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FESTIVAL & MARCHÉ RITROVARSI A CANNES

Alice Rohrwacher, Marco Bellocchio, Nanni Moretti

Internazionale del Cinema, dal 16 al 27 maggio

 Paolo Di Maira

“All’interno dell’Auditorium Luis Lumiere del Palais del Festival, si respirerà aria di cinema come arte di prototipi”. Così il delegato generale Thierry Fremaux, nel presentare il programma del 76o Festival del Cinema di Cannes, in risonanza con “ritorno al futuro”, espressione con cui ha definito quest’edizione la neopresidente Iris Knobloch, prima donna a ricoprire tale ruolo nella storia del festival.

Cannes 2023 appare in effetti un’accorta miscela di vecchio e nuovo, potendo vantare (anche questa è una prima volta) sei registe donne in concorso per la Palma d’Oro: Justine Triet, Catherine Breillat, Jessica Hausner, Kaouther Ben Hania, Ramata-Toulaye Sy e Alice Rohrwacher. Particolare attenzione alla “rappresentatività” della selezione, con titoli provenienti anche da Mongolia, Senegal, Iran, Asia e Nord Africa

Eppure, è più probabile che questa edizione verrà ricordata per i “grandi ritorni”, cinque dei quali portano la firma di registi già vincitori della Palma. Ci saranno Ken Loach (Palma d’Oro nel 2006 e 2019) con The Old Oak, Nuri Bilge Ceylan (Palma d’Oro 2014, due volte Grand Prix e una volta premio per la regia) con Les Herbes sèches, Wim Wenders (Palma d’Oro 1984) con Tokio Toilet (il regista tedesco torna anche con il documentario Anselm in Séances Spéciales), Hirokazu Kore-eda (Palma d’Oro nel 2018 e premio della giuria nel 2013) con Monster, Nanni Moretti (Palma d’Oro nel 2001 e premio per la regia nel 1994) con Il sol dell’avvenire.

Come se non bastasse si ritroveranno sulla Croisette anche Wes Anderson con Asteroid City (e un cast stellare: Margot Robbie, Tom Hanks, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Willem Dafoe, Edward Norton), Steve McQueen con Occupied City, Todd Haynes con May December (Natalie Portman e Julianne Moore le protagoniste), Aki Kaurismaki con Dead leaves in concorso alla 76a edizione del Festival

C’è molta curiosità per il cortometraggio western Strange Way of Life di Pedro Almodóvar, e molto attesi sono il quinto capitolo della saga di Indiana Jones, Indiana Jones e il quadrante del destino, e soprattutto Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio e Robert de Niro.

Grande attesa anche per la serie tv The Idol, diretta da Sam Levinson (figlio del più famoso Barry), con Lily-Rose Depp (figlia di Johnny).

Poderosa la presenza italiana, dove Moretti, il regista italiano più amato dai francesi, è in buona compagnia, in concorso con altri due “veterani” del nostro cinema a Cannes: Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher.

Alice Rohrwacher dirige La Chimera con protagonista Josh O’Connor nei panni di un giovane archeologo britannico che si ritrova coinvolto in un gruppo di tombaroli nell’Italia degli anni Ottanta. Nel cast anche Alba Rohrwacher e Isabella Rossellini.

Con Rapito, Marco Bellocchio racconta la storia vera di Edgardo Mortara, un bambino ebreo che nel 1858 fu allontanato dalla propria famiglia, rapito per essere allevato da cattolico, sotto la custodia di Papa Pio IX, divenendo poi prete e missionario.

De Il sol dell’avvenire, eccezionalmente ammesso al concorso, pur essendo già uscito nelle sale italiane lo scorso aprile, si sa tutto o quasi: ambientato a Roma tra gli Anni 50 e i giorni nostri, nel mondo del circo e del cinema, nonostante le attese create dal titolo, è un film sull’amore; sicuramente, come ha detto lo stesso regista Nanni Moretti, vuole “ribadire la forza del cinema al cinema”.

E’ stato scritto che hanno già vinto: affermazione corretta, in senso letterale, non solo per Moretti che con La stanza del figlio ottenne il massimo riconoscimento nel 2001, ma anche per Bellocchio Palma d’Oro d’Onore nel 2021, e per Alice Rohrwacher premio per la

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