Chiara De Grandi
PORTFOLIO 2018
Curriculum Vitae + Portfolio di Architettura 2018
degrandi.chiara@gmail.com +39 328 5633819
• esperienza professionale
• percorso formativo
Collaboratrice » Tesserae Urban Social Research | Berlino (Germania)
»
(giugno 2018 - in corso)
IUAV Venezia
Architetto, office manager » studio PAT. architetti associati | Berlino (Germania) (giugno 2018 - in corso)
»
referenti: arch. Laura Colini, arch. Lorenzo Tripodi
corso di laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile
tesi con il prof. arch. Paolo Mellano e la prof.ssa Cristina Coscia, ‘Smart District: un processo di partecipazione, innovazione e sviluppo. Proposta di riconversione del Magazzino di Artiglieria e Difesa Chimica di Torino’ - voto conseguito 110/110 (luglio 2016) Politecnico di Torino
Progettista, personal assistant del prof. Carlo Ratti studio carlorattiassociati | Torino (marzo 2015 - luglio 2016)
»
2011/2012
»
2009/2013
»
corso di laurea triennale in Scienze dell’Architettura
Redattrice sezione Architettura » Artwave.it, magazine culturale online (marzo 2017 - marzo 2018)
tesi in Tecnologia dell’architettura, relatrice arch. prof. ssa Eliana Cangelli, ‘Progetto di social housing a Saint-Denis: approfondimento tecnologico e ambientale’ - voto conseguito 110/110 con lode (marzo 2013) Università degli studi Sapienza di Roma
Reporter per l’innovazione sociale » progetto #vistadaqui Compagnia di San Paolo | Torino (febbraio 2018 - giugno 2018) Collaboratrice, graphic designer » associazione architetturacostituente | Politecnico di Torino (marzo 2016 - luglio 2016)
2018
progetto Europeo LLP-Erasmus
Ecole Nationale Superièure d’Architecture de Paris Belleville, Parigi, Francia
• altre esperienze
Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
master di II livello “U-Rise” in Rigenerazione urbana e innovazione sociale
2013/2016
Architetto progettista » studio PAT. architetti associati | Torino (aprile 2017 - in corso)
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2018
Collaboratrice, web designer » Centro di Ricerca e Documentazione per l’Architettura nei Paesi in Via di Sviluppo | Politecnico di Torino (ottobre 2015 - febbraio 2016)
2006
»
progetto Europeo LLP-COMENIUS
scambio culturale in partenariato con il Liceum di Nowy Dwór Gdański Danzica, Polonia
2003/2008
» diploma scuola superiore
Liceo scientifico sperimentale ‘Ettore Majorana’, Latina voto conseguito 100/100 (giugno 2008)
Collaboratrice, graphic designer, exhibition designer » Museo del Politecnico di Torino (ottobre 2014 - settembre 2015) Progettista (stage) » Studio Giovanni Battista Oliva architetto | Alghero (maggio 2013 - settembre 2013)
Progettista, Personal Assistant, Assistant Building Manager carlorattiassociati, Torino
Collaboratrice, graphic designer architetturacostituente
Graphic designer, exhibition designer MAP Museo Archivio Politecnico
Progettista (stage) Studio GB Oliva Architetto
2008
Diploma superiore Liceo scientifico sperimentale E.Majorana, Latina
2009
2010
Corso di laurea triennale in Scienze dell’Architettura Università degli studi Sapienza di Roma
2011
2012
Progetto Europeo LLP - Erasmus ENSA Paris Belleville Parigi, Francia
2013
Laurea in Scienze dell’Architettura Università degli studi Sapienza di Roma
Conseguimento titolo di Architetto
Collaboratice, web designer CRD PVS
2014
2015
Corso di laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile Politecnico di Torino
2016
Redattrice Artwave.it
2017
Laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile Politecnico di Torino
Architetto PAT. architetti associati Torino Architetto, Office Manager PAT. architetti associati Berlin Reporter Compagnia di San Paolo
Collaboratrice Tesserae Berlin
2018
Master di II livello U-Rise - Rigenerazione urbana e innovazione sociale IUAV di Venezia
• competenze professionali
• attività e riconoscimenti
progettazione architettonica di massima e di dettaglio, progettazione urbanistica, progettazione sostenibile, architettura d’interni, gestione dell’efficienza energetica dell’edificio, riqualificazione e restauro architettonico, valutazione economica del progetto, Life Cycle Cost, Project Management, elaborazione grafica raster e vettoriale, fotoritocco, elaborazione 3D e postproduzione, fotografia analogica e digitale, programmazione frontend di siti web, comunicazione visiva e branding.
Partecipante selezionata del Feltrinelli Camp 2018 - workshop internazionale per giovani ricercatori e professionisti nel campo degli studi urbani
• specializzazione Operare nei settori della rigenerazione urbana, culturale e creativa con un approccio territorial based e con strumenti innovativi per l’avvio di processi di trasformazione virtuosi, su temi quali:
Fondazione Feltrinelli - Milano, febbraio 2018
Premio ex-aequo per la migliore tesi di laurea nell’ambito della sostenibilità e dell’inclusione urbana
rilasciato dal Politecnico di Torino e promosso dal Green Team Polito - novembre 2016
Progetto di tesi selezionato per YTAA Young Talent Architecture Award Politecnico di Torino - ottobre 2016
pianificazione urbana, riqualificazione
e riuso di beni dismessi,
cultura, welfare locale, inclusione sociale, sviluppo locale, design urbano, innovazione sociale, sostenibilità
Menzione in concorso di progettazione STONE CITY HEADQUARTERS
con il team: PAT. architetti associati, CZ studio, Chiara De Grandi - settembre 2017
Primo premio 10+7+6 competition ORIGAMI CHAIR
PROGETTAZIONE TERRITORIAL BASED
Archistore Design Contest - luglio 2013
analisi urbana e territoriale, progettazione per il riuso e la riqualificazione di spazi urbani, beni e paesaggio
Menzione speciale in concorso di progettazione RIUSO MAZZOLENI con lo studio G.B. Oliva Architetto Alghero - giugno 2013
ATTIVAZIONE SOCIALE
indagine sociale, public engagement, progettazione partecipata, cittadinanza attiva, promozione culturale
• altri interessi
PROGETTAZIONE DI GOVERNANCE
giornalismo, scrittura e reportage, viaggi, esplorazioni urbane, archeologia industriale, tutela dei beni culturali, sociologia e antropologia urbana, fotografia, arti visive, poesia, arti performative, media digitali
analisi degli stakeholders, costruzione di network e partnership territoriali, service design
SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
europrogettazione per la governance urbana, budgeting, valutazione, fundraising, avvio di imprese sociali per l’innovazione urbana
e innovazione tecnologica
• lingue
• strumenti digitali
2011 Corso di preparazione agli studi in lingua francese - ENSA Paris Belleville, FR 2003 Certificazione di lingua ‘DELE’ – Istituto Cervantes
Italiano
madrelingua
Inglese avanzato
Francese intermedio
Spagnolo base
Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe Indesign Autocad Sketchup Cinema 4D 3D Studio Max Vray Office | Word Office | Powerpoint Office | Excel Html e css Wordpress
Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
2015 Certificazione IELTS conseguita a luglio 2015 punteggio 7.0 - EFFECTIVE OPERATIONAL PROFICIENCY 2007 Certificazione ‘First Certificate in English’ - University of Cambridge
2018
COMUNICAZIONE DEL PROGETTO
identità e branding ,metodi e tecniche multimediali di comunicazione
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2018
Selezione progetti
01. Mardichi Smart District
rifunzionalizzazione di un ex comparto militare e industriale in quartiere sostenibile a Torino
02. Innesti
progetto di un polo culturale e residenziale nell’area di Porta Nuova a Torino
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03. Museo diffuso e Ciclofficina a Pinerolo
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04.Albergo diffuso in borgata
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conservazione e trasformazione dell’archeologia industriale ACEA di Pinerolo, Torino
rigenerazione e progettazione delle borgate montane di Aletti e Roc, Torino
06. Ruban urbain
progettazione di un padiglione espositivo nel centro di Parigi
progetto per il design di un arredo urbano temporaneo a Torino
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07. Superdeck!
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progettazione di un social housing sostenibile in condivisione a Saint-Denis, nella periferia di Parigi
05. Cohousing sostenibile a Saint-Denis
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01.
Mardichi Smart District rifunzionalizzazione di un ex comparto militare e industriale in quartiere sostenibile a Torino tesi di laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile relatori: prof. arch. Paolo Mellano, prof.ssa arch. Cristina Coscia
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Politecnico di Torino | luglio 2016
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Si pensa solo in termini di “vuoto di uso funzionale”, lasciando da parte il tema del “vuoto di significato”. Ma dietro ad ogni vuoto fisico o area abbandonata, ci sono altri tipi di “vuotezza”: il vuoto sociale nelle forme della povertà e della disoccupazione, il vuoto intellettuale sotto forma di soluzioni datate, il vuoto politico nell’incapacità di proporre soluzioni alternative alla pura riconversione funzionale. Politiche per il riuso temporaneo tra vecchia e nuova destinazione d’uso, Roland Ostertag
Il tema della ricerca svolta è stato la rifunzionalizzazione dei Magazzini di Artiglieria e Difesa Chimica (M.Ar.Di.Chi.), ex-comparto militare nel quadrante nord-est di Torino che ha visto recentemente la dismissione da parte del Demanio. L’obiettivo è stato quello di proporre un processo di rigenerazione dell’area e del contesto urbano circostante, che manca di una propria identità urbana e di una propria struttura, ricercando la strategia ottimale per promuovere nuovi strumenti per una riqualificazione sostenibile.
Sono stati approfonditi gli aspetti di fattibilità economica del progetto con uno studio riguardante le fasi di riuso del programma da attuare, attraverso un percorso in più step temporali, compatibili con gli investitori e le risorse in risposta alla difficoltà relativa di intervento. Ciò avviene attraverso una struttura di scomposizione del lavoro, usata come strumento sostenibile per il recupero dell’area, partendo da una fase di riuso temporaneo e arrivando al restauro dei fabbricati storici. Si approfondiscono inoltre gli aspetti energetici e di
(ri)attivazione sociale
(ri)attivazione economica
ricucitura urbana
innovazione
memoria storica
sostenibilitĂ ambientale
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COSTRUITO densitĂ
demolizioni
visuali
memoria
PAESAGGIO espansione verde
tutela delle preesistenze
verde progettato
fitodepurazione, orti
MOBILITA’
integrazione
matrici
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accessibilitĂ
prospettive
Torri
spazi abitativi, residenziale/commerciale
Orti urbani
spazi di produzione, spazi di incontro, servizi
Co-living
spazi abitativi, residenze temporanee
Co-working / fablab
spazi di produzione, terziario/servizi
Corte della ristorazione spazi di incontro, terziario/servizi
Mercati
spazi di incontro, terziario/servizi
Social housing
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FUNZIONI
spazi abitativi, residenziale/servizi
Spazio polifunzionale spazi di incontro, grandi eventi, servizi
Spazi amministrativi
spazi di incontro, terziario/servizi
Residenze universitarie spazi abitativi, spazi di incontro, residenziale/servizi
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coworking / fablab condivisione. Il modulo si adatta perfettamente alla struttura esistente lasciandone la traccia ben visibile per preservarne la memoria storica. Pensato come spazio di lavoro open space, ripropone la funzione primordiale della grande fabbrica in chiave moderna.
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Nella configurazione proposta il modulo è duplicabile e ripetibile, nell’ipotesi di una espansione delle funzioni: coworking, comaking, spazio eventi, vanno a inserirsi in questo ecosistema creando una corte centrale che funga da spazio di incontro e
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sostenibilità ambientale, ipotizzando un progetto di smart district heating ed esplicitando le scelte a scala urbana che lo caratterizzano. La proposta progettuale vuole essere un esperimento di riuso sociale e innovativo, non un risultato ma un processo in divenire che non abbia un termine predefinito, ma uno sviluppo progressivo e flessibile, con funzioni sempre adattabili alle esigenze della città in continuo mutamento. L’area assumerà un nuovo volto diventando un polo urbano, aperto e pulsante, in grado di attirare i flussi e le attività delle aree circostanti, ricercando un dialogo costante ed
una profonda sinergia tra costruito e non costruito. Il complesso, chiuso da sempre dal suo muro di cinta, si aprirà e ospiterà spazi di condivisione e scambio, diventerà terreno di partecipazione e rivitalizzazione, catalizzatore di nuovi impulsi della città di Torino. Lo smart district forma al suo interno un quartiere autosufficiente, un cuore pulsante di attività attraverso la definizione di un’offerta variata, che sia in grado di attirare utenti con esigenze diverse. L’ambiente che si viene a delineare è flessibile, attivo e mai statico, con flussi sempre diversi
di persone e attività. La condivisione è stimolata dalla presenza di spazi di aggregazione e di commistione fra le varie funzioni, avviando uno scambio proli co di informazioni e risorse. Coworking/Fablab Il grande impianto con copertura a shed sarà destinato allo sviluppo di nuovi modi di immaginare l’abitazione e il lavoro e la produzione, creando nuove modalità di interazione e integrazione. L’idea è quella di creare una fucina creativa e produttiva che favorisca lo sviluppo di nuove professionalità, prendendo in esempio il binomio Toolbox - Fablab di Torino.
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coliving residenze temporanee
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Il progetto di rifunzionalizzazione mira a valorizzare questi micro ambienti per creare delle unità abitative flessibili e ripetibili, unite e collegate da uno spazio connettivo condiviso e servite tutte da un ambiente comune. L’obiettivo è quello di proporre una soluzione abitativa alternativa ed innovativa, che risponda alle nuove esigenze della società attraverso la condivisione e il rafforzamento del carattere comunitario e collettivo degli spazi. Si tratta di soluzioni abitative per lavoratori e professionisti che soggiornano temporaneamente a Torino, per turisti e per persone in emergenza abitativa, che necessitano di una sistemazione abitativa in tempi brevi, in attesa che gliene venga fornita una stabile dalle istituzioni locali.
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Le unità abitative Per sfruttare al meglio l’altezza si è pensato di suddividere il volume abitativo in due parti: al piano terra la zona giorno ospita un minisoggiorno con cucina e i servizi igienici, al secondo sul piano soppalcato la zona notte. La particolare forma del tetto garantisce oltre ad una buona illuminazione anche il ricambio naturale dell’aria. Dal punto di vista architettonico, i moduli sono realizzati con strutture leggere assemblate a secco in loco. Questa tecnologia permette di avere tempi di costruzione brevi e ottime prestazioni termoigrometriche. Tutte le abitazioni, inoltre si affacciano su uno spazio verde aperto, in condivisione con un altro modulo.
mercato dei prodotti della terra
mercato dei prodotti locali
apertura passaggio
local food restaurant
Orti urbani La rigenerazione passa dall’installazione di orti urbani in un settore del lotto che presenta già attualmente tracce di un tentativo di appropriazione da parte della comunità dell’area.
Mercati Riconversione di tre delle casermette preesistenti in spazio dedicato alla vendita e alla promozione delle attività locali, che funzioni anche come catalizzatore per gli abitanti del quartiere, spazio a servizio della comunità, che contenga mercato della terra, mercato dei prodotti locali e local food restaurant. Campus universitario I due fabbricati del Genio su via Cimarosa vengono collegati da una struttura con copertura piana trasparente per costituire un unico
complesso. Un intervento strutturale di sfondamento della copertura a volta permette di inserire dei moduli abitativi per ospitare studenti universitari, un’aula studio e degli spazi di aggregazione. Social housing Tre nuove edi cazioni parallele residenziali con manica di 10 metri e distribuzione a ballatoio si formano un isolato semiaperto, come da linee guida della Variante 200, creando delle corti con un forte carattere comunitario.
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Coliving I pregiati fabbricati Palmanova vedranno l’inserimento di un modulo abitativo compatto e flessibile e di spazi di condivisione, creando una residenza temporanea collettiva come risposta alle nuove esigenze della società post industriale.
Accessibility studies connection through buildings and inside/outside relationship
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Minimum intervention adapting the new functions, adding value to the structures
La strategia di intervento prevede di incorporare pratiche informali all’interno dei piani di sviluppo delle città: ospiterà il mercato tematico dei prodotti della terra: lavorerà a stretto contatto con la produzione sociale delle coltivazioni di quartiere e promuoverà la partecipazione degli abitanti, diventando un fulcro di vita all’interno di un’area da valorizzare.
Project readability thematic development related to the production cycle
orti urbani mercato locale
inserimento volume vetrato
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Orientamento su asse est-ovest e studio delle volumetrie per favorire il soleggiamento
Blocchi digradanti in altezza per poter sfruttare le viste verso il parco
EdiďŹ ci costruiti con materiali e tecnologie sostenibili con tempi costruttivi brevi e possibilitĂ di riuso dei materiali
impianto solare termico e fotovoltaico per l’energia elettrica
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viale ciclopedonale
raccolta dell’acqua piovana
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ventilazione naturale
Creare una Creare connessione una connessione Creare una connessione fra i due edifici fra i due edifici fra i due edifici
Operare sulla struttura Operare sulla struttura Operare sulla struttura per realizzare il nuovo piano abitabile per realizzare il nuovo piano abitabile per realizzare il nuovo piano abitabile
soleggiamento estivo (21 giugno) 68,38° - TORINO
i moduli abitativi InnestareInnestare i moduli abitativi Innestare i moduli abitativi conasistema con sistema secco a secco con sistema a secco
social62 housing studenti62 residenti studenti residenti 62 studenti residenti 28 camere singole 28 camere singole 28 camere singole sostenibile 17 camere doppie 17 camere doppie 17 camere doppie
PARCO
soleggiamento invernale (21 dicembre) 21,06° TORINO
residenze universitarie Le nuove residenze universitarie si inseriscono all’interno di due capannoni ex industriali presenti a sud del lotto. Gli edifici sono disassati, uno sull’asse est ovest, l’altro parallelo alla via Cimarosa. Entrambi hanno la copertura con volta a botte, presentano una pianta completamente libera e una scansione netta di pilastri in facciata. Con il collegamento di questi due elementi grazie a una struttura con copertura piana in acciaio e vetro si inserisce l’intervento di recupero
dei fabbricati: andando a riprendere il ritmo dei pilastri vengono innestati su due piani gli spazi modulari delle camere per studenti. L’elemento trasparente ospita gli spazi comuni e la reception. Ogni edificio presenta delle cucine in testata e un spazio distributivo di connessione alle stanze, queste divise per piano in stanze singole e doppie. Dal punto di vista tecnologico, le cellule abitative sono realizzate con strutture leggere a secco.
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Smart grid
asse est-ovest bene ciano di un ottimo orientamento, sono stati infatti pensati come edifici ad alte prestazioni energetiche e tecnologicamente avanzati. Ogni edificio presenta diverse tipologie abitative che variano dal monolocale al quadrilocale, tutte le unità abitative sono ugualmente distribuite per creare un mix tra nuovi fruitori.
Rete di teleriscaldamento
Insieme alle nuove torri presenti nell’area a nord, il social housing rappresenta il secondo intervento puntuale di nuove edificazioni. Costituiti da 3 blocchi paralleli con manica di 10 metri e distribuzione a ballatoio, gli edi ci costeggiano la parte est del lotto al confine con il Lanificio di Torino. I tre blocchi, orientati con
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Innesti progetto di un polo culturale e residenziale nell’area di Porta Nuova a Torino atelier: il progetto sostenibile in architettura prof. arch. Armando Baietto, prof. arch. Valentina Serra, prof. arch. Riccardo Pollo
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Il progetto si inserisce in un contesto urbano precedentemente studiato e richiede la realizzazione di una stecca residenziale e un edificio pubblico. La proposta è caratterizzata da una specifica scelta di percorso: nella robusta pianta madre delle residenze private, inserite nel loro contesto migliore, in un quartiere storicamente residenziale, viene innestata la gemma delle residenze universitarie, pianta di varietà pregiata ma gracile se inserita in maniera decontestualizzata. La
prima provvederà a dare una base solida per la crescita del collegio, una funzione che necessita molti servizi e un contesto urbano non precario. Le seconde daranno nuova vita a un pattern urbano ora poco fruttifero e molto chiuso in sé stesso, caratterizzato da una accentuata assenza di condivisione degli spazi urbani e di interazione con la città. Si prevede quindi di accogliere residenze e attività di tipo produttivo, commerciale e culturale.
Il complesso residenziale è realizzato mediante strutture in acciaio con pareti e solai a secco, e fa riferimento all’uso di molteplici tecnologie costruttive, nell’intento di ottenere le migliori prestazioni fisico-tecnologiche per il comfort ed il benessere degli utilizzatori, nonché migliori prestazioni di efficienza energetica nella logica della sostenibilità.
Centro culturale
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Residenze
Standard housing
Standard housing
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Student housing
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centro culturale La volumetria del centro culturale è stata studiata per permettere l’ingresso della luce nella corte interna e ottimizzare il soleggiamento anche degli spazi interni. La doppia parete vetrata che va da sud ovest a sud est è pensata come una serra solare, che coadiuva il riscaldamento dell’edificio diminuendo le dispersioni invernali. Nella stagione estiva le aperture e la presenza del verde permettono il controllo degli apporti solari. La facciata a nord è una facciata ibrida con sistema di thermal buffer che evita la trasmissione diretta del calore con l’esterno.
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Museo diffuso e Ciclofficina a Pinerolo conservazione e trasformazione dell’archeologia industriale ACEA di Pinerolo (TO) atelier compatibilità e sostenibilità del restauro architettonico prof. arch. Emanuele Morezzi, prof. arch. Paolo Piumatti, prof. arch. Filiberto Chiabrando
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Il progetto si inserisce nell’area industriale ex-ACEA di Pinerolo: gli spazi industriali oggetto di analisi sono in via di dismissione e contengono al loro interno edificazioni di pregio e semplici manufatti prefabbricati. La posizione strategica di questo intervento consente di immaginare una nuova polarità culturale che si inserisca all’interno di una rete diffusa di punti di interesse. Il nuovo polo culturale ospiterà musei permanenti, esposizioni temporanee, associazioni ed eventi culturali per la comunità. Il fabbricato D oggetto di analisi e rilievo, ora adibito a magazzino, è un pregevole manufatto di origine
novecentesca, che ha subito invasivi ampliamenti e modifiche interne. Al giorno d’oggi il manufatto si presenta in condizioni fatiscenti e di degrad, che è stato opportunamente rilevato. Esso sarà caratterizzato dall’apertura verso il nuovo asse ciclabile, divenendo uno degli accessi principali all’area. Parte dell’eificio, in continuità con l’impronta progettuale perseguita, ospiterà una ciclofficina, associazione culturale per la promozione della mobilità sostenibile attraverso l’uso della bicicletta. L’edificio ospiterà dunque l’ingresso principale al nuovo polo culturale, un infopoint, uno spazio flessibile destinato a punto di ristoro, laboratorio per la riparazione e per il recupero delle
biciclette e spazio di incontro e per la didattica. Il nuovo progetto sarà caratterizzato da una specifica scelta tecnologica e costruttiva di secondo utilizzo del materiale demolito: nell’ottica della sostenibilità si cercano nuove funzioni ad elementi altrimenti destinati alla discarica. Parte dei materiali sarà soggetta a riciclo primario, ovvero nel riutilizzo direttamente in cantiere degli scarti di lavorazione: in tal modo viene ridotta la quantità di rifiuti prodotti. Le macerie delle demolizioni dei tramezzi e i travetti in acciaio implicano invece un trattamento meccanico del rifiuto di tipo secondario.
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Albergo diffuso in borgata rigenerazione e progettazione delle borgate montane di Aletti e Roc, in provincia di Torino atelier progetto urbanistico e sociologia prof. arch. Riccardo Bedrone, prof. Sara Chiodi
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Nell’ambito dell’atelier di progetto urbanistico e sociologia il tema affrontato è quello delle borgate montane in stato di abbandono, con il supporto dell’ente UNCEM, sindacato del territorio montano del Piemonte. Una fase di analisi urbanistica e sociologica ha avviato il percorso, attraverso un rilievo approfondito delle borgate sia dal punto di vista urbanistico che sociologico, anche attraverso rilievi fotografici e fotogrammetrici, rilievi percettivi,
oltre che sondaggi e interviste per una completa comprensione della situazione attuale. Aletti è caratterizzata da una uniformità architettonica del prospetto generale della borgata, che si sviluppa intorno a tre principali spazi pubblici, di cui uno coperto. La tortuosità dei percorsi interni riserva allo spettatore una sensazione di sorpresa. La percezione del percorso è varia, il progressivo avvicinarsi dei fronti degli edifici in alcuni tratti definisce un gradiente.
L’ipotesi della riconversione di questo piccolo centro in albergo diffuso che accolga sia in estate che in inverno turisti ed appassionati attraverso un processo di partecipazione sociale degli abitanti stessi dei paesi limitrofi. Alcuni servizi, delle attività ricettive per la montagna e un parco attrezzato andranno a sostenere la rinascita del borgo e gli interventi architettonici verteranno al rispetto della memoria storica del luogo.
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Cohousing sostenibile progettazione di un social housing sostenibile in condivisione a Saint-Denis, nella periferia di Parigi tesi di laurea triennale in Tecnologia dell’Architettura relatrice prof.ssa arch. Eliana Cangelli
SINTESI DELLE TECNOLOGIE ADOTTATE
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2 Università Sapienza di Roma | marzo 2013 PANNELLI SOLARI TERMICI per il riscaldamento dell’acqua sanitaria
SISTEMA DI SCHERMATURA E OSCURAMENTO SOLARE
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RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE E IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE L’impianto consiste nella depurazione naturale delle acque reflue sfruttando le capacità epurative naturali del suolo e delle piante come filtri biologici attivi in grado di ridurre gli inquinanti in esse presenti. Il trattamento naturale deve essere preceduto da un trattamento primario, quale un degrassatore o una fossa Imhoff.
Insolazione media annua nell’Ile de France 1814 h/anno (2509 h/anno a Roma) 1100-1200 kWh/m2 annui (1500 kWh/m2 annui a Roma)
Sistema a flusso sub-superficiale orizzontale (H-SSF) 1. Pre-trattamento o trattamento primario: fossa Imhoff per la digestione anaerobica e la sedimentazione 2. Pozzo di ispezione 3. Bacino impermeabilizzato di 80 cm di profondità: - 15 cm di strato di ghiaia (diametro grande, 4-5 cm), con tubo in pvc forato (diametro 11 cm); - 15 cm di strato di ghiaia (diametro medio-piccolo, 1-2 cm); - TNT tessuto non tessuto; - 50 cm di strato di terreno organico (suolo filtrante), 50% terra e 50% torba; - piantumazione di vegetazione fitodepurante.
La Francia è il quarto Paese europeo, dopo la Germania, la Spagna e l’Italia, per quantità di pannelli solari termici installati. 1 m2 produce fra gli 80 e i 120 l di acqua calda a giorno, ad una temperatura media di 40°C. Il consumo giornaliero medi di una persona consiste in 50 litri.
C1
C1
Sistema non automatizzato di lame leggere in alluminio verticali, orientabili e basculanti, che permettono l’apertura e la chiusura completa dell’infisso.
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TETTO E PARETE VENTILATI Parete ventilata con rivestimento in doghe di legno
Il rivestimento di parete consiste in profilati di alluminio e acciaio inossidabile ai quali sono agganciate doghe in legno non verniciato, creando un’intercapedine d’aria di 2.5 cm. La copertura in lamiera zincata è posata su un tavolato in compensato rialzato di 8 cm dallo strato impermeabilizzante e quindi dalla struttura portante, in modo da creare un’intercapedine d’aria sufficientemente ampia. VANTAGGI Riduzione degli effetti indotti nelle strutture e nei paramenti murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura esterna. Controllo delle condense interstiziali e diminuzione della possibilità di fenomeni di condensa. Eliminazione degli effetti negativi dovuti alle eventuali penetrazioni di acqua.
SCHERMATURA VERDE
Tetto ventilato con rivestimento in lamiera zincata
B
La pianta rampicante posta a protezione dell’ampia terrazza comune svolge la funzione di mitigare le brezze che spirano da nord-ovest per buona parte dell’anno. La piantumazione avviene in vasche di alluminio di 150 cm x 30 cm x 20 cm sorrette da una struttura in acciaio fissata esternamente. La struttura racchiude anche le funzioni di parapetto di sicurezza e canaletta con griglia per la raccolta delle acque meteoriche.
In estate l’aria fresca che arriva dalla linea di gronda si riscalda nell’intercapedine per effetto dell’irraggiamento, diventa più leggera e fuoriesce dal colmo, sottraendo il calore accumulato dal materiale di copertura. In inverno la circolazione d’aria farà in modo che il materiale isolante rimanga asciutto evitando in questo modo la creazione di condense e garantendo la durata nel tempo degli elementi costruttivi del tetto.
Parametri per il dimensionamento: - abitanti equivalenti: 42 ab. eq. - carico organico: 60 g BOD5 / ab. eq. al giorno (quantità di materia inquinante da smaltire) - carico idraulico: 200 litri/ ab. eq. al giorno
B
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In situazione di neve la ventilazione permette lo scioglimento uniforme della neve accumulata sul tetto evitando così la formazione delle barriere di ghiaccio.
2
B
3 6 4 7 B
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IMPIANTO GEOTERMICO A BASSA ENTALPIA E SISTEMA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO RADIANTE
isola ecologica
E’ stato ipotizzato l’impiego di un mpianto geotermico a bassa entalpia con sonde verticali a circuito chiuso, con profondità fra i 20 e i 100 m, inferiori a quelle di un impianto geotermico ad alta temperatura. Questo sistema permette un risparmio economico di circa il 60% rispetto agli altri impianti di riscaldamento, a fronte di un costo iniziale più elevato. Alla pompa di calore è collegato un sistema di riscaldamento a pavimento radiante, un sistema a bassa temperatura che rappresenta la soluzione ideale per il tipo di impianto scelto.
2018
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SISTEMA COSTRUTTIVO CON CASSERI ISOLANTI A PERDERE
TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA
Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
A.A. 2012/2013
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Grande risparmio di energia primaria di origine fossile, con una notevole diminuzione dell’impatto ambientale
Con un calcolo approssimativo è stato possibile stimare che la quantità di pezzi dell’elemento standard necessari alla costruzione è di 7200 pezzi.
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
Il sito di progetto è a circa 8 km dal centro di Parigi, in direzione nord, nel territorio del comune di Saint-Denis. Il quartiere in cui si trova, Garcia Landy, è un quartiere nato alla fine dell’Ottocento per la forte espansione dell’industria. Nel secolo scorso intorno agli anni ‘70 questa zona ha subito un progressivo ridimensionamento delle aree industriali, determinando anche un forte calo demografico, nonché un declino generale del quartiere, che è stato poi popolato prevalentemente da immigrati.
loc. attrezzi
VANTAGGI Incremento dell’efficienza energetica (l’unico apporto di energia elettrica è per il funzionamento della pompa di calore)
Questo sistema costruttivo coniuga la necessità di economicità, modularità e facilità di posa, oltre ad essere altamente performante in termini di coibenza dell’edificio.
Utilizzo di energia termica rinnovabile Nessuna necessità di manutenzione ordinaria
B
Riduzione dei costi di gestione energetica
Progetto di social housing a Saint-Denis: approfondimento tecnologico e ambientale
Prof.ssa Arch. Eliana Cangelli CORRELATRICE: Arch. Viola Albino LAUREANDA: Chiara De Grandi RELATRICE:
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L’intervento di micro social housing è nato dalla necessità di creare degli spazi in cui si accentri la vita di quartiere, vista la frammentarietà e le diversità etniche presenti. Il progetto si affaccia ad est verso il mercato e la piazza, mentre ad ovest sul parco comunitario per i residenti. Fulcro del progetto è l’edificio dove si distribuiscono gli spazi comuni: una sala comune, una lavanderia, l’isola ecologica, il locale per gli attrezzi.
PIANTA LIVELLO 0 quota +0.00 scala 1:200
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA A.A. 2012/2013
C1
C1
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B
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B
B
B
B
B
isola ecologica
isola ecologica
loc. attrezzi
loc. attrezzi
PIANTA LIVELLO -1
PIANTA LIVELLO
PROSPETTO OVEST
PROSPETTO OVES
quota -3.00 scala 1:200
B
B
C1
C1
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PIANTA LIVELLO 0 quota +0.00 scala 1:200
quota -3.00 scala 1:200
C1
PIANTA LIVELLO 1
PIANTA LIVELLO 0
quota +3.50 scala 1:200
quota +0.00 scala 1:200
PIANTA LIVELLO 1 quota +3.50 scala 1:200
scala 1:100
scala 1:1
PIANTA LIVELLO -1 FACOLTA’ DI ARCHITETTURA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
Progetto di social housing Progetto a Saint-Denis: di social housing a Saint-Denis: TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA TESI DELL’ARCHITETTURA DI LAUREA IN TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA approfondimento tecnologico approfondimento e ambientale tecnologico e ambientale A.A. 2012/2013 A.A. 2012/2013
quota -3.00 scala 1:200
Prof.ssa Arch. Eliana RELATRICE: Cangelli Prof.ssa Arch. Eliana Cangelli Viola Albino CORRELATRICE: Arch. Viola Albino LAUREANDA: Chiara De Grandi LAUREANDA: Chiara De Grandi RELATRICE:
CORRELATRICE: Arch.
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C1
PIANTA LIVELLO 1 quota +3.50 scala 1:200
PROSPETTO OVEST scala 1:100
SEZIONE TRASVERSALE FF’ Progetto di social housing scala 1:100 a Saint-Denis: approfondimento tecnologico e ambientale
RELATRICE:
Prof.ssa Arch. Eliana Cangelli Viola Albino De Grandi
CORRELATRICE: Arch. LAUREANDA: Chiara
Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
SEZIONE TRASVERSALE DD’
scala 1:100
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ABACO DEGLI ALLOGGI
Tipologia abitativa: case a schiera
TIPOLOGIA ABITATIVA A Bilocale simplex 60 mq
TIPOLOGIA ABITATIVA B Trilocale simplex 80 mq
9.4 m2
11 m2
6.5 m2
13 m2
7.2 m2 1.8 m2 6.3 m2 5.1 m2
26.9 m2
30.7 m2
PIANTA - scala 1:100 PIANTA - scala 1:100
Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
2018
Utenza
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E’ stato approfondito il tema della sostenibilità ambientale dell’edificio: sono stati effettuati numerosi test con il software Ecotect per il soleggiamento, il software Envimet per la ventilazione, il metodo LT per il calcolo del consumo annuo di energia primaria. Uno studio approfondito ha permesso l’affinamento di alcune peculiarità e l’inserimento di nuove tecnologie. Il sistema costruttivo adottato è un sistema innovativo di casseforme isolanti a perdere. Questa tecnologia è stata applicata al progetto in continuità con la scelta originale di costruire su setti portanti in cemento armato. Con questa variazione è stato possibile riprogettare l’intero edificio con il sistema costruttivo a casseforme isolanti a perdere sia per le strutture verticali che orizzontali, abbattendo i tempi di cantiere, i costi di realizzazione ed eventuali dispersioni termiche derivate da ponti termici.
Utenza
Pianta - scala 1:50
Pianta - scala 1:50
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA
TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA A.A. 2012/2013
Progetto di social housing a Saint-D approfondimento tecnologico e amb
Quadrilocale duplex 130 mq
9.4 m2
11 m2
5.1 m2 27 m2
8.3 m2
6.6 m2
10 m2
20 m2
PIANTA LIVELLO 0 - quota +0.00 - scala 1:100
PIANTA LIVELLO 1 - quota +3.50 - scala 1:100
Utenza
Pianta livello 0 - quota +0.00 - scala 1:50
RELATRICE:
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Denis: bientale
TIPOLOGIA ABITATIVA C
Pianta livello 1 - quota +3.50 - scala 1:50
Prof.ssa Arch. Eliana Cangelli Viola Albino De Grandi
CORRELATRICE: Arch. LAUREANDA: Chiara
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FACOLTA’ DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA A.A. 2012/2013
Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
TESI DI LAUREA IN TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA
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06.
Rubain urbain progettazione di un padiglione espositivo nel centro di Parigi laboratorio di progettazione architettonica e urbana prof. arch. David Elalouf
Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
2018
ENSA Paris Belleville | gennaio 2012
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Il progetto Ruban Urbain, dal francese “nastro urbano”, si inserisce nel contesto urbano di Parigi, in uno spazio di risulta con una forma determinata dalle infrastrutture che si sono sviluppate in quell’area. Il sito è parzialmente interrato, sotto la quota della strada di circa 1,50 metri; le strade, la ferrovia su un dislivello di 5 metri che segna una forte rottura topografica, e il metro aérien (la metropolitana sopraelevata di Parigi) rendono quest’area pressocché inaccessibile, uno
scarto urbano che non ha un ruolo ben preciso. Obiettivo dell’intervento è quello di riqualificare l’area inserendo uno spazio pubblico accentrante e un padiglione espositivo che sia flessibile. Il progetto sfrutta innanzitutto la topografia e distribuisce su diverse quote i servizi, collegandoli senza rotture e riunificando i livelli in modo da creare spazi continui e accessibili.
Al piano superiore la piazza, posizionata nel lato nord ovest, si inclina e si piega creando nuovi spazi e nuove forme: essa stessa diventa la copertura della caffetteria e la rampa che permette la connessione con la quota inferiore, dove si trova il giardino e l’accesso esterno allo spazio espositivo. E’ previsto uno sbancamento, che permette all’edificio di inserirsi 3 metri sotto il livello stradale, permettendo una soluzione di continuità fra il marciapiede e il giardino.
2018
Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
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Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
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2018
pianta piano terra
C’
1
C
A’ A B
2
3
B’
pianta piano primo
C’ C
4 A
A’ B’
B
1. Spazio espositivo 2. Servizi igienici 3. Magazzino 4. Caffetteria
SEZIONE AA’
2018 Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
SEZIONE BB’
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create a new aggregative space
enhance the experience
DESCRIPTION
07.
Superdeck! progetto per il design di un arredo urbano temporaneo a Torino
SUPERDECK!
A urban deck that gently modifies the landscape in a natural way. A playful environment for children (and even who’s not young anymore) and at the same time
workshop di progettazione della durata di 8 ore team di progetto: Chiara De Grandi, Mauro Fontana, Irene Tartaglione
BAC Best Architecture Competition | Torino | marzo 2016
Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
2018
0
4,0
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La progettazione di un arredo urbano temporaneo è stata contestuale alla partecipazione a un concorso di idee della durata di 8 ore organizzato dall’associazione Best del Politecnico di Torino. Ho ritenuto importante inserire questo fra i progetti selezionati in quanto si è trattato di un workshop di brevissima durata che ha richiesto rapidità, produttività e concentrazione da un lato, senza rinunciare alla componente creativa del progetto.
1,00
4,00
Le richieste progettuali davano delle limitazioni per quanto riguarda le quantità e le qualità del materiale a disposizione, tutti molto economici (tubi innocenti, pannelli di compensato, elementi di fissaggio in metallo e vernici).
“A urban deck that gently modifies the landscape in a natural way. A playful environment for children (and even who’s not young anymore) and at the same time a great spot to enjoy an incredible view. A comfortable space to relax or stretch your legs after your daily jogging session. A cool place to have lunch with your loved one.”
a great s an incre A comfo or stretc your dai A cool p with you
give an unusual point of view
2,5 m
spot to enjoy edible view. ortable space to relax ch your legs after ily jogging session. place to have lunch ur loved one.
6,0
CONSTRUCTION SYSTEM
0m
1,25 m
Since our project requires 2 extra box-rods, and considered that protective paint for wood is already included, we decided to avoid using external paint to save money.
2018
SABAT
TITOLO PROGETTO: SUPERDECK! GRUPPO N°: 34
Firma:
Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
Chiara De Gr Irene Tartag
1m
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0,75
TARGETS
create a new aggregative space
enhance the experience
give an unusual point of view
DESCRIPTION
SUPERDECK!
A urban deck that gently modifies the landscape in a natural way. A playful environment for children (and even who’s not young anymore) and at the same time
a great spot to enjoy an incredible view. A comfortable space to relax or stretch your legs after your daily jogging session. A cool place to have lunch with your loved one.
CO
0
4,0
a prote
w 1,00
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4,00
Chiara De Grandi | Portfolio di architettura
TITOLO PROGETTO: SUPERDECK!
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GRUPPO N°: 34
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ELEVATIONS
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0,50 m 1
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SABATO 12 MARZO 2016 Firma:
Chiara De Grandi, Mauro Fontana, Irene Tartaglione
2018
GRUPPO N°: 34
TITOLO PROGETTO: SUPERDECK!
Portfolio di architettura | Chiara De Grandi
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degrandi.chiara@gmail.com +39 328 5633819
Chiara De Grandi degrandi.chiara@gmail.com +39 328 5633819