Architectural and Urban Design thesis

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Tesista: Chiara Colicchio Relatore: Pasquale Miano Correlatrice: Francesca Coppolino

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TRACCE DEL TERRITORIO IRPINO

Il progetto della stazione e dell’ area archeologica di Flumeri

LAUREANDA Chiara Colicchio N14/2689 RELATORE Pasquale Miano CORRELATRICE Francesca Coppolino Tesi di laurea a.a. 2020/2021 Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Architettura 3


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abstract

prima parte

1. INDAGINI SUI LUOGHI 2. TRACCE 3. STRATEGIA DI PROGETTO

seconda parte 1. IL PROGETTO:

-LA STAZIONE -IL PARCO LINEARE -IL PARCO ARCHEOLOGICO

conclusioni

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ABSTRACT Il progetto di tesi nasce dalla necessità di far rinascere e conoscere il territorio irpino. Un territorio abbandonato a un destino caratterizzato dallo spopolamentoe dalla crisi economica; allo stesso tempo insito di grandi valori paesaggistici e culturali. Il lavoro di tesi si suddivide in due parti. Una prima di indagine sui luoghi con lo scopo di ricercare una strategia utile a garantire lo sviluppo del territori e una seconda incentrata sugli interventi di progetto che avvalorano la strategia studiata.

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Da questa prima analisi a grande scala ho estrapolato le criticità e le potenzialità del luogo. Le criticità che caratterizzano il territorio sono: le scarse connessioni, l’ abbandono e l’assenza di servizi. La mancanza di lavoro e servizi, porta infatti la maggior parte dei giovani irpini ad abbandonare le aree interne per dirigersi in luoghi che garantiscono più possibilità.

Provocando lo svuotamento dei piccoli centri urbani, abitati per lo più da una popolazione anziana lasciata sola. Le potenzialità del territorio sono: l’alto valore paesaggistico, la presenza dei resti archeologici e una cultura fondata sull’ agricoltura. Queste ultime infatti rendono evidenti le possibilità di far rinascere in territorio

C.M. UFITA

AVELLINO

CAMPANIA

Ci troviamo in provincia di Avellino nel territorio irpino, un distretto storico-geografico dell’Italia meridionale corrispondente con buona approssimazione al territorio dell’attuale provincia di Avellino, la quale a sua volta ricalca in gran parte quello della più antica provincia di Principato Ultra (quest’ultima ricompresa all’interno dell’allora regno di Napoli). Più specificamente siamo nella comunità montana dell’ ufita. Area con una grande superficie territoriale ma una bassa densità demografica. Infatti le analisi svolte sul territorio mostrano piccoli centri urbani sedimentati; connessi prettamente da strade interne, e scarsamente connessi con le grandi città. Superfici teritoriali prettamente costituite da tessuti agricoli e aree boschive.

I T A LIA

1. INDAGINI SUI LUOGHI


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C.M. UFITA

AVELLINO

CAMPANIA

I T A LIA


20.000 circa

3000 circa 1500circa 1000circa

22.246 186,74

DATI ISTAT

DEMOGRAFIA

ABITANTI

10.000 circa

ARIANO IRPINO

ab km²

ZUNGOLI

1058 19,22

ab km²

1900 20,68

ab km²

1362 ab 16,72 km²

CARIFE

CASTEL BARONIA 1102 ab 15,37 km²

MELITO

SAN NICOLA BARONIA

VILLA NOVA DEL BATTISTA

SAN SOSSIO BARONIA

1592 79,60

762 ab 16,90 km²

ab km²

1598 ab 19,19 km²

TREVICO

GROTTAMINARDA

8017 29,12

ab km²

2920 34,55

ab km²

922 ab 11,00 km²

FLUMERI 2.664 ab 47,91 km²

GESUALDO

3461 27,34

ab km²

3571 38,04

ab km²

3012 16,67

ab km²

VALLATA

VALLESACCARDA 1303 14,13

ab km²

FRIGENTO STURNO

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-Orneta-Ariano Irpino -Piano dell’Olmo-Zungoli -Famiglietti Vincenzo-Frigento

SETTORE SECONDARIO

SETTORE PRIMARIO

T ESSUTO

CENTRI URBANI

-Iumara-Vallesaccarda

PIANTAGIONI

LEGENDA

Vigneti Cereali Frutteti

FIUMI E SORGENTI

SIN TESI

GEOGRAFIA

Agri

Prati V.PUBBLICO

Boschi

GEOGRAFIA

-Piano Asi- Flumeri

Aree residenziali

Oliveti

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Aree industriali

SIN TESI

AREE URBANE

GEOGRAFIA

Aziende agricole -Grasso Raffaele -Flumeri -Di Paolo Carmine - Flumeri

Fiume Ufita Torrente Fiumarella (850-300msl) Sorgenti

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Parchi


SP235 SP144 SP79 SP38 SP11

S. STATALI

Mezzi bus: AIR -CLP Auto

S. RESIDENZIALI

AUTOSRADA

T RACCIAT I

S. PROVINCIALI

Paesi-Napoli. 1h/1h-30m Paesi-Bari. 2h Paesi-Roma. 3h/3h-30m

SS 90

Tempi di percorrenza

Paesi-Ariano Irpino 20/30m Mezzi bus: AIR Auto

VIE di coonessione interna dei paesi

SIN TESI

MOBILITA’

I GEOGRAFIA N F RAS T RU T T UR E

E842 Tempi di percorrenza

REST I ARCHEOLOGICI

1- Ariano irpino

ARCHEOLOGICA

1

2

.La storza

2- Flumeri .Fioccaglie

3-Frigento .Pila ai piani

4-Gesualdo .volpito

-Sturno

6. S.Leucio 7. Lenza della Corte 8.Vallone della difesa 9.Migliano

-Carife

10. Piano di Sala 11.Toppola 12.Cerreto

-Castel Baronia 13. Isca del pero

8

6 5 4

7

9

10 11 12

SIN TESI

13 3

13


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ASSENZA DI

SERVIZI

ABBANDONO

SCARSE CONNESSIONI

CRITICITÀ


ARCHEOLOGIA

POTENZIALITÀ

AGRICOLTURA

PAESAGGI0

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1.

FLUMERI COME NODO DI SVILUPPO TERRITORIALE

Le indagini svolte sul territorio mi hanno portato ad individuare nel paese di Flumeri( che si presenta al centro dei vari paesi della Baronia) il nodo per lo sviluppo del territorio . Essendo nodo infrastrutturale, nodo di connessione paesaggistica e luogo in cui risiedono i resti archeologici della collina di Fioccaglia. Flumeri è un centro urbano ai limiti del territorio della baronia, in stretta connessione con l’arianese dotato di una specifica individualità, già storicamente ben documentata dalle presenze archeologiche e dalla ricchezza delle risorse naturalistico – ambientali. Il particolare valore posizionale di Flumeri, intermedio tra il Campania e la Puglia ha costituito un importante fattore di localizzazione, come attestato anche dalla presenza del polo produttivo dell’insediamento ASI. 16

NODO INFRASTRUTTURALE

RESTI ARCHEOLOGICI SULLA COLLINA DI FIOCCAGLIA

NODO DI CONNESSIONE PAESAGGISTICA

Stretto tra l’Ufita ad Ovest e dal torrente Fiumarella il territorio comunale di Flumeri si caratterizza come una collina isolata culminante con il centro storico, a circa 636m s.l.m.

Tale configurazione differenzia nettamente dalle ampie matrici di seminativo agricolo, che, con la loro ordinata organizzazione, caratterizzano le altre parti del territorio aperto di Flumeri.

Il grande pianoro, che dal nucelo urbano degrada verso l’Ufita, rappresenta, infatti, uno dei tratti di paesaggio agrario meglio conservati dell’intera Irpinia.


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GEOGRAFIA

PUC di Flumeri

IL SISTEMA DELLE AREE NATURALI E DELLE AREE RURALI Aree naturali di interesse ecologico e faunistico Aree agricole di interesse ecologico Aree agricole ordinarie Addensamenti periurbani AREE FLUVIALI Asse fluviale Area di protezione del fiume Ufita Bacino artificiale - progetto del consorzio di bonifica dell'Ufita

LE FASCE DI RISPETTO E I VINCOLI ZPS - Boschi e sorgenti della Baronia Fascia di rispetto fluviale (D.Lgs 42/2004) Vincolo idrogeologico R.D. 3267/23

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U R B A N I ZZ A T O PUC di Flumeri

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I N F R A S T R U TT U R E PUC di Flumeri

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Previsioni del PUC

AREA DI INTERVENTO

COMPARTI DI INTEGRAZIONE URBANISTICA DI CARATTERE POLIFUNZIONALE

PARCO ARCHEOLOGICO STAZIONE FERROVIARIA

il puc di flumeri ha portato ad individuare l’area d’intervento, dove si prevede la realizzazione della stazione ferroviaria dell’ alta capacità,lil parco archeologico sulla collina di Fioccaglia e nuove aree polifunzionali.

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STAZIONE FERROVIARIA

AREA DI INTERVENTO

PARCO ARCHEOLOGICO

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CENTRO ABITATO DI FLUMERI

AREA INDUSTRIALE

RESTI ARCHEOLOGICI DI FIOCCAGLIE


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AREE DI PROGETTO


INFRASTRUTTURE ESISTENTI

ARIANO IRPINO

GROTTAMINARDA -inbocco atostradale -stazionamento autobus

autostrada N-B SS90 Strade secondarie Strade urbane Area di progetto Strade potenziale PUC Nuove strade PUC

area archeologica Fioccaglie

VALLATA FLUMERI

GROTTAMINARDA

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autostrada N-B SS90 Strade secondarie Strade urbane Area di progetto Strade potenziale PUC Nuove strade PUC Nuove strade Preliminare

Stazione Hirpinia

Asse ferroviario Napoli- Orsara

PREVISIONI NUOVO ASSE FERROVIARIO

ARIANO IRPINO

Binari ferrovia

area archeologica Fioccaglie

GROTTAMINARDA -inbocco atostradale -stazionamento autobus

VALLATA FLUMERI

GROTTAMINARDA

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1.

AREE DELLA STAZIONE FERROVIARIA NAPOLI ORSARA

L’area dove è prevista la realizzazione della stazione Napoli-Orsara è un’ area immersa nel verde, pianeggiante e quasi del tutto priva di zone edificate. Il progetto definitivo è stato approvato, e deliberato dai singoli comuni coinvoti, nel 2019; la cui ultimazione è prevista nel 2026. La tratta ferroviaria si inserisce nel più ampio ambito di ri qualificazione e potenziamento dell’ intervento ferroviario Roma-Napoli-Bari, finalizzto a rispondere all’ esigenza prioritaria di miglioramento delle connessioni interne del Mezzoggiorno, con l’obiettivo di realizzare una rete di servizi al fine di ottimizzare lo scambio commerciale, culturale e turistico tra le varie città e relative aree.

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area della staione ferroviaria Napoli-Orsara area della stazione ferroviaria Napoli-Orsara

30

30

30


area della stazione ferroviaria Napoli-Orsara

1

1.48 k m

2

3

4

5

1 2 3

4

1. 31

31


1.

AREE ARCHEOLOGICA DI FIOCCAGLIE

Nel territorio comunale di Flumeri, in località Fioccagla, , sono stati ritrovati, a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, importanti ritrovamenti antichi, che hanno consentito di mettere in luce una città romana dall’impianto ortogonale, fondata presumibilmente tra il II sec. a.C. e gli inizi del I secolo a.C. Al PUC è allagato uno studi della Potenzialità Archeologica. In riferimento a tale studio è possibile focalizzare meglio l’attenzione sull’area archeologica. I resti archeologici di Flumeri sono riemersi sulla collina di Fioccaglie, nella sua parte più pianeggiante, evidentmente quella morfologicamente più adatta all’insediamento umano, fra il fiume Ufita e il torrente Fiumarella. le prime tracce di un insediamento a carattere urbano a Flumeri furono intercettate, nel 1986, durante i lavori di 32

realizzazione della trincea per il metanodotto, presso quella che si configura come una collinetta emergente su tutta la pianura che affaccia a sue e a sud-est verso la Baronia. Il sito, a carattere urbano, che doveva ricoprire una superficie di almeno 12 ettari, si sviluppa lungo la dorsale sub-pianeggiante di Fioccaglia, in un’area che allora si configurava, e si configura oggi, come un punto chiave del sistema viario, laddove l’Appia si contraddistingueva come uno degli assi principali. Nel luglio 1986 venne effettuata dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento una prima campagna di scavo archeologico sotto la direzione di Werner Johannowsky che permise di rilevare la presenza di alcune strutture abitative strutture abitative di una antica città Romana ad impianto ortogonale.

Tra il 1989 ed il 1990 la ricerca venne ampliata per una superficie di circa 1000mq e vennero condotte indagini stratigrafiche che hanno portato a definire tutta l’ area qui campita ad alta potenzialità archeolgica.


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area dei resti archeologici sulla collina di Fioccaglia

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area dei resti archeologici sulla collina di Fioccaglia 1

1.48 k m

2

3

1.48 k m 4

5

3

2

1 4

5

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analisi effettuate sul territorio di Fioccaglia Tra il 1989/90 su incarico della Soprintendeza archeologica, furono eseguite 1 Prospezioni archeologiche; 2 Prospezioni elettriche; 3 Indagini geofisiche.

STUDIO ARCHEOLOGICO

1 Prospezioni archeologiche

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2 Prospezioni elettriche

3 Indagini geofisiche

Prospezioni Lerici, misure di resistività elettrica

La carta della Potenzialità archeologica fu redatta per la necessità di coordinare le attività di sviluppo del territtorio , considerando gli effetti che specifiche azioni possono avere su di esso. Sulla base delle indagini archeologiche, sono stata individuate le aree con diversa Potenzialità archeologica. -A è un nucleo alto resistivo, -B è una zona basso resistiva -C è una zona pressoché ampia, alto resistiva e con forma rettangolare. -D è molto ben definita ed è caratterizzata da valori basso resistivi nella parte centrale -E dalla geometria allineata sia nella parte bassa che in quella superiore delle due microaree ispezinate.


STUDIO ARCHEOLOGICO

1986

Archivio della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, Ufficio di Avellino.

rilievo dei ritrovamenti archeologici tessuto urbano di fioccaglie linea ferroviaria Napoli-Bari antica via appia

1990

area ad alta potenzialità archeologica secondo gli scavi introdotti da Johannawsky (1986-1990)

Stato attuale

area analizzate tramite gli studi geoelettrici

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STUDIO ARCHEOLOGICO 40

1

Domus modesta: posta al di là dellastrada , di cui restano pochi fram-

2

Domus repubblicana: la più ampia e meglio conservata.

3

Domus bottega: contigua alla Domus Repubblicana e riportata alla

menti.Presenta un ingresso di forma rettangolare allungata con pavimento in cocciopesto.

Presenta un ingresso assiale con vestibulum,alae laterali, atrium , impluvium , tablinum, Hotus ellenistico, cubicola.

luce solo in parte. Sono visibili solo tre ambienti, di cui uno riferibile alla cucina. Presenta un impluvium addossato a un muro in opus incertum e una scala.


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2. TRACCE L’ appproccio che ho utilizzato è stato quello di fare delle tracce che definiscono e segnano il territorio il mio strumento di progettazione. Ci troviamo in un territorio prettamente collinare le cui colline definiscono proprio quella che è la vista panoramica. Mentre dall’ alto l’irpinia è segnata dalla traccia che i confini tra i lotti formano tra di loro marcando la cultura agricola. Il tessuto a griglia dell’ antico assetto greco romanoche segna la collina di fioccaglie.E la pennata irpina che è l’unica struttura simbolo culturale che permane sul territorio dopo il terremoto dell’80. I simboli del territorio irpino diventano, dunque, gli strumenti per definire il progetto.

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collina

tessuto agricolo

pennata irpina

prospetto

pianta

sezione


TRACCE COME STRUMENTO

Territorio collinare

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TRACCE COME STRUMENTO

Insediamenti Agricoli

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TRACCE COME STRUMENTO

Ritrovamenti archeologici

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TRACCE COME STRUMENTO

La pennata Irpina

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TRACCE COME STRUMENTO

collina

tessuto agricolo

pennata irpina

prospetto

pianta

sezione

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TRACCE

tessuto agricolo

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Le attività agro-silvo-pastorali rappresentano da sempre la base dell’economia locale. Tra i numerosi prodotti tradizionali delle aree propriamente montane spiccano la castagna di Trevico (di antiche origini), la patata di Trevico (impiantata agli inizi dell’Ottocento) e il prosciutto di Trevico (anch’esso attestato fin dall’Ottocento), tutte dotate di marchio PAT. Nelle fasce collinari domina invece la coltura dell’olivo di varietà Ravece, materia prima per la produzione di olio extravergine Irpinia - Colline dell’Ufita, che invece si fregia del marchio DOP. Infine, nelle aree di fondovalle prossime alla rete autostradale sono sorte alcune aree industriali, con aziende di piccola o media dimensione ad eccezione dell’Industria Italiana Autobus che occupa il grande impianto ex-Irisbus in Valle Ufita.


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TESSUTO AGRICOLO


TRACCE

pennata irpina

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In seguito al terremoto del 1980, numerose fabbriche agresti sono crollate ed in seguito sono state ricostruite con modalità molto distanti dalla tradizione. All’interno di una terra antica e poco conosciuta, le testimonianze di una cultura contadina hanno subito nel tempo trasformazioni irreversibili e,di contro, si è conservata l’anima della cultura materiale dei luoghi, soprattutto attraverso il permanere di strutture effimere ma di fondamentale importanza. Le caratteristiche tipologiche delle pennate – elementi leggeri e flessibili dell’architettura spontanea, adiacenti alle case o dislocate nei campi- legano queste strutture archetipiche alla civiltà contadina. L’origine del termine va fatta risalire, probabilmente, al termine capanna o capannone da cui pennata o pannatone. Le potenzialità di queste antiche forme sono infinite, costruite di solito con tecniche semplici, veloci ed efficaci. L’utilizzo del legno per costruire i telai, le lamiere grecate per i pannelli di rivestimento delle superfici verticali e inclinate e i velari bianchi e neri in lino e canapa utilizzati prevalentemente per l’essiccazione del tabacco sono elementi tipici delle composizioni. Il rinvenire di antichi e indissolubili legami tra l’abitare e il lavorare tra la casa principale e i ricoveri temporanei si dimostra una costante nel paesaggio campano come in quello dei territori legati all’agricoltura.


- pali di legno + lamiere -chiuso

PENNATA IRPINA

- pali di legno + rami -semi aperto

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PENNATA IRPINA

-pali di legno+teli -aperto

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-pali di legno+ tavole di legno -semi chiuso


Varia la pelle manon la

struttura

e la

copertura lamiera

PENNATA IRPINA

legno

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collina

TRACCE

L’are a è sostanzialmente suddivisibile in due Grandi Unità Geomorfologiche: - Colline sub-appenniniche; - Depressioni tettoniche intermontane L’ossatura di questi sistemi collinari è essenzialmente costituita da accostamenti molto articolati fra terreni di natura argillosa, arenacea e conglomeratica a diverso grado di cementazione e alterazione. Ciò determina un paesaggio quasi privo di elementi a forte pendenza con acclività che raramente superano i 20°. L’unità Depressioni tettoniche intermontane è caratterizzata da forme terrazzate di origine fluviale e lacustre, con vari ordini e disposizione altimetrica, spesso condizionati dalla tettonica recente, con contorni rappresentati da versanti di faglia.

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COLLINA


3. STRATEGIA DI PROGETTO Sono partita dal ridisegno degli assetti viari per la connessione dell’ area della stazione con la STRADE DI CAMPAGNA zona dei resti e per una perfetta 1 corsia connessione con i paesi limitrofi. Tramite lo studio sia delle nuove strade previste dal Puc chee delle strade previste dal preliminare di piano della stazione Napoli-Orsara. Quindi dalla realizzazione della N. STRADE PREVISTE stazione , procedere, con la realizzazione di un parco lineare che si connette a quello che diventerà il parco archeologico. In modo da generare un sistema che incentiva di base che include le due testate e il tramite la cooperazione, tutti e tre parco lineare. Per evitatre la staticità di questo sistema ho generato una serie gli interventi progettuali. di percorsi naturalistici, che riprendoIn quanto le tracce diventano, no quelli esisenti e si diramano ai lati come già anticipato, lo strumento di progetto. Partendo dalla traccia opposti.Da qui quindi si genera quello del tessuto agricolo sono andata a che è il masterplan. Caratterizzato dalla ridisegnare quelli che sono i lotti e stazione a sinistra poi a seguire il parco tramite lo stesso sistema di com- lineare che si snoda tra i lotti e in fine il parco archeologico. posizione sono andata a definire un disegno 56

SS90 2corsie

Per quanto riguarda quindi le due testate , Parco archeologico e Stazione, sono andata a riprendere la traccia della pennata e della collina che mi hanno portato a definire i temi comuni ai due progetti: la copertutra laminare sottile, la struttura a pali, e il rapporto pieno vuoto e con il terreno.


VALLATA FLUMERI

GROTTAMINARDA -inbocco atostradale -stazionamento autobus

GROTTAMINARDA

previsioni del PUC

preliminare piano stazione

area archeologica Fioccaglie

area archeologica Fioccaglie

GROTTAMINARDA -inbocco atostradale -stazionamento autobus

autostrada N-B SS90 Strade secondarie Strade urbane Area di progetto Strade potenziale PUC

ARIANO IRPINO

ARIANO IRPINO

ARIANO IRPINO

Nuove strade PUC Nuove strade Preliminare

Stazione

Binari ferrovia

VALLATA FLUMERI

GROTTAMINARDA

IDEA PROGETTUALE

Stazione Parco archeologico

Stazione Parco archeologico GROTTAMINARDA -inbocco atostradale -stazionamento autobus

VALLATA FLUMERI

GROTTAMINARDA

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SS90 2corsie

IDEA PROGETTUALE

STRADE DI CAMPAGNA 1 corsia

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N. STRADE PREVISTE


stazione

IDEA PROGETTUALE

parco lineare

Parco archeologico

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TESSUTO AGRICOLO


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STRATEGIA DI PROGETTO


62

STRATEGIA DI PROGETTO


63

STRATEGIA DI PROGETTO


STRATEGIA DI PROGETTO 64

1 la stazione

2

3 funzionalizzazione delle aree

4 Prolungamento dei percorsi

il parco archeologico e il parco lineare

ampliamento della zona dei resti


4 Prolu

ampl

STRATEGIA DI PROGETTO

3 funzionalizzazione delle aree

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LA STAZIONE IL PARCO LINEARE

STRATEGIA DI PROGETTO

IL PARCO ARCHEOLOGICO

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TEMI PROGETTUALI

COPERTURA LAMINARE LEGGERA E SOTTILE

RAPPORTO CON IL SUOLO RAPPORTO PIENO/VUOTO

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1.

IL PROGETTO: LA STAZIONE Il progetto della stazione è stato concepito come elemento che si insrisce e integra perfettamente al territorio circostante. La forma, infatti, nasce riprendendo la stessa logica di composizione dei lotti agricoli che definiscono il disegno del territorio. Si costituisce di tre coperture, che attraversano i binari. Queste sono continue l’una rispetto all’ altra, come derivanti da un unico volume. Le tre coperture, sostenuteda pali in acciaio, riprendono sia la traccia della pennata irpina, con l’elemento di copertura sottile sostenuta da una struttura in pali; sia la traccia della collina evidente nell’ andamento a diverse altezze della copertura. Al piano terra, la stazione, è stata progettata come un parco coperto , definito da un percorso, che come il parco lineare si snoda tra i vari lotti agricoli, questo si snoda tra 68

volumi prefabbricati, in policarbonato, che assumono funzioni prettamente commerciali. Questi ultimi sono completamente staccati dalla copertura (in acciaio brunito) attaccandosi a terra. Il raggiungimento delle banchine, mentre, è garantito da un sottopassaggio accessibile

tramite due rampe ai lati opposti dei binari. La stazione assume quindi una visione che va oltre la sua mera funzione.


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percorso parco lineare

percorso parco interno

coperture stazione

volumi

ESPLOSO FUZIONALE

bnb

70

shop

coffee book shop

infopoint Ristoranti con prodotti km0

Sottopassaggio per il raggiungimento delle banchine


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PIANTA DELLE COPERTURE


72

PIANTA PIANO TERRA


73

PIANTA PIANO INTERRATO


SEZIONE AA’

DETTAGLIO COPERTURA

74


PROSPETTO EST

DETTAGLIO COPERTURA

75


1STRATIFICAZIONE PARTE OPACA Pannelli in policarbonato-camera d'aria-barriera al vapore-isolante trasparente-camera d'aria-pannelli in policarbonato

2STRATIFICAZIONE SOLAIO DI COPERTURA 1-lamiera d' acciaio brunito-pannello sandwitch-trave IPE 550

-Pannelli in policarbonato-trave ipe 300 -lamiera grecata-pendino metallico-isolante di lana mineralecartongesso 3STRATIFICAZIONE SOLAIO CONTROTERRA

pavimentazione-sottofondo-barriera al vapore-isolante-trave ipe-isolante-cartongesso-barriera al vapore-isolante-cls-lamiera

DETTAGLIO

MATERIALI PRINCIPALI

76

ACCIAIO BRUNITO

POLICARBONATO


77


78


79


80


81


1.

IL PROGETTO: IL PARCO LINEARE Dalla stazione parte, il percorso del parco lineare, che giunge poi alla seconda testata di progetto, il parco archeologico. Il parco lineare nasce dalla contrapposizione della linea frastagliata del percorso pedonale che si interseca tra i lotti agricoli, e un sistema più rigido caratterizzato da linee ortogonali che permettono di suddividere i lotti, integrati al progetto, in varie parti; in modo da poter definire percorsi interni e varie funzioni che a seconda delle necessità possono essere modificate in futuro. Le funzioni, inserite, si legano alla necessità di valorizzare la cultura agricola e di inserire quei servizi che attualmente mancano: aree destinate al mercato quindi alla vendita del prodotto locale e un’ area prettamente sportiva.

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pista ciclabile

percorso pedonale

ORTI COLLETTIVI MERCATI PER LA VENDITA DEL PRODOTTO LOCALE A kM 0

PARCO SPORTIVO PARCO VERDE

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84

84


85


1.

IL PROGETTO: IL PARCO ARCHEOLOGICO Il progetto del parco archeologico sulla collina di fioccaglia, è stato concepito come elemento che si insrisce e integra perfettamente al territorio circostante e alle tracce storiche. Formalmente il disegno delle strutture dell’ area archeologica nasce sovrapponendo al disegno ricavato dal tessuto agricolo, la griglia ortogonale del tessuto antico di fioccaglie . Che mi porta alla definizione di tre fasce che si suddividono poi in varie pennate ad altezze diverse. Altro elemento fondamentale, anche qui come nella stazione, è il percorso che a grande scala connette i tre progetti mentre a piccola scala va a connettere tramite un sistema di rampe le varie parti. In questo caso i volumi con annesse funzioni si presentano staccati da terra per preservare quello che è un terreno ad alta potenzialità archeologica. 86

Dal piano terra si evince questa pianta libera caratterizzata da un sistema strutturale in pali. In sezione e prospetto è evidente la ripresa della traccia della collina e della pennata irpina. A differenza della stazione, qui, il progetto prevede più pennate,

a diverse altezze; concepite come strutture leggere ripetibili nel caso di nuovi ritrrovamenti futuri.


Percorso parco lineare coperture

Percorso parco lineare coperture tessuto greco-romano

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Percorso parco lineare coperture

Percorso di connessione interna

Museo dei resti zona ristoro biblioteca

ESPLOSO FUNZIONALE

laboratorio di restauro aule di didattica info point

88 88


89

PIANTA DELLE COPERTURE


90

PIANTA PIANO TERRA


91

PIANTA PRIMO PIANO


prospetto ovest

prospetto est

N O

0

92

1

4

10

20

E S


SEZIONE BB’

SEZIONE AA’

93


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DETTAGLIO


1STRATIFICAZIONE PARTE OPACA

Pannelli in policarbonato-camera d'aria-barriera al vapore-isolantetrasparente-camera d'aria-pannelli in policarbonato

2STRATIFICAZIONE SOLAIO DI COPERTURA -lamiera d' acciaio brunito-pannello sandwitch-trave IPE 400-lamiera grecata-pendino metallico-isolante di lana minerale- cartongesso

3STRATIFICAZIONE SOLAIO CONTROTERRA pavimentazione-sottofondo-barriera al vapore-isolante-trave ipe-isolante-cartongesso-barriera al vapore-isolante-cls-lamiera

4RAMPA SOSPESA - lamiera d' acciaio brunitopannennello sandwitch-trave IPE 400ipe- cavi d' acciaiolamiera in acciaio brunito -lamiera grecata -travi ipe 200lamiera in acciaio brunito.

DETTAGLIO RAMPA

MATERIALI PRINCIPALI ACCIAIO BRUNITO

POLICARBONATO

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DETTAGLIO APPOGGIO

pilastro tubolare in acciaio O 30cm, cavi in acciaio per controvento, piastra in acciaio, plinto in CA con rivestimento in acciaio brunito.

RIFERIMENTI APPOGGI

DETTAGLIO APPOGGIO

APPOGGI AREA ARCHEOLOGICA DI COLOMBARONE

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APPOGGI AREA ARCHEOLOGICA DELLA CITTÀ ROMANA DI CLATERNA


97


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100


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102


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EVOLUZIONE FUTURA DEL PARCO ARCHEOLOGICO

pianta delle coperure

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prospetto est

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CONCLUSIONI

Partire dal presupposto che ogni territorio può essere salvato e perfezionato è stato l’incipit di questo lavoro. Lavoro che nasce dalla necessità personale di fare della propria casa un posto migliore. L’ irpinia in ogni piccola comunità che ne fa parte presenta caratteri distintivi e potenziali. Il progetto infatti fa delle caratteristiche singolari il motore strategico per la realizzazione del nodo di sviluppo territoriale.

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