© 2016 Chiarelettere editore srl
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Il senso della vita (secondo me)
Š 2016 Chiarelettere editore srl
Jack London 1876-1916
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Jack London
Il senso della vita (secondo me)
chiarelettere
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Š Chiarelettere editore srl Soci: Gruppo editoriale Mauri Spagnol S.p.A. Lorenzo Fazio (direttore editoriale) Sandro Parenzo Guido Roberto Vitale (con Paolonia Immobiliare S.p.A.) Sede: Via Guerrazzi, 9 - Milano ISBN 978-88-6190-874-1 Prima edizione: ottobre 2016 I saggi Il senso della vita (secondo me), Rivoluzione, Come sono diventato socialista sono tradotti da Alessandro Gebbia; i racconti Il sogno di Debs e A sud dello Slot sono tradotti da Paola Cabibbo.
www.chiarelettere.it BLOG / INTERVISTE / LIBRI IN USCITA
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Sommario
Introduzione di Mario Maffi
Jack London: vita e opere PerchĂŠ oggi
IX XVII
IL SENSO DELLA VITA (SECONDO ME)
Prima parte
Il senso della vita (secondo me) 5 Rivoluzione 21 Come sono diventato socialista 51
Seconda parte
Il sogno di Debs A sud dello Slot
61 91
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Introduzione di Mario Maffi
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Jack London: vita e opere
È davvero arduo condensare in poche pagine una vita tanto breve quanto intensa come quella di Jack London. Che nasce il 12 giugno 1876 a San Francisco: il padre, un astrologo itinerante, si rifiuta di riconoscerlo e abbandona la famiglia, la madre si risposa con John London, vedovo con due figlie. In ristrettezze economiche, i London si trasferiscono dall’altra parte della Baia, a Oakland, e Jack comincia a lavorare, appena dodicenne, in una fabbrica di scatolame. Quattro anni dopo, lo troviamo sul fronte del porto, a capo di una banda di ladruncoli: è chiamato «Principe dei pirati di ostriche» ed è già assiduo frequentatore del First and Last Chance Saloon. Poi, dopo un’esperienza di qualche settimana nella polizia marittima della Baia, s’imbarca come marinaio su una goletta che tocca Giappone, Corea, Siberia. Passano sei mesi ed eccolo di nuovo a Oakland: prima operaio semplice in una fabbrica di juta, quindi spalatore di carbone per tredici ore al giorno in una centrale elettrica. Intanto, legge: famelicamente, disordinatamente. E scrive: con un racconto su un tifone al largo del Giappone vince un concorso indetto dal «Morning Call» di San Francisco.