FM Magazine N°26

Page 1

P o s t e I t a l i a n e S. p. a . - S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e - 4 5 % a r t . 2 c o m m a 2 0 / b l e g g e 6 6 2 / 9 6 - D C B C a g l i a r i

Magazine dei motori in Sardegna: auto, moto, gare e personaggi

FM formulamotori MAGAZINE

NUMERO #26

formulamotori

novembre - dicembre Anno 2006 - € 2,90

MAGAZINE

60026 9 771970 191005

Auto e Moto Le gare in Sardegna

Seat Altea XL L’auto extralarge

Il secolo Lancia 100 anni di storia

Kia Sportage Test in Sardegna

I personaggi

Maurizio Sanna, Niko Lusso, Patrizia Melis, Marcello Sunda

NUMERO #26 novembre - dicembre Anno 2006

Le Regine di Parigi Viaggio nel “Mondial de l’Automobile”

Le Case automobilistiche hanno portato alla ribalta le ultime grandi novità sotto forma di concept avveniristici e sportivi


BMW Financial Services: la più avanzata realtà nei servizi finanziari. BMW e . Incontro al vertice della tecnologia. Consumi (litri/100km) ciclo urbano/extraurbano/misto: da 9.6/5.9/7.2 (2.0d) a 14.3/8.0/10.3 (3.0si). Emissioni CO2 (g/km): da 191 (2.0d) a 248 (3.0si).

Nuova BMW X3. Siate curiosi.

Una nuova agilità. Per passare in un istante da un percorso classico ad un itinerario sportivo. Un nuovo design. Ricercato anche nei preziosi materiali degli interni. Una nuova potenza. Quella del motore 3.0sd biturbo da 286 CV. Perché in ogni strada c'è sempre qualcosa di nuovo.

Concessionaria BMW Nuova Special Car - Via Sernagiotto - Tel. 070 241181 - ELMAS (CA)

Nuova BMW X3 2.0i 2.0d 2.5si 3.0si 3.0d 3.0sd www.x3.bmw.it

Via Campania, 34/36 - Tel. 0783 210098 - ORISTANO

Piacere di guidare



������������������


formulamotori

MAGAZINE Anno IV - Numero 26 - Bimestrale NOVEMBRE/DICEMBRE 2006 www.formulamotori.com Direttore editoriale e responsabile Gianni Piras Gianni.piras@formulamotori.com Redazione Gabriele Piras Nicola Piras Raffaella Piras Collaboratori Piero Abrate, Corrado Canali Marco Cecchinelli, Annibale Falaschi Gian Luca Gafforio, Emiliano Marziali, Sebastiano Pugliese, Gianni Sandri, Bruno Tonidandel, Carlo Valente, Luciano Zanda, Federico Fonnesu, Cristiano Congiu, Gian Mario Addari Art Director Grafica e impaginazione Alessandro Cirina a.cirina@tiscali.it Fotografie Luciano Zanda (gare di moto) Mario Lastretti (gare di auto) Distributore per la Sardegna Servizi Stampa Sardegna (CA-Olbia) Sammarco (OR-NU) Cherchi Aldo& C (SS) Agenzia Piras (Alghero)

Editoriale

Contro i SUV un’ingiusta “crociata”

L’ambiente non si salva con le stangate Cara auto, ma quanto mi costi? La classica e intramontabile domanda è tornata prepotentemente alla ribalta con la “stangata” proposta dal Governo per le “quattro ruote” attraverso lo strumento della Finanziaria. Un “giro di vite” pesante per le tasche degli italiani, se – come pare – il provvedimento andrà in porto: usiamo il futuro, perché al momento in cui FM Formula Motori Magazine andava in stampa (alla fine di ottobre) tutto era ancora in “fieri” all’insegna dell’incertezza. Infatti, la sera di martedì 31ottobre è arrivato l’ennesimo colpo di scena: cancellato il superbollo sui SUV (Sport Utility Vehicle: 7 per cento del mercato italiano) che comunque, gira e rigira, rientrano – come vedremo – in un’altra “stangata”, ecco spuntare all’orizzonte un aumento della tassa di possesso (chiamata impropriamente bollo) per tutte le auto con più di 100 kilowatt (o 136 cavalli) nel motore. In pratica quasi la metà delle auto in vendita in Italia. La “stangata” investe in pieno soprattutto le auto “vecchie”: una Euro 0 – ad esempio – dovrebbe pagare 3 euro a KW e 4,50 euro per ogni kW oltre la soglia dei 100 KW stabiliti. Un’auto Euro 1 dovrebbe pagare 2,90 euro fino a 100 KW e 4,35 euro per ogni KW aggiuntivo. E secondo questa “logica” (?) una Euro 2 dovrebbe pagare rispettivamente 2,80 e 4,20 euro, una Euro 3 rispettivamente 2,70 e 4,05 euro e una Euro 4 invece 2,58 e 3,87 euro. Come dire che le auto del segmento A (Panda, Seicento Fiat, Smart, Matiz, ad esempio) e del segmento B (Punto, Clio, Peugeot 206, Opel Corsa, Ford Fiesta e Citroen C3) possono evitare questo “giro di vite”. Ma non tutto quadra in questo “teorema dei KW”: nel senso che una Fiat Croma 1.9 diesel da 120 cavalli non dovrebbe pagare la tassa, mentre la pagherebbe – ad esempio – la Stilo 1.9 diesel da 150 cv che pure è più piccola, consuma e inquina di meno. E allora peso e dimensioni di un’auto quanto contano nell’elaborazione del “teorema”? Insomma, chi più ne ha più ne metta: con la speranza (debole) che alla fin fine non sia proprio tutto così ( i provvedimenti diventeranno effettivi dal 1 gennaio 2007 se la Finanziaria sarà approvata entro la fine del 2006). KIA Sportage

Responsabile della distribuzione Giuseppe Zolfino Stampa Grafiche Ghiani Strada Statale 131, KM. 17.450 09023 Monastir (CA) Editore Formulamotori Soc. Coop.Va arl www.formulamotori.com Uffici e sede amministrativa Vico II Orazio,2 09042 Monserrato (CA) Tel. e fax: 070/5740068 e-mail: info@formulamotori.com Pubblicità Vico II Orazio,2 09042 Monserrato (CA) Tel. e fax: 070/5740068 Il materiale redazionale e fotografico non viene restituito se non espressamente richiesto. Vietata la riprduzione, anche parziale, priva di autorizzazione dell’Editore. Il contenuto dei testi, anche se accuratamente verificato, non comporta specifiche responsabilità nel caso di involontari errori o inesattezze. Gli articoli firmati esprimono esclusivamente il pensiero personale del redatore dell’articolo. I vari argomenti e in generale quanto espresso dai singoli autori di ogni articolo non comporta responsabilità per l’Editore. Formula Motori: registrato presso il Tribunale di Cagliari in data 09-06-2003 al n° 15/03

Dunque – morale delle favola – restano comunque tartassati i Suv. Già, i SUV: ci risiamo, è una storia vecchia, anzi una realtà amara. Esultano i detrattori dei SUV che, paladini dell’ambiente sotto lo scudo dell’ecologia, continuano a dichiarare la loro “guerra santa” contro queste auto pratiche, comode, anche eleganti, che stanno conquistando quote importanti di mercato sottraendole alle berline tradizionali. Come non ricordare le “crociate” anti-SUV? E’ storia recente: c’è chi ha tentato di metterli al bando, di impedirne la circolazione nelle grandi città. Una “rivolta” fiorita in parecchi angoli d’Europa (Francia in testa), in alcuni Paesi extraeuropei e persino negli Stati Uniti (California). L’accusa: consumano troppo e quindi inquinano molto, sono ingombranti e occupano molto spazio, sono insicuri talvolta, sostanzialmente “inutili”, una pura esibizione di uno “status sociale”. La difesa: non “bevono” e non inquinano più di una normalissima berlina, hanno motori che rispettano l’ambiente (molti sono già Euro 4), soprattutto gli evoluti diesel e quelli a benzina a iniezione diretta, le dimensioni non sono poi così ingombranti, sul fronte della sicurezza sfoggiano la tecnologia più sofisticata. Suv, una passione che attrae e che divide alla stesso tempo. Ma punirli con una supertassa è – per noi – ingiusto e anche fuori dalla logica. Così come è ingiusto “tartassare” tutte le altre auto al di sopra dei 100 KW: il “teorema” va corretto all’insegna della ragione. Gianni Piras

2006 Novembre | Dicembre FM3



NEWS AUTO

Sommario

In questo numero: Salone di Parigi

Il secolo Lancia

7

26

Panda modello anno 2007 Nuovi colori, non cambia la linea quasi da piccolo Suv

8

La sportiva 100 HP Sfoggia un inedito motore da cento cavalli.

9

Panda Panda L’automobile amica dell’ambiente

10

Delta HPE: il mito ritorna Alla ribalta il Concept Lancia

11

Alfa 8C Competizione Viaggio verso il futuro. Il Biscione torna negli Usa

14

Peugeot 908 RC Un “Leone” per Le Mans: propulsore diesel V12 da 700 cv

15

Citroen C-Métisse La nuova via del piacere di guida: motore diesel-elettrico

17

Renault Nepta Ecco il futuro delle cabriolet. Motore da 420 cavalli

19

Le nuove “stelle” di Parigi Interessanti Crossover e Station Wagon

20

Nuova Ypsilon La “piccola ammiraglia” della Lancia si fa più bella

31

Nuova Classe CL Il “capolavoro tra i coupé di lusso”

36

Seat Altea XL L’auto extralarge

39

Sportage: test in Sardegna Il Suv della Kia cambia aspetto a distanza di 10 anni

43

Ammiraglia S80 Fascino scandinavo firmato Volvo

46

Nuova Bmw X3 Modifiche estetiche, fascino sottile da 4x4

50

Honda S2000 Test su strada in Sardegna

52

GLI ANNIVERSARI Il secolo Lancia Una straordinaria storia di auto, motori e uomini

26

CONCESSIONARIE Gruppo Reimer & Reivigo Vent’anni di storia in Sardegna

56

PERSONAGGI

Maurizio Sanna

78

Patrizia Melis La signora “volante” dell’automobilismo sardo

70

Il “miracolo” Bobber Cycles Il piccolo team sardo guidato da Fantini e Amisani

72

Sunda, “sogno” Yamaha Il pilota quartese grande rivelazione

74

Niko Lusso, astro nascente Il centauro sardo sogna di diventare il nuovo Biaggi

76

Maurizio Sanna nel Rally dei Faraoni Decimo posto assoluto nella penultima prova mondiale

78

GARE IN SARDEGNA

Baja di Sardegna

88

Rally Costa Smeralda Liceri e Diomedi primi tra gli equipaggi sardi

58

San Gregorio-Burcei Franco Lasia, la “zampata” del leone

62

Alghero-Scala Piccada Fantastico bis di Lasia

64

La Iglesias Sant’Angelo Sotto il segno di Faggioli

66

La Targa Gallura Terza edizione dello spettacolare Rally

68

Enduro a Iglesias Gianni Pusceddu campione sardo assoluto

80

Motocross a Padru Giua e Fresi dominano nel fango

84

Motocross a Tempio Andrea Collu vince nella Under 25

86

Baja di Sardegna Stefano Passeri primo a Gonnesa

88

RADUNI Motoraduno del Cannonau Festa speciale a Dorgali

92

2006 Novembre | Dicembre FM5



News Auto | Salone di parigi

La famiglia Panda Che tris a Parigi! Con il nuovo modello 2007 della utilitaria Fiat, alla ribalta anche la sportiva 100 HP e l’ecologica “Panda Panda”

PARIGI. Le Case automobilistiche hanno portano alla ribalta (30 settembre-15 ottobre) i loro “pezzi da novanta” sotto forma di concept avveniristici e anche sportivi (CMetisse Citroen con motore ibrido diesel, porte anteriori ad ala di gabbiano e posteriori ad elica), crossover, VisioSpace (leggi nuova C4 Picaso Citroen), fuoristrada, berline da sogno. Anche sul fronte delle auto è andato in scena nella

Ville Lumière il grande derby (o sfida) tra Italia e Francia dove Citroen, Peugeot e Renault hanno giocato in casa all’attacco. A tenere alto il tricolore del Belpease ha contribuito logicamente anche la Fiat (alla pari di Lancia, Alfa, Maserati e Ferrari) in uno stand giovane, fresco e dal forte impatto visivo (2.500 metri quadri, caratterizzato dal colore bianco di pareti e pavimenti per esaltare ancora di più il

design e le livree auto esposte). In particolare, il posto d’onore è stato riservato alla famiglia Panda con tre anteprime mondiali: la nuova gamma 2007, la potente e grintosa versione “100 HP” e l’ecologica “Panda Panda”. Tre Panda speciali che hanno in comune il design innovativo, la tecnologia avanzata alla portata di tutti, soluzioni pratiche che migliorano la vita a bordo. Vediamole, in sintesi.

2006 Novembre | Dicembre FM7


News Auto | Salone di Parigi

Panda

Fiat Panda 2007

modello anno

2007

Nuovi colori, non cambia la linea quasi da piccolo Suv In vendita a partire da ottobre, la Panda targata 2007 sfoggia quattro nuovi colori che rendono più intrigante il look della carrozzeria: azzurro Lagoon, arancio Batik, blu magnetico, grigio Quarzo. Altre novità, una elegante plancia grigio-scura e nuovi interni con inediti colori e tessuti. Non cambia la linea, quasi da piccolo Suv, che ha riscosso un grosso successo in campo mondiale, visto che la Panda – destinata principalmente all’Europa – è stata venduta anche in Malesia, Taiwan e nell’isola di Martinica. Una piccola-grande auto (seconda assoluta nel mercato italiano) dalle dimensioni esterne contenute (tre metri e mezzo), progettata per consumare poco pur essendo dotata di motori brillanti: ideale per il traffico urbano, all’altezza del suo compito anche nei lunghi percorsi. Un’auto sfiziosa, che può essere personalizzata a piacere anche con la “Lineaccessori”.

8FM Novembre | Dicembre 2006


News Auto | Salone di Parigi

Fiat Panda 100HP

La sportiva 100 HP Sfoggia un inedito motore da cento cavalli: 185 orari Dal “cilindro” della Panda la Fiat continua a tirare fuori una sorpresa dietro l’altra. Ecco, ad esempio, la Panda 100 HP, ossia la “declinazione” sportiva della celebre utilitaria. Partiamo dai dettagli tecnici: un inedito motore 1.4 litri, una potenza – appunto – di 100 cavalli (a semila giri), una coppia massima di 131 Nm a 4.250 giri, 185 chilometri all’ora, accelerazione da 0 a 100 orari in 9”5. Consumo: 6,5 litri di carburante per 100 chilometri nel percorso combinato. Destinata ai giovani che amano divertirsi

alla guida con performances interessanti anche su un’auto di dimensioni compatte. Ma che vogliono anche distinguersi dal coro: Panda HP 100, infatti, mostra la sua vocazione sportiva con lo spoiler e gli scarichi cromati, i paraurti speciali con griglia sportiva, i nuovi cerchi in lega da 15”, cambio manuale a 6 marce, pneumatici 195/45, sospensioni specifiche, freni posteriori a disco. Non solo: con il tasto Sport (è sulla plancia), il pilota può scegliere la taratura dello sterzo e la prontezza di risposta dell’accelera-

tore. Impronta “grintosa” anche nell’abitacolo: volante in pelle, plancia nera con particolari cromati. Cinque colori nella gamma: rosso, nero, bianco, e gli inediti blu e grigio. Al lancio sarà disponibile anche un pack speciale “Pandemonio” che accentua ancora di più il carattere sportivo della Panda 100 HP: sticker laterali cromati (rossi con la carrozzeria bianca), pinze dei freni rossi, specchi esterni e cerchi in lega da 15” con trattamento color argento, pedaliera sportiva, tappetini interni particolari.

2006 Novembre | Dicembre FM9


News Auto | Salone di Parigi

Fiat Panda Panda

Panda Panda

L’automobile amica dell’ambiente

Ecco la Panda “amica dell’ambiente”: nome raddoppiato (Panda Panda), doppia alimentazione (benzina-metano), motore 1.2 litri da 52 cavalli. Un’auto a minimo impatto ambientale, in vendita a partire dal prossimo gennaio. Un’auto che riporta al simbolo del Tao, segno di armonia universale, principio e fine, yin e yang, bianco e nero, maschile e femminile: un regno dove gli opposti convivono e si arricchiscono a vicenda rispettando i ritmi e l’equilibrio della natura. Con Panda Panda gli opposti finalmente si incontrano: piacere di guida e consumi ridotti. Simpatica, pratica, ecologica, e ancor più innovativa sul fronte della mobilità urbana sostenibile perché supera i compromessi tipici della auto a metano: infatti, nel pianale (derivato dalla versione 4x4) sono stati integrati due serbatoi separati di metano (capa10FM Novembre | Dicembre 2006

cità totale di 72 litri) che non intaccano l’abitabilità della Panda originale, sia per quanto riguarda lo spazio riservato ai passeggeri, sia per quello destinato ai bagagli (oltre 200 litri con i sedili posteriori in posizione normale). La Panda Panda ha un’autonomia di circa 300 chilometri se si utilizza soltanto il metano (in pratica il 20 per cento in più rispetto alla Punto). Invariata, invece, la capacità del serbatoio della benzina (30 litri): quantità che consente di viaggiare con assoluta tranquillità anche nelle zone dove scarseggiano i distributori a metano. Panda Panda, come detto, dà il suo contributo al rispetto dell’ambiente: le auto alimentate a metano, infatti, riducono di circa il 23 per cento le emissioni di Co2 rispetto alle equivalenti auto alimentate a benzina e riducono praticamente a zero le emissioni di articolato (PM). In parti-

colare, la modalità a metano emette 114g di Co2 a chilometro contro i 133 della modalità a benzina (ciclo NEDC). La Panda Panda, disponibile con allestimento Dynamic, ha un equipaggiamento completo già a partire dalla versione base e può essere personalizzata in base alle esigenze dei clienti. Per chi ama la natura: ma Panda Panda è anche la risposta ideale per le piccole flotte aziendali che così possono circolare liberamente in qualsiasi centro urbano.


News Auto | Salone di Parigi

Lancia Delta HPE

Delta HPE

Il mito ritorna

Alla ribalta il Concept erede della tradizione leggendaria delle “grandi” Lancia: esprime in chiave moderna la berlina sportiva e funzionale A volte tornano, anche i miti. Magari a Venezia (Mostra del Cinema), magari a Parigi (Mondial de l’Automobile): come la Delta HPE, per ora sotto forma di Concept che continua la tradizione delle “grandi” medie Lancia, dall’Aprilia all’Appia, dalla Fulvia alla Lancia Beta HPE, dalla Prisma alla Dedra e alla Lybra. Non a caso il Concept Lancia Delta HPE si ispira al concetto di auto elegante, sportiva, funzionale, espresso nella seconda metà degli anni 70 dalla Lancia Beta HPE: insomma, una berlina sportiva e funzionale (shooting brake) in chiave estremamente moderna, di medie dimensioni (è lunga 4,5 metri, larga 1,8 metri e alta 1,5 metri) con grande abitabilità (soprattutto nella zona posteriore) e comfort di viaggio, un’ottima accessibilità e un bagagliaio versatile, modulabile e capiente. Un’auto nata da un’esperienza centenaria, erede di una tradizione leggendaria. Lo stile rinnova la tradizione Lancia con soluzioni originali di carrozzeria: il tetto è a sbalzo tipo “flying bridge”; l’enorme vetro posteriore non ha la cornice inferiore; la calandra cromata interpreta in chiave

moderna quella classica Lancia degli anni 50; una cromatura laterale sottolinea tutta l’ampia metratura e dà slancio alle fiancate. Grande abitabilità e comfort da limousine (si può stare sdraiati come su una poltrona business di un volo intercontinentale), grande silenziosità e straordinaria luminosità grazie all’ampia metratura del tetto apribile e delle vetrature laterali, completo relax (sofisticato impianto Hi-Fi Bose con comandi sul volante; climatizzatore automatico bi-zona; lettore MP3; il “Blue&Me”, l’innovativo sistema “basato su Windows Mobile” nato dalla collaborazione tra Fiat Auto e Microsoft, che unisce le potenzialità della tecnologia Bluetooth® e quelle di una porta USB). Ampia gamma di motori a benzina e diesel, tutti sovralimentati e abbinati a cambi con 6 marce, manuali e robotizzati, con potenze variabili da 120 CV a oltre 200 CV, uniti a una meccanica collaudata e ottimizzata per comfort ed handling, attraverso l’impiego di sospensioni SDC (a controllo elettronico dello smorzamento) che esaltano ancora di più il piacere di guida. 2006 Novembre | Dicembre FM11




News Auto | Salone di Parigi

Alfa Romeo 8C

Alfa 8C

Competizione

Viaggio verso il futuro. Il Biscione torna negli Usa Al “Mondial de l’Automobile” a Parigi i francesi hanno fatto la fila per mettersi alla volante della strepitosa Alfa 8C Competizione e provare – anche da fermi - un’emozione unica. Unica come questa sportiva (prodotta soltanto in 500 esemplari, prezzi da 160.000 euro, consegne a settembre 2007) con la quale il Biscione sbarcherà nuovamente negli Usa, probabilmente nel 2008: trazione posteriore, motore 8 cilindri di 4.691 cc, potenza di 450 cavalli a 7.000 giri, coppia di 470 Nm a 4750 giri, cambio a 6 rapporti, levette dietro il volante. Motore progettato con un obiettivo ben preciso: garanti-

14FM Novembre | Dicembre 2006

re prestazioni straordinarie, ma senza rinunciare alla fluidità di marcia e alla fruibilità in ogni situazione, dalla pista alla guida nel traffico urbano. Una granturismo che si ispira al passato glorioso dell’Alfa Romeo (ricordiamo la 33 Coupé Stradale e la Giulia TZ9: la sigla 8C, infatti negli Anni Trenta e Quaranta ha contraddistinto le auto (da competizione e stradali) equipaggiate col potente 8 cilindri realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano; il termine “Competizione” è un omaggio alla 26C 2500 Competizione”, coupé sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio-Zanardi nella Mille Mi-

glia. 8C è <la migliore sintesi>, dicono i big dell’Alfa Romeo, <dei valori che da sempre contraddistinguono il brand, ossia tecnologia ed emozione>. Una “biposto” alta 125 centimetri e lunga 428, con superfici scolpite e abilmente modellate. Un particolare su tutti: grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale “scavato” in corrispondenza del passaruota anteriore verso la fiancata. La ruote di grandi dimensioni e i vistosi parafanghi posteriori esaltano la personalità di questa sportiva che con la sua linea innovativa anticipa elementi e proporzioni delle future auto Alfa Romeo.


News Auto | Salone di Parigi

Peugeot 908 RC

Peugeot 908 RC Un “Leone” per Le Mans: propulsore diesel V12 da 700 cv

Per la serie <le sportive di gran classe> il Leone di Francia ha fatto gli onori di casa – al Salone di Parigi – lanciando alla ribalta la poderosa Peugeot 908 RC spinta da un turbodiesel Hdi V12 (dodici cilindrici 5.5 litri con una potenza di 700 cavalli. Doppia missione: sul fronte sportivo deve sorprendere tutti alla 24 Ore di Le Mans nel 2007; sul fronte stradale è in grado di offrire ai suoi quattro passeggeri sensazioni automobilistiche inedite. Insomma, sport, comfort, lusso e alte prestazioni. Infatti il propulsore garantisce prestazioni (250 all’ora) senza precedenti per un diesel: la potenza massima supera i 515 kw (700 cv) e, soprattutto, la coppia è di oltre 1200 Nm.

Grazie a un angolo di bancata di 100°, il suo baricentro è abbassato al massimo. Due filtri attivi antiparticolato, montati al termine dei condotti di scarico, garantiscono il rispetto dell’ambiente. Il cambio sequenziale pilotato a 6 rapporti, adattato specificamente per sopportare l’elevatissima coppia, è molto compatto ed è montato sotto il motore. La Peugeot 908 RC ha una forma particolarmente bassa, con un frontale molto raccolto, che le dà un aspetto felino. Spiccano le ruote in lega da 20 razze, dalle linee scultoree (anteriori 20’’, posteriori 21’’). La tinta della carrozzeria nero metallizzato dai riflessi azzurrati esalta l’impressione di nobiltà, dinamismo e purezza che

trapela da questa concept-car. L’abitacolo sembra frutto della fantascienza: tutte le funzioni dell’auto (radio, lettore MP3, navigatore, climatizzazione a quattro zone separate) sono facilmente controllate da un grande schermo tipo touch screen. A questa “interfaccia” uomo/ macchina (IUM) possono accedere anche i passeggeri posteriori, grazie allo schermo multimediale posizionato sulla consolle centrale che separa i due sedili. Abitacolo con inserti in legno di quercia scuro, rivestimenti integrali in pelle grigio ametista, inserti in alluminio lucido, elementi cromati, orologio Bell&Ross: tutto contribuisce a risvegliare le sensazioni tattili, visive e olfattive.

2006 Novembre | Dicembre FM15



News Auto | Salone di Parigi

Citroen C-Métisse

Citroen C-Métisse

La nuova via del piacere di guida: motore diesel-elettrico <Bella da morire>, come “recita” una celebre canzone. Si chiama C-Métisse, è firmata Citroen, ha una linea aggressiva, porte anteriori che si aprono ad ali di gabbiano e posteriori che seguono una traiettoria elicoidale, tecnologia ibrida con motore diesel-elettrico. Siamo nel pianeta delle “Dream cars”, delle auto da sogno avveniristiche: CMétisse è la risposta alla fantastica Alfa 8C e alla cabriolet Renault Nepta (anche questa con porte ad ali di gabbiano) spinta da un motore a benzina V6 di 3.5 litri da 420 cv a iniezione diretta; tre auto – insomma – che al grande Show di Parigi hanno alimentato la sfida Italia-Francia. C-Métisse per ora è solo una concept car che prefigura una grande coupé di lusso della Citroen, ma è decisamente spettacolare: bassa (misura appena 1,24 metri), lunga (4,74) e larghissima (2 metri), affida la sua potenza a un turbodiesel V6 di 208 cavalli (quello della C6) e a due motori elettrici di soli 20 cv piazzati nelle ruote posteriori. Con C-Métisse la Citroen traccia una nuova via dedicata al piacere puro nel pianeta delle auto, porta ai massimi livelli la qualità della vita a bordo, propone prestazioni

eccellenti nel pieno rispetto dell’ambiente. Stupisce sul piano estetico con il suo corpo scultoreo (cofano allungato e sbalzo posteriore pressoché inesistente), il rosso fiammante della carrozzeria, le quattro porte spettacolari, gli elementi cromati che risaltano dappertutto: un coupé con 4 posti (tre sedili in pelle bianca per i passeggeri) nel solco dei più prestigiosi veicoli Gran Turismo. E stupisce sul fronte della tecnica con la trazione ibrida diesel dalla struttura particolare per ridurre consumi ed emissioni di Co2: motore termico V6 Hdi FAP, abbinato a un cambio automatico a 6 rapporti, che aziona le ruote anteriori; due motori elettrici nelle ruote posteriori (coppia di unitaria di 400 Nm). Può andare, così, a 4 o a 2 ruote motrici. C-Métisse, specie in città, contribuisce al rispetto dell’ambiente con la modalità ZEV (zero emission vehicle): in pratica si può viaggiare con la modalità elettrica in totale silenziosità (circa 3 chilometri a 30 orari). Velocità massima: 250 all’ora. Consumi: 6,5 litri di gasolio in 100 chilometri nel percorso misto. Emissioni di Co2: 174 g/km.

2006 Novembre | Dicembre FM17



News Auto | Salone di Parigi

Renault Nepta

Renault NEPTA Ecco il futuro delle cabriolet. Motore da 420 cavalli Nome Nepta, cognome Renault. Doti particolari: cabriolet (quattro posti alto) di gamma, design fluido e sofisticato, 5 metri di lunghezza, portiere ad ali di gabbiano (si aprono elettricamente), una rotella al posto del cambio tradizionale, levette dietro il volante. Una sportiva pura e aggressiva, equipaggiata col motore (Euro 4) della Nissan 350Z (3.5 litri V6) ma con due turbo e una potenza di 420 cavalli; cambio automatico a 7 rapporti. Abitacolo chic (pelle bianca), schermi DVD, sistemi multimediali, strumentazione con tecnologie digitali e analogiche come a voler creare un “ponte” che collega il passato al futuro. Così la Renault esprime la sua “filosofia” del piacere automobilistico. Il frontale è decisamente espressivo, con gruppi ottici composti da tre elementi (luci diurne, abbaglianti/ anabbaglianti, luci per l’illuminazione in curva) che funzionano grazie a diodi elettro-luminescenti. La tecnologia utilizzata per le funzioni antiabbaglianti e abbaglianti si basa sul principio ottico di riflessione e propagazione della luce. Il fascio luminoso emesso dai proiettori principali è riflesso da blocchi trasparenti a forma di cristalli e diretto con precisione, grazie alla gestione elettronica che ne adatta la

quantità e la ripartizione alle condizioni di guida. I lampeggiatori laterali sono a forma di boomerang, disposti sulla parte superiore delle fiancate anteriori. Nepta incarna il sogno automobilistico e l’amore per i motori, con le porte a farfalla motorizzate che rivelano simultaneamente gli interni e il vano motore, racchiuso in un vero e proprio scrigno. Per maggiore sicurezza, le porte sono dotate di sensori per la segnalazione di eventuali ostacoli e di un dispositivo di protezione delle dita. Abitacolo stupefacente: la plancia dà la sensazione di essere sospesa, il parabrezza si prolunga in alveoli che lasciano intravvedere, in trasparenza, la pedaliera, conferendo una grande leggerezza al posto di guida. Una lamina di cuoio sostiene il tachimetro ricoprendo gli strumenti a forma di ogiva. I sedili sono fissi, mentre volante e pedaliera sono regolabili e si adeguano alla morfologia del conducente grazie a un meccanismo motorizzato. Un rivestimento in pelle rossa segna la continuità tra il vano motore e l’abitacolo. I due divanetti, rivestiti di pelle impreziosita da serigrafie, offrono quattro comodi posti e sono fissati al pianale da chiglie in alluminio che evocano il mondo della vela. 2006 Novembre | Dicembre FM19


News Auto | Salone di parigi

OPEL Antara, l’erede della Frontera La Opel ha presentato a Parigi il Suv Antara 5 porte dai raffinati contenuti tecnologici, adatto all’uso quotidiano e al tempo libero: linea sportiva ed elegante, trazione integrale a gestione elettronica, sistema antiribaltamento, ottimo comportamento su strada (sospensioni tarate appositamente per il comfort), limitatore di velocità nelle discese a rischio, grande abitabilità, nuove soluzioni per il trasporto come il sistema Flex-Fix, ottima

funzionalità e posizione di guida rialzata. L’erede della Frontera è lunga 475 centimetri, alta 170 e larga 185. Sarà inizialmente disponibile con motori a benzina 2.4 da 140 CV (103 kW) e 3.2-V6 da 227 CV (167 kW), più un turbodiesel 2 litri turbodiesel common-rail da 150 CV (prevista anche una versione da 127 CV) con filtro anti-particolato che non richiede manutenzione. In vendita da dicembre, prezzo da 27.000 euro

Alla scoperta delle nuove stelle Le Case presentano interessanti Crossover e Station Wagon MAZDA CX-7 Crossover In primo piano a Parigi anche l’atteso Suv-Crossover CX-7 della Mazda. Lungo 4,63 metri e alto 163 centimetri, ha una linea sportiva, fiancate slanciate e una “coda” abbellita da grandi fari e da due terminali di scarico cromati. Abitacolo modulare, trazione 4x4 a inserimento automatico, motore a benzina (iniezione diretta) di 2.3 litri con potenza di 260 cavalli (210 all’ora, da 0 a 100 orari in 8”), cambio manuale a 6 marce. In vendita tra qualche mese, nel 2007: prezzo (non ufficiale) da 35.000 euro.

FORD Mondeo SW Ecco la nuova Mondeo in versione Station Wagon (la berlina è attesa all’inizio del 2007): una familiare dal taglio sportivo che eredita parecchio (base e meccanica) dalle “sorelle” maggiori Galaxy e C-Max. Molto attraente l’abitacolo, un comodo salotto “illuminato” da vivaci colori. Plancia arrotondata, leva del cambio corta, climatizzatore automatico bi-zona, controllo automatico della velocità e tanti optionals. Motori a benzina e diesel.

20FM Novembre | Dicembre 2006


Salone di Parigi

CrossGolf firmata Volkswagen A Parigi la Volkswagen ha presentato in anteprima mondiale il crossover CrossGolf che unisce le caratteristiche tipiche di un SUV compatto e la versatilità di un MPV. L’abitacolo è quello della Golf Plus ma più versatilite e vivace. La CrossGolf, disponibile solo a trazione anteriore, è sviluppata sulla base della Golf Plus Sportline, con la quale condivide, tra l’altro, soluzioni pratiche (divanetto posteriore scorrevole con schienale abbattibile, tavolini a scomparsa sul retro degli schienali dei sedili anteriori,

cassetti sotto i sedili anteriori, una seduta più elevata, 4 porte e ampio portellone posteriore). Altezza minima dal suolo maggiorata di 20 millimetri rispetto alla Golf Plus standard e grandi cerchi da 17 pollici. Al lancio europeo, previsto per novembre, la nuova CrossGolf sarà disponibile con due motori benzina (1.6 da 102 cv e 1.4 TSI da 140 cv) e due turbodiesel (1.9 TDI da 105 cv e 2.0 TDI da 140 cv anche con cambio DSG a doppia frizione). Di serie il programma elettronico di stabilizzazione ESP con funzione di controsterzo e di stabilizzazione del traino, ABS con assistenza alla frenata, sei airbag, climatizzatore.

CHEVROLET WTCC ULTRA Hyundai ARNEJS Tre novità Hyundai a Parigi: l’edizione aggiornata della Coupe, il concept Arnejs (prefigura la nuova Hyundai di segmento C, primavera 2007) e la Grandeur CRDi VGT con la prima motorizzazione diesel (2.2 VGT da 150 cavalli, coppia di 340 Nm) proposta dalla Casa coreana nelle berline di prestigio. La Grandeur (lunga 490 centimetri, larga 187 e alta 149),

progettata per entrare in diretta concorrenza con auto come Volvo S80 e Peugeot 607, propone nuovi livelli di finitura dell’abitacolo. Arnejs, lunga 420 centimetri, ha la funzione di accentuare la brand identity dei prodotti Hyundai: frontale spiovente, grandi fari a mandorla che si prolungano sui parafanghi, spoiler, finestrini senza montante centrale. Al debutto versioni 3 e 5 porte, poi coupé e wagon. Prezzi a partire da 15.000 euro.

Una grintosa auto da competizione con la sigla del Mondiale Turismo (WTCC). Design completamente nuovo che probabilmente apre la strada alle future “creazioni” (nuova Nubira?) della Chevrolet. Lunga 4,33 metri e larghissima (191 cm), la WTCC Ultra ha una carrozzeria in fibra di carbonio ed è equipaggiata con un turbodiesel 2 litri da 190 cavalli derivato da quello dello spazioso SUV Captiva presentato recentemente alla stampa in Slovacchia. 2006 Novembre | Dicembre FM21


News Auto | Salone di Parigi

La Kia Cee’d in versione Station Wagon

KIA CEE’D: 7 anni di garanzia! Al Salone di Parigi la Kia ha portato alla ribalta la “Cee’d”, inedita famiglia di modelli del segmento C e anche “il modello con la migliore garanzia mai offerta sul mercato automobilistico europeo” (sette anni o 150.000 chilometri, comprensivi di una copertura di cinque anni sull’intera auto, più un biennio supplementare sul gruppo moto-propulsore). A fine 2007 la famiglia Kia “cee’d” si articolerà su tre versioni, diverse per stile, vocazione e destinazione d’uso: la berlina 5 porte (dicembre); la spaziosa e funzionale «familiare» “Sporty Wagon” (settembre 2007) e la 3 porte di ispirazione prestazionale, la “Sporty Hatch” (dicembre

2007) direttamente derivata dalla “pro_cee’d” (tre porte, sportiva) svelata proprio al “Mondial” parigino. La berlina “cee’d”, in configurazione hatchback 5 porte, sarà proposta sui differenti mercati in una ventina di versioni, con 5 motori, 3 livelli di allestimento, 4 formule di abitacolo, 5 stili della plancia, 7 tipi di selleria e una dozzina di colori di carrozzeria per offrire a ogni cliente l’auto “tagliata su misura”. Lunga 423,5 centimetri e larga 179, la “cee’d” ha un passo insolitamente generoso (265 cm) e uno spazio abitabile da leader della categoria. Tre motori a benzina (1.4, 1.6 e 2 litri, con distribuzione a fasatura variabile, da 109, 122 e 143 Cv) e due turbodiesel (1.6 e 2 litri con turbina a geometria variabile, rispettivamente da 115 e 140 Cv).

QASHQAI Crossover NISSAN Ha un nome esotico: si chiama Qashqai (si legge cashcai), è un’auto a metà strada tra una berlina di lusso e un SUV. Un crossover, in pratica: una delle principali attrazioni proposte dalla Nissan al Salone di Parigi. Qashqai è una tribù nomade dell’Iran meridionale, fra montagne e terreni impervi: facile capire, dunque, come può muoversi nello sterrato e nell’asfalto questa auto lunga 4,30 metri, larga 178 centimetri e alta 161, compatta e spaziosa, pensata e realizzata soprattutto per i gusti degli europei e che ricorda per certi versi (in “coda” specialmente) la filosofia della Murano. Stile dinamico da sportiva, doti da SUV, trazione a due (anteriore) o a quattro ruote motrici (ALL-MODE), sistema LOCK per bloccare il giunto centrale. Quattro motorizzazioni: a benzina 1.6 da 115 cavalli e 2 litri da 140 cv; diesel 1.5dCi 8V da 106 cv e 2 litri 16V da 150 cv con iniettori piezoelettrici e filtro antiparticolato DPF. Cambio manuale a cinque o a sei rapporti, oppure CVT a variazione continua con modalità manuale. Debutto in Italia nel 2007. Da 20.000 euro.

22FM Novembre | Dicembre 2006


Salone di Parigi

La futura Twingo

ŠKODA Octavia Scout Debutto al Salone di Parigi per la nuova Škoda Octavia Scout, wagon 4x4 con un volume di carico fino a 1620 litri. L’altezza dal suolo è maggiore di 40 millimetri rispetto a quella della Octavia Wagon e di 16 millimetri rispetto alla Octavia Wagon 4x4: questo permette di aumentare considerevolmente le sue capacità offroad e di affrontare agilmente anche i percorsi più sfavorevoli. La Scout (lunga 4,581 metri) supera di 1 centimetro la Octavia 4x4; è anche 15 millimetri più larga e 13 più alta. Paraurti frontali e posteriori con un design rinnovato, listelli paracolpi laterali e soglie delle portiere profilate conferiscono personalità al design della Scout. Modanature protettive sull’arco dei passaruota, porte anteriori con battitacco personalizzato “Scout”, protezione sottoscocca anteriore e posteriore, cerchi in lega specifici da 17” “Proteus”. Propulsori: 2.0 FSI benzina (150 CV) e turbodiesel 2.0 TDI (140 CV) con filtro antiparticolato di serie e, su entrambi, il cambio manuale è a sei rapporti.

Ecco il concept della futura Twingo presentato dalla Renault a Parigi: in pratica, una mini-monovolume, una profonda rivoluzione della city-car francese lanciata tredici anni fa che ora si allunga (360 centimetri: +17), cresce in altezza (141 cm) e diventa più larga (173 cm). Ma sarà così la versione ufficiale della nuova Twingo attesa per il prossimo anno? Probabili motori: 1.2 a benzina 4 cilindri (si dice da 100 cavalli) e turbodiesel 1.5 litri common rail

SAAB AERO X Ecco una radicale dimostrazione della capacità della Casa svedese (Gruppo General Motors) di ispirare temi e soluzioni di design che si potrebbero ritrovare sulle auto Saab di domani. Una sportiva coupé a 2 posti ad alte prestazioni (spinta dai 400 CV del BioPower bi-turbo) che mette in evidenza i due elementi principali del marchio: la tradizione aeronautica e le radici scandinave di Saab.

COUPE HYUNDAI Cambia volto la sportiva coreana Hyundai Coupe lanciata sei anni fa: grazie al nuovo facelift si avvicina ancor di più a quel popolo giovane e dinamico che ha dimostrato di apprezzarne le doti (già venduta nel mondo in oltre 222.000 unità: 33.900 in Italia). Pochi ritocchi, ma incisivi: fanali pù stretti e più allungati, nuovo paraurti anteriore, due tubi di scarico. Motori a benzina: 1.6 da 105 cv e 2 litri da 145 cv. In vendita da novembre, a partire da 18.000 euro circa.

AURIS Toyota Il prototipo AURIS, presentato dalla Toyota al Salone di Parigi, anticipa forma (la linea ricorda un po’ la Yaris) e sostanza della nuova auto giapponese che sostituirà la Corolla. Auris (più grande di 5 centimetri: 418 centimetri) debutterà nella prossima primavera, berlina a 3 e a 5 porte, anche wagon. I prezzi dovrebbero partire da 15.000 euro.

2006 Novembre | Dicembre FM23


AGENZIA GENERALE • CREDITO AL CONSUMO • PRESTITO PERSONALE • FINANZIAMENTO STRUMENTALE

Gruppo Banca Lombarda e Piemontese

• LEASING IMMOBILIARE • LEASING NAUTICO • LEASING STRUMENTALE

AF LEASING

• LEASING AUTO ®

• LEASING VEICOLI COMMERCIALI • MUTUO CASA • MUTUO CONSOLIDAMENTO DEBITI • ASSICURAZIONI

Numero Gratuito

800-187722 CAGLIARI

ORISTANO

SASSARI

VIA NUORO 30/32 TEL. 070.6402664 FAX 848-444889

VIA CAGLIARI 353 TEL. 0783.766621 FAX 848-555889

VIA PREDDA NIEDDA 37/L TEL. 079.2671088 FAX 848-555835

agenzia.cagliari@gruppofidi.it

agenzia.oristano@gruppofidi.it

www.gruppofidi.it

agenzia.sassari@gruppofidi.it


PRESTITI PERSONALI * Ad approvazione pratica

Fino a € 80.000,00 da 24 a 120 mesi FIRMA SINGOLA - ACCONTO IMMEDIATO*

Anche in presenza di altri finanziamenti, disguidi e/o protesti Nessuna spesa anticipata

• Dipendenti Pubblici • Dipendenti Statali • Dipendenti Postali • Dipendenti Privati • Medici Convenzionati

• Autonomi • Mutui Casa • Mutuo Consolidamento Debiti

,

euro li

r questo assegn A vista pagate pe

o bancario

0 0 -4 0 1000 200 3

ile ” “no n tra sfe rib a all a cla uso la zon a ris er vat

euro

U.I.C. N. A14568

a

AB I

firma

00 00 -0

CA B 11 11 1-0

C/C COD. ABI

O NUMERO ASSEGN

C.A.B.

Erogato

Rata

Erogato

Rata

Erogato

Rata

2.000,00 5.000,00

23,00 59,00

8.000,00 10.000,00

99,00 119,00

15.000,00 25.000,00

189,00 295,00

Esempi riportati in tabella riferiti a durata 120 mesi, dipendente statale con 35 anni di età e 15 anni di servizio.

C O N V E N Z I O N I

C R A L

S A R D E G N A

Numero Gratuito

800-187722 LE NOSTRE FILIALI Direzione Generale:

CAGLIARI - Via Nuoro 30/32 Tel.070.6402664

ORISTANO Via Cagliari 353 Tel.0783.766621

SASSARI Via Predda Niedda 37/L Tel.079.2671088

I fogli informativi sono disponibili presso le nostre filiali Tan a partire da 3,50% - Taeg variabile secondo amministrazione di appartenenza e durata finanziamento, a norma di legge.


Story Auto | I grandi anniversari

Il secolo Lancia Una straordinaria storia di auto, motori e uomini che ha nobilitato il Belpaese

26FM Novembre | Dicembre 2006


100 anni Lancia

Un secolo di storia sotto il segno della Lancia, simbolo dello stile, dell’eleganza e della tecnologia italiana sul fronte delle auto. Un capitolo speciale e avvincente nel grande romanzo popolare delle auto (compreso il settore sportivo) con il fascino della tradizione e l’eterna vocazione per la modernità. Non c’è da meravigliarsi se il Gruppo Fiat ha scelto la ribalta prestigiosa della Mostra del Cinema a Venezia per festeggiare a suon

di novità (Nuova Ypsilon e Lancia Delta HPE) i primi 100 anni della Casa fondata da Vincenzo Lancia nel 1906: una star anche in numerosi film la Lancia (<Il sorpasso> di Dini Risi – 1962 - con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant e Catherine Spaack; <I soliti ignoti> con la Lancia Aurelia B10, <Un uomo e una Donna> - 1966 - con la Flavia Coupé in versione corsaiola; <Un uomo e una donna 20 anni dopo> con la Lancia The-

ma; <Mussolini ultimo atto> - 1974 – con la Lancia Artena, tanto per citarne alcuni). Arte pura quella della Lancia che ha reso famoso lo stile del nostro Belpaese nel pianeta intero con una miriade di modelli da leggenda, alcuni dei quali sono approdati persino al Quirinale e al Vaticano. Nomi indimenticabili, come Augusta, Ardea, Aurelia, Appia, Flavia, Fulvia, Flaminia, Giulietta, Beta, Gamma, Delta, e così via.

Aurelia Gran Turismo 2500 spider “...esempio insuperato di stile firmato Pinin Farina. “

2006 Novembre | Dicembre FM27


Story Auto | I grandi anniversari

La leggenda Vincenzo Lancia

Alfa 12 HP

La leggenda nasce il 29 novembre 1906: Vincenzo Lancia, 25 anni, collaudatore della Fiat e affermato campione del volante, crea la società raccogliendo assieme al collega Claudio Fogolin la somma di 50.000 lire, tutti i loro risparmi in pratica. Vincenzo ha un patrimonio inestimabile di conoscenze tecniche e tante idee nuove: infatti, le sue auto destano ammirazione, già dal primo modello 12/24HP, poi ribattezzato Alpha nel 1919, nome indicato dal fratello (professore di lettere antiche) che gli suggerisce di battezzare i modelli con le lettere dell’alfabeto greco in funzione dell’esclusivo target delle auto. Alpha stupisce per la velocità di rotazione del motore, straordinariamente alta per l’epoca (1800 giri al minuto) e per il rivoluzionario assale anteriore realizzato in metallo scatolato (e non pieno). Entra nella storia poi la Theta (1913) che presenta – prima in Europa e secondo al mondo – il primo impianto elettrico integrato nell’auto (illuminazione ed avviamento del motore). E poi la Lambda (1922), che – prima al mondo – anticipa alcune “primizie” tecnologiche fondamentali per l’evoluzione delle auto: la scocca portante, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti, il tunnel di passaggio dell’albero di trasmissione, il motore 4 cilindri a V (poco più di 13 gradi), il vano-bagagli all’interno della struttura della scocca portante.

La dinastia delle piccole lancia

Augusta

E poi l’Augusta (1933), prima auto al mondo con l’intera carrozzeria portante, con la quale nasce la dinastia delle piccole Lancia, quella dell’Ardea (la più piccola in assoluto, con motore da 903 cc), Appia, Fulvia, Delta, fino alla recente Ypsilon. L’anno successivo è la volta dell’Aprilia, altra auto rivoluzionaria (forma studiata col contributo dei docenti della facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino, CX di soli 0,47): le sospensioni sono indipendenti su tutte le 4 ruote, i tamburi dei freni posteriori sono posti all’uscita del gruppo cambio-differenziale e non sulle ruote; motore 4 cilindri a V stretto di 1.351 cc, capace di sfiorare i 130 chilometri all’ora (velocità ritenuta eccessiva e ridotta poi a 125 orari). Vincenzo Lancia decide di provarla e alla fine esclama: <Che automobile magnifica>. L’Aprilia viene accolta con entusiasmo nel 1936 ai Saloni di Londra e di Parigi: Vincenzo Lancia però non fa in tempo a vederla sulle strade, stroncato da un infarto il 15 febbraio 1937 , prima ancora di compiere 56 anni.

Ardea

Aprilia

28FM Novembre | Dicembre 2006

Una curiosa immagine di Brigitte Bardot sulla Flaminia Coupé Pininfarina


100 anni Lancia

Il grande tris dell’Aurelia

Aurelia B20 GT2 Serie 51

Il figlio Gianni ha appena 12 anni: nel dopoguerra passa al comando dell’Azienda affiancando la madre Adele con l’intenzione di creare auto innovative come la Lambda e l’Aprilia ai loro tempi. Nel 1950 nasce l’Aurelia con una carrozzeria sobria ed elegante, col primo motore al mondo di 6 cilindri a V (60 gradi) prodotto in serie, con un rivoluzionario schema di trasmissione, con frizione e cambio al retrotreno, in blocco col differenziale. Alla berlina si affiancano le sportive Gran Turismo (B20) disegnata da Felice Mario Boano e la Gran Turismo 2500 Spider (B24) <esempio insuperato di stile> firmata Pinin Farina.

La scuderia Lancia in campo

Restauro del modello Lancia/Ferrari D50

Nasce anche la Scuderia Lancia col simbolo (portafortuna) dell’elefantino blu al galoppo. Con l’Aurelia GT B20 scendono in campo le Sport prototipo D20, D23, D25. Nel 1953 e nel 1954 fioccano le vittorie: Targa Florio, Carrera Panamericana, Mille Miglia. Si passa alla Formula Uno: la D50 si impone nei Gran Premi del Valentino e di Napoli. Purtroppo nel 1955 soffia aria di crisi e Gianni Lancia cede l’intera Squadra Corse (auto, prototipi, progetti e uomini) alla Ferrari e poi- in ottobre – il pacchetto di maggioranza della società al gruppo finanziario Pesenti.

Flaminia, Flavia e Fulvia: che auto!

Flaminia

Nel 1956 nasce la Flaminia, nel 1960 la Flavia a trazione anteriore (motore 4 cilindri boxer di 1500 cc messo a sbalzo sull’avantreno, per la prima volta su una Lancia), nel 1963 la Fulvia. Nel 1969 l’azienda è sull’orlo della bancarotta, ma la salva la Fiat che ne rileva il pacchetto azionario al prezzo simbolico di una sola lira per azione. Nascono nuovi modelli: tranquillizzando i vecchi lancisti, automobilisti molto speciali, la Fiat riserva alla Lancia un ruolo al vertice (almeno sino al 1987) per prestazioni, comfort, lusso ed eleganza. Il prestigio del marchio viene rafforzato anche in campo sportivo con le vittorie nei rallies: Fulvia coupé HF, Stratos HF, Rally 037, Delta HF 4WD e Delta HF integrale dominano le gare conquistando dal 1972 al 1992 undici titoli mondiali. Mirelle Darc e Alain Delon con la Lancia Stratos

Flavia

Fulvia


Story Auto | I grandi anniversari

100 anni Lancia

Sotto il segno della Beta

Beta

Dopo un vuoto assoluto di progetti, sotto la direzione di Sergio Camuffo, la storia Lancia prosegue nel 1972 con la Beta, auto “due volumi” che riprende la tradizione delle prima Lancia chiamate con lettere dell’alfabeto greco: trazione anteriore come Flavia e Fulvia, motore bialbero trasversale in blocco con il cambio. Seguono la Beta Coupé (1974), la Beta HPE, la spider e la Montecarlo Nel 1976 a Ginevra brilla la Lancia Gamma, una grande berlina 2 volumi, con motore 4 cilindri (2 litri e 2.5 da 140 cv) contrapposti chiaramente ispirato a quello della Flavia; segue poi la Gamma coupé disegnata da Pininfarina. La Gamma ha scarso successo: le crisi petrolifere e qualche problema di affidabilità dell’auto ne frenano la diffusione.

La riscossa della Delta

Delta HF Rally

La riscossa arriva con la Lancia Delta proclamata <Auto dell’anno 1980>, berlina compatta a 2 volumi dalla forte personalità, firmata dalla matita prestigiosa di Giorgetto Giugiaro. Dal Lingotto si passa alla stabilimento di Chiasso. Alle motorizzazioni iniziali (1.3 e 1.5 litri) si aggiungono quelle più grintose della Delta GT, HF e turbodiesel. Con la Delta la Lancia imbocca la strada dela trazione integrale dominando nei rallies con 6 titoli mondiali consecutivi dal 1987 al 1992, record ancora imbattuto.

Dalla Prisma alla Thema

Thema 2.0i.e.

Thema S.W. 2.0 i.e. 16V

Altre tappe storiche. Prisma (1982), classica berlina 3 volumi per la famiglia e Thema (1984), firmate da Giugiaro. Con la Thema (prima auto italiana offerta con l’ABS), elegante, confortevole e sicura, prodotta per 10 anni in oltre 360mila unità, la Lancia torna a un ruolo di primo piano nel segmento medio-alto. Progetto alla fine degli Anni ’70 in collaborazione con Saab, Fiat e Alfa Romeo: da una base comune ecco la Thema con motori a 4, 6 e 8 cilindri (il 3 litri Ferrari della 8.32), la Saab 9000, la Fiat Croma e l’Alfa 164. Y10 Autobianchi (1985). Dedra berlina (aprile 1989) e Station Wagon (ottobre1994). Nuove Lancia Delta (1993) e HPE (1995). Lancia Z (settembre 1994) Lancia K (ottobre 1994). Piccola Lancia Y (1995). Lancia Lybra (1998). Ossia, nove auto, tutte al vertice per contenuti tecnici e per stile.

La grande ammiraglia Thesis

A112 Junior

30FM Novembre | Dicembre 2006

Il resto è storia recente. L’ammiraglia Thesis (2001), la monovolume Phedra (2002) con tecnologia d’avanguardia, destinata a clienti sofisticati. E poi la Ypsilon (2003) e la monovolume compatta Musa (2004) proposte anche nella versione Centenario con l’inconfondibile carrozzeria bicolore per festeggiare il primo secolo di vita Lancia. Ora è la volta della nuova Ypsilon e della Delta HPE proposte in prima mondiale al Salone di Parigi.


News Auto | Le stars italiane

Lancia Ypsilon

di Raffaella Piras

Nuova Ypsilon

La “piccola ammiraglia” della Lancia si fa più bella Torino festeggia i 100 anni della Lancia e la Casa automobilistica italiana, fondata da Vincenzo Lancia nel 1906, scaglia il suo primo dardo verso il futuro: la Ypsilon, la “piccola ammiraglia”, si rigenera puntando su una clientela sofisticata ed esigente. A distanza di tre anni Nuova Ypsilon, che ha debuttato a luglio all’ultima Mostra del Cinema di Venezia (la 63ma per l’esattezza) come una grande diva, rinnova look e personalità. Un restyling completo, dentro e fuori. Un’auto “stilosa”, glamour quindi, moderna e bella da vedere, ma non solo. La Nuova Ypsilon offre ora più prestazioni e più sicurezza, è rispettosa dell’ambiente e tecnologicamente all’avanguardia. Soddisferà il pubblico femminile, sempre così attento all’estetica e alle mode, e le altre tipologie di cliente “premium”(uomini, giovani e meno giovani) che la Casa intende conquistare .

Cinque motorizzazioni e cambio DFN <La bellezza è molto ma non basta>, dicono alla Lancia, <ci vuole cuore, ci vuole anima>. E il cuore e l’anima della Nuova Ypsilon sono i nuovi propulsori, benzina e diesel, potenti e vivaci, tutti EURO 4. Sono cinque le motorizzazioni previste. Tre a benzina: il classico 1.2 8V da 60 cv e i due nuovi 1.4 8V da 77 cv e 1.4 16V da 95 cv, quest’ultimo con il cambio manuale a sei marce o con il cambio manuale robotizzato DFN (Dolce Far Niente) a 5 marce. Nuovi e più potenti i due turbodiesel Multijet: 1.3 16V da 75 cv e 1.3 16V da 90 cv (con turbocompressore a geometria variabile) dotati di serie di DPF (diesel particolar filter: regola le emissioni eliminando il particolato) e a richiesta del cambio DFN “Dolce Far Niente” a 5 rapporti.

2006 Novembre | Dicembre FM31


News Auto | Le stars italiane

Nuova Lancia Ypsiolon Prezzi a partire da €10.700

Il test su strada da Torino a Barolo Noi di Formula Motori abbiamo “testato” da Torino a Barolo in particolare la Nuova Ypsilon (eccellente la tenuta di strada) equipaggiata con il turbodiesel 1.3 da 90 cavalli: motore che si è dimostrato brillante, con un’ottima ripresa e abbastanza silenzioso. Tirano bene i 90 cavalli (a quattromila giri), sorprende la coppia di 200 Nm a 1750 giri. In rettilineo la Nuova Ypsilon può sfiorare i 175 chilometri all’ora; ha uno spunto eccellente visto che balza da ferma a 100 orari in 11 secondi. Consumi da salvadanaio: quasi 20 chilometri con un litro di gasolio in città (5,5 litri per 100 chilometri), addirittura 25 nell’extraurbano.

Stile ispirato all’Ardea del 1939 Piccola sì, ma tutto pepe. La “piccola ammiraglia” di Casa Lancia sfoggia linee morbide e sensuali, in perfetta sintonia con le ultime tendenze della moda, ma senza rinunciare all’inconfondibile “classe Lancia”. Lo stile della Nuova Ypsilon si ispira a quello dell’Ardea del 1939, come sottolinea chiaramente lo spot televisivo che da qualche settimana reclamizza il restyling dell’auto e che ha come testimonial d’eccezione lo stilista Stefano Gabbana. <Qui finiscono 100 anni di eleganza e di temperamento…>, recita il claim mentre Stefano Gabbana “spoglia” la vecchia Ardea, <… e qui cominciano altri 100 anni di eleganza e di temperamento>: così conclude lo slogan quando dalle

32FM Novembre | Dicembre 2006


Lancia Ypsilon

Interni: una vera e propria “griffe” La nuova Lancia Ypsilon è un’auto molto compatta (è lunga 378 centimetri, larga 170, alta 153 e ha un passo di 239 cm) ma offre un’abitabilità e un comfort ai vertici del segmento: può ospitare comodamente anche cinque persone e ha un bagagliaio tra i più capienti del segmento (da 215 a 290 litri se si fanno scorrere completamente i sedili posteriori). Colpisce la particolare cura dei dettagli. E’ possibile scegliere tra otto diversi rivestimenti interni. Sono stati scelti materiali pregiati, da auto di lusso (morbido velluto, tessuto Glamour di ispirazione nautica, Alcantara), eleganti accostamenti cromatici tra le colorazioni della carrozzeria e quelle dei rivestimenti interni. Si può scegliere tra più di 700 soluzioni possibili.

La sicurezza uno dei punti di forza L’ultima nata in Casa Lancia è anche un’auto molto sicura. Sul fronte della sicurezza passiva, che è stata curata con particolare attenzione, l’auto sfoggia di serie su tutta la gamma gli airbag del guidatore, del passeggero e due window-bag (a richiesta sulla Y Argento). Si possono richiedere anche gli airbag laterali. Di serie su tutte le versioni anche le cinture a tre punti per i posti anteriori e posteriori laterali. Le cinture sono dotate di pretensionatore e si possono regolare in altezza. Sul fronte della sicurezza attiva ABS di ultima generazione con EBD e (a richiesta) l’ESP.

“nudità” della Ardea compare la nuova Ypsilon. Il design esterno è caratterizzato da un frontale imponente sul quale si staglia una grande calandra, che le dona un aspetto superbo e altezzoso, quasi fosse una donna raffinata con un po’ di “puzza sotto al naso”. Il paraurti è avvolgente e in tinta con la carrozzeria e con paracolpi removibili in gomma. Nel paraurti sono incorporati i fendinebbia. La “piccola ammiraglia”, come amano chiamarla alla Lancia, ha una silouhette armoniosa e slanciata. La fiancata è segnata da una linea orizzontale elegante e di forte impatto visivo. Forme pulite anche per il posteriore e per i gruppi ottici. Seduce la nuova “reginetta” di Casa Lancia con la sua bellezza ed eleganza, grazie ai quattro nuovi allestimenti (Argento, Oro bianco, Oro giallo e Platino), ai 15 colori della carrozzeria (7 inediti) e ai 9 nuovi abbinamenti bicolore. Incantano le carrozzerie Blu e Bordeaux, ma le altre non sono da meno. E’ l’offerta più ampia del segmento.

Tetto apribile “granluce” C’è tanta la tecnologia a bordo: ABS, 4 airbag, radio con lettore CD e file MP3, comandi radio al volante. Nuova Ypsilon può essere equipaggiata con il sistema Blue&Me “basato su Windows Mobile” (nato dall’accordo fra Fiat e Microsoft), climatizzatore bi-zona, impianto Hi-Fi Sound System Bose, persino con tetto apribile “Granluce” in vetro di grandi dimensioni.

2006 Novembre | Dicembre FM33


Tecnologia | I motori e l’ambiente

GM reinventa l’auto

Crossover più pulito, non dipendente dal petrolio

SEQUEL: NUOVO ATTO. E’ l’auto tecnologicamente più avanzata costruita sinora e allo stesso tempo la proposta General Motors per offrire al mondo un veicolo migliore, più pulito e meno dipendente dal petrolio che mai: un crossover a trazione integrale con fuel cell e tecnologia by-wire. <General Motors sta dimostrando che una tecnologia avanzata può togliere l’auto dal dibattito ambientale e ridurre la nostra dipendenza dal petrolio>, ha detto Larry Burns, vice-presidente del gruppo GM, responsabile Ricerca, Sviluppo e Programmazione Strategica, <Sequel indica chiaramente che la nostra visione del futuro dell’automobile è realistica e sostenibile>. Presentato al Salone dell’Automobile di Detroit nel gennaio 2005, Sequel è il primo veicolo al mondo che integra con successo le fuel cell a idrogeno con molte tecnologie avanzate come i freni a controllo elettronico, i motori inseriti nei mozzi nelle ruote, le batterie a litio-ioni e una leggerissima struttura in alluminio: è alimentato da un carburante pulito come l’idrogeno, prodotto con metodi rinnovabili, e che emette solo vapore acqueo. Rispetto ad altri veicoli fuel cell, Sequel ha un’autonomia senza precedenti (oltre 480 chilometri) ed è in grado di raggiungere i 100 chilometri orari con partenza da fermo in 10 secondi circa. Su questo veicolo c’è anche tutto quello che ci si aspetta di trovare in un crossover o in un SUV di lusso a 5 posti: estetica accattivante, interni spaziosi 34FM Novembre | Dicembre 2006

e una carrozzeria interamente in alluminio studiata per rispondere alle normative di sicurezza americane. Sequel è realizzata su un basso telaio a “skateboard” che ospita tutte le componenti relative alla propulsione, l’impianto frenante e le sospensioni. Sequel è migliore da quasi ogni punto di vista, è più veloce, più stabile, più facile da manovrare, più facile da costruire, più bella da vedere, pur essendo assolutamente sicura e emettendo solo vapore acqueo. Altri vantaggi di Sequel: ineguagliabile controllo su fondo innevato o ghiacciato o su terreno sconnesso; 70% di coppia motrice in più per un’accelerazione senza rivali; minori spazi di arresto.


GM Sequel

General Motors Corporation General Motors Corporation, la maggiore industria automobilistica del mondo, è da 75 anni “leader” commerciale globale. Fondata nel 1908, oggi GM impiega circa 327.000 persone in tutto il mondo. Il gruppo ha sede a Detroit e stabilimenti di produzione in 33 Paesi. Nel 2005 ha venduto 9,17 milioni di automobili e di autocarri in tutto il mondo con i marchi Buick, Cadillac, Chevrolet, GMC, GM Daewoo, Holden, HUMMER, Opel, Pontiac, Saab, Saturn e Vauxhall. Il gruppo GM utilizza una della maggiori società finanziarie del mondo: GMAC Financial Services che offre finanziamenti ed assicurazioni in campo automobilistico, immobiliare e commerciale. La consociata OnStar è “leader” nel settore dei servizi per la sicurezza, la protezione anti-furto e la distribuzione di informazioni in campo automobilistico.

Dati tecnici e misure Dimensioni Passo (mm): Lunghezza (mm): Larghezza (mm): Altezza (mm):

3.040 4.994 1.966 1.697

Stivaggio carburante Tipo: 3 serbatoi ad alta pressione in compositi di carbonio per contenere l’idrogeno, montanti sul telaio Prestazioni Accelerazione 0-100 km/h:

Velocità (km/h): Autonomia (km):

±10” 145 480

2006 Novembre | Dicembre FM35


News Auto | Salone di Parigi

Nuova Classe CL

Il “capolavoro tra i coupé di lusso” I grandi Coupé Mercedes sono sinonimo di eleganza ed esclusività: sette generazioni di auto da sogno con la Stella, una storia affascinante iniziata nel 1952 col leggendario 300 S.

PARIGI: Sette generazioni di Coupé con la Stella, una più bella dell’altra. Straordinaria davvero, per stile e tecnologia, la nuova Classe CL , <il capolavoro tra i coupé di lusso>, auto da sogno ammirata al Salone di Parigi al pari della showcar SLK “Edition 10” con la quale la Casa di Stoccarda festeggia il decimo anniversario del suo famoso Roadster. Una “vedet36FM Novembre | Dicembre 2006

te” annunciata: prima apparizione in pubblico per la Classe S e subito una marea di consensi, soprattutto da parte degli automobilisti dal palato fine: un fascino sottile con la combinazione ideale di esclusività, design raffinato e tecnologia avveniristica. Disponibile da questo autunno, la nuova Classe CL rinnova la tradizione cinquantenaria dei gran-

di coupé Mercedes-Benz: una storia iniziata nel 1952, quando la Casa di Stoccarda lanciò sul mercato il leggendario 300 S Coupé (una <vettura per l’élite mondiale> come scrissero i giornali dell’epoca), ed esaltata 47 anni dopo con una serie di avveniristiche innovazioni, come il sistema di sospensioni adattive ABC (Active Body Control) e i proiettori bixeno.


Mercedes CL

Sistema anti-tamponamenti Finito? Ma no! La Mercedes-Benz ama “esagerare”, anche sul fronte della sicurezza. Così ecco (primizia sulla classe CL) il Pre-Safe Brake, dispositivo che interagisce con il Brake Assist Plus (Bas Plus), sistema che consente di evitare i tamponamenti avvertendo il pilota con una serie di segnali ottici ed acustici e calcolando automaticamente la pressione frenante necessaria per evitare l’impatto. E ancora: l’innovativo sistema di parcheggio assistito (a richiesta, da dicembre 2006) basato sulla tecnologia radar: passando con l’auto davanti a un posto libero, i sensori ne rilevano la lunghezza e mostrano sul display se lo spazio è sufficiente per parcheggiare.

Un salotto da club esclusivo Ma lo spettacolo più suggestivo è dentro, nell’abitacolo di rara eleganza: plancia dalle linee seducenti, pregiati inserti in legno, sedili rivestiti in pelle, cinque raffinate combinazioni cromatiche, climatizzatore automatico, comand con autoradio e lettore cd/dvd, tetto apribile scorrevole in cristallo creano un’atmosfera da club esclusivo. Un esempio? Saliamo sulla CL 600, modello di punta: rivestimenti in pelle passion exclusive, inserti in legno di pioppo selezionati a mano, il cielo rivestito in alcantara trapuntato, soglie d’ingresso cromate, rifinitura della moquette in pelle, sedili multicontour adattivi con funzione massaggio e sistema di ventilazione. Un paradiso. 2006 Novembre | Dicembre FM37


Mercedes CL

Motori a 8 e 12 cilindri E tecnologia “spaziale” ne ha da vendere questa affascinante nuova Classe CL, al pari della sicurezza (esemplare), comfort (massimo) e piacere di guida (straordinario). Facciamo un mini-viaggio tra le “meraviglie” mercedes: 1) partiamo dai due potenti motori a 8 (CL 500 da 388 cv, coppia massima di 530 Nm a partire da 2.800 giri, da 0 a 100 orari in 5”4) e a 12 cilindri (CL 600 biturbo da 517 cavalli, coppia di 830 Nm già da 1.900 giri, da 0 a 100 chilometri orari in 4”8).

Sospensioni adattive ABC Ritroviamo le sospensioni adattive ABC: in base ai segnali inviati da sensori e grazie a speciali cilindri idraulici sugli assali, compensa quasi totalmente i normali movimenti di rollio e beccheggio dell’auto in fase di accelerazione, in curva e frenata.

Intelligent Light System Scopriamo l’Intelligent Light System (5 differenti funzioni di illuminazione variabili a seconda delle diverse situazioni di guida e condizioni atmosferiche: la nuova modalità strade extraurbane consente di illuminare più efficacemente il margine sinistro della carreggiata rispetto ai tradizionali abbaglianti).

Sistema di sicurezza Pre-Safe Restiamo stupiti al cospetto del sistema Pre-Safe di protezione preventiva dei passeggeri (la Mercedes-Benz è stata la prima Casa automobilistica al mondo a svilupparlo) in grado di riconoscere situazioni di marcia potenzialmente a rischio e di attivare le necessarie precauzioni.

38FM Novembre | Dicembre 2006


News Auto | I debutti

Seat Altea XL

di Gianni Piras

Altea XL

L’auto extralarge

Con l’arrivo dell’Altea due anni fa la Casa spagnola Seat ha dato inizio a una nuova generazione di auto che nel frattempo si è arricchita col debutto della Toledo e della León. Ora a questa gamma di modelli che hanno definito la nuova Seat si aggiunge un’altra inedita auto - la Altea XL - che mantiene lo stesso design innovativo e suggestivo delle sue “sorelle”, assieme al carattere e al

comportamento sportivo caratteristici della Seat. Grande funzionalità interna, spazio enorme nel bagaglio (fino a 1.604 litri) frutto delle dimensioni generose (lunghezza: 4.467 millimetri: +187 rispetto all’Altea), perché la XL - come indica il suo nome – è una Altea rivolta agli automobilisti che hanno esigenze di spazio superiori rispetto a quanto offrono le misure della Altea.

2006 Novembre | Dicembre FM39


News Auto | I debutti

Da Barcellona a PortAventura Le Altea XL sono in fila, lì davanti all’aeroporto di Barcellona, come militari in alta uniforme per una parata. Davanti è inconfondibile il “family feeling”, ossia il timbro di famiglia, col design sportivo e molto dinamico: rispetto alla gamma Altea sul piano estetico c’è una evidente metamorfosi in “ coda” e sul tetto. Scegliamo per il test l’Altea XL equipaggiata col turbodiesel 1.9 TDI spinta da 105 cavalli: ci colpisce subito lo spazio a disposizione nel bagagliaio, ce n’è abbastanza – e ne avanza – per quattro passeggeri (532 litri a disposizione, ben 123 litri in più rispetto all’Altea; anche 635 se si spostano in avanti di 14 centimetri i sedili posteriori ). E spazio ce n’è in abbondanza anche nell’abitacolo: davanti, ma anche dietro dove si sta comodi come nella spiaggia del Poetto nelle giornate calde d’autunno. La posizione di guida, rialzata rispetto all’Altea, è ottimale, ti consente di dominare la strada come su una torre di controllo. Il turbodiesel si avvia con un rombo piacevole, appena percettibile e fa subito intuire di quali pistoni e bielle è fatto: brillante, fluido, sempre pronto alle sollecitazioni specie nei sorpassi,

divora con estrema disinvoltura i 140 chilometri che separano Barcellona da Tarragona, attraverso Vilafranca e Lleida. Il primo test si conclude nel gigantesco villaggio turistico di PortAventura strutturato in numerose zone con le attrazioni e gli spettacoli tipici della Polynesia,, Messico, Far West (compreso l’Hotel El Paso), Cina, Mediterranea. Una delizia. Ma arrivarci è stata una delizia più sostanziosa, al volante della Altea XL: questo grazie anche al concetto di Agile Chassis (sviluppo esclusivo del Centro di Ricerca di Martorell): in pratica, più controllo e agilità nelle reazioni dell’auto e quindi un considerevole incremento della sicurezza, riducendo i tempi tra gli ordini impartiti attraverso il volante e la risposta dell’auto. Ma non è solo una sensazione: la Altea XL sfoggia una rapidità di sterzata notevole e rollio laterale ridotto ai minimi termini, nonostante la naturale tendenza all’appoggio in curva, prevedibile in un’auto con una carrozzeria relativamente alta (1,581 metri). Un comportamento ottimale dovuto – ci spiegano poi i tecnici dell’Altea - alla combinazione della taratura degli ammortizzatori 

Un abitacolo comodo e funzionale L’abitacolo è un salotto confortevole. E molto comodo e funzionale. I sedili anteriori hanno un’altezza ideale per un perfetto controllo e visibilità della strada, così come per un accesso più semplice. C’è spazio per tutti (5 passeggeri) e per tutto: ci sono numerosi vani portaoggetti, ma anche piccole innovazioni come il ripiano copri-bagagli che si avvolge con un solo tocco, due ripiani ripiegabili sugli schienali dei sedili anteriori. Sul piano estetico l’elemento distintivo della Altea XL è la coda: posteriormente spiccano, infatti, i grandi gruppi ottici che si prolungano nel portellone, dando un’immagine di robustezza e di auto da segmento superiore. Risaltano anche i mancorrenti sul tetto (neri nell’allestimento Reference, argento nella Stylance): oltre alla loro indiscutibile funzione pratica (consentono di trasportare anche 75 chili di bagagli o pacchi) contribuiscono a rafforzare l’immagine di auto per famiglie giovani e sportive.

e delle molle, a pneumatici specifici con pochissima deriva e a un servosterzo elettromeccanico ad assistenza variabile in funzione delle condizioni di guida. La geometria delle sospensioni anteriori, tipo McPherson, monta molle piazzate in un angolo di lavoro ottimale e “silentblock” abbastanza rigidi, che garantiscono grande stabilità in qualsiasi situazione, dai repentini cambi di carico sino alle frenate in curva. I “silentblock” riducono gli sforzi longitudinali (frenata e accelerazione) dell’avantreno e minimizzano quelli trasversali (rollio). Nel 40FM Novembre | Dicembre 2006

treno posteriore la Altea XL, analogamente al resto dei modelli SEAT in questo segmento, utilizza sospensioni multibraccio. Quattro bracci (tre trasversali e uno longitudinale) si incaricano della guida delle ruote, con qualità dinamiche e di comfort realmente eccezionali. L’idonea regolazione di questi componenti si traduce in una riduzione dell’effetto di sottosterzo e una diminuzione dell’angolo di deriva. Il sistema di frenata della Altea XL presenta un servofreno Dual Rate che risponde adeguatamente a ogni tipo di sollecitazione. Applicando

una forza normale sul pedale, si produce una frenata uniforme e progressiva; se si agisce con più energia (in una guida sportiva) l’effetto aumenta, fornendo, a partire da un certo momento, un incremento notevole della forza frenante. Anche il TCS (controllo della trazione) è di serie su tutta la gamma. Questo sistema agisce nella gestione del motore per evitare che le ruote slittino quando si accelera su superfici con poca aderenza. Insomma, una Altea “extralarge” in tutti i campi, dallo spazio alla tecnologia.


Seat Altea XL

Una wagon dal taglio sportivo Ma andiamo alla “scoperta” dell’Altea XL per individuarne, come in una miniera inesauribile, i “filoni” più importanti. Auto per giovani coppie che cercano un mix razionale tra design, funzionalità e prestazioni, ma anche una “familiare” dal taglio sportivo. La XL è lunga 4.467 millimetri, ossia 187 in più rispetto alla Altea: quindi più abitabilità, flessibilità e capacità di carico (il volume passa a 532 litri rispetto ai 409 dell’Altea, ma muovendo in avanti di 14 centimetri i sedili posteriori, si arriva a 635 litri: il bagagliaio più grande della categoria). Non solo: la Altea XL introduce soluzioni molto interessanti come la possibilità di spostare i sedili posteriori, oltre ai 14 centimetri in avanti già citati, di altri 2 centimetri all’indietro per “creare” più spazio per le gambe dei passeggeri posteriori.

Sicurezza da primato La Altea XL ha anche elevati standard di sicurezza sia attiva (ABS, TCS, ESP con assistenza alla frenata d’emergenza e l’Agile Chassis: stabilità e un comportamento di guida notevole), sia passiva (otto airbag, sei di serie e i laterali posteriori come optionals; cinture di sicurezza a tre punti e fissaggi Isofix dei seggiolini per bambini). Così come l’Altea che nei rigorosi crash test EuroNCAP ha ottenuto il massimo punteggio (5 stelle) nella protezione dei passeggeri, la Altea XL ha le carte in regola per inserirsi nel gruppo delle auto più sicure del mercato.

Frontale: aria di famiglia La parte frontale della vettura mantiene gli elementi stilistici della gamma Altea: l’ampia calandra a forma di trapezio rovesciato con cornice cromata e i gruppi ottici a forma di “occhio” a doppia parabola. Il paraurti include prese d’aria con griglie di aerazione a “nido d’ape” e nella parte inferiore integra i fari fendinebbia. Un altro elemento distintivo della nuova generazione di modelli SEAT ripreso nella XL è il design dei tergicristalli situati nei montanti laterali del parabrezza. Una soluzione esclusiva SEAT e molto apprezzata dal punto di vista estetico e da quello aerodinamico.

2006 Novembre | Dicembre FM41


News Auto | I debutti

Seat Altea XL

Allestimenti Reference e Stylance Reference: tra gli equipaggiamenti di serie anche ABS e TCS, 6 airbag (conducente, laterali e a tendina), climatizzatore semi-automatico, pacchetto colore (maniglie e specchietti retrovisori esterni in tinta con la carrozzeria), cerchi da 16”, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata con comando a distanza e chiave richiudibile, retrovisori esterni riscaldabili-regolabili-richiudibili elettricamente in posizione di parcheggio, radio CD MP3 e ingresso Aux-In e 6 altoparlanti, sensore pressione dei 4 pneumatici, regolatore di velocità e computer di bordo. Stylance: ha in più Climatronic a due zone, cerchi in lega da 16”, volante e pomello del cambio in pelle, funzione “Comimg Home”, sedili anteriori con regolazione lombare, comandi radio al volante e 2 altoparlanti aggiuntivi, pacchetto pioggia con sensore per l’attivazione automatica dei fari, vetri posteriori oscurati.

Dati Tecnici

Cosi la Seat Altea XL in Italia a gennaio Debutto nel mercato italiano previsto a metà gennaio. Destinata a famiglie giovani e dinamiche, la Seat Altea XL sfoggia linee morbide e filanti con doti di funzionalità e spazio tipiche di

una station wagon. Completando l’offerta della gamma SEAT all’interno del segmento C, si inserisce nel sottosegmento delle station wagon (17% del totale segmento).

MOTORIZZAZIONI BENZINA

MOTORIZZAZIONI DIESEL

1.6 102 CV (75 kW)

2.0 FSI 150 CV (110 kW) Tip.

1.9 TDI 105 CV (77 kW)

2.0 TDI 140 CV (103 kW)

2.0 TDI DSG 140 CV (103 kW)

181

203

183

201

201

Accelerazione 0-100 km/h (s)

13

10,2

12,6

10

10

Ripresa 80-120 km/h in V (s)

16,2

12,3

13,9

9,1

9,4

PRESTAZIONI Velocità massima (km/h)

Ripresa 80-120 km/h in VI (s)

-

17,5

-

11,3

11,9

34,5

31,4

34,2

31,5

31,6

Ciclo urbano (l/100 km)

10,6

12,7

6,9

7,6

7,5

Ciclo extraurbano (l/100 km)

6,2

6,7

4,5

4,8

5,1

Combinato (l/100 km)

7,8

8,9

5,4

5,9

6,0

Accelerazione 1.000 m (s) CONSUMI

42FM Novembre | Dicembre 2006

BENZINA 1.6 litri (102 CV); 2 litri FSI (150 CV) con cambio sei marce tiptronic. DIESEL 1.9 TDI da 105 CV (disponibile anche con filtro antiparticolato); 2.0 TDI da 140 CV (disponibile anche con cambio DSG a doppia frizione e filtro antiparticolato). Dimensioni Lunghezza: 4.467 mm Larghezza: 1.768 mm Altezza: 1.581 mm Capacità bagagliaio 532 litri, (409 litri nella Altea). Facendo avanzare longitudinalmente i sedili posteriori fino a un massimo di 14 centimetri, si raggiunge una capacità di carico di ben 635 litri. Così Altea XL è l’auto con la maggior capacità di bagagliaio del segmento. Prezzo: a partire da circa 18.000 euro.


Le prove | I fuoristrada coreani

KIA Sportage

Lo Sportage fa “test” in Sardegna Il Suv lanciato nel 1996 dalla Kia cambia aspetto a distanza di 10 anni: ora è più elegante e più completo. Un salto di qualità notevole: spicca il turbodiesel 2 litri potenziato (140 cavalli).

di Gianni Piras La strada che va da Cagliari al paradiso delle vacanze di Chia Laguna, nella zona occidentale della Sardegna, appare come un immenso tappeto di velluto sotto le ruote dello Sportage Kia, pioniere dei Suv: veloce e sicuro nei movimenti, agile come un ballerino della Scala nella maturità della sua carriera. Ma è dall’altra parte, quella orientale,

da Solanas sino a Villasimius, nelle curve a gomito che ti spingono in alto prima della picchiata verso un mare da favola, che il turbodiesel 2 litri common rail CRDI VGT (turbina a geometria variabile) dà il meglio di sé: i 140 cavalli lavorano bene, anche in quinta marcia (ce ne sono 6, la sesta è supermoltiplicata per aumentare il comfort

di viaggio e diminuire i consumi) il motore non fatica più di tanto lungo i tornanti impegnativi, lo Sportage rivela straordinarie doti di maneggevolezza, è agile come un camoscio anche nelle stradine anguste o negli sterrati più impegnativi che di solito mettono in difficoltà anche i campioni dei rallies nelle gare isolane.

2006 Novembre | Dicembre FM43


Le prove | I fuoristrada coreani

Il test nella Costa Smeralda Va ancora meglio, per prestazioni e per consumi (ancora più ridotti), nel secondo test da Cagliari a Santa Teresa di Gallura (oltre 300 chilometri) e nel terzo da Cagliari a Porto Cervo, in Costa Smeralda (altri 300 chilometri): la tanto contestata “Carlo Felice”, la strada statale 131, percorsa con lo Sportage Kia appare meno faticosa da attraversare, non dà quel senso di solitudine e di “deserto”che in genere appesantisce i viaggi sulla “dorsale della Sardegna”.

Una elegante “mise” nera Elegante, specie nella sua “mise” nera lo Sportage. Un salotto viaggiante, comodo e spazioso con equipaggiamenti di classe negli allestimenti Active (27.500 euro) e Active Class (29.500 euro, selleria interna parzialmente in pelle). Un Suv da vip, con la trazione integrale permanente (giunto centrale Fergusson). Che ha cambiato decisamente aspetto rispetto a due lustri fa, ora più elegante e più completo, compatto (è lungo 4,38 metri), spazioso, con una capacità di carico da 667 a 1.886 litri). Un salto di qualità notevole su tutti i fronti, specialmente su quello acustico come abbiamo detto in precedenza. Un Suv da vip, appunto.

Alimentazione Tipo

2.7 V6 automatico

2.0 CRDi VGT manuale

benzina, iniez. elettronica MPI

benzina, iniez. elettronica MPI

turbodiesel VGT common rail

4 cil. in linea, bialbero, 16 valvole, CVVT

6 cilindri a V bialbero, 24 valvole

4 cil. in linea, monoalbero, 16 valvole

Posizione Cilindrata ( cc )

anteriore, trasversale 1.975

2.656

1.991

Potenza ( kW/Cv )

104 /141

129 / 175

103 / 140

Regime di potenza massima

6.000 giri’

6.000 giri’

4.000 giri’

Euro 4

Euro 4

Euro 4 / Filtro Anti Particolato

Livello delle emissioni Velocity massima ( km/h )

174

180

177

Acceleraz. da 0 a 100 ( km/h )

11,3

10,5

12,0

Consumo urbano ( 1/100 km )

10,6

13,2

8,9

Consumo extraurbano ( 1/100 km )

6,8

8,2

6,2

Consumo combinato ( 1/100 km )

8,2

10,0

7,1

Spazio di frenata a 100 km/h ( m )

44FM Novembre | Dicembre 2006

2.0i 16V manuale

40,5


KIA Sportage

Stabile nelle curve a gomito E nelle curve lo Sportage è stabile, le disegna con una perfezione geometrica: nessun fastidio a bordo (ossia, sensi di nausea: capita su altre auto) per i passeggeri, specie quelli che viaggiano nei sedili posteriori. E’ su strada aperta che lo Sportage fa di tutto per farsi ammirare: sicuro nei sorpassi, grintoso nelle accelerazioni, impeccabile (come detto) nelle riprese. Nei rettilinei va a 177 chilometri all’ora, accelera da 0 a100 chilometri orari in 12 secondi netti. E da Cagliari a Villasimius e ritorno (100 chilometri) registriamo un record personale: ci bastano sei litri di gasolio.

PREZZO

Potenza ( kw - cv )

Velocita Max ( km/h )

Lunghezza ( mm )

Larghezza ( mm )

Altezza ( mm )

MODELLO

Cilindrata ( cc )

Motore silenzioso, con un “rombo” delicato e sorprendente: viaggi, ti godi il panorama mozzafiato (specie a Villasimius e lungo la Costa Smeralda) e senti appena il rotolamento dei quattro pneumatici che accarezzano l’asfalto. Turbodiesel model year 2006: motore potenziato (da 112 a 140 cv a quattromila giri), pur lasciando immutata la cilindrata (1.991 cc) e l’architettura generale (4 cilindri in linea con albero a camme in testa e distribuzione a 4 valvole per cilindro), con un valore di coppia più alto (da 245 a 305 Nm a duemila giri): ideale per festeggiare dieci anni di successi (1996-2006) dello Sportage Kia che da qualche mese ha tagliato il traguardo delle 25.000 unità immatricolate nel nostro Belpaese.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Listino chiavi in mano ( esclusa imposta L.P.T. )

Turbodiesel 2 litri potenziato

KIA Sportage

1975

104 / 141

174

4350

1800

1730

2.0 16V Active

23.550,00

1975

104 / 141

174

4350

1840

1730

2.0 16V Active Class

25.550,00

2050

129 / 175

180

4350

1840

1730

2.7 V6 Active Class

28.750.00

1991

103 / 140

177

4350

1800

1730

2.0 16V CRDI VGT Active

27.500,00

1901

103 / 140

177

4350

1840

1730

2.0 16V CRDI VGT Active Class

29.500,00

2006 Novembre | Dicembre FM45


News Auto | Volvo

Ammiraglia S80 Fascino scandinavo di Nicola Piras

BOLOGNA. Un allarme per evitare i tamponamenti, un telecomando anti-ladro che segnala a distanza (nel raggio di 100 metri) se c’è uno sconosciuto a bordo, telecamere nei retrovisori per coprire gli “angoli ciechi”, Cruise Control per regolare la velocità e tante altre “delizie” tecnologiche. La S80, ammiraglia della Volvo, fa un salto di qualità eccezionale: anche sul fronte del design, nel segno della “Nuova generazione” di Volvo Large. L’ammiraglia S80, berlina classica dal taglio sportivo, rinnova il suo look sfoggiando il classico fascino scandinavo. Stessa lunghezza, ma ora la S80 è più alta, più larga, con carreggiate e passo maggiorati. Eleganza, dinamicità e fluidità: questo esprime il design della S80 di seconda generazione. Frontale arrotondato, con l’eliminazione degli spigoli, e i fari posizionati più in basso, profilo anteriore innalzato e fiancate più alte e più larghe conferiscono alla nuova S80 un aspetto più solido e robusto. 46FM Novembre | Dicembre 2006

Propulsore 8 cilindri a V Sul fronte dei propulsori la S80 è la prima berlina Volvo a montare un 8 cilindri a V di 4.4 litri da 315 cv abbinato alla trazione integrale AWD (58.250 euro nell’allestimento Momentum), con cambio automatico. Nella gamma anche il motore 2.5 T da 200 cavalli (allestimento Kinetic) con cambio manuale (36.500 euro), il 5 cilindri turbodiesel 2.4 Man da 185 cv (Kinetic: 38.950 euro) e il 2.4 D da 163 cavalli (Kinetic: 37.250 euro). Entro l’anno anche i motori a benzina 6 cilindri in linea 3.2 da 238 CV e il 2.4 D da 163 cavalli, entrambi con cambio automatico. A metà 2007 anche il propulsore 2.5 D5 da 185 cv con trazione integrale AWD. Salto di qualità ineccepibile. Un esempio: la nuova S80 Momentum 2.4 D da 163 cv rispetto alla D5 Nordica ha in più il FAP (filtro antiparticolato), motore anti-inquinamento Euro 4, cambio a 6 marce, park assist, sedili anteriori risaldabili, con un incremento di prezzo di 1.100 euro.


Volvo S80

Telecomando anti-ladro Ma la grande novità è il telecomando che in un raggio di 100 metri consente di sapere se l’auto è aperta o chiusa e persino se c’è un intruso a bordo, grazie a un rilevatore del battito cardiaco. Per quanto riguarda la dinamicità di marcia la nuova Volvo S80 è dotata dell’assetto attivo FOUR-C che consente tre tipi di regolazione degli ammortizzatori (Comfort, Sport e Advanced), del servosterzo progressivo regolabile, del freno di stazionamento elettronico, e del controllo della trazione DSTC.

La maxi-berlina della Volvo fa un salto di qualità. Tra le “primizie” un allarme per evitare i tamponamenti e un telecomando che segnala nel raggio di 100 metri se c’è un ladro a bordo.

Allestimenti di gran classe Gli allestimenti. KINETIC: cerchi in lega da 16”, inserti in alluminio, impianto audio con lettore CD (ingresso AUX). MOMENTUM (costa 2.050 euro in più): rivestimento in pelle/vinile; finiture interne cromate; specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente; park assist posteriore. SUMMUM (costa 2.150 euro in più rispetto al Momentum): fari Bi-xeno; sedile-guida regolabile elettricamente; inserti legno Classic; cerchi in lega da 17

Una funzionalità intelligente Funzionalità intelligente, nel solco della tradizione Volvo. L’abitacolo è lussuoso e confortevole: sedili ventilati e regolabili elettronicamente, climatizzatore elettronico, navigatore satellitare e impianto audio Volvo Premium Sound. Volvo S80 sfoggia sistemi avanzati di guida: l’Adaptive Cruise Control che attraverso un sensore radar regola la velocità e mantiene una distanza di sicurezza dal veicolo che la precede; il sistema anti-collisione CW che previene i tamponamenti attivando una luce rossa d’allarme sul parabrezza collegata a un allarme sonoro; il sistema informatico BLIS che grazie a telecamere poste esternamente nei retrovisori copre gli angoli ciechi. 2006 Novembre | Dicembre FM47




News Auto | Germania

Nuova Bmw X3

Essenziali modifiche estetiche, fascino sottile da 4x4 Sul fronte dei fuoristrada nel Belpaese dominano la scena Toyota (Rav 4: quasi 13.000 unità vendute nei primi 8 mesi del 2006) e Bmw (X3: staccata di settemila lunghezze). Sarà anche per questo che il colosso tedesco ha deciso di passare al contrattacco facendo più belle e più potente la “piccola” 4x4. Eccola la nuova BMW X3: poche modifiche estetiche (anche chi ha il modello precedente stenterebbe a riconoscerla), anche perché uno Sport Utility che piace così tanto non ha bisogno di essere completamente ridisegnata. Modificati i gruppi ottici (fari più sportivi e profondi che spiccano maggiormente sul frontale e meglio si accordano alle linee della carrozzeria di paraurti, cofano e passaruota), rinnovato l’arredamento dell’abitacolo con nuovi allestimenti e materiali inediti (metalli galvanizzati 50FM Novembre | Dicembre 2006

sulle maniglie delle portiere e sui dispositivi di regolazione dell’impianto di climatizzazione). Nuovi motori, sia a benzina sia turbodiesel. La novità assoluta è il superdiesel 3 litri riturbi con sovralimentazione mediante Variable Twin Turbo, adottato per la prima volta sulla 535d (286 CV e 580 Nm di coppia massima): potente e silenzioso, elastico e brillante, accoppiato a un cambio automatico a 6 rapporti. Nuovi a benzina i 6 cilindri di 3 litri (272 cv) e 2. 5 litri (218 cv) in allumio e magnesio. Confermato il quattro cilindri 2 litri turbodiesel da 150 CV per la X3 2.0d (330 Nm di coppia) che accelera in 10”2 secondi da 0 a 100 orari e sfiora i 200 chilometri all’ora, con un consumo medio di soli 7,2 litri ogni 100 chilometri. Prezzi da 39.000 euro (2 litri diesel 150 cv) a 59.100 (3 litri diesel Futura).

SUPERDIESEL 3 LITRI DA 286 CV Sul fronte dei motori in primo piano il superdiesel 3 litri con sovralimentazione mediante Variable Twin Turbo, adottato per la prima volta sulla 535d, in cui agisce inizialmente un piccolo compressore (quindi con una minore inerzia per una risposta più pronta) e poi (con l’aumento della richiesta di potenza) un compressore più grande. Così il motore è capace di erogare una potenza di 286 CV e 580 Nm di coppia massima! Accelera da 0 a 100 orari in 6”6 secondi e raggiunge una velocità massima di 240 all’ora. Consumo medio: 8,7 litri gasolio per 100 chilometri. Il filtro antiparticolato di nuova generazione, integrato in un unico componente con un catalizzatore di ossidazione, assicura una efficace depurazione dei gas di scarico.


BMW X3

Distribuzione di coppia La costante e graduale distribuzione della forza sulle quattro ruote avviene nella BMW xDrive mediante albero motore principale rigido verso l’asse posteriore e una frizione a lamelle che devia la coppia attraverso un albero secondario sull’asse anteriore. Il sistema xDrive reagisce in brevissimo tempo con il relativo adeguamento del rapporto di distribuzione ad ogni variazione delle caratteristiche del terreno. In presenza di valori d’attrito estremamente differenti fra ruote anteriori e posteriori è possibile trasferire brevemente quasi l’intera coppia su un unico asse. Altrettanto rapidamente è possibile contrastare, per esempio, anche una tendenza di sovrasterzo durante la guida veloce in curva. La frizione a lamelle viene chiusa con più forza per trasferire una forza aggiuntiva alle ruote anteriori e per ottimizzare la stabilità di guida. In caso di comportamento sovrasterzante è così possibile trasferire in modo dinamico all’asse anteriore.

CONFERMATO IL DIESEL 2 LITRI Confermato il quattro cilindri due litri turbodiesel da 150 CV per la X3 2.0d. 330 Nm di coppia, da 0 a 100 orari in 10”2, velocità massima di 198 orari. Consumo medio: 7,2 litri per 100 km.

UNA SPORTIVA DI PRESTIGIO La X3 superdiesel ha anche una caratterizzazione estetica sportiva, in linea con le prestazioni dinamiche di cui è capace. All’interno l’ambiente è particolarmente orientato allo sport e concentrato sul guidatore: pedaliera in acciaio, tachimetro con fondo scala a 270 orari, e molto altro. Esternamente risaltano ruote da 18 pollici, uno spoiler posteriore e tubi di scarico di maggiori dimensioni.

Un salotto da business class Secondo la tradizione Bmw la X3 sfoggia un abitacolo con un elevato standard qualitativo. Metalli galvanizzati sulle maniglie delle portiere e sui dispositivi di regolazione dell’impianto di climatizzazione, varianti esclusive di pelle e stoffa. Anche (optional) sedili sportivi. Con quattro varianti e sei colori (equipaggiamento), dieci colori (esterno) e cinque varianti di superfici decorative si può personalizzare la nuova X3 in un’infinità di modi. Il materiale scelto con la variante di equipaggiamento per l’imbottitura dei sedili viene impiegato anche nella consolle centrale, nei braccioli e nei rivestimenti delle portiere. Con l’equipaggiamento nero, grigio o color sabbia si crea un’atmosfera più chic, mentre le tonalità terracotta, antracite o tabacco creano un’atmosfera più sofisticata. 2006 Novembre | Dicembre FM51


Test su strada | Le sportive Honda

S2000 un’ “hondata” di potenza dal Giappone alla Sardegna di Gabriele Piras

Oramai è una consuetudine per noi di FM magazine e FM televison: mani sul volante attraverso i pittoreschi paesaggi e le strade tutte curve delle coste della Sardegna per testare duramente le auto sportive. Quindi cinture allacciate, posizione di guida corretta, capote abbassata, accensione tramite pulsante “start” e via nuovamente a serpeggiare in quelle spettacolari curve e in quei sinuosi tornanti che da Cagliari portano a Villasimius: questa volta in compagnia della nuova Honda S2000. Migliaia gli appassionati in tutti il mondo, affascinati e stupiti dalle eccezionali doti stradali della grintosa giapponese: aggressiva e unica nel suo genere, viene riproposta nel mercato come la spider più sportiva e potente della sua categoria. 52FM Novembre | Dicembre 2006

Fascino del Sol Levante I progettisti della Casa del Sol Levante, per la stagione estiva 2006, hanno pensato di rendere più moderna la S2000 con qualche ritocco al look, arricchendo gli equipaggiamenti e proponendo nuove colorazioni per la carrozzeria. Esteticamente non sono state apportate grandi modifiche, ma la nuova Honda S2000 si distingue per le sue linee originali ed eleganti improntate alla dinamicità. Il muso è allungato e - come dicono in Casa Honda - assume la forma di una freccia e dà la sensazione di voler divorare la strada. Modificata anche la linea dei paraurti, ora più muscolosi; cambia il design (sportivo) dei gruppi ottici con la tecnologia a LED (posteriori). Una placca cromata sotto le portiere identifica il marchio della sportiva giapponese. Ci sono inoltre nuovi cerchi in lega, nuove rifiniture

nell’abitacolo in alluminio e nero lucido (per la plancia e il tunnel centrale) e un indicatore della temperatura esterna. La capote si apre e si chiude elettricamente: basta premere un tasto, situato nella console centrale tra un posto e l’altro, per godere pienamente delle giornate di sole. Nei roll bar sono stati adottati nuovi altoparlanti. La nuova S2000 la si può “sfoggiare” con un’ampia varietà di colori: pastello nero, grigio Moon Rock Metallic, blu Bermuda Blue Pearl, nero Deep Burgundy Metallic, azzurro Blue Metallic e Premium arancione (caratterizzato da una particolare finitura basata su 4 strati di vernice).


Honda S2000

Il test su strada Le prestazioni di Honda S2000 sono eccezionali. Le sospensioni a quattro ruote indipendenti e a doppio triangolo permettono una grande dinamicità. Ottima la tenuta di strada: si ha la sensazione di rimanere incollati al terreno. L’ingresso in curva è più preciso con il nuovissimo sistema EPS (Electrical Power Steering) che regola la rigidità dello sterzo. Honda S2000 è stabile anche nelle curve più impegnative grazie alla rigidità del telaio a forma di “X” e al sistema VSA (controllo della stabilità disinseribile). Anche gli ammortizzatori sono stati messi a punto per adattarli alle nuove prestazioni del telaio e alle nuove ruote da 17” gommate 225/50R16 all’avantreno e 245/40R17 al retrotreno, che sostituiscono le precedenti da 16”. L’ABS con i quattro freni a disco maggiorati consente una frenata potente e prolungata.

Motore e prezzo L’unica novità nella meccanica dell’Honda S2000 modello 2006 è l’ adozione di un acceleratore elettronico “Drive By Wire” fornito dalla Bmw. Il cuore di questo “felino da corsa” è un motore VTEC da 2 litri che sviluppa una potenza massima di 240 cavalli. Pensate, un vero record per un motore aspirato, 120 cavalli per litro. Raggiunge una velocità massima di 255 chilometri orari e accelera da 0 a 100 orari in 6”2 secondi. Tutti gli amanti della guida sportiva, colpiti dalla grintosa e affascinante Honda S2000, possono acquistarla a 41.250 euro.



Voglia di Mercedes. Fino al 31 dicembre 2006, Reimer vi offre Mercedes Classe C e Classe E Vogliairripetibili. di Mercedes. a condizioni L’offerta è valida su Fino aldisponibili 31 dicembre 2006, tutte le vetture in concessionaria.

Reimer vi offre Mercedes Classe C e Classe E a condizioni irripetibili. L’offerta è valida su � Finanziamenti e Leasing agevolati tutte le vetture disponibili in concessionaria.

� Assistenza per tre anni e 90.000 Km � Finanziamenti e Leasing agevolati �� Polizza incendio Assistenza per tree furto anni eSafetyCar 90.000 Km � Polizza incendio e furto SafetyCar È un’iniziativa della Concessionaria Reimer.

Classe C e Classe E: consumo (l/100 km): urbano 10,50 - extraurbano 5,90 - combinato 7,60. Emissioni di CO2: 201 g/km.

È un’iniziativa della Concessionaria Reimer. Classe C e Classe E: consumo (l/100 km): urbano 10,50 - extraurbano 5,90 - combinato 7,60. Emissioni di CO2: 201 g/km.

s.r.l.

Reimer s.r.l.

Via dell’Artigianato, 6 - 09122 CAGLIARI - Tel. 070/2116100


Concessionarie | Aziende in Sardegna

di Gabriele Piras

Gruppo Reimer & Reivigo Vent’anni di storia in Sardegna Un’”impresa” eccezionale sotto la guida dei noti imprenditori cagliaritani Fanti, Caschili e Pisano. Insieme a Valentina Fanti conosciamo il Gruppo che rappresenta celebri marchi a Cagliari, Oristano (e provincie). Il Gruppo Reimer&Reivigo oggi è considerato un punto di riferimento in Sardegna per eleganza e raffinatezza: la Reimer per il prestigio dei marchi Mercedes-Benz, Smart e Mitsubishi Truks (veicoli industriali); la Reivigo per il fascino dei marchi Chrysler, Jeep e Dodge. Capitanate da Valentina Fanti, cagliaritana, vicepresidente, figlia di Romano Fanti (presidente e noto imprenditore di Cagliari), le due concessionarie stanno realizzando un programma di sviluppo che prevede la copertura di tutto il territorio sardo per quanto riguarda i veicoli industriali e commerciali e le auto a Cagliari e Oristano. 56FM Novembre | Dicembre 2006

Come è nata la Reimer? <E’ nata nel 1985 per iniziativa di mio padre, Romano Fanti, successivamente si sono aggiunti gli ingegneri Biagio Caschili e Salvatore Pisano. Nato nel 1939 a Cagliari, mio padre si è inserito nel mondo degli affari partendo da zero, con pochi soldi ma con idee geniali. Oggi è noto per le sue esperienze imprenditoriali, per aver creato un gruppo che spazia dal campo immobiliare all’edilizia, dal campo turistico all’alberghiero, dall’agricoltura intensiva all’ecologia, dalla metalmeccanica alla zootecnica, dai servizi per l’ambiente al commercio di autoveicoli. Società con migliaia di dipendenti. Per i suoi grandi risultati e per gli impegni lavorativi è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal nuovo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: l’onorificenza gli è stata consegnata lo scorso 27 ottobre. Venti anni fà avviammo l’attività nella sede di Via Sernagiotto dove attual-

mente c’è la vendita e l’assistenza dei veicoli industriali e commerciali. Dal novembre 2002 ci siamo trasferiti nella nuova sede in via dell’ Artigianato, come attività commerciale vetture e assistenza Jeep, Chrysler e Smart>. Quanti punti vendita avete in Sardegna? <La Reimer S.r.l. oggi la è concessionaria ufficiale per le province di Cagliari e Oristano dei marchi Mercedes-Benz auto e Smart oltre che Mercedes-Benz veicoli industriali per tutta la Sardegna. Altri due punti vendita, con veicoli industriali e commerciali, sono presenti a Sassari, con un punto di assistenza a Chilivani; a breve è prevista l’apertura di una nuova sede a Oristano. Sia la sede di Cagliari che la sede di Sassari sono concessionarie per la Sardegna di veicoli industriali e commerciali di Mercedes-Benz e Mitsubishi Truks>.


Reimer & Revigo Quali sono i punti di forza del Gruppo? <La nostra Azienda mira ad assicurare al cliente un acquisto sicuro dal punto di vista tecnico e inequivocabilmente raffinato. Il trend di crescita, sempre positivo negli anni, testimonia la serietà del marchio e la professionalità del personale. Questa crescita costante ha reso necessario il trasferimento delle attività di vendita e assistenza del settore autovetture, dal 2002, nella nuova sede di via dell’Artigianato, più spaziosa ed elegante. Per quanto riguarda la Reimer stiamo attuando un importante piano di sviluppo nel settore dei veicoli industriali che la porterà a operare con strutture di vendita e assistenza nei punti nevralgici dell’economia isolana>. Su quali servizi possono contare i clienti Reimer o Reivigo? <Oltre a un’elegante esposizione di tutti i modelli, in via dell’Artigianato, si può trovare un’assistenza tecnica scelta per l’auto nuova o l’usato. Agevoliamo l’acquisto con forme di pagamento o finanziamento e gestiamo qualsiasi pratica amministrativa relativa all’acquisto. Il nostro Gruppo da sempre ha il compito di tutelare e assistere il cliente a 360° durante tutta la “vita” della vettura. Offriamo ai nostri clienti servizi assicurativi, assistenza programmata, qualsiasi tipi di riparazione potendo contare su personale qualificato, un centro-gomme e un centro-assistenza all’altezza di qualsiasi problema. Inoltre mettiamo a disposizione una serie di servizi garantiti da Mercedes-Benz: ossia, dopo l’acquisto ogni cliente per quattro anni può contare su un pacchetto speciale (Mobilo) che prevede in caso di guasto meccanico un carro-attrezzi gratuito con soccorso, trasporto e riparazione del mezzo con manutenzione sempre in regola; in caso di incidente il carro-attrezzi è disponibile a pagamento, 24 ore su 24, per soccorrere il cliente in tutto e per tutto>.

Quante vetture vengono vendute ogni anno e quanti dipendenti lavorano? <Dal 1986 ad oggi le cose sono cambiate tantissimo: prima vendevamo circa 200 auto all’anno; dopo vent’anni di esperienza vendiamo più di 1.300 auto (circa la metà col marchio Mercedes-Benz) e 300 veicoli industriali e commerciali. Presso di noi lavorano 85 dipendenti suddivisi tra le sedi Cagliari, Oristano, Sassari e Chilivani. Oltre allo Show Room dove sono esposte le auto nuove, possiamo offrire al cliente un notevole parco auto-usate con ampia scelta, e non solo Mercedes-Benz. Le auto sono tutte custodite al coperto con un Salone adibito solo per l’usato e distinto dal marchio ex-novo garantito 12 mesi e dall’assistenza professionale ufficiale Merces-Benz. Per assicurare la massima qualità prima del ritiro le nostre auto usate vengono testate e analizzate, totalmente ricondizionate qualora ce ne fosse bisogno per soddisfare anche la clientela più esigente. Possiamo contare su un centro assistenza garantita, così come avviene per le auto nuove>. Altre iniziative del Gruppo Reimer&Reivigo? <La Reimer S.r.l., l’anno scorso ha promosso la propria immagine abbinandola a uno dei sodalizi sportivi più celebri e premiati del panorama sardo: nel basket abbiamo sponsorizzato la Società Sportiva Esperia>.

2006 Novembre | Dicembre FM57


Auto | Gare in Sardegna

di Federico Fonnesu

Rally Costa Smeralda Andreucci conquista il tricolore con la Grande Punto Liceri e Diomedi primi tra gli equipaggi sardi. La Gallura regala il titolo a Paolo Andreucci, superbo protagonista con la Grande Punto. Poteva succedere, ed è successo: il Rally della Costa Smeralda ha affossato definitivamente le speranze di Piero Longhi, l’unico pilota che avrebbe potuto contendere il campionato italiano al driver della Fiat. Al piemontese è stata fatale la speciale numero 12, dopo una prima giornata condotta in testa con un’azione martellante in tutte le speciali. Poi, nella “speciale” San Giacomo 2, il sogno di Piero Longhi è svanito con quella gomma afflosciata che ha dato via libera a Paolo Andreucci e Anna Andreus-

si, vincitori della venticinquesima edizione della gara organizzata da Carmelo Mereu e nuovi campioni italiani rally. Per Andreucci triplo brindisi in terra di Sardegna: trionfo in Costa, titolo tricolore e campionato europeo. Sei vittorie nel 2006: cinque su asfalto e una nel Costa Smeralda, una delle più classiche gare su terra del panorama rallistico internazionale. Nel rally Costa Smeralda non ha rischiato più di tanto il pilota della Garfagnana: gara guardinga la sua; alla Fiat infatti sarebbe bastato appena un quinto posto per mettere fine al discorso. Ma il caso e gli eventi 

LICERI – DIOMEDI (Mitsubishi Lancer)

58FM Novembre | Dicembre 2006


Rally Costa Smeralda

ANDREUCCI – ANDREUSSI (Fiat Grande Punto)

hanno voluto premiare ulteriormente la Casa torinese e allora sul molo vecchio di Porto Cervo, alla fine, ha festeggiato soprattutto il pilota toscano. Eppure la gara gallurese era cominciata nel migliore dei modi per il piemontese Piero Longhi che in coppia con Imerito, a bordo della Subaru Impreza Sti, era riuscito a vincere otto delle nove speciali in programma nella prima tappa. Poi le mille peripezie, e la sfortuna che si accanisce, prima su Longhi, poi sul livornese Andrei Aghini, in testa sino all’ultima speciale, poi tradito dai freni della sua Subaru Impreza Sc, guidata grazie alla collaborazione di Cerrai. Nell’edizione

“quasi mondiale” per la creatura della Great Events, la prima piazza è andata a Andreucci-Andreussi (Fiat Grande Punto Abarth Rally S20) davanti a Travaglia-Granai (Mitsubishi Lancer Evo IX), Aghini-Cerrai (Subaru Impreza SC) e Dallavilla-Vernuccio (Mitsubishi Lancer Evo IX). Solo quinti Longhi-Imerito (Subaru Impreza Sti), una posizione che ha tolto il sorriso al driver di Borgomanero, deluso dopo aver visto molto da vicino il successo finale. Percorso di 694 chilometri, con 15 speciali pari a 197,730 chilometri di prove cronometrate. Parco assistenza nell’area del Molo Vecchio di Porto Cervo, con lo

La gioia di Andreucci Vicino a lui, prima sulla pedana, poi anche in conferenza stampa, il nuovo campione Italiano rally Paolo Andreucci sorrideva e esultava. Il toscano insieme alla navigatrice Anna Andreussi ha vinto la sesta prova della stagione: <Vincere fa sempre piacere>, ha detto Andreucci, <ma siamo stati molto fortunati. Siamo partiti con un ritmo molto alto, per poi diventare guardinghi non appena siamo riusciti a guadagnare una buona posizione. Sono contento perché siamo riusciti a rimanere attenti, dispiace che gli altri non siano riusciti a concludere la gara, ma il rally è uno sport e le vittorie si costruiscono, talvolta, anche sulle disgrazie degli altri>.

shakedown, il test delle vetture da gara, a Liscia Ruja, il prologo, con cerimonia di partenza, nella centralissima piazza della Chiesa di Arzachena e premiazioni a Porto Cervo. Quattrocento commissari di percorso, 20 medici, 40 operatori radio, 2 elicotteri, 25 ambulanze, 30 carri attrezzi, 8 vetture antincendio e 8 vetture fuoristrada. Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale che hanno lavorato a stretto contatto con la direzione gara. Direttore di corsa, commissari e un superbo allestimento della sala stampa hanno fatto il resto: i 25 anni del Rally della Costa Smeralda non potevano essere celebrati in modo migliore.

PAOLO ANDREUCCI: primo rally nel 1987 PAOLO ANDREUCCI è nato a Castelnuovo Garfagnana, in provincia di Lucca, il 21 aprile 1965. Ha debuttato nel 1987 e l’anno successivo si è piazzato secondo assoluto nel Trofeo Fiat Uno Turbo. Due anni dopo è arrivato secondo nel Trofeo Tradizione Terra al volante di una Lancia Delta Integrale. Successivamente ha vinto quattro volte il Campionato Italiano Due Ruote Motrici e il Campionato Italiano Rally 2001 (su Ford). Con la Fiat Punto Abarth ha vinto il Campionato Italiano Assoluto nel 2003 e, ininterrottamente dal 2002 al 2005, il Campionato Italiano Super 1600. La sua navigatrice è Anna Andreussi, di Udine.

2006 Novembre | Dicembre FM59


Auto | Gare in Sardegna

Rally Costa Smeralda

La delusione di Longhi Deluso Piero Longhi: il primo posto buttato, e il tricolore alla Fiat gli hanno tolto l’ultima chance prima del Rally del San Crispino, dove avrebbe potuto giocarsi ancora il titolo. <Peccato>, ha ammesso il driver di Borgomanero, <era una gara importante, ci tenevo particolarmente a vincerla per mantenere vivo l’interesse sul campionato italiano sino alla fine. Sarebbe stata una grande vittoria, dopo una prima giornata di grande livello, la sfortuna ci ha bersagliato. Sarà per un’altra volta>.

Liceri e Diomedi primi tra i sardi All’ottavo posto - primi dei sardi – Paolo Liceri e Maurizio Diomedi (Mitsubishi Lancer Evo IX), quattordicesimi MarroneColla (Evo VI), con Conti-Urgeghe fuori gioco per problemi alla trasmissione della loro nuovissima Evo IX. A fine gara il più felice di tutti, chiaramente, era il pilota di Arzachena Paolo Liceri che in coppia con Maurizio Diomedi è stato il più bravo degli isolani nella gara di casa, oltre ad essere il primo in classifica tra le Super 1600. <È stata una gara che mi ha dato tante soddisfazioni. Sono molto contento>, ha dichiarato sorridendo il driver gallurese, <erano anni che non correvo e fare subito bene, per giunta in una gara così importante, quella di casa, mi rende felice. No, non mi aspettavo di andare subito così forte. Nel 2001 ero arrivato decimo>, ha sottolineato, <questa volta sono riuscito a fare meglio grazie anche alla sfortuna degli altri>. CLASSIFICA RALLY COSTA SMERALDA 1) Andreucci – Andreussi (Fiat Grande Punto)

TEMPI 2h20’27”5

2) Travaglia – Granai (Mitsubishi Lancer 9)

a 6”1

3) Aghini – Cerrai ( Subaru Impreza)

a 19”4

4) Dallavilla – Vernuccio (Mitsubishi Lancer)

a 22”04

5) Longhi – Imerito (Subaru Impreza)

a 1’33”7

7) Colombini – Guglielmini (Subaru Impreza)

a 2’02”8

8) Liceri – Diomedi (Mitsubishi Lancer)

a 5’59”6

9) Chentre – Canton (Citroen C2 Super 1600)

a 6’59”6

10) Zanchi- D’Esposito (Subaru)

a 8’09.8

14) Marrone-Colla (Mitsubishi Lancer Evo 6)

a 13’38”

18) M. Orecchioni-G. Occhioni (Opel astra OPC)

-

20) Bitti-Muselli (Mitsubishi Lancer Evo 7)

-

21) “Piano”-Cottu (Lancer Evo 6)

-

24) Uscidda-Frau (Opel Astra OPC)

-

26) Fresi-M. Orecchioni (Seat Ibiza)

-

28) Morghenti-Ragnedda (Peugeot 106)

-

29) Cocco-Turchi (Clio Williams)

-

30) “Keviblack”-Giagheddu (Astra OPC)

-

31) Gala-A. Orecchioni (Astra GSI)

-

32) Malduca-M. Piga (Opel Corsa)

-

34) Donadio-L. Pittalis (Rpver MG 105 ZR)

-

CLASSIFICHE CIR DOPO IL RALLY COSTA SMERALDA Assoluta Piloti 1. Andreucci (Fiat Grande Punto) 74, campione d’Italia 2. Longhi (Subaru Impreza) 56 3. Navarra (Fiat Grande Punto) 45 4. Travaglia (Mitsubishi Evo IX) 44 5. Aghini (Subaru Impreza) 38

Costruttori Super 2000: 1. Fiat 100

TRAVAGLIA – GRANAI (Mitsubishi Lancer 9)

Costruttori Gruppo N: 1. Subaru 90; 2. Mitsubishi 84 Costruttori 2 rm: 1. Peugeot 78: 2. Renault 76 ; 3. Citroen 70

60FM Novembre | Dicembre 2006

a 55”1

6) Medici – Cicognini (Mitsubishi Lancer)



Auto | Gare in Sardegna

FRANCO LASIA con la Osella PA 20 Bmw

(Le foto del servizio sono di Mario Lastretti)

di Federico Fonnesu

San Gregorio-Burcei Franco Lasia, la “zampata del leone” di Ardara Un vincitore inatteso. La prima volta di Franco Lasia. Bellissimo successo per il pilota di Ardara nella San GregorioBurcei, la prova di velocità in salita disputata sulla statale 125 e organizzata dalla Ichnusa Promotor’s. Una vittoria prestigiosa quella di Lasia, arricchita da un podio tutto 62FM Novembre | Dicembre 2006

sardo, con i piloti arrivati dalla penisola a raccogliere solo le briciole. Niente da fare per Marco Satta, grande dominatore delle prove della vigilia, e chi si aspettava un exploit da parte di Fabrizio Fattorini è rimasto deluso: il driver di Nuxis, vincitore nella passata edizione, si è ritirato nella seconda man-

che, mentre il pilota umbro non ha nemmeno preso il via. E così Franco Lasia ha avuto vita facile nelle somme dei tempi della gara in salita più attesa, quella della edizione numero 28: al volante della Osella PA 20 motorizzata Bmw, è stato il più veloce di tutti i concorrenti in entrambe le manches.


San Gregorio - Burcei

AURO SIDDI con la Lucchini Alfa Romeo

84

LASIA FRANCO

OSELLA PA 20 BMW

8’17.11

2

67

SIDDI AURO

LUCCHINI AR.

8’19.59

2.48

3

66

SECCHI IGNAZIO

OSELLA BMW.

8’52.39

35.28

4

63

MANPRIN GRAZIANO

OSELLA PA 21 AR

8’55.41

38.30

5

62

VACCA ROBERTO

RENAULT CLIO V6.

9’26.00

1’08.89

6

64

DESSI’ GIANCLAUDIO

OSELLA PA 21 AR

9’33.52

1’16.41

7

65

DESSI’ GIOVANNI ANTONIO

OSELLA PA 21 AR

9’34.01

1’16.90

8

53

FARRIS SERGIO E.

HONDA.

9’42.71

1’25.60

9

69

PERASSO SERGIO

PRC ALFA ROMEO.

9’48.44

1’31.33

10

41

MATTANA ANDREA

RENAULT CLIO

9’50.40

1’33.29

11

37

TORNATORE GIANFILIPPO

RENAULT CLIO

9’54.38

1’37.27

12

47

COSSU TONINO

RENAULT CLIO

9’57.96

1’40.85

13

51

MURGIA MARIO

MITSUBISHI LANCER

9’58.38

1’41.27

14

61

PEREZ GIOVANNI

R5 GT TURBO

10’07.37

1’50.26

15

39

ANGIUS GABRIELE

RENAULT CLIO

10’15.12

1’58.01

16

31

PIRAS FRANCESCO

PEUGEOT 106 R

10’18.88

2’01.77

17

43

MARCIA FABRIZIO

RENAULT MEGANE.

10’19.09

2’01.98

18

48

UCCHEDDU MARCO

RENAULT CLIO

10’21.06

2’03.95

19

9

SEONI FABRIZIO

R5 GT TURBO

10’32.34

2’15.23

20

34

MANCA PASQUALE

PEUGEOT 106.

10’32.98

2’15.87

21

55

SADDI GIANNI

RENAULT CLIO

10’35.21

2’18.10

22

44

DELLA SALA REMIGIO

RENAULT CLIO

10’40.17

2’23.06

23

29

OLLA SIMONLUCA

PEUGEOT 106 R

10’42.26

2’25.15

24

59

COLLIA PERRY

RENAULT CLIO RS

10’50.52

2’33.41

25

32

SECCI MICHELE

PEUGEOT 106 R

10’55.42

2’38.31

26

56

PIA WILLIAM

MEGANE COACH

10’58.13

2’41.02

27

28

TRUPIA GIANLUCA

PEUGEOT 106 R

11’14.46

2’57.35

28

58

ZUNCHEDDU ALESSIA

RENAULT CLIO

11’54.48

3’37.37

29

52

LOCCI ROBERTA

FIAT 500 SPORTING

13’32.57

5’15.46

Exploit di Roberto Vacca: quinto posto Quarto il primo dei piloti della penisola, il padovano Graziano Mamprin, su Osella Pa 21 Alfa Romeo, che ha preceduto lo scatenato Roberto Vacca, primo dei piloti al volante di vetture coperte, su Renault Clio V6. Vacca ha percorso la prima manche in 4’43”06, la seconda in 4’42”94. Sesta piazza per Gianclaudio Dessì (Osella Pa 21 Alfa Romeo), davanti a Giovanni Antonio Dessì (Osella Pa 21 Alfa Romeo), Sergio Farris (Honda), Sergio Perasso (Prc Alfa Romeo) e Andrea Mattana, quest’ultimo primo nel gruppo N con una Renault Clio. Migliaia di appassionati, una bella giornata di sole a fare da cornice: partenza dal chilometro 26 della Statale 125, arrivo al chilometro 3 della strada Provinciale 21 per Burcei, con un dislivello tra partenza e arrivo di 434 metri e una pendenza media del 6 per cento. La continuità di Franco Lasia ha fiaccato gli altri favoriti, ma il forfait di Fattorini e i problemi di Satta hanno spianato la strada al pilota di Ardara. Organizzazione perfetta, grande successo di pubblico, segno che l’alleanza tra scuderie funziona: la San Gregorio-Burcei ha posto le basi per un grande futuro.

IGNAZIO SECHI con la Osella BMW

AUTO

DISTACCO

1

PILOTI

TEMPO

NUMERO

Alle spalle di Franco Lasia un’altra gradita sorpresa, il selargino Auro Siddi, pilota eclettico, sempre particolarmente a proprio agio nei rally come nelle prove in salita: prima manche in 4’10”29, un po’ lontano da Lasia (4’09”21); seconda manche più incisiva (4’09”30 a soli 9 centesimi di secondo da Lasia). Nell’assoluta, quindi, seconda piazza per Auro Siddi (Lucchini Alfa Romeo), terzo il sempreverde Ignazio Secchi, su Osella Bmw della Aquila Motorsport.

POSIZIONE

Classifica Assoluta

Piazza d’onore per Auro Siddi

La firma della Ichnusa Promotor’s Gara salva, gara bella: la corsa di velocità in salita organizzata dalla Ichnusa Promotor’s, con il contributo dell’Aci Cagliari, non ha tradito le attese dei tantissimi appassionati. <Importante era salvare la gara, ammette Salvatore “Kiko” Tornatore, patron della manifestazione e regista occulto in un evento che ha visto le partecipazioni di numerosi enti e società sportive, <adesso possiamo anche pensare alla prossima edizione>. Nella tre giorni di gara Tornatore ha lavorato sodo, ma i complimenti dei piloti sardi e degli specialisti arrivati dalla penisola valgono tanto. <Ringrazio gli sponsor e le amministrazioni di Quartu e Burcei>, ha detto il patron, <ho trovato grande disponibilità, il resto, fortunatamente, l’hanno fatto questa prova splendida e i tifosi, che ancora una volta hanno preso d’assalto il percorso>. La San Gregorio-Burcei, originariamente prevista per giugno, ha vissuto una grande mattinata di sport e spettacolo. Percorso eccezionale dal punto di vista tecnico, massima attenzione alla sicurezza: la “palestra” dei driver cagliaritani, che rischiava di sparire di nuovo, si è ripresentata più bella che mai.

SERGIO FARRIS con la Honda

2006 Novembre | Dicembre FM63


Auto | Gare in Sardegna

FRANCO LASIA (Foto pubblicata per concessione del sito www.autogp.it)

di Federico Fonnesu

Alghero-Scala Piccada Fantastico bis di Franco Lasia con la Osella PA 20 Cinquant’anni di passione per la corsa sarda più vecchia di sempre. Scala Piccada, un nome che non si dimentica e che nell’universo delle gare automobilistiche sarde fa rima con mito. L’edizione più bella e attesa, quella del mezzo secolo di vita, è andata in

scena tra grandi festeggiamenti. E a vincerla è stato un pilota sardo, quel Franco Lasia che dopo lo splendido successo nella San Gregorio-Burcei ha fatto il bis nella prova catalana. Per il driver di Ardara miglior tempo in entrambe le manches: 2’35”.90

Sul podio anche Magliona Il figlio del grande Uccio è arrivato terzo dopo tanti mesi di assenza dalle gare, con una sola “comparsata” in una prova nella penisola, peraltro conclusa con un ritiro. Soltanto quarto il grande favorito della vigilia Marco Satta, il “sulcitano volante”, attardato da problemi ai rapporti della sua Osella, mentre in quinta posizione si è classificato Giovanni Mezzasalma. Sesto posto per Roberto Ronzoni su Osella Pa 21 motorizzata Bmw. 64FM Novembre | Dicembre 2006

OMAR MAGLIONA (Foto di repertorio)

nella prima salita, 2’36”80 nella seconda, due tempi che hanno permesso a Franco Lasia di avere la meglio su Adriano Zerla, al volante di una Osella Pa21s 2000, e sul giovane talento sassarese Omar Magliona (Picchio Light 2000).


Alghero - Scala Piccada

Carmen Usai dà il via Cinque chilometri, dal 3,800 al 8,800 della statale 292 in salita, in una splendida giornata di sole: una cornice perfetta per la gara di velocità in salita valida per il Trofeo italiano di velocità in montagna e per la Coppa Italia Nord e Sud. Partenza alle 10, data da Carmen Usai, la prima pilota sarda a correre la Scala Piccada, già nella prima edizione del 1955. Tra una manche e l’altra, sfilata delle auto e moto d’epoca, organizzata dal Club Il Volante di Sassari, poi la festa di Lasia, molto più a suo agio degli avversari sui tornanti che dominano la baia di Porto Conte. All’arrivo, sistemato poco prima della Casa cantoniera, il pilota di Ardara ha dimostrato ancora una volta di essere il sardo più forte del momento, almeno per quanto riguarda le gare in salita.

Cinquanta anni di storia La “Strada in salita scavata con il piccone”: la terza gara in salita più antica d’Italia ha celebrato il prestigioso traguardo con una serie di manifestazioni che hanno anticipato la corsa vera e propria. Solo la Trento-Bondone e la Coppa Nissena possono vantare più edizioni della prova catalana, che ogni anno scatena l’entusiasmo degli appassionati sui tornanti della Statale 292, la strada che da Alghero conduce a Villanova Monteleone. Nesti, Magliona, Baribbi, Regosa, Faggioli, Irlando: molti dei big sono passati da quelle parti. E nel ricordo dell’indimenticabile marchese Franco Di Suni, uno dei principali promotori della gara, l’Aci Sassari ha messo in piedi più di un’iniziativa per richiamare alla mente la nascita della Scala Piccada. UN DVD E UN LIBRO SULLA CLASSICA CORSA CATALANA In collaborazione con il Comune della cittadina catalana, l’Automobile Club Sassari ha realizzato un DVD e un libro celebrativi, il primo presentato a settembre durante il convegno “Automobilismo in Sardegna, presente, passato e futuro”. Il giorno della presentazione della corsa, invece, l’Aci Sassari, in collaborazione con il Club di Auto e Moto d’epoca il Volante, ha mostrato l’anteprima del libro “Scala Piccada – storia di 50 anni di salite” (Webber Editore), realizzato da Alberto Pintus con la collaborazione di Mario Ruggiu. Cinquant’anni di salite sino alla Cantoniera, passando per La Siesta, davanti ad uno dei panorami più belli, per una delle gare più belle.

106

LASIA Franco

OSELLA PA 20

5’12.38

2

102

ZERLA Adriano

OSELLA PA 21 S

5’14.59

2.21

3

99

MAGLIONA Omar

PICCHIO LIGHT

5’15.15

2.77

4

103

SATTA Marco

OSELLA PA 20

5’16.73

4.35

5

98

MEZZASALMA Giovanni

HONDA .

5’32.76

20.38

6

93

RONZONI Roberto

OSELLA BMW PA 21

5’32.94

20.56

7

104

ASTA Salvatore

OSELLA PA 20

5’36.98

24.60

8

89

SECHI Ignazio

OSELLA PA 9

5’37.24

24.86

9

88

CONTINO Gaetano

OSELLA PA 21

5’45.90

33.52

10

86

DESSI’ Gianclaudio

OSELLA PA 21

5’54.38

42.00

11

87

ANTONAZZO Paolo

OSELLA PA 21

5’59.06

46.68

12

83

LOMBARDO Antonio

LANCIA DELTA

5’59.29

46.91

13

85

DESSI’ Gianni

OSELLA PA 21

6’01.60

49.22

14

30

PICCI Alessio

FORD ESCORT CW

6’05.35

52.97

15

74

SERRA Mario

RENAULT CLIO W

6’17.57

1’05.19

16

36

CHIAVAROLI Roberto

CITROEN SAXO

6’17.96

1’05.58

17

58

FRANZONI Giannantonio

CITROEN SAXO

6’18.45

1’06.07

18

54

MURGIA Mario

MITSUBISHI EVO 8

6’20.00

1’07.62

19

42

GHIZZONI Serafino

HONDA CIVIC TYPE R

6’20.37

1’07.99

20

92

PERASSO Sergio

PRC.

6’20.75

1’08.37

21

43

MANNU Giuseppe

RENAULT CLIO W

6’21.38

1’09.00

22

78

SPANO Sebastiano

SUBARU IMPREZA

6’23.91

1’11.53

23

82

CAMMELLA Pasquale

BMW M3

6’24.11

1’11.73

24

51

COSSU Tonino

RENAULT CLIO W

6’25.13

1’12.75

25

56

PITTALIS Ezio

MITSUBISHI EVO 6

6’27.52

1’15.14

26

46

BELLU Alessandro

RENAULT CLIO W

6’29.16

1’16.78

27

45

SALARIS Roberto

RENAULT CLIO W

6’29.66

1’17.28

28

52

DEROSI Gianpiero

RENAULT CLIO W

6’31.71

1’19.33

29

57

GRIFONI Bruno

PEUGEOT 106 RALLY

6’32.60

1’20.22

30

59

FARRIS Emanuele Sergio

HONDA CIVIC

6’38.04

1’25.66

31

72

BRIGAGLIA Giuseppe

RENAULT CLIO W

6’43.03

1’30.65

32

37

PEROTTI Antonio

PEUGEOT 106

6’44.31

1’31.93

33

84

DAL BEN Luciano

FERRARI F30 CH

6’44.66

1’32.28

34

22

PULINAS Nuccio

PEUGEOT 205 GTI

6’45.18

1’32.80

35

25

CAMPUS Bernardo

RENAULT R5 GTT

6’47.94

1’35.56

36

38

MELA Giorgio

PEUGEOT 106

6’48.74

1’36.36

37

24

MEREU Luigi

PEUGEOT 205 GTI

6’53.67

1’41.29

38

34

NURRA Antonello

PEUGEOT 106

6’54.49

1’42.11

39

23

SECHI Ottavio

PEUGEOT 205 GTI

6’55.52

1’43.14

40

29

USELI Pietro

RENAULT R5 GTT

6’56.39

1’44.01

41

19

SANNA Gavino

PEUGEOT 205 RALLY

6’58.74

1’46.36

42

11

PISANO Andrea

PEUGEOT 205 RALLY

7’02.08

1’49.70

43

39

CALTAGIRONE Carlo

CITROEN SAXO

7’05.08

1’52.70

44

12

GROMME Alessio

PEUGEOT 205 RALLY

7’08.15

1’55.77

45

33

OLLA Simon Luca

PEUGEOT 106 RALLY

7’08.16

1’55.78

46

14

SCANU Raffaele

PEUGEOT 205 RALLY

7’09.85

1’57.47

AUTO

DISTACCO

1

PILOTI

TEMPO

NUMERO

MARCO SATTA (Foto pubblicata per concessione del sito www.autogp.it)

POSIZIONE

Classifica Assoluta

2006 Novembre | Dicembre FM65


Auto | Gare in Sardegna

SIMONE FAGGIOLI al volante della Osella Honda

di Federico Fonnesu

(Le foto del servizio sono di Mario Lastretti)

Iglesias - Sant’Angelo Sotto il segno di Simone Faggioli

Aspettando l’edizione del quarto di secolo, Simone Faggioli trionfa e onora la Iglesias-Sant’Angelo. Due manches eccezionali, una condotta di gara perfetta, grazie anche alla splendida tenuta della sua Osella Honda, e l’erede di Nesti ha trasformato la gara preferita dagli appassionati sardi in una splendida giornata di sport. Sui tornanti della statale 126 che porta a Fluminimaggiore (partenza al chilometro 42,890, arrivo al chilometro 49,700 in località Arcu Genna Bogai, dislivello di 291 metri, pendenza media del 4,30 per cento) è andata in scena la corsa adorata dal grande Fabio Danti, gara valida per la Coppa Italia della Montagna, per il trofeo 66FM Novembre | Dicembre 2006

monomarca Osella (Marangoni Junior Trophy), ma anche per il Trofeo Tore Carboni, premio per il primo classificato dei piloti iglesienti, per il Memorial Gianfranco Lai (pilota più giovane). E a farla da padrone, come da pronostico, è stato il campione europeo velocità della montagna 2005 e campione italiano 2006 che ha messo in riga i migliori esponenti sardi della velocità in salita, alle prese con vetture ormai troppo vecchie davanti all’agilità delle Osella motorizzate Honda, nuove realtà della categoria. Alle spalle del driver di Firenze si è piazzato Erasmo Bologna (Osella Honda), che aveva vinto le prove cronometrate nella vigilia. Prove condi-

zionate dalla pioggia che invece non ha rovinato la gara, disputata in condizioni ideali e davanti a un pubblico eccezionale, come sempre. Per Simone Faggioli un vero e proprio monologo, che ha lasciato solo le briciole agli avversari. Il pilota della Osella prima ha rifilato poco meno di 7 secondi a Bologna e poi, non pago del risultato ottenuto nella prima manche, ha pensato bene di abbassare ulteriormente il tempo, portando il distacco totale del secondo classificato a ben 16 secondi. Niente da fare invece per l’altro grande atteso, Giulio Regosa, nemmeno partito nella seconda manche per problemi alla sua vettura.


GIANFILIPPO TORNATORE con la Renault Clio Willliam

Iglesias - Sant’Angelo

Primo dei sardi, terzo, lo specialista della Iglesias-Sant’Angelo, quel Marco Satta su Osella Pa 20 motorizzata Bmw che a Iglesias ha lasciato il segno addirittura quattro volte. Quarto Franco Lasia (Osella Pa 20 Bmw), il driver di Ardara primo a Burcei e alla Scala Piccada, che questa volta si è dovuto accontentare di un piazzamento ai piedi del podio. Quinto Adriano Zerla, su Osella Pa 21 S, che ha preceduto Giovanni Mezzasalma (Osella Pa 20 Bmw), primo nella E2, Lorenzo Scotti (Osella Pa 21 Alfa Romeo), Gianclaudio Dessì (Osella Pa 21 Alfa Romeo), Giovanni Antonio Dessì (Osella Pa 21 Alfa Romeo), e un sorprendente Ercole Palla (Lucchini Alfa Romeo), che dopo aver pensato al ritiro, evidentemente, ha sentito fortissimo il richiamo delle corse amate da sempre. Primo nel gruppo A Diego Milotta, undicesimo assoluto, su Peugeot 106 R, classificatosi davanti a Mario Murgia (Portocervo Racing), vincitore nel gruppo N, che ha preceduto Gianfilippo Tornatore, tredicesimo al volante della sua Renault Clio Williams. La Iglesias-Sant’Angelo chiude i battenti e si prepara al grande rilancio, quello che potrebbe portarla di nuovo nel calendario del Campionato Italiano, perso nel 2000. <È stata una bella giornata di sport>, dichiara Kiko Tornatore, l’organizzatore della corsa, <non vorrei dirlo, ma avevo paura della pioggia. Fortunatamente è andato tutto bene>. Organizzazione perfetta, bilancio più che positivo e scalata alla titolazione reale: il prossimo anno la Sant’Angelo potrebbe raggiungere la Scala Piccada, per poi puntare al gradino successivo, il Campionato Italiano, titolazione persa nel 2000. <Ci sono alcune cose da migliorare>, fa notare Kiko Tornatore, <quest’anno siamo riusciti a mettere in piedi un’edizione importante, pur avendo un budget limitato. La scalata al campionato adesso è possibile, perché Iglesias è in grado di garantire una buona copertura alberghiera>. Il podio alle spalle dei più forti fa felice Marco Satta: <Terzo dietro piloti del calibro di Simone Faggioli ed Erasmo Bologna è sicuramente un ottimo risultato>, ha dichiarato il driver di Nuxis, <forse sarei anche potuto arrivare secondo ma in fin dei conti va bene così>. Troppo forti le piccole Cn Honda, contro la sua “vecchia” Osella Pa 20 motorizzata Bmw: <ho notato una differenza di spinta notevolissima>, ha spiegato Satta, <queste Sport motorizzate Honda vanno veramente forte>.

94

FAGGIOLI SIMONE

OSELLA HONDA

7’04.49

2

89

BOLOGNA ERASMO

OSELLA HONDA

7’21.08

16.59

3

98

SATTA MARCO

OSELLA PA 20 BMW

7’22.82

18.33

4

97

LASIA FRANCO

OSELLA PA 20 BMW

7’24.96

20.47

5

93

ZERLA ADRIANO

OSELLA PA 21 S

7’29.66

25.17

6

88

MEZZASALMA GIOVANNI

OSELLA PA 20 BMW

7’43.20

38.71

7

83

SCOTTI LORENZO

OSELLA PA 21 AR

7’57.14

52.65

8

84

DESSI’ GIANCLAUDIO

OSELLA PA 21 AR

8’27.36

1’22.87

AUTO

DISTACCO

1

PILOTI

TEMPO

NUMERO

Marco Satta primo dei sardi

POSIZIONE

Classifica Assoluta

9

85

DESSI’ GIOVANNI ANTONIO

OSELLA PA 21 AR

8’44.42

1’39.93

10

86

PALLA ERCOLE

LUCCHINI ALFA ROMEO

8’45.78

1’41.29

11

53

MILOTTA DIEGO

PEUGEOT 106 R

8’51.68

1’47.19

12

49

MURGIA MARIO

MITSUBISHI LANCER EV

8’56.56

1’52.07

13

36

TORNATORE GIANFILIPPO

RENAULT CLIO WILLIAMS

9’03.21

1’58.72

14

81

PEREZ GIOVANNI

RENAULT 5 GT TURBO

9’11.14

2’06.65

15

39

DELLA SALA REMIGIO

RENAULT CLIO WILLIAMS

9’11.58

2’07.09

16

45

BELLU ALESSANDRO

RENAULT CLIO

9’20.37

2’15.88

17

44

SALARIS ROBERTO

RENAULT CLIO RS

9’21.66

2’17.17

18

82

VACCA ROBERTO

RENAULT CLIO 3000 V6

9’22.39

2’17.90

19

48

UCCHEDDU MARCO

RENAULT CLIO WILLIAMS

9’22.47

2’17.98

20

55

BALDERESCHI MARCO

CITROEN SAXO VTS

9’26.13

2’21.64

21

35

MANCA PASQUALE

PEUGEOT 106.

9’28.02

2’23.53

23

57

MARCIA FABRIZIO

RENAULT MEGANE COACH

9’34.50

2’30.01

24

71

URRACCI ANDREA

OPEL ASTRA GSI

9’34.58

2’30.09

25

54

FARRIS SERGIO EMANUELE

HONDA CIVIC TYPE R

9’38.56

2’34.07

26

37

PUSCEDDU SALVATORE

RENAULT CLIO WILLIAMS

9’40.59

2’36.10

27

52

LAI DAVIDE

PEUGEOT 106 R

9’40.92

2’36.43

28

74

BALLO’ GIUSEPPE

RENAULT CLIO WILLIAMS

9’41.46

2’36.97

29

59

PIA WILLIAM

RENAULT MEGANE COACH

9’57.20

2’52.71

30

10

OLLA SIMON LUCA

PEUGEOT 106 R

9’58.70

2’54.21

31

11

SIDDI DUILIO

PEUGEOT 106.

10’02.82

2’58.33

32

12

SECCI MICHELE

PEUGEOT 106 R

10’04.22

2’59.73

33

13

BODANO VINCENZO

PEUGEOT 106 R

10’08.69

3’04.20

34

9

SCANU FILIPPO

RENAULT CLIO RS

10’12.36

3’07.87

35

14

TRUPIA GIANLUCA

PEUGEOT 106 R

10’17.12

3’12.63

36

15

CANU CARLO

PEUGEOT 106 R

10’24.93

3’20.44

37

16

CARTA MICHELE

PEUGEOT 106 R

10’29.93

3’25.44

38

3

AMBU ANTONIO

FIAT 600 C

11’18.78

4’14.29

39

10

ZUNCHEDDU ALESSIA

RENAULT CLIO WILLIAMS

11’59.96

4’55.47

40

11

LOCCI ROBERTA

FIAT 500 SPORTING

12’47.61

5’43.12

MARCO SATTA con la OSELLA PA 20 BMW

L’ALBO D’ORO 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1990 1991 1993 1994 1995 1997 1998 1999 2001 2002 2003 2004 2005

1) Beppe Piras 1) Beppe Piras 1) Gianni Vacca 1) Tony Pelizzoni 1) Amphicar 1) Raffaele Pinto 1) Bitter 1) Angelo Giliberti 1) Domenico Scola 1) Franco Locci 1) Uccio Magliona; 2) Marco Satta; 3) Kiko Tornatore 1) Ezio Baribbi; 2) Satta; 3) Kiko Tornatore 1) Satta 1) Danti; 2) Satta 1) Nappi; 2) Riki; 3) Satta 1) Anelli; 2) Locci; 3) Giorico 1) Bologna; 2) Nesti; Locci 1) Danti; 2) Bologna; 3) nesti 1) Satta; 2) Mezzasalma 1) Rosario Iaquinta; Rocco Aluto; 3) Satta 1) Satta; 2 ) Cinelli; 3) Cassibba 1) Omar Magliona; 2) Satta; 3) Siddi 1) Satta; 2) Bologna; 3) Siddi

2006 Novembre | Dicembre FM67


Auto | Gare in Sardegna

La Targa Gallura fa storia Alla ribalta le affascinanti sportive del passato nella terza edizione dello spettacolare Rally lungo scenari suggestivi.

di Federico Fonnesu

Eschmann-Niermann, su Porsche 911, conquistano la terza Coppa Costa Smeralda-Targa Gallura di rally per auto storiche, rally affascinante organizzato dalla “Great Events”. Coppa Costa Smeralda: un nome che seduce, come seducono la Sardegna e Porto Cervo. È una nuova stella, che brilla e brillerà nel firmamento dei rally già famosi e che ha portato una sua eccezionale carica di emozione e divertimento, e con essi la sfida. Nella classe Competizione, macchine e piloti ai limiti da una serie di percorsi speciali che nel complesso hanno raggiunto l’incredibile somma di 251 chilometri. Nella classe Regolarità, invece, il fascino è stato assicurato dalle meravigliose strade e dai difficili orari come pure dai segreti controlli abilmente celati. In una delle aree più belle nel Mediterraneo, vero sport automobilistico e saper 68FM Novembre | Dicembre 2006

vivere a braccetto: una combinazione che ha regalato gioia e divertimento ai partecipanti e a chi ama le belle auto. Lungo un percorso di circa 800 chilometri, successo meritato per la coppia tedesca che ha preceduto l’altro equipaggio tedesco formato da Hainz Scheve e Erhard Ricken sempre su una Porsche 911 Sc del ’75. Le vetture della Casa di Stoccarda hanno preceduto la Lotus Elan del 1965, portata in gara dalla coppia britannica Jonh Sheldon e Lesley Stevens. La categoria “Competizione” ha visto i protagonisti impegnati con un approccio più agonistico e velocistico mentre i concorrenti impegnati nella categoria “Regolarità” hanno potuto godere con maggior tranquillità delle bellezze offerte dagli angoli suggestivi della Gallura, anche se la lotta per la conquista della vittoria finale, legata alle penalità di


Targa Gallura

passaggio in prova speciale, è stata accesissima fino all’ultimo metro. Al via in questa categoria una ventina di vetture, quattordici di queste hanno portato a termine i tre giorni di gara. Hanno fatto bella mostra di sé Porsche 911 degli anni ‘70 nelle sue versioni più spinte, come la Rs 2700, Rsr 3000, Carrera Rs , Alfa Romeo Gta del ’65, Lotus Elan del ‘65, e due mitiche Lancia Stratos del 1976, vetture avanti con l’età, ma sempre molto affascinanti e performanti. Poca strada invece, per la Chevron B8 portata in gara della coppia italiana Tonelli-Vanoli costretta ad abbandonare fin dalle prime battute di gara per un principio di incendio. Nella categoria “Regolarità” 23 auto al via. La vittoria è andata alla coppia formata da Axel e Andrea Prym, al volante di una bellissima Jaguar Xk 140 DHI del ’56. La coppia tedesca, infallibile con il cronometro, ha preceduto Steffi Edelhoff–Birgit Binder su Ford Rs 2000 del ’73. Sul gradino più basso del podio sono saliti Bernd Viehof e Jurgen Pitsch, con l’affascinante Mercedes 300 Sl Coupè del ’55.

MICHAEL ESCHMANN e UWE NIERMANN su Porsche 911 del 1973

2006 Novembre | Dicembre FM69


Personaggi | Le grandi sportive

di Raffaella Piras

Patrizia Melis

Patrizia Melis

La signora “volante” dell’automobilismo sardo E’ la protagonista dell’automobilismo rosa in Sardegna. Non conosce davvero rivali quando indossa casco e guanti da pilota. Patrizia Melis è nata a Cagliari sotto il segno dello Scorpione quarant’anni fa. Ha carattere d’acciaio e grinta da vendere al cospetto di tanti “maschietti” che gareggiano con lei. Gestisce assieme al marito Roberto Vacca l’autoscuola “Aquila” a Quartu Sant’Elena. E’ una mamma, un’istruttrice di guida e da tre anni si dedica con grande passione alle corse. <Le macchine mi sono sempre piaciute>. Esordisce così Patrizia. <Sono una patita delle gare automobilistiche, passione che ho avuto fin da bambina>. 70FM Novembre | Dicembre 2006

Un sogno che non convinceva del tutto i suoi genitori. <Purtroppo per me, i miei non hanno incoraggiato questa mia passione, per paura sicuramente. Poi ho avuto la fortuna di conoscere nel 1979 mio marito Roberto. Quando lui ha iniziato a correre, nel 1982, la mia passione è cresciuta sempre di più. Ma solo tre anni fa ho deciso di “buttarmi” nel grande circo delle gare>. E Roberto Vacca, lo ricordiamo, è stato campione sardo per ben 4 volte. Come ha mosso i suoi primi passi in questo sport? <Prima di iniziare a gareggiare ho fatto il corso nella nostra “Scuola di pilotaggio Aquila” a Quartu, in Viale Marconi, scuola seguita da mio marito e da Chicco Tornatore. Loro mi hanno spronato a fare qualche gara>.

Che tipo di auto guida? <Ho iniziato a correre nel 2003 con una Peugeot 106 1.3. Ho poi guidato una 106 1.6. Premetto che io guido “quello che passa in convento”, non possiedo un’auto mia. Guido le auto che la nostra Scuola di pilotaggio mi mette a disposizione. Ho fatto una gara con una Mitsubishi Lancer, poi ho corso con una Saxo 1.6 16V e quest’anno con la Peugeot 205 GT 1.9 e con una Sierra Cosworth. In soli tre anni ho guidato forse più macchine io di quelli che corrono da più di 20 anni>. La sua specialità? <Le gare di velocità in salita e gli slalom: sono quelle che vanno per la maggiore, anche perché ci si può rientrare nelle spese>. Che titoli ha vinto finora? <Non esiste più un vero campionato sardo come accadeva negli Anni Ottanta o Novanta. Posso 


Patrizia Melis Patrizia Melis e Roberto Vacca

dire che vinco sempre la mia “garettina” nella classifica femminile. Sono gare miste. E’ molto appagante lasciare dietro anche qualche “maschietto”. Ma non si arrabbiano mai, anzi fanno sempre il tifo per me. Attualmente in tutta la Sardegna gareggiano quattro ragazze, sono cresciute nella nostra Scuola di pilotaggio, frequentando i nostri corsi di guida sicura e di guida sportiva si sono appassionate a questo sport e le abbiamo aiutate a debuttare. Ci auguriamo che aumenti il numero delle ragazze in gara. Siamo veramente poche>. Cosa consiglia a una ragazza che vuole avvicinarsi a questo sport? <Se ha la passione, consiglio solo di provarci. La nostra associazione sportiva, l’“Aquila Motor Sport”, dà una grandissima mano di aiuto a tutti coloro che vogliono iniziare a gareggiare. A queste ragazze direi quindi di provarci, di avvicinarsi a chiedere perché, a volte, questo mondo particolare ma affascinante sembra veramente irraggiungibile per tantissimi>.

Quante gare vengono disputate nel corso di in un anno? <Circa 25 tra rally, slalom e velocità in salita. Poi chiaramente si sceglie quali disputare in base alla disponibilità economica>. Ha uno sponsor? <No, ci autofinanziamo nel 90% delle manifestazioni. Solo raramente si trova qualcuno disposto a darti una mano in questo senso>. E’ uno sport molto costoso? <Se lo si fa per divertimento, come faccio io, è costoso solo relativamente. Ci sono sempre spese fisse come quelle di iscrizione (si va da un minimo di 100 euro a

Patrizia Melis col pilota Mario Cao

un massimo di 250, 270 euro a seconda dell’importanza della gara), ci sono spese iniziali come la licenza, che bisogna rinnovare ogni anno e che viene a costare sulle 250 euro. Chi, poi, ha bisogno di un meccanico ha sicuramente qualche spesa in più. Ma diciamo che si può fare>. Quante gare ha già disputato complessivamente? <Circa una ventina ma ad essere sincera non le ho contate tutte>. Quali sono i problemi che una donna trova in questo mondo? <Io dico la sincera verità: non ho trovato alcun ostacolo. Forse dipende molto dal carattere di una persona. Bisogna sicuramente sapersi adattare. Sono stata accolta a braccia aperte dai miei colleghi. Sono contentissima e mi trovo bene in questo ambiente>. Cosa si prova quando, indossati guanti e casco, si sale alla guida di auto di questo tipo? < Io provo gioia e un grande senso di libertà. Quando salgo in macchina mi sento libera di fare tutto ciò che voglio. Mi libero di tutti i problemi e non penso più a niente. La cosa più bella, quando affronti una gara di velocità in salita o uno slalom, è che ti stai paragonando non solo con gli altri contro cui gareggi ma anche e soprattutto con te stessa>. Ci vuole un carattere particolare per fare questo sport? <Non bisogna aver paura della macchina, devi “sentirla dentro” e saperla dominare>. Quali sono le gare più impegnative? <Le più difficili sono sicuramente quelle che si svolgono nel Cagliaritano. Senza ombra di dubbio la “San Gregorio-Bur-

cei” (8 km) che è veramente “bella tosta”. E’ molto bella quella di Iglesias o la “Alghero-Scala Piccada”. Molto impegnativa è anche la “Cuglieri-La Madonnina”, una gara che ti lascia senza fiato. Le più affascinanti sono, comunque, le gare di velocità in salita perché sono concentrate in pochi chilometri dove bisogna dare il massimo in pochissimo tempo, 4 o 5 minuti al massimo>. Quante gare disputa in un anno? <Circa 7, dipende dal mio lavoro e dal tempo che ho a disposizione>. Ha un sogno nel cassetto? <Sogno di fare un rally con una bella auto competitiva. Per ora non ci sono ancora riuscita. Speriamo in un futuro non molto lontano. Ho provato l’esperienza del rally solo come apripista ed è stato veramente emozionante. Il rally è la disciplina che piace di più, ma è anche la più costosa. Richiede un budget che noi invece adoperiamo per tutta la stagione. Tutto quello che spendi in un anno per gareggiare lo “bruci” per un rally. Ora partecipiamo solo a manifestazioni che si svolgono in Sardegna. Vediamo se più avanti riusciamo a “saltare il mare” anche per confrontarci con gli altri>. Se la incontrate per strada, attenzione. <Mi piace correre, sono una vera spericolata ma solo dove mi è consentito farlo. Rispetto sempre le regole del codice stradale. Questo è fondamentale: ricordiamo che sono un’istruttrice di guida>.

Passione e coraggio E’ una delle poche donne che gareggia in Sardegna. Imbattibile in campo femminile nella gare di velocità in salita e negli slalom. Un sogno nel cassetto: disputare un grande rally

2006 Novembre | Dicembre FM71


Personaggi | I team sardi

CRISTINA PELUSO

di Federico Fonnesu

Il “miracolo” Bobber Cycles

Il piccolo team sardo guidato da Fantini e Amisani ha compiuto l’impresa di battere il gigante Ducati portando al successo nella classe 600 Cristina Peluso, l’unica centaura ad aver conquistato tre titoli italiani in due diverse categorie

Piccolo e privatissimo contro lo strapotere Ducati. Prendete tre persone, affiatate, motivate, contente di lavorare assieme: ecco, allora, una scuderia “fai da te” in grado di vincere un titolo motociclistico italiano femminile in mezzo a “top team” da favola. Un team sardo ha compiuto un’impresa di grande rilievo nel campionato italiano donne. La squadra, guidata dal team manager cagliaritano Corrado Fantini,

72FM Novembre | Dicembre 2006

al primo anno di partecipazione, è riuscita a regalarsi una splendida vittoria nella categoria 600. Un successo memorabile, arrivato al termine di una stagione difficile, dove la Bobber Cycles (questo il nome del team, dal nome dell’officina gestita da Alessandro Amisani, sponsor del gruppo) ha portato in trionfo la fiorentina Cristina Peluso contro i mostri sacri della Ducati, l’azienda di Borgo Panigale.


Team Bobber Cycles

CRISTINA PELUSO con Amisani e Fantini

Azienda che nella stagione femminile investe milioni di euro. Fantini e l’assistente tecnico Amisani, 30 anni asseminese, hanno regalato un sogno alla trentacinquenne fiorentina Cristina Peluso che, dopo sei anni di piazzamenti, è riuscita a conquistare, unica donna nella storia, il terzo titolo nazionale in due categorie diverse (i primi due nella 125). Soddisfazione non da poco se si considera che Cristina Peluso ha vinto nella 600 (la stessa dove corre la cagliaritana Manuela La Licata), in sella a una Honda CBR, mentre nelle altre due categorie, la Over 1000 e la

Esordienti, la casa di Borgo Panigale ha fatto man bassa di vittorie. Tre persone (il marito della Peluso, Diego Giugovaz funge da consigliere) per un sogno raggiunto dopo anni di inattività da parte della motociclista fiorentina, grazie alle splendide prove sulle piste di Vallelunga, Varano, Magione e Misano Adriatico. Scricciolo biondo, Cristina Peluso grazie a questa vittoria è diventata una leggenda del motociclismo femminile tricolore. Terza vittoria in due categorie diverse, un’impresa mai riuscita a nessun’altra, imprese che fanno della toscana un mito tra le centaure. <Noi,

piccolo team sardo abbiamo battuto il colosso Ducati>, racconta con orgoglio Amisani, sponsor principale di Cristina Peluso con la sua Bobber Cycles, l’officina specializzata che il meccanico gestisce a Sestu, <fa un certo effetto sapere di aver battuto uno staff di decine e decine di addetti. Immaginate a Varano e Vallelunga i mezzi Ducati, con tir, mensa e officine super attrezzate e noi con il nostro piccolo furgone e un team costituito da tre sole persone. Bene>, ride divertito Amisani, <nonostante tutto, nell’arco di una stagione, i più bravi siamo stati noi>.

da sinistra: CORRADO FANTINI, CRISTINA PELUSO, ALESSANDRO AMISANI

2006 Novembre | Dicembre FM73


Personaggi | piloti sardi emergenti

SUNDA, “sogno” Yamaha Il pilota quartese grande rivelazione: fan di Valentino Rossi, è tra i big della R6 Cup di Federico Fonnesu

MARCELLO SUNDA (n°17) in testa al gruppo, affronta una curva impegnativa con la Yamaha

74FM Novembre | Dicembre 2006


Marcello Sunda

Un ragazzo di Quartu Sant’Elena tra i big della R6 Cup. Fan sfegatato di Valentino, nella vita di tutti giorni libero professionista, Marcello Sunda ha realizzato un sogno: gareggiare nella categoria interna della Yamaha. Per lui una discreta stagione e la concreta possibilità di ripartire anche nel prossimo Trofeo. Il sole di Valentino Rossi tatuato sul braccio, una sfrenata passione per la velocità, Sunda, terzo lo scorso anno nell’unico campionato regionale di velocità disputato sulla pista di Mores, corre per il Motoclub Il Centauro, e nelle gare nazionali è supportato dal meccanico Marco Lai. Sposato, due figli, il centauro quartese è riuscito a entrare nello stretto lotto di piloti che possono sperare nel grande salto. I trofei monomarca, infatti, vengono utilizzati dalle grandi Case produttrici come serbatoio di talenti e Marcello, proprio come il suo meccanico, è riuscito immediatamente a farsi notare. Prima gara a Monza, poi la prova del Mugello nel weekend dedicato al Mondiale Superbike. Un’occasione magica per scatenare i cavalli della sua Yamaha R6, che successivamente lo ha condotto anche a Imola. Caparbio, simpatico, molto allegro, Marcello adora la moto e la competizione. Deve tanto a Maurizio Sanna (Motoclub Il Centauro), ma i suoi progressi sono soprattutto farina del suo sacco. <Sono molto contento di essere riuscito a far parte di questo Trofeo>, afferma Sunda,

<per me è un sogno che si realizza. Un’occasione del genere per un pilota sardo è ancora più bella perché siamo costretti a fare dei sacrifici enormi per correre nella penisola>. Costi, biglietti, traversate che gli altri centauri non si devono sobbarcare: <In Sardegna è un altro pianeta>, sottolinea Marcello, che quest’anno ha partecipato anche a una gara a Mores, prova del Trofeo Pirelli, <qui da noi non esistono confronti mentre in Emilia o nelle altre piste della penisola si può imparare tanto>. Dopo il Mugello Sunda ha gareggiato a Vallelunga, quindi a Misano Adriatico, per poi conquistare un fantastico quarto posto nell’ultima prova di Imola. Quarta piazza a un soffio dal podio, il centauro (è nato a Selargius) ha sfiorato l’impresa nell’ultimo appuntamento della R6 Cup. Una gara tutta in rimonta per Marcello, partito dalla quattordicesima posizione nello schieramento. Nonostante qualche problema al motore della sua Yamaha, Sunda è stato autore di una gara esemplare e nei nove giri previsti, solamente Roberto Fusco, Francesco Fociani e Davide Pasina sono riusciti a fare meglio. Niente male per un esordiente. Chissà che la Yamaha non lo chiami alla sua corte: così dopo Fabrizio Lai avremo anche un altro sardo nel Motomondiale. 2006 Novembre | Dicembre FM75


Personaggi | piloti sardi emergenti

di Federico Fonnesu

Niko Lusso, astro nascente Il centauro sardo sogna di diventare il nuovo Biaggi Una promessa vera nello scenario motociclistico isolano. È giovane ma si lamenta di aver cominciato tardi, è veloce e ama la guida pulita. A guardarlo non gli si darebbe un euro. Niko Lusso ha l’aria da adolescente, ma in moto fila via come un missile. Figlio del compianto driver di velocità in salita, per lui cresciuto tra i kart e quelle corse mitiche, i motori e la velocità pura hanno un gusto del tutto particolare. Vent’anni, Niko sogna di diventare il nuovo Max Biaggi. La passione 76FM Novembre | Dicembre 2006

riesce a fargli superare qualsiasi ostacolo, per lui mingherlino, la moto è diventata il mezzo su cui poter cavalcare la vita. Originario di Villasalto, il giovane centauro studia Ingegneria meccanica e vive a Cagliari da tempo. Da qualche anno corre nella 125 Sport Production, sorta di categoria monomarca della Aprilia (pochissime le Cagiva presenti) dalla quale sono usciti, solo per fare qualche nome, piloti del calibro di Valentino Rossi, Michel Fabrizio, Biaggi, Locatelli, Pa-

sini e Dovizioso. Mostri sacri che Niko guarda con rispetto ma non con timore reverenziale. Segno di carattere e voglia di arrivare lontano. Il giovane centauro fa le cose per bene e il suo non è certo un passaggio anonimo nel mondo del motociclismo ma un’anticamera eccezionale, che quest’anno ha dato la possibilità al pilota più bravo della Sport Production, Stefano Musco, di prendere parte a una gara del Motomondiale (Brno) nella 125, in sostituzione di un pilota infortunato.


Niko Lusso

Partenza a Varano: Niko Lusso in prima fila col numero 115

Un’esperienza straordinaria che anche Niko potrebbe raggiungere con una grande stagione nella categoria. Poche gare, finora, per il pilota di Villasalto ma già ottimi risultati: un sesto, e soprattutto un terzo posto nell’ultima corsa disputata a Varano, dove è anche partito dalla prima fila. Un’emozione particolare, il podio e la felicità dopo le sensazioni della gara, una scarica di adrenalina che Lusso vuole assolutamente riprovare. Per continuare lì dove tanti altri giovani sono poi diventati dei grandi. Fisico gracile, viso imberbe, motivazioni impressionanti: sino a poco tempo fa Lusso non aveva nemmeno un team e il suo esordio se l’era guadagnato lavorando per un’estate in Valle D’Aosta. <In pochi giorni mi partirono tutti i soldi della stagione. Affittare una moto, le gomme, pagare la pista anche per gli allenamenti e i biglietti del viaggio mi hanno prosciugato il conto>. Caparbio, non si è fatto da parte: le passioni vengono prima di ogni altra cosa, Niko non si è dato per vinto e spronato da una convinzione ferrea è andato avanti: <Anche Max (Biaggi, il suo pilota preferito) ha cominciato tardi. Per bruciare le tappe e realizzare i sogni devo andare avanti>. Qualche volta i sogni non rimangono tali, ma si realizzano, perché quindi non provare a concretizzare quello che potrebbe diventare un miracolo. Un pilota sardo, cresciuto tra le campagne dell’Isola, che per amore della moto si inventa un lavoro e continua a sogna-

re. Un sogno che si è immediatamente materializzato perché dopo il magnifico exploit di Varano, dove Lusso è arrivato terzo in sella alla sua Rs numero 115, un team ligure, quello dell’imprenditore Piero Puzzo, gli ha offerto il ruolo di prima guida per tutto il torneo della prossima stagione. Diploma da perito meccanico nel cassetto, primi esami di ingegneria davanti, allenamenti tra Mores e Villanovafranca, con trasferte di centinaia di chilometri pur di continuare ad allenarsi. Niko non ha limiti: <Quando morì mio padre, tra l’altro in un incidente motociclistico, mia madre si spaventò molto di fronte alla mia richiesta. Adesso però ha capito e sono i miei stessi parenti a spronarmi e ad aiutarmi. Ho già vent’anni ma non mi arrendo>. Se c’è riuscito Biaggi, perché non può riuscirci anche lui?

NIKO LUSSO sul podio (3)

2006 Novembre | Dicembre FM77


Personaggi | Il fuoriclasse delle moto

Sanna: storico exploit nel Rally dei Faraoni Decimo posto nel raid, quinto nel campionato mondiale Cross Country, primo nella Marathon iridata. Mai nessun centauro isolano era riuscito a far meglio. di Federico Fonnesu

78FM Novembre | Dicembre 2006


Maurizio Sanna

Il rally va a Marc Coma, ma il sogno è tutto per Maurizio Sanna. Nuova fantastica impresa del “piccolo-grande” motociclista quartese che nella nona edizione del Rally dei Faraoni è riuscito a centrare l’obiettivo di partenza, ossia entrare nei primi dieci della gara africana. Decimo assoluto e due posizioni guadagnate nella classifica del campionato mondiale (quinto), un’altra splendida gemma aggiunta alla sua fantastica collezione stagionale. Nell’ultima tappa del raid africano (penultima prova del Campionato del mondo Cross Country), da Baharija a Il Cairo (210 km), Sanna è arrivato in dodicesima posizione in sella alla sua Ktm 660 Rally. Un traguardo nel ricordo di Fabrizio Meoni, l’amico toscano scomparso nella Dakar due anni fa. Nella classifica generale la vittoria è andata a Marc Coma ammirevole per continuità e determinazione: con lui sul podio Ullevalseter e De Azevedo, mentre Casteu, Lopez, Graziani, Borsi, Polli, Ginepro e Sanna

hanno completato la “top ten”. Mai nessun centauro isolano era riuscito a fare meglio. Non solo: quinto posto assoluto nel mondiale rally, addirittura primo nella Categoria Marathon iridata Purtroppo per le sue condizioni di salute (non ottimali al momento in cui FM Formula Motori va in stampa, a fine ottobre: auguri da parte della redazione per una pronta guarigione) è stato costretto a disertare l’ultima gara (Rally del Dubai). Almeno il sesto posto, comunque, è in cassaforte: l’unico in grado di superarlo, infatti, è Cyril Despres, alle sue spalle in classifica. Un riposo forzato, che gli regala in ogni caso un grande risultato e lo restituisce in condizioni ottimali per la nuova stagione iridata. <Mi sarebbe piaciuto molto andare nel Dubai>, ha detto Sanna al rientro dall’impresa africana, <meglio comunque preservare la salute. Ho già fatto i miei calcoli, solo Despres è in grado di superarmi nella classifica mondiale. Mi fermo soltanto per rimettere a posto la schiena>. Pro-

blemi alle vertebre e tempo di relax per Maurizio Sanna che, dopo il 13° posto nella gara egiziana del 2001, è riuscito a fare ancora meglio. <Peccato perché non sono riuscito a vincere nella mia classe>, afferma. A rovinargli in parte i piani una penalità di 10 minuti per aver attraversato un villaggio non a 50 orari, ma a 54. <Sono stato un ingenuo>, dice, <avrei dovuto controllare la proiezione del satellite e invece ho guardato il contachilometri. Peccato>. Il risultato però rimane, così come i complimenti dei big, che strabuzzano gli occhi a vedere lui, pilota non ufficiale, così in alto: <Sono dei ragazzi fantastici>, conclude Sanna <ma in gara corrono come pazzi. Prendono dei rischi assurdi, si mettono sempre di traverso e di fronte agli ostacoli spalancano completamente il gas. La loro è una guida molto fisica. Io non posso certo permettermelo, per quanto mi riguarda faccio già il possibile>. E se lo dice lui.

2006 Novembre | Dicembre FM79


Gare in Sardegna | Campionati regionali GIANNI PUSCEDDU (foto di repertorio) “Campione Sardo Assoluto�

di Luciano Zanda

Enduro a Iglesias Passeri precede Decandia Gianni Pusceddu campione sardo assoluto

80FM Novembre | Dicembre 2006


Enduro a Iglesias STEFANO PASSERI

DAVIDE DECANDIA

M.C. MOTORBIKE 2C

IGLESIAS. Arriva Stefano Passeri (Mc Lumezzane) e vince in sella alla sua Aprilia precedendo di 51” Davide Decandia nella settima e ultima prova del campionato sardo di Enduro organizzata dal Motorbike 2C di Iglesias. Ma la seconda domenica di autunno (1 ottobre) passa alla storia del motociclismo sardo nel segno di Giovanni Pusceddu (campione assoluto), Andrea Pischedda (Classe B), Marco Cadoni (Classe C), Andrea Dentis (Classe D) e Alesio Farinello (Classe E) che conquistano i rispettivi titoli regionali. Era molto attesa questa gara di Iglesias, risultata alla fine decisiva per l’assegnazione dei titoli (eccezion fatta per il Motorbike che si era già aggiudicato con largo anticipo quello a squadre per la quarta volta consecutiva) visto che nelle varie Classi la battaglia era ancora accesa: la

precedente gara di Seneghe (4 giugno), infatti non era bastata per far chiudere i conti. Quindi, massima tensione al mattino tra i vari pretendenti ai prestigiosi titoli: al via solamente 44 piloti, ma i grandi favoriti e i concorrenti più agguerriti sono presenti in questa gara valida anche come “Secondo Trofeo interregionale Albertino Cau”. Giro da ripetere tre volte con due linee da 3,5 chilometri molto impegnative, da vero Enduro, con mulattiere e sottobosco e tre fettucciati da quasi 3 chilometri in località Bowling Pub: quest’ultimo è un bel tracciato tecnico, in un campo in erba (privo di polvere) ideale per mettre in risalto le doti di equilibrio dei piloti. Stefano Passeri è il vincitore assoluto della giornata (14’45.82): sfoggia una tecnica di guida impeccabile in sella alla sua Aprilia 450 in dotazione

per i collaudi ufficiali, la sua esperienza nei campionati italiani e mondiali fa la differenza in campo. Davide Decandia (Mc Trecentosessanta Olbia) si piazza alle spalle del vincitore: è primo dei sardi (in 15’37”02) e così conquista i 25 punti (Passeri, logicamente, non partecipa al campionato regionale) che lo portano al terzo posto della classifica assoluta finale. Gianni Pusceddu (Motorbike) è terzo assoluto per un solo secondo (15’38”27) alle spalle del pilota olbiese; Alessio Farinello (Arborea) è quarto a 10” (15’48”81) dall’iglesiente; Antonio Melis (Mc Iglesias) è quinto (16’08”04) davanti a Pier Luigi Carta (Mc Le Grotte: 16’12”25), Danilo Deias (Mc Iglesias: 16’18”02), l’intramontabile e ammirevole Armando Cozzolino (Il Centauro: 16’19”25) e Alessandro Fadda (Il Centauro: 16’22”01). 2006 Novembre | Dicembre FM81


Gare in Sardegna | Campionato regionale

CLASSE B

PINO FARCI

PAOLO BONIFACIO

IGNAZIO ANGIUS

PAOLO FANCELLO

DANILO DEIAS

ANDREA BORTO 11° nella Classe B ad Iglesias

Lotta appassionante in casa Motorbike con il campione in carica Andrea Pischedda (decimo assoluto alla fine in 16’24”64) e Alessandro Congiu che in gara si deve accontentare del tredicesimo posto (16’31”23) preceduto anche da Edoardo Tocco (Mc Trecentosessanta: 16’26”55) e da Matteo Binetti (Mc Iglesias: 16’29”03). Completa il podio (terzo) nella Classe B l’altro alfiere del Motorbike, Pino Farci quattordicesimo assoluto in gara (16’32”71)

CLASSE C Danilo Deias (settimo assoluto in gara) precede Edoardo Tocco (undicesimo) e Marco Cadoni (Mc Iglesias) che si piazza al quindicesimo posto assoluto (16’33”47) e riesce a conquistare il titolo per un solo punto di differenza (107 contro i 106 di Deias!).

CLASSE D Sulla cresta dell’onda Alessandro Fadda, settimo assoluto: con l’esperienza nel campionato italiano Rally concluso al terzo posto (ma con una gara in meno) si piazza al vertice della classe D davanti a Matteo Binetti e Paolo Perrotti (19mo assoluto in gara in 16’53”61) entrambi del Mc Iglesias. Andrea Dentis (Motorbike) è ventesimo assoluto (16’55”78): perde 1’ in partenza, finisce in quarta posizione nella Classe D nonostante quattro primi posti e una piazza d’onore, ma alla fine il titolo è suo con 115 punti totali. L’antagonista di Dentis in questa classe era Andrea Vacca: ma il pilota del Motor School Oristano non si è presentato al via per scarso allenamento.

CLASSE E Alessio Farinello conquista il titolo piazzandosi, come detto, al quarto posto assoluto a Iglesias. Ha preceduto in gara Pier Luigi Carta (sesto assoluto), Giorgio Biondelli (Mc Le Grotte: 17mo assoluto in 16’45”26) e Danilo Suella (Motorbike: 18mo in 16’51”03).

CLASSE F Davide Decandia (secondo assoluto) sale sul gradino più alto nella sua categoria superando per 1 solo secondo Gianni Pusceddu e Antonio Melis (quinto assoluto). Armando Cozzolino non è in forma: <è da giugno che non mi alleno, quindi addio sogni di gloria per quest’anno, mi devo accontentare>, dice il pilota del Mc Il Centauro. 82FM Novembre | Dicembre 2006


Enduro a Iglesias

I CAMPIONI 2006 Andrea Pischedda si riconferma nella B, ,Marco Cadoni ritorna al vertice nella C, si riconferma anche Andrea Dentis nella D, Alessio Farinello si laurea nella classe E, Gianni Pusceddu si riconferma nella F e campione assoluto dell’Enduro 2006.

numero

PILOTI

MOTO CLUB

CAT.

TOTALI

Campionato Sardo Enduro 2006 - ClassiďŹ ca ASSOLUTA

1

Pusceddu Giovanni

Motorbike

EM

110

2

Cozzolino Armando

Il Centauro

EM

85

46

Decandia Davide

Trecentosessanta

E1

84

24

Farinello Alessio

Arborea

ES

80

3

Melis Antonio

Iglesias

E1

64

5

Carta Pierluigi

Le Grotte

E1

56

4

Dentis Andrea

Motorbike

E1

53

27

Manca Luca

I Dragoni

ES

48

7

Suella Danilo

Motorbike

E1

43

59

Vacca Andrea

Motor School Oristano

E1

41

118

Pischedda Andrea

Motorbike

EJ

37

102

Cadoni Marco

Iglesias

E1

22

21

Congiu Alessandro

Motorbike

EJ

22

179

Depau Cristian

Armidda

E1

20

19

Deias Danilo

Iglesias

EJ

20

182

Piras Matteo

Armidda

E1

13

36

Gianni Maurizio

Trecentosessanta

E1

12

11

Fadda Alessandro

Il Centauro

EM

12

15

Sanna Floriano

Carbonia

E1

11

47

Tocco Edoardo

Trecentosessanta

E1

11

22

Binetti Matteo

Iglesias

EJ

9

33

Perrotti Paolo

Iglesias

E1

8

152

Biondelli Giorgio

Le Grotte

E1

8

56

Maiorca Fulvio

Motor School Oristano

E1

7

14

Palazzari Fabio

Carbonia

E1

5

153

Lai Filippo

Le Grotte

E1

2

53

Fiorito Francesco

Carbonia

E1

9

156

De Riva Giuseppe

Iglesias

E1

9

74

Pischedda GianMario

Trecentosessanta

E1

8

73

Picco Sacha

Trecentosessanta

E1

6

35

Monni Antonello

Orgosolo

E1

6

57

Pusceddu Alessandro

Fluminimaggiore

E1

4

172

Schievenin Francesco

Motorbike

E1

3

26

Baldussu Roberto

Dolia

EJ

3

122

Fancello Paolo

Dorgali

E1

3

202

Farci Pino

Motorbike

E1

3

121

Delussu Bartolomeo

Dorgali

E1

1

212

Perseu Pierpaolo

Motopoint

E1

1

18

Melis Lorenzo

Iglesias

EJ

1

175

Lai Giampaolo

Motorbike

E1

1

DAVIDE DECANDIA

GIANNI PUSCEDDU

ALESSIO FARINELLO

ANDREA DENTIS

ANDREA PISCHEDDA

MARCO CADONI

2006 Novembre | Dicembre FM83


Gare in Sardegna | Campionato regionale ALESSANDRO MUGGIANU

di Luciano Zanda

Motocross a Padru Giua e Fresi dominano nel fango Non si può certo dire che Motoclub Padru non abbia avuto un bel da fare dopo il furioso nubifragio abbattutosi alla vigilia della gara (undicesima prova del campionato sardo di motocross), nubifragio che ha ridotto in condizioni disastrose il crossodromo “Sas Taras” lungo la strada per Monte Nieddu: ci sono volute due pale meccaniche e l’impegno degli organizza-

84FM Novembre | Dicembre 2006

tori (guidati dal presidente Gavino Mandras) per ripristinare il tracciato ed evitare che la gara venisse annullata. Gara nel fango, alla fine, e spettacolo nonostante il numero esiguo – una dozzina - di partecipanti. Nella Classe 125 sfida serrata tra Fabio Giua (Ktm) e Alessandro Muggianu (Honda) leader provvisorio del campionato alla vigilia della gara.


Muggianu sfortunato Prima manche: Muggianu parte in testa seguito da Giua, ma a metà del primo giro sbatte il braccio in un costone e al secondo passaggio si ritira lasciando al rivale la galoppata vincente. Al secondo posto si piazza Alberto Spano (Mc Riviera del Corallo) con la sua Honda; seguono a 1 giro Mattia Meloni (Mc San Teodoro), Antonio Loriga (Tempio), Domenico Meloni (San Teodoro), Stefano Soddu (Su Redentore); a due giri Federico Corda (San Teodoro), Roberto Muglia (Riviera del Corallo). Ritirati Daniele Mundula (Tempio: 8 giri) e Paolo Soddu (Su Redentore: 6 giri). Nella seconda manche Fabio Giua parte in testa. Alessandro Muggianu si batte da leone sapendo che c’è in ballo la leadership: ma una caduta nel momento in cui cerca di dare l’assalto al fuggitivo gli fa svanire ogni speranza. Giua taglia il traguardo in solitario (tredici giri in 24’08”0) precedendo ancora Spano (24’48”2 di Spano) e lo sfortunato Muggianu (25’41”09); seguono a 1 giro Soddu, Mattia Meloni, Loriga, Corda, Mundula; a 4 giri Muglia.

SILVERIO FRESI

Classe 125: Fabio Giua nuovo leader Con questo doppio successo Fabio Giua balza al comando della classifica (312 punti) quando mancano tre gare alla conclusione del campionato sardo; secondo Alberto Spano (300), terzo Alessandro Muggianu (292).

Classe 250: Fresi - Asole, che sfida! La classe Open 250 ripropone un altro scontro tra campioni con l’attuale leader della classifica Silverio Fresi (Yamaha) e il rivale Gian Mario Asole (Suzuki). Il primo, alfiere del Mc Terranova, sembra avere una marcia in più, nonostante sia arrivato sabato nel cuore della notte per impegni di lavoro: ma la determinazione di voler far risultato pieno è tanta, e si vede da come scarica la potenza della sua Yamaha sul terreno reso pesante dalla pioggia. Gian Mario Asole tenta il sorpasso nella prima manche ma una pietra “sparata” dalla gomma posteriore di Fresi lo colpisce sul casco e lo stordisce per un istante. Vince Fresi (24’27”8), Asole Gian Mario conquista la seconda posizione con 3” di ritardo (13 giri in 24’31”3). Al terzo posto il cugino Giovanni Asole (Mc Tempio: 25’17”4) con la Honda, al quarto Massimo Monaco (Riviera del Corallo: 25’19”5); quinto Guido Sgaravatto (Padru: 25’42”7); seguono a 1 giro Giuseppe Asole (Pausania), Alessandro Puddu (Motopoint), Gian Mario Pischedda (Trecentosessanta), Federico Argiolas (Dolia); a 2 giri Vincenzo Cassone (Siniscola). Ritirati Raul Cermelli (I Dragoni: solo 8 giri) e Massimo Canu (Tempio: solo 5 giri). Ancora una vittoria di Fresi nella seconda frazione (14 giri in 24’51”6) con il solito Gian Mario Asole alle spalle (24’59”8): terzo Monaco (25’42”1) seguito da Sgaravatto (25’58”2), Puddu (26’38”1), Pischedda (26’45”7), Giuseppe Asole (26’56”2); a 1 giro Argiolas, a 2 giri Cassone e Canu, a 4 giri Giovanni Asole. Ritirato Raul Cermelli. Classifica: Silverio Fresi 322 punti; Gian Mario Asole 307; Giovanni Asole 248.

MASSIMO CANU

ROBERTO MUGLIA

FEDERICO CORDA

ALBERTO SPANO

FEDERICO ARGIOLAS

ANTONIO LORIGA

2006 Novembre | Dicembre FM85


Gare in Sardegna | Campionati regionali

START 125 UNDER 25

di Luciano Zanda

Motocross a Tempio Andrea Collu domina nella Under 25 TEMPIO. Dopo la lunga pausa estiva torna in scena il motocross in una domenica speciale (24 settembre) per il crossodromo “Fulvio Quintini” di Tempio: sei manches spettacolari nella quinta prova del campionato sardo 125 Junior Under 25 e Classe 250) organizzata dal Moto Club Pausania con la regia dell’esperto Giuseppe Asole e con l’esordio (nel motocross) per il direttore di gara Pier Paolo Perra (MC Fluminimaggiore). Show nel segno della classe di Andrea Collu (Mc Gonnesa): il pilota villacidrese non ha avuto rivali nel suo campo (125 under 25) dove ha firmato senza problemi una doppietta che in pratica mette il sigillo sul titolo: 12 giri in 25’13”3 nella prima manche, meglio la seconda (25’12”7). Bis anche per la piazza d’onore conquistata da Giovanni (Tony) Piredda due volte secondo, staccato di 7” nella 86FM Novembre | Dicembre 2006

prima manche (25’20”9) e più lontano nella seconda (25’27”6). <Non mi alleno dal mese di giugno perché il lavoro intenso non me lo ha permesso, però va bene lo stesso>, dice l’alfiere del MC Terranova a fine gara. Giacomo Masotti (Mc Padru) è un po’ distanziato dai primi (chiude le manches rispettivamente in 25’43”8 e in 26’03”) ma due terze posizioni gli sollevano il morale. Ci si aspettava di più da Michele Putzu del Motoclub Sorso (quinto in 26’31”4 e poi quarto in 26’17”6 ) e da Enrico Lampis del Motoclub Millennium (prima quarto in 26’27”9, poi sesto in 26’40”7) abbastanza attardati dal trio di testa: prestazioni un po’ sottotono per problemi di moto e fisici. Da segnalare l’ottima prestazione di Alice Giorda (Mc Sorso) che conquistato due decime posizioni precedendo Mura e Serra.

Bis di Collu a San Teodoro Andrea Collu ha fatto il bis a San Teodoro domenica 8 ottobre nel campionato sardo di motocross classe 125 Junior under 25 con appena 10 concorrenti al via: l’alfiere del Mc Gonnesa ha preceduto nella prima manche Alberto Spano (Riviera del Corallo), Giovanni Piredda (Terranova), Giacomo Masotti (Padru), Gavino Pasella (San Teodoro), Enrico Lampis (Millennium), Mattia Meloni (San Teodoro), Daniele Mundula (Tempio), Alice Giorda (Sorso) e Federico Corda (San Teodoro). Nella seconda manche Collu ha vinto staccando nell’ordine Spano, Lampis, Meloni, Pasella, Mundula, la sorprendente Alice Giorda e Corda.


CLASSE 250: Giua e Muggianu Grande battaglia anche nella classe 250: la gara non è valida per il campionato regionale ma la sete di vittoria è tanta e dà la carica ai concorrenti: così i colpi di scena non mancano con continui scambi di posizioni. Fabio Giua (Mc Padru) vince la prima manche da manuale in 24’20”8 precedendo Giovanni Asole (24’53”4) e Silverio Fresi: ma per una caduta è soltanto settimo nella seconda frazione di gara (26’22”1). Gian Mario Asole (Mc Pausania) cade prima in partenza e poi all’ultimo giro nel tentativo di sorpassare Silverio Fresi (terzo in 25’17”5): termina quarto nei 12 giri percorsi in 25’25”2. Nella manche successiva Gian Mario Asole conduce a lungo in testa ma alla fine per la stanchezza retrocede al secondo posto (25’00”3) preceduto da Alessandro Muggianu (24’37”9) che si impone con una rimonta forsennata e con sorpasso (azzardato) nei confronti di Fresi e poi di Gian Mario Asole. Per Silverio Fresi due terzi posti che gli vanno stretti visto che in campionato è il leader provvisorio. Raul Cermelli (Mc I Dragoni) scatta bene in partenza ma finisce sesto (26’24”6): si migliora nella seconda manche, quinto in 25’55”3.

PAOLO RUGGERO (N°11) IN VOLO CON GIAN MARIO PISCHEDDA (N°74)

ALESSANDRO MUGGIANU

QUAD: domina Ottavio Scano Spettacolo anche con i quad: la parte del leone la fa Ottavio Scano (Bad Bikers) con due vittorie: 11 giri rispettivamente in 18’32”3 e 18’48”0. Due piazze d’onore per Andrea Solinas (In & Out). Luca Mulas (Su Redentore), terzo nella prima manche, è costretto al ritiro nella seconda per dolori alla schiena. Efisio Mameli (Gonnesa) arriva quarto nella prima manche per uno pneumatico stallonato e terzo nella seconda. Al quinto posto Stefano Meli (Mc Gonnesa). GARA

GARA

GARA

GARA

12-marzo Tempio

23-aprile Tempio

24-settembre Pausania

08-ottobre S.Teodoro

MOTO CLUB

1A Pr.

2” Pr.

1A Pr.

2” Pr.

1A Pr.

2” Pr.

1A Pr.

2” Pr.

CoIlu Andrea

Gonnesa

CJ

20

22

25

25

25

25

25

25

192

Lampis Enrico

Millennium

C2

15

16

15

16

18

15

15

20

130

Putzu Michele

Sorso

C2

18

20

20

22

16

18

0

0

114

Piredda Giovanni

Terranova

CJ

25

0

22

0

22

22

20

0

111

Mundula Daniele

Tempio

C2

12

13

13

14

13

14

13

15

107

Meloni Mattia

San Teodoro

CJ

0

0

18

18

14

16

14

18

98

Spano Alberto

Alghero Riv.Cor.

CJ

22

25

0

0

0

0

22

22

91

Masotti Giacomo

Padru

C2

16

0

0

0

20

20

18

0

74

Demurtas Matteo

Terralba

CJ

14

18

16

20

0

0

0

0

68

Giorda Alice

Sorso

C2

0

0

8

10

11

11

12

14

66

Dore Mauro

Tempio

C2

8

14

14

15

0

0

0

0

51

Mazzilli Antonio

Pausania

C2

0

0

11

12

12

12

0

0

47

Pulvirenti Matteo

Terralba

C2

9

15

9

11

0

0

0

0

44

Meloni Domenico Luigi

San Teodoro

CJ

13

0

0

0

15

13

0

0

41

Mura Gavino

I Dragoni

C2

7

12

0

0

10

9

0

0

38

Pinna Federico

Seneghe

C2

10

10

7

9

0

0

0

0

36

Pasella Gavino

San Teodoro

C2

0

0

0

0

0

0

16

16

32

Anziani Giuseppe

Pausania

C2

6

0

12

13

0

0

0

0

31

TOTALI

PILOTI

Categoria

ANDREA COLLU

START QUAD

2006 Novembre | Dicembre FM87


Gare in Sardenga | Le gare classiche

STEFANO PASSERI

di Luciano Zanda

Baja di Sardegna Stefano Passeri domina a Gonnesa in sella all’ Aprilia Da Iglesias (Enduro) a Gonnesa (Baja di Sardegna): Stefano Passeri firma una doppietta prestigiosa in sella alla sua Aprilia sotto le insegne del Moto Club Aprilia Giofil 3000. Spettacolo ed emozioni nel Baja di Sardegna, manifestazione motoristica a livello nazionale organizzata dal Motoclub MCM Gonnesa nella prima settimana di ottobre col patrocinio del Comune di Gonnesa, della Provincia Carbonia-Iglesias, assessorato allo sport della Regione Sardegna, vari motoclub locali (Iglesias, Carbonia, Fluminimaggiore, Team Spakkaruote e 4x4 Sulcis Club) e con la collaborazione di Ufoplast, Acoa Portovesme, 88FM Novembre | Dicembre 2006

Seat, Agipgas e Lai Automobili. Appuntamento venerdì pomeriggio (6 ottobre) nella spiaggia di Plag’e Mesu per la super speciale da 1.500 metri “TROFEO GOLFO DI GONNESA”. Le due prove (interamente su sabbia) sono state vinte da Stefano Passeri del Motoclub Lumezzane in sella all’Aprilia 450 sperimentale. <Ottimo terreno di prova per questo modello che andrà in commercio il prossimo anno>, dice il piccolo-grande campione del Mc Aprilia Giofil 3000 al termine della gara. Sfortunata la prova del compagno di squadra Paolo Ceci che rimedia 10’di ritardo per una frizione rotta dopo lo sforzo all’inizio della speciale.  BARAJAS FERNANDEZ


Baja di Sardegna

Seconda giornata: brilla Pusceddu Nella seconda giornata di gara (sabato 7 ottobre) percorso di 90 chilometri circa da ripetere tre volte con due linee: S’acqua salia (19,400 km) e Taniì (19,100 km). Percorso di una bellezza unica: <monti, spiagge, vegetazione mediterranea e poi piccoli guadi con vista miniere e tanta navigazione con road book>, dicono a fine giornata i piloti. Stefano Passeri è ancora imbattibile: cinque vittorie di tappa e un secondo posto. Gianni Pusceddu regge bene la sfida con tre piazze d’onore, un terzo posto, un quarto e una vittoria. Paolo Ceci occupa la terza posizione assoluta, Luca Manca perde un po’di tempo e si classifica al quarto posto guidando il lotto dei piloti sardi e precedendo Pierluigi Carta (KTM: Mc Le Grotte), Alessan-

dro Fadda e Fabio Palazzari. La classifica provvisoria dopo due giorni di gara conferma le ambizioni dei pretendenti alla vittoria finale con Passeri davanti a Pusceddu, Manca, Carta e Fadda. Nei Quad c’è la sorpresa del pilota di casa Efiso Mameli (Honda, Mc Mameli Moto), con 3’ di penalità e posizioni non da podio: ma i conti si fanno all’arrivo perché i primi delle prove speciali si ritirano per rotture o guasti e fanno balzare il pilota di Gonnesa in alta posizione. Alle sue spalle Silvestro Paris (Polaris: Mc Basercross), Pier Luigi Rovegno (Basercross), Stefano Leonesio (Leoracing) e Andrea Solinas (Mc Sorso). I piloti costretti al ritiro lamentano qualche difficoltà per il passaggio dei Quad in certi punti del percorso: ma secondo la direzione di corsa era tutto segnalato nel road-book (alcuni ne erano sprovvisti), anche i costoni che hanno creato imprevisti a taluni.

STEFANO LEONESIO

 Luca Manca (“Dragoni” di Porto Torres) è secondo assoluto in sella alla TM con uno stile impeccabile. Al terzo posto si piazza Fulvio Maiorca su Honda (“Motorschool”), seguito da Marcello Carini (Mc Sebino). Fabio Palazzari (Mc Carbonia) si ritira per guasto. Nella seconda manche invece Riccardo Cavalli (MC La Marca Trevigiana) riesce a conquistare il terzo posto precedendo l’iglesiente Danilo Deias. Nei Quad doppietta di Dario Segato su Suzuki (Gq Racing): Giorgio Arduini, anch’egli su Suzuki (Mc Leoracing), fa il bis per il posto d’onore, mentre conquistano il terzo posto prima Efisio Mameli (Mc Gonnesa) e poi Gian Marco Fossà (Mc Gq Racing). Quarto posto in “condominio” per Andrea Solinas (Mc Sorso) e per Alessandro Fontanazzi (Mc Basercross).

LUCA MANCA


Gare in Sardegna | Le gare classiche

MOTO:

PIER LUIGI CARTA

Ultimo giorno domenica 8 ottobre, con partenza sempre da Plag’e Mesu: stesso percorso ma soltanto due giri. Ormai i piloti hanno memorizzato i punti strategici e vanno via verso una ennesima galoppata attraverso il territorio del Sulcis. Domina ancora Stefano Passeri con l’Aprilia e vince questa edizione del BAJA di Sardegna col tempo totale di 3h38’45”. La sfortuna blocca l’iglesiente Gianni Pusceddu (prima frizione rotta e poi una caduta con manopola gas e freno fuori uso), togliendolo definitivamente dalla gara. La classifica finale premia il sassarese Luca Manca secondo assoluto in sella sua TM, staccato di 5’29; terzo Pierluigi Carta (Ktm) davanti ad Alessandro Fadda (Beta: Mc Il Centauro). Paolo Ceci Aprilia conclude in quinta posizione. Gli altri piloti sardi: settimo Floriano Sanna, ottavo Fulvio Maiorca, nono Fabio Palazzari, decimo Danilo Deias, dodicesimo Giorgio Biondelli (Le Grotte), sedicesimo Fernandez Barajas (Mc Arborea).

ALESSANDRO FADDA

DANILO DEIAS

EFISIO MAMELI

QUAD:

piazza d’onore per Luca Manca

Efisio Mameli secondo assoluto

Nei Quad successo assoluto di Stefano Leonesio (Leoracing) su Suzuki col tempo di 4h39’10”: anche se rimedia 6’di penalità riesce ad avere la meglio sul pilota di casa Efisio Mameli, staccato di 36” ma ottimo secondo in una manifestazione a carattere nazionale. Terzo Pierluigi Rovegno su Polaris (Mc Basercross), quarto Silvestro Paris (PolarisBasercross). Eccellente il quinto posto di Andrea Solinas (Suzuki- Mc Sorso) che dimostra di avere “stoffa”. A fine gara abbiamo raccolto le impressioni dei piloti che hanno promosso il Moto Club Gonnesa e tutti i suoi collaboratori : <Bravi nell’aver segnalato bene il percorso e tutto il resto: unico piccolo neo, un paio di vetture presenti in linea (domenica) dove si viaggiava in quinta piena (150 chilometri orari, le linee forse si potevano allungare di più per essere un vero BAJA>. Premiazioni sulla spiaggia con coppe e omaggi della Ufoplast alla presenza del sindaco di Gonnesa. Complimenti da parte della redazione di FM Magazine e 90FM Novembre | Dicembre 2006

ANDREA SOLINAS

PIER LUIG ROVEGNO


Baja di Sardegna

GIANNI PUSCEDDU

GIORGIO BIONDELLI

FABIO PALAZZARI

FULVIO MAIORCA

BAJA DI SARDEGNA 2006 Trofeo Italiano Baja Moto

FLORIANO SANNA

BAJA DI SARDEGNA 2006 Trofeo Italiano Baja Moto

CLASSIFICA PODIO MOTO DA SX CARTA.MANCA E PASSERI

FINALE UFFICIALE CLASSIFICA FINALE UFFICIALE PODIO QUAD DA SX CON LA COPPA SOLINAS MAMELI E LEONESIO ASSOLUTA ASSOLUTA www.cronocagliari.it www.cronocagliari.it

S C.P.

1°CONDUTTORE POS NUM

CONCORRENTE NAZ 2°CONDUTTORE

S C.P. 1°CONDUTTORE NAZ VETTURA SCUDERIA NAZ VETTURA PENALITA' MOTO - Classifica finale ufficiale assoluta NAZ BAJA2°CONDUTTORE DIGCSARDEGNA 2006 Trofeo Italiano BajaTOTALE

ASSOLUTA

POS. NUM. PILOTA

MOTO

PASSERI STEFANO 1 2 PASSERI ITA STEFANO PASSERI STEFANO APRILIA MANCA LUCA 2 4 MANCAITA LUCA MANCA LUCA TM CARTA PIERLUIGI 3 22 CARTA ITA PIERLUIGI CARTA PIERLUIGI KTM. FADDA ALESSANDRO 4 5 FADDA ITA ALESSANDRO FADDA ALESSANDRO BETA CECI PAOLO 5 3 CECI PAOLO ITA CECI PAOLO APRILIA CAVALLI RICCARDO 6 9 CAVALLI ITA RICCARDO CAVALLI RICCARDO BETA SANNA FLORIANO 7 14 SANNA ITA FLORIANO SANNA FLORIANO BETA MAIORCA8FULVIO 19 MAIORCA ITAFULVIO MAIORCA HONDA. FULVIO PALAZZARI 9 FABIO 11 PALAZZARI ITA FABIO PALAZZARI HONDA. FABIO DEIAS DANILO 10 21 DEIAS DANILO ITA DEIAS DANILO KTM. CORNACCHINI 11 ENRICO 15 CORNACCHINI ITA ENRICO CORNACCHINI KTM. ENRICO BIONDELLI 12 GIORGIO 6 BIONDELLI ITA GIORGIO BIONDELLIKTM. GIORGIO BRUNO IGOR 13 18 BRUNOITA IGOR BRUNO IGOR HONDA. GHITTI FEDERICO 14 16 GHITTI FEDERICO ITA GHITTI FEDERICO KTM. ASTORI GIANERNESTO 15 24 ASTORIITA GIANERNESTO ASTORI GIANERNESTO KTM. BARAJAS16FERNANDEZ 20 BARAJAS FERNANDEZ BARAJAS FERNANDEZ SUZUKI. CLASSIFICA FINALE UFFICIALE CARINI MARCELLO 17 23 CARINI ITA MARCELLO CARINI MARCELLO KTM. ASSOLUTA BOER MATTIA 18 8 BOER MATTIA ITA BOER MATTIA KTM.

BAJA DI SARDEGNA 2006 Trofeo Italiano Baja Quad

S C.P.

ABBANDONI

1°CONDUTTORE POS NUM

www.cronocagliari.it

CONCORRENTE NAZ 2°CONDUTTORE

LEONESIO1 STEFANO 53 LEONESIO ITA STEFANO MAMELI EFISIO 2 60 MAMELIITA EFISIO ROVEGNO3 PIERLUIGI 52 ROVEGNO ITA PIERLUIGI PARIS SILVESTRO 4 59 PARIS SILVESTRO ITA SOLINAS ANDREA 5 62 SOLINAS ITAANDREA FONTANAZZI 6 ALESSANDRO 51 FONTANAZZI ITA ALESSANDRO SEGATO DARIO 7 54 SEGATO ITA DARIO CUFFARO8GIUSEPPE 58 CUFFARO ITA GIUSEPPE MARCHIORI 9 GILBERTO 56 MARCHIORI ITA GILBERTO

1°CONDUTTORE NAZ VETTURA

GC SCUDERIA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA

TARRICONE HONDA. FRANCESCO ASSOLUTA

NAZ

PENALITA’

M1 APRILIA GIOFIL 3000 APRILIA 1'00 M2 M.C. I DRAGONI TM M1 M.C. LE GROTTE KTM. M0 M.C. IL CENTAURO BETA M1 APRILIA GIOFIL 3000 APRILIA M1 M.C. LA MARCA TREVIGIA BETA M1 M.C. CARBONIA BETA M0 M.C. MOTOR SCHOOL HONDA. 1'00 M1 M.C. CARBONIA HONDA. M1 M.C. IGLESIAS KTM. 1'00 M0 M.C. SERBINO KTM. M1 M.C. LE GROTTE KTM. M1 M.C. PINEROLO QUADRIFO HONDA. M1 OLD FARM RACING KTM. M1 OLD FARM RACING KTM. M1 M.C. ARBOREA SUZUKI. 16'00 CLASSIFICA FINALE UFFICIALE M0 M.C. SEBINO KTM. 2:01'00 ASSOLUTA KTM. 5:30'37 M1 M.C. PINEROLO

BAJA DI SARDEGNA 2006 Trofeo Italiano Baja Quad www.cronocagliari.it

3:38'45 M1 3:44'14 M2 3:53'57 M1 3:57'21 M0 3:59'29 M1 4:01'54 M1 4:02'24 M1 4:03'31 M0 4:03'54 M1 4:10'08 M1 4:10'14 M0 4:11'50 M1 4:15'50 M1 4:25'31 M1 4:29'20 M1 5:08'54 M1 7:09'19 M0 9:35'19 M1

2°CONDUTTORE GC SCUDERIA

PUSCEDDU HUSQVARNA. GIOVANNI QUAD DUTTO NICOLA SUZUKI.

ITA ITA ITA

M2 M.C. OGGIONO ASSOLUTA M2 M.C. MOTORBIKE IGL. GC SCUDERIA M1 M.C. V. ALFIERI

LEONESIOSUZUKI. STEFANO MAMELI EFISIO HONDA. ROVEGNOPOLARIS. PIERLUIGI PARIS SILVESTRO POLARIS. SOLINAS ANDREA SUZUKI. FONTANAZZI POLARIS. ALESSANDRO SEGATO DARIO SUZUKI. CUFFAROKAWASAKI GIUSEPPE MARCHIORI YAMAHA. GILBERTO

ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA

K3 K3 K4 K4 K3 K4 K3 KA K4

LEORACING MAMELI MOTO BASERCROSS BASERCROSS M.C. SORSO BASERCROSS GQ RACING MUXAR GQ RACING

ARDUINI GIORGIO SUZUKI. FOSSA' GIANMARCO SUZUKI. SIMIONI RENZO BOMBARDIER

ITA ITA ITA

K3 K3 K4

LEORACING GQ RACING GQ RACING

GC

TOTALE

VETTURA PENALITA' QUAD - Classifica finale ufficiale assoluta BAJA DI SARDEGNA 2006NAZTrofeo Italiano BajaTOTALE

TARRICONE FRANCESCO 7 TARRICONE ITA FRANCESCO PUSCEDDU GIOVANNI 10 PUSCEDDU ITA GIOVANNI POS. NUM. PILOTA DUTTO NICOLA 12 DUTTO ITA NICOLA

S C.P.

ASSOLUTA

GC

SCUDERIA DIST.

DIST.

APRILIA GIOFIL 3000 M.C. 5'29 I DRAGONI M.C.15'12 LE GROTTE M.C.18'36 IL CENTAURO APRILIA 20'44GIOFIL 3000 M.C.23'09 LA MARCA TREVIGIA M.C.23'39 CARBONIA M.C.24'46 MOTOR SCHOOL M.C.25'09 CARBONIA M.C.31'23 IGLESIAS M.C.31'29 SERBINO M.C.33'05 LE GROTTE M.C.37'05 PINEROLO QUADRIFO OLD46'46 FARM RACING OLD50'35 FARM RACING M.C. 1:30'09 ARBOREA M.C. 3:30'34 SEBINO M.C. 5:56'34 PINEROLO

SCUDERIA DIST.

HONDA. NP 3^ TAPPA - 8 OTTOBREM2 2006 M.C. (PA OGGIONO HUSQVARNA. RIT. 3^ TAPPA - 8 OTTOBRE M22006 M.C. MOTORBIKE IGL. PENALITA’ TOTALE DIST. SUZUKI. N.P. 2^ TAPPA - 7 OTTOBRE M12006 M.C. V. ALFIERI

SUZUKI. 6'00 HONDA. 3'00 POLARIS.15'00 POLARIS. SUZUKI. 2:00'00 POLARIS. 2:38'00 SUZUKI. 2:00'00 KAWASAKI 2:18'00 YAMAHA. 2:02'00

4:39'10 4:39'46 4:42'21 4:55'21 6:58'02 7:05'47 7:47'09 7:52'49 8:14'18

K3 K3 K4 K4 K3 K4 K3 KA K4

LEORACING MAMELI 36MOTO BASERCROSS 3'11 BASERCROSS 16'11 M.C. 2:18'52 SORSO BASERCROSS 2:26'37 GQ 3:07'59 RACING MUXAR 3:13'39 GQ 3:35'08 RACING

ABBANDONI ARDUINI GIORGIO 50 ARDUINI ITA GIORGIO FOSSA' GIANMARCO 55 FOSSA'ITA GIANMARCO SIMIONI RENZO 57 SIMIONIITA RENZO

2006 Novembre Dicembre FM91 SUZUKI. RIT. 2^ TAPPA - 7| OTTOBRE K32006 LEORACING SUZUKI. RIT. 2^ TAPPA - 7 OTTOBRE K32006 GQ RACING BOMBARDIER RIT. 2^ TAPPA - 7 OTTOBRE K42006 GQ RACING


Raduni | Sport e turismo

Motoraduno del Cannonau Festa speciale a Dorgali di Gian Mario Addari

UN APPUNTAMENTO CLASSICO da sottolineare in rosso nel calendario Una domenica speciale (24 settembre), una festa autentica tra sport e divertimento, come quella del “Motoraduno del Cannonau”, organizzato dal Motoclub Dorgali e giunto ormai all’undicesima edizione. Parto dalla redazione di Formula Motori verso le 9,30 con l’intenzione di evitare la trafficata e monotona “Carlo Felice”; opto per la vecchia Statale 125, per un itinerario più turistico e soprattutto meno noioso. In verità, la 125, l’ avevo già percorsa diverse volte ma mai per un tratto così lungo; per i motociclisti rimane una delle più belle strade sarde. Credo che l’aggettivo più appropriato sia “affascinante”. Affascinante per i mototuristi a cui piace lasciarsi accarezzare dal vento a bassa andatura e godere delle splendide scenografie che solo la natura sarda sa offrire. Tra una serie di curve e l’altra ci si ritrova quasi proiettati nel passato nell’attraversare i numerosi paesini caratteristici della costa orientale sarda; complice anche la giornata festiva, si respira un’atmosfera quasi surreale e assolutamente silenziosa che mi porta ad attraversarli in “punta di piedi” per paura che il rumore degli scarichi disturbi i silenziosi abitanti. 92FM Novembre | Dicembre 2006

Nel “paradiso” di Cala Gonone Stanco, ma felice come un bambino, arrivo a destinazione in tempo per la degustazione dei prodotti tipici dorgalesi tra cui ottimi formaggi e soprattutto vino di produzione locale. Non faccio neanche in tempo a far raffreddare il motore che si parte per il giro turistico guidato dagli organizzatori del Motoclub Dorgali. E’ un susseguirsi di tornanti immersi nella “selvaggia” terra brunastra barbaricina e tra le ginestre di colore giallo paglierino caratteristiche della zona, per poi giungere finalmente nello splendido scenario di Cala Gonone. Si rimane a bocca aperta davanti alla sabbia dorata e alla limpidezza dell’acqua sovrastate dalle splendide scogliere che si ergono maestose, modellate da secoli di mareggiate e forti venti. A dirla tutta, è stato uno di quei pochi momenti in cui avrei voluto essere passeggero per godere appieno dello splendido scenario da “paradiso”.


Motoraduno a Dorgali

La grande “regia” di Gianni Manca Durante una breve sosta scambio due chiacchiere con Gianni Manca, responsabile del reparto corse e dirigente del Motoclub Dorgali. E’ un ragazzo molto diplomatico, con un’ottima dialettica, tanto da farmi pensare che non sia un “addetto stampa” improvvisato. Inizialmente esprime la sua immensa soddisfazione per l’elevato numero di partecipanti al moto-raduno (437 moto iscritte più un numero imprecisato di passeggeri) e tiene a sottolineare le novità più importanti rispetto agli anni precedenti, tra cui la lotteria e

una migliore logistica organizzativa. Idee per i prossimi raduni? <Sicuramente far conoscere soprattutto ai motociclisti d’oltremare “l’altra Sardegna”, rappresentata non solo dal mare ma anche dall’entroterra ricco di siti di interesse archeologico, come ad esempio la grotta di Ispinigoli, una voragine con un’enorme stalagmite che sembra sostenere il soffitto: con i suoi 38 metri di altezza è la seconda per altezza al mondo; senza tralasciare la Tomba dei Giganti di Sa Ena ‘e Thomes, il Dolmen Mottorra e via dicendo>

Paolo Carrai: Motoclub Portocervo

Lo spettacolo di Ispinigoli Insomma l’obbiettivo di Gianni Manca e degli altri organizzatori è quello di aggiungere anche un po’ di cultura allo splendido contesto offerto dal mare e dalla tradizione gastronomica barbaricina. Il colloquio è così piacevole che non mi accorgo che è giunta l’ora di convogliare il rombante “fiume” di motociclisti verso il ristorante Ispinigoli dove il menù è a base di ottimi piatti barbaricini tra cui malloreddus con un delicato e saporito ragù di cinghiale e poi - da buona tradizione sarda - porchetto arrosto, il tutto innaffiato da Cannonau prodotto nelle cantine dorgalesi .

MOTOCLUB PORTOCERVO

Approfitto degli intervalli tra una portata e l’altra per sondare gli animi dei presidenti dei motoclub. Il primo con cui faccio conoscenza è Paolo Carrai (Motoclub Portocervo), il quale promuove a pieni voti sia l’organizzazione, sia l’ottimo e abbondante pranzo, ma – come unica nota negativa - lamenta il fatto di non aver trovato posto in ristorante per tutti i soci del suo motoclub. <Purtroppo>, replica Gianni Manca, <un ristorante capace di ospitare più di 400 persone non è facile da trovare: ma l’anno prossimo ci impegneremo per evitare questo problema>.

Ducati Monster Cagliari L’estate è ormai finita da un pezzo e così le lunghe giornate. Lo sanno bene i componenti del D.M.C. (Ducati Monster Club) Cagliari, i quali non hanno intenzione di percorrere la “SS 125” con l’ oscurità: così sono tra i primi ad avviarsi verso il capoluogo senza però tralasciare una veloce dichiarazione. Il presidente Alberto Caddeo (soprannominato Snoopy) mostra l’entusiasmo ma anche la stanchezza di una giornata passata all’insegna di moto e buona compagnia.

Francesco Puligheddu: Oliena Simpatico e cordiale il presidente del Motoclub Oliena, Francesco Puligheddu: si ritiene estremamente soddisfatto per l’andamento della manifestazione.

DUCATI MONSTER CLUB SARDEGNA


Raduni | Sport e turismo

Gioacchino Fadda: Motoclub Orune Altro Motoclub ampiamente rappresentato è quello di Gioacchino Fadda che insieme ai soci di Orune mostra orgoglioso la maglietta uguale per tutti i componenti, rappresentante un’opera di Costantino Nivola (1911-1988), uno degli scultori sardi più creativi, nativo di 0rune e poi trapiantato all’estero. Alle 18 anche gli ultimi gruppetti scaldano le moto per il rientro a casa anche se all’interno del parcheggio del ristorante non mancano gli stuntmen improvvisati che costringono ad un pronto intervento dei vari paramedici ed ambulanze presenti al raduno, altro punto di forza dell’organizzazione. Un sunto dell’opinione dei partecipanti al raduno barbaricino? Bellissimo evento curato da un Motoclub efficiente e disponibile, luoghi incantevoli e un ottimo contorno enogastronomico. Unica pecca segnalata da alcuni l’elevato prezzo del pranzo,soprattutto se sommato alle decine di euro impegnate in benzina per raggiungere Dorgali; ma si sa, metter d’accordo più di 400 persone non è un’ impresa facile. Quanto a me, dopo aver ringraziato gli organizzatori per l’estrema ospitalità, indosso casco e guanti. Durante il viaggio di ritorno penso solo una cosa: <l’anno prossimo sarò di nuovo qui>.

Motoraduno a Dorgali MOTOCLUB ORUNE

MOTOCLUB DORGALI

Lotteria e premazioni Intorno alle 17 “Baddore” e “Zietto” “(organizzatori del Motoclub Dorgali) e altri esponenti del Motoclub Dorgali estraggono i biglietti della lotteria: i vincitori dei vari premi vengono invitati a ritirarli dal simpatico “Baddore”che dispensa battute e “sketch” in lingua sarda, divertendo la folta schiera di motociclisti e curiosi. MOTOCLUB OLIENA

94FM Novembre | Dicembre 2006



Nuova

Una nuova agilitĂ . Per passare in un istante da un percorso classico ad un itiner anche nei preziosi materiali degli interni. Una nuova potenza. Qu PerchĂŠ in o

Concessionaria BMW Nuova Special Car - Via Sernagiotto - Tel. 070 2411


BMW Financial Services: la più avanzata realtà nei servizi finanziari. BMW e . Incontro al vertice della tecnologia. Consumi (litri/100km) ciclo urbano/extraurbano/misto: da 9.6/5.9/7.2 (2.0d) a 14.3/8.0/10.3 (3.0si). Emissioni CO2 (g/km): da 191 (2.0d) a 248 (3.0si).

Nuova BMW X3. Siate curiosi.

Una nuova agilità. Per passare in un istante da un percorso classico ad un itinerario sportivo. Un nuovo design. Ricercato anche nei preziosi materiali degli interni. Una nuova potenza. Quella del motore 3.0sd biturbo da 286 CV. Perché in ogni strada c'è sempre qualcosa di nuovo.

Concessionaria BMW Nuova Special Car - Via Sernagiotto - Tel. 070 241181 - ELMAS (CA)

Nuova BMW X3 2.0i 2.0d 2.5si 3.0si 3.0d 3.0sd www.x3.bmw.it

Via Campania, 34/36 - Tel. 0783 210098 - ORISTANO

Piacere di guidare


P o s t e I t a l i a n e S. p. a . - S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e - 4 5 % a r t . 2 c o m m a 2 0 / b l e g g e 6 6 2 / 9 6 - D C B C a g l i a r i

Magazine dei motori in Sardegna: auto, moto, gare e personaggi

FM formulamotori MAGAZINE

NUMERO #26

formulamotori

novembre - dicembre Anno 2006 - € 2,90

MAGAZINE

60026 9 771970 191005

Auto e Moto Le gare in Sardegna

Seat Altea XL L’auto extralarge

Il secolo Lancia 100 anni di storia

Kia Sportage Test in Sardegna

I personaggi

Maurizio Sanna, Niko Lusso, Patrizia Melis, Marcello Sunda

NUMERO #26 novembre - dicembre Anno 2006

Le Regine di Parigi Viaggio nel “Mondial de l’Automobile”

Le Case automobilistiche hanno portato alla ribalta le ultime grandi novità sotto forma di concept avveniristici e sportivi


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.