Inle lake: a scenery for a sustainable design

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IUAV FacoltĂ di Architettura Corso di Laurea Magistrale Architettura per la sostenibilitĂ Tesi di laurea

C. Faccio laureando

Inle lake: uno scenario per un insediamento sostenibile Inle lake: a scenery for a sustainable design anno accademico 2011-2012 professori: B. Albrecth e S. Marini


Inle lake

Uno scenario per un insediamento sostenibile A scenery for a sustainible design di Christian Faccio

Il rapporto uomo-ambiente “Dalla Natura selvaggia dipende la sopravvivenza del mondo”. Questa frase di Thoureu Henry David, raccolta nel testo Walking(1) è stata scritta durante l’esperienza di Walden tra il 1845 e il 1847e descrive benissimo ciò che solo nel 1992 è stato ufficializzato e riconosciuto dai governi di tutto il mondo racchiudendo il significato del pensiero che riguarda la Sostenibilità: “La diversità biologica è alla base del funzionamento degli ecosistemi...e garantisce la sicurezza alimentare, la salute umana, la fornitura di acqua pulita, contribuisce ai mezzi di sostentamento e allo sviluppo economico(2)”. E’ nel Neolitico che per la prima volta l’uomo “esce dai suoi ripari e trova una relazione con l’ambiente che lo vede(...) artefice del proprio destino(3)” circa 10.000 anni fa. Il passaggio da uomo cacciatore-raccoglitore ad agricoltore-allevatore è fondamentale nel determinare i primi insediamenti stabili e le prime modificazioni all’ambiente. Inizialmente “l’uomo si muove nel vuoto e il solo confine è la fine della terra ferma e l’inizio del mare(4)”. Infatti le costruzioni neolitiche più interessanti che conosciamo sono collocate nei pressi del mare. “Il mare è fuori, è il solo limite posto all’esperienza umana(5)”. La fine del Neolitico invece rappresenta l’era delle città, dove il rapporto tra uomo e ambiente viene ulteriormente modificato, un cambiamento radicale, avvenuto 5.000 anni fa. Le città, da allora, hanno conservato “una misura che è alla portata della percorrenza fisica e della comprensione da parte delle persone che la abitano...poi il limite si è allargato...la città

Relationship between man and environment “The survival of the world depends from the wildlife and nature”. This phrase by Thoureu Henry David, collected in the text of Walking(1) was written during the Walden experience between 1845 and 1847 and it describes very well what has only been made official in 1992, and recognized by the world governments enveloping the significance of the idea regarding sustainability: “Biological diversity is the base of the function of ecosystems…and it guarantees alimentary security, human health, the availability of clean water, and it contributes to subsistence and economic development.(2)”. It is in the Neolithic era, that for the first time, mankind “comes out his shelter to find a relationship with the environment to become…architect of his own destiny. (3)” around 10.000 years ago. The shift from hunter-gatherer to farmer-breeder is fundamental in determining the first stable settlements and the first environmental modifications. “man moves only in emptiness and the only border is the end of the ground and the beginning of the sea(4)”. In fact the most interesting Neolithic constructions that we know of are located close to the sea. “The sea is outside, it is the only limit placed on human experience(5)”. The end of the Neolithic era represents the beginning of the era of cities, where the relationship between man and the environment is further modified, a radical change which happened 5.000 years ago. Since then, cities


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20° 33’ N 96° 55’ E

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10 Km

20° 3 96° 5


33’ N 55’ E 45° 43’ N 12° 31’ E

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perde gli elementi della sua identità(6)” tra il 1815 e il 1830 in conseguenza alla rivoluzione industriale. Scompare la wilderness, il bosco infinito, il selvatico. La città è come un parassita(7) che trae le proprie energia dall’esterno e in cambio vi riversa rifiuti, e “la natura si è urbanizzata nei desideri dei suoi abitanti(8)”. Oggi siamo in una situazione in cui le città contemporanee finiscono per essere di nuovo indistinguibili dal territorio circostante, “10.000 anni fa l’indistinguibile era il vuoto, oggi l’indistinguibile è la città(...). La difficoltà più grande è la possibile perdita di rapporto con l’ambiente(9).” La città oggi ha una superficie pari al 2% del pianeta, ma l’influenza del costruito è enorme(10). Per Constantinos Doxiadis, vissuto tra il 1914 e il 1975, l’urbanizzazione globale avrebbe portato alla creazione di Ecumenopolis, la città-mondo del futuro, un’urbanizzazione continua che collegava tutte le città della terra. Alcuni segnali di questa visione, si possono osservare già oggi grazie alle immagini satellitari della Terra vista di notte. Vivere entro i limiti degli ecosistemi A partire dagli ultimi anni 80 gli impatti delle attività umane hanno superato la capacità rigenerativa del Pianeta. Abbiamo superato il limite entro il quale la Natura riesce a trasformare i nostri rifiuti in risorse. Tale pressione crescente sugli ecosistemi causa la distruzione degli habitat, il degrado e la per perdita di produttività minacciando sia la biodiversità che il benessere umano(11) al quale è connesso. L’impatto dell’uomo sull’ambiente è stato affrontato a livello internazionale a partire dal 1992 nella prima Conferenza Mondiale sull’Ambiente a Rio de Janeiro, conosciuta anche come Summit della Terra. La Convenzione sulla Diversità Biologica o Convention on Biological Diversity rappresenta uno dei documenti più importanti prodotti a Rio e riferimento continuo dei successivi accordi, che riconosce a livello internazionale il valore della biodiversità e il legame tra biodiver biodiversità, servizi ecosistemici e benessere umano. Il Millennium Ecosystem Assessment o Valu-

have conserved “a measure that is within the physical and mental reach of the its inhabitants…then the limit widened…and the city loses the elements of its identity.(6)” between 1815 and 1830, as a consequence of the industrial revolution. The disappearance of wilderness, and the never ending woods. The city is like a parasite(7) which draws in its energies from the outside, and in exchange releases waste and garbage, and “natured urbanized itself in the desires of its inhabitants.(8)”. Today we are in a situation in which the contemporary cities end up once again indistinguishable from the surrounding environment, “10.000 years ago the emptiness was indistinguishable, today the city is indistinguishable(…). The greatest difficulty is the possibility of losing the relationship with the environment(9).” Cities today occupy a surface which is 2% of the planet, but the influence of this constructed area is enormous.(10). According to Constantinos Doxiadis, who lived between 1914 and 1975, global urbanization would have brought the creation of Ecumenopolis, the city-world of the future, a continuous urbanization that would join together all the cities of the planet. Some signs of this vision can already be observed today thanks to the images from space of the Earth at night. Living within the limits of ecosystems Beginning from the late ‘80s the impact of human activity has surpassed the regenerative capacity of the planet. We have gone over the limit in which nature can manage to transform our waste into resources. Such a growing pressure on the ecosystems causes the destruction of natural habitats, the degrade and loss of productivity, thus threatening both the biodiversity as well as the wellbeing of humans (11) to which humans are connected. The impact of man on the environment has been challenged on an international level starting from 1992, in the first Global Conference on the environment in Rio de Janeiro, it was also called the Earth Summit. The Convention on Biological Diversity represen-

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Biocapacità

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1960

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Impronta ecologica

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Biocapacità

Impronta ecologica


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in questa pagina grafico rielaborato su fonte Living Planet Report 2006 WWF, http://www.wwf.org in this page revised chart of source Living Planet Report 2006 WWF, http://www.wwf.org

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tazione degli Ecosistemi del Millennio è un progetto di ricerca nato dalla Convenzione della diversità Biologica nel 2001 e pubblicato nel 2005, che valuta lo stato di salute delle risorse naturali e definisce i servizi ecosistemici. Secondo il rapporto, negli ultimi 50 anni l’uomo ha cambiato gli ecosistemi con una velocità ed una forza come mai era successo in periodi precedenti della storia umana. Le cause principali sono state la crescente necessità di cibo, acqua dolce, legname, fibre e fonti energetiche(12). I sevizi ecosistemici, cosi descritti dal Millennium Ecosystem Assessment, si dividono in servizi di approvvigionamento, di regolazione, di supporto e culturali. I servizi di approvvigionamento forniscono cibo, acqua, legno e fibre, e medicinali. I servizi di regolazione contribuiscono alla stabilizzazione del clima, all’assesto idrogeologico, fungono da barriera alla diffusione di malattie, e al riciclo dei rifiuti, garantiscono la disponibilità dell’acqua, consentono l’impollinazione. I servizi di supporto permettono la formazione di suolo, la fotosintesi, il riciclo dei nutrienti, la purificazione dell’acqua. I servizi culturali che forniscono gli ecosistemi sono relativi ai valori estetici, ricreativi e spirituali, di svago, di turismo naturalistico. In questo studio è stato riconosciuto e valutato il valore della biodiversità e il legame tra biodiversità, servizi ecosistemici e benessere umano. La biodiversità è diminuita globalmente di circa il 30% tra il 1970 e il 2008 e del 60% nei tropici. Le aree ad alta biodiversità forniscono importanti servizi ecosistemici come lo stoccaggio del carbonio, legna da ardere, acqua dolce e stock ittici(13). E’ stato poi definito durante il COP 6 del 2002 all’Aja in Olanda, un Piano Strategico, dove le parti si sono impegnate a raggiungere entro il 2010 una riduzione significativa del tasso attuale di perdita di biodiversità a livello globale, regionale e nazionale come contributo alla riduzione della povertà e per il beneficio di tutta la vita sulla Terra(14). Tuttavia il target fissato entro il 2010 non è stato raggiunto, almeno non a livello globale.

ted by one of the most important documents produced in Rio, and continuous reference on the following agreements, that recognize on an international scale the value of biodiversity, and the bond between biodiversity, ecosystem services, and human wellbeing. The Millennium Ecosystem Assessment is a research project that was created out of the Convention on Biological Diversity in 2001, and published in 2005, it evaluates the state of health of natural resources and defines ecosystem services. According to the report, in the last 50 years humans have changed the ecosystems with such a speed and power that is unprecedented in human history. The main causes have been the necessity of food, fresh potable water, timber, fiber and energy sources(12). The ecosystem services, as described by the Millennium Ecosystem Assessment, are divided into four divisions: Provisioning services supply food, water, timber and fiber. Regulating services contribute to the stabilization of the climate, hydrogeological assets, they function as a barrier against the diffusion of diseases, recycling of waste material, they guarantee water availability and pollination. Supporting services allow soil formation, photosynthesis, the recycle of nutrients, water purification. Cultural services created by ecosystems are related to esthetic values, recreational and spiritual values, naturalistic tourism. In this study the value of biodiversity was evaluated, along with the connection between biodiversity, ecosystem services and human wellbeing. Biodiversity had decreased globally around 30% between 1970 and 2009, and around 60% in the tropics. Areas with high biodiversity supply important ecosystem services such as stockpiling of carbon, firewood, fresh water and ichthyic stockpiling(13). During the COP 6 of 2002 in Aja, Netherlands, a Strategic Plan was defined, where the parties involved committed themselves in reaching by 2010 a significant decrease in the global, regional and national loss of biodiversity, as a contribution to the reduction of poverty and the benefit of all life on Earth (14). However the target agreed upon


La biodiversità e gli ecosistemi continuano a diminuire e le pressioni sulla biodiversità rimangono costanti o aumentano d’intensità, come risultato di azioni umane(15). Nel 2010, durante la COP 10, i governi mondiali hanno sottoscritto un ulteriore Piano Strategico; la visione del piano è un mondo che vive in armonia con la natura(16) in cui entro il 2050 la biodiversità è valorizzata, conservata, restaurata e ampiamente utilizzata, mantenendo i servizi ecosistemici, sostenendo un pianeta sano e che fornisce benefici essenziali per tutte le persone. Il Piano ribadisce che la Biodiversità è alla base del funzionamento degli ecosistemi ed è essenziale per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio(17), tra cui la riduzione della povertà. Wetland, gli ecosistemi più ricchi di biodiversità L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ha avviato negli anni 70 il Programma MAB Man and the Biosphere allo scopo di migliorare il rapporto fra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità(18). Il programma ha portato al riconoscimento da parte dell’UNESCO delle Riserve delle Biosfera, aree marine e/o terrestri che gli stati membri si impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile e nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Scopo della proclamazione delle riserve è promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi. In tutto il mondo ci sono 610 riserve della biosfera, questi sono luoghi “che cercano di conciliare la diversità biologica e culturale, lo sviluppo economico e sociale attraverso la cooperazione tra le persone e la natura. Le riserve sono l’ideale per testare e dimostrare approcci innovativi allo sviluppo sostenibile dal locale alla scala internazionale(19)”. Tra questi ecosistemi i più ricchi di biodiversità ma anche i più delicati sono le zone umide o wetland. Un esempio è il Lago Tonlè Sap, in Cambogia, Riserva della Biosfera dell’Unesco, è una tra

was not met by 2010, at least not on a global scale. Biodiversity and ecosystem keep diminishing and the pressure on biodiversity remain constant or increase in intensity, as a result of human actions(15). In 2012, during COP 10, global governments signed another Strategic Plan, the vision of this plan is a world that lives in harmony with nature(16), where by 2050 biodiversity will be appreciated, conserved, restored and widely used, keeping ecosystem services, sustaining a healthy planet that supplies essential benefits in order to reach the Millennium Development Goals(17), which also include the reduction of poverty. Wetlands, the most biodiversity rich ecosystems UNESCO, the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, started the MAB Man and the Biosphere program in the ‘70s, this program was aimed at improving the relationship between man and the environment, in order to reduce biodiversity loss(18). The program brought recognition by UNESCO to Biosphere Reserves, marine and/or land areas that the member countries commit themselves to handling in the view of resources conservation and sustainable development along with the involvement of local communities. The aim of the proclamation of the reserves is to promote and prove a balanced relationship between the human community and the ecosystems. Throughout the world there are 610 biosphere reserves, among these are places “that try to conciliate biological and cultural diversity, economic and social development through cooperation between people and nature. The reserves are ideal to test and demonstrate innovative approaches to sustainable development, from a local to an international level(19)”. Within these ecosystems, wetlands are the richest in biodiversity, but also the most delicate. An example is Lake Tonlè Sap, in Cambodia, a biosphere reserve of UNESCO, it is one of the richest fishing areas of the world, sup-

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2010

cattiva qualitĂ acque

volume di pesca in diminuzione

ALTRE COLTURE

cattiva qualitĂ prodotto causato da fertilizzanti

mancano spazi comuni

poco diffuse

grandi resort a 5 stelle

piscicoltura poco sfruttata


2025

cattiva qualità acque

in diminuzione

ALTRE COLTURE

è necessario un cambiamento di gestione della coltura del pomodoro

colture algali purificano l’acqua

aumento biodiversità colturale

la struttura coltivata diventa una nuova centralità

turismo a contatto con le popolazioni

aumento uso piscicoltura

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in questa pagina grafico rielaborato su fonte FAO, Expert meeting on how to feed the world in 2050 in this page graphic revised, source of FAO Expert meeting on how to feed the world in 2050

31% foreste e boschi 4,6 miliardi ettari

29% altre superfici 4,3 miliardi ettari

26,5% prati e pascoli 4 miliardi ettari

12% agricolo e seminativi 1,7 miliardi ettari

2% territorio urbano 0,3 miliardi ettari

71%

29%

71% acqua 36 miliardi ettari

29% terra: continenti e isole 15 miliardi ettari

1% acqua dolce utilizzabile

97,5% 2,5% acqua ghiacciata acqua salata


le zone di pesca più ricche del mondo e fornisce il 75% di pesca dell’intera Cambogia, sfamando 3 milioni di persone(20). Un altro esempio è in Mali, Africa, la zona paludosa del delta interno del Niger, assicura mezzi di sostentamento a 550 mila persone, qui avviene il 90% della pesca di tutto il Mali(21). Le wetland sono regolate anche da un’altra convenzione internazionale, la Convention on Wetlands o Convenzione di Ramsar, firmata nel 1971 a Ramsar in Iran, che le raccoglie nelle “List of Wetlands of International Importance”. Gli obiettivi della convenzione sono di sviluppare e mantenere una rete internazionale di wetland, importanti per la conservazione della biodiversità mondiale e per sostenere la vita umana attraverso il mantenimento dei processi degli ecosistemi, dei suoi benefici e servizi(22). Le zone umide sono territori molto variabili e dinamici, si tratta di corpi idrici, ma anche di terra, acqua dolce, salmastra, interna o costiera, stagionale o permanente(23). Le zone umide sono mangrovie, torba, paludi, fiumi, laghi, pianure alluvionali, foreste allagate, risaie o barriere coralline. Per caratteristiche simili si possono raggruppare in: zone umide nelle regioni aride, zone umide di alta quota, fiumi e delta, foreste di mangrovie, zone umide artiche e torbiere. La Convenzione Ramsar solo di recente si è occupata di turismo nelle zone umide, riconoscendo le crescenti richieste per l’espansione del turismo e dei potenziali effetti negativi sulla salute delle zone umide, ma anche di capire se gestito in modo sostenibile il turismo può portare molti benefici, ambientali, sociali ed economici(24). La Convenzione Ramsar ha lanciato la sua attenzione sul turismo e le zone umide il 2 febbraio 2012, con lo slogan “Le zone umide e il turismo, una grande esperienza” in collaborazione con UNWTO Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. Nel mese di luglio 2012 la Convenzione riconosce il turismo come uno dei tanti servizi ecosistemici che offrono le zone umide(25).

plying 75% of the fishing in Cambodia, and feeding 3 million people(20). Another example is in Mali, Africa, the swamp area in the Inner Niger Delta assures sustenance means to 550 thousand people, this area is where 90% of all the fishing in Mali occurs(21). The wetlands are also regulated by another international convention, the Convention on Wetlands, or Ramsar Convention, signed in 1971 in Ramsar, Iran. The Inner Niger Delta was included in the “List of Wetlands of International Importance”. The objectives of the convention is to develop and maintain an international network of wetlands, which are important for the conservation of global biodiversity in order to sustain human life through the maintenance of the processes of the ecosystems along with their benefits and services(22). The wetlands are very variable, dynamic territories, they are lands made of water, land, fresh water, salt marsh, internal land or coastal land, permanent or seasonal(23). Wetlands areas are mangrove, peat land, swamps, rivers, lakes, alluvial plains, flooded forests, rice fields or coral reefs. They can be grouped characteristically into humid arid regions, high altitude wetlands, rivers and deltas, mangrove forests, arctic wetlands and peat lands. The Ramsar Convention has just recently begun to look into tourism in wetlands, recognizing the growing demand for a touristic expansion and the potential negative effects on the health of such areas, but also to understand if it’s possible to handle sustainable tourism in order to bring advantages, both environmental and social, as well as economic(24). The Ramsar Convention has launched its attention toward tourism in wetlands on the 2nd of February 2012, with the slogan “Wetlands and tourism, a great experience” in collaboration with UNWTO, United Nations World Tourism Organization. In July 2012 the Convention recognized tourism as one of the many ecosystem services that are offered by wetlands(25).

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Uso del suolo e sicurezza alimentare La trasformazione delle terre ad uso agricolo continua ad essere il fattore principale dei cambiamenti nella biodiversità(26). La superficie del pianeta destinata alla produzione agricola nel 2010 è pari al 12%. La superficie terrestre adatta alla produzione agricola è pari al 36% del Pianeta secondo il rapporto del Millennium Ecosystem Assessment. Ci sarà un aumento della produzione mondiale di cibo, per far fronte all’aumento della popolazione, pari al 70% in più rispetto all’anno di produzione 2005/2007(27). Vale a dire, 1 miliardo di tonnellate di cereali ogni anno in più e 200 milioni di tonnellate di car carne ogni anno in più, rispetto all’anno di produzione 2005/2007. Per far fronte all’aumento del consumo di carne, servirà aumentare anche il foraggio per gli animali, 480 milioni di tonnellate di mais in più ogni anno pari ad un aumento dell’80% e 515 milioni di tonnellate di soia pari al 140%(28). Sotto la pressione congiunta della crescita della popolazione e dei cambiamenti nelle abitudini alimentari, il consumo di cibo è in aumento(29). L’aumento della produzione di cibo, si stima, sarà ottenuto grazie a rendimenti più elevati e a terreni in espansione. Questi terreni adatti alla coltivazione, ma non ancora coltivati, si trovano nei Paesi in Via di Sviluppo, in Africa sub-sahariana e in America latina, per un totale di 120 milioni di ettari, soffrono già di scarsità d’acqua e non hanno una resa agricola elevata. Per esempio con la stessa quantità di acqua in California si produce il doppio del grano del Pakistan(30). Consideriamo ora il consumo di acqua dolce. L’acqua è una risorsa rinnovabile, ma le disponibilità variano nello spazio e nel tempo(31). Circa il 70 per cento di tutta l’acqua disponibile è utilizzata per l’irrigazione(32), percentuale che in alcuni paesi in via di sviluppo raggiunge il 95%, con una domanda idrica in continuo aumento(33). L’80% della superficie agricola mondiale si basa su un apporto idrico pluviale mentre il 20% sull’irrigazione, ma è quest’ultima che genera il 40% della produzione agricola totale. Tuttavia questi interventi irrigui han-

Soil use and alimentary security Transformation of land for agricultural purposes continues to be the principal cause in biodiversity changes(26). The planet’s surface allotted to agricultural production in 2012 equals to 12%. According to the Millennium Ecosystem Assessment, the Earth’s surface that is suitable for agriculture is 36%. There will be an increase in the global production of food, due to the increase in the world’s human population, this will be 70% more in respect to the 2005/2007 production (27). Which means 1 billion extra tons of cereal per year, and 200 million extra tons of meat per year. To face this increase in meat consumption, there will also have to be an increase in land for pasture, 480 million extra tons of corn every year, which equals to an increase of 80%, and 515 million extra tons of soya equaling an increase in 140%(28) Food consumption is on the rise, due to the joint pressure caused by increase in population and a change in eating habits(29). The increase in food production is estimated to be obtained thanks to higher yield of farmland, along with more land being used for agriculture. These fields, suitable for agriculture, but still uncultivated, are found in developing countries, sub-saharan Africa and Latin America, for a total of 120 million of hectares. These area are affected by scarcity of water, and they do not have a very high yield, for example, with the same quantity of water in California there is twice as much corn production than in Pakistan(30). Considering the consumption of fresh water, water is a renewable resource, but its availability varies in space and time(30). About 70% of all the available water is utilized for irrigation(32), a percentage that reaches 95% in some developing countries along with a constant increase in hydric demand(33). 80% of the world’s agricultural surface is based on water supply due to rain, while 20% is based on water supply through irrigation, but it is this 20% that generates 40% of the world’s agricultural production. However, these irrigating methods have reduced the underground and over-ground hydric resources, they have weakened the quality and

in questa pagina Gli scenari alimentari futuri, fonte: FAO, Expert meeting on how to feed the world in 2050 Aumento previsto al 2050, rispetto ai dati del 2010. in this page The food future scenarios, source: FAO Expert meeting on how to feed the world in 2050 Expected increase in 2050 compared to 2010 data.

40%

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5%

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no ridotto le risorse idriche sotterranee e di superficie, hanno indebolito la qualità e la resistenza del suolo a causa dei depositi salini e della saturazione idrica del suolo stesso riducendo così la vegetazione spontanea e la fauna locale(34). La scarsità d’acqua colpisce già tutti i continenti. Circa 1,2 miliardi di persone, quasi un quinto della popolazione mondiale, vive in aree dove c’è scarsità fisica d’acqua, e 500 milioni di persone si stanno avvicinando a questa situazione(35). Altri 1,6 miliardi di persone, ovvero quasi un quarto della popolazione mondiale, non dispongono dell’infrastruttura necessaria per prendere l’acqua da fiumi e falde acquifere. La scarsità d’acqua è uno dei principali problemi da affrontare per molte società e il mondo nel XXI secolo. L’uso dell’acqua è cresciuto a più del doppio del tasso di crescita della popolazione nel secolo scorso. C’è sufficiente acqua dolce sul pianeta per sette miliardi di persone, ma è distribuita in modo non uniforme e gran parte di essa viene sprecata, inquinata e gestita in modo non sostenibile. “La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all´avidità di alcuni”, Mahatma Gandhi. Il 28 luglio 2010, con risoluzione 64/292, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha sancito il diritto umano all’acqua e ai servizi igienico-sanitari e ha riconosciuto che l’acqua potabile e l’igiene sono essenziali per la realizzazione di tutti i diritti umani. 1,1 miliardi di persone, non hanno nemmeno accesso ai 20-50 litri giornalieri d’acqua dolce pulita, la quantità minima che l’ONU considera necessaria per soddisfare i bisogni primari di una persona, ovvero bere, cucinare, e lavarsi. Entro il 2025, 600 milioni di persone vivranno in regioni con carenza d’acqua e 3,6 miliardi di persone in condizioni di stress idrico. Con l’attuale scenario dei cambiamenti climatici, più di 4 miliardi di persone vivranno in condizioni di stress idrico, entro il 2050. Inoltre, la scarsità d’acqua in alcune zone aride e semi-aride sposterà tra i 24 e i 700 milioni di persone(36).

resistance of the soil caused by salt deposits and the hydric saturation of the soil itself, thus reducing spontaneous vegetation along with the local fauna(34). The scarcity of water is already affecting all of the continents. Around 1,2 billion people, almost a fifth of the Earth’s population, live in areas where there is a scarcity in water, and 500 million more people are closing in on that situation(35). Another 1,6 billion people, or a fourth of the world’s population, do not have access to the necessary infrastructure to gather water from rivers and ground water. Water scarcity is one of the main issues that many societies will have to face in the XXI century, water usage has raised more than twice of the growth rate of the world’s population in the last century. There is enough fresh water on the planet for 7 billion people, but it is distributed in an uneven method and a great part of it is wasted, polluted and managed in an unsustainable way. “The Earth provides enough to satisfy every man’s need but not for every man’s greed.”, Mahatma Gandhi. On the 28th of July, 2010, with resolution 64/292, the general assembly of the United Nations sanctioned the human right to water and sanitation, recognizing that potable water and hygiene are essential to the realization of all human rights. 1,1 billion people do not even have access to the 20-50 daily liters of clean, fresh water, the minimum quantity that ONU considers necessary to satisfy the primary needs of a person, more precisely to drink, to cook and to wash themselves. By 2050, 600 million people will be living in regions with a scarcity of water, and 3,6 billion people will be living in hydric stress conditions. With the present scenario of climatic changes, more than 4 billion people will be living in a condition of Hydric stress by 2050. Furthermore, water scarcity in some arid or semi-arid areas will force a migration of 24 to 700 million people(36).


in questa pagina Consumi di acqua potabile per settore, fonte: FAO, Expert meeting on how to feed the world in 2050 in this page Potable water consumption by sector, source: FAO Expert meeting on how to feed the world in 2050

70%

40% 20%

il 70% del consumo globale di acqua potabile è legato alle pratiche agricole si arriva al 90% nei PvS

il 20% della superficie agricola mondiale è ad apporto irriguo, l’80% restante ad apporto pluviale

il 40% della produzione agricola mondiale è prodotto dalla sup ad apporto irriguo

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Se si analizza il rapporto tra consumo di acqua dolce e cibo si scopre una relazione nascosta, il concetto di impronta idrica. Il concetto di impronta idrica o water footprint è stato introdotto da Hoekstra nel 2002. L’impronta idrica di un prodotto è il volume di acqua dolce utilizzata per produrre il prodotto, misurata lungo tutta la catena. Tiene conto della somma di tre fattori: blue water, green water e grey water. Blue water si riferisce al consumo delle acque superficiali e sotterranee, sottratte all’ambiente lungo la catena di fornitura di un prodotto. Green water si riferisce all’acqua piovana sottratta al naturale ciclo dell’acqua, in quanto non torna immediatamente in circolo. Grey water si riferisce all’inquinamento ed è definito come il volume di acqua dolce che è richiesto per assimilare il carico di inquinanti riversati nell’ambiente per riportarlo agli standard di qualità iniziali. Hoekstra e Chapagain (2008) hanno dimostrato che visualizzare l’uso nascosto di acqua dietro i prodotti può aiutare nella comprensione e nel quantificare gli effetti del consumo dei prodotti sulle risorse idriche. La migliore comprensione può costituire una base per una migliore gestione delle risorse di acqua dolce del globo(37). L’impronta idrica considera l’acqua dolce, che è una risorsa scarsa, ma rinnovabile e la sua disponibilità varia nello spazio e nel tempo(38). L’acqua dolce rappresenta solo l’1% della superficie di acqua mondiale. L’acqua dei mari, dei fiumi e dei laghi rappresentano per oltre 2,6 miliardi di persone la fonte primaria di proteine(39).

By analyzing the connection between consumption of fresh water and food, there is a hidden relationship, the concept of water footprint. It was introduced by Hoekstra in 2002, it measures the water footprint of a product by measuring the amount of fresh water utilized to create a product. It consists of the sum of three factors, Blue water, Green water and Grey water. Blue water refers to the consumed amount of superficial or subterranean water, taken from the environment along the chain of supply of the product. Green water refers to the amount of rain water that is taken away from the natural water cycle as it does not return immediately in the cycle. Grey water refers to the amount of pollution, more specifically to the amount of clean water that would be needed to assimilate the pollutants and dilute it enough to bring the water back to its original qualitative standards. Hoekstra and Chapagain (2008) have demonstrated that visualizing the hidden uses of water behind a product can help to comprehend and quantify the effects that product consumption has on hydric resources. A better comprehension can constitute the basis to improve the management of the world’s fresh water resources(37). Water footprint considers fresh water, a scarce but renewable resource, and its availability varies depending on space and time(38). Fresh water represents only 1% of the Earth’s water surface. The water from the seas, rivers and lakes represents the primary source of protein for over 2,6 billion people. (39)


in questa pagina Rapporto aumento popolazione-aumento consumo acqua potabile, fonte Rapporto Sullo Sviluppo Umano 2006 Dal 1900 al 2000 la popolazione è aumentata di quasi 4 volte, mentre il consumo di acqua da parte dell’agricoltura è aumentato di quasi 6 volte. in this page Ratio increased population-increased water consumption, source On the Human Development Report 2006 From 1900 to 2000 the population increased by almost four times, while water consumption by agriculture has increased by almost 6 times.

x6

+577% x4

+375% 1900

2000 21


Costruire sull’acqua Questa raccolta di dati sull’uso del suolo, sulla sicurezza alimentare, sui consumi legati al cibo, sull’uso dell’acqua in tutte le sue forme, ci spingono a fare delle considerazioni sul tema e più precisamente sul tema del costruire sull’acqua, che interessa più da vicino la figura dell’Architetto per la Sostenibilità. Sono state indagate alcune comunità che si sono adattate a questa condizione peculiare, anfibia. E’ stata elaborata una mappa globale con individuati i principali nuclei che hanno fondato la propria sopravvivenza sull’acqua. “Ovunque, in Europa, fin dal Neolitico...in un periodo che va dal 5000 all’VIII secolo a.C. sorgono i villaggi su palafitte lungo i fiumi o ai bordi dei laghi, stagni e paludi, in luoghi coperti da boschi dove abbondante ed agevole è l’approvvigionamento del legname per costruire palificate e piattaforme e dove è invece scarsa la disponibilità del suolo asciutto e praticabile. In siti dove l’acqua è riconosciuta come un fondamentale elemento di vita, di difesa e di comunicazione(40)”. “La tecnica delle palificazioni...dalla più semplice alla più complessa...accompagna la storia dell’insediamento umano fin dai tempi più remoti(41)”. “Fin da quando l’uomo, sceso dagli alberi o uscito dalle caverne, riunito in comunità, ebbe l’idea di costruirsi un habitat artificiale trasformando l’ambiente naturale... alle sue necessità(42)”. Le tecniche utilizzate, fin dal Neolitico, per costruire su terreni acquitrinosi o sull’acqua furono principalmente due: i villaggi palafitticoli e le terramare. I villaggi palafitticoli appartengono alla civiltà Atestiana, sviluppatasi dalle Alpi, fino ad Andria, Spina e a monte del Po, nella valle Padana e nel basso Veneto. La tecnica consiste nell’infissione di pali di sostegno per la costruzione di un impalcato o zatterone di base per l’insediamento. Le terramare appartengano alla civiltà Villanoviana si sono sviluppate nella bassa valle Padana e nell’Appennino orientale, in Emilia, dall’VIII secolo a.C. in avanti. Sono costituite “da cumuli di terra entro casseri di consolidamento e di contenimento formati da palificate rinforzate con pietrame o con fascine e contornate da un fossato di difesa, costituiscono in un certo modo,

Building on water This gathering of data on the use of soil, alimentary security, consumption regarding food and water usage in all its forms, push us towards taking into consideration the idea of building on water. This interests the sustainable architect, there have been studies on communities that have adapted themselves to this particular amphibious condition. A global map has been created with an outline of all the principal groups/tribes/civilizations that have founded their survival by living on water. “Everywhere, in Europe, since the Neolithic era...in a time frame that spans from 5000 to the VIII century A.C. villages were raised on stilt houses along rivers or on the shore of lakes, ponds and swamps, in areas covered by woods where provisioning of wood was easily available and abundant, and where dry land was scarce. They were built in locations where water was a fundamental element of live, defense and communication(40)” “The technique of stilting, from the most simple to the most complex … accompanies the history of human settlements from the most remote times(41)”. “Ever since man descended from the trees or came out of caves, uniting in communities, humans had the idea of building an artificial habitat by transforming the natural environment … in accordance to his necessities(42)”. Since the Neolithic era, the techniques used to build on wet terrain or swamps were mainly two types: the stilt or pile dwellings, or the Terramare. Stilt villages belonged to the Este culture, developed on the Alps, all the way to Andria, Spina and the Po river, in the Po Valley and lower Veneto. The technique consisted in raising houses over piles where a raft like flat surfaces was built upon them as a base for the dwelling. The Terramare belong to the Villanovian culture, they were developed in the lower Po Valley and on the Oriental Apennines, in Emilia during the VIII century A.C. onwards. They were constituted by “mound of earth that were consolidated and contained by piles and reinforced with rocks or wood bundles, surrounded by a defensive moat,

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L s

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Villaggi

TECNICA DI FONDAZIONE

MATERIALE

Palafitte

Legno


nella pagina a fianco Le principali tecniche per costruire sull’acqua. in the next page

Villaggi

Villaggi

CittĂ e Palazzi

CLS/Muratura

Strutture militari ed estrattive

Terramare

Legno

Floating

Bambo Cannucciato

Fondazioni Veneziane

Mattoni

Affondamento chiatte e fondazioni pesanti

Acciaio

Arcobalenaggio

CLS/Muratura

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CONSUMO DI RISORSE

The main techniques for building water


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84

2

palafitte

PALAFITTE 1_Nzulezu village, Amansuri lake, Ghana, Africa 2_Barakan village, Port Moresby , Papua Nuova Guinea, Oceania 3_Malacca village, Nancowry Island, India, Indonesia 4_Talaksangay village, Talaksangay Mosque, Filippine, Indonesia 5_Nueva Venecia, laguna S. Marta, Colombia, America 6_Ganviè, Benin, Africa 7_Tai O Fishing Village, Hong Kong Bay, Hong Kong, Cina, Asia 8_Badjaos, Samales Islands, Filippine, Indonesia 9_Inle lake, Myanmar, Birmania, Asia

TERRAMARE 10_Fadiouth, Senegal, Africa 11_Laulasi Island, Langa Langa Lagoon, Isole Salomone 12_Nan Madol, Isola Pohnpei, Micronesia, Oceania

terramare

FLOATING 13_Uros Island, lago Titicaca, Perù, America del Sud 14_Panyi Fishing Village, Ko Panyi, Thailandia, Asia 15_Floating Village, Ha Long Bay, Vietnam, Asia 16_Phumdis, Loktak Lake, India, Asia 17_Floating Village, Tonle Sap lake, Cambogia, Asia

FONDAZIONI VENEZIANE 18_Venezia, Italia, Europa

fondazioni veneziane

floating


5 12

11 13 26

PIATTAFORME PETROLIFERE 26_Marlin Sul, Brasile, America del Sud

STRUTTURE MILITARI 19_Sealand, S-E Inghilterrra, Europa 20_Maunsell, S-E Inghilterra, Europa 21_Isola delle Rose, largo Rimini, Mare Adriatico, Europa

e, Oceania

strutture militari

strutture petrolifere

ARCOBALENAGGIO 22_Palm Island, Dubai, Emirati Arabi, Asia 23_Kansai Airport, Osaka Bay, Giappone, Asia 24_Kobe Airport, Osaka Bay, Giappone, Asia 25_Port Island, Osaka Bay, Giappone, Asia

25 arcobalenaggio


2Km

8_

1_Nzulezu village, Amansuri lake, Ghana, Africa

5Km

5_Nueva Venecia, laguna S. Marta, Colombia, America Sud

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6_Ganviè, Benin, Africa

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7_Tai O Fishing Village, Hong Kong, Cina, Asia

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2Km

_Badjaos, Samales Islands, Filippine, Indonesia

5Km

Inle lake, Birmania, Asia

2 Km

_Fadiouth, Saloum Delta, Senegal, Africa

2 Km

_Laulasi Island, Langa Langa Lagoon, Isole Salomone, Oceania 27


500 m

12_Nan Madol, Isola Pohnpei, Micronesia, Oceania

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13_Uros Islands, lago Titicaca, Per첫, America del Sud

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14_Panyi Fishing Village, Ko Panyi, Thailandia, Asia

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15_Floating Village, Ha Long Bay, Vietnam, Asia

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500 m

6_Phumdis, Loktak Lake, India, Asia

500 m

7_Floating Village, Tonle Sap Lake, Cambogia, Asia

2 Km

9_Sealand, S-E Inghilterra

2 Km

0_Maunsell, S-E Inghilterra

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1968

10 Km

21_Isola delle Rose, Mare Adriatico

10 Km

22_Palm Island, Dubai, Emirati Arabi, Asia

20 Km

23_Kansai Airport, Osaka Bay, Giappone, Asia

20 Km

26_Marlin Sul, 120 km al largo costa Brasiliana


la naturale evoluzione tecnologica dei sistemi palafitticoli(43)”. Entrambe le tecniche prevedevano un impianto ortogonale. “Si può avanzare l’ipotesi...fin dalla culture Villanoviana (terramare) e Atestiana (villaggi palafitticoli) attraverso a quella Romana...che l’origine della forma urbana di Venezia trovi spiegazioni proprio nelle necessità costruttive espresse dalla tecniche di palificazione, di costruzione del suolo e di fondazione...(44)”. La tecnica di palificazione di Venezia è un’evoluzione delle palificazioni e delle terramare, dove la palificazione delle fondazioni è occulta, sotto il livello del mare. Quindi Venezia deriva da un modo antico di abitare nei laghi o nelle lagune di poca profondità(45). Nella costruzione di Venezia si svilupperanno sia la tecnica della palafitta vera e propria sul suolo e sull’acqua, sia quella del costipamento del terreno e della fondazione su zatteroni; come pure la tecnica di bonifica del suolo con casse di colmata(46).

they constitute in a certain way, the natural technological evolution of the stilt systems(43).” Both techniques envisaged an orthogonal system. “One can hypothesize … since the Villanovian culture (terramare)and Este culture (stilt villages)through the Roman culture...that the origin of the urban form of Venice finds an explanation right on the constructive necessities as expressed by stilting techniques, and the construction of soil and foundation...(44)”. The stilting technique of Venice is an evolution of the stilts from Terramare, where the stilting of foundations is hidden under the sea level. Thus Venice derives from an ancient way of living on lakes and lagoons that are not too deep(45). In the construction of Venice there was a development in the stilting on water and land, but also the technique of reclaiming land and soil, as well as the construction raft like bases for the dwellings(46).

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hot spot alta biodiversità fonte: conservation.org regione con maggior numero di pesci d’acqua dolce fonte: the nature conservancy e WWF mm di precipitazione anno, sono stati considerati min 500 mm fonte: http://www.climate-charts.com/World-Climate-Maps.html


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floating floating

17_Floating Village, Tonle Sap lake, Cambogia, Asia

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lagunaIsland, S. Marta, 13_Uros Colombia, America lago Titicaca, Per첫, America del Sud 9_Inle lake, Myanmar, Birmania, AsiaVillage, 14_Panyi Fishing Ko Panyi, 13_Uros Island, Thailandia, Asia lago Titicaca, 16_Phumdis, Loktak Per첫, America delLake, Sud India, Asia 14_Panyi Fishing Village, 17_Floating Ko Panyi,Village, Tonle Sap lake, Thailandia, Asia Cambogia, Asia 16_Phumdis, Loktak Lake, India, Asia

9

9 9_Inle lake, Myanmar, Birmania, Asia 5_Nueva Venecia,

9 14 14 17 17

5_Nueva Venecia, 5_Nueva Venecia, S. Marta, laguna laguna S. Marta, Colombia, America Colombia, America 9_InleMyanmar, lake, Myanmar, 9_Inle lake, Birmania, Birmania, Asia Asia 13_Uros13_Uros Island, Island, lago Titicaca, lago Titicaca, Per첫, America Per첫, America del Suddel Sud 14_Panyi 14_Panyi FishingFishing Village,Village, Ko Panyi, Ko Panyi, Thailandia, Thailandia, Asia Asia 16_Phumdis, 16_Phumdis, LoktakLoktak Lake, Lake, India, Asia India, Asia 17_Floating 17_Floating Village,Village, Tonle Sap lake, Tonle Sap lake, Cambogia, Cambogia, Asia Asia

16 5_Nueva Venecia, laguna S. Marta, Colombia, America

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in questa pagina sovrapposizione fra grafico delle città sull’acqua con le aree che presentano caratteristiche di Hot spot biodiversità , elevato numero di pesci, precipitazione annue maggiori di 500 mm. in this page overlap between the graph of the city on the water with the areas that have characteristics of biodiversity hot spots, large numbers of fish, more than 500 mm annual precipitation.

5

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Le zone umide e l’uomo: il caso studio Le zone umide sono spesso ambienti ostili per sopravvivere ma in cambio offrono un alto livello di biodiversità, una grande ricchezza di acqua, una grande ricchezza di risorse naturali che forniscono cibo, fibre, medicine e riparo. Una combinazione vincente per sostenere le popolazioni umane. Vivere in un ambiente acquatico presenta un’ulteriore sfida anche dal punto di vista della costruzione e dei materiali impiegati. L’uomo ha sfruttato il proprio talento creativo sviluppando abitazioni, particolari modalità di trasporto, strumenti per la pesca, la caccia, l’estrazione del sale, attività agricole e forestali. L’uomo ha costruito case su trampoli, imitando la Natura, come un adattamento per gli organismi acquatici alla vita. Case su palafitte si trovano ancora oggi in molte parti del mondo, dalle case di bambù sul Lago Inle in Myanmar, dal villaggio Ganiè in Africa, ai villaggi di Nueva Venecia in Colombia. L’uomo ha saputo creare giardini galleggianti, una pratica registrata per la prima volta in Messico nel 14 ° secolo dagli Aztechi nel lago di Texcoco, poi esportata in altre parti del mondo come sul Lago in Kashmir e sul Lago Inle in Myanmar. Vivere e lavorare in una zona umida ha prodotto un patrimonio incredibilmente diver diversificato di tradizioni e materiali, ma, Oggi, l’attuale ritmo di sviluppo economico è una minaccia costante per questa cultura e la sfida è ora quella di sviluppare strategie di gestione in grado di garantire la sua sopravvivenza. Il lago Inle in Myanmar rappresenta un ecosistema fragile, colpito da problemi ambientali che mettono a rischio la biodiversità del lago e la sopravvivenza di più di 70.000 persone che dipendono direttamente dal lago(47).

Wetlands and man: the case study Wetlands are often hostile areas where it is hard to survive however they offer a high level of biodiversity, great richness of water, and richness in natural resources that provide food, fiber, medicine and shelter. A winning combination in order to sustain human civilizations. Living in a wet environment raises a further challenge seen by the type of building material used. Humans have used their creative talent by developing dwellings, and methods of transportation, instruments and tools used for fishing, hunting, extraction of salts, agricultural and forestry activities. Humans have built dwellings on stilts, imitating nature, as an adaptation of aquatic organisms evolving legs to survive on dry land. Stilt villages are still found today in many parts of the world, from the bamboo houses on Lake Inle in Myanmar, to the Ganiè village in Africa, to the villages of Nueva Venecia in Colombia. Mankind had learned to create floating villages, a practice that was first recorded in Mexico by the Aztecs in the XIV century on the Lake of Texcoco, and later also seen on lakes in Kashmir and Myanmar. Living and working on wetlands has produced an enormous heritage which is highly diversified in tradition and materials used, however in present times, the modern rhythm of economic development is constantly threatening these cultures, the challenge now is to develop managing strategies in order to guarantee their survival and conservation. Lake Inle in Myanmar represents a very fragile ecosystem, contantly hit by environmental problems that put at risk the biodiversity of the lake, and the survival of more than 70.000 people that directly depend on the lake(47).

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Inle lake: un sito ad alto valore di biodiversità Inle lake, è un lago di acqua dolce, è un sito Ramsar, una zona umida di importanza internazionale. La Convenzione Ramsar, risalente al 1971, riconosce “le funzioni ecologiche fondamentali delle zone umide come regolatori del regime delle acque e come habitat di una flora e di una fauna caratteristiche”. Il lago contiene un grande numero di specie endemiche, tra cui più di venti specie di lumache e nove specie di pesci. Ospita anche 200.000 uccelli migratori come i gabbiani testa nera tra il mese di novembre, dicembre e gennaio. La città principale del lago è Nyaung Shwe. Il 90% della popolazione della regione si può considerare rurale. La metà del reddito complessivo di una famiglia deriva dalle attività agricole, il resto dalla pesca ed imprese locali come la tessitura. Nella regione viene coltivato il riso, in maniera minore patate, arachidi, sesamo, caffè, zucchero di canna, tè e pomodori. La città di Nyaung Shwe è famosa per i 5 giorni di mercato che si tengono nel lago Inle. Il mercato è un’opportunità importante per le popolazioni locali per lo scambio di merci ed informazioni e come incontro tra le popolazioni del lago e quelle di montagna. L’orientamento del lago è nord-sud, la lunghezza è di 18 m per 11 m di larghezza. Le parti più profonde del lago variano dai 4 ai 6 metri. Durante la stagione secca la profondità media dell’acqua è di 2,10 m, durante la stagione delle piogge il lago aumenta di 1,50 m circa. Il clima è monsonico tropicale e ci sono tre stagioni, la stagione delle piogge, la stagione secca e la stagione calda. La temperatura media è compresa tra i 16.9 e 31.5 °C, mentre le precipitazioni annue sono di 920 mm circa e cadono in 70-75 giorni. Circa il 70% delle precipitazioni si verifica nei mesi di luglio, agosto e settembre, durante la stagione dei monsoni.

Inle lake, biodiversity Lake Inle, it is a fresh water lake, a Ramsar site, a wetland of international importance. The Ramsar Convention, beginning in 1971, recognizes the “fundamental ecological functions of wetlands as regulators of the waters, and as a habitat of characteristic flora and fauna”. The lake holds a great number of endemic species, such as 20 types of snails, and nine species of fish. It is also visited by 200.000 migratory birds such as the black headed seagull which arrives at the lake in the months of November through to January. The principal city of the lake is Nyaung Shwe. 90% of the population of the region can be considered rural. Half of the combined income of a family derives from agricultural activities, the rest is from fishing or local crafts such as weaving. The local cultivation involves mainly rice, and to a lesser extent potatoes, peanuts, sesame, coffee, sugar canes, tea and tomatoes. The city of Nyaung Shwe is famous for the 5 market days that are located on the Inle lake. The market is an opportunity for the local population to barter goods and information, it is also a meeting point between the lake villagers and the mountain villagers. The lake is north-south oriented, its length is 18 m and width is 11 m. The deepest part of the lake reaches 2,10 m, and during the raining seasons the lake increases its depth by another 1,5 m. The climate is a tropical monsoon climate, and there are 3 seasons, the rainy season, the dry season and the hot season. The average temperature ranges between 16.9 and 31.5 °, while annual precipitation is around 920mm and are of about 70-75 days. Around 70% of precipitation happens in the months of July, August and September, during the monsoon season.

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in questa pagina in basso, individuazione lago nello stato del Myanar a destra il lago Inle visto da google maps

in this page at the bottom, lake detection in the state of Myanar right Inle Lake seen from google maps

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in questa pagina in alto le tipiche case su palafitte che sorgono nel lago in basso immagine del lago e di un pescatore Intha in this page up the typical houses on stilts that rise in the lake bottom image of the lake and a Intha fisherman


I pescatori Intha La popolazione storica del lago è la comunità di pescatori Intha, il nome significa letteralmente “gente del lago”. Il lago fornisce il sostentamento per almeno 800 famiglie di pescatori ed è la principale fonte di proteine animali per gli abitanti del lago, circa 70.000 persone sparsi in 15 villaggi, e per le popolazione dei comuni circostanti che acquistano il pesce fresco. Il sostentamento delle popolazioni del lago oltre che dal pesce arriva anche dall’attività agricola, dalla tessitura di seta e in particolare di loto. Le abitazioni sorgono su palafitte e il bambù è il materiale più utilizzato nelle costruzioni, per realizzare i solai e le pareti; anche il legno è un materiale usato ma in minima parte. L’agricoltura viene fatta su giardini galleggianti e permette di ottenere pomodori, cavolfiori, fagioli e patate. Negli ultimi anni, i tradizionali piccoli “giardini galleggianti” sono stati estesi notevolmente attraverso l’intervento di coltivatori commerciali e sono tra i maggiori responsabili dei problemi ambientali che hanno colpito il lago. Il pesce tipico che si cattura nel lago e il più abbondante è la Carpa Cyprinus intha, che è un alimento base della dieta locale. Il primo alimento resta il riso. I pescatori locali si spostano con la tradizionale barca allungata con lo scafo quasi piatto, remano in un modo particolare, in piedi, a poppa su una gamba, e avvolgendo il remo con l’altra gamba. Stare in piedi offre al vogatore la possibilità di vedere al di là dei canneti che ricoprono il lago. Questo stile di vogata è riservato agli uomini, le donne vogano sedute. Negli ultimi anni, con l’arrivo del turismo sul lago, sono comparse anche barche a motore.

Intha Fishermen The historical population of the lake is the fishing community Intha, the name literally means “people of the lake.” The lake provides a livelihood for at least 800 families of fishermen and is the main source of animal protein for the inhabitants of the lake, about 70,000 people scattered in 15 villages, and the population of the surrounding municipalities who buy fresh fish. The livelihoods of the lake as well as the fish also comes from farming, weaving of silk and in particular lotus. The houses are built on stilts, and bamboo is the most common material used in construction, to make the floors and walls, and even wood is a material used but minimally. Farming is done on floating gardens and allows tomatoes, cauliflower, beans and potatoes. In recent years, the traditional small “floating gardens” have been expanded significantly through the intervention of commercial growers and are among the major causes of environmental problems that have hit the lake. The typical fish you catch in the lake and is the most abundant carp Cyprinus intha, which is a staple of the local diet. The first food is rice. Local fishermen moving with the traditional long boat with the hull almost flat, paddle in a particular way, standing at the stern on one leg and wrapping the oar with the other leg. Standing rowing machine offers the ability to see beyond the reeds that cover the lake. This style of rowing is restricted to men, women rowing sessions. In recent years, with the arrival of tourism on the lake, appeared even boats.

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I problemi ambientali Il degrado ambientale del lago è in corso dagli ultimi anni, comportando una diminuzione della cattura e una cattiva qualità delle acque. Nell’estate 2010 c’è stato uno shock, mai sperimentato prima, le temperature non sono mai state così alte e il livello dell’acqua non è mai stato così basso. Il lago soffre anche l’aumento della popolazione, in continua crescita negli ultimi 25 anni e l’aumento del turismo, più recente. La superficie del lago sta diminuendo. La causa principale della diminuzione della superficie d’acqua è l’invasione del lago dei giardini galleggianti, che ha contribuito al 93% della diminuzione della superficie, circa 20,84 km, in gran parte nel lato ovest del lago. Un’altra causa è la sedimentazione, provocata dalla deforestazione nelle montagne circostanti, causata dall’invasione agricola e dalla domanda di legno. Secondo un rapporto del 2007 dell’Università degli Studi di Sistema Integrato di Ricerca di Tokyo per la Scienza della Sostenibilità il lago ha perso il 32,4% della superficie delle acque a causa dell’invasione dell’agricoltura nei giardini galleggianti, introdotta da un’economia di mercato su larga scala tra il 1935 e 2000, passando da 69,10 km2 a 46,69 km2 in 65 anni. La coltivazione di verdura, in particolare pomodori, su giardini galleggianti è stata praticata per lungo tempo, dal 1960 circa, ma a causa di una transizione verso un’economia di mercato dai primi anni ‘90 il numero e la dimensione dei giardini è aumentata molto rapidamente. Le acque del lago hanno una cattiva qualità, dovuta principalmente alla coltivazione dei pomodori, che utilizza fertilizzanti e pesticidi in maniera massiccia, cosi l’acqua risulta carica di fosfati e nitrati. Questi cambiamenti hanno ridotto il volume di pesca e stanno mettendo a rischio la sopravvivenza dei pescatori del lago e di tutte le popolazioni che dipendono direttamente dall’attività di pesca del lago. Ricordiamo che il pesce rappresenta la principale fonte di proteine animali per circa 70.000 persone.

Environmental problems The environmental degradation of the lake is in progress since last year, resulting in a decrease in the capture and poor water quality. In the summer of 2010 there was a shock, never experienced before, temperatures have never been so high and the water level has never been so low. The lake also suffers from the increase in population, growing over the past 25 years and the increase in tourism, the most recent. The surface of the lake is decreasing. The main cause of the decrease in the surface water of the lake is the invasion of the floating gardens, which contributed to 93% of the reduction in the area, about 20.84 km, mostly on the west side of the lake. Another cause is the sedimentation caused by deforestation in the surrounding mountains, caused by the invasion and agricultural demand for wood. According to a 2007 report by the University System of Integrated Research in Tokyo for the Science of Sustainability Lake has lost 32.4% of surface water due to the invasion of agriculture in the floating gardens, introduced by a ‘market economy on a large scale between 1935 and 2000, from 69.10 km2 to 46.69 km2 in 65 years. The cultivation of vegetables, especially tomatoes, on floating gardens has been practiced for a long time, since about 1960, but due to a transition to a market economy since the early ‘90s, the number and size of the gardens has increased very rapidly. The waters of the lake have a poor quality, mainly due to the cultivation of tomatoes, using fertilizers and pesticides on a massive scale, so the water is full of phosphates and nitrates. These changes have reduced the volume of fishing and are putting at risk the survival of the fishermen of the lake and all the people who are directly dependent on fishing the lake. Remember that the fish is the main source of animal protein for about 70,000 people.

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in questa pagina la composizione del giardino galleggiante, dal basso: Giacinto d’acqua, Bambù, ancora Giacinto d’acqua, sterco terra concime e erbacce, Raccolto. fonte http://practicalaction.org/ in this page the composition of the floating garden, from below: water hyacinths, bamoo, more water hyacinths, cow dung dirt compost, crop source http://practicalaction.org/

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I giardini galleggianti Negli ultimi decenni ha aumentato di importanza anche la coltivazione nei giardini galleggianti che sono stati introdotti nei primi anni ’60. Prima di allora, la maggior parte dell’agricoltura era praticata nelle zone umide intorno al lago e sui versanti più bassi. I giardini galleggianti sono costituiti da grandi blocchi di erba e terra e poggiano sui giacinti d’acqua, una pianta galleggiante introdotta nel lago. Una densa foresta di erba chiamata Kaing cresce in queste zone paludose e permette al materiale organico di accumularsi. Le popolazioni raccolgono questi suoli organici in blocchi fino a comporre file di dimensioni 2 x 40 m. Questi blocchi vengono trasportati lungo il lago e creano i giardini galleggianti. La vegetazione viene sommersa e ancorata al fondo con pali di bambù. I giacinti d’acqua permettono alla coltivazione di galleggiare. I blocchi organici sono tipicamente di 1 m di profondità e la superficie superiore si estende per 10-20 cm sopra l’acqua. Principali colture coltivate in giardini galleggianti includono pomodori, patate, fagioli, aglio, e fiori. I giardini galleggianti sono ormai attrazioni turistiche. Per mantenere alta la produttività dei giardini vengono utilizzati in modo massiccio pesticidi, fertilizzanti e fungicidi. Di norma un giardino galleggiante è fertile per 3 anni, esaurita la sua fertilità viene trasportato lungo il perimetro del lago. Questa pratica contribuisce alla scomparsa della superficie del lago, perché il giardino galleggiante diventa terreno solido.

The floating gardens In the last few decades has increased importance of the cultivation in the floating gardens which have been introduced in the early 60s. Before then, most agriculture was practiced in the wetlands around the lake and on the lowest slopes. The floating gardens are made up of large blocks of grass and dirt and are based on water hyacinth, a floating plant introduced into the lake. A dense forest of grass called Kaing grows in these wetlands and allows organic material to accumulate. The people collect these organic soils in blocks to compose file of size 2 x 40 m. These blocks are transported along the lake and creating the floating gardens. The vegetation is submerged and anchored to the bottom with bamboo poles. The water hyacinths allow the cultivation of floating. The organic blocks are typically of 1 m depth and the upper surface extends for 10-20 cm above the water. Main crops grown in the floating gardens include tomatoes, potatoes, beans, garlic, and flowers. The floating gardens are now tourist attractions. To maintain the high productivity of the gardens are used heavily pesticides, fertilizers and fungicides. Typically, a floating garden is fertile for 3 years, the end of its fertility is transported along the perimeter of the lake. This practice contributes to the disappearance of the surface of the lake, because the floating garden becomes solid ground.

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in questa pagina i giardini galleggianti in this page the floating gardens

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Inle lake e il turismo Il lago negli ultimi decenni è diventato un’importante meta turistica, è avvenuto un incremento delle infrastrutture turistiche e i negozi locali hanno visto l’ingresso di articoli di consumo. I turisti sono attratti dalla bellezza pittoresca di questo lago tranquillo circondato da montagne, dai villaggi composti da case di piccole dimensioni, in piedi su palafitte e dai pescatori Intha, dal loro curioso modo di vogare e di pescare. Tuttavia la vita tradizionale delle popolazioni sta cambiando ad un ritmo molto veloce, soprattutto negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti ambientali che hanno colpito il lago, mettendo a rischio la sopravvivenza delle popolazioni. A pochi km dal lago, percorrendo un fiume verso ovest, si trova il villaggio Indein e il sito in rovina di Shwe Inn Thein, con centinaia di Stupa, monumenti buddisti costruiti intorno agli anni 1000. Il sito è stato oggetto di pessimi lavori di conservazione, alcune stupas sono state ricostruite in oro o altri materiali non compatibili con i materiali originali, mantenendo solo la forma. Sul sito rimane il fascino delle rovine in mattoni, segnate dal tempo. Uno dei più importanti siti archeologici della Birmania è Bagan, a circa 350 km dal lago, un’importante città, capitale di regni antichi. Contava più di 10000 templi buddisti fino al 1200 circa, ora ne sono rimasti circa 2200. L’Unesco ha tentato senza successo di nominare il sito come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ma la giunta militare attualmente al potere ha ristrutturato le antiche opere, usando materiali moderni non compatibili e senza tener conto degli stili architettonici originali. Sia il lago Inle che il sito archeologico di Bagan, fanno parte della Tentative List dell’Unesco dal 1996.

Inle lake and tourism The lake in recent decades has become a major tourist destination, there has been a rise in tourism infrastructure and local shops have seen the entry of consumer goods. Tourists are attracted by the picturesque beauty of this tranquil lake surrounded by mountains, villages consisting of small houses, standing on stilts and Intha fishermen, from their peculiar way of rowing and fishing. However, the traditional life of the people is changing at a very fast pace, especially in recent years, due to the environmental changes that have affected the lake, threatening the survival of populations. A few miles from the lake, along a river to the west is the village Indein and the site of the ruined Shwe Inn Thein, with hundreds of Stupa, Buddhist monuments built around the year 1000. The site has been the subject of bad conservation work, some stupas were rebuilt in gold or other materials that are not compatible with the original materials, keeping only the form. On the site is the charm of the ruins of brick, marked by time. One of the most important archaeological sites in Myanmar is Bagan, about 350 km from the lake, an important city, the capital of the ancient kingdoms. Had more than 10,000 Buddhist temples until about 1200, now there were about 2200. UNESCO has unsuccessfully tried to appoint as a World Heritage site, but the military junta currently in power has restored the ancient works, using modern materials that are not compatible, without taking into account the original architectural styles. Inle Lake is the archaeological site of Bagan, are part of the Tentative List of UNESCO since 1996.


in questa pagina il sito in rovina di Shwe Inn Thein, con centinaia di Stupa, monumenti buddisti costruiti intorno agli anni 1000. nella pagina a fianco individuazione del sito di Shwe Inn Thein rispetto al lago Inle in this page the site of the ruined Shwe Inn Thein, with hundreds of Stupa, Buddhist monuments built around the year 1000. in the next page identification of the site of Shwe Inn Thein compared to Inle Lake

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L’attività di pesca nel lago I pescatori Intha utilizzano diversi tipi di attrezzature e tecniche, le reti da imbocco calate, il gancio e la linea, trappole per pesci. Il sistema più utilizzato è la rete da posta insieme all’amo e lenza. Con le reti da imbocco possono pescare di giorno o di notte. Le specie pescate nel lago sono: Tilapia, Featherbacks della famiglia delle Notopterus, Snakehead ed alcune Carpe locali come Cyprinus Intha e Ngalu della famiglia delle Crossocheilus latius. La Tilapia è diventata una quota significativa delle catture anche se il suo valore di mercato è molto più basso rispetto agli altri pesci.La giornata di pesca dura 24 ore, dalle 8 del mattino alle 8 del mattino seguente. Sulla via del ritorno i pescatori raccolgono piccoli gamberetti da usare come esca per la mattina seguente. Questo si ripete, per circa 12 giorni mensili di pesca. Il Saung è la tecnica di pesca tradizionale dei pescatori Intha, ma non è molto utilizzata perché ha una resa bassa. L’uso di trappole per i pesci è stato adottato da poco dai pescatori del lago, come risposta alla diminuzione delle catture. A seconda della stagione vengono usate tecniche di pesca combinate tra loro, di solito per 8 mesi le reti da imbocco e per 4 mesi l’amo e la lenza. La legge vieta la pesca nel periodo riproduttivo che è da giugno ad agosto, tuttavia non viene sempre applicata, coloro che hanno giardini galleggianti possono essere in grado di rispettarla, ma gli altri infrangono la legge per sopravvivere. Le famiglie che coltivano riso o pomodoro vanno a pesca solo dopo il completamento del lavoro agricolo, da settembre. Se non si dispone di altro reddito si va a pesca tutto l’anno. Il massimo dei giorni di pesca è di 24-25 giorni al mese, ci si ferma sempre durante i 5 giorni di mercato. I pescatori Intha non sono pescatori professionisti ma pescatori di sussistenza o artigianali, i prodotti della loro attività forniscono un reddito sufficiente solo per la loro sussistenza. La maggior parte delle catture viene commercializzato all’interno del villaggio, o nei giorno di mercato. La vendita nei 5 giorni di mercato è molto importante perché permette lo scambio di beni primari.

The fishing in the lake The Intha fishermen use different types of equipment and techniques, nets mouth fell, hook and line, fish traps. The most commonly used system is the set gillnet hook and line. With nets mouth can fish day or night. Species fished in the lake are: Tilapia, Featherbacks the family Notopterus, Snakehead and some Carp Cyprinus as local Intha and Ngalu the family Crossocheilus latius. The Tilapia has become a significant part of the catch even if its market value is much lower than the other pesci.La fishing day lasts 24 hours, from 8 am to 8 am the next morning. On the way back the fishermen collect small shrimp to use as bait for the following morning. This is repeated for about 12 days a month of fishing. The Saung is the traditional fishing technique Intha fisherman, but is not widely used because it has a low yield. The use of fish traps was adopted recently by the fishermen of the lake, in response to the decline in catches. Depending on the season of fishing techniques are used in combination, usually for 8 months nets entrance and for 4 months and I love the line. The law prohibits fishing during the breeding season is from June to August, but it is not always applied, those who have floating gardens may be able to respect it, but the others break the law to survive. Families who grow rice or tomato go fishing only after the completion of agricultural labor, since September. If you do not have other income you go fishing all year round. The maximum number of fishing days is 24-25 days per month, it always stops during the 5 trading days. The Intha fishermen are not professional fishermen, but fishermen subsistence or artisanal products of their activity provide an income sufficient only for their livelihood. Most of the catch is sold in the village or in the market day. The sale in 5 days the market is very important because it allows the exchange of commodities.

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in questa pagina alcuni pescatori Intha con il ”Saung” strumento di pesca tradizionale in this page Intha fishermen with the “Saung” instrument of traditional fishing

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Shock 2010, studio sull’adattamento Tra aprile e maggio 2010 ci fu una calura estiva straordinaria ed il livello dell’acqua è sceso senza precedenti, la quantità di pioggia annuale non ha subito variazioni significative, il problema è stato che non ha piovuto da novembre a marzo. L’Università degli Studi di Sistema Integrato di Ricerca di Tokyo per la Scienza della Sostenibilità si è occupata di valutare le misure di adattamento che i pescatori hanno messo in atto, sulla base di un’indagine sul campo condotta nel settembre 2009, marzo 2011 e marzo 2012. Come strategia di adattamento gli Intha hanno sviluppato un metodo abbastanza unico. Una piscicoltura dove il pesce viene allevato sotto alle case, chiudendo il perimetro sull’acqua con reti da pesca e liberando così gli avannotti (il tasso di sopravvivenza medio è dell’80%). Anche il tipo di specie allevato è singolare, è Ctenopharyngodon idella detta anche Amur una carpa erbivora, originaria dei grandi fiumi dell’Asia Centrale tra cui l’Amur da cui prende il nome volgare. Può raggiungere i 40 Kg e i 120 cm, si nutre di alghe ed altre piante infestanti e viene spesso utilizzato per limitare la crescita delle alghe incontrollata conseguente all’eutrofizzazione negli ambienti d’acqua dolce. Ad eccezione dei primi mesi, quando i pesci sono alimentati a crusca di riso, fino ai 12 cm circa, il mangime è erbaccia raccolta nel lago. Si consideri che uno degli impatti negativi dell’acquacoltura in genere è il mangime ottenuto con farine di pesce. I pescatori raccolgono le erbacce nel lago per circa un’ora al giorno. I pesci vengono allevati per circa un anno e poi vengono venduti al mercato locale. Altri redditi, soprattutto per le donne, ar arrivano dalla produzione di sigarette a casa. Sono molto poche le famiglie che vivono nel settore del turismo. In generale in entrambi i villaggi oggetto di studio l’agricoltura in giardini galleggianti è stata adottata come strategia di adattamento al diminuire della cattura dei pesci.

Shock 2010, study on adaptation Between April and May 2010 there was an extraordinary summer heat and the water level has dropped unprecedented, the amount of annual rainfall has not changed significantly, the problem was that it did not rain from November to March. The University of Tokyo Research Integrated System for Sustainability Science she was involved in evaluating adaptation measures that fishermen have put in place, based on a field survey conducted in September 2009, March 2011 and March 2012. As a strategy to adapt the Intha have developed a method quite unique. A fish where the fish are reared in the house, closing the perimeter on the water with fishing nets and thus releasing the fry (the average survival rate is 80%). The type of species bred is singular, is also known as the Amur Ctenopharyngodon idella a carp, native of the great rivers of Central Asia including the Amur from which it gets its common name. Can reach 40 kg and 120 cm, it feeds on algae and other weeds and is often used to limit the uncontrolled growth of algae resulting in eutrophication in freshwater environments. Except for the first few months, when the fish are fed rice bran, up to 12 cm, the feed is weed harvesting in the lake. Consider that one of the negative impacts of aquaculture feed is usually obtained with fishmeal. The fishermen collect the weeds in the lake for about an hour a day. The fish are bred for about a year and then sold to the local market. Other income, especially for women, arrive from the production of cigarettes at home. Very few families living in the tourism sector. In general in both villages object of study in agriculture floating gardens has been adopted as a strategy to adapt to the decrease of the capture of the fish.

30%

Strategi

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Princip


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in questa pagina in alto, strategie di adattamento dei pescatori Inhta dopo shock 2010. in basso, principale fonte di reddito dei pescatori Intha. fonte: Ikuko Okamoto, Marzo 2012, Coping and Adaptation against Decreasing Fish Resources :Case Study of Fishermen in Lake Inle, Myanmar, Institute of developing economies, Japan. in this page up adaptation strategies fishermen Inhta shock after 2010. below, the main source of income for fishermen Intha. source: Ikuko Okamoto, Marzo 2012, Coping and Adaptation against Decreasing Fish Resources :Case Study of Fishermen in Lake Inle, Myanmar, Institute of developing economies, Japan.

26%

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ie d’adattamento dei pescatori Intha

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pale fonte di reddito dei pescatori Intha

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Il bambù come materiale per le costruzioni La vegetazione tipica della Birmania si può suddividere in due tipi di foresta: la foresta monsonica, caratterizzata da una stagione secca di tre mesi e la foresta pluviale che riceve precipitazioni per più di 9 mesi all’anno. Le foreste monsoniche sono composte da alberi che perdono le foglie durante la stagione secca, mentre le foreste pluviali sono sempreverdi. Le foreste pluviali sono presenti prevalentemente nella fascia peninsulare ma non esiste un confine netto e si possono trovare mescolanza di vegetazione. Negli estuari dei fiumi, nei canali e nelle lagune crescono le mangrovie, alberi che vivono nel fango e sopportano la salinità dell’acqua del mare. Il paese detiene il 75% delle riserve mondiali di Tectona grandis, meglio noto come tek. Le foreste di bambù ricoprono fra il 5 e 8% della superficie delle foreste, ma la Birmania è uno dei paesi asiatici dove crescono più specie diverse di bambù, fino a 97 specie endemiche. Il bambù ha velocità di crescita fino ad 1 metro al giorno e permette di avere in 3 anni un materiale maturo. Ha un aumento annuo di biomassa del 10-30% contro il 2-5% del legname tradizionale, produce quindi una maggiore quantità di ossigeno, fino al 30%. Richiede tagli e raccolte frequenti che permettono un’economia più regolare per le popolazioni, ogni 3-5 anni contro i 10-15 del legno. Grazie alla densità delle radici, aiuta l’erosione dei suoli e li protegge dal dilavamento. La raccolta va eseguita nella stagione secca, nel periodo di bassa attività di insetti, principale causa di degrado insieme all’umidità. Il bambù tagliato va trattato in pochi giorni, seccato all’aria in 6-12 settimane o 2-3 settimane in forno. Il materiale poi dev’essere trattato contro gli insetti con immersione in acqua dolce per 4-12 settimane, affumicato in forno oppure con un bagno in calce liquida. Il materiale così trattato può resistere per 10 anni alle intemperie, 15 anni se non esposto alla pioggia, se non trattato tra i 2 e 5 anni. La specie più utilizzata nella regione è il Bambusa bambos.

The bamboo as a building material The typical vegetation of Burma can be divided into two types of forest: the monsoon forest, characterized by a dry season of three months and the rainforest that receives rainfall for more than 9 months a year. The monsoon forests are composed of trees that lose their leaves during the dry season, while rainforests are evergreen. Rainforests are found mainly in the peninsular end but there is a clear line and you can find a mixture of vegetation. Estuaries of rivers, canals and lagoons mangroves, trees that live in the mud and withstand the salinity of the seawater. The country has 75% of world reserves of Tectona grandis, better known as teak. Bamboo forests cover between 5 and 8% of the area of ​​forests, but Burma is one of the Asian countries where they grow more different species of bamboo, up to 97 endemic species. Bamboo has growth rate of up to 1 meter per day and allows you to have a material mature in 3 years. Has an annual increase of biomass by 10-30% compared to 2-5% of the traditional timber, therefore produces a larger amount of oxygen, up to 30%. Required cutting and frequent harvest that allow a more regular people, every 3-5 years compared to 10-15 of the wood. Due to the density of the roots, helps soil erosion and protects them from being washed away. The collection should be done in the dry season, during the period of low activity of insects, the main cause of degradation with moisture. The cut bamboo should be treated in a few days, dried in air in 6-12 weeks or 2-3 weeks in the oven. The material then it should be treated against insects with fresh water immersion for 4-12 weeks, smoked in the oven or with a soak in lime liquid. The material so treated can withstand weathering for 10 years, 15 years if not exposed to rain, if not treated between 2 and 5 years. The most commonly used species in the region is the Bambusa bambos.

in questa pagina in alto, l’installazione “Big Bambù” realizzata dagli artisti statunitensi Mike e Doug Starn per la 6 edizione di Enel contemporanea, al Museo di Arte Contemporanea di Roma; le aste in bambù sono tenute insieme fra loro con metodi tradizionali di incastri e intrecci. in basso, nodi tradizionali in bambù, fonte -Jules J. A. Janssen, 1995, Building with bamboo, A handbook, Intermidate Tecnology, London. in this page up, the installation “Big Bamboo” performed by American artists Mike and Doug Starn for 6 edition of Enel contemporary, the Museum of Contemporary Art of Rome; bamboo rods are held together between their traditional methods of joints and plots . down, traditional bamboo nodes, sourceJules J. A. Janssen, 1995, Building with bamboo, A handbook, Intermidate Technology, London.

Construction with Bamboo -

Fine handwork ra


Construction with Bamboo - Bamboo Connections

Construction with Bamboo - Bamboo Connections

- Bamboo Connections

attan connection

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Rattan connection through drill-holes

ZERI Pavillon EXPO 2ooo

Friction-tied rattan connection. The end the beam and the tie do the power transmission. If the connection is not tigh enough, the beam may crack at the drill-h The additional bandage prevents the sling Friction slipping. If connected at a post nodium, th broader nodium in addition complicates slipping of the beam.

Seite 7 von 23 Plait strips: Usual plait materials are rind strips of bamboo, lianas. Soaked Anotherrattan rattanorconnection before use they are more pliable. When drying, the fibres shrink and the connection tightens.

Top of the post with drill-hole. If post a cross-beam are of the same diameter, the lashing tie replaces a stop at the side. A croossing bandage shortens the sling and prevents the post from sliding.

Variation of the connection above Connection with bamboo strips 61



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Uno scenario per un insediamento sostenibile nel lago Inle La popolazione Intha abita in un contesto delicato e dipende in maniera diretta dalle risorse dell’ecosistema nel quale vive. Negli ultimi anni il lago è stato colpito da gravi problemi ambientali che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza dell’ecosistema d’acqua dolce e la vita delle popolazioni che da esso dipendono. Lo scenario che si propone è per un mondo in “Armonia con la Natura(48)”, dove la biodiversità viene riconosciuta e salvaguardata per il suo valore che permette la sopravvivenza al genere umano. La Tesi usa le conoscenze globali delle costruzioni sull’acqua unite alle conoscenze della tradizione veneziana e alla tradizione delle popolazioni Intha, per sviluppare un modello sostenibile di un insediamento sull’acqua, che possa garantire sicurezza alimentare, disponibilità di acqua potabile e riparo adeguato. Il modello sviluppato è una grande struttura coltivata, che offre supporto alle coltivazioni rampicanti e alla piscicoltura, che ospita le abitazioni e gli spazi di socialità. Una struttura che permette di purificare le acque del lago ricche di pesticidi e fertilizzanti, con un metodo naturale, attraverso una coltura algale. Agricoltura e piscicoltura sono in grado di garantire la sicurezza alimentare alle popolazioni che abitano il lago. La pesca rimane la fonte primaria di proteine animali.

A scenery for a sustainable design in Inle lake The Intha people live in a delicate and depends directly on the resources of the ecosystem in which it lives, the Inle Lake. In recent years the lake has been suffering from serious environmental problems that are threatening the survival of the ecosystem and freshwater life of the people who depend on it. The scenario proposed is for a world in “Harmony with Nature (48)”, where biodiversity is recognized and safeguarded for its value that allows the survival of the human race. The thesis uses global knowledge of the buildings on the water combined with the knowledge of the Venetian tradition and the traditions of the Intha people, to develop a sustainable model of a settlement on the water that can ensure food security, availability of drinking water and adequate shelter. The model developed is a large crop, which provides support for climbing crops and fish farming, housing homes and social spaces. A structure that allows you to purify the waters of the lake full of pesticides and fertilizers, with a natural way, through algal culture. Agriculture and fish farming are able to ensure food security to the people that inhabit the lake. Fishing remains the primary source of animal protein.


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Psychrometric Chart Location: BANGKOK, THA Frequency: 1st January to 31st December Weekday Times: 00:00-24:00 Hrs Weekend Times: 00:00-24:00 Hrs Barometric Pressure: 101.36 kPa © Weather Tool

COMFORT: Natural Ventilation

equinozio di marzo, 21 marzo, ore 15.00

DBT(°C)

solstizio di giugno, 21 giugno, ore 15.00

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diagramma

Ventilazione Natura

Prevailing Winds Wind Frequency (Hrs)

Location: BANGKOK, THA (13.9°, 100.6°) Date: 1st May - 31st May Time: 00:00 - 24:00 © Weather Tool

315°

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WEST

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equinozio di settembre, 22 settembre, ore 15.00

solstizio di dicembre, 21 dicembre, ore 15.00

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RELATIVE HUMIDITY - BANGKOK

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solstizio di dicembre, 21 dicembre, dalle ore 9.00 alle 12.00

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solstizio di dicembre, 21 dicembre, dalle ore 12.00 alle 16.00

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psicrometrico

schema con indicata

schema alloggio

ale: COMFORT

schermatura orizzontale

con individuato punto per analisi solare

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50 km/h

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Stereographic Diagram

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40 km/h

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N

345°

Location: 13.9°, 100.6° Obj 8 Orientation: 0.0°, 0.0° Sun Position: 27.7°, 79.4° HSA: 27.7° VSA: 80.6°

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105° 1st Feb

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Time: 12:00 Date: 1st Jul (182) Dotted lines: July-December.

165°

SOUTH

120°

225°

135°

210°

1st Jan

150° 195°

165°

180°

nto prevalente

diagramma solare

enza e velocità

senza schermatura orizzontale

Equidistant Projection

K, THA

1st January to 31st December

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345°

Location: 13.9°, 100.6° Obj 8 Orientation: 0.0°, 0.0° Sun Position: -110.6°, 25.5° HSA: -20.6° VSA: 27.0°

°C

14th 28th 14th 28th 14th 28th 14th 28th 14th 28th 14th 28th Aug Sep Oct Nov Dec

DAILY CONDITIONS - 8th January (8)

0% Time: 16:30 Date: 19th Feb (50) Dotted lines: July-December.

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diagramma solare con schermatura orizzontale

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Il progetto e gli obbiettivi: Riparo, sicurezza alimentare e acqua potabile Il progetto che si propone è una grande struttura in bambù, un materiale vegetale locale, molto abbondante nella zona. Il bambù ricopre circa l’8% della superficie a foresta dell’intero Stato e la Birmania è uno dei paesi al mondo con la più alta percentuale di specie diverse, fino a 97. Il modello mira ad ottenere gestione comune delle risorse del lago ed affronta la Sostenibilità nei tre aspetti Ambientali, Sociali ed Economici. La struttura vuole portare un cambiamento positivo e perciò resta aperta al cambiamento; la flessibilità è il primo aspetto che è stato considerato: flessibilità degli spazi di vita e di relazione e flessibilità colturale. Un cambiamento è necessario se si vuole garantire la sopravvivenza alle popolazioni e all’ecosistema. Ma questo cambiamento sarà lento. Le coltivazioni impiegate saranno, in un primo tempo, in linea con le coltivazioni attuali per facilitare il cambiamento, ma l’obbiettivo è quello di raggiungere una più alta biodiversità culturale. Sarà necessario prevedere un sistema di valutazione della Sostenibilità, come controllo del progetto, la CO2 emessa può essere un parametro da prendere in considerazione. In generale si può dire che il modello di progetto mira ad ottenere un impatto sull’ambiente che dovrà essere inferiore alla capacità di carico dell’ecosistema. Il progetto è complesso e le variabili in gioco sono molte, in questa prima fase di progetto sono stati considerati solo alcuni aspetti, sono necessari studi più approfonditi. Il progetto che si propone è una grande struttura in bambù, un materiale vegetale locale, molto abbondante nella zona. Il bambù ricopre circa l’8% della superficie a foresta dell’intero Stato e la Birmania è uno dei paesi al mondo con la più alta percentuale di specie diverse, fino a 97. Il modello mira ad ottenere gestione comune delle risorse del lago ed affronta la Sostenibilità nei tre aspetti Ambientali, Sociali ed Economici.

The project and its objectives: Shelter, food security and water The project is proposed is a large structure made of bamboo, a local plant material, very abundant in the area. The bamboo covering about 8% of the forest area in the entire state and Burma is one of the countries in the world with the highest percentage of different species, up to 97. The model aims to achieve common management of the resources of the lake and addresses the three aspects of Sustainability in Environmental, Social and Economic. The hotel wants to bring a positive change and therefore remain open to change, flexibility is the first aspect that was considered to be: flexible living spaces and relational flexibility and culture. A change is required if you want to ensure the survival of the populations and the ecosystem. But this change will be slow. The crops will be used, in a first time, in line with the current crop to facilitate change, but the goal is to achieve a higher cultural biodiversity. You will need to establish a system of evaluation of sustainability, such as control of the project, the CO2 emitted can be a parameter to be taken into account. In general it can be said that the design model aims to achieve an impact on the environment which must be less than the load capacity of the ecosystem. The project is complex and the variables involved are many, in this first phase of the project were considered only in certain areas, more detailed studies are needed. The project is proposed is a large structure made of bamboo, a local plant material, very abundant in the area. The bamboo covering about 8% of the forest area in the entire state and Burma is one of the countries in the world with the highest percentage of different species, up to 97. The model aims to achieve common management of the resources of the lake and addresses the three aspects of Sustainability in Environmental, Social and Economic. The hotel wants to bring a positive change

in questa pagina sovrapposizione fra ciclo delle stagioni e i due cicli di coltivazione del pomodoro in this page overlap between the seasons and the two rounds of tomato cultivation


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La struttura vuole portare un cambiamento positivo e perciò resta aperta al cambiamento; la flessibilità è il primo aspetto che è stato considerato: flessibilità degli spazi di vita e di relazione e flessibilità colturale. Un cambiamento è necessario se si vuole garantire la sopravvivenza alle popolazioni e all’ecosistema. Ma questo cambiamento sarà lento. Le coltivazioni impiegate saranno, in un primo tempo, in linea con le coltivazioni attuali per facilitare il cambiamento, ma l’obbiettivo è quello di raggiungere una più alta biodiversità culturale. Sarà necessario prevedere un sistema di valutazione della Sostenibilità, come controllo del progetto, la CO2 emessa può essere un parametro da prendere in considerazione. In generale si può dire che il modello di progetto mira ad ottenere un impatto sull’ambiente che dovrà essere inferiore alla capacità di carico dell’ecosistema. Il progetto è complesso e le variabili in gioco sono molte, in questa prima fase di progetto sono stati considerati solo alcuni aspetti, sono necessari studi più approfonditi.

and therefore remain open to change, flexibility is the first aspect that was considered to be: flexible living spaces and relational flexibility and culture. A change is required if you want to ensure the survival of the populations and the ecosystem. But this change will be slow. The crops will be used, in a first time, in line with the current crop to facilitate change, but the goal is to achieve a higher cultural biodiversity. You will need to establish a system of evaluation of sustainability, such as control of the project, the CO2 emitted can be a parameter to be taken into account. In general it can be said that the design model aims to achieve an impact on the environment which must be less than the load capacity of the ecosystem. The project is complex and the variables involved are many, in this first phase of the project were considered only in certain areas, more detailed studies are needed.

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di coltivazione verticale corrispondono ad 1 ha coltiv

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Riparo La struttura coltivata è una grande reticolare tridimensionale in bambù, materiale della tradizione locale. Da un censimento svolto dall’Università degli Studi di Sistema Integrato di Ricerca di Tokyo per la Scienza della Sostenibilità, risulta che gli alloggi hanno dimensioni di 5x10 m, con il lato lungo direzione Nord-Sud e in ogni alloggio risiede una famiglia composta tra le 4-5 persone. Visto le recenti attenzioni delle Nazioni Unite e l’aumento previsto del turismo nel lago, il modello può accogliere anche una piccola percentuale di abitazioni per turisti, in un ottica di “turismo sostenibile lento”, dove il turista vive a contatto con la comunità, ne impara e ne rispetta gli usi, i costumi e i ritmi di vita. Questo può essere molto importante anche come opzione di adattamento perchè può garantire un reddito diversificato.

Shelter, food security and water The structure is a large three-dimensional reticular cultivated bamboo material of local tradition. From a survey conducted by the University System of Integrated Research in Tokyo for Sustainability Science, shows that units have dimensions of 5x10 m, with the long north-south direction and in every room lies a family among the 4-5 people. Given the recent attention of the United Nations and the expected increase in tourism in the lake, the model can accommodate even a small percentage of homes for tourists, in a perspective of “sustainable tourism slow”, where tourists live in contact with the community, he learns and respects the customs, the customs and rhythms of life. This can be very important also as an option of adaptation because it can ensure an income diversified.

Sicurezza Alimentare La sicurezza alimentare può essere garantita grazie alla pesca, la piscicoltura e alle coltivazioni rampicanti. Le coltivazioni impiegate saranno, in un primo tempo, in linea con le coltivazioni attuali per facilitare il cambiamento, ma l’obbiettivo è quello di raggiungere una più alta biodiversità culturale, introducendo colture che si possono adattare a questo particolare clima. Da una prima analisi alcune culture potrebbero essere zucca, piselli, zucchina trombetta (una specie rampicante), fagiolo rosso e cavolfiore, questi due ultimi già coltivati nella zona del lago in minima parte; ma ulteriori studi sono necessari. La piscicoltura è stata sviluppata dai pescatori Intha come misura di adattamento alle carenze di cattura causate dai problemi ambientali ed è particolare in quanto alleva la Carpa erbivora, che si nutre di erbe raccolte nel lago. L’allevamento di pesci coincide con le dimensioni della struttura e permette una produzione annua per famiglia che va dai 20 ai 40 Kg, pari al consumo annuo medio di pesce di una persona. Questa quantità allevata va ad integrare la quantità pescata sul lago, e in caso di catture ridotte, specie nei mesi estivi, può rappresentare un importante

Food security Food security can be guaranteed thanks to fishing, fish farming and crops vines. The crops will be used, in a first time, in line with the current crop to facilitate change, but the goal is to achieve a higher cultural biodiversity by introducing crops that can be adapted to this particular climate. From a first analysis of some cultures may be pumpkin, peas, zucchini trumpet (a climbing species), red bean and cauliflower, the latter two had been cultivated in the area of the lake in small part, but further studies are needed. Fish farming has been developed by the Intha fishermen as an adaptation to the lack of capture caused by environmental problems and is special in that it raises the Grass carp, which feed on herbs gathered in the lake. Fish farming coincides with the size of the structure and allows an annual production per family ranging from 20 to 40 kg, equal to the average annual consumption of fish of a person. This amount should be raised to supplement the quantity fished the lake, and in the case of reduced catches, especially in the summer months can be an important food stock.


stock alimentare.

Drinking water With regard to the availability of drinking water, the main source is the water of the lake, which must be purified of pollutants. Among the various natural methods was chosen as the method with algal cultures. A culture of algae scenedesusm is able to purify the water of the lake rich in pesticides and fertilizers. This particular type of algae feeds on nitrogen and phosphorus, and that at the end of the life cycle can be used as organic fertilizer. In this technique the natural one can tile the SODIS technique, which exploits the properties of disinfection of the sunlight together with the normal plastic bottles in PET. It ‘a cheap and efficient method that can be applied to the family level, recommended by the World Health Organization WHO and may represent a reserve of drinking water for abnormal periods such as the summer 2010.

Acqua potabile Per quanto riguarda la disponibilità di acqua potabile, la principale fonte rimane l’acqua del lago, che deve essere depurata dalle sostanze inquinanti. Tra i vari metodi naturali è stato scelto il metodo con colture algali. Una coltura di alghe scenedesusm è in grado di purificare le acque del lago ricche di pesticidi e fertilizzanti. Questo particolare tipo di alghe si nutre di azoto e fosforo e che alla fine del ciclo di vita possono essere utilizzate come fertilizzante biologico. A questa tecnica naturale si può affiancare la tecnica SODIS, che sfrutta le proprietà di disinfezione della luce solare assieme alle normali bottiglie di plastica in PET. E’ un metodo economico ed efficiente che può essere applicato a livello famigliare, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS e può rappresentare una riserva importante di acqua potabile per i periodi anomali come l’estate 2010. Conclusions In “A world where sustainable fisheries is the key to global food security (49)” Lake Inle is Conclusioni In “Un mondo dove la pesca sostenibile è an immense wealth, and requires a knowlla chiave per la sicurezza alimentare globa- edge of the community, for the sustainable le(49)”, il lago Inle rappresenta una ricchezza management of this important resource poliimmensa, ed è necessaria una consapevolez- cy. The future scenario involves proper manza di collettività, per la gestione sostenibi- agement of the aquatic ecosystem that allows le di questa importante risorsa comune. Lo the livelihood of the people where the main scenario futuro prevede una corretta gestio- source of food is represented by fish farming ne dell’ecosistema acquatico che permette il in floating gardens, developed in a sustainsostentamento degli uomini dove la princi- able way, respecting the rhythms of nature, pale fonte di cibo è rappresentata dal pesce without the use of pesticides and applied e dall’agricoltura in giardini galleggianti, chemistry, agriculture that can enrich and sviluppata in modo sostenibile, rispettando preserve the environment, using production i ritmi della Natura, senza l’uso di pesticidi e methods that develop biologically healthy di chimica applicata, un’agricoltura che può soil fertility and at the same time beauty, arricchire e preservare l’ambiente, utilizzan- health, stability and enrich the aquatic ecodo metodi produttivi biologicamente sani system (50). che sviluppino fertilità del suolo e al tempo stesso bellezza, salute, stabilità e che arricchiscano l’ecosistema acquatico(50).

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Bibliografia/Bibliography -Albrecht B., Conservare il futuro, Padova, Il poligrafo, 2012. -Benevolo L. Albrecht B., Le origini dell’architettura, Bari, Laterza, 2002. -Benevolo L., La fine della città, Bari, Laterza, 2011. -Bevilacqua P., Venezia e le acque Una metafora planetaria, Roma, Donzelli Editore, 1998. -Cessi R., Un millennio di storia veneziana, Filippi Editore, Venezia, 1964. -Emerson R. W., Nature, 1836 tradotto in italiano da Tattoni I., Natura, Roma, Donzelli Editore, 2010. -Fumiko, Akaishi, Motoyoshi Satake, Masahiro Otaki, Noriko Tominaga, Surface water quality and information about the environment surrounding Inle Lake in Myanmar, Springer-Verlag, 2006. -Ikuko Okamoto, Coping and Adaptation against Decreasing Fish Resources :Case Study of Fishermen in Lake Inle, Myanmar, Institute of developing economies, Japan, 2012. -Jules J. A. Janssen, Building with bamboo, A handbook, London, Intermidate Tecnology, 1995. -Jules J. A. Janssen, Mechanical properties of bamboo, Dordrecht, Kluwer Academic, 1995. -Mancuso F., Costruire sull’acqua, Venezia, Corte del Fontego Editore, 2011. -Marangoni G., Gondola e gondolieri, Venezia, Filippi Editore, 1970. -Pinza G., Storia delle civiltà antiche, Milano, Hoepli, 1977. -Penzo G., La Gondola, Venezia, Cicero, 1999. -Rizzi A., Vere da Pozzo di Venezia, Venezia, La Stamperia di Venezia Editrice, 1981. -Roy C. Sidle, Alan D. Ziegler, John B. Vogler, Contemporary changes in open water surface area of Lake Inle, Myanmar, Springer-Verlag, Sustainability Science, 2007. -San Suu Kyi A., Letters from Burma, Sperlinh, 2007, traduzione italiano, Lettere dalla Birmania, di Teresa Franzosi, Milano. -Schumacher E., Piccolo è bello, Milano, Mondadori, 1978. -Stefinlongo G.B., Pali e palificazioni della laguna di Venezia, Venezia, Il leggio, 1994. -Thoureau H.D., Walden; or, Life in the Wood’s, 1854, tradotto in italiano da Sanavio P., Walden,

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Note/Notes 1 Thoureu Henry David, Walking, Manor LLC, Rockville 2007 trad. it. a cura di Franco Meli, Camminare, Mondadori, Milano 2009. 2 Tratto dalla Convenzione sulla Diversità Biologi ca o Convention on Biological Diversity, adottato nel 1992 durante la prima conferenza mondiale sull’Ambiente a Rio de Janeiro che prende il nome di Summit della Terra. La conferenza conosciuta come UNCED United Nations Conference on Enviroment and Delevelopment ha prodotto importanti documenti, oltre la già citata Convenzione sulla Diversità Biologica, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e l’Agenda 21, un manuale per lo sviluppo sostenibile del 21 secolo. Fonte http://www.cbd. int 3 Benevolo Leonarado, La fine della città, Laterza Bari 2011 4 Ivi 5 Ivi 6 Ivi 7 Gregotti Vittorio, Architettura e postmetropoli, Einaudi Torino 2011 8 Ivi 9 Benevolo Leonarado, La fine della città, Laterza Bari 2011 10 Gregotti Vittorio, Architettura e postmetropol Einaudi Torino 2011 11 Living Planet Report 2006 WWF, fonte http:// www.wwf.org 12 fonte http://www.millenniumassessment.org 13 Living Planet Report 2006 WWF, fonte http:// www.wwf.org 14 COP 6 Aja, Olanda 2002, fonte http://www. cbd.int


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15 Piano Strategico per la Biodiversità 20112020, documento concordato al COP 10 a Nagoya, Aichi, Giappone nel 2010, fonte http:// www.cbd.int 16 Vivere in armonia con la natura o Living in harmony with nature, è un sottotitolo del Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, fonte http://www.cbd.int 17 Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite o Millennium Development Goals. E’ una dichiarazione firmata nel 2010, in cui gli stati membri dell’ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2015. Questi obiettivi sono: 1. Sradicare la povertà estrema e la fame 2. Rendere universale l’istruzione primaria 3. Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne 4. Ridurre la mortalità infantile 5. Migliorare la salute materna 6. Combattere l’HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie 7. Garantire la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo, fonte http://www.un.org/millenniumgoals/ 18 fonte http://www.unesco.org/new/en/ natural-sciences/environment/ecologicalsciences/man-and-biosphere-programme/ 19 fonte http://www.unesco.org/new/en/ natural-sciences/environment/ecologicalsciences/biosphere-reserves/ 20 fonte http://www.unesco.org 21 fonte http://www.unesco.org 22 fonte http://ramsar.wetlands.org 23 fonte http://ramsar.wetlands.org 24 “Wetlands and Tourism, a Great Experience”, World Wetlands Day, 2 February 2012 25 durante la COP11 a Bucarest, Romania fonte http://ramsar.wetlands.org 26 The Board of the Millennium Ecosystem Assessment 27 Fonte: FAO, Expert meeting on how to feed the world in 2050 28 Fonte: FAO, Expert meeting on how to feed the world in 2050 29 Coping with water scarcity, An action framework for agriculture and food security, FAO, Rome, 2012 30 Rapporto sullo sviluppo umano 2006, L’acqua: carenza, rischio e vulnerabilità 31 Coping with water scarcity, An action framework for agriculture and food security, FAO, Rome, 2012

32 dal sito delle Nazioni Unite fonte http://www. un.org/c 33 La Giornata mondiale dell’acqua 2007, UNWater 34 La Giornata mondiale dell’acqua 2007, UNWater 35 http://www.un.org/waterforlifedecade/scarcity.shtml 36 http://www.un.org/waterforlifedecade/scarcity.shtml “per convenzione si considera che la quantità di 1700 metri cubi pro capite sia la soglia nazionale per soddisfare le richieste di agricoltura, industria, energia e ambiente” fonte Rapporto sullo sviluppo umano 2006. Si parla di stress idrico quando si ha a disposizione una quota inferiore a 1700 m3 procapite anno, si parla di carenza idrica quando si hanno a disposizione meno di 1000 m3 procapite anno. Queste quantità comprendono l’acqua dolce per produrre cibo, sostenere le industrie e conservare l’ambiente. 37 Coping with water scarcity, An action framework for agriculture and food security, FAO, Rome, 2012 38 Coping with water scarcity, An action framework for agriculture and food security, FAO, Rome, 2012 39 dal sito delle Nazioni Unite fonte http://www. un.org/ 40 Stefinlongo G.B., 1994, Pali e palificazioni della laguna di Venezia, Il leggio, Venezia. 41 Ivi 42 Ivi 43 Ivi 44 mostra a Verona, 1982, dal titolo Palafitte: Mito e Realtà, Catalogo pubblicato dal Museo Civico di Storia Naturale di Verona. 45 Pinza G., Storia delle civiltà antiche, Milano, Hoepli, 1977. 46 Stefinlongo G.B., Pali e palificazioni della laguna di Venezia, Venezia, Il leggio, 1994. 47 http://www.ramsar.org/cda/en/ramsar-home/ main/ramsar/1_4000_0__ 48 Vivere in armonia con la natura o Living in harmony with nature, è un sottotitolo del Piano Strategico per la Biodiversità 2011-2020, fonte http://www.cbd.int 49 Science, febbraio 2012 50 Schumacher E., Piccolo è bello, Milano, Mondadori, 1978.

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