Adoro i numeri di Ilenia Basile

Page 1


ILENIA BASILE

Adoro i numeri Poesie


Copyright © 2011 CIESSE Edizioni Design di copertina © 2011 CIESSE Edizioni Adoro i numeri di Ilenia Basile Tutti i diritti sono riservati. È vietata ogni riproduzione, anche parziale. Le richieste per la pubblicazione e/o l’utilizzo della presente opera o di parte di essa, in un contesto che non sia la sola lettura privata, devono essere inviate a: CIESSE Edizioni Servizi editoriali Via Conselvana 151/E 35020 Maserà di Padova (PD) Telefono 049 78979108/8862964 | Fax 049 2108830 E-Mail redazione@ciessedizioni.it P.E.C. infocert@pec.ciessedizioni.it ISBN 978897277491 Collana BLUE Versione eBook http://www.ciessedizioni.it Quest’opera è stata pubblicata dalla CIESSE Edizioni senza richiedere alcun contributo economico all’Autore.


BIOGRAFIA DELL’AUTRICE Ilenia Basile, nata a Modica (Rg), dove vive, nel 1979, svolge l'attività di consulente del lavoro. Ha conseguito la laurea in scienze del governo e dell'amministrazione presso l'Università degli Studi di Catania, con una tesi dal titolo “Il commercio del cacao tra produzione e commercializzazione”. Sin da quando frequentava le elementari ha avuto passione per lo studio della musica e per lo scrivere in prosa ed in versi. “Adoro i numeri “ è la sua prima raccolta di poesie pubblicata.


A mamma, papà, Flavio…in me, con me… Grazie


Prefazione Adoro i numeri segna l’esordio di Ilenia Basile nel difficile e assai frequentato universo della poesia. Difficile, perché scrivere una poesia è, come diceva Giorgio Vigolo

“Un penetrare svegli nel mistero dl sogno, un prendere possesso della notte.” E che la poesia sia un genere assai frequentato lo dimostra l’innumerevole produzione ma, per suo destino, ahimè, però è poco letta. Questa silloge di Ilenia Basile, giovane donna che nella vita quotidiana ha a che fare con i numeri, è come un diario, come un notes di appunti dove in forma semplice annota le sue emozioni. I versi, nella loro semplicità, annotano i grovigli degli stati d’animo che ora la deprimono, ora la esaltano, ora le dettano prudenze e saggezza, ora innocenti ribellioni e inevitabili temerarietà e anche un convinto ottimismo della vita dove “nessuno è perdente/siamo tutti vincitori/ della nostra vita. Il mare, il volo, i gabbiani, metafore che nella poesia sono di casa, alla fine sono un sincero pretesto perché sono un esercizio di piccola e realistica saggezza “educo la mia mente ad ogni evento”. C’è dell’inquietudine, ma è una cifra dell’essere giovane, è il desiderio di volare per “trovare nuove mete”, è un continuo spostare le proprie colonne d’Ercole, è la vita dove tutto passa


niente rimane e solo l’amore diventa una condizione per colorare la propria esistenza. E anche quando nella vita percorre periodi bui , di scoramento c’è sempre una luce che la accoglierà perché “ è la luce della nostra anima che ci dà forza” e “ alla fine tutto ritornerà a sorridere”. E nei versi di Ilenia Basile il sentimento dell’amore ha una sua centralità, una sua pregnanza, e anche quando è una sconfitta , o almeno così le sembra “l'anima ritroverà il suo splendore/tutto ritornerà a sorridere e cambiare aspetto e il/ passato non mi farà più alcun dispetto. E la musica (la biografia è sempre presente nelle sue poesie), è magia esprime i sentimenti e i pentimenti e il bianco e il nero dei tasti sono la dialettica incessante della vita. E in queste colonne d’Ercole che quotidianamente vengono spostate c’è il desiderio di starsene in una casa di vetro “vedere il mondo e starsene staccata” e consapevole dei sogni e della loro illusorietà rivendica un diritto al sogno e il profondo bisogno dare ascolto al fanciullino che è in noi.

"Se imparassimo a vedere tutto attraverso gli occhi di un bimbo riusciremmo a capire che non c'è nulla di cui aver timore, tutto ha un senso tutto ha una logica e il nostro cuore


la nostra anima è lì ad accettare ciò che la vita ci pone e ringraziando Colui che per noi ha voluto questo non ci resta che sorridere e sperare...” Così, la poesia per Ilenia Basile è un cammino, un sano tentativo, uno sforzo maieutico per trovare una possibile direzione, in definitiva, per trovare “un nuovo scoglio da approdare”.

Enzo Ruta


Adoro i numeri Adoro i numeri le loro combinazioni sottrazioni, addizioni, divisioni, potenze, moltiplicazioni mi piace far quadrare i saldi, mi piace sapere che uno più uno fa due che due diviso due fa uno che una metà più un’altra metà fa l’intero ho una fissa per i numeri non potrei, altrimenti, fare il mestiere che faccio (S)cadenze mensili, trimestrali, annuali date importanti da ricordare feste comandate e compleanni ricorrenze e anniversari anniversari piacevoli e meno anni che scorrono e passano lasciando


l’impronta di qualsiasi cosa sia stata adoro i numeri mi piace accoppiarli mi piace viverli e disegnarli non me ne piace qualcuno il tredici che mi ha accompagnato a lungo il sette e il quattro novantasette duemilatre duemiladieci settembre estate che finisce e autunno che sta per iniziare date cosa vuoi che siano anniversari da ricordare? sono spesso gioie tramutate in dolori sono passaggi di giorni che non hanno più un colore le foglie iniziano a cadere e chissà che un giorno tutto sarà sostituito da un arcobaleno che cancellerà ogni nube


che mi ha tolto il sereno passano i giorni e tu con loro ma l’inizio e la fine hanno un colore nuovo ricominciare ad andare senza smettere di volare per andare incontro ad un domani senza insidie e senza dolore riuscirò a ricordare senza farmi male


Ricordo speciale Mi è bastato vederti per capire che eri diverso Ho guardato con occhi diversi quello che mi Circondava Mi è bastato un attimo Respirare un’aria che non era mia Posare un piede in un posto che non è il mio terreno Comune Ho pensato subito che stavo per affrontare un Percorso nuovo Con le sue insidie e le sue novità Ci ho messo un po’ per abituarmi Tutto così irreale, tutto così “nuovo” Che strano scoprire e conoscere Conoscersi Mi tremavano le gambe, Una foglia su un ramo sul punto di cadere


Un alito di vento e sarei caduta del tutto Ma non potevo Voltavo il mio sguardo per captare il tuo Sapevo che avrei trovato quello che cercavo Un attimo di libertà Un attimo di dolcezza Un attimo per essere me stessa. La strada si stagliava di fronte a me Non era la prima volta, Ma forse si Sarebbe stata comunque nuova Era un’emozione mai vissuta Che strano averla condivisa con te Il mare alla mia destra mi dava sicurezza, certezza di Riuscire A fare cosa? A essere me stessa, forse A vivere, forse A respirare senza alcuna costrizione


Quel mare di fronte a me Quello scoglio alto, quell’isolotto lì da solo In mezzo ad un scoglio alto Il volo dei gabbiani Quel punto centrale del mare che fissavo in cerca di Me stessa E lassù, la nebbia che mi ha impedito di osservare Quello che avevo sotto Forse non è stato un caso No, la nebbia viaggiava, lenta, lentissima, un po’ più Veloce Non guardare giù Il passato e il presente Il conosciuto e l’ignoto L’ignoto davanti da me che non vedo bene Il conosciuto che piano piano riuscirà a non farsi Vedere più Un’intrusa in terra straniera L’imbarazzo e il non sentirsi adeguata


Adeguata a chi? A cosa? Sei stata te stessa Non hai indossato una maschera Hai ricacciato indietro quelle lacrime per non farti Vedere Ma poi in fondo non ce l’hai fatta Hai tolto la maschera E sei stata te stessa Hai avuto paura e ti sei persa nel silenzio Sapevo che eri lì con me E in più occasioni mi hai dato il coraggio di Affrontare senza remore Senza paure Senza timore Ero io che volevo sembrare forte Volevo far credere di non avere un cuore Volevo sembrare fredda e calcolatrice Forse ci sono riuscita e me ne pento Poi ho ceduto e non lo sono stata più


E ora credo di aver sbagliato perché non ero più Abituata A sentire un cuore battere per un’emozione provata A far vedere che sono diversa Un’ intrusa è venuta a trovare la libertà Se l’è portata Con un ricordo speciale


E un giorno È una strana sensazione, questa… Ritornare nel tuo ambiente, dove sei stata per anni Le tue paure, le tue incertezze… Sei cresciuta, ti sei fatta donna Hai provato gioia e dolori Hai scoperto molto, ma hai perso tanto Quante volte avevi pensato ai se, ai ma, ai se fosse… E adesso? Ti stupisci dell’effetto che ti fa leggere frasi di sogni Che si realizzano, Si cercano, di nuove strade, di nuove forze… Le troverai? Sarai in grado di affrontare il nuovo? Cerca dentro di te e riuscirai Forse… speranze e sogni


Dentro però ci sono delle cose che ti avranno segnato, Ti avranno insegnato, certo, ma ti hanno anche ferito Solo il tempo si dice che riuscirà a rimarginare le ferite Chissà se sarà vero… Speraci, credici, nessuno è perdente Siamo nati tutti vincitori della nostra vita, Comunque vada sarà un successo (così hanno detto) Con i dolori e le incertezze La felicità ed i sogni Percorri quella strada, percorri la strada dei sogni Non t’abbattere mai Lotta, vivi, spera Domani arriverà e sarà migliore


Neanche il mare Mare in tempesta, onde che si infrangono sull'arenile alti in cielo gabbiani in volo un nuovo viaggio, un altro, ritroveranno ogni attimo perduto seduta, come sempre in quella finestra di fronte all'orizzonte educo la mia mente ad ogni evento liberi i pensieri corrono e profumano di salsedine perduti, stanchi e colorandosi rispettando il colore del mare, il


suono delle onde eco sempre presente mentre ancora parla di qualcosa che non c'è restio esule tra ricordi immutabili vissuti, forse insieme, forse sola, a rimpianti e dolori ormai già appartenenti ad un passato libera i tuoi occhi baciati da nuovi colori, sapori e non permettere che nulla possa ingabbiarli e continua a sognare


permetti errante goccia di memoria di riuscire a cogliere ogni volta solo la parte migliore del ricordo e metti da parte il dolore, quella vaga sensazione di impotenza per riempire quello spazio riportandolo ad un sogno evaporante come l'acqua a contatto con il fuoco


Lava Osservare il rumore del silenzio Osservare il rumore di un alito vento Osservare lo scorrere degli istanti Che passano come rondini che migrano Verso nuovi orizzonti Osservare il rumore di un mare in tempesta Lo scroscio di pioggia che alimenta la terra E Accorgersi che non è pioggia Ma lacrime interne Accorgersi che non è un mare in tempesta Ma il tuo organo vitale che sussulta, trema, batte Forte Urla Gemiti di dolore, stanchezza, illusione Illusione di un qualcosa che non sarĂ


Non c’è un dopo, Non c’è un adesso C’è il nulla Ed un orizzonte Che vuoi cogliere, afferrare Ma senti le tue forze mancare Cedono gli arti Cedono le ali Cedono gli argini della tua speranza Come cedono quelli della montagna Che alta si staglia nel cielo Come una lava che riemerge Dopo tanto silenzio Aspetto con ansia La lava che riempia Di nuova linfa La vita.


Eppure volare Rondini spiegano le loro ali Per raggiungere nuove mete Nuovi giorni Nuovi colori Osservo i loro arti muoversi Vorrei poter librarmi nell’aria Giochi nel cielo Mete da conoscere Infinite possibilità Solo volare è libertà Sogni nuovi Speranze innaturali Arcobaleni Odore di nuove linfe Antichi respiri Cigni che circondano il mare Candore di una natura incontaminata


Eppure sperare di continuare a viaggiare Trovare linfa Per superare il confine del male Solo echi Solo rumori Viaggiatori stanchi Bisacce vuote Vestiti logori Campi incolti Montagne alte Ombre Colori Porto da trovare Vagare Eppure una meta da avvicinare Orizzonte Infinito Ombra oscura Che spaventi il passante


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.