Bilancio Sociale Civiform 2012 2013

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il tuo futuro riparte qui. daQualifi qui che

L’operazione è cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo Regionale

UN INVESTIMENTO PER IL TUO FUTURO

abbreviate: sala e bar, addetto alla pre-stampa, mpianti elettrici civili e industriali, azioni panetteria, pasticceria, gelateria

il tuo futuro Qualificheriparte abbreviate: qui. da qui il tuo

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UN INVESTIMENTO PER IL TUO FUTURO

la Segreteria entro settembre 2013 o 2014

futuro riparte qui. da qui

Cameriere di sala e bar, addetto alla pre-stampa, installatore impianti civili e industriali, cittadini stranieri: test di italiano (richiesta conoscenza elettrici Italiano A2). enza delle attitudini del candidato con la professione panetteria, di riferimento, colloquio individuale per verificagelateria obiettivi addetto lavorazioni pasticceria,

residenza, stato occupazionale); analisi delle esperienze formative e lavorative pregresse dal CV; test scritto su

one.

ore

Cameriere e labar, addetto alla pre-stampa, iscrizioni: tramite di sitosala o presso Segreteria entro settembre 2013 periodo: ottobre 2013 - maggio 2014 installatore impianti elettrici civili e industriali, selezioni: settembre 2013. addetto lavorazioni panetteria, pasticceria, gelateria

Bilancio Sociale

Fase 1: verifiai ca prerequisiti residenza,disoccupati stato occupazionale); analisi delle esperienze formative e lavorative pregresse dal CV; test scritto/ su G dai 18 anni compiuti 65 anni formali non (età, compiuti, / inoccupati / in condizione occupazionale precaria competenze tecnico-professionali. Per i cittadini stranieri: test di italiano (richiesta conoscenza Italiano A2). oga) alla data della selezione / titolo di studio: non richiesto uno specifico titolo di studio / certificazione: attestaFase 2: prova pratica per verificare coerenza delle attitudini del candidato con la professione di riferimento, colloquio individuale per verifica obiettivi tramite sito o presso la Segreteria entro 2013 nte al livello 3 diiscrizioni: cui alla raccomandazione delsettembre Parlamento e del Consiglio del 23.04.2008 per la figura professionale personali e motivazione alla partecipazione. periodo: ottobre 2013 - maggio 2014 selezioni: settembre del 2013. Friuli (UD); stage presso aziende del territorio aula c/o Civiform a Cividale

anno formativo 2012/13

durata: 1000 ore, stage: 300 ore

Fase 1: verifica prerequisiti formali (età, residenza, stato occupazionale); analisi delle esperienze formative e lavorative pregresse dal CV; test scritto su competenze tecnico-professionali. Per i cittadini stranieri: test di italiano (richiesta conoscenza Italiano A2).

coop. sociale vai su www.civiform.it > corsi > qualifi che professionali destinatari: residenti o domiciliati in FVG dai 18 anni compiuti ai 65 anni non compiuti, disoccupati / inoccupati / in condizione occupazionale precaria / Fase 2: prova pratica per verificare coerenza delle attitudini del candidato con la professione di riferimento, colloquio individuale per verifica obiettivi personali e motivazione alla partecipazione.

durata: 1000 ore,ostage: 300 ore in deroga) alla data della selezione / titolo di studio: non richiesto uno specifico titolo di studio / certificazione: attestalavoratori in CIG mobilità (anche

to di qualifica professionale corrispondente al livello 3 di cui alla raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 23.04.2008 per la figura professionale oggetto del corso / sedi:informazione a Cividale del /Friuli (UD); presso aziende del territorio destinatari: residenti o domiciliati FVG dai 18 annid’aula compiutic/o ai 65Civiform anni non compiuti, disoccupati inoccupati / instage condizione occupazionale precaria / lavoratori in CIG o mobilità (anche in deroga) alla data della selezione / titolo di studio: non richiesto uno specifico titolo di studio / certificazione: attestato di qualifica professionale corrispondente al livello 3 di cui alla raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 23.04.2008 per la figura professionale oggetto del corso / sedi: formazione d’aula c/o Civiform a Cividale del Friuli (UD); stage presso aziende del territorio

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per informazioni e iscrizioni vai su www.civiform.it > corsi > qualifiche professionali

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INDICE SEZIONE 1 – LA SINTESI

pag. 3

1_INTRODUZIONE

pag. 4

2_CHI SIAMO

pag. 6

3_PERCHÉ CI SIAMO

pag. 7

4_COSA FACCIAMO

pag. 8

1.1 1.2 1.3

2.1

3.1 3.2

4.1

LETTERA AGLI STAKEHOLDER ALCUNE DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI SEGNALINO E RICONCILIAZIONE BS/AI

PROFILO AZIENDALE DI SINTESI

PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO MISSION AZIENDALE

SETTORI E AREE DI OPERATIVITA’ 4.1.1 ATTIVITA’ FORMATIVE PER GIOVANI 4.1.2 ATTIVITA’ FORMATIVE PER ADULTI E IN AMBITI SPECIALI PER SOGGETTI DEBOLI 4.1.3 RIEPILOGO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE NELL’ANNO 2012/2013 4.1.4 SERVIZI CONVITTUALI DI ACCOGLIENZA PER GIOVANI E ADULTI 4.1.5 ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE SPECIALE (NAZIONALE E INTERNAZIONALE)

5_QUANTO VALORE CREIAMO

pag. 16

6_CHI SONO I NOSTRI PARTNER

pag. 23

5.1 5.2 5.3

6.1 6.2

IL VALORE CREATO IN TERMINI DI OCCUPAZIONE IL VALORE CREATO PER IL TERRITORIO IL VALORE AGGIUNTO CREATO

MAPPA DEGLI STAKEHOLDER PARTNERSHIP

SEZIONE 2 – L’ANALISI

pag. 27

8_STAKEHOLDER, RELAZIONI E COLLABORAZIONI

pag. 28

9_ATTIVITA’, PROGETTI E OBIETTIVI

pag. 51

8.1 8.2 8.3 8.4

9.1

9.2 9.3 9.4 9.5

SCHEMA DEGLI STAKEHOLDER STAKEHOLDER INTERNI STAKEHOLDER ESTERNI FORME DI COINVOLGIMENTO E COMUNICAZIONE CON GLI STAKEHOLDER

ATTIVITA’ 2012/2013 9.1.1 FORMAZIONE 9.1.2 OSPITALITA’ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI 9.1.3 PROGETTI SPECIALI PROCESSI DI INNOVAZIONE OBIETTIVI E PROGETTI FATTORI RILEVANTI STRATEGIE E PROGRAMMI A MEDIO-LUNGO TERMINE

10_DIMENSIONE ECONOMICA E VALORE AGGIUNTO 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5

ANALISI ECONOMICA ESERCIZIO 2012/2013 DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO AZIENDALE ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA ANALISI DEI PRINCIPALI INVESTIMENTI EFFETTUATI ATTIVITA’ DI RACCOLTA FONDI

pag. 73

1


SEZIONE 3 – L’APPROFONDIMENTO

pag. 79

11_IDENTITA’ E ORGANIZZAZIONE

pag. 80

12_METODOLOGIA DEL BILANCIO SOCIALE

pag. 94

13_COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

pag. 95

11.1 11.2 11.3 11.4 11.5 11.6

PROFILO AZIENDALE COMPLETO PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO LA VISION AZIENDALE LO SCOPO SOCIALE E LA MISSION AZIENDALE INFORMAZIONI SULL’OGGETTO SOCIALE BASE SOCIALE E ORGANI SOCIALI 11.6.1 I SOCI 11.6.2 L’ASSEMBLEA DEI SOCI 11.6.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 11.6.4 L’ORGANO DI CONTROLLO – REVISIONE LEGALE 11.7 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 11.7.1 LA STRUTTURA 11.7.2 SISTEMA E POLITICA DELLA QUALITA’ 11.7.3 LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA 11.7.4 DIREZIONE GENERALE (deleghe e funzione organizzativa) 11.7.5 RISORSE UMANE 11.7.6 COMUNICAZIONE CON IL CLIENTE/UTENTE 11.7.7 SODDISFAZIONE DEL CLIENTE/UTENTE 11.8 IMPRESE ED ENTI PARTECIPANTI IN COOPERATIVA 11.9 SOCIETA’ PARTECIPATE/ENTI PARTECIPATI

12.1 NOTA METODOLOGICA 12.2 GRUPPO DI LAVORO 12.3 TABELLA DELLE SPECIFICAZIONI

SEZIONE 4 – L’APPENDICE

pag. 97

14_STORIA 15_ARTICOLI STATUTARI DI INTERESSE 16_TABELLA DI RACCORDO

2

pag. 98

pag. 102 pag. 106


SEZIONE 1 – LA SINTESI

3


1_INTRODUZIONE 1.1 LETTERA AGLI STAKEHOLDER Con questo quarto Bilancio Sociale Civiform conferma il suo impegno nel dare conto, ai diversi stakeholder interni ed esterni, della propria responsabilità sociale attraverso la valorizzazione della nostra complessità e della nostra ricchezza. Crediamo infatti in questo rilevante strumento di rendicontazione che fornisce una valutazione pluridimensionale (non solo economica, ma anche sociale e ambientale) del ruolo e del valore creato dalla cooperativa e che risponde a una duplice necessità: da un lato comunicare, all’interno e all’esterno, in modo approfondito e trasparente, le relazioni intessute e le attività realizzate, dall’altro fornire agli organi di governo societario un utile strumento di gestione, controllo e pianificazione. L’obiettivo per il futuro è far sì che il Bilancio Sociale, oltre a rispondere ad una specifica richiesta della normativa regionale fornendo una fotografia delle attività svolte e dei risultati sociali ed economici conseguiti, rappresenti sempre di più uno strumento di governance. Questo per stimolare all’interno della cooperativa una riflessione ed un confronto a più livelli sull’identità e la mission del Centro, sulle relazioni e sul coinvolgimento dei suoi numerosi portatori d’interesse, sulla ricaduta sociale delle attività realizzate sul territorio e sulla comunità, sulle sfide e sugli impegni per il futuro. Nel presentarvi questa nuova edizione del Bilancio Sociale desidero inoltre rivolgere, a nome dell’intero Consiglio di Amministrazione, un vivo ringraziamento a quanti hanno contribuito all’attività di Civiform. In primo luogo ai Soci che costituiscono la forza primaria della cooperativa; al Collegio sindacale ed al suo Presidente in particolare, che hanno scrupolosamente seguito la nostra attività con validi consigli e preziosi suggerimenti; al Direttore Generale, ai Direttori d’Area, a tutto il personale dipendente di Civiform, ai vari collaboratori e professionisti consulenti, che costantemente svolgono il loro compito con impegno, dedizione, senso di responsabilità e capacità professionale. Auspicando infine che lo sforzo compiuto per la realizzazione di questa quarta edizione del Bilancio Sociale possa essere compreso ed apprezzato da tutti gli stakeholder e lettori in generale, vi auguro buona lettura. Il Presidente Gianpaolo Zamparo

4


1.2 ALCUNE DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Nel prosieguo del testo, per comodità di esposizione, verranno anche adottate le definizioni abbreviate evidenziate nella tabella sottostante. Abbreviazione BS AI IeFP a.f. MSNA EUNA RU TI / TD FT / PT SGQ STKH

Definizione Bilancio Sociale Atto di indirizzo ex DPGR 9/10/2008, n. 1992 Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale Anno Formativo Minori stranieri non accompagnati Emergenza Umanitaria Nord Africa Risorse umane: intendendosi tutti gli addetti presenti in cooperativa Tempi Indeterminato / Tempo Determinato Full Time / Part Time Sistema di gestione della qualità Stakeholder (interno/esterno)

1.3 SEGNALINO E RICONCILIAZIONE BS/AI Nel testo rendicontativo del bilancio sociale ritroviamo in diversi punti un ausilio che chiamiamo “Segnalino”, un utile specchietto che accompagna la lettura del presente documento di rendicontazione sociale nei diversi paragrafi andando a specificare e riconciliare i contenuti con le previsioni dell’AI regionale (specificato nel “Segnalino” come A.I. F.V.G.) Il “Segnalino” quindi, congiuntamente alla tabella sinottica, consente costantemente di “orientarci” nella lettura del bilancio sociale trovando le previsioni dell’Atto di indirizzo regionale “tradotte” nel nostro documento di rendicontazione sociale; questo in quanto per il bilancio sociale abbiamo adottato un’architettura logica nell’organizzazione dei paragrafi che non segue la pedissequa elencazione e progressione del provvedimento regionale. Le caratteristiche descrittive del “Segnalino”: Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e specificazioni

Parte dell’Atto di indirizzo di riferimento

A.I Parte Numero di riferimento Lettera/e o specificazioni A.I. Parte Numero di riferimento

Sigla identificativa dell’Atto di indirizzo

5


2_CHI SIAMO 2.1 PROFILO AZIENDALE DI SINTESI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3

Lettera/e a) b) c) b)

Centro Formazione Professionale Cividale - società cooperativa sociale CIVIFORM Soc. Coop. Sociale Fondato nel 1955, il Centro diventa società cooperativa nel 1995; nel 2007 acquisisce lo status di cooperativa sociale di tipo "A". Codice attività prevalente (ATECO 2007) 85.59.2 Corsi di formazione e di aggiornamento professionale Iscrizioni e Certificazioni: Albo degli enti di formazione accreditati nella Regione Autonoma FVG Albo nazionale degli enti che operano per l’immigrazione nella Regione Autonoma FVG Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2008 Esercizio sociale dal 1 settembre al 31 agosto Sede legale/amministrativa ed operativa 33043 Cividale del Friuli (UD), Viale Gemona 5 Segreteria Generale tel. 0432 705811 fax 0432 733220 info@civiform.it Orario: da lunedì a giovedì 8.00-18.00; venerdì 8.00-15.30 Segreteria Convitto tel. 0432 705847 fax 0432 705870 Orario: da lunedì a giovedì 08.30-12.00 e 12.30-17.00; venerdì 8.30-12.30 www.civiform.it

6


3_PERCHÉ CI SIAMO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

3.1 PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO Principi dell’etica cristiana Costituzione italiana

SGQ

Alleanza Cooperativa Internazionale

Federsolidarietà Codice Etico

Principio di sussidiarietà

Principi della cooperazione Principi della cooperazione sociale

3.2 MISSION AZIENDALE

Attenzione ai minori per sviluppare skill sociali, culturali e professionali

Promozione umana e integrazione sociale dei cittadini

Crescita intellettuale e professionale degli utenti

MISSION Valorizzazione delle attitudini delle persone per favorire l’inserimento lavorativo

Integrazione territoriale e sociale attraverso relazioni e collaborazioni

Benessere sociale ed economico per la collettività

7


4_COSA FACCIAMO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3 4

Lettera/e f) r) t) a) b) d)

4.1 SETTORI E AREE DI OPERATIVITA’

FORMAZIONE • Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionale relativi alle seguenti macrotipologie formative di accreditamento presso la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: • A – Obbligo formativo per minori • B – Formazione superiore per adulti • C – Formazione continua e permanente per adulti • CS – Formazione continua e permanente in ambiti speciali • Per ambiti speciali si intendono corsi di formazione rivolti a: • migranti extracomunitari e altri migranti • persone disabili/portatori di handicap fisici e/o mentali • persone inquadrabili nei fenomeni di nuova povertà AREA SOCIO-EDUCATIVA E OSPITALITA’ PER MINORI E ADULTI • Gestione dei servizi di ricettività convittuale per allievi frequentanti i corsi triennali di IeFP, minori stranieri non accompagnati e adulti. ATTIVITA’ E PROGETTI COLLEGATI ALLA FORMAZIONE • Partnership, progettazione e gestione di iniziative di animazione/sviluppo sociale e imprenditoriale sul territorio.

8


4.1.1 ATTIVITA’ FORMATIVE PER GIOVANI Obbligo formativo per minori (Macrotipologia A, per maggiori informazioni si veda il paragrafo 9.1.1) Percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) nell’a.f. 2012/2013 Si tratta di percorsi formativi rivolti a giovani di età inferiore ai 18 anni in possesso del titolo conclusivo del 1° ciclo di istruzione e rappresentano un’equilibrata combinazione di sapere teorico e di abilità pratiche, entrambi necessari per inserirsi nel mondo del lavoro. Al termine del percorso formativo, che dura tre anni, viene rilasciata una Qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo. I percorsi IeFP sono approvati e finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e realizzati dalla partnership denominata EFFE.PI.

29

gruppi classe

545*

allievi in formazione

33.424

ore di formazione

* Di cui 6 allievi - 5 maschi e 1 femmina, provenienti per il 67% dalla provincia di Udine - di percorsi individualizzati per utenza in obbligo d'istruzione, vale a dire progetti rivolti ai giovani privi del titolo di studio conclusivo del 1° ciclo di istruzione. Nel concreto l’allievo interessato ha la possibilità di frequentare il percorso di formazione professionale per una parte delle ore e acquisire crediti formativi spendibili all’interno dei percorsi triennali di IeFP e recuperare - presso una scuola media convenzionata - tutte le materie culturali necessarie a conseguire la licenza media. In questo modo, l’allievo si prepara a una professione e, contemporaneamente, ottiene il titolo mancante.

9


10


Percorsi triennali IeFP – Allievi Area svantaggio nell’a.f. 2012/2013 Con area svantaggio si intende l’appartenenza dell’allievo ad una delle seguenti categorie: a) “Legge 104/1992” – allievi che, dopo il parere della commissione medica preposta, ricevono lo status di “invalido civile”, tale invalidità può essere sia fisica che psichica; b) “DSA Legge 170/2010” – allievi che hanno avuta diagnosticata qualche forma di disturbo specifico di apprendimento in ambito scolastico (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) dai trattamenti specialistici assicurati dal servizio sanitario nazionale; c) “Relazione” – allievi che sono in fase regolarizzazione in una delle precedenti due aree da parte dei servizi competenti o che sono comunque seguiti dai servizi sociali, ad esempio, per situazioni di disagio sociale.

11


Altre attività formative per giovani Includono “Azioni di arricchimento extracurricolare”, vale a dire progetti formativi volti a favorire l’acquisizione e lo sviluppo, da parte degli studenti frequentanti un Istituto scolastico superiore della regione, di competenze informatiche relative anche all’utilizzo di software applicativi coerenti con gli indirizzi di studi; “Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale”, rivolti ai giovani a rischio di dispersione scolastica con azioni qualificate a sostegno della transizione dalla scuola/formazione al lavoro; “Percorsi per la rimotivazione e l'orientamento professionale”, rivolti ad alunni con meno di 16 anni sprovvisti del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica. Azioni di arricchimento extracurricolare

21

corsi

12

393

allievi in formazione

682

ore di formazione


Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale

1

corso

19

allievi in formazione

15

ore di formazione

Percorsi per la rimotivazione e l’orientamento professionale

1

corso

14

allievi in formazione

70

ore di formazione

4.1.2 ATTIVITA’ FORMATIVE PER ADULTI E IN AMBITI SPECIALI PER SOGGETTI DEBOLI Formazione superiore, continua e permanente per adulti (Macrotipologie B e C, per maggiori informazioni si veda il paragrafo 9.1.1)

169

attività formative

761

allievi in formazione

13.207

ore di formazione

13


Formazione continua e permanente in ambiti speciali rivolti a migranti extracomunitari o altri migranti, a persone con disabilità mentali e/o fisiche e a persone appartenenti alla categoria delle nuove povertà (Macrotipologia CS, per maggiori informazioni si veda il paragrafo 9.1.1)

5

42

attività formative

734

allievi in formazione

ore di formazione

4.1.3 RIEPILOGO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE NELL’ANNO 2012/2013

232

1.774

attività formative

49.112

allievi in formazione

ore di formazione

4.1.4 SERVIZI CONVITTUALI DI ACCOGLIENZA PER GIOVANI E ADULTI Utenti dell’attività convittuale nel corso dell’esercizio 2012/13

37.243

338

giorni di presenza

ospiti

Tipologia utenti Convittori (allievi percorsi IeFP) MSNA e altri minori Migranti EUNA maggiorenni Migranti EUNA minorenni Altre utenze - Ospiti vari Totale

14

Presenti al 01/09/12

Presenti al 31/08/13 -11 62 1 -74

-63 11 0 -74

N. Accoglienze nel Totale giorni di 2012/13 presenza nel 2012/13 62 11.854 180 12.543 3 12.525 0 122 93 199 338 37.243


4.1.5 ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE SPECIALE (NAZIONALE E INTERNAZIONALE)

Progetti di sistema in AT

n. 9 Associazioni Temporanee con Partner regionali

Progetti di sistema con finanziamenti locali o nazionali

n. 2 progetti finanziati dall'Ambito Distrettuale del Cividalese

• • • • • •

Daphne III IPA Adriatico Grundtvig Learning Partnership Leonardo Da Vinci TOI (Transfer of Innovation) Leonardo Da Vinci IVT (mobilità allievi) Visite di studio CEDEFOP

Progetti internazionali

15


5_QUANTO VALORE CREIAMO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3 4 5

Lettera/e m) n) o) r) t) d) c)

5.1 IL VALORE CREATO IN TERMINI DI OCCUPAZIONE I dati relativi alle Risorse Umane (RU) si riferiscono ai lavoratori subordinati in forza al 31/08/2013 per ogni tipologia di contratto (TI = tempo indeterminato, TD = tempo determinato) e orario di lavoro (FT = full time; PT = part time).

 16


17


La funzione “gestione delle attività formative” comprende le figure di progettisti, coordinatori e tutor; la “gestione delle attività convittuali” include le figure di educatori ed assistenti; la funzione “Amministrazione” include il personale amministrativo e di segreteria.

18


5.2 IL VALORE CREATO PER IL TERRITORIO I dati riportati di seguito mettono in rilievo il valore creato per una particolare tipologia di stakeholder esterni (identificata nello schema degli Stakeholder, proposto nel paragrafo 8.1, con la voce Stakeholder esterni_4 – privato profit) che include le imprese del territorio, i collaboratori (collaborazioni coordinate e continuative a progetto, prestazioni autonome e occasionali) e i fornitori con cui Civiform intesse consolidate e proficue relazioni. In particolare per lo stakeholder “imprese” si dà conto del numero di convenzioni di stage (per ciascun allievo Civiform stipula una specifica convenzione con l’impresa) realizzate nell’anno formativo 2012/13, sia nell’ambito dei percorsi IeFP (che prevedono lo stage nel secondo e terzo anno), sia nell’ambito delle attività formative rivolte agli adulti (varie tipologie di corsi tra cui post diploma, IFTS, qualifiche di base abbreviate, work experience, tirocini, ecc.). I periodi di stage in azienda, a diretto contatto con i professionisti del settore, favoriscono il collegamento tra formazione e mondo del lavoro e permettono alle aziende di valutare nuovi inserimenti lavorativi. Per collaboratori e fornitori vengono presentati alcuni dati che sintetizzano l’intensità delle relazioni tenute con questi stakeholder da Civiform nel corso del 2012/13. Convenzioni di stage con le imprese nell’ambito dei percorsi IeFP per giovani

318

convenzioni di stage

Annualità corso IeFP

76.400

ore di stage in azienda

Ore stage/allievo

N. allievi

Totale ore stage realizzate

Seconda Terza

200 300

174 128

34.800 38.400

Quarta (corso sperimentale)

200

16

3.200

318

76.400

Totale

19


Convenzioni di stage con imprese nell’ambito delle attività formative per adulti

207

convenzioni di stage

Tipologia attività formativa Corsi di Qualificazione di base abbreviata Corsi di formazione Post Diploma Corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Formazione a favore di soggetti in condizioni di svantaggio occupazionale Totale

20

53.950

ore di stage in azienda

N. allievi

Totale ore stage realizzate

81 96 17

24.300 23.040 5.440

13

1.170

207

53.950


Fornitori nell’esercizio 2012/2013

2.509

482

fatture passive processate

fornitori movimentati • Numero di fornitori che hanno emesso almeno una fattura passiva per prestazioni erogate o prodotti venduti.

• Numero di transazioni avvenute sottoposte a IVA. • Nota: di cui n. 2 extra-UE

Collaboratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto nel 2012/2013

50

116

persone fisiche interessate

contratti stipulati

Collaboratori con contratti professionali o di collaborazione occasionale nel 2012/2013

208

44

contratti lavoratori autonomi

252

contratti di prestazione occasionale

252

contratti stipulati

contratti stipulati

115

persone fisiche interessate

21


5.3 IL VALORE AGGIUNTO CREATO Distribuzione del Valore Aggiunto prodotto nell’esercizio 2012/2013 Valore in Euro 4.210.843

98,6%

452.637

10,6%

3.758.206

88,0%

B – Remunerazione della Pubblica Amministrazione

28.327

0,7%

C – Remunerazione del capitale di credito

57.477

1,3%

D – Remunerazione della Cooperativa

-78.047

-1,8%

E – Liberalità esterne e partecipazioni associative

53.879

1,2%

4.272.479

100%

A - Remunerazione del personale Non dipendente Dipendente

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

22

Valore in %


6_CHI SONO I NOSTRI PARTNER Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e h) r)

6.1 MAPPA DEGLI STAKEHOLDER La mappa degli stakeholder è uno strumento importante anche per la definizione delle strategie dell’organizzazione e rappresenta una fase centrale nello schema di redazione del bilancio sociale; infatti ha il compito di collegare identità e missione dell’organizzazione con le relative strategie e i dati (di contabilità economica e sociale) di rendicontazione. La mappa dei portatori di interesse orienta la cooperativa nel processo di redazione del bilancio sociale. Mappa degli Stakeholder (interni ed esterni)

PERSONE FISICHE Allievi/Corsisti, Utenti convitto, Famiglie

PA

INTERESSE DIFFUSO

Regione Aut. FVG, Enti locali, Istituzioni, Università/Ricerca/ Enti di sviluppo, Scuole

Comunità locale, Ambiente

SOCI & RU

(STH INTERNI)

PRIVATO NON PROFIT

PRIVATO PROFIT, NON PROFIT

Cooperative, Enti/Org.non profit, Confcooperative, Ass. datoriali, Org. sindacali

Ag. formative, Clienti/Committenti, Sistema finanziario, Mass media e new media

PRIVATO PROFIT Collaboratori, Fornitori, Imprese

23


6.2 PARTNERSHIP Gli schemi sottostanti illustrano le principali partnership di Civiform in forza di Associazioni Temporanee (AT), di convenzioni e accordi formalizzati, di adesioni ad associazioni ed organismi di rappresentanza e di partecipazioni.

Le AT di Civiform nell’a.f. 2012/2013

EFFE.PI • Percorsi IeFP di qualifica professionale per giovani dopo le medie • 12 Partner

Apprendisti@formazione • Percorsi di formazione formale per apprendisti • 2 AT • 9 Partner

EFFE.PI Orientamento Programmi 10, 11, 12 (ex Programmi 13 e 14)

• Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale • 12 Partner

EFFE.PI ROP Programma 6bis • Percorsi di contrasto alla dispersione scolastica • 12 Partner

Programma 7

(ex Programma 13 ed ex Linea 17) • Formazione a favore di soggetti in condizioni di svantaggio occupazionale • 8 Partner

Programma 20 (ex Linea 20)

• Formazione finalizzata a sostenere il collocamento mirato dei disabili • 7 Partner

Polo Formativo Agroalimentare FVG • Formazione tecnica superiore nel campo agroalimentare • 21 Partner

Polo Formativo del Turismo • Piani formativi dedicati ai lavoratori occupati nel settore turismo • 5 Partner

24


Gli accordi formalizzati di Civiform nell’a.f. 2012/2013

ha aderito a

• Scuola Centrale Formazione SCF • CONFAP • UNEBA • Confcooperative • Associazione Cooperative Friulane • Federsolidarietà • FINRECO

ha collaborato in specifici progetti con (lettere di appoggio)

ha accolto MSNA e migranti EUNA da (convenzioni, accordi individuali, accordi bilateriali)

• Ambito Distrettuale del Cividalese • Associazioni datoriali • Ordini professionali • Aziende e professionisti del territorio • Cooperative sociali, associazioni ed enti non profit • Italialavoro • Caritas Diocesana di Udine • Enti soci di Scuola Centrale Formazione • Agenzie Formative • Centro per l'Impiego del Cividalese • Centri Regionali di Orientamento • Asili nido e scuole materne • Scuole • CTP • Università, Ricerca ed Enti di Sviluppo

• Comuni delle 4 Province del FVG • Ambito Distrettuale del Cividalese • Ambito Distrettuale di Latisana • Ambito Distrettuale di Sacile • Prefetture dei 4 capoluoghi di Provincia per MSNA da Bulgaria e Romania • Prefettura di Trieste per EUNA

25


26


SEZIONE 2 – L’ANALISI

27


8_STAKEHOLDER, RELAZIONI E COLLABORAZIONI 8.1 SCHEMA DEGLI STAKEHOLDER Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e h)

Uno degli elementi che caratterizzano fortemente le cooperative sociali è la loro natura multi-stakeholder. Tale caratteristica fa sì che l’attività dell’organizzazione sia influenzata da (o influenzi) una pluralità di interlocutori, ciascuno con bisogni, aspettative, diritti e interessi diversi. Per tenere conto delle diverse istanze che, con diversa intensità, sono in grado di influenzare il perseguimento della missione, la cooperativa deve essere in grado di individuare e mappare i diversi interlocutori con i quali interagisce, evidenziando la natura della relazione che intrattiene con ciascuno e ricavandone, di conseguenza, le attese informative che indirizzano quindi anche i contenuti del bilancio sociale. Possiamo distinguere tra:  stakeholder interni - sono quelli coinvolti direttamente o capaci di influenzare i processi decisionali e in ogni caso il processo di produzione dell’attività/servizio;  stakeholder esterni - sono le categorie dei portatori d’interesse considerati esterni alla cooperativa e comprendono coloro che non sono direttamente coinvolti nei processi produttivi, ma in grado di condizionarli. Schema (chi e relazioni) Nella schematizzazione che segue vengono rappresentate le diverse categorie di stakeholder di Civiform con l’indicazione della tipologia (persone fisiche, P.A., privato profit/non profit, interesse diffuso, ecc.) e le relazioni che connettono la cooperativa stessa nella sua dimensione multi-stakeholder del suo agire. STAKEHOLDER INTERNI

Soci

Persone giuridiche

RU (dipendenti)

Persone fisiche

STAKEHOLDER ESTERNI_1

Tipologia

28

Relazione Societaria Decisionale Mutualistica Orientata allo sviluppo Informativa Lavorativa Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Erogazione servizi formativi Erogazione servizi convittuali Stage/Work experience Informativa Erogazione servizi socio-educativi Erogazione servizi convittuali Integrazione/crescita sociale Informativa Contrattuale Informativa

Allievi/Corsisti

Persone fisiche

Utenti convitto

Persone fisiche

Famiglie

Persone fisiche

STAKEHOLDER ESTERNI_2

Tipologia

Relazione

Pubblica amministrazione

Contrattuale (servizi formativi e servizi socio-educativi) Contributiva Fiscale Partnership Orientata allo sviluppo Informativa

Regione Autonoma F.V.G.

Tipologia


Enti locali

Pubblica amministrazione

Istituzioni

Pubblica amministrazione

Università/Ricerca/Enti sviluppo

Pubblica amministrazione

Scuole

Pubblica amministrazione

STAKEHOLDER ESTERNI_3

Tipologia

Agenzie formative

Privato profit/non profit

Clienti/Committenti

Privato profit/non profit

Sistema finanziario e sostenitori

Privato profit/non profit

Mass media e new media

Privato profit/non profit

STAKEHOLDER ESTERNI_4

Tipologia

Collaboratori

Privato profit

Fornitori

Privato profit

Imprese

Privato profit

STAKEHOLDER ESTERNI_5

Tipologia

Cooperative

Privato non profit

Enti/Organizzazioni non profit

Privato non profit

Confcooperative

Privato non profit

Contrattuale (servizi formativi e servizi socio-educativi) Partnership Contributiva Fiscale Orientata allo sviluppo Informativa Contrattuale (servizi socio-educativi) Partnership Informativa Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Erogazione servizi formativi Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Partnership Membership Contrattuale Orientata allo sviluppo Informativa Erogazione di servizi formativi Informativa Contrattuale – finanziaria Partnership Informativa Informativa Partneship Relazione Lavorativa Orientata allo sviluppo Informativa Contrattuale (acquisto di beni e servizi) Informativa Erogazione servizi formativi Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Erogazione servizi formativi Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Erogazione servizi formativi Erogazione servizi socio-educativi Partnership Informativa Rappresentanza (politico-sindacale) Decisionale Membership Partnership Orientata allo sviluppo Informativa

29


Associazioni datoriali

Privato non profit

Organizzazioni sindacali

Privato non profit

STAKEHOLDER ESTERNI_6

Tipologia

Comunità locale

Interesse diffuso

Ambiente

Interesse diffuso

Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Contrattuale (sindacale) Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Partnership Animazione (territoriale, imprenditoriale, sociale e culturale) Promozione Informativa Tutela e salvaguardia Informativa

8.2 STAKEHOLDER INTERNI I SOCI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e f) g)

Le schede sottostanti evidenziano la numerosità e composizione della base sociale di Civiform nell’esercizio 2012/2013. I soci di Civiform rientrano nella tipologia di soci cooperatori persone giuridiche. Schede descrittive dei soci di Civiform Denominazione Sede 1 Socio dal Tipologia Attività svolta

30

Associazione Cooperative Friulane Via C. Percoto. 5/3- Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza, tutela, assistenza e vigilanza delle cooperative associate

Denominazione Sede 2 Socio dal Tipologia Attività svolta

Confindustria di Udine Largo C. Melzi, 2 - Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza e assistenza alle imprese associate

Denominazione Sede 3 Socio dal Tipologia Attività svolta

Associazione Piccole e Medie Industrie di Udine Viale Ungheria, 38- Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza e assistenza delle imprese associate


Denominazione Sede 4 Socio dal Tipologia Attività svolta Denominazione Sede 5 Socio dal Tipologia Attività svolta

Unione Artigiani e Piccole Imprese – Confartigianato Udine Via del Pozzo, 8 – Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza e assistenza artigiani e piccole imprese associate Banca di Cividale S.p.A. Piazza Duomo, 8 – Cividale del Friuli dal 07/04/1995 come Banca Popolare di Cividale scarl dal 01/11/2000 con la denominazione attuale Società per azioni Attività bancarie e di concessione del credito

Denominazione Sede 6 Socio dal Tipologia Attività svolta

Arcidiocesi di Gorizia Via Arcivescovado, 2 - Gorizia 07/04/1995 Ente ecclesiastico Coordinamento comunità religiose ed enti diocesani

Denominazione Sede 7 Socio dal Tipologia Attività svolta

E.F.A. Ente Friulano Assistenza – Fondazione Via Aquileia, 16 – Udine 07/04/1995 Fondazione Gestione del patrimonio immobiliare di proprietà

Denominazione Sede

Tipologia Attività svolta

GE.TUR società cooperativa Via Aquileia, 16 – Udine dal 07/04/1995 come O.D.A - Opera Diocesana Assistenza dal 03/10/1997 con la denominazione attuale Società cooperativa Gestione attività per il turismo sociale

Denominazione Sede 9 Socio dal Tipologia Attività svolta

Comune di Cividale Corso Paolino d’Aquileia, 2 - Cividale del Friuli 16/12/1999 Pubblica Amministrazione/ente locale Amministrazione Comunale

8 Socio dal

Il coinvolgimento della compagine sociale nel corso dell’ultimo esercizio è stato attuato con continuità, ancorché in misura differenziata tra i vari soci, attraverso:  la segnalazione dei soggetti da formare;  la segnalazione dei minori extracomunitari non accompagnati destinati all’ospitalità del convitto;  la collaborazione per ospitare tirocinanti e work experience;  la collocazione lavorativa degli allievi e corsisti nell’ambito delle aziende e strutture facenti riferimento ai singoli soci;  la partnership e il supporto su specifici progetti formativi e di sviluppo/animazione territoriale. Sotto il profilo della dinamica della base sociale, nel periodo 2012/2013 non vi sono state ammissioni e recessi di soci.

31


Di seguito si riportano i principali dati relativi alla vita associativa nell’ultimo triennio, con l’indicazione del numero di Assemblee svolte e della partecipazione dei soci. Assemblee dei soci convocate per esercizio sociale nel triennio 2011/2013 Tipologia assemblea

Esercizio 2010/11

Esercizio 2011/12

Esercizio 2012/13

Ordinaria

1

1

1

Straordinaria

0

0

1

Totale

1

1

2

Dettaglio assemblee dei soci nel triennio 2011/2013 Soci aventi diritto

Soci presenti

Soci rappresentati

% presenze

% presenze + deleghe

Ass. ord. 25/02/2011

10

8

0

80%

80%

Ass. ord. 24/02/2012

9

7

0

78%

78%

Ass. ord. 21/02/2013

9

8

0

89%

89%

Ass. str. 30/05/2013

9

8

0

89%

89%

Nell’esercizio 2012/13 la presenza è aumentata rispetto all’esercizio sociale precedente in quantità (89% di soci per complessivi 17 voti sul totale di 18 in occasione di entrambe le Assemblee tenutesi nell’esercizio 2012/13) e confermata sotto il profilo della qualità (soci presenti direttamente).

LE RISORSE UMANE (dipendenti) Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e m) o) t)

Di seguito viene proposta un’analisi del profilo di quel particolare stakeholder interno rappresentato dalle RU evidenziandone aspetti quantitativi e qualitativi, questi ultimi fondamentali nell’assicurare garanzia di efficienza, efficacia e risultato sociale nello svolgimento dell’attività formativa di Civiform, attività che per sua stessa essenza e connotazione è il risultato delle caratteristiche, competenze, specificità delle RU dedicate. L’attività caratteristica di Civiform si sviluppa attraverso una scrupolosa selezione e valorizzazione delle capacità professionali e lavorative delle RU. L’attenzione al rapporto con le RU consente all’organizzazione di individuare opportunità e criticità promuovendo adeguate azioni per garantire qualità del lavoro e motivazione a tutti i livelli dell’organizzazione stessa. Ricerca, selezione e inserimento nell’organizzazione La ricerca del personale avviene mediante:  accesso e consultazione degli elenchi disponibili presso i centri per l’impiego competenti;  consultazione di altri enti/uffici pubblici di riferimento;  sulla base di autocandidature (curriculum vitae). Nella ricerca e selezione del personale il responsabile delle RU pone particolare attenzione alle caratteristiche:  personali;  professionali (curriculum vitae e professionale);  relazionali; del candidato in quanto lo skill della persona è fondamentale per assicurare adeguati livelli di qualità nell’erogazione dello specifico servizio formativo e socio-educativo (attività convittuale) e conseguire contestualmente la soddisfazione dell’utente (cliente finale). Il fabbisogno di personale deriva dalle esigenze organizzative e dalla dinamica (quali-quantitativa e temporale) della domanda legata ai percorsi e al fabbisogno formativo/educativo emergente all’inizio dell’anno formativo e in itinere. Statica e dinamica delle RU Esaminiamo la situazione delle RU sintetizzando alcuni dati dell’esercizio 2012/13. Nel presente documento non viene proposta l’analisi dei dati del triennio di riferimento in quanto è variato, rispetto alle prime edizioni, il criterio di raccolta dei dati relativi alle RU che ora sono costituite dai soli lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato.

32


Possiamo rilevare:  una prevalenza dei rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato (TI pari al 100% nella formazione, 62% nel convitto, 97% nel complesso) segnaletico di stabilità occupazionale delle RU;  una sostanziale stabilità delle RU impiegate nell’ultimo esercizio rispetto al periodo precedente. La fotografia al 31 agosto 2013 e la dinamica delle RU nel triennio vengono evidenziate nelle tabelle sottostanti. Situazione RU al 31/08/2013 per attività FT 71 0 71 5 3 8 79

PT 14 0 14 0 0 0 14

Totale 85 0 85 5 3 8 93

31/08/2011

31/08/2012

31/08/2013

RU Formazione

87

85

85

RU Convitto

9

10

8

Totale

96

95

93

RU Formazione

RU Convitto

sub.to TI sub.to TD Totale sub.to TI sub.to TD Totale Totale

Andamento RU nel triennio per attività

Età anagrafica e anzianità di servizio Come si può vedere dai grafici sottostanti la fascia d’età più rappresentativa delle RU (35% sul totale) è quella dai 41 ai 50 anni (fortemente influenzata dalla notevole rappresentatività della stessa nel settore della formazione dove si attesta al 38%), seguita dai lavoratori da 30 a 40 anni pari al 33% del totale, mentre residuale (solo il 3%) sul totale delle RU è la componente “giovane” (che rappresenta invece il 37% nell’ambito dei lavoratori impegnati nel convitto). In generale, il 68% delle RU di Civiform sono lavoratori con età compresa tra i 30 e i 50 anni. Classi di età anagrafica Da 18 a 29 anni Da 30 a 40 anni Da 41 a 50 anni > 50 anni Totale

Formazione 0 30 31 24 85

Convitto 3 1 2 2 8

Totale 3 31 33 26 93

Totale % 3% 33% 35% 28% 100%

33


RU e anzianità di servizio Nell’esercizio 2012/13 il 52% delle RU ha un’anzianità lavorativa maggiore di 9 anni e, nel settore della formazione, tale percentuale raggiunge il 56%. L’altra fascia più rappresentata è quella con un’anzianità di servizio inferiore a due anni (18% del totale RU), che raggiunge il 75% per le RU impiegate nel Convitto. Anzianità di servizio Fino a 2 anni Da 3 a 5 anni Da 6 a 9 anni > 9 anni Totale

Formazione 11 10 16 48 85

Convitto 6 2

Totale 17 12 16 48 93

8

% Totale 18% 13% 17% 52% 100%

Stabilità occupazionale Nella tabella sottostante si evidenzia che Civiform ha il 97% delle RU con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Indicatore di stabilità occupazionale RU (lavoratori subordinati) al 31/08/2013

RU FORMAZIONE

RU CONVITTO

34

TI TD Totale % TI/Totale TI TD Totale % TI/Totale Totale lavoratori subordinati Totale lavoratori TI Stabilità occupazionale RU

FT 71 0 71 100% 5 3 8 63% 79 76 96%

PT 14 0 14 100% 0 0 0 -14 14 100%

Totale 85 0 85 100% 5 3 8 63% 93 90 97%


Possiamo osservare inoltre che al 31/08/2013:  nel settore formazione il 100% degli addetti ha un contratto a TI e in particolare sono oltre l’80% le RU con un rapporto a tempo pieno (FT – Full Time) e a tempo indeterminato (tipologia contrattuale “top” per quanto riguarda la stabilità occupazionale);  nell’ambito dell’attività convittuale il 63% degli addetti ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, tutti a tempo pieno - FT (non ci sono in tale ambito rapporti di lavoro subordinato PT). Turnover del personale Il livello di turnover rappresenta uno dei nodi critici dell’organizzazione ed è conseguenza di diversi fattori:  garanzia di continuità occupazionale (legata anche a fattori contingenti/strutturali del mercato di riferimento);  trattamento economico-contrattuale;  condizioni “ambientali” e relazionali del contesto lavorativo. La tabella sottostante riporta, per l’esercizio 2012/13, comparati con l’esercizio precedente, i seguenti indici così calcolati:  Tasso di turnover complessivo = (entrati + usciti nel periodo) / organico medio del periodo X100  Tasso di turnover negativo = usciti nel periodo / organico inizio periodo X 100  Tasso di turnover positivo = entrati nel periodo / organico inizio periodo X 100  Tasso di compensazione del turnover = entrati nel periodo / usciti nel periodo X 100 Statica e dinamica lavoratori N. Lavoratori al 01/09/2012 N. Lavoratori assunti uomini N. lavoratori assunti donne N. lavoratori assunti totale N. Lavoratori dimessi uomini N. lavoratori dimessi donne N. lavoratori dimessi totale N. Lavoratori al 31/08/2013 N. Medio Lavoratori nell’esercizio 2012/13 Tasso di turnover complessivo Tasso di turnover negativo Tasso di turnover positivo Tasso di compensazione del turnover

Esercizio 2011/12 99 6 13 19 10 13 23 95 106 40% 23% 19% 83%

Esercizio 2012/13 97 5 7 12 4 12 16 93 98 29% 16% 12% 75%

Scolarità Il dato sulla scolarità delle RU è particolarmente interessante e importante nel caso specifico di un’agenzia formativa che mira a sviluppare il grado di conoscenza e professionalità dei suoi “clienti”/destinatari e a “riversare” sugli stessi conoscenze e competenze dei propri addetti. La scolarità delle RU è collegata sostanzialmente ai profili professionali e alle competenze richieste dalle tipologie di attività svolte da Civiform e alle previsioni normative e regolamentari (nazionali e regionali) che disciplinano il settore della formazione e dei servizi socio-educativi ed assistenziali nei quali opera la cooperativa. Il dato di sintesi rivela una scolarità adeguata alle attività svolte dalla cooperativa e ai compiti assegnati ai vari profili di responsabilità e operativi. Nell’esercizio 2012/13, infatti, le RU più rappresentate (43%) sono in possesso di un diploma di scuola superiore e il 38% è in possesso di un titolo universitario (diploma o laurea). Titolo di studio Scuola secondaria di primo grado Qualifica professionale Scuola secondaria di secondo grado Diploma/Laurea universitaria Totale complessivo

Totale 6 12 40 35 93

Totale % 6% 13% 43% 38% 100%

35


Assenze, sicurezza e salute La cooperativa programma e attua tutte le iniziative organizzative e formative per l’informazione e formazione in materia di sicurezza e protezione della salute sul posto di lavoro, ex D.Lgs. 81/2008, con l’obiettivo di garantire e migliorare le condizioni di sicurezza per le proprie RU. La tabella sottostante riporta gli infortuni occorsi nel triennio di riferimento. Numerosità infortuni RU per durata Durata in giorni 0-5 giorni 6-10 giorni 11-20 giorni > 20 giorni Totale

Esercizio 2010/2011 0 0 0 0 0

Esercizio 2011/2012 2 1 0 1 4

Esercizio 2012/2013 1 0 0 0 1

Indicatore di assenza dal lavoro (in ore lavorabili) RU Tipologia evento Malattia Infortunio Maternità A) Totale ore assenza B) Ore annue lavorabili totali A/B = Indicatore assenteismo

Esercizio 2010/2011 3.965 0 1.485 5.450 177.720 3%

Esercizio 2011/2012 3.984 674 888 5.546 174.349 3%

Esercizio 2012/2013 3.364 24 4.104 7.492 166.791 4%

L’incremento dei congedi per maternità, non del tutto compensato dalla diminuzione delle ore di assenza per malattia e infortunio, e la riduzione del dato sulle ore lavorabili totali (-4,3%), producono un lieve incremento dell’indicatore di assenteismo in oggetto (pari al 4%) rispetto ai periodi precedenti, che si attesta tuttavia su un valore relativamente basso. Sempre in tema di salute e benessere lavorativo/organizzativo, in base ai dati rilevati attraverso specifiche schede e questionari (sia da parte del datore di lavoro che come feedback proveniente dalle RU) emerge:  una situazione positiva dal punto di vista del benessere organizzativo;  che l’ambiente di lavoro può essere reputato sensibilmente stressogeno dal punto di vista psicologico. Si sottolinea che i dati fanno affiorare, in maniera nettamente prevalente, risposte ricadenti in un area di positività, ma le indicazioni negative o comunque indicative di una situazione non completamente soddisfacente sono presenti, in misura più o meno marcata, relativamente a quasi tutti i quesiti proposti. Si può ragionevolmente evincere che le mansioni potenzialmente più a rischio stressogeno risultano essere quella di educatore-assistente e quella di docente, cioè mansioni che sono a diretto contatto con gli allievi e i convittori. Secondo il parere degli addetti, eseguendo quindi una valutazione tarata in base al loro punto di vista, all’interno dell’organizzazione aziendale possono essere individuati alcuni fattori di rischio riconducibili a:  impegno nella gestione del contatto con gli allievi della prima formazione e con i convittori;  carichi di lavoro.

RU e attività di formazione (interna ed esterna) La tabella sull’attività formativa evidenzia un investimento in capitale intangibile sulle RU attraverso la partecipazione a percorsi e appuntamenti gestiti sia internamente a Civiform che con il ricorso ad agenzie esterne per un totale di 304 ore nel periodo di riferimento, in significativo aumento rispetto alle 192 ore dell’esercizio precedente).

36


RU e dettaglio iniziative/corsi di formazione esercizio 2012/2013 Tipo di percorso formativo Valutare gli apprendimenti oltre la misura: strumenti e metodi qualitativi per la valutazione nella formazione professionale Utilizzare excel a livello avanzato

N. Ore 20 30

Tecniche di ri-orientamento per gli adulti

20

Strumenti pratici per gestire i soggetti con DSA Realizzare mappe mentali e concettuali L'inglese per i progetti internazionali Lavorare in squadra per obiettivi comuni

20 20 30 24

La leadership e sviluppo del potenziale dello staff/team

24

Il trattamento delle competenze nei percorsi di accompagnamento al lavoro di adulti Google adwords e strategie di marketing Gestire il bullismo in classe ed in comunità Elaborare immagini con photoshop Creare presentazioni efficaci Totale

Ente formativo Scuola Centrale Formazione – Verona Civiform Scuola Centrale Formazione – Verona Civiform Civiform Civiform Civiform Scuola Centrale Formazione – Padova Scuola Centrale Formazione – Padova IAL Civiform Civiform Civiform

24 24 20 24 24 304

N. Corsisti 1 7 1 7 9 6 11 1 1 1 4 8 6

CCNL di riferimento, tipo contratto, retribuzioni, tipologie inerenti le RU Civiform applica alle RU i seguenti contratti collettivi:  CCNL Formazione Professionale per gli addetti impegnati nel settore formativo;  CCNL UNEBA per gli addetti impegnati nel settore convittuale. Con riferimento al 31 agosto 2013 nella tabella sottostante vengono evidenziati gli importi massimi/minimi (orari) delle retribuzioni lorde distinte per funzione. Distribuzione RU per funzione e retribuzione lorda (importi minimi/massimi) Retribuzione lorda in Euro Funzione Direzione Docenza Gestione attività formative (progettisti, coordinatori, tutor) Gestione attività convittuali (educatori, assistenti) Amministrazione Ausiliari Totale complessivo

RU al 31/08/2013 (totale PT e FT) 5 29

min

max

3.298,71 2.117,63

5.434,61 2.469,77

24

2.117,63

2.625,30

8

1.219,08

1.523,63

20 7 93

1.960,77 1.639,68

2.727,63 1.995,96

Bilancio di genere Civiform dimostra un importante ruolo nel promuovere e favorire l’integrazione lavorativa delle donne. I grafici sottostanti evidenziano il bilancio di genere della cooperativa per settore di attività. Tipologia Uomini Donne Totale

Formazione 37 48 85

Convitto 6 2 8

Totale 43 50 93

Totale % 46% 54% 100%

37


Funzione Direzione Docenza Gestione attività formative Gestione attività convittuali Amministrazione Ausiliari Totale Totale %

Uomini 4 19 9 6 3 2 43 46%

Donne 1 10 15 2 17 5 50 54%

Totale complessivo 5 29 24 8 20 7 93 100%

La fotografia di genere complessiva evidenzia la ripartizione percentuale tra lavoratori donne (pari al 54% sul totale RU lavoratori subordinati) e uomini relativa all’ultimo esercizio. Dalla tabella sottostante risulta che Civiform ha un forte orientamento alla concessione di contratti di lavoro subordinato part time alle donne lavoratrici: questa politica aziendale è funzionale anche alla conciliazione dei tempi di lavoro/famiglia e della vita privata delle RU interessate. Il totale complessivo delle ore di lavoro prestate dalle dipendenti donne nell’esercizio 2012/13 è pari a 69.342 ore. Politiche di genere/pari opportunità Lavoratori subordinati totale al 31/08/13 Lavoratori subordinati donne al 31/08/13 % lavoratrici donne N. contratti PT totali concessi ai lavoratori N. contratti PT concessi alle donne lavoratrici % contratti PT concessi alle donne lavoratrici sul totale PT % contratti PT concessi alle donne lavoratrici sul totale delle donne lavoratrici % contratti PT concessi alle donne lavoratrici sul totale dei lavoratori

Esercizio 2012/2013 93 50 54% 14 13 93% 26% 14%

Gestione del personale (provvedimenti) I provvedimenti disciplinari irrogati al personale in forza delle previsioni dei CCNL di riferimento rappresentano eventi sostanzialmente rari: come si può vedere dalla tabella sottostante, nel corso del triennio preso in considerazione, si sono registrati solo dei richiami scritti. Si registra quindi, da parte dei singoli addetti, un comportamento corretto, equo e rispettoso delle politiche aziendali, verso i colleghi e nell’approccio nei confronti degli utenti di Civiform. E’ importante sottolineare che gli eventuali provvedimenti disciplinari vengono assunti dal Consiglio di Amministrazione e dalla direzione con la necessità e unica finalità di garantire:  la puntuale applicazione dei CCNL adottati,  la parità di trattamento in generale nell’ambito delle RU, con l’obiettivo finale di mantenere adeguati livelli organizzativi e relazionali interni e, soprattutto, per garantire all’utenza finale standard qualitativi in linea con le aspettative. Provvedimenti disciplinari RU Descrizione Richiamo scritto Multa Sospensione Totale

38

Esercizio 2010/2011 0 0 0 0

Esercizio 2011/2012 2 0 0 2

Esercizio 2012/2013 4 0 0 4


8.3 STAKEHOLDER ESTERNI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e n) r) t)

ALLIEVI/CORSISTI, UTENTI CONVITTO E FAMIGLIE Allievi dei corsi di formazione Nella tabella sottostante vengono evidenziati gli allievi, distinti per genere, che hanno frequentato i corsi attivati da Civiform nel triennio di riferimento. Nell’esercizio 2012/13 si è registrata una significativa riduzione del numero di allievi del Centro rispetto agli esercizi precedenti (-37%); essa è collegata alla diminuzione del numero di attività formative realizzate dalla cooperativa a causa del drastico calo dei finanziamenti pubblici dedicati alla formazione professionale. Per un approfondimento sulle ragioni di tale contrazione e sulla congiuntura sfavorevole che attualmente interessa il sistema della formazione professionale si rinvia al paragrafo 9.4. Sotto il profilo del bilancio di genere, nel 2012/13 si è registrata nuovamente un’inversione di tendenza rispetto all’esercizio precedente: nell’ultimo anno formativo il rapporto percentuale si è infatti nuovamente connotato a favore di una presenza maggioritaria di femmine tra gli allievi di Civiform. Per ulteriori informazioni sullo stakeholder “allievo” per l’anno formativo 2012/13, si rinvia alla parte inerente l’illustrazione dell’attività formativa di Civiform (paragrafo 9.1.1) dove vengono proposti e analizzati in maniera più approfondita i dati degli allievi “incrociati” con le tipologie di corsi attivati. Andamento e composizione allievi Maschi Femmine Totali

2010/11 1.293 1.487 2.780

% 47% 53%

2011/12 1.442 1.380 2.822

% 51% 49%

2012/13 845 929 1.774

% 48% 52%

Utenti dell’attività convittuale Nel corso del 2012/13 gli utenti dell’attività convittuale sono rappresentati dalle seguenti categorie:  convittori, vale a dire minori frequentanti i corsi di formazione attivati (servizi formativi e convittuali);  minori stranieri non accompagnati (MSNA) e altri minori (servizi socio-educativi e convittuali);  migranti EUNA (Emergenza Umanitaria Nord Africa) e “casi vulnerabili” a seguito del termine dell’Emergenza Nord Africa;  altri utenti. I giovani che frequentano il convitto presentano caratteristiche molto eterogenee e sono accomunati dall’esigenza di usufruire di una struttura residenziale per poter frequentare i corsi di formazione professionale. Sono ospitati in convitto ragazzi e ragazze provenienti sia dal Friuli Venezia Giulia che dal resto d’Italia. Nell’esercizio 2012/13 si è registrata la presenza di 62

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convittori, di cui il 53% maschi e il 47% femmine, con una ripartizione fra cittadini italiani e stranieri pari all’81% a favore dei primi. Rilevante, negli ultimi anni, è stata inoltre la presenza di giovani extracomunitari, in particolare MSNA, nei confronti dei quali il convitto ha messo in atto tutti gli accorgimenti organizzativi e gli aspetti socio-educativi per un rapido inserimento degli stessi nella struttura di Civiform, nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro. Dopo il calo del numero di MSNA nel biennio precedente (12 unità al 31/08/2012, 29 unità al termine del 2010/11 a fronte di precedenti dati storici pari a 61 unità al 31/08/2010), nell’esercizio 2012/13 si è registrata una ripresa del servizio arrivando a 63 ospiti presenti nella struttura al 31/08/2013 e a 180 accoglienze nel corso dell’anno. Nel periodo di riferimento, inoltre, si è esaurita l’attività di accoglienza di adulti e minori richiedenti asilo rientranti nella “Emergenza Umanitaria Nord Africa” (migranti EUNA); si è avuta infatti l’uscita degli adulti migranti per termine dell’Emergenza Umanitaria Nord Africa (28.02.2013), con proseguimento per i soli “casi vulnerabili” inizialmente di 9 unità. Al 31/08/2013 erano ancora ospiti del convitto 7 adulti. Nel corso del 2012/13, infine, il convitto ha proseguito con l’esperienza avviata nel 2011/12 di accoglienza “turistica” sempre, comunque, con una forte impronta di tipo sociale; sono state ospitate, infatti, nuove tipologie di utenza, per un totale di 93 persone e per periodi anche molto brevi, tra cui un gruppo di studenti cinesi in forza di una convenzione con l’Università di Udine, adulti allievi dei corsi di qualificazione di base abbreviata avviati da Civiform, ospiti vari (gruppi bandistici, figuranti del Palio di San Donato, studenti stranieri presenti a Cividale per motivi di studio e lavoro, ecc.). Le famiglie Rappresentano il nucleo sociale di provenienza degli allievi di minore età sia per quanto riguarda l’attività formativa che per i servizi convittuali rivolti ai corsisti i quali, per motivazioni logistiche o personali, scelgono la soluzione residenziale per il loro percorso di studi o formativo. Nel corso dell’anno formativo 2012/2013 sono state 62 le famiglie del Friuli Venezia Giulia che hanno richiesto l’accesso ai servizi convittuali.

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia rappresenta lo stakeholder esterno più importante dal punto di vista della progettazione, sviluppo e attuazione dell’attività istituzionale e tipica di Civiform per due fattori principali:  in quanto costituisce dal punto di vista amministrativo e procedurale l’ente pubblico di riferimento per tutta la programmazione della formazione e per tutta una serie di iniziative e progettazioni per quanto riguarda sia fondi regionali che comunitari;  in quanto rappresenta l’ente/committente principale dal quale deriva sostanzialmente il 76,35% del fatturato sviluppato dalla cooperativa. Gli uffici regionali di riferimento con cui Civiform collabora più strettamente afferiscono alle seguenti direzioni centrali:  Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  Direzione centrale istruzione, università e ricerca  Direzione centrale relazioni internazionali e comunitarie La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con il Documento "Linee guida per la realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - Gli standard regionali” regolamenta la formazione professionale dei giovani fino ai 18 anni. Inoltre, ogni anno emana il “Programma operativo Fondo Sociale Europeo 2007/2013 – Obiettivo 2 – Competitività regionale e occupazione” che concerne la “pianificazione periodica delle operazioni formative”. Tale documento contiene tutte le linee di intervento che la Regione intende attuare nell’anno in corso. Ogni ente di formazione accreditato dal sistema regionale stabilisce, nel rispetto della propria mission aziendale, a quali canali, assi e misure accedere tramite competizione, progettando attività a bando o sportello che verranno valutate ed eventualmente finanziate dall’organo finanziatore. In questo senso Civiform, nell’ambito del sistema degli enti di formazione professionale della Regione Autonoma F.V.G., costituisce un “braccio operativo” delle politiche regionali sulla formazione professionale.

ENTI LOCALI Civiform collabora a vario titolo con diversi enti pubblici sia per le attività formative, che socio-educative e convittuali, sia nell’ambito di altre partnership su specifiche iniziative e progetti.

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Collaborazioni per la formazione degli adulti:  Ambito Distrettuale n. 4.2 di Tarcento  Ambito Distrettuale n. 4.3 del Cividalese  ASS n. 4 – CSRE Servizi socio-educativi e riabilitativi per l’integrazione sociale dei disabili  Centro per l’orientamento regionale sede di Trieste  Centro per l’orientamento dell’Alto Friuli sede di Gemona del Friuli  Centro per l’orientamento sede di Udine  Centro per l’impiego di Cividale del Friuli  Centro per l’impiego di Codroipo  Centro per l’impiego di Gemona del Friuli  Centro per l’impiego di Latisana  Centro per l’impiego di San Daniele del Friuli  Centro per l’impiego di Tarcento  Centro per l’impiego di Udine  Comune di Premariacco - Servizio per le pari opportunità  Sportello assistenti familiari di Cividale del Friuli  Ufficio del lavoro della Provincia di Udine Collaborazioni con Comuni e Ambiti Distrettuali delle quattro province del Friuli Venezia Giulia per i servizi socio-educativi e convittuali rivolti ai MSNA:  Provincia di Udine: Ambito distrettuale di Cividale del Friuli (Comuni di Buttrio, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Drenchia, Grimacco, Manzano, Moimacco, Prepotto, Premariacco, Pulfero, Remanzacco, San Leonardo, San Giovanni al Natisone, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna e Torreano), Ambito distrettuale di Latisana (Comuni di Carlino, Latisana, Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Pocenia, Porpetto, Precenicco, Rivignano, Ronchis, San Giorgio di Nogaro, Teor e Torviscosa), Comuni di Udine, Cervignano del Friuli, Tarvisio, Chiusaforte, Malborghetto – Valbruna, Moggio Udinese, Resiutta, Tolmezzo (n. 2 ambiti e n. 8 comuni);  Provincia di Pordenone: Ambito distrettuale di Sacile (Comuni di Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo e Sacile), Comune di Pordenone (n. 1 ambito e n. 1 comune);  Provincia di Gorizia: comuni di Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Cormons, Monfalcone, Fogliano Redipuglia, Villesse (n. 6 comuni);  Provincia di Trieste: comune di Trieste e San Dorligo della Valle (n. 2 comuni).

ISTITUZIONI Civiform intrattiene a vario titolo rapporti e relazioni con gli uffici e responsabili delle seguenti istituzioni di competenza sul territorio regionale:  INPS  INAIL  CCIAA In particolare per la gestione dei minori stranieri non accompagnati e dei migranti EUNA intrattiene stretti rapporti con:  PREFETTURE dei quattro capoluoghi di provincia (Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone)  QUESTURE dei quattro capoluoghi di provincia  ARMA DEI CARABINIERI (sedi e comandi sul territorio regionale)  TRIBUNALE per i Minorenni di Trieste  PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste  GIUDICE TUTELARE di Cividale del Friuli

UNIVERSITA’/RICERCA/ENTI DI SVILUPPO Vengono intrattenuti a vario titolo rapporti, collaborazioni progettuali e partnership con i seguenti enti:  ASSOCIAZIONE ALLEVATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA – Codroipo  CENTRO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN AGRICOLTURA - C.R.I.T.A. – Udine  CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FORMAGGIO MONTASIO – Codroipo  CONSORZIO “COLLI ORIENTALI DEL FRIULI” – Cividale del Friuli

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     

ERSAGRICOLA SPA – Cervignano del Friuli PARCO AGROALIMENTARE DI SAN DANIELE – S. Daniele del Friuli SISSA – SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI – Trieste SSICA – STAZIONE SPERIMENTALE PER L’INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI – Parma UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE

SCUOLE Civiform ha sviluppato nel tempo numerosi rapporti con le istituzioni scolastiche locali nell’attività di sviluppo, programmazione, interazione ed erogazione dei percorsi formativi, in particolare con le seguenti realtà:  CONVITTO NAZIONALE P. DIACONO – Cividale del Friuli  IPSIA “MATTIONI” – Cividale del Friuli  ISIS “PAOLINO D’AQUILEIA” – Cividale del Friuli  ISIS “JACOPO LINUSSIO”, sez. IPSAA “STEFANO SABBATINI” – Pozzuolo del Friuli  ISIS “SPILIMBERGO” – Spilimbergo  ISIS “VINCENZO MANZINI” – S. Daniele del Friuli  ITAS “GIOVANNI BRIGNOLI” – Gradisca d’Isonzo  SCUOLA SECONDARIA 1° “ELVIRA E AMALIA PICCOLI” – Cividale del Friuli  SCUOLA SECONDARIA 1° “VIA PETRARCA” – Udine  SCUOLA SECONDARIA 1° “VIA DIVISIONE JULIA” – Udine  SCUOLA SECONDARIA 1° “G. BIANCHI” – Codroipo Nel corso degli anni le possibilità di collaborazione fra Civiform e le scuole del Friuli Venezia Giulia (dalla scuola secondaria di primo a quella di secondo grado) sono andate ampliandosi, agevolando così il raccordo formazione/istruzione in una duplice ottica di sviluppo di competenze e recupero di conoscenze. Le attività poste in atto da Civiform nell’anno formativo di riferimento comprendono:  azioni integrative extracurriculari, vale a dire percorsi formativi rivolti a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, inerenti materie che integrano il percorso di studi che stanno frequentando;  percorsi di accompagnamento e orientamento professionale per i giovani a rischio di dispersione scolastica, iscritti o da inserire/reinserire in una delle scuole/enti di formazione professionale partner delle Reti “antidispersione” attive dal 2009/10, e per il sostegno della transizione dalla scuola/formazione al lavoro;  percorsi per la rimotivazione e l'orientamento professionale rivolti ad alunni sprovvisti del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione con attività d’aula per sviluppare competenze di analisi e valutazione delle risorse personali, relazionali e comportamentali, e di tipo pratico come visite didattiche e laboratori esperienziali presso i centri di formazione professionale del territorio. Civiform intrattiene, inoltre, rapporti consolidati con numerose scuole secondarie di primo grado, in particolare delle province di Udine e Gorizia, per le attività di orientamento rivolte agli alunni di terza media svolgendo presentazioni nelle classi della propria offerta di corsi IeFP, partecipando ai saloni dell’orientamento organizzati dagli istituti scolastici nel periodo di raccolta delle iscrizioni (novembre-gennaio), accogliendo in visita le scuole e singoli studenti per stage orientativi. Nel corso dell’anno organizza vari appuntamenti di “Scuola Aperta” rivolti a giovani e famiglie promossi anche attraverso la scuole medie di appartenenza del territorio regionale. Infine, durante l’anno il Centro accoglie anche alunni delle scuole primarie del territorio per visite guidate alla struttura e ai laboratori didattici.

AGENZIE FORMATIVE Di particolare importanza per Civiform è la partnership EFFE.PI: in Friuli Venezia Giulia i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale sono infatti realizzati dall'Associazione temporanea di organismi formativi accreditati dalla Regione denominata EFFE.PI. Tale associazione garantisce la programmazione e la realizzazione su tutto il territorio regionale dei percorsi triennali per il conseguimento della qualifica professionale. Oltre a Civiform, gli altri 11 partner/agenzie formative sono:  AD FORMANDUM – Trieste  ASSEFORM – Trieste

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BEARZI – Udine CEFS – Udine CEFAP – Codroipo/Tolmezzo CIOFS – Trieste EDILMASTER – Trieste/Gorizia ENAIP FVG – Trieste/Pasian di Prato ENFAP – Trieste/Gorizia/Monfalcone/Porpetto FONDAZIONE OPERA SACRA FAMIGLIA – Pordenone/Arba IAL FVG – Pordenone/Aviano/Trieste/Udine/Gorizia/Gemona/Monfalcone OPERA VILLAGGIO DEL FANCIULLO – Trieste

Per la descrizione delle altre partnership di Civiform e l’elenco delle agenzie formative con cui l’ente collabora, si veda la sezione 9.1.3 Progetti speciali. Altre agenzie e organizzazioni di riferimento nel campo della formazione con le quali esistono rapporti di collaborazione e partnership:  AZIENDA SPECIALE RICERCA E FORMAZIONE – Udine  CONSORZIO FRIULI FORMAZIONE – Udine  INDIRE – Roma  IRES FVG – Udine  IRTEF – ISTITUTO PER LA RICERCA SULLE TECNICHE EDUCATIVE E FORMATIVE – Udine  ISFOL – Roma  SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE (SCF) – Mestre (VE)

CLIENTI/COMMITTENTI Nell’ambito della formazione tale categoria è rappresentata da soggetti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche, che hanno intrattenuto rapporti con Civiform per servizi formativi e altri servizi su commessa, a libero mercato:  ANPS – ASSOCIAZIONE NAZIONALE POLIZIA DI STATO – Udine  BANCA DI CIVIDALE SPA – Cividale del Friuli  CARITAS DIOCESANA di Udine  CONSORZIO PRODUTTORI PIETRA PIASENTINA SRL – Torreano  FISM FEDERAZIONE ITALIANA SCUOLE MATERNE  NETTUNO COMUNICATIONS SOCIETA’ COOPERATIVA – Napoli  ROTARY CLUB UDINE PATRIARCATO – Udine

SISTEMA FINANZIARIO E SOSTENITORI Rientrano in questa categoria gli istituti di credito, fondazioni bancarie e le società finanziarie con i quali Civiform intrattiene rapporti sul versante del supporto finanziario alla propria attività e ai programmi di investimento per lo sviluppo dei servizi e l’adeguamento della struttura del centro formativo e convittuale.  BANCA DI CIVIDALE SPA – Cividale del Friuli  FONDAZIONE CRUP – Udine  FINRECO – Udine

MASS MEDIA E NEW MEDIA Civiform interagisce con un’ampia platea di persone per divulgare informazioni sulle attività della cooperativa e le notizie che interessano l’opinione pubblica locale, oltre che per effettuare periodiche campagne di promozione e comunicazione istituzionale su tutta l’attività formativa. Vengono utilizzati principalmente mezzi di comunicazione locali quali quotidiani,

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periodici, radio e tv, ma anche media di più ampia portata, con una recente e massiva apertura al mondo social e dei new media che garantiscono, di conseguenza, una sempre maggiore interattività. Più in particolare, Civiform:  è presente sul web con il sito www.civiform.it, attraverso il quale viene presentata la realtà aziendale agli stakeholder nel loro complesso: già da marzo 2011 è on-line una nuova release del sito, più flessibile nella gestione e di più facile consultazione per l’utenza, con un’home page più dinamica e nuove sezioni quali la pagina delle News, la descrizione delle attività e dei progetti speciali attivi e in archivio e una funzione di ricerca all’interno del sito. Il sito è stato poi ulteriormente implementato: nel 2013 è stata aggiunta la possibilità di caricare sul sito gallerie di immagini e pdf sfogliabili, intervento che permette un migliore servizio nei confronti dell’utenza. Il portale viene aggiornato periodicamente con tutte le informazioni relative alla calendarizzazione e le scadenze dell’attività formativa, le novità relative ai progetti speciali e gli eventi;  è presente su altri siti web (istituzionali e non) con una propria scheda aziendale/descrittiva;  è presente sui social network (Facebook e Twitter) con profili pubblici che garantiscono interazione con la platea di utenti della rete sociale;  è presente su Issuu, piattaforma digitale integrata con reti sociali per visualizzare e condividere materiale digitale. Viene predisposta regolarmente una rassegna stampa sulle attività della cooperativa, le iniziative istituzionali e gli eventi che la vedono coinvolta. La rassegna stampa viene effettuata con cadenza settimanale. Ad essa viene data visibilità attraverso il sito e viene diffusa via e-mail a tutti i dipendenti e collaboratori del Centro, oltre che affissa in formato cartaceo nelle bacheche della struttura. Civiform inoltre:  attua una comunicazione verso gli utenti e famigliari e verso terzi per fini istituzionali, informativi e promozionali. Target di riferimento preferenziale sono gli sportelli Informagiovani e i Centri per l’Impiego del territorio regionale, i Centri regionali di Orientamento, le scuole secondarie di primo e secondo grado, le associazioni ed organizzazioni non profit, le imprese, le associazioni di categoria, la P.A., i privati e altro. La comunicazione viene effettuata attraverso varie modalità: in forma cartacea, mediante telemarketing e con una newsletter diffusa con cadenza mensile (oltre 7.400 iscritti a fine periodo 2012/13), compatibile anche con il mobile;  fornisce puntualmente dati e informazioni alle indagini statistiche istituzionali/associative sul settore della cooperazione sociale (ISTAT, Provincia di Udine – Osservatorio provinciale cooperative sociali, Confcooperative, CENSIS, ISFOL, CCIAA, ecc.);  partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive per rinforzare l’immagine istituzionale e per essere vicino al territorio: ad esempio nel 2012/13 Civiform ha preso parte a varie edizioni della trasmissione “Lo Scrigno – Ai confini delle tradizioni popolari” sull’emittente Telefriuli con interventi di docenti e allievi e dimostrazioni pratiche di lavorazioni di panetteria, pasticceria e gelateria. Nel dicembre 2012 Civiform ha ospitato la troupe di Telefriuli, che ha realizzato le riprese per la trasmissione “Bettina va in cucina” dedicata ai reparti di Ristorazione e Panetteria Pasticceria Gelateria. La trasmissione ha avuto numerose repliche, sia in TV che nel canale Youtube ed è stata inoltre ripresa da numerosi social.

COLLABORATORI Per la realizzazione della propria attività caratteristica Civiform si avvale anche di collaborazioni esterne, con persone giuridiche o persone fisiche, stipulando contratti di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, contratti professionali o di collaborazione occasionale. La ricerca di tali collaboratori avviene prevalentemente sulla base di autocandidature, in particolare curriculum vitae, ricevuti in formato cartaceo o digitale tramite la posta elettronica e il sito Internet istituzionale con l’apposita sezione “Lavora con noi”. Nella ricerca e selezione del personale il responsabile delle RU, direttamente e/o con l’apporto dei responsabili dei processi oggetto dell’inserimento, pone particolare attenzione alle caratteristiche:  personali;  professionali (curriculum vitae e professionale);  relazionali; del candidato in quanto lo skill della persona è fondamentale per assicurare adeguati livelli di qualità nell’erogazione dello specifico servizio formativo e socio-educativo (attività convittuale) e conseguire contestualmente la soddisfazione dell’utente (cliente finale). Il fabbisogno di collaboratori esterni deriva dalle esigenze organizzative e dalla dinamica (quali-quantitativa e temporale) della domanda legata ai percorsi e al fabbisogno formativo/educativo emergente all’inizio dell’anno formativo e in itinere. Per informazioni sulla numerosità dei collaboratori e sul numero di progetti attivati si veda il paragrafo 5.2. La seguente tabella riporta i compensi orari, minimi e massimi, corrisposti per le diverse tipologie contrattuali adottate per prestazioni di lavoro non regolate da contratto di lavoro dipendente.

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Collaboratori per tipologia di contratto e compensi lordi nell’esercizio 2012/13 (importi minimi/massimi)

Tipologia di contratto Collaborazione coordinata e continuativa a progetto Autonomo Collaborazione occasionale Totale

N. totale annuo 50 80 35 165

Compenso lordo in Euro min max 61 23.594 86 12.545 60 1.300

Nell’esercizio 2012/2013, inoltre, sono stati stipulati anche n. 6 contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato, di cui n. 4 per lavoratori impegnati nell’ambito delle attività formative e n. 2 nei servizi convittuali. FORNITORI Tra Civiform ed i suoi fornitori (beni/servizi/consulenze) vi è un positivo rapporto basato sulla reciproca collaborazione che mira a migliorare la capacità di creare valore (aggiunto) qualitativo e sociale. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni nei confronti dei fornitori, previste anche dal SGQ:  identificazione e selezione dei fornitori di base;  rapporti e relazioni tra le parti chiare ed aperte;  definita e concordata comprensione delle esigenze dei clienti;  riconoscimento al fornitore dei miglioramenti e dei successi raggiunti. Per informazioni sui fornitori si veda il paragrafo 5.2.

IMPRESE Il sistema imprenditoriale territoriale rappresenta un interlocutore fondamentale del Centro per la progettazione e realizzazione di tutti i corsi sia del Piano Formativo, in particolare per i giovani che frequentano il secondo e terzo anno dei percorsi triennali IeFP, sia rivolti agli adulti in quanto prevedono periodi di stage in azienda, tirocini e work experience attivabili in collaborazione e presso le imprese stesse. Civiform crede profondamente nel lavoro di rete e collaborazione con il sistema imprenditoriale ed è per questo che intrattiene stretti contatti con numerose aziende del Friuli Venezia Giulia che operano nei settori produttivi e dei servizi, imprese che rappresentano possibili sbocchi occupazionali per i propri corsisti. Questo aspetto delle relazioni con le imprese, al di là della formazione diretta in aula, consente di mantenere un reale piano di scambio con la realtà lavorativa del nostro territorio (e non solo) dalla quale Civiform riceve anche un utile e importante feedback per la programmazione formativa annuale e a medio-lungo termine. Per maggiori informazioni sui rapporti che Civiform intrattiene con le imprese del territorio, in particolare per quanto attiene le convenzioni di stage stipulate nell’ambito dei percorsi formativi per giovani e adulti, si veda il paragrafo 5.2.

COOPERATIVE E ENTI/ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Tra le principali realtà territoriali non aventi scopo di lucro che collaborano con Civiform in qualità di partner di progetto, per testimonianze e docenze qualificate nei corsi di formazione o come soggetti ospitanti stage, tirocini e work experience, possiamo indicare sia numerose cooperative, in particolare di tipo sociale ai sensi della L. 381/1991 e della L.R. 20/2006, sia associazioni, enti ed organizzazioni non profit che operano sul territorio regionale e non. Cooperative sociali e altre cooperative Cooperative sociali di tipo A che svolgono attività di gestione di servizi socio-sanitari ed educativi  BIRBE & CO. COOPERATIVA SOCIALE ONLUS – Fogliano Redipuglia  COBITEC COOPERATIVA SOCIALE IMPRESA SOCIALE ONLUS – Monfalcone  CODESS FRIULI VENEZIA GIULIA COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS – Udine  COOPERATIVA SOCIALE AMBRA SCPA – Reggio Emilia  EDUCARE WALDORF FVG - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS - Cormons  GHIRIGORO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Udine  HATTIVA LAB SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS – Udine

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IL PAESE DEI BALOCCHI COOPERATIVA SOCIALE SOC. COOP. A R.L. – Udine INSIEME SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Tavagnacco LE COCCINELLE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Trieste MACIAO COOPERATIVA SOCIALE ARL – Tolmezzo NONSOLONIDO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – ASILO NIDO FATE E FOLLETTI – Reana del Roiale RONDINELLE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – San Daniele del Friuli  SANTA ANGELA MERICI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Cividale del Friuli  UNIVERSIIS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Udine Cooperative sociali di tipo B che svolgono attività di varia natura, agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate a rischio o in stato di emarginazione ai sensi della L. 381/91  IRENE 3000 SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Udine  NASCENTE - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE A R.L. – Udine Cooperative sociali di tipo A e B che svolgono ambedue le attività  ARTE E LIBRO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS – Udine  HATTIVA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS – Tavagnacco  NEMESI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – San Giorgio di Nogaro Altre cooperative  ARTEVENTI SOC. COOP. A R.L. – Udine  FRIUL CLEAN SOC. COOP. R.L. – Udine  MESTIERI E MESTIERI SOC.COOP.R.L. – Pradamano  ORTOTEATRO SOCIETÀ COOPERATIVA – Pordenone  PICCOLA SOCIETÀ COOPERATIVA DAMATRÀ A R.L. – Trivignano Udinese  PU.MA. PULIZIE E MANUTENZIONE SOC. COOP. A R.L. – Tavagnacco  RCR MULTISERVICE SOCIETÀ COOPERATIVA – Udine Associazioni e ad altre organizzazioni non lucrative  CARITAS DIOCESANA di Gorizia  CARITAS DIOCESANA di Pordenone  CARITAS DIOCESANA di Udine  CIVICA ACCADEMIA D'ARTE DRAMMATICA NICO PEPE – Udine  ASSOCIAZIONE ETICA DEL GUSTO – Pasian di Prato  ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA  ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA  ASSOCIAZIONE KROCUS – Cividale del Friuli  ASSOCIAZIONE LA TELA – Udine  ASSOCIAZIONE NUOVI CITTADINI ONLUS – Udine  ASSOCIAZIONE PSICOEUROPA – Campoformido  ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

CONFCOOPERATIVE Civiform aderisce a:  Confcooperative – Associazione Cooperative Friulane di Udine che è l’organizzazione territoriale provinciale della Confederazione Cooperative Italiane (Confcooperative), organizzazione datoriale che rappresenta, tutela, revisiona e assiste le imprese cooperative socie;  Federsolidarietà provinciale di Udine che è l’organizzazione di rappresentanza politico-sindacale delle cooperative sociali e afferisce direttamente all’Associazione Cooperative Friulane. Una forte reciprocità esiste tra Civiform e Confcooperative in quanto il presidente della cooperativa, Gianpaolo Zamparo, ricopre, nel periodo di riferimento del presente BS, anche i ruoli di Consigliere di Confcooperative Friuli Venezia Giulia e di Amministratore dell’Ente della Cooperazione F.V.G., centro servizi di Confcooperative.

ASSOCIAZIONI DATORIALI Le associazioni datoriali territoriali rappresentative dei diversi settori produttivi costituiscono un interlocutore privilegiato e imprescindibile sia per quanto riguarda la programmazione dell’attività formativa (raccolta del fabbisogno formativo

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proveniente dalle diverse “espressioni” imprenditoriali del territorio) sia per veicolare la disponibilità di soggetti formandi o formati verso il sistema delle imprese stesse. Civiform intrattiene sistematicamente rapporti con le articolazioni territoriali delle seguenti rappresentanze imprenditoriali, che fanno anche parte della compagine sociale della cooperativa:  CONFARTIGIANATO  CONFAPI  CONFCOOPERATIVE  CONFINDUSTRIA Inoltre, intrattiene sistematici rapporti con numerose associazioni settoriali, tra le quali:  APIG Nord Est ASSOCIAZIONE PERITI E OPERATORI GRAFICI  CONFCOMMERCIO - ASCOM UDINE  CO.GEL. COMITATO DI COORDINAMENTO ESERCENTI GELATIERI  GRUPPO FOOD DI CONFCOMMERCIO  FIPPA FEDERAZIONE ITALIANA PANIFICATORI, PANIFICATORI PASTICCERI E AFFINI  UNIONE CUOCHI FRIULI VENEZIA GIULIA  UNIONE PANIFICATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

ORGANIZZAZIONI SINDACALI E’ consolidata la collaborazione con le OO.SS. maggiormente rappresentative attraverso gli organismi regolarmente eletti/designati secondo la normativa di riferimento. In Civiform è attualmente in carica una R.S.A. interna costituita da 6 componenti (ripartiti paritariamente tra CGIL-CISL-UIL). Si evidenzia che nell’esercizio sociale 2012/13 e nel recente passato non sono state comminate multe e ammende al personale ai sensi dello statuto dei lavoratori (legge 300/1970) o in forza dei CCNL applicati al personale. I rapporti con le OO.SS. si sviluppano in un clima di massima collaborazione e disponibilità. Civiform compartecipa in quota parte per quanto riguarda il costo del personale in distacco sindacale a livello regionale che opera nell’interesse e a tutela dei lavoratori del settore, tra cui anche il personale stesso della cooperativa.

COMUNITA’ LOCALE Il riconoscimento da parte di Civiform di essere parte di un sistema più ampio come quello della comunità locale, fa sì che la cooperativa collabori con le realtà istituzionali, con gli attori del privato e del privato sociale e con i singoli cittadini per favorire e promuovere l’integrazione sociale, i valori di convivenza, la cultura sociale e la qualità della vita. A tal fine, anche nel corso dell’ultimo esercizio sociale, la cooperativa ha impegnato i propri responsabili in un’attività di mantenimento e miglioramento dei rapporti di fiducia e collaborazione con le amministrazioni pubbliche di riferimento, gli enti locali, i soggetti pubblici e privati in genere (imprese, associazioni, singoli cittadini, cooperative), consapevole del valore delle relazioni e della territorialità. L’attenzione e il rapporto con la comunità sono anche occasione di approfondimento, scambio e confronto in merito alla “gestione (sociale) del territorio”; permettendo di conseguenza anche una valutazione della corrispondenza tra il sistema dei bisogni formativi e sociali (di assistenza alle fasce più deboli della società) e la capacità/attitudine della cooperativa di rispondere a tali fabbisogni e sollecitazioni in partnership e sinergia con i diversi e altri soggetti della rete sociale del territorio. Le diverse connessioni tra la cooperativa e i propri stakeholder di riferimento, siano essi soggetti pubblici o privati, si realizzano in relazioni, attività, progettazioni/co-progettazioni, accordi informali/formali/contrattuali, iniziative e partnership che si pongono l’obiettivo di soddisfare in modo congiunto le attese sociali del territorio. Durante l’anno formativo 2012/2013 Civiform ha quindi realizzato numerose attività ed iniziative che lo hanno visto partecipe accanto ai più svariati attori del territorio. Più nel dettaglio, ha preso parte a:  Maratonina Udinese (settembre 2012): gli allievi del corso di Operatore Grafico concorrono alla realizzazione del logo della manifestazione. Il vincitore viene decretato attraverso un concorso on-line tra i lettori del Messaggero Veneto. Civiform, inoltre, era presente con uno stand istituzionale durante l’evento sportivo.  Beauty & Style Weekend, evento ospitato dall’Outlet Village di Palmanova dedicato a shopping, relax e benessere: le allieve del settore Benessere accompagnate dai docenti hanno dato vita a dimostrazioni gratuite di make up e nail art, pieghe e acconciature (ottobre 2012 e aprile 2013);  Settimana Regionale Nati per Leggere (novembre 2012), in collaborazione con la Biblioteca Civica di Cividale, realizzando per i bambini delle Scuole dell'Infanzia di Cividale delle torte illustrate dedicate al mondo delle fiabe;

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“STOP VIOLENCE! DÌ DI SÌ ALLA LEGALITÀ - Cyberbullismo, violenza e alcol visti dai giovani del Progetto Povel" (novembre 2012): il progetto - dedicato a prevenzione della violenza e educazione alla legalità - è stato protagonista della prima giornata della 14^ edizione de La Settimana provinciale delle Solidarietà, organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e finalizzata a promuovere prodotti e progetti della solidarietà sul territorio. Civiform, Scuola Centrale Formazione, Cefal e Fondazione Trinijova di Barcellona in rappresentanza dei partner internazionali, hanno coinvolto gli studenti presentando i lavori realizzati dai ragazzi del progetto. e facendo loro scoprire la forza positiva del gruppo attraverso giochi interattivi e spunti audio-visivi;  Festa del Cioccolato di Cividale del Friuli, con laboratori di cioccolateria a cura di docenti e allievi del settore Pasticceria dedicati a oltre 100 bambini delle scuole elementari del circondario (dicembre 2012);  Giro giro Torta (dicembre 2012): gli allievi del IV anno del corso di Panetteria Pasticceria Gelateria hanno realizzato una torta grande quanto il diametro della piazza di Palmanova, per la manifestazione organizzata da Comune di Palmanova e Associazione Commercianti. Il ricavato della vendita delle fette di torta è stato poi devoluto in beneficienza;  Serata di beneficienza fam. Zorzettig (dicembre 2012): gli allievi del corso di Ristorazione hanno preparato e gestito il buffet per la Festa di Natale organizzata dalla famiglia Zorzettig presso Villa de Claricini di Moimacco in collaborazione con Zorzettig Vini allo scopo di raccogliere fondi per l’associazione @uxilia;  Chef pâtissier Frederic Bourse (febbraio 2013): il noto pasticcere è stato ospite di Civiform per un evento dedicato all’alta pasticceria e gelateria in collaborazione con la nota azienda alimentare francese Les Vergers Boiron e con la ditta udinese Luciano Boscolo & C., specializzata in prodotti per la panificazione e pasticceria;  “Questa volta metti in scena il…gusto!”, concorso sulla creatività dedicato agli studenti delle scuole superiori di Trieste, scuola internazionale del Collegio del Mondo Unito e Ginnasio Carli di Koper (Slovenija) attivato da Provincia e Comune di Trieste con Patrocinio del Centro Unesco e organizzato dall'Associazione Opera Viva (febbraio 2013): nell’ambito della rassegna è stata allestita una mostra con fotografie raffiguranti allievi del settore Ristorazione all’opera, a testimonianza dell’impegno necessario ad apprendere le professioni del gusto. L’evento ha avuto alta visibilità non solo nel territorio regionale ma anche oltre confine, con numerose citazioni in programmi televisivi e radiofonici;  Festa del Pi Greco (marzo 2013): gli allievi del settore Ristorazione hanno curato il rinfresco del Pi Greco Day, giornata organizzata dal comune di Udine dedicata alla riscoperta della matematica e delle scienze in genere attraverso un approccio giocoso e interattivo; le torte per l’occasione sono state realizzate dagli allievi del reparto Panetteria, Pasticceria e Gelateria;  Piazze di Primavera (maggio 2013): gli allievi del corso Cameriere di Sala e Bar hanno partecipato accanto all’ex docente di Civiform e maestro di intaglio a dimostrazioni di intaglio e decorazione di frutta e verdura nell’ambito della mostra-mercato di arti manuali ospitata dal centro di Cividale, organizzata dall’associazione Magia delle Mani e volta a far riscoprire all’utenza l’importanza degli antichi mestieri e della manualità e dei gusti e sapori del nostro territorio;  Ieri, oggi e Domani - Storie di luoghi e di genti presso l’Auditorium Menossi di Udine (maggio 2013): spettacolo svolto nell’ambito del progetto Scambiando si cresce insieme, promosso dalla Regione Autonoma FVG con vari istituti comprensivi e scuole della provincia di Udine, tra cui Civiform, per promuovere attraverso l'apprendimento intergenerazionale sentimenti di appartenenza e solidarietà tra i giovani. Lo spettacolo – dedicato al tema del passaggio generazionale e della necessità di fare esperienza del passato - ha portato sulla scena molteplici forme espressive, dal teatro alla musica, dai videoclip all'arte figurativa. Il progetto grafico è stata curato da un allievo del corso Addetti alla produzione grafica digitale;  "Il viaggio della "memoria a Dachau e Mauthausen" (maggio 2013): gli allievi del corso per Operatore Elettrico hanno partecipato alla cerimonia ospitata dall'ERDISU di Udine volta a raccogliere le riflessioni degli studenti che hanno preso parte al viaggio della memoria organizzato dall'ANED. Durante tutto l’esercizio sociale Civiform ha ospitato delle serate di approfondimento tecnico dedicate alle nuove tendenze della grafica, in collaborazione con APIG Associazione Periti, Tecnici ed Operatori Industriali Grafici e Scuola Grafica "San Marco" di Venezia. Il confronto costante con l’associazione, che raggruppa oltre 1500 professionisti e aziende del comparto e di cui Civiform è diventata sede territoriale, fornisce numerosi spunti di riflessione in merito alle attuali richieste del mondo del lavoro. Nel corso dell’anno sociale Civiform ha inoltre ospitato “Adobe in Tour - I nuovi scenari della pubblicazione digitale” formazione gratuita dedicata a allievi e docenti del settore grafico curata dalla società Adobe, leader mondiali di contenuti multimediali digitali. Ha più volte ospitato organizzazioni e istituzioni del territorio che hanno illustrato agli allievi le possibilità di lavoro all’estero e in Italia e di servizio volontario europeo per i giovani, oltre che le potenzialità dei portali europei dedicati alla mobilità professionale, offerte di lavoro e di studio in Europa. Civiform organizza buffet e banchetti in cui sono coinvolti docenti e allievi del reparto Ristorazione per iniziative ed eventi istituzionali, ad esempio l’Assemblea dei soci della Banca di Cividale, la Festa della Polizia, il ricevimento di fine anno della Prefettura della Provincia di Udine, la Confartigianato Udine, inaugurazioni come quella del Teatro Ristori a Cividale, ecc. Si tratta di importanti occasioni in cui l’Ente persegue il confronto con realtà istituzionali radicate nel territorio.

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Civiform, infine, collabora a diverse iniziative ed eventi di sensibilizzazione ed educazione alla solidarietà e alla cooperazione e di raccolta fondi, come in passato quelle nell’ambito del progetto “Un Ponte per Herat”, promosso dal Comune di Cividale del Friuli e dalla sezione ANA di Cividale.

Settimana Regionale Nati per Leggere – I piccoli lettori con le torte dedicate al mondo delle fiabe realizzate dagli allievi del settore Panetteria, Pasticceria e Gelateria.

Festa del Pi Greco – Progetti ispirati al Pi Greco per le torte realizzate nel laboratorio di Pasticceria fresca di Civiform.

Beauty & Style Weekend – Dimostrazioni gratuite di make up, nail art, pieghe e acconciature nello stand animato dalle allieve del settore Benessere.

AMBIENTE La cooperativa non ha intrapreso particolari politiche con riferimento all’impatto ambientale derivante dalla propria attività in quanto non ritenute necessarie in relazione alla tipologia di attività svolta. Viene attuata una parziale raccolta differenziata utilizzando due navette di conferimento e un’ecopiazzola privata per lo smaltimento di ferro, legno, laterizi, carta e vetro. Civiform, inoltre, provvede allo smaltimento di oli esausti e di liquidi di fissaggio e sviluppo dei processi di stampa con il conferimento in discarica tramite vettore accreditato. La cooperativa, per effetto dello svolgimento della sua attività statutaria, non ha subito sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.

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8.4 FORME DI COINVOLGIMENTO E COMUNICAZIONE CON GLI STAKEHOLDER Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e e)

Diverse sono le forme e modalità di coinvolgimento degli stakeholder con riferimento alla vita associativa e all’attività istituzionale di Civiform che possiamo evidenziare sinteticamente nella tabella sottostante.

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Strumento/modalità per il coinvolgimento Assemblea dei soci Consiglio di amministrazione Riunione

STKH Destinatari/coinvolti Soci Consiglieri + RU RU – Direzione

Riunione

RU – Addetti di staff

Riunione

RU – Addetti di settore

Riunione Posta elettronica interna

RU – Nuovi assunti RU

Riunione

Stagisti/tirocinanti/WE

Questionario di soddisfazione

Allievi/corsisti

Incontri tra educatori/insegnanti e genitori

Famiglie

Segreteria front office Comunicazioni + relazioni (cartaceo, informatico ed e-mail) Mass media Sito web Newsletter

STKH esterni

Bilancio sociale

STKH esterni + interni

STKH esterni STKH esterni STKH esterni + interni STKH esterni + interni

Frequenza Di norma 1 riunione all’anno Al bisogno Mensilmente Al bisogno + 1 incontro annuo per D.lgs. 81/08 + 1 incontro annuo per D.lgs. 196/03 Al bisogno + 1 incontro annuo per D.lgs. 81/08 + 1 incontro annuo per D.lgs. 196/03 All’assunzione Quotidianamente In corrispondenza dell’avvio e della chiusura del progetto Alla fine di ogni percorso formativo/educativo 3 incontri annui pianificati + eventi “Scuola aperta” In orario di apertura In maniera continuativa e con periodicità fissata da bandi, norme e regolamenti di settore Frequenza non programmata gg 365/365 e h 24/24 Mensilmente 1 Consegna/comunicazione annua con possibilità di visione/consultazione continuativa


9_ATTIVITA’, PROGETTI E OBIETTIVI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3 4

Lettera/e f) r) t) u) a) b) c) d) g)

Vengono proposte di seguito alcune sezioni inerenti l’illustrazione delle attività poste in essere da Civiform nel corso dell’anno formativo 2012/13, in relazione all’oggetto sociale della cooperativa e agli obiettivi stabiliti dal Consiglio di amministrazione. Nella presentazione si cercherà di porre particolare riguardo alle attività orientate a favore dei minori e delle persone più bisognose di aiuto e sostegno. Le attività, i servizi e i progetti posti in essere nel corso dell’anno dalla cooperativa rappresentano sostanzialmente il modo in cui la stessa riesce a tradurre in pratica le sue finalità e i suoi obiettivi, con particolare riferimento a quelli dell’ultimo anno formativo, che saranno raffrontati rispetto ai risultati conseguiti nell’esercizio dell’attività.

9.1 ATTIVITA’ 2012/2013 Le attività di Civiform sono state suddivise nelle seguenti tre sezioni:  FORMAZIONE: Progettazione ed erogazione di corsi di formazione relativi alle macrotipologie formative.  OSPITALITÀ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI: Gestione ed erogazione dei servizi di ricettività convittuale.  PROGETTI SPECIALI: Partnership, progettazione e gestione di iniziative per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. Nei prossimi paragrafi le tre sezioni verranno descritte nel dettaglio.

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9.1.1 FORMAZIONE Il “ciclo produttivo” dei servizi formativi L’attività di formazione di Civiform può essere sinteticamente rappresentata con la successione delle seguenti fasi:  PROGETTAZIONE E SVILUPPO, comprende: analisi dei fabbisogni formativi, progettazione di massima, progettazione di dettaglio, riesame/verifica e validazione della progettazione e sviluppo.  SEGRETERIA E PROMOZIONE, comprende: predisposizione di campagne promozionali sull'offerta formativa, informazioni ai potenziali utenti sulle attività programmate; orientamento dell’utente rispetto all’offerta formativa idonea a soddisfare i suoi bisogni, iscrizione degli allievi; gestione e trattamento dei reclami.  PROGRAMMAZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI FORMATIVI, comprende: programmazione delle attività formative, selezione degli allievi, erogazione dei servizi formativi, organizzazione di eventuali stage aziendali, monitoraggio dei processi di realizzazione dei servizi, rilevazione dell’efficacia dei processi di erogazione dei servizi formativi.  VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, rilevazione dei risultati di apprendimento mediante la somministrazione di prove di diversa natura, in coerenza con la tipologia di attività formativa erogata, previste in corrispondenza delle tappe formative intermedie ed al termine dell'intero percorso formativo. Le attività formative suddivise per macrotipologie In questo paragrafo vengono descritte da un punto di vista quantitativo e qualitativo le attività formative progettate ed erogate da Civiform suddivise per macrotipologie formative. Tale suddivisione trae origine dalle indicazioni normative provenienti dagli enti finanziatori e si basa prevalentemente sulla tipologia di utenza a cui si rivolgono le attività formative. MACROTIPOLOGIA A – Obbligo formativo per minori

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Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) I percorsi IeFP sono rivolti a giovani che hanno conseguito la licenza media e rappresentano un’equilibrata combinazione di sapere teorico e di abilità pratiche, entrambi necessari per inserirsi nel mondo del lavoro. In aula si apprendono le nozioni di base per imparare a svolgere la professione scelta. In laboratorio si sperimentano le procedure e si imparano ad utilizzare gli strumenti del mestiere con esercitazioni pratiche. Tutti i corsi, inoltre, prevedono dei periodi di stage in azienda, a diretto contatto con i professionisti del settore scelto. Al termine del percorso formativo, che dura 3 anni (3.168 ore), viene rilasciata una Qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo. I percorsi IeFP sono approvati e finanziati dalla Regione Aut. Friuli Venezia Giulia all'interno della partnership denominata EFFE.PI e prevedono i seguenti ambiti e relativi profili professionali: ̶ ristorazione/alberghiera (cuoco, cameriere di sala e bar) ̶ panetteria/pasticceria (addetto alle lavorazioni di panetteria, pasticceria e gelateria) ̶ grafica multimedia (addetto alla produzione grafica digitale) ̶ area tecnica (installatore di impianti elettrici civili e industriali) ̶ benessere (acconciatore, estetista)

Percorsi individualizzati per utenza in obbligo d'istruzione Progetti individualizzati rivolti sia a soggetti drop-out, sia a soggetti privi del titolo di studio conclusivo del 1° ciclo. Sono finalizzati, oltre al conseguimento del citato titolo (in accordo con i Centri territoriali permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta, in sigla CTP, e ferma restando la competenza delle Istituzioni del 1° ciclo al suo rilascio), anche ad acquisire crediti formativi spendibili all’interno dei percorsi triennali di IeFP. Gli allievi di questi percorsi svolgono un parte delle ore all'interno dei percorsi di IeFP e l'altra all'interno di corsi svolti dal CTP di Cividale del Friuli.

Azioni di arricchimento extracurricolare Realizzazione di progetti formativi finalizzati a rafforzare il raccordo tra i sistemi della formazione professionale e dell’istruzione scolastica e l’integrazione tra le rispettive politiche con l’obiettivo di favorire l’acquisizione e lo sviluppo, da parte degli studenti frequentanti un Istituto scolastico superiore della regione, di competenze informatiche relative anche all’utilizzo di software applicativi, purché coerenti con gli indirizzi.

Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale Realizzazione di servizi qualificati di accompagnamento e recupero ai sistemi scolastico e formativo dei giovani a rischio di dispersione attraverso l’erogazione azioni presenti in un catalogo regionale. Realizzazione di azioni qualificate a sostegno della transizione dalla scuola/formazione al lavoro attraverso l’erogazione azioni presenti in un catalogo regionale.

Percorsi per la rimotivazione e l'orientamento professionale Realizzazione di percorsi educativi da 70 ore per la rimotivazione e l’orientamento professionale rivolti ad alunni sprovvisti del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione, caratterizzati da una metodologia di tipo attivo e


partecipativo volta a valorizzare le esperienze personali e di tipo pratico, a promuovere il coinvolgimento dei partecipanti e a creare un clima di fiducia reciproco. I corsi prevedono sia attività d’aula per sviluppare competenze di analisi e valutazione delle risorse personali, relazionali e comportamentali, sia attività di tipo pratico come visite didattiche e laboratori esperienziali presso i centri di formazione professionale del territorio. Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2012/13 nella Macrotipologia A Tipologia di attività formativa Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) Percorsi individualizzati per utenza in obbligo d'istruzione Azioni di arricchimento extracurricolare Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale Percorsi per la rimotivazione e l'orientamento professionale Totale

n. corsi 29 6 21 1 1 58

n. allievi 539 6 393 19 14 971

n. ore 33.424 682 15 70 34.191

MACROTIPOLOGIA B – Formazione superiore per adulti 

Corsi formazione post diploma Percorsi di media durata (490 ore) rivolti a chi ha conseguito un diploma di scuola media superiore: sono interventi formativi altamente professionalizzanti e integrati con le imprese del territorio regionale, in cui viene valorizzata particolarmente l’esperienza diretta in azienda (stage). I corsi post diploma sono frutto di un'attenta analisi dei fabbisogni delle imprese della Regione, e prevedono una fase di formazione d'aula cui segue uno stage in aziende del settore di riferimento comprensivo di borsa di studio. Con il superamento dell'esame finale si consegue un attestato di frequenza rilasciato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Un’altra interessante opportunità post diploma è data dai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) attivati dal Polo Formativo Agroalimentare FVG, di cui Civiform è partner. I corsi IFTS, rilasciano un Certificato di specializzazione tecnica superiore. Inoltre per favorire la partecipazione di persone occupate è possibile attivare dei percorsi personalizzati al fine di consentire la frequenza dei soli moduli ritenuti necessari a completare la loro formazione.

Aggiornamento specialistico per laureati Sono dei percorsi brevi (80 ore), di approfondimento specialistico progettati in collaborazione con il sistema delle imprese, rivolti a laureati disoccupati e finalizzati a fornire loro le competenze necessarie per far fronte alle richieste del mondo del lavoro e favorire il loro inserimento lavorativo. In particolare si segnala che i corsi post laurea relativi all'area psicologica sono realizzati in collaborazione con l'Associazione Psicoeuropa e l'Ordine degli Psicologi FVG.

Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2012/13 nella Macrotipologia B Tipologia di attività formativa Corsi formazione post diploma Corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Aggiornamento specialistico per laureati Totale

n. corsi 7 1 4 12

n. allievi 96 17 54 167

n. ore 3.430 800 320 4.550

MACROTIPOLOGIA C – Formazione continua e permanente per adulti 

Corsi di Qualificazione di base abbreviata I corsi di qualifica di base abbreviata, intensivi e di durata limitata (1.000 ore), hanno un orientamento decisamente tecnico-professionale e mettono gli allievi in contatto diretto con il mondo del lavoro tramite stage pari almeno al 30% della durata del corso stesso. Con il superamento dell'esame finale si consegue una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo.

Corsi per lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga Civiform è uno degli enti autorizzati ad erogare la formazione specifica rivolta agli ammortizzatori sociali in deroga. Dal 21 settembre 2009, infatti, sono operativi i percorsi di politica attiva del lavoro della Regione Autonoma Friuli

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Venezia Giulia per i lavoratori in cassa integrazione in deroga (CIGd) e mobilità in deroga. Queste misure sono volte a rafforzare le competenze dei lavoratori e a favorirne il rientro nel mondo del lavoro e hanno una durata breve (2060 ore). 

Corsi relativi al piano d'azione per la ricollocazione lavorativa di disoccupati Attività formative di media durata (300-400 ore) realizzate attraverso lo stretto raccordo tra CPI e Enti di formazione volte a favorire la ricollocazione lavorativa di soggetti disoccupati a seguito dell’attuale situazione di crisi economica.

Formazione continua per lavoratori delle imprese Realizzazione di progetti formativi a favore di lavoratori delle imprese della regione con modalità di gruppo o individuali. Vengono progettati sulla base dei fabbisogni formativi individuati dalle imprese e finanziati attraverso specifici programmi operativi regionali o nazionali (es. Legge 236, Legge 53, Fondi interprofessionali)

Corsi per operatori socio assistenziali, socio sanitari e socio educativi Realizzazione di corsi di aggiornamento di 24 ore, mirati a dotare persone già occupate nei servizi socioassistenziali, socio-sanitari e socio-educativi delle competenze necessarie per affrontare al meglio il loro lavoro. Si svolgono in orario concordato con il gruppo classe ed affrontano tematiche specifiche e di approfondimento per i professionisti del settore.

Corsi di formazione a libero mercato o su commessa I corsi a libero mercato o su commessa rappresentano un'opportunità per professionisti e aziende che desiderano arricchire il proprio know-how in modo competitivo, valorizzando ed aggiornando le competenze del proprio personale al di fuori dei vincoli imposti dalle attività finanziate con fondi pubblici e in risposta a specifici bisogni personali o aziendali.

Work experience Le work experience sono dei tirocini formativi in impresa della durata di 6 mesi accompagnati da un’indennità di partecipazione. Sono rivolte a maggiorenni disoccupati, residenti o domiciliati sul territorio regionale. Vengono progettati sulla base delle necessità di un’impresa e hanno lo scopo di offrire a soggetti disoccupati un contatto diretto con realtà lavorative al fine di incrementare competenze ed esperienza.

Tirocini formativi I tirocini formativi in impresa (previsti dalla Legge Treu) hanno una durata variabile da 2 a 6 mesi e non prevedono indennità di partecipazione, ma eventualmente un rimborso spese a carico dell'azienda ospitante. Sono rivolti a persone con più di 15 anni. Vengono attivati sulla base delle richieste di un’impresa e hanno lo scopo di offrire a soggetti disoccupati un contatto diretto con realtà lavorative al fine di incrementare competenze ed esperienza.

Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2012/13 nella Macrotipologia C Tipologia di attività formativa Corsi di Qualificazione di base abbreviata Corsi per lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga Corsi del piano d'azione per la ricollocazione lavorativa di disoccupati Formazione continua per lavoratori delle imprese Corsi per operatori socio assistenziali, socio sanitari e socio educativi Corsi di formazione a libero mercato o su commessa Work experience * Tirocini formativi * Totale

n. corsi 4 15 1 14 1 9 42 71 157

n. allievi 81 169 20 119 23 68 42 72 594

n. ore 4.000 638 100 533 24 198 1.300 1.864 8.657

Nota: * Per la quantificazione del numero di ore è stato adottato il criterio dell’accreditamento, pari al 5% delle ore effettive svolte.

MACROTIPOLOGIA CS – Formazione continua e permanente in ambiti speciali Si sottolinea che per ambiti speciali si intendono corsi di formazione rivolti a migranti extracomunitari o altri migranti, a persone con disabilità mentali e/o fisiche e a persone appartenenti alla categoria delle nuove povertà. 

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Formazione a favore di soggetti in condizioni di svantaggio occupazionale Realizzazione di percorsi formativi di durata variabile finalizzati a favorire l’accesso al mercato del lavoro della popolazione in condizioni di svantaggio occupazionale. Vengono gestiti in stretta collaborazione con il Centro per l'Impiego di Cividale del Friuli.


Formazione per il collocamento di disabili Realizzazione di percorsi formativi di durata variabile finalizzati a favorire l’accesso al mercato del lavoro della popolazione in condizioni di svantaggio gestiti in stretta collaborazione con la Provincia di Udine.

Work experience Le work experience sono dei tirocini formativi in impresa che per soggetti svantaggiati hanno una durata di 8 mesi e sono accompagnati da una indennità di partecipazione. Vengono gestiti in stretta collaborazione con il Centro per l'Impiego di Cividale del Friuli.

Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2012/13 nella Macrotipologia CS Tipologia di attività formativa Formazione a favore di soggetti in condizioni di svantaggio occupazionale Formazione per il collocamento di disabili Work experience per il collocamento di soggetti svantaggiati * Totale

n. corsi 2 1 2 5

n. allievi 27 13 2 42

n. ore 580 100 54 734

Nota: * Per la quantificazione del numero di ore è stato adottato il criterio dell’accreditamento, pari al 5% delle ore effettive svolte.

Tabella e grafico riepilogativo delle attività svolte nell'anno formativo 2012/13 suddivise per Macrotipologie Tipologia di attività formativa Macrotipologia A - Obbligo formativo per minori Macrotipologia B - Formazione superiore per adulti Macrotipologia C - Formazione continua e permanente per adulti Macrotipologia CS - Formazione continua e permanente in ambiti speciali Totale

n. corsi 58 12 157 5

n. allievi 971 167 594 42

n. ore 34.191 4.550 8.657 734

232

1.774

48.132

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Dati riepilogativi degli allievi a.f. 2012/2013 suddivisi per genere

Macrotipologia A Macrotipologia B Macrotipologia C Macrotipologia CS Totale

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Maschi 522 32 275 16 845

Femmine 449 135 319 26 929


9.1.2 OSPITALITA’ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI Presentazione e descrizione del servizio L’ambito dei servizi socio-educativi prevede la gestione della struttura convittuale annessa al centro formativo e ai servizi alla stessa connessi. Convittori (frequentanti dei percorsi triennali IeFP) La vita convittuale è basata sul rispetto e sulla responsabile partecipazione alle attività scolastiche e comunitarie. La presenza in convitto è finalizzata al diritto-dovere di ognuno di svolgere con serietà il proprio impegno di studio per cui i convittori vengono educati al senso di responsabilità e dignità personale e sono tenuti a rispettarsi reciprocamente in un clima di fiducia e lealtà in stretta collaborazione con il personale educativo preposto a favorire la loro crescita morale, fisica e culturale. Il convitto offre un supporto logistico per molti giovani provenienti da fuori sede e consente loro di frequentare le attività formative IeFP indipendentemente dalla loro provenienza o da specifiche situazioni di disagio economico o sociale. Gli orari sono distribuiti in modo da ottenere un’alternanza oculata tra i momenti di studio e i momenti di svago. Durante la permanenza in convitto, gli allievi vengono assistiti nello studio e in ogni altra attività da personale educativo qualificato che provvede a mantenere i rapporti con le famiglie informandole sulle eventuali problematiche. Gli educatori e gli assistenti gestiscono ed organizzano le attività educative serali e sono a disposizione per consulenze su specifiche discipline scolastiche. La frequenza a tali iniziative non è obbligatoria, ma una volta data la propria adesione è richiesta serietà e continuità di partecipazione. Nell’anno formativo 2012/13 hanno usufruito della struttura convittuale 62 ospiti, di cui 5 (8%) seguiti dai Servizi Sociali dei Comuni di provenienza con cui Civiform intrattiene costanti relazioni per garantire un’efficace assistenza ai convittori e la loro integrazione nell’ambiente scolastico e convittuale.

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La proposta delle attività Nell’ambito della struttura convittuale vengono proposte agli utenti, con programmazione e intensità valutate dai responsabili del servizio, le tipologie di attività/iniziative elencate di seguito. Studio Le attività fondamentali che sono state proposte nel corso dell’anno comprendono percorsi comuni e individualizzati di studio e sostegno riferiti alle discipline curriculari della scuola. Attività sportive Vengono organizzate una serie di attività sportive strutturate attraverso le quali ci si propone di raggiungere i seguenti obbiettivi:  venire incontro, tramite la proposta sportiva, ai bisogni di libertà, di ricreazione, di affermazione e di integrazione sociale dei giovani;  educare a una pratica sportiva personale attiva che accolga solo le componenti motivazionali positive dei contesti agonistici e che scarti le implicazioni devianti (fanatismo, competizione esasperata, culto del “match winner”);  educare al rispetto dell’avversario e del compagno di squadra.

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Attività ludico-ricreative L’attività ludico-ricreativa risulta essere un importante momento educativo dove la socializzazione è alla base della crescita individuale e di gruppo. Tutte le attività mirano a coinvolgere il maggior numero possibile di giovani e sono state promosse e programmate da uno o più educatori. Gli obbiettivi specifici mirano a:  promuovere lo spirito di aggregazione e di socializzazione;  invitare allo sforzo autorealizzativo;  promuovere, a partire dall’esperienza ludica, momenti di convergenza, spontaneità, regola e libertà e lo sviluppo di un sano principio di competizione. Attività culturale cinematografica Gli obbiettivi di tale attività sono:  sviluppare le capacità di comprensione del linguaggio cinematografico;  stimolare lo sviluppo di sensibilità e capacità critiche;  abituare alla percezione dei confini tra realtà e finzione;  favorire la presa di coscienza di particolari tematiche di carattere sociale, storico-culturale, scientifico e tecnicoartistico. Accesso guidato ad internet Gli allievi interessati hanno la possibilità di accedere alle sale di informatica e di connettersi ad internet in maniera guidata. Gli obbiettivi di tale attività sono:  fornire elementi di alfabetizzazione informatica intesa come parte di una generale educazione all’approccio ai media ed al loro utilizzo;  fornire le competenze necessarie alla fruizione dei nuovi strumenti di comunicazione per orientarsi tra la molteplicità delle informazioni rese disponibili dalla rete;  (per i ragazzi stranieri) utilizzare le potenzialità della rete per mantenere vivi i contatti con il proprio paese di provenienza. Schema settimanale delle attività Nel corso di ogni settimana dell’anno formativo sono previsti degli orari per lo svolgimento delle attività sopra evidenziate secondo un calendario e orario relativi alle seguenti aree di intervento del servizio socio-educativo convittuale: studio, attività sportive, ludico-ricreative, espressive, proiezione film e informatica. MSNA e altri minori L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), rintracciati dalle Forze dell’Ordine sul territorio e affidati a Civiform al termine degli accertamenti di legge, prevede l’assegnazione di un posto letto, la consegna di un kit di accoglienza con articoli di prima necessità di pulizia personale e vestiario e le comunicazioni di competenza. Una volta avvenuto l’inserimento viene avviata la profilassi sanitaria e le attività di accompagnamento per l’ottenimento del permesso di soggiorno. Nel 2012/13 si è registrato un andamento positivo per quanto concerne la permanenza dei MSNA che al 31/08/2013 erano pari a 63 unità. Le accoglienza d’urgenza sono state 180 con un incremento dell’85% rispetto alle 97 del 2011/12. Ciò è dovuto alla ripresa del fenomeno sul territorio regionale, confermando il ruolo di Civiform in tale ambito, che ha rappresentato un segmento importante dell’attività della cooperativa nell’ultimo decennio. Il Servizio di Pronta Accoglienza 24 ore su 24 attivo per 365 giorni all’anno, si conferma uno dei punti di forza del Convitto (come testimoniato dal dato delle accoglienze), molto apprezzato dalle varie Autorità, come il Tribunale per i minori e le forze dell’ordine, con le quali la struttura convittuale collabora.

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Accoglienze MSNA e altri minori nell’anno 2012/13 per provincia ed Ente/Comune di provenienza Provincia GORIZIA

Ente/Comune di provenienza Gradisca d’Isonzo Gorizia Monfalcone San Pier d’Isonzo

Totale Gorizia PORDENONE Totale Pordenone

Pordenone

TRIESTE

San Dorligo della Valle Monrupino Muggia Sgonico Trieste

Totale Trieste

UDINE

Totale Udine FUORI REGIONE Totale Fuori Regione TOTALE

Campoformido Campolongo Tapogliano Cividale del Friuli Gemona del Friuli Lignano Sabbiadoro Malborghetto - Valbruna Pontebba Rivignano Tarvisio Udine Venzone Fuori Regione

N. ospiti 3 11 10 2 26 1 1 4 2 3 1 39 49 1 1 34 1 1 9 1 1 47 5 1 102 2 2 180

Migranti “Emergenza Umanitaria Nord Africa” (EUNA) e “casi vulnerabili” a seguito del termine dell’Emergenza Umanitaria Nord Africa Nel periodo di riferimento si è avuta la chiusura dell’Emergenza Umanitaria Nord Africa (28/02/2013) con passaggio di competenze dalla Prefettura di Trieste alla Prefettura di Udine (dal 01/01/2013) e con l’uscita degli ospiti ad eccezione di alcuni “casi vulnerabili” che sono stati ospitati dal Convitto anche oltre il termine dell’Emergenza stessa. Altri utenti Nel corso del 2012/13, infine, il convitto ha proseguito l’esperienza di accoglienza “turistica” sempre, comunque, con una forte impronta di tipo sociale; sono stati ospitati un gruppo di Alpini e gruppi di figuranti del Palio di San Donato e quattro gruppi di persone coinvolte nel progetto KEY-Q, oltre a singoli ospiti. Hanno fruito di tale servizio di accoglienza “turistica” 93 ospiti.

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9.1.3 PROGETTI SPECIALI Nel 2012/13, Civiform ha continuato lo sviluppo di progettazioni di tipo "speciale", con partenariati nazionali o internazionali e finanziamento diretto europeo. Le principali ASSOCIAZIONI TEMPORANEE (AT) nelle quali Civiform ha operato nel corso dell’anno formativo 2012/13 sono state: > EFFE.PI EFFE.PI è l'associazione temporanea (AT) di enti formativi incaricata della gestione in Friuli Venezia Giulia dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) rivolti ai giovani di età inferiore ai 18 anni. Raggruppa dodici enti formativi accreditati dalla Regione per garantire la programmazione e la realizzazione su tutto il territorio regionale di percorsi di formazione professionale relativi a figure nazionali e profili regionali. I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale consentono l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e il soddisfacimento del diritto/dovere all’istruzione e formazione professionale previsto dalla normativa vigente. Sono finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale (al termine della terza annualità) e di diploma professionale (al termine della quarta annualità) corrispondenti, rispettivamente, al terzo e al quarto livello della Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 che costituisce il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente. Tali titoli sono spendibili su tutto il territorio nazionale e anche in ambito comunitario. EFFE.PI ha attivato un sito dedicato www.effepi.fvg.it su cui è possibile reperire tutte le informazioni sui corsi IeFP.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, attiva percorsi IeFP finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale

(al termine della terza annualità). Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione. Nel corso del 2012/13 Civiform ha realizzato, in via sperimentale nel settore agroalimentare, uno dei tre percorsi progettati da EFFE.PI per il conseguimento del diploma professionale (quarto anno).

 PARTNER: Adformandum, Bearzi, Cefap, Cefs, Ciofs, Edilmaster, Enaip FVG, Enfap, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Ial FVG, Opera Villaggio del Fanciullo

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > APPRENDISTATO La formazione obbligatoria prevista nel contratto di apprendistato, nel territorio regionale, è gestita da tre AT che raccolgono al loro interno i principali enti di formazione professionale e istituti secondari superiori del Friuli Venezia Giulia; Civiform opera nell’ambito di due AT, APPRENDISTI@FORMAZIONE1 e APPRENDISTI@FORMAZIONE2, all’interno delle quali eroga diverse attività, scadenzate nel tempo, che rientrano in un modello di gestione condiviso tra le tre AT che prevedono l’accoglienza dell’apprendista, la stesura di un piano formativo individualizzato e la composizione di un percorso formativo ad hoc che si compone di brevi unità formative sia trasversali che professionalizzanti sulla base della figura professionale di inquadramento.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, eroga percorsi formativi modulari e personalizzati allo scopo di soddisfare

l’obbligo formativo dei singoli apprendisti. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Cramars Scarl, Edilmaster Scuola Edile Trieste, Cefs, Formindustria, Ial FVG, Ires FVG, Job & School, Soform

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > PROGETTI SPECIFICI NEL SETTORE DELL’ORIENTAMENTO SCOLASTICO - PROGRAMMI 10, 11, 12 Civiform fa parte dell'ATS “EFFE.PI Orientamento”, costituito dagli enti di formazione professionale che operano in tutto il territorio regionale accreditati dalla Regione per la Macrotipologia A - Obbligo formativo. L'ATS promuove operazioni formative, erogate con modalità didattiche innovative, con lo scopo di rispondere in maniera più capillare sul territorio e più efficace ai bisogni di orientamento nel mercato del lavoro e di ri-motivazione allo studio dei giovani che non trovano risposte nei contesti educativi e orientativi “tradizionali”. Inoltre, operare in ATS permette a Civiform di sperimentare modelli di

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intervento di tipo esperienziale/laboratoriale con altri enti e con gli istituti scolastici e di organizzare le azioni di orientamento in un'ottica di sistema di servizi integrato a livello territoriale.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’ATS, può promuovere attività presenti nel Catalogo dell'Offerta Orientativa, sotto

forma di prototipi reiterabili presso varie istituzioni scolastiche ed enti di formazione. Il catalogo è strutturato in tre macroaree tematiche: la prima fa riferimento ad azioni mirate per il “recupero di situazioni a rischio di dispersione o di abbandono scolastico” che comprendono sia azioni di “accompagnamento e tutorato mirato”, che moduli, alternativi alla tradizionale lezione frontale, erogati sotto forma di “laboratori esperienziali e di rimotivazione”. La seconda area tematica fa riferimento ad azioni mirate al “sostegno nella transizione dal sistema scolastico e formativo al lavoro” che comprendono sia percorsi educativi per impostare un progetto professionale e/o formativo, che “laboratori” per apprendere strumenti di ricerca attiva del lavoro. La terza macroarea riguarda la formazione per formatori. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Adformandum, Bearzi, Cefap, Cefs, Ciofs, Edilmaster, Enaip FVG, Enfap, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Ial FVG, Opera Villaggio del Fanciullo

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 24 mesi > PROGETTI SPECIFICI NEL SETTORE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA - PROGRAMMA 6bis Civiform è capofila dell'ATS “EFFE.PI ROP”, costituita da tutti gli enti di formazione professionale che operano in tutto il territorio regionale accreditati dalla Regione per la Macrotipologia A - Obbligo formativo. L'ATS promuove operazioni formative, basate su azioni di rimotivazione ed orientamento professionale, con lo scopo di trovare risposte efficaci al fenomeno della dispersione scolastica in relazione a giovani con meno di 16 anni iscritti ad un istituto secondario di primo grado presente sul territorio regionale. Inoltre, operare in ATS permette a Civiform di sperimentare modelli di intervento di tipo esperienziale/laboratoriale con altri enti e con gli istituti scolastici e di organizzare le attività formative in un'ottica di sistema di servizi integrato a livello territoriale.

 AZIONI: Civiform, come capofila dell’ATS, ha il compito di verificare - in collaborazione con i Centri di Orientamento Regionale (COR) e con gli istituti scolastici - il numero di potenziali allievi con i requisiti di accesso, le loro caratteristiche ed i loro eventuali interessi professionali, al fine di predisporre proposte progettuali tarate sulle effettive caratteristiche dell'utenza, fermi restando i limiti posti dall'avviso pubblico di riferimento. L'attività formativa all'interno dei singoli corsi, della durata obbligatoria di 70 ore, prevede due moduli principali di riferimento: il laboratorio orientativo e le attività sulle competenze trasversali. Nel primo vengono attivati diversi laboratori esperienziali sulla base delle preferenze espresse dagli allievi, dopo una prima fase di orientamento generale; si tratta nello specifico di attività pratiche, realizzate nei laboratori ove si svolgono normalmente i corsi di formazione professionale, in cui viene messo in pratica il concetto di "intelligenza delle mani". Nel secondo si affrontano invece diverse tematiche legate alle competenze "di vita" (abilità cognitive, emotive, ecc.). Civiform, in qualità di capofila, affida le diverse edizioni di corso avviabili agli enti partner, supervisiona lo svolgimento e la chiusura delle attività, mantiene i contatti con i COR, gli istituti scolastici ed i referenti regionali. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Ad Formandum, Bearzi, Cefap, Cefs, Ciofs, Edilmaster, Enaip FVG, Enfap, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Ial FVG, Opera Villaggio del Fanciullo

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca

 DURATA: 24 mesi > PROGRAMMA 7 (EX PROGRAMMA 13 ED EX LINEA 17) - PIANO ANTI CRISI PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI IN CASSA INTEGRAZIONE, IN MOBILITÀ E DISOCCUPATI GENERICI Nell’ambito dell’ATI, titolare in provincia di Udine delle operazioni relative alla ex Linea d'intervento n.17, Civiform ha provveduto ad organizzare e attivare operazioni specifiche finalizzate al reinserimento lavorativo di soggetti in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati di lunga durata. È interessante evidenziare come, in questo contesto di partenariato, Civiform abbia consolidato, attraverso lo scambio di esperienze, di buone prassi e di nuove modalità di lavoro con altri enti di formazione, la capacità di intervenire in prima linea contro la disoccupazione lavorando in stretta sinergia con la Provincia di Udine che coordina l’operato di tutti i Centri per l'Impiego del territorio provinciale. Con essa può programmare interventi sempre più concreti e rispondenti al fabbisogno, in continua evoluzione, del mercato e alle aspettative dei soggetti disoccupanti che intendono reintegrarsi.

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 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, ha attivato, in stretta collaborazione con i Centri per l'Impiego di Cividale del Friuli, di Udine e di Tarcento work experience in aziende operanti in diversi settori e corsi di formazione per gruppi omogenei. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Enaip FVG (capofila), Ires FVG, Ial FVG, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Enfap FVG, Cefs, Consorzio Friuli Formazione

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > PROGRAMMA 20 (EX LINEA 20) - COLLOCAMENTO MIRATO DEI SOGGETTI DISABILI ISCRITTI NELL'ELENCO DI CUI ALL'ART. 8, COMMA 2, DELLA LEGGE 68/1999 Nell’ambito dell’AT, titolare in provincia di Udine delle operazioni relative al Programma 20 (ex Linea d'intervento n. 20), Civiform ha provveduto ad organizzare e attivare interessanti interventi formativi finalizzati a sostenere il collocamento mirato dei disabili. Il Programma, nello specifico, si rivolge a lavoratori iscritti nelle liste per il collocamento mirato dei disabili ai sensi dell'art. 8, comma 2, della Legge 68/1999, con priorità per i lavoratori coinvolti in crisi occupazionali. L’attività che Civiform svolge nell’ambito dell’AT è in linea con l’accreditamento ottenuto presso la Regione FVG per operare a favore delle persone svantaggiate e al loro reintegro nel mercato del lavoro con lo scopo di ricreare le condizioni necessarie per un recupero sociale.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, ha attivato interventi di collocamento mirato attraverso corsi di formazione professionale individuali e di gruppo e work experience. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Enaip FVG ( capofila), Ial FVG, Ires FVG, Cefap, Comunità Piergiorgio Onlus, Centro Solidarietà Giovani “G. Micesio”

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > POLO FORMATIVO AGROALIMENTARE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Civiform ha continuato il suo ruolo di Direzione di progettazione nell’ambito dell’ATI del Polo Formativo Agroalimentare (2010-2013), progettando corsi di formazione tecnica superiore (IFTS) con annessi percorsi individualizzati, corsi di breve durata strutturati in un catalogo rivolto a lavoratori presso imprese operanti nel settore di riferimento. Ha inoltre realizzato un corso IFTS presso le proprie strutture.

 AZIONI: Civiform, come membro del Polo, attiva corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) con annessi

percorsi individualizzati. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: I partner fanno riferimento a 5 tipologie di soggetti che operano in stretta sinergia: Enti di formazione

accreditati con esperienza nel settore di riferimento, Istituti tecnici agrari della regione, Imprese in forma aggregata operanti nel settore agricolo, zootecnico, lattiero-caseario, vitivinicolo e del caffè, Università di Udine e Trieste con il coinvolgimento delle Facoltà di Agraria, Centri di ricerca funzionali al trasferimento di innovazioni e buone prassi nel settore di riferimento.

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > POLO FORMATIVO DEL TURISMO Civiform fa parte dell'ATI che realizza interventi formativi rivolti a lavoratori occupati nel settore del turismo in Friuli Venezia Giulia. Il Polo Formativo del Turismo ha l’obiettivo di sostenere l'aggiornamento professionale e specialistico per imprenditori e operatori, rispondere all'esigenza di miglioramento delle risorse umane coinvolte nel settore turistico della regione per la gestione dell'accoglienza del turista, anche in un'ottica di promozione e valorizzazione delle risorse locali.

 AZIONI: Civiform, come membro del Polo, può attivare corsi brevi dedicati a persone occupate nel settore.

 PARTNER: Ial FVG, Enaip FVG, Enfap FVG, Ires FVG.  ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi 63


I principali progetti a finanziamento LOCALE/NAZIONALE realizzati nel periodo di riferimento sono stati: > UNA SCUOLA IN REGOLA: STUDENTI CON LA PATENTE! Dal 2010 Civiform si fa promotore di un interessante ed innovativo progetto, finanziato dall'Ambito Distrettuale del Cividalese all'interno del Piano di Zona afferente all'area "Minori giovani e famiglie" (Progetto “Scuola aperta, scuola integrata”), per promuovere l'integrazione scolastica degli allievi della formazione professionale. La finalità è quella di dare vita a un intervento formativo che non si limiti a sanzionare gli allievi mediante azioni disciplinari, ma permetta loro di riparare alle proprie mancanze, attraverso un percorso finalizzato al recupero del valore che l'azione inadeguata ha svalutato, garantendo comportamenti consapevoli e responsabili.

 AZIONI: Durante questa terza fase (2012/13) si è conclusa la sperimentazione del progetto che ha comportato la

revisione di tutta la documentazione disciplinare collegata all'intervento e la revisione delle metodologie di lavoro e di condivisione dei risultati realizzati nell'ambito del progetto. Questa fase è servita in particolare a contribuire ad adottare delle azioni finalizzate a promuovere un utilizzo efficacie dello strumento della patente a punti contribuendo a renderla uno strumento disciplinare dalla valenza educativa riconosciuta tanto da parte dei docenti quanto dal punto di vista degli allievi.

 ENTE EROGATORE: Ambito Distrettuale del Cividalese – Piano di Zona; il progetto ha ottenuto anche un contributo da parte della Banca di Cividale SpA.

 DURATA: 24 mesi > PROGETTO LEGALITÀ Nel 2013 Civiform è stato coinvolto dall'Ambito Distrettuale del Cividalese, con cui l'Ente lavora in rete su numerose iniziative realizzate attraverso il PDZ, in un progetto per la promozione della legalità nelle scuole del territorio. Tale progetto, che ha goduto del finanziamento dell'Ambito e del sostegno del Tribunale per i Minorenni di Trieste, è stato realizzato grazie all'intervento della Cooperativa Sociale Aracon di Udine e dell'Associazione nazionale Libera. Tutti questi organismi hanno lavorato in sinergia per coinvolgere 10 studenti di Civiform e altrettanti provenienti da altri istituti scolastici del territorio in un intervento formativo della durata di 10 ore volto ad approfondire il concetto di legalità nella società contemporanea e i collegamenti tra questa tematica e le diverse forme di criminalità organizzate presenti in Italia. Nell’estate 2013, inoltre, i ragazzi coinvolti nel progetto hanno partecipato ai Campi Estivi organizzati da Libera nei terreni sequestrati alle mafie. Si è trattato di un'esperienza formativa e di vita molto forte per i ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte. La loro partecipazione al progetto è stata tenuta in considerazione dalla Commissione Disciplinare del Progetto “Una Scuola in Regola” ed è valsa in termini di premialità e di riconoscimento per l'impegno profuso nei confronti del progetto da parte dei ragazzi che vi hanno aderito. L'iniziativa si è conclusa in novembre 2013 con un evento pubblico nel quale il Coordinatore nazionale dell'Associazione Libera ha dato una propria lettura del progetto avvalendosi della collaborazione dei ragazzi per illustrare, anche dal punto di vista grafico, quello che è stato realizzato attraverso il corso e successivamente nel periodo di partecipazione al campo estivo.

 AZIONI: Partendo dal concetto di Legalità si sono affrontate le tematiche della libertà personale e si è approfondita la conoscenza delle diverse forme di criminalità organizzata presenti nel nostro Paese e delle ricadute che i comportamenti di tali organizzazioni hanno sulla vita sociale.

 ENTE EROGATORE: Ambito Distrettuale del Cividalese che ha stanziato i fondi messi a disposizione dal Tribunale per i Minorenni di Udine.

 DURATA: 2 mesi per la realizzazione della parte formativa. I campi estivi della durata di una settimana sono stati realizzati nel mese di luglio 2013 nei territori sequestrati alla mafia in Calabria.

I principali progetti a partenariato INTERNAZIONALE realizzati nel periodo di riferimento sono stati: > POVEL - PREVENTION OF VIOLENCE THROUGH EDUCATION TO LEGALITY - DAPHNE III Il progetto POVEL, finanziato nell’ambito del programma DAPHNE III, si propone di identificare buone prassi e raccomandazioni che coinvolgano i giovani sui temi della violenza giovanile e del bullismo e sperimentare kit educativi per l'educazione alla legalità e alla socialità (ad es. sui rischi provenienti dall'uso di sostanze stupefacenti e dall'alcol e sui potenziali impatti negativi delle nuove tecnologie, dei social network e dello spazio virtuale in cui i giovani sono spesso soli e vulnerabili). Il progetto si propone di offrire agli adolescenti strumenti per proteggerli dalle possibili forme di violenza e promuovere comportamenti positivi in contrasto a forme di violenza. In

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particolare il progetto prevede di affrontare e studiare le forme di violenza relative ai media, alle relazioni tra pari e al fenomeno del bullismo, all’uso di alcool e all’uso di sostanze psicotrope.

 AZIONI: nell’anno formativo 2012/13 è stato sviluppato e sperimentato il kit educativo sulla lotta e la prevenzione

dell'alcoolismo tra i giovani nelle scuole italiane coinvolte nel progetto (CEFAL di Bologna e Civiform). Durante quest'ultima fase di progetto si sono realizzati: interventi di Peer education sulla tematica della lotta all'alcoolismo che hanno visto il coinvolgimento di 10 ragazzi dei corsi IeFP del settore Ristorazione di Civiform; un evento finale a cui hanno partecipato tutti i ragazzi delle classi di Civiform coinvolte; un convegno dal titolo "Stop Violence! Dì sì alla legalità" sulle tematiche del cyberbullismo, violenza e alcool, organizzato nell'ambito della Settimana delle Solidarietà della Provincia di Udine a novembre 2012; un seminario internazionale conclusivo del progetto dal titolo "Percorsi per il benessere dei giovani" organizzato a Ravenna il 14 dicembre 2012.

 PARTNER: Scuola Centrale Formazione (Italia), Cefal (Italia), la Provincia di Ravenna (Italia), Fissaaj (Belgio), I.D.Formation (Francia) e Fondazione Trinijove (Spagna)

 ENTE EROGATORE: DG Justice and Home Affairs. Daphne, European Commission - DAPHNE III  DURATA: 24 mesi > KEY Q - A KEY FOR THE QUALITY IN THE DEVELOPMENT AND RESPONSIBLE VALUE BUILD UP OF AGRO-FOOD RESOURCES FROM BOTH ADRIATIC COAST - IPA-ADRIATICO Il progetto, finanziato con il Programma di Cooperazione transfrontaliera IPA-Adriatico, è finalizzato allo scambio di esperienze, competenze e professionalità per sviluppare un'offerta turistica integrata tra i territori sulla base della qualità dei prodotti agroalimentari e della ristorazione.

 AZIONI: durante il periodo di riferimento sono realizzati: incontri di formazione tra professionisti del settore ristorazione e formatori; scambi di buone prassi tra i partner di progetto; inaugurazione della cucina didattica in Istria, dedicata alla formazione di settore. Sottoscrizione degli accordi di rete tra gli attori del settore.

 PARTNER: AZRRI, Agenzia per lo sviluppo rurale della regione Istria (Croazia) - capofila, Scuola Turistico-Alberghiera di Mostar (Bosnia-Erzegovina), Istarska županija - Regione Istriana (Croazia), Scuola Turistico-Alberghiera di Pola (Croazia), Scuola Professionale Eugen Kumic di Rovigno (Croazia), Scuola alberghiera Antun Štifanic di Parenzo (Croazia), Scuola Centrale Formazione (Italia), Villaggio del Fanciullo (Italia), Fomal Bologna (Italia), Provincia di PadovaAssessorato all’Ambiente e alla Protezione Civile (Italia)

 ENTE EROGATORE: Programma di Cooperazione transfrontaliera IPA-Adriatico  DURATA: 24 mesi > F2F - FROM FARM TO FORK - GRUNDTVIG Nasce come esigenza del Polo formativo agroalimentare FVG - in cui Civiform riveste il ruolo di Direttore Progettazione - di cercare nuovi territori di confronto per poter sviluppare le proprie attività. Si tratta di un progetto finanziato attraverso il Lifelong Learning Programme con l'azione Grundtvig ed intende creare una rete tra paesi interessati alla tematica agroalimentare, in particolare all’aspetto del kilometro zero e della valorizzazione dei prodotti tipici dei territori, per scambiare buone prassi, costruire alleanze e vagliare possibili canali di finanziamento per progetti più complessi.

 AZIONI: nel corso del 2012/13 è stata realizzata un'indagine qualitativa che ha permesso di intervistare una quarantina di

professionisti del settore della ristorazione per analizzare le nuove tendenze del comparto e comprendere le nuove direttrici verso cui questo si sta evolvendo. Sulla base delle indicazioni emerse dalle interviste e dal confronto tra i partner transnazionali del progetto sono state inoltre messe a punto delle linee guida per gli operatori della ristorazione e per i formatori del comparto. Nel corso del progetto sono state inoltre effettuate le visite di scambio dei formatori-esperti del settore agroalimentare di Civiform presso le scuole ed i produttori partner di progetto della Asturia - Spagna e della Corsica. Il meeting finale del progetto si è tenuto al Civiform a luglio 2013.

 PARTNER: Institut pour le Développement et la Formation in accordo con la Regione Corsica (Francia), Asociación

Profesional de Pequeñas Empresas Agroalimentarias del Principado de Asturias - Reserva Astur in accordo con la Regione Asturie (Spagna), AZRRI- AGENCIJA ZA RURALNI RAZVOJ ISTRE D.O.O. PAZIN, Agenzia regionale dello sviluppo rurale dell’Istria (Croazia), Univerza v Ljubljani Biotehnicna faculteta, Università di Lubjana (Slovenia)

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 ENTE EROGATORE: Lifelong Learning Programme - Azione Grundtvig  DURATA: 24 mesi > NANN - NEW ANSWERS FOR NEW NEEDS - GRUNDTVIG Si tratta di un progetto finanziato attraverso il Lifelong Learning Programme con l'azione Grundtvig e consiste in uno scambio di buone prassi nel campo del supporto e dei programmi educativi per persone marginalizzate, inquadrabili nei fenomeni di "nuova povertà", persone spesso escluse da azioni di supporto proprio perché non riconosciute come gruppo specifico. Il progetto mira a cercare di definire il "nuovo povero", soprattutto in termini di caratteristiche ed esigenze, punto di partenza per costruire delle azioni di supporto realmente efficaci.

 AZIONI: nel corso del 2012/13 è stata realizzata una ricerca comparativa rispetto all'incidenza ed alle caratteristiche dei

fenomeni di povertà e nuove povertà nei tre paesi coinvolti. Si è poi proceduto ad analizzare numerose buone prassi, anche basate su target group diversi, al fine di estrapolare approcci/metodologie/azioni che possano essere realmente di supporto alle persone rientranti nei fenomeni di nuove povertà. Nel corso del primo anno di progetto sono state inoltre effettuate visite di scambio di operatori del settore sociale presso i partner di progetto. Durante il secondo anno verranno approntate delle linee guida per operatori di settore e verrà impostata una campagna di disseminazione per sensibilizzare le persone rispetto al tema delle nuove povertà.

 PARTNER: GES - Gabinet d’Estudis Socials SCCL(Spagna), Hope in the Community Ltd (UK)  ENTE EROGATORE: Lifelong Learning Programme - Azione Grundtvig Learning Partnership  DURATA: 24 mesi > SHARE THE STANDARDS - LANGUAGE LEARNING FOR THE VOCATIONS - LEONARDO TOI Finanziato attraverso il Leonardo Da Vinci TOI (Transfer of innovation), ha l'obiettivo di: certificare le competenze linguistiche in uno specifico settore professionale; aiutare agenzie ed Enti a valutare meglio le competenze dei lavoratori stranieri; rendere trasparenti gli standard di certificazione linguistica dei lavoratori stranieri; sviluppare le competenze professionali degli insegnanti e rendere gli studenti più competitivi.

 AZIONI: nel periodo 2012/2013 i docenti del Civiform si sono occupati di sviluppare i corsi per l'insegnamento della lingua

inglese e italiana dei settori della grafica e della ristorazione. Nel periodo di riferimento sono stati tradotti, inoltre, i corsi per l'insegnamento della lingua italiana nel settore del calzaturiero e di quello psicologico; è stata sviluppata la versione digitale dei corsi sopra citati e ora questi sono disponibili sul sito: http://www.losglobos.eu/. I coordinatori del Centro hanno partecipato ad alcune riunioni tecniche in Polonia e organizzato due meeting presso il Civiform.

 PARTNER: Globalnet sp z o.o. (Poland) - capofila, BEST CYBERNETICS (Grecia), CTCP - Centro Tecnologico do Calcado de Portugal

 ENTE EROGATORE: Lifelong Learning Programme – Azione Leonardo TOI (TRANSFER OF INNOVATION)  DURATA: 24 mesi > CRESCERE IN EUROPA - LEONARDO IVT Il progetto Crescere in Europa è finanziato attraverso il Programma di Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci Mobilità (misura IVT). Si tratta di un progetto di mobilità dedicato agli allievi inseriti nella formazione professionale che si dimostrano più meritevoli.

 AZIONI: nell'anno formativo 2012/13 si è scelto di realizzare la mobilità dei ragazzi più meritevoli dei percorsi IeFP dei settori della Ristorazione, dell'Alimentare e dell'Industriale. Nel corso dell’anno formativo 2012/2013 I ragazzi del settore Ristorazione si sono recati a Valencia (Spagna), gli allievi del settore Alimentare sono andati a Vienna (Autria) e gli studenti del settore Industriale hanno svolto lo stage a Skvde (Svezia).

 PARTNER: Scuola Centrale Formazione (capofila) – Italia  ENTE EROGATORE: Programma di Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci - Mobilità (misura IVT)  DURATA: 24 mesi 66


> VISITE CEDEFOP Civiform ha progettato a valere sul catalogo CEDEFOP, alcune visite di studio compiute da coordinatori, tutor e/o progettisti presso altre realtà europee. Il progetto prevede il sostegno di EFFE.PI - Gruppo innovazione e permette al partecipante a cui viene approvata la borsa di approfondire con altri colleghi provenienti da tutta Europa una tematica specifica della formazione.

 AZIONI: Civiform ha presentato alcune candidature di visita tematica sostenute dalla Regione FVG e dell’AT EFFE.PI

 PARTNER: EFFE.PI  ENTE EROGATORE: Lifelong Learning Programme – Azione Trasversale 9.2 PROCESSI DI INNOVAZIONE Nell’anno di riferimento Civiform ha avviato i seguenti processi di innovazione metodologica, organizzativa e di processo, anche in collaborazione con i propri stakeholder. Innovazioni strategico-progettuali:  Sottoscrizione Accordo di rete nel settore Ristorazione ed Alimentare, con AZZRI – Agenzia per lo sviluppo rurale dell’Istria L’accordo è stato siglato in occasione dell’inaugurazione della nuova cucina didattica di Pazin, e prevede l’intento di realizzare una progettazione congiunta tra le due realtà, con la supervisione di Scuola Centrale Formazione, per la condivisione e gestione di attività formative e progetti di cooperazione territoriale nei settori della ristorazione e dell’agroalimentare.  Adesione di Civiform al progetto Nazionale sulle Botteghe di Mestiere e sottoscrizione di uno specifico accordo con Italialavoro FVG Civiform ha presentato due progetti regionali per le Botteghe di Mestiere rivolte alle aziende che operano nella realizzazione di prodotti di "arte bianca" nelle provincie di Udine e di Gorizia garantendo il finanziamento di entrambe; tali progettualità sperimentali coinvolgeranno in tirocinio formativo un totale di 60 allievi per un periodo massimo di 6 mesi presso ciascuna panetteria-pasticceria dei territori provinciali di riferimento afferenti a ciascuna Bottega. La realizzazione di tali interventi ha consentito all'Ente di rafforzare la propria collaborazione con due associazioni di categoria del territorio ovvero con Etica del gusto in Provincia di Udine e con l'Associazione dei panificatori FVG per la Provincia di Gorizia.  Sottoscrizione dell’Accordo di programma relativo al Piano di zona 2013-2015 Si è ulteriormente rafforzato il legame tra l'Ente e l'Ambito Distrettuale del Cividalese, con il quale si è scelto di applicare la metodologia della progettazione in rete per scegliere percorsi formativi adatti agli utenti dei servizi sociali e realmente forieri di possibilità lavorative. La modalità della progettazione in rete e della co-progettazione viene applicata da Civiform anche con altri soggetti del territorio, ma con l'Ambito Distrettuale del Cividalese si è ormai consolidata una procedura lavorativa fondata sulla costante partecipazione degli operatori dell'Ente ai Tavoli di lavoro dell'Ambito in materia di formazione degli adulti e dei giovani, a cui seguono sovente incontri mirati con gli assistenti sociali, oltre che incontri pubblici di orientamento con la popolazione dei Comuni afferenti all'Ambito.  Creazione di un catalogo di aggiornamento per operatori socio-educativi e sociali A seguito di un'accurata analisi dei fabbisogni emergenti dal territorio locale Civiform la realizzato nel 2013 un’offerta formativa rivolta in modo specifico all'aggiornamento di operatori socio-educativi e sociali per accrescerne le competenze professionali. I corsi sono stati finanziati dal FSE attraverso un Avviso dedicato all'aggiornamento di operatori sociali impegnati in servizi socio-educativi; l'offerta formativa ha riguardato tre percorsi rivolti ad operatori di asili nido e sei percorsi rivolti ad operatori sociali e socio-assistenziali. La progettazione di tali interventi formativi è stata realizzata in stretta sinergia con Enti, organismi ed associazioni presenti sul territorio tra cui in particolare va ricordata la FISM che ha coordinato l'attività di reclutamento delle educatrici degli asili nido da coinvolgere nei corsi, HATTIVA LAB, L'Ambito Distrettuale del Cividalese, la Cooperativa Aracon e la Caritas diocesana. Innovazioni su aspetti metodologici, educativi e didattici:  Realizzazione del Progetto Legalità Il progetto è stato avviato in via sperimentale grazie al finanziamento dell'Ambito Distrettuale del Cividalese ed alla stretta collaborazione con la cooperativa Aracon e con l'associazione nazionale Libera per sensibilizzare gli allievi dei corsi IeFP di Civiform e provenienti da altri istituti scolastici del cividalese sulla scottante tematica della legalità. Tale progetto è stato realizzato presso i locali di Civiform in stretto collegamento con il progetto educativo “Una Scuola in regola: studenti con la patente” che l'Ente porta avanti oramai da quattro anni per migliorare la gestione degli aspetti educativi e disciplinari al proprio interno.  Consulenza e formazione agli altri enti sul modello delle tappe di apprendimento interdisciplinari A seguito dell’interesse mostrato dagli enti aderenti all’ATS EFFE.PI e di alcuni enti della rete nazionale di SCF, Civiform ha svolto attività di formazione e consulenza sul suo modello di schematizzazione della didattica erogata nei percorsi di formazione.

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Innovazioni organizzative:  Prima ATS a capofila Civiform – EFFE.PI ROP Rimotivazione e Orientamento Professionale Civiform, forte dell'esperienza acquisita nella gestione di progetti speciali dove è stato coinvolto in AT costituite da diversi organismi formativi, si è candidato nel 2013 per la gestione del capofilato previsto dall'Avviso per la realizzazione di percorsi di istruzione rivolti agli alunni sprovvisti del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione e finalizzati alla rimotivazione e orientamento professionale dei giovani destinatari. Nel corso del 2012/2013 l’AT EFFE.PI ROP, costituita da 11 Enti di Formazione guidati da Civiform in qualità di capofila, ha realizzato, in stretta sinergia con i COR regionali e le Reti scolastiche regionali, n. 11 corsi di rimotivazione e orientamento professionale sul territorio regionale presso le sedi formative dei diversi enti di formazione partner di progetto, cercando di aggregare gli utenti in modo da rendere più agevole possibile la loro partecipazione all'attività formativa proposta.

9.3 OBIETTIVI E PROGETTI Nell’anno formativo 2012/13 Civiform è stato in grado di svolgere la sua attività formativa e socio-educativa incanalandola nell’ambito della sua mission aziendale con un “allineamento” rispetto alle finalità sociali e statutarie della cooperativa. Note sull’attività Per quanto riguarda l’attività formativa Civiform ha mantenuto il suo impegno nei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale sviluppando i corsi sui suoi settori storici. I corsi avviati hanno confermato l’interessamento dell’utenza verso il nuovo settore benessere che si avvia a consolidarsi come uno dei settori trainanti del Centro insieme ai settori Alimentare e Ristorazione. Nell’anno formativo 2012/13 Civiform ha anche avviato, in via sperimentale, un percorso finalizzato al conseguimento del diploma professionale nel settore agroalimentare. Inoltre, sempre nell’ambito dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale rivolti ai giovani, nel corso del 2012/13 Civiform ha proseguito, dopo la fase di test realizzata nell’anno formativo precedente, l’implementazione di un innovativo sistema di gestione della disciplina che affianca e completa la didattica in senso stretto, con il progetto denominato “Una scuola in regola”. Con riferimento ai progetti speciali, invece, Civiform ha perseguito l’azione strategica di sviluppare le proprie attività sui progetti internazionali; il 2012/13 ha visto pertanto il Centro impegnato in svariati progetti internazionali (si veda paragrafo 9.1.3). Soddisfazione del cliente/utente Per controllare la coerenza e correttezza della performance aziendale, come anche previsto dal SGQ, Civiform monitora costantemente la soddisfazione dell’utente (allievo/corsista) mediante strumenti diretti e indiretti; per l’anno formativo 2012/13 si evidenziano i seguenti livelli di soddisfazione distinti per Macrotipologia formativa:  Macro A 82%;  Macro B 78%;  Macro C 82%. I dati raccolti mediante i questionari di gradimento somministrati ai corsisti della seconda formazione sono stati registrati per mezzo dei supporti documentali previsti dal SGQ. Per quanto riguarda il monitoraggio della soddisfazione dell’utenza dei corsi afferenti alla Macrotipologia A il Centro, considerata la natura di tali corsi (percorsi triennali IeFP rivolti a utenti dai 14 ai 18 anni di età), monitora la soddisfazione con modalità indirette e destrutturate. Il livello di soddisfazione misurato deriva dalla percentuale di utenti ammessi all’esame di fine anno. Si rileva inoltre che:  da parte dell’utenza delle attività formative  da parte degli enti locali affidanti i MSNA presenti presso il convitto nel periodo di riferimento (annualità 2013) non sono stati inoltrati reclami formali riguardo i servizi erogati. Obiettivi, attività e risultati Sono state sviluppate le azioni di miglioramento attuate a seguito delle raccomandazioni proposte dall’Organo di Certificazione durante l’ultima visita di mantenimento. Dal rapporto sui risultati emergente dal SGQ si evince, inoltre, lo sforzo organizzativo messo in atto per la realizzazione delle Azioni Correttive individuate a fronte dell’osservazione rilevata con l’audit interno. Altri obiettivi di miglioramento, previsti e non ancora completamente conseguiti, risultano processati e in fase/programma di realizzazione. La performance dell’attività formativa, misurata in termini di rapporti tra risultati attesi (obiettivi) e risultati rilevati, viene rilevata basandosi sugli indicatori previsti dallo specifico regolamento regionale previsto per le agenzie formative accreditate.

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Nella tabella sottostante viene proposto il raffronto sugli indicatori di prestazione tra livelli attesi/livelli rilevati con riferimento all’anno formativo 2012/2013. I parametri di performance dell’attività formativa sono applicati alle tre macrotipologie formative e raffrontati con i valori di riferimento previsti dal regolamento regionale. Tabella di benchmarking risultati attesi/rilevati (misura della performance servizi formativi) Obiettivi fissati

Indicatori di prestazione

Risultati attesi

1) Livello di partecipazione ore corso effettuate / ore corso previste

2) Livello di copertura complessiva Miglioramento dell’efficacia

(scostamento percentuale - Indicatori Accreditamento Regionale)

n. allievi iscritti / n. allievi previsti

3) Livello di abbandono n. allievi che hanno frequentato almeno il 70% corso / n. allievi iscritti

4) Livello di successo formativo n. allievi qualificati / n. allievi iscritti (n. allievi ammessi esame / n. allievi iscritti)

5) Livello di spesa Miglioramento dell’efficienza

(scostamento percentuale – Indicatori Accreditamento Regionale)

differenza % tra costo complessivo rendicontato / costo complessivo preventivato

6) Costo allievo differenza % tra consuntivo / preventivo riferito a costo corso / n. allievi

7) Costo allievo formato differenza. % tra consuntivo / preventivo riferito a costo corso / n. allievi formati

Soddisfazione cliente-utente

8) Livello di soddisfazione dell’utenza (in percentuale) allievi soddisfatti / allievi che hanno concluso il corso

Risultati rilevati

Macro A: 0% Macro B: 0% Macro C: 0%

Macro A: 0% Macro B: 0% Macro C: 0%

Macro A: 0,00% Macro B: -12,00% Macro C: 0,00%

Macro A: 0,00% Macro B: -15,97% Macro C: -2,03

Macro A: 3,00% Macro B: 12,00% Macro C: 18,00%

Macro A: 16,88% Macro B: 17,36% Macro C: 12,48%

Macro A: 14,00% Macro B: 12,00% Macro C: 18,00%

Macro A: 17,62% Macro B: 17,36% Macro C: 12,48%

Macro B: 1,50% Macro C: 2,50%

Macro B: 1,68% Macro C: 0,88%

Macro B: 13,00% Macro C: 2,50%

Macro B: 15,23% Macro C: 2,76%

Macro B: 1,50% Macro C: 9,00%

Macro B: 2,58% Macro C: -11,12%

Macro A: 83,00% Macro B: 80,00% Macro C: 85,00%

Macro A: 82% Macro B: 78% Macro C: 82%

Nella tabella seguente vengono elencati altri obiettivi e indicatori di prestazione selezionati (per l’attività formativa e convittuale, ulteriori rispetto ai primi 8 descritti e rilevati nella tabella precedente) per i quali Civiform ha provveduto, nel corso dell’anno formativo 2012/13, a monitorare la performance misurata in termini di rapporti tra risultati attesi (obiettivi) e risultati rilevati. Tabella di confronto tra risultati attesi/rilevati Obiettivi fissati

Indicatori di prestazione

Crescita professionale del personale dipendente

Realizzazione del Piano Formativo Aziendale

Mantenimento del numero di corsi di Istruzione e Formazione Professionale

Numero percorsi prima formazione attivati nel 2012/2013 Conferma di almeno un percorso per il Diploma professionale

Mantenimento delle ore allievo rendicontabili per i corsi IeFP

Numero di ore/allievo rendicontabili

Risultati attesi

Risultati rilevati

Piano formativo realizzato entro l’anno formativo 2012/2013

Piano formativo realizzato

N = 29

N = 29

Avvio a regime di almeno 1 corso di quarto anno

-

N = 430.000

N = 441.607

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Mantenimento del livello di N° progetti formativi approvati e avviati progetti formativi nell’A. F. 2012/2013 Mantenimento del finanziamento complessivo per attività di Seconda Formazione Entrata a regime del progetto “Una Scuola in regola”

Livello di fatturato

Applicazione sistematica del progetto

Gestione della riduzione Giornate di presenza degli utenti del numero di utenti presenti in collegio (somma delle presenze giornaliere) nell’anno 2012/2013 Gestione della riduzione di attività per servizi di Raggiungimento del fatturato atteso accoglienza, educazione ed assistenza

N >= 210

N = 216

N = € 1.900.000,00

N = € 1.852.239,00

Passaggio dalla fase sperimentale al sistema testato

Conclusa la fase di test

N > 30.000

N = 36.250

N = € 1.150.000,00

N = € 1.617.746,00

Con riferimento all’analisi degli obiettivi, dei risultati delle attività di Civiform e dei relativi scostamenti rispetto ai parametri individuati si rileva che Civiform ha parzialmente raggiunto i risultati posti e che pertanto per il prossimo futuro risulta da un lato opportuno ridefinire in parte tali obiettivi e ricalibrare i risultati attesi, dall’altro condurre un’attenta analisi dei dati emersi per comprendere le possibili evoluzioni future in termini di soddisfazione del cliente, di trend di mercato e di opportunità da cogliere.

9.4 FATTORI RILEVANTI Nell’anno formativo 2012/2013, la cooperativa ha consolidato la propria posizione nelle diverse aree di attività in cui è impegnata:  la formazione per giovani di età inferiore ai 18 anni finalizzata all’ottenimento di una qualifica professionale, che rappresenta il core business di Civiform, vale a dire il nucleo principale e tradizionale dell'attività del Centro in continuità con la sua storia (a tal proposito si veda il paragrafo 14), nel periodo di riferimento è ulteriormente cresciuta in termini di numero di allievi iscritti nell’a.f. 2012/13;  la formazione per adulti, complementare alla precedente e al tempo stesso autonoma, significativa per la cooperativa sia perché genera volumi di attività e fatturato importanti, sia per i target diversificati che la caratterizzano, che spaziano dall’utente disoccupato senza titolo di studio al laureato;  l’attività convittuale che, se da un lato ha come base ordinaria l’ospitalità dei convittori/allievi dei corsi IeFP, è contestualmente specializzata nella gestione di emergenze legate ai fenomeni migratori;  l’attività di progettazione “speciale” che prosegue proficuamente sia sul fronte delle associazioni temporanee costituite con altri enti ed organizzazioni del territorio regionale, sia di progettualità sviluppate a livello nazionale ed internazionale. L’operatività di Civiform e la capacità di perseguire i propri obiettivi è supportata in particolare dai seguenti fattori:  l’organizzazione, dotata di una struttura importante sotto il profilo dei laboratori, aule ed attrezzature;  le risorse umane, con rilevanti competenze in termini di progettazione, erogazione della formazione, docenza, amministrazione e segreteria;  il convitto, le cui principali risorse sono date dalla struttura, che con i suoi 180 posti letto rappresenta in regione l’entità con la maggiore capienza per la gestione delle emergenze, dallo staff motivato e da una rete di relazioni consolidata con gli stakeholder esterni e rafforzata da numerose convenzioni ed accordi;  l’innovazione (strategico-progettuale, metodologica, didattica, nonché organizzativa) come orizzonte e il miglioramento continuo come obiettivo cui tutta l’organizzazione tende nello svolgimento delle attività del Centro;  l’internazionalizzazione che si concretizza nello sviluppo di nuovi filoni di progettazione e la partecipazione a numerosi progetti di ricerca, formazione, scambio e collaborazione a livello nazionale e internazionale, in un’ottica di crescita e di conoscenza di diverse esperienze e di scambio di buone prassi a livello educativo e professionale. L’attuale dimensione della struttura, sia in termini di hardware che di risorse umane, da un lato rappresenta un punto di forza importante nei confronti degli stakeholder, dall’altro, per alcune rigidità che la caratterizzano, necessita di volumi di attività importanti per essere tenuta in vita. A contesto socio-economico invariato, grazie alla capacità organizzativa che caratterizza la cooperativa, Civiform sarebbe in grado di realizzare un tale volume di attività, ma l’attuale situazione esterna e un insieme di fattori che non sono sotto il controllo della cooperativa fanno sì che la società non possa prescindere dall’individuazione di rischi e incertezze cui è

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esposta, a partire dalla consapevolezza degli effetti e delle ricadute che la situazione di profonda crisi del Paese ha anche sul settore della formazione professionale. Nell’ultimo triennio sono infatti calate progressivamente e fortemente le risorse immesse nel sistema a causa di una molteplicità di fattori sinteticamente riconducibili alla fase di passaggio tra la programmazione FSE 2007-2013 e quella 20142020. Ciò non solo ha penalizzato i potenziali utenti della formazione professionale e le politiche attive del lavoro nella fase più acuta della crisi economica generale, ma ha anche messo in difficoltà l’intero sistema degli Enti accreditati che era cresciuto notevolmente a seguito delle rilevanti risorse gestite per conto della Regione attraverso i POR 1999/2006 e 2007/2013. Si è verificata, inoltre, una concomitanza di ulteriori fattori negativi di seguito brevemente richiamati:  aumento dei costi di funzionamento (materiali didattici, energia, manutenzioni degli edifici, ecc.) dovuti all’aumento dell’IVA oltre che alla normale inflazione;  aumento del costo del lavoro dipendente per effetto del rinnovo del CCNL FP 2010/2013, particolarmente incidente data la struttura della cooperativa caratterizzata da una presenza media di oltre 100 dipendenti nel corso dell’anno, per la maggior parte a tempo indeterminato;  aumento delle rigidità per il ricorso ai contratti a progetto (co.co.pro.) a seguito dell’entrata in vigore il 18 luglio 2012 della legge 92/2012, nota come Riforma Fornero, solo in parte e transitoriamente mitigate, a partire da dicembre 2012, da una contrattazione integrativa a livello regionale;  diminuzione dei parametri di finanziamento su tutte le Linee FSE attuata già da diversi anni e motivata dalla Regione con una semplificazione amministrativa (passaggio a costi standard), che si è effettivamente e positivamente verificata sul versante rendicontale, ma che è stata prontamente compensata con l’implementazione di altri tipi di incombenze burocratiche, non consentendo risparmi di costi proporzionali alla diminuzione dei parametri;  incerta tempistica di emanazione dei bandi regionali che non solo permane, ma anzi si acuisce dato il passaggio dalla programmazione FSE 2007-2013 a quella 2014-2020. Infine, non è ancora nota la programmazione FSE 2014-2020. Sotto l’aspetto quantitativo, sommando il prevedibile budget del POR 2014-2020 con i fondi non spesi recuperati dal FESR, le risorse a disposizione non dovrebbero discostarsi da quelle del settennio precedente. Sotto l’aspetto qualitativo, tuttavia, nulla è ancora noto circa la destinazione di tali risorse e, in particolare, quante di queste verranno gestite attraverso gli enti accreditati. Relativamente all’attività convittuale sembra parzialmente scongiurato il rischio di un rapido ed inevitabile esaurimento del fenomeno migratorio che nell’ultimo decennio ha portato all’accoglienza di un consistente numero di minori stranieri non accompagnati. Viceversa, in questa fase, questa tipologia di accoglienza è tornata ad essere un punto di forza della cooperativa.

9.5 STRATEGIE E PROGRAMMI A MEDIO-LUNGO TERMINE Civiform è naturalmente esposto ai rischi del sistema regionale della formazione professionale sopra richiamati. Tuttavia, nel complesso, si è presentato preparato nell’affrontare l’attuale congiuntura sfavorevole. Infatti, le politiche di riduzione e controllo dei costi attuate negli ultimi due anni, anche in previsione di quanto sarebbe avvenuto, insieme alla diminuzione controllata dei volumi di attività, hanno consentito all’Ente, nonostante il risultato negativo di conto economico registrato nell’esercizio 2012/2013, di far fronte alla fase più acuta della crisi senza ipotizzare il ricorso agli ammortizzatori sociali come invece avvenuto in altri Enti di formazione della regione. Inoltre, la tenuta e l’espansione delle attività convittuali, con particolare riferimento all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, stanno consentendo alla cooperativa di compensare il trend negativo dei finanziamenti regionali sulle attività formative. Tale compensazione non può essere che parziale, rimanendo indispensabile perlomeno un rifinanziamento del Piano Formativo da parte della Regione che riconosca al sistema almeno una parte degli allievi che gli Enti stanno gestendo a proprio carico in quanto superiori alla soglia del numero di allievi effettivamente finanziato pari a 3.200. Non sono invece ipotizzabili nel breve termine significativi recuperi di attività e fatturato a valere sul Fondo Sociale Europeo e sui fondi FESR riallocati. In considerazione di quanto fin qui esposto se si verificasse la condizione di un congruo adeguamento del finanziamento del Piano Formativo, Civiform potrebbe superare l’esercizio sociale 2013/2014 senza particolari scompensi in termini sia patrimoniali che finanziari. Gli effetti della crisi economica generale pertanto hanno investito anche il sistema della formazione professionale regionale che dovrà, come del resto ha cominciato a fare, affrontare significativi processi di ristrutturazione. Civiform appare in grado di affrontare, così come attualmente è strutturato, le attività che si prospettano nei prossimi anni a due condizioni fondamentali entrambe riconducibili al principale stakeholder esterno che è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia:  che la Regione continui a riconoscere il ruolo fondamentale degli Enti nella formazione dei giovani tra i 14 e i 18 anni (percorsi IeFP), oltre che il loro ruolo di partner operativi nelle politiche attive del lavoro;  che tale riconoscimento sia sostenuto da parametri di finanziamento adeguati al costo delle attività effettivamente svolte. Diversamente si dovrà attendere che la Regione si esprima su quali linee intende reimpostare il sistema della formazione professionale sul proprio territorio e con quali strumenti intende accompagnarne l’inevitabile ristrutturazione.

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Le previsioni che si possono fare sull’evoluzione della gestione relativamente all’anno sociale 2013/2014 riguardano una prosecuzione della politica di diminuzione controllata dei volumi delle attività formative, che dovrebbe consentire di mantenere economicamente e finanziariamente in equilibrio la società. Nel contesto che si profila all’orizzonte assumeranno centralità anche le relazioni sindacali per la produzione di accordi aziendali e territoriali volti a garantire, tanto al sistema quanto a Civiform, le flessibilità e gli strumenti di regolazione dei rapporti di lavoro necessari per affrontare la crisi. Sarà necessario, inoltre, premere sulle istituzioni competenti affinché la politica regionale venga responsabilizzata al massimo circa i potenziali pesanti effetti che il calo delle risorse pubbliche messe a disposizione potrà avere sul sistema. Contestualmente, tuttavia, la società non potrà sottrarsi ad una ridefinizione delle proprie strategie analizzando e mettendo in atto tutte le possibili diversificazioni delle proprie attività che vada nella direzione di una minore dipendenza dalle risorse pubbliche regionali. Contestualmente andrà proseguita con determinazione l’opera di riorganizzazione interna finalizzata a migliorare l’efficienza e l’efficacia della struttura. Tale opera, che ha già prodotto risultati apprezzabili nei precedenti esercizi sociali, non può infatti essere interrotta a fronte delle sfide sempre più impegnative che si profilano.

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10_DIMENSIONE ECONOMICA E VALORE AGGIUNTO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3 4 5

Lettera/e u) f) a) b) c) d) e)

In questa sezione del Bilancio sociale si passa alla valutazione, in termini economici, delle relazioni che intercorrono con i portatori d’interesse interni ed esterni mediante l’analisi del Valore Aggiunto (V.A.). Tale grandezza viene rappresentata attraverso un’opportuna riclassificazione del conto economico che permette di leggere i dati contabili in chiave di valore di ricchezza prodotta dalla società e della sua successiva distribuzione. Il V.A. è quindi, in prima istanza, la misura della ricchezza prodotta dall’azienda nel periodo, quale differenza fra il valore dei beni e servizi finali ceduti al mercato e il valore dei beni e servizi acquistati all’esterno. Contabilmente coincide con la ricchezza che l’azienda distribuisce al sistema dei sostenitori interni/esterni (portatori di interessi, cd. “stakeholders”) ed in particolare:  ai lavoratori mediante i salari/compensi,  alla Pubblica Amministrazione mediante le imposte/tasse,  ai finanziatori mediante gli interessi,  al sistema delle partecipazioni associative mediante contributi/erogazioni liberali. Prima di procedere alla rappresentazione economica dei prospetti di determinazione e di distribuzione del valore aggiunto, viene di seguito fornita una breve analisi del valore della produzione, dei proventi e degli oneri aziendali del periodo di osservazione.

10.1 ANALISI ECONOMICA ESERCIZIO 2012/2013 Proventi per settore Nelle tabelle seguenti tutti i valori sono espressi in Euro e sono utilizzate le seguenti abbreviazioni: v.a. = valore assoluto; % = valore percentuale; var.ass. = variazione assoluta; var. % = variazione percentuale. Proventi per cliente Settore pubblico Settore privato servizi Terzo settore Totale proventi

Esercizio 2012/13 6.829.589 298.250 0 7.127.839

% 96% 4% 0% 100%

Esercizio 2011/12 7.331.176 345.921 0 7.677.097

% 95% 5% 0% 100%

var.ass. -501.587 -47.671 0 -549.258

var. % -7% -14% 0% -7%

Proventi delle principali commesse Nella seguente tabella vengono evidenziati i proventi suddivisi per commessa con il dettaglio delle voci. Proventi commessa Piano Formativo Corsi F.S.E. Affidamento minori Attività di sostegno Finanz. Assist. Allievi Rette privati collegio Finanz. Corsi FSE W.E. Attività vs. Migranti EUNA Altri ricavi Totale proventi

Esercizio 2012/13 3.001.100 1.732.278 866.393 221.840 99.017 159.905 282.803 460.794 303.709 7.127.839

% 42% 24% 12% 3% 1% 2% 4% 6% 4% 100%

Esercizio 2011/12 2.770.228 2.334.094 437.402 357.265 118.880 158.365 182.046 877.845 440.972 7.677.097

% 36% 30% 6% 5% 2% 2% 2% 11% 6% 100%

var.ass. 230.872 -601.816 428.991 -135.425 -19.863 1.540 100.757 -417.051 -137.263 -549.258

var. % 8% -26% 98% -38% -17% 1% 55% -48% -31% -7%

Breve analisi dei costi di produzione La prevalenza dei costi di produzione è rappresentata dal costo del personale (dipendente e non dipendente) che incide per il 60,1% del totale dei costi (nell’esercizio precedente tale percentuale era del 58,9%). In ordine di rilevanza economica, seguono i costi per servizi, gli ammortamenti, le materie prime, gli oneri diversi e i costi per il godimento di beni di terzi, nelle misure di seguito riportate: Costi della produzione Personale Servizi Ammort. e svalutaz. Mat. prime, suss., cons. Oneri diversi di gest. Godim. beni di terzi Totale costi

Esercizio 2012/13 4.210.842 1.896.323 314.899 342.876 14.619 228.077 7.007.636

% 60% 27% 5% 5% 0% 3% 100%

Esercizio 2011/12 4.325.981 1.893.708 441.535 458.528 14.050 214.756 7.348.558

% 59% 26% 6% 6% 0% 3% 100%

var.ass. -115.139 2.615 -126.636 -115.652 569 13.321 -340.922

var. % -3% 0% -29% -25% 4% 6% -5%

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10.2 DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO AZIENDALE Passando alla trattazione del punto centrale del presente paragrafo, di seguito, vengono evidenziati i prospetti di determinazione e di distribuzione del V.A. realizzato da Civiform. Prospetto di determinazione del V.A.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni Ricavi da prestazioni a P.A. - rettifiche di ricavo Variazioni rimanenze merci e prodotti Variazioni lavori in corso su ordinazione Altri ricavi e proventi Ricavi della produzione tipica Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia)

Esercizio 2012/13 % su v.a. V.G.P. 186.422 2,6% 6.828.994 95,8% -114 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 112.537 1,6% 7.127.839 100,0% 0 0,0%

Esercizio 2011/12 % su v.a. V.G.P. 238.519 3,1% 7.320.897 95,4% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 117.681 1,5% 7.677.097 100,0% 0 0,0%

A) VALORE GLOBALE DELLA PRODUZIONE (V.G.P.)

7.127.839

100,0%

7.677.097

100,0%

- Costi di acquisto - Variazioni riman. materie prime, suss., di cons. - Costi per servizi - Costi per godimento beni di terzi - Accantonamento per rischi - Altri accantonamenti - Oneri diversi di gestione

-342.876 0 -1.896.323 -228.077 0 -9.842 -14.619

-4,8% 0,0% -26,6% -3,2% 0,0% -0,1% -0,2%

-458.528 0 -1.893.708 -214.756 0 -92.403 -14.050

-6,0% 0,0% -24,7% -2,8% 0,0% -1,2% -0,2%

B) COSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE

-2.491.736

-35,0%

-2.673.445

-34,8%

C) VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO (A+B)

4.636.103

65,0%

5.003.652

65,2%

Risultati attività promozionali, accessorie e straordinari

0

0,0%

0

0,0%

0 0 3.599 0 3.599 4.643 -56.966 -52.323 0

0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% -0,8% -0,7% 0,0%

0 0 8.659 0 8.659 13.639 -11.326 2.313 0

0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,2% -0,1% 0,0% 0,0%

4.587.378

64,4%

5.014.624

65,3%

-116.755 -198.144 0

-1,6% -2,8% 0,0%

-144.229 -297.306 0

-1,9% -3,9% 0,0%

4.272.479

59,9%

4.573.089

59,6%

Ricavi da fund raising - Costi da fund raising D) +/- Saldo gestione attività promozionali Ricavi accessori/patrimoniali - Costi accessori/patrimoniali E) +/- Saldo gestione accessoria/patrimoniale Ricavi straordinari - Costi straordinari F) +/- Saldo componenti straordinari E) VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO (C+D+E+F) - Ammortamenti beni materiali - Ammortamenti beni immateriali - Svalutazioni beni immateriali G) VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO (V.A.G.N.)

Dal confronto dei due esercizi si evidenzia un decremento del “Valore globale della produzione” (V.G.P.) dell’esercizio 2012/2013 rispetto al precedente esercizio per un importo pari ad euro 549.258 (pari al -7,15%), ed un decremento del “Valore aggiunto globale netto” (V.A.G.N), negli stessi periodi, di euro 300.610 (pari al -6,57%).

74


Prospetto di distribuzione del V.A.

A - Remunerazione del personale Non dipendente Socio Non socio Dipendente Socio Non socio Remunerazione indiretta soci volontari B - Remunerazione della Pubblica Amministrazione Stato Imposte dirette Ires – Imposte anticipate Imposte anticipate Imposte indirette Imposta di bollo-registro-vidimazioni Imposte e tasse diverse Tasse automobilistiche Regione Contributi in conto esercizio (-) Comune Imposte indirette ICI/IMU Tasse rifiuti

Esercizio 2012/13 v.a. % su VAGN 4.210.842 98,56% 452.637 10,59% 0 0,00% 452.637 10,59% 3.758.205 87,96% 0 0,00% 3.758.205 87,96% 0 0,00%

Esercizio 2011/12 v.a. % su VAGN 4.325.981 94,60% 639.444 13,98% 0 0,00% 639.444 13,98% 3.686.537 80,61% 0 0,00% 3.686.537 80,61% 0 0,00%

28.327 41.403

0,66% 0,97%

-20.429 31.687

-0,45% 0,69%

22.857 6.696

0,53% 0,16%

10.622 17.075

0,23% 0,37%

2.314 8.897 639 -70.193 -70.193 57.117

0,05% 0,21% 0,01% -1,64% -1,64% 1,25%

2.488 863 639 -109.233 -109.233 57.117

0,05% 0,02% 0,01% -2,39% -2,39% 1,25%

43.525 13.592

0,95% 0,30%

43.525 13.592

0,95% 0,30%

C - Remunerazione del capitale di credito Oneri per capitale a breve termine a) interessi passivi v/banche ordinarie Oneri per capitale a medio lungo termine a) interessi passivi v/banche ordinarie

57.477 14.637 14.637 42.840 42.840

1,35% 0,34% 0,34% 1,00% 1,00%

74.320 2.507 2.507 71.813 71.813

1,63% 0,05% 0,05% 1,57% 1,57%

D - Remunerazione della Cooperativa a) utile d'esercizio b) perdita d'esercizio

-78.047 0 -78.047

-1,83% 0,00% -1,83%

138.457 138.457 0

3,03% 3,03% 0,00%

E - Liberalità esterne e partecipazioni associative c) liberalità ad altri soggetti d) partecipazioni associative

53.879 47.734 6.145

1,26% 1,12% 0,14%

54.760 48.640 6.120

1,20% 1,06% 0,13%

4.272.479

100,00%

4.573.089

100,00%

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

Il prospetto di distribuzione del Valore Aggiunto, fornisce la misura della ricchezza distribuita ai diversi interlocutori suddivisi tra lavoratori, pubblica amministrazione, finanziatori, remunerazione della società e liberalità al sistema della partecipazioni associative. I lavoratori, la cui remunerazione nel 2012/2013 registra una percentuale del 94,60% del V.A.G.N., di cui la quota dipendenti è pari all’87,96% del V.A.G.N., si confermano i principali assegnatari della ricchezza prodotta dalla società.

75


10.3 ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA Rendiconto finanziario La seguente tabella fornisce una rappresentazione del rendiconto finanziario dell’esercizio 2012/2013, e dell’esercizio precedente, che evidenzia il flusso di cassa generato dalla cooperativa. Il risultato positivo indica l’incremento del flusso di cassa generato nel periodo esaminato: Rendiconto finanziario FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' CORRENTE: Utile (perdita) d'esercizio Rettifiche relative a voci che non hanno effetto sulla liquidità: Ammortamenti immob.materiali Ammortamenti immob.immateriali Ammortamenti Accantonamento T.F.R. Accantonam. Fondo Svalutaz. Crediti Altri accantonamenti Accant. (utilizzo) fondi per rischi ed oneri Autofinanziamento Variazione: Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti Rimanenze Clienti Fondo svalutazione Crediti commerciali Ratei e risconti attivi Crediti diversi Fornitori Finanziamenti a breve termine Debiti diversi Ratei e risconti passivi Variazione attività e passività correnti Flusso di cassa dell'attività corrente Variazione: Immob. Materiali valore lordo Fondo amm. Immob. Materiali (incremento) decremento immobilizzazioni materiali Immob. immateriali valore lordo Fondo amm. Immob. immateriali (incremento) decremento immobilizzazioni immateriali (incremento) decremento immobilizzazioni finanziarie (incremento) decremento attività finanziarie non immobilizzate Flusso di cassa dall'attività di investimento Variazione passività a lungo Flusso di cassa per erogazione e rimborso finanziamenti da terzi Flusso di cassa per accantonamenti rischi e oneri Flusso di cassa per pagamenti TFR variazione cap. sociale e riserve utile / perdita esercizio precedente Aumenti / diminuzioni monetarie di patrimonio netto Flusso di cassa per variazione del patrimonio netto FLUSSO DI CASSA TOTALE Saldo cassa/banche iniziale Saldo cassa/banche finale Variazione saldo cassa/banche

76

Esercizio. 2012/13

Esercizio. 2011/12

-78.047

138.457

116.755 198.144 314.899 16.877 0 9.842 9.842 263.572

144.229 297.306 441.535 29.291 0 92.404 92.404 701.687

0 0 215.056 -2.455 212.601 8.982 408.114 213.104 -328.328 -135.360 -51.728 327.385 590.957

0 0 -321.225 -12.843 -334.068 200.770 -252.111 -5.075 166.948 -70.666 -108.512 -402.714 298.973

24.274 -57.989 -33.715 -203.718 -1 -203.719 351.735 0 114.301 -393.418 -393.418 -37.400 -53.178 134.307 -138.457 -4.150 -4.150 217.112

-64.268 1 -64.267 414.702 -468.972 -54.270 352.329 0 233.792 -479.001 -479.001 0 -54.108 -581.269 581.265 -4 -4 -348

5.453 222.565 217.112

5.801 5.453 -348


Analisi per indici L’analisi dei dati mediante indici è utili a fornire, in forma sintetica, un’informazione immediata finalizzata a meglio comprendere alcune dinamiche aziendali. Nella tabella seguente vengono rappresentati gli indici economici e finanziari ritenuti maggiormente significativi in relazione agli esercizi esaminati e le variazioni percentuali intervenute nei due periodi. Indici Indici economici Valore aggiunto / Valore della produzione Incidenza del costo del personale sul valore della produzione Contributi pubblici in conto esercizio / Valore della produzione Indici finanziari/patrimoniali Indice di disponibilità (Attività correnti/Passività correnti) Indice di liquidità (Attività correnti - Rimanenze/Passività correnti) Indice di liquidità immediata (Disponibilità liquide/Passività correnti) Tempo medio di incasso dei crediti (gg.) Indice di dipendenza dai terzi (Patrimonio Netto / Mezzi di terzi) Indice di indebitamento (Mezzi di terzi / Patrimonio Netto) Indice di copertura delle immobilizzazioni (P.ML+PN/INV. ML)

Esercizio 2012/13

Esercizio 2011/12

Var. %

0,60 0,59 0,01

0,60 0,57 0,01

0,37% 2,18% -0,44%

0,99 0,99 0,109 102 0,30 3,34 0,63

1,15 1,15 0,003 93 0,28 3,60 0,72

-15,32% -15,32% 10,60% 2,18% -26,20% -8,42%

Di seguito un breve commento degli indici. Indici economici:  l’indice fornito dal rapporto “V.A./V.P.” esprime il grado di integrazione dell’azienda. Il valore può variare, teoricamente, tra 0 (zero) e 1 (uno). Quanto più elevato risulta il rapporto tanto maggiore è il valore prodotto dal sistema dei soggetti partecipanti al processo produttivo e quindi della ricchezza distribuita in termini di Valore Aggiunto. Nell’ambito delle cooperative sociali, caratterizzate dagli scopi mutualistici e dai vincoli legali di remunerazione del capitale sociale, l’indice “V.A./V.P.”, consente di superare le difficoltà concettuali espresse dai tradizionali indici di redditività (ad es. R.O.I., R.O.E. ecc.) scarsamente significativi per il settore.  il rapporto “Incidenza del costo del personale sul valore della produzione” indica quanta parte del V.P. è destinata a coprire il costo del personale. Quanto più elevato risulta tale indice tanto più risulterà un’attività di tipo labour intensive.  il rapporto tra contributi pubblici in c/esercizio e V.P. indica il livello di dipendenza economica della società dalle sovvenzioni pubbliche. Come evidenziato nei precedenti prospetti del V.A., i contributi pubblici in conto esercizio non concorrono alla determinazione del V.A., a differenza di quanto avviene nella determinazione del Valore della Produzione dei bilanci civilistici, mentre concorrono alla determinazione della remunerazione della Pubblica Amministrazione nella distribuzione del V.A. (con segno negativo). Indici finanziari/patrimoniali:  gli indici di disponibilità e di liquidità esprimono la capacità della società di far fronte alle uscite correnti. Secondo gli standard comuni proposti dalla dottrina aziendale i giudizi sull’indice di disponibilità sono i seguenti: i≥2 Situazione di liquidità ottimale 1,25 < i < 2 Situazione di liquidità soddisfacente 1 < i < 1,25 Situazione di liquidità da tenere sotto controllo i<1 Situazione di crisi di liquidità  la rotazione dei crediti esprime la durata media, in giorni, di riscossione dei crediti.  l’indice di dipendenza da terzi e l’inverso indice di indebitamento forniscono la misura grado di capitalizzazione della società attraverso il calcolo del rapporto tra il Patrimonio netto (PN) e i Mezzi di Terzi (MT). Una situazione di equilibrio richiede un valore dell’indice di dipendenza di terzi superiore all’unità (ovvero inferiore all’unità per l’inverso indice di indebitamento). Nell’ambito delle cooperative a mutualità prevalente CMP (ed in genere di quelle sociali di cui alla legge 381/91, CMP di diritto) va comunque considerato il vincolo di indivisibilità ed irripartibilità di tutte le riserve iscritte nel PN che possono condizionare le scelte di politica aziendale che vengono assunte nel tempo.  l’indice di copertura delle immobilizzazioni fornisce la misura del grado di copertura delle attività immobilizzate attraverso il capitale permanente (capitale proprio e capitale di terzi di ML termine). Una situazione di equilibrio richiede un rapporto non inferiore all’unità. Un rapporto inferiore all’unità può evidenziare una situazione di squilibrio, dove le immobilizzazioni sono finanziate con debiti di breve periodo.

10.4 ANALISI DEI PRINCIPALI INVESTIMENTI EFFETTUATI Analisi diretta Nella seguente tabella vengono rappresentati i dati degli investimenti realizzati dalla società e la variazione intervenuta nell’ultimo esercizio sociale.

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Composizione degli investimenti: Immobilizzazioni lorde Immateriali Materiali Finanziarie Totale

Esercizio 2012/13 % 8.867.006 82,6% 1.862.146 17,4% 2.600 0,0% 10.731.752 100,0%

Esercizio 2011/12 % 8.664.526 82,1% 1.886.420 17,9% 2.600 0,0% 10.553.546 100,0%

var. ass. 202.480 -24.274 0 178.206

var. % 2% -1% 0% 2%

Esercizio 2011/12

var. ass.

var. %

Dettaglio delle principali voci degli investimenti: Principali voci delle immobilizzazioni Immateriali: Spese plur. Beni di terzi Spese software Spese pubblicità Spese gestione qualità Altri beni Materiali: Mobili/arredi e attrezz. Scuola Macchine elettroniche Scuola Beni diversi collegio Impianti Scuola/Collegio Attrezzature cucina didattica Automezzi Altri beni Finanziarie: Partecipazioni in altre imprese Totale

Esercizio 2012/13

%

%

8.610.760 181.452 21.643 0 53.152

80,2% 1,7% 0,2% 0,0% 0,5%

8.408.279 181.452 21.643 0 53.152

79,7% 1,7% 0,2% 0,0% 0,5%

202.481 0 0 0 0

2% 0% 0% 0% 0%

729.636 300.843 340.043 169.580 232.117 45.600 44.327

6,8% 2,8% 3,2% 1,6% 2,2% 0,4% 0,4%

704.018 299.945 336.420 212.839 232.117 56.755 44.326

6,7% 2,8% 3,2% 2,0% 2,2% 0,5% 0,4%

25.618 898 3.623 -43.259 0 -11.155 1

4% 0% 1% -20% 0% -20% 0%

2.600 10.731.752

0,0% 100%

2.600 10.553.546

0,0% 100%

0 178.206

0% 2%

Le tabelle precedenti evidenziano la particolare struttura degli investimenti aziendali caratterizzata dalla preponderanza di oneri sostenuti sulle strutture scolastiche e accessorie di proprietà di terzi, condotte dalla società in virtù di contratti di locazione e/o di comodato. Analisi allargata Oltre alla valutazione degli investimenti realizzati dalla società, è opportuno considerare anche alcuni interventi sostenuti dalla cooperativa che, pur considerati costi di esercizio e quindi contabilmente non trattati come investimenti, sono comunque destinati ad accrescere le competenze del “capitale” umano della struttura aziendale. A tale proposito vengono sinteticamente segnalate le iniziative attuate dalla cooperativa, già trattate nella Relazione sulla gestione del Bilancio, cui si rinvia per gli opportuni approfondimenti:  attivazione di percorsi di innovazione di prodotto/processo;  attività di monitoraggio dell’efficienza e dell’efficace dei propri percorsi formativi;  analisi dei rischi sull’ambiente di lavoro e del personale.

10.5 ATTIVITA’ DI RACCOLTA FONDI Ad oggi Civiform non ha avviato iniziative specifiche dirette alla raccolta di fondi presso il settore pubblico e/o privato (raccolta donazioni, eventi, sponsorizzazioni, specifiche iniziative commerciali ecc.). Va segnalato che la cooperativa ha comunque provveduto a richiedere ed ottenere taluni finanziamenti finalizzati alla realizzazione di investimenti o alla copertura di spese ordinarie della propria gestione caratteristica, attraverso richieste di contributi su progetti finanziati da soggetti istituzionali (quali: Enti pubblici, Fondazioni, ecc.). Per l’anno 2012/13 si segnala la concessione ed erogazione di due contributi a sostegno del progetto “Una Scuola in regola, studenti con la patente!” per il consolidamento dello strumento educativo della “patente a punti” all’interno del contesto formativo d’istruzione professionale: un contributo da parte dell’Ambito distrettuale del Cividalese, pari a Euro 2.886,21 nell’ambito del Progetto “Scuola aperta, Scuola integrata” inserito nel Piano di Zona, e un contributo da parte della Banca di Cividale SpA, pari a Euro 1.000,00. Per quanto sopra la società non evidenzia costi specifici attribuibili all’attività di fund raising.

78


SEZIONE 3 – L’APPROFONDIMENTO

79


11_IDENTITA’ E ORGANIZZAZIONE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3

Lettera/e a) b) c) b)

11.1 PROFILO AZIENDALE COMPLETO Denominazione e ragione sociale Sigla della denominazione P.IVA/C.F. Data costituzione Data inizio attività N. iscrizione Registro delle imprese (CCIAA Udine) Trasformazioni societarie N. iscrizione Registro regionale cooperative Sezione Categoria Categoria attività esercitata Modello societario di riferimento Modello di governance adottato Esercizio sociale Valore nominale azione Capitale sociale (al 31/08) N./sez. iscrizione Albo regionale cooperative sociali Sede legale/amministrativa Codice attività prevalente (ATECO 2007) Descrizione Certificazioni Ambito territoriale di attività N. addetti al 31/08/2012 Tel Fax Email Web Orario ufficio (sede legale/amministrativa)

Riferimenti convitto (tel - fax) Orario convitto Iscrizione ambito formazione Iscrizione ambito convitto

80

Centro Formazione Professionale Cividale - società cooperativa sociale CIVIFORM Soc. Coop. Sociale 01905060305 7/04/1995 1/09/1997 01905060305 Esercizio 2006/2007 – acquisizione status di cooperativa sociale A108570 Cooperative a mutualità prevalente di diritto Cooperative sociali Altre cooperative SPA Tradizionale (Consiglio di amministrazione e Revisore contabile) 1° settembre – 31 agosto 51,64 euro 229.806,00 euro 272 – sezione “A” 33043 Cividale del Friuli (UD), viale Gemona 5 85.59.2 Corsi di formazione e di aggiornamento professionale Certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 Regionale 95 0432/705811 0432/733220 info@civiform.it www.civiform.it La segreteria della struttura polifunzionale è aperta con il seguente orario:  anno formativo – da lunedì a giovedì 8.00-18.00; venerdì 8.0015.30;  periodo estivo – orario ridotto. 0432/705847 - 0432/705870 La Segreteria è aperta con il seguente orario: da lunedì a giovedì 8.30-12.00 e 12.30-17.00; venerdì 8.30-12.30. Albo degli enti di formazione accreditati nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Albo nazionale degli enti che operano per l’immigrazione nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia


11.2 PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

Principio valoriale fondante La cooperativa si ispira ai principi dell’etica cristiana, per l’educazione e la formazione professionale, morale e sociale dei giovani e si propone la gestione di iniziative ed esperienze di formazione e di scuola ad ispirazione cristiana (Statuto sociale, art. 4 “Scopi ed oggetto”). Costituzione italiana – art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Costituzione italiana – art. 45 La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. (…) ACI – Alleanza cooperativa internazionale Nell’ambito del documento fondante denominato “Dichiarazione di identità e carta dei valori e principi” sottoscritta nel settembre del 1995 a Manchester dalle principali organizzazioni di rappresentanza del movimento cooperativo a livello mondiale sono stati previsti: - i VALORI (della cooperazione) “Le cooperative sono basate sui lavori dell’autosufficienza (il fare da sé), dell’autoresponsabilità, della democrazia, dell’uguaglianza, dell’equità e solidarietà. Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori i soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri”. - i PRINCIPI (della cooperazione) 1. Adesione libera e volontaria 2. Controllo democratico da parte dei soci 3. Partecipazione economica dei soci 4. Autonomia ed indipendenza 5. Educazione, formazione ed informazione 6. Cooperazione tra cooperative 7. Interesse verso la comunità Principi della cooperazione La cooperativa è “informata” dallo scopo mutualistico volto a far conseguire ai soci un vantaggio nello scambio con la cooperativa, con l’obiettivo di conseguire migliori condizioni qualitative ed economiche nell’ambito dei servizi (formativi e convittuali) previsti dall’oggetto sociale. Principi della cooperazione sociale Il fine della cooperativa sociale è il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. In particolare scopo della società è offrire servizi socio-educativi (formativi) e assistenziali alle fasce deboli (minori e non) della Comunità di riferimento. Principio di sussidiarietà Negli ultimi anni si è assistito all'evoluzione del rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperazione sociale nella gestione dei servizi educativi e formativi orientata verso una logica della sussidiarietà e di una programmazione e valutazione delle politiche formative che coinvolge anche i soggetti privati (leggi: cooperative sociali), secondo un approccio integrato di modello educativo Confcooperative – Federsolidarietà, il Codice etico La Carta delle cooperative e imprese sociali aderenti a Confcooperative – Federsolidarietà identifica la cooperazione sociale come un’attività imprenditoriale orientata al “bene comune” ovvero “all’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini”: con tale principio informatore la cooperativa sente la necessità di indirizzare la propria azione assumendo impegni definiti nei confronti dei destinatari della propria attività e della comunità in generale.

81


SGQ Alcuni dei principi fondanti del SGQ rappresentano una serie di mailstones che informano il modus operandi di Civiform e in particolare ci riferiamo:  all’orientamento al cliente;  al coinvolgimento del personale;  all’approccio per processi;  al miglioramento continuo.

11.3 LA VISION AZIENDALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

Civiform intende consolidare il proprio ruolo nel settore della formazione, un ruolo sempre più connotato da elevata professionalità e capacità progettuale ponendo attenzione alle esigenze e aspettative dei propri interlocutori (pubblici e privati), interni ed esterni, nel rispetto delle leggi e regolamenti, secondo una logica qualitativa del miglioramento continuo. Dal punto di vista operativo tali intenti vengono tradotti nelle linee d’intervento previste dalla mission aziendale.

11.4 LO SCOPO SOCIALE E LA MISSION AZIENDALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

Si riporta in questa sezione del bilancio sociale lo stralcio del quarto articolo dello statuto sociale che contiene nel suo testo il DNA e le linee informatrici della mission aziendale di Civiform quale cooperativa sociale. Nota: il testo integrale degli articoli statutari contrassegnati dal simbolo

sono riportati nella sezione 15 del BS.

Scopo sociale Statuto sociale Art. 4 – Scopi ed oggetto

La cooperativa, ispirandosi ai principi ed ai metodi della mutualità, senza finalità lucrative, ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale della persona attraverso la gestione di servizi educativi ed assistenziali rivolti alla collettività relativi alla formazione professionale e culturale ed all’attività scolastica e convittuale in genere. (…) Mission aziendale L’obiettivo di missione di Civiform è in primis, quindi, il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi formativi e socio–educativi ed la presenza sul territorio per produrre crescita intellettuale e professionale negli utenti dei propri servizi che possa tradursi di conseguenza in benessere sociale ed economico a favore della collettività, con particolare attenzione ai soggetti in età minorile, che necessitino di completare, rafforzare e sviluppare il proprio skill sociale, culturale e professionale per essere in grado poi di trovare una collocazione lavorativa. Un impegno ulteriore di Civiform è quello di favorire l’integrazione territoriale e sociale tramite l’attivazione di una rete di relazioni, forme di collaborazione con altri soggetti istituzionali, pubblici e non, del privato sociale e della cooperazione

82


sociale, dell’associazionismo datoriale e sindacale, espressione delle istanze e dei fabbisogni formativi e di intervento sociale del territorio di riferimento. Ulteriore impegno è quello di offrire ai propri utenti e clienti (pubblici e privati) proposte formative adeguate e/o anche innovative in modo da essere in linea con le aspettative dell’utenza e degli altri soggetti clienti/committenti. L’attività di Civiform prevede anche l’offerta di servizi formativi per il target cosiddetto “adulto”. Mission aziendale (SGQ) Definizione della missione di Civiform tratta dal Manuale generale della qualità: … “La missione … è di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani e adulti o di perfezionare le competenze degli occupati, tramite una vasta offerta di percorsi formativi” …

Manuale qualità - ISO 9001:2008

11.5 INFORMAZIONI SULL’OGGETTO SOCIALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e a)

Si riporta di seguito la parte di interesse dell’articolo statutario riferito all’oggetto sociale della cooperativa con evidenziate le parti attualmente “attivate” dalla società nel perseguimento dello scopo mutualistico e sociale. Statuto sociale Art. 4 – Scopi ed oggetto

La cooperativa:  gestisce attività scolastiche, formative e didattiche con particolare riferimento ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale rivolti ai giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, nel cui ambito si realizza l’assolvimento dell’obbligo di istruzione;  organizza e gestisce corsi di formazione professionale secondo le normative regionali, nazionali e U.E.;  offre assistenza ai frequentanti i corsi attraverso l'ospitalità in convitto fornendo ogni servizio relativo al soggiorno ed al tempo libero;  offre accoglienza, sia in termini di attività educativo-assistenziale sia in termini di assistenza sanitaria, a minori in situazione di disagio o di abbandono familiare e a minori stranieri non accompagnati;  crea iniziative atte a favorire la qualificazione per l’inserimento lavorativo dei giovani;  svolge attività formativa di sostegno per soggetti portatori di handicap al fine di agevolarne il percorso formativo e il successivo inserimento professionale.

11.6 BASE SOCIALE E ORGANI SOCIALI 11.6.1 I SOCI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e f) g)

Statuto sociale Art. 6 – Soci

Possono essere soci cooperatori tutti gli enti, pubblici e privati, anche in forma di società, con o senza personalità giuridica, aventi finalità culturali o assistenziali o comunque operanti nel settore della formazione nonché le persone fisiche e giuridiche comunque interessate al conseguimento degli scopi sociali e non aventi interessi in contrasto o concorrenti con quelli della cooperativa. (…)

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Categorie di soci di Civiform Soci cooperatori Soci cooperatori volontari Soci cooperatori persone giuridiche

Persone fisiche, giuridiche, enti che possiedono i necessari requisiti e siano interessate al raggiungimento dello scopo sociale. Persone fisiche che prestano la loro attività gratuitamente secondo quanto previsto dalla legge 381/1991. Persone giuridiche ex art. 11, legge 381/1991.

Nella tabella sottostante viene evidenziata la numerosità e composizione della base sociale di Civiform nel triennio di riferimento. Si tratta della tipologia di soci cooperatori persone giuridiche. Composizione base sociale Esercizio 2010/2011 1. Confcooperative Udine 2. Confindustria Udine 3. Confapi Udine 4. Confartigianato Udine 5. Banca di Cividale S.p.A. 6. Arcidiocesi di Gorizia 7. Ente Friulano Assistenza 8. Ge.Tur. Scarl 9. Comune di Cividale del Friuli

Esercizio 2011/2012 1. Confcooperative Udine 2. Confindustria Udine 3. Confapi Udine 4. Confartigianato Udine 5. Banca di Cividale S.p.A. 6. Arcidiocesi di Gorizia 7. Ente Friulano Assistenza 8. Ge.Tur. Scarl 9. Comune di Cividale del Friuli

Esercizio 2012/2013 1. Confcooperative Udine 2. Confindustria Udine 3. Confapi Udine 4. Confartigianato Udine 5. Banca di Cividale S.p.A. 6. Arcidiocesi di Gorizia 7. Ente Friulano Assistenza 8. Ge.Tur. Scarl 9. Comune di Cividale del Friuli

Di seguito vengono evidenziate alcune informazioni sull’andamento e composizione della base sociale nell’arco degli ultimi tre esercizi sociali e la “dinamica” dei soci nel corso dell’ultimo periodo. Andamento della composizione della base sociale Tipologia socio

Esercizio 2010/11

Esercizio 2011/12

Esercizio 2012/13

Soci cooperatori persone fisiche

0

0

0

Soci cooperatori persone giuridiche

9

9

9

Soci cooperatori volontari

0

0

0

Totale

9

9

9

Sotto il profilo della dinamica della base sociale, nel periodo 2012/2013 non vi sono state ammissioni e recessi di soci.

11.6.2 L’ASSEMBLEA DEI SOCI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3 4

Lettera/e g) e)

Statuto sociale Art. 19 – Assemblea e convocazione

La convocazione dell’Assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, viene effettuata con avviso presso la sede sociale e comunicato ai soci (lettera) nei termini statutari con indicazione dell’ordine del giorno. ll Consiglio di Amministrazione, a sua discrezione ed in aggiunta a quella obbligatoria stabilita nel primo comma, potrà usare qualunque altra forma di pubblicità diretta a meglio diffondere fra i soci l'avviso di convocazione delle assemblee. Si sottolinea inoltre che per qualsiasi richiesta o necessità di informazione e/o approfondimento sui fatti sociali e aziendali il singolo socio, tramite persona da questi incaricata/designata, può:  contattare direttamente gli amministratori e/o i responsabili presso la sede;  accedere ai libri e atti della cooperativa secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento.

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Statuto sociale Art. 20 – Assemblea ordinaria e straordinaria

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno per l’approvazione del bilancio entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L’Assemblea ordinaria in particolare:  nomina gli amministratori, previa determinazione del numero, ed eventualmente del Presidente e del Vice Presidente, dei sindaci e del Presidente del Collegio Sindacale, nonché, quando previsto, del soggetto incaricato del controllo contabile;  determina la remunerazione, anche in forma di gettoni di presenza, da corrispondere agli amministratori ed ai sindaci.

Statuto sociale Art. 21 – Quorum costitutivi e deliberativi

L'Assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, e qualunque sia l'oggetto posto all'ordine del giorno, è valida, in prima convocazione, quando sono presenti tanti soci che rappresentino la maggioranza dei voti di tutti i soci ed, in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci presenti e rappresentati. Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti dei soci presenti e rappresentati all'Assemblea ed aventi diritto di voto. Quando si tratti di deliberare su sostanziali modifiche all'oggetto sociale, sulla fusione o sulla scissione della società, sullo scioglimento anticipato, le deliberazioni, tanto in prima quanto in seconda convocazione, devono essere assunte con la maggioranza dei voti spettanti a tutti i soci aventi diritto di voto.

Statuto sociale Art. 22 – Diritto di voto e rappresentanza all’assemblea

Nelle Assemblee hanno diritto di voto coloro che risultino iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni. Ciascun socio cooperatore persona fisica, ivi compresi i soci volontari, ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute. Ai sensi del terzo comma dell'articolo 2538 del codice civile, ai soci persone giuridiche è invece attribuito un voto ogni 400 (quattrocento), o frazione di 400 se inferiore, azioni sociali possedute, fino ad un massimo di cinque voti per ciascun socio. Il socio diverso dalla persona fisica interviene all’assemblea tramite un proprio legale rappresentante ovvero un proprio amministratore, un proprio dipendente o un altro socio dallo stesso delegati. I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente in assemblea, hanno facoltà di farsi rappresentare, mediante delega scritta, soltanto da un altro socio che non sia amministratore, sindaco o dipendente della società, ovvero che rivesta tali qualifiche in società controllate, e che abbia diritto al voto. Ciascun socio può rappresentare solamente un altro socio. Alle assemblee può sempre partecipare, senza diritto di voto, un rappresentante dell’Associazione Cooperative Friulane.

Statuto sociale Art. 23 – Deliberazioni assembleari

Le deliberazioni dell’Assemblea dei soci hanno luogo con voto palese: per alzata di mano, per appello nominale ovvero con altro sistema, adottato dai presenti a maggioranza, che comunque garantisca l'evidenza del voto espresso da ciascun socio.

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11.6.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3

Lettera/e d) e) c) d) e) i)

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo amministrativo ed esecutivo della società in quanto rappresenta ed esegue la volontà dell'assemblea, le disposizioni dello statuto e della legge. Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea in seduta ordinaria e si compone di un numero di consiglieri determinati dall'assemblea di volta in volta in occasione dell'elezione dell'intero consiglio e comunque non inferiore a tre e non superiore a nove. Al Consiglio di Amministrazione sono attribuiti i più ampi poteri per la gestione della cooperativa; pertanto esso può compiere tutti gli atti e operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, escluso solo quanto per statuto o per norma inderogabile di legge è espressamente attribuito alla esclusiva competenza dell'assemblea. Il Consiglio di Amministrazione in carica è composto da tre consiglieri ed è stato rinnovato nel febbraio del 2012. Statuto sociale Art. 24 – Consiglio di amministrazione

Ai membri del Consiglio di Amministrazione potrà essere attribuito un compenso, anche sotto forma di gettoni di presenza, da determinarsi con deliberazione assunta dall’Assemblea ordinaria. Spetta invece al Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, determinare, a norma del terzo comma dell'articolo 2389 del codice civile, il compenso dovuto a quelli dei suoi membri che siano chiamati a svolgere specifici incarichi, con carattere continuativo, in favore della cooperativa. L'assemblea può anche determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche. Agli amministratori compete comunque il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni. Qualora non vi abbia preventivamente provveduto l’assemblea all’atto della nomina dell’organo amministrativo, il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente ed uno o più Vice Presidenti. Statuto sociale Art. 25 – Funzionamento del Consiglio di amministrazione La convocazione del Consiglio di Amministrazione è fatta a mezzo avviso scritto, anche a mezzo P.E.C. o e-mail, da consegnare agli interessati con le modalità previste dallo statuto. Il Consiglio di Amministrazione può delegare le proprie attribuzioni, nei limiti di cui agli articoli 2381 e 2544 del codice civile, ad un comitato esecutivo, composto dal Presidente, dal/i Vice Presidente/i e da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più amministratori delegati, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Statuto sociale Art. 26 – Rappresentanza

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la rappresentanza e la firma sociale. In caso di assenza od impedimento del Presidente, le di lui mansioni spettano al/i Vice Presidente/i. La tabella sottostante riporta la composizione del Consiglio di Amministrazione e le informazioni sulle cariche. Di seguito sono riportate, inoltre, le deleghe attribuite al Presidente e al Consigliere delegato.

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Nominativo

Carica

Socio rapporto

Data nomina

Scadenza incarico

Gianpaolo Zamparo

Presidente

Assocoop Udine

12/03/2012

Appro.ne bil. es. al 31/08/2014

Gabriele Damiani

Vicepresidente

Fondazione E.F.A.

12/03/2012

=

Giuseppe Passoni

Consigliere delegato

-

12/03/2012

=


Oltre alla rappresentanza legale dell’impresa con tutti i soggetti istituzionali, gli istituti bancari e finanziari con i quali la cooperativa si rapporti, direttamente o indirettamente, di fronte a terzi e in giudizio, l’attuale Presidente è anche responsabile per l’attuazione, il rispetto ed il controllo del Sistema di Qualità di cui alle certificazioni ISO in essere, con tutti i poteri conseguenti compresi i poteri di spesa senza limite alcuno. Il Consigliere delegato, oltre alla rappresentanza della società, ha poteri di ordinaria amministrazione anche disgiunti dal Presidente e dal Direttore Generale; a mero titolo esemplificativo e non esaustivo si elencano di seguito i principali poteri attribuiti:  gestire, dirigere e coordinare l’attività amministrativa della cooperativa organizzando gli uffici e compiendo a tal fine tutti gli atti necessari ed opportuni;  organizzare e gestire idonee procedure per il controllo della gestione;  impegnare, costituire, sciogliere la società in e da associazioni temporanee di impresa, associazioni temporanee di scopo o raggruppamenti di imprese con e da altre imprese per aderire ad aste, appalti, concorsi per concessione, concessioni ed affidamenti di servizi indette da pubbliche amministrazioni o da enti pubblici e privati in genere, determinando le clausole e le condizioni di partecipazione della cooperativa e sottoscrivendo i relativi atti notarili;  effettuare tutte le operazioni bancarie attive e passive entro i limiti stabiliti;  assumere personale dipendente a tempo determinato nei limiti stabiliti dal Consiglio di amministrazione, conferire incarichi professionali per prestazioni di docenza, sottoscrivere i contratti di lavoro dipendente ed ogni altro atto o documento previsto dai C.C.N.L. applicati per la gestione dei rapporti con il personale dipendente. Compensi attribuiti Per l’anno 2012/13 gli emolumenti annui corrisposti ammontano a complessivi 35.800,00 euro lordi secondo la seguente tabella. Incarico Importo lordo euro/anno Presidente

12.700,00

Vice Presidente

--

Consigliere delegato

20.764,00

Gettoni di presenza Presidente e Consiglieri

2.336,00

Nel triennio i compensi attribuiti agli amministratori (euro/annuo) sono evidenziati dalla tabella sottostante. Esercizio 2010/2011

Esercizio 2011/2012

Esercizio 2012/2013

54.000 euro

43.326 euro

35.800,00

Nominativi degli amministratori che ricoprono cariche istituzionali

 Presidente Gianpaolo Zamparo Organizzazione/ente/società

carica

dal

Confcooperative F.V.G.

Consigliere

2012

Scuola centrale di Formazione

Consigliere

2011

Ente della Cooperazione F.V.G.

Amministratore

2012

carica

dal

Sindaco Supplente

2004

Consigliere Delegato Giuseppe Passoni Organizzazione/ente/società Banca di Cividale S.pA.

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Attività del Consiglio di Amministrazione Nel corso dell’esercizio sociale 2012/13 l’organo collegiale si è riunito con la frequenza evidenziata dalla tabella sottostante. Attività del consiglio di amministrazione (3 componenti) Esercizio 2010/2011 6

N. riunioni

Esercizio 2011/2012 10

Esercizio 2012/2013 7

N. ore durata media riunioni

1,5

1,5

1,5

% presenza media consiglieri

100%

83%

100%

19

31

15

N. deliberazioni

11.6.4 L’ORGANO DI CONTROLLO – REVISIONE LEGALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e c) l)

Civiform è dotato di un collegio sindacale composto da tre membri effettivi e due supplenti tutti in possesso dei requisiti di legge. Il collegio sindacale:  vigila sull’osservanza della legge e dello statuto;  sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;  sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile;  esercita altresì il controllo contabile. Statuto sociale Art. 27 – Collegio sindacale

Il Collegio Sindacale è composto da un Presidente, da due Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti, in possesso dei requisiti di legge, nominati dall’assemblea ordinaria che, all'atto della nomina, provvede anche alla determinazione del compenso loro attribuito, tenuto conto delle tariffe professionali vigenti. Ai membri del Collegio Sindacale spetta comunque il rimborso delle spese documentate sostenute in relazione al loro incarico. Statuto sociale Art. 28 – Revisione Legale dei Conti

La revisione legale dei conti è esercitata dal Collegio Sindacale, i cui componenti devono essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per tale funzione. La tabella sottostante riporta la composizione del Collegio Sindacale e le informazioni sulle cariche. Nominativo Andrea Stedile Pierluigi Sergio Franco Gremese Roberto Coradazzi Turello Nicola

Carica Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente

Data nomina 24/02/2012 24/02/2012 24/02/2012 24/02/2012 24/02/2012

Scadenza Approv.ne bil. es. al 31/08/2014 = = = =

Compensi attribuiti Nel corso dell’esercizio 2012/13 sono stati corrisposti compensi professionali per complessivi Euro 31.087,00 suddivisi secondo la tabella sottostante. Incarico Presidente Sindaci

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Importo lordo euro/anno 12.523,00 18.564,00


11.7 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 4

Lettera/e f) a) b)

11.7.1 LA STRUTTURA La struttura, ubicata a Cividale del Friuli (UD), comprende:  aule e laboratori per le attività formative nei settori del benessere (acconciatura ed estetica), ristorazione (cucine didattiche e laboratori di sala/bar), panetteria-pasticceria (laboratori di panetteria, pasticceria da forno e fresca, gelateria), grafica (prestampa e stampa), elettrico (laboratori di impiantistica civile ed industriale);  mensa (self service, spazio che si trasforma all’occorrenza in sala polifunzionale);  convitto;  palestra (con docce e spogliatoi);  spazi ricreativi;  area verde attrezzata con impianti sportivi. Il servizio mensa (gestito da una primaria azienda di ristorazione legata a Civiform da un contratto di collaborazione) fa sì che la struttura risulti funzionale anche per attività formative residenziali. Nello specifico il convitto è parte integrante dell’offerta di servizi di Civiform. La struttura convittuale, che può ospitare durante tutto il corso dell’anno circa 180 allievi, è dotata di 44 camere (da 2-3-4 posti letto) alcune delle quali attrezzate per portatori di handicap, tutte dotate di bagno interno. La struttura è fornita inoltre di: 3 aule studio; 2 sale TV; 2 sale ricreative; 2 aule di informatica; 2 cucine con saletta da pranzo. La struttura convittuale è aperta 365 giorni l’anno.

11.7.2 SISTEMA E POLITICA DELLA QUALITA’ Il SGQ Civiform intende attuare i suoi principi ispiratori e quanto statuito per gli scopi sociali e delineato nella sua mission aziendale attraverso logiche e processi “informati” da una consapevole politica per la qualità la quale trova concretizzazione nell’applicazione di un SGQ conforme alle normative UNI EN ISO serie 9001:2008. Di seguito si ritiene opportuno riportare alcuni “passaggi” dei manuali aziendali della qualità dai quali si possono trarre utili indicazioni in relazione all’approccio organizzativo di Civiform nello svolgimento delle proprie attività e alla politica della cooperativa rispetto alle tematica della qualità. Nel Manuale qualità generale si sottolinea che la missione di Civiform è di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani e adulti o di perfezionare le competenze degli occupati, tramite una vasta offerta di percorsi formativi. La direzione di Civiform ritiene che la diffusione della propria politica per la qualità, realizzata anche attraverso la divulgazione del Manuale Qualità, possa contribuire ad elevare la cultura della qualità nelle persone che operano nell’organizzazione (dipendenti e collaboratori) e per l’organizzazione, coinvolgendole nella conoscenza e nell’applicazione delle sue procedure, in modo che tutti possano concorrere alla riduzione di sprechi e difetti, riconducibili alla “non qualità”, che inevitabilmente apportano costi aggiuntivi all’economia della cooperativa, migliorandone la competitività. Civiform applica il SGQ ai seguenti servizi:  FORMAZIONE – progettazione ed erogazione di corsi di formazione relativi alle macrotipologie formative: o A – Obbligo formativo per minori; o B – Formazione superiore per adulti; o C – Formazione continua e permanente per adulti; o CS – Formazione continua e permanente in ambiti speciali.  ALTRI SERVIZI COLLEGATI E FUNZIONALI  OSPITALITA’ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI – erogazione dei servizi di ricettività convittuale. Si sottolinea che per ambiti speciali si intendono corsi di formazione rivolti a:  migranti extracomunitari o altri migranti;  persone disabili/portatori di handicap fisici e/o mentali;  persone inquadrabili nei fenomeni di nuove povertà.

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Il metodo I principi di gestione per la qualità previsti dal SGQ sono i seguenti: 1) Orientamento al cliente Civiform dipende dai propri utenti/clienti e pertanto deve individuare ed analizzare i loro fabbisogni presenti e futuri, soddisfare i loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  individuare ed analizzare il complesso delle esigenze ed aspettative del cliente-committente e del cliente-utente;  assicurare un approccio bilanciato tra le esigenze e le aspettative del cliente-utente e delle altre parti interessate (CdA, personale, fornitori, committenza);  comunicare queste esigenze ed aspettative a tutta l’organizzazione;  misurare la soddisfazione del cliente ed agire di conseguenza;  gestire i rapporti con il cliente. 2) Leadership La direzione di Civiform mira al pieno coinvolgimento del personale nel perseguimento degli obiettivi prefissati. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni;  comprendere e rispondere alle variazioni dell’ambiente esterno;  prendere in considerazione le esigenze di tutte le parti interessate;  operare al fine di ottenere una chiara visione del futuro dell’organizzazione;  fornire al personale le necessarie risorse e deleghe per agire con responsabilità;  stimolare, incoraggiare e riconoscere i contributi forniti dal personale;  promuovere la comunicazione interna sia formale che informale;  formare ed informare il personale;  stabilire obiettivi e traguardi stimolanti;  mettere in atto strategie per raggiungere questi obiettivi e traguardi. 3) Coinvolgimento del personale Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza di Civiform ed il loro pieno coinvolgimento permette di mettere le loro abilità e competenze al servizio dell’organizzazione. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  definire e comunicare l’incarico e la responsabilità di risolvere i problemi;  stimolare il personale alla ricerca attiva di occasioni per il miglioramento;  condividere liberamente conoscenze ed esperienze;  concentrare l’attenzione sulla creazione di valore per i clienti-utenti;  dare una visione positiva dell’organizzazione ai clienti-utenti. 4) Approccio per processi Ottenere il risultato desiderato gestendo le attività e le risorse come processi. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  definire il processo per raggiungere i risultati desiderati;  individuare e misurare i dati in ingresso ed uscita dal processo;  stabilire chiaramente responsabilità ed autorità;  individuare i clienti interni ed esterni, i fornitori e le altre parti interessate al processo;  prendere in esame le attività, le misure di controllo, le esigenze di addestramento, i metodi, le informazioni e le risorse necessarie per raggiungere i risultati desiderati. 5) Approccio sistemico alla gestione Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi per perseguire determinati obiettivi contribuisce all’efficacia ed efficienza di Civiform. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  definire il sistema individuando i processi che influiscono sul raggiungimento dell’obiettivo stabilito;  comprendere le interdipendenze tra i processi del sistema;  migliorare continuamente il sistema mediante misure e valutazioni. 6) Miglioramento continuo Si traduce nella ricerca continua nel migliorare l’efficacia e l’efficienza del processo, invece di attendere che sia qualche problema ad evidenziare le opportunità di miglioramento. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  fare del miglioramento continuo di servizi e processi un obiettivo per ogni persona dell’organizzazione;

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  

migliorare con continuità l’efficacia e l’efficienza di tutti i processi; stabilire misure ed obiettivi per guidare e registrare i miglioramenti; riconoscere i miglioramenti.

7) Decisioni basate sui dati Le decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati e di informazioni. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  raccogliere dati ed informazioni attinenti agli obiettivi;  assicurarsi che i dati e le informazioni siano sufficientemente accurati, fidati ed accessibili;  analizzare i dati e le informazioni con metodi validi;  capire il valore dell’utilizzo di adeguate tecniche statistiche;  prendere decisioni e promuovere azioni basate sui risultati delle analisi dei dati e bilanciate dall’esperienza.

11.7.3 LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA L’organizzazione aziendale di Civiform è rappresentata dalle aree sotto indicate. Per ogni area vengono individuati degli ambiti di operatività con l’elencazione delle attività svolte. liv. 1 – Area organizzativa Aree organizzative 1) Area Formazione Progettazione e sviluppo  Analizzare i fabbisogni  Realizzare progettazione di massima  Realizzare progettazione di dettaglio  Verificare e validare il progetto Programmazione ed erogazione servizi formativi  Pianificare e controllare attività formativa  Erogare servizio formativo Promozione e Segreteria  Promuovere i servizi formativi  Accogliere ed orientare il cliente-utente  Gestire contatto con cliente-utente Rilevazione e Valutazione degli apprendimenti  Pianificare la rilevazione degli apprendimenti  Rilevare e Valutare gli apprendimenti 2) Area Convitto Programmazione ed erogazione servizi convittuali  Inserire utenza  Erogare educazione e convittualità  Assistere utenti e convittori  Gestire logistica collegio 3) Processi di supporto Approvvigionamento beni e servizi  Acquisire beni e servizi  Selezionare e Valutare fornitori  Verificare e Accettare prodotti Logistica e gestione infrastrutture  Pianificare interventi manutentivi  Monitorare e Valutare stato infrastrutture  Realizzare interventi di manutenzione

liv. 2 - Ambiti di operatività

liv. 3 - Attività svolte

11.7.4 DIREZIONE GENERALE (deleghe e funzione organizzativa) Civiform ha individuato nel ruolo della direzione generale il compito di dare attuazione alle strategie e ai programmi definiti dal Consiglio di amministrazione.

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Nominato il 3 aprile 2003, all’attuale direttore generale Daniele Bacchet, cui è attribuita anche la legale rappresentanza della cooperativa di fronte a terzi, sono conferiti, a partire dal 13 marzo 2012, i seguenti principali poteri:  dirigere e coordinare tutti i servizi ed uffici della cooperativa e svolgere la funzione di capo del personale (compresi i collaboratori non dipendenti);  curare l’esecuzione di tutte le deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione, nonché la regolarità della gestione operativa, commerciale, di servizi, amministrativa e finanziaria della cooperativa;  promuovere, organizzare, coordinare e regolare l’attività formativa e convittuale della cooperativa, in esecuzione delle direttive generali del Consiglio di Amministrazione, compiendo tutti gli atti di gestione ordinaria, nei limiti stabiliti dalla legge e dalle direttive impartite dall’organo amministrativo, stipulando tutti i contratti per le operazioni attive di vendita di beni e servizi rientranti nell’oggetto sociale della cooperativa;  concludere, stipulare, sottoscrivere ed eseguire tutti i contratti strumentali all’esercizio delle attività formative e convittuali che impegnino la cooperativa per un ammontare non superiore ad Euro 30.000,00 per singolo contratto;  concludere, stipulare, sottoscrivere ed eseguire con le società erogatrici, anche concessionarie, i contratti di fornitura di servizi (energia elettrica, acqua, gas, telefono, immissione in fognatura e altri servizi strumentali all’attività della società);  annullare, risolvere, rescindere e recedere qualunque e da qualunque dei precedenti contratti;  effettuare tutte le operazioni bancarie attive sui c/c attivi (senza limiti) e le operazioni passive (entro il limite di Euro 50.000,00 e comunque entro i limiti degli affidamenti concessi) della società;  esigere, incassare, cedere o trasferire, pro soluto o pro solvendo, i crediti della società;  gestire il personale dipendente ed i collaboratori della cooperativa assumendo anche gli eventuali provvedimenti disciplinari previsti dai C.C.N.L. applicati;  assumere, stabilendone la retribuzione, nei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, personale dipendente a tempo determinato, con una durata contrattuale massima di mesi sei, nonché stipulare, sempre nei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, e revocare contratti con collaboratori a progetto e collaboratori occasionali, sempre con una durata contrattuale fino ad un massimo di mesi sei;  conferire incarichi professionali per prestazioni di docenza;  proporre al Consiglio di Amministrazione l’assunzione ed il licenziamento del personale a tempo indeterminato e degli altri rapporti lavorativi dando successivamente corso, in esecuzione delle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione medesimo, all’avvio od alla cessazione dei relativi contratti;  sottoscrivere in nome e per conto della società i contratti di lavoro dipendente ed ogni altro atto o documento previsto dai C.C.N.L. applicati per la gestione dei rapporti con il personale dipendente;  pianificare, programmare, avviare e gestire piani di formazione del personale ed in generale ogni attività formativa del personale dipendente e dei collaboratori;  rappresentare la cooperativa davanti a qualsiasi autorità amministrativa pubblica o privata, sia centrale che periferica, per le attività rientranti nell’oggetto sociale della cooperativa medesima nonché dinnanzi alla committenza, all'utenza ed ai soggetti socio economici del territorio in cui si svolge l'attività della cooperativa;  in coordinamento con il Presidente e gli altri amministratori cui è delegata la rappresentanza sociale, rappresentare la cooperativa nei rapporti con le organizzazioni sindacali e di categoria, presso gli uffici del lavoro, gli istituti previdenziali e delle assicurazioni obbligatorie;  sottoscrivere la corrispondenza della società. Il Direttore Generale è inoltre responsabile per l’attuazione ed il rispetto della disciplina in materia di misure di protezione dei dati personali, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 196/2003, compresi i poteri di spesa senza limite alcuno. Direzione generale e politica per la qualità La direzione generale inoltre, al fine di promuovere la coscienza dei principi per la qualità ed il miglioramento continuo, in particolare provvede a programmare, monitorare e attuare tutte le procedure, adempimenti e formalità connesse alla corretta pianificazione, gestione e comunicazione del SGQ. Il documento di output che scaturisce da tale attività della direzione generale (denominato “Verbale del Riesame”) costituisce il piano di miglioramento annuale di Civiform.

11.7.5 RISORSE UMANE Civiform individua le esigenze di competenza delle risorse umane impiegate nei processi aziendali e intraprende le azioni necessarie a soddisfare tali esigenze. Le azioni comprendono:  la predisposizione e l’attuazione di piani di formazione ed addestramento;  la ricerca, la selezione e l’inserimento in organico di personale con adeguate competenze. Con riferimento alle evidenze emerse dal riesame della direzione, considerate le politiche e gli obiettivi fissati, la direzione dispone una rilevazione dei fabbisogni formativi per ogni mansione aziendale. I fabbisogni rilevati sono il risultato di un’analisi dei processi aziendali e delle abilità, delle competenze e degli atteggiamenti che sono necessari per il corretto ed adeguato espletamento di ogni singola mansione o ruolo.

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Sulla base dei fabbisogni formativi rilevati, in ossequio a quanto previsto anche dai CCNL di riferimento, Civiform predispone annualmente un Piano formativo (annuale). La condivisione di tale Piano con gli organici, porta alla programmazione delle iniziative formative rivolte al personale che possono sostanzializzarsi, a seconda delle necessità e delle opportunità, in percorsi formativi di gruppo o in percorsi formativi individuali. Le azioni formative e di addestramento attuate sono oggetto di registrazione per mezzo di un data base dedicato. Per i docenti dei corsi di formazione possono essere previsti ulteriori requisiti di competenza sulla base delle necessità di ogni singolo corso/progetto.

11.7.6 COMUNICAZIONE CON IL CLIENTE/UTENTE Civiform, attraverso le diverse segreterie e l’ufficio marketing e promozione, garantisce un’efficace comunicazione con il cliente in merito alle informazioni relative al servizio (educativo/formativo) per mezzo dei seguenti strumenti:  accoglienza ed informazione dei potenziali utenti per mezzo del personale delle segreterie scuola e convitto;  realizzazione di iniziative finalizzate all’incontro con potenziali utenti, per aumentare la conoscenza e la “visibilità” di Civiform (per es.: scuole aperte, partecipazione a fiere ed eventi, ecc.);  sito internet dinamico costantemente aggiornato e newsletter periodica;  documentazione promozionale e pubblicitaria riportante le informazioni per il cliente (brochure e materiale pubblicitario in genere). Civiform, inoltre, recepisce le richieste di nuovi possibili utenti della macrotipologia formativa A – Obbligo Formativo, attraverso gli incontri di informazione e orientamento nelle scuole medie in merito ai percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale.

11.7.7 SODDISFAZIONE DEL CLIENTE/UTENTE In conformità con la norma UNI EN ISO 9001:2008, Civiform predispone ed attua il monitoraggio della soddisfazione delle parti interessate mediante strumenti diretti quali indagini e colloqui, reclami e questionari di gradimento. Utilizza, inoltre, strumenti indiretti per il monitoraggio della soddisfazione del cliente quali:  l’analisi dei risultati scolastici;  l’andamento delle iscrizioni e delle pre-iscrizioni;  la ricaduta occupazionale a 6 mesi. L’utilizzo di questionari nei percorsi di seconda formazione permette di raccogliere dati relativamente alla docenza ed alla programmazione didattica, ai supporti didattici utilizzati, alle esperienze di stage (ove previste).

11.8 IMPRESE ED ENTI PARTECIPANTI IN COOPERATIVA Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e q)

Corrispondono ai soci cooperatori di Civiform (si veda il paragrafo 8.2).

11.9 SOCIETA’ PARTECIPATE/ENTI PARTECIPATI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e p)

La cooperativa detiene partecipazioni societarie nelle seguenti società: Soggetto partecipato Attività svolta dal soggetto partecipato Finreco - Udine Attività tipica di consorzio garanzia fidi e finanziaria per lo sviluppo delle cooperative del Friuli Venezia Giulia. Prestazioni di garanzie fidejussorie, finanziamenti, partecipazioni di sovvenzione, consulenze finanziarie.

Importo partecipazione 2.600,00 euro

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12_METODOLOGIA DEL BILANCIO SOCIALE 12.1 NOTA METODOLOGICA Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e specificazioni

Riferimenti e modelli Il BS di Civiform per l’anno formativo 2012/2013 è stato elaborato secondo le prescrizioni contenute nell’Atto di indirizzo concernente i principi, gli elementi informativi e i criteri minimi di redazione del bilancio sociale, nonché la tempistica per l’adeguamento all’obbligo di redazione annuale da parte delle cooperative sociali e dei loro consorzi ai sensi dell’articolo 27 della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 (Norme in materia di cooperazione sociale), pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia n. 44 del 29 ottobre 2008. L’adozione del modello di bilancio sociale secondo l’AI ha comunque consentito, dove ritenuto possibile e necessario, un’integrazione di contenuti considerata la specifica tipologia di servizi, formativi e socio-educativi, che Civiform offre ai propri utenti arricchendo e personalizzando in tal modo il documento finale. L’esatta corrispondenza dei contenuti rappresentati nel presente bilancio sociale rispetto a quanto richiesto dall’AI regionale è evidenziata nel corpo del documento da specifici richiami (si veda la voce “Segnalino”) e dalla tabella sinottica riportata nella sezione “Note” del presente bilancio sociale, che consente un’agevole riconciliazione tra quanto previsto dal provvedimento regionale e l’attuale impianto inerente le sezioni quali-quantitative del bilancio sociale della cooperativa. Per quanto riguarda la metodologia applicata ai prospetti di riclassificazione del conto economico a valore aggiunto e l’elaborazione dei prospetti di determinazione e ripartizione dello stesso, si sono presi a riferimento i modelli del Gruppo di studio per il bilancio sociale (G.B.S.), “informati” dai Principi di redazione del bilancio sociale del G.B.S. stesso, apportando contestualmente opportuni adattamenti alla modellistica con particolare riferimento al contesto giuridico-organizzativo delle cooperative sociali congiuntamente a quanto specificato e richiesto dall’AI. In particolare nell’elaborazione del prospetto di determinazione del valore aggiunto, considerata la specificità di Civiform quale agenzia formativa che sviluppa la sua offerta per la maggior parte su finanziamenti regionali, sono state opportune e necessarie alcune variazioni d’impostazione rispetto allo schema previsto dal G.B.S. Si è ritenuto quindi di non indicare i contributi regionali, in particolare, o di altra provenienza pubblica, nel prospetto di distribuzione del valore aggiunto, come normalmente sarebbe previsto dallo standard del G.B.S., ma di considerarli ricavi dell’attività caratteristica riportandoli nel prospetto di determinazione del valore aggiunto affiancandoli ad altri ricavi caratteristici. Si è presa inoltre a riferimento anche la Raccomandazione in tema di bilancio sociale nelle cooperative elaborata a cura della Commissione cooperative del gruppo ristretto del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. Sia la parte descrittiva che quella economico-finanziaria sono state inoltre elaborate facendo riferimento alla Guida alla predisposizione del bilancio sociale nelle cooperative sociali del F.V.G. predisposta da Irecoop F.V.G. in collaborazione con e-labora – Reti di contaminazioni Socio-Economiche di Pordenone e Confcooperative – Federsolidarietà F.V.G. Nella realizzazione e progressione di questo processo, Civiform si è avvalso di un supporto consulenziale esterno fornito dall’Ente della Cooperazione F.V.G.

12.2 GRUPPO DI LAVORO Attuale edizione La predisposizione del bilancio sociale 2012/2013 ha rappresentato per Civiform l’attivazione di un processo caratterizzato da un importante lavoro di confronto e analisi dei “fatti” aziendali che ha coinvolto i soci e la governance della società, la direzione e le figure interne con ruoli di responsabilità nei diversi ambiti di attività. Il direttore generale e responsabile dell’ufficio marketing, Daniele Bacchet ha svolto il ruolo di supervisore coordinando il lavoro di preparazione del bilancio sociale in stretta collaborazione con Fabio Gallignani – direttore amministrativo, Renata Purpura – direttore progettazione, Carlo Birri – direttore seconda formazione, Diego Martinuzzi – direttore servizi educativi e assistenziali, Andrea Rossato – responsabile segreteria prima formazione e Laura Beorchia – assistente di direzione. Componente Daniele Bacchet Fabio Gallignani Renata Purpura Carlo Birri Diego Martinuzzi Andrea Rossato Laura Beorchia

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Gruppo di redazione Ruolo in cooperativa Direttore generale Direttore amministrativo Direttore progettazione Direttore seconda formazione Direttore servizi educativi e assistenziali Responsabile segreteria 1^ formazione Assistente di direzione

Ruolo nel gruppo Supervisore Componente Componente Componente Componente Componente Componente


Obiettivi per la prossima edizione Con il bilancio sociale relativo all’esercizio 2013/2014 si intende migliorare ulteriormente il processo di elaborazione del documento coinvolgendo alcuni stakeholder interni ed esterni e favorendo l’utilizzo dello strumento ai fini della governance e a supporto del processo decisionale strategico da parte dei vertici aziendali.

12.3 TABELLA DELLE SPECIFICAZIONI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e specificazioni

La tabella seguente evidenzia le informazioni utili per illustrare la procedura seguita nell’approvazione del bilancio sociale della cooperativa. Esercizio sociale 01/09/2012 – 31/08/2013 (Anno formativo 2012/2013)

Periodo di riferimento Corrispondenza con l’esercizio sociale Organo sociale che ha approvato il bilancio sociale Organo che ha controllato il bilancio sociale

Sì Assemblea dei soci Non previsto per questa edizione

Data di approvazione

27/02/2014

Obbligo di deposito presso il registro delle imprese ai sensi dell’art. 10, co. 2, del D.Lgs. n. 155/2006

Non previsto

13_COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 6

Lettera/e specificazioni

Il bilancio sociale viene presentato annualmente in occasione dell’Assemblea dei soci per approvazione del bilancio d’esercizio. Le modalità di presentazione e comunicazione del documento sono quelle evidenziate nella tabella sottostante. Categoria di stakeholder Interni/esterni Stakeholder interni – soci Stakeholder interni – non soci Stakeholder esterni – principali Stakeholder esterni – altri Numero copie stampate Data di stampa

Modalità/strumento Inserimento sul sito web della cooperativa con possibilità di download Presentazione in assemblea Comunicazione via e-mail con invito alla consultazione su sito web Comunicazione via e-mail con invito alla consultazione su sito web Comunicazione via e-mail con invito alla consultazione su sito web 30 27/02/2014

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SEZIONE 4 – L’APPENDICE

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14_STORIA Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e b)

Il Centro di Formazione Professionale di Cividale, Civiform nell’attuale denominazione, è stato fondato nel 1955 dall’E.F.A, Ente Friulano Assistenza di Udine, che ha impresso all’Organizzazione valori forti e profondi che ne hanno rappresentato l’anima e costituito i principi ispiratori nel tempo. Lo spirito di assistenza rivolto ai soggetti “deboli” della società e bisognosi di ricevere un affiancamento nel loro percorso di evoluzione sociale, educativa e professionale, “informa” e caratterizza fin dagli albori l’operatività e la destinazione del complesso in cui sono ospitate le diverse iniziative e attività. Le strutture che oggi costituiscono il cuore del centro risalgono all’inizio del ‘900. Di seguito si propongono sinteticamente le principali tappe dello sviluppo del Centro con l’evidenza anche delle trasformazioni societarie ed organizzative intervenute nel tempo. 5 maggio 1905 A Rubignacco, frazione di Cividale del Friuli, viene posata la prima pietra di un edificio da adibire a Seminario Diocesano, come sede di villeggiatura estiva della scuola preparatoria e del ginnasio. 1915 – 1919 La struttura viene trasformata in ospedale militare per far fronte alle devastazioni e agli eventi della Grande Guerra ‘15-‘18. 1920 L’immobile del Centro viene ceduto, a titolo semigratuito, all'Amministrazione Provinciale di Udine con il vincolo che venga destinato sempre ed esclusivamente all’assistenza e all’educazione degli orfani. In questo modo l’ente pubblico lo può cedere in uso gratuito per 15 anni al Patronato per gli Orfani di Guerra. 1920 - novembre Nasce l'Istituto Friulano pro Orfani di Guerra, eretto in Ente Morale con il decreto del Regno d'Italia n. 386 del 3 maggio 1921. Oltre allo scopo prettamente assistenziale, l'istituzione svolge anche una fondamentale funzione formativa. In seguito cambierà nome in Istituto Friulano Orfani di Guerra. 1923 Vengono ammessi anche giovani non orfani di guerra in condizioni di abbandono morale e materiale. Sono ospitati nell’istituto a spese dell’Amministrazione Provinciale di Udine. 1924 L'istituto viene visitato dal re Vittorio Emanuele III. 1928 Vengono accolti anche giovani mandati dall’O.N.M.I. e da altri enti di beneficienza. 1932 Vengono accolti anche convittori a carico delle rispettive famiglie. Il numero delle presenze medie giornaliere conta 597 unità. 1936 Il complesso è ceduto all'Opera di Previdenza della MVSN, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, per accogliere gli orfani maschi delle camicie nere cadute negli eventi di Spagna e in Africa Orientale. Cambia nome in Collegio Nazionale per Orfani delle Camicie Nere, fino ad arrivare al punto di essere completamente militarizzato. Viene ampliato il fabbricato esistente. Quello vecchio viene conservato quasi integralmente e costituisce il nucleo maggiore del nuovo complesso, ma l’aspetto strutturale muta radicalmente: cancellate le decorazioni ottocentesche, rifatti i prospetti in stile fascista, in mattoni a cortina e pietra, viene eretta la torre littoria e predisposto un piazzale per le adunate. Vengono costruiti nuovi edifici per scuole, officine, teatro e palestra, mentre lo stabile principale rimane come direzione e alloggio con dormitori, refettori e cucine. 1944 L'istituto, affidato all'Amministrazione Provinciale di Udine, assume la denominazione di Istituto Friulano Orfani (I.F.O.). Una parte degli edifici viene riservata agli ufficiali della Repubblica Sociale Italiana che sottostanno agli ordini dei tedeschi, che avevano occupato Cividale del Friuli. Dopo la liberazione il complesso ospita la formazione partigiana "Osoppo" e, fino al 1947, alcuni reparti militari americani. 1945 - 1948 L’istituto passa in gestione temporanea straordinaria all’Amministrazione Provinciale di Udine, in attesa che il Ministero del Tesoro decida sul suo assetto futuro. 1948 Viene ceduto in proprietà inalienabile all'E.F.A. di Udine, Ente Friulano Assistenza, la fondazione creata da don Abramo Freschi nel ‘46 per offrire assistenza all’infanzia e alla gioventù bisognosa del Friuli. Il passaggio di proprietà avviene con

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Decreto del Governo Italiano (10 aprile 1948, n. 421) che finalizza tutta la struttura all’assistenza, all'educazione e istruzione degli orfani del Friuli e degli orfani dei profughi del confine orientale dell’Italia dai 6 ai 18 anni d’età. Iniziano in questa fase le trasformazioni del grandioso complesso assistenziale e l’istituto, rimasto unicamente destinato ai maschi, assiste alla propria rinascita. 1955 Viene fondato il Centro Addestramento Professionale (C.A.P.). L’incarico di organizzare i primi corsi è affidato al giovane geometra Giovanni Cesca, caposaldo dell’istituto per più di quarant’anni, dal 1955 al 1999. Vengono attivati corsi biennali per meccanici ed elettricisti riconosciuti dal Consorzio Provinciale per l'istruzione tecnica di Udine. 1956 1957 L’offerta si amplia con i corsi per edili e tipografi e, in seguito, saldatori. Si organizzano, poi, primi in Italia, i corsi per apprendisti, di insegnamento ai giovani già avviati al lavoro presso imprese della zona. Vengono messi a nuovo i reparti per meccanici ed elettricisti. 1958 - 1959 Iniziano i lavori di miglioramento dei reparti del centro e, in particolare, della tipografia. 1960 - 1961 Vengono potenziati i reparti di saldatura e torneria e creata la mensa per gli esterni. 1965 Gli allievi iscritti al C.A.P. possono alloggiare gratuitamente nell'istituto, secondo la legge regionale n. 35/1965 sulla formazione professionale. Agli allievi esterni vengono invece rimborsate le spese di viaggio per la frequenza ai corsi. Cancelleria e tute da lavoro vengono distribuiti gratuitamente. 1962 - 1963 Si costruiscono i capannoni per gli edili e i falegnami e inizia la costruzione di sopra elevazione di un’ala del fabbricato principale per la realizzazione di aule e uffici, che vede come protagonisti gli allievi del corso muratori. 1970 L' I.F.O. cambia nome in Istituto Friulano per la Gioventù (I.F.G.). 1970 - 1971 Vengono costruiti nuovi capannoni per dare sistemazione definitiva ai reparti dei saldatori, edili e falegnami: tutto il complesso edilizio copre 1.000 mq e viene inaugurato dall’on. Mario Toros, sottosegretario di stato al Ministero del lavoro. 1974 Viene inaugurato il reparto panettieri pasticceri, fortemente voluto dal sindacato Panettieri di Udine e la nuova sala pranzo. Metà anni ‘70 Viene istituito il collegio C.A.P. che si avvale sia di alcuni locali dell'I.F.G. sia di alcuni ambienti scolastici, rinnovati e adattati per il nuovo utilizzo. Nello stesso periodo il C.A.P. si trasforma in “Centro Formazione Professionale" (C.F.P.). Da questo momento in poi la scuola e il collegio hanno la stessa direzione. Il direttore del centro, Giovanni Cesca, si avvale della collaborazione di don Giovanni Battista Del Negro, detto Tita, cappellano e insegnante fin dal 1963. Vengono istituiti i corsi per scalpellini e quelli serali per adulti, di recupero della terza media, di specializzazione e aggiornamento. A vent’anni dalla fondazione vengono organizzati corsi per meccanici, fresatori, tornitori, aggiustatori, congegnatori, saldatori, elettricisti impiantisti, elettromeccanici, edili, tipografi, ebanisti, panettieri-pasticceri con oltre 450 allievi di cui circa 300 convittori interni al collegio C.F.P. Anni ’80 Il centro si rinnova, adottando nuove tecnologie audiovisive e informatiche. Anche il collegio viene reso più funzionale: oltre alle camere per i convittori si creano sale per studi serali e lettura, sala proiezioni e cinema, sale per calcetto, tennistavolo e per riunioni. Esplode, intanto, l’attività del settore grafico, con l’inaugurazione del reparto offset, mentre nel collegio vengono ammesse le prime ragazze con l’apertura del reparto femminile. Intanto, prendono il via le prime esperienze di stage aziendali presso le ditte della zona industriale del cividalese. 1986 Si contano 500 allievi, 10 diverse qualifiche professionali, un convitto con 200 posti letto e, alle spalle, oltre 4.000 allievi qualificati. Viene inaugurata la struttura per accogliere il corso di marmisti e scalpellini con attrezzature e macchinari, anche per valorizzare il marmo carnico e la pietra piasentina tipica della zona di Torreano di Cividale del Friuli. 7 aprile 1995 La struttura vive una fase di delicata riorganizzazione gestionale e giuridica con il subentro nella titolarità della gestione di una società cooperativa (registrata come Centro Formazione Professionale Cividale – soc. coop. a.r.l.) la quale assume la gestione del centro al posto dell’E.F.A., divenuto socio della cooperativa mantenendo la proprietà degli immobili. Ruolo fondamentale in questa fase, e nelle dinamiche successive, è svolto da don Luigi Fabbro, presidente dell’E.F.A. e presidente della cooperativa per i primi due anni. A lui si deve l’intuizione di coinvolgere in un ambizioso progetto i soci che rappresentavano alcune tra le più significative realtà del mondo imprenditoriale e cattolico della nostra Regione. 1 settembre 1997 Prendono avvio le attività formative del Centro Formazione Professionale Cividale – soc. coop. a r.l. 1998 Viene avviato il settore ristorazione destinato a formare cuochi e camerieri.

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2000 Il convitto si apre ai minori stranieri non accompagnati, in virtù di una convenzione con diversi comuni e prendono il via numerose attività formative nel campo dell’immigrazione, dell’animazione e della mediazione interculturale e in materia sociale, socio-assistenziale e sanitaria. 2002 Viene creata la cucina didattica: 360 mq di superficie, laboratorio cucina attrezzato con 3 isole, postazioni per lavorazioni carni-pesce-verdure, postazione per preparazione cibi freddi, aula didattica per dimostrazioni, sala/laboratorio ristorante e bar, area ufficio di reparto e spogliatoi e servizi per gli allievi. 4 giugno 2007 La società trasforma il proprio modello organizzativo e lo scopo sociale trasformandosi in cooperativa sociale di “tipo A” ai sensi della legge n. 381/1991 sulla cooperazione sociale. La denominazione viene variata in Centro Formazione Professionale Cividale, in sigla Civiform, denominazione/marchio con cui è conosciuta fin dal 2002. 2009 Prende piede il settore benessere che forma acconciatori ed estetisti. 2010 - 2013 Nonostante i notevoli cambiamenti normativi nel settore di riferimento, si consolida la formazione per i giovani, con 545 allievi di età compresa tra i 14 e i 18 anni frequentanti i corsi di Istruzione e Formazione Professionale nei settori grafica & multimedia, ristorazione, agroalimentare, elettrico e benessere. Si sviluppa ulteriormente il filone della formazione per adulti con vari percorsi formativi volti alla qualificazione, l’aggiornamento o il reinserimento professionale di occupati, disoccupati, cassaintegrati, in mobilità e con qualunque titolo di studio. Si porta a completamento, così, la naturale sfera d’azione del Centro mentre viene potenziato il lavoro di rete con soggetti e istituzioni pubbliche e private. Civiform, inoltre, si impegna sul fronte della collaborazione a livello regionale, nazionale e internazionale, attivando progetti che ampliano ulteriormente il suo orizzonte di attività. Rassegna fotografica del Centro di Formazione Professionale dal 1955 al 2013

Lezione in aula

Allievo al tornio nel reparto Meccanici

Reparto Tipografi compositori-impressori

Allievi edili in una esercitazione d'intonaco

La squadra di calcio del CAP e i suoi dirigenti

Mons.Freschi, il presidente Taverna e il direttore del CAP nel reparto Aggiustatori Meccanici

Commissione della Ford in visita al CAP durante la discussione dei programmi didattici

Il Personale docente al corso di aggiornamento di Como

Inaugurazione della nuova sala pranzo

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Prima visita dei corsisti ANCIFAP provenienti dall'Egitto

Inaugurazione del reparto Offset

Primo corso di aggiornamento per panificatori

Lavorazione della pietra nel reparto scalpellini

Allievi nel laboratorio di cucina con isole e postazioni di lavoro dedicate

Allievi del corso cameriere di sala e bar

Allievi nel rinnovato settore Elettrico

Nel settore Grafico alla stampa si affianca la formazione nella prestampa

Allieve del neonato settore Benessere

Ragazzi del Progetto Povel protagonisti alla Settimana della Solidarietà organizzata dalla Provincia di Udine

Laboratorio di panetteria di Civiform, teatro dell’evento conclusivo del progetto Interreg IV Italia-Austria

Allievi del settore Ristorazione alla cena di gala di un progetto internazionale

Stand alla Maratonina di Udine

Cerimonia “Scuola in Regola”

L’ingresso del Centro

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15_ARTICOLI STATUTARI DI INTERESSE Art. 4 – Scopi ed oggetto La Cooperativa, ispirandosi ai principi ed ai metodi della mutualità, senza finalità lucrative, ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale della persona attraverso la gestione di servizi educativi ed assistenziali rivolti alla collettività relativi alla formazione professionale e culturale ed all’attività scolastica e convittuale in genere ai sensi della Legge 8 novembre 1991, n. 381, della L.R. 20/2006 e delle eventuali altre disposizioni integrative e modificative. La cooperativa opera quale strumento indiretto di attuazione delle iniziative scolastiche, formative e convittuali dei propri soci costituendo un tanto il proprio scopo mutualistico caratterizzante. La cooperativa si ispira ai principi dell’etica cristiana, per l’educazione e la formazione professionale, morale e sociale dei giovani e si propone la gestione di iniziative ed esperienze di formazione e di scuola ad ispirazione cristiana. A tal fine la cooperativa potrà: a) gestire attività scolastiche, formative e didattiche con particolare riferimento ai percorsi di istruzione e formazione professionale rivolti ai giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, nel cui ambito realizza l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; b) organizzare, istituire e gestire corsi di formazione professionale secondo le normative regionali, nazionali e U.E.; c) organizzare, istituire e gestire corsi di formazione in generale, di riqualificazione professionale, anche per il tramite di seminari, convegni ed interventi finalizzati; d) offrire assistenza ai frequentanti i corsi da essa istituiti, attraverso l'ospitalità in convitto o semiconvitto fornendo loro ogni servizio relativo al soggiorno ed al tempo libero; e) offrire accoglienza, sia in termini di attività educativo-assistenziale sia in termini di assistenza sanitaria, a minori in situazione di disagio o di abbandono familiare e a minori stranieri non accompagnati; f) creare iniziative atte a favorire la qualificazione per l’inserimento lavorativo dei giovani; g) svolgere attività formativa di sostegno per soggetti portatori di handicap al fine di agevolarne il percorso formativo e il successivo inserimento professionale. I servizi saranno prevalentemente rivolti ai soggetti in situazione di svantaggio, come identificati nella Legge 381/91, nella L.R. F.V.G. 20/2006, nella disciplina comunitaria specifica vigente nonché nelle relative disposizioni attuative, con particolare riferimento ai minori. La Cooperativa nello svolgere le proprie attività nei complessi immobiliari messi a disposizione dalla Fondazione EFA – Ente Friulano Assistenza, perseguirà i fini statutari secondo le indicazioni e gli indirizzi suggeriti dall’EFA nel rispetto degli aspetti morali, assistenziali e degli obiettivi comuni. (…) Art. 6 – Soci (…) Possono essere soci cooperatori tutti gli Enti, pubblici e privati, anche in forma di società, con o senza personalità giuridica, aventi finalità culturali o assistenziali o comunque operanti nel settore della formazione nonché le persone fisiche e giuridiche comunque interessate al conseguimento degli scopi sociali e non aventi interessi in contrasto o concorrenti con quelli della Cooperativa. L’ammissione è finalizzata allo svolgimento effettivo dello scambio mutualistico ed alla effettiva partecipazione del socio all’attività economica della cooperativa; l’ammissione deve essere coerente con la capacità economica della cooperativa di soddisfare gli interessi dei soci, anche in relazione alle strategie imprenditoriali di medio e lungo periodo. Non possono essere soci coloro che, esercitando in proprio imprese identiche o affini a quella della cooperativa, svolgano un’attività effettivamente concorrente o in contrasto con quella della cooperativa stessa. I soci volontari, il cui numero non potrà superare la metà del numero complessivo dei soci, sono iscritti in un’apposita sezione del libro soci. Il socio volontario non percepirà alcuna retribuzione, sia dalla cooperativa sia dagli utenti dei servizi, fatto salvo il solo rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate sulla base dei parametri stabiliti per la totalità dei soci. Nella gestione dei servizi socio assistenziali ed educativi effettuati in applicazione dei contratti stipulati con Amministrazioni pubbliche, le prestazioni dei soci volontari possono essere utilizzate in misura complementare e non sostitutiva rispetto ai parametri d'impiego di operatori professionali previsti dalle disposizioni vigenti. Possono infine essere soci anche le persone giuridiche, pubbliche e private, gli Enti e le Associazioni nei cui statuti sia previsto il finanziamento e lo sviluppo delle attività della cooperativa e che intendano sostenere ed appoggiare la società nel raggiungimento dei propri obiettivi. Art. 19 – Assemblea e convocazione L'Assemblea rappresenta l'universalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità della legge e dell'atto sostitutivo, vincolano tutti i soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti, salvo il diritto di recesso previsto dalla legge. L'Assemblea delibera in sede ordinaria e straordinaria ai sensi di legge. L'assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, è convocata dal Presidente su delibera del Consiglio di Amministrazione, anche in luogo diverso dal comune della sede della società purché nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia.

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La convocazione dell’assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, sarà effettuata mediante avviso scritto da affiggersi nei locali della sede sociale e da comunicare per iscritto, anche a mezzo P.E.C. o e-mail all’indirizzo risultante sul libro dei soci, ai soci ed ai membri del Collegio Sindacale, se nominato, almeno 8 (otto) giorni prima di quello fissato per l'adunanza. L'avviso dovrà indicare l'elenco degli argomenti da trattare, il giorno, l'ora ed il luogo dell'adunanza nonché la data della eventuale seconda convocazione, che non potrà aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima. Il Consiglio di Amministrazione, a sua discrezione ed in aggiunta a quella obbligatoria stabilita nel primo comma, potrà usare qualunque altra forma di pubblicità diretta a meglio diffondere fra i soci l'avviso di convocazione delle assemblee. In mancanza dell'adempimento delle suddette formalità, l'Assemblea si reputa validamente costituita nel caso previsto dal quarto comma dell’articolo 2366 del codice civile. Art. 20 – Assemblea ordinaria e straordinaria L'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno per la approvazione del bilancio entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Quando ricorrono le ipotesi di cui all’articolo 2364, secondo comma, del codice civile, l'assemblea annuale potrà essere convocata entro 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Oltre all’approvazione del bilancio annuale, sono di competenza della assemblea ordinaria: a) le deliberazioni in ordine alla destinazione degli utili o alla copertura delle perdite; b) la nomina degli amministratori, previa determinazione del numero, ed eventualmente del Presidente e del Vice Presidente, dei Sindaci e del Presidente del Collegio Sindacale, nonché, quando previsto, del soggetto incaricato della revisione legale; c) la determinazione della remunerazione, anche in forma di gettoni di presenza, da corrispondere agli amministratori, ai sindaci ed all’incaricato della revisione legale; d) l’approvazione dei regolamenti interni previsti dal presente statuto; e) le deliberazioni sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci; f) la decisione di aderire ad un gruppo cooperativo paritetico; g) le deliberazioni su tutti gli altri oggetti ad essa attribuiti dalla legge, nonché sulle autorizzazioni eventualmente richieste dal presente statuto per il compimento di atti degli amministratori, ferma, in quest’ultimo caso, la responsabilità degli amministratori per gli atti compiuti. L'assemblea ordinaria si riunisce inoltre ogni qualvolta il Consiglio di Amministrazione lo creda necessario o ne sia fatta richiesta per iscritto, con indicazione delle materie da trattare, dal Collegio Sindacale o da almeno un decimo dei soci. L'assemblea straordinaria viene convocata per deliberare sulla proroga della durata della società, sul cambiamento dell'oggetto sociale, sulla fusione della società – fatto salvo quanto previsto dall’ultimo comma dell’articolo 25 del presente statuto – o sulla sua scissione, sullo scioglimento anticipato, sulla nomina e sui poteri del liquidatore e comunque su ogni atto comportante modifiche alle norme statutarie o riservato alla sua competenza dalla legge. Art. 22 – Diritto di voto e rappresentanza all’assemblea Nelle assemblee hanno diritto di voto coloro che risultino iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni. Ciascun socio cooperatore persona fisica, ivi compresi i soci volontari, ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute. Ai sensi del terzo comma dell'articolo 2538 del codice civile, ai soci persone giuridiche è invece attribuito un voto ogni 400 (quattrocento), o frazione di 400 se inferiore, azioni sociali possedute, fino ad un massimo di cinque voti per ciascun socio. Il socio diverso dalla persona fisica interviene all’assemblea tramite un proprio legale rappresentante ovvero un proprio amministratore, un proprio dipendente o un altro socio dallo stesso delegati. I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente in assemblea, hanno facoltà di farsi rappresentare, mediante delega scritta, soltanto da un altro socio che non sia amministratore, sindaco o dipendente della società, ovvero che rivesta tali qualifiche in società controllate, e che abbia diritto al voto. Ciascun socio può rappresentare solamente un altro socio. Alle assemblee può sempre partecipare, senza diritto di voto, un rappresentante dell’Associazione Cooperative Friulane. Art. 23 – Deliberazioni assembleari Le deliberazioni dell’assemblea devono constare dal verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario o dal Notaio. Il verbale delle assemblee straordinarie deve essere redatto da un Notaio. I verbali delle assemblee debbono essere redatti secondo quanto stabilito dall’articolo 2375 del codice civile e quindi trascritti nel libro delle adunanze e delle deliberazioni della assemblea di cui al punto numero 3 dell'articolo 2421 del codice civile. L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione oppure dal Vice Presidente ovvero, in loro assenza, dalla persona designata, a maggioranza degli aventi diritto di voto intervenuti, dall’assemblea stessa. La nomina del segretario verbalizzante, che può essere scelto anche tra i non soci, è deliberata a maggioranza degli aventi diritto di voto intervenuti. La nomina del Segretario non ha luogo quando il verbale è redatto da un notaio. Le deliberazioni della assemblea hanno luogo con voto palese: per alzata di mano, per appello nominale ovvero con altro sistema, adottato dai presenti a maggioranza, che comunque garantisca l'evidenza del voto espresso da ciascun socio.

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Art. 24 – Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione si compone da 3 (tre) a 9 (nove) membri eletti, previa determinazione del numero, dall'assemblea ordinaria. La maggioranza degli amministratori è scelta tra i soci cooperatori, ivi compresi i soci volontari, ovvero tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche. Gli amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Gli amministratori sono rieleggibili per un periodo non superiore al limite massimo stabilito dalla legge. Ai membri del Consiglio di Amministrazione potrà essere attribuito un compenso, anche sotto forma di gettoni di presenza, da determinarsi con deliberazione assunta dalla assemblea ordinaria. Spetta invece al Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, determinare, a norma del terzo comma dell'articolo 2389 del codice civile, il compenso dovuto a quelli dei suoi membri che siano chiamati a svolgere specifici incarichi, con carattere continuativo, in favore della cooperativa. L'assemblea può anche determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche. Agli amministratori compete comunque il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni. Qualora non vi abbia preventivamente provveduto l’assemblea all’atto della nomina dell’organo amministrativo, il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente ed uno o più Vice Presidenti che lo sostituiscono in caso di assenza od impedimento e che durano in carica per tutta la durata del loro mandato di amministratori, salva la possibilità di revoca da parte del Consiglio. Il Consiglio può inoltre nominare un segretario il quale può anche essere scelto di fuori dai suoi membri. Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, gli altri provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal collegio sindacale, se nominato, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dalla assemblea tra i soci cooperatori. Gli amministratori così nominati rimangono in carica sino alla prossima assemblea. Se viene invece meno la maggioranza degli amministratori nominati dalla assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l’assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti. Gli amministratori così nominati scadono con quelli in carica all’atto della loro nomina. Art. 25 – Funzionamento del Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente, od in sua assenza dal Vice Presidente, ogni qualvolta ne venga ravvisata l'opportunità e quando ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei consiglieri. La convocazione, recante l’ordine del giorno, la data, il luogo – che può anche essere diverso dal Comune dove è ubicata la sede sociale purché nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia – e l’ora della riunione, deve essere spedita, anche a mezzo P.E.C. o e-mail all’indirizzo formalmente comunicato dall’interessato, a tutti gli amministratori, sindaci effettivi e revisore legale, se nominati almeno tre giorni prima dell’adunanza e, in caso di urgenza, almeno un giorno prima. Le adunanze sono valide quando vi intervenga almeno la maggioranza degli amministratori in carica. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza di voti dei presenti partecipanti al voto. In caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente. Il Consiglio di Amministrazione può delegare le proprie attribuzioni, nei limiti di cui agli articoli 2381 e 2544 del codice civile, ad un comitato esecutivo, composto dal Presidente, dal/i Vice Presidente/i e da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più amministratori delegati, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Almeno ogni sei mesi, gli organi delegati devono riferire al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, se nominato, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, in termini di dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Cooperativa e dalle sue controllate. La gestione della società cooperativa spetta esclusivamente all’organo amministrativo, che compie le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale e per il perseguimento degli scopi sociale e mutualistico. Il Consiglio di Amministrazione è quindi investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e gestione della società eccettuato solamente ciò che la legge espressamente riserva alla competenza inderogabile della assemblea. Ai sensi del secondo comma dell’articolo 2365 del codice civile, alla competenza del Consiglio di Amministrazione sono attribuite, con l’osservanza delle forme previste dalla legge, le deliberazioni in materia di: - trasferimento della sede legale nell’ambito del territorio nazionale, nonché di istituzione e soppressione di sedi secondarie; - fusione, nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2500-bis; - l’indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della società; - gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative. Art. 26 – Rappresentanza Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la rappresentanza e la firma sociale. Egli è perciò autorizzato ad inoltrare istanze in favore della società ed a riscuotere da pubbliche amministrazioni somme a qualsiasi titolo, rilasciandone quietanza liberatoria. Egli rappresenta la società in giudizio, di fronte a terzi e può nominare avvocati e procuratori in qualunque grado e stato di giurisdizione. In caso di assenza od impedimento del Presidente, le di lui mansioni spettano al/i Vice Presidente/i.

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E’ inoltre attribuita alla competenza degli amministratori l’indicazione di quelli tra loro che, ulteriormente al Presidente, ed, ove previsto, disgiuntamente da quest’ultimo, abbiano la rappresentanza della società. Previa deliberazione del Consiglio di Amministrazione, il Presidente potrà delegare l'uso della firma sociale nonché la rappresentanza legale, purché per atti specifici e nelle forme di legge, ai direttori generali, ai dipendenti della cooperativa ovvero, in casi eccezionali, a persone esterne alla medesima. Art. 27 – Collegio sindacale Nel caso in cui si verificassero i presupposti di cui al primo comma dell’articolo 2543 del codice civile – ovvero qualora comunque previsto dalla legge – la cooperativa, con deliberazione dell’assemblea, procede con la nomina di un Collegio Sindacale. Il Collegio Sindacale, se nominato, è composto da un Presidente, da due Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti. I membri del Collegio Sindacale devono essere in possesso dei requisiti di legge, sono nominati dall’assemblea che, all'atto della nomina, provvede anche alla determinazione del compenso loro attribuito. Ai Sindaci spetta comunque il rimborso delle spese documentate sostenute in relazione al loro incarico. I Sindaci durano in carica tre anni e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. Essi sono sempre rieleggibili. Il Collegio Sindacale, se nominato, ha tutte le competenze di legge e, salva diversa deliberazione dell’assemblea, esercita anche la revisione legale dei conti. In tal caso i Sindaci dovranno essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per tale funzione. Art. 28 – Revisione Legale dei Conti La revisione legale dei conti della cooperativa, fin tanto che la stessa non faccia ricorso al mercato del capitale di rischio ovvero non sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato, è esercitata, salva diversa deliberazione dell’assemblea, dal Collegio Sindacale, se nominato, i cui componenti, in tal caso, devono essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per tale funzione. Non ricorrendo le condizioni di cui sopra, la revisione legale dei conti della cooperativa, se obbligatoria per legge, è esercitata da un Revisore Legale o da una società di revisione iscritti nel Registro istituito presso il Ministero della Giustizia che sono incaricati e svolgono la propria funzione secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 39/2010. L'assemblea dei soci, anche laddove non ricorrano le condizioni di legge per la nomina del Collegio Sindacale o dell'incaricato della revisione legale dei conti di cui al comma precedente, può sempre deliberare, in quanto lo ritenga opportuno: - la nomina di un Collegio Sindacale composto da un Presidente, da due Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti, in possesso dei requisiti di legge; - l'affidamento dell'incarico della revisione legale dei conti ad un Revisore Legale o ad una società di revisione; che svolgono la propria funzione secondo quanto stabilito dalla legge e dal presente statuto.

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16_TABELLA DI RACCORDO La struttura del bilancio sociale indicata dall’Atto di indirizzo regionale deve ritenersi obbligatoria nel senso sostanziale, ovvero è possibile riordinare i contenuti in modo diverso, non rispettando la sequenzialità data. In tal caso però è utile la tavola sinottica sottostante mediante la quale si è in grado di raccordare il contenuto espresso dal bilancio sociale della cooperativa con l’ordine dell’Atto di indirizzo.

Atto indirizzo n.

Atto di indirizzo lettera/specificazioni

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specif. a) b) c) d) e) f) a) b) c) d) e) f) g) h) i) l) m) n) o) p) q) r) s) t) u) a) b) c) d) e) f) g) a) b) c) d) e) specif.

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SEZIONE 1 LA SINTESI

SEZIONE 2 L’ANALISI

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SEZIONE 4 L’APPENDICE

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SEZIONE 3 L’APPROFONDIMENTO


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