Club Italiano Jack Russell Terrier - n.1 - 2015

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CLUB Club ITALIANO Italiano JACK RUSSELL TERRIER

Numero 1 - Anno 2015

Ratting, origini e utilità di: Angelo Romanò

Prove di lavoro di: Dario Novelli

Il primo jack

di: Claudine Riez

Speciale World Dog Show

IL

RUSSELL TERRIER DI: ANGELO ROMANO’


Redazionale Quasi 300 sono stati i Jack Russell Terrier che hanno partecipato al World Dog Show di Milano, più di 90 Parson Russell Terrier e moltissimi allevatori sono arrivati dall’estero. La qualità dei nostri cani si è vista sul campo e in molti si sono aggiudicati un premio che sognavano da tempo. Ma a parte questo c’è da dire che la qualità e l’omogeneità dei cani presentati ha superato le mie aspettative. Sguardi con caratteristica da terrier, belle strutture e molti appassionati e allevatori capaci. Grande qualità nei cani, ma anche grande qualità nel chi ha saputo preparare e presentare i loro soggetti migliori.

Molti selezionano e allevano la razza al 50% dello standard e per molti e' più che sufficiente, ma lo standard deve essere completo e non tirare in una sola direzione, altrimenti perderemo le peculiarità di questa splendida razza, quindi non vogliamo parlare solo di bellezza ma anche di carattere terrier. Ad oggi pochi si affacciano con convinzione al mondo del lavoro, certo le motivazioni possono essere centinaia, parliamone, in questo numero parliamo delle prove di lavoro in tana, continueremo comunque a parlare di standard caratteriale inerente ai nostri terrier che ci fa sempre affrontare discussioni piacevolmente animatamente.

Nel Club si è discusso di questo ed altro, chi più vicino al mondo venatorio, chi più vicino al mondo delle expo, ma anche salute e accoppiamenti, quasi sempre con spirito positivo e con un pizzico di critica, sia propria (lo ammettiamo) che altrui. Benvenuti e buona lettura del nostro primo numero ...

Angelo Romanò

Dario Novelli

Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

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Il Russell Terrier (o terrier di tipo Russell) di Angelo Romanò Col titolo si vuole identificare non solo il Jack Russell Terrier ma anche il Parson Russell Terrier le cui origini sono le medesime, seppur abbiano avuto diverso sviluppo.

Nato a Belmont House, nella regione del Devon, il 21 dicembre del 1795, in pieno periodo della rivoluzione industriale in vari settori, dall’agricoltura ai trasporti, dalla popolazione alle innovazioni tecniche e finanziare, e dove, da li a poco, si ebbe l’unione tra il Regno di Gran Bretagna e il Regno d’Irlanda con la nascita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda (Act of Union) di cui rimane ancora famosa la bandiera, simbolo di questa grande unione (Union Flag).

Foto fonte: http://www.parsonrussellterrierclub.co.uk/HistoryPRT.html

La storia del Reverendo John Russell è lunga e molti la conoscono, ma per chi si avvicina per la prima volta, ascoltarla può essere di aiuto per comprendere meglio il tipo di cane a cui John stava dando forma.

John Russell ebbe come primo maestro suo padre, ben noto rettore di Iddesleigh, discendente dei Kingston Russell, ramo che si stabilì a Devonshire nel 1551. Egli stesso era un “Hunting Parson” (Parroco cacciatore) e ai suoi figli e alunni insegnava “lo sport” dalla tenera età. Da lui John, non solo apprese i primi rudimenti di Greco e Latino, ma anche di quella che al tempo si chiamava “la nobile scienza” (della caccia). “Lavoro e gioco”, questo era il motto del padre e, per portare a termine il suo obiettivo di infondere questo principio, prese un pony espressamente per il bene del ragazzo. Al raggiungimento dei voti più alti, lo ricompensò con il solo possesso nelle giornate di caccia. Per il giovane John nessuno stimolo fu più efficace, cosicché continuò a studiare operosamente.

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Da lì in poi la sua vita fu piena di impegni, dall’università alla sua vita ecclesiastica, ma nel tempo libero praticava sempre lo “sport” a lui preferito. Dapprima con furetti per poi dedicarsi con cani abili nella caccia fino a che, nel Maggio del 1818 (questa è la data che si presume), passeggiando in direzione di Martson incrociò un lattaio con un meraviglioso esemplare di terrier. “In primo luogo il colore è bianco con solo una macchia marrone scura su ciascun occhio e orecchio, mentre una macchia non più grande di un penny, segna la radice della coda. Il mantello spesso, folto e robusto, è studiato per proteggere il corpo dall’acqua e dal freddo ma non ha nessuna parentela con il lungo ruvido pelo di un terrier scozzese (si pensa ad un pelo di tipo Broken). Le gambe sono diritte come lo sono le frecce, ed i piedi perfetti; i fianchi e tutta la struttura indicano coraggio e resistenza, mentre le dimensioni e l'altezza dell'animale possono essere paragonate a quelle di una volpe femmina adulta.” La fece sua e la chiamò “Trump” e divenne la progenitrice di quella famosa razza di cani che ancora oggi è associata al tipo Russell. Lo “Sporting parson”, detto anche “Jack”, proseguì il suo percorso nello sport a lui preferito, la caccia alla volpe, con i nobili del tempo, possessori dei più bei cani delle contee. Mr. John Morth Woolcombe, Mr. Harris, Earl Fortescue, il conte di Portsmouth, George Lane-Fox e Henry Villebois furono alcuni dei suoi compagni nella caccia. Stimoli continui, selezione di cani capaci di bloccare la volpe in tana e intelligenti per meglio sapersi gestire, ebbero valore significativo per lo “sport” da lui amato. Prediligeva un cane che non risolvesse il lavoro nella tana, ma che sapesse intrappolare l’astuto avversario il più a lungo Foto fonte: http://www.swimbridgeparishchurch.org/history.html Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Russell non ebbe solo la passione per la caccia alla volpe, sport praticato per la maggior parte della sua vita, ma la ebbe anche per la caccia al cervo, quell’antico “sport dei re” che con la sua vasta esperienza praticava sovente. Morì nella canonica di Black Torrington il 28 Aprile del 1883, nel suo ottantottesimo anno. Fu sepolto a Swymbridge il 3 Maggio del 1883 ed un migliaio di persone partecipò al suo funerale. La sua esperienza di cacciatore, cavaliere, giudice la dice molto sulla sua vita, divisa tra chiesa e sport, tra persone e animali. Il tipo Russell Terrier ai giorni d’oggi è ancora presente con il suo acuto, vigile, intelligente, instancabile e temerario carattere. L’origine della sua selezione scomparve con lui e dalla sua morte si perseguirono diverse strade per la giungere al tipo Russell Terrier che conosciamo oggi; un tipo che predilige cani più alti, capaci di correre più veloci, e l’altro tipo, piccolo in statura e più agile sottoterra. Selezioni diverse per una razza le cui origini possono vantare comunque grandi temperamenti, da una parte Club Inglesi che lasciano il passo a Club Australiani a favore dello sviluppo della piccola razza e dall’altra Club Inglesi che favoriscono lo sviluppo dell’ “originale”. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Foto fonte: Observations on fox-hunting and the management of hounds in the kennel and the field, John Cook, 1826

possibile. In quell’epoca vi fu un gran sterminio di volpi, vuoi per caccia, vuoi per contadini stufi di vedersi privati dei loro frutti, e per questo lo “sport” doveva essere gestito, in alcuni casi, in modo differente. L’abilità dei cani di John, per gli amici “Jack”, divenne quindi necessaria.


Oggi le due razze sono identificate come Parson Russell Terrier e Jack Russell Terrier, anche se nella sua storia d’origine il nome cambiò spesso procurando non pochi problemi. L'identificazione dello standard, per quanto riguarda l’Europa è garantito dall’FCI (Fédération Cynologique Internationale) ed in Italia dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), ma vediamo in breve le caratteristiche principali di entrambi:

Parson Russell Terrier (FCI-St. N° 339)

ASPETTO GENERALE: Buon lavoratore, attivo e agile, senza esagerazione. GENERAL APPEARANCE: Workmanlike, active and agile, without exaggeration. Built Costruito per la velocità e la resistenza, for stamina and endurance, overall picture nell’insieme è l’immagine dell’equilibrio e of balance and flexibility. Honourable scars flessibilità. Le cicatrici onorevoli sono permissible. ammesse. IMPORTANT PROPORTIONS: Well balanced. Overall length from point of shoulder to point of buttock slightly longer than height from withers to ground. Length from nose to stop slightly shorter than from stop to occiput. BEHAVIOUR AND TEMPERAMENT: Originally a terrier bred to work fox, a confident, energetic and happy dog that has the ability and conformation to go to ground. Bold and friendly.

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PROPORZIONI IMPORTANTI: ben equilibrato. La lunghezza complessiva dalla punta della spalla alla punta della natica è leggermente superiore all’altezza al garrese. La lunghezza tra il tartufo e lo stop è leggermente inferiore di quella fra lo stop e l’occipite. COMPORTAMENTO E CARATTERE: Originariamente un terrier allevato per cacciare la volpe, un fiducioso, energico e allegro cane che ha l’abilità e la forma per muoversi in tana. Coraggioso e amichevole. 5


Jack Russell Terrier (St-FCI n°345)

ASPETTO GENERALE: Un forte, attivo e agile Terrier da lavoro, di grande carattere GENERAL APPEARANCE: A strong, active, con un corpo flessuoso di media lithe working Terrier of great character with lunghezza. Il suo movimento vivace si flexible body of medium length. His smart accompagna con la sua espressione acuta. movement matches his keen expression. Il taglio della coda è facoltativo e il pelo Tail docking is optional and the coat may può essere liscio, ruvido o spezzato. be smooth, rough or broken. IMPORTANT PROPORTIONS: The overall dog is longer than high, i.e. rectangular. The depth of the body from the withers to the brisket should equal the length of foreleg from elbows to the ground. The girth behind the elbows should be about 40 to 43 cms. BEHAVIOUR / TEMPERAMENT: A lively, alert and active Terrier with a keen, intelligent expression. Bold and fearless, friendly but quietly confident.

PROPORZIONI IMPORTANTI: Il cane nel suo insieme è più lungo che alto, è rettangolare. La profondità del corpo dal garrese allo sterno deve essere uguale alla lunghezza dell’arto anteriore dal gomito al terreno. La circonferenza toracica, misurata dietro il gomito dovrebbe essere tra 40 e 43 cm circa. COMPORTAMENTO / CARATTERE: Un Terrier vivace, sveglio e attivo con espressione acuta e intelligente. Audace e senza paura, amichevole ma moderatamente fiducioso.

Le proporzioni dei due tipi sono le differenze importanti, più quadrato nella costruzione il Parson Russell Terrier e più alto. Più basso e lungo nella costruzione il Jack Russell Terrier. Caratteristiche fisiche che discuteremo nei prossimi numeri, oltre a quelle caratteriali. Angelo Romanò

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Il primo Jack di Claudine Riez

La prima volta che ho visto un Jack Russell, sicuramente come tante altre persone, stavo guardano il film The Mask, pensavo: “che cagnolino simpatico”. Nel film viene evidenziata la sua agilità, energia e intelligenza, oltre che al suo sguardo magnetico. Solo dopo un po’ di tempo ho saputo che si trattava di un Jack e, anche se mi piaceva, non avevo nessuna intenzione di prenderne uno. I cani piccoli non erano per me, abbaiano sempre, viziati e molti anche aggressivi.

Minnie e Duca

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Il mio primo cane in assoluto è stato un Doberman di nome Kabir e tutti mi prendevano per pazza, certo, come prima esperienza non è stata facile.

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A quel tempo si tagliavano ancora le orecchie e mi ricordo che dopo l'operazione ho dormito una settimana per terra con lui. Non volevo che si grattasse e aprisse la ferita e, dopo una settimana i miei sacrifici erano stati ripagati. Crescendo è diventato un cane fiero e leale con tutti membri della famiglia, e la cosa più buffa è che ha fatto passare a mia cognata la paura per i cani, lei tremava anche alla vista di un Chihuahua. Il miracolo è arrivato dopo un anno, quando lei mi ha chiesto di portare a Kabir a fare una passeggiata, in quel momento non aveva più paura. Purtroppo la nostra vita con lui è durata solo sette anni e quando ci ha lasciato è rimasto un grande vuoto, non credevo che si potesse soffrire così per un cane. Quel vuoto piano piano è stato colmato da Max, un Dogue de Bordeaux, e anche in quel caso siamo stati fortunati, o forse non è solo fortuna, forse per merito nostro perché vengono trattati come membri della famiglia. Anche lui un cane eccezionale, molto diverso di carattere con una calma pazzesca ma odiava uscire per passeggiate, fino a che non sono arrivati i Jack. Con loro qualche corsa la faceva, andava a caccia di conigli in campagna e faceva da babysitter ai cuccioli di Jack di un mese. Molto silenzioso, abbaiava solo se c’era veramente qualcosa che non andava, insomma un buon cane da guardia tanto che, un natale mio marito si vestì da babbo natale per i bambini, e uscendo dalla lavanderia fece il giro della casa, Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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a Max quel vestito tutto rosso con la barba lunga non è piaciuto e abbaiò tenacemente fino a chè, sentendo la voce di mio marito, si calmò subito. Anche lui ha passato “il ponte” e questa volta non abbiamo sentito solo noi la sua mancanza, ma anche i Jack. Quando è morto hanno ululato tutti e poi c’era il silenzio per tutto il giorno, nemmeno i cuccioli si sono sentiti . Per anni ho avuto solo cani grandi, cani veri, ma tutto cominciò un giorno quando abbiamo trovato un piccolo esserino sembrava un topolino bianco. Era pulita e non spaventata, sicuramente abbandonata da poco. Mi recai dal veterinario per un controllo sullo stato di salute e il veterinario, oltre a confermarmi che era in piena salute, mi disse: "è una bellissima Jackina". Ci siamo presi cura di lei e l'abbiamo presa in stallo, solo fino a che il veterinario avesse trovato una famiglia affidabile per quella piccola creatura, ma non cercò nessuno perché la famiglia giusta eravamo noi. Ivan, mio figlio, era felicissimo e aveva sempre desiderato un cane piccolo, la chiamata Minnie è sono diventati grandissimi amici. Da li è cominciato tutto, ho cercato di leggere più possibile su questa razza, informandomi su libri, internet e tutto quello che potesse aiutarmi, e dopo un anno arrivato il seconDuca e Max do Jack a casa nostra... Duca. Sono stata molto fortunata, un cane veramente speciale non solo bello ( per me ) ma con un carattere favoloso. E' vero quando si dice i Jack sono come le ciliegie... uno tira l'altro. Non posso dire che sia diventata un'allevatrice completa perché mi manca ancora molta esperienza, ma cerco di contribuire allo standard e che questa razza non perda il suo carattere fantastico!!! Le prime expo …. una catastrofe ma non per i cani ma per me, non sapevo come si dovesse muovere, per fortuna lo presi come un gioco, una volta si vince e una volta si perde. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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L'unica difficoltà per noi Siciliani è che abbiamo poche expo e si vedono sempre gli stessi cani e, per confrontarsi, bisogna per forza spostarsi al nord, il chè comporta una spesa non indifferente che tante volte non si può affrontare. Frequentando le expo abbiamo conosciuto un'altra famiglia è siamo diventati prima amici e poi soci condividendo la stessa passione. Un po’ difficile per noi spostarci, siamo in sette con i bambini che condividono con noi la stessa passione, ma è anche divertente . Quest'anno solo una expo in Sicilia ma finalmente c’è la mondiale in Italia, lì non si può mancare . Con un bravo toelettatore abbiamo deciso di portare Kiki e con la speranza di prendere un eccellente, ma con tutti questi supercani sarà difficile. Il viaggio Catania – Milano è stato stressante ma i bambini sono stati veramente bravissimi, poi un giorno di riposo per tutti e venerdì la speciale. Un po’ di emozione l’ho avuta, ma non per gareggiare, ma per vedere tutti Jack da tanti allevamenti, io non so cosa mi aspettavo ma sicuramente qualcosa in più. Anche se io sono una persona molto calma la notte ho dormito poco è sono arrivata nervosa all’evento, meno male ho conosciuto di persona un paio di amici di Facebook peccato che non cera il tempo di parlare e di conoscersi di più . È Arrivato il turno di Kiki , mamma mia che emozione, tremavo come una foglia, quando sono rimasti in 10 ho cominciato a sudare e alla fine con il terzo posto ho pianto, anzi abbiamo pianto, credo dopo la nascita dei miei figli e nipoti è stato la emozione più forte. Per me è stata una esperienza bellissima ma non solo per il terzo posto ma per la conferma che anche noi abbiamo degli esemplari belli che sono la base del nostro allevamento. Claudine Reiz

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Prove di lavoro in tana artificiale o ludica di Dario Novelli Nel corso della storia, il cane da utilità ha avuto notevole importanza per la caccia, la guardia del territorio e, in stretto contatto con gli esseri umani, si è specializzato con ruoli diversi. Nel caso del Jack e Parson Russell Terrier, le qualità naturali si evidenziano attraverso prove di lavoro, il cui obiettivo è di individuare i soggetti idonei a tale scopo, evidenziandone doti e valore cinotecnico. Nell’articolo parliamo nello specifico di lavoro in tana o sottoterra, ma vediamo in dettaglio l’ambientazione della prova e il campo di gara. La prova dovrà essere ambientata possibilmente in un luogo isolato, meglio se sottobosco, e la tana dovrà rispecchiare per quello che è possibile le gallerie che le volpi scavano o usano in natura.

Per convenzione e per facilità di svolgimento, il campo viene costruito attraverso lo scavo e la formazione di tracce profonde 20 centimetri e larghe 18. Vengono fissati coperchi con cerniere per completare il tutto, questo per un’agevole manutenzione, per un controllo migliore sull’addestramento e per qualsiasi evenienza o necessità.

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L’incrocio di più tracce prevede uno scavo a forma circolare, detto “forno”, anch’essi interrati e con coperchi apribili e facilmente agibili, e all’imboccatura saranno praticate delle fessure per accogliere delle griglie che eviteranno il contatto fra il cane e il selvatico. Durante il percorso formato da queste gallerie artificiali i cani troveranno oltre a questi forni anche delle difficoltà, come delle pendenze che costringeranno il cane prima a scendere e poi a risalire dal normale piano di percorrenza delle gallerie, troveranno un “fosso”, o buca, che porterà il cane ad attraversarla o saltarla. Oltre a un ingresso, la tana è formata da più uscite e da più gallerie percorribili, il giudice sceglierà quella da percorrere durante la prova. Queste prove, come già detto prima, hanno lo scopo di valutare e testare l’attitudine dei cani atti alla caccia sottoterra e di conseguenza al selvatico, in questo caso la volpe. Lo svolgimento di tali prove avverrà in più riprese per consentire una valutazione più dettagliata delle attitudini del cane. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

LO SPARO Questa prova è la chiave d’accesso per tutte le prove di lavoro. Il cane che non supera la prova dello sparo, non potrà essere ammesso a nessun’altra prova di lavoro. Con una pistola o con un fucile, caricata a salve, saranno inizialmente sparati due colpi da lontano. I cani all’atto dello sparo, tenuti al guinzaglio o liberi a fianco del conduttore, dovranno dimostrare di non avere paura o timore. 12


LAVORO IN TANA Lo svolgimento comprende diversi passi, cominciamo dal primo: Prima prova: Lavoro in tana vuota e Ingresso in tana Si fa passare la volpe dall’ingresso e si farà uscire in uno dei due forni d’uscita, il percorso lo stabilirà il giudice. La volpe una volta arrivata al forno di uscita sarà messa nel suo “trasportino”, detto Cassetta, allontanata di circa un metro dall’uscita. Il cane dovrà entrare con grinta e senza esitazione e percorrere lo stesso tragitto fatto dalla volpe quindi uscire, senza esitazione o timore, da dove è situata la cassetta. Tale prova consente di valutare l’ingresso in tana, che non deve essere esitante, ma al contrario il cane deve entrare con grinta e voglia, deve percorrere l’intero percorso senza esitazione ne timore, ma con sicurezza e in silenzio. E’ ammesso solo qualche abbaio di eccitazione, lungo il percorso. Seconda Prova: Lavoro al primo forno, Lavoro al secondo forno, Mantenimento pista, Lavoro al forno terminale, Temperamento e resistenza fisica, Timbro e cadenza della voce Per la seconda prova sarà introdotta la volpe dall’ingresso e fermata al primo forno, quindi saranno messe le griglie di separazione, isolando e mettendo in sicurezza la volpe in modo che non possa avvenire nessun contatto. Il conduttore lascerà entrare il cane dall’ingresso il quale dovrà entrare senza timore e con decisione, percorrerà il tragitto sino al primo forno, incontrando la griglia, sentendo l’odore del selvatico e percependo movimenti dovrà abbaiare avvisando della presenza del selvatico. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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L’abbaio deve essere cadenzato e continuo, brevissimi stacchi possono essere ammessi dal primo abbaio il cane dovrà mantenere l’abbaio per circa due minuti senza esitazioni di sorta il cane che uscirà senza aver terminato la prova sarà penalizzato. Passati i due minuti, la volpe sarà spostata al secondo forno facendole percorrere la galleria e messa in sicurezza con le stesse modalità del primo. Una volta chiusa la volpe, si alzerà la griglia che separava il cane dalla volpe al primo forno e questo dovrà seguire l’odore della traccia con foga e voglia di cercare il selvatico. Il percorso naturalmente dovrà essere fatto senza indugio o timori. Una volta arrivato alla griglia del secondo forno il cane dovrà abbaiare per segnalare la presenza della volpe con le stesse modalità di abbaio del primo forno. Una volta passati i due minuti il giudice farà andar via la volpe facendole percorrere il tragitto verso uno dei due forni finali (il tragitto viene deciso dal giudice prima dell’inizio della prova). Una volta chiusa la volpe nel forno finale, il cane sarà lasciato libero dalla griglia e dovrà percorrere la pista giungendo al bivio e qui dovrà seguire l’odore lasciato dalla volpe. Se dovesse sbagliare il bivio ma subito recuperare, sarà penalizzato ma se invece uscirà sbagliando il ritorno, il cane sarà eliminato. Una volta giunto alla griglia il cane dovrà svolgere il lavoro fatto in precedenza con gli altri due forni. Allo scadere dei due minuti sarà tolta la volpe e, con l’uscita del cane, la prova avrà termine. Temperamento e resistenza fisica, sarà valutato il temperamento del carattere, la voglia al lavoro. Un lavoro fatto senza foga, con abbai poco scanditi e cadenzati, la mancanza di resistenza fisica, il troppo indugiare nel percorso saranno penalizzati. Timbro e cadenza della voce, dovrà essere squillante e continuo, ricordiamoci che deve segnalare la volpe che è sottoterra quindi deve farsi sentire, un abbaio cadenzato e consono al lavoro da svolgere.

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A ogni prova in tana è dato un punteggio che va da 0 a 4, questo punteggio verrà moltiplicato da un moltiplicatore fisso. Di seguito la tabella punteggio: 1) Lavoro in tana vuota: punteggio 4 x coefficiente fisso 4 = 16 punti 2) Entrata in tana: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti 3) Lavoro al primo forno: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti 4) Lavoro al secondo forno: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti 5) Mantenimento pista: punteggio 4 x coefficiente fisso 4 = 16 punti 6) Lavoro al forno terminale: punteggio 4 x coefficiente fisso 2 = 8 punti 7) Temperamento e resistenza fisica: punteggio 4 x coefficiente fisso 5 = 20 punti 8) Timbro e cadenza della voce: punteggio 4 x coefficiente fisso 4 = 16 punti Punteggio massimo ottenibile = 100. Con 100 punti il cane ha ottenuto 1° ECC. con questo punteggio il cane può accedere alla prova di scavo per ottenere il CAC.

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Prova di scavo La prova di scavo consiste nel passaggio della volpe in un percorso prestabilito e obbligato fino a uno dei forni (di solito il terzo forno), la volpe viene messa in sicurezza in questo forno e, nella galleria che precede il forno, verrà eretto un “muro” di sabbia o di terra lungo 50 cm circa, si lascerà uno spiraglio tra il coperchio e la cima del muro di circa 5 cm, il cane dovrà entrare in tana dall’ingresso fare il percorso e arrivare vicino al muro, scavarlo, e una volta passato abbaiare sulla griglia, l’abbaio determina la fine della prova vincerà il cane che nel tempo limite (5 minuti dall’ingresso in tana) svolgerà la prova. Dario Novelli

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Ratting, origini e utilità

di Angelo Romanò

Ratting, ovvero la cattura e uccisione di più ratti possibili, ma non sempre si riesce ad inquadrare bene lo scopo. Il ratto è un roditore della famiglia dei Muridi caratterizzato da dimensioni medie e grandi. Il peso si aggira sui 400g, ma in condizioni favorevoli possono arrivare anche al doppio del peso, e produrre, nell'arco dell'anno, circa 900 figli. Una piaga che non solo mangia tutto quello che incontra, ma portatore di molteplici malattie. Di pelliccia ruvida con peli spinosi, con la coda più lunga del corpo, ha una forte mandibola e apparato dentario che gli permettono di recidere e mangiare quasi tutto quello che gli capita Foto fonte: http://imagefriend.com/ a tiro. Non disdegna niente essendo onnivoro e, prima di mangiare un cibo che non conosce, ne assaggia una piccolissima quantità, e solo dopo aver constatato che non gli fa male, lo identifica come cibo. Strategie che gli permettono di sopravvivere anche in ambienti ostili con poche risorse a disposizione.

Sunt qui vulpem atque taxum solum, quos Terrarios vocamus; quid subeant terrae cuniculos, more viverrar um in venatu cuniculor um, & ita terrent mordentque vulpem atque taxum, ut vel in terra morsu lacerent, vel è specu in fugam aut casses cuniculor um ostiis inductas compellam. Sed hi in sagacium genere minimi sunt.

Sono quelli che solo la volpe e il tasso cacciano che noi chiamiamo Terrarios; e che dei cunicoli della terra fanno propri, come il furetto nella caccia, e da spaventare la volpe e il tasso, come per esempio in superficie il suo morso lacera, così da una grotta buia e dai cunicoli ostili induce in trappola la preda. Ma questi sono i più piccoli della specie saggia.

Da: De Canibus Britannicis (1576) di John Caius

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Nei secoli il terrier è stato chiamato in più modi, ma quello che più si avvicina alla definizione odierna è Terrarios, ovvero cane da terra. I nostri piccoli antenati si sono quindi distinti nei secoli per la caccia a piccoli animali, il chè li conduce ad essere degli sterminatori di ratti infallibili. Velocità, concentrazione, prontezza di riflessi e mandibole forti contribuiscono nella caccia e uccisione in quantità. 17


Il 1800 Londinese vide la sua massima espressione con il Rat-bating, ovvero l’uccisione di più ratti nel minor tempo possibile. Malgrado fosse stata varata la legge che proibiva l’uccisone crudele degli animali (1835, Cruelty to Animals Act), essa riguardava solo animali di grossa taglia. Da lì il passo per incontri clandestini e scommesse illegali fu breve. Gli incontri si svolgevano in luoghi appartati, per lo più scantinati, e venivano costruiti recinti di forma quadrata in grado di contenere una grande quantità di ratti. Una luce a gas illuminava dall’alto il centro del ring. La folla, tutta intorno al recinto, scommetteva e incitava il cane. A quel tempo si narra che ci fossero una settantina di luoghi di incontro di questo tipo. Il declino si ebbe agli inizi del 1900 quando i proprietari furono perseguiti per legge. Foto fonte: Police Gazette

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La pulizia però dei granai, delle strade, delle abitazioni, dei depositi, era una delle loro grandi utilità contro i nemici portatori di malattie. Insieme ad altri piccoli cani, non solo hanno fatto la storia, ma hanno partecipato alla Grandi Guerre. In trincea i nostri piccoli amici dovevano proteggere i soldati da questo piccolo, infido nemico presente in milioni di esemplari: il ratto. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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La proliferazione in luoghi umidi era enorme e le trincee ne erano piene. Difficile tenere il posto pulito mentre si pensava a difendere il territorio, difficile anche solo immaginare cosa passassero i soldati in quei momenti. Oltre al nemico umano dovevano fronteggiare il nemico che divorava le scorte, danneggiava gli equipaggiamenti, e non solo. Le infermerie e i ricoveri dovevano essere il può puliti possibili per non trasmettere malattie a soldati feri-

Foto fonte: http://oldhistoricphotos.com/22663/trench-rats-killed-by-terrier-1914

ti, l’acqua, elemento principale per la sopravvivenza doveva essere potabile e senza inquinanti. Anche i soldati di notte dovevano fare i conti con quell’infido ospite, piccolo, silenzioso, veloce e affamato. Nessuno era indenne, e ferire i soldati mentre dormivano erano le cause principali per epidemie. Ecco che i nostri piccoli terrier hanno avuto una Grande utilità nella difesa del territorio, cacciando e proteggendo la salute e la sopravvivenza della milizia, e non solo quello, dei nostri genitori e antenati. Angelo Romanò

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Speciale World Dog Show Milano 2015 Con un totale di 370 tra Parson e Jack Russell terrier si è conclusa a Milano la manifestazione Mondiale Canina dell’anno 2015, densa di emozioni e di speranze per tutti i partecipanti. Fin da subito si è visto uno spirito tutto italiano, un orgoglio nei confronti delle altre nazioni partecipanti che ha fatto ben sperare e ha dato i suoi frutti nei risultati. Lavoro costante e preparazione sono alla base di un evento di questa portata, e anche questa manifestazione deve essere preparata a dovere. Non solo il cane è protagonista ma il binomio gioca un ruolo fondamentale nella classifica finale. Introduzione, presentazione, movimento sono solo alcuni degli elementi che danno al giudice l’impressione di portamento, struttura e carattere del cane. La concentrazione dell’handler è alta e uno sbaglio un più costerebbe caro, soprattutto se il giudice in quel momento guarda proprio il tuo cane. Tra i tanti terrier il tipo Jack Russell era uno dei più numerosi. 1. 2. 3. ... 11.

440 American Staffordshire Terrier 291 Jack Russell Terrier 223 Stafforshire Bull Terrier 79 Parson Russell Terrier

Bilanciata è stata anche la presentazione per sesso, avvicinandosi quasi alla parità di numero: Jack Russel Terrier Parson Russell Terrier

Maschi 143 Maschi 30

Femmine 148 Femmine 49

Totale 291 Totale 79 Foto fonte: http://results.wds2015.com/

Anche il Gruppo 3 (terrier) ha visto la premiazione di un Jack Russell Terrier, “Smackjack Dangerzone” ... e non è poco.

Complimenti ancora a tutti i partecipanti, che con la loro presenza hanno evidenziato la forza numerica italiana e ai vincitori. Angelo Romanò

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Fonte: http://results.wds2015.com/en/Wds/WdsGroupDetails/WDS/3

Finale Jack Russell Terrier BOB - BOS

Ultimo giro prima di proclamare il campione mondiale assoluto e quello di sesso opposto. BOB Smackjack Dangerzone (Trudvang Ida) BOS Jonu’s Jr Django Unchained (Giovannetti Federico) Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Finale Maschile

Finale Femminile

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Fonte: http://results.wds2015.com/en/Wds/WdsGroupDetails/WDS/3

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Veterans

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BOB e BOS Juniot

Amico Terrier’s Florida Keys

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Pressure Test di Sopravento

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Redimacchia Selene

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Amico Terrier’s Team

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Cuccioli disponibili - Agosto/Settembre 2015 Di seguito i cuccioli disponibili presenti sulla Pagina Facebook: Club Italiano Jack Russell Terrier - Cucciolate, Stalloni e Fattrici E’ un servizio gratuito che forniamo ai nostri lettori ed ogni inserzionista. Solo cuccioli con Pedigree saranno presenti nelle inserzioni a garanzia dell’origine di razza. Ogni allevatore/inserzionista, è responsabile della cucciolata, quindi per ogni domanda e chiarimenti Vi preghiamo di contattarli direttamente e farvi spigare pregi e difetti caratteriali dei cuccioli, dove sono stati allevati, che età hanno, e tutte le informazioni che possono essere a Voi utili per una valutazione all’adozione/acquisto. Facendo click sulla foto dell’inserzione si contatta direttamente l’inserzionista che sarà a Vostra disposizione.

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In copertina: SmackJack Dangerzone
 Worldwide Winner Jack Russell Terrier 2015

Owner: Ida Trudvang (Norway) Breeder: Knøtteliten

A questo numero hanno collaborato (in ordine alfabetico di nome): Articoli/Foto: Angelo Romanò, Claudine Reiz, Dario Novelli Foto: Corrado De Rose (Parson), Massimo Fioravanti (Parson), Pietro Nucera (Copertina) Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Seguirà discussione nel Club Italiano Jack Russell Terrier degli articoli presenti in questo numero per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica. Per informazioni contattate il seguente indirizzo: clubitalianojrt@gmail.com

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