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Podcast. Disastro fast fashion
«solo moda sostenibile», ovvero riuso e riciclo
Disastro fast fashion
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VENTISEI CHILI DI PRODOTTI TESSILI: TANTO PESA OGNI ANNO IL VESTIRE DI CIASCUN EUROPEO. E LA METÀ FINISCE IN DISCARICA. DI ENRICO ROSSI
DISCUTERE DI MODA significa considerare tutti gli aspetti che coinvolgono le materie prime impiegate nella filiera produttiva e la loro sostenibilità. La cultura tessile pone l’ accento sul consumo di risorse naturali necessarie e sull’impatto ambientale che i nuovi capi di abbigliamento portano una volta messi sul mercato. Il podcast Solo Moda Sostenibile, ideato da Silvia Gambi, è un punto di riferimento per comprendere l’efficacia del riuso e del riciclo, ovvero le basi dell’ economia circolare. «Nella moda c ’è gran fermento. Ripensare la produzione in ottica di sostenibilità è diventata una sfida stimolante e sviluppa la ricerca». La consapevolezza dei consumatori è un obiettivo essenziale, perché gli «scarti» del fast fashion hanno portato a conseguenze disastrose. Ogni anno, in media, un cittadino europeo utilizza 26 chili di prodotti tessili e quasi la metà di questi vengono inceneriti in discarica. Il recupero degli abiti diventa una soluzione da cui partire, ma è un percorso pieno di problemi. «Un processo di riciclo virtuoso, da tessuto a tessuto, richiede manodopera specializzata per un ’ attenta selezione. Spesso gli abiti non sono progettati per essere riciclati, perciò si parla di ecodesign». Le fibre, sempre più sintetiche, rappresentano il problema. «Il mix di materiali in un capo, il numero dei componenti, anche il filo o le colle con cui sono assemblati, sono ostacoli che rendono economicamente poco interessante il riciclo delle fibre» fa notare Gambi.
A PRATO, però, la conoscenza ultracentenaria della lana ha permesso la produzione di milioni di metri di tessuto generando una ricchezza basata sull’ economia circolare: «L’ unico modo di produrre possibile, al quale dobbiamo adeguarci in fretta. La Commissione Europea sta mettendo a disposizione tante risorse per supportare questa transizione, perché non si può più immettere un prodotto sul mercato senza averlo progettato pensando al suo fine vita».
Silvia Gambi, giornalista, autrice del podcast Solo Moda Sostenibile, oggi anche magazine online, newsletter settimanale e piattaforma di contenuti di settore. Suo il documentario Stracci sul riciclo tessile a Prato.
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