Chronicle News - primo numero 2014

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LA REDAZIONE

Roberta Sericola Direttore Treviso cn.robertasericola@gmail.com

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EDITORIALE

Livio Petriccione Segretario Conegliano cn.liviopetriccione@gmail.com

Maddalena Chizzali Caporedattore Treviso

un nuovo inizio per il chronicle

APERTURA NAZIONALE il sole bacia i belli

INTERVISTA

Marianna la presidente Rotaract Club Trieste

OCCHI APERTI

Anna Curto 2

Redattore Feltre

Bianca Maria Sibillo Redattore Trieste

Maria Carla Canato Redattore Conegliano

Alberto Genesin Redattore Castelfranco

Tommaso Marchiori Fotografo Venezia

dei rappresentanti distettuali italiani

ROTARYCAMP

servire con il cuore

REM BREMEN the fairy tale

SIRDE 2014

Montecatini Terme ci attende

I° DISTRETTUALE

Conegliano città d’arte

LETTERA

Federica Facchin presidente Conegliano

VENICE MARATHON Correre per “End Polio Now”

PASSAGGI di SPILLE i nuovi presidenti a.s 2014/2015


Vi scrivo dal mio primo editoriale. Sono rimasta stupita dell’offerta di Carlotta di dirigere la redazione, ho pensato “si dai”.. qualche lavoretto distrettuale, qualche impegno importante nel club... ma come porta voce di un Distretto, ancora non mi ci vedevo. Il mio primo pensiero è stato “wow, devo crearmi la redazione“ e la mia scelta è caduta su persone di estrema fiducia che amano scrivere e amano il Distretto 2060. Primo obiettivo riuscito alla grande, vado fiera delle persone che mi aiuteranno a raccontarvi ciò che creiamo giorno per giorno in un anno sociale! Il primo numero inizia alla GRANDE in una città da sogno, in un evento NAZIONALE..

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Roberta Sericola Direttore

editoriale


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Carissimi Rotaractiani, è con vero piacere che mi indirizzo a tutti voi in questa annata che avete iniziato con grandissimo entusiasmo, come ho potuto toccare con mano al SIDE a Trieste: poi avete continuato con Conegliano, e non ho dubbi che Maniago sarà il logico proseguimento. Nelle mie visite ai club, giunte ormai a oltre 60, ho sempre incontrato i vostri presidenti nei club visitati ma in molti casi delegazioni più estese: tutti incontri ahimè brevi, perché il tempo è tiranno, ma aperti e cordiali come se ci fossimo sempre conosciuti, e di questo porterò a lungo con me un vivo icordo. Non posso non sottolineare anche in queste righe la straordinaria partecipazione di 3 vostri soci e atleti alla recente maratona di Venezia, dove vi siete distinti in modo eccezionale sia nella corsa ma in particolare nella raccolta fondi per PolioPlus, con l’incredibile risultato di oltre 4.200 € raccolti, che rappresenta più del 20% del totale raccolto ad oggi. Complimenti Marta, Andrea e Marco, e dietro le quinte anche il past Giuliano e il suo direttivo: avete veramente contribuito ad accendere e illuminare il Rotary! E poi il mio motto distrettuale per questa annata: Il Rotary: un Futuro per i Giovani I Giovani: il Futuro del Rotary Mentre la prima parte è un dovere di tutti noi rotariani, la seconda parte vuole essere una forte esortazione da un lato ai nostri Club per un continuo confronto costruttivo con voi, raccomandazione che in ogni mia singola visita ai Club porto sempre avanti con determinazione; dall’altro a dare concretezza e materializzare quanto si dice ormai da tempo sul fare di voi giovani la futura generazione di rotariani. Le porte del Rotary a voi trentenni che lasciate il Rotaract per raggiunti limiti di età non sono mai state così aperte come lo sono in questo momento, il Rotary ha messo a disposizione adeguati strumenti per semplificare e incentivare questo passaggio, e sarebbe bello se il numero o la percentuale di quelli tra vo che vogliono varcare questa porta potesse essere in continuo aumento. Quantomeno iscrivendosi all’associazione Alumni e mantenere vivo il contatto per il futuro. Arrivederci a Noale per la serata degli auguri e in attesa un caro saluto a tutti. Ezio Lanteri Governatore Distrettuale a.s 2014 - 2015


“Le nuove generazioni sono il nostro investimento per il futuro. Cominciamo a costruire quel futuro oggi “. (Luis Vicente Giay – PPI 1996)

Cari amici, eccoci al primo numero del Chronicle News! L’anno sociale sta iniziando a delinearsi: ci siamo già incontrati ai primi due eventi, Trieste e Conegliano. Ho voluto far vivere a tutti noi un evento nazionale in “casa” durante il SIDE per cercare di creare un’occasione nuova per aumentare la nostra rete di amicizie e, contemporaneamente, promuovere il nostro distretto anche all’esterno... spero che l’esperimento sia riuscito! Alla prima assemblea distrettuale di Conegliano erano presenti più del 90% dei club e questo non può che rendermi orgogliosa e farmi sperare che sia sempre così! Oltre questo, quattro proposte di service distrettuale dove, quella che prenderà più voti, sarà il fil rouge della nostra annata...! La prossima assemblea distrettuale, vedrà protagonista un forum sull’azione interna, pensato per migliorare lo spirito di squadra che unisce i soci dei club sotto molti punti di vista. Chi sarà il relatore? VOI! Spero che la partecipazione continui ad essere costante ed entusiasta come in questi primi quattro mesi! Vi aspetto ai prossimi appuntamenti: il gemellaggio con il distretto 2072 a Bologna il prossimo 22 novembre, e il seminario soci e aspiranti Rotaract durante la distrettuale di Natale il 13 dicembre a Noale! Un abbraccio, Carlotta

Trieste

lasciati trasportare

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Apertura Nazionale L’

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il sole bacia i belli

ipotizzabile tristezza comune per la fine delle vacanze è stata brillantemente superata grazie a 3 lunghi giorni all’insegna di Rotaract, amicizia, buoni propositi e tanti nuovi progetti. Il 29 – 30 – 31 Agosto, nella meravigliosa città di Trieste, si è infatti svolta l’apertura nazionale dell’anno Rotaractiano. Un bellissimo capodanno dello spirito che ci ha fatto trovare il giusto entusiasmo per ripartire al meglio. I tre giorni sono anche stati l’occasione per lo svolgimento del S.I.D.E. (seminario informativo direttivi eletti) consueta piattaforma per la formazione dei direttivi dei club del distretto 2060. Non posso non raccontare dell’ansia che ha accompagnato i giorni che hanno preceduto l’arrivo dei primi ospiti: la paura che il piccolo dettaglio fosse sfuggito alla nostra attenzione, ci ha fatto un po’ sentire come i dipendenti di Runway, che nel celeberrimo film “il diavolo veste Prada” , sistemano in fretta e furia l’ufficio prima che sopraggiunga la temibile Miranda Priestly. Tra arrivi, registrazioni, informazioni turistiche e suggerimenti vari, il primo giorno è passato senza spargimenti di sangue (l’unica cosa che scorreva a fiumi era la RED BULL). Ancora elettrizzati dall’adrenalina dei primi arrivi (o forse era taurina?) non potevamo non festeggiare con un aperi-cena nel suggestivo centro storico di Trieste. Stanchi ed inebriati dal vino, con l’aria riscaldata dal sole del giorno, la serata si è quindi conclusa con un arrivederci al giorno successivo (il contenuto dell’articolo in versione estesa è stato censurato – per chiarimenti e curiosità sul

reale svolgimento della serata, rivolgersi alla sottoscritta). Il sabato, dopo una mattinata all’insegna del turismo, è stato il momento più solenne: alle 15, la Cerimonia di Apertura dell’Anno Rotaractiano 2014/2015 è stata scandita dall’intervento dei Rappresentanti Distrettuali, dal Governatore del D.R. 2060 Ezio Lantieri e dai rappresentanti dei Rotary padrini. Nella splendida cornice del Municipio, a due passi (2 per davvero) da piazza Unità d’Italia, si è parlato di cooperazione e collaborazione, sono stati snocciolati i programmi dell’anno stimolando la produzione di idee e di dialoghi nazionali. Alle 20.00, come succede nelle fiabe, il sole è tramontato, gli abiti degli uomini si sono scuriti e le donne sono diventate tutte belle principesse. La stazione marittima, che su tre lati è bagnata dal mare del golfo, ha ospitato i 230 rotaractiani arrivati da tutta Italia; tra cibo, vino, musica, la serata è stata romanticamente scandita dall’amicizia, dai saluti e da volti, vecchi o nuovi che fossero, ma comunque sorridenti. Le ore piccole non hanno impedito il regolare svolgimento del corso di formazione dirigenti negli eleganti locali del Savoia Excelsior Palace. Conclusi i lavori, un malinconico pranzo


di fine-fine settimana nello storico Caffè degli Specchi, ha fatto da commiato: ci siamo salutati e, dimenticando da dove provenissimo, ricordavamo solo di appartenere alla grande famiglia del Rotaract. Rotaract club Trieste Bianca Maria Sibillo

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INTERVISTA ALLA PRESIDENTESSA DEL Club di Trieste

Nome Marianna Vitale Kraus Anni 22 Storia breve della tua carriera rotaractiana: dalla cooptazione alla presidenza:

Sono entrata a far parte del Rotaract nel giugno 2012. Un po' per capire di cosa si tratta, un po' percuriositĂ .. E sono subito rimasta piacevolmente stupita

Le tre parole che meglio esprimono il tuo modo di vedere il Rotaract? Crescita, amicizia, impegno

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Hai avuto l’onere e l’onore di coordinare l’organizzazione del S.I.D.E.- Nazionale.. Come hai gestito l’ansia da grande evento?

Gestire l'organizzazione del Nazionale è stato veramente impegnativo. Per fortuna l'evento si è svolto al termine di agosto e, di conseguenza, la maggior parte del lavoro è stato fatto d'estate, liberi da impegni universitari. C'è da dire che senza l'aiuto di ogni singolo socio del Club il risultato non avrebbe mai potuto essere così positivo.... al termine della serata di gala tutta la fatica ci era stata ripagata.

Qual è il tuo rapporto con il distretto?

Ho un bel rapporto con il Distretto. Lo considero l'organo che permette ad ogni Rotarct di non limitarsi alla rispettiva realtà locale, portando così a termine progetti veramente importanti. L'unione fa la forza, insomma.

Quali sono i progetti del Club di Trieste per quest’anno sociale?

Nell'anno sociale corrente il Rotaract Club di Trieste si impegnerà a continuare le iniziative di service già iniziate negli anni passati. In particolare ripeteremo, grazie al contributo della Sig.ra Rita Gregoretti in Sandalj, l'esperienza del premio letterario organizzato per i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori e vertente su argomenti di attuale rilevanza. Porteremo avanti anche la colletta alimentare promossa presso il supermercato "Bosco", il cui ricavato verrà devoluto alla comunità di Sant'Egidio. L'annata verrà però contrassegnata soprattutto dall'importante collaborazione con la A.S.S. n.1 -Dipartimento dipendenze legali della nostra città. Il Rotaract cercherà di avere un ruolo attivo nella realizzazione di un progetto particolarmente ambizioso della già citata A.S.S. 1, che consistenel finanziamento dell'arredamento di un appartamento, concesso dall'A.T.E.R., al fine di ospitare transitoriamente donne che in passato sono state vittime dell'abuso di sostanze alcoliche, affinché possano reinserirsi più agevolmente nella società dopo la fase di ricovero ospedaliero. Tutte queste attività verranno sommate ai "soliti banchetti" in collaborazione con associazioni quali l'A.I.R.C. Il tutto verrà attuato cercando di avere sempre ben chiara la funzione primaria e l'essenza stessa del Rotaract - Rotary in Action - e quindi l'amicizia attraverso il servire.

Il più bel ricordo che ti viene in mente pensando al Rotaract?

Non sono in grado di scegliere soltanto un ricordo. Le emozioni che il rotaract mi ha permesso di provare sono davvero moltissime. Dall'esperienza all'euco di Mosca alle assemblee distrettuali. Mi ha fatto conoscere persone che adesso considero i miei più cari amici. La tua amica Rotaract club Trieste Bianca Maria Sibillo

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L’APERTURA NAZIONALE 2014 ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI

rappresentanti distrettuali d’Italia

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empre bello tessere le lodi di se stessi, ma quando a dirlo sono le più alte cariche del Rotaract allora i complimenti acquistano davvero spessore e concretezza.

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Jacopo Grillo R.D. DISTRETTO 2031 L’emozione di un’apertura nazionale. Se ripenso a quei giorni di fine agosto, passati a Trieste in occasione dell’Apertura Nazionale del nostro anno da RRDD, mi viene già un po’ di nostalgia. Non sono ancora trascorsi due mesi, eppure tutto sembra così lontano e diverso. A Trieste siamo arrivati tutti un po’ come al primo giorno di scuola. Con quelle emozioni, quelle paure, quel senso di inconsapevolezza tipico delle prime volte. E devo confessare che non potevo sognare un primo evento nazionale migliore. Tutto perfetto, tutto bello, divertente, ben organizzato. Una città magica, un gruppo di amici (noi RRDD) stupendo e quel senso di grande curiosità per l’anno che si apriva. Ad oggi abbiamo superata la fatidica “boa” dei cento giorni di carica, siamo sempre più consapevoli del nostro ruolo e consci dell’impegno che richiede. Ma a rendere tutto più semplice, almeno a mio avviso, c’è la certezza di affrontare questo anno con altri dodici disperati come me, che vivono le stesse problematiche, le stesse preoccupazioni e le stesse enormi gioie. E Trieste rimarrà per sempre nella nostra memoria come l’atto introduttivo di questo “folle volo” che abbiamo deciso di intraprendere. Un triplice evviva, Jaky

Paola Aprea R.D DISTRETTO 2120 “Complimenti al Distretto Rotaract 2060 che ha dimostrato grandi abilità organizzative. L’apertura Nazionale a Trieste è stato un momento emozionante, sia perché era il primo evento nazionale dell’A.R. 2014/2015 sia perché c’è stata la possibilità per gli RRD di potersi confrontare ed esporre i propri progetti. Siete un Distretto meraviglioso!!!”


Danilo De Fazio R.D. Distretto 2100 “Mi si è chiesto di fornire una riflessione sul SIDE 2014 ospitato dal Club di Trieste - Distretto 2060. Credo che accanto alla validità dei progetti, l’elemento che più mi ha colpito di questo importante appuntamento per la vita di un Distretto sia stato il clima che noi tutti si è potuto respirare nel corso delle ore: i soci hanno riservato a tutti noi un’ospitalità che si percepiva a pelle. In particolar modo, ciò che porto con me è la serenità di quelle ore. Cosa non da poco, oggi. John Faber nella sua poesia “Valore di un sorriso” scrive “il sorriso crea gioia in famiglia, dà sostegno nel lavoro Ed è segno tangibile d’amicizia.” Amicizia: ecco cosa stiamo coltivando, da oltre un anno oramai, insieme a tutti i soci e, in particolar modo, con i colleghi RRD d’Italia. Talvolta basta un semplice sorriso per farci sentire a casa, per aprirci alla bellezza dell’amicizia. E’ per questo che ogniqualvolta penso a Trieste, inevitabile è la presenza di un sorriso che mi riporta mentalmente a ciò che ho vissuto lì. Grazie ancora a tutti voi per ciò che avete fatto pur di farmi sentire, nonostante i 1230km di distanza, a casa! Un bacio alla mia cara amica Lotty!”

Clara Pavesi R.D. Distretto 2050 La leggera brezza triestina increspa le onde lucide, sullo sfondo l’orizzonte e qui accanto, centinaia di spilline Rotaract luccicano al sole di fine estate... Sorrisi, amici vicini e lontani che si rincontrano, progetti che prendono forma, l’entusiasmo di cominciare una nuova avventura! Tutto questo é Rotaract, tutto questo é stato Trieste2014... e noi ci siamo lasciati trasportare!! Grazie Ragazzi! Clara

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Francesco Ascioti R.D. Distretto 2041 L’esperienza che abbiamo vissuto a Trieste da l’energia e la carica necessaria per vivere bene tutto l’anno che ci attende! Si è trattato di un meraviglioso fine settimana - organizzato in maniera eccezionale dai ragazzi del Club e dalla Squadra Distrettuale del Distretto 2060 - che sul piano personale mi lascia la felicità di avere visitato una meravigliosa città e di avere trascorso due giorni intensi all’insegna di tutto ciò che il Rotaract dovrebbe essere per davvero Complimenti ancora Francesco

Giacomo Bianchi R.D. Distretto 2072 Quando la cultura e gli scenari di una delle città più belle d’Italia incontrano l’operosità, la voglia di incontro e condivisione delle nuove generazioni per contribuire al fine comune della crescita personale e per porsi al servizio delle proprie comunità sopra i propri interessi, troviamo una sola declinazione: Apertura Nazionale Rotaract, Trieste 2014. Con affetto e amicizia rotaractiana, Giacomo Bianchi


Rotarycamp di Ancarano, servire con il cuore

La prima settimana di Settembre si è svolta

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la sesta edizione del Rotary Camp di Ancarano, appena al di là del confine tra Italia e Slovenia. Organizzato dai Rotary club Triestini e Sloveni, vede come capofila i Rotary di Muggia e Capodistria, e una grande partecipazione di volontari rotariani e rotaractiani da tutti i club del distretto 2060. Il campo è stato pensato su misura di una trentina di ragazzi diversamente abili di varie nazionalità – italiana, slovena, austriaca-, di età compresa tra i 6 e i 60 anni, con le rispettive famiglie o accompagnatori. La cosa sorprendente che Nicolò Dal Bo, Serena Tonel, Marianna Vitale e Valentina Favero hanno raccontato è l’aver visto ragazzi diversamente abili che pur con situazioni di grave malattia si sono dimostrati straordinariamente autonomi. La bellezza delle attività svolte durante il giorno, dalla musicoterapia alla ginnastica in acqua, dalle escursioni all’aperto alle serate dedicate all’intrattenimento hanno permesso

loro di vivere attimi meravigliosi con i Ragazzi. Le giornate così ricche di attività interamente organizzate dai volontari, hanno tra gli obbiettivi principali quello di rendere piacevole il soggiorno per gli ospiti, ma anche quello di dare un po' di sollievo e di respiro ai loro genitori. È chi partecipa ad esperienze come questa che capisce fino in fondo cos’è la vera Famiglia rotariana, un connubio di valori, forza di volontà e servizio che ci permettono di sdebitarci verso chi è meno fortunato. Alla domanda “Cosa diresti ad un amico per motivarlo a partecipare?” Nicolò ha risposto: “non saprei cosa dire...solo che chi come me ha iniziato, non ha mai più mollato...è un rischio che vale la pena di correre”. Marianna, a conclusione dell’intervista, afferma: “è molto formativo impegnarsi per aiutare il prossimo, al termine del Camp si compie una profonda rivalutazione personale e spesso accade che la scala di priorità, che ognuno di noi ha dentro di sé, venga sovvertita”. Maddalena Chizzali Rotaract Club Treviso


Rem Bremen - The fairy tale Per chi non la conoscesse, i fratelli Grimm, nella loro favola ambientata a Brema, narrano l'entusiasmo con cui un asino, un gatto, un cane e un gallo si lanciano nel loro on the road "animalier" per riscrivere il loro futuro. Un anno fa quattro rotaractiani del club di Brema, hanno iniziato il loro “on the road”, arrivando a Riga perfettamente camuffati da asino, gallo, gatto e cane, invitando i rotaractiani europei a vivere insieme la loro fiaba. E così un anno dopo, dal 25 Settembre, Bremen ci aspettava e quattrocento rotaractiani provenienti da tutta Europa (ma qualcuno addirittura dall'Australia) hanno invaso le sue stradine gotico rinascimentali, tipiche e ordinate: pronti a sognare, conoscere nuovi amici e questa deliziosa città che in ogni angolo vuole ricordare che, i musicanti, sono passati. Quattro giorni, 96 ore divisi tra workshop, city tour, degustazione prelibatezze locali e qualche ora di sonno e, poco dopo, il nostro fall rem volgeva -ahimè - già al suo termine. (Per i più festaioli iniziava il Post Rem al Munich Oktoberfest.)

Insomma, un bellissimo weekend all’insegna di legami, amicizia e crescita, e, come tutti i Rem ed Euco, volto a creare una sorta di "seconda sofistica" rotaractiana, grazie allo sviluppo di rapporti interpersonali e scambi di opinioni sovra-nazionali in una realtà attuale e quotidiana concretamente sempre più rivolta verso lo scenario internazionale. Come per la favola dei fratelli Grimm, chi ha coraggio, intraprendenza ed un cuore generoso, ha il futuro nelle sue mani, così per i rotaractiani europei che - crescendo insieme -costruiscono il loro percorso. A presto, al Rem Istanbul! Veronica Bradaschia

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Nella bellissima e caratteristica città di montecatini

terme

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situata nella provincia di Pistoia, si e' tenuto il seminario d'istruzione dei rappresentanti distrettuali eletti (S.I.R.D.E.) 2014, organizzato dal distretto rotaract 2071. Famosa per la sua stazione termale e per i monumenti storici carattestici, questa citta' divenne, a cavallo tra l'ottocento e i primi del novecento, un punto di ritrovo apprezzato dagli esponenti culturali dell'epoca (da annoverare nell'elenco dei visitatori affezionati personaggi di spicco quali Verdi e Pirandello) che stimavano soprattutto l'architetura del posto oltre che l'offerta di servizi che la città mise a disposizione per gli abitanti e non. La fama di questa località proseguì negli anni successivi, arrivando ai giorni nostri ad essere uno dei luoghi con maggior afflusso di turisti d'Italia. Riconoscendo la gloria che la città ebbe nei primi del novecento e la bellezza delle strutture sorte in quegli anni, l'evento, organizzato dal Rotaract, non poteva che essere a tema Belle epoque, invitando i partecipanti ad immedesimarsi in quello stile e in quel modo di vivere figlio del decadentismo e facente della caducita' del bello il proprio inno alla vita. Nel week end del 3-4-5 ottobre, ai seminari di istruzione si sono alternati aperitivi e cene per rafforzare lo spirito rotaractiano nazionale e il senso d'amicizia che lega tutti i club in un'unica grande famiglia, con il toc-

co originale che contraddistingue ogni festa organizzata dal Rotaract. Venerdi 3 ottobre, il giorno dell'apertura, i partecipanti sono stati accolti con un'apericena a La Cascina, un locale situato in un magnifico parco, che alterna l'attualita' e la storia, essendo stato ristrutturato pur mantenendo l'aspetto epocale degno di uno tra i più antichi ed esemplari ristoranti del posto, e l'eleganza e la l'informalità perchè allestito in duplice veste: locali raffinati in cui si serve il sushi e stanze più casual adibite ad american bar. Sabato 4 ottobre, si è tenuto il seminario di formazione per gli RD con relatori di spicco quali il PDG (past governatore) Gennaro Cardinale, che nel suo curriculum annovera cariche quali past tesoriere RI, pluri last board member del RI e last formatore di governatori a San Diego, e il professore Giovanni Padroni, docente presso la scuola Normale Superiore di Pisa, facoltà di economia. Concluse le relazioni, si è tenuto l pranzo riservato ai due relatori, agli RD e ali RRDI. Nel pomeriggio sono cominciati i lavori distrettuali, essendo il S.I.R.D.E cocomitante alla seconda assemblea distrettuale 2071. Durante i lavori sono intervenuti Giacomo Bianchi RD del 2072 con l'organizzatrice dell'evento, nonchè RD in carica del distretto 2071, Caroline Ribi Zappi per il progetto di service You Are Not Alone, iniziativa attua a sensibilizzare le persone riguardo una piaga


sociale dei giorni nostri: il bullismo; individuando una dura strategia che possa bloccare certi atteggiamenti maligni. Successivamente è intervenuto Jacopo Grillo, RD 2031 per il progetto "casa maria", un service distrettuale nato nel 2004 per aiutare gli orfani di un villaggio del Kenia. Ad oggi, gli ospiti di questa caso sono arrivati ad essere 150, tutti minorenni. L'idea, propriamente rotariana e quindi rotaractiana, è quella di fare sempre qualcosa in più, per questo sono stati proposti dei progetti d'ampliamento e d'incremento della struttura e degli aiuti, tra cui un'altra casa d'accoglienza, un centro di cura per i malati di AIDS e una scuola per continuare il processo d'alfabetizzazione. Danilo de Fazio RD 2100 per il progetto uniti nelle eccellenze, ideato per sottolineare, conoscere ed apprezzare l'eccellenze "made in Italy", "perchè è importante riflettere su quella miscela particolare che accomuna il lusso apprezzato dalle borghesie cosmopolite, il cibo e il design italiani. Cose che funzionano! Cose belle, che nonostante la crisi internazionale degli ultimi anni e il mutamento del paesaggio industriale del nostro Paese negli ultimi venti, continuano a piacere al mondo". Tutti i relatori sono stati accompagnati dai presidenti delle varie commission del distretto 2071. E per finire la giornata, la splendida serata di gala a tema Belle Epoque, in cravatta nera (Black Tie), presso le Terme "il tettuccio", con presentazione dei futuri eventi nazionali. Il modo migliore per socializzare e creare nuovi o saldare antichi legami tra club.

Come tutte le cose, anche quelle belle finiscono, forse più velocemente di quelle brutte, essendo lo scorrere del tempo percepito soggettivamente, e così è arrivata la domenica, il giorno di chiusura del S.I.R.D.E 2014. Un brunch con chi è rimasto fino alla fine e la riunione degli RRD a decretare il termine dei seminari e dei giorni assieme. Un nuovo posto, delle nuove persone ma lo stesso spirito, caratterizzeranno i lavori dell'anno prossimo. Se tutto questo è stato possibile, bisogna ringraziare, Caroline Ribi Zappi e tutto il direttivo 2071, nonchè tutti i partecipanti, tra cui il nostro RD Carlotta Roccatagliata e futuro RD Irene Cesca. (Anche noi, in qualche modo, c'eravamo). Anna Curto

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Conegliano

città d’arte e del vino, tra storia e cultura

Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis” scriveva Cicerone nel De oratore,

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ovvero “la storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità”. Ritengo che, come importanti sono la storia e la cultura che ci fanno da maestre, altrettanto significativo debba essere il desiderio di apprendere da parte di chi vuole farsene allievo. Anche il Rotaract quest’anno si fa interprete dell’esigenza di conoscenza e scambi culturali con l’iniziativa promossa dal nostro Rappresentante Distrettuale Carlotta Roccatagliata di inserire, all’interno degli incontri distrettuali, la visita alla città del Club ospitante. Il 27 settembre si è svolta la prima assemblea distrettuale nella notissima “Città d’arte e del vino” che ha dato i natali al Cima. Il Rotaract Club Conegliano ha colto subito di buon grado il desiderio di promozione territoriale espresso dal Distretto ed ha deciso di far sì che,oltre alla visita programmata, vi fosse modo per i Soci di farsi per primi essi stessi conoscitori della realtà coneglianese grazie all’organizzazione dell’evento in pieno centro storico e in luoghi tra i più importanti della Città. I lavori distrettuali pomeridiani si sono svolti nella sala consiliare della sede comunale, proprio accanto a Piazza Cima. Gli affreschi che decorano il soffitto della sala restano ancor oggi un piccolo mistero: non è stato trovato nessun documento ufficiale che possa testimoniarne la committenza, la data e il nome dell’artista che li ha ideati ed eseguiti. Dunque, in merito, si possono fare solo delle ipotesi. La sala consiliare, nella pianta disegnata dallo Scotti, si presentava molto spa-

ziosa e illuminata da cinque lumi. Non vi è in compenso nessuna indicazione sul tipo di decorazione che essa avrebbe dovuto avere in origine, anche se gli stucchi che la ornano, consistenti in tre cornici massicce che racchiudono gli affreschi e due sovrapporte, sono di stile chiaramente settecentesco, pur se meno elaborati rispetto ad altre decorazioni a stucco dello stesso periodo, presenti in città. Si può pensare, dunque, che una de-

corazione pittorica fosse prevista fin dall’inizio, ma è presumibile che sia stata eseguita solo in seguito. Attualmente un’ipotesi assai diffusa è quella di una generica scuola di G.B. Canal, anche per giustificare un’eventuale datazione dopo il 1837, ma il pittore non lasciò allievi, anzi, con lui si estingueva una famiglia di pittori, che aveva visto nel padre di Giambattista, Fabio Canal, il capostipite. Con lui e, pochi anni dopo, con il Bisson, finiva anche la grande tradizione veneziana della pittura ad affresco, rappresentata, a suo tempo, da una schiera di artisti cosiddetti “tiepoleschi” che, con una certa grazia e in maniera dignitosa, decorarono palazzi e chiese a Venezia e in tutto il territorio veneto, perpetuando, o meglio imitando, il linguaggio del grande maestro. Finiti i lavori, passando per Piazza Cima ed ammiratosi il teatro Accademia dallo storico Bar “Al teatro” dove si è tenuto il coffee


break, non poteva mancare la passeggiata per la Contrada Granda, animata dalla festa dell’Uva, prima di giungere alla visita del Duomo e della Sala dei Battuti. Vi è stata dunque occasione di presentare il service più importante del Rotary Club Conegliano che ha finanziato numerosi restauri e da anni gestisce la visita gratuita a tali ambienti. Nel Duomo significativa è la pala d’altare, restaurata dal Rotary Club Conegliano, Madonna in trono col Bambino fra angeli e santi di Cima da Conegliano, unica inestimabile testimonianza qui rimasta del maggiore pittore della città; fu realizzata per il Duomo nel 1492 e da allora vi è rimasta. Numerosi sono stati gli interventi del Rotary. Sono da ricordare il restauro e la manutenzione della facciata del Duomo, il restauro della pala del Cima, il restauro e la ricollocazione degli arazzi nella Sala del Capitolo. Anche il progetto di restauro delle Mura Carraresi, un contributo finanziario per il recupero del Brolo di San Francesco, la riproduzione di quadri nella Casa di Giambattista Cima in via Cima, oltre alll'organizzazione del servizi di accompagnamento dei visitatori alla Sala dei Battuti, in collaborazione con l'Università degli adulti e anziani. Questo ha consentito che negli ultimi anni sia stata visitata da oltre 50 mila persone. Ultimo, ma non meno importante, è stato il dono alla Città della nuova illuminazione degli affreschi della facciata del Duomo e degli arazzi della Sala del Capitolo. Anche la cena,servita dal catering del socio Rotary Conegliano-Vittorio Veneto Antonio Palazzi con i vini dei soci Rotary Conegliano Maccari,Bisol e Bonotto, e la festa hanno avuto come cornice un monumento tra i più rappresentativi ed imponenti della Città, l’ex Convento di San Francesco. Esso è situato all’interno delle mura, arroccato poco sopra la Contrada Granda, tra l’antica cinta muraria est costituita dalle Mura della Castagnera ed il sentiero della Madonna della Neve, storico accesso al Castello sul quale si erge l’omonima Chiesa affrescata da Francesco Beccaruzzi. Il Convento fu fondato intorno al 1200 fuori le mura del nucleo abitato, mentre la costruzione dell’attuale complesso iniziò alla fine del XIV secolo, dopo che Gregorio Papa XI concesse l’autorizzazione ai frati a trasferirsi in un nuovo convento dentro le mura,

mentre il vecchio convento fu fatto demolire dalla Serenissima nel 1407 perché non potesse essere di rifugio agli invasori ungheresi. Annessa al monastero era stata costruita una grande chiesa dedicata al santo protettore con relativo chiostro, edifici che furono abbattuti nel primo Ottocento dagli uomini di Napoleone, dopo essere stati da loro sfruttati come ospedale durante l'invasione del Veneto. L'ex convento, dopo aver subito quasi due secoli di decadenza, ha beneficiato di un restauro integrale nei primi anni Duemila, diventando un prestigioso luogo di congressi e centro internazionale residenziale per studi post-universitari, utilizzato da Aziende e Università di tutto il mondo. Per la magia del chiostro, aperto sul cielo, e la sua perfetta acustica, il Convento di San Francesco è stata suggestiva cornice di grandi eventi e concerti, come quelli de “I solisti Veneti”, orchestra da camera popolare in Italia e all’estero, grazie alla quale la musica veneziana e

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veneta ha girato tutto il mondo. Inoltre, coloro che hanno pernottato al Best Western Hotel Canon d’Oro hanno respirato la storia del palazzo noto come Monte di Pietà, prima forma di “banca” locale, edificio del XVI secolo tra i più caratteristici e preziosi nella Contrada. Si nota sulla facciata un grande affresco con angeli che recano, tra nuvole, i simboli della passione di Cristo, rappresentato in atteggiamento caritatevole nella lunetta centrale. Gli affreschi sono di Ludovico Fiumicelli, artista di origine vicentina operante a Conegliano fra gli anni 1520 e 1530, poi passato a Treviso e a Padova. Pittore noto per poche opere con le quali si mostra interprete dell’arte di Tiziano e di Pordenone e che, nella facciata del Monte di Pietà, compie un’opera di grande libertà


compositiva, sostenuta proprio dal modello di Pordenone, veramente molto rara nell’ambito delle facciate affrescate, di cui la Marca Trevigiana è così ricca. Federica Facchin, presidente del Rotaract Club Conegliano, e tutto il suo direttivo hanno permesso una giornata che ha dimostrato come il Rotaract è in grado di permeare di cultura e di storia gli scambi umani e sociali propri di incontri come questi. Il Rotaract, non solo agisce nel territorio, ma ne è anche attento conoscitore, è grande allievo della storia che il Veneto e l’Italia ci tramandano ed è pronto a costruirne il futuro. Si può essere fieri di fare parte di una

associazione come questa che, con le parole del motto distrettuale di quest’anno, PENSA,AGISCE,COMUNICA. Maria Carla Canato Rotaract Club Conegliano

la lettera del presidente federica facchin

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Carissimi, A nome di tutto il Rotaract Club Conegliano ringrazio la nostra Rd Carlotta Roccatagliata per aver dato al nostro Club la possibilità di organizzare la Prima Distrettuale dell’anno sociale 2014-2015. Vorrei inoltre ringraziare tutti coloro che sono stati presenti all’evento, che grazie alla loro partecipazione ne hanno reso possibile la realizzazione. È stata una bellissima esperienza che ha lasciato molto ad ognuno di noi. Ammetto che organizzare un evento come una Distrettuale richiede molto impegno, tempo, disponibilità e collaborazione da parte di ogni socio. Ma una volta arrivati all’ obiettivo, la felicità è immensa. Durante tutto il periodo di preparazione, il Club si è impegnato molto ed è stato bello vedere


come ognuno di noi ha collaborato per la riuscita dell’evento, aiutandosi vicendevolmente e rispecchiando i valori Rotaractiani dell’amicizia, della solidarietà. Vorrei sottolineare che fondamentale è stato il contributo apportato da ciascun socio, che con il proprio impegno ha reso possibile l’organizzazione della distrettuale, come dice la seguente citazione “Unirci è un inizio. Mantenerci uniti è un progresso. Lavorare insieme un successo”. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla disponibilità del Nostro Rotary Padrino che ci ha sostenuto e si è reso disponibile ad aiutarci. Infine, non mi resta che auguraVi un buon proseguimento d’annata. Un caro saluto Federica Facchin Presidente Rotaract Club Conegliano

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La 29° Venice Marathon

La 29° Venice Marathon, che si è tenuta domenica 26 ottobre, ha visto tra le file dei propri partecipanti anche alcuni temerari nostrani, rotaractianamente parlando. I loro nomi sono Marta Cunico (Rotaract club Sandrigo), Marco Menegon (Rotaract club Conegliano) e Andrea Patroncino (Rotaract club Monfalcone-Grado). La partecipazione di ben tre rotaractiani a questa edizione della corsa non è un caso: il loro “sì” non ha rappresentato solo la volontà di partecipare alla manifestazione, ma si è configurato come un sostegno alla Rotary Foundation per promuovere il programma “End Polio Now”. I ragazzi infatti, sponsorizzati dal Distretto Rotary 2060 per la partecipazione all’evento, si sono fatti testimonial per l’eradicazione della poliomelite e hanno cercato in prima persona di contribuire alla raccolta fondi. A tal scopo, ognuno dei tre ragazzi ha creato, affiliandosi alla Rotary Foundation, una propria pagina di raccolta su www.retedeldono.it, una piattaforma online che permette di avvicinare le associazioni ONLUS desiderose di promuovere i propri progetti, a coloro che vogliono effettuare una donazione per sostenere questi ultimi. La possibilità di donare istantaneamente, anche attraverso Paypal, e la possibilità di far creare ad ogni singolo individuo, sostenitore della causa, una pagina personale con cui promuovere la stessa, aiuta a conferire viralità ai progetti, che possono essere così pubblicizzati in maniera più efficace ma soprattutto gratuita. Non è un caso che già una settimana prima della manifestazione Marco, Andrea e Marta avessero raccolto complessivamente nelle proprie pagine su laretedeldono.it più di 1500€. Una cifra sicuramente importante e

spesso, in ambito di club, raggiungibile con difficoltà. Questa piattaforma può risultare quindi un ottimo strumento per il fund raising qualora i club dovessero intraprendere dei service affiliandosi a delle associazioni ONLUS quali AIL, ADMO, ABIO, AIRC etc. Oltre alle braccia (i nostri corridori), il Rotaract mente in campo anche un mente. Il nostro Past RD Giuliano Bordigato, membro della sottocommissione End Polio (Commissione Rotary Foundation), ha contribuito a gestire i runners rotariani e rotaractiani prima della corsa (una quarantina in tutto) e a coadiuvarli nella raccolta fondi. Le premiazioni e la presentazione dei risultati del progetto si terranno nel corso dei seminari della Rotary Foundation a Novembre. La Venice Marathon ha dato l’opportunità al Distretto Rotary 2060 di riflettere sul progetto End Polio Now, e di farsi la stessa domanda che i nostri ragazzi si sono posti decine di volte durante la corsa: quanto manca alla fine? End Polio Now è stato lanciato nel 1985, e da allora la malattia è stata eradicata al 99%; oggi i paesi polioendemici sono solo 3, mentre erano 125 nel 1985. Ci aspetta ora la parte più dura di questa battaglia: riuscire nell’eradicazione totale, evitando la formazione di nuovi focolai nei paesi a rischio. Il traguardo dunque appare vicino, ma la strada è ancora in salita. Il Rotaract sicuramente cercherà di sostenere il Rotary in questa sfida, e la maratona veneziana è stato un bell’esempio di cooperazione in questo senso.

Congratulazioni ai nostri runners per essersi messi in gioco! Alberto Genesin

Rotaract club Castelfranco-Asolo

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Rotaract Club Conegliano-Vittorio Veneto

Rotaract Club Belluno Cadore Cortina

Rotaract Club Verona International

Rotaract Club Cividale del Friuli

Rotaract Club Legnago

Rotaract Club Verona Scaligero

Rotaract Club Peschiera

Rotaract Club Conegliano

Rotaract Club Verona

Rotaract Club Treviso

Rotaract Club Maniago-Spilimbergo

Rotaract Club Trento

Rotaract Club Padova

Rotaract Club Udine Nord

Complimenti

Rotaract Club Arzignano-Valle dell’Agno

Rotaract Club Bassano del Grappa


Rotaract Club Vicenza

Rotaract Club San DonĂ di Piave Portogruaro - Jesolo

Rotaract Club Verona Est

Rotaract Club Verona Villafranca

Rotaract Club Pordenone

Rotaract Club Padova Euganea

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Rotaract Club Camposampiero

Rotaract Club Rovigo

presidenti!!

Rotaract Club Lignano

Rotaract Club Cittadella


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