Insieme contro la mafia. La veglia. Palermo 20 giugno 1992

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INSIEME CONTRO LA MAFIA 3 Collana MEMORIA n. 11

INSIEME CONTRO LA MAFIA 5 Insieme contro la mafia La veglia Palermo 20 giugno 1992 a cura di Antonio F. Scalini AGESCI Sicilia Centro studi e documentazione

6 AGESCI Regione Sicilia, 2022 sicilia.agesci.it95030ViaLugliosegreg@sicilia.agesci.it2022FratelliBandiera,82GravinadiCatania L’opera viene rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Edizione digitale, v. 1.0 Ricerca d’archivio e impaginazione: Antonio F. Scalini Foto: Rosario Garozzo, Archivio Agesci Sicilia Copertina: Lorenzo Di Mauro Immagini quarta di copertina: Gabriele Cammisa, Ivan Mastrosimone

manifestazione

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Il racconto di un evento non è mai facile. Quando poi l'evento segna profondamente il cammino di una intera associazione diventa ancora più difficile. Quello accaduto il 20 giugno del 1992 appare, oggi, una pagina di storia destinata alle giovani generazioni e in particolare ai giovani dell'Agesci. Quella che doveva essere una motivata protesta contro il potere mafioso da parte dei giovani scout palermitani, diventa l'inizio di un cammino di condivisione che dallo sdegno per la strage di Capaci, ci accompagna sulla strada di una nuova e rinnovata cittadinanza attiva.

Una giornata carica di significato e di simboli. La “resistenza” regalataci in chiesa San Domenico dai ragazzi della “Sinistra giovanile” di Castellammare di Stabia e che oggi ancora è attaccata ai nostri fazzolettoni. Le parole del Giudice alla fine della manifestazione consegnate ad alcuni capi presenti: “noi arrestiamo i padri, voi educate i figli”. Parole pe-

Prefazione

Il giudice Paolo Borsellino, insieme agli altri intervenuti alla (padre Totino Licata, la vedova Costa) ci regala un vero “testamento” da affidare a tutti i giovani del Paese, a quei giovani “capaci di sentire il fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso...” Quelle parole oggi risuonano forti nel pensiero collettivo dell'Associazione che da quel giorno intraprende percorsi nuovi di cittadinanza che ancora oggi ci danno nuove speranze.

Oggi sappiamo quanto pesante fosse il cuore del giudice Borsellino; sappiamo come si stesse preparando a vivere il momento della sua morte e la preoccupazione per coloro che lo avrebbero seguito nel suo cammino: Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo, Walter. Eroi civili silenziosi, angeli premurosi devoti a compiere il proprio dovere. Proprio per questo dobbiamo oggi ancora con più forza fare “memoria operante”, una memoria che non dimentica, che si fa vita quotidiana, che ci invita a essere protagonisti del nostro tempo e presenza viva nei nostri territori. Quel 20 giugno 1992 molti di noi hanno avuto segnato il proprio cammino personale, tanti capi, Rita Borsellino, e tutti i ragazzi e le ragazze presenti. Le beatitudini che Paolo Borsellino ci ha regalato diventano il nostro manifesto civile di impegno. Il 19 luglio 1992 abbiamo capito quanto grande fosse l'amore e la testimonianza che il giudice ci ha regalato. Da quel giorno il filo che ci unisce a via D'Amelio non si è interrotto. L'albero della pace proveniente da Betlemme, su richiesta della mamma di Paolo e della sorella Rita, è stato piantato da capi e ragazzi dell'Agesci insieme al grande testimone e giudice Nino Caponnetto (nonno Nino) capo di quel pool antimafia di cui Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono protagonisti. Albero che oggi racchiude il nostro sentimento di impegno e responsabilità. Sempre noi dell'Agesci abbiamo avuto mandato dalla mamma di Paolo e di Rita di tenere il 18 luglio di ogni

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santi che ci fanno capire il peso e la potenza che ha l'educazione sulla crescita civile di un paese.

Oggi ci ritroviamo a rinnovare questa promessa, convinti di continuare, nonostante le intimidazioni subite, il nostro cammino di legalità e di impegno civile.

Il 20 giugno del 1992, arrivati da ogni parte d'Italia, i giovani presenti alla marcia e alla veglia per ricordare la strage di Capaci, sognavano "la conversione degli uomini della mafia"... e a trovare una risposta si dissero che la risposta era il loro Impegno. La presenza del giudice Borsellino durante il corteo, il suo sguardo mesto ma fiero allo stesso tempo, le sue parole nella chiesa di San Domenico sono rimasti indelebili in chi era presente ma rileggere questi scritti ci ha fatto ricordare alcuni particolari che il tempo aveva portato via. E tutto riconduce a quell'Impegno che dopo trent'anni è più vivo che mai, che non si è mai assopito e che, anche grazie al contenuto di questa raccolta, renderà vive le emozioni vissute che si concretizzano nella “memoria operante” che non si ferma al ricordo ma che si rinnova nell'impegno del lento lavoro educativo che è la parte di responsabilità che noi capi abbiamo per aiutare chi, in altri ambiti, combatte le mafie che oggi sono ancora più forti che mai. Maria Grazia Privitera e Giulio Campo Responsabili regionali Agesci Sicilia

INSIEME CONTRO LA MAFIA 9 anno a partire dal 1994, una veglia di riflessione, un momento di calma e di gioia interiore da vivere attorno all'albero per ricordare e rinnovare i volti e gli insegnamenti di quanti, nella nostra terra, hanno voluto impegnarsi per il bene comune.

impegnandosi

Il giorno della strage di Capaci l’Agesci Sicilia era riunita a Piana degli Albanesi per un incontro regionale dei capi dove si apprese dell’attentato e da lì partì il primo comunicato stampa di condanna.Finoapoco tempo prima della manifestazione la partecipazione del giudice Borsellino non fu certa in quanto, per motivi di sicurezza, le autorità competenti non avevano ancora dato l’autorizzazione. Il giudice aveva quindi chiesto a sua sorella Rita di intervenire in sua vece nonostante la timidezza e la poca familiarità con questo genere di circostanze. Anche dopo la conferma della partecipazione del fratello, lei gli rimase accanto per tutta la manifestazione e accanto all’Agesci da allora fi-

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Introduzione In occasione della ricorrenza del trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, si propone una semplice raccolta dei documenti presenti nell’archivio regionale Agesci Sicilia relativi alla manifestazione del 20 giugno 1992, indetta dalla stessa Agesci, così come essi furono ricevuti: con note a margine, con gli appunti delle modifiche… Ci soffermeremo sulla seconda parte della manifestazione, quella della veglia nella chiesa di San Domenico dove il giudice Borsellino ci “consegnò” il “testimone”. La veglia fu condotta da Nino Cannata, capo di Catania con notevoli doti espressive. Parte dei documenti riportati proviene dal suo fondo presente in archivio.

INSIEME CONTRO LA MAFIA 11 no alla sua morte. All’arrivo del giudice in piazza Magione, la sua scorta ci mise un po’ di tempo per tranquillizzarsi che quella consistente massa azzurra non fosse una fonte di pericolo per il loro protetto. In quei giorni era già arrivato l’esplosivo per Borsellino a Palermo e lui era conscio dell’idea di un attentato nei suoi confronti, lo sapeva grazie a un rapporto del ROS (Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri).

L’atmosfera vissuta in quei giorni a Palermo dagli scout che si occuparono dell’ideazione della manifestazione era particolare: circondata da un alone di rischio, aspetto già insito nello spirito di avventura dello scautismo. L’aneddoto che segue ci può dare l’idea del clima sociale del tempo. Un genitore, saputo della partecipazione del proprio figlio (giovane capo) all’iniziativa antimafia, gli chiese: “E tu che c’entri?” Ancora non era stato assorbito nella coscienza civile di Palermo e del nostro Paese il concetto che il contrasto alla mafia non poteva più essere solo un compito delle forze dell’ordine ma di ciascun cittadino! In merito al “testimone” ricevuto, fu lo stesso Borsellino a suggerire, indirettamente, la scelta del brano delle Beatitudini. Lui teneva quel passo in evidenza con un segnalibro, nella sua Bibbia personale sulla scrivania dell’ufficio. Purtroppo, quel “prezioso” rotolo non è presente nell’archivio regionale: dopo quella sera non si è più trovato. Vane sono state le ricerche fatte negli anni da chi ricordava perfettamente i vari passaggi del rotolo di mano in mano durante la veglia.

Il giorno della veglia erano trascorsi esattamente ventotto giorni dalla strage di Capaci e lo ventinove separavano dalla strage di via D’Amelio: la fiaccolata e la veglia si pongono “al centro” tra i due drammi e sappiamo che in medio stat virtus e questa nostra “virtus”, questa forza, questo valore, è importante metterli bene a frutto come associazione per rendere quelle morti come disse quella sera il giudice Borsellino ad accendere una catena di reazioni, l’indignazione corale e la presa di coscienza di un intero Paese per condannare la mafia1. La resistenza elettrica che fu distribuita in quella occasione e nelle manifestazioni successive (e che molti portano sul proprio fazzolettone scout) ci ricorda questo nostro impegno. Antonio F. Scalini Responsabile Centro regionale studi e documentazioneAGESCISicilia

Il 20 giugno si sarebbe dovuta tenere a Roma la riunione del Consiglio Nazionale Agesci che verrà invece convocata a Palermo in accordo con i Responsabili regionali della Sicilia. La presenza di quella moltitudine di scout a Palermo si può considerare il primo intervento “politico” pubblico dell’Agesci.

“accettabili”

contribuendo

1 Perollo Luigi, Il Senso (accettabile) delle cose, «Sicilia Scout», 27 (2018), n. 2, p. 47.

INTRODUZIONE 12

INSIEME CONTRO LA MAFIA 13 LA VEGLIA

INSIEME CONTRO LA MAFIA 15 Bozza schema veglia

BOZZA SCHEMA VEGLIA 16

INSIEME CONTRO LA MAFIA 17 La struttura

LA STRUTTURA 18

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INSIEME CONTRO LA MAFIA 23 La scaletta Il conduttore della serata è stato Nino Cannata, capo scout di Catania con notevoli doti di espressione e animative. Nella foto un momento della sua conduzione. Il benvenuto ai presenti è stato dato dai Responsabili della Zona Conca d’Oro: Evelina Nicotra e Francesco Chiaramonte. Purtroppo, non abbiamo documentazione del loro saluto. Stessa sorte per l’intervento della signora Rita Bartoli Costa che andò a braccio.

LA SCALETTA 24

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INTERVENTO DON TOTINO LICATA 34

INSIEME CONTRO LA MAFIA 35 Don Totino Licata Don Totino, assistente ecclesiastico dell’Agesci, già sacerdote in un quartiere a rischio di Palermo, all’epoca a Capo d’Orando (Me) impegnato contro il racket del pizzo. Nella foto un momento del suo intervento.

INTERVENTO DON TOTINO LICATA 36

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INTERVENTO BENEDETTO POLIZZI 40

INSIEME CONTRO LA MAFIA 41 Benedetto Polizzi

Il dattiloscritto originale proprie dell’autore, per cui si è preferito utilizzare una copia redatta al tempo. Nella foto un momento del suo intervento.

L’intervento dell’agente di scorta non era in scaletta, tanto che Nino ha corretto la sua scaletta, portando da tre a quattro il numero dei testimoni da ringraziare.

INTERVENTO BENEDETTO POLIZZI 42

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INTERVENTO GIUDICE BORSELLINO 44

INSIEME CONTRO LA MAFIA 45 Paolo Borsellino Il testo del proprio intervento alla veglia fu poi riutilizzato dal giudice Borsellino pochi giorni dopo per un ulteriore testimonianza presso la chiesa Sant'Ernesto di Palermo il 23 giugno. Per questo motivo quella sera non lo lasciò a Giulio Campo.

Quello presente in archivio fu tratto al tempo dal video della veglia. Nella foto un momento del suo intervento.

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INSIEME CONTRO LA MAFIA 49 Intervento Ermanno Ripamonti Presidente del Comitato centrale Agesci dal 1991 al 1994. Nella foto un momento del suo intervento.

INTERVENTO DEI RESPONSABILI REGIONALI 50

INSIEME CONTRO LA MAFIA 51 Intervento dei Responsabili regionali Nellina Rapisarda (1990-1992) e Pippo Scudero (1990-1995), Responsabili Agesci della Sicilia insieme a don Cesare Augusto Rattoballi in qualità di Assistente ecclesiastico (19921996).

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INSIEME CONTRO LA MAFIA 53 Coro parlato

CORO PARLATO 54

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CORO PARLATO 56

INSIEME CONTRO LA MAFIA 57 ALLEGATI

IL VIAGGIO 58

INSIEME CONTRO LA MAFIA 59 A Giovanni e Francesca

A GIOVANNI E FRANCESCA 60

L’autrice, Renata Mancuso, è stata Responsabile regionale Agesci Sicilia (1984-1987, 1988-1990)

INSIEME CONTRO LA MAFIA 61 I Canti

CANTI 62

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CANTI 64

INSIEME CONTRO LA MAFIA 65 Lettere di ringraziamento

LETTERE DI RINGRAZIAMENTO 66

INSIEME CONTRO LA MAFIA 67 La locandina

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INSIEME CONTRO LA MAFIA 69 Sommario Prefazione………………………………… Pag. 7 Introduzione……………………………… ” 10 LABozzaVEGLIAschema veglia……….…………….. ” 15 La struttura…………………….……….… ” 17 La scaletta..……………………….…….. ” 23 Intervento don Totino Licata….….….… ” 35 Intervento Benedetto Polizzi…….…….… ” 41 Intervento Paolo Borsellino…..………….. ” 45 Intervento Ermanno Ripamonti………….. ” 49 Intervento dei Responsabili regionali……. ” 51 Coro parlato……………………………… ” 53 ALLEGATIAGiovanni e Francesca…….…….……... ” 59 I canti….………………………….……… ” 61 Lettere di ringraziamento…….………….. ” 65 La locandina……………………………... ” 67

Mette a disposizione: ❖ archivio storico (documenti, foto, filmati);

❖ biblioteca specialistica (libri, opuscoli, tesi di laurea e supporti multimediali); ❖ emeroteca (testate scout e specialistiche) che forniscono un utile supporto a coloro che scelgono di studiare il Movimento scout o l'educazione giovanile. Il proprio archivio nel 2011 è stato dichiarato di "interesse storico particolarmente importante" dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dal 2021 catalogo della biblioteca è presente su CeiBib.

Un “tesoro” che l'AGESCI Sicilia conta di non disperdere allo scopo di salvaguardare la storia e l'identità scout ma anche per diffondere la cultura e lo studio sullo scautismo. Le collane attualmente prodotte sono: Memoria, Formazione, Vademecum, Numeri.

PAGINE BIANCHE

70 Il “Centro studi e documentazione sullo scautismo in Sicilia” (curato dall'AGESCI Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) nato nel 2004 è collocato in un bene confiscato alla mafia concesso in comodato d'uso dal Comune di Gravina di Catania. Esso raccoglie, con il contributo dei Gruppi scout e di vecchi scout, tutte quelle pagine nascoste della storia dello scautismo e del guidismo nell'Isola, a partire dal secondo decennio del Novecento.

• L'incidenza dello scautismo AGESCI in Sicilia: 1995-2000-2005, 2008.

INSIEME CONTRO LA MAFIA 71 Collane del Centro studi e documentazione sullo scautismo in Sicilia

Commemorazione scout defunti, 2007.

• Scautismo e Formazione alla Leadership, Atti convegno 2012, 2013.

• Le origini del distintivo regionale AGESCI Sicilia, 2008.

Il San Giorgio regionale 1966 dell’ASCI siciliana. Album fotografico, 2016

Memoria

• L’isola misteriosa. Campo Estivo Regionale E/G 2012, 2016

• Il sorriso di Dio. In ricordo di Paolo Ruta, 2017

• Appunti sulle origini dello scautismo cattolico a Palermo, 2016.

• Organizzare un evento: Il manuale del convegno, 2007.

Boy Scouts Scheme. Programma Scout, 2017; 2018

Numeri

• La festa del guidone, 2006.

• Si impara da piccoli a diventare grandi: l’intuizione pedagogica dello scautismo: cento anni di “grande gioco” per costruire il mondo, 2011.

Formazione

• Raccogliamo una traccia per non perdere la memoria, 2005.

Vademecum

• Atti Convegno di studi sul Lupettismo 1988, 2012.

• Ho trovato un tesoro, 2007.

• Incidente Cagni – 1928, 2012.

• Annuario AGESCI della regione Sicilia: 2000-2005, 2007.

PAGINE BIANCHE 72 _____ Via F.lli Bandiera, 82 – 95030 – Gravina di Catania Orari Segreteria: Lu 9.30-13.00; Ma 14.00-18.30; Ve 9.30-13.00 Info: centrostudi@sicilia.agesci.it Tel 095-416561 Fax www.sicilia.agesci.it/csd095-7500633

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