ANNO XXVIII - N. 09 - SETTEMBRE 2013 - Stampato il 19/09/2013
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
Nel 1986, anno di uscita de L’Altro Giornale in Valpolicella, l’obiettivo era di dare ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni la possibilità di dialogare e permettere ai cittadini di essere più partecipi alla vita civile della comunità e alla istituzioni di conoscere meglio le necessità della popolazione, di cui sono - o dovrebbero essere - al servizio. Obiettivo alto, forse utopistico, ma che ha sempre permeato il lavoro delle persone che nel tempo hanno collaborato a questa iniziativa editoriale. Da alcuni anni L’Altro Giornale ha affiancato alle edizioni Valpolicella, Il Mensile della Provincia e Sambonifacese Il Mensile di Verona, un’edizione che intende servire la città. Fin dall’inizio il problema è stato quello di raggiungere al meglio i potenziali lettori con le 30 mila copie mensili. Abbiamo realizzato degli espositori e, con l’indispensabile collaborazione di commercianti e istituzioni, abbiamo posizionato oltre 100 punti nella città e nelle frazioni dove trovare L’Altro Giornale (vedi Dove Trovarci a pag. 2). Da questo mese, per cercare sempre nuovi lettori, useremo le 15 mila copie che distribuivamo alle attività commerciali delle principali arterie cittadine, ad una distribuzione porta a porta. Copriremo quindi, volta per volta, le sei zone in cui abbiamo suddiviso la città per poter essere direttamente nelle vostre case due volta all’anno. Rimarranno ovviamente attivi tutti i punti di distribuzione dove ogni mese potrete trovare la vostra copia gratuita. Buona lettura. L’Editore
SPIANÀ
Bmx Olimpic Arena, il sogno è diventato realtà
PALLAVOLO
Coach Andrea Giani carica la sua Calzedonia Verona
QUESTO NUMERO SARÀ DISTRIBUITO PORTA A PORTA NELLE ZONE DI S.MASSIMO - BASSONA B.GO MILANO - B.GO NUOVO - SAVAL - CHIEVO
DOVE POTETE TROVARCI I CIRCOSCRIZIONE
LA COSTA - PIAZZA BRA 2 - CENTRO STORICO MUNICIPIO - PIAZZA BRA - CENTRO STORICO POLLERIA SOGGIORO - PIAZZA MURA GALLIENO1 - CENTRO STORICO BAR LA COLONNA - VIA SAN PIETRO INCARNARIO 8 - CENTRO STORICO OSTERIA BUSO DEL GOTO - VIA DIETRO LISTONE - CENTRO STORICO CIRCOLO SOTTUFFICIALI - VIA CANTARANE, 1 BAR SAN FERMO - STR. SAN FERMO 5 - CENTRO STORICO LIBRERIA GIURIDICA - VIA COSTA 5 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA CATULLO 3 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA PELLICCIAI - CENTRO STORICO INAIL - CORSO CAVOUR 6 - CENTRO STORICO BAR MONTECCHI - VIA DEL PONTIERE 29 - CITTADELLA UFFICI PROVINCIALI - VIA FRANCESCHINE10 - CITTADELLA TRIBUNALE - CORTE ZANCONATI - CITTADELLA BAR CITTADELLA - VIA OSPITAL VECCHIO 7 - CITTADELLA C.C.I.A.A. - CORSO PORTA NUOVA 96 - CITTADELLA ALPIGUSTO - P.ZZA RENATO SIMONI 4 - CITTADELLA SIGMA - VIA DELLA VALVERDE 46 - CITTADELLA ACI CAFFÈ- VIA DELLA VALVERDE - CITTADELLA TABACCHERIA - VIA DELLA VALVERDE 63/A - CITTADELLA ENZO PARRUCCHIERE - VIA GUGLIELMO MARCONI- 17 - CITTADELLA PANIFICIO AI PORTICHETTI - P.TTA PORTICHETTI 2/B - S. ZENO PANIFICIO S. ZENO - P.ZZA POZZA 25 - S. ZENO BAR “NON SO” - VIA CANTARANE, 15/A COMITATO SIMON DE L'ISOLO - P.TA VESCOVO-P.ZZA S.TOSCANA - VERONETTA BAR COLUMBIA TORREFAZ - VIA XX SETTEMBRE 126 - VERONETTA
II CIRCOSCRIZIONE
CENTRO D'INCONTRO - P.ZZA DELLA VITTORIA - PARONA CARTOLERIA GASPARONI VIA ARUSNATI 1/C - PARONA COMUNE - VIA NUOVA - QUINZANO SUP. SIGMA - VIA NUOVA 24 - QUINZANO BAR FAMILA - VIA CA DÌ COZZI 43 - P.TE CRENCANO CENTRO POLIS. AVESANI - VIA SANTINI 5 - P.TE CRENCANO CARTOLERIA IDEALANDIA - VIA TOMMASEO 20 - P.TE CRENCANO TOTAL - VIA MAMELI 168 /A - P.TE CRENCANO NUOVA S. PANCRAZIO - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO AGIP - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO PARAF. VIVER BENE - VIA MAMELI 152 - P.TE CRENCANO CENTRAL FITNESS - VIA MAMELI 124 - P.TE CRENCANO BAR OLIVA ROSA - VIA MAMELI 19F CAFFÈ NEGRI - VIA MAMELI 156 PUNTO SIGMA - VIA DELLE AGOSTINIANE 31 - AVESA PIGHI FRUTTA E VERDURA VIA DELLA PODGORA - AVESA FARMACIA MARTARI - P.ZZA VITT. VENETO 22 - B.GO TRENTO BAR SIG. DAL DOSSO VIA M.ORTIGARA 23 - B.GO TRENTO IMMOBILIARE TRENTO - VIA TRENTO, 3/A
III CIRCOSCRIZIONE
CAFFE' - FARMACIA - VIA MARIN FALIERO 47 - SAVAL CEMS - VIA FAVA 2/B - CHIEVO PANINOTECA LEMMINGS - PIAZZA CHIEVO - CHIEVO PISCINE COMUNALI - VIA COL. GALLIANO - STADIO BAR CUORE - VIA ALBERE 68/A - STADIO PRODET - VIA NEGRELLI 65 - STADIO SUP. VIVO - P.ZZA RISORGIMENTO - S. MASSIMO FARMACIA - VIA TREVISANI - S. MASSIMO PANIFICIO LA SPIGA D'ORO - VIA URBANO III 10 - S. MASSIMO IDEA CORNICE - VIA URBANO III 22 - S. MASSIMO SUP. EUROSPIN - VIA PANCALDO - P.TE CATENA BOOMERANG CAFFE' - VIA MAGELLANO ANGOLO VIA C. COLOMBO - P.TE CATENA
LA BOTTEGA DEL PANE- VIA AGRIGENTO 25 - B.GO NUOVO MARKET L'AFFARE - VIA EUCLIDE - B.GO NUOVO ROSSETTO - VIA SPAZIANI - B.GO MILANO TABACCHI - VIA S. MARCO 55 - B.GO MILANO ROSSETTO SURGELA - VIA F.LLI ROSSELLI - B.GO MILANO INTIMO MARILU' - VIA SESINI 7 - B.GO MILANO
IV CIRCOSCRIZIONE
CENTRO SPORTIVO - VIA TANARO 28 - GOLOSINE CARTOLERIA MARTINI - VIA PO' 8 - GOLOSINE GELATERIA OASI - VIA PRINA 2 - GOLOSINE FERRAMENTA - VIA CHIODA 123 - GOLOSINE TIELLE - VIA GOLOSINE 29 - GOLOSINE FRESCO MIO - VIA MURARI BRA 55 - GOLOSINE PIZZA EXPRESS - VIA MURARI BRA 40 - GOLOSINE GRUPPO ALPINI - VIA S. ELISABETTA - S. LUCIA ALPIGUSTO - VIA MANTOVANA 87 - S. LUCIA PASTICERIA OLMO - VIA GIRARDI 11 - S.LUCIA SUPERMERCATO A & O - VIA VILLAFRANCA 40 - S. LUCIA SUPERMERCATO SIGMA - VIA COLOMBARA 19 - S. LUCIA
V CIRCOSCRIZIONE
PISCINE LE GRAZIE - STRADA LE GRAZIE 3 - B.GO ROMA BAR ASTOR-ORTOFRUTTA - PIAZZALE LUDOVICO SCURO - B.GO ROMA PASTICCERIA ROMA - VIA CESENA14 - B.GO ROMA RICEVITORIA LOTTO - VIA DEI LAMBERTI 29 - B.GO ROMA AGIP - VIA BENGASI 27 - B.GO ROMA TABACCHI - VIA S. GIACOMO 68 - B.GO ROMA MACELLERIA ESSEGI - VIA CENTRO 29 - B.GO ROMA BAR SILVI - VIA CENTRO 15 - B.GO ROMA NEGOZIO DEL BUON GUSTO - PIAZZA ZARA 24 - B.GO ROMA GALLERIA - VIA BOZZINI - B.GO ROMA DISTRIBUTORE METANO - VIA AVESANI - BASSO ACQUAR AMIA - VIA AVESANI 31 - BASSO ACQUAR CHIEPPE CAFFE - VIA FORTE TOMBA 22 - CADIDAVID CAFFE' DEL CENTRO - VIA FORTE TOMBA 100 - CADIDAVID AGIP CARBURANTI - VIALE DEL LAVORO 22 - ZAI
VI CIRCOSCRIZIONE
FARMACIA - VIA VILLA COZZA 28 - B.GO VENEZIA VENETA ORTOFRUTTA - VIA DONIZZETTI 2 - B.GO VENEZIA AGIP - VIA COL. FINCATO 36 - B.GO VENEZIA FARM S. ANTONIO - VIA COL FINCATO 66 - B.GO VENEZIA BAR TERRY - VIA COL FINCATO150 - B.GO VENEZIA BAR BARANA - VIA BARANA 4/B - B.GO VENEZIA ALPIGUSTO - VIA ROSA MORANDO 42/A - B.GO VENEZIA
VII CIRCOSCRIZIONE
FARM MADONNA DÌ C. - VIA DIETRO SALIERI - S. MICHELE EX. SAPORI DÌ SICILIA - VIA UNITA' D'ITALIA 377 - S. MICHELE EX. SPORTING CLUB MOND. - VIA GIORDANO CORSINI 5 - S. MICHELE EX. ACQUE VERONESI - L.GE GALTAROSSA - P.TO S.PANCR. SUP. SIGMA - VIA SARPI - P.TO S. PANCR. FERRAMENTA AL PORTO - VIA MARCONCINI 10 - P.TO S. PANCR.
VIII CIRCOSCRIZIONE
AGIP - VIA DA LEGNAGO 1 - MONTORIO CIRCOLO 1 MAGGIO - VIA LANIFICIO 60 - MONTORIO SUPERMERCATO EUROSPIN - VIA A. DA LEGNAGO N 9 - PER MONTORIO PANIFICIO LA SPIGHETTA - VIA PIAZZA ZAGATA 1/C - B.GO TRIESTE CIRCOLO ALPINI - POIANO EDICOLA - VIA POIANO 43 - POIANO BAR TRENDY - VIA VALPANTENA 56 - QUINTO EUROSPIN - VIA VALPANTENA 18 - QUINTO
IL PROSSIMO NUMERO SARÀ DISTRIBUITO PORTA A PORTA NELLE ZONE DI ... DOSSOBUONO - MADONNA - GOLOSINE SANTA LUCIA - STADIO
Lettere le vostre
DECRESCITA FELICE
“Economia: umana, lecita, rispettosa” Spettabile Redazione, ho letto con non poco sconcerto la lettera che il signor Luca Salvi, membro del movimento "decrescita felice", ha inviato a L'Altro Giornale e pubblicata nel numero di agosto 2013. Dopo una premessa tutto sommato condivisibile, seguita da una serie di dati (che sott'intendiamo di provenienza ed attendibilità certe) sull'andamento dell'occupazione in funzione della crescita economica italiana nei decenni scorsi, segue una conclusione alquanto sbrigativa e semplicistica. Cioè la soluzione alle lacune della concezione del libero mercato che premia i forti ed emargina i deboli è la decrescita felice. Il nostro signor Salvi ci spiega come: basta creare posti di lavoro ristrutturando case, otti-
mizzando i sistemi energetici, riducendo gli sprechi ecc.., per liberarci una volta per tutte dalle odiatissime leggi di mercato. La solita salsa di stampo ambientalista con leggere varianti "aromatizzate", ma di stessa salsa sempre si tratta! Ora però gli chiedo cortesemente, dopo le solite belle parole, di spiegarmi come reperire, approdare, nonché rendere accessibili economicamente tutte quelle tecnologie, conoscenze e tecniche che lui dice si debbano mettere in atto, se decrescendo calerebbero tutti gli investimenti nella ricerca che, guarda caso, derivano dai tanto demonizzati profitti a loro volta figli della crescita. Il nostro amico parla di milioni di posti di lavoro... ma anche fosse, dovremmo giustamente stipendiarli.
Chi assumerebbe cento muratori per ristrutturare una casa ( moltiplichiamo 8 ore giornaliere per 100 operai per 22 giorni lavorativi per 12 mesi!), quando con i mezzi che la tecnica oggi ci fornisce ne basterebbero dieci?Il posto di lavoro serve a nobilitare l'uomo ed aiutarlo a realizzarsi, non a creare stipendi. La decrescita per definizione non può essere felice, ce lo sta dimostrando la stessa crisi che stiamo attraversando. Anche il signor Salvi per vivere si serve delle tecnologie che sono frutto della crescita perché solo con essa si crea un surplus di risorse che a loro volta, se ben impiegate, generano migliorie in ogni campo. Vero che alla crescita dell'ultimo secolo non è corrisposto un aumento linear-
DISABILITÀ
“Che bella testimonianza!” Ciao, mi chiamo Alex Caprini, molti di voi mi conoscono già, altri ne avranno l’occasione. Vivo a Pescantina con i miei genitori. Sia io che mio padre siamo affetti da una malattia neurologica denominata Morbo di Steinert della famiglia delle distrofie. La mia storia inizia a 10 anni, quando mi diagnosticarono questo problema; fortunatamente, seppur degenerativa, questa malattie è molto lenta, quindi fino ai 28 anni non ho avuto grossi problemi tanto che facevo il buttafuori in discoteca e vivevo da solo. Quando la malattia si è scatenata in tutta la sua essenza, sono arrivato in pochi anni ad utilizzare il girello e la carrozzina. In
quel momento ho avuto una grossa depressione a causa di tutto questo, tanto che ho anche pensato di farla finita. La mia psicologa conosceva l’associazione UILDM e mi ha consigliato di frequentare questa realtà. Io ero molto scettico perché non mi consideravo un disabile, ma mia mamma con l’aiuto del responsabile delle attività sociali Giuseppe Fiorio mi ha convinto a partecipare ad una serata del Gruppo Giovani. Inizialmente ero timoroso, ma frequentando le varie attività sociali ho conosciuto delle persone molto in gamba, che mi hanno messo subito a mio agio. Ora sono tranquillo, felice, ho dei veri amici e tutto
grazie alla UILDM ed in particolare al Gruppo Giovani. Insieme organizziamo uscire, vacanze estive, “pizzate”, gite e ci divertiamo. Riusciamo a fare tutto questo grazie ai giovani volontari che ci seguono nelle nostre uscite e ci aiutano. Li possiamo definire senza dubbio amici. Altri volontari, invece, si adoperano per fare i trasporti e altre attività. Sono felice di aver conosciuto queste persone e nonostante la disabilità, vivo una vita pressoché normale, anzi di più perché ho conosciuto questa realtà che mi offre tante opportunità. Grazie UILDM!
mente proporzionale di occupazione, ma è anche vero che le persone oggi lavorano otto-nove ore al giorno e campano mediamente ottantadue anni, mentre cento anni fa ne lavoravano quattordicisedici, avendo aspettative di vita non superiori a cinquant'anni, con una scolarità media vicina allo zero e vivendo tutta la loro vita entro un raggio di cinquanta chilometri. Per tornare a quel passato non è necessario decrescere, basta smettere di crescere. Ve lo dico io dove rischiamo di andare ascoltando queste teorie postcomunisteambientaliste: nelle caverne, dove se hai fame devi uscire nella foresta e procurarti da solo la selvaggina ed allora si che sopravvivrà solo il più forte. Dopo questa mia provocazione propongo all'amico Luca Salvi di leggere attentamente l’enciclica di Benedetto XVI "CARITAS IN VERITATE", molto illuminante sul ruolo di un'economia umana (leggi cristiana) e di una crescita lecita e rispettosa della dignità della persona. Tutto il resto sono quisquilie. Cordiali saluti. Emiliano Cassardo
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777
Alex Caprini
Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino
Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)
Numero chiuso il 19 - 09 - 2013
Settembre
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ITALIA IN CRISI: O SI CHIUDE O SI “CORRE” La crisi economica attuale o si subisce, chiudendo le attività, o si affronta come opportunità. L’Altro Giornale grazie ai suoi 27 anni di pubblicazione e alla sua positiva e apprezzata storia, può percorrere la seconda ipotesi. Con il mese di Settembre 2013, infatti, scatta un’azione di riorganizzazione che non prevede riduzioni, bensì aumento di numero di copie, nuova distribuzione sul territorio, nuova grafica e nuove collaborazioni. Chiediamo ai lettori di esserci sempre vicini con interventi, informazioni e utilissimi appunti sul ricevimento del giornale. Alle attività economiche della zona proponiamo L’Altro Giornale come valido veicolo pubblicitario, sia per numero di copie sia per una linea editoriale sempre rispettosa delle Istituzioni. L’Editore
Le Vostre Lettere
Settembre 2013
SENATORI 1
TRAFORO
“Che errore, caro Presidente”
“A doppio senso di Marcia”
No caro presidente Naplitano, non doveva farle quelle quattro nomine di Senatori a vita. Mi creda: non era proprio il caso, soprattutto per il precario momento economico del Paese. Già quella di Monti non mi era piaciuta ma ora, mi spiace dirlo, ci sono rimasto veramente male perché avevo molta fiducia nel suo operato. Aveva infatti iniziato molto bene il suo mandato interessandosi alle modifiche costituzionale e federali di cui il Paese ha estremamen-
È pazzesco: un progetto stradale viene messo a bando in conflitto con bando già concluso! Ieri, l´assessore alla viabilità della Provincia Carla De Beni ha annunciato che «Entro fine anno verranno fatti gli espropri e bandita la gara d´appalto dei lavori della nuova strada Sp6 dei Lessini» – in sostanza la riqualificazione di Via Valpantena – con progetto di Veneto Strade con finanziamento regionale che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. La follia sta nel fatto che la riqualificazione di Via Valpantena è già presente, con un costo inferiore ai 10 milioni, nel bando concluso del passante nord con finanziamento di parte dei 53 milioni della Serenissima. Anche se potremmo pensare che la schizofrenia autostradale dei nostri amministratori potrebbe portarli a sognare due nuove tangenziali in Valpantena, la cosa più probabile è che invece l'opera verrà stralciata dal progetto del passante ed eseguita dalla Regione con grande gaudio del concessionario del passante che potrà godere dei 10 milioni avanzati del finanziamento della Serenissima per per ridurre l’impegno finanziario. Nulla di illegittimo, se questa soluzione fosse stata inserita nella proposta posta a base del bando di gara e che non è presente nella convenzione definitiva ed è indubbio che sia una clausola peggiorativa che la Legge e la convenzione non consentono. Recita, infatti, il comma 2 dell’art. 19 della convenzione approvata con la delibera di Giunta 54 del 27/02/13: 2. Il Concessionario concorderà con il Concedente le eventuali modifiche alla Convenzione rese necessarie dal contratto di finanziamento, tali comunque da non alterare i termini sostanziali della Concessione, né le garanzie a favore del Concedente, restando altresì inteso che, in nessun caso, il Concedente sarà tenuto ad accettare modifiche che comportino un onere finanziario maggiore, ovvero l’assunzione di
te bisogno. Intendiamoci, i personaggi nominati hanno tutto il mio rispetto ma il loro costo no. Tali nomine dovrebbero essere solo onorifiche, come afferma la Lega Nord. Si vuole o no ridurre i Parlamentari per risparmiare, oppure è tutta una favola? Così facendo, si fa tutto il contrario. Se poi è una questione politica, come sembra, è ancora peggio perché si salta di pari passo il popolo Sovrano e, come ha spesso detto Lei, caro Presidente, il Paese ha
altre priorità. Cioè: creare lavoro e benessere per i nostri giovani, sicurezza per il loro futuro e rendere più funzionale, uguale e responsabile questa nostra cara Italia. Solo così Lei, caro presidente, sarebbe passato alla storia. C’è infatti molto bisogno di rispettare veramente la Sovranità del Popolo, il che purtroppo ancora non avviene, anche se essa è prevista dall’articolo 1 della Costituzione. Renato Tomezzoli
SENATORI 2
Il parere del Sindaco Tosi «Senza voler minimamente mettere in discussione qualità e meriti personali dei nuovi quattro senatori a vita, mi permetto di osservare che, in un momento di crisi economica e sociale come quello che sta vivendo il nostro Paese, non si avvertiva il bisogno di queste nomine, peraltro non obbligatorie ma facoltative. Esse infatti, proprio nel momento in cui si discute del ridimensiona-
mento delle retribuzioni dei Parlamentari e della riforma del Senato in Assemblea delle Regioni, saranno per lo Stato e quindi per i contribuenti un costo aggiuntivo di oltre un milione di euro l’anno per un numero non quantificabile di anni. Sarebbe perciò auspicabile, da parte dei nuovi quattro senatori a vita, un gesto di rinuncia ai loro nuovi emolumenti».
SCUOLA
“La mamma di un non vedente” Dopo aver letto uno scritto, ricevuto da una mamma, ho deciso di trasmetterne alcuni stralci alla vostra redazione per evidenziare i grandi valori proposti e i preziosi messaggi. «A settembre mio figlio inizierà un nuovo percorso di vita. Andrà in classe prima della scuola primaria con nuovi compagni, visto il trasloco effettuato da un’altra provincia […] Mio figlio inizierà una nuova avventura […] lui che dalla nascita ne ha superate tante. Io sono un po’ in ansia perché vorrei che il mio amore continui ad essere accettato per quello che è, con le sue diverse abilità, diverse potenzialità e una ricchezza infinita di emozioni che ogni giorno mi dona anche quando sembra che tutto mi crolli addosso. Vorrei trovare per lui una scuola accogliente, aperta all’innovazione, al dialogo, al confronto. Una scuola dove i docenti e il personale ausiliario possano aiutarlo con competenze relazionali nei suoi momenti di
G20
vita […] quando io non sarò accanto a lui e me lo immaginerò sorridere, divertirsi con i compagni, contento di imparare a leggere, a scrivere e a far di conto e i conti. Non sarò con lui ma sono sicura che troverà docenti che lo aiuteranno a vivere esperienze nuove e gratificanti da un punto di vista umano, relazionale e formativo. La scuola che vorrei trovare per mio figlio è una scuola come quella che ho lasciato che mi ha aiutato a far accettare mio figlio nella sua diversità vista come ricchezza anche da mio marito. Il giorno della recita di fine anno ho visto mio marito abbracciarlo come non aveva mai fatto […] aveva recitato al buio la più bella poesia dedicata ai genitori…peccato non abbia potuto vedere le nostre lacrime che riflettevano la luce della vita». Anna Lisa Tiberio Direzione generale Ufficio scolastico di Verona
BERLUSCONI
“... e aerei”
“Rispondo...”
Caro Direttore, sono stufo di sentire frasi del tipo : "Al G20 l'Italia è stata promossa grazie ai sacrifici fatti da tutti gli italiani e abbiamo un grande risultato, un risultato importante frutto del lavoro collettivo". A mio avviso i sacrifici li hanno fatti e li stanno facendo sempre i soliti noti e vorrei dire al caro Letta, che probabilmente vive in un’isola felice, di guardarsi attorno un po' di più e di non andare al prossimo G20 con il volo di Stato come ha fatto stavolta ma, come hanno fatto gli inglesi, con un volo di linea, o meglio ancora in treno, magari quello dei pendolari. Umberto Brusco Bardolino
Leggo nel mensile di agosto lo sfogo del signor Toffali, in difesa del cavaliere e della sua opinione in proposito e, per quanto mi riguarda, lo invito quando accenna alle nefandezze umane, di enumerare anche quelle sottaciute ma elencate degli imperi della religione ecc. Per le sue convinzioni lo invito, per dovere di cronaca, a considerare che sta parlando di una sentenza di 3° grado perciò definitiva della nostra massima autorità giuridica, organo che è operante in tutte le democrazie occidentali. Provi a leggere la sentenza, che di consueto non si discute, ma si impugna; essendo la prassi, forse troverà motivi di riflessione. Giuseppe Rossi
Siamo tutti stufi, caro Brusco, ma stufi davvero di essere presi per i fondelli!
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Per la vostra Pubblicità
Telefono 045 7152777
impegni ulteriori e/o limitazioni delle garanzie prestate dal Concessionario, rispetto a quanto previsto in Convenzione. Ci sembra chiarissimo. Ci sembra anche che di modifiche sostanziali nella proposta del “Traforo dimezzato” ce ne siano a iosa. Non c’è alcun bisogno di ulteriori e costosi pareri legali: non si possono introdurre modifiche peggiorative. Punto e basta. Sarebbe stupefacente, del resto, che si avessero dubbi interpretativi su un comma di una convenzione sottoscritta “ieri”. Se al concessionario ciò che è stato concordato non sta più bene, si ritiri, come è accaduto, a suo tempo, con la Siemens. Questa sarebbe una grande opportunità per Verona: non verrebbe realizzata un'opera già vecchia e tantomeno pagate penali. Alberto Sperotto presidente@traforo.it
QUINTA MANIFESTAZIONE ARTISTICA BOSCO DIVINO
villa Scopoli - Avesa - 20 – 26 ottobre 2013
L’Associazione Arte Entropia Zero organizza Bosco Divino 2013, uno spazio aperto sul quale verranno installate opere e lavori artistici. L’obiettivo che si vuole raggiungere consiste nel far entrare il visitatore nella Divina Commedia, di attraversarla con il corpo. Un viaggio immaginario dentro a un altro viaggio immaginario, per vedere la fisicità della poetica dantesca, senza perderne il contenuto originale. L’elenco comprende artisti che provengono da varie città italiane. L’apertura della manifestazione è prevista alle ore 11,00 del giorno 20 ottobre e rimarrà aperta fino a sera. Durante la settimana è possibile visitare gli spazi del parco di Villa Scopoli nei pomeriggi. Domenica successiva riprenderà il programma con ulteriori presenze di artisti.
Le Vostre Lettere
Settembre 2013
GRUPPO SCALIGERO
Italia - Grecia IL GRUPPO SCALIGERO ITALIA GRECIA ORGANIZZA PRESSO IL CIRCOLO SOTTUFFICIALI Via Cantarane, n.1 – VERONA I SEGUENTI CORSI TENUTI DA INSEGNANTI DI MADRELINGUA GRECA 1) NEOGRECO per PRINCIPIANTI: 12 Lezioni di 90 minuti (Totali ore 18) IL MARTEDÌ dalle ore 17,30 ALLE 19,00 (da Martedì 1° OTTOBRE 2013) AL COSTO DI: SOCI ORDINARI €. 40 per le 12 LEZIONI cui verranno aggiunti €.20/tasse annue SOCI CIRCOLO UFFICIALI €. 40 PER LE 12 LEZIONI cui verranno aggiunti €.10/tasse annue SOCI CIRCOLO SOTTUFFICIALI GRATIS GIOVANI SINO AI 14 ANNI: GRATIS 2) NEOGRECO per ESPERTI: 12 Lezioni di 90 minuti (Totali ore 18) IL GIOVEDI’ dalle ore 18,30 alle 20,00 (DA GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2013) AL COSTO DI: SOCI ORDINARI €. 50 per le 12 Lezioni cui verranno aggiunti €. 20/tasse annue SOCI CIRCOLO UFFICIALI €.30 per le 12 lesioni cui verranno aggiunti €.10/tasse annue SOCI CIRCOLO SOTTUFFICIALI: GRATIS GIOVANI SINO AI 14 ANNI: GRATIS 3) CORSO DI DANZE GRECHE PRINCIPIANTI ED ESPERTI. 12 LEZIONI DI 90 MINUTI (ORE 18) IL GIOVEDÌ dalle ore 18,30 alle 20 – (da GIOVEDI’) AL COSTO DI : SOCI ORDINARI €.40 per le 12 Lezioni cui verranno aggiunti €.20/tasse annue SOCI CIRCOLO UFFICIALI €.30 per le 12 Lezioni, cui verranno aggiunti €.10 annue SOCI CIRCOLO SOTTUFFICIALI: GRATIS GIOVANI SINO AI 14 ANNI: GRATIS NB: Qualora venisse scelto di partecipare a più CORSI, la quota/tassa verrebbe versata per un solo Servizio! Poiché il nostro Gruppo è SENZA FINE DI LUCRO, il numero dei partecipanti incide sui costi, ANCHE in diminuzione CERCHIAMO SPONSOR che ci permettano di OFFRIRE GRATIS tutta la nostra ATTIVITA’ INFORMAZIONI ALLA SEGUENTI E.MAIL:Ufficiali e Sottufficiali: mauriziolarussa60@gmail.com - Altri: marco.lampronti@libero.it - giocasta@virgilio.it - Danze: maurizio.veghini@gmail.com
CARCERI
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CITTÀ DI NIMES
“Droghe e pene”
“Siringhe ovunque”
Gentile amica Rosanna, ogni tanto i politici discutono su cosa fare per risolvere il problema delle carceri affollate, malsane e non degne della nostra società. Purtroppo delinquere per alcune persone é quasi un gioco o una sfida e lamentarsi dopo non serve e a niente. Il carcere non é una villeggiatura. Ora con i tempi che corrono ci sono anche molti stranieri e così 40.000 posti regolari sono occupati da 70.000 condannati o in attesa di giudizio. In Austria hanno risolto una situazione insopportabile e hanno costruito in Romania un carcere in cui mandare a casa loro i connazionali. Per i piccoli reati, spesso commessi da giovani, sarebbe utile trovare degli spazi fuori dal penitenziario come le comunità dove imparare a vivere una vita normale, un'educazione che a loro mancava, proprio dalla famiglia. Insegnare anche la fatica della vita, zappare la terra, i calli nelle mani come hanno fatto i nostri padri con tanti sacrifici. Quando vedo questi giovani, ubriachi di sballo, come si dice oggi, in chiassose discoteche, con luci abbaglianti, ho paura per loro. La droga non é sparita, si trova più che mai in commercio e nonostante la si combatta da 30-40 anni esiste ancora questo flagello accessibile a tutti ed é una lotta ancora senza risultati. La globalizzazione del Mondo rende ancora più facile il commercio della droga. Guardiamoci in giro a quel che succede ora in nord Africa, un mondo in fiamme e la gente che cerca di salvarsi la vita scappando dalla guerra e dalla morte in altri paesi e da noi ne vengono sempre di più, portando altre preoccupazioni e problemi. La situazione creatosi non é facile da affrontare, nè per noi e nè per loro. I Governi dei paesi benestanti non hanno aiutato abbastanza. Per anni hanno anche mandato materiale bellico. La Caritas ha mandato i missionari, le varie ONLUS e ONG hanno fatto tanto, ma non basta. Spesso sono costretti ad andare via, come in questo momento i Medici senza frontiere. Grazie per lo spazio concesso e tanti cari saluti. Edith Differenza tra ONLUS e ONG. ONLUS - Organizzazione non lucrative di utilità sociale - enti che godono di agevolazioni fiscali in virtù della loro finalità sociale. In Italia sono oltre 35.000 ONG - Organizzazione non governative - enti riconosciuti dal Ministero degli Esteri e sottoposte periodicamente a rigorosi controlli economici e finanziari. Sono in Italia 253. CBM Italia ha ottenuto la qualifica sia di ONLUS che di ONG.
Rischio da siringhe abbandonate in via Città di Nîmes, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e da Piazza Bra. Come in altre zone della città, anche in questa arteria particolarmente frequentata da turisti, arrivati o in partenza in treno, e da pedoni in genere, si possono purtroppo rinvenire siringhe lasciate incivilmente da quanti ne fanno uso per iniettarsi droga. Si tratta di un malvezzo irresponsabile che non guarda in faccia al prossimo, soprattutto bambini, che potrebbe infettarsi infilzandosi casualmente con l’ago. La negligenza riguarda anche chi si accorge della presenza per terra di simili avanzi della piaga della tossicodipendenza e non fa nulla per rimediare, magari avvisando del fatto, perché contribuisca a rimediare, qualche solerte “accertatore della sosta” (implacabile nel tallonare chi sgarra di qualche minuto o non ha pagato), immancabilmente presente nei paraggi, o agenti di polizia, carabinieri (il comando provinciale in via Salvo d’Acquisto non è lontano anni luce), vigili urbani. Se non è possibile scongiurare direttamente il drammatico fenomeno della droga in vie e piazze di Verona, che si cerchi almeno d’arginare il rischio “collaterale” provocato dai rifiuti del consumo, quelle siringhe gettate via che costituiscono comunque una sorta di “bomba batteriologica” da disinnescare con semplici accorgimenti e responsabilità. Soprattutto ad opera di chi è preposto alla tutela della salvaguardia pubblica per dovere istituzionale. Claudio Beccalossi
Le Vostre Lettere
Settembre 2013
OSPEDALI
COMUNICATO CISL
“Una rianimazione da... manicomio” Sono stato operato il 29 agosto da un tumore al polmone dx e nel pomeriggio mi sono svegliato nel reparto post operatorio. Fatto salvo per il braccio sinistro mi sembrava di essere stato cucito al letto con la conseguenza di avere scarsa visione dell'ambiente in cui mi trovavo. Comunque vedevo sulla mia sinistra una persona in una stanza isolata con la testa dentro una campana di vetro, sulla mia destra un muro e a fatica scorgevo al centro
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stanza la postazione dei medici. Alzando gli occhi, sulla mia sinistra vedevo la batteria di strumenti che mi monitorava (battito cardiaco, pressione sanguina e la saturazione d'ossigeno nel sangue). Subito mi sono accorto di essere impotente poiché non avevo nessun pulsante per chiamare aiuto in caso di necessità. Per fortuna non ne ho avuto bisogno e il tempo passa guardando il soffitto o i punti sopraindicati. Piano piano però il rumore incessante dei
campanelli legati alle macchine rende l'ambiente invivibile. Si aggiunge anche un forte rumore di sottofondo pari a una continua pioggia battente (solo in seguito mi verrà detto che è il gorgoglio del liquido nella cassetta di drenaggio). Porto pazienza e visto lo stato ovviamente debole cerco di dormire. Impossibile, i campanelli pari a fischietti scattano da una parte all'altra dello stanzone, il logorante mega gorgoglio e il via vai
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Georges Dal Santo Cavaion
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Affi Kart Indoor E’ stato inaugurato sabato 7 settembre l’Affi Kart Indoor in via Archimede 2 all’inizio della zona industriale di Affi. Alla cerimonia d’inaugurazione, a cui hanno partecipato un migliaio di appassionati, sono intervenuti il parroco di Affi don Giuseppe Venturini che ha benedetto la nuova struttura con parole significative, il comandante dei carabinieri della stazione di Cavaion Veronese Antonio Stoffella, stampa, appassionati ed alcuni piloti professionisti kart . «La benedizione - ha rammentato don Giuseppe - non è una polizza assicurativa con Dio ma una forma religiosa per rappresentare come si vuole adoperare un luogo, in questo caso un sito di svago e mi auguro di amicizia. Il tutto secondo un orizzonte di valori sportivi e di divertimento». «Affi Kart Indoor è dedicata alla promozione del settore karting ha spiegato Alessandro Zantedeschi, titolare con il papà Luca, dell’omonima società sportiva che gestisce la struttura -. La seconda pista in Italia di questo tipo. Nel piano inferiore la pista è in asfalto mentre in quello superiore la superficie è composta da una resina studiata appositamente per il nostro settore. Per quanto riguarda la sicurezza abbiamo installato delle barriere ammortizzate di nuova concezione mentre al pilota forniamo casco e paracostole come dotazione obbligatoria. Gestendo la struttura come società sportiva affiliata al Coni tramite la Csen, Centro Sportivo Educativo Nazionale - prosegue Zantedeschi - organizzeremo corsi di pilotaggio di kart dai principianti a quelli più esperti». Venti i kart a disposizione degli appassionati: 14 da adulto e 6 da bambino prodotti dalla ditta italiana Tbkart della comasca Orsenigo. Completano la struttura un bar ed il parcheggio interno. Affi Kart Indoor propone diverse tipologie di corse per piloti che vanno dai 7 anni in su: prova cronometrata (10 minuti); mini Gp (5 minuti di qualifiche e 15 giri di gara con partenza in griglia); Gp (10 minuti di qualifiche e 20 giri di gara con partenza in griglia). Affi Kart Indoor è aperto dal lunedì al giovedì dalle ore 18 alle ore 1; venerdì dalle ore 18 alle ore 2; sabato dalle ore 14 alle ore 2; domenica dalle ore 10 alle ore 24. Affi Kart Indoor è presente su Facebook, Twitter e Youtube; internet: www.affikartindoor.it. Massimo Ugolini
del personale fa salire lo stress a un livello insopportabile. Sbracciando con il braccio disponibile riesco ad attirare l'attenzione di uno di loro e, fatto presente che il luogo non era una sala di rianimazione dove recuperare le forze, ma bensì un manicomio, la risposta è stata: non si può fare niente. Più tardi, stessa manovra per ribellarmi e chiedere di essere portato in reparto, ma tutto vano. Addirittura più avanti il personale ha cercato altri percorsi per evitarmi. L'apoteosi avviene l'indomani quando hanno acceso la radio; beccato un inserviente del nuovo turno, per fortuna, sono riuscito a farla spegnere. Finalmente dopo 24 ore sono uscito da quell’inferno ed esausto ho finalmente preso sonno in reparto. Pertanto, considerato che non auguro a nessuno quanto patito e visto la dichiarata impotenza degli addetti ai lavori, intendo denunciare il grave fatto perché venga salvaguardata, con un minimo di buonsenso la salute del paziente.
Il “Top Manager”, che ha potere di governo sull’Impresa, a prescindere dai risultati conseguiti e riportanti nei bilanci annuali e dall’andamento della stessa, tra stock option, stipendi e bonus vari, percepisce una retribuzione in misura fissa ed un compenso variabile, che dovrebbe essere legato ai risultati positivi e all’andamento dei titoli. Nel bel mezzo della crisi, le banche - che lesinano i prestiti agli imprenditori, che pongono ostacoli alle richieste di mutuo casa dei lavoratori, tagliano posti di lavoro, per non parlare dei vari scandali finanziari di cui alcune di loro sono protagoniste – non hanno limiti nelle (auto)retribuzioni di manager e presidenti. La FIBA CISL, il sindacato dei lavoratori delle banche aderente alla CISL, ha dato il via ad un’iniziativa a livello nazionale per presentare al Parlamento una proposta di disegno di legge, sottoscritta come minimo da 50 mila cittadini elettori, che ponga un limite massimo agli stipendi ed ai bonus dei manager. E che ci sia bisogna di un “tetto” lo dicono i dati raccolti in un dossier pubblicato dalla stessa Fiba Cisl da cui emerge come le cifre siano astronomiche e le distanze tra le retribuzioni dei lavoratori dipendenti degli istituti di credito e i loro manager sono clamorose (gli Amministratori Delegati dei gruppi bancari e Compagnie di Assicurazione italiani percepiscono, in media, una retribuzione pari a 70 volte di più dei loro dipendenti). La FIBA CISL di Verona ha programmato per i mesi di settembre, ottobre e novembre una pluralità di iniziative (punti di raccolta con gazebo, camper che sta girando per i Comuni della provincia di Verona, possibilità di firmare presso alcuni Comuni) con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di firme possibili. Per essere sempre aggiornati sulle varie iniziative basta collegarsi al sito internet www.fiba.it , cliccare sul banner in alto nella Home Page “Firma anche tu” e cliccare sulla regione di appartenenza (nel nostro caso Veneto). Comuni dove è possibile recarsi per firmare (presso gli uffici anagrafe o uffici elettorali) Verona (Ufficio Anagrafe Via Adigetto), Pescantina, Bussolengo, Sommacampagna, Villafranca (Ufficio elettorale), Povegliano V.se (Ufficio Elettorale), San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio V.lla, Negrar, Fumane, Marano V.lla. Firma anche tu! Se firmi li fermi, se non firmi chi li ferma? Zampini Enrico Segretario Generale Aggiunto Fiba Cisl Territoriale Verona Coordinatore per Verona e Provincia iniziativa raccolta firme
Cronache
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POLIZIA MUNICIPALE. La campagna di sensibilizzazione Stop prima della botta
IL RICONOSCIMENTO
Comincia la scuola Attenzione in strada
Nonni-vigile “premiati”
In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, il Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura ha presentato la nuova campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale “Stop prima della botta”. L’iniziativa promossa attraverso un video già disponibile sul sito web della Polizia municipale www.poliziamunicipale.comune.verona.it) mostra come spesso non sia sufficiente rallentare per evitare gli incidenti stradali: fermarsi prima delle strisce pedonali è infatti l’unico modo di salvaguardare la sicurezza dei pedoni, in particolare di quelli più piccoli. «Si tratta di uno spot molto intelligente per il quale siamo grati al Touring Club svizzero che lo ha realizzato e che ci ha permesso di utilizzarlo gratuitamente - spiega Altamura -. L’analisi dei dati degli incidenti ci fa ben sperare visto che nel 2013 sono in diminuzione rispetto
Luigi Atamura
all’anno precedente. Nel 2012 sono stati 166 i pedoni investiti, meno di un terzo in orario scuole. Pur non essendo molto numerosi in termini assoluti rappresentano però una situazione sulla quale lavorare e da migliorare ulteriormente, visto anche il gravissimo investimento ai danni di una giovane studen-
tessa avvenuto a gennaio all’uscita di scuola». Nei prossimi giorni 12.000 cartoline saranno consegnate, tramite i bambini, ai genitori degli alunni delle scuole primarie, per promuovere la visione del video “Stop prima della botta” e sensibilizzare parenti ed amici a comportamenti più consape-
voli sugli attraversamenti pedonali. «Per il primo giorno di scuola - aggiunge Altamura - sono scesi in campo 25 agenti di Polizia municipale e 50 vigili dei bambini, in servizio sui principali attraversamenti pedonali nelle zone delle scuole per tutelare la sicurezza di bambini e studenti. Oltre alle attività di informazione e di gestione diretta degli attraversamenti – conclude il Comandante - la Polizia municipale sarà impegnata anche in controlli e verifiche per individuare i responsabili di comportamenti irregolari e pericolosi, non di rado genitori ed accompagnatori dei bambini, che spesso creano forti rallentamenti attorno alle scuole». Informazioni in tempo reale su incidenti o rallentamenti, anche in orario scuole, sono disponibili sul profilo Twitter Veronamobile. Video campagna sicurezza stradale "Stop prima della botta"
Incontro a Palazzo Barbieri con i 50 nonni-vigile che, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, hanno ripreso il servizio di vigilanza davanti alle scuole cittadine. Presenti all’incontro il sindaco Flavio Tosi, l’assessore all’Istruzione Alberto Benetti e il comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura. Ai nonnivigile il sindaco Tosi e l’assessore Benetti hanno consegnato un attestato per il servizio che svolgono. «Un segno di riconoscenza da parte dell’Amministrazione comunale – ha detto il Sindaco - per il compito che svolgete davanti alle scuole a fianco e a supporto della Polizia municipale. Un compito che talvolta è reso complesso anche dal comportamento irrispetto-
so di qualche genitore che, per comodità, mette a repentaglio la sicurezza vostra e dei bambini. Con questo servizio dimostrate cosa significa tenere alla propria città e quanto sia fondamentale il valore del volontariato e per questo l’Amministrazione vi è grata». «Un incontro significativo per ringraziare i nonni-vigile – ha aggiunto Benetti – ma anche per lanciare un messaggio importante. L’attività svolta davanti alle scuole è rilevante non solo per promuovere il rispetto del Codice della strada, ma anche per sensibilizzare al rispetto per l’educazione. Un compito che invito i nonni-vigile a portare avanti con costanza e impegno per tutto l’anno scolastico».
ULSS 20 / LISTE DI ATTESA Un programma di attività aggiuntive riferito al periodo settembre-dicembre 2013, che integra le azioni previste dal piano per il contenimento delle liste di attesa. Questo quanto definito dall’Azienda Ulss 20, in ottemperanza ai dettati regionali, che prevedono azioni da realizzare per ottenere un efficace governo delle liste di attesa nelle Aziende Sanitarie della Regione Veneto. Considerato che le prestazioni identificate in via prioritaria come critiche risultano essere le prestazioni di diagnostica, a partire da domenica 1 set-
tembre e in via sperimentale, nell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio è stata attivata l’apertura serale al pubblico il lunedì (ore 20-23), nei giorni prefestivi sino alle 20 e la domenica sino a mezzogiorno per l’erogazione di prestazioni di diagnostica radiologica (ecografie, risonanza magnetica e tac), per visite cardiologiche ed ecocardiogrammi, e per la diagnostica vascolare (ecocolordoppler). Anche al presidio ospedaliero di Marzana sono state introdotte aperture per le indagini di ecocolordoppler. Inoltre, sono già atti-
ve aperture sino alle ore 20, il sabato compreso, presso alcuni erogatori privati accreditati. Per ottenere la prenotazione si procede come sempre attraverso il Cup. La cosiddetta “diagnostica di notte”, oltre che contribuire a snellire le liste d’attesa (nel contempo ottimizzando l’utilizzo di costosi macchinari radiografici), intende favorire coloro che per fare un esame erano costretti a chiedere permessi ai datori di lavoro o che, per varie ragioni, facevano difficoltà a trovare il tempo per recarsi la mattina in ospedale.
IL SEMINARIO / L’AUTOIPNOSI DÀ BENESSERE Più gioia e benessere con l’autoipnosi. Questo si propone il seminario interattivo ed esperienziale, tenuto da Adriano Bilardi, Professional counselor, Certified hypnotherapist, mastertrainer di programmazione neurolinguistica, coach formatore ed esperto in psicologia della comunicazione umana verbale e non verbale. Ricordiamo che l’evento si svolgerà nella sala Leonardo del Roseo Hotel Leon d’Oro, in viale Piave a Verona, domenica 6 ottobre dalle ore 9 alle 18. L’obiettivo? Mobilitare le risorse inconsce per il benessere psicofisico. Il seminario si propone infatti di diffondere la conoscenza delle possibilità di utilizzo dell’ipnosi e dell’autoipnosi, per attivare le risorse naturali dell’organismo, al fine del miglioramento comportamentale, e non solo, della persona. I partecipanti impareranno a raggiungere, mantenere e utilizzare gli stati di coscienza della trance ipnotica, per facilitare il rilassamento psico-fisico e la sedazione degli stati ansiogeni, con conseguente miglioramento del loro benessere e delle loro performance lavorative e relazionali.
Adriano Bilardi
PER INFORMAZIONI: Segreteria organizzativa tel. 0403481631 – info@smileservice.it
IL SITO VERONALIBRI.IT E’ attivo, per il quinto anno consecutivo, il portale internet www.veronalibri.it che fornisce agli studenti delle scuole superiori e delle facoltà universitarie di Verona un servizio di informazione aggiornato, completamente gratuito, sulle possibilità di compravendita di testi scolastici usati. L’iniziativa è realizzata dall’assessorato alle Politiche giovanili in collaborazione con l’associazione VeronaPiùOnLine. Il servizio è strutturato in modo da permetterne un facile ed autonomo utilizzo anche da parte degli studenti più giovani. Il portale non consente la compra-vendita effettiva dei libri, ma solo l’inserimento di dati ed il contatto tra chi offre e chi cerca testi scolastici di seconda mano. Le modalità di consegna dei libri e di pagamento rimangono a discrezione degli utenti interessati e non avvengono comunque attraverso il sito web. Per ulteriori informazioni contattare il Servizio Politiche giovanili del Comune di Verona, tel. 045/8078789-8787, www.politichegiovanili.comune.verona.it oppure l’associazione VeronaPiùOnLine, tel. 3341342835 e-mail: info@veronalibri.it.
Cronache
Settembre 2013
RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
Festival Centenario, la critica L’Arena, insieme alla casa di Giulietta, è la carta identificativa della nostra città, il Festival areniano e la Fondazione sono la nostra risorsa e vorremmo che fossero il nostro orgoglio. È per questo che con rammarico ci sentiamo di dire che il Centenario appena concluso non risulta essere il grande successo presentato trionfalmente alla stampa dal sindaco Tosi e dal sovrintendente Girondini. Anche limitandosi solo ai numeri, che - si sa - non sono opinione, leggiamo i dati senza l’eccessiva “creatività” della dirigenza di Fondazione: numero di recite in più, 54 serate, rispetto alle edizioni precedenti: nonostante questo, è stato registrato un complessivo di 456 mila persone, un numero inferiore rispetto al 2011 (465mila spettatori), del 2009 (sempre 465mila) e anche del 2008 (486mila). Nessuno vuole cancellare i 25 mila spettatori delle 4 serate di gala, ma diciamo soltanto che se l'obbiettivo del Centenario era rilanciare il Festival nel suo rapporto con la città, esso non può dirsi raggiunto. Anche la media degli spettatori per ogni serata di recita si è ulteriormente abbassata dalle 8.525 presenze del 2012 (anno già critico) alle 8.452 del 2013. E comunque bastava partecipare ad alcune serate e osservare la platea semideserta o aggirarsi in Bra nella serata del Requiem (poco più di 5 mila spettatori) per comprendere che i vuoti erano più di una semplice sensazione. Ci riserviamo di esaminare i documenti con attenzione per verificare quanti biglietti sono stati effettivamente venduti e quanti sono stati svenduti per limitare i danni. Di certo corre obbligo dire che i nodi e le critiche sollevati negli ultimi anni da opposizioni, lavoratori della Fondazione, osservatori e operatori cittadini, rimangono ad oggi tutti irrisolti. Avremmo voluto fosse davvero un’esperienza memorabile per tutti, che fosse il Centenario della città. E invece di trionfo c’è stato solo quello dell’Aida, con cui abbiamo imparato a consolarci ormai da troppi anni, aspettando il rilancio di una realtà mai presa davvero sul serio. È ora di guardare con realismo e responsabilità a quanto la Fondazione può dare alla comunità cittadina in termini di qualità e di sviluppo culturale. Per tutto questo il primo appuntamento sarà in commissione consiliare dove il Pd arriverà disponibile ad un confronto aperto, per rimettere sul tavolo l’annosa e sentita questione del Festival, della promozione e del rilancio della programmazione lirica, di un’Arena finalmente all’altezza della sua fama. Per il gruppo consiliare comunale Pd Michele Bertucco e Orietta Salemi Per il gruppo consiliare provinciale Pd Lorenzo Dalai e Franca Rizzi
CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE
La Resistenza veronese La Resistenza veronese iniziò il 9 settembre 1943. E la città ha voluto ricordare l’importante evento. Ecco, allora, la cerimonia di commemorazione del 70° anniversario delle battaglie in difesa del Palazzo delle Poste e della Caserma Campofiore da parte dell’8° Reggimento Artiglieria, i due episodi che diedero inizio appunto alla Resistenza veronese. La manifestazione è iniziata alle ore 11 in piazza Viviani con la deposizione di una corona di alloro alla lapide. Erano presenti il consigliere comunale Gaetano Nicoli in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il presidente del Consiglio provinciale Antonio Pastorello, le autorità civili e militari cittadine, i rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentisti-
che e d’Arma. Il consigliere Nicoli nel suo intervento ha sottolineato «la forte testimonianza dei sentimenti, dei valori, della volontà e del coraggio, che animarono tutti coloro che parteciparono alla Resistenza nel territorio veronese. Spero che il ricordo dei Caduti possa estendersi in un commosso omaggio a quanti – in Italia, in Europa, come in ogni altro continente e nazione – si sono sacrificati e si sacrificano in nome degli stessi principi, delle stesse idealità, dell’identico obiettivo di libertà e di democrazia». La ricostruzione storica della vicenda è stata ricordata nell’intervento del direttore dell’Istituto per la Resistenza Federico Melotto, oratore ufficiale della cerimonia. «In questa piazza – ha detto Melotto – il tenente Vincen-
zo D’Amore, Darno Maffini e Berto Zampieri garibaldini, alla testa di una quarantina di civili e militari italiani, fronteggiarono l’invasore nazista fino all’esaurimento delle munizioni. La resistenza proseguì alla Caserma Campofiore, dove 3.500 soldati, guidati da Eugenio Spiazzi, si opposero per ore, dovendo poi capitolare non senza aver procurato danni ai mezzi delle truppe nemiche. Da questi due avvenimenti prese il via la resistenza veronese, un avvio lento, difficoltoso, ma progressivo verso la liberazione dall’occupazione nazista». La cerimonia è proseguita al cimitero monumentale dove, alla presenza delle autorità, è stata deposta una corona di alloro in ricordo dei Caduti dell’8° Reggimento Divisione Pasubio.
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I NUMERI. Sono stati 483.778 gli spettatori complessivi
Bilancio estivo Arena da dieci Il Festival del Centenario dell’Arena fa il bilancio della stagione. Un incasso totale di 28.760.311 euro, con un incremento del 27 per cento in più rispetto al 2012; Sono stati 483.778 gli spettatori complessivi, il 13 per cento in più rispetto all’anno precedente, per 58 serate di spettacoli con 6 titoli d’opera e 4 gala. Questi, in sintesi, i numeri più significativi del Festival iniziato l’1giungo con il galà “Lo spettacolo sta per iniziare” e conclusosi domenica 8 settembre con l’Aida nell’allestimento storico del 1913. «Ringrazio la Fondazione Arena, le categorie economiche, gli sponsor e quanti hanno collaborato per la realizzazione di un Festival di grande successo ha detto il sindaco Flavio Tosi – pensato per festeggiare il centenario dell’Arena ma anche per fare da volano per le stagioni liriche dei prossimi anni». «In tempi in cui la maggior parte delle Fondazioni liriche versa in situazioni di gravi crisi – ha aggiunto Tosi – la Fondazione Arena rappresenta, insieme alla Scala di Milano,
un’eccezione positiva, come dimostrano i bilanci sempre attivi degli ultimi sei anni e il fatto di essere riuscita a ripianare il pesante debito che si trovava all’insediamento di questa Amministrazione». Anche il sovrintendente Francesco Girondini ha voluto dire la sua: «Una stagione lunghissima e molto impegnativa, che ha registrato un grande successo di pubblico e di incasso, superiore non solo all’anno precedente ma anche alle edizioni passate; in un anno in cui la crisi economica è fortemente sentita, questi
numeri sono motivo di orgoglio per tutta la città, chiamata a fare sistema per promuovere ed esaltare un patrimonio unico al mondo, che crea un indotto economico a vantaggio di tutto il territorio». Alla presentazione ufficiale del bilancio 2013 erano presenti pure il direttore artistico della Fondazione Arena Paolo Gavazzeni, i consiglieri di amministrazione Paolo Ambrosini, Sergio Cinquetti, Mattia Galbero e, in rappresentanza del main sponsor, Carla Mainoldi responsabile sponsorizzazioni di Unicredit.
Cronache
Settembre 2013
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L’INIZIATIVA. Inaugurazione il 5 settembre a Castelvecchio
MONTORIO. Ciclabile e autovelox, è polemica
La Giornata della Didattica
Dopo il lungo stop durato da agosto a dicembre 2012, la ciclabile di Montorio è di nuovo sbarrata al transito a causa di un nuovo cedimento strutturale che ha interessato la passerella di legno nel tratto compreso tra il ponticello all'altezza del supermercato e il ponticello di fronte al distributore di benzina, costringendo pedoni e ciclisti ad una deviazione sulla strada dove scorre il traffico automobilistico. Proprio perché questo tipo di struttura, in legno, è soggetta a crisi frequenti, al tempo del primo intervento avevamo più volte avvertito la maggioranza in Circoscrizione della necessità di procedere ad un monitoraggio costante e ad una manutenzione preventiva della pista per evitare nuove situazioni di pericolo e di disagio. Di fatto, però, il presidente Andreoli ha fatto spallucce ad ogni nostra richiesta e l'ultima crisi è stata segnalata da un privato cittadino ad un sito di informazione. Nei giorni scorsi il presidente Andreoli ha fatto posizionare un inutile autovelox proprio in prossimità della rotonda di entrata a Montorio. Questo apre una seria questione su come si spendono, ma sarebbe meglio dire si sprecano, i soldi pubblici in Ottava Circoscrizione. Le piste ciclabili hanno bisogno di manutenzione come e di più delle strade. Questa amministrazione però non riesce a garantire più né le une né le altre, continua a spendere denaro in opere inutili e per mantenere inutili poltrone nei consigli di amministrazioni dentro e fuori delle aziende partecipate. C'è bisogno di metter mano a tutto il sistema della mobilità cittadina. Gruppo consiliare del Partito Democratico
E’ stata inaugurata il 5 settembre, negli spazi di Castelvecchio, l’undicesima edizione della Giornata della Didattica. L’iniziativa, volta a presentare i servizi educativi e le attività culturali rivolte alle scuole per l’anno scolastico 20132014, è stata inaugurata dall’assessore all’Istruzione Alberto Benetti, insieme al consigliere comunale incaricato alla Cultura Antonia Pavesi: erano presenti la direttrice dei Musei Civici Paola Marini e Anna Lisa Tiberio in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale. «Un’importante occasione per avvicinare la città al mondo della scuola, pronta per suonare la prima campanella di un nuovo ed impegnativo anni di lavoro – ha detto Benetti – ringrazio gli insegnanti per l’importante e delicato lavoro di educazione dei nostri ragazzi, ai quali invece auguro di trovare , nella scuola, gli strumenti per diventare adulti maturi e consapevoli». «La scuola è un percorso fondamentale per la crescita di ogni persona – ha aggiunto Pavesi - per questo la cultura, all’interno dei musei cittadini, si vuole porre a servizio della didattica con differenti sezioni per stimolare la curiosità anche dei più piccoli». Negli spazi del Circolo Ufficiali e di Castelvec-
chio, sono allestiti stand di numerose realtà e istituzioni cittadine al fine di promuoverne le iniziative e fornire materiale utile ad operatori e insegnanti. Durante la manifestazione sono state distribuite la pubblicazioni “I ragazzi alla scoperta di Verona”, realizzata a cura dell’assessorato all’Istruzione per far conoscere le offerte formative territoriali e la programmazione delle attività didattiche. Nel volume “Museo è didattica”, realizzato dall’assessorato alla Cultura, sono illustrate le attività didattiche dei musei veronesi, tra cui: i laboratori per le scuole “Piccoli naturalisti crescono”, un’intera giornata con laboratorio e visita al Parco Giardino Sigurtà, proposta dal Museo di Storia Naturale; le uscite didattiche, organizzate dal Centro Internazione di Fotografia Scavi
Scaligeri e dal Museo di Storia Naturale al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e lungo il corso dell’Adige e del Po; le iniziative, per grandi e piccoli, organizzate nei fine settimana, realizzate in collaborazione con Aster, quali lo “Scrigno nel Museo” (dedicato quest’anno al tema delle botteghe e dei mestieri antichi), le “Merende al Museo”, con laboratori pomeridiani per bambini dai 6 agli 11 anni e i “Compleanni al Museo” che quest’anno si svolgeranno al Centro Fotografia Scavi Scaligeri e al Museo di Storia Naturale. Iniziative culturali sono in programma anche sabato 28 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Ad aprire l’inaugurazione, il concerto della mini orchestra degli allievi del Cea-Centro di educazione artistica di Verona.
LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE ANDREOLI Le contestazioni del Pd sono arrivare ai vertici. E, tirato in causa, Dino Andreoli decide di scendere in campo. La risposta del presidente dell’ottava circoscrizione non si è fatta attendere. A cominciare dalla questione della pista ciclabile di Montorio: «Le accuse che vengono mosse riguardano un cedimento strutturale di un tratto di circa sette metri. Ricordo che l’utilizzo del legno per la realizzazione della pista non è stata una nostra scelta, bensì un’imposizione. Avevamo infatti ricevuto una precisa prescrizione su come agire da parte del Consorzio Alta Pianura Veneta, che era contrario all’uso di cemento o asfalto. In ogni caso, il legno usurato è stato rimosso e nei prossimi giorni il pezzo di ciclabile chiuso, verrà riaperto e sarà di nuovo a disposizione. Le famose “spallucce” tirate in ballo dal Pd, io non le ho mai fatte: la manutenzione di quel tratto di pista non compete alla Dino Andreoli circoscrizione, ma al settore strade e giardini del Comune di Verona. Quest’ultimo, oltre a effettuare le dovute riparazioni, provvederà a cercare un finanziamento per curare al meglio la ciclabile. Il legno ha bisogno di essere tenuto sotto controllo, non si discute. Non solo: al momento, con il tratto di pista chiuso, i ciclisti e i pedoni devono percorrere circa 50 metri sulla strada trafficata: lì vige un limite di velocità di 50 km/h. Capisco la preoccupazione dei cittadini, però la pericolosità non è stratosferica. E un limite di velocità simile non è eccessivo. Se invece qualcuno passa a 100 km/h si prenderà le sue responsabilità. La polizia municipale è sempre sollecitata dal sottoscritto, dai consigliere e dalla gente a monitorare la velocità nelle zone più a rischio». C’è poi il capitolo autovelox, installato all’ingresso della rotonda di Montorio, da prendere in considerazione: «Lo confermano le statistiche: dove c’è un’alta concentrazione di autovetture e pedoni, gli incidenti avvengono con più frequenza. Dati alla mano, quell’attraversamento pedonale di Montorio, è il più frequentato sia da pedoni che da autovetture. Per motivi di sicurezza, è stato quindi posizionato un rilevatore di velocità che si attiva 150 metri prima del passaggio (in quel tratto c’è il limite dei 50 km/h, ndr), proprio per dare la possibilità di rallentare e giungere alle strisce pedonali a una velocità corretta. Tuttavia, se Matteo Riva e Roberto Fenzi sono così attenti alla mobilità ciclabile, mi devono spiegare perché contestano veemente anche una soluzione adottata per il bene dei cittadini, come l’autovelox, pensata, tra l’altro, pure per la sicurezza di chi arriva dalla pista ciclabile in legno. Queste sono solo polemiche strumentali e politiche». Matteo Sambugaro
ISTITUTO ALBERGHIERO DI BARDOLINO
Servizi turistici, i corsi Anche all’Istituto Alberghiero di Bardolino arrivano finalmente dei corsi per la formazione di Tecnico Superiore per la gestione di strutture e servizi turistici, corsi fortemente legati alla realtà territoriale con il compito di preparare figure professionali più vicine al mondo delle imprese con un taglio economico e rivolto alle nuove tecnologie. Una scuola di post-for-
mazione per diplomati che puntano all’eccellenza. Un'interessante novità nel panorama formativo italiano, un biennio di alta formazione che permetterà ai futuri Tecnici Superiori un ingresso immediato e coerente nel mercato del lavoro. Il tutto è reso possibile grazie all’accordo raggiunto tra i ministeri dell’Istruzione, del Lavoro, e la Regione Veneto. I corsi si
collocano fra l´istruzione superiore e l´università e in alcuni Paesi dell´Unione Europea sono considerati di vitale importanza per collegare il mondo della scuola e del lavoro. Le iscrizioni si ricevono entro il 30 settembre contattando la sede dell'Istituto alberghiero “L. Carnacina” di Bardolino (tel. 045.6213311) Maurizio Marogna
L’origine stessa del termine “marmo” (dal greco “risplendere”) tradisce già quella sua speciale luminosità che lo rende sinonimo di eleganza e raffinatezza. L’uomo ha cominciato a interessarsi a questa pietra “splendente” fin dal Neolitico e questo interesse vecchio milioni di anni non si è ancora spento, soprattutto a Verona che «gode di ottima salute» come dichiara Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine Federale, nella sua analisi del mercato del marmo nazionale. I tempi di crisi di certo non aiutano, ma i veronesi puntano in alto. Lo dimostrano la Videomarmoteca – Centro Servizi Marmo di Volargne, che vuole fare del Distretto del Marmo e delle pietre del Veneto un punto di riferimento, e i due consorzi presenti nel veronese: “La Pietra” e il “Consorzio cavatori della Lessinia e marmi veronesi”, che dimostrano spirito di collaborazione e determinazione.
IL VICEPRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE
Verona è competitiva L’Italia del marmo deve migliorare. Verona, invece, gode di ottima salute. In Europa, il mercato sta dando indicazioni positive. Questo il panorama del mondo del marmo, nazionale e internazionale. «Le nostre aziende godono di un buon benefit ma purtroppo il territorio italiano è statico e vive un momento di stallo: non c’è ancora una ripresa come, al contrario, si sta assaporando all’estero – dichiara Davide Muzzolon, vicepresidente di Confindustria Marmomacchine Federale -. Per migliorare la situazione, bisognerebbe riattivare per forza tutto ciò che riguarda l’edilizia pubblica, un fattore davvero determinante: ripartendo quest’ultima, si darebbe fiato all’edilizia privata e automaticamente una pluralità di settori ritroverebbero un certo dinami-
smo. In ogni caso, nel settore dei lavorati finiti riusciamo a essere competitivi in termini di qualità». E il mercato scaligero? «Rispetto al panorama nazionale, Verona sta decorosamente bene: aziende con il fiato corto non ce ne sono – prosegue Muzzolon -. La provincia scaligera è particolarmente forte nella trasformazione, la grande peculiarità di Verona è appunto mettere insieme una pluralità di prodotti, trasformare senza limiti una moltitudine di colori. Con questo notevole assortimento, si riesce a essere sempre competitivi e interessanti». Davide Muzzolon Diamo uno sguardo anche allo scenario internazionale: «Se guardiamo all’export, semi lavorati, quindi lastre – sottolinea il oggi i Paesi di maggiore importanza sono vicepresidente di Confindustria MarmoStati Uniti e Canada, per quanto riguarda i macchine Federale -. Per un’azienda come la nostra, proprietaria di cave, chiaramente sta dando un buon riscontro pure il mercato asiatico, in particolare quello cinese. C’è poi un risveglio dell’Est Europa: parliamo dei mercati dell’Ungheria, della Bulgaria, della Repubblica Ceca e della Russia, che si stanno riavvicinando al territorio veronese per quanto concerne l’acquisto, l’approvvigionamento di materie prime».
VIDEOMARMOTECA. Marmo a tuttotondo con il presidente Filiberto Semenzin
La differenza? Il made in Italy Fare del Distretto del Marmo e delle pietre del Veneto il punto di riferimento non solo locale ma anche soprattutto nazionale e internazionale per i produttori e gli operatori dell’intero settore lapideo: questa è la mission della Videomarmoteca – Centro Servizi Marmo di Volargne. Un obiettivo, il suo, da raggiungere percorrendo tre direttrici, promozione, certificazione e formazione. Ad intervenire è il Presidente, Filiberto Semenzin. Parliamo di prospettive e progetti per l'immediato futuro e a lungo termine. Ci sono particolari programmi? «La situazione è la fotocopia del clima generale che il paese sta vivendo in un momento in cui da un lato non mancano segnali di risveglio, ma allo stesso tempo si fa fatica a comprendere che se la ripresa non è accompagnata da un effettivo cambiamento di organizzazione, di metodo, di approccio, ben difficilmente si riuscirà ad agganciare il nostro convoglio alla locomotiva che sta riprendendo la marcia». Quali le difficoltà incontrate e quali invece i punti di forza? «I problemi sono i soliti: pesano sulla nostra economia come una coperta di piombo un’eccessiva tassazione, un elevato tasso di burocratizzazione, una difficoltà di accesso al credito,
un’esasperante lentezza nella soluzione in giudizio delle controverse commerciali. A questi si aggiungono i temi propri di una filiera, quella del marmo, che, nata con una certa impostazione, deve adeguarsi ai nuovi scenari che il mercato globale e l’affacciarsi di nuovi competitors pongono con forza tutti i giorni. Per questo la differenza a mio avviso sarà sempre più data dal valore del prodotto e del servizio che le nostre imprese sapranno proporre. Vi è un mercato, penso all’Est ma anche alla stessa Cina, per non dire dei Paesi Arabi e Sudafrica, dove le opportunità non mancano, dove è importante andare insieme a proporre un marchio Italia sinonimo di qualità, di tradizione, di innovazione, di servizio a 360°, un saper fare che sarà la vera differenza». Mercati e saper fare: come opera il Centro Servizi Marmo nel concreto? «Il Centro servizi marmo mette a punto annualmente missioni esplorative, incoming, B2B, partecipazioni a fiere estere in base alle indicazioni del mercato e delle aziende, oltre ad organizzare appuntamenti istituzionali a sostegno dell’intero settore. Negli ultimi anni abbiamo affiancato a tali attività anche alcune proposte integrative. Fin dal 2007, grazie all’attivazione del gruppo di lavoro “Il Marmo a Verona” costituito da Distretto, Con-
Filiberto Semenzin
sorzi di aziende e Ordini professionali, si è instaurato un costruttivo dialogo finalizzato ad individuare le esigenze delle aziende e dei progettisti che si occupano di pietra naturale e prodotti affini. Questa esperienza ci ha reso consapevoli dei bisogni del settore e di anno in anno ci permette di realizzare iniziative dedicate sia alle aziende sia ai progettisti. Accanto a varie attività dedicate direttamente alle aziende ed ai tecnici, sono state attivate anche alcune iniziative di più ampio respiro destinate alla divulgazione della conoscenza dei materiali, tra cui mi preme segnalare iniziative molto originali come l’imminente MarmomaccLab presso Marmomacc 2013, la partecipazione al 10° Congresso nazionale di Geologia e Turismo con proposte legate al turismo della pietra, e la partecipazione a BergamoScienza».
PIETRE DELLA LESSINIA. Vincenzo Marconi, Enzo Guardini e Flavio Laiti tracciano il disegno della situazione attuale
La parola ai tre esperti Due sono i Consorzi nel veronese che vedono riunirsi cavatori e trasformatori della pietra della Lessinia e del marmo: il Consorzio cavatori pietra della Lessinia e marmi veronesi, di cui è presidente Enzo Guardini, e il Consorzio "La Pietra", di cui è presidente Vincenzo Marconi. Sono proprio loro, accanto all’ingegner Flavio Laiti, tecnico esperto in cave, a tracciare un disegno della situazione attuale. Settore Pietra della Lessinia: come si presenta la situazione attuale e in che misura questo comparto ha risentito della crisi che sa vivendo il nostro paese? «La situazione attuale ricalca integralmente la grave crisi economica del settore edilizio, visto che il prodotto è destinato integralmente alle costruzioni nuove e in fase di restauro nonchè a tutti gli elementi di contorno e decorativi per gli esterni e per l'interno. In questo momento le aziende del settore estrattivo e di trasformazione della pietra e del marmo, in molti casi sono costrette a ricorrere alla cassa integrazione e alla mobilità. Questo con gravi conseguenze anche sociali, dal momento che per il nostro territorio tale attività è di primaria importanza anche per l'occupazione di personale». Quali le strategie messe in atto dal Consorzio per affrontare questo particolare momento? «Ora più che mai il ruolo dei Consorzi deve essere forte, non solo per essere competitivi sui nuovi mercati nazionali, ma soprattutto su quelli esteri dei paesi emergenti del nord-est asiatico come Cina e India. I Consorzi devono rappresentare integralmente tutte le aziende iscritte senza alcuna distinzione ed essere i referenti unici nei confronti del mondo economico ( banche, fornitori…). Inoltre devono farsi garanti del settore davanti alle istituzioni promovendo iniziative di carattere sia economico che ambientale. In particolare la promozione del materiale dovrà essere realizzata in tutti i modi possibili puntando sull'unicità del prodotto della pietra della Lessinia e del marmo veronese (rosso Verona, giallo reale, nembro), ma soprattutto sulla qualità dei prodotti proposti che dovrà essere la maggiore possibile sia in termini di prodotto di cava sia per quanto riguarda la trasformazione adottando tecniche e tecnologie all'avanguardia». Quali i punti di forza del Consorzio e quali invece gli obiettivi ancora da raggiungere? «In questo periodo di crisi economica generale raggiungere determinati obiettivi è di difficile attuazione per mancanza di fondi e per la scarsa conoscenza specifica delle caratteristiche dei materiali da parte degli operatori del settore quali architetti e costruttori. I Consorzi devono superare tali impedimenti e in ogni caso farsi carico di tutti gli interventi per poter portare la pietra e il marmo alle loro origini storiche di materiali pregiati impiegati nella costruzione dei monumenti e degli edifici più importanti della Provincia di Verona e di tutta Italia. Inoltre dovranno anche ricercare di risolvere problematiche pratiche quali l'eccessivo costo dell'energia elettrica e del gasolio nonchè proporre i materiali nella recente normativa di adeguamento sismico degli edifici visto che nei secoli la pietra ed il marmo hanno dato prova di ottima risposta statica
agli eventi sismici». Ci sono particolari progetti in agenda per il futuro? «Oltre ai progetti già menzionati, appare doveroso affrontare con la medesima determinazione e Flavio Laiti Vincenzo Marconi sensibilità ambientale il problema della ricomposizione delle cave esaurite. In questo caso negli anni passati la questione è stata sottovalutata dagli imprenditori, ma ora la problematica è stata assimilata in modo totale. Prova ne sono le numerose cave estinte proprio nei mesi scorsi con interventi di ricomposizione che hanno trovato la piena approvazione sia dei Comuni sia della Provincia e della Regione. Anche in questo caso i Consorzi dovranno, Enzo Guardini oltre ad essere associazione di categoria, essere anche garanti delle ricomposizioni ambientali delle cave controllando in prima persona la corretta gestione da parte dei soci dei recuperi ambientali ed inoltre dovranno attivarsi per promuovere ed impiegare nuove tecniche e modalità di sistemazione a basso impatto ambientale nonchè coinvolgere maggiormente nelle decisioni progettuali gli organi competenti in modo tale da creare il giusto equilibrio fra esigenze imprenditoriali e la salvaguardia dell'ambiente». Silvia Accordini
Cronache
Settembre 2013 DISPOSIZIONI. Non solo guinzaglio e museruola, ma anche polizza assicurativa
Cani aggressivi: ecco come fare
delle deiezioni, ecco l’affidamento del cane solo a persone in grado di gestirlo correttamente, l’acquisizione di informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore al momento dell’acquisto, il monitoraggio del suo comportamento, che deve essere adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. Altro aspetto contenuto nell’ordinanza
riguarda i corsi di formazione: Comuni e servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali dovranno organizzare corsi di formazione, che il medico veterinario segnalerà ai proprietari di cani. Nell'interesse della salute e incolumità pubblica, il medico veterinario ha anche l’obbligo di segnalare all'Azienda sanitaria locale la presenza tra i suoi assistiti di cani che richiedono una valutazione comportamentale, perché di gestione
impegnativa. L’ordinanza prevede inoltre che a seguito di episodi di morsicatura, aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i Comuni, su indicazione dei servizi veterinari, stabiliscano quali proprietari di cani hanno l'obbligo di svolgere i percorsi formativi. Come nelle precedenti ordinanze, viene confermato l’obbligo per i proprietari dei cani pericolosi di stipulare una polizza di responsabilità civile, nonché le limitazioni al possesso di questi animali da parte dei minorenni e dei soggetti con la fedina penale compromessa. Per quanto riguarda la tutela della salute degli animali, sono confermati i divieti di interventi chirurgici per scopi diversi da quelli di carattere sanitario e curativo. Resta l’obbligo, generalizzato per chiunque porta a spasso il proprio cane, di portare con sè strumenti di pulizia atti a raccogliere le feci. In un prossimo futuro l’intera disciplina sarà però oggetto di un riordino complessivo.
L’EVENTO A FUMETTI La grande stagione dei piccoli eroi. Per rievocare e onorare i personaggi di un tempo che hanno appassionato tanti lettori. Dal 10 al 13 ottobre si svolgerà, al centro civico “Nicola Tommasoli” a Borgo Santa Croce, la 18ª Rassegna del Fumetto, a cura di Giuseppe Poldiallai. Il titolo incarna perfettamente lo spirito della manifestazione: i protagonisti sono giovani ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni, proprio l’età in cui i lettori di un tempo si identificavano e sognavano con le avventure dei loro eroi preferiti. Saranno ben 53 le testate in esposizione, con l’esclusione di alcune (per esempio Il Piccolo Corsaro, Piccola Maschera) perché utilizzate nelle precedenti rassegne. Non possono mancare, però, Capitan Miki, Il Piccolo Ranger e Un Ragazzo nel Far West. Gli albi a fumetti della Collezione Storica di Giuseppe Poldiallai e i disegni inediti sono liberamente interpretati da Bruno Prosdocimi, Roberto Bonadimani, Giorgio Montorio, Lele Vinello, Giuliano Conte, Giampietro Costa, Giancarlo Brun e Loren Carpitella. «Il veliero scelto per il manifesto di presentazione, richiama l’attenzione su Nat del Santa Cruz, personaggio ispirato probabilmente dal film Capitani Coraggiosi - afferma Giuseppe Poldiallai -. Negli anni Trenta e Quaranta, i fumetti in Italia vennero proposti nel formato giornale e in albi per la maggior parte di grande formato. Nel dopoguerra, sia per la difficoltà di esposizione nelle edicole, ma soprattutto per la difficile reperibilità della carta, il formato diventò più piccolo con rare eccezioni. Tre sono stati i formati che andarono per la maggiore, il cosiddetto Albo d’Oro, il libretto e la striscia. Tutto questo accadeva nel 1946, dando vista a uno straordinario periodo di creatività e di grande proliferazione di testate e personaggi che durò per circa 15 anni. Parliamo di eroi che hanno avuto enorme successo come Gim Toro, Tex, Pecos Bill, Kinowa, Capitan Miki, Akim, Il Grande Blek o il Piccolo Sceriffo».
L’Utl di Negrar riparte L’Università del tempo libero di Negrar è pronta per il nuovo anno accademico. Le Iscrizioni al via da martedì 17 settembre, e la serata di inaugurazione in programma venerdì 27 settembre, aperta a tutti gli interessati, non soltanto ai soci, inaugureranno la stagione 2013/14. Saranno mesi ricchi di novità quelli che attendono studenti e appassionati. Novità che spaziano dalla cultura all’arte, dalla musica alla salute e alle lingue straniere. Le lezioni inizieranno il 14ottobre e termineranno a fine maggio. Le iscrizioni, invece, chiuderanno il 12 ottobre. Ricordiamo che i corsi partiranno una volta raggiunto il numero minimo di partecipanti, che varia da materia a materia. «Teniamo i numeri bassi perché puntiamo sulla qualità. Vogliamo proporre argomenti interessanti e spiegarli nel modo migliore - precisa Massimo Latalardo, presidente dell’Utl (Università del tempo libero) di Negrar -. Durante la serata del 27 settembre, che si terrà nell’atrio della scuola elementare di Santa Maria di Negrar, alle spalle della segreteria, illustreremo tutte le novità e i docenti saranno pronti a fare dimostrazioni. Dopodiché, spazio allo spettacolo finale e al rinfresco augurale». Scendiamo nel dettaglio: l’ambito della cultura generale subirà un profondo rinnovamento. Verranno introdotti, per esempio, una serie di corsi e di conferenze sulle vicende e sull’influsso che il mondo esterno ha avuto sulla storia medievale della Valpolicella e di Verona, prendendo in considerazione anche l’arte, le poesie, i canti, le fiabe, il paesaggio che si sono sviluppati nel tempo. Inoltre, in accordo con il professor Giovanni Viviani e il Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella, avranno luogo quattro serate a tema che integreranno il programma accademico. «Introdurremo poi un secondo ciclo di incontri, chiamato La partecipazione del Veneto al Dettato Costituzionale - riprende Latalardo - un paio di corsi di psicologia, intesa però come un percorso di conoscenza interiore di se stessi e dei propri figli, e un corso di scrittura di trame di libri gialli». A livello artistico, invece, ecco l’introduzione dell’arte della pergamena. Capitolo musica: le new entry, in questo caso, sono l’armonica a bocca e la fisarmonica. Senza dimenticare il benessere: l’Utl di Negrar proporrà i corsi “Curare il fisico divertendosi”, più precisamente ginnastica dolce, ballo liscio, yoga, pilates e danza d’animazione. «L’entusiasmo da parte dei soci non manca mai – sottolinea Latalardo -. L’anno scorso abbiamo registrato 250 iscritti: speriamo che le novità introdotte attirino maggiormente l’interesse della gente, anche perché abbiamo intenzione di offrire, specialmente in primavera, ulteriori attività. Parliamo di uscite didattiche sul territorio veronese, e non solo, in funzione dei calendari di mostre e nei musei». Ogni età è quella giusta, recita lo slogan dell’Università. «Non abbiamo limiti anagrafico, né in alto né in basso – spiega il presidente -. I nostri soci hanno un’età media di 45-50 anni. Abbiamo contato una discreta prevalenza di giovani al sotto dei 30 anni, e gli over 65 rappresentano solo il 30-35%. Siamo contenti, inoltre, per aver risolto il problema della sede: ora ci troviamo in via Chiesa di Santa Maria 12/A, a Santa Maria di Negrar. Desidero ringraziare gli altri componenti del direttivo: Giuliana Cavallaro, Augusto Cazzola, Lucio Corrà, Camilla Ferrari, Rina Ines Morales Novella e da Mariuccio Quintarelli, il cui apporto è vitale per la costruzione dei programmi e per il buon esito dell’Anno Accademico ». Matteo Sambugaro
pubbliredazionale
Cani aggressivi sotto controllo. Non solo guinzaglio e museruola in luogo pubblico, ma anche polizza assicurativa di responsabilità civile per i proprietari. Sono queste alcune delle prescrizioni contenute nell’ordinanza del ministro della Salute 6 agosto 2013. La nuova disposizione ministeriale va quindi oltre la conferma dell’obbligo incondizionato di museruola e del guinzaglio per tutti i cani aggressivi quando sono in pubblico: prevede ad esempio che il proprietario di un cane sia sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e risponda di danni o lesioni, sia civilmente che penalmente. L’ordinanza stabilisce poi che chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà, ne assuma la responsabilità per il relativo periodo. A questi principi generali seguono poi prescrizioni specifiche per proprietari e possessori: oltre all’obbligo di guinzaglio, museruola e pulizia
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Cronache
Settembre 2013 PROVVEDIMENTi. La Polizia municipale ha introdotto alcune semplificazioni
Violazioni stradali: riprese le notifiche La Polizia municipale riprenderà a notificare le violazioni al codice della strada non immediatamente contestate al trasgressore e/o all’obbligato in solido, sospese per la necessità di adeguare i sistemi informatici alle nuove norme sul pagamento scontato delle sanzioni. «Sulla base delle indicazioni ricevute dalla Giunta - spiega il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura - avevamo sospeso le notifiche per fare maggior chiarezza ed evitare che i cittadini ricevessero informazioni incomplete, magari arrivando a pagare sanzioni per intero, quando era nel loro pieno diritto ottenere lo sconto previsto del 30%. Questa pausa ci ha consentito anche di introdurre due importanti semplificazioni: oltre ad inviare il bollettino di pagamento con l’importo già scontato, abbiamo unificato le spese di procedimento e notifica, rendendo così il pagamento a prova d’errore». Accadeva infatti che i trasgressori pagassero importi diversi da quelli effettivamente dovuti, sia in eccesso che in difetto, a causa delle diverse condizioni che potevano verificarsi: notifica ricevuta diretta-
mente dall’interessato al proprio domicilio, raccomandata ritirata in posta, plico ritirato da un familiare. Situazioni diverse, che comportavano una variabilità di spese che, pur indicata nelle avvertenze del verbale, obbligava l’interessato a calcoli e valutazioni, con il rischio di commettere degli errori. Ora non solo il cittadino viene messo nelle condizioni di comprendere meglio la struttura degli atti che riceve dalla Polizia municipale, ma viene anche limitato il rischio di pagamenti insufficienti che non definiscono, chiudendolo
definitivamente, il procedimento sanzionatorio. L’importo delle spese di procedimento e notifica è ora unificato a 13,50 euro, ai quali si aggiunge 1 euro qualora al verbale sia associato un rilevamento fotografico. È il caso di autovelox, accesso alla zona a traffico limitato e transito sulle corsie bus. Fino ad oggi le spese di procedimento e notifica di un verbale per accesso irregolare alla ZTL, ad esempio, potevano ammontare a 14,20 euro, 17,80 o 18,50 euro, a seconda che l’atto fosse stato consegnato dal postino direttamente all'interessato, o ad
una persona diversa dal destinatario (comprensivo perciò di comunicazione avviso di notifica-CAN) o ancora depositato - e poi ritirato - presso l’ufficio postale (comunicazione avviso di deposito-CAD). Molto importante anche chiarire quale sia la data di notifica, visto che rappresenta il momento dal quale decorrono i termini per il pagamento scontato o per un eventuale ricorso. La data di notifica corrisponde, a seconda del caso, al giorno in cui il postino ha materialmente consegnato l’atto all’indirizzo del destinatario, al giorno in cui Poste Italiane ha inviato al destinatario la comunicazione di Avviso di Deposito se l’atto non è stato ritirato presso l’ufficio postale entro dieci giorni dall’avvenuto deposito oppure al giorno in cui l’atto è stato effettivamente ritirato presso l’ufficio postale se ciò è avvenuto entro dieci giorni dal deposito (Legge 890/82 come modificata dalla Legge 31/2008). Tutte le informazioni su pagamento scontato, termini di notifica e spese sono disponibili sul sito web della Polizia municipale, all’indirizzo www.poliziamunicipale.comune.verona.it
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GIOVANI ESPLORATORI Iscrizioni al primo corso Sono aperte le iscrizioni al primo Corso sperimentale per giovani educatori volontari promosso dalla sezione di Verona del Cngei-Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili e la collaborazione del Centro di formazione regionale del Cngei. L’iniziativa, svolta in collaborazione con la Parrocchia di Santa Lucia Extra, è rivolta a giovani tra i 18 e i 30 anni intenzionati a diventare educatori nel volontariato a favore di ragazzi e ragazze del proprio territorio (campi estivi, dopo scuola, grest, inserimento ed integrazione delle diversità). Il corso, in programma a Forte Gisella, in via Mantovana 117, nelle giornate di sabato 19 e 26 ottobre, 9 e 16 novembre, prevede attività pratiche all’aria aperta ed incontri con esperti formatori e professionisti del mondo del lavoro e dello sport. «Obiettivo dell’iniziativa – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Alberto Benetti – è sensibilizzare, soprattutto i giovani, all’importanza del volontariato, dell’impegno civile e dell’attenzione verso il Prossimo». Il corso tratterà argomenti relativi alla comunicazione; all’animazione (gestione di giochi e momenti di espressione e animazione con particolare attenzione all’ambientazione); alla programmazione (gestione del tempo nei vari momenti di attività, tenendo conto delle esigenze dei partecipanti e avendo sempre il giusto materiale per ogni attività); alla sicurezza (con consigli utili di primo soccorso da parte di esperti del Pronto Intervento). Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 30 settembre a Francesco dal Fior, tel. 340/5884637, francesco.dalfior@gmail.com o a Don Stefano Castellani, tel. 347/5056931, cpc1967@libero.it. Il costo di partecipazione al corso è di 10 euro per copertura assicurativa e materiale didattico. Per informazioni: Servizio Politiche giovanili del Comune di Verona, tel. 045.8078789, www.politichegiovanili.comune.verona.it.
RUGBY
I 50 anni del Cus Verona Si è svolta la cerimonia per la consegna del premio del Comune alla società CUS Verona Rugby, in occasione del 50° anniversario della fondazione: il riconoscimento, una coppa a forma di ovale, è stata consegnata al presidente del CUS Verona Danilo Zantedeschi dall’assessore allo Sport Marco Giorlo. Presenti il presidente del CUS Verona Rugby Davide Adami, il direttore sportivo
Franco Merci, il coordinatore della Facoltà di Scienze Motorie Federico Schena e i rappresentanti degli sponsor Franklin&Marshall (main sponsor) Francesco Costantino e Banca Popolare Ilaria Mortillaro. «Un premio più che meritato – ha detto Giorlo – per l’importante traguardo raggiunto in questi 50 anni di attività e per i risultati di eccellenza conseguiti con passione e determinazione.
L’augurio – aggiunge l’assessore – è che il rugby veronese prosegua il suo cammino nella massima serie, puntando sempre più in alto e avvicinando sempre più giovani a questa disciplina sportiva e ai valori ad essa legati». I festeggiamenti per il 50° anniversario del CUS Verona Rugby si sono svolti nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 settembre.
Angelo Pignatelli, la vita all’Arma dei Carbinieri in un libro Prestigioso alloro internazionale per Angelo Pignatelli di Verona, 84 anni, generale di Corpo d’Armata a riposo. La sua vita nell’Arma dei Carabinieri, alle prese con delicate e riuscite operazioni investigative che gli hanno comunque scatenato contro la più becera “malagiustizia”, è stata racchiusa in un libro-memoriale intitolato “Tre-Un ufficiale dei servizi segreti racconta…” (Ipertesto Edizioni, Verona, 2010, pagg. 232) in cui rievoca con dovizia di particolari la sua carriera, partendo dalla sua gioventù nella natia Taranto. A Pignatelli, per il suo volume autobiografico, documentato ed incisivo, verrà conferito nel corso di un’importante cerimonia ufficiale il prossimo 12 ottobre, a Lugano (Svizzera), il Premio al Merito Culturale (con attribuzione d’una targa in oro e d’un diploma di merito) da parte dell’Universum Academy Switzerland presieduta da Valerio Ruberto. Si tratta d’un riconoscimento fuori dai confini veronese ed italiano (che purtroppo riafferma, tanto per cambiare, la mai ammuffita locuzione latina nemo propheta in patria) ai trascorsi per dovere istituzionale d’un uomo che s’è sentito tradito nelle sue professionalità e dignità di “servitore dello Stato” ma che ha voluto “spiattellare tutto” in prima persona perché la sua tormentata vicenda possa almeno ridurre (se non scongiurare) il ripetersi di simili circostanze. Claudio Beccalossi
Cronache
Settembre 2013 ALLA SPIANÀ. Flavio Tosi: «Impianto d’eccellenza, unico nel nostro Paese»
Bmx Olimpic Arena Il sogno ora è realtà Taglio del nastro atteso. Alla Spianà è stato inaugurato il Bmx Olympic Arena Verona, il primo impianto olimpionico per la pratica del Bmx Racing in Italia, previsto nel Piano degli Interventi. Sull’area di circa 20 mila quadrati di proprietà del comune di Verona, la società Team Bmx Verona ha realizzato una pista bmx con parcheggio, che è stata utilizzata per i campionati italiani di sabato 7 e domenica 8 settembre. L’attuale rampa di partenza di 5 metri di altezza sarà affiancata prossimamente da una rampa olimpionica alta 8 metri; con un successivo intervento l’impianto sarà dotato anche di una palazzina con spogliatoi, magazzini, ristorazione e uffici. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Flavio Tosi, il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino, gli assessori ai Lavori pubblici Stefano Casali e allo
Sport Marco Giorlo, i presidenti del Consiglio comunale Luca Zanotto e della 3ª Circoscrizione Massimo Paci, il presidente del Team Bmx Verona Gian Paolo Fantoni con i rappresentanti della Federazione Ciclistica Italiana. «Abbiamo dotato la città di un impianto d’eccellenza, unico in Italia, che permetterà di avvicinare ancora più giovani allo sport e ai valori positivi a esso legati – ha detto il sindaco Tosi -. Questo intervento è la dimostrazione che oggi, considerata la scarsità di risorse di cui dispone l’Amministra-
zione comunale, l’unica soluzione possibile per vedere realizzate le opere pubbliche è sostenere l’iniziativa di privati, che hanno coraggio e credono nel progetto in cui investono». «La riqualificazione della zona della Spianà rappresenta uno dei progetti più importanti del Piano degli Interventi – ha spiegato Giacino –. Tale intervento, a costo zero per i cittadini, è il primo passo del recupero di un’area lasciata per anni al degrado, destinata a diventare un grande parco sportivo a dimensione di atleti ma anche di famiglie e bambi-
ni». «Realizzato in soli quattro mesi – ha aggiunto Casali – questo impianto contribuisce a riqualificare il territorio della circoscrizione, con l’auspicio che diventi polo attrattore per numerosi giovani sportivi della città». «Un’opera di eccellenza a livello europeo – ha sottolineato Giorlo – che dimostra ancora una volta l’attenzione dell’Amministrazione comunale nel promuovere e sostenere tutte le discipline sportive». Tra le caratteristiche della pista, c’è la presenza di due percorsi distinti, Challenge e BMX Supercross, ognuno dotato di propria rampa di partenza e aventi in comune solo due curve e il rettilineo finale. Il tracciato Challenge è dedicato alle categorie giovanili, amatoriali e agonistiche fino a 16 anni; il percorso SX è riservato alle categorie Championship (Junior 17/18 anni e Elite dai 19 anni).
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DOSSOBUONO MARCIA PODISTICA «Pista pista arriva il podista». Con questo slogan si è svolta a Dossobuono la marcia podistica denominata «1° trofeo Cubi & Perina Memorial Day Dal Dosso Franco» con la particolare valenza da parte della ditta di ricordare un caro amico e collega. Il percorso si è snodato sul territorio di Villafranca principalmente, toccando marginalmente i comuni di Povegliano e di Verona. Sopra ogni aspettativa la partecipazione con 55 gruppi iscritti e oltre 4000 persone partecipanti lungo i percorsi previsti dai 5,5 km ai 18, con l’intermedio di 11,5. Tre i ristori programmati lungo il percorso ed uno all’arrivo. La manifestazione è stata organizzata dal gruppo G.M. Dossobuono con l’approvazio-
ne dell’Unione Marciatori di Verona e con il patrocinio del comune di Villafranca «con l’intento – commenta la presidente podisti Dossobuono Elena Malaffo - di promuovere l’attività sportiva e ricreativa facendo conoscere nel contempo scorci di territorio non a tutti noti». L’assessore allo sport Roberto Dall’Oca si è complimentato con il gruppo podisti Dossobuono «che ancora una volta ha stupito per l’organizzazione e la professionalità dimostrata. Un grazie a tutte le associazioni di Dossobuono che hanno fatto, come sempre quadrato, con persone e mezzi per la riuscita dell’evento, e agli sponsor per il supporto economico fondamentale». C.G.
ACQUE VERONESI. Mariotti incontra Bumacov Il Ministro dell’Agricoltura moldavo, Vasile Bumacov, ha incontrato martedì 10 settembre, negli uffici di Acque Veronesi, il Presidente della società consortile, Massimo Mariotti. Si è parlato di risorse idriche, facendo un’attenta analisi sulle strategie legate alla loro salvaguardia. Il presidente Mariotti, recentemente nominato membro del consiglio d’amministrazione di Aqua Pubblica Europea (APE), ha illustrato all’esponente del Governo moldavo alcune delle linee guida che Acque Veronesi sta portando avanti anche al di fuori dei confini nazionali, alla luce del difficile momento economico che induce le aziende del settore pubblico a sviluppare sinergie comuni per assicurare sempre ai cittadini servizi all’altezza. «Il mio ingresso in Aqua Pubblica Europea – ha dichiarato Mariotti - mi porta ad affrontare talvolta, anche in sede di Parlamento europeo, le criticità che le Utilities sono chiamate ad affrontare. L’incontro con il ministro Bumacov rappresenta un’ulteriore segnale di cooperazione internazionale su tutto ciò che riguarda l’acqua».
AIS VERONA L’A.I.S.Ve. (associazione incontinenti e stomizzati) di Verona Borgo Roma (Policlinico) organizza una visita a Roma con udienza dal Santo Padre papa Francesco. La partenza è prevista martedì 1 ottobre presso il piazzale L.A. Scuro, alle ore 6.30 in pullman. All’arrivo a Roma, dopo una breve visita in centro, è prevista sistemazione in hotel per ogni persona. Mercoledì 2 ottobre è fissato il ritrovo in piazza S.Pietro per raggiungere la sala dove avverrà l’udienza. Il terzo giorno è prevista una visita ai castelli romani per poi far ritorno a Verona. Per le iscrizioni rivolgersi alla Vice Presidente Regionale Cristina Verdolin telefonando allo 045577518 oppure al 3475786325
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Settembre 2013
Cronache
NOVITÀ. Dal 1 gennaio 2014 entrerà in gioco la nuova società locale di riscossioni
SPETTACOLO MUSICALE
Addio Equitalia Arriva “Solori” Equitalia addio. Spazio a Solori. Dal 1 gennaio 2014 si cambia. Nei giorni scorsi, il Consiglio comunale di Verona, con 21 voti a favore (Civica per Verona, Lega Nord e Pdl), 3 astenuti (Movimento 5 stelle) e 1 contrario (Sel), ha approvato infatti la costituzione della nuova società di riscossione delle entrate comunali che, appunto, dall’1 gennaio del prossimo anno sostituirà Equitalia. L’organismo sarà denominato “Società locale di riscossioni” (Solori) e avrà come socio unico il Comune di Verona. Alla società sarà affidata la riscossione coat-
tiva dei tributi comunali, delle sanzioni amministrati-
ve per violazioni al codice della strada, nonché delle
BORGO ROMA. Assemblea pubblica a Palazzina Assemblea pubblica. Lunedì 23 settembre alle ore 21.00, nella sala civica Palazzina. Per fare il punto della situazione. I cittadini di Borgo Roma si dicono «sconvolti e indignati dal blitz dell’Amministrazione comunale di Verona, che lo scorso 6 agosto in una riunione straordinaria della giunta, ha rigettato in blocco tutte le osservazioni al Piano di urbanizzazione “PUA Palazzina” e nello stesso tempo votato il provvedimento senza né discussione a livello di Consiglio comunale né alcuna comunicazione ai cittadini, al Comitato e alle organizzazioni interessate. L’Amministrazione ha scelto, quindi, di procede con l’ennesima colata di cemento a Borgo Roma, aumentando il traffico, rumore e inquinamento, ignorando le proteste di più di 1.100 cittadini e delle loro famiglie». Il Comitato Pestrino e Palazzina da salvare organizza appunto un’assemblea pubblica per informare la cittadinanza sulla situazione e discutere sulle iniziative di protesta da effettuare. «L’incontro è privo di connotati o sigle politiche – fa sapere il Comitato -. È stata richiesta e finanziata dai privati cittadini di Borgo Roma».
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
CQC “SCADUTI”: LE NUVE REGOLE Benvenuti e bentornati dalle ferie. Siamo in aria di settembre e come saprete, stanno per scadere le prime cqc persone/merci e persone. Che fare dunque se non si è ancora frequentato il corso di aggiornamento di 35 ore per il rinnovo della cqc? Niente paura. Effettivamente in molti si ponevano questo problema: normative vaghe e restrittive non permettevano alle autoscuole di accogliere più di un certo numero di allievi per volta, e la burocrazia estremamente lenta faceva il resto, unendosi a un periodo estivo dove Roberto Azzolina quasi tutti andavano in ferie. Il decreto del dipartimento dei trasporti del 06/08/2013 modifica di fatto quello che è stato il precedente decreto del 17/04/2013 che faceva riferimento alla scadenza delle cqc. In sostanza è stata rinviata di due anni la scadenza di tutte le cqc in maniera tale da potersi mettere al passo dei nostri colleghi europei che hanno già le scadenze due anni in avanti. Dunque, chi avrà la cqc che scadrà quest'anno ha tutto il tempo di rinnovarla fino al 9 settembre del 2015, mentre le cqc merci hanno scadenza rinviata al 9 settembre del 2016. E chi ha già frequentato i corsi e ha già in mano la nuova tessera? Uguale è il discorso anche Alessandra Azzolina per loro, di conseguenza la nuova scadenza sarà nel 2020/2021 come da nuova normativa, invece del 2018/2019. Chi invece ancora non si è visto recapitare la nuova tessera non si agiti: la scadenza è rinviata anche per loro,e i corsi frequentati sono validissimi per il rinnovo della loro cqc,che avverrà in tempi, si spera, brevi,in attesa che i terminali della motorizzazione vengano aggiornati. Pazientate dunque,e portatevi avanti prenotandovi per i prossimi corsi di rinnovo della cqc,se non lo avete già fatto, chiedendo informazioni presso la vostra autoscuola di fiducia. Non perdete tempo!
sanzioni amministrative e delle entrate patrimoniali ed assimilate. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha ribadito l’opportunità della scelta, in linea con gli altri Comuni, e ha confermato la copertura finanziaria dell’operazione. Inoltre, il primo cittadino ha spiegato che la scelta del nome Solori è stata dettata dalla volontà di non avere riferimenti alla città di Verona per dare così la possibilità ad altri Comuni di associarsi. «Stiamo parlando di una società che per natura dovrà riscuotere tributi – spiega l’assessore alle Aziende Partecipate, Enrico Toffali e quindi mettere le mani nelle tasche dei cittadini non per vessare ma per intervenire nei confronti di quanti sono morosi per diversi motivi, che dovranno essere compresi tenendo conto delle situazioni contingenti. Abbiamo fatto una scelta in linea con quella presa da altri Comuni: probabilmente questo percorso doveva essere intrapreso prima».
Il Saval scalpita Arriva Veronica Serata di musica. Serata per giovani. Targata Veronica Marchi e l’Acoustic Trio. Lo spettacolo musicale, rivolto ai ragazzi di età dai 15 ai 24 anni, avrà luogo venerdì 27 settembre al Centro polifunzionale Saval, in via Marin Faliero a Verona. In apertura, sarà la volta della band “Terza corda”, composta da tre giovani dai 21 ai 23 anni, che hanno prodotto già il loro primo singolo. Dopodichè, spazio all’“incontro con l’autore”, in cui la cantautrice Veronica Marchi illustrerà il proprio percorso artistico, dagli esordi alla produzione dei suoi album. Infine, ecco il concerto tanto atteso. La musica di Veronica Marchi, cantante e autrice sin dalla tenera età, spazia dal pop rock al folk cantautorale. Cresce ascoltando Alanis Morisette, Jeff Buckley, Queen, Suzanne Vega e gli italiani Antonello Venditti, Edoardo Bennato e Carmen Consoli. Scrive la prima canzone, “Cosa c’è” a 9 anni: con essa conquista il Microfono d’oro a Mirandola nel 1992. Proseguono, poi, nel tempo le partecipazioni di Veronica a concorsi e mani-
Veronica Marchi
festazioni, tra le quali Trenta ore per la vita, Telethon, Karaoke (programma televisivo) di Fiorello, che vince cantando “Io penso positivo” di Jovanotti. Nel 2005, Marchi fa il suo debutto discografico con l’album omonimo (Veronica Marchi), nel 2008 incide il secondo album, L’acqua del mare non si può bere, e nel 2012 registra il suo terzo disco, La Guarigione.
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
REFERTI ON-LINE
Dal 13 maggio 2013 la Casa di Cura Dott. Pederzoli ha attivato un servizio gratuito, attivo 24 ore su 24 per la consultazione on line dei referti di Laboratorio Analisi. Il servizio di refertazione on-line non sostituisce le normali procedure di consegna dei referti, che restano, in ogni caso, disponibili in formato cartaceo presso la struttura sanitaria. Per usufruire di tale servizio è opportuno disporre di un Personal Computer connesso a Internet. Al cittadino, all’atto dell’accettazione amministrativa, verrà proposto di poter usufruire di tale servizio. In caso di risposta affermativa verra’ consegnato un modulo con le credenziali di accesso. Il referto è autenticato con firma digitale e reso disponibile on-line in forma telematica protetta. L’utente, segnalando opportunamente la lettura e il download del referto on line non risulta più obbligato al ritiro dello stesso in forma cartacea presso lo sportello dell’ospedale. Quali esami posso consultare on line? Puoi consultare gli esami di laboratorio eseguiti presso il laboratorio Analisi della Casa di Cura Pederzoli. Quando posso vedere il referto? Il referto è disponibile dalla data indicata sul modulo ritiro-referti che è stato consegnato all’accettazione prelievi. Per quanto tempo posso vedere il referto? Il referto è visibile e stampabile sul sito per 30 giorni (in osservanza delle linee guida del Garante Privacy 19 novembre 2009), dopo tale termine non sarà più possibile consultarlo. Rimane comunque la possibilità di ritirare il referto cartaceo presso gli sportelli della Casa di Cura entro 60 giorni dalla data indicata sul modulo ritiro referti. Il codice referto è valido anche per prelievi futuri? No, ogni volta che farete un prelievo, Vi sarà assegnato un nuovo codice referto. Siete certi che il mio referto non potrà essere visto da nessuno? Il Vostro referto è disponibile su un sito sicuro che la Casa di Cura gestisce con tecniche di protezione. Inoltre per accedere al referto è necessario digitare i codici indicati nel modulo di ritiro referti, di cui solo l’assistito dispone. Se smarrisco il referto posso ristamparlo? Si, il referto può essere ristampato più volte ed in qualunque momento entro i 30 giorni di disponibilità sul sito.
Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale
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Per la vostra Pubblicità
Telefono 045 7152777 PALLAVOLO. Coach Andrea Giani indica la strada alla sua Calzedonia Verona
«Lavoro e sacrificio Play off possibili»
Di vittorie se ne intende. Di sacrifici pure. Lui che per anni è stato uno dei volti della Generazione dei fenomeni del volley italiano. Lavoro, lavoro, lavoro: vivere di pane e pallavolo, dalla mattina alla sera. Coach Andrea Giani studia la sua Calzedonia Verona (Marmi Lanza fino a qualche settimana fa) e prende appunti. Manca un mese a domenica 20 ottobre, all’inizio del campionato 2013/14 di serie A1, quando i gialloblù esordiranno contro la Tonno Callipo Vibo Valentia. «Ho scelto di venire a Verona per il calore della piazza e per la voglia di pallavolo che c’è in questa città». Parole che hanno già fatto infiammare il pubblico. L’oro vinto con la Nazionale ai Giochi del Mediterraneo in estate gli ha trasmesso una carica non da poco: Giani sa di essere sulla strada giusta, conosce il desiderio di riscatto che Blu Volley nutre dopo una stagione terminata all’ultimo posto in classifica. Ed è pronto a fare il bilancio delle prime settimane di preparazione. Giani, il mercato finora le ha regalato la squadra che si aspettava? «Sì, sono contento. Gli obiettivi sono stati centrati. Abbiamo cercato di costruire una rosa giovane, con tanti ragazzi molto interessanti. Alcuni di loro sono addirittura alla prima volta in serie A1. Abbiamo cerca-
to di prendere i migliori talenti in circolazione: li conosco bene e li ho visti lavorare con entusiasmo. All’inizio pagheremo un po’ di inesperienza, però cresceremo alla distanza. Rimpianti? Uno solo. Avrei voluto portare a Verona un altro schiacciatore che ho allenato ai Giochi del Mediterraneo. Peccato». L’ingresso di Sandro Veronesi e di Calzedonia come main sponsor quanto influirà? «Parecchio. Intanto sono onorato di poter allenare una squadra che porta un nome così importante. Calzedonia è una realtà scaligera conosciuta in tutto il mondo e radicata sul territorio da tempo. Quando una grande azienda si accosta a una società sportiva, si crea un mix è davvero positivo. Il nuovo main sponsor ci aiuterà a fare un salto di qualità, sia economico che strutturale». Dove desidera arrivare Calzedonia Verona? «Ai play off. Dobbiamo rimboccarci le maniche e sudare, sfruttando dalla mattina alla sera l’attività in palestra e sul campo. Essere giovani significa poter sopportare carichi di lavoro maggiori. Nello sport di alto livello non esiste esclusivamente il talento: occorre anche tanto sacrificio. Tutti devono remare nella stessa direzione e condividere gli obiettivi. Il mio compito sarà creare una squadra con
un’identità precisa, un sistema di gioco all’altezza». Gli errori da non commettere? «La concentrazione non deve calare neppure per un secondo. E non bisogna mai prendere sotto gamba un impegno. Di sbagli, però, se ne commettono: l’importante è sempre imparare la lezione. Spesso gli errori permettono di crescere. La passata stagione è stata amara: partiamo da una posizione di classifica molto bassa e il gap da colmare rispetto ad alcune formazioni è evidente. Tuttavia, ho trovato una società con ambizione e un pubblico con incredibile passione». Retrocessioni ancora bloccate. E le motivazioni? «Quelle ci sono a prescindere. Senza dubbio. Occorre che i ragazzi abbiano fin da subito una mentalità vincente e partano forte. Vibo Valentia alla prima giornata è già un bel banco di prova, che non vogliamo sbagliare. Alcuni giocatori mi hanno conosciuto in Nazionale l’estate scorsa (Pesaresi e Anzani, ndr) e hanno visto che, se si lavora in un certo modo, i traguardi si raggiungono. Lo stop alle retrocessioni ci darà la possibilità di crescere con più calma, ma in campo si va per vincere». Scontri diretti all’inizio, sfide con i top club Macerata, Modena, Piacenza e Trento alla fine. Il calen-
dario della serie A1 è pieno di insidie. «Vero. Infatti non sono contentissimo di avere le sfide dirette immediatamente, però prendiamo atto del sorteggio. Le ultime quattro gare nel finale, invece, mi piacciono un sacco in quella sequenza. Saranno settimane di alto livello e stimolanti, dove ci confronteremo con le migliori formazioni». A Verona ritrova Dante Boninfante... «Esatto. Sono proprio felice. Negli ultimi anni ho lavorato insieme a lui sia a Roma che in maglia azzurra: Dante è maturo, bravo e si impegna come pochi. Non è un più un ragazzino (classe 1977), ma il suo carisma e la sua tecnica ci serviranno. Sa far lavorare bene i compagni e sarà un punto di riferimento». La diagonale Boninfante Gasparini abbinerà esperienza ed esplosività. «Infatti. Abbiamo una diagonale importante, che potrà creare problemi a parecchi avversari. Avere un palleggiatore che ti serve il pallone alla perfezione, con i tempi giusti, e un opposto capace di toglierti le castagne dal fuoco, aiuta tanto». Su chi bisogna puntare gli occhi? «Su diversi elementi. Nicola Pesaresi, per esempio, è al suo secondo anno in A1, ha fatto parte della Nazionale e ha le caratteristiche per diventare un grandissimo giocatore. Simone Anzani,
Andrea Giani
poi, è un ragazzo alla prima esperienza nella massima serie ma ha già dimostrato ottime potenzialità». Quanto è importante la conferma di Federico Centomo per la pallavolo scaligera? «Tantissimo. Questo dimostra che la società crede e investe sui ragazzi della città. Qui c’è molta attenzione verso i giovani. Avere in rosa un elemento di Verona è basilare per creare una simbiosi con il volley locale e con il pubblico. Centomo ha qualità e avrà modo di tirarla fuori». Un passo indietro: nei mesi scorsi ha temuto che la Blu Volley non si iscrivesse al campionato? «Non ho mai avuto paura. Il timore non mi ha sfiorato neanche per un istante. Dopo aver accettato la proposta del club e una volta parlato con i dirigenti, ero sicuro che il progetto non si sarebbe fermato. Pertanto mi sono messo all’opera per cercare di individuare i giocatori adatti a noi. Ero davvero tranquillo». Lei è diventato l’uomo immagine della società. Lo dice pure lo slogan della campagna abbonamenti, GIAemozioNI. «È vero (sorride). Ne sono onorato. Il nostro è un club che lavora molto bene dal
punto di vista del marketing e della comunicazione. Sa valorizzare le risorse umane a disposizione. Spero di vedere il PalaOlimpia pieno alla domenica: desideriamo far divertire i tifosi». Che valore ha l’oro vinto ai Giochi del Mediterraneo? «Grande. Perché ogni successo è frutto di impegno, sacrificio e programmazione. È stata la mia prima vittoria da allenatore, per di più con la Nazionale: non la dimenticherò mai. Iniziare l’avventura di Verona con questo bel traguardo alle spalle, mi dà una carica incredibile». Come sta la pallavolo italiana? «È in crisi da un punto di vista economico. In ogni caso, lo sport non è solo finanza: ci sono altri valori fondamentali, quali la tecnica e lo spettacolo. Magari abbiamo un campionato con meno atleti stranieri forti, però disponiamo di allenatori veramente preparati. Inoltre, la nostra Nazionale ultimamente sale sul podio in quasi tutte le manifestazioni. Il bronzo alle Olimpiadi di Londra del 2012 è lì a dimostrarlo. Il volley azzurro vive un buon momento, è la parte economica che piange». Matteo Sambugaro
CANOA-RAFTING. Adigemarathon pronta a scattare Adigemarathon compie dieci anni. L’edizione 2013 della manifestazione di canoa, kayak e rafting è prevista per domenica 20 ottobre. Gli sportivi entreranno nelle acque del fiume Adige sul tradizionale percorso che unisce Borghetto di Avio (Trento) e Dolcè (Verona) a Pescantina (Verona), valida come ultima e unica prova italiana delle Canoe Marathon Classic World Series 2013. L’Adigemarathon è organizzata dai Canoa club di Verona, Pescantina, Borghetto d’Avio, coordinati da Terradeiforti sport e l’apporto dei Comuni di Dolcè e Pescantina, Genio Civile Verona, HydroDolomiti Enel, Se Hydropower e di quasi 400 volontari. L’anno scorso, alla manifestazione hanno partecipato 1.606 pagaiatori di 13 nazioni. Il presidente di Terradeiforti Sport Bruno Panziera sottolinea «il grande rilievo internazionale dell'Adigemarathon registrato in questo decennio. Fondamentale, in tutto questo, è l'apporto dei volontari. In un momento di particolare difficoltà economica, doveroso è un ringraziamento anche a tutti gli enti e realtà che ci hanno sempre sostenuto». «Siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno una manifestazione cresciuta nel tempo fino a divenire una delle più importanti nel panorama mondiale. Ringrazio le associazioni di volontariato che si prodigano per la riuscita dell’Adigemarathon» dice il sindaco di Dolcè, Luca Manzelli. Sul fiume Adige si confronteranno oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano appunto Borghetto d’Avio da Pescantina. Particolare è la categoria Sup, Stand Up Paddler, composta da pagaiatori che partiranno da Dolcè in piedi su una “tavola” tipo quella del più popolare surf. Un’ora dopo la partenza degli agonisti, almeno 500 canoisti amatori partiranno dall’isola di Dolcè con lo stesso obiettivo di raggiungere Pescantina dopo 20 chilometri. Con loro al via anche gli equipaggi del rafting. Lungo l’Adige quasi 400 volontari saranno impegnati nei vari servizi di supporto alla manifestazione e soprattutto per garantire la sicurezza. Attenzione alla solidarietà, come sempre: quest’anno Adigemarathon sostiene il funzionamento della “Casa di Tommaso” di Batumi e del “Centro dei Ragazzi” di Kutaisi in Georgia, il paese caucasico ex sovietico la cui popolazione soffre ancora delle guerre civili e russo-georgiane che l’hanno stremata, e l’associazione Sinergia impegnata in un progetto a favore dei ragazzi di strada a Lima (Perù) anche con la gestione di una casa famiglia che ospita una decina di ragazzi.
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Pulizie fondamentali A iniziare dal salotto
Le pulizie in casa sono importanti, specialmente quando si parla di oggetti e arredi di uso molto frequente, utilizzati molto anche dai bambini come ad esempio il divano, un arredo complesso, composto da varie parti e rivestito spesso con materiali particolari che bisogna saper trattare separatamente e singolarmente, per rimuovere sporco, polvere e acari, ma senza danneggiare tessuti e imbottiture. Se il divano è frequentato anche dagli animali di casa poi, la pulizia approfondita è assolutamente necessaria almeno una volta l’anno, poiché peli, terriccio, briciole e polvere si infilano negli angoli, nelle fessure e sotto la fodera. Il divano sfoderabile, solitamente in tessuto o in microfibra, è più facile da pulire in modo approfondito. La prima cosa da fare infatti è sfoderare il divano e controllare l’etichetta del rivestimento. Se il rivestimento è in cotone o misto, quasi sempre è lavabile in lavatrice con un programma delicato, non superiore ai 40°C. Quasi sicuramente si dovranno effettuare più lavaggi perché il rivestimento è composto da diversi pezzi, anche di discrete dimensioni. Se ci sono macchie, prima di inserire il rivestimento in lavatrice, pretrattarlo con lo smacchiatore adeguato. Il rivestimento va poi fatto asciugare, ma possibilmente non al sole diretto, che potrebbe lasciare degli aloni. A questo punto non resta che reinserire ogni parte al suo posto sul divano. Quando il rivestimento del divano è in seta o in lana, va affidato a una tintoria specializzata, che lo laverà a secco e lo stirerà. I costi in questo caso sono piuttosto elevati. Nel caso di un rivestimento sfoderabile, è poi possibile pulire a fondo anche la parte del divano sotto la fodera, prima di rivestirlo nuovamente, passando l’aspirapolvere: con la bocchetta dotata di spazzola si passa l’intero divano, mentre con la lancia si passano bene fessure e angoli, per togliere anche briciole e residui solidi incastrati. Quando il divano invece ha un rivestimento fisso, quindi non sfoderabile, si aprono due strade per la pulizia approfondita: o si chiama una tintoria specializzata per la pulizia a domicilio o si lava da sé, in diversi passaggi. Se il divano è in tessuto, prima di tutto si trattano eventuali macchie con schiuma detergente spray per tessuti; poi si pulisce il divano con lo shampoo a secco, come quello per le moquette, o con la saponaria inumidita. Dopo aver sparso il sapone o lo shampoo a secco, si frega con una spazzola non troppo dura e infine si toglie ogni residuo con l’aspirapolvere. Se il divano è in velluto occorre far scaldare nel forno della crusca, spargerla poi sul rivestimento, spazzolarla con delicatezza e poi aspirare. Se il divano è in pelle o cuoio, utilizzate soltanto i prodotti appositi, se il rivenditore ve li ha forniti; in caso contrario è possibile fregare delicatamente la pelle con un panno inumidito in acqua e sapone di Marsiglia. Infine, un velo di cera d’api nutre questo materiale e ne ravviva il colore. Se il divano è in ecopelle, un panno morbido inumidito con acqua e latte detergente può ridare anche lucidità al divano.
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Storia
STORIA
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territorio di Rinaldo Dal Negro
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CRONACA DEL DECENNIO 1911-1920
Anche questo periodo è stato caratterizzato da una lunga guerra (1915-1918) combattuta fin sui confini Italia-Austria, quindi anche nelle vicinanze della nostra città. Data l’enorme importanza di questo tragico evento, prossimamente faremo una adeguata scheda di approfondimento. Di seguito citiamo quindi avvenimenti di altro genere, compresi diversi casi di cronaca nera. 1911 -I dati del V° censimento generale testimoniano che i residenti a Verona erano 81.914, quindi 10.000 in più rispetto il censimento precedente, cioè del 1901. -Muore tragicamente a Torino il famoso scrittore veronese di tanti libri di avventure, Emilio Salgari. Le sue spoglie sono state poi portate a Verona, accompagnate dai suoi figli e ricevute con gli onori delle autorità cittadine, per avere solenne e degna sepoltura nel Pantheon Ingenio Claris. -Vennero inaugurate la sede centrale della Banca Cattolica (nel palazzo Diamanti) e il Demanio Forestale (alla presenxa del Ministro Nitti). -I cittadini si commuovono e cantano “Tripoli, bel sol d’amore” quando il 10° reggimento bersaglieri, accasermato a Castelvecchio, partì per Tripoli. Evidentemente non immaginavamo l’ingloriosa fine di quella guerra coloniale. -In città operavano ben tre scuole esclusivamente femminili: la Scuola Professionale Bon Brenzoni, la Regio Scuola Carlo Montanari e il Regio Collegio Agli Angeli. 1912 -Nino Piccoli, col suo dirigibile Ausonia, partendo dalla base operativa di Boscomantico iniziò una serie di voli che lo resero famoso. -Venne inaugurato il servizio di trasporto pubblico Verona-Boscochiesanuva e si elettrificò la linea ferroviaria Verona-San Bonifacio. -Giovanni Quintarelli, appena nominato assessore nella giunta radical-socialista che allora amministrava Verona, realizzò la “Scuola di lavoro per i figli del popolo”, che passò poi allo Stato e che, infine, divenne l’attuale Istituto Galileo Ferraris. -Sorse una lodevole istruzione umanitaria: la “Croce Verde” per il trasporto degli ammalati nei luoghi di cura. -Nel cimitero Monumentale vennero tolte tutte le salme degli ufficiali austriaci (c’era anche quella del generale Radetzky) sepolte in separato settore. Ciò per ampliare il cimitero ad uso dei defunti veronesi. -Pur essendo un bagnino esperto annegò, facendo il bagno nel mare di Viserba, il conte Orazio Sagramoso. Dopo una lunga carriera militare si stava dedicando alla Croce Rossa, di cui era vice-presidente. 1913 -Ferdinando Mattei – l’assassino del conte Arvedi – se la cavò con “soli” 20 anni di reclusione, essen-
do stato giudicato “pazzo inguaribile”. -L’emigrazione raggiunse il suo apice con ben 12.210 nostri cittadini in cerca di lavoro all’estero. Rispetto al passato, quando la maggioranza dei veronesi si rivolgevano agli Stati Uniti, in questa annata invece 9.902 si rivolsero verso l’Europa o verso i paesi del bacino Mediterraneo e solamente 2.308 nei paesi oltre Oceano. -L’anfiteatro Arena si prestò, per la prima volta e con immenso successo, ad un’ opera lirica: L’Aida di Giuseppe Verdi, con il tenore Giovanni Zenatello e le scenografie di Ettore Fagioli, ambedue veronesi. -Incredibile ed eccezionale nevicata si verificò il 9 Luglio sul Monte Baldo e sulle alture di Bosco Chiesanuova 1914 -Venne costruita la stazione ferroviaria di Porta Nuova. Era talmente indecorosa da essere definita una “catapecchia” tant’è che dopo solo tre anni si iniziò a costruirne una di nuova, inaugurata nel 1922. -Venne inaugurata la fiera campionaria con aree espositive in piazza Bra e ai Capuccini nonché manifestazioni sportive di tiro e di trotto. -Iniziarono la loro attività il nuovo Ospedale Alessandri di Borgo Trento, il grande panificio di Campofiore e il nuovo aerodromo di Tombetta. -Si suicidò il nobile Emilio Marastoni – ingegnere di 34 anni. Invaghitosi di una ventottenne, vistosi ripetutamente respinto, si sparò, di fronte alla sua amata, un colpo di rivoltella al cuore. -A Verona di producevano 5.500 quintali di birra. La principale fabbrica era la “Premiata Fabbrica Birra Verona” con sede in Regaste S. Zeno. -Venne inaugurata la linea del Tram elettrico Verona-Avesa. 1915 -In gennaio un gruppo di alpini vennero travolti da una valanga sulle prealpi vicine a Verona. Sei furono i morti, compreso il tenente che li comandava. Per assurdo i giornali veronesi che diedero risalto all’avvenimento vennero denunciati per rilevazione di segreto militare. -Ancora all’inizio del 1915, con i “venti di guerra” sempre più forti, circa 800 famiglie, per complessivi 15.394 emigranti veronesi, rimpatriarono da vari paesi europei andando così ad aggravare l’occupazione lavorativa nel territorio veronese, che già contava 5.277 disoccupati. -Nel mezzo di accese discussioni se dichiarare guerra o no all’Austria, arrivò dal governo la seguente disposizione: tipo di pane unico per tutti, ovvero una pagnotta come quella ai militari. -Il 24 Maggio arriva la decisione: l’Italia dichiara guerra all’Austria. Il primo provvedimento delle autorità militari è stato il divieto delle riunioni pubbliche, degli assembramenti di persone e persino delle processioni religiose. -La reazione dell’Austria non si fa attendere: tre loro aerei bombarda-
no piazza Erbe nelle ore di mercato, provocando 37 morti e una quarantina di feriti. 1916 -Prese avvio il primo mercato bovino. Si tenne nel vallo dell’Arena, ritenuto il luogo di massima sicurezza. -Nei casi di pericolo aereo veniva suonato il “rengo” di piazza Erbe, mentre per l’assistenza a prigionieri e mutilati erano sorti vari Comitati per la loro assistenza e per la raccolta di fondi. -Un poliziotto compie una strage: sgozza la moglie in casa, va quindi in questura dove uccide un suo collega e poi si suicida. -la censura aveva indotto la Prefettura a così classificare i giornali che venivano pubblicati a Verona: l’Arena – monarchico; l’Adige – democratico; Verona del Popolo – socialista; Corriere del mattino – democristiano; l’Operaio – cattolico; l’Amico del Popolo e Nazaret – clericali Pro Verona e La Previdenza – apolitici. -Di seguito, i prezzi di alcuni prodotti agricoli: uva 75 centesimi al kg, pere 95, patate 20, spinaci 30, zucche 22, insalata 30. Grano turco e avena lire 29 al q.le, orzo e segala 30. Tutto ciò quando la gran parte dei dipendenti comunali percepivano circa 260 lire al giorno. 1917 -Considerato che i mulini pretendevano per la farina prezzi superiori a quelli stabiliti da apposito Decreto, gli esercenti al minuto non erano in grado di vendere il pane al prezzo calmierato dal Comune. Pertanto la Prefettura dispose il razionamento delle farine, comminando forti ammende ai trasgressori. -La repressione alla stampa era arrivata al punto che venne censurato un brano dell’ «Amico del Popolo» perché in esso si faceva comprendere il desiderio di pace. -Vennero arruolati al servizio militare anche i diciottenni mentre agli studenti delle classei medio-superiori bastava un sei negli scrutini per essere promossi senza sottostare agli esami. -Il comune istituì le tessere annonarie con le quali, tra l’altro, spet-
tavano per persona solamente 10 grammi di zucchero oppure 350 grammi di polenta al giorno. -Coppia di fidanzati si uccidono per amore estremo, ovvero perché ritenevano insopportabile dover vivere lontani l’uno dall’altro visto che lui – Luigi Filippini di 32 anni – era un militare prossimo ad essere trasferito altrove. -L’Editore Mondatori, proveniente da Ostiglia dove non aveva possibilità di sbocchi industriali, arrivò a Verona dove acquistò la Tipografia Franchini sita in via S. Egidio e da qui iniziò la sua nuova attività. Due anni dopo però trasferì lo stabilimento nei pressi di S. Nazaro (dove occupava ben 250operai) grande passo verso le grandi Officine Grafiche in seguito nuovamente ampliate e rinnovate. 1918 -L’amministrazione Comunale impose la calmierazione dei prezzi a gran parte dei generi alimentari, scatenando la protesta dei commercianti che, con ciò, vedevano assai ridotti i loro guadagni. -Tanta era diventata la miseria tant’è che erano moltissimi coloro che non riuscivano a comperarsi neanche il pane quotidiano e così a questi poveri ingenti veniva distribuita, in piazza Erbe, una minestra. -Vincenzo Chiara – reo di aver sollecitato due soldati a disertare – venne condannato a morte. Due donne, invece, accusate di disfattismo per aver parlato male circa l’intervento dell’Italia in guerra, vennero arrestate. -Presso il palazzo Portalupi in Corso Cavour vennero istituite le cucine popolari per cibi d’asporto. Questi alcuni prezzi praticati: minestrone di fagioli o minestra di magro 25 centesimi, baccalà alla veronese 75 centesimi. -Il 4 novembre finalmente la guerra termina. La gente si sente sollevata visto che aveva provocato morte, disoccupazione e miseria. Si iniziò a demolire le varie strutture militari non più indispensabili. 1919 -Ebbe uno sviluppo assai modesto il settore telefonico durante il
1916: Il mercato bovino in Arena
periodo bellico. Passò infatti dai 79 abbondanti del 1914 a soli 85 abbonati del 1919. -Venne imposto, fra le proteste della cittadinanza, il pedaggio sul ponte Aleardi che era stato costruito nel 1888 con previsto il diritto di transito gratuito. Queste le principali tariffe: un auto mobile L. 0,40; un cavallo o un bue L. 0,10; una carrozza con cavallo L. 0,20; carrozzella con bimbo L. 0,10; carretto a mano L. 0,15; carretto a quattro ruote con cavallo L. 0,25. Per coloro che violavano le disposizioni comunali erano previste sanzioni pesantissime. -Impressionante sequenza di morti violente: un pilota muore in un incidente aereo; un soldato uccide l’amante e poi si suicida; un farmacista viene trovato sgozzato nel suo negozio; un sacerdote venne investito e ucciso in piazza Bra; un aereo si schianta nei pressi di Porta Palio causando la morte di tutte le quattordici persone che aveva a bordo. -Le elezioni amministrative tenute il 16 novembre danno i seguenti risultati: socialisti voti 38.830, popolari voti 26.271, liberali voti 18.725. 1920 -All’angolo piazza Erbe-via Pelliciai venne inaugurato il monumento denominato “Civiltà Italiana”. Trattasi di un’opera bronzea dello scultore veronese Egidio Girelli posta su una adeguata base marmorea e lì collocato a ricordare il luttuoso bombardamento aereo austriaco del novembre 1915. -La popolazione di Chievo, onde contrastare l’apertura nel loro paese di un sanatorio, diede alle fiamme alcune strutture della costruenda struttura. Il sanatorio venne comunque realizzato. -Grave scontro politico nella sede municipale durante le celebrazioni del 4 novembre. Un gruppo di fascisti cerca di ammainare la bandiera rossa issata dai socialisti sul municipio. Nel tafferuglio che seguì morì, causa lo scoppio di una bomba a mano, il deputato socialista Scarabello.
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“VeronArte: tra musica e lettura” a cura di Gianfranco Iovino VeronArte questo mese vuole consigliarvi due letture “esordienti”, da parte di autori non ancora conosciuti al grande pubblico, che hanno inviato in redazione le loro opere, sorprendendoci per lo straordinario talento che hanno saputo racchiudere nei loro rispettivi romanzi: una storia realmente accaduta, scritta a quattro mani dai gemelli Valsecchi e la sorprendente rievocazione dell’infanzia da parte dell’autrice bulgara, ma in Italia da più di dieci anni, Nadezhda Savova. “Giorni di neve, giorni di sole”, è il romanzo scritto a quattro mani dai gemelli comaschi Fabrizio e Nicola Valsecchi, che ci ha incuriosito perché racconta di una vicenda realmente accaduta: la storia di vita di Alfonso dell’Orto, che in pieno regime fascista, nel 1935, parte con la madre e la sorella per l’Argentina, dove suo padre era emigrato per motivi politici e lavorativi, mentre sullo sfondo nazionale aleggiava la pesante dittatura fascista, dove ogni libertà era privata e c’era bisoGianfranco Iovino gno di una tessera anche solo per pensare. Nel paese del sud America, Alfonso, tra mille rinunce e sacrifici, riesce a costruirsi un futuro, sposando una connazionale e formando una famiglia con quattro figli. Ma anche nel nuovo paese raggiunto, Alfonso incontrerà nuove dittature, ancora più efferate, quelle che nel 1976 videro il regime militare aprire il periodo dell’obediencia debida, che determinò grandi dolori alla popolazione argentina e la sparizione di 30mila persone, tra le quali la figlia di Alfonso, Patricia di appena 21 anni e suo marito Ambrosio. Il protagonista di questa intensa storia di vita assorbirà la tragedia personale senza mai perdere la speranza di ritrovare sua figlia, fino a giungere ad una verità che nel suo dolore finale saprà ridare nuovi slanci all’emigrato italiano Dell’Orto, di tornare nel suo paese per onorare il ricordo in una perdita incancellabile. Un libro intenso, che si lascia leggere rapidamente, ed impreziosito dalla prefazione di Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace nel 1980, “per la sua attività a favore dei poveri e i non violenti” e la postfazione di Gianni Tognoni, Segretario Generale del Tribunale Permanente dei Popoli.
“Giorni di neve , giorni di sole” di Fabrizio e Nicola Valsecchi - Marna Editore – pag. 125 - €. 12,00 Porta la firma di Nadezhda Georgieva Slavova il secondo romanzo che recensiamo questo mese, dal titolo “La tredicesima porta”, che ha impressionato per lo stile narrativo utilizzato da questa autrice esordiente, con una grande capacità di strutturare in maniera interessante e coinvolgente il racconto della propria fanciullezza, presentandosi al lettore come voce narrante che immagina, elabora e rivive fotogrammi della sua età adolescente, che per violenze sopportate e delusioni subite le hanno condizionato l’esistenza, colorandole i sentimenti di tristezza e facendole conoscere il dolore interiore che spegne gli entusiasmi di vivere, anche per una bambina che amava solo scrivere e guardare il cielo. Per qualità narrativa e la bravura ad utilizzare forme di dialogo evolute, nonostante Nadezhda sia straniera, il suo libro è senza alcun dubbio un esempio perfetto da prendere in esempio per tutti gli scrittori esordienti, per l’umiltà che riesce a contenere tra le pagine della sua storia e il modo originale ed imprevedibile con il quale sa farlo in maniera unica ed egregia.
“La Tredicesima Porta” di Nadezhda Georgieva Slavova – Rupe Mutevole Edizioni – pag. 132 - € 10,00
P oesie
di Giancarlo Peretti
Uomo di vasta cultura Piero Mirabella che, alla letteratura, aggiunge la musica, esibendosi in uno strano concerto: “La mia chitarra”. Un po’ lungo per il nostro spazio, ma…coinvolgente. Possiamo allora aggiungere ancora solo due brevi poesie. La prima, tratta dalla raccolta di Ester Bontempo, sensibile poetessa che ho avuto modo di conoscere personalmente: “Piove”. La seconda firmata da Loredana Zanon di San Giovanni Lupatoto, dal titolo “Il colore dell’Estate”, tanto per restare in tema con la stagione. PIOVE
LA MIA CHITARRA La mia chitarra è come il corpo di una bella donna: un poco rotondetta e ben tornita, perfetta e ben tagliata al punto vita, curve abbondanti in alto e lungo i fianchi… Insomma è proprio come piace a me! Con lei so fare il RE: basta che voglia, MI sussurra un SI. Qualunque cosa chieda, lei generosa mi risponde: DO! Se poi le chiedo dove devo andare, lei prontamente suggerisce: LA’ e quando sono incerto sul fare o sul non fare, aritmicamente mi consiglia: FA’!... Un po’ gelosa del mio mandolino, eccola che gioiosa si mette in mezzo se c’è da far casino …ma mi consola se mi sento SOL. Lei non disdegna d’esser pizzicata ed io l’appoggio un po’ sopra il ginocchio,
la stringo dolcemente sul mio petto, e poi la sfioro lieve con le dita, stuzzico le sue corde con il plettro, così mi dà l’accordo. Ed io le sono grato, e non mi scordo che, alla mia voce amica, è stata la compagna di una vita: complice negli amori, discreta e melodiosa in qualche serenata, vicina e silenziosa nei dolori, triste e fedele nella nostalgia… Chitarra mia, per me non sei mai stata solo un gioco; scusa se suono a orecchio …e ti conosco poco. M’hai dato e ancor sai darmi tanta compagnia: parli con la mia anima! so solo ricambiarti con una poesia. Piero Mirabella
Nel mio letto ascolto il dolce rumore della pioggia. Cade. E bagna i giardini assetati e le case aride.
Vorrei che lavasse via ogni pensiero di te. Invece ripete il tuo nome. Ester Contempo
IL COLORE DELL’ESTATE Sì. E’ l’arcano canto dell’usignolo, è il giallo oro del girasole, è il rosso geranio sulla finestra di mia madre, è un giardino profumato di caprifoglio, è una musica che si sente nell’aria di festa danzante di paese, è la sedia a dondolo che accoglie il tuo riposo, è il mio sguardo che segue il volo delle falene nella sera tinta di violetto, è il nostro contar le stelle nella trapunta blu notte del cielo. Si. E’ il colore dell’estate. Loredana Zanon
Settembre 2013
BENESSERE
L’ARGOMENTO
a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Adolescenti e sessualità
Lo sviluppo della sessualità durante l’adolescenza è preponderante, in questo periodo, infatti, si completa la maturazione sessuale e si evidenziano in modo defini-
tivo i caratteri sessuali secondari. L’impulso sessuale si manifesta in modo diverso nei ragazzi e nelle ragazze: mentre nei maschi le esigenze biologiche sono
LA CURA DEI CAPELLI
specifiche e predominanti, orientate ad una scarica della tensione attraverso l’orgasmo, nelle femmine il desiderio sessuale è meno esclusivo è come una sensa-
A CURA DI ANTONELLA MARCOMINI
È un’oasi di coccole per i capelli il salone bionaturale di Antonella, parrucchiera che ha dato seguito ad una tradizione di famiglia iniziata già dal nonno e condivisa per alcuni anni con la mamma. «Ho sempre svolto la mia attività di parrucchiera unisex affiancando alle consuete metodologie anche trattamenti naturali, aiutandomi con il “vegetale” – afferma Antonella Marcomini –. Un percorso, il mio, iniziato proprio per la mia allergia alle tinture e ai prodotti chimici sul cuoio capelluto. Negli anni ho affinato le mie tecniche, fino ad arrivare oggi ad un’offerta completa all’insegna del bionaturale e del biologico. Nel mio salone si può richiedere il check up gratuito del capello, avvicinandosi anche a cure tricologiche e trattamenti personalizzati». Tinture vegetali, permanenti con prodotti bionaturali, trattamenti anticaduta, aromaterapia formulata con oli ed essenze vitaminiche antiossidanti e co-enzima Q10 o essenza pura di tea tree oli. Nel salone bionaturale di Antonella si possono trovare trattamenti adatti anche a chi ha problematiche di allergie e a chi, curando l'aspetto, desidera utilizzare prodotti "eco-consapevoli". A fare da cornice a tutto questo c’è anche il servizio Spa Hammam a 360° per quanto riguarda la bellezza dei capelli e il rilassamento dello spirito attraverso un percorso rigenerativo di 50 minuti con massaggio e scioglimento delle tensioni e ristrutturazione dei capelli.
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zione diffusa e fortemente impregnata di emozioni. Per questo nei maschi troviamo la tendenza a vivere l’esperienza sessuale sul piano corporeo, le ragazze invece legano la sessualità più alle emozioni e ai sentimenti. In questo periodo, i mutamenti che si verificano nel corpo dell’adolescente possono essere al tempo stesso motivo di orgoglio e di imbarazzo. A giocare un ruolo importante in questo caso è l’atteggiamento dei genitori nei riguardi del sesso, atteggiamento che i ragazzi hanno vissuto negli anni precedenti. Se i genitori hanno trattato questo tema con imbarazzo invece che con naturalezza, può svilupparsi nell’adolescente un analogo imbarazzo ed una certa insicurezza. È nella famiglia che gli adolescenti apprendono le modalità della vita di coppia, osservando l’atteggiamento con cui vengono espressi l’affetto e l’amore. La sessualità umana non coincide con gli organi genitali ed il loro funzionamento, ma comprende l’intero corpo e tutta la persona, la sessualità costituisce un elemento determinante per lo sviluppo della personalità, è un mezzo di espressione e di comunicazione; riguarda il modo con cui ciascuno si percepisce come uomo o donna e la sua modalità di porsi in relazione agli altri. La sessualità non è qualcosa che viene coinvolta solo quando si desidera soddisfare il bisogno sessuale, ma l’essere femmina o maschio si riflette su tutto quello che facciamo. Chiedersi “chi sono” significa porsi delle domande sulla propria identità di genere. Lo sviluppo psicologicoemozionale, nell’adolescente, non procede di pari passo con lo sviluppo fisico, per questo nel giovane troviamo frequenti oscillazioni psicologiche fra l’emancipazione verso una maggiore indipendenza e la regressione ad atteggiamenti infantili. Sul piano della sessualità l’alternanza tra le necessità che emergono a livello fisico e le richieste psicologiche di individuazione, diventa spesso un importante banco di prova, un terreno sul quale sperimentarsi, un supporto al distacco dai genitori e contemporaneamente la ricerca di un luogo in cui rifugiarsi affettuosamente, o scappare al bisogno.
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
YOGA E PILATES: LE DIFFERENZE “Sii presente a ogni respiro. Non fare che la tua attenzione vaghi per la durata di un solo respiro. Ricordati di te stesso sempre e in ogni situazione.” (da Tecniche spirituali sufiche del XII sec.) Eccoci quasi tutti rientrati dalle vacanze … più o meno riposati! Il modo migliore per mantenere il più a lungo possibile i benefici raggiunti è continuare a prendersi cura di noi stessi. Cominciando da subito. Qui di seguito illustro i benefici di due tecniche molto conosciute e ormai da molti anche praticate. Fate attenzione però: le proposte sul mercato sono ormai molte ma, come spesso succede regna la confusione. Sto parlando di Yoga e Pilates. Lo yoga è una disciplina millenaria, nata in India, che possiamo definire terapeutica, poiché ha lo scopo di unire corpo, mente e spirito. Alla base della filosofia dello yoga c'e' il concetto che mente e corpo sono una cosa, e che il corpo con gli strumenti giusti e nell'ambiente adatto può guarire se stesso. Lo yoga studia l'interiorità umana. Il suo scopo primario è quello di far emergere in ciascuno la consapevolezza della propria natura essenziale. Consapevolezza della postura, allineamento e schemi di movimento sono alla base dello yoga che viene scelto da molti principalmente perchè riesce ad indurre un profondo stato di rilassamento anche nel bel mezzo di un evento fortemente stressante. I benefici quindi consistono in uno stato di tranquillità e felicità. Nella pratica dello yoga gli esercizi e le posizioni – asana - vengono eseguiti in un gruppo sotto la guida di un istruttore. E' possibile praticare diverse forma di yoga anche a seconda dell'obiettivo da raggiungere. In occidente è molto praticato l’hatha yoga, ricco di posizioni ed esercizi mirati a migliorare l’assetto posturale e respiratorio. Tutte le forma di yoga includono la meditazione, la riflessione e la coordinazione tra respiro e movimento. Il Pilates è un metodo molto più recente. Non vanta la tradizione millenaria dello yoga, ma nella vasta panoramica delle ginnastiche moderne risulta una valida opportunità per ritrovare un sano rapporto con il nostro corpo. Il metodo Pilates ha un gamma completa di matwork (esercizi eseguiti a corpo libero su un materasssino) e include anche il lavoro sulle macchine. Lo scopo del Pilates è il rafforzamento degli addominali, il miglioramento della postura, la stabilizzazione e l'allungamento della colonna vertebrale, il miglioramento dell'equilibrio. Il Pilates rimodella il fisico gradualmente e coinvolge tutto il corpo, non ha un numero di ripetizioni eccessivo anche perchè pone l'enfasi più sulla qualità degli esercizi che sulla quantità. Si incentra sulla stabilizzazione dei muscoli del core che costituiscono il centro dei movimenti permettendo al resto del corpo di muoversi liberamente. Definirei il metodo Pilates un'attività a basso impatto, il che lo rende adatto anche per la riabilitazione e la prevenzione degli infortuni. Basilare è il controllo della respirazione e la concentrazione. L'equilibrio tra forza e flessibilità fa sì che si possa ottenere un rimodellamento generale del fisico. Direi che se il vostro obiettivo è rimodellare il fisico, diventare più elastici e allo stesso tempo correggere la postura, il metodo Pilates è quello che fa per voi. Se invece il vostro obiettivo è governare il corpo partendo dalla vostra mente va meglio lo yoga. Diffidate di metodi “misti”. Le due discipline possono essere complementari. Praticare yoga non significa escludere la pratica del Pilates. Ma una classe (lezione) deve essere o solo yoga o solo Pilates. Praticate, praticate, praticate! Namastè.
Spazio Donna
Settembre 2013
SCUOLA / IL MINISTRO
«Basta compiti estivi» Mercoledì 11 settembre, ore 8.00 del mattino. Una fila di studenti esce dalla cartoleria, a tutti serve la fotocopia della versione di latino o greco che solo il “secchione” di turno ha tradotto. I compiti delle vacanze estive si risolvono da sempre così, con quattro fotocopie. E se n’è accorta pure il ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza, che in un’ intervista al “Messaggero” lancia un appello: «Basta ai compiti estivi». La reazione degli studenti la possono immaginare tutti: finalmente una qualche possibilità che le sadiche torture estive abbiano fine. Ma la reazione dei genitori? Sollievo anche da parte loro. In fin dei conti, quale mamma, a settembre, non ha mai preso in mano una penna e raccolto tutta la buona volontà di cui è capace e si è seduta alla scrivania del figlio per completare “Matematica d’estate”, “LiberaMente” o “English goes on holiday”? Che brave queste mamme, potrebbero diventare tutte scrittrici. E poi, vi immaginate un bambino che fa i compiti all’aria aperta? O sulla spiaggia? Perché compilare per forza pagine e pagine con la matita quando per ripassare le famigerate tabelline si può semplicemente comprare un gelato per se stessi e per i propri amici? «I compiti ven-
gono smaltiti meccanicamente, senza concentrazione», come dice Carrozza, e il duo caldo-difficoltà fa salire i livelli dello stress fino alle stelle, è dimostrato. E poi la motivazione “serve per tenersi allenati” non vale: il nostro cervello non va trattato come il muscolo dell’avambraccio. Arrivare freschi e riposati a settembre è meglio, considerato anche che le cose che si imparano da piccoli difficilmente si dimenticano. No ai compiti, quindi. Ma sì alla lettura. «Sarebbe bello che ad ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture delle vacanze. Dobbiamo insegnare il valore della scelta», commenta Carrozza. Soprattutto si deve insegnare a coltivare la passione per la lettura e lo studio, non mettendo i ragazzi nell’angolo facendoli sentire obbligati. Ogni adolescente o
bambino che si rispetti reagisce agli obblighi incrociando le braccia e facendo l’esatto contrario. Quindi perché fino ad oggi la scuola si è fondata proprio solamente su questo principio, l’obbligo? Gli insegnanti non dovrebbero solo “trasmettere” la conoscenza che tante volte nemmeno arriva agli studenti che ha di fronte, ma si perde nell’aria viziata della classe. Bisognerebbe insegnare l’arte della curiosità, del piacere che si prova quando si viene a conoscenza di cose nuove, mai viste. Gli studenti dovrebbero viaggiare, uscire dal paese, andare al cinema e a teatro, ascoltare musica, incontrare nuove persone, visitare musei, posti, paesi, scoprire il piacere di farsi una cultura tutta propria: sono questi gli unici compiti che si dovrebbero consigliare. Alessia Menegolli
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CHIEDILO ALL’AVVOCATO
a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior
Egregio avv. Dal Fior, ho sentito che con il nuovo decreto legge "del fare," quando entrerà in vigore, le banche avranno l'obbligo di fare un arbitrato o mediazione obbligatoria con i clienti a cui è stato applicato maggiori interessi (o simili) su c/c rispetto il tasso soglia. E' vero? Se così fosse, il cliente può impugnare anche fatti accaduti prima del decreto o questa "novità" vale dall'entrata in vigore del decreto in poi? Ringraziando e in attesa di risposta, porgo ossequi. Una lettrice Cara lettrice, in merito alla Sua prima domanda Le confermo che dal 19 settembre 2013 entrano in vigore le disposizioni del Decreto c.d. "del fare" (d.l.. 69/2013 con con l. 98/2013) che hanno reintrodotto per alcune materie (tra cui contratti bancari e finanziari) l'obbligo, prima di agire in giudizio, di preventiva mediazione della controversia davanti ad organismi autorizzati dal Ministero della Giustizia. Il procedimento di mediazione (che deve durare al massimo 3 mesi dalla domanda) è, pertanto, condizione di procedibilità senza la quale non è poi possibile agire davanti al Giudice. Va segnalato che la mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione è valutato sfavorevolmente dal Giudice che può condannare la parte assente al versamento in favore dello Stato di una somma di denaro. Per quanto riguarda, invece, il secondo quesito La informo che il Decreto ha valore retroattivo, fermi sempre i termini di prescrizione previsti dalla Legge. Far valere i propri diritti anche con le "care" banche e' sicuramente un'opportunità da non perdere... Auguri cara Signora.
Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior