PORTFOLIO
2 0 1 7
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2 0 2 0
UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA
288243 C H I A R A G H I D I N I
INDICE
14
MURO Fondamen� di composizione archite�onica
22
FOTOGRAMMA Laboratorio di rilievo strumentale e modellazione 3D
26
IDENTIFICAZIONE Concorso
30
VELOCITÀ W.A. Ve. 18
36
TESTIMONIANZA Storia e restauro dell’archite�ura
42
MEMORIA Laboratorio di restauro
50
ATTIVAZIONE W.A. Ve. 19
58
ACQUA Tirocinio
62
SOCIALITÀ Laboratorio integrato II
76
ESIGENZA Urbanis�ca
A G I R E
MATERIALE Elemen� Costruttivi
P E R
08
I N T E R P R E T A R E
C O M P R E N D E R E
LUCE Disegno e rilievo
E S P E R I R E
P E R
02
Figura 2
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
LUCE
“Qualche volta la luce non è quan�tà di lux; qualche volta la luce è il cielo completo che precipita nella stanza.” E�ore So�sass |Jaisalmer, India, 1985
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Prof. Giorgio Ricchelli
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A.A. 2017 -2018
0 2
DISEGNO E RILIEVO
La luce ci perme�e di illuminare ciò che s�amo guardando. Così il disegno dispiega la realtà a chi la percorre con una ma�ta registrandola su di un foglio. Sogge�o principale della pra�ca grafica è stata la Rocca Pisana, villa veneta proge�ata da Vincenzo Scamozzi del 1576. A par�re da una planimetria e il prospe�o principale, sono state sviluppate - in ordine orario - una sezione in assonometria militare, un’assonometria cavaliera e una prospettiva.
0 3
Esperire
per
comprendere.
0 4
0 5
Ridisegno d e l l ’o p e ra di Aldo Rossi in assonometria militare. Entrare nel disegno del maestro è stato come leggere il suo pensiero a�raverso la forma: qualunque archite�ura pensata dall’uomo si inserisce all’interno della tradizione in quanto espressione di un individuo e delle sue esigenze in un determinato periodo storico.
0 6
Figura 3
Figura 4
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
MATERIALE
Acqua, legno e pietra d’Istria. I materiali non esprimono solo l’archite�ura che compongono, bensì il territorio in cui vengono impiega� e la storia che lo ha determinato.
ELEMENTI COSTRUTTIVI
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Prof. Massimo Rossetti
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A.A. 2017 -2018
0 8
Gruppo di lavoro | Lorenzo Pizzol | Sarnali Razzak
SCUOLA A PASPELS | Valerio Olgia� | Svizzera
Figura 5 Figura 6
0 9
Il corso ci ha permesso di indagare i materiali e le loro funzioni a�raverso lo studio dei de�agli costruttivi di due edifici: una scuola in Svizzera, opera di Valerio Olgia� ed una residenza in Svezia, proge�o degli architetti Tham&Videgard.
1 0
SEZIONE torno all’anno 1
KROKHOLMEN HOUSE | Tham & Videgard | Svezia Figura 7
1 2 3 4
5
Figura 8
3 6 5 7
8
Figura 9
8 9
1 1
10
SEZIONE A-A’torno all’anno 1
1. Controlistello | 2. Listello in cedro | 3. Lana di roccia | 4. Trave lamellare | 5. Pannello di rifinitura in frassino | 6. OSB | 7. Profilo metallico- trave HEA 160 | 8. Telaio dell’infisso in teak | 9. Ge�ata in CLS | 10. Vetro Cellulare.
Ao all’anno 1887.
A’
1 2
PLANIMETRIA
Figura 10
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
MURO
“I muri non sono soltanto quello che sono. Sono anche quello che vorremmo che fossero: supporto di speranze, protezione del presente, cassaforte di memorie o anche previsione di rovina.” E�ore So�sass |Hampi, India
| Prof. Giovanni Marras
Prof. Francesco Cacciatore
|
A.A. 2017 -2018
1 4
FONDAMENTI DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
1 5
Modello_divisione degli spazi interni
Esperire a�raverso il disegno e il materiale. Il corso era improntato sullo studio di Villa Falck a Jesolo, opera di Daniele Calabi. Durante il primo semestre ho interiorizzato gli elemen� composi�vi del maestro per mezzo del ridisegno dell’edificio in pianta, in sezione, in prospe�o e della realizzazione di un modellino in scala 1:50. È emerso come per l’archite�o Calabi il muro fosse un elemento determinante. Nel corso del secondo semestre sono ritornata sullo stato di fa�o dell’opera per proge�arne una dependance cara�erizzata da un MURO a�orno a cui ruota la disposizione degli ambien� interni ed esterni.
1 6
Planimetria di Villa Falck
1 7
1 8
1 9
Modello_stato di fa�o
Modello_stato di proge�o
2 0
Figura 11
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
FOTOGRAMMA
Venezia. Le calli modulano le facciate, la ci�à, il cielo.
LABORATORIO DI RILIEVO STRUMENTALE E MODELLAZIONE 3D
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Prof. Francesco Guerra Prof.ssa Mar�na Ballarin
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A.A. 2018 -2019
2 2
Gruppo di lavoro | Sanali Razzak | Giulia Zuccali
RILIEVO FOTOGRAMMETRICO DEL CALCO DE LE TRE GRAZIE E MODELLAZIONE 3D DI UNO SPAZIO MUSEALE
Il corso mi ha permesso di acquisire la conoscenza di software ineren� il rilievo e la modellazione 3D. Nel caso dell’esempio mostrato, abbiamo condo�o un rilievo fotogrammetrico del calco in gesso de Le tre Grazie di Canova a�raverso un corre�o rilievo di pun� (Figura 14) e l’acquisizione di fotogrammi che sono sta� elabora� e tradotti in una nuvola di pun� (Figura 13) all’interno del software Photoscan. Una volta o�enuto il modello della statua, questo è stato inserito all’interno di uno spazio dell’Alte Nationalgalerie riprodo�o in tridimensionale, al fine di crearne una foto simulazione.
REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER
Figura 12
4
3
102
103
2
5
101
2 3
Figura 13
1
104
6
STUDENTI
Tabella delle Coordinate Y (m)
Z (m)
0
0
0
2
0
1,237 m
0
3
0
2,448 m
0
4
2,460 m
2,455 m
0
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2,460 m
1,166 m
0
6
2,460 m
0
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0,606 m
0,821 m
0
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0,606 m
1,604 m
0
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1,792 m
1,604m
0
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1,792 m
0,821 m
0
Figura 14
Figura 15 2 4
X (m)
1
Punti
Figura 16
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
IDENTIFICAZIONE
Ci sono profumi che hanno la capacità di scavare tra i ricordi e trasportarci nel passato ad un certo evento e ad una determinata persona. Allo stesso modo, le forme che viviamo si depositano nel nostro immaginario e ci modellano, fino a che un giorno, guardandole, non vediamo che noi stessi e i ricordi che ci legano ad esse. È un processo di osmosi, l’iden�ficazione.
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Collega: Simona Bonadeo
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A.A. 2018 -2019
2 6
CONCORSO
RECUPERO DELLA ROCCA DI RIPAFRATTA Pisa La Rocca di Ripafra�a è una stru�ura medievale facente parte di un ampio sistema di for�ficazioni. Situata fra Lucca e Pisa, il castello divenne centro delle operazioni militari, di difesa o di conquista e fu spesso ceduto e occupato per patti o preso come bottino di guerra. Ad oggi gli abitan� del borgo riconoscono in esso un monumento in cui si iden�ficano come comunità. Il nostro proge�o si è posto l’obiettivo archite�onico e sociale di riportare la rocca ad essere simbolo attivo per il borgo.
Figura 17
A
A’
Planimetria
2 7
Sezione A-A’
2 8
Percorsi
Figura 18
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
VELOCITÀ
Il finestrino di un treno è come uno schermo che trasme�e un film dalla durata di una tra�a. Successioni di fotogrammi mescolano cieli, realtà, luoghi, vol� e pensieri.
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Archite�o Alberto Kalach
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A.A. 2017 -2018
3 0
W.A. Ve. 18
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA STAZIONE DI PRATO
3 1
La stazione centrale di Prato è un edificio realizzato nel 1934 con richiami storicis�ci al bugnato, alle paraste, ad archi e frontoni. Bombardato durante la seconda guerra mondiale, l’edificio venne ricostruito nel 1947. La par�colarità della stazione di Prato è che, trovandosi alla confluenza tra le linee Bologna-Firenze e Viareggio-Firenze, nel tempo ha rappresentato un vero e proprio sistema di appoggio per i ferrovieri che nell’edificio possedevano i loro appartamen�. Ad oggi la stazione è u�lizzata nel suo corpo centrale per ordinarie attività di caffe�eria e biglie�eria, mentre le ali laterali sono abbandonate: memoria di un passato non troppo lontano. Il nostro proge�o propone attività che potrebbero ridare vita agli spazi fantasma. Abbiamo individuato la stazione come luogo sosta volto ad attirare il turismo per la ci�à di Prato a�raverso la creazione di un museo e negozi, ma anche di luoghi di lavoro e studio con la realizzazione di spazi commerciali, di coworking ed una biblioteca per gli studen�.
3 2
Masterplan
interrato PianoPiano Interrato
Piano Terra Piano terra
3 3
ferro PianoPiano Ferro
Piano primo Piano Primo
Piano PianoSecondo secondo
Progetto Di Riqualificazione Della Stazione Di Prato Museo
Negozi
Uffici
Suddivisione Degli Spazi Interni Museo
Sale D’Attesa
Negozi
Biblioteca
Uffici
Ricreazione Club Modellismo
Bar
Co-Working
Impiantistica Bagni
Sale D’Attesa Ristorante
Magazzini
Ricreazione Club Modellismo Parcheggio Biciclette
Bar Biglietteria
Bagni
Ristorante
Parcheggio Biciclette
Biglietteria
Biblioteca
Co-Working
Magazzini
3 4
Impiantistica
Figura 19
C O M P R E N D E R E E S P E R I R E
P E R
TESTIMONIANZA
L’archite�ura che sopravvive ai secoli è tes�monianza storica. Varia con la storia. È storia.
Prof.ssa Anna Bedon Prof.ssa Sara di Resta
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A.A. 2018 -2019
3 6
STORIA E RESTAURO | DELL’ARCHITETTURA
RICERCA STORICA DELLA CHIESA DI SANT’ELENA, Venezia
Figura 20Viero, Venezia
La Chiesa di Sant’Elena è arrivata a noi portando con sé la tes�monianza di un millennio di storia. Dapprima l’isola veniva u�lizzata come cavana - luogo di rifugio in caso di bufere per marinai veneziani - poi vengono eretti la chiesa ed il convento, resi floridi dai lasci� testamentari di ricche famiglie veneziane fino al decreto
3 7
Figura 21
di soppressione napoleonico del 1805. Da qui in poi il complesso ecclesias�co conoscerà periodi bui: verrà trasformato in magazzino della marina da guerra, abbandonato per un periodo, adibito ad abitazione per degli arciduchi austriaci e poi riportato a magazzino. Solo nel 1928 verrà riconsegnato alla Chiesa.
CAPPELLA DI S. FRANCESCA ROMANA o di S. ANTONIO
CAPPELLA DEI GIUSTINIAN
CHIOSTRO
CAMPANILE
CAPPELLA DI S. ELENA o dei BORROMEI
Planimetria della Chiesa di Sant’Elena.
Schizzo - Coronamento dell’abside della cappella di S. Elena ad archetti pensili in co�o.
Schizzo - Coronamento del fianco della cappella di S. Elena adarchetti pensili incrocia� in co�o. 3 8
Schizzo - Coronamento della chiesa ad archetti pensili in co�o.
3 9
Figura 22. Interno della chiesa nel 1887 Navata principale rivolta verso l’abside.
Interno della chiesa oggi Navata principale rivolta verso l’abside.
Figura 23. Fotografia della facciata della Chiesa di S. Elena a�orno all’anno 1887.
Fotografia della facciata della Chiesa di S. Elena oggi.
1418 -1420
Realizzato nel 1500, demolito e ricostruito nel 1983
1439-1446
1985-1988
Ul�mata nel 1460
Spazio adibito a giardino/orto/vigneto 4 0
Ad oggi non sono pervenu� documen� o disegni che tes�monino lo stato della chiesa antecedente al XV sec. Sappiamo che gli a�uali spazi presentano il seguente ordine cronologico:
Figura 24
A G I R E P E R I N T E R P R E T A R E
MEMORIA
“C’era scri�o da qualche parte – non ricordo – che Michelangelo un giorno ha de�o: «Una bella scultura c’è se rotola giù per le scale dal terzo piano e quando arriva in fondo è ancora una bella scultura». Ahimé! Tra cento anni, in fondo alla scala del tempo, come arriveranno le nostre belle archite�ure di ferro e di vetro, le nostre archite�ure monumentali orgoglio della società?” E�ore So�sass |Ebro, 1972
LABORATORIO DI RESTAURO
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Prof.ssa Emanula Sorbo
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A.A. 2019 -2020
4 2
Gruppo di lavoro | Simona Bonadeo | Ada Angela Melo Gòmez | Sarnali Razzak
EX FORNACE GUERRA-GREGORJ, Treviso
La Fornace Guerra-Gregorj è stata una realtà riconosciuta a livello internazionale che dal 1840 fino alla prima metà del XX secolo ha saputo coniugare arte e industria. Oggi il sito di archeologia industriale è abbandonato, in rovina. Il nostro proge�o si propone di indirizzare uno degli edifici che compongono il complesso verso un futuro che possa valorizzarne lo spazio e la memoria. Siamo par�� da un’analisi storicocri�ca che ci ha permesso di comprendere l’edificio ed il territorio in cui si colloca e di individuarne cara�eris�che e problema�che che abbiamo sviluppato all’interno del nostro proge�o. Natura ed arte sono il tema cardine del nostro proge�o che prevede la realizzazione di un laboratorio ar�s�co di ceramiche ed un i�nerario olis�co.
S CA L A
Sviluppo della città
Sviluppo delle infrastrutture
Fiumi
Fornaci
Fornaci
Fiumi
SCALA
P A E S A G G IS T IC A
Ferrovie
Rapporto tra fiume e fornace
UR BANA
Variazione d’uso del verde
SCALA
AR CHITE T T O N I CA
Rapporto tra verde e falegnameria
Fornace
Fiume
Fornace
Verde incolto
Verde coltivato
Edifici
Fornace
Fiume
Fornace
Verde incolto
Verde coltivato
Edifici
Verde industriale
Fornaci
Fornaci
Fiumi
Fiumi
Ferrovie
Ferrovie
Strade
Fornace
Fiume
Fornace
Verde industriale
Verde coltivato
Edifici
Fornace
Fiume
Fornace
Verde incolto
Verde coltivato
Edifici
Verde industriale
Fornaci
Fiumi
Ferrovie
Fornace
Strade
Fiume
Fornace
Verde incolto
Verde coltivato
Edifici
Verde parassita della fornace
SI N TE S I
Fornaci
Fiumi
I N T ER P R ET A T I V A
Ferrovie
Fornace
Strade
Fiume
Fornace
Verde incolto
Edifici
Verde parassita della fornace
Forte infittimento infrastrutturale
Fornace Guerra
Fornaci
Fiumi
Il Dosson si assottiglia sempre più, minacciando di estinguersi
Il verde selvaggio predomina sulla fornace fino a diventarne parassita
La vegetazione si impossessa della falegnameria e ne diventa parassita fino a comprometterne la staticità
P R O G ET T UA L E
Ferrovie
Affermazione della fornace come oasi
Fornace
Strade
La fornace, in quanto oasi, si mantiene periferia attraverso il verde
Fiume
L’acqua diventa materia progettuale
Fornace
Verde progettato
Verde coltivato
Edifici
L’ordine del verde all’interno della fornace viene ristabilito
La vegetazione diventa materiale e tematica progettuale
4 4
SOL U Z I O N E
Coinvolgimento della periferia nel centro storico
esfoliazione
FENOMENO Mancanza scagliatura
scagliatura presenza di vegetazione
patina biologica presenza di vegetazione esfoliazione
esfoliazione Mancanza esfoliazione
scagliatura esfoliazione scagliatura
presenza di esfoliazione vegetazione scagliatura presenza di vegetazione
Mancanza scagliatura presenza di vegetazione Mancanza
esfoliazione presenza di vegetazione Mancanza
esfoliazione scagliatura Mancanza
disgregazione patina biologica disgregazione giunto Mancanza scagliatura disgregazione del giunto disgregazione del giunto
e
a
a
di ne di ne
Patina fratturazione patina biologicao fessurazione Crosta patina biologica disgregazione del giunto Patina Lcuna
Mancanza scagliatura patina biologica patina biologica disgregazione scagliatura giunto del giunto
Mancanza
presenza di vegetazione
presenza di vegetazione patina biologica presenza di giunto vegetazione patina biologica
Mancanza disgregazione esfoliazione disgregazione
esfoliazione Mancanza patina biologica Patina giunto disgregazione Patina
esfoliazione esfoliazione patina biologica giunto Mancanza patina biologica giunto Patina scagliatura
a
a
azione
azione to
disgregazione Lcuna del giunto presenza di vegetazione fratturazione o fessurazione fratturazione patina biologicao fessurazione disgregazione Mancanza esfoliazione disgregazione Crosta
fratturazione o disgregazione Patina fessurazione disgregazione patina biologica del giunto fratturazione o giunto fessurazione disgregazione Lcuna Crosta del giunto
patina biologica Crosta
fratturazione patina biologicao fessurazione patina biologica giunto disgregazione patina biologica Crosta giunto Rottura Patina Rottura disgregazione del giunto distacco (opacità 72%)
Lcuna distacco (opacità 72%)
fratturazione o fessurazione Patina Rottura Rottura Crosta Lcuna distacco
dissesto (opacità 72%) fratturazione o dissesto fessurazione (opacità 72%) Patinabiologica patina disgregazione giunto Patina Crosta
disgregazione patina biologica presenza di vegetazione patina biologica
fratturazione o Patina fessurazione patina biologica fratturazione o fessurazione
esfoliazione dissesto disgregazione (opacità 72%) patina biologica del giunto Mancanza giunto patina biologica esfoliazione giunto
disgregazione Lcuna Crosta patina biologica giunto Crosta disgregazione
scagliatura patina biologica
disgregazione del giunto o fratturazione fessurazione disgregazione
Lcuna disgregazione del giunto Lcuna
distacco (opacità 72%)
DEGRADO BIOLOGICO: presenza di un sottile strato di microrganismi sulla superficie del laterizio, presente sotto forma di macchie di colore verde scuro o bianco. dissesto (opacità 72%)
Rottura
DEGRADO FISICO-CHIMICO: decoesione del laterizio con conseguente polverizzazione delle parti a seguito di piccole sollecitazioni meccaniche. distacco
Il degrado p tipo meccan meccanismi
(opacità 72%)
distacco Rottura (opacità 72%)
fratturazione o fessurazione dissesto distacco Patina Rottura (opacità (opacità 72%) 72%) dissesto Patina (opacità 72%)
Crosta distacco Lcuna (opacità 72%)
dissesto Lcuna (opacità 72%) Patina Rottura fratturazione o dissesto (opacità 72%) fessurazione fratturazione o fessurazione Lcuna
DEGRADO BIOLOGICO: la presenza di vegetazione, come edere e muschi, porta alla generazione di sollecitazioni meccaniche all’interno murature. dissesto (opacità 72%)
Rottura Rottura distacco
(opacità 72%)
distacco (opacità 72%)
Rottura dissesto (opacità 72%)
dissesto (opacità 72%) distacco (opacità 72%)
distacco Rottura (opacità 72%)
Crosta Crosta fratturazione o distacco Patina (opacità 72%) fessurazione dissesto Patina (opacità 72%) Rottura Lcuna Crosta dissesto (opacità 72%) distacco Lcuna (opacità 72%)
dissesto Rottura (opacità 72%) Rottura distacco (opacità 72%)
distacco (opacità 72%)
fratturazione o fessurazione
dissesto
fratturazione o dissesto fessurazione (opacità 72%)
dissesto
(opacità 72%)
(opacità 72%)
Crosta Patina Crosta
Rottura
Rottura Lcuna
distacco (opacità 72%)
distacco (opacità 72%)
fratturazione o fessurazione
dissesto (opacità 72%)
dissesto (opacità 72%)
Rottura Crosta Patina Rottura distacco (opacità 72%)
Lcuna distacco
Rottura
distacco (opacità 72%)
(opacità 72%)
distacco
(opacità 72%)
L’assenza d impurità e m soffice strato
(opacità 72%)
patina biologica
Lcuna presenza di esfoliazione vegetazione presenza di vegetazione
Crosta di presenza vegetazione
(opacità 72%)
Prospe�o Nord
scagliatura
Mancanza
4 5
scagliatura Lcuna
patina Crosta biologica giunto patina biologica giunto disgregazione patina biologica Lcuna
patina biologica Crosta giunto disgregazione Rottura del giunto scagliatura disgregazione del giunto
fratturazione o Mancanza fessurazione scagliatura
logica
Lcuna Patina
disgregazione presenza di vegetazione patina biologica patina biologica presenza di giunto vegetazione
presenza di vegetazione Mancanza scagliatura
dissesto
Presenza di vegetazione
patina biologica disgregazione Lcuna giunto Crosta del giunto o fratturazione disgregazione fessurazione Crosta del giunto disgregazione
scagliatura presenza di esfoliazione vegetazione
patina biologica presenza di vegetazione patina biologica
patina biologica disgregazione giunto del giunto Lcuna
Mancanza disgregazione patina biologica scagliatura del giunto giunto patina biologica patina biologica scagliatura giunto esfoliazione
scagliatura disgregazione disgregazione del giunto Mancanza patina biologica
Crosta Lcuna
patina biologica disgregazione Crosta Patina
OSSERVAZIONE
(opacità 72%)
fratturazione o fessurazione
Patina Disgregazione
Rottura
distacco
Patina biologica
patina biologica fratturazione disgregazioneo Lcuna Patina fessurazione fratturazione o disgregazione fessurazione
giunto Mancanza presenza di esfoliazione disgregazione vegetazione del giunto esfoliazione patina biologica disgregazione
disgregazione del giunto disgregazione scagliatura del giunto
Lcuna Crosta patina biologica giunto disgregazione del giunto
presenza di vegetazione esfoliazione disgregazione patina biologica del giunto esfoliazione patina biologica
Mancanza
e
logica
disgregazione patina biologica del giunto Mancanza giunto
fessurazione Patina
disgregazione
dissesto Rottura (opacità 72%) fratturazione o fessurazione dissesto
dissesto (opacità 72%)
(opacità 72%)
Prospe�o Sud
distacco Patina (opacità 72%)
Rottura
Crosta Patina Lcuna
Rottura distacco (opacità 72%)
dissesto (opacità 72%)
Lcuna
distacco (opacità 72%)
La presenza ra, hanno p La presenza seguito della
CAUSA
INTERVENTI
della copertura e l’azione degli agenti atmosferici provocano il deposito di microrganismi sulla struttura, comportando la formazione di un sottile e o di colore verde o bianco.
PU3PU4PU5PR1-
può essere innescato dalla presenza di radici che provocano sollecitazioni di nico o dall’acqua che agisce per infiltrazione o risalita capillare, portando a i di corrosione attraverso il ciclo di gelo e disgelo.
PU5 - Pulitura a secco attraverso pennelli a setole morbide e aspiratori a bassa pressione. AGG1- Fissaggio degli elementi distaccati o in fase di distacco con fermature di malta di calce. CON1- Consolidamento protettivo diffuso mediante la stesura di un consolidante organico. PR2- Protezione della muratura mediante stesura di soluzione a base di resine silossaniche. PU1PU2PU5PR1-
Rimozione degli infestanti vegetali e piante attraverso l’estirpazione manuale e relativa pulitura meccanica effettuata con spazzole. Disinfestazione della superficie interessata da colonizzazione biologica con spazzole. Pulitura a secco attraverso pennelli a setole morbide e aspiratori a bassa pressione. Trattamento finale preventivo mediante vaporizzazione a bassa concentrazione di biocida contro la formazione di attacchi di microrganismi autotrofi.
Planimetria dello stato di fa�o e studio delle murature
4 6
a persistente delle piante rampicanti in facciata, fino ad arrivare alla copertuportato al danneggiamento di quest’ultima, dei materiali e delle murature. a delle piante è causata principalmente dall’abbandono della fornace a a chiusura della fabbrica nel 1963.
Rimozione di muschi e depositi organici e inorganici attraverso lavaggio con acqua. Pulitura delle croste con spray di acqua deionizzata a bassa pressione. Pulitura a secco attraverso pennelli a setole morbide e aspiratori a bassa pressione. Trattamento finale preventivo mediante vaporizzazione a bassa concentrazione di biocida contro la formazione di attacchi di microrganismi autotrofi.
Sezione A-A’
Sezione B-B’
De�agli di ricostruzione del �mpano
4 7
La nostra scelta proge�uale prevede di riconfigurare l’andamento originario a due falde del fronte nord. Si è optato per la ricostruzione delle stesse basandosi sul criterio di dis�nguibilità: l’aggiunta sarà intervallata dalla preesistente a�raverso uno strato di malta di calce che perme�erà di livellare la precedente tessitura muraria per favorire l’innesto della nuova in so�osquadro, fungendo da manifesto d’incontro tra nuovo e an�co.
A
B
A’
B’
4 8
Planimetria dello stato di proge�o
Figura 25
A G I R E P E R I N T E R P R E T A R E
ATTIVAZIONE
Ci sono archite�ure la cui funzione si conclude con il cessare dell’interesse umano nei suoi confron�. Lunghi periodi di abbandono fino a che una scin�lla crea�va decide di porre fine all’indifferenza.
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Collettivo Orizzontale
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A.A. 2018 -2019
5 0
W.A. Ve. 19
ESPERIENZA PEPE, Lido di Venezia
Il complesso sorge nel XVII secolo come palazzo dei solda�. Commissionato dalla Repubblica di Venezia, è stato uno dei primi esempi di accasermamento militare, rimasto attivo fino al 1999. Da qui in poi un lungo periodo di abbandono e degrado che ha visto parte delle coperture crollare, fino a quando nel 2016 l’associazione Biennale Urbana si è impegnata a riattivare la caserma a�raverso il proge�o che prevedeva l’organizzazione di workshop e attività culturali aperte a chiunque. Nel 2018 l’edificio ha ospitato il padiglione francese della Biennale, ma in conclusione a quest’esperienza è ritornata ad uno stato di abbandono. Il nostro proge�o si propone di recuperare la caserma suggerendo l’inserimento di attività capaci di autofinanziarsi e che l’isola di Venezia non è in grado di offrire per mancanza di spazi: alloggi per ar�s� e rela�vi spazi esposi�vi, zone di co-working, relax e meditazione immerse nella natura, una serra, una palestra, uno spazio di aggregazione quale discoteca ed un piccolo bar.
5 1
1600
1999
Figura 26
2018
5 2
2016
1
3
2
4
5 10
9
6
7
8
ESPLOSO
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1. Zona coworking | 2. Serra | 3. Zona esposi�va | 4. Palestra | 5. Alloggi | 6. Laboratorio ar�s� | 7. Bar | 8. Zona meditazione | 9. Giungla | 10. Officina |
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Proge�o di una stru�ura che richiami l’idea di un’altana, simbolo veneziano.
Bar
Laboratorio per ar�s�
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Sala esposi�va
Giungla
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Spazio di aggregazione
Figura 27
A G I R E P E R I N T E R P R E T A R E
ACQUA
L’acqua perme�e di vedere archite�ure liquide: a volte lievemente increspate, altre volte distorte o addiri�ura scomposte. Quadri impressionis� des�na� a dissolversi nel vento.
| Archite�o Andrea Nalesso |
A.A. 2019 -2020
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TIROCINIO
MOSTRA CELEBRATIVA GEMELLAGGIO VENEZIA-SUZHOU Cà Foscari esposizioni, Venezia
La mia esperienza di �rocinio è stata guidata dall’archite�o Andrea Nalesso ed è consis�ta nella proge�azione dell’alles�mento della mostra nata per celebrare il quarantesimo anniversario del gemellaggio tra la ci�à cinese di Suzhou e Venezia. Due ci�à molto simili, il cui denominatore comune è l’acqua, su cui si sviluppano. L’attività mi ha permesso di entrare in conta�o con il mondo proge�uale reale, fa�o di imprevis� e limitazioni legate al budget, insegnandomi che l’archite�o è quella figura che, nonostante le molteplici difficoltà, deve riuscire a trovare la soluzione migliore capace di me�ere a sistema ogni variabile.
Figura 28
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Figura 29
ENTI
Figura 30
STIME
TODE 6 0
Figura 31
Figura 32
A G I R E P E R I N T E R P R E T A R E
SOCIALITÀ
“Proge�are archite�ura vuol dire disegnare un posto dove, al tramonto, due amici sedu� per terra si raccontano, adagio, le storie della loro vita.” E�ore So�sass |India, 1993
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Prof.ssa Esther Giani Prof. Emilio Meroi
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A.A. 2019 -2020
Gruppo di Lavoro | Sarnali Razzak
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LABORATORIO INTEGRATO II
Prospe�o est residenze
Prospetto ovest
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XSIZE YSIZE
Presidio medico
00. Sala da pranzo e segreteria | 01. Casa del custode
00. Fisioterapia | 01.BIblioteca
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00. Terme | 01. Sala da pranzo centrale
EX SANSIFICIO ORI Residenza per pensiona� Rie� Il proge�o consiste nella realizzazione di un sistema residenziale per pensiona� presso un sito di archeologia industriale abbandonato: l’ex sansificio Ori a Passo Corese, Rie�. Il proge�o si sviluppa a par�re dalla cellula abita�va, uno spazio essenziale e privato in cui il fruitore può condurre la propria vita autonomamente. Al di fuori di questa, ogni spazio è pretesto di socialità: corridoi, sale di aggregazione, scale e percorsi esterni sono studia� in funzione dell’uomo come ipote�ci pun� di incontro. L’archite�ura è a servizio dell’uomo.
Vista scala - residenze
Spazi di servizio Residenze
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Spazi accessori
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Sopra: vista appartamen� | So�o: vista corte della sala da pranzo
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Prospe�o e planimetria del blocco residenze
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2 1
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1
Planimetria prospettica della stanza
3
Planimetria prospettica della biblioteca
Planimetria prospettica della sala da pranzo e cucina condivisa
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Chia Sarnali
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Set design rampa
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Set design vasca
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Figura 33
A G I R E P E R I N T E R P R E T A R E
ESIGENZA
L’uomo costruisce strade e ferrovie per ridurre le distanze e velocizzare il percorso di un’auto, spesso trascurando che ciò che per un’auto è comodità, per un uomo è pericolo.
U R BA N I ST I C A
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Prof. Stefano Munarin
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A.A. 2019 -2020
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Gruppo di Lavoro | Hendrju Balili | Giulia Giliberto
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Indagine delle problema�che
UN CENTRO PER GAZZERA, Mestre
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Gazzera è un quar�ere ad ovest di Mestre, generatosi da una griglia stradale a par�re dal XX secolo. A�raverso uno studio cri�co della zona siamo giun� ad analizzarne le problema�che legate principalmente alle connessioni viarie ed è emerso che Gazzera è un quar�ere a misura di automobile, in cui la mobilità attiva risulta pericolosa e ostacolata. Il nostro proge�o si concentra su via Gazzera alta: un rettifilo costellato di attività commerciali locali che dalla Parrocchia di S. Maria Ausiliatrice si sviluppa in direzione Mestre, trovando ostacolo al passaggio a livello, punto di intersezione tra la via in ques�one, la ferrovia e la strada statale. Il nostro obiettivo si propone di trasformare via Gazzera alta in un Woonerf, una strada in cui pedoni e ciclis� hanno la precedenza e gli automobilis� sono costretti ad ado�are comportamen� di guida più pruden�, e di realizzare un ampio so�opasso in corrispondenza del passaggio a livello, al fine di me�erne in sicurezza la percorrenza.
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Masterplan
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Concept di proge�o | Spazio fuido
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A
A’
Proge�o di Woonerf in via Gazzera alta. Lo spazio pubblico è definito dai confini di quello privato.
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Sezione A-A’
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Sezione e planimetria del so�opasso
PERCORSO CICLABILE ESISTENTE
±0,000
USCITA VERSO PARCO
VI
LI M IT I
A
ZZ
ER
A
PE
DO
PR IV AT I
NA
LE
BASSA
+0,40
VIA GAZZERA
±0,000
VA
PR IV AT I
STRADA NUO
LI M IT I
GA
A -3,50
A
IPOTETICA PALESTRA DI ROCCIA
USCITA VERSO MESTRE ±0,000
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EDIFICIO SCALATORI
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BIBLIOGRAFIA
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Merleau-Ponty 1962: M. Merleau-Ponty, Il cinema e la nuova psicologia, in Id., Senso e Non Senso, Il Saggiatore, Milano 1962, p.71. Merleau-Ponty 1964: Cfr. Hubert L. Dreyfus e Patricia Allen Dreyfus, Translator’s Introc�on, in M. MerleauPonty, Sense and Non Sense, Northwestern University Press, Evanston 1964, p. XII. So�sass 2009: E. So�sass, Foto dal finestrino, Adelphi, Milano 2009, pp. 15-51-53-59.
CREDITI FOTOGRAFICI Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 6 Figura 7 Figura 8 Figura 9 Figura 10 Figura 11 Figura 12 Figura 13 Figura 14 Figura 15 Figura 16 Figura 17 Figura 18 Figura 19 Figura 20 Figura 21 Figure 22.23 Figura 24 Figura 25 Figura 26 Figura 27 Figura 28 Figura 29 Figure 30.31 Figura 32 Figura 33
MAXXI. Pantheon. Aldo Rossi, Senza titolo, acquerello, penna e pennarello su tavola, cm 51,5x101. I materiali di Venezia. School in Paspels, Archivio Olgiati. Conne�ori a taglio, Ancon buildings products. Krokholmen House, ÅKE E:SON LINDMAN. Schizzo, assonometria di Krokholmen house. Schizzo, prospe�o principale di Krokholmen house. Muro di spina di Villa Adriana. Venezia. Fotosimulazione. Acquisizione della nuvola di pun� della statua. Rilievo dei pun� omologhi. Texture della statua. Feritoia della Rocca di Ripafra�a, Comune di Ripafratta. Render dall’alto. Papaveri in velocità. Affreschi della Chiesa di S. Elena, Venezia. Antonio Visentini, Isolario veneto: venti prospettive incise da Antonio Visentini, Teodoro Viero, Venezia 1777. Benedetto Bordone, Isolario di Benedetto Bordone nel qual si ragiona di tutte le isole del mondo, con li lor nomiantichi e moderni, historie, fauole, e modi del loro viuere, e in qual parte del mare stanno, e in qual parallelo e clima giaciono, Francesco di Leno, Venezia 1565. Sono state reperite presso l’Archivio storico del Comune di Venezia. Muro di un edificio della ex Fornace Guerra-Gregorj. Muro di Caserma Pepe. Vista sulla corte interna della Caserma. Colori di riflessi nelle acque veneziane. h�ps://www.circuitoturismo.it/wp-content/uploads/suzhou-892403_1920.jpg Venezia riflessa, Antonino Firriolo. Fotomontaggio di simulazione delle scelte di proge�o. Gradonata dello stabilimento Blue Moon, Lido di Venezia. Fotografia all’opera Globe degli ar�s� Kanan Aliyev e Ulviyya Aliyeva.
UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA DICHIARAZIONE DI CONSULTABILITA’ O NON CONSULTABILITA’ DELLA TESI
La so�oscri�a Chiara Ghidini
matricola n° 288243
laureanda in Archite�ura Costruzione Conservazione - Dipar�mento di Culture del proge�o prima sessione dell’A.A. 2019-2020
DICHIARA
che il suo Por�olio è consultabile dal giorno 26 luglio 2020
26 luglio 2020