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PREFAZIONE

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FASI DI LAVORO

FASI DI LAVORO

Siamo alla quarta edizione del nostro graphic novel su argomenti di stretta attualità. Di nuovo i ragazzi di una terza media si sono messi in gioco con un progetto ambizioso, pluridisciplinare e, in particolare, bilingue anglo-

italiano.

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Abbiamo iniziato dallo studio teorico delle fasi di lavorazione di un fumetto autoconclusivo, confrontandoci con alcuni mostri sacri della nostra tradizione: Toppi il racconta storie, Pratt l’avventuroso, Pazienza lo scapestrato, Gipi il visionario e Maus di Spiegelman. Da quest’ultimo in particolare è nata l’idea di utilizzare dei personaggi zoomorfi (pecore per la popolazione afghana sottomessa, lupi per i talebani aggressori e delfini per gli occidentali) in modo da schermare la crudeltà del reale attraverso una maschera. I ragazzi hanno proceduto con la lettura e analisi di Persepolis di M. Satrapi. Quindi, la storia dell’Afghanistan, la sua geografia, i suoi aspetti antropici, il fondamentalismo islamico e le leggi della sharia, gli ultimi eventi di cronaca dello scorso anno con la caduta di Kabul sono stati oggetto di approfondimento (attraverso libri di testo, cronaca su giornali e siti internet…). Da quel momento eravamo pronti per partire! Ho, così, lanciato il concorso del soggetto su L’aggressione talebana in Afghanistan e la condizione della donna. Tra le tante storie verosimili e toccanti, ho scelto quella destinata a diventare Kabul - sogni rubati e cominciavamo a lavorarci mentre notizie dei telegiornali ci stordivano con una nuova, drammatica guerra ai confini dell’Europa. Ne è seguito uno studio grafico dei personaggi e degli ambienti, ovvero una proposta comune di elementi che sarebbero stati più volte rappresentati, in modo da creare uniformità e chiarezza nei disegni. Siamo arrivati, quindi, ad una sceneggiatura in 13 tavole, ciascuna delle quali è stata assegnata a una coppia di alunni, perché la trasformassero in uno storyboard. Ogni tavola su cartoncini A4 doveva avere margini superiori e laterali di 1 cm, inferiore di 2 cm, con la possibilità di inserirvi da 3 a 6 vignette distanziate 0,5 cm l’una dall’altra. Le bozze sono state eseguite a matita. Una volta da me approvate, gli alunni sono passati alla inchiostratura, ovvero al ricalco del disegno corretto su un A4 trasparente con pennarello nero punta sottile. Il prodotto ottenuto, fotocopiato, è diventato la base per la fase successiva. Abbiamo, infatti, continuato con la colorazione e il lettering. Alternandosi nel gruppo, gli alunni hanno colorato le vignette con le matite e digitalizzato i testi (suddivisi in didascalie e dialoghi), traducendo in inglese quanto pronunciato dagli occidentali, per maggiore realismo. L’inserimento dei baloon e didascalie nelle vignette è stato curato da me in post produzione. Per concludere, ho lanciato un ultimo concorso grafico su Shamsia Hassani, che ha dato luogo alle due immagini di copertina e a quella irrinunciabile di p. 18, da parte di alcuni alunni più portati nel disegno. Queste ultime e le tavole sono state digitalizzate e il tutto corredato di alcuni studi preparatori e della presente prefazione con il risultato che è sotto i vostri occhi. Il lavoro e l’impegno profusi sono certa che hanno reso fieri i giovani autori e incontreranno il gradimento di voi lettori :)

Cinzia Nives Di Mauro

KABUL

SOGNI RUBATI

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