L'Altro Giornale Valpolicella - Dicembre 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA

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ANNO XXX - N.12 - DICEMBRE 2015 - Stampato il 07/12/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

SVEGLIA EUROPA! Generale FRANCESCO GUELI 130 morti, 352 feriti di cui oltre 90 gravi. E’ il 13 novembre 2015 a Parigi. Parigi sotto attacco, solo nove terroristi colpiscono il suo cuore e tutti noi. E’ già stato comunicato, attraverso messaggi jihadisti, che dopo Parigi saranno presi di mira Roma, Londra e Washington. Non ci addentriamo nella triste cronaca dei fatti avvenuti nelle varie località prescelte per le stragi. Noi ci limitiamo solo ad osservare che il 13 novembre è un’altra data che entrerà nei nostri calendari, ma non è la prima e forse non sarà l’ultima, se resteremo ancora inermi, perché il 7 gennaio 2015 ci ricorda Charlie Hebdo, il 7 luglio 2015, Londra; l’11 marzo 2004, Madrid; l’11 settembre 2011, Stati Uniti. Sono attacchi al cuore di tutti noi europei e occidentali. Tutto ci impone una prima e fondamentale riflessione: il salto di qualità nell’attaccare e il messaggio trasmesso. Mentre con l’attacco alla sede del giornale satirico si colpiva l’offesa alla religione islamica e si puntava agli autori, il 13 novembre invece ci dice: dovete avere paura, ovunque siate non siete al sicuro (né in casa, né al cinema, né allo stadio…) . Ovunque, siamo in grado di colpirvi. E allora i confini non hanno più senso e bisogna cambiare totalmente registro e trovare una sostanziale unità d’intenti e quindi di operatività. Più volte abbiamo espresso la delusione per non aver voluto e/o potuto creare un Esercito Europeo. Tutti i palliativi compiuti: esercitazioni plurinazionali, creazione di piccole entità (es. EUROGENDFOR con sede in Italia, forza della quale non si è capito né l’entità né i compiti; le vicissitudini dell’EUROFIFGHTER ) che possono colpire nella dizione ma della cui utilità è lecito dubitare. Restano palliativi che non hanno neppure l’effetto placebo perche la paura rimane. I cortei di migliaia di persone, scuotere la testa, alzare il sopracciglio, la bandiera a mezz’asta, va bene tutto. Ma quello che serve è il ripensamento del nostro stare insieme e lo dobbiamo fare subito, prima che anche questo 13 novembre passi nel dimenticatoio. Ne va della nostra salute, della nostra democrazia e della stessa civiltà europea. Tutte le frasi pronunciate dai “Grandi” in queste ore sono consolanti, ma non servono a nulla nel concreto. Da oggi, come ha scritto il giornalista Alberto Negri , dovremmo chiederci quotidianamente: “come va la battaglia contro il califfato?”. Ritornando al cuore del problema, è indilazionabile la creazione di una coalizione globale, un’alleanza di civiltà, superando anche le ostilità fra sciti e sunniti (se anche loro, come dicono, sono vittime) per combattere un unico nemico: l’ISIS. Nella sostanza non è giustificabile il terrorismo, ma non è giustificabile neppure la nostra passività. Vogliamo concludere con le parole di uno scrittore, Gary Romain, che nel suo libro, “Educazione Europea”, dice: “Si spenga nel mondo l’eco dell’ultimo canto nazionale e l’Europa finalmente si erga e cammini”.

Da pagina 17 a pagina 26 Speciale Natale dove troverete i saluti dei Sindaci



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

ARBIZZANO

“Cani e inciviltà. Il Sindaco risponde” Gentile Sindaco di Negrar, caro Direttore, la presente per porre alla vostra attenzione come purtroppo ormai da qualche tempo il lato di via Galilei che ad Arbizzano costeggia il progno sia considerato da alcuni individui un WC pubblico per cani. Nulla da eccepire se gli animali fossero tenuti al guinzaglio e le loro deiezioni prontamente raccolte, invece più di un accompagnatore abbandona sul suolo pubblico maleodoranti”ricordini” e lascia scorrazzare liberi animali anche di grossa taglia. In più di un'occasione, qualcuno tra i firmatari della presente, tutti abitanti nella zona in questione, ha chiesto al maleducato di turno di tenere gli animali al guinzaglio e di raccogliere gli escrementi abbandonati ma le risposte sono state ora scocciate, ora evasive, ora minacciose. L'intervento della polizia municipale, quando richiesto,

non ha prodotto alcun risultato migliorativo, complice la difficoltà di cogliere in flagrante il colpevole. Chiediamo pertanto al Sig. Sindaco del Comune di Negrar quali interventi intende porre in atto per far si che, a seguito della situazione sopra esposta, nessuno si trovi a correre rischi di sicurezza o di natura igienica semplicemente uscendo di casa. A “L'altro Giornale” chiediamo invece gentilmente la pubblicazione della presente per sensibilizzare i lettori, e soprattutto i proprietari di cani residenti nella zona “incriminata”, circa un problema, che, a causa della maleducazione di pochi, rischia di compromettere l'immagine di un'intera categoria e tra questi anche di chi amorevolmente e con senso civico si prende cura di un animale che da sempre è definito il migliore amico dell'uomo. Seguono 10 firme

I firmatari della segnalazione hanno ragione e li ringrazio per il loro contributo. La maleducazione di qualcuno nella gestione dei cani è purtroppo spesso fonte di grave disagio per i cittadini e un danno per il decoro del nostro ambiente. Va anzitutto ricordato che è sempre il proprietario del cane a essere responsabile a termini di legge del benessere, del controllo e della gestione dell’animale ed è sempre il proprietario del cane a risponderne direttamente. Quindi è principalmente questo il soggetto sul quale intervenire con una decisa opera di sensibilizzazione, da parte dell’Amministrazione e da parte degli altri cittadini. Sotto questo aspetto, il Comune si impegna senz’altro a insistere nelle proprie iniziative di sensibilizzazione e a intervenire con sanzioni o convocazioni formali da parte della Polizia Locale in tutti i casi in cui verranno

segnalate inadempienze con nome e cognome. Una intensificazione dei controlli non è certamente cosa facile da farsi. Chiunque è in grado di comprenderne la ragione. Ciò non esclude che sia da perseguire una maggiore presenza della Polizia Locale nei diversi quartieri e, in caso di accertamento di una inadeguata gestione dei cani, siano comminate tutte le sanzioni previste dalle norme vigenti. Segnalo inoltre che prossimamente verranno installati ulteriori cestini sul territorio: un modo concreto per andare incontro alle esigenze dei proprietari dei cani. Normalmente, a parte pochi casi, chi decide di prendersi cura di un animale ha la sensibilità necessaria per comprendere le giuste esigenze della sua comunità. Crediamo che questo sia l’aspetto decisivo. Il sindaco di Negrar Roberto Grison

GARGAGNAGO

“Alla scuola chi ci pensa?” E' trascorso più di un anno dalla chiusura della scuola primaria di Gargagnago, ma non ci sono ancora notizie in merito al futuro della scuola stessa. La chiusura, come ha ribadito più volte e in varie occasioni il sindaco Zorzi, è stata inevitabile, perchè decisa dopo il parere definitivo delle perizie statiche e sismiche realizzate sull'edificio nel giugno 2014. L'inagibilità dell'edificio ha costretto i cento alunni del plesso di Gargagnago allo spostamento in altre strutture , attualmente tutte le cinque classi sono collocate presso la scuola elementare di Domegliara. Ad oggi non ci sono novità a riguardo il futuro della scuola, quello che sappiamo è che l'amministrazione

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina

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Numero chiuso il 07 - 12 - 2015

ha dichiarato sulla stampa che non sono presenti i fondi per la ristrutturazione. Voglio soffermarmi però su due aspetti. Prima di tutto la chiusura di una scuola non riguarda solo le famiglie degli alunni, ma un'intera comunità che deve fare i conti non solo con la mancanza di un servizio, ma anche con il dissolversi di tutte le funzioni sociali legate alla presenza della scuola sul territorio. Attualmente il plesso di Gargagnago non conta su grandi numeri, anche se cento alunni non sono di certo pochi, accogliendo alunni dell'intero comprensorio. Quindi, mi chiedo, in una società dove la mobilità delle persone è normale, dove le famiglie scelgono la scuola in base ai servizi offerti, alle esigenze famigliari, e sempre più spesso non perché residenti in un luogo come avveniva in passato, non è infrequente che i figli frequentino la scuola nel paese dei nonni perché possono accoglierli al momento dell'uscita, perché ragioniamo ancora pensando che una scuola sia importante solo per il paese dove è collocata? E' evidente che partendo da questi presupposti sembra inutile investire su una scuola di un piccolo paese, dove le nascite sono in calo. Ma se questa scuola la mettiamo in rete con le altre strutture scolastiche comunali, e cerchiamo di capire con delle proiezioni alla mano di quanti alunni stiamo parlando, quali sono le esigenze della comunità, intesa come intero comune, e quali sono le risorse disponibili, così credo sia possibile prendere delle scelte adeguate che non vadano a

discapito o a favore di nessuno. Ritengo che in questo frangente storico l'intera società, compresi noi cittadini, sembra essersi abituata a porre le difficoltà economiche a scudo di una mancanza di volontà, di voglia di pensare al bene comune, per far prevalere l'interesse personale. E' più semplice per tutti farsi poche domande e ricercare risposte facili. Ma chi pagherà per questo nostro comportamento? Per quanto potrà andare avanti questa situazione di incertezza? Forse ci allerteremo quando sarà troppo tardi, quando il plesso di Gargagnago verrà chiuso e gli alunni dovranno confluire negli altri plessi. E in questo caso se una famiglia

non volesse mandare i figli nelle scuole di Domegliara o Ponton, quelle che attualmente hanno la possibilità di accogliere alunni, come la mettiamo? Faremo a sorteggio? Quale futuro vogliamo per i nostri figli ? Credo sia necessario un tavolo di confronto serio, attorno al quale siano presenti dei tecnici con dei dati alla mano, l'amministrazione comunale, la popolazione, e anche la dirigenza scolastica territoriale. E ancora, se no fosse possibile riportare il plesso a Gargagnago, cosa ne sarà dell'edificio reso inagibile? Attendiamo risposte. Un genitore della scuola primaria Dante Alighieri di Gargagnago

3 UN NATALE SENZA IDENTITÀ di Rosanna Pancaldi Non ci posso credere! Questo è quanto ho pensato quando ho letto la notizia che a Rozzano, in provincia di Milano, il preside di una scuola ha vietato, per questo Natale – per lui “Festa d’Inverno” - i canti tipici della nostra tradizione, il Presepe e, per non farsi mancare niente, ha eliminato dalle pareti anche il povero, sopravvissuto, Crocifisso. Come possiamo pensare – peggio, come può pensare un educatore – di trasmettere ai giovani il rispetto e l’amore per la nostra millenaria cultura, arte, tradizione, quando per primi caliamo i pantaloni per timore di offendere la sensibilità di chi non la pensa come

noi. Di chi è stato accolto nel migliore dei modi nelle nostre città, nei nostri paesi, nelle nostre parrocchie. In questo modo non educhiamo, palesiamo solo paura, insicurezza, identità perduta! Non credo sia questo il modo per creare integrazione, accoglienza e rispetto nei confronti di altre culture e religioni. Dobbiamo difendere, senza cedimenti, i nostri valori, la nostra identità culturale, le nostre radici cristiane. Il continuo chinare il capo, il “politicamente corretto” non funziona, non va bene. Rialziamoci, solo così torneremo ad essere un popolo degno di rispetto.

SAN PIETRO

“Stop alla polemica” Mi sembra utile far sapere ad Accordini, ed ai lettori, che un’idea politica non parte necessariamente con atti formali. Ho ricordato che la farmacia a Corrubio era nata da una mia idea (e non da una mia delibera) solo perchè non si pensasse, avendo maturato un percorso diverso, che io ce l’avessi con la farmacia, anzi, è esattamente il contrario. Ho fatto delle proposte e delle considerazioni per far guadagnar di più il Comune e, credo, per una gestione più snella della farmacia, mantenendo lo stesso servizio per la popolazione. La stima di 420.000 euro (che a me la farmacista non ha detto essere fuori mercato, ma non ha rilevanza, ovvio

che, se uno deve spendere, cerca di tirare acqua al suo mulino) può essere un po' variabile, certo, ma non credo che la farmacia valga, per fare un esempio, la metà di quella cifra. Ci vorranno anni, forse decenni prima che il Comune guadagni una cifra simile, sommata ad un affitto della metà di quello attuale. Staremo a vedere. Non c’è da essere orgogliosi quando si prende una decisione amministrativa, si è lì apposta. Poi la decisione può rivelarsi giusta o anche sbagliata. Cordialmente. Carlo Battistella E con questo, davvero, stop alla polemica.

Per le vostre lettere scrivete a : articoli@laltrogiornalevr.it



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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

LE VOSTRE LETTERE

CANI

5 ARBIZZANO

PARONA

“Spazi e paragoni”

“E Verona Marathon” “Scuola materna”

Caro direttore, il mio non vuole essere uno sfogo ma semplicemente un far prendere coscienza alle amministrazioni di cosa si potrebbe fare in più. Allego le foto del parchetto per cani di San Floriano e poi quelle del parchetto cani di Domegliara, giusto per fare un paragone. A parte far notare che i due parchi cani del comune di Sant'Ambrogio sono esatta-

È con disappunto e amarezza che anche quest’anno dobbiamo constatare come, ancora una volta – unico quartiere cittadino con Veronetta: ma altre sono le esigenze del centro storico, dove vige la ZTL – Parona sia stata penalizzata(sia pure per una fascia oraria ridotta rispetto allo scorso anno) con la /totale/ chiusura delle strade di accesso in occasione della “Verona Marathon”. Come già esposto in una lettera alla stampa locale nell’ottobre 2014, quello che contestiamo non è tanto la manifestazione in sé, e neppure la pedonalizzazione di molte vie, ma la mancanza assoluta di qualsiasi possibilità di entrata e/o uscita dal nostro quartiere poiché, come si legge sul sito del Comune di Verona “il divieto di transito riguarderà l’intero percorso di gara ed avrà un particolare impatto sulla zona di

mente a Domegliara e a passaggio Napoleone e quindi ben distanti dall'abitato principale, con queste foto volevo evidenziare in che stato si trova uno dei due. L'anno scorso il sindaco di Sant'Ambrogio mi disse che nel parchetto cani non era stata messa la fontana dell'acqua per paura di atti vandalici; ma nemmeno un cestino... C.A. (lettera firmata)

Parona/ /che, domenica sarà di fatto irraggiungibile dalle 8 alle 11”. Non ci meraviglia tanto che, per l’ennesima volta, Parona sia poco considerata dall’Amministrazione, quanto l’indifferenza verso le esigenze degli abitanti della frazione. Chiediamo pertanto che per i prossimi anni l’organizzazione della manifestazione preveda un diverso percorso e che mantenga almeno una arteria di accesso e uscita da Parona. Un gruppo di cittadini di Parona

Siamo ormai alle porte del Natale, e, visto che sempre più spesso oggi si tende a dare risalto ai fatti che hanno carattere negativo, noi, Scuola dell'Infanzia di Arbizzano, vogliamo andare controcorrente. Una volta tanto vorremmo porre l'attenzione su questa Amministrazione del Comune di Negrar che in questi anni ci è sempre stata vicina ed ha dimostrato di avere una forte sensibilità riguardo le problematiche che ogni giorno affrontiamo, consapevoli che i nostri bambini saranno gli uomini e le donne di domani e che il loro presente rappresenta il nostro futuro. La scuola dell'infanzia rappresenta il primo fondamentale ingresso dei bimbi nel mondo scolastico, e perchè questo avvenga in modo sereno e costruttivo abbiamo anche bisogno di offrire loro sia infrastrutture e ambienti adeguati che personale attento e preparato, e grazie anche ad un costante contributo del Comune questo da noi è realtà. Questa quindi ci sembra l'occasione migliore per ringraziare l'Amministrazione del Comune di Negrar che ci ha sempre sostenuto sia economicamente sia mantenendo aperto un dialogo con l'obiettivo di aiutarci a far crescere nel modo migliore i nostri bambini. Il Comitato di gestione scolastica della scuola dell’Infanzia di Arbizzano



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Dicembre 2015

LE VOSTRE LETTERE

PARONA

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PROSTITUZIONE

Dicembre in mostra

“Meglio legalizzare. Più pulizia e più soldi”

“Cultori d’immagine”: questo il titolo della mostra organizzata dal gruppo benefico culturale La Genziana di Parona. L’evento, prima rassegna fotografica a tema libero inaugurata il 5 dicembre, sta ospitando l’esposizione delle opere di 12 “cultori d’immagine” presso il palazzo già Municipio di Parona – sala civica Zangrandi in piazza della Vittoria. L’esposizione sarà visitabile ancora l’8 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00 e il 9 dicembre dalle 16.30 alle 19.00.

La Legge Merlin è il nome con cui è nota la Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 1958), chiamata in questo modo in quanto la prima firmataria era la senatrice socialista Lina Merlin. Con questa legge veniva stabilita, la chiusura delle case di tolleranza, l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l’introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui. L’avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell’Italia moderna, venne visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze quali gravi epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in effetti avvenne. Dagli anni ottanta nel dibattito politico italiano hanno preso corpo numerose richieste per l’abrogazione – in tutto o in parte – della Legge Merlin, giudicata non più al passo con i tempi. Prima dell’entrata in vigore della legge, la prostituzione nelle strade era molto poco diffusa, mentre dopo l’entrata in vigore è aumentata notevolmente. Negli anni novanta, soprattutto, si è sviluppato il fenomeno della prostituzione legata

foto Carlo Tosato

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L’ALTRO GIORNALE

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all’immigrazione clandestina, esploso poi negli ultimi anni: le prostitute in strada sono nella quasi totalità straniere. Il traffico di donne, talvolta anche minorenni, e i lauti guadagni del loro sfruttamento, è passato sotto il controllo delle mafie italiane e dei loro Paesi d’origine, sempre più presenti queste ultime sul territorio italiano. Queste nuove schiave, legate al traffico di esseri umani, sono oggi, di fatto, un problema irrisolto che ripropone con urgenza il ripensamento di tutte le leggi in questo campo, a cominciare dalla stessa legge Merlin. Il dibattito politico sul tema è però risultato sterile dal punto di vista dei risultati, dato che, attualmente, la normativa in materia è la stessa del 1958, nonostante le numerose proposte di modifica presentate dai politici dei vari schieramenti. La prostituzione genera in Italia un notevole indotto (50000-70000 prostitute coinvolte, 9 milioni di clienti, 19-25 miliardi di euro il giro d’affari stimato) sottratto all’imposizione fiscale. Una sentenza della Cassazione ha equiparato la professione più antica del mondo — e i relativi incassi — a qualsiasi altra attività lavorativa autonoma. L’Agenzia delle Entrate però non spinge su questo versante perché la prostituta da strada è nel 99% nullatenente e

non vi è nulla in suo possesso che sia “fiscalmente aggredibile”. Lo Stato italiano fa il biscazziere con lotterie e gratta e vinci, mantiene il monopolio sui tabacchi, il tutto senza troppi problemi etico-morali. Di fronte alla prostituzione la strada maestra invece non viene seguita. E la strada maestra è ovviamente quella di legalizzare la prostituzione, organizzarla con i relativi controlli sanitari. Si fa in Germania: basta imitare il modello. Ma siamo in Italia e una soluzione del genere farebbe venire il mal di pancia al Vaticano, che ha già i suoi problemi a pagare le tasse sul suo patrimonio immobiliare. All’Italia serve uno “shock libertario”. Dalla regolamentazione della prostituzione

avremmo un gettito fiscale enorme, il proibizionismo non funziona e non conviene. Non possiamo aspettare che le mafie continuino a inquinare la nostra economia e a comprare le nostre città con il fiume di denaro che garantiscono loro lo sfruttamento della prostituzione. Questo fenomeno sociale va, a mio avviso legalizzato e regolamentato, serve una legge nazionale che disciplini luoghi e modalità per l’esercizio di quella che, quando è una libera scelta, va considerata una vera e propria professione. Ciò che conta è sostituire l’attuale far west con una regolamentazione precisa. Giorgio Pasetto Presidente Area Liberal

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LE VOSTRE LETTERE SINODO

PENSIONI

9 DALLA PROVINCIA

“Privilegi e sacrifici”

“Poco coraggio”

“Pastorello risponde”

Egregio Direttore e lettori non bisogna essere dei geni e nemmeno dei professori della Bocconi per trovare una soluzione alla porcata che è stata fatta dalla legge Fornero . I politici per i loro previlegi trovano sempre le soluzioni vedi anticostituzionale ecc.ecc per noi cittadini ci sono sempre problemi di bilancio e sacrifici da fare. Io vorrei fare alcune proposte per dare una possibilità anche a chi come me solo per la colpa di essere nato in un periodo SFIGATO, non ha alcun diritto per chi ha già versato almeno 35 anni con un' età non inferiore ai 55 anni proporrei: Ipotesi 1 Ci hanno detto che bisogna fare il conteggio basandosi sul contributivo? Ebbene basta prendere l'estratto contributivo del cittadino tramite Inps e vedere che cosa uno ha versato e proporgli la restituzione immediata di almeno la metà degli stessi oneri versati. Io credo che anche con un' aspettativa di 30 anni di vita uno possa percepire mediamente un importo superiore ad una pensione minima. Ipotesi 2 Oppure ricevere mensilmente per 20 anni sempre avendo i requisiti minimi sino al raggiungimento complessivo dei ¾ del contributivo versato, il cittadino in entrambi le ipotesi rinuncerebbe a qualsiasi altro titolo e onere con questo patto.

Per fortuna di tutta la Chiesa, solo il Papa ha dimostrato con i suoi discorsi di essere all'altezza dei bisogni che la nuova società sta dimostrando giornalmente al mondo. Lui aveva tante speranze che il governo della Chiesa sarebbe andato incontro ai bisogni della gente…purtroppo ancora una volta la chiesa è stata sorda e poco sensibile. Non vorrei essere nei panni di Papa Francesco, che ha dovuto, suo malgrado, accettare risoluzioni sinodali complicate e poco chiare. Mi domando come hanno potuto partorire un topolino dopo due anni di studi e tre settimane di incontri in Vaticano. Mi domando ancora, in modo più convinto, dove aleggiava in quei giorni lo Spirito Santo. I Padri sinodali hanno dimostrato di non saper scegliere: tre “correnti” sono troppe per arrivare a decisioni condivise. Una delusione anche per la somministrazione dei Sacramenti ai divorziati, una mezza concessione data in mano ai parroci che dovrebbero conoscere fino in fondo, per così dire, chi è degno o chi non è degno. Dei problemi che stanno vivendo i Gay, il Sinodo non ha fatto altro che ribadire la centralità della famiglia fondata sulla unione fra uomo e donna. Non credo

Egregio Direttore, leggo nelle lettere a Lei indirizzate che Daniele Nottegar associa in maniera non corretta il mio mandato di presidente della Provincia alla Tav. Affinché i Suoi lettori siano correttamente informati, mi preme precisare alcuni aspetti. Tutti i cittadini comprendono perfettamente che Nottegar mette insieme due argomenti diversi tra loro, solo per fare una sterile polemica. Sicuramente, il signor Nottegar sa bene che il progetto della Tav compete al Governo e non alla Provincia: sarebbe bello che il territorio potesse influenzare o modificare decisioni prese così in alto. Ognuno deve fare ciò che è chiamato a fare. La legge ha disposto che le Province siano elette dagli amministratori locali ed è ai sindaci che io rispondo. Ricordo, infatti, che negli anni scorsi i Sindaci interessati hanno dato il loro consenso al progetto della Tav, pur chiedendo i legittimi

Chiaramente per entrambe le ipotesi il cittadino o i famigliari devono essere in grado di provvedere ai fabbisogni dello stesso, sino a quando sarà in vita . Il cittadino in entrambi i casi non ha diritto alla reversibilità non essendo una pensione. Ipotesi 3 Ricevere anticipatamente già a partire dai 55 anni con un minimo di 35 anni versati il 70% della pensione alla quale si avrebbe diritto raggiunti i 62 anni (con eventuali penalizzazioni) obbligo della restituzione totale per chi non rinucia alla reversibilità, in caso di rinuncia, esenzione totale della stessa. Queste sono delle proposte semplici attuabili senza alcun costo per lo Stato se il problema è che si sono mangiati i soldi versati con pensioni d'oro, vitalizi e reversibilità assurde non può essere sempre un nostro problema e comunque rimuovendo tutto ciò già si risolverebbe. Meglio dare una dignità di vita a chi è vivo e ha versato i contributi che ha eredi che spesso non hanno mai lavorato, questo è spesso un raggiro nei confronti dello Stato e quindi di noi stessi. Attendo risposte possibilmente da qualche politico che in queste occasioni vedi articoli precedenti fatti dal sottoscritto, sono sempre stati zitti... CHISSÀ PERCHÈ… Maurizio Toffali

ISLAM 1

ISLAM 2

“Cortei? Serve altro” Viene da ridere, se non da piangere, quando si vede quale baluardo di difesa contrappone il cosiddetto “cristiano occidentale laico”, davanti all’avanzata inarrestabile e terrificante dell’Isis: inni nazionali, fiaccolate pubbliche, proteste, G20, summit mondiali, sfilata di politici che si credono onnipotenti e che invece sono dei poveri ciechi, stolti e muti, silenzi scandalosi da parte degli uomini di Chiesa che, al massimo, arrivano al punto da esecrare la guerra come maledizione di Dio… ma non hanno il coraggio di andare alla radice, al perche di questi fatti. Dopo che l’Unione Europea ha consegnato l’Italia, gli Stati europei e tutta la nostra civiltà cristiana allo straniero, qualcuno si accorge di avere ancora un orgoglio patrio da difendere? Dopo che L’Unione europea ha proposto ai giovani di rinunciare alla loro identità, fede e cultura per seguire gli istinti più bassi, rovinando la famiglia, scambiando i sessi, il genere, svuotando la mente e il cuore della gioventù di tutti i valori umani e cristiani, vi meravigliate che molti dei nostri ragazzi aderiscano all’Isis, dove almeno si insegna loro a combattere per qualche ideale forte,

che nessuno avesse messo in discussione il principio del matrimonio, ma questo era il momento di dare qualche soluzione a tutte quelle nuove realtà affettive che si stanno creando nelle nostre società moderne. Ricordo che il Papa aveva anticipato con entusiasmo l'avvicinamento ai divorziati, ma è stato costretto ad accettare un soluzione con una maggioranza di un voto. Mi domando inoltre se questi prelati vivano la Chiesa in mezzo agli uomini o all' interno dei loro luoghi dorati. Purtroppo ci sono stati alcuni avvenimenti, poi sminuiti, come la lettera dei 13 cardinali e altro, in cui la Chiesa ha dimostrato palesemente di fare politica. Questi prelati ritorneranno nei loro luoghi di residenza con viaggi in prima classe, lontani, lontanissimi dai poveri fratelli migranti che cercano un posto dove vivere. Ad ogni modo spero che, lasciando il Vaticano, Cardinali e Vescovi siano andati via contenti per aver fatto un buon lavoro. Io lo dubito, ma almeno ho la speranza che ritornando nelle loro sedi pastorali, portino con sé un po' di quello Spirito Santo, che il nostro Papa ha portato in questa Chiesa dal momento della sua elezione a questo gravoso incarico. Gianni Pozzani

per quanto sbagliato? Quando si eleva a modello universale una povera vittima, certa Valeria di Venezia, (che Dio l’abbia in gloria), onorata dall’opinione pubblica laicista per aver dato l’eroico esempio di essere “cittadina e giovane donna” (sic!), che si trovava davanti ai carnefici mentre nel teatro Bataclan cantavano un inno a satana, per di più sepolta come le bestie senza un funerale religioso e una benedizione… insomma… quali grandi prospettive di valori crediamo di offrire ai giovani? Ormai non basta più sentire l’atavico orgoglio di essere vero francese o vero italiano cantando inni patriottici a squarciagola per scongiurare i pericoli! I nostri antenati quando sopraggiungeva la peste o il nemico, facevano processioni alla Madonna erigendole santuari di cui è cosparsa l’Italia e l’Europa! Anche adesso bisogna fare leva su un solo obiettivo comune che è quello che ha fatto grande e bella l’Europa: il Cristianesimo. Altrimenti dobbiamo solo aspettarci la peggiore schiavitù nelle mani del peggiore nemico l’Islam. patrizia@patriziastella.com

“Domande a un malato” Domanda: Quando in ragione del disegno della Germania hitleriana iniziò l’invasione degli Stati confinanti, il “mondo in fiamme” si armò per combattere oppure continuò a domandarsi le cause del delirio imperialista teutonico, del mito della razza, della sua presunta superiorità e del contrasto tra l’ideologia nazional socialista e una cultura che aveva generato lo Sturm und Drang, il Romanticismo, Beethoven, Goethe? Winston Churchill, genio assoluto e profetico, ammoniva ben prima dichiarando ai suoi che “accarezzavano il coccodrillo sperando di essere gli ultimi ad essere mangiati”. Cioè non avevano ancora capito la gravità di quanto si stava delineando in Europa e nel mondo. Domanda: La lotta armata degli anni settanta è stata affrontata con i salotti, le buone maniere e le interminabili analisi storico sociologiche delle cause delle gambizzazioni, degli omicidi e delle esecuzioni all’esito del “processo proletario”, oppure il terrorismo rosso è stato combattuto con le leggi speciali e l’intenzione di farla finita con quella caterva di puttanate sinistrorse che seminavano soltanto sangue e terrore? Oggi, i nostri più influenti ed ascoltati intellettuali, perfettamente ebeti, ed i nostri diffusi cervelli aerostatici della politica e dell’informazione sono avvitati in speculazioni sterili tanto assurde quanto le azioni perpetrate dagli integralisti islamici oggetto della loro speculazione. Occorre darci un taglio alle litanie buoniste e floreali. Secondo il Qohelet c’è un tempo per ogni cosa: un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Le vittime di Parigi sono morti di guerra. Non sono l’effetto della legittima vendetta dei musulmani ai soprusi dell’Occidente cattivo. E’ il mistero del tempo, e questo è il momento per fare la guerra e uccidersi. Chi non ci sta, si faccia da parte o, almeno, non sia d’intralcio. Domanda: Se io fossi un terrorista disposto a tutto pur di ammazzare, mi importerebbe di veglie, lumini e affermazioni ridicole come “non ci faremo intimorire”, “occorre un confronto politico”, “bisogna comprendere le ragioni” e banalità consimili? Chi scanna senza esitare pensate che gliene freghi di “Imagine” di John Lennon cantata con gli accendini alzati? Ma dai! Diamoci una mossa. Luca Bertagnin

miglioramenti richiesti dal territorio. Il mio compito - ed è quello che ho fatto in quanto Ente di area vasta - è stato di coordinarli per conferire maggior peso alle richieste dell'area veronese. Ribadisco, quindi, che la mia competenza non è quella di rincorrere i proclami di Nottegar, bensì di rispondere ai Sindaci aiutandoli nella raggiungimento dei loro obiettivi. Nel frattempo, mi occupo anche di uno dei compiti precipui che la legge mi conferisce e cioè quello di fare in modo che le scuole superiori veronesi siano sicure per gli studenti e per chi ci lavora, così come, con tante difficoltà, abbiamo stanziato soldi per la manutenzione stradale a garanzia della sicurezza degli automobilisti. A disposizione per qualsiasi chiarimento, voglia gradire i miei saluti. Antonio Pastorello presidente della Provincia di Verona

DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE ? - Assistente allo studio dott.ssa Marina, esperienza di sostegno ed educatrice, impartisce lezioni di supporto a studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. - Si fornisce accompagnamento per un corretto metodo di studio ai ragazzi Per informazioni Tel. 347 0163526

ISLAM 3

“Troppo male...” Gentile Amica Rosanna, la situazione è grave, gravissima, il mondo è precipitato nella paura, nell'insicurezza dopo il terrore accaduto del 13 novembre a Parigi. In particolare abbiamo notato come gli attentati terroristici siano esplosi in varie parti della città. Troppi i morti: 130, troppi i feriti di cui non si sa se un domani torneranno ad essere normali. I terroristi sono giovani che disprezzano la propria vita e quella di un altro uomo, magari giovane come loro. Ma questi assassini non sono nati da un grembo di una donna, da un padre, non sono cresciuti in una famiglia che li custodiva, sorvegliava e amava? Quando si è svegliato in loro il seme del male? Quando il male ha preso il sopravvento nella loro mente e perché? Non lo sapremo mai! Forse le colpe sono anche da cercare in chi ha governato il mondo. Abbiamo dimenticato il diritto di esistere, di vivere che ha ogni essere umano. Per una parte dell'umanità non è vita degna. Bambini che muoiono

appena nati! Tutti i governanti non pensavano al domani. Al cammino spaventoso dei popoli africani che ci hanno messo davanti ad una realtà mai immaginata. Scappano dalla miseria, dalla fame e dalla morte. Persino i bambini vengono sacrificati e il cuore delle loro madri sanguina finché vivono. Dalle ultime due guerre in Europa, dal troppo sangue versato, non si è imparato niente! Un'Europa unita sarebbe già un passo avanti verso la pace tra di noi, ma non abbiamo calcolato l'arrivo della popolazione africana, le esplosioni di rabbia da altre parti del mondo. Papa Francesco non predica, parla all'uomo, di svegliarsi e richiama al suo dovere di essere umano. Non siamo forse tutti creature di Dio? Papa Francesco sia d'esempio. Auguro un Buon Natale a tutti i nostri cari amici e luce dentro i nostri cuori. A Lei cara Amica Rosanna un Sereno Natale e un Anno Nuovo di speranza e successo. Con infinito affetto Edith


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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

SANITÀ. A “tu per tu” con l’Assessore Luca Coletto che risponde a due lettere inviate alla redazione

2110 IL PERCHÈ DEI TICKET «Ci saranno dei tagli e questo determinerà una

Ospedali scaligeri tra tagli e novità Dopo le numerose lettere arrivate alla redazione de L’Altro Giornale riguardo alla situazione della sanità veronese e, in particolar modo, a due missive siglate da Adriana Meneghini relativamente alle preoccupazioni sul futuro dell’Ospedale Orlandi di Bussolengo, e da Gianni Pozzani in merito alle recenti polemiche insorte riguardo i ticket applicati in Pronto Soccorso, abbiamo avuto la possibilità di incontrare personalmente l’Assessore Regionale alla Sanità, Luca Coletto, e rivolgere direttamente a lui alcuni quesiti. Come è attualmente organizzata la rete ospedaliera veronese e in particolar modo come verrà strutturata l’ULSS 22? «E’stata fatta la pianificazione nel 2012 con il piano sociosanitario, da lì abbiamo approvato le schede ospedaliere le quali sostanzialmente sono il vestito della rete ospedaliera del Veneto. Abbiamo inteso gerarchizzare gli ospedali in Hub e Spoke: l'ospedale Hub è quello del capoluogo, nella fattispecie Verona con l’Ospedale di Borgo Trento, dove ci sono le superspecialità che devono essere “bacinizzate”, in quanto la neurochirurgia non può avere un bacino di abitanti

Luca Coletto

zione del fatto che li paghiamo con i soldi dei contribuenti Veneti, “lavorano”per i Veneti e non “lavorano” per sé stessi. Anche gli ospedali Spoke – quelli di provincia - sono “bacinizzati”, dovrebbero avere circa 150.000 abitanti procapite da gestire, quindi considerando che sull'ULSS 22 abbiamo circa 400.000 abitanti, ci sarebbero stati tre ospedali tant’è vero che Villafranca e Bussolengo sono un polo unico su “due gambe”: Villafranca diventerà un polo chirurgico e Bussolengo diventerà un polo medico assistenziale con un Pronto Soccorso per entrambi. L’Orlandi non è destinato a chiudere, anzi

zazione degli ospedali c'è anche la questione della distanza fra questi: 10-15 chilometri soprattutto nel Nord-Est è una distanza troppo piccola per la presenza di due complessi ospedalieri, anche in funzione dei continui tagli che arrivano da Roma. Dal 2012 ad oggi ci hanno tagliato 7 miliardi a livello nazionale e, proprio per questo motivo, è diventato sempre più difficile sostenere una sanità come la nostra, su base universalistica che eroga correttamente i livelli essenziali di assistenza e che ci dà la possibilità di essere regione benchmark. Questo non lo diciamo noi, ma lo dice il Ministero del-

Polo Confortini Borgo Trento

di sole 200.000 persone, ma deve averne almeno un milione, diversamente non è utile a nessuno. Il neurochirurgo dovrebbe avere un certo numero di interventi all'anno, dunque un bacino grande con un ambito territoriale piuttosto cospicuo. Per quanto riguarda l'ULSS 22 - dove c'è la presenza piuttosto importante dei privati, privati accreditati, come l'Ospedale Sacro Cuore di Negrar e Peschiera, che sono anche classificati e quindi equiparati al pubblico rientrando pienamente nella programmazione regionale, con ambiti operativi assolutamente definiti dalla Regione quindi in programmazione a pieno titolo, in considera-

abbiamo in progetto ben definito, per dargli futuro sicuro. Detto questo è altrettanto vero che la Conferenza dei Sindaci ha approvato un documento che definisce la strada, secondo me assolutamente corretta, che è quella del polo assistenziale per Bussolengo, dove ci sarà il Pronto Soccorso nel quale saranno presenti le specialità di base per sostenere il primo intervento e ci sarà la lungodegenza con la riabilitazione, quindi una specialità definita che permetterà all'Ospedale di andare avanti e di rendere un servizio utile al territorio». Perchè è stato fatto tutto questo? «Perchè oltre alla baciniz-

l'Economia, della Finanza ed il Ministero della Sanità, sono i dati che arrivano da Roma e puntualmente verificati. Allora se è vero che noi siamo riusciti a mantenere la sanità senza mettere le mani in tasca ai cittadini, cioè senza imporre l'addizionale IRPEF, significa che questa virtuosità è dovuta al fatto di una gestione corretta, con una sostenibilità su base universalistica perchè noi spesso ci arrabbiamo per i ticket, ma non pensiamo a quando ci sono interventi seri, come per esempio un trapianto d'organo sia esso di fegato o di cuore che costano dai 150 ai 500 mila euro e il paziente non paga nulla per sostenere lo stesso. Diver-

samente dalla situazione americana dove se non hai la carta di credito piuttosto importante o un'assicurazione privata non viene fatto nulla di quello che ho spiegato sopra. Questa è l'importanza di un servizio sanitario come il nostro. Avrà, poi, mille difetti ma, alla realtà dei fatti, a livello europeo, pur essendo su base universalistica è quello che costa meno. E’altrettanto vero che a livello mondiale è il terzo miglior sistema sanitario anche se l'OMS definisce la deadline del 6.5 il rapporto fra PIL e costo del servizio sanitario al 6.5%, sotto al quale c'è il rischio che le persone non si curino più, anzi diminuisce decisamente l'aspettativa di vita, noi siamo al 6.6 ed abbiamo un sistema sanitario che costa tanto quanto quello della Grecia. Noi ci arrabbiamo per tante altre cose che forse sono sicuramente importanti, ma ci stiamo lasciando sfuggire o ci stanno sfilando da sotto i piedi la questione sociosanitaria che è una questione di civiltà e di etica per un paese evoluto quale è l'Italia. Questo i lettori e tutti i cittadini dovrebbero saperlo». Quali sono invece i programmi futuri per la sanità veronese? «Io credo che Verona abbia un vantaggio importante rispetto ad altre Aziende Ospedaliere: abbiamo il polo Confortini e sta crescendo il polo della Donna e del Bambino senza dimenticare che è in piena ristrutturazione e ampliamento il policlinico di Borgo Roma. Quindi queste nuove strutture anti-sismiche, che rispondono ai più moderni criteri sanitari ci sono e stanno crescendo. Il Policlinico ha una lente didattica e qui rimarranno delle chirurgie tipo quella del pancreas o quella maxillofacciale, che rappresentano delle eccellenze. Avremo, poi, delle lungodegenze e riabilitazioni, perchè Verona ne ha bisogno. Il polo chirurgico lo abbiamo ed è il più grande d'Europa, con 36 sale operatorie che andranno implementate per farle funzionare al più presto. Il polo della Donna e del Bambino nel giro di due anni sarà completato, questa è stata un'operazione lungimirante e darà sicuramente dei risultati positivi». I mezzi di informazione hanno annunciato che ci sarà un incremento dei fondi per la salute, è vero? «La questione è molto semplice: ci raccontano che c'è stato un incremento del fondo sanitario di un miliardo e tre, ma dobbiamo considerare quelle che sono le

revisione di quelle che sono le programmazioni: noi siamo stati i primi a livello nazionale a firmare un accordo con i medici di medicina generale per le medicine di gruppo integrate che hanno dei costi che valgono come startup 25 milioni di euro all'anno per 4 anni, che non sono soldi che vanno ai medici di medicina generale, ma alle strutture per assumere il personale amministrativo e infermieristico – afferma Luca Coletto -. Il presidente Zaia e il sottoscritto abbiamo dato la parola e la manterremo, anche se

diventerà sempre più difficile

perché nelle nostre schede non ci sono solo quelle ospedaliere, ma anche quelle territoriali dove la medicina territoriale faceva da filtro verso l'ospedale e quindi si assumevano i codici bianchi, invece di intasare il Pronto Soccorso. Questo, inevitabilmente, si traduce in ticket da pagare, ticket che sono tasse, sottolineo tasse, imposte dal Governo centrale e nate nel 2007 con l'allora ministro Turco che ha imposto proprio i ticket per il Pronto Soccorso, oltre ai ticket di 10 euro sulle ricette rosse per le visite specialistiche. Noi come giunta Zaia facemmo ricorso alla corte costituzionale contro questo ticket o tassa che dir si voglia, ma inevitabilmente perdemmo. Perchè? Perchè la possibilità di imporre tasse è solo ed esclusivamente del governo centrale. Quindi i cittadini che vanno al Pronto Soccorso in Veneto e che pagano il ticket, non se la devono prendere con Zaia o con la Regione Veneto, ma se la devono prendere solo ed esclusivamente con chi le pensò».

detrazioni che vengono fatte o le erogazioni in più rispetto all'anno scorso che ti chiede il servizio sanitario: chiedono 800 milioni di nuovi livelli essenziali di assistenza, 300 milioni per il nuovo piano vaccini, 350 milioni per la riparametrazione di quelli che sono i contratti dei dipendenti pubblici, 500 milioni per i nuovi farmaci tipo per epatite C e per i farmaci innovativi quindi più 1 miliardo e 300 milioni sul fondo meno 2,5 miliardi per quanto riguarda le nuove prestazioni che ti obbligano ad erogare senza la relativa

Ospedale Orlandi

copertura finanziaria da parte dello stato: il risultato finale è – (meno) 1 miliardo e mezzo. Questi sono carichi finanziari che vengono messi sulle spalle delle Regioni: per i cittadini noi li dobbiamo erogare e sicuramente lo faremo, ma è altrettanto vero che questa è una manovra, peraltro anche piuttosto mal celata, di voler sotterrare le Regioni e farle andare tutte in un piano di rientro». Angelica Adami


a o o o e i è è o , n

CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

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ONCOLOGIA. Stefania Gori (ospedale Sacro Cuore) è la prima donna al comando dell’AIOM

Premio “Federica” Le parole della vita Premio Letterario “Federica”- Le parole della vita: questo il nome della prima edizione 2016 di un concorso, indetto da AIOM Fondazione, dedicato a Federica, simbolo di tutti i pazienti oncologici che durante la malattia oncologica continuano a vivere e progettare la loro vita. Questo premio mira a incentivare e valorizzare la magia delle parole di molti pazienti che hanno o hanno avuto a che fare con la malattia oncologica, ma anche dei familiari di pazienti oncologici o di operatori professionali del settore oncologico. Scrivere permette di dar voce alla propria dimensione intima, alle conquiste che molti pazienti sono riusciti a raggiungere, e al valore che hanno attribuito al vivere ogni giorno al meglio. La partecipazione al concorso è totalmente gratuita ed è aperta a tutti i cittadini italiani e non che hanno o hanno vissuto la condizione di paziente oncologico, di familiare di paziente oncologico o di operatore professionale nel settore oncologico. Ogni testo presentato dovrà appartenere al genere della narrativa (romanzo, racconto, testimonianza, diario, fiaba) o della poesia (per informazioni: www.fondazioneaiom.it/premioletterariofederica, www.aiom.it). Le produzioni letterarie saranno esaminate da una giuria appositamente nominata e coordinata dalla Fondazione AIOM, e sarà composta da collaboratori ed esponenti del mondo culturale e dei media. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno 21 maggio 2016 a Verona, presso il Palazzo della GranGuardia.

i Il Premio Letterario “Federica” – Le parole della vita è nato da un’idea della dottoressa Stefania Gori, Direttore dal 2013 dell’Oncologia Medica

dell’Ospedale Don Calabria-Sacro Cuore di Negrar. Stefania Gori durante il Congresso nazionale degli oncologi conclusosi il 25 ottobre 2015 a Roma è stata eletta nuovo presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), la più

terrò in stretto contatto per raccogliere suggerimenti e dare risposte concrete ai loro bisogni e a quelli dei nostri pazienti. Per raggiungere questi obiettivi è necessario che AIOM punti sempre più alla formazione e all'aggiornamento dei giovani medici e mantenga

scorsi è aumentato il numero di studentesse che si sono iscritte al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Questo significa tuttavia nuove modalità relazionali, complementarietà tra i modelli lavorativi maschili e femminili: ne scaturirà sicuramente un beneficio

importante e rappresentativa Società scientifica dell'oncologia italiana, che raggruppa oltre il 95% dei medici che si occupano di questa disciplina. Ancora per due anni ai vertici della Società Scientifica, nata nel 1973, rimarrà Carmine Pinto, in seguito Stefania Gori sarà la prima Donna al timone dell’Associazione. La dottoressa Gori, dopo aver lavorato nell’Oncologia medica di Perugia, dirige dal 2013 il Dipartimento oncologico della struttura sanitaria veronese. Dal 2007 è membro del Consiglio direttivo nazionale Aiom dove ha ricoperto tutte le cariche istituzionali, da consigliere a tesoriere fino a segretario.

una collaborazione con le Istituzioni, con le associazioni dei pazienti, con le altre Società scientifiche italiane ed internazionali. Sono convinta infatti che AIOM rivesta un ruolo fondamentale per favorire il progresso delle conoscenze e lo scambio delle esperienze, indispensabili per rendere sempre più efficace la lotta al cancro (ogni anno si registrano 363.000 nuovi casi di tumore in Italia e oltre tre milioni di persone vivono oggi con questa malattia, quasi 238mila in Veneto ndr) ». Lei sarà la prima donna al timone di AIOM. Cosa significa essere donna e medico al giorno d’oggi? «Essere donna e medico oggi "significa" lavorare in un ambiente che fino a pochi anni fa era molto maschile sia come mentalità sia come numeri. Un ambiente che oggi è cambiato: nel 2015 in AIOM le donne oncologhe hanno superato numericamente i colleghi uomini, semplicemente perché nei decenni

per l’oncologia medica italiana». Ci parli del suo lavoro: quale supporto viene oggi offerto ad una donna che affronta e ha affrontato una malattia oncologica? «Una donna, o un uomo, quando si ammalano di tumore devono affrontare

Dottoressa Gori, un commento a seguito di questa sua nuova nomina. «AIOM oggi è una società solida e dinamica, ed è il frutto di 42 anni di lavoro, senza protagonismi. Sarò la presidente di tutti gli oncologi italiani, con i quali mi

ANNUARIO STORICO DELLA VALPOLICELLA E’ stato presentato venerdì 20 novembre nella sede del Centro Turistico Giovanile di Verona il XXXI Annuario Storico della Valpolicella edito dal Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella e della Grafica Editrice. La miscellanea di studi presenta, come ogni anno, una raccolta di interventi scientifici originali dedicati a temi e aspetti della storia di quest’area del territorio veronese. L’annuario Storico della Valpolicella è giunto quest’anno al suo trentunesimo numero con la messa in circolazione di più di 400 saggi di storia valpolicellese raccontata su vari versanti e quasi totalmente sulla base di ricerche archeologiche e archivistiche originali, con un’escursione che spazia dall’antichità all’età contemporanea attraverso i più diversi ambiti disciplinari, dalla storia delle istituzioni a quella dell’insediamento e del paesaggio, dalla storia economica, sociale e religiosa alla storia dell’architettura e alle vicende di singoli monumenti, ville o chiese.

Stefania Gori

un percorso di malattia con problematiche fisiche, psicologiche, lavorative, affettive... legate alle peculiarità individuali: non vedo differenza sostanziale tra uomo e donna. Il sostegno offerto ai nostri pazienti può essere di tipo psicologico, religioso, di informazione relativamente ai loro diritti in ambito sanitario e lavorativo. Le associazioni di volontariato possono inoltre contribuire a supportare le pazienti con particolari esigenze (come ad esempio fornire gratuitamente parrucche alle donne che in seguito ai trattamenti chemioterapici dovranno affrontare il problema dell’alopecia)». Ci sono tecniche innovative nell’ambito dell’oncologia italiana per rallentare il corso della malattia? «Certamente. In alcune forme tumorali metastatiche oggi è possibile rallentare il decorso della malattia ed arrivare a molti,

molti anni di vita: cosa impensabile fino ad un decennio fa. Questo è il frutto della ricerca oncologica e della conoscenza relativa alle caratteristiche biomolecolari di ogni forma tumorale che ci hanno permesso di capire quali "bersagli" bloccare con i nuovi farmaci intelligenti per rallentare od arrestare la progressione della patologia. Ma anche i progressi che sono stati compiuti a livello tecnologico (in radiologia, in medicina nucleare con l'avvento della PET, in chirurgia con l'uso sempre più diffuso degli approcci laparoscopici e robotici) hanno contribuito a migliorare la sopravvivenza dei pazienti oncologici negli ultimi venti anni nel nostro Paese. Diagnosi di forme più precoci di malattie, diagnosi biopatologiche più accurate, trattamenti migliori: tutto ciò ha portato ai successi che vediamo». Silvia Accordini

NEGRAR / L’ASSOCIAZIONE

“Cuore della Stella” Disabili progagonisti Vogliamo parlarvi dell'Associazione Cuore della Stella di Negrar, una realtà molto importante ed attiva sul territorio, dove i soci sono persone disabili che fanno parte del movimento mondiale Vita Indipendente. In Italia, l’Associazione nasce a seguito della Legge 162/98 che prevede la possibilità di realizzare servizi di assistenza autogestita direttamente da persone con handicap, attraverso progetti concordati con le ASL e i Municipi. Un lavoro "nascosto" quello dell'associazione "Cuore della stella", importantissimo e complesso col quale le persone con disabilità provano ad essere protagoniste della propria vita, oltre che di quella dell'associazione, rendendo il connubio davvero straordinario perché è l'unica realtà sociale nella quale non sono solo terzi a portare avanti le idee ed occuparsi delle persone disabili, ma loro stessi, veri e propri protagonisti del loro successo che dura ormai da tanti anni. In redazione, ci ha contattato Gessica Lavarini, segretario

dell'associazione per raccontarci che ha scritto un libro, tramite la comunicazione facilitata, insieme alla madre Susanna Carniato, dal titolo "La grande bellezza della vita"; un racconto nel quale una madre impara a conoscere la figlia che pur non parlando e non avendo alcun controllo sul proprio corpo riesce a far emergere la sua forza e la voglia di combattere, raccontando degli ostacoli che hanno dovuto affrontare e che proseguono a incontrare ogni giorno. E' il racconto di Gessica, una ragazza dal cuore d'oro, che parla dell'amore, della famiglia e dell'incontro con la comunità nella quale collabora. Per chi è interessato a leggere questo spaccato di vita sofferta, ma piena di amore, può farlo collegandosi al sito dell'associazione nella sezione LIBRI (www.cuoredellastella. org/libri.html) per rendersi conto che “la Grande bellezza della vita”, di Gessica, scritta con la complicità della madre che l'ha aiutata, in quanto l'autrice è affetta da tetraplegia spastica che la limita all’

utilizzo del solo dito indice della mano sinistra con il quale, pazientemente, ha indicato lettera dopo lettera la composizione di ogni singola parola. In questo modo, Gessica permette al lettore di immergersi in un mondo intensissimo, come fosse un tuffo nell'anima di una realtà piena di insidie e ombre, che con grande determinazione consente all’autrice di ritrovarsi eroina della propria vita da vivere in piena armonia con se stessa e il mondo che la circonda, disabile, ma non per questo piccolo o limitato, perché anche per lei la vita è una bellezza unica da afferrare al volo e consumarsi addosso, ora dopo ora, con il cuore immerso sempre nella felicità grazie alla semplicità che dovremmo imparare a prendere a modello tutti, così da sentirci un po' meno soli e più in sintonia con noi stessi e la vita di ogni giorno. Associazione Cuore della Stella - Piazza San Vito, 11 Negrar (Vr) - cuoredellastella@gmail.com Gianfranco Iovino


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VALPOLICELLA BENACO BANCA-CONFARTIGIANATO. Il percorso formativo continua

Impresa familiare Alleanza rinnovata Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca hanno rinnovato la loro collaborazione per offrire a tutte le micro, piccole e medie imprese artigiane dei territori dell’area BaldoGarda, della zona Ovest della provincia di Verona e della Valpolicella, l’opportunità di intraprendere un percorso informativo e formativo comune, che si colloca all’interno di un progetto mirato al sostegno dell’impresa familiare. L’obiettivo è quello di dare continuità a “Scuola di Imprenditorialità e di Educazione Finanziaria”, avviato nel 2013 grazie alla collaborazione tra il Mandamento Baldo-Garda di Confartigianato Verona e Valpolicella Benaco Banca, realizzando alcuni incontri riservati alle imprese artigiane del territorio. Il percorso di crescita imprenditoriale, ha preso avvio giovedì 26 novembre nella sala civica della Biblioteca del Comune di Bussolengo, in Piazzale Vittorio Veneto, e proseguirà nel 2016: il 21 gennaio a Costermano e il 25 febbraio a Valgatara. Accesso al credito, reti di imprese, passaggio generazionale nelle imprese familiari, internazionalizzazione, sono alcuni dei temi trattati. «Nel 2013 affrontammo per la prima volta

questo percorso – afferma il Vice Presidente di Valpolicella Benaco Banca, Franco Ferrarini –, che venne premiato con una notevole partecipazione, anche se era limitato al territorio del Baldo Garda. Quest’anno abbiamo deciso di ampliarlo alla zona di Verona Ovest e alla Valpolicella, e di occuparci soprattutto di Impresa familiare e passaggio generazionale, temi molto sentiti e seguiti dal nostro Istituto. L’intento è quello di fornire agli artigiani nuovi strumenti di crescita e competitività». «Un’iniziativa che rientra nelle opportunità di sviluppo che da sempre la nostra Associazione offre agli artigiani associati – sono le parole di Andrea Bissoli,

Presidente di Confartigianato Verona – e che continuiamo a proporre assieme a Valpolicella Veneto Banca, con la quale condividiamo un’attenzione che definirei ‘di vicinanza’, rivolta alle imprese della provincia». «Il primo appuntamento – spiegano insieme i tre Presidenti dei Mandamenti coinvolti, Mirco Campagnari, Riccardo Fracarolli e Simone Tedeschi -, approfondirà due temi di assoluta attualità per i micro e piccoli imprenditori, ossia la strada migliore per accedere al credito, ordinario e agevolato, e lo strumento delle garanzie prestate dal Confidi degli artigiani. In un’epoca in cui è diventata un’impresa arrivare a risorse economiche per dedicarsi allo sviluppo, anziché limi-

tarsi a resistere di fronte alla crisi, sapere come muoversi nell’ambito dell’accesso al credito è fondamentale. Invitiamo tutti i colleghi artigiani dei nostri territori a non mancare a questa importante opportunità di conoscere degli ingranaggi che potrebbero iniziare a girare anche dalla parte delle piccole imprese, aiutandole nel loro lavoro». La partecipazione all’evento è gratuita, ma viene richiesta una preadesione compilando il modulo presente sul sito www.confartigianato.verona.it. Segreteria organizzativa: Paolo Ragno, Ufficio Categorie e Territorio di Confartigianato Verona, tel. 045 9211524, paolo.ragno@artigianiupa.vr.it

2112 FUMANE / IL CORO

Amici della Musica Concerti di Natale E’ Natale con il coro “Amici della Musica di Fumane”, che, augurando un Buon Natale e un Felice 2016 di pace, invita chi avesse il desiderio di provare la bellissima esperienza di “Cantar In Coro” a prendere parte all’appuntamento settimanale del coro il lunedì dalle ore 21 – 23 presso la sede di viale Verona 27 (sotto la biblioteca comunale. Nel frattempo gli “Amici della Musica” si preparano ai concerti natalizi proposti nell’arco del mese di dicembre. Dopo gli eventi del 3, 4 e 6 dicembre, sabato 12 dicembre alle ore 18,00 sarà la volta del concerto a Mozzecane in “Villa Vecelli Cavriani” per L’Associazione “I cavalieri di San Silvestro”. Seguirà domenica 13

dicembre ore 18,30 il concerto, sempre a Mozzecane in “Villa Vecelli Cavriani”, organizzato dal Comune di Mozzecane. Inoltre sabato 19 Dicembre ore 19,30 concerto nella Chiesa di Marano “Natale con gli Alpini” con i cori ANA Coste Bianche di Negrar diretto da Damiano Ceschi e coro La Cordata diretto da Francesco Peruch, domenica 27 dicembre ore 16,00 nella Chiesa Parrocchiale di Fumane concerto “La Favola di Natale” di G. Guareschi. Partecipano a questo evento il “Coro Amici della Musica” di Fumane, gli attori Andrea de Manincor e Sabrina Modenini, il Gruppo “I Cantori de la Val” di Fumane.

L’AVVENTURA

Un viaggio negli Usa in sella alla moto Quattro ragazzi della Valpolicella, quattro amici, quattro passioni per la moto. Da un’idea nata mesi prima dal 15 ottobre scorso Stefano Cappellato “Cappe”, Davide Fiore “Fiore”, Fabio Salzani “Ciuffo” e Francesco Righi “Luci” sono partiti alla volta di Denver. Da lì hanno ritirato le moto Harley-Davidson prese a

noleggio per intraprendere un viaggio che li avrebbe portati a Los Angeles attraverso le Montagne Rocciose, la Monument Valley, il Bryce Canyon, il Grand Canyon, Las Vegas, la terribile Death Valley. «Con questo viaggio, o per meglio dire “esperienza”, è stato realizzato uno dei tanti sogni che ognuno tiene dentro il proprio cas-

setto – affermano i protagonisti di quest’avventura . Attraversare il sud ovest degli Stati Uniti in moto da la possibilità di vedere la maestosità della natura passare sotto le proprie ruote. Scenografie naturali che ad ogni scollinamento si aprono davanti agli occhi lasciando al viaggiatore uno stupore infantile. Quello che impressiona sono le

distese con vista a perdita d’occhio senza alcun segnale di urbanizzazione. Nel mezzo solo una lunga e quasi infinita striscia di asfalto. Ed i colori di alberi, rocce, cielo a fare da veri protagonisti. A dir la verità anche il freddo e la pioggia hanno partecipato a questa esperienza». Infatti nei primi giorni in Colorado e nello Utah il freddo e talvolta la pioggia hanno accompagnato i nostri

amici senza però riuscire a rovinare l’esperienza e senza creare disagi insuperabili. Nel percorrere il Colorado si rimane quasi sempre oltre i 2000 metri di altitudine arrivando a toccare i 3400 metri del Monarch Crest. Nello Utah li aspettava la Monument Valley con le sue caratteristiche torri e guglie di roccia rossa e sabbia testimoni dell’erosione e che hanno fatto da scenari a tanti film western. «Il

Grand Canyon ci ha lasciati senza fiato nell’ammirare quel groviglio di percorsi scavati nella roccia per oltre mille metri di profondità – concludono ancora -. I colori rosso, verde, crema, rosa e nocciola si sovrapponevano partendo dal greto del fiume Colorado. Infine la Death Valley è stata perfetta conclusione di un viaggio che ha lasciato un segno profondo nei ricordi di ognuno di noi».


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IL GRUPPO. L’Astuccio, appoggio scolastico per bambini e ragazzi "Un rapporto privilegiato": così viene definito il rapporto che si instaura con i bambini-ragazzi da parte dei volontari del gruppo L'Astuccio. Un gruppo di appoggio scolastico, che si propone, nell'ambito del comune di Negrar, di sostenere ragazzi di scuole elementari e medie in difficoltà nell' apprendimento scolastico, offrendo loro la possibilità di crescere nell'autostima, nella capacità organizzativa, nella socializzazione e nell'integrazione. Un gruppo al suo interno molto eterogeneo, formato da giovani mamme, casalinghe, studenti che si incontrano mensilmente per confrontarsi e che partecipano a momenti di formazione. Un gruppo alla ricerca di altri volontari, in particolare giovani. L’Astuccio, nato più di 20 anni fa in parrocchia, di strada ne ha fatta parecchia: è cresciuto in dimensione e consapevolezza, sviluppando l'idea di rete tra scuola, servizi sociali, parrocchia e volontari. Le esigenze del territorio sono sempre maggiori, sempre più ragazzi sono in difficoltà nel loro percorso scolastico. Il volontario dell' Astuccio entra in contatto con il ragazzo assegnato gli in seguito ad una segnalazione da parte della scuola, ad un intervento dei Servizi Sociali del Comune e all' adesione della famiglia al progetto. Volontario e ragazzo si incontrano per poche ore la settimana nel pomeriggio ed è così che nasce un rapporto meraviglioso: il ragazzino ha a disposizione una persona tutta per lui, con cui entra in amicizia, si sente considerato, riacquista motivazione, inizia ad avere speranza, dando soddisfazione e gratificazione anche al volontario. I componenti dell'Astuccio sono entusiasti di tutto questo e nel sottolineare con forza il valore del confronto e dello scambio che avviene all'interno rivolgono un invito ad altre persone perché si aggiungano e condividano il percorso. L'attività offre inoltre agli studenti la possibilità di accedere ai crediti formativi certificati dai Servizi Sociali del Comune di Negrar. Per informazioni: Renzo Composta 045.7501897, Isabella Antolino 045.7514864, Servizi Sociali Negrar 045.6011731

CRONACHE

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IL LIBRO DI VITTORINO ANDREOLI

“Omeni, done e buteleti: frammenti di vita” “Omeni, done e buteleti. Frammenti di vita”: questo il titolo del nuovo libro di Vittorino Andreoli, psichiatra veronese di fama mondiale. Il professore Andreoli riprende un viaggio nelle proprie radici, “un ritorno a casa”, nella sua Verona e soprattutto con la sua lingua, il suo dialetto. Il libro infatti, edito da Gabrielli Editori e presentato lo scorso 21 novembre nel Palazzo del Gran Guardia, è scritto in veronese con l'intento, dichiarato dall'autore, di esprimere la propria identità analizzando un dna intriso di cultura contadina, un dna umile ma autentico, impermeato di parole più o meno familiari. La gioia della lettura è garantita a tutti. Ai veronesi, sicuramente felici di ritrovare nel libro parole e usanze più o meno familiari. Ma anche a tutti gli altri lettori che si lasceranno magicamente coinvolgere dai 26 capitoli – affreschi in cui riconoscere le agricole ascendenze, la satireggianti origini, nonché le folgoranti inserzioni di un’intensa contemporaneità con esiti trascinanti, concepiti spesso per divertimento, senza dimenticare istantanee calate nell’attualità. Un libro – scrigno

dunque, piano zeppo di memorie semantiche, evocate dai focolari e dai filò di una campestre tradizione, rivelazioni disseminate all’interno di un imponente corpus narrativo, le cui meraviglie comprendono gioie e prurigini del matrimonio, ma anche della sessualità vissuta in tutta la sua immediatezza da Bepi e Maria, agresti e amabili sposi.


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CRONACHE di Negrar

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IL CASO. Il sindaco Grison interviene: «Ci stiamo adoperando per contenere il fenomeno»

Furti nelle case Negrar si difende Purtroppo il fenomeno dei furti nelle abitazioni sta diventando un fatto ricorrente, frequente e ciclico anche in Valpolicella. Dopo i recenti fatti accaduti a Negrar, abbiamo sentito il sindaco del Comune, Roberto Grison. «Ciò che succede nei nostri territori – afferma - è l’immagine di ciò che quotidianamente accade nell’intero territorio nazionale ed è noto a tutti quanto il fenomeno sia diffuso. La cronaca nazionale segnala continuamente episodi di furti con scasso in abitazione, in pieno giorno come durante le ore serali o notturne. Come sindaci abbiamo certamente l’obbligo di adoperarci per contenere il fenomeno, ma abbiamo anche la grande necessità di essere aiutati dagli organismi superiori che hanno compiti di mantenimento della sicurezza dei cittadini e di tutela della proprietà». Quali iniziative fra i Comuni? «Vi sono certamente tante iniziative possibili e importanti che anche come sinda-

ci della Valpolicella stiamo attivando e coordinando: l’installazione di telecamere, che verranno collocate entro l’anno fra Negrar e San Pietro in Cariano (raccomandate anche dal Comitato Provinciale per la Sicurezza); il dialogo e il coordinamento costante con le forze dell’ordine; la costituzione di gruppi di Controllo del Vicinato (che prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione, facendo capire a chiunque passi in quella zona che il vicinato è attento, consapevole di ciò che avviene lì, organizzato e particolarmente vigile); la collaborazione con gruppi di diffusione di buone prassi e di sensibilizzazione costruttiva; gli incontri con la cittadinanza». Come è possibile che queste persone se catturate vengano rilasciate il giorno successivo? «L’azione repressiva viene spesso vanificata da un sistema di regole che consente ai colpevoli di non

essere perseguiti. Per questo ritengo che le soglie di pena per questo reato dovrebbero essere aumentate e che le pene dovrebbero essere certe e funzionare di esempio, per attenuare il fenomeno. Sono necessarie regole giuste, anche severe, che si applichino seriamente per non avvalorare l’opinione che chi delinque rimanga impunito e chi si difende invece rischia di venire punito. Sto pensando per questo a nuove iniziative legislative. Il Consiglio Comunale di Negrar, il 27 luglio scorso, ha deliberato all’unanimità una richiesta di aumento delle pene per i furti in abitazione, anche attraverso il pagamento con ore di lavori di pubblica utilità commisurati al danno. Sappiamo quanto questo fenomeno generi sgomento e rabbia nei cittadini, che hanno raggiunto il limite di saturazione e sopportazione e che sempre più frequentemente manifestano l’intenzione di provvedere personalmente alla loro tutela e alla autodi-

fesa. E’ di esempio uno degli ultimi episodi successi a Negrar, durante il quale un cittadino ha cercato di fermare il malvivente ed ha poi subito percosse e lesioni. Ho espresso a lui e alla famiglia la mia solidarietà e la vicinanza dell’Amministrazione. E’ normale che un cittadino difenda l’integrità del proprio domicilio, la propria intimità familiare, ma non è lontana, purtroppo, la possibilità che uno si difenda con tutti i mezzi a disposizione, con gravi rischi personali e con forme di difesa estreme che sono fortemente da evitare. Per questo è necessario intervenire con leggi più severe per evitare che paradossalmente si rischi di condannare gli onesti e vengano invece tutelati i disonesti. A ciò si somma anche l’idea che vengano adeguatamente sostenute le Forze dell’Ordine e messe nella condizione di operare per garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini». C’è qualcosa che l'Amministrazione comunale può

cercare di fare per garantire più sicurezza alla popolazione? «Come Amministrazione di Negrar abbiamo già definito per il 2016, e per il prossimo triennio, uno specifico capitolo di bilancio per la sicurezza, mai esplicitato nei bilanci precedenti. Un altro capitolo prevede la vigilanza anche negli spazi pubblici durante la stagione estiva. Inoltre, in questi giorni grazie alla collaborazione delle Consulte di Frazione stiamo avviando il progetto “Controllo di Vicinato”. Penso che amministrare significhi prima di tutto creare comunità. E quindi chi governa abbia il dovere di far sentire la propria vicinanza ai cittadini, sia attento ai loro bisogni, vigile, disponibile al

dialogo. Il Controllo del Vicinato è espressione proprio di questa collaborazione e mutuo aiuto. Il senso di vicinanza, unito alla certezza che al suono di un allarme, a un’invocazione di aiuto o di fronte a qualunque altra situazione “anomala” ci sia un tempestivo intervento del vicinato, fa sì che ci si senta maggiormente protetti, rafforzando nel contempo i legami all’interno di una comunità che diventa più unita e consapevole. Crediamo molto in questo, ci stiamo provando con serietà e penso che questa iniziativa, assieme ad altre rafforzi la comunità di Negrar e la faccia sentire più unita e più sicura». Silvia Accordini


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CRONACHE di Negrar

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TRASPORTI. Annuncio dell’assessore Quintarelli, per migliorare il servizio del autobus

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

Il Capolinea del 21 vicino al cimitero

«Contraddizioni sul caso vigneti»

«Il capolinea dei bus Linea 21 si sposta in prossimità del cimitero di Negrar per rispondere all’esigenza di migliorare l'offerta del servizio di trasporto a tutta la zona nord di Negrar in prossimità del popoloso quartiere Arena Verde»: ad annunciarlo è l’assessore alla Viabilità Bruno Quintarelli. Attualmente il capolinea della Linea 21 è ubicato in corrispondenza della rotonda di via dell’Autiere. Una volta terminati i lavori, che sono in dirittura d'arrivo, il bus proseguirà la corsa permanendo sulla provinciale, fino al piazzale del cimitero dove, grazie ai lavori realizzati, verrà portato il nuovo capolinea. «Dopo verifiche e prove di manovra, con l’Azienda Trasporti Verona e la Provincia sono state apportate delle modifiche alla viabilità della zona – spiega Quintarelli -. Chi arriva al cimitero provenendo dal centro di Negrar ed è diretto verso nord non potrà più uscire all'altezza del capitello ma dovrà entrare nel piazzale del cimitero, svoltando obbligatoriamen-

te a destra per poi proseguire verso sud in direzione Verona o verso nord in direzione Fane. Il tratto di via Cavalieri di Vittorio Veneto tra il piazzale del cimitero e la provinciale sarà a senso unico a scendere. E’ stata realizzata inoltre una nuova fermata in salita sulla Strada Provinciale a ridosso del Progno all’incirca all’altezza del capitello, ad uso degli utenti degli autobus che effettuano il servizio sul percorso extraurbano in direzione Fosse. La piazzola è costituita da uno spazio di attesa formato da pavimentazione in gettata di

cemento di color verde. La piazzola è delimitata, sul lato del progno, da uno steccato in legno a protezione degli utenti. La sosta sul piazzale del cimitero è stata riorganizzata. Saranno disponibili cinque stalli di sosta in posizione centrale e due stalli di sosta per disabili vicini all’acquedotto esistente, oltre al alcuni stalli di sosta per i motoveicoli. Per offrire un servizio di sosta prolungata agli utenti del servizio di trasporto pubblico sono stati resi a sosta libera gli spazi di sosta lungo via Cavalieri di

Vittorio Veneto, prima a pagamento». Sono stati realizzati anche due nuovi attraversamenti pedonali e due percorsi pedonali, in corrispondenza della nuova fermata del bus della linea extraurbana, all'interno del parcheggio e per il collegamento con il cimitero. «Gli spazi di sosta e di circolazione sul piazzale del cimitero – conclude Quintarelli - sono stati delimitati da profili in pietra della Lessinia, lievemente sporgenti, per migliorare la sicurezza sia della circolazione dei bus e dei veicoli sia dei pedoni».

COMMEMORAZIONE. Montecchio ricorda i suoi Minatori Montecchio ha ricordato i suoi Minatori: è accaduto il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara, patrona dei Minatori. Commemorare questa ricorrenza per Milena Righetti e Antonietta Maineneti è un impegno che portano avanti con entusiasmo. Sono loro infatti, accanto agli altri “figli dei minatori”, le promotrici della festa per ricordare i loro padri, emigrati da Montecchio in Piemonte per fare i minatori. Era il 1941, piena seconda Guerra Mondiale, quando 25 cittadini di Montecchio si unirono ad altri minatori dei paesi limitrofi per andare in una miniera del Piemonte come “minatori militarizzati”, evitando così di andare al fronte. Partirono lasciando le loro famiglie nella grande indigenza di quei momenti e con la speranza nel cuore di poter trovare una situazione lavorativa che potesse portare un beneficio per le loro famiglie. Arrivarono nelle miniere di Pestarena e Lavanchetto in provincia di Verbania dove si estraeva l'oro per il regime. I minatori in erba accettarono di buon grado di svolgere un lavoro mai fatto, difficile, pericoloso e malsano. «Sopportarono enormi disagi, superabili solo con la solidarietà fra i minatori – raccontano oggi i figli dei Minatori -. Si creavano amicizie forti, fondate sul sacrificio, sul riconoscimento di una reciproca serietà di comportamento, amicizie che sono durate tutta la vita, unite da valori così importanti che solo persone semplici, possono esprimere. Ancora oggi i pochi viventi si sentono e si scrivono. Pochi minatori sono riusciti a vivere una lunga vita, i più sono morti prima dei cinquanta anni. Una volta tornati a casa, la famiglia visse il calvario della silicosi che li portava lentamente alla morte. Solo da pochi anni lo Stato ha riconosciuto questa grave malattia». In occasione della Festa di Santa Barbara, il 4 dicembre, è stata ricordata l’onorificenza a Severino Righetti inserito nell’albo d’oro del “Minatore italiano nel mondo” concesso dal Presidente Arturo Costella, motivando l'atto di eroismo di Severino che non esitò un momento a rientrare in miniera con un incendio in corso per portare aiuto ai suoi compagni. Una strofa della preghiera del Minatore recita così: “Mamma, ti prego, aiutami a vedere la luce del sole”.

Il 14 e il 23 ottobre sono apparsi sulla stampa locale due articoli: nel primo l’assessore Maurizio Corso afferma a chiare lettere “Stop ai vigneti…I produttori vogliono realizzare vigneti perché si riduce il rischio d’impresa”, nel secondo Maurizio Corso stesso afferma invece di “essere per il recupero della nostra storia”, precisando quanto affermato in precedenza con le parole “ho voluto sottolineare l’importanza della multicoltura, in una zona come la Valpolicella in cui vivo, perché auspico un recupero della nostra storia che altre coltivazioni rappresentano”. Caro assessore, ci sembra che lei abbia le idee molto confuse: il secondo articolo infatti è la correzione del primo. La prossima volta che vuole comunicare con i cittadini negraresi faccia un discorso univoco, chiaro e trasparente. Così facendo ha solo allertato un settore molto importante e trainante per tutta l’economia negrarese e valpolicellese. Noi di Forza Italia abbiamo le idee ben chiare per quanto riguarda il settore: ben vengano i vigneti. Producono reddito per le famiglie da anni e grazie al lavoro svolto dai nostri viticoltori, l’Amarone ci viene invidiato dal resto del mondo, tant’è che recentemente è stato menzionato come uno dei vini al mondo più pregiati. Noi di Forza Italia ci sentiamo di ringraziare gli imprenditori agricoli perché in questo momento di crisi stanno aiutando la nostra economia. Ci sembra assurdo sentire gridare allo stop ai vigneti! Noi di forza Italia siamo favorevoli alle sistemazioni agrarie volte all’impianto di nuovi vigneti o di altre colture, purchè detti interventi di miglioramento fondiario siano eseguiti tenendo conto della morfologia del territorio e che ben si inseriscano nel contesto paesaggistico della nostra zona. Noi di Forza Italia riteniamo che le attività economiche, le aziende e i privati cittadini, abbiano pieno diritto di ricercare il massimo profitto dalle proprie attività e proprietà. Arrivati a questo punto vogliamo porre qualche domanda all’assessore Maurizio Corso: perché ha voluto sollevare tanto spolverone con il suo intervento e contestuale smentita? E’ vero che a fronte di un movimento terra il titolare deve dichiarare in fase di presentazione del progetto che cosa vuole coltivare sul suo terreno? Lei assessore ricorda sempre “i trattamenti” usati per i vigneti come nocivi per la salute. Secondo lei le altre colture crescono senza trattamenti? Aspettando fiduciosi una sua risposta speriamo che non abitui la popolazione negrarese a queste sue uscite troppo spesso. Lo prenda veramente come consiglio per evitare figure a dir poco imbarazzanti. Il consigliere di Forza Italia Damiano Bonaldi e il Gruppo Forza Italia Negrar


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CRONACHE di Sant’Anna d’Alfaedo

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INAUGURAZIONE. La soddisfazione del Sindaco: «Un passo basilare per i nostri ragazzi»

MAZZANO

“Polo scolastico” Il sogno è realtà

Caduti in guerra: nuovo monumento

E' stata una giornata di grande festa per il comune di Sant’Anna D’Alfaedo quella del 3 ottobre scorso, la giornata in cui un sogno progettato vent’anni or sono è diventato finalmente realtà. Sono passati due decenni da quando l’allora sindaco Renzo Antolini, primo cittadino dal 1995 al 2004, pianificava un progetto davvero ambizioso, ovvero edificare un unico polo scolastico in cui far confluire i bambini dell’infanzia, della scuola primaria e delle medie, oggi chiamata scuola secondaria di primo grado. Un sogno che è stato con il tempo coltivato. L’ex sindaco Valentino Marconi, che dal 2004 al 2014 non ha mai lasciato il timone della nave, si è attivato in ogni modo per portare a termine il progetto: nel 2005 l’inaugurazione della scuola dell’Infanzia, nel 2007 la scuola Primaria, nel 2009 uno splendido e funzionale teatro, nel 2011 l’asilo nido e ora la scuola secondaria di primo grado. Nel 2007,

durante l’inaugurazione della scuola primaria, l’amministrazione di Sant’Anna viene spronata ed incoraggiata ad andare avanti e a completare l’opera con un cospicuo aiuto economico anche dalla Regione Veneto rappresentata da Massimo Giorgetti, oggi vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto. A questi fondi si sono aggiunti poi quelli della Fondazione Cariverona, quelli nel 2013 del Fondo per lo sviluppo

dei Comuni di Confine presieduto da Aldo Brancher ed infine un sostegno è arrivato anche dal Ministero dell’Economia e Finanze grazie all’interessamento dell’ex sottosegretario Alberto Giorgetti. Ora tutti i bambini che usufruiranno della struttura, intitolata a Gian Attilio Dalla Bona medaglia d’oro al valore militare, potranno studiare, mangiare e fare sport in un ambiente moderno, sicuro e confortevole che si erge su cinque livelli: in quello più basso la piscina, che sarà conclusa a breve, poi il piano laboratori, al terzo livello sono distribuiti i servizi della scuola, atrio e aule professori, e negli ultimi due le sei aule per i ragazzi della scuola media, quattro di queste dotate di

lavagne e proiettori multimediali. Al taglio del nastro erano presenti moltissimi bambini e ragazzi, accompagnati dai genitori, dai maestri e dai professori. Molte anche le autorità : oltre a Massimo Giorgetti, sono intervenuti anche Renzo Antolini e Valentino Marconi ex sindaci di Sant’Anna D’Alfaedo, e gli attuali sindaci dei comuni limitrofi di Marano, Fumane e il vice sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, nonché molti rappresentanti di Enti che hanno contribuito economicamente al completamento dell’opera.«E’ una tappa importantissima per tutti noi, ma soprattutto per i bambini e ragazzi della nostra comunità - commenta il sindaco Campostrini -. La mia amministrazione ma specialmente quelle che ci hanno preceduto hanno fatto enormi sforzi per il loro futuro, affinché il loro percorso scolastico avvenisse in ambienti sicuri ed adeguati. Ritengo doveroso ringraziare tutte le ditte, gli enti, i liberi professionisti e ogni singola persona che in qualche modo hanno contribuito a realizzare qualcosa di grande e di molto importante per tutti noi e per il territorio».

Sulla piazza della piccola chiesa di Mazzano intitolata a San Marco, in occasione della Festa delle Forze Armate, è stato inaugurato l’8 novembre scorso il nuovo monumento ai caduti in guerra e sul lavoro. Ora gli abitanti della piccola frazione negrarese, oltre al suono delle campane potranno godersi la melodiosa musica dell’Arpa Eolica ideata e progettata dall’Architetto Giuseppe Ferlenga. La nuova opera architettonica, fortemente voluta dal Gruppo Sportivo Culturale Mazzano e finanziata oltre che dal Gruppo anche da Enti pubblici e privati è una scultura con delle peculiarità simbolico-culturali. La parte più bassa del monumento in Pietra di Prun, rappresenta le nostre montagne che sono state, purtroppo, anche teatro di battaglie cruente ove molte persone persero la loro giovane vita per difendere la patria. Non è difficile immaginare che proprio su queste vette si elevassero, verso il cielo, le ultime preghiere e gli ultimi pensieri di quelle genti, suoni questi evocati dall’arpa eolica che nella sua forma richiama il cipresso, albero associato al culto dei morti e simbolo di vita eterna fin dall'antichità. Il monumento si eleva per sei metri verso il cielo e grazie a delle corde in acciaio completate da due sonagli emettono con il

vento dei soavi suoni che richiamano un effetto acustico simile a delle campane lontane. Dopo il concerto del gruppo campanario di Torbe e la Santa Messa è stato inaugurato il monumento con il consueto taglio del nastro, con in sottofondo l’inno nazionale di Mameli. Alla cerimonia, oltre al sindaco del Comune di Negrar, Roberto Grison e l’assessore Bruno Quintarelli, erano presenti l’architetto Giuseppe Ferlenga, il maresciallo dei Carabinieri Franco Turetta e molti gagliardetti di gruppi Alpini della zona. Dopo la commemorazione ai caduti, ha preso la parola il sindaco Grison che ha ricordato il 4 novembre come momento costitutivo della nostra patria e il sacrificio dei soldati caduti. L’Architetto Ferlenga ha spiegato poi il significato simbolico dell'opera ovvero l'arpa eolica vista come strumento in grado di portarci la voce dei nostri cari che risuona nel vento. Alla fine il Gruppo Sportivo Culturale di Mazzano ha offerto a tutti i presenti un ricco buffet. La cerimonia ha vissuto un secondo momento di festa alla sera sempre presso la chiesa parrocchiale di Mazzano con un concerto del coro del piccolo centro negrarese e della “Schola Cantorum” diretta da Silvia Cipriani. A.dP.

Alberto Dalle Pezze

NIDO “I FOLLETTI DEL BOSCO”. UNA FESTA PER NONNI SPECIALI Venerdì 2 ottobre all’Asilo Nido “I Folletti del Bosco”, in occasione della Festa dei Nonni, i bambini e i loro nonni si sono ritrovati per condividere giochi, attività manipolative, balli, girotondi. «I nonni sono una risorsa straordinaria per le famiglie e per l’intera società per il sostegno che riescono a dare e per il “patrimonio

culturale umano e sociale” che portano - affermano le educatrici del Nido, Cristina e Vanessa, accanto alla coordinatrice Lucia Piubello e alla cuoca Stella -. Il 2 ottobre i bambini insieme ai nonni, nello spazio delle due sezioni, hanno impastato le uova, lo zucchero e la farina armati di matterello e di stampini colorati e, met-

tendo le mani in pasta, hanno realizzato deliziosi biscotti dalle forme più svariate. I biscotti sono stati infornati dalla cuoca e gustati dai bambini dopo pranzo». La festa è proseguita con un altro momento speciale: i nonni hanno guardato insieme ai loro nipotini l’album di famiglia con le foto dei genitori da

piccoli. I bambini, infine, hanno salutato i nonni con un dono: una coccarda confezionata da loro stessi con l’aiuto dell’educatrice e con scritta la dedica “Nonno/Nonna dell’anno 2015” per ringraziarli di tutte le attenzioni e l’amore che donano loro costantemente ed anche come ricordo dell’esperienza al Nido.


NATALE

2015 In Valpolicella

insieme. Quelle stesse tradizioni che ogni manifestazione, evento, incontro, promossi nel periodo natalizio, donano ai nostri paesi un tocco di magia aiutandoci ad aprire il cuore agli altri e addobbando a festa il nostro Natale. Molti sono gli appuntamenti organizzati anche in Valpolicella da associazioni, gruppi e comuni. Li riportiamo all’interno di questo inserto dedicato interamente al Natale 2015, dove fanno capolino i messaggi dei Sindaci di ogni Comune della Valpolicella, lieti di estendere a tutti i cittadini i loro più sentiti auguri. Buona lettura allora e, soprattutto, Buon Natale e Felice anno nuovo anche da parte di tutti noi de L’Altro Giornale. Foto Carlo Tosato

E’ Natale. E’ Natale anche in questo 2015. Certo, un Natale particolare, in cui Gesù Bambino verrà accolto in un’atmosfera completamente diversa dagli altri anni…ma è pur sempre Natale e noi tutti abbiamo il dovere di vivere questa meravigliosa festività con la stessa Fede e gli stessi sentimenti che, da sempre, caratterizzano la nostra cultura e le nostre splendide tradizioni. Ed è proprio perché il Natale 2015 sarà caratterizzato da uno scenario mondiale complesso e difficile, che risulta ancora più importante stringerci alle nostre famiglie, ai nostri amici, alle persone che ogni giorno incrociano la nostra strada e rievocare ancora una volta tutte quelle tradizioni che rappresentano l’anima della nostra storia e sanno vestire di sorrisi il nostro stare


Sant’Ambrogio. Auguri del Sindaco... Con l'arrivo imminente del Santo Natale, il sindaco Roberto Zorzi e l'amministrazione comunale sono lieti di augurare a tutti i loro concittadini di poter trascorrere momenti di festività di riposo e di felicità assieme alla famiglia, agli affetti e agli amici. In questi anni di difficoltà economica e sociale, il Natale con il suo messaggio di amore e di speranza, ci porta a riflettere sui valori profondi della vita e ci aiuta a trovare un po’ di quella serenità, che la fatica e le pressioni di una quotidianità così tesa e caotica, allontanano da noi. Queste parole vogliono essere anche l'augurio per l'inizio di un nuovo anno che, speriamo, possa portare più stabilità nelle nostre case e più in generale nella nostra bella Italia. Colgo l'occasione per porgere i migliori auguri di buone feste anche a tutte le Associazioni di volontari presenti sul nostro territorio. Un grazie di cuore per il loro impegno e per essere sempre pronte a garantire, con la loro attività, numerosi servizi per la comunità. E’ fondamentale che ognuno di noi, per quanto possibile, cerchi di contribuire al sostegno del tessuto sociale e all’aiuto di chi è meno fortunato e sta vivendo problemi e difficoltà. Il sindaco e l'amministrazione cercheranno di dare il loro contributo nel miglior modo possibile. L'impegno, la passione e la dedizione sono e saranno sempre alla base del nostro operato, volto esclusivamente al bene dei nostri cittadini e del nostro territorio. Vorrei con l’Amministrazione ma anche con tutti voi, cari cittadini, esprimere la nostra solidarietà e la nostra partecipazione a tutte le famiglie che hanno vissuto la tragedia degli attentati in Francia; per loro il Natale avrà un significato diverso. Pensiamo anche a loro attorno alla nostra tavola di Natale, sperando che il nostro abbraccio possa alleviare, se pur di poco, il loro dolore. Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti. Il sindaco Roberto Albino Zorzi ELENCO MANIFESTAZIONI Da Martedì 8 dicembre al 6 gennaio Prima mostra di Presepi a Ponton. Saranno esposti i diorami provenienti dalla collezione privata di Renzo Mazzi. Sabato 12 e domenica 13 dicembre Il Club Artigiani Creativi, in collaborazione con la Scuola d'Arte Paolo Brenzoni, organizzerà l'esposizione delle eccellenze dell'artigianato artistico veronese “Mani Creative in Villa Brenzoni Bassani”.Verrà presentata la mostra documentaria "Alda Merini" a cura di Giacomo Barbieri Domenica 13 dicembre La Croce Rossa Italiana in occasione del mercato sarà presente in piazza a S.Ambrogio con le Stelle di Natale. Domenica 20 Dicembre - “Aspettando Natale” presso le opere Parrocchiali di Domegliara. Alle ore 20.00 il Coro Monte Lessini presenterà la 22esima edizione della tradizionale rassegna corale. - Domegliara Foto, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, la Protezione Civile di Sant'Ambrogio, organizza una giornata prenatalizia a scopo benefico. Pomeriggio di festa con l'animazione dei clown dottori di Essere Clown Verona e zampognari. Da venerdì 2 gennaio a lunedì 5 gennaio 2016 Mercatino benefico dell'usato a cura dell'associazione Mato Grosso per le missioni in Perù, Equador, Bolivia e Brasile


NATALE

2015

Centro Valfiorita


NATALE

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Negrar. Auguri del Sindaco... Le festività natalizie sono alle porte e con esse anche il nuovo anno sta per iniziare, salutando un 2015 che per Negrar si è rivelato un anno di lavoro impegnativo, non certo privo di difficoltà, ma che ha dato molte soddisfazioni. L’Amministrazione è molto determinata a realizzare gli impegni presi con i cittadini: le cose fatte e la passione che ci sta guidando nel realizzarle sono le premesse per fare ancora meglio il prossimo anno. Il 2015 è stato l’anno della ripartenza delle opere pubbliche: l’isola ecologica di Arbizzano, la conclusione dei lavori al cimitero di Arbizzano, l’estensione della rete idrica e fognaria in varie parti del territorio, la sistemazione delle numerose frane che alcuni anni fa hanno interessato i territori di Prun, Mazzano, Fane, le asfaltature e molte altre opere. Il 2015 è stato l’anno delle varianti al Piano Interventi, della raccolta porta a porta e delle iniziative importanti dal punto di vista sociale e culturale. I risultati sono soddisfacenti, ma vogliamo fare ancora meglio e qualche novità arriverà anche nel 2016, l’anno della Caserma dei Carabinieri, del campo sportivo del capoluogo e della messa in sicurezza di Villa Albertini, oltre al completamento delle scuole dell’infanzia di Prun e Montecchio e del centro sociale di Torbe. Con queste felici premesse a tutti i cittadini auguro di trascorrere il periodo natalizio in pace, nella serenità del momento, con la speranza che possa accompagnarci lungo tutto il corso dell’anno nuovo. Gli auguri vanno alle donne e agli uomini che compongono la nostra comunità e che si adoperano per migliorarla, a coloro che sono in difficoltà, a quelli che vivono in solitudine, agli anziani, ai nostri ragazzi, perché i loro desideri si avverino; ai bambini, perché abbiano occhi attenti e cuori aperti alla vita che hanno davanti. Il sindaco Roberto Grison


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Natale a Negrar

9 dicembre ore 16.30 - Biblioteca comunale di Negrar “Aspettando Santa Lucia” 13 dicembre ore 17 - Auditorium scuola primaria di Negrar - Fiaccolata per la pace a partire dal Municipio, luogo delle istituzioni, fino all’auditorium della scuola primaria e alla Biblioteca Nell’ambito dell’adesione del Comune di Negrar al Programma Nazionale di Educazione alla cittadinanza democratica - Enti Locali per la Pace “Pace, Fraternità e Dialogo”, l’Amministrazione comunale organizza la serata “Cantare per la pace. Il sogno della non violenza” con voce, musica e letture a cura di Veronica Marchi. 17 dicembre ore 20.30 - Auditorium scuola primaria di Negrar - La casa editrice Vocifuoriscena propone un appuntamento sul tema “rapporto tra filosofia e musica, con particolare riferimento alla musica jazz, da un lato, e al pensiero di Ludwig Wittgenstein dall’altro”. 19 dicembre ore 20.30 - Chiesa di Negrar – Concerto del Corpo Bandistico Comunale di Negrar 20 dicembre ore 18.00 - Chiesa di Arbizzano - L’Associazione Musicale Appunti Corali in collaborazione con la Comunità di San Zeno presenta l’evento “In attesa del Santo Natale”. 23 dicembre ore 16.30 - Auditorium scuola primaria di Negrar. Il Teatro Laboratorio delle Fiabe propone “Nel paese degli Ombrelli”.

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San Pietro in Cariano. Auguri del Sindaco... Cari concittadini, sono felice di rivolgermi a tutti voi in occasione delle prossime festività e ringrazio “L’Altro Giornale” e il suo Direttore per avermi dato questa bella possibilità. Stiamo vivendo in un momento difficile, sia dal punto di vista economico ma soprattutto per quanto riguarda la nostra serenità e la vita di tutti i giorni continuamente minacciata da atti di terrorismo e da altre azioni criminali. Noi abbiamo la fortuna di vivere in una nazione che da settant’anni non conosce direttamente le tragedie della guerra, ma dobbiamo tener sempre presente che il dono della libertà e della pace non è qualcosa che abbiamo acquisito per sempre, ma dobbiamo conquistarcelo giorno dopo giorno con le nostre azioni, con il nostro comportamento. La nostra è una Comunità privilegiata. Nel nostro Comune ci sono tantissime realtà di volontariato, associazioni e singoli cittadini che sopperiscono in gran parte alle difficoltà in cui si trovano altri nostri concittadini. L’Amministrazione fa la sua parte ma non può arrivare dovunque. Ed è per questo che abbiamo bisogno di tutti, per dare speranza a quelle persone che soffrono, a chi è rimasto senza lavoro, a chi passerà il Natale da solo e con la tristezza nel cuore. Natale deve essere un momento di gioia e di felicità per tutta l’umanità, un raggio di speranza perché gli uomini si rispettino con affetto e fratellanza e vivano in pace. La pace deve essere presente innanzitutto nella nostra famiglia, nella nostra Comunità, nei rapporti con le persone che ci sono vicine. Cerchiamo di dare importanza a quello che ci unisce e non a quello che ci divide, doniamo un sorriso, una carezza, un gesto spontaneo d’affetto che renderanno felice chi li riceve ma soprattutto chi li compie. Che il Santo Natale ed il Nuovo Anno possano esaudire tutti i vostri desideri, ma che l’unico vero grande desiderio sia la Pace e la Serenità per voi e per tutte le vostre famiglie. Il vostro Sindaco Giorgio Accordini


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Auguri Auguri

Natale a San Pietro in Cariano 8 dicembre - Coro El Vesoto – Concerto presso la Pieve di San Floriano Dal 7 al 9 dicembre Natale sotto El Campanil San Floriano 13 dicembre – Prima “Strapegada de Santa Lucia” con ritrovo alle ore 15.30 presso l’Area Camper di San Pietro in Cariano 19 dicembre ore 20.45 – Concerto di Natale – Coro El Vesoto in collaborazione con lo SNODAR Domenica 20 Dicembre, alle ore 16:30, presso la Sala della Valpolicella, Cinteatro Don Mazza di San Pietro in Cariano, si terrà un Concerto di Natale, con la partecipazione della banda Comunale di San Pietro in Cariano, diretta dal maestro Luciano Filippini e dal coro "El Vesoto" di San Floriano, diretto dal maestro Osvaldo Gasparato. 20 dicembre - Biciclettata di Babbo Natale San Pietro in Cariano e Pedemonte organizzata dalla Pro loco. Ritrovo alle ore 9.30 presso i giardini pubblici di Via Mara a San Pietro in Cariano. Dal 24 dicembre ore 24.00 – Villaggio del Presepe vivente a Pedemonte. La rappresentazione sarà visitabile anche dalle ore 16.00 alle 19.30 del giorno di Natale e sarà aperta nei pomeriggi, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, di sabato 26, domenica 27, venerdì 1 gennaio, domenica 3 e mercoledì 6 gennaio. E' previsto, inoltre, un appuntamento serale, dalle ore 18 alle 21, sabato 2 gennaio 2016.


Parona. Auguri dal Presidente... Natale 2015 sta arrivando. Il timore diffuso è che non sarà un Natale come gli altri: tensioni ad ogni livello segnano le nostre attività quotidiane. Le prossime festività potrebbero essere un monito a non perdere la speranza e la fiducia in una pace possibile, un invito a rilanciare la nostra quotidianità con impegno e ardore. Siamo un popolo di chiare origini cristiane. Siamo un popolo che della speranza cristiana ha sempre fatto la sua forza dopo ogni caduta. La nostra proposta è semplice: ripartiamo dal piccolo, dai nostri quartieri e dalle nostre famiglie. E’ la famiglia a dover essere sempre al centro dell'attività degli amministratori, in ogni declinazione. Occorre pensare l'amministrazione della res pubblica con una pianificazione a "misura d'uomo" che guardi le necessità della famiglia con strutture adatte ad accoglierla. Se vince la famiglia, vinciamo tutti. Buon Natale. Filippo Grigolini Presidente della II Circoscrizione del comune di Verona

Fumane. Auguri del Sindaco... Importanti studi economici e sociologici dimostrano che negli stati, dove più ampio è il welfare, dove c’è un livello maggiore di spesa sociale e un’economia più regolamentata vi è anche una maggiore soddisfazione e sono minori l’insicurezza e le paure. Fumane, ha subito, in questi due ultimi anni, consistenti perdite di occupazione. Come Amministrazione abbiamo cercato di affrontare questo problema garantendo una “presenza dell’istituzione” estendendo il concetto di solidarietà sociale anche a fattori non strettamente legati al lavoro. Abbiamo cercato di non perdere il concetto di “comunità”. Ci siamo impegnati per garantire anche i bisogni collegati alla stima. Siamo convinti che l’idea di essere tutti apprezzati dalla propria comunità, caratterizzi il rispetto di sé e la propria realizzazione. Cari concittadini, questo è l’augurio e l’auspicio che a nome di tutti, assessori, consiglieri, dirigenti e dipendenti comunali, v’invio sul finire del 2015. Buone feste a tutti e felice 2016. Il sindaco Mirco Corrado Frapporti Domenica 20 dicembre Ore 9.00 apertura dei Mercatini di Natale con vendita di prodotti locali, presso via Vittorio Ugolini e Centro Parrocchiale. Domenica 27 dicembre Ore 16.00 in chiesa Concerto di Natale Coro Amici della Musica, Cantori de la Val. Con la partecipazione di Andrea De Manicor e Sabrina Modenini. Mercoledì 6 gennaio 2016 Ore 17.00 presso il Centro parrocchiale Premiazione Presepi. Seguirà pandorata offerta dai commercianti. Esposizione Presepi dal 20 dicembre al 6 gennaio (ore 17.00). Domenica e festivi: ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 20.00. 24 dicembre: ore 15.00 – 18.00. Sabato: ore 15.00 – 20.00 Dall’8 al 16 dicembre – Canto della Stella lungo le vie del paese


Dolcè. Auguri del Sindaco... Si conclude anche il 2015. Un anno e mezzo di mandato amministrativo che ci ha visto porre le basi per i prossimi anni d'amministrazione. Molte cose sono state fatte nello scorso quinquennio, molte altre ne faremo in diversi campi, a partire da quello dei lavori pubblici. Abbiamo in programma il completamento della pista ciclabile, la metanizzazione di Ceraino, la riqualificazione della scuola materna di Dolcè, la realizzazione del Centro polivalente di Dolcè, la riqualificazione dei centri storici di Peri e Ossenigo, la sistemazione dell’area presso la baita Alpini/Pro loco di Volargne con parcheggio e costruzione di un campetto polivalente e la messa in sicurezza di due attraversamenti sulla Statale che attraversa il centro abitato di Volargne…Gli impegni sono numerosi e la speranza è che possano generare una positiva ricaduta per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Dolcè. Vorrei spendere due parole per il neo-nato Osservatorio della Valdadige Terradeiforti: un insieme di persone, sindaci e amministratori, coadiuvati da un comitato tecnico scientifico. Tutti insieme perseguiamo l’obiettivo di studiare modalità che consentano di valorizzare al meglio questo meraviglioso ambiente che si snoda lungo l’asta dell’Adige. Il nostro intento è lo sviluppo di un territorio che amiamo. Ed è proprio con queste premesse che auguro a tutti un Natale di speranza e un felice anno nuovo. Il Sindaco Massimiliano Adamoli Natale a Dolcè Sabato 26 dicembre Concerto “Da Nadal a Santo Stefano”, Corpo Bandistico di Dolcè Mercoledì 6 gennaio Festa della Befana, Comitato del Batucian, A.S.V. Peri Festa della Befana, Comitato San Luigi Dolcè Festa della Befana, Pro Loco Volargne

Brentino Belluno . Auguri del Sindaco... Si sta per concludere questo 2015 ed è tradizione per ognuno di noi fare un breve bilancio dell’anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Per l’Amministrazione di Brentino Belluno è stato senza dubbio un anno intenso. Grazie alla forte unità del gruppo di lavoro, il supporto dei dipendenti e la comprensione della cittadinanza si è riusciti a superare una fase al quanto delicata per la sistemazione dei conti. In parallelo si è proseguito con la progettualità…Ma le opere non avrebbero nessun senso se al centro del nostro piccolo comune non si ponesse il valore della comunità. L’augurio quindi che desidero esprimere è quello di essere sempre più persone che vivono con fierezza e amore l’appartenenza ad una comunità. Perché allora non cogliere l’occasione di questo Natale per un gesto concreto di solidarietà? Regali e luci non contano se non si parte con l’impegno nel provare a superare magari qualche vecchio litigio o nel mettere in gioco le proprie doti e capacità per associazioni e amministrazione. Forza allora, è ora di uscire dal guscio. Buon Natale e Buon 2016 pieno di gioie e soddisfazione. Il Sindaco Alberto Mazzurana Natale a Brentino Belluno 6 gennaio Festa dell’Epifania a Belluno con la “Bruciatura della Vecia” 29 gennaio Presentazione del Libro 2015 - Ass. El Casteleto a Rivalta 2 febbraio Festa della Candelora a Preabocco


Marano. Auguri del Sindaco... Anche il più semplice Buon Natale o Buone Feste mi invita ad azzardare una dimensione grande, per non dire cosmica, convinta, affidata all'intelligenza del cuore. Perciò gli auguri e le loro motivazioni si moltiplicano, ma con la possibilità di ritagliarsi ognuno la sua parte di cartolina. Il primo augurio è quello di poter gioire tutti insieme per l'arrivo di incoraggianti segnali di pace. Fra i diritti fondamentali dell'uomo c'è, ci deve essere, quello di godere della pace. Un secondo augurio è di riuscire a cercare e trovare, qui e ora, una piena dimensione comunitaria, un insieme di accoglienza, di comprensione, di dialogo e confronto, che ci costringa a uscire dalle nostre case per vivere momenti e situazioni di festa e di fiducia, insieme con gli altri. Un terzo augurio è quello di provare a gustare il piacere di fare qualcosa di speciale per la comunità: ognuno di noi si porta dentro delle risorse nascoste, ma che a volte richiedono di avere il coraggio di metterle in gioco, per rendersi conto che ogni cosa pensata per gli altri è utile e importante soprattutto per se stessi. Il sindaco Giovanni Viviani

Natale a Marano

Dal 5 all'8 dicembre Mercatini di Natale a Pezza di Marano di Valpolicella, in cui non mancheranno piatti tipici, bancarelle, luci e artigianato locale. Durante le giornate sarà allestita un'esposizione di moto d'epoca. I mercatini apriranno sabato 5 dicembre 2015 alle ore 14.00. Tutte le serate saranno animate da musica e spettacoli. 18, 19, 20 dicembre Mercatini di Natale a scopo benefico organizzati in piazza della Comunità a Valgatara dalla parrocchia di Valgatara Ss. Fermo e Rustico. I ragazzi del Canto della Stella. Il Canto della Stella, organizzato dalla Pro loco di Marano, coinvolge chi lo desidera, piccoli e grandi, con ritrovo alle ore 19.00 in centro della contrada con la Stella.. 11 dicembre San Rocco - 14 dicembre Pezza 16 dicembre Purano - 18 dicembre Marano 21 dicembre Prognol - 23 dicembre Mondrago

S.Anna d’Alfaedo. Auguri del Sindaco... A nome di tutta l’Amministrazione Comunale di Sant’Anna d’Alfaedo vorrei far arrivare nelle famiglie e nelle case di tutte le nostre comunità il più caloroso augurio di un Buon Natale e Buone Feste. Un pensiero non può mancare a tutte quelle persone che hanno vissuto esperienze di sofferenza o difficoltà, alle famiglie che hanno perso qualche loro caro, alle persone “sole” nella vita quotidiana ma anche nella loro interiorità, affinché tutti possano trovare in ciascuno di noi una parola di conforto, un sorriso, un volto amico. Un ringraziamento doveroso vorrei poi esprimere alle tantissime persone che quotidianamente dedicano energie e tempo per la “vita” delle nostre comunità; penso al mondo della scuola, della parrocchia, delle associazioni, del volontariato. Grazie infine a tutte le famiglie, a tutti i cittadini, alle ditte e aziende del nostro territorio, per l’esempio con cui stanno affrontando questo periodo d’incertezza sociale, politica ed economica. Buon Natale e Buone Feste Il Sindaco Raffaello Campostrini Natale a Sant’Anna d’Alfaedo Sabato 12 e domenica 13 dicembre – Sant’Anna d’Alfaedo - 2^ edizione de “La Magia del Natale”. Domenica 20 dicembre - Teatro comunale - Spettacolo per famiglie “Lo schiaccianoci” dell’Associazione culturale Fior di Teatro. Giovedì 24 dicembre - Santa Messa di mezzanotte nella chiesa romanica di San Giovanni in Loffa, animata dal coro Fiorelin del Bosc. Vari Sabato 26 dicembre dalle ore 18.00 “Canto della Stella” a Ceredo. Mercoledì 6 gennaio – A Fosse presso la Baita del Comitato Sagra verrà anche quest’anno allestito uno spettacolare falò per bruciare la Befana, tra canti, risotto e vin brulè si saluterà e brucerà idealmente le cose vecchie del passato per dare il benvenuto alle novità del 2016.


L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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SAN FLORIANO. Le opere si sono rese necessarie a causa del pessimo stato del Camposanto

Cantiere al cimitero Lavori a inizio 2016 Venerdì

Servizi di

Silvia Accordini Prenderà avvio il 15 dicembre l'allestimento del cantiere per i lavori di manutenzione straordinaria del cimitero di San Floriano. Un intervento complesso, questo, i cui lavori avranno inizio a gennaio 2016, subito dopo le festività natalizie, per essere completati entro giugno 2016. L'opera, che prevede un investimento complessivo di 721.000 euro, si è resa necessaria a causa del pessimo stato in cui versa il Camposanto, sia a livello estetico che a livello strut-

turale. In particolare la parte costruita più recentemente presenta cedimenti importanti in quanto il sottosuolo è interessato dalla presenza di falde acquifere che compromettono la stabilità dell'edificio, oltre a provocare infiltrazioni d'acqua. Durante la stagione autunnale si era proceduto alla riesumazione di alcune tombe: un intervento laborioso, ma necessario per dare una logica alla disposizione stessa delle tombe e per garantire maggior ordine all'interno dello stesso. Ora tocca ai lavori veri e propri: dalla pulizia da piante ed arbusti presenti lungo tutta la muratura

BURE. Addobbi, accessori e allegria Mercatino di Natale: 12-13 dicembre Addobbi, accessori, cucito, legno e tanta allegria a suon di emozioni natalizie. Questo è quanto accadrà a Bure sabato 12 e domenica 13 dicembre in occasione del Mercatino di Natale proposto dalla Parrocchia di Bure e dal gruppo “Mani d'Oro” in collaborazione con il gruppo Caritas che si occuperà dell'organizzazione. Sarà proprio il gruppo Caritas ad allestire lo stand gastronomico, dove si potranno gustare minestrone, spezzatino, torte, cioccolata e brûlé caldi. Dopo il successo dello scorso anno e a gran richiesta saranno presenti più di 20 banchetti artigianali che esporranno manufatti in legno, cucito, gioielli, addobbi prodotti da hobbisti di Bure e locali per ricreare ancora una volta la magia del Natale. Il Mercatino di Natale di Bure aprirà le danze sabato 12 alle ore 15.00 all'interno della tensostruttura adiacente alla chiesa. A seguire, alle 17.00 in teatro, lo spettacolo organizzato dal gruppo adolescenti in attesa di Santa Lucia che porterà qualche dolcetto e tanta gioia ai bambini. La giornata di domenica avrà inizio alle 9.00 del mattino, quando la piazza si animerà dei colori e dei profumi del Natale, tra banchetti, buona cucina e tanta allegria che saranno accompagnate nel pomeriggio anche da musica suonata dal vivo all'interno della struttura.

esterna del cimitero alla realizzazione di una micropalificazione per consolidare il terreno intorno all'ala cimiteriale interessata dai dissesti, molti saranno gli interventi previsti dal progetto. «E' prevista l'adozione di misure di miglioramento dell'areazione delle tombe interrate, con la conseguente chiusura delle vecchie griglie di areazione non più a norma e l'impermeabilizzazione delle tombe stesse, impedendo di fatto all’acqua di penetrare nelle tombe – afferma l'assessore ai Lavori Pubblici di San Pietro in Cariano, Mario Lonardi -. Verranno poi realizzate nuove colonne frontali e d'angolo per ovviare alle problematiche

strutturali presentate da alcune colonne esistenti. Si interverrà inoltre sulla muratura esterna e sul marciapiede perimetrale esterno, sugli intonaci e sulle coperture del cimitero, oltre che sui cornicioni che saranno ripristinati e stuccati. Infine il progetto prevede di ricavare una stanza adibita a magazzino – ripostiglio per il ricovero di attrezzature e materiale. Si tratta – conclude Lonardi – di un progetto impegnativo, ma necessario che sarà completato in futuro dalla realizzazione di una nuova ala cimiteriale, inserita all'interno del Piano delle Opere 2016 – 2017 per un investimento di 400.000 euro».

INTERVENTI. Viabilità a Pedemonte, miglioramenti in arrivo Il sipario sul 2016 si aprirà a San Pietro in Cariano con due nuovi importanti cantieri all'orizzonte. Il nuovo anno vedrà infatti concretizzarsi il progetto previsto per il miglioramento della viabilità a Pedemonte, in particolare all'altezza dell'incrocio principale del paese (via Campostrini – via Cà de Dè e via della Contea). «Abbandonata l'idea della rotatoria – afferma Mario Lonardi, assessore ai Lavori pubblici del comune di San Pietro in Cariano –, ora stiamo portando avanti un nuovo progetto. Dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi con i tecnici e i progettisti, abbiamo stilato il progetto definitivo che prevede la riqualificazione dell'intero incrocio e del tratto di strada provinciale interessato, la realizzazione di tre corsie in direzione Verona e tre corsie in direzione San Pietro in Cariano. Il fulcro del progetto in particolare è il nuovo impianto semaforico: investiremo sulle più recenti tecnologie installando semafori “dinamici”, dotati di sensori attivi anche a grandi distanze e comandati da processori di ultima generazione che permetteranno di ottimizzare i tempi di attesa». Il sistema semaforico di Pedemonte funzionerà quindi a seconda del traffico veicolare nelle diverse fasce orarie della giornata. Tutto pronto anche per l'inizio lavori relativi alla rotatoria all'altezza di via Avanzi nel capoluogo carianese: con il nuovo anno vedrà la luce anche questo cantiere.


L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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SAN FLORIANO. Nel 2014 il 40° anniversario di rifondazione, nel 2015 le grandi emozioni

FAMIGLIE BISOGNOSE / SERVIZIO

“Coro El Vesoto” Amicizia in note

E' attivo da pochi mesi, precisamente dal 23 maggio scorso, ma ha già teso una mano a molte famiglie bisognose. Stiamo parlando del primo sportello di distribuzione di alimenti e beni di prima necessità di San Pietro in Cariano, istituito grazie ad un contributo messo a disposizione del comune di San Pietro in Cariano e dalla Fondazione Cariverona. «Parte di questo contributo – affermano dal Comune carianese – è stato destinato a famiglie in difficoltà del nostro Comune. La rimanente somma è stata invece utilizzata per istituire questo sportello, che distribuisce alimenti e beni di prima necessità a persone bisognose residenti nel territorio». A rendere possibile questa forma di solidarietà e di aiuto è però la sinergia nata tra Comitato Valpolicella Solidale, Caritas San Floriano, Caritas di S.Pietro, Lions Club Valpolicella, Fevoss Bure, Associazione Amici di Pedemonte e Parrocchia di Pedemonte, che collaborano attivamente con le assistenti sociali e la responsabile dei servizi sociali Tiziana Tomelleri, con l'appoggio degli assessorati alle Politiche Sociali e alle Associazioni del comune di San Pietro in Cariano. «Le assistenti sociali del Comune – affermano ancora dallo sportello-, una volta individuati i nuclei familiari o le persone bisognose di aiuto, consegnano loro appositi tagliandi con i quali poter ritirare, ogni due settimane, la borsa alimentare preparata dai volontari delle associazioni presso una sede comunale appositamente individuata ed allestita. Lo sportello è un esempio concreto di come anche piccoli gruppi, unendo le forze, possano fare qualcosa di indispensabile per gli altri. I volontari sono in contatto con i supermercati del territorio che hanno dato la disponibilità di rifornire lo sportello di beni di prima necessità da destinare a chi, con molta umiltà e gratitudine, si rivolge ai Servizi Sociali del Comune: il nostro auspicio è che sempre più persone possano unirsi a noi in questa catena di solidarietà, oggi più che mai indispensabile».

Servizi di

Silvia Accordini «Far parte di un coro, oltre all'amore per la musica, è essenzialmente motivo di aggregazione comunitaria, è condividere emozioni, che il canto quasi inevitabilmente suscita, e riportarle con semplicità all'esterno». Queste le parole che nel giugno 2014 Luciano Sartori, Presidente dello storico Coro El Vesoto di San Floriano, pronunciava in occasione del 40° Anniversario di rifondazione del sodalizio sorto nei lontani anni '70. Trenta erano i coristi, guidati dal giovane maestro Osvaldo Gasparato , nipote del compianto Attilio Gasparato storico organista della “Pieve di San Floriano”... E oggi, come ieri, El Vesoto, diretto ancora dal maestro Osvaldo Gasparato, continua ad essere protagonista di rassegne, concerti, eventi, cerimonie, feste sociali.«L’attività che svolgiamo durante l’anno – afferma Luciano Sartori, Presidente del Coro inizia con la S.Messa augurale del I° dell’Anno presso l’Istituto delle Suore Pie Madri della Nigrizia al Cesiolo di Verona, prosegue con il pranzo sociale a fine gennaio, con la tradizionale “Ottava di Pasqua” passeggiata primaverile sulle nostre colline, la nostra “Rassegna di Primavera” di fine maggio e la gita sociale di luglio chiude il

primo semestre. L’attività riprende in settembre per preparare i vari concerti che culminano con i Canti di Natale. Il 2014 in particolare è stato l’anno del nostro 40° anniversario. Abbiamo voluto festeggiarlo con gli amici storici del coro “Scaligero dell’Alpe” di Verona e i nostri amici d’oltralpe del coro “MGV 1877” di Bingen-Kempten (Germania) per concludere, poi, con una “tre giorni” nella capitale della musica, Salisburgo, con esibizioni nei luoghi significativi della città». Il 2015 è l’anno delle grandi emozioni. E’ iniziato con una tournee in

Portogallo nei luoghi della fede: Santuario Madonna di Fatima e a Santiago de Compostela. Nei mesi di luglio e settembre appuntamenti nei luoghi Francescani ad Assisi e all’EXPO di Milano. La Valpolicella ci ha visti protagonisti in diverse occasioni in questo 2015, che si concluderà nella nostra “Pieve” con il Concerto dell’8 dicembre e con il Concerto di Natale in collaborazione con lo SNODAR il 19 dicembre». “Grandi emozioni” nel 2015 per il Coro, anche perché finalmente diventa realtà l'annosa questione della sto-

rica “sede” del Coro: è ufficiale l’acquisizione degli “Annessi rustici di Villa Lebrecht”, da parte dell’Amministrazione Comunale di San Pietro dalla Provincia di Verona. «Da anni – aggiunge Sartori - ci siamo fatti promotori presso tale Ente del recupero di questi importanti spazi ed è anche grazie agli sforzi del nostro compianto ed indimenticabile presidente Guglielmo Gazzani, se oggi possiamo vedere l’inizio di un concreto progetto di ristrutturazione del fabbricato, dove troveranno sede oltre il Coro, anche altre Associazioni del territorio. Per noi questo sarà un traguardo importante, per portare avanti il lavoro fatto in questi anni, mantenendo fede allo spirito del Coro il cui ruolo culturale è sempre stato quello di “ponte ideale tra passato e presente”. Ed è proprio per poter disporre di un organico in grado di continuare i successi che il complesso ha raccolto in 40 anni di attività che El Vesoto cerca nuovi coristi, nuove voci virili di giovani e meno giovani animati dalla passione per il canto corale e da spirito di sacrificio, predisposti ai rapporti sociali». Il Coro El Vesoto canta il martedì e il giovedì alle 21.00 nell'attuale sede di via della Pieve a San Floriano. Per contatti: 348.0738815 – 3 4 6 . 7 2 4 1 4 9 9 ; segreteria@coroelvesoto.it

IL PRESEPE VIVENTE DI PEDEMONTE Torna anche quest’anno in Valpolicella l’antica tradizione del presepe in forma vivente, che, per l’ottava volta, trasformerà la piazza di Pedemonte in una piccola Betlemme. 360 metri quadrati dove, a far sfondo alla Natalità del bambin Gesù, si troveranno, in piena attività, artigiani, commercianti, soldati romani, tutti in abiti tipici del tempo. I più piccini, avranno modo di conoscere e vedere da vicino, non solo i vecchi mestieri della nostra tradizione, ma anche quegli animali domestici che solitamente occupavano le stalle e

Cari nonni, siamo orgogliosi dello straordinario esempio che ci avete regalato. Noi figli e nipoti cercheremo di fare tesoro della vostra esperienza, dei vostri errori, dei vostri successi, ma soprattutto dei vostri consigli. Noi pronipoti, da parte nostra, cercheremo di ricordare, negli anni a venire, il vostro calore e la vostra inesauribile energia. Grazie! Vi vogliamo bene!

Irma Allegri e Emilio Murari

le corti rurali. Nel presepe vivente di Pedemonte, non c'è una recita ad orari predefiniti, ma le comparse e gli animali sono sempre presenti per tutta la durata della manifestazione e i visitatori saranno idealmente trasportati, come in una macchina del tempo, in un villaggio antico in piena attività. Il Presepe verrà benedetto e aperto il 24 dicembre alle 24.00, dopo la S.Messa. Il giorno di Natale aprirà alle ore 16.00 (fino alle 19.30) e sarà visitabile, dalle 15.00 alle 19.00, sabato 26 dicembre, domenica 27 dicembre e

70 ANNI DI MATRIMONIO L’EVENTO / 1ª “STRAPEGADA DE SANTA LUCIA”

GRUPPO VILLAGGIO PRESEPE VIVENTE Il gruppo Villaggio del Presepe vivente è nato nel 2001. Proprio per il grande lavoro che richiede, il Presepe vivente viene allestito ad anni alterni ed è costruito con l'opera prodiga dei circa 40 volontari, (fra uomini, donne e bambini) e l'apporto prezioso di materiali e servizi di aziende locali, della locale Parrocchia, e circolo NOI. Per la costruzione, i volontari impiegano, lavorando per lo più la sera, circa tre mesi per assemblarlo ed altri due mesi per smontaggio e magazzinaggio di tutto il materiale. Nell'edizione 2013, sono state valutate in più di qualche migliaio il totale delle persone che hanno deciso di visitare e trascorrere qualche ora insieme a noi, piacevolmente immersi nella mistica atmosfera del Natale.

BUON ANNIVERSARIO!

venerdì 1 gennaio, comprendendo anche un’edizione "serale", sabato 2 gennaio, dalle 18 alle 21.00 con la distribuzione del minestrone caldo. Il Presepe sarà inoltre aperto dalle 15.00 alle 19.00 domenica 3 gennaio e mercoledì 6 gennaio con l’arrivo

dei Re Magi verso le 17.00. L' entrata è ad offerta libera, e il ricavato sarà interamente devoluto, come tutti gli anni, ad enti o associazioni benefiche. Per informazioni: www.presepevivente-pedemonte.it; info@presepevivente-pedemonte.it

E' tutto pronto per la “Strapegada de Santa Lucia” a San Pietro in Cariano. La prima edizione dell'evento, organizzata dall'assessorato ai Servizi sociali del comune carianese in collaborazione con la Consulta degli anziani, avrà luogo sabato 12 dicembre a San Pietro alle ore 15.30 presso l'area camper comunale. «Sono attesi tutti i bambini del Comune accompagnati da genitori, fratelli, nonni, amici – affermano gli organizzatori -. Tutti coloro che desiderano partecipare sono invitati a dotarsi di una catena di barattoli, lattine e altro, purchè ferroso e rumoroso». Il significato della “strapegada” richiama ad antiche tradizioni popolarti con l'intento di mantenere sveglia l'attenzione di Santa Lucia per portare

doni alle persone meritevoli. Il 12 dicembre sarà possibile consegnare al Castaldo la letterina per Santa Lucia, accompagnata da una molletta “stendibiancheria”. «Percorreremo assieme – aggiungono gli organizzatori – via Fontego, via Barbassa, via Beethoven, trascinando le rumorose catene, e torneremo presso la sede comunale. Nel cortile di villa Rubinelli il Castaldo consegnerà un palloncino personalizzato al quale sarà agganciata la letterina da inviare a Santa Lucia. All'ora stabilita il Sindaco o un suo delegato darà il segnale per liberare i palloncini con le letterine per Santa Lucia». La “Strapegada di Santa Lucia” terminerà alle 17.30 con una merenda per grandi e piccini.


L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CRONACHE di Fumane

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VISITA IN MUNICIPIO. I ragazzi della scuola media Lorenzi hanno incontrato il Sindaco

Idee per l’ambiente proposte dalla II A Visita in Municipio lo scorso lunedì 9 novembre per gli alunni della classe IIA della scuola media B.Lorenzi di Fumane. I ragazzi, accompagnati dalla loro insegnante, prof. Migliavacca, hanno portato le loro proposte di collaborazione con l'Amministrazione Comunale per rivitalizzare e qualificare luoghi pubblici del paese da loro particolarmente frequentati. La visita si inserisce nel progetto di sussidiarietà per cui è stato approvato recentemente il regolamento in Consiglio Comunale, un progetto teso a rendere i cittadini co-responsabili dell'azione amministrativa. “Noi, ragazzi e ragazze della classe 2°A frequentiamo il tempo pieno alla scuola secondaria di primo grado dell’ istituto Bartolomeo Lorenzi di Fumane; nei pomeriggi del lunedì e mercoledì partecipiamo a dei laboratori didattici su differenti tematiche. Nel laboratorio del lunedì quest’anno la scuola collabora con gli educatori del comune per realizzare dei progetti ambientali sul nostro paese; all’ interno di questo progetto abbiamo fatto passeggiate per Fumane osservando quali luoghi pubblici potrebbero essere migliorati grazie al nostro contributo. Lunedì 9 Novembre abbiamo incontrato il sindaco Mirco Corrado Frapporti e gli assessori Nicoletta Capozza e Maurizio Zantedeschi. E’ stato un incontro stimolante. Una volta seduti l’assessore Nicoletta Capozza prima e il sindaco poi

hanno introdotto con una spiegazione dettagliata sul funzionamento della giunta e del consiglio comunale […]. Da parte nostra abbiamo esposto le nostre proposte: per il parco giochi in via Giovanni XXIII abbiamo fatto presente che noi potremmo pulire la fontana e costruire cestini, panchine e tavoli decorandoli. Riguardo ai ponti del paese abbiamo pensato che per migliorare questi ultimi potremmo ridipingere le ringhiere in modo artistico e dare un nome a ciascun ponte […]. Abbiamo poi rilevato che al parco della Piazza Pietro Nicolis c’è bisogno di qualche tavolo (che noi possiamo costruire in falegnameria) e se possibile dipingere le panchine. Secondo noi sarebbe bello anche installare una fontana per l’acqua potabile per i ragazzi che vengono a giocare al parco e mettere cartelli per tenere pulita l’area. Per quanto riguarda la nostra scuola media “Bartolomeo Lorenzi” abbiamo detto che

c’è bisogno di disporre cestini sparsi per il cortile, restaurare le cartine geografiche e possibilmente comprarne di nuove ed aggiornate; pulire banchi e mattoni scarabocchiati; coprire le piccole crepe e fare divertenti murales sui muri esterni. Inoltre, la nostra piazza è più un incrocio di strade, ma comunque per abbellirla potremmo aggiungere dei cestini colorati, pulire le strade e pulire il tabellone degli annunci. A Monte Sant’Urbano, per migliorare i percorsi che attraversano questo monte e ripulirli, si potrebbero aggiungere dei cestini e decorarli. Sarebbe bello aggiungere delle panchine e costruire dei cartelli per indicare la durata e la facilità del percorso. Al Parco del Donatore potremmo seminare l’erba, costruire panchine e decorarle, rifare la staccionata. Anche qui sarebbe utile mettere una fontana e dei giochi per i bambini. L’incontro si è concluso con l'impegno di occuparci partico-

MOLINA / LA COMMEDIA TEATRALE Tante storie in una storia e a fare da cornice tutto il fascino di tempi andati, della semplicità e del calore che avvolgevano un piccolo paese di collina. Domenica 8 novembre chi era presente a Molina ha potuto rivivere per un pomeriggio quella magia che circonda le mura e le corti dell'antico borgo in pietra, prima attraverso una rappresentazione teatrale, poi con un visita guidata tra le corti del paese. “tra gli archi delle antiche corti di Molina: storie di orsi, lupi e farabutti...” era infatti il titolo della commedia messa in scena all'interno del teatro di Molina, proposta dalla locale Pro loco nell'ambito della rassegna “Spettacoli di Mistero” dell'Unpli Veneto. La sapiente regia della maestra Maria Teresa Zantedeschi ha saputo trasformare gli attori in figure storiche del paese, che a loro volta hanno raccontato, attraverso i filò e momenti di vita quotidiana le storie di indimenticati personaggi del passato molinese che di generazione in generazione si tramandano a Molina. Lo spettacolo ha fatto così magicamente rivivere antiche e affascinanti leggende avventurose e aneddoti di gesta e malefatte ancora oggi appena sussurrati e circonfusi da un alone di mistero...

larmente delle migliorie riguardanti i ponti e del parco giochi di piazza Pietro Nicolis; qui l’assessore Maurizio Zantedeschi si è assunto l'impegno di costruire la fontana proposta. Noi, ragazzi e ragazze della classe 2°A speriamo di vivere ancora esperienze così stimolanti. Gli alunni della classe 2°A della scuola media “B. Lorenzi” di Fumane

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Caritas, un anno di solidarietà Un anno impegnativo, il 2015, per il Gruppo Caritas di Fumane che si è rivolto, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, alle realtà di povertà e di disagio della comunità, aiutando famiglie e singole persone, non solo a superare le emergenze derivanti dalle situazioni di bisogno immediato (pagamento bollette, luce, acqua, gas e spese alimentari), ma facilitando anche la ricerca di soluzioni al problema della mancanza di lavoro. «La nostra attività – affermano i volontari della Caritas nella loro consueta relazione annuale - è sostenuta dalle entrate del “Canto della Stella” (entrate del 2014 pari ad € 3889), nel quale si impegnano i giovani, gli adolescenti e le famiglie della Parrocchia. Hanno contribuito alle nostre necessità in vario modo, anche economico, le seguenti associazioni: ADIV, Gruppo “Donne 8 marzo” , marciatori e polisportiva, gruppo ginnastica femminile, gruppo “Macchine d’epoca” di Domegliara, Benaco Banca. Con la raccolta di vestiario di maggio e ottobre si sono soddisfatti i bisogni delle famiglie che si sono rivolte alle responsabili del Gruppo. I volontari della Caritas continuano poi ad incontrare e accompagnare queste famiglie nell'affrontare piccole e grandi difficoltà. Il lavoro di volontariato è stato messo a disposizione per la raccolta e distribuzione di mobili usati, carrozzine, lettini e materiale

per bambini. In occasione delle “Domeniche della Carità” inoltre – aggiungono abbiamo raccolto più di 1000 Kg di alimenti e € 1539. Una sintesi delle entrate ed uscite annuali sarà esposta fuori dalla porta della Chiesa. Un grazie particolare – concludono infine dalla Caritas va a tutti coloro che in vario modo collaborano alle nostre iniziative. Le persone aiutate esprimono riconoscenza per il sostegno ricevuto». Per offerte: C.C. Valpolicella Benaco Banca Gruppo Caritas Fumane IT 98 O 08315 59810 000010007130 Nei prossimi giorni, come da tradizione, verrà riproposto il “Canto della Stella”. Martedì 8 Dicembre ore 17 – 18.30: Giovanni XXIII, Ponte Lena Via Aleardi, Cà Ferrari, Via Verdi, via V. Ugolini al termine pandoro e tè caldo

Mercoledì 9 Dicembre ore 19 – 21.30: Via Giare, via A. Fumano, via Piani, Viale Verona (tutto) Giovedì 10 Dicembre ore 19 – 21.30: Via Pio Brugnoli, Isola, Progni, Celestino Ledri, Via Santuario, Cà Melchiori Domenica 13 Dicembre ore 17 – 18.30: Piazza, via Incisa, Viale Roma, Via Perobelli, via De Gasperi, al termine pandoro e tè caldo Lunedì 14 Dicembre ore 19 – 21.30: Casterna, Banchette, , Via Della Torre, Via Pellegrini, Via Volta Martedì 15 Dicembre ore 19 – 21.30: Ponte Vaio, Vaio, Bertarole, Via Osan di sopra, Ponte Scrivan Mercoledì 16 Dicembre ore 19 – 21.30: Casetta, Sottoriva,Via Madonnina, via F. Della Scala, via Carcirago In caso di maltempo la serata verrà annullata e sarà recuperata il 21dicembre Riccardo Reggiani


L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CRONACHE di Marano

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LA CONFERENZA. Protagonisti dell’appuntamento “Gli affreschi del santuario di Minerva”

Scavo, restauro fino alla mostra Il 28 ottobre presso la Sala consigliare del comune di Marano si è svolta in una sala gremita di appassionati, una conferenza di Brunella Bruno, “Gli affreschi del santuario di Minerva. Dallo scavo, al restauro, alla mostra”, promossa dalla Pro Loco e dal Comune per preparare la visita alla mostra “Roma e le genti del Po” e ad anticipare alcuni argomenti che saranno ampiamente illustrati in un volume collettivo di prossima uscita, interamente dedicata al sito archeologico del Monte Castelon. Ha introdotto la serata il sindaco di Marano, Giovanni Viviani, che ha ricordato le emozionanti fasi che hanno portato alla riscoperta del tempio dopo il primo ritrovamento del 1835 per merito di Orti Manara. Quello che non sta emergendo, mano a mano che prosegue l’attività di ricerca della Soprintendenza di Verona è la straordinarietà del sito: vi sono infatti decori che si ritrovano in centro Italia in edifici di grande importanza. Spiega Viviani: «Ho potuto vedere in anteprima la bozza del libro della dott.ssa Bruno e non posso che esprimere la mia soddisfazione perché viene portata la giusta attenzione su un manufatto straordinario. Sopra al rogo votivo

La Valpolicella conserva sotto la crosta un grande patrimonio culturale: ovunque si scavi, si trova qualche resto romano, una villa, un tratto di strada. A Marano c’è il tempio, a Fumane parecchie lapidi e, appena oltre il confine con San Pietro, la villa di Ambrosan, di cui è stata scavata, in situazione di emergenza solo la parte rustica. Ma a San Pietro occorre occuparsi della Via Claudia Augusta, ritrovata in più tratti, delle tombe della zona Pulle, i cui corredi d’oro sono in museo a Vienna, dei ritrovamenti ai piedi della collina di Squaran. A Sant’Ambrogio ci sono tracce di una villa nella zona intorno al campanile del capoluogo, ma a San Giorgio varrebbe comunque la pena di cercare. A Villa di Negrar, dorme a qualche metro sotto la campagna un’immensa villa romana, i cui mosaici malamente recuperati sono in mostra a Verona al Museo del Teatro Romano. Molte sono le domande aperte a proposito di quella prima identità della Valpolicella, di cui il pagus degli Arusnati rappresenta il capitolo più noto. Ma chi erano davvero gli Arusnati,

dell’età del ferro, vi è stato costruito un tempio in età tardo-repubblicana e poi uno di età imperiale. Certamente la committenza deve essere stata importante; gli affreschi di primo stile con l’onda ricorrente che sono ora esposti anche al Museo di Santa Giulia a Brescia, testimoniano una qualità eccellente delle maestranze che qui hanno lavorato e fanno capire l’importanza del luogo. E’ affascinante il mistero che circonda ancora questo tempio: perché proprio qui un edificio così importante? Perché così lontano da Roma? Doveva celebrare quale evento importante?». Tornano a galla i Cimbri e Caio Mario? Per scoprirlo

bisognerà andare avanti nella campagna di scavo, di messa in sicurezza per arrivare un giorno a realizzare un parco tematico: il Comune di Marano dalla sua è alla ricerca dei fondi necessari per integrare quelli messi a disposizione dalla Regione Veneto. «Le potenzialità di un luogo del genere, il turismo e l’indotto che può generare, specialmente facendo sistema in tutta l’area coinvolta non sono affatto da sottovalutare – aggiunge Viviani -: come ha ben illustrato Brunella Bruno, Sovrintendente Archeologico e Direttrice degli scavi, il tempio è unico nel suo genere e rappresenta il punto più lontano da Roma

LA TRADIZIONALE INIZIATIVA

Buon Natale dal Canto della Stella Anche quest’anno la Proloco di Marano ha deciso di organizzare il tradizionale Canto della stella. La bella iniziativa che riprende la tradizione popolare, anche utilizzando strumenti musicali di un tempo. Inizierà la sera dell’11 dicembre da San Rocco per terminare il 23 nella frazione di Mondrago. «Ogni anno siamo stati accolti dall’entusiasmo della gente - spiega il Presidente Dario Degani -, che non ci ha mai fatto mancare il sostegno e una bevanda calda per ristorarci». Prosgue il Presidente onorario, Gigi Poli «è davvero una bella iniziativa: Il Canto della Stella, coinvolge piccoli e grandi. Ci troviamo nelle sere programmate alle ore 19.00 al centro della contrada con la Stella illuminata dalle torce elettriche , le chitarre, a volte la fisarmonica a bocca. Passiamo di casa in casa con le canzoni natalizie augurando buon Natale a tutti quelli che ci aprono la loro casa, e ci fanno offerte per i bambini filippini in adozione». Conclude Degani_ «Sono ormai quasi dieci anni che cantiamo la stella e che abbiamo in

RICCHEZZE CULTURALI

adozione dei piccoli bambini filippini. Tanto tempo fa con Don Luigi, l’aiuto delle suore della Sacra Famiglia (Marzana) e con le loro missionarie a Manila abbiamo iniziato questa collaborazione per sostenere gli studi dei bambini bisognosi. Siamo orgogliosi nel dire che il paese ha risposto concretamente e generosamente: adesso abbiamo cinque bambini in adozione e facciamo fronte con una spesa di circa 1.600€ l’anno. Don Andrea ci ha spronato nel continuare questa buona iniziativa e nel prologo del concerto del 6 Gennaio ha sempre avuto una parola di ringraziamento». Al fine di garantire la massima trasparenza, come ogni anno

al termine del concerto del 6 Gennaio, il Gruppo Canto della Stella comunicherà il resoconto dei risultati ottenuti. Il calendario delle serate: 11 dicembre ore 19. 00 San Rocco 14 dicembre ore 19.00 Pezza 16 dicembre ore 19.00 Purano 18 dicembre ore 19.00 Marano 21 dicembre ore 19.00 Prognol 23 dicembre ore 19.00 Mondrago Ogni serata terminerà con una cioccolata calda per tutti coloro che parteciperanno. R.R.

di un manufatto di tale qualità». Il Sindaco non nasconde la speranza che ad intervenire siano anche i privati spinti dalla volontà di potenziare il turismo eno-gastronomico in tutta la valle di Marano. Riccardo Reggiani

prima e dopo la romanizzazione? Oltre alla vite coltivavano anche l’ulivo? Possiamo sapere qualcosa di più su lavorazione e commercio di pietra e marmo in età romana? Possiamo completare il tracciato preciso della via Claudia Augusta?

FUMANE / LA MOSTRA DI PITTURA Dalla Fini espone “La forza della solitudine” Si intitola “La forza della solitudine” la mostra pittorica in programma presso la sala consiliare di Fumane fino al 13 dicembre. Ad esporre le sue opere è l’artista di San Pietro in Cariano Mario Dalla Fini che ha inaugurato la mostra il 1 Dicembre scorso. Diplomato all’accademia delle belle arti Cignaroli di Verona, Mario Dalla fini è un artista originale, che si distingue per la sua creatività che spazia dalla pittura alla scultura, fino ad arrivare a semplici oggetti dipinti a mano. Nato a Badia Polesine nel 1935, vive e lavora a San Pietro in Cariano. Si dedica a materiali poveri quali il legno e il sasso. «La sua pittura – hanno scritto di lui - si caratterizza per i toni sobri e soffusi che esprimono un senso di malinconia per il tempo passato. Una sorta di nostalgia che si può leggere anche negli occhi dell’artista, mentre spiega i soggetti delle sue opere – uno scarpone, una bicicletta d’altri tempi, una fetta d’anguria: tutti oggetti che tendono a simboleggiare una vita intensa e serena. Nella sua opera rivive il ricordo di quando l’uomo, la natura e gli animali vivevano in perfetta armonia e vigeva ancora la legge del villaggio». “La forza della solitudine” sarà visitabile dal lunedì al giovedì dalle 10.00 – 13.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.


L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CRONACHE di Dolcè e Sant’Ambrogio

DOLCÈ. Dagli interventi alla sede comunale alla riqualificazione della scuola materna

Opere pubbliche: l’elenco completo Intenso in questo periodo il lavoro da parte degli Amministratori comunali di Dolcè, con in testa il sindaco, Massimiliano Adamoli, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Adelino Melchiori, affiancati dall’Ufficio tecnico, per dare corso alla realizzazione delle varie opere in programma, già finanziate a Dolcè. Possiamo delineare una breve panoramica dei principali lavori in programma? «Innanzitutto l’intervento riguardante la sede comunale, con il previsto spostamento dell’archivio comunale e la sistemazione, con la possibilità di ricavare sale ad uso riunioni, per associazioni per un importo complessivo di 317.620,53 euro interamente finanziato con contributo». Sappiamo che un’altra importante operazione riguarderà la pista ciclabile…

Massimiliano Adamoli

Adelino Melchiori

«Sì, è previsto il completamento della stessa, grazie al finanziamento regionale di 800.000 euro (su un totale dell’opera di 980.000,00) per il tratto che va da Ceraino al confine con Sant’Ambrogio». Veniamo, invece ai servizi e alle infrastrutture: quali saranno le priorità? «Innanzitutto la metanizzazione di Ceraino, finanziamento fondi ex ODI di 735.000,00 euro (su un tota-

le dell’opera di 750.000), che completa la metanizzazione dell’intero Comune. Poi la riqualificazione scuola materna di Dolcè per un importo complessivo di 754.000 euro, interamente finanziato con contributo regionale. Qui i nostri bambini dopo un anno di disagio troveranno nuovi spazi per il loro futuro. E’ prevista la realizzazione del Centro polivalente di Dolcè, per un importo complessivo di 789.751,69

euro, finanziato con contributo ex fondo Odi per un importo di 773.956,66 euro. Quindi la sistemazione dei centri storici di Peri e Ossenigo, primo passo per un abbellimento dei paesi finanziato con 500.000 euro del fondo comuni di confine. Infine la sistemazione area presso la baita Alpino/Pro loco di Volargne con parcheggio e costruzione di un campetto polivalente e la messa in sicurezza di due attraversamenti sulla statale che attraversa il centro abitato di Volargne, per un importo di 500.000 euro interamente finanziato con contributo del fondo comuni di confine. Dunque, come è facile intuire, gli impegni che ci attendono, sono numerosi e la speranza è che, una volta eseguiti, possano avere una positiva ricaduta per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Dolcè».

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SANT’AMBROGIO. MATTINATA ECOLOGICA «Abbiamo ripulito parecchie aree nel nostro Comune anche se purtroppo l’inciviltà non va mai in vacanza». Con un tocco di amara ironia il sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella Roberto Zorzi ha riassunto la mattinata ecologica svoltasi nel Comune di Sant’Ambrogio nell’ambito del progetto «Puliamo il Mondo 2015». «Purtroppo c’è ancora chi, ancora oggi, abbandona i rifiuti. Le associazioni, che ringrazio, si sono prodigate nel pulire diverse aree. Nel contempo continuiamo a monitorare il territorio. Recentemente abbiamo individuato alcune persone che hanno abbandonato rifiuti nel Borgo dei Cimieri a Sant’Ambrogio. Sono state sanzionate dalla nostra Polizia Locale che continua a svolgere un fondamentale compito di monitoraggio sul territorio anche sotto questo versante». Durante la giornata ecologica, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Lega Ambiente, si sono prodigate nella pulizia in diverse zone del comune le associazioni della Riserva Alpina di Caccia, Giacche Verdi Monti Lessini, Protezione Civile, Pro Loco Gargagnago, Pro Loco San Giorgio, Jumbo Club. «Questa iniziativa - spiega il vicesindaco e assessore all’ecologia Renzo Ambrosi - ha rappresentato un importante momento di aggregazione e di formazione per i cittadini, per la tutela del territorio in cui viviamo». I volontari hanno nella zona industriale del Campagnon, nell’area che da Sant’Ambrogio porta alle località Roccolo, Zane, Cà Verse, su alcuni sentieri che conducono da località Cà de la Pela alla frazione Monte e nella zona di via Stazione a Domegliara. Inoltre, col supporto dei mezzi del Jumbo Club, sono state sistemati alcuni pali dell’illuminazione. «Rammento che, con l’ausilio della Polizia Locale - ha concluso il sindaco Zorzi -. Teniamo monitorate le aree comunali per cercare di sconfiggere, o quantomeno arginare, l’inciviltà di pochi che ancora oggi si dilettano nel deturpare l’ambiente».

Maurizio Pedrini

BRENTINO E DOLCÈ / GIORNATA ECOLOGICA Per la prima volta la Giornata Ecologica, che si è svolta domenica 25 ottobre, ha visto uniti sul campo i due Comuni di Dolcè e Brentino Belluno in un riuscito gemellaggio di ecologia attiva, volto alla salvaguardia del territorio. Ampio, come sempre, il ventaglio delle associazioni protagoniste della bella iniziativa, chiamate a raccolta dai due Comuni e dalle rispettive Squadre di Protezione Civile: Gruppo Ecologico di Dolcè, Scout Cngei di Peri, Proloco di Volargne e, per la prima volta, la neonata associazione Sant’Andrea di Ossenigo. Tanti (in tutto circa una sessantina) i volontari che si sono dati appuntamento nei punti di raccolta istituiti nel territorio comunale di Dolcè e in quello di Brentino Belluno all’insegna del sempre valido slogan "Rispetta il tuo Ambiente come rispetti la tua Casa". Soddisfatti entrambi i Sindaci, che hanno fortemente voluto e presenziato all’atteso evento: «Con questo gemellaggio - commenta il sindaco di Dolcè, Massimiliano Adamoli - si è compiuto un passo avanti verso una sempre crescente consapevolezza collettiva delle nostre due comunità circa l’importanza della tutela del territorio della Valdadige e delle ricchezze ambientali dei nostri due Comuni». Gli fa eco il primo cittadino di Brentino Belluno, Alberto Mazzurana: «L’esperienza che abbiamo condiviso è stata assai positiva e andrà ripetuta in futuro coinvolgendo sempre più le scuole e le famiglie, possibilmente già dalla prossima edizione, affinchè divenga un vero momento educativo». «La partecipazione a questa seconda Giornata Ecologica, delle due previste nell’arco dell’anno - commenta il presidente del Gruppo Volontari Protezione Civile di Dolcè, Renzo Andreoli -è stata molto proficua. Bellissimo anche il gemellaggio tra i Comuni di Dolcè e Brentino-Belluno. Finita la raccolta, c’è stato un gradevole momento conviviale offerto dal Circolo Noi di Dolcè, al quale va il nostro particolare ringraziamento». Valutazione compiaciuta anche quella espressa dal collega Gian Antonio Stella, che guida i volontari della Protezione Civile di Brentino Belluno: «E’ stata un’esperienza positiva sotto ogni punto di vista, arricchita dal soddisfacente afflusso di partecipanti e dalla collaborazione dei volontari dei due Comuni. Credo si siano poste ottime premesse per il prossimo evento, in programma il 13 marzo 2016, che prepareremo in stretta sinergia con gli amici di Dolcè». «Il gemellaggio con il Comune di Brentino- Belluno - commenta Paola Bettinazzi del Gruppo Ecologico di Dolcè - è stato intenso e sentito da tutti noi volontari come un evento importante, che gua M.P.

SANT’AMBROGIO CELESTINA COMPIE 100 ANNI Nuova centenaria nel Comune di Sant’Ambrogio. Si tratta di Celestina Bellinato di Domegliara. La signora, nata a Rovigo il 15 ottobre 1915, è stata festeggiata dai figli Paola, Davide e degli altri familiari. Inoltre ha ricevuto la visita del sindaco Roberto Zorzi, il consigliere Laura Cazzadori e il presidente della scuola Celestina Bellinato d’arte Beatrice Mariotto. Celestina Bellinato vive a Domegliara con la figlia Paola. Ultima di cinque figli, dotata di una personalità vivacissima, si è spostata da Rovigo a Verona nell’ultima guerra. «Mi piace cucinare secondo le ricette dell’allora gastronomo Pellegrino Artusi - ha spiegato la signora Celestina -. Amo lavorare all’uncinetto e ricamare». La figlia Paola racconta che la madre legge regolarmente un quotidiano e qualche libro. Ascolta la musica lirica della Callas e della Simionato, Bocelli e il genere melodico. «Quest’anno abbiamo festeggiato quattro signore del nostro Comune che hanno compiuto i cento anni - ha affermato il sindaco Roberto Zorzi -. Sono loro, le centenarie, un esempio per i nostri giovani». Massimo Ugolini

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CRONACHE di Sant’Ambrogio

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TAGLIO DEL NASTRO. Dopo il primo servizio aperto nel capoluogo, ecco la nuova struttura

MADAGASCAR / SOLIDARIETÀ

Domegliara accoglie la casetta dell’acqua

Sala ortopedica

Servizi di

Massimo Ugolini Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella e Azienda Gardesana Servizi, che ne gestisce il servizio idrico integrato, hanno inaugurato la seconda casetta dell’acqua a Domegliara dopo quella di Sant’Ambrogio. Erano presenti il sindaco di Sant’Ambrogio Roberto Albino Zorzi col vicesindaco Renzo Ambrosi e altri amministratori ambrosiani, il presidente di Azienda

Gardesana Servizi Alberto Tomei, il direttore Alberto Ardieli, l’amministratore delegato Enrico Rizzetti e Angelo Cresco di Depurazioni Benacensi; con loro i 300 bambini e insegnanti delle scuole elementari di Domegliara e Gargagnago. A ciascuno di loro è stato consegnato il “diploma dell’Acqua”, il magnete che illustra il buon uso dell’acqua. «Come enunciato nel nostro programma elettorale - ha sottolineato il sindaco Roberto Zorzi -

DOMEGLIARA / LA STATUA

Madonna di Medjugorje Grande festa nella parrocchia di Domegliara per la collocazione di una statua della Madonna di Medjugorje all’interno del capitello situato nei pressi della chiesa parrocchiale. La cerimonia con la benedizione del parroco don Alessandro Martini è in programma martedì 8 dicembre, Festa dell’Immacolata e giorno di apertura del Giubileo della Misericordia, dopo la messa delle ore 9. Seguirà un momento conviviale a cura del Circolo Noi. La statua è stata regalata da una famiglia del paese, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje. «Ho interpellato la scuola d’arte di Sant’Ambrogio per alcune idee sulla collocazione dell’immagine mariana nel capitello scavato dallo scultore Ugo Mariotto e dallo scultore Mariano Bellamoli che ha inciso la scritta Ave Maria in un enorme masso». Beatrice Mariotto, direttore della scuola d’arte, sottolinea il ruolo della scuola: «Matteo Cavaioni ha curato il piedistallo in pietra mentre Manuele Mocci, scultore di marmo e ferro, ha costruito un cancelletto in ferro di protezione e Marcello Degani ha ripulito le panche, l’altare e il grande blocco in pietra. Eugenio Simeoni ha fornito le piante che circondano il capitello e Leonello Zenatelli, presidente di Asmave ha supportato l’acquisto dei materiali». «L’Amministrazione comunale conclude il sindaco Roberto Zorzi - sarà presente all’inaugurazione come momento di incontro con la comunità. Ringrazio Don Alessandro, le associazioni, i volontari e la scuola d’arte per la valorizzazione del territorio grazie al contributo dei cittadini».

anche i cittadini in primis di Domegliara e Ponton possono usufruire della casetta che permette, attraverso l’attivazione gratuita di una scheda, di usufruire dell’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico, risultando di ottime caratteristiche organolettiche e più economica delle acque minerali in bottiglia». L’acqua naturale è erogata al costo di 0,03 euro al litro e quella frizzante di 0,05 euro al litro per gli approvvigionamenti alle casette di Domegliara e Sant’Ambrogio. «Oltre ad una maggiore sensibilità ambientale ha proseguito Zorzi - l’installazione delle casette rappresenta un punto di socializzazione per la cittadinanza». La nuova casetta è stata realizzata «grazie all’impegno dell’allora assessore ai Lavori Pubblici, oggi vicesindaco, Renzo Ambrosi che ha sempre creduto nel progetto», ha sottolineato il sindaco ambrosiano. La struttura, rivestita in marmo secondo la tradizione locale, segue quella installata a Sant’Ambrogio di Valpolicella in via del Marmo e funzionante dall’estate 2012. I lavori hanno comportato una compartecipazione finanziaria del Comune di 20mila euro. «È dimostrato - ha sottolineato il presidente dell’Ags Tomei - che grazie alle casette dell’acqua si produce meno inquinamento, sia perché si abbattono i trasporti, sia perché si riciclano le bottiglie di plastica. Questa è l’ottava casetta che attiviamo sul territorio. Dalla sua inaugurazione la casetta di Sant’Ambrogio ha erogato 674.736 litri di acqua gasata e 1.333.402 di naturale». Sono stati distribuiti, dalla sua apertura, oltre 2 milioni di litri d’acqua (dati al 30 settembre 2015). Se si considerano, complessivamente, le 7 casette oggi attive, sono stati erogati 1.381.408 litri di acqua gasata, 2.448.314 litri di acqua naturale e, in tutto, 3.829.722 litri.

La realizzazione di una sala operatoria ortopedica per operare i bambini con malformazioni causate dalla malnutrizione fin dal seno materno. Questo lo scopo della 31° edizione del mercatino natalizio e la tradizionale mostra organizzata dalla commissione missionaria ambrosiana per sostenere indigenti e bambini di strada in Madagascar. La manifestazione si cocluderà martedì 8 dicembre. «Abbiamo iniziato a raccogliere le prime offerte per la realizzazione della sala operatoria durante la giornata missionaria mondiale - spiega Berta Zamperini in rappresentanza della commissione -, senza dimenticare gli indigenti che vivono qui». Novità del mercatino sono state le rose con

nastri in raso, tulle, organza e tovaglioli di carta a mano; oggetti dell’artigianato malgascio, presepi, statue, sporte e tovagliette di rafia, fossili, oggetti in ferro battuto: oggetti provenienti dall’isola africana del Madagascar dove la suora ambrosiana Flaviana Zamperini svolge la sua missione da 51 anni. E ancora: strisce natalizie colorate, completi da cucina con tovaglietta, addobbi in lana cotta, cuscini sfilati e ricamati a mano, di lana finemente lavorati, tovaglie anche per single, ricamate a mano e non, asciugamani con punto giorno a gigliuccio, per i bimbi copertine e sciarpe di pail e di lana. La vendita, su richiesta, proseguirà tutto l’anno prossimo.

SANT’AMBROGIO / MANI CREATIVE Il 12 e 13 dicembre si terrà la manifestazione Mani Creative in Villa Brenzoni Bassani a Sant’Ambrogio di ValpolIcella a cura del Club Artigiani Creativi Villa Gritti. Saranno esposte le opere dell'artigianato artistico veronese con la partecipazione degli artisti della scuola d'arte Paolo Brenzoni. Verrà presentata (domenica 13 dicembre ore 17.30) la mostra documentaria dedicata alla figura della poetessa Alda Merini a cura di Giacomo Barbieri. «La creatività qualificata di questi artigiani costituirà ulteriore motivo di valorizzazione della nostra Villa» anticipa l’assessore alla promozione del territorio Evita Zanotti che inaugurerà la mostra col sindaco Roberto Zorzi sabato 12 dicembre alle ore 11. «Il nostro scopo è quello di sostenere e diffondere la cultura dell’artigianato artistico per evitare che le nuove generazioni dimentichino i valori della manualità, delle arti applicate» conclude il presidente del club Daniela Campagnola, che sabato 12 dicembre alle ore 17.30 illustrerà alcuni lavori di restauro e una visita a villa Brenzoni – Bassani.

SANT’AMBROGIO. Raccolta rifiuti Nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, dal primo gennaio 2016, la raccolta del rifiuto secco indifferenziato sarà effettuata ogni 15 giorni e non più ogni settimana. Per il rifiuto secco indifferenziato dovrà essere utilizzato un sacchetto specifico, autorizzato e distribuito dall’amministrazione in ogni frazione in giorni e luoghi come di seguito indicati: venerdì 11 dicembre a Gargagnago nella Pro Loco dalle ore 16 alle ore 20; lunedì 14 dicembre a Domegliara nelle Opere Parrocchiali dalle ore 16 alle ore 20; martedì 15 dicembre a S. Giorgio nella Pro Loco dalle ore 16 alle ore 20; mercoledì 16 dicembre a S. Ambrogio presso il Comune dalle ore 16 alle ore 20; giovedì 17 dicembre a Ponton nella sala civica al piano superiore dell’edificio che ospita la banca dalle ore 16 alle ore 20; venerdì 18 dicembre a Monte nel palazzetto del tamburello dalle ore 16 alle ore 20.

PONTON. Presepi in mostra Prima mostra di Presepi a Ponton: martedì 8 dicembre, dopo la S.Messa delle ore 16.00 nella Cappella Feriale di Ponton (vicino alla Scuola Materna ed Asilo Nido “San Gaetano”) saranno esposti i diorami provenienti dalla collezione privata di Renzo Mazzi. Alle ore 17.00 verrà acceso l’albero, con l’accompagnamento della musica delle zampogne. Li seguirà l’inaugurazione della Mostra Presepi, organizzata da Parrocchia di Santa Maria Maddalena, Gruppo GGP, Comitato del Bion, Scuola Materna e Asilo Nido San Gaetano, che sarà visitabile fino al 6 gennaio.


L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CRONACHE della Valdadige

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RIVALTA. Le infiltrazioni d’acqua e il manto erboso sconnesso rendevano necessaria la manutenzione

Impianti sportivi Lavori terminati Servizi di

Andrea Lanzoni Sono finiti i lavori di manutenzione straordinaria agli impianti sportivi di Rivalta. Lavori resisi necessari sia dalle infiltrazioni d'acqua che dagli spalti raggiungeva gli spogliatoi sottostanti danneggiando i muri, gli intonaci e le attrezzature, sia dal manto erboso ormai sconnesso. Per far fronte alle infiltrazioni, quindi, si sono manutentati i giunti d'incastro che compongono le gradinate togliendo tutta la vecchia resina presente ormai essiccata ed in cattivo stato, sostituendola con una rete di giunzione per consolidare la struttura e per fissare la nuova resina. Grazie all'impiego della manodopera del servizio sociale anziani, servizio ideato dalla regione Veneto che dà la possibilità ad alcuni pensionati di eseguire lavori per conto delle Amministrazioni pubbliche, per completare il lavoro in esterno,

Brentino Belluno

le scalinate sono state dipinte con i colori sociali della squadra Valdadige, nonché dei colori dello stemma del Comune. Le parti perimetrali esterne sono state affidate ad una azienda specializzata che potesse adempiere pienamente alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro. La semina del campo di gioco e la

ritinteggiatura degli spazi interni sono stati eseguiti dall'associazione sportiva dilettantistica Valdadige in collaborazione con l'ASD La Valeta. I fondi per l'acquisto dei materiali per l'esecuzione dei lavori agli impianti sportivi nonché per l'acquisto di due porte regolamentari in alluminio per il campo di calcio e di due

porte da calcetto per la palestra, sono stati possibili grazie ad un contributo di 9000 euro ricevuti, previa presentazione del progetto, dall'ente BIMA. E' stato realizzata, inoltre, su iniziativa dell'ASD Valdadige, una struttura polivalente in legno, antistante gli spalti, adibita a magazzino e ad altri usi.

BRENTINO BELLUNO

Iniziative per famiglie e giovani L’infanzia, la famiglia, i bambini, gli adolescenti, i giovani: sono loro i protagonisti di una variopinta tavolozza di iniziative proposte dall'assessorato ai Servizi Sociali del comune di Brentino Belluno in collaborazione con l'assistente sociale del Comune e i servizi socio – educativi dell'Ulss22. Una di queste è “SabatoScuola”, nata grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Peri e con gli insegnanti della scuola primaria di Rivalta. Il progetto, rivolto ai bambini delle primarie che incontrano qualche difficoltà nei ritmi scolastici, propone un appuntamento settimanale (il sabato mattina dalle 9,30 alle 11,30) in cui i bambini, aiutati da un gruppo di volontari, possono concentrarsi sulle aree che necessitano di un “approfondimento” per poter consolidare l’apprendimento. Sono cicli di 8/10 appuntamenti, su invito degli insegnanti, gratuiti e volontari. «La proposta – affermano dal Comune - si fonda sulla disponibilità di alcuni insegnanti, un’operatrice della cooperativa “Il Trillo”, convenzionata con il Comune, l’educatrice territoriale per il coordinamento, un gruppo di adolescenti/giovani aiuto animatori e i volontari del servizio civile dei comuni di Brentino Belluno e Dolcè. E’ una proposta importante

sia per i bambini ma anche per ragazzi e ragazze che mettono a disposizione il loro tempo e competenze per aiutare chi ha bisogno: un esempio di cittadinanza attiva e volontariato». Lo stesso gruppo di giovani si impegna nei Centri Estivi Ricreativi, oltre che nei Laboratori del sabato, frequentando i momenti di programmazione e formazione che sono previsti prima, durante e dopo le attività. Se tre sabati al mese sono impegnati da SabatoScuola, uno viene destinato ai Laboratori, appuntamento mensile, aperto ai bambini delle elementari, all’interno del quale si gioca e si “crea” un manufatto spesso in sintonia con il periodo o la stagione: si canta, si balla, si gioca, ma soprattutto si dà sfogo alla fantasia creativa. Presso il municipio poi, a

cadenza quindicinale, c’è il gruppo di parola “Apri il cuore” costituito da donne che si incontrano e aprono un dialogo fra loro su tematiche di interesse condiviso: l’educazione dei figli, l’amicizia, la salute, ricette, tradizioni, eventi e notizie. «Questo gruppo – affermano ancora dal Comune - è nato da una esigenza specifica all’interno del corso di italiano per stranieri e sono oltre sette anni che prosegue grazie alla collabora-

zione dell’insegnante del corso e dell’educatrice territoriale. Da questo gruppo è nata anche la proposta della scuola di arabo, gratuita e aperta a tutti, del sabato mattina alla scuola di Peri». Ma i progetti a Brentino Belluno non finiscono qui: il progetto “Tripla”, team di ragazzi impegnati per l’ambiente, è una proposta rivolta ai ragazzi delle scuole medie. Non si tratta di solo gioco ma di impegno: dal laboratorio di falegnameria con la creazioni di giochi per le festa in piazza, alla bigiotteria alla sartoria, ragazzi e ragazzi creano, imparano, si aiutano e partecipano alle feste in piazza con i loro prodotti, e alle giornate ecologiche con il loro aiuto. Si aggiungono a questi anche due progetti dedicati a famiglie e bimbi attraverso “Spazio Famiglie”, dedicato a genitori con bimbi dai 0 ai 3 anni, e “Il Fiocco” dedicato alle neomamme e ai loro piccoli.


RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Durante il servizio militare ci dicevano continuamente che l’anzianità fa grado ed era vero considerato che i vecchi (di naja) comandavano a più non posso. Ma anche oggi che il servizio obbligatorio è finito i nonni comandano; ce li troviamo agli incroci delle strade, dinnanzi alle scuole, nei punti strategici più diversi, a dirigere il traffico o…la famiglia, visto che ne accudiscono i figli. Giusto allora che vengano degnamente festeggiati come angeli custodi il 2 di Ottobre. Ce lo ricorda una composizione dialettale senza firma: “La festa dei noni”. E dagli anziani passiamo ai giovanissimi come Andrea Marcato che a soli 9 anni dedica poesie d’amore alla “morosetta”, come dice la mamma con affettuosa complicità. Ecco allora del nostro autore in erba due brevissime dimostrazioni: “L’amor mio tu sei” e “Non c’è poesia”. Riccardo Marini, di Valeggio sul Mincio, ci propone profondi versi che partono dal centenario della Grande Guerra per arrivare all’oblio del tempo …divoratore di ogni cosa. Occorre riflettere sui suoi “Cent’anni”! LA FESTA DEI NONNI Grande invension quela dei noni! El buon Dio el ga proprio endoinà.... uno par ogni neodin... ed eco la felicità! Ma El gavea una idea par la testa... parchè non ghe femo una festa? Ai du de otobre l'è ariva...e ghe' ci le aspeta con ansia... ghe'quei che prepara un pachetin...corendo par tuta la stansa! El giorno l'e' qua! Par grandi e butini! Scartemo i regai par i nostri nonini! Tra un goto de vin e un bicer de spuma disemo: se mancasse i noni sarea 'na rovina! La festa finisse e bisogna nar avanti... par i nostri nonini batemo le mane tuti quanti! Speremo de esser qua anche l'ano che vien... forse qualche noneto el ne guarderà dal ciel... La vita l'è na rua... non sta pianser buteleto! Pensa che ghe' una stela tuta tua...nel pien del firmamento! Anonima

L'AMORE MIO SEI TU L'amor mio tu sei sei sempre nei pensieri miei. Ti amo con tutto il cuore, passo il giorno a te pensare, non credo che sia mia morosa ancora... io le ho perse tutte in un'ora. Io credo in te quando mi rispose...contai fino a tre. Andrea Marcato (9 anni) NON C’È POESIA Non c'è poesia nel mio cuore senza via, ma quando ti ho incontrato tutto è cambiato. Una poesia ti regalerò e per sempre legato a te sarò, mai più ti lascerò e per sempre ti amerò. Andrea Marcato (9 anni)

CASA DI CURA PRIVATA

POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR) DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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CENT’ANNI Cent'anni sono passati, ignoto milite, dal giorno in cui lasciasti il tetto antico, dove tuo padre al mondo ti educava. Vegliava l'ansia madre, e il tuo ritorno rivolgeva ogni dì nel caro petto stando affacciata alla finestra, intenta a cercare il tuo volto di lontano. Cent'anni son passati, e non tornasti. Restan di te soltanto le ossa nude: non più i parenti sono e non gli amici, non più colei che per te sospirava. Anche il tuo nome si è perso, ed ignota resta l'anima tua che visse in terra. Divora il tempo memorie più grandi Prima di te ci fur gloriose imprese d'eroi: a pena il lor ricordo dura. E quel che, fra cent'anni, volgeranno lo sguardo a noi, diran soltanto: “Furono”. Da quando siamo, guerra più tremenda non fu da noi perduta, e l'ombra nera ci porta silenziosa al nulla eterno. Riccardo Marini

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey IL PICCOLO PRINCIPE (The Little Prince) Animazione - Avventura - Family. 107 min. Francia 2015 (uscita 1 gennaio) di Mark Osborne, con le voci di Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann, Giuseppe Battiston, PIF, Alessandro Siani e Vittoria Bartolomei. Una curiosità: A 73 anni dalla sua pubblicazione Il Piccolo Principe ha venduto 145 milioni di copie (16 milioni in Italia) ed è stato tradotto in 270 lingue: dopo la Bibbia è il libro che ha avuto più traduzioni. øCome strenna per le prossime Festività arriva, per la gioia di tutti il film in 3 D "Il Piccolo Principe" tratto dal popolarissimo piccolo - grande libro dello Scrittore Aviatore francese Antoine de Saint-Exupéry (1900 - 1944) e diretto con bravura dal regista Mark Osborne (Kung Fu Panda). Un breve cenno sulla fantastica storia: Un anziano aviatore e la sua nuova vicina di casa, una bambina trasferitasi nel nuovo quartiere con la madre, s'incontrano dopo che dalla finestra aperta plana sulla sua scrivania, mentre sta studiando, un aeroplanino di carta su cui è tratteggiato l'immagine di un Piccolo Principe. Con il racconto dell'aviatore, attraverso le pagine del suo vecchio diario e dei suoi disegni, la piccola scopre come egli, molto tempo prima fosse precipitato nel deserto africano e incontrato un Piccolo Principe dai capelli color oro, che sosteneva di essere caduto da un asteroide: la sua casa. Tra nuove esperienze e fantastici viaggi, affronteranno insieme incredibili avventure tra volpi inseparabili e rose vanitose che coloreranno la sua infanzia… Valori universali quelli narrati in questo capolavoro senza tempo: il rispetto della persona e della diversità, la salvaguardia dell'ambiente, la pace. Una bella favola della buonanotte, semplice e poetica che appassiona e seduce generazioni di ogni età. Film da non perdere e da vedere in compagnia dei vostri bambini. Amici Lettori dell'Altro Giornale grazie per l'affettuosa stima e a tutti Voi un sincero Augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Arrivederci a Gennaio con in anteprima per Voi, Leonardo DiCaprio nel l film evento 2016!


PROGETTO

CASA

COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI VERONA

Ai confini della realtà: il meeting nazionale

“Ai confini della realtà: confinazione e riconfinazione”: questo il titolo del meeting nazionale organizzato dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Verona, in collaborazione con la Società Cooperativa Geometri Veronesi. L’appuntamento quindi è fissato per martedì 15 dicembre – ore 9.00 – 18.00 – presso l’Auditorium Verdi (VeronaFiere) per fare il punto su un tema che coinvolge massicciamente i geometri, da sempre professionisti esperti in materia e per questo al servizio dei cittadini, frequentemente alle prese con dispute. Affidarsi alla consulenza di un geometra aiuta a snellire l’iter burocratico, può far risparmiare il tempo richiesto da successive tappe legali e, naturalmente, denaro, come sottolinea il presi-

dente del Collegio scaligero, Roberto Scali: «Il numero delle questioni che nascono è elevatissimo, poiché altrettanto ampia è la casistica, dalle aree agricole a spazi condominiali; una confinazione fatta professionalmente porta ad un risultato tangibile immediato, senza rallentamenti burocratici, grazie alla professionalità e alle competenze dei geometri, senza dover andare in tribunale, perder tempo

e soldi». Fiorenzo Furlani, presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi, garantisce un evento di primo piano: «numerosi saranno gli ospiti: liberi professionisti, rappresentanti del catasto – Agenzia Entrate Territorio – e colleghi, che porteranno le loro esperienze e conoscenze, nell’ottica di offrire alla platea una guida agli aspetti tecnici, giuridici e pratici della materia».


SPORT

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

CICLISMO. Giorgio “Musseu” Murari racconta la sua ultima impresa sulle Dolomiti

«La super Randonnèe? 60 km di pura poesia» “Godere dell'essenza nel catturare la bellezza per raggiungere i confini del corpo, della mente e dell'anima”: questo racchiude per Giorgio Murari, in arte Musseu, la super randonnèe delle Dolomiti, «una 600 km di tanta poesia, con un dislivello di 13.600 metri, mescolata con un pizzico di follia ottobrina» – come afferma il ciclista dell'estremo di Negrar. 56 ore il tempo massimo per concludere il percorso versione randonneuron: Giorgio Murari decide di affrontare l'impresa e mercoledì 21 ottobre parte. “Si parte di notte, la magica notte – racconta Musseu sentieri di silenzio, anime danzanti, ali d'emozioni. Il Parco delle Dolomiti un mistero rosa, grezzo il confine, dura la roccia, fatica riflessa da maestose arrampicate in cielo. Opto per un'assetto da "gara" il minimo per sopravvivere, 10 kg di bici e uno zaino di 3 kg circa, data l'esperienza (materiale tecnico e cibo). In autonomia, senza nessun supporto, a mani nude, l'estremo si esalta e emerge il vero "extreme"”. Ed è così che Giorgio vive la sua S.R. delle Dolomiti. «Le Super Randonnèe racchiudono l'essenza dell'essere – racconta Musseu -. Ogni attimo è tuo, vissuto

nel silenzio dei tuoi passi, vietato sbagliare......questo contatto forte con madre natura è unico irripetibile, con team o appoggi tutto svanisce in una cavalcata da fantino». Ed è con questo spirito che Musseu raggiunge Pietramurata e parte. Pedala, pedala, pedala fino a raggiungere il monte Bondone, Aldeno, Mattarello, Fiera di Primiero e ancora passo Duran, passo Giau, passo S.Antonio e poi Corvara, Passo Mendola, Fondo, arrivando ai piedi del Carlo Magno fino a raggiungere in seguito Madonna di Campiglio, Stenico...una fermata e poi «via, si parte per percorrere gli ultimi chilometri che mi portano a Pietramurata – racconta Musseu -. E tra le lacrime di gioia vissute in

JUDO VALPOLICELLA

questa incredibile cavalcata al limite, mi rendo conto di quanto io sia fortunato, quanto è bella la vita e tutti i sapori che ci regala. Un'abbraccio a Fabio, organizzatore della mia S.R. Delle Dolomiti...A Bruno Benini dedico questo attimo, grandissimo amico

ciclista stroncato qualche settimana fa da un infarto sul Santa Barbara (Arco): “Tu che amavi tanto il mio essere dal profondo del cuore un forte abbraccio caro Bruno. Che tu mi possa guidare oltre, lungo la via. Per sempre con me». Silvia Accordini

Le Super Randonnée sono delle prove esigenti, che richiedono ottimo allenamento, buona conoscenza della montagna e grande abitudine all’autonomia sulle lunghe distanze. Turista o Randonneur, bisogna amare le salite e avere una sana

36 PATTINAGGIO ARTISTICO

Fantasy Skate saggio di Natale Tradizionale appuntamento di fine anno per Fantasy Skate, società di pattinaggio artistico a rotelle in Valpolicella, impegnato nella stagione 2015 - 16. Il sodalizio, guidato dal presidente Giorgio Zambon, dal direttore sportivo Chiara Partelli e dagli allenatori federali Arianna Salazzari, Elisa Petrini, sabato 19 dicembre alle ore 15 nel centro polifunzionale di via San Marco (Don Calabria) a Verona organizza il tradizionale, saggio di Natale. La società valpolicellese annovera 70 iscritti tra i 5 e i 18 anni. Il presidente auspica «rinnovato impegno ed entusiasmo sia da parte dei nuovi che di chi, pattinatori e pattinatrici, ha avuto un ruolo da protagonista la scorsa stagione». Gli atleti del Fantasy stanno partecipando alla fase regionale dei giochi giovanili. Il presidente evidenzia il fondamentale supporto degli enti locali. «Doveroso è un ringraziamento ai Comuni di San Pietro in Cariano e di Sant’Ambrogio di Valpolicella per il supporto nell’utilizzo degli impianti locali, basilari per i nostri allena-

menti». Il massimo dirigente rilancia un’annosa questione: «E’ sempre difficile individuare strutture adatte al pattinaggio. Ciò influisce sul numero delle nuove iscrizioni che dobbiamo limitare oltre a creare disagi e notevoli sacrifici per atleti, allenatori e famiglie negli spostamenti per garantire una corretta preparazione agli impegni agonistici. I comuni della Valpolicella non hanno potuto godere delle disponibilità finanziarie per investire nella realizzazione di impianti coperti, anche polivalenti, idonei al pattinaggio a rotelle, vincolati dai rigidi paletti imposti dal piano di stabilità sui bilanci. Speriamo in un allentamento di questi vincoli che possano permettere un investimento di risorse nell'impiantistica sportiva. Nel contempo confidiamo nell’aiuto anche di privati per permettere a questa splendida disciplina di continuare ad essere praticata in Valpolicella». Per informazioni: 333.9640725; 339.6051388; www.fantasyskate.it Massimo Ugolini

passione per la fatica. Si sceglie la formula Turista se si preferisce contemplare tutti i paesaggi di giorno e pedalare senza imposizioni orarie. Si sceglie la formula Randonneur se ci si vuole lanciare in una vera e propria sfida sportiva con un tempo limite da rispettare. Le Super Randonnée passano attraverso colli e cime di montagna a volte celebri, a volte sconosciuti. I paesaggi sono grandiosi. Quelli che scelgono la formula Randonneur avranno il piacere di scoprire la montagna a degli orari privilegiati: alba, crepuscolo, o perfino notte.

NUOTO SINCRONIZZATO. GEMELLAGGIO TRA SPORT MANAGEMENT E NCALP’38 Grande successo per il gemellaggio tra Sport Management e NCALP'38 (Nautic Club Alp 38) di Granoble per il settore Nuoto sincronizzato. Il club francese, quarto in Francia per numero di associati e quinto per risultati, si è allenato per sette giorni presso le Piscine del Centro Natatorio di Fumane mettendo in vasca 16 atlete della categoria ragazze, accompagnate dall'allenatrice italiana (ex atleta sport management) Francesca Filatondi. Per anni compagne di squadra, proprio presso il centro sportivo di Fumane, le allenatrici della squadra francese e della squadra locale si sono scambiate consigli riguardanti le innumerevoli abilità necessarie per praticare questo sport svolgendo esercizi in palestra, per lo sviluppo della mobilità e della forza, nonché in acqua, per affinare la tecnica e le sensibilità natatorie. Il nuoto sincronizzato in Sport Management apre dunque le porte all'internazionalizzazione di questa disciplina portando avanti un percorso di crescita già avviato in questi anni dalla Coordinatrice di settore Alessandra Bisello.

Si è appena riaperta la stagione agonistica dell’ASD Judo Valpolicella, e la società già riconferma il valore dei propri atleti che il 25 ottobre scorso, partecipando al 1° Trofeo di Vicenza, sono riusciti ad ottenere ottimi risultati in varie categorie. Per gli Uder 18 la gara era anche valevole come Coppa Interregionale (Veneto, Friuli , Trentino). Ecco gli atleti e i loro risultati: 1° classificato Giuseppe Coviello cat. Kg 81, 2° classificato Dumitru Malanca cat. Kg 60, 2° classificata Magdalena Solitro cat Kg 70, 2° classificato Luca Furlani cat. Kg 73. Nella graduatoria per Società inoltre l’ASD Judo Valpolicella conquista la coppa del 2° classificato. Nella fascia Juniores/Seniores, Riccardo De Luca nella cat. Kg 81 si è aggiudicato il primo posto. Nei Kg 60 Alessandro Fanelli è 3° e Mattia Bissoli 5°. Questi ragazzi, che sono stati protagonisti il 29 novembre al Torneo del Torrazzo di Cremona, saranno impegnati il 20 dicembre al Torneo Internazionale Cità di Trieste, dove si misureranno anche, con atleti di Slovenia, Austria, Bosnia, Croazia e Svizzera. A tutti loro un grosso “In bocca a lupo!”.


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SPORT

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

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CALCIO. Intervista a Damiano Tommasi, ex centrocampista di Verona, Roma e della Nazionale

«Il 1996 fu magico Cina indimenticabile» Al giorno d’oggi siamo continuamente bombardati da una miriade di notizie sui personaggi più o meno famosi, continuamente sotto i riflettori. C’è però una piccola parte di questa categoria di cosiddetti VIP che non fa parlare molto di sé, perché non amano finire sui giornali o sui social network . Uno di questi è Damiano Tommasi, uno dei personaggi sportivi più amati e conosciuti della Verona calcistica. Quando è iniziata la tua carriera calcistica? «Ho giocato il mio primo campionato a 11 anni nel 1985/86 con i pulcini CSI del Negrar e quest'anno è iniziata la mia 30esima stagione. Dopo Negrar ho militato nel San Zeno e poi nelle giovanili del Verona. Pian piano stavo arrivando ad incontrare i più bravi in questo sport e non me ne rendevo pienamente conto».

Cosa hai provato nel 1993 entrando al Bentegodi indossando la maglietta della tua squadra del cuore? «Il primo vero colpo al cuore è stato nel 1990 quando scelto per gli Allievi Nazionali del Verona sono tornato a casa con borsa e econ il materiale della mia squadra del cuore». Il 1996 è stato un anno pieno di soddisfazioni. Ti sei sposato con Chiara, hai contribuito a riportare il Verona in serie A, hai vinto gli Europei Under 21 e sei approdato a Roma… «Anno magico che mi ha visto partecipare anche alle Olimpiadi di Atlanta e ho chiuso con la convocazione nella Nazionale di Arrigo Sacchi, ma la cosa che veramente ha cambiato la mia vita è stato il matrimonio con Chiara». Nella capitale nei primi

tempi è stata dura, soprattutto con i tifosi, perché? «A Roma i giudizi sono rapidi, cinici ma anche f a c i l m e n t e mutevoli...dipende dai risultati di squadra e quelli sono arrivati qualche anno dopo». Nel 2001 però vinci lo scudetto con i giallorossi e Capello ti definisce "il giocatore più importante della squadra". «Il mio orgoglio di quella stagione è di essere sceso in campo per almeno un minuto in tutte le 34 partite di campionato. Forse anche questa continuità di presenza ha motivato Capello in quella definizione. L'anno dopo sono stato convocato in Nazionale per giocare i mondiali in Giappone e Corea: l'ho sempre visto un grande risultato per tutti quelli che hanno contribuito a formarmi, compagni di squa-

CALCIO CLUB HELLAS BULLDOGS

dra, allenatori, avversari... la mia famiglia». Nel 2006 lasci la Roma e vieni ingaggiato con un contratto biennale nella squadra spagnola del Levante. Dopo la tribolata con i Queens Park Ranger ricevi un'allettante offerta dal Tianjin Teda e diventi così il primo giocatore italiano a militare nel campionato professionistico cinese. «E’ stata un'esperienza indimenticabile. “Mal di Cina” è il libro che mi sono sentito di scrivere per raccontare questa avventura, in seguito alla quale, nel 200, ho lasciato il calcio professionistico tornando sui campi da gioco del S.Anna D'Alfaedo: è stato un vero e proprio debutto non avendo mai militato nel S.Anna. Quest'anno ho iniziato il settimo campionato con i Falchi». Dal 2011 sei anche presi-

dente dell'AIC Associazione Italiana Calciatori. «Sono molto motivato nel cercare di rappresentare quello che sono sempre stato in carriera, ossia uno degli attori di questo grande fenomeno mediaticosportivo, uno degli attori che spesso non hanno voce in capitolo». A sorpresa quest’anno sei tornato a giocare in Europa League con la squadra sammarinese La Fiorita. Hai per caso bevuto l'elisir di lunga vita? «Ritornare a giocare una partita ufficiale è stato

INTERCLUB AMBROSIANO “MARCO SAVOIA”

Il Calcio Club “Hellas Bulldogs - Progetto No Fusion” di Sant’Ambrogio di Val-

Continuano le attività dell’Inter

policella ha inaugurato la nuova sede. Il sodalizio presieduto da Ricardo Agu-

Club Ambrosiano «Marco Savo-

stin Adimari e coordinato da Marco Zenatello, si ritrova nell’osteria Perbacco

ia». Gli iscritti provengono sia

in piazza Vittorio Emanuele nel capoluogo. Grande l’entusiasmo dei tifosi gialloblù che hanno festeggiato l’evento alla presenza dell’ex calciatore e dirigente gialloblù Mauro Gibellini. Non solo. Durante la serata è stato degustato il salame delle lunghezza di 280 centimetri frutto del successo con cui Hellas Bulldogs vinse il concorso «Il salame più lungo». L’iniziativa si svolse durante «Domenica Solidale», organizzata dal Circolo Acli con il patrocinio

soprattutto un regalo per i miei figli più piccoli che non avevano mai vissuto da dentro il calcio dei grandi attraverso il loro papà. Ora faccio il tifo perché mi diano la possibilità di giocare la Champions l'anno prossimo». Tu sei sempre stato molto impegnato anche nel sociale… «Sono ancora in contatto con Suor Paola e la casa famiglia So.Spe di Roma. Il sociale è una predisposizione e quindi raramente dico di no alle iniziative che mi coinvolgono». Alberto Dalle Pezze

dal Comune di Sant’Ambrogio che da alcuni Comuni limitrofi come Dolcè, Pescantina, San Pietro in Cariano, Pastrengo, Cavaion e Rivoli Veronese. Alcuni arri-

del Comune con lo scopo di elargire un sostegno concreto alla struttura all’Em-

vano dal quartiere cittadino di

porio della Solidarietà di Sant’Ambrogio di Valpolicella. «Il mondo dello sport

San Massimo. Punto di riferimen-

e dell’associazionismo comunale - afferma l’assessore Silvano Procura - dimo-

to del club, costituito il 5 luglio

strano che, si aiutano persone in difficoltà come quelle assistite dall’Emporio

2010 ed intitolato alla memoria

della Solidarietà». Massimo Ugolini

del compianto Marco Savoia tifo-

Andrea Sartori

sissimo nerazzurro, è il bar birreria La Grotta (ex Fratellanza) in via VI Novembre a Sant’Ambrogio di Valpolicella, sede del sodalizio nerazzurro. «Organizzeremo trasferte con altri club limitrofi per le partite di cartello in programma a San Siro - spiega il presidente Andrea Sartori - per le trasferte è necessario essere iscritti. Doveroso è un ringraziamento agli associati, al direttivo ed Marco Rossignoli, titolare del bar. Quest’anno si stanno riavvicinando al club diversi appassionati che avevano perso un po’ di entusiasmo». Per informazioni: 349.7518940; 335.6452973. M.U.


SPAZIO DONNA

L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

NEGRAR - DONNE

No alla violenza

BENESSERE

38 Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

RILASSA IL CORPO E CALMA LA MENTE “Come la pioggia penetra in una casa mal coperta, così pure la passione penetra in una mente non usa alla meditazione.”(Buddha)

Da migliaia di anni i saggi e gli studiosi d’oriente ed occidente ripetono che tutti i nostri problemi trovano origine nella nostra mente. Il poeta inglese John Milton dice che la mente “ può fare del paradiso l’inferno e dell’inferno il paradiso”. Attraverso semplici esercizi di meditazione potreste scoprire come, focalizzare e calmare la mente, per poi scavare a fondo e portare alla luce i modelli di pensiero che provocano sofferenza e stress. Nonostante tutta la sua popolarità, pochi veramente sanno che cosa sia la meditazione. Alcuni credono che la meditazione sia concentrarsi mentalmente su qualche cosa, altri pensano che meditare sia immaginare qualche cosa che dia pace e serenità. In realtà, la meditazione è uno stato di profonda pace che si raggiunge quando la mente si acquieta pur rimanendo completamente vigile. Questo stato di consapevolezza senza pensieri non può essere ottenuto tramite uno sforzo mentale: in tal modo, infatti, useremmo la mente per fermare la mente stessa! Lo stato di consapevolezza senza pensieri si realizza, invece, quando si crea dentro di noi uno stato di benessere generale che acquieta tutti i nostri umori e tensioni. A chi di noi, di tanto in tanto, non capita di essere un po’ agitato o ansioso? O addirittura di fronteggiare situazioni ancora più critiche, come attacchi di panico, rabbia o stati emotivi tipici della depressione. Beh, se siamo in grado di riconoscere l’insorgere di certe situazioni del corpo-mente siamo già a buon punto. Il secondo passo è sforzarsi di controllare positivamente queste emozioni negative con, ad esempio, un semplice esercizio di respirazione: Scegliete un posto tranquillo e assumete una posizione seduta comoda Grande successo e grande commozione per la serata del 21 Chiudete gli occhi e concentrate la vostra attenzione sul flusso d’aria che scorre attraverso le vostre narici o sul movimento novembre a Negrar. Presso l’Auditorium, Annachiara Zanodell’addome che si alza e si abbassa li, accompagnata musicalmente da Francesco Trepidi e Mantenete una intensa attenzione sull’inspirazione e sull’espirazione. Fatelo come una madre segue i movimenti di un figlio. Ruben Medici, ha letto le lettere di Reyhaneh Jabbari, gioCon dolcezza ma con precisione vane iraniana condannata a morte e giustiziata a 26 anni il Se vi accorgete che la mente si distrae, ritornate con dolcezza ma con fermezza al respiro. Con pazienza e determinazione 25 ottobre 2014 per aver ucciso chi tentò di usarle violenza. Continuate per tutta la meditazione questo semplice ma non facile esercizio In occasione quindi della ricorrenza del 25 novembre, istiPersistendo nella pratica scoprirete che la mente si calma molto rapidamente e che voi sarete sempre più presenti e contuita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come centrati in tutti gli ambiti Giornata mondiale contro la violenza di genere, il comune della vostra vita. Ritornerete di Negrar ha deciso di sensibilizzare la cittadinanza a questo argomento. «La violenza riguarda tutti noi – ha affermaad assumere il comando to durante la serata l’assessore alla Cultura di Negrar, delle vostre scelte e delle I filò di un tempo a volte Camilla Coeli -: lo dico oggi, lo ripeterò domani, sempre, vostre azioni perché l’amore è l’opposto della violenza, con un auspicio, Spero che questo esercizio ritornano, magari riproposti un augurio e un sogno: sono convinta che non si può tolleaccompagni tutti voi duran- in chiave moderna, ma pur rare che si continui a distruggere la vita delle donne, la loro te le vacanze natalizie in sempre carichi di quella dignità di persone, né si può accettare che si possa contimodo da creare un presup- genuinità che li ha resi così nuare a negare il diritto al rispetto e alla piena e libera autoposto di serenità e crescita indimenticabili. E proprio al “far filò” si è richiamata realizzazione di ogni donna. Abbiamo bisogno di segni di per il 2016. la speciale serata che ha crescita civile della nostra comunità. Una comunità che Buone feste a tutti! visto protagonista l’assometta al bando la violenza, ogni tipo di violenza, e che ricoNamastè! ciazione Donne della Valnosca a tutti i cittadini il diritto alla piena attuazione della policella lo scorso mercoleparità». S.A. dì 18 novembre. Ad ospitare l’originale incontro è La sala dove le socie hanno esposto i loro lavori stato l’hotel San Vito, con la consueta calda accoglienza offerta da Luciana il suo sapere fare: questa è abilità manuali ed artistiche Quintarelli e dalla socia stata la serata del 18 di alcune delle socie delMarta Braghetta che ha novembre, durante la quale l’associazione “Donne curato nel dettaglio l’orga- a trionfare sono state icone, della Valpolicella”. I tradinizzazione della serata, oggetti di bigiotteria artisti- zionali incontri proposti accanto all’elegante e sem- ca, ceramiche e porcellane dallo storico sodalizio fempre perfetta gestione della dipinte a mano e ancora minile, sono stati in questo presidente dell’Associazio- lavori ad uncinetto, a modo arricchiti da un tocco ne, Bruna Pavesi Castelli. maglia, ricami, prodotti di di originalità che ha reso “assaggio di passato” in sartoria e maglieria, dipinti speciale una serata tutta a cura di Antonella Marcomini Un un evento che ha saputo e pitture in un mosaico dedicata all’essere donna. mettere al centro la donna e composto dalle più svariate Rosanna Pancaldi NEL SALONE BIONATURALE DI ANTONELLA PUOI TROVARE

DONNE DELLA VALPOLICELLA

LA CURA DEI CAPELLI

TRATTAMENTI DI QUALITÀ, PER TUTTE LE ESIGENZE. Colori e meches a base naturale, che oltre a coprire perfettamente , nutrono, rinforzano e ristrutturano i capelli, donandogli bellezza e lucentezza. Permanenti, ondulazioni, sostegni e gonfiaggi per ogni esigenza, a base naturale. Trattamenti di riempimento e ricostruzione del capello, con prodotti FILLER di ottima qualità. Per la cura del capello, Antonella ha un'occhio di riguardo, offrendo il check up GRATUITO del capello, che dopo un'accurata analisi di cute e capello, offre una selezione di prodotti mirati per la soluzione ad ogni tipo di anomalia. Anche l'uso dell'OXIGENOTHERAPIA è un ottimo e prezioso trattamento naturale, per la stimolazione e pulizia del bulbo. Il percorso SPA HAMMAM , della durata di 50 minuti, è una piacevole coccola di rilassamento per corpo e spirito. Cinque prodotti applicati ed un piacevole massaggio, eseguito da una comoda poltrona. Molti sono i trattamenti che offre il Salone di Antonella da regalarsi o da regalare, ma tutti nel rispetto della persona e dell'ambiente. NEL MESE DI DICEMBRE UN SIMPATICO OMAGGIO A TUTTI I CLIENTI. Antonella augura a tutti Buone Feste

NELLA SETTIMANA DI NATALE APERTA MARTEDÌ, MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ

NELL’ULTIMA SETTIMANA DELL’ANNO APERTA MARTEDÌ, MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ

martedì e mercoledì con appuntamento giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 17.00 - sabato dalle 8.00 alle 14.00

Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - tel. 045 941832 - cell. 330964675

LE NUOVE ELETTE DELLO SNODAR Michela Bononi Baseggia, Elena Farina, Luisella Benedetti e Mariella Camerani lo scorso 29 novembre, nella bellissima cornice della chiesetta di Villa Quaranta, sono state intronizzate dallo Snodar, Sovrano e Nobilissimo Ordine dello Antico Recioto.


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L’ALTRO GIORNALE Dicembre 2015

SPAZIO DONNA

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CHE TEMPO FARÀ?

Diversi saranno i colori di tendenza tra i quali scegliere per i nuovi addobbi natalizi 2015 - 2016. L’Albero di Natale diventa sempre più sobrio, con l’utilizzo di colori naturali e decorazioni tradizionali realizzate in legno, cartone, feltro o con materiale riciclato. Non mancheranno decorazioni commestibili come cioccolatini, biscotti, arance, mele. In voga anche gli addobbi realizzati in tessuto, come la lana; ci sarà il ritorno dei fiori, che diventeranno i protagonisti nella loro veste semplice e genuina. Al bando i decori troppo esuberanti, con paillettes e brillantini, quest’anno la parola d’ordine è semplicità. Il colore predominante per questo Natale sarà sicuramente il bianco, ma anche il verde nelle sue più disparate tonalità. Gli alberi si tingeranno di bianco per infondere nell’aria l’atmosfera magica della neve. Intramontabile il rosso, concepito in maniera rustica più che classica, in decorazioni di stile nordico norvegese, realizzate con tessuti a quadretti.

Si avvicinano le festività e in queste ore sono molti gli italiani che si stanno chiedendo come sarà il tempo durante le giornate di festa. Cosa succederà nel nostro Paese? Arriverà l'ondata di freddo polare de “El Nino” oppure no? Le previsioni meteo riguardanti il periodo di Natale rivelano che non dovrebbero verificarsi fenomeni di particolare intensità sul nostro Paese. Le previsioni al Nord, infatti, rivelano che si avrà una maggiore variabilità ed instabilità rispetto alle regioni del Sud, ma in generale non si avrà nessun picco di freddo e aria gelida, così come era stato ipotizzato in un primo momento. Le giornate del 24, 25 e 26 dicembre non saranno quelle in cui “El Nino”, il freddissimo anticiclone annunciato dagli esperti, farà visita nel nostro Paese: stando agli ultimi aggiornamenti meteo, infatti, i mesi più freddi di questa stagione invernale saranno quelli di gennaio e febbraio 2016. In particolar modo le ultime settimane di gennaio si preannunciano particolarmente rigide con temperature che caleranno drasticamente un po' dappertutto.

Verona si trasforma e si veste di luci, suoni e colori del Natale. Sabato 21 novembre, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentati della città di Norimberga, in Piazza dei Signori è stato ufficialmente inaugurato il Mercatino di Natale di Verona e Christkindlmarkt di Norimberga, con l'accensione dell'Albero di Natale. Fino al 27 dicembre Piazza dei Signori ospita per l'ottavo anno consecutivo le caratteristiche casette in legno del "Christkindlmarkt"; circa 60 espositori propongono prodotti tipici tradizionali artigianali quali addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo nonché specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi. Visitare il Mercatino di Natale di Verona significa tuffarsi nella magica tradizione del Natale Veronese; immergersi quindi in un'atmosfera fiabesca, dove Giulietta e Romeo, in questa città dell'Amore, possono baciarsi sotto il vischio tenuto con mano ferma da Dante. L'ingresso della città è illuminato da centinaia di luci, proseguendo per tutte le vie del centro storico, ed arrivando nella splendida Piazza Bra, con lo sfondo dell'Arena e l'imponente stella di Natale che poggia sulla piazza. Il Mercatino di Natale di piazza dei Signori è aperto dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle 21.30, il venerdì, il sabato e i prefestivi dalle ore 10.00 alle 23.00. Il 24 dicembre il mercatino chiuderà i battenti alle 17.00 e il 25 dicembre verrà aperto alle ore 15.00.



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