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IL MEGAFONO

IL MEGAFONO PAGINA 1

Numero IV Maggio 2015

Periodico di politica, cultura e attualità a tema unico. Clan “R.Zappulo”

Oggi non si chiama schiavitù

Evoluzione del modello familiare

Commetteremmo un grosso errore se associassimo alla parola schiavitù un’immagine sbiadita, vecchia, legata al trasferimento via nave di schiavi da un continente all’altro: qualcosa di lontano, non solo nel tempo, ma anche distante dalle nostre “civilissime” società. La realtà non è questa.Oggi non si chiama più schiavitù. Oggi ha il nome rinnovato di “sfruttamento commerciale e/o sessuale”, oppure “matrimonio precoce e forzato”, o ancora “lavoro forzato”. » segue, pg. 4

Si nasce una volta sola

Editoriale Nell’era del villaggio globale sarebbe uno sforzo superfluo, se non inutile, quello di scrivere un giornale puramente divulgativo: oggi è molto semplice accedere ad ogni tipo di notizia, e sembra anzi quasi impossibile sfuggire dal vortice di informazioni che scorre continuamente dalla televisione e dal web. Tuttavia la voglia di rimettere in piedi una redazione per il “Megafono” nasce da un’analisi della realtà ben più profonda, un’analisi critica sulla qualità delle informazioni a cui si ha accesso. Crediamo che chiunque voglia assumere un ruolo di mediatore della realtà debba, prima ancora di informare, innanzitutto passare per uno stadio di formazione personale riguardo ai temi da trattare. » segue, pg. 2

Chi spezza la catena?

La Giovanna d’Arco di Curti

Se è vero che la famiglia è il luogo dove crescere insieme, educarsi vicendevolmente, amare ed imparare ad amare; dove in primis esprimere la propria personalità e le proprie vocazioni, e successivamente accogliere quelle altrui; se è in questo senso che la famiglia costituisce il nucleo primo e fondamentale della più vasta giungla della società, allora dovrebbe essere senz’altro logico, nonché naturale, che ciascuno possa avere la possibilità di scegliere, qualora lo desideri, di intraprendere un simile percorso di vita. » segue, pg. 2

L’ analogia di nomi con quello dell’eroina francese non è una banale casualità: Giovanna ha 47 anni, vive a Curti, in provincia di Caserta, ha tre figli e tre lavori. Quando racconta la sua storia, il numero sempre più elevato di donne costrette, sole, a combattere contro l’incubo della violenza domestica e l’ipocrisia di una società omertosa e maschilista, acquisisce un volto ben definito, contornato da una lacrima e talvolta da un sorriso» segue, pg. 5

Annabella è nata nel 2001 : la data esatta, però, non possiamo conoscerla con certezza; in realtà, neanche lei la conosce, perché quando l’istituto ha consegnato i dati anagrafici ai suoi genitori, non ha specificato in quale giorno, mese o anno fosse nata, “approssimativamente ha 4 anni” hanno detto. Ma il 2001 è un anno importante: è “nata”, se vogliamo rimanere in tema... » segue, pg. 3

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