Portfolio CB

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Po rtfolio C le lia Ba r t o lom e i Racconti architettonici e avventure multiformi





Clelia Bartolomei 04.12.1989 +39 339 6240151 clelia.bartolomei@gmail.com skype clelia.bartolomei www.flickr.com/photos/cleobi/


CLELIA BARTOLOMEI Architect Urbanist Photography and Graphics + 39 339 6240151 clelia.bartolomei@gmail.com

Esperienza | Experience CHIAUZZI | architetti&urbanisti

Novembre 2015-in corso, Rimini, Italia November 2015 - in progress, Rimini, Italy

Collaborazione - studio e redazione di piani urbanistici (POC, RUE, PRU), progetti di ristrutturazione di interni Collaboration - study and preparation of urban plans (POC, RUE, PRU), renovation interior projects

studiolegno group srl

Novembre 2015- Giugno 2016, Riccione, Italia November 2015 - June 2016, Riccione, Italy

Collaborazione - progettazione esecutiva nella realizzazione di ampliamenti, coperture e case in legno Collaboration - executive planning in the realization of extensions, roofs and houses with wood structure

studiolegno srl

Luglio - Ottobre 2015, Riccione, Italia July - October 2015, Riccione, Italy

Tirocinio formativo - Master Universitario di II livello in Costruzioni in legno - Università di Bologna

Educational training - Advanced Master’s degree course in Wooden Buildings - University of Bologna

atelier eem Febbraio - Giugno 2014, Parigi, Francia

February - Juin 2014, Paris, France

Tirocinio retribuito - atelier d’architecture, paysage & Co. progetti urbani e di paesaggio, costruzioni e ampliamenti con sistema “Schwoerer”

Remunerated training - atelier d’architecture, paysage & Co. urban and landscape planning, buildings and extensions with “Schwoerer” system

Formazione | Formation Università di Bologna - Dipartimento di Ingegneria civile (DICAM)

Gennaio - Novembre 2015 January - November 2015

Master Universitario di II livello in Costruzioni in legno - voto 28/30 - “La metodologia aziendale nell’ambito del legno”

Advanced Master’s degree course in Wooden Buildings - mark 28/30 - “The business methodology within th framework of wood”

Università di Ferrara - Dipartimento Architettura (FAF)

Luglio 2014 July 2014

Abilitazione alla professione dell’architetto - Esame di Stato

Qualification to the profession of architect | Examination of State

Iscrizione all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Rimini | 959 ottobre 2014 Membership of the Architects Association of the Province of Rimini | 959 october 2014

Università di Ferrara - Dipartimento Architettura (FAF), Facoltà di Architettura “Biagio Rossetti”

2008 - 2013

Laurea Magistrale - voto 106/110 - “PARIVRY. Strategie connettive nel contesto del “Grand Paris”

Graduation Thesis - mark 106/110 - “PARIVRY. Connective strategies in the context of the Grand Paris”

Liceo classico - “Giulio Cesare” Rimini

2003 - 2008

Classic Hign school - mark 100/100

Premi | Awards The 10th China International Garden Expo - Hubei, China

Agosto 2014 August 2014

Terzo premio - in collaborazione con atelier eem e khstudio 3rd prize - collaboration with atelier eem and khstudio

EUROPAN 12 - Mannheim, Germany Dicembre 2013

December 2013

Primo premio - in collaborazione con arch. Alessandro Delli Ponti e archi. Ilaria Novielli 1st prize - collaboration with arch. Alessandro Delli Ponti and arch. Ilaria Novielli


Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Concorsi | Competitions EUROPAN 13- Ingolstadt, Germany

Giugno 2015 June 2015

Partecipazione - in collaborazione con arch. Lidia Pasini Partecipation - collaboration with arch. Lidia Pasini

ART URBAIN “Séminaire Robert Auzelle” - Paris, France

Dicembre 2013 December 2013

Candidatura per “Bourses de l’Art Urbain 2013” Candidature to “Bourses de l’Art Urbain 2013”

Mostre e Realizzazioni | Exhibitions and Realizations “SI DOUX” - Parc Textile de Husseren de Wesserling, France Aprile - Giugno 2014

April - June 2014

Realizzazione giardino “Si doux” - in collaborazione con atelier eem Realization garden “Si doux” - collaboration with atelier eem

Pubblicazioni| Publications MODULO ECO, “Modulo Eco: architettura solare, edilizia sostenibile, comfort, partecipazione, rigenerazione urbana, autocostruzione e progettazione integrata”, rivista Quarry and Construction

EUROPAN France 12, “La ville adaptable, Inserer les rythmes Urbains”, Catalogues des resultats

Lingue| Languages skills

Competenze tecniche| Computer skills

italiano italian

madrelingua mother tongue

S.O. Mac OSX | Win XP-Vista

francese french

fluente fluent

Autocad

inglese english

intermedio intermediate

tedesco german

base basic

Microsoft Office

Sema Software K2 Hundegger

Photoshop Illustrator Indesign Flash Player SketchUp Allplan

Cinema 4D 3d Studio

Interessi| Hobbies Nuoto agonistico (1999-in corso) | partecipazione a gare di triathlon (2008-2009, 2016- in corso) Appassionata di sci e bicicletta su strada Fotografia | Grafica editoriale Attività di volontariato nell’”Associazione Karibuni” di Rimini nell’organizzazione di eventi su tematiche della interculturalità e nella realizzazione di progetti locali di finanziamento e di viaggio in Tanzania e in Etiopia | www.akap.it Competitive swimming (1999-in progress) | participation in competion triathlon (2008-2009, 2016-in progress) Alpine ski and bike Photography | Editorial Graphics Voluntary work in “Associazione Karibuni”, Rimini in the organization of different events about intercultural issues and in the realization of local projects of financing and trip to Tanzania and Ethiopia | www.akap.it


Μηδὲν ἄγαν “Nulla di troppo”

Incisione del tempio di Apollo a Delfi, IV secolo a.C. Incision of the temple, Delfi, IV century BC


Indice

Table of Contents

PATCHWORK STUDIOLEGNO

CONCORSI COMPETIONS Human Mobility

Europan 13 | Ingolstadt

PREMI AWARDS Forest Tissue Unveiling the process The 10th China International Garden Expo

Manneihm’s Connection Europan 12 | Mannheim

TESI DI LAUREA GRADUATION THESIS Parivry | Strategie “connettive” nel contesto del Grand Paris Parivry | “Connective” strategies in the context of the Grand Paris

PROGETTI UNIVERSITARI ACADEMIC PROJECTS Un centro polifunzionale per Monzuno Laboratorio di costruzione architettonica 2 Architectural construction studio 2

Il castello di Bianello

Laboratorio di restauro e di conservazione dei monumenti Conservation and restoration studio

REALIZZAZIONI REALIZATIONS Si Doux

Parc Textile de Wesserling

FOTOGRAFIA PHOTOGRAPHY


PATCHWORK STUDIOLEGNO Tirocinio formativo e collaborazione | Educational training and collaboration

TIPOLOGIE STRUTTURALI Coperture Orditura principale e secondaria

Coperture Impalcato autoportante

L’esperienza di tirocinio in StudioLegno porta alla conoscenza di una visione complessiva di come si possa pensare l’iter progettuale delle costruzioni in legno. All’interno di una realtà di piccole dimensioni vi è la possibilità di gestire e di seguire direttamente tutte le fasi progettuali, dalla preliminare alla esecutiva, rapportandosi con innumerevoli personalità: dal cliente privato, alle imprese, dall’Ufficio tecnico ai posatori. La giornata aziendale si presenta quotidianamente diversa, ritmata sia da fasi lavorative di elaborazione, restituzione, di studio, di calcolo, sia da incontri con il cliente e le imprese riguardo le decisioni di progetto strutturale e di scelte tecnologiche, che da visite in cantiere e da periodi di sistemazione dei materiali con l’aiuto e la disponibilità dei posatori che sono la massima espressione della concretezza e della realizzazione del prodotto finale. Il tirocinio in azienda mostra una continua sinergia tra le diverse parti, sia tecnico-operative, che amministrativo- commerciali, dimostrando dunque quanto sia importante una organizzazione efficace, dinamica, d’intesa, che a volte può subire imprevisti di ogni genere. Il ritmo lavorativo si presenta dunque alquanto variegato: ora frenesia di cantiere, di proposte progettuali, di ordini, ora quiete e concentrazione di studio, di calcoli. Tale dicotomia porta senza dubbio ad accettare fasi lavorative sempre diverse, a districarsi all’interno di una “macchina operativa”, a porsi continuamente sempre pronti a cambiare schema, progetto, idea, a rendersi flessibile e a non rimanere inermi sugli avvenimenti imprevisti. E’ stato un percorso simultaneamente breve-lungo: breve, perchè ci si è reso conto di quanto sia vasta la realtà del legno, pochi mesi non bastano a destreggiarsi e a “possedere” in maniera indipendente il materiale legno che si dimostra continuamente diverso nelle molteplici “esperienze progettuali”; lungo, perchè il clima aziendale è stato sempre accompagnato da un clima famigliare e disponibile nell’apprendimento.


Ristrutturazioni Travi e pilastri

Case sistema XLAM

Case sistema MHM


participation

HUMAN MOBILITY EUROPAN 13 Collaboration with arch. Lidia Pasini Place: Ingolstadt, Germany [ concorsi | competions june 2015 ]

La vecchia città storica è il cuore e il centro culturale di Ingolstadt. La riqualificazione dell’ingresso settentrionale alla città diviene una opportunità per la creazione di spazi urbani e nuovi, partendo dallo stato di fatto, integrando la particolarità del contesto e migliorando il valore di amenità della vecchia città. Harderstrasse è considerata la strada sulla quale vi sono differenti attrattori urbani. E’ il “fil rouge” che collega insieme tutto e rappresenta lo spazio urbano dove la mobilità urbana prende atto. Le cinque aree attive iconiche che già esistono (Glacis-north gate, ZOB area, Harder- and Ziegel bastei, Franziskanerplatz) sono considerate playgrounds con programmi urbani diversi che arricchiscono la vecchia città e inglobano gruppi sociali di diversa età nell’utilizzo dello spazio. La proposta della Human Mobility punta a conferire a quest’area un’identità propria e permette di esprimerla alla città di Ingolstadt. The historic old town is the heart and cultural centre of Ingolstadt. The requalification of the northern entrance to this historic core becomes an opportunity for the creation of new urban spaces, starting from the scratch of the original state and intensifying it, integrating the peculiarity of the context and enhance the amenity value of old town. Hardestrasse is seen as a promenade on which different urban attractor are attached. It is the file rouge that links everything together and represents the urban space where the urban mobility takes act. The five iconic hotspots already existing (Glacis-north gate, ZOB area, Har der- and Ziegel bastei, Franziskanerplatz) are seen as playgrounds with different urban programs that will enrich the old town and engages the different protagonist from all social and age groups in the use of the space. The proposal of Human mobility aims to give this area an identity of its own and to allow the identity of Ingolstadt to be expressed.



3rd PRIZE

FOREST TISSUE Unveiling the process

The 10th China International Garden Expo Tutors: atelier eem, khstudio Place: Hubei, China [ premi | awards august 2014 ]

Il giardino Forest Tissue si caratterizza come una ricerca continua dell’uomo per l’equilibrio: di minerale e vegetale, geometrico e organico, urbano e naturale. Da un cuore tropicale a un deserto minerale, seguendo una griglia di elementi lineari, la Forest Tissue vi permette di sperimentare, filtro dopo filtro, passo dopo passo la ricchezza di entrambi. Nel giardino FOREST TISSUE la ricchezza ambientale del parco non è data immediatamente all’occhio del visitatore, ma è piuttosto il risultato di un percorso di scoperta. Dalla distanza una nube di veli attirerà l’attenzione di visitatori: sfumata alla luce del giorno e brillante e colorata di notte, apparirà a nascondere qualche cosa di interessante. Arrivando al giardino un’atmosfera piuttosto minerale introdurrà il visitatore in un gioco stimolante di prospettiva. Come in un processo di crescita progressiva vegetale, sia la vegetazione che i veli cresceranno in altezza come i visitatori camminano in mezzo ad essi verso il centro misterioso del giardino. The Forest tissue garden features human’s perpetual search for balance: of mineral and vegetal, geometric and organic, urban and natural. From à tropical heart to a mineral desert, following a timeline of linear elements, the Forest tissue lets you experience, filter by filter, step by step the richness of both. In the FOREST TISSUE Garden the environmental richness of the park is not fed to the visitor’s eye immediately, but is rather the result of a discovery path. From the distance a cloud of veils will attract the visitors attention: nuanced under daylight and brilliant and colorful at night, it will appear hiding something interesting. Reaching the garden a rather mineral atmosphere will introduce the visitor to a series of parallel paths, separated by white veils that show and hide vegetation in a perceptive stimulating game. As in the process of progressive natural growth, both vegetation and veils will grow in height as the visitors walks through them towards the mysterious centre of the garden.



MANNHEIM’S CONNECTION

1st PRIZE winner team

A story of strategic relations EUROPAN 12 Tutors: arch. Alessandro delli Ponti, arch. Ilaria Novielli Collaborators: Clelia Bartolomei, Verdiana Spicciarelli Place: Mannheim, Germany [ premi | awards december 2013 ]

La storia di Mannheim Connection è condotta a partire da un importante premessa: lo sviluppo di una città a Forte Modernità verso una metropoli “soft”. La storia del sito scelto è comune a parecchie città europee, un sito tracciato dall’ideale di modernismo e pianificazione militare che ha la possibilità di diventare un spazio multifunzionale per la comunità. Una città, così definita, deve essere caratterizzata da una potenziale relazione assai forte tra società, mobilità, spazi urbani e natura. E quando noi guardiamo la B38 a Mannheim possiamo dire che una delle sue debolezze è la mancanza di relazione potenziale tra mobilità, infrastruttura natura e architettura. E’ in parte una consequenza della progettazione modernista che ha progettato una visione ordinata di spazio urbano dove il flusso e le funzioni sono stati separati. Dalla separazione noi evolviamo verso la relazione. The narrative of Mannheim’s selected site is common to European cities. A site marked by the ideal of modernism and military planning which has the opportunity, now that the military base is departing, to become a civic place and multifunctional knowledge- based city. Such a knowledge-city is defined by its relational potential between social relations, mobility, scale, urban spaces and nature. And as we look at Mannheim’s B38 we can tell that one of its weaknesses is its lack of relational potential between mobility, infrastructure, nature and architecture. It is partly a consequence of Modernist planning which has developed an ordered vision of urban space where flux and functions have been separated. From separation we evolve towards relation.



PARIVRY

La città metropolitana rappresenta a livello globale uno scenario appetibile nello sviluppo di un agglomerato urbano. Demografia, connettività infrastrutturale, funzioni economiche e finanziarie rappresentano gli aspetti Strategie “connettive” fondamentali che attivano la crescita di una città metropolitana. La visione nel contesto del Grand Paris dell’elemento infrastrutturale non viene più intesa nel carattere divisorio, ma diviene connettivo e lenitivo di cesure e tagli creati nel tessuto urbano. Tesi di laurea | Graduation Thesis La possibilità di definire una nuova trama di collegamenti, che sia conRelatori: prof. Romeo Farinella tenitiva e strutturata sul territorio, porta alla formazione di Parigi in città arch. urbanista Alessandro delli Ponti metropolitana, ben connessa a livello mondiale, ma in primo luogo ben Analisi | collaborazione con Verdiana Spicconnessa con il proprio agglomerato, composto da un mosaico multiforme ciarelli, Martina Grili di comuni. Luogo: Parigi-Ivry sur Seine, Francia Parivry rappresenta la volontà di connettere due comuni, Parigi e Ivry sur [ tesi di laurea | graduation thesis 11 october 2013 ] Seine, ponendo la riflessione sulla riorganizzazione della mobilità dolce, sugli scenari di attraversamento del Boulevard Peripherique, primo elemento che tenta di separare i due territori. La risoluzione progettuale mira dunque, mediante interventi minimi, a ricucire il tessuto lesionato, portando una continuità connettiva, una trama solidale, creando nel comune di Ivry nuove situazioni di spazio pubblico in prossimità dell’elemento infrastrutturale che prima risultavano degradate e abbandonate. The metropolitan city represents to global level a desirable scenery in the development of an urban agglomeration. Demography, interconnection of the infrastructure, economic and financial functions represent the fundamental aspects which activate the growth of a metropolitan city. The vision of the infrastructural element is not any more considered in a character completely by separation, but it becomes connective and soothing for cuts created in the urban fabric. The possibility to define a new plot of connections which is connectable and structured in the region, leads to the formation of Paris in the metropolitan city, well connected to world level, but in first place well connected with the really agglomeration, composed by a multiform mosaic of communes. Parivry represents the wish to connect two communes, Paris and Ivry sur Seine, setting the reflection on the reorganization of the sweet mobility, on the sceneries of crossing of the Boulevard Peripherique, first element that tries to separate the two territories. The realization of the project thus aims, by using a minimum of interventions, at repairing the damaged tissue, what carries a link of continuity, creating in the city of Ivry new situations of public place in closeness of the infrastructural element which was previously degraded and abandoned. ivry sur seine: un territorio segnato dagli elementi |ivry sur seine: a territory marked by the elements


avant projet

PROGETTO DI CONNESIONI

réorganisation du tissu et inclusion de nouvelles fonctions

re-projeter l’accès existant

réorganisation et substitution de l’écran sonore

régénération du tissu urbain

projet du liaiso


Un centro polifunzionale per Monzuno

Il centro per Monzuno diviene una nuova installazione per adulti e bambini, un nuovo spazio di socializzazione. Sono due le cellule principali funzionali: un ambiente per la musica e uno per gli uffici delle associazioni del paese. All’interno vi è un sistema di sedute innovativo brevettato da Poltrona Frau, poltrone scorrevoli all’interno del pavimento, senza movimenti ma Laboratorio di costruzione architettonica 2 | nuali, per liberare velocemente il locale. Ciò crea flessibilità e adattabilità Architectural construction studio 2 ad ogni tipo di circostanza. Proff.: R. di Giulio, G.Zannoni, A.Piancastelli Il principio costruttivo è basato sul sistema a secco, XLAM in pareti preCollaborazione con Verdiana Spicciarelli fabbricate, in relazione a travi di acciaio, come nel caso della sala polivaLuogo: Monzuno (Bologna), Italia lente per coprire spazi ampi di luce. [ progetti universitari | academic projects a.y. 2011/2012 ]

The center for Monzuno becomes a new installation for adults and children, a new space of socialization. They are two the functional principal cells: an environment for the music and one for the offices of the associations of the country. To the inside there is a system of innovative sitting patented by Poltrona Frau, slacker flowing inside the floor, without manual movements, to quickly free the place. This creates flexibility and adaptability to every type of circumstance. The constructive principle is based on the system to dry, XLAM in prefabricated walls, in relationship to steel beams, as in the case of the polyvalent room to cover ample spaces of light.



Il castello di Bianello Laboratorio di restauro dei monumenti | Conversation and restoration studio Proff.: Rita Fabbri, Carla di Francesco Collaborazione con Lucrezia Alemanno, Chiara Camana Luogo: Bianello (Reggio Emilia), Italia [ progetti universitari | academic projects a.y. 2011/2012 ]

L’idea portante di restauro è la volontà di accettazione o, addirittura, di messa in evidenza degli elementi caratteristici, delle sovrapposizioni significative sedimentatesi nei secoli. Nicchie, decorazioni, finestre saturate dai tamponamenti, muri in mattoni che sostenevano travi e solai, nodi strutturali vengono volutamente esibiti nell’intento di presentare l’insieme degli interventi che hanno determinato l’aspetto finale del castello. Il progetto di restauro si caratterizza così come il tentativo di riconnessione spaziale e funzionale dell’edificio. La semplice raffinatezza dei materiali e del disegno degli elementi architettonici, introdotti ex novo facilita l’assorbimento del nuovo nell’antico restituendo un’immagine del tutto pacata ed equilibrata del sempre difficile rapporto tra conservazione e innovazione. The carrying idea of restauration is the wish of acceptance or, straight, of mass in evidence of the characteristic elements, of the meaningful overlaps him in the centuries. Niches, decorations, windows saturated by the tamponamentis, walls in bricks that sustained beams and attics, structural knots come exhibited in the intent to introduce the whole the interventions that they have determined the final aspect of the castle. The project of restauration is characterized as the attempt of spatial and functional reconnection of the building. The simple refinement of the materials and the sketch of the architectural elements, introduced ex novo it facilitates the absorption of the new one in always returning entirely a peaceful and balanced image of the difficult relationship between maintenance and innovation.



SI DOUX Realizzazione di un giardino nel Parc textile di Wesserling | Garden Project Collaborazione con atelier eem Luogo: Husseren-Wesserling, Alsazia, Francia [ realizzazioni| realizations april - june 2014 ]

atelier eem © 2014

A CASA DI JEAN CONIGLIO Il punto di vista è veloce a mutare, peloce e vicino al suolo, tra le grandi erbe: un protagonista ben nascosto ci suggerisce le sue storie, mai ( o senza posa) raccontate... Questo coniglio ha molte case: una è per lo zucchero, per i sogni di caramelle, di rosa e di paillette; una è per il nero della terra, dove il tempo si mette a colpire al ritmo del suo cuore; una è per l’orto, per assicurarsi una carota, intrattenere i denti; una è per le uova da nascondere e distribuire, per la vita che si diffonde da tutte le parti; una è per tutte le vecchie generazioni sotto la luna, famiglia numerosa longeva; una è per dondolarsi (in alto) nelle sue nature molteplici. Questo coniglio è molto carino: tutto dolce, ma iperattivo. Tutto zucchero, con un gran lavoro di denti. Molto generoso, amante irrispettoso. Il più bello della fattoria, il più nascosto della terra. (Vogliamo la chiave da lui). TO JEAN RABBIT HOUSE The point of view is fast to change, peloce and next to the ground, among the great grass: a well hidden protagonist suggests us his histories, never (or without laying) reported.... This rabbit has a lot of houses: one is for the sugar, for the dreams of candies, of rose and of paillette; one is for the black of the earth, where the time starts striking to the rhythm of its heart; one is for the garden, to make sure a carrot, to entertain the teeth; one is for the eggs to hide and to distribute, for the life that spreads from all the parts; one is for all the old generations under the moon, numerous family longeva; one is for idling (up) in hismanifold natures. This rabbit is very nice: all sweet, but hyperactive. All sugar, with a big job of teeth. Very generous, disrespectful lover. The most beautiful of the farm, the more hidden of the earth. (Let’s want the key from him).

Sucré dodo

Terrier sonore

Potage


CHEZ JEAN LAPIN

Le point de vue est prêt à changer, poilu et près du sol, parmi des grandes herbes: un protagoniste bien caché nous suggère ses histoires, jamais (ou sans cesse) racontées...

Ce lapin a beaucoup de maisons :

une est pour le sucre, pour les rêves de bonbons, de rose et de paillettes.

une est pour le noir du terroir, où le temps se remets à battre au rythme de son cœur.

une est pour le potager, pour s’assurer une carotte, entretenir les dents.

une est pour les œufs à cacher et distribuer, pour la vie qui se répand de tout côté.

une est pour toutes les vieilles générations sous la lune, longue famille nombreuse.

une est pour se balancer (haut) dans ses natures multiples. Ce lapin est bien gentil :

Tout doux, mais hyperactif. Tout sucré, avec un grand travail de dents. Grand générateur, amant irrespectueux. Le plus joli de la ferme, le plus caché de la terre.

(On veut la clef de chez lui).

Oeuf caché

La famille

Allées et venues


Passage to India

Tibetan children village, Leh (Ladakh) www.flickr.com/photos/cleobi/


Monastero Spituk Gopa, Leh (Ladakh) www.flickr.com/photos/cleobi/


CittĂ vecchia, Leh (Ladakh) www.flickr.com/ photos/cleobi/


Tuk-tuk, Dehli www.flickr.com/photos/cleobi/


Percorsi miscellanei

Vicenza www.flickr.com/photos/cleobi/


Assisi www.flickr.com/photos/cleobi/


Opera, Parigi www.flickr.com/photos/cleobi/


Lungo Senna, Parigi www.flickr.com/photos/cleobi/


Lungo Senna II, Parigi www.flickr.com/photos/cleobi/


Fontainebleau www.flickr.com/photos/cleobi/




merci

clelia.bartolomei@gmail.com +39 339 6240151

particolare immagine copertina Š

Henri Cartier - Bresson | Alberto Giacometti, Paris


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