EnaiPress Conselve EDIZIONE IN ROSA IN THE NAME OF LOVE U2 One man come in the name of love One man come and go One man come he to justify One man to overthrow
TRADUZIONE Un uomo viene nel nome dell'amore Un uomo viene e va Un uomo viene per giustificare Un uomo per cambiare le cose
In the name of love! What more in the name of love? In the name of love! What more? In the name of love! One man caught on a barbed wire fence One man he resist One man washed on an empty beach One man betrayed with a kiss In the name of love! What more in the name of love? In the name of love! What more? In the name of love! ...nobody like you...there's nobody like you... Mmm...mmm...mmm... Early morning, April 4 Shot rings out in the Memphis sky Free at last, they took your life They could not take your pride In the name of love! What more in the name of love? In the name of love! What more in the name of love? In the name of love! What more in the name of love... Mmm...mmm...mmm...
Nel nome dell' amore Cos'altro Nel nome dell'amore Nel nome dell'amore Cos' altro Nel nome dell'amore Un uomo preso nel reticolato Un uomo resiste Un uomo sospinto su una spiaggia deserta Un uomo tradito da un bacio Nel nome dell'amore Cos'altro Nel nome dell'amore Nel nome dell' amore Un altro Nel nome dell'amore 4 aprile mattino presto Lo sparo un eco nel cielo di Memphis Libero infine, ti han tolto la vita Non sapevano come toglierti l'orgoglio Nel nome dell'amore Un altro Nel nome dell' amore
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"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".
Art.1 Dichiarazione Universale dei diritti umani
LA VIOLENZA SULLE DONNE Fenomeno grave, ma poco denunciato UNO SGUARDO D’INSIEME Il fenomeno della violenza e dei maltrattamenti contro le donne ha nel nostro Paese grande rilevanza: sono stimate in quasi 7 milioni le donne italiane tra i 16 e i 70 anni
che hanno subito nel corso della vita, dentro o fuori della famiglia, una forma di violenza, fisica o sessuale; 1 milione 400 mila donne hanno subito forme di violenza sessuale prima dei 16 anni; oltre 7 milioni di donne hanno subito o subiscono violenza psicologica. Spesso, inoltre, coloro che subiscono forme di violenza psicologica sono anche vittime di violenze fisiche o sessuali. DEFINIZIONI UTILIZZATE L’indicatore è dato dal rapporto tra il numero di donne da 16 a 70 anni che dichiarano di aver subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita e di donne da 16 a 70 anni che dichiarano di aver subito violenza sessuale prima dei 16 anni, rapportate alla popolazione femminile della stessa classe di età. Le interviste sono state effettuate nel 2006, le risposte non hanno come riferimento temporale il 2006, bensì tutto l’arco della vita. L’ITALIA E LE SUE REGIONI Nel nostro Paese le quote più elevate di donne che hanno subito violenza fisica o sessuale da un uomo qualsiasi si rilevano nelle regioni del Nord, in alcune del Centro e, in particolare, nei centri metropolitani (42 per cento): in Emilia-Romagna e nel Lazio le vittime sono oltre il 38 per cento della popolazione femminile, in Liguria il 35,4 per cento (a fronte di un valore medio nazionale pari a 31,9 per cento). Sono quasi 4 milioni le donne in Italia che hanno subito violenze fisiche (18,8 per cento), mentre 5 milioni sono state vittime di violenze sessuali (23,7 per cento) e, tra queste, circa 1 milione ha subito stupri o tentati stupri (4,8 per cento della popolazione femminile
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nella classe considerata). I partner (o ex) risultano responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza fisica, e anche di alcune forme di violenza sessuale (in particolare gli stupri e i rapporti sessuali non desiderati ma subiti per timore di conseguenze). Appena il 7,3 per cento di coloro che subiscono violenze fisiche o sessuali dal partner le denuncia; ciò è giustificato dal fatto che solamente una donna su tre le considera reati. Le quote di donne che sporgono denuncia sono inferiori alla media nazionale, non solo in tutte le regioni del Sud (a eccezione della Puglia), ma anche in alcune regioni del Nord (Piemonte 5,8 per cento e EmiliaRomagna 5,1 per cento). Se ci si riferisce solo a “stupri o tentativi di stupro”, la percentuale delle donne che si considerano vittime di un reato sale al 26,5 per cento, ma le denunce restano limitate al 4,1 per cento dei casi di violenza. Il 6,6 per cento della popolazione femminile da 16 a 70 anni ha subito forme di violenza sessuale prima dei 16 anni. In poco meno della metà dei casi la violenza è perpetrata da un conoscente o da un parente (equamente distribuiti); nei casi di violenza segnalati come molto gravi, responsabili dei reati sono soprattutto le persone più vicine. Oltre la metà delle vittime dichiara di non avere parlato con nessuno dell’accaduto. I dati relativi a tale forma di violenza presentano picchi distribuiti sul territorio nazionale; le regioni dove si rilevano le quote più elevate sono: nel Nord, l’EmiliaRomagna (11,5 per cento) e il TrentinoAlto Adige (in particolare la provincia di Bolzano, con un quoziente pari al 10,1 per cento); nel Centro, il Lazio e la Toscana
(entrambe con quote superiori all’8 per cento); nel Sud, la Sardegna (7 per cento). Tali valori – da analizzare con cautela in quanto possono nascondere diversità nella disponibilità da parte delle donne a parlare dell’argomento – sottolineano comunque la rilevanza e la gravità del fenomeno. 246 Fonti _ Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Sicurezza delle donne” Pubblicazioni _ Istat, La violenza contro le donne (Anno 2006), Volume on line, 2009 Link utili _ www.istat.it/giustizia/sicurezza/
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FESTA DELLA DONNA
Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i
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Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita per i suoi meriti scientifici e sociali. È socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche ed è tra i soci fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza
LE DONNE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO Ci cono, ci saranno e ci sono state donne che in qualche modo hanno lasciato un segno indelebile nel mondo. Per fare un esempio una donna che ha lasciato il segno è stata: •
Maria Montessori, nata il 31 Agosto del 1870 a Chiaravalla in provincia di Ancona e dopo essersi trasferirta a Roma con i propri genitori, si inscrisse, anche se una donna, alla facoltà di medicina a Roma e quando si laurea nel 1896 è la prima donna a diventare medico dopo l'unità d'Italia. Inizia a dedicare il suo tempo ai bambini in particolare coloro che avevano problemi psichici e continuò a battersi per i diritti di questi piccoli bimbi. Muore il 6 Maggio del 1952 in Olanda.
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Madre Teresa di Calcutta nacque il 26 Agosto del 1910 a Skopje in India. Dal giorno della prima comunione l'amore per le anime altrui era dentro il suo cuore, a diciotto anni era gia suora, nel 1946 riceve la sua chiamata e l'amore per gli altri crebbe a tal punto da dedicare tutta la propria vita agli altri. Riceve il premio nobel per la pace nel 1979. Muore nel 5 Settembre del 1997.
Rita Levi - Montalcini (Torino, 22 aprile 1909) è una scienziata e senatrice italiana. Negli anni Cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Enaip Veneto. U.O. di Conselve
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INTERVISTA R.U.O
Nome? Renato Cognome? Marcolin Professione? Responsabile dell’U.O. Data di nascita? 9 Novembre 1951 Luogo di nascita? Bagnoli di Sopra Residenza? Conselve Altezza? 1,68 m Peso? 74 kg Hobby/Hobbies? Tanti, amo le arti marziali, armi da fuoco e la musica classica Sport? Nuoto e arti marziali Cantante preferito/a? Vasco Rossi e Battiato Film preferito/i? L’amore ai tempi del colera, mi ha dato forti emozioni Animale preferito/i? Il cane ma la mia passione è il cavallo Squadra preferita di uno sport? Juventus Sposato/a? Si Data di matrimonio? 15 luglio 1972 Luogo in cui si è sposato/a? Arquà Petrarca Come ha conosciuto la moglie/marito? Ci conosciamo dall’asilo, siamo cresciuti insieme Componenti in famiglia? 4 Figlio/i? 2, una ragazza e un ragazzo Nome del figlio/i? Roberta lei e Saverio lui Età del figlio/i? 36 e 26 anni Hobby del figlio/i? A lei piace leggere e lui ha solo la moto in testa Sport del figlio/i? Nuoto e moto Professione del figlio/i? Tutti e due studenti e lavoratori Hai mai fumato? Si Quali sono stati i suoi ultimi viaggi? Da poco a Firenze, poi a Praga Posto preferito? Parigi Sogno del cassetto? Laurearmi in psicologia Sogno da ragazzo per il futuro? Volevo una vita serena e costruirmi una famiglia. Si è mai trasferito? Si, 2 volte
La sua prima fidanzata? A 13 anni A quanti anni ha iniziato a insegnare? A 19 anni Che cosa ha frequentato? Istituto tecnico Marconi Era un secchione a scuola? Ero nella media, non avevo brutti voti e non sono mai stato bocciato Contento del suo lavoro? Contentissimo Colleghi preferiti? Tutti Studenti rimasti impressi? Ci sono certo La cosa più spiritosa che è successa a scuola? Non mi ricordo La cosa più spiritosa che ha fatto a scuola? Mi ricordo di una volta che ho fatto cadere la porta in testa all’insegnante Le piacevano i/le prof? Certo Hai mai fatto uso di sostanze stupefacenti? No! Sono assolutamente contro!
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fondo (se non lo hai puoi usare una pentola grande adagiandoci dentro una piccola teglia di pirex per non farli attaccare), mettici dentro gli involtini coprendoli completamente con l'acqua ed il succo di mezzo limone e lasciali cuocere a fuoco molto moderato per due ore, finché l'acqua non si sia asciugata (durante la cottura non girare, semmai scuoti un pochino la pentola). Servili caldi.
Ricette Sarmale (ricetta romena)
Ingredienti 1 cavolo verza 1 peperone rosso 1 carota 1 kg di macinato magro di vitella (si può usare anche quello di maiale) 300 g di riso
Procedimento: 1. Prendi i 1 cavolo verza e sbuccialo fino ad arrivare alla parte tenera, metti via le foglie grosse per dopo,taglia la parte tenera sottilissima (aiutandoti con l'attrezzo che taglia le carote alla julienne) oppure grattugiala. Metti in una padella, l'olio, le 7 cipolle tagliate finissime, il peperone tagliato in piccoli pezzi, la carota, il barattolo di pomodoro, il sale, il pepe ed il dado e fai rosolare il tutto. 2.Quando si sono rosolati aggiungi la verza precedentemente tagliata finissima o grattugiata e aspetta che si ammorbidisca, quindi spegni il fuoco e metti il tutto in una grande terrina a raffreddare, poi aggiungi la carne, il riso e un uovo, il tutto crudo e mescola per amalgamare. Intanto fai bollire una pentola di acqua e mettici dentro le foglie grandi di verza che avevi conservato prima, quando si sono ammorbidite le scoli, se serve le strizzi un po’ e le tagli a pezzi, ma solo se sono molto grandi. 3.Prendi il composto dalla terrina e mettilo nel mezzo delle grandi foglie di verza creando degli involtini arrotolando la foglia, crea in questo modo 60 involtini o più. Prendi a questo punto un pentolone grande con doppio
1 cipolla bianca 1 etto di pancetta affumicata a cubetti (a piacere) mezzo barattolo di pomodoro 1 cubo di dado 1 uovo
Fusilli con polpettine di carne al pomodoro INGERDIENTI: • 300 grami di macinato di manzo; • 3 uova; • 1 cucchiaio di grana grattugiato; • 1 spicchio d'aglio; • un pizzico di noce moscata; • sale e pepe quanto basta; • pane grattugiato quanto basta; PROCEDIMENTO: Impastare tutti gli ingredienti e formare delle palline grosse come noci. Preparare una pasta di pomodoro e portarla in ebollizione, buttare le palline e cucinarle per circa 20 minuti. Cucinare la pasta e lasciarla al dente,condirla con il sugo di polpette. Servire su piatto caldo e spolverare con formaggio grana.
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Ideato e Scritto da: Buson Felicita Idolazzi Jennifer Masiero Michela Musat Delvora Nicolaci Elisabetta Pennini Elsa
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