ASSOCIAZIONE
ISTITUTO ALBERGHIERO
AMICI CUORE
CIPRIANI
del
ROVIGO
ADRIA
L’Istituto Alberghiero di Adria, la Cardiologia dell’Ospedale di Rovigo e il Territorio Polesano ...in un piatto unico
con il sostegno di
INDICE Presentazioni Il nostro lavoro
3 6
La dieta mediterranea Le verdure del Polesine Insalata di orzo e farro con insalata di Lusia Radicchio marinato
8 9 10 11
Cereali avanti tutta Le acciughe e le sardine Alici marinate con cipolla polesana Sarde marinate con cipolla di Loreo Insalata di mele con IGP di Lusia
12 13 15 16 17
Il sale nella dieta Le cozze di Scardovari DOP Risotto con cozze di Scardovari e bruscandoli Lasagnetta al Radicchio di Rosolina
18 19 20 21
Carne rossa: vero o falso? Il radicchio e l’aglio bianco polesano DOP Filetto di branzino con manto di patate Filetto di sgombro con crema di peperoni
22 23 24 25
Zucchero amico o nemico? La frutta del Polesine Macedonia di frutta Torta con radicchio e carote di Rosolina
26 27 28 29
Ritengo sia ormai diffusa fra la gente la convinzione che l’adozione di corretti stili di vita possa contribuire alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, grazie anche all’imponente attività svolta dagli “Amici del Cuore” attraverso il progetto Il Cuore Motore della Vita che da cinque anni interessa i giovanissimi scolari delle quinte classi della scuola primaria della provincia di Rovigo, i loro docenti, gli amici e i familiari sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Conoscere bene il cuore ed i rischi che si corrono non facendo moto, non utilizzando alimenti privi di grassi saturi, non mantenendo una dieta equilibrata, senza eccessi, è la prima medicina raccomandata dai nostri medici e specialmente dai cardiologi. Noi polesani possiamo considerarci fortunati perché viviamo in una terra bellissima e fertile, da cui si ricavano prodotti di elevata qualità idonei per farci mangiare sano. Grazie alla collaborazione dell’Istituto Alberghiero “G. Cipriani” di Adria è stato possibile realizzare una ricerca-studio per la formazione della Piramide Alimentare dedicata alla salute del cuore che sarà presentata ufficialmente sabato 3 maggio 2014 e che avrà evidenza in questa pubblicazione. Desidero esprimere sentimenti di riconoscenza e gratitudine agli allievi delle terze classi dell’Alberghiero, ai loro docenti e al Direttore della SOC di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo per l’ottimo risultato ottenuto e ben tradotto in queste pagine di presentazione di piatti ricavabili dalla fantasia e dalla competenza dei cuochi mediante l’utilizzo delle risorse alimentari del Polesine, con l’auspicio che gli allievi di oggi possano essere anche i nostri protettori del domani, non dimenticando mai che è possibile mangiar bene senza eccedere mai.
Dr. Carlo Piombo Presidente Amici del Cuore
3
Qualche tempo fa il presidente della Società Europea di Cardiologia segnalava come, a fronte di importanti progressi nella cura delle malattie cardiache tali da contribuire all’allungamento della vita media di circa 8 anni, ogni 20 secondi una persona soffra di un attacco cardiaco. Non dobbiamo quindi solo curare ma, compito più importante, impegnarci nel prevenire le malattie cardiovascolari modificando quei comportamenti, stili di vita e abitudini alimentari che sappiamo essere fattori di rischio per il cuore. La dieta svolge sotto questo profilo uno dei compiti più importanti e con gli “Amici del Cuore” e gli allievi dell'Istituto Alberghiero di Adria abbiamo selezionato piatti, suggerito alcuni consigli alimentari per mantenere il cuore sano, ispirati alla lezione di Ippocrate che, nel 400 a.C. diceva ai suoi pazienti “fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”. Il percorso si è snodato partendo dal considerare il significato di ricetta non solo in ambito culinario ma, come monito per mantenerci in buona salute. A tal fine gli allievi hanno individuato diversi ingredienti, specie prodotti del nostro territorio, predisposto istruzioni per la preparazione dei cibi, allestito immagini e tabelle concernenti il contenuto di calorie, carboidrati, proteine, grassi, colesterolo e sodio. Il risultato cercato è che ogni piatto esprima il concetto che DIETA non significa necessariamente privazione o monotonia ma, che si può stare a tavola coniugando il gusto e la salute. Un tempo vi era l’uso di pagare il medico per ogni giorno di salute e di sospendere il pagamento in caso di malattia, lo stesso dobbiamo fare quando ci sediamo a tavola e scegliamo cosa e quanto mangiare: i consigli e le ricette del libro saranno un ottimo “vademecum” per la salute del nostro cuore.
Dr. Loris Roncon Direttore Cardiologia Ospedale Rovigo-Trecenta 4
La promozione di una corretta alimentazione è un obiettivo generale di sanità pubblica, perseguito attraverso progetti e interventi e rientra perfettamente nella mission dell’Istituto Cipriani che si pone l’obiettivo di formare figure professionali in grado di intervenire con pertinenza e professionalità nella filiera enogastronomica. I medici e gli operatori sanitari giocano in questo senso un ruolo chiave per suggerire gli interventi nutrizionali più adatti nonché per migliorare la consapevolezza che un’alimentazione sana è essenziale per il mantenimento di un buon stato di salute. L’integrazione pluralistica tra medico, operatore sanitario, scuola, famiglia, rappresenta un valido strumento operativo di relazione per facilitare i processi di cambiamento. In effetti, i professionisti della salute, insieme a quelli dell’istruzione, hanno il difficile ma stimolante compito di fornire agli studenti quegli elementi che possono combinare divertimento, interesse e salute nutrizionale. Da questo presupposto è nata la collaborazione tra l’Associazione “Amici del Cuore” di Rovigo e l’Istituto Professionale Alberghiero Giuseppe Cipriani con il progetto “Il Cuore Motore della Vita” attraverso la condivisione di vere e proprie iniziative di comunicazione. L’obiettivo è quello di consentire agli studenti di acquisire conoscenze, sviluppare un proprio pensiero critico e quindi di adottare comportamenti favorevoli alla propria salute. L’integrazione con il territorio e il mondo produttivo sono un fattore imprescindibile e l’Istituto Giuseppe Cipriani attraverso il progetto “Il Cuore Motore della Vita” ha sostenuto l’intreccio tra la progettazione didattica della scuola, i piani di sviluppo locali e la centralità dello studente. La partnership tra l’Associazione “Amici del Cuore” di Rovigo e l’Istituto Giuseppe Cipriani ha permesso la realizzazione di un efficace processo di formazione per gli studenti che si è articolato in due incontri ed è culminato nella realizzazione della presente pubblicazione destinata ad un’ampia diffusione e finalizzata alla sensibilizzazione dei fruitori di questo lavoro.
Dr. Romano Veronese Dirigente scolastico G. Cipriani 5
Il nostro lavoro
Istituto Alberghiero
CIPRIANI
Il presente lavoro raccoglie la ricerca progettata e realizzata dagli studenti delle classi terze, settore
cucina,
dell’Istituto
Alberghiero
“G.Cipriani” di Adria, con la collaborazione medico scientifica dei medici cardiologi dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Rovigo e dall’Associazione “Amici del Cuore”. Lo studio ha preso avvio grazie all’autonomia didattica e organizzativa della Scuola, per la quale è possibile pensare a una nuova strategia di sviluppo delle attività didattiche di apprendimento come valido strumento per migliorare le competenze: alimentazione, movimento fisico, sessualità, alcool, fumo costituiscono i contenuti prevalenti proposti nei progetti di educazione alla salute. Numerosi studi, infatti, evidenziano come l’educazione alla salute svolta nella scuola risulti efficace per ridurre i comportamenti dannosi per la salute dei giovani. Questa pubblicazione nasce dunque da un progetto ideato dagli “Amici del Cuore” nell’ambito del programma di educazione alla salute del cuore proposto alle quinte classi della scuola primaria della provincia di Rovigo “Il Cuore Motore della Vita” che ha coinvolto il nostro Istituto per la realizzazione di una piramide alimentare da realizzare con i prodotti tipici del Polesine. Il compito è stato affidato agli studenti delle classi terze, settore cucina, per l’elaborazione di una serie di piatti, impiegando i vari gruppi di alimenti, evidenziando i diversi nutrienti da consumare con differenti frequenze giornaliere o settimanali. Per favorire una condivisione delle attività sono stati organizzati due incontri con gli studenti delle classi terze, i loro docenti, il Primario del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Rovigo e l’Associazione “Amici del Cuore”. In tali occasioni sono stati illustrati il percorso e i tempi della ricerca. L’attività di ricerca-azione nei laboratori dell’Istituto Cipriani ha contribuito a determinare, attraverso un’accurata documentazione, le esperienze didattiche più significative. 6
La qualità del percorso attuato si evidenzia in questa breve pubblicazione che ha la primaria finalità di offrire un servizio di un’efficace ricaduta sulla qualità dell’offerta formativa. La scuola non può offrire solo ed esclusivamente una didattica frontale: è necessario coinvolgere i ragazzi realizzando percorsi all’interno della programmazione dove Scuola, Famiglia ed esperti di settore lavorano in totale collegialità. Rivolgo un ringraziamento particolare agli studenti delle classi terze del settore cucina sezioni A, D, E, F che, con impegno e competenza, hanno realizzato questo lavoro. Un ringraziamento sincero ai docenti che, con la loro disponibilità, hanno reso possibile lo svolgimento di questa ricerca. Prof.ssa Paola Ziggiotto
La piramide alimentare
consumo settimanale DOLCI ≤ 2 porzioni
CARNE ≤ 2 porzioni
Popolazione adulta (18-65 anni)
SALUMI ≤ 1 porzione
POLLAME 1-2 porzioni
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI ≥ 2 porzioni
UOVA 2-4 porzioni
LEGUMI ≥ 2 porzioni
FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
1-2 porzioni
per ridurre il sale aggiunto
LATTE E DERIVATI
OLIO D’OLIVA
2-3 porzioni
3-4 porzioni
FRUTTA
VERDURA
1-2 porzioni
≥ 2 porzioni
consumo giornaliero
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali,
pasti principali
preferibilmente integrali
variare i colori
1-2 porzioni
BERE ACQUA
ATTIVITÀ FISICA
CONVIVIALITÀ
STAGIONALITÀ
MANTENERE PORZIONI MODERATE (possono variare su base nazionale)
PRODOTTI LOCALI
BERE VINO CON MODERAZIONE NEL RISPETTO DELLE TRADIZIONALI SOCIALI E RELIGIOSE
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La dieta mediterranea Molti sono i paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo e ognuno ha la propria cucina tradizionale: cos’hanno in comune la pasta italiana, l’humus del Magreb, il tagine marocchino il baccalà del Portogallo? Semplice, sono fatti con gli stessi ingredienti di base: pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio d’oliva e pesce. Una dieta basata su questi alimenti, la cosiddetta dieta mediterranea, è molto importante per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e più in generale di condurre una vita più sana, tanto che nel 2010 l’Unesco l’ha inserita tra la lista dei patrimoni immateriali dell’umanità. Già nel 1614 uno studioso italiano, Giacomo Castelvetro, faceva notare come la cucina italiana fosse più ricca di verdure e frutta rispetto a quella nordeuropea ma, è solo all’inizio del ‘900 che, grazie al lavoro del nutrizionista Lorenza Piroddi, si giunge ad intuire la connessione tra la dieta mediterranea e la diminuzione di disturbi come il diabete, la bulimia e l’obesità. Questo tipo di dieta però deve gran parte della sua celebrità al professor Ancel Keys, autore di uno studio comparativo sui regimi alimentari dei
diversi paesi. Il risultato fu che una dieta ricca di frutta, verdura, cereali, pane, pesce e olio d’oliva assicura una migliore condizione cardiovascolare. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio questi alimenti.Alla base della dieta mediterranea ci sono i cereali (pasta, riso, pane, patate, orzo ecc) che dovrebbero fornire circa il 55-60% delle calorie giornaliere, quindi non si dovrebbero mangiare più di 80 grammi di pasta al giorno e 50 di pane. Per quanto riguarda la frutta e la verdura, invece, l’ideale sarebbe consumarne cinque porzioni al giorno: essi sono infatti ricchi di vitamine importanti, come la vitamina C, che generano una sensazione di sazietà a fronte di un ridotto potere calorico. Inoltre sono ricchi di acqua, quindi sono molto utili d’estate per integrare i liquidi persi. Veniamo dunque alla carne: la dieta mediterranea consiglia di privilegiare il pesce, o al limite la carne bianca, rispetto alla carne rossa. Il pesce, infatti, è ricco di proteine, acidi grassi essenziali e sali minerali. Come condimento è consigliato l’olio d’oliva per la sua capacità di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. 8
Le verdure del Polesine Orticoltori da sempre, nel corso dell’ultimo secolo i Lusiesi, hanno specializzato le loro tecniche di produzione approfittando delle peculiarità del terreno ricoperto dalle sabbie portate dalle rotte dell’Adige e individuando le varietà di ortaggi più adatte al territorio. Le lattughe sono le verdure che maggiormente si sono caratterizzate nel territorio tanto che la Cappuccina e la Gentile hanno ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta. Il Bianco di Lusia, ottenuto per selezione dal “Variegato di Castelfranco” nella zona orticola di Lusia (Rovigo), presenta foglie interne con leggere screziature rosso violacee su sfondo più o meno intensamente colorate di giallo-crema, mentre le foglie esterne appaiono quasi prive di screziature; il sapore è gradevolmente amarognolo e di una certa croccantezza. Si trova nei mercati durante il periodo invernale (Novembre-Gennaio). Dagli anni '70-'80 il “Bianco di Lusia” è stato sempre più sostituito dal Variegato di Lusia la cui maturazione avviene fra la fine di agosto e la prima decade di novembre.
E' caratterizzato da un grumolo con foglie tondeggianti, intensamente screziate di rosso violaceo su sfondo giallo-crema e non strettamente embricate fra loro.
Capolavoro del
POLESI
9
NE
Insalata di orzo e farro con insalata di Lusia
per 10 persone Orzo Farro Seppioline Cozze Vongole Succo di Limone Prezzemolo Olio Extra Vergine di Oliva Insalata di Lusia Vino Bianco Brodo Vegetale Aglio
Tecniche 500 g 500 g 200 g 300 g 300 g 300 g 50 g 50 g 500 g q.b. 3l q.b.
Lessare Cuocere in padella
Utensili Tagliere, spelucchino, bastardella di acciaio, casseruole, pirofila, chinoix, cucchiaio teflon, mestolo, coltello trinciante.
Abbinamento cibo-vino Lugana Superiore: è un vino DOC, colore con tendenza al giallo leggermente dorato con l’invecchiamento. Odore: delicato e gradevole. Sapore: morbido, armonico con eventuale leggera percezione di legno.
1. Lessare l’orzo e il farro. 2. Pulire le cozze, le vongole, tagliare a julienne le seppie. Lavare l’insalata. 3. Cuocere le vongole e le cozze con un po’ di aglio. 4. Cuocere lentamente le seppioline in padella con brodo vegetale. 5. Unire tutti gli ingredienti, condirli e disporli su di un piatto creando un letto di lattuga.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 401,01
pari a
kJ 1677,82
17,29 g
17,24 %
7,7 g
17,29 %
70,23 g
65,68 %
POLLAME
Proteine: Lipidi: Glucidi: Fibra:
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
8,8 g
Colesterolo:
18,79 mg
Sodio:
42,74 mg
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
10
OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Radicchio marinato
per 10 persone Radicchio precoce 270 g di Treviso Olio E.V.O. 15 g Vino rosso 50 g Sale e pepe q.b. Pane Ciabatta 200 g Adriese
Tecniche Brasare
Utensili Coltello, tagliere, padella, teglia, coltello a sega.
1. Pulire e tagliare il radicchio in quattro parti, in una padella mettere olio, sale e pepe e disporre il radicchio ad orologio con il gambo rivolto al centro della teglia, coprire con il coperchio e lasciare a cuocere alcuni minuti per lato. 2. Aggiungere il vino rosso e lasciare evaporare per qualche secondo, dopo di che togliere la padella dal fuoco. 3. Una volta pronto disporlo sopra a delle fette sottili di pane tipo ciabatta leggermente tostato in forno e disporlo sul piatto. 4. Servire con qualche foglia di radicchio variegato di Castelfranco come decorazione a piacere.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 62
pari a
kJ 239,2
Proteine:
1,9 g
12,4%
Lipidi:
1,9 g
27%
Glucidi:
9,3 g
60,6%
Fibra:
1,5 g
POLLAME PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
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OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Cereali avanti tutta Il modo più facile per ridurre il rischio cardiovascolare è dare più spazio nella nostre tavole a pane e cereali. Una dieta ricca di cereali integrali, non raffinati, può ridurre infatti il rischio di malattie delle arterie coronarie fino al 26% ma, non solo. Questi alimenti, poiché contengono antiossidanti, vitamine, fibre, minerali e grassi, ci possono proteggere dall’arteriosclerosi, da varie malattie cardiache, dall’ipertensione, dal diabete e dall’obesità, aiutando a ridurre il livello del colesterolo nel sangue e i trigliceridi. Gli alimenti a base di cereali, inoltre, possono assorbire grandi quantità d’acqua, inducendo così una sensazione di sazietà e facilitando la regolarizzazione dell’intestino. La quantità ideale di questi alimenti che dovremmo mangiare è 20-30 gr per 1000 calorie al giorno. Esistono vari tipi di cereali, ognuno con proprietà diverse: l’avena, per esempio, contiene uno speciale tipo di fibra, il beta glucano, particolarmente efficace contro il colesterolo, in quanto ne riduce la quantità e protegge la parete dei vasi dai danni che può causare. Anche l’orzo può essere d’aiuto contro i danni del colesterolo. Il grano saraceno, invece, ci fornisce proteine che contengono gli otto
amminoacidi essenziali, cioè quelli che l’organismo non è in grado di sintetizzare da solo a partire da aminoacidi diversi, ma devono essere introdotti già precostruiti con la dieta. Anch’esso aiuta a difendersi dai danni che il colesterolo può causare alle arterie. La segale, infine, è molto utile per chi vuole perdere peso, in quanto induce una rapida sensazione di sazietà. È inoltre molto indicata per i diabetici per il suo basso indice apolavoro E glicemico. delP O L E S I N
C
12
Le acciughe e le sardine Le alici e le sardine sono due specie ittiche molto abbondanti nell’alto Adriatico e fanno da sempre parte dell’alimentazione delle popolazioni stanziate lungo il Delta veneto del fiume Po, con particolare riferimento ai comuni di Ariano Polesine, Loreo e Porto Viro. Le alici sono un’ottima fonte di acidi grassi omega-3 e altri importanti nutrienti. Per loro natura gli omega-3 sono molto sensibili alla cottura perciò, per trarre il massimo da questo pesce, conviene utilizzare la marinatura. Per quanto riguarda gli omega-3 (EPA e DHA), a cui sono riconosciuti miriadi di effetti positivi sulla salute, tra cui la prevenzione del rischio cardiovascolare, circa 14 di queste alici (100 g) contengono un totale di 0,85 g di omega-3. Le alici così preparate forniscono vitamina C (uno dei più potenti antiossidanti) che, a sua volta, facilita l’assorbimento del ferro. Le marinate sono composti liquidi, a base di aromi, acidi o oli, in cui si tengono immersi carne, pesce o verdure. I motivi per sottoporre un cibo a marinata sono svariati. Innanzitutto è un buon modo per affrontare metodi di cottura che possono indurire o privare del sapore un alimento.
Una marinata è composta, generalmente, da tre tipi di ingredienti: acidi, oli, aromi. Gli acidi (aceto, limone, vino, birra) servono a scomporre le proteine, e rendono gli alimenti più teneri. Gli oli (in genere olio extravergine d’oliva, anche se ogni ricetta può presentare una variante) trattengono l’acqua, e quindi riducono il rischio di disidratazione durante la cottura. Gli aromi (spezie, erbe, droghe) aggiungono sapore. Il Polesine, che per eccellenza è terra d’acque, non può non catalogare nei suoi ricettari preparazioni a base di pesce. Se l’alimentazione è una necessità, la gastronomia è un’evoluzione della cultura 13
Le acciughe e le sardine e i Polesani in questo ne sono maestri. Le alici marinate con cipolla polesana (“in saor”) sono un connubio perfetto tra il pesce crudo marinato e le cipolle esaltate dal sapore acre dell’aceto e stemperate nel succo dolce d’arancia. Le alici devono essere freschissime e comunque conservate a temperature inferiori ai 6° C per evitare la formazione d’istamina.
La preparazione va conservata in frigorifero fino al consumo. Il prodotto è facilmente reperibile nella zona del Delta durante tutto l’anno.
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Alici marinate con cipolla polesana
per 10 persone Alici fresche 1 kg Cipolla bianca 800 g polesana Aglio 0,02 g Succo di un limone 100 g e arancio Aceto di vino 15 g bianco Alloro 6 foglie Olio d’oliva 100 g Sale e pepe q.b.
Tecniche Marinatura Cottura in tegame
Utensili Padella, tagliere, coltello, spremiagrumi, pirofila.
Abbinamento cibo-vino Colli Euganei Pinot bianco: è un vino DOC di buona struttura, colore paglierino, odore delicato. Sapore morbido, vellutato e piacevole. Accompagna bene i piatti di pesce.
1. Cuocere la cipolla tagliata finemente con poca acqua e un filo d’olio d’oliva, qualche foglia d’alloro. Bagnare con aceto, salare. 2. Privare le alici della testa e della lisca centrale, lavarle e asciugarle. In un recipiente disporre le alici aggiungere l’aglio fresco tagliato finemente, sistemare sopra le cipolle cotte, cospargere con succo di limone e arancia. 3. Riporre il recipiente in frigorifero e lasciare marinare per almeno tre ore. 4. Per la presentazione del piatto aggiungere come guarnizione dei filetti di buccia di limone e di arancia. Varianti: possono essere aggiunti pinoli tostati e uvetta sultanina. DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 118
pari a
kJ 493
Proteine:
69 g
23%
Lipidi:
91 g
69%
Glucidi:
23 g
7,8%
POLLAME
Fibra:
2g
Sodio:
1925 mg
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
15
OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Sarde marinate con cipolla di Loreo
per 10 persone Sarde Cipolla bianca di Loreo Farina Olio di oliva per friggere Aceto bianco Olio E.V.O. Pinoli Sale
Tecniche 2 kg 300 g
Marinatura Frittura
Utensili 400 g q.b.
Tagliere, padella, pirofila, spelucchino, ramina.
Abbinamento cibo-vino q.b. 50 cl 200 g q.b.
Il Lessini Durello DOC Spumante: ha una spuma fine e persistente, un colore giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli e un profumo delicato, caratteristico e lievemente fruttato, con profumi di mela renetta e agrumi gialli.
1. Lavare e privare le sarde dalle interiora e della testa. 2. Passarle nella farina, friggerle. 3. Scolarle e metterle su carta assorbente. 4. In un’altra padella, imbiondire la cipolla ad anelli. 5. Aggiungere l’aceto e portare a bollore. 6. In una teglia alternare strati di sardine con pinoli e sale. 7. Ricoprire con la marinata di cipolle e aceto. 8. Lasciar riposare in frigo per un giorno. DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 575,86
pari a kJ 2407,0948 POLLAME
Proteine:
35,37 g
24,56%
Lipidi:
34,46 g
53,85%
Glucidi
33,25 g
21,65%
Fibra: Colesterolo: Sodio:
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
1,14 g
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
0 mg
FRUTTA
93,6 mg
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
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OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Insalata di mele con IGP di Lusia
per 10 persone Mele Granny smith Insalata gentile di Lusia Asiago Stravecchio Pinoli Uvetta secca Olio E.V.O.
Tecniche 750 g 300 g 150 g 100 g 125 g 15 g
Taglio a dadolata Tostatura
Utensili Tagliere, coltello, boule, colino, pelapatate.
Abbinamento cibo-vino Lison-Pramaggiore Verduzzo: vino bianco di medio corpo, morbidezza e sapidità in perfetto equilibrio, delicata persistenza finale, bouquet dai profumi di fioriture primaverili e fragranti note di frutta.
1. Tagliare a julienne il formaggio e l’insalata. 2. Mettere il tutto in un recipiente e aggiungere i pinoli tostati, l’uvetta precedentemente ammollata in acqua fredda e ben scolata. 3. Sbucciare le mele e tagliarle a listarelle quindi aggiungerle agli altri ingredienti, salare e pepare.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 137,3
pari a
kJ 574
Proteine:
4,5 g
13%
Lipidi:
6,4 g
42%
15,4 g
45%
POLLAME
Glucidi: Fibra:
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
2,3 g
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
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OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Il sale nella dieta Meno sale consumiamo, meglio è. Ogni giorno un adulto assume in media circa 10 grammi di sale, dieci volte più del necessario. Basterebbe ridurre questa quantità anche di soli 3 grammi, l’equivalente di mezzo cucchiaino da caffè, per evitare ictus, infarti del miocardio e altri disturbi legati al cuore. Un eccessivo consumo di sale, infatti, causa l’indurimento delle arterie (con conseguente aumento della pressione arteriosa) e una perdita eccessiva di calcio attraverso le urine, che può causare osteoporosi e danni ai reni. Esiste inoltre una chiara correlazione tra l’abuso di sale e l’obesità. Per evitare il rischio di sviluppare questi disturbi dovremmo cercare di ridurre la quantità di sale che ogni giorno usiamo per condire i nostri piatti. Non è un obiettivo difficile: basta diminuire di volta in volta la quantità di sale che aggiungiamo all’acqua della pasta, alla carne o all’insalata, in modo da abituarci progressivamente ad un sapore meno sapido. Per insaporire i nostri alimenti si possono utilizzare in alternativa spezie,
aromi, aceto, limoni, senape e molti altri ingredienti. Inoltre, quando si fa la spesa, bisogna fare attenzione a comprare alimenti freschi e non precotti, in quanto contengono meno sale, e leggere bene le etichette. Le diciture che indicano la presenza di sodio, il sale più dannoso per le arterie, sono le seguenti: cloruro di sodio, bicarbonato di sodio, benzoato di sodio, sodio disodico e glutammato monopodico.
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La cozza di Scardovari DOP Si tratta di un alimento ad alto valore nutritivo, ricco di proteine e di acidi grassi ro polinsaturi, importanti apolEaSvIoN E nella prevenzione delle delP O L malattie cardiovascolari. Garantisce inoltre un buon apporto di sali minerali, in particolare sodio, potassio, fosforo e di vitamine. La peculiarità dell’ambiente delle lagune del Delta del Po conferisce alla cozza di Scardovari una qualità decisamente superiore, e un sapore molto delicato. Il processo produttivo della Cozza di Scardovari è rigoroso e attento all’ambiente, particolari che determinano le pregevoli caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto. Il mitilo proviene dalla provincia di Rovigo dove correnti di acqua dolce del fiume Po si mescolano con l’acqua di mare. Il risultato è un prodotto dal sapore agrodolce eccezionale. I bivalvi (ostriche, cozze, vongole, tartufi, fasolari ecc.) devono essere sempre “cotti da vivi”. Per garantirne la sopravvivenza, avvolgere i bivalvi in un panno
umido o meglio in un sacchetto di plastica per alimenti e stringere il più possibile. Questa operazione è fondamentale in quanto i bivalvi non saranno in grado di schiudersi e non perderanno quindi l’acqua contenuta nei gusci. Conservarli in frigorifero nella parte meno fredda. Le cozze si possono conservare al massimo 3 giorni in frigorifero. Il periodo più favorevole al consumo va da aprile a settembre.
C
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Risotto con cozze di Scardovari e bruscandoli (cime di luppolo)
per 10 persone Cozze DOP Scardovari 1 kg Bruscandoli 500 g (cime di luppolo) Riso carnaroli 800 g Delta del Po Burro 50 g Vino bianco 50 cl Aglio 0,01 g Cipolla bianca 150 g Grana padano 50 g Olio E.V.O. 50 cl Brodo vegetale 3l Sale e pepe q.b.
Tecniche Fare il brodo Cottura in tegame Mantecatura
Utensili Casseruole, cucchiai di teflon, chinoix, tagliere, coltello trinciante.
Abbinamento cibo-vino Friuli - Grave Chardonnay: è un vino DOC di medio corpo dal sapore secco, armonico, colore paglierino.
1. Preparare un brodo vegetale o di pesce. In un tegame con olio e aglio aprire le cozze dopo averle lavate. 2. In una casseruola larga appassire la cipolla tritata con poco olio, unire i bruscandoli tagliati a rondelle, bagnare con poco brodo e far cuocere per qualche minuto, aggiungere il riso, tostare, bagnare con il vino bianco, aggiungere i frutti di mare sgusciati e continuare la cottura aggiungendo il brodo. 3. A fine cottura aggiustare con sale e pepe, aggiungere una noce di burro e il grana grattugiato; si può servire anche leggermente cremoso, risotto all’onda. Varianti: il riso elemento così duttile nella storia della gastronomia polesana (ben cinquecento anni di storia), buono con le cozze come in questo risotto dove il sentore dell’aglio fresco esalta il gusto delicato dei bruscandoli. DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 382 Proteine:
pari a 146 g
15,3%
107,5 g
25%
Glucidi:
617 g
64%
Fibra:
2,5 g
Sodio:
1479 mg
Lipidi:
POLLAME
kJ 1597
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori
20
BERE ACQUA
OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Lasagnetta al radicchio di Rosolina
per 10 persone Radicchio di Rosolina 800 g Cipolla 100 g Vino rosso 50 cl Formaggio Grana 50 g Olio E.V.O. 50 g Per la besciamella: Latte ½l Brodo vegetale ½l Burro 10 g Farina 00 80 g Per la pasta all’uovo: Farina 00 300 g Uova 3
Tecniche Lessare Cottura in tegame Gratinatura
Utensili Coltello, tagliere, casseruola, vassoi, tirapasta, pirofila.
Abbinamento cibo-vino Riesling Italico: è un vino bianco di grande morbidezza, sapidità, freschezza e discreta persistenza gustativa, bouquet di pesca, frutta esotica e agrumi.
1. Tritare la cipolla e farla appassire. Nel frattempo tagliare il radicchio a julienne, lavarlo ed aggiungerlo al fondo, salare, pepare e bagnare con il vino rosso e lasciare evaporare. 2. Unire il brodo, portare a cottura facendo evaporare i liquidi; unire la besciamella, il formaggio ed aggiustare di gusto. 3. Stendere la pasta, cuocerla, raffreddarla e disporla in una pirofila, procedere come per un normale pasticcio, alternando la salsa alla pasta. 4. Velare bene l’ultimo strato con la salsa, spolverare di grana e gratinare in forno a 200°.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 263,5 Proteine: Lipidi: Glucidi:
pari a
POLLAME
kJ 1101,3
10,4 g
15,8%
9,8 g
33,6%
33,3 g
50,6%
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
Fibra:
OLIO D’OLIVA
2,6 g FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori
21
BERE ACQUA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Carne rossa: vero o falso? Sul consumo di carne rossa si sentono dire moltissime cose, spesso contrastanti fra loro. Da un lato c’è chi dice che faccia male alla salute, in quanto aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di cancro, dall’altro si sostiene che sia un’importante fonte di proteine e ferro. Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza e di sfatare alcuni miti sorti attorno a questo alimento. Innanzitutto, è vero che la carne rossa aumenti i livelli di colesterolo nel sangue? La risposta, purtroppo, è si, in quanto contiene grassi saturi. Bisogna quindi stare attenti a scegliere la carne più magra possibile ed evitare quella ricca di grasso. Altra questione scottante: la carne rossa provoca il cancro? La situazione non è chiara, non si sa ancora se la causa sia la carne in sè o il modo in cui viene cucinata. I prodotti della combustione infatti sono cancerogeni e per questo quando cuciniamo dovremmo stare attenti che la nostra bistecca non si bruci esternamente. Anche riguardo la voce che il consumo di carne rossa possa accorciare la durata della vita non si può dare una risposta definitiva, in quanto la questione è resa più
complessa dall’entrata in gioco di altri fattori, come lo stile di vita che conduciamo o l’ereditarietà. La carne rossa comunque rimane un alimento importante nella dieta in quanto ricca di vitamine e minerali, in particolare ferro, zinco e vitamina B12, che aiutano a prevenire l’anemia e rafforzano il sistema immunitario. Passiamo ad un’altra questione: è vero che la carne rossa aiuti a perdere peso? La risposta è si, in quanto è ricca di proteine e quindi rende presto sazio chi se ne nutre.Tuttavia è importante non esagerare eseguire una dieta equilibrata.
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L’aglio bianco polesano DOP
Il radicchio Le proprietà nutritive del radicchio Il radicchio, grazie alle sue proprietà depurative, favorisce la digestione e la motilità intestinale. E’ consigliato in particolar modo a chi ha problemi legati all’obesità, al diabete, all’insonnia e per chi soffre di reumatismi, di artrite e malattie della pelle. La composizione nutrizionale del radicchio presenta acqua al 94%, fibre, vitamine B, C e K, tracce di zuccheri e tra i sali minerali troviamo: calcio, ferro, potassio, sodio, fosforo, magnesio e rame. Con solo 13 kcal in 100 grammi, il radicchio risulta un alimento ipocalorico che dà senso di sazietà ed è per questo che può essere utilizzato in qualsiasi dieta. Il radicchio di Chioggia ha foglie grandi e rotondeggianti, di colore rosso più o meno intenso e di sapore dolce o leggermente amarognolo, che compongono un grumolo di forma sferica, talora schiacciato all’apice, che richiama proprio la forma della rosa, da cui l’appellativo rosa di Chioggia. La zona di produzione del radicchio di Chioggia, tipologia tardivo, ricade nell’ambito delle province di Venezia, Padova e Rovigo.
La coltivazione dell’aglio bianco polesano vanta una lunga tradizione che risale agli inizi dell’Ottocento, apolavoro delP O anche se in realtà i primi LESINE accenni di tale coltura risalgono ai Romani. Nel corso degli anni la sua importanza per l’economia del Polesine è cresciuta notevolmente tanto che oggi nella zona si produce circa il 90% dell’aglio veneto e il 60% del prodotto nazionale. Per questo motivo l’aglio viene anche chiamato l’oro bianco del Polesine e nel 2012 ha ottenuto a garanzia del consumatore il marchio DOP. Oltre che ortaggio prezioso in cucina è considerato un amico del cuore in quanto diminuisce il rischio delle malattie cardiovascolari. Aiuta infatti a ridurre il colesterolo totale e i trigliceridi, migliora il colesterolo buono (HDL) e la pressione arteriosa.
C
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Filetto di branzino con manto di patate
per 10 persone Branzino sfilettato 1,3 kg Patate 2 kg Pan grattato 200 g Prezzemolo 50 g Aglio 5g Olio d’oliva 1 dl
Tecniche Cottura in forno
Utensili Teglie da forno, coltello, tagliere, boulle, pelapatate.
Abbinamento cibo-vino Colli Orientali del Friuli Tocai Friulano: è un vino DOC, colore chiaro brillante. Sapore fresco con lieve retrogusto di mandorla amara.
1. Passare i filetti di branzino nel pane grattugiato addizionato di prezzemolo e aglio tritato. 2. Sistemare i filetti su delle teglie con carta da forno disporvi sopra le patate affettate. sottilmente e leggermente condite con l’olio d’oliva. 3. Infornare a 180°C per circa 15-20 min. finché il branzino sarà cotto e le patate saranno croccanti. 4. Servire con guarnizioni a piacere.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 475,85
pari a
kJ 1990,53
Proteine:
33,34 g
28,02%
Lipidi:
20,93 g
39,58%
Glucidi:
46,34 g
36,51%
POLLAME
Fibra: Colesterolo: Sodio:
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
2,66 g
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
97,5 mg
FRUTTA
12,43 mg
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
24
OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Filetto di sgombro con crema di peperoni
per 10 persone 5 sgombri Peperoni gialli Peperoni rossi Pan grattato Prezzemolo Olio di oliva Sale fino
Tecniche 1500 g 500 g 500 g 100 g 50 g 5 cl q.b.
Cottura in forno
Utensili Teglie da forno, coltello, tagliere, boulle, pelapatate.
Abbinamento cibo-vino Gambellara Classico: vino dal sapore asciutto, leggermente amarognolo giusta acidità, colore dorato.
1. Eviscerare gli sgombri, lavarli e sfilettarli; spennellarli con l’olio di oliva e cospargerli con il pan grattato e il prezzemolo tritato. 2. Sistemare i filetti in teglia su carta da forno e cuocerli a 180° per 10 minuti. 3. Per la crema di peperoni: pulire e lavare i peperoni, cuocerli divisi per colore con un po’ d’acqua e un filo d’olio, passarli al passaverdure, raddensare il tutto e filtrare. 4. Servire il tutto in un piatto teso con i filetti di sgombro e i due tipi di crema di peperoni.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 390,98
pari a
kJ 1635,86
Proteine:
29,46 g
30%
Lipidi:
23,23 g
53%
Glucidi:
16,94 g
16%
Fibra:
23,38 g
POLLAME
Colesterolo:
154 mg
Sodio:
210 mg
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
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OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Zucchero amico o nemico? Tutti sanno che lo zucchero fa male ma quanti riescono a resistere davanti ad una gustosa fetta di torta? Ebbene, dovrebbero farlo, almeno stando ai dati delle ultime ricerche. È stato ampiamente dimostrato infatti che l’apporto esagerato di zuccheri favorisce la comparsa di diabete mellito di tipo 2, di ipotensione arteriosa, di dislipidemia e di iperuricemia. Una riduzione dell’introito quotidiano di zuccheri invece permette di perdere peso in una quantità evidente. La quantità ottimale di zucchero che possiamo assumere corrisponde a circa il 5-10% delle calorie quotidiane, ma è facile sforare questo limite: il cibo che mettiamo solitamente sulle nostre tavole è troppo ricco di zuccheri e, per di più, tale esagerata quantità non proviene dallo zucchero della pasta, del pane o della pizza ma, a quello raffinato, non raffinato ed addizionato ai cibi sottoforma di monosaccaridi. Le principali cause delle “entrate superflue” sono quindi da attribuire a bevande zuccherate, caramelle, merendine e dolci vari, tutti alimenti di cui si nutrono in particolare bambini e adolescenti, spesso con la complicità di ignare mamme,
convinte di fare del bene. Per la merenda dei nostri figli invece sarebbe meglio sostituire dolcetti e bevande ipercaloriche con frutta o yogurt, in modo da prevenire futuri rischi per la loro salute. Ma i bambini non sono i soli che dovrebbero rinunciare alla fetta di dolce per dessert, anche gli adulti infatti dovrebbero cercare di ridurre la loro dose quotidiana di zuccheri se non vogliono incorrere in complicanze in futuro.
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La frutta del Polesine La frutta secca, se inserita correttamente all’interno di una dieta sana ed equilibrata, apporta diversi nutrienti toccasana per l’organismo. Noci, nocciole e mandorle sono infatti un concentrato di benefici per la salute del cuore, anima e motore più importante del corpo. Un gheriglio apporta circa 50 calorie, l’equivalente di uno snack sano. Consumare frutta secca regolarmente ci garantisce infatti il pieno di diversi nutrienti fondamentali per il corretto funzionamento degli organi: 1) Grassi insaturi, sia polinsaturi e monoinsaturi, utili per abbassare i livelli di colesterolo cattivo alti. 2) Acidi grassi Omega-3, utili per la salute del cuore. Questi grassi abbassano il rischio di malattie cardiache e diminuiscono gli scompensi nel ritmo del cuore. Le noci sono le principali fonti vegetali di acidi grassi Omega-3. 3) Fibre, utili per farci sentire sazi più in fretta, per prevenire il diabete e per abbassare il colesterolo. 4) Vitamina E svolge un ruolo cruciale nell’impedire la formazione delle placche nelle arterie. Un apporto costante di vitamina E può dunque
favorire la salute cardiovascolare, prevenendo il rischio di infarto e patologie cardiache. 5) Steroli vegetali, abbassano in modo naturale i livelli di colesterolo cattivo. 6) Arginina, una sostanza vegetale che previene la formazione di blocchi nelle arterie, rendendone le pareti più elastiche, evitandone l’occlusione e rendendo il sangue più fluido. Le mele che si producono in Polesine sono: la golden, la pink lady, la fuji, l’imperatore la renetta, ma la più consumata è la golden. D’inverno viene consumata molto anche la mela imperatore per fare le mele cotte. Vengono prodotti succhi e purea venduti all’ingrosso e al pubblico.
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Macedonia di frutta
per 10 persone Lamponi More Noci Pere Mirtilli Ribes Zucchero a velo Succo di limone
Tecniche 500 g 400 g 50 g 400 g 100 g 100 g q.b. q.b.
Taglio a dadolata
Utensili Tagliere, spelucchino, boule, setaccio piccolo, spremi agrumi.
1. Lavare accuratamente la frutta. 2. Sgusciare le noci e tagliare a metà il gheriglio. 3. Sbucciare le pere e tagliarle a dadolata. 4. In una boule sistemare lamponi, more, pere, mirtilli e ribes, irrorare con succo di limone. 5. Guarnire con una spolverata di zucchero a velo ed una noce al centro.
DOLCI CARNE SALUMI
per porzione kcal 65,33
pari a
kJ 273,34
Proteine:
1,6 g
9,79 %
2,02 g
27,83 %
10,76 g
61,76 %
POLLAME
Lipidi: Glucidi: Fibra:
7,02 g
Sodio:
3,559 mg
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
28
OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
Torta con radicchio e carote di Rosolina
per 10 persone Burro 150 g Zucchero 150 g Uova 5 Bacca di vaniglia 1 Farina zero 100 g Lievito per dolci 1 busta Carote 150 g Radicchio di Rosolina 200 g Nocciole (in polvere) 200 g Zucchero a velo 6g
Tecniche Cottura in forno
Utensili Bacinelle, spatola, frusta, stampo.
Abbinamento cibo-vino Colli Euganei Moscato Passito: colore giallo dorato intenso. Il profumo è avvolgente e caratteristico con note floreali. Sapore morbido.
1. Separare i tuorli dagli albumi in due diverse ciotole. Montare i bianchi a neve ferma. Nell’altra ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero e il burro morbido fino a ottenere un composto cremoso. 2. Unire i semini di vaniglia, la farina di nocciole, le carote grattugiate, il radicchio, la farina miscelata con il lievito, mescolando bene con una spatola. Incorporare delicatamente gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l’alto. 3. Versare il composto in uno stampo a cerniera da 24 cm e infornare a 180° per circa quaranta minuti, facendo la prova dello stecchino per controllare che il centro sia ben asciutto. Far raffreddare e cospargere di zucchero a velo prima di servire. Varianti: si possono usare le mandorle al posto delle nocciole. Gli ingredienti devono essere freschi, in particolare il radicchio che deve avere foglie turgide e il taglio deve essere bianco. DOLCI CARNE SALUMI
per porzione
POLLAME
kcal 232
pari a
kJ 969
Proteine:
75 g
8%
Lipidi:
276 g
65 %
Glucidi:
262 g
28 %
Fibra:
27 g
Sodio:
541 mg
PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI FRUTTA A GUSCIO SEMI - OLIVE
UOVA LEGUMI
ERBE - SPEZIE AGLIO - CIPOLLE
LATTE E DERIVATI
FRUTTA
VERDURA
va ria re i colori BERE ACQUA
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OLIO D’OLIVA
PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente integrali
QualitĂ , trasparenza e salute nei prodotti DOP e IGP del Polesine. Eccellenze della natura prodotte secondo tradizione e rispettando il disciplinare certificato per garantire tracciabilitĂ ed elevati standard qualitativi. Anche la bontĂ passa per la salute!
Il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine, del quale fanno parte la Provincia di Rovigo, la Camera di Commercio di Rovigo e 48 dei 50 Comuni del Polesine, è il Soggetto Responsabile dei Patti Territoriali di Rovigo e dell’IPA
Angelo Zanellato
Sistema Polesine.
Presidente del Consorzio per lo Sviluppo del Polesine
E’ impegnato in progetti per la realizzazione di infrastrutture e per interventi di natura sociale a favore dei Comuni soci. Si occupa di iniziative per la promozione del territorio polesano finalizzate a favorire gli insediamenti produttivi e la fruizione turistica. Attraverso la sua società controllata Polesine TLC S.r.l. ha realizzato e gestisce la rete pubblica provinciale per la larga banda che ospita operatori che forniscono qualificati servizi di connettività ad imprese, Pubbliche Amministrazioni e privati.
Š Progetto grafico e stampa:
- ristampa dicembre 2014