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Un A MONt GNA DI dIFFERENZE!
Percorso di inclusione e apprendimento cooperativo
Gli alunni della classi III A e III B della scuola primaria di Tromello hanno svolto un percorso che ha avuto come obiettivo la capacitĂ di percepirsi come essere unico ed irripetibile e di identificare, rispettare ed apprezzare le differenze di ciascuno.
Grazie all'utilizzo dell'apprendimento cooperativo si sono potute promuovere le competenze cognitive di base, le competenze socio-relazionali, di problem solving e soluzione dei conflitti.
IO MI VEDO... L'insegnante divide gli alunni in coppie consegnando a loro un foglio bianco. A turno gli alunni fanno il loro autoritratto, aiutati dal compagno con cui sono in coppia. Ogni alunno individua poi due aspetti positivi e due aspetti da migliorare di sĂŠ, li scrive su foglietti di diverso colore e li incolla sotto al proprio autoritratto. Segue un momento di riflessione e condivisione.
GLI ALTRI MI VEDONO...
L'insegnante prepara una scatola contenente biglietti con i nomi degli alunni ripetuti tre volte. Ad ogni alunno chiede di estrarre tre biglietti e di indicare, sul retro di ogni biglietto, una caratteristica che differenzia quel compagno da sĂŠ. Ogni alunno riceve infine i tre biglietti scritti dai compagni e li incolla sul foglio dell'autoritratto. Segue un momento di riflessione e condivisione.
IO SO … TU SAI…
INSIEME SAPPIAMO L'insegnante consegna ad ogni alunno un foglio sul quale ognuno dovrà scrivere tre competenze che ritiene proprie. L' insegnate forma poi delle coppie e chiede ai membri della coppia di comunicare al compagno tre competenze.
Dopo essersi ascoltati reciprocamente, i membri della coppia scelgono un' unica competenza personale e insieme decidono cosa possono fare insieme unendo le loro competenze personali. L'attivitĂ scelta viene illustrata dalla coppia. Segue un momento di riflessione e condivisione
Una montagna di differenze L’insegnante invita ogni alunno a scrivere su foglietti di carta aspetti positivi e negativi di sÊ e competenze che ritiene di avere e di non avere. Tutti i foglietti vengono incollati su un cartellone. Segue un momento di riflessione e condivisione.
“I sei ciechi e l’elefante”
L’insegnante legge il racconto “I sei ciechi e l’elefante” di Coles e Ross che ha come obiettivo quello di far riflettere gli alunni sul fatto che ogni parte non può essere considerata l’intero. Di conseguenza anche ogni persona è un tutto formato da diversi aspetti. Ognuno di noi, nella sua unicità, è un essere complesso. Vengono fatte domande di comprensione sul racconto ascoltato, seguite da una discussione collettiva. Successivamente gli alunni, divisi in coppie, illustrano la storia.
Stelle sulla
Terra
La classe assiste alla visione del film “Stelle sulla Terra”. Il film tratta la storia di un bambino dislessico di otto anni. Il bambino, incompreso da famiglia, insegnanti e compagni, si sente inadeguato e non riesce a far fronte alle richieste che gli arrivano da scuola e famiglia. Questo lo porta sempre più a chiudersi in se stesso. Un insegnante che capisce la sua difficoltà riuscirà a fargli ritrovare la fiducia in se stesso.
“Ognuno è un genio. Ma se si considera un pesce in base alla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido.” Albert Einstein
L’ abbraccio L’insegnante legge in classe il racconto “L’ abbraccio” di David Grossman.
Il racconto narra di una mamma ed il suo bambino che insieme percorrono un tratto di strada. La mamma dice al figlio che lui è speciale, che non c’è nessuno al mondo uguale a lui.
Il bimbo è confuso. “Non voglio che al mondo ci sia solo uno come me perché così sono solo.” La mamma allora lo consola: “ Tu sei unico e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola. Proprio per questo hanno inventato gli abbracci.”
Anche tu pensi di essere unico e speciale? “Io penso di essere unica perché se siamo tutti uguali non possiamo divertirci e non possiamo esprimere le nostre qualità.” “Sì, perché sono fortunato.” “Sì, perché tutti nel mondo siamo diversi.” “No, perché a volte qualcuno mi ricopia.” “Sì, a volte mi sento speciale quando aiuto le persone.”
“Sì, perché al mondo non siamo tutti uguali, siamo unici.”
“Sì, sono diversa e unica per il mio carattere.” “No, perché la mamma e il papà non me lo dicono mai.”
“Sì, perché di me non ce n’è un’altra.” “Sì, perché è brutto essere uguali.”
“Sì, perché a me non piace essere uguale agli altri.”
“Sì, perché la mamma e il papà mi vogliono tanto bene.” “Sì, perché se no avremmo tutti la stessa identità.” “Sì, perché a casa a volte aiuto le persone a cucinare, ad apparecchiare e sparecchiare la tavola.”
“No, perché tutti possono essere speciali, ma non unici. Ma anche io ho, come Ben, un sacco di persone che mi vogliono bene.” “Sì, perché non c’è una persona uguale ad un’altra.” “Sì, perché sono specialissimo.”
Filastrocca dei diversi da me Tu non sei come me, tu sei diverso, Ma non sentirti perso. Anch’io sono diverso, siamo in due. Se metto le mie mani con le tue Certe cose so fare io e altre tu E insieme sappiamo fare anche di più. Tu non sei come me, son fortunato. Davvero ti son grato Perché non siamo uguali: Vuol dire che tutt’e due siamo speciali. Bruno Tognolini