Ski & Test Drive @ Foppolo 2013

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FREE TEST

Partner dell’evento:


Due giorni speciali alla scoperta degli sci delle migliori marche

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ome di consuetudine anche quest’anno Foppolo si conferma quale meta prescelta per un evento d’eccezione. Sabato 16 e domenica 17 febbraio Cisalfa vi invita a testare alcuni dei modelli di sci da competizione dei più importanti e noti brand mondiali come Atomic, Elan, Head, K2, Nordic e Salomon. Amanti ed appassionati dello sci potranno così provare gratuitamente

alcune delle ultime novità di questa stagione sciistica. Possibilità per tutti di scegliere lo “style” preferito (carving, freestyle, rocker, fuori pista, da fondo) e sperimentare gli sci ad alta gamma che riprendono contenuti e tecnologie di quelli da competizione. E se siete amanti della velocità su quattro ruote la concessionaria Lodauto vi invita a scoprire i modelli delle autovetture Mercedes-Benz in esposizione.

VI ASPETTIAMO A FOPPOLO PER UN WEEK-END DI SPORT, DIVERTIMENTO E ADRENALINA!

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atomic.com

Foppolo: il cuore palpitante delle Orobie

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ride REDster Lo scarpone che rende più emozionante Lo sci.

La nuova Linea atomic redster Scarpone redSter / Sci redSter d2 / caSco redSter

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oppolo, antico e caratteristico villaggio brembano, conta poco più di 200 abitanti ed è situato nel cuore delle Alpi Bergamasche in un territorio compreso tra i 1.300 e i 2.621 metri sul livello del mare. Il territorio si divide in diverse contrade: Arale, Costa, Moretti, Piano, Rovera, Sponda, Teggie, Cortivo e Vendulapetro, molte delle quali pressoché disabitate, ma con uno stile rurale mantenuto negli anni e che le ha contraddistinte nel corso dei secoli. Il nome Foppolo deriva dalla parola “foppa”, che sta ad indicare la conca nella quale il paese sorge. Foppolo è il comune più alto della Val Brembana. I suoi monti, infatti, confinano a nord con la Valtellina tramite la catena alpina delle Orobie. Un tempo solo rifugio estivo di mandriani, quasi disabitato d’inverno, oggi rappresenta il centro sciistico più rinomato delle Orobie. Dotato di una stazione turistica per gli amanti degli sport invernali quali sci, snowboard, sci di fondo, sci alpinismo e pattinaggio, propone varie piste da discesa in grado di soddisfare lo sciatore più esigente. Con la strategia dell’innevamento programmato e l’apertura del servizio promozionale, negli ultimi anni ha provveduto ad adeguarsi alle crescenti richieste. Ciò è stato possibile grazie all’integrazione di pacchetti turistici e all’estensione della praticabilità delle piste fino alla confinante conca di Carisole e alla vicina stazione di San Simone. Foppoloski e Carona

offrono al turista un totale di 12 impianti che servono 26 piste per un totale di circa 30 km. Foppolo dispone anche di 10 cannoni per l’innevamento artificiale, per un totale di 7 km di piste. Per gli amanti dello sci di fondo è disponibile l’anello di 3 km, illuminato e praticabile anche di sera, sia per lo sci nordico che per le passeggiate con le ciaspole. La stazione è dotata anche di un’ottima struttura per il tempo libero: discoteche, pub, pizzerie, piscina coperta e, all’interno del complesso “Oasi”, sale giochi, bar e palestra. Oltre a questo, c’è la possibilità di praticare altre attività quali pattinaggio, slittino, nuoto, tennis al coperto, escursioni e deltaplano.

DISTANZE IN KM:

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• da Milano: 106 km; • da Bergamo: 56 km; • aeroporto Orio al Serio: 57 km; • arrivando con il treno: stazione di Bergamo a circa 56 km, collegamenti con bus di linea della SAB per la Valle Brembana.


www.socrep.it

L’alternativa allo sci è pura adrenalina, ma non solo

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bicicletta che non ha nulla a che vedere con lo hi pensa che l’unica attività Snow Cross che si pratica a bordo di motoslitte praticabile in montagna sia lo sci, rombanti. si sbaglia di grosso. Le località Questo attrezzo, infatti, è super ecologico e si montane offrono tantissime alternative guida come una moto, stando in piedi seduti su ai classici sport invernali: da quelle più una sella. adrenaliniche come il kitesurfing, la A bordo di una tavola dotata di manubrio, ci si motoslitta, l’airboarding, e può così esibire in pieghe, derapate e lo snow-bike, al più tranquillo salti. Grazie alla sua spettacolarità, nordic walking con le lo SnowX sta conquistando una ciaspole ai piedi, oppure Le localitÁà ricca schiera di fan sulla neve, la gita sul calesse montane offrono unendo la tecnica sciistica allo trainato da cavalli, o ancora stile motociclistico. E uno dei tantissime lo sleddog, un’esperienza centri dove si può provare alternative ai da provare a bordo di una lo Snowx si trova proprio nel classici sport slitta trainata da cani husky. comprensorio di Foppolo. invernali Ogni stagione invernale, poi, Il kitesurfing, un ibrido riserva sempre delle nuove tra aquilone e surf, è invece una sorprese: una di queste è lo disciplina sportiva esplosa qualche SnowX (Snow Cross Board), una via anno fa sulle spiagge di Maui, nelle di mezzo tra una tavola da snowboard e una isole Hawaii. Il kitesurfing sostituisce, alla Segue a pag. 8

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discese nella neve fresca. Questa particolare “bicicletta da neve” può anche non disporre di ruote, ma di due sci applicati uno dietro l’altro, che consentono l’utilizzo su piste innevate. Le altre attività più soft come lo sleddog o il nordic walking si praticano un po’ ovunque, dalle Alpi agli Appennini. Affrontando passeggiate con le racchette, ad esempio, il nordic walking può rivelarsi un’esperienza affascinante. Raggiungendo la cima delle montagne si può godere di una vista panoramica mozzafiato sui gruppi montuosi e, il più delle volte, si possono avvistare animali selvatici che corrono nella neve. Un’esperienza affascinante e unica!

DESIGNED FOR FREEDOM

Free-spirited. Esattamente come tutto ciò che facciamo, realizziamo i nostri sci racing con l’intento di rendere le vostre performance più elevate possibile. Per maggiori info visita il sito salomonracing.com

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tradizionale vela da windsurf, la potenza sviluppata da aquiloni di grandi dimensioni, permettendo di compiere evoluzioni e salti spettacolari. Tra le novità di questi ultimi anni c’è anche l’airboarding: un nuovo modo di divertirsi scivolando sulla neve a pancia in giù sdraiati sull’airboard, un cuscino gonfiabile, leggero e resistente, in grado di assorbire le irregolarità della neve grazie a un apposito cuscinetto d’aria collocato all’interno, che garantisce una completa aderenza al suolo e una totale sicurezza. Per quanto riguarda lo snow-bike, esso consiste nell’utilizzare una mountain bike con gomme chiodate su percorsi cross country e

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Scialpinismo:

cosa occorre sapere

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o scialpinismo è una disciplina sciistica/ alpinistica che, mediante l’utilizzo di sci opportuni e pelli di foca, permette di muoversi in montagna durante i periodi di innevamento, sia in risalita che in discesa, come attività a sé stante o come modalità di avvicinamento invernale a percorsi prettamente alpinistici. Per praticare lo scialpinismo sono necessari: Sci da scialpinismo muniti di attacchi. Trattasi di sci di dimensioni simili a quelli per lo sci alpino ma più leggeri. Gli attacchi permettono di liberare il tallone, agevolando così i movimenti in salita, e di bloccarlo poi per sciare in discesa. Pelli di foca, costruite in materiale sintetico, hanno un lato adesivo. Vanno applicate alla soletta dello sci

quando si vuole intraprendere una salita. Per affrontare la discesa vengono tolte e riposte nello zaino. Scarponi da scialpinismo, simili a quelli per sci alpino ma solitamente più leggeri. Sono dotati di una suola in gomma per agevolare la camminata qualora sia necessario. Bastoncini da sci, come quelli per lo sci alpino, agevolano la salita ma vengono utilizzati anche in discesa. È importante sottolineare che, data la natura di questa attività, chi pratica lo sci alpinismo è particolarmente esposto al rischio di travolgimento da valanga. Infatti lo sci alpinista, in discesa, oltre che sovraccaricare i pendii carichi di neve col proprio peso, spesso “taglia” il pendio, facendo venire meno la coesione del manto nevoso. Questo, in particolari condizioni, può provocare il distacco di una valanga. Per evitare questa eventualità gli sci alpinisti devono analizzare attentamente ogni pendio in base all’inclinazione, all’esposizione e alle condizioni della neve in quel momento, così da poter valutare il rischio di un distacco. A questo riguardo è Segue a pag. 14

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TECHNOLOGY

“Prestare particolare attenzione al livello di pendenza da affrontare in discesa”

utile dotarsi di un apparecchio di ricerca in valanga, comunemente noto come Arva. Trattasi di uno strumento elettronico

utilizzato per la ricerca delle persone travolte in valanga. Lo strumento consiste sostanzialmente in una ricetrasmittente di segnale (non vocale), che funziona sulla frequenza di 457 kHz. L’apparecchiatura viene indossata dagli escursionisti in modalità di trasmissione permettendo a coloro che non sono stati travolti dalla valanga di commutare l’apparecchio in ricezione al fine di localizzare il trasmettitore dei travolti. Altrettanto utile e fondamentale è accompagnare l’utilizzo dell’Arva con sonda da valanga e pala (esistono appositi modelli leggeri e smontabili), per la precisa localizzazione meccanica dei travolti ed il più veloce possibile disseppellimento. Studi statistici dimostrano che l’utilizzo congiunto dei

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tre strumenti aumenta, in caso di incidente, la probabilità di sopravvivenza dei travolti. Prima di cimentarsi nello scialpinismo, è opportuno valutare la difficoltà globale che tiene conto di parametri come la lunghezza dell’itinerario, la ripidezza, la continuità dei pendii, l’esposizione, i pericoli oggettivi, la quota e l’isolamento. La difficoltà globale si esprime con la scala: F: facile PD: poco difficile AD: abbastanza difficile D: difficile TD: molto difficile ED: estremamente difficile E’ opportuno infine prestare particolare attenzione al livello di pendenza da affrontare in discesa, ai tratti esposti ed ai passaggi obbligati, difficoltà che devono essere prese in considerazione in base alle capacità di ogni singolo sciatore. Winner 2012 Product

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Bambini sugli sci: consigli per i genitori

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i seguito una serie di consigli rivolti ai genitori che vogliono portare i propri figli a sciare: età giusta per iniziare, corsi da frequentare, abbigliamento da indossare e così via. Ecco tutte le risposte ai dubbi di mamma e papà alle prese con il debutto in pista dei figli. ETÁ: è auspicabile mettere i propri figli sugli sci verso i tre, quattro anni. Diversamente da altri sport, lo sci è infatti un’attività che si può apprendere sin da piccoli. BENEFICI: dal punto di vista fisico sviluppa l’agilità, la coordinazione neuro-motoria e l’equilibrio. Dal punto di vista caratteriale insegna ad avere fiducia nelle proprie capacità e quindi è un sport particolarmente particolarmente indicato per indicato per i i bambini timidi bambini timidi e insicuri e insicuri. Inoltre lo sci si pratica in montagna, dove si respira aria pulita e dolce si è a stretto contatto con la natura. CORSI: un maestro privato ha più tempo e più attenzione da dedicare. Ma per i bambini lo sci è e deve essere soprattutto un gioco. In questo senso i corsi collettivi, oltre a costare meno, risultano più divertenti, poiché i bambini stanno fra di loro.

REGOLE ESSENZIALI: è fondamentale istruire i proprio figli insegnando loro le regole essenziali, quali: essere prudenti sulle piste, non andare troppo veloci o avventurarsi fuoripista, fare molta attenzione agli altri sciatori e non fermarsi mai in mezzo alla pista. Poi li si può lasciare liberi, in compagnia dei fratelli o di altri amichetti, magari con un appuntamento ogni tanto in un punto convenuto. Per loro sarà una vera gioia. ATTREZZATURA: Gli sci devono essere adatti al livello tecnico. Non è consigliabile prendere sci “da gara” per un bambino di 8-10 anni se non sa già sciare piuttosto bene. Gli renderebbero la vita difficile. Esiste un’ampia scelta di sci junior o baby, pensati per varie

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capacità dello sciatore. Per la lunghezza, uno sci corto facilita l’apprendimento, quindi evitare di esagerare in lunghezza per fare magari una stagione in più, complicando però la vita al bambino nel primo anno di utilizzo. Stesso discorso per lo scarpone. Deve essere giusto, non fare male, ma bloccare bene il piede, con tre/quattro ganci. Prendere un numero troppo grande, con l’idea di mettere magari le calze doppie il primo anno, è un concetto che non si addice allo sci. Si usa una calza sola, meglio se specifica da sci e il numero deve essere al massimo di mezza misura più grande. Per i principianti, meglio scarponi più morbidi. I bastoncini devono anch’essi essere della misura corretta. Costano relativamente poco, ed esistono anche alcuni modelli (più costosi) regolabili in altezza. IL CASCO: deve essere omologato per lo sci/snowboard. Nella scelta badare che si adatti bene, non sia troppo grande o troppo stretto. Deve diventare un’abitudine indossarlo e se i genitori sciano, sarebbe meglio che lo avessero anche loro per dare il buon esempio. Molto utile per i bambini più grandicelli, specie se vanno in piste non baby, in cui il rischio di “incidenti” è più elevato per la maggiore velocità degli sciatori, è il paraschiena in plastica. Mutuato dalla motocicletta, esiste sia indossabile come una canottiera, che con un paio di bretelle e una fascia di velcro in vita. Da

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non dimenticare la maschera da sci (per le brutte giornate) e/o gli occhiali da sole con protezione totale dai raggi UV, per proteggere gli occhi dal forte riverbero della neve. ABBIGLIAMENTO: L’ideale è la vestizione a strati. Il primo strato, a contatto della pelle, è meglio che non sia in cotone, perché trattiene l’umidità del sudore. Esistono i cosiddetti capi tecnici (venduti nei negozi sportivi) che asciugano alla svelta e mantengono il calore, altrimenti anche la lana (meglio se merinos) va bene. Sopra alla maglia intima indossare una maglia leggera, meglio se a collo alto, in micropile o lana. Al di sopra di questa è perfetto un pile. Per le gambe basta una calzamaglia, con o senza piedi, in tessuto tecnico o lana. Per i piedi, un solo paio di calze in lana, meglio se apposite per lo sci (hanno leggere imbottiture che proteggono dai punti di abrasione e pressione con lo scarpone). I guanti devono assolutamente essere di qualità, impermeabili e caldi. Mai sciare senza, nemmeno nelle belle giornate primaverili: cadere sulla neve a mani nude può fare molto male. Le moffole sono più calde e adatte specialmente ai più piccoli. Infine lo strato esterno: ottime le tute intere per i più piccoli, adatte anche per rotolarsi sulla neve prima e dopo lo sci. Per i più grandicelli, giacca e pantaloni impermeabili e traspiranti, imbottiti, sono più pratici.

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Il troppo stroppia: vale anche per il sole Proteggere sempre la pelle, perchè la neve riflette fino all’80% dei raggi. Attenzione particolare soprattutto ai giovani: gli under 40 rappresentano il 20% delle nuove diagnosi

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roppe persone usano i pochi giorni di vacanza a disposizione durante l’anno per fare il “pieno” di sole. Le conseguenze? Eritemi solari e progressivi gravi danni alla cute che possono degenerare in un tumore particolarmente aggressivo, il melanoma, che fa registrare ogni anno in Italia 7000 nuove diagnosi e 1500 decessi. Per scongiurare questi rischi è necessario proteggere non solo la pelle, ma anche gli

occhi. La neve infatti è in grado di riflettere i raggi solari fino all’80% in più, una percentuale quattro volte superiore rispetto a quella della sabbia. La prevenzione non può quindi andare in vacanza, ma deve invece accompagnarci ogni giorno dell’anno. Le categorie più a rischio, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono i maestri di sci o chi svolge un lavoro all’aperto. La categoria professionale che negli ultimi anni ha fatto registrare il maggior numero di nuove diagnosi è rappresentata invece dai cosiddetti “colletti bianchi” come impiegati, funzionari, negozianti, che trascorrono tutta la settimana al chiuso negli uffici. Queste persone, infatti, si espongono al sole per troppe ore, spesso senza protezione e solo in alcuni periodi dell’anno, ad esempio durante le vacanze estive o durante la cosiddetta “settimana bianca”. Segue a pag. 22

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Salice casco Pipe Bianco Opaco E’ la grande novità Salice per l’AI1213, un nuovo casco ideato e creato per tutti gli amanti dello snowboard e del freestyle. Dal design accattivante e giovanile, con colori a contrasto e in linea con la proposta maschere, così da creare un total look firmato Salice. Omologato CE EN 1077:2007 CLASSE B, il casco Pipe ha la calotta esterna in ABS verniciato Soft Touch, mentre l’interno è in EPS ad alta densità. La fodera interna è invece in tessuto anallergico Sanitized e antisudore. Di produzione 100% italiana, il casco prevede fori di ventilazione per massima traspirabilità e orecchie semirigide intercambiabili, removibili e lavabili, oltre che un sottogola con sistema di chiusura a più regolazioni e a facile rilascio. Misure: XS (54)/ S (56)/ M (58)/ L (60)/ XL (61) Prezzo consigliato al pubblico: 108.00 Euro Salice 606 DARWFV Bianco Opaco/RW Verde Una maschera racing dalle grandi prestazioni e performante. La lente doppia specchiata RW, sferica, in policarbonato UV 400 antigraffio e antiappannante, riduce i raggi riflessi della luce e aumenta le proprietà filtranti. I fori di areazione frontali della lente garantiscono un’ottima ventilazione e traspirabilità. Le chele pivotanti rendono la maschera 606 compatibile con l’uso di qualsiasi casco da sci, anche grazie allo strap con doppia regolazione. Grande comfort assicurato dall’appoggio facciale in velluto antiallergico. Infine, le grandi dimensioni del frame ne permettono l’utilizzo anche come sovraocchiale OTG, oltre che assicurare un’ottima visibilità durante l’utilizzo. Categoria d’uso: Racing/Snowboard Prezzo consigliato al pubblico: 87,00 Euro Salice 608 ITA Bianco/RW Verde

La linea pulita e minimalista fa del modello 608 di Salice una maschera racing top di gamma dalle grandi prestazioni. Ha un appoggio facciale in morbido velluto antiallergico a garanzia di un comfort ottimale, anche grazie all’elastico con doppia regolazione. Ottima vestibilità con qualsiasi tipo di casco race o freeride. La lente doppia specchiata RW, in policarbonato con protezione UV 400, antigraffio e antiappannante, riduce i raggi riflessi della luce e aumenta le proprietà filtranti assicurando ottima visibilità in ogni condizione. Immancabile sul frame e sullo strap il tricolore che ha reso Salice marchio simbolo del Made in Italy nel mondo dello sci. Categoria d’uso: Racing/Sci Alpino. Prezzo consigliato al pubblico: 92,00 Euro Per informazioni: Salice Occhiali Srl Via Suganappa, 10 - 22015 – Gravedona e Uniti (Como) - Italy Tel.+39 0344 85224 - www.saliceocchiali.it - salice@saliceocchiali.it

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dimostrato da uno studio dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc). Se individuato in fase iniziale,

Grande attenzione deve però essere

rivolta ai più giovani. L’età dei malati, infatti, si sta abbassando progressivamente. Dieci anni fa i giovani rappresentavano solo il 5% dei casi e questo tumore riguardava soprattutto persone con più di 50 anni. Il 20% delle nuove diagnosi oggi viene invece riscontrato in pazienti di età compresa tra i 15 e i 39 anni. Chi ha più di 100 nei e le persone con gli occhi e i capelli chiari corrono un rischio maggiore del 10% di essere colpiti dalla malattia. La corretta informazione è fondamentale per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del controllo dei nei: il melanoma infatti scrive la sua diagnosi sulla pelle con il proprio inchiostro. Come il fumo di sigaretta nei riguardi del cancro al polmone, così le lampade abbronzanti vanno totalmente bandite. Queste apparecchiature, infatti, come evidenziato dalla Fondazione, aumentano il rischio di melanoma del 75% se utilizzate prima dei 30 anni, come

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il melanoma risulta guaribile in più del 90% dei casi con la semplice asportazione chirurgica di un neo. L’aggressività del tumore è infatti legata alla tempestività della diagnosi. È importante ricordare che esso è particolarmente difficile da trattare quando si è diffuso oltre la lesione primaria, e, per i pazienti con neoplasia in fase avanzata, la prognosi è infausta . In questi casi infatti la sopravvivenza media è di circa 6 mesi. La tecnica del linfonodo sentinella, con cui si può verificare se il tumore è localizzato, ha permesso di ridurre di circa l’80-85% gli interventi chirurgici molto aggressivi. È di fondamentale importanza sottolineare che i moderni approcci dell’individuazione del paziente e della risposta terapeutica su misura possono essere applicati con successo soltanto in quei centri che hanno accumulato una grande esperienza nel corso della propria storia. Per scongiurare questi pericoli, è quindi opportuno proteggere la propria pelle sulle piste da sci ed in particolare quella del viso, più delicata e maggiormente esposta ai dannosi raggi UV.

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