L'altro Giornale Novembre 2012

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ANNO XXVII - N.11 NOVEMBRE 2012 - stampato il 31/10/2012

VALPOLICELLA

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Negli ultimi decenni il “made in Italy” è sempre più vittima di operazioni che lo stanno minacciando. E nemmeno il vino Valpolicella è esente da tutto questo: arrivano in continuazione notizie relative ad agguati e frodi nei confronti di una delle eccellenze del nostro territorio. Dalla Valpolicella si sta levando un grido d’allarme, concretizzatosi in una lettera inviata dal dottor Paolo Zardini, agronomo e produttore agricolo della Valpolicella, al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania. Per approfondire il tema L’Altro Giornale ha intervistato il direttore Triveneto Repressione Frodi, Gianluca Fregolent, e Guido Giacometti, direttore generale di Siquria, società italiana per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti – Verona. segue a pagina 10

VALPOLICELLA BENACO BANCA

CÀ FILISSINE: LE NOVITÀ

Valpolicella Benaco Banca – Credito Cooperativo (Verona): questo il nome che, a decorrere dal 10 novembre 2012, assumeranno Banca della Valpolicella - Credito Cooperativo di Marano e Benaco Banca – Credito Cooperativo di Costermano. I due istituti, costituiti entrambi nel 1983, si fonderanno «non per diventare più grandi, ma per diventare più forti» – come affermano i fondatori ed attuali presidenti, Gianmaria Tommasi e Franco Ferrarini. I due istituti di Credito Cooperativo, che insieme potranno contare su ben 40 Comuni di competenza nella provincia di Verona, sono accomunati dalla convinzione che sia possibile "fare credito" in maniera etica e che la via maestra per riuscire sia far prevalere il bene collettivo sia sull'interesse del singolo. pag. 11

Si è concluso il processo seguito al sequestro della discarica di Ca’ Filissine di Pescantina, dopo la denuncia di Legambiente. Il risultato è di sei condanne, due assoluzioni e del dissequestro della discarica. E’ stato inoltre disposto dal tribunale un risarcimento di 4mila euro al Comune di Pescantina e 8mila euro a Legambiente. «Adesso – afferma con soddisfazione il sindaco di Pescantina Alessandro Reggiani - possiamo cominciare anche a fare progetti in questo scenario, di fatto mutato, perché nella sentenza è previsto anche il dissequestro dell’area, misura per la quale il Comune di Pescantina con la società di gestione aveva promosso una serie di iniziative tra cui il varo di un grande progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica». pag. 8-9

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Dialogo DIALOGO

Viva l’Italia

Saremo lieti di ospitare chi avesse qualcosa da aggiungere a quanto pubblicato Negli ultimi tempi i giornali hanno riportato notizie di sentenze e iniziative della Magistratura che hanno creato stupore e allarme in Italia e all’estero. Mi riferisco in particolare al provvedimento di Taranto, dove si rischia la chiusura del più importante centro siderurgico europeo e della sentenza di condanna di alcuni scienziati, per il mancato allarme del terremoto dell’Aquila. Dicono che le sentenze non si discutono,

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a cura di Adriano Reggiani

ma queste iniziative stanno creando un dibattito - sempre utile se porta a risultati concreti - sul ruolo che la Magistratura ricopre nella nostra società. Anche vicino a noi c’è stato un provvedimento della Magistratura che ha riguardato tutti: il sequestro preventivo nel 2006 della discarica per rifiuti urbani di Pescantina, paventando un pericolo di contaminazione delle falde acquifere con conseguente pericolo per la salute dei cittadini. A sei anni di distanza, dopo varie vicissitudini e denunce di funzionari pubblici dei vari Enti coinvolti, al momento la discarica di Pescantina è ancora sotto sequestro preventivo (?) nonostante una recente sentenza del Tribunale di Verona che ha assolto gli imputati dall’accusa di inquinamento della falda acquifera, perché il fatto non sussiste. Il sequestro ha impedito la normale gestione della discarica e in questi sei anni nulla è stato fatto. Del supposto pericolo pubblico incombente non se ne sa più nulla e, per fortuna, la popolazione di Pescantina è ancora viva e vegeta e nessun pozzo di alimentazione della rete idrica a uso civile è stato chiuso, perché non si è mai riscontrata la presenza di un inquinante pericoloso. In compenso dal 2006 a seguito del sequestro della discarica suddetta - aperta nel 1987 a causa di un’emer-

genza rifiuti della Regione Veneto (guarda caso!) e dove sono stati conferiti oltre 12 milioni di tonnellate di rifiuti della città e delle provincia di Verona - tutti i cittadini hanno subito un aumento di oltre il 200% del costo di smaltimento dei rifiuti urbani e, di conseguenza, un aumento della tassa rifiuti. Lo stesso comune di Pescantina dichiara un danno di 9 milioni di euro per mancato incasso per danno ambientale, oltre alla beffa di avere sul proprio territorio ancora una discarica a cielo aperto con gravi e reali pericoli ambientali, dovuti alla presenza di enormi quantità di percolato, venutosi a creare per le piogge che si

W L’ITALIA

“La reale storia di via Venezia” Ho letto sul numero di Ottobre l'articolo a pagina 3 intitolato "Viva l'Italia". Ho pensato di portarvi a conoscenza della reale storia di via Venezia (la via in questione). Tutto iniziò nei primi anni ’90, quando si stava realizzando il complesso industriale dove ora vi sono via Bologna, via Firenze e via Venezia (all'epoca era tutto via Leonardo Da Vinci). Per una modifica da parte del comune di Negrar non venne realizzato il muro di cinta che avrebbe delimitato tutta l'area dei capannoni, ben specificando anche su atto notarile che tutte e tre le vie sarebbero private e di proprietà dei rispettivi frontisti. Unica clausola: se il Comu-

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ne in futuro avesse ampliato la zona industriale sarebbe stato permesso il passaggio dei mezzi e nulla più (è uno dei motivi per cui queste vie sono prive di illuminazione pubblica). Così avvenne, e dopo una diecina di anni il Comune riqualificò l'area e progettò la realizzazione di una nuova area industriale. Per quanto riguarda via Venezia, la nuova strada doveva correre diagonalmente e senza toccare via Venezia stessa, raccordandosi con via Lonardo da Vinci. In fase di realizzo per le ditte presenti fu un grosso disagio per i continui andirivieni di camion su una strada larga 5 metri. La ciliegina sulla torta venne messa quando si raccordarono a

via Venezia con scarichi fognari e togliendo/chiudendo l'impianto antiincendio, senza nessuna richiesta o avviso da parte del Comune. Le ditte si mobilitarono a loro spese acquistarono quei "bellissimi" New jersey e chiudendo la strada. Dovettero rivolgersi ad un legale per tutelare i propri

diritti. Concludendo, la strada venne concessa al Comune, ma a patto che venissero rispettati alcuni accordi. Quindi c'è poco da lamentarsi: quello che sarebbe da chiedersi è "perchè non c'è rispetto della proprietà altrui e bisogna sempre fare azione legale?". Un passante

infiltrano tra i rifiuti e senza che il Comune abbia le risorse economiche per fronteggiare la situazione di emergenza. Quindi, a Pescantina, l’azione della Magistratura - che si richiama a una utile tutela dei cittadini - di fatto ha solo creato una grande situazione di disagio. In questa situazione di mancato coordinamento e rimpallo delle responsabilità fra le Istituzioni preposte alla soluzione del problema (Regione, Provincia, Comune e Arpav) chi continua a subirne le conseguenze e i costi siamo, come sempre, noi cittadini. W l’Italia



DIALOGO

NEGRAR - MARTINELLI

velocità con la quale il Sindaco ha agito: accolta la lettera di sfiducia firmata dai tre consiglieri (lettera che non mi è dato di vedere. Esiste?), il Sindaco l’ha subito recepita, senza cercare un intento conciliatorio. Chissà come mai in altri casi ha tergiversato per parecchi mesi, mentre nel mio, tutto si è risolto con una velocità inspiegabile. Le problematiche legate al rinnovo del contratto per l’autobus 21 sono state le mie priorità appena eletto, poi l’evento sismico ha assorbito le mie giornate per fronteggiare l’emergenza in collaborazione con Protezione Civile e Vigili del Fuoco. Durante quei momenti, con il Sindaco assente per vacanza, Castagna prendeva l’incarico di facente funzioni mentre i consiglieri Renzi, Sona e Claudio Viviani, invece che abbandonare la loro animosità nei confronti di Castagna e collaborare, iniziarono ad allontanarsi anche da me, palesando il loro dissenso per la mia collaborazione col vicesindaco attraverso sms e telefonate. Evidentemente la sicurezza dei bambini, degli anziani e del paese non era nella loro forma mentis. Così sono stato sfiduciato proprio da coloro che mi

“Caserma dei Carabinieri”

avevano voluto! Sona, che ha simpatizzato per vari partiti, saltando furbescamente sul carro dei vincitori, è entrato in consiglio non eletto ma ripescato. Claudio Viviani, che quasi mai ha partecipato agli incontri col gruppo, è “ballerino” della politica, anche lui eletto in seguito alle dimissioni di Gianni Pozzani e quindi ripescato. Andrea Sona e Claudio Viviani, con questo gesto, hanno scelto di seguire la strada della convenienza e dell’asservimento al ricatto politico, dimostrandosi incuranti e irrispettosi verso i loro stessi concittadini. Hanno scelto, volutamente, di danneggiare un movimento politico così presente sul territorio (1400 voti), minando la maggioranza. Se ne sono infischiati degli elettori che si ricorderanno di loro alle prossime elezioni. Hanno preferito ottenere dal Sindaco un nuovo assessore esterno, portare l’IMU alle stelle e annullare tutti i progetti in essere che avevo programmato. Questo è il loro modus operandi! E di nuovo la democrazia è sovvertita, questa volta, purtroppo, con la compiacenza del signor sindaco Dal Negro. Dott. Federico Martinelli

ARBIZZANO abbiano problemi di inquinamento acustico ambientale e di sicurezza come la sua? Vede aspetti positivi per queste e altre strade e per i relativi residenti? E' stato fortunato, ha trovato in questa Amministrazione l'interlocutore giusto. Peccato che hanno aiutato di più quelli che già avevano avuto di più. Lei e altri sono fortunati e protetti in questa via. In amicizia le dico che trovo assurdo limitare il traffico automobilistico! Caro signore tante strade di Arbizzano hanno una carreggiata, più stretta della sua e sono anche a doppio senso di marcia. Propongo a Lei e a tutti i cittadini di Arbizzano e di Santa Maria di trovarci assieme in un’assemblea pubblica per parlare del problema viabilità e concordare iniziative in comune. Magari... l'assemblea fosse organizzata dall'Assessore alla viabilità o dalla consulta “fantasma” pedemontana! Assieme ai cittadini potremmo indire una petizione e raccogliere le firme per impegnare da subito la Giunta a deliberare di conseguenza. Forse il signor Sindaco e Assessore alla viabilità Giovanni Zanotti, non conoscono tutti i problemi di Arbizzano. Non era forse un “chiodo fisso” di questa Amministrazione mettere in sicurezza le strade comunali e i cittadini? Dove è andata a finire questa proposta? Altro

Tutti vogliamo che i Carabinieri presidino il territorio e tutelino la nostra sicurezza. E anch’io appartengo a quei “tutti”. Tuttavia, a seguito dell’inagibilità (causa terremoto) dell’attuale caserma dei Carabinieri a Negrar, prima di indebitare tutti noi di altri 2-3 milioni di euro per costruirne una nuova vorrei che il Sindaco di Negrar (che è anche Presidente dell’Anci Veneto) e il Comandante provinciale della “benemerita” rispondessero ad alcune domande. Sono proprio sicuri che per assicurare presidio del territorio e sicurezza degli 80.000/90.000 abitanti della Valpolicella siano necessarie 5 caserme (a Sant’Ambrogio, San Pietro, Pescantina, Sant’Anna e…a Negrar)? E cioè una caserma ogni 1618.000 abitanti e un comando…a Caprino Veronese? Se oggi l’esistenza di un ospedale (delle sue specializzazioni e dei suoi posti letto) è definita in base a “parametri oggettivi” del bacino di utenza (estensione del territorio servito e numero abitanti) e finalmente analoghi criteri stanno per essere applicati per accorpare/

ridurre il numero delle Province, caro signor Presidente dell’Anci Veneto quali sono i “parametri oggettivi” applicati nel Veneto (e nel nord Italia) per determinare l’esistenza o meno di una caserma dei Carabinieri? E quali (se ci sono) quelli previsti dalle leggi in vigore? Estensione del territorio servito? numero abitanti? una combinazione dei due? altri criteri? Caro Presidente dell’Anci Veneto Lei sa, certo meglio di me, che anche per i Comuni sono previsti “accorpamenti di servizi”. Allora perché non un “accorpamento del servizio Carabinieri” per l’intera Valpolicella? Non si può? Ma se l’ha già fatto, in accordo con alcuni suoi colleghi Sindaci della Valpolicella per la Polizia Locale? Forse che i Carabinieri sono esentati da usare “parametri oggettivi” nel disegnare /organizzare la loro presenza sul territorio? Forse che con il loro Comandante provinciale (e

se necessario il Suo superiore) e con i suoi colleghi Sindaci della Valpolicella, non si può discutere come ridisegnare su base “razionale”, cioè in base a “parametri oggettivi”, numero e ubicazione ottimale di “stazioni” e “comando” che paghiamo tutti noi? Possibile che oggi, in tempi di spending review e utilizzo di telecamere e tecnologie digitali avanzate a supporto di presidio del territorio e tutela della nostra sicurezza la presenza di una caserma dei Carabinieri debba ancora essere decisa, come nel passato, solo per motivi di “campanile” o peggio di “voti”? In conclusione presidio del nostro territorio e tutela della nostra sicurezza sì, ma non necessariamente a costi crescenti sulle spalle di tutti noi. Caro Sindaco di Negrar, ne ha parlato con il Comandante provinciale? E con i Suoi colleghi Sindaci della Valpolicella? Maurizio Cornaro

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“... e le sue vie” Una via del Comune, via santa Maria, è diventata famosa per una decisione dell’attuale Giunta comunale per aver adottato con delibera nel mese di luglio 2012 il senso unico. Devo ringraziare il signor Scarpari perché mi dà l'occasione di completare l'argomento. Vorrei ricordare, che la suddetta via era stata rimessa a norma dalla precedente amministrazione. C'è la segnaletica dei 30 Km, ci sono ottimi dissuasori che hanno rallentato la velocità, e i cittadini che abitano in via Santa Maria si sentono al sicuro con il loro bel marciapiede, inoltre i ciclisti sono orgogliosi del loro bell’asfalto. Concorderà con me signor Scarpari che la sicurezza in moltissime altre strade comunali non è paragonabile alla via Santa Maria. Conosco bene la situazione delle vie di Arbizzano: mancano di marciapiedi dissuasori di velocità cartellonistica e strisce di mezzeria in via Montanari, via dei Carmelitani (con sedi di scuole frequentate da bambini), via Camarele, via dei Monfortani (che porta agli impianti sportivi), via Case Zamboni, via Stella, via Dante, via Monti, via Foscolo, via Petrarca, via Gioberti ecc e poi via San Francesco e via Sparavieri (che portano la comunità alla chiesa di Arbizzano). Pensa Lei che i cittadini di queste vie non

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NEGRAR

“Democrazia sovvertita” Gentile Direttore, desidero informare i concittadini riguardo la mia revoca da assessore di Negrar da parte del Sindaco Giorgio Dal Negro. Dopo cinque anni di partecipazione alle attività del partito, sono stato eletto nella lista della Lega Nord nel 2009 e, a novembre 2011, sono stato nominato assessore su richiesta scritta dei consiglieri Roberta Renzi (ex Progetto Negrar), Claudio Viviani (ex segretario del MSI o di AN di Negrar, ex Lista Vivi Negrar) e su parere favorevole di Andrea Sona. Il capogruppo Roberta Renzi, che ora vuole attribuire a me le sue colpe, avrebbe dovuto creare unione e sinergia, invece è l’artefice della disgregazione: dagli inizi contro Cinquetti che l’ha pure denunciata -, poi contro l’assessore Castagna, ora contro di me. Chi sarà il prossimo? Forse Dal Negro, che l’ha appena gratificata con un incarico all’Edilizia Privata e al Piano Casa? La motivazione addotta dal Sindaco circa la mia incapacità a mantenere un contatto costruttivo con il gruppo serve, quindi, a svilire la mia figura professionale; è uno specchietto per le allodole che sta suscitando ilarità nel paese. Ciò che colpisce è, infatti, la

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che i progetti faraonici e le realizzazioni utopistiche promesse in campagna elettorale, esempio (la galleria corta San Vito-Lenguin) l'interesse di tutti i cittadini, è davanti la porta di casa. Spero, signor Scarpari, di essere stato chiaro. Nereo Gisaldi

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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L’azienda è Certificata FSC (Forestal Stewardship Council) Numero chiuso il 31 - 10 - 2012

PEDEMONTE: in quadrifamiliare, ultimo piano libero su tre lati, composto da soggiorno con camino, cucina, 2 camere, bagno finestr., rip. 2 balconi. Cantina, garage, porzione di giardino esclusivo. Posizione molto comoda e tranquilla. Classe F. €. 190.000 CA’ DI COZZI: in stabile di comprovata eleganza, bilocale al primo piano composto da soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale con parquet, bagno. Balcone con tre porte finestre. Zona estremamente silenziosa, no fronte strada. Ascensore, ampio garage singolo e cantina. Disponibile da subito e comprensivo del mobilio. Ideale anche per investimento. €. 185.000. C.e. in arrivo NEGRAR: Jago, in piccola di sole 6 unità, primo piano (ultimo) libero su tre lati, composto da soggiorno con cucina abitabile separabile, 2 camere, bagno finestrato, 2 balconi. Taverna di 40 mq. con camino, ripostiglio, bagno/lav., garage singolo. Ampio giardino condominiale, orto esclusivo. Zona chiusa al traffico. €. 185.000. Classe F. GARGAGNAGO: porzione di casa rustica disposta su due livelli, composta

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DIALOGO

SOLIDARIETÀ

Novembre 2012

OSPEDALE

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RIFLESSIONI

“La Gioia in Togo”

“Al Sacro Cuore”

“Un mazzolin di fiori”

Gentile direttore, il germoglio da far crescere è un edificio dal nome bene augurante: Villaggio della Gioia. Il terreno su cui sta sorgendo si trova ad Atakpamè in Togo. Il Villaggio della Gioia nasce da un sogno di suor Elisabetta Scaglioni, che da molti anni opera in Africa […]. Particolarmente sensibile alle problematiche infantili, suor Elisabetta […] sta portando avanti con l’Associazione veronese “Amici del Togo Onlus” questo progetto, iniziato con l’acquisto di un terreno abbastanza grande dove costruire tante piccole case che potessero accogliere, ciascuna, una decina di bambini, seguiti da una “mamma”. Per le complicazioni legate al parto, molti bimbi, infatti, rimangono orfani della madre, e non sempre per i familiari è possibile sfamare o seguire il nuovo nato. I 38 bambini già accolti risiedono, per ora, in due case prese in affitto: una parte di loro, da qualche settimana, vive in una prima struttura proprio nel Villaggio della Gioia. La metà ha meno di 15 mesi, gli altri sono in età scolare. Ci sono anche bambini seguiti a domicilio. Dove possibile si cerca di mantenere i bambini nell’ambiente familiare. Il germoglio sta crescendo, dunque, ma come tutti i germogli, pure questo ha bisogno di protezione, nutrimento, calore. […] L’Associazione Amici del Togo chiede pertanto un aiuto per poter provvedere all’acquisto del latte in polvere da spedire in Togo, ad Atakpamè. Per i più grandicelli, il problema è un altro: come arrivare a scuola. La strada da percorrere è tanta, e molte volte questo costringe i ragazzini […] ad alzarsi addirittura alle quattro del mattino. Per loro servirebbe un pulmino per essere accompagnati a scuola in orari più consoni alla loro età. […] Invitiamo […] a consultare il sito dell’organizzazione : www.amicideltogo.it. Per sostenere i progetti dell’associazione: c/c postale n. 37320421 oppure bonifico bancario su Banca Popolare Etica filiale di Padova Codice Iban IT 32 V 05018 12101 000000107147

Delusi ed amareggiati per una negativa esperienza vissuta, avevamo deciso di non ricorrere più all'Ospedale S.Cuore di Negrar. Purtroppo un malore improvviso ci costrinse, una notte, a recarci nell'Ospedale più vicino: il Sacro Cuore. Al pronto soccorso trovammo una dottoressa eccezionale che, con umanità, serietà, e alta professionalità prestò le prime cure. I successivi approfondimenti, da Lei suggeriti, portarono alla causa del malore e alle relative adeguate cure. La dottoressa era Elena Erculiani. A Lei vanno i nostri ringraziamenti e la riconoscenza per averci fatto ritrovare la fiducia e la stima nei medici che sanno ancora unire alla capacità, la passione e il rispetto dei loro pazienti, chiunque essi siano. Medici come la dottoressa Erculiani sanno rendere eccellente tutto l'Ospedale. Maria Grazia Zivelonghi

Mazzolin di fiori Racconto questo fatto perché spero che faccia riflettere affinché quello che avviene nella vita quotidiana non costituiscano solo cose, per così dire, sempre logiche o scontate. Tutto, in realtà, va sempre confermato e dimostrato con maniera ed amore!. Il fatto è legato ad una mia esperienza durante un campo estivo per ragazzi organizzato sulle colline della Lessinia. Durante il camp, di cui ero il responsabile, i settanta ragazzi hanno partecipato ad un programma sportivo ed altre attività di socializzazione. Una di queste è stata una sana e bella passeggiata nei boschi incontaminati nella zona di Fosse. Ad un certo punto ho raccolto un mazzo di piccoli fiori colorati. Alcuni ragazzi, incuriositi, mi hanno chiesto il motivo del mio gesto. Durante una sosta, dopo averli radunati, ho raccontato la mia personale storia legata ad un semplice mazzolin di fiori. Questo mazzolin, nella mia vita, si è trasformato in una dimostrazione d’amore, un sentimento del vivere che non è misurabile. Un mazzolin di fiori…era il dono quotidiano per mia mamma, bloccata, da una decina d’anni, su una sedia a rotelle. Questo regalo la rendeva felice. Il suo abbraccio, il suo sorriso ed un bacio per me erano il massimo, tutto quello che desideravo. Non solo. Costituivano un tocco di rinnovata forza, amore e tanta felicità in quel periodo, lungo, della mia vita. Anche perché il mio papà si trovava nelle medesime condizioni. Ho raccontato questa storia ai ragazzi affinché comprendessero, loro e tutti noi, quanto sia fondamentale dimostrare i propri sentimenti con gesti semplici ma forti e parole chiare in primis ai propri familiari. Con grande stupore qualche giorno più tardi, al termine del camp, ho osservato che alcuni ragazzi donavano ai propri genitori, piacevolmente sorpresi, un mazzolin di fiori. Credo che gesti semplici e spontanei, senza secondi fini, siano il presupposto concreto di esempi di sensibilità. Obiettivo finale è quello di portare pace e serenità tra le persone. Io per mia madre ero «un principe». Alberto Marconi

RICORDO

“Caro zio Gino” Da molto tempo sento la voglia di fare qualche cosa per ricordarlo, come se qualcuno mi invitasse a farlo. Vorrei in qualche modo raccontare la storia della sua partenza: a quei tempi ero una bambina ma i ricordi sono rimasti nella mia mente e non mi lasciano in pace. Una mattina arrivò una cartolina molto triste: lo zio Gino doveva partire per la Russia. Farlo è stato doloroso: ha pianto tanto e il giorno della partenza si è aggrappato alle gambe di mia nonna e ha detto: "non mi vedrete più". E così è stato! Io lo ricordo spesso, laggiù in quelle terre

lontane dove ci sono stati tanto dolore e morte. Come saranno stati quei giorni passati in quell'inferno sperduto della steppa, camminando uno dietro l'altro affrontando il freddo e la fame per infine perdere la vita? Siamo poi venuti a sapere che, scappando, lo zio Gino era morto in un campo minato: questo è stato il suo destino crudele, il destino di un ragazzo di poco più di 20 anni. Partire per la Russia voleva dire non tornare più. In pochi si sono salvati. Questo è un triste ricordo. Per non dimenticare…Ciao zio Gino Gianna Rossi

SAN FLORIANO

“Spazio per i cani” Con mia precedente lettera, pubblicata da L'Altro Giornale nel mese di Luglio, pag. 6, esponevo le difficoltà che si incontrano a San Floriano se si possiede un cane e non si è nel fior della salute e gioventù e i motivi che dovrebbero spingere una Giunta, a suo tempo eletta con fiducia, ora tradita, a realizzare in vari punti del Comune delle apposite aree riservate ai cani e ai loro proprietari. Se una specie di risposta istituzionale c'è stata, in altra pagina dello stesso giornale, essa è stata talmente vaga che nessuno l'ha recepita. E comunque, al solito, trattavasi solo di parole. Mi chiedo ancora, perchè il rifiuto di rendere fruibile lo spazio, precedentemente scelto, quale Area Cani, si ritorce non su proprietari di cani giovani e automuniti, ma su persone anziane, che non possiedono giardino e che spesso sono affette da handicap fisici e quindi non possono percorrere chilometri per recarsi presso una "ipotetica" area a San Pietro oppure a Settimo o a Bussolengo o a Quinzano. Lo spazio, sia pur piccolo, che era stato promesso a San Floriano, accanto alla Rivendita Auto Mignolli, di fronte al Panificio Barba, ma mai realizzato per l'opposizione di poche persone che se la prendono coi più deboli, come gli anziani, nonostante la minima spesa necessaria (una fontanella e un cestino per le deiezioni) è ora abbandonato. Perchè una persona in là con gli anni ha un cane? Per sentirsi ancora attiva, per coltivare un interesse, per avere un essere affettuoso, fedele e disinteressato da accudire, per sentirsi ancora viva se è rimasta sola o se viene lasciata sola, oppure perchè, alla luce della Pet Therapy, anche i medici ora lo consigliano. Tutta Italia si indigna per i maltrattamenti ai cani, per le bestiole abbandonate in estate, tutti hanno gioito per la chiusura di Green Hill e per la liberazione dei 3000 beagles seviziati, dichiarando grande amore per questi esseri indifesi. Tutti, tranne alcuni abitanti di San Floriano, o, meglio ancora, qualche abitante di via Fiorani. C'è stato un ricambio in Giunta: riuscirà il nuovo Assessore a lavorare in modo illuminato e produttivo o anch'egli dovrà abbassare il capo e non operare secondo ragione e civiltà? Piera Conati

TV

“Brutta e diseducativa” Gentile Direttrice, fra i vari argomenti che tratta il suo giornale, credo sia importante parlare anche della televisione. Da un sondaggio fra giovani (soprattutto ragazzine) entrare in questa specie di "mondo dorato" risulta la massima aspirazione. E si capisce, vista l'importanza che si dà oggi all'apparire (pensiamo alle "veline"). Scordiamoci la TV di una volta: quella odierna è più che altro uno strumento commerciale. Si fa promozione a un prodotto, ma è lo stesso anche per un volto, un personaggio, e perfino l'idea: il pensiero visto come un qualsiasi bene di consumo. E' per questo che i partiti si danno da fare per occuparla. Ma la qualità dell' offerta televisiva diventa per forza scadente, se deve subire un qualche tipo di condizionamento. Esempi ce ne sono. Una trasmissione come "il grande fratello" farà salire lo share, ma è certo di pessimo gusto voler mostrare quell’intimità fra persone che neanche si conoscono e che tutto d'un tratto decidono di rinchiudersi in una stanza. Nelle competizioni canore, la canzone vittoriosa viene affidata a quel moderno marchingegno chiamato televoto. Chiaro che la trovata non ha niente a che fare con la bella musica e che è studiata soltanto per creare più audience e allargare la platea degli spettatori, che credono di fare da giuria ma in realtà fanno pubblicità alla casa discografica. E quei bambini che cantano le canzoni dei grandi in quei teatri pieni di luci? Solo interessi economici. In tutto questo c'è qualcosa che non va . Più naturale lo “zecchino d'oro” dove l'ambiente somiglia ad un asilo, la gara è una specie di gioco e i bambini cantano canzoncine fatte apposta per loro. E la nuova TV dei ragazzi si fa soprattutto cartoni animati giapponesi, di poco costo ma diseducativi. I giornalisti? Pochi si salvano, visto che in gran parte sono schierati per qualche partito, conforme il canale. Nei programmi di evasione si ripropongono spesso vecchie trasmissioni di successo. Per forza, se non si riesce a creare nulla di nuovo e se manca l'inventiva. Un tempo c'era più serietà perfino negli stupidi giochi a premi (sarà mica cultura sapere chi ha vinto il festival di Castrocaro). La risposta giusta, allora, bisognava saperla. Oggi invece c'è l'aiutino e anche l'ignorante ci può azzeccare visto che può scegliere fra tre. E se peschi il pacco buono puoi diventare ricco. Diranno che ci sono problemi di introiti pubblicitari e di bilancio e che si deve ricorrere a trasmissioni non troppo impegnate e andare sul "nazional-popolare". Il fatto è che l'utente viene solo visto come potenziale acquirente, e tutto si adegua. Per migliorare la qualità però una soluzione ci sarebbe. Si aggancia il pagamento del canone alla bolletta della luce, si recuperano quei 500 milioni che vanno perduti ogni anno e così cade la scusa che è lo share a frenare. Anche nella televisione purtroppo, che pur dispone di tutti quei mezzi moderni, siamo riusciti ad arretrare. Giordano Salzani


DIALOGO

Novembre 2012

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SAGRA DI CORRUBBIO

NEGRAR - SCUOLA MATERNA

“Risposta al Presidente”

“L’investimento più prezioso”

Gentile presidente, lasciando da parte gli inutili pettegolezzi estivi a cui, per lo spazio concessomi, non le posso rispondere, vado dritto al sodo. Con la mia lettera precedente non avevo, né ho ancora, alcuna intenzione di entrare in polemica con nessuno: mi sembrano fuori luogo espressioni come: "lettera dal contenuto a dir poco spiacevole", "diffamazione" o simili, a meno che lei non sia abituato a non accettare critiche di alcun genere sul suo operato, perché allora …va bene così! In essa mi lamentavo, a nome anche di altre persone, soprattutto per il fatto che la serata del lunedì era stata troppo assordante a causa di quel bombardante rumore della cosiddetta "musica-tecno”; lei mi ha risposto che il denaro ricavato durante la sagra viene impiegato per fare opere di bene e che per sé stesso ha ricevuto € 50, quale rimborso per le numerose telefonate fatte con il suo cellulare. Ma che c'entra? Chi le ha chiesto conto di come impiega il denaro della sagra? Che quel denaro serva per fare del bene, ne siamo tutti

convinti e contenti; quello che mi disturba è che lei vuol andare dritto per la sua strada, per raggiungere gli scopi prefissatisi, senza tenere in nessun conto le giuste lamentele di una parte della popolazione. Anzi, forse, lei starà anche già pensando di dedicare più tempo, il prossimo anno, a questo tipo di frastuono musicale (come si fa a chiamarla musica?!), dato che ciò porterà nelle casse della sagra molto più denaro da parte di quei ragazzi che schiamazzano e disturbano. Insomma, è sempre la solita musica: "Il fine giustifica i mezzi!" Questo principio morale, apparentemente lodevole, ha sempre portato molte persone, più o meno illustri, a “calpestare gli altri” e non a fare il bene della comunità, come vorrebbero farci credere ancora oggi tutti quei politici che dicono di voler fare il bene degli Italiani e del Paese, ma che invece...Non è certo questo il caso suo, ma, anche lei, pur se in buona fede, sembra orientato a seguire proprio quel principio. Certo è vero, lei agisce legittimamente, dato che per fortuna vivia-

mo in democrazia nella quale purtroppo la quantità prevale spesso sulla qualità. Si ricordi, però, che quella stessa democrazia permette anche a me di reclamare civilmente e di non rivelare la mia identità (anche se la lettera l'ho firmata), senza che per ciò debba essere tacciato/a di diffamazione! O no? Speravo che lei mi venisse incontro o eliminando dal programma quella “musica” così assordante o almeno dimezzandone il volume, e invece…! Faccia come meglio crede! Da parte mia mi limiterò a procurarmi, per il prossimo anno, un misuratore di decibel, in modo da poter dimostrare a chi di dovere l'inopportunità di una "musica" che dovrebbe essere suonata solo in strutture adeguatamente insonorizzate, in discoteche apposite, e non nelle pubbliche piazze. Siccome non considero questo fatto così importante da dedicarvi altro tempo e spazio, le comunico che non risponderò a una sua eventuale risposta, a meno che non ne sia provocatoriamente costretto/a. Lettera firmata

SANT’ANNA

“Nulla si può fare di più prezioso per il futuro del mondo che incoraggiare e sostenere tutte le istituzioni che prendono a cuore la crescita dei bambini”. Queste le parole pronunciate da Giovanni Paolo II nell’udienza generale in Sala Nervi del 23 novembre 1991. La scuola dell’infanzia “Santa Famiglia” di Negrar rischia la chiusura “a causa dei ritardi nell’erogazione dei contributi da parte del Comune e altri tagli ventilati dall’amministrazione comunale”. Lo scrivono i genitori dei 160 bambini dell’asilo parrocchiale paritario nei volantini e manifesti con cui hanno tappezzato il capoluogo, come riportato in diversi incisivi servizi della stampa locale. In segno di protesta e in accordo con il Comitato di gestione della scuola, gestita dalla Fondazione parrocchiale omonima in un edificio di sua proprietà, i genitori hanno partecipato in massa al Consiglio comunale di giovedì 27 settembre e all’assemblea di giovedì 18 ottobre nel Teatro Parrocchiale. Ed è iniziata una battaglia per difendere l’asilo: civile,

pacata, ma battaglia. “Stiamo tentando un dialogo con l’Amministrazione da un anno, ma non siamo arrivati a nulla” ha dichiarato la presidente del Comitato di gestione, Caterina Cardinale, dopo le ultime, movimentate assemblee dei genitori e le tante lettere spedite all’amministrazione. Talvolta gli asili vanno in crisi per il numero esiguo di iscrizioni, per le strutture fatiscenti o per la mancanza di spazi. Non è il caso della “Santa Famiglia”: la struttura è nuova, la parrocchia pensa a pagare il mutuo e le manutenzioni, per le iscrizioni c’è una lista d’attesa e ha aperto una sezione di “piccolissimi” (due anni e mezzo). Il servizio chiede alle famiglie 135 euro al mese, 15 euro in più rispetto allo scorso anno e ha un costo bambino di 270 euro mensili, al di sotto dei dati Fism (310 euro), Federazione italiana scuole materne. Il risparmio per la collettività delle scuole paritarie rispetto alle scuole statali è elevato. Il costo di un bambino nella scuola per l’infanzia paritaria del Veneto è di 2.960 euro per

10 mesi. Il costo nella scuola statale è di circa 7.500 euro, come asserito da Ugo Lessio presidente regionale veneto della Fism. Per le famiglie l’educazione e l’istruzione dei bambini è al primo posto e dal Comune si aspettano la stessa valutazione nella scala delle priorità. Temporaneamente, per contenere la falla e dare un segnale al personale, Comitato e genitori hanno deciso di prevedere a novembre, a livello volontario, il pagamento anticipato della retta di dicembre. “Così non possiamo andare avanti. Sentiamo sulle nostre spalle grande responsabilità” – annuncia la presidente del Comitato, Caterina Cardinale, alla guida dei volontari che gestiscono l’asilo. “In questo momento la partecipazione dei genitori è di conforto, dobbiamo andare avanti insieme” - aggiunge Lionello Caprini, ex presidente e sempre attivo collaboratore nel Comitato: Le mamme e i papà di Negrar hanno raccolto l’invito e il confronto è serrato. Giuseppe Gaburro

“Caccia o furto?” Gentile direttore mi trovo a scrivere questa lettera per un furto subito. Sabato 13 ottobre alcune persone sono entrate nel mio pascolo e con una robusta trancia hanno staccato la campana alla nostra mucca. Questa campana risale alla fine ‘700 inizi ‘800. Era appartenuta a Giovanni Battista Laiti in quell'epoca parroco di Sant'Anna d'Alfaedo per ben 40 anni. Da circa un centinaio d'anni viene attaccata alla mucca più bella della stalla. Anche se mio marito oggi lavora come scultore abbiamo tenuto questa tradizione per le poche mucche rimaste. Ogni autunno, quando inizia la caccia, nella zona di Breonio comincia la predazione degli orti lontani dalle case: dove non c'è verdura da prendere si passa ad altro. L'anno scorso sono spariti i morsetti per attaccare le capre (che vanno così bene anche per i cani). Quest'anno sono spariti morsetti e campana. Mio figlio dice che siamo stati fortunati che non hanno preso anche le capre, trattandosi di camosciate. Nessuno di noi ha diritto di entrare in una proprietà privata senza permesso, salvo i cacciatori che con la licenza in tasca e il fucile possono andare dove vogliono. Naturalmente è stata fatta denuncia ai Carabinieri Cesarina moglie di Achille Laiti

IL VOTO DEL 13 APRILE La scelta della data del 13 aprile, per il voto in alternativa a quella del 6 aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 di aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione. Votando invece come stabilito dal Consiglio dei ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione. E

poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica. Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al paese, perchè questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno. Morale della favola: 300.000.000 (sì avete letto

bene: TRECENTOMILIONI, chiaramente di Euro) di costi per questa gentaccia che dopo pochissimi mesi, senza aver fatto nulla, già hanno una pensione – non di oro – ma di platino, alla faccia dei pensionati che dopo una vita di lavoro, per mangiare, devono raccattare la verdura rimasta a terra nei mercati. Mario Castellani

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Cronache CRONACHE

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DISCARICA CA’ FILISSINE. Parla il sindaco di Pescantina Alessandro Reggiani

Il processo si è concluso e le accuse sono cadute

Si è concluso il processo seguito al sequestro della discarica di Ca’ Filissine di Pescantina, dopo la denuncia di Legambiente. Il risultato è di sei condanne, due assoluzioni e del dissequestro della discarica. E’ stato inoltre disposto dal tribunale un risarcimento di 4mila euro al Comune di Pescantina e 8mila euro a Legambiente. Sono stati condannati a cinque mesi il presidente di Daneco spa, Enrico Bruschi, Bernardino Filipponi, direttore tecnico della stessa società, Massimo Cozzi, il responsabile delle discariche della spa, Claudio Bordoni, il responsabile del’ufficio ecologia del Comune di Pescantina e il progettista Giorgio Sterzi. Secondo il

tribunale non avrebbero mantenuto un sistema efficiente tale da impedire «la fuoriuscita del percolato e la sua infiltrazione nella falda freatica della discarica», come recita il capo d´imputazione. Tutti e cinque sono stati assolti dall’accusa di aver inquinato la falda acquifera perché il fatto non sussiste. All´allora dirigente del settore ambiente della Provincia, Ferdinando Cossio, sono stati inflitti sei mesi di reclusione: secondo i magistrati, il funzionario non si sarebbe adoperato per evitare il superamento del percolato (ammoniaca) nella discarica di Ca´ Filissine. Cossio è stato assolto da altri due capi d´imputazione relativi all´inquinamento

della falda acquifera perché il fatto non sussiste e di omessa denuncia per non avere segnalato alla magistratura gli illeciti ambientali, avvenuti nella discarica. Sono usciti assolti dal

processo Sebastiano Chizzali, responsabile dell´ impianto di Pescantina per la Daneco spa e il dirigente dell´Arpav, Ottorino Piazzi. Per quanto riguarda i risarcimenti: dai nove 9 milioni

di euro chiesti dal Comune di Pescantina, costituitosi parte civile, il tribunale ha riconosciuto una provvisionale immediatamente ese-

cutiva di 4mila euro; per Legambiente, i giudici hanno riconosciuto una provvisionale di 8mila euro sui 50mila richiesti.

Il sindaco Alessandro Reggiani ha respinto le dimissioni di Claudio Bordoni, funzionario responsabile del settore ambiente del Comune di Pescantina, dopo la sentenza relativa alla discarica di Ca’ Filissine che lo ha visto condannato in primo grado a cinque mesi. «Credo – spiega il Sindaco - che mi riserverò di leggere la sentenza e fino ad allora non intendo accettate le dimissioni di un funzionario come Claudio Bordoni che si è sempre dimostrato in grado di affrontare e risolvere i problemi che gli sono stati affidati e che gode ancora della nostra fiducia. Va ricordato che questa materia è talmente complicata sul piano normativo che, a partire dalla mitezza di questo pronunciamento del tribunale, c’è da dedurre che l’addebito sia veramente di poco conto». In merito alla eventualità, suggerita dall’assessore provinciale all’ambiente, Fabio Venturi, che Ca’ Filissine sia integrata nel Piano regionale dei rifiuti, Reggiani commenta: «La discarica di Pescantina, a catino aperto e ancora con una potenziale di conferimento di 1,3 mln di tonnellate di rsu (rifiuti solidi urbani, ndr.), così com’è non può rimanere. Una decisione in un senso o nell’altro, siano rifiuti speciali o rifiuti solidi urbani, va presa».

AZIENDA AGRICOLA DI FLORICOLTURA “GIARDINI DI S. SOFIA”

Ecco il nostro Natale...

I “Giardini di Santa Sofia”si preparano a vestire i colori del Natale. Anche in occasione delle festività 2012 si ripeterà infatti a Pedemonte un appuntamento ormai consolidato: nella giornata di domenica 25 novembre l'azienda agricola di floricoltura di via Cà de Dè, che da più di 100 anni svolge la propria attività accanto alla palladiana villa Santa Sofia, darà il suo benvenuto al periodo natalizio con un'inaugurazione all’insegna dei colori e della gioia alla quale tutti sono invitati. I festeggiamenti, che si apriranno in mattinata alle ore 10.00 per poi continuare durante l’intero arco della giornata fino alle 18.30, vedranno protagonista una “mostra” all’insegna dei fiori e di tante idee regalo da proporre durante il periodo natalizio…Ma non solo: ad accompagnare la domenica di

festa non mancheranno vin brulè e cioccolata calda per tutti, mentre a fare da sfondo al felice evento, si ripeterà la magia del connubio "stelle di Natale e presepi" con il ritorno delle creazioni di “Bernardi”, storico produttore di sculture in legno della Val Gardena conosciuto in tutta Europa, che arricchiranno l’atmosfera - i presepi sono uno dei classici della produzione di “Bernardi”. I Presepi in mostra nella giornata del 25 novembre, oltre a deliziare la vista, offriranno ai visitatori l’opportunità di acquistare le creazioni a prezzi particolarmente invitanti, contribuendo a rendere ancora più suggestivo il Natale 2012 dei Giardini di Santa Sofia, che proseguirà durante l'intero mese di dicembre con proposte, novità ed idee festose.

pubbliredazionale


CRONACHE Per il sindaco Alessandro Reggiani, la sentenza su Ca’ Filissine ha mutato completamente lo scenario: «Sono soddisfatto perché è caduta l’imputazione principale per tutti gli imputati e tutto si è risolto con condanne molto lievi. Adesso possiamo cominciare anche a fare progetti in questo scenario, di fatto mutato, perché nella sentenza è previsto anche il dissequestro dell´area, misura per la quale il Comune di Pescantina con la società di gestione aveva promosso una serie di iniziative tra cui il varo di un grande progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica». Continua il sindaco: «Premesso che il dispositivo della sentenza lo avremo materialmente disponibile tra qualche settimana, il risultato del procedimento su Ca´ Filissine che ha visto come coimputati i funzionari della Provincia, del Comune e gli organi tecnici preposti alla gestione dell´impianto, è positivo. Il Comune di Pescantina, dal suo punto di vista, si ritiene soddisfatto perché sono venuti a cadere tutti i capi di imputazione maggiore che avevano al centro il tema del ventilato disastro ambientale, per il quale da sei anni vengo messo puntualmente sotto osservazione da tutti i miei avversari storici. Quindi, nessun disastro e, dato ancora più importante, dopo questa sentenza, la discarica ritornerà nella

Alessandro Reggiani

piena disponibilità del Comune e della Provincia essendo venuta meno la ragione del sequestro del 29 agosto 2006. La senten-

za prevede anche un risarcimento simbolico di 4mila euro per il Comune di Pescantina, cui mancherebbe qualche zero per renderci un po´ più di giustizia. In merito alla condanna a cinque mesi di Claudio Bordoni, responsabile dell´ufficio Ambiente, esprimo la mia vicinanza ad un funzionario che ha sempre fatto il suo dovere e per la cui posizione specifica aspettiamo le motivazioni della sentenza. Il dissequestro della discarica di Ca´ Filissine sarà una conseguenza della disposizione del giudice. A questo punto si apre uno scenario completamente diverso: potrei pensare di chiedere alla Provincia le autorizzazioni per riprendere i conferimenti interrotti il 29 agosto 2006 e abbandonare il progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica che sta andando avanti, tra Provin-

Novembre 2012

cia e Regione, ormai da due anni. Sottolineo, in ogni caso, il danno economico riportato dal Comune in questi sei anni di stop della discarica, equiparabile ai nove milioni di euro che avevamo chiesto come

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risarcimento. Ma rimane, ovviamente, anche al centro dell´attenzione il problema ambientale della discarica: qui bisogna andare avanti e cominciare assolutamente l´asportazione del percolato come

primo atto di una rifunzionalizzazione dell´impianto. Mi risulta che ormai siamo a più di trenta metri di battente di percolato e non si può più aspettare ad intervenire». Lino Cattabianchi

NOTIZE DELL’ULTIMA ORA Per risolvere il problema di Cà Filissine, il comune di Pescantina, in collaborazione con Arpav, si concentrerà nei prossimi mesi, su tre importanti passaggi: sistemazione dei teli di impermeabilizzazione della discarica, sigillamento del pozzo M7 e definizione di un protocollo d’intesa tra Comune, Provincia e Regione Veneto per smobilitare i 700mila euro necessari allo smaltimento del percolato. Questo è quanto emerso nell’ambito di un incontro avvenuto in Provincia nel pomeriggio di giovedì 25 ottobre a cui sono intervenuti il vicepresidente della provincia, Fabio Venturi, il sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani accompagnato dall’assessore all’ambiente Alfonso Marchesini, il dirigente del settore ambiente della Provincia, Carlo Poli, oltre ai rappresentanti di Arpav, Regione, Ulss22, Consorzio di Bacino Verona 2 del Quadrilatero e Prefettura. «A questo punto – afferma il sindaco Reggiani ad incontro avvenuto – la priorità diventa il percolato, che dobbiamo smaltire il prima possibile. In tutto questo vorrei sottolineare che, per il comune di Pescantina, la discarica non è ancora dissequestrata: il Comune infatti, non ha ancora ricevuto notifica ufficiale da parte della Questura del dissequestro. Nel frattempo il progetto di bonifica della discarica, presentato a maggio 2010, unica risposta alle richieste avanzate dalla Prefettura, procede il suo iter in Regione. Per quanto concerne invece il vigneto Ferrari, stanno per essere ultimate le campionature dei rifiuti sotto il vigneto stesso e a breve ogni dubbio in merito sarà risolto».


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IL CASO. Missiva dell’agronomo della Valpolicella al Ministro delle Politiche Agricole

Zardini fa scattare l’allarme «Frodi contro i nostri vini» Servizi di

Silvia Accordini Frodi, contraffazioni, falsi: il made in Italy nell’ultimo decennio è sempre più vittima di operazioni che lo stanno minacciando. E nemmeno il vino Valpolicella è esente da tutto questo:

arrivano in continuazione notizie relative ad “agguati” nei confronti di una delle eccellenze del nostro territorio. A sollevare la questione è il dottor Paolo Zardini, agronomo e produttore agricolo della Valpolicella, con una recente missiva indirizzata al Ministro Italiano delle Politiche

agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania. Ad intervenire sono inoltre, attraverso due interviste, il Direttore triveneto repressione frodi, Gianluca Fregolent, e Guido Giacometti, Direttore generale di Siquria, società italiana per la qualità e la rintracciabilità degli alimenti – Verona.

LA LETTERA DI PAOLO ZARDINI AL MINISTRO CATANIA Nella sua lettera il dottor Paolo Zardini, che interviene come agronomo, produt-

Paolo Zardini

tore agricolo della Valpolicella e consigliere di minoranza del comune di Marano, afferma di essere «costernato dall’attuale situazione drammatica, a causa delle frodi alimentari e del pericolo che corre la salvaguardia della produzione e distribuzione del marchio “Made in Italy” a livello Internazionale. Costantemente si evidenziano casi di frode e sofisticazione alimentare – aggiunge Zardini -. Dal canto della frode Internazionale, non riusciamo con i mezzi moderni, ad identificare i confini dell’illegalità per giungere in breve tempo ad una quantificazione precisa del danno arrecato. Mancano anche le

risorse (uomini e mezzi tecnologici), da impiegare per un accertamento preventivo delle frodi, in modo da limitare i danni economici. La puntata del programma “Striscia la notizia” del 24 settembre scorso ha destato scalpore e stupore, dimostrando che anche il vino Valpolicella è in forte pericolo commerciale e di immagine». Nella sua lettera Zardini indica alcune idee «che potrebbero, forse, suggerire, in sede di Commissione Parlamentare, proposte di contenimento delle azioni illegali – afferma -. Il mio suggerimento verte sulla destinazione di ulteriori fondi e risorse per espandere e intensificare l’attività

svolta dall’ ICE, l’ente pubblico che promuove agevola e sviluppa gli scambi commerciali dell’Italia con altri Paesi, potenziando e attivando servizi di controlli tesi alla verifica della corretta collocazione e vendita dei prodotti agroalimentari, tra cui il vino, oltre i confini della giurisdizione italiana. Ogni produttore iscritto presso le CCIAA di Provincia e attinente le attività di produzione, lavorazione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti vinicoli o assimilabili, dovrebbe poi poter segnalare presso le autorità di consolato o ad ogni organo di PG Nazionale e internazionale eventuali o potenziali difformità

GIANLUCA FREGOLENT, DIRETTORE TRIVENETO REPRESSIONE FRODI Direttore, qual è la situazione in materia di frodi e contraffazioni del vino Valpolicella? «La situazione è molto delicata, soprattutto per il riscontro del cosiddetto “Valpolicella fai da te” che sta preoccupando tutto il mondo produttivo e degli organismi di tutela. Tale frode viene realizzata in territorio extraeuropeo e per la tutela il nostro ufficio può fare molto poco. Condivido quindi la proposta già avanzata dal dottor Paolo Zardini di introdurre un reato di frode internazionale a tutela delle denominazione del Made in Italy. Una provocazione potrebbe essere la semplificazione del sistema normativo al fine di rendere competitive le nostre aziende nel settore dei prodotti generici. Attualmente sui vini generici perdiamo delle opportunità in quanto la loro produzione segue i canoni produttivi delle DOP e subiscono uno svantaggio commerciale rispetto agli stessi paesi membri della Comunità Europea dove, ad esempio, è ammesso lo zuccheraggio. Ritornando alla domanda, ritengo che il piano di coordinamento per i controlli, condiviso con il Consorzio di tutela della Valpolicella e con Siquria, stia garantendo la massima trasparenza del sistema produttivo e conseguentemente il consumatore». Com’è cambiato lo scenario nell’arco dell’ultimo ventennio? «Lo scenario è stato stravolto: siamo passati da un concetto di sofisticazione a un concetto di falsificazione. Tutto questo determinato, a mio avviso, da un miglioramento generale della qualità dei vini e dal valore aggiunto delle Denominazioni rispetto ai vini Bianchi Rossi e Rosati, per le quali vi è la necessità di pezze giustificative per poter beneficiare della rivendicazione». Come svolge il suo ruolo la Repressione Frodi e quali strategie sta affinando? «L’ufficio per la repressione delle frodi agisce con due approcci: uno generico di verifica a “strascico” effettuando una pluralità di controlli e prelievi tesi a verificare lo stato di rispetto della norma nei vari settori di competenza. Successivamente, in base agli esiti interni e a indicazioni esterne, vengono definiti dei programmi mirati di approfondimento tesi a confermare eventuali dubbi di appropriatezza delle operazioni produttive poste in essere dalle varie ditte. In molti casi queste operazioni di dettagli vengono svolte in collaborazione con Forze di Polizia e con il supporto delle Procure competenti per territorio». Nelle altre regioni Italiane e negli stati esteri si lavora allo stesso modo o l'atteggiamento e la sensibilità nei confronti di questi argomenti cambia? «Ogni Stato fa legge a sé e mi riservo di riferirmi al solo territorio di competenza. Una debolezza del nostro sistema sanzionatorio è che risulta troppo garantista per i truffatori seriali. Mi spiego meglio: da una verifica dei nostri archivi risulta che alcune Persone Fisiche sono rappresentanti di più società Giuridiche accomunate da ripetute contestazioni per violazione alle norme». Quali a suo avviso le linee da seguire negli anni a venire? «Per il mio modo di lavorare è fondamentale il rapporto con il territorio e il lavoro in sinergia con le rappresentanze di settore, con l’unico obiettivo di valorizzare le tipicità e tutelare le aziende che rispettano le norme di settore, prevenendo e bloccando le situazioni di distorsione del mercato».

riscontrate durante le proprie missioni all’estero. Il giro d’affari delle frodi alimentari in capo ai prodotti agroalimentari si attesta intorno ai 50 miliardi di euro all’anno: il reato andrebbe circoscritto in un ambito di indagine conoscitiva più ampio, legando, oltre al danno diretto arrecato alla filiera quel danno indiretto, ma implicito, collegato alla presenza di “esternalità” (ambiente, sto-

ria, cultura, arte, enogastronomia etc...) custodite nella vendita dei prodotti vinicoli del territorio. Il mio auspicio – conclude infine Zardini - è quello che ad ogni livello nasca la naturale consapevolezza che preservare il marchio di garanzia di qualità Italiana, non miri unicamente a proteggere le produzioni agricole italiane, ma aiuti a preservare l’Italianità nel suo complesso».

GUIDO GIACOMETTI, DIRETTORE GENERALE SIQURIA Direttore, dal suo osservatorio come si presenta la situazione attuale in materia di frodi e contraffazioni del vino Valpolicella? «Il sistema dei controlli istituito a livello nazionale ha determinato la sostanziale cessazione degli episodi fraudolenti a danno dei nostri vini di qualità; in qualsiasi supermercato italiano è altamente improbabile, per non dire impossibile, rinvenire vini DOC o DOCG falsi, considerato l’alto livello di sorveglianza esercitato. Il discorso cambia all’estero, dove purtroppo sono stati segnalati alcuni casi di contraffazione, relativi in particolare all’Amarone della Valpolicella. Purtroppo il livello di coordinamento tra i diversi organismi nazionali di controllo è ancora basso, e questo agevola chi intende operare fraudolentemente sui mercati esteri». Come opera Siquria sul territorio e quali le difficoltà maggiormente incontrate nello svolgere il proprio ruolo? «Siquria esercita un’attività di certificazione su tutta la filiera produttiva, dal controllo della regolarità dei vigneti fino alla fase di imbottigliamento del vino. Un vino DOC o DOCG possiede un alto valore aggiunto anche grazie all’attività di certificazione che garantisce il consumatore sulla genuinità e sulla qualità intrinseca del prodotto. Le difficoltà che Siquria incontra derivano dal fatto che la normativa di riferimento che dobbiamo applicare è in qualche caso avulsa dalla realtà produttiva e determina a carico delle aziende un carico burocratico eccessivo e spesso autoreferenziale. Siquria si trova “tra l’incudine e il martello”, cioè nella necessità di dover conciliare le rigidezze della normativa con le problematiche di chi produce». Quali gli auspici per il futuro? «Disporre di norme che rendano meno pesanti gli adempimenti previsti a carico delle aziende, senza per questo pregiudicare il livello di controllo e di garanzia dei prodotti». Quali invece i progetti a breve e a lungo termine? «L’obiettivo che ci prefiggiamo per il futuro è far conoscere ai consumatori dei nuovi mercati, che solo da poco tempo guardano con attenzione al vino italiano, quanti e quali controlli di qualità vengano eseguiti in Italia sul vino e più in generale sui prodotti agroalimentari. In nessun altro paese al mondo infatti le produzioni di qualità vengono tutelate come qui da noi. Dobbiamo far si che questa consapevolezza venga riconosciuta e valorizzata dai mercati; parallelamente è obbligatorio diventare molto più efficienti nella tutela internazionale dei nostri prodotti. Ma questa è una sfida che possiamo vincere solo operando sinergicamente con tutti gli attori della filiera, inclusi i Consorzi di tutela e le Istituzioni pubbliche».


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LA STRETTA DI MANO. Arriva la fusione tra il Credito Cooperativo di Marano e quello di Costermano

Nasce Valpolicella Benaco Banca «Insieme diventeremo più forti» Valpolicella Benaco Banca – Credito Cooperativo (Verona): questo il nome che, a decorrere dal 10 novembre 2012, assumeranno Banca della Valpolicella - Credito Cooperativo di Marano e Benaco Banca – Credito Cooperativo di Costermano. I due istituti di credito cooperativo, costituiti entrambi nel 1983, si fonderanno «non per diventare più grandi, ma per diventare più forti» – come affermano i fondatori ed attuali presidenti, Gianmaria Tommasi e Franco Ferrarini. «In 30 anni il mondo è cambiato e anche il “fare banca” è diventato più complesso. Ecco perché siamo convinti che oggi, insieme, riusciremo ad accedere a determinate economie di scala che ci consentiranno di lavorare meglio per il territorio». La nascita di Valpolicella Benaco Banca – Credito Cooperativo rappresenta quindi una condivisione strategica attraverso un progetto innovativo – già approvato anche dalla Banca d’Italia – in cui non si assisterà al predominio di una Banca sull’altra, ma di una complementarietà costruttiva. «Le nostre banche sono nate e cresciute insieme e, negli anni, si sono sempre rispettate, pur lavorando su due territori confinanti, ed hanno sempre collaborato, senza mai permettersi di

sovrapporsi» – continuano Tommasi e Ferrarini. I due istituti di Credito Cooperativo, che insieme potranno contare su ben 40 Comuni di competenza nella provincia di Verona, sono accomunati dalla convinzione che sia possibile "fare credito" in maniera etica e che la via maestra per riuscire sia far prevalere il bene collettivo sull'interesse del singolo. I successi ottenuti in questi 30 anni sono derivati infatti dallo stretto rapporto con la compagine sociale e con il territorio, con un'attenzione particolare alle famiglie e alle piccole e medie imprese dell'artigianato, del commercio e dell'agricoltura, di cui hanno saputo interpretare i bisogni, offrendo soluzioni flessibili e risposte rapide, tenendo fede all'impegno assunto negli Statuti Sociali. «Recentemente la spinta alla ricerca di innovazioni che tenessero conto del nuovo contesto operativo e normativo e delle sempre crescenti sfide del mercato hanno reso il confronto tra

Gianmaria Tommasi, a sinistra, e Franco Ferrarini

le parti più stretto – precisano i due Presidenti -. A partire dal 2011 si sono susseguiti incontri volti a verificare l'opportunità costituita da un'eventuale aggregazione sia in termini di maggiori possibilità di soddisfare la compagine sociale sia in termini di poter meglio affrontare il rinnovato contesto di riferimento. La vicinanza tra Banca della Valpolicella e Benaco Banca costituisce nei suoi diversi aspetti una base solida e concreta per ottenere i risultati auspicati». Sarà un’integrazione importante e solida quella che prenderà vita da questa

fusione: due territori caratterizzati da settori economici diversi tra loro – enogastronomia, turismo, servizi – uniranno le loro forze. «L’ambizione della nostra Banca è proprio quella di fungere da “ponte” tra le diverse economie – commentano i Presidenti -. Non capita spesso una situazione tanto fortunosa: sarebbe stato un peccato di omissione non seguire la strada intrapresa». Incremento del livello di servizio e di competitività, valorizzazione delle rispettive professionalità, evoluzione della struttura tecnologi-

ca, aumento del livello di efficienza produttiva, diversificazione del credito sia per area geografica sia per branca economica, specializzazione e professionalizzazione del personale, ulteriore rafforzamento dell'immagine di "banca locale impegnata nello sviluppo del proprio territorio": questi sono solo alcuni degli obiettivi che Valpolicella Benaco Banca – Credito Cooperativo si prefigge di raggiungere. «Un aspetto fondamentale in tutto questo – concludono perentori Gianmaria Tommasi e Franco Ferrarini – è che i nostri

clienti continueranno a vedere nella propria banca gli stessi volti, gli stessi direttori di sempre: nulla cambierà, perché il rapporto di fiducia creatosi e consolidatosi negli anni dovrà rimanere tale e quale a prima. Noi apparteniamo alla Comunità e continueremo ad appartenervi. I nostri servizi perseguono il benessere non solo economico, ma anche sociale e culturale, delle Comunità in cui viviamo. Un valore, questo, che ha permesso alle nostre banche di essere “banche differenti”». Silvia Accordini


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AQUARDENS. Intervista ad Enrico Ghinato, presidente del Parco Termale di Pescantina

La Cittadella del benessere inaugura il suo caldo inverno È ufficialmente iniziata la stagione “calda” di Aquardens che ora, con i primi freddi, può finalmente mostrarsi al pubblico in tutta la sua meraviglia. L’acqua termale salsobromo-iodica, che sgorga alla fonte alla temperatura di 46 gradi, viene mantenuta all’interno delle vasche, sia interne che esterne, ad una temperatura compresa tra i 32 ed i 39 gradi, splendida quindi per immergersi tanto all’interno, ma ancor più all’esterno, proprio nei mesi

invernali. Abbiamo incontrato il presidente di Aquardens Enrico Ghinato, già presidente Gardaland, e gli abbiamo chiesto di raccontarci in che modo il parco termale di Pescantina svela ora il suo vero ed autentico volto. «Aquardens è il primo parco termale sul territorio nazionale ideato e realizzato secondo un concept mutuato dal Nord Europa che coniuga i benefici della balneotera-

pia, grazie alla sua acqua termale salso-bromo-iodica, con il relax di una struttura che mette a disposizione degli ospiti lagune, cascate, mini-rafting, cromo e musicoterapia nelle sue suggestive grotte. E’ dunque facilmente immaginabilecommenta il Presidente - che saranno in molti ad approfittare di un affascinante luogo di ritrovo per trascorrere qualche ora o un’intera giornata tra le oltre 200 postazione idromassaggio, lasciandosi avvolgere dai caldi e benefici flutti dell’acqua salso-bromo-iodica, recuperando così il significato originario delle terme, inteso quale occasione di relazione e svago». Dottor Ghinato, lei ha parlato di effetti benefici della balneoterapia. Quali sono le caratteristiche principali dell’acqua di Aquardens? «La nostra acqua è stata riconosciuta nelle sue proprietà terapeutiche dal Ministero della Salute. È, per l’appunto, salso-bromo-iodica e quindi indicata in tutti i trattamenti dei disturbi artro-reumatici e per la capacità di stimolare il sistema immunitario, quindi con un’importante azione preventiva contro i malanni tipici della stagione fredda. Lungo sarebbe l’elenco di tutte le proprietà, tra queste mi piace sottolineare gli effetti defatiganti utili agli sportivi quale azione di recupero dopo sforzi intensi. E’

L’ULTIMO SALUTO A VERONESI, SINDACO DELLA RINASCITA E' morto Germano Veronesi, il sindaco della rinascita carianese. Si è spento improvvisamente martedì 23 ottobre, a villa Avanzi, dove risiedeva. Alle esequie, celebrate nella parrocchiale di Bure giovedì 26, ha partecipato una folla immensa, radunatasi per dare l'ultimo riconoscente saluto al sindaco che ha cambiato San Pietro. Un sindaco che per vent'anni di seguito, dal 1970 al 1990, ha solidificato le basi per il futuro del suo Comune dando vita ad un progetto di trasformazione e crescita, perseguito con passione, lungimiranza, tenacia, e talvolta con autorità, cosciente di lavorare per il bene di tutta la comunità. Dalla rete fognaria al depuratore, dalle scuole alla casa di riposo, dagli impianti sportivi alla biblioteca, dalla raccolta differenziata ai gemellaggi: tutto si è creato in quel ventennio. E tutto aveva una su logica semplice: quella di dare possibilità ai carianesi di crescere socialmente e culturalmente. Da medico di famiglia, aveva capito quali erano le priorità. All'inizio degli anni settanta Verona era il crocevia europeo della droga ed era anche l'unico polo scolastico a portata dei giovani carianesi che uscivano dalle medie. «Se gli diamo la possibilità di rimanere a studiare in Valpolicella – diceva - meno probabilità avranno di avvicinarsi al mondo della tossicodipendenza». Sono quindi nate strutture per lo studio, come la scuola di agraria di San Floriano, l'istituto tecnico commerciale “Calabrese” di San Pietro e l'asilo nido comunale, ma anche una serie di infrastrutture e servizi fino ad allora inesistenti, come l'edilizia pubblica a prezzo agevolato, la viabilità alternativa e il polo artigianale-industriale della Casa Rossa, «perché i miei concittadini - ripeteva - devono avere tutti una casa e un lavoro». Di sogni ne aveva ancora tanti Veronesi e quei sogni li affidava alla sua gente. Ne parlava probabilmente anche martedì 23 ottobre, seduto sotto il portico di villa Avanzi con due amici. E ne avrebbe parlato anche col mondo intero se quella mattina, all'improvviso, non avesse reclinato il capo e chiuso gli occhi per sempre. Lasciandoci in eredità quei Germano Veronesi sogni. Gianfranco Riolfi

anche per questo che Aquardens è fortemente impegnata nel partneraggio con le realtà sportive veronesi. Ad oggi siamo sponsor della Tezenis Basket e del Verona calcio femminile, ma stiamo dialogando con molte altre realtà del territorio». Quanto è diffusa la cultura termale sul nostro territorio? «Malgrado la nostra vicinanza con Paesi dove la cultura termale è presente a tutti i livelli, da noi siamo ancora legati ad un concetto superato di terme che però sta lentamente aggiornandosi come dimostrano i molti giovani che arrivano quotidianamente e che si sono rivelati i primi ad aver compreso il piacere della termalità. Ciò detto stiamo attivando iniziative a tutti i livelli per un maggior radicamento della cultura termale: tra queste l’opportunità, con un coupon che verrà distribuito a breve, di accedere in coppia con l’acquisto di un solo biglietto. Crediamo che, soprattutto in un momento in cui tutti siamo attenti al budget, questo sia un modo per essere vicini al nostro pubblico e per incentivare quello che gli americani definiscono “member get member” cioè il coinvolgimento di un accompagnatore da parte dei nostri ospiti. Un’offerta straordinaria, che paragonata ai centri termali di pari livello, ci rende altamente competitivi, ma crediamo ne valga assolutamente il grande sforzo che compiamo». Aquardens, terme o anche altro? «Molto altro, infatti io amo definirlo “cittadella del benessere”. Un benessere che decliniamo in modi diversi, con un complesso di servizi che ne fanno una realtà unica nel suo genere. L’area wellness, dedicata all’estetica e ai trattamenti corpo e viso; la SPA di avanzata concezione, dove è bene cancellare qualsiasi esperienza precedente e prepararsi a vivere un’emozione totalmente nuova: un mondo di sogno, dal design accogliente e

Enrico Ghinato

ricercato, fatto di vapori evanescenti, piogge aromatiche, materassi ad acqua, caldi fanghi, cascate di ghiaccio, pareti di sale, sabbiature benefiche, dove il tempo si annulla, la mente si rilassa, il corpo si rigenera. Aquardens riserva inoltre due Private SPA, per il piacere di un percorso completo di coppia con hammam, saune, bagni turchi, massaggi sapientemente eseguiti da personale di consolidata esperienza e rara passione». Un’ulteriore eccellenza per la Valpolicella «Certo, e non manchiamo di sottolineare le altre, come il marmo, che qui è stato sfruttato a pieno dal gusto e creatività dei nostri architetti e l’enogastronomia, che proponiamo con possibilità diverse di fruizione. Infatti a completare l’esperienza totalizzante di benessere, ecco l’area ristorazione. Ripasso Bistrot, per un aperitivo o un piatto veloce per accompagnare un’ottima carta vini. Aquardens Restaurant, affacciato sulle terme, sa abbinare le specialità enogastronomiche del territorio con piatti mediterranei, dagli ingredienti rigorosamente stagionali e dalle veloci cotture. Sia il bistrot che il ristorante sono aperti ai visitatori esterni. Gli ospiti delle terme possono invece godere del Salus Self Service e dei bar a bordo e all’interno della laguna centrale per gustare un drink caldamente avvolti dall’acqua termale. Gli ampi spazi e le infinite soluzioni che la struttura Aquardens offre, si prestano ad ospitare eventi privati, incontri e convention sicuramente originali e indimenticabili».

Aquardens è aperto tutti i giorni. Dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 22.00, mentre il venerdì e sabato l’orario di chiusura è previsto alle 24.00.

PEDEMONTANA VERONESE

Parte il progetto È cominciato qualche settimana fa con l'arrivo di una troupe di 7 Gold un primo assaggio di quello che la Regione Veneto intende sviluppare sul territorio veronese e in particolare in Valpolicella. Le riprese hanno avuto inizio sabato 9 ottobre con la visita del centro storico di S.Ambrogio di Valpolicella, a cui sono seguite riprese a Villa Quaranta e successivamente all'Enoteca Valpolicella, dove, oltre che di storia, si è' parlato di enogastronomia. Le riprese sono continuate poi il 12 ottobre a Negrar (Cantina sociale), successivamente in una nota Cantina di S.Floriano dove si è parlato di sistema vitivinicolo e qualità del vino, e poi ancora a Marano (chiese di S.Maria Valverde e tempio di Minerva) e Fumane (Villa della Torre). A chiudere il tour

è stata la grotta di Fumane. «Naturalmente – afferma Gabriele Maestrelli, sindaco di San Pietro in Cariano, comune capofila del progetto Pedemontana veronese - la troupe si è intrattenuta con vignaioli, proprietari di ville, ma sopratutto con gente comune…Un buon inizio che fa ben sperare in quello che sarà un grande lavoro che l'associazione Pedemontana Veronese andrà a sviluppare nell’arco del prossimo anno. Un bellissimo progetto turistico che senz'altro andrà a migliorare la vita nella valle. Le risorse ci sono, ora non rimane che tenere ben presenti i due obiettivi più ambiziosi che dobbiamo perseguire: il turismo e il suo sviluppo e la creazioni di nuovi posti di lavoro sul nostro territorio».


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NEGRAR. Dal Negro: «Non vogliamo svalutare il paese ma dobbiamo trovare un modo per andare avanti»

Bilancio, la storia continua con le cessioni patrimoniali

Servizi di

Silvia Accordini Continua il tormentato corso del bilancio del comune di Negrar, che in questo momento vede come unico bagliore di luce le cessioni

patrimoniali. «Stiamo riscontrando difficoltà nella cessione dell’area Palazzina e del Mercato ortofrutticolo – afferma il sindaco Giorgio Dal Negro, mentre più ottimisti siamo sulla Casa Rossa e sul

terreno di Novare. Se sotto il profilo di entrate e spese con l’IMU ai massimi livelli sia per la prima che per la seconda casa – si riscontra una certa sicurezza, senza le cessioni patrimoniali non si rispetta il Patto di Stabilità

NEGRAR

Area verde a Ponte Saga La gente torna alla carica A Ponte Saga a Negrar la questione legata all’area verde in vendita tra via Germania e via Francia è ancora al centro delle discussioni. Ne avevamo parlato in un servizio pubblicato a pagina 10 dell’edizione Valpolicella di Agosto, ma l’argomento torna alla ribalta e lo fa attraverso una lettera scritta da molti abitanti e fruitori dell'area stessa che chiedono «la revoca della variante proposta dall'amministrazione comunale relativa alla vendita dell'area ora destinata a verde bubblico e alla trasformazione di parte di essa in parcheggiò. I motivi di tale richiesta si fondano sul fatto che l'area in questione era stata oggetto

di una lottizzazione che ha conseguito agli attuali proprietari insediamenti artigianali e commerciali che hanno reso la zona un centro particolarmente attivo e funzionale. L'area che ora il Comune intende trasformare in edificabile con similare destinazione aggiungono nella lettera è stata oggetto di un standard appositamente richiesto dal comune per realizzare l'attuale zona verde che è delimita e da respiro alle circostanti strutture artigianali e commerciali. Tale area verde ha avuto quindi la specifica funzione di consentire un servizio di collegamento e di manovrabilità in funzione delle attività

che i lottizzatori vi hanno realizzato tutto intorno. Consentire ora la realizzazione di immobili che siano destinati sempre a uso commerciale o artigianale andrebbero sostanzialmente a riempire la quasi totalità dello spazio scoperto su qui esiste lo standard a verde pubblico significa non solo tradire i criteri e i rapporti edificatori artigianali, ma soprattutto come conseguenza per i lottizzatori comprimerebbe la libera fruibilìtà degli immobili, limitare e congestionare le attività che alloro interno vengono esercitate, determinare come esito complessivo la congestione totale dell' area».

L’area verde di via Germania a Saga

con conseguenze spaventose sul 2013. Non vogliamo svendere il patrimonio dei cittadini, ma dobbiamo trovare un modo per andare avanti. Vorremmo tuttavia rivedere al ribasso le aliquote IMU, ma tutto è legato al

patrimonio. Entrano ora in gioco temi fortemente dibattuti: asili nido, scuole materne, associazioni culturali. Non credo sia possibile fare convenzioni a medio-lungo termine: oggi il legislatore sta mettendo tutto in discussione. Abbiamo dato garanzie alla scuola materna e all’asilo nido con un contributo di 240.000 euro – con la speranza di avere qualche aggiustamento entro fine anno -. Questo per dire che il rapporto tra amministrazione e associazioni dovrà basarsi sulla fiducia reciproca». Ma le problematiche da chiarire sono anche quelle legate alle opere pubbliche. «Pensare oggi ad investimenti sulle grandi-medie opere pubbliche è pura follia – aggiunge il Sindaco -. Non ci è concesso accendere ulteriori mutui. Si discute molto sulla Caserma dei Carabinieri: il colonnello Edera assicura che l’impegno dell’Arma non verrà meno (il Comando ha ripie-

Giorgio Dal Negro

gato su San Peltro in Cariano, ma sul territorio rispetto a prima c’è addirittura un agente in più, mentre nella palazzina di via Francia l’ufficio dei Carabinieri è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13.00). Ora – conclude Dal Negro - il pallino è nelle mani dell’Amministrazione, che, ripeto, non può fare mutui. L’unica soluzione è quella di cedere l’attuale caserma e investire su un’altra sede entro due anni. Questo sarà uno dei primi impegni dell’amministrazione: Negrar è il capoluogo più popoloso della Valpolicella e pensarlo senza Arma non è possibile».

UN’ORA ALLA SETTIMANA ...CON L’ASTUCCIO SI PUÒ “Un rapporto privilegiato”: così viene definito il rapporto che si instaura con i bambini-ragazzi da parte dei volontari del gruppo L’Astuccio. Un gruppo di appoggio scolastico, che si propone, nell’ambito del comune di Negrar, di sostenere ragazzi di scuole elementari e medie in difficoltà nell’apprendimento scolastico, offrendo loro la possibilità di crescere nell’autostima, nella capacità organizzativa, nella socializzazione e nell’integrazione. Un gruppo al suo interno molto eterogeneo, formato da giovani mamme, casalinghe, studenti che si incontrano mensilmente per confrontarsi e che partecipano a momenti di formazione. Un gruppo alla ricerca di altri volontari, in particolare giovani con i quali è nato quasi 15 anni fa in parrocchia con il desiderio di tradurre in servizio qualcosa conosciuto solo a livello teorico. Ora di strada ne è stata fatta parecchia e il gruppo è cresciuto in dimensione e consapevolezza; riconosciuto dalla scuola stessa come risorsa ha maturato e sviluppato l’idea di rete tra scuola, servizi sociali, parrocchia e volontari. Le esigenze del territorio sono sempre maggiori, sempre più ragazzi sono in difficoltà nel loro percorso scolastico. Demotivazione, scarsa autostima, famiglie sole e in crisi, scuola talvolta lontana… questi sono i problemi che, in collaborazione con gli insegnanti e le famiglie, si cercano di risolvere. Il volontario dell’Astuccio entra in contatto con il ragazzo assegnatogli in seguito ad una segnalazione da parte della scuola, ad un intervento dei Servizi Sociali del Comune e all’adesione della famiglia al progetto. Volontario e ragazzo si incontrano per poche ore la settimana nel pomeriggio…ed è così che nasce un rapporto meraviglioso: il ragazzino ha a disposizione una persona tutta per lui, con cui entra in amicizia, si sente considerato, riacquista motivazione, inizia ad avere speranza, dando soddisfazione e gratificazione anche al volontario. I componenti dell’Astuccio sono entusiasti di tutto questo e nel sottolineare con forza il valore del confronto e dello scambio che avviene all’interno rivolgono un invito ad altre persone perché si aggiungano e condividano il percorso. E’ un progetto che sta ricevendo molte conferme e soddisfazioni dalla Scuola e dai Servizi Sociali e che vuole sempre più diventare una preziosa risorsa per il territorio. E’ da sottolineare infine che l’attività offre agli studenti la possibilità di accedere ai crediti formativi certificati dai Servizi Sociali del Comune di Negrar. PER INFORMAZIONI: Renzo Composta 0457501897 Isabella Antolino 0457514864 Servizi Sociali Negrar 0456011731


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NEGRAR. Intervista all’assessore Gianni Pozzani sulla situazione del Comune

«Momento complicato ma sapremo uscirne» «Il decadimento che stiamo vivendo è epocale e incontrollato: la sfiducia ci allontana dalla politica, mentre la maggior parte dei cittadini non sono ancora in grado di fare una scelta per il prossimo Parlamento e per i prossimi amministratori locali. È paradossale che pochi soggetti, come grandissime banche e fondi mondiali, decidano le sorti di un Paese». Con queste parole l’assessore alla Cultura del comune di Negrar, Gianni Pozzani, apre un’intervista in cui lui stesso parla, dal punto di vista del Comune, del difficile momento che ogni settore dell’amministrazione della vita pubblica sta attraversando. Assessore, come si presenta la situazione a Negrar? «L'Amministrazione si trova a dover superare un momento di forte difficoltà finanziaria, dove il Governo ci ha derubato di risorse indispensabili, tagliando trasferimenti e vincolando, grazie al Patto di Stabilità, tutte quelle risorse con cui avremmo potuto mettere in campo le promesse presentate in campagna elettorale. Questa Amministrazione ha già abbassato di 4 milioni di euro il proprio

Gianni Pozzani

debito e prima della fine del mandato attiverà a pagare un totale di 6 milioni. Ne rimarranno da pagare ancora 28 - e neanche vendendo tutto il nostro patrimonio (che nessuno vuole) riusciremo ad estinguerlo. Nonostante questo, il nostro Comune è sempre stato in grado di approvare bilanci in pareggio, purtroppo anche tagliando tutto quello che era possibile tagliare, invitati dalla legge a sopprimere quei capitoli di spesa non necessari, fra i quali ci sarebbero

anche i contributi agli asili, che questa Amministrazione ha sempre elargito, come farà ancora, come garantito da una recente lettera del Sindaco Dal Negro». E per quanto riguarda in particolare la cultura? «Il mio Assessorato è riuscito a organizzare eventi e manifestazioni culturali, anche in collaborazione con la Biblioteca comunale. Inoltre, grazie all’instancabile lavoro dei giovani della lista “Vivi Negrar”, sono stati portati a termine molti progetti: il Palio dell’Olio, un progetto con l’Archeoclub, la presentazione del progetto per un sentiero di collegamento tra il museo di Sant’Anna e la villa romana di Negrar, la costituzione del Comitato per le Pari opportunità, la pubblicazione del libretto delle Indulgenze, la gestione del gruppo degli Artisti della Valpolicella. Siamo stati in grado di mantenere i servizi scolastici il più possibile efficienti e a mantenere le quote annuali stabili nel corso degli anni. Mi dispiace aver visto i cartelli delle mamme e dei dirigenti degli asili che, se pur legittimi, imputavano alla Amministrazione di non

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essere attenta all'educazione dei nostri bambini. In quel momento il bilancio non lo consentiva, ma mai è venuta a mancare la volontà di ricercare il più possibile la cifra mancante». Sono molte le critiche che sono state mosse a questa Amministrazione… «È un momento di grande difficoltà e la critica delle minoranze dovrebbe essere più costruttiva e non di strumentalizzare temi così importanti solo per fini politici. Ricordo che è stata la passata Amministrazione a costruire il debito che ora abbiamo, con spese a volte non necessarie o fortemente vincolanti. L'Amministrazione continuerà a portare avanti la sua opera di risanamento, seppur con un continuo cambio di leggi. Il Comune oggi è diventato per lo Stato un mero esattore e il caso dell'IMU è emblematico. La Valpolicella sta sbocciando come una rosa: auspico per il futuro una sua integrazione turistica, culturale, commerciale e politica. Solo così potremmo garantire alle future generazioni un futuro migliore e dare al nostro avvenire un’unica voce».

LUTTO IN VALPOLICELLA. Si è spento Ugo Chignola: mancherà all’intera comunità Si è spento lo scorso 11 ottobre Ugo Chignola. Nato a Chiusa il 25 aprile 1944, Chignola abitava da anni a Pedemonte. In Valpolicella aveva saputo guadagnarsi la stima e l’ammirazione di molti: cavaliere dello Snodar, fondatore della Pro loco di Negrar, nonchè inventore della Maschera di Carnevale di Negrar, Ugo era consigliere di amministrazione della Banca della Valpolicella. Fu lui a “ripristinare” e presiedere per 20 anni la Banda musicale di Negrar, passando il testimone qualche mese fa ad Andrea Borgese. «Ho chiesto ad Andrea di prendere il mio posto – diceva Chignola lo scorso marzo, presentando alla redazione de L’Altro Giornale il suo successore – perché in lui ho rivisto me stesso 20 anni fa: anch’io seguivo mio figlio che suonava nella Banda, come lui sta facendo con la figlia, bravissima, che tiene molto al suo ruolo all’interno del Corpo bandistico. Credo che Andrea possa dare molto a questa Banda, nella quale comunque il mio cuore rimane. Da parte mia continuerò ad aiutare e sostenere il nuovo Presidente nella sua attività». E così è stato: Chignola, com’era nel suo stile, ha continuato ad essere presente: bastava chiedere e lui non sarebbe mancato. Purtroppo la vita non gli ha permesso di continuare il suo cammino, ma lui da lassù continuerà a seguire tutto con il suo contagioso sorriso di

NEGRAR / IL PROGETTO NAZIONALE

sempre. «Ho sempre rispettato e ammirato la

Duemila libri alla biblioteca

nei confronti della Banda comunale e di tutti i

E’ stato un successo quello registrato dalla biblioteca comunale di Negrar nell’ambito del progetto nazionale “Dona un libro alla tua biblioteca”, iniziativa delle librerie Giunti. La libreria Giunti de La Grande Mela shoppingland di Lugagnano di Sona ha scelto proprio la biblioteca negrarese come punto di riferimento per il progetto: il risultato sono stati più di 2000 libri donati dagli acquirenti alla biblioteca. Il punto vendita Giunti de La Grande Mela si è classificato al secondo posto in Italia. «Questo patrimonio librario di 2000 volumi – afferma la presidente del

Comitato di gestione della biblioteca di Negrar, Maddalena Guardini, che ringrazia la libreria Giunti e tutti coloro che hanno aderito al progetto acquistando un libro per la biblioteca – sarà suddiviso tra le biblioteche appartenenti al circuito interbibliotecario della Valpolicella: Marano, Fumane, Pescantina, Sant’Amborgio, San Pietro in Cariano e naturalmente Negrar». Una realtà, quella delle biblioteche comunali, che si sta sviluppando sempre più, allargando il suo raggio d’azione. In particolare per quanto concerne la biblioteca di Negrar, le attività procedono a vele

spiegate: «Al raddoppio dei prestiti rispetto agli anni passati – afferma ancora Guardini ringraziando l’assessore alla cultura del comune di Negrar, Gianni Pozzani -, si affianca una positiva risposta ad ogni attività proposta. Grande successo ad esempio è stato riscosso da “It’s Storytime”, letture animate per bambini dai 6 ai 10 anni in lingua inglese e tedesca proposte durante il periodo estivo ad un gruppo di 15 bambini. Il progetto continuerà con gli appuntamenti del giovedì pomeriggio (dalle 16.30 alle 17.30) dell’8, 15 e 22 novembre e 6, 13 e 20 dicembre.

Nel mese di ottobre, in collaborazione con le scuole medie, abbiamo aderito al progetto provinciale “Porta un amico in biblioteca” nell’ambito del quale abbiamo ospitato il fumettista Bacilieri. Durante il periodo invernale proporremo, in collaborazione con le insegnanti, alcuni laboratori per la scuola materna, mentre continua l’iniziativa – avviata ad inizio 2012 – per ospitare vari artisti locali all’interno della sede della nostra biblioteca. Chiunque abbia voglia di esporre le proprie opere per tre settimane consecutive può farsi avanti».

correttezza e il grande amore che Ugo nutriva bambini e ragazzi che ne facevano parte – ricorda Gianni Pozzani, assessore alla Cultura del comune di Negrar e amico di Chignola -. Ugo era sempre alla ricerca di finanziamenti per aiutare la Banda e i suoi componenti ed ha fatto il possibile per far diventare la Banda stessa quella realtà straordinaria che oggi è. Senza dubbio Ugo è stato un perfetto ambasciatore della Valpolicella, facendone conoscere tradizioni e caratteristiche in tutta Europa».

Ugo Chignola


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NEGRAR. Nella serata del 20 settembre consegnati pure 34 attestati di esecutori BLSD

Sport, Polizia e scuola: sei defibrillatori donati Sono stati “Un dono per la Vita” i sei defibrillatori consegnati giovedì 20 settembre ad alcune società sportive del comune di Negrar, alla Polizia Municipale e alla Scuola Media. Durante la serata, condotta da Giancarlo Peretti ed ospitata dalla sala convegni della Cantina Valpolicella di Negrar, sono stati consegnati anche 34 attestati di esecutori BLSD. Un’iniziativa, questa, partita dall’assessore ai Servizi Sociali del comune di Negrar, Luigino Damoli, e dall’assessore allo Sport, Federico Marangoni, con la collaborazione del PAD Magalini Cuore Onlus – famiglia Giancarlo Modena - in ricordo del figlio Lorenzo. Accanto a loro sono intervenuti anche il sindaco di Negrar, Giorgio Dal Negro, il Presidente della Cantina Sociale, Carlo Alberto Recchia, il Direttore del Servizio Emergenza 118 dottor Alberto Schonsberg, il cardiologo Giulio Molon e il dottor Giuseppe Sipala, Presidente onorario del “PAD Magalini Cuore Onlus”. I dati statistici dicono che dove ci sono defibrillatori e personale formato, il numero delle persone salvate può superare anche il 60%, mentre dove non c’è progetto i salvati sono solo il 5%. «Sono orgoglioso che questa città abbia fatto un piccolo passo in avanti e oggi possiamo sentirci un poco più sicuri – ha affermato il sindaco Giorgio Dal Negro -. Tutti sappiamo che aver dotato i campi sportivi, il palazzetto dello Sport di defibrillatori può essere non solo importante, ma anche determinante per la vita della persona. Un grazie particolare a tutti coloro che hanno dato vita all’iniziativa e a tutti i signori sponsor che

Da sinistra Federico Marangoni, Luigino Damoli, Carlo Alberto Recchia, Giorgio Dal Negro, Giancarlo Modena

hanno voluto concretizzarla». «Scosso, come tutto il mondo sportivo, dal decesso per arresto cardiaco del giocatore Piermario Morosini – ha aggiunto l’assessore ai Servizi sociali, Luigino Damoli - mi sono sentito in dovere di fare qualcosa onde evitare che ciò possa accadere nei nostri centri sportivi e non solo, così ho iniziato la ricerca di fondi per l’acquisto dei defibrillatori, coinvolgendo l’assessore Federico Marangoni e la Famiglia Modena colpita qualche anno fa dalla perdita per arresto cardiaco sul campo da gioco del figlio Lorenzo, famiglia che sta promuovendo altre simili iniziative

nella provincia. Ringrazio tutto coloro che hanno contribuito finanziariamente alla realizzazione del progetto, a costoro viene consegnata una pergamena attestante il ringraziamento più sentito dell’Amministrazione Comunale: la Farmacia Dottoressa Fappani, la Farmacia Valpolicella dottor Alessandro Moglia, la Cantina Valpolicella di Negrar, la Banca Fideuram, la Banca Valpolicella Credito Cooperativo di Marano, la Sparkasse Cassa di Risparmio, la Tecnovap f.lli Franchini, il Comitato Palio del Recioto, la famiglia Giancarlo e Mariagrazia Modena».

15 COMUNE. Cambio di guardia Martinelli - Silvestri Cambio della guardia in comune a Negrar: dal 16 ottobre scorso l’assessorato al Commercio e alle Manifestazioni passa da Federico Martinelli a Nicola Silvestri. Una decisione, questa, presa dal Sindaco Giorgio Dal Negro «a seguito di un serie di rimostranze da parte di alcuni consiglieri della Lega Nord in particolare – afferma il primo cittadino -. Da alcuni mesi un gruppo di Consiglieri manifestava ripetutamente al sottoscritto un profondo disagio relazionale con l’assessore Martinelli, con il quale, dicevano, non riuscivano più ad avere un dialogo. A quel punto ho dovuto decidere: è stato informato mezzo mondo dai segretari regionali a quelli comunali, ma, al di là della stima e della simpatia che Federico Martinelli ha riscosso all’interno della Giunta, chi decide è in ogni caso il Consiglio Comunale. Per questo abbiamo ritenuto opportuno affidare la delega al Commercio e alle Manifestazioni a Nicola Silvestri. La decisione – aggiunge Dal Negro – ha creato un certo malumore, ma bisogna guardare in faccia la realtà e considerare la capacità o l’incapacità di un Assessore di rapportarsi e relazionarsi con il resto del Consiglio comunale». S.A.


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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

NEGRAR/GRUPPO LA VIGNA

La contro-tabella delle Minoranze Nello scorso numero de L’Altro Giornale è stato pubblicato un articolo su “Indennità degli amministratori di Negrar a confronto”, con una tabella che riportava le cifre del 2008 (precedente amministrazione) e del 2012 (attuale amministrazione). La tabella, così come pubblicata, non può ritenersi una puntualizzazione precisa relativamente alle indennità degli amministratori perché riporta solo indicazioni generali e di tipo burocratico, e certamente non riferite alla reale situazione di Negrar. Si aggiunge che “rispetto alla scorsa amministrazione non è stato operato alcun aumento se non nella figura del

Presidente del Consiglio”: questa è un’affermazione che lascia aperte varie interpretazioni. E’ vero che gli Amministratori non si sono aumentati le indennità, ma la composizione della Giunta e la richiesta di aspettativa dal lavoro da parte dell’assessore al bilancio hanno fatto lievitare la spesa di ben 45.000 euro. Come gruppi di minoranza, in modo legittimo e responsabile, nel luglio scorso abbiamo portato una mozione di indirizzo per ridurre le spese di indennità, ottenendo la maggioranza dei voti in Consiglio; solo il Sindaco ed un consigliere erano favorevoli al mantenimento

delle attuali indennità. In un momento particolarmente difficile per i cittadini, ai quali si continuano a chiedere pesanti sacrifici, è bene che la politica sappia dare per prima l’esempio: per l’Amministrazione negrarese può risultare un’occasione per dare uno spettacolo un po’ più nobile di quello che da tempo ci propone. Se il Ministero concede ad un assessore che è collocato in pensione, o ad un lavoratore autonomo di ricevere una indennità doppia di un dipendente, non è un obbligo pretenderla. Non ci sembra vi siano nemmeno precarie situazioni economiche o elevato lavoro amministrati-

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vo che la giustificano. Non solo la Giunta ha la possibilità di ridurre le spese dando ai cittadini il buon esempio che le viene richiesto, magari trasferendo parte dei contributi alle scuole o all’asilo, ma lo dovrebbe fare perchè la maggioranza che componeva il Consiglio Comunale ha votato la mozione. Non farlo significa andare contro la volontà stessa del Consiglio che rappresenta i cittadini. Si riporta di seguito la tabella con il confronto delle spese reali per le indennità degli amministratori di Negrar, riferiti alla precedente amministrazione e all’attuale. I Consiglieri Roberto Grison e Valentino Viviani

Serata in piazza per finire il 2012 Quest'anno l'associazione "Gruppo La Vigna" di Negrar intende fare sul serio e chiudere col botto il 2012: sabato 1 dicembre dalle ore 16.00 fino a tarda notte la piazza di Negrar ospiterà "Negrar a lume di candela". In occasione dell’evento, a cui hanno aderito tutti i commercianti, la piazza verrà chiusa al traffico e verrà spenta l'illuminazione pubblica del centro del paese e delle attività commerciali, compresi i bar, illuminati invece con candele fornite dall'associazione stessa. A fare da sfondo saranno le note della Banda musicale di Negrar, di due gruppi musicali e della musica anni ’70 – ’80 di un dj. Ad intervenire inoltre saranno la Palestra Oblò con uno spettacolo, il "ludubus" ( il pulmino pieno di giocattoli per i bambini), il "baratto del giocattolo" per le famiglie che vogliono portare in piazza i bambini, il gioco delle bocce per i più anziani. Non mancheranno vin brulè, cioccolata calda, castagne, arrosticini e degli ottimi piatti nostrani preparati dai bar del paese. «Desideriamo ringraziare tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione della festa – affermano dal Gruppo La Vigna -. Invitiamo coloro che hanno delle idee a contattarci - gruppolavigna@gmail.com; 347.9680087 (Marco) o 349. 2317669 (Paolo) -. Vogliamo, inoltre, invitare la popolazione del centro del paese ad una partecipazione attiva della festa: chi vuole abbellire il proprio balcone o la propria finestra potrà acquistare da noi le candele». Il Gruppo La Vigna (Presidente Paolo Zolin, vicepresidente Federico Tommasi, segretario Enrico Bruni, tesoriere Carlo Franchini) – è nato nel dicembre 2010. Fino ad oggi ha organizzato vari eventi, tra cui tornei di briscola al vecchio asilo comunale (di cui uno è in corso il martedì sera) e una tombola. Il gruppo ha anche il proprio chiosco al "Palio del Recioto", mentre ogni anno è impegnato con il giro di Santa Lucia con Babbo Natale e i castaldi fra le famiglie negraresi prima delle feste natalizie. «Il nostro gruppo – concludono dal direttivo - non ha scopo di lucro: vuole semplicemente recuperare usi e costumi del nostro paese e donare in beneficenza sul nostro territorio l'eventuale guadagno che deriva dai vari eventi organizzati». S.A.


Con il patrocinio: degli Assessorati alla Cultura e al Turismo del comune di Negrar Proloco “Emilio Salgari”, Comitato Palio del Recioto

Domenica 11 Novembre 2012 PROGRAMMA Ore 9.00 Apertura della festa con viaggio nel mondo dell’hobbistica Ore 9.30 Offerta torte casalinghe Pesca dei fiori Ore 10.00 Sapori in piazza Ore 10.15 Apertura mostra fotografica Magnalonga Settembrina Ore 11.00 Santa Messa di Ringraziamento Ore 11.45 Aperitivo dell’Amicizia Ore 12.00 Apertura stand gastronomici al Centro Parrocchiale con piatti tipici veronesi Ore 14.30 Giochi in piazza in collaborazione con i giovani del gruppo “I for-A” e i Clown di “INVITA UN SORRISO” Intrattenimento con la Compagnia “ORDALLEGRI” e all’imbrunire magico spettacolo del fuoco Ore 15.30 Esibizione della scuola di danza della “PALESTRA OBLÒ” di Negrar Ore 16.45 Premiazione mostra fotografica Magnalonga Ore 17.00 Magico spettacolo del Fuoco Ore 17.30 Estrazione sottoscrizione a premi A fine festa minestrone Si ringraziano per la gentile collaborazione tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della festa Il Comitato “SAN MARTINO”, nel ricordare l’obbiettivo di beneficenza della festa, invita alla partecipazione e augura a tutti una buona giornata. Si declina ogni responsabilità per danni a persone o cose.


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MARANO. Il sindaco e l’assessore Valdegamberi fanno il punto della situazione

PURANO / LA RICHIESTA

Venturini soddisfatto «Il bilancio? È sano»

Spazio per giovani

«Il Bilancio del Comune è sano. Abbiamo confermato l’IMU a zero per la prima casa e il minimo di legge per il resto. È un risultato importante che spero possa confermare la soddisfazione dei cittadini». Queste le parole del sindaco di Marano, Simone Venturini, a seguito del Consiglio comunale del 27 settembre scorso. Investimenti importanti

sono stati destinati ad un progetto dedicato ai giovani: partirà a breve un corso di writing, l’arte del murales, tenuto da alcuni educatori esperti. Durante il periodo estivo inoltre l’idea è quella di montare un palco stabile in piazza della Comunità a Valgatara dando la possibilità ai giovani musicisti di esibirsi. Proseguono anche gli

interventi di supporto educativo per i minori in difficoltà. «Accanto alla forma dell'appoggio educativo individualizzato – afferma l’assessore al sociale Laura Valdegamberi - abbiamo ampliato le modalità di intervento con uno stanziamento ad hoc per l'esperienza educativa del “centro diurno” (ndr: una sorta di doposcuola di sostegno), per

meglio rispondere ai bisogni educativi emersi sul territorio. In continuità con gli anni precedenti prosegue anche il progetto di sostegno alla genitorialità che vede quest'anno una proposta formativa ancora più ricca: il tema delle nuove tecnologie, accompagnerà, da ottobre a maggio, tre percorsi formativi dedicati ai genitori, per l'approfondimento e il confronto sui rischi e sulle potenzialità di vecchie e nuove tecnologie in relazione alle diverse fasce d'età dei figli». Il Comune ha stanziato a bilancio anche un importo aumentato del 20 % da destinare a contributi per le scuole materne parrocchiali.

Dopo la recente sistemazione del sagrato della chiesa di S. Giorgio di Purano, è stata evidenziata, dai cittadini di Purano la necessità di realizzare un’area riservata dove permettere ai giovani di giocare lontano dai pericoli delle strade che attraversano l’abitato. Da molto tempo l’amministrazione aveva individuato alcune soluzioni per realizzare tale area, la più interessante delle quali è risultata quella che prevedeva l’ampliamento dell’attuale giardino delle ex scuole elementari, oggi adibite a sala civica e ambulatorio medico: nei mesi scorsi si sono concluse le trattative per l’acquisto del terreno. L’intervento è stato pensato anche con lo scopo di migliorare la dotazione di servizi per l’abitato e migliorare la fruibilità dell’attuale edificio molto utilizzato per iniziative di incontro e aggregazione per tutti i cittadini del territorio comunale. Il nuovo progetto prevede la costruzione di muri di sostegno e il relativo livellamento dell’area, la realizzazione di una piastra polifunzionale, l’istallazione di giochi per i più piccoli e arredi quali panchine e tavoli. A servizio dei numerosi momenti conviviali è prevista anche l’istallazione di un immancabile camino per barbecue. Il progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta comunale e dalla Soprintendenza e si è svolta la gara per l’assegnazione dei lavori di realizzazione dell’opera. La conclusione dei lavori è prevista per fine 2012. «Si sono tenuti un paio di incontri con i bambini e i ragazzi della frazione – afferma il sindaco Simone Venturini - con i quali abbiamo concordato gli interventi e i giochi da posizionare nel nuovo parco: sono loro i veri progettisti. Ho lasciato loro una copia in bianco e nero del progetto e ora la stanno dipingendo: il cartello di cantiere porterà l’immagine del “loro” progetto e la loro firma».

NOTIZIE IN BREVE PRESENTATI I CORSI DI TEATRO PER GIOVANI. Sono stati presentati il 15 ottobre scorso a Marano i nuovi corsi di teatro per giovani e giovanissimi. L'idea di promuovere attività di questo tipo per i ragazzi e le ragazze nell'età dell'adolescenza è nata nel 2007 come progetto di continuità con i laboratori teatrali che da tempo si svolgono nella scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo “Bartolomeo Lorenzi”. In seguito, la proposta teatrale si è rivolta non solo agli adolescenti, ma anche ai giovani: sono nati così due corsi distinti per le due fasce di età. Il gruppo nel tempo si è scelto anche un nome: la Compagnia degli Acchiappasogni. La direzione artistica dei corsi è dell’attore e regista Stefano Paiusco. AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE PER GENITORI. Tre cicli di incontri saranno proposti nei prossimi mesi a Marano per approfondire alcuni aspetti della relazione genitore-figlio e in particolare il ruolo del gioco e delle nuove tecnologie nel rapporto con i figli. Si è partiti il 29 ottobre con "L'arte del giocare", percorso condotto da Tiziana Mantovani per i genitori con figli frequentanti la scuola primaria (gli incontri successivi saranno il 12 e il 26 novembre). Seguiranno, a gennaio e febbraio 2013, tre serate rivolte ai genitori dei bambini frequentanti la scuola dell'infanzia sul tema dei "Rischi ed opportunità delle nuove tecnologie" (24 gennaio, 11 e 28 febbraio - condotti da Maria Grazia Paglialunga e Katia Tinazzi). Per l'età dell'adolescenza l'Amministrazione, in collaborazione con l'Istituto Comprensivo B. Lorenzi di Fumane, propone l'approfondimento di "Affettività e sessualità nell'età dell'adolescenza" (25 marzo e 8 aprile) e "Internet: istruzioni per l'uso" (15 e 22 aprile). Per maggiori informazioni consultare il sito www.comunemaranovalp.vr.it.

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«Ringrazio l’intera comunità» Sabato 22 settembre si è tenuta presso la baita degli Alpini di Valgatara la festa di inaugurazione della nuova sede della Croce Bianca. Per l’occasione avevo chiesto agli Alpini di Valgatara se avessero potuto allestire il pranzo per gli ospiti e i rappresentanti dei vari di gruppi di volontariato del comune di Marano. Gli Alpini si sono messi al lavoro. Il Presidente, Giuseppe Aldrighetti, ha organizzato un primo incontro presso la baita dove, con il Presidente della Croce Bianca, Nicola Lanciai, abbiamo definito i dettagli organizzativi. Ho inviato una lettera alle principali aziende del Comune: abbiamo chiesto il vino alle numerose cantine, la carne al Salumificio Coati, il formaggio a Latte Lessinia di Gianni da Mondrago. La risposta è stata amplissima: le cantine Degani di Valgatara, Clementi di Gnirega, Lonardi di Marano, Zardini di Pezza, Masi di Valgatara, San Rustico di Valgatara, Righetti di Rugolin, Salvaterra di Furia da Valgatara, hanno fornito tante bottiglie che basteranno anche per le prossime feste degli alpini; la carne, i formaggi e i tortellini del Pastificio Avesani hanno consentito di allestire in maniera completa il pranzo. La Banca della Valpolicella, immancabilmente, ha sostenuto l’iniziativa. Davvero una risposta straordinaria! Ero d’accordo con il Presidente degli Alpini che per le altre spese il Comune avrebbe pagato di propria tasca. Qualche giorno fa, il Presidente mi ha chiamato per dirmi che gli Alpini hanno deciso che si accolleranno loro queste spese, come segno di riconoscenza per il Comune che concede loro la baita. Dopo la telefonata di Giuseppe sono stato tutto il giorno con il pensiero su questi gesti, di gratuità, senso civico, collaborazione. Voglio dirlo qui, sul giornale, perché nell’apparente abbondanza di notizie negative, credo sia giusto essere consapevoli che le nostre comunità sono fatte di tanta brava gente. Non è certo la cifra che conta: è il messaggio. Queste sono le basi solide su cui una società sana si fonda; questo è garanzia di futuro. Sono fortunato ad aver potuto fare il Sindaco in un paese così. Il Sindaco Simone Venturini


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SAN PIETRO IN CARIANO. L’evento si è svolto lo scorso 13 ottobre

SAN PIETRO-FUMANE

Un Open Day speciale per la Casa di Riposo

Giornate ambientali

Il saluto della Presidente Elisabetta Scamperle che ha ringraziato i presenti e tutti coloro che operano presso l'I.C.S.S. – Istituzione comunale servizi sociali - garantendo l'ottimo livello dei servizi forniti agli ospiti e del sindaco Gabriele Maestrelli che ha ricordato l'importanza della struttura per il territorio della Valpolicella, hanno aperto i lavori del convegno/ incontro “L'Istituzione Comunale Servizi Sociali: la sua storia ed i suoi servizi” tenutosi sabato 13 ottobre presso la Sala Lo nardi di San Pietro in Cariano in occasione dell'Open Day. Dopo l'introduzione della responsabile dei servizi, Chiara Marchiotto, si sono susseguiti numerosi interventi: Elisa Faggian ha parlato de “Il servizio medico in casa di riposo”, Alessandro Sterza de

“Il servizio infermieristico saniatario”, la logopedista Annarita Forte de “Le problematiche legate ai disturbi della deglutizione”, Giovanna Cecchetto de “Le esigenze nutrizionali”, il fisioterapista

Giovanni Marangoni di “Riabilitare, mantenere, prevenire, differenziare gli interventi”, Stefania Ruzzenente de “I servizi socio – sanitari”, L’educatrice Roberta Faettini de “Le attività di anima-

PEDEMONTE. I cento anni di Elisa Fiorio Il mese di settembre ha fatto da sfondo a Pedemonte ad uno speciale compleanno. Elisa Fiorio ha infatti tagliato il traguardo dei 100 anni d’età. A portarle i migliori auguri da parte dell’intera cittadinanza di San Pietro in Cariano è stato il sindaco Gabriele Maestrelli, che, durante i felici festeggiamenti accanto a figli, nipoti e pronipoti, le ha consegnato un ricordo da parte dell’amministrazione comunale. Sul numero di Settembre de L’Altro Giornale era stato pubblicato un articolo relativo ai festeggiamenti corredato da una foto nella quale venivano ritratti nonna elisa, il sindaco di San Peltro in Cariano e solamente uno dei due figli di Elisa Fiorio, Renzo. La neo centenaria ha anche un altro figlio, Dario, che purtroppo non è apparso nella foto. Per ovviare a questo inconveniente pubblichiamo la foto della famiglia al completo nel giorno dei festeggiamenti. Tanti auguri ancora nonna Elisa!

SAN PIETRO IN CARIANO / L’ACCOGLIENZA

Veronamarathon, che festa! Musica, sport e passione sono gli ingredienti base dell'entusiasmo. Con i suoi 2.200 maratoneti, che la mattina di domenica 7 ottobre hanno attraversato il centro storico del capoluogo carianese, una volta tanto libero dalle macchine, la Veronamarathon ha entusiasmato i carianesi, che hanno risposto con un'accoglienza da brividi. Musica e allegria hanno accompagnato gli atleti nei primi chilometri della loro impresa e, prima che fatica e sudore tagliassero gambe e fiato, si sono a loro volta entusiasmati della calorosa accoglienza che il pubblico e gli allievi della “Aronne Music Academy” di San Pietro gli hanno riservato all'imbocco della centrale via Roma, davanti al bar “Al Ponte”. Sorpresi da tanto entusiasmo, i maratoneti hanno risposto all'inattesa performance di musicisti e coriste, generosi somministratori di corroborante ristoro, con un applauso spontaneo e qualche passo di danza. Una dose di doping musicale che ha regalato emozioni e allegria, risollevando gli animi anche dei corridori più provati. Più avanti, sotto il campanile della pieve romanica di San Floriano, a rincarare la dose e a ridare ulteriore fiato, ci hanno pensato i fiati della banda comunale di San Pietro, prima che il serpentone scarpinante si infilasse tra i vigneti, le ville e le corti della Valpolicella baciata dal sole. Gianfranco Riolfi

zione”, la psicologa Marina Comencini de “L’assistenza psicologica in casa di riposo e i servizi del centro diurno”. Il convegno, al quale hanno preso parte anche gli studenti della classe quinta del Liceo delle Scienze sociali dell’Istituto Levi – Calabrese – accompagnati dalla professoressa Valbusa -, è stato chiuso dal Direttore dell'ICSS, Francesco Zantedeschi, che, ricordando la nascita della struttura nel 1985 come Centro Sociale e l'adeguamento del 1996 ad Istituzione consequenziale alle disposizioni di legge in materia, ha evidenziato la necessità di attuare una trasformazione dell'Ente, come programmato dall'Amministrazione Comunale, onde consentirne una gestione in linea con l'attuale normativa. L'Open Day è proseguito nel pomeriggio con la musica del duo Guido e Costantino Borsetto e con la recita teatrale della compagnia amatoriale Evergreen e si è concluso con la piena soddisfazione degli organizzatori e degli ospiti che hanno presenziato. E.R.

In sinergia con Regione Veneto e Provincia di Verona, i comuni di San Pietro in Cariano e Fumane anche quest’anno aderiranno alle “Giornate dell’Ambiente” dimostrative, una ogni mese fino a maggio. La “Prima Giornata dell’Ambiente” si è tenuta il giorno 26 ottobre scorso a San Pietro in Cariano con esposizione e dimostrazione su strada di auto ibrida elettrica/metano/gpl e biciclette a pedalata assistita al fine della promozione di una mobilità sostenibile. Lo scopo di queste giornate è quello di creare nella popolazione una nuova cultura di vita sostenibile e del vivere bene. L’obiettivo primario dei due Comuni è proprio quello di insistere sulla cultura ambientale: oltre alle “Giornate dell’Ambiente” saranno percorse due vie maestre per diffondere tale cultura, una attraverso le scuole coinvolgendo gli studenti tramite i docenti, l’altra coinvolgendo le famiglie nell’iniziativa internazionale finanziata dal programma comunitario, Intelligent Energy Europe, e gestita a livello italiano dalla società ECUBA SRL, relatrice all’assemblea pubblica di lancio del progetto presso le famiglie di San Pietro in Cariano e Fumane e chiunque fosse interessato, nella “Seconda Giornata dell’Ambiente” in programma il 9 novembre nella Sala Lonardi di San Pietro in Cariano alle ore 18.00. L’elenco e le iniziative delle “Giornate dell’Ambiente 2013” sono in fase di progettazione presso i due Comuni. Qualora cittadini o associazioni avessero idee in merito alla cultura di “vita sostenibile” e “vivere bene” sono invitati a proporle presso le due istituzioni comunali (Tel. 045.6832180 – 045.6832824).

SAN PIETRO. Incontro sul terremoto Il comune di San Pietro in Cariano organizza per martedì 20 novembre alle 20.30, presso l’aula magna delle Scuole Medie di San Pietro in Cariano in via Mara, una serata di informazione e confronto sul tema del fenomeno del terremoto e dello stato attuale della prevenzione e protezione della nostra area geografica. All’incontro organizzato, grazie alla collaborazione degli assessorati alla Protezione Civile e alla Cultura nonchè alla Consulta Comunale della Cultura, sono stati invitati, funzionari e tecnici che avranno modo di esprimersi sui vari temi attinenti a questo tipo di fenomeno naturale, che in questi ultimi tempi si è verificato con maggior frequenza anche nella nostre zone. L’ingresso è gratuito e libero per tutti coloro che intendono partecipare.


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FUMANE. Le rimostranze contro la nuova strada e la replica dell’Amministrazione

La protesta di Bonaldi incatenato a Mazzurega Domenica 7 ottobre Massimo Bonaldi, settantaquattrenne di Mazzurega, è stato protagonista di una protesta particolare. Lui stesso, che ha stilato anche una lettera firmata da un centinaio di cittadini, ha trascorso una giornata letteralmente incatenato davanti alla casa della moglie a Mazzurega, nel punto in cui dovrebbe sbucare la nuova strada programmata dall’amministrazione comunale, decisa nel voler interdire al traffico veicolare il passaggio dal centro del paese, davanti alla chiesa parrocchiale. Di seguito pubblichiamo la lettera di Bonaldi e la replica dell’amministrazione comunale. LA LETTERA Noi firmatari siamo contrari alla chiusura della strada che passa davanti alla chiesa “S. Bortolomeo” a Mazzurega e proponiamo, in alternativa, il posizionamento di dossi o di autovelox con il limite di velocità

a 30 km/h. Infatti, oltre alle innumerevoli curve presenti per raggiungere la nostra frazione da Fumane, ci sono ben quattro strade parallele che l'attraversano, mentre il traffico è così insignificante che non giustifica la realizzazione di un'ulteriore strada, la quale, invece, andrebbe ad alterarne la paesaggistica. Pertanto, chiediamo di non sprecare i quattrini dei contribuenti per svolgere tale progetto, bensì di impiegarli eventualmente per la sistemazione urgente delle fognature del borgo Croso (dove peraltro ci sono ancora delle abitazioni che non le possiedono e scaricano direttamente nei campi), o per creare dei parcheggi nell'area del cimitero, o l'asfaltatura del tratto che dal Santuario di Solane scende fino alla località Campian o l'ampliamento del tratto di strada che collega Croso con Cavarena in direzione Solane. Massimo Bonaldi Seguono 5 pagine di firme

Massimo Bonaldi

L’INTERVENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE «Quello che verrà realizzato a Mazzurega sarà semplicemente un miglioramento viario». Sono perentori il sindaco e il vicesindaco di Fumane, Domenico Bianchi e Giuseppe Bonazzi. «Non si tratta di fare una strada in più – aggiunge il Sindaco -: la strada attuale, che passa davanti alla porta della chiesa parrocchiale, oltre che davanti all’asilo nido e alla scuola materna, alle opere parrocchiali e al campo sportivo, verrà pedonalizzata e, al suo posto, verrà realizzata una strada nuova. Tutto il nucleo dei servizi pubblici verrà reso più agibile e più sicuro. Nell’arco di un mese appalteremo i lavori e l’opera verrà realizzata. Per quanto concerne le firme raccolte dal signor Bonaldi, vorrei precisare che ho avuto modo di parlare con alcuni dei firmatari i quali mi hanno confermato di aver firmato senza sapere di cosa si trattasse precisamente». «Lo spazio interessato dagli interventi di costruzione della nuova strada – afferma il vicesindaco – è di proprietà della parrocchia. Quest’ultima cederà l’area e in cambio riceverà dal Comune lo spazio verde accanto alla scuola materna da adibire ad uso pubblico. Una scelta, la nostra, che non nasce dal nulla, ma studiata da tre anni a questa parte. Anche la Curia vescovile ha dato il suo benestare per l’accordo preliminare. La nuova arteria, per la quale è stato ottenuto un finanziamento di 100.000 euro – su 139.000 euro totali – che non potrebbero essere state dirottate in ogni caso su altre opere, non era prevista dal Piano regolatore di Fumane, tant’è che è stata presentata quindi come variante. Quando si parla di “variante al PRG” – precisa ancora Bonazzi - si intende portare dei terreni ad “interesse pubblico” per espropriarli. La variante viene quindi adottata dal Consiglio. Nei 30 giorni successivi chiunque può avanzare osservazioni in merito. Nel caso della strada di Mazzurega dopo 30 giorni non sono pervenute osservazioni: a questo punto per il Comune diventa un impegno e un dovere fare la strada. Purtroppo qui è stato scambiato il bene comune per il bene privato: la nuova strada non va a sopprimere un bene privato e il paese può trarne solo benefici. Nessun vantaggio inoltre per la parrocchia: unico vantaggio è la maggior sicurezza della popolazione». La planimetria per la nuova arteria

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Caro Bonazzi, puntualizziamo»

Gentile Direttore, le scrivo in merito all'articolo apparso sul suo giornale nell'ottobre scorso intitolato "A scuola a Fumane". Non intendo certo polemizzare con il vicesindaco Bonazzi, ma puntualizzare alcuni passaggi del suo intervento che meritano una certa attenzione. Mi duole che Bonazzi giudichi l'intervento dei Vigili del Fuoco poco adeguato e inopportuno. Non può liquidare la professionalità, lo spirito di sacrificio di questi uomini che sono al servizio della comunità in qualsiasi momento e con tutte le avversità, ma come si permette? Questi uomini sono persone serie, professionalmente preparate e non sono certo lì ad alimentare le "psicosi" (come le chiama Bonazzi) della gente. […] In quanto alla psicosi non sapevo che Bonazzi fosse un esperto di psicologia, comunque dice il DSM-IV: "la psicosi è un disturbo che influisce sulle funzioni mentali con conseguente perdita del rapporto con la realtà". Ora non mi pare che genitori preoccupati per l'integrità fisica dei propri figli, siano da considerare tali. Bonazzi, quando parla di certificazione statica, dimentica che nel documento redatto nel 2005 il perito scriveva che per l'adeguamento sismico dell'edificio scolastico esiste l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20.03.2003 poi prorogata al 2005 in cui dispone l'obbligo di procedere a verifiche, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari per gli edifici e infrastrutture di interesse strategico (es. municipio-ospedali, scuole…) e che la data ultima doveva intendersi 1'8 maggio 2008. In seguito altre proroghe hanno spostato tale termine a dicembre di quest'anno. A seguito del terremoto del 25.1.2012 (quello con epicentro a Negrar) l'edificio in argomento è stato oggetto di sopralluogo da parte dello stesso perito che ha redatto il certificato di staticità, il quale ha fatto apporre dei fessurimetri (vetrini) in corrispondenza di lesioni significative per poter monitorare eventuali movimenti che possano essere stati innescati da eventi sismici. Nella stessa relazione ribadiva di sostituire il contro soffitto, utilizzando materiale più sicuro. Faccio notare a Bonazzi che la visita da parte del perito è stata effettuata il 25.01.2012 mentre il resoconto scritto è datato 25 maggio 2012. In tutto questo lasso di tempo ai genitori che chiedevano di poter accedere a tale atto (che ovviamente non c'era) l'Amministrazione ha sempre tergiversato. Dal 20 maggio 2012 inizia una serie di movimenti tellurici, con epicentro in Emilia, che si sono propagate anche qui da noi e sono state sentite in maniera molto forte provocando nei genitori allarme per l'incolumità dei propri figli. Metta in serie tutti questi avvenimenti e poi mi dirà se il sentimento di protezione che ogni genitore prova per i propri figli, possa essere considerato psicosi…Signor Bonazzi, a parer mio, è azzardato da parte sua fare affermazioni del tipo "i bambini andavano a scuola in tutta sicurezza" fino a quando, almeno, non avremo a disposizione gli esito degli accertamenti. L'enfasi con la quale lei parla delle fondamenta della scuola, mi fa piacere, peccato però lo si sappia solo ora che si stanno facendo scavi e carotaggi, nel senso che col senno di poi…! La nuova certificazione l'ho letta anch'io e dice che viene rilasciata sulla scorta della documentazione e della presa visione della struttura, significa lettura dei documenti in possesso dell'Ufficio Tecnico e sopralluogo visivo. E' ridicolo poi far ricadere sulla scuola la motivazione dell'aumento dell'Irpef e dell'Imu quando c'era un disavanzo positivo di bilancio di oltre 300.000 euro. Ci sarebbe molto da dire ed approfondire ma so che ruberei spazio a qualcun altro pertanto, gentile Direttore, chiudo dicendo, non solo a nome mio ma anche a nome di tutti i genitori, che un po' più di chiarezza e dialogo da parte dell' Amministrazione eviterebbero sterili polemiche e contribuirebbe senz'altro a migliorare questa nostra società. P.S. Anche noi siamo stati ricevuti dal Prefetto. Mimmo Bertè


CRONACHE

Novembre 2012

MOLINA. Intervista a Leonardo Ceradini alla guida della Pro Loco

Promozione e sinergie: un Presidente al lavoro Cambio della guardia alla presidenza della pro loco di Molina. Da qualche settimana Luigi Castioni, che per anni ha guidato l’associazione, ha rassegnato le sue dimissioni. A traghettare la Pro loco fino alla scadenza del direttivo sarà Leonardo Ceradini, nuovo Presidente. Chi è Ceradini Leonardo? «Sono nato a Molina e quando avevo 9 anni la mia famiglia si è trasferita a San Pietro in Cariano, dove abito tutt’ora. Tuttavia ho sempre mantenuto il legame con il mio paese, coltivando da hobbista i terreni lasciatimi dai miei genitori. Da 5 anni faccio parte del direttivo della Pro loco ed ora, sono stato chiamato a portare avanti questo nuovo incarico». Qual è la prima cosa che intende dire? «Ringrazio il mio predecessore Luigi Castioni per i suoi 9 anni di presidenza condotti con passione e impegno irraggiungibili. Con lui a Molina sono decollati vari progetti come quello di riportare l’apicoltura in Lessinia organizzando corsi e costituendo l’apiario sociale

Leonardo Ceradini

e di dare all’associazione una sede stabile. Ai molinesi invece vorrei dire che il turismo è una risorsa per tutto il paese e come tale va promosso e incrementato: è un bene rinnovabile che va curato e conservato per durare nel tempo. Molina costituisce una proposta turistica alla portata delle famiglie». Come muoversi quindi? «Parte delle risorse che derivano dalla gestione del Parco delle Cascate va reinvestito sul territorio. Va conciliato

l’interesse delle persone che vivono di turismo con l’impatto del flusso di migliaia di persone sul resto della popolazione. Vanno favorite altre attività per offrire al turista la possibilità di portarsi a casa, oltre al godimento dell’ambiente naturale, anche prodotti frutto di un territorio incontaminato. Dall’anno prossimo si aggiungeranno agli attuali, una ventina di posti letto B&B: non ci starebbe male un negozietto delle eccellenze gastronomiche e uno di prodotti artigianali della tradizione locale». Parliamo della risorsa più preziosa per Molina, l’acqua. «L’acqua è vita e costituisce per Molina una risorsa che ne ha garantito la sopravvivenza economica per secoli. E’ necessario rispettare questa fragile risorsa: se per qualsiasi motivo il percorso che porta l’acqua alla sorgente dei Veraghi si dovesse interrompere, Molina diventerebbe un borgo fantasma. In modo particolare lo deve comprendere chi si occupa di escavazione, attività che sta a monte del paese» Ha in mente un progetto

ambizioso? «Già da qualche anno la pro loco di Molina partecipa alle manifestazioni promosse a Fumane, Breonio, Cavalo: In collaborazione con le Istituzioni, Comune in primis,. Dobbiamo sviluppare sempre più la reciprocità e il coordinamento delle attività turistico-promozionali del territorio, nel rispetto dei ruoli. a questo scopo servirebbero anche strutture e piattaforme ricettive da dedicare alle manifestazioni». Infine una questione spinosa, quella dei parcheggi a pagamento… se di pagamento si è deciso, almeno le risorse derivanti, vengano investite per migliorare le strutture di servizio a residenti e turisti. Esempio la strada che attraversa il centro storico. Inoltre la Pro loco ritiene incomprensibile che il solo paese di Molina non abbia un parcheggio libero, per i residenti e le persone che hanno bisogno di fermarsi per brevi soste – la spesa in negozio, il pasto in trattoria, la Messa domenicale. Ce la farà? «Non da solo».

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LA VALIGIA DEI MISTERI. Questo è il titolo dello spettacolo che la Pro loco di Molina proporrà nell’ambito del progetto dell’Unpli regionale, “Veneto Spettacoli di Mistero”. La commedia, nata da un’idea di Luigi Castioni (sceneggiatura e regia di Maria Teresa Zantedeschi), debutterà domenica 25 novembre alle ore 16.00 presso il teatro parrocchiale di Molina (ingresso libero). “Molina dopo l’8 settembre 1943, il ruolo delle staffette partigiane, il rastrellamento, soldati al fronte, la prigionia – si legge nella presentazione -. Fine della guerra, il ritorno, due soldati non si separano mai da una valigia piena di oggetti e ricordi tra cui un quaderno di Lettere alla mamma scritto durante la prigionia. Chi lo avrà scritto? Porta una misteriosa firma, J.M.J. Si scopre che suor Dosolina, maestra elementare, consigliava di firmare così gli scritti del cuore. Perché?”. SÌ VIAGGIARE A MOLINA. Il programma del TG2, “Sì viaggiare”, ha fatto tappa a Molina. Silvia Vaccarezza e la sua trouppe sono stati ospitati dallo IAT di Molina, gestito dalla Pro loco, ed hanno effettuato le riprese, mandate in onda a metà ottobre. «Molina è per Fumane e la Valpolicella una grande potenzialità turistica che deve essere messa a disposizione di tutti gli operatori turistici – afferma l’assessore al turismo del comune di Fumane, Giuseppe Totolo -. Per tale motivo è obbligatorio ampliare gli orizzonti e “osare un po’ di più”. Lo sviluppo turistico del territorio di Fumane può essere attuato solo potenziando le proprie risorse in un ambito internazionale». «Confermiamo la disponibilità ad ospitare nella sede della pro loco, in continuità con la precedente presidenza, questo tipo di iniziative – afferma Leonardo Ceradini, Presidente della Pro loco -, fondamentali per promuovere il territorio e le sue eccellenze». «Sì Viaggiare ha dato l’opportunità di far conoscere le attività che vengono svolte all’interno della Grotta di Fumane – afferma l’archeologo Alberto Castagna -: ad alcuni minuti di spiegazione è seguita anche una visita alla Grotta».

CLINICA PEDERZOLI

“Coordina_mentis”: primo convegno Aiop sulla figura e il ruolo del “coordinatore infermieristico” La Casa di Cura “Dott. Pederzoli” ha iniziato un percorso formativo volto al miglioramento continuo non solo dell’aspetto medico-sanitario ma anche di quello organizzativo e in questo ambito ha promosso e organizzato a Peschiera del Garda in collaborazione con l’Associazione Italiana Ospedalità Privata un convegno sul ruolo del coordinatore infermieristico dal titolo

“Coordina_mentis”. Quella del “coordinatore infermieristico” è una figura istituita recentemente in sostituzione della storica figura del “caposala” anche se, nell’uso comune, sono ancora molte le persone abituate a parlare di “caposala” quando si riferiscono al responsabile infermieristico di un Reparto o di un Servizio ospedaliero. Obiettivo di questa gior-

nata di lavoro è stato quello di fare il punto su una figura professionale chiamata a rispondere ad una complessità di compiti: dalla scelta e gestione dei modelli organizzativi alla sicurezza delle cure, dalla ricerca scientifica alla formazione del personale, dall’analisi della normativa di riferimento al ruolo e all’etica del “caposala”. Fra le innumerevoli caratteristiche che devo-

no contraddistinguere il coordinatore e che ne fanno il perno attorno al quale ruota l’organizzazione dei reparti nonché l’assistenza agli utenti si riconoscono in particolare la capacità di direzione e coordinamento delle attività di reparto, la gestione e il controllo delle risorse, le funzioni didattiche nei confronti del personale e degli studenti universitari, le iniziative di proposta e di

programmazione. In questo il contesto si è inserito il congresso che ha visto relatori provenienti da tutta Italia proporre le loro riflessioni e confrontarsi con dirigenti delle Istituzioni e dei Collegi Professionali sia nazionali che regionali e coordinatori che operano in strutture pubbliche e private. Insieme hanno cercato di individuare quelle vie che possono permettere

di coniugare lo sviluppo e l’evoluzione della sanità e della professione infermieristica all’interno di un ambito che vede sempre meno risorse e sempre più vincoli. Casa di Cura Polispecialistica “Dott Pederzoli” Peschiera del Garda Centralino 045 644 91 11 www.cdcpederzoli.it pubbliredazionale


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Novembre 2012

DOLCÈ-PESCANTINA. La manifestazione di canoa, kayak e rafting pensa già all’anno prossimo

Adigemarathon da record: 1.600 sulle acque del fiume «Il 2013? Festeggeremo il decennale della maratona con due manifestazioni, l’Adigemarathon, tradizionale sarà preceduta da una gara sprint di canoa in notturna nel periodo estivo sotto i ponti di Verona, la città di Giulietta e Romeo». Bruno Panziera, “inventore” di Adigemarathon (www.adigemarathon.it) assieme a Ettore Ivaldi e Alviano Mesaroli, guarda già alla prossima edizione della maratona di canoa e kayak e rafting che, il 21 ottobre, sul fiume d’Adige, da Borghetto d’Avio a Pescantina, ha festeggiato la nona edizione. Un’edizione da record: 1600 partecipanti di cui 420 agonisti provenienti da 15 nazioni e 43 club italiani da tutte le regioni, 1080 tra amatori e gommoni per la più grande festa della canoa italiana. Onorando la gran chiusura della Coppa del Mondo di canoa, ulteriore riconoscimento internazionale per un’Adigemarathon, organizzata dall’associazione Terradeiforti Sport in collaborazione con i Canoa club Pescantina, Verona e Borghetto e il fondamentale supporto dei comuni di Dolcè e Pescantina e 400 volontari. Una splendida giornata è stata la cornice ideale della maratona internazionale che ha visto in gara 420 canoisti agonisti solcare il fiume Adige. Oltre 1000 gli amatori in canoa e gommone scesi dall’Isola di Dolcè. In gara, grazie al supporto di Hydro Dolomiti Enel e di Se Hydropower per la regolazione del livello dell'acqua dell'Adige e del Genio Civile di Verona, gli agonisti hanno pagaiato per 35 chilometri da Borghetto a Pescantina; 20 chilo-

metri per i ragazzi, amatori e gommoni, partiti dall’Isola di Dolcè. Vincitore assoluto della manifestazione, valida quest’anno come unica prova italiana che ha concluso le World Series 2012 di maratona classica fluviale, è stato il fuoriclasse ceco Tomas Slovac. Slovac ha impiegato 1 ora 53 minuti e 43 secondi per percorrere i 35 chilometri da Borghetto d’Avio a Pescantina, battendo il K2 Olimpico composto da Burgdorf-Ernest (Tg Muenchen), secondo col tempo di 1 ora 55 minuti ed 8 secondi e primo nella categoria K2 Olimpico Senior. «Il connubio tra enti locali come Pescantina e Dolcè e le associazioni - spiega Alessandro Reggiani, sindaco di Pescantina - rappresentano un elemento che caratterizza Adigemarathon fin dalla sua prima edizione e così auspico sia in futuro. La manifestazione costituisce un

formidabile strumento promozionale in grado di valorizzare tutti gli elementi dello splendido territorio lungo il fiume Adige». «Siamo orgogliosi - spiega il sindaco Luca Manzelli - di aver ospitato anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama europeo e mondiale. Ringrazio le associazioni di volontariato del nostro Comune e tutte le altre associazioni, oltre agli organizzatori di Terradeiforti Sport e dei Canoa Club, che si sono prodigate con grande generosità per la riuscita dell’Adigemarathon. Un ringraziamento anche a Mario Ceradini e ai fratelli Bruno e Giuseppe Facci per aver messo a disposizione le proprie strutture. Il 2013 sarà l'anno della decima edizione, un traguardo impensabile all'inizio e oggi ad un passo dal compiersi».

22 PITTURA. Elio Nolli vince “I colori della Valdadige” Il pittore Elio Nolli ha vinto il decimo premio nazionale di pittura estemporanea “I colori della Valdadige”, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Dolcè in collaborazione con la Pro Loco di Volargne, i gruppi culturali El Casteleto, il Comitato Europa Amica, il Gruppo Artistico Don Luigi Bianchi ed Artitalia Edizione. Nella sala consiliare del Comune di Dolcè si è svolta la cerimonia di premiazione della manifestazione a cui hanno partecipato 35 pittori. Il secondo premio è stato vinto da Isidoro Busana, il terzo da Tiziano Calcari. «I pittori hanno raccontato con maestria su tela le bellezze della Valdadige, splendido lembo nel suo fiorire autunnale» ha affermato il maestro Giorgio Grumini, direttore artistico del premio. «Come amministrazione abbiamo festeggiato quest'anno la decima edizione del premio di pittura consilidatosi in queste annate grazie alla bravura e professionalità dei pittori che vi hanno partecipato. A breve programmeremo l'undicesima edizione de “I colori della Valdadige” che si svolgerà nell'autunno 2013. Doveroso un ringraziamento per la preziosa collaborazione ai gruppi che ci hanno supportati nell'organizzazione della manifestazione e Fernando Leardini, fratelli Fasoli, Fabrizio Veronesi, gruppo culturale El Casteleto e Renato Comerlati per il prezioso sostegno» afferma l’assessore alla cultura Elena Salvetti. Positiva l'esperienza del laboratorio di pittura per i bambini e ragazzi delle scuole del territorio svoltosi all'interno del Comune nel pomeriggio di sabato 29 settembre. «I disegni dei ragazzi, premiati durante la cerimonia, sono stati presentati in uno spazio riservato, contestualmente all’esposizione delle opere dei partecipanti all’estemporanea» conclude l'assessore Salvetti.

SANT’AMBROGIO / IDEA A PONTON

Una scuola di mountain bike? Un’area che potrebbe essere utilizzata per attività sportive come l’allestimento di una scuola giovanile di mountain bike e per le associazioni del territorio, in primis quelle di Ponton, valorizzando e sfruttando una risorsa attualmente non utilizzata. Questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella in relazione all’area dell’ex centro sperimentale in località Campagnon a Ponton di proprietà della Provincia di Verona. Attualmente l’area è inutilizzata. «Sarebbe un peccato lasciarla nell’attuale stato» ha commentato Fabio Venturi, vicepresidente della Provincia di Verona, rispondendo alle sollecitazioni degli amministratori ambro-

siani: il consigliere Emanuele Bonazzo e l’assessore Andrea Chiereghini hanno chiesto a Venturi di rendere fruibile quest’area «per attività sportive come l’allestimento di una scuola giovanile di mountain bike e per le associazioni del territorio, in primis quelle di Ponton, valorizzando e sfruttando una risorsa, purtroppo, non utilizzata». Un primo incontro informale è avvenuto durante il 3° Trofeo Giambenini Maddiline, svoltosi nell’ex centro sperimentale, organizzato dall’omonimo team col patrocinio del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella e Federazione Ciclistica Italiana XC sostenuto dalla stessa Provincia di Verona, Comune di Sant’Ambrogio per la con-

cessione dell’area, nonché grazie a Paluani, Mediaprint e Agglomarmi Santa Margherita. «L’idea del Comune è interessante, dopo avere informato il presidente Miozzi e l’assessore al patrimonio Marcolini - ha spiegato Venturi -. Stiamo definendo con gli amministratori ambrosiani gli obiettivi dell’intera zona nei pressi di Ponton. La mountain bike, come altri sport, rivestono una valenza sociale di primaria importanza ed in quanto tali vanno tutelati e valorizzati». Le modalità di utilizzo dell’area sono state al centro di un primo incontro nella sede della Provincia di Verona. Ora sono in fase di valutazione alcune ipotesi. Massimo Ugolini

Fabio Venturi con alcuni amministratori ambrosiani



CRONACHE

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LA DECISIONE. Stella: «Destineremo 500mila euro all’estinzione dei mutui»

Patto di stabilità orizzontale Sant’Ambrogio ha detto «Sì» Il comune di Sant’Ambrogio ha aderito al cosidetto patto di stabilità orizzontale per un importo di 500mila euro. Lo ha annunciato durante l’ultimo consiglio comunale l’assessore al Bilancio e Tributi Sandro Stella: «Questa adesione ci permette di destinare i 500mila euro all’estinzione dei mutui già in atto con un’ulteriore riduzione degli oneri finanziari a carico del Comune». Critiche sulla gestione finanziaria complessiva sono arrivate dai banchi delle minoranze. «Le ricognizioni previste

per legge - ha spiegato l’assessore - si sono concluse anche quest’anno positivamente. Il leggero squilibrio relativamente alla parte corrente per un importo di 3.260 euro è stato risolto così come integrati i capitoli di bilancio come richiesto dai responsabili di settore comunali, attingendo all’avanzo di gestione 2011 che era di 212mila». Quanto all’adesione al cosiddetto patto di stabilità orizzontale l’assessore ha informato che «l’incasso del ricavato di alcune alienazioni del 2011 nel 2012 ha con-

sentito al Comune di peggiorare il suo obiettivo del patto di 500mila euro». Il consigliere della Lega Nord, Remo Sandri, ha chiesto quale sarà l’impatto di questa cessione pari a 500mila euro sui prossimi bilanci. «Nessun impatto ha risposto Stella -, anzi, secondo normativa vigente abbiamo destinato questa stessa cifra all’estinzione di mutui già in essere in modo da ridurre ulteriormente gli oneri finanziari per il nostro ente». Contrario alla deliberazione il consigliere di Spazi Aperti ai Cittadini

Pier Luigi Toffalori, secondo il quale «l’amministrazione Destri ha il record di indebitamento sul quale concorrono alcune vicende come, ad esempio, gli sprechi per la realizzazione del palazzetto dello sport. Si sottraggono risorse pubbliche che potrebbero essere utilizzate a vantaggio di altri interventi. Questo bilancio è gravato dall’aumento delle tasse per famiglie e imprese». Durante la discussione il consigliere della Lega Nord Remo Sandri ha chiesto lumi sull’aumento dei costi del-

Sandro Stella

l’energia elettrica – che si aggira intorno al 15% -. Lo stesso Sandri ha chiesto se nella recente gara comunale per la gestione calore «sono state previste modifiche o sostituzioni degli impianti per la produzione di calore volti ad ottenere benefici sui costi energetici». Il sindaco Destri ha replicato che «nel bando della gara per la gestione

calore sono previste assegnazioni di punteggi alle ditte che propongono tali sostituzioni di impianti con tecnologie più moderne a basso consumo energetico. Rammento che una ditta partecipante alla gara ha proposto la sostituzione di tutte le caldaie presenti negli edifici comunali». Massimo Ugolini

SANT’AMBROGIO. Veronamarathon, partenza ok

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Grande successo per Veronamarathon, la maratona di Verona, quarta maratona in Italia sia per numeri che per importanza, organizzata da G.A.A.C. 2007 Veronamarathon Asd, Veronamarathon Eventi, Comune di Verona e il supporto del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Quest’anno i 3000 partecipanti, tra cui il cantante Gianni Morandi, sono partiti da Sant’Ambrogio di Valpolicella tra le due rotatorie di Via Matteotti a Sant’Ambrogio di Valpolicella; hanno attraversato i vigneti della Valpolicella, concludendo la propria fatica in quello scenario unico al mondo che è l’Arena di Verona.

Zorzi risponde al Circolo PD Gli argomenti trattati e le accuse avanzate dagli esponenti del Circolo del PD di Sant'Ambrogio di Valpolicella all’interno della lettera pubblicata a pagina 9 de L’Altro Giornale di Ottobre sono molteplici e meritano una breve risposta per ogni singolo tema. Palazzetto dello sport. Al momento dell'insediamento la prima amministrazione Destri ha dovuto affrontare la problematica legata al progetto, elaborato dalla precedente amministrazione Toffalori, riguardante la realizzazione del Palazzetto dello Sport all'interno dell'area dell'ex quartiere fieristico, in particolare all'interno del capannone 25, in prossimità del Cimitero del Capoluogo. A Sant'Ambrogio esistono due aree sportive: in località Pigna e in località Montindon. Avendo a disposizione aree libere e non utilizzate presso l'impianto sportivo in località Montindon e per non crearne ancora si è scelto di dirottare la prevista realizzazione dell'opera nell'impianto della località Montindon. Questa scelta ha permesso di utilizzare al meglio tutte le strutture complementari all'impianto sportivo. Per quanto riguarda i costi di realizzazione dell'intero palazzetto dello sport, i lavori a base d'asta appaltati corrispondono ad € 1.805.773. La struttura del palazzetto fu realizzata nel rispetto delle normative vigenti, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati al contenimento energetico. Esistono diverse prestazioni energetiche e diverse categorie energetiche degli edifici. Nel caso del palazzetto, attraverso un finanziamento e l'esecuzione di opere che non incidono sulla staticità dell'edificio si potrà ottenere un manufatto di edilizia sostenibile in grado di contenere il fabbisogno energetico. Tutto questo rientra negli obiettivi che questa amministrazione si è posta aderendo al "patto dei Sindaci". Area ex fiera. Successivamente all’integrale demolizione di tutte le strutture edilizie e dei capannoni esistenti posti nella zona sud - ovest dell'ex quartiere fieristico, il programma di riordino e riqualificazione della medesima area è proseguito con l'approvazione di due opere pubbliche collegate alla realizzazione di altrettanti PIRUEA. La prima opera (PIRUEA "Bellavista") ha permesso la realizzazione di una struttura a destinazione "polivalente"; la seconda (PIRUEA "Monteio") prevede, a completamento della struttura realizzata, l'esecuzione di un ampio parco pubblico (collegato ed integrato a quello esistente della Villa Bassani), di parcheggi pubblici e percorsi ciclo pedonali. In merito alle critiche riguardanti il parziale utilizzo dell'edificio polivalente, all'interno dell'ex quartiere fieristico esistono altre strutture che possono essere utilizzate nei periodi freddi, mentre non esisteva una struttura idonea ad ospitare eventi da tenersi nel periodo estivo. Per tale ragione si è optato per la realizzazione di una struttura che potesse sopperire a tale mancanza garantendo una versatilità in termini di utilizzo e impiego della stessa. Per quanto riguarda la composizione architettonica e la posizione dell'edificio in esame, si è sostituito una serie di costruzioni, box e capannoni (tra l'altro con presenza di eternit sulla copertura) certamente non apprezzabili dal punto di vista paesaggistico, architettonico e ambientale con una struttura la cui collocazione, composizione architettonica e definizione dei materiali di costruzione è stata esaminata favorevolmente anche dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Verona. In merito alla questione legata all'ampliamento dell'attività della ditta Areagas, a breve, la cittadinanza sarà informata in merito all'evolversi della situazione. Trovo, infine, del tutto normale oltre che educato, ricordarsi, in occasione della fine dei lavori delle opere di rilevante interesse pubblico e a conclusione del relativo procedimento, di tutti coloro i quali hanno concretamente agevolato e permesso la realizzazione delle medesime opere. Roberto Zorzi Vicesindaco del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella


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SANT’AMBROGIO. Il vicepresidente: «Abbiamo fatto il salto di qualità»

GRUPPO MISSIONARIO

I “Butei de Domeiara” diventano associazione

A Natale ritornano

Il gruppo “Butei de Domeiara” diventa un’associazione a tutti gli effetti. Da venerdì 14 settembre è nata infatti l’associazione “Butei de Domeiara”. «Una bella soddisfazione – riferisce il vicepresidente Fabio Semprebon -. La decisione di fare il salto di qualità è maturata la scorsa stagione, quando abbiamo cominciato ad organizzarci in maniera tale da essere pronti per il grande passo: ci siamo divisi i compiti principali, abbiamo redatto un breve regolamento interno e regolamentato il metodo di iscrizione per i partecipanti alle sfilate. Tutto questo rende più semplice la gestione burocratica dell'associazione. Tra l’altro, adesso siamo riconosciuti legalmente». I Butei de Domeiara si occupano principalmente della realizzazione del carro di carnevale che rappresenta Domegliara nelle sfilate della provincia di Verona e Mantova. Inoltre, organizza vari eventi a tema durante l'arco dell'anno per promuovere la propria attività e la cultura del carnevale in generale. «Diventa-

re un'associazione ci consente di essere tutelati dal punto di vista assicurativo, sia durante la costruzione del carro allegorico, sia durante la sfilata – riprende Semprebon -. Abbiamo la possibilità di stipulare contratti di locazione per il capannone in cui avviene la costruzione e possedere beni mobili registrati. Inoltre, con la partita IVA possiamo chiedere sponsorizzazioni alle attività commerciali con più facilità». I Butei de Domeiara diffondono la cultura del carne-

vale, ma creano anche un luogo di incontro per i giovani della frazione e dei paesi limitrofi. D’altronde, la storia dell’associazione parla chiaro: il vecchio gruppo era nato, quasi per gioco, nel 2008 da un’idea di un gruppo di ragazzi con tanta voglia di fare e stare insieme. E questo spirito è rimasto intatto. «Abbiamo da poco acquistato un nuovo rimorchio su cui stiamo costruendo il carro per il 2013, più grande del precedente e soprattutto più sicuro – aggiunge Sem-

prebon -. Il tema e il disegno sono già pronti da mesi ma ovviamente sono una sorpresa». L'associazione è composta dal presidente Stefano Arcali, dal vicepresidente Fabio Semprebon, dal segretario e tesoriere Manuel Testi, dal consigliere Enrico Ferri, da Emanuele Papa, Stefano Mazzi e Giovanni Meneghini, «e da tante altre splendide persone – conclude Semprebon - senza le quali oggi non saremmo qui». Matteo Sambugaro

SANT’AMBROGIO

mostra e mercatino Un sostegno sempre più efficace per il gruppo missionario di Sant’Ambrogio. Questo l’obiettivo della Commissione Missionaria Ambrosiana attraverso la tradizionale mostra e mercatino di Natale. La manifestazione, giunta quest’anno alla 28° edizione, si svolgerà dall’1 al 16 dicembre nelle opere parrocchiali di Sant’Ambrogio. Il ricavato del mercatino sarà devoluto per l’ultimazione della scuola superiore nella città di Tsroanomandidy, località nel Madagascar centrale dove il gruppo Missionario Ambrosiano sta operando da tre anni. «Siamo partiti 28 anni fa con un Gruppo Missionario composto da tutti ambrosiani - racconta Renato Zamperini -. Nel corso degli anni sono entrati volontari di altri paesi». Renato Zamperini è consigliere dell’Amov, l’associazione Missioni Orsoline di Verona che collabora con la Commissione Missionaria Ambrosiana. «Per i nostri progetti fondamentale è la sinergia tra le donne della Commissione Missionaria che, trovandosi insieme, esprimono la propria solidarietà attraverso un’opera costante durante tutto l’anno, permettendo così ai volontari del Gruppo di partecipare a missioni in diverse parti nel mondo» - spiega suor Maria Giovanna Caprini. «Quest’anno - spiegano le signore della Commissione abbiamo preparato un gran numero di tovaglie di tutte le misure anche per single, ricamate a mano e non. Abbiamo confezionato diversi tipi di oggetti natalizi con lana cotta e “panno”, asciugamani moderni con pizzo e non ricamati a mano nonché asciugamani da cucina. Oltre a speciali fiocchi benauguranti. Ricco anche l’angolo della nonna con lenzuola di antico richiamo così come l’angolo del bambino. Un’altra parte della mostra missionaria sarà dedicata all’importante esposizione di oggetti in legno provenienti da artigiani del Madagascar, Burkina Fasu e Perù. Novità 2012 saranno i sacchetti a sorpresa. In grandi ceste si potranno scegliere questi sacchetti come regali originali”. Atteso anche l’angolo delle torte, pronte da venerdì 7 dicembre». E’ possibile, inoltre, sostenere i progetti Amov indicando il numero 93216000237 alla voce 5x1000 sulla propria dichiarazione dei redditi. Orari della mostra: sabato 1, 15 dicembre ore 1519; sabato 8 dicembre, domenica 2, 9 e 16 dicembre: 8.3012.30 e 14.30-19. Massimo Ugolini

Croce Rossa al servizio della comunità Continua dal 1981, anno di fondazione del gruppo di Croce Rossa Italiana di Sant’Ambrogio di Valpolicella, il suo servizio a favore della cittadinanza. La popolazione ambrosiana ha partecipato alla recente festa dei Volontari della Croce Rossa, giunta alla ventesima

edizione. Durante la manifestazione si è svolta la sfilata in corteo storico per le vie del paese, la celebrazione eucaristica ed il tradizionale pranzo sociale animata dalla partecipazione dei cittadini, dei vertici di Comitato Provinciale di Croce Rossa, dei rappresentanti delle associazio-

ni di volontariato territoriali e dell’amministrazione comunale che ha donato alcune nuove divise ai volontari della Croce Rossa. Il commissario Annamaria Selvi ha espresso gratitudine verso quanti hanno aderito con la propria presenza e contributo nonché verso tutte quelle persone che,

nel corso degli anni, hanno dimostrato affetto, appoggio morale ed incoraggiamento al gruppo della Croce Rossa, tutti stimoli essenziali per motivare chi opera quotidianamente in attività volontaristiche. M.U.

MARMOMACC. Al direttore della scuola “Paolo Brenzoni” va il Mastro dell’Arte della Pietra 2012 Il titolo di Mastro dell’Arte della Pietra 2012 è stato conferito, durante la recente edizione di Marmomacc di Veronafiere, a Beatrice Mariotto, direttore della scuola d’Arte “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio, una delle pochissime donne a fregiarsi di tale qualifica, «per la significativa e tenace attività organizzativa svolta a favore della scuola d’arte, nella promozione della ricerca artistica, nella comunicazione e nella promozione del territorio nonchè nella salvaguardia del patrimonio culturale e per essere da sempre in prima linea nelle scelte tecniche progettuali, gestendo direttamente l’attività primaria della scuola». Oltre a Beatrice Mariotto sono stati insigniti dello stesso titolo anche Ronal Hannah, entrato nel settore lapideo nel 1995 per rispondere alle necessità del Nord e Sud Carolina, organizzando per operatori americani e canadesi visite di aziende lapidee italiane, valorizzando il contributo dell’Italia nel settore della pietra naturale; e Claudio Corà, produttore italocanadese, leader nel settore della produzione di granito, che dal 1990, con la sua azienda, produce ceramiche in granito in tutta la costa ovest. «Desidero dividere questo onore - ha spiegato Beatrice Mariotto al termine della cerimonia con lo scultore Matteo Cavaioni, docente del corso di scultura, che da sempre mi aiuta nel mio lavoro con i suoi preziosi consigli, grazie alla sua preparazione ed esperienza in campo artistico e alla sua conoscenza della pietra. Un grazie all’Amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella che mi ha proposto a Veronafiere per questo riconoscimento, ai docenti e allievi della scuola e a tutte le imprese del settore che da sempre sostengono il nostro lavoro». M.U.


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RUGBY. Presentata la nuova stagione della società giallorossa che ha iniziato il campionato il 7 ottobre

Santamargherita al terzo anno in serie A Zanella: «Prima la salvezza poi vedremo» «Il Santamargherita Rugby Club Valpolicella? Una sfida quotidiana». Così Sergio Ruzzenente, presidente del Rugby Club Valpolicella, società fondata nel 1974 a San Pietro in Cariano, sintetizza la realtà sportiva valpolicellese che conta numeri sempre più imponenti: 350 ragazzi, una decina di formazioni, il minirugby, quattro campi in tre impianti sportivi. La stagione è stata presentata a Volargne nella sede del main sponsor Santamargherita Spa, azienda di riferimento a livello internazionale nella produzione e commercializzazione di agglomerati a base marmo e quarzo. Nella stessa serata è stata presentata la stagione della plurimedagliata Bocciofila Santamargherita presieduta da Angiolino Zardini. Presenti i vertici della Santamargherita, rappresentanti delle Istituzioni tra cui il sindaco di San Pietro in Cariano Gabriele Maestrelli e l’assessore allo sport del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella Andrea Chiereghini. «Ho sempre condiviso l’importanza di questa realtà - ha affermato il sindaco Maestrelli - che esprime valori umani e sociali di primaria importanza. Come Amministrazione ci siamo impegnati nella riconversione del campo del Nassar avvenuta con successo a favore del Rugby Club Valpolicella». Anche l’assessore Chiereghini e il presiden-

te di Banca della Valpolicella Gianmaria Tommasi hanno evidenziato il valore sociale della società di San Pietro in Cariano mentre Francesco Premi, area manager di Santamargherita Spa, ha sottolineato il connubio e le reciproche soddisfazioni tra la multinazionale di Volargne e la realtà rugbistica di San Pietro in Cariano. PRIMA SQUADRA. La squadra seniores é impegnata nel girone B del campionato nazionale di serie A, iniziato in ottobre. Da cinque anni è guidata da Alessandro Zanella, già coach del Rovigo in TopTen, con il contributo tecnico dei collaboratori Simone Amato e Patrizio Zanella. Dirigente è Andrea Marogna, direttore sportivo è Renzo Damoli mentre Luigia Mondin, Monica Bragato e Gianluca Righetti sono gli accompagnatori ufficiali. Capitano è Marco Previato. ‹‹Obiettivo di quest’anno - ha affermato coach Zanella - sarà centrare la salvezza il prima possibile». PRIMA LA SALVEZZA, POI ALTRE S O D D I S FA Z I O N I ? «Affronteremo avversarie di rango – ha continuato - partendo con una rosa in cui dovremmo amalgamare otto nuovi giocatori». Zanella è consapevole delle difficoltà che potrà incontrare inizialmente ma anche dell’entusiasmo che circonda la compagine giallorossa. «I miei giocatori sono nati per gio-

care a rugby - ha rammentato Zanella - ma l’entusiasmo non basta. I miei ragazzi dovranno rimboccarsi le maniche perché gli avversari ci daranno sempre filo da torcere». Tra i nuovi acquisti due nazionali uruguaiani: il centro Paco Alberto Roman e l’estremo Jeronimo Echeverry Cavanna. VA L P O L I C E L L A , TERRA DI PALLE... OVALI. «Fondamentale era rimanere in questa categoria, ora con maggiore determinazione potremmo conseguire un risultato eclatante dopo avere raggiunto la salvezza» ha affermato il presidente Sergio Ruzzenente. LO SPONSOR SANTAMARGHERITA? «Va oltre la semplice sponsorizzazione in quanto è legato al territorio come lo siamo

JUDO VALPOLICELLA AL TROFEO “LA VALLATA” Lo scorso 14 ottobre presso il PalaSport di Miane (TV), si è disputato il Trofeo Interregionale di Judo “La Vallata” dedicato alla Classe Under 17, dove hanno partecipato Società delle Regioni di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Ottima la prestazione dei ragazzi dell’A.S.D. Judo Valpolicella che con cinque atleti schierati ha portato a casa quattro Ori, grazie alle performance di Alessandro Fanelli nei 55kg, Rodolfo Barbieri nei 60kg, Michele Arduini nei 66kg, Riccardo De Luca nei 73kg e un Bronzo con Samuele Mazza nei 60kg. Inoltre, sempre nella stessa sede, si è disputato il Gran Premio Interregionale Under 12, dove Rocco Campion al limite della categoria dei 50kg ha conquistato il Bronzo, mentre Matilde Terron nei 57kg si è classificata quinta. Risultati d’eccellenza, quelli riscossi dagli atleti dell’ASD Judo Valpolicella che nella classifica per Società si è aggiudicata un bellissimo secondo posto.

noi». PRIMA SQUADRA MA NON SOLO. «Il rugby si è evoluto in tutti i sensi, naturalmente ci troviamo a rispondere alle esigenze di 350 ragazzi e gestire quattro campi sportivi in tre impianti: San Pietro in Cariano, località Nassar riconvertito in campo da rugby col fondamentale contributo dell’Amministrazione comunale di San Pietro Cariano, Regione Veneto e Federazione Italiana Rugby, oltre all’ex impianto sportivo della Glaxo ora denominato Sporting Club Verona in via Albere. A tutti questi soggetti va un doveroso ringraziamento come al main sponsor Santamargherita e alle altre realtà che ci sostengono: Nat, Abra on e Napoleon, Banca della Val-

policella. Un ringraziamento particolare allo studio d’ingegneria Pivetta». SECONDA SQUADRA ED IL VIVAIO. Il vivaio è composto da una seconda squadra seniores che milita nel campionato di serie C, allenata da Mirco Carraro. L’under 20 è guidata da John Micheletti e Francesco Bettini. Allenano, invece, le altre squadre juniores iscritte al campionato interregionale del Civ, Andrea Bonfante (under 16) coadiuvato da Neal Johnston; Matteo Zardini e Marco Pachera (under 14). L’under 12 è seguita da Davide Zampini e Osvaldo Brutti supportati da Luciano Ballarini. Il settore minirugby, forte di oltre 100 giovani promesse tra i 6 e i 12 anni, è coordinato da Gian Luigi Righetti. «Obiet-

tivo del minirugby è quello di far divertire i ragazzi e, di conseguenza, promuovere il rugby anche tra i familiari» ha aggiunto il presidente. Nel minirugby allenano Philip Rauch, Pietro Ruzzenente (under 10); Paolo Campoccia, Marco Murari ed Eugenio Trecate (under 8); Andrea e Camilla Belfi, (under 6). «Quest’anno conclude il presidente Ruzzenente - il settore femminile riprende l’attività grazie all’entusiasmo di un gruppo di ragazze che disputeranno la Coppa Italia a sette giocatrici guidate da Silva Sterzi. Le porte del Rugby Club Valpolicella sono aperte a chiunque voglia entrare in contatto con il nostro sport, una disciplina educativa, di lotta e per nulla pericolosa». Massimo Ugolini

TAMBURELLO. CAMPIONATI NAZIONALI GIOVANILI

Si sono svolti al termine della stagione estiva, in provincia di Trento, le Finali Nazionali Campionati Giovanili Italiani di Tamburello, che hanno visto la partecipazione di 28 squadre di giovani provenienti da tutta Italia. Il Veneto era rappresentato anche dalle squadre veronesi di Fumane (categoria Giovanissimi maschili), Sommacampagna (categoria Juniores maschili) e Arbizzano (nella categoria allieve femminili). Tra le squadre partecipanti si è distinta quella del Sommacampagna, composta da Andrea Carletti, Giona Tabarini, Nicolò Gallina, Luca Vicentini, Cristian Albertini, Edi Agnoli, Luca Tosoni, allenata da Gianni Belligoli e Remo Zanon e accompagnata dal presidente Silvano Albertini. Il Sommacampagna in finale ha sfidato un agguerrito Noarna (squadra trentina). Benchè il Noarna si sia aggiudicato l’incontro, la squadra di Somma è riuscita a tener testa all’avversaria, giocando, con impegno e tanta grinta. S.C. S.M.


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PODISMO. Il presidente Giarolo sull’articolo “burla” arrivato lo scorso mese in redazione

L’ “amicizia al centro” del gruppo La Rustica E’ stata una burla di cattivo gusto quella di cui il signor Francesco Guardini, l’ASD La Rustica di Pescantina e L’Altro Giornali sono stati vittima attraverso un articolo pubblicato a pagina 26 del Mensile della Provincia di Settembre e a pagina 27 dell’edizione Valpolicella di Ottobre. Una mattina è stata recapitata in Redazione una lettera sottoscritta da 10 persone – nomi e cognomi – corredata da foto. All’interno dello scritto si elogiavano le doti e le imprese del signor Francesco Guardini, indicato come presidente del gruppo podistico La Rustica di Pescantina. Subito la Redazione ha accolto in buona fede questa lettera, pensando che il gruppo di firmatari volesse fare una sorpresa a Guardini…Solo dopo la pubblicazione dell’articolo siamo stati raggiunti da una telefonata – del signor Francesco Guardini stesso – che, amareggiato, smentiva tutto ciò che era stato scritto. A telefonarci in seguito è stato anche il vero Presidente de La Rustica, Costantino Giarolo – alla guida del gruppo da sei anni -, che ci ha

informati che nessuno dei firmatari indicati ha sottoscritto realmente la missiva. Qualche buontempone scorretto e disonesto ha voluto scherzare prendendosi gioco di numerose persone, mettendo anche L’Altro Giornale in una situazione alquanto spiacevole. Ci scusiamo quindi con i diretti interessati e con i lettori per l’inconveniente e consigliamo al responsabile di questo misfatto di dedicarsi ad altri passatempi più costruttivi e corretti. Ad intervenire in merito alla questione è il Presidente dell’ASD G.P. La Rustica di Pescantina in persona,

Costantino Giarolo. Presidente, come ha preso questa burla? «Inizialmente ho preso questo articolo come uno scherzo: tutti ci siamo fatti una risata. Poi però, dopo aver ricevuto telefonate e domande da parte di numerosi presidenti di altre società della Provincia, la situazione si è fatta scomoda e ho deciso di rivolgermi alla redazione chiedendo fosse fatta chiarezza sull’accaduto». Al di là dello scherzo, questa burla ci offre l’occasione per ricordare la storia del vostro gruppo podistico… «Il gruppo podistico è nato

nel 1975 per volontà d'alcuni appassionati alla corsa con il nome di Gruppo Marciatori Pescantina. Con il passare di qualche anno, con l'ingresso dello sponsor Pernigo Leonello di Volargne, gli iscritti aumentarono e si rese necessaria la modifica della denominazione in Gruppo Podistìco "La Rustica Marmi" di Pescantina. In seguito, entrando a fere parte della grande famiglia del CONI, la società prese l’attuale nome». Oggi il vostro gruppo è davvero numeroso. «La Rustica vanta ben 177 iscritti che si cimentano prevalentemente in manifestazioni omologate dall'Unione Marciatori Veronesi e Fidal per il settore competitivo, anche fuori dei confini della provincia o in trasferte lungo lo stivale come le note maratone di Roma, Venezia, Padova, Treviso, Torino. Firenze i 100 km del Passatore e ì viaggi all'estero per partecipare alle più note manifestazioni di: Maratona di New York nel 1982 - 85 - 982007, di Parigi nel 1987 - 992005, Vienna nel 1992 2004, Praga 2000, Barcellona 2001, Maratona di Rotterdam

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Caro Direttore, sono Francesco Guardini e le scrivo in merito all'articolo pubblicato sulle ultime due edizioni de L’Altro Giornale Valpolicella e Mensile della Provincia. Il G.P. La Rustica Pescantina, di cui sono orgoglioso di far parte, è un bel gruppo affiatato e appassionato della corsa; il suo presidente è Costantino Giarolo, che, oltre ad essere un ottima persona, svolge perfettamente il suo ruolo. Tengo a sottolineare che NON sono mai stato presidente de La Rustica. Per quanto riguarda tutti i nomi citati nell'articolo sono sicuro che nessuno di essi ha sottoscritto quelle cose. Inoltre tengo a precisare che non ho mai vinto nessuna maratona...MAGARI!!! Mi alleno un paio di volte a settimana per un totale di 4 ore circa. Ho partecipato a più di 30 maratone e negli ultimi anni ho fatto diversi ultra trail, corse in montagna lunghe e con dislivello elevato. Nel 2010 ho partecipato alla CCC Ultra Trail Du Mont-Blanc 98km con 5.400m D+ e quest'anno ho corso alla Lavaredo Ultra Trail di 118km con 5.740m D+. Sempre nel 2010 con il C.A.I. di San Pietro in Cariano sono stato in Nepal, dove abbiamo fatto il trecking dell'Annapurna con passaggio al Thorong La Pass (5.416m). L'anno scorso con altri due amici ho fatto il cammino di Santiago di Compostela (circa 800km a piedi). Ho desiderato scrivere questa lettera per chiarire la mia situazione e per smentire ciò che un burlone ha voluto far credere al Giornale prendendosi gioco di me e di molte altre persone Francesco Guardini nel 2002, Budapest 2003. Atene 2008 Pechino 2011. Domenica 7 ottobre abbiamo inoltre preso parte alla Verona Marathon, con circa 30 iscritti e ci stiamo preparando per il 9 giugno prossimo, per la nostra annuale manifestazione: una corsa che ogni anno registra circa 3.500 iscritti, organizzata, con il benestare del comune di Pescantina, lungo le vie e le strade del Comune». Qual è il vostro obiettivo? «Il nostro scopo è di far sì che tutti i soci del gruppo abbiano un proprio spazio per espletare lo sport podistico in relazione ai propri mezzi fisici e desideri. Vali-

do è il loro entusiasmo portato avanti dai giovani e meno giovani d'ambo i sessi nelle manifestazioni agonistiche,e non agonistiche, le marce domenicali sotto l'aspetto di libere scampagnate come le gite sociali, finalizzate alla conoscenza e all'amicizia o per altri fini benefici e collettivi. In questi anni d'attività sportiva, la società ha saputo mantenere alto il morale che unisce i partecipanti al dialogo scambiandosi la reciproca esperienza nella corse, trascorrendo insieme la domenica mattina in perfetta allegria». Per informazioni: vww.gp-larustica.it S.A.


Donna SPAZIO DONNA

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... AFFARI LORO!

di Rosanna Pancaldi

Davvero non se ne può più! E non parlo dei politici, delle ruberie, delle disonestà. No, a tutto questo – che già basterebbe - si aggiungono pagine e copertine di giornali addetti ai “pettegolezzi vip” che, a mio avviso, sono un insulto alla nostra intelligenza. La Cuccarini, 47 anni, ci spiega che «fa sesso almeno due volte la settimana: la cura per un buon matrimonio e per la serenità è il letto» ha detto ed, evidentemente, sentiva la necessità di comunicarlo! Jane Fonda si scopre un “fiore tardivo” e ci racconta in un libro e in varie interviste che «il miglior sesso» lo ha scoperto alla bella età di 74 anni... Non parliamo poi di Belen, che di sesso ne fa scorpacciate. E la nostra ridanciana Clerici che, con un costume sado-maso e armata di frustino, ci racconta che sotto le lenzuola è un vulcano e che dopo aver letto le varie Sfumature di rosso, di grigio, di nero ha sognato di essere la protagonista di quei romanzi, convinta che ogni donna, almeno per un giorno, vorrebbe esserlo! Insomma sesso, sesso e ancora sesso. Ci consigliano come farlo, quali “giochini” acquistare allo scopo, insomma di tutto e di più. Ma, se non erro, questa cosa l’uomo e la donna l’hanno sempre fatta e senza sbandierarlo ai quattro venti. Il peggio è che se ne parla come se chi - per scelta personale o per altre ragioni - non lo pratica, sia malato o disadattato. E poi la Fico che sfila in bikini mostrando orgogliosa la pancia Balotelli (?), la Pausini che annuncia di essere incinta, ma chiede di rispettare la sua privacy (bastava non farlo sapere) e … altre amenità del genere. Cose straordinarie, care amiche! Che dite, forse che noi povere donne normali non sappiamo cos’è il sesso, cosa significa aspettare un figlio e metterlo al mondo? Mah … e comunque, alla fin fine … chi se ne frega!

LA CURA DEI CAPELLI

A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI

LA CADUTA DEI CAPELLI:

I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi:

1- Anagen: fase di crescita o nascita. 2- Catagen: fase di stasi o intermedia. 3- Telogen: fase di riposo o caduta Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile. PROMOZIONE shampoo curativo + maschera + massaggio con poltrona rilassante IL TUTTO A SOLI 10 EURO.

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Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

VIA IL DOLORE COL CALORE “Alla fine scopriremo - ovviamente per lo più col senno di poi - che dovremmo essere molto grati alle persone che ci hanno reso la vita difficile.” (Ayya Khema, Quando vola l'aquila di ferro) Il mal di schiena è uno dei mali più comuni del genere umano. E’ possibile prevenirlo e curarlo non solo tramite la medicina, ma anche utilizzando metodi “fai da te” ed usando giornalmente alcune precauzioni riguardo i propri movimenti, il modo di lavorare, fare sforzi ed anche di dormire. Quantomeno è possibile, tramite questi metodi, alleviare le sofferenze e vivere senza dover combattere giornalmente con i propri dolori. E' possibile applicare diverse strategie naturali e fatte in casa per ridurre o eliminare il mal di schiena. I vari metodi si basano su impacchi, erbe medicinali, accorgimenti posturali ed esercizi fisici specifici, oli con i quali effettuare massaggi con effetti antinfiammatori, calore. Il metodo più efficace per il trattamento del mal di schiena è comunque l'esercizio fisico che aumenta il rifornimento di nutrienti alla spina dorsale e aiuta a ritardare il deterioramento dovuto alla vecchiaia. E' anche importante assumere posizioni corrette durante il riposo ed è necessario rimanere in posizione supina dalle due alle quattro ore a notte. Fortunatamente l'antica medicina ha possibili cure naturali per il mal di schiena anche detto lombalgia, viene definito come un dolore o un fastidio che può essere percepito come lieve o forte nella parte bassa della schiena. Tale dolore può essere acuto, quindi improvviso e intenso, o cronico, quando sussiste per più di tre mesi. Un metodo terapeutico molto efficace è la termoterapia che sfrutta gli effetti benefici del calore applicato localmente per alleviare i dolori. Si basa sull'esperienza antica che insegna che la febbre riattiva e migliora le nostre capacità di guarigione!! L’applicazione localizzata del calore genera nella parte interessata maggior afflusso di sangue e quindi aumento dell’ossigenazione nella muscolatura dolorante, incremento del metabolismo cellulare con conseguente eliminazione di tossine e miglior apporto energetico alle cellule e ai tessuti, promuovendo il rilassamento e il recupero. Stimola i meccanismi immunologici e la secrezione di cortisone e catecolamina. COMPRESSA DI SALE Scaldare in forno o in una padella antiaderente un kg di sale rosa grosso dell’Himalaya fino a quando diventa rovente. Mettere il sale in un panno di lino precedentemente scaldato. Chiudere la compressa e applicarla sulla zona lombare fino a quando il sala si sarà raffreddato. Per un effetto maggiore applicare una compressa uguale (contemporaneamente) anche sull’addome. Rimanere stesi per almeno mezz’ora. La compressa può essere usata per due volte , non di più. Una volta tolto l’impacco, fate un breve e leggero massaggio ai lombi con olio di sesamo al quale potete aggiungere tre gocce di olio essenziale di rosmarino. Ricordate: attività fisica moderata, riposo e al bisogno applicate le compresse. Cerchiamo inoltre di mantenere dentro di noi un atteggiamento positivo, in modo da non fisicizzare preoccupazioni e tensioni che originano inevitabilmente dolori e blocchi nel nostro corpo! Namastè!


SPAZIO DONNA

L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Separati e figli Gentile dottoressa, ultimamente, alcuni casi riportati dai media, hanno messo in evidenza le difficoltà che i figli dei separati si trovano a vivere a seguito della rottura del nucleo familiare. Che cosa accade ai figli durante e dopo la separazione? Come aiutare il bambino ad affrontare sentimenti di lutto, perdita, rabbia e abbandono? Ogni giorno sempre più bambini si confrontano con la separazione coniugale dei genitori. La “separazione” non riguarda solo l’unione di due persone, ma anche la ridefinizione del nucleo familiare che viene a mutare. Spesso le relazioni fra genitori e figli non sono più libere ma regolate da un organo esterno, il tribunale, che stabilisce modalità e durata degli incontri. Il benessere di un bambino dipende molto dal rapporto che egli riesce a mantenere con entrambi i genitori. I bambini che reagiscono più positivamente alla separazione, sono quelli a cui viene data la possibilità di vivere il rapporto genitoriale con entrambi i genitori. L’affido

congiunto potrebbe rappresentare una soluzione psicologicamente opportuna. Affinchè l’affido diventi occasione di stabilità emotiva il rapporto di fiducia tra genitori deve superare le difficoltà che portano la coppia alla divisione. Alcune condizioni possono facilitare la possibilità che l’affido condiviso sia sinonimo di “stabilità” per i figli; un domicilio vicino, avere due case accoglienti, non essere sradicati dall’ambiente amicale e scolastico, non essere sempre con la valigia in mano. Permettere ai bambini di non temere la perdita di uno dei genitori (o di doversi schierare) li aiuta ad accettare meglio la separazione. I bambini che vengono allontanati fisicamente e psicologicamente da un genitore possono accusare vissuti disorientanti. Molte coppie si separano con leggerezza, dando inizio alla “disgregazione” della famiglia con conseguente distruzione dei legami. Il primo effetto negativo che si riscontra nei figli riguarda l’aumento delle ansie, soprattutto quelle legate al sospetto di essere la “causa” della separazione. All’interno di una separazione i legami affettivi cambiano, si trasformano, ma continuano ad esistere; la reazione dei figli a questo evento varia a seconda dell’età, della personalità, dei bisogni e della situazione che si trovano a dover affrontare. Moglie e marito continueranno ad essere madre e padre anche dopo la separazione e il legame che si scioglie e quello “coniugale” non quello “genitoriale”. Non si può dimenticare di essere genitori per tutta la vita.

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CURIOSITÀ DAL MONDO UN GATTO TUTTO ROSA! La 22enne inglese, Natasha Gregory ha avuto la geniale idea di dipingere il suo gatto, Oi! Kitty (un nome una garanzia!!), del colore dei suoi capelli, anch'essi rosa, beccandosi una denuncia esemplare dagli animalisti britannici, sconvolti dalla crudeltà della padrona. Natasha si è prontamente difesa confessando una maniacale passione per il rosa e giurando che non aveva alcuna intenzione di fare del male alla bestiola. Mah. Ancora non ci è dato sapere se il piccolo Oi! Kitty potrà tornare al suo manto naturale. Però dovete ammetterlo, con quel rosa chic ha un fascino unico! AKSHAT SAXENA CONQUISTA IL GUINNESS DEI PRIMATI CON 34 DITA DI PIEDI E MANI! Il piccolo Akshat Saxena è nato con 34 dita di piedi e mani e ha conquistato il Guinness Wolrd Record strappando il primato a Ouyang Guangchun, un bimbo della provincia dello Hunan con 12 dita nelle mani e 12 nei piedi. Quando Amrita Saxena ha partorito il piccolo Akshat era al settimo cielo finché ha notato le 7 dita per ciascuna mano e le 10 dita per ciascun piede e il suo cuore ha avuto un sobbalzo. «Ero preoccupata per lui ma quando ho constatato che stava bene, mi sono rasserenata». Ora Akshat è stato operato e gli sono state amputate le dita in eccesso. E' un bambino assolutamente normale e gode, per fortuna, di ottima salute!


SPAZIO DONNA

GIOVANI E DINTORNI a cura di Paolo Dalla Vecchia - Educatore professionale Sin dalla più tenera età i bimbi individuano istintivamente le discrepanze e le contraddizioni nei messaggi educativi dei genitori e ancora meglio tra genitori e nonni, cercando di ottenere dei piccoli vantaggi. E’ comunemente nota la semplice metafora del bimbo che riesce ad ottenere dolci o cioccolata dai nonni anche se proibiti o limitati dai genitori! Immaginiamoci quanto può incidere in adolescenza sulla relazione tra genitori e figli il fatto che i primi non abbiano trovato tra loro una linea e obiettivo comuni e condivisi. Un fronte unito genitoriale è il prerequisito essenziale per la riuscita in ambito educativo di fronte alla non sempre facile gestione di figli adolescenti, sempre pronti ad individuare varchi nello “schieramento avversario” e a lavorare a proprio vantaggio per ottenere concessioni o il collasso del sistema di norme e limiti previsti dai genitori. Diviene fondamentale per i genitori avere dei momenti di confronto e condivisione degli obiettivi che si vogliono perseguire con i propri figli, del sistema di regole (poche,chiare e condivise) e limitazioni da adottare, di decidere dove si può “lasciare” e dove si deve “tenere”. Sembra una banalità, ma tutti sappiamo che i ritmi odierni non sempre ci permettono di trovare il tempo per definire una linea comune e sapere cosa fa e dice l’altro. Se non si è d’accordo bisogna confrontare le idee e trovare insieme la soluzione migliore o mediare ed individuare una terza via. Altra cosa importante è non disconfermarsi di fronte ai figli. Anche se non si è d’accordo con quello che ha deciso l’altro non si interviene contro di lui davanti al figlio, ma si parla più tardi in separata sede (la cosiddetta camera caritatis). La situazione diviene più complessa tra genitori separati. Qui è importante non distruggere l’immagine dell’altro agli occhi dei figli e, nella situazione ottimale, tendere comunque ad una linea comune. Ricordiamoci che fronte unito non significa avere lo stesso stile educativo. Per capire proviamo a ricordare quei film polizieschi dove l’interrogatorio del sospetto viene condotto alternativamente dal “poliziotto cattivo” e dal “poliziotto buono”: non è un fronte disunito perché con stili diversi essi perseguono lo stesso obiettivo. Perciò non preoccupatevi se uno di voi è più severo e l’altro più amichevole, l’importante è che vi sosteniate a vicenda, che siate squadra perchè insieme siete più forti! Una difficoltà ulteriore è stabilire un fronte unito tra genitori e nonni: talvolta nonni che un tempo erano genitori severi e decisi si trasformano in figure bonarie e rassicuranti che, se da una parte sono molto importanti dal punto di vista affettivo, dall’altra risultano inadeguate a far rispettare regole e limiti. Infine esiste un altro fronte unito da perseguire il più possibile, quello tra le due principali agenzie educative nella vita dei ragazzi: famiglia e scuola. E’ importante stabilire un rapporto di fiducia e comunicazione. Certo, nella scuola ci possono essere molti problemi, cose che non funzionano e limiti, ma una buona strategia è quella di individuare delle figure “valide”, dei bravi docenti,dirigenti o educatori con i quali stabilire un’alleanza e una proficua comunicazione reciproca.

Novembre 2012

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L’INTERVISTA

La lotta di Silvia «Pensavo di essere diventata più sensibile al freddo, invece era sclerodermia». Queste le parole di Silvia Franceschetti, trentatreenne di San Giorgio di Valpolicella, nel parlare della malattia che da alcuni anni è entrata a far parte della sua vita. Affrontarla per Silvia non ha significato semplicemente combatterla, ma ha rappresentato un viaggio che l’ha cambiata profondamente e le ha insegnato a non arrendersi. Mai. Silvia, come hai scoperto di essere malata? «Nel 2005, durante il periodo invernale, sono comparsi i primi sintomi della sclerodermia, che si manifesta con il Fenomeno di Raynaud, il cambiamento di colore di mani e piedi con l'abbassamento della temperatura e la comparsa talvolta di dolori articolari agli arti: la diagnosi è stata sclerodermia sistemica diffusa. Ho cominciato quindi presso il Policlinico di Verona, ad effettuare infusioni mensili con un vasodilatatore che però non ha bloccato la malattia. La mia pelle si induriva sempre più e col tempo le dita delle mani hanno cominciato ad inarcarsi. Fare anche le più banali cose quotidiane ini-

ziava ad essere sempre più difficoltoso». A quel punto cos’hai deciso di fare? «Nel 2009 ho effettuato una visita presso l'ospedale ortopedico e reumatologico "Gaetano Pini" di Milano, dove i medici mi hanno proposto un autotrapianto di cellule staminali. Così dopo qualche mese ho iniziato l'iter di preparazione, dopodichè sono stata ricoverata presso il CTMO (Centro trapianti midollo osseo) di Milano e sono stata sottoposta ad una cura di chemiote-

La sclerodermia significa “pelle dura”. E’ una malattia sistemica che colpisce i piccoli vasi arteriosi e organi interni importanti. E’ una malattia rara ma non rarissima, poco conosciuta che può colpire a qualsiasi età prediligendo in particolare le donne. La Sclerosi sistemica può essere una malattia altamente invalidante, ma oggi ci sono armi valide per combattere le complicanze più temibili della malattia, altre sono in via di sviluppo. Esiste un campanello d’allarme che precede di mesi o anni l’insorgenza delle altre manifestazioni: il Fenomeno di Raynaud, il tipico cambiamento di colore delle mani quando il soggetto è esposto al freddo. Per informazioni: gils@sclerodermia.net; www.sclerodermia.net; 800080266

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rapia e ad una cura a base di siero, seguite dal trapianto stesso. A pochi giorni dal trapianto ho iniziato a notare le prime differenze a livello cutaneo. Il mio fisico ha reagito bene alle cure e dopo solo tre settimane sono stata dimessa. Nel mio caso sono stata fortunata perché la malattia non aveva compromesso gli organi interni». Tu hai affrontato tutto con coraggio. Qual è il messaggio che vorresti lanciare a chi si trova nella tua stessa situazione? «Non stancarsi mai di trovare una soluzione ai propri problemi. Serve tanta forza di volontà e vivere le cure e la malattia come una sfida da vincere. Certo, i momenti di difficoltà non mancano mai: io in particolare ho trovato molto duro rapportarmi con chi stava affrontando una malattia più grave della mia. Da loro ho imparato a non lamentarmi mai e a gioire di ciò che la vita mi ha dato. Sono molte le persone da ringraziare, in primis la mamma, in alcuni momenti stressante ma colei che ha inciso molto nell'inizio delle cure; un grazie a tutti i miei familiari, fratelli e papà sempre presenti a modo loro, e a tutti i miei parenti sempre molto vicini. Un grazie a tutti i miei amici che non potrò mai smettere di ringraziare per quello che hanno fatto, fanno e faranno per me». Cosa ti ha lasciato quest’esperienza? «Il mio modo di pensare è cambiato. Prima di tutto ho conosciuto molte persone che mi hanno trasmesso tanto e dalle quali ho imparato molto. E poi mi sono resa conto di una grande verità: quando sei malato e ti senti dire che i fondi per la ricerca non ci sono, solo allora capisci cosa significa. Ho iniziato a vedere la solidarietà in modo diverso: è bello sapere di poter aiutare gli altri, tanto che ora mi occupo io stessa della raccolta fondi per la lotta alla sclerodermia con GILS (gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia onlus)». Per informazioni: s.franceschetti@hotmail.it S.A.


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RUBRICHE

Novembre 2012

Poesie

31 di Giancarlo Peretti

Matilde Varotto ci ricorda che “E’ finita l’Estate”, così come sono finite le vacanze. Rassegniamoci ricordandone i piaceri e assaporando il fascino dell’Autunno con i noti versi di Giosuè Carducci: “San Martino”. C’è un altro Autunno, quello della vita, che fa argentare i capelli e diventare genitori due volte, come descrive Gian Filippo Fineschi in “I nonni”, festeggiati il 2 ottobre. Ancora auguri nonni!

E’ FINITA L’ESTATE Il sole settembrino illumina la strada aprendosi il varco tra densi nuvoloni. Scende la pioggia in freddi goccioloni. Oh, estate, mare e solleone, avete lasciato il posto ad una nuova stagione. Mi mancano le vacanze con balli, canti e danze. Ormai l’autunno è tornato ma dei doni l’estate ci ha lasciato. Come i ricordi nel nostro cuore, la voglia di stare al sole per ore. Matilde Varotto

I NONNI I nonni con i loro capelli argentati due volte genitori sono diventati. Loro ci sanno viziare, ma anche educare, ci stanno ad ascoltare, ci fanno giocare, ridere, cantare. Chi ha la pipa, chi il bastone, chi fa la torta e chi fa un maglione. Certe volte ci fanno compagnia quando abbiamo una malattia. I nonni sono un po’ acciaccati dagli anni che sono passati, qualche volte senza salutare se ne vanno, ma per sempre nei nostri cuori resteranno. Gian Filippo Fineschi

SAN MARTINO La nebbia agli irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de' tini va l’aspro odor dei vini Ianime a rallegrar. Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar. Giosuè Carducci



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