Novembre 2014 Valpolicella

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ANNO XXVIV - N. 11 - NOVEMBRE 2014 - Stampato il 30/10/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

NEGRAR. Paese in festa per San Martino sabato 8 e domenica 9 novembre (pag. 12 – 13) FUMANE. Intervista a tutto tondo al sindaco Mirco Corrado Frapporti dopo il Consiglio comunale del 30 settembre (pag.18)

FOTO CARLO



le vostre

Lettere PROTEZIONE CIVILE

SANT’AMBROGIO 1

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Novembre 2014

SANT’AMBROGIO 2

“Auto-protezione...”

“Scuola di Gargagnago” “Soli nella crisi”

Sabato 6 settembre, come delegato alla Protezione Civile del Comune di Negrar, ho partecipato a Isola della Scala al convegno “Il Sindaco e la Protezione Civile”, organizzato dal Associazione Nazionale Alpini di VR, durante il quale si sono succeduti relatori con responsabilità nazionali regionali e provinciali della Protezione Civile, intervenendo sulle tematiche tecnico pratiche di competenza. L'Autorità per la Protezione Civile è il Sindaco, che può allertare Prefettura Regione e Provincia in caso di rischio, allarmi, o calamità con strumenti e competenze e risorse. Conoscendo il suo territorio è in grado coadiuvato dal suo Assessore di riferimento, di organizzare la prevenzione, gli allenamenti degli interventi delle unità operative della protezione Civile. Conoscere la Protezione Civile, il suo ruolo, le funzioni, le competenze e le responsabilità: questo il mio ruolo. La Protezione Civile che vorrei è un grande gruppo, fatto di volontari sempre nuovi che, con l'entusiasmo di far qualcosa per se e gli altri, impiegano in parte il proprio tempo. Il principio che ci dovrebbe ispirare come Amministrazione, associazioni, cittadini del Comune di Negrar e che dovrebbe essere la nostra via maestra futura è il rispetto e “l'auto-protezione del territorio comunale”. E' stata fatta fino adesso? C'è stata e c'è troppa superficialità da parte di tutti? Dobbiamo riflettere! Per questo territorio e per tutti gli altri cosa abbiamo fatto? E' a rischio? L'abbiamo curato e fatto prevenzione? L'abbiamo rispettato? L'abbiamo tutelato? Abbiamo avuto rispetto per le sorgenti per i vaj, per i fossi, le doline, i muri a secco, le canalette d'acqua, le strade e propri scoli d'acqua, le cave, i terrazzamenti, le fognature, i boschi, l'ambiente in generale e il territorio del nostro e vostro Comune? Avevamo individuato le criticità ambientali di un territorio che va dalla montagna alla pianura? E le emergenze prevedibili o imprevedibili? Quelle idrauliche e idrogeologiche le abbiamo previste e chiamate con il loro nome o corriamo ogni giorno dei rischi per la popolazione? Domande, domande, ma le risposte le dobbiamo trovare dentro di noi. La Protezione Civile con la sua unità operativa lavora con il proprio Sindaco, redige un Piano Comunale di P.C. che individua le criticità dell'ambiente del sistema idrogeologico e idraulico del territorio, lo sottopone per le proprie competenze all'Amministrazione. Pianifica eventi e cerca eventuali cause da soddisfare. E’ necessario però non aspettare sempre il dopo. Perché si formano i torrenti di fango e sassi che scendono a valle? Perché è successo che traboccano le fognature, perché c'è l'inquinamento delle falde acquifere? Oggi è di attualità il rischio di temporali intensi e violenti, con tantissime conseguenze per il territorio e per i suoi cittadini: come intervenire? Quali le cause e i risvolti? Il Comune farà la propria parte, la Protezione Civile interverrà, ma a noi cittadini aspetta il lavoro più importante: aver cura con piccoli gesti quotidiani di rispetto del proprio territorio che è nostro e di nessun altro, perché ci viviamo noi. Tutti ci dobbiamo impegnare per le proprie competenze di fare prevenzione per il nostro territorio che possiede molte criticità di Protezione Civile. Nereo Gisaldi Delegato alla P.C. Negrar nereo_gisaldi@comunenegrar.it

La notizia della chiusura della scuola elementare di Gargagnago, dichiarata improvvisamente inagibile nel mese di Agosto, ha colto un po' tutti di sorpresa. Le più recenti norme antisismiche, infatti, risalgono al 2009 e non si capisce come mai l'inadeguatezza della struttura sia stata scoperta solo oggi: si è manifestata qualche lesione grave nell'ultimo anno oppure questa situazione poteva essere scoperta in anticipo? Negli stessi documenti comunali si afferma che nel 2014 si è provveduto a un'analisi «più approfondita» della struttura: quali controlli non erano stati eseguiti? Senza vena polemica, chiediamo all'Amministrazione di promuovere un incontro pubblico per rendere noto l'attuale stato di sicurezza di tutti gli edifici scolastici e per spiegare quali e quanti controlli sono stati fatti negli anni per tutelare la sicurezza dei ragazzi e dei dipendenti delle scuole. La sicurezza delle scuole sta a cuore a tutti, indipendentemente dal colore politico. Diamoci una mano. Francesco Bussola Circolo PD Sant'Ambrogio di Valpolicella

ITALIA

“Che tristezza!” Vedo con tristezza i nostri giovani che vanno a fare le serate al bar con i cinque euro regalati dal nonno o dal genitore, stanno facendo una vita senza prospettive, 100 mila giovani se ne sono andati dal nostro paese in cerca di trovare non la ricchezza, ma almeno la dignità. Abbiamo ancora qualche coppia che riesce a risparmiare – lavorando in due - e che pensa di comperare casa, ma - magari fra 20 anni - devono venderla perché viene tassata in modo a dir poco vergognoso. La nostra società ci spinge ad investire, così noi lavoriamo come matti e una volta che ci siamo costruiti un piccolo gruzzolo, una casa e una pensione, si deve lottare per mantenere il nostro, quello che ci siamo sudato. Abbiamo uno Stato che ha messo in discussione tutti gli accordi presi nel corso di una vita, ora metterà in discussione anche la Sanità che già in buona parte paghiamo con saporiti ticket. Non avrei mai voluto pensare che saremmo arrivati ad un punto dove persone a noi vicine si suicidano perché non riescono a pagare le tasse e i loro dipendenti. Questo Stato e i suoi amministratori, si permettono cose che se le facesse un cittadino, verrebbe messo subito in galera. E' normale che il sentimento di Patria e tutti gli altri valori vengano messi sotto le scarpe, creando di riflesso una società scollegata, allo sbando. E allo sbando sono anche i Pensionati, che sono stati tartassati in ogni modo. Il piccolo patrimonio che si erano costruiti, è stato rosicchiato dalla famiglia, dalla sanità, dal blocco e riforma delle pensioni. I nostri piccoli gioielli, che facevano parte di nostri ricordi, siamo stati costretti a portarli ai “compro oro” o ad agenzie di prestiti capestro che ingabbiano fino alla morte quella persona che ne fa uso. Ora lo Stato avalla la legge per la “nuda proprietà”: praticamente vendiamo la casa ad un prezzo ribassato, ma possiamo rimanere nella nostra casa fino alla morte… sono convinto, però, che prima di morire ci chiederanno di vendere anche qualche litro di sangue a poco prezzo perché ci diranno che è vecchio, gli organi non li vorranno, saranno da buttare! Gianni Guglielmo Pozzani

Nell’ultimo anno diversi locali e negozi del Comune di Sant'Ambrogio hanno chiuso o hanno dovuto affrontare gravi difficoltà: tra tutti basta citare un ristorante storico e rinomato come il Covolo. Le colpe sono tante: la crisi, l’alta tassazione, la burocrazia. Ma è pur vero che queste realtà stanno combattendo nell’indifferenza dell'Amministrazione locale. Si dirà, cosa può fare un Comune in questi casi? Non i miracoli, certo, ma pesa a nostro parere a Sant’Ambrogio la mancanza di grandi manifestazioni che possano attirare persone e lo scarso utilizzo delle piazze che restano troppo spesso degli spazi inanimati scarsamente vissuti dalla popolazione. Iniziative meritorie restano le sagre di paese, organizzate grazie al grande impegno dei volontari. Avere un programma ricco di eventi culturali e sportivi aiuterebbe i commercianti ad aumentare la clientela e le occasioni di visibilità. L’esempio recente della Verona Marathon è calzante: un evento sportivo che ha coinvolto circa ottomila persone e che, se organizzato in maniera intelligente, avrebbe portato pubblicità e clienti, è stato trattato con sostanziale disinteresse dall’Amministrazione. Negli ultimi due anni questa corsa podistica era partita proprio da Sant'Ambrogio con arrivo a Verona, con grande risonanza ben oltre i confini della Provincia. Il giorno della partenza era un'occasione di grande affluenza e pubblicità per il Comune e per le attività commerciali del centro del paese, data la presenza massiccia di atleti, appassionati e semplici curiosi. Nel 2014 in un colpo solo si è passati da essere punto di partenza per due anni consecutivi a non venire nemmeno inseri-

ti nel percorso, a differenza dei comuni di Negrar e San Pietro. Nel contempo vediamo Comuni vicini promuovere eventi sportivi e culturali di grande rilevanza: è il caso della Adigemarathon, cassa di risonanza per Dolcè e Pescantina. L'evento attraversa anche il nostro Comune che però resta in disparte. È una tendenza da invertire e invitiamo il Sindaco a farlo: non possiamo lasciare i commercianti da soli a combattere la crisi. Davide Padovani, Consigliere Comunale Idea Comune Sant'Ambrogio di Valpolicella

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 30 - 10 - 2014



Le Vostre Lettere

Novembre 2014

DONNE

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PARONA

“Un’estate in mutande e canottiera”

“Cittadini di serie B”

Forse sarà solo l’arrivo dell’autunno con il primo freddo a metter fine a quella deplorevole esposizione di gambe, gambine, gambotte, cosciotte che le ragazze, e anche certe donne mature che si credono perenni ragazzine, amano esporre al pubblico girando per la città praticamente come se fossero in mutande e canottiera, perché è di moda far arrivare la canotta, spesso lacera e scollatissima, a livello del pube, coperto appena da una sorta di braghettamutandina pressoché invisibile e di pessimo gusto. E’ davvero così malridotto il nuovo “Made in Italy?” Senza dire di quando espongono anche l’ombelico, come se fossero in spiaggia sotto il sole, ignorando che per ogni luogo c’è un diverso abbigliamento da indos-

«È una piacevole consuetudine per la città» ha detto il sindaco Tosi presentando l'edizione 2014 della manifestazione “Verona Marathon”. Se come veronesi non possiamo non condividere la soddisfazione per eventi che diano una visibilità positiva alla nostra città, come abitanti di Parona - quartiere trincerato per la suddetta manifestazione sportiva di domenica 5 ottobre - dobbiamo dire che la "consuetudine" non è affatto piacevole. Non mettiamo in discussione la pedonalizzazione di molte vie, ma la mancanza assoluta di qualsiasi possibilità di uscita dal nostro quartiere: poiché, come si legge sul sito di Verona Marathon, “il divieto di transito riguarderà l'intero percorso di gara ed avrà un particolare impatto sulla zona di Parona che, racchiusa tra due sezioni del tracciato, domenica sarà di fatto irraggiungibile tra le 9 e le 14 circa, durate il transito degli atleti”. Domenica mattina, infatti, la situazione appare surreale, da coprifuoco: posti di blocco, quartiere deserto, addirittura - fatto inaudito in tempi di crisi dei consumi - supermercati chiusi. Nemmeno fosse in atto una guerra. Siamo consapevoli che Parona per il comune di Verona è un territorio di serie B, una sorta di appendice scomoda che non richiede più di tanta attenzione (basti pensare che è esclusa anche dal percorso del futuro filobus), ma il trattamento discriminatorio nei nostri confronti non è giustificato:quando poi si tratta di pagare le tasse siamo considerati come tutti gli altri. Ci auguriamo perciò che, nelle prossime edizioni della Verona Marathon, siano valorizzate e privilegiate altre zone della nostra città. Lettera firmata

sare, e che l’intelligenza si dimostra anche nel modo personalizzato di vestirsi! Addio alla multiforme bellezza delle gonne colorate e svolazzanti come farfalle: a pois, con fiorellini, di piqué, di raso, di lino…, a quelle camicette eleganti di pizzo o chiffon! Povere donne quanta pena fanno nel vederle passare in quelle condizioni da pezzenti miserabili: in mutande e canottiera, tutte uguali come pecore nude di un gregge belante, trasandato e telecomandato! L’abbigliamento è sinonimo della personalità di ogni individuo e anche del modo di vivere di un’epoca storica, e adesso che tutto è all’insegna della trasgressione, vediamo che, solitamente, la donna che si vanta di esporre le sue nudità,

neppure fa mistero di concedersi facilmente a chi allunga audacemente la mano, sposato o meno che sia, soprattutto se è noto per la sua buona posizione sociale e finanziaria; si separa altrettanto facilmente da marito e figli considerati palle al piede per inseguire false chimere di carriera o di libertà senza responsabilità ecc. ecc. E anche se chi ne fa le spese, alla fine, è quasi sempre “il gentil sesso”, l’idea di cambiare stile di vita assumendo un atteggiamento meno provocante, più fedele, semplice, pudico, sincero, di vero amore per la famiglia anche se richiede sacrificio…sembra essere decisamente lontano e improponibile. E sull’onda di questa moda trasgressiva, accettata come progresso,

SOCIETÀ

“I connessi del nulla” Direttore... ma cosa sta succedendo alla società dei nostri giorni? Sembra non si riesca più a vivere senza essere "connessi", e siamo pure capaci di star male se non ci rispondono o non ci commentano qualcosa che abbiamo postato nel Web. Tutti sottoposti al giudizio di tutti come in un "Grande Fratello" versione allargata. Ma è mai possibile? Cerchiamo apprezzamenti nel virtuale e se non li troviamo stiamo male nel reale. Mi domando anche come persone intelligenti e di spessore finiscano per essere fagocitate dal nulla, tutti nel girone del virtuale, dove per ben che vada si perde un sacco di tempo che potrebbe essere destinato a qualcosa di ben più concreto e sensato. Quando frequentavo le scuole elementari, e alle scuole elementari di allora gli strumenti di studio erano il sussidiario e un libro di lettura, il mio maestro (che con affetto ricordo) diceva che nella vita ci sono cose urgenti e cose importanti. Tutti sappiamo che a misurare l'urgenza è il tempo nel quale le cose vengono svolte, mentre l'unità di misura dell'importanza è il valore che diamo alle cose da svolgere. Ora mi sembra che il concetto di urgenza e di importanza sia stato leggermente stravolto, dato che cose non importanti come chattare in rete o commentare un link vengono anteposte all'importanza di guidare o di svolgere un lavoro (per chi un lavoro ancora ce l'ha...), direi che certi commenti potrebbero trovare spazio nel "dopo cena", mentre invece vengono anteposti a tutto. Di sicuro in tutto questo c'è una notevole dose di protagonismo e di voler apparire a tutti i costi, unita ad una mancanza di affetti veri, e allora non ci resta che aggrapparci al virtuale, sempre connessi, connessi al nulla, sempre più insicuri e sempre più in balia di chi ci manovra come marionette. Mentre siamo ormai a pane e cipolla.... Grazie Direttore. Luciano Fasoli

Il giorno 17 ottobre 2014 presso l’Università degli studi di Padova

il dott. ing. NICOLA SEMPREBONI ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica con valutazione 110 Le più vive congratulazioni dai genitori Sergio e Marina DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE ? - Assistente allo studio Marina, esperienza di sostegno ed educatrice, impartisce lezioni di supporto a studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. - Si fornisce accompagnamento per un corretto metodo di studio ai ragazzi Per informazioni Tel. 347 0163526

tutti chiudono un occhio anche se i risultati sono: schizofrenia, pazzia, sofferenza, depressione, evidente squilibrio e fragilità nelle nuove generazioni, fino ad arrivare ai “ferri corti” della criminalità e del femminicidio. Sindaci svegliatevi, e se i problemi sono più grossi di voi, quello che potete fare è di emanare un severo provvedimento pubblico a salvaguardia del pudore e del buon gusto, almeno per l’onore della vostra città. La società civile infatti penalizza chi mangia un panino sui gradini di un monumento, o chi non fa la raccolta differenziata, ma le donne che circolano seminude per la città o le coppie che fanno sconcezze nei luoghi pubblici davanti agli occhi di tutti, anche dei bambini, vengono lasciate indisturbate, mentre è proprio quello il vero immondezzaio da rimuovere. Forse è anche da questi segnali che la donna, assieme alla sua femminilità, eleganza e buon gusto, ha finito col perdere anche la sua dignità e il ben dell’intelletto, salvo i soliti casi eccezionali. Patrizia Stella

Giornata speciale quella di domenica 9 novembre: la chiesa e il teatro parrocchiale di Mozzecane ospiteranno le celebrazioni in occasione del Centenario di Suor Pura Pagani. L’evento, organizzato dall’associazione Amici di Suor Pura Pagani e patrocinato dal comune di Mozzecane, avrà inizio alle ore 15.30 e vedrà intervenire Don Vittorio Girelli e Don Roberto Tamellini. Le loro testimonianze saranno seguite dalla festosa premiazione della Scuola dell’Infanzia per i partecipanti al concorso “Un cuore grande”. Ad animare il pomeriggio di festa saranno le voci del Coro San Lorenzo, accanto alla Banda di Mozzecane e al gruppo teatrale parrocchiale. Per ulteriori informazioni: www.suorpura.it

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Novembre 2014

A BRUXELLES

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NOTIZIE IN BREVE

“Una petizione su Mare Nostrum” Caro direttore, mi chiamo Renato Lelli e sono consigliere della Lega nord Verona ovest 3 e presidente di AGSPP (associazione genitori separati per le pari potestà). Tra le numerose petizioni europarlamentari presentate in questi anni, lo scorso 14 agosto ne ho presentata una relativa all’operazione Mare Nostrum. Il 7 ottobre scorso ho avuto l’onore di prendere la parola davanti all’intero Parlamento Europeo, ribadendo la mia convinzione secondo cui Mare Nostrum è un fallimento totale: è necessario sospenderlo subito. Sono tornanto così a denunciare con forza all’Unione europea la problematica dei flussi migratori. Da ottobre 2013 ad oggi sono stati accolti circa 70.000 clandestini, con una spesa per i cittadini italiani di circa 2 miliardi di euro mentre quei soldi sarebbero serviti agli esodati, disoccupati e persone in stato di indigenza evitando il suicidio di più di 100 imprenditori soprattutto nel nostro nord – est, che avrebbero magari “dato una mano” importante al rialzo del nostro PIL e a questa UE. Quindi noi diciamo a questa Europa che l’immigrazione non è un problema italiano ma europeo e mondiale. Con l’operazione Mare Nostrum la task force militare umanitaria organizzata il 18 ottobre 2013 dall’ex premier Enrico Letta, operazione prettamente emergenziale temporale, ma non a regime, era nata per evitare tragedie umane nell’attesa che l’ONU e l’UE prendessero posizioni autorevoli nei confronti di quei paesi di confine. Le guerre in Siria, Libia, Iraq stanno destabilizzando il nostro paese e sono pericolosissime per le eventuali infiltrazioni dei fondamentalisti dell’ISIS. In particolare nel mio intervento al Parlamento europeo ho snocciolato alcune cifre: ci sono 3.130.000 di disoccupati e 7 milioni di poveri in Italia e quest’invasione indiscriminata di clandestini sta mettendo ulteriormente in ginocchio un paese che a tutt’oggi non è più in grado di far fronte all’ingente spesa finanziaria a cui queste immigrazioni ci sottopongono: 300.000 euro al giorno e circa 10 milioni di euro al mese spesi dagli italiani. E’ chiaro quindi che con l’operazione Mare Nostrum siamo arrivati al collasso: non abbiamo più luoghi di ricovero dove portare gli emigranti, si stanno conclamando vecchi e nuove malattie pericolosissime anche per i nostri popoli, come Ebola, scabbia, tbc…Fermiamo questa operazione, affrontando anche la problematica della cittadinanza e il diritto d’asilo tramite controlli severi che smascherino tentativi di infiltrazioni illecite e terroristiche adesso più che mai pericolosissime per lo sviluppo futuro di un vero stato federale europeo. Renato Lelli

(R.D.N.) PREMIO DI PITTURA VIVI LA VALPOLICELLA. Grande successo per la sesta edizione del concorso nazionale di pittura organizzato dall’associazione “Vivi la Valpolicella”, la cui premiazione è stata effettuata il 4 ottobre presso l’hotel San Vito di Negrar. 60 sono stati i partecipanti. La commissione giudicatrice, composta da Mario Chiereghini, Rinaldo Dal Negro (presidente), Laura Poffe, Alessandra Zamperini e Maurizio Zanolli, ha assegnato il 1° Premio a Graziella Lizzari, 2° premio a Giovanna Bergamaschi, 3° premio a Renzo Marangoni, 4° premio ad Anna Maria Dal Pezzo, 5° premio ad Orietta Noventa. Seguono quali 6° premio a pari merito Anna Giorni, Ridanio Menini, Lucio Sartori, Caterina Platano, Edda Zanferli. Sono inoltre stati segnalati Franco Pezzo, Giovanni troiani, Alessandra Giunta, Francesco Ballardin, Angiolina Giacopuzzi, Fabiola Carmelini, Sabina Vinco, Di alma Seno, Marina Basaglia, Giovanna Fra castoro, Giordano Gambarin, Maria Giovanna Pozzerle, Federica Zanetti, Luca Montanti e Vinicio Faccincani. MONTAGNA CINEMA. Anche quest'anno il CAI sezione di San Pietro in Cariano in collaborazione con Banca Valpolicella Benaco e la Biblioteca Comunale di Marano organizza la XV edizione di Montagna Cinema, la rassegna di film d'alpinismo, avventura ed esplorazione. Per l’occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, “Montagna Cinema” vuole celebrare quest’anniversario con una speciale rassegna dedicata appunto alla Grande Guerra e che avrà come sottotitolo “Montagne in fiamme”. Le serate, presentate dai soci del CAI, si terranno nella sala civica polifunzionale di Valgatara di Marano di Valpolicella alle ore 21.00 con ingresso libero. I film presentati saranno: venerdì 7 novembre: L’albero tra le trincee, venerdì 14 novembre: Corno Battisti, la spia di Vallarsa, venerdì 21 novembre: L’Alto Adige: dal Medioevo alla stagione delle bombe. A SAN PIETRO “SERATA NO ALLA VIOLENZA”. 365 giorni no alla violenza contro le donne: il lato oscuro "chi è il maltrattante?". Questo è il tema della serata pubblica che si terrà venerdì 7 novembre alle 20.45 a San Pietro in Cariano presso l'ex sala Lonardi in via Beethoven, 16 intitolata. “365 giorni no alla violenza contro le donne: il lato oscuro” La serata, patrocinata da tutti i Comuni della Valpolicella e limitrofi, è organizzata da Antonella Rinco, moderatrice della serata, Chiara Boscaini ed Elena Boca. Alla serata interverranno gli psicologi Michela Bonora e il dott. Bordignon del centro maltrattanti Ares. Alla serata parteciperanno anche Anna Capozzo vice questore aggiunto di Verona e Cristina Martini ricercatrice Pros-Media. Saranno inoltre presenti le associazioni Telefono Rosa, Centro Asav e Isolina. Per contatti ed informazioni: pescantinavirtuosa@gmail.com


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ITALIANI

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SANITÀ

“Poco rispettosi delle regole”

“Un caso vergognoso”

Caro direttore, gli italiani rispettano poco le regole della buona convivenza e il brutto è che ormai non ci si fa neanche più caso se accade. I fatti: Qualche volta il pedone deve fingere un passo avanti prima di attraversare le strisce, visto che a star fermo a guardarsi attorno può passare del tempo prima che lo lascino passare. Sembra che quelli del volante non si accorgano di lui e spesso tirano dritto, rischiando di metterlo sotto. Anni fa ero in Germania e notavo con sorpresa che già da allora là davano la precedenza a chi era a piedi. In Italia è una novità e ancora non ci si abitua. Capita anche che

Gentile Direttore, vorrei parlare del triste episodio di cui recentemente è stato protagonista mio padre, che, fino a poco prima di questo evento, guidava il suo autoveicolo e percorreva persino brevi tratti in bicicletta, nonostante la bella età di 88 anni. Il 18 settembre (ore 15.30) noi figli lo portammo al Pronto soccorso di Borgo Trento con mal di testa (parte sinistra), mancata forza alle gambe, pressione bassa, dolori allo stomaco. Eseguiti gli esami di laboratorio e raggi all’addome, risultati negativi, alle 19.30 venne mandato a casa, con il consiglio di una visita geriatria. Il 24 settembre mio padre è stato sottoposto ad una visita geriatrica (a pagamento), con consiglio di effettuare anche una Tac (primo posto libero il 3 ottobre). Il 26 settembre, visto il peggioramento delle condizioni, mio padre è stato riportato all’ospedale di Borgo Roma (ore 17.00). Entrato in Pronto soccorso è stato lasciato solo (nonostante la presenza della figlia), anche se non udente. Oltre al mal di testa (sempre parte sinistra), i sintomi erano mancanza di

spunti un dito medio dal finestrino se fai segno ad uno di andare più piano e, per paura di qualche reazione, spesso si lascia correre. C’è chi porta il cane lasciando i “residui” per strada e non fa neanche più di tanto per non farsi notare. Trovi lattine e carte intorno al cestino mezzo vuoto, cose normali ormai. Un supermercato non molto lontano ha quei gabbiotti con i carrelli. Due file opposte. Non riuscivo quasi a passare per l’ingombro dei vuoti, tutti agganciati dalla parte vicina all’uscita. Scomodo il giro dall’altra che era libera. Non di rado qualcosa di simile accade anche dentro il negozio: si sfila la scatoletta dal-

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l’alto, ne cadono giù delle altre e si lascia tutto lì. Tanto ci sarà poi chi rimette le cose al loro posto. Ai giardini di Vienna, una volta, ho assistito ad una scena improbabile da noi: un’arzilla vecchietta del luogo si alza dalla panchina e rimprovera il turista che ha lasciato la cartina per terra. In Italia succede il contrario. Uno pulisce la strada comunale e si sente gridare da chi passa in macchina: “Ma pulisciti il c…”. Questa è cronaca, inutili i commenti. Anche gli stranieri – quando sono da noi – ci mollano un po’ sulla buona educazione. Giusto, devono adeguarsi alle usanze locali! Giordano Salzani

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forza alle gambe, inappetenza, disidratazione, vomito. Vengono eseguiti i soliti esami di laboratorio, rx addome e alle ore 20.00 mio padre viene rimandato a casa. In quell’occasione abbiamo più volte chiesto ulteriori accertamenti: la risposta è stata nuovamente che non erano in atto patologie urgenti e che la tac si poteva tranquillamente eseguire il giorno prestabilito. Mio padre è stato quindi dimesso verso le 21.00, senza essere stato nemmeno rivestito dal personale del pronto soccorso. Appena rientrato a casa i dolori alla pancia sono cominciati. Durante la notte è stata chiamata la guardia medica che, non potendo uscire a breve, ha consigliato di chiamare il 118…che a sua volta ha risposto che “ci sono cose più urgenti di un mal di pancia”. Nel frattempo la guardia medica è arrivata, ha somministrato un antidolorifico e consigliato di recarsi in pronto soccorso. La stessa Guardia Medica ha chiamato personalmente il 118 ricevendo la stessa risposta data a noi. Con molta difficoltà abbiamo caricato mio padre in macchina alle ore 4.00 del 27 settembre e l’abbiamo portato in ospedale a Busso-

lengo. Dopo aver eseguito i soliti esami di routine è stato ricoverato in geriatria. Il medico, infatti, stabilì che servivano accertamenti. Il 28 settembre al mattino l’abbiamo trovato con ossigeno, febbre alta, in stato non reattivo. Chiesti ripetutamente chiarimenti la risposta è stata che era tutto nella norma vista la sua patologia (ma quale patologia se ai precedenti ricoveri in pronto soccorso risultava non affetto da alcuna patologia!). Alle ore 12.00 la dottoressa del reparto ci ha avvisati che sarebbe stata subito eseguita una tac. Alle ore 13.00, portato in radiologia, mio padre è tornato in reparto già deceduto. E’ inammissibile che il personale medico non abbia avvisato della gravità della situazione, così da poter dare ai tre figli la possibilità di essere vicini al padre al momento del decesso. Con questa lettera sottolineo con forza la mancanza di umanità, di rispetto e di valori nei confronti di un malato, per di più anziano, da parte di certo personale nei nostri ospedali. Una vera vergogna! A.R. (lettera firmata)

APERTURA DELL’AMBULATORIO “FISIOTERAPIA VALPOLICELLA” Dal 2 Novembre apre presso il Centro Commerciale Valfiorita l’ambulatorio Fisioterapia Valpolicella dove il Dr. Ridulfo dopo molti anni di lavoro presso la Casa di Cura Pederzoli e l’Ospedale di Zevio, continuerà la sua attività insieme al fisioterapista Omer Neziri. Nel centro fisioterapico si useranno molte terapie innovative per venire incontro alle necessità dei pazienti che con sempre maggior difficoltà riescono ad accedere alle strutture pubbliche. La diagnostica è completata dall’uso di un moderno ecografo e da un sistema computerizzato per la valutazione della postura. Intervistiamo il Dr. Ridulfo e il Dr. Neziri. Che tipo di interventi terapeutici realizzate nell’ambulatorio? «Un tratto che ci contraddistingue è l’uso della “proloterapia”. Si tratta di una terapia infiltrativa rigenerativa (mediante una soluzione di ipertonica) nei tessuti dolorosi dell’apparato muscolo-scheletrico; serve a rinforzare le strutture legamentose e tendinee che sono diventate deboli ed instabili per varie ragioni (traumi, usura, invecchiamento) . Questa instabilità provoca un dolore di tipo cronico, con riduzione della funzionalità muscolare e articolare». Perché compare il dolore ai tendini e ai legamenti? «Il tessuto, sia tendineo che legamentoso, necessita di una stabilità funzionale per garantire al muscolo il corretto movimento durante il lavoro. Quando questo principio non è garantito si può parlare di instabilità funzionale muscolo- scheletrica. La proloterapia serve a riorganizzare la fisiologia muscolo-scheletrica da una fase di instabilità tissutale ad una di stabilità, attraverso la riparazione. Il dolore cronico è indicativo di un processo infiammatorio prolungato di bassa entità. La proloterapia serve a provocare una flogosi di entità elevata perché la risposta immunitaria e ripartiva possa iniziare». Che apparecchiature usate? «La tecarterapia è a disposizione di tutti i pazienti che necessitano di un moderno apparecchio che permette di ottenere rapidamente degli ottimi risultati terapeutici. Essa è infatti uno strumento di notevole efficacia nel trattamento precoce di patologie dovute a eventi traumatici o problemi infiammatori, esercitando un'azione antidolorifica e curativa capace di accelerare la naturale reazione riparativa e antinfiammatoria che l'organismo stesso metterebbe in atto in tempi molto più lunghi. Il paziente avverte immediatamente un sollievo dal dolore che si traduce in una rapida guarigione con cicli anche più brevi di quelli usuali. E’ molto significativo anche il trattamento dell’incontinenza urinaria che realizziamo con un apparecchio per “biofeedback”». FISIOTERAPIA VALPOLICELLA Come trattate i pazienti con alterazioni della postura come le scoliosi o CENTRO DI RIABILITAZIONE, FISIOTERAPIA, con squilibri del bacino e della lunghezza degli arti inferiori? TERAPIA DEL DOLORE «Prima di tutto i pazienti vengono valutati con l’analisi posturale computerizzata e con l’analisi del piede, poi vengono trattati con riprogrammazione DR. GIUSEPPE RIDULFO: Spec. in Riabilitazione Funzionale posturale». Spec . in Medicina dello Sport E per i dolori cronici cosa proponete? Spec. in Anestesia e Rianimazione «Con la terapia manuale e il massaggio si possono risolvere molti problemi ma Esegue: Valutazione posturale, infiltrazioni, cura del dolore acuto e cronico, associandolo a tecarterapia ed elettroterapia si ottengono risultati molto ecografia articolare, terapia manipolativa incoraggianti». Cos’altro fate? DR. OMER NEZIRI: Fisioterapista «Trattiamo un problema fastidioso e che si tende a nascondere: l’incontinenEsegue: Massaggio, terapie fisiche innovative, riabilitazione motoria, za urinaria sia maschile che può colpire gli uomini operati alla prostata che riabilitazione uro-ginecologica , terapia manipolativa quella femminile che può sopravvenire dopo il parto o a causa di un prolasso SEDE: Centro commerciale Valfiorita (di fianco alla LIDL) Via Casette 2 uterino». S. Maria di Negrar (VR) - Tel: 0457702274


Cronache SANITÀ. L’assessore regionale Coletto alla giornata di formazione a San Bonifacio

Allarme Ebola «Serve dialogo»

«L'informazione e la comunicazione sono fondamentali per evitare la diffusione di una vera e propria psicosi». Con queste parole, pronunciate dall'Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, si è conclusa la giornata di formazione sulla gestione del caso ebola tenutasi lo scorso 17 ottobre all'ospedale G. Fracastoro di San Bonifacio. Una mattinata dedicata a medici, tecnici e specialisti degli ospedali e del territorio veneto per formarsi e confrontarsi sull'epidemia di ebola che da aprile sta causando migliaia di morti in Africa occidentale e che nelle ultime settimane ha fatto riscontrare casi anche al di fuori del continente africano.

Aspetti virologici e di patogenesi, modalità di trasmissione e protocollo di gestione della malattia sono solo alcuni dei temi affrontati nell'auditorium del Fracastoro, dove si è discusso su quella che è

la peggiore epidemia di ebola dal 1976 (anno di scoperta del virus che causò però solo piccoli focolai in villaggi sperduti dell’Africa) e sui protocolli ai quali gli operatori sanitari devono attenersi

Sabato 15 novembre Ore 21.00 Compagnia di Castelrotto “Zogando a tresette” di Emilio Baldanello, Regia di Enzo Forleo, Genere: commedia brillante in due atti Degustazione: Risotto al radicchio, speck e monte veronese degli chef “Sonia e Roberto” - Dolci: alla scoperta delle dolci nostre tradizioni; Vini della Cantina Valpolicella di Negrar (Domini Veneti) – Negrar Venerdì 28 – Sabato 29 - Domenica 30 novembre Ore 21.00 Compagnia El Gavetin “Intrighi e destrighi”. Regia Franco Antolini, Genere: commedia brillante in due atti Degustazione solo venerdì 28/11/2014: Risotto all’amarone degli chef “Mimmo e Pier” - Dolci: Golosità a cura della Pasticceria Conato – Domegliara; Vini dell’Azienda Agricola Spada – San Pietro in Cariano. Sabato 13 dicembre Ore 21.00 Compagnia La Maschera “Favolescion” di Paolo Quattrocchi e Mauro Cattivelli, Regia di Ermanno Rigattieri, Genere: commedia comica in due atti per famiglie in occasione di Santa Lucia Degustazione: Risotto con la zucca dello chef “ Valentino” - Dolci: frolline di ”Santa Lucia” del Panificio Barba – San Floriano; Vini dell’Azienda Agricola Antolini Pier Paolo e Stefano – Marano di Valpolicella Domenica 21 dicembre Ore 20.45 Concerto di Natale. Con la partecipazione della banda Comunale di San Pietro in Cariano diretta dal maestro Luciano Filippini e del Coro El Vesoto diretto dal Maestro Osvaldo Gasparato. Entrata con offerta libera fino a esaurimento posti. Al termine del concerto brindisi e rinfresco con lo scambio degli AUGURI! Sabato 17 gennaio ore 21.00 e domenica 18 gennaio ore 16.00 Compagnia “Buona la prima” “Ercole il più esaltante degli eroi”, Regia di Emiliano Fiorini; Genere: commedia musicale in due atti. Degustazione solo sabato 17/01/2015: Risotto al Tastasal degli chef “Franco e Adriana” - Dolci: dal forno caldo del Panificio Rossignati – San Pietro in Cariano; Vini dell’Azienda Agricola Rubinelli Vajol – San Pietro in Cariano Sabato 14 febbraio Ore 21.00 Compagnia Ipazia Teatro “Giulietta e Romeo – canto del Tempo e de l’Amor” di Berto Barbarani, Regia William Jean Bertozzo, Genere: Poemetto d’amore per tutti gli innamorati - “Festa di San Valentino” Degustazione: Risotto ai funghi dei rinomati chef “Sonia e Roberto” - Dolci: il gelato: fresche tentazioni ed emozioni - L’Officina del Gelato – Sant’Ambrogio di Valpolicella; Vini della Azienda Agricola Nicolis Angelo e figli Snc – San Pietro in Cariano Sabato 14 marzo Ore 21.00 Compagnia Il Gatto Rosso “Le eSTRANEe sorelle” di Federica Carteri e Roberta Zonellini, Regia Federica Carterie Roberta Zonellini, Genere: Surreale – atto unico - per festeggiare tutte le donne. Sarà presente una Mostra d’Arte al Femminile. Degustazione: Risotto alle pere e formaggio monte dei mitici chef “Mimmo e Pier” - Dolci: torta la “Mimosa” – Pasticceria La Golosa – Affi; Vini dell’Azienda Agricola “La Quena” di Domenico Berzacola – Negrar

nel momento in cui dovessero trovarsi di fronte ad un paziente affetto dal virus. Particolare attenzione, ad esempio, dovrebbe essere dedicata all'operazione di rimozione dei guanti, uno dei momenti in cui è più facile il contagio tra paziente e medico. La battaglia più importante è da combattere nei tre stati focolaio dell'epidemia, Liberia, Sierra Leone e Guinea Conakri. In Veneto sono stati individuati ospedali e istituti con tutte le attrezzature necessarie ad affrontare un caso di contagio e l'obiettivo è quello di ridurre a zero il rischio per i medici e per le persone. Matteo Dani

Cronache

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L’Ebola è un virus è estremamente aggressivo. Provoca una serie complessa e rapidissima di sintomi, dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli e agli arti e numerosi problemi al sistema nervoso centrale. Il periodo di incubazione va da 2 a 21 giorni. La morte sopraggiunge nello stesso periodo (2-21 giorni). Il serbatoio naturale del virus sono molto probabilmente le volpi volanti, che abitano le foreste tropicali; si pensa che il virus "viva" all'interno di questi animali da tempo e per arrivare all'uomo il virus potrebbe essere passato da loro alle scimmie e infine all'uomo attraverso la carne ricavata da animali selvatici come antilopi o scimpanzé. Il fenomeno si è aggravato da quando compagnie occidentali e cinesi sono penetrate nella giungla per il disboscamento e la ricerca di fonti di minerali. Mangiando la carne di questi animali gli uomini possono essere rapidamente contagiati. La trasmissione del virus è molto rapida, attraverso i fluidi corporei, come muco o sangue, ma anche attraverso lacrime o saliva, urine, feci, latte materno e sperma, nel quale il virus sopravvive più a lungo (dopo la guarigione i rapporti sessuali non protetti sono pericolosi per circa tre mesi). Anche se di solito questi virus non si trasmettono attraverso l'aria, è stata dimostrata nelle scimmie la trasmissione in goccioline contenenti il virus. A rallentare la corsa del virus potrebbero essere alcuni farmaci sperimentali: il siero Zmapp e i vaccini, il più avanzato dei quali è in produzione a Pomezia, vicino a Roma.

SAN PIETRO/LA RASSEGNA

De-Gustiamo il Teatro Si aprono i sipari al Teatro Don Mazza di San Pietro in Cariano sulla seconda edizione della rassegna Teatrale “De – Gustando il Teatro in Valpolicella”. Dal 15 novembre per sette fine settimana si alterneranno sulla scena diverse e rinomate compagnie del Veneto. Ogni spettacolo teatrale sarà abbinato a serate di degustazione dei sapori agroalimentari e vinicoli del territorio. Durante le serate con degustazione sarà fornito un servizio gratuito di accoglienza e vigilanza per i bambini tra i 4 - 11 anni. Vi aspettiamo! Gruppo Teatro Don Mazza del Circolo Noi

PREZZI Biglietto intero con degustazione € 12,00 (Solo su prenotazione con inizio alle ore 20:00) Biglietto intero € 8,00 Biglietto gratuito (fino a 12 anni) PRENOTAZIONI Tel. 345 2754509 (martedì - venerdì 18.00 - 21.00, sabato 10.00 - 12.00 e 16.00 – 20.30; mail: cineteatrodonmazza@gmail.com – con nome dello spettacolo, data, nome e cognome, numero dei biglietti -. Le prenotazioni per essere accettate devono giungere col termine massimo delle 2 ore precedenti l'inizio dello spettacolo.


Cronache

Novembre 2014

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LE ELEZIONI. È stato nominato il nuovo presidente della Provincia

NEGRAR/OSPEDALE SACRO CUORE

“Verona” al voto Scelto Pastorello

«Una delle caratteristiche più belle della sanità veneta è quella di avere medici che non si fermano mai, ricercano continuamente nuove tecniche di cura, le perfezionano e poi regalano ai loro pazienti l’occasione per soffrire meno e guarire prima». Parole di elogio arrivano dal presidente della Regione Veneto in persona, Luca Zaia, nei confronti dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar. Il motivo è «un doppio risultato centrato – dice Zaia -: individuare e applicare con successo una nuova tecnica nell’approccio chirurgico al tumore al seno, dando però anche un preziosissimo supporto alla sofferenza psicologica che una donna prova, oltre a quella fisica, quando viene colpita da una patologia che richiede l’asportazione del seno, in tutto o in parte». Al Sacro Cuore infatti è stata applicata, e già verificata positivamente su 20 pazienti, una nuova tecnica operatoria che permette di effettuare la mastectomia e la ricostruzione del seno in un solo intervento, agganciando al muscolo del petto una tasca idonea ad ospitare la protesi, utilizzando membrane di origine animale completamente compatibili. «Scienza, ricerca e tecnica – afferma ancora Zaia – sono state fuse con sapienza in una tecnica che potrebbe rivoluzionare l’approccio chirurgico alla cura del tumore al seno. Per la donna significa meno sofferenza, un intervento invece di due,da 3 a 6 mesi risparmiati nel ciclo di cure per arrivare alla completa guarigione. Sono certo che il cammino per risolvere i limiti che ancora sussistono per le donne che necessitano anche di radioterapia e che hanno un seno di dimensioni abbondanti si concluderà con successo. Ma già ora – continua Zaia – siamo di fronte ad una novità di portata internazionale, che mi auguro faccia scuola e si diffonda non solo in Veneto, ma ovunque c’è una donna alle prese con un tumore al seno». Pazienti alle quali anche il nuovo Piano Sociosanitario Veneto presta particolare attenzione con la creazione delle Breast Unit (Unità di Senologia), per una presa in carico totale della paziente dalla prima diagnosi alla fine del ciclo di cura. «Negrar – conclude Zaia – si conferma anche in questo caso come esempio virtuoso di privato convenzionato con il pubblico, e dimostra di saper conciliare il diritto del privato alla ricerca di un utile con la funzione sociale del pubblico, investendo in tecnologie e professionalità dedicate alla gente che soffre».

E’ stata una domenica intensa quella del 12 ottobre a Palazzo Scaligero. L’occasione era di quelle importanti: l’elezione del nuovo Presidente della Provincia. 1171 elettori su 1259 aventi diritto tra sindaci e consiglieri comunali di 97 Comuni della provincia veronese con un’affluenza del 93%, hanno destinato 587 voti (il 51,5%) ad Antonio Pastorello. E’ lui, sindaco di Rovereto di Guà il nuovo Presidente della Provincia di Verona. Lo sfidante Giovanni Peretti, sindaco di Castelnuovo del Garda, ha ottenuto 568 voiti (il 48,5%). Antonio Pastorello si è insediato nel suo ufficio al Palazzo Scaligero martedì 14 ottobre. Nella sua prima mattina di lavoro, il presidente Pastorello ha incontrati i dirigenti provinciali e poi è stato ricevuto dal prefetto, Perla Stancari. «Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno riposto fiducia in me – affer-

ma Pastorello -. È una grande soddisfazione personale, tuttavia non è tempo di festeggiamenti: dobbiamo affrontare i problemi concreti e le difficoltà quotidiane

I COMPONENTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE Sei le liste in corsa per 79 candidati. Tra loro sono stati eletti 16 membri del nuovo Consiglio provinciale. Per la maggioranza sono stati eletti Mauro Carradori, consigliere comunale di San Pietro in Cariano, Lino Gambaretto, sindaco di Soave, Fabrizio Zerman, consigliere comunale di San Giovanni Lupatoto, Andrea Sardelli, consigliere comunale di Verona, Claudio Ferrari consigliere comunale di Tregnago, Davide Febi consigliere comunale di Cologna Veneta, Luca Zamperini, consigliere comunale di Villafranca, Gaetano Nicoli consigliere comunale di Verona, Gualtiero Mazzi, consigliere comunale di Sona. La minoranza è formata da Stefano Ceschi, consigliere comunale di Bussolengo, Giandomenico Allegri, consigliere comunale di Sommacampagna, Fabio Segattini, consigliere comunale di Verona, Paolo Martari consigliere comunale di Villafranca, Serena Cubico consigliere comunale di Ferrara di Monte Baldo, Mirko Corrà sindaco di Salizzole, Giorgio Malaspina, sindaco di San Pietro di Morubio.

dei cittadini. In primis, ci troviamo alle porte della stagione invernale senza avere a bilancio i fondi necessari per fronteggiare l'emergenza neve sulle strade. Il Patto di stabilità vincola l'utilizzo delle risorse economiche presenti, per cui si rende necessaria un'azione tempestiva per garantire strade pulite e sicure alla comunità. Fra qualche settimana, ci sarà bisogno di sgomberare la neve e di apportare miglioramenti alle strade, ma noi non abbiamo i soldi da

spendere. Per conseguire i nostri obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti, per questo voglio incontrarmi con gli altri presidenti delle Province venete per essere uniti più che mai nel fare proposte chiare e di peso. Le persone hanno bisogno di fatti concreti che cambino la situazione attuale e non di parole – verba volant, scripta manent – specialmente in un momento difficile come quello che stiamo attraversando». Riccardo Reggiani

SAN PIETRO IN CARIANO/CAI Il corso di sci prende il via Al via il corso di sci di fondo organizzato dalla sezione di San Pietro in Cariano del Cai. Giovedì 6 novembre si aprono le iscrizioni e viene presentata l’attività. Il corso si sviluppa in tre fasi: un incontro didattico, che si terrà presso la sede il 1 dicembre alle ore 20.30, quattro lezioni di presciistica nella palestra di Pedemonte, uscite sulla neve nel mese di gennaio (3 domeniche e 1 week-end). La Sezione mette a disposizione, a quanti ne siano sprovvisti, il completo per lo sci da fondo per tutta la durata del corso. La sede Cai di San pietro in Cariano si trova a Pedemonte in via Campostrini 56. Tel. 045.6801299; caivalpolicella@gmail.it; www.caivalpolicella.it

L'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar amplia i suoi progetti sanitari all'estero. Alla cooperazione con gli ospedali di Marituba (Brasile) e Luanda (Angola), il nosocomio calabriano ha aggiunto nei giorni scorsi un accordo con il ministero della Salute della Repubblica di Bielorussia per la formazione in campo neurologico. Il progetto prevede un percorso formativo guidato dai medici della Neurologia di Negrar rivolto ai colleghi del Centro di riferimento scientifico nazionale Neurologico e Neurochirurgico di Minsk. Il progetto è iniziato nel 2013 con una prima visita in Bielorussia di una delegazione dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria per prendere contatto con il governo, il ministero della Salute bielorusso e i medici referenti del progetto. Visita da cui è nata una proposta di collaborazione per la formazione in Neurologia del personale medico locale. Dopo una seconda visita a Minsk degli specialisti veronesi, una delegazione bielorussa è giunta a Verona nei giorni scorsi per definire il piano formativo che inizierà nei primi mesi del 2015 con la presenza a Negrar di un gruppo di neurologi provenienti dal Paese dell'Europa orientale.


Cronache

Novembre 2014 ULSS 22. Il servizio è rivolto ai pazienti affetti da demenza e disturbi cognitivi

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FARMACIE

Progetto Sollievo I vaccini 2014 corre in soccorso Prende il nome di Progetto Sollievo ed è un nuovo servizio ideato dall’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Bussolengo dell’Azienda Ulss 22, in collaborazione con i Servizi Sociali. Progetto Sollievo, promosso e finanziato dalla Regione Veneto, ha lo scopo di offrire una risposta ai bisogni espressi nel territorio dell’Ulss 22 dai pazienti con demenza/disturbo cognitivo e dei loro familiari. Nel territorio dell’Ulss 22 si stimano circa 3.000 soggetti affetti da tale patologia. Gran parte dei pazienti affetti da demenza vengono accuditi in casa dai familiari con l’aiuto talvolta di assistenti domiciliari. La cura e la relazione quotidiana con persone affette da demenza è faticosa e logorante ed è proprio per far fronte a queste difficoltà che è nato Progetto Sollievo, con il quale si intende creare, con l’aiuto delle associazioni di volontariato, gruppi di incontro per anziani con problemi di demenza e per i loro familiari per condividere proble-

Sono disponibili in tutte le 221 farmacie di Verona e provincia aderenti a Federfarma Verona (Associazione dei titolari di farmacia) i vaccini antinfluenzali 2014 – 2015. Nonostante il vaccino sia rimasto sostanzialmente invariato, in materia di composizione, rispetto alla stagione 2013/2014, è necessario ripetere la vaccinazione anche quest’anno come spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona. «Il vaccino fornisce una copertura immunizzante che inizia a decadere nel giro di 4-6 mesi, ecco perché, nonostante i ceppi siano gli stessi, è necessario ripetere anche quest’anno il trattamento per attivare nuovamente gli anticorpi – dice Bacchini -. Questo è tanto più vero se si considera che in alcuni casi è consigliabile addirittura effettuare un richiamo durante la stessa stagione invernale soprattutto quando si tratta di soggetti ad alto rischio per altre patologie. E’ fortemente consigliata la vaccinazione antinfluenzale anche ai parenti di pazienti affetti da malattie in cui è compromessa la risposta immunitaria. Proteggere se stessi dall’influenza stagionale significa, inoltre, abbassare il potenziale infettivo a vantaggio dell’intera collettività. E’ proprio da adesso e per un mese il periodo più indicato per procedere alla vaccinazione contro l’influenza, anche se quest’anno la tendenza è all’anticipo poiché il contagio viene previsto già a novembre. Ricordo che il paziente deve essere in possesso della ricetta medica con la prescrizione del vaccino per poter ritirare in farmacia il farmaco e procedere alla vaccinazione».

mi, informazioni e soluzioni. L’Azienda Ulss 22 attiverà, con la collaborazione delle amministrazioni Comunali di Bussolengo, Negrar, Villafranca e Valeggio, quattro “Centri Sollievo” dislocati in questi territori. I gruppi “sollievo” formati da familiari, psicologi, educatori e volontari rappresentano occasioni di incontro e confronto per aumentare reciprocamente compe-

tenze e strategie, fronteggiare la demenza e fornire sostegno psicologico nelle fatiche dell’assistenza; per i malati sarà una preziosa occasione per mantenere attive le abilità cognitive residue e stimolare le funzioni manuali e motorie. Le associazioni che hanno aderito al progetto sono: Opera assistenziale Stefano Toffoli onlus di Valeggio, l’Associazione di Volontariato

“Compagni di viaggio” di Negrar, il Gruppo familiari malati di Alzhaimer di Bussolengo e la Fondazione Historie onlus di Villafranca, l’Associazione di volontariato Proposte sociali onlus, il Circolo Auser Lorenzo Massari, l’Associazione La seconda primavera, l’Associazione di volontariato Opero Silente e la Fondazione Piccola Fraternità di Dossobuono. R.R.

ACQUE VERONESI

Lavori, forniture e servizi Interventi sul territorio per 48 milioni nel quadriennio 2014-2017 e il regolamento per l'esecuzione in autonomia dei lavori e una nuova procedura di partecipazione alle gare d'appalto: su questi temi gli imprenditori del settore delle costruzioni e i professionisti si sono confrontati con Acque Veronesi in un incontro che si è svolto nella sede di Ance (associazione nazionale costruttori edili) Verona. «Acque Veronesi continua il suo percorso insieme alle categorie produttive del territorio. Già dalla scorsa estate abbiamo iniziato una serie di incontri con l'obiettivo di garantire trasparenza e pluralità nell'assegnazione degli appalti pubblici. In quest'ottica l'incontro con i costruttori veronesi è una tappa particolarmente importante». Lo ha sottolineato Massimo Mariotti, presidente della società consortile che gestisce il servizio integrato in 75 comuni della provincia scaligera, in occasione della "Presentazione del regolamento per l'esecuzione in autonomia di lavori, forniture e servizi". Il convegno ha affrontato diversi temi che toccano da vicino l'economia veronese: tra questi il piano degli interventi di Acque Veronesi per il quadriennio

2014-2017 (pari a 48 milioni di euro) e il nuovo regolamento per l'esecuzione in autonomia dei lavori, pianificato dal consiglio di amministrazione della società e redatto dall'avv. Giovanni Maccagnani. È stata inoltre presentata la nuova procedura di partecipazione alle gare d'appalto. Tra i relatori Francesco Berton e Vincenzo Reggioni, rispettivamente direttore generale e direttore approvvigionamenti, servizi e marketing della società, e Gianluca Romagnoli, consulente della Regione Veneto nel settore dei lavori pubblici. «Il Piano di investimenti di Acque Veronesi è importante in un momento in cui i lavori pubblici faticano a essere appaltati per la mancanza di risorse e per le note problematiche del patto di stabilità - ha aggiunto il presidente di Ance Verona Fortunato Serpelloni -. Apprezziamo anche il principio della rotazione, anche se a nostro parere dovrebbero essere individuati dei criteri per far ruotare più efficacemente le imprese della provincia». In chiusura dei lavori il vicepresidente di Ance Verona Damiano Bellè, ha ribadito la soddisfazione per aver collaborato all'organizzazione del convegno e alla stesura del

regolamento con l'inserimento delle reti d'impresa tra i soggetti che possono

chiedere di entrare nell'Albo fornitori di Acque Veronesi.

APPUNTAMENTI Sarà presentata domenica 9 novembre alle ore 16.30 all’interno della Pieve di San Giorgio di Valpolicella , nell’ambito del programma della tradizionale Festa delle Fae, la nuova guida dedicata a San Giorgio di Valpolicella, opera di Andrea e Pierpaolo Brugnoli. L’agile volume, secondo numero della collana “Guide di Storia e Arte Veronese”, fornisce un’aggiornata sintesi delle vicende storiche attorno all’abitato di San Giorgio e alla sua Pieve. Venerdì 14 novembre, alle ore 17, nella sede del Centro Turistico Giovanile di Verona (Chiesa di Santa Maria in Chiavica, via Santa Maria in Chiavica, 7) verrà inoltre presentato il XXX “Annuario Storico della Valpolicella”, edito dal Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella e da La Grafica Editrice.

MACCHIE DI LEOPARDO: L’abbigliamento etnico ed etico ! Quando la moda si fa veicolo di solidarietà. In questa frase è racchiuso il senso che Cesare, di Mozzecane, e Marina, di San Pietro in Cariano, hanno voluto dare ad un’iniziativa nell’ambito del commercio sociale a cui hanno dato vita qualche mese fa. Marina e Cesare sono infatti diventati importatori di capi di abbigliamento e gadget di moda in stile etnico prodotti in India esclusivamente da piccole Associazioni di volontariato e Cooperative Femminili. «Durante un nostro viaggio in India – racconta Marina, residente a San Pietro in Cariano - abbiamo conosciuto approfonditamente un’associazione di Varanasi, dove sei bravissime donne (ora diventate otto attraverso la nostra iniziativa) hanno imparato l'arte della sartoria e, grazie ad una giovane stilista europea residente in India, abbiamo con loro iniziato ad importare i prodotti in Italia. Ovviamente abbiamo cercato di trasmettere alle ragazze più indicazioni possibili sui "gusti" italiani in termini di abbigliamento – aggiunge -. Abbiamo in questo modo unito la nostra passione per i viaggi con il nostro desiderio, ormai diventato necessità, di fare del bene in questo Mondo, e non di basare la nostra esistenza esclusivamente sul mero profitto». E’ nato così “Macchie di leopardo” che durante la stagione estiva ha messo in mostra e venduto i suoi prodotti in occasione di manifestazioni e sagre. «Per ora – concludono Cesare e Marina - non abbiamo un punto vendita fisso perchè i costi di gestione ci suggeriscono di andare avanti passo dopo passo, ma la cosa più importante è che stiamo riscontrando grande interesse da parte dei nostri clienti, attratti dall'unicità dei prodotti che vendiamo e dalla consapevolezza tutta nuova di scoprire "cosa c'è" dietro un capo di abbigliamento che indossiamo». Per ulteriori informazioni: Donne che lavorano i prodotti tessili www.macchiedileopardo.com


Cronache

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NEGRAR. L’assessore Fausto Rossignoli: «È di nuovo tutto in discussione»

NEGRAR

Il caso Monfortani torna alla ribalta

L’Università è cominciata

Torna alla ribalta l’affare Monfortani a Negrar. Il proprietario dell’area ha impugnato al Consiglio di Stato la sentenza con la quale qualche mese fa il TAR Veneto aveva dato ragione al Comune nell’annosa controversia che riguarda l’area di Arbizzano. «Di nuovo tutto in discussione – afferma l’assessore Fausto Rossigonli -, compresa la richiesta risarcitoria di 21 milioni di euro rivolta dalla ditta al Comune dopo i contrasti sorti con l’amministrazione Dal Negro. Si riparte da capo. Presumibilmente il Consiglio di Stato non darà la propria sentenza prima di un paio di anni. L’Amministrazione con i propri legali sta preparando le carte per il nuovo grado di giudizio». Nel corso della seconda Amministrazione Mion era stato raggiunto un accordo per il quale la ditta Urbani, proprietaria dell’area, avrebbe potuto realizzare un intervento residenziale con lo stesso volume complessivo degli edifici già oggi esistenti (circa 30.000 mc), e in cambio avrebbe dato come contropartita al Comune tre opere per un valore di circa cinque milioni di euro: ristrutturazione di Villa

Area Ex Monfortani

Albertini, interramento della linea di alta tensione di Novare, illuminazione di via Camarele. «Appena insediata – aggiunge Rossignoli l’amministrazione Dal Negro ha messo in discussione l’accordo. Nel frattempo il tempo è passato, sono intervenuti forti contrasti con la ditta e con molto ritardo l’amministrazione Dal Negro ha adottato lo stralcio del Piano degli Interventi che avrebbe dovuto dare il via all’operazione. Con la crisi dell’edilizia la convenienza dell’operazione per la ditta si è compromessa ed essa ha tentato

di ritirarsi dall’operazione percorrendo altre strade, con l’obiettivo di realizzare l’intervento senza versare alcunchè al Comune». Ora il Comune chiede il rispetto dell’accordo intervenuto con la seconda amministrazione Mion. La ditta Urbani ritiene che per i ritardi dell’amministrazione Dal Negro l’accordo sia superato e quindi ritiene di non essere più tenuta a versare la somma concordata. Chiede anzi al Comune un risarcimento di 21 milioni di euro per i danni che il ritardo le avrebbe provocato. Ora l’ultima parola spetta ai giudici.

«Rimane forte il rammarico per l’occasione mancata – continua Rossignoli -. Se il Comune avesse fatto da subito la sua parte dando il via tempestivamente allo stralcio del Piano degli Interventi come concordato, le opere promesse si sarebbero già concretizzate da anni. Cinque milioni di euro sono ora appesi a un filo. Anche se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione di nuovo al Comune la realizzazione dell’obiettivo è molto in forse per la grande precarietà in cui versa il settore edilizio».

Inaugurazione ufficiale lo scorso 29 settembre per l’anno accademico 2014 – 2015 dell’Università del Tempo Libero di Negrar che ha dato il via al suo ricco calendario di lezioni lunedì 13 ottobre. Accanto a queste due sono gli eventi in programma entro fine anno: “Istria insolita”, viaggio all’interno dell’Istria per piccoli borghi monumentali, alla ricerca di tartufi, è in agenda per il 7 e 8 novembre, mentre prenderà avvio il 14 novembre il ciclo di conferenze curate dal professor Maurizio Tagliapietra, restauratore di fama internazionale specializzato nel recupero e nella conservazione dei beni archeologici. «In quattro serate – afferma il presidente dell’Utl di Negrar, Massimo Latalardo - il professor Tagliapietra ci illustrerà la sua opera sul campo per farci amare il patrimonio archeologico di una nazione, quale rappresentazione di vita, storia ed evoluzione, e comprendere tutte le occasioni perse dall’Italia. Questo ciclo di conferenze rappresenta un’importante occasione, perchè il relatore ha lavorato sul campo per il governo israeliano per 17 anni e ritornerà ad inizio anno a continuare i restauri conservativi di cui è stato incaricato. In questo lasso di tempo “veronese” lo abbiamo “catturato” per farci raccontare le sue esperienze e farci vedere e viver i tesori d’Israele” , in primis il “Palazzo di Erode il Grande”». Venerdì 14 novembre (ore 20.30) verrà approfondita “La frenesia costruttiva di Erode il Grande”, venerdì 21 novembre (ore 20.30) si parlerà de “La via delle spezie da Petra a Roma”, mentre venerdì 28 novembre (ore 20.30) focus su i “Tesori dell'archeologia d'Israele - siti ed opere” e venerdì 5 dicembre (ore 20.30) su “La fortezza di Masada, le opere, gli scavi ed il restauro degli affreschi”.

Uno dei tesori di Israele

NEGRAR / IL BILANCIO DELL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE

Coeli: «La scuola ha avuto la priorità» A quattro mesi dalla sua nomina ad Assessore alla Cultura e all’Istruzione del comune di Negrar, Camilla Coeli fa il punto della situazione. «Sono stati quattro mesi d’intenso lavoro – afferma -. Lo sforzo maggiore è stato profuso nel settore scuola dove, dopo l’ispezione di tutti gli edifici, si è provveduto all’affidamento dei lavori di manutenzione che attendevano da diverso tempo di essere eseguiti. Alcuni sono stati realizzati immediatamente, mentre per gli altri si dovrà approfittare di ogni tipo di chiusura delle scuole come i fine

settimana e le altre festività. E’ stato rimesso in funzione l’impianto di riscaldamento della scuola dell’infanzia di Arbizzano, si è monitorato il servizio di mensa scolastica testando il pasto nei vari plessi, di persona e a sorpresa, e attraverso una visita di controllo alle cucine dell’azienda fornitrice durante la preparazione dei pasti. Novità nel trasporto scolastico è la nuova linea che collega le frazioni di Torbe e Prun con Fane, esaudendo le richieste di molte famiglie; inoltre, si può contare ora sul servizio di accoglienza presso la pri-

maria di Negrar per gli alunni che devono arrivare in anticipo rispetto all’orario d’inizio. Si è anche dedicata un’attenzione particolare alla scuola di Montecchio nell’intento di aumentare nel tempo il numero degli iscritti. Si è approfondito il problema della chiusura della scuola dell’infanzia di Fane anche attraverso incontri di sindaco e Assessori con la popolazione allo scopo di valutare le diverse soluzioni. Molti – aggiunge ancora Coeli – sono stati gli incontri con la nuova reggente dell’Istituto Comprensivo, Claudia Lonardi,

l’Associazione Genitori e il Consiglio d’Istituto per collaborare in progetti didattici rivolti agli allievi sia della primaria che della secondaria». Uno di questi, “La scuola del vigneto”, realizzato in collaborazione con la Cantina Sociale di Negrar, è arrivato alla sua terza edizione. Come premio speciale per la classe che nell’edizione precedente si è distinta per impegno e creatività, l’Assessorato ha donato, nell’ambito della Festa dell’Uva, una giornata di laboratorio teatrale all’aperto col gruppo O’Thiasos teatro natura.

BIBLIOTECA COMUNALE Proseguono spedite le attività della Biblioteca comunale di Negrar. Il progetto “Raccontami di te” in collaborazione con Casa Nogarè e Casa Perez dell'Istituto Don Calabria, ha l'obiettivo di far dialogare realtà che solitamente non hanno occasioni di contatto e si rivolge agli ospiti anziani per aiutarli a riscoprirsi protagonisti, superando così momenti difficili, e recuperando stima di sé e desiderio di sorridere. “It’s story time” è un nuovo ciclo di letture, laboratori e iniziative per l'avvicinamento dei bambini alla lingua inglese e prevede incontri tutti i mercoledì di ottobre e novembre in Biblioteca. “Nati per leggere” è l’iniziativa nazionale promossa dal 15 al 23 novembre a cui partecipa anche la Biblioteca con un programma che unisce questa ricorrenza al 25° Anniversario della sottoscrizione della Convenzione Onu per i diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Per informazioni: www.comunenegrar.it

Camilla Coeli

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PARONA - Centro incontro - Centro Anziani Super. Rossetto - Distr. Agip Via Preare - Edicola Via Arusnati 1 NEGRAR - Municipio - Edicola P.za Vitt.Emanuele SANTA MARIA - Centro Commerciale S.VITO - Distributore Agip - Hotel S.Vito TORBE - Osteria Caprini PRUN - Distributore Agip - Prete FANE - Tabaccheria Guardini


Con il patrocinio del C Proloco “Emili Comitato Palio

Sabato 8 - Domenica 1 Novembre 2014 PROGRAMMA Sabato 8 novembre

Ore 15.30 Piazzetta Lanza - Associazione Genitori INAUGURAZIONE LITTLE FREE LIBRARY Laboratori e merenda per tutti!!! (con il Patrocinio del Comune di Negrar e della Pro Salgari)

Domenica 9 novembre

Ore 8.00 Offerta torte casalinghe Ore 9.30 Apertura della festa con esposizione di ho Ore 10.00 Sapori in piazza Ore 11.00 Santa Messa di Ringraziamento Ore 12.00 Apertura stand gastronomici al Centro P fasoi Ore 14.00 Intrattenimento musicale con il duo di m Ore 14.30 Giochi in piazza per bambini organizzat castello gonfiabile per bimbi Ore 17.30 Estrazione sottoscrizione a premi A FINE FESTA “MINESTRO

Si ringraziano per la gentil che hanno contribuito alla Il Comitato “SAN MARTIN di beneficenza della festa, augura a tutti un Si declina ogni responsabilit


Comune di Negrar io Salgari” del Recioto

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Negrar

o Loco Emilio

obbistica e Pesca dei fiori

Parrocchiale con risotto al tastasal e carne salà con

musica popolare veneta Dante e Costantino Borsetto i dai giovani del gruppo “I for-A” e il fantastico

NE” PER TUTTI I PRESENTI

le collaborazione tutti coloro a buona riuscita della festa NO”, nel ricordare l’obbiettivo invita alla partecipazione e na buona giornata. tà per danni a persone o cose.


Cronache

Novembre 2014 NEGRAR. Riunioni insieme alla Giunta: il primo incontro ha trattato la viabilità

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PARONA

Comunicazione Miglior Gelatiere con i cittadini Urbanistica, Servizi sociali, Volontariato e Associazionismo, ma anche Organizzazione del personale, Progetti europei e relativi finanziamenti, Turismo e Promozione del territorio, Scuola, Mobilità, Protezione Civile…Queste le tematiche che nei prossimi mesi verranno trattate in alcune riunioni della Giunta comunale di Negrar, che vedranno il coinvolgimento dei cittadini attraverso le Consulte di frazione «ma altre iniziative faranno risaltare l'identità di un'amministrazione trasparente e attenta alle sollecitazioni dei cittadini – affermano dall’amministrazione che ha già avviato il suo percorso nella serata di martedì 9 settembre, trattando il tema della mobilità/viabilità: un tema spinoso per la complessità di richieste giunte da molti cittadini.

Supportata dal comandante dei vigili urbani, in veste di tecnico, e coordinata dall'assessore alla viabilità Bruno Quintarelli, la Giunta ha consultato, attraverso un'ampia mailing list circa 250 famiglie residenti nel Comune di Negrar. Ha raccolto circa 50 richieste e desiderata pervenuti dai cittadini stessi ed ha affrontato le varie problematiche cercando soluzioni adeguate. «In questa prima esperienza di lavoro ci siamo avvalsi di contributi tecnici e normativi, capaci di indirizzarla verso scelte significative e risolutive – affermano dalla Giunta comunale -. Ogni richiesta presentata dai cittadini è stata affrontata con puntualità e in modo approfondito; i cittadini, che sperimentano in prima persona i pericoli di una viabilità sempre più

Bruno Quintarelli

caotica e stressante vanno ascoltati». «Fra le prime necessità – precisa l’assessore alla Viabilità, Bruno Quintarelli - si è eviden-

SANT’ANNA D’ALFAEDO / LA STORIA

ziato l'aggiornamento della segnaletica orizzontale e verticale, l'attivazione dell'Autovelox per il controllo della velocità con l'utilizzo speed check, il miglioramento della viabilità nelle vie attorno all'Ospedale e al quartiere della farmacia del capoluogo. Per San Vito si sta studiando l'accesso e l'uscita dal distributore dell'AGIP, che sta creando notevoli problemi alla viabilità». A Santa Maria persiste l'annoso problema del “balletto” della viabilità: senso unico o doppio senso di marcia per la via S. Maria? «Le stesse opinioni degli abitanti della zona sono molto discordi – conclude Quintarelli -. Sarà fondamentale per la soluzione del problema uno studio attento della viabilità dell'intera zona, partendo dal progetto delle nuove lottizzazioni nell'ex zona PEEP (tra il campo sportivo di Arbizzano e l'Ufficio postale) e includendo le vie più centrali della frazione di Arbizzano. Per quest'ultima frazione è stato deciso anche lo studio delle vie adiacenti l'asilo che incrociano via Montanari».

E’ Giovanna Bonazzi il Miglior Maestro Gelatiere d’Europa grazie al gusto “Sbrisolona del 12 Apostoli con Recioto Bianco”. Giovanna, titolare di una nota gelateria di Parona, non è al primo grande traguardo internazionale. Agli onori della cronaca è conosciuta anche grazie al titolo di campionessa mondiale di mountain bike, specialità discesa. La stessa grinta da biker, insieme a tanta passione e creatività nell’arte gelatiera, l’ha messa anche nel gusto dedicato al famoso dolce tradizionale veneto nella versione del ristorante di Verona “12 apostoli”. Il titolo di Miglior Maestro Gelatiere d’Europa se l’è aggiudicato nell’ambito della finalissima europea di “Gelato Festival” 2014, svoltasi a Firenze nel mese di settembre. «Sono andata a Firenze per vincere con un gusto che fosse il simbolo della mia terra - ha spiegato Giovanna Bonazzi -: per questo ho abbinato una Sbrisolona sapientemente realizzata con il recioto bianco Cà Rigate. Il gusto è nato dopo una ricerca tra prodotti e ingredienti del territorio capaci di far da base ad un gelato davvero originale ma in linea con la tradizione dei sapori del Veneto. Sono stata premiata perché ad ogni visitatore del festival che ha assaggiato il mio gusto ho spiegato l’idea e l’origine del gelato che stavano degustando». A far da cornice alla vittoria della Bonazzi un piazzale Michelangelo gremitissimo. Fiorentini e turisti hanno risposto in massa al percorso che dava la possibilità di assaggiare gusti innovativi e realizzati a base di prodotti tipici di tante regioni d’Italia. In gara ben 17 maestri gelatieri, di cui sei toscani, che avevano vinto le tappe del tour 2014 iniziato a maggio. Con Firenze si è chiuso il festival, quest’anno divenuto internazionale, che ha toccato 10 città italiane e tre europee (Amsterdam, Norimberga e Nizza) per promuovere storia, cultura e innovazione del gelato italiano di alta qualità. Tutte le informazioni su www.gelatofestival.it.

Roberto Azzolini, Giovanna Bonazzi e il Eddy Azzolini festeggiano

OTTOBRE ARTE PARONA / LA MOSTRA

Marica - in prima fila con la sciarpa con il gruppo “Bene Comune”

Da Sant’Anna d’Alfaedo a Prata Camportaccio con la Valpolicella nel cuore. Questa è la storia di Marica Udali, faedina di nascita ma residente in Valchiavenna da quando ha sposato Alessandro. Ogni mese Marica, che ama tenersi informata della cronaca dei luoghi in cui è nata, legge puntualmente L’Altro Giornale. Lo porta con sé anche in Municipio: Marica, mamma di Nicolò e Matilde, impiegata come ASA presso la “Casa di Cura della Bregaglia svizzera”, ottima cuoca e pasticcera, donna dai mille hobby e interessi, è anche vicesindaco del suo Comune in provincia di Sondrio. «Alle elezioni di fine maggio Marica é risultata tra le più votate tra i consiglieri eletti – afferma orgoglioso di lei il giovane sindaco di Prata Camportaccio, Davide Tarabini, che ha contattato la redazione de L’Altro Giornale per fare una sorpresa a Marica -. Del nostro gruppo – lista civica Bene Comune – fanno parte molti giovani amministratori alla prima esperienza e Marica, delegata ai Servizi alla persona, Istruzione e Pari Opportunità, è sempre in fila in ogni genere di attività. In questi primi mesi di amministrazione - aggiunge il Sindaco – mi ha affiancato instancabilmente in tutti i principali incontri e attività. Marica ha una forza d’animo e determinazione incredibili: è sempre sorridente (ha un diploma di Volontaria del Sorriso e clown-terapia) e piena di energia positiva ed è veramente un piacere poter collaborare con lei nell’attività amministrativa». In questo periodo Marica a Prata Camportaccio sta portando avanti la Leva civica 1996 che vede impegnati i neo-maggiorenni in attività di pubblica utilità e la realizzazione del kit di benvenuto ai nati di quest’anno che saranno omaggiati dall’Amministrazione di un piccolo pacco-dono. «Io e Marica non ci conoscevamo prima delle elezioni, né ci eravamo mai parlati, ma nel momento di costituire una lista nuova per le amministrazioni, dopo averla incontrata e conosciuta, è stato naturale pensare a lei per il delicato ruolo di vice-sindaco che sta svolgendo in maniera egregia e con molta serietà – prosegue Davide Tarabini -. Il nostro Comune vive una situazione finanziaria molto complessa come buona parte degli Enti locali, ma stiamo facendo di necessità virtù e partendo dalle piccole cose stiamo apportando importanti e significativi cambiamenti nella vita di tutti i giorni a vantaggio della collettività e con l’obiettivo di perseguire il bene comune».

Aldo Tavella fa successo

Strepitoso successo di critica e di pubblico per la mostra di pittura del maestro Aldo Tavella nella ventisettesima edizione di Ottobre Arte Parona, organizzata dal gruppo La Genziana. I classici colpi di gong del mitico Renato Pinaroli che anticipano gli spettacoli areniani, hanno aperto l’inaugurazione, proseguita con il taglio del nastro da parte di Romano, uno dei figli di Tavella e preidente dell’Associazione Culturale sorta a nome del padre. Un folto pubblico ha fatto da corona alla suggestiva

cerimonia, composto da autorità, artisti, estimatori e semplici fruitori dell’arte. Per la II Circoscrizione è intervenuto il presidente Filippo Grigolini, mentre il Comune era rappresentato da Rosario Russo, presidente della Commissione Cultura. Il maresciallo Vincenzo Reggio, della locale Stazione Carabinieri, era garante dell’ordine pubblico che ha potuto contare persino su inviati dell’UNCI e sui capi gruppo degli Alpini di Parona e di Marano di Valpolicella, Bruno Zanella ed Enzo Lonardi.

Anche il Comune di Marano, che ospita tante opere di Tavella, era rappresentato dal consigliere delegato alla Cultura, Gianpaola Zanotti. Tra i tanti non potevano mancare i presidenti emeriti della II Circoscrizione, Lucia Cametti e Alberto Bozza. L’evento è stato coordinato egregiamente dal poeta Giancarlo Peretti al quale non sono mancati sentimenti di circostanza evidenziando i vari passaggi che hanno fatto rivivere Aldo Tavella attraverso le sue opere. B.C.


Cronache

Novembre 2014 L’INTERVISTA. Quattro chiacchiere insieme a Rossignoli, assessore all’Urbanistica

De-negrarizzazione obiettivo comunale Obiettivo “de-negrarizzazione” per l’amministrazione comunale di Negrar. Ne è fermamente convinto Fausto Rossignoli, assessore all’Urbanistica. Assessore, dopo le polemiche roventi degli ultimi anni, come intende muoversi la nuova amministrazione sui temi del territorio e della pianificazione urbanistica? «Intende muoversi con grande umiltà e con grande rispetto, ma abbracciando con decisione la strada della denegrarizzazione del territorio. Siamo consapevoli di non avere la bacchetta magica e di non avere la verità in tasca, ma è certo che la politica urbanistica degli anni ‘80 e ‘90 ci ha lasciato in un mare di guai, come le lottizzazioni senza servizi, una mobilità che in alcune parti del territorio è vicina al collasso, delle situazioni di rischio idrogeologico, delle ferite gravi al paesaggio della valle. E’ il momento di un rapporto nuovo con il territorio. L’appuntamento non può più essere rinviato e questa amministrazione farà la sua parte». Cosa intende per de-negrarizzazione? «La negrarizzazione aveva due caratteristiche: un uso dissennato del territorio senza alcuna pianificazione e

Fausto Rossignoli

una concezione dell’urbanistica intesa come affare di pochi. La de-negrarizzazione va nella direzione opposta: lo sviluppo del territorio va pianificato tenendo conto dei punti di forza e delle fragilità del luogo in cui viviamo, e di tutti gli interessi in gioco; la pianificazione urbanistica riguarda tutta la comunità perchè il territorio e il paesaggio sono un bene comune. Le scelte non sono tutte uguali. Alcune arricchiscono la comunità, altre la impoveriscono». Come vi state muovendo per realizzare questi obiettivi? «Non abbiamo la bacchetta magica. Pianificare il territorio non è come guidare un pedalò sul lago di Garda, ma come guidare una enorme nave in mare aperto. La nave

FANE. L’attività dell’Ambulatorio pazienti fragili - Punto prelievi Continua l’attività dell’Ambulatorio per pazienti fragili - Punto prelievi di Fane, gestito dalla cooperativa Valpolicella Servizi presso l’ambulatorio del dottor. F.Arricchiello. L'ambulatorio, che ha riaperto a maggio dopo circa tre anni di interruzione dell'attività, rimarrà aperto fino alla fine del 2014. In seguito l’amministrazione valuterà se vale la pena tenerlo o meno. Presso l’ambulatorio di Fane i prelievi vengono effettuati da un infermiere professionale il martedì mattina, dalle ore 7.30. Per usufruire del servizio è necessario consegnare le impegnative presso la farmacia di Fane o di Prun entro il venerdì. «I referti dell’INR (per terapia Cumadin) – comunicano dall’Ulss22 – potranno essere ritirati nel pomeriggio dello stesso giorno del prelievo presso la farmacia del proprio paese. Per iniziare i prelievi per l’INR a Fane è necessario procurare una nuova ricetta che dovrà essere consegnata alla farmacia». Per quanto concerne i referti esenti dal pagamento del ticket potranno essere ritirati presso la farmacia del proprio paese dal giorno successivo la data indicata nel foglio del ritiro, mentre i referti soggetti al pagamento del ticket vengono ritirati presso lo sportello della sede di Distretto a Negrar in via Francia il venerdì e il sabato mattina successivi la data riportata sul foglio del ritiro referti. Per informazioni: grighetti@ulss22.ven.it

deve cambiare direzione un pò per volta e questo ha implicazioni enormi: il lavoro delle famiglie, i diritti acquisiti, l’economia della valle, il bilancio del Comune, le cause giudiziali in corso. Ma anche se è difficile, il cambio di direzione non può aspettare e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. E’ necessario girare il timone. Il vecchio Piano Regolatore non ha ancora cessato di produrre i suoi guasti e nel breve periodo dovremo rassegnarci a convivere con qualche intervento discutibile, già approvato dalla Soprintendenza. Nel tempo i risultati arriveranno e saranno importanti». In concreto, su quali aspetti pensate di intervenire? «I fronti aperti sono tre. Innanzitutto dobbiamo gestire il Piano degli Interventi approvato pochi mesi fa dalla precedente amministrazione. Ci sono vari aspetti da sistemare. Il Piano ci soddisfa poco e ci daremo da fare per migliorarlo con una variante generale già in cantiere. Il secondo fronte sarà una variante tematica: porte spalancate a tutti coloro che vorranno migliorare l’esistente, ristrutturare, riqualificare, costruire sul costruito. La nuova frontiera è questa. Il terzo fronte sarà una variante al PAT: ci sono aspetti da

rivedere perché alcune norme costruite male hanno consentito a qualche pianificatore interessato di adottare un Piano degli Interventi largamente deficitario per la comunità. Non deve più succedere. Procedure più spedite, ma linee di azione trasparenti e rigorose per tutti». Come sarà la pianificazione del futuro? «Il consumo di territorio agricolo è arrivato al punto di guardia. E soprattutto non è più compatibile con l’economia della valle. Territorio e paesaggio sono un vantaggio competitivo troppo importante per le nostre aziende agricole e per quelle dell’accoglienza turistica. Non possiamo permetterci di sprecarlo. Credo che in futuro anche per il nostro comune la pianificazione del territorio sarà saldamente ancorata a due soli aspetti: valorizzazione del costruito e gestione dei crediti edilizi. Ci sarà da fare più di prima, ma in modo diverso. Gli imprenditori e i professionisti più accorti l’hanno già capito. Anche per loro la negrarizzazione è già ieri. Tutto questo non sarà una passeggiata, ma sono molto fiducioso. Questo territorio per qualcuno di noi è il luogo delle radici; per qualcun altro lo è diventato nel corso della vita. Per tutti è il luogo che amiamo».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

SANT’ANNA - Municipio Edicola vicino distributore - Prodotti Alimentari Corrado Benedetti - Trattoria Ponte di Veja FOSSE - Edicola

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FANE / FIDAS

I donatori fanno festa Fane in festa domenica 12 ottobre in occasione della Festa del Donatore di Sangue. L’accompagnamento musicale del Corpo Bandistico Comunale di Negrar ha anticipato la S.Messa celebrata da Don Giovanni Birtele. La sezione Fidas di Fane è stata fondata il 16 aprile 1975 e dal 20 gennaio 2014 è guidata dal nuovo presidente Giorgia Guardini. Ad oggi i numeri sono chiari: 100 donatori attivi di cui 7 nuovi donatori entrati nell’ultimo anno e 3 aspiranti donatori, una media di 23 donazioni al mese. Al termine della S.Messa, il neo presidente Giorgia Guardini nel suo discorso ha lanciato un progetto che coinvolge tutti gli associati: portare almeno un amico al centro trasfusionale per sottoporsi alle visite e analisi per diventare nuovo donatore. Il sindaco di Negrar, Roberto Grison, ha apprezzato l’impegno dei donatori che si dedicano alla nobile attività della donazione di sangue. Il sindaco ha augurato alla sezione di Fane di proseguire nell’attività estendendo la partecipazione a tutti soprattutto ai giovani La manifestazione si è conclusa con la premiazione dei donatori della sezione di Fane. Diploma di benemerenza: Dalle Pezze Daniele con 10 donazioni, Guardini Marco con 10 donazioni, Guardini Roberta con 10 donazioni, Simeoni Carlo con 11 donazioni. Medaglia di Bronzo: Colombari Andrea con 21 donazioni, Dalle Pezze Adriano con 20 donazioni, Guardini Genni Lucia con 16 donazioni, Guardini Roberto con 22 donazioni. Medaglia d’Argento: Dalle Pezze Damiano con 32 donazioni, Fugolo Stefano con 30 donazioni. Medaglia d’Oro: Guardini Anna Rita con 36 donazioni, Magi Lucia con 37 donazioni. Croce d’oro: Guardini Alba Antonia con 51 donazioni, Marcon Nevio con 72 donazioni. Distintivo d’oro: Perbellini Maurizio con 100 donazioni

NOTIZIE IN BREVE APPUNTAMENTO CON L’AUTORE A NEGRAR. Prosegue la rassegna “Appuntamento con l’autore” nata per creare un contatto tra scrittori e pubblico attraverso il dialogo con l’autore, accompagnato da un buon bicchiere di vino. Il primo si è svolto il 16 ottobre presso la cantina Benedetti di Negrar con Rosanna Rizzi Ongaro autrice di “Angeli, Stelle e frammenti di vita” e il prossimo sarà a Villa Spinosa il 27 novembre alle 18.30 con Gilberto Antonioli. CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Assessorato alla Cultura (con delega alle Pari Opportunità) propone una serie di occasioni per riflettere sul tema della violenza di genere: è previsto un momento di spettacolo, l'incontro con una testimonianza diretta, in collaborazione con Telefono Rosa e un'iniziativa dedicata al contatto affettivo, non violento, a cura di Katia Mazzola della Scuola di Formazione di Biodanza del Triveneto.


Cronache

Novembre 2014 SAN PIETRO IN CARIANO. Il paese esprime i bisogni e le proprie necessità

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Banco alimentare «Precisazioni...» e “raccolta” abiti Un banco alimentare e un punto raccolta indumenti a San Pietro in Cariano: ad esprimerne la necessità sono stati, oltre all’amministrazione comunale carianese, anche gruppi parrocchiali e di solidarietà e associazioni del territorio nell’ambito di più incontri con le assistenti sociali del Comune. Incontri, questi, fatti nell’intento di organizzare al meglio le attività derivanti dall’auspicato arrivo del finanziamento richiesto a febbraio 2014 dalla precedente amministrazione alla Fondazione Cariverona con l’obiettivo di dare un sostegno adeguato alle molte situazioni di difficoltà segnalate sul territorio. «In questi ultimi anni – afferma l’assessore ai Servizi Sociali, Francesca Salzani anche sul territorio del comune di San Pietro in Cariano stiamo assistendo ad un cambiamento delle richieste di aiuto da parte delle famiglie. Fino a pochi anni fa le richieste di intervento economico e fornitura alimentare provenivano da famiglie in cui erano presenti particolari problematiche, ora la richiesta di aiuto arriva da molte situazioni che

un tempo non sarebbero approdate ai servizi, tra cui molte famiglie italiane. L’aumento di richieste di aiuto economico ha purtroppo coinciso con le difficoltà di bilancio dell’amministrazione comunale. Per fortuna alcune associazioni del territorio hanno cercato di intervenire con aiuti concreti». «Proprio per questo, in attesa di conoscere la risposta della Fondazione Cariverona alla richiesta del Comune – aggiunge Fabiola Degani, assessore alle Associazioni si sono svolti alcuni incontri tra assistenti sociali e gruppi e associazioni del territorio durante i quali è emersa la consapevolezza di quanto sia importante conoscersi, collaborare, coordinarsi tra i vari gruppi. Tuttavia, anche se il riscontro della Fondazione Cariverona non fosse positivo, è emerso il desiderio di attivarsi per realizzare un banco alimentare e un punto per raccolta di indumenti. Da qui la volontà di informare di questo progetto le associazioni del territorio, certi della generosa disponibilità di molti altri gruppi e consapevoli che il concorso di più

Fabiola Degani

Maria Francesca Salzani

persone non potrà che apportare nuove energie all’iniziativa». Un progetto che vedrebbe più gruppi lavorare in sinergia tra loro: «i gruppi parrocchiali e altre associazioni già si attivano singolarmente per dare un aiuto – precisano le assistenti sociali del comune di San Pietro -. Il farlo assieme ad altri è più impegnativo, ma dà anche l'idea di voler condividere e lavorare a più mani sullo stes-

so progetto, di mettersi in rete, rispondere al bisogno in sinergia con altri e quindi più efficacemente». Per informazioni è possibile contattare i referenti del nascente coordinamento Federico Benvenuti (340.4876578 federicobenvenuti@gmail.co m) ed Emma Rosina (347.7145035 - emmarosina@virgilio.it) oppure gli assistenti sociali del Comune (tel. 0456832117 - 0456832118).

PEDEMONTE. Un pomeriggio a suon di risate, divertimento e castagne Le voci di 120 bambini risuonavano vivaci nel grande cortile della scuola dell’infanzia Sorriso di Pedemonte domenica 26 ottobre in occasione della tradizionale “Castagnata”. Protagonisti i piccoli alunni della scuola e le loro famiglie che hanno trascorso un pomeriggio a suon di castagne, risate e tanto divertimento. Le note dell’autunno hanno così inaugurato, dopo un primo assaggio con la festa dei nonni del 2 ottobre, un anno scolastico ricco di occasioni speciali. La scuola dell’infanzia Sorriso, che il 29 novembre dalle ore 10.00 proporrà il suo “Porte aperte”, si prepara ora ad accogliere il Natale: «con l’aiuto di Fra Giulio e Fra Etienne, che da anni ci accompagnano durante le festività con canzoni, scenette, giochi e riflessioni i nostri bambini vivranno anche quest’anno, passo dopo passo, la magia dell’Avvento in attesa della nascita di Gesù, al centro della nostra recita di Natale in Chiesa il 20 dicembre» – afferma la coordinatrice Silvia che segue anche i bambini nell’educazione religiosa. Nel frattempo, mentre i genitori vengono coinvolti nelle giornate dei loro bambini anche attraverso dei pomeriggi di lettura in classe, le numerose attività degli alunni proseguono: laboratori creativi si alternano a mattinate dedicate alla psicomotricità, ma anche al progetto biblioteca, all’acquaticità con un corso a Villa Quaranta, alle divertenti uscite e alle passeggiate alla scoperta del territorio. Attività alle quali i bambini rispondono sempre con entusiasmo, rifocillati poi dai prelibati piatti cucinati dalle cuoche della scuola…E in attesa della bella stagione si prepara il terreno per l’orto didattico, mentre il carnevale, la Pasqua, la festa della mamma e del papà si susseguiranno con mille e più progetti e proposte anche per i genitori, che alla scuola dell’infanzia Sorriso si sentono sempre protagonisti accanto ai loro bambini. Ed è proprio alle famiglie che è dedicata la festa di fine anno a Gorgusello, in un trionfo di colori, canti, allegria. A fare da sfondo il sorriso di ogni bambino, frutto dell’instancabile dedizione delle insegnanti e dello staff della scuola. Per info: www.scuolasorriso.org; 045.7701662

SAN PIETRO / FOTONOTIZIA Nuovo parco giochi in via Dolomiti a San Pietro in Cariano. Nei giorni scorsi, per interessamento dell’ufficio Ecologia del Comune, sono stati installati nell’area alcuni giochi dedicati non solo a bimbi normodotati. In sintonia con la forte volontà di abbattere le barriere architettoniche, l’amministrazione ha infatti inteso installare anche giochi per bimbi portatori di handicap.

Vorrei aggiungere alcune precisazioni a quanto è stato scritto dal consigliere Renzo Speri nella sue dichiarazioni pubblicate sull’edizione di Ottobre, relativamente alla mozione presentata da Speri – Vincenzi e Battistella in merito alla richiesta di modificare alcuni punti dell’avvio di procedimento per annullare in autotutela parziale della deliberazione comunale n.20 del 13 maggio 2014. Premesso che il mio rapporto con Speri e Battistella è ottimo, vorrei precisare che tale mozione è stata discussa in sede di Consiglio comunale il 30 luglio 2014 e all’atto della votazione dell’avvio del procedimento in autotutela non è stata recepita votando il testo cosi come elaborato dalla giunta che è stata deliberata positivamente da parte della maggioranza e del sottoscritto mentre si sono astenuti i consiglieri Battistella, Vincenzi e Speri. Detto ciò ritengo doveroso informare che non ero stato reso edotto di tale mozione e che quindi, in sede di lettura, non sono stato in grado di realizzare immediatamente su quali punti precisi verteva. Il fatto che esistesse una mozione che chiedesse la modifica di alcuni punti non era da me conosciuta e di conseguenza la mia eventuale astensione avrebbe avuto un significato di “accodarmi” alle decisioni di altrui, cosa che non sono solito fare. Detto questo la mia “incongruenza”, come è stato scritto, non esiste, casomai esiste “coerenza” nella mia decisione. Volevo che vi fosse una risposta forte e univoca, che invece non è stata, ma di questo non mi sento di riprendere nessuno perché il pensiero deve essere libero di esprimersi, positivo o negativo che sia. Un ulteriore mio pensiero va alla recente nomina di Galvanini come consigliere, successo a Signorini che ha rinunciato all’incarico. In questo caso, nel corso del Consiglio del 29 settembre Galvanini una volta assunta la carica di consigliere ha subito portato in discussione una mozione in cui si lamentava del fatto che, a differenza sua, Signorini non aveva ricevuto la notifica di surroga da Maestrelli e che quindi non avesse potuto partecipare al Consiglio comunale ritenendo quindi il Consiglio del 30 luglio non propriamente lecito. L’amministrazione, pur non ritenendosi obbligata alla notifica, a parer mio avrebbe dovuto agire in modo più opportuno, per quanto Signorini fosse senza dubbio informato sia sulla data del Consiglio che sul punto dell’Ordine del Giorno che lo vedeva surrogato a Maestrelli. Credo che la trasparenza e le correttezza, a prescindere dalla normativa, vada perseguita da qualsiasi amministrazione, portatrice e tutore degli interessi collettivi. Massimo Di Leo

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Cronache

Novembre 2014 SAN PIETRO IN CARIANO. Ha preso il via il servizio fuori dalle scuole primarie

“Nonni vigile”: piccoli al sicuro L’anno scolastico è iniziato e con lui anche il progetto “Nonno Urbano” ha preso avvio. Il progetto, approvato dalla Giunta comunale di San Pietro in Cariano nel mese di settembre, è stato attivato a partire da ottobre per continuare fino a giugno 2015. Le aree di intervento dei “nonni vigile”, che svolgono funzioni di assistenza, vigilanza e sorveglianza stazionando davanti alle scuole o nei punti critici di attraversamento stradale pedonale negli orari di entrata e uscita degli scolari, sono le scuole primarie di San Pietro in Cariano e Corrubbio. Il “nonno urbano” accompagna gruppi di bambini per

brevi tratti di strada, sorvegliando e vigilando l’attività ludica dei bambini delle scuole primarie nelle aree verdi durante l’orario pomeridiano di uscita da scuola «Il progetto “nonno urbano” – afferma il sindaco Giorgio Accordini – si colloca fra quelle iniziative che favoriscono l’impiego degli anziani socialmente utili così come promosso dalla Regione Veneto che ha inteso incentivare il servizio civile degli anziani presso le pubbliche amministrazioni riconoscendo il ruolo che le persone anziane svolgono nella società e la loro partecipazione alla vita sociale, civile e culturale a garanzia di una migliore qualità della

vita nella comunità. Questo progetto vuole cercare di accrescere nei bambini e nelle famiglie la percezione di sicurezza e la vivibilità dell’ambiente urbano, affermare la cultura della legalità e del rispetto delle regole e della buona educazione, valorizzando al tempo stesso il tempo, le competenze e le conoscenze degli anziani e favorendo gli scambi tra generazioni». Il servizio è svolto da persone d’età compresa tra i 60 e i 75 anni pensionati o comunque non lavoratori, che possiedono una buona conoscenza della lingua italiana e in possesso di idoneità psico – fisica dimostrata mediante certificato medico.

Giorgio Accordini

«Vendemmia, una bella esperienza!»

In una calda giornata di autunno, i bambini della Scuola materna Don Gardo – Suore Dorotee hanno fatto una bella esperienza di vita. Il 6 ottobre siamo andati ad assaporare i profumi della vendemmia. Con il pullman siamo arrivati, tutti assieme, in una corte soleggiata, presso una nota azienda vitivi-

nicola di San Pietro in Cariano. Ad attenderci, la signora Natalia, i suoi figli e collaboratori: hanno accolto, con entusiasmo e grazia, una comitiva di cinquanta bambini circa. L’uva, disegnata e spiegata a scuola dalle nostre brave educatrici, è stata toccata con mano e nei filari abbiamo potuto scoprire

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Fiera del Libro a Castelrotto La Scuola dell'Infanzia di Castelrotto si sta preparando per la terza edizione della Fiera del Libro, in programma da giovedì 5 a domenica 8 marzo, con tante iniziative pomeridiane: laboratori creativi, momenti di lettura e molto altro ancora. All'interno della Fiera: il “mercatino del libro usato” per bambini e adulti e libri nuovi (da 0 a 12 anni) forniti dalla libreria "Gengis Khan". Durante la manifestazione verrà indetto un concorso per i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e per le classi delle Scuola Primaria. I bambini della scuola dell'Infanzia e gli alunni delle classi prime, seconde e terze primaria dovranno fare un disegno il cui titolo sarà “Se scrivessi un libro la copertina la disegnerei così”, mentre quelli di quarta e quinta dovranno scrivere un racconto intitolato “Se fossi stato/a il personaggio di quella fiaba, la storia sarebbe andata diversamente…”. I bambini potranno partecipare a classi o individualmente. La Giuria, formata da autori ed esperti, premierà i disegni e i racconti più brillanti e creativi. Tutti i testi e le creazioni artistiche, dovranno arrivare alla Scuola dell’Infanzia Cuore Immacolato Maria,di Castelrotto via dei Fraccaroli 10, 37029 Castelrotto entro il 19 dicembre 2014. L’iniziativa è stata promossa dai genitori e dalle insegnanti della Scuola di Castelrotto, per avvicinare i bambini al mondo dei libri, visti come “amici e compagni di giochi”, ma anche come fondamentali strumenti di crescita personale fin dall’ infanzia. I genitori della scuola dell'Infanzia e Nido integrato di Castelrotto

SAN PIETRO IN CARIANO Approvazione all’unanimità a San Pietro in Cariano nell’ambito del Consiglio comunale del 29 settembre scorso per il nuovo “Regolamento comunale dell’Albo e della Consulta delle Associazioni”, proposto dall’assessore alle Associazioni, Fabiola Degani. Con questo strumento l’amministrazione carianese intende favorire lo sviluppo dell’associazionismo e delle diverse attività in cui esso opera, il coordinamento e la cooperazione tra le varie associazioni. «Il regolamento - afferma Fabiola Degani - si articola in due parti: la prima dedicata all’istituzione dell’Albo, in cui vengono definiti diritti e doveri dell’Associazioni che intendono iscriversi, requisiti e modalità di iscrizione; la seconda destinata alla costituzione della Consulta, alla definizione dei suoi obiettivi e delle sue funzioni, e alla disciplina dei suoi organi. Come Amministrazione – aggiunge – riteniamo sia importante effettuare questa sorta di “censimento” delle realtà associative, non solo per avere una più completa e precisa percezione della realtà sociale che ci circonda, ma anche per consentirci di intraprendere politiche più precisamente mirate allo sviluppo dell’associazionismo e alla partecipazione delle forme associative all’azione amministrativa di questo Comune». La Consulta costituirà anche un interlocutore privilegiato per l’Amministrazione Comunale, alla quale potrà inoltrare proposte ed esprimere i pareri richiesti relativamente alle materie inerenti l’associazionismo. «Martedì 18 novembre, alle ore 20.45 presso la Sala Lonardi, - conclude l’assessore Degani - si terrà un incontro pubblico in cui presenteremo il nuovo Regolamento e i suoi contenuti: invito, dunque, tutti i rappresentanti delle associazioni e dei comitati presenti sul territorio a partecipare alla serata».

LIBERA UNIVERSITÀ DELLA VALPOLICELLA

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO la vera mescolanza di suoni e aromi, foglie e grappoli, il tutto avvolto dalle voci contadine di una normale giornata di lavoro. Abbiamo avuto la possibilità di visitare la maestosa cantina, con le botti pronte a ricevere il vino nuovo. Prima di rientrare, non è mancato un stuzzicante rinfresco. Per i nostri bambini è stata una giornata speciale, in sintonia con il nostro progetto educativo che, quest’anno, è incentrato sulla natura. Sono certa che i disegni e le parole dei nostri bambini sapranno esprimere nuove emozioni, ora ancora maggiori.

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Suor Alberta Coordinatrice Scuola materna Don Gardo - Suore Dorotee

Grande successo il 3 ottobre scorso per la presentazione dei corsi della “Libera università della Valpolicella per la formazione permanente del cittadino”. L’aula magna della scuola media di Sant’Ambrogio di Valpolicella era gremita di persone. Molte le iscrizioni registrate, tanto che alcuni corsi sono stati chiusi presto per esaurimento dei posti disponibili. Ha preso avvio così l’anno accademico: ad ottobre sono partiti i corsi di cultura generale, mentre a novembre partiranno il “Circolo di lettura”, l’”Introduzione alla Speleologia”, l’”Introduzione alla storia delle religioni”, “Londra, Vienna, Parigi, Berlino, Monaco”, “Scenari di politica internazionali”. I corsi poi proseguiranno da gennaio 2015. Nel frattempo è in distribuzione il libretto completo dei corsi che possono essere visionati anche sul sito www.univalpo.it.


Cronaca di

Fumane

L’INTERVENTO. Il primo cittadino fa il punto della situazione del Comune

Bilancio a 360° Parla Frapporti Sala gremita e ordine del giorno ben nutrito hanno caratterizzato il Consiglio comunale del 30 settembre a Fumane. Al primo punto c'era il riequilibrio di bilancio. Ne parliamo con il sindaco, Mirco Corrado Frapporti. Sindaco, l'amministrazione ha evitato per ora l’aumento della TASI. «Abbiamo ritenuto per ora di poter far fronte alle penalizzanti richieste statali attraverso l’ottimizzazione delle spese e una mirata lotta all'evasione fiscale spiega il sindaco Mirco Corrado Frapporti -. Vogliamo evitare il più possibile di pesare ulteriormente sulle tasche dei contribuenti, anche se la situazione non è affatto semplice. Il problema più rilevante del nostro bilancio, al di là dei tagli dei trasferimenti statali, sta nel fatto che non si sono ancora incassati i finanziamenti regionali per le opera pubbliche “faraoniche” eseguite dalla precedente amministrazione. Grazie all'intervento gratuito dell'avvocato Righetti la Regione ha finalmente sbloccato una parte della somma dei contributi previsti (circa 432.00 euro). Ci mancano però i contributi che la Regione deve ancora erogare, per i quali non si ha nessuna notizia di liqui-

Mirco Frapporti

dazione (circa €. 232.000). Il rischio è quello di sforare il Patto di stabilità, senza contare le ditte che devono ancora essere pagate». Altro punto all’ordine del giorno è stato la ricognizione delle attività eseguite in questi primi mesi di amministrazione… «Molte sono state le iniziative: il dialogo con i comuni della Valpolicella e Valdadige per mettere in piedi una progettualità condivisa in relazione a cultura, sociale e turismo, il servizio del Micronido comunale, per il quale si è dovuto andare a trattativa diretta con un investimento considerevole della finanze del Comune; si è inoltre rinnovato il contratto d’affitto con le suore Orsoline per mantenere la scuola dell'infanzia di Breo-

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: FUMANE - Municipio - Farmacia - Piscine BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi

nio e, vista la chiusura della scuola materna di Mazzurega, si è provveduto a fornire un accompagnamento ai bambini di Mazzurega perché possano venire nella scuola del capoluogo. Nell'ambito dei progetti socioeducativi si è attivato un Campo Lavoro per i giovani tra i 14 e i 17 anni e si è promosso un progetto di volontariato per aiutare i ragazzi con i compiti nelle vacanze estive. Nell'ambito dei lavori pubblici si è proceduto a stendere accordi scritti per realizzare la metanizzazione di Breonio. Inoltre, si è attivata con il Tribunale di Verona la convenzione per i lavori socialmente utili. Nell'ambito delle attività produttive si è promossa la creazione dell’Associazione Commercianti di Fumane. Si sta procedendo per concorrere ai finanziamenti IPA con un progetto per nuovi percorsi pedociclabili e sentieri percorribili da portatori di handicap lungo la Val dei Progni fino alla Grotta di Fumane. Nell'ambito delle iniziative culturali si è insediata la nuova Commissione Biblioteca, si è realizzato un evento per la chiusura della campagna di scavi in Grotta e si è promossa la partecipazione alla marcia della pace PerugiaAssisi». Nell’ambito del Consiglio comunale sono stati approvati anche i regolamenti relativi alle Sponsorizzazioni e ai Servizi sociali, ma è stata portata avanti anche la proposta di devolvere i gettoni di presenza dei consiglieri a favore dei progetti sociali. Che dire in merito? «Sull'indennità di carica del Sindaco si è accesa la polemica da parte di una parte delle minoranze: i consiglieri di Rinnovamento per

Fumane e Comunità Fumanese (Zivelonghi e Bianchi) hanno chiesto che il Sindaco rinunci alla differenza di 200 euro in aumento prevista dalla legge, mentre Anoardo di Idea Comune si è dissociato dalla richiesta: Si tratta di una scelta personale su cui il Consiglio Comunale non ha competenza. L'assessore al bilancio Capozza da parte sua ha fatto notare che tale differenza rispetto all'indennità del precedente Sindaco non è affatto sicura, dal momento che si stanno attendendo ulteriori precisazioni tecniche in relazione alle indennità di carica degli amministratori e ai gettoni di presenza dei consiglieri. L'assessore Righetti ha aggiunto il precedente Sindaco ha chiesto un rimborso di 4000 euro per le spese di trasferta da casa al Comune, nonché altri 4000 per rimborsi vari, quindi in sostanza non ha percepito meno dell'attuale Sindaco». Si è parlato anche della questione “Cementirossi” in Consiglio. «In sala erano presenti diversi dipendenti dell’azienda, ai quali è stato garantita la convocazione di un consiglio comunale aperto, durante il quale ci potrà essere un dialogo tra amministrazione e cittadini stessi. Faremo tutto il possibile per mantenere aperto il dialogo con l'industria, anche se sta dismettendo, al fine di tutelare il più possibile i lavoratori. Inoltre si stanno aprendo nuovi tavoli di accordo con altri soggetti economici per facilitare la ricollocazione sul territorio».

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«Riflessioni...»

Ancora una volta, come succede spesso in Italia, trionfa l’esigenza dei pochi rispetto alla collettività. Il 25 Maggio viene eletto il nuovo sindaco di Fumane Mirco Corrado Frapporti , dopo che ha conquistato il 37% dei voti di Fumane, grazie allo spezzettamento di varie liste civiche. Questo è ormai storia, ma veniamo al punto. Pochi giorni dopo magicamente, dopo che in campagna elettorale si erano fatte promesse che i tanto discussi parcheggi a pagamento di Molina venivano eliminati, risottoliniamo magicamente i due parchimetri in funzione nella località turistica smetteno uno di funzionare e l’altro viene addirittura abbattuto per una presunta rapina avvenuta in una pizzeria locale. Poi tutti si aspettavano che la nuova amministrazione almeno rimettesse in funzione il parchimetro guasto invece, questo è rimasto tale per sempre. Che sia Mala amministrazione o che sia volontà dell’amministrazione andare contro la legge? Bè a pensare male si fa peccato ma tante volte ci si azzecca. Continuiamo con la storia, ricordiamo che con delibera di giunta comunale, con data 18/07/2014 si andava a “togliere” la convenzione con la Comunità Montana della Lessina (comproprietaria dei parcheggi) per la gestione dei parcheggi a pagamento di Molina, soltanto tre/quattro mesi prima della scadenza della convenzione. Domanda che sorge spontanea: come mai tutta questa fretta? Come mai tutta la cittadinanza di Fumane deve contribuire ad un’opera che va soltanto a scopo di lucro, cioè va a dare un servizio alla società Vivere Molina, e non a servizio della comunità? Come mai questi non vogliono il parcheggio a pagamento dato che tale introito veniva rimesso a disposizione dell’intero comune di Fumane? Si fa presente che i parcheggi realizzati a Molina sono stati pagati da tutti i cittadini di Fumane e dalla Comunità Montana della Lessinia (sempre soldi pubblici) con una spesa allora di circa 200/milioni di lire, e sono prevalentemente a servizio della srl Vivere Molina, società di capitali, pur meritevole,ma i ricavi vanno a vantaggio dei soci e degli amministratori di tale società. Tale situazione è molto strana e rischia di svegliare molti malumori, e dato che si parla di trasparenza e solidarietà, a noi sembra invece che ci sia poca trasparenza e la solidarietà vada soltanto a chi ha promesso voti in cambio di favori. Ai cittadini l’ardua sentenza. Diego Bianchi

PEZZA DI MARANO / FOTONOTIZIA Il 9 novembre, festeggia 100 anni Lonardi Ettore di Pezza di Marano Valpolicella. Saranno accanto a lui la moglie Rita, i figli Sergio, Ezio, Mario e Maria Pia. I 10 nipoti e i pronipoti Nicolò, Adele, Arianna, Mattia Anna e Iside.


Cronache

Novembre 2014 LA DECISIONE. Il Comune dice «sì» all’iniziativa dell’Unione Europea

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PURANO / LA FESTA

Riduzione di CO2 Marano l’approva Il 30 settembre scorso il Consiglio comunale di Marano ha approvato all’unanimità l’adesione all’iniziativa della commissione europea per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica chiamata anche Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors). Si tratta di un’iniziativa su base volontaria per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale lanciata nell‘ambito della seconda edizione della Settimana Europea energia sostenibile. L’Unione Europea, nell’ambito degli impegni previsti per il conseguimento di quanto indicato nel Protocollo di Kyoto, ha individuato una serie di azioni volte ad assicurare sia l’approvvigionamento energetico dell’Unione, sia la tutela dell’ambiente avendo verificato che il consumo di energia è in costante aumento nelle città e ad oggi, a livello europeo, tale consumo è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di gas serra causate dall’uso dell’energia da parte dell’uomo. E’ stato ritenuto necessario proporre una iniziativa per la riduzione delle emissioni di CO2 del 20%, e il contestuale aumento del 20% sia

del livello di efficienza energetica che della quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico. Spiega il sindaco Giovanni Viviani: «il Comune di Marano di Valpolicella si è impegnato, aderendo al Patto dei Sindaci, a raggiungere gli obiettivi fissati dall’U.E. per il 2020 e a predisporre un Piano di Azione sull’Energia Sostenibile (PAES), che includa un inventario base delle emissioni e indicazioni su come gli obiettivi verranno raggiunti, entro 12 mesi dalla data della deliberazione consiliare. Il Piano di Azione dovrà consistere in

un documento nel quale dovranno convergere tutte le iniziative necessarie per raggiungere l’obiettivo ambizioso della riduzione delle emissioni di CO2, coinvolgendo i soggetti che operano sul territorio, pubblici e privati e dovrà individuare i fattori di pressione ed i settori di intervento, gli obiettivi generali, la metodologia da adottare, le attività in atto o previste che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi, le strategie e le azioni da adottare e gli scenari previsionali sull’effetto di tali azioni».

I cavalieri dello SNODAR foto Luca Zanella

Giovanni Viviani

La leggenda narra che il conte Federico della Scala, in un tardo pomeriggio di primavera, seguito da fedelissimi cavalieri, si sia recato nel cuore stesso della Valpolicella, e sullo spiazzo dove sorgeva il Castello di Marano nominò i primi cavalieri. Domenica 14 settembre si è rinnovata la tradizione, presso la Piazza di Purano a Marano Valpolicella, e durante la trentaduesima festa dedicata alle confraternite enogastronomiche sono stati nominati cavalieri dell'Amarone e del Recioto sei persone che si sono distinte nel mondo accademico, scolastico, culturale ed imprenditoriale. La festa dell'ordine cavalleresco dello SNODAR, le cui origini affondano nel tardo medio e che ora ha lo scopo di tutelare, propagandare e diffondere le antiche tradizioni enogastronomiche, ha visto la partecipazione di circoli e confraternite di tutta Italia, tra cui Savona, Oderzo (TV), Sant'Ambrogio sul Garigliano (FR), Trento e i paesi bresciani di Gussago e Rovato. L'ambito premio, che impegna i cavalieri a portare la Valpolicella sempre con sè, in ogni luogo essi si rechino, per cielo o per terra, è stato consegnato a Renato Paini sommelier, già presidente della sezione di Brescia dell'associazione nazionale Assaggiatori di Grappa e fondatore della Confraternita enogastronomica bresciana; a Nicola Sartor rettore dell'università di Verona, Giacomo Silvestri ingegnere con studio a Sant'Ambrogio di Valpolicella; a Tonino Tomassi ingegnere, proveniente da Aquino (Frosinone), fondatore della EsateK Srl realtà aziendale che realizza sistemi di automazione industriale; poi Lucio Corradi, sommelier e noto ristoratore, titolare dell'antica Osteria Paverno di Valgatara; infine don Romano Bettin, sacerdote salesiano, già direttore del centro formazione professionale San Zeno di Verona, dell'Istituto Tusini di Bardolino e della Scuola del Marmo di Sant'Ambrogio.

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I compiti delle vacanze si fanno insieme “Quando buttate nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali”. Così diceva Don Lorenzo Milani cinquant’anni fa, criticando un sistema scolastico obsoleto già ai suoi tempi. Sensibile al mondo della scuola e sulle tracce di un grandissimo educatore quale è stato Don Milani, quest’anno il comune di Fumane ha inaugurato l’estate in modo innovativo con il progetto “Facciamo i compiti insieme”. Una quindicina di ragazzi, ex-alunni della scuola B.Lorenzi di Fumane, hanno accolto la proposta con entusiasmo. Così,

in collaborazione con il Comune di Marano, l’associazione Hermete e il Servizio Educativo Territoriale, è stata avviata un'attività di volontariato per aiutare bambini e ragazzi a svolgere i compiti delle vacanze. Per tutto il mese di luglio e la prima settimana di settembre, presso la scuola secondaria di Fumane, il lunedì sono stati seguiti gli alunni della scuola primaria e il giovedì quelli della scuola secondaria. Un’occasione di collaborazione e aiuto reciproco […] L’abitudine porta a credere che la scuola sia fatta solo per i “bravi” e che chi riscontri qualche difficoltà in più si

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MARANO - Municipio - Poste VALGATARA - Edicola Ballarini

debba rassegnare e puntare solo a passare l’anno in qualche modo. Ma, come sosteneva Don Lorenzo, “se si perde loro (i cosiddetti “ultimi della classe”) la scuola non è più scuola: è un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. L’obiettivo del progetto era, e deve essere per tutti noi, quello di far vivere i compiti estivi, e la scuola stessa, come un bene prezioso e da non sprecare, fondamentale per costruire il futuro di ognuno. Aiutare chi si trova in difficoltà è innanzitutto un dovere che porta ad un bene condiviso. Con lo scopo di formare ad una giusta idea di scuola e insegnamento, i comuni di Fumane e di Marano hanno offerto ai giovani “insegnanti” una visita al paese di Barbiana (Firenze) e alla scuola qui fondata da Don Milani negli anni ’50. I ragazzi sono stati accompagnati dagli

educatori dei rispettivi Comuni, Maddalena Mazzi e Nello Dalla Costa…Grazie a questo progetto i piccoli hanno ricevuto aiuto, ma sicuramente anche per i più grandi è stata un’esperienza formativa di non poco conto. Forse in un paio d’ore la settimana non si possono fare grandi cose, ma ciò cui si è data precedenza non è tanto il numero delle

pagine completate o degli esercizi, quanto il duro lavoro e la determinazione messa in gioco.

Ester e Maria Volontarie del progetto Facciamo i compiti insieme


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Novembre 2014

Cronache

SANT’AMBROGIO. Il progetto di “Arcobaleno” a favore delle persone diversamente abili

SANT’AMBROGIO / NATALE

Sei nel posto giusto? Trent’anni di mercatino Occhio ai parcheggi Servizi di

Massimo Ugolini Associazione Arcobaleno per la promozione degli svantaggiati Michele Crescini di San Pietro in Cariano in festa mercoledì 19 novembre a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Al palasport ambrosiano in località Montindon si svolgerà un talk show organizzato dall’associazione Arcobaleno in collaborazione col Comune di Sant'Ambrogio Valpolicella, assessorato alla cultura ed Ulss 22. Durante la manifestazione sarà presentato il progetto pilota “Lui è mio amico...e tu?....Sei nel posto giusto?”. Presenterà il giornalista e conduttore delle trasmissioni Serie A e Diretta Gialloblù di Tele Arena Gigi Vesentini, farà sorridere Beppe Bifido Uan con l’intrattenimento musicale di Al-B.Band e le foto di Zeno Focus. Questa iniziativa è il frutto di una serie d’incontri tra l’assessore ambrosiano alla cultura Alberto Aldegheri ed il presidente dell’associazione

Arcobaleno Mariangiola Vantini: comunicare in un modo diverso e curioso ai cittadini che determinati posti auto sono riservati a persone diversamente abili. «Si tratta di una simpatica campagna per ricordare agli automobilisti di lasciare liberi gli spazi riservati ai disabili - spiega l’assessore alla cultura di Sant’Ambrogio Alberto Aldegheri - un modo nuovo, simpatico ed innovativo per introdurre nozioni fondamentali di educazione civica. Nostro auspicio è che altre ammini-

strazioni possano prendere spunto da questo progetto pilota per realizzare questa iniziativa anche nei rispettivi Comuni». Soddisfatta anche il presidente dell’associazione Arcobaleno Mariangiola Vantini: «Si tratta di un’iniziativa pilota molto importante per sensibilizzare le persone. Grazie all’interessamento dell’assessore Alberto Aldegheri inizieremo questo progetto da Sant’Ambrogio e, successivamente grazie alla disponibilità dei sindaci degli altri Comuni, la esten-

SANT’AMBROGIO / GARA CAMPANARIA GIOVANILE

Sant’Anna conquista l’oro

I vincitori della gara campanaria

Successo per la gara campanaria giovanile emergenti a 5 campane svoltasi al campanile di Monte. La manifestazione, organizzata dalla squadra campanaria di Gargagnago in

collaborazione con l’associazione Suonatori Campane a Sistema Veronese, si è svolta nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni delle campane nella frazione del Comune di

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Sant’Ambrogio di Valpolicella. Vi hanno partecipato le squadre di Sant’Anna d’Alfaedo, Castello d'Arzignano seconda classificata, Trevenzuolo, Tregnago terza classificata, Settimo di Pescantina, Povegliano, Selva di Progno e Dolcè. La giuria, composta dai campanari delle squadre di Cancello e Mizzole-Montorio, ha decretato il successo dei giovani campanari di Sant’Anna d’Alfaedo. «E’ bello vedere come i gruppi giovanili valorizzino una tradizione legata alla cultura e alla storia del territorio» - ha concluso l’assessore del Comune di Sant’Ambrogio Silvano Procura.

deremo alla Valpolicella». Un pensiero finale, Mariangiola Vantini, lo dedica alla festa tenutasi in settembre a Villa della Torre di Fumane dove è avvenuto il tradizionale lancio dei palloncini che hanno colorato il cielo della Valpolicella, portando messaggi come L’amicizia non ha confini!, La felicità di condividere un momento e un sorriso, La solitudine rende folli, non lasciamoCi soli racchiusi nella nuova campagna. «Ringrazio tutti quelli che hanno creduto e credono nella mia follia» conclude scherzosamente Mariangiola Vantini, presidente dell’Arcobaleno.

Festeggiano il trentesimo anniversario il mercatino natalizio e la tradizionale mostra e mercatino di Natale organizzato dalla commissione missionaria ambrosiana per sostenere indigenti e bambini di strada che si trovano in Paesi come Madagascar, Burkina Fasu, Brasile, Belen, Perù e Togo. «Il ricavato arriverà direttamente ai nostri missionari che vivono con questi bambini per il loro sostentamento e futuro - spiega Berta Zamperini - senza dimenticare gli indigenti che vivono anche attorno a noi». Novità del mercatino saranno, tra l’altro, oggetti dell’artigianato malgascio portati direttamente in Italia da suor Flaviana Zamperini che ha festeggiato quest’anno i cinquant’anni di missione sull’isola Madagascar. La mostra si svolgerà da sabato 6 dicembre a domenica 14 dicembre nelle opere parrocchiali di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Sabato 6 dicembre è in programma l’inaugurazione dalle ore 15 alle ore 19. La vendita, su richiesta, proseguirà tutto l’anno prossimo. «Quest’anno - proseguono le signore della Commissione - abbiamo preparato strisce natalizie colorate di tutte le misure, completi da cucina con tovaglietta, grembiule, manopole da forno e presine modello casetta». Non solo. «Avremo cuscini sfilati e ricamati a mano nonché cuscini di lana finemente lavorati e tovagliette da giardino antimacchia». Il tutto realizzato rigorosamente a mano dalle signore della Commissione. «Inoltre presenteremo tovaglie di tutte le misure anche per single, ricamate a mano e non, asciugamani con punto giorno a gigliuccio nonché asciugamani da cucina; la prima collezione di grembiuli da uomo, lenzuola di antico richiamo, per i bimbi copertine e sciarpe di pile e di lana». Vi saranno presepi di diversi modelli e misura, braccialetti e collane in corno di Zebù provenienti da artigiani legati alla solidarietà della Commissione Missionaria. Come vuole la tradizione atteso sarà l’angolo delle torte. «Le torte - concludono le signore della Commissione Missionaria - saranno pronte da sabato 6 dicembre, giorno fino ad esaurimento, grazie alla maestria in cucina delle nostre impareggiabili massaie in grado di soddisfare ogni palato». Gli orari della mostra-mercatino sono i seguenti: sabato 6 e sabato 13 dicembre: ore 15-19; domenica 7, lunedì 8 e domenica 14 dicembre: ore 8.30-12; 15-19.

Centro professionale del marmo “Brenzoni” Nuova convenzione triennale tra l’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella e il centro professionale San Zeno di Verona che gestirà per il prossimo triennio (2014-2017) il centro professionale del marmo Paolo Brenzoni. Il via libera è arrivato nell’ultimo consiglio comunale. Si rinnova così una convenzione voluta dalle amministrazioni ambrosiane fin dal 1986, arricchita nel corso degli anni dal laboratorio tecnico che permette agli studenti di praticare l’arte lapidea attraverso l’utilizzo di diversi macchinari. Il contributo concesso dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roberto Zorzi, è di 90mila euro annui per i prossimi tre anni. «La scuola del marmo – ha affermato Zorzi - costituisce un fondamentale punto di riferimento per il nostro tessuto economico e sociale. A maggiore ragione visto che l’istituto è convenzionato con l’istituto Calabrese per permettere agli studenti, terminata la formazione professionale, di ottenere il diploma di geometra, col Liceo Artistico e con l’istituto San Zeno per acquisire le relative qualifiche». La scuola conta attualmente 45 studenti oltre a 30 studenti che seguono il corso di restauro. «Dal prossimo anno forse sarà introdotto un terzo corso come mi ha spiegato don Romano Bettin dell’istituto salesiani ha evidenziato Zorzi -. L’amministrazione – ha precisato poi rispondendo alle critiche avanzate dalle minoranze si impegna, come in passato, a sostenere la scuola per tre anni. Al termine di ogni anno scolastico si predisporrà un bilancio ed insieme con l’associazione San Zeno Uno studente dell'Istituto si trarrà un’analisi della Brenzoni all'opera situazione»..


Cronache

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DOLCÈ. Una lettrice scrive alla redazione, il Sindaco risponde alla polemica

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Parco ex Fiorini Seconda puntata

«Poche idee, tante tasse»

Continua la questione che anche sullo scorso numero de L’Altro Giornale ha visto al centro il parco ex Fiorini nella frazione di Peri. Pubblichiamo la lettera indirizzata alla redazione. Caro direttore, giustamente, dopo le raffiche di vento, le piante presenti in un parco esistente da sempre a Peri confinate in due metri di muro e chiuse dentro un cancello chiuso con tanto di lucchetto, rappresentavano un tale pericolo tanto da doverle abbattere alle 7.00 di una domenica mattina (21 settembre 2014)! Ovviamente, se un cittadino avesse voluto chiarimenti, la domenica mattina faticava a trovare qualche autorità disposta a verificare. In ogni caso la segnalazione al 1515 era stata fatta dalla sottoscritta, ma il Corpo Forestale dello Stato non era a conoscenza di nulla. Sembra più che chiaro quanto stia a cuore l'am-

Massimiliano Adamoli

biente in cui viviamo. Se solo gli alberi potessero parlare... Ma tanto, con una scusa piuttosto che un'altra, la frittata vien girata. Ormai il triste destino del parco antico pare essere già segna-

A RISPONDERE È IL SINDACO DI DOLCÈ, MASSIMILIANO ADAMOLI «Il Parco ex Fiorini è di proprietà privata ed il privato ha operato senza alcuna autorizzazione preventiva, nè tantomeno gli interventi sono giustificati dall’accordo di programma citato. Proprio per tale motivo il Comune, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, ha immediatamente attivato i dovuti accertamenti, al fine di chiarire condizioni e circostanze che hanno determinato fatti, responsabilità e conseguenze. Nel condividere la sensibilità ambientale dimostrata, tengo a precisare che l’accordo di programma prevede che 1400 mq di parco vengano ceduti al Comune proprio allo scopo di valorizzare a favore della collettività un’area a parco che, al momento, come i recenti fatti confermano, è invece in disponibilità esclusiva di privati». to, visto l'accordo di programma con il Comune. Ancora un volta, come va di moda ai giorni nostri, a

disposizione della comunità non è la valorizzazione della Natura ma il cemento! Alice Zerbini

IL PERSONAGGIO. Suor Maria, 50 anni in Madagascar con passione Le comunità cristiane di Sant’Ambrogio di Valpolicella, di cui è originaria, e dintorni l’hanno festeggiata per i suoi 50 anni di missione in Madagascar. Così Suor Maria Flaviana Zamperini della Congregazione delle Orsoline Figlie di Maria Immacolata di Verona ha trascorso gli ultimi giorni del suo soggiorno ambrosiano prima di ritornare in quello che è il suo Paese da 50 anni: il Madagascar. Là Suor Flaviana è al servizio dei poveri da quel 6 maggio 1964 quando lasciò l’Italia: da Marsiglia in Francia con un aereo quadrimotore arrivò nel piccolo aeroporto di Arivonimamo sull’isola africana dopo un giorno di viaggio. Seduti nella cucina della sorella Berta in suor Flaviana, i ricordi emergono come l’Aurora ad illuminare una dolce giornata di sole. La stessa dolcezza con cui suor Flaviana ha seguito, insegnato ed accompagnato migliaia di bambini, ragazzi e famiglie in diverse località del Paese. «Tanti di questi ragazzi sono usciti dall’indigenza, questa è la più grande soddisfazione» - afferma Suor Flaviana. Ragazzi, poveri, poverissimi, divenuti sacerdoti, medici, insegnanti grazie alle scuole malgascie. Strutture scolastiche, ricorda suor Flaviana, fondate in questi decenni dalla Congregazione delle Orsoline con i volontari del Gruppo Missionario Ambrosiano e altri gruppi missionari veronesi. «Anche in Madagascar - conclude la suora orsolina - le cose stanno cambiando. Fino a 10 anni fa il principio della fihavanana , quel sentimento di relazione, fraternità ed accoglienza fra tutti, vicini e lontani, era assoluto». Disgraziatamente anche qui il tessuto sociale è interessato da tristi fenomeni di cattiva amministrazione tanto da gettare il Madagascar in una situazione di miseria. «Grazie alla Congregazione delle Orsoline e a tante persone generose nell’anonimato conclude suor Flaviana - continuo la mia opera di aiuto a tanti fratelli e sorelle che mancano dell’indispensabile per vivere. La lotta per la sopravvivenza è la lotta quotidiana del 92% della popolazione stando a quanto dicono i giornali locali. E che purtroppo io constato ogni giorno». Massimo Ugolini

Suor Flaviana e la sorella Berta Zamperini

Il bilancio dei primi cento giorni della Giunta Adamoli è a dir poco deludente: promesse disattese e un bilancio che ha messo in luce poche idee e tante tasse. Siamo davanti a un bilancio pieno zeppo di tasse che pagheremo noi cittadini residenti ed è soprattutto un bilancio con poche idee, tanta improvvisazione, assenza di programmazione e gestione disattenta delle risorse pubbliche. Gli aumenti di tasse potevano essere evitati con la revisione della spesa. Noi abbiamo invece proposto una riduzione, per alcuni scaglioni, dell’addizionale Irpef comunale che incide per 170 mila Euro sul bilancio di Dolcè. Abbiamo proposto, la riduzione di Imu e tassa rifiuti, recuperando le risorse con tagli alla spesa. Entrambe le richieste sono state respinte dalla maggioranza. Per quanto riguarda l’aumento delle tasse è a tutti evidente in queste settimane con l’arrivo della Tasi. Il dato di fatto è che, ad oggi la tassazione a Dolcè ha raggiunto livelli insostenibili per le famiglie e la responsabilità è da attribuire a questa amministrazione. Abbiamo inoltre contestato la gestione della spesa per trasporto scolastico, le tariffe per le mense scolastiche e le tariffe dell’acqua. Sulla gestione di questi servizi i conti non tornano: i residenti pagano troppo. L’improvvisazione ha caratterizzato questi primi cento giorni di amministrazione. L’abbiamo chiaramente visto anche nella gestione della questione profughi a Peri, per i quali vi è oggi un impegno scritto del Comune per ospitare in un edificio comunale 5 immigrati. C’è assoluta mancanza di trasparenza: l’amministrazione ha dato parere negativo sulla richiesta di diretta streaming ma, soprattutto, non sono stati resi pubblici i dati sulla spesa dei lavori relativi ad alcune opere pubbliche, come quelli alle scuole elementari di Volargne. Qui, oltre al ribasso d’asta, sono stati spesi importi consistenti per completare l’opera con una procedura non del tutto chiarita dall’amministrazione. Tra le cose da chiarire c’è la gestione della ex scuola materna di Ossenigo che, in campagna elettorale, doveva essere messa a disposizione della frazione. Infine, anche molti aspetti legati alle opere realizzate sulla scuola di Volargne: i conti non tornano. Le proposte della minoranza? Abbiamo dato un nostro contributo al bilancio in termini di proposte su bilancio, economia, promozione turistica, agricoltura, sociale. Il tutto è raccolto in 28 ordini del giorno collegati al bilancio 2014, che abbiamo presentato in 5 ore di consiglio comunale. I documenti presentati dal nostro gruppo e dai nostri consiglieri comunali non sono stati votati ma sono stati recepiti come “suggerimenti di indirizzo per l’attività amministrativa del Comune. Sono state approvate due mozione proposte dal nostro gruppo: la prima sulla sistemazione delle strade Anas, con una richiesta per la messa in sicurezza del tratto Volargne-Ossenigo, lavori poi iniziati il 30 settembre grazie anche alla nostra raccolta firme consegnata direttamente in Anas. E’ stata inoltre approvata la mozione sul patto dei sindaci, con l’impegno del Sindaco ad attivarsi per portare avanti un progetto che era rimasto fermo da oltre 2 anni. I consiglieri comunali di Dolcè Mirco Magagnotti, Filiberto Semenzin, Ivan Castelletti


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MOTOCROSS. Reggiani vince il titolo regionale nella categoria Esperti Mx2

Davide campione Il Veneto è “suo”

Davide Reggiani accende il turbo. E conquista il titolo di campione regionale Uisp (Unione italiana sport per tutti). Con la sua moto va veloce, velocissimo. La sezione Esperti Mx2 è ai suoi piedi. Fa festa, il pilota del Team Events di Settimo di Pescantina, sbaraglia gli avversari e conclude la stagione 2014 da autentico protagonista. I numeri, d’altronde, sono dalla sua parte: Reggiani ha infatti totalizzato tredici vittorie su venti manches e tre secondi posti, terminando la competizione Veneta in testa alla graduatoria con ben novantadue punti di vantaggio dal secondo classificato, Matteo Rosso del Venice Pro Race, e con 155 lunghezze dal terzo, Alberto Vitaliani del Veronasport. Un’abbuffata di successi (Davide, lo precisiamo ha chiuso l’annata conquistando 431 punti ed è pronto a partecipare alla categoria agonisti nel 2015) che ha permesso al giovane talento negrarese di arrivare per la prima volta, davanti a tutti, nel campionato regionale. «Reggiani ha meritato la vittoria, disputando un’ottima stagione – spiega Stefano Simonato, responsabile Veneto del motocross

Davide Reggiani

Davide Reggiani “in volo”

Uisp -. Davide è un bravo ragazzo, educato e sempre corretto in pista, non mostra mai comportamenti antisportivi, ed è migliorato a dismisura negli ultimi due anni. La sua è stata una crescita strepitosa: in pista, ora, ha un passo davvero veloce». L’annata 2014 si è chiusa domenica 12 ottobre con la gara conclusiva svolta a Pincara, in provincia di Rovigo. E il numero uno regionale fa il punto della situazione, tracciando il bilancio: «La stagione è

andata bene – racconta Simonato -. Abbiamo riscontrato cifre importanti a livello di partecipanti, i migliori dati della nostra storia: nelle prime corse c’erano circa 250 moto al via, e con il passare dei mesi siamo riusciti ad avere ai nastri di partenza sempre 150 moto. Un bel risultato, che ci riempie di orgoglio: le voci del paddock dicono che stiamo lavorando bene, pertanto la Uisp proverà a migliorare ancora di più nel 2015. I piloti si divertono, hanno

Stefano Simonato

entusiasmo, e formano compagnie belle e unite anche fuori dal motocross. Inoltre, nonostante tutti vogliano vincere, c’è molta sportività: questo aspetto è fondamentale». E la «risposta» veronese? «Ottima – sottolinea Simonato -. Più o meno, la metà dei tesserati del Veneto appartengono a una società o a un motoclub scaligero, o sono nati nel territorio di Verona. Gli obiettivi per la prossima annata? Crescere in termini di numeri e non solo. Con impegno e tanta passione. Inoltre, cercheremo di aumentare il livello di sicurezza grazie a piccoli accorgimenti: per esempio, nel 2014 abbiamo inserito il secondo medico». Matteo Sambugaro

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ULTRACYCLING

Murari, su e giù per le Dolomiti Trentotto grandi eroi su e giù per le Dolomiti. In sella a biciclette che sembrano "troppo poco" per affrontare nell'arco di poco più di 24 ore 588 km, 15,454 metri di dislivello, 15 grandi cime, le più dure al mondo. I protagonisti dell'Ultracycling Dolomitica Memorial Vito Favero il 5 settembre scorso sono andati oltre. Oltre la "forza di gravità"…E tra loro c’era l’immancabile ultracycler negrarese Giorgio Murari, testimonial dell’Ultracycling Dolomitica organizzata da Renato Picco e Giorgio Bosi di Nuova virus. Partiti il venerdì mattina (a dare il via anche Rick Boethling della Race Across America) gli atleti hanno affrontato Combai - Madean - Pianezze, Monte Tomba e Grappa, Passo Brocon, Manghen, S. Pellegrino, Fedaia, Pordoi, Campolongo, Valparola, Giau, Staulanza, Duran, Forcella Aurine, Alpe del Nevegal e Passo La Crosetta. Ad arrivare per primo a Cordignano, attorno alle 13 di sabato è stato Marzio Bruseghin degli XI di Marca, l'ex ciclista professionista che ha corso per raccogliere fondi per donare un macchinario alla pediatria di Conegliano. Poi il tedesco Rainer Steinberger e a seguire il lussemburghese Ralph Diseviscourt. Al femminile vittoria per la brasiliana Daniela Genovesi, seconda Angela Perin. Tra gli over 50 primo Giorgio Murari, secondo Roberto Cavaller e terzo Mario Feltrin. In gara come team 4, Autismo Sos al traguardo e il doppio composto dagli handbiker Mirco Bressanelli e Aki Doku su un percorso ridotto. «L'Ultracycling Dolomitica – racconta Giorgio Murari non è una gara dove conta il tempo. Conta arrivare. Sfidarsi, superarsi, abbattere le barrire. Tant'è che gli organizzatori della Nova Virtus hanno atteso tutti (solo 8 i ritirati) fino alle 3 del mattino di domenica. Per tutti un applauso, un incitamento, un bicchiere di prosecco, un pasto caldo. Per loro, arrivati con i volti trasfigurati dalla fatica». Una gara così dura che Bruseghin è stato "oggetto di studio" (per valutare la fatica cardiaca durante un tale sforzo) da parte dello staff della medicina dello sport e dell’esercizio fisico del dipartimento di prevenzione dell'Usl 9. Per capire fin dove il corpo umano può andare.

CICLISMO

Zardini e Formolo: 2014 da grandi I giovani Edoardo Zardini e Davide Formolo di Marano hanno ormai completato una stagione di grandissime soddisfazioni e risultati eccezionali, tra cui la partecipazione al Campionato del Mondo di Ciclismo su strada 2014 in Spagna. Probabilmente le strade di Marano sono un’ottima palestra per questi due giovani atleti che hanno attirato l’attenzione dei più importanti rotocalchi sportivi e non solo. Edoardo Zardini (Bardiani – CSF Pro Team) ha concluso il Tour of Britain riuscendo a vincere una tappa e conseguendo costantemente risultati positivi. Dopo la buona prestazione al Giro d'Italia il suo nome è apparso sui più importanti quotidiani inglesi, grazie alla conquista della maglia gialla durante il Giro di Gran Bretagna. Zardini, alla sua seconda stagione da professionista, è riuscito a difendersi bene anche nella giornata finale a Londra con un'ottima cronometro, per lui che è uno scalatore. A dispetto dei pronostici che lo davano non oltre l’ottavo posto finale, il ventiquattrenne di Marano ha concluso il Tour al 4° posto assoluto. Si è classifi-

Davide Formolo ed Edoardo Zardini

cato ancora quarto al 97° giro dell’Emilia-Granarolo, svoltosi ad ottobre. Che dire poi di Davide Formolo (Cannondale), vice-campione del mondo, che ha dato non poco filo da torcere a Vincenzo Nibali al campionato italiano. A soli 22 anni, alla Cannondale da quest'anno, il ciclista di San Rocco è arrivato a ruota del vincitore del Tour de France, aggiudicandosi la piazza d'onore al Trofeo Melinda, 220,5 km da Malè a Fondo. A metà settembre poi si è ripetuto ad altissimi livelli nel Gp Montre-

al, seconda prova del World Tour in Canada dopo che il suo valore lo aveva già mostrato con il settimo posto al Giro di Svizzera e il quarto al Giro di Turchia. Ad ottobre poi al Giro dell’Emilia si è classificato sesto a soli 36 secondi dal vincitore Davide Rebellin. Formolo e Zardini sono corridori giovani e tosti di cui sentiremo ancora parlare a lungo. Il tifo che si è scatenato durante il 2014 è stato incredibile ed entrambi i corridori possono vantare dei Fan Club di tutto rispetto.

Giorgio Murari e Marzio Bruseghin

Dopo essersi aggiudicato il primo posto tra gli over 50 all’Ultracycling Dolomitica Race Giorgio Murari ha organizzato la sua Edelweiss, andata in scena il 13 settembre con la seconda edizione. «Un giro bellissimo e duro, 400 km per 3800 di dislivello – afferma Murari -. Il meteo dava brutto tempo e molti sono rimasti a casa. Alla partenza c’erano 12 eroi, sotto un cielo bellissimo e 4 gradi di temperatura. Dopo aver raggiunto Bolzano e, percorrendo la ciclabile della via Claudia Augusta, il Brennero, abbiamo attraversato l’incantevole valle dell'Inn che porta a Landeck e, mentre la notte si faceva strada, siamo saliti a Resia…Il mattino e un cielo azzurrissimo ci hanno dato il benvenuto all’arrivo – aggiunge ancora Murari -: il primo gruppetto ha impiegato 19 ore e 10 minuti, gli ultimi 26 ore. Due le eroine che hanno concluso la rando e che voglio ringraziare, la fortissima Laura Messina e la neo rando Loretta Pavan, due mondi estremi ma con una cosa in comune: amore e poesia per andare oltre».


Sport

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CANOA, KAYAK E RAFTING. Ben 1.317 i partecipanti tra agonisti e amatori

Adigemarathon regala emozioni Una girandola d’emozioni in un fiume di...adrenalina ha invaso l’Adige per l’undicesima edizione dell’Adigemarathon di Canoa, Kayak e Rafting svoltasi sabato 18 e domenica 19 ottobre. Ben 1317 i partecipanti tra agonisti e amatori. Vincitore assoluto della manifestazione, che ha concluso le Word Series 2014 di maratona classica fluviale (www.adigemarathon.it), è stato il K2 della Repubblica Ceca composto da Slovac-Slepica che ha tagliato per primo il traguardo in 1 ora 51 minuti e 40 secondi. Primo degli italiani il K2 azzurro composto da Francesco Balsamo e Felipe Pereira (Cus Milano). Buona la gara anche delle promesse veronesi tra cui Carlo Benciolini del Canoa Club Pescantina. La manifestazione internazionale ha visto, sabato 18 ottobre, 386 canoisti agonisti provenienti da 13 nazioni Australia compresa, solcare il fiume Adige da Borghetto d’Avio a Pescantina. Il tutto dopo lo start dato quest’anno dalla campionessa mondiale su ghiaccio, la meranese Angelika Rainer, testimonial dell’undicesima edizione dell'Adigemarathon. In ben 1000 amatori ed appassionati di rafting sono scesi tra sabato pomeriggio e domenica in gommone dall’Isola di Dolcè fino a Pescantina: 20 chilometri in allegria per famiglie, giovani mascherati, biciclette sull’acqua, gommoni, canoe di ogni tipo per la più grande festa annuale della canoa italiana organizzata da Canoa Club Pescantina, Verona e Borghetto, Comuni di Dolcè, Pescantina e la fondamentale collaborazione di 390 volontari, Hydro Dolomiti Enel e di Se Hydropower per la regolazione del livello dell'acqua dell'Adige e del Genio Civile di Verona. «Sosteniamo l’Adigemarathon fin dalla prima edizione - afferma il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli - una manifestazione divenuta un punto di riferimento a livello mondiale, coniugando sport e rispetto dell’ambiente». Soddisfatto anche Luigi Cadura, sindaco di Pescantina, volontario da sempre di Adigemarathon e sceso in canoa con la fascia tricolore. Per quanto riguarda quest’anno Adigemarathon ha promosso la cooperativa sociale onlus Filo Continuo di Pescantina. Bruno Panziera, presidente di Terradeiforti Sport e del Canoa Club Verona, inventore dell’Adigemarathon con Ettore Ivaldi ed Alviano Mesaroli nel 2004, lascia la manifestazione. «Dopo 11 anni lascio Adigemarathon che continuerà con il presidente del Canoa Club Pescantina Vladi Panato e tutti i volontari. Lascio questa manifestazione in ottime mani. Nel 2015 inaugureremo come Canoa Club Verona lo stadio della Canoa al Chievo». L’Adigemarathon, prima in Italia, è legata all’opera di 390 volontari del Canoa Club Pescantina, Verona e Borghetto unitamente alla XAdventure Team, Protezione civile di Brentino Belluno, Ais Garda Baldo di Rivoli Veronese, la Croce Rossa Comitato Valpolicella nonché i pescatori della Libertas Valdadige hanno vigilato lungo il fiume, insieme ad agenti e mezzi delle forze dell'ordine. Il Canoa Club di Borghetto d'Avio ha curato il servizio-colazione per gli atleti alla partenza, mentre la Protezione civile ambientale di Verona é stata impegnata nella logistica e viabilità. Sull'Isola di Dolcè, invece, le colazioni sono state sfornate dal gruppo alpini di Dolcè, sotto lo sguardo attento del gruppo comunale

foto ENNEVI

di Protezione civile che, in collaborazione col Corpo di polizia locale di Dolcè, ha vigilato su viabilità e parcheggi mentre l’Avis Valdadige promuoveva la donazione del sangue. A Volargne i partecipanti hanno trovato il primo punto di ristoro gestito da Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne; ad Arcè, nei pressi della sede del Canoa club Pescantina, si sono ristorati nell'apposito punto allestito da Avis Balconi, Pescantina e Settimo. Nel villaggio della canoa protagoniste assolute le cucine coordinate da Erminio Panato che hanno sfornato oltre mille pasti a base di tortellini, cotechino e pearà.

TAMBURELLO. Vicentini si triplica e fa il pieno di soddisfazioni La stagione agonistica appena conclusa è stata ricca di soddisfazioni per Luca Vicentini, giovane atleta di Mazzurega, che quest’anno ha espresso tutte le sue potenzialità nel suo sport preferito, il tamburello, giocando in ben tre formazioni. Per la categoria Juniores Luca ha militato nella squadra di Noarna (TN), che è riuscita a conquistare lo scudetto atteso da anni. Contemporaneamente ha giocato in serie D, a Fumane, con una squadra di giovani ragazzi che si sono aggiudicati il primo posto in classifica e la promozione in serie C. Il team, composto da Luca, Nicola e Alessandro Vicentini, Davide Policante, Matteo Grigoli, Matteo Olivieri, Diego Tommasi, con allenatore Giuseppe Zantedeschi e D.T. Dario Vicentini, ha dimostrato di avere ottime capacità in questo sport. Luca ha avuto inoltre la possibilità di fare la riserva in serie B dando dimostrazione, anche in questo caso, di essere all’altezza del ruolo affidatogli. Quando la passione per lo sport si coniuga con l’impegno è difficile non fare centro: è questo il messaggio che l’esperienza di Luca vuole lasciare. E.S. Luca Vicentini

FEKAM CLUB Karate, Kung Fu, T’ai chi ch’űan, Difesa personale: tutto questo è possibile presso la SSD Fekam club a.R.L. di San Peltro in Cariano. La società dilettantistica sportiva di via Beethoven – già sede del centro federale – è diretta dal maestro Flaminio Cabrini 8° dan di karate, presidente Federale e supervisore nazionale. “Dai 7 ai 70 anni” è il motto di Fekam: «attraverso le moderne metodologie d’allenamento – afferma il maestro Cabrini, una vita dedicata alle arti marziali – il karate propone lo sviluppo e il mantenimento del benessere psico – fisico dell’individuo. La pratica di una disciplina ricca culturalmente in cui l’individuo è al centro delle attenzioni, l’acquisizione dell’autocontrollo dato dalla consapevolezza delle proprie capacità e lo sviluppo graduale nel quale la formazione è più importante della prestazione, fanno di questo sport un ottimo mezzo di crescita psico – fisica, tonicità muscolare, mobilità articolare. Il tutto unito dalla consapevolezza dei propri mezzi psico – fisici, è la strada per un pieno benessere». La Fekam ha partecipato nel mese di ottobre ai campionati mondiali di Stettino in Polonia con grande successo, confermandosi Prima assoluta tra le 67 Federazioni presenti all’evento, in rappresentanza di 57 Nazioni diverse. Per informazioni: info@fekam.it

Il maestro Flaminio Cabrini è stato pioniere in Italia per il Kung fu e il T’ai chi ch’űan Kung fu indica l’insieme di tutte le arti marziali tradizionali cinesi, divise tradizionalmente in due gruppi: stili esterni, chiamati così per l’importanza che viene data ad una pratica vigorosa in cui si evidenziano le caratteristiche “esterne” di forza e velocità; stili interni chiamati così per l’importanza che viene attribuita all’energia vitale interna. «Questa suddivisione è però artificiosa – afferma Cabrini – perché la perfezione si raggiunge combinando opportunamente le caratteristiche interiori con quelle esteriori, la morbidezza con la durezza, la forza con la flessibilità». T’ai chi ch’űan significa letteralmente “pugilato del Polo supremo”, cioè la legge fondamentale dell’Universo che presiede all’unione e all’interazione dei due principi base: Yin (principio negativo, femminile) e Yang (principio positivo, maschile). Per secoli rimase segreto e insegnato esclusivamente a pochi privilegiati. «Oggi invece è considerato uno dei metodi migliori per mantenere la salute e diventare longevi – aggiunge il maestro Cabrini -. E’ anche un’arte marziale che dà la possibilità di difendersi adeguatamente sfruttando a proprio vantaggio la forza dell’aggressore e permette lo sviluppo del Chi, l’energia interiore. Per questo motivo può anche essere considerato una forma di meditazione dinamica».


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Novembre 2014 TAMBURELLO. La società festeggia il compleanno

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TAMBURELLO. L’Arbizzano applaude le sue juniores

Il Negarine L’orgoglio fa 42 anni in “rosa”

Compie 42 anni in questo 2014 l’Atd Negarine (associazione tamburello dilettantistica). Era il 1972 quando la società iniziò a muovere i primi passi per volontà di alcuni appassionati che rilevarono la gestione del fondo adibito a vigneto per trasformarlo in una delle poche strutture oggi esistenti in Italia attrezzate per il tamburello all’interno di un castello. Da allora sono trascorsi diversi anni e diverse sono le persone che si sono avvicendate all’interno dell’Atd…ma la passione non è mai venuta meno. «L’Atd Negarine – afferma il presidente Rinaldo Fedrigo – ha formato atleti che poi si sono affermati in serie A, forte di un settore giovanile che non si è mai spento e che oggi grazie a nuovi innesti provenienti dal Mazzurega ci consente di guardare al futuro con fiducia. Vorrei dare il benvenuto ai nuovi tecnici, genitori e ragazzi che hanno condiviso la filosofia del Negarine,

basata su impegno, serietà e voglia di creare unione dentro e fuori dal campo. Ringrazio genitori e ragazzi che ormai da qualche anno fanno parte della società e non hanno mai fatto mancare entusiasmo e vicinanza…quando tutti remano nella stessa direzione una società funziona e ottiene buoni risultati». Gli stessi che la società ha riscosso anche in questi ultimi anni: «nel 2013 la categoria pulcini ha ottenuto il titolo provinciale, mentre la categoria esordienti si è classificata seconda e nel 2014 gli esordienti hanno guadagnato il titolo di campioni provinciali e i pulcini di vice campioni – sottolinea il vicepresidente Mario Fedrigo -. Quarto posto inoltre per la categoria giovanissimi e primo posto per la squadra che milita nel campionato di serie C». Settore in forte espansione è quello giovanile, che da novembre a febbraio svolgerà un grande lavoro di preparazione in

palestra, in collaborazione con Andrea e Damiano della Polisportiva di Fumane. «Il 2015 – afferma Andrea Baietta, coordinatore del settore giovanile - vedrà l’iscrizione di quattro squadre giovanili: pulcini, esordienti, giovanissimi e giovanissimi femminili. Oltre all’ingresso di due nuovi sponsor, mi preme sottolineare l’ingresso nello staff tecnico di Federico e Paolo per la squadra esordienti e Sonia e Barbara (ex campionesse pluriscudettate) per i giovanissimi femminili. Molti i progetti in cantiere, tra cui l’allestimento della parete di allenamento, partecipazione ai campionati indoor in varie categorie per dare continuità al lavoro fatto sul campo, a giugno il tradizionale torneo di tamburello in piazza a Castelrotto. Credo che il 2015 ci riserverà molte soddisfazioni, non solo sportive, ma anche dal punto di vista della crescita e dell’affiatamento di ragazzi».

E’ una storia che ha radici nel 1980 quella del Gruppo Sportivo Dilettantistico Tamburello Arbizzano. Una storia che continua ancora oggi, forte di un’esperienza che ha portato la società ai vertici di molte classifiche. «Nel 2014 – afferma il presidente Sante Girelli - abbiamo partecipato ai campionati di competenza con sei squadre, una squadra di serie C, una squadra di serie D, una squadra Allievi, una squadra Giovanissimi, una squadra Pulcini e una squadra Juniores femminile. Ed è proprio la bravura di queste ragazze che vorrei sottolineare». La squadra Juniores femminile del Gruppo Sportivo dilettantistico Arbizzano è l’unica squadra femminile di serie B della provincia di Verona ed ha partecipato al campionato Nazionale di serie B. «E’ stata una bellissima esperienza, anche se le altre formazio-

ni erano molto più dotate della nostra essendo di una categoria superiore – aggiunge Girelli -. Essere l’unica rappresentate scaligera in un torneo così importante è stato un motivo di grande gioia e, allo stesso tempo, un impegno per la società: tuttavia, l’orgoglio e la soddisfazione che ci hanno regalato le atlete, ripagano qualsiasi piccolo sacrificio. Grazie a questa partecipazione le nostre ragazze sono cresciute sia nel gioco che nella mentalità competitiva: le ringrazio per la loro serietà, passione e disponibilità». Alla fine del campionato le ragazze del Tamburello Arbizzano hanno partecipato al torneo Coppa dell’Amicizia con squadre mantovane e piemontesi: dopo essersi classificate prime nel proprio girone, hanno vinto nello spareggio finale e si sono aggiudicate la Coppa dell’Ami-

cizia. «Il ricordo più bello della stagione 2014? – commenta Girelli -. Proprio la gara conclusiva contro il Castell’Alfero, disputata a Palazzolo di Sona, in cui abbiamo conquistato la Coppa dell’Amicizia. Una partita che ha trasmesso bellissime emozioni e ci ha permesso di portare a casa il trofeo. Il futuro? Le ragazze sono intenzionate a proseguire e l’obiettivo della società è iscrivere la squadra Juniores femminile nuovamente al campionato Nazionale di serie B. Le atlete sono nate tutte nel 1996 e, pur avendo l’esame di Stato a scuola il prossimo giugno, hanno spiegato che si impegneranno al massimo per conciliare nel migliore dei modo sport e studio: questo è davvero un grande segnale di attaccamento al club e della passione che nutrono nei confronti del tamburello».

In alto a sinistra Benvenuti Chiara, Girelli Sante, Marconi Jessica, Bernardinelli Michela, Albertini MIchela, Guardini Diego In basso a sinistra Valentini Elisa, Zanella Roberta, Condello Deborah, Peroni Alice

CICLISMO. Fatone e Fiorin dominano la cronoscalata Fumane Cavalo-Primo trofeo vini Monteci Stefano Fatone e Claudia Fiorin hanno dominato la seconda edizione della cronoscalata ciclistica Fumane Cavalo - Primo trofeo vini Monteci. Edizione 2014 di grande successo sia per partecipazione, con 80 atleti alla partenza, che per la qualità espressa dai protagonisti. Il percorso sul quale misurarsi si snodava sulla strada del monte Incisa: 5,8 kilometri tutti d’un fiato dal municipio del capoluogo fino al nuovo centro sportivo della frazione di Fumane. Ad aprire le danze una presenza di eccezione, Andrea Guardini del team pro Astana, compagno di squadra di Vincenzo Nibali. L’atleta veronese, ovviamente fuori gara, ha fatto da apripista alla prima donna in partenza con il pettorale numero 1, Claudia Fiorin del team Chesini, vincitrice della gara. La gara femminile è stata tiratissima con tre atlete nello spazio di 5 secondi! Seconda classificata Laura Fossati del team Formigosa e terza classificata Anna Storari del team Asd Fimap. Il podio assoluto maschile è stato occupato da Stefano Fatone Gs Aurora, Michele Attolini team Fp Race, Fabrizio Rambelli del Max Team. Convincente prova dell’atleta di casa, fumanese doc, Davide Marconi categoria junior in forza al Top Race team che si è classificato 13° assoluto e 4° di categoria. «Nel cuore della Valpolicella non potevano mancare delle premiazioni di categoria molto ricche, a partire addirittura dalla categoria M8 - afferma Andrea Gregori, presidente della Polisportiva Fumane organizzatrice dell’evento -. Ciò grazie al sostegno delle cantine locali che hanno messo a disposizione i loro prodotti vinicoli. Siamo solo alla seconda edizione e queste soddisfazioni ci incoraggiano a continuare per conquistarci una posizione significativa nel panorama delle corse amatoriali veronesi». La manifestazione fumanese era in circuito con altre due scalate ciclistiche quali la Castion-San Zeno e Punta Veleno. L’iniziativa, promossa dal CSI di Verona, vedeva l’assegnazione delle maglie “Dello scalatore 1° Trofeo Formenti”. I migliori in questa particolare graduatoria sono risultati: Cat. Femm.A Storari Anna; Cat.Femm B Fossati Laura Campionessa provinciale CSI; Cat.J+M1 Tomasini Marco; M2 Barenghi Giuseppe; M3 Ferrari I vincitori assoluti Stefano Fatone e Claudia Fiorin Davide; M4+M5 Bussola G.Carlo; M6 Cioni Luigi Campione provinciale CSI.


FINSTRAL e la posa in opera Per garantire un’adeguata scelta nell’acquisto di nuovi infissi – sia che si tratti di infissi da sostituzione o di serramenti destinati ad una costruzione nuova - è importante poter contare su aziende qualificate, con anni di esperienza. Al giorno d'oggi, la scelta di un nuovo infisso, deve soddisfare requisiti estetici, tecnici e funzionali molto rigorosi. Nelle nuove costruzioni per rispettare i criteri di Casa Clima, o di altri protocolli energetici, c’ è necessità di isolare sempre meglio le abitazioni, al fine di abbattere il dispendio energetico. Oltre ad acquistare una finestra di qualità , è però necessario effettuare della stessa un montaggio a regola d’arte. Ogni Regione, addirittura ogni Paese, utilizza in edilizia, sistemi di posa in opera, che richiedono applicazioni progettate appositamente. Il montaggio è quindi una componente molto importante nell’ equilibrio complessivo di un infisso. Una buona applicazione, eseguita da personale specializzato con materiali di qualità, permette di mantenere per lungo tempo le prestazioni della finestra. Per questo FINSTRAL, da oltre 40 anni, si affida a posatori specializzati che gestiscono la posa. Il personale è qualificato ed in grado di installare ogni tipo di infisso e di intervenire in ogni tipo di cantiere. I numerosi posatori della FINSTRAL sono in grado di eseguire un montaggio accurato e di elevata qualità, e di gestire con competenza e abilità le eventuali richieste di assistenza post-vendita secondo gli standard tedeschi del marchio RAL che verifica la qualità della posa. Nel 2013 Finstral ha infatti ottenuto, prima azienda in Italia, la certificazione sulla posa in opera. Un percorso durato oltre 2 anni fatto di investimenti, formazione e realizzazione di applicazioni per cantieri sul nuovo e in sostituzione, verificati e validati dal prestigioso istituto IFT di Rosenheim (laboratorio per le verifiche sui materiali in edilizia). Finstral Via Francia 5, 37135 VERONA TEL. 045.583664. Stabilimento Mazzantica di Oppeano Via Aie 10, 37050 tel. 045.714504. N.VERDE 800 111 999 www.finstral.com


Rubriche

Novembre 2014

Storia di Verona GALLERIE ROMANE NEL CENTRO DI VERONA

Tra i segreti sotterranei della Verona antica sono noti alcuni cunicoli già esistenti sotto vecchi edifici nei pressi delle trecentesche mura della cittadella. Degli stessi edifici non è mai stato accertato se fossero stati scarichi fognari nell’Adigetto lì transitante oppure passaggi segreti con funzioni difensive antiviscontee. Altra cosa, poco nota ai veronesi, era invece il condotto sotterraneo che, partendo dall’antiteatro Arena, finiva nell’Adige a valle dell’attuale ponte Aleardi. Emilio Salgari, quando da giovane faceva il cronista del giornale L’Arena, in un suo articolo pubblicato il 17 aprile 1890, descrivendo i lavori di scavo eseguiti intorno alle fondamenta del palazzo Ridolfi. Da Lisca (in via San Pietro Incarnario) riferì del ritrovamento di un ampio condotto sotterraneo che definì “galleria romana”. La cosa destò molto interesse e, a seguito di alcuni studi e ricerche, venne definito un camminamento di uso incerto considerando che il suo letto sembrava pianeggiante, cioè non scavato da corsi di liquidi. Successivamente venne invece ritenuto più verosimilmente un condotto di scarico di acque e liquami che, partendo dall’Arena e dagli edifici nei suoi pressi, transitava tra l’altro sotto i palazzi Gallizioli e Rubinelli, prima di affluire nell’Adige. Aveva un’altezza di circa 1,90 metri e, fintanto che non si intasò e che alcuni suoi tratti non crollarono, scorreva da chissà quanto tempo a circa sei metri di profondità. All’inizio del ‘900 il suo corso venne deviato per la via del Pontiere dove, a seguito dei bombardamenti

del 1945, venne completamente sventrato. Nel frattempo erano sorte le nuove fognature che ,pertanto, decretarono la fine di questa galleria di incerta origine e data.

I TRASPORTI SULL’ADIGE NEI TEMPI ANDATI Per quanto riguarda Verona è anzitutto da dire che la sua gente si è sempre adeguata, nel bene e nel male, nei confronti del fiume Adige il quale, tra l’altro, costituiva una valida fonte per l’economia cittadina viste le svariate attività che venivano svolte sulle o per mezzo delle sue acque. Fra queste la principale era la navigazione per i trasporti sul fiume, dei quali diamo sommarie notizie. Questo fiume, nel tratto navigabile dal Sud Tirolo alle foci dell’Adriatico, era paragonabile a un’attuale autostrada per il trasporto di merci varie, soprattutto legnami. Ciò sia in salita (controcorrente) mediante traino animale delle imbarcazioni, che in discesa sfruttando l’energia idraulica delle sue acque. Nella nostra città le principali operazioni di controllo fluviale e sanitario, pesatura e sdoganamento, carico e scarico delle merci, venivano effettuate presso due dogane: quella dell’Isolo (posta sulla riva sinistra) per le merci provenienti da nord, quindi soprattutto legname; quella del Ponte Navi (posta sulla riva destra) per le merci provenienti dal veneziano, soprattutto sale da cucina sul quale la Serenissima Repubblica

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di Rinaldo Dal Negro

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di Venezia esercitava l’esclusiva. Da notare che per raggiungere Verona quest’ultimo prodotto impiegava circa 15 giornate di complicati e faticosi lavori. Infatti i “burchi” che lo trasportavano, unitamente a droghe e altri prodotti leggeri, dovevano risalire il fiume trascinati da pariglie di cavalli i quali, di tanto in tanto, dovevano essere sostituiti. Ciò avveniva in apposite stazioni di sosta dette “restare” disseminate lungo tutto il percorso, nelle quali i cavalli venivano adeguatamente foraggiati, fatti riposare e, all’occorrenza, “ferrati” a nuovo. Il legname invece (soprattutto tronchi di larice e abete) proveniente da nord, scendeva per fluttuazione sulle acque del fiume caricato su grandi zattere manovrate da abili “radaroli” e che all’arrivo, dopo aver scaricato il legname, venivano disfatte sul posto e quindi non recuperate per il viaggio di ritorno. Da notare che quest’ultimo tipo di trasporto era possibile solo in presenza di “acqua alta” nel fiume e per il tratto da Bronzolo a Verona servivano mediamente tre giorni. Il carico era in parte destinato a Pescantina (dove esistevano importanti cantieri navali) e il rimanente proseguiva per Verona (dove, dopo aver pagato una tassa detta “ripatica” veniva distribuito in vari cantieri) e poi, a volte, proseguiva via via fino a Venezia. E’ infine da dire che anche persone, animali, cose venivano trasportate in città e non solo sulle acque dell’Adige, da una riva all’altra del fiume. Ciò si rendeva necessario soprattutto dove non esistevano ponti e avveniva a mezzo di battelli più o meno grandi detti “passi volanti”.


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oesie P

a cura di Giancarlo Peretti

Ora che la bella stagione è finita, senza mai essere incominciata, è piacevole riviverne qualche positiva emozione attraverso la dolce poesia di Matilde, che la compose però nel lontano 2007: “In riva al mare”. Della poetessa ci è pervenuta una piccola raccolta che di volta in volta pubblicheremo. Da San Floriano ci giunge “Campana taci”, di Anna B. Ferrari, con tanta nostalgia per i tempi passati. A condensare tutto ciò che è stato ci pensa con una certa ironia F.Z., che non vuole apparire nella “Vecchiaia”. Quanti vorrebbero sfuggirla!

IN RIVA AL MARE Passeggio solitaria. Sulla battigia bagnata lascio le mie impronte. La brezza profuma di salsedine, scompone i miei capelli. Il bagliore del sole scalda piacevolmente la mia pelle. Le onde si rincorrono, come a fare gara, di chi deve per prima i miei piedi bagnare.

LA VECCHIAIA Arriva piano piano Col sacco pieno e strano, non è S.Lucia, la santa dei balocchi; questa, un po’ alla volta, ci fa sentire allocchi. Il passo è corto e pesa, l’equilibrio se ne va, la testa è sempre tesa a guardar di qua e di là. Guai a cadere in terra, sempre ci rimettiamo. Ma c’è un lato tosto, di dietro un po’ nascosto. E’ come un cuscinetto, che noi abbiamo qui. Eccolo, si chiama “lato B”. Cadere allora è facile e senza danno alcuno ci vuole la fortuna che però non è di ognuno.

Una miriade di conchiglie ricamano la sabbia, con tenui icolori diversi. Il mio passo si fa veloce, come a raggiungere una meta che non c’è. Ora giungono più voci a rompere il silenzio. Mi ravvedo. Faccio ritorno. Soddisfatta mi sdraio, pronta per un bagno di sole. Matilde

E la memoria scappa. E non ci ricordiamo “chi era costui?” e intanto ci arrabbiamo. E strane sensazioni e tante pulsazioni e chi ti vuol aiutare senza tante pretese, che io volentieri mando a quel paese. Ma qualcosa di me è rimasto nel sacco e così io mi guardo con un certo distacco. Io rincitrullita? Ma nemmen per sogno. Ed allora scatto, rido ironizzando agli scherzi della vita: “Abbasso la vecchiaia!”. No, non sono ancora rincoglionita. F.Z.

CAMPANA TACI Campana, in un tempo lieto suonavi al richiamo di devozioni… aria di festa col vestito più bello. E poi si fa sera, con malinconia suona l’ora dell’Ave Maria, tocchi l’anima e il cuore, dici che al mondo non c’è più valore, senza amore né baci e tu campana non farti sentire, taci. Anna B.Ferrari


ARIA DI NOVITA' IN AULA ESAMI Ci risiamo! Eccoci alle prese,come ogni tanto accade,con i cambiamenti dei sistemi per lo svolgimento degli esami di teoria. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito a svariate modifiche ai quiz d'esame per le patenti A e B,fino all'ultimo restyling che ha portato ai quiz attuali, 40 domande “secche” a cui bisogna dare la risposta VERO oppure FALSO, con la possibilità di fare al massimo quattro errori per superare l'esame. Gli aspiranti conducenti dei motorini avranno a breve (dall’1 dicembre 2014) anche loro i quiz con 30 domande (più precisamente affermazioni) alle quali dovranno rispondere con VERO o FALSO in 25 minuti e saranno accettati al massimo tre errori...con il quarto si Roberto Azzolina va ancora in bicicletta ragazzi! Anche gli esami per la categoria AM (il vecchio patentino del motorino per intenderci) saranno informatizzati, cioè si svolgeranno anch'essi al computer e non più sulla scheda di carta dove c'era l'incubo di sbagliare a tracciare la “X” e vedersi annullare l'esame. Ma l'innovazione più corposa riguarderà la nuova modalità informatizzata per conseguire le patenti superiori (C,D,E) la quale non prevedrà più la vecchia interrogazione del candidato,ma un esame quiz,svolto sempre su computer, addirittura diverso per ciascuna categoria. Addio dunque al severo ingegnere che interroga,sperando che sia di buonumore! Ancora una volta, questa modifica, che entrerà in vigore dal 2 marzo Alessandra Azzolina 2015, si rende necessaria per adeguarci ai dettami europei ed anche,non da ultimo,per soddisfare l'esigenza di trasparenza ed equità nello svolgimento dell'esame. Abbiamo fatto confusione con tutte queste novità? Dovete o volete prendere una di queste patenti? Come sempre vi invitiamo a rivolgervi alla vostra autoscuola di fiducia che sicuramente saprà rispondere a tutte le vostre domande.

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina


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FRASE DEL MESE di Marisa Milani "Inizia sempre con un obiettivo da raggiungere"

l’Argomento

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

NORMALITA’ E PATOLOGIA - Prima parte L’uomo è il solo essere vivente capace di interrogarsi sulla qualità della propria vita, qualità le cui caratteristiche si definiscono dalla continua osservazione di se stessi e del mondo circostante. Confrontare se stesso con il resto del gruppo, cogliendone i punti in comune, rassicura l’individuo, qualsiasi sia la sua età. Gli uomini non nascono uguali né uguali sono, di volta in volta inseriti nelle maglie della “normalità” del loro tempo e a questo stato ideale tendono con impegno. Il bambino osserva la madre nel tentativo di imitarla perché ciò gli offre la possibilità di scoprire lentamente la propria identità. L’adolescente si identifica con il gruppo per scoprire la propria identità sociale: essere uguale agli

altri allevia le sue angosce, lo aiuta ad uscire dal gruppo/famiglia e ad entrare nel gruppo sociale. Ciò che preoccupa il bambino e l’adolescente è sentirsi diverso dalla maggior parte dei membri del gruppo. In natura, secondo le leggi della selezione naturale, ciò che si discosta dalle caratteristiche genetiche della specie o viene eliminato come elemento incompatibile con la vita, oppure diventa il nuovo elemento, che porta la specie all’evoluzione e spesso alla sopravvivenza della specie stessa. Per l’uomo il diverso è stato per secoli considerato ai margini del gruppo, vissuto con sospetto e paura; nascosto o eliminato, perché pericoloso, oppure non utile alla società. Il singolo individuo,

quando si percepisce diverso dal suo gruppo di riferimento, può vivere un conflitto esistenziale a volte molto profondo. Etimologicamente la norma latina è la squadra: ciò che non pende né a destra né a sinistra. Da questo significato si è passati al valore di ciò che deve essere. In questo senso ogni cultura elabora delle norme alle quali gli individui tenteranno di aderire. L’anormale, in questo caso è colui che si scosta dalle regole del proprio gruppo di appartenenza. È normale per i popoli europei mangiare il maiale, mentre è proibito per i popoli mussulmani. Questo tipo di regole e di valori si rifanno alla ricerca continua e costante che l’uomo fa, sin dall’origine della storia dell’umanità e del sin-

LA CURA DEI CAPELLI

a cura di Antonella Marcomini

IL NATURALE PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DEL COLORE DEL CAPELLO NELL’EVOLVERSI DEL TEMPO Il colore naturale dei capelli dipende soprattutto dall’abbondanza di granuli di melanina – pigmenti coloranti della pelle e dei peli – prodotti da cellule dette melanociti – cellule che producono la melanina . La melanina è presente nei capelli sotto forma di due pigmenti: eumelanine, responsabili dei colori bruno – castano e feomelanine, responsabili dei colori biondo – rossiccio. Il diverso rapporto tra di loro, dà le altre gradazioni di colore. Il colore dei capelli è generalmente più chiaro nell’infanzia e quindi scurisce progressivamente per stabilizzarsi nella pubertà, per poi divenire bianco nella vecchiaia. In particolare il capello bianco è una conseguenza del fatto che i melanociti, ad una certa età, non producono più melanina e il capello è semplicemente privo di colore. Per chi desidera colorarsi i capelli, ma ha il timore di rovinarli o ha allergie ai prodotti chimici o semplicemente decide di volersi bene e rispettare se stesso e i capelli, partendo proprio dalla colorazione, può trovare nel salone bionaturale di Antonella le varie risposte alle molte esigenze perché utilizza prodotti coloranti estratti da speciali miscele di olii vegetali, che coprono, schiariscono, mechano i capelli, naturali e trattati. Completamente privi di sostanze nocive che oltre a colorare il capello lo nutrono e lo fortificano dandogli lucentezza, robustezza e solidità, questi prodotti agiscono nel rispetto del capello ottenendo ottimi risultati di copertura e nuance di colori brillanti e di tendenza. Un colore quindi che rispetta la salute del capello, del cliente e dell’ambiente. PROVA LA NUOVA RICOSTRUZIONE CELLULARE UN FILLER NATURALE PER I TUOI CAPELLI AD UN PREZZO ECCEZIONALE

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golo individuo, di una forma di vita che sia libera da anomalie, nella quale il singolo possa riconoscersi “uguale” agli altri e quindi “perfetto”. Dalla città di Platone alla città del sole di Campanella, i filosofi hanno cercato di combat-

tere l’anomalia, la devianza, con la proposta di città ideali ove tutto fosse regolare, uguale, perché solo l’ordine ossessivo è immutabile, mentre il disordine è il caos. Stabilire delle regole di comportamento e con la sorveglianza

e la punizione, “educare” il singolo all’ordine perché aderisca al modello “normale” di quella famiglia di quella società sono stati per secoli i principio pedagogici che hanno ispirato schiere di educatori.


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Novembre 2014

BENESSERE

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A CURA DI CHIARA TURRI

CURA DEL LIMONE I mesi più freddi stanno arrivando e dobbiamo preparare il nostro corpo. Cominciate la giornata con un bicchiere di acqua tiepida, in cui spremere del limone e bevete a stomaco vuoto. Questo aiuterà il metabolismo a svegliarsi e lo aiuterà a disintossicarsi e a prevenire molte malattie. Molti ricercatori hanno condotto studi approfonditi sul potere curativo del limone, il cui acido citrico svolge un ruolo importante nel metabolismo degli organismi, ossigena il sangue, alcalinizza in modo da contrastare i radicali liberi. Gli acidi prodotti dal corpo, “sporcizia” che abbiamo creato a causa di pensieri fuorvianti, emozioni irrisolte, dieta sbagliata e che si riversa nel sangue, sono il grande nemico della salute che, tra le altre cose, fanno aumentare la temperatura del sangue e degli organi. Questo può compromettere seriamente le prestazioni dell’energia vitale, la nostra forza che stimola le difese dell’organismo. Il limone aiuta distruggere le sostanze morbose, in qualità di detergente, disinfettante, dissolvendo le impurità e promuovendo la pulizia del sangue equilibrandone il PH. Così, virus, microbi e batteri non sono più installati perché non c'è temperatura o "ambiente" adatto per loro. La concentrazione di acido ascorbico contenuto nel limone è molto alta e questo è un componente attivo di vitamina C (79mg/100ml). Qui troviamo altre sostanze come ferro, magnesio, sodio, zolfo, silicio, pectina, fosforo, iodio, di manganese, sodio, potassio, acqua, soluzione salina, calcio e vitamine A, B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B5 (niacina), K e P. Contiene inoltre acido citrico e non corrode lo stomaco come molti pensano. Al contrario distrugge l'eccesso di acido nello stomaco. Il limone è un antisettico naturale, perché uccide i germi e microbi, guarisce le ferite, regola la pressione sanguigna e le mestruazioni. Cura mal di gola, diarrea ed è ottimo per lo shock, calma il sistema nervoso, può curare peritonite, orticaria, scabbia, difterite, gas intestinali, combatte la sete e la mancanza di secrezione delle ghiandole salivari e lo stomaco. E’ utilizzato anche per il raffreddore in generale. Usa succo di limone in una tazza di acqua tiepida (non calda) la mattina a digiuno per 20 giorni come segue: Primo giorno: il succo di un limone. Secondo giorno: due limoni e così via fino ad arrivare a dieci limoni nel decimo giorno. Dall’undicesimo giorno iniziamo a diminuire di un limone al giorno fino ad arrivare con un limone il diciannovesimo giorno. Durante il processo si consiglia di mangiare frutta e verdura, fonte di fibre di cellulosa che aiuteranno il buon funzionamento dell’'intestino e di tutti gli organi emuntori. L'effetto sia per la perdita di peso che per la disintossicazione può essere più veloce se iniziate in New Moon. Quattro mesi dopo aver fatto la disintossicazione è necessario ripetere il trattamento. Buona purificazione a tutti. Namastè!

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DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

BIODIVERSITA’, UN’ANCORA DI SALVEZZA PER IL PIANETA

Quanti animali e quante piante sono scomparsi negli ultimi anni dalla Terra? Che possibilità ci sono di riparare i danni fatti e permettere anche alle generazioni future di godere di un Pianeta ricco di vita, specie, bellezza? E’ stato presentato da poco da parte di Wwf Italia il rapporto per il 2014 Living Planet, dal sottotitolo, “Specie e spazi, gente e luoghi”. La pubblicazione, giunta alla sua decima edizione e edita ogni due anni, racconta lo stato di salute del pianeta, attraverso una fittissima serie di dati e informazioni. Ne è emersa un’analisi che fa rabbrividire: dal 1970 al 2010 le popolazioni di pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili sono diminuite del 52%. In particolare, le specie di acqua dolce sono diminuite del 72%, specialmente nelle regioni tropicali dell’America Latina, quasi il doppio rispetto alla diminuzione, comunque tragica e allarmante, delle specie terrestri e marine (37%). Le cause sono molteplici: perdita e degrado di habitat naturali, bracconaggio, inquinamento, pesca incontrollata. Si calcola che, se ogni abitante del mondo avesse lo stile di vita di un cittadino europeo, servirebbero 2,6 pianeti. Senza rendercene conto, ogni giorno ciascuno di noi fa un uso sconsiderato delle risorse a disposizione, spreca energia, inquina attraverso gli scarti e i rifiuti, spesso non riciclati come si dovrebbe, e soprattutto sfrutta la natura per scopi alimentari mettendo a repentaglio la sopravvivenza di altre specie viventi, contribuendo dunque a impoverire il Pianeta e allo stesso tempo ad allargare la forbice che separa in maniera sempre più netta e pericolosa la parte ricca del mondo da quella povera o poverissima. Ma è vietato rassegnarsi, perché esistono delle soluzioni, a patto che ognuno sappia dare il proprio contributo. Tra le più efficaci e auspicabili il Wwf, insieme a scienziati e altre associazioni ambientaliste, indica l’aumento delle aree protette: luoghi in cui la salvaguardia dell’ambiente venga tutelata dall’uomo, per garantire la sopravvivenza di animali e piante, la diminuzione dell’inquinamento e una vita dignitosa in sintonia con la natura. ERRATA Sul numero di Ottobre 2014 a pagina 26 è stata pubblicata la rubrica “Diari bestiali” a cura di Silvia Allegri. Argomento del mese era il “gatto selvatico”…purtroppo però il titolo dell’articolo “Compagni di vita, compagni di guerra” si riferiva all’articolo del mese di settembre, dedicato ai cani in guerra. La Redazione si scusa per il disguido.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

VELLUTATA DI RISO E ZAFFERANO INGREDIENTI 1 LITRO DI BRODO VEGETALE 100 GR. DI RISO - MEZZA CIPOLLA 2 BUSTINE DI ZAFFERANO - OLIO D’OLIVA

PROCEDIMENTO Soffriggere la cipolla, aggiungervi il riso e abbondante brodo. Cuocere per 20 – 25 minuti. Aggiungervi lo zafferano. Frullare e servire tiepida con un filo d’olio e, a piacere, con un cucchiaio di panna acida.

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

NOVITÀ NEL TRATTAMENTO DELL’INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA L’insufficienza cronica del sistema venoso superficiale rappresenta una delle malattie più diffuse da circa 3 millenni. La patologia colpisce maggiormente la popolazione occidentale e i pazienti di sesso femminile. Nell’85% dei casi esiste una predisposizione familiare ma anche le gravidanze, l’obesità, l’utilizzo di anticoncezionali orali, l’ortostatismo prolungato (stare in piedi per tante ore), oppure la prolungata stazione seduta (autisti, impiegati ecc.) ne rappresentano degli importanti fattori di rischio. I segni tipici della malattia sono rappresentati dalla formazione a livello degli arti inferiori di dilatazioni venose (varici), edema, pigmentazioni cutanee, eczemi che oltre ad una problematica prettamente estetica possono determinare pesantezza e stanchezza degli arti inferiori stessi, prurito, crampi notturni. Nel corso degli ultimi anni la terapia dell’insufficienza venosa cronica superficiale è cambiata radicalmente.

In effetti, in un mondo chirurgico sempre più attento alla mininvasività, si è infatti assistito ad un incremento delle procedure endovascolari per il trattamento delle varici agli arti inferiori. Una nuova modalità di trattamento è stata recentemente sviluppata e collaudata per ottenere l’occlusione del segmento venoso patologico, che può essere la vena grande o piccola safena, mediante un’azione meccanica e chimica. La procedura, il cui pseudonimo è MOCA, si basa su l’utilizzo da un lato di un piccolo catetere rotante che una volta inserito all’interno della vena malata determina un danno meccanico alla parete vasale, e dall’altro alla contemporanea infusione, attraverso il lume del catetere stesso, di una farmaco sclerosante che procura un ulteriore danno, di natura chimica. L’insieme dei sue effetti meccanico e chimico determinano l’occlusione del segmento venoso trattato. Questa metodica presenta numerosi

vantaggi quali, notevole velocità di esecuzione, possibilità di ripresa precocissima della deambulazione e delle normali attività, ma soprattutto può essere eseguita in assenza di qualsiasi tipo di anestesia dell’arto da trattare in quanto indolore. Inoltre non utilizzando alcuna fonte di energia termica per funzionare, la metodica non presenta rischi di indurre danni neurologici da calore. L’ unità operativa di chirurgia vascolare della Casa di Cura Dott. Pederzoli è stata il primo centro in Italia ad utilizzare la metodica vantando peraltro la casistica più ampia a riguardo. Inoltre è stata riconosciuta quale centro di training nazionale, europeo e per i paesi arabi per la formazione dei chirurghi che vogliono utilizzare questa tecnica per la cura dell’insufficienza venosa cronica. Dott. Andrea Griso U.O. di Chirurgia Vascolare pubbliredazionale


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Novembre 2014 a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE Nei paesi industrializzati e a stile di vita di tipo occidentale, le malattie cronico-degenerative e in particolare le malattie vascolari, cardiovascolari (tra cui infarto, sindromi coronariche, scompenso cardiaco) e cerebrovascolari (ictus), rivestono un ruolo di primo piano nel determinare problemi sia di ordine sociale, sanitario ed economico che in termini di mortalità, rappresentando le principali cause di morte. Tutto questo è dovuto a tre fattori fondamentali: l’allungamento dell’aspettativa di vita, lo stile di vita e l’alta prevalenza di condizioni ipertensive e patologie quali il diabete che predispongono fortemente allo sviluppo di malattie vascolari. Legati alla cura di queste patologie va quindi attuato un rigido controllo dei fattori di rischio: da quelli classici come fumo, sedentarietà, soprappeso, diabete, ipertensione a quelli meno noti e ancora oggetto di studio riconducibili a disordini metabolici. I farmaci antipiastrinici rappresentano una delle armi più potenti a disposizione per la cura e la prevenzione delle malattie vascolari. Le piastrine contenute nel sangue sono infatti coinvolte nella patogenesi sia della formazione delle lesioni aterosclerotiche che della loro progressione ed eventuale instabilizzazione, che rappresenta il movente principale delle manifestazioni acute delle malattie vascolari. Le misure farmacologiche disponibili per la prevenzione delle malattie cardiovascolari sono molteplici e il loro uso deve essere guidato da una precisa definizione del rischio del singolo soggetto; in linea di massima, eccetto casi particolari, il farmaco di prima scelta è l’Aspirina che deve sempre essere somministrata al minor dosaggio efficace per ridurre gli effetti avversi a carico soprattutto dello stomaco. Dove questa fosse controindicata o mal tollerata dai pazienti, si ricorrerà a ticlopidina o meglio clopidogrel. Alcuni pazienti verranno trattati, sulla base della gravità della condizione e su prescrizione specialistica, con doppia antiaggregazione, ovvero associando l’efficacia dei due farmaci.

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ASSOCIAZIONE DONNE DELLA VALPOLICELLA

Inizia l’anno sociale E’ uno dei gioielli storico architettonici più rilevanti del ‘500 italiano Villa della Torre a Fumane. Ed è stata proprio la bellezza di quest’edificio a fare da cornice all’apertura dell’anno sociale dell’associazione Donne della Valpolicella lo scorso 8 ottobre. Le socie hanno così potuto far visita alla villa fumanese, di proprietà di Allegrini, l’azienda agricola che qualche anno fa ha rilevato la struttura, realizzata nel 1560 e concepita non solo come dimora di campagna, ma luogo pensato per la pace del corpo e dell’anima. «Le nostre socie – afferma Bruna Pavesi Castelli, presidente dell’associazione Donne della Valpolicella – hanno potuto ammirare il peristilio, la peschiera, la grotta, il tempietto e iniziare così all’insegna dell’arte un anno che si presenta ricco di attività e di progetti. Testimoni di questa inaugurazione sono stati i mascheroni e i bellissimi camini che ornano le stanze di Villa della Torre, la cui storia ci è stata illustrata dal dottor Giancarlo Mastella. La visita a Villa della Torre – conclude Bruna - fa parte di un più ampio programma avviato dall’associazione lo scorso anno con la visita a Villa Bertani alla scoperta delle Ville Venete e palladiane della Valpolicella, veri tesori architettonici e storici del nostro territorio». Il prossimo appuntamento che vedrà protagonista l’associazione Donne della Valpolicella è previsto il 19 novembre all’hotel San Vito.



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