qualsiasi battaglia, ogni guerriero rimettendo piede sul suolo natio, stanco e sfinito dalle imprese in guerra, è accolto dai propri cari, da amici e conoscenti con grandi feste e onori. E’ quello che è accaduto a Fane il 18 agosto scorso, quando un cospicuo gruppo di abitanti ha dato un festoso bentornato a Mattia Quintarelli reduce dai mondiali di canoa negli Stati Uniti, dove si è aggiudicato due ori e due medaglie d’argento. Mattia all'oscuro di tutto è stato atteso all’inizio del paese da un centinaio di persone tra parenti ed amici, che lo hanno poi accompagnato a piedi tra le vie del centro abitato addobbate di bandierine tricolore fino a casa. La festa è durata fino a notte tra applausi, brindisi, autografi e foto ricordo col campione Mattia. «Salire sul gradino più alto del podio nella competizione più importante del mondo è una sensazione indescrivibile - racconta Quintarelli - devo dire però che tornare a casa ed essere accolto in trionfo non solo dai tuoi cari, ma anche da tanti amici e conoscenti non ha prezzo». Lacrime di gioia anche per mamma Romina e papà Vito, entrambi sportivissimi, che ci raccontano le imprese del figlio con grande entusiasmo e con gli occhi lucidi dall’emozione «non

potendolo seguire in America, ci siamo accontentati di vedere le gare in internet, dispiaciuti soprattutto per non aver potuto abbracciarlo subito dopo le quattro medaglie conquistate. Siamo orgogliosi di Mattia per l’impegno e la costanza che ci mette». Mattia era partito con i suoi compagni della nazionale italiana il 27 luglio e ha affrontato continue levatacce e intensi allenamenti agli ordini del tecnico nazionale Alessandro Berton. I risultati non sono mancati: due medaglie d’argento rispettivamente nella classica singola e in quella a squadre, mentre i due ori sono arrivati nello Sprint C1 e nello Sprint C3, quest’ultima in compagnia di Giorgio Dell'Agostino e Paolo Razzauti. «Ogni gara ha qualcosa di particolare ed emozionante – racconta Mat-

tia -. Le finali Sprint però sono state un qualcosa di unico. Solitamente durante la gara non sento il tifo e le urla attorno a me, ma lì sentivo solo mio zio Vladi Panato, che mi seguiva sul percorso incitandomi continuamente. Senza dubbio è stato il miglior mondiale che ho disputato finora». Al suo ritorno in Italia è stato accolto con una piccola festa al Canoa Club Pescantina assieme ai compagni di squadra Alice Panato, figlia del pluricampione Vladi e Chiara Carbognin. Poi di corsa verso Fane dove gran parte del paese era pronto a festeggiare il suo campione Mattia, ragazzo umile ma pieno di energia che sicuramente regalerà ai propri fans altre medaglie e tante altre emozioni. Alberto Dalle Pezze

Partenza ufficiale giovedì 24 settembre per il Centro sportivo di Fumane. Dopo che Sport Management ha preso in gestione gli impianti – a partire dall’agosto scorso – è stato tutto un susseguirsi di lavori, opere di riqualificazione e impegni per permettere alle attività di ricominciare alla grande. «Nuoto libero, corsi di nuoto, fitness in acqua sono ripartiti – dichiara Massimo Danese, direttore del Centro di Fumane -. E’ ricominciata anche l’attività del nuoto sincronizzato, realtà che da sempre caratterizza il centro di Fumane: abbiamo ripreso tutte le atlete che si sono sempre allenate a Fumane…e c’è una novità: stiamo incrementando il gruppo con alcune “new entree” . Per quanto concerne i corsi inoltre, con alcune discipline siamo partiti con importanti frequentazioni, mentre altri corsi sono ancora in fase di programmazione e a tal proposito comunichiamo che sono aperte le iscrizioni con giornate di prova anche per le altre discipline sportive come la pallanuoto, il nuoto agonistico e il triathlon». I lavori di sistemazione della struttura sono a buon punto: la facciata del Centro è stata riqualificata e pulita, mentre stanno per essere ultimate le opere di riqualificazione di due spogliatoi, uno maschile e uno

femminile, e di manutenzione dell’impiantistica. «Sono stati mesi di grande impegno – aggiunge Danese -, ai quali se ne affiancheranno altri in cui cercheremo di pianificare al meglio attività e corsi. A questo proposito invitiamo chiunque desiderasse conoscere i nuovi corsi 2015 –

2016 alle mattinate “porte aperte” che proporremo sabato 10 e domenica 11 ottobre. In entrambe le giornate il Centro di Fumane rimarrà aperto dalle ore 9.00 alle 12.30: l’ingresso sarà gratuito e sarà possibile provare tutte le discipline disponibili». Silvia Accordini

Sport Management SPA è la società leader nazionale nella gestione di Centri sportivi natatori. Nata nel 1987, centro nevralgico della prima fase di espansione è la città di Verona, di cui la Società gestisce a più riprese tutti i principali centri sportivi. L'inaugurazione di altre gestioni in Veneto e Trentino Alto Adige segna il passaggio alla seconda fase della storia di Sport Management. Nel 2010 diventa Società per Azioni e allarga il suo raggio di azione a Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Il Centro Sportivo di Fumane va ad aggiungersi agli altri cinque impianti presenti in Veneto: le Piscine Santini di Verona, Giò Club di san Giovanni Lupatoto, il centro benessere Gardacqua di Garda, l’Aquatic Center di Thiene (VI) e la piscina di Montecchio Maggiore.


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BASKET. Damiano Conati subentra a Flavio Mascanzoni e diventa il presidente

Fumane-S.Ambrogio Il direttivo è nuovo Nuovo direttivo per la società Fumane Sant’Ambrogio Basket, forte di un ricco settore giovanile composto da esordienti, under 14 e 18 maschile, under 14 femminile e under 16 mista, per un totale di oltre 200 iscritti, oltre alle formazioni maggiori. Nuovo presidente è Damiano Conati che subentra a Flavio Mascanzoni rimasto tra i dirigenti consiglieri con Michele Nicolis, Marta Romanelli, Massimo Pietroni, Gianluigi Fasoli, Mario Riva, Giuditta Todesco, Gioele Ragno, Matteo Ragno, Michele Argiolas, Mattia Mascanzoni, Arianna Contato. Dirigente Responsabile è Alessandra Giardini mentre vicepresidente è Francesca Frapporti. Vecchie e nuove facce per una filosofia societaria immutata. «Continuerò il progetto guidato da Mascanzoni a cui va un doveroso ringraziamento per l’impegno profuso» spiega Damiano Conati, fino a ieri

direttore della Fusa. Ad affiancarlo ci sono la vulcanica dirigente Alessandra Giardini e gli altri collaboratori. Il presidente presenta le nuove squadre, a partire dalla compagine femminile impegnata nella serie C Interregionale. «La squadra - prosegue il presidente - è reduce da una salvezza splendida e contro ogni pronostico. L’obiettivo è raggiungere la salvezza il prima possibile con il nuovo allenatore, Filippo Tosi». In

campo maschile la squadra maggiore, guidata dal nuovo coach Rosario Coraggio, giocherà in Prima Divisione con il duplice scopo di puntare alla promozione, facendo maturare i ragazzi dell’under 18. Dalle compagini maggiori direttamente al minibasket che, tra Fumane e S. Ambrogio, «permette di avvicinare alla pallacanestro un centinaio di bambini delle scuole elementari - racconta il presidente -. Continuerà un pro-

getto sinergico con le scuole perché riteniamo fondamentale diffondere il basket e lo sport in generale tra i più piccoli». «I bambini del minibasket giocheranno nelle strutture di Sant’Ambrogio e Fumane – riprende Conati -. Le altre compagini, dai ragazzi in età di scuola media fino alle prime squadre, giocheranno nella palestra della scuola media a Sant’Ambrogio». Anche altri progetti continueranno: «Siamo inseriti nel grest comunale di Sant’Ambrogio, l’anno scorso abbiamo realizzato un bel progetto con le scuole materne ambrosiane e uno meraviglioso con il basket in carrozzina. Lo sport è impegno e sacrificio, ma è anche attività sociale e divertimento sano». E per non farsi mancare proprio nulla la società valpolicellese vanta anche una squadra over 40 il lunedì sera a Fumane. Massimo Ugolini

CICLISMO. Laura Fossati vince il 3° Trofeo Monteci

Si è aggiudica il 3° Trofeo Monteci, cronoscalata ciclistica sulla storica strada del colle Incisa, Laura Fossati dell’Asd Formigosa. La manifestazione del 20 settembre, organizzata dall’Asd Polisportiva Fumane in collaborazione con il Circolo ricreativo “Il Punto” di Cavalo, era inserita come tappa finale di uno speciale circuito di cronoscalate (ideato dal Csi di Verona) che assegnava il titolo di campione provinciale degli scalatori del Csi 2° Trofeo Formenti forniture Industriali. Oltre 50 gli atleti alla partenza provenienti dalla provincia di Verona e province limitrofe che si sono dati battaglia sul filo dei secondi su un percorso lungo di 5,8 km con una pendenza media del 7,5%. Una presenza gradita è stata quella dell’ex prof della Liquigas Francesco Bellotti che ha fatto da apripista fuori gara. Anche il mitico “Roccia” Formolo ha voluto portare i saluti fornendo alcuni gadget personali andati al ciclista più giovane Paolo Manza del Top Team, atleta di 14 anni. La gara maschile ha visto sui primi tre gradini del podio Davide Ferrari dello Stemax, team vincitore, seguito da Carlo Ferrari dell’Asd Chesini cicli e al terzo posto Emanuele Cairoli del Makako team Cantù. Il podio femminile vede la oramai fumanese di adozione Laura Fossati della Formigosa seguita da Anna Storari della Fimap e Luisa Semprebon della gs Ambrosiana. Laura Fossati si aggiudica anche il trofeo Csi del circuito degli scalatori facendo incetta di premi e applausi. «Ci avvaliamo di collaboratori molto validi, sia per quanto riguarda i volontari che gli sponsor » ha affermato Diego Bianchi del comitato organizzatore. Mattia Campagnola e Dennis Fedeli della C&F resinatura marmi, co-sponsor della manifestazione e del locale team della Polisportiva Fumane “Valpobike” hanno consegnato alla vincitrice della gara femminile uno speciale premio con encomiabile motivazione alla causa femminile che troppo spesso non viene considerata per quello che effettivamente vale: «Siamo rimasti entusiasti della manifestazione organizzata dal nostro team - afferma Mattia Campagnola - e saremo ben lieti di sostenere l’organizzazione in grande della prossima e delle future edizioni sempre con un occhio di riguardo alla categoria femminile». «Il mio auspicio – conclude Andrea Gregori , presidente dell’Asd Polisportiva Fumane – è un maggiore coinvolgimento dei giovani all’attività organizzativa, capace di rendere grandi soddisfazioni».

TAMBURELLO

Un 2015 positivo per il Negarine Bilancio di tutto rispetto per l’annata 2015 dell’Atd Negarine. L’Associazione Tamburellistica del presidente Rinaldo Fedrigo ha più volte trionfato in questa stagione sportiva. I piccoli della categoria pulcini, allenati da Mario Fedrigo accanto a Giovanni Venturini, vincitori del Torneo di Negrar, San Pietro in Cariano, Mazzurega e Casa Rossa e terzi classificati al Torneo di Noarna), sono stati incoronati campioni provinciali Open. La categoria esordienti, allenata da Federico Bussola e Paolo Lavarini, seconda classificata al Meeting di Tuenno, vincitrice del Torneo di Bardolino e Torneo Fantini di Cavriana, è invece campione provinciale Indoor e Open. I ragazzi della categoria giovanissimi, allenati da Andrea Baietta e Paolo Lavarini, sono campioni provinciali e regionali Indoor, campioni provinciali e regionali Open e si sono guadagnati un decoroso quarto posto ai Campionati Italiani open di Tuenno. «La nostra era la formazione più giovane tra le partecipanti della categoria giovanissimi – affermano gli allenatori - e ha pagato sicuramente l'inesperienza del debutto in una finale nazionale e lo strapotere fisico dei ragazzi più formati fisicamente». Ma i govanissimi del Negarine hanno anche trionfato al torneo di Medole che ha visto la partecipazione di squadre provenienti da quattro province e due Regioni. «Un risultato – afferma Andrea Baietta, responsabile del settore giovanile - che conferma che il Negarine riesce a vincere anche al di fuori dei confini regionali e ha davanti a sé un roseo futuro». Grande annata, il 2015 dell’Atd Negarine, anche per la categoria allieve, allenata da Sonia Vincenti e Rinaldo Fedrigo: campioni provinciali e regionali Open e quarti classificati ai Campionati Nazionali di Tuenno. La categoria allieve è stata inoltre protagonista domenica 13 settembre sul campo di Negarine di un triangolare tra le squadre del Negarine, Patone e Ceresara. Ottimi risultati, questi, a cui si aggiunge un altro traguardo, quello di Mario Fedrigo, allenatore–giocatore serie C, che si è aggiudicato il sesto posto al campionato provinciale di categoria. Infine la novità: i giovanissimi del Negarine hanno rappresentato il Veneto al prestigioso trofeo Coni svoltosi dal 24 al 27 settembre a Lignano Sabbiadoro e si sono confermati campioni d’Italia under 14. «Un’esperienza unica per i nostri ragazzi e un'esperienza da ricordare» afferma il patron Rinaldo Fedrigo. S.A.



RUBRICHE

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STORIA DEL TERRITORIO

28 di Rinaldo Dal Negro

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Avvenimenti e cronaca dell’anno 1960

- Le elezioni amministrative per il comune di Verona, svoltesi il 6 novembre, videro assegnati alla DC la maggioranza assoluta dei consiglieri, cioè 29 su 56. Seguirono: il PSI con 9, il PCI pure con 9, il PSDI con 4, la lista MSI – Gardello con 3 e il PLI con 2. Stante questo verdetto e a seguito di lunghe trattative venne riconfermato sindaco il DC Giorgio Canotto. La Giunta venne invece composta da: Luigi Brentegani Solidea Camerlengo, Elisa Dal Cero, Alberto De Mori, Dino Dindo, Pietro Gonella, Mario Gavagnin, Agostino Montagnoli, Francesco Pomini, Dante Spiazzi, Leonzio Veggio, Giuseppe Arcaroli (supplente) e Vittorino Colombo (pure supplente). - Lungo isolamento a Campofontana a causa di 120 cm di neve caduta il 18 febbraio e seguita da gran freddo. Ciò peggiorò la situazione già critica (la corriera non arrivava da due mesi) e il medico condotto potè arrivare per un’urgenza solo dopo sei giorni grazie ad una slitta trainata faticosamente con dei cavalli. - Dati statistici: prezzo della benzina lire 100 al litro, dei francobolli per una comune lettera lire 30. Abitanti in città 213.600 e in provincia 667.000. - Venne inaugurata la galleria idrica Mori – Torbole, nella quale all’occorrenza parte di acqua dell’Adige veniva deviata nel lago di Garda. Lunga 10 km, si dimostrò subito assai utile – e lo è tuttora – per i problemi di Verona., - Alla presenza delle autorità cittadine venne inaugurato in via Cappello il Centro commerciale Coin, una meraviglia per quei tempi. - Luigi Buffetti subentrò a Renato Gozzi alla guida dell’Amministrazione provinciale. Noto professionista era già stato sindaco di Grezzana e deputato al parlamento nazionale.

Tragico bilancio. Diversi sono stati negli scorsi anni gli aerei con base a Villafranca protagonisti di gravi incidenti, mentre nel 1960 sono stati ben 4. Eccoli: l’11 febbraio un aviogetto uscì di pista incendiandosi e causando la morte del pilota; il 21 maggio due aviogetti entrano in collisione e precipitano. Un pilota morì e l’altro fortunatamente si salvò. Il 9 giugno un ricognitore precipitò e dai suoi rottami uscirono solo feriti i due piloti; il 15 dicembre infine un aviogetto si schiantò nella fase di atterraggio causando la morte del pilota. - Il cardinale Urbani inaugurò il nuovo seminario vescovile. Sorto nei pressi di San Massimo venne costruito con criteri moderni nonché atto ad accogliere svariate attività. - Morì a soli 43 anni il notissimo discobolo veronese Adolfo Consolini, già ripetutamente primatista mondiale e, nel 1948, vincitore delle Olimpiadi. - Venne costruito il Liceo Maffei. Per edificarlo si rese purtroppo necessario demolire parte del settecentesco Convento dei Domenicani adiacente alla basilica di S.Anastasia. Per gli storici ciò costituì uno scempio visto che si privò Verona di una bellissima struttura barocca attribuita al famoso architetto Bibiena. - Stante una statistica elaborata nel giugno 1960, Verona, col suo 40% di patrimonio edilizio distrutto, risultava tra le città d’Italia più devastate dagli eventi dell’ultimo conflitto mondiale. - Cordoglio anche a Verona per l’improvvisa morte del “campionissimo” Fausto Coppi, causata da un’infezione malarica contratta in Africa e non adeguatamente curata. - Finì a colpi di carte bollate il matrimonio tra la famosa soprano Maria Callas e l’imprenditore vero-

POESIE

nese Gianbattista Meneghini. Questi infatti accusò sua moglie di tradirlo con il miliardario greco Aristotele Onassis e ottenne poi dal tribunale di Verona la separazione per colpa della Callas, la quale poi…si unì stabilmente con il suo amante. - Tragedia in Arena. Il noto e simpatico attore – presentatore Mario Riva, venuto a Verona per controllare i preparativi del “Festival del musichiere”, che avrebbe dovuto presentare nell’Arena, cadendo inavvertitamente in una buca del palcoscenico si ferì mortalmente. - Alle Olimpiadi di Roma il ciclista veronese Sante Gaiardoni conquistò due medaglie d’oro (nella velocità e nel chilometro da fermo). - Il prof. Confortini effettuò con successo, presso l’ospedale di Borgo Trento, il primo trapianto di rene a Verona. - Verona rispetto a quando sorse la ZAI, non era più la “capitale verde d’Italia”, ma piuttosto una città prevalentemente industriale. Questo mutamento d’immagine era dimostrato dal fatto che in ZAI, nel 1960, c’erano circa 230 imprese delle quali solamente 49 dedite al settore orto – frutticolo, cioè agricolo. - Novità per Verona. L’amministrazione comunale istituì il disco orario per le auto in sosta. Interessò inizialmente le piazze Nuova, Viviani e S.Nicolò e le vie Alberto Mario, Stella e Santa Anastasia. - Venne inaugurato dal ministro Togni il tratto autostradale Verona – Brescia, dove venne fissata una velocità massima di 100 km orari. - Casi stranissimi a Garda. Pesca eccezionale per non dire miracolosa in gennaio: due tonnellate di alborelle. Allagamento del paese, con le barche per le strade, in novembre.

a cura di Giancarlo Peretti

Alcuni amici burloni mi hanno passato un libriccino con delle frasi che vorrebbero spacciare per poesie, desiderosi di un mio giudizio ed eventuale pubblicazione. I pensieri li possono fare tutti, così come le frasi, però la poesia è un’altra cosa. Fra quanto letto ho scelto “La bala”, firmata da Gandini (poeta dialettale). Anche Giordano Recchia manifesta le sue riflessioni su “Il morir di un giorno di primavera” che reputo sicuramente più profonde. Donatella Menolli nata ad Avio e vissuta tanti anni a Rivalta, profonde amore per la sua amata Valdadige, in “La mia valle”. Lo scritto si presenta come un brano di prosa, ma il contenuto è veramente interessante. Ci siamo permessi di dividerlo in versi. Da tempo avevamo giacente un omaggio di Giuseppe Conati a favore delle farmaciste di Quinzano. E’ giunto il momento di pubblicarlo: “Farmaciste a Quinzan”, ricordando all’autore che in dialetto la “s” è quasi sempre doppia. LA BALA E se anca la bala no l’era maura mi g’ò dato ‘na bela ligaura en modo ch’el me amigo Panela el poda star ‘n poco con le mane en scarsela. Gandini (poeta dialettale) IL MORIR DI UN GIORNO DI PRIMAVERA Sono le sette di sera, giorno tre di primavera e dalla mia terrazza resto a guardar l’orizzonte, fra le lontane colline come ombre grigie il discender del sole che lascia di sé l’eco fra le nubi. Il rumore della strada pian piano si allontana e un filo d’aria, fa sentir più forte lo sgocciolar della fontana. Il canto del gufo sento venir dai pini e in cielo già si sono accesi i lumini. Giordano Recchia

LA MIA VALLE Bello e dolce ritrovare la mia valle, la mia terra dal sol baciata, con i ridenti paeselli adagiati in riva ai piè del monte. Lì ho mosso i primi passi e vissuto la mia primavera. Ricordi come acqua corrente mi accarezzano le mani. Struggente e dolce malinconia

percorrerla nelle ombre della sera, quando lucine di case romite, aggrappate in costa, si confondono con le stelle. Nel tremolio del nastro d’argento si specchia la luna e una lacrima mi solca il viso. Struggente nostalgia l’andar via dolce e amata valle mia. Donatella Menolli

FARMACISTE A QUINZAN Poco dopo passà la rotonda de Quinzan e tegnendose a la destra de la to man lì te trovi in un bater d’ocio la farmacia comunale de San Roco.

Par el mal de pansa gavemo stò siropo, par la testa che gira ghè sta medissina la va tolta una a la sera e una la matina.

E de drio al bancon fra medissine, ceroti sciropi, pomate e suposte in offerta te trovi anca il soave soriso de l’Elisabeta e de la Roberta.

se la medissina che te ocor, te la paghi o i te le passa.

Iè Dotori sempre pronte con i so sani consigli par i to disturbi, par la pression, par le creme, gosse, fialete che te porti a casa dandoghe le ricete.

Iè farmaciste col soriso, ma con esperienza che le te spiega de tuta sta gran matassa

E, se dopo qualcun el gà da dirghe qualcosa spiegandoghe le so robe facendo un po de fadiga basta che i altri i staa tuti dedrio de la riga. Giuseppe Conati


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“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino In redazione qualche mese fa ci è stato recapitato il romanzo del veronese Graziano Turrini, "Di Sangue e Di Sogno", e dopo una fluida e piacevole lettura, questo mese la rubrica "Libri di casa nostra" vuole consigliarvi questa bella opera che attraverso un'abile penna narrativa, riesce a catapultarci in un contesto storico che ha coinvolto davvero tanti italiani. Ma partiamo con ordine, provando a farvi comprendere il contesto nel quale si sviluppa la trama: Nicaragua, il periodo è riferito alla solidarietà internazionale stabilita con questa piccolissima nazione del Centro America, nel periodo 19791990, nel quale il Governo Rivoluzionario Sandinista, per combattere la Contras finanziata dagli USA arriva a spendere circa il 67% delle proprie entrate statali per sovvenzionare armamenti e l'esercito militare. Impoverito da questa Gianfranco Iovino pesante ed insostenibile spesa, ecco entrare in gioco la solidarietà internazionale; da tutto il mondo, incluso l'Italia, arrivano aiuti umanitari per sostenere questo piccolo Davide contro il Paese più potente del mondo. Tra le molteplici forme di aiuto, si crearono le famose "brigadas internacionalistas", composte da moltitudini di persone, armate di sola buona volontà e amor per il prossimo, che appoggiavano la "revolucionaria" contro l'oppressore, attraverso aiuti concreti manifestati in costruzione di scuole, aiuti nel settore medico-sociale ed agrario, come quelle famose per la raccolta del caffè, prodotto vitale per l'economia nicaraguense. E in questo contesto storico, il nostro Graziano Turrini, ci proietta in quella realtà narrandoci la storia di un gruppo di giovani volontari, che si conoscono nei campi di caffè, ed approfondiscono la loro amicizia, facendo anche nascere nuovi amori: Eleonora e Luciano, italiani, si uniscono a Ulrike e Adreas per una vacanza estemporanea, un po' fuori dalla consuetudine e la normalità delle loro vite di sempre. Ma quando si troveranno nella realtà del Nicaragua, sconvolta dalla guerra civile per la lotta contro i Contras, dovendosi sostituire ai maschi andati in guerra, si troveranno a toccare con mano l'assurdità della guerra. Gli eventi precipitano e per i 4 protgonisti l'unica alternativa percorribile è di tornare in Europa e riallacciare rapporti "umani" interrotti con amici, familiari e conoscenti. Sarà particolarmente duro e difficile per tutti, finché a distanza di anni, quando finirà il conflitto, arriverà inatteso il momento della vendetta... Una vendetta inaspettata che emozionerà il lettore fino all'ultima pagina di questo libro ben scritto da un innamorato delle scrittura, laureato in filosofia, nato a Verona che vive sulle colline della Valpolicella, fondatore ed animatore di un'Associazione di volontariato "Progetto Luciano America Latina - Onlus" che opera a sostegno dei bambini di strada in America Latina, con particolare attenzione al Nicaragua e al Brasile. “Di Sangue e di Sogno” è il suo primo romanzo, che non può mancare nella vostra libreria preferita di autori veronesi, per la sagacia con la quale Graziano Turrini sa emozionarci in maniera intensa, con una narrazione fantasiosa con sottofondo un periodo storico vero, che vi affascinerà fin dalla copertina, sulla quale viene riportata una frase che ancora oggi tappezza gran parte del Nicaragua, scritta dall'ideatore della rivoluzione sandinista A.C. Sandino: "il Nicaragua sarà libero finché avrà figli e persone che lo amano". DI SANGUE E DI SOGNO (le querce possono aspettare) di GRAZIANO TURRINI Edizioni Panda - collana Narrativa - pag. 316 - €. 15.90 - Versione ePub €. 5,49

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey SOPRAVVISSUTO (The Martian) Avventura - Drammatico - Fantascienza. 130 minuti - U.S.A. 2015 (uscita 1 ottobre) di Ridley Scott, con Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wilg, Sebastian Stan, Michael Pena, Sean Bean, Mackenzie Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels. Una curiosità: il film è stato girato in Giordania nell'incantevole vallata dell'Uadi Rum ed in Ungheria nella città di Budapest. La pellicola in 3D è un'emozionante avventura sopra le stelle, oltre i confini inesplorati del mondo ed è tratta da un eBook di Andy Weir romanzo autopubblicato in formato digitale nel 2011, uscito poi come bestseller nel 2014. La trasposizione cinematografica di quest'opera è diretta dal "mostro sacro" Ridley Scott (Thelma e Louis, il Gladiatore, Exodus). Un cenno sulla trama: Dopo un'improvvisa tempesta di sabbia che lo ha quasi ucciso, costringendo il suo Equipaggio ad evacuare senza di lui creduto morto, Mark Watney, (un indimenticabile Matt Damon (visto in Genio ribelle - Salvate il soldato Ryan - Invictus) si ritrova bloccato su Marte ferito, con la tuta danneggiata, senza acqua ne cibo, completamente solo, senza alcun modo di poter segnalare sulla Terra che è ancora vivo. Anche se avesse potuto ottenere un inattuabile contatto, i suoi rifornimenti sarebbero finiti molto prima dell'arrivo di una squadra di salvataggio. Le probabilità però dicono che non avrà il tempo per morire di fame: il veicolo danneggiato e l'ambiente che non perdona il classico "errore umano" sono molto più propensi ad ucciderlo prima. Mark però non è ancora pronto alla rinuncia. Basandosi sulle sue capacità ingegneristiche ed un implacabile e ostinato rifiuto alla resa, affronta con caparbia fermezza uno dopo l'altro ostacoli insormontabili. Sul Pianeta Rosso intanto l'ossigeno diminuisce sempre di più… Riuscirà Mark "il marziano" con il suo ingegno e la sua intraprendenza a superare le probabilità impossibili contro di lui e ritornare a casa? Lo scopriremo insieme Amici Lettori, con il fiato sospeso davanti al grande schermo! Scrive il Regista: "Con questo film, tratto da un libro che mi ha conquistato, ho voluto raccontare un naufragio spaziale, come un Robinson Crusoe del 21.mo secolo".


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SPAZIO DONNA

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L’INTERVISTA / DENTAL MISSION

Camilla, esperienza in Indonesia Ha due occhi sinceri e l'aria delicata di una giovane donna che si affaccia al mondo adulto Camilla Speranza. Eppure da quel viso dai tratti dolci traspare tutta l'energia e la gioia di chi ha appena concluso un viaggio importante. Sì, perchè a Camilla, 20 anni, iscritta alla facoltà di psicologia del San Raffaele di Milano, piace viaggiare...ma mai avrebbe immaginato di potersi trovare, alla sua età, a fare un viaggio come quello che l'ha vista protagonista dal 28 luglio al 13 agosto scorso. Camilla, figlia del dottor Stefano Speranza, medico dentista di Valgatara, ha ricevuto proprio dal padre l'invito ad affiancarlo nella sua “dental mission” in Indonesia, sull'isola di Flores, dove da alcuni anni opera la missione camilliana di Padre Luigi Galvani. Camilla, hai detto subito “sì” all'invito di tuo padre? «Sì, ho detto subito “sì”. Qualcosa dentro di me mi ha spinto ad accettare questa proposta di “viaggio alternativo”. Inizialmente ero inconsapevole di che tipo di “avventura” avrei vissuto: prima di partire parlavo dei preparativi, del viaggio in aereo e del

nostro ritorno. Anche ora, con il “senno di poi”, credo che non avrei mai potuto immaginare questo viaggio: sull'isola di Flores e nei villaggi che abbiamo visitato ho trovato un mondo completamente diverso da quello in cui siamo abituati a vivere ogni giorno». Che cosa ha portato con te da quest'esperienza? «Il mio tempo a Flores l'ho trascorso principalmente accanto ai bambini: è il loro sorriso che ho portato con me. Sono tornata cambiata da quest'esperienza, tanto che ogni volta che nel mio quotidiano vivo momenti di stress o di preoccupazione, penso a Flores e subito ecco tornare la serenità. Non scoderò mai questo viaggio, i cui insegnamenti caratterizzeranno le mie giornate. Porterò sempre nel cuore la gentilezza e la dolcezza degli abitanti dell'isola, che ci hanno accolto calorosamente. E' proprio il caso di dire che da Flores ho ricevuto molto più di ciò che ho dato». Cosa ti ha colpito maggiormente nello svolgere il tuo lavoro a Flores? «A Flores mi occupavo di prevenzione e di igiene

dentale, seguendo in particolare i più piccoli. A questo proposito abbiamo portato con noi centinaia di dentifrici e spazzolini da distribuire ai bimbi. E' stato proprio durante la distribuzione che mi sono resa conto che, alla fine, tutto il mondo è paese: quando mi trovavo difronte a classi, anche molto numerose, di bambini con i loro insegnanti tutto si svolgeva nel più tranquillo dei modi...Nei villaggi in cui i bambini venivano invece accompagnati dai genitori era il caos: tutti si accalcavano per accertarsi che il proprio bambino ricevesse spazzolino e dentifricio. Esattamente come accade qui da noi». Qual è stato l'impatto iniziale una volta arrivata a Flores? Per una ragazza giovane, abituata agli agi e alle comodità “di sempre”, com'è stato trovarsi in poche ore in un modo in cui, per fare un esempio tra tanti, manca l'acqua calda in casa? «Potrà sembrare strano, ma mi sono ambientata all'istante. E' stato tutto naturale: mi sono resa conto che l'essere umano riesce ad adattarsi molto

più di quanto si possa immaginare. Ho scoperto in me la capacità che tutti abbiamo di trasformare i nostri bisogni in energia positiva. La stessa con cui sono tornata a casa». Parliamo del ritorno. Dopo due settimane a Flores non avresti più voluto tornare... «Sono partita con un grande magone. E i bambini...Quelli li avrei portati tutti con me! E poi c'erano Padre Luigi, padre Alfonso e tutti gli altri della missione: a Flores ho trovato una seconda grande famiglia. Le prime parole che ho detto a mio padre appena abbiamo preso il volo sono state: “quando torniamo?”. Un'esperienza come quella che ho avuto il privilegio di vivere io, la consiglio a tutti».

L’angolo di Francesca PAN DI BANANE E NOCI

INGREDIENTI 125 gr. di burro morbido 150 gr. di zucchero - 2 uova - Vanillina 400 gr. di banane mature schiacciate 300 gr. di farina 1 cucchiaio di bicarbonato - 1 pizzico di sale 1 punta di noce moscata Mezzo cucchiaino di cannella in polvere 100 gr. di noci tritate grossolanamente PREPARAZIONE Lavorare con le fruste elettriche il burro con lo zucchero. Unirvi poi le uova e, lentamente, il resto degli ingredienti senza mescolare troppo. Trasferire l’impasto in uno stampo da plum cake e cuocere per un’ora a 180 – 200°. Spegnere il forno e lasciar riposare altri 15 minuti. Servire il pane con banane schiacciare e decorare con sciroppo d’acero e noci.

Silvia Accordini

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

Farmaci cardiovascolari i più acquistati in Italia

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

LA CADUTA DEI CAPELLI: I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi: 1- ANAGEN: FASE DI CRESCITA O NASCITA. 2- CATAGEN: FASE DI STASI O INTERMEDIA. 3- TELOGEN: FASE DI RIPOSO O CADUTA Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile. ANALISI GRATUITA DEL - PERMANENTI CAPELLO CON TRICOCAMEA BASE NATURALE RA AD ALTA DEFINIZIONE - PERCORSO SPA ED ESTRAZIONE DEL BULBO PER CAPELLI

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Questa estate l’Agenzia Italiana del farmaco ha pubblicato il rapporto nazionale OsMed 2014, rendendo disponibili i dati sull'uso dei farmaci in Italia. Le analisi in esso contenuto hanno evidenziato come siano quelli cardiovascolari i farmaci più “amati” dagli italiani: secondo le stime ben oltre 4 dei 26,6 miliardi di euro spesi in Italia lo scorso anno per comprare farmaci sono stati destinati proprio all'acquisto di un medicinale appartenente a questa classe. Mentre al secondo posto per spesa si collocano i farmaci antineoplastici e immunomodulatori, per cui sono stati spesi 3,9 miliardi di euro. Questi medicinali restano però quelli a maggior impatto sul bilancio pubblico. Nel Rapporto si evidenzia inoltre che in media gli italiani hanno acquistato circa 23 confezioni a testa nei primi 9 mesi del 2014, di cui 14 in regime di assistenza convenzionata. Ogni cittadino italiano ha dunque speso mediamente 438 euro per i farmaci nel corso dell’anno. Quanto alla spesa in convenzione si evince dal Rapporto che nel 2014 il 75% dei costi per i farmaci è stato rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale ed in questo contesto risulta aumentata l'aderenza alle terapie, un dato positivo in termini clinici e di riduzione della spesa. In questo panorama, il direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Pani, sottolinea l'importanza della promozione del corretto utilizzo dei farmaci in qualsiasi contesto assistenziale. “La spesa farmaceutica nazionale ha rappresentato l'1,6% del Prodotto Interno Lordo, in linea con quanto osservato negli anni precedenti, a significare che le politiche sono risultate efficaci nel garantire l'accesso ai nuovi medicinali rispettando al contempo i vincoli di spesa. Mentre per il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin “la vera sfida è garantire a tutti i salvavita”. Ma per farlo non basta “solo ridurre gli sprechi e le inefficienze ma anche immaginare dei percorsi nuovi per comprare tali farmaci”. La sfida quotidiana del Sistema Sanitario è quella di rendere le terapie più avanzate disponibili e sostenibili, nell’ottica di garantire a ciascun cittadino le migliori cure. Il rapporto OsMed 2014 mostra come molto si stia facendo, anche in momenti di difficoltà finanziaria mondiale.


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2015

SPAZIO DONNA BENESSERE

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Donna

I BENEFICI DELLA CANAPA

A CURA DI CHIARA TURRI

L'obiettivo salutistico principale dell' autunno consiste nel disintossicarsi dalle scorie estive che affaticano il metabolismo: per questo, da settembre a novembre, è consigliabile prestare attenzione all'attività dei reni, del fegato e del sistema immunitario, oltre a nutrire il sistema nervoso. La canapa sativa, della famiglia delle Cannabinacee, è una pianta erbacea annuale con caratteristiche assimilabili all’ordine delle orticanti. Originaria dell’Asia centrale e occidentale, coltivata da millenni per vestirsi (fibra), nutrirsi (semi, farina e olio), curarsi (fiori di canapa) e per le proprietà officinali (psicoattive) utilizzate durante riti sacrali. Questa pianta si può coltivare in Italia a condizione che venga coltivata una varietà a basso tenore di THC, la sostanza psicoattiva, (inferiore allo 0,2%) compresa nel Registro Europeo delle Sementi e che sia seguita la procedura stabilita dalla Circolare del MIPAF n.1 dell'8 maggio 2002. La percentuale così bassa di THC assicura l’assenza di effetti psicotropi. La canapa coltivata in Italia presenta invece discreti livelli di CBD (cannabidiolo, l’altro principale cannabinoide presente nelle infiorescenze di canapa) funziona sull'ipotalamo, sulla ghiandola pituitaria (o ipofisi) e sul surrene, che regolano la produzione di determinati ormoni. Grazie ai suoi principi attivi, inoltre, aiuta il metabolismo e fortifica il sistema immunitario. E' un vasodilatatore, un miorilassante naturale ed ha azione antinfiammatoria. I semi di canapa, inoltre, sono un ottimo rimedio anche per chi soffre di stitichezza. Ad affermarlo sono i ricercatori della Baptist University di Hong Kong in uno studio pubblicato recentemente dalla rivista The American Journal of Gastroenterology. Grazie alle erbe e semi di canapa, alcuni dei problemi associati alla stitichezza come alla difficoltà a prendere sonno, si sono ridotti in maniera significativa. Il risultato è un'ulteriore conferma di quanto alcuni degli estratti delle piante siano notevolmente capaci di correggere uno dei disturbi più fastidiosi dell'apparato digerente. Gli effetti benefici della canapa sono inoltre riconosciuti dall'Unione Europea e per questo motivo la pianta viene usata per varie tipologie di malattie: Sclerosi Multipla, AIDS, Depressione, Malattia del dolore(anche quella post chemio), epilessia, anoressia e tante altre. Per trarre beneficio da questa pianta propongo una facile ed economica ricetta per gustare una piacevole tisana da assumere, in questo periodo autunnale, almeno due o tre volte al giorno. Il principio attivo predominante che andremo ad assumere con questa tisana sarà il cannabinoide CBD che assicura un effetto antinfiammatorio e neuroprotettivo. INGREDIENTI: -1 litro d’acqua; 2-3 fettine di zenzero grandi all’incirca come una moneta da un euro; 3g di fiori di canapa PREPARAZIONE: Portare a bollore l’acqua con le fettine di zenzero; togliere l’acqua dal fuoco ed immergere i fiori di cannabis; lasciare in infusione dieci minuti. Il tè ottenuto può essere consumato freddo per un effetto dissetante, oppure potete berlo caldo, come una tisana rilassante. Per tutto l' autunno consiglio di sostituire lo zucchero con i malti: sono più saporiti e non ingrassano. Il malto d'orzo nutre i tessuti cerebrali e migliora la vista, quello di riso protegge le vie respiratorie e quello di mais drena reni e vescica. Se volete ottenere un sapore più morbido alla vostra tisana aggiungete un goccio di latte. Il grasso animale contenuto nel latte servirà per aumentare l’assorbimento e l’attività del CBD e degli altri principi attivi della pianta; potete comunque preparare un’alternativa senza latte tenendo presente che i semi presenti nella pianta sono già di per sé un elemento “grasso” . Consiglio di bere almeno tre tazze al giorno di questa preziosa tisana per tutto il periodo autunnale. Affronterete l’ inverno con più energia fisica e più tranquillità mentale.

Namastè!

IL BIMBO

A cura del dottor Gianni Tamassia

LA NUTRIZIONE DEL BAMBINO:

IL DIVEZZAMENTO L’alimentazione del bambino nel primo anno di vita è caratterizzata da un primo periodo di allattamento esclusivo (al seno o al biberon) seguito da un altro periodo di graduale introduzione di alimenti diversi dal latte. Secondo gli esperti internazionali questa seconda parte, definita divezzamento o svezzamento, non dovrebbe iniziare prima delle 17 e non dopo le 26 settimane di vita. Infatti l’organismo del bambino, prima dei 4 mesi di vita, non ha raggiunto la necessaria maturità anatomica e digestivaassorbitiva. Dopo i 6 mesi, invece, il solo latte non soddisfa le esigenze energetiche e nutrizionali del bambino. Le modalità del divezzamento devono tenere in considerazione le necessità nutrizionali (dettate dai Livelli di Assunzione di Riferimento di NutrientiLARN) coniugate alle origini della famiglia, alle tendenze e abitudini della stessa, alle disponibilità dei prodotti e alla sicurezza degli alimenti. Pur essendo un momento particolarmente delicato (l’intestino stesso matura anche in ragione delle modalità del divezzamento o svezzamento), le regole sono poche e le possibili modalità tutt’altro che rigorose [si intende dire che c’è abbastanza libertà su come attuare il divezzamento?]. Ecco alcuni consigli: dai 4 ai 7 mesi graduale introduzione degli alimenti, meglio se uno per volta, compresi quelli che contengono glutine o altri potenzialmente allergizzanti; dare al bambino alimenti semplici e fino a un anno di vita non usare sale, zucchero e bevande zuccherate; non eccedere in proteine (carne, pesce, latte e derivati, cereali e legumi); usare olio extravergine di oliva, ricco di omega 9; non usare latte vaccino fino ad almeno tutto il primo anno di vita. Sul come preparare le prime pappe e quali alimenti scegliere, ogni famiglia può tener conto delle proprie conoscenze e abitudini e rivolgersi al proprio pediatra di famiglia, figura di riferimento per una sana e corretta alimentazione. Dottor Gianni Tamassia Specialista in Pediatria, Nutrizionista comitato scientifico permanente ONE-HEALTH.it, rete nutrizione FIMP (Fed.It.Med.Pediatri)

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE

Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188 NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130

CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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