Edizione Verona Maggio

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ANNO XXVIII - N.05 - MAGGIO 2013 - stampato il 23/05/2013

FOTO SERPELLONI

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BentornAto Hellas. Undici anni dopo l’ultima volta. Il pareggio contro l’Empoli nell’ultima giornata di campionato ha regalato ai ragazzi di mister Andrea Mandorlini la promozione diretta nell’olimpo del calcio italiano. Esplode la gioia dei 25.000 del Bentegodi. La città è impazzita. Le bandiere gialloblù sventolano, gli occhi di tutti diventano lucidi. In piazza Bra si canta, si festeggia. E c’è chi fa addirittura il bagno nella fontana. Quasi come ai tempi dello scudetto targato Preben Elkjaer e Osvaldo Bagnoli. Sabato 18 maggio resterà una data indelebile nelle pagine di storia del Verona. Perché l’Hellas ha realizzato il sogno. Il sogno chiamato serie A, inseguito a lungo dopo anni di delusioni e bocconi amari. Il presidente Maurizio Setti applaude: «Abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo con un gruppo di giocatori fantastici, un grande allenatore e una società solida. Un ringraziamento e un pensiero speciale vanno però a Giovanni Martinelli». pagina 19

PESCANTINA - CÀ FILISSINE

CISL - FUNZIONE PUBBLICA

Alessandro Reggiani lo scorso 8 maggio ha consegnato le sue dimissioni da Sindaco di Pescantina. La sua decisione, meditata da mesi, è arrivata a distanza di due giorni dal Consiglio comunale “infuocato” del 6 maggio scorso. In quella sede il Consiglio era chiamato ad esprimersi relativamente al progetto di bonifica della discarica di Cà Filissine. A parlare della situazione creatasi a Pescantina è Alessandro Reggiani stesso, al quale, trascorsi i 20 giorni dalle dimissioni, subentrerà un Commissario prefettizio. Sarà quest’ultimo, a questo punto, a dover decidere in merito al progetto di bonifica, ora al vaglia della Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). pag.10

«Siamo interessati a produrre beni sociali durevoli. Occorre tornare a rendere abitabile la società. Ci angoscia la crisi economica che morde il Paese e colpisce le fasce più deboli; ci turba la fragilità di molte istituzioni; siamo preoccupati per la caduta di credibilità della politica e l’accentuarsi di tentazioni populiste; da una parte e di rinuncia alla partecipazione dall’altra; temiamo quella progressiva frammentazione sociale che produce solo individualismo ed egoismo». Esordisce con queste parole Franco Antolini, segretario provinciale fp (funzione pubblica) CISL Verona, che in un’intervista parla della situazione attuale nell’ambito del lavoro pubblico. pag.9

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DOVE POTETE TROVARCI I CIRCOSCRIZIONE LA COSTA - PIAZZA BRA 2 - CENTRO STORICO MUNICIPIO - PIAZZA BRA - CENTRO STORICO POLLERIA SOGGIORO - PIAZZA MURA GALLIENO1 - CENTRO STORICO BAR LA COLONNA - VIA SAN PIETRO INCARNARIO 8 - CENTRO STORICO OSTERIA BUSO DEL GOTO - VIA DIETRO LISTONE - CENTRO STORICO CIRCOLO SOTTUFFICIALI - VIA CANTARANE, 1 BAR SAN FERMO - STR. SAN FERMO 5 - CENTRO STORICO LIBRERIA GIURIDICA - VIA COSTA 5 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA CATULLO 3 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA PELLICCIAI - CENTRO STORICO INAIL - CORSO CAVOUR 6 - CENTRO STORICO BAR MONTECCHI - VIA DEL PONTIERE 29 - CITTADELLA UFFICI PROVINCIALI - VIA FRANCESCHINE10 - CITTADELLA TRIBUNALE - CORTE ZANCONATI - CITTADELLA BAR CITTADELLA - VIA OSPITAL VECCHIO 7 - CITTADELLA C.C.I.A.A. - CORSO PORTA NUOVA 96 - CITTADELLA ALPIGUSTO - P.ZZA RENATO SIMONI 4 - CITTADELLA SIGMA - VIA DELLA VALVERDE 46 - CITTADELLA TABACCHERIA - VIA DELLA VALVERDE 63/A - CITTADELLA ENZO PARRUCCHIERE - VIA GUGLIELMO MARCONI- 17 - CITTADELLA PANIFICIO AI PORTICHETTI - P.TTA PORTICHETTI 2/B - S. ZENO PANIFICIO S. ZENO - P.ZZA POZZA 25 - S. ZENO COMITATO SIMON DE L'ISOLO - P.TA VESCOVO-P.ZZA S.TOSCANA - VERONETTA BAR COLUMBIA TORREFAZ - VIA XX SETTEMBRE 126 - VERONETTA II CIRCOSCRIZIONE CENTRO D'INCONTRO - P.ZZA DELLA VITTORIA - PARONA CARTOLERIA GASPARONI VIA ARUSNATI 1/C - PARONA COMUNE - VIA NUOVA - QUINZANO SUP. SIGMA - VIA NUOVA 24 - QUINZANO BAR FAMILA - VIA CA DÌ COZZI 43 - P.TE CRENCANO CENTRO POLIS. AVESANI - VIA SANTINI 5 - P.TE CRENCANO CARTOLERIA IDEALANDIA - VIA TOMMASEO 20 - P.TE CRENCANO TOTAL - VIA MAMELI 168 /A - P.TE CRENCANO NUOVA S. PANCRAZIO - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO AGIP - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO PARAF. VIVER BENE - VIA MAMELI 152 - P.TE CRENCANO CENTRAL FITNESS - VIA MAMELI 124 - P.TE CRENCANO PUNTO SIGMA - VIA DELLE AGOSTINIANE 31 - AVESA PIGHI FRUTTA E VERDURA VIA DELLA PODGORA - AVESA FARMACIA MARTARI - P.ZZA VITT. VENETO 22 - B.GO TRENTO BAR SIG. DAL DOSSO VIA M.ORTIGARA 23 - B.GO TRENTO III CIRCOSCRIZIONE CAFFE' - FARMACIA - VIA MARIN FALIERO 47 - SAVAL CEMS - VIA FAVA 2/B - CHIEVO PANINOTECA LEMMINGS - PIAZZA CHIEVO - CHIEVO PISCINE COMUNALI - VIA COL. GALLIANO - STADIO BAR CUORE - VIA ALBERE 68/A - STADIO PRODET - VIA NEGRELLI 65 - STADIO SUP. VIVO - P.ZZA RISORGIMENTO - S. MASSIMO FARMACIA - VIA TREVISANI - S. MASSIMO PANIFICIO LA SPIGA D'ORO - VIA URBANO III 10 - S. MASSIMO IDEA CORNICE - VIA URBANO III 22 - S. MASSIMO SUP. EUROSPIN - VIA PANCALDO - P.TE CATENA BOOMERANG CAFFE' - VIA MAGELLANO ANGOLO VIA C. COLOMBO - P.TE CATENA LA BOTTEGA DEL PANE- VIA AGRIGENTO 25 - B.GO NUOVO MARKET L'AFFARE - VIA EUCLIDE - B.GO NUOVO

ROSSETTO - VIA SPAZIANI - B.GO MILANO TABACCHI - VIA S. MARCO 55 - B.GO MILANO ROSSETTO SURGELA - VIA F.LLI ROSSELLI - B.GO MILANO INTIMO MARILU' - VIA SESINI 7 - B.GO MILANO IV CIRCOSCRIZIONE CENTRO SPORTIVO - VIA TANARO 28 - GOLOSINE CARTOLERIA MARTINI - VIA PO' 8 - GOLOSINE GELATERIA OASI - VIA PRINA 2 - GOLOSINE FERRAMENTA - VIA CHIODA 123 - GOLOSINE TIELLE - VIA GOLOSINE 29 - GOLOSINE FRESCO MIO - VIA MURARI BRA 55 - GOLOSINE PIZZA EXPRESS - VIA MURARI BRA 40 - GOLOSINE GRUPPO ALPINI - VIA S. ELISABETTA - S. LUCIA ALPIGUSTO - VIA MANTOVANA 87 - S. LUCIA PASTICERIA OLMO - VIA GIRARDI 11 - S.LUCIA SUPERMERCATO A & O - VIA VILLAFRANCA 40 - S. LUCIA SUPERMERCATO SIGMA - VIA COLOMBARA 19 - S. LUCIA V CIRCOSCRIZIONE PISCINE LE GRAZIE - STRADA LE GRAZIE 3 - B.GO ROMA BAR ASTOR-ORTOFRUTTA - PIAZZALE LUDOVICO SCURO - B.GO ROMA PASTICCERIA ROMA - VIA CESENA14 - B.GO ROMA RICEVITORIA LOTTO - VIA DEI LAMBERTI 29 - B.GO ROMA AGIP - VIA BENGASI 27 - B.GO ROMA TABACCHI - VIA S. GIACOMO 68 - B.GO ROMA MACELLERIA ESSEGI - VIA CENTRO 29 - B.GO ROMA BAR SILVI - VIA CENTRO 15 - B.GO ROMA NEGOZIO DEL BUON GUSTO - PIAZZA ZARA 24 - B.GO ROMA GALLERIA - VIA BOZZINI - B.GO ROMA DISTRIBUTORE METANO - VIA AVESANI - BASSO ACQUAR AMIA - VIA AVESANI 31 - BASSO ACQUAR CHIEPPE CAFFE - VIA FORTE TOMBA 22 - CADIDAVID CAFFE' DEL CENTRO - VIA FORTE TOMBA 100 - CADIDAVID AGIP CARBURANTI - VIALE DEL LAVORO 22 - ZAI VI CIRCOSCRIZIONE FARMACIA - VIA VILLA COZZA 28 - B.GO VENEZIA VENETA ORTOFRUTTA - VIA DONIZZETTI 2 - B.GO VENEZIA AGIP - VIA COL. FINCATO 36 - B.GO VENEZIA FARM S. ANTONIO - VIA COL FINCATO 66 - B.GO VENEZIA BAR TERRY - VIA COL FINCATO150 - B.GO VENEZIA BAR BARANA - VIA BARANA 4/B - B.GO VENEZIA ALPIGUSTO - VIA ROSA MORANDO 42/A - B.GO VENEZIA VII CIRCOSCRIZIONE FARM MADONNA DÌ C. - VIA DIETRO SALIERI - S. MICHELE EX. SAPORI DÌ SICILIA - VIA UNITA' D'ITALIA 377 - S. MICHELE EX. SPORTING CLUB MOND. - VIA GIORDANO CORSINI 5 - S. MICHELE EX. ACQUE VERONESI - L.GE GALTAROSSA - P.TO S.PANCR. SUP. SIGMA - VIA SARPI - P.TO S. PANCR. FERRAMENTA AL PORTO - VIA MARCONCINI 10 - P.TO S. PANCR. VIII CIRCOSCRIZIONE AGIP - VIA DA LEGNAGO 1 - MONTORIO CIRCOLO 1 MAGGIO - VIA LANIFICIO 60 - MONTORIO SUPERMERCATO EUROSPIN - VIA A. DA LEGNAGO N 9 - PER MONTORIO PANIFICIO LA SPIGHETTA - VIA PIAZZA ZAGATA 1/C - B.GO TRIESTE CIRCOLO ALPINI - POIANO EDICOLA - VIA POIANO 43 - POIANO BAR TRENDY - VIA VALPANTENA 56 - QUINTO EUROSPIN - VIA VALPANTENA 18 - QUINTO

L’ALTRO GIORNALE È INOLTRE DISTRIBUITO A TUTTE LE FAMIGLIE DI PARONA E A TUTTE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI DELLE SEGUENTI AREE: B.GO MILANO C.SO MILANO - VIA ANDREA DORIA CRISTOFORO COLOMBO BORGO TRENTO VIA MAMELI - P.ZZALE STEFANI VIA XXIV MAGGIO - VIA TODESCHINI VIA 4 NOVEMBRE- P.ZZA VITT. VENETO BORGO VENEZIA COL. GIOV. FINCATO - VIA ROSA MORANDO P.ZZA NOGAROLA - VIA MONTORIO - VIA BETTELONI VIA BARANA CENTRO STORICO CORSO P.TA BORSARI - VIA CAPPELLO VIA MAZZINI - VIA ROMA

VIA STELLA - VIA NIZZA - VIA ANFITEATRO CITTADELLA CORSO PORTA NUOVA PORTA NUOVA VIA VALVERDE - VIA MARCONI - VIA MANIN PONTE CRENCANO VIA TRENTO - VIA MAMELI - VIA OSOPPO - VIA LOCCHI GOLOSINE VIA ROVEGGIA - VIA MURARI BRA- VIA GOLOSINE - VIA PO SANTA LUCIA VIA MANTOVANA - VIA GIRARDI P.ZZA CADUTI - VIA VILLAFRANCA SAN MASSIMO VIA URBANO III - VIA ROMAGNOLI

P.ZZA RISORGIMENTO VIA CALABRIA - VIA SARDEGNA SAN MICHELE VIA UNITA' D'ITALIA - P.ZZA GARIBALDI P.ZZA DEL POPOLO - P.ZZA MAD. DI CAMPAGNA SAN ZENO C.SO PORTA PALIO - P.ZZA POZZA P.ZZA CORRUBIO P.ZZA S.ZENO STADIO PIAZZALE OLIMPIA - VIA SANSOVINO VIA PALLADIO- VIA ALBERE VERONETTA VIA XX SETTEMBRE - VIA S.PAOLO - INTERR. DELL'ACQUA MORTA VIA S.NAZZARO - VIA CARDUCCI - VIA S. STEFANO


le vostre

Lettere ULSS

PARONA

“Di Borgo Trento” Per la scelta d’un medico di base in Verona, il mattino di lunedì 29 aprile verso le ore 10 telefono all’Ulss: mi risponde una cortese voce maschile che mi chiede dove abito (in borgo Trento) e mi informa che il distretto di competenza risponde al numero 045.8340464 sino alle ore 12,30. Formato il numero, per più volte nessuno risponde. Richiamo l’Ulss e mi si precisa che il distretto di borgo Trento al lunedì è chiuso. Il mattino di martedì 30 aprile riformo il numero 045.8340464 ma per più volte nessuno risponde. Richiamo l’Ulss e una gentile voce femminile mi conferma che il numero è

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 23 - 05 - 2013

Maggio 2013

quello ma che se sono impegnati non rispondono. Riprovo sino alle 12,30 sempre col medesimo esito. Mercoledì 1 maggio è vacanza, sicché i tentativi successivi li compio il mattino di giovedì 2. Nessuno risponde, ragion per cui quando si avvicinano le 12.30 richiamo l’Ulss, ed apprendo che il distretto di borgo Trento è aperto solo un giorno alla settimana, anzi una sola mattina, precisamente il martedì, e che, situato in via Ciro Menotti 18, bisogna andarvi di persona. Ma io chiedevo solamente di sapere se presso il medico che avrei scelto c’è disponibilità: è un’informazione che possono darmi per telefono, se non c’è disponibilità è inutile farmi fare la strada per niente. Deve andare di persona, al telefono non rispondono. E il numero che hanno a cosa gli serve? Ad avvertire il coniuge quando deve buttar giù la pasta? A volte vien fatto di pensare che certi rivoluzionari tutti i torti non li abbiano. giornalista Sergio Stancanelli

3 PEDONI

“Monumento ai caduti” “Strisce pericolose”

Caro Direttore, sono a scrivere per sensibilizzare e segnalare il profondo degrado in cui si trova il Monumento ai Caduti di Parona di Valpolicella. Tale monumento venne eretto dopo l'ultima guerra per onorare e ricordare tutti i nostri caduti. Vengono infatti citate le varie Brigate e moltissimi morti caduti per la patria. Ricordo che un tempo, ogni anno in Novembre, veniva dedicata loro una commemorazione ufficiale con i reduci e la varie associazioni di combattenti. Bruciava sempre una lampada in loro ricordo ed era perenne la bandiera Italiana. Io ero bambino, ma ricordo con quale spirito tutto si svolgeva. Mio nonno, ex combattente, mi raccontava la storia di tale commemorazione e le vicende vissute dall'Italia negli anni della Guerra. Come tutto era estremamente triste, come milioni di giovani hanno speso la loro giovinezza tra le mani della violenza e della morte. Ancora oggi, quando ci passo davanti, dedico un paio di minuti… Ora è veramente un peccato vedere che tutto è dimenticato e abbandonato. La memoria, la storia, il ricordare sono l'unico strumento che rimane per capire, per non dimenticare, per non perdere tutto nel caos che circonda il nostro tempo. La memoria è anche il sapere che deve essere trasmesso alle nuove generazioni. Spero che presto si possa tornare a valorizzare questo luogo come merita, e che tutti ne traggano beneficio e memoria collettiva. Immagino che di questi tempi, dove scarseggiano anche i servizi primari, non ci sia tempo per un vecchio monumento..., però... non si sa mai. Grazie. Nicola Stringari - Pedemonte

GIORNATA NAZIONALE DEL SOLLIEVO Sono due gli eventi che a Verona, domenica 26 maggio, saranno dedicati alla Giornata nazionale del sollievo, tesa a promuovere e testimoniare, tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica ed esistenziale in favore di coloro che stanno ultimando il loro percorso di vita, non potendosi più giovare di cure destinate alla guarigione. Una S.Messa, animata dal Coro Polifonico di Grezzana, sarà celebrata alle ore 10.30 nella chiesa di S. Pietro Apostolo, mentre alle ore 20.30 presso la Sala Montanari, P.tta Scalette Rubiani, 1, è prevista la proiezione del film “Un soffio di vita” della regista canadese Sophie Deraspe. L’iniziativa, promossa da ADO – associazione assistenza domiciliare oncologica onlus di Verona – si svolgerà in collaborazione con la Società Letteraria di Verona e con il patrocinio dell’ULSS 20 e dell’Assessorato ai Servizi Sociali e Famiglia del Comune di Verona.

Negli ultimi tempi si sono verificati gravi incidenti che hanno coinvolto pedoni che attraversavano la strada sulle strisce pedonali. Vorrei segnalare una situazione di pericolo, dovuta a mio avviso ad un errato posizionamento delle strisce pedonali. Percorro quotidianamente Via Circonvallazione Maroncelli in direzione Porta S.Zeno e all’altezza dell’incrocio di Porta Palio, servito da un impianto semaforico a meno di 10 metri dall’incrocio vi sono delle strisce pedonali. Il problema è che chi arriva dalla zona grattacielo e ha il semaforo verde, ritiene di aver diritto di precedenza anche sui pedoni che devono attraversare la strada. Ma, essendo il passaggio pedonale non regolato da semaforo i pedoni attraversano la strada sulle strisce con diritto di precedenza. Questo fatto ha creato, e crea, situazioni di pericolo perché vi sono due utenti della strada convinti di aver diritto alla precedenza. Credo sia utile, per la sicurezza di tutti, provvedere a risolvere il problema o togliendo le strisce pedonale (ve ne sono altre a 20 metri di distanza) o inserendo il passaggio pedonale nell’impianto semaforico. Adriano Reggiani

NUOVA CASA PER CILLA Domenica 26 maggio alle ore 12.15 in via Monterotondo 28 a Verona l’Associazione Cilla presenterà la nuova Casa di Accoglienza intitolata a "Luigi e Zelia Martin”, destinata ad accogliere i malati con i loro familiari accompagnatori, provenienti da fuori provincia, in cura presso gli ospedali cittadini. La casa di via Monterotondo potrà ospitare fino a 10 persone in camere con servizi privati. L'Associazione Cilla, organizzazione di volontariato che opera a livello nazionale da oltre 30 anni, è presente in numerose città italiane ed è attiva all'interno di 24 case "Cilla" accogliendo ogni anno circa 10.000 persone. A Verona l’Associazione è presente dal 1991 e opera in due case in via Trezza e in via Pomposa, a cui va ad aggiungersi la nuova struttura di via Monterotondo.



le vostre Lettere

LAVORO

Maggio 2013

ALPINI

5 RICORDO

“Secondo me”

“... a Piacenza”

“Guerra ieri e oggi”

Quanto lavoro ci sarebbe per i giovani, se i Comuni italiani decidessero di mettere in sicurezza i loro territori ed i Beni Ambientali? In sicurezza da alluvioni, frane, terremoti, naturalmente, ma anche dagli incendi spesso di natura dolosa che colpiscono perfino le aree protette. Lo capiamo in questi giorni considerando i disastri causati dalle insistenti piogge nei territori troppo a lungo trascurati nei vari Comuni della nostra Penisola. Ora il maltempo si è accanito soprattutto al nord, ma non è che al sud questi fenomeni non possano fare danni. E purtroppo lo abbiamo constatato in molte altre occasioni. Mettere un argine a questo degrado è urgente, come è urgente dare lavoro ai troppi giovani disoccupati. Si tratta solo di volontà politica, cioè di trovare i fondi necessari. Questo è il principale compito del nostro governo, dato che nel programma del presidente del Consiglio Enrico Letta, il lavoro e specificatamente “il lavoro dei giovani è al primo

Caro Direttore, domenica 12 maggio ho sfilato con gli Alpini a Piacenza. Prima però con il gruppo di Verona Centro abbiamo assistito per qualche ora al passaggio degli Alpini che marciavano prima di noi. Poi ci siamo portati all’ammassamento per prepararci. La città di Verona con il suo numeroso gruppo ha cominciato la sfilata dopo le 13.00. Io ho compiuto lo scorso anno 81 anni, ma l’entusiasmo che provoca questa manifestazione è molto forte. Oltre l’ora, anche il sole ha contribuito a rendere la marcia faticosa, tant’è che io, con sulle spalle uno zaino abbastanza pesante, ho accusato la stanchezza che, comunque, sono riuscito a dominare fino a dopo le tribune delle autorità. Dopo due-trecento metri ho preso una storta dietro il ginocchio sinistro e non ce l’ho più fatta. Su suggerimento del Capitano che sfilava accanto a me sono uscito dalle transenne e ho cercato le auto navetta per farmi portare al pullman…ma in realtà non c’erano. Così mi sono rivolto

Gentile amica Rosanna, desidero scrivere questa lettera in memoria di mio padre e di tutti i padri che sono stati costretti ad andare in guerra dal 1939-1945 per combattere un "nemico" che neanche conoscevano. Tanti di loro sono ormai morti e anche mio padre, uomo onesto, generoso e rispettoso è morto anni fa a 88 anni. In fondo è stato fortunato che dopo 4 anni di guerra e 2 anni e mezzo di prigionia in Russia in Siberia è tornato a casa. Nel 1917 in Siberia era morto suo padre, mio nonno, che non ho mai conosciuto. Ho sempre davanti ai miei occhi questa grande hall della Ferrovia a Vienna, grigia, scura e fredda e mio padre che partiva per una guerra non voluta e noi bambini attaccati alla gonna di mia madre, senza capire cosa veramente succedeva. I grandi del mondo decidono del destino di uomini piccoli, dittatori impongono la loro volontà. Il potere dato ai politici non viene usato quasi mai per il bene della comunità. Anche adesso popoli piangono, si disperano in altre parti del mondo e si osa parlare della Primavera Araba, invece si dovrebbe dire Inferno Arabo! In questo momento il mio pensiero va in Siria dove un dittatore non vuole mollare. Bambini

posto”. Decidano i ministri competenti se le necessarie risorse debbano essere trovate, ad esempio con i tagli delle spese improduttive oppure con una tassa di scopo da applicarsi ai ceti più abbienti. Ma decidano in fretta! Dare lavoro ai giovani è dare loro una speranza, un futuro! Una volta messo in sicurezza il territorio ed i beni ambientali, vedremo aumentare grandemente il turismo (e quindi le entrate), perchè avremo valorizzato sia i tesori artistici e architettonici sia quelli paesaggistici per i quali siamo giustamente famosi nel mondo. Gli eventi naturali, poi, causeranno ad un territorio adeguatamente protetto danni minori e di conseguenza comporteranno spese molto contenute a confronto con quelle alle quali dobbiamo far fronte nell'attuale situazione di precarietà. Alla fine, siamone certi, il saldo economico e sociale sarà nettamente positivo. Roberto Cesari Verona

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

PARTONO I RINNOVI DELLA CQC! Sono finalmente iniziati i corsi per il rinnovo della CQC (carta qualificazione conducente) con una corsa generale da parte dei possessori di questo certificato. Chiariamo dunque i tempi e la modalità per rinnovarlo. Si devono frequentare i corsi presso le autoscuole, le agenzie o gli enti autorizzati per un totale di 35 ore, al termine delle quali la vecchia CQC verrà sostituita con una nuova patente, la quale conterrà anche gli estremi della CQC, incorporando quindi il tutto in un unico documento. Di che si parlerà in questi corsi? A grandi linee verranRoberto Azzolina no trattati argomenti quali la manutenzione del veicolo, le norme comportamentali durante la circolazione, ed altri utilissimi argomenti che rinfrescheranno la memoria anche agli autisti di vecchia data. A settembre 2013 scadranno le CQC per il trasporto persone, mentre a settembre 2014 scadranno quelle per il trasporto merci. Non si fa in tempo a rinnovarla entro la scadenza? Niente paura, non la si perde, ma non si potrà esercitare la professione fino al rinnovo, anche postumo. Le autoscuole si sono organizzate per offrire il più ampio servizio ai trasportatori, che certamente devono conciliare (con questi chiari di luna!) il lavoro con i corsi. Perciò, informandosi, si potranno tro- Alessandra Azzolina vare corsi in orario serale infrasettimanale, corsi di sabato o addirittura in pausa pranzo. I prezzi? Orientativamente vanno da 200 a 300 euro. Il consiglio, come sempre, è quello di rivolgersi alla propria autoscuola o agenzia di fiducia!

Marcello Giacomello

ad un gruppo di vigili motociclisti chiedendo cosa dovevo fare. Uno di questi, sentendo la mia età, subito mi ha abbracciato dicendomi: “magari ci arrivassi anch’io così in gamba”. Io l’ho ringraziato del complimento ma gli ho esposto il mio problema. Questo giovane si è dato da fare e addirittura ha telefonato al suo Comando, così è uscita una macchina con sopra l’autista e il Comandante dei vigili in persona che telefonando all’autista del pullman per sapere dov’era parcheggiato, mi hanno caricato e portato da lui facendo 25 chilometri perché era in periferia. Grazie Piacenza. Marcello Giacomello

crescono in mezzo alla morte, distruzione e paura. Bambini che nella loro vita non hanno visto intorno altro che odio e miseria e cosa strana, i grandi Politici del mondo stanno a guardare, non sanno cosa fare. Aspettano che il dramma si esaurisca da solo dopo milioni di morti, profughi, invalidi e case distrutte! Mi viene in mente un detto di Mark Twain: “Non occorre chiedere di che razza sei, basta che sia un uomo, di peggio non esiste”. E anche oggi nel nostro piccolo si ammazza senza ragione e per futili motivi. Ho cominciato a leggere i miei libri che raccontano storie di guerre e consiglio ai giovani di aprire questi libri per conoscere e capire che il passato non è così bello come sembrava. Una biblioteca è una cosa meravigliosa, un libro si prende in mano e si può rileggere mille volte ed è una cosa tua per sempre. Sarei anche felice se qualche superstite scrivesse qualche suo commento e insieme si gridasse che la guerra è una brutta cosa, non serve e il traguardo Europa unita è proprio nelle parole “Mai più guerre tra di noi, mai più guerre nel mondo”. E io aggiungo: “E' forse un'utopia?”. Edith d'Austria


CRONACHE

Maggio 2013

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L’ANNIVERSARIO. L’azienda di Arbizzano, nata il 2 maggio del 1983, taglia un felice traguardo

Faeg Centro ricambi auto Trent’anni e non sentirli

Festeggia ben 30 anni di storia in questo 2013 FAEG Centro ricambi auto di Arbizzano. Era il 2 maggio 1983 quando quattro soci decisero di fondare l’azienda. «Negli anni ’70 – ricorda Federico Ferrari, uno dei fondatori – la distribuzione dei ricambi a Verona era affidata principalmente a tre realtà storiche e di grandi dimensioni. La crisi della vendita delle auto all’inizio degli anni ’80 ha fatto sì che anche la distribuzione dei ricambi si polverizzasse. Si trattava semplicemente di decidere di servire le zone distanti dalla zona industriale di Verona, dov’erano concentrate le ditte di distribuzione di allora. Noi abbiamo scelto di seguire la zona delle Valpolicella, insediandoci a Parona, all’interno di un’ex cantina di vini, che tuttora ringraziamo per averci dato l’opportunità di iniziare e sviluppare la nostra attività. Sin dall’inizio ci siamo rivolti agli autoriparatori e alle officine della zona e da subito abbiamo riscosso ottimi risultati, tanto che da un magazzino di 100 metri quadrati ci troviamo oggi a gestirne un di ben 700». Nel 1994 FAEG – chiamata così dalle iniziali dei nomi dei quattro soci fondatori, Federico, Adelino, Ernes e Giancarlo -, ha conosciuto anche un cambio al vertice: «uno dei soci fondatori ci ha purtroppo lasciati prematuramente e al suo posto è subentrata la figlia Fernanda – aggiunge Ferrari -. Ci

siamo resi conto che intorno alla fine degli anni ’90 la struttura che ci ospitava non era più idonea. Nel 2000 ci siamo così trasferiti ad un chilometro di distanza, ad Arbizzano. In questi 30 anni abbiamo sempre cercato di fare in modo che l’informatizzazione e la meccanizzazione della nostra azienda potesse rappresentare un fiore all’occhiello per la nostra attività. E così è stato. In particolare dopo il trasferimento all’interno della nuova struttura il nostro lavoro è stato rivoluzionato dall’avvento del computer, grazie al quale abbiamo ulteriormente informatizzato il nostro magazzino investendo sulla tecnologia. Abbiamo continuato a rivolgerci agli autoriparatori che cogliamo l’occasione per ringraziare: la chiave del successo di FAEG è anche merito della loro fedeltà». Dal 2008, a seguito del pensionamento di uno dei soci, FAEG è guidata da Fernanda Fondelli, Federico Ferrari e Giancarlo Dal Negro, che si avvalgono della collaborazione di quattro dipendenti «che hanno sempre lavorato con noi in armonia e con grande passione e che ringraziamo per il loro impegno – continua Federico Ferrari -. Oggi – aggiunge poi con una nota rammarico – anche il nostro settore, nonostante si dica che il calo della vendita delle auto nuove abbia favorito le riparazioni, sta vivendo un momento difficile a causa soprat-

Da sinistra Giancarlo Dal Negro, Fernanda Fondelli, Federico Ferrari

tutto di mancanza di investimenti e disponibilità da parte degli automobilisti. Si sta cercando di ridurre al minimo la spesa per la riparazione dell’auto da parte del cliente, mentre da parte delle aziende stanno aumentando con-

siderevolmente i costi di gestione. Tutto questo però – conclude Ferrari non ci toglie la voglia di festeggiare il nostro importante traguardo di 30 anni di storia di FAEG: diversi sono gli eventi che abbiamo organizzato, a partire

dalle convention con autoriparatori invitando ai convegni proposti professionisti che studiamo autoriparazione. A giugno inoltre abbiamo organizzato un viaggio con i nostri clienti autoriparatori e dall’1 aprile abbiamo dato il

via ad alcune promozioni dedicate agli automobilisti. L’intento è quello di festeggiare, cercando al tempo stesso di proporre agevolazioni a chi deve riparare la propria auto consigliando anche le migliori autofficine della zona».


le vostre Lettere

LEGA

CUCINA TRADIZIONALE

“Accuse infondate” Vedo ed ascolto spesso i dibattiti politici televisivi di Telenuovo e Telearena dove intervengono anche gli spettatori. Ebbene, più di un cittadino si lamenta perchè la Lega Nord non ha portato a compimento gli obiettivi che si era prefissa: il Federalismo e la riduzione dei parlamentari e della burocrazia nonchè l'eliminazione di sprechi, assistenzialismi, privilegi. Tutto ciò è vero, ma non è certo colpa della Lega se non sono andati in porto, ma di chi nulla vuole cambiare e poi cerca di affidare la non attuazione al movimento leghista. Infatti, la Sinistra, nel 2006 ha promosso un

Referendum per cancellare la legge attuativa sulle suddette riforme e il Governo Monti ha fatto altrettanto per fermare le assegnazioni "standar". Il bello è che ora tutti propongono proprio quello che la Lega dice da più di 20 anni, compreso il Senato delle Regioni. Spero pertanto che ciò finalmente avvenga, ma fa bene Maroni a stare alla finestra del nascente Governo Letta finchè non si attuerà quelle riforme che sono indispensabili e giuste per il Paese, compresa quella che rimanga sul posto il 75% di quello che si paga. Ciò affinché tutte le Regioni siano finanziate e responsabilizzate

“Dall’antichità ai nostri giorni” nello stesso modo. Quindi se le riforme non sono state fatte è, in parte, anche colpa nostra perchè la Lega non ha avuto, qui nel Lombardo-Veneto, il 50% più uno, come avviene in Alto Adige sul partito di loro riferimento. Infatti, il giorno che succederà, anche noi avremo, automaticamente, quello che hanno gli Altoatesini: l'autonomia finanziaria. Bisogna pertanto insistere e continuare a dare fiducia alla Lega Nord e non certo al movimento 5 Stelle il quale non ha alcun programma federalista, ma solo di protesta. Mario Avesani

CITTADINANZA

“Problema minore” Non penso proprio che i problemi prioritari del nostro Paese siano la cittadinanza ai bimbi nati sul territorio da genitori stranieri e la cancellazione del reato di clandestinità. All'Italia ed ai suoi cittadini servono lavoro e meno imposte, l'eliminazione degli sprechi e dei privilegi nonchè degli assistenzialismi. Serve inoltre ridurre la burocrazia e far si che tutte le Regioni siano uguali ed autonome, con le stesse possibilità in un sistema Federale-Senatoriale. Quindi, gentile Ministra Cecile Kyenge appena nominata, da cittadina italiana faccia gli interessi della nostra gente adeguandosi alla volontà della maggioranza; idem dicasi per il calciatore Balotelli. Infatti la cittadinanza è giusto che avvenga per i nati nel Paese da

genitori stranieri, al loro compimento del 18° anno di età. Cioè consapevolmente alla maggiore età, al fine di evitare successivi ripensamenti o allontanamenti dall'Italia con i loro genitori. Per quanto riguarda poi il reato di clandestinità è giusto che rimanga tale e sia, oltretutto, severamente attuato dalla Magistratura in quanto determina sicurezza, rispetto ed antirazzismo nonchè regolarità e controllo dei cittadini residenti, per il giusto buon vivere di una comunità. I morti di Milano e la giovane di Livorno, se i clandestini venissero subito espulsi e ci fossero maggiori controlli alle frontiere, sarebbero ancora in vita. Questa è la realtà. Renato Tomezzoli

Nel corso dei secoli il condizionamento ambientale ha concorso a formare la tradizione della cucina veronese. Infatti c'è un preciso rapporto tra il variare del paesaggio e la cucina di Verona, situata in una felice posizione geografica per cui si passa dall'ameno paesaggio del lago di Garda (la gastronomia di lago) a quello continentale del Basso Veronese. Le facili possibilità di ottenere prodotti prima naturali e poi derivati insieme alla storia comune di queste genti durante secoli di vita hanno determinato una cultura collettiva che si ritrova in cucina nel comune sentire di certi piatti. In primo luogo è famosa la gastronomia degli gnocchi, la cui festa popolare fa risalire la tradizione nel XVI sec, quando ai Sanzenati venivano offerti gli gnocchi sopra un gran tavolone di pietra, la "piera del gnoco", ancora visibile in un angolo del prato che circonda la basilica di S.Zeno. Ora è rimasta la gran festa, quella di Venerdì "gnocolar" con distribuzione di questo piatto ai cittadini in festa accanto al "Papà del gnoco", il re del carnevale. Ma il piatto ancor più famoso, il piatto dei Veronesi, è la "Pastissada de caval", saporito spezzatino di cavallo che si richiama ad un 'antichissima tradizione nata al tempo delle guerre fra gli Ostrogoti di Teodorico e gli Eruli di Odoacre. Dopo una cruenta battaglia, sui campi rimasero molti cavalli morti e i Veronesi, per festeggiare la vittoria, utilizzarono le carcasse dei cavalli: ne marinarono le carni aromatizzandole con spezie, cipolle e generoso vino rosso per ottenere uno spezzatino che anche oggi è presente nella gastronomia veronese, sia aristocratica che popolare. In tempi più vicini a noi il bollito si accompagnò ad una salsa che è rimasta famosa e molto ricercata: la "pearà", a base di pane raffermo, mescolato a midollo di ossa e tanto pepe nero allungato con un buon brodo naturale. Questa salsa si accompagna perfettamente ad un buon bollito misto. Però la cucina veronese in ogni tempo ha sempre utilizzato la varietà e la ricchezza dei prodotti del suo territorio con

estrema semplicità e giudizio, così che il sapore delle pietanze fosse più vicino possibile al naturale, rispettando le usanze di quell' antica e saggia cultura del focolare, come racconta nelle sue storie del passato Dino Coltro: "...I mangiari di una volta, quando si facevano desfritti per insaporire minestre o erbe, e in pressia si impastavano bigolotti per cavarsi la fame, erano sempre quelli, si trattava di un mangiare pitocco, sempre lo stesso, le differenze erano poche, appena da distinguere il desinare dalla cena, tante volte neanche quello, anche tra una famiglia e l'altra non esistevano molte diversità ...". Ma bastava un pizzico in più di fantasia che quel mangiare semplice da poveri risultasse gustoso. Così infatti recita, sempre il Coltro: "...allora si insaporiva la polenta con una fettina di filonello (sanguinaccio) cotto in padellino o sulla gradella o con una s-ciantina di moretta (salamino fatto di sangue), i grassioi duravano fino alla Zeriola (Candelora, 2 febbraio), ne mettevi un grumo su una fetta di polenta brustolà, con i due pollici la allungavi nel mezzo in modo che i grassioi vi entravano dentro, si copriva con un'altra fetta, il caldo della polenta li faceva sciogliere lentamente, la polenta se ne imbeveva da diventare lucida di uno sciolto che scorreva tra le dita, imbalsamava le mani, sicché ogni tanto dovevi leccartele per non perdere quel succo prelibato. La bocca se ne impapolava tutta, perfino i denti li sentivi pieni di quella delizia che faceva achioccare la lingua ...". Dina Marika Riccardini

MALINTESI

POLITICA

“Non sono simpatizzante politico, quindi...” Caro Direttore, non sono un simpatizzante di partito e nemmeno di correnti ideologiche, tuttavia vorrei esprimere mie radicate convinzioni, pur se attualmente emergono anche da differenti esternazioni politiche. I commentatori delle ultime elezioni sono stati tutti concordi nel definire ingovernabile la situazione, prospettando come soluzione un ritorno a breve alle urne, come se il Popolo Sovrano avesse sbagliato nel votare e per cui ciò potrebbe permettere di correggere l'errore! A parte che, qualunque possa essere la regola del voto (quale indice di democrazia può essere se il singolo voto del partito vincente vale più di uno?), nulla esclude un risultato simile a quello avvenuto. Vorrei, però, evidenziare la forzatura sull'Interpretazione della Costituzione, che ritiene il sistema politico in atto aderente allo spirito democratico da essa sancito, che prevede il diritto di associarsi in partiti per "concorrere" a determinare la politica nazionale, ma non la sua esclusività che per me, invece, risulta un regime

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oligarchico di partiti! Dunque, la possibilità di associarsi in partiti non dovrebbe costituire la creazione di una partitocrazia, com'è invece generalmente inteso. Pertanto, il sistema di governo corretto, ritengo, dovrebbe essere quello che prenda atto dei valori usciti dalle urne, restando però espressione Indipendente dal colore politico. Di conseguenza, in parlamento dovrebbero arrivare non i professionisti della politica, ma i veri rappresentanti del "popolo sovrano" di qualsiasi estrazione sociale e culturale. La nomina del governo, quindi, dovrebbe essere solo in funzione delle capacità specifiche di persone in grado di governare con sapienza e competenza (senza condizionamenti ideologici), ma capaci dì recepire e interpretare i bisogni della nazione (ma non come espressione dei partiti referenti), capaci di trasformarli in proposte di legge da analizzare In commissioni di studio e sottoporre alla valutazione de1 Parlamento, qualunque sia la sua composizione. Inoltre, risulta incompren-

sibile che la Corte Costituzionale consideri democratico il quasi "ricatto" usato dai governi per farsi approvare leggi col voto di fiducia, travalicando la natura del Parlamento. Perciò, quale funzione garante può avere l'Assemblea Parlamentare? Logica vorrebbe che il voto di fiducia fosse la conseguenza della bocciatura di una proposta di legge governativa, per poter verificare se era il contenuto non accettabile, oppure si ritenesse il governo non più in grado di assolvere al suo manda-

to. Riconosco che l'argomento avrebbe bisogno di ben altro spazio per meglio esporlo, tuttavia finisco affermando che lo spirito della Costituzione non assegna il potere esclusivo al partito più votato, per cui dovrebbe essere rispettata la Sovranità del Popolo e quindi non poter essere lecito il ritorno alle urne a piacimento e convenienza dal giochini della "casta politica". Renato A. Toffali

IO SCRIVO, TU LEGGI Venerdì 10 maggio 2013 alle ore 18, presso la Biblioteca Frinzi, in via S. Francesco 20, presso l’Università di Verona, nell’ambito dell’iniziativa “ Io scrivo, tu mi leggi” , incontro con l’autore, è stata inaugurata la mostra: “L’unità del molteplice 2”, con opere della poliedrica artista veronese Maria Teresa Cazzadori e la presentazione dell’architetto Simonetta Conti. L’esposizione rimarrà aperta tutti i giorni fino al 31 maggio, con ingresso libero, dalle ore 8.15 alle ore 23,45. Per informazioni 045-8028600.

“Pasticcio in paradiso” Mentre a Verona si chiede invano di fermare l’inceneritore di Ca’ del Bue, succede che chiudono invece quello di Fusina a Venezia. Questa notizia mi richiama alla mente una vecchia storiella sulla difficoltà di capirsi con quelli che dall'alto tutto possono. “Catron (VI), 6 marso 1954 TEMA: UNA GITA Domenica siamo andati a la madona de monteberico a chiedere la grassia par mia sorela che è maridata da cinque ani e no a gnanca tosatei. Siamo andati, poi siamo pregati, poi siamo mangiati, poi siamo venuti casa. O che siamo pregati male o che no si siamo capiti co la Madona, fatostà che è rimasta incinta laltra me sorela che no è gnanca maridata". Grazie per l'attenzione Gianni Giuliari


Cronache CRONACHE

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L’INTERVISTA. Il presidente è soddisfatto: «Ottimo rapporto con i cittadini»

Mauro Spada applaude la Sesta Circoscrzione

«Siamo contenti. La situazione in sesta circoscrizione è buona. Sono i fondi che purtroppo latitano». Il presidente Mauro Spada fa il punto e traccia il resoconto dei primi cinque mesi del 2013. Dagli obiettivi in programma alla viabilità, dalla sicurezza delle strade allo sport. Sempre con un occhio al bilancio che, in questo momento scarseggia di risorse pecuniarie. «Nonostante le ristrettezze economiche siamo riusciti a promuovere numerose iniziative di qualità. Le attività culturali e associative vanno a gonfie vele, dalla prima all’ultima. Sul nostro territorio sono stati organizzati pure spettacoli musicali, concerti di musica lirica e non. Insomma, le manifestazioni che proponiamo alla popolazione soddisfano quasi tutte le esigenze, gli interessi e spaziano su più fronti». La nota dolente, invece, sono appunto le difficoltà finanziarie. «Facciamo fatica a programmare le manutenzioni straordinarie sulle strade e sulle aree verdi – riprende Spada -. Adesso, con il Piano degli Interventi, cercheremo di ovviare a questa situazione, fissando alcune priorità. Uno dei primi lavori in programma riguarda gli orti per anziani in zona San Felice: circa un centinaio di appezzamenti, su un terreno di cinquemila metri, verranno realizzati entro l’estate del 2014. Tutto ciò diventerà un punto di aggregazione oltre che un’attività salutare per il fisico e per la mente. All’interno di quest’opera, inoltre, vorremmo predisporre un percorso senso-

riale per malati di Alzheimer o di demenza senile». Altro desiderio: una nuova biblioteca in Borgo Trieste che vada a sostituire quella esistente. «L’attuale struttura è la seconda biblioteca più frequentata del comune di Verona, dopo la biblioteca civica, ma è obsoleta e non più all’altezza – ricorda Spada -. Vogliamo sistemarla con un intervento da circa un milione di euro, rivedendo l’intera struttura, creare un’aula studio per giovani e non solo, e installare postazioni con computer dotati di internet». Il presidente passa poi a parlare di strade e viabilità: «Nonostante il costante maltempo degli ultimi mesi, le nostre strade non hanno subito particolari danni, a eccezione di alcune buche sporadiche qua e là. E anche per quanto riguarda la viabilità, la situazione è nella norma: abbiamo qualche carenza di parcheggi e un po’ di incroci da mettere in sicurezza, ma nel complesso siamo soddisfatti. Certo è che la cura e la manutenzione servono sempre. Non si può mai abbassare la guardia». E aggiunge: «Il fiore all’occhiello? Il bel rapporto con i cittadini. Le porte della circoscrizione sono costantemente aperte. Alle attività che proponiamo c’è parecchia affluenza. E noi cerchiamo di andare incontro, nel limite del possibile, alle esigenze delle persone: per esempio, il centro di aggregazione Tommasoli in Borgo Santa Croce, aperto sette giorni su sette, è molto frequentato e utilizzato. Questo ci fa piacere. Cosa c’è da migliorare? Siamo carenti di struttu-

Mauro Spada

re sportive. La circoscrizione conta 35mila abitanti e abbiamo solo tre impianti: il Gavagnin-Nocini, il Montelungo

e il Pernigo. Ci piacerebbe avere qualche spazio in più». Matteo Sambugaro

8 COMUNE. L’IMU 2013 E RELATIVE DETRAZIONI E’ stata approvata l’8 maggio scorso dal Consiglio comunale di Verona la proposta di delibera emendata che stabilisce le aliquote dell’Imposta Municipale Propria per l’anno 2013 e le relative detrazioni. Accolti dall’Amministrazione due emendamenti e un ordine del giorno. Il primo emendamento, presentato dai consiglieri di Civica per Verona Massimo Piubello, Giorgio Pasetto e Donatella Bovo, prevede di aggiungere all’aliquota del 3 per mille “i casi in cui nel nucleo familiare vi siano persone non autosufficienti riconosciute, quali le degenze per malattie terminali e/o patologiche croniche”. Il secondo emendamento, presentato dal capogruppo Civica per Verona Massimo Piubello, prevede la diminuzione dell’aliquota dal 7,6 per mille al 6,6 per mille alle unità immobiliari qualificate come “Bottega Storica” utilizzate direttamente dal proprietario commerciante o artigiano. L’ordine del giorno presentato dai consiglieri di Civica per Verona Ciro Maschio, Massimo Piubello, Katia Maria Forte, Donatella Bovo, Gaetano Nicoli, Marco Bacchini e Francesco Spangaro e di Lega Nord Barbara Tosi – invita l’Amministrazione “compatibilmente con le norme e le esigenze di bilancio, non appena rese note le nuove norme previste dal Governo, ad adottare le misure necessarie a rivedere le aliquote IMU sulla prima casa, o a prevedere una diversa ridistribuzione del carico dell’IMU secondo il reddito ed in modo più favorevole ai cittadini con redditi più bassi o, in alternativa, ad adottare altre misure al fine di alleggerire il carico fiscale complessivo nei confronti dei cittadini e soprattutto delle fasce sociali più deboli”.

PROVINCIA E ARPAV

Battaglia agli illeciti ambientali Sono stati scelti i partecipanti per gli incontri di Formazione Ambientale, il gruppo costituirà la task force tra l'Arpav e la Provincia di Verona nella prevenzione di alcuni illeciti. La Provincia e l'Arpav hanno firmato un protocollo d'azione per prevenire e reprimere gli illeciti nell'ambito della vigilanza e dei controlli ambientali. I

settori di intervento sono rifiuti, nitrati, autodemolizioni, rifiuti cimiteriali, inquinamento delle acque, amianto, zonizzazione acustica e indagini in campo ambientale. Il corso durerà fino al 10 giugno e ne prenderanno parte le Polizie locali dei 98 comuni veronesi. «In questi tempi di crisi – afferma il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi - è necessario agire insieme tra enti perché così facendo possiamo garantire ai cittadini un risultato massimo con minori spese. Sono particolarmente contento di vedere oggi, qui, gli agenti della Polizia locale di numerosi comuni veronesi. Al termine di questi incontri, il personale così formato sarà in grado di agire in autonomia nella prevenzione di alcuni reati ambientali. Per quanto ci riguarda, la Polizia provinciale metterà a disposizione tutte le sue competenze nella formazione di questo gruppo di lavoro e in generale in favore dei 98 comuni veronesi per salvaguardare sempre meglio il

nostro territorio». «La Polizia provinciale intende formarsi e trasmettere ai colleghi le proprie competenze operative – aggiunge Anna Maggio, Comandante della Polizia provinciale di Verona -. Durante questo corso cerchiamo di istruire nel modo migliore il maggiore numero di agenti della Polizia municipale per gli accertamenti sul territorio».

«Abbiamo cercato di invitare, oltre agli operatori della Polizia provinciale e municipale, i Comuni stessi – conclude Giancarlo Cunego, direttore Arpav del dipartimento di Verona - perché insieme all'aiuto che possono offrirci nei controlli ambientale di primo livello, occorre prestare attenzione anche alle procedure amministrative».


CRONACHE

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L’INTERVENTO. Intervista a Franco Antolini, segretario provinciale Fp CISL di Verona

«Dobbiamo produrre beni sociali durevoli» «Siamo interessati a produrre beni sociali durevoli. Occorre tornare a rendere abitabile la società. Ci angoscia la crisi economica che morde il Paese e colpisce le fasce più deboli; ci turba la fragilità di molte istituzioni; siamo preoccupati per la caduta di credibilità della politica e l’accentuarsi di tentazioni populiste; da una parte e di rinuncia alla partecipazione dall’altra; temiamo quella progressiva frammentazione sociale che

produce solo individualismo ed egoismo». Esordisce con queste parole Franco Antolini, segretario provinciale Fp (Funzione pubblica) CISL Verona. Di cosa c’è bisogno allora? «C’è bisogno di un grande sforzo generativo per contrastare la deriva della sfiducia e del qualunquismo, o quella di un ribellismo sterile e fatuo. C’è necessità di valori che ci restituiscano la voglia e il coraggio di dare prospettiva

lunga e sicura a progetti di futuro. Occorre riattivare quello spirito di coesione e impegno che ha caratterizzato alcune stagioni della storia del nostro Paese in altri diversi momenti di difficoltà e di crisi. La stagione di crisi e di emergenze che stiamo vivendo rischia di far dimenticare, o di mettere in secondo piano, parole come: diritti di cittadinanza, qualità della vita,

CASTELVECCHIO / IL MUSEO

Restaurata la torre sud-est Sono terminati i lavori di restauro della torre sud - est del Museo di Castelvecchio, che ospita la sede veronese dell’Archivio Carlo Scarpa composto da oltre 2.000 disegni e materiali documentari del maestro veneziano. L’importo complessivo dell’intervento di restauro, iniziato nell’agosto 2011, ammonta a 656. 600 euro, di cui 352 mila finanziati dalla Regione Veneto in base alla Legge regionale “Per la valorizzazione dell’opera di Carlo Scarpa”. «Un intervento di altissimo livello – ha detto il Sindaco di Verona, Flavio Tosi – che si inserisce nel più complessivo progetto di restauro di tutto il compendio di Castelvecchio. Ringrazio i numerosi soggetti del sistema Verona che, insieme alla Regione, hanno collaborato per questo importante risultato. Sarà compito dell’Amministrazione comunale e

delle istituzioni preposte valorizzare e promuovere questo sito, che arricchisce l’offerta culturale cittadina, a vantaggio anche del turismo e dell’indotto ad esso legato». «Si tratta di un recupero importante – ha aggiunto l’assessore si Lavori Pubblici, Stefano Casali – conseguito nell’ambito delle attività del Comitato Paritetico StatoRegione Veneto per la conoscenza e la valorizzazione dell’opera di Carlo Scarpa». Tra gli interventi di futura realizzazione nel ‘cantiere’ di Castelvecchio, l’assessore ha ricordato l’adeguamento della Biblioteca e il recupero della Torre del Mastio. Il recupero della torre sud est, alta 27 metri e costituita da cinque piani, ha comportato il consolidamento strutturale dei solai e delle murature, la pulizia e il rinforzo dei parametri murari esterni, la realizzazione di

nuove scale in acciaio – sul modello di quelle già installate nella torre di nord-est- il rifacimento della copertura, il rinforzo dei solai, il rifacimento degli intonaci interni, la pulizia e la manutenzione conservativa delle decorazioni novecentesche esistenti, il restauro della scala lignea alla quota di sala Boggian, la realizzazione di nuove botole di chiusura a tutti i piani e la posa di nuovi serramenti dove non presenti, come al quarto piano. Tutti gli spazi della torre sono stati dotati di impianti adeguati alle destinazioni d’uso e conformi alle norme vigenti. La riqualificazione della torre sudest fa seguito al restauro della torre di nord-est nel 1996, di quella dell’Orologio con i camminamenti e il giardino pensile nel 2007, la messa a norma del museo sempre nel 2007 e la nuova scala di sicurezza nel 2011.

BORGO ROMA / CIRCOLO AMICI DEL BILIARDO Sono ben 100 i soci del Circolo Amici del Biliardo, attivo in via Pacinotti 6/A in Borgo Roma. Un Circolo, questo, nato ad ottobre 2010, i cui associati si dedicano al biliardo sportivo e amatoriale. “Vogliamo solo gente che vuole bene al biliardo” è lo slogan di Amici del Biliardo, che si autogestisce nelle sue attività. «Ci incontriamo quasi tutti i giorni – afferma Raffaele Magliulo, il presidente -. Il nostro è un gruppo di amici, pensionati e persone che godono di molto tempo libero. Gli Amici del biliardo sono un punto di riferimento, grazie al quale creiamo aggregazione». Il Circolo, forte di alcuni giocatori di buon livello, prende parte anche a tornei interprovinciali nelle province di Verona, Mantova, Padova, Brescia e nel legnaghese. «Dal 15 al 25 aprile scorso – aggiunge Magliulo – proprio presso il nostro circolo, il CSB Arena di Verona, si è svolta una gara interprovinciale a cui hanno preso parte 127 giocatori. E’ stato un evento all’insegna dell’allegria e della passione per il biliardo, che ha visto come vincitore Omar Casarotto di Vicenza».

inclusione. Occorre fare attenzione che, attraverso espressioni come: “ce lo chiede l’Europa”; “ce lo impone il mercato”, non passi un attacco strumentale alla stessa idea di welfare, di Bene Comune, di servizio pubblico. Il doveroso rientro del debito e il controllo della spesa pubblica non può portare a indiscriminati tagli ai servizi e disinvestimento sulle infrastrutture che fanno società. E’ indispensabile valorizzare il lavoro pubblico evidenziandone la valenza sociale e la produttività economica». Le riduzioni e i tagli applicati finora sono serviti? «Ridurre i finanziamenti o tagliare i budget di spesa pubblica, non determina automaticamente un processo di razionalizzazione. Questo vale nel privato, ma anche nel pubblico dove di fronte a fenomeni di corruzione, spreco, cattivo uso di risorse, la riduzione non selettiva dei finanziamenti può tradursi facilmente in comportamenti che penalizzano servizi e attività utili, senza intaccare inefficienze, sperperi, uso del denaro pubblico per fini ille-

citi. Ciò che occorre è l’attuazione vera di una logica di responsabilità condivisa e partecipata, tra istituzioni, amministratori e lavoratori dipendenti: gli interventi di lotta agli sprechi, il recupero di efficienza non possono essere imposti per legge, ma si ottengono con il coinvolgimento e con la partecipazione». Come si sta muovendo la Cisl Funzione pubblica? «Chiediamo da sempre più partecipazione e più trasparenza. Chiediamo un percorso sulla produttività, per migliorare i servizi in base alla domanda di persone e imprese e per sostenere le nostre retribuzioni sulla base del risultato. La produttività d’altra parte può essere rilanciata da una diversa organizzazione del lavoro che faccia leva sulla disponibilità e l’interesse dei lavoratori a migliorare i processi produttivi e la qualità dei servizi. E’ necessario rilanciare subito la contrattazione nazionale e integrativa: le lavoratrici e i lavoratori pubblici hanno avuto un’erosione del potere di acquisto della retribuzione

Franco Antolini

in tre anni (2010/2012) pari al 7,2%. Solo con la contrattazione e la riorganizzazione della macchina pubblica è possibile sostenere le buste paga dei lavoratori ingiustamente colpiti dal blocco dei contratti nazionali e decentrati. I dati parlano di 265.000 posti di lavoro in meno negli ospedali, nelle scuole materne e in generale nel sistema dei servizi ai cittadini, di tanti lavoratori precari a cui bisogna dare prospettiva, di competenze che mancano e di professionalità che non sono valorizzate al meglio: occorre sbloccare la spirale perversa secondo cui calano i salari dei dipendenti pubblici e cresce la spesa pubblica per beni e servizi. E’ urgente a questo punto l’apertura di una stagione in cui si ricominci a parlare di lavoro pubblico in termini di investimento».


CRONACHE

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PESCANTINA. Il sindaco Alessandro Reggiani spiega le ragioni della propria scelta

«Impossibile amministrare. Ho deciso, dò le dimissioni» Servizi di

Silvia Accordini «Da oltre un anno sto meditando le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Pescantina. Le motivazioni erano – e sono – da ricercare nella assoluta impossibilità di amministrare un Comune di oltre 17 mila abitanti, senza nessuna risorsa da destinare ad opere pubbliche, servizi, aiuti a chi è nel bisogno». Con queste parole Alessan-

dro Reggiani si è rivolto nei giorni scorsi ai cittadini di Pescantina motivando le sue dimissioni da Sindaco, depositate l’8 maggio, a distanza di due giorni dal Consiglio comunale “infuocato” (6 maggio) che ha visto triste protagonista un intero Comune. In quella sede il Consiglio era chiamato ad esprimersi relativamente al progetto di bonifica della discarica di Cà Filissine: le minoranze dal canto loro hanno presentato

una mozione per bloccare il progetto stesso e uno stuolo di convenuti, tra cui anche mamme con bambini, ha fatto tutto il resto. Sono volate parole pesanti, tra fischi, messaggi scritti su lenzuola e striscioni e offese di vario genere. A parlare della situazione creatasi a Pescantina è Alessandro Reggiani stesso, al quale, trascorsi i 20 giorni dalle dimissioni, subentrerà un Commissario prefettizio. Sarà quest’ultimo, a questo

IL SINDACO DI MARANO INTERVIENE

«Il pericolo è gravissimo» Non c’è più tempo da perdere. Il percolato nella discarica di Pescantina sta continuamente aumentando. Ciò potrebbe provocarne la fuoriuscita sia per tracimazione che per incremento delle pressioni idrauliche sul fondo. La discarica è come un grande spugna dentro la quale si infiltrano le acque di pioggia che percolano nel corpo della discarica e si caricano di ogni sorta di inquinante. Il capping post mortem, ossia la copertura impermeabilizzante superficiale da fare alla fine della coltivazione, non è stato completato, perché la coltivazione non è stata completata mentre la discarica è stata posta sotto sequestro nel 2006: oggi le continue piogge stanno riempiendo il catino di acque che diventano inquinanti, inquinantissime, un vero e proprio veleno. C’è il rischio che esso esca per tracimazione e se ciò avvenisse si tratterebbe di un danno incalcolabile. Una discarica, finito lo scarico di rifiuti al suo interno, per decenni richiede di essere gestita perché al suo interno si creano temperature molto elevate, fino a 80-90 gradi, con formazione di gas, in altissime concentrazioni. Si tratta di metano esplosivo che, se non estratto, può far esplodere la discarica. Il pericolo di incendi in una discarica è all’ordine del giorno come è avvenuto alla discarica Bellolampo di Palermo l’anno scorso ove per un mese continui voli di Canadair hanno molto faticato a domare le fiamme. Il periodo di lavorazione di una discarica, mentre arrivano i rifiuti, deve generare importi in grado di sostenere anche tutte le spese per la gestione post mortem, per 20-30 anni. Quindi se una discarica lavora per 30 anni, deve generare somme utilizzabili per 60 anni, per coprire i costi di gestione durante la coltivazione ma anche durante il periodo successivo alla sua completa chiusura, per almeno altri 20-30 anni: ciò al

Simone Venturini

fine di rimuovere il gas che per decenni si continuerà a formare all’interno, per evitare che esploda e per rimuovere anche il percolato che anche se in minor quantità si continuerà a formare. Oggi sembra che nessuno sia in grado ed abbia le risorse per gestire questa fase e questo è molto preoccupante. E’ noto che le antiquate modalità con le quali è stata realizzata l’impermeabilizzazione sul fondo e sulle pareti della discarica, specialmente dei primi lotti, rendono la discarica vulnerabile. E' come un catino ove le pareti sono perforabili da ciò che invece dovrebbero contenere. Le alte temperature che all’interno si formano possono provocare la fessurazione dell’argilla di impermeabilizzazione e la lesione dei teli in polietilene. Ciò potrebbe provocare - ed anzi io temo che ciò sia già successo - in molti punti la rottura dell’impermeabilizzazione con conseguente dispersione del percolato in falda. Il percolato è uno dei peggiori veleni che possono inquinare le acque di falda. Le acque di pioggia che si infiltrano nel corpo della discarica dilavano i materiali vari che costituiscono i rifiuti e si caricano di ogni tipo sostanza, formando il percolato. Questo è un veleno, pericolosissimo. Se versato in un vasetto di fiori, potrebbe incenerirli nel giro di qualche ora. Adesso siamo di fronte al rischio che il percolato fuoriesca in grandi

quantità dalla discarica e che questo raggiunga le falde ed anche l’Adige, non molto distante da lì ed in posizione depressa tale da costituire il naturale collettore dei deflussi di falda e dei contaminanti in essa contenuti. A Rovigo l’acqua dell’Adige è la principale fonte di approvvigionamento per gli acquedotti: un inquinamento serio dell’acqua dell’Adige sarebbe un pericolo gravissimo per la vita umana e per tutta la vita dell’ambiente fluviale, fauna e flora. Se ciò avvenisse, si tratterebbe di un danno immane, dalle conseguenze inimmaginabili. Occorre agire subito ed invece vedo tanti soggetti ostinati a dire no a tutto e senza una reale preoccupazione per quello che potrebbe accadere. La discarica è una bomba e qualcuno sta giocando con il fuoco. Ho apprezzato molto gli sforzi del sindaco Reggiani di trovare una soluzione ad un problema che lui ha ereditato da altri. Si è trovato di fronte a posizioni preconcette ed ideologiche, senza proposte costruttive. Sembra proprio che si voglia che il peggio accada e cioè che il percolato esca dalla discarica: questo è da irresponsabili. Mi auguro che il Prefetto, nell’individuare il commissario che prenderà in mano il Comune di Pescantina, possa affidargli pieni poteri per decidere i passi da compiere per arrivare alla rimozione del percolato. Dovrà avere pieni poteri per agire in fretta, non c’è tempo da perdere. Occorre ridurre l’altezza del percolato in maniera drastica: oggi le pressioni generate dagli elevati tiranti idraulici stabilitisi in discarica tendono a farlo uscire con danni e conseguenze gravissimi. Questa è la più grave emergenza ambientale dell’intera Provincia di Verona e forse del Veneto. Simone Venturini Sindaco di Marano di Valpolicella

punto, a dover decidere in merito al progetto di bonifica, ora al vaglia della Commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Cosa l’ha spinta verso queste dimissioni? «Di fatto a Pescantina non esiste più una maggioranza coesa, trasparente e in grado di governare, ma un gruppo di persone non più in grado di prendere decisioni, per paura di scontentare questo o quello…E’ chiaro ormai che ad un anno dalle elezioni comunali del 2014 una parte di Assessori e Consiglieri, sobillati da bugie e strumentalizzazioni da parte di gruppi politici mascherati da Comitati, non sono più interessati al bene della comunità. A tutto questo si sono aggiunti insulti, minacce e gravi atti intimidatori nei miei confronti, che non accetto. Non sono abituato a comportarmi da pusillanime e non intendo certo iniziare ora. Da qui la mia scelta». Come commentare il Consiglio comunale del 6 maggio scorso? «E’ a dir poco vergognoso ciò che si è verificato in quella sede: si è visto e sentito di tutto, ma ciò che più mi ha deluso è stato vedere strumentalizzati persino i bambini, usati come piccoli attori per teatrini indegni di un paese democratico. Su youtube girano video di bambini che, incitati dalle mamme stesse, piangono dicendo che non vogliono la discarica dietro casa loro, che non vogliono portare la mascherina per sempre. E’ inaccettabile che i possa

arrivare a questi livelli!». …Ma passiamo al tasto più dolente dell’intera questione: la discarica e il relativo progetto di bonifica. «In tutta questa vicenda chi ci rimette maggiormente è Pescantina, un Comune che, a causa delle assurde prese di posizione di chi si ostina ad opporsi ad un progetto necessario, sta per essere annientato da un problema ambientale da risolvere nel più breve tempo possibile. Il progetto di bonifica, non ancora adottato dal Comune e in merito al quale io stesso ho sottolineato alla Commissione VIA alcuni punti critici sui cui confrontarsi, è in fase di valutazione. Da parte mia auspico la nomina di un Commissario che si occupi unicamente di Cà Filissine: solo in questo modo si potrà arrivare ad una soluzione in tempi rapidi e scongiurare il disastro ambientale. A tutto questo si aggiunge un’ulteriore pericolo per Pescantina: se il progetto dovesse saltare, non solo Daneco – la società che gestisce l’impianto

Alessandro Reggiani

ndr – potrebbe rivalersi nei confronti del Comune dopo aver anticipato denaro per interventi realizzati durante questi anni di sequestro della discarica, ma anche la Provincia, per evitare il dissesto finanziario, si troverebbe costretta a chiedere indietro al Comune quei 5 milioni di euro stanziati in questi anni per lo smaltimento del percolato. Su questo penso che tutti debbano meditare seriamente. Concludo infine ringraziando tutti quei dipendenti comunali, amministratori e cittadini che in questi anni non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Ed è proprio a loro che vorrei rivolgere l’invito a proseguire – anche con chi verrà dopo di me - sulla strada collaborativa e costruttiva per il bene di Pescantina».

IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA

«Situazione preoccupante» E’ la preoccupazione a scandire le parole pronunciate dal vicepresidente della Provincia, Fabio Venturi, a pochi giorni dalla notizia delle dimissioni del sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani. L’amministratore provinciale non entra nel merito delle dimissioni in sé, piuttosto sottolinea il suo stato d’animo estremamente negativo relativamente a Cà Filissine e alle sorti della discarica stessa. «Sono molto preoccupato – afferma Venturi – per ciò che sarà di Cà Filissine e della popolazione di Pescantina. Con Alessandro Reggiani ho avuto negli scorsi anni motivi di scontro, ma soprattutto di incontro per cercare di raggiungere insieme quello che era il nostro unico scopo: risolvere un problema ambientale davvero importante. In questo momento ciò che alimenta la mia preoccupazione è che il Consiglio comunale di Pescantina si sia espresso a favore del ritiro

del progetto, l’unico esistente per la discarica…Oltre a questo non abbiamo nulla!». Due sono i problemi a cui si riferisce Fabio Venturi, uno sul fronte economico e uno sul fronte ambientale: «in questi ultimi cinque anni la Provincia ha destinato 5 milioni di euro a favore del progetto per la discarica di Pescantina – precisa Venturi -: se il progetto venisse veramente ritirato saremmo costretti dalla Corte dei Conti, per evitare il danno erariale, a chiedere indietro questa somma al Comune, il quale, inutile dirlo, verrebbe a trovarsi in serie difficoltà. Non parliamo poi della problematica ambientale che incombe: in assenza di un progetto definito la discarica non viene dissequestrata. Possono essere fatti molti altri progetti, più belli, meno belli, più o meno efficaci di quello proposto, ma ritirare un progetto senza averne già un altro è assurdo. Come si farà a bonificare il sito? Il

Fabio Venturi

percolato – continua Venturi allarmato - ha raggiunto livelli altissimi e l’area va bonificata quanto prima: lo dice anche la sentenza! A questo punto non rimane che attendere i primi giorni di giugno, entro i quali si saprà se il progetto verrà ritirato o meno. Ciò che auspico è che chi si occuperà della gestione del Comune, prima di prendere qualsiasi decisione, valuti attentamente la questione sotto ogni aspetto».


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PROVINCIA. Illustrate le opportunità che daranno i finanziamenti

Edilizia veronese Ecco i fondi Ue

E’ stato il vicepresidente della provincia di Verona, Fabio Venturi a presentare lo scorso 22 aprile le opportunità derivanti dai finanziamenti europei destinati all'efficienza energetica e alla riqualificazione degli edifici, sia privati che pubblici. Per accedere ai fondi Ue, è appena stata perfezionata una collaborazione fra l'assessore all'Ambiente della Provincia, Ance Verona e gli Ordini Professionali orientata al superamento dei problemi. L'iniziativa coinvolge i Comuni che aderiscono al “Patto dei Sindaci”. «Questo importante progetto per la riqualificazione degli edifici pubblici e privati potrebbe rappresentare uno strumento concreto in questo pesante momento di crisi – ha affermato Venturi -. La Provincia, che è l'ente di coordinamento fra i Comuni, è anche titolare del progetto denominato 'Patto dei sindaci', riconosciuto dalla Ue. Adesso parte la fase operativa, che significa andare a Bruxelles e ottenere i finanziamenti per i lavo-

ri di riconversione. La sinergia che presentiamo oggi tra Provincia, Ance Verona e Ordini Professionali è 'storica' perché mette insieme vari comparti cittadini con un duplice obiettivo: il rispetto ambientale e la ripresa dell'edilizia veronese. Senza contare che, in questo modo, avremo altri benefici ambientali perché uniformando i criteri di costruzione si avranno minori costi di gestione per le pubbliche amministrazioni. Ad oggi sono 52 i Comuni che hanno aderito al 'Patto dei Sindaci' e che adesso devono cominciare a realizzare le misure per l'abbattimento della Co2. Con l'iniziativa di oggi, che è diretta alla ricerca delle risorse, i sindaci potranno realizzare alcune delle opere necessarie. Sfruttando l'opportunità concessa dai fondi europei, ci si pone anche l'obiettivo di stimolare un settore edilizio ingessato dalla crisi muovendoci insieme per trovare la giusta competitività». «Il progetto – aggiunge Fortunato Serpelloni, presidente Ance Verona

Costruttori edili - punta ad un'edilizia più sostenibile del patrimonio pubblico. La riconversione in chiave ambientale degli edifici non solo fa risparmiare risorse alle amministrazioni ma andrà anche ad incidere sulla qualità della vita dei cittadini. Per quanto riguarda, invece, le aziende che rappresento e i professionisti si aprono delle possibilità di business senza aumentare la spesa pubblica. I finanziamenti europei potranno creare lavoro e, nello stesso tempo, far risparmiare energia rinnovando il tessuto edilizio veronese. Ance Verona darà tutto il suo supporto alla Provincia nella fase del reperimento fondi, viene istituita una cabina di regia per promuovere corsi formativi rivolti al personale tecnico che andrà poi a lavorare concretamente sul progetto. Questo rapporto coordinato è l'unico modo per ripartire tutti insieme, basandoci su concetti chiave come quelli di ricerca, innovazione e sostenibilità».

L’EVENTO. Sicurezza dei pedoni: controlli e iniziative Si è conclusa la seconda settimana mondiale della sicurezza stradale, sostenuta da Onu ed Anci e dedicata alla tutela dei pedoni, durante la quale la Polizia municipale ha organizzato iniziative e controlli sulle strade, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali più utilizzati. Oltre 900 i veicoli - e relativi conducenti - controllati e 105 le violazioni accertate dalla Polizia municipale durante tutta la settimana, violazioni che hanno riguardato molti aspetti della circolazione stradale quali la mancanza o l’irregolarità di documenti di guida, l’uso del telefonino senza auricolare, la revisione scaduta, le cinture di sicurezza non allacciate o i parcheggi irregolari e pericolosi in prossimità di incroci ed attraversamenti. Ventitre gli automobilisti multati per non aver concesso il diritto di precedenza a pedoni in attraversamento sulle strisce, ai quali sono stati anche decurtati otto punti dalla patente. I controlli hanno riguardato tutte le principali strade della città e sono stati eseguiti da pattuglie in sevizio e vigili di quartiere. Due le iniziative informative realizzate dalla Polizia municipale, il pedometro e P8P, rispettivamente una mappa della città a passo d’uomo contenente distanze e tempi di percorrenza dei principali luoghi calcolati da piazza Bra e da piazza delle Erbe, ed una campagna di sensibilizzazione basata sul numero 8, la quantità di punti patente decurtati in caso di comportamenti errati nei confronti dei pedoni. Durante tutta la settimana sono stati tre i pedoni investiti, nessuno dei quali in modo grave. I controlli specifici della Polizia municipale a tutela dei pedoni proseguiranno anche questa settimana.


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IL CONCORSO. Premiati i ragazzi delle scuole primarie e secondarie veronesi

VADO A INCONTRARE UN AMICO

Elaborati, disegni e foto per spiegare la Legalità

Sono aperte le iscrizioni all’iniziativa “Vado ad incontrare un amico …” promossa, per l’estate 2013 dall’assessorato alle Politiche giovanili del comune di Verona e dalla Fondazione Pia Opera Ciccarelli onlus con l’obiettivo di coinvolgere i giovani veronesi in un servizio di accompagnamento e animazione per gli anziani ospiti di “Casa Serena” e di “Casa Barbarani”. «L’iniziativa – spiega l’assessore alle Politiche giovanili, Alberto Benetti – rappresenta un’esperienza importante di responsabilizzazione dei giovani nei confronti di situazioni di difficoltà o disagio e nelle doverose cure e attenzioni verso gli anziani. Grazie alla presenza dei ragazzi, gli anziani avranno più occasioni per interagire con l’esterno innalzando la qualità della loro vita sociale e l’integrazione con il territorio». I partecipanti saranno accolti e affiancati costantemente da educatori professionali. All’iniziativa possono partecipare gli studenti residenti nel comune di Verona che abbiano compiuto 16 anni al 31 maggio 2013 e non abbiano superato i 26 anni di età, non abbiano partecipato a precedenti edizioni di progettualità analoghe nelle due strutture e diano la propria disponibilità per un mese consecutivo (nei periodi 17/06– 13/07, 15/07– 10/08, 12/08– 7/09). Il servizio sarà di 15 ore settimanali nelle fasce: 9-12, 15-18,

“Segni Immagini e Parole per la Legalità” è il titolo del concorso letterario, grafico, pittorico e fotografico - quest’anno alla sua V^ edizione – indetto dallo Sportello Ascolto dell’Ufficio Scolastico di Verona del M.I.U.R. con la Consulta Provinciale degli Studenti di Verona e rivolto alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie della provincia. Anche quest’anno gli elaborati prodotti dagli studenti entro febbraio - nelle tre sezioni Letteraria, GraficoPittorica e Multimediale sono stati valutati dalla commissione esaminatrice nei primi giorni di aprile per individuare i vincitori del concorso. «Tutti i partecipanti, indistintamente - ha dichiarato Anna Lisa Tiberio presidente della commissione - sono meritevoli di plauso per l’impegno e per la qualità degli elaborati prodotti».La premiazione alla presenza del Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Verona, Giovanni Pontara, ha avuto luogo mercoledì 8 maggio, in occasione della giornata provinciale della legalità, presso il Circolo Ufficiali di Castelvecchio . La cerimonia, realizzata con

il coinvolgimento progettuale della Consulta Provinciale degli Studenti di Verona, per la direzione artistica di Andrea Castelletti, direttore di Teatro Impiria, ha visto alternarsi sul palcoscenico autorità e alunni vincitori, con momenti di intrattenimento teatrale e musicale, a cura degli attori di Teatro Impiria e del Coro del Liceo Musicale Montanari diretto dal Maestro Francesco Pagnoni alla presenza del Dirigente Matteo Sansone.

LA BICICLETTA A FUMETTI Premiazione ufficiale in sala Arazzi per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado vincitori del concorso “La bicicletta a fumetti”. L’iniziativa, promossa dall’Ecosportello del Comune, ha permesso di far conoscere ai ragazzi stili di vita orientati al rispetto dell’ambiente e di incentivare gli studenti ad utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. «Abbiamo voluto premiarvi proprio nella settimana dedicata alla sicurezza stradale – ha affermato l’assessore all’Ambiente del comune di Verona, Enrico Toffali - per sottolineare l’importante tema della mobilità sostenibile. L’invito che vi facciamo è quello di usare la bici per andare a scuola, un mezzo sicuramente più efficiente rispetto a ogni altra alternativa in termini di tempo e denaro, oltre ad essere utile per tenersi in forma e rispettoso dell’ambiente perchè non produce alcuna emissione inquinante». Le classi aderenti al concorso hanno partecipato, nel corso dell’anno scolastico, ad alcuni incontri formativi sulla sceneggiatura del fumetto e teoria della scrittura fumettistica tenuti da Pablo Sartori e Claudio Bighignoli, all’interno del Museo Africano. Ogni classe ha poi elaborato, nel corso delle attività scolastiche, un fumetto sul tema del concorso. La classe vincitrice è la 3ª b della scuola media Santa Lucia, alla quale è stato consegnato un assegno del valore di 200 euro; l’elaborato sarà inoltre pubblicato sulla rivista “Il piccolo missionario”. A pari merito sono poi state premiate, con un assegno da 70 euro, la classe 2ª e delle scuole Manzoni; la 2ª d dell’istituto Santa Lucia; la 2ª della paritaria Gavia; la 2ª della paritaria Campostrini.

Numerosi gli alunni premiati, per il podio di ciascuna sezione ma anche per segnalazioni di merito e menzioni speciali, rappresentanti degli Istituti “Montini” di Castelnuovo del Garda, “Aleardi” di Verona, “Don Bosco” di Legnago, “Anti” di Villafranca, “Verdi” di Bolca, “Bolisani” di Isola della Scala/Villafranca, “S. Andrea” di Cologna Veneta e altri ancora. Ad intervenire infine non sono mancati alcuni “campioni mondiali”

della Legalità, persone note e volti sconosciuti che hanno caratterizzato la loro vita, la loro quotidianità, per il rispetto della legalità nel mondo della scuola, del lavoro, dello sport e nelle istituzioni per l’applicazione della Giustizia, per ricordare che la legalità e la libertà non possono considerarsi come acquisite per sempre, ma che vanno costantemente perseguite e tutelate.

SAN ZENO

E’ terminato in piazza Pozza a San Zeno l’intervento di pulizia dell’obelisco dedicato ai ‘Caduti civili e militari di tutte le guerre del Rione di San Zeno’. L’intervento, che ha avuto il costo complessivo di circa 5 mila euro, è stato eseguito dalla ditta Benati e ha riguardato la pulizia dell’obelisco con idropulitrice specifica per il restauro, la stuccatura dei punti compromessi con applicazione di biocida e trattamento idrorepellente; la sistemazione del pennone portabandiera; la sistemazione delle aiuole circo-

stanti da parte del settore Giardini del Comune di Verona. Il monumento è stato eretto nel 1958 con il contributo concesso dal Comune di Verona ( con delibera Consiglio comunale 124 del 26.03.1958). «Si tratta di un’opera molto importante per il quartiere – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Verona, Stefano Casali – che abbiamo provveduto ad eseguire tempestivamente a seguito di alcune segnalazioni. La priorità all’intervento è stata data anche per l’avvicinarsi delle ricorrenze del 25 aprile e del 2 giugno».

20.30-23.30, per un totale complessivo di 50 ore. Ai partecipanti verrà riconosciuto un contributo di cinque euro netti all’ora. Previste inoltre 10 ore di formazione e servizio di volontariato gratuito, al termine delle quali sarà confermata o meno l’idoneità a proseguire l’incarico. Il modulo per la domanda di adesione all’iniziativa è disponibile alla segreteria di “Casa Serena” (via Unità d’Italia 245, San Michele Extra) e al Servizio Politiche giovanili del Comune di Verona (via Ponte Aleardi, 15). Il modulo va consegnato alla segreteria di “Casa Serena” entro le 13 del 31 maggio 2013. La richiesta di partecipazione potrà essere presentata esclusivamente per una delle due strutture interessate, specificando il/i periodo/i disponibili. Per i minorenni è necessaria la controfirma di un genitore o di chi ne fa le veci. Mercoledì 5 giugno alle ore 15 nella sala formazione di “Casa Serena” si terrà un incontro informativo, durante il quale si provvederà all’assegnazione dell’incarico per i posti disponibili mediante sorteggio pubblico. In caso di impossibilità a presenziare, coloro che avranno presentato domanda di partecipazione potranno delegare un loro rappresentante. Informazioni all’Ufficio Attività Giovani del Comune di Verona, tel. 045/80787898787, www.politichegiovanili.comune.verona.it.

BORGO SANTA CROCE Si è svolta, sabato 18 maggio in via Verdi a Borgo Santa Croce la cerimonia di intitolazione dei giardini “Cantori Veronesi”, un gruppo nato nel 1945 per volontà di Pina Agostani Bitelli e operativo fino al 1957. Erano presenti all’inaugurazione l’assessore ai Servizi demografici Marco Giorlo, il presidente della sesta Circoscrizione Mauro Spada, alcuni componenti del gruppo “Cantori veronesi” con i loro familiari, la presidente del coro “Ensamble Appunti corali Cecilia Trucchi” e alcuni studenti della Scuola Media Verdi. «Dopo anni di attesa – ha detto l’assessore Giorlo – oggi intitoliamo i giardini di Borgo Santa Croce ai Cantori Veronesi, dedicando

a questo gruppo corale un luogo di rilievo per l’importanza che ha rivestito nella storia di Verona. Nell’anno del centenario dell’opera lirica ricordare questo coro assume un significato ancora più profondo e fa capire quanto la cultura canora, concertistica e la tradizione corale e sinfonica rivestano un ruolo importante nella nostra città». «Nel difficile periodo dell’immediato dopo guerra – ha aggiunto il presidente Spada - i Cantori Veronesi hanno saputo portare i loro canti in Italia e in Europa contribuendo non solo a diffondere la tradizione canora veronese all’estero ma anche a trasmettere un messaggio di gioia e speranza. Un esempio importante per le nuove generazioni».


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SPETTACOLI SPETTACOLI SPETTACOLI SPETTACOLI SPETTACOLI SPETTACOLI SPETTACOLI SPETTACOLI

Il cartellone dell’Estate Teatrale Veronese Si terrà dal 13 giungo al 24 agosto la 65ª edizione dell’Estate Teatrale Veronese. La manifestazione, organizzata dal Comune con il contribuito della Banca Popolare di Verona e la collaborazione di Agsm, prevede, tra le novità, la presenza di un nuovo festival musicale che affianca lo storico Verona Jazz, con tre serate dal titolo “Rumors festival – illazioni vocali” dedicate alla poetica del suono vocale; «Un cartellone ricco di proposte stimolanti e diversificate afferma Antonia Pavesi, assessore alla Cultura del comune di Verona -. In tutto questo non manca una scelta, in controtendenza, effettuata dall’Amministrazione

comunale di abbassare il costo dei biglietti per avvicinare al teatro il maggior numero di persone, a cominciare dai giovani». «Con 41 serate al Teatro Romano e 17 al Cortile Mercato Vecchio – spiega Gianpaolo Savorelli, direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese – l’edizione 2013 del Festival si presenta come la più interessante degli ultimi anni, con novità assolute quali il “Rumors Festival” e un’anteprima in omaggio al centenario del Festival areniano». Cinque le proposte del cartellone shakespeariano. Apre il programma, in prima nazionale, dal 3 al 6

luglio “Il Mercante di Venezia” con la Popular Shakespeare Kompany e Silvio Orlando nella parte di Shylock. Dal 10 al 13 luglio un’altra prima nazionale: la commedia “Molto rumore per nulla”, con Francesca Inaudi e Daniele Liotti come protagonisti. La terza proposta del Festival, in programma in prima nazionale dal 17 al 20 luglio, è “Riccardo III”, che sarà diretto e interpretato da Massimo Ranieri con musiche originali composte da Ennio Morricone. Il cartellone shakespeariano chiuderà con la commedia “Bisbetica domata”, in scena dal 25 al 27 luglio in lingua originale sopratitolata in italia-

no. Il Festival avrà anche un’anteprima il 13 giugno, con una serata dal titolo “Verdi, nostro Shakespeare – Viaggio in musica e parole” , con interpreti quali Luca Zingaretti e Maria Paiato accompagnati dall’orchestra areniana. Ad inaugurare la sezione danza sarà, il 23 luglio, un gala speciale con i primi ballerini del Royal Ballet di Londra. Dal 30 luglio all’11 agosto tornano al Teatro Romano, dopo tre anni di assenza, i Momix; seguirà, nelle serate del 15 e 16 agosto, lo spettacolo “Cercando verdi” proposto dal Balletto dell’Arena di Verona. Chiuderà la rassegna, dal 22 al 24 agosto, la prima nazionale di “Cenerentola” nell’interpretazione del Malandain Ballet Biarritz. Tre le serate del nuovo “Rumors Festival – illazioni vocali”: ad inaugurare, il 18 giugno, sarà il gruppo musicale “Teatro degli Orrori” che sarà preceduto da un reading con gli attori Emanuele Salce e Elisabetta Fadini. Il 20 giungo sarà la volta del trio Paolo Fresu, Dhafer Yousset ed Einind Aarset. In chiusura, il 21 giugno, la cantante tedesca Ute Lemper canterà, per la prima volta in Italia, poesie d’amore di Paolo Neruda. Verona Jazz, realizzato in collaborazione con

Eventi, proporrà quattro serate. Si comincia il 22 giugno con Stefano Bollani e il Danish Trio ECM; il 23 giugno sarà la volta di Enrico Rava con il progetto speciale “On the dance floor” dedicato a Michael Jackson; il 24 giugno saranno in scena Simona Molinari e Franco Cerri mentre il 25 giungo, a chiudere il Festival, sarà la voce inconfondibile di Mario Biondi. Sono previsti inoltre, dal 2 al 27 luglio, otto spettacoli in Cortile Mercato Vecchio, quattro di prosa e quattro di

danza. I biglietti si possono acquistare nelle filiali della Banca Popolare di Verona e delle banche del Gruppo Banco Popolare, al Box Office di via Pallone 16 (045.8011154) e all’interno del circuito geticket (numero verde sportelli Unicredit Banca abilitati 800323285), on line su www.geticket.it, tramite call center (848002008) e, dall’11 giugno, a Palazzo Barbieri (045.8066485/6488). Ulteriori informazioni sul sito www.estateteatraleveronese.it.


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IL VOLUME. Una storia di vita e la lotta contro la SLA raccontate in un libro

IL PROGETTO

Ecco “L’ultima Sfida” di Fernando Barana

Coldiretti e “L’orto

E’ stato presentato a Villa Vecelli Cavriani - con il patrocinio del comune di Mozzecane - il libro “L’Ultima Sfida” di Fernando Luigi Barana. «Sfida, un termine più forte dell’esperienza vissuta, da condividere con gli altri, questo l’obiettivo del mio lavoro - sottolinea l’autore – che porta con sé forza, determinazione con, al primo posto, il senso di responsabilità da parte di tutte le persone coinvolte, la famiglia allargata come potremmo definirla, i familiari in senso stretto ed i medici che fanno parte integrante di un progetto, da condividere». E’ un percorso narrativo di vita, raccontato, con estrema serenità, attraverso episodi e sentimenti; il rapporto di un figlio con il proprio padre, la riscoperta del vero papà attraverso la sua malattia, la sclerosi laterale amiotrofica, chiamata SLA, malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che porta alla paralisi progressiva della muscolatura. Una malattia complessa e difficile per la quale non

esistono cure per la non chiarezza delle cause. «La comunicazione della malattia che ha colpito una persona attiva, mai ferma, fu devastante; ci cadde il mondo addosso - comunica Barana -. Entri in una stanza buia dove non c’è luce; e cosa fai? aspetti o esci e cerchi di accettare e credere». Tanti gli episodi raccontati, esperienze di vita quotidiana afferenti al padre e a persone affette dalla stessa malattia. «Ho sperimentato quella che definisco la spettacolarità della vita, attraverso il massaggio ai piedi fatti al mio papà che ci faceva star bene entrambi; attraverso il contatto fisico si invertirono i ruoli tra chi mi accudì in passato e quanto potevo fare io per lui ora; divenni io suo padre». Interessanti gli interventi e le testimonianze delle dottoresse Marcella Gasperini, neurologa, e Alessia Mai, psicologa e psicoterapeuta. In conclusione Daniela Fasolo presidente di A.S.L.A. ha ricordato come la Onlus cerchi di aiutare principalmente da un punto

Fernando Luigi Barana

di vista psicologico,ma anche per un supporto nel disbrigo di pratiche burocra-

tiche, i familiari degli ammalati. Claudio Gasparini

MONDO

di Campagna Amica” E’ stato presentato lo scorso 13 maggio il progetto didattico di Coldiretti Verona “L’orto di Campagna Amica” e dell’orto realizzato dai bambini della scuola primaria “Betteloni” a Montorio. Il progetto, iniziato lo scorso settembre e realizzato in collaborazione con Amia, ha visto la partecipazione di 80 classi di scuole primarie di primo grado e due scuole dell’infanzia veronesi, per un totale d 1540 bambini impegnati nella conoscenza dell’agricoltura del nostro territorio e della stagionalità dei prodotti. «Un plauso agli organizzatori di questa bella iniziativa - ha affermato il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, presente accanto al presidente di Coldiretti Verona, Claudio Valente, al direttore Pietro Piccioni, al presidente di Amia, Andrea Miglioranzi, al presidente dell’8ª Circoscrizione, Dino Andreoli, al dirigente della scuola “Betteloni”, Sergio Ballerini, e alla presidente di Donne Impresa Coldiretti Verona, Franca

Castellani -. E’ importante far conoscere ai bambini cos’è la produzione agricola e come funziona, visto che quello agricolo è uno dei settori più importanti del Veneto e che, anche dal punto di vista occupazionale, sembra resistere alla crisi economica». Le 80 classi coinvolte nel progetto hanno alternato la parte teorica e didattica (caratterizzata da incontri in aula con esperti della Coldiretti e con visite a varie aziende agricole) a quella pratica, come la piantumazione di un orto e di alcune piante annuali ad uso comune nella nostra alimentazione. Questi i temi sviluppati dagli alunni, in base alla classe di appartenenza e all’età: le piante officinali, le erbe spontanee del nostro territorio, l’importanza della api per l’impollinazione, l’importanza della stagionalità della frutta e della verdura, la tracciabilità e trasformabilità dei prodotti alimentari, il ciclo dell’acqua e il risparmio energetico in agricoltura.

Verona aiuta la Repubblica Moldova Verona fa da ponte tra Svizzera e Repubblica Moldova per iniziative di solidarietà rivolte a quest’ultimo Paese tormentato da una deficitaria economia nazionale e da una diaspora soprattutto della componente femminile, di madri che lasciano bambini in tenera età a crescere senza la loro indispensabile presenza. L’Associazione Veronese ItaliaMoldova, con sede legale in via Selenia, s’è attivata con l’Universum Academy – University of Peace di Lugano (Svizzera), presieduta da Valerio Giovanni Ruberto, nell’ambito del

progetto “2013: anno della solidarietà per il popolo moldavo” deciso dal consiglio federale dell’organismo svizzero riunito a Pescara nel dicembre scorso. Quindi, l’associazione veronese ha contattato il presidente della comunità di italo-moldavi di Chişinău, Andrei Basso, che collabora con il Centro culturale italiano nella Repubblica Moldova accreditato presso la locale Ambasciata d’Italia. Basso ha inviato a Verona e a Lugano una relazione su alcune emergenze sociali che necessitano almeno di qualche palliati-

vo. «La condizione degli anziani in Moldova è molto grave – annota Basso –. L’ammontare d’una pensione media è di 70 euro. I pensionati operai prendono ancora meno mentre i contadini non percepiscono nulla. I prezzi al consumo, poi, non sono proporzionati ai redditi percepiti dalla stragrande maggioranza della popolazione e spesso gli alimentari hanno costi proibitivi, soprattutto i prodotti importati». Basso sottolinea un’ennesima emergenza dell’attualità moldava, riferita dal direttore stesso del Centro culturale

FOTONOTIZIA Il sindaco Flavio Tosi ha incontrato lunedì 20 maggio, Ibrahim Faltas, frate francescano egiziano ed economo della Custodia di Terra Santa, a Verona nell’ambito del progetto “Bambini Senza Confini”. Erano presenti i rappresentanti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Ex Calciatori Hellas Verona, che promuove l’iniziativa con il patrocinio del Comune. Attraverso la raccolta fondi effettuata dall’ASD Ex Calciatori Hellas, 30 bambini palestinesi parteciperanno ad un campo estivo nelle strutture dell’associazione Calcio Camp Italia a San Zeno di Montagna.

Flavio Tosi con frate Ibrahim Faltas

italiano, Giancarlo Nicoli. «Si tratta dell’unico carcere femminile di Moldova, quello di Rusca, ad una quarantina di chilometri da Chişinău. Ospita 270 detenute in condizioni allucinanti che richiedono una drastica serie di sostanziose azioni strutturali e organizzative per la dignità delle donne costrette ad una doppia pena. L’importo preventivato dei lavori e delle dotazioni supera i 50.000 euro». Per informazioni: Associazione Veronese Italia-Moldova, 328.6326487 Claudio Beccalossi

IL CONVEGNO SUGLI ANIMALI Si è svolto lo scorso 9 maggio presso l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona il convegno “Tutela giuridica degli animali – aspetti sostanziali, procedurali e casi pratici”, promosso dalla Lega Anti Vivisezione di Verona con il patrocinio di Comune e Provincia. «Già nel 2010 il Comune di Verona si è dotato di un Regolamento per la tutela degli animali – ha affermato l’assessore all’Ambiente del comune di Verona, Enrico Toffali, presente all’evento – un’importante strumento frutto del confronto con gli Enti interessati, con le associazioni animaliste, ambientali e di categoria. Il Regolamento affronta tutte le principali questioni relative agli animali d’affezione, declinate per le specifiche caratteristiche di Verona. Inoltre per recepire l’evoluzione delle normative comunitarie e nazionali, la Giunta comunale ha dato indicazione positiva al fine di procedere all’aggiornamento del Regolamento stesso».


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AERONAUTICA. Militari scaligeri protagonisti alla tradizionale esercitazione italiana

C’era un po’ di Verona alla “Star Vega 2013” Diversi assetti, equipaggiamenti e mezzi e circa 50 unità di personale del 3° Stormo dell’aereonautica militare di Verona hanno preso parte, dal 13 al 23 maggio, alla più importante esercitazione aerea dell'anno in Italia, la "Star-Vega 2013" (SV-13), uno degli eventi organizzati annualmente dall'Aeronautica Militare per mantenere addestrati i propri reparti di volo e la struttura di comando e controllo alla pianificazione e condotta di una campagna aerea complessa. In particolare, l'esercitazione si è basata su uno scenario simulato che prevedeva la partecipazione delle forze aeree italiane ad un'operazione interforze e multinazionale svolta su mandato ONU in risposta ad una situazione di crisi internazionale: da Decimomannu e Trapani velivoli di difesa aerea, ricognizione, guerra elettronica e attacco, nonché elicotteri per la

Panoramica sul campo allestito dal 3° Stormo

ricerca e soccorso; da Pisa e Pratica di Mare assetti da trasporto e rifornimento in volo; da Amendola velivoli a pilotaggio remoto Predator (UAV - Unmanned Aerial Vehicle). All’esercitazione ha preso parte anche una componente

LEGA ITALIANA LOTTA AI TUMORI Prende il nome di “Sostegno psicologico a pazienti con diagnosi oncologica recente” l’iniziativa promossa dalla sezione veronese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) con il patrocinio del Comune di Verona e la collaborazione della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG). L’innovativo progetto di aiuto, illustrato a palazzo Barbieri a Verona alla presenza degli assessori scaligeri Antonio Lella e Anna Leso, della psicologa-psicoterapeuta Patrizia Baroncini consulente del progetto, oltre che del presidente LILT di Verona Gianni Stevoli, di Paolo Brugnoli della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale di Verona, del direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del Policlinico di Borgo Roma, Giampaolo Tortora e del direttore Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale “Fracastoro” di San Bonifacio, Francesco Orcalli, ho l’obiettivo di creare una nuova cultura di prevenzione e di sensibilizzazione al disagio psicoemotivo nelle persone che hanno ricevuto da poco una diagnosi di malattia tumorale. Il progetto, che si svilupperà per un periodo di due anni, offre una serie di strumenti specifici che comprendono incontri di sostegno psicologico, un controllo a distanza e telefonate di verifica del grado di soddisfazione nel tempo. Sarà effettuata la raccolta di dati e la valutazione dei risultati raggiunti per verificare se, a seguito dei colloqui, vi sia stata una modificazione nei comportamenti. Le persone interessate potranno, da subito, contattare la segreteria della LILT in via Isonzo 16 – Verona, tel. 045.8303675 per informazioni o per prenotare il primo colloquio.

interforze, con personale dello Stato Maggiore Difesa, dell’Esercito Italiano e della Marina Militare. Alla Star-Vega si è affiancata l’esercitazione della NATO "Ramstein Guard 4", che il CAOC (Combined Air Operation Center)di Poggio

Renatico (Ferrara) pianifica e conduce annualmente nell'area di propria competenza, nell'ottica di ricercare una sempre maggiore integrazione tra le componenti nazionali specializzate nel settore della guerra elettronica.

15 SPORT E SOLIDARIETÀ

Bambini palestinesi al Calcio camp italia Dal 15 al 22 giugno, nelle strutture dell’associazione Calcio Camp Italia a San Zeno di Montagna, 30 bambini palestinesi avranno la possibilità di partecipare ad un campo estivo grazie alla raccolta fondi effettuata dall’associazione sportiva dilettantistica Ex Calciatori Hellas Verona Onlus con il Patrocinio del Comune di Verona. Il progetto rientra nel programma “Bambini Senza Confini” per lo sviluppo delle capacità e delle competenze di bambini di età compresa tra i 5 e i 16 anni ed ha come obiettivo primario quello di radicare, attraverso lo sport, valori etici ed umani. «Grazie ai fondi raccolti nel corso del concerto dei Dick Dick del 13 aprile scorso, alle donazioni dell’Assessorato allo Sport del Comune di Verona, delle Aziende partecipate Amia, Agec e

Agsm e di svariati sponsor privati – ha spiegato l’assessore allo Sport del comune di Verona, Marco Giorlo – è stata raggiunta la cifra di 13 mila euro necessaria per ospitare a Verona questi 30 bambini palestinesi. Un particolare ringraziamento va agli ex calciatori Hellas Verona che, terminata la loro professione sportiva, si sono messi a disposizione degli altri, dimostrando ancora una volta che Verona è una città solidale». L’associazione Sportiva Dilettantistica Ex Calciatori Hellas Verona rappresenta la continuazione storica del sodalizio denominato “Gialloblu 70”, gruppo di ex calciatori aggregati al fine di mantenere vivo lo spirito di appartenenza all’Hellas Verona e al contempo di impegnarsi in imprese benefiche.

IL LIBRO “L’UOMO DELLA CITTÀ VECCHIA”

Un thriller a Gerusalemme E’ stata presentata presso la libreria Feltrinelli di Verona l’ultima fatica di Enrico Franceschini, scrittore e giornalista di spessore internazionale del quotidiano La Repubblica. Da New York a Washington. Da Mosca a Gerusalemme per finire a Londra. Dopo gli studi universitari Enrico Franceschini aveva solo un’idea fissa: fare il giornalista. Sbarca il lunario a New York. Ha spesso pensato di tornarsene a casa. Non sapeva però che quando lasciò la sua Bologna non sarebbe più tornato. Sono trascorsi trent’anni. Autore di 11 libri, come scrittore ha sempre goduto di un innato autobiografismo. Come giornalista,

invece, ha avuto la fortuna di essersi sempre innamorato profondamente dei luoghi dove ha vissuto. Che cos’è “L’uomo della Città Vecchia”? «E’ un romanzo, un thriller ambientato nella primavera del 2000 a Gerusalemme in occasione della storica visita di Giovanni Paolo II in Israele. Il titolo si riferisce a varie persone. E’ Giovanni Paolo II venuto a chiedere scusa agli ebrei per venti secoli di antisemitismo. Ma è anche un frate domenicano agente segreto del Vaticano. E’ inoltre un giornalista italiano inviato speciale per raccontare la visita del pontefice. E’ legato al frate

da un vecchio debito di gioventù. Infine, l’uomo del titolo, si riferisce a un corpo imbalsamato ritrovato in uno scantinato attorno al quale ruota il complotto al centro del romanzo. L’idea di questo libro mi è venuta leggendo un articolo su un quotidiano israeliano dove si raccontava che chiunque scava sotto casa propria a Gerusalemme trova un mistero. Gerusalemme è la città santa, culla delle tre religioni monoteiste, ma è anche una città di fanatismo e feroci divisioni». La fede resta uno dei temi principali del libro. Ma in definitiva è un libro contro la religione o

in difesa della stessa? «E’ un libro sulla fede vista da un laico che si interroga su cosa significa credere, che rispetta chi crede e che è affascinato dalla fede pur senza condividerla». Come giornalista e autore di questo libro, come giudica e come vede Israele? «Ho scritto questo libro anche per raccontare che Israele non è come sembra. Ci si aspetta uno stato di rabbini e soldati e invece è pieno di vita, di belle ragazze come Maya, la donna di questo romanzo che riveste forse la parte più importante ed eclatante dell’intera storia». Nicola Di Ciomma


CRONACHE SCUOLA CESARE BATTISTI

Maggio 2013

AVESA

Incontri musicali Festa della Comunità Presso l'auditorium della scuola Cesare Battisti di via Mercantini a Verona) le professoresse Lorenzina Bressan e Norma Solli hanno organizzato vari incontri musicali (conferenze e concerti) volti ad avvicinare e far conoscere ai propri allievi, ed anche al pubblico, questa nobile arte. Gli incontri sono iniziati nel mese di marzo con interessanti conferenze, delucidazioni curiosità a cura del maestro Andrea Testa e rafforzate dalla splendida voce del suo violino. Hanno fatto seguito due concerti, il primo per chitarra e fiati l'altro per violino, viola e pianoforte, tenuti da musicisti del

Conservatorio Dall'Abaco di Verona. Il 10 maggio si sono esibiti (con un programma comprendente brani di Schubert, Paganini, Marais e Dvorak} la nota pianista Daniela Castagna e il primo violencellista dell'Arena di Verona, Piotr Cwojdzinski. Sono state tutte manifestazioni assai gradite e calorosamente applaudite dal pubblico il quale è invitato all'ultimo incontro che si terrà venerdì 31 maggio alle ore 20,15 con un concerto dell'orchestra Battisti diretta dalla professoressa Lorenzina Bressan. L'ingresso è libero, fino all'esaurimento dei posti. R.D.N.

Arte africana di oggi gno quindi, dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, sarà possibile ammirare le sculture di John Goba - Sierra Leone, i rilievi di Margaret Majo – Zimbabwe, i dipinti di Mikidadi Bush – Tanzania e di Maurus M. Malikita – Tanzania. Questi quattro autori hanno ricevuto il premio della Biennale di Malindi. In mostra non mancheranno anche libri e cataloghi dedicati all'Arte Africana Contemporanea. S.A.

PARONA / PRIMAVERARTE Organizzata dal Gruppo "La Genziana" si è tenuta a Parona l'annuale rassegna artistica definita "PrimaverArte", patrocinata dal Comune di Verona e dell' Amministrazione Provinciale. Vi hanno aderito pittori e scultori in gran parte con buona fama e distintisi in manifestazioni nazionali e che, pertanto, hanno dato lustro alla manifestazione con le loro belle opere: Gianfranco Bazzani, Nicola Beber, Luciano Canzan, Pietro Cetoli, Mario Chiereghini, Gilberto Colzato, Rinaldo Dal Negro, Mario Dalla Fini, Roberta Faccrhin, Bruno Ferrigolo, Giovanna Fracastoro, Ugo Frigo, Annamaria Grisi, Mara Isolani, Ridanio Menini, Gabriella. Perazz:oli, Giorgio Pellini, Bruno Prosdodimi, Roberto Tommasi, Maria Luisa Trivini, Stefania Vergazzini, Alberto Veronesi, Adriana Zaccaria. Sabato 11 maggio, giorno dell'inaugurazione, oltre a numeroso pubblico, erano presenti alcune autorità, tra cui l'ex parlamentare Alfredo Meocci, il presidente della II Circoscrizione Filippo Grigolin, Alberto Bozza e Antonio Lella in rappresentanza rispettivamente della Provincia e del Comune. Questi, dopo alcune precisazioni di Paolo Belfi, presidente del gruppo organizzatore, hanno rivolto tanti complimenti agli artisti e parole di elogio agli organizzatori per la magnifica manifestazione, che ha goduto anche della presentazione di Giancarlo Peretti il quale, con la consueta bravura e competenza, ha dato sommarie note artistiche di tutti gli espositori. R.D.N.

CENTRO DISTROFIA MUSCOLARE

MOSTRA SUBSAHARIANA

Continuerà fino al 30 giugno la mostra “Subsahariana 1 – Capolavori dell’arte africana contemporanea” ospitata dal 10 maggio scorso dalla Galleria "La Persia" di Corso Cavour "Palazzo Carlotti". L’evento, organizzato in collaborazione con "Fondazione Sarenco" e "MCA Art Promotion" e patrocinato da comune e provincia di Verona e Valdo Spumanti, presenta gli artisti africani più significativi e alcuni artisti emergenti del Centro Asia. Fino al 30 giu-

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Un’opera in latta di Giuseppe Conati

Comunità in festa ad Avesa dal 18 al 27 maggio. Al via la 38° festa della Comunità di Avesa, tra buona cucina, spettacoli, giochi, musica e divertimento, tra cui non mancheranno stand dedicati alle tipicità delle diverse regioni italiane. Nell’ambito della festa sarà possibile visitare alcune mostre, tra le quali quella dedicata alle creazioni hobbistiche di

Giuseppe Conati in programma dal 25 al 27 maggio. Grazie all’arte di Giuseppe, che da anni partecipa a diverse mostre a Verona e provincia, barattoli di latta fuori uso prendono forma, dando vita ad oggetti, case, modellini…L’originalità e la fantasia contribuiranno anch’esse a rendere speciale la 38° festa della Comunità di Avesa.

GRUPPO SCALIGERO ITALIA-GRECIA E’ stata una serata all’insegna dell’allegria e dell’amicizia quella organizzata dal Gruppo Scaligero

Taglio del nastro per il nuovo centro Unione italiana lotta distrofia muscolare di via Berardi, al Chievo, al termine dei lavori di ampliamento. Presenti il Vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, il vicesindaco Vito Giacino, l’assessore ai Servizi sociali Anna Leso e il presidente Uildm Verona Piero Bresaola. «L’Amministrazione comunale ha doverosamente sostenuto questo intervento – ha affermato il sindaco di Verona, Flavio Tosi – nonostante le difficoltà dettate dai vincoli a cui è sottoposta quest’area. Saremo sempre disponibili ad aiutare quanti, come i volontari Uildm, operano per il bene della città offrendo un servizio socio-sanitario che altrimenti sarebbe difficilmente sostenibile». Il centro, che ha sede in un edificio di proprietà comunale del quale l’associazione usufruisce in comodato gratuito, è stato ampliato realizzando una nuova ala, collegata all’edificio preesistente. L’edificio, ad oggi di 500 metri quadri, è suddiviso su due piani: uno ad uso sanitario, mentre l’altro occupato da stanze per le attività aggregative e da una sala polifunzionale.

Italia-Grecia presso il Circolo Sottufficiali di via Cantarane lo scorso 10 maggio. Si è trattato di una serata Italo Greca con musiche, cena e danze finali che è continuata fino all’una di notte! Un ricco buffet a cura del locale ristorante è stato allestito con la supervisione dell’attenta insegnante Eleftheria. Impeccabile la parte musicale, curata degli amici greci dottori Danis e Mixalis che si sono alternati al bouzouki e alla chitarra, e che ha fatto divertire gli oltre 150 commensali presenti alla serata, tra cui alcuni bresciani e padovani. «Siamo molto soddisfatti di come si è svolta la serata e del successo che ha riscosso – affermano gli organizzatori -: un risultato che ci incita a fare sempre meglio e a continuare con decisione a portare avanti il nostro ricco programma per il futuro».

LA MANIFESTAZIONE. “Metamorfosi visive” per artisti a tutto tondo Il Circolo culturale Metamorfosi di Verona organizza la Mostra collettiva d’arte “Metamorfosi visive”. La proposta è quindi rivolta a quanti si sentono artisti a tutto tondo, “realizzatori d’arte” in cerca di occasioni per esporsi e confrontarsi, magari a dispetto del famigerato “nemo propheta in patria”. Il referente del Settore Arti Visive dello stesso Circolo, il pittore Armando Faè, sta già operando uno “scouting” per incentivare e vagliare le candidature fino al raggiungimento di 30 aderenti, ciascuno con un massimo di 3 opere da presentare. L’evento sarà probabilmente ospitato presso il Centro “S. Toscana”, in via S. Toscana 9 (nella zona storica di Porta Vescovo) in un periodo da concordare con gli stessi artisti interessati. Al termine del periodo d’esposizione sarà rilasciato agli espositori un attestato personalizzato su pergamena. Ulteriori informazioni: circolo.metamorfosi@libero.it; (Armando Faè). c.b.

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CRONACHE

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L’EVENTO. Il 19 maggio si è tenuta la giornata ecologica aperta a famiglie e bambini

Le risorse ambientali usiamole correttamente Si è tenuta domenica 19 maggio la giornata ecologica "Per l'ambiente si riparte in 5ª", organizzata dall'assessorato all'Ambiente del Comune e dalla 5ª Circoscrizione con la collaborazione di Amia, Agsm, Acque Veronesi e Atv. «Una giornata per sensibilizzare al corretto utilizzo delle risorse naturali – spiega l’assessore all’Ambiente del comune di Verona, Enrico Toffali - coinvolgendo le famiglie e soprattutto i bambini in una serie di iniziative legate alle tematiche del riciclo dei rifiuti, delle energie alternative e del rispetto per l'ambiente che ci circonda». «La 5ª Circoscrizione è da tempo impegnata nell'adottare uno stile di vita attento all'ambiente e alla sua tutela – ha aggiunto il presidente della V Circoscrizione, Fabio Venturi - con iniziative quali la raccolta di rifiuti "porta a porta" che presto sarà estesa a tutto il territorio della Circoscrizione». Il presidente di Amia, Andrea Miglioranzi, ha sottolineato «l'attività di comunicazione che Amia svolge per diffondere la cultura della raccolta differenziata dei rifiuti», mentre Massimo Mariotti, presi-

17 QUINTA CIRCOSCRIZIONE Sono in esecuzione in 5ª Circoscrizione alcuni lavori di asfaltatura per riparare il manto stradale danneggiato, per un totale di circa 300 mila euro. Si è concluso l’intervento in via Stazione e a breve prenderà il via quello in via della Libertà, mentre nelle prossime settimane i lavori si sposteranno in via Genovesa, via Cà Brusà e su tratti di via Belfiore e via Fracazzole. «Si tratta di importanti interventi stabiliti in accordo con il presidente di Circoscrizione Fabio Venturi e molto attesi dai cittadini di Borgo Roma ha spiegato l’assessore alle Strade del comune di Verona, Luigi Pisa -. I lavori rientrano nel più ampio programma di sistemazione dei punti maggiormente critici della città, che stiamo

cercando di gestire nel minor tempo e con i minori disagi per la viabilità, nonostante l’ostacolo delle frequenti piogge». Si è concluso anche l’intervento nel tratto di Regaste Redentore di fronte al Teatro Romano che, oltre all’asfaltatura, ha riguardato anche la posa di una guaina speciale in grado di ripartire il peso del traffico veicolare per garantire una maggiore durata del manto. Interventi di asfaltatura hanno interessato anche tratti di viale del Lavoro e via Vigasio, mentre sono stati messi in sicurezza i marciapiedi di via Pallone. Lavori di asfaltatura in numerose altre strade cittadine saranno eseguiti al termine dell’anno scolastico, per limitare i disagi alla circolazione».

CADIDAVID-MARCHESINO dente di Acque Veronesi, ha ricordato il costante impegno di Acque Veronesi per promuovere tra i cittadini un consapevole uso delle risorse idriche: «Siamo lieti di aver contribuito alla realizzazione della manifestazione. Eventi come questi fanno parte di un percorso di formazione e sensibilizzazione sui temi dell'ambiente che la nostra società porta avanti da anni. E’ stata anche

un'occasione per degustare una delle migliori acque, sia in termini di qualità e sicurezza, sia per il suo gusto, dell'intero territorio nazionale». Al mattino sono stati allestiti tre punti informativi sui comportamenti adeguati per la protezione e il miglioramento dell'ambiente, mentre nel pomeriggio, era possibile raggiungere in bicicletta il parco San Giacomo dove, alle 16, ha

BORGO ROMA / COMITATO APARTITICO

La lettera a Tosi e ad AGEC «AGEC nulla può fare per far togliere al gestore telefonico le numerosissime antenne poste sopra il palazzo del civico 1 e 3 di via Tunisi, frontali e posteriori. Di questo siamo estremamente insoddisfatti». Con queste parole si apre una lettera indirizzata dal Comitato Apartitico dei cittadini Insieme per Borgo Roma al sindaco di Verona, Flavio Tosi, al direttore generale di AGEC, Sandro Tartaglia, e al presidente del Consiglio di amministrazione di AGEC, Giuseppe Lovati Cottini. «Non siamo stati informati della scadenza del contratto di locazione che noi avevamo evidenziato nel 2016, quindi chiediamo la data – aggiunge nella lettera il Comitato, presieduto da Lucia Spinato Corazza -. Avevamo chiesto che AGEC riconoscesse ai residenti del quartiere una percentuale dei 90 mila euro percepiti dalla locazione della telefonia mobile per acquistare e sistemare la vicina via Comacchio dalla Provincia senza dover far passare il filobus, il quale danneggerebbe ulteriormente la zona, mettendo a repentaglio la vita dei tanti bambini, ragazzi e non solo che la frequentano. Tale richiesta la riteniamo possibile dal momento che, l’ex Presidente AGEC, Michele Croce, sosteneva che 70 mila euro erano stati spesi per la sistemazione del palazzo AGEC. Essendo anche noi residenti, come quelli del palazzo, non troviamo alcun motivo per non destinare una parte dei soldi percepiti per l’acquisto e la sistemazione di via Comacchio, a favore di tutti i residenti e non solo per chi abita nel palazzo. La legge anti - inquinamento elettromagnetico vale anche per noi». Lucia Spinato Corazza presidente Comitato Apartitico dei Cittadini Insieme per Borgo Roma

IL PREMIO. Pagelle d’oro agli studenti più bravi L’assessorato alle Politiche Giovanili promuove la quarta edizione del Premio “Pagella d’Oro” per l’anno scolastico 2012/2013. Il premio è destinato agli studenti più meritevoli, residenti nella città di Verona, che abbiano frequentato la terza classe di una delle scuole secondarie di primo grado (statali e paritarie) presenti sul territorio comunale, conseguendo un risultato scolastico di eccellenza (10/10). «Con questo premio – spiega l’assessore alle Politiche giovanili del comune di Verona, Alberto Benetti – l’Amministrazione vuole contribuire alla diffusione di una cultura del merito, grazie al pubblico e concreto riconoscimento dell’impegno personale nell’attività di studio». Al miglior studente di ogni istituto scolastico verranno donati un buono per l’acquisto di libri scolastici, ingressi gratuiti a musei e monumenti, spettacoli teatrali, cinema, parchi e piscine, agevolazioni sul prezzo di corsi, laboratori e sugli acquisti alle librerie Jolly del Libro e La Feltrinelli, due ingressi gratuiti per la prima giornata del campionato di basket 2013-2014 e un ingresso per una partita di campionato di volley 2013-2014. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo luglio in Municipio. Informazioni: 045.8078789-8787, www.politichegiovanili.comune.verona.it.

avuto inizio la festa aperta a tutti i cittadini. Per i bambini non mancavano il ludobus e giochi ecologici proposti dall'Ecosportello e da Amia, per gli adulti gadget offerti da Amia, Agsm, Atv. Acque Veronesi, l'azienda che gestisce il servizio idrico a Verona ed in altri 72 comuni della provincia, ha messo a disposizione dei cittadini due distributori di acqua refrigerata e gassificata.

Nuova illuminazione in via Villa Broglia, strada che collega Cadidavid alla frazione di Marchesino. «Finalmente dopo diversi anni – ha detto l’assessore all’Economato del comune di Verona, Marco Giorlo – siamo riusciti a mettere in sicurezza un percorso stradale che prima era completamente al buio. Il rettilineo, pericoloso soprattutto per i residenti della zona, da stasera sarà per la prima volta illuminato». «Ringrazio l’Ammi-

nistrazione comunale – ha spiegato il presidente della V Circoscrizione, Fabio Venturi – per il contributo erogato, in questo periodo, infatti, è sempre più difficile reperire risorse anche per far fronte alle necessità e alle urgenze». Sulla strada, lunga 900 metri, sono stati installati 27 nuovi punti luce a led, per una spesa di circa 40 mila euro. L’intervento, finanziato dall’assessorato all’Economato, è stato realizzato da Agsm.

L’AZIENDA. Dorhouse arriva anche a Verona Dorhouse, azienda di Campogalliano con un'esperienza decennale nel mondo del caffè, attiva da anni in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e per il Veneto nella provincia di Venezia, arriva anche a Verona. Da oltre dieci anni Dorhouse fornisce macchine, in comodato d'uso senza costi fissi mensili, e prodotti attraverso una rete di negozi e agenti, dislocati nel nord Italia, che servono 35.000 clienti tra famiglie e piccole e medie aziende con massimo 10 dipendenti. La consegna della macchina e dei prodotti avviene direttamente nei punti vendita o a domicilio. In particolare dal 2013 l’azienda emiliana porta a Verona un nuovo aroma: la fragranza di CoffeeForYou, 11 miscele proposte con l'esclusivo sistema a capsule monodose a doppio filtro. Oltre ai caffè c'è un'ampia gamma di altre bevande calde: tè in foglie, tè al limone, camomilla, orzo, bevanda al cacao, e ginseng. La formula di Dorhouse è semplice, basta acquistare 100 capsule CoffeeForYou per ricevere in comodato d'uso gratuito Nautilus, la macchina di Caffitaly per capsule monodose. Per informazioni: 800979716 info@dorhouse.it, www.dorhouse.it


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SPORT

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PORT

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TUFFI. Il veronese gareggia nella categoria master ed è campione italiano in carica

Giacometti conquista Eindhoven Tre “ori” al Meeting mondiale

La vittoria ce l’ha tatuata sul braccio destro. «Magnus somnium, multum laborant, tuffi in Aeternum – Eindhoven 2013». In italiano “grandi sogni, duro lavoro, tuffi per sempre”. Tutto il tatoo contornato poi da arche scaligere per ricordare la sua città di appartenenza, le sue origini, lui che è nato a Ponte Crencano e che oggi vive a Salionze. Riccardo Giacometti, campione italiano in carica master di tuffi, 43 anni, ha recentemente conquistato al Meeting mondiale di Eindhoven ben tre ori (1 metro, 3 metri, piattaforma). «L’apice della mia carriera, finora». Riccardo si innamora subito dei tuffi: vince diversi titoli a livello giovanile, tra cui quattro ori agli italiani e un terzo posto agli assoluti. Dopodiché cambia strada (per modo di dire), cimentandosi con gli spettacoli e i tuffi da grandi altezze (fino a 27 metri) nei parchi divertimento come Caneva e Mirabilandia per poi passare alla direzione artistica di eventi di vario tipo. All’inizio del 2012 ecco il ritorno ufficiale al suo primo grande amore: Giacometti risale su quel trampolino e su quella piattaforma che tante soddisfazioni gli avevano regalato in passato. E si rimette in pista, ricomin-

ciando a vincere e diventando campione italiano pochi mesi dopo. Curiosità: Riccardo è sposato con Inga Afonina, tuffatrice russa tre volte campionessa europea e quinta alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Oggi il veronese allena la Fondazione Bentegodi. Giacometti, partiamo dalla fine: al meeting mondiale di Eindhoven ha conquistato una bella tripletta d’oro. «Esatto. È stato il coronamento di un anno di lavoro e sacrifici. Trionfare in una manifestazione così importante regala una grande emozione. E poi, gareggiare in una piscina splendida come la Van den Hoogeban fa venire la pelle d’oca. Toglie il respiro. Ero partito per ottenere almeno un bronzo e invece la spedizione è andata ben oltre le mie aspettative: sono al settimo cielo. Ricordo di essere entrato nell’impianto per primo durante la sessione degli allenamenti: questo dimostra quanta voglia avessi di spaccare il mondo». La sua tabella di marcia? «In estate andrò in Svezia per un meeting e parteciperò ai campionati italiani di Colle Val d’Elsa sia come atleta che come allenatore della Fondazione Bentegodi

e del Centro federale. Infine, a settembre, tornerò ad Eindhoven per i campionati europei. Naturalmente, punterò a vincere ancora. L’Olanda mi ha già portato fortuna nel 2013, quindi sono fiducioso». I Mondiali di Montreal del 2014 sono un obiettivo concreto? «Sì. Saranno la meta principale della prossima stagione. Sarebbe un sogno ottenere un successo. Mi preparerò al meglio e darò il massimo». Come è nata la sua passione per i tuffi? «Grazie a mio padre Silvano. Lui fa l’allenatore da tanti anni e mi ha trasmesso l’amore per questo sport. I Giochi della gioventù nazionali sono stati la mia prima vera gara. E li ho anche vinti. Avevo solo nove anni eppure capii subito che quella sarebbe stata la mia strada. Insomma, un colpo di fulmine». Dopo anni di spettacoli, cosa l’ha spinta a tornare in piscina? «Ragioni lavorative in primis. Perché ho cominciato ad allenare bambini, ragazzi e adulti. Quando sono salito sul trampolino mi sono sentito a disagio per un attimo e non potevo sopportare di aver perso la sicurezza di un tempo. Così l’anno scorso

NUOTO DI FONDO

mi sono rimboccato le maniche e ho ripreso ad allenarmi. I miei tuffi un po’ mi mancavano». Cosa le piace di più del suo sport? «La sfida. Io sono una persona molto competitiva e mi piacerebbe sempre vincere. Quando leggo il mio nome in cima alla classifica sul tabellone, o quando percepisco di aver conquistato il successo, provo un’emozione incredibile». La specialità di Riccardo Giacometti? «La piattaforma. E non solo da 10 metri. Fin da ragazzo ho sempre fatto ottime performance». I tuffi sono una questione di famiglia… «È vero. Innanzitutto mio padre è un bravo allenatore. Inoltre, lavorando negli spettacoli ho conosciuto Inga Afonina, che poi è diventata mia moglie. Abbiamo una bambina, Ludovica: ha sette anni e pratica tuffi pure lei. Una bella storia, lo confesso». Che cosa si prova a buttarsi da certe altezze? «Un mix di follia e consapevolezza dei propri mezzi. È una continua sfida con te stesso che devi cercare di superare. C’è sempre la voglia di mettersi alla prova». Occorre avere una prepa-

Riccardo Giacometti

razione atletica particolare? «Certo. Improvvisare è impossibile. Devi allenarti in modo intelligente e metodico sia dal punto di vista fisico che mentale. Il potenziamento muscolare è indispensabile ma serve anche scioltezza nei movimenti. Una buona partenza, poi, vale il 60% del tuffo. Io mi alleno cinque volte alla settimana». I tuffi sono uno sport pericoloso? «Sì. Ed è davvero difficile. La paura dell’ignoto, il timore di spiccare il volo, il non sapere cosa può succedere fanno parte del gioco.

Io ho sempre paura ma è esattamente quella adrenalina che mi permette di vincere l’angoscia e andare avanti. Tuttavia, di recente molti giovani si stanno avvicinando a tale disciplina». A Verona ci sono impianti all’altezza? «Pochi. La situazione è molto complicata: possiamo allenarci solo al Centro federale Castagnetti. Non abbiamo strutture adatte ed è un peccato. Una città come la nostra meriterebbe di più. E il nostro sport avrebbe bisogno di maggiori attenzioni per crescere». Matteo Sambugaro

FOTONOTIZIA D’EPOCA / MILLEMIGLIA

La Nazionale a Verona Rimarrà in città fino al 25 maggio la nazionale italiana di nuoto di fondo, a Verona per l’ultimo raduno di allenamento in piscina e sul lago, in vista dei Campionati mondiali che si terranno a luglio in Spagna. Sabato 18 maggio gli atleti erano impegnati a Lazise nella manifestazione “Nuota con i campioni”, che ha consentito agli sportivi locali di allenarsi insieme alla nazionale lungo un percorso da 2,5 chilometri. «Verona è onorata di ospitare la nazionale di nuoto da fondo – ha detto l’assessore allo Sport del comune di Verona, Marco Giorlo – team composto da grandi atleti, che con i loro risultati hanno dimostrato quanto sia importante, per affrontare al meglio questo sport, una grande preparazione fisica ma anche psicologica. Siamo lieti per questo di averli nella nostra città, crocevia delle più importanti squadre impegnate nelle diverse discipline sportive».

Squadra sulle gradinate di Palazzo Barbieri

Pubblichiamo una foto d’epoca scattate tra il 1952 e il 1954 in occasione della Millemiglia da Marcello Giacomello, appassionato fotografo. La foto ritrae al suo passaggio Stirling Moss a bordo della sua auto.


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CALCIO. Dopo undici anni, la formazione scaligera torna nel massimo campionato

Bandiere gialloblù al vento L’Hellas Verona è in serie A La festa è cominciata pochi minuti prima del fischio finale. «Torniamo in serie A», «Torniamo in serie A» si canta sugli spalti gremiti del Bentegodi. Le bandiere gialloblù sventolano, gli occhi di tutti diventano lucidi. L’Hellas Verona realizza il sogno. Il sogno chiamato serie A. Undici anni dopo l’ultima volta, undici anni

dopo quel 5 maggio 2002 quando la sconfitta di Piacenza fece sprofondare gli scaligeri in serie B. Bastava un punto nella sfida conclusiva del campionato contro l’Empoli per conquistare la promozione diretta, e così è stato. Domenico Maietta e compagni corrono per il campo scatenati al triplice fischio dell’arbitro Maurizio

I giocatori dell’Hellas festeggiano e fanno il giro del campo

Ciampi, centinaia di sostenitori entrano sul terreno di gioco, dagli spalti ci si abbraccia e si canta a squarciagola. I ragazzi di mister Andrea Mandorlini salgono poi uno a uno sul palco per le premiazioni, insieme ai dirigenti. Primo fra tutti il presidente Maurizio Setti, l’uomo che dodici mesi fa acquistò l’Hellas, promet-

tendo l’immediata risalita nel calcio che conta. La città è impazzita: in piazza Bra si urla, si piange dalla gioia, si festeggia. C’è addirittura qualcuno che si tuffa nella fontana, come il sindaco Flavio Tosi. Le strade di Verona vengono presto riempite da sciarpe e bandiere gialloblù. I clacson delle automobili non smettono un attimo di suonare. «Abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo, che volevamo fortemente – spiega il presidente Setti -. Il lavoro di equipe tra dirigenza, staff tecnico e calciatori è stato essenziale. Abbiamo creato un gruppo solido capace di far fronte ai momenti difficili, che ci sono stati, e di centrare una grande impresa. Chi mi ha stupito di più? Raphael Martinho: in pochi lo conoscevano mentre il direttore sportivo Sean Sogliano è stato l’unico a credere in lui. E i risultati si sono visti. L’anno prossimo? Il nostro obiettivo sarà salvarci in modo tranquillo. Faremo tutto il possibile per costruire una squadra competitiva e rimanere in serie A». Il

Maurizio Setti e Giovanni Martinelli (FOTO SERPELLONI)

pensiero di Setti non poteva non andare al suo predecessore, Giovanni Martinelli, capace di riportare il Verona dal baratro della Lega Pro in serie B. «Lo ringrazio – conferma Setti -. Martinelli ha svolto un lavoro incredibile per i colori gialloblù e ha rifiutato tanta gente che voleva comprare la società: con me, al contrario, sono bastati cinque minuti per dimostrargli la mia idea sana di calcio, senza doppi fini. Lui mi ha capito al volo e ha accettato. Dopo la partita con l’Empoli Martinelli era emozionato e felicissimo». Il pullman con i giocatori i dirigenti dell’Hellas sfila per la città, circondato da folle entusiaste. I festeggiamenti si protraggono fino a notte inoltrata. Un vero e proprio trionfo. Una vera e propria liberazione. Già, perché il 18 maggio 2013 resterà una data indimenti-

cabile nelle pagine di storia della società scaligera. Dopo undici anni passati tra serie B e serie C (diventata poi Lega Pro) l’Hellas tornerà a sedersi al tavolo delle grandi del calcio italiano con Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli e Fiorentina. Non solo: il Verona ritroverà sulla sua strada il Chievo, dando vita a due nuovi derby tutti gialloblù in serie A. «Saranno belle sfide – commenta Setti -. Mi piacciono le sfide. Il Chievo è un ottimo club che da anni è nella massima categoria con una struttura societaria all’altezza. Cercheremo di dar loro fastidio sportivamente parlando e vincere entrambi i derby. Dal punto di vista del tifo, invece, non c’è storia. Perché l’Hellas ha un pubblico fantastico con una marcia in più che pochi hanno». Matteo Sambugaro

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

UN PUERPERIO DIFFICILE Il puerperio è il vocabolo con cui i medici indicano il periodo, della durata di 6-8 settimane, necessario alla donna per tornare nelle stesse condizioni in cui si trovava prima della gravidanza. Per la donna è un momento particolare ricco di gioia e gratificazione ma anche d’isolamento e impegno fisico ed emotivo. Descrive quindi il periodo che va dall’espulsione della placenta subito dopo il parto e si conclude con la ricomparsa della prima mestruazione dopo la gravidanza detta anche “capo parto”. Di fatto, però, resteranno invariate alcune modificazioni di tipo anatomico soprattutto a carico dell’apparato urogenitale e del perineo (l’area compresa tra vagina e ano). Durante la gravidanza la vescica e i muscoli del pavimento pelvico sono sottoposti a una rilevante compressione da parte dell’utero gravido e degli alti organi pelvici. Questa compressione determina sulla vescica una riduzione del tono muscolare con aumento della sua capacità con conseguente difficoltà a svuotarsi. Contemporaneamente, per gli stessi motivi, si ha una riduzione del tono dello sfintere uretrale e ciò comporta una non perfetta tenuta dell’urina con possibili perdite durante i colpi di tosse e gli sforzi. Con il parto si possono generare altri danni sulle strutture legamentarie e muscolari del pavimento pelvico. Tutto ciò spesso compromette, oltre alla capacità di trattenere le urine, anche la ripresa di una normale attività sessuale. “Non mi sento più padrona del mio corpo; mi sento invecchiata; non ho fatto più l’amore; vivo con l’assorbente; devo stare attenta quando rido e tossisco; e se gli altri sentono odore di urina?” queste sono le frasi che più comunemente mi riferiscono le pazienti esprimendo così il loro vissuto emotivo. Nella maggior parte dei casi questi problemi sono transitori, per cui col tempo possono risolversi da

soli, ma in alcuni casi persistono e tendono a peggiorare. Per questo motivo sia per una ripresa della continenza urinaria sia per una soddisfacente ripresa dei rapporti sessuali esistono presidi terapeutici farmacologici e tecniche riabilitative. E’ importante sottolineare che questi disturbi si possono già prevenire durante la gravidanza evitando un eccessivo aumento di peso, praticando la ginnastica pelvica e con un massaggio perineale giornaliero da eseguire a partire da un mese prima del parto con olio di mandorla e creme a base di Collagene, Fitocollagene, Acido ialuronico e Vitamina E.In particolare si è dimostrato utile l’Olio d’Iperico perché è cicatrizzante, antisettico con azione antivirale e antifungina, anestetico, astringente, purificante. Inoltre possiede proprietà decongestionanti e antinfiammatorie e stimola la rigenerazione cellulare. Quando è richiesta un’azione rigenerativa più efficace sulle strutture profonde del pavimento pelvico, risulta molto utile la rieducazione e riabilitazione pelviperineale dopo il parto. Questi percorsi di recupero funzionale sono offerti dall’ostetrica o dalla fisioterapista, figure professionali che possono assistere le puerpere fin dopo il parto, nel caso dell’ostetrica, o dopo qualche mese, per consentire il recupero di difetti specifici, come nel caso della fisioterapista. Tra le possibili attività riabilitative vi sono gli esercizi pelvici di Kegel che consistono in una serie di contrazioni dei muscoli che circondano la vagina e sostengono l’utero, in quanto un’efficace contrazione dei muscoli del pavimento pelvico incrementa la pressione di chiusura dell’uretra, prevenendo la perdita di urina con la compressione dell’uretra contro la sinfisi pubica. Una buona tonicità del pavimento pelvico previene il dislocamento anatomico della vescica e dell’uretere, inoltre aumenta la qualità della vita sessuale femminile. Molte donne

non sanno però identificare e poi utilizzare esattamente questi muscoli, e proprio per questo motivo gli esercizi sono associati al Biofeedback per aumentarne l’efficacia ma soprattutto per fare prendere coscienza alla paziente dell’intensità e della forza che sviluppa con i propri muscoli. In alternativa quando la paziente, come spesso avviene durante l’allattamento, tende a trascurarsi poiché è concentrata sul bambino, o comunque non ha tempo di seguire un programma di fisioterapia in palestra ha a disposizione altri strumenti utilizzabili a domicilio come i coni vaginali di Plevnik. Alcuni danni anatomici, come cisti cicatriziali dolorose o difetti fasciali che predispongono all’incontinenza urinaria o al prolasso genitale, possono infine essere risolti con adeguati interventi chirurgici riparativi e ricostruttivi. Questi interventi, non frequenti, sono comunque proposti solo dopo un adeguato percorso riabilitativo. Presso la Casa di Cura Dott. Pederzoli è attivo un Centro Interdisciplinare per le patologie del Pavimento Pelvico, dove più figure professionali, sotto il coordinamento dell’Unità Operativa di Ostetrica e Ginecologia, sono dedite alla prevenzione e alla cura delle patologie del pavimento pelvico femminile. Il Centro di Uroginecologia, coordinato dal dott. Donvito, è Centro di riferimento regionale riconosciuto dall’Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico (www.aiug.it).

Dott. Massimo Donvito Servizio di Uroginecologia Dott. Riccardo Zaccoletti Responsabile U.O. Ostetricia e Ginecologia Casa di Cura Dott. Pederzoli pubbliredazionale


Storia

STORIA

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territorio di Rinaldo Dal Negro

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Verona. Eventi e cronaca (1881 – 1890)

Durante questo periodo le attività e la vita dei cittadini sono state subordinate da un gravissimo evento: l'inondazione della città a seguito della rottura degli argini dell'Adige. Di seguito ne diamo sommario dettaglio, unitamente ad altre notizie. 1881 - Venne inaugurata la tranvia Verona (torta Vescovo) - Tregnago - Cologna Veneta alla quale verrà, successivamente, aggiunta la diramazione Caldiero - Legnago. - Causa l'aggravarsi della miseria moltissime persone, in special modo della campagna, si nutrivano quasi esclusivamente di polenta - alimento sano ma privo di sostanze nutritive. Conseguenza? Una novantina di persone morirono di pellagra! - Vennero eseguiti lavori all' interno della Domus Mercatorum di Piazza Erbe, per far posto, nella stessa, alla nuova Camera di Commercio. Venne anche ristrutturato il complesso edilizio dell'ex Monastero di S. Anastasia, dove in precedenza aveva trovato sede il Liceo Maffei. - Sorsero i primi gruppi,a carattere popolare, dediti al canto corale. Vedi la "Società Baldoria", il "Coro della Pignata" e la "Società dei Torcolotti". - L'idea di un canale industriale per Verona risaliva al 1872 e già allora erano stati elaborati al riguardo tre progetti. Dopo infinite discussioni venne preferito quello elaborato dall'ing. Carli e nel 1881 iniziarono i lavori. Nel 1885 detti lavori vennero terminati ma il suo uso ebbe però inizio qualche anno dopo. Da notare che il canale venne intitolato a Giulio Camuzzoni - sindaco che lo aveva caldeggiato e sostenuto. 1882 - A seguito di incessabili piogge torrenziali le acque dell'Adige ruppero e fuoriuscirono dagli inadeguati argini, sommergendo gran parte della città, con conseguenze disastrose. Infatti si contarono una decina di vittime; numerosi furono i feriti; indicibili i danni visto che vennero travolti i mulini natanti e rese inservibili le attrezzature che servivano per le varie attività che venivano svolte sul fiume; crollò il ponte Nuovo e tutti gli altri subirono danni più o meno gravi; crollarono purtroppo anche diverse case e molte altre dovettero essere abbattute per i gravissimi danni subiti, così che circa 3.000 persone rimasero senza casa. Insomma la città risultò del tutto sconvolta e per sanare i danni più ingenti servirono circa tre milioni di lire mentre per riparare il tutto e mettere la città in sicurezza ne serviranno poi molti ancora (solo per

Il ponte metallico ad arco che dal 1884 al 1894 sostituì il Ponte Nuovo

il rifacimento degli argini si spesero oltre 7 milioni). - Prese avvio in Largo S. Nazzaro un allevamento i volatili. L' iniziativa era stata presa dalla Ditta Bamba, che riusciva perfino ad esportare galline, polli e altri volatili in Svizzera e in Austria. Da notare che le massaie che riuscivano a portare qualche loro gallina a questa ditta venivano compensate con due lire l’una. 1883 - Il primo esportatore veronese di manufatti fu invece Carlo Cetti. Aveva la fabbrica in via di Mezzo (attuale XX Settembre) e i suoi prodotti, in special modo berette rosse e fez, erano diretti soprattutto verso paesi musulmani. - Venne inaugurato il monumento a Vittorio Emanuele II. Collocato in piazza Bra, mostra una grande statua in bronzo, opera del milanese Ambrogio Borghi, posta su une basamento in pietra progettato dall'architetto veronese Giacomo Franco. - Il 14 ottobre l'Adige, rompendo l'argine nei pressi del Ponte della Ferrovia, inondò alcuni terreni incolti nella zona di Campo Marzo, formando un canale naturale. Questa "rotta" si dimostrò provvidenziale considerato che abbreviò il percorso urbano del fiume di oltre un chilometro e abbassò il livello del fiume di circa 65 centimetri! 1884 - L'ingegnere veronese Enrico Bernardi (1841-1919) nel 1884 applicò un motore a scoppio alimentato a benzina, di sua invenzione, prima a un triciclo e poi a una serie di vetturette. Proseguì poi nello studio e nella costruzione di altre rinnovate autovetture tanto da essere considerato uno dei primi inventori di automobili a livello mondiale. - L'avvocato Giulio Camuzzoni, dopo essere stato sindaco della città fin dal 1867, si ritirò a vita privata. Nel frat-

tempo era stato anche deputato in Parlamento (1868) e senatore del Regno d'Italia (1816). - Prese avvio il "tram a cavalli" sul tragitto cittadino Porta Vescovo - Porta Nuova. Era costituito da un carrozzone, trainato da una pariglia di cavalli, su un unico binario. Transitava ogni 12 minuti e il biglietto costava 10 centesimi. 1885 - Si costruì un nuovo ed efficiente acquedotto che andò a sostituire tutti quelli precedenti, compreso quello costruito dai veneziani nel 1765. L'adeguata sua rete serviva tutta la città. - Venne del tutto ricostruita la "Domus Mercatorum" di piazza Erbe. Ciò avvenne su progetto dell'ingegner Enrico Carli che, nell'eseguire i lavori, cercò di lasciare l'impronta scaligera della costruzione e, all'uopo, inserì all'estremità del tetto la merlatura ghibellina. Il palazzo era stato infatti edificato da Alberto e Bartolomeo della Scala tra il 1301 e il 1304. - Terminarono i lavori di costruzione del canale di irrigazione del basso Agro Veronese, progettato per servire un'area di circa 4.000 ettari di terreni. Venne intitolato "Canale Giuliari" a memoria di Eriprando Giuliari, che l'aveva promosso. 1886 - Venne rimesso, sulla colonna di piazza delle Erbe, il "Leone di San Marco" - simbolo veneziano lì fin dal 1553 e che i filo-francesi avevano abbattuto nel 1797. Per questa nuova opera scultorea avevano concorso in quattro: Pietro Bordini, Romeo Cristani, Carlo Spazzi e Cesare Poli e, dopo due anni di discussioni sulla scelta, alla fine prevalse l'opera di Cesare Poli. - Prese avvio la fase sperimentale del servizio telefonico pubblico. Consisteva in cinque punti telefonici in

grado di mettere in comunicazione solamente una sessantina di abbonati, perlopiù uffici pubblici e comandi militari. - Appena ultimata la costruzione del canale ChievoBasso Acquar, qui sorse la Zona Industriale di Verona. Le prime aziende ad usufruirne furono l'Industria Chimica Poggiani (1886), la fabbrica di Ghiaccio Artificiale (1887) e, via via, la Cartiera Fedrigoni, il Cotonificio Crespi, il Mulino Consolaro e altre ancora. - Sorse il primo Circolo Velocipedestico, quando a circolare per la città c'erano ancora i bicicli - folcloristici mezzi sorti nel 1874 aventi la ruota posteriore molto piccola e, al contrario, quella anteriore molto grande e sul mozzo della quale agivano direttamente i pedali di trazione. 1887 - Dopo la disastrosa piena del 1882, ad evitare che simile catastrofe si ripetesse, il Consiglio Comunale decise di indire un concorso che prevedesse la messa in sicurezza della città e dei suoi cittadini imbrigliando le acque del fiume in massicci muraglioni. Dopo quattro anni di discussioni tra favorevoli e contrari, ebbero inizio i lavori (23 novembre 1887). Questa gigantesca opera, suddivisa in tre distinti lotti, per complessivi 3.265 metri, venne posta sotto la direzione dell'ingegnere comunale Tullio Donatelli. - Per descrivere la cronaca veronese sorse un altro quotidiano: il Gazzettino edito da certo Talamini, costava solo 5 centesimi e quindi era concorrenziale rispetto a quelli che già esistevano che di centesimi ne costavano dieci. - Venne inaugurato, in piazza delle Poste, il monumento equestre a Giuseppe Garibaldi. La struttura bronzea, posta su un massiccio basamento marmoreo, è opera dello scultore veronese Pietro Bordini.

1888 - Provvedimenti cimiteriali deliberati dal Consiglio Comunale: istituzione dell'ara crematoria, costo L.15.000; tassa per la cremazione del cadavere L.310; costo dell'urna cineraria L.10; tariffe dei carri funebri a seconda della relativa classe (da L.60 per la terza classe a L.300 per la prima classe); pedaggio sul ponte Aleardi del carro funebre (anche questo variabile a seconda della classe ma anche del tipo cioè se civile o religioso). - Venne eretto il monumento al celebre pittore Paolo Caliari detto il Veronese, opera dello scultore Romeo Cristani. Posto davanti alla chiesa di S. Anastasia, successivamente venne spostato alla Giarina (piazza Isolo) dov'è tuttora. - Emigrazione record con ben 11.078 abitanti del territorio veronese espatriati in cerca di lavoro (104 in paesi europei e 10.974 in nazioni transoceaniche. - Morì Arnaldo Fusinato noto poeta dialettale nonché valente soldato. Sulla casa dove cessò di vivere (palazzo Gobetti in Corso Cavour) è stata posta una lapide alla sua memoria. - Giuseppe Antonio Fedrigoni fondò l'omonima cartiera, divenuta poi fra le più importanti d'Europa. Si era valso di un capitale di L.200.000 reperito tramite finanziamenti anche di soci extra - veronesi e lo stabilimento era sorto, ed è tuttora, nella zona Industriale di Verona. 1889 Venne inaugurato il trenino Verona-Caprino alla presenza di tutti i Comuni che attraversava, ma non di quello di Verona, in disaccordo sul tracciato e per altre ragioni per cui dovette intervenire il Consiglio di Stato! Questo trenino, allora definito "vaporiera" aveva due distinti classi: la prima e la seconda con

sedili imbottiti di velluto, la terza con misere panche di legno. Il suo uso per l'intero percorso costava da L.1,75 a L.3,80, a seconda della classe. - Ci fu l'esposizione Industriale Veronese (lungo le mura di via Pallone) nell'ambito della quale venne organizzato anche un concorso Agrario Regionale. - Morì l'imprenditore teatrale Giuseppe Camploy. Aveva testato tutti i suoi beni e favore del Comune di Verona a condizione che venisse costituito un ospedale per la cura dei malati più gravi. I fondi disponibili non bastavano per detto scopo e così il Comune ristrutturò l'ex chiesetta di S. Francesco attrezzandola a dormitorio pubblico intitolato allo stesso Camploy. 1890 - Venne istituita la Camera del Lavoro avente per scopo il sostegno e la tutela degli operai e dei lavoratori in genere, mediando tra gli stessi e i datori di lavoro. In seguito questa organizzazione venne più volte chiusa su ordinanza prefettizia perché "rea di organizzare scioperi"! - Venne inaugurata la grande lastra marmorea in onore di Benedetto Cairoli. Eseguita dallo scultore Petro Bordini è stata posta sull’ex palazzo del Tribunale, lato piazza delle Poste, dove il Bordini aveva eseguito il Monumento al suo amico fraterno Giuseppe Garibaldi che seguì in tutte le battaglie risorgimentali. - Eseguendo i lavori di scavo in Piazza Duomo, vennero alla luce remote testimonianze della presenza, in quei pressi, delle Terme Romane. - I gravi problemi occupazionali vennero aggravati da una imprevista immigrazione. Cominciarono infatti a giungere nella nostra città, in cerca di lavoro, cittadini del sud d'Italia, che i veronesi chiamavano indistintamente "napoletani".


P oesie

RUBRICHE

Maggio 2013

21 di Giancarlo Peretti

La primavera tarda ad arrivare, cerchiamo allora di sollecitarla con la prima poesia che tutti, o quasi, abbiamo imparato a scuola: “Che dice la pioggerellina di marzo?” di Angiolo Silvio Novaro, vissuto tra il 1866 e il 1938. Annamaria Gesuita, già conosciuta in passato, ci intrattiene oggi con un insolito ospite: “La panchina”, di cui sembra abbia conosciuto ogni segreto. Chissà quante volte vi si è seduta! Non lo farà più perché Annamaria si è spenta proprio in questi giorni. Condoglianze alla famiglia. Maggio è il mese delle mamme e delle adunate nazionale degli alpini. Ecco allora una bella poesia di Loredana Zanon sul primo argomento: “SMS dal cielo” ed un’altra di Alfonso Bosio, “El me capel”, quello dei bersaglieri, non meno importanti degli alpini. LA PANCHINA Al parco sei arrivata Qualcuno ha letto il giornale CHE DICE LA PIOGGERELLINA DI MARZO? nuova e di fresco verniciata altri hanno studiato Che dice la pioggerellina se potessi parlare approfondendo il sapere di marzo, che picchia argentina ne avresti di cose da raccontare. e alla vicina fontana si son fermati per bere. sui tegoli vecchi del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto, Hai visto madri con il bimbo da allattare Sani e ammalati hai visto passare innamorati con baci da dare alcuni, non tutti, ritornare sul fico e sul moro disperati che non potevi consolare pioggia, vento, albe, tramonti, fiori rinati ornati di gemmule d’oro? hai dato riposo a chi stanco si è fermato gatti innamorati, cani abbandonati Passata è l’uggiosa invernata e per un po' ha meditato. foglie appassite e poi rinverdite. Passata, passata! Di fuor dalla nuvola nera In estate farfalle hai visto volare di fuor dalla nuvola bigia e nel gelido inverno, la neve posare che in cielo si pigia, EL ME CAPEL ora molti passanti ‘n saloto domani uscirà primavera nel vederti sbiadita e rovinata tacà co on ciodo al muro, con pieno il grembiale pensano "dovrebbe esser cambiata". ghe el me capel de quando era soldà. di tiepido sole Annamaria Gesuita Ghe l’ò tacà parchè di fresche viole quando fa scuro drento de mi, di primule rosse, se el vardo, ciapo fià. SMS DAL CIELO di battiti d’ale, di nidi, Par mì, quel capel lì, Mamma aspetta, vol dir vint’anni, di gridi, di rondini, posa le tue ali per un pò di tempo ancora vol dir sentirme el spirito de alora, ed anche di stelle di mandorlo, bianche… e vieni a casa mia a prendere il the vol dir far on fagotto dei malani, Ciò dice la pioggerellina di marzo per quella pausa che ti piace tanto, ligarlo streto e dighe: che picchia argentina “andè in malora”. a ridere fra di noi delle nostre battute, sui tegoli vecchi del tetto, Siocor, parchè l’è nero, a guardare insieme tutte le mie foto. a qualchedun ghe pararà sui bruscoli secchi dell’orto, che el sia un capel da luto. sul fico e sul moro Fammi sentire figlia Mi so solo na cosa, per altre nuove stagioni ornati di gemmule d’oro. che a nessun no ghel darìa voglio continuare a nutrirmi del tuo affetto Ciò canta, ciò dice; per quanto el fusse bruto! e farne scorta nel mio sacco infinito. e il cuor che l’ascolta è felice. L’è on capel nero, Angiolo Silvio Novaro con le piume nere, Mamma lascia stare quelle ali l’è el capel aspetta...io non sono pronta ancora. de quando era Bersagliere! Loredana Zanon Bersagliere Alfonso Bosio

“VeronArte: tra musica e lettura” a cura di Gianfranco Iovino Questo nuovo appuntamento di VeronArte si concentra interamente sui libri, in quanto in redazione sono giunti negli ultimi mesi molti testi, diversi per argomenti e stile di scrittura, che vogliamo proporre, cercando di riassumerne il contenuto e consigliandone l’acquisto. Sono davvero tanti i testi di numismatica presenti in commercio che affrontano ed approfondiscono l’affascinante mondo delle monete, ma è la prima volta che questo incredibile universo viene proposto con protagonista il collezionista, oltre che studioso e appassionato di numismatica. Per far comprendere il valore editoriale del libro che vi consigliamo, riportiamo un concetto espresso dall’autore nelle conclusioni del volume, che fa riflettere sull’importanza della ricerca di un nummofilo, che non si esalta dal numero di monete collezionate o la rarità delle stesse, ma dal fascino discreto che riescono a determinare quelle piccole “lucciole” che brulicano nel cielo della storia. EMOZIONI NUMISMATICHE di Damiano Cappellari è un volume destinato a chi è interessato agli aspetti che riguardano le monete, sia storici che artistici, collegati alla civiltà, al progresso, alle emozioni della possessione e, soprattutto, a chi è disposto a meditare su quei testimoni della storia. Cappellari cerca di infondere il fascino delle monete in tutti, coinvolgendoci, inevitabilmente, ad approfondire un mondo incredibilmente affascinante e senza confini. Emozioni Numismatiche Ovvero Apologia del Nummofilo. Squarcio breve sulla numismatica di Daminano Cappellari – Enter Edizioni – €. 9,00 SECERNERE EMOZIONI è l’opera prima dell’avvocato veronese Gianluca Reggini, grande appassionato di materie umanistiche, che attraverso il suo romanzo riesce a regalarci una scrittura fluida e avvolgente grazie all’intuito di una narrazione interessante grazie alla scoperta fatta deal protagonista del racconto, un brillante chirurgo, che realizza una ricerca straordinaria: all’interno del corpo umano esistono delle ghiandole particolari che secernano emozioni. L’intuizione scientifica stravolgerà la vita del medico attraverso l’insidioso intrigo concepito da un paziente, tanto potente quanto arrogante, e dallo squallido primario del reparto di chirurgia dell’ospedale nel quale lavora. I difetti ed i pregi della nostra società s’intrecciano mirabilmente in questo interessante racconto, lasciandoci in riflessione spunti di amarezza e grandi speranze. Secernere emozioni di Gianluca Reggini - EnnePiLibri edizioni - €. 14,50 In conclusione parliamo di Gianna Costa, autrice veronese, con la grande passione per la scrittura in ogni sua forma, che l’ha portata a pubblicare due libri AFRICA DOLCE AMARA (Enter Edizioni), in cui sono raccolti aneddoti del suo soggiorno in Uganda, presso una struttura Missionaria che, come la stessa autrice sostiene: permette di comprendere che in Africa nulla è dato per scontato e tutto si anima di imprevedibilità e fascino assoluto, irripetibile da ricercare in qualsiasi altra parte del mondo e SUSSURRI NEL VENTO (BookSprint Edizioni), un’armoniosa raccolta di poesie, per una silloge che va ad arricchire la produzione di una donna appassionata della parola scritta, che in un sito di presentazione del suo nuovo libro sostiene che: “la poesia è il modo migliore per poter esprimere tutto in poche righe, in pochi versi. È come guardare il mondo fuori e dentro di noi, mentre il soffio leggero del vento sussurra e suggerisce frasi che la penna, scivolando sul foglio bianco, disegna.” Un concetto assolutamente intenso per una lettura che vi consigliamo di leggere perché saprà regalare attimi di pura emozione per mente e cuore.

CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior DOMANDA: SE MI TRADISCI…TI ROVINO? Spettabile Avvocato, dopo anni di quelle che credevo essere un felice matrimonio ho scoperto che mio marito mi tradisce con una giovane collega di lavoro con la quale intrattiene una relazione da diversi mesi; voglio chiedere la separazione e il risarcimento dei danni subiti. Posso farlo o la legge permette al fedifrago di farla franca? RISPOSTA Carissima, comprendo il suo rancore nei confronti di quello che, fino a qualche giorno fa, si dipingeva come il marito perfetto. Le confermo che la violazione del dovere di fedeltà coniugale è fatto gravissimo che la legge punisce con il c.d. addebito della separazione senza escludere però la possibilità, per il coniuge che è stato tradito, di ottenere anche il risarcimento del danno. Le confermo, quindi, che Lei ha le carte in regola per far valere i suoi diritti. In bocca al lupo! Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior


Donna SPAZIO DONNA

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SPAZIO

L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Malattie psicosomatiche

Sempre più spesso il medico di base o lo specialista consigliano una psicoterapia per affrontare una malattia che sospettano abbia una base psicosomatica. La medicina stessa riconosce l’esistenza della malattia psicosomatica, i disturbi ad essa collegati sono uno dei meccanismi difensivi più arcaici. I disturbi psicosomatici sono malattie fisiche che vengono scatenate da dinamiche psico-emotive che si esprimono attraverso il corpo. I sintomi psicosomatici sono il risultato di situazioni di forte stress, disagio, ansia che attivano il sistema nervoso autonomo, che a sua volta reagisce con risposte vegetative che provocano problemi fisici. Secondo molti studiosi, alcune esperienze di vita farebbero emergere o riemergere

ansia ed emozioni troppo dolorose per poter essere percepite e vissute dall’individuo, il quale, inconsciamente, metterebbe in atto questo meccanismo difensivo di espressione del disturbo attraverso il soma. In genere il paziente soma-

tico psichico si presenta con un buon adattamento alla realtà e con un pensiero sempre ricco di fatti e di cose e povero in emozioni. Questo tipo di persona difficilmente riferisce sentimenti quali rabbia, paura, delusione, scontentezza,

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insoddisfazione. Spesso si tratta di persone che hanno difficoltà a far venire alla luce le emozioni, quindi i fantasmi rimangono dentro di loro. Generalmente i disturbi psicosomatici si manifestano a danno dell’apparato gastrointestinale (gastrite e colite); dell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmia, ipertensione); dell’apparato respiratorio (asma); dell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce); della pelle (psoriasi, acne, prurito); del sistema muscolare (cefalea, torcicollo). L’intervento psicoterapeutico può agire su due livelli: il livello somatico, oppure l’analisi delle motivazioni inconsce. Nel primo caso intendiamo un intervento circoscritto alla situazione del momento che produce stress e disagio; nel percorso psicoterapeutico invece il lavoro si concentra sull’individuazione delle cause profonde e di personalità che si attivano ogni qualvolta il soggetto si trova in situazioni per lui difficili. Non si tratta quindi di capire quali eventi fisici e biologici abbiano causato la patologia, ma quali meccanismi siano ad essa ricollegabili. I disturbi devono essere risolti nelle loro cause psicologiche per poter recedere nelle loro conseguenze fisiche.

“SUPERARE L’ISOLAMENTO DEI GENITORI” a cura di Paolo Dalla Vecchia Educatore professionale Uno dei mali più frequenti che oggi attanaglia le famiglie con figli adolescenti è l’isolamento e la sensazione di essere sole di fronte ai propri problemi che appaiono talvolta insolubili. E’ essenzialmente per questo motivo che i gruppi di incontro o formazione per genitori funzionano e sono molto frequentati dagli stessi. Recentemente in uno dei nostri territori ho seguito dei genitori che si trovavano in una situazione a scavalco tra la prevenzione dei problemi e la gestione degli stessi. Si parlava di difficoltà di comunicazione tra genitori e figli,regole, alcol e dipendenza dai social network. Al termine del percorso di gruppo li ho incitati a sintetizzare in poche parole cosa realmente si portavano a casa per il futuro ed essi hanno detto: “Attraverso l’ascolto reciproco, il confronto e la condivisione abbiamo scoperto che non siamo più soli e che possiamo aiutarci reciprocamente”. Ecco una soluzione di tipo ecologico sociale: Apertura agli altri nello spirito dell’auto e mutuo aiuto che fa stare meglio non sentendosi più soli ed isolati di fronte ai propri problemi, ma condividendoli con gli altri e prendendo le migliori risposte che ognuno ha trovato in situazioni simili alle nostre e che ha messo a disposizione del gruppo. Ciò rappresenta una spinta verso la condivisione e la rottura dell’isolamento. Poi quel gruppo di genitori ha sintetizzato anche la propria predisposizione al lavoro interiore: “Cambio io per migliorare te!”. Aspetto interiore. I genitori sono disposti a modificare i propri atteggiamenti per produrre di conseguenza cambiamenti negli atteggiamenti dei figli allo scopo di aiutarli a crescere e migliorare. Io credo che questi genitori ci stiano fornendo una chiave di volta per aiutarci a risolvere i nostri problemi con i ragazzi: 1) Essere disposti a mettersi in gioco e condividere le proprie esperienze e vissuti con altre persone che come noi stanno vivendo situazioni simili o analoghe alla nostra. 2) Essere disposti alla messa in discussione personale e a modificare i propri atteggiamenti per produrre cambiamenti in noi e di conseguenza nelle persone che più amiamo, i nostri figli!

LA MEDICINA ESTETICA CAMBIA VOLTO Riempire, tensionare, tonificare, levigare. Laser, filler, termoretrazione e autotrapianto di cellule adipose: sono queste le nuove parole che entrano nel vocabolario della medicina e chirurgia estetica per il viso e per il corpo. A parlarne è Pier Paolo Rovatti, chirurgo estetico. «Tagliare e tirare sono parole che non si usano più – afferma –. Oggi vengono usati materiali e biotecnologie per riempire, tensionare, tonificare e levigare la pelle del volto e del corpo ridonandole compattezza e giovinezza in modo armonico, rispettando i volumi e le caratteristiche individuali – continua l’esperto –. Si tratta di tecniche diverse, spesso associate insieme, in base alle indicazioni individuali e al risultato che si vuole raggiungere. L’effetto “tensione” si ottiene grazie al calore controllato di una sonda, viene stimolata l’azione dei fibroblasti: la pelle si ritrae e si compatta con un effetto lifting naturale – spiega Rovatti –. Questo trattamento è indicato soprattutto per i cedimenti cutanei lungo il bordo del viso ma anche per il corpo, per esempio l’interno braccia poco tonico oppure l’interno coscia. Se poi c’è anche la necessità di riempire un viso svuotato dall’età o da diete, può essere utilizzato l’autotrapianto di cellule adipose, chiamato anche fat grafting, prelevandole dal corpo della stessa paziente e, dopo averle filtrate, vengono trapiantate per riempire zigomi svuotati, occhiaie profonde, guance scavate». Una vera innovazione senza bisturi. «Per levigare la pelle invece io stesso da 30 anni uso i laser per il ringiovanimento cutaneo; nel centro in cui opero abbiamo a disposizione i migliori laser che, stimolando le fibre collagene, tonificano, levigano e compattano la pelle. I risultati sono naturali e duraturi». Maggiori informazioni su www.eubeauty.it


SPAZIO DONNA

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

IL BAGNO DI SALE

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DONNE DELLA VALPOLICELLA

Solidarietà e finanza

“Il mare lava i mali di tutti gli uomini” (Euripide 420 a.C.) Dal punto di vista scientifico la parola cellulite indica un’infiammazione dei tessuti,ma nel linguaggio comune la parola cellulite viene usata per indicare l'eccesso si sostanza adiposa che si deposita in alcune parti del corpo fino a raggiungere la consistenza di un cuscinetto sotto pelle e conferire alla pelle un aspetto raggrinzito, da cui il nome "a buccia d’arancia". Il nome esatto con cui questo disturbo dovrebbe essere chiamato è pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, ma è un po' troppo complicato da pronunciare. E' cosa risaputa che le donne sono le principali interessate a questo tipo di disturbo; il motivo è da imputarsi all'azione degli ormoni sessuali femminili i quali favoriscono una maggiore ritenzione idrica nonché un naturale deposito di sostanza grasse in determinate zone del corpo come cosce, glutei, braccia, fianchi, che sono le tipiche zone in cui le donne vedono spesso comparire i primi sintomi della cellulite MA ATTENZIONE! Oltre all'azione degli ormoni sessuali femminili vi sono altre cause che agiscono in concomitanza con questi: le cattive abitudini di vita, come l'abuso di sigarette e bevande alcoliche, una vita molto sedentaria e priva di attività sportiva, l'abbondanza di cibo e quindi il sovrappeso hanno un ruolo attivo nella formazione della cellulite. Anche ostacolare la corretta circolazione sanguigna nelle gambe indossando indumenti troppo stretti, scarpe con il tacco troppo alto ha un’influenza negativa sulla cellulite. Infatti quando il sangue affluisce e defluisce con difficoltà nei tessuti ne provoca una sofferenza, sia a livello venoso che capillare, con la conseguente degenerazione del tessuto connettivo. Per eliminare un po' di tossine e combattere la cellulite vi consiglio un bel bagno salato da fare un paio di volte a settimana. Questo il procedimento per la sua preparazione: aggiungete all'acqua del bagno 200 grammi di sale grosso da cucina, 5 gocce di olio essenziale di cipresso, 10 gocce di essenza di ginepro, 1 limone biologico spremuto ed immergetevi per almeno 20/30 minuti. Come spugna potete utilizzare le alghe; in un sacchettino di tessuto inserite dell'alga macrocystis e immergetelo per 5 minuti nell'acqua, dopodiché strizzate il sacchetto per liberare i sali di cui l'alga è ricca. A questo punto potete usare il sacchetto come spugna per massaggiarvi e stimolare così la circolazione sanguigna. Per ottenere ancora più effetto potete abbinare al bagno uno o due massaggi alla settimana per due mesi. L’importante è rivolgersi a professionisti e non a persone che improvvisano manovre senza averne competenza. Fate attenzione anche a ciò che mettete nel piatto. Gli alimenti con una marcia in più Alghe: trasformano zuccheri e grassi in energia e contengono iodio, stimolatore della tiroide. Un buon uso è aggiungerle alle minestre; caffè: le sue proprietà toniche e stimolanti aumentano il consumo di calorie. Tre tazzine al giorno, se non hai particolari problemi di ipertensione; rosmarino: è l’erba aromatica più efficace per il metabolismo, inoltre è tonico ed energizzante. Oltre ad aggiungerlo ai piatti, si può preparare l’infuso, la mattina, mettendo un rametto in acqua bollente e lasciando riposare per 10 minuti; ravanello: velocizza il metabolismo ed è ottimo per il fegato. Da aggiungere sempre alle insalate; ideale come aperitivo; sedano: è raccomandato anche in caso di obesità. L’insalata di sedano come antipasto è saporita e costituisce un vero starter per il metabolismo; senape: aiuta a incrementare il metabolismo del 25-30% e lo fa per un tempo prolungato dopo l’assunzione. Puoi preparare una vinaigrette di senape per condire insalate o pinzimoni e usarla pura per accompagnare le carni. Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutte le mamme. Anche alla mia! Namastè!

“Economia e mercati: le condizioni per un corretto investimento”. Questo il tema approfondito mercoledì 17 aprile nell’ambito di una serata organizzata dall’associazione Donne della Valpolicella unitamente al Lions Club Valpolicella. L’incontro, che ha visto socie e soci ritrovarsi presso Ballarini Interni di Valgatara, è riuscito a sposare il mondo della finanza alla solidarietà. Sponsor della serata era il Private Bunker Massimo Tosato della Banca Mediolanum che nell’occasione ha donato un assegno del valore di 1.000 euro da destinare al reparto Oncologico dell’Ospedale di Negrar per il progetto parrucche. A seguire è intervenuto il dottor Lucio De Gasperis di Banca Mediolanum Milano 3. «Abbiamo pensato di proporre questo incontro – afferma Bruna Pavesi Castelli, presidente dell’associazione Donne della Valpolicella – considerando la situazione che il nostro Paese sta attraversando, in cui non riusciamo a capire le tec-

niche e le soluzioni ideali per gestire al meglio i nostri risparmi». Il dottor De Gasperis, professionista impegnato da anni nel mondo della finanza sia come gestore che come professore universitario, ha quindi illustrato come sia un grave errore investire in un’unica direzione. E’ necessario infatti “polverizzare” i propri risparmi dal punto di vista degli investimenti: De Gasperis stesso, parlando della sua esperienza in Mediolanum in cui si occupa di seguire minuto per minuto l’andamento delle diverse Borse del mondo cercando di intuire quella che potrebbe garantire rendimenti maggiori, ha raccomandato, oltre che di affidarsi a consulenti e gestori seri e preparati, di frazionare il più possibile i propri investimenti al fine di ottenere un guadagno assicurato. La serata del 17 aprile si è poi conclusa con un momento conviviale che ha fatto da coronamento ad un incontro davvero interessante. R.P.



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