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Gianluigi Nuzzi
 Vaticano S.p.A.
chiarelettere
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© Chiarelettere editore srl Soci: Gruppo Editoriale Mauri Spagnol S.p.A. Lorenzo Fazio (direttore editoriale) Sandro Parenzo Guido Roberto Vitale (con Paolonia Immobiliare S.p.A.) Sede: Via Guerrazzi, 9 - Milano isbn 978-88-6190-640-2 Prima edizione: maggio 2009 Prima edizione tascabile: ottobre 2014 Progetto grafico di copertina: Sara Zampieri e Nicola Scodellaro, www.pholpo.net Foto di copertina: © Abilio Lope/Corbis www.chiarelettere.it blog / interviste / libri in uscita
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“Le firme autorizzate sono due: de Bonis Donato e Andreotti Giulio.� Dal documento bancario che rivela tra le firme autorizzate del conto Fondazione Spellman quella di Andreotti.
pretesto 1 f pagina 111
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“Mamma de Bonis, lotta alla leucemia; Jonas Foundation, aiuto bimbi poveri: su quei depositi più che oboli transitano cospicue tangenti.” “Stanno per chiudere la morsa. Fonti amiche della Guardia di finanza mi hanno allertato.” Angelo Caloia, presidente dello Ior, è informato in tempo reale sull’attività dei magistrati durante l’inchiesta Mani pulite.
pretesto 2 f pagine 65, 92-95
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“Beatissimo Padre, sento il dovere di mettere direttamente al corrente Vostra Santità dell’importo che l’Istituto è in grado di mettere a disposizione della Santità Vostra. L’importo è pari a 72,5 miliardi di lire, risultanti a fronte di rischi di varia natura.” Lettera di Angelo Caloia a Giovanni Paolo II, 16 marzo 1994.
pretesto 3 f pagina 195
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“I titoli passati allo Ior sono il risultato di pagamenti di tangenti a uomini politici, per importi certamente a loro ritornati in forma pulita.” Lettera di Angelo Caloia al cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato del Vaticano, 5 ottobre 1993.
“Nel caveau dello Ior giacciono circa 27,9 miliardi di titoli di Stato italiani, Btp e Cct. Non tutti i numeri sono puliti.” Dal report di Renato Dardozzi, ottobre 1993.
pretesto 4 f pagine 92, 108
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“L’operazione Sofia, vale a dire il tentativo di creare il Grande Centro che avrebbe preso il potere.” Testimonianza di Giancarlo Capaldo, procuratore aggiunto di Roma, coordinatore dell’inchiesta sul golpe bianco-porpora.
“Le transazioni a favore di mio padre passavano tutte tramite i conti e le cassette dello Ior.” Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito. Il padre è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
pretesto 5 f pagine 244, 259
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Gianluigi Nuzzi, milanese, già inviato di «Panorama», «Il Giornale», «Libero», con Chiarelettere è autore di diversi libri di successo. Dopo Vaticano S.p.A. (250.000 copie), ha pubblicato con Claudio Antonelli Metastasi (100.000 copie) e, a seguire, il libro-evento Sua Santità (200.000 copie), che ha portato alla luce tutte le trame di potere all’interno del Vaticano. La popolarità di Nuzzi è in aumento grazie anche alle fortunate trasmissioni che ha curato prima per La7, con Gli intoccabili e Le inchieste di Gianluigi Nuzzi (2012), poi con lo speciale in quattro puntate Segreti e delitti su Canale5 e, dal 2103, con Quarto grado su Rete4.
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Sommario
Premessa alla nuova edizione
XIII
VATICANO SPA
Questo libro
3
Prima parte Le carte segrete del Vaticano
9
Ascesa e caduta di Marcinkus
11
Firma autorizzata: Andreotti Giulio
31
Lo Ior parallelo
61
Enimont. La maxitangente
74
Il trio Marcinkus, Sindona e Calvi. Dopo il crac dell’Ambrosiano, la crisi dello Ior. Grave danno d’immagine della Chiesa Il nuovo prelato de Bonis e il fondo gestito per conto di Andreotti. I conti cifrati dello Ior. Depositi e bonifici: nomi e cognomi La galassia occulta di de Bonis. Tangenti invece di elemosina e beneficenza. Il grande affare dei manicomi I soldi dei Ferruzzi e di Bisignani. L’inchiesta Mani pulite. Il riciclaggio delle tangenti. Gli avvertimenti di Caloia, il nuovo presidente
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Enimont. Il depistaggio
103
Enimont. Le coperture
142
Truffe e ricatti nei sacri palazzi
167
I soldi del papa e lo Ior dopo de Bonis
191
Documenti passati sotto banco. Quello che ai magistrati non viene detto. I miliardi di commissioni Quei 4 miliardi e mezzo sfuggiti ai giudici. Il ruolo e il potere del cardinale Castillo Lara. Gli affari dell’immobiliarista Bonifaci Un misterioso siriano. Il lascito Gerini e i salesiani. I miliardi di Lumen Christi. San Francesco e la truffa del secolo I 72 miliardi del pontefice. La cura Caloia e i 5 miliardi di euro in dotazione. Grandi manovre in Cariplo
Seconda parte L’altra inchiesta. Il «Grande Centro» e i soldi della mafia 221 Il golpe porpora
223
Lo Ior, quei soldi per Provenzano
251
Ringraziamenti
267
Indice dei nomi
269
Tra il 1994 e il 1998, il tentativo di costruire il «Grande Centro» con i soldi riciclati. L’inchiesta di Capaldo, qui intervistato. E la storia del cardinale Giordano Le accuse di Mannoia. La testimonianza di Massimo Ciancimino. In fila fuori dello Ior
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Premessa alla nuova edizione
Nulla è più come prima La pulizia della Chiesa avviata da papa Francesco è concreta, radicale, oppure siamo di fronte a un’accurata operazione di comunicazione dopo gli scandali che hanno tormentato il papato di Ratzinger? Ancora, perché Benedetto XVI si è dimesso? Due domande drammatiche. Nessuno finora ha saputo fornire una risposta convincente, definitiva. Chi arroccato nel pregiudizio anticlericale, chi sommerso da quell’onda buonista che ha fatto dimenticare troppo rapidamente gli scandali, le ragazze scomparse, gli omicidi, gli apparenti suicidi, le stragi, i soldi della mafia che nel secondo Novecento hanno segnato la vita del Vaticano e delle sue istituzioni, come lo Ior, l’Istituto per le opere di religione. La verità è ancora sommersa, affiorano lentamente solo tasselli di un complesso mosaico. Da quando questo libro è uscito in Italia nel maggio del 2009, vendendo 250.000 copie in pochi mesi, in Vaticano nulla è più come prima. La Chiesa ha avviato cambiamenti che mai in tutta la sua storia, o quanto meno nel Novecento, aveva avuto il coraggio di intraprendere. Dopo vent’anni di dominio incontrastato, Angelo Caloia, il banchiere che nel 1989 succedette a Paul Casimir Marcinkus al comando della banca del Vaticano, uno dei personaggi chiave di questo libro, è stato «dimesso» anzitempo. Mandato a
© 2014 Chiarelettere editore srl XIV Vaticano S.p.A.
casa con oltre un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. Lo stesso Ior, che raccoglie oltre cinque miliardi di euro di risparmi da ordini, enti ecclesiali e diocesi di tutto il mondo e i cui utili finiscono nella disponibilità diretta del pontefice, non è più la banca offshore che non rispondeva ad alcuna norma di controllo del credito e che garantiva impunità, com’è avvenuto ai tempi degli affari dell’Ambrosiano di Roberto Calvi, di Marcinkus e di Michele Sindona. Dopo la firma di una specifica convenzione monetaria, dal 1° gennaio 2010 il Vaticano aderisce a gran parte delle norme antiriciclaggio vigenti nell’Unione europea. Una svolta epocale che la stampa internazionale, a iniziare dal «Financial Times», attribuisce ai contraccolpi della sconcertante storia ricostruita proprio in questo libro, il primo al mondo ad aver raccontato senza tesi preconcette e con migliaia di documenti interni inediti della Santa Sede, della segreteria di Stato e dello Ior, vent’anni di malaffare e di tangenti transitate per i caveau dei cardinali. Contraccolpi che continuano ad avvertirsi e hanno portato a una vera e propria glasnost finanziaria che, seppur poco pubblicizzata quanto meno in Italia, paese che vive in un disagio perpetuo il rapporto con la Santa Sede, ha comportato una serie di cambiamenti. Sempre all’inizio del 2010 il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, «cancella» per due anni la figura del «prelato dello Ior», carica un tempo ricoperta da quel monsignor Donato de Bonis protagonista del libro e per anni spregiudicato gestore di tangenti e conti di politici innominabili all’interno della banca (il prelato è l’unico sacerdote che lavora nella sede stessa della banca ed è il termine di collegamento tra i laici del consiglio d’amministrazione e i cardinali del consiglio che dovrebbe controllare l’attività). Ebbene, senza ricevere alcun preavviso, il prelato in carica, monsignor Piero Pioppo, già segretario particolare dell’ex segretario di Stato Angelo Sodano, nel 2010 viene fatto accomodare fuori dalle mura leonine e nominato nunzio apostolico in Camerun e Guinea Equatoriale.
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