Chronicle news
numero 4
la vetrina del Distretto 2060
Rotaract e service
Chronicle news La redazione
Lucky Dalena Direttore
Conegliano - Vittorio Veneto cn.luckydalena@gmail.com
Anna Curto Segretario Feltre cn.annacurto@gmail.com
4 Editoriale Rotaract 6 Pet Therapy
Rotaract Club Camposampiero Rotaract Club Sandrigo
10 L’unione (dei rotariani) fa la forza
12 Rotary Camp il service per le nuove generazioni
Carlotta Pascotto
14 Trieste
Caporedattore
16 Green e Social
San Vito al Tagliamento
Nicole Chivilò Redattore Maniago - Spilimbergo
Bianca Maria Sibillo Redattore Trieste
Anna Fabris Redattore Lignano Sabbiadoro - Tagliamento
Annalisa Zorzut Fotografo Trieste
Rovigo in uno scatto
17 Gran Ballo
per festeggiare i trent’anni
18 Diretta dal RYLA RYLA Distretto 2060
19 Diretta dal RYLA
RYLA Nazionale - Bari
20 Rotaractiani nel mondo
gli altri club visti da qui e da fuori
Rotaract e Service Se penso che con questo numero siamo arrivati alla penultima edizione del Chronicle News, sento un po’ come se stesse per venire a mancare una certezza, come se stesse per cambiare tutto. Due anni con Carlotta, un anno a gestire tutto con accanto alcune delle compagne che avevano cominciato l’avventura del Chronicle con me. Ora si avvicina il momento in cui Carlotta non sarà più il nostro Direttore ma il nostro RD, e per me si profilano nuove sfide da affrontare, lasciando il Chronicle a dita più “nuove” (ma non per questo inesperte!) Suonerà strano, ma per me l’azione di comunicare qualcosa ha sempre avuto lo stesso valore della cosa comunicata. Per questo, nello scrivere l’editoriale di un numero dedicato alla bellezza di servire al di sopra del proprio interesse personale, sento come se fossi stata parte di tutti i bellissimi service di cui ci avete parlato, non solo oggi ma negli ultimi tre anni di articoli. Invito tutti voi a provare ad assaporare questa sensazione, perché è proprio lì che sta la forza del Rotaract: nella condivisione.
“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.” Eleanor Roosevelt
Ho scelto, per aprire questo penultimo editoriale del mio anno da Rappresentante Distrettuale, una nota citazione della “First Lady of the world”: una frase che parla di futuro, e di sogni. L’ho fatto perché essa racchiude molto dello spirito Rotaractiano: uno spirito giovane, dinamico, e per questo volto al futuro, ma nel contempo uno spirito reso forte dalla bellezza dei propri sogni. Non si può che guardare con orgoglio ai risultati di questo spirito che pervade tutti noi, in quanto soci, e che ci permette di realizzare service diversi ed efficaci, rispondendo alle esigenze della comunità che ci circonda. Lo spazio di questa pubblicazione non basterebbe a raccogliere neppure un solo trafiletto per ciascun progetto di servizio portato avanti dai singoli Club, e da più Club insieme, in quest’annata. Il Rotaract è ovunque: accanto ai disabili ed ai malati, nelle piazze per le campagne di vendita e sensibilizzazione, nelle case-famiglia, negli ospedali, nelle mense dei poveri e ovunque ci sia bisogno d’aiuto. No, non si tratta di un supereroe dei fumetti, anche se la descrizione potrebbe, sotto molti punti, adattarsi ad un personaggio di quel genere: è la comunione di intenti, la “fellowship” Rotaractiana che, unendo persone talvolta anche molto diverse, permette il realizzarsi di obiettivi sempre più ambiziosi. Non ci sono superpoteri, né tecnologie avanzate o magie: il segreto sta tutto nella forza di volontà dei soci, nella capacità di tradurre in realtà i sogni.
In ciascuno di noi giace la consapevolezza di poter cambiare, un po’ alla volta, giorno dopo giorno, il mondo che ci circonda, come in un’incessante staffetta di servizio e solidarietà. E proprio muovendo uno di questi passi ecco che si avvicina il giorno del 10 maggio, in cui il Distretto si riunirà per far sentire la sua voce contro la violenza di genere, che continua a mietere vittime, ogni giorno. Lo faremo con una conferenza che svisceri il tema dai diversi punti di vista: le istituzioni, legislatori ed esecutori, e le vittime; in seguito andremo a fondo nella psicologia dell’aggressione, per imparare ad affrontare le difficoltà che potrebbero presentarsi. Concluderemo poi il Service Nazionale Dreambox, che avrà l’onore di essere presentato al senato della Repubblica la prossima settimana, realizzando i sogni dei bambini coinvolti; e realizzeremo il service distrettuale di quest’anno e i service di zona. Raccoglieremo i frutti di quest’anno di servizio, ma non per goderne, bensì per seminare ancora. Perché soprattutto questo vuol dire fare Rotaract: credere nella bellezza dei propri sogni, impegnarsi per realizzarli e poi trovarne di nuovi, in un eterno rinnovamento che arrivi, veramente, a disegnare un futuro migliore per tutti.
Giuliano Bordigato
Rappresentante Distrettuale
Rotaract
C’è appunto affinità di natura tra noi e gli animali, giacché questi, dal momento che hanno in comune con noi la vita e gli stessi elementi e la mescolanza che di questi si compone, sono legati a noi uomini come fossero nostri fratelli. Giamblico
Pet Therapy
anche gli animali fanno service
ROTARACT E SERVICE
di Fiorella Messaggeri Camposampiero Il 2 aprile u.s. abbiamo ospitato le dott.sse Anna Baccichetti e Giulia De Boni Russo dell’Ass. CUKI di S.Angelo di Piove di Sacco (PD) per parlare di Pet Therapy. Finalità principale dell’Associazione è il miglioramento della qualità di vita dei soggetti costretti a vivere un disagio psico/motorio grazie a terapie ed attività assistite da animali. Anna, medico veterinario, istruttore cinofilo e resp. dell’Associazione, ha illustrato modalità di svolgimento e scopi della Pet Therapy; ha quindi presentato la struttura e le attività svolte dall’Ass. CUKI delle quali, in questi anni, hanno fruito bambini diversamente abili, autistici, anziani e soggetti con altre patologie. Al termine della presentazione ha illustrato come un cane da utilizzare per la Pet Therapy debba essere predisposto a svolgere tale attività e superare una dura selezione sin da quando è cucciolo; ha infine spiegato l’importanza del rapporto conduttore-cane e di come si debba mantenere quel legame speciale, frutto della totale fiducia reciproca.
A seguito della relazione ha avuto luogo una dimostrazione sul campo dei cani Cuba e Charlie che, assieme alle loro conduttrici, hanno coinvolto i presenti in alcuni degli esercizi che vengono svolti abitualmente in fase di allenamento. Il fatto che sia stato dimostrato che gli utenti coinvolti nei progetti di Pet Therapy ne traggano sempre grandi benefici è ciò che ripaga chi, con il proprio impegno, si dà da fare per donare un sorriso a chi ne ha più bisogno.
ROTARACT E SERVICE
di Francesca Cunico Sandrigo Lunedì 24 febbraio, presso il ristorante Alla Veneziana a Longa di Schiavon (VI), il Rotaract Club Sandrigo ha presentato il suo ultimo importante service, il Progetto Pet Therapy: un’iniziativa nata grazie ad una collaborazione con l’ULSS 4 Alto Vicentino, in particolare con l’Unità Pet Therapy ed il Servizio DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare). Il Rotaract di Sandrigo andrà a finanziare un progetto che avrà inizio il 10 Marzo 2014 e coinvolgerà un gruppo di 10 ragazze adolescenti con DCA selezionate dalla Casa di Cura Villa Margherita, a Vicenza. Il percorso terapeutico o riabilitativo con queste pazienti è estremamente complesso, data la difficoltà nel costruire con loro un’alleanza terapeutica: esse infatti sono profondamente turbate dai cambiamenti e dalle relazioni affettive. Da questi presupposti è nata l’idea di un progetto di terapia assistita con gli animali, in particolare con i cani, con lo scopo permettere loro di sperimentare una relazione di vicinanza e intimità attraverso canali relazionali e comunicativi differenti. “I disturbi dell’alimentazione, le difficoltà relazionali e l’interazione tra uomo e cane sono temi estremamente attuali e oggi al centro dell’attenzione pubblica. Questo progetto li coinvolge e combina in maniera complessa, ma assolutamente interessante” ha confermato Lara Cunico, Presidentessa del Rotaract Club Sandrigo. “Il mio club tiene molto a realizzare service attivi che siano fatti ‘dai giovani e per i giovani’, e per questo siamo orgogliosi di poter finanziare e promuovere un progetto innovativo che possa anche porre le basi per una futura ricerca scientifica. A tal proposito non posso fare a meno di ringraziare il mio club che per questo service si è speso, tutti i ragazzi che hanno partecipato attivamente ai nostri eventi, e il nostro club Rotary padrino, il Rotary Club Vicenza Nord Sandrigo, che non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno”. Il service, del valore di 4.100€, è stato realizzato grazie ai fondi ricavati da “La Notte in Technicolor”: una festa che il club ha organizzato presso Villa Cita (a Montecchio Precalcino, VI) a Maggio 2013 e che, giunta alla sua 4^ edizione, ha raggiunto i 600 invitati.
ROTARACT E SERVICE
L’unione (dei rotariani) fa la forza
di Edoardo Casotti Gorizia
Il 5 aprile scorso ho partecipato ad un evento del Rotary Club. “Un evento come tanti altri” ho pensato la mattina mentre mi stavo vestendo. Giacca, camicia senza cravatta (per non essere troppo formali), e la mia spilla del Rotaract. L’evento a cui stavo partecipando, con il mio Presidente e tutto il Club, era la consegna del Service di ben 11 Club del distretto Rotary 2060 (Gorizia, Monfalcone-Grado, Aquileia-Cervignano-Palmanova, Trieste, Trieste Nord, Udine Nord, Verona, Vicenza, Vicenza Berici, Gemona del Friuli) e del Rotary Club di Fiume, per un valore di 41.210,00 Dollari Americani a favore del Centro di assistenza a persone colpite da forte disabilità situato a Fortica, Kraljevica nei pressi della città di Fiume in Croazia. L’evento si è tenuto alle ore 10:00 nell’aula magna del polo dell’Università di Trieste, sede goriziana. La sala la conoscevo bene, è la mia aula magna. L’avevo già vista in precedenza gremita di persone, ma mai con così tanti Gonfaloni Rotariani nel fondo della sala. È stata una grande emozione, essere li, tra le prime file, con la Presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia Debora Serracchiani, il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, con tanti amici rotaractiani, il nostro RD Giuliano Bordigato, il Past Governor Rotary del Distretto Alessandro Perolo, tutti i presidenti dei Club Rotary coinvolti, e due classi del liceo (classico e scientifico) che davano alla sala una sacralità in più. Non so bene il motivo, ma vedere una platea così variegata mi ha portato un sentimento di fierezza e felicità insieme.
ROTARACT E SERVICE
Dopo il saluto alle bandiere, e il breve discorso introduttivo del Presidente del Rotary Club Gorizia, Bruno Augusto Pinat, (che ha affermato di “non sentirsi solo presidente di un Club, ma bensì Presidente di tutti i 12 Club presenti oggi”) e della Presidente del centro di Fortica, che coadiuvata dal traduttore italiano ha illustrato la storia dello stabile, che di anno in anno, grazie “all’aiuto del Rotary di cui sempre saremo grati” ha sempre aumentato la sua efficienza, si è proceduto con la parte più emozionante dell’evento. Due rotariani di lunga data, Oleg Mandic (Rotary Club di Fiume) e Giovanni Pamich (Rotary Club Gorizia) hanno parlato del “valore della pace”, illustrando la loro testimonianza diretta della tragedia vissuta nelle terre fiumane (di cui entrambi sono originari), lanciando al contempo un messaggio di pace e fratellanza. Devo dire che non sono facilmente impressionabile, e soprattutto facilmente emozionabile, ma durante il racconto di Mandic, non ho potuto che avere un’immediata pelle d’oca nell’ascoltare le parole di un ragazzo di 11 anni, che portato ad Auschwitz come prigioniero politico nella primavera del 44, ed essere scampato alla marcia della morte del gennaio 45, è stato l’ultimo “detenuto” a uscire fisicamente dal campo di concentramento. “A 13 anni ho compreso che il momento più buio della mia vita l’avevo già passato. Più volte nella vita ho avuto scogli sulla mia via, ma li ho sempre affrontati pacificamente, sapendo che nulla poteva essere peggio di quell’anno di prigionia”. Parole fredde, ma vere e assolutamente toccanti. Ma un’altra cosa ha aggiunto Mandic prima di concludere “Devo ringraziare Auschwitz, che senza dubbio ha reso ogni momento della mia vita dopo di lui, fantastico e importante”. Parole assurde a prima vista, ma paradossalmente reali. Dopo l’intervento dei due Rotariani la sala si è alzata in piedi in una standing ovation di ben 2 minuti, in uno scroscio di applausi sinceri e commoventi. Nella commozione generale, il Presidente del Rotary Gorizia ha conferito un PHF a entrambi i relatori, che insieme a lui hanno consegnato l’assegno alla Presidente del Centro di Fortica. Tanti flash, tanti applausi, e la campana che suona, segno della chiusura dell’assemblea, e tutti insieme, “a piedi come una scolaresca” come ha detto il Presidente Pinat, ci siamo avviati verso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, dove si è consumato il buffet dell’amicizia. Una giornata formante e totalmente interessante, che mi ha cresciuto emotivamente, come sempre quando si parla di memoria. Grazie al Rotary, Grazie al Rotaract.
Rotary Camp
il service per le nuove generazioni
EVENTI PASSATI
di Lorenzo, Katia, Cristina (partecipanti al Rotary Camp del Club Conegliano - Vittorio Veneto) Come?! Non avete mai sentito parlare del Rotary Camp? Impossibile! Beh, vedremo di rimediare… Tutto è iniziato dalla perspicacia (e dalla buona volontà) dei giovani membri del Rotaract di realizzare due giornate dedicate alla formazione ed alla sensibilizzazione degli studenti delle scuole superiori. Hanno aderito a tale progetto trenta ragazzi, coinvolti nell’approfondimento di argomenti attuali e pungenti quali la leadership, l’associazionismo e la crescita personale. Ma cos’è la leadership? Nell’immaginario collettivo il leader è una figura autoritaria, dispotica ed egocentrica, ma grazie all’intervento di Luca Marcolin, consulente e formatore professionale, questo mito è stato sfatato. Il vero leader è, infatti, colui che – grazie a carisma e talento – riesce a riconoscere e sviluppare al meglio le qualità dei suoi collaboratori. A tale proposito i ragazzi sono stati coinvolti in un’attività volta a far emergere la loro attitudine al lavoro di squadra. Non pensiate però che il Camp si concentri solo sulla formazione teorica, ci sono anche dei piacevoli momenti di condivisione. La sera, infatti, in quella che durante la giornata era stata la sala conferenze, sono state presentate numerose attività ludiche e stuzzicanti, quali giochi di gruppo e karaoke. Associazionismo, che parola difficile… L’associazionismo viene spesso confuso con l’imprenditorialismo, ma i due appoggiano ideali completamente diversi. Seguendo attentamente l’intervento del fondatore di IAM Andrea Maroelli, tale dubbio è stato presto chiarito. Le associazioni sono organizzazioni no-profit a scopo culturale – umanitario e al vertice di ogni organizzazione deve esserci un leader che, grazie alle doti già elencate in precedenza, coordina il lavoro dei suoi collaboratori per ottenere il miglior risultato possibile. Descrivendo le sue esperienze Andrea ha illustrato ai ragazzi la vita dell’imprenditore, con i suoi pro e i suoi contro, mettendo in evidenza che anche a partire da un’associazione o un’esperienza di volontariato può nascere un’attività lavorativa. Ecco allora cos’è stato per noi il camp: un percorso non solo di crescita, ma una vera e propria possibilità di cambiamento sia a livello interiore che, soprattutto, a livello sociale e relazionale.
PERLE DEL DISTRETTO 2060
di Bianca Maria Sibillo Trieste
La storia della città alabardata passa senza dubbio anche attraverso canti popolari come quello del tram di Opicina. In pochi versi si riesce infatti a respirare il profumo del vino terrano, il rumore dei bicchieri di osmiza, si vede il panorama della Napoleonica raggiunta col vecchio tram e si sente l’odore del mare increspato dalla bora. Trieste si scopre con calma. È una di quelle città che non si vedono subito, che si apre gradatamente, un po’ alla volta. La Piazza principale della Città è senz’altro quella dedicata all’Unità d’Italia, che per Trieste arriva nel 1918. Dalla piazza, che è la più grande d’Europa ad affacciarsi sul mare, si può percorrere il molo Audace. Nel 1740 affondò nel porto di Trieste, vicino alla riva, la nave San Carlo. Invece di rimuovere il relitto, si decise di utilizzarlo come base per la costruzione di un nuovo molo, che fu intitolato appunto a San Carlo. Nel 1918 però, la prima nave della Marina Italiana ad entrare nel porto di Trieste e ad attraccare al molo fu il cacciatorpediniere Audace, la cui ancora è ora esposta alla base del faro della Vittoria, ed al quale si deve l’attuale nome. Proprio dal molo, oltre a vedere il Faro, si vede anche il famoso Castello di Miramare (dallo spagnolo “Mira el mar”)che, nelle giornate più nitide, attira l’attenzione dell’osservatore con la sua facciata di pietra bianca.
Ma al di là delle bellezze storiche e dei musei, la cosa bella di Trieste è l’atmosfera. Molti infatti furono i fattori che nel corso dei secoli, concorsero a donarle quel fascino tanto caro ad importantissimi nomi della cultura internazionale come Ranier Maria Rilke (che da il nome anche ad un famoso sentiero), James Joyce, Umberto Saba e Italo Svevo. Trieste è città mitteleuropea, centro di scambi, porto, non solo di navi ma di culture. Vivendoci s’impara che i triestini doc sono pochissimi e che molti di quei 209.000 abitanti hanno tra i loro ascendenti qualcuno che viene dall’est o da qualche altra città che ormai non è più Italia. Proprio questa miscellanea di culture vicine ma lontane le da un odore speziato, si sente profumo di kren, sapore di jota e voglia di prestniz.
“ E anche el tram Opcina xe nato disgrazià vignudo zo de Scorcola una casa ga ribaltà bona de Dio che iera giorno de lavor e dentro no ghe iera che’l povero frenador.”
Trieste
tutte le cose che si dovrebbero vedere, assaggiare, provare
EVENTI PASSATI
di Giorgia Aglio Rovigo Sabato 22 marzo, nella cornice della Sala Gran Guardia a Rovigo si è svolta la premiazione del contest fotografico “Green e social: Rovigo in uno scatto” organizzato dal Rotaract Club Rovigo. Valorizzare l’aspetto green della propria città: è questo il presupposto con cui il concorso è stato indetto. Tutti i partecipanti sono stati invitati ad immortalare un aspetto ‘’green’’ di Rovigo e provincia esclusivamente con smartphone e tablet e postare successivamente la foto su Facebook. Il popolo del social network, a suon di “like”, ha poi decretato vincitore Luca Gianesella con la sua foto “La voce della natura”, rappresentante l’abbazia della Vangadizza di Badia Polesine.
Green e Social Rovigo in uno scatto
L’evento rotaractiano non è stato solo luogo di premiazioni ma si è anche svolto un interessante dibattito per conoscere ed approfondire l’aspetto naturale rodigino a partire dall’ urban green, passando per l’architettura, l’ecosostenibilità e gli alimenti per spiegare quanto la provincia di Rovigo offra ad oggi in ambito green e quanto sia ricca di potenzialità per crescere ulteriormente promuovendo le proprie eccellenze locali.
EVENTI PASSATI
Gran Ballo
per festeggiare i trent’anni di Giada Pasqualetto Padova Euganea Sabato 22 marzo si sono svolti a Villa Ducale, nella Riviera del Brenta, i festeggiamenti per il Trentennale del Rotaract Padova Euganea. Con più di centosessanta ospiti, sono stati ricordati i numerosi interventi effettuati a favore della comunità patavina, le collaborazioni e i service portati a termine da parte del club dal 1984 ad oggi. Il ricavato della serata, che ha visto l’ingresso nel Padova Euganea di tre nuovi Soci, sarà devoluto all’acquisto di un macchinario dattilo-braille per bambini ciechi ed ipovedenti per la scuola primaria di Mestrino (PD). In trent’anni di storia i volti e le persone sono cambiati, ma lo spirito e la voglia di fare sono rimasti gli stessi. Oggi abbiamo un club solido, capace di coinvolgere i suoi soci e quelli del distretto nelle attività che organizza. Il nostro passato ci ha permesso di affrontare il nostro futuro al meglio. Auguro al club ancora numerosi anniversari!
DIRETTA DAL RYLA
di Redazione RYLA Press Edizione RYLA 2060 - 2014 Il Rotary, i giovani e il mondo del lavoro. Tre elementi che si fondono in una coinvolgente esperienza formativa giunta alla trentunesima edizioen: il RYLA. Anche quest’anno il corso ha sede a Castelfranco Veneto e si articola in una settimana ricca di conferenze e visite ad alcune tra le realtà aziendali più significative del Veneto. Scopo degli interventi è fornire ai partecipanti spunti di riflessione e nuove prospettive che possano orientarli nelle scelte riguardanti il loro futuro professionale all’interno del territorio. È proprio il futuro del Nord Est il tema del RYLA 2014. L’apaertura del corso è stata curata da Aldo Toffoli, socio del Club di Conegliano – Vittorio Veneto, che ha introdotto i relatori della prima giornata. Il primo intervento, da parte di Roberto Ceron, titolare di Bluergo e presidente del Rotary Club Castelfranco Veneto. Ha focalizzato da subito l’attenzione sulla situazione delle aziende del Nordest: il settore tecnologico sarà la chiave di volta per lo sviluppo delle realtà imprenditoriali locali e soltanto con un atteggiamento proattivo, in grado di anticipare i cambiamenti e stimolare l’innovazione, questo territorio potrà conservare il ruolo significativo che finora ha rivestito nel tessuto industriale italiano. A seguire, il benvenuto del Sindaco Luciano Dussin. Che ha manifestato l’orgoglio di ospitare nuovamente il RYLA per il ventesimo anno consecutivo a Castelfranco Veneto. A concludere gli interventi di apertura, il PDG Vittorio Andretta, che ha presentato il tradizionale concorso “F. Algarotti”, motivando la maggior partecipazione possibile dei rylisti a questo progetto. A questo proposito, vanno menzionate le due fondamentali “regole” da rispettare: la prima, partecipare al concorso; la seconda, ricordarsi della prima!
RYLA Distrettuale Distretto 2060
DIRETTA DAL RYLA
Vi scrivo da un aeroplano che sorvola l’Italia: Bari - Treviso; RYLA Nazionale - RYLA Distrettuale. Casualmente oggi si conclude anche il RYLA Distrettuale 2014 (a cui ho partecipato l’anno scorso) e proprio lì sto andando con i miei ex colleghi Rylisti a raggiungere i corsisti per fare un saluto e una rimpatriata.
RYLA Nazionale
Rotaractiani d’Italia a Bari di Nicolò Dal Bo Conegliano - Vittorio Veneto
Quando Lucky mi ha chiesto imposto di scrivere qualche riga sul RYLA nazionale ho pensato di cogliere l’occasione al volo per fare della propaganda pro-RYLA, così come quando l’anno scorso da caporedattore del RYLA Press facevo propaganda pro-Rotaract con i ragazzi non ancora nostri soci. Il RYLA è un seminario formativo di una settimana che si tiene a Castelfranco; ogni anno un nutrito programma di visite e relazioni affronta l’argomento della leadership declinato secondo un tema specifico e diverso. A fine corso si può partecipare al Premio Algarotti è, consegnando un elaborato sul tema, vincere una borsa di studio e, se avete un po’ di fortuna, la partecipazione ad un altro RYLA (5 anni fa a quello Mediterraneo, l’anno scorso a quello nazionale, da dove sto arrivando). Questo in sintesi. Come vedete le opportunità sono ghiotte e, come chi ha partecipato vi dirà, il divertimento non manca: è un occasione per conoscere relatori di spessore (poco fa ho sentito il Presidente della Corte d’Appello di Bari) e tanti nuovi amici, che vi accompagneranno nel vostro cammino rotaractiano.
Pensateci il prossimo anno quando riaprono le iscrizioni e rompete le scatole al vostro Rotary padrino, se necessario! E infine, Rylisti dell’anno ricordatevi di fare l’Algarotti (che il Baffo ci tiene): magari il prossimo anno toc-
ROTARACTIANI NEL MONDO
Rotaractiani nel mondo visti da loro
di Rotaract Adana Seyhan & Rotaract Istanbul Dolmabahçe
Clothing Support Project After a brief discussion with Dolmabahce Rtc, we have decided to initiate a common project. Following some research we have discovered Kepez Village which was in need of clothing support. Quickly we arrange committees and started gathering clothes. On 26th of September, with Dolmabahce Rtc members, we visited the village and distributed the clothes with the help of village authorities. Even a wedding gown was collected and by coincidence it was used the same day by a bried in need. The project successfully reached the target and with help of Dolmabahce Rtc, Adana Seyhan Rtc managed to change lives!
Progetto “supporto abiti” Dopo una breve chiacchierata con il Club di Dolmabahce, abbiamo deciso di intraprendere un progetto comune. Consultando alcune ricerche abbiamo scoperto Kepez Village, un villaggio in cui c’era un gran bisogno di abiti. In poco tempo abbiamo quindi creato delle commissioni incaricate per il progetto e cominciato la raccolta degli abiti. Il 26 settembre con i nostri partner abbiamo visitato il villaggio e distribuito gli abiti, grazie anche all’aiuto delle autorità locali. Per caso avevamo raccolto anche un abito da sposa, che è stato usato il giorno stesso da una sposa che ne aveva bisogno. Il progetto è riuscito con successo e, grazia all’aiuto del Rotaract Dolmabahce, il nostro club ha cambiato delle vite!
ROTARACTIANI NEL MONDO
Barbara è socia del Club di Trieste. È in Francia grazie al programma Erasmus e a Lione frequenta il club Lyon International.
di Barbara Bernazza Trieste Rotaract è.. vivere all’estero e sentirsi a casa! Mi chiamo Barbara, vicepresidente del Rotaract Club di Trieste, attualmente a Lione (Francia) per la durata di 6 mesi, nell’ambito del progetto Erasmus Studio. Man mano che si avvicinava il giorno della partenza il mio stato d’animo era un connubio di sentimenti che traslavano dall’esaltazione alla malinconia, ma l’ansia è stata l’emozione più forte. Andare a vivere all’estero (non avevo mai vissuto da sola prima d’ora) vuol dire trovare un appartamento, compilare una marea infinita di documenti, preparare le valigie (6 mesi di valigie?!?!), trovare degli amici. Quest’ansia è stata autrice di un milione di email inviate all’allora presidente del Rotaract Club di Lione, contattato a marzo 2013 dicendo “arriverò a gennaio 2014”, che con molta calma cercava di spiegarmi che forse era un po’ presto per tentar di trovare una sistemazione, ma in ogni caso sarebbero stati felici di accogliermi nel loro club. Detto fatto, 22 gennaio 2014 ho partecipato alla prima riunione del Rac Lyon, quella data ha segnato tutto il mio percorso Erasmus, in una sola serata ho conosciuto moltissime persone, questo anche grazie alla mania dei francesi di “faire le bise” in sostanza darsi i bacini sulla guancia per salutarsi. Ero un po’ confusa ma mi sentivo a casa, i rituali, la campana, sentir parlare dell’evento a Torino. Tutti quei ragazzi, mai visti prima e di un’altra nazionalità, avevano qualcosa in comune con me. In quel primo incontro mi sono imbattuta nei miei “angeli custodi”: Justine e Kevin, nonostante il mio scarso francese e la timidezza sono riusciti a coinvolgermi in tutte le attività del club e sono diventati dei veri e propri amici. Hanno condiviso con me anche la loro vita quotidiana al di fuori del Rotaract, pian piano grazie a loro sono riuscita a conoscere anche gli altri membri del club. Ho potuto partecipare a moltissime attività del club: tra le più importanti Glisse en Coeur, una 24h sugli sci i cui ricavati hanno come obiettivo la sconfitta dell’autismo. Un’esperienza unica. Poi Laser game, incontri, Sos Attitude, Volontariato presso la mensa dei poveri. Tantissime attività che hanno riempito le mie giornate, mi hanno fatto visitare moltissimi posti che non avrei mai visto altrimenti, ho conosciuto persone, insomma il Rotaract mi ha dato l’opportunità di vivere appieno questi miei mesi in Erasmus.
Rotaractiani nel mondo visti da noi
PROSSIMI EVENTI
European Conference 2014 - French Riviera 30 aprile | 5 maggio Nizza, Francia www.euco2014.fr
V Assemblea Distrettuale 28 giugno | 29 giugno Venezia