ANNO XXVIII - N.07 - LUGLIO 2013 - stampato il 22/07/2013 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
(FOTO SERPELLONI)
Un campione del mondo in maglia Hellas. Luca Toni è il nuovo attaccante del Verona. Il “calore” della città lo ha contagiato subito. «Sono undici anni che all’Hellas mancava la serie A e fin dai primi giorni ho riscontrato grandissimo entusiasmo. L’attaccamento dei tifosi verso i colori gialloblù è immenso e mi ha convinto ad accettare questo progetto. Le piazze così piene di passione mi piacciono parecchio». I veronesi, intanto, sognano già una coppia d’attacco Toni-Cacia. «Io e Daniele insieme? Perché no. Penso che ci completeremmo a vicenda». pagina 18
PIANO PROVINCIALE
FERROVIE
Il piano per governare il territorio provinciale. Lo scorso giugno è stato approvato il Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). L'impegno principale è delineare alcuni obiettivi per ottenere il miglior equilibrio tra il recupero dell'ambiente e le esigenze connesse con lo sviluppo. Il Piano punta infatti su temi ambientali, infrastrutturali, insediativi e dei servizi sovracomunali, con le relative priorità. Vengono individuate tre macroaree: vivibilità delle persone, con la sicurezza rispetto ai rischi presenti; ecologia, dove ogni intervento dovrà prevedere idonei sistemi di tutela e recupero di risorse se depauperate; paesaggistico, recuperando gli aspetti culturali ed estetici del paesaggio. pag.8
Più treni, più posti a sedere, più destinazioni raggiunte, maggiore velocità di percorrenza. In poche parole, ferrovie più efficienti. Obiettivo possibile? Il Veneto ci crede e da anni si sta preparando a questa radicale innovazione del servizio di trasporto pubblico locale su ferro, che partirà nel dicembre prossimo, con il prossimo orario ferroviario. Il risultato verrà realizzato adottando nuovi orari cadenzati sulle diverse direttrici, attivando regionali veloci e regionali che fermano anche in nuove stazioni, utilizzando nuovi convogli. pag.10
RINNOVA E RISTRUTTURA all’interno pag. 17 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: commerciale@laltrogiornalevr.it - www.laltrogiornale.net
DOVE POTETE TROVARCI I CIRCOSCRIZIONE LA COSTA - PIAZZA BRA 2 - CENTRO STORICO MUNICIPIO - PIAZZA BRA - CENTRO STORICO POLLERIA SOGGIORO - PIAZZA MURA GALLIENO1 - CENTRO STORICO BAR LA COLONNA - VIA SAN PIETRO INCARNARIO 8 - CENTRO STORICO OSTERIA BUSO DEL GOTO - VIA DIETRO LISTONE - CENTRO STORICO CIRCOLO SOTTUFFICIALI - VIA CANTARANE, 1 BAR SAN FERMO - STR. SAN FERMO 5 - CENTRO STORICO LIBRERIA GIURIDICA - VIA COSTA 5 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA CATULLO 3 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA PELLICCIAI - CENTRO STORICO INAIL - CORSO CAVOUR 6 - CENTRO STORICO BAR MONTECCHI - VIA DEL PONTIERE 29 - CITTADELLA UFFICI PROVINCIALI - VIA FRANCESCHINE10 - CITTADELLA TRIBUNALE - CORTE ZANCONATI - CITTADELLA BAR CITTADELLA - VIA OSPITAL VECCHIO 7 - CITTADELLA C.C.I.A.A. - CORSO PORTA NUOVA 96 - CITTADELLA ALPIGUSTO - P.ZZA RENATO SIMONI 4 - CITTADELLA SIGMA - VIA DELLA VALVERDE 46 - CITTADELLA ACI CAFFÈ- VIA DELLA VALVERDE - CITTADELLA TABACCHERIA - VIA DELLA VALVERDE 63/A - CITTADELLA ENZO PARRUCCHIERE - VIA GUGLIELMO MARCONI- 17 - CITTADELLA PANIFICIO AI PORTICHETTI - P.TTA PORTICHETTI 2/B - S. ZENO PANIFICIO S. ZENO - P.ZZA POZZA 25 - S. ZENO COMITATO SIMON DE L'ISOLO - P.TA VESCOVO-P.ZZA S.TOSCANA - VERONETTA BAR COLUMBIA TORREFAZ - VIA XX SETTEMBRE 126 - VERONETTA II CIRCOSCRIZIONE CENTRO D'INCONTRO - P.ZZA DELLA VITTORIA - PARONA CARTOLERIA GASPARONI VIA ARUSNATI 1/C - PARONA COMUNE - VIA NUOVA - QUINZANO SUP. SIGMA - VIA NUOVA 24 - QUINZANO BAR FAMILA - VIA CA DÌ COZZI 43 - P.TE CRENCANO CENTRO POLIS. AVESANI - VIA SANTINI 5 - P.TE CRENCANO CARTOLERIA IDEALANDIA - VIA TOMMASEO 20 - P.TE CRENCANO TOTAL - VIA MAMELI 168 /A - P.TE CRENCANO NUOVA S. PANCRAZIO - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO AGIP - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO PARAF. VIVER BENE - VIA MAMELI 152 - P.TE CRENCANO CENTRAL FITNESS - VIA MAMELI 124 - P.TE CRENCANO PUNTO SIGMA - VIA DELLE AGOSTINIANE 31 - AVESA PIGHI FRUTTA E VERDURA VIA DELLA PODGORA - AVESA FARMACIA MARTARI - P.ZZA VITT. VENETO 22 - B.GO TRENTO BAR SIG. DAL DOSSO VIA M.ORTIGARA 23 - B.GO TRENTO III CIRCOSCRIZIONE CAFFE' - FARMACIA - VIA MARIN FALIERO 47 - SAVAL CEMS - VIA FAVA 2/B - CHIEVO PANINOTECA LEMMINGS - PIAZZA CHIEVO - CHIEVO PISCINE COMUNALI - VIA COL. GALLIANO - STADIO BAR CUORE - VIA ALBERE 68/A - STADIO PRODET - VIA NEGRELLI 65 - STADIO SUP. VIVO - P.ZZA RISORGIMENTO - S. MASSIMO FARMACIA - VIA TREVISANI - S. MASSIMO PANIFICIO LA SPIGA D'ORO - VIA URBANO III 10 - S. MASSIMO IDEA CORNICE - VIA URBANO III 22 - S. MASSIMO SUP. EUROSPIN - VIA PANCALDO - P.TE CATENA BOOMERANG CAFFE' - VIA MAGELLANO ANGOLO VIA C. COLOMBO - P.TE CATENA LA BOTTEGA DEL PANE- VIA AGRIGENTO 25 - B.GO NUOVO
MARKET L'AFFARE - VIA EUCLIDE - B.GO NUOVO ROSSETTO - VIA SPAZIANI - B.GO MILANO TABACCHI - VIA S. MARCO 55 - B.GO MILANO ROSSETTO SURGELA - VIA F.LLI ROSSELLI - B.GO MILANO INTIMO MARILU' - VIA SESINI 7 - B.GO MILANO IV CIRCOSCRIZIONE CENTRO SPORTIVO - VIA TANARO 28 - GOLOSINE CARTOLERIA MARTINI - VIA PO' 8 - GOLOSINE GELATERIA OASI - VIA PRINA 2 - GOLOSINE FERRAMENTA - VIA CHIODA 123 - GOLOSINE TIELLE - VIA GOLOSINE 29 - GOLOSINE FRESCO MIO - VIA MURARI BRA 55 - GOLOSINE PIZZA EXPRESS - VIA MURARI BRA 40 - GOLOSINE GRUPPO ALPINI - VIA S. ELISABETTA - S. LUCIA ALPIGUSTO - VIA MANTOVANA 87 - S. LUCIA PASTICERIA OLMO - VIA GIRARDI 11 - S.LUCIA SUPERMERCATO A & O - VIA VILLAFRANCA 40 - S. LUCIA SUPERMERCATO SIGMA - VIA COLOMBARA 19 - S. LUCIA V CIRCOSCRIZIONE PISCINE LE GRAZIE - STRADA LE GRAZIE 3 - B.GO ROMA BAR ASTOR-ORTOFRUTTA - PIAZZALE LUDOVICO SCURO - B.GO ROMA PASTICCERIA ROMA - VIA CESENA14 - B.GO ROMA RICEVITORIA LOTTO - VIA DEI LAMBERTI 29 - B.GO ROMA AGIP - VIA BENGASI 27 - B.GO ROMA TABACCHI - VIA S. GIACOMO 68 - B.GO ROMA MACELLERIA ESSEGI - VIA CENTRO 29 - B.GO ROMA BAR SILVI - VIA CENTRO 15 - B.GO ROMA NEGOZIO DEL BUON GUSTO - PIAZZA ZARA 24 - B.GO ROMA GALLERIA - VIA BOZZINI - B.GO ROMA DISTRIBUTORE METANO - VIA AVESANI - BASSO ACQUAR AMIA - VIA AVESANI 31 - BASSO ACQUAR CHIEPPE CAFFE - VIA FORTE TOMBA 22 - CADIDAVID CAFFE' DEL CENTRO - VIA FORTE TOMBA 100 - CADIDAVID AGIP CARBURANTI - VIALE DEL LAVORO 22 - ZAI VI CIRCOSCRIZIONE FARMACIA - VIA VILLA COZZA 28 - B.GO VENEZIA VENETA ORTOFRUTTA - VIA DONIZZETTI 2 - B.GO VENEZIA AGIP - VIA COL. FINCATO 36 - B.GO VENEZIA FARM S. ANTONIO - VIA COL FINCATO 66 - B.GO VENEZIA BAR TERRY - VIA COL FINCATO150 - B.GO VENEZIA BAR BARANA - VIA BARANA 4/B - B.GO VENEZIA ALPIGUSTO - VIA ROSA MORANDO 42/A - B.GO VENEZIA VII CIRCOSCRIZIONE FARM MADONNA DÌ C. - VIA DIETRO SALIERI - S. MICHELE EX. SAPORI DÌ SICILIA - VIA UNITA' D'ITALIA 377 - S. MICHELE EX. SPORTING CLUB MOND. - VIA GIORDANO CORSINI 5 - S. MICHELE EX. ACQUE VERONESI - L.GE GALTAROSSA - P.TO S.PANCR. SUP. SIGMA - VIA SARPI - P.TO S. PANCR. FERRAMENTA AL PORTO - VIA MARCONCINI 10 - P.TO S. PANCR. VIII CIRCOSCRIZIONE AGIP - VIA DA LEGNAGO 1 - MONTORIO CIRCOLO 1 MAGGIO - VIA LANIFICIO 60 - MONTORIO SUPERMERCATO EUROSPIN - VIA A. DA LEGNAGO N 9 - PER MONTORIO PANIFICIO LA SPIGHETTA - VIA PIAZZA ZAGATA 1/C - B.GO TRIESTE CIRCOLO ALPINI - POIANO EDICOLA - VIA POIANO 43 - POIANO BAR TRENDY - VIA VALPANTENA 56 - QUINTO EUROSPIN - VIA VALPANTENA 18 - QUINTO
L’ALTRO GIORNALE È INOLTRE DISTRIBUITO A TUTTE LE FAMIGLIE DI PARONA E A TUTTE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI DELLE SEGUENTI AREE: B.GO MILANO C.SO MILANO - VIA ANDREA DORIA CRISTOFORO COLOMBO BORGO TRENTO VIA MAMELI - P.ZZALE STEFANI VIA XXIV MAGGIO - VIA TODESCHINI VIA 4 NOVEMBRE- P.ZZA VITT. VENETO BORGO VENEZIA COL. GIOV. FINCATO - VIA ROSA MORANDO P.ZZA NOGAROLA - VIA MONTORIO - VIA BETTELONI VIA BARANA CENTRO STORICO CORSO P.TA BORSARI - VIA CAPPELLO VIA MAZZINI - VIA ROMA
VIA STELLA - VIA NIZZA - VIA ANFITEATRO CITTADELLA CORSO PORTA NUOVA PORTA NUOVA VIA VALVERDE - VIA MARCONI - VIA MANIN PONTE CRENCANO VIA TRENTO - VIA MAMELI - VIA OSOPPO - VIA LOCCHI GOLOSINE VIA ROVEGGIA - VIA MURARI BRA- VIA GOLOSINE - VIA PO SANTA LUCIA VIA MANTOVANA - VIA GIRARDI P.ZZA CADUTI - VIA VILLAFRANCA SAN MASSIMO VIA URBANO III - VIA ROMAGNOLI
P.ZZA RISORGIMENTO VIA CALABRIA - VIA SARDEGNA SAN MICHELE VIA UNITA' D'ITALIA - P.ZZA GARIBALDI P.ZZA DEL POPOLO - P.ZZA MAD. DI CAMPAGNA SAN ZENO C.SO PORTA PALIO - P.ZZA POZZA P.ZZA CORRUBIO P.ZZA S.ZENO STADIO PIAZZALE OLIMPIA - VIA SANSOVINO VIA PALLADIO- VIA ALBERE VERONETTA VIA XX SETTEMBRE - VIA S.PAOLO - INTERR. DELL'ACQUA MORTA VIA S.NAZZARO - VIA CARDUCCI - VIA S. STEFANO
le vostre
Lettere Luglio 2013
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REFERENDUM 2013
Partecipa, firma, condividi. Scegli! Se non cambiano loro, cambiamo noi L’Altro Giornale è stato pensato nel lontano 1986 per dare spazio alla società civile e permettere sia una maggiore conoscenza da parte dei cittadini delle iniziative di amministrazioni, partiti, sindacati e associazioni, sia un aperto confronto, attraverso queste pagine, su quanto proposto. Con questo spirito ospitiamo volentieri la richiesta di pubblicazione dei Radicali di Verona con la speranza di aprire un proficuo dibattito con i lettori. L’Editore
Dodici referendum, oltre 500.000 firme in 90 giorni, ecco il nostro obiettivo. Pazienza se è estate, se fa caldo, se i talk-show vanno in vacanza. Pazienza se tanti cittadini, schifati dal sempre più evidente degrado istituzionale, non hanno proprio voglia di sentir parlare di politica. Noi radicali, si sa, siamo un po' pazzi, ma non è solo questo che ci spinge a lanciarci oggi in un'impresa che sembra essere impossibile. In tanti anni di battaglie a difesa delle
libertà individuali e dei diritti civili, abbiamo sempre giocato il possibile contro il probabile e qualche volta – chi l'avrebbe mai detto?! – ce l'abbiamo pure fatta. Abbiamo sempre voluto essere portatori di speranza, speranza di cambiamento, speranza di libertà. Oggi, esattamente con questo spirito, lanciamo una campagna referendaria che è un vero e proprio programma di governo incentrato su tematiche fondamentali che il Parlamento non affronterà mai. Dalla riforma strutturale della giustizia, ai diritti civili e umani, passando per una serie di questioni sociali irrisolte, lanciamo una sfida al mondo della politica e chiediamo alle cittadine e ai cittadini di essere, ancora una volta, al nostro fianco in questa battaglia. Se loro non cambiano, cambiamo Noi! A conferma dell'urgenza delle riforme che proponiamo, ci sono le continue condanne che il nostro Paese riceve dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per l'irragionevole durata dei processi e per il trattamento disumano riservato nelle carceri ai detenuti – compresi quelli in attesa di giudizio. In passato, la Corte ha condannato l'Italia per i respingimenti dei migranti in mare e, in questo caso, un riconoscimento importante alle nostre proposte arriva indirettamente nell'auspicio di politiche più accoglienti,
espresso da Papa Francesco in occasione della recente visita a Lampedusa. Sempre il Santo Padre, con l'abolizione dell'ergastolo in Vaticano, ha dato un altro forte segnale di vicinanza alle nostre battaglie, dato che uno dei 12 quesiti tratta proprio questo tema.
Segno della trasversalità della campagna è il fatto che siano arrivati apprezzamenti e sostegno – a tutti o ad alcuni quesiti – da esponenti di quasi tutti i partiti. TV e giornali sembrano non considerare degna di essere conosciuta una mobilitazione così ampia, tocca
allora alle cittadine e ai cittadini attivarsi! Come? Firmando e facendo firmare ai tavoli nelle piazze o negli uffici dei comuni, parlando dei referendum a parenti, amici e conoscenti, mettendo a disposizione qualche ora del proprio tempo per dare una mano ai tavoli
di raccolta firme o donando un piccolo contributo per le spese della campagna referendaria. Un appello ai consiglieri comunali. Come è noto, le firme devono essere raccolte in presenza di un funzionario pubblico autorizzato ad autenticarle. I consiglieri degli oltre 8000 comuni italiani svolgono un ruolo chiave nell'attivazione dell'istituto referendario, costituiscono oggi il vero e proprio ago della bilancia della democrazia. Noi chiediamo loro di rendersi disponibili, perché è vero che nessuno è costretto ad autenticare le firme, ma per chi fa politica con spirito di servizio dovrebbe essere un piacere, indipendentemente dal partito di riferimento, mettersi a disposizione delle cittadine e dei cittadini che chiedono semplicemente di poter prendere parte attivamente alla vita politica del Paese. Se in tanti decidessero di impegnarsi, potremmo quasi rischiare di farcela! Ora tocca a Te! Puoi continuare a lamentarti e non fare nulla per cambiare le cose, oppure decidere di divenire portatore di speranza ed essere parte del cambiamento! Ti aspettiamo! Mattia Da Re Coordinatore Radicali Verona www.radicaliverona.org www.referendumradicali.it radicalivr@gmail.com cell. 3494669648
le vostre Lettere
5
Luglio 2013
PAPA 2
PAPA 1
“Mi piace sempre di più”
“Vanity Fair e ...successo”
Papa Francesco ci piace sempre di più! Non è solo uno che predica, ma una persona concreta che conosce le debolezze degli uomini e i suoi limiti. Denunciare pubblicamente che la globalizzazione è sbagliata e l'incapacità dei politici, anche nel nostro paese, che ci hanno portato alla deriva, è suo dovere e diritto! I nostri onorevoli fanno meglio a stare zitti, soprattutto coloro che hanno un capo "fuori ogni riga e regole". Quello che dice Papa Francesco è una grande verità, ed è giusto mettere alla gogna questa inaccettabile situazione. C'è sempre più povera gente che fatica a vivere e subisce
Vanity Fair, il periodico americano dedicato alla vanità, ai pruriti, alla moda, allo spettacolo, alle curiosità, allo show, al beauty, alle news, al gossip, agli scandali, alla mondanità, e alle vite delle star, ha proclamato papa Francesco uomo dell’anno. Si sono spese parole di elogio al vindice dei poveri e degli ultimi, Francesco. Unicamente mossi da intenti altamente spirituali, l’omosessuale Elton John ha asserito che “spero che sappia far arrivare il suo messaggio anche oltre, fino ai più emarginati della società, penso, per esempio, agli omosessuali”. Erri De Luca, il fondatore del movimento eversivo marxista comunista Lotta Continua, ha dichiarato che Francesco, Papa del Sud, non si fa accompagnare da nessuna autorità del Nord, che non ha creduto finora suo dovere accorrere sul posto. Appurato l’indiscutibile successo mondano di Bergoglio, non sarebbe il caso di istituire una commissione teologica che depenni l’obsoleto discorso della Montagna laddove Gesù disse ai suoi discepoli “Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uo-
la difficile situazione. Cosa fa quel padre di famiglia disoccupato, quei giovani senza possibilità di entrare nel campo lavorativo, quel pensionato che intacca i propri risparmi per aiutare i familiari? Dove andremo a finire? E là a Lampedusa c'è un'altra tragedia dove ogni giorno si allargano i bisogni per la sopravvivenza. Papa Francesco è un uomo che ha sentito la pressante necessità di dare conforto con la sua presenza, e non solo, e merita sicuramente applausi non critiche. Io che ho sempre avuto con la Chiesa un rapporto tra alti e bassi, sostengo che l'inferno e il paradiso c'è già sulla terra e disprezzo i facili pentimenti di alcune persone. Credo nel-
l'operato del Papa Francesco e penso che ci vuole tanto coraggio in quello che fa e che nel suo cammino troverà tanti ostacoli. Ogni mattina quando mi alzo il mio pensiero va a lui e penso di pregare insieme a lui. L'abbraccio forte, cara Rosanna, e tanti auguri per una serena estate! Edith Papa Francesco è un grande, cara Edith. Un uomo così ci vorrebbe anche al governo della nostra Italia! Chissà che qualcuno non prenda esempio… Ricambio il suo abbraccio e l’augurio di una buona estate.
PAPA 3
“Lampedusa e clandestini” Caro Papa Francesco, la sua visita a Lampedusa diventa meritoria solo se viene ascoltata dai Paesi interessati per eliminare lo sfruttamento e il traffico di poveri cristi via mare, che poi vengono abbandonati su imbarcazioni fatiscenti da gente senza scrupoli. Infatti il problema di questa povera gente non si risolve con gli sbarchi e la clandestinità ma aiutandoli a casa loro economicamente, ma soprattutto con l’insegnamento professionale e imprenditoriale produttivo. L’arrivo qui da noi se non richiesto, per mancanza di lavoro, determina insicurezza e delinquenza e quindi discriminazione. L’apertura incondizionata delle frontiere, senza i dovuti controlli crea poi molti disagi e paure tra
la gente del posto, il che ostacola l’integrazione. Essa infatti deve essere determinata e sposata dai nuovi venuti e non dai locali i quali, giustamente, desiderano mantenere e conservare, a casa loro, la propria cultura ed identità. Solo così si pongono le basi e le condizioni per un buon vivere in comune. Quindi caro Papa Francesco sarai sempre più grande se inviterai tutti i Paesi a collaborare tra loro per mantenere un rapporto di fiducia al fine di combattere la clandestinità perché essa è un reato e tale deve rimanere, così come avviene in molte Nazioni, Vaticano compreso. Per quanto poi riguarda la cittadinanza mi sembra giusto che essa, per i figli degli stranieri nati in Italia, sia
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Numero chiuso il 22 - 07 - 2013
Caro Toffali, mi permetta due parole. Dovremmo ringraziare Dio che ci ha mandato Papa Francesco, un uomo così coraggioso e così fedele alle parole di Gesù. Un uomo che vuole davvero “ripulire” la Chiesa da tutte quelle sovrastrutture legate all’ambizione e al denaro e che – forse – riuscirà a riportare tra gli uomini il vero spirito di Cristo. Se poi il suo modo di operare riscuote tanto successo, ben venga. Certamente Gesù, nel discorso della Montagna, non intendeva certo stigmatizzare questo tipo di successo, quello di un Uomo che- vivendo umilmente e lottando coraggiosamente contro un certo tipo di potere – vuole riportare il Figlio dell’Uomo nella società del terzo millennio.
PARONA
“Ancora sul monumento ai caduti” Gentile Direttore, faccio seguito alla risposta che il signor Bruno Zanella ha dato circa il mio intervento relativo al monumento ai caduti di Parona. Mi spiace che il signor Zanella si sia sentito preso in causa dal mio scritto. Il mio intento era quello di far presente come talvolta le Amministrazioni locali lascino in secondo piano la gestione di luoghi come quello, che vengono tutelati grazie al consapevolmente chiesta dall’interessato alla sua maggiore età. Renato Tomezzoli
STUDENTI Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it
mo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti” (Luca 6,20-23) e “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Luca 6,24-26)? Se le beatitudini non verranno rottamate, come potrà Bergoglio conciliare notorietà e parola di Dio? Gianni Toffali
“Aggiungi un posto...” Gentile Direttore, Lo scorso 28 giugno si è svolto davanti alla Biblioteca Frinzi dell'Università di Verona un flash mob indetto dal sindacato studentesco Unione degli Universitari-Verona, intitolato "Aggiungi un posto...al tavolo!". L'obiettivo di tale evento è stato quello di sensibilizzare gli studenti e le istituzioni competenti riguardo al tema dell'insufficienza dei luoghi di studio in ateneo, messi a disposizione dall'università e dal comune. Le carenze che il sistema veronese registra sono: penuria di posti a sedere; chiusura delle aule non utilizzate per le lezioni (soprattutto nelle strutture dei palazzetti di Economia, Medicina e Scienze Giuridiche), che potrebbero invece essere utilizzate per lo studio; assenza di un preciso regolamento per la prenotazione dei posti a sedere da parte degli studenti; mancanza di aule adibite al ritrovo di gruppi di studio. E’ stato allestito un sito nella zona antistante la biblioteca; sono stati distribuiti volantini e materiale informativo. Desideriamo cogliere l'occasione anche per esprimere alcune brevi riflessioni sull'aumento dei costi dei pasti in mensa universitaria, approvato dall'azienda ESU. Capiamo che la responsabilità di quanto è accaduto non possa essere rimandata all'azienda ESU, ma allo stesso tempo proviamo grande sconforto di fronte all'ennesimo provvedimento lesivo nei confronti degli studenti, preso a livello di enti regionali e, prima ancora, nazionali. Gli studenti sono delusi e amareggiati; non possiamo far altro che unirci al loro sentimento di delusione verso coloro che dovrebbero proteggerci e garantirci adeguati servizi scolastici Mariagiovanna Sandri componente in Senato Accademico e Consiglio degli Studenti
prezioso e gratuito volontariato dei cittadini e – appunto – degli alpini, senza il quale il tutto andrebbe nel dimenticatoio. Il mio intervento non era certo finalizzato a giudicare come gli Alpini svolgano la loro attività nei confronti di tali luoghi. Non mi permetterei! L'azione di pulizia svolta nel 2011 è senz'altro un' iniziativa bellissima! Nonostante questo ritengo che a volte sia giusto sottolineare
che, chi di competenza dovrebbe tener conto di queste inefficienze e non solo sperare nel volontariato di alcuni. La cura ed il mantenimento del bene pubblico è in primis a carico delle Amministrazioni. Su questo credo di essere abbastanza informato. Sperando di aver chiarito la mia posizione, la ringrazio per il suo invito e le auguro buon lavoro. Nicola Stringari Pedemonte
AGSM
“Gas Stop Aumenti” Gentile Direttore, Il mattino di mercoledì 19 giugno, nella cassetta della posta trovo un pieghevole a colori intestato “Gas Stop Aumenti” che recita “Hai letto il contenuto del pieghevole? puoi risparmiare sul gas!”, “Sconto 2 centesimi per metro cubo”, “Blocco aumenti per 24 mesi”, “Nessuna sorpresa per il rinnovo”, “Aderire a Stop aumenti non costa nulla e ti fa risparmiare sul serio!”, “L’offerta è valida per un periodo limitato, non lasciarti sfuggire l’occasione di bloccare gli aumenti del gas e garantirti lo sconto già dalla prossima bolletta “, “Chiama il numero verde 800 34 24 76 per maggiori
informazioni”, firmato AGSM energia. A parte che la scadenza del “periodo limitato”non è riportata, ma non si capisce nemmeno perché lo sconto non venga praticato d’ufficio a tutti i clienti. Per conoscere l’inghippo che c’è sotto, chiamo il numero verde e dopo i consueti stucchevoli convenevoli apprendo che “i nostri operatori sono momentaneamente occupati, vi preghiamo di attendere per non perdere la priorità così acquisita”. Lo straziante annuncio viene ripetuto per un minuto: dopo di che subentra il segnale di occupato. Tenetevi lo sconto e non rompete le scatole. Sergio Stancanelli
PROVINCE
“E Costituzione” Caro Direttore, non riesco a comprendere, pure con tutta la più buona volontà, perchè una classe politica che ha ignorato a suo uso e consumo la Costituzione per così tanto tempo ora, per ogni semplice cambiamento, debba seguire la strada della "riforma costituzionale". Se non ci fosse questa ritrosia mirata, un paio di cose semplici si potrebbero fare subito. Basterebbe annullare il porcellum e tornare ad una legge elettorale che rientri in carreggiata e che rispetti la tanto decantata Costituzione, la maggioranza non manca. Basterebbe annullare le province elettive ed alla loro naturale scadenza non rieleggerle. Queste potrebbero funzionare come organi
amministrativi fino a quando non si riuscirà a cancellarle del tutto dalla Costituzione. Lo stesso dicasi per i limiti agli stipendi ed alle pensioni fuori da "ogni grazia di Dio" verrebbe da dire, e portarle quanto meno a livelli europei. Non si può pure dimenticare, come fatto sinora, il valore dei referendum per decenni, superandoli con leggi copia di quelle appena abrogate dai cittadini. E' quindi assurdo e sotto gli occhi di tutti che la Costituzione viene sempre aggirata e tirata in ballo solo quando qualsiasi variazione andrebbe a colpire gli interessi delle classi privilegiate. Umberto Brusco Bardolino
le vostre Lettere
AGEC
PD
Sindacati inquilini intervengono
“Un iscritto deluso” Ho 73 anni e sono un insegnante in pensione. Ho la tessera del PD (del 2011 e 2012, Circolo Righetti, Borgo Venezia) e durante la segreteria di Enrico Berlinguer sono stato iscritto al PCI per 13 anni consecutivi, durante i quali ho fatto l' attivista presso la sezione di via Pisano ( Borgo Venezia), vendendo porta a porta l' Unità, attaccando manifesti e raccogliendo finanziamenti per il partito. Ora però, con l' attuale apparato del Pd che si ritiene inamovibile e che si è chiuso a riccio dicendosi offeso appena Matteo Renzi ha parlato di rottamazione, ho perso ogni fiducia nel cambiamento, promesso e tanto sbandierato da Bersani. Perciò, alle politiche non ho votato PD: ho preferito Scelta Civica.
A voi, senatori del PD, vorrei far giungere - in sintesi la voce della gente comune con la quale parlo e mi confronto ogni giorno: - moltissime persone dichiarano che voterebbero il PD, se il candidato leader fosse Matteo Renzi; - tanti nostri elettori non condividono la gestione del PD, fatta stando dietro le quinte, di Bersani (ha sbagliato tutto), D'Alema, Bindi, Franceschini, ecc. e delle loro attuali correnti; - alle recenti amministrative, abbiamo vinto, perchè i sindaci proposti erano validi ed, avendo Bersani fatto un passo di lato, avevamo finalmente un volto nuovo, Enrico Letta, come autorevole Presidente del Consiglio; - se si tornasse a votare con il Porcellum, assisteremmo ad una astensione in
massa dell'elettorato e probabilmente il PD perderebbe altri tre milioni di voti; Berlusconi non va aiutato, cambiando la legge del 1957 sulla Ineleggibilità, va lasciato al suo destino; - il segretario-traghettatore Epifani non può gestire il partito continuando a rinviare ogni decisione (le regole sulle primarie, la data del congresso, la sua eventuale ricandidatura, ecc.): così facendo, causerà un generale disorientamento e forse anche la disgregazione del PD. Non si può più vivere di rendita, non c' è più tempo da perdere. Grillo e l'antipolitica sono alle porte: il cambiamento è necessario, adesso! Roberto Cesari Verona
CERCO TESTIMONI
“BMW pirata in Lessinia” Domenica 30 giugno sono stato vittima di un gesto di pirateria stradale a bordo della mia bicicletta. Vi scrivo per segnalarvi l'accaduto ed eventualmente far prendere coscienza, all'assassino mancato del suo scriteriato gesto. Sono Emanuele Turri, abito a San Pietro di Lavagno e domenica 30 giugno sono stato vittima di un gesto di pirateria stradale a bordo della mia bicicletta. Stavo scendendo sulla strada che da san Mauro di saline porta a Mezzane, intorno alle 11 30, quando prima del bivio per Tregnago, su strada rettilinea a due corsie, un Suv BMW grigio/verde metallizzato, probabilmente un X6 o X5 ha sorpassato prima un’auto e poi anche le successive due, invadendo completamente la mia corsia. Dietro di me avevo altri tre ciclisti, che non conosco, per cui saremmo diventati
inconsapevoli compagni di morte, se non fosse stato per la nostra prontezza di riflessi, a non meno di 15 m dall'impatto, a gettarci fuori strada, nel campo alla nostra destra. Fortunatamente il campo aveva l’erba tagliata per cui siamo riusciti a controllare i mezzi. L’auto pirata, neanche da dire, non ha minimamente accennato a fermarsi, quando mi sono fermato, mi sono voltato, ma era già sopra alla salita. Tanto per dare dei dettagli tra la ruota dell’auto e la riga bianca che delimita la mia corsia ci saranno stati al massimo 40 cm. La macchina in sorpasso avrà fatto almeno i 100 km/h in rettilineo, per superare delle auto che per quanto andassero piano avranno fatto i 50 km/h, noi facevamo i 60 km/h in discesa, quindi i nostri pezzi li avrebbero ritrovati dispersi
tra Tregnago, San Mauro e Mezzane e identificabili solo dagli indumenti.Se oggi non ci sono vedove e orfani, se non abbiamo occupato una pagina de l’Arena è merito nostro. Mi farebbe piacere conoscere gli altri ciclisti che hanno vissuto con me questo assaggio di morte, così anche se qualcuno sa chi è o può darmi notizie sull’auto Pirata. Ho segnalato l'evento, mediante dichiarazione, ai carabinieri di san Martino martedì 2 luglio, i quali mi hanno detto che non c’è reato in quanto non c’è stato impatto. Non cerco vendetta, mi sono salvato e non voglio sprecare questa seconda vita dannandomi di ira, vorrei solo riguardare negli occhi la persona che guidava, una donna, o comunque una persona con capelli biondi o bianchi. Emanuele Turri
ALCOL
“Mano tesa per aiutare” Gentile Direttore, Tendere la mano nella nostra società è difficile, solo se è un amico la cosa sarà più facile, ma è sempre un grande impegno che merita fiducia e sostegno. Se lo desideri, puoi trovare dei gruppi formato “amicizia, lealtà e sincerità”, sempre pronti ad allungarti la mano, senza chiederti nulla in cambio. Solo se tu lo vuoi ti accolgono, ascoltano i tuoi problemi, ti capiscono, comprendono e condividono le tue esperienze, senza mai alcuna forzatura. Trovare gente che ti comprende, ti sa ascoltare, che capisca i tuoi problemi, che ti offra il suo sostegno senza giudicarti, che ti dia la sua fidu-
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cia e amicizia, tutto quello che la società ti aveva negato è un immenso sollievo. Un grande merito va a chi dispensa del bene, a chi elargisce senza sprecarsi inutilmente in cose fatue, giacché il mondo necessita di amore. Quelli che, magari timidamente, sapranno cogliere l’occasione potranno dire di avere avuto la loro seconda opportunità di vita. Anche se a piccoli passi, ma potranno ritornare nuovamente a fare parte di quella società che li aveva rinnegati perché non servivano. Potranno tornare ad apprezzare e vedere le cose belle che la vita, per quanto avara possa essere, tiene in serbo e che cercando si pos-
sono trovare. Questi umili gesti, sono una routine per i gruppi di Alcolisti Anonimi, che da molto tempo e con buoni risultati, si dedicano con impegno, a volte anche con difficoltà e fatica. Portare un messaggio di speranza a chi è nel problema e vorrebbe uscirne è quanto si prefiggono i nostri gruppi di A.A. Se pensi che magari, anche casualmente o lontanamente, la cosa ti possa interessare componi con fiducia il numero di telefono 3343952277. Ti risponderà Luigi, che ti può informare anche sugli oltre 20 gruppi esistenti e ben funzionanti, di Verona e Provincia. Buone e serene 24 ore.
In relazione alla preannunciata intenzione, da parte di AGEC, di procedere con la dismissione dei propri immobili “di pregio”, il SICET (Sindacato Inquilini Casa e Territorio) non può che manifestare la propria perplessità. L’alienazione dei migliori cespiti di cui l’azienda è proprietaria in primo luogo non apporta alcun beneficio immediato e sicuro alle classi più povere, in quanto l’acquisto sarà eventualmente posto in essere da categorie agiate, con il rischio di fenomeni di abuso e/o comunque di vendita sottocosto, senza alcuna certezza futura sul reinvestimento dei proventi per la manutenzione degli altri appartamenti, utilizzati dalle classi popolari. Fra l’altro tutti sappiamo la condizione attuale di crisi del mercato immobiliare, una alienazione posta in essere ora finirebbe per consentire ai “soliti noti” un acquisto a prezzi vantaggiosi, ciò in un momento nel quale qualsiasi investitore immobiliare sconsiglierebbe di vendere, se non per estrema necessità. Secondariamente si finisce per impoverire AGEC, la
quale con la perdita dei beni di valore, o meglio di quelli più “spendibili” nel mercato, subirebbe un ridimensionamento tale da rendere assai incerto il futuro adempimento dei propri compiti istituzionali. In pratica vi è il concreto pericolo che si effettui un mero trasferimento di “valore” da AGEC verso altri lidi, con un ulteriore depotenziamento dell’azienda, la quale già ora non ha fondi adeguati per la manutenzione del proprio patrimonio. Difficile infatti sarebbe poi controllare la concreta destinazione dei proventi delle vendite, soprattutto in questo periodo di crisi per le casse comunali appare giustificato il timore di un utilizzo volto a coprire buchi di bilancio di società partecipate. Come sempre ribadito da questa associazione la strategia più intelligente ed utile per la
collettività non è quella delle dismissioni a favore dei soggetti forti del mercato (tanto più in un momento di bassi prezzi), ma bensì quella della migliore messa a reddito dei cespiti più pregiati (con la previsione di canoni di locazione adeguati, o la vendita in un momento storico diverso) e della manutenzione del patrimonio esistente, al fine di consentire un miglioramento delle condizioni di vita di chi vive nella case popolari. Non appena poi verrà meno la spesa annuale ricollegata al “curioso” acquisto delle farmacie sarà possibile una nuova politica di investimento, anche di nuova costruzione, o ancora meglio di manutenzione e ristrutturazione dell’esistente. Sindacato inquilini Sicet Cisl Verona
Per le vostre lettere scrivete a: articoli@laltrogiornalevr.it
PADRI SEPARATI
“Ma cosa abbiamo fatto di male?” Gentili lettori, ciò che sto per scrivere ha dell’incredibile, anzi, direi qualcosa che rasenta la pazzia in cui lo Stato Italiano e le madri separate/divorziate inducono i padri separati. Ogni giorno siamo tempestati dai mass media su casi di femminicidio, stupri e quant’altro. Quando la vittima è una donna tutti pronti a sentenziare contro il sesso maschile, ma se è l’uomo a subire angherie, soprusi, ingiustizie, allora tutto è nella norma. Si è solo parlato purtroppo, ma cambiato nulla della situazione in cui si viene a trovare un uomo nel caso in cui il “sesso debole” decida di separarsi. L’uomo è massacrato di fronte ai diritti della madre: casa coniugale, affido figli (anche se congiunto), mantenimento coniuge, mantenimento figli, diritti uomo vedere i propri figli in base a disposizioni del Giudice, diritto da parte dei figli maggiorenni a percepire un assegno di mantenimento fino a quando siano economicamente indipendenti (questo vuol dire in primo luogo non educare i figli al rispetto dei propri genitori). La legge impone di assecondare a tale obbligo indipendentemente dalle condizioni economiche in cui versa il genitore stesso, quindi, anche in presenza di un cassa integrato il Giudice ti costringe a cercarti un qualsiasi lavoro, a prescindere dalle tue competenze: l’importante è che tu
mantenga il figlio. Qui veramente non solo abbiamo rasentato la follia pura, ma siamo andati ben oltre il linciaggio mentale ed economico, privando una persona della propria libertà in quello che dovrebbe essere uno Stato democratico. Della serie: “Tu papà lavora e stai zitto. Io posso anche star con la pancia al sole”. Mi chiedo: per quale motivo debbo mantenere mio figlio/a dopo la scuola dell’obbligo? Io, come tanti della mia generazione, siamo dovuti andare a lavorare anche prima della maggiore età. I tempi adesso non sono molto diversi, anzi, forse peggio, vista la disoccupazione e la frequenza di separazione/ divorzi rispetto ad allora. Perchè la legge italiana tutela solo le donne e i figli in questi casi? Noi padri cosa abbiamo fatto di
sbagliato? Abbiamo ucciso qualcuno? Aver creduto in un valore, la famiglia, si traduce nel pagare le pene dell’inferno prima con l’ex coniuge, poi con i figli. Non sarà mai finita perchè lo Stato difende le madri che spesso sperperano tutto quello che possedevano, per poi cercare di estorcere agli ex mariti tutto quello che la legge purtroppo permette loro. Bisogna cambiare prima che sia troppo tardi. Troppi padri pagano per decenni l’assegno di mantenimento dei figli e nel momento di difficoltà vengono querelati/ denunciati per omesso pagamento. Questo è il rispetto che la legge italiana insegna ai nostri figli verso i propri genitori: “tuo padre è solo un bancomat”. Maurizio Toffali
Cronache CRONACHE
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PTCP APPROVATO. Campedelli: «Temi ambientali, infrastrutturali e insediativi»
Il Piano per governare il territorio provinciale
E’ stato approvato il 27 giugno scorso dal Consiglio provinciale il Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). «Con l'approvazione del PTCP – afferma l’assessore alla Pianificazione Territoriale, Samuele Campedelli abbiamo aumentato la capacità di governare il territorio evitando gli scempi ambientali del passato. Sono soddisfatto perché lo abbiamo fatto con una condivisione delle istituzioni e delle altre forze presenti nella nostra provincia. L'impegno principale del Ptcp è stato di delineare alcuni obiettivi per ottenere il miglior equilibrio
tra il recupero dell'ambiente e le esigenze connesse con lo sviluppo. Gli obiettivi generali del Piano puntano su temi ambientali, infrastrutturali, insediativi e dei servizi sovracomunali, con le relative priorità. Vengono individuate tre macroaree: vivibilità delle persone, con la sicurezza rispetto ai rischi presenti; ecologia, dove ogni intervento dovrà prevedere idonei sistemi di tutela e recupero di risorse se depauperate; paesaggistico, recuperando gli aspetti culturali ed estetici del paesaggio. Venendo agli aspetti caratterizzanti – aggiunge inoltre -, si è voluto poten-
ziare il ruolo di Verona nella logistica perché l'organizzazione dei trasporti e delle infrastrutture necessarie diventa particolarmente difficile da individuare se non attraverso un analitico studio delle casistiche. Sono state analizzate quantità, origine e destinazione dei flussi di merci per individuare le necessità del territorio e rispettare la sua vocazione logistica con il minor dispendio di risorse territoriali ed economiche. Nell'insediativo, invece, il Piano ha voluto incidere su sistema residenziale, produttivo, commerciale e turistico con la qualificazione di quanto
già realizzato, utilizzando nuovo territorio solamente se ne saranno comprovate le necessità. Per la definizione degli obiettivi particolari è stato suddiviso il territorio provinciale in alcuni ambiti che hanno mostrato la necessità di elementi di intervento non inquadrabili negli obiettivi generali perché troppo specifici: Lessinia, Città di Verona, Colline, Pianura, Baldo Garda Mincio. L'approvazione del Consiglio – conclude Campedelli - era indispensabile perché l'assetto del territorio è una delle questioni cruciali del nostro tempo ed è un tema che può essere affron-
POLIZIA MUNICIPALE / PAROLA AL COMANDANTE ALTAMURA
«Gli incidenti stradali sono diminuiti» A dieci anni dall’entrata in vigore della patente a punti, introdotta nel luglio 2003, il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura ha illustrato i principali dati nazionali e locali riguardanti il provvedimento. «In Italia, dal 2003 a fine 2012 – ha detto Altamura – a fronte degli 85 milioni di punti tolti da 37 milioni e mezzo di patenti, gli incidenti sul territorio nazionale sono notevolmente diminuiti, il numero di pedoni deceduti è calato del 40% e quello dei ciclisti morti del 28%. Secondo i dati nazionali le donne, che rappresentano il 43,67% dei patentati, hanno perso il 25,44% del totale dei punti decurtati, mentre gli uomini, il 56,33% dei patentati, il 74,56%. Sono comunque i giovanissimi, con meno di 20 anni, ad aver perso in
proporzione il maggior numero di punti, con una media di 6,497 punti a patente, rispetto alla media totale di 2,275. Agli ultrasettantenni invece sono stati tolti in media 1,176 punti a patente, compresi quelli relativi a violazioni spesso attribuite loro da nipoti e figli, nel caso di verbali non contestati direttamente. A Verona, invece, dove nei primi sei mesi del 2013 gli incidenti sono diminuiti come mai successo prima sono stati decurtati in dieci anni ben 291.273 punti, con un picco nel 2009 di 50.839 punti e un calo significativo nel 2012, quando i punti tolti sono stati 13.751: probabilmente la crisi e i nuovi obblighi di legge hanno reso gli automobilisti più attenti. Le violazioni più frequenti restano il superamento dei limiti di
velocità, con 24.712 punti persi, la sosta su spazi bus o invalidi con 17.914 punti tolti e, a seguire, l’uso di cellulare alla guida, la mancata precedenza e il mancato utilizzo di cinture di sicurezza e seggiolini. Sono circa 2.916 le violazioni commesse da neopatentati, 74.258 quelle da persone fisiche, di cui 47.905 uomini e 26.353 donne, 1.392 quelle a carico di persone giuridiche. Risultano 2.411 le violazioni a carico di ultraottantenni, spesso commesse però da nipoti, figli e parenti, che fanno ricadere su nonni e zii le proprie infrazioni. Tre i casi più clamorosi: un 97enne sanzionato perché aveva lasciato in sosta su spazio invalidi il veicolo del nipote, un 92enne che a bordo di un camion di traslochi sfrecciava su strada urbana
a 93 chilometri orari alle 5 del mattino e un 91enne che, pur risultando ospite di una casa di risposo, ha lasciato ripetutamente l’auto su stalli bus. La Polizia municipale – ha concluso Altamura – sta tenendo sotto controllo alcuni conducenti che pur avendo commesso molte infrazioni sono sempre riusciti a far togliere i punti ai propri familiari. Speriamo inoltre che il Parlamento riprenda in mano la Legge e riveda l’articolo 126bis, che prevede che un automobilista possa omettere comunicazione dei dati del conducente non identificato al momento dell’infrazione e pagare una multa di 284 euro senza vedersi così decurtare i punti. Questa norma, che privilegia chi può permettersi di pagare, a Verona è stata utilizzata da 4 mila trasgressori che hanno saldato ben 4.464 verbali; un veronese ha addirittura pagato ben 12 volte la multa pur di non vedersi decurtare i punti dalla patente». Il comandante Altamura, unitamente ai dati divulgati dall'Asaps -Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, ha ricordato che chi non ha mai commesso infrazioni ed era già patentato prima del luglio 2003 raggiunge quest’anno i 30 punti massimi previsti dal Codice della Strada; per poter conoscere il proprio punteggio basta chiamare il numero 848782782.
tato solamente in un approccio di area vasta, che è il compito specifico della Pro-
vincia nel quadro di riferimento definito dalla Regione».
L’ESPOSIZIONE DI EURODONNE Creatività e arte per solidarietà Ha preso il via l’iniziativa “Creatività – arte – sociale sui Ponti”, organizzata dall’associazione Eurodonne Italia con il patrocinio del Comune di Verona. In esposizione, sul ponte di Castelvecchio e sul ponte Pietra, oggetti di artigianato, dipinti, quadri, borse realizzate a mano, composizioni floreali, bijoux, oggetti smaltati, giocattoli in legno e molto altro. Il ricavato servirà a finanziare un corso di formazione, rivolto ad operatori e volontari, organizzato dal Consultorio Verona Nord e dall'associazione Eurodonne Italia con l’intento di accrescere la consapevolezza degli effetti della violenza intrafamiliare, potenziare i servizi di protezione, accoglienza ed assistenza per le donne vittime di violenza, incrementare le strategie a contrasto della violenza di genere e dello stalking, promuovere azioni di risocializzazione degli autori di violenza. Le bancarelle si potranno trovare domenica 29 settembre sul ponte Pietra e domenica 13 ottobre sul ponte di Castelvecchio dalle 9.30 alle 18.30.
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CONSIGLI. Un esempio? È neglio ricorrere a formulazioni solide piuttosto che liquide
LA STORIA
Usare farmaci in estate: l’Aifa spiega come si fa
Onlus truffa in Piazza Bra
Alcuni sembrano banali, ma i consigli sull’utilizzo di farmaci in estate non sono mai abbastanza: di certo non basta la raccomandazione di non assumere farmaci alterati in colore, odore o consistenza. Per questo l’Aifa, l’Agenzia Italiana del farmaco ha stilato una serie di indicazioni da tenere presente quando le temperature salgono e, magari, facciamo fare ai nostri medicinali lunghi viaggi per raggiungere la meta delle vacanze senza riporli in contenitori termici. Ad esempio, se possiamo, tra le diverse forme farmaceutiche, è meglio preferire le formulazioni solide perché quelle liquide sono più sensibili alle alte temperature e se non troviamo indicazioni sulla conservazione teniamo sempre i nostri farmaci a temperature inferiori
a 25° C, perché se è vero che per un paio di giorni non ci sono problemi, alla lunga si riduce la data di scadenza, che si sa è una tutela per la salute. Attenzione anche a non mettere in freezer i farmaci perché anche il troppo freddo è dannoso, vedi l’insulina che deve essere riposta in frigo, ma non a temperature inferiori ai 2°C. Tra i farmaci più sensibili alle variazioni termiche ricordiamo quelli per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni. Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione, ovvero manifestazioni cutanee come dermatiti o eczemi, a seguito dell’esposizione al sole: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (FANS), pro-
metazina (antistaminico). Bisogna sempre verificare la compatibilità con l’esposizione al sole di ogni farmaco, ma in particolare di preparati a base di ketoprofene e creme contro le punture d’insetto o allergie cutanee a base di prometazina. Caldo e umidità sono nemici delle strisce per i test diagnostici, anche quelli per verificare la gravidanza o l’ovulazione. «In vacanza bisogna stare particolarmente attenti ai medicinali perché il fatto di essere al di fuori della routine quotidiana può indurci ad una dannosa confusione – dice Marco Bacchini, portavoce di Federfarma Veneto, l’Unione dei titolari delle 1.200 farmacie venete -. Non mescolate i medicinali in un unico contenitore che comunque deve essere adatto ai preparati farmaceutici. Ricordatevi inoltre in aereo
Marco Bacchini
è bene portare i farmaci nel bagaglio a mano e correlati dai foglietti illustrativi per eventuali controlli di sicurezza. Un consiglio molto importante è quello di non cambiare autonomamente la cura in atto. Un esempio su tutti quello relativo all’ipertensione che in estate spesso subisce un naturale abbassamento dei valori dovuto al caldo: è pericoloso optare per la cura fai da te, mentre ci si deve sempre rivolgere al medico curante. Infine una particolare attenzione agli occhi che, già stressati da acque più o meno saline e clorate, devono essere protetti da adeguate lenti solari venire a contatto solo con creme o pomate di stretto uso ofatlmico».
IL BILANCIO
Acque Veronesi, oculatezza e risparmio E’ un risultato economico all’insegna del risparmio gestionale, ma allo stesso tempo caratterizzato da importanti investimenti e dal raggiungimento degli obiettivi prefissati, quello conseguito da Acque Veronesi nel 2012. Il bilancio di esercizio, che è stato approvato dall’Assemblea dei Soci, mostra dei dati decisamente positivi. In primo luogo, va sottolineato un utile pari a 609.471 euro, nonostante un budget iniziale previsto in sostan-
ziale pareggio. L’oculatezza delle scelte aziendali ha permesso il raggiungimento di notevoli risparmi. Le tariffe applicate fino ad oggi da Acque Veronesi sono state tra le più basse di Italia. Il volume degli investimenti realizzati nel corso dell’anno si è mantenuto stabile, con 11,7 milioni di euro di opere realizzate, nonostante la difficoltà nell’accedere ai necessari mezzi finanziari per effetto anche della crisi economica e del nuovo e
complesso quadro normativo in vigore. E’ stato un anno, quello appena passato, caratterizzato inoltre da significative novità gestionali che hanno permesso un’importante riduzione delle uscite e dei costi dell’azienda, grazie ad una mirata strategia di ottimizzazione delle risorse umane. Il risparmio ottenuto è stato di 2,8 milioni di Euro. Molto importante, in questo senso, è stata la creazione di Viveracqua. «L’opera-
zione Viveracqua ha consentito sia una diminuzione dei costi gestionali che un aumento dei ricavi, grazie all’aggregazione dei singoli piani di investimento delle società. Da questa sinergia è infatti nato un primo piano di investimenti sulle infrastrutture di circa 2 miliardi di euro – ha dichiarato il Presidente della società Massimo Mariotti -. La situazione di precarietà legata alla transizione imposta dalle nuove regole sul servizio idrico integrato ed alle conseguenti difficoltà di accesso al credito ha inoltre aperto una riflessione sull’opportunità di valutare un’eventuale acquisizione delle reti e degli impianti comunali da parte della società consortile. E’ stato inoltre un anno caratterizzato da importanti campagne di sensibilizzazione su un uso corretto e responsabile dell’acqua, che ha visto come protagonisti famiglie e istituti scolastici di tutto il territorio».
In cambio di braccialetti, palloncini e oggetti vari chiedeva libere offerte propagandando di destinarle all’Orfanotrofio di Santa Maria della Pietà di Venezia, senza però che l’orfanotrofio stesso ne fosse a conoscenza. Protagonista della vicenda, scoperta dalla Polizia municipale, un’associazione onlus, intestata ad una cittadina straniera, posizionata nei giorni scorsi con il banchetto in piazza Bra. «Dal controllo incrociato – spiega il Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura – è emerso che l’Orfanotrofio di Santa Maria della Pietà in realtà non aveva rapporti di alcun tipo con l’associazione. Nessun reato o fatto penalmente perseguibile ma il consiglio ai cittadini veronesi di fare attenzione a chi danno i propri soldi. A Verona – prosegue Altamura – ci sono centinaia di associazioni che fanno il bene della città ma non sono tutte così. Pur con i dovuti distinguo del
caso, infatti, Verona è una piazza molto richiesta dalle associazioni per raccogliere fondi e stanno aumentando quelle che espongono, a fianco della libera offerta, l’istituzione destinataria dei fondi raccolti. Inoltre vi è un vero e proprio accaparramento delle postazioni migliori in concomitanza con eventi particolari della stagione estiva per avere una maggiore visibilità e raccogliere più offerte. Anche in considerazione di quanto scoperto verranno fatti costantemente controlli per verificare la veridicità di quanto affermato dalle associazioni». La Polizia municipale ha richiesto al Settore commercio la revoca immediata della concessione di suolo pubblico dato all’Associazione, a cui è stato tolto il permesso di accesso alla ztl. L’associazione è stata anche segnalata a tutti i Comandi di Polizia del Veneto affinché facciano attenzione a quello che l’associazione va propagandando.
L’OPERA. La Casa di Giuletta ospita il “Romeo’s Balcony” Dal 28 giugno al 14 ottobre, il cortile della Casa di Giulietta ospita il “Romeo’s Balcony”, installazione di Daniel Gonzáles a cura di Marco Meneguzzo. L’opera, che rimarrà esposta fino al 14 ottobre, inaugura la nona edizione di ArtVerona, manifestazione d’arte moderna e contemporanea che si terrà nei padiglioni 10 e 11 della fiera dal 10 al 14 ottobre. Il progetto, promosso dal Comune in Collaborazione con il Teatro Stabile di Verona e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Verona, è stato presentato dal consigliere incaricato alla Cultura Antonia Pavesi; «Un’iniziativa che, grazie al genio di un artista di fama internazionale come Daniel Gonzáles, contribuirà a conferire un’immagine contemporanea alla nostra città – afferma il consigliere incaricato alla cultura Atonia Pavesi – oltre a favorire il dibattito culturale e promuoverne lo sviluppo». Creata appositamente per il Cortile della Casa di Giulietta, l’installazione fonde l’architettura con i bisogni sociali dell’uomo, facendo sconfinare il mito di Shakespeare in territorio tra realtà e immaginazione.
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IL CASO. Si punta a una radicale innovazione del servizio di trasporto pubblico
IL RICONOSCIMENTO
Ferrovie più efficienti? Il Veneto sta lavorando
Studenti “d’oro” A voi il premio
Più treni, più posti a sedere, più destinazioni raggiunte, maggiore velocità di percorrenza. Obiettivo impossibile? Il Veneto ci crede e da anni si sta preparando a questa radicale innovazione del servizio di trasporto pubblico locale su ferro, che partirà nel dicembre prossimo, con il prossimo orario ferroviario. Il risultato verrà realizzato adottando nuovi
orari cadenzati sulle diverse direttrici, attivando regionali veloci e regionali che fermano anche in nuove stazioni, utilizzando nuovi convogli. Si è svolto da poco il primo degli incontri con il territorio voluti dall’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, con l’obiettivo di mettere a punto tutte le migliorie possibili in un quadro di compatibilità eco-
nomica, prima di dare il via al nuovo sistema. «Siamo di fronte ad una nuova filosofia della mobilità pubblica – ha sottolineato Chisso – che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno di un sistema integrato al cui centro ci sono le esigenze degli utenti, dei pendolari, dei lavoratori, degli studenti. Stiamo costruendo
CURIOSITÀ. La pagella della “nonna” del 1930 Curioso rinvenimento nel classico “baule della nonna”. Anzi, in una vecchia cesta di vimini stipata di indumenti e lavori all’uncinetto ormai demodè, foto incorniciate e con molti vetri rotti, stoviglie e pentolame vario, lasciata in cantina in attesa di saperne cosa fare. Decisasi finalmente a liberarsi dal ciarpame accumulato senza che il marito, a lungo richiesto, le desse una mano, Luciana C. di Borgo Venezia ha aperto dopo tanto tempo anche quella cesta seminascosta tra scatoloni e mobili impolverati, rovistandovi dentro alla ricerca di chissà quale “tesoro” da riciclare. In una cartellina chiusa da uno spago ha trovato alcuni documenti di nonna Maria tra cui una pagella scolastica risalente all’anno scolastico 1929-1930 e datata 22-6-1930 dell’Anno VIII° (dell’Era Fascista). Composta da 4 facciate, la pagella tornata alla luce ha una copertina rossa con l’intestazione “Ministero della Educazione Nazionale, Opera Nazionale Balilla” sormontata da fasci littori. La quarta pagina reca solo la dicitura “Ente nazionale per forniture scolastiche” e “G. Ricordi & C – Milano”. La pagella apparteneva alla scolara Cicogna Maria, nata il 6-111918, frequentante la scuola elementare femminile classe IV^, sez. A, situata in S. Michele Extra, Comune di Verona.I voti dei 3 trimestri e dello scrutinio riguardano materie desuete, tra cui disegno e bella scrittura, lettura espressiva e recitazione, lettura ed esercizi per iscritto di lingua, aritmetica e contabilità, scienze fisiche e naturali, nozioni d’igiene, lavori donneschi e lavori manuali, rispetto all’igiene, pulizia e cura della persona, con attestazione che «la scolara Cicogna Maria è stata promossa alla classe quinta». Claudio Beccalossi
Pagella Anno Scolastico 1929-1930
una diversa corrispondenza ferro/gomma; migliori servizi di adduzione alle stazioni dove ci sono e ci saranno più aree di parcheggio per auto, moto e bici, aree di sosta e punti informativi integrati». «Con il nuovo orario cadenzato ci saranno più corse e più frequenze dei treni – specifica il presidente della provincia Giovanni Miozzi –. Dal prossimo inverno, lavoratori e studenti viaggeranno meglio per raggiungere il posto di lavoro o di studio, un servizio che viene reso alla cittadinanza e che certamente avrà riflessi positivi anche sulla mobilità turistica». Un po’ di numeri: incremento del 23% del numero dei servizi, del 30% del numero di posti offerti, del 18% del numero di fermate e, per finire, incremento più che raddoppiato delle soluzioni di viaggio tra le direttrici. «Per Trenitalia questa innovazione è una sfida – conclude la responsabile della direzione regionale Maria Giaconia – e le sfide si fanno per vincerle».
Trentotto studenti sono stati premiati con il riconoscimento “Pagella d’oro”, promosso dal Comune di Verona. Il premio è rivolto ai migliori studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio veronese che abbiano conseguito, a conclusione del ciclo di studi, un risultato scolastico di
IL MARATONETA
L’impresa di Marco
E’ stata presentata il primo luglio al Palazzo Scaligero l’impresa del maratoneta veronese Marco Mazzi. E proprio di impresa si tratta: Marco ha attraversato l’oceano per partecipare alla “Badwater Ultramarathon”, in California. Ma questa è solo una delle tre maratone che compongono l’obiettivo finale postosi da Mazzi. «Voglio eguagliare un record – spiega il maratoneta -, cioè percorrere nello stesso anno tre delle maratone più dure al mondo: il mese scorso ho partecipato alla “9 colli”, in Italia di 205 km, il 15 e il 16 di luglio ho partecipato alla “Badwater Ultramarathon”, in U.S.A. di 217 km, e fra circa un mese si terrà la “Spartathlon”, in Grecia di 246 km». Nel sangue di Mario Mazzi scorre molta passione e forse è proprio per questo che ha scelto il messaggio della donazione del sangue come “sponsor” della sua impresa. «Sono da tempo donatore di sangue e volontario della FIDAS – spiega Mazzi – e quest’anno ho fondato l’a.s.d. FIDAS Valeggiocorre, un gruppo podistico istituito con lo scopo di promuovere attraverso lo sport la pratica della donazione del sangue. La solidarietà è la nostra forza interiore per affrontare simili sfide». Bisogna ricordare che la “Badwater Ultramarathon” è conosciuta dagli sportivi come la più dura del genere sia per la lunghezza che per le temperature molto elevate (55°C) registrate nella Death Valley, luogo della corsa. «Colgo l’occasione per complimentarmi con Mazzi per la sua forza di volontà – conclude Fausto Sachetto, assessore provinciale ai Servizi Sociali - e gli auguro di ottenere gli stessi successi degli anni precedenti».
eccellenza. «Con questa iniziativa, che stimola e incentiva gli studenti veronesi a migliorarsi e a mantenere viva la passione per lo studio – ha sottolineato l’assessore alle politiche giovanili Alberto Benetti -. L’Amministrazione comunale intende sottolineare l’importanza dell’educazione e dell’istruzione delle giovani generazioni, per la crescita umana dell’individuo e sociale della città. Questo premio vuole riconoscere e gratificare l’impegno e il sacrificio dei ragazzi che si sono distinti per il profitto scolastico, mettendo a frutto i propri talenti, dimostrando che non è la cultura del demerito che premia». Questi gli studenti premiati per l’anno scolastico 2012/2013: Diego Aganetti, Beatrice Altamura, Stefano Angella, Chiara Antonietti, Amir Bachir Kaddis Beshay, Aurora Badalini, Anita Baldo, Francesca Bertolini, Federica Bertucco, Luca Bonazzi, Davide Borghero, Chiara Burato, Sofia Coghi, Sara Cristofori, Giacomo Dallorto, Antonia De Carlo, Michelo Di Palma, Rebecca Domaschio, Monika Doss, Linda Farinati, Giulia Ficcadenti, Giacomo Gatti, Elena Giaretta, Andrea Gobbi, Evita Jasinskaite, Arianna Luci, Tommaso Martini, Edoardo Merci, Matteo Murari, Giulia Oliosi, Chiara Pepe, Alberto Pomari, Carlotta Rossignoli, Michele Savini, Giulia Tacchella, Francesca Tacconi, Lucrezia Tessari, Giacomo Veneri. Ai vincitori sono stati assegnati un buono di 50 euro per l’acquisto di libri scolastici, ingressi gratuiti a mostre e musei, due biglietti per uno spettacolo del Festival Shakespeariano 2013 e due per una serata del Festival Areniano, ingressi gratuiti per spettacoli teatrali, cinema, parchi e piscine, eventi sportivi e agevolazioni sul prezzo di corsi e laboratori.
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ARCO DEI GAVI E DINTORNI. Lavori terminati entro l’autunno del 2013
L’INAUGURAZIONE
Riordino e conservazione nel giro di qualche mese
Piazza Cittadella il vallo abbellito
E’ stato approvato il nuovo progetto esecutivo che, entro l’autunno di quest’anno, porterà al completamento dei lavori per la conservazione e protezione dell’Arco dei Gavi e al complessivo riordino di piazzetta Castelvecchio. «I lavori riprende-
ranno già nei prossimi giorni – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Stefano Casali – con una prima fase d’intervento che riguarderà la rimozione dei reperti di epoca romana ritrovati durante gli scavi dello scorso anno. I ritrovamenti, un
Arco dei Gavi
mosaico ed alcune parti di muratura affrescata, saranno restaurati e, successivamente, esposti al pubblico all’interno di uno spazio museale cittadino. Le aree occupate dagli scavi saranno poi rinterrate – spiega Casali – e si provvederà alla sistemazione della piazzetta e alla messa in sicurezza dell’Arco, con l’installazione di una recinzione metallica alta circa un metro e mezzo attorno alla piazzetta, chiusa al pubblico negli orari notturni, ed il posizionamento
Stefano Casali
di un sistema di videosorveglianza». Il progetto prevede inoltre: la realizzazione attorno all’Arco di un basamento di pietra bianca delimitato da cordoli di 20 cm dello stesso materiale; la parziale rimozione nello spazio posteriore all’Arco, lungo l’Adige, del parapetto lapideo che sarà sostituito con pannelli di cristallo antisfondamento sorretti da paracarri di pietra, per una maggiore visibilità del monumento e del fiume; la sistemazione della restante pavimentazione della piazza con materiale calcestre; la realizzazione di aiuole verdi attorno alle alberature esistenti, la piantumazione di una siepe lungo la recinzione sul lato est della piazzetta e l’installazione di nuove panchine. Resterà inalterato il marciapiede lungo Corso Cavour che costituirà, oltre che accesso alla nuova piazzetta, anche luogo di sosta per gli utenti dei servizi pubblici. In tutta l’area sarà previsto un nuovo impianto di illuminazione che valorizzerà sia il monumento che gli spazi antistanti.
ASSOCIAZIONE ITALIANA BERSAGLIERI E’ stato un mese speciale per l’associazione italiana Bersaglieri quello di giugno. Due importanti inaugurazioni hanno caratterizzato l’inizio dell’estate: il 18 giugno scorso, in occasione del 177° anniversario della Fondazione del Corpo dei Bersaglieri, è stato infatti festeggiato a Verona il ritorno del monumento all’8° Reggimento Bersaglieri in piazza Corrubbio ed è stato inaugurato il restauro del Monumento ai Caduti e alle vittime civili di tutte le guerre in piazza Pozza. Nella serata del 18 giugno associazioni d’Arma e numerosi cittadini si sono quindi uniti in piazza Corrubbio e in piazza Pozza
all’abate di San Zeno, Don Diego, al cappellano militare Don Maurizio, agli assessori comunali Stefano Casali, Antonio Lella e Vittorio Di Dio, per poi raggiungere piazza San Zeno dove la fanfara dei Bersaglieri “La Scaligera”
si è esibita. I festeggiamenti sono poi proseguiti nella giornata del 23 giugno a Campofontana, dove ha avuto luogo l’adunata zonale dell’associazione Alpini – gruppo Campofontana, organizzata in collabora-
L’OPUSCOLO. Amare il proprio cane pure d’estate Prosegue la diffusione dell'opuscolo informativo “Amo il mio cane anche d'estate!”, realizzato dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Verona, con alcuni consigli utili per assicurare il benessere al proprio animale domestico durante l'estate. «Chiunque tenga in casa un animale – spiega l'Assessore all'Ambiente Enrico Toffali – è responsabile della sua salute e del suo benessere. Con il caldo torrido dell'estate è importante seguire alcuni semplici ma efficaci accorgimenti, come quelli contenuti nell'opuscolo, per garantire la sua buona condizione fisica. Anche i cani, come le persone, possono essere ad esempio soggetti a colpi di calore, ma non hanno possibilità di scambiare calore con l'ambiente esterno tramite la sudorazione». Nell'opuscolo, in distribuzione nelle Circoscrizioni, all'U.R.P., nelle aree verdi e durante le manifestazioni, si trovano consigli per la salute del proprio cane sia che si resti a casa, sia che lo si porti con sé durante le vacanze estive. Sono contenuti suggerimenti per scegliere al meglio la struttura/pensione dove portare il proprio animale durante la nostra assenza e le indicazioni per evitare rischi collegati alle elevate temperature come quella di non tosare l'animale, poiché il pelo funge da isolante e consente al cane di mantenere una temperatura costante. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Comune di Verona, Ufficio Tutela e Affari degli Animali.
zione con l’associazione Bersaglieri. La colazione alpina è stata seguita dall’ammassamento al monumento dei Partigiani con la sfilata accompagnata dalla fanfara dei Bersaglieri “Luigi Imelio” di Marostica. Ne è seguita la cerimonia di inaugurazione dei lavori al monumento ai combattenti di tutte le guerre.
E’ stato inaugurato il vallo di piazza Cittadella, al termine dei lavori di riqualificazione. L’intervento ha avuto un costo di 140 mila euro e ha riguardato la realizzazione di un nuovo marciapiede, costituito da lastre di pietra della Lessinia bianche e rosa, posate parallelamente al fronte degli edifici ed in continuità con i marciapiedi di via Montanari e lungo la recinzione di villa Bolla; il rifacimento della pavimentazione sulla carreggiata con cubetto in porfido posato ad archi in sostituzione del ciottolo, per permettere una migliore percorribilità pedonale; la riqualificazione dell’impianto di raccolta delle acque bianche con collegamento al recente intervento che conferisce le acque meteoriche direttamente nell’Adigetto; l’inserimento di quattro alberi, protetti alla base da griglie salva piante in metallo e provviste di adeguata irrigazione a goccia automatica, posizionati lungo il confine con il parcheggio interrato allo scopo di abbellire ed armonizzare la zona con la piazza adiacente; la realizzazione di impianto di illuminazione a completamento di quello esistente in piazza Cittadella.
La viabilità lungo il vallo è rimasta inalterata, ovvero destinata al passaggio pedonale e delle sole auto dei residenti. Per l’intervento sono stati scelti materiali della tradizione veronese in largo uso nelle vie del centro storico, mentre la tramatura del marciapiede ha ripreso il formato ed il disegno utilizzati per il progetto di superficie della adiacente piazza Cittadella. «Finalmente restituiamo ai cittadini questo vallo riqualificato – ha detto il sindaco Flavio Tosi – in armonia con l’intervento che ha riguardato piazza Cittadella. L’intervento, che ha fra l’altro consentito la sistemazione del problema degli allagamenti a causa delle acque meteoriche, consentirà ai cittadini e agli esercenti di vivere appieno questa zona, a lungo penalizzata dal cantiere per la realizzazione dell’adiacente parcheggio interrato». «Nonostante la scarsità dei fondi disponibili – ha aggiunto l’assessore alle strade Luigi Pisa – l’Amministrazione ha ritenuto doveroso eseguire questa riqualificazione per rendere tutta l’area di Cittadella all’altezza del resto del centro storico di Verona».
CRONACHE
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PROGETTI. L’obiettivo è creare una rete di enti e strutture sportive che collaborino
C’è “Palestre Verona” per una vita più sana «Nella nostra città diversi sono stati gli investimenti fatti negli ultimi anni per lo sport e l’ambiente, interventi che hanno permesso di iniziare a creare una mentalità attenta agli stili di vita più sani», dichiara il sindaco Flavio Tosi. E non fa eccezione il progetto “Palestre Verona”, presentato il 9 luglio scorso. L’iniziativa, nata in seguito a una deliberazione del Consiglio comunale e alla costituzione di un tavolo tecnico, si propone di creare una rete di enti e strutture sportive in grado di cooperare tra loro, al fine di incentivare l’attività motoria e migliorare la qualità dell’offerta per gli utenti con patologie di vario tipo. Al
Flavio Tosi
progetto partecipano, oltre al Comune, l’Ulss 20, la Facoltà di Scienze Motorie, la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona, l’associazione Dottori in
Marco Giorlo
Scienze Motorie, le palestre veronesi, le farmacie e il Centro Polifunzionale Don Calabria. «Quando si affrontano argomenti quali la qualità della vita e la salute dei cit-
PIAZZALE XXV APRILE/AREA SOLO PER BICI «Abbiamo raggiunto una prima intesa con Grandi Stazioni, il Gruppo delle Ferrovie dello Stato, per la realizzazione, nell’ambito del progetto di riqualificazione di piazzale XXV Aprile, di un’area vigilata appositamente riservata per le biciclette. La ciclostazione, rispetto all’idea iniziale, avrà una capacità doppia
e arriverà a contenere circa 800 bici, grazie ad un sistema di sovrapposizione dei mezzi già sperimentato in Svizzera. Inoltre, come già succede a Padova, oltre al parking delle biciclette la nuova area chiusa garantirà a tutti i ciclisti servizi utili come la manutenzione, riparazione e assistenza dei mezzi, il parcheggio custo-
dito, il noleggio bici. Si tratta di un ulteriore passo in avanti che farà di Verona una città all’avanguardia e al passo con le altre metropoli europee». Questo quanto dichiarato dall’assessore alla Mobilità Enrico Corsi durante la commissione congiunta terza e quarta sul Piano della rete ciclabile.
tadini – ha detto Tosi – diventa fondamentale la collaborazione tra il mondo della scienza e le istituzioni, non solo per garantire la qualità di progetti come quello oggi presentato, ma anche per renderne attuabili e concreti i contenuti». «Un ringraziamento particolare – ha aggiunto l’assessore allo sport Marco Giorlo – va a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo importante progetto, che darà agli utenti dei centri sportivi e delle palestre, soprattutto se colpiti da patologie, delle garanzie superiori sulla qualità e la professionalità delle strutture». Il progetto, per il quale già 7 centri sportivi hanno dimostrato interesse, considera l’attività motoria come un valido strumento di promozione della salute, di prevenzione e cura di patologie cronico degenerative, di promozione e valorizzazione di corretti stili di vita. Le palestre e i centri fitness che vorranno aderire all’iniziativa, riceveranno un logo da esporre, dovranno sottoscrivere un protocollo di qualità delle attività esercitate, che saranno periodicamente controllate, e un codice etico; le strutture sportive così facendo potranno garantire una elevata qualità dell’offerta agli utenti, anche a quelli con patologie di vario tipo, grazie ad un costante rapporto con i medici curanti e ad una collaborazione con i medici di base e le farmacie, che guideranno i pazienti nella scelta della struttura idonea dove praticare attività sportiva.
12 LA PREMIAZIONE
Ristorante tipico: il logo dei ragazzi
Si è svolta in Sala Arazzi la cerimonia di consegna del premio per l’elaborazione del logo “Ristorante tipico –Verona”, a cui hanno partecipato gli istituti scolastici di Verona specializzati nel settore della grafica: Istituto Salesiano “San Zeno”, Liceo Artistico Statale “Nani-Boccioni”, Accademia di Belle Arti “G.B.Cignaroli”. Il primo premio è stato assegnato a Giovanni Bubola, studente dell’Istituto Salesiano “San Zeno”; secondo e terzo classificati due studenti del Liceo Artistico “Nani-Boccioni”, Enrico Bonetti e Sara Baroni. All’Istituto vincitore, oltre alla targa di riconoscimento, è stato consegnato un assegno simbolico di 1500 euro. «Un plauso agli studenti – ha detto il Sindaco Flavio Tosi – che hanno partecipato all’iniziativa con entusiasmo e disponibilità; la loro creatività sarà utile per promuovere il simbolo della nostra città e i locali tipici da esso
individuati». «Il sostegno delle tipicità del territorio è uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale - ha spiegato Enrico Corsi, assessore alle attività economiche, che ha ricordato il Regolamento per la valorizzazione dell’enogastronomia veronese, recentemente approvato dal Consiglio comunale -. Con il nuovo marchio “Ristorante tipico –Verona” si potrà ora procedere all’istituzione di un elenco di ristoranti/trattorie che diffondono la produzione enogastronomica veronese». Gli elaborati sono stati valutati da un’apposita commissione sulla base della maggiore visibilità, immediatezza, semplicità, simbolismo e chiarezza; il marchio vincitore raffigura l’Arena vista dall’alto, che assume la forma di un piatto, affiancato a sinistra da una forchetta e a destra da un coltello. Sotto il piatto è riportata la scritta “Ristorante tipico –Verona” ispirata ai caratteri latini.
IL VIAGGIO. Esperienza shock in Moldavia «Un’esperienza umana per certi versi scioccante». Il giornalista veronese Claudio Beccalossi ha sintetizzato così il suo recente viaggio nella Repubblica Moldova. In quanto impegnato da tempo in attività di tipo giornalisticoumanitario, il 28 giugno è partito per Chişinau, la capitale, anche per incarico dell’Universum Academy Switwerland con sede a Lugano (Svizzera), di cui è presidente regionale per il Veneto, che lo ha delegato a verificare emergenze sociali segnalate. Oltre ad aver raccolto materiale giornalistico, Beccalossi ha conosciuto attraverso Andrei Basso, presidente della Comunità degli italiani nella Repubblica Moldova, situazioni di toccante indigenza. Significativo è il caso di Larissa Andrieş 58 anni, ex campionessa di salto in alto all’epoca dell’Unione Sovietica, affetta da una grave forma di osteoporosi. Necessita al più presto d’un intervento chirurgico dal costo impossibile (2.500 euro) per chi, come lei, percepisce la ridicola, offensiva pensione di nemmeno 50 euro mensili. Giancarlo Vicoli, direttore del Centro Culturale Italiano nella Repubblica Moldova, ha sottoposto a Beccalossi alcune priorità attinenti alla deficitaria situazione delle carceri moldave ed all’impellente bisogno di attrezzature funzionanti. Il giornalista sta poi muovendosi pure a favore di due ragazzini, Dan Postolache (11 anni) e Valeriu Fein (13 anni): il primo affetto da cataratta congenita, con vista gravemente compromessa, ed il secondo alle prese con sindrome convulsiva ed una difficile situazione familiare. Vorrebbe far visitare Dan e Valeriu da strutture competenti e disponibili dato che le diagnosi emesse dai sanitari moldavi sono alquanto lacunose e contraddittorie. Risposte d’interesse Claudio Beccalossi (a destra) sono già giunte e qualcosa di concreto con l'ambasciatore d'Italia sarà sicuramente realizzato in tempi a Chisinau, Enrico Nunziata brevi.
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13
IL CONCORSO. Premiati i ragazzi delle scuole superiori di Verona e provincia
STAGE INTERCULTURALE
Gita-studio a Neumarkt per conoscere l’Europa
Da Brauweiler al lago di Garda
I vincitori del concorso “Diventiamo cittadini europei”, destinato agli studenti del triennio delle scuole superiori di Verona e provincia, sono stati premiati con un soggiorno, dal 29 luglio al 3 agosto, presso il castello di Neumarkt in Austria. L’iniziativa, promossa dal movimento Federalista Europeo in collaborazione con la Provin-
cia, ha permesso a migliaia di studenti veronesi di essere informati sulle tematiche europee. L'obiettivo principale del concorso è quello di dare ai ragazzi una formazione europeista rafforzando la loro conoscenza dei diritti connessi alla cittadinanza europea. I partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere tra prove grafiche o scritte su
temi connessi alle politiche europee. Ai ragazzi veronesi si aggiungeranno dieci studenti provenienti da Padova, Treviso, Venezia e Vicenza grazie a borse di studio finanziate da vari enti ed istituzioni. Durante la settimana di soggiorno in Austria, oltre a conferenze e gruppi di lavoro, sono previste escursioni, gare sportive e visite guidate alle
città della Stiria e della Carinzia. Anche quest'anno, per sensibilizzare i giovani e favorire la partecipazione al concorso, si sono tenute alcune conferenze nei principali poli scolastici della provincia: Verona, Isola della Scala, San Bonifacio, Legnago, San Floriano e Villafranca. «Vorrei congratularmi con gli studenti – aggiunge l’assessore alle politiche per l’istruzione Marco Lucani - per l'impegno e la maturità con cui si sono applicati su temi così delicati e fortemente dibattuti in questo periodo di crisi economica. Il viaggio-studio a Neumarkt in Stiria è sicuramente meritato e sarà occasione di svago ed ulteriore confronto. Infine mi auguro che l'esperienza possa arricchire i ragazzi e avvicinarli al mondo della politica e delle istituzioni».
ARENA / LA CENTRALINA PER CONTROLLARE I RUMORI Il Comune di Verona ha installato, all’interno dell’ Arena, una centralina di monitoraggio del rumore, che valuterà il rispetto dei parametri stabiliti durante gli spettacoli ospitati dall’anfiteatro. La strumentazione, acquistata dal settore Ambiente per la cifra di 15 mila euro, è composta da un fonometro completo di tablet per la memorizzazione dei dati e di una centralina di rilevazione meteo, da un dodecaedro e da una cassa di facciata. «L’Amministrazione si è impegnata all’acquisto di moderne attrezzature spiega l’assessore all’ambiente Enrico Toffali - per tutelare il territorio ed i cittadini, monitorando le possibi-
li fonti di inquinamento acustico. Il Comune ha infatti il compito di trovare un equilibrio tra la concessione di attività a carattere rumoroso ed il diritto e la necessità di ogni
cittadino di tutelare la propria qualità acustica ambientale. L’Arena di Verona rappresenta uno dei poli attrattori più importanti della città - prosegue l’assessore -
BOSCO CHIESANUOVA. Dalla Fini espone la sua arte Sarà ospitata dalle ex scuole elementari di Bosco Chiesanuova dall’8 al 14 agosto la mostra d’arte di Mario Dalla Fini. L’esposizione è interamente dedicata alle opere dell’artista di San Pietro in Cariano che si distingue per il suo particolare mondo e la sua creatività che spazia dalla pittura alla scultura, fino ad arrivare a semplici oggetti dipinti a mano. Nato a Badia Polesine nel 1935, Dalla Fini vive e lavora a San Pietro in Cariano, e ha compiuto i suoi studi all'Accademia delle belle arti Cignaroli della città scaligera. Da anni si dedica a materiali poveri quali il legno e il sasso con cui riesce a produrre piccoli e grandi capolavori. La sua pittura si caratterizza per i toni sobri e soffusi, che esprimono un senso di malinconia per il tempo passato. Una sorta di nostalgia che si può leggere anche negli occhi dell'artista, mentre spiega i soggetti delle sue opere - uno scarpone, una bicicletta d'altri tempi, una fetta d'anguria - tutti oggetti che tendono a simboleggiare una vita intensa e serena. Nella sua opera vive il ricordo di quando uomo, natura e animali vivevano in perfetta armonia e Mario Dalla Fini vigeva ancora la legge del villaggio.
dal punto di vista monumentale ma anche per le opere liriche e per i concerti, richiamando ogni anno un grande afflusso turistico. È importante valorizzare gli spettacoli che vi avvengono, nel rispetto dei limiti acustici stabiliti». I dati rilevati sono visualizzabili in tempo reale sul sito http://www.noisetutor.it/ST09_831_3117_index .html. Al termine della stagione areniana la centralina sarà utilizzata per effettuare monitoraggi e rilevazioni presso le infrastrutture stradali e ferroviarie maggiormente trafficate e presso i pubblici esercizi più problematici, sia per quanto riguarda la collocazione, sia rispetto agli esposti ricevuti. Di intesa tra i settori comunali Ambiente e Controllo Edilizio, saranno inoltre effettuati dei controlli a campione sui collaudi acustici presentati nell’ambito della richiesta del certificato di agibilità a seguito degli interventi edilizi, per verificare il rispetto dei requisiti di isolamento acustico degli immobili.
Si chiamano Celine, Isabelle,Yi-Lei, Nina, Alexander e Janik. Hanno 16 anni e frequentano l’equivalente della seconda ginnasio nella scuola Abtei Gymnasium di Brauweiler, una cittadina vicino a Colonia, nel centro della Germania. «Il nostro istituto ha una valenza europea e organizziamo ogni anno in questo periodo diversi scambi con paesi della UE - spiega Daniela Epe, l’insegnante di lingua tedesca che coordina e accompagna il gruppetto -. Da quattro anni abbiamo realizzato questa collaborazione con l’Unicef di Verona e per noi si tratta ogni volta di un’esperienza straordinaria, accanto allo scambio culturale infatti c’è la possibilità di svolgere il lavoro di volontario. Un’esperienza arricchente anche dal punto di vista umano perché permette di capire che ci vuole molto poco per aiutare a migliorare un po’ il mondo». Lo scambio è stato ideato e realizzato per la prima volta 4 anni fa grazie alla collaborazione con l’Istituto Dal Cero di San Bonifacio. «Prima sei ragazzi del Dal Cero sono ospiti in Germania di loro coetanei, poi al contrario gli italiani ospitano i tedeschi che occupano il loro tempo affiancando i volontari della nostra sede di Vero-
na», spiega Adele Bertoldi , presidente di Unicef Verona. I ragazzi, che vivono ospiti delle famiglie italiane, trascorrono le giornate sia svolgendo lavori nella sede della città sia facendo “attività sul campo”. In particolare sono stati a Lazise dove, grazie alla madrelingua tedesca, hanno aiutato i volontari italiani sia nella vendita delle Pigotte, le tipiche bambole realizzate dall’Unicef a scopo benefico, sia nell’informare i turisti, soprattutto olandesi e tedeschi, sulle attività dell’Organizzazione. «Il lavoro in sede è stato molto interessante infatti abbiamo potuto fare delle ricerche sul lavoro dell’Unicef mondiale e locale - raccontano i teenagers -. Una cosa importante perché ci ha poi permesso di spiegare ai nostri connazionali in vacanza qui la realtà dell’Unicef e il tipo di lavoro che svolgono i loro volontari». I ragazzi hanno anche trovato poi divertente la realizzazione delle Pigotte, le bambole Unicef con il cui ricavato vengono poi acquistati i ‘Kit salvavita’. «Sono stati bravissimi nel far adottare le Pigotte - conclude Adele Bertoldi, presidente Unicef Verona -, hanno infatti raggiunto il risultato più alto degli ultimi 4 anni».
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TAGLIO DEL NASTRO. Giochi, orti, percorsi ciclo-pedonali e piazzole di sosta
Il Parco di via Albere fa felici bimbi e anziani E’ stato inaugurato il nuovo parco pubblico con orti in via Albere nel quartiere Stadio. L’intervento, inserito in un nuovo insediamento residenziale privato realizzato attraverso un Programma di Riqualificazione, ha visto la realizzazione di un’area verde piantumata con alberi ed arbusti, completata da percorsi ciclo-pedonali, piazzole di sosta con panchine e arredo urbano, gazebo e giochi per bambini e attrezzata con impianti di irrigazione e di pubblica illuminazione. Sono stati inoltre realizzati 12 appezzamenti da destinare ad orti per gli anziani che vogliono mantenersi attivi coltivandoli, con struttura coperta adibita a ricovero attrezzi e servizi igienici, e un parcheggio. Gli interventi sono stati realizzati in parte come opere di urbanizzazione e in parte – per un importo di 194 mila euro - come opera pubblica, finanziata con il contributo aggiuntivo ricavato dal Programma di
Riqualificazione. Sempre grazie al contributo aggiuntivo il Comune ha acquisito anche 3 alloggi ( in classe di consumo energetico A ) da destinare all’edilizia residenziale pubblica, per un valore riconosciuto pari a 270 mila euro. «Visto che le risorse pubbliche vengono ridotte sempre di più, sia a causa dei tagli dei trasferimenti dallo Stato che per i vincoli dettati dal patto di
stabilità, oggi per riuscire a realizzare opere come queste è necessaria la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato – ha spiegato il sindaco Flavio Tosi – unione che in questo caso ha funzionato perfettamente e che ha portato alla costruzione di edifici di edilizia popolare, appartamenti su libero mercato, parcheggi, orti per anziani, giochi per bambini e una nuova area
verde, particolarmente utile in una zona densamente urbanizzata come questa. La dimostrazioni di come, nonostante la crisi economica, si possa ancora riuscire a realizzare opere utili per tutta la comunità». «Con quest’opera, realizzata interamente della ditta costruttrice dell’insediamento residenziale adiacente – ha spiegato il vicesindaco Vito Giacino – si riqualifica un’area che fino ad oggi era incompiuta, in bilico tra città e periferia e racchiusa tra grandi infrastrutture territoriali. La progettazione di quest’area è stata condivisa con la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici, dato che nell’area sottostante è presente l’arteria romana via Postumia. Anche l’intervento residenziale – ha aggiunto Giacino – contribuisce ad aumentare il valore della zona, poiché rappresenta un esempio di edilizia sostenibile, realizzato in classe di consumo energetico A».
PISCINE / ARRIVA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Per la prima volta nelle piscine comunali Santini, Lido, Montelungo, Montebianco, La grazie, Golosine e Centro federale Coni è possibile effettuare la raccolta differenziata. «Ogni struttura è stata dotata di appositi contenitori – ha detto l’assessore allo sport Marco Giorlo – che aiuteranno i cittadini a fare la raccolta differenziata, anche fuori da casa. Obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare grandi e
bambini sull’importanza del rispetto ambientale e del territorio. Un ringraziamento va ad Amia ma soprattutto ai gestori delle piscine che hanno accettato subito la nostra proposta». Amia ha consegnato in tutto 102 contenitori da 240 litri, per la raccolta di umido, carta, plastica, lattine e secco, che nei giorni scorsi sono stati posizionati all’interno degli impianti sportivi, in spazi che ricrea-
CADIDAVID Apertura entro fine luglio di quest’anno, in via Corbella a Cadidavid, di una nuova “Casa Famiglia” per anziani autosufficienti. Il progetto, promosso dal Comune di Verona in collaborazione con Agec, Istituto Assistenza Anziani di Verona e 5ª Circoscrizione, è stato illustrato questa mattina dall’assessore ai Servizi sociali Anna Leso insieme al presidente dell’Istituto Assistenza Anziani Anna Maria Leone e al presidente della 5ª Circoscrizione Fabio Venturi. «Vista la positiva esperienza della Casa Famiglia di via Taormina – spiega l’assessore Leso – che in questi anni ha ospitato molti anziani autosufficienti in situazione di difficoltà, è stata valutata la possibilità di un ampliamento del servizio in un’altra zona della città, per offrire nuove opportunità ai cittadini. Per questo, il Comune ha approvato il progetto ed in collaborazione con l’Istituto e
con Agec ha predisposto un protocollo d’intesa per l’apertura di una nuova “Casa Famiglia” a Cadidavid, con le stesse caratteristiche di quella di via Taormina, rivolta in particolar modo alla popolazione anziana della zona sud della città». La “Casa Famiglia” sarà ubicata in uno stabile di proprietà dell’Agec presente in via Corbella, già sede di appartamenti e dove fino a ieri erano alloggiati 20 anziani non autosufficienti dell’Istituto Assistenza Anziani, ora ospitati nelle strutture di Villa Monga e don Carlo Steeb. Entro la fine di luglio, dopo i lavori di sistemazione, che riguarderanno la ritinteggiatura delle pareti e la pulizia dei locali, la nuova struttura per autosufficienti sarà aperta e fruibile dal pubblico. Per l’accesso ci si potrà rivolgere all’Istituto Assistenza Anziani e al Comune di Verona.
no delle piccole isole ecologiche. È affidato al personale delle piscine il compito di svuotare i bidoni nei contenitori più grandi ubi-
cati sulle strade in prossimità degli impianti o rispettare il calendario del porta a porta, dove viene effettuato il servizio.
14 QUARTA CIRCOSCRIZIONE
Estate piena di tanto sport «Un insieme di attività ed eventi rivolti a tutte le età finalizzati ad animare il tempo libero di chi resta in città durante il periodo estivo». E’ così che Paolo Rossi, vicepresidente della quarta circoscrizione, ha presentato le attività sportive, ludiche e culturali estive promosse al Centro Sportivo polifunzionale Comunale “Le Golosine” di via Tanaro 28 nell’ambito dell’iniziativa “Party in Quarta”, organizzata dalla società “In Sport”, gestore dell’impianto comunale, con il patrocinio della 4ª Circoscrizione. «Tra le numerose iniziative organizzate – continua il vicepresidente -, “Agosto over 65” che consentirà ai cittadini con più di 65 anni, residenti in 4ª Circoscrizione, di usufruire gratuitamente delle piscine e del lido nel mese di agosto dal lunedì al venerdì. Un’occasione, visto anche il periodo di difficoltà economica, per venire incontro alle persone più anziane, offrendo loro luoghi di ristoro dalla calura estiva». Per i più giovani è prevista l’attività “In Camp”, camping estivo con educatori, in programma fino al 6 settembre,
che porterà i ragazzi ad apprezzare lo spirito dell’ecologia, del giardinaggio, dei multisport e delle arti circensi. Tra le altre iniziative in programma: tornei di pallavolo sull’erba tra squadre miste, aperitivi culturali, esposizioni di opere di quadri fotografie, esibizioni musicali di gruppi emergenti, sfilate di moda, premiazioni di squadre sportive locali che hanno ottenuto particolari affermazioni nel corso dell’annata sportiva appena conclusa e l’elezione di “Miss Golosine”. Il Lido estivo, che copre una superficie di 2 mila metri quadri di parco, è dotato di una vasca ludica con “effetto spiaggia” comprensiva di “river” (percorso di acqua corrente), idromassaggio e giochi d’acqua e di un chiosco con annessa zona ristoro. All’interno del Centro “Le Golosine” sono presenti anche una vasca coperta di 25 metri a 6 corsie con profondità variabile da 1.30 a 1.65 metri, una vasca didattica profonda 1 metro ed una profonda 60 centimetri, una sala corsi per attività polivalenti di fitness ed una palestra con area pesi.
QUANDO L’ENERGIA DI LUCE CREA BENESSERE “Quando l’energia di luce crea benessere!”. Questo è lo slogan che caratterizza Luce Angelica, uno studio di guarigione che segue in modo particolare i problemi di carattere psicofisico delle persone, operativo da qualche anno a Zermeghedo di Vicenza. «Le patologie finora affrontate sono le più svariate ed i risultati ottenuti sono veramente molto soddisfacenti – spiega la dottoressa Marta Facin, titolare di Luce Angelica, i cui trattamenti consentono di riequilibrare ogni inefficienza psicofisica, corporea ed emozionale -. Sono numerose le persone che hanno voluto rilasciare la propria testimonianza a favore dello studio Luce Angelica per i benefici psicofisici conseguiti». Il sito internet dello studio riporta una parte di queste testimonianze, dove si possono notare anche le fotografie delle persone guarite. «Luce Angelica – racconta la dottoressa Facin - nasce dalla cooperazione fra due persone, un maschio e una femmina, che contemporaneamente esercitano un flusso energetico di luce sul paziente: energia benefica, vitale, naturale e alternativa che può essere ottimamente associata alle terapie cui il paziente è sottoposto dalla scienza medica, senza controindicazioni e senza limiti di età. L’operatore dà origine allo scaturire di una forza energetica, particolarmente sensibile, dolce, armonica, che consente di riequilibrare ogni inefficienza psicofisica, corporea ed emozionale. Già dal primo incontro si può avvertire un risultato visibile e tangibile. In questi anni – aggiunge Facin - abbiamo avuto modo di trattare malattie del sangue, organiche, agli arti, oppure squilibri ansiosi, depressioni, fobie, instabilità psicologica, nevrosi, impotenza, stress in genere ed altro ancora. Luce Angelica può essere contestualmente utilizzata dalle persone che sono in cura alla tradizionale scienza medica senza alcuna controindicazione». Il servizio di Luce Angelica, che riceve solo su appuntamento, può essere portato anche alle persone che non riescono a spostarsi dalla propria abitazione e concede il primo check up gratuito per stabilire e conoscere la reale entità e gravità del problema dell’interessato. Sono inoltre previste particolari agevolazioni economiche per nuclei familiari o trattamenti quantificati. Lo Studio di guarigione psicofisica Luce Angelica si trova in via Segala 17 a Zermeghedo (VI). Tel 333.7686481; www.luceangelica.it; info@luceangelica.it
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SETTIMA CIRCOSCRIZIONE. Era già stato al timone dal 2002 al 2007
15 LA MANIFESTAZIONE
Il ritorno di Delfanti: Musica live «Presidenza di servizio» in quartiere Chiamatela «presidenza di servizio». Lo rimarca più volte Riccardo Delfanti, presidente della settima circoscrizione. Da un paio di mesi, dopo un anno di sede vacante, i quartieri di San Michele, Porto San Pancrazio e Madonna di Campagna hanno trovato una nuova guida. Anche se nuova si fa per dire, visto che Delfanti era già stato al comando dal 2002 al 2007. «Affronto questo compito con spirito di servizio. Pensiamo al bene dei cittadini e del territorio». Sono stati dodici mesi difficili per la settima circoscrizione, «in cui le contrapposizioni politiche erano piuttosto rilevanti». I diciotto consiglieri eletti nel maggio del 2012 non erano riusciti a eleggere un presidente, nonostante i numerosi consigli. Così si è dovuto ricorrere a nuove votazioni: lo scorso febbraio, i cittadini sono stati chiamati ancora alle urne per esprimere le loro preferenze e nominare diciotto nuovi consiglieri. «Nel timore che non si raggiungesse neanche stavolta l’accordo sul presidente – racconta Delfanti - è stato abbassato il quorum elettorale, lasciando la porta aperta a una soluzione estrema che nessuno pensava potesse accadere e che, invece, si è verificata: in caso di ulteriore parità nel ballottaggio, avrebbe vinto il candidato più anziano». E così è avvenuto: Riccardo Delfanti, 72
Riccardo Delfanti
anni, ha avuto la meglio su Giorgio Gugole 37 anni, ora vicepresidente. «Adesso stiamo lavorando parecchio per costruire una maggioranza tecnica, basata sui rapporti personali e sul buon senso che sto riscontrando in tanti consiglieri. La mia è e sarà una presidenza di servizio». Nonostante le difficoltà “politiche” degli ultimi mesi, la settima circoscrizione ha le idee chiare. E gli obiettivi non mancano. «Desideriamo valorizzare il più possibile le ampie zone verdi pubblicheprivate di cui dispone il nostro territorio – spiega Delfanti -. Mi riferisco, per esempio, al Giarol Grande, al Lazzaretto. Non solo: dobbiamo favorire l’attività di tutte le aziende agricole. Perché l’agricoltura funziona se c’è l’uomo che lavora la terra. Questo immenso polmone verde è il fiore all’oc-
MONTORIO / TEATRO «Si tratta di una manifestazione che coniuga lo stare insieme e il fare comunità all’intrattenimento teatrale e musicale di qualità, all’interno di una cornice unica e suggestiva quale è il castello di Montorio». E’ così che Antonio Lella, assessore comunale al decentramento, ha presentato la rassegna “Estate teatrale al castello di Montorio”, organizzata dall’associazione Due Valli in collaborazione con il Comune di Verona, la Provincia, l’ottava Circoscrizione e con il patrocinio della Regione Veneto. La manifestazione, iniziata il 22 giugno, proporrà nei mesi da giugno a settembre 21 serate di teatro, musica, danza e intrattenimento, per concludersi il 7 settembre. Nel mese di luglio si terranno anche i Concerti Scaligeri, giunti alla XVII edizione e organizzati dall’assessorato al Decentramento. A fine agosto si terrà invece la tradizionale “Festa Due Valli”. Nelle serate di spettacolo, alcune ad ingresso gratuito e altre a pagamento, saranno funzionanti numerosi stand enogastronomici. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.associazioneduevalli.it.
VALPOLICELLA / IL CONCORSO E’ prossimo lo svolgimento della quinta edizione del concorso a premi di arti pittoriche intitolato “Valpolicella – terra di Emilio Salgari – straordinaria per natura”. Sarà organizzato dall’ associazione “Vivi la Valpolicella” che, di seguito, anticipa alcuni punti del regolamento. - La partecipazione è aperta agli artisti di qualsiasi categoria i quali potranno partecipare con una sola opera. - Sono ammesse tutte le tecniche pittoriche, mentre il tema raffigurato dovrà riguardare esclusivamente e tassativamente la Valpolicella, sotto tutti i suoi aspetti. - La consegna delle opere dovrà essere effettuata nei giorni 27, 28 e 29 settembre, dalle ore 9 alle 12, presso l’Hotel San Vito in via G.B. Pighi, San Vito di Negrar (VR). Per avere ulteriori informazioni e/o per richiedere il “regolamento completo del corso si può telefonare al numero 0457501333 (Hotel San Vito). Rinaldo Dal Negro
chiello del nostro territorio, una risorsa usufruibile e alla portata di tutti. E continueremo a valorizzarlo. Da noi, chiunque amministri porta sempre avanti ciò che di buono è stato fatto fino a quel momento». C’è poi il futuro filobus al centro dei pensieri. «La filovia inciderà profondamente la viabilità e la mobilità – riprende il presidente -. Il mezzo di trasporto toccherà circa due chilometri e mezzo dei nostri quartieri: il tragitto partirà a fianco della rotonda della tangenziale, imboccherà via Dolomiti, attraverserà via Unità d’Italia, via Fedeli, via Confortini per poi entrare nella sesta circoscrizione. Il filobus sarà una struttura principale e avrà sempre la precedenza, pertanto occorrerà semaforizzare gli incroci e valutare i sensi unici e i divieti di sosta. Insomma, la mobilità cambierà». Altra questione in ballo, il piano
degli interventi: «Le nuove edificazioni dovranno essere valutate con attenzione – puntualizza Delfanti -. Bisogna evitare che si creino zone di degrado come, ahimè, l’ex Tiberghien e gli ex magazzini delle ferrovie». La settima circoscrizione, intanto, si gode «le moltissime associazioni culturali, sportive, e di tanti altri tipi, presenti sul territorio e che svolgono un ruolo insostituibile per l’intera comunità – sottolinea il presidente -. Basti pensare che le società sportive coinvolgono circa cinque-seimila bambini e ragazzi. Il rapporto con i cittadini? Buono. Tra circoscrizioni e popolazione c’è dialogo. Le persone vengono a illustrare i problemi e a fare segnalazione. Da agosto, inoltre, fisserò un giorno a settimana per ricevere pure a Porto San Pancrazio». Matteo Sambugaro
La sesta edizione della manifestazione “MUSIQUA – MUSIca QUArtiere”, rassegna di musica, danza e storia dei quartieri di Verona, promossa dal Comune in collaborazione con Rockbilly, ha preso via lo scorso 2 luglio. La manifestazione itinerante proseguirà fino giovedì 5 settembre per un totale di 12 serate. «Un’ iniziativa molto apprezzata dai veronesi – spiega l’assessore al decentramento Antonio Lella – che unisce lo spettacolo con la conoscenza e la scoperta dei quartieri di Verona, offrendo opportunità di socializzazione e scambio intergenerazionale. Un’ occasione per tutti coloro che resteranno in città durante il periodo estivo di trascorrere una piacevole serata di musica ed animazione all’interno del proprio quartiere».
Sul palco si esibiranno cantanti e ballerini dello staff di Rockabilly, che proporranno i più famosi brani dal 1950 ad oggi e, novità di quest’anno, anche alcuni cabarettisti provenienti dal teatro Lab di Zelig. Una sezione dello spettacolo, che quest’anno verrà trasmesso da alcune emittenti locali, sarà dedicato al centenario della lirica in Arena. L’iniziativa proseguirà il 23 luglio in piazza Righetti a Quinzano, il 25 luglio ai Giardini di via Verdi in Borgo Santa Croce, il 27 luglio ai giardini di ponte Crencano, il 3 agosto ai giardini di via Prina a Golosine, il 30 agosto in piazza Vinco in Borgo Venezia, il 3 settembre in piazza San Giacomo in Borgo Roma, il 5 settembre in piazza Frugose a San Michele. Tutte le serate inizieranno alle ore 21. L’ ingresso è gratuito.
AQUARDENS: LA TUA VACANZA A DUE PASSI DA CASA Musica, degustazioni e relax per le serate nel parco termale più grande d’Italia Una vacanza a due passi da casa, alle porte dalla frenesia della città, a pochi minuti dall’affollamento del Lago di Garda, nel cuore della Valpolicella, proprio lì si colloca Aquardens. Un’oasi di verde e benessere, un paradiso di relax assoluto. Qui potrete farvi coccolare dalle acque rigeneranti, e avvolgere dalle bollicine dei lettini effervescenti, anche in piena estate perché le acque dei laghi hanno tempe¬rature variabili che ben si adattano alla calura di questi mesi. “Queste caratteristiche – spiega, infatti, il presidente Enrico Ghinato – rendono il nostro parco adatto a tutte le stagioni dell’anno. Le acque a temperature più basse regalano un vero sollievo nelle giornate afose. Inoltre, l’acqua salsobromoiodica, che sgorga microbiologicamente pura da una profondità di 130 metri, ha proprietà terapeutiche antinfiammatorie e antisettiche, ma soprattutto lascia una pelle incredibilmente morbida e vellutata.” Caratteristica di Aquardens però - pur avendo in allestimento una Medical Spa che aprirà a settembre – è il concetto di balneoterapia preventiva, quindi a scopo di wellness e relax, obiettivi che coincidono esattamente con le vacanze. Per questo, il Parco ha pensato di lanciare due nuove proposte per l’estate: Summer Day è un pacchetto di ingressi illimitati giornalieri all’area termale validi sette giorni su sette (dal 15 giugno al 15 settembre) a 199 euro; e l’accattivante Summer Night che è dedicata agli ingressi serali, sempre illimitati e sette giorni su sette, ma al prezzo di 99 euro per tutta l’estate. “Abbiamo studiato questi abbonamenti per andare incontro alle esigenze del territorio, alle famiglie, ma anche ai ragazzi – prosegue Ghinato – e a questo proposito stiamo lanciando anche de¬gli speciali appuntamenti serali dedicati a giovani e meno giovani.” Si parte il mercoledì con la serata grill & birra, si prosegue il giovedì a ritmo di musica con il dj e un buon mojito, il venerdì invece si potrà degustare un calice di vino sotto le stelle, sfruttando tutta la serata in acqua, ed infine il sabato che farà riecheggiare note blues e jazz nel parco. Tutti gli eventi si terranno nel nuovo chiosco Laghi Bar con orario prolungato, dal giovedì al sabato, fino all’una di notte. Dress code: pareo e infradito. Altra novità di questa stagione sarà il pacchetto “Brezza d’estate”, ovvero un trattamento wellness nel parco, in un gazebo allestito per l’occasione, da fare su prenotazione, magari al tramonto per godere del romanticismo della Valpolicella. Una coccola di salute da potersi regalare, più tradizionalmente, nell’Area Benessere, magari nelle Personal Spa con sauna e bagno turco, per concedersi qualche ora di relax in assoluta privacy. Il reparto wellness è aperto anche alla clientela esterna, così come il Ripasso Bistrò, l’Aquardens Restaurant e il negozio erboristico posizionati nella hall di Aquardens. pubbliredazionale
Storia
STORIA
del
Luglio 2013
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territorio di Rinaldo Dal Negro
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1866: Verona annessa al Regno d’Italia
Il 14 marzo 1861 ci fu la proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, privo però di Roma e di parte del Lazio (rimaste sotto il potere temporale della Chiesa) nonché del Veneto (rimasto una provincia austriaca). Roma e il Lazio furono comunque unite al Regno d'Italia nel 1870 e il Veneto (quindi
anche Verona) nel 1866 quando cioè l'Austria fu costretta, dagli avversi eventi bellici, a cedere il Veneto alla Francia la quale lo "regalò” all' Italia. Per Verona l'atto ufficiale del trapasso avvenne il 16 ottobre 1866, sottoscritto presso il Palazzo Carli. Qui i generali austriaci Moereng e
Jacobs firmarono l'atto di consegna alla Francia e, subito dopo, il generale francese Leboef firmò l'atto di cessione della città di Verona al locale Municipio, presenti il Podestà e l'intera Giunta Municipale. Il giorno seguente i notabili veronesi si recarono incontro all'esercito Sabaudo accampato nei pressi di Madonna di Campagna e invitarono il generale italiano Medici a prendere possesso di Verona in nome del re d'Italia Vittorio Emanuele II. Ecco pertanto i bersaglieri entrare in città da Porta Vescovo e sfilare, a passo di corsa, per le principali vie cittadine, accolti da due ali di folla plaudente e da grandi festeggiamenti al loro arrivo in Piazza Bra. L'annessione del Veneto al Regno d'Italia fu poi sancita da un plebiscito quasi ovunque unanime. In tutto il Veneto infatti i favorevoli furono 88.864 (e i contrari solo 5) mentre a Verona i favorevoli furono 16.904 (e ci fu un solo contrario). Come si spiega tanta unanimità considerato che c'erano sicuramente non pochi indifferenti, altrettanti filoaustriaci e anche diversi simpatizzanti garibaldini del tutto delusi da questo "patteracchio" ? Non è dato sapere le precise modalità del
voto ma si presume che vi abbiano partecipato solamente le persone favorevoli, visto che approssimativamente ha votato solamente un quanto della popolazione residente. Per non dire di coloro che ritennero la votazione non segreta e che il risultato fu manipolato. Comunque sia stato, ci furono subito alcuni sconvolgenti cambiamenti nell'amministrazione della città e nella vita quotidiana dei cittadini. A Verona, per esempio, se ne andò il podestà Edoardo de Betta e al suo posto subentrò, quale primo Sindaco di Verona,il marchese Alessandro Carlotti. Questi dopo circa un anno morì e fu sostituito dall'avvocato, divenuto poi deputato nazionale, Giulio Camuzzoni, che rimase in carica dal novembre 1867 al marzo 1883. Nel novembre 1866 ci furono le prime elezioni politiche per eleggere un deputato per ognuno dei sei collegi in cui era stato diviso il territorio veronese. Nel collegio I° (Verona città) fu eletto, con 416 voti, il prof Angelo Messedaglia mentre nel collegio II° (distretto di Verona) vinse l'avvocato Luigi Arrigozzi con voti 174. Da notare che in quest'ultimo collegio votarono solamente 276 persone sulle
1.619 aventi diritto al voto. In tutto il territorio veronese gli iscritti a votare erano 5.560 (1,50% dell'intera popolazione) dei quali solamente 2.920 si recarono alle urne. Tanto astensionismo quindi ma anche esiguo numero degli aventi diritto al voto dovuto al fatto che questo era riservato esclusivamente agli uomini ultraventicinquenni e a condizione che sapessero leggere e scrivere, che risultassero possessori di beni immobili e che pagassero annualmente non meno di 40 lire di imposte dirette. Con l'avvento del Regno d'Italia andarono in vigore anche a Verona - divenuta una delle 59 province in cui era stata divisa la nazione - le Leggi centrali che tutto unificarono, sistema di tassazione compresa. L'estensione indiscriminata di queste Leggi accentratrici e la conseguente eliminazione delle preesistenti autonomie locali crearono notevoli difficoltà e malcontento delle popolazioni anche a Verona. Di ciò si fece portavoce in parlamento il deputato veronese Righi, purtroppo senza effetto alcuno. I governi che si insediarono al potere contribuirono ad alimentare vivaci proteste anche per le gravose tasse,
che si affrettarono ad imporre, sui consumi popolari, cioè pagate indistintamente da tutti i cittadini e non a seconda del reddito patrimoniale che ognuno possedeva. Tra queste la odiosa "tassa sul macinato" che provocò tra l'altro, l'aumento del prezzo del pane. Tutto ciò peggiorò le condizioni di vita soprattutto del proletariato, già in condizioni misere e disagiate e che si vide anche costretto ad adempiere al servizio militare, reso obbligatorio. Conseguentemente la speranza di una vita migliore che avrebbe portato il nuovo Stato Italiano andò via via scemando ed anzi si tramutò in malcontento, per non dire protesta. A questo proposito, per esempio, un ex arruolato volontariamente nell'esercito austriaco ebbe a dire: «I Todeschi tute le matine i tiràa a sorte per andar in prima linea; quando è riva i Taliani l'è sta tuta na camora». Invece Giovan Battista Carlo Giuliari - fervente patriota nonché insigne sacerdote e studioso - protestò vivacemente contro le disposizioni assunte dal nuovo regime il cui “affarismo … non riuscì che a popolare le prigioni, i manicomi e a moltiplicare i suicidi”.
L'inondazione del 1882 e le successive opere di difesa idraulica A seguito di interminabili piogge torrenziali, le acque dell'Adige si gonfiarono a dismisura provocando la più grande e catastrofica alluvione di Verona che la storia della città ricordi. Già a partire dal 13 settembre imponenti acque scendevano dal Trentino raggiungendo livelli eccezionali e scorrendo via lentamente attraverso la nostra città alla eccezionale velocità di circa 25 km/ora e portando con sé grossi tronchi d'albero e materiali di ogni genere, perfino una carrozza con cavallo. Ciò indusse il Comune e la popolazione a mettere in atto alcuni accorgimenti precauzionali che, purtroppo, si dimostrarono insufficienti. Infatti, tra l'altro, alcuni mulini natanti ruppero gli ormeggi e furono scagliati violentemente contro i ponti e in particolare al ponte Nuovo, a un primo urto gravemente danneggiato e il 14 settembre del tutto crollato avendo avuto due arcate completamente abbattute. La tragedia maggiore si verificò comunque a partire dalla notte tra il 15 e il 16 settembre, quando cioè si ruppero gli argini e, conseguentemente, con le acque del fiume che sommersero gran parte della città (nei punti più bassi raggiunsero il livello di oltre quattro metri, allagando gli edifici fino oltre il piano terra). Evidentemente l'impeto delle acque, in special modo dove il letto del fiume era particolarmente stretto, causò
danni gravissimi, oltre ai ponti, agli opifici e alle case poste direttamente sul fiume. In special modo l'Isolo fu completamente devastato, travolgendo tutte le attività commerciali e artigianali che lì si praticavano. Vennero stravolte anche le zone oltre il bastione di S. Francesco e del Pestrino dove le acque ridisegnarono addirittura un nuovo e più diritto corso del fiume. Crollarono o furono gravemente danneggiate le case sul fiume alle Seghe S. Tommaso, alla Binastrova, alle Regaste San Zeno, a Sant'Alessio e in altri punti. La devastazione ebbe termine il 18 settembre e, alla fine, si contarono i danni: una quarantina di case sventrate e/o crollate e altre 200 circa più o meno gravemente danneggiate; i mulini e le altre molteplici attrezzature impiegate per le allora attività sul fiume quasi del tutto disperse. Per quanto riguarda la popolazione, la cronaca dell'epoca parla vagamente di "numerosi morti e dispersi". Di certo è invece risaputo che ben 3.000 abitanti persero la casa (i più poveri dei quali furono alloggiati in locali di Istituzioni religiose) e per circa 12.000 poveri inondati il Comune fu costretto ad assicurare un minimo di assistenza. Verona insomma era stata gravemente ferita e stravolta e, come se ciò non bastasse, subito dopo fu colta da una grave epidemia di tifo, causata dalle sostanza organiche e da
escrementi dei cessi e dei letamai che si mescolarono con le acque alluvionali che entrarono nelle case e che andarono anche ad inquinare le acque dei pozzi sparsi per la città. A seguito di tutto ciò l'Amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Giulio Camuzzoni - decise di far eseguire imponenti opere onde salvaguardare la città, e la popolazione in particolare,da eventuali futuri disastri. All'uopo indisse un concorso per un progetto di massima al quale parteciparono una decina di concorrenti.. Un' apposita commissione scelse poi il progetto ritenuto più valido e che era stato elaborato dagli ingegneri Enrico Carli, Paolo Milani ed Eugenio Sala. Riguardava soprattutto massicci muraglioni su ambedue le sponde del fiume e alla direzione dei relativi lavori il Comune incaricò il proprio ingegnere Tullio Donatelli. I lavori iniziarono nel novembre 1887 col sostegno economico della Cassa di Risparmio, dell' Amministrazione Provinciale e di circa un milione di lire raccolto tramite un'apposita lotteria. La realizzazione dei vari muraglioni e di tante altre opere di sistemazione furono divisi in tre lotti e tutto il complesso dei lavori, compreso l'interramento del Canale dell'Acqua Morta, furono inaugurati il 5 giugno 1895 alla presenza del principe Emanuele Vittorio di Savoia.
RINNOVA E RISTRUTTURA L’Home Staging contro la crisi
Stiamo tutti attraversando un periodo difficile, dove la crisi la fa da padrona. Ma ancora di più in difficoltà è chi deve vendere una casa. Nel 2012, infatti, è crollato il mercato immobiliare della casa, perdendo oltre 150mila compravendite rispetto il 2011. La conseguenza? Lasciamo parlare i numeri: nel 2009 lo sconto che il proprietario doveva offrire per vendere casa era del 12 per cento circa, nel
2013 è del 16 per cento circa. Ma perché i proprietari sono costretti a svendere le proprie abitazioni? Molte famiglie sono sull’orlo del fallimento e, tassate dall’IMU, vorrebbero vendere le proprie case ma proprio per le stesse ragioni non trovano chi le vuole comperare. Ed ecco spiegato perché al momento il crollo delle compravendite è più alto del calo dei prezzi. Ma pre-
pariamoci perché le previsioni non sono affatto ottimistiche. Nei prossimi anni altri due fattori su tutti incideranno negativamente sul mercato immobiliare: la curva demografica e la riforma delle pensioni. Le nuove famiglie, infatti, ostacolate dal mercato del lavoro non esattamente a favore e l’erogazione dei mutui “bloccata”, avranno difficoltà a comprare casa. Sul fronte delle pensioni, poi, sempre più persone tra i 60 e i 67 anni si troveranno con dei redditi più bassi causa perdita del posto di lavoro o forme di esodo senza stipendio. In pochi anni molti saranno quelli costretti a vendere la nuda proprietà o le seconde case. E con queste considerazioni è evidente che l’offerta supererà la domanda. Ma la speranza è l’ultima a
morire, come dimostra l’ “Home Staging” (tradotto, “messa in scena della propria abitazione), tecnica sempre più utilizzata che punta a lasciare una buona prima impressione della propria casa ai potenziali acquirenti. Quindi, se dovete vendere fate buon uso delle 5 regole d’oro di un bravo Home Stager: 1. SGOMBERA. Affidati alle regole del “decluttering” (lo sgomberare) per mettere ordine negli ambienti e lasciare spazio alla creatività. Mettiti nei panni del potenziale acquirente: che impressione avresti di una casa immersa nel caos? Come potresti vedere sistemati i tuoi oggetti su quel mobile pieno di cianfrusaglie del proprietario? 2. RINFRESCA. Scegli un nuovo look per le tue stanze, ritinteggiandole con
colori chiari e neutri che daranno un’impressione di più spazio e staranno bene con qualsiasi stile il tuo acquirente abbia in mente. 3. ACCENTUA IL POSITIVO. Individua gli spazi con i punti più forti della tua casa e mettili in mostra rendendoli accoglienti e invitanti. 4. GIOCA DI FURBIZIA.
Tieni presente l’identikit del tuo compratore e vira l’arredamento ed il look a soddisfare le sue aspettative, dentro e fuori casa. Infatti meno del 10% degli acquirenti riesce ad immaginarsi in nuovi spazi. 5. ILLUMINA. Aggiungi luci a ogni sala, un ambiente luminoso è più accogliente di un buio antro.
La Cooperativa più vicina al cittadino Diverse sono le forme cooperativistiche e specialmente all’interno dell’edilizia. Ma quella più vicina al cittadino che vuole arrivare alla proprietà della sua abitazione è sicuramente la cooperativa edilizia mutualistica senza fini di lucro. In questo contesto si inserisce la cooperativa Casa Veneto Polis, nella quale lo scopo sociale è quello di promuovere la cooperazione in ambito nazionale costruendo alloggi da assegnare in proprietà ai soci senza poter avere ne dividere utile alcuno. Con queste prerogative, la cooperativa Casa Veneto Polis riesce a eliminare la divisione tra venditore e compratore poiché sono gli stessi soci che decidono modalità d’acquisto e tipologie di prodotti nella costruzione dell’edificio. Questo ci toglie anche i sovrapprezzi dovuti ai molteplici passaggi che invece esistono nelle Livio Praloran normali società di costruzione. Iscriversi a una cooperativa per acquisire un alloggio è cosa molto semplice, infatti Presidente la persona interessata, versando una quota sociale modesta e una quota in conto costruzione, diventa immediatamente socio titolare e quindi parte integrante della cooperativa. Fondamentale per una cooperativa è l’organo che sovrintende al buon funzionamento della stessa: il Consilio di Amministrazione. Infatti, è importantissimo che gli amministratori siano persone di elevato livello morale, competenti, responsabili e con sufficiente esperienza. Per questo ogni tre anni i Soci eleggono i nuovi Amministratori o, se hanno svolto correttamente il pubbliredazionale proprio lavoro, riconfermano in carica gli Amministratori esistenti per altri tre anni. «Ecco perché essere stato eletto più di una volta mi riempie di orgoglio – dichiara il presidente Livio Praloran -, in quanto è la tacita conferma che nel tempo mi sono guadagnato la fiducia dei soci, svolgendo il mio lavoro. La cooperativa riesce a edificare ai prezzi più vantaggiosi, sempre in rapporto alla qualità – aggiunge il Presidente -, infatti se noi verifichiamo le voci del capitolato troviamo dei prezzi sensibilmente inferiori e delle soluzioni interessanti ed innovative riguardo le abitazioni. Questo perché ci affidiamo sempre ai preziosi consigli dei nostri soci e, combinandoli con la nostra esperienza consolidata negli anni, il risultato non può che essere eccellente».
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SPORT
18
Luglio 2013
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CALCIO. L’Hellas Verona acquista l’ex attaccante di Fiorentina e Bayern Monaco
Bagno di folla per Toni «Ho grande entusiasmo»
L’entusiasmo di Verona lo ha contagiato subito. E la città è già ai suoi piedi. Sorride sempre Luca Toni. Sicuro di sé, come è giusto che sia, ma anche umile e disponibile. Un campione del mondo in maglia Hellas non si vedeva da tempo. Un bagno di folla l’ha accolto allo store di via Cattaneo, applausi e cori il giorno della presentazione della squadra. L’ex attaccante di Bayern Monaco e Fiorentina, 36 anni, arriva in riva all’Adige per portare alla salvezza il Verona. Gol dopo gol. Luca Toni non ha certo bisogno di presentazioni, il suo curriculum parla da sé: in bacheca vanta una Bundesliga, una coppa di Germania, una coppa di Lega tedesca, ben 259 presenze e 109 reti in serie A, la Scarpa d’oro nel 2006, e soprattutto il titolo di campione del mondo conquistato nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi. Adesso eccolo a Verona «dove verrò a vivere con la mia compagna e la mia piccola Bianca, nata un mese fa – confida l’attaccante -. Tutti mi hanno detto che questa è una città splendida: non vedo l’ora di girarla con calma». Intanto la passione dei tifosi gli ha già fatto venire i brividi. Toni, dove si vede nell’Hellas? Più in campo o più in panchina? «Da quando ho iniziato a giocare, ho sempre voluto essere in campo, anche nella partitelle con gli amici e i ragazzi più grandi. Farò il possibile per mettere in difficoltà mister Andrea Mandorlini e disputare tutti i minuti. Poi deciderà l’allenatore, nessun problema. Naturalmente non sono venuto per non giocare, altrimenti avrei potuto smettere». Come mai ha scelto il Verona? «Sono undici anni che all’Hellas mancava la serie A e fin dai primi giorni ho riscontrato grandissimo entusiasmo. Il calore dei tifosi è immenso e mi ha convinto ad accettare questo progetto. Le piazze così piene di passione mi piacciono parecchio». Come Firenze... «Esatto. I sostenitori viola e quelli gialloblù sono simili. Entrambe le tifoserie sono sempre vicino al proprio club, anche nei momenti più difficili. Cercheremo di
Luca Toni e il dg Giovanni Gardini
ripagare l’affetto della gente con prestazioni all’altezza». L’impatto con la squadra? «Positivo. Molti compagni non li conoscevo ed è stato un piacere averli incontrati. Ho trovato un bel gruppo in cui tutti remano dalla stessa parte. Non a caso nella passata stagione è arrivata la promozione in serie A. Per salvarsi, adesso, è indispensabile avere una rosa sana e unita. Con Mandorlini ho parlato e scherzato: le prime impressioni sono ottime. Lavoreremo bene insieme». La coppia d’attacco Luca Toni-Daniele Cacia funzionerebbe? «Credo di sì. Anzi, penso che ci completeremmo a vicenda. Poi dipenderà dalla partite e dalle scelte dell’allenatore: so che Mandorlini nella passata stagione ha cambiato modulo a volte. Affronteremo gare in cui dovremo soffrire e altre che avremo l’obbligo di vincere. Quindi ci sarà tempo e modo di giocare in più modi. Cacia è stato il capocannoniere della serie B (24 reti, ndr) e ha trascinato il Verona in serie A: è importante avere tanti elementi forti dalla propria parte. La squadra ne trae beneficio». La prima rete in gialloblù avrà una dedica speciale? «Certamente. La dedicherò alla mia piccola Bianca, nata un mese fa. Spero di segnare al più presto e realizzare parecchi gol sia per lei che per l’Hellas». Che effetto fa diventare padre? «È una sensazione bellissima. Io e la mia compagna aspettavamo da troppo tempo una gioia così e siamo felicissimi». Dopo tanti anni passati a lottare per vincere, si sente pronto a calarsi in una
realtà dove l’obiettivo è la salvezza? «Senza dubbio. Nella mia carriera ho sempre accettato le sfide e ho sempre avuto la voglia di mettermi in discussione. Nella scorsa stagione ho disputato un buon campionato e desideravo ancora giocare. Attendevo solo la proposta giusta. A Verona c’è una tifoseria calda e tanta gente allo stadio. Ho accettato con grande carica il progetto dell’Hellas: cercherò di segnare molti gol e di aiutare la squadra sia in campo che nello spogliatoio». La ricetta per far bene in serie A?
«L’entusiasmo. In particolare di coloro che non l’hanno mai affrontata. Ci sarà da soffrire, naturalmente: incontreremo formazioni forti che non regaleranno nulla. Occorrerà smorzare un po’ gli animi quando le cose andranno bene e rimanere sereni e tranquilli davanti alle difficoltà». Jorginho? «Un giocatore importante. Mi auguro che resti. Anzi, gli consiglio proprio di rimanere: più calciatori bravi abbiamo e meglio è». Che immagine ha di Verona? «È una piazza che dà nell’occhio soprattutto per la sua tifoseria, sempre vicina alla squadra. Nonostante l’Hellas sia stato in serie B e in Lega Pro, gli abbonamenti aumentavano invece di diminuire. Ciò dimostra quanto la gente sia attaccata ai questi colori. Sono felice di essere qui». Chi l’ha convinta? «Il presidente Maurizio Setti, il direttore sportivo Sean Sogliano e mister Mandorlini. Tutti e tre mi hanno chiamato con tanto entusiasmo. A questo punto della mia carriera, le sensazioni e le emozioni sono basilari: ho capito che mi volevano veramente e così non ci ho pensato due volte
Luca Toni alla presentazione
a dire sì». L’ultimo campione del mondo a vestire la maglia dell’Hellas fu Paolo Rossi nel 1986/87. E quell’anno l’Hellas raggiunse la Coppa Uefa… «Non lo sapevo. Beh, mi fa piacere. Spero che questa coincidenza porti bene e di disputare un grande campionato. Ma innanzitutto pensiamo a salvarci». Toni al Verona, Mario Gomez alla Fiorentina. Tra qualche mese vi rincontrerete. «Infatti. Io e lui abbiamo giocato insieme al Bayern Monaco. Gomez è molto bravo e sono sicuro che vorrà dimostrare il suo valore pure a Firenze. Un gran bel colpo». La Fiorentina potrà puntare in alto, magari allo scudetto? «Diciamo che avrà la possibilità di lottare per le prime posizioni. Il gruppo era già
ottimo l’anno scorso e la società sta facendo un ottimo mercato». Il Bayern Monaco è obbligato a ripetersi dopo il triplete di qualche mese fa. «Sì. E non sarà semplice. Ma i tedeschi sono davvero forti e difficili da battere. Non solo: hanno preso Pep Guardiola, uno dei migliori allenatori del mondo. Prima di venire a Verona sono passato a trovare i miei ex compagni e Guardiola al ritiro di Riva del Garda: sono rimasto in buoni rapporti sia con lui che con la dirigenza». L’esperienza che non rifarebbe? «Sono andato troppo presto a Dubai: ho trovato un tipo di calcio che non conoscevo e uno stile di vita troppo diverso da quello che mi aspettavo. Tuttavia, ogni esperienza è utile e ti insegna qualcosa». Matteo Sambugaro
CALCIO E PALLAVOLO
Virtus Vecomp, annata da incornciare «Sono felice di poter festeggiare con la Virtus i risultati raggiunti quest’anno, non solo per il legame che ho con la società nata nel quartiere dove ho vissuto a lungo, ma anche per l’importanza che questa realtà ricopre sul territorio. L’Amministrazione è lieta di poter sostenere quanti, non solo occupano i giovani in attività sane e costruttive, ma si impegnano per il bene di tutta la comunità». E’ questo che ha detto il sindaco Flavio Tosi durante l’incontro con dirigenti, allenatori e atleti della Virtus Vecomp Verona. «La Virtus infatti – ha affermato il vicesindaco Vito Giacino – non è solo sport svolto con professionalità e serietà ma è anche una famiglia e un gruppo di amici. Per questo ringraziamo il presidente Gigi Fresco per quanto fatto in questi 30 anni di attività». «Si tratta di un riconoscimento meritato – ha spiegato l’assessore allo sport Marco Giorlo – per questa società che ha raggiunto quest’anno la serie C nella pallavolo e la seconda divisione nel calcio. Un salto tra i professionisti che speriamo possa
Premiazione capitani
portare ad atleti e dirigenti ancora tante soddisfazioni». Durante l’incontro sono state consegnate delle targhe di riconoscimento alla squadra di calcio, a quella di pallavolo
femminile e a Gigi Fresco, presidente della società, per gli importanti risultati sportivi raggiunti nel corso della stagione che si è appena conclusa.
SPORT GIOCHI DEL MEDITERRANEO. Podio in Turchia
Brunelli di bronzo Ancora una vittoria Medaglia di bronzo al collo. Carlotta Brunelli sale sul podio ai XVII Giochi del Mediterraneo. Un risultato prestigioso quello strappato in Turchia dall’ex atleta della Fondazione Bentegodi, ora in forza al Gruppo sportivo Fiamme Oro Polizia di Stato, che ancora una volta
tiene alti i colori di Verona a livello internazionale nella pesistica. La giovane campionessa scaligera (20 anni) era impegnata nella categoria 75 kg e ha vinto il bronzo nell’esercizio dello strappo, con 91 kg, mentre si è dovuta accontentare della quarta posizione, nello
Carlotta Brunelli con le medaglie dei campionati italiani senior di Verona 2012
slancio, con 106 kg, superata dalla ventiduenne turca Figen Kaja, che ha chiuso con 108 kg. Ricordiamo che la manifestazione si è tenuta dal 20 al 30 giugno. «È una grandissima soddisfazione per tutti i tecnici e i dirigenti, bentegodini e veronesi - dichiara Claudio Toninel, coordinatore della sezione pesistica della Bentegodi e presidente del Comitato Regionale Veneto della Federpesistica -. Dopo averla amorevolmente cresciuta e allenata nella nostra Bentegodi, con la quale ha raggiunto prestigiosi risultati nazionali ed europei, ora Carlotta ha trovato una solida e sicura sistemazione sportiva e professionale e si sta definitivamente affermando anche in campo internazionale, confermando le grandissime doti, tecniche e atletiche. Brunelli è la dimostrazione della bontà della scuola pesistica veronese, che continua a sfornare grandi campioni. Ancora una volta, sul pennone internazionale, è salita una bandiera tricolore, leggermente sfumata con i colori gialloblù, della città di Verona e bianconeri della Bentegodi».
Luglio 2013
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PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE
Quanti successi per il Cus Verona! Stagione di successi. Giovani promesse in vetrina. Il pattinaggio artistico a rotelle del Cus ha fatto parlare di sé. «Abbiamo ottenuto più di venti vittorie tra campionati regionali e italiani, trofei e giochi giovanili» afferma Stella Mazza, responsabile di settore. Qualche esempio? Il podio conquistato da Giulia Beda e da Michele Filipozzi a Marzo in occasione dei campionati provinciali di Federazioni, la medaglia d’argento di Elisa Pagani nel campionato Gran Prix giovani di Costabissara (VI); l’oro di Giulia Filipozzi al trofeo ACSI svoltosi a Silea (TV). Non solo: lo scorso maggio, il Cus Verona Pattinaggio si è dedicato all’organizzazione della fase provinciale dei Giochi giovanili veneti 2013: due giornate di divertimento, professionalità e passione . «Grande è stata la soddisfazione nell’osservare oltre cento atlete e atleti misurarsi in rappresentanza di sei società veronesi - prosegue Mazza -. E veder salire sul podio ben sette delle nostre atlete e l'orgoglio negli occhi dei loro genitori è stata un’emozione incredibile». Tra i risultai di maggior prestigio spiccano gli ori di Elena Saccani e Maria Nives De Antoni. Da segnalare che alcuni atleti erano alla loro prima esperienza in una gara. Ma i suc-
cessi del Cus non sono finiti: Chiara Tommasi, classe 1995, ha vinto la medaglia d’oro alla Coppa Italia Acsi di Jesolo. Parlando poi di “gruppi spettacolo”, il quartetto divisione nazionale BLISS ART (Stella, Silvia, Elisa e Martina) ha tenuto alto il nome del Cus: in collaborazione con la società Gardalago è arrivato il secondo posto alla Coppa
Italia di Jesolo. Infine, Scanavini, Salvaro e Filipozzi hanno ottenuto il primo posto al camp regionale UISP livelli, qualificandosi per il campionato italiano che si terrà a fine Ottobre. L’appuntamento con il Cus Verona Pattinaggio è fissato, quindi, per settembre. Per info: Stella Mazza (responsabile e allenatrice) 345.4962774.
Giochi Giovanili Provinciali 2013
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
COME IL PAZIENTE CARDIOPATICO PUÒ VINCERE IL CALDO Il clima caldo mette in funzione meccanismi di autoregolazione dell’apparato cardiovascolare che hanno lo scopo finale di mantenere una giusta temperatura corporea. Il principale artefice di questi meccanismi di difesa contro lo “stress calorico” sono gli strati cutanei: si verifica una ridistribuzione del sangue circolante dagli apparati interni (reni, muscoli) verso i vasi venosi cutanei, con lo scopo di aumentare la superficie degli scambi calorici e di favorire la sudorazione che, sottraendo calore, tende a raffreddare la pelle e tutto l’organismo. Si tratta del meccanismo opposto a quello che si verifica con il freddo, quando i vasi cutanei tendono alla vasocostrizione riducendo così la superficie di scambio. L’attivazione dei sistemi nervosi di autoregolazione e la ridistribuzione ematica provocano un aumento della frequenza cardiaca ed un abbassamento della pressione arteriosa: fenomeni fisiologici e privi di conseguenze per i soggetti adulti ed in buone condizioni, ma potenzialmente pericolosi per persone anziane, specialmente se di età superiore a 75 anni, per bambini molto piccoli e per persone affette da malattie croniche dell’apparato cardiovascolare e respiratorio. Secondo gli esperti, la temperatura è un rischio per la salute quando supera per alcuni giorni (almeno tre giorni) i 30° C e si associa ad umidità elevata, che ostacola la regolare sudorazione del corpo. A causa degli effetti del caldo sulla ridistribuzione ematica, della vasodilatazione cutanea e della possibile disidratazione, in linea generale i valori di pressione arteriosa, sia la massima che la minima, tendono a diminuire, a volte anche significativamente, causando un senso di spossatezza o addirittura una riduzione del senso di equilibrio. I consigli sono: evitare bruschi passaggio di posizione seduta; se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi. Infine è opportuno effettuare un controllo della pressione arteriosa più frequentemente e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci). Per i soggetti affetti da scompenso cardiaco, il caldo può peggiorare sintomi come la stanchezza e la dispnea, cioè la sensazione spiacevole di mancanza di respiro. Inoltre durante i periodi di caldo intenso può essere necessaria la rimodulazione del dosaggio di alcuni farma-
ci : ad esempio a causa dell’abbondante sudorazione, le perdite di liquidi e di elettroliti, soprattutto se sotto terapia diuretica, possono accentuarsi provocando disidratazione o alterazioni elettrolitiche che vanno quindi particolarmente sorvegliate e che a volte richiedono la riduzione del dosaggio del diuretico. CONSIGLI GENERALI Una serie di semplici abitudini e precauzioni possono contribuire notevolmente a ridurre gli effetti nocivi del caldo eccessivo sulla salute. - Come va impostata l’alimentazione? Nei periodi estivi sono consigliabili cibi leggeri e facilmente digeribili; evitare pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi di verdura e frutta fresca; meglio evitare bevande dolci e gasate o troppo fredde, allo scopo di ridurre il lavoro cardiaco per l’aumentato metabolismo in fase digestiva. E’ utile ridurre al minimo o abolire gli alcolici che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono ad aggravare la disidratazione. A differenza di quanto si potrebbe istintivamente pensare, i soggetti cardiopatici non devono bere troppo, soprattutto se in trattamento con diuretici. - Uscire di casa nelle ore meno calde della giornata Evitare di uscire di casa nelle ore più calde, cioè dalle 11 alle 18 circa. Inoltre meglio evitare l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari caldi. Sia in casa che all’aperto, indossare indumenti leggeri, non aderenti, di cotone o lino; fuori di casa, è anche utile proteggere la testa dal sole diretto con un cappello leggero di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole. - Esporsi al sole nelle ore meno calde della giornata, evitando le ore centrali della giornata. Per il cardiopatico esporsi al sole significa soprattutto aumentare la vasodilatazione già provocata da farmaci attivi sui vasi, con la possibilità quindi di ulteriore abbassamento della pressione arteriosa. Inoltre alcuni farmaci come l’amiodarone si depositano anche sulla cute rendendola particolarmente sensibile all’esposizione al sole, anche indiretta. È importante proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. - Attenzione a conservare correttamente i farmaci! In condizioni di temperature ambientali elevate, particolare attenzione
deve essere posta alla corretta conservazione domestica dei farmaci, leggendo attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci. Durante la stagione estiva riporre in frigorifero i farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C. Qualora le modalità di conservazione non fossero esplicitate, conservare il prodotto a temperatura superiore ai 30°C solo per brevi e occasionali periodi. - L’uso di un condizionatore d’aria rinfresca l’ambiente, dando una sensazione di beneficio. Occorre evitare, però, continui passaggi dagli ambienti caldi a quelli più freschi. Si raccomanda di evitare di regolare la temperatura a valori troppo bassi rispetto alla temperatura esterna (meglio stare sui 5-6 gradi di differenza), altrimenti il passaggio dal caldo al freddo e viceversa può determinare pericolosi sbalzi di pressione. La temperatura ideale nell’ambiente domestico per il benessere fisiologico non è mai al di sotto di 24-26°C. - Si può andare in montagna? L’ambiente montano presenta alcune caratteristiche fisiche (carenza di ossigeno, bassa temperatura) che richiedono al nostro organismo alcuni adattamenti. A causa dell’altezza la pressione parziale ed il trasporto ematico dell’ossigeno sono ridotti (a 3000 m la pressione parziale di ossigeno si riduce di quasi un terzo). Per mantenere una buona ossigenazione dei tessuti, man mano che si sale, si assiste ad un aumento della frequenza ed ampiezza degli atti respiratori (ventilazione polmonare) e ad un aumento della quantità di sangue pompata dal cuore grazie all’aumento della frequenza cardiaca. Questo secondo meccanismo comporta un significativo aumento del lavoro del cuore. Per questo motivo ai pazienti affetti da scompenso cardiaco, aritmie ventricolari, angina, cardiopatie congenite o con storia di recente infarto del miocardio è sconsigliato soggiornare oltre i 1000 m di altezza. Inoltre in montagna la pressione arteriosa sia sistolica che diastolica tende ad aumentare; è consigliabile allora controllare frequentemente i valori pressori e porre la consueta attenzione alle norme igienico-dietetiche; chiedere al medico curante per eventuali aggiustamenti posologici della terapia ipotensiva. Dott.ssa Stefania De Feo U.O. di Cardiologia Casa di Cura "Dott. Pederzoli" pubbliredazionale
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Luglio 2013
CHIEDILO ALL’AVVOCATO PRESUNTO ABUSO EDILIZO? ECCO COSA FARE… Egregio avvocato Dal Fior, scrivo la presente per porLe un quesito: quale Ente sopra il Comune può controllare una costruzione se ha tutte le autorizzazioni, se è abusiva,se si sta operando a norma di legge... Mi trovo in una zona di Verona dove stanno costruendo un gruppo di case in un invaso artificiale adibito allo sfogo delle acque. In pratica se il torrente rischia di esondare dovrebbe esserci questo spazio d'emergenza, ma se è occupato da case, quando lo usano se c'è bisogno? Inoltre mi risulta che non avessero né permessi del Genio, né dei Pompieri, però vanno avanti e nessuno li ferma. Ma questo bisogno impellente di costruire dappertutto senza motivo, in tempo di crisi, distruggendo il tesoro di campi che i turisti ci invidiano ci vuole portare alla miseria? Cristina da Verona
20 a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior
OLTRE LA SEPARAZIONE … PURE L’IMU? Gentile Avvocato, mi domando se la legge dia sempre ragione a quelli che peggio si comportano. Le spiego: mio marito ha voluto la separazione e io gliel’ho concessa. Per me non ho voluto da lui neppure un soldo. Ho solo chiesto e ottenuto l’assegnazione della casa coniugale intestata al mio ex marito nella quale rimarremo a vivere io e nostro figlio. Adesso, mi è arrivata da pagare l’IMU che, per me, sono quasi due mesi di stipendio. Ho chiesto al mio ex marito di pagarla poiché la casa è di sua proprietà, ma il suo avvocato sostiene che spetti a me. E’ così?
Cara amica, purtroppo devo confermare quello che ha detto l’avvocato del suo ex marito. Per quanto riguarda i coniugi separati, il pagamento dell’IMU Cara signora, l’autorità preposta a verificare e reprimere eventuali abusi edilizi è il spetta al 100% al coniuge cui è stata assegnata la casa coniugale Comune, nello specifico l’Ufficio Tecnico e i Vigili Urbani. Ogni cittadi- anche se non ne sia proprietario. Le consiglio comunque di parlare no che abbia un interesse giuridicamente rilevante (es. proprietario con il suo ex marito, per cercare di trovare un accordo e far sì che confinante) può richiedere l’accesso ai documenti e agli atti ammini- almeno l’aiuti a pagare il 50% del dovuto. Prima o poi, vorrà ottenestrativi per verificare la regolarità della costruzione. Nel suo caso, re anche il divorzio quindi è meglio per tutti che i vostri rapporti visto che lei abita nella zona che dall’eventuale esondazione del tor- rimangano distesi e cordiali. rente potrebbe subire danni per la presenza di questa costruzione, Avv. Thomas Dal Fior vada in Comune e presenti istanza di accesso agli atti, preferibilmente assistita da un tecnico (geometra, architetto ecc.). Se dalla verifica Hai un dubbio? Un quesito legale? risulterà un effettivo abuso lo potrà denunciare alla Magistratura. Cara Cristina, purtroppo “là dove c’era l’erba ora c’è una Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it città”…Celentano aveva proprio ragione! Speriamo che in questo Avvocato Thomas Dal Fior caso non sia così. Avv. Thomas Dal Fior
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
LE NUOVE DIRETTIVE IN MATERIA DI MOTO Dopo il 18 gennaio 2013,giorno in cui l'Italia si è adeguata alle direttive europee,stiamo assistendo a dei cambiamenti rilevanti anche in materia di conseguimento della patente della moto,ovvero la patente A. La suddetta è divisa in quattro categorie: AM,che permette di guidare motorini e quadricicli leggeri di 50cc e che sviluppano una velocità di 45km/h ;A1,che permette di guidare moto di piccola cilindrata fino ad un massimo di 125cc e con potenza massima di 11 kw ;A2, che permette di guidare motocicli di potenza non Roberto Azzolina superiore a 35kw di almeno 400cc e A3,che permette di guidare tutte le altre moto a partire dai 40kw. Cosa è cambiato? Innanzitutto i limiti di età,che nel caso della patente A3 si sono alzati: infatti dai 21 anni iniziali si è passati a 24,secondo direttiva europea. In secondo luogo non è più possibile il passaggio da patente A2 a patente A3 dopo due anni: difatti prima questo cambio avveniva in maniera naturale dopo 24 mesi,ora invece chi vuole una patente A senza limitazioni deve forzatamente riconseguirla con esame pratico. In Alessandra Azzolina terzo luogo la patente AM altro non è che il vecchio patentino del ciclomotore,con una differenza di forma (infatti adesso è una patente europea a tutti gli effetti che permette di guidare all'estero),e una differenza burocratica (durata del foglio rosa di 12 mesi come tutte le altre patenti,quindi chi viene bocciato in teoria ha una seconda possibilità,mentre prima bisognava rifare tutto dall'inizio). Inoltre sono cambiati i circuiti: eliminato il famigerato "otto",ora si propende a prove di equilibrio effettuate su distanze maggiori,motivo per il quale le motorizzazioni si sono dovute adeguare ampliando i loro circuiti d'esame. A tal proposito è da segnalare una direttiva nuova: chi farà gli esami della moto infatti,dovrà "bardarsi" con giubbino con protezione delle spalle e dei gomiti,casco integrale,stivaletti da moto,guanti e pantaloni con protezione delle ginocchia. Buona moto!
IL SOMMELIER NELLA RISTORAZIONE MODERNA Formare una brigata di sala ristorante non è mai stato così semplice come si vuol far credere, infatti anche nei ristoranti che occupano spesso le prime pagine dei più illustri quotidiani, lo danno come fatto scontato, ma non è così. E le conseguenze vengono a galla anche nei momenti meno opportuni e quasi sempre è lo stesso cliente a pagarne lo scotto. Dopo questa premessa entriamo nel merito del nostro momento dove tratteremo l’entrata di questo personaggio: il Sommelier è alle dirette dipendenze del datore di lavoro, ma esegue gli ordini del I° Maitre di Rolando Mariotti Sala che ne è il diretto responsabile. Tra questi due personaggi devono esserci intesa a vista d’occhio. Al Maitre l’onere di accogliere il cliente accompagnarlo al tavolo e metterlo a suo agio, e mentre lo invita ad un aperitivo gli da la carta delle vivande, ovviamente non si ritira se prima non ha consigliato il meglio che lo Chef ha preparato per il giorno. Un cenno del cliente e il Maitre è pronto a prendere la comanda e con un cenno invita il Sommelier ad offrire al cliente il meglio che si possa abbinare con il piatto o i piatti scelti dal cliente stesso. Qualcuno potrebbe pensare che questa sia un’operazione che non comporta professionalità,. Non è così: un buon Sommelier deve e dico “deve” avere anche gran professionalità nel conoscere anche i piatti che il collega Chef di cucina propone, ed è bene tener presente che il Sommelier, il Maitre e lo Chef di cucina devono formare una trilogia indissolubile, conoscendo molto bene sia i vini che i piatti disponibili nel locale, per poter offrire ai commensali sempre il meglio. Oggi un ristorante di livello non può fare a meno di inserire nel proprio organico la figura del Sommelier, il quale non è certo immune da tanti doveri che il locale gli comporta, tra i quali tenere ordine in una cantina che non è cosa certamente facile: il giro dei prodotti, gli ordini, che siano fatti sempre in modo regolare per poter avere il prodotto in ordine, porre attenzione a che lo stesso non invecchi precocemente e quindi farne un uso intercambiabile per avere sempre il prodotto fresco e giovane. L’opera del Sommelier non si ferma certamente qui: egli è, come il Maitre, l’operatore più guardato ed osservato dalla clientela, che spesso commenta uscita dal locale: “hai visto il Sommelier ci ha servito il vino, non ci ha lasciati soli, è un locale buono, anzi molto buono penso che ci potremmo venire ancora in questo ristorante, perché il trattamento è stato molto positivo”. Durante il percorso della mia lunga carriera mi sono trovato davanti a clienti che avevano buona conoscenza sia dei vini che della cucina italiana ed internazionale, e credetemi, è bello ed intelligente operare con questo tipo di clientela, essi stessi danno il giusto parametro professionale al personale che lo deve servire, ed è anche indice di intercambio tra il cliente e chi esegue un ottimo servizio, cosa che induce lo stesso cliente a non dimenticarsi del locale, che lo ha servito e riverito come è giusto che sia. Al ristoratore, per la qualità dei cibi, dei vini e del servizio, e ai clienti, un ringraziamento e un arrivederci a presto. Maitre Sommelier Mariotti Rolando
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“VeronArte: tra musica e lettura” a cura di Gianfranco Iovino Siamo prossimi alle vacanze estive ed un bel libro può trasformarsi in un’ottima compagnia per rilassarci al mare o al fresco di cime verdi e rinfrescanti e VeronArte vi consiglia una bella raccolta di racconti, scritta a quattro mani da Simone Turri e Daniela Mecca, oltre che un elenco dei maggiori titoli che stanno conquistando l’interesse dei lettori e si prestano ad ottimi compagni di ombrellone. IL FIORE NERO, è la prima raccolta di racconti horror pubblicata dagli autori veronesi Simone Turri e Daniela Mecca. Un'antologia di sette racconti, intesi come sguardi sul sentiero percorso dal Male, nel quale non ci sono né vincitori né vinti, ma una sofferenza che non dà tregua e accompagnerà il lettore lungo un esilarante viaggio narrativo, ricco di continui colpi di Gianfranco Iovino scena. Si racconta di Claudio Aureli, avvocato brillante e famoso, dall’infanzia solitaria, deriso dai coetanei, che trova rifugio in uno strano signore col quale suggella un patto eterno di sangue. Poi si prosegue planando su una panchina in un parco, che invoglia le persone a sedersi. Tra queste ci sarà Emily, ragazza ventenne, che verrà risucchiata in un vortice a senso unico dove l’oscurità potrebbe inghiottirla per sempre. Ma c’è spazio anche per lasciare affondare la vena horror in temi ancora più incisivi, come quella di una bambola di nome Caroline, che attratta dalla giovane anima di Agatha, la bambina alla quale è affidata, farà di tutto per averne il pieno controllo o nel racconto di Richard Thompson, alias Padre Gabriel, monaco di un convento nel Michigan e della sua scoperta di un piccolo diario maledetto o di Maggie, che ha lasciato il marito fedifrago e tenta di rimettere insieme i cocci di un’esistenza sbiadita. Fino a raggiungere la storia di Madame Zwelda, cartomante sensitiva al limite fra il professionale e il ciarlatano che dovrà ricorrere a tutte le sue conoscenze per contrastare la potenza del Male. Una raccolta davvero ben riuscita, opera di Simone Turri, veronese con la grande passione per la lettura e l’obbiettivo preciso di descrivere il male nelle sue varie forme, attraverso tutte le molteplici sfumature stilistiche possibili, e Daniela Mecca, veronese anch’essa, compagna nella vita e nella scrittura di Simone, che supporta in modo unico ed esemplare le scelte stilistiche, dando grandi spunti originali in tema di idee e sviluppo delle trame. Il Fiore Nero di Simone Turri e Daniela Mecca, edito da Montag. 174 pagine ad € 15. Le altre letture consigliate sono: L’eco rispose, un romanzo coinvolgente, che attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, permette ad Khaled Hosseini di esplorare con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra. Un covo di Vipere segna il ritorno dell’amatissimo commissario Montalbano grazie alla penna magistrale di Andrea Camilleri. Il ragioniere Cosimo Barletta, sciupafemmine compulsivo e strozzino, è stato trovato morto. Montalbano dovrà indagare sui segreti impenetrabili di una famiglia e sui misteri di una comunità, che entusiasmerà per questo nuovo successo annunciato. È in tutte le librerie l’attesissimo nuovo romanzo di Dan Brown, dal titolo Inferno, che ci regala un nuovo sorprendente capitolo dedicato all’intrepido eroe Robert Langdon, studioso di simbologia e in questo nuovo episodio esperto di Dante, che saprà affascinare il lettore, che si vedrà spettatore emotivamente coinvolto mentre legge le mirabili imprese di Langdon, per un romanzo che è già un successo a livello mondiale.
P oesie
di Giancarlo Peretti
Elisa aveva mandato due dediche per la festa del papà, fuori tempo per la pubblicazione. Eccole ora: sono brevi e ci stanno entrambe, “A nonno Mario” e “A papà Flavio”. Rita Cian, 84 anni e ospite da 13 a villa Monga, ci invia una speranzosa “Primavera” che non possiamo certo ignorare. Che sia la volta buona…? Laura Martini Magnabosco, consuocera del nostro direttore Rosanna Pancaldi, redige uno strano testamento da non sottovalutare, “Ultime volontà”.
A nonno Mario… Un uomo meraviglioso, affettuoso, con un’intelligenza superiore… un giorno l’uomo è stanco di tutto… decide di andarsene… la vita lo lascia con un amaro in bocca… e tutti lo piangono… ma io non ricordo ero piccola, solo una scena nella mente la camera mortuoria… un giorno di solitudine… ed ora rimane una foto sul comò e il ricordo nel cuore! Elisa Primavera Sotto le siepi fioriscono le viole, e le lucertole si risvegliano dal torpore. Primavera è alle porte, primavera vien cantando primavera vien danzando. Canta canta dolce stagione canta canta la tua canzone canta canta allegro fringuello sgorga dall’ugola il gorgheggio del risveglio. I primi raggi t’hanno inebriato Canta il tuo canto dell’innamorato. Rita Cian
A papà Flavio… Il mio papà un uomo di poche parole, ma un amore trasmesso con tanti piccoli gesti… Poi la donna e il suo papà, lo vede in un momento di debolezza e amarezza, però lo capisce e lo aiuta… comincia il rapporto da adulta e subito un po’ burrascoso, ma poi si trova un compromesso… E il papà segue la Bambina… Elisa Ultime Volontà Voria portarme via El ricordo De `na manina calda In de la mia, El ciacolar su l’albaro De i useleti. A giornata finì, El fracasso de le onde Quando el mar le agita, L’aria, Dai monti profumà, La nebia Che… Come magia fosse, Tutto la sconde,
Un ciaro de luna, E Un ocio de sol Dopo el tenporal, El profumo Del gialo calicanto E Ci sa ancora, cosa vorìa. Ma… Nuda son nata Gnente gh’avea E Adesso che parto Gnente porto via. Laura Martini Magnabosco
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BENESSERE
L’ARGOMENTO
Quando nasce un figlio a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Dottoressa, quanto la nascita di un figlio può influire sulle dinamiche della coppia? La nascita di un figlio modifica ampiamente la relazione nell’ambito della coppia, la gravidanza può essere un momento di forte aggregazione, fantasticare sul figlio che verrà porta la coppia in un mondo di fantasia dove ogni desiderio si avvera; quando il bambino nasce strappa i genitori dalla fantasia e li precipita nella realtà, con le sue esigenze psicoaffettive e i suoi bisogni fisiologici. L’arrivo di un neonato altera le abitudini, i ritmi, gli orari, fa perdere il tempo privato; cambia la rappresentazione del partner e le esperienze di intimità. Come fare perché questo delicato passaggio di vita possa costituire per la cop-
pia un momento in cui ritrovarsi anziché perdersi? Non è un compito semplice, in quanto ciò che è determinante in questo processo è l’equilibrio che la coppia aveva stabilito prima della nascita di un figlio. Alcuni consigli possono aiutare a contrastare l’insorgenza di problemi. Sforzarsi di trovare del tempo per la coppia. Può sembrare impossibile quando, in due, oltre a lavorare, ci si deve occupare
di un neonato ma è di fondamentale importanza che la coppia si ritagli uno spazio proprio nel quale il bambino non c’è o è sullo sfondo. Perdonarsi le proprie paure. Avere paura di mettere al mondo un figlio e di accudirlo è la cosa più normale del mondo. Chiedere aiuto. Quando il peso dei problemi e delle difficoltà quotidiane diventa insostenibile è bene allentare la tensione e lasciarsi aiutare. Essere
LA CURA DEI CAPELLI IL NATURALE PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DEL COLORE DEL CAPELLO NELL’EVOLVERSI DEL TEMPO Il colore naturale dei capelli dipende soprattutto dall’abbondanza di granuli di melanina – pigmenti coloranti della pelle e dei peli – prodotti da cellule dette melanociti – cellule che producono la melanina . La melanina è presente nei capelli sotto forma di due pigmenti: eumelanine, responsabili dei colori bruno – castano e feomelanine, responsabili dei colori biondo – rossiccio. Il diverso rapporto tra di loro, dà le altre gradazioni di colore. Il colore dei capelli è generalmente più chiaro nell’infanzia e quindi scurisce progressivamente per stabilizzarsi nella pubertà, per poi divenire bianco nella vecchiaia. In particolare il capello bianco è una conseguenza del fatto che i melanociti, ad una certa età, non producono più melanina e il capello è semplicemente privo di colore. Per chi desidera colorarsi i capelli, ma ha il timore di rovinarli o ha allergie ai prodotti chimici o semplicemente decide di volersi bene e rispettare se stesso e i capelli, partendo proprio dalla colorazione, può trovare nel salone bionaturale di Antonella le varie risposte alle molte esigenze perché utilizza prodotti coloranti estratti da speciali miscele di olii vegetali, che coprono, schiariscono, mechano i capelli, naturali e trattati. Completamente privi di sostanze nocive che oltre a colorare il capello lo nutrono e lo fortificano dandogli lucentezza, robustezza e solidità, questi prodotti agiscono nel rispetto del capello ottenendo ottimi risultati di copertura e nuance di colori brillanti e di tendenza. Un colore quindi che rispetta la salute del capello, del cliente e dell’ambiente.
PROMOZIONI ESTIVE ORARI LUGLIO AGOSTO GIOVEDI E VENERDI DALLE 8.30 ALLE 17.00 IL SABATO DALLE 8.00 ALLE 14.00 CHIUSURA PER FERIE DAL 14 AL 24 LUGLIO Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - tel. 045 941832 - cell. 330964675
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genitori può mettere alla prova la nostra pazienza e la capacità di gestire lo stress. Cosa fare quindi per instaurare una relazione positiva con i nostri figli? Quando ci sentiamo sotto pressione, siamo stressati il nostro corpo e il nostro cervello reagiscono guidati esclusivamente dal “cervello emotivo” a scapito di un modo di comportarsi e di pensare più razionale e lucido. Quando ragioniamo in modo emotivo, perché arrabbiati, stanchi possiamo facilmente reagire con esplosioni di rabbia, urlando e insultando. I bambini imparano a gestire lo stress osservando i propri genitori. I genitori hanno due strumenti efficaci su cui fondare il loro rapporto con i figli: l’affetto e i punti di riferimento. Per affetto intendiamo protezione fisica ed emotiva. In un’atmosfera di affetto i bambini si sentono al sicuro anche se commettono errori, si fidano dei genitori diventando più sicuri di sé e più motivati ad impegnarsi. Fornire punti di riferimento non significa costringere o tenere sotto controllo ma offrire ai bambini gli strumenti di cui hanno bisogno per raggiungere i loro obiettivi in modo autonomo. Ricordarsi sempre che i genitori perfetti non esistono. Avete qualche dubbio, qualche problema? Inviate i vostri quesiti alla dott.ssa Bevardo – che sarà felice di rispondervi - attraverso il nostro indirizzo mail: articoli@laltrogiornalevr.it oppure a L’Altro Giornale – via Bernardi, 7 – 37026 Settimo di Pescantina
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
“GLI OCCHI SONO LA FINESTRA DELL'ANIMA.” BORSE E OCCHIAIE: TRE FACILI GESTI DA RIPETERE CON COSTANZA IMPACCHI FREDDI DI CAMOMILLA Procurarsi delle bustine di camomilla biologica, bagnarla nell’acqua e porle in frigorifero per qualche ora. Ancora fredde applicarle sulle palpebre per 10 minuti circa. Questo semplicissimo accorgimento vi sarà utile ogni volta che sentirete il bisogno di decongestionare i vostri occhi, ormai stanchi da troppe ore trascorse davanti al computer o dopo una giornata al mare. L’impacco freddo serve a sgonfiare le borse e rinfrescare lo sguardo. La camomilla fredda è un decongestionante utile in caso di occhiaie profonde e “nere”, quelle tipiche da notte brava. IL CUCCHIAINO FREDDO Mettere due cucchiaini in freezer la sera prima di andare a letto e al mattino, dopo aver lavato il viso con acqua fresca, appoggiarli sulle borse gonfie. Se, invece, avete intenzione di trascorrere la giornata al mare ponete i cucchiaini nel freezer la mattina prima di uscire e usateli sul viso pulito dopo la doccia della sera. Ottimo l’effetto liftante! NETRA YOGA Avete mai pensato allo yoga per poter dire finalmente addio a occhiaie e occhi stanchi? Ecco qui qualche piccolo consiglio su come poter sfruttare lo yoga per il viso ed ottenere grandissimi risultati. Innanzitutto se avete le unghie molto lunghe, prestate bene attenzione perché correreste il rischio di graffiarvi. Appoggiare sul lato esterno delle sopracciglia i vostri indici in orizzontale mentre con i pollici appoggiate la punta sulla palpebra inferiore. Una volta in posizione con le vostre dita tentate di distendere immaginando di farlo con un filo. Il movimento deve essere delicato e partire dal pollice all’indice. Contemporaneamente cercate di chiudere gli occhi. Creare un movimento naturalmente che contrasti il movimento delle palpebre, come ad impedirne la chiusura. Ripetete questi movimenti 5-10 minuti al giorno ed otterrete ottimi risultati. Questi tre accorgimenti possono essere utilizzati uno dopo l’altro nell’ordine sopraelencato. Namastè!!!
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani COPPA DI FRUTTI DI BOSCO GELATINATA (PER 4/5 PERSONE) INGREDIENTI: 850 gr di frutti di bosco (anche surgelati) e fragole 300 ml di vino rosso (o succo di frutti di bosco) 130 gr di zucchero 2 chiodi di garofano 1 pezzetto di cannella 1 cucchiaio di succo di limone ½ stecca di vaniglia 1 cucchiaino di maizena PROCEDIMENTO: Portare a bollore il vino con zucchero, chiodi di garofano, cannella e succo di limone. Dopo 3/4 minuti togliere cannella e chiodi di garofano. Abbassare la fiamma e unire 200 gr di frutti di bosco e cuocere 10/15 minuti. Frullare il tutto e rimetterlo sul fuoco. Aggiungere lo stecco di vaniglia e il resto dei frutti di bosco. Cuocere 3 minuti. Stemperare la fecola con poca acqua e unirla. A ebollizione spegnere, raffreddare e servire in coppe. NB: è utile metterlo nelle coppe prima del completo raffreddamento.
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DONNE DELLA VALPOLICELLA
Serata ad Aquardens
Bruna Pavesi Castelli con Enrico Ghinato
Si è concluso all’insegna del benessere l’anno sociale 2013 dell’associazione Donne della Valpolicella. Le numerose socie si sono date appuntamento il 19 giugno scorso al Parco termale Aquardens di Santa Lucia di Pescantina per una serata conviviale a cui hanno preso parte volti nuovi e che ha registrato nuove iscrizioni. Il tutto nella splendida cornice di Aquardens, che ha voluto omaggiare le socie presenti di varie possibilità per poter conoscere e apprezzare questo luogo di relax e di svago. La piacevole serata estiva è stata organizzata - come di consueto - in modo impeccabile dalla presidente di Donne della Valpolicella, Bruna Pavesi Castelli che, prendendo il microfono, ha ringrazia-
to tutti i numerosi presenti e consegnato attestati di merito alle socie Anna Cicolin, Edvige Beghini e Antonietta Farina. E’ poi intervenuto il presidente di Aquardens, Enrico Ghinato, che si è congratulato con l’associazione Donne della Valpolicella per la sua presenza sul territorio e per le molteplici attività svolte. Ha poi ringraziato la Presidente per aver scelto la struttura di Santa Lucia come cornice per la chiusura dell’anno sociale e ha colto l’occasione per illustrare alle ospiti le opportunità offerte dal centro termale. «Contrariamente a quanto si possa pensare la varietà di acque a temperature diverse rende il nostro Parco molto piacevole anche in estate – ha affermato il presidente Ghinato -. Oltre il
50% delle superfici d’acqua sono tra l’altro composte da laghi con temperature intorno ai 26 – 27° ed il “green” che circonda Aquardens rappresenta una cornice ideale all’interno della quale godersi giornate di riposo e di relax. In un momento economicamente difficile come l’attuale, ecco che Aquardens rappresenta un’occasione per fare una mini – vacanza low cost senza rinunciare allo svago. Ed è proprio per andare incontro alle esigenze economiche dei nostri clienti e far considerare il nostro Parco come luogo ideale per una vacanza estiva abbiamo pensato di proporre pacchetti estivi convenienti sia per il singolo nei mesi di giugno, luglio e agosto, sia per famiglie». Non poteva mancare l’intervento finale di Bruna Pavesi Castelli, che ha concluso la lieta serata facendo al presidente di Aquardens i suoi più sentiti ringraziamenti per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’associazione. La presidente di Donne della Valpolicella si è poi rivolta a tutti coloro che in diversi momenti e modi hanno sostenuto e sostengono l’associazione, esprimendo non solo la sua gratitudine, ma anche quella di tutte le socie. Rosanna Pancaldi
Luglio 2013
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Il vostro angolo
La crema antiage “A caval donato non si guarda in bocca” sentenzia un vecchio proverbio. Ma anche per le massime esistono le eccezioni. Questo si può verificare nei casi in cui i regali creano imbarazzo e sconcerto in chi li riceve, quando cioè il donatore ha superato, magari senza avvedersene, i limiti del buonsenso e perciò delle buone creanze. Mi piace raccontare, a questo riguardo, una storia vissuta in prima persona, che ho ancora ben chiara nella mente per le violente emozioni e reazioni che mi ha suscitato. Era il giorno del mio genetliaco, che cade in Luglio e precisamente il 14. Non sono mai riuscita a capire la strana usanza di festeggiare gli anni che si compiono. Secondo me è una specie di sado-masochismo: come a ribadire che ad ogni anno che passa, il tempo che rimane da vivere si accorcia e la giovinezza sfiorisce... Insomma è un festeggiare la vecchiaia! Ma tant’è. Questa è l'usanza. Così ormai mi sono rassegnata a subire ogni anno la festa del mio compleanno. Quel giorno, dunque, ricevetti diversi presenti da parte di familiari ed amici. Ma tra tutti i regali ce ne fu uno che mi lasciò sconcertata nell’istante in cui mi venne consegnato. Era una crema di bellezza per il corpo: la “Creme fermeté di Clarins” di Paris. Rimasi perplessa, primo perché non mi era mai capitato un dono del genere, secondariamente non faccio uso di creme. Aprendo la confezione lessi le spiegazioni d’uso: “Contribuisce a restringere e tonificare l’epidermide, a evitare le perdite di fermezza ed il rilassamento per l’invecchiamento precoce della pelle”… Ma cos’era uno scherzo? Certo di cattivo gusto! Qui mi si dava della vecchia che desidera conservare la pelle
giovane. Un moto di collera mi si agitò dal profondo, facendomi annebbiare la vista. Con riluttanza accettavo il sadismo della festa di compleanno, ma quello del regalo che lo ribadiva non ero disposta a tollerarlo! E la peculiarità era proprio che quel dono proveniva da un uomo, un amico (o meglio che tale consideravo...). Fosse stata una donna ad inviarmelo, potevo comprendere: un pizzico di rivalità ed invidia ricorre sempre tra persone dello stesso sesso. Ma un uomo! Che ebete! Screanzato! Tutti i titoli di questo mondo non mi sembravano adatti per esprimere il disprezzo e la rabbia nei suoi confronti, per quel suo regalo stupido e provocante. Se il presente fosse stato destinato ad una donna giovane sarebbe stato passabile. Ma un regalo del genere ad una signora sugli "anta" era una gaffe madornale! Riacutizzava la piaga del complesso dell'età. Stupido somaro! Aveva colpito troppo duro. Meritava una lezione. Anche lui aveva più o meno la mia stessa età e... Ma certo, occorreva una proporzionata vendetta. Alla prima occasione di ricorrenza si trovò anche lui, come dono, un unguento miracoloso adatto a rinvigorire... indovinate un po’? La pelle rilassata e floscia del … Già, avete capito. A sua volta l’amico dovette ingoiare il rospo rassegnandosi, in quel frangente, a sottostare alla forza di due proverbi, quello di “caval donato” e l’altro di “chi la fa, l’aspetti!” Dina Marika Riccardini Vedete, care amiche, con quanta simpatia e ironia si può scrivere! Inviate anche voi le vostre esperienze, i vostri racconti, li pubblicheremo volentieri.