LA PSICOLOGIA DELLA FORMA E DEI COLORI Manuale di Metodologia Progettuale della Comunicazione Visiva
CLAUDIA ZANIBONI
Non tutto quel che si vede è quel che si vede...ma piuttosto quel che si “sente”
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Metodologia Progettuale della Comunicazione Visiva
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LA PSICOLOGIA DELLA FORMA E DEI COLORI
Non tutto quel che si vede è quel che si vede...ma piuttosto quel che si “sente”
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LA PSICOLOGIA DELLA FORMA E DEI COLORI
Non tutto quel che si vede è quel che si vede...ma piuttosto quel che si “sente”
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La percezione non è legata alle singole forme...
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...ma al nuovo contesto che il loro insieme crea
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LA TINTA le r eg o le s i n tatt i c h e
Quale dei due quadrati interni è più chiaro?
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LA DIMENSIONE le r eg o le s i n tatt i c h e
Quale figura nera è più grande?
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LA DISTANZA le r eg o le s i n tatt i c h e
a
B
Quale dei due segmenti è più lungo?
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LA FORMA le r eg o le s i n tatt i c h e
I due esagoni sono equilateri?
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L'ASIMMETRIA le r eg o le s i n tatt i c h e
Il più distante dal centro pesa di più
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IL SENSO DI LETTURA le r eg o le s i n tatt i c h e
Nel secondo quadrante il box nero “tira” di più
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LA FORMA COMPATTA le r eg o le s i n tatt i c h e
La figura intera “pesa” di più di quella scomposta
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PESI ED EQUILIBRI VISIVI le r eg o le s i n tatt i c h e
Una figura isolata “spicca” più di quelle tra loro vicine
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il margine di rispetto le r eg o le s i n tatt i c h e
Una figura (ri)conosciuta ha piĂš richiamo di una anonima
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la profondita' le r eg o le s i n tatt i c h e
Nei primi due quadranti i quadrati colorati si confondono con il fondo e sembrano allontanarsi, viceversa, negli altri due quadranti, dove la luminosità delle due tinte è in opposizione al fondo, i quadrati sembra si avvicinino
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il contrasto simultaneo le r eg o le s i n tatt i c h e
Le due croci si “sporcano” dei rispettivi complementari
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il cerchio cromatico le r eg o le s i n tatt i c h e
I colori complementari stanno all’opposto nella ruota dei colori. L’accostamento di due colori complementari dà una piacevole sensazione di equilibrio, che però può diventare anche un ostacolo comunicativo per la troppa staticità.
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la tonalita' le r eg o le s i n tatt i c h e
bianco
grigio sull’equatore i colori vividi. Muovendosi sul diametro della sfera i colori cambiano tinta.
la sfera di Philipp Otto Runge
nero
Movimento diametrale
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la saturazione le r eg o le s i n tatt i c h e bianco
grigio
i colori si desaturano dirigendosi verso l’interno.
la sfera di Philipp Otto Runge
nero
Movimento centripeto
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la luminosita' le r eg o le s i n tatt i c h e bianco
colori chiari verso l’alto
grigio
colori scuri verso il basso la sfera di Philipp Otto Runge
nero
Movimento polare
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il rosso le t i n t e e le p erc ez i o n i
La parola ROSSO ha origine dal termine sanscrito ruh-hira che esprime i concetti di “sangue e vita”. Il rosso è infatti il colore della passione del cuore e delle fiamme: attira l’attenzione e accelera il metabolismo del corpo. Nel disco cromatico il rosso è perfettamente distinto dal giallo e dal blu. La sua vigorosa lucentezza non si lmascia facilmente attenuare, risulta però straordinariamente duttile quando viene contaminato dal giallo o dal blu, disponendo di grandi possibilità di modulazione. Il rosso-arancio è corposo e risplende come fosse illuminato da un colore interno, sfiorando l’intensità del fuoco. Il rosso-arancio simboleggia la passione, quello puro l’amore spirituale, mentre il rosa è angelico e mariano, e il porpora somma al potere spirituale quello della mondanità e del potere assumendo un aspetto aristocratico.
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il giallo le t i n t e e le p erc ez i o n i
Il GIALLO è un colore vivace e allegro: è il colore del sole splendente e delle giunchiglie. Ma l’occhio tende a stancarsi del giallo proprio per la sua vivacità. immaginiamo le pareti di un appartamento tinteggiate di giallo acceso: risulterebbero intollerabili. al contrario, una pittura color giallo pallido renderebbe l’ambiente fresco e primaverile. Il giallo è più luminoso dei colori , ma perde immediatamente la sua lucentezza quando si mischia con altri colori, tranne che con il rosso. Il giallo è come un bianco ma più denso e sostanzioso. Al giallo come colore più luminoso si associa l’intelligenza, il sapere e se accostato a colori scuri trasmette uno splendore rassicurante e sereno. Sulla ruota cromatica il rosso segna il punto limite del giallo, l’arancio è al centro di questa progressione di tinta e rappresenta la più potente sintesi di luce e forza. Il giallo oro rappresenta la più alta sublimazione della materia ad opera della luce.
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il verde le t i n t e e le p erc ez i o n i
Il VERDE è un colore tranquillo, è il colore degli alberi e dell’erba. Il verde intenso, in particolare, ci ricorda la primavera ed è associato alla fertilità; il verde scuro è in grado di suscitare molte emozioni, e rievoca l’intensa quiete di una foresta di pini. Ma il verde è anche il colore della muffa, del veleno e della gelosia. Il verde fa da mediazione fra il giallo e il blu e muta il suo carattere espressivo a seconda della presenza di giallo e di blu. Il verde è il colore della flora e della misteriosa clorofilla generata per fotosintesi. quando la luce colpisce la terra, l’acqua e l’aria per dare origine agli elementi, la sua forza diventando materia genera il verde. Fecondità e soddisfazione, calma e speranza sono i valori espressivi del verde. Il giallo-verde è un colore primaverile, il verde scuro è in grado di suscitare molte emozioni e rievoca l’intensa quiete di una foresta di pini, il giallo acido, accostato ad altri colori fluorescenti come ad esempio l’arancio vivo, è simbolo dell’alta tecnologia e del futuro.
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il blu
le t i n t e e le p erc ez i o n i
Il BLU è dopo il rosso il colore più forte fra quelli più comunemente utilizzati. Mentre il rosso è sempre attivo, il blu è sempre passivo: se il rosso è sempre caldo, il blu è sempre freddo. Il blu è il colore del cielo e del mare. come il verde ha un effetto rasserenante e rassicurante.l’azzurro invece è giovanile e sportivo, mentre il blu scuro rappresenta l’eleganza ufficiale, o il prestigio (la regalità). Ma è anche il colore degli abissi marini, della notte, dell’incerto e del buio e quando è cupo diventa ossessione, inquietudine, brivido.
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il viola le t i n t e e le p erc ez i o n i
E’ notevolmente difficile individuare il tono esatto del VIOLA che non deve essere nè troppo rosso, nè troppo azzurro. Come polo opposto al giallo, cioè al sapere, il viola è l’inconscio, il mistero e appare minaccioso o rassenerante a seconda dei colori di contrasto su cui influisce o da cui viene influenzato. Il viola è il colore della devozione razionale, quello scuro della torpida superstizione. In generale si può dire che mentre i colori chiari rappresentano il lato luminoso della vita, quelli scuri ne simboleggiano le forze oscure e negative. Il viola (porpora), a lungo associato alla regalità, è un colore sofisticato. Il porpora non si trova facilmente in natura; questo ci induce a considerarlo un colore artificiale, e quindi difficile da utilizzare, ma molto magico.
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il marrone le t i n t e e le p erc ez i o n i
Se associato alla terra, il MARRONE comunica ricchezza e fertilità. Se associato all’autunno o al precoce imbrunire dei pomeriggi d’ottobre, il marrone risulta invece triste, assorto e pensieroso. Nei tessuti e negli arredi, il marrone chiaro, il marrone rossiccio e il beige creano un effetto rustico e naturale, mentre quello scuro fa pensare alla tradizione-
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il bianco (gli acromatici) le t i n t e e le p erc ez i o n i
Il BIANCO è il colore della purezza, della verginità, dell’innocenza e della pace, ma è anche il colore degli ospedali, della sterilità e dell’inverno. Questa dicotomia si riflette anche nella scelta del materiale di fabbricazione degli oggetti per la casa: è bianco uno dei materiali più cari, la porcellana, così come sono bianchi i piatti di carta usa e getta.
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il nero (gli acromatici) le t i n t e e le p erc ez i o n i
Il NERO è il colore della notte e della morte, e viene dunque associato al male (magia nera). Il suo aspetto poco ortodosso lo ha reso popolare fra gli artisti. Il nero è anche il colore della ricchezza e dell’eleganza: il frac è nero, la bombetta è nera, il vestito del matrimonio (maschile) è nero.
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i colori caldi e freddi la c o m po n en t e t er m i ca
L’idea di voler riconoscere nei colori una corrispondente termica può destare sopresa.
caldo freddo
Eppure è stato possibile dimostrare che in un due diversi laboratori industriali, uno tinteggiato di blu-verde e l’altro di rosso-arancio, la sensibilità al freddo e al caldo del personale che vi lavorava differiva di ben 3-4 gradi. Nel locale blu-verde le persone sentivano freddo ad una temperatura di 15 gradi, in quello rosso-arancio a 11-12 gradi. Ciò dipende dal fatto che le tinte bluverde rallentano la circolazione del sangue, mentre quelle tendenti al rosso-arancio la attivano
= colori caldi dal verde primavera al viola = colori freddi dal giallo al porpora
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i colori caldi la c o m po n en t e t er m i ca
Le tinte comprese fra il rosso e il giallo, arancione, rosa, marrone e borgogna compresi, sono dette COLORI CALDI. In questi colori, infatti, la lunghezza d’onda della luce rossa è molto vicina a quella della radiazione infrarossa, che è responsabile della trasmissione del calore. I colori caldi sono luminosi, estensivi e aggressivi, proprio come la lava che fluisce dal cratere di un vulcano in eruzione. I colori caldi sono, fra tutti i colori, quelli che stimolano di più le emozioni, in quanto attirano maggiormente l’occhio. Se utilizzati nei luoghi di lavoro, i colori caldi sono in grado di far crescere la motivazione degli impiegati, rendendoli più produttivi; se utilizzati nei libri, nelle riviste e sui manifesti pubblicitari, i colori caldi rapiscono letteralmente l’attenzione. I colori caldi rendono uno schema di colore determinato, allegro ed esuberante.
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i colori freddi la c o m po n en t e t er m i ca
Le tinte comprese fra il verde e il viola, blu e grigio compresi, sono dette COLORI FREDDI. Questi colori, infatti, ricordano la neve e il ghiaccio, come nella foto a fianco che rappresenta una crociera in alaska. L’effetto dei colori freddi è opposto a quello dei colori caldi: essi rallentano il metabolismo del corpo ed hanno un effetto calmante (vengono utilizzati persino negli ospedali psichiatrici per calmare i pazienti). Alcune combinazioni di colori freddi appaiono persino tetre e opprimenti, come le opere di picasso del “periodo blu”. Infine, i colori freddi possono creare anche un effetto stimolante: le tonalità fredde di blu e di verde comunicano pulizia e freschezza, invitanti come un tuffo fortificante in un lago di montagna.
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i colori complementari l'a r m o n i a d ei c o lo r i
I colori COMPLEMENTARI sono quei colori che hanno posizione equidistante nella ruota dei colori o sul meridiano della sfera cromatica. L’accostamento di due colori complementari chiari dà una piacevole sensazione di equilibrio. Come i colori cominciano a scurirsi il contrasto inizia ad assumere un’importanza maggiore. Il contrasto di due colori desaturati crea un cromatismo che infastidisce la vista e quello di due colori complementari puri sviluppa una tale tensione che i bordi di contatto tra i due colori “vibrano” abbassando il grado di leggibilità. I colori scuri con i complementari chiari e desaturati trasmettono invece il piacere della tranquillità, anche se sono colori un po’ retrò. L’accostamento di complementari scuri e vividi è stridente e sgradevole.
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i colori similari l'a r m o n i a d ei c o lo r i
I colori SIMILARI sono quei colori affiancati nella ruota dei colori. La combinazione di colori similari in cui uno dei colori è un chiaro trasmette armonia ed è spesso usata nella moda, nell’arredamento d’interni, nel packaging e nelle copertine dei libri (il colore chiaro è solitamente migliore come colore di sfondo). I colori similari entrambi chiari, entrambi desaturati e entrambi scuri hanno invece un contrasto inesistente o difficilmente percepibile. I similari chiari/desaturati invece danno una sensazione di freschezza primaverile. I similari desaturati/scuri hanno proprietà cromatiche autunnali, mentre quelli vividi/chiari sono luminosi ed estivi. E’ sconsigliato l’abbinamento tra colori entrambi puri. I colori similari scuri/vivivdi spesso risultano essere molto eleganti e utilizzati per annual report, brochure o come colori istituzionali in un progetto di immagine coordinata di aziende solide e tradizionali.
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i colori contrastanti l'a r m o n i a d ei c o lo r i
I colori CONTRASTANTI sono quella coppia di colori (uno più caldo e uno più freddo) posti similarmente al complementare del colore dato. I colori contrastanti, a dispetto del loro nome, risecono a trasmettere una buona armonia cromatica: sia nei colori chiari, che nella combinazione chiari con desaturati, dove l’aumento del contrasto cromatico dovuto all’aggiunta del colore desaturato migliora ancora più l’abbinamento delle tinte. Sostituendo il desaturato con uno vivido o con uno scuro l’effetto si ripercuote negativamente diventando stridente. I desaturati contrastati da altri desaturati stanno bene perchè rammentano tinte naturali. A seconda della tinta alcune combinazioni cromatiche che usano vividi contrastati da chiari e desaturati, ma altri mancano così tanto di contrasto da risultare difficile la distinzione tra le diverse cromie.
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i colori vividi a n a li s i c ro m at i c h e
Le tinte vivide rappresentano la “personalità” del colore. Tuttavia non è facile utilizzare più colori vividi insieme, dato che l’accostamento di colori così vivaci può risultare cacofonico. Può funzionare il loro impiego nei giochi per bambini e in tutto ciò che può riguardare questo settore, dall’abbigliamento all’arredamento dei fast food. E’ bene ricordare che a lungo andare i colori vivaci stancano.
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i colori vividi a n a li s i c ro m at i c h e
“rappresentano la personalità del colore”
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i colori desaturati a n a li s i c ro m at i c h e
Il grigio attenua le singole personalità dei colori, intornidendone le tinte. Il nostro occhio predilige i colori vivaci, al contrario i colori desaturati, vaghi e confusi, generano un’impressione di poca chiarezza e scarso appeal. I colori desaturati hanno un effetto distensivo, ma il loro impiego deve essere usato in modo esperto e capace accostandoli sempre ad almeno un colore forte o vivace che faccia da richiamo visivo.
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i colori desaturati a n a li s i c ro m at i c h e
“vaghi e confusi”
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i colori chiari a n a li s i c ro m at i c h e
Le tonalità chiare dei colori appaiono delicate ed eteree come lo zucchero filato o le nuvole del cielo. La tinta conta relativamente poco: persino l’arancione e il viola nelle loro tonalità più chiare, sembrano appena usciti da una fiaba. Questi colori sono particolarmente apprezzati dagli arredatori di interni (i colori scuri tendono a rendere l’ambiente tetro e più piccolo) e dagli stilisti di moda femminile, pur avendo una scarsa capacità di colpire l’occhio.
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i colori chiari a n a li s i c ro m at i c h e
“appaiono delicati ed eterei come lo zucchero filato”
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i colori scuri a n a li s i c ro m at i c h e
Il nero e tutte le tonalità scure appaiono pesanti come nuvole cariche di pioggia. Il nero, in particolare, comunica forza e solidità, come la caldaia in ghisa di una vecchia locomotiva. Il rosso scuro, il viola scuro, il verde scuro e il blu scuro sono invece associati alla regalità e per questo ci appaiono molto autorevoli. I colori scuri vengono utilizzati molto nella moda maschile, in particolare nell’abbigliamento formale, e nella realizzazione di arredi per la casa di tipo tradizionale. In grafica, i colori scuri vengongo utilizzati soprattutto per evidenziare le differenze, accanto a colori chiari e più convenzionali.
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i colori scuri a n a li s i c ro m at i c h e
“appaiono pesanti come nuvole cariche di pioggia”
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i colori pronti per l'uso a n a li s i c ro m at i c h e
La tavolozza riportata, ideata e progettata da Arnaldo Amlesu, è una costruzione empirica adatta a un impiego professionale. COLORI VIVIDI COLORI
DESATURATI
COLORI CHIARI COLORI SCURI
Converte le tinte nei valori di quadricromia dei cromari in uso. Suddividendole in 11 tinte per un suo più veloce utilizzo: ogni tinta ha in opposizione due colori contrastanti, che a differenza del singolo colore complementare,mantengono una certa dinamicità cromatica permettendo una gerarchia percettiva di un colore sull’altro.
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legge della vicinanza leg g i d elle g esta lt
Gli elementi del campo percettivo vengono uniti in forme con tanta maggiore coesione quanto minore è la distanza tra di loro. Nel design di un’interfaccia possiamo utilizzare questo principio per rendere più chiara la struttura della pagina (divisione in paragrafi di un testo).
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legge della somiglianza leg g i d elle g esta lt
Gli elementi vengono uniti in forme con tanta maggior coesione quanto maggiore è la loro somiglianza. Utilizzare elementi, colori o simboli che visivamente collegano un’informazione ad un’altra aiuta a rendere accessibile e facilmente navigabile anche un sito con grandi quantità di contenuti.
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legge del destino comune leg g i d elle g esta lt
Gli elementi che hanno un movimento solidale tra di loro, e differente da quello degli altri elementi, vengono uniti in forme. In una configurazione tendono a unificarsi le linee con la stessa direzione od orientamento o movimento, secondo l’andamento più coerente, a difesa delle forme più semplici e più equilibrate.
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legge della chiusura leg g i d elle g esta lt
Le linee che formano delle figure chiuse tendono ad essere viste come unità formali. La nostra mente è predisposta a fornire le informazioni mancanti per chiudere una figura, pertanto i margini chiusi o che tendono ad unirsi si impongono come unità figurale su quelli aperti.
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legge della continuita' leg g i d elle g esta lt
A Y
Una serie di elementi posti uno di seguito all’altro, vengono uniti in forme in base alla loro continuità di direzione. Nella figura percepiamo come unità AB e XY e non AY e XB o ancora AX e YB.
X B
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legge della pregnanza leg g i d elle g esta lt
La forma che si costituisce è tanto “buona” quanto le condizioni date lo consentono. In pratica ciò che determina fondamentalmente l’apparire delle forme è la caratteristica di “pregnanza” o “buona forma” da esse posseduta: quanto più regolari, simmetriche, coesive, omogenee, equilibrate, semplici, concise esse sono, tanto maggiore è la probabilità che hanno d’imporsi alla nostra percezione.
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legge dell'esperienza passata leg g i d elle g esta lt
Elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme. Un osservatore che non conosce il nostro alfabeto non può vedere la lettera E in queste tre linee spezzate.
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pubblicita' leg g i d elle g esta lt
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pubblicita' leg g i d elle g esta lt
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