Il regno incantato di Castelcloud Racconto realizzato dagli alunni della classe 2^B in collaborazione con le insegnanti A. Lantieri, M. Felicetti e C. Marchionni
Scuola Sec. di l grado “A. Volta� Istituto Comprensivo Ancona Nord
C'era una volta un regno sopra le nuvole chiamato Castelcloud. Tutti vivevano felici in quel luogo pieno di luce e allegria.
Un giorno, però, dal regno furono rubati degli oggetti magici conservati da generazioni dalla famiglia regnante: guanto e occhiali magici‌.
Dopo quel furto, il regno si oscurò, la tristezza scese e coprì con le sue spire tutte le terre. La regina rinunciò alla corona e con i suoi figli e il marito si rifugiò nella Terra di Sotto.
Passarono gli anni, il primogenito Tom, che aveva 13 anni, viveva inconsapevole del suo ruolo nel mondo. Una mattina, mentre Tom era a scuola, il maestro decise di raccontare alla classe una leggenda locale: "Si narra che tempo fa vennero rubati degli oggetti magici: un guanto e degli occhiali, custoditi nel castello della famiglia McWell che guidava con polso fermo il regno magico sulle nuvole‌..
Nessuno ha più sentito parlare dei McWell e l'Oscurità governa la nostra terra che da allora ha un limite preciso oltre il quale nessuno può andare: il bosco incantato, a guardia del confine c'è un drago enorme".
Tom era molto incuriosito da questa leggenda, soprattutto dal nome della famiglia che assomigliava in modo straordinario al suo. Quando tornò a casa chiese notizie ai genitori ma non ottenne nessuna risposta alle sue domande, anzi, i genitori sembravano a disagio, come se nascondessero qualcosa. Il ragazzo, sempre piÚ curioso, cercò tra i vecchi libri delle informazioni sul re e sulla regina del regno tra le nuvole e trovò la loro data di nascita: erano nati nello stesso anno dei suoi genitori.
Decise di chiamare il suo migliore amico, Chris, e parlarono a lungo. -"Sarebbe bello trovare il castello... O trovare gli oggetti magici rubati..."disse Chris. Tom prese sul serio le parole del suo amico e decise di andare veramente nel bosco. "Tu sei completamente pazzo! C'è un drago lÏ!"disse l'amico al ragazzo. " Sono solo leggende! Su, andiamo!"-. Tom riuscÏ a convincere il suo compagno, cosÏ la mattina seguente partirono per raggiungere il bosco.
Portarono con loro cibo, acqua e il libro in cui era narrata la storia. Dopo aver camminato a lungo arrivarono all'inizio del bosco. Era un luogo oscuro, gli alberi fitti impedivano di vedere al loro interno. Si intravedeva soltanto una stradina di ghiaia. I due amici, anche se un po' impauriti, s'incamminarono.
Te l'avevo detto che non c'era nessun drago!
Sentirono dei rumori dietro di loro. L'aria era calda. Puzzava di bruciato. I due si girarono e alle loro spalle c'era una bestia enorme che sputava fuoco ovunque‌‌ era il drago! I due ragazzi iniziarono a correre molto velocemente. Saltavano e rotolavano per evitare i rami degli alberi e le buche, ma il drago era molto veloce.
‌‌‌..era il drago! I due ragazzi iniziarono a correre molto velocemente. Saltavano e rotolavano per evitare i rami degli alberi e le buche, ma il drago era molto veloce. Ad un tratto i lacci delle scarpe di Chris si incastrarono in un tronco enorme.
Aiuto Tom aiuto!
il ragazzo si voltò e vide che il drago stava per attaccare Chris. Tom lesse velocemente nel libro un modo per distrarre il drago: doveva trovare delle bacche rosse e darle all'animale. Si guardò intorno e trovò le bacche: si trovavano su cespugli spinosi. Fortunatamente riuscì ad afferrarne un paio, si avvicinò alla feroce bestia e gliele porse. L'animale mangiò, abbandonando il corpo di Chris.
Tom corse dall'amico, gli fasciò le ferite con la sua felpa e gli diede un po’ d'acqua. Il ragazzo si riprese e i due ricominciarono la ricerca degli oggetti magici. Proseguirono sempre avanti, sempre più avanti, fino a quando arrivarono in uno spiazzo circondato dagli alberi. Ad un tratto tirò una folata di vento che alzò da terra un po’ di ghiaia. Sotto ad essa era nascosta una botola. La aprirono e al suo interno trovarono un paio di occhiali e dei guanti. -"E' stato facile trovarli!"- disse Chris. -"Già! Prendiamoli e andiamocene da questo posto orrendo!"-.
Tom allungò il braccio e prese i due oggetti, ma il terreno cominciò a tremare e si trasformò in sabbie mobili. In poco tempo i due ragazzi avevano le gambe bloccate nel terreno. Ad un tratto apparve una fata che, con una magia, fece galleggiare in aria i due amici guidandoli verso l'uscita del bosco e, una volta fuori, i due tornarono a terra.
-"Grazie mille per averci salvato... Ma tu chi sei?!"- disse Tom. -"Sono Mary, una fata!"- i due amici rimasero stupiti. Non pensavano che le fate esistessero veramente. -"PerchĂŠ siete venuti a prendere gli oggetti magici? Se l'uomo dal mantello oscuro vi scopre vi ucciderĂ !" -"Eravamo curiosi, il nostro maestro ci ha raccontato la leggenda del regno sopra le nuvole. Sai dove si trova il castello?"- disse Tom. -"Si , certo. vi ci accompagno io"-.
" ma perché ci aiuti ?" chiese il ragazzo. " Noi fate da millenni proteggiamo il regno di Castlecloud e la sua gente. E' il nostro compito. non possiamo farne a meno. Oggi è capitato a me il turno di controllo dei confini. Ognuna di noi spera che la famiglia reale ritorni. Senza di loro non c'è più gioia nel nostro mondo incantato". In quel momento la terra si oscurò, il vento si alzò, i fiori si chiusero. L'Uomo dal Mantello Oscuro giunse infuriato.
-"Voi avete rubato i miei oggetti magici! Io vi ucciderò!"- disse. -"Sono della famiglia McWell!"- rispose Tom. -"Come osi sfidarmi?! Ridammi subito gli occhiali e i guanti"-. -"NO!"- ribattÊ Tom. -"Ora vedrai!"-. L'uomo estrasse una spada. La fata fece apparire una lama e la porse a Tom. I due cominciarono a lottare.
-"Usa questi per immobilizzarlo!"- disse la fata al ragazzo, lanciandogli i guanti. Il ragazzo li infilò velocemente mentre evitava la spada dell'uomo. Il giovane riuscÏ a toccare con un guanto l'uomo, che s' immobilizzò mentre i tre riuscirono a fuggire . Da lontano si vedeva un castello tra le nuvole e qui, grazie alla polvere magica della fata che permetteva di volare, decisero di rifugiarsi .
L'Uomo dal mantello Oscuro, però, li inseguiva. Dove passava, la notte calava e il freddo entrava nel mondo. "Aiuto, fata! Ho paura" cominciò a piagnucolare Chris, mentre correva. " Non ti arrendere, ragazzo! E' quello che l'Uomo dal mantello oscuro vuole... il Freddo nell'anima, la Tristezza nel mondo..." Ma Chris aveva perso le forze, piangeva sempre più e rimase là, preso ormai dalla tristezza infinita. " Cosa possiamo fare?" Chiese Tom, sempre più disperato mentre l'Uomo dal Mantello Oscuro si avvicinava e il Buio dominava. "Usa gli occhiali, Tom, usa gli occhiali! solo l'erede al trono di Castlecloud, indossando quegli occhiali, saprà cosa fare. "Prova e abbi coraggio, ragazzo ". Gli urlò la fata.
Ma Tom esitava. "Muoviti o moriremo tutti". E Tom indossò gli occhiali. E all'improvviso, attraverso quelle lenti, vide di nuovo a colori... il verde, il rosso, il giallo... e cominciò a cantare e a ballare! " Nooo..." urlò l'Uomo dal Mantello Oscuro. E mano a mano che il Mondo tornava colorato, l'Uomo dal Mantello oscuro spariva un po' di più, fino a quando di lui rimase solo poco fumo per terra e niente più.
I ragazzi e la fata entrarono nel castello che ora non era pi첫 grigio ma pieno di colori: le fontane zampillavano e gli uccelli volavano nel cielo dove splendeva un meraviglioso arcobaleno. Dagli angoli, prima oscuri, ora pieni di luce, uscirono creature magiche che circondarono Tom felici, gridando all'unisono: " Evviva i McWell, evviva il Re!"
THE END