Io mi chiamo Andrea.
Detto così sembra una scemata, io mi chiamo Andrea e verrebbe da chiedere: e allora? Ma se ci pensate bene, invece, è una cosa mica scema chiamarsi Andrea.
Voglio dire, voi, così, adesso, che ne sapete se sono un bambino o una bambina?
Voi pensate subito: un bambino!
E, invece, vi ho fregato perché sono una bambina.
Mica facile, per una bambina, chiamarsi Andrea, specie se nella sua classe c’è anche un bambino che si chiama Andrea anche lui. È per questo che i miei compagni hanno cominciato a chiamarmi Akki, il perché non sono cavoli vostri, ma comunque Akki, con l’accento sulla A, mi piace, come nome e così ho deciso di tenermelo e quelli che credevano di prendermici in giro ci restino pure male, tanto sono problemi loro.